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copertina
30 aprile: Giornata dei datori di lavoro
Il 1° maggio si celebra tradizionalmente la “Festa del lavoro”. Il ruolo delle imprenditrici e degli imprenditori dell’Alto Adige, essenziale per il benessere e i posti di lavoro riscuote invece – purtroppo altrettanto tradizionalmente – poca o nessuna attenzione. Per questo motivo, è giunto il momento di proclamare il 30 aprile, per la prima volta la “Giornata dei datori di lavoro”.
Senza imprenditore non esiste il lavoro. Solo gli imprenditori possono creare lavoro e reddito. In questo caso non si tratta di un classico caso “è nato prima l’uovo o la gallina”. La sequenza è infatti chiara: innanzitutto un’imprenditrice o un imprenditore creano un’azienda (o vi investono), poi nascono i posti di lavoro e, infine, imprenditore e collaboratori possono lavorare insieme per creare un’impresa di successo. Questo ruolo da parte dell’imprenditore non riceve nessuna attenzione da parte dell’opinione pubblica. Ecco perché è necessario creare maggiore consapevolezza a riguardo. Bisogna fare luce su chi, in Alto Adige, sia realmente responsabile per il lavoro, il reddito e il benessere. La “Giornata dei datori di lavoro”, un’iniziativa della Camera di commercio austriaca che riscuote successo da molti anni, sarà ora riproposta anche in Alto Adige come progetto congiunto dell’Unione commercio turismo servizi Alto Adige e dell’Unione albergatori e pubblici esercenti HGV.
Nella sezione centrale di unionemagazine il poster da appendere in azienda!
Obiettivo del progetto è dare all’imprenditoria dell’Alto Adige un ruolo adeguato e la giusta considerazione come datore di lavoro del nostro territorio
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Il garofano rosso come simbolo
Come simbolo dell’iniziativa, il garofano rosso ricorda in maniera elegante che, senza imprenditori, gli stessi sindacati non avrebbero nulla da festeggiare. “Il messaggio non deve risultare aggressivo e orientato alla lotta di classe, ma deve essere trasmesso in modo affascinante e suggestivo, con l’obiettivo di mettere in evidenza l’importanza delle datrici e dei datori di lavoro. Il tema del garofano viene proposto quindi sotto forma di omaggio floreale festivo, con la domanda, innocente ma comunque incisiva: ‘Cosa sarebbe la festa dei lavoratori senza DATORE di lavoro? La formulazione interrogativa risulta discreta e invita alla riflessione”, affermano il presidente dell’Unione Philipp Moser (nella foto a des.) e il presidente dell’HGV Manfred Pinzger (sin.). L’imprenditoria dell’Alto Adige
Obiettivo del progetto è dare all’imprenditoria dell’Alto Adige un ruolo adeguato e la giusta considerazione come datore di lavoro del nostro territorio. In Alto Adige,
nei soli settori del commercio (dettaglio e ingrosso), dei servizi nonché alberghiero e della gastronomia, oltre 26.000 aziende
danno lavoro a quasi 150.000 persone. Questa consapevolezza deve valere naturalmente anche per le nostre moltissime imprese individuali, che hanno creato un lavoro di grande importanza: il loro. Quando si pensa quante siano le famiglie che ne dipendono, l’importanza di questo numero sale incredibilmente.
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GIORNATA DEI DATORI DI LAVORO
IL 30 APRILE
Oltre 26.000 aziende dell’Alto Adige nel commercio (al dettaglio e all’ingrosso) e nei servizi, nonché nel settore alberghiero e della gastronomia, danno lavoro a quasi 150.000 persone.
datoridilavoro.bz
Quando si decide “di pancia”
Nella nostra vita quotidiana non sono certo poche le situazioni nelle quali, per esempio, siamo convinti di una tesi senza saperne con certezza il motivo, ma solo in base al nostro istinto. Ci sono addirittura diversi esperti, anche nel campo del neuromarketing o delle neuroscienze, che spezzano una lancia a favore di queste decisioni “di pancia”. Un ricercato dell’Università di Sydney lo ha sintetizzato perfettamente: “Il nostro pensiero razionale è una operazione di marketing del nostro istinto, che ci convince così di avere tutto sotto controllo”. Nessuna delle nostre decisioni, quindi, sarebbe veramente razionale, nemmeno quelle d’acquisto. Molte di esse, infatti, si basano sull’istinto. Leva il pensiero razionale alle persone e offri loro tecniche utilizzabili intuitivamente: questo è il credo che i noti giganti della tecnologia applicano con successo. Cosa significa per la vita quotidiana? In primo luogo, una spietata riduzione della complessità con la quale le persone devono fare i conti, quindi messaggi chiari da recepire altrettanto chiaramente.
Mauro Stoffella, capoarea comunicazione mstoffella@unione-bz.it
Il benessere esiste solo con un’economia sana e aziende sane
“Soprattutto in un periodo così difficile, bisogna attirare l’attenzione della società verso il ruolo del lavoro, tanto prezioso e responsabile, svolto dalle nostre imprenditrici e imprenditori locali”, precisano i presidenti delle due associazioni.
Posti di lavoro per la nostra provincia
In questo momento gli imprenditori hanno bisogno di qualsiasi forma di sostegno che permetta loro di proseguire con il loro compito: creare e garantire posti di lavoro in loco e generare di conseguenza valore aggiunto per la provincia. Quanto preziosi siano i posti di lavoro sicuri, la maggioranza delle persone l’ha capito solo ora. Commercianti, prestatori di servizio, albergatori e gestori di pubblici esercizi sono tra i principali datori di lavoro e formatori professionali presenti sul territorio. Ciò permette anche ai giovani di avere una prospettiva economica. Ma non sono solo questi ultimi ad approfittare delle occasioni di lavoro a livello locale. Le madri, per esempio, hanno la possibilità di avere un lavoro che permetta loro di realizzarsi, conciliandola con le esigenze della vita familiare.
Le condizioni generali della politica
Gli effetti di una crisi sul mondo del lavoro sono subito chiari: il benessere viene meno. Meno aziende, meno lavoro, meno posti di lavoro. Il benessere può essere generato solo da un’economia sana. Dare un lavoro alle persone e assicurare il necessario gettito fiscale che, in fin dei conti, va a vantaggio di tutti. A creare posti di lavoro sono solo imprenditori e imprenditrici, non la politica. Questa, però, deve creare le necessarie condizioni generali, specialmente in questi tempi così difficili.
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Grande responsabilità
Ora è il momento di porre le basi affinché “essere e diventare imprenditore” rimanga attrattivo anche in futuro. Vanno premiati l’impegno e le iniziative, e vanno incentivate l’innovazione e lo spirito imprenditoriale. Così come la vaccinazione è un modo per risolvere la crisi sanitaria, l’imprenditore, con la sua capacità di agire, è il mezzo per risolvere la crisi economica. Il motto ora deve essere: collaborare e stare uniti. Fin da subito! Le aziende dell’Alto Adige e le loro collaboratrici e collaboratori possono farcela. Tanti auguri per il 30 aprile e per tutto il 2021!
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Di quanto siano preziosi i posti di lavoro sicuri, molti l’hanno capito solo ora
Cosa sarebbe la festa dei lavoratori senza
di lavoro?
mstoffella@unione-bz.it
30 aprile
La “Festa del lavoro” si celebra tradizionalmente il 1° maggio. Essenziale per il benessere e i posti di lavoro, il ruolo dei datori di lavoro altoatesini, è – purtroppo altrettanto tradizionalmente – poco o per nulla considerato.
Per questo motivo, è giunto il momento di proclamare il 30 aprile la “Giornata dei datori di lavoro”.
Un‘iniziativa congiunta di
datoridilavoro.bz
Diventare Tecnico del commercio A favore del pass vaccinale
Entusiasmo per la serata informativa online. In un mondo sempre più digitale, le aspettative dei clienti sono cambiate profondamente. Per poter affrontare al meglio questa e altre sfide, all’azienda servono nuove competenze imprenditoriali e dirigenziali. Che si tratti di commercio al dettaglio, all’ingrosso oppure online, l’innovativo corso di formazione per Tecnico del commercio (in lingua tedesca) offre un approfondimento di tutti gli aspetti di un moderno ed esaustivo management nel campo delle vendite. Circa 50 persone hanno partecipato al meeting online di inizio aprile per presentare il corso. Rappresentanti della Provincia e dell’Unione hanno trasmesso loro le proprie competenze, esperienze e conoscenze in maniera sintetica e avvincente.
Programma e contenuti
Il corso per Tecnico del commercio parte il 10 settembre e dura circa un anno. Comprende 360 ore di lezione, durante le quali vengono impartite nozioni in settori quali la gestione e la direzione aziendale, la comunicazione, il marketing commerciale, l’acquisto e la logistica, la vendita, il project management e il lavoro per progetti. Nell’ambito del corso sono previsti due esami scritti (tra l’altro casi studio) e un progetto lavorativo con riferimento alla pratica professionale personale (con presentazione).
Il percorso, con diploma finale, è offerto dall’Ufficio provinciale per l’apprendistato e la formazione di Maestro in collaborazione con l’Unione.
INFORMAZIONE, CONSULENZA E ISCRIZIONE
Ufficio provinciale per l’apprendistato e la formazione di Maestro, Alessandro Risio, T 0471 416 985, lehrlingswesen@provinz.bz.it, modulo di iscrizione su www.provinz.bz.it/meister.
L’Unione appoggia gli sforzi dell’UE. “Non appena si sarà vaccinato un numero sufficiente di persone, dovrebbe essere subito adottato un pass vaccinale europeo. Le persone vogliono riavere la loro libertà di movimento e dovrebbero pertanto essere ricompensate con il pass”, spiega il presidente dell’Unione Philipp Moser. Ciò permetterebbe di premiare le persone già vaccinate o in grado di esibire un test negativo recente. “Dobbiamo semplicemente creare le possibilità che consentano alla popolazione di superare al meglio questa pandemia, permettendo all’economia di tornare al lavoro e salvare così migliaia di posti di lavoro”, auspica in conclusione il presidente dell’Unione.
In un recente studio, il noto Istituto per la ricerca commerciale IFH di Colonia ha messo sotto la lente d’ingrandimento le abitudini di consumo durante la pandemia, confrontandosi soprattutto con gli aspetti della regionalità e della sostenibilità. Il risultato: negli scorsi mesi si è dato sempre più valore agli acquisti presso commercianti locali e alla regionalità, sia online che offline, e il trend è in crescita.
Locale e sostenibile
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