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attualità

Per una buona comunicazione della crisi

Secondo round per il Covid-19. Parlare o scrivere del Coronavirus fa passare la paura. O almeno questo è quanto consigliano gli esperti soprattutto nei riguardi di bambini e giovani. E le persone non sono mai state tanto informate e aggiornate come in questo periodo. Tuttavia si discute anche molto sul fatto che la buona comunicazione della crisi sia davvero in grado di ridurre il timore della popolazione. Affinché sia possibile ottenere una piena comprensione delle decisioni prese in alto, così da arrivare a una soluzione del problema, i cittadini devono però essere pienamente coinvolti nel processo. Bisogna saper convincere e spiegare quali considerazioni di tipo economico siano preziose per tutta la popolazione. Solo se l’economia funziona bene, infatti, andrà tutto bene anche per la cittadinanza. L’Unione invita i propri associati alla lotta per il bene pubblico anche con una protesta davanti al Palazzo della Giunta provinciale (vedi box dedicato) e continui interventi in materia. - - - - - - - - - - - - Like us on Facebook! - - - - - - - - - - - - Follow us on Instagram!

Live stream con gli esperti dell’Unione

In questo periodo riprenderanno anche i live stream con gli esperti dell’Unione. Saranno affrontati temi come le recenti misure di sostegno per le aziende, la cassa integrazione e il blocco dei licenziamenti nonché le procedure e le misure di prevenzione in caso di positività tra i collaboratori dell’azienda. Tutti i video sono online su unione-bz.it/magazine-online. L’associazione continuerà a gestire la propria comunicazione in maniera professionale, rapida e diretta. Su unione-bz.it/covid-19 saranno costantemente pubblicati gli aggiornamenti sulle misure in vigore. Qui potrete trovare anche le novità più importanti, le FAQ, i Download, i documenti, i cartelli e tutte le convenzioni dedicate ai materiali protettivi. Cliccate e scoprite!

Es dürfen sich maximal _____ Personen gleichzeitig im Geschäft aufhalten.

All’interno del negozio possono trovarsi al massimo _____ persone contemporaneamente.

Es dürfen sich maximal _____ Personen gleichzeitig im Geschäft aufhalten. Einen Meter Abstand halten und Mund-Nasenschutz tragen. All’interno del negozio possono trovarsi al massimo _____ persone contemporaneamente. Un metro di distanza interpersonale e obbligo dell’uso di mascherina.unione-bz.it/ordine Tutti i cartelli per l’azienda disponibili per il Download.

L’Unione contro le chiusure nel commercio

“Questo non possiamo accettarlo in nessun caso: anche in epoca di Coronavirus, fare i propri acquisti in Alto Adige è stato sempre sicuro. Il commercio non è un Hotspot!”: ha dichiarato il presidente dell’Unione Philipp Moser alcune settimane fa, quando si parlava di chiudere il commercio in Alto Adige. Qui in provincia il commercio al dettaglio ha fatto tutto quanto doveva, rispettando norme e prescrizioni igieniche assai severe, e in grado quindi di garantire la sicurezza degli acquisti nei vivaci paesi e città dell’Alto Adige. “Non si tratta solo di chiedere sostegni finanziari anche a tutela del commercio; si tratta di poterne garantire l’apertura e il lavoro”, chiarisce il presidente dell’Unione. “Soprattutto il commercio stazionario combatte da mesi con grandi difficoltà, risultando una delle principali vittime della crisi da Coronavirus”, ribadisce Philipp Moser.

unione-bz.it/ corsionline Corsi online e webinar

In Alto Adige tutto il settore è in tumulto

La decisione della Provincia di Bolzano di autodichiararsi zona

rossa mentre, per lo Stato, la classificazione era la meno restrittiva zona gialla, ha destato incomprensioni e rabbia, perché ha avuto come conseguenza l’introduzione di divieti per il commercio addirittura più severi delle altre zone rosse d’Italia, dove le attività commerciali sono rimaste aperte. In Alto Adige l’intero settore è entrato in agitazione. L’Unione ha chiarito con fermezza la propria opinione circa la gestione della crisi da parte della Provincia: le singole misure e iniziative prese fino ad allora non erano state efficaci, ma avevano creato solo confusione e dubbi. Soprattutto in ambito commerciale le diverse misure avevano generato un diffuso malumore. “Sarebbe stato necessario prendere misure più generali e severe ben prima, e non limitarsi a indicare il commercio come diffusore del virus. Era chiaro che le chiusure, originariamente previste fino al 22 novembre, non avrebbero portato a nulla. Ora c’è il legittimo timore che le chiusure dovranno protrarsi fino a dicembre inoltrato – una situazione drammatica per le vendite natalizie del nostro settore commerciale!”, avvisa Moser.

Credere nel commercio altoatesino

L’Unione spera che il commercio in Alto Adige possa presto tornare a lavorare. “Il mio appello va a tutti gli altoatesini, compresi politici, responsabili, associazioni ed enti di tutti i settori economici, sociali, popolari e culturali: continuiamo a credere nelle nostre molte aziende locali, del commercio e dei servizi! Acquistiamo e consumiamo localmente. Solo in questo modo potremo salvare i posti di lavoro sul territorio e garantire paesi e città vivi e vitali. Qualsiasi altra decisione sarebbe oltremodo dannosa”, conclude il presidente dell’Unione.

Si chiede equità fiscale

Digital tax 2021. Per l’Unione rappresenta una dichiarazione di bancarotta internazionale: l’introduzione di una web

tax per i giganti del commercio online, prevista entro il 2020, è stata posticipata al 2021. Per mezzo di una corretta tassazione

dei giganti dell’online dovrebbe nascere una nuova equità fiscale. A oggi, grazie all’ottimizzazione fiscale e alla delocalizzazione in Paesi dalla tassazione più favorevole, i grandi agglomerati digitali non pagano alcuna imposta dove generano i loro guadagni. È una situazione che deve cambiare. Una web tax chiuderebbe le ovvie lacune

fiscali e legislative, richiamando al dovere gli agglomerati digitali e le piattaforme di intermediazione e di vendita.

Nessun accordo

Fino a ora, a livello globale, non si è trovato l’accordo per l’introduzione di una web tax. L’Unione europea attende ancora che si trovi una soluzione internazionale tra gli stati del G20 e quelli dell’OCSE. Nel frattempo i responsabili dell’OCSE sottolineano che l’alternativa a un accordo sarebbe

una vera e propria guerra commerciale, con il moltiplicarsi di dazi e imposte digitali unilaterali, che potrebbero costare fino a un punto percentuale del PIL mondiale, cioè oltre mille miliardi di dollari.

La riforma per rinnovare il sistema fiscale internazionale discussa dall’OCSE si basa

su due pilastri principali: il primo ha lo scopo di tassare i giganti di internet laddove generano il reddito. Il secondo, invece, vuole creare un’aliquota minima mondiale per contrastare la pratica del trasferimento dei profitti delle multinazionali nei paradisi fiscali. L’insieme di queste due misure potrebbe raccogliere fino a 100 miliardi di dollari all’anno di nuovo gettito aggiuntivo da parte delle multinazionali.

NUOVI VANTAGGI CON SEAT Risparmiare con le convenzioni dell’Unione. Grazie a un nuovo accordo siglato tramite Confcommercio, gli associati possono ottenere interessanti sconti sul prezzo dei veicoli a marchio Seat. Acquistando un’auto di modello Ibiza, Arona, Leon, Alhambra, Ateca e Tarraco si può ottenere uno sconto fino al 24 per cento. Chi voglia accedere all’offerta deve semplicemente esibire la propria tessera di iscritto all’Unione. Tutti i dettagli su questo e altri accordi online su unione-bz.it/convenzioni.

SERVIZIO DI TRASPORTI, NUOVA CONVENZIONE

Il servizio di trasporti GLS Bolzano viene incontro a tutti gli imprenditori associati all’Unione che in questo momento non possono tenere aperte le proprie attività e che devono per forza spedire la merce tramite corriere. GLS offre una tariffa vantaggiosa per l’invio di pacchi all’interno del territorio altoatesino. La tariffa varrà per tutto il periodo di lockdown. Tutti i dettagli su questo e altri accordi online su unione-bz.it/convenzioni.

Servizio clienti: bolzano.servizioclienti@gls-italy.com

Rimborso per l’assistenza ai bambini

Le spese per l’assistenza ai bambini per il periodo dal 1° novembre 2020 al 28 febbraio 2021 saranno

rimborsate per il 65 per cento. Le richieste, complete della documentazione necessaria, dovranno pervenire all’EbK prima della frequenza del

corso.

Ulteriori informazioni su

www.ebk.bz.it.

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