n.4 Prodotti ortofrutticoli
Prodotti, storie e sapori del Trentino
territori.COOP Dai campi del Trentino Freschi, sostenibili e di stagione: i prodotti ortofrutticoli della tua terra
Il respiro della mela L’aria buona della cooperazione in Val di Non
Tesori venuti dal bosco Piccoli frutti, grande risorsa
Dal 21 luglio
Mangia il Trentino che ti fa
bene
COOP E I TERRITORI / Tante ragioni in una regione
Il Trentino dà buoni frutti I prodotti ortofrutticoli del Trentino sono freschi, rigorosamente controllati e rispettano la terra. Ma è solo grazie alla creazione di circuiti virtuosi tra produttori, trasformatori e distribuzione che frutta e verdura trovano riconoscimento sul mercato e producono valore per l’economia della regione. Da fornitori con ragione sociale in Trentino Alto Adige si acquistano in un anno più di 19 milioni di euro di prodotti ortofrutticoli destinati ai punti vendita di Coop Adriatica, Coop Casarsa, Coop Consumatori Nordest, Coop Estense, Coop Eridana, Coop Reno, Coop Veneto, Ipercoop Sicilia e ai Superstore di Trento e Rovereto. In questo modo Coop aiuta a garantire lavoro e continuità produttiva a 6 aziende del territorio, tra piccole società agricole, organizzazioni di produttori e grandi consorzi cooperativi. Il livello di associazionismo dei singoli produttori è premiante per realizzare efficienze economiche, integrare cicli produttivi e stagionali ed ottenere equa remunerazione: nei territori presidiati dalle Coop elencate, infatti, cooperative e consorzi agricoli consentono a oltre 22.000 aziende associate di fare impresa. Nel settore agricolo Coop ha scelto di agire come un partner attivo nella promozione e nella vendita dei prodotti italiani: lo dimostra il fatto che l’80% dell’ortofrutta venduta nei punti vendita Coop
LA TUA REGIONE STAGIONE PER STAGIONE C’è un tempo per seminare, uno per acquistare. Scopri quando il Trentino esprime il meglio di sé. FRUTTA
Estate
Autunno
• • • Fragole • Ciliegie • Susine Dro • VERDURA
Primavera
Patate locali Cavoli, Cavolfiori Ortaggi biologici Val di Gresta
Inverno
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Piccoli frutti
Estate
Autunno
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PROTAGONISTI Ritratti di produttori agricoli durante una pausa di lavoro. Territori.Coop li ha incontrati e ne racconta esperienze e competenze.
della regione è di produzione italiana. Merito anche della ricerca di sinergie fra la produzione agroalimentare e la distribuzione cooperativa, che produce reciproci benefici e porta alla condivisione dei medesimi obiettivi: valoriz-
Una pubblicazione a cura di: Superstore Coop di Trento e Rovereto
Prodotti, storie e sapori del Trentino
Con la collaborazione di: Vifruit, Consorzio Melinda, Vi.P., Sant’Orsola, Consorzio Ortofrutticolo Val di Gresta, A.D. Chini.
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Primavera
Mele diverse varietà D.O.P.
territori. COOP
N.4 - Prodotti Ortofrutticoli Distribuito gratuitamente
Coop lavora per assicurare filiera corta, prezzi convenienti e sapore di un tempo: un impegno che premia i prodotti e i fornitori locali.
zazione del territorio e delle sue tipicità, qualità e salubrità garantite fin dal campo, tracciabilità, freschezza, trasparenza dei costi, razionalizzazione dei trasporti, degli imballi e della logistica... La realizzazione di queste buone pra-
SUL POSTO Nella Valle dei Mocheni: uno scorcio ripreso durante il viaggio della troupe di “Territori.Coop”
tiche – come i progetti di filiera corta cooperativa o gli accordi a livello nazionale con i produttori che favoriscono l’uso completo del raccolto a un prezzo remunerativo per gli agricoltori e conveniente per i consumatori – è tutta a vantaggio dell’ambiente e dei consumi. L’impatto di Coop sul territorio va oltre il dato economico: i prodotti ortofrutticoli a marchio Coop - che da soli costituiscono il 40% del venduto nei reparti ortofrutta dei punti vendita della regione - sono sicuri, buoni, ecocompatibili, eticamente garantiti e convenienti. Si pensi infatti alla promozione dell’agricoltura integrata o biologica e alle politiche per sostenere le piccole aziende e le produzioni di qualità. O ancora all’abbattimento dei pesticidi nei prodotti a marchio, alla valorizzazione delle varietà locali, oppure all’impegno per frutta e verdura più buone, oltre che sicure. Coop può infatti vantare un controllo rigoroso di tutta la filiera dell’ortofrutta, ovvero la conoscenza di ogni passaggio dal campo alla vendita nel supermercato. Un’attenzione particolare è rivolta ai diritti dei lavoratori: una questione spesso spinosa sul terreno dell’ortofrutta. Dal 1989 e per prima in Italia, Coop è certificata SA8000 e garantisce il rispetto dei diritti umani e dei lavoratori, la tutela contro lo sfruttamento dei minori e le garanzie di sicurezza e salubrità sul posto di lavoro.
Concept, progetto grafico, interviste, redazione dei testi e impaginazione a cura di hicadv Foto: Ivano Di Maria, Fabio Fantini, Jacopo Niccoli Stampa: Coptip Industrie Grafiche
100%
Stampa su carta premiata con etichetta ambientale Blue Angel - n. reg. RAL - UZ72, fornita da UPM
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FRUTTICOLTURA / Piccoli frutti e fragole
I TESORI VENUTI DAL BOSCO C
I piccoli frutti coltivati sono una grande risorsa per l’economia del Trentino: offrono stabilità economica ai produttori e contrastano lo spopolamento della montagna.
olori intensi e vivaci, forma a grappolo o a ghirlanda, foglie verdi e fresche: i piccoli frutti sono un prodigio della natura. Per la Cooperativa Agricola Sant’Orsola di Pergine Valsugana (TN) sono diventati la base di un’attività solida, che impegna più di 1200 soci produttori non solo trentini ma da poco anche veronesi e calabresi. Sant’Orsola è stata un pioniere nella coltivazione e commercio non solo di piccoli frutti (mirtilli, more, lamponi, ribes rosso e bianco, fragoline, uva spina, baby kiwi), ma anche di fragole di montagna e ciliegie tardive. Fino al 1972, prima che cominciasse la sua attività, in Trentino i frutti di bosco erano conosciuti solo come prodotti spontanei da raccogliere e consumare sul momento, così rari che era impensabile distribuirli su larga scala. Ed è ancora più difficile oggi, laddove il rimboschimento è recente e il sottobosco ancora in via di formazione. Con l’iniziativa di coltivarli, la cooperativa ha trasformato una risorsa locale poco valorizzata in una fonte di reddito e stabilità economica: la sapiente programmazione rende disponibili i piccoli frutti per la quasi totalità dell’anno. Sfoglia la galleria fotografica di questo articolo e ascolta il videoconsiglio su www.territori.coop.it
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FRUTTICOLTURA / Piccoli frutti e fragole LO SAPEVATE?
Fuori suolo Coltivazione tramite impianti sollevati dal terreno, che consiste nel far crescere le piante dentro appositi vasi, contenenti torba o cocco. Alternativa all’avvicendamento colturale ove questo non sia possibile.
Sant’Orsola ce l’ha fatta anche grazie agli investimenti lungimiranti in avanzate camere di pre-raffreddamento, che fanno partire la catena del freddo appena dopo la raccolta. Una distribuzione capillare con consegne giornaliere assicura che i frutti arrivino freschi nei punti vendita Coop. Dentro alla cooperativa il frutticoltore non è mai solo: riceve le piantine e le scorte agrarie e può ricorrere ricorre all’assistenza agronomica sul campo offerta dai dieci tecnici che collaborano con l’Istituto Agrario di San Michele all’Adige. La cooperativa seleziona le varietà botaniche più idonee grazie alla stazione sperimentale di Vigolo Vattaro, nella quale Marco Giacomelli, Breeder e Responsabile del progetto, è costantemente impegnato insieme alla sua famiglia nella ricerca delle varietà migliori per gusto, qualità, resistenza alle malattie e al freddo. I frutti di montagna sono preziosi.
COOP PER IL TRENTINO >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
“TERRITORI”: LA STORIA CONTINUA, ANCHE SUL WEB I prodotti ortofrutticoli della nostra terra si raccontano
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Per “Territori.coop” è stagione di frutta e verdura. Nel viaggio attraverso le regioni italiane interessate dal progetto abbiamo incontrato i nostri fornitori locali e ascoltato le loro esperienze: la cooperazione fra agricoltori, le politiche per garantire freschezza e sicurezza, l’impegno per coltivazioni sostenibili… Ogni in-
contro ha dato i suoi frutti, reportage che ricostruiscono il legame fra Coop e il territorio dal punto di vista sociale, culturale ed economico. Tutti i contenuti extra sono disponibili sul sito www.territori.coop.it, un portale dedicato a chi vuole conoscere cosa finisce nel piatto. Potrete ascoltare le nostre
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FRUTTICOLTURA / Piccoli frutti e fragole
Vedere germogliare un frutto è sempre uno stupore.
INCROCI
Sara Bellini Responsabile Marketing e Comunicazione, Coop. Agricola Sant’Orsola
IL LAVORO DELL’APE
GENTILI CON I FRUTTI Sant’Orsola coltiva fragole, piccoli frutti e ciliegie con metodi di produzione integrata: COPERTURA CON TUNNEL ANTIPIOGGIA protegge la frutta dai danni che potrebbe subire per colpa dell’acqua COLTURA FUORI SUOLO riduce l’utilizzo della chimica, evita pratiche di disinfezione del terreno, valorizza le ridotte superfici agricole utili INERBIMENTO DELL’INTERFILA preserva dalle malerbe, grazie allo sviluppo controllato di copertura erbosa tra i filari delle piante UTILIZZO DI INSETTI ANTAGONISTI NATURALI E INSETTI UTILI protegge le piante da insetti dannosi, riducendo l’uso di insetticidi
TECNOLOGIA VIGILE Sant’Orsola vanta una dotazione tecnologica “chirurgica” a servizio delle colture. Gli impianti di fuori suolo sono percorsi da una rete capillare di cannette per la fertirrigazione e sono dotati di un sistema computerizzato che avvia in modo automatico dei nebulizzatori per abbassare la temperatura all’interno dell’impianto. Centraline meteo avvisano via sms i produttori sulla necessità di coprire o scoprire gli impianti a seconda delle condizioni climatiche.
storie dalla viva voce dei fornitori, carpire qualche videoconsiglio di chi è del mestiere, oppure fare zapping da un racconto fotografico all’altro. O contribuire al progetto con commenti e la segnalazione di eventi ed esperienze gastronomiche della vostra regione. Il viaggio continua nei 394 punti vendita
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Come ricorda Sara Bellini, Responsabile marketing e comunicazione di Sant’Orsola: “L’avventura della cooperativa è iniziata per frenare l’esodo delle genti alpine”, grazie all’intuizione di dieci frutticoltori originari del paese che dà il nome all’azienda. La Valle dei Mòcheni, caratterizzata da piccoli appezzamenti frammentari, si stava spopolando per la difficoltà a ospitare colture fiorenti in altre zone del Trentino, come la vite e il melo. Piccoli frutti, fragole e ciliegie invece non necessitano di grandi superfici e si sono rivelati ideali per le caratteristiche morfologiche del territorio, di cui sfruttano le risorse senza comprometterne l’equilibrio ambientale. Anche oggi, in zone come la bassa Valsugana, questo tipo di frutticoltura permette a molte famiglie di rimanere unite: le madri possono occuparsi dei bambini e mantenere un’indipendenza economica senza dover lavorare lontano da casa.
di Coop Adriatica, Coop Casarsa, Coop Consumatori Nordest, Coop Eridana, Coop Estense, Coop Reno, Coop Veneto, Ipercoop Sicilia e nei Superstore di Trento e Rovereto, in cui mese dopo mese potrete ritrovare i prodotti di stagione raccontati in queste pagine e acquistarli approfittando delle offerte segnalate.
Nel campo sperimentale di Vigolo Vattaro, gli esperti di Sant’Orsola selezionano le varietà di piante da frutto più idonee grazie a incroci naturali, effettuati tramite impollinazione manuale. Il polline viene prelevato dalle antere di un fiore e riposto in provetta. Con un pennellino lo si spolvera sugli stigmi dei fiori di un’altra varietà, che poi vengono coperti con un cappuccio di garza per impedire il contatto con altro polline di origine indeterminata.
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STORIE DAI TERRITORI
GALLERIE FOTOGRAFICHE
VIDEO INTERVISTE
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ORTAGGI / Colture biologiche
LA LINEA FIOR FIORE COOP
MEDITERRANEO DI MONTAGNA Clima mite, natura incontaminata e terreno fertile: la Val di Gresta è un microcosmo ideale per le coltivazioni biologiche.
U
n anfiteatro a terrazze punteggiato da piccoli appezzamenti coltivati cinti da muretti a secco. Intorno, solo rocce e boschi. Con il suo microclima mite e la vegetazione quasi mediterranea, la Val di Gresta, adagiata alle pendici dei monti Baldo e Stivo in provincia di Trento, è un’oasi naturale incontaminata e un luogo ideale per le colture biologiche. Attivo da 43 anni, il Consorzio Ortofrutticolo Val di Gresta oggi conta 120 soci. Con 130 ettari di terreni e 15-18.000 quintali di produzione annua, dai primi di giugno fino a febbraio coltiva e commercializza porro, zucca, crauti al naturale, patate, cavolo cappuccio bianco e viola, verza, cavolfiore, carota, radicchio, coste, cipolle, a cui si aggiungono fagiolini, catalogna, biete, rape rosse, sedano rapa, radicchio di Treviso, insalata trentina, insalata gentile, pan di zucchero e romanesco. Tutto lavorato manualmente e nel pieno rispetto delle certificazioni biologiche ICEA. Pag. 6
PRODOTTO TIPICO
IL VALORE DELLE PATATE Tipico prodotto di alta montagna, per le sue proprietà organolettiche e di conservazione la patata ha sempre avuto un ruolo fondamentale nell’economia della Val di Gresta e rappresenta tuttora l’ortaggio più coltivato. Le diverse varietà che il Consorzio Val di Gresta fornisce a Coop in confezioni biodegradabili da un chilo e mezzo – Kennebec e Majestic a pasta bianca, Lisetta, Cicero e Mondial a polpa paglierina, Desiree e Amorosa a buccia rossa – coprono un arco di produzione che va da metà luglio a metà ottobre.
L’Ufficio Igiene di Trento controlla la produzione con campionature settimanali, sul terreno incolto, sul prodotto in semina o in piantina, e quindi sul prodotto finito. “Il nostro biologico è certificato al 100%”, assicura Flavio Tretter, Direttore commerciale del Consorzio. “Non usiamo prodotti chimici di sintesi. La bontà dei nostri ortaggi dipende solo dalle interazioni naturali tra organismi viventi e dalla cura dei produttori. Il nostro è un prodotto molto coccolato”.
IL MEGLIO DELL’ORTOFRUTTA ITALIANA Selezionati perché eccellenti, legati a un territorio caratteristico o a una tradizione gastronomica antica. I prodotti ortofrutticoli Fior Fiore vantano qualità organolettiche particolari che permettono al palato di provare sapori nuovi o particolarmente intensi. Coop li ha scelti per renderli disponibili al grande pubblico. Dieci prodotti, ciascuno con un gusto peculiare: la Cipolla Rossa IGP di Tropea, dal sapore dolce e molto digeribile; la Mela Renetta DOP della Val di Non, madre di tutte le mele; le Nocciole IGP di Giffoni, dalla qualità organolettiche superiori; le Noci di Sorrento, un prodotto in via di estinzione; le Pesche Percoche, tradizionalmente utilizzate per l’industria alimentare e ora riscoperte; i Pomodorini Costoluti, Datterini e Oblunghi Siciliani, che racchiudono il sapore del sole e del Mediterraneo; l’Arancia Washington Navel prodotta ad Agrigento e consumata per tradizione a Palermo, ora disponibile in tutta Italia; infine le Albicocche Pellecchiella e Portici, con frutti di dimensioni medie-piccole ma di sapore particolarmente gradevole.
10 E LODE Le Mele Renette DOP della Val di Non e la Cipolla Rossa IGP di Tropea. Sono due delle 10 referenze disponibili nella linea Fior Fiore
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MELE / Dal Trentino all’Europa
IL RESPIRO DELLA MELA Le mele della Val di Non godono di ottima salute. Grazie all’aria buona, alla cura dei produttori e alle tutele della cooperazione.
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“Respiro” è la parola d’ordine del Consorzio Melinda. Non solo per l’intenso profumo di mele che pervade i locali dei sei centri di confezionamento o per l’aria cristallina della Val di Non e della Val di Sole. A respirare sono anche i soci produttori, che vedono tutelati i propri sforzi da un’organizzazione efficiente e attenta. Davanti a loro si aprono le prospettive di stabilità offerte dal lavoro collettivo. Melinda vende 300.000 tonnellate di mele all’anno a circa 30 milioni di consumatori, in Italia (75%) e in altri 20 paesi europei. Una cifra da capogiro, pari a un miliardo e mezzo di frutti.
Messi in fila, farebbero quasi tre giri del pianeta. Il segreto è l’“aggregazione continua”: se si basassero sulle loro sole forze, queste 4200 piccole aziende di un ettaro e mezzo (in media) non potrebbero esistere sul mercato. “Una delle principali debolezze strutturali dell’agricoltura”, spiega Luca Granata, Direttore generale del
75
%
percentuale delle mele italiane prodotte in Trentino
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MELE / Dal Trentino all’Europa
PAROLE VERE
CONSERVAZIONE
FRESCHE TUTTO L’ANNO Le mele maturano una volta l’anno ma si vendono per 11 mesi. Biologicamente portate per la frigoconservazione naturale, le mele si mantengono bene a lungo e senza “stress”, perché il loro metabolismo viene ridotto al minimo e il frutto rimane integro, quasi come al momento della raccolta, con ottime proprietà organolettiche. Con gli ambienti frigoriferi a bassa temperatura e atmosfera modificata a basso tenore di ossigeno, non serve alcun additivo né congelamento.
UNA MELA AL GIORNO
ADATTA AI BAMBINI La mela è uno dei primi frutti utilizzati nello svezzamento, non solo per la facilità di preparazione in funzione della deglutizione dei bambini, ma anche per il sapore dolce e aromatico, fonte di sensazioni piacevoli. Dal punto di vista nutrizionale è ottima per l’elevato contenuto di acqua con zuccheri, acidi organici, vitamine, sali minerali e fibra, e svolge un ruolo importante nella regolazione della funzione intestinale.
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Consorzio, “è la frammentazione parossistica dell’offerta, di fronte a una concentrazione sempre più ampia della domanda”. Negli anni ’60 i melicoltori hanno deciso di lavorare insieme creando 40 depositi per l’immagazzinamento della frutta, che hanno dato vita a 16 cooperative.“Nel 1989 ci siamo detti: perché non provare con un marchio unico?”, ricorda Paola Zanella, Responsabile marketing e comunicazione. Così sono nati il Consorzio di Cles e il nome Melinda, che riflette l’impegno a coltivare frutta “pulita”. Ultimi due passaggi decisivi: le cooperative nel 1998 hanno delegato al Consorzio il commercio di tutte le mele dei soci e nel 2002 anche tutte le altre attività successive alla raccolta (conservazione, selezione, confezionamento, tracciabilità, promozione, spedizione). La raccolta delle mele avviene una volta all’anno tra settembre e ottobre, nel momento di maturazione ottimale per ogni varietà stabilito dall’Ufficio qualità di Melinda. Il rispetto di un rigoroso disciplinare definito con Coop (a cui il Consorzio fornisce anche prodotti a marchio) consente alle produzioni di rimanere al di sotto del 30% dell’RMA (residuo massimo ammesso).
--------------4000 agricoltori in consorzio ottengono di più di 4000 agricoltori da soli. --------------Le mele non si fanno, si coltivano. Ci vogliono quasi nove mesi, come per un bambino. --------------I nostri produttori in autunno sono tutti pronti, come allo start di partenza della Formula 1. --------------Raccogliamo le mele mature dall’albero: solo allora sono pronte. --------------Da noi ci sono cooperative che hanno cento anni. --------------In campagna la dimensione umana raggiunge la sua massima espressione. --------------Nei campi il tempo è scandito dal vortice frenetico di attività coinvolgenti. Alcune frasi raccolte durante le interviste a Luca Granata, Paola Zanella e Giuseppe Endrizzi (rispettivamente Direttore generale, Responsabile Marketing e Comunicazione e Responsabile di Produzione dello stabilimento del Consorzio Melinda).
QUANTE MELE! Melinda vende 300.000 tonnellate di mele all’anno
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VARIETÀ
DOP: COSÌ PARLA IL TERRITORIO
LE FANTAS TICHE CINQUE
La Denominazione di Origine Protetta (DOP) è un marchio rilasciato dall’Unione Europea per quei prodotti le cui caratteristiche dipendono da un determinato territorio. Per ambiente geografico, nel caso di questo marchio, si intendono sia il clima (l’ambiente naturale) sia le tecniche di lavorazione (la cultura e il saper fare legato al prodotto). I prodotti ortofrutticoli ottengono questa certificazione e sono tutelati da Consorzi specifici controllati da Enti terzi solo se la loro produzione, trasformazione ed elaborazione avvengono in una determinata area geografica. Il marchio DOP offre garanzie sulla tracciabilità del prodotto (le materie prime provengono da un’area limitata), sulla tipicità (rispetto del metodo di lavorazione tradizionale) e sul legame con il territorio (che conferisce al prodotto qualità uniche).
RENETTA Verde striato di “ruggine”, gusto aromatico, ottima in cucina, ricca di antiossidanti. GOLDEN DELICIOUS Gialla con la caratteristica faccetta rossa, gusto amabile ed equilibrato. È la più acquistata in Italia.
DOP SI DIVENTA
RED (STARK) DELICIOUS Colore rosso intenso e vellutato, gusto intenso e dolce. È di origini statunitensi. GALA Colore rosso intenso e luminoso, gusto dolce e gradevole, particolarmente apprezzata dai bambini. È la mela estiva più precoce (si raccoglie a fine agosto). FUJI Rosso-arancio, gusto aromatico e dolce, buccia spessa che la rende facilmente trasportabile. Originaria del Giappone, è oggi la mela più coltivata al mondo.
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La susina di Dro verso il riconoscimento comunitario Nel caso di un prodotto fresco come la mela, consumata così come è stata colta, il legame con il territorio è decisivo. “Il 75% delle mele italiane si produce in Trentino Alto-Adige”, dichiara Giuseppe Endrizzi, Responsabile di produzione dello stabilimento Melinda di Segno di Taio. E aggiunge: “La Val di Non è la zona che ha dimostrato un differenziale qualitativo superiore costante nel tempo, grazie ai terreni sassosi e poco profondi che trattengono poca acqua e alle peculiari condizioni di altitudine e di esposizione solare. È per questo che abbiamo conquistato il marchio DOP”. Melinda è l’unica mela italiana ad avere ottenuto la tutela per le tre varietà Golden Delicious, Red Delicious e Renetta.
Per tutelare il frutto fresco della cultivar autoctona Prugna di Dro, comunemente detta Susina di Dro, è stata presentata la domanda di registrazione all’Unione Europea. Da questo momento la procedura comunitaria prevede sei mesi di tempo per permettere agli altri Stati membri di presentare eventuali domande di opposizione. Trascorso questo periodo la Susina di Dro sarà iscritta nel registro ufficiale europeo delle DOP e IGP. Ecotipo locale di lunga tradizione, è stato selezionato nei secoli dalla sapienza agricola dei contadini delle valli del fiume Sarca. Il pregio della "Susina di Dro" risiede nella concentrazione in polifenoli e nel contenuto minimo in zuccheri che ne determinano i caratteri organolettici, il colore ed il sapore dolce-acidulo e aromatico. Per le sue qualità nutrizionali ha trovato riscontro in studi scientifici pubblicati fin dal 1975. La zona di produzione comprende i terreni di Arco, Calavino, Cavedine, Drena, Dro, Lasino, Nago-Torbole, Padergnone, Riva del Garda, Tenno, Terlago, Vezzano.
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GARANZIE / Ortofrutta a marchio Coop
Servizio di Controllo Coop certificato da Bureau Veritas Italia (cert. n° 198/001) e CSQA (cert. n° 4507 DTS 007)
COOP garantisce la migliore qualità al miglior prezzo
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Il marchio COOP sull’ortofrutta fresca garantisce:
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OP CO
ICURA ÀS IT
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Le garanzie sono all’ordine del giorno nei prodotti a marchio Coop. Tracciabilità, scelta dei terreni vocati e produzione integrata: così vi assicuriamo frutta e verdura gustose e salutari.
QUA L
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simbolo del quadrifoglio sulle confezioni a marchio indica che i prodotti sono stati sottoposti a controlli rigorosi e costanti da parte degli ispettori di Coop Italia. Nel 2010 sono state effettuate oltre 193 verifiche ispettive su tutta la filiera. “Sicurezza è una parola chiave per l’ortofrutta a marchio Coop”, afferma Maurizio Brasina, Responsabile Qualità della filiera Ortofrutta per Coop. Significa anzitutto rintracciabilità dei prodotti, ognuno dei quali porta un’etichetta con il codice dell’azienda agricola di provenienza. Ma anche miglioramento qualitativo, come nel caso delle albicocche: ciascuna varietà deve superare un test (anche organolettico) prima di poter essere confezionata nella linea a marchio Coop. I prodotti ortofrutticoli a marchio Coop – frutta e verdura fresca, secca e di quarta gamma (confezionata e pronta all’uso) – rispettano chi li produce e chi li consuma. Attraverso l’applicazione della produzione integrata, metodo di coltivazione più naturale rispetto alle produzioni convenzionali, si è riusciti ad abbattere del 70% i residui di fitofarmaci: per raggiungere questo risultato, solo nel 2010 Coop e i fornitori hanno effettuato ben 71.974 determinazioni analitiche. Il rispetto dei territori spinge a preferire le zone vocate, dove i prodotti crescono più gustosi e le tradizioni locali sono sostenute e valorizzate. Gli agricoltori che adottano la produzione integrata utilizzano tutte le conoscenze a disposizione, da quelle biologiche a quelle agronomiche e varietali. Il ricorso ai fitofarmaci è effettuato come l’ultima delle soluzioni: i trattamenti sono applicati solo se strettamente
QUADRIFOGLIO QUOTIDIANO
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La provenienza da produzione integrata, metodo di coltivazione più naturale rispetto alle produzioni convenzionali. Residui chimici molto inferiori ai limiti stabiliti dalla legge (-70%).
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L’assenza di qualsiasi trattamento successivo alla raccolta. La conservazione è garantita dalle basse temperature senza alcun uso di sostanze chimiche.
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La conoscenza ed il controllo di tutta la filiera produttiva - dal campo alla vendita - e delle caratteristiche igienico-sanitarie del prodotto.
territori.COOP - n.4 / Trentino / Prodotti ortofrutticoli
BIOLOGICO / Vivi Verde CHE FREDDO FA?
QUESTA CATENA NON SI SPEZZA La catena del freddo costituisce un fattore determinante per il mantenimento della qualità dei prodotti ortofrutticoli di quarta gamma (alimenti confezionati e pronti all’uso), dal produttore al consumatore. Coop ha implementato da tempo i controlli della temperatura nell‘intera filiera - dallo stabilimento di confezionamento, ai trasporti, alle piattaforme di distribuzione ai punti vendita - adottando miglioramenti nelle fasi critiche.
IN CIFRE I numeri della produzione ortofrutticola a marchio Coop (anno 2010) In nero i dati del comparto ortofrutta, in verde quelli riferiti ai prodotti da agricoltura biologica
TIPOLOGIA PRODOTTI
37 34
VARIETÀ
113 68 IMPRESE COINVOLTE FORNITORI
99 14 AZIENDE AGRICOLE
12.034 1.591
necessari e utilizzano i prodotti meno tossici per l’uomo e l’ambiente. Per difendere i frutteti da attacchi di insetti dannosi, molti agricoltori su diverse colture applicano un sistema biologico innovativo, detto “confusione sessuale” (che impedisce al maschio di individuare la femmina, evitando così l’accoppiamento), oppure interventi agronomici che permettono il deflusso delle acque in modo da non creare ristagni favorevoli alla deposizione delle uova. L’ortofrutta a marchio Coop, oltre ad essere sicura, è anche prodotta nel rispetto della responsabilità sociale. Coop Italia, prima impresa in Europa a ottenere la certificazione etica secondo lo standard SA 8000, ha richiesto il rispetto dei requisiti previsti a tutta la filiera produttiva, relativi a lavoro minorile, lavoro coatto, discriminazione, stipendi e orari di lavoro, norme per la salute e la sicurezza, condizioni dell’ambiente di lavoro e libertà di associazione. Per Coop la qualità del lavoro è una prerogativa importante. Con la recente stesura della “Linea guida per la sicurezza dei lavoratori nelle aziende agricole” si sta procedendo all’implementazione dei requisiti richiesti da parte dei fornitori, in particolare per la sicurezza nelle aziende agricole.
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VIVI VERDE, PIÙ BIOLOGICO PER TUTTI Cosa rende il bio Coop così sostenibile e genuino? Quali garanzie offre a chi lo sceglie? Ne parliamo con Maurizio Brasina, Direzione Generale Qualità Coop Italia. Terra, aria, acqua e biodiversità sono risorse fondamentali nell’agricoltura biologica. “Il biologico”, ci spiega Maurizio Brasina, Responsabile Qualità Ortofrutta di Coop Italia, “è un sistema globale di gestione dell’azienda agricola e di produzione agroalimentare basato su questi principi: l’interazione tra le migliori pratiche ambientali, un alto livello di biodiversità, la salvaguardia delle risorse naturali, l’applicazione di criteri rigorosi in materia di benessere degli animali e una produzione confacente alle preferenze di alcuni consumatori per i cibi ottenuti con sostanze e procedimenti naturali e OGM free”. La linea Vivi Verde è stata creata da Coop per condividere questo approccio con i consumatori. Il biologico in Coop è presente dal 1992 e vuole essere accessibile a tutti, non solo a quelli che hanno fatto del bio una scelta di vita. Nella sostanza, produrre bio significa abbracciare delle pratiche di coltivazione più sostenibili. Ad esempio abolire i pesticidi e i concimi chimici, scegliere varietà resistenti e adatte al territorio, utilizzare insetti utili per contrastare i parassiti o, nei casi più difficili, sostanze di origine naturale o minerale. Per stimolare la fer-
tilità dei terreni vengono per lo più adottate tecniche agronomiche (rotazione delle colture, interramento di apposite piante) o fertilizzanti di origine naturale o minerale. Per favorire la biodiversità e dare rifugio a insetti o altri piccoli animali utili, si provvede alla piantumazione di siepi e alberi e si inseriscono coltivazioni sgradite ai parassiti. Conforme a quanto previsto dalla legge comunitaria, Vivi Verde offre le stesse garanzie dell’ortofrutta da produzione integrata. “Per assicurare il rispetto delle regole imposte da Coop”, illustra Maurizio Brasina, “abbiamo eseguito oltre 14.000 determinazioni sui residui di fitofarmaci in collaborazione con i nostri fornitori. Inoltre vengono condotte analisi di tipo chimico, fisico e organolettico per verificare la qualità sensoriale dei prodotti”. Il tema della sicurezza, fondamentale in un settore come quello ortofrutticolo, Coop lo persegue sull’intera filiera produttiva “dal campo alla tavola”, coinvolgendo aziende agricole, stabilimenti di stoccaggio, lavorazione, confezionamento, trasporti, piattaforme di distribuzione e punti vendita. Gli stessi fornitori, prima di essere accettati, sono sottoposti a una rigorosa procedura di ingresso.
LE VERIFICHE SUI PRODOTTI L’ortofrutta Vivi Verde è prodotta seguendo le disposizioni del Regolamento CE 834/2007: assenza di utilizzo di prodotti chimici di sintesi (come fitofarmaci o fertilizzanti), divieto di OGM, impiego della naturale fertilità della terra e obblighi in termini di etichettatura. L’intera filiera e i singoli prodotti - oltre ad essere sottoposti ai controlli e alle verifiche effettuati dagli Enti ufficialmente riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali - sono sottoposti a un ulteriore sistema di controllo effettuato direttamente da Coop.
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Mangia
il Trentino che
ti fa
bene
Ăˆ fresca, rigorosamente controllata e rispetta la terra. Dal 21 luglio va in scena la frutta e la verdura del Trentino: stagione per stagione, scopri quando la tua regione esprime il meglio di sĂŠ. Storie di prodotti e produttori su www.territori.coop.it
Frutta e verdura di stagione del Trentino Vicina, buona, tipica, nostra.
Nei Superstore Coop di Trento e Rovereto.
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