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Fondato da Luciano PARISINI
La bellezza è lusso quotidiano
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N° OTTOBRE
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QUESTO DAILY
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E adesso?
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VIDENTE: le cassandre, le cornacchie, gli avvoltoi, gli ietta-
tori, una specie di popolo dell’opportunismo più squallido, invade il campo, anzi le spiagge, meno deserte di bagnanti e più di idee. Mentre ancora si spalma di crema idratante, nutriente, un’epidermide del vivere che continua a spellarsi, la caciara dei lamentosi di mestiere sale al cielo dei terremoti, dei nubifragi, delle trombe d’aria, giocando di autolesionismo sociale, zittendo invece, ogni volta, la più ovvia e doverosa delle autocritiche propositive. Nessuno ha colpa; la colpa è della crisi; e un’illimitata, debordante saccenza, sa sempre dove sia il motivo del dramma: perchè tutti sono, siamo, “sonde” infallibili del “come” e quindi in grado di fare... la formazione giusta. Peccato, anzi tragedia, che il... campo di gioco sia sterrato e i giocatori di talento non giochino più. Perchè non si fa squadra da tempo, mentre la crisi aleggia lenta, a larghe planate, così da indurre tutti (salvo “prodigiose” eccezioni) a soggiacere, rassegnarsi, al “disastro” scegliendo pedissequamente il proverbiale “lasciam perdere...”. Ma come “lasciar perdere”? perchè? Mi sovviene una metafora: se, ad esempio, l’Accademia del Profumo nell’anno (prossimo) del suo quarto di secolo (!) non... mangiasse più mortadella, ci si rimboccherebbero le maniche e, certo, ... si farebbe. Cosa? Immagina. Si può... Governo? Ovvio: governo ladro. Crisi? Crisi universale. te provate “soluzioni”. Ma per salvare quale età? Della pelle del viso, d’accordo. E questa età in cui viviamo, arrovellata in un Spread? Spread che fa l’altalena. Con l’aggravante di tener napastone di approcci, promesse, tentativi, furbatine più o meno scosto ai più, il “vero” significato delle lettere di cui si compone politicizzate, chi la salva?. Scrivo in settembre, alla soglia dei e cioè: Solo Per Rendere Enigmatico Anche il Dubbio, come miei ottanta inverni, gran parte dei quali vissuti in bellezza, con a dire paradossalmente che non c’è nemmeno possibilità di rail rimboccarmi le maniche (non le mani...) di paterno insegnagionarlo questo odioso, beffardo mento, e mi vien doveroso, a questo punto della “predica”, totem dell’ipocrisia businessiana. parafrasare il poeta: “Settembre, andiamo, lasciamo gli E allora? Continuiamo con gli stazzi... Ho scritto stazzi, non è un refuso: intendo i alti e bassi lai (leggi lamenti da nostri ...stazzi, i nostri ovili di depressione (vera o bar e da politica), con il bartaliafinta?) non quelli di bucolica serenità no “gli è tutto sbagliato”, o ci rimbocchiamo cantata dal D’Annunzio ai suoi le maniche e andiamo all’attacco, toglienpastori d’Abruzzo. Pure lui – è doci da fragili e ignaviche retrovie? Oppure storia - fu alle prese con lo Spread del suo proseguiamo a inventarci il probabile, anzi tempo: non caschiamoci noi, semmai un esercito di probabilità (ovunque e couesto “Piccolo Rosso” è... il mio facciamo dello Spread il nome di un munque) per scodellare in tavola pappa riamico Gianni. Se n’è andato In buon idratante dopo vacanze, e riprenorgoglioso sfarfallio di ceneri, così come scaldata e panna rimontata? voleva, “Scampo” di buongustaia diamoci le redini forti di un mondo bellezza vitalità e simpatia, nell’infinito della che da sempre fa storia, emozione, busiI dati, i sondaggi, le cifre delle statiLaguna. La di Lui atavica Venezia, me lo ricorda con questo piccolo capolavoro, ness, “tenendo su la baracca”; anche moralstiche, quelle dove due più due spesso fa esclusivamente e appositamente creato mente, certo, con un tocco di rossetto, con anche cinque, dicono che poi in bellezza, dai vetrai di Murano. Quindi nessuna un siero-miracolo. Mai, però, con la quantiproprio male non va; che c’è chi aumenta il frase di usuale retorica su un cartoncino di prammatica, ma soltanto... il “Piccolo tà, l’aggressiva, irritante, scopiazzata quanfatturato, che la ricerca - cerca e ricerca - ha Rosso”. Ora sulla mia scrivania a tità! Ma con la qualità, quella “vera”!. E trovato il busillis della lotta contro il tempo, irridermi per aver finalmente... via di mantenendo un proficuo modus in rebus. � contro l’età, vantando le più scientificamenscampo dalla solita, fatal “busara”.
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Queste pagine sono… ultime entrano
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infatti in rotativa quando le altre sono già stampate e raccolgono le notizie dell’ultima ora
Carlo Bianchini... al top
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ome annunciato sul nostro sito, appena diffusa la notizia (il 3 settembre), Carlo Bianchini, già General Manager e Amministratore Delegato di Coty Prestige ha assunto l’incarico di General Manager e Amministratore Delegato di Coty Italia Spa, sostituendo nella gestione della divisione mass del Gruppo, Maria Vittoria Trombetta, divenuta Vice President Global Trade Marketing Color Coty Beauty. Così Carlo Bianchini guida ora il business delle due divisioni, Beauty e Prestige, della filiale italiana di Coty. Il comunicato ufficiale aggiunge: “L’attuale nomina è il risultato di un percorso virtuoso ed è volta a garantire continuità al business”. A Carlo Bianchini riportano ora: Roberto Lanfranchi, Sales Director Coty Prestige, Elena Colombo, Marketing Director Coty Prestige, Valentina Moscato, Public Relation Manager Coty Prestige, Daniele Nathanshon, Sales Director Coty Beauty, Simona Mongano, Marketing Manager Color Coty Beauty, Michela Martelli, Marketing Manager Fragrances Coty Beauty, Cecilia Chiodaroli, Visual Merchandising & POS Manager Coty Beauty, Gregorio De Nardi, Commercial Supply Chain Director Coty Italia. Con i complimenti e gli auguri dello staff Daily
La chiave di Justin Bieber
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er Justin Bieber la chiave è un oggetto speciale, come lo stesso “fenomeno” sostiene; aggiungendo che “la chiave
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è il portafortuna che mi accompagna in ogni concerto per crederci sempre, così come le mie fans debbono credere in se stesse nei loro sogni….”. Eccola “The Key” declinata in profumo, annunciata da Elizabeth Arden.
Biotherm a salvaguardia dell’Artico
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orna la piattaforma benefica di Biotherm “Water Lowers” per la tutela dell’acqua. Ancora in collaborazione con l’illustratrice svedese Ingela P. Amhenius che ha reinterpretato i due proootti iconici di Biotherm, Aquasource e Lait Corporelle, ovviamente in Limited Edition. Parte dei proventi di vendita tra settembre e gennaio ‘14 - a intento protettivo degli Oceani - andranno stavolta a salvaguardia dell’Artico e in particolare alla Mission Bleu per finanziare una spedizione a tutela della biodiversità marina di questo Oceano.
Benvenuta Margherita!
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argherite di fiore in fiorire. Mamma Carmela Boccomino e papà Domenico han fatto sbocciare questa dolcissima Margherita, subito entrata tra le piccole star di Daily e del mondo bellezza. Complimenti e augurissimi.
Ecco “Burberry Brit Rhythm”
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rriva a fine settembre in Italia l’ultimo Burberry (anzi il primo da quando Burberry ha portato in-house la divisione bellezza, lo scorso aprile) simboleggiando in... fragranza la passione della Casa per la musica: e quindi “Brit Rhythm”, un’alchimia... al diapason, davvero provocante, in cui si fondono cuoio nero, patchouly, resina storace, basilico verbena, cardamomo speziato, bacche di ginepro, legno di cedro, incenso e caldo fagiolo tonka. Testimonials: la star inglese della musica (foto) George Barnett (dei These New Puritans) e l’attrice Suki Waterhouse.
Elizabeth Arden in “Centrale” a Milano
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al 13 settembre all’interno dello Shopping Center della stazione Milano Centrale, fa bellezza il Temporary Concept Store di Elizabeth Arden. Beauty Tips innovativi, prova prodotti e possibilità di aggiudicarsi un lussuoso cofanetto: il Kit 7 Days per regalarsi in soli sette giorni, assicura Elizabeth Arden, un aspetto più giovane.
Il Nastro Rosa di Estée Lauder
L E U LT I M E fragranza improntata ad una speziata freschezza, fusa in un tenebroso, sensuale ambrato a rivelazione di un tenace effluvio di lavanda.
Christian Dior Parfums cambiamenti
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al primo settembre nel cast dirigenziale di Christian Dior Parfums Enrico Sorenti ha assunto il ruolo di Sales Director dopo averlo ricoperto nella Divisione Fragrance Brands. Sostituisce Giuseppe Oltolini promosso dopo una proficua attività in Italia, Country General Manager Parfums Christian Dior Svizzera. Enrico Sorrenti riporta a Marcello Antonetti, Brand General Manager Parfums Christian Dior.
La Prairie: una SPA al… Caviar
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uinto piano de La Rinascente Duomo: La Prairie festeggia il 35° anno della sua prestigiosa Caviar Collection e due nuove “perle” della stessa (se ne parla ampiamente a pagina 106) con una splendida Temporary SPA ad esaltazione del suo stile, dei suoi prodotti d’alta gamma, proponendo quattro cabine per gli interventi delle sue Esperte di Bellezza, con trattamenti viso al Caviale. E ovviamente al Caviar dei due nuovi “gioielli” della Collection: Skin Caviar Luxe Sleep Mask e Skin Caviar Luxe Souffle Body Cream. Dal 1 al 7 ottobre dalle 10 alle 20, con ogni giorno alle 18 uno Special Cocktail Event incontro aperto al pubblico tenuto da esperti professionisti per conoscere i segreti La Prairie anti invecchiamento. Appuntamenti alla Temporary SPA telefonando 02.80581294.
Luna Rossa è Extreme
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e per Luna Rossa l’America’s Cup è da Challenger Extreme come in effetti è il catamarano stupendo affiancato per la sua avventura da un team di 80 uomini di estremo valore agonistico, un profumo nato “Luna Rossa” non può che avere una declinazione in Extreme. Flacone nero,
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La Prairie preparando il 2014
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rancesco De Gennaro e Wilmer Rebellato novità in La Prairie. L’uno Sales Manager, l’altro National Key Account. “New entry - afferma il General Manager Valeria de Fiore - un’organizzazione che ci permetta di prepararci al 2014 che si aprirà con il lancio di una nuova ed esclusiva linea di trattamento”.
Yann Malaud GM Puig Italia
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ome anticipato nel nostro sito, Yann Malaud è il nuovo General Manager di Puig Italia. Lunga esperienza, nonostante la sua giovane età (40 anni) nella distribuzione mass e selettiva gestendo mercati in Usa, America Latina, Francia e Spagna, ora affronta quello della profumeria italiana “continuando nell’obiettivo - sostiene - di perseguire la continua crescita di Puig Italia, consolidando ulteriormente Paco Rabanne, Prada e Valentino”.
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ampagna Nastro Rosa alla vigilia del suo prestigioso, efficace, e quanto mai lodevole appuntamento 2013. Parte infatti ad ottobre l’impegno “pratico” di Estée Lauder a fianco della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, così da coinvolgere un sempre maggior numero di donne alla prevenzione e quindi alla diagnosi precoce dei tumori della mammella. La bellezza, prestigiosamente testimoniata dalla Casa americana che ha portato la “Campagna Nastro Rosa” nel mondo alla ventunesima edizione, s’erge quindi ancora e sempre a paladina delle femminilità, combattendo una malattia che in Italia raggiunge ogni anno quarantamila pazienti e in terribile crescendo nel mondo. Ecco allora il progetto attuativo: • VISITE SENOLOGICHE: a disposizione durante il mese di ottobre, i 397 punti prevenzione della LILT per visite e controlli diagnostici clinico-strumentali • IL CALENDARIO: per avere giorni e orari di apertura degli ambulatori LILT, informazioni al numero verde SOS LILT 800-998877 o consultando www.lilt.it oppure www.nastrorosa.it • IL ROSA: le vie del lusso-shopping di Milano nel primo week end di ottobre si vestiranno di rosa riservando un giorno di shopping solidale organizzato da LILT, Estée Lauder Companies e Associazione della Via Montenapoleone per devolvere il 10% degli incassi alla Campagna Nastro Rosa. Mentre per tutto il mese di ottobre molti monumenti italiani verranno illuminati di rosa e quanto mai nel mondo, dall’Empire di New York alla Torre di Tokio • IL SOSTEGNO: Estée Lauder Companies devolverà il 5 % della vendita di ciascuno dei prodotti schierati nella nostra foto come soldati di un’autentica guerra contro il tumore al seno: Advanced Night Repair di Estée Lauder, la nuova Dramatically Different Moisurizing Lotion di seno. ore al o il tum Clinique, il The Hand ggiam Sconfi O M SIA RTI Treatment de La Mer, il Pro O PIÙ F EME. LS All-inone Face SI N I Treatment di Lab Series, Hand Relief Rosemary Mint l’Hand di Aveda , il Latte Vellutante Idratante Corpo di Darphin.
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SOMMARIO
N°10 OTTOBRE 2013
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Le considerazioni
Naomi Watts
EDITORIALE
INCONTRO
di Luciano Parisini
Principessa sullo schermo CAMPAGNA NASTRO ROSA PER LA PREVENZIONE DEL TUMORE AL SENO Prenota una visita presso la Sezione Provinciale LILT più vicina, la trovi su www.lilt.it A sostegno dell’informazione e della prevenzione. Unisciti a noi su nastrorosa.it, lilt.it e facebook.com/bcacampaign
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LE ULTIME
Le notizie giunte a rivista in macchina
Sconfiggiamo il tumore al seno.
SIAMO PIÙ FORTI INSIEME.
38 CULTURA
Zurbaràn tra tenebrismo e religiosità visionaria
64 SPECIALE
Lancôme
il “nuovo” universo della Maison
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A sostegno dell’informazione e della ricerca medica. Unisciti a noi su nastrorosa.it e facebook.com/bcacampaign
RUBRICHE
STILE
DIEGO DALLA PALMA
DALLA FRANCIA
SILVIA MANZONI
92 SPECIALE
Rabanne
il virile profumo della vittoria
22 DAGLI USA
CAROLE HALLAC
lilt nazionale Mensile di HIGH PUBLISHER EDITORIALE • Direttore responsabile: Luciano Parisini • Direttore generale: Diana Baravelli Caporedattore: Marina Santin • Caposervizio coordinamento redazionale: Lucia Parisini • Redazione: Lucio Chiari, Giulia Zoni, Paola Cardona. Segreteria: Francesca Mingarelli • Progetto grafico: Denni Poletti • Fotografo: Graziano Ferrari Collaborano: Diego Dalla Palma (stile) Rebecca Belize (food) Lorena Poletti (design) • Supplementi: Lucia Parisini (DAILY Accessories) • Estero: Silvia Manzoni (FRANCIA), Carole Hallac (USA) • Autorizzazione del Tribunale Bologna n° 7396 in data 15/01/2004. Associazione Nazionale Editoria Periodica Specializzata
ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA PERIODICA SPECIALIZZATA
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Acqua di Parma
Moda & Accessori
Le novità
SPECIALE
LOOK
un libro-meraviglia
BELLEZZA
dell’universo beauty
in stile junior
164 166 170 FOOD
BENESSERE
Monastero Santa Rosa
Formes de demain
Barbecue vegan style
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DESIGN
armonia e bien-être per corpo e spirito
storie dell’habitat del futuro
RUBRICHE
STILE CINETIME
ANNAROSA SETTELLI
tutti i segreti in un libro
DALLA FRANCIA CARNET
MARINA SANTIN
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Chic & Shock
STILE D I E G O DA L L A PA L M A
illustrazione: Nicoletta Montanari
Marianna Madia SOFISTICATA CHIC Marianna Madia è calda come un ghiacciolo appena tolto dal frigo ma elegante e stilosa come raramente capita di vedere fra le donne che militano in politica.
Pamela Villoresi “LA GRANDE BELLEZZA” CHIC Pamela Villoresi è più significativa oggi di ieri: delicata testimone di una bellezza a cui il tempo ha elargito molti regali. Quello che Paolo Sorrentino, sensibilmente ha messo in mostra nella sua ultima opera.
Serena Grandi Mara Carfagna SOFISTICATA SHOCK Mara Carfagna: ovvero la trasformista secondo i ruoli. Ieri scosciata e provocante per la TV d’evasione. Oggi rigorosa e castigata nella partecipazione politica. E se domani Walter Nones le regalasse il circo omonimo, lady metamorfosi imiterà Moira Orfei?
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“LA GRANDE BELLEZZA” SHOCK Sì, purtroppo non avete le traveggole, questa è Serena Grandi: testimone giunonica e decadente di una bellezza che non ha portato saggezza ma solo danni. Quello che Paolo Sorrentino, sadicamente, ha messo in mostra nel suo ultimo film.
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la prairie presenta Skin Caviar Luxe Sleep Mask Più di una maschera, più di una crema notte: la nuova Skin Caviar Luxe Sleep Mask dona una sensazione che avvolge la pelle per tutta la notte e aiuta a rallentare l’avanzare dell’invecchiamento durante il sonno. Al risveglio la pelle avrà un aspetto più morbido, levigato e rassodato. Per trasformare completamente la tua pelle.
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Appuntamento sulle… Rives
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ORNA, PER LA QUINTA VOLTA, Rives de la Beauté, la
manifestazione trasversale che avvicina il mondo beauty e l’arte attraverso appuntamenti, conferenze ed happening che coinvolgeranno i principali luoghi del profumo e della cosmesi (ma non solo quelli) di Parigi. Dal 18 al 22 settembre si potranno scoprire i segreti di marche di nicchia come Olfactive Studio o Atelier Cologne, annusare gli ultimi jus di Annick Goutal nella boutique recentemente ristrutturata, fare un pic-nic chic nella “corte dei sentori” di Versailles, imparare tutto sulle tendenze del futuro con Lie Edelkoort, conoscere l’alta profumeria russa con Suleko, ascoltare Christian Astugueville, direttore della creazione olfattiva di Comme des Garçons in una conferenza all’Institut Français de la Mode. Le profumerie più hype di Parigi (Jovoy, Nose, Liquides...) apriranno le loro porte per dei rendez-vous e degli incontri speciali. La Cinemateca e il Museo delle Arti Decorative sono anch’essi partner delle Rives di quest’anno. Il programma completo è consultabile su www.rivesdelabeaute.com.
Lancôme. Dal 17 ottobre al 19 novembre la Maison Sopracciglia. Da provare un relooking eseguito organizza nel flagship di Sephora degli Champs Elysées una grande mostra in 3D. Lo scopo è di offrire ai visitatori, attraverso un sofisticato sistema informatico che riconosce i movimenti del corpo, un’immersione onirica nel suo universo. Sessanta persone hanno lavorato un anno e mezzo per creare questo spettacolare percorso. Si potrà passeggiare in una Parigi reinventata, incontrare le testimonial più celebri della marca della rosa e anche scoprire qualche segreto dietro le quinte dei più celebri prodotti.
Bellezza in cifre. Le vendite di profumi e
cosmetici in Francia nel primo semestre di quest’anno sono calate. Lo rivela l’agenzia NPD. I primi hanno registrato una flessione dell’1,7% in valore, i soins del 2,3%. Resiste il make-up, sostanzialmente stabile (+0,2%), mentre in più forte aumento sono i prodotti destinati agli occhi, come mascara, eyeliner e ombretti (ma anche le creme per dedicate a questa zona sensibile). Il che conferma la tendenza già notata negli Usa di dare più risalto allo sguardo, con il ritorno anche di colori più forti e di smoky eyes decisamente appariscenti. I profumi dovrebbero rimettersi in corsa nel secondo semestre, con l’arrivo di novità interessanti, come la prima fragranza di Repetto, complice il periodo delle feste di fine d’anno, che tradizionalmente rappresenta un boom di vendite in questo settore.
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secondo il metodo indiano, che assicura un tracciato più netto e duraturo. A Parigi ha aperto un centro dove viene eseguita la depilazione dell’arcata sopraccigliare con un filo di cotone, una tecnica ancestrale ancor oggi praticata nel subcontinente con successo (e le attrici di Bollywood sono le migliori ambasciatrici della sua efficacia). Il pelo viene catturato nel filo intrecciato e sfilato con un movimento rapido e preciso. In cinque minuti e con 7 € la linea delle sopracciglia è ridisegnata secondo i propri desideri e, provare per credere, lo sguardo è valorizzato. Centre de Beauté Indien, 27/33 rue Philippe de Girard, Paris 10°, www.beauteindienne.com
Studio Kinétique.
L’aspetto è quello di un appartamento parigino in un palazzo haussmaniano dietro i grands boulevards: parquet grezzo, pareti bianche, luce calda che entra dalle ampie finestre. In realtà, è un nuovo centro benessere che fa impazzire le parigine. L’ha fondato Moraima Gaetmank, specializzata in psicologia cognitiva ed esperta in terapia della danza. Il principio è di mettere in relazione corpo e mente (niente di nuovo, in questo). Propone quindi sedute che cominciano con un corso di pilates o gyrotonic e terminano con un massaggio praticato con le tecniche della naturopatia o dello shiatsu. Lo scopo? Ritrovare le energie e, con queste, un’attitudine positiva. Kinétique 15 rue du Sentier, Paris 2°, Studio Kinétique, � www.studio-kinetique.com
LA NUOVA EAU DE TOILETTE
DAG L I U SA C A RO L E H A L L AC
Jennifer a quota 20!
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ENNIFER LOPEZ lancia la sua ventesima fragranza il pros-
simo ottobre. Presenta il fruttato JLove che racchiude note di lampone, ananas e pompelmo rosa. La diva è stata una delle pioniere nel proporre profumi legati a celebrities, fin dal 2002, quando ha lanciato Glow, che solo nel primo anno ha raggiunto con le sue vendite la cifra record di 100 milioni di dollari.
Marc Jacobs. Lo stilista apre il suo primo negozio interamente dedicato al beauty in Bleecker Street nel West Village Manhattan. La boutique rimpiazza lo store di accessori del marchio e propone anche la sua nuova collezione beauty, una linea di 122 prodotti inclusi fondotinta, ombretti, smalti, rossetti e prodotti unisex lanciata recentemente da Sephora.
Benefit. La casa cosmetica lancia “Glam Up Away”, una serie di box
beauty che si troveranno negli aeroporti americani, e venderanno trenta best sellers della casa, tra cui alcuni prodotti cult quali il mascara They’Re Real e il rosso liquido per guance e labbra Benetint.
Tory Burch.
È l’ennesima stilista americana a lanciarsi nella bellezza con la sua prima fragranza, una piccola collezione di make-up e una linea bagno, in vendita negli Usa da fine settembre.
Nailed It. Con la nails art che continua a impazzare, era solo naturale che
arrivasse un reality show sul tema. Si chiama appunto “Nailed It” e vedrà i concorrenti sfidarsi in manicure artistiche.
Novità insolite. L’ultima follia nel beauty? Un trattamento
per il viso a base di… escrementi di uccello. Avete letto bene: alla Spa Shizuka di New York, il trattamento Geisha Facial, che include feci di uccello in polvere come ingrediente principale costa $180 e promette di migliorare visibilmente l’aspetto dell’incarnato. Attenzione però, non si tratta di escrementi di uccelli comuni, ma di usignoli dell’Asia…
Nars. Il marchio dedica il suo nuovo set di make-up ad una città. Il
cofanetto regalo in edizione limitata “Nars Loves Los Angeles” costa $75 e racchiude alcuni dei best sellers della casa più apprezzati nella città californiana, come il blush Deep Throat Flirty e lo smalto rosa Trouville.
Valentino. Il couturier ha inaugurato una boutique di quattro
piani in una townhouse di Madison Avenue. Lo spazio accoglie anche una suite Vip, composta di tre stanze. Nel settore della moda però si sussurra già che la griffe potrebbe anche aprire un altro negozio nella sFifth Avenue. �
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uando il Cinema italiano sa proporre il suo meglio con genuina esaltazione... È il senso, il messaggio di questo Premio Kinéo, che ho visto nascere undici anni fa da una costola della nostra dedizione editoriale a quel che mi piace definire “spettacolo in proiezione”, ai suoi valori, gli autentici, i sinceri. Premio Kinéo, valorosamente portato a progressiva, indiscutibile maturazione da Rosetta Sannelli e dal suo modus di concepirlo, edizione per edizione, con un prezioso apporto d’alta qualità ed efficacia organizzativa, così da assurgere a fiore all’occhiello della Mostra di Venezia. Ne è dimostrazione e piacevole, meritata, conferma, anche questa “undicesima”, in cui è di nuovo fiorito il valore intrinseco di “premio”, ma soprattutto il significato, l’impegno, la realtà di valutazione e rivalutazione del cinema di autentica radice e tradizione italiana. (l.p.)
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Cascata di “Diamanti” sul Red Carpet
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enezia Festival: trionfale l’undicesima edizione del “Premio Kinéo Diamanti al Cinema Italiano”. Un “cast” di premiati d’altissimo rango esaltato da una suggestiva cerimonia alla Terrazza Maserati, dopo gli applausi al Red Carpet del Palazzo del Cinema.
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N’ONDATA DI APPLAUSI del pubblico,
affollato davanti al Palazzo del Cinema per il Red Carpet dei “diamanti” italiani di Kinéo, prima dell’altro scroscio di applausi, quello tributato dagli invitati (un’autentica folla!) alla cerimonia di premiazione che ha accolto i premiati dell’11a edizione del Premio Kinéo Diamanti al Cinema, alla Terrazza Maserati, il salotto più elegante di tutto il Festival. Alla presenza del direttore della Mostra del Cinema, Alberto Barbera e illuminato dalla partecipazio-
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ne di tre bellissime “stelle”, Bianca Guaccero, madrina del Premio Kinéo Diamanti al Cinema, Madalina Ghenea, madrina del premio WWF la più grande organizzazione mondiale per la salvaguardia
della natura - cui è stata dedicata la serata, e Vanessa Hessler, presentatrice della cerimonia di premiazione, l’evento ha brillato per il gotha dei “vincitori”. Ad aprire il prestigioso elenco. i premi Oscar, Bernardo Bertolucci, Gabriele Salvatores, Ennio Morricone. A Bertolucci il premio Kinéo SNCCI per il suo “Io e te”, che ha suscitato grande emozione al Festival di Cannes; a Salvatores il premio Kinéo Diamanti al Cinema per “Educazione siberiana” con protagonista il grande John Malkovich; e al Maestro
Morricone il premio Kinéo Diamanti al Cinema per la colonna sonora del successo italiano dell’anno, “La miglior offerta” di Tornatore. La parata di star è proseguita con Margherita Buy e Maria Sole
I PREMIATI 2013 EDUCAZIONE SIBERIANA di Gabriele Salvatores - Premio Kinéo “Diamanti al Cinema” a Gabriele Salvatores LA GRANDE BELLEZZA di Paolo Sorrentino - Premio Kinéo “Diamanti al Cinema” a Sabrina Ferilli LA MIGLIOR OFFERTA di Giuseppe Tornatore - Premio Kinéo “Diamanti al Cinema” a Ennio Morricone MIELE di Valeria Golino - Premio Kinéo “Diamanti al Cinema” a Riccardo Scamarcio IO E TE di Bernardo Bertolucci - Premio Kinéo SNCCI a Bernardo Bertolucci CILIEGINE di Laura Morante - Premio Kinéo Taormina FilmFest a Laura Morante VIAGGIO SOLA di Maria Sole Tognazzi Premio Kinéo Rai Trade a Maria Sole Tognazzi e Margherita Buy UN GIORNO DEVI ANDARE di Giorgio Diritti - Premio Kinéo WWF a Giorgio Diritti; a premiarlo Isabella Pratesi responsabile internazionale del WWF Italia KAA - Kinéo Agent Award a Carol Levi Ritira il premio Gioia Levi Premio Kinéo Giovani Rivelazioni a Claudia Potenza - a premiarla il suo padrino artistico, Rocco Papaleo Kinéo menzione speciale a Maria Roveran e Lorenzo Richelmy, del Centro Sperimentale di Cinematografia, interpreti in opere della selezione Orizzonti della Mostra del Cinema Madrina dell’evento Bianca Guaccero Madrina del WWF Madalina Ghenea Conduttrice dell’evento Vanessa Hessler.
Tognazzi che hanno ritirato il Premio Kinéo Rai Trade per “Viaggio sola”, la miglior pellicola distribuita all’estero; con Sabrina Ferilli e Riccardo Scamarcio, premi “Diamanti al Cinema”, la prima per la sua interpretazione di Ramona in “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino, e il secondo per la produzione di “Miele”, diretto dalla sua compagna, Valeria Golino. E ancora con Laura Morante che ha ottenuto il premio Kinéo Taormina FilmFest per la realizzazione totale di “Ciliegine”, la raffinata commedia di cui è interprete, regista e produttrice insieme al marito Stephan Giammatteo. Il WWF ha attribuito il suo prestigioso riconoscimento, Kinéo WWF, a Giorgio Diritti per la sua meravigliosa storia girata nella foresta dell’Amazzonia, protagonista Jasmine Trinca. I due premi, novità della 11a edizione di Kinéo, il Kinéo Agent Award e il Kinéo Giovani Rivelazioni, sono stati rispettivamente assegnati, “alla carriera”, alla signora del cinema italiano, Carol Levi (a ritirarlo la figlia Gioia) e a Claudia Potenza con la benedizione del suo padrino artistico Rocco Papaleo. La serata per i premiati è proseguita nella suggestione notturna della laguna di Venezia, all’Isola di San Giorgio, con una cena in onore dei 10 anni italiani di Vanity Fair e degli artisti del Premio Kinéo Diamanti al Cinema, che ha celebrato in una notte magica quell’arte magica che è il cinema.
GIOIELLI DELLA MOSTRA
GRAVITY
� DI ALFONSO CUARÓN
Con questa pellicola, alla presenza degli interpreti, George Clooney e Sandra Bullock, la Mostra del Cinema di Venezia ha celebrato un anniversario importante, i suoi 70 anni. La pellicola è un nuovo genere di thriller a tema fantascientifico. Succede tutto nello spazio. Durante le operazioni di manutenzione di un telescopio di una stazione spaziale, il capo della missione, che sta lavorando all’esterno insieme ad una collega, vede il suo equipaggio soccombere a causa della collisione con una pioggia di detriti di un satellite esploso... A questo punto il suo unico pensiero é quello di salvare la pelle e ritornare sulla terra dalla figlia.
L’ARBITRO
� DI PAOLO ZUCCA
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ltro film presentato alla Mostra del Cinema che possiamo vedere in sala. Un film surreale sul mondo del calcio, una satira sulla società che lo idolatra. Gli equilibri di uno scalcinato campionato sardo di calcio vengono rivoluzionati dal ritorno in patria di un emigrato che comincia a far vincere tutte le partite alla squadra più scarsa della terza categoria, umiliando il team più forte. Le vicende delle due squadre si alternano con l’ascesa professionale di Cruciani, ambizioso arbitro di livello internazionale che si lascia coinvolgere in una vicenda di corruzione che lo porterà in un attimo dalle stelle alle stalle. Con Stefano Accorsi, Geppi Cucciari, Francesco Pannofino, Alessio Di Clemente.
CHE STRANO CHIAMARSI FEDERICO � DI ETTORE SCOLA
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no dei più bei documentari della Mostra del Cinema. Un Maestro qual è Scola, racconta Federico Fellini e rende un commovente omaggio al più grande regista italiano di tutti i tempi. In occasione del 20° anniversario della scomparsa. Nel cast, Sergio Rubini, Antonella Attili, Vittorio Viviani, Sergio Pierattini, Tommaso Lanzotti.
Ricominciare dall’arte MARINA SANTIN
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GENOVA: In occasione
del 150° anniversario della nascita del grande artista norvegese va in scena “Edvard Munch” una retrospettiva d’eccezione che ripercorre l’intero iter creativo del maestro.
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Racconta la complessa relazione tra arte russa e Oriente attraverso 130 opere mai viste in Italia realizzate dagli autori più noti che tratteggiano un viaggio iniziatico verso una nuova
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uno sguardo originale sul grande pittore del ‘400 e sul suo tempo attraverso lo studio degli intrecci storico-artistici, l’analisi dei rapporti con i maestri a lui contemporanei e l’esame della sua capacità di cogliere le sfumature psicologiche e intime dell’esistere la mostra “Antonello Da Messina”.
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MAMIANO DI TRAVERSETOLO: Le
PRATO: Fa rivivere uno dei momenti più magici della storia dell’arte italiana, quello del ‘400, vissuto dalla città di Prato in cui proprio durante il Rinascimento operarono alcuni dei più grandi maestri, “Da Donatello a Lippi. Officina Pratese”. � MUSEO DI
PALAZZO PRETORIO, FINO AL 13 GENNAIO 2014. � INFO:
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MILANO: Una selezione
di opere lombarde del XVII secolo tra cui dipinti di grande formato, pale d’altare, opere a soggetto sacro e ritratti per “Seicento lombardo a Brera. Capolavori e riscoperte”.
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opere del maestro, intellettuale senza frontiere in costante viaggio nell’Europa degli anni ’30 e ’40, che ne illustrano i luoghi prediletti, le persone ed i volti che li abitano e la natura che li caratterizza per “Filippo de Pisis en Voyage. Roma, Parigi, Londra, Milano, Venezia”. � FONDAZIONE MAGNANI ROCCA, FINO ALL’8 DICEMBRE 2013. � INFO: TEL .0521.848327,
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INCONTRO
Mesi di studio per imparare alla perfezione i suoi gesti, la sua espressività e conoscere tutto di lei. Così Naomi Watts è riuscita a trasformarsi in Lady D per interpretare “Diana”, il film che porta sul grande schermo il mito della celebre Principessa triste. S I LV I A B I Z I O
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URIOSO CHE COME LA SUA GRANDE AMICA NICOLE KIDMAN, ANCHE NAOMI WATTS
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interpreti al cinema una Principessa! La prima sarà Grace Kelly, la seconda, Lady Diana. “Diciamo che ho battuto sul tempo Nicole!” esclama la Watts ridendo, riferendosi al fatto che il suo “Diana” uscirà il prossimo ottobre sugli schermi di tutto il mondo, prima del “biopic” su Grace Kelly, la cui data di uscita è ancora in dubbio. “Con Nicole ne abbiamo parlato al telefono ridendoci sopra” - dice Naomi - ma ci siamo limitate a notare la coincidenza, non siamo entrate in ulteriori dettagli”. Diana Spencer, Principessa di Galles, fu una delle donne più celebrate e oggetto di pettegolezzi del 20° secolo, e ancora oggi, a sedici anni dalla sua morte (avvenuta nel 1997), continua ad affascinare. È stata una leggenda vivente, dal suo fastoso matrimonio con il Principe Carlo nel 1981 fino al tragico incidente d’auto a Parigi accanto al boyfriend Dodi Al Fayed. Ma il film del regista tedesco Oliver Hirschbiegel (“Dawnfall”), si sofferma su un episodio meno conosciuto nella spettacolare e breve vita di Diana: la sua appassionata storia d’amore con il chirurgo anglo-pakistano Hasnat Kahn (Naveen Andrews), un uomo che l’ispirò profondamente, grazie al quale diventò poco a poco paladina nella lotta contro la barbarie delle mine anti-uomo e di altre tragedie in Africa. Una donna che a un certo punto della vita si trasforma e si reinventa, che da icona del fashion diventa una vera forza politica, capace di mobilitare l’opinione pubblica su tematiche umanitarie globali.
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Per saperne di più, incontriamo Naomi Watts a Los Angeles. L’attrice, nata a Londra ma cresciuta in Australia dai 14 anni in poi, 45 anni (che compirà il 28 settembre), madre di un bambino, Alexander, avuto nel 2007 dal fidanzato, l’attore americano Liev Schreiber, è stata protagonista l’anno scorso di “The Impossible”,, il dramma sull’immane tsunami che ha colpito Thailandia grazie al quale ha conquistato la terza candidatura all’Oscar. La Watts è diventata famosa con il suo duplice ruolo nel cult ““Mulholland Drive”” di David Lynch, nel 2001. È stata poi protagonista di successi come “The Ring” Ring”, “21 Grams” Grams”, “King Kong” e “Eastern Promises”. Di recente ha dato anche scandalo col film “Two Mothers” Mothers”, in cui lei e Robin Wright sono due madri quarantenni che seducono i reciproci figli ventenni. � Naomi, quanto sapeva di Lady Diana prima di interpretarla in questo film? “Mi ricordo di lei al tempo delle nozze. Subito dopo mi sono trasferita in Australia con mia madre e non ho più avuto la possibilità di seguirne le vicende da vicino. Lì, non se ne parlava come in Inghilterra, non era costantemente sulle prime pagine dei giornali, qualsiasi cosa facesse. Non sapevo, ad esempio, della sua storia d’amore con il dottore pakistano. Ora so tutto su di lei, ovviamente”. � Quanto è cambiata la sua opinione su Diana dopo questo film? “Non sapevo che Diana aveva un grande senso dell’umorismo, raccontava barzellette, cosa che non ti aspetti da una Principessa, e c’era in lei una parte ribelle, sempre interessante quando conosci una donna”. � Come attrice famosa anche lei dovuto affrontare i paparazzi, la costante attenzione dei media, il gossip. Cosa ne pensa? “Certo, ho avuto anch’io il mio daffare con i paparazzi, ma niente a confronto di quello che ha dovuto affrontare Diana, specie dopo la separazione dal Principe Carlo. Raccontavano un sacco di storie inventate su di lei. Non so come abbia potuto sostenere tutti quei pettegolezzi con tanta grazia”. � Diana è considerata insieme a Marilyn Monroe la più grande icona femminile del secolo. Entrambe sono morte tragicamente. Ci pensa mai?
Diana riuniva in sè tante cose, tutte intriganti: era allo stesso tempo forte e vulnerabile, attraente e schiva, elegante e goffa, ma soprattutto era dotata di una sincera compassione per l’essere umano.
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“Come Elvis Presley o James Dean: morti giovani che hanno lasciato ai posteri un ricordo bellissimo! Certamente è stata una fine molto triste. Quando ho saputo della sua morte ero a Vancouver, in Canada, per le riprese di un film. Stavo cenando al ristorante quando è arrivata la notizia dell’orribile incidente e che Dodi era morto. Ma quando sono tornata in albergo e ho scoperto che era morta anche lei ho avuto un terribile shock, ho iniziato a piangere senza riuscire a calmarmi. Non credo di essere stata l’unica al mondo ad avere una tale reazione!”. � Cosa aveva Diana di indelebile? “Diana riuniva in sé tante cose, tutte intriganti: era allo stesso tempo forte e vulnerabile, attraente e schiva, elegante e goffa, ma soprattutto era dotata di una genuina compassione per l’essere umano. Nella sua vita aveva sofferto molto e provato grandi tristezze, dal divorzio dei suoi genitori quando era piccola al tradimento del marito e alla lontananza forzata dai figli. Tutto questo ci aiuta a identificarci con lei e ad imparare dalla sua grazia”. � Ci parla della trasformazione fisica che ha dovuto affrontare per interpretarla? “Ho usato una parrucca e una protesi al
naso. Il resto, come dicevo prima, è il frutto di un’espressività appresa studiando per mesi e mesi questo straordinario soggetto. Ad esempio conoscevo a memoria la sua celebre intervista con la BBC, quella in cui confessò la sua anoressia e le sue difficoltà con la famiglia reale, l’avrò vista migliaia di volte”. � A proposito, invece, di “Due madri”. Per lei non è stato un ruolo imbarazzante? “No, perchè parla soprattutto della complicità tra due donne. In genere in un film come questo le due donne vengono contrapposte, messe una contro l’altra. Invece qui sono amiche e complici, non c’è competizione tra di loro, ma solo comprensione e solidarietà. Mi piace molto il modo disinibito e onesto con cui questo film esplora l’intimità tra di loro. È un film sugli effetti delle relazioni pericolose, ma raccontato con grande onestà. E non c’è nulla di imbarazzante quando ti senti al riparo dell’ipocrisia”. � Essere mamma l’ha resa attrice migliore? “Per forza. Avere un figlio ti fa crescere e maturare come nessun’altra esperienza. La mente è più lucida, vedi tutto in modo più chiaro. Non avrei potuto recitare la madre in “The Impossible”, “Due madri” e tantomeno “Dia� na” se non fossi stata madre pure io”.
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interprete straordinario degli ideali religiosi dell’età barocca, abile nell’innovare i temi ed i generi della tradizione e massimo esponente del “siglo de oro” della pittura spagnola, Francisco de Zurbaràn è il protagonista di una mostra esclusiva, la prima in italia, che ne ripercorre l’intero iter creativo. MarINa SANTIN
La “religione” di Zurbaràn 1
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1 Santa caSilda 1640-4 circa
2 la caSa di nazarEt
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TTENZIONE! ZURBARÀN
ZURBARÀN (1598-1664) fErrara,
ed estasi di un’intensa spiritualità, ma anche suggestive nature morte, effigi di sante e profeti, riuscendo, ormai in età avanzata, a rinnovare la sua arte grazie ad un classicismo di delicata raffinatezza ed imponendo un registro innovativo a generi e temi della tradizione. Internazionalmente riconosciuto il suo contributo fondamentale alla storia dell’arte viene celebrato per la prima volta in Italia con una monografica di prestigio “Zurbaràn (1598-1664)”, in scena nelle sale del Palazzo dei Diamanti di Ferrara. La rassegna presenta l’intero iter creativo del Maestro attraverso una cinquantina di opere suddivise in sezioni cronologico-tematiche. Percorriamole assieme.
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PALAZZO DEI DIAMANTI ci sembrerà ogni FINO AL GENNAIO i Primi Grandi incaricHi giorno più moderinfo: tel. 0532 244949 (1626 – 1632). Racchiude i lavori che Zurno, e molto più cadiamanti@comune.fe.it www.palazzodiamanti.it baràn realizza all’inizio della sua carriera tegoricamente di El Greco rappresenterà la quando, ancora giovanissimo, si trasferisce figura de genio spagnolo”. Così dichiarava a Siviglia per iniziare il suo apprendistato. La città in Salvador Dalì nel 1951 e nessun può mettere in dubbio la questi anni è seconda per importanza solo a Madrid, le veridicità di questa sua affermazione. Francisco de Zurcomunità religiose costruiscono conventi e chiese e baràn, conosciuto come il “Caravaggio spagnolo”, è anmolte incaricano l’artista di dipingere per le proprie senoverato tra i massimi interpreti del tenebrismo ed è di le storie dell’ordine di appartenenza. Ne deriva una l’artefice di capolavori che riflettono il carattere appasgalleria di personaggi in cui esprime la sua maestria nel sionato e sincero della religiosità iberica, pragmatica ma dipingere una varietà incredibile di ritratti ed abiti, oltre allo stesso tempo meravigliosamente visionaria. Inoltre, che paesaggi dalla luce mistica, un’abilità che farà di lui è stato, assieme Velàsquez e Murillo, tra i protagonisti uno degli autori più richiesti. Le figure invadono l’intero del “siglo de oro” della pittura spagnola e di quel naturacampo del quadro, appaiono solenni e maestose, le forlismo raffinato che lasciò un’eredità duratura nell’arte me hanno una plasticità unica, le tonalità sono armonioeuropea. Il suo talento è racchiuso nella capacità di trase e raffinate e l’uso della luce mirabilmente calibrato. durre gli ideali religiosi dell’età barocca con invenzioni grandiose e al tempo stesso quotidiane, plasmando forvisioni ed estasi. Rendere visibile l’invisibile, me di un’essenzialità, purezza e poesia, tali da toccare traducendo il miracoloso e l’ultraterreno in potenti viprofondamente l’immaginario moderno come si percesioni. Un altro atout di Zurbàran. Il suo strumento prinpisce nelle opere di altri artisti, da Manet a Morandi, fino cipale è la luce, intesa come veicolo del divino ed espresa Picasso e Dalì che nei secoli successivi hanno guardato sione del trascendente, che egli piega ai fini del racconto, alle sue tele. Nel corso della sua carriera, dipinse visioni
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1 Sant’orSola
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ora concentrandola sulla scena soprannaturale ora diffondendola sull’intera composizione. La sua arte mira al coinvolgimento e alla commozione dei fedeli raggiunta avvalendosi anche grazie ad un’impostazione teatrale della composizione. Egli contribuisce poi al rinnovamento dell’iconografia di San Francesco, facendolo apparire spesso isolato e privo di ogni riferimento a un contesto ambientale. Un esempio è il San Francesco d’Assisi nella sua tomba (163034), in cui la scena è incentrata unicamente sul soggetto raffigurato in piedi, che emerge con pienezza scultorea dalle tenebre grazie a suggestivi effetti luministici e ad elementi di forte impatto emotivo.
nature morte. Un capitolo fondamentale nella produzione dell’autore. Queste tele non hanno precedenti nel panorama della pittura seicentesca europea, tanto che sono state prese da esempio dagli artisti della modernità tra i quali Édouard Manet, Giorgio Morandi e Salvador Dalí. Caratterizzate da una
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la ViSionE di San PiEtro nolaSco
madonna con gESÙ bambino E San gioVannino
ritroVamEnto dEll’immaginE dElla VErginE dEl Puig
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marcata monumentalità nonostante il piccolo formato, austere ma intime, presentano i tratti peculiari di tutta la sua pittura, l’illusione di tridimensionalità per mezzo della luce, in primis. Il sentimento poetico e devozionale che traspare dalla disposizione degli oggetti ha spinto la critica a leggere in queste opere una simbologia religiosa. Una tazza d’acqua e una rosa (1630), ad esempio, sarebbe un chiaro omaggio alla Madonna, così come in Agnus Dei (1635-40), la scritta “Tanquam agnus” (Come l’agnello) e l’aureola non lasciano dubbi sul simbolismo cristiano dell’immagine.
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La mistica deL Quotidiano. Nella pittura di Zurbarán, il trascendente è rappresentato come un fatto quotidiano. Attingendo alla letteratura agiografica, egli predilige ambienti domestici, atmosfere raccolte ed oggetti sobri nobilitati da una tavolozza brillante, come nella Casa di Nazaret (1644-45), una tela disseminata da elementi quotidiani come la frutta, una brocca di acqua, dei panni bianchi, alcuni libri, delle colombe e dei fiori che assurgono a simboli religiosi. La Cena in Emmaus del 1639, invece, è uno tra i migliori esempi dell’applicazione in chiave tenebrista della luce caravaggesca: gli oggetti emanano la stessa luce evocativa che fa emergere i personaggi dal fondo bruno del paesaggio notturno, e il vasellame da osteria si eleva a rappresentazione del sacro grazie alla disposizione quasi liturgica sul tavolo. Infine, nella Fuga in Egitto (1630-35), oltre allo straordinario naturalismo con cui esegue il “ritratto” dal vero del tipico asino andaluso, viene enfatizzato il sentimento di tenerezza familiare, visibile nel gesto protettivo della Vergine che tiene il Bambino tra le braccia. Lo sPLendore deL sacro. L’intensità che
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Zurbarán esprime nelle sue rappresentazioni mariane, in particolare nell’iconografia dell’Immacolata Concezione, rende questi soggetti uno dei suoi contributi più originali alla pittura barocca spagnola. Nel dipingere uno dei suoi capolavori assoluti, l’Immacolata Concezione (Museo Diocesano de Arte Antiguo di Sigüenza), egli segue le direttive di Francisco Pacheco, il “Vasari di Siviglia”: il prototipo della rappresentazione di Maria era quello di un’adolescente raccolta e modesta con il capo contornato
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da un’aureola formata da dodici stelle e i piedi posati su una mezza luna con le punte rivolte verso il basso. Inoltre doveva essere accompagnata dai simboli corrispondenti alle invocazioni mariane delle litanie lauretane, per essere più riconoscibile dai fedeli. Anche il paesaggio è una proiezione della Vergine, punteggiato com’è da altri simboli mariani.
Passione e compassione. La capacità di Zurbarán di dare rilievo e plasticità alle figure tramite la luce è testimoniata anche da Antonio Palomino, pittore che nel XVIII secolo, che scambiò per una scultura un suo crocifisso dipinto. Il suo Cristo crocifisso (1635-40 circa), ad esempio è uno dei più intensi sia per la qualità pittorica che per l’espressività del volto. Qui, la precisione anatomica del corpo, in contrasto con la drammaticità della luce che ne esalta i volumi e con il fondo scuro con elementi del paesaggio appena accennati, creano la percezione di un evento miracoloso ma allo stesso tempo reale. Un altro simbolo della Passione è rappresentato da una delle leggendarie reliquie cristiane, il Velo della Veronica, noto anche come il Volto Santo, il telo di lino su cui rimase impressa l’immagine del volto di Cristo durante la Via Crucis. Zurbarán nel suo Volto Santo del 1630-35, offre una versione realista del viso, ponendolo di tre quarti (sin dal Medioevo, veniva rappresentato frontalmente in una posa ieratica) e lo ritrae con un tono rossiccio per esprimere la cruda realtà dell’avvenimento, suggerendo il colore del sangue. Le opere per la corte e per il nuovo mondo. Durante la costruzione del Palacio del Buen Re-
tiro, la presenza a Madrid di Velázquez è determinante per il trasferimento temporaneo di Zurbarán a corte. Qui gli vengono commissionati, nel 1634, dodici quadri sul tema delle Fatiche di Ercole, opere a tema mitologico da considerarsi un unicum nella sua produzione, votata principalmente a temi religiosi. Qui entra in contatto con la pittura barocca caratteristica del clima culturale di corte e ne trae lo stimolo per aggiornare il suo stile, schiarendo i toni della sua tavolozza e inserendo nelle composizioni scorci di paesaggio. Parallelamente, dagli anni Quaranta, le colonie iniziano a richiedere un numero di opere sempre maggiore per adornare le chiese e i monasteri d’Oltreoceano, e con grande spirito imprenditoriale, egli si apre al mercato americano e accetta committenze di opere in serie raffiguranti sante, apostoli, fondatori di ordini religiosi e personaggi della letteratura medievale. L’attività febbrile e il successo ottenuto nel Nuovo Mondo, lo spingono a creare un “obrador” (bot-
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tega), con artigiani e artisti che dipingono nel suo stile su entrambe le coste dell’Atlantico. Nonostante l’impegno crescente però continua a dipingere personalmente e a proporre soluzioni innovative: i modelli sembrano presi dalla vita reale e le sante e i personaggi biblici, simili a gente del popolo, a eleganti cortigiani o a dame dagli abiti sontuosi, appaiono ricchi di fascino e personalità. Un esempio è la splendida Santa Casilda (c. 1640-45).
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1 Ercole che lotta con il leone di Nemea 1634
2 Mercedario, frate Jéronimo Pérez 1630-32 circa
3 L’arcangelo Gabriele
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4 San Francesco d’Assisi nella sua tomba
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Ultimi anni: Madrid. La forte competizione nell’ambiente sivigliano, il successo crescente degli artisti delle nuove generazioni come Murillo, e l’affermazione dei nuovi canoni estetici barocchi spingono Zurbarán a lasciare la città andalusa e a trasferirsi nuovamente a Madrid. Egli comprende che gli sforzi per adattarsi al mercato non sono più sufficienti e che è necessario operare una nuova svolta, così, nonostante l’età ormai avanzata, indirizza il suo stile verso un classicismo rigoroso e raffinato, testimoniato da San Giovanni Battista (1659 circa) - dove il santo, illuminato da una luce irreale e sacra, emerge da un paesaggio fluviale notturno, suggestivo e mentale, in cui è visibile sullo sfondo, come in un sogno, - dalla scena del Battesimo del Cristo, e da San Nicola di Bari (c. 1658-60), espressione di una delle “invenzioni” più riuscite della sua arte, la doppia visione: al santo in primo piano fanno eco una Natività, visibile da una finestra sulla sinistra che si apre su un paesaggio e, sulla destra, un originale artificio costituito dal quadro nel quadro che raffigura un’Adorazione dei pastori. Ormai settantenne, Zurbarán continua a lavorare incessantemente, realizzando opere devozionali fortemente poetiche. Come la Madonna col Bambino e San Giovannino (1662), in cui la luce morbida e soffusa si accorda perfettamente alle forme grazie alla tecnica delle velature mutuata dai grandi maestri italiani del Cinquecento, donando alla tela un’aura intimista e delicata. Il percorso della mostra termina qui, impossibile non aver subito il fascino e la suggestione dei capolavori che lo animano, massimi interpreti dell’arte barocca e della religiosità controriformista. Una magia che sarà ancora più coinn volgente se vissuta visitando l’esposizione ferrarese.
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E con il carismatico Giorgio, dice Sì cinque volte anche Cate Blanchett “simbolo” del profumo che ha stile, razionale eleganza, Haute Couture nel flacone e straordinaria esclusività negli accordi raffinatamente sensuali della fragranza.
LODICE ARMANI… I NNEGABILMENTE: SÌ È “UN ARMANI”. Semmai vi fossero dubbi, quel “Sì” è quanto mai imperativamente affermativo LUCIANO PA R I S I N I è sostiene lo stile proprio, ineguagliabile del grande Giorgio. Che, presentando questo suo nuovo femminile si esprime così, con tutto il carisma della sua personalità: “Sì è il mio omaggio alla moderna femminilità, un’irresistibile miscela di grazia, forza e spirito d’indipendenza” Una femminilità, aggiungerei, che soprattutto “si sente”, che lascia la scia dello stile, eleganza naturale, fascino attraente. Una femminilità che si fonde in emozione, che diffonde emozione. Cate Blanchett, che Armani ha chiamato a simboleggiare il suo Sì, non ha dubbi: “Certo: Sì alla forza, Sì ai sogni, Sì alla libertà, Sì all’amore, Sì a me stessa!”. Un profumo che sprigiona carattere, quindi; un profumo che dona carattere, il carattere del Sì, sempre e comunque. Ma solo perchè ha firma Giorgio Armani o perchè entro quel flacone che ha l’idea, le sembianze, il disinvolto, razionale aspetto delle creazioni Armani, c’è il nuovo, il diverso, l’eleganza fusa nella voluttà, l’intensità e la dolcezza degli accordi per un sentore chypre che avvolge la pelle eccitando i sensi? Direi entrambi i valori. Carismatico, personale ed elettivo, quello “d’Armani”, certo; ma anche e quanto mai scientificamente fragrante. Christine Nagel, geniale maestra profumiera di Mane, ha creato un’autentica pozione di intenso carattere che dice... Sì ad un’estrazione particolare del cassis, frutto nero, carnoso, avvolto da due effluvi di vaniglia, l’uno assoluto, naturale, con un tocco animale, l’altro “jungle essence” un’esclusiva modalità d’estrazione Mane, che Christine Nagel ha voluto inserire, per diffondere in “Sì” una malia irresistibile. Che si accentua per la rosa di maggio, la fresia e un misurato tocco di patchouly. Epppoi, eppoi... quella nota esclusiva di musk, legno ambrato, l’orcanox, davvero un inedito refolo di calda sensualità a concludere una magia olfattiva di rara raffinatezza. �
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LANOTTE DIESTÉE LAUDER
Catabolismo, Chronolux, tecnologie esclusive, principi attivi, antiossidanti, autoriparazione notturna della pelle: dal 2002 ad oggi una formidabile progressione scientifica per confluire ora in questo nuovo gioiello: Advanced Night Repair Synchronized Recovery Complex II. L U C I A N O PA R I S I N I
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TAVOLTA LA TESTIMONIAL,
Lei e il flacone Questa è la testimonial per la campagna stampa: le chiediamo scusa per averle riservato uno spazio modesto, non certo adeguato alla sua bellezza; ma Advanced Night Repair Synchronized Recovery Complex II è quanto mai testimonial di se stesso, flacone iconico, contenuto d’eccellenza scientifica, e quindi più che degno di un efficace primo piano.
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eppure splendida, sia in angolo! Il primo piano è per l’intramontabile, che da tempo fa la storia scientifica della cosmesi d’alto rango. Siamo al 2013 ma questo autentico gioiello d’orgoglio e ambizione profonda nella stessa definizione - Advanced Night Repair! - ha quasi preistoria avendo come antenato, nel 1982, un Night Repair Cellular Recovery Complex che fece di Estée Lauder il fulcro della scienza a studio profondo della rigenerazione notturna della pelle agendovi in sincronia con i suoi processi naturali durante le ore del sonno. E utilizzando per prima l’acido ialuronico. A distanza di oltre trent’anni di costante successo, ancor prima di un approfondimento sull’ultima “declinazione” Advanced, mi piace step per step, sia pure in succinto, rifare la storia di questo autentico capolavoro cosmetico che, m’informano da Estée Lauder, detiene il record di vendite in un solo anno di oltre 4,7 milioni di flaconi nel mondo, come a dire 9 flaconi ogni minuto.
E dunque dal 1982 al... �
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2002:
quando il “gioiello” diventa Advanced Night Repair Eye Recovery Complex, siero gel per il trattamento della pelle sensibile che contorna gli occhi.
2007: Advanced Night Repair Concentrate
Recovery Boosting Treatment, e cioè un trattamento unico a favorire la naturale proprietà della pelle di ripararsi da “accumulo di effetti da condizioni estreme”.
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continua durante la notte, si avvale di una tecnologia contenente Trasferasi Alchil Guanina, contribuente alla riparazione dei danni visibili dal fumo e dall’inquinamento.
2009: Advanced Night Repair Synchronized
Recovery Complex che, oltre a favorire la sincronizzazione naturale dei processi di riparazione
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2013: Advanced Night Repair Eye Serum
Infusion per la delicata zona del contorno occhi, così da ridurre i danni da aggressione ambientale: ozono, inquinamento, raggi UV.
E siamo all’ultima, meglio: alla più recente perla della collana Advanced Night Repair; questo... AVANCED NIGHT REPAIR SYNCHRONIZED RECOVERY COMPLEX II che ha messo all’angolo l’avvenente testimonial, qui accanto, per mostrarsi, anche graficamente, in tutta la sua... alchimia scientifica. Rinnovando il concetto fondamentale della riparazione cutanea notturna, questo siero porta in primo piano la ricerca di Estée Lauder sul catabolismo (con attivi fra cui estratto di alghe e di lievito, è il sistema che aiuta le cellule a liberarsi delle impurità interne) così da favorire un naturale processo di purificazione notturna. Catabolismo in connubio con Cronolux TM (sincronizzazione naturale del processo di riparazione cutanea notturna affinchè la pelle si auto-ripari nel periodo più favorevolmente esatto della notte) esaltano la nuova Tecnologia CronoluxCB TM, davvero rivoluzionaria e fondamentale per questo Advanced Night Repair Synchronized Recovery Complex II che, a già tanta scientificità, aggiunge la tecnologia anti-inquinamento (che ha in sè la Trasferasi Alchil Guanina), la prevenzione quotidiana (mix di antiossidanti per subire durante il giorno minor danni da riparare di notte) e l’idratazione continua (che si avvale dell’apporto fondamentale dell’acido ialuronico). Conclusione: massimizzando la naturale riparazione notturna della pelle, Advanced Night Repair Synchronized Recovery Complex II “rallenta – sostiene testualmente Estée Lauder – la comparsa dei segni precoci dell’invecchiamento, aiuta a ridurre la presenza di linee e rughe e migliora radiosità e uni� formità del tono cutaneo”.
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biologiche, indebolimento cui porta la sua incisiva negatività il freddo rendendo le pelli secche ancor più fragili, relativamente elastiche, arrossate, perdita di lucidità, insomma più evidenti i segni dell’età. E allora? Capture Totale Haute Nutrition provvede con una esclusiva Cold Cream floreale (concentrato di principi attivi dai Giardini Dior, estratti di jisten e malva) in simbiosi con tre oli vegetali di alta efficacia e con una texture “termo isolante” a preservazione delle “secche” dalle aggressioni esterne, in specie dal freddo. Gli oli? Nell’Huile Sérum Capture Totale Haute Nutrition... � l’olio di limnanthes, da una pianta selvatica delle coste pacifiche nord americane. Alto potere di assorbimento così facilitando la penetrazione nella pelle di principi attivi anti età: � l’olio di camelina concentrato di antiossidanti naturali, che ripristina la barriera cutanea delle pelli secche, prevenendone il prematuro invecchiamento; � l’olio di mandorla dolce per avvolgere le “secche” di morbidezza e confort. E dall’Huile Sérum alla Crème Haute Nutrition che vanta nella sua formula... � il Complexe Longoza-Cellular™ che, arricchito dall’estratto di segale C, svolge un’azione mirata sulle cellule staminali più profonde con intensificazione anti-età, dall’epidermide all’ipoderma; � la Cold Cream floreale, una novità Dior, proprietà nutritive eccezionali da sempre, ora reinventata con un’autentica concentrazione di estratti di malva e di jisten dai Giardini Dior, a riattivazione di proteine anti - secchezza e... riscaldamento delle staminali rese fragili dal freddo. Conclusione: pelle nutrita e compatta che ritrova giovinezza, rafforzandosi, rimpolpandosi rendendosi assai più resistente. E con Crème Mains Réparatrice Haute Nutrition, la più efficace “riattivazione” della pelle delle mani, un vero � guanto di morbidezza e setosità.
Interviene il gioiello scientifico di Dior, apportando assoluto beneficio alle pelli secche, le più vulnerabili, le più difficili al rinnovamento cellulare propiziato dalle staminali. Interviene con l’Huile Sérum Capture Totale Haute Nutrition , con la Crème Haute Nutrition e la Crème Mains Réparatrice Haute Nutrition. LUCIANO PA R I S I N I
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E PELLI SECCHE,
le cellule staminali, l’invecchiamento: Dior Capture Totale interviene. Èsd ormai scientifica consuetudine l’intervento di un progetto che non lascia spazio alle “incertezze” della pelle. E quella delle pelli secche non è un dubbio, ma la... certezza di essere più vulnerabili. Dior allora, a dimostrare scientificamente che il rinnovamento cellulare determinato dalle staminali si altera molto più nelle pelli secche. Il tempo insomma incide maggiormente, in superficie le acquagliceroporine vanno in esaurimento e la pelle si assottiglia, entra in ossidazione, tende all’invecchiamento prematuro. In profondità l’attività delle staminali è confusa per un evidente indebolimento delle cosiddette catene
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Per il femminile, rosso... Acquarossa nuova, sublime epopea olfattiva di Fendi - oltre a magnificenza e innegabile qualità, una... testimonianza, una ”interpretazione”, dolce, intelligente, di determinata femminilità: Chiara Mastroianni, papà Marcello, mamma Catherine.
UNFENDI... CHIARA MASTROIANNI 52
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LUCIANO PA R I S I N I
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I È BASTATO SOVRAPPORLA
all’immagine della campagna stampa per rimanerne subito affascinato: il contrasto ha fatto effetto, l’effetto giusto. Chiara Mastroianni è quella vera che ho conosciuto, che ho ammirato per il suo modo: femminilità determinata, classe e semplicità, coinvolgente immediatezza. Plaudo certo - e ci mancherebbe... - all’opra maestosa del genio “fotografico” Jean-Baptiste Mondino: ma la Mastroianni che ho come assimilato assistendo al suo dire, al suo muoversi, al suo fascinoso gesticolare di mani stupende, è davvero diversa. E il contrasto con la femminilità dominante la statua della potenza, dà ulteriore energia al concetto di un profumo forte dell’appartenenza alla iconica romanità di Fendi, delle Fendi. Chiara insomma “vale” il profumo che “interpreta” (non che “testimonia”); che interpreta divenendone simbolo, certo dominante la Chiara della statua, il rosso del progetto, l’oro e il nero della magnificenza, dell’eleganza a “F” incrociate. Del suo lungo dire disinvolto a uno stuolo di colleghe, il giorno del lancio del profumo, mi ha colpito la dolce semplicità con cui ha ricordato - tra i tanti aneddoti di una discendenza esaltante, come l’esser di Marcello e di Catherine - il mo-
mento del regalo “giustamente piccolo” per lei, ma tanto atteso, al confronto di quello grande che Carla Fendi inviava a sua madre per Natale. Mi è bastato quel velo di partecipata commozione vera, “quella” Chiara senza ostentazione, per “sentire” più che capire tecnicamente, il positivo di questo progetto-profumo, ben oltre la straordinarietà del suo nome, dei colori, della “comunicazione” (pur “romanticamente” forte, per quanto esige la forte romanità dell’icona Fendi). Ecco perché prim’ancora di por naso al jus che questo flacone stupendamente racchiude (ma non c’è un vago, non solo vago, riferimento alla formidabile “Baguette” del mito accessori Fendi?), mi è parso giusto, d’obbligo quasi, “apprendere” Chiara, i suoi valori, la sua verità, così interpretando lei per interpretare il profumo. Un profumo che ha dentro a centralità assoluta - come Chiara ha in sè la centralità della classe intelligente - il fiore di lantana, fiore “selvaggio” bellissimo per rosso e oro, acidulo nelle sue emanazioni di accenti contrastanti, fruttati, speziati. Insomma il centro straordinario di una fragranza a straordinarietà François Demachy, il Direttore Sviluppo Olfattivo LVMH, coadiuvato in questo caso da Delphine Lebeau e Benoist Lapouza. Attorno al fiore di lantana un’alchimia che parte con note di bergamotto di Calabria, mandarino e un accordo di prugna; poi accompagnando il “lantana” con essenza di rosa, fiore d’arancio e magnolia nel più esaltante “cuore” dei cuori olfattivi; sfumando, in “fondo”, in conclusione, nel legno di cedro rosso, nel muschio, nel patchouly indonesiano. Un Acquarossa (ecco anche perché… rossa) di gran sentore, quindi: davvero una sublimazione olfattiva del mito Fendi. Con Chiara Mastroianni, ripeto, a farne � emblema.
QUELL’UOMO DIORHOMME...
SPECIALE
Con il fascino, la sottile ma struggente sensualità di Robert Pattinson, Dior ha aperto una nuova era “al maschile” (e non solo) avvalendosi – esaltandolo - del suo coinvolgente, iconico Dior Homme, classe, sottile e pur prorompente seduzione olfattiva.
Nuova era L’affascinante Robert Pattinson testimonial prestigioso dell’icona Dior Homme, in due immagini di Nan Goldin. Quella che accavalla il flacone è per la campagna stampa. Anche a riflesso di una nuova era Dior.
L U C I A N O PA R I S I N I
È
“UOMO”, un uomo
con l’alone del fascino autentico, con lo sguardo intenso proiettato lontano, nell’infinito del pensiero; e con gli occhi puntati vicino con l’indifferenza, l’ironia, lo stile, l’abito, giacca e cravatta, della seduzione: è l’uomo, quest’uomo straordinario che fa della sua popolarità, del suo mito, il simbolo di una nuova era, la nuova era di Dior. Nel Dna del suo apparire c’è ora un profumo icona: Dior Homme, come a fondere in una sola identità il maschile della bellezza. Dior lo ha scelto strappandolo al delirio delle fans, proiettandolo sul futuro di quella sua iconicità fragrante che viene di lontano dal destino del successo. Dior Homme, come Dior-Robert Pattinson, quindi: un connubio straordinario a ribadire libertà di vivere e stravivere. Straordinarietà di un uomo interprete di se stesso; e di un attore che veste indifferente la realtà costruita, poi circoscritta nel rettangolo dello schermo. Più uomo fuori dal suo mito cinematografico questo ragazzo di anni ventisette già nella luce del Festival di Cannes, dopo bagliori di successo costante dal 2001 ad oggi; e ancor più uomo in quell’immagine del geniale obiettivo di Nan Goldin per essere uomo Dior Homme. Senza attenuare il suo fulgore, la sua proverbiale seduzione “selvaggia”, quella che nello spot di Romain Gavras è rimasta, tra dolcezza di essere e di amare. Davvero che nuova era questa che Robert Pattinson fa sbocciare sulla scia di una fragranza sensualmente e gentilmente maschile! “Per una complessa virilità”, mi aggiunge François Demachy, intuizione ed esecuzione di ogni fragranza LVHM. Una fragranza, questa, che ha per flacone lo scrigno della più attraente modernità, dal quale far scaturire un effluvio di equilibrata voluttà. Forse perchè sfoggia in... “testa”, il bergamotto di Calabria, il cardamomo del Guatemala, la lavanda del Vaucluse e nel “cuore” l’assoluta di iris di Toscana e l’ambra, esaltandosi in “fondo” per il cedro della Virginia e il vetyver di Haiti? Tolgo il forse e l’interrogativo: Dior Homme è così, un’alchimia coinvolgente che in connubio con Robert Pattinson diventa una pozione d’emozioni. Che � fa... era. Questa nuova era di Dior.
SPECIALE
ANGELO… EDEMONE
I
L DUBBIO È DA SEMPRE LO STESSO: angelo
o demone? E l’uomo ingenuamente se lo pone, senza accorgersi - mai! - che il dualismo non esiste. Nel Dna della femminilità c’è il binomio, il connubio angelo-demonio, non il dualismo; e c’è comunque, anche se geniali atteggiamenti, dono di una natura certamente femminista, lo nascondono. Seppoi ad accendere, anzi a tener subdolamente acceso il dubbio è uno splendido progetto profumo che nasce addirittura dalla tradizione creatività-qualità-diversità di Givenchy, allora si capisce che il progetto stesso si sviluppi con successo vestendosi all’inizio di un velo nero sfumato in chiaro per lasciar intravedere le gocce di una pozione misteriosa, per poi tingersi di color prugna definendosi un segreto elisir e quindi passando al delicato pesca, sempre in segretezza ma in Eau de Parfum per poi oggi adontarsi di giallo, il colore del dubbio, di questo dubbio che ancora vuol essere ma ch sa di non esistere. Chiedo scusa: un profumo, il quarto profumo della “casta” Ange ou Démon di Givenchy mi ha preso la… tastiera del computer e ne sto facendo una polemica maschilista, forse soggiogato dallo sguardo conturbante di questa Natasha Poly che Riccardo Tisci ha vestito di dolce ingenuità in alta moda ma certo non riuscendo a farne soltanto un angelo se lei continua guardarmi in quel modo!... E allora non posso che ribadire ciò che ragionevolmente si deve sostenere: Ange ou Démon, questa Natasha… va bene così; e nemmeno importa l’ipocrita dubbio che sia entrambi. Fondamentale invece che il profumo, quest’ultimo della “casta” in Eau de Toilette sia ciò che vuol essere: un’autentica (segreta?) seduzione olfattiva, così come gli altri angeli e demoni. E stavolta di natura fiorito chypre fruttato, con la mela… dell’amore in apertura subito a fondersi in note scintillanti di foglia di tè e bergamotto e avvolgersi ad un altro accordo di… angelica innocenza: tè al gelsomino e alla rosa. Eppoi? Eppoi una subdola carezza di muschio bianco, ambra e patchouly per insistere nel dubbio ed essere ufficialmente un “An� ge ou Démon Le Secret” Eau de Toilette.
LUCIANO PA R I S I N I
Ancora una volta Givenchy pone il dubbio per i profumi della casta “Ange ou Démon”: di nuovo Le Secret e stavolta in Eau de Toilette, a flacone di dolcissima trasparenza. Ma questa Natasha vestita da Tisci è tutte due: sembianze d’angelo, sguardo da demone.
In quattro “Ange ou Démon” s’è già fatto in quattro ribadendo fascino e qualità...
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V
ero: la pelle segue i ritmi naturali del tempo, si sincronizza con loro e Luciano Pa r i s i n i per legge della natura e specchio della bellezza, cerca luminosità, aspetto compatto, superficie levigata, colorito uniforme. Quattro “fondamentali” osteggiati da tempi contrari dominati da fattori negativi, stress, fatica, disordine, frenesia di una vita moderna che non da scampo alla donna costretta a subirla, assorbendone i danni, non vivendo appieno l’età, i ritmi naturali dell’età. Quattro fondamentali che Chanel interpreta per “una risposta specifica” alla desincronizzazione della pelle rendendola ideale affinchè la luminosità sia davvero riflesso della luce, l’aspetto compatto sia effetto dell’idratazione, la superficie levigata sia certamente merito dell’uniformità dei rilievi (via pori, rughe...), il colorito uniforme discenda dall’uniformità dell’incarnato (microcircolazione perfetta, via il colorito spento). Mi son dunque riferito ai fondamentali di Chanel che sono i fondamentali di ogni pelle, latitudine per latitudine, così giungendo al più semplice dei rituali, un trattamento che Chanel definisce metronomo della pelle. E quindi il giorno di Chanel, la notte di Chanel, il weekend di Chanel, tre fasi del ritmo naturale della vita e quindi anche della pelle in tre flaconi, ciascuno con il proprio potere d’efficacia.
Le Jour de Chanel Il risveglio propone immediatemente lo stress dello stile di vita e la pelle deve adattarsi, reagire. Ma necessita un direttore che coordini gli aiuti, un processo di adattamento, autofagia, con un interruttore centrale che coordini l’adattarsi delle cellule alle innumerevoli variazioni d’ambiente. Chanel lo chiama “mTor”. E allora: n affinchè sia subito energia, un estratto di gelsomino (Jasminum grandiflorum) a regolazione dell’”interruttore” e quindi a stimolo dell’autofagia e pelle sintonizzata, in armonia con l’ambiente: n affinchè sia luminosità, l’acido salicilico in associazione con il gelsomino per una esfoliazione dolcissima della pelle rendendola radiosa per tutto il giorno. Insomma una rugiada mattutina, sostiene Chanel, a risveglio dei sensi. Con, giorno dopo giorno, pelle morbida, levigata, uniforme, luminosa,
La Nuit de Chanel Se è vero com’è vero che la pelle non riposa e che tra le 23 e le 4 del mattino raggiunge l’attività massima, necessita un autentico stop allo stress quotidiano, con due guardie notturne, sostiene Chanel, a difesa del riposo della pelle.
Chanel
neitempi dellapelle
Tre flaconi, tre scientificità ricche di principi attivi, a interpretazione e sincronizzazione dell’orologio della vita e quindi dei tempi della pelle. Il giorno, la notte, il weekend, nel geniale, semplice, unico, concetto di difesa, in sintonia con il divenire di “questo” vivere della donna. 58
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E allora: n per lenire la pelle, un estratto d’incenso ricavato dalla resina dell’albero Boswellia serrata, contenete acidi boswellici eccezionali a lenire la pelle; n per ricompattare la pelle, acido ialuronico a rilascio costante: incapsulato in microsfere penetra nel cuore della pelle con azione continua tutta la notte. al risveglio, pelle turgida, elastica. Giorno per giorno, colorito fresco, compatto.
Le Weekend de Chanel Resettare, mettere la pelle in stand-by, sostiene Chanel, rigenerarla, offrirle qualche giorno di vacanza! Una pausa per il gesto di bellezza più facile della settimana. E allora: n per ammorbidire, acqua di rosa di maggio e cioè l’acqua lenitiva della rosa centifoglia a rilassamento e lenitura. Anche per la sua fragranza; n per favorire l’idratazione, un complesso di acido glicolico ad alta tollerabilità che permette il rilascio dolce e sotto controllo degli alfaidrossiacidi (AHA). E quindi eliminazione delle cellule morte affinando la grana della pelle e garantendo un’idatazione perfetta. n
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ANCORPIÙ… CRYSTALLINE
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NEL GIORNO DEL SUO AWARD FRAGRANCE FOUNDATION, salendo sul
palco prestigioso di New York, quale maestro profumiere dell’anno, Alberto Morillas creò l’Eau de Parfum di Omnia Crystalline. E dopo aver realizzato l’iconica Eau de Toilette, il capolavoro che ha mantenuto e mantiene successo nel mondo secondo tradizione prestigiosa di Bvlgari. Ecco: potrei condensare in questa breve introduzione il nuovo di un “Omnia” che il latino significativamente concede a Bvlgari per un “tutto” di preziosità, di stile, di eleganza, di qualità. Il tutto che questa “declinazione” di Omnia Crystalline sostiene, e ancora esalta per il diverso che Morillas riesce sempre a stillare nelle sue opere. E subito non posso che chiedergli che differenza ha… inventato tra Omnia Crystalline Eau de Toilette e questa versione Eau de Parfum. “Desideravo restare nel medesimo universo. Il cristallo diventa più denso e più nobile. L’effetto luminoso e di petali del fiore di loto rappresenta ancora una volta il cuore della creazione, ma è arricchito da materiali nuovi, nobili, ricchi e avvolgenti come una sciarpa di
Omnia Crystalline di Bvlgari è anche Eau de Parfum: il maestro profumiere Alberto Morillas (recente Award Fragrance Foundation) ha ribadito il suo genio, una splendida Edita Vilkeviciute lo testimonia. L U C I A N O PA R I S I N I
cashmere. L’olio essenziale di mandarino naturale, proveniente dalla Sicilia, conferisce accenti vibranti e pungenti alle note di testa come un alone di freschezza. L’iris, uno degli ingredienti più rari e costosi, avvolge questo cuore floreale con le sue note cipriate e carezzevoli. La resina di benzoino del Laos viene estratta direttamente dall’albero. In natura è allo stato semiliquido ma si indurisce rapidamente e diventa friabile. Viene quindi trasformata in assoluto puro. Ho scelto questo ingrediente ambrato, balsamico, con le sue sfaccettature mandorlato per rafforzare la sensazione di avvolgimento, carezza e confort”. Ancora fondamentale quindi il fiore di loto che Alberto mi definisce così: “Rappresenta la più alta forma di purezza. Trae la sua eleganza e bellezza dalla profondità dell’acqua prima di venire attratto dalla luce…”. E, dunque, una piramide olfattiva d’alta alchimia. Che riassumo: Testa: Mandarino olio essenziale, fiore di loto; Cuore: Fiore di loto, concreta di iris, eliotropio; Fondo: Legno di sandalo bianco, benzoino del Siam, muschi. Un’alchimia ancora “avvolta” da quell’iconico capolavoro di ingegneria gioielliera che è il flacone dalle due metà circolari; e simboleggiata, testimoniata, da Lei (mi si conceda la maiuscola…), un amore di donna, di giovinezza, di sensualità, di vera, dolce femminilità. Che Bvlgari ha reso… cristallina con una tiara di diamanti tra i capelli biondo veneziano e che l’obiettivo di Liz Collins ha… illuminata di una luce straordinariamente soffusa ad esaltazione della sua bellezza fascinosamente diafana: Edita Vilkeviciute, come una dama del Rinascimento, come � una principessa Bvlgari.
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Lafiche della seduzione E ancor più: del gioco della vita. Al tavolo del quale può esserci la fiche vincente di un uomo vincente. La fiche della seduzione fatta fragranza: “Davidoff The Game”. Luciano Pa r i s i n i
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e l’essere, il vivere, è un gioco, seppur dram-
matico, sdrammatizzarlo è anche piacere, soddisfazione, emozione... Il gusto impagabile di vincere, insomma: qualsivoglia battaglia di questo breve percorso si giochi a una roulette su cui puntare sempre, mai abbandonando il tavolo. Spiccioli di facile filosofia? E perchè no? Se la posta in gioco giunge ad essere un profumo e cioè uno splendido, forte, incisivo mezzo di seduzione? Una posta in gioco da non sottovalutare, certo, se la sua sostanza è di effetto sicuro, come una fiche d’alto valore da buttare nell’angolo sicuro della vincita. Eccolo allora, su queste pagine, l’uomo del gioco, l’uomo che muove sicuro le pedine, le fiches della sua seduzione. È l’uomo che gioca lealmente e che attraverso l’onestà della sua intelligenza
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convince e vince. Ecco il signor... Davidoff, che sta giocandosi uno splendido flacone dall’impronta maschile, determinante, ma sottilmente di classe, subito emanante un effluvio vincente, come appunto la fiche che va dritta all’angolo giusto del tavolo. Potrei continuare di metafora, all’infinito: questo progetto fragrante di Davidoff sprigiona gli spunti giusti per la vittoria e se continuo sul tema della seduzione come “fondamentale” della vita, potrei dialogare senza sosta con chi mi sta leggendo. Bene allora che si guardi molto addentro a quell’oggetto del gioco, che straordinariamente ha sentore seduttivo, fascinoso: parte infatti questo figlio dei legnosi aromatici, con un accordo - incredibile! - di Gin Fizz, classico eccitante al tavolo da gioco. Un accordo Gin Fizz a base di bacche di ginepro, certamente conturbante, sentore del giocatore forte, di determinazione assoluta; del giocatore che però sa assumere, sollecito, l’atteggiamento della serenità per un “cuore” che batte d’iris e di legni pregiati, eppoi di legni neri nel “fondo”, laddove puntare tutta la posta. Via! Fuori ancora di metafora e di sottile ironia! Quel flacone è realtà: vetro robusto in maglia d’argento per essere di carattere, degno quanto mai dell’alchimia d’autore che Bernard Ellena ha realizzato per IFF e... per questo signore in smocking che chiama al gioco in nome di n Davidoff.
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i mesi della sofisticata “Maison” a Milano, la meraviglia tecnologica del “Wonderland” e questo rivoluzionario Dreamtone, scientifico progetto a realizzazione di “un bell’incarnato” per ogni volto del mondo.
LANCÔME: CHESTORICA ESTATE!E sTaTe sTORica, QUesTa Di laNcÔMe. Storica per aver
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espresso i fasti del suo divenire - dal giorno del 1935 in cui Armand Petitjean la fondò - nel contesto di una Maison aperta a Milano per essere attraversata da un lungo viaggio ad esaltazione del lusso, prestigio, fascino della Marca. Coinvolgendo nelle diverse sale il geniodesign di marchi come Longhi, Adele–C (splendide le “Zarine”, poltrone della leggenda realizzate da papà Cassina!), Ethimo (con la sua eccellenza e passione per il décor degli esterni); eppoi Penta con l’esclusività dei suoi famosi arredi, e Barovier & Toso, interprete del Murano che esprime candelieri meraviglia come i Taif e i Riyadh... Insomma lo splendore per l’eccellenza Lancôme, tesa da sempre e per sempre alla bellezza felice delle donne facendo della marca - sostiene Youcef Nabi, il presidente internazionale - il simbolo della felicità in ogni parte del mondo. E per... attestarlo - ancora in questa estate storica milanese - ecco “Wonderland” che Lancôme presenta per tutto il mese di settembre da Sephora (Galleria Vittorio Emanuele) come la prima mostra multisensoriale sul suo meraviglioso mondo. Un miracolo della tecnologia più innovativa che sviluppa quella che davvero può definirsi “una saga fiabesca”. Parigi, una Parigi reinventata ti avvolge subito (riconoscendoti il movimento del corpo e quindi senza il supporto di un telecomando!) come in un meraviglioso
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Il prestigio Due immagini a testimonianza della straordinaria esaltazione del prestigio Lancôme. Sopra, un “tratto” del video a mostra multisensoriale del meraviglioso mondo della Marca e, sotto, una delle stanze d’eccellenza della stupenda Maison aperta a Milano.
• quelli comuni a tutte le pelli e cioè le macchie pigmentarie dovute ad un eccesso di melanina. • quelli specifici relativi ad alcuni tipi di pelle e cioè rossori, incarnato spento, segni scuri. Affrontando questa inoppugnabile realtà, Lancôme stabilisce tre profili di pigmentazion e cioè:
1 – pelli chiare, tendenza ai rossori 2 - pelli medie, tendenza al colorito spento 3 - pelli scure, tendenza ai segni scuri
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racconto fiabesco, per condurti alla Maison Lancôme parigina dandoti una scelta: sette porte da aprire una alla volta per regalarti sette emozioni e scoprire i tesori di Lancôme, le ambasciatrici iconiche della marca, i profumi, lo skin care, il make-up in uno scenario incantato e incantevole per il quale prendo a prestito la definizione del presidente Nabi: “Questa visione della bellezza trova la sua espressione in Wonderland, meraviglioso mondo di Lancôme! Bellezza, tecnologia, heritage, magia, incantesimo... c’è tutto di Lancôme!”. Estate storica: ho aperto con un’iperbole e ribadisco, sottolineando il reale e il virtuale dell’universo Lancôme che comunque non si distrae certo dalla sua mission in bellezza presentando, in tanto prestigioso contesto, una rivoluzionaria novità, relativa alla ricerca di una tonalità di pelle perfetta ed equilibrata. Il sogno, insomma: che Lancôme con questo DreamTone, frutto di un approfondimento scientifico d’eccezione, vuol tradurre in realtà. Vediamo e riassumiamo un lungo elaborato di ricerca per fissare il focus della straordinaria novità: n anzitutto va ribadito che la tonalità della pelle è frutto di tre pigmenti naturali, melanine, emoglobina, carotenoidi, dosati in maniera diversa a seconda dei tipi di pelle; n e va tenuto conto di due tipi di disordini cromatici della pelle:
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e scopre che: le macchie non sono solo conseguenza del cattivo funzionamento del melanocita, cellula che produce le melanine, ma collabora alla disfunzione anche il melanotopo, l’ambiente circostante lo stesso melanocita. Ecco allora l’intervento di Lancôme con la Tecnologia Tripla Azione che dispone di un cuore di principi attivi preposto alla... cura del melanocita e del suo melanotopo. Con la Tecnologia Tripla Azione si va quindi al trattamento integrale su misura attraverso tre formule, per rispondere specificatamente alle necessità dei tre profili di pigmentazione sopra annunciati. La formulazione della Tecnologia Tripla Azione associa un unico cuore di attivi comuni ad ingredienti specifici per ogni profilo di pigmentazione. Strategia biologica che si avvale anche di agenti ottici sofisticati adatti ad ogni profilo di pigmentazione e quindi a sublimazione della pelle e a rilevazione dell’agognato... bell’incarnato. Le tre formule - va infine sottolineato a beneficio di tutta l’azione di DreamTone - si avvalgono di texture colorate che non colorano, rinfrescanti, che fondono al contatto della pelle trasformandosi in un velo di seta, non ungendo, non coprendo, penetrando rapidamente e donando il “gran risultato” di DreamTone: un bell’incarnato anche senza trucco! Gran risultato che dispone della documentazione di innumerevoli test scientifici che preferisco... riassumere nello stupendo “bell’incarnato” delle tre testimonial di queste pagine: Jasmine l’afro-americana, Hilda la brasiliana e Anais la canadese. Mario Testino col suo obiettivo ha certo accentuato il “gran risultato”, “rivelando - annuncia Lancôme - la nuova n femminilità, come un’aura di bellezza senza maquillage”.
GWYNETH PALTROW... BOSSDI NOTTE
SPECIALE
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L TUBINO NERO DEL 2000,
Per questo delizioso, sofisticato effluvio di delicata sensualità, la classe e la bellezza “universale” di Gwyneth Paltrow. Nel seducente tubino nero di Boss per un sensuale “Boss Nuit Pour Femme”. L U C I A N O PA R I S I N I
il tubino nero che ha fatto di Boss il simbolo della sensualità d’equilibrio, tra classe ed eleganza. Il tubino nero che Gwyneth Paltrow, la donna più bella del mondo, indossa per esaltare in queste pagine bellezza, fascino, femminilità, sottile seduzione, a testimonianza di un profumo che cerca e trova il successo dei suoi iconici “antenati” maschili; Boss Bottle e Boss Bottle Night, l’uno irresistibile dal 1998 ad oggi, vendendo nientemeno che 70 milioni di flaconi al mondo, l’altro a quattro anni dal lancio ancora nell’incontrastato ruolo di autentico best-seller. Dal Pour Homme di tanta consacrata eccellenza eccoci dunque ad un Pour Femme che per vincere la sfida proietta sullo schermo di un favoloso spot realizzato nientemeno che da Jordan Scott, figlia del grande Ridley, una Paltrow di mirabile, sofisticata eccitazione (ah! quelle dita affusolate che scivolano sul vestito nero accarezzandolo come fosse di viva sensualità...) che conclude gli ultimi attimi d’attesa per una romantica, seducente... nuit con un refolo di questo profumo contenuto in un totem di inequivocabili sembianze d’arte e di sensualità. Meravigliosa interprete (un Oscar e un Golden Globe addirittura per quel “Shakespeare in Love” che nel ’98 non fece impazzire soltanto il sottoscritto...), la Paltrow: anche nella parte da protagonista per questo Boss Nuit Pour Femme, così classe ed eleganza con gli occhi della più coinvolgente femminilità. A tradurre gli effetti di una fragranza che fa dello stile Boss, ambizione equilibrata al femminile, “le caratteristiche che io cerco di avere anche nella mia vita privata”, sostiene Gwyneth. Forse perchè entro quel flacone gioca subito, come per un incontro d’emozione, il sofisticato eppur fresco, frizzante, connubio della pesca bianca con l’accordo di aldeide; che poi si rasserena nella più raffinata, dolce femminilità di un “cuore” ineguagliabile bouquet di gelsomino e fiori bianchi, concludendosi, al “fondo”, nella vivacità del muschio in delicato, morbido, sensuale accordo con accenti di legno e sandalo. “Perfetto per la sera conclude la Paltrow - perchè allo stesso tempo, attraente ed � elegante”. Parola di autentica primadonna...
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SPECIALE
PERSPORT INLIBERTÀ...
È il concetto che ha ispirato questo Tommy Hilfiger Freedom Sport. Liberamente, sportivamente interpretato da Artur Kulkov. E con un jus di rara composizione olfattiva.
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OMMY HILFIGER GROUP
LUCIANO
continua il concetto Freedom, libertà di essere senza ostentarla, solo attraPA R I S I N I verso una naturale compostezza. E lo continua con questo Freedom Sport, intelligente dedica all’uomo che interpreta lo sport, pur quello d’eccezione ai limiti dell’estremo, con la compostezza che gli deriva dall’essere un uomo Tommy Hilfiger. Ecco quindi in veste agonistica la star russa Artur Kulkov, un uomo spoglio degli abiti classici per la libertà sportiva, espressione di una mascolinità che ha i muscoli ma non ha necessità di esibizione. Spirito libero e un po’ ribelle ma senza ostentazione, insomma: così come il profumo che gli si addice, un Freedom versione Sport che mostra subito energia nel suo jus frizzante, a “testa” di essenza pura di salvia sclarea con l’accento di foglie verdi aromatiche e di coriandolo; e quindi a “cuore” di note speziate di cardamomo, foglie di cannella e pepe nero esaltate dal kamaflor; eppoi a conclusione di legni trascinati d’acqua, patchouly, vetyver CO2 e nirvanolide. Un jus di rara composizione per essere energia pura, contenuta in un classico flacone Hilfiger, blu navy, freedom, anch’esso, senso di libertà così innato nell’uomo che discende dai concetti � bellezza e benessere Tommy Hilfiger.
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Dior OnLine 02 38 59 88 88
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IL “BENDAGGIO” DELLA PELLE
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Lo assicura Helena Rubinstein con la declinazione “giorno” di Re-Plasty Age Recovery, dopo l’alta performance scientifica di Age Recovery Night. Profonda incentivazione protettiva, rigenerativa, della pelle con una formula “superattiva, grazie a un gioco di preziose ed efficaci associazioni di attivi”. LUCIANO PA R I S I N I
D
ALLA BOULE NERA
di Re-Plasty Age Recovery Night, la sfera scientifica sbocciata nel 2011 dalla collaborazione profonda tra i laboratori di ricerca di Helena Rubinstein e La Clinic Montreux, prestigiosa Maison della bellezza affacciata sul lago Lemano e vanto internazionale della medicina estetica, alla boule candida di Re- Plasty Age Recovery Day, che Rubinstein definisce “la prima crema ad effetto bendaggio”, il bendaggio della pelle a protezione di tutto ciò che ne contrasta la bellezza durante il cammino della vita. Ancora lotta contro i segni del tempo quindi, con proprietà lenitive, protettive, riparatrici durante il giorno e quindi a seguito dei provati effetti della… boule nera “notturna”. Comprovate le proprietà della sorella, davvero trattamento acceleratore durante la notte di rigenerazione epidermica, dimostrata anche su pelli sottoposte ad interventi estetici, entro nel vivo dei “meriti” della boule candida, così riassumendo quanto promette, per mantenere, la nuova declinazione del mito scientifico Re-Plasty Age Recovery.
Helena Rubinstein la definisce “una formula superattiva grazie a un gioco di associazioni”. Vediamo. Si tratta infatti di una combinazione di attivi “ultra performanti per un efficacia potenziata” che il professor Philippe Humbert, illustre dermatologo di fama internazionale mi specifica in tre punti:
1° - Riparare con la soluzione Acti-Plastic
che associa la medicina orientale di tradizione alle recenti innovazioni in campo cosmetico avvalendosi della… � Madecassoside il meglio della centella asiatica, detta l’erba della tigre per il rotolarsi dei felini tra le sue fogle, così curando le ferite. E quindi del… � D-Pantenolo a ristrutturazione della barriera cutanea, precursore della vitamina B5 attivo di utilizzo in dermocosmetica.
2° - Proteggere la pelle giorno per giorno
dall’ossidazione, così da sfruttare la efficace sinergia ossidante complementare tra vitamine C ed E, neutralizzatrici dei radicali liberi.
3°- Rigenerazione della pelle
preparandola al domani con un trio di attivi a potenziamento dell’attività rigenerante e antiossidante della formula e cioè: � il Profilane, azione contro i segni dell’invecchiamento; � l’acido ialuronico, efficace contro l’arrossamento della pelle; � l’acido glicirrizico, estratto della liquirizia a proprietà lenitiva. Risultato: pelle protetta dalla perdita transepidermica di acqua, dalle aggressioni esterne, dall’ossidazione (inibizione della perossidazione ad altissima percentuale), nutrimento, levigazione cutanea. Il tutto, sostiene Helena Rubinstein in 4 settimane di boule candida, come mi piace definirla, così da rendere la pelle più tonica per l’80%, più luminosa per il 90%, migliorandone l’aspetto generale per il 90%. Promesse lusinghiere quanto mai: Helena Rubin� stein sa mantenere…
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SPECIALE
“Flower in the Air” è il nuovo capolavoro di Kenzo. Contenuto mirabilmente nel più romantico dei flaconi (magia Serge Mansau) e dedicato, alchimia stupenda a quattro tonalità di rose, ai quattro cuori che diversificano (e uniscono...) la donna (fantastica pozione del maestro profumiere Alberto Morillas).
E FLOWER SILIBRA NELL’ARIA… F LOWER, LA SVOLTA.
Kenzo ha lasciato che si librassero in aria i papaveri della sua immaginazione, e ora Flower vola, e cangia in “Flower in the Air”, secondo poesia, emozione, sogno di un universo tutto stupendamente, profondamente kenziano, dove anche gli autentici “massimi” del mondo-profumo si abbandonano all’immaginario e scavando nella loro consacrata genialità, trovano la declinazione più poetica ma anche più esaltante di un profumo che non finisce più di stupire. Questo Flower in the Air per il gran maestro profumiere Alberto Morillas è l’interpretazione del cuore femminile: forte di un amante, dolce di una madre, “fragile quanto un bocciolo di rosa” di una tenera innamorata, deciso quanto la fragranza di una rosa di maggio, quello della donna guerriera. Quattro immagini della femminilità e quindi quattro tonalità di rose nel crogiolo di un’alchimia olfattiva che si fonde nel succoso lampone, nell’esplosiva bacca rosa, lasciandosi accarezzare dalla voluttà della magnolia, dalla luminosità della gardenia. Un’alchimia LUCIANO PA R I S I N I
che parli a una delle quattro donne, o alla donna che le incarna tutte quattro: insomma un altro capolavoro di Morillas che il pittore, scultore, genio dell’inventiva di maggior efficacia Serge Mansau, ha avvolto di un cristallo che meravigliosamente definisce un lago di profumo protetto da un ombrello di petali. Definizione che scaturisce dalla più strana eppur poetica casualità raccontata dallo stesso Mansau. Sentite, parola per parola: “Al Festival dei Giardini di Chaumont ne ho creati tre: di cui uno rappresentava una gigantesca pozzanghera sulla quale galleggiavano alcuni fiori e foglie di salice. Uno specchio d’acqua per creare un prato di nuvole dove la sera si potessero scorgere la luna e le stelle. Vi crescevano fiori rossi. Bambini allegri lanciarono sassolini e ruppero lo specchio del prato. I fiori-farfalle spaventati volarono via. Fu questa immagine ad ispirarmi per creare il flacone del nuovo Flower”. Alberto Morillas e Serge Mansau per un’ode fragrante dedicata al papavero, libratosi nell’aria dei cieli del mondo mentre lo sguardo ammirato di una testimonial di infinita dolcezza come Shu Qi, lo segue esplodendo di � gioia. Stupendo!
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ESPLOSIONE DISPEZIE
Dopo quella del 2005 (Flowerbomb) Oliver Polge riempie di seduzione questa “Spicebomb” di Viktor & Rolf demandando all’affascinante impronta maschile di Sean O’Pry l’incarico di tirare la spoletta e farla esplodere della sua straordinaria alchimia di spezie.
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DISTANZA DI OTTO ANNI...
un’altra deflagrazione. Coinvolgente, eccitante, mai così piacevole, estremamente fragrante di benessere seduttivo. Certo, parlo di una bomba, ma di una bomba di spezie che Viktor & Rolf fanno ora esplodere a distanza di quella di fiori lanciata nel 2005. Fuor di metafora: allora fu Flowerbomb, un concetto di fragranza divenuta mitica per la sua alchimia sprigionante femminilità, sensualità, in costante “esplosione” da quel flacone che davvero proponeva le sembianze di un meraviglioso ordigno, scaturito dalla più intelligente ironia, quella iconica di Viktor & Rolf. Ora la “bomba” non ha fiori ma spezie, è dedicata all’uomo perchè ne faccia “arma” di seduzione con l’audacia di un “flacone-granata” rivisitato, ma pur sempre scultura di vetro toccato dal nero e dall’argento.
Certo, per essere bomba di ammirevole design dalla quale possa deflagare un jus di ammirevole composizione: basta tirarne la... spoletta del tappo e l’ordigno esplode del talento di Oliver Polge. L’“esplosivo” che ha creato è infatti una straordinaria combinazione di peperoncinozafferano, fusa in un crogiolo di cuoio, tabacco e vetiyver, che poi si riempie di note agrumate di bergamotto e pompelmo, “gelandosi” di spezie fredde quali elemi e pepe rosa. Freschezza ad attenuazione spezie, dunque: un incredibile equilibrio voluto appunto dal genio di Polge per fare di questo Spicebomb un autentico condensato di sottile seduzione. Comprovata da Sean O’Pry, un testimonial anch’esso alchimia esplosiva: seduzione da bellezza classica, pronta ad esplodere assieme alla Spicebomb che ha in mano e che ammira convinto. Prima � di tirare la spoletta...
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SEDUZIONE... INTENSE Prosegue d’intensità carnale il concettopassione di “Pour Femme”, per sprigionarsi in una apoteosi di sensualità. Laetitia Casta proseguendo nell’abbraccio “intense” a Noah Mills, come eccitata da questa magica pozione “Dolce & Gabbana Intense”.
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UANDO È DOLCE & GABBANA
non può essere che... intense. Tutto: concetto, realizzazione, immagine, testimonial. Il perchè sboccia anche da questo pronunciamento di Domenico e Stefano; in poche righe, davvero un’ode alla sensualità: “La donna Dolce & Gabbana vive di passioni forti, travolgenti: e quando queste si accendono, si rivelano, allora è davvero intensità...”. Conferma? Evidente, appassionante, seducente, nel volto di Laetitia Casta, che dopo aver acceso di passione Noah Mills nell’immagine clamorosamente coinvolgente dedicata al Pour Femme, là sul mare della seduzione, ora si abbandona all’intensità di un abbraccio carnale, prosieguo della più accesa voluttà. Ecco: dentro quel flacone stupendo che già nel colore opaco del bordeaux e in quel tocco d’oro alla sommità esprime seduzione, c’è la pozione che Dolce & Gabbana hanno voluto per rendere più intenso il messaggio di Pour Femme. Una fase due della seduzione insomma; della passione, instillata goccia goccia da quell’ampolla magica entro la quale fiori bianchi d’elezione accendono contrasti seduttivi, provocanti. Ma partiamo dalla “testa” di una pozione che ha note ancora delicate di neroli e mandarino verde, per poi aprirsi ad un “cuore” di estrema sensualità dove “batte” il fiore d’arancio a contrasto e... assuefazione con la tuberosa; quasi il ritmo crescente della sensualità che, al “fondo”, il legno di sandalo, il muschio e una � scintilla di guimauve accelerano, sprigionano, per una vera apoteosi di intensa seduzione.
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Kanebo Sensai esalta la via profondamente scientifica di Ultimate proseguendo con due novità d’eccezione a totale ringiovanimento della pelle anche nella delicata zona perioculare: il siero Ultimate The Concentrate e Ultimate The Eye Cream.
UN CONCENTRATO DIVITALITÀ L U C I A N O PA R I S I N I
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ER STUPIRE ANCORA! KANEBO
sulla strada maestra d’efficienza scientifica Sensai, prosegue con Ultimate, proponendo un altro gioiello, anzi due: Ultimate The Cocentrate, davvero la più alta concentrazione di ingredienti attivi e Ultimate The Eye Cream con ingredienti esclusivi della ricerca Sensai. Un siero di vitalità e un lussuoso trattamento del contorno occhi: una coppia indispensabile al ringiovanimento della pelle, secondo profondo impegno scientifico Kanebo. Vediamo.
Ultimate The Concentrate si avvale del potente Sakura
Eternal Complex, il derivato dal Sakura, l’albero di ciliegio da fiore giapponese, un complesso che ha già dimostrato di supportare l’auto riparazione del Dna delle celllule, messo a dura prova dai raggi UV e dai Ros (specie reattive dell’ossigeno tra cui i radicali liberi). Sakura, ovvio; e in più la novità di Vital L-Carnitina in grado di stimolare il metabolismo energetico delle celllule epidermiche migliorandolo di ben 4,8 volte. La pelle così trattata ritrova un aspetto radioso, setoso, visibilmente anti-età.
Ultimate The Eye Cream ha il potere di nutrire profondamente il contorno occhi. Anch’essa si avvale del Sakura Eternal Complex ad autoriparazione del Dna delle cellule danneggiate dai raggi UV e dai Ros, sfruttando anche l’elevata concentrazione degli estratti di Yuzu (cedro giapponese a potenziamento della microcircolazione) e di Bukuryo (derivato dal fungo Pachy Hoelen) entrambi a contrasto del gonfiore del contorno occhi e delle occhiaie. Il contenuto scientifico dei due nuovi di Ultimate sembra davvero infinito: ecco infatti, come un plus a parte, gli ingredienti “principali” evidenti in entrambi: � Il Koishimaru Silk EX, che potenzia l’acido ialuronico favorendone la sintesi nelle celllule dermiche ed epidermiche “creando - sostiene Kanebo - un infinito Oceano di idratazione”, così ottimizzando l’ambiente cellulare; � Il CPX Vital Extract, l’esclusivo di Sensai che contiene “i 5 ingrdienti naturali che regolano le funzioni cellulari fondamentali della pelle e che – continua Kanebo – garantiscono un trattamento � anti-età e anti-fotoinvecchiamento globale dall’interno”.
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Justamente Cavalli Quando tutto è Cavalli, dal concetto al “pitonato” del pack, dal “morso” sul tappo di un flacone solidità e potenza vetro-acciaio, al jus subito... peperoncino e con un testimonial come questo Marlon Texeira, allora è just, logico, perfettamente Cavalli. 84
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SPECIALE
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ASTA SOFFERMARSI
sugli innumerevoli significati LUCIANO che l’italiano può attribuire a PA R I S I N I quel “just” per interpretare soggettivamente questa versione maschile di un concetto “fragrante” Cavalli e scegliere “logico” quale... appropriata traduzione. Così ribadendo la logicità di un progetto a firma Cavalli che quindi altro non può mostrare che un eloquente “pitonato”, sia al collo del flacone che alla base del pack. “segno particolare” emblematico di una griffe che, dalla moda al profumo, vanta sicurezza, padronanza del suo modus, del suo blasone, che nel tappo di una bottiglia a solidità vetroacciaio esibisce (seppur interpretato...) anche il classico “morso” delle briglie-cavallo. niente lasciato al caso, tutto... giusto, insomma. Come l’immediata sensualità che esprime questo marlon texeira, spirito brasiliano chiamato all’obiettivo di mario sorrenti per testimoniare una fragranza che davvero “trasuda” mascolinità, così come in uno spot indubbiamente “aderente” quale quello realizzato dal talento svedese Jonas akerlund. tutto logico, tutto giusto, tutto Cavalli, certo: ma all’interno di tanto dedicato perfezionismo? un jus che ha il... morso, una fragranza realizzato da nasi d’élite come Domitille Bertier e Clément Gabarry di iFF. un’alchimia provocante, che subito morde per una decisa nota di peperoncino selvatico; che poi approda in un “cuore” a legno-vetyver, sfumato terroso e affumicato, concludendosi in un “fondo” effetto cuoio. Freschezza e sensualità: il mix fragrante della seduzione. Perchè in � effetti sia... Just Cavalli.
Così
Carlo Bianchini
“Q
uesta estate abbiamo ‘giocato’ con The Game, Amministratore l’esclusiva fragranza Davidoff Delegato e dedicata all’uomo e Direttore Generale seduttore, mentreaudace Marc Jacobs Coty Prestige Honey deliziava le nostre General Manager consumatrici con la sua e Ammnistratore In attesa di farci Delegato Coty Italia dolcezza. sorprendere da Calvin Klein e Chopard, che inaugureranno una nuova stagione di successi, vorrei soffermarmi su un marchio dal trend esaltante: Roberto Cavalli. Quando nel 2011 abbiamo stipulato l’accordo di licenza con la maison fiorentina, da subito abbiamo pensato che il nostro business, per usare un gioco di parole, avrebbe avuto un’impennata, e così è stato! Roberto Cavalli è sinonimo di glamour, eleganza e sensualità e aggiungo d’italianità. Il successo delle fragranze Roberto Cavalli e Roberto Cavalli Acqua ha suggellato la fiducia tra Coty Prestige e il suo partner, insieme allo straordinario consenso di Just Cavalli for Her. Ed è sulla scia di quest’ultimo risultato che con grande entusiasmo presentiamo al mercato dei maschili la nuova fragranza Just Cavalli for Him. Nell’architettura della fashion house fiorentina, la linea Just Cavalli ha un ruolo focale; rivolta a un target giovane ed esuberante, riassume uno stile di vita urbano e contemporaneo, il suo marchio distintivo è l’iconico ‘morso’ Just Cavalli, che esprime non solo un vezzo sul flacone ma un simbolo di appartenenza, un modo di essere. Georgia May Jagger, già volto di Just Cavalli for Her, affianca il modello Marlon Texeira, testimonial della declinazione maschile del juice. Un juice dalla composizione fresca legnosa con un accordo cuoio, un flacone che incarna una forte mascolinità, in armonia con la confezione che celebra l’eccesso di questa fragranza unica. Per questo lancio top, fondamentale per il consolidamento del business Roberto Cavalli, abbiamo studiato una strategia marketing a tuttotondo: attività trade e campagne vetrine su tutto il territorio contribuiranno a dare grande visibilità, fortemente supportate dalla campagna stampa firmata da Mario Sorrenti e dallo spot televisivo diretto da Jonas Akerlund, autori di talento e di fama internazionale, per divulgare al meglio i valori Just Cavalli. Concludo con il motto che identifica la nuova fragranza Just Cavalli for Him e lascio a voi ogni commento: Just now, Just play, Just sex!”.
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ORGOGLIOSAMENTE
TRUSSARDI
SPECIALE
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GNI VOLTA CHE sullo schermo storia-bellezza mi appare il... Levriero, mi esalto d’orgoglio aggrappandomi al ricordo; sì, “aggrappandomi” per non lasciarmi sfuggire il caleidoscopio delle emozioni più vere. E vedervi dentro a colori, in tutto il suo fulgore il... Principe Nicola, così come mi piaceva dirglielo, pur ricambiato di dolce, eppur sferzante ironia. Nicola Trussardi era davvero un Principe dei tempi regali della moda (e non solo) e averlo conosciuto, a volte soffermandomi al suo pacato, quasi flebile discorrere del passato, del presente e del futuro del suo regno-Levriero, è come risentirlo e ammirarne l’immagine più vera: quella della classe toccata da un refolo di semplicità, da un alone di cortesia, dal carisma di padre tutt’altro che padrone. E da quel carisma, come a volte vuole il destino con straordinaria generosità, è come sbocciata la quarta generazione dei Trussardi, la Stirpe ad esse maiuscola, creata nel 1911 da Dante Trussardi, un avo da leggenda geniale inventore del lusso coi guanti. Questa quarta generazione che, pur in tanta universale difficoltà di progresso economico e sociale, tiene ancora, e sempre, il Levriero alle briglia di un costante successo, come fosse un destriero d’ali librate a volo infinito. Certo, mi permetto... poetizzare se è vero com’è vero che i belli e geniali di questa quarta generazione, conosciuti in fanciullezza sotto l’ala di Nicola, fanno ancor più grande il Regno, dove la moda allunga la mano all’accessorio di più geniale fattura, all’architettura di un PalazzoMaison a Milano, “Trussardi alla Scala”, declinato in ogni modus della quotidianità, condensato di milanesità pura, di vanto e non di dubbio, di fulgore e non di subdola modestia. Trussardi come mondo, come
Ancora una volta (dopo “My Land”, testimoniato da Tomaso) la prestigiosa saga dei Trussardi si esprime fragrante: con “My Name”, un jus, un flacone, un’ideaMilano interpretata da un’affascinante Gaia, anche lei erede del genio Nicola.
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l’ogni dove il Globo rotei l’insegna del Levriero, illuminando flagship store, boutique, punti vendita, franchising raggiungendo e Shanghai e pure Macao... E magnificando il carisma con la Fondazione dedicata all’indimenticabile Nicola, per rivedere, riscoprire una Milano d’assimilare, non da bere, per arte e “pura” vitalità sociale. Era inevitabile: aver conosciuto i ragazzi di Nicola, io con nove anni più di papà, ora constatando il prestigioso divenire di Beatrice, presidente e amministratore delegato del Gruppo già dal 2002 e presidente della “preziosa” Fondazione Nicola Trussardi; di Tomaso, amministratore delegato della TRS Evolution dal 2011 l’azienda del Gruppo dedicata allo sviluppo moda e accessori, nonchè del business a obiettivo internazionale; e di Gaia, direttore creativo e membro del consiglio d’amministrazione che, splendida, affascinante, “buca” questa doppia pagina, era inevitabile, ripeto, che oltrepassassi il tema di questo dialogare con i tasti del computer, destinato a un profumo femminile che ha tutto Trussardi in quel “My Name” che è identificazione oltre che di una generazione geniale, della personalità di chi sa apprezzare le doti, il fascino di un’alchimia che entra nella pelle per arricchirla di un’altra fragrante di elementi nobili, per una esigente nobiltà Trussardi. Alchimia subito inebriante per avere in “testa” violetta bianca ed eliotropio, nel “cuore” lillà e arum, in “fondo” musc, ambroxan, vaniglia. Per essere insomma, assicura il “naso” Aurélien Guichard, uno splendido “fiorito muschiato ambrato”. E per mostrarsi davvero seduttiva anche per il design geniale dell’architetto Citterio, di un flacone d’orgoglio Levriero, con un tappo meraviglia (di incredibile fattura) che ha nel tatto il ricordo d’allora, allorchè la fragranza si vaporizzava premendolo. Fantastico! E fantastica quella tua immagine, Gaia Trussardi!, così affascinante in questo sviluppo di carta e quanto mai “interprete” dell’idea-Milano, della � Milano Trussardi.
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A R U S AMI CI
C U G DI
Non solo fatto su misura, “Made to Measure”, ma secondo classe e tradizione Gucci, nonchè genialità Frida Giannini, “The Director”, il film che le ha realizzato James Franco, il suo cantore, il cantore, regista, attore, scrittore che interpreta i maschili fragranti di Gucci. Fragranti di eccellenza come questo.
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ATTO SU MISURA non può essere, secondo tradizione, soltanto un abito anche se della geniale... misura di Gucci e secondo il genio di Frida Giannini, fatto film - The Director - dal genio di James Franco... No, non sto facendone una “frizzante” filastrocca, anche se la straordinarietà di quanto ha affiancato questo profumo lo meriterebbe davvero. “Gucci Made to Measure” nasce infatti nell’italico meridiano della Milano che sa ancora fare evento roboante, che trasforma il “garden” di un hotel-moda come il Diana, nella più affollata ribalta del jet set “su misura”, per stravaganza, per ostentazione, e anche per valore e classe autentica. Quasi shakerato da un’atmosfera rutilante che sa comunque corteggiare Frida e il “suo” James Franco, il primo dei testimoni maschili della nuova era dei Gucci profumi maschili, ma soprattutto autentico primo interprete del suo essere “testimonial”, attore, scrittore e regista, così da realizzare l’opra da Film Festival su Frida, quasi shakerato, dicevo, nel frullatore dei Vip, assisto al più evento degli eventi fragranti a ridosso dell’estate, questa estate perchè facesse eco in questo autunno. E ammiro, compiaciuto, la straordinaria trilogia che ha messo sul podio dei primi un profumo maschile: Gucci, Frida Giannini, James Franco, tutto per un flacone meraviglia che dalla corposità di un vetro massiccio sale ad una splendida som-
mità di tappo in metallo dorato “spazzolato”, con il sigillo, il morsetto, della Gucci tradizione. Un “maschile” davvero su misura, misura di classe, d’eleganza, di preziosità d’originalità. Celebrato in tanta pomposità, corteggiato dal “regno” filmato di Frida Giannini, sarà gloria? Sarà gloria. Uno spot di esaltazione maschile a immaginifica velocità Lamborghini, interpretato da James Franco, un’immagine-comunicazione con il “divo” nel suo smocking di accattivante eleganza, e un jus entro quel flacone così “importante”, son certo viatico del successo. E mettiamo naso: � la “testa” ha misura perfetta di bergamotto calabrese, fiori d’arancio tunisino, lavanda francese, semi di anice. Se non hai misura di un accordo simile, davvero puoi perderci la... testa. E invece basta entrare nel... � “cuore” per capire che c’è misura anche al centro, come un taglio perfetto d’abito: un elaborato che chiama la noce moscata dello Sri Lanka, la ninfea, il ginepro, la prugna, la cannella, non può che confermarsi eclettico ma d’equilibro, altrimenti non potrebbe adagiarsi in un... � “fondo” che sintetizza ladano andaluso, patchouly, cuoio ed ambra per regalare alla fragranza un’identità forte e contemporaneamente di notevole raffinatezza. Insomma Guccio Gucci, il geniale fondatore, con quella sua firma in rilievo anche sul pack, non poteva che avallare un progetto così ele� gantemente finito.
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ESSENZADI ROMANITÀ Al traguardo prestigioso dei venticinque anni, l’iconico “Roma” si esprime in “Essenza di Roma Donna”, ancora un condensato di femminilità, di sensualità, di fragrante spensieratezza. A firma, ovviamente, Laura Biagiotti.
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NCHE QUESTA IMMAGINE
tratta dal backstage della campagna stampa è... essenza di Roma al femminile. Della Roma emozione, sensualità, libertà, al tempo della “Dolce Vita” che fu davvero autentica essenza di una città, di un modus che il classico di Laura Biagiotti, in occasione del suo 25° compleanno, rende ancora fragrante di vita da vivere. L’obiettivo “paparazzo” li ha colti con indifferenza e spontaneità in uno dei momenti fuori set, così da renderci ancor più vera l’atmosfera di spensieratezza che il profumo, sin dalla sua nascita, ha costantemente espresso. Ora questa sua “declinazione” in Laura Biagiotti Essenza di Roma “testimoniata” da Davinia Pelegri, qui come sorpresa in gesto d’amicizia con Oriol Elcacho, si veste ancora di sensualità per un’alchimia olfattiva che subito s’annuncia in tutta la sua freschezza per le note gioiose del mandarino; per poi mostrare un “cuore” a combinazione mandorla - ciclamino, evidente equilibratura fiori-legno, così d’accentuare il verso dolce e morbido di un’essenza di stile; e infine vibrare di sensualità con la vaniglia e il legno di sandalo in un “fondo” piramidale ad evocazione romanità, con riflessi d’esaltazione mediterranea. Entro quel flacone a colonna con il vetro color champagne coronato dal tappo in oro. Roma: e ora Essenza di Roma, a sublimare un concetto e un progetto di continuo successo per cinque lustri. �
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INVINCIBILE
PACO…
Solo il genio di Paco Rabanne poteva tradurre in fragranza maschile (e di qualità!) il concetto, la filosofia, dell’invincibilità, proponendo un interprete di fulgore atletico come questo Nick Youngquest. Ponendolo al centro dello stadio della vita, con la coppa del suo fragrante trionfo.
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TUPIRE CON IL CONCETTO,
lezza tra moda e profumo, ho il sospetto che non sia Paco Rabanne, il vero, l’uomo della più profonda ispanica creatività, che trasforma i flaconi in ligotti d’oro del valore di un milione di dollari... Il Paco che ora sembra coinvolgermi ancor più con questo Invictus che mi riporta d’improvviso alle storie olimpiche vissute da attento cronista, prima durante e dopo trionfi di uomini leggendari. Questo Invictus, fragrante di energia olfattiva e di potenza atletica, così esemplarmente rappresentato dall’australiano Nick Youngquest, è davvero l’oggetto, il sentore dell’invincibilità vera dell’uomo che di potenza di ardore di sfida, rincorre il primato, il trionfo,
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con l’immagine, con la scenografia, con il più intelligente alone d’ironia : ma per esaltare la qualità. È nei canoni di Paco Rabanne, è nella furba capacità di interpretare l’idea profumo, di farla uscire con prepotenza come volo di farfalla scattato dalla crisalide. Nessuno, credo, dopo lunghi anni di navigazione a vista in questa immensità fragrante, a volte procellosa, spesso a calma piatta, mi ha procurato emozioni forti come questo senor Paco che ogni volta che incontro, così in nero, in cortese disponibilità, guru di faccia e di modi per... bel-
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nello stadio della vita. Certo, un sogno. Ma anche la trasposizione realistica, intrisa di ironia, del campione che ha vinto e che oltre il traguardo alza le braccia al cielo, non solo ringraziando il suo dio ma quasi accomunandosi alla sua potenza. E dopo? dopo il fragore degli applausi, l’acre sentore dello spogliatoio, ecco il sogno, tra erotismo e onnipotenza, di un altro trionfo in braccio alla femminilità... Tutto questo, come un teorema di filosofia, di psicologia, espresso in uno spot (capolavoro del regista francese Alexandre Courtès!): che non è solo pubblicità di un profumo, ma una storia di vita, come Paco sa inventare ad ogni sua progettualità. Invictus quindi per sentore di straordinarietà, di assoluta originalità e, certo, per qualità: da quel flacone (designer Cédric Ragot) che è coppa di costante vittoria di un uomo invictus, c’è un jus che non si avvale, per emozionare, della consueta... piramide olfattiva, ma solo di un’alchimia “disinvolta” (opera di Veronique Nyberg in collaborazione con Anne
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Filipo, Olivier Polge e Dominique Ropion), tra “freschezza sferzante e sensualità animale” che accorda il marino con scorza di pompelmo e foglia di alloro, sprigionandosi di legno di guaiaco, ambra grigia e patchouly. Eccezionalità, insomma, in tutto e per tutto. Anche per un Invictus Award annnunciato quale progetto “digitale” che sfocerà nel Calendario Invictus 2014 e che avrà un premio di 50 mila euro. “Un fotografo, uno sportivo di alto livello, un calendario” annuncia Paco. Ne � faccio eco, per poi dettagli ad ottobre...
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SE SISLEY PROMETTE... L U C I A N O PA R I S I N I
...Sisley mantiene. Lo fece quattro anni orsono con Supremÿa senza roboanti messinscena ma con risultati eccezionali. Lo fa ora, avvalendosi dell’autentica qualità di quell’esclusivo Phytocomplexe LC12, e in sostanza declinandolo in “Supremÿa Yeux La Nuit” per uno... scientifico risveglio dello sguardo.
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UPREMŸA: fu nel settembre del 2009, quattro anni fa. E fu sorpresa di risultati estremamente positivi grazie a quell’esclusivo Phytocomplexe LC12 (Longevity Concentrate 12 h) che durante la notte assolveva (e assolve ancora, certo...) al difficile compito di aiutare la pelle ad autoripararsi, soprattutto prolungando la vita delle cellule, così rallentando la comparsa dei segni visibili dell’invecchiamento, secondo l’ineluttabile divenire dell’età della pelle.
Fu miracolo? No fu scienza, scienza Sisley
che ora ripropone nella formula di questo nuovo Supremÿa Yeux lo stesso anti age: Phyto-Complexe LC12. Avvalendosi quindi di una sicurezza di base eccezionale cui affiancare, come a corollario completo, assoluto, una serie di attivi a specifica efficacia contro ciò che annovera di negativo il contorno occhi: occhiaie, borse, rilassamento delle palpebre, zampe di gallina. Vediamoli.
Per occhiaie e borse:
tre attivi stimolanti, drenanti e antirilassamento. E cioè: � Estratto di açai, bacca brasiliana anti ossidante; � Estratto di lievito, drenaggio della zona perioculare; � Estratto di caffeina, attivo lipo-riduttore. Rilasciati la notte, agiscono in sinergia e con efficacia nel periodo chiave del formarsi di borse e occhiaie.
Per il rilassamento delle palpebre e “zampe di gallina”: quattro attivi ad efficace contrasto. E cioè:
� Estratto di semi di avena, effetto liftante
immediato:
� Estratto di padina pavonica, che ridensifica i tessuti � Estratto peptidico di soia, che rinforza la
struttura del derma:
� Adenosina, effetti benefici su “zampe di gallina”.
Chiaro che abbia riassunto limitandomi agli effetti primari di questa serie di attivi specifici, cui si aggiungono, ovviamente, attivi di nutrimento e addolcimento quali: � Glicerina vegetale per idratare; � Olio di seme di nocciolo di prugna per confort, morbidezza e a rinforzo effetto barriera; � Burro di karité per nutrire; � Alfa bisabololo naturale per lenire e addolcire.
Risultati d’eccezione: sguardo più fresco al risveglio, i piccoli segni sfumati, le “zampe di gallina” levigate, le occhiaie schiarite, le borse ridotte, così da ringiovanire lo sguardo... notte dopo notte. Miracolo? Quel che promette, Sisley mantiene: mi butto ancora una volta sul credo che sostiene i miei trent’anni, e ancor più, d’esperienza cosmetica. Quasi ovvio aggiungere che la texture di questa Supremÿa Yeux è adeguata: nel senso che attorno agli occhi non può essere, come è, leggera, fresca e delicata. �
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Se il profumo è... Nudo non può essere che Pomellato. Che dei gioielli “Nudo” ha fatto icona internazionale, ora trasponendone preziosità, colore, classe, in tre fragranze nude d’ovvietà, vestite d’eccellenza. Certo da indossare. L U C I A N O PA R I S I N I
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SEIL PROFUMO E’…NUDO
OME TUTTO SCATURISSE
da quel trittico iconico che Tea Falco (ventenne attrice, video artista e fotografa) indossa nell’anulare, stringendo a sè (davanti all’obiettivo di Michel Comte) una storia, la storia-gioiello Pomellato che da sempre fa prezioso orgoglio: d’alta classe, d’ogni dove e d’ogni tempo. Trittico... Nudo eppure vestito di colori di affascinante riflesso: Ambra, Blue, Rose, tre gioielli di tradizione e di moderna ispirazione, gli stessi ora declinati in profumo, per tre creazioni che hanno lo stesso potere di suggestione dei tre gioielli: Amber sensualità per note di fiori d’arancio e gelsomino; Blue - dinamicità per connubio iris- musk; Rose - romanticismo per la delicatezza delle rose in fiore. Un caleidoscopio olfattivo che “rotea” colore e sentore, un magico avvilupparsi di immagini preziose, riflessi del... Nudo, un’alchimia olfattiva che trova distinzione in tre flaconi a sfacettature d’esclusivo tagliogioiello, chiusi da un tappo che altro non è che la efficace rielaborazione, colore e forma, del Nudo. Dal gioiello alla fragranza, alla “sua” fragranza, come trasposizione olfattiva in chiave emotiva, perchè:
Pomellato Nudo Amber
“È fragranza vivace ed energetica ispirata al Quarzo Madera, gemma euforica e solare”. Che s’apre d’assoluta di fiori d’arancio in accordo
con essenza di rosa bulgara; per poi mostrare un “cuore” di assoluta di gelsomino Sambac e ambra; e concludersi con un “fondo” d’ambrox, musk, ambrettolide, vaniglia del Madagascar.
Pomellato Nudo Blue
“È fragranza cristallina e sensuale ispirata al Topazio Blu London, pietra nobile”. Che ha in “testa” un accordo bamboo, limone, ribes nero; nel “cuore” un autentico fiorito di peonia, magnolia, iris e fresia; e un “fondo” orientaleggiante, musk bianco, eliotropio, legni ambrati e vaniglia.
Pomellato Nudo Rose
“È fragranza fresca e luminosa ispirata all’Ametista Rose de France, archetipo dell’amore assoluto”. Che subito “esplode” di un accordo pompelmo rosa, pesca, bergamotto, frutta d’acqua; per poi “ingentilire” di rosa, mughetto acquatico, fresia rosa; e frizzare di un “fondo” musk bianco, legno di cedro bianco, legno di sandalo, legno di cashmere. Tre “curriculum” d’alta gamma, certo. Sintesi del genio di Aurélien Guichard per il fiorito orientale ambrato “Amber”; e della sensibilità di Cécile Matton sia per il fiorito orientale muschiato “Blue” che per il fiorito rosa muschiato “Rose”. �
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UN’EQUAZIONE
DI FRESCHEZZA Sgorga dal blu-mare del pack, si esalta dell’azzurro che traspare da un flacone imperiosamente “segnato” dall’iconico logo, si esprime di freschezza, di stile, di energia: è Forever Sailing, la più eccitante “navigante” declinazione del carattere Moschino Fragrance.
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UN’EQUAZIONE DI FRESCHEZZA
di energia, di classe. Moschino Forever Sailing: potrei tradurlo “sempre navigando” e quindi enfatizzando l’azione costante dell’uomo che segue l’onda del suo divenire, lasciandosi trasportare dalla brezza del destino. Ma fuor di metafora: questa declinazione dell’iconico Forever ha i connotati della fragranza che accentua uno stile di vita, lo stile, la volontà, l’energia dell’uomo che trova gli intervalli della gioia di vivere, che trova ispirazione dall’atmosfera in blu, quella del mare che già Moschino Uomo, il primo maschile Moschino, aveva splendidamente interpretato e che
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ora questo Sailing ribadisce, anche con un flacone che lascia sfuggire dal suo vetro l’idea azzurra della freschezza. Subito ribadita da una fragranza che sembra immediatamente esplodere di un eccitante accordo menta ghiacciata e limone primofiore, coinvolti dalle succose note del pompelmo. Un’apertura che poi s’infrange nel “cuore” palpitante di un infuso blu sky, lavanda e ginepro per quindi adagiarsi nella più equilibrata sensazione di mascolinità voluta da quel patchouly cuore straordinariamente “sensualizzato” da legni ambrati e dal musk. Alchimia di qualità assoluta quindi: che fa rientrare Moschino Forever Sailing nella famiglia olfattiva fougère–verde-fruttata-fresca. In sostanza… l’equazione cui alludevo in apertura. �
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Blue Therapy continua la sua progressione a incisiva scientificità e si declina in Serum-in-Oil, ricavando dalla microalga Ukenia Amosboidea del mari del Nord, la conferma di una possibile, efficace fusione siero-olio. Così da apportare alla pelle benefici assoluti. Biotherm lo prova con innumerevoli test, Amber Valletta lo testimonia. L U C I A N O PA R I S I N I
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BLUE THERAPY CONTINUA.
Continua sulla strada della costante innovazione scientifica per risultati sempre più convincenti. Questa versione Sérum-in-Oil promette, per mantenere, attraverso una ricerca sempre più accentuata ed esclusiva, un pronto beneficio, tale da rendere la pelle “visibilmente trasformata compatta, vellutata e luminosa”. E in una sola notte! Con conseguenti, evidenti, effetti positivi sulle rughe, e quindi apportando elasticità, luminosità. Miracolo? No, un efficace connubio scientifico che fonde l’azione riparatrice dell’olio col tradizionale potere del siero. Vero? Vero se Biotherm ha in effetti sviluppato una texture che nega la solita sensazione negativa degli oli - calore, unto sulla pelle - rendendo davvero nutriente il siero. Così da proporre Sérum-in-Oil fresco e in fusione perfetta con la pelle. Una texture profondamente innovativa, insomma, che levighi la pelle attraverso un’azione nutri-ricostitutiva, lisciandola, rendendola uniforme e luminosa. Una texture che si avvalga della microdispersione attraverso una tecnica microframmentativa ad alta pressione. Ma davvero l’olio?... Davvero: Biotherm ha scoperto un olio marino derivato da microalghe che può contribuire decisamente alla realizzazione della texture che ho sintetizzato. È un olio, sostiene Biotherm, ricco di uno specifico acido grasso Omega 3. La sua composizione lipidica - mi aggiunge è molto simile a quella della pelle e quindi ha possibilità di fondersi con le sue membrane cellulari. Ci sono: ma quali microalghe, e una in particolare? La Ukenia Amosboidea dei mari del Nord e quindi, val la pena sottolinearlo, un “singolare trasferimento di tecnologia dall’industria degli integratori alimentari” (e qui mi sovviene la 54 Eur Lex relativa all’ampliamento degli usi dell’olio derivato della microalga Ulkenia in qualità di nuovo ingrediente alimentare...). Spiega Biotherm: agendo come un lipo-
Ukenia Accanto al flacone di Blue Therapy Serum-in-oil, la molecola della microalga Ukenia Amosboidea dei Mari del Nord, fondamentale in questo nuovo profondamente scientifico progetto Biotherm. Testimoniato (a sinistra) da Amber Valletta.
filler naturale, l’olio di derivazione dalla microalga Ulkenia svolge un’intensa azione riparatrice. Risultato: rughe attenuate, luminosità ed elasticità ritrovata. A riprova: test su un campione di soggetti a fotoinvecchiamento marcato col risultato che in una sola notte la pelle si trasforma compatta, vellutata, luminosa. E dopo un mese di applicazione Blue Therapy Sérum-in-Oil procura il beneficio che richiama agli aspetti caratteristici di una pelle giovane. Ho riassunto, ovviamente, l’esposizione scientifica di Biotherm per questa novità cosmetica che approfondendone i requisiti porta in evidenza un’azione riparatrice d’eccellenza, basata su ceramidi (2, 3 e 5), complesso di oli vegetali (girasole, rosa canina, ribes nero) e che riunisce i tre attivi di Blue Therapy Sérum: l’estratto di Aphanizomenon flos-aquee, l’estratto di Laminaria ochroleuca e il Life Plankton, quest’ultimo prezioso brevetto di Biotherm. Conclusione: l’efficacia di Blue Therapy Sérum-inOil si evidenzia a risultati di test a 6 tecniche differenti, 14 criteri valutati, 321 donne. Così “provando” notevoli percentuali di miglioramento quanto a rughe, elasticità, luminosità. Testimone? Amber Valletta che con la sua singolare disinvolta, affascinante bellezza, sembra fare capolino in queste pagine, convincendoci con quello sguardo intenso e autoritario dei benefici di questo Biotherm Blue Therapy � Sérum-in-Oil.
SCIENTIFICAMENTE
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UNAPERLA GIUSTAMENTE PREZIOSA Dallo sguardo seducente di lei - colto con genialità da Vincent Peters nell’attimo fuggente - al flacone gioiello, alla fragranza “pozione gentilmente seduttiva”, tutto è “Just Precious”. Come una... Perla.
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PESSO LA GENIALITÀ DI UN FOTOGRAFO
riesce a cogliere la seduzione “vera” di un volto che non ha e non può avere “posa”, ma solo l’attimo fuggente che ha vita per una milionesima frazione di secondo. Ecco allora Vincent Peters, che ha già nel suo curriculum questa genialità, stavolta superarsi appieno. Fissiamo quello sguardo: è improvviso, sorpreso, incontrollato, come alla ricerca di se stesso per sciogliere nella milionesima frazione di secondo, l’interrogativo che lo sovrasta. Per una “testimonial” che deve esprimere le prime immediate facoltà di un profumo, questa è... perfezione. Giusta per un profumo “Just Precious” come vuol essere questo de La Perla. Lei, bellissima, è davvero alla ricerca di qualcosa che va oltre il solito, è sorpresa di essere sorpresa di non averlo “quel qualcosa”: e per quell’attimo fuggente si mostra in attesa, ma solo per quell’attimo; poi verrà l’espressione della femminilità, accentuata dalla sensualità, dalla seduzione, gli immancabili modus che accompagnano ogni declinazione, suggestiva, accattivante, seducente, appunto, di un profumo. Seppoi è “Just Precious”, allora tutto è innegabilmente e giustamente prezioso: lei, quel flacone di autentico cristallo a stupende sfacettature, luminose, sfavillanti come un diamante, e la fragranza che contiene: anch’essa splendente, radiosa, nella sua freschezza d’apertura, tra note di mandarino, bergamotto e fiori d’arancio, subito avvolte dall’esuberanza di un “cuore” ad emozione floreale, gelsomino, peonia, fiori di tiarè e ylang ylang, in “fondo” esaltata dalla dolcezza della vaniglia dalla calda � sensualità dell’ambra, fuse nel fascinoso del saldalo e del patchouly.
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UNA PENNELLATA DISCIENZA L U C I A N O PA R I S I N I
Ancora un approfondimento scientifico de La Prairie per sublimare l’efficacia della Caviar Collection: due nuovi gioielli, Skin Caviar Luxe Sleep Mask e Skin Caviar Luxe Souffle Body Cream. Anzi tre: Skin Caviar Luxe Cream Limited Edition 30 ml.
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L MAGNIFICO CRESCENDO della Caviar Collection non ha pausa. Un crescendo che nasce nel 1987 con Skin Caviar soprendendo ancora una volta per l’originalità e l’efficacia scientifica de La Prairie. Ho messo in fila in queste pagine come soldati (che dico? dei generali!) a protezione e a rivitalizzazione della pelle, un’immagine dell’ormai leggendario Concept Swizerland che attiene al piacere di rassodare, levigare, donare un effetto lifting alla pelle. Quasi in secondo piano come a lasciare il passo alle novità, il prodigioso “oro” delle perle Skin Caviar e Skin Caviar Liquid Lifting e quindi in evidenza le due ultime novità, anzi tre: Skin Caviar Luxe Sleep Mask e Skin Caviar Luxe Souffle Body Cream. Con a fianco Skin Caviar Luxe Cream da 30 ml, edizione limitata. Basterebbe questo preambolo e lo schieramento dei... generali, con quel pennello cha fa da bandiera all’evento, per sottolineare ancora una volta l’impegno sempre determinante della scientificità La Prairie. Ma mi preme un sommario approfondimento, gioiello per gioiello. Skin Caviar Luxe Sleep Mask ha innanzitutto una texture così fondente da assimilarsi immediatamente alla pelle, sfiorata da quell’apposito applicatore a pennello che la prepara ad un totale riposo notturno. Così da svegliarsi al mattino rinnovata per il benefico intervento che l’accheta,
perchè liftata dall’estratto di caviale e idratata dalla combinazione con l’olio di semi di girasole; eppoi esfoliata dalla tecnologia enzimatica della carica papaya, rendendosi setosa per una rete di copolimeri di silicone. � RISULTATO: un sonno di bellezza, sostiene La Prairie, di ineguagliabile ristoro.
Skin Caviar Luxe Souffle Body Cream è beneficio totale “dalla testa ai piedi” per la sua strordinaria facoltà di procurare nutrimento, energia, protezione alla pelle così sensibilizzata dall’azione di un autentico anti-invecchiamento. Gli estratti di caviale di origine marina si combinano con un ingrediente che stimola la sintesi della filaggrina (proteina della pelle) nonchè la produzione delle aquaporine, proteine (la cui scoperta vanta il Premio Nobel per la Chimica 2003) determinanti un fondamentale equilibrio idrico tra le cellule. In più, quanto mai efficace la corteccia di salice ad azione esfoliante e gli estratti di alga e caffeina a migliorare la microcircolazione e a rassodare. � RISULTATO: un corpo avvolto - assicura La Prairie in un velo di setosa eleganza.
Skin Caviar Luxe Cream Limited Edition – 30 ml, è la versione del mito “Caviar” per un eccezionale nutrimento della pelle, includendo l’iconico Caviar Firming Complex. Stimolata la produzione di collagene da parte di agenti antiossidanti, la pelle ha maggior protezione dai segni dell’invecchiamento. Imperfezioni minimizzate, tono uniforme, luminosità d’eccezione. � RISULTATO: l’aspetto stanco - dichiara La Prairie si trasforma in una pelle distesa, luminosa e setosa. �
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WET&DRY
Colore Luminoso Doppio Utilizzo
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Colore Puro Scrivenza Assoluta
CREAM Colore Scintillante Lunga Tenuta
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“Peony & Blush Suede”: questa è poesia fragrante Jo Malone London, scritta in versi straordinari da Christine Nagel, geniale maestra profumiera.
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HRISTINE NAGEL: ogni volta che
l’incontro in... sublimazione profumo, ascoltando dall’ultima fila di un evento fragrante il suo geniale disquisire, aspetto che lei si stacchi dal suo ruolo professional per venirmi incontro e porgermi il saluto che ha la dolcezza della femminilità vera. E in quel furtivo contatto di lavoro, mi piace percepire le tonalità del capolavoro che indossa e “presenta”. Capolavoro sempre: come questo per Jo Malone London, esame impegnativo anche per una “maestra” d’alto rango come lei, seppur incline al geniale. Peony & Blush Suede, capolavoro, certo; che sa diffondere ciò che ha dentro, un connubio di contrastanti sensualità, camoscio - mela rossa, ad esaltazione dell’inebriante effluvio di un bocciolo di peonia. Che aprendosi libra l’immaginazione in un universo rosa, nel quale roteare, avvilupparsi, così da sentirsi nella luce di un gigantesco caleidoscopio dagli unici riflessi rosa. Ecco: Christine Nagel ha saputo sublimare anche Peony & Blush Suede che in grafica avrei composto totalmente nel solo corsivo inglese di peonia, “svolazzandolo” di petali rosa. Sostiene Christine che per crearsi un alito di straordinarietà Jo Malone London, questa Peony & Blush Suede andrebbe in amore con Saffron della Collection Cologne Intense. Giusto: e se invece un signore un po’ straordinario ti invitasse, maestra Nagel, sulla panchina del sogno, nel parco della dolcezza, e librasse un refolo di Blackberry & Bay Cologne (by Jo Malone London, ovvio), facendoti assaggiare il jam, la marmellata, conservata in quello splendido vasetto? Chiedo scusa: a Jo Malone London, a Estée Lauder, a Christine. Forse ho esagerato un po’. Ma se il profumo (questo!) è poesia, come scriver� ne se non in versi fragranti? LUCIANO PA R I S I N I
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STAMINALI ANTI-CADUTA Cellule staminali attive del lampone per il Trattamento Anticaduta di Biopoint che affronta il problema “alla radice” intervenendo sulle cellule del follicolo per un’azione rigenerante e riattivante della longevità differenziata al maschile ed al femminile. MARINA SANTIN
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A CADUTA DEI CAPELLI
è un fenomeno molto diffuso che coinvolge uomini e donne (in una percentuale rispettivamente dell’80% e del 50%). Le sue cause sono da ricercare in uno stile di vita non corretto, nella genetica, nell’ereditarietà, nei trattamenti troppo aggressivi e nel passare del tempo. Inoltre non si manifesta in modo uguale per tutti: al maschile, si concentra in alcune zone del capo e si aggrava progressivamente; al femminile, si manifesta con un diradamento omogeneo che coinvolge l’intera capigliatura. Biopoint ha così attinto alla sua expertise e forte dei risultati delle ricerche scientifiche (in presenza di alopecia, alcuni meccanismi disfunzionali quali l’attività dell’enzima 5 alfa-reduttasi e l’infiammazione della membrana follicolare causano la miniaturizzazione del follicolo pilifero e la perdita dell’ancoraggio del capello alterandone il ciclo vitale, e provocandone la caduta e l’impossibilità di ricrescita), ha creato la linea Dermocare Anticaduta la cui efficacia si deve ad un’innovativa tecnologia a base di cellule staminali vegetali che contribuiscono a proteggere ed attivare le staminali del follicolo pilifero stimolando il processo di rigenerazione proprio come avviene per il resto del corpo. Per l’esattezza sono state scelte le cellule staminali attive del lampone, ricche di vitamina C, flavonoidi, polifenoli, antocianine che proteggono dai radicali liberi, tutelano il Dna delle cellule e ne incrementano la longevità e riducono le infiammazioni del follicolo e cuoio capelluto. La gamma si declina in due trattamenti specifici per lui e per lei. Speciale Uomo, con Hair Defend Technology, ad azione fortificante, associa alle staminali un polimero biomimetico che inibisce l’attività del 5 alfa-reduttasi, previene le micro infiammazioni e migliora l’ancoraggio favorendo la ricrescita dei capelli e rendendoli più forti e resistenti; Speciale Donna, con Pro DNA System, dall’effetto ridensificante, vi abbina estratto di trifoglio rosso che stimola la vitalità cellulare, protegge dall’invecchiamento e aumenta la densità della chioma. Entrambi i soin si declinano in due prodotti. Shampoo Anticaduta, per una detersione efficace ma delicata, e Trattamento Anticaduta, lozione in fiale da � utilizzare per 12 settimane.
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QUANTO VALE QUEL“+” 114
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Dramatically Different Moisturizing Lotion diventa ancor più straordinaria: l’icona di Clinique che vende un flacone nel mondo ogni 4,87 secondi, aggiunge un “+” di ingredienti scientificamente avanzati aumentando il suo leggendario valore.
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L GIUSTO VANTO DI CLINIQUE:
ogni 4,87 secondi viene acquistato nel mondo un flacone di Dramatically Different Moisturizing Lotion. Perché allora ritoccare, seppur migliorandolo, un gioiello cosmetico come questo? La domanda non me la pongo solo io, ma soprattutto, e con maggior cognizione di causa, lo staff di ricerca e formulazione di Clinique a guida Janet Prado, Senior Vice President of Global Product Development della “griffe” d’alto rango cosmeL U C I A N O PA R I S I N I tico che fa capo ad Estée Lauder. Stretto contatto scientifico quello di Janet Prado con i dermatologi di Clinique, David e Catherine Orentreich, figli del dottor Norman Orentreich che collaborò, narra la storia della griffe, con la giornalista Carol Phillips e naturalmente con la famiglia Lauder per lo sviluppo di Clinique nel 1968. Contatto, collaborazione che ha portato quel significativo “+” aggiunto a Dramatically Different Moisturizing Lotion sul più classico dei flaconi, il contenitore con la C sul giallo dell’iconico prodotto. Un “+” che significa due valori d’eccezione (cito testualmente): - 50% in più di idratazione nell’arco della giornata senza alcuna aggiunta di oli; - 54% di miglioramento della resistenza della barriera cutanea in otto settimane senza modificare la celebre texture vellutata. Come, perché? vien spontaneo, ovvio, chiedersi. La risposta sta nell’utilizzo degli ingredienti: - Che rinforzano la barriera cutanea e cioè: * una miscela di semi di girasole, estratto di orzo e di cetriolo a resistenza nei confronti degli stress ambientali, così da contribuire ad una pelle dall’aspetto sano; - Nuovi che idratano: * acido ialuronico che aiuta la pelle a mantenersi l’umidità così trattenenendo l’idratazione; * glicerina umettante che chiama l’idratazione sulla pelle; * urea componente dell’idratazione naturale della pelle riproducendo la funzione di una pelle sana. Ecco: pelle sana. “Potrai utilizzare il miglior idrtante al mondo - sostiene Janet Prado - ma se la barriera della tua pelle non è intatta l’idratazione evaporerà. Le due azioni, idratazione e riparazione della barriera, sono strettamente correlate”. E quindi spiegato l’interrogativo iniziale e giustificato quel “+” che si aggiunge a � Dramatically Different Moisturizing Lotion.
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IVIAGGI DELSOGNO Una valigia piena di “gioielli” d’impronta naturale per intraprendere il quotidiano viaggio del sogno bellezzabenessere. Percorrendo le Vie della Rugiada, dei Petali, delle Farfalle, dei Venti, delle Cascate. Meravigliosi “Coloniali”!
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TRAORDINARIO! I Coloniali si propongono con un gioioso, immaginifico caleidoscopio di graziose immagini. STRAORDINARIO! I Coloniali riempiono la valigia di questo loro magnifico Viaggio con copiose gamme di prodotti. STRAORDINARIO! I Coloniali han davvero intrapreso la strada del sogno-piacere-benessere, aperta alla semplicità della qualità, nella più delicata, sensoriale delle atmosfere-natura. Apro allora la valigia più grande, a trar spunto per ogni “Via” di questo meraviglioso Viaggio... coloniale.
Via della Rugiada
È il percorso dell’idratazione, profumi, texture, a dissetare la pelle. Nella valigia la ninfea bianca così da far sorridere ogni novità. Ne scelgo una tra cinque: il Latte Corpo Idratazione Prolungata Ninfea Bianca.
Via dei Petali
Una via soffice, vellutata, per nutrire, accarezzare la pelle, con “messaggi di natura” come la crusca di riso o il burro di karité dal potere emolliente. Scelgo, tra sette magie, la Crema Vellutante Mani, Crusca di Riso.
Via dei Venti
Alleviare la routine quotidiana tonificando la pelle affinchè ritrovi energia. Nel viaggio s’incontra certo L’hibiscus il fiore che sboccia di vigore. Scelgo tra i cinque da portare in viaggio, la Doccia Thailandese Rinvigorente Hibiscus.
Via delle Farfalle
La via della rinascita della pelle, della sua rigenerazione, voluta dalla resina di mirra, sicure proprietà benefiche in morbida fragranza. Scelgo tra i sette in valigia, la Crema Corpo Massaggio Profondo Mirra.
Via delle Cascate
Proporre all’uomo di energizzare la pelle e il corpo con il beneficio di texture leggere, fresche arricchite di ingredienti, mango e rabarbaro, d’energia e vigore. Scelgo tutti, tra quattro gioielli, il Balsamo Viso e Dopobarba “3 in 1” Mango.
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E i l p uro s p N a r e ita e c d i j - O s t lia ia v i fo is le gi ha l e s t n d i i n a r o s de o i r b a a s i c de elle ord men ett n 72 colo lina p ll z i t e s r to co olav e un za ( nar ali, fam ma e di pe or gh e o ia, pe ig lti rti o c ie ri in r u lie , na he . E gin ed n Lu (e ha cco al it a c ia no g i ità a n o n s ià f l ca ) P a ol att r is o‌ o in i ).
no re un e ne altà au d i u nu va di ten ca ver n di nc ntia un tico d po si c se un iate mo imp ar O osc lav tà, q ap de tta pr da - e eg co lea op oro ua o m clin ntad oge un sia no e bale ri. io d ch lità la tin igli at ue tto a st va dit no Lo el e p , im v “c a, n e co a a i in l ma rao nto oria di s chia mak iù s ma or va apo ell n c ncr ette ke- rdi a c le s ma mo e-u i a gin o nt la a c ias ed re up na hi en lti 7 p tte e, r 2 a v s i e , i o c Se il c oro pe un bile non dav ia c l’ha za p son per 2013 ta i mp sig at o ” r a n v tte ar , s ti e e p re re o ch , e u s t fa ism ub na d n c ingo spr ro s erti aliz ced rim é q è se que o, g g m a ito i ap la im en n s a za en as ue nz to ra e ig e l lie a in Dai ost rità e ce za . Ch to - ti, c ti n i 72 a d st ndi ni i l u ra o : v tra pr y pi . I rt pa e o e a ed di im Lu te 72 o l ra ha in u nde ll’im flac bbi ord sità l o , o i iam zio o xu em in ’ef go e na n i s m n i n a t f n f ol ne pian ry, ble fatt icac e. 7 fica fisa ato agi i ch l… 7 ario llor à, e p di o ed m i, s n e r i 2 2 c c a er Na ne izi ati son a, l’e : e em mo tup ario com di ale il c e de j-O l c on o, o m lo p N in n en , fin le on e g tu div oz scr te e ica d da anz on ajm i t i i t iz ar es ug ti isi on ivo sp i p e n goio i. to no fin in e d in re ag nt ella ne di 2 iti fa i u c sso in e, c te str 01 ov m n ifr i e a e cn ib 3, i via igl a im a p val nica ut l m m ie, m e or iv ep es ent in s en rch i o er di e d e e s é … Eu i u in c tte ità ca ro sc op fapo ita ita er sti lia de pi te ch l . e
L o s co i m n m 7 al a 2 S n to da m en ti s
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GLITTER XXL Mighty Effect
4 varianti colore Qui i glitter, come specifica il titolo, sono davvero extra large per una stupenda varietà di effetti. Contenuti in una base trasparente possono essere usati soli o sovrapposti ad altri colori.
CRYSTALIZER
Sandy Effect 8 varianti colore Ecco un moderno effetto sabbia: lo smalto si cristallizza mentre asciuga. E asciutto, pur essendo opaco, rilascia i bagliori delle perle che contiene.
PEARL XXL
Sparkling Effect 6 varianti colore Per il desiderio e la realizzazione di un colore abbagliante, solare. Contenendo perle davvero extra large, con tanta superficie è… XXL anche la riflessione della luce.
DISCOTEEN
COLOR EMOTION
UV Special Effect
Classic Effect
6 varianti colore Mai titolo così espressivo! Perché questi hanno dentro la loro alchimia l’effetto doppio, sfizioso, di nuances a colori brillanti, sfavillanti che poi di notte si accendono sotto le black lights durante il ballo.
KROME Mirror Effect
36 varianti colore Un’emozione, come può esserlo una cromia di smalti che affianchi e completi l’abbigliamento esaltandolo. Formula preziosa, performante brillantezza, resistenza, tenuta. Completano il… capolavoro:
HIGH BASE
Top Shine & Power Base
6 varianti colore Con una simile, efficacissima texture, splendore subito all’applicazione. I colori cromati rivelano un effetto metallo per unghie… high tech.
TENDER Pearly Effect
6 varianti colore Certo: un… tender di bellezza. Eleganza, naturalezza, raffinatezza per unghie cipriate, lievemente perlate e colorate. Teneramente organza di seta.
È il gloss del colore sull’unghia. Antigraffio, allunga la durata della manicure, può essere riapplicato per ravvivarla. Indispensabile: lucida e protegge.
TWIST
Levasmalto Ad immersione! E quindi facile, velocissimo tanto da far sparire in appena un minuto anche lo smalto più tenace. Confezione utile, pratica, per cambiare colore, presto e ovunque, ogni qualvolta lo si desideri. n
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Particulières SE…
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L’
Una tavolozza d’arte artigianale a sottolineare il “fatto a mano” di Acqua di Parma, nel contesto de “Les Journées Particulières” del Gruppo LVMH.
ARTE DELLA BELLEZZA
ha davvero giornate particolari: “Les LUCIANO PA R I S I N I Journées Particulières” del Gruppo LVMH, un fantastico dietro le quinte aperto al pubblico quando l’estate sta per incombere con il suo tempo di nuovo fervore. L’esperienza positiva dello scorso anno ha quindi ribadito un concetto di incondizionato encomio: partecipare la propria attività anche e soprattutto se nasce da una iconica artigianalità, vanto assoluto, in primis, di Acqua di Parma. Ecco perchè mi piace soffermarmi (a immagini), dopo aver citato la vastità d’iniziativa del Gruppo in tutta Europa, per le sue altre griffe d’alto lignaggio (da Fendi a Louis Vuitton, a Emilio Pucci, a Bvlgari...), sul regno milanese di Acqua di Parma, quella boutique, di Via del Gesù che nel suo splendore architettonico ha saputo ospitare, per un week end, la più sottile, delicata, ingegnosa artigianalità che rende diversamente affascinante ogni suo “gioiello”: dal tappo decorato a mano dei flaconi, già di accattivante forma, alla composizione dei pennelli della Collezione Barbiere, al trattamento della pelle, ai materiali tutti declinati nello sfavillante giallo della griffe. Il piacere, il gusto del bello, del fatto a mano, insomma. Entrando da quel portale “storico” di Via del Gesù, accolti all’ingresso da un corsivo d’eleganza inglese, ov� viamente a... cavalletto d’arte.
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Maquesta
Sephora!... Impressionati dal... futuro di Porta Nuova a Milano, abbiamo chiesto udienza ad Antonio Ferreira de Almeida, il signore del futuro, gran capo di Sephora. Cosa ne è scaturito...
È
un gran caos questo di Porta Nuova a Milano. Adesso, però, mentre scrivo: non dimenticando quel taxi Luciano che si è scusato di avermi “scaricato” ai bordi della Pa r i s i n i stazione ferroviaria di Porta Garibaldi, indicandomi di raggiungere a piedi, cercando strisce pedonali, saltellando gradini, la maestosità cui ero diretto. La maestosità architettonica di ben “altro” cuore di Milano, palpitante di straordinarietà ancora in cantiere, per un futuro da fantascienza che sembra volerti aggredire ancor prima di esserlo. Qui sarà, con il suo molto, l’Expo del ’15. E nel molto, nell’immenso uno store cosmoprofumato in Piazza Gae Aulenti, che porta insegna Sephora. Spazio, spazio, per una moltitudine di prodotti: tutti allineati e coperti come soldatini di un esercito a numeri smisurati, ad entità senza confini, il prestigio, il lusso, la tradizione, tutto come circuito furbescamente da nomi nuovi, già nel futuro, una moltitudine insinuatasi facendosi largo negli scaffali della tradizione. Scruto da vicino, tocco con mano, paragono, ci penso, mi lascio affascinare dai nomi, dal pack, da un infinito che non finisco più di memorizzare. Un infinito che annovera anche, e ufficialmente, Benefit, Urban, Decay, Make Up For Ever, Too Faced, Bare Minerals, Black Up, Steek, Front Cover, Dr. Brand, Eisenberg, Strivectin, Yes To, Erborian, Algenist, Exaline, Sampar, Herborist, Opi Cosmetics, Nails Inc., Ciatè, Nars, Bumble and Bumble... Infinito davvero: che non si ferma qui, che già passando per i 120 store italici (dei 1800 in Europa) ha in programma di aumentarsi di altri 8, entro la fine del ’13... Insomma questa piazza di Porta Nuova in cui giochi d’acqua affascinanti già divagano ancora incerti, ha tutto il Dna della maestosità per conquistarsi il futuro. 124
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Eppure ero venuto per varcare d’ironia la Porta Nuova, a constatare, supponevo, gli irritanti difetti di una prepotente, sfacciata sontuosità. Prima qui, poi altrettanto determinato, da Antonio Ferreira De Almeida, il portoghese “responsabile” di tanto, di tutto Sephora Italia. E invece... Nessuna intensificazione della subdola polemica che in giro nasce dall’invidia dei si dice, ma cambio di parere, dire insomma che di successo si continua se i passi nel futuro son solleciti. Come i suoi, di De Almeida n Come hai fatto? gli chiedo. “Come ancora devo fare”, mi risponde allargando le braccia e buttandosi indietro nella sedia come un allenatore di calcio che abbia visto un altro gol della sua squadra. n È vero che ti avvali quanto mai degli “indicatori”? “Gente di estrema fiducia e competenza che san fare tesoro di ogni indicazione nel contesto di un divenire commerciale da costante, importantissimo monitoraggio”. n Così da conoscere il consumatore, la sua fidelizzazione, la sua entità... “Così da massimizzare, tenendolo al centro, sempre al centro, sapendo riconoscerne la misteriosità: sì, la misteriosità che tutti entrando negli store nascondono gelosamente per poi rivelarla nel meditare un prodotto allo scaffale, nell’apprezzare un trattamento al box sottoponendosi alle macchine della pelle”.
n Fidelizzare significa accumulare le tradizionali “carte”?
“Ne vantiamo due milioni. E alle “carte” aggiungiamo inviti a casa in occasioni speciali...”. n Ma non è prassi datata? “No è sistema. Il successo in questo mondo bellezza viene di lontano, dalla consuetudine, ripeto, di mettere al centro di tutto, ma di tutto, il cliente. Poi viene l’intuizione da mestiere, viene la novità, l’esclusività del prodotto”. n E per tutto questo, gli “indicatori”?... “Certo: quanto mai preziosi, quanto mai rari, se dopo averli “formati” aggiungono alla teoria, volontà, intuizione, dedizione”. n Scusa amico presidente, ma venendo dal faraonico di Porta Nuova, mi son fatto un dubbio: non sarà troppo presto, troppo nel futuro? “Ecco: il futuro. Temerlo è debolezza, affrontarlo è una sfida, ma non avventata. Necessariamente intelligente, intuitiva”. Lascio l’amico Antonio Ferreira De Almeida ricordando e meditando che l’altro Almeida del Portogallo (Francisco Antonio) fu gran compositore e suonava l’organo meravigliosamente bene... Esco dagli uffici direzionali Sephora (in gran rielaborazione, ovvio...) e ripasso da Porta Nuova-Gae Aulenti. Vero: qui è possibile, sentire, saggiare, navigare, commercializzare il futuro sin d’ora. Il successo viene e verrà. Certo: qui n è slogan “Avancer en Beauté”...
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O SEMPRE SOSTENUTO PER PERSONALE SUPPONENZA LETTERARIA, di cui certo mi vanto senza adombrarmi di falsa mode-
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stia, che un giorno avrei potuto entrare anch’io nell’”Universa”, la città che il Papini (Enrico Papini) immaginò nel suo libro del 1830, la metropoli dell’immaginazione in cui arti e mestieri d’arte si agglomeravano (mi piaceva interpretarlo così durante la mia allora liceale lezione di storia dell’arte...) come sotto un’immensa cupola di vetro, fuori da contaminazioni di un divenire chiamato progresso.
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i piace quindi che questo capolavoro voluto da Gabriella Scarpa, a giusta esaltazione della nobiltà di Acqua di Parma, eccellenza italiana consacrata nell’infinito, meraviglioso volume realizzato ad honorem massimo per chi sa ed ha la Nobiltà del Fare, abbia sùbito citazione di una delle icone del mio arrovellato sapere. Grazie quindi a Enrico Colle, geniale disquisitore in arte dell’Electa mondadoriana editrice del volume, che addentrandomi nelle pagine, pardon nelle magnifiche combinazioni d’arte grafica illustrata (l’incomparabile obiettivo di Giovanni Gastel su progetto di Enrico Genevois), mi ha fatto risentire quelle sensazioni scolastiche, che poi tanto scolastiche non erano, per chi dell’immaginario ha sempre fatto questione di sentimento e di vita non solo professionale. Sensazioni, scorrendo i testi fluidi di Andrea Kerbaker, che ora mi si traducono nelle immagini più significative dal fare più autentico, geniale simbolismo di una artigianalità elettiva che sa vivere, meravigliosa, oltre la mediocrità di un tempo, questo tempo, che digita ansiosamente il suo presente, ignorando le radici prodigiose di un passato magicamente presenza del futuro. Perchè è qui, mio maestro Papini, che stiamo, che dovremo ritornare, che ci salveremo: nella nostra “Universa” italica che questo libro inneggia al sublime. Usando la divina qualità del nostro creare, certo (come le pagine raccolgono ed elencano), traendo anche dall’arte dentro e fuori di un flacone e di un tutto a mano Acqua di Parma, dall’arte armoniosa del Conservatorio Arrigo Boito, dall’arte sonora dei Pianoforti Fazioli, dall’arte-spartito del Conservatorio Giuseppe Verdi, dall’arte magica del Consorzio Lituai Antonio Stradivari, dall’arte talentuosa dell’Accademia della Scala, dall’arte dei toni struggenti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, dall’arte di impareggiabile manualità delle Ceramiche Gatti, dall’arte delle emozionanti trasparenze dell’Atelier Artieri Alabastro, dall’arte... campanara della Pontificia Fonderia Marinelli, dall’arte terra-fuoco della Fornace Bernasconi, dall’arte architettonica della Fondazione Renzo Piano, dall’arte del pedale dell’Abici, dall’arte lagunare della Fabbrica Gondole Tramontin & Figli, dall’arte del vetro di Barovier & Toso, dall’arte di un foglio Museo della Carta e della Filigrana di
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Un puzzle di... nobiltà Roberto Bolle nelle pagine precedenti a significare il plus dello splendido “La Nobiltà del Fare”, capolavoro voluto da Acqua di Parma a testimoniare la sua nobiltà, e un puzzle di “gioielli del fare” d’italico, prestigioso orgoglio. Che il libro magnifica, uno ad uno.
Fabriano, dall’arte capolavoro dell’Opificio Pietre Dure, dall’arte “regale” del Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”, dall’arte del vivere Fai, Fondo Ambiente Italiano, dall’arte del saper vivere del Castello della Gherardesca, dall’arte del vestire Sartoria Luca Litrico, dall’arte del damasco Tessuti Rubelli (che ha realizzato la copertina di questo volume in jacquard seta e lino) e... ... dall’arte di fascinosa, meravigliosa, geniale � italianità di Roberto Bolle.
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Fedeli alla fragranza preferita; poco interessate a flacone, pubblicità o testimonial; attente, invece, al bouquet che deve essere composto da essenze rare e di qualità. Questo il “ritratto” delle “perfume lovers” francesi che dichiarano anche di profumarsi per sé e non per sedurre… s i lv i a manzoni
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ono difficili ed esigenti,
s
le consumatrici francesi di profumi. Affermano, senza falsi pudori, che “le 1200 nuove fragranze che escono ogni anno saturano il mercato e i nostri nasi”. E, quando devono acquistarne una per sè, è prevalentemente (94% dei casi) su un criterio olfattivo che basano la loro scelta, con scarsa attenzione per il flacone, la pubblicità o il sex appeal della testimonial. Queste e altre informazioni - dimostrazione, se mai ce ne fosse bisogno, di come le francesi siano consumatrici esperte, al punto da non farsi sedurre facilmente dalle belle apparenze prive di contenuto - sono il risultato di un’inchiesta condotta in Francia dall’istituto CCM Benchmark per il suo sito Journaldesfemmes.com in collaborazione con la Fragrance Foundation France. Il sondaggio si è svolto nel marzo scorso (ma i risultati sono stati presentati solo poche settimane fa) e ha coinvolto un campione di duemila donne di età superiore ai 15 anni. Il primo dato che salta agli occhi è proprio questa “insofferenza” per il susseguirsi di lanci. Il 41% delle intervistate ritiene infatti, che siano “eccessivi”. Un elemento che si riflette anche sulla Top Ten delle fragranze più vendute in Francia, che, con qualche variante minore, è uguale a quella di dieci anni fa. Si scopre così che, mentre le marche si sforzano di trovare sempre nuove strade olfattive per far breccia nel cuore delle signore francesi, oltre il 30% confessa di utilizzare lo stesso profumo da più di dieci anni (e la percentuale sale a più del 50% per le over 60). Per fortuna ci sono le giovani, che hanno un atteggiamento maggiormente curioso e quindi sono molto meno fedeli ad un profumo delle loro connazionali più mature. Tra le intervistate poi, sono quelle che dicono di apprezzare, oltre al jus, anche il flacone. Nessuna francese, invece, si lascia convincere dal volto, seppure perfetto, di una delle tante muse che incarnano l’immagine delle fragranze. Più apprezzata invece, al momento dell’acquisto, l’originalità della composizione, considerata dal 64% delle consumatrici un valore determinante (le marche di nicchia possono dirsi soddisfatte, sono loro ad aver mostrato il cammino) ed anche la rarità e la qualità delle materie prime, elementi che orientano le preferenze del 40% delle perfume lovers francesi.
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ltra credenza smentita da questo sondaggio: il profumo è visto come un alleato nella seduzione solo dalle giovanissime, dopo i trent’anni lo si usa soprattutto per sè. Profumarsi è un atto di piacere rivendicato dal 76% delle donne. Più del 60% delle francesi (ma in questo sono molto simili alle loro consorelle italiane o inglesi) si spruzza la fragranza al mattino, il 34% ripete l’operazione durante il giorno. E il budget annuale consacrato ai profumi è piuttosto alto, soprattutto in periodo di crisi: il 32% spende tra 100 e 140€, il 26% tra 150 e 249€ e solo un 28% costituito da giovanissime meno di 100€. Le francesi, sempre secondo il sondaggio, sono an-
che abbastanza insoddisfatte delle loro profumerie. Lamentano una scarsa esperienza delle persone addette alla vendita, tempi troppo stretti per fare una buona scelta (sollecitano dunque una distribuzione più generosa di campioncini per poter testare le fragranze più a lungo) e tuttavia, anche se guidate, vogliono sentirsi libere quando entrano in un negozio. Infine, qual è l’oggetto più desiderato, in quest’epoca in cui gli spostamenti sono all’ordine del giorno? Il vaporizzatore da borsetta. Quelli sul mercato non rispondono appieno alle attese delle consumatrici, che cercano oggetti pratici, leggeri e dal design accattivante. Come ha detto il presidente della Fragrance Foundation France, Philippe Ughetto: “Un buon suggerimento per le Case intenzionate ad arricchire la loro offerta sul profumo”. Resta confortante, per produttori, nasi e marche, il fatto che nove donne su dieci considerano le fragranze come “una seconda pelle e il riflesso diretto della loro personalità”. Detta in altre parole, il profumo, quello creativo, che poggia su ingredienti di grande qualità, ha un roseo futuro assicurato. �
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Quest’autunno New York rende omaggio al mondo della moda ospitando nei suoi musei importanti mostre che puntano i riflettori su couturiers, stili, tendenze ed aspetti insoliti dell’universo fashion. Tra le tante esposizioni, ne abbiamo scelte tre, tra cui spicca quella dedicata Jean Paul Gaultier.
IER GAULT -PAUL JEAN
La moda in mostra
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A MODA È CONSIDERATA UNA FORMA D’ARTE
che da tempo si è fatta spazio nelle maggiori istituzioni culturali nel mondo. New York, ad esempio, ogni estate, rende omaggio ai grandi couturier con mostre di alto profilo al Metropolitan Museum, che di recente ha ospitato stilisti quali Vivienne Westwood e Alexander McQueen, e queste rassegne si sono rivelate sempre più popolari, tanto che per l’autunno, eventi legati al mondo della moda spuntano in ogni angolo di città. La esposizione di maggior rilievo è dedicata allo stilista francese Jean Paul Gaultier ed inaugurerà il 25 ottobre al Brooklyn Museum. La retrospettiva celebra i suoi 40 anni di creazione e presenta capi mai esposti in precedenza tra cui abiti della sue ultime sfilate Haute Couture e prêt-à-porter, e pezzi iconici prestati da Madonna, come il famoso corsetto realizzato per la diva. La mostra, intitolata “THE FASHION
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WORLD OF JEAN PAUL GAULTIER: FROM THE SIDEWALK TO THE CATWALK” illustra come una
delle principali ispirazioni di Gaultier sia proprio la strada e propone in una sorta di installazione teatrale, 130 sue creazioni accompagnate da materiali audiovisivi, disegni e fotografie che testimoniano lo stile geniale del couturier di avanguardia e le sue incredibili capacità sartoriali. Alcuni dei manichini sono posizionati su una passerella che ruota in continuazione e indossano parrucche sontuose realizzate dalla rinomata hair stylist Odile Gilbert. La rassegna si articola in sette temi: “L’Odissea”, dove sirene, marinai e iconografia religiosa sono le maggiori fonti d’ispirazione, e include costumi di scena di Beyonce (per la prima volta in mostra), e abiti per gli Oscars di Catherine Deneuve e Marion Cotillard; “Il Boudoir”, con la lingerie e i corsetti in primo piano, incluso quello iconico di Madonna indossato nel Blonde Ambition Tour del 1990 e nella sua tournée più recente, MDNA; “Muses”, che illustra come il couturier abbia creato un ideale di bellezza al di fuori di codici stabiliti dalla moda e della società, celebrando la diversità ed eliminando limiti di misure, colore della pelle, età, religione e sessualità; “Punk Cancan”, che dimostra i temi contrastanti che Gaultier ha mixato nella sua carriera, come il clas�
JEAN-P AUL GA ULTIER
JEAN PAUL GAULTIER
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A QUEER HISTORY OF FASHION
Y OF ISTOR EER H A QU
SPECIALE
ION FASH
Infine, il Museum of Chinese in America, o Moca, ha ben due mostre sull’argomento moda: “FRONT ROW: CHINESE e AMERICAN DESIGNERS”
“SHANGHAI GLAMOUR: NEW WOMEN 1940S-40S”. Insieme, queste
fatto che molti stilisti importanti siano gay, da Cristobal Balenciaga a Christian Dior, da Yves Saint Laurent a Alexander McQueen. Sono in molti, infatti, in generale, a pensare che la maggioranza dei couturiers di sesso maschile sia gay. Che sia uno stereotipo o no, è impossibile negare il contributo che questi stilisti hanno dato al mondo della moda, fin dal XVIII secolo, eppure vi è stata poca ricerca sull’argomento. In ordine cronologico, la rassegna esplora la storia della moda moderna dal punto di vista della cultura gay e lesbica, inclusi gli stili androgini e dandy e l’abbigliamento trasgressivo influenzati da subculture tra cui quella dei travestiti, con capi in pelle ed uniformi (dal 13 settembre al 4 gennaio).
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QUEER HISTORY OF FASHION: FROM THE CLOSET TO THE CATWALK” mette in luce il
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sicismo parigino e il punk londinese, e include l’abito in chiffon camouflage che ha richiesto 312 ore per la sua realizzazione indossato da Sarah Jessica Parker ai MTV Movie Awards nel 2012; “Skin Deep”, che sottolinea come il designer abbia creato indumenti che simili ad una seconda pelle, usando illusioni ottiche che danno la percezione di nudità; “Metropolis”, che espone le sue collaborazioni con registi e icone pop, e mette in scena pezzi ispirati a musicisti come Grace Jones, Madonna, Sade e David Bowie; e “Urban Jungle”, che rivela come intrecci influenze multietniche beduina, ebrea ortodossa, cinese, russa, bollywood, nordica e flamenco - in una nuova estetica integrata con la Haute Couture. Al Fashion Museum of Technology, la mostra “A
esibizioni raccontano la storia di due città, New York di oggi e Shanghai all’inizio del XX secolo. La prima, esplora i successi degli stilisti americano-cinesi dall’inizio degli anni ’80 proprio quando la città si stava trasformando da centro tessile a capitale della moda. Tra i sedici designers inclusi, Vivienne Tam, Anna Sui, Jason Wu, Derek Lam e Philip Lim (fino al 1 dicembre). “Shanghai Glamour”, invece, mette in mostra indumenti ideati per le donne con una vita cosmopolita in una metropoli dove l’Oriente incontrava l’Occidente, tra cui dodici capi dal 1910 al 1940 appartenenti al museo di Hangzhou e mai esposti prima negli Stati Uniti, più accessori, posters e � riviste dell’epoca (fino al 3 novembre).
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A MODA? UN GIOCO DA RAGAZZI! Un tempo c’erano le
bamboline di carta che ci divertivamo a ritagliare e vestire oggi, i protagonisti sono kids e teen agers che dettano mood e tendenze. Più che mai quando inizia la nuova stagione e sfoggiare un look fashion dietro i banchi di scuola è d’obbligo. Cosa scegliere? Le junior saranno fatine dei ghiacci con outfits in grigio, camomilla, latte, oro, argento oppure in toni decisi valorizzati da tessuti inediti, da romantici pizzi e da bagliori di neve e cristallo. En vedette: cappottini, ecopellicce con bottoni gioiello, gonne e pantaloni in tessuto punto Milano, laminati o plissettati, abiti a palloncino con stampe ispirate a magici giardini o con ruches. I maschietti saranno, invece, dei Dandy in erba, gentlemen contemporanei che alternano cardigan e blazer rubati ai fratelli maggiori e insiemi in stile “Grande Gatsby” con pantaloni alla caviglia, slim e delavés, giacche eleganti e dettagli chic come gomitiere, bretelle, cravatte e papillons. Il tutto in tweed, lambswool, velluto, tartan, lana cotta, felpa e jersey mèlange. Alla ribalta anche un Brit style originale che mixa gusto preppy, spirito rock n’roll, reinterpretazioni country ed Old England, richiami storici Union Jack, e influen� ze punk e bikers.
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IL GUFO
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TWIN SET SIMONA BARBIERI
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IL GUFO
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TWIN SET SIMONA BARBIERI
KIDS ROCK THE FLOW
FUN & FUN
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TWIN SET SIMONA BARBIERI
FROM THE WORLD
MISS BLUMARINE
FUN & FUN
FROM THE WORLD
KIDS ROCK THE FLOW FROM THE WORLD
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O SO TWEE BY MISS GRANT
QUIS QUIS
SO TWEE BY MISS GRANT BON CHIC
SO TWEE BY MISS GRANT
SO TWEE BY MISS GRANT
MISS BLUMARINE
SO TWEE BY MISS GRANT
MISS BLUMARINE
AC C E S S O R I
AN GE LJ AC KS ON
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Ecco i nuovi trends per accessoriare l’autunnoinverno. Gli stili protagonisti di stagione, complici per vere fashion addict.
ALDO
Military
AG MIA B
Graphic
O GIOSEPP
Trend book
BURBERRY
Bianco e Nero
DOLCE & GABBANA
CORI AMENTA
GAETANO PERRONE
PRADA
BENEDETTA BRUZZICHES
Bizantino 148
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IRL BLUG
LEITMOTIV
COCCINELLE
MOSCHINO
RIZIERI
GIOSEPPO
GAETANO PERRONE
Tartan
BURBERRY
Hippie Pop
VERSACE
CORI AMENTA
MIA BAG
DSQUARED2
FABIO RUSCONI
ESCADA
Punk Rock Maculato wild
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ANTEPRIMA BELLEZZA
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BBI IL CORAGGIO DI SORRIDERE, di essere
spontanea, di lasciare che il tuo volto riveli le tue emozioni, la tua storia, le tue gioie e le dure prove che hai affrontato… Abbi il coraggio di essere te stessa, non temere che una ruga tradisca la tua giovinezza… È questo l’insolito invito che Lancaster rivolge a tutte le donne che credono nella bellezza autentica che non vuole cancellare i segni del tempo ma sublima la radiosità del volto. Per loro ha creato Suractif Fill & Perfect, un trattamento antirughe che contrasta il formarsi di segni frutto della diminuita capacità di resistere agli stress meccanici dei tessuti e della loro progressiva perdita d’elasticità, di combattere l’incarnato spento, di tutelare l’idratazione e l’éclat ottimali e di proteggere la cute dalle aggressioni ambientali, il tutto immediatamente e a lungo termine. Tridimensionale e multi-attive le formule che assicurano un effetto correttivo, preventivo e sublimatore offrendo un’azione riempitiva “non stop” per distendere istantaneamente le rughe in superficie e agiscono in profondità come un filler sul lungo periodo. Accolgono infatti il complesso Micro-filler (tri-peptide multifunzionale, estratto vegetale ricco di zuccheri e microsfere riempitive di super-
ficie) che colma le linee e stimola la sintesi dell’acido ialuronico, del collagene IV e della laminina nella giunzione dermo-epidermica, e del collagene I e III, della proteina di ancoraggio, fibronectina, e della proteina HSP47 nel derma; la tecnologia Derm-adapt (frutto di pianta della kigelia africana, estratto di segale) che tutela le connessioni tra collagene e cellule e aumenta la loro resistenza e quella dei tessuti alle tensioni meccaniche; e un attivatore “bonne mine” che agisce senza l’intervento degli UV (estratto di rancia dolce ed olio di buriti), declinazione del Tan Activator Complex della Casa che idrata e dona luminosità. Accanto poi, un cocktail di antiossidanti che protegge il Dna dai danni ambientali. Quattro i prodotti in cui si declina la gamma. Anti-Wrinkle Day Cream, gel-crema che disseta la pelle e dona una sensazione di dolcezza; Anti-Wrinkle Rich Day Cream, per pelli secche e delicate con burro di karitè ed estratto di calendula per lenire ed offrire comfort; Anti-Wrinkle Night Cream, soin notte con un complesso disintossicante che neutralizza i danni delle aggressioni subite durante il giorno e regala al risveglio un volto fresco e riposato; e Anti-Wrinkle Eye Cream, per il contorno occhi, con un pool di flavonoidi derivato dall’arancia dolce ed estratto di ippocastano e gingko biloba per attenuare borse, occhiaie e gonfiori. �
Pensata per un viso in… movimento e per tutte le donne che non temono di rivelare i segni che vi hanno lasciato le emozioni e le prove della vita, da Lancaster, Suractif Fill & Perfect, trattamento anti-età correttivo, preventivo e sublimatore della carnagione. MARINA SANTIN
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BELLEZZA
YSL
elixir d’audacia
“A
mmirata per i suoi successi, desiderata per i suoi eccessi…”. Così Yves Saint Laurent racconta la donna Manifesto. Audace, affascinante e dalla personalità carismatica, oggi sfoggia una nuova arma di seduzione indossando la sua fragranza preferita in una dimensione olfattiva ancora più vibrante: Manifesto L’Elixir, misterioso, profondo e dalla sensualità luminosa. Florientale, fiori bianchi e boisé, il suo bouquet è la rivelazione di un modo di essere, l’espressione di una femminilità che sfida le convenzioni, crea le proprie regole, si fa guidare dall’intuito, fa vacillare le certezze. Ad annunciarlo, la freschezza del bergamotto e del mandarino che ricama un cuore sensuale che palpita di assoluto di gelsomino sambac, di accordo fiore di eliotropio e di assoluto di tuberosa soffuso da un’eco che allea cashmeran, vaniglia ed ambroxan. A racchiuderlo, lo scrigno di sempre, in cristallo sfaccettato, ma cinto da un velo amerista e da una fascia di diamante.
SISLEY
sguardo “gioiello”
GIVENCHY T
enuta duratura per ben 15 ore; una texture confortevole ed un make-up naturale e trasparente per Teint Couture, fondotinta fluido di Givenchy dalle performance davvero esclusive. La sua volto “couture” formula, innanzitutto, grazie ad attivi affini alla pelle offre un’aderenza magnetica fissandosi sul volto, seguendone i profili e restando elastica per un effetto coprente, una tenuta elevata e una leggerezza assoluta. Agenti “sfumanti” poi, affinano la grana cutanea e mimetizzano le imperfezioni, e un complesso di idro-calamite unito ad un filtro solare Spf 20, idratano, riequilibrano le cellule neutralizzando i danni causati dalle aggressioni esterne e proteggono. Disponibile in sei nuances e racchiuso in un flacone quadrato dal cap argentato “firmato” dalle 4 G della Maison serigrafate sul “sigillo” in similpelle, può essere applicato sul viso e sul collo, per un look serico e vellutato, o solo sulla zona T per un tocco di luce. Complice di bellezza, Teint Couture, all in one compatto, poudre bi-colore (una tonalità naturale ed un rosa delicato per un effetto pelle fresca) che, avvalendosi di una tecnologia di atomizzazione, offre una texture ultra-morbida e finissima, un finish “seconda pelle” modulabile; un risultato duraturo che nasconde gli inestetismi (polimero di silicone non occlusivo e un complesso di mica e silice), un’azione soin antiossidante e protettiva (vitamina E e filtro solare Spf 10) e un plus d’éclat (pigmenti rosa di madreperla pura). Speciale anche il pack, una “clutch” che rievoca i codici della moda Givenchy.
D
a Sisley, Phyto-Ombre Glow, una collezione di quattro ombretti scintillanti e setosi che vestono le palpebre con i riflessi preziosi dei metalli più rari. Alla base delle loro performance, una texture polvere-crema in una formula colata che si fonde immediatamente con l’epidermide e, grazie ad un inedito sistema gelificato connubio di polveri sferiche e polimeri addolcenti, assicura scorrevolezza, cremosità e morbidezza. Ad ottimizzarme sericità e dolcezza poi, attivi vegetali estratti dalle foglie di the verde e di giglio bianco ed olio di camelia. Per offrire un éclat esclusivo e per riflessi multi-dimensionali infine, si avvalgono del 75% di microsfere madreperlate e di un particolare tipo di mica, booster di luminosità. Quattro le nuances disponibili (Silver, Pearl, Gold e Amber) da utilizzare singolarmente o da abbinare dai Phyto-Ombre Eclat della Casa, realizzati in 21 sfumature.
CHANEL
YSL
D
F
virilmente in bleu
DIOR
N
Miss è... parfum
el 1947 Christian Dior, in occasione del debutto del suo “New Look” che rivoluzionò i codici della moda, firma la sua prima fragranza, Miss Dior, espressione olfattiva del concetto di profumo “Couture” diventata un’icona mitica della Maison. Da allora Miss Dior non ha mai smesso di essere il complice della femminilità proponendosi in molteplici dimensioni olfattive per essere sempre vicino alla donna che l’ha scelto. Ecco perché oggi diventa Le Parfum, più intenso e vibrante, per svelare il suo carattere notturno e sofisticato, conservando la freschezza giovanile e romantica e l’eleganza senza tempo che l’hanno resto leggendario. Sensuale e sontuoso come un abito da sera, il jus, che sottolinea gli accordi chypre principali ed incrementa le note floreali imponendo la sua personalità cuoio all’ambra vegetale ed al patchouly. La vaniglia poi, offre un côté sensuale a questa nuova armonia orientale, annunciata da un esordio che intreccia mandarino, assoluta di rosa turca e assoluta di rosa bulgara. Riflesso dello sgrigno di sempre, tagliato come un tailleur, il suo flacone, ornato dal motivo pied-de-poule che si estende ora anche ai lati come un abbraccio e dal fiocco poignard metallico texturizzato e lavorato come un tessuto.
edicato all’uomo alla continua ricerca della libertà e dei propri sensi, Bleu de Chanel, virile jus dai sentori aromatici, boschivi ed atemporali che si esprime con un sapiente mix di forza ed eleganza, regala ai suoi “fedelissimi” due nuovi momenti d’incontro olfattivo. Caratterizzato da effluvi di bacca rosa, accordo agrumi, vetyver di Haiti, pompelmo, note cedrate secche, labdano dell’Estérel, incenso, zenzero d’India, legno di sandalo, il suo bouquet pervade una coppia vincente della toilette quotidiana. Disponibile in edizione effimera, da non lasciarsi assolutamente sfuggire, innanzitutto, l’Eau de Toilette nella versione “oversize” da 300 ml spray, perfetta per non rimanerne mai sprovvisti. Accanto, per una freschezza duratura il Déodorant Stick che va a completare la collezione bagno declinata in quattro specialità per il benessere del viso e del corpo. La sua formula assicura una protezione efficace per tutto il giorno rispettando l’epidermide e, grazie alla sua intensa profumazione, enfatizza le note della fragranza per tutto il giorno.
con Glycanactif™ orte del successo della collezione Forever Youth Liberator, Yves Saint Laurent mette la tecnologia alla base della gamma al servizio del maquillage per regalare giovinezza al volto e rendere più luminoso l’incarnato. Debutta Youth Liberator Serum Foundation, fondotinta anti-età che contrasta i segni dell’invecchiamento e rende uniforme e serica la carnagione. Alla base delle sue performance, il complesso brevettato Glycanactif™, comune a tutta la linea, mix di tre glicani dall’azione anti-rughe, rimodellante e illuminante, ed il Color Tune-up Complex, una miscela di pigmenti che corregge il tono del colorito, minimizza le imperfezioni e dona immediato éclat. Accanto, ad ottimizzarne l’efficacia, un agente tensore, attivi idratanti che assicurano idratazione per 24 ore, un filtro solare Spf 20 e vitamina E per proteggere dal foto-invecchiamento. Ulteriore plus, una texture fluida e fondente che assicura un finish serico alla copertura ottimale disponibile in sei nuances “su misura”.
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BELLEZZA
SAAB
JACOBS
sensualità intensa
miele inebriante
“L
a luce è la forza eterna”, afferma Elie Saab. Ed è a lei che attinge per disegnare la sua moda, creazioni dalla femminilità esclusiva pensate per avvolgere la donna che le indossa in un’aura magica. Ed è ancora a lei che si è ispirato per firmare la sua iconica fragranza Elie Saab Le Parfum, che cristallizza, appunto, un istante di luce. Dopo aver catturato la dolcezza del mattino con l’Eau de Toilette, la radiosità del sole a mezzogiorno con l’Eau de Parfum, oggi trascrive in chiave olfattiva la magia del crepuscolo con l’Eau de Parfum Intense. Floreale, orientale e sensuale il jus, personalizzato da una sensualità vibrante ed incisiva. Ad annunciarlo sentori di fiore d’arancio che ricamano un cuore avvolgente che palpita con effluvi di ylang ylang e miele di rosa, soffusi da un sillage che intreccia patchouly ed un accordo ambrato. Prezioso scrigno, il “gioiello” sfaccettato di sempre, lussuoso, elegante espressione di perfezione delle linee e purezza delle forme.
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GAULTIER
coppia “marinière”
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a coppia olfattiva di Jean Paul Gaultier per l’autunno si concede una nuova avventura romantica. Classique e Le Male, per la prima volta indossano lo stesso, emblematico look: la marinière, la maglietta a righe solitamente sfoggiata in esclusiva dell’essenza maschile e fonte inesauribile d’ispirazione per il couturier assieme agli elementi ed ai codici della divise della marina. “Con i loro tatuaggi, i marinai hanno un’aria da cattivo ragazzo - dichiara lo stilista - che personalmente amo molto, un’aria da seduttore, da un’amante in ogni porto!”. Ma questa volta “La Male” non lascerà la sua bella sulla banchina perché lei è diventata una donna del mare. Abbandona infatti il suo bustier di cristallo e per stargli vicino indossa la maglietta in versione bianca e blu, lui quella in blu e bianco, ed entrambi poi fanno bella mostra di un tatuaggio rosso a forma di cuore sul petto, simbolo della loro unione assoluta. A suggellare l’abito speciale, la metal can di sempre caratterizzata da motivi marinari complementari e dal love tattoo. Immutati i bouquet: Eau de Toilette femminile, sexy e sensuale vibrante di rosa, fiori d’arancio e vaniglia, “Classique”; virile e seducente di lavanda, menta e vaniglia, “Le Male”.
ome la moda, il profumo. Abile nel reinventare linee e modelli classici per farsi interprete d’attualità ed eleganza, Marc Jacobs, gioca con inediti accostamenti creativi anche nelle sue fragranze. Così, oggi, riprende i codici del suo femminile Dot e vi aggiunge un tocco dorato ed un mix grafico dall’irresistibile appeal firmando Honey. Ecco allora l’iconica boule di cristallo ornarsi con pois ed allegre farfalle che sfoggiano righe gialle e nere e perle iridate per concretizzare il carattere del jus, allegro, vivace con qualcosa di imprevedibile. Floreale, solare e seducente infatti, il bouquet che rivela la freschezza della pera verde ravvivata da guizzi di punch fruttato e mandarino affermandosi con un cuore avvolgente e femminile di fiore d’arancio e nettare di caprifoglio di pesca, soffusa da un sillage di miele, vaniglia e legni chiari.
BELLEZZA
BELLEZZA
LANCASTER abbronzatura “naturale”
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CLARINS in due per lo sguardo
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larins pensa allo sguardo e riformula i suoi trattamenti Multi-Régénérant Contour des Yeux. Alla base delle formule il Complesso Tonicità MultiRégénérant che agisce su tutti i legami della compattezza cutanea avvalendosi di estratti di banana verde bio e di timo limone. Il primo, rinforza le fibre collagene consolidandone le connessioni con le cellule del derma e favorisce la sintesi del collagene da parte di fibroblasti; il secondo, protegge le fibre elastiche e ne rafforza le connessioni con le fibre di collagene contrastando il rilassamento. Accanto, un pool di attivi specifici a seconda del preparato. Sérum Super Lift MultiRégénérant Contour des Yeux, svolge un’azione mirata su borse ed occhiaie grazie all’estratto di albizia e ad un complesso di caffeina ed escina di castagna d’India, ed offre idratazione, luminosità e palpebre immediatamente più levigate con estratto di barbabietola, perle dorate dalla struttura sferica che rifrangono la luce attenuando opacità e imperfezioni, e zuccheri di avena bio dall’effetto liftante. Baume Anti-Rides Multi- Régénérant Contour des Yeux interviene sulle rughe e sui segni abbinando cera essenziale di rosa, che forma un film protettivo per distendere e levigare il contorno occhi; vitamina E, che rigenera e consolida l’architettura dermica e tutela dai radicali liberi, e estratto di germoglio di ribes bio e burro di karitè che nutrono, leniscono ed idratano. I due soin possono essere applicati da soli o in coppia, il siero al mattino, il baume la sera. Complice di bellezza, anch’esso rinnovato, Jeunesse du Cou MultiRégénérante, crema antirughe rassodante per il collo, che accoglie il Complesso Tonicità MultiRégénérant impreziosito da auxine di girasole che favoriscono la flessibilità dell’architettura dermica, più estratto di alga verde, che ottimizza la sintesi di acido ialuronico, zuccheri di avena per un finish tensore, e altea, un mix di microperle riempitive che attenua gli inestetismi e regala sericità. 156
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a Lancaster, Bronzing Beauty una linea che permette di replicare l’abbronzatura naturale senza esporsi al sole e senza autoabbronzanti modulando il colore dell’incarnato e idratando l’epidermide. La Casa ha sviluppato infatti, la Tan Adapt Technology, un mix specifico di polveri e pigmenti incapsulati in perle sferiche che a contatto con la pelle rilasciano una variazione di colore che offre nell’immediato una tintarella perfetta più o meno intensa stendendo il prodotto finemente o secondo un processo di stratificazione. Una doccia rimuoverà l’abbronzatura. La formula si avvale anche di un concentrato riformulato di Tan Activator Complex, che stimola la naturale produzione di melanina e garantisce la distribuzione uniforme del prodotto. Tre le tonalità in cui è disponibile Blonde Tan, Blondette Tan e Brunette Tan.
CHANEL
labbra “moiré”
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este le labbra di luce per farne l’interprete di una femminilità affermata che lascia un segno indelebile nell’universo della seduzione del make-up, la collezione Rouge Allure Moiré di Chanel, ovvero i suoi iconici lipstick Rouge Allure declinati in nuove nuances che si ispirano ai riflessi cangianti dei nastri e dei tessuti. L’effetto moiré che ne caratterizza le sfumature e che offre un finish che cambia a seconda della luce e ad ogni movimento della labbra, è il frutto della sinergia di differenti tipi di madreperle scelte tono su tono o con riflessi oro, argento, bronzo e rame che associate e concentrate in proporzioni e modi diversi assicurano il massimo dell’éclat tutelando la texture seconda pelle del rossetto. Otto le cromie disponibili dal cioccolato argentato al rosa dai riflessi fucsia, dal rosso mattone con madreperle oro e argento all’albicocca con iridescenze salmone, fino al marrone dai bagliori viola madreperla. A completare la collezione due nuove tonalità dello smalto Le Vernis: Rose Moiré e Rouge Moiré. Ma non è tutto, al debutto anche due Rouge Allure Extrait de Gloss (Réflexion, rosa antico intenso, e Controvery, prugna vibrante) e due matite labbra Le Crayon Lèvres (Rose Poudré e Rose Ardent).
YSL
intensamente… homme
I
cona dell’universo fragrante maschile di Yves Saint Laurent, L’Homme reinterpreta il suo jus in una nuova dimensione olfattiva per trascrivere il carattere di un dandy dal potere d’attrazione irresistibile. Diventa così Parfum Intense, più deciso, più sofisticato, sensuale e raffinato. Racchiuso nell’inconfondibile scrigno in cristallo dal cap esagonale in metallo lucente, trasforma le sue note legnose fruttate consentori boisés ambrati, mantenendo immutata la “melodia” cara ai suoi addicted ma rendendola ancor più enigmatica e profonda per concretizzare una virilità e sensualità consapevoli e senza tabù. Al debutto quindi, cedro, bergamotto, pepe nero e fiore di davana; nel cuore, un gioco di contrasti che vede protagonisti le foglie di violetta ed il fiore d’arancio; e nel sillage, un mix avvolgente di essenza di cedro, resina di benzoino ed accordo daino.
CARITA
lifting all’origine
D
a Carita, Progressif Lift Fermeté, una linea di trattamenti per il viso effetto “lifting” che agisce all’origine del rassodamento, rallentandolo. Interviene infatti sul derma papillare, lo strato superiore del derma, immediatamente sottostante la membrana basale, la giunzione epidermide-derma, in cui vengono prodotte le molecole della giovinezza. Alla base delle formule, il Lift Origin, un estratto vegetale ottenuto dalle foglie di Veronia appendiculata, che rinforza la struttura della pelle e la coesione degli strati cutanei fortificando la giunzione epidermide-derma; offre una duplice protezione dai radicali liberi e dalla glicazione; ed incrementa la densità del derma papillare ottimizzando l’attività dei fibroblasti e la produzione di elastina, collagene e glicosaminoglicani. Quattro i soin, accomunati da un’azione detossinante ed anti-glicazione (Albizia Extract). Jeunesse Originelle, crema giorno, ridensifica i tessuti, migliora la coesione derma-epidermide, ridefinisce l’ovale, colma le rughe ed idrata (proteine della soia, proteine di mandorla dolce, acido bio-ialuronico). Jeunesse Originelle Nuit, per la notte, rigenerante e ridensificante, migliora l’elasticità cutanea, umetta, attenua i segni del tempo e nutre le cellule (Lys’lastine, peptide di perfezione, acido bioialuronico, Sacha Inchi Oil). Jeunesse Originelle Yeux, per il contorno occhi, ad effetto tensore, ridensifica i tessuti, attenua le occhiaie, minimizza linee e rughe e distende e definisce lo sguardo (proteine dela soia, pigmenti soft focus, proteine della mandorla dolce, acido bio-ialuronico in ialusfere. Jeunesse Originelle, Cou et Décolleté, dedicata al collo, corregge la perdita di tono, riduce le “collane di Venere”, leviga e modella i contorni, nutre, decongestiona e contrasta rughe e segni del tempo (Lys’lastine, proteine della mandorla dolce, Sacha Inchi Oil, estratto di girasole e polveri riflettenti).
KANEBO
prima acqua, poi seta
L
a linea make-up e trattamento Sensai Foundation Series - le cui formule si avvalgono delle benefiche virtù dell’acqua e della seta per regalare morbidezza e luminosità all’epidermide ed offrire un risultato trasparente e naturale - si amplia con due nuove specialità che attingono a questi due preziosi elementi naturali e si ispirano ai codici di etichetta Saho che regolano le cerimonia del tè giapponese, partendo proprio dalla prima e finendo con la seconda. Lift Up Base e Skin Focus Corrector, sono infatti una base make-up dall’effetto lifting che riempie i piccoli segni della superficie cutanea senza appesantire, dona omogenità e tono regalando un risultato satinato ed un colorito uniforme; ed un correttore anti-imperfezioni che attenua i pori dilatati e le rughe distendendo anche la zona del contorno occhi e labbra (complesso Silky Stretch). Entrambi si avvalgono degli stessi attivi: Weightless Silky Matte Powder, polvere ultra-leggera e semitrasparente per una pelle di pocelana ed un finish matte; Acqua Fuji Sensui, acqua leggendaria che “dà la vita” dalla purezza eccezioasnle e dai benefici idratanti: estratto di Koishimaru Silk, idratante e capace di incrementare la sintesi di acido ialuronico; phyto-squalane, che umetta e migliora la tenuta dei prodotti; ed estratto di riso, nutriente ed idratante.
BELLEZZA
BELLEZZA
GUERLAIN alta perfezione
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CHANEL
nuovi, in… noir
“P
rima di me, nessuno aveva mai osato vestirsi di nero”, affermava Gabrielle Chanel che di questo colore ne ha fatto un rivelatore di femminilità affidandogli il ruolo di mettere in luce la donna. Ed è il nero a firmare le creazioni della Maison, compreso un profumo luminoso che intreccia potenza e delicatezza: Coco Noir. Orientale moderno, è un jus che si annuncia con guizzi di bergamotto per poi rivelare un cuore di rosa e geranium rosato ed un’eco di patchouly e fava tonka, sentori vibranti che oggi caratterizzano te nuovi “gioielli” del suo universo olfattivo. Da scoprire, l’Eau de Parfum nella versione “vapo” da 35 ml, ideale da portare sempre con sé e dal prezioso scrigno in oro e nero, più un “rituale” per la mise en beautè declinato in Gel Moussant pour la Douche, che illanguidisce in una soffice mousse detergendo l’epidermide in tutta delicatezza, e in Emulsion Hydratante pour le Corps, fluido vellutato che cinge la silhouette in un abbraccio di sericità e morbidezza.
COMME DES GARÇONS paradossi in blue
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a Comme des Garçons, Blue Invasion, una collezione di tre fragranze che trascrivono in chiave olfattiva un’autentica contraddizione intrecciando un intenso calore ed un’energizzante freschezza. Vestite dall’inconfondibile ciottolo in cristallo levigato che caratterizza tutti i jus della griffe, sfumato nelle cromie del blu in tre degradés differenti a seconda dell’essenza, nascono dall’incontro di tre note “calde” per eccellenza mixate a sentori rinfrescanti in un susseguirsi di legni, spezie, erbe pungenti ed incenso. Blue Encens, è un audace mélange di incenso mistico ed artemisia fresca macinata punteggiato di spezie fredde (cardamomo indiano, pepe nero, cannella) e di cristalli d’ambra: Blue Cedrat, è un connubio di cedro della Virginia, rosa metallica e chinina amara (bacche di ginepro e radici di angelica). Blue Santal, è un cocktail rinfrescante di sandalo australiano gelato unito a sentori di pino marittimo, essenza di bacche di ginepro e pepe blu.
egala un incarnato perfetto ed impeccabile Tenue de Perfection di Guerlain, fondotinta ad alta correzione e lunga tenuta che sublima la naturalezza e la radiosità del volto. Piacevole ed impercettibile all’applicazione si avvale di una texture fondente che svanisce a contatto con l’epidermide i cui “poteri” si rivelano progressivamente: prima uniforma il colorito, affina la grana cutanea e cancella le imperfezioni. Poi, rileva al tatto un finish ad effetto velluto che rimane inalterato con il passare del tempo (ben 16 ore) senza virare di colore o perdere luminosità. Le sue performances, innanzitutto, si devono alla sinergia di tre oli volatili ad evaporazione progressiva: il primo svanisce immediatamente offrendo un’adesione perfetta del prodotto ed una sensazione di morbidezza; il secondo, evapora subito dopo aver facilitato la scorrevolezza del fondotinta e la sua distribuzione omogenea per una copertura ideale; il terzo, infine, permette l’applicazione ed il fissaggio del complesso Timeproof, assicurando una tenuta “all day long” ed una correzione ottimale. È proprio il complesso Timeproof il responsabile della perfezione duratura del make-up. Due micro-polveri soft focus (a forma di lamelle e sferiche) aderiscono all’epidermide e scivolano nei segni d’espressione uniformando, levigando, attenuando imperfezioni e piccole linee. Due strategie, invece, si alleano per un finish duraturo. La prima è un film protettivo composto da pigmenti concentrati sfere assorbenti rivestiti da un polimero fissano la texture ora dopo ora. La seconda elimina zone lucide e tutela l’integrità del colore con sfere di silice che assorbono l’eccesso di sebo e mantengono intatto il film di polimero, e micro-polveri sferiche che agiscono come stabilizzatori della nuance. Complice del maquillage, per un incarnato di porcellana, la cipria Les Violettes, oggi ancora più eterea e dal nuovo packaging.
PROFUMO sottotitolo
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LA PRAIRIE
soin doppia funzione
L’
anti-Aging Collection de La Prairie si amplia con due nuove specialità dalla duplice funzione, specifiche per il trattamento del contorno occhi e delle labbra, le due aree del volto che mostrano per prime i segni del tempo. Entrambi si avvalgono del Complesso Cellulare Esclusivo La Prairie con glicoproteine ed estratti di equiseto e ginseng, che idrata, nutre, protegge e stimola il rinnovamento cellulare più attivi mirati . Anti-Aging Eye and Lip Contour Cream, tonificante, da applicare con l’apposito bastoncino rinfrescante, riempie immediatamente linee e rughe dello sguardo con un effetto lipo-filling grazie ad un complesso brevettato di aminoacidi; attenua gonfiori ed occhiaie con un pool illuminante e glicosaminoglicani d’origine marina; e leviga il contorno labbra, esfolia e stimola la pelle avvalendosi di un ingrediente volumizzante, acidi di frutta tropicale. Anti-Aging Eye and Lip Perfection à Porter, è un soin 2 in 1 che combatte l’invecchiamento abbinando due formule in un’unica trousse. La crema-gel occhi accoglie tre agenti leviganti, un diffusore di luce ed estratti marini e vegetali, per minimizzare i segni della stanchezza e dell’età, ridurre le occhiaie e correggere i danni del tempo; il balsamo labbra cela un derivato di olio essenziale vegetale, microsfere di acido ialuronico, agenti emollienti ed un complesso idratante per assicurare turgore e volume alla mucosa labiale, donare morbidezza e prevenire aridità e screpolature.
YSL
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l passare del tempo, lo stress, l’inquinamento, i raggi UV, la mancanza d’idratazione causano alterazioni cromatiche della pelle, pori dilatati, microrilievo irregolare, arrossamenti e perdita luminosità x 3 di éclat. Consapevole di questo, Yves Saint Laurent amplia la sua linea di trattamento Forever Light Creator con la Crème Gel la cui formula agisce sui tre tipi di cellule chiave (cheratinociti, melanociti e fibroblasti) responsabili di altrettanti aspetti della luminosità cutanea (rilievo, colore e trasparenza). Si avvale infatti di GlycanactifWT™, un complesso di tre glicani: C-glicano, che agisce in superficie per levigare la grana dell’epidermide; P-glicano, che interviene sul colorito contrastando la formazione di macchie pigmentarie; e X-glicano, che promuove la compattezza cutanea. Ulteriore plus, una texture ultra-leggera che assicura un’idratazione intensa per ben 24 ore e regala all’incarnato morbidezza e sericità.
spressione di un universo di aristocratica bellezza e dedicata alla donna dalla femminilità intensa, moderna e raffinata, la collezione Magnolia Nobile di Acqua di Parma si arricchisce con due nuovi sigilli fragranti. Pervasi dai sentori del jus, che dopo un avvio di bergamotto, limone e cedro si afferma con un cuore che vede protagonista la magnolia soffuso da un’eco che intreccia legno di sandalo, patchouly, vetyver e vaniglia, debuttano due formule riservate alla mise en beauté quotidiana. Per trasformare la toilette in un autentico rito, perfetto il Gel Sublime per il Bagno, che, arricchito il profumo di Madame da proteine della seta e attivi protettivi na fragranza da vivere all’aria per assicurare benessere, protezione, aperta, priva di allusioni”. Così sericità e comfort all’epidermide, Madame Carven, definiva Ma Griffe, illanguidisce in una soffice mousse a il suo primo profumo, riflesso contatto con l’acqua.perfetto Ideale per offrirsi della sua moda. Nato nel 1946, oggiilil una freschezza duratura per tutto femminile bouquet ritorna immutato giorno, invece, il Deodorante Profumato nel jus, sapiente alchimia di eredità che neutralizza le conseguenze della Couture, femminilità e del jus, traspirazione. Pervasisfrontata dai sentori modernità, vestito da un nuovo che dopo unma avvio di bergamotto, abito che riporta alla luce la gloria e limone e cedro si afferma con un cuore l’eleganza del debutto. Ecco allora che vede protagonista la magnolia l’astuccio dalle iconiche soffuso dapersonalizzato un’eco che intreccia legno di strisce bianche e verdi (ispirate all’abito sandalo, patchouly, vetyver e vaniglia, che rappresentava la firma della debuttano due formule riservate alla Maison) e lo scrigno essenziale mise en beauté quotidiana. Per e dai profili arrotondati ornato da fili dorati, trasformare la toilette in un autentico da un cap prezioso e con l’etichetta rito, perfetto il Gel Sublime per il in raso cheche, sfugge dal collo rievocare Bagno, arricchito da per proteine della lo spirito libero di Madame Carven seta e attivi protettivi per assicurareche si prendevaprotezione, gioco dellesericità convenzioni. benessere, e Quella di un tempo, dicevamo, l’essenza, comfort all’epidermide, illanguidisce in un sontuoso accordo chypre, floreale una soffice mousse a contatto con e verde che conquista dal primo l’acqua. Ideale per offrirsi una istante. Si annuncia infatti con guizzi freschezza duratura per tutto agrumati il giorno, di bergamotto e limone che si tuffano invece, il Deodorante Profumato che nella freschezza del bocciolodella di neutralizza le conseguenze gardenia per poi rivelare cuoredel di jus, traspirazione. Pervasi daiun sentori gelsomino punteggiato di legno di che dopo un avvio di bergamotto, sandalo,erosa e ylang ylangcon e sfumare in limone cedro si afferma un cuore un’eco di vetyver soffuso di muschio, fava tonka e storace.
CARVEN
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SHISEIDO
tris d’azioni per lo sguardo
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DSQUARED2 virilità all black
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ceglie il nero assoluto per farsi portavoce di mistero, seduzione e virilità, Potion Royal Black, vibrante alchimia fragrante firmata Dsquared2 creata per l’uomo che gioca con la propria sensualità. Racchiuso in uno scrigno “all black” illuminato da guizzi d’oro, avvolgente ed intenso, si rivela un jus legnoso, fiorito e speziato, un’Eau de Parfum che conquista senza intimidire, sapiente mélange di bergamotto, incenso e pimento al debutto; essenza di rosa, legno di cedro Atlas, assoluta di tabacco dei Balcani e oud, nel cuore; e accordo di cuoio, legno di cashmere, legno di guaiaco emusk nel sillage.
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a sua epidermide è più sottile e delicata, perde facilmente idratazione, elasticità e compattezza e si segna precocemente. È la zona del contorno occhi, la prima a mostrare i segni del tempo e a tradire l’età. Consapevole di questo, Shiseido amplia la sua linea BioPerformance con Super Corrective Eye Cream, la cui formula, ispirata al risultato “rimpolpante” delle iniezioni di acido ialuronico, tutela la tonicità e contrasta rughe, occhiaie e gonfiori. Stimola infatti la produzione di acido ialuronico nei tre strati cutanei avvalendosi di tre attivi chiave responsabili di altrettante funzioni. Migliora la definizione, rende i contorni più compatti con un effetto lifting avvalendosi di Bio-Defining Complex, ingrediente chiave della nuova formula, connubio di Super-Bio Yeast Exctract, estratto di rosmarino, vitamina A acetato, per promuovere la produzione epidermica di acido ialuronico; e di Bio-Corrective Complex, che incrementa la sintesi di fibroblasti favorendo la produzione di acido ialuronico nel derma. Svolge un’azione anti-rughe ed un’idratazione duratura, con il Super Bio-Moisture Network N, elemento-chiave della gamma, qui in forma potenziata, che incrementa e preserva i livelli di acido ialuronico negli strati superficiali della pelle offrendo anche morbidezza ed elasticità; e corregge e occhiaie grazie a derivati di vitamine C ed E che regolano la produzione di melanina e la microcircolazione. Ne ottimizzano l’efficacia, il Rose Apple Leaf Extract che protegge i fibroblasti del derma dai fattori esterni nocivi, ed una particolare tecnica di automassaggio fondata sulla digitopressione dei punti Tsubo.
DOLCE & GABBANA ciglia couture
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egala alle ciglia curve sensuali ed un volume pieno assicurando un maquillage iperfemminile e magnetico, Passioneyes, il nuovo mascara “duo” di Dolce & Gabbana, che valorizza lo sguardo proprio come gli abiti della griffe sublimano la silhouette. Alla base delle sue performance, una formula ricca di attivi naturali: polimeri di tapioca, che fissano e modellano; polimeri a lunga durata, che protraggono la tenuta; cera d’api, che incrementa la flessibilità, la struttura e la consistenza del prodotto; e glicerina, che dona morbidezza alle ciglia e ne ottimizzala curvatura. Tre le nuances in cui è disponibile: Nero, Terra e Blu Indaco. Partner d’eccezione per un finish impeccabile, l’applicatore dalla forma ricurva spesso al centro, con fibra più fitte nella parte centrale e più lunghe a metà dello scovolino e più corte ai lati per riprodurre la struttura naturale dell’arco ciliare e “catturare” anche le ciglia più corte e sottili. Ma non è tutto.Per il lancio del mascara è stata creata anche una Passioneyes Collection, un look completo declinato ombretti, gloss, fard e smalti.
RIMMEL
look anni ‘60
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immel si ispira al make-up dello sguardo tipico degli anni ’60 in un’ottica d’estrema attualità e propone un look in perfetto stile Sixties. Protagonista assoluto ScandalEyes Retro Glam, mascara ad effetto ciglia finte le cui performances sono il frutto di un applicatore a clessidra che segue la curvatura naturale delle fibre ciliari, le solleva e le apre a ventaglio catturando anche quelle più sottili donando volume extra, densità e senza formare grumi avvolgendole con un film omogeneo ed uniforme. A perfetto corollario, ScandalEyes Thick & Thin The Eye Liner, che grazie alla punta oblique 3D permette di disegnare una linea spessa o sottile a seconda dell’inclinazione; ScandalEyes Precision Micro Eye Liner, con punta extra sottile per tratti perfetti, fini e massimo controllo; e ShandalEyes Shadow Paint, ombretto in crema a lunga durata e dal finish multi dimensionale in cinque cromie di tendenza.
ATKINSONS
da natura e scienza
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orte di una tradizione e di un’expertise di benessere e bellezza che vanta oltre due secoli di storia, Atkinsons amplia il suo universo dedicato alla toilette ed alla mise en beauté quotidiana con Skin Care Treatments, una collezione esclusiva che allea la conoscenza dei più efficaci estratti naturali alle più recenti acquisizioni della scienza cosmetologica. Tre le specialità della linea: Fluido Corpo Idratazione Profonda con olio di mandorle dolci, specifico per pelli da normali a secche e dall’azione idratante ed elasticizzante, perfetto per ristabilire l’ottimale equilibrio idrolipidico e donare sericità; Fluido Corpo Nutrimento Intensivo con estratto di miele, per cuti da secche a molto secche, che nutre e rigenera offrendo protezione e morbidezza; e Fluido Corpo Super Nutriente con burro di karitè, per epidermidi molto secche e sensibili, ideale per contrastare la disidratazione, proteggere dall’aridità e per apportare un plus di nutrimento e regalare un finish vellutato alla sihouette.
POLICE L’
universo olfattivo di Police, brand dalla forte personalità artefice di jus dissacranti e alternativi, si arricchisce con due nuove fragranze per lui e lei: To Be The King e To Be The jus “regali” Queen, espressione ironica dell’ambizione al potere che caratterizza la società attuale. A racchiuderli, l’iconico scrigno a forma di teschio, impreziosito però da una corona dorata in stile gotico e da una placca con inciso il logo della griffe. Per lui, quindi, To Be The King, un’essenza per giovani uomini audaci e sicuri di sé dai sentori d’agrumi che nasce con guizzi di limone, foglie di alloro e di cedro punteggiati di cardamomo e noce moscata per poi affermarsi con un carattere di ambra, cashmerewood, lavanda ed artemisia e sfumare in un’eco di legni, resine, cristalli di fiori d’arancio e fava tonka. Per lei, To Be The Queen, un bouquet per donne decise che amano essere al centro dell’attenzione, che debutta con effluvi di arancia, mandarino, petit grain e frutti rossi, anfitrioni di un cuore sensuale che intreccia gelsomino, violetta, pesca e ananas, e di un sillage avvolgente, mix di muschio bianco, patchouly, vaniglia e legno di cedro.
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BELLEZZA
NAJ.OLEARI D
a Naj.Oleari, due nuovi mascara dedicati ad altrettante esigenze di make-up e proposti in “duo” con una pochette hi-tech e colorata che racchiude anche lo Struccante bifasico da 50 ml. Angel & Devil, mascara volume per occhi sensibili allea un côté “angelico” ed uno “diabolico”. È delicato nella mascara in “duo” formula (un estere per garantire sericità e morbidezza alle ciglia, un film che assorbe l’umidità e protegge, un polimero ad effetto long lasting, pigmenti puri, cera emolliente attiva per nutrire ed idratare e privo di parabeni), ma spettacolare nel risultato che offre ciglia incurvate, folte e lunghissime grazie all’applicatore di grandi dimensioni con scovolino spiraliforme dotato di setole organizzate in 12 pettini che separano e definiscono fin dalla prima passata. Sporty Volume Mascara, invece, dedicato alle donne dinamiche ed attive, grazie alla sua texture extra waterproof resiste ad acqua, sudore, umidità ed emozioni. Alla base delle sue performance, una formulazione con un polimero waterproof, un componente filmante che fissa e modella le ciglia, silicasferica per donare spessore e consistenza, cera d’api e cera carnauba, per garantire scorevolezza e volume. Ulteriore plus, l’applicatore, un filamento in fibra di nylon con una sezione romboidale con 4 superfici piatte che permettono un maggiore rilascio di prodotto.
PLAYBOY
ROTH
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seduzione allo Zenith
giovinezza istantanea
ncontro ravvicinato con la coppia più seduttiva del momento. Una ragazza ed un ragazzo dal sex appeal irresistibile che catturano con un fascino moderno e disinvolto ed una personalità incisiva e determinata. A renderli ancor più magnetici, il loro profumo che sovverte le regole del corteggiamento donando poteri speciali a chi lo indossa. Debutta Super Playboy per lei e per lui, due essenze complete di un’essenziale collezione per il benessere e la cura quotidiana del corpo. Un coniglietto sexy, cela l’Eau de Toilette femminile, che attrae con un mix di cocktail margarita, energy drink e mandarino per poi conquistare con un cuore che intreccia esotico paradise flower, fresia e alchechengi, velato da un sillage d’ambra, legni e muschi. Un flacone essenziale firmato dall’immagine-icona del marchio in argento, protegge il bouquet maschile che si schiude con guizzi di bergamotto, mela e pepe; si afferma con un’alchimia che allea lavanda, foglia di cannella e ananas; e indugia a fior di pelle con il connubio di legno di cedro, ambra e patchouly.
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a Peter Thomas Roth, Instant Firmx™, maschera di trattamento ad effetto “lifting” che distende i tratti, minimizza i segni del tempo e dona immediatamente giovinezza e freschezza al volto protraendo i suoi benefici effetti per tutto il giorno anche nelle zone solitamente più critiche quali fronte e contorno occhi e labbra. Alla base delle sue performances il Firm-ATight™, un pool di tre attivi tensori cui si affiancano per un soin ottimale che agisce su pori dilatati, borse e segni di stanchezza offrendo anche luminosità ed idratazione ottimale, Pro vitamina B5, nutriente, umettante e schiarente, e vitamine A,C ed E, antiossidanti e protettive. Semplicissimo l’utilizzo, basta applicarla e lasciarla agire da 3 a 7 minuti, rimuoverla con abbondante acqua e quando la pelle è asciutta procedere con l’abituale routine di bellezza. Subito il viso rivelarà un nuovo éclat e una ritrovata giovinezza e sericità.
biopoint.it
NUOVO TRATTAMENTO ANTICADUTA RIDUCE LA CADUTA DEI CAPELLI* CAPELLI 2 VOLTE PIÙ RESISTENTI
SPECIALE DONNA
SPECIALE UOMO
*Test clinici svolti presso Istituti Universitari su volontari con problemi di calvizie.
In vendita in profumeria.
a base di Cellule Staminali Vegetali
BENESSERE
Bien-être “spirituale” P
Benessere del corpo ma anche dello spirito alla Spa del Monastero Santa Rosa, meta ideale per ritrovare l’armonia psicofisica e regalarsi esperienze di salute e bellezza esclusive. Il tutto immersi nella suggestiva cornice della Costiera Amalfitana. 164
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ACE, QUIETE E RELAX,
per cancellare lo stress; una loMARINA SANTIN cation d’eccezione, per sognare ad occhi aperti di fronte a panorami di sogno; un team di esperti che si prende cura di te con percorsi di bellezza e salute studiati per assicurare l’equilibrio fisico e spirituale e una “remise en forme” globale. È tutto questo e molto altro ancora la Spa del Monastero Santa Rosa, lussuoso hotel arroccato sulla scogliera di Conca dei Marini, un piccolo borgo della Costiera Amalfitana, ricavato da un
antico convento di clausura del XVII secolo. Basta varcarne la soglia, addentrandosi nelle sue cantine, per avere la sensazione che il tempo si sia fermato. Nulla della struttura originaria è stato alterato: gli ampi soffitti a volta, i muri in sasso e pietra, le luci soffuse, in tutto per offrire agli ospiti un’esperienza unica ed indimenticabile, assolutamente da provare. Ad iniziare della Thermal Suite, che accoglie la Sauna Rocciosa, la Fontana di Ghiaccio, rigenerante e ritemprante, le Docce Emozionali, tre “cascate” differenti per temperatura ed aroma (eucalipto e menta o mango e frutto della passione), il Bagno Turco Aromatizzato, la Piscina Idroterapica ed il Tepidarium. Per vivere momenti di bien-être di coppia o fra amiche in un’atmosfera intima e raffinata, perfetta poi la Spa Suite, un’area riservata che cela Rasul, bagno turco e spazi dedicati ai trattamenti per viso e corpo ed ai soin estetici, più un’oasi relax. Ma non è tutto. Da questa sala si accede direttamente alla terrazza privata affacciata sul mare dove è possibile anche gustare un pranzo leggero e al “Giardino di Benessere”, una zona in cui avvalersi di “coccole” di bellezza all’ombra di un pergolato. Davvero ricchissima la palette di trattamenti tra cui scegliere che si avvalgono dei prodotti dell’Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella, casa fiorentina che dal 1612 crea formule a base di estratti di piante e di fiori. Tra i tanti, una gamma completa di massaggi (rilassanti, per il rinnovamento cellulare, per il cuoio capelluto con crema di miele, con candela di cera a base di oli vegetali e burro emolliente e specifici per il volto) ed un carnet di cure rivitalizzanti, idratanti, restitutive ed anti-age per il viso, senza dimenticare la possibilità di concedersi una “Giornata di � Benessere” scegliendo tra sei differenti proposte.
MONASTERO SANTA ROSA HOTEL & SPA
i
Via Roma 2 84010 Conca dei Marini, Salerno - Amalfi Info: tel. 089 8321199 info@monasterosantarosa.com www.monasterosantarosa.com
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RADIO PRINZ
CHAISE N°14 THONET
FRANÇOIS ARNAL
Ridisegnare gli oggetti quotidiani; concretizzare l’habitat del futuro; farsi portavoce del dialogo tra progresso e ideali creativi. Il design è tutto questo e molto altro ancora. Una mostra d’Oltralpe lo dimostra.
Il domani in…forma in…forma MARINA SANTIN
SITZMASCHINE JOSEF HOFFMANN
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HANS PIECK
RIETVELD GERIT
DESIGN
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EFINITO COM’È DA UN TERMINE INGLESE, il “design”
THONET. L’ART ET L’INDUSTRIE (1880–1900) Anticipato
dall’Esposizione Universale di Londra del 1851 il proposito di conciliare l’arte con la potrebbe sembrare un scienza e l’industria trova il suo interprete fenomeno recente. Le ideale in Michel Thonet. A lui, il merito di sue origini, invece, risalgono ai tempi della aver affrancato dai limiti dell’artigianato traRivoluzione Industriale, frutto dell’esigendizionale e dell’estetica conservatrice i mobiza di dare una giusta forma agli oggetti li in stile. Esempio ne sia la sua “leggendaria” frutto della produzione meccanizzata in sedia “La chaise n°14”. grado di contrastare il diffondersi di un’estetica storicista e conservatrice, e del JOSEF HOFFMANN. MODERsogno di una società più egualitaria, onesta NISATION ET MORALISATION e libera. Il design ha l’obiettivo di costruire DES FORMES DANS LA SÉCESattraverso gli oggetti la “cattedrale dell’avSION VIENNOISE (1904–1906) venire”, ovvero di concretizzare attraverso Forme legate al passato, produzione indula visione che i creatori hanno della socie“HISTOIRE DES striale e materiali moderni ai tempi della Rità, ciò che caratterizzerà gli anni a venire. FORMES DE DEMAIN” voluzione Industriale firmano oggetti ricchi Permette di accedere agli oggetti di un CITÉ DU DESIGN d’ornamenti. Il movimento Arts and Crafts si passato già vissuto che continuano a rein3, RUE JAVELIN PAGNON 42000 SAINT-ÉTIENNE fa portavoce di nuove teorie: gli oggetti devocarnarsi e alle aspirazioni utopiche che ne FINO AL 16 MARZO 2014 no essere l’espressione della società e del costituiscono la fonte. Indaga questi aspetInfo: Tel.+33.477478800 progresso. Nel design se ne fa interprete la www.citedudesign.com ti del processo creativo analizzando anche Secessione viennese con le creazioni di Josef il ruolo fondamentale dei designer nel daHoffmann. Come la poltrona “Sitzmaschine”. re slancio alla nostra società ed ai nostri modi di vita ridisegnando le forme degli oggetti quotidiani, la mostra “Histoire GERRIT RIETTVELD. UNE UTOPIE NÉOdes Formes de Demain”, che porta alla Cité du Design di PLASTIQUE (1918-1922) Rietveld, architetto e designer Saint-Etienne, il capoluogo del dipartimento della Loira è il maggior esponente dell’avanguardia olandese De Stijl. I suoi nella regione francese del Rhône-Alpes, la collezione del progetti rispondono ai precetti neoplastici (angoli dritti, colori Musée d’Art Moderne de Saint-Etienne Métropole. Esposta primari e solo nero e bianco) e alla ricerca di un’armonia uniuna selezione di oltre 200 pezzi, protagonisti di un percorso versale attraverso l’unione di tutte le arti in un ambiente utopiche inizia dai fratelli Thonet arrivando a Matali Crasset, co. La sua “Red and Blue Chair” ne è il manifesto, anticipatrice in cui ciascun tema è presentato in un proprio spadel modernismo della Bauhaus e dell’Esprit Nouveau, eletta zio modulare che permette la visione da più angolaicona del design e rieditata da Cassina dal 1973. zioni. Ben 14 le “tappe” dell’itinerario, ciascuna dedicata ad un movimento, vediamole.
MOUVEMENT MODERNE. DE LA PURETÉ DANS LE DESIGN (1925–1930) Bauhaus e l’Esprit Nou-
BRUNO MATHSSON
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veau, sulla scia di Arts and Crafs, promuovono il rifiuto degli ornamenti e la verità degli oggetti. Il primo si focalizza sull’ambiguità del design tra realtà e utopia e sulla democratizzazione dell’arredo. Modelli di riferimento, le creazioni di Breuer e Mies van der Rohe. L’Esprit Nouveau, con Le Corbusier in primis, trasforma il mobilio in un “equipaggiamento” della casa e la casa in una “macchina da abitare” con oggetti in cui il progresso tecnologico, la funzionalità e il minimalismo anti-decorativo condividono ideali di probità morale, trasparenza e progresso sociale.
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DEISGN
TULIP EEARO SAARINEN
CHARLES RAY EAMES
ETTORE SOTTSASS PERRY KING
JULES LELEU. SANATORIUM DE PLATEAU D’ASSY – L’HYGIÉNISME MODERNE 1934 Il design si fa portavoce della speranza di un progresso tecnologico e medico che sia anche salutare per l’uomo. I creativi si dedicano alla progettazione di sanatori, un legame singolare ben rappresentato da Jules Leleu. Abitualmente associato allo stile Art Déco, nel creare gli arredi dei Sanatorium Martel de Janville di Plateau d’Assy firma mobili dall’estetica minimale e funzionale che rispondono alle necessità del luogo.
ALVAR AALTO ET LE DESIGN SCANDINAVE. UN MODERNISME HUMANISTE (1935– 1957) Gli imperativi di funzionalità e razionalità s’impongono prima della Seconda Guerra Mondiale anche nei Paesi Scandinavi ma rispondono ad una visione singolare che colloca gli oggetti in un contesto ambientale legato alla natura ed all’uomo. Fautore di questa nuova via, Alvar Aalto che si concentra sulle tecniche di lavorazione del legno (tagliato a lamelle incollate tra loro per ottenere la stessa plasticità del metallo), ottenendo così un materiale da modellare con onde e linee curve per ottenere forme organiche e antropomorfe.
LE CORBUSIER ET CHARLOTTE PERRIAND. LA MAISON DU BRÉSIL – RATIONALISATION DES ESPACES HABITABLES 1950– 1959 La preoccupazione degli architetti tra le due guerre e soprattutto dopo il ’45, il periodo della ricostruzione, è l’habitat
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CHARLES RAY EAMES
minimum, ovvero offrire in spazi ristretti condizioni di vita il più possibile dignitose e confortevoli. Fin dal 1920 Le Corbusier e Perriand avevano sviluppato studi e teorie sull’ambiente sociale e colletivo, che trovano espressione nella Maison du Brésil, gli alloggi per studenti alla Cité Universitaire de Paris, dove il design deve essere funzionale, polivalente e assicurare la ripartizione degli spazi.
MATIEU MATÉGOT. LE GAI FONCTIONNALISME (1935–1955) Matégot è considerato il precursore del design contemporaneo. Fu il primo ad utilizzare dal ’45 la lamiera traforata per realizzare mobili e oggetti d’uso quotidiano elaborando una tecnica personale: la perfora con motivi a trifoglio o fori per ottenere un nuovo materiale, il “Rigitulle” che, può essere piegato e plissettato come un tessuto offrendo un’estrema libertà d’espressione. I suoi pezzi, come la poltrona Copacabana, o la sedia Nagasaki, sono la soluzione alla limitata disponibilità economica e alla ricerca di novità del Dopoguerra.
A L’ÉCOLE DE L’AMÉRIQUE (1945–1966) Nell’Europa occidentale del Dopoguerra anche il design diffonde l’immagine di un’ideale “american way of life”. Due le tendenze, rappresentate da altrettanti concorsi indetti di MoMa: linee morbide ed organiche (“Organic Design in Home Furnishing”) e la preoccupazione economica (“International Competition for Low Cost Furniture). Interpreti, le creazioni dalle forme avvolgenti, spesso paragonate a quelle della silhouette
FORMULA 1 FRANÇOIS ARNAL
BALTHASAR ORANGE DANIELLE QUARANTE
ATELIER A. L’ART DE VIVRE 1970 Nel 1968, François Arnal, pittore e scultore, fonda l’Atelier A., una società per la produzione di arredi d’artista, in cui lui stesso e tanti altri, César, Sanejouand, Malaval, Annette Messager… mettono il loro talento al servizio di nuovi progetti. L’avventura dura poco ma ha il merito di aver concretizzato con oggetti reali (la sedia Inox di Arnal, uno dei tanti) l’utopia dell’unione di arte e vita.
CAMÉLÉON DE TOTEM FRÉDÉRICK DU CHAYLA TOTEM
femminile di Eames, Saarinen (la poltrona Tulipe Tulipe) o Nelson, ottenute con resina rinforzata da fibra di vetro o compensato.
PRISUNIC. UNE UTOPIE CONSUMÉRISTE (1964–1975) Lo sviluppo economico degli anni ’60 determina nuove logiche di mercato anche nel design che abbandona il concetto di “duraturo” per soddisfare i desideri della nuova generazione di giovani. Testimone di questa utopia consumistica dove creazione e innovazione si applicano ai prodotti di largo consumo e il designer passa dal pensare “prodotti del bisogno” al firmare “prodotti del desiderio”, Prisunic, società francese che per le sue collezioni d’arredo (pubblicate in un suo catalogo dal 1964) si avvale di giovani creatori promettenti (Gae Aulenti, Marc Berthier, Marc Held, Danielle Quarante, Terence Conran).
LES UTOPIES TECHNOLOGIQUES L’immaginario legato alla conquista dello spazio e lo sviluppo tecnologico (la miniaturizzazione dei componenti elettronici, le potenzialità delle materie plastiche e sintetiche) determinano un’evoluzione strutturale e formale del design. Nascono nuovi oggetti e progetti dalle curve audaci (la poltrona Albatros di Quarante), alle linee ispirate agli strumenti delle navicelle spaziali o ai caschi dei cosmonauti (la radio Prinz Sound) fino alle unità da vivere come parte di un ambiente globale (il pannello murale Visione 2 di Verner Panton). Impossibile non citare Roger Tallon, design industriale artefice di arredi high-tech dall’allure antropomorfa che si ricollega direttamente all’universo spaziale (Module 400).
DÉMARCHES RADICALES Il movimento radicale italiano riavvicina il design ad aspirazioni sociali e politiche. Tra i maggiori interpreti, Ugo La Pietra, architetto e designer che negli anni ’67-’74 firma una produzione volta a modificare il rapporto tra individuo e ambiente e tra spettatore e utilizzatore anticipando anche la trasformazione dei rapporti umani indotta dalla telematica e dall’informatica; Gianni Ruffi e Gaetano Pesce che tra il ’73 e l’80, promuovono rispettivamente la liberalizzazione del design e la sua doppia funzionalità, connubio di funzione pratica e espressiva, narrativa e simbolica; il gruppo Memphis, fondato da Ettore Sottssas nell’81, la cui volontà è sovvertire i codici della creazione e della società affermando la validità di tutte le estetiche le forme e i colori perchè gli oggetti non solo offrano soluzioni tecniche e “comunichino”; il gruppo francese Totem, che reagisce all’omologazione proposta dalle società produttrici di mobili a basso prezzo con proposte irrazionali ed emozionali dal carattere effimero. Queste correnti fanno passare in secondo piano l’universo della produzione industriale. Se ne occuperà durante gli anni ’80 arrivando al 2000 e oltre, Gaetano Pesce che si concentra sulla rottura della catena di produzione di oggetti identici in serie grazie all’introduzione di fattori differenzianti quali difetti di fabbricazione, interventi dell’individuo, dettagli particolari che rendono ogni esemplare unico. Il mito della perfezione tecnica vacilla, tema condiviso anche dall’Atelier Van Lieshout, società artistica nata nel ’95, che dà voce alla necessità dell’imperfezione. MATALI CRASSET, DIGESTION. “REINVENTER LA VIE” 2000 Farsi interprete di un nuovo concetto di design che non propone più un modo di vivere ma diventa un dispositivo con il quale chiunque può adattare gli oggetti al suo stile di vita. L’idea è quella di avere strutture che non costringono ma che possono essere reinventate quotidianamente permettendoci di appropriarci degli spazi trasformandoli di giorno in giorno. Il suo insieme “Digestion” declinato in molteplici elementi dai poufs ai portabiti ai vasi per fiori, sintetizza questo concetto ludico e pratico basandosi sul riciclo � degli oggetti quotidiani.
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Vegan barbecue
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Appassionati del barbecue preparatevi a scoprire una nuova dimensione dell’arte del grill. Braci e graticola incontrano il mondo vegan per dar vita ad un party appetitoso, etico e in sintonia con la natura. Un libro ne svela tutti i segreti: “Grigliate vegan style. 125 ricette alla fiamma ed ecosostenibili”. MARINA SANTIN
Il sole che fa capolino dietro le finestre, il clima mite e piacevole, gli amici sono già rientrati dalle vacanze e, soprattutto, nessuna intenzione di starsene al chiuso. Occasione perfetta per organizzare un barbecue all’aria aperta cui invitare tutti, proprio tutti… compreso chi ha l’indole “green” e chi è vegetariano o vegano. Missione impossibile? Sbagliato, possibilissima! Dimenticatevi del barbecue quale sinonimo di “trionfo della carne”. L’arte della grigliata è diventata molto più appetitosa ed etica. Lo sapevate che si possono cucinare le insalate, i sandwich, tanti tipi di frutta e verdura ed addirittura i dessert, i cocktails e altri food insoliti che non avreste mai pensato di mettere sulla graticola? Parola di John Schlimm, gourmet vegano statunitense, grande esperto di nutrizione e sostenitore di uno stile di vita salutare e cruelity-free tutt’altro che punitivo, pluripremiato autore di libri (ben dodici!) sul tema dell’alimentazione sana, l’ultimo dei quali “Grigliate Vegan Style. 125 ricette alla fiamma ed ecosostenibili” (pubblicato da Edizioni Sonda, www.sonda.it), dimostra come è possibile rispettare gli animali e mangiare eticamente anche attorno ad un braciere di carbonella ardente. Siete pronti a scoprire l’altra faccia del grill? Un universo di ricette originali e golose che stuzzicano il palato e soddisfano anche i più esigenti, dai Funghi affus
FOTO E RICETTE TRATTE DA “GRIGLIATE VEGAN STYLE - 125 RICETTE ALLA FIAMMA ED ECOSOSTENIBILI” JOHN SCHLIMM - EDIZIONI SONDA
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EEK END DI FINE ESTATE IN CITTÀ.
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Insalata di pasta con verdure estive grigliate
Burger alle erbe con focaccia s
micati su panetto di cedro, ai Panini presto fatti, dalla Pannocchia speziata con fagioli neri e zucchine all’Insalata di anguria tatuata. Ma perché tutto sia perfetto, fondamentale –- dice Schlimm - iniziare dai basic. Ecco perché nel suo libro dedica i primi capitoli ai “must” da conoscere assolutamente prima di cimentarsi ai fornelli. Primo passo la scelta del barbecue. Ne esistono infatti di diversi tipi: a carbonella, a gas, elettrici, ibridi comprese padelle da grill e piastre di cottura. Sceglietelo in base alle vostre esigenze ed al vostro stile di vita, sbizzarrendovi, invece, per quanto riguarda forme, colori, dimensioni e accessori. Secondo step, la “mise en place” o meglio la “mise en grill”, ovvero tutti gli attrezzi del mestiere e non solo… Preparate tutto l’indispensabile nell’ordine in cui l’utilizzerete, ad iniziare dagli “strumenti” per finire con il cibo (che disporrete a seconda del tempo di cottura), vi impedirà di correre tutto il tempo avanti e indietro e di stressarvi. Ed ecco che l’autore elenca un “corollario” di oggetti fondamentali senza i quali è davvero impossibile cucinare en plein air. Dai più noti come forchettoni, palette e pinze con manico lungo, un set di spiedini, un pennello da cucina per aromatizzare ed irrorare i cibi, un paio di guanti in tessuto ignifugo per proteggersi dal calore ed evitare di scottarsi, ai
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1 BARATTOLO (CIRCA 500 G) DI FAGIOLI 1-2 TAZZE DI FIOCCHI DI AVENA 1/2 TAZZA DI FARINA 00 1/2 TAZZA DI SOSTITUTO VEGAN DELLE UOVA (VEDI NOTA A P. 136) 1/2 TAZZA DI FUNGHI CHAMPIGNON TAGLIATI A PEZZETTI 1/2 TAZZA DI CIPOLLE ROSSE TAGLIATE A PEZZETTI 1 CAROTA SMINUZZATA 1/2 TAZZA DI PEPERONE ROSSO TAGLIATO A PEZZETTI 4 SPICCHI DI AGLIO SBUCCIATI E SCHIACCIATI 4 FOGLIE DI BASILICO FRESCO SMINUZZATE FINEMENTE 1 CUCCHIAINO DI ORIGANO ESSICCATO 2 CUCCHIAINI DI FOGLIE DI PREZZEMOLO FRESCO TRITATE 1/4 DI TAZZA DI POMODORI SECCHI AFFETTATI FINEMENTE 2 CUCCHIAI DI PASSATA DI POMODORO 1 CUCCHIAIO DI SALSA DI SOIA FOCACCIA VEGAN (PER SERVIRE)
In un frullatore versate tutti gli ingredienti, eccetto la focaccia. Lavorate fifi no a ottenere un composto grezzo, aggiungendo un altro po’ di fifi occhi di avena (cominciate con 1 tazza), in modo da dargli una certa consistenza. Grigliate il tutto 1 ora. Suddividete il composto in medaglioni di circa 3 cm di spessore e di 10 cm di diametro. Lasciateli raffreddare almeno 3 ore su un vassoio ricoperto da un foglio di pellicola trasparente per alimenti. Scaldate sia un fornetto che PER 3-4 PERSONE
emani calore dall’alto sia il grill a fifi amma medio-alta. Mettete i medaglioni nel fornetto a circa 10 cm dalla fonte di calore 4-6 minuti, o fifi nché non saranno bruniti (osservateli attentamente: i tempi di cottura possono variare), sincerandovi che non si sfaldino. Il passaggio nel fornetto farà sì che non si sbriciolino sul grill. Usando preferibilmente una griglia fifi tta, grigliateli 2-3 minuti, girandoli una volta. Servite subito, ovviamente con la focaccia.
Pomodori agostani grigliati
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meno conosciuti come la ciminiera di accensione (anche in versione elettrica), per accendere la carbonella a regola d’arte o il mountain pie maker, una specie di padella “doppia” che si apre a conchiglia e dotata di due lunghi manici perfetta per contenere fette di pane farcite o pizze. Un punto importante per la riuscita del barbecue-party il “fattore sfregolio” che comprende tecniche, temperature e tempi di cottura. Al momento di grigliare avrete a che fare con piatti da cuocere a “calore diretto”, ovvero con il cibo messo sopra una fonte di calore, fiamma compresa, e “calore indiretto”, che prevede la cottura accanto al fuoco o alla fonte di calore. Quanto alle temperature, a meno che non abbiate un grill elettrico o a gas in cui basta regolare la manopola, per settare il livello di calore per cuocere a puntino il cibo sulla carbonella o sulla legna dovrete fare affidamento all’istinto o al tatto posando la mano a circa 10 cm dalla graticola e contando da mille. A seconda di quanto riuscirete rimanere fermi capirete il livello di calore. Un intero capitolo poi, è dedicato ai vari metodi di cottura, quelli ottimali per verdura (potete grigliare un orto intero!...), frutta (se pensate che non vada d’accordo con la griglia, vi sbagliate, hanno un affinità unica, pro-
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Gorgonzola vegan s
vare per credere gustando gli Anelli di ananas grigliati con sorbetto, le Pesche grigliate con salsa di lamponi o i Kebab tropicali con intingolo di lamponi e Cointreau) e per i nuovi protagonisti del barbecue ecosostenibile quali tofu (il caglio di semi di soia pressato sotto forma di blocchi), seitan (un impasto di farina di grano privato dell’amido per avere solo il glutine, molto proteico) e tempeh (un panetto di semi di soia fermentati). Senza dimenticare gli hot dog vegan e i veggie burger (da acquistare già pronti al supermercato come last minute o da preparare da sé seguendo le ricette di Schlimm che comprendono Mexican tortilla burger, Superburger agli champignon, Burger di ceci ed erbe con salsa tahina cremosa al limone). A corollario, una guida dettagliata per allestire una dispensa di base amica dell’ambiente che permette di avere a portata di mano gli ingredienti standard per realizzare i piatti proposti raccolti nel libro, compresi alcuni “ospiti” speciali come il cioccolato vegan (vedette assoluta delle Isole di cocco intinte nel cioccolato e del golosissimo S’more the vegan way; o le versioni vegane del formaggio, della panna acida, della maionese o della salsa Worchester, con indicati i siti dove acquistarle e con la spiegazione di come prepararle in un battibaleno.
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Kebab tropicali con intingolo di lamponi e Cointreau 500 G DI LAMPONI 2 CUCCHIAI DI ZUCCHERO 1/4 DI CUCCHIAINO DI ZENZERO IN POLVERE 2 CUCCHIAI DI COINTREAU (FACOLTATIVO) 8 FRAGOLE TAGLIATE A METÀ 4 PESCHE TAGLIATE A METÀ (O IN 4) 8 FETTE DI ANANAS 4 PAPAIA (O PRUGNE O PESCHE NETTARINE) TAGLIATE A METÀ 1/4 DI TAZZA DI ACETO BALSAMICO 2 CUCCHIAINI DI ZUCCHERO
Al solito, se usate spiedini di bambù, prima ammollateli in acqua 20-30 minuti. In un frullatore riducete in purea i lamponi, lo zucchero, lo zenzero e il Cointreau. Ritirate in frigorifero 2 ore prima di cominciare a grigliare la frutta. Sinceratevi che la piastra sia ben oliata e scaldate il grill a fifi amma media. PER PERSONE
Quando siete pronti, infifi lzate i pezzi di frutta su 8 spiedini, alternandoli a piacere. In una ciotolina mescolate l’aceto balsamico e lo zucchero. Grigliate la frutta fifi no a brunirla appena, girando spesso e spennellandola con l’aceto balsamico zuccherato. Servite con la salsina di lamponi.
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Ora il “rito” del barbecue o BBQ, come lo definiscono gli americani, per voi non ha più segreti e se tutti i partecipanti, amici o familiari sono pronti a dare una mano (c’è chi pela, chi tagliuzza, gli apparecchia la tavola, chi serve le portate) voi sarete lo chef, maître d’eccezione di quello che si sta affermando sempre più come evento sociale. Non vi resta quindi che imbracciare grembiule e forchettone e tuffarvi a capofitto nella lettura delle pagine di “Grigliate vegan style” per stupire i vostri ospiti con autentiche prelibatezze da gustare in compagnia. In queste pagine, vi diamo solo un “assaggio” dei piatti gourmet che potrete realizzare, a voi il compito di proseguire la scoperta regalandovi il libro. Iniziamo dagli antipasti, che ne dite di lasciarvi tentare dai Tondini di melanzane ed erbe grigliati con salsa di pomodoro, dalle Bruschette molto estive, dai Funghi e peperoni con triangoli di pesto alla menta o dal Seitan Tadoori o dai Pop corn con condimento spagnolo? Côté insalate e contorni, da provare Vacanze romane, il Medley del contadino, Salsa di asparagi, mandarini e peperoni… di una notte di mezza estate. Se avete voglia di assaggiare nuovi connubi, provate tofu, seitan e tempeh accompagnati da salse e
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Lasagne presto pesto marinate come Asian fusion, Il falò delle erbette, Limetta for president o Mamma mia!. Menzione a parte per burger e sandwich, ricchi di spezie, erbe e verdure fresche, Gorgonzola vegan con le pere e Sandwich di avocado a due facce, in primis. Perfetti per gite e scampagnate e “on the road” per un break veloce, Pizza asparagi, funghi e pomodori secchi, Tacos sportivi, Seitan alla fiamma, Peperoni ripieni all’impazzata. Degni di una cena al chiaro di luna, poi, Zucca spaghetti arrosto con pomodori, fagioli neri e zucchine, Lasagne presto pesto, Tempeh di acero e soia sul riso, Crostata con melanzana, zucchine e pomodori San Marzano grigliati per una notte stellata. Dulcis in fundo, è proprio il caso di dirlo, i dessert e la frutta, le Pesche grigliate con salsa di lamponi, la Torta alla vaniglia con glassa di limone e limetta, la Mountain pie attorno al falò, e l’imperdibile S’more the vegan way, i mitici biscotti americani con marshmallow sciolti sul fuoco con pezzetti di cioccolato. Ma un barbecue-party non sarebbe tale senza cocktail, drink e bevande, ideali anche per rivoluzionare l’happy hour: Molto mojito, Punch birroso, Fenicottero rosa, Daiquiri color rubino e Brocca di Margarita oppure perfetti per gli “junior” e per chi non beve alcoolici, Risatine di anguria con fragole e limone, Happy camper, Frozen tutti frutti. Come vedete, non c’è limite alla fantasia e alla creatività, scegliete quindi le “idee” che più vi stuzzicano (le ricette del ibro sono divise in capitoli), comn ponete il vostro menù e date il via al party!
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Seitan alla fiamma 500 G DI SEITAN TAGLIATO A PEZZI ADATTI ALLA GRIGLIA O AGLI SPIEDINI OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA 1/4 DI TAZZA DELLA VOSTRA SALSA PICCANTE PREFERITA 3 CUCCHIAI DI SCIROPPO DI ACERO PURO 1/4 DI TAZZA DI SUCCO FRESCO DI LIMETTA 1/2 CUCCHIAINO DI SALE PEPERONCINO DI CAYENNA MACINATO (PIÙ CE NE METTETE, PIÙ SARÀ PICCANTE!) 2 CUCCHIAI DI ORIGANO FRESCO TRITATO (FACOLTATIVO)
Scaldate il grill a fifi amma medioalta. Preparate il seitan: marinatelo 1 ora nell’olio di oliva. Grigliate il seitan fifi nché non sarà brunito, 3-5 minuti o più, se necessario, girandolo spesso. Trasferitelo in una ciotola. Nel frattempo, preparate la salsa: in un misurino mescolate la salsa piccante, lo sciroppo di acero, il succo di limetta, il sale e il peperoncino di Cayenna a piacere. Passate al microonde 1 minuto, in modo da riscaldare la salsa, oppure versate tutti gli ingredienti in un tegamino e PER 4 PERSONE
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piazzatelo sul grill 4-5 minuti, a diretto contatto con il calore. Aggiungete la salsa nella ciotola con il seitan e rimestate bene, oppure spennellatela sui pezzetti di seitan se li avete infifi lzati sugli spiedini. Terminate l’operazione con l’origano. In alternativa, marinate diverse ore o tutta la notte il seitan nella salsa indicata a p. 132. Infifi lzate i pezzi di seitan sugli spiedini e grigliateli 6-8 minuti, girandoli spesso, fifi nché non saranno bruniti. Continuate a spennellare con la salsa piccante. Servite con altra salsa e coste di sedano.
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