DAILY LUXURY • n.2 febbraio 2011

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Fondato da Luciano Parisini

La bellezza è lusso quotidiano

Spedizione in A.P. - 45% - art. 2 comma 20/B legge 662/96 - Filiale di Milano -  2,50 - Copia omaggio

ANNO

08

N°

02

L’INCONTRO

FEBBRAIO

James Franco il… laureato LA CULTURA

Melozzo da Forlì un’umana bellezza DOSSIER

Non è un cosmo preso per i capelli

2011

(

) La “febbre” di febbr-aio E

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Fuochi d’artificio:

Luciano PARISINI

parafrasando le scoppiettanti luci che infuocano la notte di Capodanno rendendo emozioni forti, fortissime (sino a soventi, assurdi danni materiali…) si tenta di sottolineare intraprendenza massima sotto l’influsso di una auspicata ventata di ottimismo.

Fuochi d’artificio allora in nome della bellezza?

A scorrere il primo bordereau delle novità in lancio a febbraio c’è da crederci.

Ma soprattutto c’è d’aver fiducia, quasi in contrapposizione “consolatoria” alla globalità di quella dannata crisi che trova credito per ancora il 2011, constatando che in nome della bellezza, tutto sembra animarsi scoppiettando, a fuochi d’artificio, insomma. Il Premio Accademia del Profumo, ad esempio: l’evento che sino ad un paio di anni orsono sembrava volersi svilire in una titubante mediocrità portandosi appresso l’incerto incedere dei valori di questo nostro mondo profondamente, volutamente, improntato al benessere, è… riesploso. C’è insomma un nuovo fuoco d’artificio tendente a riportare luci scoppiettanti a questo autentico vertice della bellezza, del benessere, interpretato dalla

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genialità del profumo. La cerimonia di consegna di ben dodici Premi, un’esaltante corona al consacrabile “Profumo dell’Anno”, è di nuovo nella sua sede di celebrazione prestigiosa: il “Gran Salone” di Palazzo Re Enzo, un esempio della fastosa, storica, accattivante monumentalità di Bologna. E nella serata d’onore di un Cosmoprof Worldwide che già accede a nuovi fuochi d’artificio, declinandosi nei modi pretesi da una diversa, adeguata concezione di fiera della bellezza. Bellezza che, ribadisco, scoppia già di proposte, prodotti nuovi, ma anche voglia di eventi particolari, sin da questo mese di febbraio che nella radice della sua definizione sembra già portare febbre di gioioso “risorgimento”.

Gioioso: non lo è ad esempio l’intento di Lancaster di festeggiare sin d’ora i suoi 40 anni d’amore con il sole, dedicando alle donne - come ha programmato a metà febbraio - una serata di simpatia, nel contesto di un teatro che, guarda caso, ha nome Zelig? Il biglietto d’ingresso? Il disegno che pubblico, simpatia a tacchi a spillo, seduta su quarant’anni di successi. 

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THE POWER OF COOL

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QUESTE PRIME PAGINE SONO… ULTIME.

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ha ricevuto il “Prix d’Excellence de la Beauté 2011”, il più prestigioso Award francese (e non solo francese...) dedicato alla cosmesi (giuria di 15 Beauty Editors, 10 francesi e cinque internazionali). Il Siero di Clinique, che in Italia è il N.1 (in unità) nel trattamento viso del mercato selettivo, aveva già ricevuto nel 2010 esaltanti (e quanto mai meritati) riconoscimenti in Spagna, USA, Russia, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Polonia, Gran Bretagna, per un totale di ben 14 Awards.

BIANCHINI VICE AD COTY PRESTIGE

Carlo Bianchini,

già Direttore Vendite della Divisione Coty Prestige Italia, assume un’altra prestigiosa carica: Vice Amministratore Delegato.

Affiancando così dal 1° gennaio Jean-Pierre Caslety.

GWEN STEFANI PER L’ORÉAL PARIS

Rock star,

leader del Gruppo No Doubt, icona della moda, ecco Gwen Stefani nuova ambasciatrice de L’Oréal Paris. Si aggiunge nientemeno che a Beyoncé, Gerard Butler, Rachel Weisz, Jonnifer Lopez, Freida Pinto, Gong Li, Patrick Dempsey e Diane Kruger.

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(e non solo) il Made in Italy di Collistar: il Siero Intensivo Anticellulite è stato premiato come Best Slimming Product da “Best of the Best” Beauty Awards. Il presigioso marchio dell’italianità in bellezza, da otto anni leader in Profumeria, ha vinto anche in Polonia il “Qultowny Kosmetyk” per Mascara Infinito, ribadendo il successo dello scorso anno con Lifting Contorno Occhi Uomo. Già presente in più di quaranta paesi al mondo, Collistar sta sbarcando in Cina, arrivo previsto entro il 2011.

ECCO IL V.I.P. TOUR DI SERAFINI

Roberto Serafini,

neo Direttore Generale de L’Oréal Prodotti di Lusso, ha dato inizio (come anticipatoci nell’intervista del numero 10, Dicembre Gennaio 2010-11, di Daily), al V.I.P. TOUR, che toccherà le più importanti città della Penisola. Primo incontro con i V.I.P. dell’area Firenze, all’OPA, Centro Arte e Cultura in piazza San Giovanni.

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ENTRANO INFATTI IN ROTATIVA QUANDO LE ALTRE SONO GIÀ STAMPATE E RACCOLGONO LE NOTIZIE DELL’ULTIMA ORA.

IL FEBBRAIO DI MAKEUP SIMULATOR

Già programmata

la presenza di Makeup Simulator per il suo Tour in tutta Italia. Il prestigioso, accattivante, davvero innovativo “strumento” di bellezza firmato Shiseido ha già date di location sino al 20 dicembre. Mese per mese sarà effettivo in tre Profumerie d’alto rango. Per febbraio Max Zieglauer a Brunico, Sicurella a Catania, D’Abrusco a Benevento.

MSB, MARCHIO PER MARCHIO

MSB (Morris Selective Beauty)

aggiorna il suo immenso carnet e si presenta al 2011 con: - marchi ex Selective Beauty: John Galliano, United Colors of Benetton, Iceberg; - marchi ex Morris Profumi: Ferrari, Ducati, La Perla, Grigio Perla, Sergio Tacchini, Morris, Etat Libre d’Orange, Fiorucci, Breil, Atkinson’s - I Coloniali, Bois 1920, Piguet, Laura Tonatto, Genny, Ineke, Il Profumo di Firenze, Henry Chenon, Batik, Krizia; - marchi Inter Parfums: Burberry, Lanvin, Paul Smith, Van Cleef & Arpels, Jimmy Choo, Montblanc, Boucheron, Nickel.

UN... NOBILE SAN VALENTINO

Si parla di bordereau

di febbraio in... bellezza, nell’”anzitutto” d’apertura di questo numero. Rilevandone il copioso contenuto di novità. Ne citiamo alcune: la diversa versione di Miss Dior Chérie; eppoi Amber Pour Homme Intense di Prada, uno Swarovski di particolare fascino, un Narciso Rodriguez For Him Musc Collection, e... ci fermiamo. Non prima però di aver segnalato come presentazione del carnet di “San Valentino” proposto più avanti, la “nobile” disponibilità di Acqua di Parma, per un nobile (e romantico) San Valentino. Iris Nobile quindi e Magnolia Nobile. E la nobiltà di Colonia Essenza.

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LE

LE CONSIDERAZIONI di Luciano Parisini

D OSSIER

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stile

giunte a rivista in macchina

il professore conquista il cinema

ACCADEMIA DEL PROFUMO urne aperte... i venti finalisti da... votare

Rubriche

ULTIME LE NOTIZIE

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Diego DALLA PALMA

dalla francia Silvia MANZONI

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ULTURA

MELOZZO DA FORLÌ quell'umana bellezza

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JAMES FRANCO

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I NCONTRO

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PECIALE

COSMOPROF tutte le news dell'edizione 2011

dagli USA

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Carole HALLAC

Mensile di High Publisher Editoriale • Direttore responsabile: Luciano Parisini • Direttore generale: Diana Baravelli Caporedattore: Marina Santin • Caposervizio coordinamento redazionale: Lucia Parisini • Redazione: Lucio Chiari, Giulia Zoni, Paola Cardona. Segreteria: Francesca Mingarelli • Progetto grafico: Denni Poletti Fotografi: Graziano Ferrari • Collaborano: Diego Dalla Palma (STILE) Rebecca Belize (FOOD) Lorena Poletti (DESIGN) Supplementi: Lucia Parisini (DAILY ACCESSORIES) • Estero: Silvia Manzoni (FRANCIA), Carole Hallac (USA)

Associazione Nazionale Editoria Periodica Specializzata

Autorizzazione del Tribunale Bologna n° 7396 in data 15/01/2004.

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D ESIGN

LE NOVITÀ dell’universo “beauty”

AL MOMA un secolo di cucine

Rubriche

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AN VALENTINO

REGALI IN BELLEZZA per gli innamorati

ENESSERE

HOTEL LAC SALIN wellness sulla neve

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B ELLEZZA

MODA E ACCESSORI di tendenza

OOD

POLINESIA esotiche meraviglie...

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cinetime

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Annarosa SETTELLI

carnet

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Marina SANTIN

Sede: via Santo Stefano, 42, 40125 Bologna • Tel. +39 051 5878850 • Fax +39 051 235662 • e-mail: info@high-publisher.it • info@dailyluxury.it Abbonamento annuo per l’Italia: 20 E da effettuarsi con bonifico bancario a: Credem - ABI: 03032 - CAB: 02400 - c/c: 010000009830 - CIN: M IBAN: IT 03 M 030 3202 4000 1000 000 9830; o sul c/c postale n° 50673359 intestato a: High Publisher, via Santo Stefano, 42, 40125 Bologna. Sped. in abb. post.

- Pubblicità inferiore al 45%. Stampa: Grafiche Mazzucchelli Roto-offset S.p.A., via IV Novembre 50, 20019 - Fraz. Seguro, Settimo Milanese.

Egregio abbonato, ai sensi dell’art. 10 della legge 675/96, La informiamo che i Suoi dati sono conservati nel nostro archivio informatico, vengono utilizzati esclusivamente per l’invio della pubblicazione e non vengono ceduti a terzi per alcun motivo. La informiamo, inoltre che, ai sensi dell’art. 13 della legge, Lei ha il diritto di conoscere, aggiornare, rettificare i Suoi dati o opporsi all’utilizzo degli stessi, se trattati in violazione della legge.

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The new men’s FRAGRAnCe

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Chic & Shock Barbara Bouchet MATURITÀ CHIC

C’è gente che sa invecchiare con eleganza e intelligenza.

Barbara Bouchet è una delle rare attrici che usa il buon senso e il buon gusto per affrontare gli anni che passano. Nessun segno di “interventi” estremi o di “aiutini”: solo il suo viso, la sua solarità, la sua fierezza e il convinto desiderio di essere se stessa. Il tempo, che bei regali sa fare alle donne, quando hanno teste pensanti!

Sandra Milo MATURITÀ SHOCK

C’è gente che non sa invecchiare con eleganza e intelligenza. Sandra Milo è una donna che non riesce ad usare un po’ di meditazione quando si specchia. Il risultato, così, riflette un’immagine di lei, paradossale. Il passato interessante, di una donna interessante, viene vanificato fino a renderla ridicola e, a volte, patetica. La Milo è il trionfo di gonfiori inopportuni e il risultato di una serenità e di un equilibrio mai raggiunti.

Peccato.

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Nicoletta Montanari

Diego DALLA PALMA

ILLUSTRAZIONE:

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stile

Bianca Berlinguer TG CHIC

Ecco una presenza significativa, incisiva e memorabile. Bianca Berlinguer è un raro esempio di stile e carattere in una televisione sempre più banale e omologata. Tempo addietro, una mia amica giornalista ha espresso un giudizio sulla Berlinguer che supera ogni mio complimento: “Non mi è simpatica, eppure quando è in onda non riesco a distogliere l’attenzione dal suo viso e da ciò che dice”. Ah… il carisma e l’intelligenza!

Susanna Petruni TG SHOCK

Ecco una giornalista che non riesce a lasciare nessuna traccia della sua presenza.

Si trucca da valletta, si veste da invitata di cerimonia nuziale, si pettina da casalinga in crisi di identità, si esprime con un evidente disagio e una imbarazzante inadeguatezza al ruolo che copre.

Susanna Petruni in video è una di quelle realtà che non si riescono a comprendere. Anni addietro ha presentato la rassegna “Diamanti al cinema” alla Mostra Cinematografica di Venezia. Ricordo ancora il disagio che gli invitati e il sottoscritto furono costretti a subire.

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ll a francia Silvia MANZONI

Michael “fragrante”

C’era da aspettarselo: il nome di MICHAEL JACKSON entrerà presto nel mondo dei profumi. L'onore di creare delle fragranze in omaggio al re del Pop (che saranno lanciate ufficialmente a Las Vegas il 7 marzo) spetterà al francese Franck Rouas, un imprenditore originario di Nizza che per anni è stato istruttore di tennis delle star hollywoodiane (tra queste, anche Sharon Stone). Secondo l'agenzia francese Afp, Rouas ha ottenuto il permesso di utilizzare l'immagine di Jackson dal padre della rock star. Due i profumi: il maschile Jackson's Tribute e il femminile Jackson's Legend. E per essere ancora più fedele ai gusti della star, il naso Joseph Rubino ha scelto materie prime ispirate alle piante che crescono nella proprietà di Neverland. Rouas, che è titolare di una piccola azienda di profumi con sede a Las Vegas ma si avvale di un laboratorio a Grasse, ha firmato un contratto con Joe Jackson in base al quale i due si divideranno i ricavati delle vendite. Una piccola percentuale sarà versata alle opere di charity che erano care a Michael. Rouas spera che i due profumi potranno essere distribuiti in Francia a partire dalla prossima estate.

FRANCIS KURKDJIAN: Il creatore offre una nuova versione, più concentrata, delle sue colonie Absolue pour le Matin e Absolue pour le Soir. Le due creazioni esprimono i diversi aspetti della personalità di una donna. La prima, più aromatica (violetta, timo bianco, lavanda e neroli), si armonizza perfettamente con la se-

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conda, più sexy (ylang-ylang, cumino, legno di sandalo e cedro). Saranno presentate anche nel nuovo corner aperto al Bon Marché, nello spazio profumi.

JIMMY CHOO: L'attesissimo profumo, realizzato con Inter Parfums, è in arrivo nelle profumerie. Studiato come un accessorio per "prolungare lo stile eccitante della marca" come sottolinea Tamara Mellon, fondatrice e direttrice generale della creazione (che compare nell'immagine della campagna pubblicitaria), rivela note sensuali d'orchidea tigrata, caramello e patchouly ed è racchiuso in un flacone ispirato alle opere dei maestri vetrai di Murano. In Francia sarà distribuito nei monomarca del gruppo e nelle boutique Sephora.

DESSANGE: L'attrice francese Vahina Giocante, entra nel team di testimonials del coiffeur. Sarà l'ambasciatrice di Reveil'Color, una nuova gamma di prodotti privi di solfati per capelli colorati. La star, definita "una delle più sensuali del cinema francese" quest’anno sarà sul grande schermo con il film "30 beats" di Alexis Lloyd.

GALERIES LAFAYETTE: fino al 19 marzo i grandi magazzini ospitano una mostra dedicata alla fotografia di moda dagli anni ‘60 ai nostri giorni vista attraverso la lente deformante dell'arte contemporanea.Lo scopo non è ripercorrere i canoni estetici delle varie epoche quanto proporre un'immagine più originale della "bella donna" del pianeta moda. Tra i fotografi esposti, Alex Katz, Juan Francisco Casas, Martha Rosler, Michel Journiac. Esposta anche una selezione di copertine dei suoi cataloghi nei quali è possibile seguire l'evoluzione estetica della Cover Girl dalla Belle Epoque fino agli anni Sessanta.

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dagli USA Carole HALLAC

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Rihanna, profumo ribelle Reb’l Fleur è il nuovo profumo della

cantante RIHANNA. Realizzato con Parlux Fragrances, è un fruttato chypre con note di pesca, prugna e violetta. Il nome, che significa “fiore ribelle”, si riferisce al soprannome con cui la chiamava da piccola la nonna, ma è anche il suo ultimo tattoo (il quattordicesimo!). Tra le promozioni, uno spot in Internet e nelle sale cinematografiche e tantissimi cartelloni, tra cui uno a Time Square, giusto in tempo per San Valentino. Inutile dire che è uno dei lanci più attesi di celebrities, assieme a quello di “Purr”, il profumo di Kate Perry e della linea di make-up di Lady Gaga.

SUSAN G. KOMEN FOR THE CURE: La fondazione, nota tra le maggiori organizzazioni impegnate a raccogliere fondi per la lotta contro il tumore al seno, ora lancia la sua prima fragranza: “Promise Me”. Il nome è ispirato al libro scritto da Nancy Brinker, fondatrice dell’associazione e sorella di Susan Komen, vittima della malattia.

HILLARY SWANK: La famosa attrice è l’ennesima celebrity a lanciarsi in una linea di abbigliamento. Con il suo background di ginnasta, ha deciso di creare una collezione casual, ispirata allo sport e all’atletica.

COVER GIRL: L’azienda cosmetica compie 50 anni e per festeggiare ha organizzato un grande evento al ristorante Boa di Los Angeles. Presenti tutte le sue testimonials presenti e passate, tra cui Drew Barrymore, Queen Latifah, Ellen DeGeneres e Taylor Swift, “volto” del 2011.

EL BARRIO: Il museo di New York, dedicato alla cultura dell’America Latina, rende omaggio al fotografo peruviano Mario Testino con un galà al Cipriani 42nd street. Di tutto prestigio gli invitati, tra cui spiccano gli stilisti Carolina Herrera, Michael Kors, Narciso Rodriguez e Francisco Costa.

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ALLERGAN: Il produttore del Botox e di Latisse, ha lanciato la sua ultima novità, una formula contro la calvizie basata sullo stesso ingrediente che promuove la crescita delle ciglia in Latisse.

LOREDANA JOLIE: Balzata agli onori della cronaca come una delle tante amanti di Tiger Woods e nota anche come modella di Playboy, ha in progetto l’apertura di un salone beauty nell’Upper East Side di Manhattan. Come lo chiamerà? Tigress naturalmente!

ADIDAS: La griffe lancia in primavera la sua prima collezione di jeans. Declinata in due modelli da donna e due da uomo, sarà disponibile nei negozi Adidas e in selezionate boutique internazionali (prezzi da 80 a 150 Euro).

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introducing a new fragrance

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Cinema poi: Il grande schermo di febbraio non lesina certo le sorprese... In cartellone tanti film di qualità dalle commedie, ai drammatici, ai thriller, passando per il nuovo lavoro western diretto dai fratelli Cohen.

CIGNO NERO di Darren Aronofsky ina è una affermata ballerina newyorchese, oppressa dall’autorità materna, vive per la danza in un ambiente professionale competitivo. Quando il direttore artistico del balletto si accinge a nominare un’altra prima ballerina per Il Lago dei Cigni, produzione d’apertura della nuova stagione, le sue insicurezze esplodono. Chi sarà la prescelta? Nina, sensuale Cigno Nero o Lily, puro e aggraziato Cigno Bianco? Con Mila Kunis, Nathalie Portman, Winona Ryder, Sebastian Stan, Vincent Cassel.

• DRAMMATICO, THRILLER

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MANUALE D'AMORE 3 di Giovanni Veronesi re nuovi, divertenti capitoli per un film che racconta le diverse età dell’amore: “Giovinezza”,“Maturità” e “Oltre…”.

Con Robert De Niro, Monica Bellucci,

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Carlo Verdone, Michele Placido, Riccardo Scamarcio, Laura Chiatti,Valeria Solarino, Donatella Finocchiaro, Daniele Pecci,Vincenzo Alfieri. • COMMEDIA

COME LO SAI? di James L. Brooks isa improvvisamente vede svanire il sogno che coltiva dall’età di otto anni. Esclusa dalla squadra di softball, finisce per consolarsi tra le braccia di Manny, un affascinante giocatore di baseball. Ma c’è anche George, uomo d'affari dolce ma un po' goffo, che ha appena perso il lavoro nell'azienda di famiglia a causa di una falsa accusa.

Entrambi, innamorati di Lisa, vogliono aiutarla a rimettersi in piedi. Con Paul Rudd, Jack Nicholson, Reese Witherspoon, Owen Wilson, Andrew Wilson. • COMMEDIA

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IL TRUFFACUORI di Pascal Chaumeil n racconto degli aspetti più complicati e imprevedibili dell’amore. Alex Lippi è un uomo affascinante, esperto nel separare le coppie su richiesta dei clienti.

Ingaggiato per sedurre la giovane ereditiera Juliette Ven Der Becq, prossima alle nozze con il suo amatissimo fidanzato, il “rubacuori” si troverà di fronte a missione molto difficile. Con Romani Duris, Vanessa Paradis, Julie Ferrier, François Damiens. • COMMEDIA

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BALLATA DELL’ODIO E DELL’AMORE di Alex De La Iglesia eone d’argento al Festival di Venezia e premio per la miglior sceneggiatura, il film è ambientato nel

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FEBBRAIO 1937, durante la Guerra civile spagnola. Due clown Javier e Sergio, innamorati della stessa donna, una ballerina, all'improvviso e forzatamente vengono arruolati dalla Milizia e indotti a partecipare all’orrendo massacro che ebbe luogo.

Metafora perfetta della guerra e del mondo del circo, l’immagine delle scimmie urlanti in gabbia. Con Carolina Bang, Santiago Segura, Antonio de la Torre, Fernando Guillen-Cuervo. • DRAMMATICO

UNKNOWN di Jaume Collet-Serra opo un incidente d'auto a Berlino, Martin Harris ha un risveglio traumatico. La moglie non lo riconosce più e scopre che un altro uomo si é impossessato della sua identità. Vuole scoprire cosa stia accadendo e si rivolge alla polizia, che non crede alla sua storia. È solo e in pericolo, qualcuno lo vuole uccidere ed inizia a valutare quanto é disposto a rischiare per scoprire la verità.

Con Liam Neeson, January Jones, Diane Kruger, Frank Langella, Aidan Quinn, Bruno Ganz. • DRAMMATICO, THRILLER

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BURLESQUE di Steven Antin ess, ballerina in pensione, proprietaria del Burlesque Lounge, per tenerlo in vita, lotta con problemi finanziari e artistici, con i membri della troupe e si deve difendere dalla minaccia di un ricco uomo d'affari che vorrebbe mettere le mani sull'immobile. Intanto, Ali, giovane ragazza di provincia, assunta come cameriera, s'innamora dell'arte del Burlesque e riesce ben presto ad affermarsi come ballerina e a realizzare il suo sogno di prendere parte allo spettacolo e diventare l'attrazione principale della rivista.

Con Kristen Bell, Cam Gigandet, Stanley Tucci, Alan Cumming, Eric Dane, Peter Gallagher, Cher, Julianne Hough, Christina Aguilera.

• MUSICALE, DRAMMATICO

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KICK-ASS di Matthew Vaughn ave Lizewski é un ragazzo tranquillo orfano della madre che vive solo col padre. Con gli amici condivide la passione per i fumetti.

Da un giorno all’altro decide, nonostante non possieda doti o capacità fisiche particolari, di diventare un supereroe: Kick-Ass. All’inizio sarà pestato e ferito ma non si arrenderà e finirà per conquistare il cuore della gente. Con Nicholas Cage, Mark Strong, Christopher Mintz-Plasse. • AZIONE, COMMEDIA

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IL GRINTA di Ethan e Joel Cohen er vendicare il padre ucciso da uno dei suoi collaboratori, la piccola Mattie Ross assolda un Marshal americano, Reuben “Rooster” Cogburn, molto in gamba ma anche gran ubriacone. Sulle tracce dell'assassino c'é anche un Texas ranger, La Boeuf. I tre si uniscono nel viaggio, attraverso territori ostili, alla ricerca di vendetta. Con Jeff Bridges, Hailee Steinfeld, Matt Damon, Josh Brolin. • WESTERN

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Marina SANTIN

ARTE: internazionale poliedrica

In primo piano, l’arte italiana e internazionale e le sue infinite espressioni: figurativa, teatrale, d’antiquariato.

Da vedere al museo, in galleria, a teatro e in fiera.

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ostra le differenze tra tribù e l’originalità del linguaggio espressivo dell’arte aborigena, “Dreamtime. Lo stupore dell’arte aborigena”. In scena, oltre 290 opere provenienti da un territorio vastissimo, da Victoria fino al Qu0eensland. MAN, Museo d’Arte Provincia di Nuoro, dall’11 febbraio al 26 giugno 2011.

Info: Tel. e Fax 0784.252110.

BRESCIA

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ltre cento costumi originali realizzati per celebri rappresentazioni teatrali, operistiche e coreutiche, più bozzetti, figurini e rari documentari video per “Il Teatro alla Moda. Costume di Scena.

Grandi Stilisti”.

Musei Mazzucchelli, fino al 20 febbraio 2011.

Info: Tel. 030.212421, www.museimazzucchelli.it.

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VIAREGGIO

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l centro di “Garibaldi a Palermo.

Una memorabile pagina del Risorgimento nel capolavoro del Fattori”, l’omonimo dipinto, una delle rappresentazioni più celebri sul tema dell’epopea dei Mille. A corollario, opere di Borrani, Buonamici, Bechi e dello stesso Fattori. Centro Matteucci per l’Arte Moderna, fino al 13 marzo 2011.

Info: Tel. 0584.430614, Fax 0584.54977, info@centromatteucciartemoderna.it.

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RIMINI

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ende omaggio ad uno dei maggiori incisori del secondo ‘900 che si distingue per la sensibilità del segno grafico e per essere l’interprete della cultura marchigiana non solo nell’incisione ma anche nei dipinti e negli acquerelli, “Ciarrocchi. Opere scelte”.

Castel Sismondo, fino al 27 marzo 2011.

Info: www.lineadombra.it.

MODENA

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i rinnova l’appuntamento con Unica-Modenantiquaria, manifestazione internazionale d’alto antiquariato. Tre i saloni in cui si articola: Modenantiquaria, dedicata all’alto antiquariato; Petra, riservata all’antichità per esterni; ed Excelsior, rassegna di pittura focalizzata sull’arte italiana dell’800. Modenafiere, dal 12 al 20 febbraio 2011. Info: Tel. 0522.631042, info@studiolobo.it.

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VENEZIA

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uadri, sculture, opere su carta, fotografie e stampe per “I Vorticisti: artisti ribelli a Londra e New York, 1914-1918”, la prima

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Il teatro che vuoi…

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on solo danza e musical ma anche grandi spettacoli e concerti per la stagione del Teatro EuropAuditorium di Bologna, che, in quest’inizio d’anno, porta in scena appuntamenti d’eccezione tra cui spiccano esclusive regionali davvero da non lasciarsi sfuggire.

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mostra in Italia interamente dedicata al Vorticismo, movimento che nacque in Inghilterra agli inizi del ‘900, caratterizzato da uno stile figurativo astratto che unisce forme dell’era meccanica con l’immagine di energia suggerita dal vortice. Peggy Guggenheim Collection, fino al 15 maggio 2011.

Info: Tel. 041.2405411, info@guggenheim-venice.it, www.guggenheim-venice.it/peggyg.mobi

BOLOGNA

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e opere dei due artisti si confrontano con l’organicità della pittura ed indagano le sue relazioni viscerali con il mondo animale, avvalendosi anche dei reperti del museo, in “Fisiologia del paesaggio. Juan Carlos Ceci - Fulvio Di Piazza”. Musei di Zoologia ed Anatomia Comparata dell’Università di Bologna, fino al 27 marzo 2011. Info: Tel. 051.2094248 - 251723.

3-4 FEBBRAIO 2011 - In scena “L’astice al veleno”, commedia scritta, diretta ed interpretata da Vincenzo Salemme. Protagonisti Barbara e Gustavo: attricetta ed amante delusa del regista dello spettacolo che sta provando, lei; pony espress che consegna doni per il Natale imminente, lui. Sul palco del teatro dove tra poco debutterà Barbara, in scena ci sono quattro statue.

Lei crede di essere l’unica a vederle “vivere”, ma quando Gustavo arriva vestito da Babbo Natale si muovono anche per lui. Segno di una chiara affinità. Barbara decide così di interrompere la relazione con il regista e pensa di avvelenarlo.

L’arrivo di Gustavo complica le cose… senza dimenticare le “incursioni” di un astice vivo da cucinare ma che nessuno vuole ammazzare.

9 FEBBRAIO 2011 Direttamente dai palcoscenici di Zelig e di Colorado Café gli interpreti della migliore comicità made in Italy arrivano a Bologna con “Europa Ridens”. Una serata unica all’insegna del divertimento, dello svago e della comicità, che vede in scena Paolo Cevoli, Sergio Sgrilli, Claudia Penoni e Giovanni Cacioppo, impegnati in un susseguirsi di personaggi, gag e battute.

14-15 FEBBRAIO 2011 - Tappa bolognese per i Pooh, in concerto nella suggestiva cornice del teatro con “Dove comincia il Sole Tour”.

La leggendaria band presenta il suo nuovo, omonimo album, il primo senza Stefano D’Orazio, sostituito dal batterista Steve Ferrone.

Nel gruppo anche due ulteriori musicisti alle tastiere ed alle chitarre sul cui nome c’è tutt’ora il massimo riserbo.

18-20 FEBBRAIO Un cast di trenta artisti, un nuovo allestimento teatrale con maxi proiezioni ed effetti speciali, musiche che spaziano dalle sonorità rock alle arie sinfoniche per “La Divina Commedia”, opera musicale ispirata all’omonimo poema di Dante Alighieri che narra il viaggio del Sommo Poeta tra Inferno, Purgatorio e Paradiso.

19 FEBBRAIO 2011 Appuntamento al Paladozza con “Io Canto. La Festa”, non solo un grande concerto che vedrà esibirsi artisti di vero talento ma l’occasione unica per ascoltare dal vivo i protagonisti della trasmissione televisiva “Io Canto”.

Info: Tel. 051.372540, 051.6375199, info@teatroeuropa.it, www.teatroeuropa.it.

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incontro

Il suo ultimo film “127 ore” lo consacrerà nell’Olimpo dei grandi di Hollywood. Ma a James Franco essere solo attore sta stretto.

Ammalato di curiosità – come egli stesso ammette – studia per una nuova Laurea ed insegna in Università.

Silvia BIZIO

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Un film su un giovane escursionista che si ritrova intrappolato dentro la

stretta gola di un canyon in Utah, fuori dal mondo. Cinque giorni bloccato lì, da solo, con il braccio destro stritolato da un enorme masso. Una premessa non attraente: invece, grazie alla bravura dell'attore protagonista, James Franco, e alla creatività del regista, Danny Boyle ("Il milionario"), "127 ore" finisce per essere un film avvincente. Franco, famoso nel mondo per il ruolo di Harry Osborne (che diventa il Nuovo Goblin) nella serie "SpiderMan", sfoderando in "127 ore" un tour de force recitativo da record, con la cinepresa sempre su di lui in uno spazio ristretto (l'azione s'espande solo tramite qualche flashback), si è guadagnato la candidatura come migliore attore al premio Golden Globes, così come dal Sindacato Attori Americani ed è assai probabile anche la sua nomination agli Oscar. Californiano, nativo di Palo Alto, 32 anni, visto per la prima volta nella serie tv “Freaks and Geeks" (1999), ha fatto subito capire che non era solo un belloccio fotogenico ritraendo benissimo James Dean nell'eponimo telefilm del 2001. Oltre a "Spider-Man", ha recitato in "Milk" (era uno degli amanti del personaggio di Sean Penn), "Flyboys", "Hard Knocks" e "Pineapple Express" (2008), una commedia d'azione su degli spacciatori di marijuana allo sbaraglio in cui appare sempre fatto. È stata questa sua interpretazione a convincere Danny Boyle che era lui l'attore perfetto per "127 ore", ricostruzione fedelissima della vera odissea vissuta da Aron Ralston, che dopo cinque giorni di agonia prende l'estrema decisione di amputarsi il braccio, liberandosi così dalla morsa e riuscendo miracolosamente a sopravvivere.

Franco, che ha avuto molte fidanzate (attrici, per lo più, ma non famose), e al momento legato all'attrice Ahna O'Reilly, vive una vita a tutto gas: non solo film (e ripetute apparizioni in tv nelle serie "General Hospital" e "30 Rock"), ma anche promotore di spettacoli ed eventi educativi, regista di documentari, espositore di art show, scrittore (pubblicata la sua raccolta di racconti "Palo Alto") e modello per la campagna pubblicitaria della colonia Gucci. Nessuno dubita più delle sue capacità, di cui lui mai si vanta e che anzi nasconde dietro ››

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incontro

›› quel sorriso trasognato che conquista. Per lui, comun-

que, “127 ore” è il film rivelazione, quello che come attore lo definirà negli anni a venire. � James, ci può parlare del suo incontro con il vero Aron Ralston? Cosa ha dovuto realmente fare, come attore, per rendere la vicenda così verosimile sullo schermo?

“Aron ha partecipato attivamente alla produzione del film, dunque è stato sempre con noi e abbiamo molto legato. Danny (Boyle) si è avvalso del suo aiuto anche in fase di stesura del copione. Quando sono stato scritturato ci siamo riuniti proprio qui, in questo hotel (il Four Season di Beverly Hills, dove abbiamo incontrato per questa intervista). Un incontro molto intenso per me. Aron ci mostrò infatti le immagini in video che aveva girato mentre era intrappolato, scene sconvolgenti: lui si era oramai convinto che sarebbe morto e inviava l'ultimo saluto e dei messaggi d'amore alla sua famiglia e agli amici più cari. Immagini che non aveva mostrato a nessuno, al di fuori della famiglia. L'incontro con lui mi ha aiutato ad addentrarmi nella sua psiche, come lui si era addentrato in quella stretta gola”. � Ha dovuto allenarsi in modo particolare per la parte?

“Sì, l'arrampicata in roccia che non avevo mai fatto prima. Ma sono state le riprese stesse il vero calvario.

La gola nel canyon dove Aron si ritrovò intrappolato è stata ricostruita nei minimi dettagli a Salt Lake City, nello Utah. Giravamo dal lunedì al venerdì, poi prendevo un aereo e volavo a New York per il work-shop di teatro che sto conducendo, e tornavo sul set all'alba del lunedì, stravolto di stanchezza. Danny Boyle era preoccupato. Ma sentirmi spossato era proprio quello che ci voleva per interpretare bene questo dramma, che ha lati tragici, certo, ma anche comici”. � Un film sull'istinto di sopravvivenza, ne conviene? “È soprattutto una storia che sottolinea l'importanza del legame tra l'individuo e il mondo esterno, della connessione con gli altri, qui e ora, non rimandato a chissà quando. Aron, che non aveva detto a nessuno dove sarebbe andato a fare mountain bike e hiking, un grave errore, riesce a sopravvivere grazie al disperato bisogno di tornare ad abbracciare le persone che ama, ed al riconoscimento dell'importanza del mondo materiale, mondano, oltre che della natura”.

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� Come descriverebbe se stesso, dovesse lasciare un

ricordo come fece Aron con la sua piccola telecamera?

“Mi definirei una persona ammalata di curiosità. Ho svariati interessi, che perseguo con costanza e determinazione. Mi piace collaborare con gente che sa quello che sta facendo. Cerco di essere educato e di mettercela sempre tutta in qualsiasi cosa intraprenda”. � Ci racconti di più di qualcuno dei suoi interessi?

“Per esempio mi sono iscritto di nuovo all'Università, interrotta a causa del cinema, per conseguire la laurea in letteratura e arte drammatica. Voglio insegnare teatro e perfomance in genere, ho già iniziato a farlo all'Università. Chiamatemi Professor Franco!”. � Davvero insegna all'Università?

“Sì. L'Università di Yale mi ha chiesto di tenere un corso per un programma speciale chiamato “College Seminar Program”. Si tratta di un corso di produzione e recitazione che culminerà con la messa in scena dei miei studenti di un musical, nel grande teatro di Yale. Passo le sere e a volte le notti a preparare il corso e lo show. Mi viene il panico. Non so come abbia fatto Ralston a non dare fuori di testa in quelle 127 ore di angoscia!”. � Se venisse candidato a un Oscar?

“Timidamente mi presenterei, ovvio.

Sperando di non vincere, perchè io i discorsi in pubblico, quelli ufficiali, non li so fare, mi impappino”. � Ci sembra che la sua decisione di studiare all'Università, prendere diverse lauree, abbia giovato alla sua carriera di attore. È così?

“Certo. A un certo punto ho capito che non valeva la pena perseguire una carriera a meno di non fare solo le cose che mi interessano davvero. Per qualche anno non mi sono fidato dei miei gusti, del mio istinto, tendevo a fidarmi del gusto degli altri. Risultato? Tanti film cretini. Ora so quello che voglio, quello che mi interessa, seguo le tracce segnate dei miei gusti. E mi sento finalmente uomo”.  N°2 FEBBRAIO 2011

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MELOZZO DA FORLÌ

Angelo che suona il liuto

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MELOZZO DA FORLÌ Sisto IV e il Platina

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Rende omaggio all’artista forlivese, sottolineandone il ruolo determinante e l’influenza esercitata successivamente nell’ambito del Rinascimento, la mostra “Melozzo da Forlì. L’umana bellezza tra Piero della Francesca e Raffaello”, che propone un nucleo eccezionale di capolavori.

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Melozzo da Forlì.

L’umana bellezza tra Piero della Francesca e Raffaello.

Bastano tre frasi…

“Senza Melozzo difficilmente si spiegherebbe Raffaello”. (Antonio Paolucci, 1994) “Nell’uso della prospettiva, FORLÌ, Musei Melozzo sta accanto sta accanto di San Domenico al “monarcha” Piero della FranDal 29 gennaio al 12 giugno 2011 cesca e agli altri artisti “famosi e Info: Tel. 199757515, supremi”, i “quali sempre con www.mostramelozzo.it libella e circino lor opere proporzionando a perfection mirabile conducono. In modo che non humane, ma divine negli occhi nostri rappresentano. E a tutte lor figure solo el spirito par che manchi”. (Luca Pacioli, 1494).

“Questa storicità delle figure di Melozzo, rispetto a quelle assolute, senza tempo di Piero, questo cercare una naturalezza ed immediatezza umana pur nell’impianto largo e solenne del maestro, definisce la personalità del forlivese”. (Cesare Gnudi, 1938).

Bastano queste tre frasi per capire fin dal primo momento l’importanza e la caratura della mostra con cui Forlì rende omaggio al suo artista più famoso: “Melozzo da Forlì. L’umana bellezza tra Piero della Francesca e Raffaello”, ospitata nelle sale dei Musei di San Domenico e caratterizzata dalla presenza della maggioranza ››

a bellezza…

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GHIRLANDAIO San Girolamo nello studio

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GIROLAMO REGGIANI

Disegni della cappella Feo

MELOZZO DA FORLÌ (ATTR.) Salvatore benedicente

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›› di opere mobili del maestro. Ma il valore dell’esposizione

va oltre la ricchezza e l’esaustività dei lavori presenti. Per la prima volta viene condotta una riflessione sul ruolo centrale svolto dal pittore forlivese nella vicenda del Rinascimento italiano invece che limitarsi a studiarne la personalità nel contesto romagnolo.

Melozzo da Forlì, o meglio, Melozzo degli Ambrogi, già citato come autore in un documento del 1461, si allontana ben presto dalla sua città natale per attingere ai centri più vitali del Rinascimento: da Padova a Urbino fino a Roma, dove diverrà l’artista di punta negli anni dei pontificati di Pio II e Sisto IV fino a meritarsi il titolo di “Pictor Papalis”.

La conoscenza di Mantegna e soprattutto di Piero della Francesca lo aveva portato ad aderire alle nuove certezze della prospettiva matematica, salvo poi intraprendere, a partire dal colossale affresco nell’abside della Chiesa dei Santi Apostoli a Roma (1472-1474), una ricerca personale sulla bellezza della figura umana, capace non solo di possedere lo spazio entro cui si colloca, ma di imporsi come canone di una perfezione formale su tutto il creato.

Ed è inserendola in questo contesto di fondamentale importanza per l’arte moderna che la rassegna vuole indagare la figura di Melozzo, restituendola alla sua dimensione più autentica ed innovante. Da un lato, la misura matematica dello spazio pittorico di Piero della Francesca,

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ANDREA MANTEGNA Sant’Eufemia 5

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PITTORE ROMAGNOLO (MAESTRO DI VALVERDE)

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Madonna con il Bambino

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dall’altro, la bellezza ideale di Raffaello, quale punto di arrivo di una ricerca alla quale l’artista forlivese diede un contributo del tutto originale, umanizzando la sublime astrazione di Piero della Francesca e cercando una lingua comune tra le scuole artistiche italiane.

Per documentare il percorso compiuto da Melozzo, la mostra affianca alle sue opere capolavori degli artisti con cui venne in contatto durante la sua formazione, da Andrea Mantegna a Piero della Francesca, a Bramante e a Pedro Berruguete, questi ultimi conosciuti ad Urbino.

Viene poi il periodo dell’attività a Roma, prima ai Santi Apostoli e poi alla Biblioteca Vaticana che propone ›› N°2 FEBBRAIO 2011

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››

anche i lavori degli autori che frequentò nella città dei Papi, da Beato Angelico a Mino da Fiesole, Bartolomeo della Gatta e Antoniazzo Romano. Nella capitale il nostro protagonista si dedica anche alla riproduzione di immagini sacre di antica devozione, il cui studio si riflette nel “Salvatore” e nel “San Marco” dell’omonima chiesa romana, dando al tempo stesso voce alle ambizioni culturali della corte pontificia (che richiamava in quegli anni artisti da tutt’Italia tra i quali Domenico Ghirlandaio, Pietro Perugino, ed Alessandro Botticelli, di cui sono presenti in mostra importanti testimonianze) forte dell’appoggio della famiglia Riario. A completare il panora1 ma che illustra lo sfarzo dell’arte papale, infiMELOZZO DA FORLÌ ne, arredi, paramenti liturgici e codici miniaGuidobaldo ti. Dopo i lavori della sacrestia di San Marco da Montefeltro a Loreto (1484-1493), lasciata inspiegabil2 mente incompiuta, Melozzo fece ritorno a PIETRO PERUGINO Forlì, dove lavorò nella cappella Feo in San Ritratto Biagio, purtroppo distrutta dall’ultima guerdi Francesco delle Opere ra.

Fulcro della mostra, il grande affresco 3 staccato dell’artista raffigurante Papa Sisto PITTORE ROMANO (MAESTRO DEL IV in atto di nominare l’umanista BartoloSANT’EUSTACHIO FIGDOR) meo Platina Prefetto della Biblioteca ApoIl martirio di San Sebastiano stolica, un capolavoro d’eccezione che per la prima volta esce dai Musei Vaticani. La sce4 JAVOPO DE’ na che il dipinto rappresenta è ben presente BARBARI nell’immaginario di molti. In un ambiente di Ritratto di classica eleganza, aperto in fuga prospettica a Luca Pacioli rappresentare la profondità e la maestà dei 5 sacri Palazzi, il grande intellettuale Platina PAOLO UCCELLO Storie del Corpus riceve in ginocchio la nomina, attorniato da Domini dignitari e prelati. È il 1475, il Papa Della 5

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Rovere tra qualche anno chiamerà i fiorentini e gli umbri (Ghirlandaio e Perugino, Botticelli e Signorelli) ad affrescare la Sistina, affida all’affresco di Melozzo il valore di un autentico manifesto politico. E Melozzo per primo, con linguaggio raffinato ed elegante, erige la forma della pittura “vaticana”. La stessa che sarà in seguito soprattutto di Raffaello. È l’alleanza tra chiesa e cultura che qui viene ribadita. Tutto quello che succederà negli anni successivi a Roma - la cupola di San Pietro, il Belvedere del Bramante, Raffaello e Michelangelo in Vaticano, i cieli barocchi di Pietro da Cortona e del Baciccio, le fontane e gli obelischi nelle piazze, le biblioteche sterminate ed i musei mirabili - discende da quella lucida promessa che in quell’affresco celebre è significata. Accanto ad esso, si possono ammirare altre “icone” della bellezza realizzate dall’artista, quali gli “Apostoli” e gli “Angeli musicanti” in cui si intravede già la mutazione subita dall’eredità di Piero della France- ›› 4

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›› sca: la prospettiva che evolve e trasfigura in colorata sce-

nografia, in alta retorica, in seduzione totale. L’affresco del Platina e gli “Angeli Musicanti” concretizzano così il messaggio che la rassegna forlivese vuole trasmettere. Ovvero come nel tempo che si colloca tra la metà del XV secolo ed i primi anni del XVI, nel periodo storico unanimamente definito “Rinascimento”, l’idea della bellezza si sia incarnata nella gloria e nello splendore delle umane sembianze: è gioia dei sensi, consolazione dell’anima, ombra di Dio sulla terra. E come Melozzo sia stato ai suoi giorni, testimone e alfiere di quella straordinaria vicenda.

Beato Angelico, Benozzo Gozzoli, Mantegna, Mino da Fiesole, Pietro Perugino, Donato Bramante, Piero della Francesca e Raffaello, con alcune delle loro opere più significative proposte accanto a quelle dell’autore romagnolo, illustreranno al meglio la stagione artistica più felice della storia del nostro paese. Un periodo destinato a fruttificare negli anni successivi con artisti di grande caratura quali Annibale Caracci, Poussin, Guido Reni fino a Canova. 

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5 6 1 MAESTRO DELLA PALA BERTONI

Madonna con il Bambino, San Giovanni Evangelista, il beato Jacopo Filippo Bertoni e quattro angeli 2 MELOZZO DA FORLÌ Arcangelo Gabriele 3 MELOZZO DA FORLÌ Vergine annunciata 4 ANTONIAZZO ROMANO

San Cosma

5 FRANCESCO PELOSIO

Santa Maria Maddalena, San Gerolamo penitente 6 BONO DA FERRARA San Prosdocimo San Francesco N°2 FEBBRAIO 2011

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Tra i fiori di Daisy

Su un cavallo bianco nella luce di un azzurro intenso, un bouquet di margherite adorna un flacone “dolcissimo” sfumato di rosa: è Hannah Holman, sfoggia “Daisy Eau So Fresh”, un altro gioiello fragrante di Marc Jacobs.

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Luciano PARISINI

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Quando Marc Jacobs crea, Daisy...

rifiorisce. Sembra un'head line: del videogioco di cui Principessa Daisy è protagonista? Mi sfugge il riferimento roteando tra le mani questo bouquet di margherite che sovrasta il “dolcissimo” flacone di una fragranza che ancora conferma la creatività di Marc Jacobs, stavolta affiancato da quel genio di Firmenich che è l’amico Morillas.

Daisy Eau So Fresh è davvero un mazzo di fiori, sbocciato nel prato rosa di una fantasia che solo Marc Jacobs può esprimere. E sull’onda di un Daisy che così continua la sua meritevole escalation nella classifica dei “femminili” di maggior classe, grazia, gentilezza. E dunque un omaggio floreale alla femminilità più esigente: ma anche e soprattutto alla femminilità più delicata, romatica, avviluppata di spontaneità. La stessa che Hannah Holman esprime nella campagna stampa più disincantata ma pur dolce e... Daisy che l’obiettivo di Juergen Teller potesse creare.

Libertà nella natura: un cavallo bianco, una luce d’azzurro incantevole, irradiata da un raggio di sole che sembra specchiarsi su di lei, Daisy, e sul suo flacone Daisy Eau So Fresh. Che vien voglia di carpire, per stapparlo e inondarsi del sentore fresco di lampone frizzante, di sensuale rosa selvatica, di avvolgente susina... Ecco: è questa la “versione” di quel classico Daisy, che ha fatto il prestigio fragrante di Marc Jacobs. Una “versione” di gioia, di gentilezza, di femminilità autentica. Che ha in “testa” il pompelmo rosso rubino, il lampone, la pera, le foglie verdi; e nel “cuore” la violetta, la rosa selvatica, il fiore di melo, il litchi, i petali di gelsomino; per poi amalgamarsi in un “fondo” di muschi, susina, e cedro. 

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Sottolinea Carlo Bianchini, Vice Amministratore Delegato e Direttore Vendite Coty Prestige:

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anciamo ora nel segmento dei femminili, Daisy Eau So Fresh, una versione più fresca e giocosa di Daisy. Per la prima volta non si tratta di una limited edition, ma di un prodotto continuativo che affiancherà il profumo classico, ma con un target più giovane, tra i 16 e i 25 anni. Della linea classica, riprende il packaging, con un tappo ancora più esplosivo - le margherite sono ora

variopinte e allegre - e una piramide olfattiva più floreale e fruttata.

Da un punto di vista distributivo, anche questo lancio si inserirà nel segmento ultraprestige e sarà presente in circa 1000 punti vendita in tutta Italia.

Con Daisy Eau so Fresh, Marc Jacobs si conferma nuovamente come lo stilista più cool e trendy del momento, che crea fragranze

davvero di successo. Lola, ad esempio, l'anno scorso è stata eletta migliore fragranza femminile dell'anno, mentre il prossimo marzo Marc Jacobs Bang, l'ultimo dirompente lancio maschile, concorrerà al premio Accademia del Profumo con ben 4 nominations: miglior fragranza, miglior packaging, migliore creazione olfattiva e infine migliore comunicazione.

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È un elisir da Luciano PARISINI

La ricerca Lancaster approfondisce l’efficacia scientifica del suo prodotto di punta rivolto alla protezione-difesariparazione del Dna della pelle: 365 Cellular Elixir Intense Serum Youth Renewal, trecentosessantacinque giorni di impegno bellezza-anti aging, simboleggiati da nove donne scelte dal magico obiettivo di Rankin.

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primo piano

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Metto in primo piano l’Elixir:

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dietro, fondale d’eccezione, le donne della bellezza. È la scenografia Lancaster per il “teatro” del Dna. Quelle nove donne (nove, numero perfetto...) scelte dalla magia di un obiettivo come quello di Rankin, hanno chiesto difesa assoluta del loro Dna prima che il tempo, l’invecchiamento, lo danneggi. E il Dna danneggiato determina il deterioramento del collagene, la proteina alla base della giovinezza. Proteggere il Dna di quelle nove “sorelle” tutte diverse a proteggere la loro giovinezza cutanea tutta diversa: è il costante divenire scientifico sulla strada che Lancaster intraprese con proditoria efficacia sin dal 1976 con l’utilizzo del retinolo. ››

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Carlo Bianchini, Vice Amministratore Delegato e Direttore Vendite Coty Prestige sottolinea…

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ancaster per noi è fondamentale, essendo il nostro marchio di riferimento nel segmento dello skincare. È un brand dalla storia lunga e gloriosa, con una presenza di oltre 60 anni sul mercato, decisamente riconosciuto dai nostri partner commerciali e che parla da sempre di innovazione tecnologica: abbiamo infatti depositato più di 750 brevetti. L'ultima innovazione che proponiamo a partire da questo mese è 365 Cellular Elixir Intense Serum Youth Renewal, un prodotto che si inserisce all'interno della categoria dei sieri e che segna una vera e propria svolta nelle proprie modalità d’azione. Affronta infatti la cosmetica anti-età da una nuova prospettiva, è il primo trattamento che combatte le cause dell'invecchiamento cutaneo e non solo gli effetti, agendo direttamente sul DNA. Dopo aver affrontato con successo il segmento anti-aging con il lancio di Retinology, avvenuto a febbraio 2009, e aver poi sviluppato ulteriormente la categoria con Skin Theraphy a febbraio 2010 una linea idratante e ossigenante, questo ultimo lancio insiste sul miglioramento dell'attività cellulare, svolgendo un'azione profonda a livello di DNA, l'elemento responsabile del buon funzionamento di ogni cellula. Questo prodotto sarà caratterizzato da un ottimo rapporto qualità/prezzo, avrà un target d'età davvero trasversale e potrà essere abbinato al trattamento abituale più specifico. 365 Cellular Elixir Intense Serum Youth Renewal sarà distribuito presso tutti i nostri concessionari di skincare e sarà supportato da un marketing mix completo, ovvero campagne vetrine, gift all'acquisto, pubblicità e programma training ad hoc.

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Percorrendola poi nel 1985 con l’integrazione dell’Heliotan nei solari per aumentare la melanina; e con Skin Therapy nel ‘93 per liberare ossigeno nella pelle; e quindi con il lancio nel 2002 di questo 365 Cellular Elixir subito in lotta contro i radicali liberi con il complesso RPF, poi in profondo impegno scientifico nel 2003 con enzimi naturali a protezione e riparazione del Dna. ecco, il dna: che lo scorso 2010 fu protagonista nei solari a trattamento Sun Age Control, complesso riparatore del Dna stesso, dopo gli effetti di Retinology nel 2009 a liberare il retinolo nel cuore delle cellule. Un 2010 che si era anche valso di una nuova generazione di Skin Therapy per infondere una dose ottimale di ossigeno nella pelle. Tappe cui ho assistito, doverosamente sottolineando il costante progresso, profondamente scientifico, della ricerca Lancaster, sino a questo nuovo “protagonismo” del Dna per la “riparazione” del quale è sbocciato dai laboratori di ricerca di Monaco (attivi dal 1946 con l’impegno di 60 ricercatori per 750 brevetti internazionali già ottenuti) un nuovo elisir: 365 Cellular Elixir Intense Serum Youth Renewal che nella sua formula inedita si avvale di un liposoma esclusivo a quattro enzimi (Fotolisi + Endonucleasi, quindi Glucosidasi e Alchil Trasferasi) così da formare un complesso che agisce direttamente sui maggiori meccanismi di riparazione del Dna. e dunque: nove donne a difesa della loro bellezza per quanto influisce 365 Cellular Elixir Intense Serum Youth Renewal nel loro Dna (anche per la complementarietà di ingredienti antiossidanti e idratanti, quali estratto di melograno, soia, cactus). Nove donne simbolo di un altro successo d’efficacia Lancaster: questo elisir 2011 che dunque merita - e giustamente - il primo piano di queste pagine… 

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“Passeggiata” Quasi d’improvviso, per qualche giorno soltanto, nel cuore di una Milano pulsante d’ardore e di ansie natalizie, una passeggiata d’emozioni nella leggendaria magnificenza Chanel.

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“PASSEGGIATA” Visibilmente soddisfatto (foto sotto) Jean GuillaumeTrouvin, amministratore delegato di Chanel Parfums Italia, dopo la sua “Passeggiata” nel meraviglioso mondo della Maison. Un allestimento trionfale per qualche giorno (qui, una delle favolose “stanze”) nel cuore di Milano.

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speciale Luciano PARISINI

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nel mito

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Appena uscito

dalla maestosità di Palazzo Morando a Milano, da quel chiostro del XVIII secolo, tempio autentico di esposizioni d’arte e di moda, ho avuto immediato rammarico per la fine della “Passeggiata”, come ha voluto definire Chanel un sensazionale excursus sul suo incantevole, fiabesco mondo. ››

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›› Di “emozioni”, certo: subito

IL MITO 2.55 Alcuni “quadri” dello stupendo allestimento Chanel a Palazzo Morando, Milano. Al centro, la “copia” (con rifacimento di pareti di volumi) dello studio di Karl Lagerfeld, dominato da una sua gigantografia. La cifra 2.55 ripropone il mito della borsa che Coco portava in spalla nel 1955.

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espresse nel nostro sito il 21 dicembre, con l’impegno di allargare lo spazio della mia “Passeggiata” su questo numero d’apertura del 2011, come un biglietto d’auguri per un anno... in bellezza. In bellezza di classe: da lasciar felicemente sbalorditi, come testimonia il volto di Jean Guillaume-Trouvin, amministratore delegato di Chanel Parfums Italia, appena conclusa la sua “Passeggiata”. Sbalorditi anche per un allestimento in pieno caos sotto-feste. Bloccando una città in gran fermento con Tir a manovre-scommessa nel cuore della Milano che ospita la rinnovata, mitica boutique della Maison. Passeggiata? La definirei “sogno ad occhi (ben) aperti” oltre quella tenda a fili di perle, le sontuose perle di Coco a pioggia, con qualche (piacevole) difficoltà a superarla. E dopo? Alberi di camelie, incanto di luci; un “caleidoscopio di emozioni” ho già scritto sul web e lo ripeto.

Anche per quelle cifre luminose, 2.55, che ora inducono a “sentire” il mito della famosa borsa che Chanel si portò in spalla nel 1955.

Borsa in cui... mi addentro, spazio in pelle, pareti sulle quali corrono le immagini di una mitica fabbricazione tra fruscio di rumori d’atelier. E dal “ventre” della 2.55, come mi fossi perduto nel sogno, ecco ritrovare la stanza dei bambini, le bambole, eppoi le donne in manichino, ma “vere” d’abiti Haute Couture, di favola e d’emozione. E... sì, come d’improvviso; come d’improvviso lo studio 7L di Karl Lagerfeld, maestoso di luce e di libri, perfettamente riprodotto (boiserie di pannelli) imperiosamente dominato da una gigantografia di Re Karl che spande luce da dietro come un’umana entità video-plasma. E poichè nell’”emozione Chanel” non può mancare l’altro numero mitico, il 5, ecco uno sfavillio di flaconi, come un caleidoscopio a frastornare pensieri nel frullatore dei ricordi.

Esco dalla pioggia di perle con i fili lunghi che inceppano il mio rammarico per una “Passeggiata” che non avrebbe mai dovuto finire. È l’immagine gioiosa di Jean Guillaume-Trouvin a confortarmi. Ecco perchè la pubblico. Di tutto-Chanel, lì, oltre la cascata di perle bianche, non si può che esser profondamente fieri. 

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lotografia - libri - genialità in... bellezza. È la formula della creatività illustrata e quanto mai... illustre. Rovistare, indagare, sia pur con una punta di scolarità ai confini dell’iniziazione giornalistica, induce inevitabilmente a curiosità. Ecco perchè questo “studio” di Federica Lunari offre l’opportunità di una (ricca) simbiosi tra le sue considerazioni e l’emozione letteraria di volumi “planati” con tutta la loro eccezionale corposità sulla mia scrivania, già frastornata di omaggi natalizi. A proposito di corposità, mi compiaccio anzitutto del “recupero”, da parte di Chanel, del capolavoro foto-grafico realizzato per e con Jacques Helleu, il geniale obiettivo che ha coinvolto la Maison nel più completo excursus delle sue “eccellenze” fragranti. Un condensato di immagini che dal mitico “N°.5” s’invola nel firmamento “del capolavoro Chanel”, più che “dei capolavori” di Chanel. Per i quali han speso il loro straordinario incipit artistico, tutti gli uomini sacri dell’immagine, Avedon compreso, ovviamente (stupendo altero, inedito nell’immagine a tutta pagina del “gran volume”, che lo ritrae nel 1967 con un contorno di visi incantati dal “N°.5”. Visi eccellenti: Jean François de Lambert, Kitty d’Alessio, Jacques Helleu, Maud Adams, Vicky Hilbert). Ecco dunque Avedon: e qui mi fermo facendo spazio al testo di Federica, non prima però di aver citato due splendide edizioni in... bellezza: “Parfums d’Amour” di Jean Paul Guerlain (che “romanzo” il perchè dell’”indiano” Samsara!) arricchito di un flacone di Spiritueuse Double Vanille, “un talisman, un philtre à mettre entre toutes les mains...” incastonato in una deliziosa nicchia sotto il ricamo di G di Guerlain a splendida copertina. Ricamo, anzi traforo delle lettere di K E N Z O nel capolavoro di grafica e di immagini (la prima, stupenda: quel volto di Iman per la campagna pubblicitaria della collezione moda primavera-estate del 1983), capolavoro, ribadisco, dedicato al quarantesimo anniversario dell’opera immortale del genio dal Sol Levante. Foto, arte, moda, un connubio vincente, scrive Federica, primi passi a vent’anni nel fiabesco della bellezza. Si vada a incominciare!... (Luciano Parisini)

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speciale Federica LUNARI

Tra le… proboscidi della bellezza

Bellezza fotografata, bellezza scritta, bellezza esaltata da volumi d’eccellenza: ecco un cocktail di creatività, d’emozioni, di storia-leggenda.

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Quanti scatti, quanti flash dal 1938, anno di nascita della fotografia! Da massima rappresentazione della modernità artistica che era, possiede oggi un modus d’espressione tra creatività personale e fashion system. È il ’60 a concentrare maggiori cambiamenti, specie nel mondo moda, contestualmente all’emancipazione della donna, il cui ruolo sociale viene esplorato attraverso questo nuovo medium artistico. Sono gli anni di Richard Avedon e di Irving Penn. ›› MITICI Quell’immagine mitica di Avedon per Dior e, accanto, tre volumi d’eccezione in nome bellezza. Il prestigioso Chanel realizzato in simbiosi con l’indimenticabile Jacques Helleu; un Kenzo davvero straordinario e un Guerlain “fiabesco”.

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LEGGENDARIE Tre immagini-leggenda tratte dai tre volumi d’eccezione in nome bellezza: il fascino della “favolosa” Iman per il defilé Kenzo, primaveraestate 1983. Un acquerello per simboleggiare l’origine indiana di “Samsara”, capolavoro fragrante di Paul Guerlain. Un ritratto di Jacques Helleu realizzato dal grande avo Jean.

›› Avedon attraverso il sodalizio con Har-

per’s Bazaar e Vogue crea il suo stile. Indimenticabile nel rappresentare l’emancipazione della donna americana con personale spirito d’avventura. Il rifiuto di “manichini umani” lo porta infatti a ritrarla fuori dallo studio fotografico, in set allestiti alla maniera cinematografica, seppur realizzati per strada. È in quell’ottica che nei suoi stacci appaiono saltimbanchi, gente di strada, giovani coppie, animali, il tutto a confezionare un’immagine nuova che “buchi” la pagina. Esempio iconico della sua arte fotografica “Dovima with Elephants (Evening Dressby Dior)” scattata nell’agosto del 1955 al Cirque d’Hiver di Parigi. Elegante e sensuale, Dorothy Virginia Margaret Juba, quindi Dorothy Horan (“top” d’allora: in arte Dovima, anche Dowima) appare in abito Yves Saint Laurent (all’epoca “assistente” nella Maison Dior), dallo strascico lungo - si disse mitizzando - quanto la pista.

Straordinaria sovrapposizione di grazia a forza, come un’imperturbabile dea, placa le gigantesche creature con il tocco della mano, trasmettendo l’emozione di un mito.

Con sensibilità assolutamente diversa, Irving Penn interpreta la fotografia di moda del secondo dopoguerra. In-

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tellettuali, artisti ed attori famosi (indimenticabili i ritratti di Marisa Berenson) vengono rappresentati senza l’uso di elaborati espedienti tecnici. Il solo ausilio di un fondale di carta grigio o bianco, esalta il concetto che da un’immagine più le si sottrae più risulta efficace e suggestiva, creando così un nuovo “visual style” che caratterizza l’estetica del “less is more”, il meno è più. Spazi... claustrofobici, fondali “angolari” in cui collocare i soggetti, proiettano fuori un’energia palpabile, espressa da visi e corpi.

Collaborando con la rivista Playboy, Helmut Newton inizia ad esplorare le donne con macchina fotografica attrazione particolare come fosse un gioco, creando una forte compenetrazione tra due mondi prima distinti: quello dell’eros e quello della fotografia. Sono gli anni ’80 quando prorompe alla ribalta per le sue immagini forti ed erotiche (famosi gli scatti a Nastassia Kinski e Kristine DeBell) di donne alte, imponenti e quasi androgine, evocatrici di sensualità e di... patinata eleganza. Vantandosi sempre di essere “una pistola in affitto” Helmut Newton ha raggiunto il grande pubblico collaborando a campagne famose per brand come Chanel, Versace, Blumarine, Yves Saint Laurent, Borbonese e Dolce & Gabbana. I suoi scatti hanno uno stile erotico urbano (l’apice con la serie “Big Nudes”) che determina un'eccezione della fotografia di moda, così permeata di seduzione, provocazione sessuale e stravaganza, ma sempre immancabilmente glamour. 

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Per questo volto di Sharon Stone “più bella oggi che a vent’anni”, Dior si affida a profonda ricerca sull’efficacia delle cellule staminali epidermiche rendendo una sua icona cosmetica (25 anni di successi), Capture Totale, una straordinaria, scientificamente anti-età, Capture Totale Total Beauty 2011.

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Luciano Parisini

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Dior e la Sharon delle staminali

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Dior apre un capitolo nuovo del suo… volume anti-età Capture Totale.

Lo fa testimoniando risultati di particole efficacia con il volto della Sharon Stone di queste pagine. Vantando profonda ricerca scientifica a proposito di: cellule staminali epidermiche. Impossibile chiamati in argomento risolvere in superficialità. E allora….

Cosa sono anzitutto le cellule staminali.

Definizione fondamentale: cellule speciali per la loro capacità di riprodursi, moltiplicarsi. E perchè cellule staminali epidermiche? Perché nell’epidermide, nel suo strato “basale”, il più profondo dei cinque che la compongono, si trovano cellule staminali, quindi cellule staminali epidermiche dal potere davvero infinito di dividersi e riprodursi.

Riferendomi a Dior e a questo nuovo Capture Totale Total Beauty, cerco di far chiarezza partendo appunto da:

� Cellule staminali epidermiche: Dior vi ricorre

per incentivare l’efficacia del suo gioiello cosmetico anti-età, Capture Totale. Avendo già constatato nel 2008 “il ruolo fondamentale delle cellule staminali nel rinnovamento cellulare epidermico”. � Cosa fanno le cellule staminali epidermi-

che? Danno vita a decine di cellule figlie che a loro volta producono ciascuna un centinaio di cellule volte a costruire un'epidermide giovane e sana. Ciò significa che una cellula staminale origina migliaia di cellule epidermiche. E che quindi le staminali epidermiche sono “le custodi dei segreti della vita e della bellezza aiutando a rendere la pelle giovane e bella più a lungo”. Questo Dior l’aveva appunto già rilevato sin dal 2008, attraverso studi di ricerca in Europa con l’impegno specifico, da ben sette anni, del professor Pincelli dell’Università di Modena. E dal 2007 in Usa, sostenendo i programmi di ››

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›› ricerca dello Stanford Institute for Stem

Cell Biology and Regenerative Medicine.

� E così nel 2011 Dior scopre che l’influenza

delle cellule staminali (epidermiche) va oltre l’epidermide puntando al derma, area dei profondi e marcati segni dell’età. Una cellula staminale (epidermica) fabbrica un’eccezionale quantità di fattori di crescita agendo pertanto anche sulle cellule circostanti. E dunque le staminali epidermiche non “fabbricano” soltanto ma fanno da trait d’union attivo tra epidermide e derma. � Le cellule staminali (epidermiche) per quanto

sopra assumono così il ruolo di “cuore” della pelle rigenerandone giovinezza. Preziosissime, diventa quindi fondamentale proteggerle. � Ecco allora la prova che Capture Totale One

Essential con i suoi principi attivi detossinando la pelle negli strati più profondi, protegge e attiva una vasta generazione delle cellule staminali (epidermiche), molto sensibili alle tossine che ne bloccherebbero la rigenerazione.

E allora: 1- Capture Totale One Essential diventa un potente concentrato di rigenerazione cellulare e quindi fondamentale “gesto” anti-età.

2- Capture Totale Concentré Multi-Perfection è fortemente attivato per l’efficacia delle staminali (epidermiche). Anche e soprattutto perché veicola al cuore della pelle il Complexe Longoza-CellularTM, riattivando “funzioni di giovinezza” correggendo dall’interno i segni, anche i più marcati, dell’età.

3- Capture Totale Crème Multi-Perfection dispone di ingredienti mirati a protezione delle cellule staminali (epidermiche). Con evidente differenza di efficacia, in notevole percentuale, tra la Crème del 2009 e questa 2011.

4- Capture Totale Sérum Fond de Teint ha il potere di rigenerare luminosità per l’efficacia delle cellule staminali (epidermiche). E quindi: trattamento e maquillage in azione congiunta per un colorito della pelle “immediatamente” più luminoso. Effetto giovinezza globale, sostiene Dior. Così da ribadire una head line che ha fatto epoca presentando il volto stupendo di Sharon Stone: “più bella oggi che a vent’anni”.

Concludendo questa complicata disamina scientifica (pur sommariamente riassunta), si deduce che Capture Totale Total Beauty rafforza un autentico mito cosmetico anti-età alla soglia del suo venticinquesimo anno di costanti successi. Grazie ad un’approfondita e rivoluzionaria ricerca sulle cellule staminali (epidermiche). 

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speciale Luciano PARISINI

Ora declinato anche in L’eau de KenzoAmour, con un altro jus… d’amore nel flacone che s’allunga stemperando il cristallo nel rosso e nero, e protetto da un astuccio che libra un baffo di piuma nel candore della boîte.

Così come l’Eau de Parfum, l’Eau de Toilette Florale, Indian Holi e le Parfum. Con lei, Gabriella Wright, libera, suadente femminilità, nella nuova campagna stampa e nel nuovo spot storia d’amore.

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“È raro incontrare

persone come Gabriella. È un turbine di vita che travolge quanti osano entrare nell’esistenza di una donna così fuori dal comune…”. Scelgo questa stupenda “dichiarazione” di Patrick Guedj, il fotografo geniale che l’ha scelta per il film e la campagna stampa che rinnova la straordinaria immagine di KenzoAmour. Vita nova quindi per un’autentica icona del profumo d’ogni tempo, Il profumo che riesce prodigiosamente a declinarsi in cinque personalità olfattive di incantevole romanticismo.

Gabriella Wright “felice, mix d’esperienze e culture” risplende in questo fotogramma del film, come estasiata dagli effluvi di KenzoAmour, certo effluvi di alchimie diverse, ma anche effluvi di natura libera… inviolata nell’infinito di un pack davvero stupendo di gioia

e di candore. Cinque KenzoAmour per ribadire lo straordinario viaggio nell’incanto Kenzo: l’Eau de Parfum, nel flacone d’intenso “rossore”, l’Eau de Toilette Florale nel contenitore sfumato in delicata bruma, riflessa nel “volo” del pack, Indian Holi nel flacone infuso di rosa e rosso, Le Parfum nello splendore dell’oro opaco. E, ancor più novità, L’eau de KenzoAmour nel “gioiello” di vetro a caleidoscopio rosso e nero, con quel baffo di piuma che par librarsi fuori dall’astuccio. E dentro? bergamotto, tè, arancia amara per cominciare; la peonia e l’acacia per aprire un “cuore” di fiori esotici, ylang ylang e il frangipane, effluvio conduttore di tutto l’universo KenzoAmour; e un fondo che… fonde nella vaniglia, nell’incenso, nei muschi bianchi. 

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speciale Luciano PARISINI

Parlami d’amore...

È l’invito più dolce di una ragazzina d’America, Taylor Momsen, diciassettenne, scelta da John Galliano per il suo nuovo profumo femminile. Racchiuso in una... busta di vetro con tanto di francobollo a fiori, per un messaggio (no sms!) dolcissimamente romantico: “Parlez-moi d’Amour”.

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Tutti i sentimenti

digitando un sms con parole tronche, quasi a sbrigare la convenzione: è il nostro tempo, ironico, ostile verso il romanticismo.

Quasi fosse una malattia contagiata dai vecchi, dai retorici che per una dichiarazione d’amore usavano carta, penna, busta e francobollo, imbucando un ardore amoroso nella cassetta della posta. Terribile, obsoleto, melenso: questa generazione salvo rarità la pensa così e non c’è speranza (generalizzo) che cambi parere. Anche perchè se un tempo si... spasimava scrivendo, pur con scarsa conoscenza ortografica, oggi districarsi nell’idioma “materno” diventa... rischio, manovra ridicola, penosamente vecchia. E allora sms, email, parole buttate al microfono del cellulare senza un costrutto e quasi sempre per eccepire, raramente per ribadire dolcezza. Giammai: dolcezza fa rima con timidezza! E allora? Romanticismo finito? Il tempo di carta, penna, busta e francobollo ingoiato dai ricordi della generazione che se ne va?

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Purtroppo. Ma c’è un'eccezione confortante: John Galliano (chi l’avrebbe detto?...) ha preso cristallo e francobollo; ha riempito la... busta di un’essenza di prelibatezze olfattive (ne disquisisce Marina Santin nel suo box qui sotto) insignendo il tutto di una frase semplice ma dolcissimamente invitante: “Parlez-moi d’Amour”. Questa è lettera, questa è romantica alternativa agli sms, alle email! Sentite Galliano: “... l’arte di innamorarsi sembra aver perso il suo fascino. Volevo un profumo che facesse da tramite tra lo spirito di una musa dei tempi moderni e il coraggio che ci vuole oggi per scrivere i propri sentimenti in una lettera. Ho voluto ricreare l’essenza indimenticabile della giovinezza...” . La musa dei tempi moderni cui allude il geniale couturier è Taylor Momsen, attrice, top model, cantante americana, ma soprattutto ragazzina di 17 anni, certamente desiderosa di... “Parlez-moi d’Amour”. 

Essenza d’amore attura l’essenza dell’intrigo amoroso, dell’amore appena sbocciato e dei primi desideri per offrirlo alla nuova C generazione come fosse un’inedita lettera tra innamorati in cui

si rivelano sentimenti ed emozioni, Parlez-moi d’Amour di John Galliano. Muschiato ed estremamente femminile, nasce da una classica struttura chypre ma sfida le convenzioni con contrasti moderni e sorprendenti per conquistare i giovani. Debutta così con guizzi di mirtillo, zenzero e bergamotto, per poi rivelare un cuore fiorito che intreccia gelsomino sambac, olio di lavanda e rosa turca, e sfumare in un sillage avvolgente, mélange di muschio, patchouly e foglie di cipresso. A racchiuderlo, una lettera d’amore in cristallo lucente.

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speciale Silvia MANZONI

Profumo d’altri tempi

Il massimo dello chic in tema di fragranze? Le francesi non hanno dubbi: profumarsi con le essenze di un tempo.

Così, i bouquet del passato ritornano di grande attualità e le Maison storiche conoscono una seconda giovinezza “rifiorendo” in nuove boutiques.

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Vita difficile

per le nuove fragranze che arrivano sul mercato. Oggi in Francia non sono certo le new entry ad essere ricercate dalle beauty addict. Il massimo dello chic è profumarsi con le essenze di una volta. Un vento di gioventù soffia su marche dal sapore antico, che vantano un lungo pedigrée e che hanno appena accennato un restyling, preferendo restare su un'immagine tradizionale.

Ad attirare le francesi non sono solo le note chyprée, orientali o floreali di queste fragranze, ma anche i loro flaconi elaborati, oggetti ornamentali oltre che funzionali. I nuovi profumi si portano come un blasone d'aristocratica appartenenza ad una casta di persone raffinate e di buon gusto.

"Certe fragranze un tempo giudicate troppo segmentanti tornano in una forma più accessibile. Piacciono nuovamente le fougères nei maschili; e i floreali con aldeidi o i chypre riconoscibili per la loro forte personalità olfattiva riappaiono d'improvviso sul mercato -

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spiega Catherine Têtu, dell'agenzia di tendenze Nelly Rodi, in una ricerca per l'Istituto Francese della Moda - le note olfattive dal sapore rétro hanno grande successo: la violetta e la lavanda o la mirra".

Le grandi marche hanno capito che l'ondata di classicismo che ha colpito la moda (con un vistoso ritorno degli anni ’50) lambisce ormai le sponde del profumo.

Guerlain ha rilanciato Violette de Madame e Mouchoir de Monsieur, creati nel 1904. Inoltre ha aperto la sua dodicesima boutique parigina, nei grandi magazzini Printemps Moda, nella quale afferma di volersi consacrare alle collezioni esclusive. "Dei profumi vintage - dicono ai Printemps - le cui riedizioni, dal jus al flacone, sono rigorosamente identiche agli originali". E proprio la Scent Room dei Printemps si afferma come uno dei luoghi ideali per questo shopping olfattivo. È qui che troviamo uno scaffale consacrato a Piguet e uno spazio per Penhaligon's, che mette a disposizione con la sua collezione Anthology di fragranze maschili e femminili alcune addirittura degli anni ‘30, come l'Eau de Cologne o Zizonia. Poco distante, la venerabile casa Houbigant (1882), uno dei precursori della profumeria moderna. Sottoposta ad un leggero lifting, la storica fragranza Fougère Royale (che fu la capostipite di questa famiglia olfattiva) è oggi riproposta nel flacone disegnato da René Lalique anche questo appena modernizzato. Ai Printemps arrivano anche i profumi D'Orsay, creati nel 1830 e recentemente ripresi e rilanciati con successo. E per coloro che amano esten-

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dere questo aristocratico gusto per i sentori d'epoca alle profumazioni d'ambiente, ecco la nuova collezione di profumi per interni di Cire Trudon, Maison fondata nel 1643 come manifattura di cera le cui creazioni illuminano e profumano non soltanto le corti ma anche le più belle chiese di Francia.

A confermare questo fenomeno interviene anche l'apertura di una nuova boutique, in rue Danielle Casanova, a due passi da rue de la Paix. È quella di Jovoy, antica marca di profumi (è stata fondata nel 1923 da Blanche Arvoy), che le parigine della Belle Epoque adoravano, ma da qualche decennio caduta nell'oblio finchè François Hénin non decide di rilanciarla avvalendosi di profumieri della casa Robertet. Ed il successo è così grande che Jovoy ritorna nel quartiere che lo ha visto nascere quasi un secolo fa ed accoglie altre marche che, come lei, dopo il successo hanno conosciuto un più o meno giustificato "pensionamento". Ecco dunque riproste in questo elegante negozio le creazioni olfattive di Dorin (che forniva Maria Antonietta),

Coudray, Jacques Fath, Piver, Rancé (di cui era fan di Napoleone) ed altri. E naturalmente le fragranze di Jovoy, tra le quali une nuova versione di Quand? (1930), un florale fruttato poudré e voluttuoso che, secondo la storia originale, era stato concepito come dono dell'innamorato alla sua bella per conquistarla.

"Mi piace dire che questo è il regno delle fragranze rare - spiega François Hénin - il cliente entra perchè non vuole più portare un profumo che hanno tutti, ma è alla ricerca di nuove esperienze, di materie prime naturali di grande qualità ed è questo che caratterizza le fragranze nate uno o due secoli fa". In esclusiva per la Francia qui è possibile trovare anche una Maison inglese, Grossmith, che forniva la corte reale e le cui formule, rimesse a nuovo da un naso di Grasse, sono da scoprire se non altro per vedere cosa si nasconde dietro i loro nomi evocatori: Hasu-no-Hana (fior di loto in lingua giapponese), Phul-Nana (bel fiore in lingua hindi) o Shem el Messim (brezza in lingua araba).

Una boutique nuova fiammante anche per Lubin, nel quartiere di Saint Germain des Près (rue des Canettes). La marca è nata nel 1798 e fu la preferita di Josephine Beauharnais, moglie di Napoleone, e di Pauline Bonaparte.

Oggi annovera dieci profumi, tra i quali il più conosciuto è Idole, con il suo flacone dal look africaneggiante.

Oggetto di vera riscoperta è anche la marca Teo Cabanel, che porta il nome del dottore in chimica che la fondò nel 1839 a Boufarik, in Algeria, e che successivamente si trasferì a Parigi nel primo Novecento per essere più vicino alla clientela che aveva decretato il successo delle sue Eaux de Cologne. Cabanel diventa fornitore ufficiale della Duchessa di Windsor e questa è la più bella consacrazione per una Casa che esprime un lusso discreto, ma autentico. Poi, dopo la guerra, le mode olfattive cambiano e Cabanel comincia ad essere dimenticato.

A riaprire la Maison è una lontana discendente, Caroline Llacqua, che ad appena 22 anni decide di prenderne le redini e di riavvivarne l'anima. Quattro creazioni al suo attivo, tutte con materie prime naturali di grande qualità, come insiste il profumiere Jean-François Latty, che ha deciso di condividere la sfida di Caroline. Oggi cinque fragranze di nicchia sono disponibili (più una concrète) delle quali una, Alahina, un orientale inondato di note d'ambra, conta tra le sue fan l'attrice Clotilde Coureau, moglie di Emanuele Filiberto di Savoia.  N°2 FEBBRAIO 2011

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50 milioni di turisti entro il 2012. Questo l’ambizioso obiettivo che si è prefissa la città di New York.

E per raggiungerlo, sfodera le sue carte vincenti, primi tra tutte i grandi show di Broadway dall’attesissimo Spiderman a Sister Act, Priscilla Regina del Deserto e tanti altri.

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Carole HALLAC

SPIDERMAN Scenografie mozzafiato, coreografie elaborate e musiche di Bono e The Edge degli U2 (nella foto con la regista Julie Taymor) per "Spiderman", on stage dal 15 marzo.

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Nonostante la recessione,

nel 2010 New York ha battuto ogni record di turisti, ben 48.7 milioni. La città non ha l’intenzione di fermarsi, tanto che il sindaco Bloomberg si è prefisso di raggiungere 50 milioni di visitatori nel 2012. Continua così l’apertura di alberghi di lusso e di ristoranti gourmet, senza dimenticare la pianificazione di un ricco calendario culturale, del quale Broadway rimane una delle maggiori attrazioni.

Numerosi infatti i nuovi spettacoli che debutteranno già nei primi mesi del 2011.

C’è già grande attesa per “Spiderman - Turn Of the Dark”, la produzione più ambiziosa mai intrapresa a Broadway, diretta da Julie Taymor (nota per il “Il Re Leone”) e con una colonna sonora d’eccezione realizzata niente di meno che da Bono e The Edge degli U2. Ispirato al celebre fumetto dell’Uomo Ragno, lo spettacolo da 65 milioni di dollari racconta la storia di Peter Parker, cui vita viene sconvolta quando viene morso da un ragno geneticamente modifi-

cato, e si alza il giorno dopo attaccato al soffitto della sua stanza con una nuova identità di supereroe. La preparazione dello show ha subito diversi problemi a causa dell’intricata coreografia che prevede pericolose acrobazie: ben quattro attori si sono infortunati durante le prove (il più grave ha riportato una commozione cerebrale). Questi incidenti hanno posticipato il debutto, ora previsto per il 15 marzo, con prevendite che già proiettano Spiderman come uno degli show di maggior successo a Broadway (prezzi da $67.50 a $140 - Foxwoods Theatre - 214 West 42nd Street).

“Sister Act”, in arrivo in primavera, è prodotto da Whoopi Goldberg, l’attrice protagonista della celebre versione cinematografica. Patina Miller interpreta il ruolo di Deloris Van Carter, la showgirl di Las Vegas che, dopo aver assistito ad un assassinio, rientra in un programma di protezione della Polizia che la porta a nascondersi in un convento. Qui trova il suo posto nel coro delle suore ed usando il ››

E BROADWAY! N°2 FEBBRAIO 2011

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›› suo talento per fare del bene, crea confusione ma

anche tante risate. La Miller è già stata protagonista della versione di West End che ha conquistato Londra. Per chi non ha in programma di andare a New York, una produzione tedesca ha lanciato un tour internazionale dello show che prossimamente toccherà anche l’Italia (Broadway Theater - 1681 Broadway - per biglietti: online visitando telecharge.com o tel. 001.212.238.6200 - $50-$200).

Altri due spettacoli sono ispirati a film di successo.

“Catch Me If You Can” (interpretato da Leonardo di Caprio e diretto da Spielberg nella versione in pellicola). Tratto dalla storia di Frank Abagnale Jr, narra di un teenager che, allontanatosi da casa alla ricerca di una vita più eccitante, riesce con il suo charme e falsificando assegni a prendere le vesti di un pilota, di un avvocato e di un dottore, ad entrare nella grande societa ed a conquistare la donna dei suoi sogni. Il

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tutto avendo sempre l’FBI alle calcagna (Dal 10 aprile al Neil Simon Theatre - 250 West 52nd Street - telecharge.com - da $38.50 a $222). “Priscilla Regina del Deserto”, invece, a teatro dal 20 marzo, è un adattamento del film omonimo che racconta le avventure nel deserto australiano di tre amici drag queen. Già in scena a Sydney, dove è diventato il musical di maggior successo in Australia, è anche on stage a Londra ormai da due anni (Palace Theatre - 1564 Broadway - ticketmaster.com - $50-$125).

Continua poi il successo di numerosi altri musical, e per chi visita New York dal 24 gennaio al 10 febbraio, c’è un’occasione unica: la possibilità di pagare due biglietti al prezzo di uno. Tra gli spettacoli che partecipano alla promozione: “The Addams Family”, “American Idiot”, “Billy Elliot”, “Chicago”, “Colin Quinn Long Story Short”, “Driving Miss Daisy”, “Good People”, “The Importance of Being Ernest”, “Jersey Boys”, “La Cage Aux

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ical, bradue rtemeong The Aux Folles”, “The Lion King”, “Lombardi”, “Mamma Mia!”, “Mary Poppins”, “Memphis”, “Million Dollar Quartet”, “The Phantom of the Opera” e “Time Stands Still” (per informazioni nycgo.com/getmorenyc/Broadway).

Dal 6 al 10 febbraio inoltre, i bambini e ragazzi dai 6 ai 18 anni, entrano gratis con un adulto pagante, e i biglietti includono feste pre-teatro, sconti ai ristoranti, e programmi educativi (per informazioni kidsnightonbroadway.com).

Offerte convenienti anche per gli alberghi, che fino al 7 marzo regalano con due notti pagate una notte gratis. Tra gli hotel partecipanti, i nuovissimi Chatwal New York e Setai Fifth Avenue, ed i classici Carlisle, London, Loews Regency, Mandarin Oriental, Peninsula, Pierre, Plaza, Ritz Carlton, The Sherry-Netherland, Trump International, Trump Soho, Wardorf Towers (per ulteriori informazioni nycgo. com/thirdnight).

Infine, solo fino al 6 febbraio, c’è “Restaurant Week”, 300 ristoranti in città che offrono menù a prezzo fisso, ovvero $24 per un pranzo di 3 portate e $35 per una cena sempre di 3 portate. Un’occasione unica per provare ristoranti gourmet spendendo poco, come Cipriani, Bond Street, Le Cirque e molti altri (nycgo.com/restaurantweek).  N°2 FEBBRAIO 2011

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22° PREMIO INTERNAZIONALE

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ACCADEMIA DEL PROFUMO

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“I ELL’A D Chi vota partecipa al grande concorso che mette in palio una Fiat 500, sei Boscolo Gift Weekend Art Gioielli d'Italia, tre Digital Camera Casio Exilim EX-S200, sette Digital Camera Casio Exilim EX-Z800.

Il periodo-voto iniziato il 24 GENNAIO si protrae al 12 FEBBRAIO.

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La cerimonia di consegna del Premio “PROFUMO DELL’ANNO” oltre agli altri Premi previsti dall’Accademia del Profumo, avverrà il 18 MARZO a BOLOGNA nel trionfale contesto del monumentale salone delle feste di PALAZZO RE ENZO, nel cuore della città.

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La fotocronaca dell’evento avrà un’edizione straordinaria di DAILY LUXURY, in distribuzione la mattina del 19 MARZO al Cosmoprof Worldwide Bologna.

In diretta streaming TV sul sito www.accademiadelprofumo.it

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I profumi in nomination per il Premio

"IL PROFUMO DELL’ANNO"?

Basta voltar pagina e sfogliare il nostro dossier completo di ogni immagine dei “finalisti” e delle rispettive note tecniche.

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UNA CASCATA DI NOMINATIONS l’abbiamo definita annunciando due numeri fa i finalisti al Premio Accademia che premierà

“IL PROFUMO DELL’ANNO” scelto da una giuria “popolare” chiamata a votare nei 500 punti vendita-profumeria d’ogni parte d’Italia.

Voltando pagina, ecco i

10 FINALISTI FEMMINILI da votare chiedendo la scheda-voto nelle profumerie che sfoggiano un appropriato allestimento già

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PREMIO GIURIA CONSUMATORI MIGLIOR PROFUMO DELL’ANNO Profumi femminili finalisti

1 - ACQUA DI GIOIA GIORGIO ARMANI 2 - ATTIMO 3 - BALENCIAGA PARIS 4 - BELLE D’OPIUM YSL 5 - BERGAMOTTO DI CALABRIA 6 - GUCCI GUILTY 7 - LADY MILLION PACO RABANNE 8 - LOVE, CHLOÉ 9 - VANITAS VERSACE 10 - WOMANITY THIERRY MUGLER

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PROFUMO FEMMINILE

DELL’ANNO

GIORGIO ARMANI

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na “goccia” che rievoca al contempo le onde del mare ed una silhouette femminile, per un’essenza di gioia creata per celebrare una donna forte, serena e dallo spirito libero, che vive in perfetta armonia con la natura. Un debutt o di nuances vegetali punteggiate di menta sminuzzata e limone primo fiore femminello, fa da anfi trione ad un cuore di gelsomino d’acqua e ad un’eco di legno di cedro LMR, zucchero di canna e labdano.

Acqua di Gioia

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PROFUMO FEMMINILE

DELL’ANNO

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ensato per vivere ogni momento come un regalo unico e prezioso, è un bouquet fiorito, verde e boisé che celebra il fascino naturale della donna che lo indossa. Protetto da uno scrigno lievemente asimmetrico illuminato da guizzi d’oro e di rosso, rivela un cuore floreale che palpita di gardenia, fiore di frangipani e peonia ed un sillage sensuale ed avvolgente, sapiente alchimia di muschio, legno di cedro e patchouly.

FERRAGAMO Attimo

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PROFUMO FEMMINILE

DELL’ANNO

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n jus classico e chic ma dal tocco inedito che racchiude in sé l’aria della primavera e racconta di una giornata di aprile accarezzata da un vento che profuma dei fiori di stagione.

Celato in un’ampolla che coniuga linee smussate ed angoli vivi concedendosi il vezzo di un cap color avorio, dopo una nota di violetta, rivela un guizzo piccante che si apre su legni freschi e muscosi ed illanguidisce in un’eco sensuale e misteriosa.

BALENCIAGA Paris

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PROFUMO FEMMINILE

DELL’ANNO

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n jus forte, conturbante, seducente e creato per dare dipendenza, che accoglie un tripudio di fiori bianchi speziati, lilium Casablanca, gardenia e mandarino, soffusi da un accordo di narghilé, tabacco, ambra, legni preziosi, pesca ed incenso, valorizzato da un’eco che allea effluvi boisés, pepe bianco, patchouly e sandalo. Inconfondibile lo scrigno, ispirato all’Inrô dei guerrieri dell’Estremo Oriente e dipinto di blu Matisse.

YSL

Belle d’Opium

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PROFUMO FEMMINILE

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DELL’ANNO

ACQUA DI PARMA

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no scrigno che cattura i rifl essi del mare più limpido e cristallino illuminato da guizzi di bianco, verde e giallo vivo, per un’essenza sublime, capace di regalare un’immediata sferzata d’energia. En vedette, il bergamotto di Calabria che, intriso di cedro, con le sue note fruttate e fiorite ricama un cuore raffinato di legno di cedro e zenzero rosso illanguidendo in un’eco che conquista con un inedito mélange di vetyver, benzoino e musk.

Bergamotto di Calabria 78

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PROFUMO FEMMINILE

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R

acchiuso in uno scrigno dorato in cui l’iconica doppia G intrecciata si trasforma in inedita finestra sull’essenza ambrata, si rivela un bouquet fiorito ed orientale dedicato alla donna trasgressiva che ama superare i confini e si esalta per cose che farebbero sentire in colpa chiunque altra. Edonista, caldo e deciso, il suo cuore, vibrante di geranio e lillà punteggiati da guizzi di pesca, è soff uso da un’eco di patchouly ed ambra.

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GUCCI

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PROFUMO FEMMINILE

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È

il profumo della femme fatale: abbagliante, creativa, indomita, dalla femminilità estrema, determinata ed audace. Delicato ma sensuale e presente, protetto da un diamante dorato, si rivela un’armonia fresca, fiorita e boisée, che, dopo un debutto di arancia amara e lampone, conquista con un cuore floreale di fiore d’arancio, gelsomino sambac e gardenia soffusi da un’eco ambrata punteggiata di miele e patchouly.

PACO RABANNE

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PROFUMO FEMMINILE

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iù che un profumo, un concentrato di emozioni, un tributo alla femminilità radiosa e spontanea, un omaggio alla personalità della donna che lo sceglie. Bouquet dall’eleganza innata dallo scrigno in rosa cipria ed oro, si schiude con sentori di fiore d’arancio e pepe rosa; si aff erma con un cuore di assoluto di iris valorizzato da lillà, giacinto, boccioli di glicine, elitropio, mandorle e vaniglia; e sfuma in un’eco di muschi cipriati, talco e polvere di riso.

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CHLOÉ

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Love, Chloé

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PROFUMO FEMMINILE

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n’essenza luminosa e seducente che evoca sensazioni tattili ed eteree illanguidendo in un’aura avvolgente. Celato in uno scrigno modellato da una colata d’oro che ricorda la spalla nuda di una donna, suggellato da un cap inciso con i profili di una foglia d’edera, si rivela un bouquet dagli accenti esotici e mediterranei. Protagonista, il fiore di Tiaré, annunciato da guizzi di lime e fresia e soffuso da un’eco di fava tonka e legno di cedro.

VERSACE Vanitas Versace

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PROFUMO FEMMINILE

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un profumo musicale, le cui note esprimono le emozioni della donna che lo indossa”. Così il couturier descrive l’essenza, che, assolutamente inedita, allea una nota dolce ed una salata. Quella del fico, fruttata, succosa e rassicurante, e quella del caviale, sottile, conturbante, quasi animale, valorizzate da un accordo boisé, verde, sensuale ed elegante di legno e foglie di fico. Per scrigno, un totem decorato da un fregio in zamak.

THIERRY MUGLER Womanity

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PROFUMO

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UNA CASCATA DI NOMINATIONS l’abbiamo definita annunciando due numeri fa i finalisti al Premio Accademia che premierà

“IL PROFUMO DELL’ANNO”

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scelto da una giuria “popolare” chiamata a votare nei 500 punti vendita-profumeria d’ogni parte d’Italia.

Voltando pagina, ecco i

10 FINALISTI MASCHILI

da votare chiedendo la scheda-voto nelle profumerie che sfoggiano un appropriato allestimento già

DAL 24 GENNAIO E FINO AL 12 FEBBRAIO 2011 85

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PREMIO GIURIA CONSUMATORI MIGLIOR PROFUMO DELL’ANNO Profumi maschili finalisti

1 - BLEU DE CHANEL 2 - BVLGARI MAN 3 - COLONIA ESSENZA 4 - DAVIDOFF CHAMPION 5 - DOLCE & GABBANA THE ONE GENTLEMAN 6 - DSQUARED2 HE WOOD OCEAN WET WOOD 7 - GUCCI BY GUCCI SPORT POUR HOMME 8 - JOHN RICHMOND FOR MEN 9 - MARC JACOBS BANG 10 - VOYAGE D’HERMÈS

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PROFUMO MASCHILE DELL’ANNO

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n jus d’eleganza e libertà protett o da uno scrigno virile, un blocco in cristallo dai colori dell’ardesia che, sfiorato dalla luce, acquista i riflessi del cielo in burrasca. Aromatico e boschivo, conquista con un mélange di arancio, limone, pompelmo, menta piperita, bacca rosa, noce moscata e zenzero e si afferma con un caratt ere vibrante di cedro e gelsomino soff usi di vetyver, patchouly ed incenso.

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CHANEL

Bleu de Chanel 86

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PROFUMO MASCHILE DELL’ANNO

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ratteggia il ritratto di una nuova virilità, mix di eleganza naturale, spirito contemporaneo, sensualità e innato carisma. Inedita esperienza olfattiva, connubio di intensità e freschezza, ravviva le tradizionali nuances boisées con accenti puri e radiosi rivelando un cuore seducente di vetyver, cypriol, legni bianchi, legno di sandalo e di cashmere, ed un sillage dai sentori orientali, con ambra vegetale, benzoino, miele bianco e musk.

BVLGARI

Bvlgari Man 87

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PROFUMO MASCHILE DELL’ANNO

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ACQUA DI PARMA

È

lo smoking dell’iconica Colonia della Casa, ovvero ne è l’espressione più pura. Racchiuso nell’inconfondibile scrigno Art Déco ma dipinto di nero, il suo jus celebra l’eleganza senza tempo con un cuore che allea effluvi aromatici di rosmarino ed un accordo floreale di rosa, gelsomino e mughetto soffuso da un tocco di chiodi di garofano, sfumando in un’eco boisée punteggiata di patchouly, muschio bianco ed ambra.

Colonia Essenza 88

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a la stoffa del campione, vuole spingersi oltre i limiti, affrontare nuove sfi de, valorizzare il proprio potenziale. Così come lui, il suo profumo: un’essenza fresca e sensuale che, capace di infondere vitalità ed energia, rivela un cuore vibrante di galbano e salvia sclarea ed un’eco maschile ed avvolgente di cedro e muschio di quercia. Per scrigno, un manubrio da palestra, così familiare ed al tempo virile.

DAVIDOFF Champion

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PROFUMO MASCHILE DELL’ANNO

DOLCE & GABBANA

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n jus virile, carismatico, da vero intenditore, dedicato al seduttore contemporaneo, gentiluomo moderno, affascinante, emblema di un'eleganza attuale e senza tempo. Racchiuso in uno scrigno lussuoso, ma raffinato e discreto, scandito da accenti blu scuro metallizzato ed oro antico, inebria con un cuore di lavanda punteggiata da effluvi di finocchio e cardamomo, e sfuma in un sillage sensuale che allea patchouly e vaniglia.

The One Gentleman 90

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bito in… legno ed un percorso olfatt ivo che dalle vette e dalle foreste approda all’Oceano, per un jus legnoso, acquatico e vetyver, costruito su tre accordi fragranti: Ocean Notes, caratt ere maschile (ambra grigia, artemisia, accordo trasparente marino); Wet Notes, sofisticata freschezza (foglie di violetta, musk, violett a); Wood Notes, presenza costante e materia (vetyver, patchouly, legno di cedro, fava tonka).

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PROFUMO MASCHILE DELL’ANNO

GUCCI

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n packaging scandito dagli elementi distintivi dell’universo creativo della griffe – il nastro verde-rosso-verde tipico fin dagli anni ’50, l’iconico morsetto e la firma di Guccio Gucci – per un jus fresco e brioso, alchimia di agrumi e nuances aromatiche. Protagonisti, le note del pompelmo che si fronteggiano con i sentori vibranti del cardamomo, valorizzati da nettare di fico e da effl uvi ricchi e legnosi di patchouly.

Gucci by Gucci Sport pour Homme 92

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JOHN RICHMOND

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t’s Only Rock ‘n’ Roll”. Basta una frase, scolpita sulla medaglietta che interrompe il nero assoluto del flacone, per coglierne il carattere: carismatico, assolutamente maschile e dall’irresistibile vitalità.

Fougère, agrumato e boisé il jus, caratterizzato da un cuore speziato di cardamomo, pepe e rosmarino intrisi d’anguria e velato da un sillage avvolgente che intreccia legno di cedro, vetyver e ambra.

John Richmond for Men 93

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PROFUMO MASCHILE DELL’ANNO

C

arismatico, seducente, giovane ed accatt ivante, rivisita il tradizionale concetto di fragranza, rivedendolo secondo i codici dello stile del designer.

Virile e grintoso, lo scrigno d’argento, le cui forme si modellano cedendo alla forza del logo. Sensuale, boisée e speziata, l’essenza, che nasce con un trio di pepe in grani nero, rosa e bianco, e rivela un cuore ed sillage che intrecciano elemi, benzoino, vetyver, muschio bianco e patchouly.

MARC JACOBS

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PROFUMO MASCHILE DELL’ANNO

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oisé, fresco e muschiato, si ispira alla tradizione ed al legame che unisce l’universo del viaggio e la Maison e gioca con paradossi e complementi per non avere l’odore di un legno, di un fiore o di una materia ma quello dell’ignoto in tutto il suo splendore. A proteggerlo, uno scrigno che rievoca l’idea del “movimento”: una lente da taschino con il suo astuccio, i cui profi li disegnano una staff a e ruotano att orno ad una borchia da sella.

HERMÈS Voyage d’Hermès

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22° PREMIO INTERNAZIONALE

ACCADEMIA DEL PROFUMO

A T A C S A C . . .

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mio e r P el emia d o t es Accad nto t n o u Nel cazionalefumo, gi ntro n o ,e Inter del Pr dizionelle” che ° e e “bo stra 2 2 a all ste du alla no ns, que dono dminatioati en di no andid : c s i d ata” o i c emi c ecc ue pr “cas ai d OR I L G MI GING KA OR C A P IGLI M ZIONE ICA N U COM

Una giuria di VIP, di BEAUTY EDITOR e di PROFUMIERI li decreterà.

I VIP:

Corrado Assenza, chef; chef Gigi Buffon, portiere della Juve e della Nazionale di Calcio Calcio; Paola Barale, conduttrice TV; Saturnino Celani, bassista di Jovanotti; Diego Dalla Palma, esperto di Immagine; Oriella Dorella, già étoile della Scala, Felice Limosani, digital storyteller; Piero Lissoni, designer; Caterina Murino, attrice; Alena Seredova, attrice e conduttrice TV TV; Matteo Tagliariol, nazionale italiana scherma; Simona Ventura, conduttrice TV.

I BEAUTY EDITOR:

Stefania Bellinazzo di Grazia Grazia; Clara Giacconi di Leiweb; Cristina Milanesi di Io Donna.

I PROFUMIERI:

Luigi Baccaro Baccaro,, Profumeria Vogue; Giuseppe Ferreri Ferreri,, Europrofumi; Salvatore Sicurella Sicurella,, Profumeria Sicurella.

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PREMIO GIURIA VIP

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MIGLIOR PACKAGING

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Profumi femminili finalisti 1 - GUCCI GUILTY 2 - LADY MILLION PACO RABANNE 3 - WOMANITY THIERRY MUGLER

Profumi maschili finalisti 3

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4 - JOHN VARVATOS ARTISAN 5 - MARC JACOBS BANG 6 - VOYAGE D’HERMÈS

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PREMIO GIURIA VIP MIGLIOR COMUNICAZIONE

Profumi femminili finalisti

1

1 - ACQUA DI GIOIA GIORGIO ARMANI 2 - GUCCI GUILTY 3 - LADY MILLION PACO RABANNE

Profumi maschili finalisti

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4 - BLEU DE CHANEL 5 - BVLGARI MAN 6 - MARC JACOBS BANG

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22° PREMIO INTERNAZIONALE

ACCADEMIA DEL PROFUMO

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A decidere i vincitori, una “giuria tecnica” composta dai membri della Commissione Direttiva dell’Accademia del Profumo.

Dodici dunque i profumi che saliranno sul podio di Palazzo Re Enzo a Bologna il 18 marzo, prima giornata del Cosmoprof Worldwide Bologna: i due (un femminile e un maschile) scelti dal pubblico quali “profumi dell’anno”; i due (un femminile e un maschile) scelti dalla giuria beauty editor, profumieri e VIP, per il miglior packaging; i due (un femminile e un maschile) scelti dalla stessa giuria per miglior comunicazione; i due (un femminile e un maschile) scelti dalla giuria tecnica per miglior creazione olfattiva; i due (un femminile e un maschile) scelti dalla stessa giuria, quali miglior prodotto made in Italy; i due (un femminile e un maschile) scelti ancora dalla giuria tecnica, quali miglior prodotto di nicchia venduto entro massimo 400 “porte”.

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PREMIO GIURIA TECNICA MIGLIOR PRODOTTO DI NICCHIA

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Profumi femminili finalisti 1 - (UNTITLED) MAISON MARTIN MARGIELA 2 - BAS DE SOIE SERGE LUTENS 3 - L’EAU SERGE LUTENS

Profumi maschili finalisti 4 - VAN CLEEF & ARPELS MIDNIGHT IN PARIS 5 - WONDERWOOD COMME DES GARÇONS 6 - ZEGNA FORTE

PREMIO GIURIA TECNICA MIGLIOR PRODOTTO MADE IN ITALY (OVER 400 PORTE)

Profumi femminili finalisti

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1 - ATTIMO 2 - BERGAMOTTO DI CALABRIA 3 - VANITAS VERSACE

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Profumi maschili finalisti

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Che il duemiladieci

al suo scadere abbia proiettato segnali positivi di vivace fermento duemilaundici, lo confermano gli eventi in cantiere. Tra i quali in primo piano - e non potrebbe essere altrimenti... - questo Cosmoprof Worldwide Bologna che sembra affiorare a flash dal suo ormai proverbiale riserbo. Flash che cerchiamo di captare, così da comporre un quadro d’esclusiva anteprima. Già nel numero di Daily che ha chiuso il recente passato proiettandosi al primo futuro del 2011, l’annuncio dell’ingresso Ethos nel calendario novità, aveva - e continua ad avere - particolare risonanza dando al “Cosmoff Privé”, prestigiosa location degli eventi glamour, l’etichetta di area fondamentale di questa nuova filosofia-fiera-bellezza. A Bologna, insomma non si fa soltanto “vetrina di produzione” ma studio e cantiere di rinnovamento. Ecco quindi affiorare nella nostra indagine d’anteprima un “On Hair Industry Show” che chiama a spettacolo, autentico spettacolo da palcoscenico, nomi “fondamentali” dell’hair internazionale come i “nostri” Coppola (Aldo Coppola Hair Therapy), Angelo Seminara (Davines); eppoi Anthony Mascolo (TIGI), Mark Haines (Sassoon Academy). E sempre in contesto hair, la seconda edizione di The Next Talent, giustamente definito “il contest più atteso degli hair stylists emergenti”, programmato in una stupenda location con rinnovato format. Un Cosmoprof insomma... preso anche per i capelli (ma non solo) con una spettacolarità che di anno in anno aumenta tra suggestione e professionalità.

E dai capelli in area privilegiata, l’estetica in teatro di approfondimento con relatori di prestigio scientifico, predisposti ad un’autentica università del sapere... estetico; e con un “rettore” di indiscussa, profonda professionalità come Nennella Santelli. Insomma un “Esthetiland” di evidente interesse didattico, e quindi nel concetto base del Cosmoprof.

Passiamo poi, seguendo il cammino del “prima”, ad una sorprendente novita; l’”Esthetiring”, davvero un ring di confronto tra i migliori professionisti del settore, certamente tra i più “rincorsi” di questi tempi d’affanno corporeo.

Una sfida quindi a suon di massaggi d’alta scuola.

Esthetiland ed Esthetiring saranno supportati da servizi fondamentali per la partecipazione dei visitatori: pulmann verranno organizzati nelle principali città italiane così d’accompagnare l’”immensità” delle estetiste al Cosmoprof entro il quale funzioneranno shuttle-bus che collegheranno i padiglioni dell’estetica.

Tornando al “nocciolo” di quella che sta crescendo come una super edizione del Cosmoprof, stiamo ascoltando i sussurri che stanno coinvolgendo l’ormai famoso Cosmoff Privé, “l’area pulsante” di una manifestazione che fa evento, ››

È un’edizione del Cosmoprof Worldwide Bologna (ancora in cantiere) che oltre al diapason del settore hair, “suona” la carica di eventi (“profumati”), di location suggestive, di didattiche di particolare interesse, di confronti... ad Awards, così da porre questa “fiera della bellezza” ben oltre la sua tradizionale vetrina-prodotti.

Appuntamento nei giorni 1821 marzo, con una sontuosa cerimonia del Premio Accademia del Profumo, la notte del 18 a Palazzo Re Enzo, nel cuore di Bologna.

per i capelli...

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IN CANTIERE Come un puzzle di eventi nel corposo programma del Cosmoprof Worlwide Bologna. C’è anche il... ring dei professionisti del massaggio, il bar delle unghie, la location del Cosmoff Privé, l’università dell’estetica. Ma è soltanto un puzzle di immagini indicative: la realtà costruttiva è definitiva, sia pure in cantiere.

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anzi eventi oltre la sua tradizionale vetrina-prodotto. Le “grida” - ne abbiamo ampiamente anticipato nel numero scorso - si alzano da una Ethos che sta davvero partecipando con entusiasmo (ed efficacia) questo spazio d’élite: i “sussurri” vengono dai febbrili contatti tra il vertice So.Ge.Cos organizzatore del “Cosmo” (leggi Aureliana De Sanctis, amministratore delegato e preziosi collaboratori).

Sussurri che ovviamente sembrano entrare tra queste pagine ma che ancora svaniscono in un doveroso riserbo. Mentre questa edizione va in stampa è già definita la data - 3 febbraio - della presentazione ufficiale del Cosmoprof Worldwide Bologna, nella quale si dirà apertamente, quanto noi già sappiamo di... sussurro.

Ethos, il Gruppo di profumerie che sa crescere d’anno in anno oltre che di business, di immagine, di qualità e professionalità, è in autentico fermento. Del resto con una guida pertinente (e positivamente impertinente) come quella di Massimo Zonca...

Nel titolo di questo servizio si gioca con un diversamente interpretabile “Cosmo non preso per i capelli”: potremmo aggiungere: “È un Cosmo preso anche per le

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unghie” considerando lo splendido progetto che renderà quanto mai allettante ed efficace il “Love Nails”, autentico Nails Bar gestito dall’abilità delle più qualificate manicuriste, che parteciperanno, impegnatissime, al primo Love Nails Award. E a proposito di Award, ecco la seconda edizione del “Design Beauty Award Cosmoprof powered by AD”, istituito da So.Ge.Cos e AD Architectural Digest con l’obiettivo di premiare “le qualità progettuali dei prodotti presenti al Cosmoprof”, prodotti appartenenti a cinque diverse categorie, così da “mettere in valore” il design, la creatività, la gestualità e nuove politiche di comunicazione. In giuria esperti internazionali.

Carellata senza fine la nostra, sia pure da completare con le ufficialità del 3 febbraio. Di completo, certo, il carnet di una sontuosa cerimonia di assegnazione dei Premi Internazionali Accademia del Profumo, la notte del 18 nel contesto prestigioso di Palazzo Re Enzo nel cuore di Bologna. Carnet che precede vistosamente questa indagine-anteprima Cosmoprof 2011. 

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Ci siamo appena lasciati alle spalle il Natale, ed ecco arrivare il 14 Febbraio, San Valentino, un altro appuntamento che va festeggiato con regali “ad hoc”, espressione d’amore, emozione e romanticismo. In queste pagine, alcune idee perfette per tutti gli innamorati e per chi, single, celebra… San Faustino. Marina SANTIN YSL

S. Valentino dolcissimo e… profumato per la Maison.

Acquistando il femminile bouquet di Belle d’Opium, si riceverà in omaggio un allegro e colorato lollipop “griffato” da regalarle quale inedito pegno d’amore (dal 7 al 14 febbraio).

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È lo splendido volto di Liv Tyler, dall’incarnato perfetto, serico e vellutato come il petalo di un fiore, ad annunciare Photo’Perfexion Light di Givenchy, fondotinta innovativo ad effetto nude, leggero ed impalpabile come un… velo.

“Questo fondotinta

è fuori dal tempo, dalle norme, dalle stagioni ma al centro dei desideri di tutte!”.

Così Nicolas Degennes, direttore creativo make-up di Givenchy, racconta Photo’Perfexion Light che assicura una correzione perfetta, un finish effetto seconda pelle assolutamente impercettibile ed una luminosità assoluta offrendo alle donne un nuovo modo di farsi belle ed inaugurando un secondo capitolo della saga Photo’Perfexion. Alla base delle sue performance, una formula hi-tech, un autentico velo cosmetico che cancella zone arrossate ed imperfezioni, restringe i pori, rende impeccabile la grana cutanea e regala un colorito nude avvalendosi dello stesso concetto dei ritocchi digitali dell’antesignano della gamma di cui alleggerisce il risultato coprente. Si avvale infatti di SkinPerfector Complex +, connubio di sfere polimeriche che, dall’effetto colmante ed ottico, levigano la pelle e ne affinano la grana; di estratto di edera, che stimola la microcircolazione e dona al volto una bonne mine “blush” molto naturale; di butylene glicol, che fissa l’idratazione; e di olio di commphora, che garantisce compattezza all’epidermide. Accanto, il Lighting Complex, mix di azzurranti ottici e molecole fotoluminescenti che ottimizzano la riflessione naturale della cute e trasformano le onde luminose invisibili in “punti luce” puri e radiosi, e l’Spf 10, che protegge dai raggi UV. Ulteriore plus, l’applicatore gomma mousse inserito all’estremità del packaging, morbidissimo, dai profili arrotondati, studiato per un gesto preciso e rapido, in perfetta armonia con la texture del prodotto, a base di microsfere, siliconi evanescenti ed un’elevata concentrazione di acqua purificata per una consistenza extra-leggera e per regalare una sensazione di freschezza.  N°2 FEBBRAIO 2011

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rutto della ricerca transcriptomica (che individua i messaggi espressi dai geni della pelle) e proteomica (che ne valuta le ripercussioni in termini di sintesi proteiche), da Lancôme, Génifique Nutrics, crema attivatrice di giovinezza e nutrizione per le epidermidi secche. Già consapevole del ruolo svolto in questo tipo di cute da due lipidi essenziali, la Casa ha identificato 10 geni e otto proteine alla base della disorganizzazione di tre strutture (cellule epidermiche, legami intercellulari e matrice lipidica) che si riflettono in superficie con aridità, irritazioni, arrossamenti, opacità e sensazioni di tensione. Ha così messo a punto il complesso Nutrics™, composto da differenti frazioni lipidiche che comprendono un cocktail di cinque ceramidi (1, 2, 3, 6 e 9), creato per rigenerare cellule specifiche capaci di rafforzare la barriera epidermica e di riparare i danni causati dalla secchezza.Accanto poi, ad ottimizzarne l’efficacia, la tecnologia brevettata Génifique che assicura freschezza e luminosità al volto, contrasta i segni del tempo, idrata immediatamente e nel tempo ed incrementa tono ed elasticità. Esclusiva anche la texture, leggera ma morbida e confortevole.

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Shiseido 24 ORE CONTRO LE RUGHE raggi Uv, danneggiando il derma, sono la principale causa dell’invecchiamento cutaneo.

Essi infatti, provocano la formazione di nuovi vasi sanguigni che determinano la comparsa delle rughe. Shiseido, ha svelato il meccanismo di questo processo, ne ha individuato l’enzima responsabile, l’Eparanasi, e ha ricercato l’attivo più efficace per neutralizzarlo. Tra tutte le sostanze l’estratto di Mukurossi si è rivelato capace di inibirne l’attività dal 50%. Ed è proprio questo fitoterapico orientale, uno degli ingredienti fondamentali della linea Benefiance WrinkleResist 24, specifica per restituire e tutelare la giovinezza del volto. Ad esso si affiancano l’estratto di Clorella e di Gambir, che impediscono la creazione di nuovi vasi e il deterioramento delle fibre di elastina del derma, prevenendo segni e linee d’espressione. Accanto poi, Super Bio-Hyaluronic Acid N e Idrossiprolina, che idratano e stimolano la produzione di collagene. Completa la gamma dei prodotti, per un trattamento 24 ore declinato in sette formule mirate per detergere, riequilibrare, proteggere di giorno e rivitalizzare la notte.

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Dior

Dsquared2

POUDRE “MICRO-CLIMA”

IL VENTO E LA LUCE

a linea Diorskin Forever si amplia con la Poudre Compacte, inedita cipria compatta che veste il volto con un velo mat e senza creare spessore, segnare o modificare il colore del fondotinta, rinfresca il maquillage restando invisibile anche dopo più ritocchi e ne protrae la durata di oltre 4 ore. La sua formula crea sull’epidermide un “micro-clima” di benessere avvalendosi di attivi anti-inquinanti ed antiradicali liberi e di filtri solari che proteggono la cute e ne rinforzano le sue difese nei confronti delle aggressioni esterne, e di un agente idratante che avvolge ogni singola particella per offrire comfort e sericità. Tre le nuance create dalla Maison, per adattarsi ad ogni incarnato.

ature Always Wins” the Supercollection, l’affascinante viaggio olfattivo delle fragranze per lui e lei di Dsquared2 attraverso il Canada segna una nuova tappa. Traendo ancora ispirazione dalla natura più pura ed autentica, attinge ora al vento ed alla luce che illuminano ed accarezzano i paesaggi più suggestivi. Virile, orientale, fougère e legnoso, He Wood Silver Wind Wood. Sferzato dal vento ed illuminato d’argento accoglie tre accordi: Silver Notes, freschezza rigenerante (lavanda, salvia, incenso fresco); Wind Notes, rassicurante libertà (fiori nel vento, noce moscata, musk); e Wood Notes, carattere audace (legno di cedro, vetyver, ambra & vaniglia). Femminile, luminoso, fiorito e boisé, She Wood Golden Light Wood.

Intriso dalla luce dorata che scolpisce gli alberi, si declina in tre armonie: Golden Notes, briosa femminilità (limone, fiori d’arancio, neroli); Light Notes, splendore irradiante (accordo solare, eliotropio, musk); Wood Notes, intrigante presenza (vetyver, legno di cedro, legno ambrato).

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Bellezza OK

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anteprima bellezza

Chanel FIORI E FRUTTI el 2006 Chanel Précision creava il trattamento globale anti-età Sublimage, efficace grazie alle virtù del frutto verde della Vanilla Planifolia. Oggi la Casa va oltre e lancia Sublimage La Crème, un soin che arricchisce la formula originaria con le proprietà del fiore della vaniglia. Debutta così un attivo inedito Planifolia PFA Enrichi che unisce gli estratti polifrazionati di fiori freschi e frutti verdi per offrire performance trattanti d’eccezione. Con la sua concentrazione straordinaria di polichetoni ed eterosidi infatti, agisce nel cuore della pelle aumentandone la capacità di rigenerazione. Ai cinque fattori di vita su cui la gamma interveniva fin dal suo avvento, se ne aggiunge ora un sesto, il KGF (Keratinocyte Growth Factor, il fattore di crescita dei cheratinociti) che regola la sintesi dei cinque target già identificati e ne potenzia l’attività a seconda delle esigenze della cute, proteggendo allo stesso tempo le cellule dalle aggressioni esterne. Sublimage La Crème, disponibile in due versioni (texture Ultra-Confort e Universelle) contrasta così i segni dell’età poichè ricompatta il collagene e l’elastina restituendo tonicità al volto; idrata e rafforza la barriera cutanea; uniforma l’incarnato regolando la produzione di melanina; e dona luminosità rilanciando la microcircolazione.

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Guerlain PER OCCHI E LABBRA a linea Orchidée Imperiale di Guerlain si amplia con la Crème Yeux et Lèvres, specifica per agire all’origine sulla causa dell’invecchiamento precoce del contorno occhi e labbra: la perdita di materia cutanea. Con il passare del tempo, nel derma si osserva un’alterazione della densità collagenica, frutto della minore capacità cellulare di sintetizzare le proteine strutturali che tutelano la resistenza e l’elasticità della pelle e dell’eccessiva produzione di MMP (Metalloproteasi della matrice), enzimi che distruggono progressivamente queste proteine.

Nell’epidermide, invece, le cellule basali rallentano la loro capacità di rigenerarsi e differenziarsi. Così lo sguardo si segna di rughe e si formano borse ed occhiaie, mentre le labbra si affinano, si solcano di linee sottili e il contorno è meno definito. In aiuto arriva la Crème Yeux et Lèvres che si avvale dell’ingrediente alla base di tutta la gamma, l’Estratto Molecolare Orchidée Impériale di Nuova Generazione, che agisce sui sei meccanismi di longevità della pelle e vanta il potere di “risalire il tempo” ritardando l’entrata in senescenza delle cellule ed incrementando il numero di quelle giovani attive e la loro speranza di vita, cui si affianca un attivo naturale che inibisce circa un terzo delle MMP. In breve, il contorno occhi e labbra ritrova freschezza, definizione e giovinezza.

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La Mer PERFEZIONE PREZIOSA rrichita di pietre preziose per catturare la luce e trasferirne l’energia alla pelle, la collezione Skincolor di La Mer si amplia con The Radiant Concealer Spf 25, correttore in polvere-crema che minimizza istantaneamente le imperfezioni.

La sua formula si avvale infatti di malachite e tormalina per offrire luminosità e coprire per effetto ottico occhiaie e macchie; di estratti marini e vegetali per attenuare gonfiori, ombre scure e pori dilatati; di estratto di camomilla e del fungo asiatico Viapure Poria, calmanti e lenitivi, per diminuire rossori e discromie; e di un Spf 25 per proteggere dai raggi solari e dalle aggressioni esterne. La sua texture poi, accoglie una rete di polimeri che permette un’applicazione modulabile ma trasparente che non crea depositi e lascia respirare l’epidermide rendendola impeccabile per tutto il giorno.

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Bellezza OK

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Clinique

Acqua di Parma

LABBRA DUE-IN-UNO

POUDRE E JUS

innovativo nelle performances, nella formula e nel packaging Chubby Stick Moisturizing Lip Color Balm di Clinique, make-up due-in-uno dedicato alle labbra. Innanzitutto infatti, associa la morbidezza di un rossetto alla luminosità ed al finish fresco, naturale e dal delicato tocco di colore di un gloss, rivelandosi perfetto per chi non osa i tradizionali lipstick. La sua formula poi, altamente idratante, si avvale di un mix di diversi tipi di burro, oli ed antiossidanti, tra cui burro di avocado e di mango e olio di semi di jojoba, per proteggere, nutrire e donare comfort, elasticità e sollievo alle labbra offrendo un maquillage duraturo e dalla copertura modulabile. Il suo packaging infine, in stick (basta ruotare la base per fare emergere il balsamo e rigirarla prima di richiuderlo), lo rende ideale da portare sempre con sé. Sei le nuances disponibili, per soddisfare ogni esigenza.

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Chanel BIJOUX DA BORSETTA oco Chanel era solita affermare che “È l’accessorio che fa la donna. È essenziale, definisce l’allure, lo stile, è quel piccolo dettaglio che fa tutto”. Ecco spiegato perché non dimenticava mai di far scivolare nella sua mitica borsetta 2.55 il suo rossetto ed il suo profumo. È stata proprio questa sua abitudine ad ispirare la Maison nella creazione del raffinatissimo vaporizzatore da borsetta del N°5 Eau de Toilette. Oggi, questo prezioso gioiello da portare sempre con sé, non è più solo e sempre all’insegna dei sentori del leggendario profumo, debuttano i “vapo” da 20 ml con due ricariche, delle sue versioni Eau de Parfum ed Eau Première, offrendo così alla donna la possibilità di scegliere tra le sue tre declinazioni olfattive. La prima, lo ricordiamo, si annuncia con nuances esperidate e punta l’accento sulla vaniglia bourbon che ne amplifica la scia; la seconda, rivela una sfaccettatura morbida e delicata del jus alleggerendo i sentori dell’ylang ylang e giocando sui contrasti di opulenza e trasparenza del gelsomino.

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uplice novità per l’universo olfattivo Acqua di Parma. La collezione Colonia si arricchisce con una specialità inedita capace di regalare emozioni d’antan e di trasformare la mise en beauté quotidiana in un rito di lusso, benessere ed esclusività.

Debutta, protetta da un boîtier in metallo che rievoca le talchiere di un tempo, la Polvere di Sapone, una poudre finissima e pura come la seta, da cospargere generosamente sul corpo, formulata per trasformarsi in soffice mousse a contatto con l’acqua. Estremamente versatile, racchiude amido di riso e talco, per un’azione emolliente e delicata e per donare sericità alla pelle lasciandola profumata con le note della fragranza. Dedicato a lui,invece, il nuovo “vapo” da 180 ml del jus di Colonia Intensa, un formato generoso, perfetto per chi ama concedersi ogni giorno senza limitazioni il piacere del suo bouquet preferito, originale mix di sentori agrumati, spaziati, aromatici soffusi da un accordo legno-cuoio.

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Givenchy LUCE E IDRATAZIONE reata per offrire all’epidermide un’idratazione ad effetto luminosità, la linea Hydra Sparkling di Givenchy si completa con due nuove formule express per un’azione più rapida, più intensa ed immediatamente visibile. Alla base della loro efficacia, ancora lo Sparkling Water Complex, connubio di cinque molecole che riorganizza i flussi d’acqua all’interno ed all’esterno della cellule grazie ad una doppia tecnologia idratante ed energizzante che ricrea una rete di idro recettori naturali, rende disponibile l’acqua immediatamente e nel tempo, origina un’interazione tra le bolle d’acqua e le onde luminose per incrementare il potere di riflessione della cute e stimola le attività di difesa, rinnovamento e riparazione cellulari.

Masque Recharge Hydratation Lumière, maschera cremosa da utilizzare una volta la settimana, assicura in soli 5 minuti il 175% di idratazione in più e, grazie all’estratto di Ricama, ricco di fruttosio, rivitalizza all’istante e dona una sferzata di vitalità che cancella i segni della stanchezza. Sérum Hydratation Lumière Eclair, siero intensivo, incrementa del 123% il patrimonio idrico mantenendolo ad un livello superiore del 53% dopo 30 ore e, per merito di madreperle rosate, sfere ad effetto sfumante e di un tensore vegetale, leviga il microrilievo cutaneo, ottimizza la riflessione della luce e dona éclat.

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Kanebo MASCHERA “SILKY” spressione della passione del Giappone per la purezza, la linea Silky Purifying di Kanebo si amplia con Silk Peeling Mask, maschera esfoliante in crema che racchiude 20 anni di ricerche sulla tecnologia degli enzimi per regalare un volto serico e luminoso. Da utilizzare 2-3 volte la settimana, la sua formula si avvale di Enzima Aqua Fit, che scompone ed elimina le impurità e le proteine cheratiniche in tutta rapidità e delicatezza senza aggredire la cute; e Silk Scrub, “capsule” conteenenti polvere di seta aggregate tra loro che rompendosi a contatto con il volto liberano il loro patrimonio rimovendo il sebo che ostruisce i pori e le impurità rimaste. Ma non è tutto. Oltre il 40% della sua Mild Silk Formulation consiste in attivi umettanti tra cui estratti botanici, abbinati a tensioattivi a base di aminoacidi e ad un peptide della seta modificato che purificano ed assicurano un’idratazione duratura rivelando la perfezione e la luminosità dell’incarnato.

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Kenzo BELLEZZA AL LOTO a linea di trattamento Belle de Jour di KenzoKi, ispirata alla natura e declinata in soin “positivi” che aiutano a rivelare la bellezza delle donne, si arricchisce con una nuova formula. Accanto al soin per il volto ed a quello per la freschezza dello sguardo, debutta oggi la Masque de Lotus Blanc, una maschera globale caratterizzata da un’inedita concentrazione di loto bianco che, lenitivo e rilassante, permette all’epidermide di ritrovare il suo equilibrio ideale. Alla base delle sue performance, innanzitutto, l’effetto “bolla”. La sua formula infatti protegge la pelle dalle sollecitazioni esterne e la preserva dalle tensioni e dagli stress che la rendono vulnerabile ponendola in uno stato di relax che le permette di ritrovare il suo naturale funzionamento ottimale. Accanto poi, l’effetto “risveglio” poiché, adeguatamente protetta, la cute beneficia degli elementi rivitalizzanti, dinamizzando il metabolismo cellulare e rigenerandosi; e l’effetto “piacere” offerto da un segreto del loto bianco, che permette all’epidermide di sviluppare la propria ricettività alle carezze beneficiando al meglio della morbidezza e del profumo della texture.

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Bellezza OK

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Clarins SOIN E NATURALEZZA a Clarins, Skin Illusion, fondotinta idratante “sensazione acqua”, che, invisibile e formulato come un trattamento, regala un incarnato perfetto, sublima il colorito e veste il volto con un make-up naturale assicurando bellezza e benessere all’epidermide. Nel cuore della sua formula, un’associazione unica di oligoelementi minerali e vegetali: la polvere d’opale rosa e l’estratto di alga rosa. La prima, agisce come catalizzatore di luminosità poiché le sue microbiglie sferiche ricreano sulla pelle un effetto ottico che, rifrangendo la luce, uniforma il colorito donandogli éclat ed attenua rughe ed imperfezioni. La seconda, promuove la rigenerazione cellulare e la sintesi di collagene ed elastina con un effetto energizzante, stimolante, idratante ed addolcente. Ad ottimizzarne l’efficacia, il complesso antinquinamento e antiossidante della Casa, filtri 100% naturali Spf 10, un micropatch vegetale che forma un idrofilm protettivo che contrasta la disidratazione e funge da riserva idrica, e “light-optimizing+” microsfere ad effetto soft-focus che sfumano all’istante i segni del tempo e i piccoli inestetismi.

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Ferragamo ORA È… CONCRETE uminoso e sofisticato, perfetto per sottolineare la femminilità contemporanea e la personalità della donna che lo indossa, Incanto Bloom di Salvatore Ferragamo si propone in una nuova versione perfetta da portare con sé per rinnovare all’infinito la magia delle sue note. Floreale e fruttato, annunciato da guizzi di fiori di pompelmo e di fresia che si tuffano in un cuore vibrante che intreccia i sentori della rosa tea e dei fiori di champaca, soffusi dagli effluvi sensuali ed avvolgenti del muschio e del legno di cashmere, diventa Concrete, un profumo solido, da indossare a piccoli tocchi, racchiuso in un raffinato boîtier in metallo suggellato dal celebre fiocco Vara, icona della Maison. Il ruban poi, può essere staccato dall’astuccio per essere utilizzato come spilla, trasformandosi così in un accessorio chic e glamour.

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Lauder MULTI PROTEZIONE ra i principali responsabili dell’invecchiamento precoce, spiccano i radicali liberi. Estée Lauder ne ha identificato le cinque fonti principali (esposizione agli Uv, inquinamento, fumo, irritazioni e metabolismo) e, consapevole che gli antiossidanti naturalmente presenti nell’epidermide non riescono a proteggerla adeguatamente, ha creato una nuova formula che assicura una multi-protezione avanzata e duratura contrastando le prime rughe ed i segni del tempo. Daywear Spf 15 infatti, si avvale del nuovo Complesso Antiossidante che allea cinque antiossidanti selezionati che agiscono in sinergia (EGT, vitamina C, vitamina E, Eukarion e biofermento derivato da microrganismi delle profondità marine), per difendere la cute da tutti i maggiori radicali liberi fino ad ora identificati e per far riprendere il ritmo e la capacità antiossidante cutanea naturale, garantendo un’azione continua e duratura. Accanto, un filtro a largo spettro che ripara dai raggi Uva ed Uvb nella proporzione di 3:1, formulato anche per rendere più fotostabili i filtri Uva; e un mix di lipidi protettivi ed attivi idratanti tra cui l’acido ialuronico, per idratare e rafforzare la barriera idrolipidica. Quattro le versioni disponibili: Crème per pelli aride e per quelle normali-miste; Lotion, per quello oleose; e Sheer Tint, lozione colorata per qualsiasi tipo di epidermide.

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Bellezza OK

Clinique

Clarins

FORMULA RIVISITATA

TRIS “TOUTES PEAUX”

epidermide oggi è vittima di un numero sempre maggiore di aggressioni ambientali e non potendo difendersi adeguatamente, diventa più sensibile, si irrita, perde la capacità di autorinnovarsi. Ecco perché Clinique, per soddisfare le attuali esigenze di bellezza della cute, rivisita la formula della Clarifying Lotion, elemento fondamentale del suo Sistema di Cura in 3 Fasi della Pelle, specifica per rimuovere cellule morte, inquinamento ed impurità regalando luminosità, compattezza ed elasticità. Declinata in quattro versioni di intensità variabile, specifiche per epidermidi da molto aride a molto oleose, la sua formulazione è stata arricchita da agentitampone tra cui l’acido ialuronico, la glicerina ed il trealosio, che rendono l’esfoliazione più confortevole e tutelano l’equilibrio idrolipidico cutaneo. Accanto poi, l’acido salicilico in gradazioni diverse che rimuove le cellule devitalizzate, stimola il rinnovamento cellulare, restringe i pori e rende meno evidenti le linee sottili.

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Lauder SGUARDO “SUMPTUOUS” a Estée Lauder, Sumptuous Extreme, mascara volumizzante moltiplicatore delle ciglia che porta lo sguardo allo zenith. A renderlo unico, innanzitutto la formula Extreme Bold Volume, una texture mousse che racchiude un mix calibrato di esclusivi attivi: gel leggerissimi, cere e pigmenti che creano volume “senza peso”; polveri ibride di proporzioni diverse, silice sferica e particelle piatte di mica; un pool di fibre moltiplicatrici che agiscono come extension riempiendo, inspessendo, allungando ed incurvando anche gli steli più sottili (fibre flessibili a tubo vuoto, fibre solide, fibre microserrate); particelle opache di mica, pigmenti neri e perle illuminanti per un finish brillante ed intenso che cattura la luce; ed un complesso vitaminico con pantenolo e derivato di rosmarino per rinforzare, donare flessibilità e rendere più forti le ciglia.

Partner perfetto, lo spazzolino a pettine brevettato che assicura spessore e definizione raggiungendo anche gli angoli più difficili grazie alla sua forma a triangolo.

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Clarins lancia Capital Lumière, trattamento antietà estremo per preservare il “capitale luce” della pelle che diminuisce con il passare del tempo. Oggi accanto alle creme Jour et Nuit in versione “confort”, debuttano tre nuove formule specifiche “toutes peaux”, per ogni tipo di epidermide, che agiscono all’origine della luminosità, della compattezza e della vitalità della pelle: Capital Lumière Jour, disponibile anche con Spf 15, e Capital Lumière Nuit.

Anch’esse, come le precedenti, devono le loro performance alle proprietà benefiche di tre piante “pioniere” (coclearia officinalis, watheria ed arenaria), dalle incredibili capacità di adattamento e resistenza e capaci di colonizzare i terreni più ostili contribuendo al perpetuarsi della biodiversità. Grazie alle loro virtù, riorganizzano e ridensificano il derma, fondamentale struttura di sostegno e principale superficie riflettente della cute; controllano l’iperproduzione di melanina constrastando le discromie; attivano e proteggono la microcircolazione sanguigna offrendo un’immediata bonne mine e garantiscono una protezione antinquinamento avanzata ripristinando la barriera cutanea.

Bellezza OK

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Rodriguez

Kanebo

PROFUMO FOR HIM

RISVEGLIO MATTUTINO

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a nota del muschio mi ha sempre affascinato. Ha la stessa sensualità che cerco di trasferire nelle mie creazioni. Ha la sorprendente abilità di catturare la personalità di chiunque lo indossi, diventando una sola cosa con la sua pelle”. Così Narciso Rodriguez “racconta” l’essenza olfattiva che più ama, la sua inconfondibile firma, celebrata nelle sue fragranze e protagonista di una gamma esclusiva, la Musc Collection, che reinterpreta i sentori del muschio all’insegna di una maggiore intensità e profondità. Oggi, la collezione accoglie anche For Him Eau de Parfum, il cui jus scopre una dimensione inedita che intreccia forza ed audacia. Il suo bouquet si veste d’eleganza estrema sublimando il muschio del cuore con un accordo boisé di patchouly ed un soffio d’ambra grigia.

Mugler LIMITED EDITION na stella lucente che brilla all’infinito ed una “pietra-sacra” color ametista che affascina e conquista. Questi i preziosissimi “gioielli” da esibire con fierezza e da custodire gelosamente che vestono per un’occasione speciale i bouquet femminili Angel ed Alien di Thierry Mugler. I due jus si propongono infatti in un’esclusiva versione “Vapo de Sac”, un raffinato vaporizzatore da borsetta, disponibile in edizione limitata ed ideale da portare sempre con sé per rinnovare all’infinito la loro magia. Alien Seducing Star, racchiude gli inconfondibili sentori orientali e gourmand sovradosati in patchouly dell’essenza dedicata alla donna sensuale e dalla spiccata femminilità; Alien Initiatory Stone, gli effluvi ambrati, boisés e floreali del profumo-talismano creato per una lei alla ricerca del magnetismo.

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l ciclo di performance delle cellule della pelle nell’arco delle 24 ore ha ritmi fluttuanti. È al suo massimo la notte, quando il corpo è a riposo, per permettere all’epidermide di rigenerarsi, poi comincia una fase di declino che raggiunge il valore più basso nelle prime ore del mattino, motivo che spiega perché ci svegliamo con un colorito spento e pallido, rughe e segni più marcati ed evidenti. Forte della sua expertise, Kanebo amplia la sua linea Sensai Cellular Performance con Wrinkle Repair Collanergy, un trattamento intensivo che accelera il ritmo biologico interno del corpo per migliorare l’attività delle cellule “rimettendole in moto” al mattino ed anticipandone il “punto di risveglio”. La sua Awakening Formula, fluida, setosa, d’immediato assorbimento, idratante e con Spf 20, racchiude infatti Moon Peach Leaf Extract, che favorisce la proliferazione dei fibroblasti incrementandone il numero e stimola la sintesi del collagene agendo su ciascuno di essi, e Star Fruit Leaf Complex, che offre una sferzata di energia alle cellule e, grazie al suo potere antiossidante, protegge le fibre collagene dal deterioramento.

Ulteriore plus, la profumazione “Refresh Aroma” che, frutto dell’aromaterapia, promuove il risveglio dei sensi ed induce ad uno stato mentale positivo e pronto per l’attività.

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anteprima bellezza

L’Oréal Paris

Pupa

ORA HANNO 4D

COME FIORI PREZIOSI

iservato al maquillage, debutta Cil Architecte 4D de L’Oréal Paris, mascara hi-tech che aggiunge una nuova dimensione allo sguardo. Non solo infatti, apporta volume, lunghezza e curvatura, come i prodotti “tradizionali”, ma vi aggiunge la “texturizzazione”. La sua formula accoglie “fibre rilievo” in rayon (il materiale utilizzato per realizzare le ciglia posticce), ultra flessibili ed invisibili, che, lunghe 4mm, avvolgono le ciglia grazie ad una resina adesiva aggiungendovi texture, materia. Innovativo anche l’applicatore: sottile, a spirale, dall’inclinazione ergonomica e con setole asimmetriche per un’applicazione ancor più facile, veloce ed impeccabile, catturare le singole ciglia, anche quelle più corte e difficili da raggiungere e ripartire il prodotto in modo omogeneo senza creare accumuli o ispessimenti.

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mmaginiamoli così come sei fiori impalpabili declinati nei toni del rosa e del fucsia che svettano fieri su steli argentati lasciando scivolare una goccia di pioggia che si era posata sui loro petali.

Poi ti avvicini e ne scopri il profumo, unico, inebriante, dalla femminilità assoluta. Sono i “fiori”Air de Fiò, una collezione di Eau de Toilette esclusive che tratteggiano altrettanti ritratti di donna. N°1, aromatica, poudrée, floreale e musk, rivela un cuore di iris bianco, eliotropio e mughetto; N°2, fruttata, fiorita, orientale, speziata e musk, conquista con guizzi di osmanto, petali di rosa e cardamomo; N°3, floreale, leggiadra, agrumata, legnosa e musk, si afferma con tocchi di giglio, gelsomino e frutti rossi; N°4 fiorita, sensuale, new chypre, fruttata e musk, avvolge in un velo di gelsomino, mughetto, tiger lily e cherry plum; N°5, citrus, fruttata, floreale, poudrée e boisée, rende protagonisti pesca nettarina, gelsomino e fresia; e N°6, fruttata, verde, fiorita, sontuosa, ambrata e musk, regala seduzione con accenti di gelsomino, magnolia, rosa e tagete.

SoOud TRA ORIENTE E OCCIDENTE il mistero, la magia, l’invito a scoprire la bellezza interiore, il ponte che collega due mondi distanti, l’Oriente e l’Occidente, per dar vita a profumi unici e rari che catturano il cuore, suscitano emozioni e parlano all’anima. È l’universo SoOud, una collezione di fragranze affascinanti, frutto del talento del “nez” francese Stéphane Humbert Lucas. A racchiuderle, uno scrigno prezioso, chic nel design, lussuoso nei dettagli: un cilindro dipinto interamente di bianco o di nero, interrotto da una fessura trasparente che rievoca quella che lascia intravedere lo sguardo femminile nei niquab, suggellato da un cap ispirato al grattacielo Burj Dubai Tower. Otto le essenze, disponibili in due dimensioni olfattive (Parfum Nectar, intenso, vibrante come un estratto, ed Eau Fine, più delicata ma altrettanto avolgente): Haji, frais e boisé, dallo spirito nomade e pacato; al Jana, floral sensuale come un giardino segreto; Fam, ambrato, che disegna labbra nascoste e ricercate; Nùr, ambra perlacea e poudrée, luce degli occhi e specchio dell’anima; Ouris, dolce e sublime con note di pesca e vaniglia; Asmar, ambré dedicato alla pelle bruna scaldata dal sole; Burqa, mistico e sensuale d’incenso e legni; e Kanz, sensuale, forte e tattile.

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Max Factor

Lalique

“MARKER” PER LE LABBRA

JUS D’ANNIVERSARIO

olora e definisce le labbra con un maquillage mat, a prova di bacio, Lipfinity Lip Tint di Max Factor, rossetto no-trasfer della nuova generazione. Disponibile in dieci nuances, si avvale di una formula inedita. I lipstick tradizionali racchiudono pigmenti colorati che formano un film sulle labbra. Lip Tint, invece, utilizza una colorazione a base di acqua che si fonde con gli strati superficiali restando leggera ed illuminando con un tono vivo, luminoso e dall’effetto opaco.

Innovativo anche il packaging, un marker, un pennarello praticissimo e semplice da maneggiare dove la punta sottile permette di tracciare con precisione i profili, mentre la parte piatta consente di riempire l’interno.

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L’Oréal Paris SOIN E MAKE-UP ellezza e soin “en vedette” per L’Oréal Paris. La linea Chiave Giovinezza si completa con due nuove formule dall’azione mirata. Siero Straordinario, caratterizzato da una concentrazione dieci volte maggiore di Pro-Gen™, l’attivo alla base di tutta la gamma, assicura risultati immediati (poche gocce bastano per ottenere lo stesso effetto di una settimana di normale trattamento giorno) e permette di riscoprire un’epidermide ringiovanita, idratata e levigata. Trattamento Recupero Notte, invece, si avvale di una tecnologia esclusiva che ottimizza le capacità di rigenerazione e rinnovamento notturni della pelle. Al mattino, subito, il volto sarà più disteso e luminoso, l’epidermide nutrita, serica ed idratata, mentre dopo solo un mese, i tratti appariranno più freschi e i segni della fatica e del tempo visibilmente attenuati.

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alique celebra il 150° anniversario della nascita del suo fondatore, e per rendergli omaggio crea una nuova fragranza femminile. Fleur de Cristal.

Fiorito, fresco e muschiato, il bouquet, che si annuncia con guizzi di bergamotto, bacche rosa e gelsomino Sambac, anfitrioni di un cuore avvolgente che palpita con i sentori del mughetto e del gelsomino del Madagascar. Vibrante e seducente, il sillage, sapiente alchimia di muschio, legno di sandalo, cashmeran ed ambra. Altrettanto esclusivo lo scrigno, dalle linee sensuali e dai profili eleganti, che, connubio di purezza e trasparenza, si veste con un décor di campanelle di mughetto. Accanto, una preziosissima edizione firmata e numerata (12 esemplari) che cela l’estratto, e la soffice e vellutata crema per il corpo profumata.

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benessere

Wellness sulla neve

Per chi è alla ricerca di una vacanza in alta quota che non sia solo… discese a perdifiato sulle piste innevate, la meta perfetta è l’Hotel Lac Salin Spa & Mountain Resort di Livigno che vanta quale fiore all’occhiello l’esclusiva Mandira Spa, dove regalarsi benessere totale rigenerando corpo e mente.

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Marina SANTIN

Sulle vette imbiancate,

al centro delle Alpi e nel cuore dell’Europa, tra Milano e Zurigo, accarezzando Sondrio, si staglia una valle unica al mondo… È qui, tra paesaggi incantati, panorami mozzafiato, scorci indimenticabili ed atmosfere di fiaba dove il tempo sembra essersi fermato, che sorge Livigno, rinomata località turistica per chi ama le vacanze in alta quota, ma anche meta esclusiva e privilegiata per chi vuole scoprire tutto il fascino e la magia del bianco inverno concedendosi anche una pausa di benessere e relax. Non foss’altro perché, immerso nella natura e protetto dall’abbraccio delle montagne, svetta fiero l’Hotel Lac Salin Spa & Mountain Resort, location prestigiosa, caratterizzata dal sapiente connubio di modernità, raffinatezza e tradizione alpina, resa ancor più invitante da un’ospitalità d’eccezione. Ma non solo. Nulla qui è lasciato al caso: gli ambienti, caldi e tutto

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DA PROVARE Sport, relax e, soprattutto, tanto benessere!

Ecco la formula vincente del Mountain Resort Lac Salin e della sua Mandira Spa, da provare, magari in coppia.

Lac Salin Spa & Mountain Resort Via Saroch 496/D 23030 Livigno (So).

Tel. 0342.996166 Fax 0342.996914 www.hotel.lacsalin.it

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e comfort, suggellati da sette Feeling Rooms pensate ed arredate secondo i principi Feng Shui e ciascuna legata ad un chakra; il tempo libero, con un ricco programma di attività che spaziano dagli sport invernali allo skisafari passando per il “dolce far niente” sulla terrazza solarium; ed il côté gourmand, con ben tre ristoranti (informale, tradizionale e romantico-di gala). Ma il vero protagonista di Lac Salin è il benessere, con la Mandira Spa, che, per offrire una rigenerazione totale a 360°, mira a rigenerare il corpo, la mente e lo spirito. Autentica oasi wellness, allea quattro differenti aree per soddisfare ogni esigenza: la piscina indoor con idromassaggi e cascate d’acqua; una zona con sauna finlandese, bagno turco, bagno aromatico, fontana fredda, bagni di Kneipp; uno spazio relax con accoglienti e rilassanti lettini ad acqua; e la sala fitness, dotata delle attrezza-

ture più moderne e all’avanguardia. Accanto, l’universo dedicato al beauty, dove farsi coccolare seguiti passo passo da uno staff professionale ed altamente qualificato, scegliendo tra un’ampia gamma di trattamenti che si avvalgono degli ingredienti naturali delle montagne locali, di massaggi personalizzati, di cure mirate per la giovinezza e l’armonia del volto e della silhouette e di moderne terapie di estetica scelte tra le proposte più innovative ed efficaci. E se state già sognando di partire, magari in coppia visto che San Valentino si avvicina, non lasciatevi sfuggire l’occasione di provare la Spa Suite, un “resort” personale ed intimo con biosauna, bagno di vapore, zona massaggio ed area relax, che, perfetto da vivere in due, offre momenti di benessere esclusivi: Alpin Ritual Mandira, Rituale all’Arnica, Rituale Aroma e Rituale dell’Amicizia. Difficile resistere!  N°2 FEBBRAIO 2011

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Da luogo privato, quasi da nascondere della casa, a spazio privilegiato della convivialità più attuale. Indaga i cambiamenti di ruolo e l’evoluzione della cucina nel corso del 20° secolo, “Counter Space: Design and the Modern Kitchen”, in scena al MoMa di New York.

Marina SANTIN

“Counter Space: Design and the Modern Kitchen” Fino al 14 marzo 2011

Moma, The Museum of Modern Art 11 West 53rd Street, New York, NY 10019 Info: 212.7089400, www.moma.org

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MARGARETE SCHÜTTE-LIHOTZKY Frankfurt Kitchen from the GinnheimHöhenblick Housing Estate, Frankfurt am Main, Germany 1926-1927 2

MARGARETE SCHÜTTE-LIHOTZKY Pouring bins from the Frankfurt Kitchen 1926

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L L’

L’evoluzione della cucina come indicatore

dei cambiamenti estetici ed ideologici; ma anche come specchio dell’avvento nella vita quotidiana della tecnologia più avanzata e delle sue creazioni; e come riflesso delle mutazioni sociali, culturali ed economiche e delle trasformazioni dell’assetto familiare e dei rapporti conviviali. ››

A DEL SECOLO N°2 FEBBRAIO 2011

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›› Indaga tutto questo, e non solo la mostra, “Counter

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Space: Design and the Modern Kitchen”, in scena al MoMa, il Museo d’Arte Moderna di New York, che espone oltre 300 lavori estrapolati dalla collezione del museo tra oggetti, progetti, poster, fotografie, filmati, stampe, dipinti e pubblicità.

Ne scaturisce un percorso originale ed interessante che dall’inizio del secolo arriva ai giorni nostri, mostrando come la cucina si è trasformata nel corso della storia. Da ambiente di servizio meno presentabile e pubblico della casa, spesso scialbo, poco illuminato, relegato in zone separate o addirittura in seminterrati, è divenuta luogo privilegiato espressione del pensiero moderno accogliendo, nel tempo, innovazioni, design originali, sperimentazioni avanguardistiche, nuovi materiali, soluzioni architettoniche inedite volte ad ottimizzarne gli spazi e la loro fruizione. Elementi che con la loro continua progressione hanno contribuito a definire il ruolo della donna nella casa, le relazioni con il cibo ed i momenti d’incontro ad esso legati, la struttura delle famiglie, l’ingerenza del consumismo ed addirittura le ideologie politiche, come nel celebre caso del “Kitchen Debate” tra Richard Nixon e Nikita Khrushchev, a Mosca nel 1959, in occasione del vertice della Guerra Fredda.

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LILLY REICH

kitchen photo 1931

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RICHARD RIEMERSCHMID Vinegar Jar with Stopper

1897

2 Combination Meat Chopper and Tenderizer 1950

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DR. ADNAN TARCICI

Solnar Tarcici Collapsible Solar Cooker 1970 6

PETER SCHLUMBOHM Chemex Coffee Maker 1941

BRAUN AG

Multipurpose Kitchen Machine 1957

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Fulcro della rassegna, una recente acquisizione del MoMa, un esempio completo dell’iconica “Frankfurt Kitchen”, disegnata tra il 1926 e 1927 da Margarete Schütte-Lihotzky, prodotta in circa 10.000 esemplari per l’edilizia popolare nella zona di Francoforte come parte integrante di un programma di modernizzazione della città della durata di cinque anni. Tutto in lei è pensato per migliorare e facilitare la vita domestica delle classi lavoratrici: design compatto ed ergonomico, razionalità estrema, spazi contenitivi, superfici di lavoro, apparecchi.

Dopo questo primo esempio, protagonista della prima sezione della mostra, “The New Kitchen” che copre l’arco temporale tra le due guerre, si passa gli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale dove la cucina, diventa l’indicatore del benessere, il regno del consumismo domestico e lo spazio per il tempo libero che vede in primo piano spazi più ampi, pieni di colore e incentrati sulla famiglia. A testimoniarlo, nella sezione “Vision of Plenty”, lo Still Life #30 di Tom Wesselmann, un collage del 1963 in cui la cucina sfoggia suggestioni quasi pop. Ma non è solo l’estetica e la socialità a fare il suo ingresso in questo nuovo “luogo” della casa, diventa anche lo specchio della confusione, delle nevrosi delle frustrazioni tipiche dei Sixties, come dimostra una ricca gamma di foto, stampe ed istallazioni che portano direttamente all’ultima parte della rassegna, “Kitchen Sink Drama”. Tra i pezzi forti presenti nell’allestimento del MoMa, ›› N°2 FEBBRAIO 2011

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›› anche

un’altra cucina completa, un cubo snodabile prodotto dall’italiana Snaidero nel 1968 che si apre per offrire spazi e superfici modulabili ed articolate.

Non mancano poi un importante nucleo di oggetti, tutti sviluppati e creati nell’arco del XX secolo: dai primi pezzi che utilizzano gas ed elettricità, come il bollitore disegnato da Peter Behrens per AEG nel 1907, agli utensili in Pyrex e acciaio, fino ai bicchieri impilabili di Earl S. Tupperware, primo sigillo di una celebre serie di contenitori in plastica colorati e geniali a partire dagli anni ’70. Accanto, lavori ed opere d’arte appartenenti alla collezione del museo, firmate da autentici maestri quali Cindy Sherman, William Eggleston, Andy Warhol, Laurie Simmons e Claes Oldnburg, nonché foto d’archivio, spot pubblicitari, poster, spezzoni di film hollywodiani e progetti d’architettura. 

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SNAIDERO VIRGILIO FORCHIASSIN Spazio Vivo (Living Space) 1968

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LURELLE GUILD

Wear-Ever Tea Kettle (model 1403) 1932-33

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CORNING GLASS WORKS, CORNING, NY

Frying Pan 1942

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PETER RAACKE

Mono 10+1 Kitchen Tool Set 1965

1 Serving Bowl 1963

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EARL S. TUPPER

Tumblers 1954

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Cookie Cutters 1940

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KENNETH BROZEN

UNKNOWN DESIGNER

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Viaggio di sogno a Tahiti e le sue isole, alla scoperta della storia, della cultura, delle tradizioni e della gastronomia della Polinesia francese. Una cucina “nature” dai sapori esotici, gustosa, leggera, ricchissima e profumata di spezie, sapiente mélange di abitudini dei mari del sud e di influenze francesi, asiatiche e cinesi.

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Marina SANTIN

POLINESIA esotiche Tahiti Tourisme Italia Tel. 02 66980317 www.tahiti-tourisme.it Tahiti Tourisme Italia è presente su Facebook www.facebook.com/#!/pages/Tahiti-Tourisme-Italia/77064798220

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Te ne avevano parlato, l’avevi

letto sui libri e sulle guide… ma faticavi a crederci. Invece, eccoti qui, a toccare con mano questa “leggenda” che ha tutto il sapore della realtà.

Subito, vieni rapito dal suono melodioso dei canti accompagnati dalle chitarre e dall’ukulele.

Poi, avverti nell’aria il profumo dolce, esotico ed inebriante del tiarè, il fiore simbolo di queste terre lontane. E mentre tenti di convincerti che non è fantasia, una collana di fiori multicolori scivola attorno al tuo collo accompagnata da tre parole in una lingua a te pressoché sconosciuta: “Ia Ora na”, “Maeva” e “Manava”… ››

meraviglie n°2 febbraio 2011

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Allora è vero, sei arrivato in Polinesia, e questo rito di benvenuto, espressione delle leggendaria ospitalità del suo popolo, ne è la dimostrazione. Sei imbarazzato, è naturale, noi occidentali non siamo più abituati ad un’accoglienza così calorosa, spontanea e sincera, adesso la sola cosa che ti viene in mente è sfoderare l’unica parola che hai imparato prima di partire: “Mauruuru!”, Grazie!

Ma la Polinesia non è solo ospitalità, ha una storia millenaria, un patrimonio culturale, artistico ed architettonico ricchissimo, una natura incontaminata e dalle mille sfaccettature, un affascinante connubio di tradizioni e di folklore autoctono, e, non ultimo, una gastronomia capace di conquistare i palati più esigenti. Vediamoli assieme.

La Polinesia francese, ovvero Tahiti e le sue isole, sono situate nella zona est del sud Pacifico, in una fascia compresa tra l’Equatore ed il Tropico del Capricorno, e sono disseminate su 4.000 chilometri quadrati di Oceano.

Un’area che equivale a quella dell’Europa. Sono ben 118 in totale, divise in cinque arcipelaghi, ciascuno con caratteristiche differenti e ben definite: le Isole della Società, composte da cinque atolli e otto isole “alte” d’origine

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Da provare...

SIMBOLI Un panorama dell'isola di Moorea, annuncia alcuni simboli della tradizione polinesiana: il tatuaggio, espressione dell'antica cultura maohi; le perle nere di Tahiti, uniche al mondo; ed un piatto tipico.

CRÈME BRULÉE ALLA VANIGLIA DI TAHITI INGREDIENTI: • 4 tuorli d’uovo • 1 cucchiaino di polvere di vaniglia di Tahiti • 40 cl panna fresca • 80 gr zucchero di canna PREPARAZIONE:

Sbattete con una frusta lo zucchero, i tuorli e la polvere di vaniglia fino a che l’impasto raggiunge un colore molto chiaro. Unite la panna e mescolate. Versate la preparazione in 4 terrine singole e mettetele a bagnomaria per 45 minuti nel forno preriscaldato a 120°. Sfornatele e fatele raffreddare. Poi spargete un po’ di zucchero sulla superficie della crème e rimettete nel forno per far caramellare lo zucchero.

Servite subito.

o di del naccosola che

milonimille e di apame. ono omono ano.

118 ratietà, gine

MAHI MAHI IMPANATO AL COCCO INGREDIENTI IL MAHI MAHI: • 2 noci di cocco • 4 filetti di mahi mahi (o di orata) • 3 uova • farina • 30 gr di burro • 1 cucchiaio di olio.

INGREDIENTI PER LA SALSA DI ACCOMPAGNAMENTO: • 100 gr di burro • 1 lime • prezzemolo tritato PREPARAZIONE:

Praticate un foro nel guscio delle noci di cocco e svuotatele del succo. Poi rompetele, recuperatene la polpa e grattugiatela. Tagliate i filetti di mahi mahi a scaloppina. Sbattete le tre uova. Infarinate il pesce eliminando l’eccesso di farina e passate i filetti nelle uova sbattute e poi nel cocco grattugiato. Intanto in una padella fate scaldare il burro con un cucchiaio d’olio.

Fate cuocere, tre minuti per lato, i filetti.

Salateli, pepateli e adagiateli su un foglio di carta assorbente. Teneteli in caldo nel forno tiepido e preparate la salsina di accompagnamento. Fate fondere il burro, raccoglietene la schiuma bianca e spremetevi un lime. Aggiungete due cucchiai di prezzemolo tritato e mescolate. Sistemate i filetti su un piatto da portata, conditeli con la salsa e serviteli accompagnati da verdure.

POISSON CRU INGREDIENTI: • 800 gr di tonno • 1/2 cetriolo • 1 pomodoro • 1 cipolla grande • 1 peperone • 4 cucchiai da minestra di latte di cocco • succo di 4 limoni verdi • sale e pepe PREPARAZIONE:

Tagliate il pesce a dadini e passatelo sotto l’acqua fredda, scolatelo e versatelo in un’insalatiera.

Spremete i limoni e versate il succo sul pesce e lasciate marinare per 20 minuti al fresco.

Sminuzzate la cipolla, tagliate il pomodoro e il cetriolo a cubetti e il peperone a lamelle sottili.

Togliete una parte del succo di limone dal pesce e unite le verdure, il sale e il pepe. Cinque minuti prima di servire, aggiungete il latte di cocco. Presentatelo disposto su foglie d’insalata. Da servire molto fresco.

vulcanica scandite da scoscesi picchi ricoperti di lussureggiante vegetazione ed orlate da spiagge e lagune coralline (Tahiti, Moorea, Tetiaroa, Maiao e Mehetia, le isole Sopravento; Guaine, Raiatea, Tahaa, Bora Bora e Muapiti, quelle Sottovento); le Tuamotu, il più esteso degli arcipelaghi, un insieme di 76 atolli, o isole “basse”, sparsi lungo 1500 chilometri ad est delle Isole della Società, un’infinita distesa di isolotti corallini con rene incontaminate e lagune iridescenti ricche di vita marina (Rangiroa, Manihi, Tikehau, Fakarava, Makemo); le Marchesi, che i locali chiamano “Enua Enata”, terra degli uomini, dodici isole “alte” d’origine vulcanica di cui sei abitate, collocate ›› n°2 febbraio 2011

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vicino all’Equatore che svettano come gigantesche fortezze di smeraldo dal blu profondo delle acque e che, prive di barriera corallina, sfoggiano foreste incontaminate (Nuku Iva, Ua Pou, Ua Huka, Hiva Oa, l’isola di Gauguin, Tatuata e Fatu Hiva); le Australi, cinque isole “alte” situate a cavallo del Tropico del Capricorno, dai rilievi dolci e dalle cime meno elevate soprannominate per il loro clima mite e per le pianure fertili il “granaio della Polinesia”, dove convivono piante tropicali e piante tipiche delle regioni temperate (Tubuai, Rurutu, Raivavae, Rimatala, Rapa); e le Gambier, ovvero l’isola “alta” di Mangareva e la sua cintura di isolotti che rappresentano i resti del bordo franati del suo antico, gigantesco cratere, per un totale di dieci isole circondate da una laguna protetta da un’unica barriera corallina lunga circa 90 chilometri.

Ma chi sono i Polinesiani e come arrivarono a Tahiti ed alle sue isole prima di divenire, in seguito alla colonizzazione, cittadini francesi?

Innanzitutto la Polinesia è la culla della civiltà Maohi.

La storia colloca nel sud-est asiatico l’origine delle migrazioni che circa 4.000 anni fa portarono i primi abitanti sulle isole del Pacifico. Utilizzando piroghe a vela realizzate in legno e fibre intrecciate, questi audaci navigatori, con la sola conoscenza dei venti, delle correnti e delle stelle, viaggiarono verso est raggiungendo e colonizzando questi arcipelaghi tra il 500 a.C. e il 500 d.C. Queste grandi spedizioni diedero luogo al cosiddetto “triangolo polinesiano” formato a nord dalle Hawaii, ad est dall’Isola di Pasqua, a sud dalla Nuova Zelanda e ad ovest da Tahiti e le

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sue isole. A confermare l’ipotesi di un’origine e di una matrice comune, le lingue parlate in questi paesi, tutte derivate dall’antico linguaggio maohi. Bisognerà aspettare il XVI secolo perchè Magellano e Mendana si spingano rispettivamente fino all’arcipelago delle Tuamotu e a quello delle Marchesi, ma è l’inglese Samuel Wallis ad essere ricordato dalla storia come scopritore europeo di Tahiti, nel 1767. L’anno successivo il capitano James Cook vi sbarcò a sua volta prendendo possesso delle Isole della Società. A partire da questa data, poco a poco i missionari protestanti e cattolici evangelizzarono queste isole, suddivise a quel tempo in numerosi regni e circoscrizioni e caratterizzate da una ricca cosmogonia politeistica. Nel 1797, con l’aiuto degli europei, uno dei capi tribù riuscì ad affermare la propria supremazia creando la dinastia dei Pomare. Durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, Tahiti si alleò alla Francia. Nel 1958 i territori francesi

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una utte tare ano uelsere hiti, k vi della onasole, ioni Nel uscì a dei iale, cesi

ESOTICI "SAPORI" Alla ribalta, autentiche "meraviglie" della tradizione gastronomica di Tahiti e delle sue isole, che, "nature" e ricchissima, vede tra i suoi protagonisti il frutto dell'Uru, l'albero del pane.

dell’Oceania divennero Polinesia Francese: da qui in poi si è avviato un processo di modernizzazione che ha visto lo sviluppo delle imprese locali, del terziario, dei trasporti.

Ultimo step, nel 2004, quando la Polinesia Francese diventa Paese d’Oltre Mare Francese.

Ma se a conquistare lo sguardo fin dal primo istante è la natura incontaminata, magistrale collage di foreste lussureggianti, di fiori multicolori, di spiagge candide e di acque cristalline, la cultura e l’artigianato locali non sono certo da meno. Molteplici gli esempi. Primo tra tutti il tatuaggio polinesiano, che, geometrico e basato sull’uso del nero piuttosto che del colore, rappresenta ancora oggi l’espressione forte, immediata e visiva dell’antica cultura maohi, tanto che il suo stesso nome deriva da tahitiano “tata’u” che significa picchiettare leggermente, evocando il gesto che permette di fare penetrare il colore nell’epidermide. A differenza di quello occidentale questo tattoo è, da sempre, fatto per essere mostrato e viene sfoggiato da uomini e donne come un vero ornamento del corpo. In passato veniva realizzato durante la pubertà, segnava le tappe della crescita e accompagnava i riti d’iniziazione.

Aveva, in sintesi, un ruolo sociale, indicava un rango elevato, rivelava una prova di coraggio o di forza ed al tempo stesso racchiudeva tutta una simbologia che attribuiva al possessore virtù protettrici, invitando al suo rispetto. Accanto, la danza. Giudicata troppo erotica dai missionari per i sinuosi movimenti delle braccia e per il morbido ondeggiare del bacino, è dovuta restare nella clandestinità fino al XX secolo. La danza più antica è l’Ori Tahiti, praticata in gruppo al ritmo delle percussioni, delle chitarre, degli ukulele e degli “himene”, i canti tradizionali; quella conosciuta oggi in tutto il mondo è il Tamure, che, ballato in coppia, vanta una curiosa origine. È nato ad opera di un soldato, Nicholas Martin, che poco dopo la Seconda Guerra Mondiale usò queste sillabe, scandendo il nome di un pesce tipico delle isole Tuamotu per segnare il tempo dell’Ori Tahiti. Altrettanto affascinanti, le due principali “icone” di queste terre: la perla nera di Tahiti ed il Tiarè.

La prima, sinonimo di eleganza e bellezza, spesso illuminata da riflessi viola, rosa o grigi, è una madreperla unica al mondo che si sviluppa grazie ad un ambiente lagunare puro ed incontaminato; il secondo è una profumatissima specie di gardenia che, simbolo delle Polinesia Francese, è ›› originaria del luogo e cresce solo qui.

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E davvero da non perdere, infine, la gastronomia tipica, trascrizione in chiave “gourmande” della gioia e di vivere e dell’euforia di questo popolo, vuoi anche per l’abbondanza dei frutti della terra e del mare che caratterizza l’intero arcipelago. La cucina di Tahiti e delle sue isole è una cucina “nature”, ma sorprendentemente ricca, un invitante e gustoso insieme di ingredienti freschi dai sapori esotici che ha saputo adattarsi ai gusti ed alle abitudini dei popoli che, uno dopo l’altro, misero piede in questi territori. Europei ed asiatici, quindi ed ecco spiegato il perché la tavola della tradizione unisce alle ricette dei mari del sud, la perizia della gastronomia francese ed influenze asiatiche e cinesi, quest’ultime legate soprattutto all’uso delle spezie, che trasformano ogni piatto aggiungendovi un tocco inedito. Il pesce freschissimo, è il vero protagonista, di qualsiasi tipo esso sia (Uma, Mahi Mahi, Ape’i, Taroo, Roi, Marara ma anche pesce spada, cernie, salmoni, orate tropicali, caranga, aragoste, pesce pappagallo, ostriche, polipi ed altre decine di specie di pesci di laguna…) ed in qualunque modo sia cucinato (alla griglia, crudo, bollito, a vapore…). Il piatto principe è il “Poisson Cru”, pesce crudo alla tahitiana, marinato con succo di limone e latte di cocco, ma diffusissimi anche il “Fafaru”, che si ottiene marinando il pesce intero (solitamente chevrettes, dei gamberi locali d’acqua dolce) in acqua di mare per qualche giorno, svuotati delle loro interiora e serviti con latte di cocco o con lime; e la “Kokoda”, una gustosissima insalata di pesce di specie differenti tagliato a cubetti unito a cocomero, carote e cipolle affettate alla julienne e bagnato con latte di cocco.

Non manca comunque la carne, d’ottima qualità poiché viene importata dalla Nuova Zelanda, che dà vita a succulenti stufati di maialini da latte, polli al fafa ed ad una ricetta molto popolare d’origine cinese, il “Ma’a tinito”, maialino con fagioli rossi, pota e verza. I leggendari frutti dell’Uru, l’albero del pane, le decine di varietà di banane, tra cui l’incomparabile Fei, dal colore dell’arancio, i tanti tipi di tuberi (Taro, Tarua, Ufi…) contribuiscono a costituire la base della cucina polinesiana, senza dimenticare papaye, manghi, angurie, pompelmi, limoni verdi, frutti coloratissimi ed invitanti, da gustare singolarmente o in variopinte macedonie profumate con della vaniglia, considerata tra le migliori al mondo, bacca di un’orchidea portata a Tahiti nell’800, particolarmente rara e dall’aroma dolce, lieve ma persistente.

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Carne, pesce, verdura e frutta vengono cucinati in svariati modi. Il più tradizionale, oggi riservato alla domenica, al “ma’a Tahiti” (il pranzo tahitiano) o a un “Tamaara”, un pranzo di festa che riunisce anche una trentina di commensali, è quello che utilizza l’“ahim’a”, un forno scavato nel terreno le cui origini risalgono ai tempi maohi. Sul suo fondo vendono disposti dei rami e delle pietre sulle quali, una volta divenute incandescenti, verranno appoggiate griglie di rami verdi e, successivamente, i cibi da cucinare avvolti in foglie di banano o riposti in cesti di foglie di cocco intrecciato, ovvero vari tuberi, taro, uru, fei, umara in primis, eppoi polli al fafa, maialini da latte, chevrettes, aragoste. C’è anche il dolce tipico, il “Poe”, preparato con amido, latte di cocco e banana o payaya schiacciate. Si copre il tutto con foglie di banano o di purao o con una tela di juta, si aggiunge uno strato di sabbia e si lascia cuocere per almeno tre ore. Tutti gli invitati dovranno assistere all’apertura del forno, è la tradizione, preparandosi a

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gustare ricette dal sapore originale, precedute, come antipasto, da poisson cru e fafaru. Perfetto corollario di questa gastronomia leggera ed invitante i vini locali e la Hinano, la birra artigianale di Tahiti. I primi, importati in Polinesia solo nel 1992, sono un fresco rosé con sentori di melone e lampone, un bianco secco dal profumo di miele e verbena ed il Blanc de Corail, un vino elegante con aromi esotici di mango, ananas e banana caramellata. La seconda, creata nel 1955 in una brasserie di Tahiti, è una pilsner abbastanza leggera tra i 4° e 5°, immediatamente riconoscibile grazie all’etichetta della famosa vahine. Non mancano gli aperitivi, tanti cocktail a base di latte di cocco, mango o banana ed il rinomato Mai Tai, preparato con rum bianco, rum scuro, succo d’ananas e cointreau.

Ora non ci resta che augurarvi “Tama’a Maitei”, buon  appetito.

i in doun una m’a”, o ai ami ndei e, e di ato, ppoi C’è ido, re il a di cere tere si a

"ICONE" En vedette, un esotico menù della cucina polinesiana; l'isola di Bora Bora con, sullo sfondo, il monte Otemanu; e tre "icone" del paese: la vaniglia di Tahiti, il fiore del tiaré ed una danzatrice di Tamure.

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