DAILY LUXURY • n.9 novembre 2009 by DAILY LUXURY

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09 Fondato da Luciano Parisini

N O V E M B R E

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La bellezza è lusso quotidiano

N°

NOVEMBRE

2009

INCONTRO

Vince Vaughn dal set alla vita CULTURA

Antoni Tàpies quella materia... BELLEZZA

Colors in Season total make-up

ESCLUSIVO

Dialogo senza virgolette con Aureliana De Sanctis “signora del COSMOPROF”

EXCLUSIVE

A quoteless conversation with Aureliana De Sanctis “Lady of the COSMOPROF”

Sullo sfondo “Il grande disco”. Opera di Arnaldo Pomodoro. Spazio del Piccolo Teatro in Largo Greppi a Milano.

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LE FÉMININ ABSOLU

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i n n a n zi t u t to Luciano PARISINI

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Se il Natale è d’oro...

Questa nota ad apertura di un Daily Luxury che guarda al futuro (copertina dedicata ad una testimonial d’eccezione, Aureliana De Sanctis, interprete di un futuro del prestigio e dell’importanza del Cosmoprof Bologna 2010...) già si immerge nel... futuro Natale. Un evento prodigioso della Cristianità, certo; ma altrettanto “prodigioso” per il mercato cosmoprofumato. Natale significa regali, proposte di particolare inventiva per la soluzione di un gesto di irrinunciabile tradizione. E il regalo “profumato” è certamente tra quelli di più facile possibilità in tempo di crisi come questo. In profumeria c’è già di tutto, accanto ad un albero di Natale che ha fatto presenza anticipata denunciando una vera anteprima di “auspicata vendita”. C’è insomma fretta di recuperare un’annata di modesto business, offrendo a chi entra in negozio il mezzo più “alla portata” per non rinunciare alla tradizione. Regali e regali, quindi;

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cofanetti e cofanetti, con il profumo protagonista, in abbinamento a quel “di più” che fa seduzione d’acquisto. Seduzione “moderata” per la maggior parte delle confezioni, per una politica di limitazione dei costi pretesa dal momento. Ma c’è chi emerge imperioso dal gruppone e lo fa presentandosi oltremodo prezioso, vestendosi addirittura d’oro 18 carati, con il tocco di un diamante taglio brillante di 0.3 carati. Vero, tutto vero: è il flacone di “1 Million” Paco Rabanne, realizzato per celebrarne il primo compleanno, a conferma di un’annata di eccezionale successo mondiale. In vendita? Certo, ma su ordinazione (d.danelli@puig.it). Ma prima di pensare ad una così clamorosa opportunità, vediamo e scriviamo i dati tecnici del... tesoro. Rivestimento del flacone in oro massiccio 18 carati come si è detto; logo 1 Million impreziosito dal diamante di cui sopra, tre cariche della fragranza, cassetta di sicurezza blindata in nappa, con luce interna e lucchetto in oro. Il tutto pesa 12 chili e... costa. Costa, costa: 40mila euro circa; e il “circa” è in base alla quotazione dell’oro. 

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QUESTE PRIME PAGINE SONO… ULTIME. ENTRANO INFATTI IN ROTATIVA QUANDO LE ALTRE SONO GIÀ STAMPATE E RACCOLGONO LE NOTIZIE DELL’ULTIMA ORA.

L’ACCADEMIA DEL PROFUMO... VOLTA PAGINA

Èufficiale,

con l’approvazione del Consiglio Direttivo e con l’Assemblea dei soci: Accademia del Profumo ha voltato pagina. Si è perfino rifatta il trucco, sfiorando lievemente il logo con un quasi impercettibile tocco grafico. Il segno di cambiar faccia ad ogni costo, insomma: come pretendeva la “debacle” della scorsa edizione milanese. Il Premio Internazionale torna dunque a Bologna e la cerimonia di consegna dei riconoscimenti di “corollario”, oltre ovviamente alla consacrazione dei migliori profumi dell’anno (maschile e femminile) avverrà nel contesto di un Cosmoprof anch’esso a faccia nuova (clamorosamente in copertina di questo Daily Luxury, con il volto di Aureliana De Sanctis, Amministratore Delegato di So.Ge.Cos. s.p.a. che “i” Cosmoprof

organizza) e precisamente venerdì 16 aprile nell’appositamente allestita Galleria d’Arte Moderna prospiciente l’ingresso principale della Fiera Bologna. Galleria che ospiterà prima i finalisti e quindi i profumi vincitori il giorno dopo, nel “Sabato Beauty Day” (coinvolgimento del pubblico dalle 19 alle 24), una delle tante prestigiose novità dello stesso Cosmoprof. Profumi finalisti e vincitori scaturiranno dal giudizio dei consumatori che avranno possibilità di voto dal 22 febbraio 2010 al 13 marzo (in palio vistosi premi: un auto, due Vespa, televisori d’alto rango) in 500 profumerie d’ogni dove nazionale, scelte da una minuziosa operazione di coinvolgimento svolta con ammirevole puntiglio dalla Federazione Italiana dei Profumieri (in persona del presidente Ostuni). Voto riferito ad una list

DIEGO SOSTITUISCE ABBADO TRIONFO IN... ACQUA DI PARMA

Eper l’occasione

è nata una stella. È proprio vero: piove sempre sul bagnato. E se il bagnato è Acqua di Parma, succede l’incredibile. Abbado, il grande Abbado è preposto da tempo alla direzione della “sua” Orchestra Mozart per l’apertura in pompa magna della stagione concertistica del Regio di Parma. Ma l’evento, sponsor la griffe di profumi che fa capo al Presidente mondiale Gabriella Scarpa, ha una clamorosa defezione, proprio al momento del primo attacco del consesso musicale d’eccezione, di cui fan parte nientemeno che il violino Giuliano Carmignola, il violoncello

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di finalisti che comprende i profumi (lanci del 2009) proposti dalle stesse Case di produzione o distribuzione (socie Accademia), ma poi scelti da una Giuria tecnica composta dai 38 soci Accademia , da 14 Beauty Editors e da 20 profumieri. Tutto questo per l’elezione del profumo dell’anno; per gli altri riconoscimenti innovazione olfattiva, packaging, comunicazione, profumi d’arte, profumi made in Italy - una giuria speciale di 10 “personaggi” del jet set di diverso riferimento, che poi parteciperanno alla cerimonia di premiazione a Bologna. Nel cast dei riconoscimenti verrà inserito, nella prossima edizione, il “Profumo storico”, la creazione cioè che ha fatto e fa da sempre, il prestigio, la tradizione, la qualità massima, il successo infinito, dell’universo fragrante.

Enrico Bronzi, l’aboe Lucas Macias Navarro, il fagotto Matthias Racz e il pianoforte Piotr Anderszewski. Abbado ha improvvisamente i sintomi della “maledetta” influenza e la presidentessa del FAI (Fondo Ambiente Italiano) cui è dedicato l’evento, Giulia Maria Mozzoni Crespi, con una convincente prolusione al proscenio si scusa e annuncia che il concerto si farà e che a dirigerlo sarà Diego Matheuz. Silenzio imbarazzato e imbarazzante. Chi è Diego? Alla fine, dopo il suo più clamoroso e trionfale dei battesimi ad altissimo rango (innumerevoli le chiamate, la platea in piedi a spellarsi le mani) lo incontriamo e ci vien voglia di abbracciarlo come lo si fa con un figlio che è stato bravo alla recita della scuola. Lui, Diego ha 25 anni, è venezuelano, ha la grinta, la classe, la passione dei fenomeni, è un trascinatore, ha il piglio del genio, ha tutto perchè Abbado, il suo maestro, gli conceda il testimone. Così nel dopo teatro anche Gabriella Scarpa abbraccia il “ragazzino”: quasi a siglare anche il suo successo, l’aver abbinato Acqua di Parma al più entusiasmante dei trionfi. ››

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L’ORÉAL PER LE DONNE E LA SCIENZA

Disponibile sul sito

www.loreal.it il regolamento per le domande di ammissione (entro il 12 gennaio 2010) al Premio “L’Oréal Italia per le Donne e la Scienza” promosso in collaborazione con la Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO. Cinque promettenti ricercatrici italiane under 35, concorreranno all’assegnazione di una borsa di studio del valore di 15 mila euro. La giuria del Premio, alla VIII edizione, è nuovamente presieduta dal professor Umberto Veronesi.

GUERLAIN… AI POSTERI

Trabelligli oggetti più

del mondo selezionati per il concorso Pulchra, c’è anche il Mascara Le 2 di Guerlain. Il concorso Pulchra, votato universalmente, elegge i 10 oggetti più segnalati della short list (100 oggetti) e li sotterra ciascuno in una capsula impermeabile in un parco di Lerici. Così da tramandare ai posteri, anno per anno un incredibile, invisibile, museo della bellezza.

RUBINSTEIN PER KRIZIA ›› e sfilate d’autunno della moda

predicono la primavera. E alle sfilate si abbinano ovviamente le tendenze trucco. Helena Rubinstein e Shu Uemura sono scesi in… backstage e con l’esperienza e professionalità dei loro make-up artists hanno sottolineato il fascino delle modelle di Krizia, Ermanno Scervino e Ter et Bantine. Nella foto momenti “dietro le quinte”, un abito di Ermanno Scervino ed il trucco Helena Rubinstein per Krizia.

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N°9 NOVEMB

CLINIQUE STAR EVENT

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Clinique alla Rinascente Duomo di Milano con la “Settimana dermatologica”. Una dermatologa di particolare rinomanza effettua gratuitamente una consultazione specialistica della pelle. Viene così individuato il programma di trattamento su misura; e quanto a make-up i migliori Color Coach Clinique “soddisfano la voglia di bellezza a 360 gradi”. Appuntamento telefonando al numero 02.8852367.

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dalla francia Silvia MANZONI

ULTIME LE NOTIZIE giunte a rivista in macchina

I NCONTRO

stile

Diego DALLA PALMA

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ULTURA ANTONI TÀPIES l’arte della materia e dei segni

PECIALE

S E DITORIALE S PECIALE

VINCE VAUGHN è tempo di... matrimonio

COSMOPROF Aureliana De Sanctis racconta...

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s o m m ario

LE CONSIDERAZIONI di Luciano Parisini

Rubriche

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CANNES dossier ecco tutte le novità

dagli USA

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Carole HALLAC

Mensile di High Publisher Editoriale • Direttore responsabile: Luciano Parisini • Direttore generale: Diana Baravelli Caporedattore: Marina Santin • Caposervizio coordinamento redazionale: Lucia Parisini • Redazione: Lucio Chiari, Giulia Zoni, Paola Cardona. Segreteria: Francesca Mingarelli • Progetto grafico: Denni Poletti • Fotografi: Graziano Ferrari • Collaborano: Diego Dalla Palma (STILE) Rebecca Belize (FOOD) Lorena Poletti (DESIGN) Supplementi: Lucia Parisini (Daily Accessories) Alessandro Fortini Parisini (Daily List) • Estero: Silvia Manzoni (FRANCIA), Carole Hallac (USA) Autorizzazione del Tribunale Bologna n° 7396 in data 15/01/2004.

Associazione Nazionale Editoria Periodica Specializzata

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N°

L OOK

s o m m ario

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LE NOVITÀ dell’universo “beauty”

AKE-UP

D ESIGN

B ELLEZZA

MODA E ACCESSORI di tendenza

TWISTER 10 musei 10 artisti

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COLORS IN SEASON maquillage must have

POSTHOTEL

Sommario novembre 09 OK

ENESSERE CAVALLINO BIANCO oasi tutto relax & wellness

OOD

PIATTI RITRATTI da mangiare con gli occhi

Rubriche

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cinetime

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Annarosa SETTELLI

carnet

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Marina SANTIN

Sede: via Santo Stefano, 42, 40125 Bologna • Tel. +39 051 5878850 • Fax +39 051 235662 • e-mail: info@high-publisher.it • info@dailyluxury.it Abbonamento annuo per l’Italia: 20 € da effettuarsi con bonifico bancario a: Credem - ABI: 03032 - CAB: 02400 - c/c: 010000009830 - CIN: M IBAN: IT 03 M 030 3202 4000 1000 000 9830; o sul c/c postale n° 50673359 intestato a: High Publisher, via Santo Stefano, 42, 40125 Bologna. Sped. in abb. post. - Pubblicità inferiore al 45%. Stampa: Grafiche Mazzucchelli Roto-offset S.p.A., via IV Novembre 50, 20019 - Fraz. Seguro, Settimo Milanese. Egregio abbonato, ai sensi dell’art. 10 della legge 675/96, La informiamo che i Suoi dati sono conservati nel nostro archivio informatico, vengono utilizzati esclusivamente per l’invio della pubblicazione e non vengono ceduti a terzi per alcun motivo. La informiamo, inoltre che, ai sensi dell’art. 13 della legge, Lei ha il diritto di conoscere, aggiornare, rettificare i Suoi dati o opporsi all’utilizzo degli stessi, se trattati in violazione della legge.

Rub. Stile OK

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stile Diego DALLA PALMA

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Angela, donna vera

Angela Molina è una delle attrici del cinema spagnolo che amo di più. Impostasi nel panorama internazionale e in particolare in quello italiano, dove oggi è tornata al successo con “Baaria” e con la fiction televisiva “L’onore e il rispetto 2”, vive la sua carriera senza le imposizioni dello star system, dando vita ai personaggi più strampalati ma consoni al suo genio recitativo. Ha uno sguardo sofferto ma luccicante e intelligente, una faccia vera, segnata dalle rughe che ne sottolineano l’intensità da “pasionaria”, da guerrigliera dell’anima. Figlia d’arte, studia e insegna danza classica e spagnola e in seguito recitazione. Apparentemente strana ed eccentrica, è in realtà un personaggio originale e anticonformista. Piace perché è vera, perché sa trasferire le sue emozioni ed esprimere la sua personalità. IL CORPO IN FORMA Pelle oleosa? Provate con l'argilla. Pelle arida? Idem. È ricca di minerali utili per la bellezza della cute (calcio, ferro, magnesio, potassio e silicati) che, presenti in differenti proporzioni, le donano colorazioni diverse: bianca, verde, grigia, gialla, rossa. Per l’epidermide oleosa è ideale quella verde, mescolata ad acqua tiepida: agisce con effetto assorbente, asciuga i brufoli, elimina impurità e punti neri. Per quella arida ad hoc l'argilla bianca mescolata con olio di oliva, di germe di grano o di mandorle dolci.

LE REGOLE D’ORO: IL LOOK PER L’INVERNO Lo stile di stagione più “in”? Atmosfere “Swinging London” con smoky eye e bob bon ton. In tema di make-up, optate per una base ambrata e luminosa e valorizzate lo sguardo applicando l’ombretto scuro, opaco, sia sopra che sotto la palpebra,

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sfumando verso l’alto e l’esterno, congiungendo i contorni superiore e inferiore - e colorando le ciglia con molto mascara nero. Potete anche usare ombretti grigio scuro, canna di fucile, blu metallico, blu notte, vinaccia e melanzana abbinandoli a rossetti rosa antico, pallido o naturale. In alternativa, per un trucco che dia allo sguardo una luce calda e intensa, toni marrone, mattone, terracotta, sabbia, senape e quelli delle spezie con lipstick mattone e terracotta. Per i capelli, il taglio “cult” è il caschetto anni ’60 molto definito e squadrato, con styling essenziale e volumi composti, dritti od a onde leggere. Quanto al colore, via libera al castano: dal cioccolato al castagna, al corteccia con riflessi caramello fino al nocciola con cromatismi dorati.

IL MIO PENSIERO Il mio atteggiamento sulla chirurgia estetica non è certo negativo, ma neppure assolutorio, Gianna. Trovo che le persone “normali”, mediamente intelligenti, informate, che non vivono su un altro pianeta, quando decidono di sottoporsi a interventi di qualsiasi natura estetica, abbiano nella loro esistenza qualcosa che non le soddisfa, oltre all'aspetto estetico. Qualcosa che va considerato e rispettato, ma anche analizzato senza indugi e ipocrisia. Vedo e sento, direttamente, cose che mi fanno inorridire: interventi falliti, medici improvvisati, operazioni mal riuscite. A volte mi pare di rivedere, nella realtà, il film “Brazil” e di constatare quanto il regista Terry Gilliam fosse lungimirante e il suo film non fosse così devastante, inconcepibile e visionario ma solo una previsione di ciò che può riservare il futuro a qualche essere umano. E mi sono detto: se certe persone fossero più accorte, forse, non si avvicinerebbero a questi interventi con tanta facilità, provocata solo ed esclusivamente da brama di apparire, di tornare ad essere, o diventare, come non si è mai stati o non si può più essere.

Rub. Francia OK

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ll a francia Silvia MANZONI

La bellezza è...“bio”

A Parigi il “naturale” la fa ormai da padrone e frequentare i posti “cult” è ben più di una moda. Tra questi Nopeg (contrazione di “senza Peg”, polietilene glicolico), il nuovo bioconcept store dedicato alla bellezza. In vendita, prodotti esclusivamente certificati (che il fondatore del negozio, Frédéric Fabiani, analizza personalmente prima di commercializzare), per tutta la famiglia, donne, uomini, bambini compresi. C’è uno spazio per l’Aromaterapia (le Carré des Simples), uno per gli integratori alimentari e due cabine per trattamenti realizzati con la marca Clé des Champs. Nei prossimi mesi saranno organizzati dei seminari e si potranno degustare delle bevande aromatiche in un apposito bar o immergersi nella lettura nel corner-biblioteca. Nopeg, 69, rue d’Argout Paris 2ème.

COSMETIC VALLEY: Il primo centro mondiale di risorse per l’industria cosmetica si mobilita a favore dello sviluppo sostenibile. Firmata - in un incontro che ha riunito a Rambouillet 250 rappresentanti del polo di competitività, presenti il Presidente del Senato, Gérard Larcher, ed il ministro delegato dell’Ecologia, Chantal Jouanno una carta in cui si impegna a migliorare i risultati a favo-

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re dell’ambiente in collaborazione con le collettività territoriali. “L’eco-responsabilità è un valore in ascesa che permetterà alle nostre imprese di mostrare domani un’autentica diversità sul mercato mondiale”, ha ricordato il direttore generale della Cosmetic Valley, Jean-Luc Ansel. Tra i primi firmare l’atto, il Gruppo Puig (con Paco Rabanne e Nina Ricci), L’Oréal (con Gemey-Maybelline), Shiseido ed Lvmh (con Guerlain).

LES JARDINS D’ALADIN: Questa nuova marca francese, fondata da Nicolas Danila, presenta le prime fragranze naturali senza sostanze allergogene. L’obiettivo è ridare vita alla grande tradizione profumata di una volta, servendosi però delle più sofisticate tecnologie per evitare reazioni allergiche sui consumatori. Un’idea che ha richiesto un bel po’ di tempo anche perché Danila voleva creare sette essenze, che corrispondessero ad altrettante civiltà. Abbiamo così, ognuno caratterizzato da un colore e da una personalità olfattiva, i Giardini Europei (viola), quelli Arabi (verde), gli Asiatici (rosa), gli Amerindi (giallo), gli Amazzonici (arancio), i Polinesiani (blu), gli Aborigeni (neri). Per ora saranno distribuiti in edizione limitata (7000 esemplari) e sono già acquistabili sul sito www.nicolasdanila.com. CITÉ DE LA COSMÉTIQUE: Inaugurata a Marsiglia, è un luogo dedicato interamente ai protagonisti dell’industria della cosmesi (produttori, negozianti, società di consulting, sindacato professionale). Lo scopo di quest’operazione è creare un polo di competenze organizzato intorno ad una zona franca che si stende su 7500 m2 (dei quali 4500 già consegnati).Tra i primi ad installarsi nella nuova sede, l’azienda Sud Plantes, specializzata nelle piante medicinali, che ha visto in questo progetto l’opportunità di avvicinarsi alle zone geografiche di produzione con cui lavora.

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Rub. USA OK

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dagli USA Carole HALLAC

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Il profumo di Carrie

SJP NYC. Questo il nome della nuova fragranza lanciata da SARAH JESSICA PARKER, anche se in realtà il look che caratterizza il bouquet rispecchia più quello del suo alter ego Carrie di “Sex and The City”. Prodotto da Coty, è un fiorito fruttato vestito da un coloratissimo packaging che concretizza il fashion sense dell’amata protagonista della serie. Il lancio del profumo anticipa la première del secondo, attesissimo del film “Sex and the City”, in uscita al cinema il prossimo maggio.

PROFUMI E HIP-HOP: La febbre delle Case di profumi per i cantanti di hip-hop non accenna a diminuire. Anzi, la caccia all’interprete più gettonato impazza.Fergie,cantante dei Black Eye Peas, svilupperà una sua fragranza con Avon, in uscita il prossimo anno; Jay Z, Rihanna e Kanye West hanno già un accordo con Parlux; mentre Coty si è aggiudicato la superdiva Beyonce.

FASHION NIGHT OUT: L’evento globale sponsorizzato da Vogue lo scorso settembre, grazie proprio al grande successo ottenuto in questa prima edizione, verrà ripetuto anche nel 2010. Lo stesso Bloomberg, Sindaco di New York, ha applaudito la partecipazione del pubblico in tutti i quartieri della Grande Mela. La data è già stata fissata: il 9 settembre. GARNMENT CENTER: Il leggendario distretto della moda di New York, ha dato dimostrazione di grande impegno per

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salvare il posto di lavoro di migliaia di operatori del settore americani, colpiti dalla recessione e soprattutto dall’importazione (solo il 5% della moda negli Stati Uniti è prodotta nel paese). Tra gli speakers, stilisti di alto profilo come Diane Von Furstenberg, Michael Kors e Anna Sui.

VERSACE: La griffe ha aperto la sua seconda boutique a Las Vegas vicino al Caesar’s Palace. Nel nuovo spazio, sono proposte le collezioni di prêt-à porter ed accessori per uomo e donna e la linea casa. Nei progetti futuri l’inaugurazione di un terzo negozio sempre nella città del peccato.

GUCCI: La Maison italiana ha inaugurato un “pop-up store” a Crosby Street nel quartiere di Soho a Manhattan. La boutique, che resterà aperta per sole due settimane, esporrà quasi esclusivamente le calzature disegnate dal cantante e produttore musicale Mark Ronson.A festeggiarne il debutto, anche Mary J Blige, Claire Danes e Misha Barton. RODEO DRIVE WALK OF STYLE AWARD: Il premio attribuito ai personaggi che grazie al loro stile hanno dato un contributo importante al mondo della moda e dello spettacolo, è stato quest’anno dedicato alla Principessa Grace di Monaco e al gioielliere Cartier. Il Principe Alberto ha ritirato il riconoscimento a nome di sua madre, consegnatoli dall’attrice Debra Messing, celebre protagonista della serie Will and Grace.

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cinetime Annarosa SETTELLI

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Cinema poi: Al debutto sul grande schermo films d’azione, drammatici, thriller, commedie, ce n’è davvero per tutti i gusti. In primo piano però, le pellicole di animazione, vero “cult” per tutta la famiglia nei giorni delle feste d’inverno.

IO SONO L’AMORE

di Luca Guadagnino na sorta di “reality” (presentato alla Mostra di Venezia) ambientato nella lussuosa casa della famiglia Recchi. Nella casa, Emma, Tancredi, i figli Elisabetta, Edoardo e Gianluca, compagni e fidanzati coi loro intrighi familiari e avvicendamenti alla guida dell'impresa. È la rappresentazione della grande borghesia industriale lombarda che mira al consolidamento dei ruoli di ognuno dei suoi componenti. Con Tilda Swinton, Alba Rohrwacher, Pippo Delbono, Diane Fleri. • DRAMMATICO

JENNIFER’S BODY

di Karyn Kusama na ragazza di una piccola cittadina, che conduce una vita assolutamente normale, impegnata con la scuola ed il gruppo delle cheerleaders, viene posseduta da

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uno spirito maligno. Da quel momento inizia ad uccidere tutti i suoi coetanei di sesso maschile finché la sua migliore amica scopre quello che sta accadendo, tentando di porre fine alla carneficina. Con Megan Fox, Adam Brody. • THRILLER

NATALE A BEVERLY HILLS

di Neri Parenti l nuovo cinepanettone di Neri Parenti è ambientato nel celebre quartiere di Los Angeles. Come al solito, il film si suddivide in due episodi: il primo interpretato da Christian De Sica, che ritrova sul set Sabrina Ferilli, Massimo Ghini, Paolo Conticini e gli idoli dei teen-ager Emanuele Propizio e Michela Quattrociocche; il secondo, con protagonista Michelle Hunziker, affiancata dalla coppia Alessandro Gassman e Gianmarco Tognazzi. • COMMEDIA

DIECI INVERNI

di Valerio Mieli resentato a Venezia nella sezione Controcampo Italiano, è la storia d'amore di Camilla e Silvestro raccontata attraverso gli inverni che scorrono. Si conoscono giovanissimi appena arrivati a Venezia, ma trascorreranno dieci anni attraversando diverse fasi del loro rapporto prima di riconoscere il loro amore. Con Isabella Ragonese e Michele Riondino. • COMMEDIA

BANGKOK DANGEROUS

di Oxide Pang Chun e Danny Pang oe, un killer professionista, vola in Thailandia, per discutere il suo ruolo di sicario: uccidere alcuni nemici di un boss. A complicare le cose, più che le difficoltà del suo mestiere, sarà una donna, di cui lo spietato killer si innamora perdutamente. Con Nicolas Cage. • AZIONE, THRILLER

IO LORO E LARA

di Carlo Verdone ommedia divertente basata più sui dialoghi che sull’azione e le battute

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NOVEMBRE ad effetto. Il protagonista (Carlo Verdone) è un missionario che una mattina si sveglia in preda a una forte crisi spirituale e decide di tornare a casa, a Roma, per avere un po’ di conforto morale. Rientrato in Italia, però, scopre il caos. È scomparso il calore umano, nessuno lo ascolta e tutti sono concentrati solo sui loro problemi. Con Carlo Verdone, Laura Chiatti, Anna Bonaiuto, Angela Finocchiaro, Marco Giallini e la figlia di Tinì Cansino, Tamara Di Giulio. • COMMEDIA

IO E MARILYN

di Leonardo Pieraccioni edicato al mondo dei cinquantenni il film racconta la storia di Gualtiero Marchesi, lasciato dalla moglie per un domatore di leoni. In pena e in crisi, partecipa ad una seduta spiritica e all’improvviso si ritrova la

I film di animazione di Natale PIOVONO POLPETTE Lo scienziato Flint Lockwood, impegnato a combattere la fame nel mondo, deve affrontare una grave emergenza: delle enormi e pericolose polpette cadono dal cielo, mettendo tutti in grave pericolo. Regia di Phil Lord, Chris Miller

LA PRINCIPESSA E IL RANOCCHIO Una storia d'amore ambientata sulle sponde del Mississipi a New Orleans, ispirata alla fiaba del principe ranocchio. Diretto da John Musker e Ron Clements (registi de La sirenetta e Aladdin).

ASTRO BOY L’avventurosa storia sulle origini di un supereroe nel futuristico mondo di Metro City. Con le voci di Kristen Bell, Nicolas Cage, Charlize Theron, Samuel L. Jackson. Regia di David Bowers.

ARTHUR E LA VENDETTA DI MALTAZARD Arthur, il protagonista, attende con impazienza l'arrivo della luna piena, per poter riaprire il portale e raggiungere nuovamente il popolo dei Minimei. Regia di Luc Besson.

presenza di Marylin Monroe nel suo quotidiano. Solo lui può vederla e parlarle e paradossalmente lei lo aiuterà negli affari di cuore. Con Luca Laurenti e Massimo Ceccherini, Rocco Papaleo, Biagio Izzo, Francesco Guccini e la sosia di Marilyn, Suzie Kennedy. • COMMEDIA

AMELIA

di Mira Nair rima donna a sorvolare l'Atlantico, Amelia è l’eroina d’America, la leggendaria "dea della luce", dal grande carisma e coraggio, ispiratrice di tanti personaggi, dalla First Lady Eleonora Roosevelt, al marito, il magnate della stampa e suo sostenitore George P. Putnam, al vecchio amico nonché amante, il pilota Gene Vidal. Nell'estate del 1937, Amelia intraprende la missione più difficile della sua vita: il volo in solitario intorno al mondo che consacrerà il suo mito. Con Hilary Swank, Richard Gere, Ewan McGregor. • DRAMMATICO

SOUL KITCHEN

di Fatih Akin n film tedesco che approda nelle nostre sale. Narra le acrobazie del proprietario di un ristorante, che sommerso dai debiti, è costretto a fare i "salti mortali" per tenere a galla la sua attività. Con Adam Bousdoukos, Moritz Bleibtreu, Birol Ünel. • COMMEDIA

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carnet Marina SANTIN

L’arte guarda avanti In primo piano, esposizioni, rassegne, eventi e festival che guardano già al nuovo anno. Tra i tanti appuntamenti, un irresistibile “invito a teatro”.

VERONA

elebra uno dei massimi maestri francesi nel secolo dell’Impressionismo attraverso 100 dipinti suoi e degli artisti a cui si è ispirato o ha influenzato in un arco temporale di quattro secoli, da Poussin a Picasso, passando per Monet, Renoir, Cézanne, Braque, Mondrian, “Corot e l’arte moderna. Souvenirs et Impressions”. Palazzo della Gran Guardia, dal 27 novembre 2009 al 7 marzo 2010. Info: Tel. 045.8062611, www.corotverona.it.

PADOVA

un viaggio tra disegni, tempere, studi e illustrazioni realizzati dal giovane artista in seguito all’incontro con Marinetti (che determinò la sua partecipazione alla Biennale di Venezia del 1928 a soli 16 anni), “Sassu Futurista. Settantadue opere 1927-1931”. Sala Sassu, dal 21 novembre 2009 al 21 gennaio 2010. Info: Tel. 079.885583, segreteria@comunethiesi.it.

nvita a scoprire il nostro pianeta dal punto di vista materiale ma anche come luogo sacro e Grande Madre, “Terra. I colori del Sacro”, 5a edizione della Rassegna Internazionale di Illustrazione che vede protagonisti i lavori di oltre 100 artisti provenienti da 35 paesi al mondo. Museo Diocesano, dal 28 novembre 2009 all’11aprile 2010. Info: Tel. 049.652855, www.icoloridelsacro.org, info@icoloridelsacro.org.

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THIESI (SASSARI)

ROMA

ltre 100 opere, dai dipinti del primo periodo alle celebri sculture policrome (nanas) per le quali è famosa, animano “Niki de Saint Phalle”, una monografica che rende omaggio alla pittrice, scrittrice e performer francese che ha legato il suo nome ad un percorso artistico che va oltre le classificazioni e le mode e si lega con una vita tumultuosa ed affascinante. Fondazione Roma Museo, fino al 17 gennaio 2010. Info: Tel. 06.62288877, www.nikidesaintphalle.it.

Evento straordinario

n mese soltanto: dal 27 novembre al 27 dicembre 2009. Questo il periodo in cui Palazzo Marino di Milano riaprirà le sue porte al pubblico per un evento unico che lo porta prepotentemente alla ribalta del panorama artistico italiano: l’Esposizione straordinaria del San Giovanni Battista di Leonardo da Vinci, un capolavoro giunto direttamente dal Louvre di Parigi. È questa una delle opere più enigmatiche eseguite dal grande maestro che segna il culmine della sua produzione pittorica, tanto che si ritiene che sia il suo ultimo dipinto e che rappresenti un’intera vita di ricerca sulla tecnica dello sfumato e sugli effetti di luce. Presentato in Italia, sempre a Milano, una sola volta, nel 1939, e da allora mai più tornato nel nostro paese, è collocato in una speciale teca al termine di un percorso propedeutico che attraverso pannelli didascalici, immagini e video, offrirà ai visitatori tutte le informazioni necessarie per una migliore comprensione del quadro ulteriormente arricchite dal contributo di esperti e preparate guide presenti nelle sale. Info: www.palazzomarino.milano.it, info@palazzomarino.milano.it.

FIRENZE

ropone uno straordinario corpus di opere dell’espressionista toscano le cui tele guardano alla condizione umana scandagliandone gli anfratti più laceranti e disperati dipingendo il ritratto di una Viareggio relegata al passato, “Lorenzo Viani. La collezione Bargellini e le altre testimonianze”. Galleria di Arte Moderna e Contemporanea “Lorenzo Viani”, Palazzo delle Muse, fino al 13 dicembre 2009. Info: Tel. 0584.52030.

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LUCCA

ROMA

uinta edizione di “LuccaDigitalPhotofest”, festival dedicato a fotografia e video art che si declina in 70 esposizioni, anteprime assolute, workshop, incontri al Photocafé e lettura di portfolio nel cuore della città, luogo ideale di interscambio di idee ed esperienze. Sedi varie, fino all’8 dicembre 2009. Info: www.ldpf.it.

BOLOGNA

ipinti dal ‘500 al primo ‘800 di soggetto sacro e profano realizzati da pittori emiliani o attivi nella regione più altre opere di altre scuole pittoriche per “Il prestigio dell’arte. Dipinti dal XVI al XIX secolo”. Galleria d’Arte Fondantico, fino al 24 dicembre 2009. Info: Tel. 051.265980, www.seleart.com/fondantico, fondantico@tiscalinet.it.

Invito a teatro

teatro è già… 2010. Il nuovo anno è protagonista all’EuropAuditorium di Bologna, dove ad attendere il pubblico c’è un ricco carnet di appuntamenti che spaziano dalla musica, alla danza, al musical e non solo. Si inizia subito a gennaio, proprio nei giorni in cui non si sono ancora spente le luci delle feste, ma si proseguirà fino a fine maggio.

4 - 6 GENNAIO: In scena Claudio Baglioni in concerto, protagonista di ConcertOpera Q.P.G.A., non un semplice tour ma una vera opera moderna, il racconto in musica di un grande amore cui seguirà un viaggio tra i pezzi storici dell’artista. 8 - 10 GENNAIO: Giubbotti in pelle, gonne a ruota, ciuffi alla Elvis e brillantina sono la vostra passione? Non perdetevi “Grease - Il Musical”, un collage di

a non perdere “Disegni romani di LancélotThéodore Turpin de Crissé dalle collezioni del Louvre”, che presenta 24 “appunti” che colgono i vari aspetti della città, tratti dai 150 lavori che il disegnatore francese lasciò al museo dichiarando che erano stati alla base della sua fortuna di pittore. Museo Mario Praz, fino al 13 febbraio 2010. Info: www.museopraz.beniculturali.it.

CATANIA

ette a confronto due maestri dell’arte contemporanea che con le loro invenzioni pittoricoplastiche hanno segnato i gradi più avanzati della ricerca artistica negli ultimi 60 anni immagini colorate ed esplosive che, portato sul palco dalla Compagnia della Rancia in collaborazione con Musical Italia, vi permetterà di tuffarvi direttamente nell’America degli anni ’50.

16 - 17 GENNAIO: Ispirato all’omonima tragedia di Shakespeare e su musiche di P.I. Ciaikovski, presentato da Il Balletto di Milano, “Romeo e Giulietta” ci porta nel mondo della grande danza. Teresa Molino e Martin Zanotti, solisti della compagnia, intepreteranno una coreografia moderna ma su stili classici, con esecuzione musicale dal vivo.

22 - 24 GENNAIO: Ritrae una Roma vitale ed autenica e tratteggia il ritratto di un’Italia spensierata, intraprendente, povera ma sicuramente più romantica di oggi, proprio come l’omonimo film degli anni ’50 di Dino Risi, “Poveri ma belli”,

imprimendo alle arti visive un radicale mutamento “Burri e Fontana. Materia e spazio”. Fondazione Puglisi Cosentino, Palazzo Valle, fino al 14 marzo 2010. Info: Tel. 095.7152228, www.fondazionepuglisicosentino.it, info@fondazionepuglisicosentino.it.

MILANO

n esclusiva per l’Italia, “Yayoi Kusama. I Want to Live Forever”, che, dedicata alla protagonista dell’arte contemporanea giapponese, propone dipinti figurativi e astratti recenti, sculture di grandi dimensioni e installazioni dell’ultimo decennio, più disegni formativi degli anni ’50 e ’60. PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, dal 27 novembre 2009 al 14 febbraio 2010. Info: Tel. 02.76020400, www.comune.milano.it/pac. commedia musicale firmata da Massimo Ranieri con Bianca Guaccero nel ruolo della protagonista Giovanna.

30 - 31 GENNAIO: Stile fresco e giovane, amori, musica, sogni, scontri e dissapori tra “Las Divinas” e “Las Populares”. Questi gli elementi che hanno decretato il successo della serie tv “Il mondo di Patty, la storia più bella”, vero cult per milioni di ragazzi in tutto il mondo. E vede proprio Laura Natalia Esquivel, l’attrice protagonista del telefilm, nel ruolo di Patty, “Il mondo di Patty, il musical più bello”, entusiasmante versione teatrale, on stage al Paladozza. Info: Tel. 051.372540, www.teatroeuropa.it, info@teatroeuropa.it.

IL PRIMO TRATTAMENTO ANTI-TEMPO A PARTIRE DAI 25 ANNI

TRE TRATTAMENTI ISPIRATI ALLA SCIENZA DEI FATTORI DI CRESCITA CELLULARE, PER CONTRASTARE I SEGNI ANCORA INVISIBILI DELL’INVECCHIAMENTO, A PARTIRE DAI 25 ANNI A partire dai 25 anni ha inizio l’invecchiamento cutaneo senza che si manifestino ancora dei segni visibili sulla superficie della pelle. La prevenzione attiva che costituisce il fondamento della lotta anti-età consente di prolungare la giovinezza delle cellule. Specialista dei trattamenti anti-età, ORLANE crea ANAGENÈSE 25+ una linea di Trattamenti Anti-tempo ai profattori di crescita che riattiva l’attività cellulare per ritardare la comparsa dei segni dell’età. La pelle è perfettamente giovane, elastica e splendente.

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incontro

Da scapolo d’oro di Hollywood a futuro sposo. Vince Vaughn è cresciuto: come uomo, come attore e come partner, tanto da voler diventare marito e padre felice. A dimostrarlo, anche il suo ultimo film, “L’isola delle coppie”, “mi sembrava carino per una volta fare il tifo per il matrimonio, e riderci sopra al tempo stesso”. Silvia BIZIO

Era un guasta-matrimoni

in “2 single a nozze” (2005), una delle commedie di maggior successo commerciale nella storia di Hollywood, ed un inetto sentimentale in “Ti odio, ti lascio, ti…” (2006), dove recitava accanto a Jennifer Aniston, con cui ebbe poi una breve quanto chiaccheratissima relazione (lui non ne parla e si riferisce a lei solo col cognome). Vince Vaughn, alla soglia dei 40 anni, è diventato a suo modo il grande maestro della commedia americana, ed ora è protagonista di un altro colpo grosso al botteghino, “L’isola delle Coppie”, in cui interpreta un marito che con la moglie e altre coppie di amici vanno in vacanza a Bora-Bora, senza sapere che nel pacchetto turistico è prevista anche una serie di sessioni di terapia matrimoniale. Vaughn stesso ha scritto il copione insieme al suo vecchio amico Jon Favreau (anche lui nel film come attore), con cui è diventato famoso nel 1996 grazie a “Swingers”, una piccola commedia sugli irriducibili single a Los Angeles. Tuttora celibe, ma da sei mesi ufficialmente fidanzato a Kyla Weber, un’agente immobiliare canadese, per una volta “una civile” nel suo nutrito carnet di conquiste femminili, dice: “Non sono un esperto in materia, ma ho osservato l’effetto del matrimonio, ››

dal set alla vita N°9 NOVEMBRE 2009

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incontro

›› dell’avere figli, delle responsabilità e così via sugli amici.

Dopo un po’ ci si dimentica dell’amore iniziale, della passione. E mi sembrava carino per una volta fare il tifo per il matrimonio, e riderci sopra al tempo stesso”. Nativo di Chicago, l’altissimo Vaughn (1,96 metri) si è trasferito nei primi anni ’90 a Los Angeles col sogno di diventare attore. La fortunata svolta di “Swingers” gli ha aperto le porte di Hollywood: è stato subito scritturato per un kolossal come “Jurassic Park 2” di Steven Spielberg ed ha esibito un certo flair per il dramma con il noir “Clay Pidgeons” e il remake di “Psycho” di Gus Van Sant, in cui ripeteva il ruolo di Anthony Perkins. Ma poi si è dedicato esclusivamente alla commedia. Non gli manca il sarcasmo di un Bill Murray, lo stile stralunato di un Chavey Chase, nè il talento verbale e per l’improvvisazione così ben valorizzato dai registi. Ogni tanto appare in parti minori ma ad effetto (l’amico armaiolo di Brad Pitt in “Mr. e Mrs. Smith”) e da citare sono anche “Dodgeball” (con Ben Stiller) e “Old School”, commedie dal sapore “rétro” e dall’estetica assai popolare. Comunque sia, al momento è il comico più redditizio e affidabile a Hollywood. Lo abbiamo incontrato a Los Angeles, dove tuttora vive, in occasione del lancio de “L’isola delle coppie”, uscito negli Usa (dove ha incassato 90 milioni di dollari in pochi giorni) da poco più di un mese. � Vince, lei è considerato lo scapolo d’oro di Hollywood. Come le è venuta l’idea di un film su quattro coppie sposate in vacanza a Bora-Bora? “Mi è balzata all’attenzione la moda dei “corporate

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retreats”, dei ritiri aziendali, in cui ti fanno fare le cose più assurde come contorno ad una bellissima vacanza. Ho pensato che se tra le attività “ricreazionali” ci fosse stata quella della terapia matrimoniale, ne avremmo viste delle belle. In fin dei conti c’è sempre bisogno di una carica rigenerativa e di una riflessione. Uno pensa che il proprio matrimonio sia felice, i bambini belli, che tutto vaba bene, ma ci si ferma e ci si chiede: ma il divertimento di una volta dove è andato a finire? Ed è questo che cerchiamo di ritrovare nel paradiso tropicale del film, che rischia di diventare un piccolo incubo”. � Avete girato il film proprio a Bora-Bora? “Certo, un vero paradiso. Ma ancora più bello è stato trascorrere del tempo col mio amico Jon Favreau, col regista Peter Billingsley, anche lui vecchio compare

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cose nza. osse mmo una he il utto menche che

e con gli altri attori, come Malin Akerman, che recita mia moglie nel film, Kristin Davis, Jason Bateman, Kristen Bell, che conosco tutti molto bene. È stata una divertentissima rimpatriata in famiglia”. � Lei è visto come un “people actor”, un attore accessibile alla gente comune. Si sente così? “Sì. A me la gente piace, e io a loro. Mi rapporto facilmente con le persone comuni, con chi lavora duro, con chi non fa tante smancerie nella vita. Provengo da un ambiente di lavoratori, e non mi do le arie di chi pensa di appartenere ad un’élite”. � Ha dunque deciso di sposarsi? “Sembra di sì. Credo sia arrivato il momento. Sono maturato. La stagione delle feste e delle notti pazze è ormai alle spalle. “L’isola delle coppie” riflette anche questa mia crescita, come uomo, come attore e soprattutto come partner romantico. Con Kyla sto benissimo, e le ho proposto il fidanzamento il giorno di San Valentino, una cosa un po’ scontata e in apparenza banale, eppure mi è venuto spontaneo farlo. Ed è stato facilissimo”. � Pronto anche a diventare padre? “Direi di sì. Una nuova avventura, una nuova sfida. Più uno realizza cose nella vita, più sente di doverne fare. Fare figli credo sia la mia prossima grande produzione.  Speriamo divertente come i miei film”.

tato , col pare

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Dice di lui Arnaldo Pomodoro: “Mi colpisce la costruzione architettonica che riesce a dare al quadro: che è un dettaglio ingigantito, dove non vedi mai l’intera struttura e guardando ricordi un particolare, un segno soltanto”… Ma lascerà molto più di un segno nella memoria “Antoni Tàpies. Materia e Tempo”, una mostra che rende omaggio al talento e all’arte del grande maestro spagnolo.

a materia…

““C C

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Marina SANTIN

“Curioso destino iscritto nel mio nome!

“ANTONI TÀPIES. MATERIA E TEMPO” 22 novembre 2009 14 marzo 2010

MARCA, Via Alessandro Turco 63, Catanzaro Info: Tel. 0961.746797 www.museomarca.com info@museomarca.com

Era come se si compisse lo strambo presagio che, anni addietro, avevo ascoltato da un seguace dell’occultismo che credeva nell’influenza strana esercitata da ognuno di noi dal nome che porta sul proprio carattere e sul proprio destino”. Tàpies infatti, in catalano significa “muro”. Ed Antoni Tàpies, ottantaseienne maestro spagnolo tra i maggiori esponenti dell’arte europea, di “muri” negli anni ’80 ne ha fatta addirittura una serie, intervenendo su lastre di lava smaltate per realizzare grandi opere. ›› 1 Cerimonia, 1996

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›› Ma il suo lavoro è molto, molto più ampio, perché

lui, figura chiave dell’informale internazionale, nell’ambito di questa corrente ha svolto il ruolo di tramite tra la cultura surrealista dei suoi inizi, a contatto con Mirò e Picasso, e le successive esperienze oggettuali, che hanno anticipato le sperimentazioni dell’Arte povera. I suoi dipinti, le sue sculture, i suoi libri d’artista hanno segnato uno spartiacque tra le generazioni storiche dell’arte e le neoavanguardie. Parimenti alla sua opera, anche la sua figura è poliedrica e sfaccettata. Jannis Kounellis, pittore e scultore greco, esponente di primo piano dell’arte povera disse “Parlare di Antoni Tàpies è come guardare la sabbia desertica che si alza nel cielo tempestoso e, ricadendo con furia, dipinge tutto ciò che trova, di sabbia”. È questo un doveroso preambolo per introdurre una mostra d’eccezione che, allestita al Marca, il Museo delle Arti di Catanzaro, rende omaggio al talento ed al personaggio del nostro protagonista, “Antoni Tàpies. Materia e Tempo”, una personale che già nella sua definizione anticipa un valore chiave dell’iter

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ché ale, o di onnze ioni suoi a le die. olietore disbbia fu-

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1 Negre sobre vermell, 2008 2 Roig i negre, 1981 3 T Renversé, 1986 4 Negre amb linia vermella, 1963 5 Silla cubierta, 1988 6 Visio, 1996

creativo dell’artista. Perché la materia, le visionarie inserzioni oggettuali, le trame grafiche graffiate con urgenza concitata e brusca, sono congenitamente implicite sin dall’inizio nel suo lavoro ed egli stesso parla di “una certa materia prima interiore” che non intende “come un mondo a parte, ideale o soprannaturale, ma come l’unica, totale e veridica realtà, della quale tutto si compone”. Ecco spiegato il perché di fronte ai segni urgenti dei suoi quadri, alle materie prime stratificate ed elise, agli oggetti al limite di una vita possibile, lo spettatore avverte un’unica tensione, un unico sentir vivere e sentirsi vivere, un’idea di corporeo che non si lascia ridurre all’arbitrio della logica. Questa è la potenza di Tàpies, questo l’enigma geniale della sua opera, consegnata allo sguardo di chi l’ammira. “L’idea di essenziale che mi viene in mente – egli affermò - è trovare un’arte che stimoli una visione in profondità, che ci avvicini alla realtà autentica, alla vera natura dell’uomo. Con un approccio il più

intenso possibile, si può entrare nel centro dell’universo”. Un universo, il suo, da scoprire visitando la prestigiosa rassegna di Catanzaro, che espone oltre 50 opere tra dipinti, sculture, muri, disegni, composizioni grafiche e libri illustrati, a testimonianza della vitalità del maestro che ha saputo manipolare i materiali e le forme giungendo ad un risultato di assoluto equilibrio, per certi aspetti visionario, dove il quadro è esso stesso l’oggetto della rappresentazione e non più la finestra sul mondo. Silenziose tensioni caratterizzano le opere di Tàpies, come si avverte osservando “Creu i copa”, una grande composizione del 2003, oppure “Diptic amb fusta” del 1983, o ancora “Homenatge a la materia” del 2006. “L’opera di Tàpies - dichiara Alberto Fiz, direttore artistico del Marca e curatore della mostra - sconvolge l’ordine tradizionale delle cose per affermare una cosmogonia caratterizzata da improvvise deflagrazioni. I materiali sono infiniti in relazione ad un’assoluta libertà creativa dove dal fango al cartone, dai detriti alla paglia, tutto è sottoposto a verifica di fronte ad un’esistenza in continua metamorfosi”.

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Nell’ambito della rassegna ampio spazio è poi dedicato alla scultura, un settore meno noto della ricerca dell’artista, con una serie di opere in terracotta tra cui “Divan”, del 1987, che pur evocando il triclinio della Roma antica, diventa elemento di arredo quotidiano nell’orizzontalità della storia dal momento che viene contaminato con una forma pittorica bianca simile all’impronta di un piede, o “T Tombada”, ancora dell’87, che afferma la presenza del segno sottraendosi ad una visione politica o religiosa. All’interno del percorso espositivo poi, le opere recenti 3 vengono poste in relazione con una serie di composizioni storiche, come avviene per “Figura Pajsage en gris” del 1956, dove la componente monocromatica accentua la presenza di esili segni o graffiti che evocano vere e proprie forme archetipali, oppure per “Terre sur marron foncé” ancora del ’56 e caratterizzata da una forte drammaticità. Fiore all’occhiello della

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1 Creu i Copa, 2003 2 Cabeza vendada, 1989 3 Divan, 1987 4 Cames, 2001 5 Arc, 1992 6 Figura, Paisaje en gris, 1956 7 Matèria grisa en forma de barret, 1966

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deerca cui ella ano ene mile cora dodel enti una coe en poenegni re e pali, rron tteticiella

rassegna però, la presenza dei “muri” quelle grandi opere degli anni ’80, lavori installativi esposti una sola volta nel 2004 durante una retrospettiva al Museo Reina Sofia di Madrid. Si tratta di opere dallo straordinario potere evocativo dove la terra, materia prima, diventa luogo di riflessione cosmico ma anche campo di battaglia, giardino e terreno di gioco in base ad una riflessione sulla materia che caratterizza, sin dalla metà degli anni Quaranta, tutta l’indagine dell’artista spagnolo. Un intero ambito della mostra è infine riservato al disegno, all’opera grafica ed ai libri d’artista, forme espressive che Tàpies ha sempre affrontato con assoluta autonomia rispetto alla pittura evidenziando l’aspetto segnico e calligrafico.  n°9 novembre 2009

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speciale

Luciano PARISINI

Senza aprire e chiudere virgolette, incontro-riflessioni con Aureliana De Sanctis (Amministratore Delegato di So.Ge.Cos. s.p.a.) sul Cosmoprof Bologna, una gemma italiana, la fiera del “bisogna esserci”, dove non si comprano soltanto metri quadrati di stand, ma si partecipa al prestigio della bellezza, avvalorando il proprio.

C’è più avanti,

con l’alone di un refolo di polemica (costante dei nostri servizi), il “reportage” su Cannes-Tax Free 2009. Nel quale ribadisco, certo, il “bisogna esserci” sostenuto da sempre, ma stavolta con una doverosa riflessione: fiera certamente fondamentale sulla Croisette e dintorni, ma un po’ rilassata, come scontata, e quindi abbassata di tono e d’efficacia. L’orgoglio francese cade spesso nell’errore di presunzione di essere comunque “al di sopra” e di pagarne poi il conto, sia pur lentamente. Ecco: Cannes si sta vagamente assopendo e il riflesso della sua involuzione mi ha proiettato al Cosmoprof, al Cosmoprof Bologna che malgrado la “rivoluzione” puntigliosamente perseguita dalla So.Ge.Cos. s.p.a., guidata da Aureliana De Sanctis, manca da anni al “suo” appuntamento, all’appuntamento di un Dna che ha radici profonde, ma da tempo senza lo sprigionarsi di forti germogli. ››

Con lei in c

Without using opening and closing quotes, an encounter with Aureliana De Sanctis (Managing Director of So.Ge.Cos. S.p.A.) for her reflections on the Cosmoprof Bologna, the Italian “notto-be-missed” gem of a trade fair, which is not just a matter of exhibition space for sale, but which offers the possibility to bask in the prestige of beauty products, while enhancing one’s own. 40 | DailyLuxury |

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With her on

Inside,

surrounded by a small cloud of controversy (a constant in our reports), is our “reportage” on the Cannes TWFA 2009. In it, while confirming, as always, that this is a “not-to-be-missed” exhibition, some necessary considerations are expressed: it is certainly a fundamental event for the Croisette and vicinity, but it has become somewhat relaxed, as if taken for granted, and is therefore lower in profile and effectiveness. French pride often makes the mistake of presuming to be “above it all” in any case, later paying the price of this presumption, albeit slowly. So here we are: Cannes is falling asleep and the observation of its regression has propelled me to the Cosmoprof, the Cosmoprof Bologna which, in spite of the “revolution” meticulously pursued by So.Ge.Cos. S.p.A., run by Aureliana De Sanctis, has been skipping “its” appointment for years, the appointment of a DNA that has deep roots, but which has remained for some time without producing any strong new sprouts. ››

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Aureliana De Sanctis, CEO di So. Ge.Cos. s.p.a., mentre presenta all’apertura del Cosmoprof Bologna 2009 il “Trend Book – Liquid Vision Cosmoprof/ So.Ge.Cos.”, poi selezionato tra i migliori lavori dalla giuria del “Fedrigoni Top Applications Award 2009” e quindi esposto alla Triennale di Milano.

››

AWARD

n copertina…

the cover…

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Aureliana De Sanctis, CEO of So. Ge.Cos. S.p.A., as she makes a presentation at the opening of the Cosmoprof Bologna 2009 of the “Trend Book – Liquid Vision Cosmoprof/ So.Ge. Cos.”, later selected as one of the best works by the jury of the “Fedrigoni Top Applications Award 2009” and then shown at the Triennale of Milan.

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›› GIOIELLO

›› GEM

Riflessione: perché questo preambolo, perché tanto interesse addirittura da copertina, per la “fiera” di Bologna? Perché se bellezza è, Cosmoprof è. Anzi “deve essere” per ciò che emana, per la caratura conquistata nel tempo, da sostenere, da difendere, non foss'altro che per l’italianità che riflette nel mondo. Ma se per supponenza (e per altro ancora…), questo gioiello dell’italianità va subendo lo stesso lento assopirsi di Cannes, non è doveroso discuterne senza l’alterigia di sentore francese, un po’ mostrata nella recente conferenza stampa di So.Ge.Cos. s.p.a. e Bologna Fiere, tenutasi a Milano, quasi a rispondere a chi va costruendo il partito d’opposizione, convocando la nomenclatura del passato, come da sempre accade in politica? Ecco quindi la motivazione di questo incontro con la “signora del Cosmoprof” per analizzare, e in sufficiente anteprima, se la “rivoluzione” dell’edizione scorsa sia in atto ancor più, ancor meglio, per far sì che il gioiello torni a risplendere proprio nel tempo del suo più necessario essere; al risveglio cioè da una profonda crisi generale, mondiale, ora annunciata in lenta ma possibile soluzione.

PUNTUALIZZANDO

Vado per punti, anche perché il botta e risposta, il virgolettato, non hanno motivazione in un confronto, il nostro, che ha radice nel comune impegno di rilanciare, non di difendere (non ne ha bisogno) il “monumento alla bellezza” innalzato (io c’ero) e sorretto lungo il corso pur impegnativo di 42 edizioni. E allora: PUNTO PRIMO: il Cosmoprof è certamente l’”agorà” della bellezza in senso lato e non solo del profumo come soprattutto è Cannes. Quindi è la cosmesi, tutta (soin, make-up, profumo) che ha necessità di una convocazione totale dei suoi “costituenti”. Cosmoprof Bologna quindi non può che essere il punto d’incontro vero, sostanzioso, di chi produce, di chi distribuisce, di chi vende bellezza. Ogni “costituente” (traduco: ogni operatore) ha certamente la propria idea, il proprio modus di porsi al mercato. E questo specie in Italia, un mondo unico che ha soprattutto nel negozio di profumeria il contesto più vibrante, più “locale” per la distribuzione della bellezza. Ecco allora il concetto di “glocalizzazione” e non solo di globalizzazione del mercato. Concetto che Il Cosmoprof Bologna può in- ››

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A reflection: why this preamble, why so much interest, making it even cover-worthy, for the “trade fair” of Bologna? Because if beauty is, the Cosmoprof is. In fact, it “must be”, because of what it radiates, because of the importance it has gained over time, which must be supported and defended, if for no other reason than because of the “Italianness” it reflects worldwide. But if due to haughtiness (and more…), this gem of Italianness is slowly falling asleep in the same way as Cannes, is it not right and proper to discuss it without the hint of French-style hauteur perceived at the recent press conference held by So.Ge. Cos. S.p.A. and Bologna Fiere in Milan, almost as if to respond to the building of an opposition party by calling up the names of the past, as has always been the case in politics? So this is the reason for this encounter with the “Lady of the Cosmoprof”, to analyse, sufficiently ahead of time, whether the “revolution” of the last edition is taking place even more, even better, to make sure the gem starts to sparkle again, precisely when its existence is most necessary – that is, on awakening from a deep general, worldwide crisis, which is now said to be slowly but possibly resolving itself.

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POINT BY POINT I will go point by point, also because the question and answer system and quotation marks have no place in the account of an encounter like ours which has its roots in the shared commitment to relaunch, not to defend (there is no need for that), the “monument to beauty” that was raised (I was there) and has been held up throughout the course, albeit demanding, of 42 editions. And so: FIRST POINT: Cosmoprof is certainly the ”marketplace” of

beauty products in the broadest sense and not only of perfume, like Cannes is. Therefore it is for the entire cosmetics sector (skincare, makeup, perfumes), which needs for all its “members” to be called to assembly. The Cosmoprof Bologna therefore can only be the point of true, substantial encounter among the producers, distributors, and vendors of beauty products. Each “member” (that is, each operator) certainly has his own ideas, his own manner of dealing with the market. And this is especially true in Italy, a unique world which has, especially in the perfume shop, the most vibrant, most “local” context for distributing beauty products. Thus the concept of “glocalization”, and not only globalization, of the market. ››

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ASK ME… Una significativa immagine dal Cosmoprof Bologna 2009. “Chiedimi” ha sulla maglietta la ragazza che cammina entro la sfera di cristallo, come a predire il Cosmoprof 2010…

ASK ME… A significant image from the Cosmoprof Bologna 2009. The girl walking inside the crystal ball is wearing a t-shirt with the words “Ask Me”, as if to predict the Cosmoprof 2010…

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I numeri del Cosmoprof Bologna 2009

The figures from Cosmoprof Bologna 2009

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Se si considerano gli espositori come potenziali clienti della Manifestazione, in quanto operatori professionali presenti, i visitatori sono stati 175.000

If the exhibitors, being professional operators, are considered potential customers of the event, there were 175,000 visitors

5 giorni di evento � 139.523 visitatori

33.338 presenze Estero � 106.185 presenze Italia � 2.248 espositori totali, 1.323 dei quali (pari al 60%) stranieri, �

provenienti da 60 paesi

513 giornalisti accreditati � 91.000 mq di superficie espositiva netta �

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5 days of events � 139.523 visitors

33.338 from abroad 106.185 from Italy � 2.248 exhibitors total, 1,323 of whom (60%) were foreigners, � �

coming from 60 countries

513 accredited journalists � 91.000 m 2 net exhibition space �

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speciale

›› terpretare perché “glocalizzando” può anche globalizzare ricevendo riflessi attivi dagli altri Cosmoprof nel mondo.

PUNTO SECONDO: il Cosmoprof non deve e non può essere soltanto vendita di metri quadrati di stand, ma specchio come si diceva, delle diverse entità-bellezza di radice locale e di adozione internazionale. E per non vendere solo metri quadrati, il Cosmoprof Bologna deve avere e diffondere cultura, scenografia, approfondimento della bellezza. E quindi nella “rivoluzione” in atto, la necessità di eventi ad hoc, tanti eventi, uno per giorno, uno per sera, così da mantenere costante l’interesse anche nell’arco limitato di tre giorni chiudendo le porte al fuggi fuggi solito, all’”esserci per un giorno” e andarsene perché… “basta così e non c’è tempo da perdere”. PUNTO TERZO: con l’annunciato recupero del padiglione 36, che al Cosmoprof Bologna ha significato l’anima, il cuore, il prestigio della cosmesi-profumo, ricreare l’atmosfera della grandeur, dell’animazione, dell’esaltazione di ciò che in fondo è e sia il più della bellezza. PUNTO QUARTO: e in conseguenza del punto terzo, fare del Cosmoprof non solo per il padiglione 36, il salotto buono della bellezza stessa, dove il rapporto tra chi produce, chi distribuisce e chi vende, venga riqualificato nell’armonia appunto di un salotto buono. Dove si giunga all’eccellenza: di lanci di novità, di comunicazione di prestigio, di dibattiti di sostanza, così da generare interesse, dedizione, perseguendo quel “bisogna esserci” stimolato non solo, esclusivamente, dal freddo business ma dalla voglia di atmosfera consona al rapporto, al dialogo di un… caldo business. PUNTO QUINTO: portare nell’”agorà” i protagonisti della tecnica e della fantasia della bellezza. Meeting a disposizione per chiunque abbia valore di cultura: dai nasi del profumo, agli autori del design più raffinato, dai giornalisti più interessati, ai buyers più autentici di una vera internazionalità.

CON LA FACCIA…

Teoria, buoni propositi, parole, parole, parole? Con Aureliana De Sanctis ci siamO detti tutto questo. La “signora del Cosmoprof” pur lasciando ancora chiuso il cassetto di tanti propositi-novità già in elaborazione, ci ha messo la faccia. E Daily Luxury ne ha fatto copertina… 

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Indagine GFK Eurisco � QUAL È LA SUA PERSONALE OPINIONE SUL COSMOPROF BOLOGNA?

• Mi fa conoscere le novità più interessanti del settore: 95% è completamente d’accordo • Riunisce gli operatori internazionali più qualificati del settore: 94% è completamente d’accordo • È la fiera leader del settore a livello mondiale: 94% è completamente d’accordo • È la fiera ideale per fare business: 90% è completamente d’accordo

Survey by GFK Eurisco � WHAT IS YOUR PERSONAL OPINION OF THE COSMOPROF BOLOGNA? • It informs me of the sector’s most interesting novelties: 95% agree • It brings together the sector’s leading international operators: 94% agree • It is the sector’s leading trade fair worldwide: 94% agree • It is the ideal trade fair for doing business: 90% agree

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UNA FOLLA Autentica folla (139.523 saranno i visitatori in 5 giorni di “fiera”) ai botteghini del Cosmoprof Bologna 2009. Una scena che certo si ripeterà in aprile 2010.

A CROWD A real crowd (there would be 139,523 visitors in the fair’s 5 days) at the ticket booth of the Cosmoprof Bologna 2009. A scene which will certainly be repeated in April 2010.

deur, animation, and glorification of what it is, after all: that is, the utmost of beauty.

›› It is a concept that the Cosmoprof Bologna is able to interpret because by “glocalizing” it can also globalize, receiving active reflected results from the world’s other Cosmoprofs.

SECOND POINT: The Cosmoprof must not and cannot be merely the selling of stand space, but also a mirror of the various beauty organizations, both local and international. And in order to not simply sell exhibition space, the Cosmoprof Bologna must have and spread the culture, scenery, and in-depth study of beauty. And therefore in the “revolution” taking place, there is a need for ad hoc events, numerous events – one a day, one each evening – in order to keep interest up throughout the limited span of three days, avoiding the usual opening stampede, the “being there for a day” and then leaving because... “that’s enough and we don’t have time to waste.” THIRD POINT: With the announced return of Pavilion 36, which at the Cosmoprof Bologna was the soul, heart, and prestige of the cosmetics-perfume sector, recreating the atmosphere of gran-

FOURTH POINT: As a result of the third point, making the Cosmoprof – not only for Pavilion 36 – the elite salon of beauty itself, where the relationship among the producer, the distributor, and the vendor improves in the harmony of such a salon. Where excellence is achieved through launches of novelties, communication of prestige, and discussions of substance, such that they generate interest and dedication, pursuing that “need to be there” stimulated not only and exclusively by hard, cold business, but by the desire for atmosphere in keeping with the relationship and dialogue of warm business FIFTH POINT: Bringing into the marketplace the protagonists of beauty technique and imaginativeness. Meetings available for anyone who has and is interested in culture: from perfume sniffers to the most refined designers, from the most interested journalists to the most authentic, truly international buyers.

WITH HER FACE… Theory, good intentions, words, words, words? With Aureliana de Sanctis this is what we talked about. While keeping closed the drawer full of numerous new proposals already being prepared, the “Lady of the Cosmoprof” has spoken in person, showing her face. And Daily Luxury has made a cover of it…  N°9 NOVEMBRE 2009

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Un puzzle da …un puzzle di novità carpito dalle vetrine di una fiera della bellezza (e del lusso) che anticipa il futuro di una produzione di particolare riflesso sul mercato internazionale (il nostro compreso).

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CANNES

Ritorno a Cannes, al Tax Free numero 25. Ritorno per approfondire, dopo le tempestive cronache dal Palais e dintorni, sul nostro sito, “il quotidiano della bellezza” (cliccando www.dailyluxury.it). “Approfondire” con un reportage fotografico che ha carpito (è il termine appropriato) le novità, anzi le anticipazioni, che si rifletteranno, o già si stanno riflettendo in questo fine anno, sul mercato italiano. Un autentico puzzle di due doppie pagine, dove sembrano cadere, per un gioco grafico, le “cartoline” di prodotti fotografati di soppiatto attraversando con l’obiettivo vetrinette e stands gelosamente custoditi. ››

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›› Queste quindi le novità di una “fiera” che continua ad essere al

vertice degli eventi dedicati al lusso e in specie al lusso-bellezza. Da ribadire quindi il concetto già da parte nostra costantemente ripetuto, secondo il quale Cannes ha l’immagine e i contenuti della positività, anche in momenti di impegnativa impasse come questo. Va comunque rilevato che nell’anno delle sue nozze d’argento, il Tax Free non ha mostrato lo smalto di altri tempi: smalto scenografico un tantino offuscato dall’ovvia necessità di un logico risparmio, attenuando così la faraonicità di edizioni esaltanti. Ma non sono le luci e gli splendori che fanno di Cannes una fiera, “la fiera”, più prestigiosa: è il business che conta, e il business anche stavolta ha punteggiato una settimana di buoni risultati, con una lusinghiera cifra di accordi internazionali, quanto mai auspicati dal nostro “made”. L’italianità, a quanto ci risulta dopo aver “sondato” di stand in stand, ha ›› N°9 NOVEMBRE 2009

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›› avuto efficacia. È andata bene tutto sommato, dicono gli “italia-

ni” di Cannes: e questa deve esser considerata un’indicazione lusinghiera per il futuro. Cos’ha fatto spicco? Certamente l’evento del Majestic, l’hotel che sempre più si dimostra “dependance di prestigio” del Palais e dintorni, dove in una serata da cinquecento e passa invitati d’ogni dove, si è concretizzata la fusione di Morris con Selective Beauty, creando un polo “italico” di considerevole entità, attestato per ora a 160 milioni di fatturato globale. Routine il resto? Assolutamente no se si fa attenzione a queste nostre doppie pagine. Il puzzle rivela soprattutto quantità e nella quantità certi spunti di autentico valore. Il futuro dirà. Dirà se ancora una volta, e in specie nella settimana del suo 25° compleanno, Cannes ha ribadito i suoi effetti. Degni di riflessione anche da parte di chi sta all’osservatorio e al comando del prossimo Cosmoprof…  N°9 NOVEMBRE 2009

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speciale Luciano PARISINI

Oggi e domani nel verbo (dopo Cannes) di Luigi Feola, General Manager Luxury Global Prestige P&G. Oggi l’impegno costante per… combattere nell’arena delle fragranze, mantenendo, nonostante la crisi, crescita di quota di mercato e di fatturato; il domani (2010) certamente arricchito di prestigiose novità...

Oggi e domani il... Prestige

È tempo di giovani manager

italiani al vertice dei poteri forti internazionali. Procter & Gamble, il gigante che sta accentuando il suo prestigio in… bellezza, con una divisione di autentica eccellenza, ha in Luigi Feola - 41 anni, una laurea in economia (110 e lode), un master alla Bocconi e uno alla Berkeley in California - il General Manager Luxury Global Prestige, come a dire la parte più glamorous di P&G. Ed ecco, al proposito, venirmi spontaneo… � … Che effetto le fa l’assiduo contatto, lei italiano, con la gran moda italiana? “Occuparmi del settore “beauty” per alcuni tra i marchi più importanti del mondo della moda, è un lavoro impegnativo ma sicuramente molto gratificante. Ho la fortuna di fare un lavoro che amo e che mi permette di operare a stretto contatto con persone straordinarie, dalle quali ho imparato e continuo ad imparare molto. Non le nascondo poi che il fatto di essere italiano e di lavorare con marchi italiani di assoluta eccellenza, sia per me ulteriore motivo di orgoglio”. � Ora General Manager Luxury Global Prestige P&G: ma i primi passi? “Procter & Gamble offre eccellenti opportunità di carriera. La ritengo una compagnia molto meritocrati-

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ca. Si entra infatti allo stesso livello manageriale dopo l’università o, come nel mio caso, dopo un MBA, e si hanno le stesse possibilità di crescita a prescindere dal proprio background o dal ruolo che si ricopre immediatamente dopo l’assunzione”. � L’esordio? “Ho iniziato in Procter & Gamble dopo un’esperienza, che giudico molto formativa, come ufficiale della Marina Militare nella Guardia Costiera. Nei primi anni mi sono occupato prevalentemente di finanza e di strategia per diversi brands nel settore Beauty ed Home Care, sia in Italia che all’estero. Ho quindi fatto esperienze manageriali prima in Europa dell’Est, e poi in “Fater”, una Joint Venture tra Procter & Gamble ed il Gruppo Angelini che opera in Italia. Da lì sono uscito con la nomina di responsabile per Mergers and Acquisition, Procter & Gamble Beauty Care a livello globale. È stato in questo ruolo che, tra le altre attività di M&A di cui mi sono occupato, ho guidato le negoziazioni delle licenze, settore Beau-

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Primo piano di Luigi Feola, un italiano ai vertici del colosso Procter & Gamble, quale General Manager Luxury Global Prestige P&G. Sopra: D&G Antology, Dolce & Gabbana Rose the One, Flora by Gucci, tre dei maggiori successi P&G Luxury Prestige.

ty, per Dolce & Gabbana e per Gucci, due dei brands che mi ritrovo adesso a gestire, naturalmente in stretta partnership con le Fashion Houses nostre licenzianti”. � Prime mosse dell’attuale incarico? “Ho curato particolarmente l’aspetto strategico, attuando una rivisitazione degli obiettivi di medio e lungo periodo per la nostra unita’ di business. Naturalmente tali obiettivi sono poi condivisi con tutti i componenti del nostro team a qualunque livello, poichè reputo fondamentale che ognuno sia in grado di valutare con chiarezza come il proprio ruolo all’interno del team, rappresenti un contributo importante al raggiungimento dei nostri obiettivi di business. Al tempo stesso, abbiamo curato l’esecuzione di una serie importante di nuovi lanci (Dolce & Gabbana Rose the One, D&G Anthology) e gettato le basi non solo per un incremento delle nostre quote di mercato ma anche per la crescita dell’intera categoria, aspetto questo di grande rilevanza non solo per noi ma anche per i nostri retail partners”. � Con quali armi può combattere e a pieno titolo P&G Luxury nell’arena densissima del mercato delle fragranze di lusso, specie in un periodo di crisi come questo? “Abbiamo dei brand eccezionali, forti capacità di innovazione tecnologica, un rapporto di partnership privilegiato con le fashion houses e con i nostri retail partners ed un team competente e molto motivato. Penso che la combinazione di questi elementi rappresenti per noi un vantaggio competitivo. Prova ne sia il fatto che, anche in un periodo di crisi come quello attuale, P&G Luxury continui a crescere, sia come quota di mercato sia come fatturato”. � Lancio di DG MAKE UP, D&G, ampliamento della linea THE ONE ; e ancora, lancio di Flora by Gucci, il tutto nel solo 2009. Cosa ci riserverà P&G Luxury Prestige nel 2010? “Per noi più che introdurre di continuo nuove fragranze è importante continuare a crescere con le nostre “brand lines” più strategiche, come Dolce & Gabbana The One, Dolce & Gabbana Light Blue, DG Make Up, Gucci Flora, Gucci by Gucci ed il nuovo “D&G Anthology”. Ma come per il 2009, anche per il prossimo anno abbiamo in serbo lanci importanti. Le sorprese non mancheranno. Ovviamente non posso ancora anticiparle i dettagli...”. Idee chiare, determinazione, esperienza. Il futuro è già in arrivo. E presto dirà...  N°9 NOVEMBRE 2009

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Una “Eau Mega” la potevano concepire solo Viktor & Rolf, con la loro capacità di stravolgere i canoni della tradizione. E la straordinarietà di questo progetto fragrante va ben oltre la sua contraddittoria definizione. Basta un effluvio da quel geniale nebulizzatore…

Davvero… mega Luciano PARISINI

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Pioggia di femminilità ”S

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ognavamo una partitura in grado di esprimere l’eau in un modo diverso. Sognavano un’eau moderna, una pioggia di femminilità: Una rivisitazione davvero moderna di un tema classico”. Così Viktor & Rolf raccontano Eau Mega, un profumo visionario e seducente che si afferma con un bouquet fiorito fresco, verde ed ultrasfaccettato, nato dalla tensione addictive generata dal dualismo di due sfaccettature olfattive opposte. Da un lato infatti, una personalità vivace ed energizzante di note verdi (foglia di violetta, basilico, pera), petali femminili (peonia, gelsomino Sambac), scorza di limone Primofiore e brezza acquatica. Dall’altro un carattere sensuale, raffinato e boisé, connubio di cedro, legno di cashmere, legno di sandalo e muschio bianco. A racchiuderlo, il Megamizer, uno scrigno futurista ma dalle suggestioni d’altri tempi che rivisita una gestualità seducente. È infatti un cilindro di cristallo sormontato da un sigillo-nebulizzatore.

La femminilità,

il fascino sottile, la seduzione forte: tutto è mega in questo assioma profumato che Viktor & Rolf hanno imposto per stravolgere, secondo loro tradizione, i canoni del profumo. Una “eau” che nega la sua radice di fragranza fresca, a connotati naturali, per essere mega è davvero novità. Novità nell’immagine interpretativa del progetto, questa donna che a piene pagine sovrasta il mondo, dominandolo con la sua bellezza, il suo fascino imperioso e un… effluvio fragrante; e novità nel flacone, cesellato da un nebulizzatore a tecnica raffinata e a rifinitura dorata, applicato a un cilindro di cristallo, alto, sottile, ma imperioso come imperiosa è la femminilità che lo usa, per diffonderla su di un mondo piccolo che vuol essere dominato. È filosofia questo… mega; è paradosso, tra purezza e forza. Ma la sua attrazione davvero fatale per quanto esprime esteriormente, ha nell’interno, nel jus (di cui Marina Santin puntualizza nel suo box qui sopra) la potenza della straordinarietà. Perché straordinario davvero è il concetto di eau così imperiosamente stravolto seppur da due geni “classici” del profumo: Olivier Polge e Carlos  Benaim, binomio d’alto rango di IFF. N°9 NOVEMBRE 2009

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emozioni Primo piano di Sophie Labbé. Il suo volto “trasognato” sembra esprimere l’emozione del profumo che ha creato: “Alberta Ferretti” che nella pagina a fianco accoppia il suo colore a quello di un recente capo firmato dalla geniale designer “made in Italy”.

Incontro con il “naso” geniale che ha creato il profumo firmato da Elizabeth Arden. Come e perché di un jus che interpreta la straordinaria personalità della designer d’eccellenza del Made in Italy.

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speciale Luciano PARiSini

C’è qualcosa di veramente particolare in “Alberta Ferretti”: un profumo

che fissa con un jus di prestigio l’eccellenza, nome e cognome, di un designer italiano d’alta classe. Jus di prestigio che non può che scaturire da un “naso” di genio. Con il quale ho potuto disquisire di fragranze, della loro qualità, della poesia e suggestione, emozione da cui sbocciano. E allora a colloquio con Sophie Labbé, mia vecchia conoscenza, per aver assistito ai suoi trionfi agli Awards di New York, per aver apprezzato capolavori del vanto di Organza di Givenchy, Emporio Armani pour Homme, Boss Woman e tanti altri di un lungo elenco che ha portato in casa IFF numerosi trofei, coronando il valore di Sophie con il prestigioso “François Coty” nel 2005, presidente di giuria la baronessa Nadine de Rothschild. “Alberta Ferretti” il suo più recente capolavoro per IFF è dunque l’occasione per entrare con lei nella filosofia sottile di una creazione profumata. “Tutto comincia con un incontro, con l’emozione di un incontro. È da

quel momento che mi ispiro alla selezione degli ingredienti, così da creare la base, l’anima della composizione, che trasporrà in profumo l’emozione dell’incontro”. Così Sophie per definirmi lo spunto iniziale per una fragranza… “… che diventa speciale se trasmette piacere di indossarla, fissando un ricordo indelebile nella mente di lei o di lui…”. � Ecco: Lei. Cosa vuole da un profumo? “Amore, seduzione: il profumo è l’accessorio invisibile che sublima la personalità aiutandola ad esprimersi. Diventa la firma della propria identità a seconda del momento. Per essere maliziosa e sexy, o magnetica e sensuale, oppure timida e romantica”. � Quindi tutto “a seconda”, come la moda… “Certo: il profumo ha tendenza. Negli anni ’90 interpretava trasparenza, leggerezza, unisex. Nel 2000, sensualità. Oggi combinazioni inedite, sensazioni e contrasti. Eppoi un ritorno continuo a fiori leggendari: narciso, gelsomino, ylang ylang, giglio”. � Per, ancora, sensualità… “Ma con l’ambra, il cuoio, il balsamo e nuovi legni specie in composizioni femminili”. � “Alberta Ferretti”? “L’ylang ylang e il giglio di Casablanca nel cuore, l’ambra nel fondo”. Nel contesto di una autentica poesia del profumo, aggiungo io. La poesia di Alberta Ferretti che firma sempre e comunque la sua creatività moda. “E non solo: la sua casa, il suo stile, l’arredo hanno contribuito a farmi capire quella che, appunto, si può definire la poesia di Alberta Ferretti. Eppoi ho intuito subito che le piacciono i profumi e quindi la sua personale esperienza mi ha aiutata a raggiungere il risultato finale”. � Che si caratterizza… “… nella modernità delle note di testa, nella femminilità delle note di cuore, nella sensualità delle note di fondo”. � Una fragranza che, dunque, può esprimere femminilità, sensualità… “Vero. Il profumo, un profumo come questo, può darti l’aura, il tocco invisibile per magnificarle”. 

“Alberta Alberta Ferretti” n°9 novembre 2009

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Ennio Capasa, il designer che ha l’arte nel Dna, che ha creato la sobrietà nello stile con il look Costume National: eccolo alla conquista di un nuovo approccio al profumo con questo “Homme”, ovviamente firmato Costume National.

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speciale Luciano PARISINI

L’uomo che si avvia

nel bianco della doppia pagina che ha aperto il numero scorso di Daily Luxury non è altro che… Ennio Capasa. No, non lui in persona, ma il “suo” uomo, l’uomo di Costume National, sobrio nel suo look che altro non è se non lo stile geniale di Capasa. Per questo “signore dell’essenzialità nell’innovazione”, ecco il profumo che gli si addice. Ennio Capasa, allievo a Tokyo dello “straordinario” Yamamoto, portatore in Italia e nel mondo di uno stile che ama la libertà, ma che fonde tradizione e modernità con la disinvolta matita del designer di genio, istintivo, amante dei contrasti ma nella semplicità, ha creato questo “nuovo approccio al profumo” come recita l’head line della comunicazione a doppia pagina bianca, disegnando un fla-

cone morbido, sensuale al tatto, davvero un richiamo a quel “nuovo approccio”. E a riempire un contenitore tipicamente Costume National, Capasa ha chiamato Dominique Ropion, il “naso” che sa mischiare seduzione e mistero nelle sue composizioni olfattive (e per questo “Homme”, la carta d’identità di Marina Santin nel box qui sotto) e che già l’ha dimostrato in capolavori anche recentemente “combinati” con Carlos Benaim. Pure in questa creatura Capasa esprime insomma il suo tradizionale “senza tempo”, già identificato nel look uomo e donna che continua a vantare, giustamente, fama internazionale. Ecco dunque perché quell’uomo nella doppia pagina bianca, sembra davvero avviarsi ad un nuovo approccio al  profumo...

o del nuovo approccio... Riflesso di moda T

rascrive in chiave olfattiva i codici distintivi della moda maschile della griffe, dedicata ad un uomo essenziale, senza tempo e dallo stile inconfondibile, Costume National Homme, un jus sensuale ed elegante che nasce dal perfetto equilibrio di agrumi frizzanti, spezie vibranti e legni misteriosi. Eau de Parfum virile ed avvolgente, racchiusa in un flacone minimale illuminato da dettagli in lucente metallo, si annuncia con guizzi di pompelmo, cardamomo e bergamotto; si afferma con un cuore di cannella, timo e chiodi di garofano; e sfuma in un sillage di patchouly, sandalo e cisto.

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La casa essenziera Firmenich

ha chiesto ad un giovane istituto di inchieste, Linkfluence, specializzato nell’individuazione di “terreni geografici” e comunitari in seno al web sociale, di investigare su quello che gli Internauti pensano del profumo. E si viene a sapere così che i frequentatori di cyberchat che parlano di fragranze sono, nella buona maggioranza, dei conoscitori esperti, amanti del fashion, che considerano il profumo come un accessorio di lusso. Ma non per il nome che porta, piuttosto, invece, per le emozioni che questo prodotto riesce ad suscitare. L’indagine è stata realizzata tra la primavera e l’estate di quest’anno ed ha implicato l’analisi di 400 mila siti, dei quali circa la metà è stata selezionata perchè direttamente coinvolta nel soggetto in questione.

Sei Fashion, Beauty o Lifestyle? Queste le tre comunità che sul net parlano di profumi. Tutti però sono conoscitori esperti e considerano le fragranze un accessorio di lusso non per il nome ma per le emozioni che suscita. Uno studio lo dimostra. Silvia MANZONI

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“Sono state inizialmente identificate le principali comunità che si interessano al profumo e quindi abbiamo proceduto all’analisi delle opinioni spontanee espresse nei blogs, nei forum e nei siti di scambio - afferma Julien Lévy, responsabile del sito Osmoz, nato otto anni fa in Casa Firmenich - lo studio delle opinioni liberamente espresse sul web sociale permette di raccogliere informazioni non distorte e ricche di testimonianze per le marche”. “Il profumo è uno dei temi più abbordati del net - spiega Anthony Hamelle, direttore dello studio - e, a seconda del modo di percepirlo, abbiamo potuto distinguere tre tipi di comunità: una molto interessata alla moda (i Fashion), una più incline all’universo della bellezza nella sua globalità (i Beauty) e infine quelli che aspirano ad un’armonizzazione del loro quotidiano (i Lifestyle). Abbiamo notato che tra i componenti del primo e del terzo gruppo c’è una relazione ed una reciproca influenza, mentre il secondo ha piuttosto la tendenza a restare chiuso”. Entrando nel dettaglio, le Fashion danno al profumo molta importanza come emanazione di una marca. I giudizi sul jus passano in secondo piano, ma vengono, invece, privilegiati il riflesso della griffe, la campagna pubblicitaria, la testimonial, l’eleganza estetica. Tutto l’opposto, le Beauty, vere professioniste dell’universo cosmetico, che analizzano gli ingredienti e il risultato con terminologia da esperte. Il lusso per loro sta nelle materie prime e una grande campa-

gna pubblicitaria ha poco impatto se il prodotto non corrisponde al loro ordine di valori. Le Lifestyle hanno, invece, un rapporto più intimo ed emotivo con le fragranze, che sono piuttosto giudicate in base alla loro capacità di creare un’atmosfera affettiva. Questa categoria tende ad innamorarsi dello stile di vita associato a questa o quella essenza. Dopo aver studiato i brevi ritratti non ci si sorprenderà nell’apprendere che le marche di nicchia o alternative sono citate il 37,4% delle volte, contro il 34,1% di quelle classiche. Le Maison più piccole e creative alimentano un feticismo intorno al profumo e spingono ad una relazione di fiducia dando un’impressione di unicità. “Propongono un’offerta di prossimità in linea con le aspettative dei consumatori che si esprimono sul web”, continua Julien Lévy. Un fenomeno che non coinvolge solo paesi come la Francia o l’Italia, ma anche l’area geografica nord-americana, nella quale le marche di nicchia dominano quelle tradizionali nella capacità di penetrazione nei forum di discussione. Può sembrare strano, ma le novità non costituiscono, in sè, uno dei temi privilegiati di conversazione. Occupano solo il 2,4% del contenuto degli scambi consacrati al profumo. I grandi classici sono al centro del più grande numero di discussioni. L’inchiesta mostra anche che gli uomini non parlano di fragranze sul net, ma gli aromi maschili sono comunque ben presenti nelle conversazioni femminili. 

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speciale

Carole HALLAC

Davvero in grande effervescenza lâ&#x20AC;&#x2122;universo artistico e culturale newyorkese. Numerosissime le rassegne e le mostre da non perdere, molte delle quali ci accompagneranno fino alla prossima primavera.

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L’inverno culturale di New York

è animato da una scelta davvero infinita di mostre d’arte. La più attesa è la rassegna presentata dal Moma, dedicata all’ingegnoso, ironico e un po’ macabro regista “Tim Burton”, uno dei più influenti della nostra generazione, noto per capolavori come “Beetlejuice”, “Edward Mani di Forbice”, “Batman”, “Big Fish” e “Charlie and The Chocolate Factory”. La mostra indaga l’immaginazione visuale di Burton, dagli schizzi della sua infanzia fino ai suoi film più recenti, con oltre 700 esemplari rari come disegni, storyboard, dipinti, costumi, pupazzi, miniature legati ai suoi lavori

k n mostra cinematografici e non. Burton, che s’ispira alla cultura per reinventare il genere hollywoodiano come espressione di una visione personale, continua ad influenzare generazioni di giovani artisti nel cinema, nei video e nella grafica. (Dal 22 novembre 2009 al 26 aprile 2010. Info: moma.org). Per i fanatici del rock, al Brooklyn Museum, fino al 31 gennaio 2010, c’è la mostra fotografica “Who Shot Rock & Roll: A Photographic History, 1955 to the Present”. Esamina l’impatto sociale e culturale del rock’n roll nell’ultimo mezzo secolo con immagini inedite del dietro le quinte, foto di musicisti agli inizi della loro carriera, istantanee di performance live che rivelano l’energia, la passione, lo stile e il sex appeal degli artisti in scena, ed ancora scatti della folla dei fans, ritratti intimi e copertine di dischi. Tra i pezzi forti, un intenso primo piano di Tina Turner durante una sua performance, Mick Jagger in scena con microfono che spunta dai pantaloni attillati, Amy Winehouse in posa provocante sul suo letto, e Bob Dylan, ripreso di schiena una strada in Inghilterra con dei bambini.

Una rassegna più “classica”, la retrospettiva di “Vasily Kandinsky”, ci aspetta al Guggenheim. Rende omaggio ad uno dei maggiori maestri dell’arte astratta ed espone oltre cento opere appartenenti a vari periodi della sua carriera. Kandisky ha ispirato la creazione del Guggenheim, per questo la mostra coincide con il 50° anniversario del museo. Solomon Guggenheim era infatti un grande collezionista di opere di Kandinsky, e la sua passione per l’arte astratta lo ha portato ad aprire il primo museo di arte “non-oggettiva” a New York, il Guggenheim. All’ampia collezione del museo, si aggiungono per la mostra opere provenienti dal Centre Pompidou di Parigi, dal Städtische Galerie im Lambachhaus di Monaco. (Fino al 13 gennaio 2010. Info: guggenheim.org). Al Whitney, in scena le opere astratte di Georgia O’Keefe, più nota per le sue nature morte di fiori, rocce, ossa e paesaggi. L’esposizione accoglie oltre 130 dipinti, acquarelli e sculture che danno finalmente il dovuto riconoscimento a questi suoi lavori. (Fino al 17 gennaio 2010. Info: whitney.org). Il Surrealismo è al Jewish Museum con “Alias Man Ray. The Art of Reinvention”. La mostra analizza i temi costanti dell’artista - un americano che ha trascorso la maggior parte della sua carriera a Parigi - quali la liberazione, il cambiamento e la trasgressione. In particolare, indaga l’arte di reinventare se stesso e spiega come i suoi problemi d’identità siano fondamentali nell’analisi della sua visione artistica. (Fino al 14 marzo 2010. Info: jewishmuseum.org). Il Museo del Barrio, che si trova a East Harlem, meglio conosciuto come Spanish Harlem o “El Barrio”, che significa “il vicinato” in spagnolo, ha riaperto dopo la ristrutturazione coincisa con il suo 40° anniversario. Il nuovo spazio, con una futuristica entrata in vetro, un café latino e un ampio gift shop, ospita “Nexus New York: Latin/American Artist in the Modern Metropolis”, che riunisce opere di artisti avantgarde dell’America Latina e dei Caraibi del periodo precedente la Seconda Guerra Mondiale. (Fino al 28 febbraio 2010. Info: elmuseo.org ). Infine, per festeggiare i 400 anni della scoperta di New York da parte di Henry Hudson (11 settembre 1609), lo Staten Island Museum presenta i lavori di sette artisti contemporanei che interpretano quello che che gli archeologi chiamano “Contact Period”, ovvero i primi incontri tra gli Indiani d’America e gli Europei. (Fino al 10 gennaio 2010. Info: statenislandmuseum.org).  N°9 NOVEMBRE 2009

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speciale Luciano PARISINI

Zoe è una SPA SPA P Biotherm Clamorosa partnership con Renault e la sua “elettrica” prevista per il 2012. Un sistema a diffusione aromi attivi Biotherm, rende l’interno - già ad aria pulita per sensori antitossicità - un autentico abitacolo-benessere. Energizzante al mattino, anti-stress la sera per il ritorno a casa e stimolante l’attenzione per la guida notturna.

Il Benessere con la B maiuscola

imperversa. E meno male! La cura del sè sta inserendosi in ogni dove. Chi corre, chi... palestra, chi Spa, ed è tutto un affannoso proseguire sulla strada del vivere ecologico. A proposito di strada: ogni Casa automobilistica s’impegna profondamente per promettere e realizzare anche "l’elettrico" più efficiente, così da raggiungere quella che un po’ ironicamente si può definire l’ecologia di... strada. Sulla quale sta percorrendo il suo straordina-

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rio futuribile un bionomio davvero insolito: Renault Biotherm. Il prototipo che presentiamo in queste pagine ne è fantastica testimonianza. Si chiama Zoe la vettura a porte... alate che domina queste pagine: e già il nome non può che indurre all’ecologia. Zoe è una delle elettriche del futuro che fa il pieno standard in 4-8 ore, impiegando solo 20 minuti per la ricarica rapida. Eccezionale! Come eccezionale il concept design che la rende così simpatica, amorevole anche solo in fotografia. E Bio-

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ther sme C’en Spa ne d men part dell più: attiv

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ult gine ra a ome ttripienale! così Bio-

therm? Che c’entra la più famosa tra le griffe della cosmesi-benessere (quel favoloso Plancton Thermal!...)? C’entra: anzi è già dentro l’abitacolo con un’autentica Spa. Anzitutto il climatizzatore va ben oltre la regolazione della temperatura, ideato infatti per evitare l’inaridimento della pelle. Poi un sensore di tossicità e filtri antiparticolato che chiudono automaticamente le bocchette dell’aria, rendono l’interno un vero ambiente pulito. E di più: un sistema elettrico diffonde degli esclusivi aromi attivi Biotherm, udite, udite, energizzanti al mattino, anti-

stress la sera per il ritorno a casa, potenziando l’attenzione se la guida è “notturna”. Ecco dunque la... Spa Biotherm che oltretutto - importantissimo - rende efficace l’attenzione guida. E la tecnica Renault? Membrane intelligenti attivano comandi attraverso lo sfioramento tattile; uno schermo panoramico racchiuso all’interno di una bolla di vetro è il cervello informatico animato da un minuscolo Avatar, un personaggio virtuale, che fa trait d’union tra tecnologia e conducente. Insomma il futuro.  Anche perchè Zoe uscirà non prima del 2012.

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look Marina SANTIN

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vers che te p ritir delle quin tutta stile “ver cald fuor soff spac alla con fasc

La discesa del Generale Inverno

verso le città è ormai in fase decisamente avanzata e non resta che attuare strenue strategie di difesa, attentamente studiate per contrastare i suoi rigori, per non dover battere in ritirata e soprattutto per non cadere in battaglia, vittime delle sue gelide imboscate. L’esercito delle fashioniste quindi, prenda appunti, eviterà di correre ai ripari in tutta fretta e di perdere inevitabilmente la classe e lo stile. Per vivere la stagione del grande freddo in modo “very hot” le armi da affilare non mancano di certo: calde pellicce che si dimenticano della loro allure da fuoriclasse per scoprire nuove forme e nuovi colori; soffici piumini, avvolgenti come un abbraccio, dal mood space o bon ton; mises total leather che strizzano l’occhio alla couture; knit-hit che coniugano il loro look sporty con una nuova eleganza; e cappotti classici che cedono al fascino di silhouette ultraslim o volumi balloon. 

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Brit

accessori

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Lucia PARISINI

ai classici tessuti, alla mitica bandiera come un logo, il mood british dal sapore country e dallo spirito scozzese, si trasforma in urban chic, con toni tradizionali ed ironici.

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1> Portachiavi con bandiera ricamata, Accessorize. 2> Spilla con miniature fashion, Anne Marie Heckers. 3> Guanti in pelle e tessuto, Henry Cotton. 4> Décolleté con plateau e dettaglio smaltato, Andrea Pfister. 5> Scarpa in vernice e stampa tweed, Emporio Armani. 6> Coppola in tartan, Altea. 7> Borsa in pied-depoule, Lamarthe. 8> Tronchetto con risvolto in tartan, Lollipops. 9> Borsa in pelle e tartan, Burberry. 10> Cerchietti in tartan, Pmc.

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( Punk e l y t r

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ra nero, pelle e borchie, torna l'eccentrico stile punk-rock degli anni '70, in versione glam: duro e aggressivo ma decisamente seducente. Ideale per chi ha un'attitudine dark.

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1> Anello in metallo a filo spinato, Burberry. 2> Décolleté aperte davanti, con borchie, Sebastian. 3> Texano in camoscio con profili borchiati, Sebastian. 4> Ballerine con borchie multicolor, Vic Matiè. 5> Tronchetto con plateau e punta borchiata, Alberto Guardiani. 6> Pendente "flying guitar", in argento, Manuel Bozzi. 7> Guanti in pelle e polsino borchiato, Furla. 8> Spilla a fiore, Accessorize. 9> Orecchini con mini teschio, Pepy&Menta. 10> Borsa in pelle con mini borchie, Furla. 11> Tracolla in pelle e borchie, con nappa, Lollipops. 12> Anello con pietra nera, Giorgio Armani.

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O S R O L C m

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Marina SANTIN

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e sguardo come frutti maturi Doll” che ” es d n a rm mature “Russian u o sfu s, “g tte e ille se pa e o o lp Labbra poht. Ma anche suggestioni barocche intrise d’piorgmenti e le tradizionali cromie autunnalilomoki-

ilig re di gione. Non un solo da inediti effetti tw nalità vibranti satu : il make-up di sta erna matrioska, to to lta od m su r creRi da . lti ica vo ag o m mer più tratteggian gli anni ‘20 e ’30 pe bati all’Indian Sum à: c’è chi riscopre ru tit i en es i paid att de in e isa i ec fer nt pr os ce a ac xate con e colorate atm all uno con una su sc ed e cia or a, lkl nn fo do al di ratti guarda i riflessi quindi, ma tanti rit iperfemminile; chi zia e si specchia ne ed ne Ve do a on of gia pr eg , ss so pa io i mister lluto; ch ite e bleuare un maquillage erello rosate, brun e le palpebre di ve qu sa ac ro s di ce te an go nu le da e nger andito esi dell’Est per dipi ticismo poetico sc carta di un roman la ca o.  gio sc i bo ch ; tto na so della Lagu i toni del tura per catturare na lla ne ffa tu si i tées; e ch

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it u “revolve ’40 e rivis rizzate dall’allure degli anni ’30 e metalliche valo d un o e ,a n o ie ia tr g hollywod mbre fumées, gri all’aria un po’ ré ight d il o r e n tw o eye-lin con nuances eye c wing” di alva, fino da una “ so e crepuscolare otte, indaco e m pirato is n n look inte lampi blu mezza ro e variopinto, i eg d ll e a s , e a c m c a ra Eighties. ood Colo ad un m fere disco degli s o alle atm

, la gamm chic acq cromie d uista p a dei ro e lampone i frutti di bosco p rofondità e sfog ssi da gia le , ribes… iù golosi: ad arriva re a vina eppoi fragola, cil mirtillo, mora, ccia inte iegia, pru tutto per ns c g netto e p reare un forte im i e bordeaux scu na fino ulito, reo rissimi. Il patto vis vellutato iv a e natura ncor più evidente o ed un effetto le, ultima te beige da un incarnato o in toni cipria.

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lle i ispira a zzclub s he dell’era a J , o s o c DIOouRr, elegante e maislltee rifigure emblepmroatatigonista deel tte e e m c an Poch Gla ood ’30. Nu ette, la i Hollyw icone d a gli anni ’20 e ariazioni e, ved dedicate allo v tr re del jazz viola nelle sue Jazz, sei texu lia, ombretto tte le ig mood, il k Regard Purp re per sopracc ccanto, la Pale A o e o ). lv L o to l iola p a ta r, tt o T e-line p coat paille alva, grigio, v ect y (e o rd m to i efl n R e sgua s to to s i a d irid rfly, ne dict Ultra-Glo ain, Rouge e e o tt c u a B p t o h ultra Ad ne Mod urs Nig 5 Coule dal nero; Dior ict Lipcolor Pru ti d a d . sublim ffetas, Dior A ctar de Rose e a Prune T e de Gloss N m Dior Crè

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ARDEN

Dedicato alla donna determinata e di carattere, Absolute Black, festeggia il ritorno del nero per celebrare il magnetismo del volto. Sofisticato e provocante, veste lo sguardo con l’ombretto Color Intrigue Duo Illusion, valorizzato dal Color Intrigue Dual Perfection Brow Shaper & Eyeliner Ebony. Perfetto e luminoso, l’incarnato si ravviva con il Ceramide Cream Blush Nectar, che sottolinea gli zigomi, mentre le labbra, profilate dalla matita Lip Definer True Red, scelgono la seduzione di un rosso scarlatto ed acceso indossando il rouge Ceramide Plump Perfect Lip Scarlet.

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s co NIessenza del dercetsion, che A M ARtura la quint Greige Coll definiti a

akeni, ma Cat Arma a del m elicati Giorgio ni chiari, d Protagonist e, set per lo o t allea t ture smoky. Duo Palet materiale e sfuma nta Ray Ey ll’omonimo ssori, che e a up, M o ispirato a r per gli acc e) e 3 (Pale d ig r ie e r a r sgu al coutu arcoal-G o di d eston usato romie 1 (Ch s Fucsia) v bbra, u nelle c rey-Lumino rdo. Sulle la rante e a Lilac G curi lo sgu utro ma vib ilk Soft s e o n r aniS o ia ta z h c il guiz ossetto Arm , in perfet ail , e c e ie N r h l e inv g e n in d Sh lle u oso lumin reige e, su smalto Fluid G Plum ia, l’inedito armon Greige. Polish

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Armonie a ud un make-u aci che rivisitano i cl ass p che veste il volto della di charme ici della bellezza pe r m notte. Inca donna pronta a lanci agnetico e misterioso arsi nell’avv rnato diafa no, ravviva entura della collector ch to d e o dal Crèm allea un pesca lumin alla Palette Y, poudre e de Blush o Pêche Velo so ed un bruno irida dai bagliori to, uté e Lumières O bano, bronzo, grigio, e; sguardo intenso ambra con r Bronze; la l’Ombre 5 bbra fatali Pruge Exqu co is Délice; e u e o con il Rouge Volu n il Rouge Volupté nghie contu pté Les Nu d rbanti con inedito grig la Laque G es Praline io perla. ris Orage,

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Ruba a V CH e tuffando nezia, tanto ama ANEL ta da Ma si nelle a cq de luminoso che, com ue della Laguna, moiselle, i suoi c o barocco. V p Creazion lici guizzi vibranti enise, un look de lori, e esclusiv licato e crema (p , si rivela erl a s per lo sg a, oro, rouge-no Eye Gloss, quatu ontuoso e ua ir, o Tweed S rdo Les 4 Ombre nero) ad effetto la r di ombretti in ie s Rouge A nna, marrone alb Murano; per il vo cca. Accanto, llu ic lt intenso; re, Clandestine, occa intriso d’oro o, Les Tissages e per le u mattone ; per le lab ng ros riflessi vio b la e con p hie, Le Vernis Go ato, o Commedia ra ndola, ro ailettes d , rosa s so borde orate. aux dai

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nce”, q Una “d ire così nch irrivere emo defin rosso. Potr uale leitmotif la “fre a, passione, q aci che sceglie parigino mix di aud da icone quali ro to e a , b rn li o ca spirit nza in realizzarlo a ed elega ardot. Per raffinatezz eauvoir o Brigitte B Ink e la Palette B on Simone de Artliner Black Carb due indigo e due oro k di l’eyeliner In o Royauté, armonia ifique Oridescence, ig gn lo d a In M é é rt rt Libe Libe re Gold; e pria Rose r Gloss Pu antico; la ci iridato; il Color Feve ro dai guizzi o rnis Indigo Paris. Ve smalto Le

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DIEGO

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La donna au DALLA PAL M da gioco della se ce, rigorosa, sicura di sé A , innamorata duzione non make-up, m isteriosamen potrà che scegliere ques del te provocan dall’allure un to te, po prugna e titan ’ rétro, scandito da cromgrintoso e io cipria e talco. , contrapposte a nuan ie intense in toni ce Pe Light 08 e 09 r realizzarlo, gli ombret s pacate rosa ; il fard Cheek ti Eyeshado w mine; il Ros setto Lucido to Cheek Blush 43, rosa & Semi-traspar porpora, o pe bonne en r 84; e lo smal un effetto più discreto, te 79, viola il D to con le sfum Sophisticated Nails 57 ark Light Gloss ature che ve stono le labb , in perfetto accordo ra.

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Non un ri del so atura”, na “tutta n ti dai baglio da una don ige e di rosa illumina rotagonista Double p e sur ton di b Inspiration, che vede pria compatta e fard e i ci d d u io N b è u n sì n o C co rati con t & Blush, nato), deco Palette Tein idato e castano sati diata bonne mine. ir e duo (corallo no dorate per un’imm uatuor Nudes ed il Q ra e g tt i d le a e il Joli spigh o, la P er lo sguard t Plum; e per le labbra e argento, p , to n a cc A h ro ig o n i id ss e M fl r n ri leu Mono Cou arth, beige rosato co e dorate. E rl Rouge Pink prugna con madrepe , m lu P ld o Go

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A cata e diafana cihe PUnP li h infa de ei bosc

È una erdi e i grigi d una , iv are sceglie per sottoline tica e delicata e o o n p d’autun à misteriosa, Wood. Così ilit ary femmin nista di Vision e, che veste lo i o g g la il ta u scuro d la pro il suo maq in chiaro st Green e i, to s le a e tr re n m o F y; co co tto Duo hes Gre o con il sguard Ombretto Co ra Diva’s Las on il rosa a c s Luminy izzo del Masc lorizza i tratti Pink; e a u con il g incarnato e v Cotto Delicate angianti l’ a rd a iv F v v s flessi c y ra Lumin scintillanti ri cent White, i d e u es ten bra loss Irid alle lab regala ll’Iridescent G rafico. g grazie a ito effetto olo d dall’ine

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GUERLAI

Si ispira alle orig N ini Maison, la cui be di Natalia, la musa della lle della Russia, le zza riflette l’anima slava sue suo folklore cang contrade ricche di storia, il ia variopinte, Beau nte e le sue atmosfere té di porpora e di gr Slave, che tinge lo sguardo ig luminosi. Vedette io e le labbra di rosa de palette occhi-lab l look, Volga Princess, bra, dai toni dei tramonti, e, accanto, Ombre Ec di ombretti (aranc lat 4 Couleurs Tsarina, quad io spento, matto ne intenso, rosa antico e m elan liquido rosa trasp zana); Russian Doll, blush arente; e Rouge G de Guerlain Giovan na KissKiss Baby Re , lampone madreperlato, o d Nude, per le la bbra.

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e la Rivela la forza dei s da descrivere . Muste e k che viv tiques, un loo n letto di ros un gel u , é u o s s P o s le R e e ra Le Poétiqu i tempo notte d ss Poétique he valorizza la con il c lo o have, G o nero e rosa bbra reagend Blues, e in la u ll e q ll ta de cris Poéti e del tazione e Eyes pigmen e Prismissim nei toni del blu , Rouge , i loro pH di 9 ombrett per le labbra , e o ra lu mosaic ccanto, anco sa virato al b lia, rosa A ro e . , a m is lv a Ir a C e m e ie, Poétiqu Poétiqu le ungh Interdit terdit Shine ianco, e, per In b Rouge adreperlato e Lily. m u q o ti ll cora lease! Poé P Vernis

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Marina SANTIN

Regala un volto serico, luminoso e privo di imperfezioni e sublima il maquillage la linea Top Secrets di Yves Saint Laurent, declinata in trattamenti altamente efficaci ed innovativi, ispirati alle tecniche ed ai segreti di bellezza dei make-up artists.

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tutto il suo splendore, levigano e illuminano le zone delicate del contorno occhi e le rughe scompaiono come per magia. Le labbra appaiono trasformate, rimpolpate ed il vostro sorriso più sexy. L’incarnato appare serico e definito in un solo gesto. È un rito indispensabile nei backstage per cancellare anche il minimo segno di fatica”. Così Val Garland, consulente artistico per il maquillage Yves Saint Laurent “racconta” i quattro nuovi gesti high-tech della Maison che, affiancandosi al soin Pinceau Eclat Instantané, che assicura splendore immediato e pelle rigenerata e rivitalizzata come dopo un massaggio, danno vita alla linea Top Secrets, una gamma di trattamenti “haute performance” ispirati alle tecniche ed ai segreti di bellezza dei make-up artists. Soin Pinceau Réducteur Pores, da applicare localmente, restringe istantaneamente i pori, opacizza, affina la grana cutanea, elimina le imperfezioni e prepara al trucco avvalendosi di acido salicilico, estratto peptidico di nocciola ed estratto di alghe associato a silice. Patch Yeux Défatigants Express, in 10 minuti cancellano i segni della fatica, decongestionano e rigenerano il contorno occhi

attenuando borse, occhiaie e gonfiori ed offrendo un’immediata sensazione di freschezza grazie alla texture idrogel ed a preziosi attivi (un mix drenante a base di arnica ed escina, acqua aromatica di lavanda papillon e zuccheri naturali). Concentré Repulpant Lèvres & Contours Galbés, ridisegna i profili delle labbra, le rimodella, le rende più piene, le idrata e le protegge vestendole con un velo nacré per merito dell’associazione di Hyalufix, esclusivo di YSL, che stimola la produzione di acido ialuronico con un effetto rimpolpante, microsfere che riempiono le linee e le irregolarità, cera d’api e glicerina. Beauty Sleep Palette de Soin Riparatrice, infine, in edizione limitata, è un kit sos composto da due trattamenti (una crema per il volto ed un balsamo per le labbra) che dona al risveglio un aspetto fresco e riposato poiché lenisce e si prende cura delle parti sensibilizzate da inquinamento, stress, stanchezza, sole ed aria condizionata e nutre e ammorbidisce le labbra. Alla base di entrambi i prodotti, olio di fiore della passione, burro di crusca di riso più estratto essenziale di girasole e zuccheri d’avena per la crema, e  burro di mango per il baume.

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Clinique MANI COCCOLATE

Dior ROSA AL MASCHILE

a Maison Dior scrive il quarto capitolo della sua storia olfattiva ispirata alla gestualità sofisticata e generosa delle Colonie d’altri tempi. Presenta infatti Ambre Nuit, un’essenza audace, raffinata, dall’eleganza atemporale, dalla tradizione couture e dall’affemata modernità, racchiusa in uno scrigno dalle forme rotonde suggellato da un cap in lacca nera. Bouquet unisex ispirato ai balli del XVIII secolo ed opera di François Demanchy, parfumeurcréateur della griffe, si rivela una rosa al maschile che nasce dall’incontro delle note fresche e vivaci della rosa turca e di un’ambra carnale che la seduce. Complici del jus, ambrato, floreale e boisé, bergamotto di Calabria al debutto, bacche di rosa, nel cuore, e patchouly indonesiano, cedro e legno di gaiac, nel sillage. (In vendita in esclusiva nelle boutiques Dior ed alla Rinascente Duomo di Milano).

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sposte tutto l’anno alle aggressioni ambientali e spesso dimenticate nei rituali di bellezza quotidiani, le mani rischiano di inaridirsi, screpolarsi e, soprattutto, di invecchiare precocemente. Ecco perchè Clinique amplia la sua linea corpo Deep Comfort con Hand and Cuticle Cream, perfetta non solo per la cura della pelle ma anche per il benessere delle cuticole e delle unghie. La sua formula infatti, idrata fino a 12 ore dall’applicazione, nutre, protegge e dona sericità e morbidezza. Si avvale di glicerina e sodio ialuronato, per prevenire immediatamente ed a lungo termine la disidratazione; di estratto di betulla, che ristabilisce le condizioni ottimali della barriera cutanea; di vitamine C ed E, che riparano dagli agenti esterni; di estratti d’orzo e di frumento e di burro di murumuru, che ricostituiscono la barriera protettiva cutanea; e di estratto di genziana, che lenisce e dona comfort alla cuta arida o irritata.

Chanel “VAPO” DI LUSSO

no scrigno in metallo nero che evoca il celebre tubino creato da Mademoiselle negli anni ’30. Lucenti guizzi d’oro, una nuance calda e vibrante che simboleggia la solarità dell’esistenza di Coco. L’oro ed il nero, quindi, la luce e l’ombra, la tecnologia più moderna ed il lusso assoluto si alleano nel nuovo Vaporizzatore ricaricabile di Chanel n. 5. Oggetto prezioso, essenziale ma femminile al tempo stesso, si afferma come prezioso custode del jus dell’Eau de Toilette, l’inconfondibile bouquet fiorito e aldeidato nato nel 1921 il cui cuore intreccia i sentori del gelsomino, della rosa, del mughetto e dell’iris, soffusi da una memoria di vetyver, sandalo, vaniglia ed ambra.

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Lauder VERSIONE EXTRA

Acqua di Parma AMBIENTI “FRAGRANTI”

ensata per personalizzare la casa con inebrianti sentori capaci di creare l’atmosfera e per vivere in ogni istante della giornata le note dell’essenza preferita, la collezione Home Fragrance di Acqua di Parma si arricchisce con un nuovo sigillo. Debutta infatti il Room Spray, il profumo per ambienti, ideale da vaporizzare in ogni momento e dalle note vibranti e durature. Racchiuso nell’inconfondibile scrigno Art Déco, icona da sempre della griffe, caratterizzato da fregi argentati, è disponibile nelle tre profumazioni della linea: Colonia, dove la freschezza solare degli agrumi incontra guizzi di rosa, lavanda e legni pregiati; Spezie, un accordo speziato e floreale che intreccia rosa, gelsomino, ylang ylang, cardamomo e chiodi di garofano; e Ambra, mélange inedito di violetta, gelsomino, legno di cedro e di sandalo soffusi da vamiglia ed ambra.

ltimate Lifting Creme, crema 24 ore per viso e collo della linea Re-Nutriv di Estée Lauder si propone in una nuova versione. Diventa infatti Extra Rich per offrire benessere, soin e comfort alle epidermidi più aride e delicate, che nutre a fondo e protegge con un innovativo “effetto cuscino”. Alla base delle sue performance e dei suoi risultati immediati ed a lungo termine, gli attivi comuni a tutta la gamma della Casa più principi specifici per questo tipo di cute. Offre un’azione anti-age e liftante rilanciando la produzione di Laminina (la proteina che sostiene l’architettura della pelle e contrasta l’apparizione delle rughe) e frenando la glicazione del collagene; leviga, riduce le irritazioni, uniforma la carnagione e ha un effetto antiossidante (estratti naturali botanici, oro colloidale, Resveratrol, derivato dello zucchero); rinforza la barriera idrolipidica, aiuta l’epidermide a difendersi da sola, idrata e svolge un’attività restitutiva (estratto di Boswellia, cocktail antiossidante); e dona immediata radiosità all’incarnato minimizzando le imperfezioni (perle dei mari caldi).

Rubinstein MAKE-UP 24 CARATI

egala al maquillage audacia infinita, fascino intenso, preziosità estrema, lucentezza senza pari ed esclusività rubando al metallo più prezioso i suoi riflessi scintillanti, Wanted Stellars “24 Carat” di Helena Rubinstein, una collezione di rossetti e gloss dal lusso impareggiabile che veste le labbra di femminilità e sensualità irresistibili. Dedicata a tutte le donne che vogliono sentirsi uniche anche nel make-up e che desiderano lasciare un ricordo inededebile di sé, la gamma si avvale delle stesse formule altamente scientifiche e dalle performances trattanti delle texture originali di cui mantengono immutati gli atouts, a cui i Laboratori della Casa hanno aggiunto metashine d’oro per una brillantezza davvero a 24 carati. Ma non è tutto. Anche i designers del packaging hanno raccolto la sfida ed hanno vestito la confezione dei due “gioielli” con una sottilissima pioggia di paillettes sfavillanti.

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Lutens SONTUOSO O BOISÉ

Boss ELEMENT DI BENESSERE

edicata all’uomo che vede nella metropoli un’oasi in cui affondare le proprie radici e da cui trarre la linfa vitale, Hugo Element, la virile fragranza di Hugo Boss, che, fresca e moderna si ispira ai quattro elementi, oggi declina i suoi sentori anche in un’essenziale collezione per il benessere e la cura del corpo. Il suo jus, dal cuore di zenzero e foglia di coriandolo, annunciato da guizzi di calone e soffusa da effluvi boisés di legno di cedro, caratterizza infatti tre specialità indispensabili: After Shave Lotion, lozione altamente lenitiva perfetta per completare al meglio il rito della rasatura; Shower Gel, morbido doccia schiuma che deterge l’epidermide rispettandone l’equilibrio idrolipidico ed offrendo una sferzata da vitalità ed energia; e Deodorant Spray, che assicura freschezza e comfort per tutto il giorno neutralizzando le conseguenze della traspirazione.

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erge Lutens, il “magicien des parfums” amplia il suo universo olfattivo con due nuove fragranze, due essenze inedite capaci, come tutte le sue creazioni, di evocare emozioni ed atmosfere uniche. Les Eaux Boisées, accolgono oggi Fille En Aguilles, un’Eau de Parfum Haute Concentration, intensa, calda ed aromatica, “ricordo” di una pineta assolata. Mélange di aghi di pino, linfa zuccherina, note balsamiche, vetyver e lauro viene raccontato così dal suo artefice: “All’ombra di un pino, una temeraria cicala intona il suo canto. Sfrontata, come una ragazza sui tacchi a spillo”. La collezione Les Somptueux, si amplia, invece, con un’Eau de Parfum ispirata a Koublaï Khän, condottiero mongolo e Imperatore della Cina, nella cui reggia sorgeva, in cima ad una collina punteggiata di alberi rari e sempre rigogliosi e ricoperta di muschio minerale, un padiglione di contemplazione. Ne cattura i sentori, Muscs Koublaï Khän, raffinato, ardente, sensuale ed animalesco, che rivela la sua vera natura a fior di pelle schiudendosi in un susseguirsi di muschio vegetale, radici di costus, laudano, ambra grigia, vaniglia, patchouly, semi di ambretta e rosa del Marocco.

Clinique MAKE-UP “QUICK”

edicato al maquillage dello sguardo, da Clinique, Quick Eyes Cream Shadow, un innovativo ombretto in crema che assicura un makeup esclusivo le cui nuances rimangono a lungo inalterate, non si screpolano e non perdono di intensità nel tempo; un’applicazione rapida ed impeccabile grazie anche al pennello a spugnetta; un risultato che si asciuga in pochi istanti regalando un effetto cipria perfetto per ben 10 ore; ed un trucco modulabile, da naturale a importante, sia esso utilizzato singolarmente o come base per altre sfumature o in associazione con ombretto in polvere. Alla base delle sue performances, una formula resistente all’acqua, transfer-resistant, a prova di segni e dispersione, basata su una combinazione speciale di siliconi volatili ed acqua che formano sulle palpebre una pellicola flessibile dalla particolare durata. Sei le nuances in cui è disponibile per soddisfare ogni esigenza di look.

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Dior COLLECTOR DA ADORARE

rofumo di luce, espressione olfattiva di una nuova età dell’oro ed interprete sublime del mondo Dior, J’adore offre alla donna una nuova immagine di sé. Bouquet astratto, floreale, luminoso e prezioso, racchiuso nell’iconico scrigno ad anfora le cui linee sinuose sono suggellate da un collier Masai dorato e da una sfera di cristallo, oggi rivisita il suo mito e rende omaggio all’universo Couture della Maison con un flacone da collezione, un Collector-gioiello, interprete privilegiato di raffinatezza, lusso ed eleganza estrema ed autentica quintessenza di femminilità. Realizzato in edizione limitata ecco allora un flacone inedito che, senza mutare la sua silhouette di sempre, si orna con un accessorio, un vero bijou, un pendente ovale di vetro placcato oro inciso con le iniziali del couturier che fa bella mostra di sé ammiccando da un filo dorato. All’interno, i sentori dell’Eau de Parfum, un jus di rosa turca e assoluta di gelsomino sambac intriso da un accordo fresco di essenza di ylang ylang e soffuso di nuances legnose.

Harajuku Lovers LOOK D’INVERNO

spirata alle Harajuku Girls, le ragazze adolescenti che danno sfogo alla loro incredibile creatività incontrandosi nell’omonimo quartiere di Tokyo, vestite con un look che mixa la tradizione giapponese al moderno di marca, al kitch, al punk, a tutto ciò, insomma, che fa colore, stravaganza ed eccentricità, la collezione Harajuku Lovers Fragrance, declinata in cinque fragranze racchiuse in altrettanti scrigni a forma di bambolina, si propone in una limited edition dedicata all’inverno: Snow Bunnies. Ecco allora gli originali bouquet infagottati in mises antifreddo con tanto di sciarpe, guanti, piumini, maglioni tricotatti a mano, assemblati in modo differente per ciascuna bambolina. Love, diventa una sciatrice inesperta vestita di rosa che non rinuncia al suo profumo floreale e sensuale anche sulla neve; Lil’ Angel, sta al caldo, seduta accanto al fuoco, avvolta in un cardigan grigio e da sentori floreali e fruttati; Music, fa shopping nelle strade di Harajuku accompagnata dal giubbotto imbottito con sciarpa dorata e da note delicatamente fiorite; Baby, sorseggia una cioccolata in tazza con pull a righe, minigonna vintage, scaldamuscoli e l’inseparabile profumo muschiato e cipriato; e G, fa visita alle boutiques più fashion con un look da collegiale con tanto di nastro tra i capelli valorizzato da effluvi golosi e moderni.

Lancôme LABBRA R.A.R.E.

énergie Morpholift R.A.R.E.™, il trattamento di Lancôme specifico per affrontare le problematiche legate all’invecchiamento delle donne over 40 quali rughe e perdita di compattezza dei tessuti, si amplia con un nuovo soin dedicato alle labbra: Rénergie Morpholift Lèvres R.A.R.E.™ che restituisce loro volume e turgore ridisegnandone i profili. La sua formula si avvale della tecnologia R.A.R.E. alla base di tutta la gamma, costituita da un oligopeptide esclusivo che stimola la sintesi del Lumicano, un particolare proteoglicano indispensabile per l’ancoraggio del collagene, riorganizzandone così il reticolo e restituendo tono e densità all’epidermide. Applicato regolarmente, riempie le piccole rughe e ridefinisce il contorno labbra intervenendo sulla produzione del collagene e dell’elastina ed assicura un’azione levigante che rende più morbide le labbra protraendo anche la durata del rossetto.

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Hermès CARRÉ SPECIALE Faubourg, il femminile bouquet di Hermès si propone in una speciale e preziosa edizione limitata che rende omaggio alla tradizione della celebre Maison. Diventa infatti “Jeu de Lignes et de Lumière” e veste il suo inconfondibile flacone dalla silhouette squadrata con un susseguirsi di giochi di linee e luci ispirate al motivo che decora il carré Onde Chic. Autentico oggetto da collezione, da custodire gelosamente e da esibire con fierezza, custodisce l’Eau de Parfum nel formato da 100 ml, la cui fragranza rimane immutata. Un irresistibile un concentrato di fiori bianchi ebbri di sole che vede protagonisti il fiore d’arancio, l’ylang ylang ed il tiarè intrisi da guizzi di sandalo e patchouly e da effluvi di voluttuosa vaniglia.

Jacobs ED ORA… BAIN iflesso olfattivo della moda del designer, Lola, il più recente bouquet femminile di Marc Jacobs non è più solo. Il suo jus caldo e floreale, personalizzato da un cuore di peonia fucsia, rosa e geranio e velato da un’eco di vaniglia, fava tonka e muschi cremosi, pervade con i suoi effluvi anche una raffinata collezione per la mise en beauté quotidiana. Sexy, civettuola e giocosa proprio come la fragranza, la linea si declina in tre specialità “basic”: Silky Shower Gel, bagnoschiuma ricco e cremoso che, illanguidendo in una soffice mousse, deterge e rinfresca l’epidermide rispettandone l’equilibrio idrolipidico; Sensual Body Lotion, emulsione serica e vellutata che idrata e dona morbidezza alla silhouette avvolgendola in un abbraccio fragrante; e Luxurious Body Cream, crema umettante e restitutiva che, voluttuosa e generosamente profumata, assicura comfort, sericità e benessere.

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Givenchy CURA URTO i sono momenti in cui l’epidermide del volto ha bisogno di un aiuto più potente per difendersi dallo stress, dalla stanchezza e dall’invecchiamento precoce. Consapevole di questo, Givenchy ha ampliato la sua linea Radically No Surgetics con Cure Jeunesse Radicale Haute Récupération, un trattamento urto che stimola le facoltà di recupero della pelle in modo ancor più intenso e rapido. Da utilizzare periodicamente per 3 settimane, deve la sua efficacia ad una concentrazione cinque volte maggiore di Dermo-Target System, l’attivo esclusivo della gamma che assicura un effetto rigenerante ottimale grazie alla sinergia dei suoi due componenti: lo Hyalurosome di acido salicilico, che elimina in superficie le cellule morte ed accelera il rinnovamento cellulare; e la Ciclosfera di betulla africana, che dinamizza in profondità i fibroblasti per attenuare le rughe e tonificare i tessuti. Ulteriore plus, la tecnologia di cui si avvale. È infatti proposto in capsule monodose a doppio comparto che mantengono separate le formule del Dermo-Target System ad alta concentrazione e di un siero ad alto contenuto d’acqua arricchito di polimeri che impediscono l’agglomerazione degli attivi (che si legherebbero naturalmente alle particelle d’acqua perdendo ogni efficacia), fino al momento dell’utilizzo a garanzia della massima attività trattante.

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Armani SGUARDO TO KILL opo l’omonimo mascara, il maquillage di Giorgio Armani si arricchisce con Eyes to Kill Steel Black Palette, una boîte esclusiva creata per sottolineare, illuminare, valorizzare e sfumare lo sguardo in chiaroscuro. Schiudendo l’esssenziale scrigno scopriamo infatti una texture disegnata a forma di bersaglio che presenta in cerchi concentrici un’armonia audace e seduttiva di “accessori” per il make-up degli occhi. Al centro, l’Eyeliner Steel Black, per un finish satinato; nel mezzo, l’illuminante lucente White Pearl, anch’esso dall’effetto satin, e nella parte più esterna, l’ombretto metallizzato Black Grey, dal risultato luminoso. Esclusiva poi la formula dei prodotti, setosa, soffice, facile da applicare, impreziosita da agenti idratanti per rispettare e proteggere l’epidermide del contorno occhi, da una cera spefica che fissa a lungo i pigmenti, e da polveri fini che assicurano intensità, éclat e tenuta.

Ferragamo COLLEZIONE HOME spressione del fascino e delle atmosfere della terra cui s’ispira, la Toscana, Tuscan Soul, il bouquet per entrambi di Salvatore Ferragamo, sapiente alchimia di note agrumate, floreali e legnose, amplia il suo universo con un’esclusiva Lifestyle Home Collection che, 100% made in Italy e prodotta con lavorazioni artigianali e materie prime naturali, permette di vivere in ogni momento ed in ogni luogo l’esperienza unica del jus. Ricca la gamma dei prodotti. In primis le Candele Profumate, in paraffina raffinata e con ingredienti vegetali naturali, disponibili in set da 3 (85 gr ciascuna), da 240 gr per 50 ore di fragranza e in versione De Luxe per 130 ore di atmosfera. Accanto, Designed Scented Stone, pietra profumata a forma di ciottolo realizzata a mano in ceramica porosa, ideale per diffondere la fragranza negli spazi interni; i Sachet Profumati, in lino, perfetti da portare sempre con sé per personalizzare valigie, cassetti, borse; Fragranza per Ambiente con diffusore in ceramica; e Spray per Ambiente.

Mugler SCINTILLANTE ED ENIGMATICA rezioso elisir che possiede la capacità di rivelare lo splendore della donna che lo indossa, Alien di Thierry Mugler si propone in una nuova dimensione olfattiva. Eau de Parfum vibrante e preziosa, scopre una nuova energia diventando Eau de Toilette, più lieve ma scintillante ed enigmatica. Fiorito, ambrato e boisé, il suo bouquet si impreziosisce infatti con sfaccettature gioiose, fresche e raggianti che si affermano attraverso tre rivelazioni: esperidata eclatante, frizzante di essenza di mandarino; fiorita scintillante, caratterizzata da una corbeille di fiori bianchi con in primo piano il gelsomino grandiflorum del Marocco; ed ambrata-boisée-misteriosa, interpretata da ambra bianca e legno di Cashmeran. A proteggerla, l’inconfondibile scrigno-talismano ma scolpito nel malva del cristallo di ametista.

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Collistar

Pupa PROFUMO DI SEDUZIONE he la seduzione sia un elemento costante dell’universo delle fragranze si sa, ma che avesse un “suo” profumo è una novità. Una novità di Pupa, che ha creato In Case of Love Dettagli di Seduzione, ovvero un’essenza che rende omaggio alla sensualità velata, alla femminilità ed alla seduzione, ed una collezione di oggetti unici ispirati alla moda scanditi da accenti di nero, rosso cherry e pizzo macramé.Annunciato da uno scrigno dai profili sinuosi cinto da un nastrino in dentelle, il bouquet, fiorito, orientale, fruttato, legnoso e musk, caratterizzato da un cuore che vede protagonisti la rosa nera Baccarà, il ciclamino e la fresia soffusi da fiore di melo e legno di cedro e da un’eco di patchouly, vaniglia, legno di mogano e musk. Due le versioni in cui è proposto, o meglio, due i kit “Dettagli di seduzione”: con Eau de Toilette da 50 ml abbinata alla Polvere Scintillante per il corpo in pouf a forma di cuore e collarino in pizzo e raso per completare un tocco di charme il proprio look; e con Eau de Toilette da 100 ml, ancora la poudre ed una mascherina sexy per la notte.

Maybelline NY ÉCLAT E COLORE ssicura alle labbra un colore ricco ed intenso ed una brillantezza estrema Color Sensational di Maybelline NY, lipgloss hi-tech dalle esclusive performances di maquillage. Dalla texture cremosa, vellutata e delicatamente profumata, regala una lucentezza multidimensionale avvalendosi di pagliuzze metalliche che riflettono la luce donando éclat e un aspetto pieno e carnoso alle labbra. Pigmenti puri selezionati per l’alta concentrazione di colore le vestono poi con un finish intenso, vibrante ed a lungo impeccabile, mentre il nettare di miele rende piacevole l’applicazione e vellutato il tocco offrendo anche idratazione e comfort. Disponibile in sei nuances vanta anche uno speciale applicatore di precisione che, grazie al pennellino estremamente morbido e flessibile, consente una stesura accurata senza rischio di sbavature o imprecisioni.

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SENZA MACCHIA agnifica, il trattamento assoluto anti-età di Collistar specifico per pelli over 70 (ma anche prima per un soin intensivo), per rispondere in modo ancor più mirato alle esigenze di questo tipo di epidermide in cui l’invecchiamento spesso si associa a discromie, si amplia con due nuove formule. Alla base di entrambe una strategia anti-macchia a 360° che si attua in tre interventi: in superficie, dove retinolo e acido galactartico eliminano con un peeling le cellule cheratiniche cariche di melanina schiarendo fin dalle prime applicazioni le zone scure; in profondità, grazie al Complesso Anti-Macchia che inibisce la melanotropina, la molecola che controlla la formazione di melanina, blocca la tirosinasi, l’enzima che causa le discromie cutanee e blocca il trasferimento della melanina nelle cellule superficiali; e di prevenzione, per merito di filtri solari fisici e chimici. Concentrato Riparatore AntiMacchia, assicura inoltre al volto un’azione riparatrice racchiudendo il Complesso Peptidico che incrementa la produzione del collagene e restituisce elasticità, compatezza e turgore ai tessuti, nonché carnosina e vitamina E, antiossidanti; e anche una luminosità radiosa per la presenza del Lumiskin. La Crema Mani Riparatrice Dermoriempitiva Anti-Macchia, abbina appunto all’azione riparatrice anche un’attività dermoriempitiva, grazie all’effetto lipo-filling del Pulpactyl®, una supernutriente (burro di karitè, olio di enotera) ed una rinforzante delle unghie (pantenolo).

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Clarins PIEDI PROTAGONISTI ostengono per tutta la vita il nostro peso, percorrono chilometri, sono sottospoti a torture quotidiane quali scarpe scomode o inadatte e, come se non bastasse, non ci si occupa spesso di loro. Sono i piedi, elemento protagonista della seduzione troppo spesso trascurato e bistrattato. A loro però ha pensato Clarins che ha messo a punto Crème Jeunesse des Pieds, una crema vellutata che asscura loro il trattamento ottimale. Alla base della sua formula cinque estratti di piante selezionati ad hoc. Burro di karitè, per nutrire, lenire ed eliminare rugosità e callosità; olio di noce di anacardio, ricco di vitamina E, per un’azione antiossidante e contro l’invecchiamento cutaneo; arnica, che allevia la sensazione di pesantezza, fatica e gonfiore; resina di mirra, per favorire l’dratazione della cheratina e rendere più forti ed elastiche le unghie; e olio essenziale di timo associato a polvere opaca di Laponite® per rinfrescare, purificare la pelle ed offrire un’azione protettiva antiumidità. Ad ottimizzare l’efficacia del soin, una gestualità specifica, un rito di benessere della durata di 20 minuti.

Lanvin MELODIA “DI STAGIONE” i ispira ai ricordi di Jeanne Lanvin, appassionata di musica, ed alle collezioni moda disegnate da Alber Elbaz, la Limited Edition “di stagione” creata per Eclat d’Arpège. Reinventato innanzitutto il flacone, annunciato da una boîte trasparente. La sua boule si impreziosisce infatti con il decoro di uno spartito punteggiato di note e di fiori e con un bouquet di nastri rossi ed arancio. Ed altrettanto esclusiva l’essenza, un’Eau de Parfum fresca e fiorita che si schiude con guizzi di pompelmo rosa, mandarancio e bergamotto per poi rivelare un cuore floreale e femminile dominato dall’accordo di rosa e gelsomino ravvivato da guizzi di fiore d’arancio, e sfumare in un sillage sensuale e vibrante che intreccia ambra, muschio e vetyver.

Goutal FILTRO D’AMORE opo essere stata musa ispiratrice di una fragranza, Mandragore, firmata Annick Goutal, la mandragola, pianta icona degli antichi libri d’alchimia nota fin dal Medioevo per le sue virtù afrodisiache e terapeutiche, oggi svela il suo lato più profondo e misterioso, concretizzandosi in una nuova essenza: Mandragore Pourpre. Autentico elisir di seduzione dedicato ad entrambi e proposto in un duplice scrigno, il prezioso flacone godron o quello squadrato, più virile, entrambi in viola ed oro, si rivela un inebriante filtro d’amore intriso di note aromatiche, speziate e chyprées. Ecco allora un sapiente mélange di bergamotto, menta ed anice soffuso da nuances resinose e speziate di rosmarino di Spagna, caldo ad ambrato, geranio, vellutato e pungente, e pepe nero, intenso e vibrante, che illanguidisce in un ricordo sensuale ed avvolgente di foglia di patchouly, mirto, incenso ed eliotropio.

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Burberry GIOIELLO DA BORSETTA un oggetto unico, un accessorio chic ed intramontabile, un complice irrinunciabile dello charme e della femminilità di ogni donna. È il nuovo Burberry Purse Spray, il raffinatissimo “vapo” da borsetta disegnato da Christopher Baily, direttore creativo della Maison, ed ispirato alla collezione di gioielli della griffe. Realizzato in metallo cromato e cesellato con l’iconico tartan, perfetto da portare sempre con sé e da far scivolare nella borsa, nella pochette da sera, nella sacca del tempo libero o nella 24 ore del lavoro, racchiude 15 ml dell’Eau de Parfum Burberry for Woman ed è dotato di tre ricariche per rinnovarne nel tempo la magia. Quella “di sempre”, la fragranza, fruttata ed orientale, che nasce con guizzi di mela verde e bergamotto per poi rivelare un cuore vibrante e ricco di gelsomino, legno di sandalo e legno di cedro ed un’eco calda ed avvolgente di muschio e vaniglia.

Yardley MODERNA EREDITÀ al 1770 Yardley è sinonimo di stile e maestria anglosassone nell’universo delle fragranze. Una tradizione dal fascino esclusivo ed elitario e dall’indiscussa classicità che oggi diventa più che mai attuale grazie alla Yardley Heritage Collection, una gamma di inebrianti essenze che la ripropone in un’ottica d’assoluta contemporaneità. Tre le Eau de Toilette che la compongono, vestite da un packaging che vede protagonisti forme trendy, colori accattivanti e moderni decori floreali. Geranium, un bouquet floreale dal sapore Vittoriano che intreccia geranio, guizzi d’erba fresca, muschi delicati e sentori boisés; Hyacinth, un mélange inebriante di giacinto fresco ravvivato da accenti agrumati e da effluvi legnosi; ed Orange Blossom, un’alchimia accattivante e tipicamente british che intreccia fiori d’arancio, muschio e lavanda inglese.

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Police MOOD LONDINESE pirito urbano ed allure cosmopolita da sempre sono gli elementi distintivi dei jus per lui e lei Pure Police, dedicati ai giovani dinamici, contemporanei, alla ricerca di un look personale. Ecco perché le due fragranze hanno deciso di rendere omaggio alle più importanti capitali del mondo, quelle più cool e metropolitane, con una collezione “ad hoc”: Special Edition Cities. Prima tappa di questo viaggio olfattivo, Londra, o meglio, London, che con il suo mood accattivante e trendy personalizza scrigno ed essenza. Ecco allora il pack dalla silhouette arrotondata vestirsi con la bandiera britannica e con le icone della city, e i bouquet animarsi di note vibranti. Pure London Homme, aromatico, legnoso ed ambrato, si afferma con un cuore di cardamomo, patchouly ed ambra, soffuso da un’eco di muschio e legni di sandalo e cedro; Pure London Femme, floreale, fruttato e muschiato, conquista con una corbeille di foglie verdi, gelsomino e fresia, velata da sentori di legno di sandalo, legno di cedro e musk.

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L’Oréal Paris

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Collistar TRICO-RICOSTRUTTIVA

LOOK BLACK dedicata a tutte le donne che si sentono un po’ “femme fatale”, a chi vuole sfoggiare un look audace e glamour ma estremamente raffinato e di classe, ed a chi vuole osare un make-up dall’irresistibile appeal e di tendenza, la nuova collezione Resist & Shine Titanium Black Gloss, ovvero una gamma di smalti trendy e fashion che associano alla resistenza del titanio (garanzia di un finish che si mantiene impeccabile fino a 7 giorni) la brillantezza glossy del nero più vibrante ed intenso. Cinque le nuances dark in cui è realizzato, tutte arricchite da pigmenti carbon black per un risultato seducente e di grande effetto: Black Ruby, rosso incandescente; Black Violet, dai guizzi viola; Black Purple, un originalissimo prugna; Black Kaki, dai riflessi bruniti; e Black Brown, cromia vulcanica illuminata da un tocco d’oro.

Pupa SOIN E MAKE-UP egalare alle ciglia un make-up impeccabile e occuparsi al meglio della loro bellezza è possibile grazie a Pupalash Mascara Energizer di Pupa, la cui formula, hi-tech ed innovativa, assicura una duplice performance. Si rivela un autentico trattamento grazie al PM1 Complex che associa estratti di alghe incapsulati in microsfere di cheratina ed un peptide per stimolare la microcircolazione, migliorare il metabolismo cellulare e stimolare la proliferazione dei cheratinociti del follicolo pilifero favorendo la crescita delle ciglia. Ma non solo. Per un maquillage che seduce, accoglie cere di origine naturale che incrementano il volume, un polimero filmogeno che definisce e modella, un polimero siliconico unito a cellulosa che allunga, e pigmenti micronizzati che offrono un colore intenso e vibrante. Ulteriore plus, l’applicatore che, dalla forma particolare e con fibre dal diametro maggiorato, garantisce un prelievo ed un rilascio ottimali del prodotto enfatizzando il risultato volumizzante ed extra black.

a collezione Speciale Capelli Perfetti di Collistar si completa con la Linea Trico-Ricostruttiva, dedicata alle chiome danneggiate, aride, fragili e stressate che si spezzano facilmente, diventano elettriche e si pettinano con difficoltà. Specifica per riparare, rigenerare e ricostruire la fibra capillare, la gamma deve la sua efficacia al concentrato di midollo di bamboo che, ricco di silice, “lega” tra loro i diversi costituenti dello stelo (proteine, oligoelementi, molecole d’acqua) riparando la struttura capilare in tutte le sue parti. Ad ottimizzarne le performances, olio di cotone, che nutre ed idrata; cheratina, proteine e aminoacidi di grano, che reintegrano la cheratina persa e donano morbidezza, elasticità e consistenza; proteine del grano idrolizzate combinate con silicone (solo nella maschera) per ristrutturare ed offrire volume, setosità, lucentezza e tono. Senza poi dimenticare che i prodotti si avvalgono anche degli atouts comuni a tutta la collezione, ovvero: Oligo Complex®, per garantire forza e vitalità; attivi vegetali, per l’ottimale equilibrio idrolipidico; estratto di meringa oleifera, lipoaminoacidi, pantenolo, silicone, vitamina E e filtri solari, per una protezione globale; agenti lucidanti, per un plus d’éclat; e fragranze inebrianti e texture carezzevoli per un benessere e piacere polisensoriali. Tre le specialità: Shampoo Restitutivo, dall’azione detergente selettiva e delicata; Maschera Trico-Ricostruttiva, soin riparatore a pH acido per chiudere le squame dei capelli rendendoli brillanti e facili da districare; e Spray Ricostruttivo, che offre luminosità e pettinabilità e favorisce lo styling e ne protrae la durata.

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Innoxa

L’Oréal Paris

DETERSIONE SU MISURA

SGUARDO “TRIO”

onsapevole dell’importanza della detersione quale primo gesto di trattamento per la bellezza ed il benessere dell’epidermide del volto, Innoxa propone quattro formule mirate che eliminano ogni traccia di maquillage ed impurità. È un latte detergente che pulisce in profondità nutrendo la cute, Lait Irradié, arricchito da olio di mandorle dolci; rifinisce il démaquillage, rinfresca, riequilibria il pH naturale della pelle e dona luminosità, il Tonico con estratti di luppolo, menta, salvia, timo e cetriolo; si prende cura delle epidermidi sensibili, fragili ed ipereattive, la Crema Gel Detergente, con estratto di Limnantes alba, idratante, e concentrato di agrumi; rimuove in tutta delicatezza il make-up dello sguardo, dona freschezza, lenisce, decongestiona ed attenua i segni della fatica, infine, l’Acqua Dolce per gli occhi, perfetta anche per placare irritazioni e rossori.

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il prodotto; 2 gli effetti; 3 le tonalità che racchiude; 9 le nuances; 27 i risultati make-up. Questi i numeri di Color Appeal Trio Pro, il primo ombretto cotto trio de L’Oréal Paris creato per sublimare il fascino dello sguardo con un maquillage su misura, basato su giochi di contrasti e chiaroscuri. A renderlo unico, il doppio uso, può infatti essere utilizzato Dry, con l’applicatore asciutto, per un finish iridato, lieve e luminoso, o Wet, con lo sfumino leggermente bagnato per un risultato intenso, extra perlato e cangiante, frutto anche dell’altissima percentuale di perle racchiuse nella texture che assicurano éclat, resa e lunga durata. Nove le palette in cui è disponibile, da scegliere in base al colore dell’iride: tre mix di viola per gli occhi verdi (Forever Rosewood, Stay Ultraviolet, Addictive Plum), tre toni di azzurri per quello castani (Timeless Kaki, Stay Blue, Blue Fever), e tre degradés di marroni per quelli azzurri (Golden Fidelity, Chocolate Addiction, Grey Obsession).

Gerard’s RITO “COCOON” ermettono di trasformare la mise en beauté in un momento privilegiato di bellezza e benessere, in un “rito” cocoon riservato solo a se stesse ad al piacere del corpo e dello spirito, le Candele Ritual di Gerard’s, una “coccola” speciale, da regalarsi o da regalare. degna dei trattamenti delle Spa più esclusive. Non si tratta infatti di una candela per... ambienti, ma bensì di un soin innovativo che si rivela un’esperienza sensoriale e di trattamento unica. La candela è infatti formulata con burri vegetali selezionati, olio di cocco, olio di mandorla e burro di karitè che, naturalmente allo stato solido, con il calore della fiamma si fondono dando vita ad un fluido cremoso e vellutato dalle proprietà emollienti, nutrienti, idratanti e restituitive, da massaggiare sul corpo per avvolgere la silhouette con un profumato velo di dolcezza mentre anche i sensi sono conquistati da preziosi effluvi che permeano l’aria. Quattro le fragranze in cui è disponibile, ispirate ai quattro elementi: Acqua, dalla freschezza marina, per un plus di buonumore; Aria, per concedersi una pausa rilassante; Fuoco, per sottolineare charme e sensualità; e Terra, per ricaricarsi di energia e vitalità.

Sosta wellness

Andare per benessere in Val d’Ega è far sosta a Nova Levante per scoprire il Posthotel Cavallino Bianco, un’oasi interamente votata al relax ed al wellness dove regalarsi una vacanza di sogno ed una remise en forme esclusiva.

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DA PROVARE Benessere, bellezza e relax sono i protagonisti dei "pacchetti" proposti dal Posthotel Cavallino Bianco. POSTHOTEL CAVALLINO BIANCO via Carezza 30 Nova Levante (BZ). Tel. 0471.613113 Fax 0471,613390 www.postcavallino.com posthotel@postcavallino.com

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anc dell fatic aN un’o te. F sare Bian all’o del deg circ taco aute te a e, n A lino e “c

e relax ei dal ianco.

IANCO

Val d’Ega, 1875.

benessere Marina SANTIN

I viandanti e gli ancora rari viaggiatori che percorrevano le prime strade della valle altoatesina sapevano che per ritemprarsi delle fatiche del viaggio e far riposare i cavalli potevano far sosta a Nova Levante, all’Osteria Al Cavallino d’Oro, certi trovare un’ospitalità calorosa e sincera ed un’atmosfera accogliente. Fondata dalla famiglia Wiedenhofer, l’osteria con il passare del tempo si è trasformata nel Posthotel Cavallino Bianco, senza però perdere il suo spirito originario votato all’offrire una pausa all’insegna del relax, della tranquillità e del benessere. Ed oggi come allora, è proprio il benessere degli ospiti, il protagonista della filosofia dell’albergo che, circondato da un parco lussureggiante e con una vista spettacolare sul Latemar, si afferma ai nostri giorni come un autentico paradiso dove concedersi una vacanza rigenerante a contatto con la natura, mirata alla bellezza, al bien-être e, non ultimo, alla remise en forme. A mantenere la promessa, il Cavallino Wellness e la Cavallino Spa, oasi privilegiate dove scoprire esclusivi trattamenti e “coccole” speciali. Ad iniziare dalle piscine, coperta e sco-

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perta, per poi proseguire con l’idromassaggio; la sauna-stube (sauna finlandese con aria asciutta realizzata con il legno di un vecchio abete); la Ladies Sauna, bagno di vapore “al femminile”; la Caltrùn Sauna, che utilizza l’acqua di una sorgente che si trova nel bosco vicino; la Pinus-Sauna, con rami di pino sul pavimento ed oli essenziali per agire beneficamente sulle vie respiratorie; la grotta salina, bagno ipersalino a 35° efficace contro l’invecchiamento della pelle, la tensione nervosa, allergie ed affezioni respiratorie; ed ancora le vasche Kneipp, le docce rivitalizzanti e la cabina a raggi infrarossi per la cromoterapia. Ma da non perdere i molteplici soins per il volto ed il corpo; la ricchissima gamma di massaggi (ayurveda, abhyanga, shiroabhyanga, padabhyanga, rilassante, stone massage, Pantai Luar e Pantai Herbal); le proposte-novità che utilizzano prodotti a base di latte di cavalla; i bagni d’ogni tipo (ai fiori di fieno, all’olio di enoteca, alle alghe marine, alle erbe, ai fiori d’arancio, alle rose, all’eucalipto, al latte di capra e miele e perfino alla panna e cioccolato, da suggellare magari con un peeling al caffè). Per gli amanti della vita attiva, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Il reparto fitness propone ginnastica mattutina, aquagym, yoga, percorsi wellness ed allenamenti in palestra con attrezzatura Technogym. All’aria aperta poi da provare nordic walking, escursioni guidate, sci, snowboard e fondo. E se davanti a tante possibilità di scelta non riuscite proprio a decidervi, optate per uno dei tanti “pacchetti” pensati per la stagione invernale: “Prima neve 2009”, “Magica atmosfera dei mercatini di Natale”, “Piccola vacanza… massimo relax”, “Ski & Benessere”. 

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Va in scena in dieci musei di arte contemporanea lombardi, Twister, un progetto innovativo che, tramite un concorso internazionale, ha visto dieci giovani artisti realizzare altrettanti interventi “ad hoc” per le collezioni permanenti delle differenti istituzioni.

mArIo AIrÓ

La suggestiva opera site specific, realizzata in fibre

LOTO ottiche full light, sostanziata oltre che dal linguaggio

poetico e sensibile di Mario Airò anche dal riferimento alla cultura leonardesca milanese, riqualifica il luogo prescelto, un ambiente seminterrato di passaggio, con una forma lobata, vagamente vegetale ed incompiuta, che, grazie alla sua capacità di contenere indeterminazione, appare “naturale”, ancora in formazione. Fondazione Stelline, Milano (MI)

Marina SANTIN

Innovativo ed originale.

Non potremmo definire altrimenti, Twister, un modello di alleanza virtuosa tra dieci musei lombardi, nato con l’obiettivo di selezionare, esporre ed acquisire opere di arte contemporanea site specific/site related, progettate e prodotte ad hoc tramite un concorso internazionale unitamente ad un intervento artistico di rete. Ma non è tutto. L’incontro e la collaborazione tra le differenti strutture contribuirà all’arricchimento e alla valorizzazione del loro patrimonio, e permetterà anche il sostegno dei giovani artisti e la diffusione della conoscenza dell’arte contemporanea presso il grande pubblico. ››

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CARLO BERNARDINI

Il linguaggio poetico di Carlo Bernardini,

CODICE principalmente costituito SPAZIALE da segni scultorei e segni

luminosi, dialoga in maniera armonica con lo spazio esterno del museo, grazie alla forma aperta e permeabile dell’opera, alla dichiarata “divisione” dell'unità visiva: la percezione estetica della forma scultorea è mutevole, durante il giorno e al calare della luce, ed è possibile ammirarla sia dall'esterno sia dallo spazio interno, addentrandosi in essa. MAM - Museo d’Arte Moderna e Contemporanea, Gazoldo degli Ippoliti (MN)

MASSIMO BARTOLINI

L’intervento di Massimo Bartolini per la GAM di Gallarate si situerà all’esterno del nuovo museo, nella UN PAESAGGIO zona di congiunzione tra il museo e la città, così da DA LONTANO favorire al compenetrazione tra due luoghi diversi ma profondamente uniti. Notevole per la sua leggerezza l’opera di Bartolini costituirà un segno evidente e permanente per la nuova sede espositiva di prossima apertura. GAM - Civica Galleria d’Arte Moderna di Gallarate (VA)

LARA FAVARETTO

MONUMENTO MOMENTANEO

L’installazione di Lara Favaretto, collocata all’interno del Quadriportico del Sentierone di Bergamo, si presenterà prima di tutto come un monumento momentaneo alla solidarietà in favore dell’associazione di Don Fausto Resini. Situata nel centro della città si offrirà agli occhi dei passanti principalmente come dispositivo in grado di suscitare domande, curiosità, interventi diretti dei passanti chiamati a farsi attori primari dell’intervento. GAMeC - Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo (BG)

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LORIS CECCHINI

L’opera di Loris

untitled Cecchini, collocata

all’esterno del Museo in aree potenzialmente sempre diverse, agirà principalmente come “catalizzatore” di interesse verso la Galleria del Premio Suzzara sia per la sua specifica funzionalità, che la vedrà quale info-point delle attività del museo, sia per la sua forma scultorea di grande impatto visivo. Galleria del Premio Suzzara, Suzzara (MN)

Chiara Dynys

L’opera di Chiara Dynys si

Dietro di sè innesta all’interno di un luogo

appositamente individuato, il tempietto del parco di Villa Panza, con raffinatezza e capacità di valorizzarne la storia e la presenza architettonica attraverso un linguaggio artistico fondato sulla luce e sulla leggerezza. In questa stanza ideale si coagula, in una strana nebbia, un punto luminoso che svanisce e riappare a intervalli imprevedibili. FAI - Villa e Collezione Panza, Varese (VA)

›› Agli artisti è stato chiesto di progettare un’opera stu-

diata per ciascuno dei dieci musei o in relazione con essi, non invasiva né monumentale, realizzata per rimanere stabilmente nelle collezioni permanenti. Gli spazi a disposizione per gli interventi artistici non erano le sale espositive, ma lo spazio di ogni location in senso ampio, ovvero all’interno e all’esterno, con un’attenzione privilegiata agli “spazi di rispetto” attorno al museo stesso e al tessuto urbano e territoriale circostante. Dalla rosa dei sessanta artisti partecipanti, una commissione giudicatrice affiancata da dieci advisors (curatori e critici d’arte contemporanea operanti nelle maggiori istituzioni europee) e da un pool di esperti hanno selezionato i dieci vincitori (Mario Airò, Massimo Bartolini, Carlo Bernardini, Loris Cecchini, Madame Duplok, Chiara Dynys, Lara Favaretto, Mik e Dirk Löbbert, Marzia Migliora, Ottonella Mocellin, Nicola Pellegrini) i cui lavori (che pubblichiamo in queste pagine) possono essere ammirati nelle differenti sedi fino al 31 gennaio 2010. ››

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FAI - Villa e Collezione Panza, Varese (VA); Fondazione Stelline, Milano (MI); Galleria del Premio Suzzara, Suzzara (MN); GAM Civica Galleria d’Arte Moderna, Gallarate (VA); GAMeC Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo (BG); MAM Museo d’Arte Moderna e Contemporanea, Gazoldo degli Ippoliti (MN); Museo Civico Floriano Bodini, Gemonio (VA); Museo d’arte contemporanea, Lissone (MB); Museo del Novecento, Milano (MI), Premio Nazionale Arti Visive Città di Gallarate, Gallarate (VA)

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L’installazione Welcome, pulita e lineare e di WELCOME dimensioni monumentali, dunque visibile da molto lontano, attirerà ed accompagnerà il visitatore verso gli spazi espositivi della nuova GAM in segno di grande ed efficace benvenuto. Premio Nazionale Arti Visive Città di Gallarate (VA)

MADAME DUPLOK

I dieci musei

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MIk e Dirk Lobbert

Marzia Migliora progetterà un originale percorso di visita alle collezioni del museo, in grado di dare QUELLI CHE TRASCURANO DI permanenti voce a persone che non appartengono RILEGGERE SI CONDANNANO A direttamente al mondo dell’arte e che, in LEGGERE SEMPRE LA STESSA quanto tali, avranno uno sguardo inedito STORIA (Roland Bartes) sulle opere esposte e capace di accogliere i visitatori del museo attraverso un’idea non cristallizzata del patrimonio artistico. Museo del Novecento (MI)

MARZIA MIGLIORA

L’opera progettata da Mme Duplok per il PER GRAZIA Museo Bodini di RICEVUTA Gemonio creerà una relazione “primaria” tra i residenti di Gemonio e il museo, dilatandone l’accessibilità e realizzando una memoria pubblica permanente che si comporrà e distribuirà nel museo stesso. Il processo di creazione dell’intervento, unito al coinvolgimento dei gemoniesi e del pubblico più ampio, avrà inizio ben prima dell’inaugurazione attraverso un percorso di grande effetto comunicativo. Museo Civico Floriano Bodini, Gemonio (VA)

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OTTONELLA MOCELLIN e NICOLA PELLEGRINI

Il rapporto tra museo e territorio è al centro del progetto artistico FORSE POSSIAMO di Ottonella Mocellin e Nicola ANCHE FARE UNA Pellegrini che coinvolgerà in MAPPA PER PERDERSI prima istanza un gruppo di “giovani” cittadini di Lissone, bambini della scuola materna e che verrà successivamente riversato lungo le strade e le piazze della città, quale segno tangibile di un percorso che nasce da un immaginario poetico e senza filtri. Museo d’arte contemporanea, Lissone (MB)

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Il progetto artistico di rete OFRI CNAANI

L’intervento prevede di collegare ciascun museo alla DREAMS & sua storia e comunità e di mostrare l’interazione tra DRAMAS i musei della rete regionale. Serie di video site specific, brevi e “gestuali”, presenti in ogni sede e strettamente legati all’identità e alle caratteristiche dell’istituzione. I video, poetici e integrati nell’architettura, saranno progettati per gli spazi di transizione, proiettati su vetrate visibili sia dall’interno e dall’esterno.

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›› Il concorso, dicevamo, prevedeva anche la realizzazione

di un intervento artistico in rete che coinvolgesse i dieci musei della rete regionale per mostrare ad un tempo l’unicità e la coesione del progetto Twister e le specificità di ogni realtà museale, rendendo visibile la rete dedicata all’arte contemporanea in Lombardia. Tra i quattro artisti selezionati, la competizione è stata vinta da Ofri Cnaani, israeliana che vive e lavora a New York.  n°9 novembre 2009

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Da mangiare c “Bob Noto. Piatti Ritratti” 21 novembre 2009 10 gennaio 2010

ANTIRUGGINE

Borgo Treviso 158, Castelfranco Veneto (Tv) INFO: http://brunelloantiruggine.blogspot.com Tel. 347.2272273406 antiruggine@gmail.com

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Belle da vedere, buone da mangiare. Le ricette dei più grandi chefs internazionali protagoniste non della tavola ma di suggestive immagini. Quelle scattate dall’obiettivo di Bob Noto, ritratti Haute Cuisine, protagonisti di una mostra davvero particolare.

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Marina SANTIN

“Quando discuto con un cuoco

e con

sono sempre ben conscio del fatto che lui ne sa molto, ma molto più di me. Cerco di non dire idiozie. Ma non sempre ci riesco”. sco”. Ed ancora, considerando l’arte come forma di comunicazione, non ha dubbi che la ristorazione è la più completa ed esclusiva espressione artistica esistente, perché “In sala si può assistere ogni sera ad una messa in scena diversa, è come andare a teatro con il vantaggio che dopo lo spettacolo non devi preoccuparti di trovare una pizzeria aperta”. ››

gli occhi BOB NOTO

Fette di prosciutto nel tascino al posto della pochette. Non poteva trovare accessorio più indovinato Bob Noto, artefice delle immagini di queste pagine.

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f ›› Bastano queste due frasi per tracciare un primo ri-

tratto di Bob Noto. Virtuoso della cucina assaggiata e raccontata, potremmo definirlo, ma in realtà molto di più: gourmet, grafico, designer e fotografo. Torinese, è appassionato di gastronomia da ventisette anni e di fotografia da ben trentasei, tanto con le sue immagini ha illustrato i suoi articoli per le più prestigiose riviste di cucina italiane, spagnole ed internazionali (Apicius, Gambero Rosso, Giunti, Guide Rouge Michelin, Identità Golose, Il Sole 24 Ore, La Repubblica, La Stampa, L'Espresso, Lo Mejor de La Gastronomia, Panorama, solo per citarne alcune), nonché i suoi quattro libri in cui ha raccontato le creazioni degli chef più affermati, ed ancora accompagnato le sue numerose collaborazioni (tra cui Rai Sat, Slow Food e l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche). Mai però i suoi scatti erano stati protagonisti di una mostra. Lo fa ora, proponendo una quarantina delle sue creazioni, riprodotte a grandi dimensioni, in una personale a dir poco insolita. Le espone infatti fuori contesto, fuori luogo, o

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meglio in un luogo-non-luogo com’è Antiruggine, il “capanon” di Mario e Arianna Brunello a Castelfranco Veneto, una location originale, non la classica galleria, ma uno spazio che non è segnalato in alcun modo, non è pubblicizzato e si può trovare solo con passaparola, ma comunque assolutamente… noto a chi vuole rivelarsi fuori dagli schemi abituali confrontandosi con un pubblico esigente in modo costruttivo e informale, trasformando ogni visita in un incontro tra amici. Assolutamente da non perdere quindi “Bob Noto. Piatti Ritratti”, che vede protagoniste le ricette dei cuochi più affermati e di maggior talento: Carlo Cracco, Ferran Adrià, Gualtiero Marchesi, Elena Didier, Andoni Luis Aduriz, Andrea Berton, Christian Costardi, Anna Ghisolfi, Davide Scabin, Christophe Rochat, Martin Berasategui, Elkano, Laurent Petit, Miguel Sanchez Romera, Paolo Lopriore, Massimo Bottura, Pier Bussettii, Manolo De La Osa, Carlo Crisci, Moreno Cedroni e tanti altri nomi illustri del panorama culinario mondiale che hanno contribuito all’evoluzione della gastronomia. ››

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›› La curiosità ci spinge ad indagare, ad incontrare Bob

Noto. Ci viene incontro con la sua compagna d’avventura, la sua inseparabile macchina fotografica, rigorosamente digitale, una Casio 12.1 megapixel, e subito racconta: “Lo scatto avviene entro i due minuti e mezzo, prima che il piatto si raffreddi - precisa - più istinto che messa a fuoco quindi, ma ogni volta con problemi diversi da risolvere e in fretta”. Ecco spiegato il perché le sue immagini non possono essere riduttivamente definite semplici still life, sono autentici capolavori che gli hanno valso il titolo di “ritrattista della Haute Cuisine”. Isolato dal contesto, il cibo è sospeso in un limbo bianco, che infonde una carica metafisica alla composizione. Una volta scattata la fotografia… “Fotoritocco a manetta! Il

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digitale è un formato veloce e flessibile. Finalmente a differenza dell’analogico, si ha un controllo totale dell’opera”.. Ed a quei puristi dell’obiettivo che non condell’opera” siderano fotografia il suo lavoro, risponde “se preferiscoillustrazione”. E per finire, dulno che la chiamino pure illustrazione” cis in fundo, è proprio il caso di dirlo, il piacere del palato, perché mangia ogni piatto che ritrae, seppur puntualizzando che “tra un buon piatto e un bel piatto non c’è nesso, estetica e gusto non sempre combaciano”. Inevitabile chiedergli cos’è per lui il peccato di gola. “Il peccato di gola non esiste, perché il piacere di man- ›› N°9 NOVEMBRE 2009

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›› giare

è l’affinamento dell’istinto primario di sopravvivenza, ma non solo, è sempre un approfondimento culturale”. Alla base della gola c’è un processo di conoscenza anche nelle scelte più semplici “Al bar - ci spiega - tra due panini devo sapere quale tra i due potrei preferire”. A questo punto, se non siamo ancora riusciti a farvi venire l’acquolina in bocca, lasciamo il compito alle immagini di queste pagine, da ammirare cercando magari di immaginare il sapore di ogni piatto, che si tratti di tortellini dall’aspetto un po’ futurista, di “hambook” tutti da gustare, di mitili reinterpretati, di scatolette dal prestigioso contenuto o di carne e pesce presentati in modo assolutamente insolito. 

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