ABC il vocabolario del bijoux

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( V OCABOLARIO )

IL VOCABOLARIO DEL BIJOUX DALL’ANTICA GIOIELLERIA ALLA MODERNA BIGIOTTERIA,

IL VOCABOLARIO RESTA INTATTO NEL TEMPO PER DESCRIVERE MONILI E BIJOUX FANTASIA. UN SEMPLICE ABC PER UNA CORRETTA DENOMINAZIONE ( Lucia Parisini ) DEI NOSTRI ACCESSORI.

• BRACCIALE ALLA “SCHIAVA”

N

el mondo dei bijoux ci sono parole provenienti da un vocabolario formatosi nell’arco dei secoli quando il gioiello si è intrecciato spesso con la storia del costume e della società, interpretando ruoli differenti e assumendo infinite simbologie: lusso, potere, appartenenza ad una determinata classe sociale, valore affettivo... Fino alla sua trasformazione più moderna: la bigiotteria fantasia, pura creatività e seduzione. Ecco la spiegazione di alcuni vocaboli dei moderni bijoux discendenti dagli antenati gioielli. Etimologicamente la parola francese “bijoux” proviene dalla parola bretone “bizou”, ovvero anello (che derviva da “biz” che significa dito). In inglese il termine “jewels”, che non distingue il bijou dal gioiello, proviene dall’antico francese “jouel”. In italiano, “bigiotteria”, ovvero ornamenti realizzati con materie non preziose, deriva dal francese “bijouterie”, da “bijou” che significa “gioiello”, realizzato con materiali preziosi mentre la nostra bigiotteria in francese è “bijoux fantaisie”. La gioielleria è considerata una delle forme più antiche di ornamento del corpo e la bigiotteria fantasia (la versione non preziosa) fu battezzata per l’Exposition Universelle del 1900 a Parigi. Succedeva alla “bigiotteria d’imitazione” che dal XVIII° secolo proponeva le imitazioni di materie e pietre preziose.

Un braccialetto a fascia portati sull’avambraccio al quale spesso si appendono degli amuleti. A seconda della comunità di appartenenza e del suo stato civile le donne possono indossarne uno solo o ricoprire l’intero braccio dalla spalla al gomito.

• BRACCIALETTO

Gioiello che oggi si indossa al polso con semplice funzione decorativa, ma nell’antichità era un simbolo. L’”armilla”, per esempio, presso i Romani, veniva donato ai guerrieri benemeriti che lo portavano nel braccio sinistro. Dalla fine del Medioevo assume invece un carattere prettamente femminile.

• CABOCHON

Un tipico taglio di pietra che presenta una

superficie liscia e arrotondata, convessa,

senza faccette. Cerchietto d’oro, o altro metallo, anche con pietra preziosa, che si portava alle dita della mano per ornamento o come simbolo di una condizione o di un vincolo sentimentale. Può essere indossato su qualunque dito, ma nella cultura occidentale prevale l’uso dell’anulare sinistro, nel caso di fidanzamento o di matrimonio.

• CAMEO

• BANGLE

Bracciale circolare, di svariate larghezze, rigido (solitamente senza chiusura) che deriva dalla gioielleria tradizionale indiana. Si indossa singolarmente o, per un effetto più glam, numerosi per ogni braccio.

Alcozer & J.

• ANELLO

Scultura in basso rilievo realizzata da pietre dure (onice, agata, cornalina, calcedonio...) e rappresentante personaggi in busto. Risale ai tempi dei Greci e dei Romani, ripresi nell’epoca del Rinascimento e nel periodo neo-classico. L’Imperatore Napoleone I° era un grande amatore e ne istituì una scuola specializzata. ››

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• CAVIGLIERA

La cavigliera è un bracciale da caviglia. Veniva indossato dalle ballerine di danza del ventre per produrre un suono che accompagna i movimenti del corpo.

• CHANDELIER

Orecchini pendenti, a forma di cascata, dalla struttura appunto “a candelabro”, con diversi bracci e appesi numerosi cristalli e pietre colorate.

Alcozer & J.

incidere lo stemma del casato in negativo, per usarlo come sigillo delle lettere una volta impregnato nella ceralacca. Oggi è solo simbolico.

• CHOCKER

E’ un girocollo corto, e spesso alto, che si indossa aderente alla base del collo, come un “collare”.

• “COLLANA CHANEL”

La mitica collana di perle e catena a più giri creata da “Coco” Chanel è diventata un simbolo della moda. Rivista e corretta con charms, pietre o cristalli si rivela ogni stagione un eterno passe-partout per un look glamour e sofisticato. Chanel

Annarita Vitali

• CHARMS

La parola charm significa incantesimo, scongiuro, ma anche amuleto magico, talismano, e nel settore indica il ciondolo “porte-bonheur” che pende da bracciali, collane ed anelli. Indossati dalle donne più glamourous degli anni Cinquanta e vero must per Madame Coco, questi ciondoli seducono tintinnando e ricordano un avvenimento, una promessa, un viaggio. O semplicemente simboleggiano il proprio porta-fortuna.

• CHEVALIER

Anello da mignolo con stemma nobiliare, nato per suggellare manoscritti di valore. I nobili si facevano

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• COLLIER

In italiano è il girocollo, il bijoux che si porta tra collo e décolleté, originariamente in metallo con pietre preziose.


( V OCABOLARIO )

Nella seconda metà dell’Ottocento con il termine generico si comprendeva ancora ogni genere di perla di vetro. Oggi questa denominazione si riferisce quasi esclusivamente alle piccole perline ottenute attraverso lo sminuzzamento della canna forata.

• CREOLES

Orecchini a forma di anella, un tempo tipici della cultura creola dell’America Latina.

sera e borsette. Il più grande centro di produzione si trova in Inghilterra. Viene imitato anche col vetro nero e brillante.

• ORECCHINO

Ornamento dalle diverse forme applicato al lobo dell’orecchio attraverso una clips o un buco. Rappresentava un amuleto magico-terapeutico, anche gli uomini lo portavano all’orecchio sinistro per allontanare gli afflussi di sangue agli occhi ed il malocchio.

• FILIGRANA

• PAVÉ

• GEMELLI

• PARURE

Tecnica artistica di lavorazione ad intreccio di sottili fili metallici che creano una struttura-disegno traforato. Piccole gioie da polso: sono coppie di bottoni, più o meno preziosi e fantasiosi, da indossare nell’asola del polso della camicia. Nati come gioiello maschile nel corso del tempo sono stati adottati anche dalle donne.

• JAÏS

In italiano, giaietto. Dalla lavorazione di una varietà di lignite si ricava una pietra nera, lucida e sfacettatata, con la quale erano prodotti i gioielli che la regina Vittoria aveva imposto alle dame di corte per un lutto, ora diventati oggetti di antiquariato. Il jais è stato utilizzato per tutto il XIX° secolo, in varie applicazioni e decorazioni, su abiti da

Montatura che utilizza piccole pietre tagliate a faccette che vengono sistemate l’una accanto all’altra come una “pavimentazione”. E’ una serie di bijoux coordinati, collana, orecchini, anello e bracciale, spilla, realizzati con lo stesso disegno per essere indossati anche insieme creando un look completo.

• PLASTICA

E’ un polimero, ricavato da sostanza naturale e non, ed ha il vantaggio di essere leggera, forte e resistente a molti agenti chimici. Ne esistono di due tipi basici: Termoplastica – che può essere rimodellata – come celluloide, lucite e perspex e Termoindurente – che non può più essere lavorata dopo la fusione - come la bakelite che è stata per lungo tempo utilizzata in bigiotteria per imitare materie organiche diverse (dal corallo alla tartaruga, dall’avorio al turchese, dalla giada all’ambra), ma il suo primo impatto sul mondo della moda è avvenuto con i gioielli art decò.

• SABBIATO

Un oggetto dalla finitura opaca che si ottiene utilizzando un getto di sabbia finissima o aria compressa.

• SATINATO

Si dice di un metallo rifinito, levigato mediante una tecnica d’incisione che usa un bulino

“millerighe”, dotato di una serie di rigature nella parte inferiore.

• SAUTOIR

Collana lunghissima che arriva alla vita e che si indossa annodandola o girandola più volte. All’origine era di perle, la portavano le dive anni ‘30 sugli abiti charleston ed era un vezzo farla roteare ballando.

• SMALTATO

Oggetto rifinito con la tecnica di smaltatura, nata in oriente nella prima metà del dodicesimo millennio ac. All’oggetto viene applicata una vernice vetrosa colorata, fatta asciugare, e in un secondo tempo posta in forno.

• SPILLA

La sua antenata, “fibula” in latino, risale all’età del bronzo ed era utilizzata per assicurare le vesti sulle spalle e in vita. Nei secoli ha assunto il ruolo di ornamento che nel corso degli anni ha trovato diverse collocazioni su abiti ed accessori.

• SWAROVSKI

E’ il nome dell’azienda di origine austriaca che realizza il cristallo decorativo di prima qualità e di fama mondiale e che simboleggia i luminosissimi e prestigiosi strass, la cui applicazione determina il pregio dell’oggetto, utilizzati in diversi settori, in particolare nella bigiotteria e nella decorazione di accessori.

• ZIRCONE

E’ una pietra del gruppo dei silicati, con un indice di rifrazione molto alto che la rende particolarmente brillante grazie al taglio che prevede otto faccette in più sul padiglione rispetto al taglio brillante. Per questo motivo, nei secoli, è stata la principale sostituta del diamante. E’ più sensibile agli urti ed esiste anche nelle varianti azzurro, rosso, arancio, bruno, giallo, verde. 

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Swarovski

• CONTERIE


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