#202102
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Cover:
RITMIKAmag
Sofia Raffaeli
Via della Taccona 27A, - 20900 Monza (MB) Italia
foto di: Daniele Cifalà
Tel: +39 039 325106
info@ritmikamagazine.it
www.ritmikamagazine.it Extra Cover: Veronika Widmann foto archivio di Veronika Widmann A questo numero hanno collaborato: Luca Baccini, Lorenza Bacchieri, Daniele Cifalà, Davide Mariani, Fabio Principe, Andrea Savini Laura Sparello
Se vuoi essere anche tu un contributor di RITMIKAmag, mandaci
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un articolo corredato
di fotografie con liberatoria e ne valuteremo la pubblicazione.
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contents
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SOFIA a SOFIA
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1 2 e 3 SCUDETTO 2021
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L’altro SPORT
Veronika Widmann - Downhill
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I consigli del Fisioterapista
Crioterapia
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I consigli dell’Osteopata
Piedi piatti e Scoliosi
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I consigli Naturopatici
Epigenetica e Sport
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...è immagine
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Testo a cura della Redazione Ritmika Foto di Daniele Cifalà
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a
a
Strepitosa prestazione di Sofia Raffaeli alla sua prima partecipazione ad una World Cup, dove in Bulgaria porta al medagliere nazionale un argento e un bronzo. Nel primo giorno di gara non ci era sembrata al 100%, ma nel secondo ha ritorvato la concentrazione e ha conquistato due finali alle clavette e al nastro, che le hanno permesso di concludere nella top ten assoluta. Il terzo giorno nelle due specialità ha saputo far vedere al mondo chi è la giovanissimma italiana allenata da Julietta Cataluppi. Clavette 24.950 Nastro 21.350 Rispettivamente medaglia d’argento e medaglia di bronzo, a soli 17 anni. Siamo tutti convinti che sia pronta ad affrontare ad armi pari le migliori del mondo e la strada è ancora lunga, e se questo è solo l’inizio ne vedremo delle belle!!!
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1SCUDETTO 2 2021 3
ITALIA
Testo a cura della Redazione Ritmika Foto di Daniele Cifalà
L
e prime tre prove del Campionato di
sfruttare al meglio la presenza della straniera,
Serie A1 che portano alla finalissima di
Anastasiia Salos, andando a conquistare la prima
Torino del 24 Aprile si sono svolte tutte
posizione e mettendo un punto fermo per la
regolarmente, con un grande sforzo da
finalissima. Nella seconda prova a Desio il riscatto
parte degli organizzatori e di tutta la Federazione,
delle atlete di Julietta Cantaluppi che hanno messo
che hanno reso possibile lo svolgimento delle
a segno un grande risultato, dimostrando chi sono
gare in totale sicurezza, nonostante il periodo
le campionesse in carica. Poi a Fabriano il team di
pandemico.
casa ha nuovamente conquistato il primo posto,
NDF I apoli
esio
abriano
da Spela Dragas, soprattutto grazie al rientro di Alexandra Agiurgiuculese. L’assenza di Alex si è avvertita nelle prime due prove, sia per la ASU che per tutto l’ambiente; lontananza dalla pedana per l’Aviere dell’Aeronautica dovuta alla positività al Covid.
n questo or dine si sono svolte le qualifiche alla
Adesso manca solo la FINAL6 di Torino e le sei
FINAL6 di Torino. Sul gradino più alto del podio
squadre qualificate saranno suddivise tra le prime 3:
si sono alternate la San Giorgio ‘79 di Desio e la
Fabriano - San Giorgio ‘79 - ASU Udinese
Ginnastica Fabriano. Nella prima gara di Napoli
che sfideranno:
le ragazze allenate da Elena Aliprandi hanno saputo
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ma sul secondo sono salite le ginnaste allenate
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Forza e Coraggio - Iris Giovinazzo - Armonia d’Abruzzo.
Serie A1 1) GINNASTICA FABRIANO 2) SAN GIORGIO 79 DESIO 3) ASU UDINESE
pt. 185.500 pt. 167.650 pt. 155.300
7) GINN. AURORA FANO 8) MOTTO VIAREGGIO 9) OLIMPIA SENAGO
4) FORZA E CORAGGIO MI 5) IRIS GIOVINAZZO 6) ARMONIA D’ABRUZZO
pt.152.300 pt. 152.150 pt. 151.800
10) A.S.D. EUROGYMNICA TORINO 11) TERRANUOVA 12) POLIMNIA RITMICA RM
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ITALIA
GINNASTICA FABRIANO Milena Baldassarri Sofia Raffaeli Anais Carmen Bardaro Serena Ottaviani
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GINNASTICA FABRIANO
Sofia Raffaeli Follow us
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ITALIA
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Milena Baldassarri Follow us
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Milena Baldassarri
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Anais Carmen Bardaro
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Serena Ottaviani Follow us
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SAN GIORGIO 79 DESIO Anastasiia Salos Martina Brambilla Eleonora Tagliabue Giorgia Galli Matilde Mugnai
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Anastasiia Salos
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Anastasiia Salos Follow us
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Martina Brambilla Follow us
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Eleonora Tagliabue Follow us
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Eleonora Tagliabue
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ITALIA
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Giorgia Galli Follow us
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Alexandra Agiurgiuculese ASU UDINESE Alexandra Ana Maria Agiurgiuculese Irina Annenkova Tara Dragas Isabelle Tavano Miriam Andreea Marina
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Irina Annenkova
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Tara Dragas
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Andreea M. Marina
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Veronika Widmann L
a DOWNHILL è una disciplina molto
sembrato incredibile.
spettacolare, consiste nel scendere più
In questo numero di RIMIKA Mag abbiamo
velocemente possibile da una montagna.
deciso di intervistare un’altra campionessa del
Si parte da un punto definito “Start” in cima
nostro Bel Pese: Veronika Widmann.
ad un pendio e si deve stare all’interno di un
Ci ha spiegato qualche “segreto” di questa
circuito predefinito e chi arriva al termine di
discplina e aiutato a capire meglio come ci si
questo tracciato nel minor tempo possibile
allena e cosa comporta lottare ad armi pari
vince. Si scende su rocce, tra piante e radici,
contro gli avversari maschi. Le classifiche sono
facendo salti ed evoluzioni incredibili e a noi è
diverse, ma i tracciati sono identici. RK Lo sport che pratichi è in crescita da diversi anni e ha un grande appeal nel mondo giovanile, come hai iniziato e perché? VW Ho sempre praticato sport diversi sin da piccola. La vera passione l’ho trovata nella bicicletta. Ho iniziato a correre in un club di Mountainbike vicino casa mia perché anche i miei cugini più grandi sono andati in bici e ho pensato questo voglio provareci anche io. RK Cosa porta una ragazza a “buttarsi dalle montagne” con una bicicletta? VW
Il nostro sport è un sport
come ogni altro. È un stereotipo che le ragazze devono fare sport classici ideale per femmine. Io sono della opinione 44
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L’altro SPort
Downhill
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che ogni ragazza può essere in grado di fare qualsiasi sport che vuole uguale ai maschi. Poi non direi che nel nostro sport ci si butta giù da una montagna. É tanta fatica tanto allenamento sicuramente tanta passione ma tutto é anche molto più calcolato di ciò che si pensa. RK Ci vuole coraggio per affrontare alcune discese, non ti sei mai spaventata? VW Si certo che mi sono anche spaventata. Forse meglio descriverlo più come rispetto invece che paura. Nelle nostre gare tutto é studiato come una coreografia di una ballerina. Conosciamo ogni sasso ogni radice. In gara dovremmo essere preparati e avere fatto bene il lavoro prima, quindi non c’è niente di cui essere spaventati. RK Ti reputi un po’ pazza, o secondo te è tutto regolare ;-) ? VW Mi descriverei come una ragazza che ha una grande passione per questo sport e una voglia incredibile di migliorarsi e raggiungere gli obbiettivi. Secondo te e pazzia? RK Come ti alleni? Studi e hai tempo per questo? VW Ho finito i miei studi e per ora mi dedico all’allenamento e a fare le gare e ai miei progetti. Tra palestra, preparazione tecnica, allenamenti in bici da corsa, e allenamenti sulla bici da downhill la giornata é abbastanza piena. RK Il tuo tempo libero come lo passi? VW Sopratutto in questo momento del Covid cerco di stare più tempo possibile nell’aria
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fresca. Vado a caminare con il mio cane, pratico Yoga, o in estate ama andare ai laghi vicino casa mia. RK Ami la musica e se si quale tipo? Hai un/una cantante preferito/a? VW Certo, la musica è parte del mio allenamento ma anche della mia vita. Quando fai gli intervalli sulla bici bisogna avere il giusto ritmo per motivarsi. Però devo dire che non ho una canzone o cantante preferito/a, ascolto quello che mi piace in questo momento e che Spotify mi consiglia. RK Purtroppo da un po’ non si riesce ad andare al cinema, ci andavi e che genere di film ti piacciono? VW Si certo é un peccato. Non dico che sono andata al cinema spesso ma adesso che non si può più vedo che mi manca. Mi piacciono i film basati su una storia vera, i gialli o anche le commedie. RK Siamo in un periodo molto particolare, questo ha influito sul tuo stato d’animo e sulla tua attività come sportiva? VW Si certo, é un periodo molto particolare per tutti noi. Non é sempre facile restare positive, specialmente se vedi che ci sono persone che soffrono, che non possono lavorare o hanno perso una persona cara. Devo dire che mi sento fortunata che posso continuare con il mio lavoro, ad allenarmi a stare occupata. Spero che potremo fare le gare quest’anno e spero anche che arrivino giorni più lucidi e che possiamo tornare alla nostra vita normale.
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“Your potential is endless!” Follow us
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RK Alle soglie del 2021 quali sono i tuoi obiettivi? DC Quest’ anno noi abbiamo i mondiali in casa in Val di Sole. Una medaglia sarebbe un sogno. RK Un ricordo bello e un ricordo brutto delle tue gare? VW I ricordi belli sono sempre quando va tutto liscio e alla fine del weekend torni con un bell risultato. Come nel 2019 quando ho fatto 3° in Coppa del Mondo in West Virginia. Il mio primo piazzamento top tre in coppa. Momenti brutti sono gli errori che comunque possono sempre succedere. Una caduta in gara che ti porta via il risultato a cui puntavi. RK Che rapporto hai con gli altri riders? VW
Generalmente
un
rapporto
molto
amichevole. Sopratutto con Eleonora, una delle altre italiane che corre in Coppa del Mondo. Ele ed io abbiamo iniziato a correre in Coppa del Mondo nello stesso periodo e entrambe abbiamo raggiunto un percorso pieno di successi ma anche affrontato situazioni difficili e quello ci ha
persone con una certa età avvicinarsi a questo
unito tanto. É bello stare in un ambiente dove
mondo. La downhill penso rimanga una delle
tutti sono sono più amici che avversari.
specialità di alto livello visto come la formula uno del gravity.
RK Se dovessi ringraziare qualcuno, chi è il primo nome che ti viene in mente?
RK Da qualche anno sei al vertice della DH, cosa miglioreresti di questo sport e cosa terresti?
VW Il mio ragazzo Harry e la mia famiglia. VW Mi piacerebbe che a questo sport viene RK Come vedi la DH in questo momento e nel
data più visibilità.
futuro?
E che venisse anche riconosciuta di più nelle medie. Io terrei assolutamente l’ambiente
50
DC Non solo il DH ma il movimento bici in
familiare, il rispetto per ognuno e il divertimento
generale sta crescendo un sacco. E bellissimo
praticando questo sport e essere in questo
vedere cosi tanti ragazzi giovani, ma anche
ambiente.
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Veronika Widmann La data dell’inizio della tua carriera: 2015 3 classificata in coppa del mondo 2019 2 volte campionessa italiana 2 volte vincitrice del European Cup generale 2 medaglie campionati Europei Varie top 5 e top 10 in coppa del mondo. In Italia sono tesserata con il BMX Team Alto Adige Südtirol. Per le gare internazionali invece faccio parte del team Madison Saracen Factory che é basato in Inghilterra.
Testo a cura della Redazione Ritmika Foto Archivio personale Veronika Widmann Follow us
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fisioterapia
Crioterapia L
a crioterapia, nome tecnico per definire la terapia del freddo, sfrutta
le proprietà terapeutiche del freddo (tramite l’utilizzo del ghiaccio, dell’aria raffreddata o
a cura di LUCA BACCINI fisioterapista
dell’azoto liquido) per curare traumi o lesioni acute e croniche. La crioterapia, sfruttando le modifiche indotte
consigli
dall’applicazione del freddo, può vantare proprietà analgesiche, antinfiammatorie e miorilassanti e quindi essere d’aiuto in fase acuta e cronica in molte patologie traumatiche. A tutti noi è capitato di applicare il freddo (banalmente il ghiaccio su una contusione, una distorsione o su una ferita) per attenuare il dolore. Il freddo, infatti, produce miglioramenti al sistema nervoso, alla circolazione sanguigna, combatte dolori muscolari, produce endorfine e citochine, allevia dolori artosici e artritici e recentemente ci sono stati studi positivi sulla fibromialgia. A seconda del tipo di terapia effettuata la
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crioterapia può andare ad agire su vari sistemi del
essere classificato come “curativo”, in quanto
nostro organismo: il sistema circolatorio, quello
quando la risposta infiammatoria “positiva”, a
nervoso, sul sistema apparato-muscolare e sul
seguito di un danno tissutale, diventa esagerata
metabolismo corporeo.
e
persistente
cronicizzandosi,
l’applicazione
del freddo aiuta nell’abbassare il livello di Può essere effettuata, a grandi linee, come
infiammazione. Questo è molto utile in caso di
criosauna o criocamera, dove si sottopone tutto il
borsiti, artrosinoviti, tenosinoviti e miositi.
corpo a temperatura di -130 gradi per tre minuti, oppure come crioterapia localizzata con un getto
Un altro impiego molto efficace è nelle lesioni
d’aria secca e raffreddata a -30 gradi, oppure
muscolari.
applicando il ghiaccio (in realtà questo metodo è
prevenire e curare gli infortuni muscolari grazie
molto meno efficace rispetto alla vera crioterapia).
al miglioramento della circolazione sanguigna.
Il primo e più noto effetto della crioterapia è il
La crioterapia prima crea una vasocostrizione
sollievo dal dolore, il freddo infatti bloccando i
e
recettori della trasmissione del dolore diminuisce
determinando una stimolazione profonda e forte
la velocità di trasmissione del segnale doloroso.
sulla muscolatura. Inoltre la crioterapia crea
Quindi il soggetto infortunato ha un sollievo
un effetto antispastico e miorilassante, perchè
immediato nella percezione del dolore. Questo
applicando freddo, all’inizio i muscoli a basse
effetto non è quindi “curativo” ma aiuta nel
temperature per breve durata si contraggono, ma
sentire meno male.
allungando i tempi di esposizione al freddo non
L’effetto antinfiammatorio invece comincia ad
riescono a rimanere contratti, quindi si rilassano.
La
crioterapia
successivamente
una
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contribuisce
a
vasodilatazione,
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Un impiego “sportivo” è il recupero muscolare
In fisioterapia sportiva è usata in tutti i casi di eventi
post
team
traumatici contusivi, specialmente negli sport di
professionistici. In molte squadre di calcio, ad
contatto, oppure in caso di traumi distorsivi, nei
esempio, viene usata la “vasca di ghiaccio”. Ci si
casi di problemi infiammatori, articolari o tendinei
immerge fino alla vita per alcuni minuti con acqua
e, come appena descritto, nella prevenzione di
refrigerata a 5-8 gradi. Questo permette di evitare
dolori muscolari (doms).
o diminuire i dolori muscolari che sopraggiungono
Abbinandola poi nell’immediato alla laser terapia,
il giorno dopo allenamenti intensivi o partite
alle onde d’urto e agli ultrasuoni se ne potenzia
particolarmente faticose.
l’effetto avendo un trattamento più efficace.
allenamento
molto
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usato
nei
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osteopatia
Piedi piatti e SCOLIOSI L
a scoliosi è una complessa deformità strutturale della spina dorsale che si
torce sui tre piani dello spazio; sul piano frontale si manifesta con un movimento di flessione laterale,
a cura di DAVIDE MARIANI osteopata
sul piano sagittale con un’alterazione delle curve, il più spesso provocandone un’inversione (modifica della cifosi o della lordosi fisiologiche), sul piano assiale con un movimento di rotazione.
consigli
Il piede piatto invece è un dismorfismo in cui risultano alterati i rapporti anatomici del piede, caratterizzato dalla riduzione dell’arco plantare con un conseguente aumento della superficie d’appoggio della pianta del piede. Nei primi anni di vita del bambino è un fenomeno fisiologico, cioè normale: viene infatti osservato in quasi tutti i bambini da zero a due anni (97%) e si riduce progressivamente con l’aumentare dell’età, fino a circa il 50% a tre anni, il 25% a sei anni, e a dieci anni solo pochi bambini presentano piattismo plantare. Nella maggior parte dei casi, il normale sviluppo corporeo determina, con il tempo, un orientamento 56
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del calcagno verso l’esterno e un aumento della
(in particolar modo su terreni sconnessi, come la
volta plantare.
terra, erba o sabbia).
La
presenza
di
piattismo
anche
durante
Nei casi di piattismo non severi, una buona terapia
l’adolescenza è motivo di consulto medico
fisica (osteopata ad esempio) coadiuvata dall’uso
specialistico.
di plantari risulta molto efficace nel miglioramento
Quali sono i segni e i sintomi di un piattismo
del piattismo e dei sintomi ad esso associati.
plantare?
Il trattamento osteopatico non necessariamente
- dolore alla pianta del piede o in corrispondenza
si focalizzerà sulla manipolazione del piede ma
del calcagno che si acuisce durante la camminata
potrebbe coinvolgere anche le strutture muscolo
o la corsa.
scheletriche che causano, attraverso un loro
- tendenza ad usurare e a deformare le scarpe
squilibrio, un sovraccarico dell’arco plantare
verso la parte centrale.
(bacino, colonna vertebrale).
- mettendosi in punta di piedi la volta plantare
I casi invece più severi di piattismo meritano, di
dovrebbe aumentare. (Nel caso di piattismo
solito, un inquadramento di tipo chirurgico.
severo la volta plantare non si ricrea nemmeno in
Un’ultima considerazione va spesa circa la
punta di piedi)
possibile correlazione tra piattismo plantare e
Cosa fare in caso di piattismo?
scoliosi.
In primo luogo è consigliato far presente il
Ad oggi in letteratura non ci sono articoli che
problema al pediatra curante, il quale indirizzerà
correlino il problema dei piedi piatti allo sviluppo
il paziente verso lo specialista di competenza
della scoliosi: in alcuni articoli vengono descritti
(ortopedico) o verso il terapeuta indicato per il
come due problemi che possono coesistere nei
trattamento del problema riscontrato: podologo,
soggetti in crescita ma, ciò non significa che i due
osteopata, fisioterapista.
problemi siano necessariamente correlati. ù
Se la situazione non è grave, c’è concordanza in letteratura nell’affermare che camminare a piedi
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nudi stimoli la formazione della volta plantare
Bibliografia:
attraverso l’allenamento dei vari gruppi muscolari
Istituto ISICO
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OSTEOPATA DAVIDE MARIANI DISPONIBILE SU APPUNTAMENTO LE VISITE OSTEOPATICHE SONO RIVOLTE AI PAZIENTI DI TUTTE LE FASCE D’ETÀ, DAL NEONATO AL PAZIENTE ANZIANO. ATTRAVERSO UN’ATTENTA ANAMNESI ED UN ESAME POSTURALE COMPLETO, L’OSTEOPATA VA ALLA RICERCA DELLA CAUSA DEL PROBLEMA E, ATTRAVERSO IL TRATTAMENTO MANUALE, DELLA SUA RISOLUZIONE. DAVIDE, GRANDE APPASSIONATO DI SPORT, AFFIANCA, IN QUALITÀ DI OSTEOPATA ATLETI DILETTANTI E PROFESSIONISTI. COLLABORA ANCHE CON MEDICI SPECIALISTI QUALI ORTOPEDICI, DENTISTI, GNATOLOGI, PEDIATRI E POSTUROLOGI.
www.marianiosteopatia.it Via Garibaldi 43, Desio (MB) 59 C 338 5761907 E mariani.osteopatia@gmail.com Follow us
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naturopatici
Epigenetica e
prevenzione e prestazi sul bulbo del capello a cura di ANDREA SAVINI docente universitario naturopata
P
er Epigenetica si intende la scienza che
studia
l’espressione
genica
sotto l’influsso di segnali informativi
provenienti dal micro e dal macro ambiente, dove
consigli
il fenotipo cambia e il genotipo resta lo stesso per via della metilazione degli istoni e della cromatina. Si potrebbe semplificare dicendo che è la scienza che studia come i molteplici fattori ambientali possano
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modifiche
all’organismo
modificandone lo stato di salute e benessere. Nel 2000 si è concluso il progetto Genoma Umano, poi finalizzato nel 2003 per essere condiviso con gli scienziati di tutto il mondo. Le rivelazioni e le scoperte fatte evidenziavano come l’intero genoma umano fosse composto da appena 25.000 geni, benché gli scienziati coinvolti si aspettassero dei numeri nell’ordine di centinaia di migliaia.
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apportare
e Sport
ione con il test
Le scoperte imponevano una domanda, ovvero, come sia possibile che il corpo umano sia composto da oltre 100.000 proteine globulari e strutturali mentre sono presenti soltanto 25.000 geni a codificarle. L’unica risposta è che i fenotipi sono regolati da qualcos’altro oltre il genoma: l’epigenetica. Il Prof. C. David Allis, padre dell’epigenetica moderna, postula che la stessa agisce mediante l’espressione del fenotipo senza l’interferenza del genotipo. I meccanismi biochimici che sono stati illustrati per spiegare in che modo il DNA non codificante riesce a esprimere e silenziare i geni sono:
1 2 3
RNAi – l’espressione di silenziamento genico siRNA in modo sequenza-specificomediante l’ibridizzazione con regioni complementari nel mRNA. Rimodellamento della cromatina – l’acetilazione e deacetilazione di istoni è il tipo di rimodellamento della cromatina più semplice. Metilazione del DNA – Processo biologico di legame di un gruppo metile alla regione promotrice del gene. Riconosciuto come il meccanismo epigenetico principale implicato nel silenziamento
dell’espressione genica. JeanPierre Lamarck postulò come le forme di vita potessero acquisire “informazioni” dal loro ambiente Follow us
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e trasmetterle ai loro geni : in seguito, Erwin Schrödinger applicò il modello teorico di fisica quantistica al campo della biologia molecolare, gettando le basi per quella che oggi conosciamo come epigenetica. Nel 1905 Albert Einstein, mentre sviluppava la sua teoria della relatività, confutò il concetto di etere affermando che i campi sono solo campi, che sono composti di energia e sono quindi essenziali in natura : la materia è fatta di campi ma i campi non sono fatti di materia. In teoria quantistica, oggi parliamo dei campi quantistici come del campo di energia quantistica e del campo di informazioni biologiche. Bruce Lipton, il biologo pioniere nella ricerca sulle staminali e massimo esperto di epigenetica, ha portato la conoscenza scientifica sul ruolo dell’ambiente (micro e macro) nell’espressione genica a nuovi livelli. Ha pubblicato studi rivoluzionari sulla membrana cellulare che hanno rivelato come questo strato esterno della cellula sia l’omologo organico di un chip, l’equivalente cellulare di un cervello. Le sue ricerche condotte tra il 1987 e il 1992 nella Facoltà di Medicina di Stanford hanno rivelato che l’ambiente, agendo attraverso la membrana, controlla il comportamento e la fisiologia della cellula, accendendo e spegnendo i geni. Le sue scoperte, che andavano controcorrente rispetto alla posizione ufficiale della scienza secondo cui la vita è controllata dai geni, hanno permesso di sviluppare uno dei settori di studio oggi più importanti, la scienza dell’epigenetica. Lo sviluppo delle tecnologie moderne, in particolare di tecniche di osservazione quantistica, di tecnologia dello spettro molecolare e di biotecnologia, hanno aperto la strada alla ricerca nel campo della biologia moderna (campo delle informazioni biologiche) e dell’epigenetica quantistica. Oggi è possibile rilevare informazioni nel campo biologico usando la tecnologia : il termine “campo biologico” descrive l’ambiente vivente usato da organismi viventi (inclusi organismi monomeri e polimeri) attraverso l’uso del metodo di meccanica quantistica, che comprende il campo biologico vegetale e quello animale. Il campo biologico ha un impatto enorme sulle sostanze biologiche sia nell’energia che nella materia. Può inoltre controllare l’espressione genica e quindi la sintesi proteica. Attualmente, nel campo della biologica genetica, il termine generico per indicare l’impatto globale della sintesi proteica è “epigenetica” o un fattore che “controlla il modo in cui i geni possono esprimersi fisicamente o esprimere il loro fenotipo”. L’avanguardia tecnologica in materia è rappresentata da un programma Cell-Wellbeing che collega i dati con e attraverso il sistema S-Drive, sviluppato appositamente a partire dalle basi teoriche della moderna biologia, fisica quantistica ed epigenetica. Cell-Wellbeing, unitamente al sistema S-Drive, mappa i campi di informazioni biologiche : questa mappatura epigenetica differisce dai test condotti su campioni in vitro e compartimentalizzati come ad esempio sangue e urine, utilizzati per la diagnosi di sintomi e malattie. L’uso della mappatura epigenetica riflette l’intero sistema spesso prima che si manifestino dei sintomi, ed è il motivo per cui l’epigenetica è particolarmente adatta per la prevenzione piuttosto che per la diagnosi o la cura di qualsivoglia malattia.
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Il sistema S-Drive consente la decodifica e la raccolta dati di informazioni rilevanti presenti nelle onde caratteristiche endemiche dei follicoli attraverso l’uso di una bobina di spettro e di una programmazione che consente di mappare gli indicatori nutrizionali e ambientali per l’ottimizzazione fisica. La bobina di spettro di S-Drive include un sensore di rilevazione d’onda longitudinale e una circuiteria di conversione delle informazioni : attraverso le loro speciali caratteristiche geometriche ed elettromagnetiche, il campo magnetico e il campo elettrico si compensano nel campo indotto delle bobine di spettro di frequenza. Si genera così un “campo scalare”, anche detto “onda armonica longitudinale”. Il posizionamento di quattro capelli con i follicoli (bulbi) intatti sulla bobina di spettro di frequenza, porterà i campi biologici dei follicoli a disturbare il campo elettromagnetico di induzione delle bobine attraverso la risonanza, innescando così delle alterazioni nel “campo scalare” : tali alterazioni vengono poi inviate al modulo di rilevazione del programma per la digitalizzazione garantendo la raccolta dei dettagli delle informazioni biologiche presenti nei campioni del “campo biologico”. Le informazioni biologiche sono convertite in informazioni del campo biologico digitale attraverso il circuito di elaborazione delle informazioni S-Drive prima che i dati vengano trasferiti per la mappatura. Questo innovativo test che lavora sui principi della fisica e della medicina quantistica, ha ottenuto certificazione di conformità per Europa, Stati Uniti (approvato FDA), Canada e Cina, consentendo la raccolta e la valutazione di informazioni biologiche presenti nel bulbo del capello, che come qualsiasi cellula, tessuto ed organismo, emette campi elettromagnetici contenenti le informazioni biologiche stesse. Una volta effettuata la scannerizzazione del bulbo del capello, i dati rilevati vengono immediatamente inviati in un laboratorio, laboratorio che nell’arco di circa 15 minuti trasmetterà il risultato con un report completo dal quale poter valutare campi di carenza od eccesso per oltre 800 fattori individuali. Il test di mappatura epigenetica permette di identificare problematiche inerenti disequilibri e/o carenze per i seguenti ambiti: • vitamine • minerali • antiossidanti • asset lipidomico (acidi grassi essenziali : omega 3 – omega 6…) • asset amminoacidico • sistema immunitario • microbioma intestinale • intolleranze alimenti • contaminazione da conservanti / additivi alimentari • contaminazione da metalli pesanti • contaminazione da idrocarburi • contaminazione da sostanze chimiche • interferenze ambientali quali radiazioni, onde elettromagnetiche, wi-fi
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Il test consente di agire concretamente in termini preventivi su reali rischi congeniti, disfunzioni mitocondriali, ambientali, da inquinamento, da carenza di ossigenazione, da carenze o problematiche nutrizionali, oltre che di intervenire in termini di riequilibrio finalizzato all’ottimizzazione della corretta funzionalità organica, di salute e benessere, gestendo in modo personalizzato lo stile di vita e l’ambiente dove si vive. I test di mappatura dei fattori epigenetici sono studiati per specifiche situazioni, partendo da quello standard, a quello per i vegani, fino a quello appositamente dedicato agli atleti. L’esperienza internazionale su innumerevoli atleti e Team di altissimo livello impegnati in molteplici discipline sportive, dal tennis alla F1, dal ciclismo al calcio, dal nuoto alla ginnastica ritmica, ha evidenziato come lo strumento S-Drive renda possibile una valutazione integrata tra i più comuni dati di laboratorio e diagnostici con la prospettiva più specificatamente riferita ai tessuti del soggetto. Nell’atleta ad esempio, oltre alle CPK o CK risulta proficuo valutare anche la vitamina B6 per comprendere se il muscolo è sollecitato soltanto dal carico di lavoro oppure ha in essere una condizione di difficoltà metabolica. In diverse situazioni nelle quali atleti professionisti hanno riferito deficit muscolare con conseguente riduzione della capacità di performance, a elevati valori ematici di CPK (enzima coinvolto nei meccanismi di produzione di energia nel tessuto muscolare), corrispondevano valori ematici di Vitamina B6 nella norma : al contrario, il test S-Drive evidenziava un potenziale stato di carenza a livello tissutale. Concentrazione ematica e tissutale : da sempre un enigma comprenderne la specularità. Pur non essendo uno strumento di diagnosi, oltre al quadro vitaminico e dei minerali, tra le molteplici possibilità, il test S-Drive consente di comprendere, a livello tissutale (quindi reale), la condizione antiossidante, amminoacidica, degli acidi grassi, la condizione intestinale, la potenziale contaminazione da metalli pesanti, idrocarburi, additivi chimici, piuttosto che l’impatto negativo di radiazioni ed elettrosmog, tutti fattori che possono modificare in negativo la capacità di performance nell’atleta.
Partendo dall’obiettivo primario, ovvero la prevenzione, il test di mappatura dei fattori epigenetici S-Drive risulta uno strumento strategico per atleti e Team nell’ottimizzare i diversi periodi della stagione, intesi come preparazione, fasi di carico, scarico, massima performance, come altrettanto basilare risulta nella pianificazione e nel monitoraggio del recupero dagli infortuni.
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a cura di LAURA SPARELLO
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L’ABBIGLIAMENTO DA ALLENAMENTO: UNA FUSIONE DI MODA, QUALITA’ E COMODITA’
Nei numeri precedenti abbiamo parlato tanto di abbigliamento da pedana, i body nelle sue evoluzioni e sfaccettature. Non dimentichiamoci, però, che la ginnastica ritmica è gara ma è anche tante ore di allenamento. A partire dall’agonismo di base il minimo orario settimanale ruota intorno alle 9 ore, fino ad arrivare anche a 40. Diventa quindi fondamentale, come potrete immaginare, l’abbigliamento usato durante le sessioni di allenamento. ■ QUALITÀ: un elemento fondamentale è avere
temperatura. In inverno, soprattutto se si è
un abbigliamento durevole e confortevole in
in palestre particolarmente fredde o dove il
termini di materiali. Le sedute di allenamento
riscaldamento è molto basso (capita spesso
nel mondo della Ginnastica Ritmica sono
in strutture comunali). è sempre consigliato
sempre molto lunghe e si necessita quindi di
l’utilizzo di un abbigliamento di tipo termico che
avere un abbigliamento di qualità che duri
ha una caratteristica importantissima: trattiene
nel tempo. Dovendo le ginnaste allenarsi in
l’umidità rapidamente e altrettanto rapidamente
continuità su molte ore, è sempre consigliabile
asciuga consentendo al corpo di restare al caldo
un tessuto che abbia una più alta percentuale di
e asciutto senza che il sudore si incolli alla pelle.
cotone (almeno dall’80% in su) che rimane più
I tessuti termici per antonomasia sono: cotone,
durevole nei lavaggi, è resistente, traspirante,
lana, lycra, poliestere, polipropilene, meraklon,
fresco d’estate ma anche caldo in inverno e
poliammide e viscosa.
rimane comodo sulla pelle.
Quale
Esiste un piccolo trucco che consente di capire
abbigliamento tecnico è bene conciliare cotone
se il tessuto che hai in mano è di qualità: se si
di alta qualità con tessuti termici, anche sintetici,
mette il tessuto in controluce e se la trama è
che consentono un miglior mantenimento della
fitta e la luce non riesce a filtrare, significa che
pelle.
si ha tra le mani un tessuto di qualità. Da non sottovalutare è la questione della 68
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conclusione
trarre?
Per
un’ideale
■ COMODITÀ: in uno sport come la ginnastica
■ MODA: non dimentichiamoci che abbiamo
ritmica, dove le atlete devono effettuare
a che fare con uno sport in cui un fattore
movimenti rapidi e complessi in cui tutte le parti
rilevante è quello estetico. Per questo motivo
del corpo vengono mosse contemporaneamente,
i produttori di abbigliamento tecnico di tutto
non si può tralasciare la comodità. Fattore
il mondo cercano soluzioni che riescano ad
chiave per mantenere libertà di movimento.
integrare qualità e comodità con estetica.
Per
deve
Questa è una cosa che va oltre l’utilizzo di vari
essere rigorosamente attillato. Parliamo di
colori e si dirige verso l’inserimento di piccoli
canotte (vogatore o taglio classico dipende
inserti dalle forme più particolari, linee dritte,
dalle preferenze della ginnasta), scaldacuore,
linee curve, disegni, utilizzo di strass con
magliette a maniche lunghe aderenti, culotte,
diverse figure ecc… Anche se sappiamo che la
leggings, pinocchietto che vestono totalmente
maggioranza delle allenatrici può prediligere
aderenti senza lasciare spazi vuoti tra pelle
un abbigliamento nero (fondamentale per le
e tessuto. Da evitare felpe, t-shirt classiche,
tecniche per avere una migliore visione del
pantaloni
non
corpo della loro ginnasta individualista o
concedono la libertà di movimento necessaria
dell’insieme delle ginnaste di squadra), non è
al corpo e sono, inoltre, un impiccio nell’utilizzo
inusuale la possibilità di allenarsi dando libertà
degli attrezzi.
al proprio estro, senza esagerare ovviamente e
questo
motivo
della
tuta.
l’abbigliamento
Questi
ultimi
mantenendo i canoni sopra citati.
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