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A R E E D I S E R V I Z I O – C A R C A R E – C A R W A S H – C O V E N I E N C E S T O R E – E N E R G I A – E N E R G I E A LT E R N AT I V E – O I L – S I C U R E Z Z A – V I A B I L I T À

CEI s.r.l. - 20124 Milano - Piazza S. Camillo De Lellis 1 - marketroad@hogaitalia.com www.marketroad.it - n. 132 - ANNO XIV - MAGGIO/GIUGNO/LUGLIO 2013

La App che ‘ammazza’ la sosta casuale! ora è l’utente che sceglie dove e perchè fermarsi grazie all’APP SOSTA SICURA servizio a pag. 12

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pag. Alessandro Gilotti è il nuovo presidente dell’Unione Petrolifera

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pag. A FerExpo spazio al car care

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pag. Report Autopromotec


by

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i sistemi di lavaggio per veicoli, pi첫 avanzati al mondo.

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Ripresa Ripresa Performance Performance Pulizia Pulizia nel nel motore motore Protezione dalla Protezione dalla corrosione corrosione

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Approfondite prove di laboratorio, pubblicazioni scientifiche e impressioni degli automobilisti. Operazione a premi valida sino al 31.12.2013. 1 punto per 1 litro di carburante; 2 punti per 1 litro di energy e-diesel. Regolamento su essoextras.com Approfondite prove di laboratorio, pubblicazioni scientifiche e impressioni degli automobilisti. Operazione a premi valida sino al 31.12.2013. 1 punto per 1 litro di carburante; 2 punti per 1 litro di energy e-diesel. Regolamento su essoextras.com


numero 131 - febbraio/marzo 2013 numero 132 - maggio/giugno/luglio 2013

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Sommario Sommario

pagina 12

pagina 22

pagina 28

pagina 32

pagina 42

pagina 46

pagina 50

pagina 56

pagina 58

Pag. 7 EDITORIALE - Pag. 8, 9, 10 NEWS - Pag. 12 LA NUOVA APP SOSTA SICURA Pag. 16 ATTUALITÀ - Pag. 18 CARBURANTI - Pag. 28 AREE DI SERVIZIO Pag. 30 INNOVAZIONE ADS - Pag. 32 SPECIALE CAR CARE - Pag. 42 FIERE FEREXPO Pag. 50 DALLE AZIENDE - Pag. 56 APPUNTAMENTI - Pag. 58 INNOVAZIONE CAR WASH Pag. 60 VIABILITÀ - Pag. 62 LA VETRINA DEL CHIMICO - Pag. 66 NEWS CHIMICA

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IL MENSILE DELL’ENERGIA & DELL’OIL ESCLUSIVO PER CHI AMA ESSERE INFORMATO IL MENSILE DELL’ENERGIA & DELL’OIL ESCLUSIVO PER CHI AMA ESSERE INFORMATO



n. 132 / ANNO XIII / MAGGIO-GIUGNO-LUGLIO 2013

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Redazione Andrea Baffigo (responsabile di redazione) Ginevra Galimberti, Rosa Marino (marketroad@hogaitalia.com)

Collaboratori Giusi Berri, Filippo Bossola, Chiara Caputi, Michele Dematteis, Antonietta Donia, Marco Guidi, Anna Capogna, Fiammetta La Guidara, Duilio Lui, Elisa Maranzana, Vincenzo Marchi, Rosa Marino, Mario Noremi, Alessandro Ribaldi, Anna Simone, Carlo Tagliagambe, Simona Zin

Per Car Wash Michele Murialdi, Stefano Rodolfi

Progetto Grafico Grafiche BAZZI s.r.l - Milano

Stampa Grafiche BAZZI s.r.l - Milano

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editoriale

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il direttore Sergio Galimberti - Market Road

SARÀ GUERRA ENERGETICA Il petrolio finirà tra 150 anni e la nostra civiltà se non avrà trovato un rimedio alternativo sprofonderà nella sua ultima guerra mondiale. Le risorse sono oggi tutelate e protette dai maggiori eserciti del globo. Non ci sono più le guerre di conquista per avere più spazio vitale e sfamare la popolazione, ma ci sono le guerre per la libertà di popoli schiavi che devono essere liberi di affidare le loro risorse energetiche ai soliti noti. Gli eserciti oggi devono difendere le risorse energetiche, chi le possiede è in grande pericolo. Gli Stati Uniti, per esempio, negli ultimi 20 anni si sono trasformati da esportatori (consumavano il settanta per cento dei 20 milioni di barili estratti) ai maggiori importatori di petrolio del pianeta, ora grazie alla politica di Obama in situazione di contenimento . Ma che le cose si possono mettere anche peggio, si sa. I mercati emergenti sono cresciuti a ritmi geometrici, i cinesi, gli indiani, i russi, oggi hanno bisogno di petrolio: l’energia che costa meno in assoluto è il petrolio e diventerà sempre più costoso estrarne una quantità sufficiente ai fabbisogni umani. I nuovi giacimenti sono all’estremo Nord alla profondità di 15-20 chilometri nel sottosuolo, il petrolio a sfioro degli anni 20 oggi non esiste ormai più. Allora “guerra” sarà l’ultima parola che sentiremo prima di tornare all’età del fuoco come energia a basso costo. Le energie bio compatibili hanno costi ambientali e di produzione energetica insostenibili e non saranno certo il futuro o la soluzione del problema energetico. Ci vorranno 15 anni per risolvere efficacemente il problema della viabilità elettrica, anche se il motore ibrido si fa sempre più aggressivo con i suoi comunicati commerciali, la ricerca avanza, ma i tempi sono lunghi. Le soluzioni ibride sono intelligenti ma non risolutive: rimaniamo in attesa di un passaggio epocale per la soluzione finale. Quando mancherà questo oro nero non ci saranno tavoli di trattativa dove mediare, ci saranno eserciti più forti che avranno il petrolio per muovere le loro armi ed eserciti rimasti “a secco” che dovranno prenderle di santa ragione, la civiltà che ha già ha fatto il giro del mondo almeno due volte da est verso ovest questa volta dove si fermerà? Dovremo quindi appoggiarci a soluzioni informatiche per mobile device, che già sono in circolazione, per avere sconti, regalie, piccole elemosine quotidiane che renderanno il consumatore sempre più debole, incerto e frustrato. Nella logica del prendere il consumatore e fidelizzarlo già oggi sono in atto campagne di informazioni incomprensibili, come quella che ti propone di giocare al lotto i numeri dello scontrino che ti consegna il benzinaio, come se di giochi alla Las Vegas non ce ne fossero ormai in giro anche troppi in Italia. Altri, invece, per simulare una vitalità sui consumi energetici che oggi non c’è più ti mandano direttamente al Super mercato per avere un paio di litri in omaggio, non con gioia, ma con impegno e costanza, quasi fosse un lavoro a tempo pieno. Tutti cominciamo a non crederci più in questa energia troppo poco energetica per la nostra economia.

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[news

Appuntamento in pillole con la sicurezza, le fiere del settore, le novità di prodotto

Linea Armor All per interni

sicurezza negli autolavaggi, formazione del prezzo fra i temi approfonditi nel ricco programma di convegni e seminari.

Armor All, numero uno negli USA, da oltre 50 anni è sinonimo di prodotti professionali per pulire e proteggere l’auto facendola apparire come nuova. La linea Armor All per Interni è formulata per agire efficacemente sulle superfici interne dell’auto, che richiedono cure particolari e prodotti specifici, pulendole in profondità e proteggendole dai raggi ultravioletti. In questa linea rientrano Leather care, rigenerante per superfici in pelle; Protectant Semi-matt Finish, per cruscotti e finiture plastiche opache; Multi-purpose Cleaner, detergente multiuso. Distribuito da Tavola Spa.

STP, nuova gamma STP, marchio leader nel campo della tecnologia degli additivi la cui esperienza e affidabilità è da sempre riconosciuta in tutto il mondo, per rispondere alle nuove esigenze del mercato presenta la nuova gamma di additivi tecnici appositamente sviluppata per soddisfare tutti i tipi di motori. La nuova gamma garantisce livelli di performance e di efficienza al top della loro categoria. Nella nuova gamma rientrano: STP pulitore motore, STP trattamento anti perdite olio motore, STP trattamento olio cambio e STP trattamento olio motore. Il marchio STP è distribuito da Tavola Spa.

Al via Oil&nonOil L’edizione romana di Oil&nonOil S&TC (9-10 ottobre 2013, Palazzo dei Congressi Roma) raccoglie il consenso di espositori e associazioni. Il 50% dello spazio è già stato riservato. Ristrutturazione della rete, ruolo degli indipendenti, metano, GNL, GPL,

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Novità da FRA-BER I laboratori di Ricerca e Sviluppo FRA-BER (www.fra-ber.it) hanno messo a punto un prodotto efficacissimo denominato Deotex Plus che sanitizza

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e deodora gli abitacoli di auto, camper, roulotte ma, naturalmente, anche di furgoni, camion, autobus, pullman, ambienti pubblici o domestici e condizionatori in generale. Dotato di una grande forza antibatterica e antiacaro, Deotex Plus elimina alla fonte i cattivi odori che si formano all’interno del sistema, è profumato e non macchia i tessuti o qualsiasi altra parte con il quale possa venire in contatto.

Lega by FRA-BER È considerato un prodotto assolutamente indispensabile da chi ama il proprio mezzo ed ha l’hobby del “fai da te” poiché in grado di dare quello splendido tocco finale che talvolta si rivela necessario anche al termine di un lavaggio assolutamente perfetto e accurato. Per andare incontro alle richieste di una clientela così attenta ed esigente, il Centro Ricerca e Sviluppo di FRA-BER (www. fra-ber.it) ha pensato a LEGA, il pulicerchi capace di rimuovere velocemente - basta una semplice spruzzata - tutti i residui

di sporco che vanno a depositarsi sui cerchioni come gli ossidi metallici derivanti dalle pastiglie dei freni, il catrame, le incrostazioni saline, il grasso, etc.

Kärcher Italia Mauro Liffredo è Product Manager Professional

Vigevanese, 37 anni, Liffredo vanta esperienze maturate in aziende di primo livello quali Ekokemika International Srl –prodotti chimici e attrezzature Car Wash- dove ha svolto il ruolo di Technical Division Supervisor, occupandosi di training alla forza vendita, sviluppo dei prodotti e loro adattamento ai mercati dell’Est. Dal 2006 al 2012 ha lavorato in Ghibli S.p.A. – macchine per la pulizia professionale- come responsabile del reparto Lavasciuga Pavimenti e, successivamente, Product Manager. Una precedente esperienza ha visto Liffredo


impegnato anche in ambito tecnico come progettista di macchine industriali per la produzione di serie. Liffredo riporterà al Marketing Manager Nico Trotta con la responsabilità del Product Management Professional e delle attività di trade marketing a supporto dei Target Group e dei canali distributivi. “Accolgo con grande entusiasmo questo incarico”, commenta Mauro Liffredo. “Kärcher è una realtà ai vertici nel panorama mondiale del Cleaning: sono certo che il mio personale impegno e l’esperienza maturata in realtà di primo livello, anche in questo stesso settore, costituiranno il miglior presupposto per supportare l’azienda nel suo attuale percorso di crescita”. Questa nuova nomina si inserisce nella strategia dell’azienda volta al rafforzamento della struttura nell’ottica della specializzazione delle attività sales&marketing per canale, target user e cliente finale.

Sempre stretti i rapporti con Eni e Rosneft Rosneft la più grande compagnia estrattiva Russa

ha un giro di affari nel anno 2012 di 76 miliardi di euro per un utile netto di 6,5 miliardi di euro. Rosneft e Eni hanno costituito una società mista grazie ai buoni rapporti instaurati dal premier Berlusconi con Eltzin per operare sui progetti russi offshore di cui Rosneft detiene un ampia maggioranza ed Eni solo il 33%, una situazione anomala per la nostra compagnia di bandiera. Il progetto si inquadra nelle più ampie cooperazioni tra Rosneft ed Eni sancite dalla visita del nostro Premier in Russia nei numerosi incontri con l” amico Eltzin.

ITunnel, il sistema intelligente e robotizzato per la gestione della sicurezza antincendio in galleria Spegnere un fuoco in galleria entro pochissimi minuti, molto prima che le condizioni straordinarie di isolamento tipiche di un’area confinata, lo trasformino in un incendio ingovernabile come quelli tristemente noti alle cronache anche più recenti. È questo il grande risultato

robotizzato intelligente, che rende sempre più sicuro il transito dei cittadini europei attraverso le gallerie stradali ed autostradali”. ITunnel è un sistema intelligente di controllo e spegnimento dei fuochi, a presidio delle gallerie stradali, autostradali e si sta oggi studiando l’applicazione ferroviaria. È costituito da un carrello con doppio sistema di spegnimento a monitori, controllato da remoto o capace di muoversi in totale autonomia, si sposta a circa “ITunnel rappresenta 50 chilometri orari su una l’eccellenza assoluta rotaia aerea, applicata in dei sistemi integrati di volta di galleria, all’interno spegnimento incendi in della quale trovano galleria” dichiara Alessandro alloggiamento le condotte Pedone, azionista di di rifornimento dell’acqua e riferimento di G.S.A. “Il degli estinguenti. nostro è un progetto completamente italiano, un progetto cofinanziato con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale del Programma Operativo Regionale del Friuli Venezia Dalla stazione di controllo Giulia. Rappresenta il livello il tecnico incaricato, quindi con un tempo di risposta più elevato di sistema multifunzione, con garanzie pari allo zero, può inviare sul luogo dell’emergenza di affidabilità sempre ITunnel e, grazie a 3 duplicate per ridondanza termocamere ad infrarossi di sicurezza, gestibile in remoto da qualsiasi centrale e a 3 sensori può valutare, osservando direttamente operativa ma anche in l’evento, quale tipo di grado di intervenire in piena autonomia: Itunnel intervento far compiere al è quindi un sistema sistema. ottenuto da G.S.A. - Gruppo Servizi Associati, leader europeo nella gestione della safety a tutti i livelli, che nell’innovativa sede di Tavagnacco (Udine), presenta Itunnel, il più evoluto sistema integrato di spegnimento incendi in galleria mai realizzato prima a livello internazionale.

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[news EQUIP AUTO 2013, un’opportunità unica per informarsi sulle evoluzioni del post vendita del futuro Secondo l’inchiesta realizzata dal Salone EQUIP AUTO nello scorso mese di maggio, il 72% degli operatori dichiara di avere un approccio proattivo per quanto riguarda gli investimenti. Oltre all’acquisto di attrezzature, la formazione viene indicata al terzo posto. Obbiettivo: sviluppare i propri servizi e affermare il proprio know-how. Con un programma completo di Forum e Workshop di Formazione, EQUIP AUTO 2013 offre agli operatori un’opportunità unica, in un unico luogo, d’acquisire tutto il know-how necessario per rispondere alle evoluzioni del mercato. Dal virtuale alla realtà, è ciò che proporrà il GNFA (Unione Nazionale Formazione Automobilistica) durante i 7 laboratori che mixano manipolazione e ritrasmissione su schermi. Con un punto di vendita riproposto sul proprio stand, per illustrare in modo reale le tematiche dei suoi laboratori (Veicoli elettrici ed ibridi, prevenzione dei rischi in laboratorio, ricevimento post vendita …), la F.N.AA intende mobilitare un gran numero di

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Appuntamento in pillole con la sicurezza, le fiere del settore, le novità di prodotto

operatori e apportare, durante le sue conferenze, la propria esperienza su tematiche quali motorizzazioni pulite, la gestione d’impresa, il commercio automobilistico. Il controllo tecnico è analizzato dal GIEG (Gruppo di Industrie di Attrezzature per l’Autofficina) che si interessa alle evoluzioni delle attrezzature e ai loro impatti tecnologici nei centri e nei laboratori di riparazione. Attrezzature e impianti per carrozzerie innovative in dimostrazione e test, è quello che la FFC (Federazione Francese Carrozzeria) propone sul suo Spazio Innovazione per avvicinare i carrozzieri riparatori alle attrezzature nuova generazione. Nuove mobilità e post vendita saranno al

✔ febbraio/marzo 2013

centro delle tematiche del GNESA (Gruppo Nazionale di Aziende specializzate nell’Automobile) per formare ed informare gli operatori della riparazione. Ufficio di rappresentanza: Saloni Internazionali Francesi S.r.l. Via Caradosso, 10 20123 Milano Tel.: 02/43 43 531, e-mail: info@salonifrancesi.it.

ABC Tools ad Autopromotec Si è appena conclusa la 25ª edizione della fiera Autopromotec, la più importante e specializzata rassegna internazionale di attrezzature ed aftermarket automobilistico. Grande successo allo stand ABC Tools, una bella

dimostrazione di attenzione da parte di tutti i clienti e visitatori. ABC Tools si è contraddistinta con le proprie novità di prodotto e la presentazione del nuovo marchio ABC Tools, confermando un particolare interesse generale per i prodotti esposti e per la storia dell’azienda. Sostenendo la presenza dei partner, ABC Tools ha riscosso altrettanto successo agli stand della Hazet e della Scangrip, registrando grande affluenza in questi giorni molto intensi ma ricchi di soddisfazione. Lo staff ABC Tools ringrazia calorosamente tutti per la gradita partecipazione e per il grande interesse dimostrato per durante la Fiera.



l’innovazione si fa strada]

Basta brutte sorprese,

APP

arriva l’

SOSTA SICURA

Sosta Sicura di M.R. è la nuova applicazione per smatphone e tablet che permette di scegliere in anticipo quando e dove fermarsi. Ricca di contenuti e facile da usare consente al viaggiatore di valutare con attenzione ogni area di sosta consultando una scrupolosa recensione e molti altri parametri: dal parcheggio, alle attrezzature per camper e animali. Per saperne di più abbiamo incontrato e intervistato il nostro direttore Sergio Galimberti La nuova App Sosta Sicura sfrutta in pieno la tecnologia web informatica?

Certo che sì, prima c’era solo il cartaceo: una bella guida di oltre 300 pagine con le recensioni di tutte le aree di sosta, ma con un costo importante, ne vendevamo circa 8000 copie all’anno tramite librerie e aree di servizio. Ora invece è “tutto tascabile”, sempre a portata di mano e consultabile con un click.

Come le è venuta l’idea di fare una guida alla sosta e poi venderla al pubblico?

Ho avuto un paio di brutte avventure nelle aree di servizio, sopratutto nei bagni, dove ho rischiato di non uscire più perché la porta si era incastrata ed erano le due di notte. Inoltre, in più di un’occasione mi sono trovato malissimo con il cibo. Sono sopravvissuto anche all’esperienza di fermarmi solo allo scopo di raccogliere i punti che mancavano per raggiungere il gadget regalo e ho “toppato” fermandomi in ben tre aree della stessa bandiera che però non avevano aderito alla promozione. Un’enorme perdita di tempo! Grazie alla nuova App niente è più lasciato al caso.

Come funziona questa nuovissima applicazione sulla Sosta Sicura e il relax?

I contenuti che compongono l’App Sosta Sicura arrivano dalla nostra 12


lunghissima esperienza di editori e di analisi delle aree di servizio, già dieci anni fa la nostra rivista Market Road ha istituito un premio 4 stelle ai migliori tra i 500 operatori esistenti sulle autostrade italiane, un riconoscimento prestigioso che ci ha fatto conoscere, toccare con mano e giudicare la qualità di tutte le aree di sosta. Inoltre, in Europa oggi siamo gli unici a dare un’informazione cosi sofisticata per il pubblico, informazione che da adesso in poi eviterà la sosta casuale al nostro automobilista in cerca di qualcosa di più specifico: nei servizi, nel cibo, nei bagni e in molto altro ancora.

“I contenuti che compongono l’App Sosta Sicura arrivano dalla nostra lunghissima esperienza di editori e analisi delle aree di servizio, già dieci anni fa la nostra rivista Market Road ha istituito un premio 4 stelle ai migliori tra i 500 operatori esistenti sulle autostrade italiane”

Cosa offre in più all’utente che già riceve informazione dalla società autostrade o dalle Compagnie? Rimanere lontano dagli influssi della pubblicità in questo caso è un dovere e dare un giudizio ad esclusivo utilizzo dell’automobilista è un servizio che ritengo davvero molto utile. L’utente della nostra applicazione potrà agevolmente consultare un’infinità di informazioni utili per la propria sosta ovunque esso si trovi, basterà scaricarla al prezzo di 1 euro sul proprio tablet o smartphone, iPad o Android che sia. Da quel momento il viaggiatore entra in un altro mondo, in ogni istante potrà consultare il tracciato autostradale che dovrà percorrere e scegliere così dove fermarsi, potrà disporre immediatamente, grazie ad una consultazione facile e veloce di tutte le informazioni necessarie per una Sosta Sicura e non più improvvisata. Grazie all’App Sosta Sicura il viaggiatore sa sempre cosa lo aspetta: i costi, i servizi, i menu. Inoltre, se vorrà potrà anche lasciare un commento e raccontare alla community che si creerà intorno a Sosta sicura se si è trovato bene o è rimasto deluso.

Dopo aver toccato l’icona in alto a sinistra, la schermata principale con la mappa si sposta sulla destra scoprendo la visualizzazione delle stesse aree in una lista per un’esperienza di utilizzo più performante. L’ordine di apparizione potrà essere stabilito (es. dalla più vicina visualizzata in alto, alla più lontana visualizzata in fondo alla lista)

Mostrando i campi per la Ricerca. È possibile cercare un’area di servizio specifica, se si conosce il nome, oppure effettuare la propria ricerca incrociando i dati presenti nella schermata.

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l’innovazione si fa strada]

È possibile impostare l’attivazione dell’avviso in prossimità di aree di sosta che possiedono le caratteristiche selezionate (es. attivazione dell’avviso solo per aree con Ristorante e Sosta camper).

Una volta attivato l’avviso apparirà la relativa icona in basso a sinistra nella schermata principale e in prossimità dell’area di sosta con le caratteristiche richieste apparirà l’avviso accompagnato da un suono.

Ci sembra uno ‘strumento’ destinato al viaggiatore con famiglia o agli stranieri, concorda?

In parte sì, in parte no. L’App diventa utile anche ai “camperisti”, ai disabili, a chi viaggia con i suoi animali, è un servizio in più che costa poco, ma fa la differenza tra chi ricerca una generica area di servizio e chi vuole, invece, una sosta mirata e su misura. Inoltre, è utile anche ai “professionisti del viaggio”, a chi per lavoro ha necessità di viaggiare e programmare le soste, come le comitive di pullman che cercano bagni attrezzati e puliti, docce pronte e quant’altro offra un area ben organizzata.

Avere accesso a tutte queste informazioni sarà un vantaggio per le aree migliori con le quattro stelle, ma le altre potrebbero essere scontente di questo nuovo strumento?

È molto probabile che sia così, ma la meritocrazia deve portare qualche vantaggio anche in autostrada.

Da dove è possibile scaricare la nuova applicazione Sosta Sicura?

Dall’Apple Store è possibile scaricarla al costo contenuto di 1 euro, a parte gli aggiornamenti già dai prossimi mesi.

Si aspetta tanti utenti e molti download? Sì mi aspetto grandi numeri ma staremo a vedere.

“Grazie all’App Sosta Sicura il viaggiatore sa sempre cosa lo aspetta: i costi, i servizi, i menu. Inoltre, se vorrà potrà anche lasciare un commento e raccontare alla community che si creerà intorno a Sosta Sicura se si è trovato bene o è rimasto deluso”

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In questa sezione è possibile vedere il dettaglio dell’area di sosta, vedere la votazione totale, la votazione del gestore, la votazione della ristorazione, selezionare l’area come Preferito e scrivere una recensione.

“L’App diventa utile anche ai “camperisti”, ai disabili, a chi viaggia con i suoi animali, è un servizio in più che costa poco, ma fa la differenza tra chi ricerca una generica area di servizio e chi vuole, invece, una sosta mirata e su misura”.

La sua nuova applicazione ha sorpreso il mercato della ristorazione autostradale, ma voi accetterete della pubblicità? Solo dalle singole strutture che sono in autostrada non dai gruppi aziendali che gestiscono il business del panino in autostrada.

Allora direttore mi sta dicendo che ci sono delle possibilità per il gestore di farsi conoscere meglio?

Sì in effetti noi pensiamo che questa nuova tecnologia a basso costo dia la possibilità al gestore di farsi pubblicità comunicando al pubblico le sue caratteristiche. Per esempio se ha un menu particolare, una proposta di vini ricercata o cibi regionali.

È un progetto europeo o vale solo per l’Italia?

Il copyright della App ha una copertura europea ed è un’applicazione destinata senz’altro a sbarcare nei paesi del’Unione diventando uno strumento d’informazione internazionale. ✔

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attualità]

Unione Petrolifera:

CAMBIO AL VERTICE

Alessandro Gilotti è il nuovo presidente dell’UP dopo sedici anni di “regno” di Pasquale De Vita. Si apre un nuovo corso per l’industria petrolifera, in un momento di congiuntura economica estremamente difficile

di Fiammetta La Guidara

Uno dei primi impegni dichiarati dal neo-presidente è quello di cercare di AZZERARE LO SPREAD con l’Europa, dando all’Italia le stesse regole per competere

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Roma. Lo scorso 19 giugno l’assemblea dell’Unione Petrolifera ha eletto nella figura dell’ingegner Alessandro Gilotti il nuovo presidente dell’associazione: rimarrà in carica per il prossimo biennio e sarà coadiuvato dai vicepresidenti Daniele Bandiera, Angelo Fanelli, Claudio Spinaci e Giancarlo Villa. Considerando la congiuntura economica critica che stiamo attraversando e la crisi strutturale del settore, è facile prevedere che si tratta di una sfida davvero impegnativa per il neo-presidente Gilotti, che subentra dopo sedici anni di “reggenza” dell’ingegner Pasquale De Vita. Un comparto strategico e di eccellenza, quello dei carburanti, che occupa 22.000 addetti diretti e 150.000 nell’indotto e ha programmi di investimento per oltre 8 miliardi nel periodo 2010-2015 (di cui il 70% destinato all’adeguamento ambientale). Nel suo primo incontro alla stampa, Gilotti ha tracciato un quadro che presenta diverse criticità: dalla necessità di una riduzione entro due/tre anni di 5-7.000 punti vendita sulla rete carburanti all’estensione della Robin Tax anche alla GDO, fino a qualche timore per gli oneri che potrebbero ricadere sul settore a seguito

della nascita del nuovo organismo per la tenuta delle scorte (Ocsit). Uno dei primi impegni dichiarati dal neo-presidente è quello di cercare di azzerare lo spread con l’Europa, dando all’Italia le stesse regole per competere. “Un aspetto rilevante è quello della logistica, che nel nostro Paese, anche per la sua conformazione e collocazione di gran parte del sistema di produzione nelle isole, genera un flusso di cabotaggio (il 3040%) praticamente assente nel resto d’Europa, con costi aggiuntivi tutti italiani - ha osservato Gilotti -. Tale assetto presenta caratteristiche di complessità e di specificità non comparabile con altri sistemi a “rete” come l’energia elettrica e il gas e in altri settori come l’acqua, le telecomunicazioni e i trasporti su rotaia. “L’industria petrolifera condivide l’evoluzione normativa in questo campo, la nascita del nuovo organismo per la tenuta delle scorte, Ocsit, l’avvio della piattaforma logistica e del mercato all’ingrosso, purché si implementino senza scaricare nuovi oneri impropri sul settore, a discapito dell’efficienza, e si tenga conto delle specificità del settore. “Sul piano fiscale occorre intervenire per una rimodulazione della tassazione sui diversi prodotti energetici e riconsiderare la Robin Hood Tax, cominciando


“Il petrolio resta ancora insostituibile nei trasporti, ma se ne consumerà sempre meno per la maggiore efficienza dei veicoli e la minore domanda attesa. La strategia energetica nazionale, elaborata dal precedente Governo, che dovrebbe rappresentare una sorta di piano d’intervento per l’energia, a dire il vero non dedica molto spazio al downstream petrolifero”

con il non confermare l’aumento del 4% disposto nel 2011, che viene a scadenza a fine anno. E’ opportuno allinearsi alla direttiva europea sulla fiscalità energetica in via di emanazione”. Il differenziale con l’Europa, secondo Gilotti, riguarda principalmente il modo e i tempi del “fare industria” nel nostro Paese. “Servono tempi autorizzativi in linea con l’Europa, perché non è possibile che in Italia ci vogliano 4-5 anni per ottenere un permesso, mentre nel resto d’Europa da 6 mesi a un anno. Occorrono semplificazioni per facilitare la conversione di siti dismessi per minimizzare l’impatto sociale. “Occorre evitare gli inseverimenti interpretativi delle norme europee, soprattutto per le bonifiche dei siti i cui costi sono una vera barriera all’uscita. E’ opportuno rendere coerenti gli obiettivi di politica ambientale di lungo termine con quelli di mantenimento nel breve-medio termine di una capacità produttiva strategica. Occorre certezza del quadro normativo per rilanciare gli investimenti. “Va inoltre riconsiderata la politica europea sui biocarburanti, congelando l’obbligo nazionale di miscelazione al 5% ed evitando aggravi futuri. È necessaria una revisione delle politiche di supporto ai biocarburanti sulla base di evidenze scientifiche e dei loro costi. Serve più realismo. Sulla rete di distribuzione carburanti è stato fatto molto sul piano normativo per rendere il mercato ancora più aperto e concorrenziale. Sono state introdotte molte misure in tale direzione, implementando l’uso del self service, aumentando la trasparenza verso il consumatore, che guarda con più attenzione al prezzo. Cresce l’uso del self service che copre ormai la maggioranza delle vendite. La trasparenza va perseguita con convinzione e determinazione nell’interesse di operatori e consumatori - ha ribadito Gilotti -. Servono tagli dei punti vendita? Il neo-presidente non ha dubbi. “A livello europeo siamo il Paese dove è più facile fare rifornimento. Abbiamo un punto vendita ogni 8 km rispetto ai 15-20 km di Germania e Regno Unito e agli oltre 30 km della Francia, che annullano qualsiasi risparmio. “Abbiamo ancora troppi punti con un basso erogato e scarso non-oil. Servirebbe un taglio di 5.000-7.000 punti vendita, con misure cogenti e condivise per evitare razionalizzazioni senza regole, com’è già accaduto in altri Paesi con risultati penalizzanti sia per il settore che per i consumatori in termini di servizio e costi. “Per realizzare tale obiettivo in due-tre anni, tenendo conto delle specificità della realtà italiana sia dal punto di vista orografico che delle preferenze dei consumatori, si dovrebbe potenziare il Fondo Indennizzi per i titoli degli impianti e i gestori”. La rete autostradale gode di una condizione migliore? “Molto critica è la situazione per la rete autostradale,

dove occorre intervenire con rapidità, non essendo più sostenibile economicamente per gli operatori (aziende e gestori) alla luce di un calo nell’ultimo anno del 25% delle vendite. Rinnovare le gare per l’affidamento del servizio non tenendo conto di questo stato di cose appare irrealistico”. Il neo-presidente Gilotti si mostra preoccupato, poi, per la crisi strutturale del comparto della raffinazione, per il calo e per la nuova geografia dei consumi, ma anche per una tassazione complessa e punitiva. “Il petrolio resta ancora insostituibile nei trasporti, ma se ne consumerà sempre meno per la maggiore efficienza dei veicoli e la minore domanda attesa - ha detto Gilotti -. La strategia energetica nazionale, elaborata dal precedente Governo, che dovrebbe rappresentare una sorta di piano d’intervento per l’energia, a dire il vero non dedica molto spazio al downstream petrolifero, pur ritenendolo un settore strategico per il Paese, e ciò dà un po’ la misura di come esso sia scarsamente considerato per la sua reale incidenza sulla nostra economia. “Alcune raffinerie negli ultimi tre anni hanno chiuso, mentre altre hanno sospeso temporaneamente l’attività. In questi anni circa il 30% della capacità è rimasto sostanzialmente inutilizzata e le esportazioni, sebbene lo scorso anno siano apparse in leggera ripresa, ma ben lontane dai livelli del 2009, non sono bastate a compensare i minori consumi interni. Un fenomeno già vissuto in anni passati con ben altre proporzioni e con attese di crescita ben diverse da oggi. Questa volta, però, la situazione è un po’ più complicata e bisogna preparare una rete di protezione che accompagni questo processo di dimagrimento che non necessita di aiuti di Stato, ma piuttosto dell’aiuto di uno Stato che assista le aziende in questo complesso momento di transizione che può portare ad un nuovo punto di equilibrio più efficiente e competitivo. “L’Italia ha avuto consapevolezza del problema forse per prima e lo ha sollevato in sede europea, per portare a un riequilibrio degli svantaggi competitivi di cui soffre il sistema di raffinazione. Il tema è stato condiviso dalla Commissione UE che ha proposto un’analisi dell’impatto della normativa sul settore petrolifero. Occorre che si proceda con rapidità a tale verifica e che sia estesa anche alla legislazione in elaborazione e non solo a quella già emanata. In termini più generali, occorre rendere coerenti gli obiettivi di mantenimento e sviluppo del settore strategico della raffinazione con gli indirizzi di politica ambientale di decarbonizzazione al 2050, tendenti a penalizzare il settore aumentando lo svantaggio competitivo verso i Paesi extra UE”. La strada per allinearsi all’Europa richiede il concorso di molti protagonisti: l’europarlamento e il parlamento nazionale, l’esecutivo UE e il nostro Governo, ma anche i retisti, i gestori, la GDO, e mille passaggi burocratici. Sicuramente una strada impervia da percorrere. ✔

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attualità]

Energia e carburanti, All’assemblea dell’Unione Petrolifera è stata presentata la relazione annuale, che traccia un bilancio sulla situazione internazionale e interna - «Il 55% degli automobilisti non usa più l’auto per brevi tragitti e circa il 40% ha ridotto le uscite nel tempo libero» dichiara il presidente dell’UP Alessandro Gilotti - L’intervento del Ministro Zanonato: «Tre o quattro raffinerie italiane rischiano la chiusura»

di Fiammetta La Guidara Roma - L’Assemblea dell’Unione Petrolifera ha costituito anche quest’anno un momento di incontro e di riflessione sulla situazione attuale relativamente al mondo dell’energia e dei carburanti. Un’analisi resa possibile grazie alla “Relazione Annuale”, documento di vasta portata redatto proprio dall’UP e che analizza il mercato internazionale ma anche l’economia italiana quanto a combustibili ed energia, esamina le problematiche della raffinazione e

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della distribuzione nel nostro Paese, compresi gli aspetti doganali e fiscali, senza trascurare le problematiche legate all’ambiente (dalla legislazione sui biocarburanti alla gestione di bonifiche e rifiuti), alla salute e alla sicurezza. La situazione internazionale Dalla Relazione Annuale dell’Unione Petrolifera emerge che il 2012 è stato un anno ancora difficile per l’economia mondiale. I Paesi


ieri, oggi e domani emergenti hanno continuato a registrare tassi di espansione molto più solidi di quelli dei Paesi avanzati. Complessivamente, nel 2012 il Pil mondiale è progredito del 3,2%, cui hanno contribuito il +1,2% dei Paesi avanzati e il +5,1% di quelli emergenti. Tra questi ultimi, si evidenziano le dinamiche della Cina (+7,8%) e dell’India (+4,0%) che si confermano come l’area di maggiore interesse per gli operatori economici. Gli Stati Uniti, da cui nel 2008 è originata la più profonda crisi finanziaria dopo la Grande Depressione, sono cresciuti del 2,2% e hanno catturato l’attenzione dei principali attori del mercato energetico, grazie al rapido sviluppo delle fonti non convenzionali di olio e gas (tight oil e shale gas). Le principali incertezze sono derivate dai Paesi dell’area euro che ha registrato un andamento negativo del Pil (-0,6%), dovuto in particolare alle difficoltà dell’Italia (-2,4%) e della Spagna (-1,4%). «Con il migrare dei principali centri di produzione e consumo, si spostano anche i capitali, soprattutto occidentali», ha osservato il neopresidente dell’Unione Petrolifera, ingegner Alessandro Gilotti. «Si stima che nell’ultimo quinquennio circa 1.000 miliardi di dollari all’anno di flussi di capitali sono stati esportati dalle economie mature, Usa, Europa e Giappone, verso quelle emergenti: Cina, Russia, Brasile e India. Maggiore crescita economica significa tuttavia più domanda di energia, che naturalmente si concentra nei paesi non-Ocse, che sono arrivati ad assorbire circa il 55% del totale - era il 45% nel 2000 - e, secondo le stime dell’Agenzia Internazionale per l’Energia, sono destinati a salire al 60% già nel 2020 e al 65% nel 2035. Un sorpasso che impone alle aziende dei Paesi Ocse la ricerca di nuove strategie in grado di resistere su mercati sempre più globalizzati e interdipendenti, ma spesso asimmetrici. Asimmetria soprattutto dal lato delle regole, assenti in campo ambientale nelle economie emergenti, e del costo del lavoro che tendono ad alterare il gioco della concorrenza e scoraggiare quegli investimenti necessari a soddisfare una domanda destinata comunque ad aumentare».

Il neopresidente dell’UP si è posto quindi il problema dei nuovi equilibri che si vanno profilando e di quale ruolo avranno le diverse fonti di energia per soddisfare una domanda che al 2035 dovrebbe aggirarsi sui 17 miliardi di Tep (tonnellata equivalente di petrolio), ovvero il 35% in più rispetto ad oggi. «Un ruolo importante lo avranno le rinnovabili, che presentano i tassi di sviluppo più elevati, anche se il loro contributo al bilancio energetico complessivo continuerà ad essere parziale e insufficiente a soppiantare le fonti fossili, ma il petrolio, nonostante tutto, mantiene un ruolo centrale nel coprire la domanda totale, circa un terzo, seguito dal carbone e dal gas. Insieme, le fonti fossili continueranno a soddisfare oltre il 70% dei bisogni del pianeta almeno fino al 2035. E, a meno d’innovazioni tecnologiche tali da sovvertire ogni paradigma, credo che dovremo attrezzarci per utilizzarlo al meglio puntando sullo sviluppo tecnologico». L’ingegner Gilotti ha inoltre osservato che «la fonte petrolifera resta irrinunciabile per il set-

“Dalla relazione annuale dell’Unione Petrolifera emerge che la crisi si è fatta sentire in Europa più che altrove e dal 2008 il Pil dell’area euro ha perso circa l’1,1%. La domanda di energia è diminuita, ma è stata ancora soddisfatta per il 75% dalle fonti fossili. Calano i consumi complessivi, ma soprattutto quelli petroliferi che dal 2008 a oggi hanno ceduto circa il 10%, pari a circa 70 milioni di tonnellate” 19


attualità] tore dei trasporti, non solo stradali ma anche navali ed aerei, e ciò vale pure in prospettiva in assenza di alternative altrettanto versatili e accessibili. Nel 2035, infatti, circa oltre l’87% della domanda nel trasporto sarà ancora coperta dai prodotti petroliferi, rispetto al 92% attuale, tenendo conto del limitato apporto che altri tipi di alimentazione potranno garantire, a partire dalle auto elettriche e dai biocarburanti, per i quali permangono rispettivamente problemi tecnologici e di sostenibilità. Va inoltre tenuta nel debito conto la rapida motorizzazione attesa soprattutto nei paesi non-Ocse, in particolare in Cina dove ormai s’immatricolano più auto che negli Stati Uniti. Si stima che al 2035 sul pianeta circoleranno 1,7 miliardi di veicoli, il doppio rispetto a oggi». Cosa succede in Europa… Dalla Relazione Annuale dell’Unione Petrolifera emerge che la crisi si è fatta sentire in Europa più che altrove e dal 2008 il Pil dell’area euro ha perso circa l’1,1%. La domanda di energia è diminuita, ma è stata ancora soddisfatta per il 75% dalle fonti fossili. Calano i consumi complessivi, ma soprattutto quelli petroliferi che dal 2008 a oggi hanno ceduto circa il 10%, pari a circa 70 milioni di tonnellate. «È come se avessimo perso un paese come l’Italia», ha osservato Gilotti. «Una situazione che mette in seria difficoltà l’industria della raffinazione europea. Diversi impianti hanno già chiuso, altri sono stati trasformati in depositi o sono sul mercato in cerca di acquirenti un po’ in tutta Europa. Dal 2008 a oggi hanno cessato l’attività 15 raffinerie per un totale di 1,7 milioni barili/giorno, pari all’8% della capacità totale. Le lavorazioni lo scorso anno si sono attestate sui livelli più bassi di sempre (11,4 milioni b/g) e i tassi di utilizzo anziché migliorare in virtù delle chiusure intervenute nel frattempo, sono scesi fino al 78% rispetto al 95% di pochi anni fa, che diventa il 72% nell’area del Mediterraneo. In una prospettiva di più lungo termine la raffinazione in Mediterraneo potrebbe risultare più efficiente se razionalizzata e ammodernata con ingenti investimenti, quando si raggiungerà un nuovo punto di equilibrio, cioè quando i pre-investimenti realizzati in raffinazione e petrolchimica in Asia e Medio Oriente saranno chiamati a servire la domanda di quelle aree. Permane tuttavia il rischio potenziale di perdere altre 10 raffinerie, sempre in Mediterraneo. Credo che

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il processo in atto sia irreversibile. La competizione è sempre più agguerrita, soprattutto da parte dei nuovi impianti sorti in Asia e Medio Oriente». … e in particolare in Italia «Il nostro paese si dibatte in una situazione difficile», ha osservato il presidente dell’Unione Petrolifera. «Siamo entrati in recessione nel 2009 e nel frattempo abbiamo perso il 25% della nostra produzione industriale. Quanto dissipato in questi anni sarà difficilmente recuperato prima di un decennio. È altresì diminuito il reddito disponibile delle famiglie. I consumi di energia hanno perso circa il 10% rispetto al 2011 e sono tornati indietro di una ventina d’anni. A pagare il conto più alto è stato il petrolio che dal 2008 a oggi ha lasciato sul terreno poco meno di 17 milioni di tonnellate. Pesante è stato il conto pagato dalle aziende attive nel downstream petrolifero italiano che dal 2009 hanno accusato perdite per oltre un miliardo di euro all’anno. Nonostante tutto, il petrolio rimane la principale fonte di energia del Paese, posizione insidiata da vicino dal gas che già quest’anno potrebbe operare il sorpasso. «A crescere sono state solo le rinnovabili che in questi ultimi anni hanno visto un progresso vertiginoso anche grazie a un sistema d’incentivi particolarmente generoso che grava sulla bolletta degli utenti privati e delle aziende. Nonostante questa pesante flessione, la nostra bolletta energetica nel 2012, con oltre 64 miliardi di euro, è stata la più alta di sempre, complice un euro debole. Va tuttavia rilevata la minore incidenza del petrolio sul totale che dal 90% del 1980 è passata al 53% attuale. «La strategia energetica nazionale, elaborata dal precedente Governo, che dovrebbe rappresentare una sorta di piano d’intervento per l’energia, a dire il vero non dedica molto spazio al downstream petrolifero pur ritenendolo un settore strategico per il Paese, e ciò dà un po’ la misura di come esso sia scarsamente considerato per la sua reale incidenza sulla nostra economia. «Alcune raffinerie negli ultimi tre anni hanno chiuso, mentre altre hanno sospeso temporaneamente l’attività. In questi anni circa il 30% della capacità è rimasta sostanzialmente inutilizzata e le esportazioni non sono bastate a compensare i minori consumi interni. Un fenomeno già vissuto in anni passati con ben altre proporzioni e con attese di crescita ben diverse da oggi. Oltre


Obiettivi chiari «Gli obiettivi da raggiungere sono chiari, eventuali soluzioni forse diverse, ma è indispensabile che siano discusse e condivise per quanto possibile da tutti gli attori in gioco», afferma Gilotti. «L’interesse generale a questo punto è diventato sicuramente più importante degli interessi, seppur legittimi, dei singoli. Sono sicuro che compagnie petrolifere, privati e gestori, lavorando insieme, potranno dare, con il supporto e la guida del Governo, un utile contributo alla crescita comune e del Paese, cercando di uniformarsi agli standard europei sia in termini di quadro regolamentare sia in termini di assetto industriale».

alla raffinazione dobbiamo affrontare anche il problema della rete di distribuzione carburanti, oggetto di ripetuti interventi legislativi negli ultimi anni. Un mercato sempre meno remunerativo dove il calo dei consumi è stato ancora più evidente. Dal 2008 a oggi si sono persi circa 5,4 miliardi di litri, di cui oltre 3 miliardi nel solo 2012. La situazione appare molto più grave in autostrada dove il calo è stato addirittura a due cifre, -25%, ad indicare una grave disaffezione dell’utenza verso questo segmento di mercato». Così cambiano le abitudini «Per molti anni si è creduto che la domanda di carburanti fosse indipendente dall’andamento dei prezzi, mentre oggi i fatti dimostrano il contrario - ha proseguito il neopresidente dell’UP -. Oltre una certa soglia non si può più andare e il continuo aumento delle tasse, tra accise e Iva, visto nel 2011 e nel 2012, ha depresso irrimediabilmente i consumi. L’aumento dei prezzi alla pompa, infatti, è solo in minima parte attribuibile al costo del prodotto raffinato. Una scelta, quella di aumentare la tassazione indiretta che colpisce chiunque, indipendentemente dal reddito, che si sta però rivelando un boomerang con profondi effetti recessivi sull’economia nazionale. «I consumatori cambiano abitudini e, se possono, non prendono l’auto o la utilizzano solo quando necessario. Stando a un recente rappor-

to dell’Isfort, il 55% degli automobilisti non usa più l’auto per brevi tragitti e circa il 40% ha ridotto le uscite nel tempo libero. Quando si prende l’auto, si presta molta più attenzione al prezzo e si tende a utilizzare di più il self service che offre risparmi sensibili e che è cresciuto in modo importante, tanto da raggiungere la maggioranza delle vendite. Rispetto ai principali paesi europei, abbiamo ancora troppi impianti, un basso erogato, un modesto utilizzo del self service, anche se in aumento, e uno scarso apporto delle attività collaterali che in altri Paesi sono decisive per la redditività di un punto vendita. L’esperienza europea ci insegna che un punto di ottimo si può trovare, adattando però il modello alle specificità della realtà italiana, sia dal punto di vista dell’orografia - il nostro è un Paese lungo e stretto con oltre 8.000 Comuni, di cui molti montani - che delle preferenze dei consumatori». Tutelare investimenti e occupazione «Tre o quattro raffinerie italiane rischiano effettivamente di chiudere», ha detto il ministro dello Sviluppo Flavio Zanonato, nel suo intervento. «Siamo in una situazione da 15-2’ milioni di tonnellate l’anno di eccesso di capacità ma non dobbiamo compromettere un settore strategico e dobbiamo salvare centomila addetti”. Zanonato ha confermato che nel “decreto fare” il fondo per la razionalizzazione della rete carburanti è destinato anche all’erogazione di contributi per la chiusura e contestuale trasformazione da impianti di distribuzione carburanti liquidi in impianti di distribuzione esclusiva di metano autotrazione. «In questo modo contiamo che un certo numero di impianti possa essere salvato», ha detto Zanonato, «tutelando gli investimenti e l’occupazione». Il ministro ha poi annunciato che avrebbe proposto di cancellare l’obbligo di verifica dell’eventuale traslazione dei costi della Robin Tax. «Prenderò contatto con le associazioni dei consumatori perché è mia intenzione inserire una norma, nel caso della conversione del decreto del fare, che preveda la cancellazione del divieto di traslazione della Robin Tax da parte dell’Autorità per l’Energia. È un carico molto pesante dal punto di vista burocratico per le aziende, è un carico molto pesante per la Pubblica Amministrazione. Non porta alcun beneficio di prezzo e non sono previste sanzioni», ha aggiunto Zanonato. ✔

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carburanti]

Energia e petrolio: l’Italia del 2025 Il rapporto redatto dall’Unione Petrolifera mette in luce come la crisi economica ancora in atto ha inciso, incide e inciderà talmente tanto sullo stile di vita degli italiani da modificarne notevolmente le abitudini, portando il Paese a un utilizzo più intenso di fonti energetiche più economiche

di Elisa Maranzana Quando si fanno previsioni sulla domanda energetica e petrolifera dell’Italia nei prossimi dodici anni, si torna inevitabilmente a parlare di crisi economica. Una recessione talmente pesante da essere destinata a incidere molto profondamente e in maniera eccezionale anche sulle dinamiche dei consumi energetici. Il lento recupero delle attività produttive, infatti, farà sì che l’Italia possa tornare al Pil del 2007 solo all’inizio del prossimo decennio. E questo ovviamente non potrà che ricadere anche sugli usi energetici destinati a subire profonde modifiche. La crisi ancora in atto, infatti, ha inciso, incide e inciderà talmente

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tanto sullo stile di vita degli italiani da modificarne notevolmente le abitudini e spingere verso fonti energetiche più economiche. Questo in poche parole è quanto emerge dal rapporto “Previsioni di domanda energetica e petrolifera italiana 2013-2025” redatto recentemente dall’Unione Petrolifera. Quando finalmente si potrà parlare di ripresa economica, quindi, lo scenario che si prospetterà davanti ai nostri occhi sarà notevolmente mutato. Ma in che modo? Da una parte il comparto del trasporto pubblico vedrà una notevole crescita


politica 20-20-20 della Commissione Europea che mirano nel 2020 al 20 per cento di fonti rinnovabili, alla riduzione di almeno il 20 per cento delle emissioni di CO2 e all’aumento del 20 per cento dell’efficienza energetica nei consumi.

dovuta alle scelte delle persone che si muoveranno sempre di più con i mezzi pubblici a scapito di quelli privati (auto e moto). Anche il settore dei trasporti subirà delle modifiche, poiché per la movimentazione delle merci verranno privilegiati la via marittima e ferroviaria a scapito di quella su gomma. Per quanto riguarda il comparto industriale, invece, è stata ipotizzata da un lato una evoluzione della produzione industriale verso settori meno energivori e dall’altro interventi destinati al miglioramento della efficienza energetica nei sistemi produttivi. I settori delle fonti rinnovabili e del risparmio energetico resteranno, in ogni caso, gli assi portanti della politica energetica del nostro Paese soprattutto in ottica dell’adesione al Pacchetto Clima-Energia, secondo il quale l’Italia si è impegnata nel raggiungimento degli obiettivi della

Ma veniamo al parco auto che, secondo il rapporto diffuso dall’Unione Petrolifera, subirà, in linea generale, un lievissimo calo. Alla fine di questo decennio si stabilizzerà la crescita delle vetture a gasolio che dal 40,9 per cento del 2012 arriverà a rappresentare nel nel 2025 il 43,8 per cento del complessivo parco autovetture. Le automobili a gpl e a metano, pur in assenza di incentivi, consolideranno la loro presenza sulle strade, soprattutto per il vantaggio economico di tali carburanti rispetto a benzina e diesel, ma anche per l’ampliarsi della gamma prodotta dalle case automobilistiche. La diffusione dell’auto elettrica incontrerà ancora parecchi rallentamenti, soprattutto nel breve periodo, mentre si rafforzerà la crescita delle vetture ibride: dai 35mila pezzi del 2012 si arriverà a 490mila del 2025. Le automobili a benzina, infine, sono di conseguenza destinate a scendere passando dai 17,3 milioni di unità del 2012 fino ai circa 15 milioni del 2025. In termini di domanda energetica e petrolifera effettiva, quindi, si assisterà da un lato a un aumento della domanda di energia primaria che nel 2025 raggiungerà i 181,1 milioni di Tep (tonnellata equivalente di petrolio) contro ai 165,7 attuali. Già dal 2013, però, il petrolio cederà al gas naturale il ruolo di principale fonte energetica del Paese. La recessione economica, le elevate quotazioni del greggio, la consistente fiscalità e il progressivo ridimensionamento degli impianti produttivi continueranno a incidere pesantemente sui consumi complessivi dei prodotti petroliferi; l’Unione Petrolifera prevede infatti che al 2025 il petrolio arrivi a perdere ulteriori 12,4 milioni di tonnellate rispetto ai consumi del 2010. Un calo che inevitabilmente si rifletterà anche sul consumo dei carburanti che continuerà a scendere nel medio termine con un moderato recupero solo dopo il 2020. In questo contesto una particolare attenzione spetta al comparto dei biocarburanti, destinati a crescere in termini percentuali nelle miscele come indicato dalla Direttiva 2009/28/ CE sulle fonti rinnovabili. ✔

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carburanti] Il trend positivo portato avanti dal mercato del GPL per autotrazione potrebbe essere il punto di partenza per uno sviluppo economico in chiave ambientale del nostro Paese. E questo grazie anche al piano d’azione promosso dalla Commissione Europea

Italia: una green economy a base di GPL?

di Elisa Maranzana Il 2012 è stato un anno difficile anche per il settore dei gas liquefatti, fatto salvo che per il mercato dell’autotrazione. E a dimostrarlo sono proprio i dati recentemente diffusi da Assogasliquidi, l’associazione di Federchimica che rappresenta il settore della distribuzione di GPL e GNL. “I consumi del GPL a uso combustione – spiega Paolo Dal Lago, presidente di Assogasliquidi – hanno registrato un forte calo (meno 9,4 per cento rispetto al 2011), dovuto alla crisi economica e alla presenza di altre fonti di energia all’interno delle abitazioni”. Più positivo, però, sembra essere il trend del mercato GPL per autotrazione che segna un più 6,3 per cento dei consumi per auto rispetto al 2011 e che ogni anno continua a essere scelto da oltre 250mila automobilisti italiani. Nonostante il calo complessivo delle vendite di auto nuove pari a oltre il 20 per cento, infatti, nel 2012 il GPL ha registrato uno straordinario aumento di immatricolazioni che si attesta a un più 126 per cento. Senza dubbio un grande successo, al quale hanno contribuito diversi fattori come la vasta scelta di modelli a disposizione (oltre 80) per tutte le esigenze di mobilità, il costante riconoscimento delle sue proprietà ecologiche anche in ambito internazionale e la sua elevata sicurezza di utilizzo. E proprio a questo proposito la Commissione

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europea ritiene che il GPL possa essere una risorsa fondamentale per conseguire gli obbiettivi ambientali ed energetici previsti nell’UE per il 2020 ossia, tra le altre cose, la riduzione delle emissioni di gas serra e la diversificazione del fabbisogno energetico. Ma vantaggi e benefici potrebbero riscontrarsi anche a livello economico. “I gas liquefatti – continua Dal Lago – possono contribuire a rilanciare l’industrializzazione del Paese consolidando i suoi fattori di competitività in chiave sempre più ambientale”. Assogasliquidi ritiene infatti che, nonostante il mercato dell’auto


a GPL stia andando molto bene, ci sia ancora della domanda inespressa: molti consumatori se stimolati opportunamente potrebbero optare per l’acquisto di una vettura a gas. In questo modo il settore del GPL per autotrazione potrebbe diventare una leva significativa per risollevare il mercato automobilistico che, come abbiamo detto, continua a essere in calo. Gas liquefatti, quindi, come forma di rivitalizzazione dei mercati perché la loro economicità è in grado di attrarre un’utenza che si è persa. Ma non solo. Allo stesso tempo la domanda si spostereb-

be verso settori innovativi ed ecologici favorendo quindi uno sviluppo in chiave ambientale che potrebbe a sua volta diventare anche un’ottima occasione per le aziende italiane di aumentare le esportazioni. Un rafforzamento dell’industria nazionale sul fronte interno, infatti, potrebbe migliorare la competitività delle aziende del nostro Paese nei mercati esteri e soprattutto in quei Paesi emergenti che, sia per problematiche di carattere ambientale sia per soddisfare un fabbisogno energetico in continua crescita, si stanno spostando sempre di più verso prodotti ecologici ed alternativi. E cosa fare, quindi, per il sostegno delle aziende italiane? “Il piano d’azione promosso dalla Commissione europea prevede il coinvolgimento attivo di tutti gli Stati membri” spiega Dal Lago. “In Italia l’attuazione di questa direttiva permetterà di continuare a sostenere lo sviluppo dei gas liquefatti nel settore dei trasporti e darà, quindi, un nuovo slancio alle politiche ambientali e industriali finora sperimentate”. 
Questo piano di azione suggerisce infatti una serie di misure, molte delle quali già sperimentate nel nostro Paese; per esempio, troviamo la defiscalizzazione sul carburante GPL (accise) e sui relativi veicoli (quali, ad esempio, bollo e IPT). Tra le azioni raccomandate dalla Commissione europea rientra anche il sostegno alla costruzione di veicoli a carburanti alternativi. L’Italia potrebbe cogliere questo invito per incrementare una domanda da coprire allo stesso tempo con una crescita della produzione automobilistica nazionale, un processo che aiuterebbe, quindi, anche l’occupazione nel nostro Paese. Sono molti gli utilizzi di GPL non ancora pienamente diffusi, come per esempio il settore della nautica, e questo fa ben sperare per il futuro. 

 Recentemente Assogasliquidi ha esteso il suo perimetro di rappresentanza anche al GNL, un prodotto dalle caratteristiche fisiche e ecologiche molto simili al GPL, facilmente trasportabile e ampiamente disponibile. “Le nostre aziende hanno deciso di estendere le proprie attività anche alla distribuzione del GNL per offrire ai propri utenti una ulteriore risorsa energetica utilizzabile in ogni settore: per i consumi industriali, per gli usi domestici e nei trasporti, terrestri e marittimi” conclude Dal Lago. “Il nostro auspicio è che le Istituzioni possano sostenere le imprese in questo percorso iniziale di sviluppo del prodotto, con particolare attenzione alla realizzazione delle sue infrastrutture di approvvigionamento”. ✔

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bio-carburanti]

Il tabacco sarà il biocarburante del futuro

Il professor Fogher della Facoltà di Agraria dell’Università Cattolica ha scoperto che da una particolare varietà di questa pianta è possibile ricavare calore ed energia invece che fumo. E l’azienda italiana Sunchem Holding ha concretizzato questo progetto di ricerca

di Elisa Maranzana È possibile ottenere biocarburante dalla pianta del tabacco? Sembra proprio di sì. Enti di ricerca e università di molti paesi, soprattutto americani, stanno infatti portando avanti progetti ed esperimenti legati a un utilizzo alternativo di questa pianta che oggi viene associata principalmente alle sigarette. Il caso più concreto e quindi più interessante, però, lo abbiamo trovato proprio in Italia. Si tratta di un’azienda di Arma di Taggia, in provincia di Imperia, di nome Sunchem Holding che, partendo da un progetto di ricerca del professor Corrado Fogher della Facoltà di Agraria dell’Università Cattolica, oggi detiene i diritti esclusivi per lo sviluppo a livello internazionale del brevetto industriale relativo al tabacco energetico. Il brevetto industriale è depositato in 57 paesi e già rilasciato legalmente in 38. “Questa iniziativa – ci ha spiegato Sergio Tommasini, managing director dell’azienda – consiste sostanzialmente nella creazione di una particolare varietà della pianta di tabacco destinata alla produzione di semi tramite un processo di mutagenesi, una particolare procedura di selezione attraverso la quale vengono migliorate alcune caratteristiche della pianta senza alterarne la genetica. E proprio sulla base di questo progetto di ricerca è nata una compagine industriale rappresentata a livello mondiale da Sunchem Holding. Nessuno prima di noi aveva mai utilizzato il tabacco per scopi energetici”. Contrariamente all’industria del tabacco per le sigarette, quindi, questa particolare varietà della pianta massimizza la produzione di fiori e semi a

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scapito della produzione di foglie. Non contiene nicotina e non è neppure ogm. Si tratta di una pianta estremamente robusta, in grado di crescere in climi e terreni diversi e può essere coltivata su terreni marginali che non possono essere utilizzati per la produzione alimentare. Il seme contiene circa il 40 per cento di olio e dalla spremitura a freddo si ottengono il 33-34 per cento di olio grezzo, utilizzato per la produzione di energia, biodiesel e jet fuel per aviazione. Ma, parlando di trasporto su gomma, in che modo quindi il biodiesel finisce alla pompa di benzina? “Sunchem Holding vende l’olio crudo ottenuto dalla spremitura del tabacco all’industria del biocarburante che a sua volta lo lavora per ottenere il biodiesel. Quest’ultimo viene poi venduto alle compagnie petrolifere che, per la distribuzione in Italia, lo misceleranno al gasolio nella percentuale consentita dalla legge (e che nel nostro paese è pari al 7 per cento e salirà nel rispetto delle politiche di sviluppo previste dal 20-20-20). “Inoltre – conclude Tommasini – in collaborazione con un partner americano, Tyton Bioscience Corporation, abbiamo sviluppato un’altra varietà di tabacco geneticamente modificata e utilizzata soprattutto per il mercato americano dalla quale è possibile estrarre, oltre all’olio, anche lo zucchero da cui si ottiene l’etanolo. La tecnologia utilizzata è quella della sub-critical water e permette di agire direttamente sulla biomassa fresca by-passando altri processi operativi e quindi incrementando i profitti sulla filiera produttiva”. ✔


[eventi FerExpo QUANTI VANTAGGI FerExpo è organizzata da Ente Fiera Promoberg, (Fiera Bergamo). Media partner dell’evento, che ha la sponsorizzazione della rivista più importante del settore, Market Road, sono Ferramenta 2000, Garden & Grill, Ferramenta Portale e Garden Portale. La Fiera di Bergamo è facilmente raggiungibile da qualsiasi località italiana e internazionale grazie all’ottima rete di collegamenti terrestri ed aerei. Si trova infatti a 2 km dall’aeroporto Orio al Serio (collegamenti quotidiani con voli nazionali e internazionali), è comodamente raggiungibile dall’autostrada Milano-Venezia (uscite Bergamo e Seriate) e dalla stazione FS di Bergamo. Inoltre, durante i giorni di apertura di FerExpo sarà attivo un servizio autobus di collegamento tra la Stazione FS di Bergamo, l’aeroporto di Milano Orio al Serio e il Polo Fieristico (frequenza ogni 20 minuti).

A SPAZIO ANCHE AL CAR CARE Alla fiera della ferramenta italiana, in programma a Bergamo il 18 e il 19 settembre, ci sarà anche un’area dedicata a questo comparto

La manifestazione della ferramenta italiana, FerExpo, che si svolgerà alla Fiera di Bergamo il 18 e il 19 settembre, dedica un’area al comparto Car Care con il coinvolgimento dei leader nel mercato, di un prestigioso marchio automobilistico e con work shop pratici. FerExpo è la manifestazione italiana, innovativa nel format e nei contenuti, dedicata a tutti gli operatori del comparto ferramenta. Oggi si parla di car care integrale, una definizione che include ogni elemento, tecnico e immateriale, che entra a far parte del processo della cura di un autoveicolo. Rientra in questo concetto, quindi, anche l’utilizzo di prodotti chimici rispettosi dei principi della chimica ecosostenibile, a base di sostanze vegetali. Il sistema delle revisioni impone frequenti controlli e interventi di manutenzione nei confronti del parco auto italiano, che nei prossimi anni subirà una frenata nelle nuove immatricolazioni, contribuendo al trend positivo nel settore dei prodotti per la cura e la manutenzione dei veicoli. Analogamente alla casa, si afferma il piacere di stare in auto nelle condizioni più confortevoli, anche dal punto di vista olfattivo e igienico. In analogia con i consumi domestici, per la profumazione si ricerca la varietà più vicina al proprio gusto personale e i

prodotti per la manutenzione si fanno sempre più specialistici, ma di più facile utilizzo. Il progetto Car Care, organizzato in collaborazione con Market Road, la rivista di riferimento del comparto, prevede la presenza in fiera di automobili prestigiose (Ferrari e Lotus) nell’area dedicata. Nelle diverse pratiche di cura dell’automobile verrà designato un marchio leader, che potrà eseguire test dei propri prodotti durante la manifestazione. FerExpo diventa quindi un momento dimostrativo anche per la rete distributiva di questi prodotti, che trovano nei negozi di ferramenta un canale di grande importanza distributiva insieme alla Grande Distribuzione. La sponsorizzazione dello show avrà la sua collocazione nelle immediate vicinanze del grande punto di ritrovo dei grossisti, il “Golden circle”. Per eventuali richieste di sponsorizzazione, l’ufficio relazioni esterne/ sponsorizzazioni è a disposizione al numero 02.66988424.

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aree di servizio]

VILLORESI EST: una sosta nel terzo millennio

“L’area è concepita secondo il principio ‘design for all’ che garantisce l’assenza di barriere architettoniche e l’accessibilità a tutti i tipi di viaggiatori”

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Un’oasi di assoluto relax nel cuore di una delle autostrade più trafficate d’Italia: Villoresi est nasce con l’intento di rivoluzionare il concetto della sosta autostradale mediante un connubio di ecosostenibilità, food and shopping experience, e design all’ultimo grido. L’aspetto esteriore dell’edificio ricorda la forma del camino di un vulcano che di sera, grazie alla suggestiva illuminazione, assume un colore rosso fuoco che si staglia nel cielo autostradale, all’altezza di Lainate, nel tratto della A8 in direzione nord. Il sito, ubicato in posizione strategica a circa metà strada tra Milano e l’aeroporto di Malpensa, si sviluppa su una superficie totale di 78.000 mq, circa un quarto dei quali destinato ad un’area verde ricca di aceri, pioppi, betulle, biancospini e ginestre, che richiamano direttamente la vegetazione del vicino Parco delle Groane rendendo la sosta piacevole e rilassante. Aperta ufficialmente nel gennaio 2013, l’area di sosta risponde ad un progetto realizzato dell’architetto Giulio Ceppi dello studio Total Tool, in partnership con Starching e Geoenergia, e raggiunge l’al-

tezza massima di 27,5 mt proprio nel “camino del vulcano”, ricoperto da uno strato di rame stagnato e laminato e sostenuto da uno scheletro interamente realizzato in legno lamellare certificato PEFC, proveniente da boschi gestiti in maniera sostenibile; la copertura captante del tetto e le 420 sonde geoterminche profonde fino a 25 mt catturano, stagionalmente, energia solare o freddo, arrivando ad emettere il 59% in meno di CO2 rispetto ad un normale edificio per quanto concerne la climatizzazione, risparmiando il 45% dei consumi elettrici, grazie anche all’illuminazione a LED, che garantisce un risparmio annuo di circa 166 Megawatt di energia elettrica. Ma non è tutto: il complesso si segnala anche per il riciclo dell’acqua, che avviene grazie all’utilizzo di acqua piovana e di falda per l’irrigazione e i servizi, che portano ad una riduzione dei consumi idrici pari al consumo annuo di 128 famiglie italiane (in numeri, circa 25.550 mc di acqua). Inoltre, l’area è concepita secondo il principio “design for all” che garantisce l’assenza di barriere architettoniche


Sostenibilità e confort si intrecciano in un’area di servizio che rivoluziona il concetto della sosta: ubicata sulla Milano Laghi, in una posizione strategica a circa metà strada tra Milano e Malpensa, Villoresi est si pone come prototipo di stazione di servizio del futuro

e l’accessibilità a tutti i tipi di viaggiatori. Anche dei più piccoli, cui sono state riservate due aree giochi, all’interno e all’esterno dell’edificio, e degli amici a quattro zampe, per i quali è stato pensato un Fido Park dotato di acqua, ombra e lettiera. Si segnalano anche parcheggi riservati alle donne (segnalati con un’apposita freccia rosa sull’asfalto), una stazione per la ricarica rapida dei veicoli elettrici e una vasta area pic-nic corredata da una zona fitness pensata per offrire beneficio muscolare con esercizi studiati per chi rimane a lungo seduto al volante. Internamente, la struttura si presenta come un centro commerciale in miniatura: passata la “reception” con tanto di desk informativo, si accede ad un’area commerciale dotata di free wi-fi strutturata sul modello di una piazza cittadina, dove compaiono un ristorante, un fast food, un bar elegante in stile retrò (i cui tavoli offrono prese elettriche per la ricarica dei dispositivi elettronici) e persino due sale conferenze munite di proiettori, microfoni, stampanti e, su richiesta, anche di

un servizio catering. L’offerta commerciale comprende, tra gli altri, un negozio di alimentari, una libreria e una rivendita di prodotti di elettronica di ultima generazione quali telefoni cellulari, tablet e console di videogiochi. Anche i servizi igienici rispecchiano il clima di modernità e innovazione: le toilettes sono dotate di comode docce, cui si può accedere tramite un codice da richiedere alla reception, ed è presente anche una zona lavanderia, fornita di lavatrici e asciugatrici per fare il bucato. C’è anche un’ampia area nursery dove è possibile cambiare i neonati e riscaldare vivande e biberon. Villoresi est è pensata quindi come una zona di massima funzionalità per tutte le categorie di consumatori: dai businessman ai camionisti, dagli amanti dello shopping ai cybernauti più accaniti. Non a caso, l’area è considerata da Autogrill come il fiore all’occhiello del progetto Afuture, il programma di innovazione e sostenibilità pensato per migliorare l’impatto del gruppo sulla rete autostradale. ✔

“Villoresi est è pensata quindi come una zona di massima funzionalità per tutte le categorie di consumatori: dai businessman ai camionisti, dagli amanti dello shopping ai cybernauti più accaniti”.

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innovazione ADS]

UN NUOVO NETWORK

per informazione e intrattenimento Ledwall Network è un nuovo media che animerà e informerà il mondo delle ADS. Un enorme pannello luminoso proietterà non solo video e immagini ma un vero e proprio palinsesto per gli automobilisti. Al via la sperimentazione nelle prime 3 aree di sosta di Alessandro Ribaldi La comunicazione e la crescita dei nuovi media non conoscono freni e sono pronti ad abbracciare nuovi scenari: il mondo delle autostrade sembra proprio uno di questi. Nasce infatti “Ledwall Network”, un moderno modo di fare informazione attraverso dei video che, naturalmente, verranno installati all’interno delle aree di servizio e non lederanno minimamente la sicurezza degli automobilisti. Allacciati direttamente dalla società Autostrade andranno a sostituire i vecchi panelli, quelli dove vengono solitamente appesi manifesti e messaggi pubblicitari. Addio, quindi, ad ogni forma di persuasione pubblicitaria per dare l’ingresso alla pura e sana informazione nelle aree di servizio? A dire il vero non propriamente. “Ledwall Network” nonostante sia a tutti gli effetti un mass media, alternerà i suoi contenuti - con video legati al mondo dello sport, del giornalismo e dell’intrattenimento televisivo - a spot pubblicitari che, in un certo senso, potranno sempre avere valenza informativa. “Qui non parliamo solo di un pannello luminoso – spiega la società

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Il LedWall Network è un’“media’’ a tutti gli effetti, con un palinsesto editoriale che si aggiorna ogni 6 minuti e che fornisce informazioni e aggiornamenti georeferenziati su meteo e traffico autostradale, alternati a spot e messaggi pubblicitari. Gli impianti sono attivi 18 ore al giorno (dalle 6 alle 24)


autostrade - questa volta c’è un palinsesto editoriale capace di aggiornarvi ogni 6 minuti e che fornisce informazioni e aggiornamenti georeferenziati e attivi 18 ore al giorno (dalle 6 alle 24)”. Insomma, se non è rivoluzione poco ci manca. Nello specifico però cosa si potrà fruire da quello schermo? Presto detto: news, informazioni sul meteo e sul traffico sicuramente saranno i contenuti che potranno farla maggiormente da padrone. Il progetto partirà in fase sperimentale in 3 aree di servizio, ancora non comunicate, che verosimilmente saranno localizzate tra la Lombardia e l’Emilia Romagna. L’obiettivo, non affatto segreto, è quello di avere una rete capillare che possa sconfinare lungo tutta la penisola. “Con questo progetto - come ha spiegato nel corso di alcune interviste Francesco Delzio, Presidente di Ad Moving e Direttore relazioni esterne, affari istituzionali e marketing Autostrade per l’Italia - intendiamo potenziare i mezzi pubblicitari che offriamo ai nostri Clienti e che consentono di intercettare gli oltre 900 milioni di contatti che ogni anno si sviluppano sulla rete del Gruppo Autostrade. Con il Ledwall Network intendiamo, inoltre, inserirci nel settore del Digital Advertising che è l›unico che sta facendo registrare un trend di crescita sul mercato dell›Advertising in Italia». La raccolta pubblicitaria sarà affidata alla società PIANOadv Srl, che potrà garantire al mercato un nuovo importante network capace di sviluppare, con l’arrivo dei primi 4 impianti, circa 30 milioni di contatti annui. “La scelta di arricchire la nostra offer offerta digitale multipiattaforma (PC, Smatphone, Tablet) - dichiara Sergio Bonomi, AD di PIA-

NOadv - con il primo LedWall Network in Italia, rappresenta un grande passo avanti nell›idea di far convergere modalità pubblicitarie, quali il Digital Out of Home (DOOH), con altre tipicamente WEB. Il Ledwall Network offre agli sponsor la possibilità di utilizzare formati Preroll (Video adv), ma anche di poter interagire con il pubblico via wifi in pr prossimità dell›impianto, attraverso il DCM (dispositivo di contatto mul multimodale) che verrà installato su ogni LedWall, che consente di erogare immediatamente dei contenuti messi a disposizione dallo sponsor quali: informazioni, accesso immediato a offerte speciali, loyalty program, coupon, digital gift, voucher, giochi”. A quanto pare, quindi, questa nuova maniera di comunicare potrà portare sicuramente tanti benefici. All’industria pubblicitaria, in primis, ma anche agli addetti ai lavori di contenuti informativi. Ultimo, ma non ultimo, è ciò che potrà essere colto dalle stesse aree di servizio. In Italia, come è noto, la sosta è “cultura”. A noi italiani, anche se decidiamo casualmente dove fermarci lungo i nostri spostamenti, ci piace vivere con relax e con qualità il nostro sostare. LedWall Network sarà un ulteriore servizio in grado di alzare la soglia del piacere dei nostri viaggi. Le aree di servizio italiane ambiscono sempre più ad essere le più belle, le più funzionali, quelle dove poter interrompere un viaggio per una pausa piacevole e adesso anche istruttiva. La strada è ancora lunga, è vero. Percorrerla con il naso all’insù, magari guardando le trasmissioni di questo particolare schermo-cartellone, sembra la soluzione più facile ed intelligente per raggiungere al più presto l’eccellenza. ✔

“LedWall Network sarà un ulteriore servizio in grado di alzare la soglia del piacere dei nostri viaggi. Le aree di servizio italiane ambiscono sempre più ad essere le più belle, le più funzionali, quelle dove poter interrompere un viaggio per una pausa piacevole e adesso anche istruttiva” 31


speciale car care]

La cura dell’auto cresce in

TEMPI DI CRISI? Come hanno inciso il difficile momento economico e la conseguente crisi del mercato dell’automobile sul comparto del car care? A fronte di un invecchiamento del parco auto circolante gli italiani sono disposti a spendere soldi per la cura e la manutenzione della propria vettura? Lo abbiamo chiesto alle aziende leader del settore di Elisa Maranzana È assodato ormai da tempo che purtroppo il mercato italiano dell’automobile è in caduta libera. Le immatricolazioni di vetture nuove, infatti, sono in costante calo come dimostrano i dati diffusi dall’Unione Petrolifera secondo cui nei primi sei mesi di quest’anno le registrazioni di autovetture sono scese del 10,3 per cento rispetto allo stesso periodo del 2012. Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare inoltre, l’ACI (Automobile Club d’Italia) ha evidenziato che negli ultimi mesi anche il mercato dell’usato ha iniziato a subire flessioni sia per quan-

to riguarda le quattro ruote che le due. Una situazione che fa certamente riflettere se si pensa che l’Italia è sempre stato uno dei Paesi con la densità automobilistica tra le più alte del mondo. E in un contesto economico come questo viene spontaneo chiedersi come possa aver reagito il comparto del car care: l’invecchiamento del parco auto circolante ha portato all’acquisto di articoli per mantenere le vetture in buone condizioni oppure la crisi è così radicata che anche un investimento non eccessivo in prodotti per il car care deve essere valutato con attenzione?

Turtle Wax TW38411, cera liquida trasparente che protegge dai raggi solari. Da utilizzare sulla carrozzeria, comprese le parti in gomma e plastica (Lampa).

Intervista KIMICAR

Intervista ad Antonio Cirillo, responsabile commerciale e marketing A chi si rivolge Kimicar? Qual è la linea per il car care di maggior successo? KIMICAR, sin dalla sua fondazione nel 1981, produce e commercializza prodotti chimici per la cura dell’auto, l’industria e la comunità e ogni settore ha un proprio specifico catalogo. In particolare abbiamo due linee per l’auto – quella per

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il car care e per la cura professionale degli automezzi – entrambe universalmente riconosciute tra le migliori sul mercato per l’elevato livello qualitativo e per i prezzi praticati. Perché quindi scegliere i prodotti KIMICAR? Acquistare un prodotto KIMICAR significa scegliere un prodotto con elevato livello qualitati-

vo, in grado di rispettare la salute degli operatori, dell’ambiente e dei materiali da trattare. Le nostre linee offrono inoltre garanzia della costanza della qualità delle forniture, un servizio puntuale e professionale da parte dei nostri concessionari e prezzi adeguati al livello qualitativo dei prodotti.


Intervista ATAS

Intervista a Edi Bighi, sales & marketing director di ATAS Diciamo entrambe le cose. La gente ha sicuramente più cura della propria auto proprio per non doverne comprare una nuova. Nello stesso tempo, però, la capacità di spesa del consumatore medio è scesa: com’è facile immaginare gli italiani si concentrano a far quadrare il bilancio familiare e di conseguenza non investono più così tanti soldi per curare la macchina. Il discorso è leggermente diverso per il comparto degli additivi per auto che consentono, fra le altre cose, per esempio di risparmiare carburante o evitare spese impreviste come la sostituzione degli iniettori. In questo scenario come si collocano le aziende leader del settore? Cosa hanno dovuto inventarsi per far fronte a questo difficile momento economico? Quali sono i prodotti che vengono maggiormente richiesti? Ne abbiamo parlato direttamente con loro.

Diesel pulitori iniettori, arexons.

Hippy, MA-FRA.

Shield, Armor All.

“Gli ultimi anni – ci ha confermato Edi Bighi, sales & marketing director di Atas – sono stati caratterizzati dalla crisi che continua a influenzare tutta l’Europa e che ha determinato un notevole cambiamento anche nel settore car-wash. I gestori degli impianti di lavaggio e i loro stessi clienti infatti sono sempre più attenti ai costi, hanno meno potere d’acquisto e sono sempre più esigenti. Atas, consapevole di questa situazione, ha mantenuto invariata la vasta gamma di prodotti già collaudati, caratterizzata da ottime prestazioni a concentrazione medio alta che da sempre le garantisce una posizione primaria su tutti i mercati, e ha realizzato una nuova serie di prodotti che, senza penalizzare qualità e prestazioni, viene proposta a prezzi più contenuti e vantaggiosi. La reazione dei clienti è stata estremamente positiva promuovendo a pieni voti l’iniziativa dell’azienda”. Nonostante il pesante quadro generale sono molte le aziende del settore che tengono duro. “Fortunatamente non abbiamo risentito molto della crisi economica” ci ha spiegato Lorenzo Liverani, brand manager auto di Tavola. “I dati di mercato relativi ai primi cinque mesi di quest’anno indicano che i

Ci può descrivere come si articola la vostra gamma di prodotti? Per ogni tipo di applicazione e in conformità col sistema di lavaggio, Atas ha realizzato diversi prodotti che, prima di essere distribuiti, vengono sottoposti a severi test sia interni, presso il nostro centro esperienze, sia esterni direttamente su impianti di lavaggio coi quali abbiamo accordi particolari. Parlando di portali o tunnel, ad esempio, per prelavaggio e lavaggio Atas propone prodotti a bassa alcalinità, classici, concentrati e schiumogeni con varianti di colore per un totale di almeno 18 prodotti. Anche per coadiuvanti delle cere, agenti chimici autoasciuganti, cere siliconiche e oleiche, la proposta Atas conta non meno di 18 diversi prodotti. Questo vale per tutte le categorie di prodotto ed è uno dei nostri maggiori punti di forza particolarmente apprezzato dai clienti poiché soddisfa tutte le loro esigenze. Come fanno i clienti a scegliere i prodotti? Non c’è il rischio che le loro scelte possano essere errate? Atas è strutturata con una rete di concessionari esclusivisti debitamente formati, dei veri professionisti che assistono i clienti in tutte le circostanze e in particolare nella scelta dei prodotti. Inoltre, il reparto assistenza clienti si adopera per affiancare i concessionari in questa attività inviando personale qualificato direttamente presso gli impianti di lavaggio.

Pulicerchi Leg, dall’effetto quasi istantaneo e adatto sia alle auto sia alle moto (Ekokemica).

New Brilliant No Sil di Ekokemica, lucida cruscotti che ritarda la deposizione della polvere e che protegge anche le parti in gomma.

nostri prodotti per la pulizia dell’auto hanno avuto un leggero calo pari al 4,4 per cento. Le linee STP, My Car e Armor All sono riuscite in ogni caso a perdere meno della media del mercato,

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speciale car care] Intervista TAVOLA

Intervista a Lorenzo Liverani, brand manager auto Dove vengono venduti i vostri prodotti? Abbiamo una intera linea di soluzioni per il car care che includono prodotti per la manutenzione, la cura, la sicurezza e la profumazione dell’automobile. La distribuzione dei prodotti per la cura dell’auto copre il mercato a 360 gradi. Tocchiamo quindi sia la grande distribuzione in generale, sia il canale tecnico costituito da autoricambi e autoaccessori. A questi si aggiunge una rete di distributori che vanno a coprire in parte i clienti che non seguiamo direttamente e in parte il settore delle compagnie petrolifere (e quindi delle stazioni di servizio). State spingendo un prodotto o una linea di prodotti in particolare? Per sopperire a questa difficile situazione di mercato abbiamo lanciato sempre nuove soluzioni. All’inizio di quest’anno per esempio abbiamo presentato una linea di prodotti a marchio Armor All dedicati alla cura dell’auto. Si tratta di una gamma di soluzioni di alta qualità, con una grande resa nel tempo e quindi un alto valore aggiunto percepito dai consumatori. Con questa linea di prodotti abbiamo avuto dei risultati molto positivi. Detergente schiumogeno per la pulizia di ogni tipo di tessuto e moquette che rallenta il ridepositarsi dello sporco (Stoffinet Spray, Allegrini).

476 One Step Cut & Polish Virtus, gel abrasivo e lucidante a passaggio unico per superfici cromate con difetti minimi e medi (Allchem).

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grazie anche al lancio di parecchie novità”. Dati relativamente positivi, quindi, ottenuti anche grazie alla strategia commerciale messa in atto dall’azienda. “Andando in controtendenza con le strategie commerciali di alcuni competitor che hanno scelto di abbassare i prezzi, quella di Tavola si è focalizzata sul cercare di migliorare la qualità dei prodotti per dare un valore aggiunto al mercato. Per noi infatti un cliente soddisfatto e quindi contento è un cliente che rimane nel tempo. A questo si aggiunge poi la nostra strategia distributiva che, come abbiamo detto, va a coprire il mercato a 360 gradi, toccando sia la grande distribuzione in generale, sia il canale tecnico costituito da autoricambi e autoaccessori”. Anche Ma-Fra ha adottato strategie di distribuzione capillare passando dagli autoricambi fino alle stazioni di servizio, dalla GdS alla classica grande distribuzione, come ci ha spiegato il sales manager dell’azienda Remigio Busso. “Stiamo lavorando per far sì – ha aggiunto – che sia professionisti del settore sia clienti privati possano reperire con facilità i nostri prodotti sganciandoci dalla tradizione che ci vedeva legati al mondo degli autolavaggi”. Le strategie commerciali sono importanti quindi, ma un posto primario spetta certamente anche alle tipologie di soluzioni vendute. “Abbiamo un intero catalogo per la Linea Auto – ci racconta Antonio Cirillo, responsabile commerciale e marketing di Kimicar – dedicato a tutti i prodotti di rivendita per il “fai da te” e il professionista. Questa gamma quindi si rivolge sia all’automobilista che cura personalmente il proprio veicolo, sia al professionista che utilizza i nostri prodotti per risolvere problemi di pulizia e igienizzazione (autolavaggio auto e mezzi pesanti, stazioni di servizio, officine, carrozzerie, elettrauto, ditte di autotrasporto eccetera..). In questo difficile momento economico puntiamo su entrambe le linee perché sono vendute in settori diversi”. Un’idea vincente è certamente quella messa in campo da Arexons che ha de-

Stand Kimicar.

Intervista MA-FRA

Intervista a Remigio Busso, sales manager di MA-FRA Fra i vostri prodotti per il car care due stanno avendo particolare successo: Last Touch Express e Hippy. Perché secondo lei? Last Touch è un prodotto davvero valido. Il suo colore e la sua profumazione accattivanti uniti alle sue performance qualitative lo rendono unico nel suo genere. Inoltre una efficacie e ampia campagna di comunicazione, che ha toccato anche canali televisivi a livello nazionale, ha permesso di diffondere il prodotto su larga scala, facendolo conoscere a privati e appassionati che amano prendersi cura della propria auto nel loro tempo libero. Per quanto riguarda Hippy il segreto è che, oltre a essere un profumatore auto dalle fragranze originali, si sta affermando come un oggetto glamour di tendenza. Alcuni Fashion Blog iniziano a parlarne come un accessorio sobrio e naturale, ma nello stesso tempo elegante nella sua semplicità. Dove vengono venduti questi prodotti? Avete scelto una particolare modalità di esposizione? I prodotti Last Touch e Hippy sono attualmente venduti presso stazioni di servizio, autolavaggi, autoricambi, GdS e GDO. A breve saranno in distribuzione anche presso i negozi di ferramenta. Hippy Flowpack e Hippy Blister sono inseriti in pratici espositori da banco. In termini di rispetto dell’ambiente quali caratteristiche hanno Last Touch Express e Hippy? Last Touch Express è un prodotto nanotech a base acqua con l’aggiunta di tensioattivi e cera carnauba di origine vegetale. Non presenta derivati da petroli e/o minerali e pertanto risponde a tutte le normative europee vigenti riguardanti la biodegradabilità e la tutela dell’ambiente. Hippy è un profumatore all’avanguardia composto da un supporto in gomma profumata di ultima generazione imbevuta in olii naturali di esclusiva origine vegetale completamente biodegradabili.


Intervista AREXONS

Intervista a Daniel Elber, Strategic Business Unit Manager Per illustrare i vostri prodotti per la cura dell’auto avete scelto di utilizzare espositori con video tutorial. Offrite espositori specifici per tipologia di punto vendita? Abbiamo espositori dedicati a specifici prodotti e canali di vendita. Per la linea Svitol casa, ad esempio, abbiamo scelto un espositore che riproduce una casa e all’interno del comignolo i consumatori possono trovare

ciso di puntare anche sulla modalità di esposizione dei prodotti scegliendo di utilizzare espositori con video tutorial della durata di un minuto circa. Come nasce questa idea ce lo ha spiegato Daniel Elber, strategic business unit manager dell’azienda: “I nostri prodotti, e soprattutto quelli per il car care, sono la soluzione a molte necessità quotidiane. Accade spesso però che i nostri clienti non siano al corrente dell’esistenza di alcuni prodotti specifici. I video mostrano la soluzione a determinati problemi e la semplicità dell’applicazione”. Una scelta sicuramente innovativa, quindi, che ha riscontrato un buon successo di pubblico. “Questi video sono sicuramente uno strumento efficace – continua Elber – come lo sono altre iniziative che abbiamo messo in campo (per esempio lo studio di un visual specifico per il punto vendita). Queste scelte consentono di ottenere un incremento delle rotazioni dei prodotti anche a doppia cifra come abbiamo potuto constare in diversi casi anche in negozi tradizionali”. ✔ Sbloccante multifunzione tutto in uno RS Multi Functional All In One (RS2000).

Abarth Cockpit Cleaner (Green Star) è indicato per ridonare l’effetto satinato su plastiche e inserti in radica e carbonio.

dei flyer con informazioni sul prodotto. Per quali categorie di prodotti o marchi avete sviluppato maggiormente l’esposizione fuori banco? Per i prodotti car care, profumatori e per la linea Svitol. I vostri clienti cosa preferiscono per l’esposizione dei prodotti? Novità come i filmati e ingombri ridotti, so-

pratutto per quei punti vendita che hanno a disposizione superfici limitate. Sono state molto apprezzate e sfruttate le nuove clipstrip che abbiamo scelto per la linea Svitol, i lavavetri e i profumatori. Queste clipstrip permettono di usare pochissimo spazio e di fare cross selling in aree dedicate a categorie diverse ma complementari o in aree soggette agli acquisti a impulso.

Detergente brillantante con cere selezionate che lucida e conferisce un effetto polish antistatico (RX 20 Spray Finish di Riwax, Sistar).

Intervista FLOWEY

Intervista a Filippo Florio, amministratore di FLOWEY

Linea Racing, Flowey.

Stabilimento Atas. Luxor Lucidante Cruscotti di Saratoga rinnova, lucida e pulisce a fondo cruscotti e superfici in gomma, plastica, legno, pelle, similpelle e skai.

FilaHobby, detergente spray sgrassante che pulisce i cerchioni e può essere usato su plastica, metallo e superfici verniciate.

Quali sono i vostri prodotti per il car care di maggiore successo? Perché secondo lei? Tutti i nostri prodotti (venduti in 26 Paesi sia europei che extraeuropei) ci danno molte soddisfazioni e riscontrano grande successo tra i professionisti del lavaggio auto. In particolare evidenzierei i prelavaggi, le cere e il nuovo lava cerchi in grado di garantire risultati straordinari sui moderni cerchi delle auto, senza creare alcun tipo di problema sull’alluminio e sulle leghe utilizzate per la loro costruzione. I nostri prelavaggi, in particolare, hanno un elevatissimo potere sgrassante e al tempo stesso sono in grado di non attaccare le parti in alluminio e le vernici. Le cere infine sono tutte di origine vegetale (come del resto tutti i nostri prodotti), hanno un elevato potere idrofobo e non lasciano macchie bianche sull’auto o aloni sui vetri quando vengono utilizzati i tergicristalli. Cosa distingue i prodotti Flowey dalla concorrenza? Quali sono i punti di forza? Ci distingue la continua ricerca che i nostri laboratori svolgono ogni giorno per adeguare i prodotti ai nuovi tipi di vernici e di plastiche che i costruttori di auto adoperano. Abbiamo una equipe di tecnici che studia costantemente i formulati e adegua quelli esistenti alle nuove normative sempre più stringenti. Flowey infatti ha già da tempo adeguato i suoi prodotti alle severissime norme Reach che entreranno in vigore nel 2015; tutti i prodotti dell’azienda, inoltre, sono formulati con tensioattivi di origine vegetale, estratti dal grano e dalla barbabietola. Avete messo in atto una strategia particolare per la vendita di questi prodotti? Abbiamo una organizzazione di vendita diretta costituita da responsabili commerciali che coprono aree più o meno vaste a seconda del territorio e che sono coadiuvati da una serie di tecnici/ venditori. Con l’obiettivo di raggiungere nuovi mercati, stiamo inoltre avviando delle collaborazioni con grandi strutture commerciali che operano nel settore della ferramenta e del colore.

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speciale CAR CARE

scheda AREXONS

Rinnova Fanali Mirage Rinnova Fanali è studiato appositamente per ripristinare la trasparenza di fanali ai primi stadi di opacizzazione. Migliora la luminosità dei fari durante la guida notturna. Grazie alla sua formulazione, rimuove l’opacità superficiale dai fanali in plastica di auto e moto. Adatto anche per la lucidatura di parabrezza di scooter, cupolini di moto, finestre di camper o barche in plastica. Facilita il superamento della revisione ministeriale degli autoveicoli.

Cera barriera Prodotto ideale per mantenere l’auto sempre nuova e brillante con pochi sforzi. Di facile applicazione, conferisce uno spettacolare effetto bagnato e soft-touch. La crema si stende facilmente e non si secca grazie alla tecnologia Dual Emulsion. L’azione protettiva e idrofobizzante data dalla combinazione di polimeri sintetici e cere naturali inibisce l’adesione degli agenti inquinanti; basterà il getto d’acqua delle lance per una buona pulizia limitando l’uso delle spazzole degli autolavaggi e quindi proteggendo la vernice dai graffi. La carrozzeria rimarrà protetta nel tempo dagli agenti atmosferici e dallo smog. Cera Barriera non è abrasiva, dona profondità di colore e brillantezza.

Additivi con tecnologia Winroad Ideata e studiata dai laboratori Arexons, Winroad tecnology comprende 4 nuovi principi formulativi che garantiscono il mantenimento ottimale del funzionamento e delle prestazioni del motore. 1. Pulizia Iniettori “One tank”: pulizia degli iniettori dopo un solo trattamento, favorendo la risoluzione del problema di un avvio a freddo difficoltoso, un eccessivo consumo di carburante, maggiore rumorosità e perdita di potenza. 2. Fuel economy: riduzione degli attriti, contribuendo a un risparmio medio di carburante del 2,5%. 3. Compatibilità con il biodiesel: soluzione in grado di contrastare la formazione di depositi, evitando così l’intasamento del sistema di alimentazione del veicolo. 4. Formulazione innovativa per additivo invernale: prevenzione del congelamento del gasolio a basse temperature ed evitare quindi l’intasamento del filtro e le conseguenti difficoltà di accensione a freddo.

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Wizzy smacchia tessuti 10 panni umidificati. Rimuovono dai sedili in tessuto macchie vecchie e nuove. Strofinare il panno direttamente sulla macchia, lasciare asciugare.

Smash cruscotti Satinati Grazie alla sua esclusiva formula neutralizzante, pulisce in profondità la superficie trattata, detergendola, igienizzandola, allontanando e rimuovendo al meglio polvere e allergeni che vengono trattenuti sul panno ed eliminando l’odore di fumo. Il prodotto rinnova ed esalta l’aspetto originale satinato della parte trattata senza lucidarla, rendendola così liscia e setosa al tatto. Penetra inoltre nel materiale plastico, nutrendolo ed evitando così le screpolature e l’invecchiamento, facilitando gli ulteriori passaggi.

Acquazero Lava, lucida e protegge la carrozzeria di auto, scooter, camper, senza l’utilizzo di acqua: è sufficiente spruzzarlo sulla superficie da trattare e poi passare un panno di cotone asciutto. È ideale per la carrozzeria, ma valido anche per le gomme e le parti in plastica. La formulazione a base di speciali cere nutritive, oltre catturare e rimuovere la polvere, escrementi di uccelli, insetti, sporco in genere, lascia la superficie trattata perfettamente lucida e protetta.

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SPECIA ALE

SCHEDA

Fondata nel 1965 dal signor Augusto Tassini, Atas ha dedicato le sue risorse alla ricerca ed allo sviluppo di prodotti chimici nel pieno rispetto dell’ambiente specializzandosi, tra le altre cose, nella produzione di detergenti industriali, formulati chimici e soluzioni per la cura, la manutenzione, l’estetica e l’igiene dell’auto. Il sistema produttivo certificato ISO 9001/2008, i severi controlli di qualità e la cura al rispetto dell’ambiente suffragata dalla certificazione ISO 14001/2003 attualmente in corso, sono aspetti che contraddistinguono la serietà e l’impegno dell’azienda verso i propri clienti e la natura. Atas opera attraverso una rete commerciale capillare costituita da oltre cento Concessionari esclusivisti distribuiti su tutto il territorio Italiano, e da Distributori esclusivisti in oltre 25 Paesi esteri. Con una gamma di oltre 250 diversi prodotti Atas raggiunge una produzione complessiva pari a circa 140/180mila quintali ogni anno. La produzione dell’azienda è suddivisa sostanzialmente in quattro linee, due delle quali sono dedicate alla manutenzione e cura dell’auto, e al settore dei trasporti in generale. AtasCar è la gamma di prodotti pronti all’uso dedicati alla cura, alla pulizia ed alla manutenzione esterna ed interna dei veicoli. Questa linea viene distribuita presso stazioni di servizio carburanti, autoaccessori, autoricambi, ferramenta, supermercati e distribuzione organizzata, bricolage e colorifici. AtasDet è la gamma di detergenti e speciali formulati chimici professionali ad elevata concentrazione dedicati al lavaggio alla pulizia ed alla cura dei veicoli commerciali ed industriali ed alla detergenza specializzata. I professionisti utilizzano questa linea di prodotti presso concessionari di autoveicoli, officine meccaniche, autolavaggi, garage, carrozzerie, flotte aziendali ed autotrasporti, nell’industria e nell’artigianato. Questa linea viene distribuita attraverso una rete di Concessionari e Rivenditori specializzati.

Atas S.r.l. - Via Nazionale, 279 - Codisotto di Luzzara (RE) Italy - Tel. +39 0522 976731 - Tel. +39 0522 978002 - Fax +39 0522 976903 info.atas@tin.it www.atassrl.it

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speciale CAR CARE

scheda FLOWEY

Flowey Flowey è stata fondata nel 1990 in Lussemburgo da Filipp Florio e Simon Weynachter e oggi i suoi prodotti sono utilizzati ogni giorno in Europa da 20 mila professionisti per la pulizia auto. L’IMPORTANZA DELLA RICERCA La ricerca in Flowey riveste un’importanza fondamentale: l’azienda è dotata di una struttura interna che si avvale di laboratori esterni indipendenti e collabora con altre primarie aziende come Basf e Bayer. Circa il 5% del fatturato viene investito in ricerca e sviluppo di nuovi prodotti. LA PRODUZIONE La produzione si svolge interamente nel nuovo e ultramoderno stabilimento di Lussemburgo grande circa 10 mila mq e operativo dal 2009. Costruita per ottimizzare i tempi e ridurre il lavoro della manodopera, la struttura è dotata di due ingressi: il primo riservato alle materie prime in entrata, il secondo ai prodotti finiti in partenza. Le autobotti scaricano al primo ingresso carichi di 10/20 tonnellate di materie prime che, tramite pipe line esterne (per motivi di sicurezza), raggiungono le cisterne di stoccaggio. Ogni volta che l’autobotte si avvicina alla linea di scarico attiva un sensore, il quale consente di chiudere sia il canale sia lo scolmatore dell’acqua in modo da isolare completamente tutta la zona di scarico. In questo modo si ottiene una baia di scarico totalmente stagna, in grado di contenere il doppio del contenuto di un bilico. Per la produzione Flowey utilizza due miscelatori da 10 tonnellate e due da 5, due in polietilene e due in acciaio. Questi ultimi in particolare consentono di lavorare anche i prodotti acidi e tutte le cere idrofobe, mentre gli altri miscelatori vengono utilizzati per shampoo, prodotti alcalini e prodotti neutri per lavaggi e prelavaggi. La produzione al massimo regime è di 90 tonnellate al

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www.flowey.com

parte da dove gli altri vorrebbero arrivare

giorno, anche se attualmente produzione è di 50 tonnellate giornaliere. ATTENZIONE ALL’AMBIENTE Tutta l’acqua piovana viene raccolta dal tetto a una sola falda e inviata a una cisterna sotterranea in grado di contenere fino a 300 mila litri. Qui viene raccolta e filtrata per poter poi essere usata per la produzione. In questo modo oltre a conciliare ecologia e risparmio, è possibile ottenere prodotti di altissima qualità poiché per la produzione viene usata acqua praticamente distillata e quindi immune dalle questioni legate alla durezza e ai problemi con le macchie bianche. Già 7 anni fa Flowey era stata pioniera realizzando prodotti senza fosfati e senza NTA (sostanza cancerogena). Forte della certificazione di qualità Dekra, l’azienda ha recentemente ottenuto anche la certificazione VDA, per la sua capacità di soddisfare i requisiti della maggior parte dei costruttori tedeschi di automobili e dei loro fornitori diretti. In poche parole Flowey parte da dove gli altri vorrebbero arrivare.


KIMICAR è una delle aziende italiane leader nel settore dei prodotti chimici di cura e detergenza per auto, industria e comunità. Realizza e distribuisce prodotti chimici di detergenza a uso professionale (autolavaggi, industria e comunità) e privato (rivendita) nel settore auto. Nello stabilimento KIMICAR vengono riempiti tutti i formati, dal flacone da 50mL al cubo da 1000L all’aerosol. Fondata nel 1981, l’azienda ha sede a Bosnasco, in provincia di Pavia. È dotata di uffici, di uno stabilimento di 30mila metri quadrati (con una potenzialità attuale di 60.000kg/ giorno di produzione), di cui 10mila coperti. KIMICAR produce e commercializza prodotti con formula esclusiva sia a proprio marchio – attraverso una rete di concessionari esclusivi (90 in Italia e 30 all’estero) ciascuno con proprio personale, mezzi, depositi – sia per conto terzi con marchio personalizzato del cliente.

speciale CAR CARE

scheda KIMICAR

Tra gli obiettivi principali di KIMICAR c’è la difesa dell’ambiente e la costanza della qualità. Tutte le formule realizzate vengono quindi testate a lungo e sottoposte a rigorosi controlli di qualità. Grazie alla continua ricerca e all’avanzata tecnologia impiegata, i prodotti KIMICAR consentono di rispettare le normative vigenti sulle acque reflue. Come si può notare visitando il sito www.kimicar.it, la gamma dei prodotti offerti è ampia e in grado di soddisfare ogni tipo di esigenza. Per i prodotti di rivendita al pubblico KIMICAR realizza robusti espositori da banco e da terra, anche su disegno (es. compagnie petrolifere) che “catturano” l’attenzione dell’automobilista e promuovono l’acquisto d’impulso.

KIMICAR: la garanzia della qualità

KIMICAR realizza per gli impianti di lavaggio cartelli pubblicitari (anche personalizzati) e un distributore automatico di prodotti per la cura dell’auto. È inoltre concessionaria DOSATRON e le riparazioni vengono eseguite direttamente nell’officina dell’azienda. Oltre a occuparsi di vendita e logistica, i concessionari KIMICAR sono in grado di fornire assistenza tecnica al cliente, garantendo tempi di consegna e di risposta rapidi. A testimonianza dell’elevato standard di qualità dei prodotti, KIMICAR ha ottenuto la certificazione ISO EN 9001. I prodotti sono stati testati e omologati dai principali costruttori di impianti di lavaggio e di depurazione acque.

Kimicar Srl - Via Fabbrica 1/C, 27040 Bosnasco (PV) - Tel. +39 0385 272247 - Fax +39 0385 272240 Email info@kimicar.it www.kimicar.it

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scheda MA-FRA

MA-FRA MA-FRA è un’azienda che può vantare quasi cinquant’anni di successi, una crescita entusiasmante che l’ha portata a essere protagonista del mercato grazie a idee e soluzioni originali, anticipando tendenze e linee guida. Sin dal lontano 1965, MA-FRA si è sempre messa dalla parte del cliente aiutandolo a risolvere facilmente e nel pieno rispetto dell’ambiente i problemi che quotidianamente si presentano, sia esso un normale utente o un professionista del lavaggio e della pulizia di auto, della manutenzione in officina, un meccanico per moto, un cantiere o un negozio di prodotti per barche a vela e motore, oppure un professionista del settore tecnico.

MA-FRA è un’azienda con una rete di vendita composta da 70 concessionari monomandatari in Italia e 40 importatori esteri, tutti con deposito e struttura logistica propri, con un tempo medio di consegna dall’ordine di 36 ore; un’azienda sempre pronta a studiare e a sviluppare soluzioni all’avanguardia; un’azienda con un forte rapporto con i suoi operatori, per i quali ogni anno organizza due meeting generali per presentare i nuovi prodotti e le strategie commerciali, cui si affiancano gli incontri a livello regionale, organizzati per area Nielsen; un’azienda che punta a recepire, con tempestività, i reali bisogni dei clienti e di venire incontro alle loro esigenze, creando dei prodotti “ad hoc”; un’azienda dove ogni anno vengono formulati in media 8 nuovi prodotti, con un “time to market” di 4 mesi.

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Tra le novità di casa MA-FRA troviamo due prodotti che stanno riscuotendo un grande successo in termini di gradimento e popolarità. Il primo è l’ormai affermata cera dal caratteristico colore rosa e dalla profumazione di ciliegia. La cera liquida LAST TOUCH EXPRESS garantisce, in pochi istanti e con la massima facilità e sicurezza, pulizia, lucentezza e protezione eccezionalmente profonde e durature, anche in caso di pioggia. I laboratori di ricerca MA-FRA hanno sviluppato questo innovativo formulato ad alte prestazioni, senza siliconi e ricco di pregiata cera carnauba, che incrementa notevolmente la brillantezza della carrozzeria, impedendo allo sporco di ridepositarsi, garantendo una protezione di lunga durata e lasciando la superficie trattata incredibilmente setosa al tatto. LAST TOUCH EXPRESS è un prodotto estremamente versatile: può essere infatti utilizzato ovunque, anche su vetri e plastiche, senza lasciare i soliti fastidiosi aloni. È sufficiente spruzzare il prodotto e passare un panno in microfibra per trattare in pochi minuti l’intera vettura, sia asciutta che bagnata. LAST TOUCH EXPRESS viene proposto da MA-FRA in un comodo formato da 500ml con nebulizzatore Il secondo è il simpatico e accattivante HIPPY, il fiore in gomma a forma di margherita che si sta affermando, oltre che come rinfrescante profumatore per auto, anche come accessorio glamour per tutti coloro che vogliono dare un tocco di colore e buonumore alla loro vettura. Hippy è realizzato con materiali di ultima generazione e studiato per essere inserito con semplicità nella bocchetta di aerazione. Il nome Hippy abbraccia i valori di una generazione che ha cambiato il mondo, che rivive però nell’eco di atmosfere appassionate. MA-FRA ripensa a questi valori declinandoli alla nuova realtà, in un respiro che farà rivivere il periodo Hippy proprio nel suo nuovo profumatore per auto: Flower Power, Imagine

Peace, Love Freedom, Nature Trip, Heaven’s Door e Summer Of Love possono ancora cambiare il Mondo! Hippy non è quindi il solito profumatore, ma qualcosa di totalmente diverso: uno stimolo a recuperare i propri sogni, un piccolo oggetto destinato a diventare un’icona glamour da collezione. Basterà così un semplice respiro per essere immersi nel sogno di una nuova primavera .

MA-FRA Spa - Via Aquileia, 44/46 I - 20021 Baranzate (Milano) - Italia - Tel. +39 02 3569981 - Fax +39 02 35699800 Mail: la mail generale non esiste, c’è il form sul sito http://www.mafra.com/richiedi-info.htm www.mafra.com


ARMOR ALL,

la tua auto merita il meglio! Armor All, marchio leader nel mondo del car care che da oltre 50 anni è sinonimo di know how e di prodotti innovativi, arriva in Italia offrendo agli automobilisti una gamma di prodotti completa e trasversale, in grado di far sembrare l’auto come nuova anno dopo anno. La gamma di prodotti Armor All è composta da diverse linee adatte a tutti i veicoli. La Linea Armor All Shield rappresenta il massimo della tecnologia applicata al car care, grazie alla sua formula “barriera” che garantisce più protezione, più performance, più brillantezza. Shield Wax: molto più di una cera. Il suo schermo protettivo impedisce a polvere e sporco di aderire all’automobile. Una volta applicato, crea uno schermo protettivo che viene riattivato dopo ogni lavaggio per mantenere la brillantezza e la protezione (fino a 10 lavaggi). Shield for Wheels: facile da applicare e difficile da eliminare, è specialmente formulato per prevenire l’accumulo della polvere dei freni, dello sporco e del fango sui cerchioni. Una volta applicato crea uno schermo protettivo, grazie al quale le ruote si mantengono pulite e brillanti tra i vari lavaggi. La Linea Armor All per Interni è formulata per agire efficacemente sulle superfici interne dell’auto, che richiedono cure particolari e prodotti specifici, pulendole in profondità e proteggendole dai raggi ultravioletti. Protectant: pulisce, protegge e rinnova i cruscotti e le superfici in vinile, gomma, plastica e finita pelle. Lascia una finitura naturale semi-opaca, evitando fastidiosi riflessi alla guida. La formula speciale crea una barriera protettiva che blocca gli agenti dannosi come i raggi ultravioletti e l’ossidazione che possono danneggiare, sbiadire e scolorire le superfici. Allo stesso tempo penetra nei materiali rallentando l’invecchiamento, mantenendo le parti trattate elastiche e donando alle superfici un aspetto come nuovo. Leather Care: crema idratante e rigenerante per la cura dei rivestimenti in pelle ha una formula unica, con agenti speciali che bloccano i raggi ultravioletti. Consente un’applicazione uniforme e facile senza ungere e senza lasciare residui appiccicosi sulle mani. La Linea Armor All per Esterni agisce aggressivamente sullo sporco difficile rispettando e proteggendo le vernici e le finiture in plastica.

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scheda TAVOLA

Wash & Wax: shampoo cerante con cera naturale Carnauba, pulisce, lucida e protegge la superficie dell’auto con un’unica facile passata, risparmiando tempo e fatica. Contiene speciali tensioattivi che rimuovono lo sporco e il fango della strada. Stende uno strato di cera Carnauba sulla superficie per proteggerla e donarle brillantezza. È specificamente formulato per l’uso con acqua fredda per la massima prestazione nel lavaggio, oltre a brillantezza e protezione imbattibili. La Linea Armor All Pneumatici utilizza un’innovativa tecnologia, studiata in particolare per i cerchi in lega e cromati, che garantisce pulizia e protezione che durano nel tempo. Extreme Tire Shine Gel: gel lucidante che rende il fianco del pneumatico nero lucido con effetto bagnato; inoltre, la speciale formula con balsami protegge le parti trattate da elementi dannosi che provocano scolorimenti e crepe, formando uno schermo elastico che dura a lungo. Wheel Cleaner: detergente che rimuove la polvere dei freni, il grasso e il catrame, agisce velocemente, in soli 30 secondi. Aiuta a mantenere i cerchioni brillanti come nuovi. La sua formula è stata sviluppata, in particolare, per cerchi in lega e cromati, con rivestimento trasparente e verniciati in fabbrica. Tavola S.p.A. - Via Bernardino Verro, 35 - 20141 Milano - Italia - Telefono: +39 02 84473.1 - Fax: +39 02 8465461 Email: info.vendite@tavola.it www.tavola.it

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I PROTAGONISTI del car care a FerExpo

La redazione di Market Road ha incontrato alcune delle aziende che parteciperanno alla manifestazione fieristica che si svolgerà il 18 e il 19 settembre a Bergamo, scegliendo l’area dedicata al car care. Perché questa scelta? Quali le occasioni di business? Quali le aspettative? Ne abbiamo parlato con MA-FRA, Atas e Faren Industrie Chimiche 42

di Elisa Maranzana Sono numerosi i settori merceologici rappresentati a FerExpo, fiera della ferramenta in calendario il 18 e il 19 settembre a Bergamo. Tra ferramenta, antinfortunistica, arredo, vernici e accessori, illuminazione, edilizia, giardinaggio, sicurezza, utensileria e car care, l’evento, organizzato da Ente Fiera Promoberg, sarà il punto di incontro per tutti gli addetti ai lavori – produttori, distributori, dettaglio e associazioni – che avranno l’occasione di vedere e presentare le nuove tendenze del mercato e di fare rete d’impresa. Area importante della manifestazione sarà quindi anche quella dedicata al car care, comparto che, sempre di più, vede come fondamentale canale di business anche quello della ferramenta. I consumatori infatti, pur avendo una capacità di spesa ridotta a causa della crisi economica, sono ancora disposti a spendere per la cura e la manutenzione della propria auto e il negozio di ferramenta diventa una vera e propria piazza in cui trovare soluzioni per esigenze di ogni genere anche per questo comparto. La redazione di Market Road ha incontrato alcuni protagonisti dell’area car care di FerExpo come MA-FRA, storica azienda di Baranzate (provincia di Milano) specializzata nella produzione e distribuzione di prodotti, accessori e cosmetici per auto, moto, barche e prodotti chimici per autolavaggi e che vanta una media di otto nuovi prodotti ogni anno. “Da oltre cinquant’anni – ci ha spiegato Remigio Busso, sales manager della società – la nostra azienda si mette dalla parte del cliente, aiutan-


FRA-BER MAIN SPONSOR

Lo stabilimento MA-FRA e Remigio Busso, sales manager di MA-FRA

dolo a risolvere facilmente e nel pieno rispetto dell’ambiente i problemi che quotidianamente si presentano, sia che si tratti di un normale utente, sia che si tratti di un professionista del lavaggio e della pulizia dell’auto, della manutenzione in officina, un meccanico per moto, un cantiere o un negozio di prodotti per barche a vela e motore, oppure un professionista del settore tecnico”. MA-FRA vanta una rete di vendita composta da 70 concessionari monomandatari in Italia e 40 importatori esteri, tutti con deposito e struttura logistica propri, e con un tempo medio di consegna dall’ordine di 36 ore. “Per noi è molto importante il rapporto con i nostri operatori – continua Busso – e per questo ogni anno dedichiamo loro dei meeting generali e incontri a livello regionale per presentare i nuovi prodotti e le strategie commerciali”. Ma da dove nasce l’idea di partecipare a FerExpo? “La nostra azienda – ci ha spiegato il sales manager di MA-FRA – da molti anni è impegnata nel comparto dei prodotti tecnici. Abbiamo una linea composta da un’ampia gamma di soluzioni tecniche e professionali – quali sbloccanti, lubrificanti, grassi, protettivi, fino ai lavamani in pasta, in gel e in crema – destinate a essere utilizzati con successo nelle officine meccaniche. Dopo una breve fase transitoria, finalmente MAFRA ha trovato un nuovo distributore per la sua linea, il negozio di ferramenta, e per questo motivo vuole essere a FerExpo. Ci aspettiamo che la presenza in fiera di MA-FRA possa rilanciare ulteriormente la Linea Tecnica su questo mercato. I migliori negozi di ferramenta stanno già da tempo creando spazi o corner appositi riservati alla cura dell’auto e avere MA-FRA come loro fornitore è sicuramente una grande opportunità”. L’azienda di Baranzate sarà presente a FerExpo con una vetrina principalmente dedicata alla Linea Tecnica e costituita da numerose soluzioni

per le esigenze dei professionisti del settore e degli appassionati di hobbistica e bricolage. “Pensiamo che il nostro stand – ha raccontato Busso – possa diventare un punto d’incontro con nuovi potenziali clienti, un’officina all’interno della quale porre domande e poter avere in anteprima notizie riguardanti le novità di MA-FRA”. Abbiamo chiesto, infine, a Remigio Busso come vede l’andamento del settore care car in Italia. “Nonostante la particolare congiuntura sociale ed economica – ci ha risposto – il settore del car care non ha risentito della situazione del Paese. La cura e la manutenzione dell’auto sono infatti attività che rimangono costanti nel tempo e che anzi permettono all’auto di mantenersi giovane e quindi rimandano l’acquisto di una nuova vettura. A differenza del mercato dell’automobile quindi i settori del car care e del car wash sono sostanzialmente in positivo con un grande incremento della passione per l’auto detailing. E a dimostrarlo sono anche i primi esaltanti risultati ottenuti dal ritorno di MA-FRA in GDO”. Tra gli ospiti di FerExpo troviamo anche Atas, azienda di Codisotto di Luzzara (provincia di Reggio Emilia) specializzata nella produzione di detergenti industriali, prodotti chimici e specialità per la cura, la manutenzione, l’estetica e l’igie-

Veduta dall’alto stabilimenti Atas.

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Arrigo Carminati, direttore commerciale di Faren Industrie Chimiche

ne dell’auto (qualità certificata ISO 9001/2008) e che si contraddistingue per il rispetto dell’ambiente come dimostra la certificazione ISO 14001 in corso. “Siamo soliti partecipare alle più importanti fiere di settore” ci spiega Edi Bighi, sales & marketing director di Atas. “La decisione di aderire a FerExpo in particolare deriva dai nostri programmi di espansione. Pur avendo infatti una notevole gamma di prodotti ideali per il settore del car care, non ci siamo mai occupati seriamente del canale distributivo della ferramenta, cosa che ora vogliamo fare con impegno. Riteniamo infatti che questo comparto dedichi sempre maggiore importanza al settore dei prodotti chimici per la cura dell’auto, della moto e della bici, della casa e del giardino, sia a livello amatoriale che bricolage tecnico. Il nostro obiettivo è quindi quello di farci conoscere da chi opera in questo settore con proposte mirate e specifiche per ogni applicazione”. Per queste ragioni Atas presenterà a FerExpo le loro linee di prodotti per la pulizia e la cura dell’auto, “tutte soluzioni – ci racconta Bighi – mirate a soddisfare le esigenze dell’amatore e dell’hobbista specializzata”. A queste si aggiungono diversi prodotti speciali e tecnici per la casa, l’artigianato e l’industria in genere. “Il nostro principale obiettivo – continua – è quello di farci conoscere dagli operatori del settore ferramenta, sia a livello di dettaglianti che grossisti, che potranno valutare il nostro nutrito programma di prodotti. Ci auguriamo di raccogliere consensi e creare le basi di contatto per sviluppare questo progetto”. Per quanto riguarda infine l’andamento del comparto car care, Bighi ha un’opinione ben precisa. “La crisi – ci spiega – interessa tutti i settori in tutta la Comunità europea. Se da un lato è vero che le vendite dei veicoli nuovi sono in diminuzione, dall’altro lato è vero che aumentano le manutenzioni e le riparazioni così come la preparazione prevendita dei veicoli usati; in altre parole è maggiore l’attenzione che viene posta alla cura dell’auto. Questo dovrebbe favorire la crescita di fatturato dei prodotti utilizzati per queste applicazioni, soprattutto in ambito domestico e del fai da te dove, essendo diminuito il potere di acquisto, viene posta maggiore attenzione al risparmio e alla buona conservazione dei beni durevoli”. La redazione di Market Road ha infine parlato con Arrigo Carminati, direttore commerciale

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di Faren Industrie Chimiche, storica azienda di Solaro (provincia di Milano) che dal 1969 è specializzata nella produzione di prodotti chimici professionali, rivolgendosi prevalentemente al retail con una gamma di soluzioni di alta qualità anche per il segmento car care. “Il canale su cui oggi ci stiamo concentrando maggiormente è quello della ferramenta” ci ha spiegato Carminati. “E proprio da qui nasce l’idea di partecipare a FerExpo con l’obiettivo di rafforzare la conoscenza del nostro marchio e informare gli utenti professionali delle ultime novità di nostra produzione. Come sempre, e ancora di più negli ultimi tempi, non ci aspettiamo da una fiera commesse e vendite. Il nostro obiettivo è quello di lanciare un messaggio al comparto del rivenditore: ci siamo e siamo sempre più attenti alle esigenze del mercato che cambia”. Con questo obiettivo Faren porterà in fiera prodotti interessanti per il comparto del car care che spaziano dallo Sbloccante multiuso lubrificante, ai vari grassi per automotive, ai pulitori lucidanti e protettivi. A questi si aggiungono uno speciale prodotto liquido e spray che rimuove il catrame e la resina delle piante dalle carrozzerie, e un innovativo prodotto a base vegetale in grado di rimuovere dalla carrozzeria graffiti e vernici senza rovinarla. ✔

Stabilimento Faren ed una esposizione di prodotti.


[dalle aziende

Le novità di ITALIA L’azienda ha presentato durante l’ultima edizione di AutoPromotec le sue importanti novità, dalle nuove attrezzature della linea Self Point all’iniziativa Noleggio Full Service: un’inedita formula di finanziamento pensata e destinata alle stazioni di carburanti di Carlo Tagliagambe Italia Service, azienda italiana operativa nel settore car wash, ha presentato ad AutoPromotec, rassegna biennale svoltasi a Bologna lo scorso maggio, importanti novità destinate a cambiare l’approccio della società molisana al mercato. Infatti, oltre a presentare le nuove attrezzature della linea Self Point, macchine innovative studiate per la pulizia e per la cura dell’auto (lavaggio esterno, lucidatura, lavaggio tappezzeria, aspirapolvere sanificazione), ha lanciato un’offerta che si pone l’obiettivo di smuovere il mercato del car wash, che attualmente vive un importante momento di crisi: l’iniziativa Noleggio Full Service è una formula pensata e destinata per le stazioni di carburanti, che in questo momento stanno vivendo un periodo delicato, segnato da un forte calo di vendite. Questo sistema consente di rateizzare il pagamento dei macchinari con un finanziamento a comode rate del valore di circa 50/100 euro al mese per quattro anni, al termine dei quali il prodotto diventa di proprietà dell’utente. Italia Service garantisce trasporto, montaggio, assistenza, pezzi di ricambio e assicurazione: un vero e proprio pacchetto ‘all inclusive’ per venire incontro con efficienza a tutte le esigenze dei propri clienti. Articoli come idropulitrici self, lava tappezzeria e macchine per la sanificazione sono già tra i più richiesti con questa modalità di acquisto.

SERVICE

Per quando riguarda i nuovi prodotti, Italia Service propone CleanMaticPoint Lux attrezzatura che offre, oltre al classico aspirapolvere, anche un particolare sistema di lavaggio della tappezzeria, la sanificazione ed il risciacquo esterno con lucidatura e ceratura protettiva. Senza bisogno di depuratore o permessi particolari, l’installazione di questa macchina rappresenta un’ottima opportunità per differenziare ed incrementare l’offerta al cliente finale. EcoWash Point Lux è invece una macchina studiata per raffinare ed impreziosire il servizio autolavaggio, mediante il trattamento e la lucidatura della carrozzeria con ceratura protettiva, che garantisce una protezione pressoché totale contro piogge acide, sabbia, polvere, fango, sale e sole. Inoltre Eco Wash Point Lux offre il servizio di erogazione di detergente per i vetri, di rinnovante per cruscotti e di lucido per pneumatici. Un altro prodotto sicuramente innovativo è DogShowerPoint, un sistema di toelettatura self service per animali domestici che permette il richiamo di un’ampia fascia di nuovi clienti, non soltanto automobilisti, che potranno quindi lavare il proprio amico a quattro zampe con l’ausilio di strumenti professionali e dotati delle più rinomate tecnologie. Grazie alla linea point ed al noleggio full service, i gestori delle stazioni carburanti potranno dare nuovi servizi ed incrementare i propri guadagni senza dover investire capitali per la realizzazione di scarichi, impianti di depurazione o particolari lavori per l’installazione. ✔

N° VERDE GRATUITO

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BILANCIO più che positivo per AUTOPROMOTEC

1.514 espositori, 102.536 visitatori e oltre 400 incontri B2B tra buyer internazionali e aziende. Con queste cifre la rassegna internazionale delle attrezzature e dell’aftermarket automobilistico si conferma come punto di riferimento del settore a livello europeo

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di Elisa Maranzana Con 1.514 espositori e 102.536 visitatori chiude i battenti la 25esima edizione di Autopromotec, la rassegna internazionale delle attrezzature e dell’aftermarket automobilistico organizzata da Promotec, che si è svolta a Bologna dal 22 al 26 maggio scorso. Numeri certamente positivi che ne decretano il successo confermando la manifestazione come punto di riferimento del settore a livello europeo. Ma vediamo le cifre nel dettaglio. Con 1.514 espositori provenienti da 51 Paesi, la manifestazione ha segnato un più 2,8 per cento degli espositori rispetto all’edizione 2011 che ne aveva contati oltre quaranta in meno, per un’area espositiva totale leggermente in crescita di 156mila metri quadrati di cui 20mila in esterno. Tra questi le aziende estere sono aumentate del 7,5 per cento rispetto alla precedente edizione, al contrario di quelle italiane leggermente in calo. “La contrazione degli espositori italiani – spiegano gli organizzatori – è stata soprattutto in quei settori che più stanno soffrendo la crisi quali gli autolavaggi, i concessionari e le car-


rozzerie, mentre la gomma, così come tutto ciò che ruota attorno alle attività di revisione, si sono confermati ancora vivaci nell’affluenza”. Anche sul fronte visitatori Autopromotec ha visto un incremento significativo dei numeri dall’estero rispetto alla precedente edizione pari al più 2,2 per cento. Gli organizzatori, inoltre, hanno registrato un importante aumento degli incontri B2B, a dimostrazione di quanto la fiera rappresenti un punto di incontro imprescindibile delle attività commerciali di espositori e visitatori. Cifre di rilievo quindi, soprattutto se inserite nel difficile quadro economico di oggi, che premiano le intense attività di promozione svolte dagli organizzatori sia in Italia che all’estero. “Da sempre Autopromotec – continuano gli organizzatori – punta sulla specializzazione e sulla qualità dei propri espositori, caratteristiche che hanno portato la manifestazione ad essere il punto di riferimento del nostro settore non solo in Italia ma a livello internazionale, più che sul mero numero delle aziende partecipanti. E soprattutto in questa fase è notevole la crescita registrata sul piano internazionale vista anche la contrazione del mercato interno”. Oltre all’aspetto quantitativo legato a espositori e visitatori, Autopromotec 2013 porta a casa un bilancio positivo anche sul fronte qualitativo come hanno dimostrato in primis gli espositori con le loro novità tecnologiche, ma anche gli eventi organizzati all’interno dell’area AutopromotecEDU che hanno fornito numerosi spunti di approfondimento sul mondo del post vendita automobilistico in Italia e nei principali Paesi strategici. In agenda oltre 26 convegni e decine di altri eventi organizzati sia dagli stessi espositori sia dalle associazioni di categoria. Si è parlato di nuove tecnologie per la manutenzio-

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fiere] all’International Automotive Aftermarket Meeting (IAAM13), un convegno che ha visto la partecipazione di esperti e operatori internazionali e che ha fornito un’anticipazione sulle tendenze e sugli sviluppi del settore aftermarket in Europa in relazione a quelle di alcuni paesi strategici dell’area BRIC. Del tema della contraffazione del mercato dei ricambi per auto il cui volume d’affari in Italia è pari a 120 milioni di euro ne ha, invece, parlato il Ministero dello Sviluppo Economico - Direzione Generale per la lotta alla contraffazione - Ufficio Italiano Brevetti e Marchi che quest’anno ha deciso di essere presente ad Autopromotec con l’obiettivo da un lato di sensibilizzare il consumatore sul tema della sicurezza e dall’altro di difendere il produttore leale informandolo su come tutelare i propri diritti di proprietà industriale. Sono stati più di 400, infine, gli incontri B2B tra buyer internazionali e aziende. “Autopromotec – spiegano gli organizzatori – attua una politica per certi versi in controtendenza rispetto ad altre realtà. Anziché portare gli espositori all’estero preferisce attrarre i buyer a Bologna, dove ha cercato di creare un contesto il più possibile favorevole al business”.

Nella foto lo stand di Market Road.

ne dell’auto, di processi di rigenerazione, e di sistemi innovativi dual-fuel di alimentazione a gasolio per motori diesel nel mondo del truck. Tra gli eventi più rilevanti sul fronte internazionale un posto importante spetta certamente

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“Con i risultati ottenuti da Autopromotec 2013 – ha concluso il presidente di BolognaFiere, Duccio Campagnoli – si conferma anche per il futuro il partenariato di BolognaFiere e Autopromotec come supporto decisivo al made in Italy e al mercato italiano dell’automobile”. Gli organizzatori danno appuntamento fra due anni ancora una volta presso il quartiere fieristico di Bologna. Le date previste per la prossima edizione sono dal 20 al 24 maggio 2015. ✔


[intervista

Favagrossa: il periodo difficile è ormai giunto al termine La redazione di Market Road ha incontrato il presidente della storica azienda di Roncadello specializzata nella produzione di spazzole per il car wash di Elisa Maranzana Con oltre quarant’anni di esperienza nel settore, oggi Favagrossa è considerata tra le aziende leader nella produzione di spazzole per il car wash, grazie alle tecnologie utilizzate e alla ricerca di materiali alternativi che hanno dato origine a importanti brevetti nell’ambito del lavaggio. E a dimostrarlo sono gli impianti di autolavaggio di tutto il mondo, comparto all’interno del quale l’azienda di Roncadello (provincia di Cremona), annovera clienti che sono market leader di settore. Sono molti i prodotti che Favagrossa offre al mercato. Si va dalle nuove setolature in Carlite chiamate Evolution e si arriva al GranWasher, una spazzola caratterizzata da performances di lavaggio più efficaci che consentono di impostare cicli più rapidi e di conseguenza consumi inferiori di acqua. E a questi si aggiunge Drytex, utilizzato per la finitura e l’asciugatura dell’auto. La redazione di Market Road ha incontrato il presidente dell’azienda, Francesco Favagrossa. Favagrossa è un’azienda solida che esiste da oltre 40 anni. Facendo una riflessione su tutti questi anni di attività, quali pensate siano i vostri punti di forza rispetto ai competitor? Favagrossa prende forza dall’innovazione e dal rapporto con il cliente (il produttore di autolavaggi), offrendo prodotti brevettati, esclusivi e in grado di adattarsi a ogni tipo di esigenza. Negli anni Ottanta, per esempio, abbiamo introdotto la spazzola in polietilene a spirale e nei successivi anni Novanta il tubo portasetole in alluminio e il Carlite. Tutti questi prodotti sono stati ideati realizzati dal nostro ufficio ricerca e sviluppo e hanno portato Favagrossa al successo di oggi.

Favagrossa ha risentito molto della crisi? Negli ultimi tre anni si stima che, a causa della crisi economico-finanziaria, il mercato dell’autolavaggio sia calato di un 20/30 per cento e, come tutto il settore, anche la nostra azienda ne ha risentito in parte. In ogni caso, nonostante una inevitabile riduzione dei volumi prodotti, Favagrossa non ha avuto problemi di altro genere. Sono sicuro che questo difficile periodo sia ormai giunto al termine e, per quanto ci riguarda, siamo pronti alla ripresa del mercato. Abbiamo infatti in cantiere nuovi prodotti che verranno presentati al pubblico nel 2014 e sono fiducioso del fatto che questa nuova linea sarà molto apprezzata dal mercato. Negli ultimi anni di crisi avete messo in atto strategie commerciali particolari? No, non ne abbiamo sentito la necessità. In questi anni, infatti, abbiamo preferito concentrarci sullo sviluppo di prodotti nuovi che pensiamo possano portarci a risultati positivi e a un nuovo trend di crescita. Come vede l’andamento del settore car wash in Italia rispetto ai Paesi dell’Eurozona? Se vogliamo confrontare il nostro mercato con quello europeo devo dividere il settore in due. Da un lato il mercato di chi usa gli impianti di autolavaggio e dall’altro chi vende impianti di autolavaggio. Nel primo caso l’andamento rispetto al resto dell’Europa non si discosta di molto: le persone continuano a curare la propria auto. Mentre per quanto riguarda il secondo caso la stretta creditizia e la paura d’investire presente nel nostro Paese ha colpito l’industria dell’autolavaggio più che in altre nazioni europee. ✔

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dalle aziende]

CB5

: car wash taylor made

Se fosse un abito si direbbe che è taylor made cioè fatto “su misura”, seguendo quindi le precise indicazioni dell’acquirente. È la filosofia di Kärcher, anche in ambito car wash: l’azienda propone molteplici personalizzazioni e abbinamenti che rendono ogni macchina un prodotto unico e capace di rispondere alle differenti esigenze di ogni cliente. A Bologna durante l’ultima edizione di Autopromotec l’azienda ha presentato in anteprima italiana il nuovo CB5, (portale a cinque spazzole) che va ad ampliare la gamma CB Line

ANCHE SELF SERVICE

Il CB5, così come tutti i portali della CB Line è predisposto per poter lavorare in self service, grazie ad un avviatore in grado di poter funzionare non solo con monete e banconote, ma anche chiavette precaricate e/o chip card, ed in grado di poter gestire fino a 12 programmi per differenti fasce di prezzo e prestazioni.

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Alla base del successo di Kärcher e dei nuovi prodotti per il car wash vi è quello che l’azienda chiama “target group”, cioè un nuovo modo di lavorare che sposta l’attenzione e l’obiettivo da raggiungere verso il cliente e non più solo verso il prodotto. In questo modo è il cliente che viene posto al centro, con una proposta sempre personalizzata sulle sue esigenze. “Un po’ come se fosse un abito su misura: noi di Kärcher riusciamo a proporre linee di lavaggio studiate ad hoc per le singole esigenze dei compratori – afferma Riccardo Ponza Target Group Manager automotive & transport -. Quello che mi preme sottolineare però è che il “target group” non è solo una modalità di lavoro per realizzare articoli e macchine “su misura” per le singole esigenze; come ho detto prima l’obiettivo non è più solo il prodotto ma è l’acquirente. È per questo che anche dopo l’acquisto non lo

abbandoniamo e studiamo promozioni particolari, anche attraverso attività concrete presso il punto vendita, che tengano conto delle specificità di ogni cliente. Infatti, ogni intervento “promozionale” è studiato in base al tipo di consumatore, alla zona, all’utenza e alla clientela. Questo perché vogliamo che i nostri interventi siano mirati ed efficaci, per un supporto concreto”. Durante l’ultima edizione di Autopromotec Kärcher ha presentato il nuovo CB5, un esempio concreto di come i nuovi prodotti siano studiati su misura e si possano adattare alle diverse esigenze. “Come abbiamo accennato prima – prosegue Riccardo Ponza – sono le esigenze del cliente ad essere al centro delle nostre proposte tecniche, noi non vogliamo vendere una macchina “ingessata” e statica, ma vogliamo offrire la massima versatilità e possibilità di fare continui “up grade”. Il cliente può

Riccardo Ponza


A BOLOGNA, L’ANTEPRIMA ITALIANA

Il nuovo CB5 è stato presentato in anteprima mondiale lo scorso settembre al salone di Francoforte, durante l’Autopromotec di Bologna abbiamo assistito alla presentazione in anteprima italiana.

“Questa fiera è l’evento più importante per il settore e Kärcher è sempre stata presente, è un ottimo punto d’incontro per tutti gli attori di questo mercato e come ogni anno ci siamo anche noi! – afferma Nico Trotta marketing manager - Il settore del cleanign per Kärcher è cresciuto del 13% a livello mondiale anche per merito di un know how consolidato con forti radici in Italia. Il nostro paese infatti è la seconda nazione al mondo per produzione e dispone di un avanzato dipartimento di Ricerca & Sviluppo per lo studio e la progettazione di prodotti ad alto contenuto tecnologico. Abbiamo registrato un incremento anche nelle vendite globali verso il Brasile, Cina, India Sud Africa e verso il Giappone. Anche l’America rappresenta un mercato fondamentale per l’azienda, basti pensare che negli Stati Uniti la parola Kärcher è diventata sinonimo di idropulitrice. Qui ad Autopromotec presentiamo un prodotto che può vantare oltre 10 anni di continua evoluzione: il nuovo CB5. L’obiettivo che ci proponiamo dopo la presentazione di questo “gioiello” dell’autolavaggio è quello di aumentare la nostra quota di mercato in questo settore e di raddoppiarla nel giro di un paio d’anni, prosegue Trotta di Kärcher. “I nostri sono tutti prodotti ‘top di gamma’, la nostra azienda da sempre punta sull’innovazione, non è certo il primo prezzo il nostro obiettivo, ma bensì fornire delle macchine tecnologicamente all’avanguardia e sempre più efficaci. I nostri sono prodotti premium, macchine che assicurano quindi meno costi di gestione e nessuna interruzione di utilizzo per danni o rotture”.

Kärcher cresce nel mondo

scegliere tra molteplici configurazioni e personalizzazioni in modo tale da “costruirsi” quella che più soddisfi le sue necessità. Infatti, se il “cuore” elettronico con tecnologia CAN-Bus, gli inverter e tutte le guide in acciaio inossidabile con pattini in materiale antifrizione sono uguali per tutte le macchine, il cliente può scegliere tra molte variabili e personalizzazioni, tra cui la possibilità di dotare l’impianto di diverse opzioni tra cui: shampoo, cera, schiuma, prelavaggio intensivo, prelavaggio frontale, prelavaggio cerchioni, lavaggio sottoscocca, alta pressione personalizzabile tra laterale, laterale e cerchioni, orizzontale o totale. Tutti questi parametri possono essere personalizzati ed abbinati tra loro”. Il nuovo CB5, inoltre permette di velocizzare il lavoro permettendo così di lavare anche 20 macchine all’ora, merito delle 4 spazzole verticali che migliorano e velocizzano il processo di lavaggio, delle 2 lame di asciugatura orizzontale con sistema a seguire e convogliatore d’aria nella parte posteriore del veicolo che ottimizzano il processo di asciugatura. Tutto ciò, associato alla qualità di un prodotto collaudato e testato nei minimi dettagli, fa nuovo portale di lavaggio Kärcher CB 5 un ottimo strumento per il lavaggista, mettendolo al riparo da guasti, fermi macchina e conseguenti mancati incassi. ✔

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dalle aziende]

Il futuro del car wash secondo Mtm Hydro I nuovi investimenti e le acquisizione, l’ampliamento e il rinnovamento della gamma, le filiali estere e l’importanza del mercato internazionale, Pierluigi Gallo President & Ceo ci racconta la sua ricetta anti crisi la parola a

Pierluigi Gallo President & Ceo Come vede il settore del car wash in Italia? “Viviamo un momento di crisi importante per il car wash, non solo in Italia, soprattutto per quanto riguarda il parametro delle piste self-service, dovuto al ridimensionamento dei volumi e delle marginalità delle macchine, che ha creato parecchi problemi a molte aziende. Leggermente migliore la situazione del portale, che riesce in qualche modo a tenere, facendo registrare risultati incoraggianti per il futuro. Per riassumere, possiamo dire che è un momento senz’altro delicato per questo settore, che paga un momento di stallo economico comune a molti paesi”. Quindi lei crede che il futuro del car wash sia nel portale più che nelle piste: possiamo pertanto parlare di un ‘ritorno al passato’? ““Diciamo che c’è stato un periodo, nel recente passato, durante il quale si è registrato un incremento di vendite del prodotto piste, il che ha portato ad un’abbondanza di offerta, specie per il mercato italiano. Poi però, la crisi e le conseguenti difficoltà nell’ottenere finanziamenti dalle banche, hanno provocato il calo di investimenti nel settore e l’attuale sfoltimento dell’offerta commerciale. Tuttavia la situazione è attualmente difficile anche per grandi aziende con anni e anni di esperienza nel campo”.

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Il Made in Italy può essere la ricetta giusta per uscire dalla crisi? ““Noi siamo sempre stati un’azienda che costruisce, quindi il fatto di presentarci con un prodotto ‘nostro’ rappresenta un importante biglietto da visita per la clientela. In questo senso il made in Italy è sinonimo di qualità e garanzia, da sempre”. Quali tipi di nuovi prodotti proponete per fronteggiare la concorrenza? ““Abbiamo investito molto, dai primi mesi del 2009, in questa direzione; ad inizio 2010 abbiamo diversificato la produzione acquisendo il ramo d’azienda della Kaster machines di Pregnana Milanese (MI), storica e dinamica azienda produttrice di una gamma completa di macchine Self-service per l’autolavaggio quali aspiratori singoli e doppi, lavatappetini, distributori di carta e pelle, Distributori di prodotti chimici, Dispensatori di profumi, Nebulizzatori di Prodotti, lavainterni per auto, asciuga moto e auto, strizzapelle, etc. Si è trattato di un’operazione molto felice dal momento che Kaster machines è oggi una delle gamme di punta all’interno del gruppo Mtm Hydro. In quest’ottica abbiamo completamente rinnovato il nostro parco macchine, con criteri industriali di produzione in serie e in linea, che ci hanno


MTM Hydro, con la sua trentennale esperienza nel settore, si pone sul mercato come azienda leader nella produzione di componenti e accessori per idropulitrici ad alta pressione e car wash. La nuova gamma di prodotti proposta dell’azienda spazia dagli aspiratori alle lavatappeti, dai nebulizzatori di prodotti chimici ai gonfiagomme, dai distributori di carta e pelle a quelli per liquidi, ai lava sedili, dagli erogatori di prodotti per cerchi e gomme, agli asciuga-auto e moto in self fino ai sistemi di aspirazione centralizzati per multi pista. Avvalendosi delle più moderne tecnologie e della collaudata esperienza dei propri tecnici, MTM Hydro provvede su postazioni CAD-CAM alla progettazione dei propri nuovi articoli, con i quali l’azienda piemontese punta a stabilizzarsi come punto di riferimento nel settore grazie anche alla partnership con Kaster Machines. Tra questi gli aspiratori, la cui novità è costituita dalla pulizia del filtro sia automatica sia manuale, disponibili nei modelli singoli K1S e C1S, caratterizza-

ti dalla struttura in acciaio Inox e da una programmazione dei tempi semplice ed intuitiva, oppure nel modello doppio CS2. Tutti i modelli di aspiratori sono dotati di un kit di barre di sicurezza pensato appositamente per la protezione delle gettoniere e il kit mensola per una più comoda ed efficace pulizia del tappetino. Per quanto riguarda i lava tappeti, il pezzo forte della gamma è Matty, una macchina innovativa dotata di struttura di acciaio inox, di una spazzola larga 80 cm unica sul mercato e progettata proprio per la pulizia dei tappeti, anche di grandi dimensioni. Tra le novità degli ultimi mesi si segnalano anche Mosquitowash, il nebulizzatore pensato appositamente per i prodotti insetticidi, strutturato in acciaio inox e dotato di un tubo flessibile di 12,5 mt e di una pompa a 8 bar, e il Sistema Osmosi in rack, integrabile anche con un addolcitore per il trattamento delle acque, che rappresenta una soluzione ideale ed economica per tutti gli impianti di lavaggio. ✔

portato alla realizzazione di articoli innovativi che hanno introdotto molti vantaggi a tutti i livelli della filiera, fino all’utilizzatore finale. Sul settore componentistica, da sempre punto forte della nostra produzione, abbiamo investito rafforzando lo staff tecnico già diversi anni fa, al fine di rinnovare la linea produttiva. Questo obiettivo è stato raggiunto nel recente passato con soluzioni tecniche avanzate, offerte al consumatore a costi concorrenziali; la nostra filosofia è sempre quella di dare un valore aggiunto pur rimanendo competitivi nei prezzi”.

Chiuderei con una domanda sul ruolo che può avere, o che ha già, il web sul vostro modo di operare: quanto è importante per la vendita dei vostri prodotti? ““Abbiamo investito anche sotto questo profilo, reimpostando i nostri due siti web che pubblicizzano i prodotti delle due divisioni di produzioni: uno, quello relativo alle macchine e alla Kaster machines, è già attivo online dopo un ottimo lavoro di re-styling, l’altro, quello legato alla componentistica, è in fase di lancio e sarà attivo a breve ter termine. Visto l’importanza che internet riveste nel rapporto con i clienti, abbiamo deciso di dare una ventata d’innovazione al nostro sito che, allo stato attuale delle cose, è un vero e proprio catalogo virtuale dell’azienda. Proprio per questo sono state arricchite le informazioni relative ai prodotti, rese accessibili agli utenti con l’ausilio di schede e minuziose descrizioni facilmente reperibili sul sito; soprattutto sul discorso macchine, essendo un prodotto destinato ad un pubblico più vasto, il web ha giocato un ruolo determinante a livello di promozione delle ultime linee e del brand, come abbiamo avuto modo di riscontrare nel ritorno, nelle domande e nelle vendite”.

Come si distribuiscono i vostri clienti sul panorama nazionale ed internazionale? ““Abbiamo due filiali all’estero, una in Asia e una in Nord America. Il settore nordamericano è da sempre importante per quanto riguarda il discorso componentistica, ma presto ci accingeremo ad estendervi la produzione delle macchine, sviluppando anche in tale sede il progetto Kaster machines. L’Europa rappresenta una fetta molto importante della nostra esportazione, dal momento che siamo un gruppo fortemente votato all’export: l’azienda europea che è la casa madre del gruppo concentra il 70% della propria produzione in ambito europeo, a fronte del 30% in Italia”.

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dalle aziende]

La tecnologia incontra il

AutoEquip presenta la nuova gamma NET (New Estreme Technology) progettata in collaborazione con il noto designer italiano Giorgetto Giugiaro A cinquant’anni dalla sua fondazione, AutoEquip programma il futuro lanciando la nuova gamma NET (New Estreme Technology) progettata in collaborazione con il noto designer italiano Giorgetto Giugiaro e presentata in anteprima al mondo del Carwash durante la fiera bolognese AutoPromotec. I fiori all’occhiello della nuova linea di produzione sono i due modelli monoportali Net Gear, la soluzione di partenza che permette funzioni di alto livello e Net Profit, un macchinario dalle prestazioni superiori con una completa dotazione di serie; la produzione vanta anche due modelli doppi portali come Net Five, macchina dotata di 5 spazzole che consentono una velocità d’esecuzione senza paragoni e Net Hydro Touch, uno dei brevetti più innovativi di Autoequip, che lavora per mezzo di alta pressione e spazzole ai vertici della funzionalità, offrendo due sistemi di lavaggio da utilizzare uniti o separati. Tutti i prodotti presenti nel catalogo dell’azienda sono

“AutoEquip, che da sempre fa del Made in Italy il proprio marchio di fabbrica, ha scelto di rinnovare il proprio ruolo sul mercato investendo sulla creatività e sull’impatto estetico dei propri prodotti: ecco il perché della collaborazione con Giorgetto Giugiaro, che si pone l’ambizioso obiettivo di rivoluzionare la sensibilità estetica del mondo del car wash”

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dotati della tecnologia brevettata Autoequip come il sistema Discover, una metodologia di lavaggio in alta pressione specifico per le ruote che garantisce un’accurata pulizia dei cerchioni, anche di quelli più sporchi o più elaborati nella forma, con l’ausilio della chimica. Tale sistema, che ha rivoluzionato la tecnica e l’efficacia di intervento su queste parti del veicolo, era già presente sulla gamma TK, la linea precedente rispetto alla NET, che ha avuto grande successo tra la clientela delle aree di servizio. AutoEquip, che da sempre fa del Made in Italy il proprio marchio di fabbrica, ha scelto di rinnovare il proprio ruolo sul mercato investendo sulla creatività e sull’impatto estetico dei propri prodotti: ecco il perché della collaborazione con Giorgetto Giugiaro, che si pone l’ambizioso obiettivo di rivoluzionare la sensibilità estetica del mondo del car wash, in un intreccio di efficienza ed eleganza che fa della linea NET il vanto dell’azienda piemontese. Disponibile in una vasta gamma di colori, dal blu al rosso, passando per il giallo e il grigio, questa nuova generazione di portali presenta una serie di innovazioni tecnologiche che operano in sinergia: una nuova trave consente infatti una movimentazione più fluida delle spazzole, i carrelli a controllo indipendente garantiscono al massimo la sicurezza delle prestazioni e un pannello di comando touch screen rende intuitivo e semplifica al massimo l’interazione con il sistema. Solo un grande talento come quello di Giugiaro poteva congiungere i dettagli, preziosi sia nell’estetica che nella funzionalità: le linee decise ed eleganti dei gruppi semaforici che alleggeriscono il corpo solido e avveniristico dei portali rendono questi prodotti unici sul panorama nazionale ed internazionale, riuscendo a coniugare “Sinergie potenti in efficacia e stile”. Insomma, la linea NET rappresenta un gioiello dell’elettronica impreziosito dal più ricercato design, il tutto nel pieno rispetto dei canoni del Made in Italy: tutta la produzione è al 100% italiana, dai materiali di manifattura al prodotto finale. Una scelta chiaramente costosa e non sempre capita dalla concorrenza, ma che segue un progetto da sempre alla base dell’azienda di Michele Murialdi, che ha scelto di mantenere gli stabilimenti nel cuore del Piemonte dove da cinquant’anni a questa parte la sua creatura è nata nel lontano 1963 ed è cresciuta fino a diventare leader del settore car wash. Ancora una volta, la capacità di rinnovarsi e di mettersi continuamente in gioco nonostante i grandi risultati ottenuti e la soddisfazione dei clienti contraddistingue la filosofia di questo grande gruppo, che vanta al suo attivo una decina di invenzioni brevettate diventate in breve tempo articoli di riferimento per il mercato. ✔


o

il

mercato

CarWash del CarWash

QUARAMA

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■ AQUARAMA SI www.aquarama.it SI - info@aquarama.it - tel. 0174.670550 NO SI ITALIA 20% SI SI SI @autoequip.it - tel. 0144.8991 ■ AUTOEQUIP (DISTRIBUTORE PDQ) SI SI SI www.autoequip.it SI - info@autoequip.it - tel. 0144.8991 SI SI SI ITALIA SI SI SI SI HYDROPRESS ess@hydropress.it - tel. 0522.653010 ■ B&C HYDROPRESS SI SI SI SI - hydropress@hydropress.it - tel. 0522.653010 www.hydropress.it SI SI SI ITALIA SI SI SI SI CHRIST shitalia.com - info@washitalia.com - tel. 0521.818410 ■ CHRIST SI SI SI Wash Italia (concessionario Christ)SI- www.washitalia.com - info@washitalia.com - tel. 0521.818410 SI SI SI GERMANIA SI SI SI SI FIA 29 ia@fia29.com - tel. 0142.494411 ■ FIA 29 SI SIwww.fia29.com - - rykoitalia@fia29.com - tel. 0142.494411 SI SI ITALIA SI SI DROEQUIP o@idroequip.com - tel. 0434.640377 ■ IDROEQUIP SI SI SI SI - contatto@idroequip.com - tel. 0434.640377 www.idroequip.com SI SI ITALIA SI SI SI SI AERCHER SI kaercher.com - tel. 0331.248111 ■ KAERCHER SI SI SIwww.karcher.it SI - info@it.kaercher.com - tel. 0331.248111 SI SI SI GERMANIA SI SI SI SI

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SOCI CLUB-KIMICA ✔ febbraio/marzo 2013

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fiere] L’edizione 2013 della Fiera internazionale del settore automobilistico, delle attrezzature e dei servizi del 2013 si svilupperà all’interno di 17 padiglioni per una superficie espositiva totale di 200.000 mq. Una nuova area sarà dedicata alla climatizzazione dei veicoli per soddisfare la richiesta del mercato

AUTOMECHANIKA SHANGHAI L’edizione del 2013 di Automechanika Shanghai che si terrà dal 10 al 13 dicembre presso lo Shanghai New International Expo Centre di Shanghai metterà a disposizione 17 padiglioni per uno spazio espositivo complessivo di 200.000 mq. Organizzata da Messe Frankfurt (Shanghai) Co Ltd e dalla China National Automotive Industry International Corporation (CNAICO), la manifestazione rappresenta oggi la seconda fiera del brand Automechanika più grande al mondo per ricambi, accessori, attrezzature e servizi, insieme alla più grande di Francoforte. Tra i marchi leader del settore troviamo APSIS, Asiawash, Bantam, Bosch, Carlas, Car-union, Delphi, Fawer, Gys, Hsae, Hennessy, Launch, Luoshi, Mann+Hummel, Sonax, Svauto, Wanxiang, WD-40, Yuchai e Yunhan che rappresentano l’equipaggiamento originale, i prodotti aftermarket

e i servizi dai tre principali settori merceologici di Ricambi e Componenti, Riparazione e Manutenzione e Accessori e Tuning. Parlando delle maggiori dimensioni dello spazio espositivo e del numero di espositori, Jason Cao, Senior General Manager di Messe Frankfurt (HK) Ltd afferma: “Automechanika Shanghai continua a crescere e lo spazio espositivo per la prossima edizione è aumentato dell’11% rispetto al 2012 raggiungendo un’area complessiva di 200.000 mq. Si tratta di un’importante novità che ci permetterà di ospitare 4.400 espositori e circa 80.000 buyer di qualità a livello nazionale e internazionale. Per soddisfare la domanda dell’industria, il settore Riparazione e Manutenzione occuperà tre padiglioni mentre l’area espositiva dedicata alle aziende internazionali e il settore Accessori e Tuning

PROGRAMMA TRUCK COMPETENCE MIGLIORATO Nel 2012, la Cina ha esportato 400.000 veicoli commerciali, più del 17% rispetto all’anno precedente, vale a dire il 37% del valore complessivo dell’export. Come risultato dalla rapida crescita del settore, quest’anno il programma Truck Competence ha migliorato il proprio focus e verrà sostenuto da campagne promozionali a livello internazionale, oltre a programmi

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speciali accompagnati da inviti a specifici buyer VIP. Riferendosi al programma Truck Competence, Xuecheng Ji, Presidente della China National Automotive Industry International Corporation (CNAICO) ha sottolineato: “Il settore dei veicoli commerciali rappresenta un grande potenziale per i protagonisti del settore. Ad esempio, dal 2015, si prevedono oltre 35 milioni di unità

di veicoli commerciali in Cina. I produttori desiderano esplorare nuovi mercati emergenti oltreoceano in grado di offrire ulteriori opportunità nel settore merceologico dei ricambi e componenti come anche nei settori post-vendita sia nazionali che internazionali che sarà possibile scoprire grazie al programma Truck Competence ad Automechanika Shanghai”.


scalda i motori per il grande show al Shanghai New International Expo Centre, Cina

raddoppieranno le proprie dimensioni. Inoltre, la nuova classificazione dei prodotti aiuterà a sostenere la specializzazione della produzione, sviluppando piattaforme per permettere ai compratori di trovare facilmente i propri fornitori”. Una nuova Area Climatizzazione Veicoli per soddisfare la richiesta del mercato La rapida crescita del mercato della climatizzazione per le automobili deve far fronte alle richieste di innovazione delle tecnologie. Il mercato è alla ricerca di prodotti più leggeri, a basso consumo energetico, ecocompatibili e maggiormente attenti alla salute. Per soddisfare tali esigenze, verrà creata una nuova Area Cli-

matizzazione Veicoli all’interno del Padiglione E5. Questo spazio, supportato da diverse organizzazioni di settore dovrebbe richiamare 200 espositori che presenteranno i propri impianti di climatizzazione, con relativi componenti e prodotti chimici. Si terranno inoltre diversi seminari sulla climatizzazione nel settore automobilistico. Cao ha poi aggiunto: “Siamo entusiasti di trasformare quest’area in una piattaforma adatta alla condivisione delle ultime novità relative al mercato e alla tecnologia e per questo abbiamo invitato l’Associazione delle aziende tedesche specializzate nella climatizzazione e nella refrigerazione VDKF per l’organizzazione dei padiglioni e delle attività”. ✔

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innovazione car wash]

LAVARE LA MACCHINA “IN GRUPPO”e con offerte online

CONVIENE

Anche il Car washing sceglie il gruppo d’acquisto per formulare offerte sempre più competitive e da acquistare solo online La crisi colpisce tutti i settori, dalle grandi imprese al piccolo artigiano. Il periodo, è evidente, non è roseo per la nostra nazione ed ecco allora fiorire nuove idee, soluzioni pratiche che provano, perlomeno, ad arginare questo problematico tempo storico. I gruppi d’acquisto, senza ombra di dubbio, sono una delle esperienze che più è riuscita a cambiare un certo approccio al mercato. Anche se ormai sono sempre più comuni e una grande fetta di consumatori li conosce, si tratta di una modalità di acquisto nella quale l’acquirente, mettendosi appunto in gruppo, compera un determinato tipo di merce direttamente da chi la produce o da chi offre il servizio senza passare per vie intermedie. Insomma, si cerca di creare un insieme d’acquirenti per ridurre i costi. Diffusissima nei più disparati campi ultimamente questa pratica è riuscito ad attecchire addirittura in un settore che, a rigor di logica, mai prima d’ora si sarebbe potuto inserire in un contesto del genere. Potere della crisi economica? Forse, quello che è sicuro però è che quando la necessità scende in campo è decisamente abile nel trasformarsi in virtù. Parliamo del car washing e del fatto che alcune realtà (medio o piccole) facciano capolino, con non troppa timidezza, nei più famosi portali dove il gruppo d’acquisto è particolarmente in auge. Capita quindi di imbattersi in realtà come Groupon, Prezzo Felice, LetsBonus (solo per citare i più famosi) e trovare la possibilità di

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“Diverse realtà (medio o piccole) del car washing sono comparse nei più famosi portali internet dedicati alle offerte mediante gruppi d’acquisto. Capita quindi di trovare su Groupon, Prezzo Felice, LetsBonus (solo per citare i più famosi) la possibilità comprare un lavaggio vettura ad un prezzo veramente vantaggioso”

poter comprare un lavaggio vettura ad un prezzo veramente vantaggioso. Questo, però, come è possibile? I possessori di auto, come è noto, difficilmente si fidelizzano quando si tratta di andare a lavare il proprio mezzo. Siamo sicuri, quindi, che comprare un buono online che si deve consumare obbligatoriamente in una determinata struttura sia veramente un affare? “Partiamo dal presupposto che la crisi ha colpito in modo molto evidente il mercato dell’auto – a spiegarcelo è Antonio Agostini imprenditore con diversi autolavaggi aperti nella provincia di Roma– quest’anno, tanto per citare qualche numero, le vendite delle biciclette hanno superato quelle delle quattro ruote. Qualcosa di originale quindi si è quasi costretti a proporlo se si vuole sopravvivere”. Questo, insomma, fa capire che in qualche modo tutti i servizi in un certo senso legati al mondo dell’automobile devono reinventarsi. Vendere pacchetti di un determinato numeri di lavaggi ad un prezzo scontato è, per i gestori di strutture car washing, effettivamente un vantaggio. “E’ vero il guadagno per noi è piccolo, ma è comunque guadagno – continua Agostini – e il consumatore, seppur poco, risparmia”. Ad oggi, sembra capire, chi compra vuole risparmiare e se al prezzo di 8 ottieni 10 è difficile non riuscire ad accettare. ✔

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viabilità] Un tempo il monopolio era detenuto dal Gruppo FS Italiane, ma da poco più di un anno sui binari dell’alta velocità del nostro paese viaggia anche il gioiello di NTV.

ITALO

vs

E tra comfort elevati e tecnologie di ultima generazione i due treni si sfidano in un testa a testa da Milano a Salerno

FRECCIAROSSA Sfida sui binari a 300 all’ora di Elisa Maranzana Tra tecnologie di assoluta avanguardia e comfort di altissimo livello viaggiano sui binari dell’alta velocità italiana il Frecciarossa, l’ormai collaudato treno super rapido di Trenitalia (Gruppo FS Italiane), e Italo, il treno di NTV, società fondata da Luca di Montezemolo, Diego della Valle, Gianni Punzo e Giuseppe Sciarrone che da poco più di un anno ha infranto il monopolio delle Ferrovie dello Stato con un progetto interamente italiano costato oltre un miliardo di euro di capitale privato, e che sembra, almeno in questo momento, dare del filo da torcere al competitor. Trenitalia però ha già in cantiere un progetto di altissimo livello, Frecciarossa1000, che sarà attivo nel 2015 e che potrebbe superare a sua volta il treno di Montezemolo &Co.

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Ma a oggi quale fra Italo e Frecciarossa è il più veloce? Quale il più comodo? Quale offre una miglior copertura nazionale? Progettato per viaggiare fino a 360 chilometri all’ora, Italo rappresenta a oggi il top della tecnologia dell’alta velocità, coniugando sicurezza, ecologia e comfort, e superando, almeno in velocità, il Frecciarossa in grado di raggiungere al massimo i 300 chilometri orari. Ma passiamo ai comfort. Tutti i Frecciarossa sono dotati di impianto di climatizzazione, prese di corrente per ogni posto, illuminazione al led, spazio per bagagli di grandi dimensioni nei vestiboli delle carrozze, sei monitor per vettura per visualizzare news e informazioni sul viaggio, e due posti attrezzati per disabili che viaggiano su sedia a rotelle e per i loro accompagnatori. Su Frecciarossa è inoltre disponibile la connessione WiFi che al momento è in promozione gratuita. Anche NTV ha voluto progettare carrozze su misura del viaggiatore. Su Italo sono state ampliate tutte le superfici dei finestrini e tutti gli ambienti sono climatizzati. È stata ingrandita di 9 centimetri la larghezza interna della cassa del treno consentendo una maggiore distanza tra gli schienali e i braccioli delle poltrone (tutte in pelle e firmate Frau) per permettere più libertà nei movimenti. Sono stati privilegiati i sedili a correre (solo quelli centrali sono vis-à-vis) per favorire la privacy e assicurare più spazio per la lunghezza delle gambe. Tutti i posti prevedono prese elettriche individuali, braccioli reclinabili e sedili con reclinazione dello schienale che attiva anche lo scorrimento in avanti della seduta e sono stati inoltre abbattuti in modo sensibile vibrazioni e rumori. Su Italo infine è disponibile la connessione WiFi gratuita in tutti gli ambienti e alle due estremità di ogni carrozza sono presenti due schermi a LED che offrono informazioni sul viaggio. Ogni Frecciarossa è costituito da una carrozza Executive dotata di sala meeting, tre carrozze Business con area del silenzio e due salottini da 4 posti, una vettura Premium, cinque Standard e una carrozza ristorante/bar. Si passa quindi dall’area di livello più alto e dotata di maggiori comfort, la Executive, composta da otto poltrone singole in pelle larghe 69 centimetri con reclining fino a 122 gradi e poggiagambe estendibile fino a 45 gradi. E si arriva alle carrozze

Standard composte da poltrone sempre ergonomiche ma leggermente meno larghe e più ravvicinate fra loro. Solo in Business però è possibile trovare l’apposita Area del silenzio. Ciò che caratterizza, invece, le diverse carrozze di Italo sono i servizi offerti che variano a seconda delle esigenze del viaggiatore. Italo mette quindi a disposizione tre ambienti principali, Club, Prima e Smart, con le opzioni Prima Relax e Smart Cinema. Si passa quindi dalle più confortevoli (Club e Prima) e si arriva alla Smart per chi è interessato più all’economicità del viaggio che ai servizi aggiuntivi. Particolare attenzione merita la carrozza Smart Cinema, collocata all’estremità del treno per evitare il disturbo prodotto dal passaggio di viaggiatori, e pensata come una vera e propria sala cinema da 39 posti e otto schermi da 19 pollici ad alta definizione posizionati sul soffitto della carrozza. Completiamo il nostro viaggio con una rapida analisi della copertura nazionale, dove sembra essere in leggero vantaggio la flotta del Gruppo FS Italiane. Trenitalia mette infatti a disposizione dei viaggiatori ad alta velocità 86 collegamenti nazionali a bordo del Frecciarossa che includono un treno no stop Roma-Milano e Milano-Roma ogni ora e un treno ogni ora, a partire dalle 6 del mattino fino alle 20, per raggiungere Milano C.le da Roma T.ni e viceversa, con fermate a Bologna e Firenze S.M.N. e Roma Tiburtina, con prosecuzione per Napoli e, in alcune fascie orarie, Salerno. Durante gli orari che prevedono maggiore domanda di mobilità inoltre offre 12 collegamenti tra Torino, Milano P.G./ Rogoredo, Bologna, Firenze S.M.N., Roma Tiburtina con prosecuzione su Roma Termini o su Napoli C.le. e sei collegamenti Milano-Napoli e viceversa con fermate a Reggio Emilia AV, Bologna e Roma Termini. Il servizio ad alta velocità di Italo, invece, collega le due linee Torino-Salerno, fermando a Milano, Reggio Emilia (stazione Mediopadana), Bologna, Firenze, Roma e Napoli, e VeneziaNapoli, fermando a Padova, Bologna, Firenze e Roma. Dalla fine di giugno, inoltre, Italo propone un servizio di mobilità integrata, consentendo ai viaggiatori di raggiungere la Sicilia a bordo del traghetto Caronte con il 10 per cento di sconto grazie a una convenzione stipulata fra NTV e Caronte Tourist. ✔

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FRABER 0363.905287 info@fra-ber.it www.fra-ber.it

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MA-FRA S.P.A. 02.3569981 busso@mafra.it

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RAINX 338.3003503 info@rainx.it www.rainx.it

REVELLO S.A.S. 0173.262951 info@revello.info www.revello.info

RHÜTTEN GROUP 0733.903657 cferranti@rhutten.com www.rhutten.com

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WASHTEC SRL 0142.76364 msartor@washtec.it www.washtec.it

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news chimica] Maroni in Federchimica “ La chimica in Lombardia ha un peso straordinario, secondo solo a quello della farmaceutica. Da sola, vale più di comparti considerati trainanti, come la meccanica”. E’ quanto affermato dal presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni, all’assemblea di Federchimica a Milano. “Lo certificano alcuni indici, come quello della specializzazione delle nostre aziende, ma anche il ruolo ‘europeo’ svolto dalla nostra regione: la Lombardia, su 152 regioni europee, è al terzo posto per numero di addetti e addirittura al primo per quanto riguarda il numero di imprese”. Maroni ha annunciato “un pacchetto di misure finanziarie di sostegno economico e di sviluppo per le imprese. Che riguardano dunque anche quelle chimiche, che sono una componente fondamentale per il nostro territorio. Sarà un intervento che, sono sicuro, avrà un impatto significativo nel contrasto alla crisi economica”. uova pubblicazione di N Federchimica Durante Assemblea annuale di Federchimica tenuta a giugno, la Federazione ribadisce la propria fiducia nella chimica come chiave per una crescita sostenibile: “la ricerca e l’industria chimica sono indispensabili per far crescere l’economia ma, al tempo stesso, conservare le risorse naturali, risolvere il problema dell’energia e dei cambiamenti climatici e assicurare benessere, sicurezza e salute anche a chi non li ha”. I concetti sono sintetizzati nella nuova pubblicazione, distribuita nel corso dell’Assemblea: ‘La formula della crescita: reale, equa, sostenibile’ che, con taglio divulgativo, fornisce molti dati che dimostrano il ruolo essenziale della ricerca e dell’industria chimica nel conseguimento dello sviluppo sostenibile. Il documento è stato realizzato insieme al Piano Lauree Scientifiche del MIUR con cui ����������������� Federchimica collabora dal 2005.

ostenibilità e Innovazione S nel settore chimico* In Europa la chimica italiana è seconda solo alla Germania per numero di imprese innovative, circa 1.300, e di imprese attive nella ricerca, oltre 800. Se si considera l’introduzione di prodotti nuovi, per l’impresa e per il mercato, l’Italia addirittura supera la Germania. Inoltre, con 4900 addetti, la quota del personale dell’industria chimica dedicato alla ricerca (4,3%) è più che doppia rispetto alla media industriale (1,9%). Nella chimica italiana la quota di imprese impegnate in attività di R&S (48%) è doppia rispetto all’industria manifatturiera (23%) e superiore ai settori high tech (44%) e medium-high tech (43%); in particolare, fanno ricerca anche tante PMI. In 10 anni la quota di imprese chimiche italiane attive nella ricerca è fortemente aumentata, passando dal 38% al 48%. ostenibilità ambientale S della Chimica* In Italia l’industria chimica ha già superato l’obiettivo per la riduzione dei gas serra fissato dalla Ue per il 2020: evitate emissioni per 34 milioni di tonnellate l’anno, pari a quelle di 18 milioni di automobili. L’efficienza energetica è migliorata del 45% contro la media manifatturiera del 13%. Dal 1989 a oggi, le emissioni in aria dell’industria chimica sono diminuite del 90%. Le spese delle industrie chimiche in questo settore superano gli 1,1 miliardi di euro annui, con un’incidenza sul fatturato pari al 2,1%. Tali spese includono le bonifiche e il risanamento di siti inquinati per renderli disponibili a nuovi usi e si suddividono in investimenti (25%) e costi operativi (75%). L a sostenibilità economica della chimica* Il 26% del made in Italy è costituito dalla chimica. Su un fatturato di 53 miliardi di euro, il settore genera valore aggiunto per 9,7 miliardi. Il prodotto chimico può essere consi-

* Fonte: Federchimica, ‘La formula della crescita: reale, equa, sostenibile’

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derato il bene intermedio per eccellenza; infatti, una quota notevole di prodotti chimici è destinata agli altri settori industriali (72%). L’industria chimica è un settore adatto ad una economia avanzata: la produttività (calcolata sul valore aggiunto per addetto) è superiore del 50% alla media dell’industria. L a sostenibilità sociale della chimica* Quello chimico è il settore più regolamentato a livello europeo: circa 1700 provvedimenti a protezione di salute sicurezza e ambiente. Uno stabilimento chimico è oggi tra i posti più sicuri in cui lavorare. L’Inail riconosce l’industria chimica come modello da promuovere. L’industria chimica è il primo comparto industriale a essersi dotato di due fondi settoriali: Fonchim per la previdenza integrativa e FASCHIM per l’assistenza sanitaria. Il 95% di chi lavora nell’industria chimica ha un contratto di lavoro a tempo indeterminato. La qualità dei lavoratori chimici è molto alta: la quota di laureati fra i suoi 113.000 dipendenti è pari al 19%, il doppio della media dell’industria italiana e nelle nuove assunzioni raggiunge il 26%. apporto sull’industria chimica R 2012-2013* Pubblicato il Rapporto sull’industria chimica 2012-2013, che affronta tutti i temi di maggiore attualità per il settore, dalle tendenze economiche agli aspetti tecnico-scientifici, ambientali e sociali. Nella seconda parte il Rapporto si concentra sui singoli settori, partendo dalla chimica di base, che produce i costituenti fondamentali della filiera a valle, per poi passare alla chimica fine e specialistica, che acquista gli intermedi dalla chimica di base per tramutarli in prodotti differenziati per tutti i settori manifatturieri e infine alla chimica per il consumo, destinata al consumatore finale.


CA AREA RC AR E



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