Master Meeting 10-12

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SERVIZI

SERVIZI

Hotel Photography OVVERO TUTTA L’ESSENZA DELL’OSPITALITÀ IN UNO SCATTO. E ALLA SUA ARTE DI RACCONTARE IL VERO MOOD DI OGNI HOTEL CHE INCONTRA DAVANTI ALL’OBIETTIVO CHE IL TITOLARE JANOS GRAPOW DEVE IL PROPRIO SUCCESSO IN ITALIA E ALL’ESTERO. CON NUMERI INVIDIABILI CHE NON CONOSCONO CRISI Marina De Falco

Donnafugata: Il campo da golf dell’NH Donnafugata Golf Resort & Spa

Uno scorcio di Restaurant Borgo San Jacopo - Firenze Lungarno Collection

evi fare un servizio fotografico al tuo hotel. Qual è il problema? Chiami un fotografo. Allestisci il set, perdi il tempo che occorre e il gioco è fatto. Salvo poi ritrovarti una consegna che non ti soddisfa. Non puoi lamentarti ma non era quello che ti aspettavi. Perché – diciamolo – non è facile parlare di ospitalità, men che meno coglierne l’essenza in un’istantanea. Può sembrare un paradosso in una società come la nostra, da sempre e soprattutto oggi, basata, sull’impatto visivo eppure è così. Il problema non sono le belle foto, ma foto belle con l’anima. Decisive nell’orientare la scelta dell’ospite verso una struttura, al di là di tutto il bla bla dei servizi offerti. Ed è appunto la capacità di raccontare in un’immagine tutta l’esclusività di un hotel il segreto di Hotel Photography e del suo titolare Janos Grapow.

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Centinaia di servizi realizzati in Italia e all’estero, sponsor del nostro Premio Excellent come dell’E.H:M.A, Janos è oggi uno dei pilastri del settore turistico alberghiero. Allievo brillante di Emmet Bright, ha lavorato per importanti testate nazionali e internazionali come Interior

Design e Architectural Digest USA, House & Garden UK, AD, Elle Decor, Interni e Domus Italia, poi la decisione di mettersi in proprio e di mettere il proprio amore per la fotografia al servizio dell’hotellerie di lusso. Janos ci permetti due domande? Hotel Photography significa... «Comunicare emozioni, sostenere la commercializzazione: dare vita cioè a immagini capaci di promuovere il mood degli alberghi, offrendo loro un valido approccio nella vendita e nell’approccio al cliente. Ciò si traduce, all’atto pratico, non solo in scatti in alta risoluzione per stampe di grandi dimensioni piuttosto che ottimizzati per il web o video ma anche – grazie alla profonda conoscenza che io e tutto il mio staff abbiamo delle tecniche e delle tec-

La facciata del Best Western Quid Hotel Venice Airport

Il ristorante di Borgo San Felice

nologie più adatte al reparto sales & marketing – collaborare attivamente con le strutture per aiutarle a raggiungere i propri obiettivi in modo veloce ed efficace». Dicono che sul set predisponi tutto con una cura quasi “maniacale”, è vero? «Sono una persona appassionata del proprio lavoro. E poi le foto market oriented non si creano dal nulla. Ci vogliono un’approfondita conoscenza dei mercati consumer, dei diversi tipi di hotel e dei servizi che offrono, sapiente uso dell’illuminazione, inquadratura giusta, attenzione al dettaglio. Tutti elementi che ti permettono di catturare, nel giardino, nella hall o nella camera che vai a “immortalare”, ciò che cerca il potenziale cliente e quindi di ottimizzare i ricavi degli alberghi».

Che cosa ti rende più orgoglioso del tuo lavoro? «Il fatto di interpretare le esigenze dei miei committenti e di instaurare con loro un rapporto di fiducia e sintonia: solo in questo modo, il progetto di lavoro, studiato sulle necessità dell’albergatore, riesce a raggiungere tutti gli obiettivi prefissati. In quest’ottica, anche dopo aver consegnato il lavoro, resto sempre a disposizione del cliente per eventuali consigli, ritocchi e miglioramenti. Credo che tutto questo faccia la differenza». Italia o estero: dove lavori di più? «Ho all’attivo oltre un centinaio di clienti, gran parte dei quali in Italia, oltre che in Austria, Francia, Malta, Spagna e Svizzera. Marchi di eccellenza – come Best Western, Hilton, IHG, NH Hoteles, Small Luxury Hotels,

Relais & Chateaux, The Leading Hotels of the World, World Hotels, alberghi indipendenti e realtà appartenenti alla fascia media del settore. L’Italia però è nel cuore. Da sudafricano di origine e romano di adozione ne sono affascinato. Mi piacciono il suo stile colorato, fatto di alta moda e design, il grande patrimonio artistico e ambientale, il clima unico, i sapori tradizionali e i profumi irresistibili della terra, i cibi e i vini raffinati. E mi piace pensare, attraverso i miei scatti, di contribuire a diffondere nel mondo l’essenza dell’Italian Style». Qualche esempio di big italiani con cui hai collaborato di recente? «Per il gruppo veneto HNH, a Roma per l’InterContinental Hotel De la Ville, in Toscana per Borgo San Felice e Lungarno Hotels. E ancora: il cinque stelle lusso Punta Tragara di Capri, il Manniello Hotels di Sorrento e l’NH Donnafugata Golf Resort & SPA, nel cuore selvaggio della Sicilia». Di solito dopo l’estate, è tempo di bilanci. Il tuo per il 2012 com’è? «Positivo, con numeri promettenti. Dall’inizio dell’anno ad oggi ho lavorato in 48 hotel, di 15 destinazioni diverse, e acquisito 15 nuovi clienti. È davvero un ottimo risultato, a dispetto del momento economico che stiamo vivendo. E per questo ■ ancora più importante». 9-10 2012 | www.mastermeeting.it 101


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