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VEGA EDITRICE - ANNO 52 - N. 505 - Supplemento al N° 185 Dicembre 2009 Il Mondo dei Trasporti

Da marzo a dicembre il venerdì alle ore 20.30

AUTORAMA

Da marzo a dicembre il venerdì alle ore 20.30

Mensile di informazione e cultura del mondo dei motori

MERCEDES-BENZ / PROVATA SUL MITICO CIRCUITO DI LAGUNA SECA LA NUOVA SLS AMG

La sportività secondo la Stella

Con la straordinaria “Ali di gabbiano” messa a punto tra i progettisti Mercedes-Benz e gli specialisti della AMG, la Casa di Stoccarda inventa e avvia una nuova strada in fatto di vetture supersportive. Stile fascinoso ed emozionante, tecnologia d’avanguardia usata a piene mani, prestazioni mozzafiato: arriverà nella prossima primavera. Prezzo nell’ordine dei 180mila euro. Paolo Altieri

SAN FRANCISCO - Un gioiello di stile raffinato, di tecnologia raffinatissima, di prestazioni esaltanti, è questa la sintesi più immediata che distingue la nuo va Mercedes-Benz SLS AMG, ammirata lo scorso settembre nella veste di regina assoluta del Salone di Francoforte, e che, in attesa della sua introduzione sul mercato nella prossima primavera, abbiamo avuto modo di provare prima

sulle strade che da Half Moon Bay, nei pressi di San Francisco, portano a Monterey e poi sul circuito di Laguna Seca dove abbiamo potuto verificare in diretta l’emozione del “cavatappi” reso soprattutto mitico dai duelli mozzafiato del nostro Valentino Rossi con i vari Hayden, Stoner, Lorenzo e soci. Pri ma di sottolineare le stra ordinarie doti di questa vera e propria scultura in movimento, va subito detto che la SLS rappresenta una pietra

Jaguar / La nuova XJ riuscito abbinamento tra lusso e prestazioni Mazda / CX-7 più appettibile grazie al turbodiesel

miliare nella storia della Stella, in quanto per la prima volta il marchio AMG, da semplice interprete di prestazioni esasperate ottenute con i vari modelli della casa di Stoccarda, diventa il Dna ufficiale della massima sportività firmata Mercedes-Benz. E se il buon giorno si vede dal mattino, bisogna dire che i tecnici di Affalterbach con la SLS AMG si so no letteralmente superati creando e partendo da un fosegue a pagina 2

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Anno 52 N° 505 - Abbinato al N° 185 Dicembre 2009 Il Mondo dei Trasporti

2 I numeri della SLS AMG 8 I cilindri del motore a V

6,3

I litri della cilindrata del motore

571

I cavalli del motore

317

La velocità massima

3”8

Accelerazione da 0 a 100 km/h

13,2

Il consumo medio nel ciclo misto

7

La sportività secondo la Stella segue dalla prima pagina

glio bianco un purosangue di straordinario temperamento tutto da godere per chi, a partire dalla primavera del prossimo anno, potrà firmare un assegno da 180mila euro. CUORE PULSANTE “Nella sua essenzialità purista - sottolinea Kai Marten, direttore Mercedes-Benz AMG Operations - riunisce tutte le soluzioni di design più moderne nel settore delle vet ture sportive, dal cofano lun go quasi 2 metri all’ampio lunotto posteriore, dal passo lungo alle carreggiate ampie fino alle porte ad ali di gabbiano, capaci di infondere all’insieme della carrozzeria un carisma

Dettagli eleganti e preziosismi stilistici all’interno della SLS AMG.

unico”. Nell’interno dell’abitacolo si respira la stessa atmosfera di grande sportività, sottolineata dall’affusolata consolle centrale, dalle quattro boc-

chette d’ae razione perfettamente integrate nel design della plancia che ricordano nello stile i propulsori di un jet. Per la prima volta telaio e carrozzeria sono completa-

mente realizzati in alluminio, che ha consentito di ridurre il peso a 1.620 chili. Cuo re pulsante della SLS AMG è il V8 aspirato di 6,3 litri, già apprezzato su altri modelli Mercedes-Benz AMG, ulteriormente affinato e portato a una potenza massima di 571 cv a 6.800 giri con un coppia massima di 650 Nm. Abbinato ad un altrettanto straordinario cambio sportivo a 7 marce AMG Speedshift DCT con tempi di innesti velocissimi (4 i programmi di marcia), il V8 fa volare le “Ali di gabbiano” fino a 317 km l’ora con uno spunto in accelerazione da 0 a 100 orari in soli 3”8. Nella guida sul bellissimo percorso che ci ha portato a Mon terey, la SLS AMG ha dato prova di tutto il suo fasci-

no da supersportiva che trasuda da ogni centimetro quadrato della carrozzeria e dell’abitacolo, ma confermandosi anche bellissima stradista e con un consumo medio nell’ordine dei 13,2 litri. CURVE MOZZAFIATO Quando, poi, abbiamo affrontato le curve mozzafiato di Laguna Seca, beh allora la SLS AMG ha trovato il “pane per i suoi denti” sempre pronta a incunearsi con aggressività, decisione, sicurezza (straordinari i dischi freni in ceramica), accompagnata dall’urlo liberatore dei 517 cavalli proveniente dai tubi di scarico e che giungeva a noi quasi musica celestiale. Per concludere: di un’auto così è difficile andare alla ricerca spasmodica di punti deboli. È molto più facile e soddisfacente sedersi al posto di guida e premere l’acceleratore.

CHEVROLET / ENTRA IN GAMMA LA FRIZZANTE MINICAR SPARK

Una scintilla in strada Chevrolet lancia sul mercato una city car dal carattere giovane e dai contenuti di livello. Spazio e funzionalità, unitamente a sicurezza e comfort fanno di Spark una protagonista del segmento in crescita delle minicar. Sul mercato italiano dall’inizio del 2010. Fabio Basilico ROMA - Entra a far parte della gam ma Chevrolet la nuova Spark, proposta inedita per il segmento delle minicar, quello che al momento è protagonista della più rapida crescita a livello mondiale. Chevrolet ha scelto un nome breve - Spark, in inglese “scintilla” - perché incisivo, di facile ricordo e adatto a prodotti di dimensioni contenute. Senza dubbio, Spark ha un bel sound e un’immagine giovane, fresca e moderna. La city car è stata ideata e progettata non solo per essere moderna ed espressiva, ma anche per offrire il massimo in termini di funzionalità con un interessante rapporto qualità/prezzo ed elevati standard di sicurezza. Spark propone una configurazione cinque porte e cinque posti, una misura del passo superiore alla media che assicura un livello di abitabilità interna

molto elevato, uno spazio anteriore per le gambe tra i migliori del segmento e il sensore di parcheggio per manovre ancora

più rapide. Dal punto di vista del design, la piccola di casa Chevrolet si presenta all’esterno con linee fi-

lanti che disegnano un profilo molto originale, la cui dinamicità è messa in risalto dai fianchi proiettati verso l’esterno in

corrispondenza delle ruote. I gruppi ottici disegnati come se fossero scolpiti nella carrozzeria, insieme ai fari posteriori ro-

I rapporti del cambio sportivo

4

I programmi di guida del cambio

1.620

I kg di peso a vuoto della vettura

241

I kg di peso della scocca in alluminio

2,84

Il rapporto kg/cv

70

I gradi di apertura delle ali di gabbiano

180.000

Il prezzo in euro della SLS AMG

2010

L’anno di commercializzazione (primavera)

tondi in pieno stile Chevrolet, conferiscono a Spark un aspetto deciso e sicuro. Inoltre, le maniglie posteriori nascoste lungo il montante offrono una riuscita combinazione di funzionalità e sportività. Gli interni si caratterizzano per segni distintivi giovani e dinamici come la strumentazione d’ispirazione motociclistica e il quadro del tachimetro analogico con contagiri digitale a retroilluminazione azzurro ghiaccio. Spark può accogliere ogni tipo di dispositivo audio ed è dotata di un lettore CD compatibile MP3 e di prese AUX e USB. Il capitolo sicurezza si apre con la struttura che per il 60 per cento è composta di acciaio ad alta resistenza, che assicura livelli di rigidità variabili e zone ad assorbimento d’urto per ammortizzare l’energia degli impatti. I sei airbag (frontali, a tendina e laterali), i pretensionatori delle cinture di sicurezza e il sistema di retrazione dei pedali in caso di scontro frontale completano l’offerta. Spark, grazie a un’ampia scelta di allestimenti, potrà soddisfare le più diverse esigenze. In Italia, la nuova Chevrolet sarà disponibile in quattro versioni - denominate Spark, Spark +, LS, LT - con motori tutti all’insegna di consumi ed emissioni di CO2 contenuti e tutti disponibili nella variante GPL con omologazione Euro 5. Spark sarà introdotta sul mercato a partire dall’inizio del 2010.


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PEUGEOT / LE AMBIZIONI DELLA MONOVOLUME COMPATTA 5008

Il futuro del Leone

Il nuovo modello va a piazzarsi a metà strada tra la crossover 3008, di cui condivide parte di interni e dotazioni, e la “grande” 807. L’aria è quella della famiglia Peugeot con qualcosa in più che anticipa quello che sarà il nuovo styling delle vetture del costruttore francese nel prossimo futuro.

Una delle caratteristiche della Peugeot 5008 è il cofano molto inclinato, che fa da naturale seguito all’ampio parabrezza, ed è delimitato dai proiettori profilati. Il tutto è stato studiato per dare alla nuova monovolume compatta un’impressione di fluidità. Mauro Zola ANNECY - L’aria è quella di famiglia, inconfondibile su tutte le Peugeot, anche se il frontale si discosta parecchio dal resto del la gamma francese che fa par te del segmento C, il più venduto in Europa, di cui oggi Peugeot va a coprire l’ultimo buco con la sua nuova monovolume compatta, la 5008, che va a piazzarsi a metà strada tra la crossover 3008, di cui condivide parte di interni e dotazioni, e la “grande” 807. Aria di famiglia abbiamo detto, anzi di più, un’anticipazione di quello che sarà il nuovo aspetto delle vetture del costruttore nel prossimo futuro. Molto (ma non tutto) si baserà infatti sulla linea attuale della 5008, caratterizzata dal cofano molto inclinato, che fa da naturale seguito all’ampio parabrezza, delimitato dai proiettori profilati. Il tutto è stato studiato per dare un’impressione di fluidità. Innovazione spinta dunque, però senza rinunciare al tocco riconoscibile Peugeot, a cui si unisce un pizzico di stile italiano, portato da Anna Costamagna, torinese, che ha coordinato il design della vettura. Altra caratteristica dominante della nuova monovolume, l’ultima, almeno tra le big, a fare il suo ingresso sul mercato, è la luminosità degli interni, assicurata dalle ampie superfici vetrate, dal parabrezza così come dal grande vetro posteriore e, almeno per i passeggeri dei sedili posteriori, dal tetto Ciel in cristallo oscurato (di serie nelle versioni Feline). Gli interni sono prima di tutto modulari, con la seconda fila di sedili composta da tre unità sin gole, di buone dimensioni

Una ricca gamma di propulsori

Sul 2 litri diesel in arrivo il Tiptronic ANNECY - È il motore 1.6 HDI con Filtro Antiparticolato il futuro best seller della gamma 5008. Con una potenza di 110 cv e una coppia di 240 Nm, un carattere brioso e brillante, rappresenta la giusta via di mezzo che tanto piace al mercato italiano. Verrà abbinato a due cambi, un più tradizionale manuale a 6 marce, robusto e compatto, e un robotizzato, in arrivo nei primi mesi del prossimo anno, sempre a 6 marce, che può essere usato sia in modalità automatica che manuale, in grado di garantire ottime prestazioni e consumi ridotti. In ambito Diesel il top della gamma è invece rappresentato dal 2.0 HDI FAP da 150 cv, che grazie anche alla coppia di 340 Nm a 2.000 g/min offre prestazioni elevate, che traggono beneficio dai nuovi componenti meccanici che lo equipaggiano, pur senza gravare troppo sui consumi (appena 5,8 l/100 km), al momento è disponibile con il solo 6 marce manuale, nel 2010 arriverà un automatico sequenziale Tipronic, con cui la 5008 raggiungerà i 163 cv di potenza. La gamma a benzina parte dal classico aspirato 1.6 VTI a iniezione indiretta, con 120 cv ottenuti con l’accoppiata di un sistema di distribuzione a fasatura variabile e uno di alzata variabile delle valvole di aspirazione. Lo completa un cambio manuale a 5 marce. Al top troviamo invece un altro 1.6, ma THP, che utilizzando un turbocompressore Twin-Scroll raggiunge i 156 cv di potenza. Ma è nella coppia che trova le sue qualità migliori, con 240 Nm disponibili già da 1.400 g/min offre un incredibile progressione fin dai bassi regimi. Il cambio in questo caso è il manuale a 6 marce. Massimo impegno quello messo dal costruttore nel posto guida, che, correggendo un difetto comune a molte MPV, permette una posizione più elevata, la stessa di una berlina. Il sedile è facilmente regolabile, il cruscotto moderno e avvolgente, con la scelta dell’Head Up Display si possono inoltre tenere d’occhio i dati sensibili relativi al funzionamento del motore in piena sicurezza. In aggiunta a

(1.341 mm lo spazio per i gomiti), che possono essere ribaltabili con un semplice movimento della mano, trasformando l’intero spazio posteriore in un unico piano di carico. La terza fila di sedili, disponibile a richiesta con un costo di 700 euro, è invece più adatta al trasporto di due bambini, ma anche due adulti possono starvi ab bastanza comodi per brevi tratti. Quando non vengono utilizzati i due sedili scompaiono nel pavimento del bagagliaio. In totale, ribaltando in modalità tavolinetto anche il sedile del passeggero anteriore, si ottiene un unico lungo spazio di carico da ben 2.506 litri, con una lunghezza massima di 2,76 m.

La Peugeot 5008 si posiziona a metà strada tra la crossover 3008 e la “grande” 807. Il moderno cruscotto (sopra) ha un andamento avvolgente e con la scelta dell’Head Up display è possibile tenere d’occhio i dati sensibili relativi al funzionamento del motore.

questo componente, una novità nel campo delle monovolume compatte, sono molte le soluzioni tecnologiche applicate alla 5008, come il Distance Alert, radar montato dietro il fascione paracolpi anteriore, che aiuta il guidatore a rispettare le distanze di sicurezza o l’Intelligent Traction Control abbinato all’ESP di serie. Sempre tra le dotazioni, da notare il navigatore tridimensionale Wip Nav, optional (a poco più di 900 euro) così come il pack video posteriore, proposto a 600 euro, composto da due schermi 7” montati dietro i poggiatesta anteriori e una consolle di connessione che supporta tutti i dispositivi audio/video. Completano la dotazione due cuffie blue tooth; intelligente la possibilità di usare i due video in maniera indipendente. Passando alla guida, la 5008 mantiene tutto quello che promette, soprattutto quando equipaggiata dal propulsore 2.0 HDI, un turbocompresso da 150 cv che permette ottime prestazioni senza troppo gravare sui consumi. Stando un po’ attenti a non esagerare, non dimentichiamo che si tratta di una monovolume che supera i 16 q ed è lunga poco più di 4 metri e mezzo, ci si può anche divertire come non sempre accade su di una macchina per famiglie. Lo sterzo è sensibile, tanto che bisogna un po’ farci l’abitudine, la ripresa eccellente, in sostanza si procede a medie interessanti senza dover fare troppi sforzi, approfittando anche del cambio a sei marce che ha rapporti lunghi e non richiede continui interventi. Sul 1.6 THP bisogna invece agire con un po’ più di decisione se si vogliono conservare le stesse sensazioni, i 156 cv comunque si sentono, ma ancora di più si sente la coppia dai bassi regimi, che dà sensazioni più vicine a quelle di un diesel che di un benzina. I prezzi vanno dai 21.490 euro della 1.6 16 valvole VTI in allestimento Pre mium e i 28.590 della 2.0 HDI in configurazione Feline, la più richiesta; la 1.6 HDI Tecno (l’allestimento di mezzo) con cambio manuale si attesta sui 25.000 euro.


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Ultima arrivata tra le auto sportive di serie firmate Renault, la coupé sportiva sarà commercializzata in Italia dal prossimo mese. Generosa ed affidabile, non tradisce le aspettative di quanti cercano forti sensazioni dinamiche e prestazioni di alto livello. Lino Sinari ROMA - Renault continua a essere protagonista dello sport automobilistico. La lista dei modelli sportivi firmati dalla Losanga si arricchisce con l’ultima novità: la Mégane Coupé Renault Sport, parte integrante della gamma della nuova Mégane, all’interno della quale si distingue per design e dinamismo. Con oltre 21mila unità vendute in circa trenta Paesi dal lancio del 2004, Mégane Renault Sport ha ottenuto un indubbio successo commerciale. La Coupé RS - lunga 4.299 mm, larga 1.848 mm, alta 1.435 mm e con un passo di 2.646 mm - conserva nello stile il Dna della nuova Mégane Coupé arricchendolo con un look sportivo ispirato al mondo della F1. Il paraurti anteriore integra un deflettore aerodinamico che ricorda il musetto ribassato delle auto della massima serie e la silhouette arrotondata da coupé è valorizzata da elementi derivati dallo sport su quattro ruote che conferiscono al modello un sup plemento di personalità e fanno intuire performance dinamico di alto livello: parafanghi allargati che ospitano imponenti cerchi da 18” o 19”, paraurti anteriore con ampia presa d’aria grigliata e deflettore aerodinamico tipo F1, terminale di sca rico centrale, diffusore e spoiler posteriore, luci diurne a Led, integrate nel paraurti anteriore. Il carattere sportivo della Mégane Coupé RS è esaltato dalla tinta di lancio, il grintoso Giallo Sport. Gli interni riprendono lo spirito sport-chic del design esterno, con un’armonia grigio scuro e tocchi di Giallo Sport sul fondo del quadrante del contagiri e sulle impunture del volante. Il Pack Yellow offre un supplemento di colore con le cinture di sicurezza, la selleria bicolore e le impunture sui pannelli delle porte e sul pomello della leva del cambio. Il conducente adotta una posizione di guida sportiva, ovviamente, ma non viene sacrificato il comfort posturale. I sedili anteriori dispongono di un mantenimento rinforzato a livello della seduta e del lo schienale nonché di tutte le regolazioni: profondità (240 mm), altezza (70 mm) e lombare. I sedili in pelle sono riscal-

RENAULT / CON MÉGANE COUPÉ RS SPORTIVITÀ AD ALTO LIVELLO

A tu per tu con le performance dati e dispongono di regolazioni elettriche memorizzabili (in opzione). Sempre in optional, i sedili avvolgenti Recaro sono realizzati in tessuto o in pelle e sono a loro volta regolabili in altezza e profondità. Anche il volante si regola in altezza e profondità per ottimizzare la posizione di guida. In linea con le auto da competizione, il volante dispone di un contrassegno giallo al “punto 0”, indicatore prezioso dopo una serie di curve strette o su superfici con scarsa aderenza, quando il pilota rischia di per dere i riferimenti spaziali. Pedaliera e poggiapiede sono in alluminio. Mégane Coupé RS dispone di un avantreno ad asse indipendente e di un retrotreno ad as sale flessibile a geometria programmata. Due i telai proposti: Sport, per un rapporto ottimale sportività/comfort, in situazioni di utilizzo quotidiano dell’auto; Cup, con differenziale a slittamento limitato, per una performance di alto livello, pienamente fruibile per gli appassionati dei circuiti. L’avantreno ad asse indipendente garantisce una tenuta di strada e

una motricità di alto livello. Questa architettura consente di conservare le caratteristiche geometriche dell’avantreno anche in fase di forte accelerazione o di sterzata importante. Commercializzata dal prossimo mese, Mégane Coupé RS verrà proposta a circa 27.000 euro con telaio RS di serie. Il telaio Cup (Pack Cup) è proposto in optional. Per quanto riguarda i freni, va le la considerazione che un’auto sportiva deve disporre di un impianto caratterizzato da mordente e resistenza. Quello di Mégane Coupé RS è sovradimensionato, con pinze anteriori a 4 pistoni Brembo e dischi autoventilanti e forati da 340 mm, il diametro più importante proposto sul segmento delle sportive compatte. I dischi dei freni so no scanalati sul telaio Cup con differenziale autobloccante. Posteriormente, ci sono freni con dischi di 290 mm, anch’essi scanalati sul telaio Cup. Parallelamente alle evoluzioni del telaio e all’introduzione del differenziale autobloccante, è stato anche modificato il settaggio del servosterzo ad assistenza elettrica, nella prospetti-

va di garantire una progressività più lineare nella forza applicata, a vantaggio della precisione di guida. Sotto il cofano c’è il propulsore 2.0 16V Turbo di nuova generazione, omologato Euro 5, che eroga una potenza di 184 kW/250 cv a 5.500 giri/min e sviluppa una coppia di 340 Nm a 3.000 giri/min. Mégane Coupé RS adotta la trasmissione manuale a sei rapporti che consente di sfruttare al meglio la grinta del motore che accelera

Il paraurti anteriore (in alto) della Mégane Coupé RS ricorda il musetto ribassato dei bolidi di Formula 1. Gli interni (in centro) riprendono lo spirito sport-chic degli esterni. La coda (sopra) presenta il tipico spoiler della Losanga. Il modello è lungo 4.299 millimetri.

da 0 a 100 km/h in 6,1 secondi e percorre 1.000 m con partenza da fermo in 25,7 secondi. La velocità massima è di 245 km/h. Di riferimento il consumo, al vertice della categoria a questo livello di potenza: 8,4 litri/100 km in ciclo misto, con emissioni di CO2 limitate a 195 g/km. La vettura è equipaggiata con un dispositivo di ottimizzazione delle partenze da fermo, battezzato “Power Start”. Il sistema, che entra in funzione quando l’auto è ferma con l’Esp

inserito, consente all’auto di erogare il massimo potenziale di accelerazione senza perdere aderenza. Mégane Coupé RS beneficia di diversi equipaggiamenti tecnologici, tra cui il climatizzatore automatico bizona, con tre mo dalità di regolazione della temperatura, la Card Easy ccess con chiusura centralizzata all’al lontanamento, la doppia proposta di navigatori Carminat Tom Tom e Carminat Bluetooth DVD, l’impianto audio alto di gamma “3D sound by Arkamys”, le soluzioni di connettività, grazie alla presa RCA di serie o all’opzione “Plug & music” (USB, jack audio). Il Renault Sport Setting Management è uno strumento che consente al conducente di selezionare il livello di assistenza elettronica durante la guida: “On”

indica che il sistema è sempre inserito all’accensione del motore e che interviene al minimo rilievo di deriva; “Sport” indica che i sistemi elettronici sono attivati ma la soglia d’intervento è spostata in avanti. All’auto è consentito un determinato angolo di deriva e l’intervento è previsto solo quando la deriva ol trepassa la soglia limite; “Off” è per una guida senza compromessi: assistenza esclusa, a garanzia del massimo in termini di sensazioni, in particolare su circuito. Occorre anche scrivere del Renault Sport Display, strumento derivato direttamente dalla tecnologia della competizione, utile ed efficace di assistenza alla guida sportiva, grazie alla raccolta e gestione di informazioni in tempo reale. RS Display consente anche la personalizzazione della mappatura del pedale acceleratore; le mappature per dosare l’accelerazione a piacimento, disponibili all’in serimento della modalità “Sport”, sono cinque: lineare, normale, neve, sport ed estremo. Il mercato delle sportive compatte è caratterizzato da un andamento dinamico in Europa, dove si è triplicato tra il 2001 e il 2008, passando da 10.700 a 32.800 unità vendute. Il 60 per cento del mercato continentale delle auto sportive è concentrato in Gran Bretagna e in Germania. Il 2009 si annuncia come un anno contrastato: in forte calo nel primo semestre (-40 per cento), il mercato delle sportive compatte, sensibilmente legato all’offerta prodotto, dovrebbe aumentare nel secondo semestre attuale, con il rinnovo della maggior parte della decina di modelli concorrenti. Mégane Coupé RS è prodotta a Palencia, Spagna, sulle stesse linee di montaggio della gamma nuova Mégane. Lo stabilimento ha beneficiato di investimenti specifici, destinati all’indu strializzazione del modello su una linea di produzione di grandes erie.


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NISSAN / TOKYO HA DATO IL VIA DEFINITIVO ALLA RIVOLUZIONE IN CHIAVE ELETTRICA Paolo Altieri TOKYO - Se la Prius in casa Toyota ha aperto la strada ormai da una decina di anni alle vetture ibride, oggi un terreno sul quale si confrontano molti costruttori, la Leaf in casa Nissan è la vettura che un domani sarà considerata come il modello che ha aperto in maniera concreta e definitiva la tra zione elettrica per tutti. Sì, è lei, la Nissan Leaf l’auto elettrica che apre un nuovo capitolo nel la storia della mobilità, quello delle emissioni zero. Sse ne è avuta prova al recente Motor Show di Tokyo dove l’elettrica della Nissan si è imposta come la vera regina della rassegna. Incarnazione della rivoluzionaria visione che Nissan ha del futuro e culmine di decenni di investimenti e attività di ricerca, Leaf è attesa sui mercati di Stati Uniti, Giappone ed Europa a partire dalla fine del prossimo anno. “Il nome Leaf - osserva Giuseppe Alesci, direttore della comunicazione di Nissan Italia è già di per sé eloquente. Proprio come le foglie depurano l’aria che respiriamo, Leaf purifica la mobilità eliminando le e mis sioni dall’esperienza di guida. Di prezzo se ne parlerà tra alcuni mesi, tuttavia, con gli incentivi e le agevolazioni fiscali offerti a livello locale, regionale e nazionale nei vari mercati del mondo, Nissan prevede per Leaf una collocazione competitiva nella fascia di prezzo tipica di un veicolo di segmento C ben accessoriato. Inoltre, per le sue caratteristiche Leaf potrà avvalersi di una serie di incentivi che la renderanno ancora più conveniente”. “Volevamo creare un’auto a impatto zero sul l’am biente e al tempo stesso divertente; una

Si parte con Leaf

È l’auto elettrica che apre un nuovo capitolo nella storia della mobilità, quello delle emissioni zero. Incarnazione della rivoluzionaria visione che Nissan ha del futuro e culmine di decenni di investimenti e attività di ricerca, Leaf è attesa sui mercati a partire dalla fine del prossimo anno.

EV pratica che l’automobilista abbia voglia di utilizzare nella vita di tutti i gior ni. E così è stato”, aggiunge Hideaki Watanabe, responsabile della Global Zero Emission Business Unit. La Nissan Leaf è alimentata da batterie agli ioni di litio compatte di tipo laminato, ca-

paci di produrre oltre 90 kW di potenza, mentre il motore elettrico, che spinge le ruote anteriori, sviluppa 80 kW/280 Nm. Dal motore elettrico non proviene che un lieve ronzio, eppure la Leaf si rivela sorprendentemente scattante. L’esperienza di guida è divertente e

brillante, in linea con le caratteristiche che il consumatore si aspetta da una vettura a benzina tradizionale. A differenza dei motori a combustione interna, quello della Leaf non ha tubo di scappamento, quindi non emette C02 né altri gas serra. Inoltre, grazie al sistema di

frenata rigenerativa e all’innovativa batteria agli ioni di litio, la Nissan elettrica assicura un’autonomia di percorrenza di oltre 160 km con una carica completa. Numerosi studi condotti tra i consumatori hanno evidenziato che, a livello mondiale, oltre l’80 per cento degli

È la Land Glider la risposta alla mobilità urbana

Auto o motocicletta? Entrambe Si prevede che nel prossimo futuro le grandi città ospiteranno oltre il 50 per cento della popolazione mondiale. È da questo dato e dal mondo delle motociclette che i progettisti Nissan hanno tratto un primo, credibile input per il processo di progettazione della Land Glider. TOKYO - Un’altra grande novità Nissan sul fronte dell’elettrico è la Land Glider, a metà strada tra un’automobile e una motocicletta. Al team di progettazione e design di Nissan è stato assegnato un compito molto impegnativo: studiare nuove forme di mobilità a emissioni zero con cui ridisegnare i segmenti automobilistici esistenti. Il risultato è stato un veicolo rivoluzionario che coniuga la visione che l’azienda ha della mobilità urbana futura con la straordinaria eredità di Nissan in campo automobilistico. Nel creare il concept Land Glider, i progettisti e designer Nissan hanno dato vita a una soluzione di mobilità personale a emissioni zero del tutto nuova che promette un’esperienza di guida intelligente e inedita, il tutto su quattro ruote e in dimensioni ultracompatte. Del resto, si prevede che nel prossimo futuro le grandi città ospiteranno oltre il 50 per cento della popolazione mondiale. È da questo dato e dal mondo delle motociclette che i progettisti Nissan hanno tratto un primo, credibile input per il pro-

cesso di progettazione. L’agilità, le emozioni e la libertà delle due ruote sono state di ispirazione al team Nissan, che ha poi ritenuto logico aggiungere un interessante e insolito ingrediente al mix: l’architettura a tandem. Il risultato è un’esclusiva biposto a forma di guscio, spinta da un propulsore a emissioni zero. Grazie alla stabilità delle quattro ruote e al senso di sicurezza che deriva dalla capacità di inclinazione dell’abitacolo, Land Glider è destinata a piacere in egual modo agli appassionati di moto così come di auto. Pensata per chi vive negli affollati centri urbani, senza distinzione di età, Land Glider è un serio esempio della nuova era di mobilità che Nissan propone e intende promuovere. “Esternamente, Land Glider presenta un corpo carrozzeria morbido e sinuoso che appare protetto da una speciale armatura”, spiega Takashi Nakajima, Project Design Director di Nissan. “E pur essendo di natura meccanica, è una quattro ruote dal design talmente dinamico da

sembrare quasi viva. Accattivante ed ecologica, Land Glider entra a far parte di una famiglia di modelli Nissan a emissioni zero in continua crescita”. La configurazione a tandem dei due posti è avvolta in quella che sembra la calotta di un deltaplano, mentre l’esclusivo assetto “orientabile” utilizza una speciale

funzione di inclinazione che tiene ben saldi in posizione i passeggeri mentre il veicolo affronta anche le curve più strette. Con Land Glider, i designer Nissan hanno realizzato una due posti che offre il senso di sicurezza di un guscio insieme a un autentico piacere di guida. Descritta come “personal city

commuter”, Land Glider è dotata di sistema steer-by-wire e di capacità d’inclinazione in curva, proprio come una moto: il veicolo e i pneumatici si inclinano, infatti, per un massimo di 17 gradi. Capace di effettuare curve anche molto strette a qualsiasi velocità, Land Glider utilizza sensori che monitorano velocità, angolo di

spostamenti quotidiani copre una distanza inferiore a 100 km, mentre in Giappone e Regno Unito la stessa percentuale corrisponde a meno di 50 km al giorno. Quindi, i 160 km di autonomia sono più che sufficienti a soddisfare le quotidiane esigenze di spostamento della maggior parte degli automobilisti di tutto il mondo. Inoltre, l’approccio di Nissan rende facili e pratiche le operazioni di carica. Con soli 10 minuti di ricarica rapida si assicurano alla Leaf 50 km di autonomia. Ricaricare invece la batteria a casa attraverso una presa da 200 V richiede all’incirca otto ore, un abbondante lasso di tempo per una rigenerazione notturna non solo della vettura ma anche di chi la guida. I tecnici e i progettisti cui si de ve la paternità della Leaf han no voluto realizzare una vettura dai contenuti reali e dal prezzo competitivo, capace di far diventare Nissan un’autentica protagonista sul fronte della mobilità a emissioni zero. La vettura si avvale di una piattaforma EV progettata ad hoc, caratterizzata da una scocca rigida che riduce i livelli di rumore e vibrazioni all’interno dell’abitacolo. Il compatto pacco batterie agli ioni di litio è alloggiato sotto il pianale per rendere spazioso e confortevole l’abitacolo e per creare un generoso bagagliaio. Questa e sclusiva configurazione, dal baricentro estremamente basso, consente all’auto di compiere curve più piatte e con meno rollio rispetto a una berlina a benzina di dimensioni paragonabili, a tutto vantaggio del comfort dei passeggeri. Grazie all’adozione del concetto di “smart fluidity”, la Leaf presenta linea pulite e intelligenti che si traducono in un design a cinque porte e cinque sterzo e valore di imbardata per calcolare all’istante il grado di inclinazione necessario a gestire una curva. Il conducente non deve fare altro che sterzare e l’abitacolo si inclinerà di conseguenza. Grazie alla funzione di inclinazione, i progettisti sono riusciti a ridurre al minimo la distanza tra i pneumatici e la larghezza del veicolo stesso, ottenendo così un look filante e futuristico. Con due motori elettrici a trazione posteriore alimentati da batterie agli ioni di litio installate sotto il pavimento, Land Glider è veloce e scattante. L’auto è inoltre provvista di un sistema di carica senza contatto, che permette di ricaricare le batterie in modalità wireless mentre si fa la spesa o si sosta in autogrill, ovviamente in presenza di apposite infrastrutture. Per garantire la massima sicurezza durante la guida, i tecnici hanno installato un sistema di tipo robotico che, attraverso appositi sensori montati sulla carrozzeria, provvede a rilevare gli altri veicoli e a impedire urti e collisioni, esattamente come accade ai pesci che nuotano in banchi senza mai scontrarsi. In presenza di ostacoli, il sistema interviene per modificare la traiettoria del veicolo. Pur essendo una concept car creata appositamente per il Salone di Tokyo, Land Glider non va liquidata come puro esercizio di design. Anzi, è una proposta che indica chiaramente la direzione che potrebbero imboccare le small car Nissan destinate alle città sovraffollate... un assaggio di ciò che Nissan intende per nuova era di mobilità.


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trasporti a livello mondiale. Ecco perché Nissan sta attuando l’idea di mobilità a emissioni zero con un approccio olistico, che offre ai consumatori la possibilità di scegliere fra una vasta gamma di tecnologie ecocompatibili. Per alcuni, la Leaf sarà la soluzione perfetta, oltre che l’unica auto di cui avranno mai bisogno. Per altri, invece, potrà essere il logico complemento al parco macchine di famiglia, da destinare, ad esempio, a mezzo ideale per gli spostamenti di tutti i giorni. Dunque, pur perseguendo l’obiettivo ultimo delle emissioni zero, Nissan continua a dedicarsi allo sviluppo di innovaLinee pulite e intelligenti. Così si presenta al pubblico Nissan Leaf: un design cinque porte/cinque posti e un look decisamente inedito nel panorama dei veicoli del segmento C. posti dal look del tutto inedito e dal la straordinaria efficienza aerodinamica. Il frontale spicca per la marcata linea a V, con i lunghi fari a LED inclinati verso l’alto e dotati di un design riflettente interno blu che contribuisce alla particolarità del modello. Ma i proiettori non assolvono soltanto una funzione estetica. Sono infatti progettati in modo tale da infrangere con intelligenza il flusso dell’aria e allontanarlo dai retrovisori esterni, riducendo così resistenza e fruscii aerodinamici. Ulteriore vantaggio è il consumo elettrico, quasi dimezzato rispetto ai fari convenzionali. L’abitacolo è gradevole ed elegante, con rivestimenti dai colori brillanti, dispositivi all’avanguardia come la doppia strumentazione di gitale, e la console centrale piatta con all’interno il cambio a mouse. L’ecologico colore “blue earth” scelto per gli interni è ripreso dalla tinta carrozzeria Aqua Globe sfoggiata dal mo dello Leaf introduttivo. Con il progetto Leaf, la Casa nipponica è riuscita a ridurre l’impatto ambientale non sol-

tanto della fase di produzione del veicolo ma anche di quella relativa alla produzione dei materiali. Grazie all’impiego di materiali ricavati da una varietà di prodotti, come le bottiglie di plastica e gli elettrodomestici, Nissan realizza pezzi e componenti destinati a veicoli nuovi come la Leaf. Questi processi hanno permesso non soltanto di contenere gli scarti industriali e di ridurre il ricorso all’estrazione di nuove risorse, bensì anche di abbattere le emissioni di C02 generate in fase di produzione dei materiali. Il vasto utilizzo di materiali in plastica riciclati nel processo di realizzazione della Leaf fa di questo modello un esempio di prim’ordine su questo fronte. L’azienda dispone, inoltre, di un proprio processo interno di rimozione della vernice dai paraurti, novità assoluta nel settore. Non solo, ma la Leaf si avvale di un esclusivo e avanzato sistema IT che offre supporto 24h/24h grazie all’unità di trasmissione IT di bordo e a un data center globale. Al semplice tocco di un tasto, il monitor visualizza l’area raggiungibile

con l’autonomia restante e indica i punti di ricarica presenti nelle vicinanze, oltre a fornire aggiornamenti continui sulle nuove stazioni via via che si rendono disponibili. Ulteriore funzione all’avanguardia è la possibilità di utilizzare uno smart phone per azionare il climatizzatore, verificare lo stato di carica dell’auto e impostare le funzioni di ricarica, persino quando la Leaf è spenta. Il timer di bordo consente di pre-im postare la ricarica in modo che abbia inizio di notte, per approfittare delle ridotte tariffe notturne dell’elettricità. È an che possibile ricevere sul proprio smart phone un messaggio di avvenuta ricarica della batteria, funzione che permette di ottimizzare il tempo di attesa. “Va anche aggiunto che la Leaf - precisa Alesci - rappresenta un primo, importantissimo passo verso l’affermazione di una mobilità a emissioni zero; tuttavia, Nissan sa bene che i motori a combustione interna continueranno a svolgere anche nei prossimi decenni un ruolo fondamentale nel settore dei

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zioni tecnologiche eco-compatibili in grado di incrementare i livelli di efficienza e ridurre le emissioni. Nissan offre, di conseguenza, una gamma completa di tecnologie automobilistiche, come trasmissione CVT, sistema Idle Stop, sistemi ibridi, diesel pulito, oltre a continuare a fare ricerca e a investire nella tecnologia FCV”. Quanto mai importanti, per preparare la strada all’affermazio ne della Leaf e delle altre vetture elettriche che Nissan ha già programmato, sono i programmi di mobilità a emissioni zero promossi dall’Alleanza Renault-Nissan e che prevedono la collaborazione con Paesi

come Gran Bretagna e Portogallo, con amministrazioni locali in Giappone e Stati Uniti e con altri soggetti e organizzazioni, per un totale finora di circa 30 partnership in tutto il mondo. Le iniziative adottate nell’ambito di queste partnership riguardano i seguenti a spetti: sviluppo di un’infrastruttura di ricarica completa tramite investimenti pubblici e privati; incentivi e sovvenzioni da parte delle amministrazioni pubbliche, locali e regionali, e dei governi nazionali; programmi informativi pubblici sui vantaggi della mobilità a emissioni zero per i singoli cittadini e per l’intera società.

In Giappone debutta la Roox

Trionfa lo spazio della minicar TOKYO - Il festival delle novità Nissan prosegue con la Roox, minicar dinamica e superspaziosa il cui debutto sul mercato giapponese avviene proprio in dicembre. La Roox mette la spaziosità dei suoi interni e l’intelligente configurazione degli spazi al servizio di tutta la famiglia per soddisfare le esigenze di uno stile di vita dinamico. L’abitacolo, che misura 1.365 mm in larghezza e 2.085 mm in lunghezza, è il più spazioso nella categoria delle minicar. La disposizione dei sedili può essere modificata a seconda del numero di passeggeri e abbattendo lo schienale dei sedili posteriori si ottiene un ampio vano di carico. La vettura sfoggia una griglia cromata e fari dal design accattivante, dettagli che contribuiscono ulteriormente all’originalità e all’impatto del look complessivo. Gli interni sportivi in colore nero si sposano alla perfezione con le incisive linee degli esterni, per l’entusiasmmo di chi siede al volante. Su entrambi i lati una porta scorrevole agevola e rende sicuri ingresso e uscita dal veicolo. Con la porta scorrevole aperta, l’accesso all’abitacolo posteriore misura 580 mm in larghezza e 1.230 mm in altezza, mentre il gradino posteriore posizionato a ridotta distanza da terra aggiunge praticità, specie quando si

trasportano bambini. Nessuna fatica o scomodità, poi, per aprire le porte quando si hanno le mani occupate da borse o valigie. Roox è, infatti, provvista di telecomando di apertura porte. Il cassetto portaoggetti davanti al sedile passeggero anteriore integra un pratico vano refrigerante per le bibite, mentre lo scomparto posto sotto il sedile passeggero consente di riporre gli oggetti più disparati, dai giochi dei bambini alle scarpe sporche. Inoltre, la Roox vanta elevati livelli di qualità e tutta una serie di funzioni e caratteristiche pensate per soddisfare le esigenze di chi intende passare da un’auto di piccole o medie dimensioni a un nuovo genere di soluzione. Inoltre, per questa minicar che rappresenta un’alternativa economica e indicata ai bassi chilometraggi è possibile usufruire degli incentivi fiscali previsti per le auto ecologiche. Equipaggiata con doppio airbag e con airbag laterali SRS anteriori, Roox è una minicar del tutto nuova capace di offrire caratteristiche di ecocompatibilità e sicurezza racchiuse in un design entusiasmante.

Nissan rafforza anche la sua leadership nel settore delle crossover

Qazana sulla scia di Murano e Qashqai Miscelando dettagli stilistici sportivi con caratteristiche da Suv, il team di progettisti del centro Nissan Design Europe ha realizzato un crossover particolarissimo, diverso da qualsiasi altro veicolo in circolazione. TOKYO - Ma in casa Nissan non si perde di vista il panorama completo delle auto convenzionali sulle quali oggi si riflette la domanda più forte della clientela. Così ecco la nuova proposta che porta il nome di Qazana (an ch’essa al debutto al Salone di Tokyo) con la quale Nissan vuole consolidare il suo ruolo pionieristico nella categoria dei crossover, oggi esaltato da modelli come Murano, Qashqai e Qashqai +2. Qazana è una showcar, uno studio su come potrebbe essere una compatta del futuro. Ma la sua importanza non va sottovalutata, soprattutto alla luce della notizia secondo cui nello stabilimento Nissan di Sunderland, nel Regno Unito, verrà prodotto un crossover di piccole dimensioni: un ‘baby’ Qashqai. Le dimensioni complessivamente compatte della Qazana (4.060 mm di lunghezza, 1.570 mm di altezza, 1780 mm di larghezza e passo da 2.530 mm) si prestano alla perfezione all’ambiente urbano. Ma le avanzate specifiche tecniche e la linea energica suggeriscono la capacità di avventurarsi ben oltre le mura cittadine. Miscelando dettagli sti-

listici sportivi con caratteristiche da SUV, il team di progettisti del centro Nissan De sign Europe (NDE) ha realizzato un crossover particolarissimo, diverso da qualsiasi altro veicolo in circolazione. Al tempo stesso, la rotondità di alcuni elementi - in particolare i passaruota e il cofano - suscita simpatia e richiama altri crosso-

ver firmati Nissan. Qazana riprende, infatti, il tipico dettaglio stilistico dei crossover: il taglio all’insù dei finestrini posteriori già sfoggiato da Murano e Qashqai. Il profilo è dominato dai pronunciati passaruota e dall’alta linea di cintura, che insieme comunicano robustezza e creano un marcato contrasto con gli stretti

finestrini laterali. Una caratteristica di spicco del tetto è la linea praticamente diritta formata dal profilo superiore dei due finestrini sopra le portiere, che conferisce ulteriore robustezza al profilo. Il tetto stesso, poi, è percorso interamente da due sottili inserti in vetro che rischiarano di luce naturale l’abitacolo.

Il contrasto tra le prestazioni sportive e il potenziale “all-terrain” è sottolineato dalla piastra di protezione posteriore stile venturi, dalla notevole distanza da terra e dalle guaine in gomma che bordano i passaruota e che aiutano a celare la lunga corsa delle sospensioni. Il color grafite delle guaine contrasta fortemente con la vivace tinta della carrozzeria, una tonalità esclusiva denominata White Titanium, e con i cerchi in lega neri cromati da 20” di forte impatto. Il muso dell’auto è dominato da quattro proiettori. I due fari circolari inferiori incastonati nel paraurti fanno da contrappeso alla coppia di luci diurne montate in posizione rialzata ai due lati del cofano. L’ampia mascherina, al centro della quale campeggia lo stemma aziendale, riporta l’attuale stile Nissan. Ma solo nel look, non nella struttura. La griglia, infatti, non lascia passare l’aria di raffreddamento, trattandosi di uno stampo acrilico monopezzo. L’aria che serve al radiatore passa, invece, attraverso i grossi fori praticati sulla parte inferiore del paraurti, rifinito in un contrastante color grafite. Stam pi acrilici trasparenti sono sta ti utilizzati

anche per gli specchietti retrovisori esterni. Gli interni sono stati studiati come estensione degli esterni grazie all’intelligente gioco di materiali duri e morbidi. I sedili, ad esempio, non sono completamente rivestiti in pelle: alcuni elementi della struttura in fibra di carbonio leggera sono a vi sta, quasi fossero sbucati fuori dal rivestimento. L’aria di meccanicità che si respira a bordo è ulteriormente accentuata dalla forma della consolle centrale e del bracciolo, ispirata al serbatoio e alla sella di una motocicletta sportiva. La plancia è sovrastata da uno schermo centrale che, oltre a fungere da display del navigatore, fornisce informazioni fondamentali sul sistema di trazione integrale completamente elettronico Nissan All-Mode di ultima generazione, con modulo “torque vectoring” per la ripartizione mirata della coppia, e su altri sofisticati processi di bordo, tra cui i sistemi di comunicazione integrati. L’interfaccia touch-screen consente, inoltre, di regolare in modo intuitivo le più importanti impostazioni del veicolo, come quelle del climatizzatore.


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VOLKSWAGEN / POLO, GOLF E PASSAT IN EDIZIONE “BLUEMOTION”

Se vuoi consumare poco, affidati a questo tris di auto Paolo Altieri HANNOVER - In Volkswagen ne sono certi: la parola “BlueMotion” è l’etichetta ecologica del settore automobilistico più nota in Germania. Venne introdotta per la prima volta nel 2006 con il debutto della Polo BlueMotion, “la prima cinque posti al mon do - sottolinea Martin Stamm, responsabile dello sviluppo dei motori a Wolfsburg a consumare solo 3,9 litri di carburante ogni 100 km nel ciclo combinato. Con quella Polo è iniziato lo sviluppo di una gam ma di prodotti unici e di grande successo che sono oggi riuniti sotto il marchio BlueMotion Technologies”. Ma si sa, la ricerca va avanti, lo sviluppo è un impegno continuo e così in Volkswagen si festeggia ora una nuova tappa sulla strada della riduzione dei consumi e delle emissioni che riguarda i suoi tre modelli di maggior successo, ovvero Polo, Golf e Passat. Che ora si presentano al mercato in una nuova edizione “BlueMotion”. Il dato riferito al consumo è semplicemente straordinario: la nuova Polo BlueMotion “beve” so lo 3,3 litri di gasolio ogni 100 km nel ciclo combinato, la Golf BlueMotion non va oltre i 3,8 litri, la Passat BlueMotion si “accontenta” soltanto di 4,4 litri, le ultime due già disponibili sul mercato mentre per la Polo occorre aspettare febbraio del prossimo anno per vederla nelle concessionarie Volkswagen. La Golf BlueMotion costa 20.900 euro e dovrebbe rappresentare in Italia il 3 per cento del totale della domanda Golf nel 2010, la Passat BlueMotion, per la qua le è prevista un’identica percentuale sul totale della domanda del modello, viene offerta a 27.800 euro nella versione berlina e 28.550 in quella Variant. CAMPIONI DEL RISPARMIO Ma vediamo nel dettaglio i tre nuovi modelli campioni del risparmio in Casa Volkswagen. Cuore della Polo BlueMotion è il 3 cilindri TDI di 1.2 litri con potenza di 75 cv a 4.200 giri e con una coppia massima di 180 Nm già a 2.000 giri (173 km orari la velocità massima). Grazie alle soluzioni tecnologiche applicate a questo propulsore, il consumo di carburante, rispetto alla Polo TDI convenzionale da 75 cv, risulta ridotto del 22 per cento, quasi un litro ogni 100 km. Anche le emissioni di CO2 sono state abbattute drasticamente da 109 a 87 g/km e ciò senza alcuna penalizzazione per l’agilità della vettura. “Il presupposto per il raggiungimento di valori tanto bassi dal punto di vista dei consumi e delle emissioni - spiega Martin Stamm - è il nuovo motore TDI. L’indicatore della mar cia consigliata, integrato nella strumentazione, segnala al

I tre modelli di Wolfsburg, già disponibili nella normale versione e in quella cosiddetta “BlueMotion Technologies”, fanno un ulteriore passo sulla strada della riduzione dei consumi e delle emissioni con la nuova evoluzione “BlueMotion”. Vediamo in cosa consiste.

guidatore il rapporto più indicato per garantire sempre la massima efficienza nei consumi cui contribuiscono il sistema di recupero dell’energia del motore in fase di rilascio e di frenata, il dispositivo start-stop, i pneumatici con resistenza al rotolamento ottimizzata, i cerchi in lega particolarmente leggeri e aerodinamici”. Sulla nuova Po lo BlueMotion sono stati operati anche interventi di natura estetica come la nuova griglia del radiatore più chiusa, un nuovo spoiler anteriore, i listelli sottoporta, il nuovo paraurti posteriore, lo spoiler posteriore e la protezione sottoscocca, i fari fendinebbia con luci diurne, i gusci degli specchietti retrovisori e le maniglie delle porte in tinta con la carrozzeria, mentre all’interno è stato adottato un rivestimento specifico in tessuto “Power On”, regolatore di velocità, volante e cuffia del cambio rivestiti in pelle, bracciolo centrale e indicatore di pressione pneumatici. Quanto alla Golf BlueMotion, la sua “anima” è rappresentata dal nuovo motore 1.6 litri Turbodiesel common rail da 105 cv di potenza e con una coppia di 250 Nm già a 2.000 giri (195 km orari la velocità massima). Con 3,8 litri di gasolio ogni 100 km, la Golf BlueMotion si propone come la prima vettura al mondo del segmento a restare al di sotto della so glia dei 4 litri, a fronte di emissioni altrettanto straordinarie contenute come sono a 99 g/km. L’ampio allestimento di serie comprende, oltre alle ca-

ratteristiche BlueMotion, come il sistema start-stop e di recupero dell’energia, l’utile sistema di assistenza nelle partenze in salita e soluzioni di dettaglio appositamente studiate con l’obiet tivo di unire sostenibilità ambientale e dinamica di guida. UN RITOCCO AL DESIGN Rispetto al modello base, la nuova Golf BlueMotion si distingue per la calandra del radiatore modificata con ulteriori listelli cromati, paraurti e sottoporta maggiorati con design sportivo R-Line, cerchi in lega da 15 pollici con pneumatici a

bassa resistenza al rotolamento, gruppi ottici posteriori scuri, spoiler sul tetto in design GTI, scritta BlueMotion sulla griglia del radiatore e sul portellone. Al l’interno, invece, troviamo nuovi rivestimenti dei sedili, indicatore multifunzionale con indicazione della marcia consigliata, inserti cromati per il comando della regolazione degli specchietti, per i tasti degli alzacristalli e per l’interruttore delle luci. DETTAGLI DI PERFEZIONAMENTO Veniamo infine alla nuova Passat BlueMotion. Che monta lo stesso 16 valvole 1.6 TDI common rail da 105 cv di potenza (193 km/h la velocità massima), che in questo caso fa registrare un consumo medio di 4,4 litri per 100 km e con emissioni di CO2 contenute a 114 g/km, valori dovuti ai vari dispositivi come il recupero dell’energia, il sistema start-stop e ai diversi interventi aerodinamici. Sul piano della personalizzazione, la Passat BlueMotion si distingue per i paraurti anteriore e posteriore verniciati in tinta della carrozzeria, i listelli della calandra impreziositi da inserti cromati, i nuovi gruppi ottici, i sottoporta maggiorati. Gli interni invece si sono arricchiti con ulteriori elementi come il volante a tre razze rivestito in pelle, la leva del cambio anch’essa ricoperta dello stesso materiale, il display multifunzionale, l’indicatore della marcia consigliata. Abbiamo provato i nuovi modelli BlueMotion sulle strade nei dintorni di Hannover, ricavandone impressioni del tutto positive. Le straordinarie doti in fatto di consumi e di emissioni contenuti da primati del mondo non penalizzano minimamente le doti di maneggevolezza e di brillantezza che Polo, Golf e Pas sat mantengono inalterate sotto ogni punto di vista.

Il sigillo BlueMotion Technologies

Vocazione ecocompatibilità HANNOVER - Con il termine “BlueMotion Technologies” in casa Volkswagen si comprende tutti i prodotti, le tecnologie di base e le innovazioni che contribuiscono a ridurre fortemente i consumi di carburante e le emissioni. Elementi fondamentali delle tecnologie di base sono i motori turbodiesel TDI con iniezione diretta common rail e i motori benzina TSI sovralimentati anch’essi a iniezione diretta, così come il cambio a doppia frizione DSG estremamente efficiente. Il tutto viene completato da innovazioni tecnologiche come i nuovi sviluppi dei motori EcoFuel (metano), BiFuel (GPL), Multi-

Fuel (etanolo), sistemi ibridi e elettrici, ma anche dispositivi di post trattamento del gas di scarico, di recupero dell’energia e il sistema start-stop. Attualmente i prodotti Volkswagen sono suddivisi in quattro tipologie: BlueMotion, BlueMotion Technologies, Blue TDI e TSI EcoFuel. Il marchio BlueMotion indica i modelli assolutamente più parchi nei consumi nella propria classe di appartenenza, come appunto le nuove Polo BlueMotion, Golf BlueMotion e Passat BlueMotion, vetture specificatamente concepite e configurate con motori TDI e con allestimento specifico non modificabile. I modelli BlueMotion Technologies sono invece inseriti nei rispettivi listini e forniti con allestimenti standard come Comfortline o Highline e sono dotati dei propulsori TDI (Polo 1.6 90 cv, Golf 1.6 105 cv, Touran e Caddy 1.9 105 cv, Sharan 2.0 140 cv, Touareg 3.0 225 cv cui tra breve si aggiungeranno Tiguan e Passat CC 2.0 140 cv) e TSI (Passat 1.4 122 cv alla quale seguiranno Golf e Golf Plus 1.2 102 cv, Eos e Scirocco 1.4 122 cv e Tiguan 1.45 150 cv). Il pacchetto tecnologico che distingue queste vetture consente di ridurre i consumi, a seconda del modello, fino a circa un litro ogni 100 km. La tipologia Blue TDI indica i modelli Diesel come le Passat con il motore 2.0 TDI common rail da 143 cv, abbinato al cambio a 6 marce o a richiesta il cambio automatico DSG sempre a 6 marce. Infine, la categoria TSI EcoFuel, nata quest’anno, comprende i modelli a metano come la Touran TSI EcoFuel, la CrossTouran TSI EcoFuel, la Passat TSI EcoFuel, tutte con motore 1.4 a doppia sovralimentazione da 150 cv, abbinato al cambio manuale a 6 rapporti o a richiesta alla trasmissione automatica DSG a 7 rapporti.


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AUTORAMA energia elettrica nello stack a celle a combustibile. In tale situazione, l’elettricità generata dalla batteria agli ioni di litio assicurerà la continuità di funzionamento del climatizzatore e degli altri dispositivi del veicolo. Il sistema controlla in maniera ottimale il consumo di energia elettrica, garantendo così un funzionamento a elevata efficienza.

Fabio Basilico GINEVRA - Mobilità sostenibile. Una necessità die tempi odierni, un valore strategico per un grande protagonista dell’industria automobilistica mondiale come Honda. Lo stato dell’arte della ricerca in questo campo viene testimoniato dalla nuovissima FCX Clarity, esempio efficiente di applicazione della poderosa tecnologia a celle a combustibile. Le vetture a celle a combustibile, alimentate a idrogeno e a emissioni zero per quanto riguarda CO2 e altre sostanze nocive, potrebbero essere la chiave di volta per assicurare un futuro più luminoso all’automobile nella società. Honda ne è più che convinta: è stata la prima casa automobilistica al mondo a introdurre sul mercato tradizionale le auto a celle a combustibile, mettendo a disposizione del le aziende la Honda FCX negli Stati Uniti e in Giappone nel 2002. Honda ha continuato

TRE VOLUMI DI ALTO PROFILO FCX Clarity ha uno stile distinto che si addice a una clientela di alto profilo. La vettura è una berlina tre volumi con linee affusolate nella sezione anteriore e posteriore dell’abitacolo e morbide linee laterali della forma marcatamente aerodinamica. Al fine di approfittare del design rialzato e per migliorare la visibilità, il veicolo presenta un lunotto aggiuntivo dotato di un sistema di controllo della visibilità, una soluzione accuratamente pensata per salvaguarda-

HONDA / FCX CLARITY, LO STATO DELL’ARTE DELLA TECNOLOGIA A CELLE A COMBUSTIBILE a migliorare le prestazioni, l’autonomia di marcia e l’efficienza, superando la difficile sfida del funzionamento a basse temperature e fornendo veicoli a ulteriori aziende nonché a clienti privati. Il lavoro è stato incessante e concentrato sulle reali implicazioni per i clienti e per il mercato più in generale, al fine di attuare una commercializzazione su larga scala delle vetture a celle a combustibile in tutto il mondo. Step by step ora è venuto il momento di introdurre un veicolo a celle a combustibile capace di offrire prestazioni ambientali superiori e piacevole da guidare. Ecco dunque la FCX Clarity, per Honda “l’automobile del futuro”. FCX Clarity è lunga 4.835 mm, larga 1.845 mm, alta 1.470 mm e ha un passo di 2.800 mm. I componenti principali del sistema energetico di un veicolo a celle a combustibile sono lo stack a celle a combustibile, che genera elettricità dall’idrogeno, il serbatoio dell’idrogeno, la batteria a ioni di litio, il propulsore elettrico e il gruppo di alimentazione (PDU), che regola il flusso di elettricità. UNA MINUSCOLA CENTRALE ELETTRICA La vettura a celle a combustibile dispone di un serbatoio di 171 litri per l’idrogeno (erano due quelli della FCX 2005) e non per la benzina. All’interno della cella a combustibile, l’idrogeno viene mescolato con ossigeno atmosferico per generare elettricità. La cella a combustibile funziona più come una minuscola centrale elettrica che non come una batteria. Siccome l’elettricità necessaria al funzionamento del motore elettrico viene prodotta a bordo del veicolo attraverso il mescolamento di idrogeno e ossigeno atmosferico, il processo non produce alcuna emissione di CO2 o altri inquinanti. È il massimo che si possa ottenere in termini di energia pulita: l’unica emissione prodotta è semplice vapore acqueo sotto forma di prodotto di scarico derivato dal processo di generazione di energia elettrica. Una batteria agli ioni di litio compatta ed efficiente viene poi utilizzata per immagazzinare l’energia elettrica prodotta durante i processi di frenata e decelerazione attraverso il sistema della frenata rigenerativa. Detta batteria funziona parallelamen-

L’automobile del futuro Una vettura a celle a combustibile che dispone di un serbatoio per l’idrogeno e non per la benzina. L’elettricità necessaria al funzionamento del motore viene prodotta a bordo attraverso il mescolamento di idrogeno e ossigeno atmosferico; il processo non produce alcuna emissione di CO2 o altri inquinanti, ma solo semplice vapore acqueo. te allo stack di celle a combustibile per alimentare il veicolo. L’idrogeno non è disponibile come prodotto finito in natura, ma esiste come componente di un’ampia gamma di materiali da cui può essere estratto. Attualmente, l’idrogeno viene ricavato prevalentemente dal metano, ma può essere estratto anche dall’acqua attraverso il processo dell’elettrolisi, utilizzando l’elettricità generata attraverso fonti di energia rinnovabile quali la solare, l’eolica e l’i droelettrica. L’idrogeno dunque è un portatore di energia che può essere ricavato da fonti energetiche rinnovabili e a basso contenuto di carbonio senza il bisogno di difficoltosi trasporti oltremare tantomeno il rischio di perdite di materiali inquinanti. Ma se l’elettricità viene prodotta da una fonte di energia rinnovabile per produrre idrogeno, e poi questo stesso idrogeno viene utilizzato per creare

elettricità all’interno di una cella a combustibile, perché non usare l’elettricità direttamente per alimentare il veicolo? Attraverso l’estrazione, l’erogazione e l’immagazzinamento dell’i drogeno è possibile approfittare dei vantaggi offerti dalla tecnologia a celle a combustibile in termini di uso efficiente dell’elettricità. Un veicolo a celle a combustibile può fare rifornimento velocemente, e può garantire un’autonomia equivalente a quella di una tradizionale vettura a benzina.

stazioni a un livello ancora superiore, riuscendo a garantire un’efficienza energetica di tre volte maggiore rispetto ai modelli compatti a benzina di casa Honda, già molto apprezzati sul

mercato per i consumi ridotti e di due volte maggiore rispetto ai veicoli a tecnologia ibrida con sistema elettrico e a benzina. La grande silenziosità di funzionamento del motore elet-

re la privacy dei passeggeri. Il retro dell’auto ha un assetto rialzato per garantire una maggiore capacità di carico del vano bagagli, e finestrini aggiuntivi sono posizionati nella parte alta del portellone e nel settore retrostante i sedili posteriori per consentire al guidatore di vedere all’interno del bagagliaio. All’interno, il tunnel centrale formato dallo Stack FC con le celle a combustibile separa in maniera netta il comparto anteriore di destra da quello di sinistra. Quattro i sedili indipendenti a disposizione. Il pannello strumenti regolabile conferisce al cruscotto un look da prossima generazione e fornisce al guidatore nuovi livelli di funzionalità e visibilità.

PIÙ EFFICIENZA ENERGETICA I veicoli a celle a combustibile sono in grado di funzionare con una perdita di energia minima, garantendo in media un’efficienza energetica due volte maggiore rispetto ai tradizionali veicoli a benzina nonché un’autonomia su periore. La nuova FCX Clarity porta queste preFCX Clarity ha linee affusolate e morbide dalla forma aerodinamica. Il cruscotto fornisce innovative funzionalità. trico sono poi in grado di offrire un’e spe rien za di guida veramente unica. Durante la fase di avvio e accelerazione - in cui è necessaria una grande quantità di energia l’elettricità prodotta dallo stack a celle a combustibile viene integrata da quella generata dalla batteria agli ioni di litio al fine di garantire prestazioni potenti. In fase di decelerazione, il propulsore elettrico funge da generatore, trasformando l’energia cinetica in energia elettrica, che viene poi accumulata nella batteria agli ioni di litio insieme a eventuali eccedenze di elettricità generate dalle celle a combustibile. A veicolo fermo, un sistema di auto-arresto in condizioni di minimo blocca automaticamente la produzione di

FCX Clarity garantisce una velocità massima di 160 km/h e una capacità di 460 km. La potenza è di 100 kW, la coppia di 256 Nm. A trazione anteriore, FCX Clarity è dotata di una leva del cambio a tre posizioni, avanti, retromarcia e parcheggio; è semplice da usare ed è dotata di passo molto corto oltre che di un’elevata sensibilità al tatto. Il comando del cambio è compatto e controllato elettronicamente, rendendone possibile l’installazione direttamente sul cruscotto. Nel novembre 2008, Honda ha avviato in Giappone la commercializzazione in leasing della FCX Clarity. Lo scor so settembre i primi due esemplari di FCX Clarity sono arrivati in Europa.


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FIAT / TRACTION+ INCREMENTA LA MOTRICITÀ SU TERRENI DIFFICILI E COSTA MENO DI UN 4X4

Nuove risorse per Qubo Trekking “ Pietro Vinci Torino - Il free space Fiat Qubo Trekking è anche un valido light crossover grazie all’introduzione del sistema Traction+. Destinata agli amanti della natura, degli sport e delle attività all’aria aperta, l’originale versione di Qubo è al tempo stesso la risposta ideale per un cliente anticonformista, orientato alla “sostanza” e attento alle tematiche ambientali. Equipaggiato con il brillante 1.3 Multijet da 75 cv, Qubo Trekking offre ora performance da “light crossover” ma con i vantaggi che può assicurare solo una vettura 4x2 alimentata a gasolio sia sotto l’aspetto economico (27 km con un litro nel ciclo extraurbano) sia sul piano dei benefici ambientali (115 g/km di CO2). All’insegna della caratterizzazione “outdoor”, Qubo Trekking propone un paraurti anteriore specifico, completo di scudo di protezione, nonché un assetto rialzato per affrontare meglio percorsi sconnessi. Inoltre, sono di serie le barre longitudinali sul tetto, i cristalli posteriori di tipo privacy e i copriruota specifici con pneumatici 185/65 R15 M+S. ELETTRONICA DI CONTROLLO Traction+ è l’innovativo sistema di controllo della trazione che, da una parte, incrementa la motricità del veicolo su terreni difficili e a scarsa aderenza, dall’altra, si conferma una soluzione meno costosa di una trazione 4x4. In dettaglio, Traction+ sfrutta l’hardware avanzato presente sulle vetture dotate di Esp ma la sua efficacia non è assimilabile a una semplice funzionalità aggiunta a tale sistema. Infatti, attraverso appositi algoritmi di controllo e gestione dell’impianto frenante, la centralina di controllo simula elettronicamente il comportamento di un differenziale autobloccante elettromeccanico; le ottimizzazioni del software e il fatto che l’azione delle forze si ap plica attraverso il normale cir cuito frenante (ad azione quindi idraulica) consentono un intervento più progressivo rispetto ai sistemi tradizionali, con prestazioni assolutamente paragonabili e il vantaggio del minor peso. Inoltre, il sistema si attiva con un apposito tasto posto sulla plancia e il suo funzionamento è possibile sino alla velocità di 30 km/h. In condizioni di bassa o nulla aderenza su una ruota motrice, la centralina del sistema rileva lo slittamento, quindi comanda il circuito idraulico al fine di attuare un’azione frenante sulla ruota con minore attrito, trasmettendo di conseguenza coppia motrice alla ruota posta su fondo stradale a maggiore attrito. In tal modo si rende possibile il disimpegno del veicolo mantenendo la stabilità direzionale e la guidabilità, assicurando la miglior trazione possibile an che nelle condizioni di terreno più irregolare e viscido. Traction+ è in perfetta sintonia con il concept di Qubo: una vettura con la quale puoi fare tutto ciò che più ti piace, pro-

Nella versione Trekking, il poliedrico Fiat Qubo presenta un paraurti anteriore specifico con tanto di scudo di protezione che fa subito pensare a un pratico utilizzo su percorsi sconnessi. Sul tetto si notano le barre longitudinali fornite come equipaggiamento di serie. prio come ci si aspetta da un veicolo multifunzione: maneggevole come una city-car e spaziosa e confortevole come un monovolume, rispetto al quale offre, a un prezzo vantaggioso, uguale versatilità ma dimensioni esterne più compatte. Qubo Trekking combina diverse configurazioni dei sedili (in totale fino a sedici) con la

razionalità e la regolarità delle forme degli interni. Si ottiene in questo modo un ampio spazio fruibile per volumetria e flessibilità: per esempio, con i sedili in posizione normale, il bagagliaio è di 330 litri (sino all’altezza della cappelliera) e di 650 litri se misurato fino al tetto. Invece, nel caso fossero rimossi i sedili posteriori e quello del

passeggero anteriore fosse ripiegato e portato a livello del piano di carico si raggiunge la volumetria di 2.500 litri (il meglio nella categoria) e un bagagliaio capace di accogliere oggetti lunghi quasi 2,5 metri (un vero record, se si considera che la vettura è lunga solo 3,9 metri). Qubo Trekking eredita la già

ricca dotazione della versione Dynamic che, per esempio, nel campo della sicurezza include Abs completo di Ebd, fendinebbia, cinture a 3 punti con pretensionatore e limitatore di carico, servosterzo idraulico, airbag anteriori e laterali. A questi contenuti la nuova versione aggiunge Esp e sistema Traction+, sistema Blu&Me con applica-

Il free space di casa Fiat è un light crossover ideale, compatto e maneggevole. Le sue possibilità di impiego in situazioni di scarsa aderenza sono ampliate grazie all’introduzione di una dotazione versatile e tecnologicamente avanzata che si basa su un’accurata gestione dell’impianto frenante.

zione “eco:Drive”, sensori di parcheggio e radio CD/Mp3 con comandi al volante. Recentemente la gamma Qubo si è ampliata con Qubo Natural Power, la nuova versione a doppia alimentazione (metano-benzina) che conferma l’impegno di Fiat nel sensibilissimo campo della tutela ambientale e della mobilità sostenibile.

Importante rinnovamento per il modello Fiat Sedici

Numero fortunato TORINO - Fiat rinnova il modello Sedici in termini di stile e motorizzazioni: da oggi infatti è ancora più rispettoso dell’ambiente grazie a due nuovi motori omologati Euro 5 (benzina 1.6 16v da 120 cv e Diesel 2.0 16v Multijet da 135 cv con filtro antiparticolato) che lo qualificano come SUV “best in class” in termini di emissioni di CO2. Con il nuovo Sedici, la gamma Fiat acquisisce consistenza e attualità, grazie al design ora più coerente con gli altri modelli. La fisionomia del nuovo modello comprende una serie di dettagli che rinviano immediatamente ai crossover moderni ma con un’originale soluzione stilistica resistente alle mode e destinata a durare nel tempo. Il nuovo paraurti, che ricorda le sembianze di robuste “bull bars”, contribuisce a dare carattere e forza alla vettura, mentre la cornice metallizzata dei fari fendinebbia ne sottolinea lo stile pratico ed elegante. Erede di un modello che dal lancio a oggi ha fatto registrare 80mila immatricolazioni (di cui circa 47mila in Italia, dove Sedici 4x4 rappresenta il fuoristrada più venduto in assoluto), il nuovo SUV di casa Fiat - che misura 411 centimetri di lunghezza, 176 di larghezza, 162 di altezza (160,5 cm il 4x2) e ha un passo di 250 cm - è dotato di una particolare trasmissione integrale adattabile e “on-demand” che lascia al guidatore la libertà di passare da una trazione 4x2 a una 4x4, favorendo così consumi ridotti rispetto agli off-road di questa categoria. Il nuovo Sedici si rinnova anche negli allestimenti interni. Il quadro strumenti è ora di concezione più moderna e presenta un inedito display posizionato al centro. Il cliente può scegliere fra tre allestimenti (Dynamic, Emotion ed Experience), due trazioni (4x2 e 4x4) e otto colori di carrozzeria. Rispetto ai motori della gamma precedente, i due nuovi propulsori vantano una maggiore potenza - a fronte di una notevole riduzione di emissioni di CO2 - e sono abbinati a cambi a cinque o sei marce (in alcuni mercati esteri, come per esempio la Germania, anche a un cambio automatico a 4 marce per il 1.6 benzina 4x2). In Italia, i prezzi chiavi in mano, per la versione 1.6 16v benzina da 120 cv partono da 18.350 euro per il 4x2 e da 20.350 euro per la 4x4, mentre per la motorizzazione 2.0 Multijet da 135 cv partono da 21.350 euro per la versione 4x2 e da 23.350 euro per quella 4x4. Rispetto al 1.6 da 107 cv, il nuovo 1.6 16V da 120 cv fa registrare (oltre a una potenza maggiore di 13 cv) una diminuzione di circa il 10 per cento delle emissioni sia nella versione 4x2 (143 g/km) sia in quella 4x4 (149 g/km). In maniera ancora più significativa, rispetto al 1.9 Multijet da 120 cv, il nuovo 2.0 Multijet da 135 cv (oltre a una potenza maggiore di 15 cv) abbatte del 20 per cento le emissioni della versione 4x4 (scendono del 17 per cento nel 4x2). I valori per la versione 4x2, nel

Sedici si è evoluta anche nel design: il paraurti ricorda le sembianze di robuste “bull bars”, i fendinebbia hanno un’elegante e pratica cornice metallizzata. ciclo combinato, sono appena 129 g/km di CO2 e 4,9 litri/100 km di carburante (la versione 4x4 fa registrare 143 g/km di CO2 e 5,5 litri/100 km). A fronte di un sensibile contenimento dei consumi e delle emissioni, il nuovo Sedici 2.0 Multijet vanta performance ai vertici della categoria: la velocità massima è di 190 km/h mentre l’accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in 10,5 secondi (i valori per la vettura a trazione integrale sono rispettivamente di 180 km/h e 11,2 secondi). Per quanto concerne il benzina 1.6 16V, Fiat Sedici 4x2 raggiunge i 185 km/h di velocità massima, accelera da 0 a 100 km/h in 10,7 secondi e consuma 6,2 litri/100 km nel ciclo combinato (i valori per la versione 4x4 sono rispettivamente di 175 km/h, 11,5 secondi, e 6,5 litri/100 km).


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MAZDA / LA PROPOSTA CX-7 SI FA PIÙ INTERESSANTE CON L’ARRIVO DEL 2.2 DIESEL DA 173 CV Guido Prina KITZBÜHEL - Mazda ha scelto una rinomata località sciistica del Tirolo austriaco, Kitzbühel, per presentare alla stampa la CX-7 con la nuova motorizzazione turbodiesel 2.2 da 173 cavalli, una scelta che consente di completare una gamma finora solo disponibile con propulsore a benzina, il 2.3 da 260 cv, tenuto conto che nel 2008 il segmento Suv ha visto i due terzi del le preferenze rivolgersi al gasolio. CX-7 abbina l’estetica e le pre stazioni di guida di una sportiva con tutte le doti di praticità e la spaziosità interna degli sport utility vehicle. A partire dal 2006, l’anno del suo debutto, il crossover Suv ha raggiunto livelli crescenti di popolarità in tutto il mondo, vendendo circa 200mila unità. In Europa, nell’arco di due anni, CX-7 conta più di 30mila proprietari nel segmento dei Suv compatti non-premium. L’arrivo del nuovo motore ha fornito a Mazda il pretesto per un rinnovamento del modello, per dimostrare massima attenzione alle ultime dinamiche di mercato. I designer del nuovo CX-7 hanno innalzato a nuovi livelli il suo temperamento sportivo e il carattere raffinato. Inclinazione aggressiva dei montanti anteriori, potenti passaruota, grandi cerchi in lega, griglia a cinque punti totalmente nuova, nuovi materiali dei pannelli interni e del cruscotto: sono questi alcuni degli aspetti

Ora vi faccio vedere io All’appello mancava una prestazionale proposta diesel da affiancare al motore benzina e per rendere ancora più concorrenziale il Suv di Casa Mazda. Detto, fatto. L’arrivo del nuovo propulsore coincide con un generale restyling.

l’impressione di qualità di questi componenti sia a renderli più resistenti allo sporco. Anche il volante ha goduto del restyling e presenta un maggior numero di comandi a pulsante. Il gruppo strumenti davanti al posto di guida si arricchisce di nuovi quadranti con lancette bianche per un look tridimensionale e presenta nuove cornici che emanano una luce blu. L’intero cruscotto è sormontato da una doppia palpebra di nuovo design che si incurva verso l’alto nella parte centrale per far posto a un nuovo display a informazioni multiple. Il pannello dell’autoradio è stato anch’esso ridisegnato e presenta bordature laterali nero o color metallo. La Mazda CX-7 abbina l’estetica e le prestazioni di guida di una sportiva con la praticità degli sport utility vehicle. A bordo, il cruscotto si presenta con superficie groffata e bordi arrotondati. stilistici nuovi che rendono il nuovo CX-7 ancor più elegante e distintivo. Il turbodiesel common rail Mazda da 2.2 litri di nuova generazione, che abbiamo provato lungo un percorso montano innevato, unisce elevati valori di potenza e di coppia a una grande economia di carburante e emissioni ridotte. Genera 127 kW/173 cv a 3.500 giri/min e un valore di coppia di ben 400 Nm già disponibili a 2.000 giri/min. Consente un’accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 11,3 secondi e una velocità massima di 200 km/h. Nel percorso misto sono necessari 7,5 litri/100 km di gasolio. L’MZRCD 2.2 soddisfa le norme sulle emissioni Euro 5 (199 g/km) e si avvale della più moderna tecnologia Mazda di abbattimento dei gas dei scarico: il nuovo filtro antiparticolato, fatto di un materiale ceramico a elevata resistenza termica, impiega un catalizzatore speciale messo a pun to dalla Casa costruttrice. CX-7 è il primo veicolo Mazda

leva del cambio è in posizione elevata e spostata in avanti per rendere il cambio sportivo e divertente. Il nuovo CX-7 è tanto spazioso da consentire a cinque passeggeri adulti di viaggiare in tutta comodità insieme ai loro bagagli. I sedili posteriori si possono ribaltare agevolmente in modalità 60/40. La scocca del nuovo Mazda CX-7 è più rigida rispetto al mo dello precedente, a tutto vantaggio di un comfort di marcia superiore e della maneggevolezza. Le sospensioni (anteriori a puntoni MacPherson e posteriori multilink), messe a punto per ciascun motore, assicurano una risposta lineare e

prevedibile e la stessa tenuta di strada del modello precedente. Abbinata alla trazione integrale con ripartizione attiva della coppia, questa nuova versione del telaio esalta le doti di sportività e agilità del modello. Su CX-7 viene adottato per la prima volta il sistema Mazda di monitoraggio posteriore del veicolo (in Italia disponibile di serie con il benzina e all’interno dello Sport Tourer Pack per il diesel). Il sistema usa sensori radar, inseriti nel paraurti posteriore, che, a velocità di 60 km/h o superiori, rilevano l’approssimarsi di veicoli da dietro e, se un veicolo si avvicina da destra o da sinistra o si trova nella zona cieca, avvertono il conducente accendendo una luce nel retrovisore esterno del lato interessato. Se il conducente mette la freccia da quel lato, l’indicatore luminoso comincia a lampeggiare e si attiva un allarme acustico. Sono dotazioni di serie i sistemi Dsc con Tcs (controllo elettronico della stabilità e della trazione), l’Abs, l’Ebd e l’Eba per le frenate d’emergenza, airbag frontali e laterali, airbag a tendina anteriori e posteriori. CX-7 viene offerta in versione Tourer e motorizzazione diesel a 29.990 euro, in versione Sport Tourer diesel a 35.500 euro e benzina a 38.700 euro. Si tratta di un posizionamento fortemente concorrenziale nel segmento di appartenenza. “Nel mix di vendita motori - ha dichiarato in conferenza stampa Massimo Scantamburlo, Direttore marketing di Mazda Motor Italia - la quasi totalità, pari al 98 per cento, delle unità di CX7 che consegneremo ai clienti italiani sarà dotata di motorizzazione diesel, in totale coerenza con l’andamento del mercato per questo genere di veicoli”. Con lo 0,82 per cento, Mazda Motor Italia punta a confermare nel 2009 la quota di mercato dello 0,87 per cento consuntivata lo scorso anno. Il mix prodotto per il 2009 vede in testa la Mazda2, best seller della gamma in Italia con il 53 per cento del totale, seguita da Mazda3 e Mazda6 con il 15 per cento ciascuno. A CX-7 è riservato il 4 per cento del totale. Gli effetti dell’introduzione della nuova CX-7 si sentiranno ovviamente a pieno regime nel 2010.

Woiciech Halarewicz, dal 1° dicembre nuovo Amministratore delegato

Nuovo vertice in Mazda Motor Italia

equipaggiato con il sistema SCR di riduzione catalitica selettiva per i gas di scarico. La versione benzina del nuovo CX-7 eredita l’apprezzato motore turbo MZR 2.3 DISI a iniezione diretta del suo predecessore, con l’apporto di una serie di miglioramenti. Il turbo benzina eroga una potenza di 191 kW/260 cv a 5.500 giri/min e una coppia massima di 380 Nm a soli 3.000 giri/min. Risponde prontamente alla pressione sul pedale dell’acceleratore, portando il nuovo CX-7 da 0

a 100 km/h in soli 8,2 secondi e consentendo una velocità massima di 211 km/h. Il consumo in ciclo misto è di 10,4 litri/100 km e le emissioni di CO2 arrivano a 243 g/km. Anche il 2.3 benzina è a norma Euro 5. Entrambi i motori si avvalgono di un cambio manuale a sei rapporti. A bordo di CX-7, spazio ed ergonomia sono elementi caratterizzanti. Il nuovo materiale dei pannelli e del cruscotto con superficie goffrata e bordi arrotondati serve sia a rinforzare

ROMA - Dal 1° dicembre, Mazda Motor Italia ha un nuovo Amministratore delegato. Si tratta di Wojciech Halarewicz, in precedenza Amministratore Delegato della filiale Mazda in Polonia. Il dottor Halarewicz sostituisce Giovanni Barbieri, che ha guidato con successo Mazda Italia su base temporanea dopo l’uscita di Raoul Picello nel settembre scorso. Giovanni Barbieri riassume quindi il suo ruolo di Direttore finanziario di Mazda Italia. Wojciech Halarewicz, 37 anni, è entrato in Mazda Polonia nel 2007 come Direttore Generale per Vendite, Marketing e Post Vendita, ed è stato nominato Amministratore delegato nel 2008. Prima di Mazda, ha ricoperto varie posizioni di rilievo nell’industria automobilistica europea, tra cui cinque anni in Fiat a Torino, dove ricopriva una posizione di Senior Manager nel Post Vendita, oltre ad avere la responsabilità della rete dei concessionari in Italia. Laureato in Economia all’Università di Wroclaw, Halarewicz parla correntemente italiano e inglese. “Wojciech ha una chiara visione e conoscenza del mercato italiano, uno dei più importanti per Mazda - ha dichiarato Philip J. Waring, Chief Operating Officer di Mazda

Motor Europe - Ha vissuto in Italia per anni lavorando per Fiat e parla italiano come se fosse la sua lingua madre. Dopo aver collaborato alla nascita dell’organizzazione Mazda in Polonia, l’ha poi condotta a raggiungere eccellenti risultati; siamo certi che abbia la giusta leadership per far sì che la nostra organizzazione italiana continui a essere un successo”.


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SMART / LA FORTWO ELECTRIC DRIVE PROTAGONISTA DI H2ROMA

Piccola elettrica “ ideale per la città

Prodotta in serie limitata a partire da novembre, rappresenta un passo fondamentale all’interno della strategia globale del gruppo Daimler verso una mobilità a zero emissioni. Le ultime tendenze della moda per trendsetter urbani

Nuova smart Collection ROMA - Il gruppo Daimler è stato presente per il quinto anno consecutivo a H2Roma con la smart fortwo electric drive con cellula tridion e ruote in lega ver niciate nello stesso colore verde metallizzato che caratterizzerà la versione definitiva. Questa innovativa vettura elettrica, prodotta in piccola serie a partire da novembre, rappresenta un passo fondamentale all’interno della strategia globale del gruppo Daimler verso una mobilità a zero emissioni. In linea con l’approccio scientifico e divulgativo di H2Roma, smart ha e sposto anche uno spaccato,

for nito dal settore Ricerca & Sviluppo della Casa di Stoccarda, che permette di osservare e studiare l’architettura tecnica ed il funzionamento della trazione elettrica di smart fortwo electric drive. I primi esemplari di smart electric drive saranno destinati ai clienti coinvolti in diversi progetti portati avanti da Daimler nelle maggiori città d’Europa e degli Stati Uniti, tra cui e-mobility Italy, il più grande progetto mondiale congiunto per la mobilità elettrica lanciato lo scorso dicembre da smart ed Enel. Il progetto, un inedito mo dello integrato di mobilità

elettrica, renderà possibile la diffusione e l’utilizzo efficiente di veicoli elettrici, con tecnologie di ricarica all’avanguardia, grazie allo sviluppo di infrastrutture su misura per i clienti, in grado di offrire servizi intelligenti e sicuri. A partire dal 2012, smart fortwo electric drive diventerà parte integrante della gamma smart, e verrà commercializzata attraverso la rete degli smart center. Dotato di un’innovativa batteria agli ioni di litio da 17 kWh ad elevata efficienza, il motore elettrico da 30 kW (41 cv) regala a smart fortwo electric drive

STOCCARDA - Puntualmente già con l’inizio dell’autunno, il marchio automobilistico “cult” smart ha presentato una nuova collezione di moda per la stagione fredda. Pensata per chi ama l’originalità, la collezione offre una gamma di articoli alla moda perfettamente in linea con il lifestyle ecologista del marchio. Materiali pregiati, accessori funzionali e look innovativo: sono queste le caratteristiche della nuova smart Collection. Per andare incontro alle molteplici esigenze di chi vive in un’area metropolitana, la smart Collection presenta le linee pure, pulse, passion ed ecological, particolarmente in linea con lo stile di vita urbano. Inoltre, queste linee riflettono i valori alla base della fortunata smart fortwo, autentico trendsetter della mobilità urbana. La linea ecological comprende prodotti ecocompatibili che utilizzano anche le fibre di bambù, mentre le linee passion con motivi a quadri e skyline con stam-

ottimi valori di accelerazione e un’elevata agilità grazie ai 120 Nm di coppia immediatamente

pe e accenti di colore giallo offrono idee originali per l’abbigliamento da donna. I colori marrone e grigio con dettagli a contrasto in arancione caratterizzano invece la linea maschile pulse. La linea pure, infine, offre un design essenziale con prodotti unisex dal carattere sportivo. I prezzi della Collection dal design giovane e fresco rimangono contenuti, come dimostrano, tra l’altro, nella linea maschile la rain jacket pure, l’outdoor jacket pulse o la t-shirt eggshell limited. Per il ‘gentil sesso’ sono invece disponibili la city jacket passion e il bodywarmer ecological. La vasta gamma di accessori comprende anche il woolly hat set ecological con cappellino e sciarpa, l’ombrello pieghevole sunbrella ecological e l’intelligente penna da taschino pulse shaky pocket pen con refill a gas compresso (scrive anche capovolta), guarnizioni di metallo cromate e logo inciso a laser sul cappuccio.

disponibili. La ricarica completa della batteria garantisce un’au tonomia di almeno 135

chilometri, una percorrenza più che sufficiente per le esigenze urbane di mobilità.

RENAULT / INSIEME A BIOTHERM PER LA REALIZZAZIONE DELLA ZOE Z.E.

Cento per cento elettrica e non solo Destinata a tutti coloro che effettuano spostamenti locali quotidiani e che ricercano salute e benessere nel proprio veicolo, la concept car Zoe Z.E. offre uno spazio privilegiato totalmente personalizzabile. Tale concept car prefigura il veicolo di serie che sarà commercializzato da Renault a partire dal 2012. PARIGI - Biotherm, marca della Divisione Prodotti di Lusso del Gruppo L’Oréal, si è unita a Renault per sviluppare una concept car inedita, il veicolo “spa” 100 per cento elettrico, Zoe Z.E. (Zero Emission). Destinata a tutti coloro che effettuano spostamenti locali quotidiani e che ricercano salute e benessere nel proprio veicolo, la concept car Zoe Z.E offre uno spazio privilegiato totalmente personalizzabile. Tale concept car prefigura il veicolo di serie che sarà commercializzato da Renault a partire dal 2012. La concept car Zoe Z.E., urbana, 100 per cento elettrica “zero emission”, affermano in Renault, è l’auto degli uomini e delle donne che vogliono prendersi cura dell’ambiente, prendendosi al tempo stesso cura di se stessi, anche al volante. Il tetto è stato progettato come una membrana protettiva intelligente, che ripara sia dal caldo che dal freddo e ottimizza la gestione del climatizzatore, recuperando energia grazie alle sue cellule fotovoltaiche a nido d’ape. Sia nella parte anteriore che in quella posteriore, le protezioni sono in gel poliuretanico. Questa seconda pelle protegge le parti vulnerabili dai piccoli urti urbani. Inoltre, concentra il meglio della tecnologia in termini di filtrazione e di purificazione dell’aria nel pieno rispetto della salute dei passeggeri, del loro benessere e della bellezza della loro pelle. Il conducente dispone di tre possibilità per “fare il pieno”: la ricarica standard in 4-8 ore, tramite una presa di ricarica situata all’esterno del veicolo; la ricarica rapida in 20 minuti, tramite la stessa presa su specifiche colonnine di ricarica; il sistema esclusivo

“Quickdrop” che consente in 3 minuti in un’apposita stazione la sostituzione rapida delle batterie. I team di ricerca di Biotherm e gli ingegneri e i designer di Renault hanno unito il loro know-how in una partnership di co-innovazione. Dalla creazione della marca nel 1952, i laboratori di ricerca Biotherm hanno sviluppato una delle conoscenze più profonde dei meccanismi cellulari della pelle, e una competenza scientifica profonda sulle virtù dell’aromaterapia. Da più di 110 anni, Renault possiede un know-how riconosciuto nello sviluppo di equipaggiamenti correlati al comfort e al benessere. In questo modo, Zoe Z.E.

presenta benefici assolutamente inediti per i suoi passeggeri. Anzitutto il rispetto dell’idratazione della pelle. Infatti, il climatizzatore va oltre l’abituale funzione di regolazione della temperatura, ed è stato interamente ripensato per evitare l’inaridimento della pelle. I passeggeri di Zoe Z.E. traggono, così, beneficio da un sistema di climatizzazione intelligente e attento al livello d’igrometria nell’abitacolo. Segue, naturalmente, la protezione contro l’inquinamento. Grazie a un sensore di tossicità e ai filtri antiparticolato che chiuderanno le bocchette dell’aria nell’abitacolo, i passeggeri di Zoe Z.E. potranno trarre beneficio da un ambiente pulito. Infine, la diffusione di aromi attivi. In questo caso un sistema elettrico diffonde degli aromi attivi esclusivi, in funzione delle esigenze del conducente: energizzanti la mattina, antistress al ritorno dal lavoro e capaci di potenziare l’attenzione durante la guida notturna. Sviluppati da Biotherm, trasformano l’abitacolo in un ambiente “spa” e contribuiscono al mantenimento dell’attenzione dei passeggeri. “Il veicolo elettrico - osservano in Renault - è la soluzione di svolta che permette di mettere a disposizione di tutti una mobilità a zero emissioni. Tale svolta è supportata da una presa di coscienza mondiale degli effetti legati all’inquinamento atmosferico e al surriscaldamento climatico, e dalle politiche già definite o in corso di definizione nei paesi a favore di incentivi fiscali correlati alle emissioni di CO2 e dello sviluppo delle infrastrutture necessarie a tale mobilità elettrica”. Dal 2011 Renault introdurrà sul mercato una gamma di veicoli elettrici accessibili a tutti.


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KIA / DOPO 5 ANNI DI FORTUNATA CARRIERA ULTERIORE EVOLUZIONE PER LA PICCOLA COREANA

Picanto stuzzica ancora di più Quattro livelli di equipaggiamento, Easy, Town, Life e Trendy, aggiornati e migliorati. Motori a benzina 1.000 e 1.100 con emissioni di C02 ridotte e versioni Bi-Fuel per il massimo di economicità. Possibilità di usufruire degli incentivi all’acquisto per l’intera gamma. Prezzi di lancio a partire da 5.500 euro. MILANO - “Il dinamismo di Kia Motors e l’attenzione per il mercato - sottolinea Giuseppe Bitti, amministratore delegato della Kia Automobili Italia - sono caratteristiche costanti nella politica commerciale del marchio coreano la cui strategia è quella del continuo aggiornamento dei modelli e del loro tempestivo adeguamento alle richieste del pubblico. Dopo cinque anni e due generazioni di fortunatissima carriera (in Italia ne sono state consegnate oltre 67mila esemplari) la popolare citycar Picanto beneficia di un’ulteriore evoluzione, per confermarsi ancora più appetibile in un segmento in crescita e riaffermare i valori tradizionali di qualità, economicità e appeal del marchio Kia”. Indubbiamente il successo di Picanto è strettamente collegato con la personalità inconfondibile di questa “cittadina”, che dalla sua nascita ha fatto scuola pro ponendo un’architettura e uno stile innovativi per il segmento. Sotto questo profilo Picanto 2010 conferma il proprio

look accattivante con alcuni per fezionamenti all’esterno e all’interno delle varie versioni. Nel caso delle versioni Trendy il look diventa ancora più personale e sportivo a seguito dell’adozione di serie degli scudi bicolore e della griglia a nido d’ape che connotano sportivamente il frontale. La linea è ulteriormente impreziosita dai ripetitori degli indicatori di direzione integrati negli specchietti retrovisori con una sottile striscia luminosa realizzata con una serie di diodi luminosi. All’interno Picanto 2010 si presenta con un volante di nuovo disegno e un nuovo pomello cambio, mentre nel cruscotto compare anche la segnalazione della marcia innestata, con l’indicazione di cambiata, per ottimizzare lo stile di guida e i consumi (solo con cambio manuale). Ulteriori arricchimenti, riservati alle versioni Trendy, riguardano la presenza di un cassetto portaoggetti, protetto, sotto il sedile del passeggero e una nuova chiave ripiegabile. Anche sul fronte delle moto-

Alcuni perfezionamenti del design hanno reso ancora più accattivante il look della Kia Picanto; tra questi, spiccano i ripetitori degli indicatori di direzione integrati negli specchietti retrovisori. rizzazioni la piccola coreana dice parecchie cose nuove. Picanto 2010, infatti, offre una gamma di motori a benzina e BiFuel migliorata in termini di

consumi ed emissioni. I brillanti ed economici quattro cilindri monoalbero di 999 e 1.086 cc dispongono rispettivamente di 62 e 65 cv e hanno consumi ul-

teriormente ridotti, fino a raggiungere il valore medio di 4,8 litri/100 km, corrispondenti a emis sioni di CO2 di soli 114 g/km. Con il motore 1,1 litri è

disponibile anche una trasmissione automatica a quattro rapporti con convertitore di coppia. Inoltre, per andare in contro al mercato e perseguire la politica di chiarezza e semplicità di Kia Italia nei confronti del cliente, alla presentazione di Picanto 2010 corrisponde una sem plificazione della gamma che vede a listino cinque modelli a benzina e altrettante versioni Bi-Fuel, con prezzi che partono da 8.550 euro. L’intera gamma beneficia degli incentivi governativi in caso di rottamazione e, nel caso delle versioni con impianto a GPL, dell’ulteriore incentivo previsto per questo carburante in misura totale, grazie all’omologazione di fabbrica dell’impianto. In occasione del lancio Kia Italia ha proposto infine uno sconto speciale di 1.550 euro per le versioni a benzina e 1.500 euro per quelle a GPL. A seguito di ciò il prezzo effettivo di lancio della nuova Picanto “Easy”, in presenza di rottamazione, ha un livello d’ingresso di soli 5.500 euro.

FORD / IN EUROPA GIÀ MEZZO MILIONE DI NUOVE FIESTA VENDUTE IN UN ANNO ROMA - A solo un anno dal suo debutto, oltre mezzo milione di clienti ha acquistato la nuova Ford Fiesta, segnando una tappa fondamentale della storia di questo modello. Intanto, Ford Mo tor Company si prepara a lanciare, il prossimo anno, questa vettura globale negli Stati Uniti e in altri mercati chiave della regione Asia Pacifico. La nuova Fiesta, prima di una serie di vetture introdotte sui mercati di tutto il mondo nell’ambito del piano ONE Ford, è arrivata negli showroom europei nell’ottobre 2008, diventando ben presto la seconda auto più venduta e leader della sua categoria in Europa. Alla nuova Fiesta si deve in buona parte l’aumento della quota di mercato di Ford Europa, che ha guadagnato 0,5 punti percentuali nel corso di quest’anno portandosi al 9,2 per cento, la quota più alta mai raggiunta dal 1999. Dopo il suo lancio in Europa, la Fiesta è stata introdotta in Sudafrica, Australia, Nuova Zelanda e Cina. Le vendite (fino a settembre 2009) hanno raggiunto le 470.000 unità, di cui 430.000 in Europa e 40.000 nella regione Asia Pacifico. A ottobre le vendite totali hanno raggiunto la soglia di 500.000 unità. “I clienti di tutto il mondo si stanno rendendo conto che la nuova Fiesta esprime appieno lo spirito globale Ford: design, innovazione, dinamica di guida e straordinario valore” ha dichiarato Jim Farley, Vice Presidente del Gruppo Ford per il Marketing globale e i mercati di Canada, Messico e Sud America. La nuova Fiesta farà il suo debutto nordamericano in occasione della sua presentazione al Salone dell’Auto di Los Ange-

Il fenomeno globale Fiesta lancia un forte segnale anticrisi: la domanda continua a crescere in Europa e nei mercati dell’Asia Pacifico. Intanto Ford si prepara a lanciarla sul mercato statunitense già da questo mese di dicembre. les a dicembre. Il suo arrivo negli showroom dei concessionari Ford in Nord America è previsto per la prossima estate, ma la Fiesta può già contare su oltre 50.000 potenziali acquirenti statunitensi grazie al Fiesta Movement, un’iniziativa lanciata

sulle reti sociali che ha offerto a 100 giovani appassionati la possibilità di testare e utilizzare quo tidianamente per sei mesi una Fiesta con specifiche europee. Il 40 per cento dei clienti europei fino ad ora ha scelto l’al-

lestimento Titanium e Ghia e il colore più richiesto dai clienti del Regno Unito e della Germania, i mercati più grandi per Ford Europa nel Vecchio Continente, è stato il “Panther Black”. Anche gli automobilisti in Italia, Svizzera, Olanda e

Gre cia prediligono il nero. I clienti in Spagna, Austria e Russia, invece, hanno messo al primo posto il colore “Hot Magenta”. I Paesi scandinavi hanno evidenziato un trend tutto loro. Gli svedesi scelgono più frequentemente il colore “Moon-

dust Silver”. I norvegesi preferiscono la tonalità “Hot Magenta”. I danesi optano per il “Panther Black”, mentre i finlandesi sono più propensi al colore “Tango”. Le tonalità più richieste fra gli acquirenti cinesi sono “Passion Orange” e “Winning Blue”. Tuttavia, nei mercati della regione Asia Pacifico in generale, prevale il colore “Moondust Silver”, mentre i clienti africani scelgono il “Frozen White” e gli australiani il “Panther Black” in percentuali pressoché identiche. Quando la nuova Fiesta sbarcherà sui lidi americani il prossimo anno, offrirà una gamma di colori audaci, fra cui “Bright Magenta” e “LimeS queeze”.

Dal 1976 vendute oltre 12 milioni

Entro il 2014 un milione di Fiesta all’anno

Il design innovativo e la dinamica di guida hanno consentito alla nuova Ford Fiesta, dopo dodici mesi dal debutto, di diventare una protagonista della mobilità sui mercati internazionali.

ROMA - Gli stabilimenti Ford di Colonia, in Germania e Valencia, in Spagna, producono le versioni a due volumi con tre e cinque porte della nuova Fiesta. Lo stabilimento di Changan Ford Mazda Automobile Company a Nanjing, in Cina, produce la versione a due volumi con cinque porte e la berlina a quattro porte. Anche l’impianto di AutoAlliance in Thailandia inizierà la produzione delle versioni a quattro e cinque porte della Fiesta nel secondo trimestre del prossimo anno. Lo stabilimento Ford a Cuautitlan, in Messico, produrrà la versione a due volumi con cinque porte e berlina della nuova Ford Fiesta per gli Stati Uniti e altri mercati nel Nord America. Entro cinque anni, Ford prevede di produrre circa un milione di veicoli con cadenza annuale in tutto il mondo sulla nuova piattaforma globale di segmento B, ovvero la base della nuova Fiesta. Dal suo primo lancio nel 1976, sono state vendute più di 12 milioni di Fiesta in tutto il mondo.


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SUBARU / SCOPRIAMO IL FUTURO DELLA MARCA DELLE PLEIADI

Dalla Hybrid Tourer Concept all’innovativo sistema Eyesight

Il Salone di Tokyo ha offerto alla Subaru l’occasione per presentare alcune realizzazioni che tracciano la strada dei futuri modelli.

Le affascinanti porte ad ali di gabbiano caratterizzano il design della Subaru Hybrid Tourer Concept. Sean Z. Harper TOKYO - Una serie di importanti novità sono quelle che Subaru ha presentato al recente Motor Show di Tokyo e che segnano i futuri traguardi del marchio del le Pleiadi. In linea con il tempo ecologico, cui da sempre è sensibile Subaru, va intesa l’anteprima mondiale “Subaru Hybrid Tour Concept”, in grado di integrare compatibilità ambientale, prestazioni ed elevato livello di sicurezza. E su una strada identica si muove la vettura completamente elettrica

trical AWD e motore Boxer, integrandolo a un ambiente interno di lusso di alta qualità e a un’e stetica molto ricercata. Con cepita con un design con porte ad ali di gabbiano, la concept vuole esprimere un senso di libertà e di facile guida in ogni condizione e situazione ambientale. Un abitacolo lussuoso e confortevole è contenuto all’interno di linee estetiche mol to aerodinamiche. Ampie superfici vetrate si alternano a un corpo che esprime grande solidità. Il punto di partenza di un’ideale vettura gran turismo è il

incorporata nel parabrezza per ridurre l’affaticamento degli occhi del conducente. Nuova pelle per i sedili è stata sviluppata per una superiore ventilazione per aumentare il comfort e la consistenza. La concept car si propone co me vettura ecocompatibile grazie all’innovativo sistema ibrido Subaru. Il motore 2.0 litri boxer turbo benzina è combinato con un sistema d’iniezione diretta per ridurre consumi ed emissioni nocive a fronte di un aumento della coppia motrice. Lineartronic (CVT) è la nuova generazione di cambi automati-

motore elettrico posteriore assiste la forza motrice del propulsore anteriore per ottenere le prestazioni desiderate. Inoltre, quando si accelera in salita, il motore elettrico anteriore, che è normalmente usato come un generatore di corrente, aiuta l’asse anteriore per migliorare le prestazioni. L’attuazione di un sistema stop-engine al minimo (funzione che arresta il motore quando la vettura si ferma) riduce il consumo di carburante. L’utilizzo di una batteria agli ioni di litio ad alte prestazioni si basa su esperienze e un know-how acquisito con la Subaru Plug-in Stella. Ciò include l’uso di un preciso sistema di gestione dell’energia e di particolari freni che ne rigenerano la carica per migliorare l’efficienza di combustione in modo eccellente.

Nuovo sistema di assistenza Eyesight

Occhio ai ciclisti TOKYO - Subaru ha studiato un nuovo sistema di assistenza di guida veicolo-veicolo e ambiente esterno-veicolo per una maggiore sicurezza di marcia. Il sistema Eyesight è in grado di aiutare nella prevenzione di collisioni utilizzando la sua esclusiva tecnologia “telecamera-stereo” in grado di riconoscere una vasta gamma di ambienti di guida. Questa nuova soluzione è un’importante evoluzione dei sistemi di sicurezza per driver, pedoni e ambiente esterno. L’evoluto sistema di riconoscimento ambientale delle immagini utilizza una telecamera stereo e uno speciale motore di elaborazione 3D in grado di riconoscere perfettamente pedoni, ciclisti e ampie condizioni di guida che all’occhio umano sarebbero di difficile comprensione. In particolare, il sistema rileva costantemente i veicoli che si muovono dentro e fuori gli angoli ciechi, e consiglia il driver sulle manovre di guida adeguate.

MICHELIN / Concluso il Tour “Più aria meno carburante”

Attenzione alle “scarpe”

Plug-in Stella. Beams, nata da un progetto a cui ha contribuito il celebre store Beams, è stata sviluppata partendo dalla base del modello plug-in Stella lanciato da pochi mesi in Giappone. “Plug-in Stella. Beams”, disegnata in collaborazione appunto con Beams, celebre store giapponese, che nasce dalla base del modello plug-in Stella lanciata questa estate in Giappone. Naturalmente, a Tokyo non mancavano le recenti Legacy e Outback rinnovate, così come molto interessante, in fatto di tecnologie di sicurezza, si è rivelato “Eyesight”, un avanzato sistema di assistenza di guida con controllo pre-collisione che utilizza la tecnologia telecamerastereo. Nella Subaru Hybrid Tour Concept, la marca nipponica ha condensato il suo DNA, sviluppato nel corso degli anni attorno alla tecnologia del Symme-

design degli interni. Quattro posti indipendenti e comodi sono racchiusi all’interno di un ambiente che offre una sensazione di spaziosità attraverso il perseguimento di una filosofia centrata sugli occupanti così l’abitacolo e una serie di funzioni di facile utilizzo per passeggeri. La parte superiore del cruscotto è mobile in alto e in basso per fornire un ambiente ottimale di conduzione del veicolo per il guidatore in base alle condizioni esterne di guida. Un sedile posteriore molto piatto è stato raggiunto nonostante l’a do zione delle 4 ruote motrici a vantaggio di un migliore uso e abitabilità all’interno dell’abitacolo. Una speciale schermatura è

ci Subaru realizzata per offrire risparmi di carburante abbinati a ottime prestazioni di guida. Per migliorare ulteriormente l’appeal del sistema Symmetrical AWD, il sistema ibrido a due motori consente di assistere indipendentemente la trazione sull’asse anteriore e posteriore. Durante l’avvio e a una velocità estremamente bassa viene usato il motore elettrico posteriore senza usare la potenza del propulsore a combustione. Durante la normale marcia il 4 cilindri boxer è maggiormente im piegato e grazie al sistema d’iniezione diretta di benzina abbinata al turbo si può apprezzare in un sistema di guida unico. Durante l’accelerazione, il

PERO - Si è conclusa l’edizione 2009 del tour “Più Aria Meno Carburante”, un progetto promosso da Michelin Italiana legato al controllo gratuito della pressione di gonfiaggio degli pneumatici e dal quale sono emersi risultati preoccupanti. Sicurezza stradale, risparmio di carburante e rispetto dell’ambiente sono i temi trattati dall’operazione che ha l’obiettivo di sensibilizzare gli automobilisti a una corretta manutenzione dei pneumatici. Il titolo dell’iniziativa è infatti corredato dallo slogan “riparti in sicurezza, risparmi carburante e rispetti l’ambiente”. Spesso ci si dimentica che gli pneumatici sono l’unico punto di contatto tra il veicolo e il suolo. Trascurare gli pneumatici sia al momento della scelta all’acquisto che nella manutenzione rischia di rendere inutile l’attenzione prestata per dotare il proprio veicolo dei dispositivi di sicurezza. Pneumatici sgonfi, anche solo di pochi decimi di atmosfera, sono meno sicuri perché offrono performance inferiori in termini di aderenza e di controllo del veicolo, rischiando di mettere a serio pericolo l’incolumità di conducente e passeggeri. Pneumatici sgonfi hanno anche un impatto certo e immediato sui consumi del veicolo. Il 20 per cento del consumo di carburante (1 pieno ogni 5!) è assorbito dalla resistenza al rotolamento che i pneumatici oppongono all’avanzamento del veicolo. La differenza di consumo di carburante tra pneumatici gonfiati correttamente e pneumatici sottogonfiati varia dal 5 al 15 per cento con evidenti conseguenze economiche per il conducente; le percentuali più alte si hanno nei percorsi urbani ove fermate e ripartenze sono più frequenti. Quando crescono i consumi di carburante aumentano anche le emissioni di CO2 in atmosfera con le relative e ormai note ricadute negative per l’ambiente. Non bisogna dimenticare neppure che i pneumatici sgonfi, lavo-

rando in modo non corretto, si usurano rapidamente e, quindi, offrono una resa chilometrica inferiore. Il tour “Più Aria Meno Carburante”, si è svolto fra marzo e ottobre 2009 e ha toccato cinque città: Parma, Brescia, Torino, Vicenza e Trento. Sono circa 2.000 le auto cui è stato controllato gratuitamente il gonfiaggio e lo stato delle gomme, e il dato costante che è emerso è di una scarsa attenzione degli automobilisti alla manutenzione dei pneumatici. Si è passatati da un minimo di 35 per cento di automobilisti con pneumatici sgonfi nelle città più “virtuose” (ma il 25 per cento si è presentato con un sottogonfiaggio pericoloso da -0,5 b sino a oltre -1b), sino a un massimo di 86 per cento (con il 62 per cento con un sottogonfiaggio pericoloso). Non trascurabile anche il numero degli automobilisti che, senza saperlo, si è presentato al controllo con un gomma bucata (mediamente più del 2 per cento pari a più di 20 automobilisti). Al termine di ogni tappa del tour è stata organizzata una tavola rotonda nel corso della quale sono stati illustrati nel dettaglio i dati rilevati durante i controlli e alla quale hanno partecipato le istituzioni provinciali, i rappresentanti delle categorie professionali protagoniste della mobilità e i principali organi d’informazione. Sicurezza stradale e risparmio di carburante sono temi di grande interesse e richiamo presso il pubblico al punto che l’iniziativa ha trovato subito partners che l’hanno sposata appieno: fra essi la Gazzetta di Parma, il Giornale di Brescia, La Stampa, Aci Torino, Provincia di Vicenza, Corriere del Trentino, Provincia di Trento, Comune di Trento, Comune di Rovereto e ACI Trento. Il Tour “+ aria - carburante, riparti in sicurezza, risparmi carburante e rispetti l’ambiente” ripartirà nel 2010 e toccherà altre città, sempre con l’obiettivo di sensibilizzare gli automobilisti verso un mobilità migliore.


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Fabio Basilico MILANO - Ha debuttato al Salone di Francoforte lo scorso settembre, mentre in Italia è stata ufficialmente presentata a Milano. È la nuova Jaguar XJ, ammiraglia del marchio inglese che non ha mancato di suscitare interesse sia presso il pubblico della kermesse tedesca sia da noi. Del resto, cosa ci si può aspettare da quella che viene indicata come veritiera immagine della vettura di lusso sportiva. Per descrivere la nuova proposta Jaguar non si può non iniziare dal design. Potendo contare su un patrimonio di stile che ha contribuito non poco a forgiare la storia dell’automobile, gli stilisti Jaguar si sono ispirati alle Jaguar classiche come la Mk2 e la prima XJ per creare la Jaguar del 21° secolo con forme pure e sensuali. La forma allungata a goccia dei finestrini laterali fissa la silhouette della vettura ed è alla base del suo fluido design. Il modello condivide con la XF un coefficiente aerodinamico di 0.29, che la rende la Jaguar più aerodinamica di sempre. L’ampia carreggiata anteriore e le corte sporgenze contribuiscono a definire proporzioni eleganti. La poderosa griglia a nido d’ape e i sottili fari allo xeno creano una forte presenza sulla strada. La forte, muscolare metà inferiore della vettura è contrastata dalla snella e aggraziata qualità della linea del tetto, che si ispira all’originale berlina XJ del 1968. Il vetro posteriore avvolto dalla linea del tetto riduce il peso visivo dei montanti, dando l’impressione di essere un tetto “galleggiante”. La parte posteriore è riconoscibile per la consapevole assenza di ogni tipo di ornamento non necessario. I gruppi delle luci a LED avvolgono con stile i parafanghi posteriori, con tre strisce rosse verticali. UN PROFILO DA COPERTINA Il profilo a coupè avvolge un abitacolo che offre elevati livelli di spaziosità. C’è spazio abbondante per cinque persone, mentre la versione a passo lungo offre ai passeggeri posteriori un maggior grado di comfort grazie a un ulteriore spazio per le gambe di 125 mm. Il pannello strumenti avvolto nella pelle ha una forma semplice e pulita. L’utilizzo moderno e lineare del legno contribuisce a creare un ambiente realmente accogliente. Un tetto panoramico di vetro, di serie su tutti i modelli, enfatizza il senso di luce e spazio all’interno della nuova XJ. Il meccanismo di apertura del tetto fa scivolare il vetro verso l’alto ed esternamente, così che lo spazio per la testa non è mai compromesso. XJ introduce una nuova ge-

Dinamica senza compromessi, tecnologia d’avanguardia, eleganza stilistica e di contenuti. La nuova ammiraglia del Giaguaro vuole stupire a tutti i costi, proponendosi sul mercato come irrinunciabile icona premium per tutti gli appassionati della guida emozionante.

JAGUAR / INCARNA L’IMMAGINE DELLA VETTURA DI LUSSO SPORTIVA

Tutti pazzi per la nuova XJ nerazione di tecnologie per gli interni, utilizzando per prima schermi e sistemi d’infotain ment all’avanguardia. La nuova XJ offre una scelta di tre potenti e raffinate motorizzazioni. Al top della gamma c’è il nuovo prestazionale propulsore sovralimentato 5.0 litri V8 da 510 cv. L’altra opzione a benzina è la versione 5.0 V8 aspi rata reattiva e raffinata da 385 cv. Completa la gamma il 3.0 litri V6 diesel da 275 cv con due turbocompressori sequenziali. Comparato al motore 4.2 litri V8 della precedente XJ, la potenza del 5.0 litri è aumentata del 29 per cento sia nella versione sovralimentata da 510 cv sia nella versione aspirata. Nonostante il significativo incremento delle prestazioni, le emissioni di CO2 e i consumi di carburante sono rimasti agli stessi competitivi livelli, pur rispettando le severe normative Euro 5 sulle emissioni. Il motore sovralimentato assicura un’accelerazione 0-100 km/h in 4,9 secondi e un consumo in ciclo combinato di 12,1 li tri/ 100 km. La velocità massima è limitata elettronicamente a 250 km/h. Il 5.0 litri da 385 cv consente di accelerare da 0 a 100

km/h in 5,7 secondi e registra un consumo in ciclo combinato di 11,4 litri/100 km. I dati sulle emissioni di CO2 sono di 264 g/km per il 5.0 litri aspirato e 289 g/km per il sovralimentato. Una caratteristica fondamentale del nuovo motore diesel V6 è l’e sclusivo sistema di turbocompressori sequenziali paralleli, il primo di questo genere a essere installato in un motore a V nel mondo. Con un’elevata coppia in tutta la fascia dei regimi del motore, una migliore reattività della farfalla e basse emissioni di CO2 (184 g/km), i due turbocompressori funzionano in modo sequenziale per garantire una risposta senza eguali e la migliore coppia della categoria ai bassi regimi, garantendo al tempo stesso un sostanziale incremento di potenza alle più elevate velocità del motore. Per la maggior parte dell’uso quotidiano, inclusa la guida in autostrada, un turbocompressore primario a geometria variabile svolge tutto il lavoro, mentre un turbocompressore secondario più piccolo, a geometria fissa, è dormiente, per risparmiare energia e migliorare l’efficienza. Quando si oltrepassano i 2.800 giri motore al minuto, il

turbo secondario si attiva nello spazio di 300 millisecondi, aumentando la potenza del motore in maniera molto morbida e senza strappi, non avvertendosi il ritardo dell’entrata o l’ulteriore aumento di potenza. Rispetto al l’acclamato motore 2.7 litri che ha equipaggiato il 25 per cento di tutte le XJ vendute nel mondo, il nuovo V6 diesel è più potente del 33 per cento a 275 cv, mentre la coppia sale del 38 per cento fino a 600 Nm a 2.000 giri/min. Accoppiato alla struttura leggera della XJ, il motore ha prestazioni considerevoli: accelera da 0 a 100 km/h in appena 6.4 secondi, mentre la velocità massima è anche in questo caso elettronicamente li-

Il guidatore della XJ può adattare l’esperienza di guida al proprio stato d’animo o alle sue condizioni. Lo JaguarDrive ControlTM offre due differenti modalità: Dynamic, per un carattere più sportivo e pronto, e Winter, per una maggiore sicurezza in condizioni di scarsa aderenza. Ogni modalità modifica le caratteristiche della mappatura del motore, dei cambi marcia, dei sistemi Adaptive Dynamics e Active Differential Control, oltre agli interventi del DSC. Completa è la serie di ausili per la sicurezza attiva: Abs, controllo della stabilità dinamica (Dsc), controllo della frenata in curva (Cbc), controllo del sottosterzo, distribuzione elet-

AUTOMATISMO PER LE CINTURE

La nuova XJ è dotata di strumentazione all’avanguardia per consentire un totale e agevole controllo da parte del guidatore. mitata a 250 km/h. Il consumo in ciclo combinato è pari a 7 litri/100 km. PIÙ ESPERIENZA DI GUIDA

La XJ condivide con la XF un coefficiente di 0,29 che la rende la Jaguar più aerodinamica di sempre. Il vetro posteriore avvolto dalla linea del tetto riduce il peso visivo dei montanti.

una maniera molto più sofisticata rispetto a un convenzionale differenziale meccanico, migliorando sia la trazione che la stabilità dinamica, offrendo una maneggevolezza più sportiva. La sospensione anteriore rispecchia quella della nuova XF, con bracci trasversali di lunghezza diversa e componenti in alluminio forgiato per risparmiare peso. La sospensione posteriore multi-link ha connessioni in alluminio fuso leggero e condivide lo stesso sofisticato design delle nuove XK e XF. La nuova XJ, peraltro, monta le sospensioni ad aria che mantengono sempre la migliore altezza di marcia, contribuendo, inoltre, ad assicurare che la vettura conservi il più alto livello di raffinatezza e comfort di marcia senza compromettere le sue caratteristiche di guida sportive.

Tutti i motori benzina e diesel trasmettono la loro potenza attraverso una versione ulteriormente migliorata del cambio automatico Jaguar a sei marce, e lettronicamente controllato. Tutti i modelli XJ montano il sistema Jaguar Sequential Shift per la selezione manuale delle marce grazie alle palette montate sul volante.

tronica della frenata (Ebd), controllo elettronico della trazione (Etc), assistenza alla frenata d’e mergenza (Eba), controllo della coppia indotta del motore e, per le vetture che montano l’Adaptive Cruise Control (Acc), il pre-caricamento del fre no elettronico. La XJ con motore sovralimentato monta il nuovo, avanzato sistema del controllo attivo del differenziale (Adc), introdotto all’inizio del 2009 sui nuovi modelli XKR e XFR. Questo sistema utilizza un differenziale a controllo computerizzato per distribuire la coppia alle ruote posteriori in

All’interno della nuova XJ, le cinture di sicurezza vengono pretensionate automaticamente, quando il sistema rileva una bru sca frenata o un’eccessiva traiettoria di curva. Questa tecnologia completa i tradizionali pretensionatori pirotecnici, tirando progressivamente le cinture proporzionalmente alla violenza delle manovre, aumentando la sensazione di sicurezza. Quando la XJ torna a una con dizione di guida più tranquilla, la tensione delle cinture viene allentata. Gli airbag non sono più una novità tecnologica, ma il sistema della nuova XJ lavora insieme ai sensori del sedile passeggero per garantire che gli airbag si attivino soltanto quando necessario e con la forza appropriata in ogni singola circostanza. Sono presenti airbag a due stati per guidatore e passeggero e airbag laterali e a tendina. Il listino prezzi della Jaguar XJ parte da 83.450 euro.



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