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VEGA EDITRICE - ANNO 53 - N. 507 - Supplemento al N° 187 Marzo 2010 Il Mondo dei Trasporti

Da marzo a dicembre il venerdì alle ore 20.30

Da marzo a dicembre il venerdì alle ore 20.30

Mensile di informazione e cultura del mondo dei motori

MINI / LA NUOVA GAMMA BENZINA APRE LA CARRELLATA DI NOVITÀ DELLA COMPATTA PREMIUM

Maxi proposte Puntando sull’ulteriore miglioramento delle qualità prestazionali e di efficienza della gamma, Mini introduce significative novità: da quelle motoristiche per le famiglie Cooper S e Cooper, alle nuove Mini One 72 kW, One Cabrio e One Minimalism Line. Fabio Basilico S AN D ONATO M ILANESE - Di sor presa in sorpresa, in casa Mini non mancano mai le novità. La gamma motori a benzina è stata ampiamente rivisitata. Non solo. A partire da questa primavera, tutti i modelli Mini a benzina soddisfano gli standard sulle emissioni Euro 5 in Europa e ULEV negli Stati Uniti. Con il nuovo motore 1.6 litri del la Mini Cooper S, per la prima volta il sistema di alimentazione a doppia turbina e iniezione diretta della benzina viene offerto insieme alla distribuzione completamente variabile. Basata sul sistema Valvetronic utilizzato nei motori Bmw, questa tecnologia di controllo del carico senza farfalla ottimizza la risposta del motore e permette una riduzione signifi-

cativa dei consumi e delle emissioni. Ciò si ottiene mediante la regolazione, in tempi brevissimi, del tempo di alzata e di apertura delle valvole di aspirazione in base alle richieste di potenza del guidatore. Il propulsore, montato su Cooper S, Cooper S Clubman e Cooper S Cabrio sviluppa una po tenza massima di 135 kW/184 cv a 5.500 giri/min e dispone di una coppia massima di 240 Nm già da 1.600 gi ri/min. Una funzione Overboost permette l’aumento temporaneo della coppia fino a un massimo di 260 Nm per brevi periodi, met tendo a disposizione del guidatore un’ulteriore spinta quando serve un’accelerazione particolarmente dinamica. La Cooper S accelera da 0 a 100 km/h in appena 7 secondi e raggiunge una velocità massima di 228 km/h. I consumi medi sono

contenuti a 5,8 litri/100 km 0,4 litri in meno rispetto al modello precedente - e le emissioni di CO2 arrivano a 136 g/km. La nuova Cooper S Clubman accelera ora da 0 a 100 km/h in 7,5 secondi e raggiunge una velocità massima di 227 km/h; il consumo medio è di 5,9 li tri/100 km e le emissioni di anidride carbonica pari a 137 g/km. La Cooper S Cabrio raggiunge i 100 km/h in appena 7,3 secondi e una velocità massima di 225 km/h, facendo registrare un consumo medio di 6 litri/100 km ed emissioni di 139 g/km di CO2. I tre modelli montano un cambio manuale a sei velocità. Il cambio automatico a sei marce, completo di palette al volante, può essere ordinato come opzione. Prossimamente, i modelli Cooper S con cambio manuale presenteranno una

nuova frizione con recupero automatico del gioco. La regolazione automatica assicura che la sensazione sul pedale che ci si aspetta da una Mini possa essere goduta per tutta la vita dell’automobile. Inoltre, la sincronizzazione delle marce viene ulteriormente ottimizzata da un rivestimento in carbonio delle guar nizioni della frizione. Il cambio automatico si distingue per la mappatura efficiente che permette ulteriori significative riduzioni dei consumi e delle emissioni di CO2. Un aumento di 2 kW nella potenza del suo motore 1.6 litri aspirato, che ora si attesta sui 90 kW/122 cv sottolinea ulteriormente la sportività della Mini Cooper. Il quattro cilindri con la distribuzione completamente variabile e l’ottimizzazione di altri dettagli - genera la potenza massima a 6.000 gi -

ri/min e la coppia massima di 160 Nm a 4.250 giri/min. La Cooper accelera da 0 a 100 km/h in 9,1 secondi e la velocità massima è di 203 km/h. Interessanti i dati su consumi medi ed emissioni: 5,4 litri/100 km e 127 g/km di CO2. La nuova Cooper Clubman accelera da 0 a 100 km/h in 9,8 secondi e raggiunge una velocità massima di 201 km/h, con un consumo medio di 5,5 litri/100 km ed emissioni di 129 g/km. La Cooper Cabrio arriva a 100 km/h in 9,8 secondi e raggiunge una velocità massima di 198 km/h. I consumi medi sono di 5,7 li tri/100 km con emissioni di CO2 attestate a 133 g/km. Con la cilindrata aumentata da 1.4 a 1,6 litri e la potenza cresciuta di 2 kW a 72 kW/98 cv, la Mini One 72 kW può ora vantare una maggiore agilità. Il suo motore ampiamente rivisto

Ford / Nuova Focus fa già parlare di sé in attesa del lancio nel 2011 Opel / Versatilità da primato con la nuova generazione Meriva

permette inoltre di ridurre ulteriormente le emissioni di anidride carbonica. Il quattro cilindri, equipaggiato di controllo completamente variabile della distribuzione, eroga la sua potenza massima a 6.000 giri/min. La coppia massima è stata portata a 153 Nm, con un aumento di 13 Nm, ed è disponibile fin dai 3.000 giri/min. Questa Mini One evidenzia il miglioramento delle prestazioni nello scatto da fermo: l’accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in 10,5 secondi - 0,4 secondi in meno rispetto a prima - e la velocità massima è ora di 186 km/h. I consumi medi sono di 5,4 litri/100 km e le emissioni sono state ridotte a 127 g/km. Anche la nuova One Clubman trae beneficio dalle diverse soluzioni tecnologiche tese a otti-

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Maxi proposte segue dalla prima pagina

Sopra, il nuovo 1.6 litri montato su Mini Cooper S, Cooper S Clubman e Cooper S Cabrio. A sinistra, l’elegante Mini One Minimalist Line con ruote ottimizzate aerodinamicamente. mizzare il motore. Richiede appena 11,1 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h e raggiunge una velocità massima di 185 km/h. I consumi medi si fermano a 5,5 litri/100 km, mentre le emissioni sono di 129 g/km. Le qualità del nuovo propulsore da 72 kW/98 cv emergono anche con il tetto abbassato. Il quattro cilindri della nuova Mini One Cabrio consente di accelerare da 0 a 100 km/h in 11,3

secondi e di raggiunge una velocità massima di 181 km/h. La quattro posti convertibile consuma 5,7 litri/100 km ed emette 133 g/km di CO2. La One Cabrio completa la gamma insieme ai modelli Cooper S Cabrio e Cooper Cabrio. La capote in tela è provvista di apertura e chiusura elettroidraulica di serie. Il roll-bar monoblocco esce, all’occorrenza, automaticamente alle spalle dei

sedili posteriori. La versione d’ingresso alla gam ma Mini, la One 55 kW trae anch’essa beneficio da un aggiornamento fondamentale del propulsore: la cilindrata del suo quattro cilindri è portata a 1.6 litri. La potenza massima resta invariata a 55 kW/75 cv a 6.000 giri/min, ma la coppia è ora di 140 Nm - superiore di 20 Nm - e può essere utilizzata già da 2.250 giri/min. Tutto ciò per-

mette alla nuova One 55 kW di accelerare da 0 a 100 km/h in 13,2 secondi e di raggiungere una velocità massima di 175 km/h. I consumi medi si fermano a 5,4 litri/100 km, mentre le emissioni di CO2 scendono a 127 g/km. La Mini One Minimalism Line si unisce alla gamma dei modelli Mini 2010. La nuova arrivata monta il motore quattro cilindri della One 55 kW e ot-

tiene gli stessi valori prestazionali, ma raggiunge un grado di efficienza superiore: i consumi medi arrivano a 5,1 litri/100 km e le emissioni di CO2 si fermano a 119 g/km. Mini One Minimalism Line vanta quindi i consumi e le emissioni più bassi di tutti i modelli a benzina del marchio. La dotazione del modello prevede un cambio manuale a sei velocità e il sistema di con-

trollo della stabilità DSC di serie. All’esterno, tra le caratteristiche di maggiore spicco, vi sono le ruote ottimizzate aerodinamicamente, gli elementi di design esclusivi Pepper White sulla griglia del radiatore e sui rivestimenti degli specchietti esterni e un logo specifico per il modello. Inoltre, come ogni altra Mini, la One Minimalism Line viene configurata secondo le specifiche del cliente.

VOLKSWAGEN / LA NUOVA TOUAREG CON PROPULSIONE IBRIDA E MOTORI HIGH-TECH Nils Ricky V ERONA - Mancano solo due mesi all’arrivo negli show-room Volkswagen della nuova Touareg, vettura completamente riprogettata che rappresenta l’apice dell’innovazione tecnologica del marchio di Wolfsburg. Touareg è la prima Suv di origine europea proposta anche in versione ibrida. Il suo nome è Touareg Hybrid e può raggiungere anche i 50 km/h funzionando esclusivamente con la propulsione elettrica, quindi a emissioni zero. La nuova Suv pesa 208 kg in meno della precedente e i motori high-tech della nuova gamma assicurano riduzioni dei consumi del 20 per cento. Con soli 8,2 litri/100 km Touareg stabilisce nuovi standard per gli Sport utility con propulsori a benzina e adatti per i percorsi off-road. Per quanto riguarda i motori diesel, grazie a un consumo nel ciclo combinato di 7,4 litri/100 km, la Touareg V6 TDI può vantare risultati da primato nel segmento fuoristrada. Tutti i propulsori sono abbinati di serie al cambio automatico a otto rapporti. Grazie al sistema start/stop, ai semafori il motore delle versioni V6 si spegne automaticamente per riavviarsi non appena il guidatore rilascia il pedale del freno. La trazione integrale di Touareg è stata modificata. Nella versione standard, la dotazione prevede la trazione integrale 4Motion con differenziale autobloccante Torsen. A disposizione c’è inoltre il Programma di marcia Offroad che, tramite un pulsante, imposta i sistemi Abs, Eds e Asr per l’impiego fuoristrada, attiva l’assistente di marcia in discesa e adatta i momenti di cambiata del cambio automatico. Su richiesta, il modello V6 TDI può essere equipaggiato

Il futuro è già presente Prima Suv di origine europea disponibile anche con propulsione benzina/elettrica, Touareg è stata riprogettata e oggi rappresenta l’apice dell’innovazione tecnologica Volkswagen. Da maggio nelle concessionarie.

con il Pacchetto Terrain Tech che, anziché il differenziale Tor sen, prevede lo schema di trazione 4XMotion con un ripartitore di coppia ancor più fortemente orientato all’impiego fuoristrada, comprendente un riduttore e due differenziali, uno centrale e l’altro posteriore, con un bloccaggio fino al 100 per cento. Come nelle Touareg di prima

generazione, la trazione 4XMotion è dotata di un comando che, a seconda delle necessità, permette al guidatore di scegliere tra diverse funzioni: Onroad, Offroad (Programma di marcia Offroad più attivazione automatica del bloccaggio meccanico), Low (Offroad più attivazione del riduttore, aumento dei punti di innesto, nessun passaggio automatico alle marce superiori in

modalità manuale), Bloccaggio supplementare del differenziale centrale, Bloccaggio supplementare del differenziale posteriore. A bordo di Touareg troviamo un abitacolo più funzionale; i sedili sono più comodi e per i passeggeri posteriori lo spazio per le gambe è maggiore. Il divano posteriore può essere spostato in senso longitudinale di

160 mm e si può regolare l’inclinazione dello schienale. All’occorrenza, basta premere un tasto per sbloccare elettricamente il divano che si ribalta in pochi secondi portando così la capacità del bagagliaio a 1.642 litri. Il freno di stazionamento ora viene azionato tramite pulsante e a richiesta è possibile avere il portellone azionabile elettrica-

mente con comando integrato nel radiotelecomando. L’ampio tetto scorrevole Panorama, disponibile per tutte le Touareg, assicura una buona luminosità anche nelle giornate più buie. Interessante novità è il sistema Area View che tramite quattro telecamere controlla la zona circostante la vettura, aumentando la sicurezza, garantita anche da ben nove airbag. Sempre in tema di sicurezza, il sistema Lane Assist fa in modo che la vettura mantenga la traiettoria, mentre il Side Assist, nelle manovre di cambio corsia, avvisa il guidatore nel caso sopraggiungano altre autovetture. Touareg può disporre anche della regolazione automatica della distanza Acc con Front Assist integrato: il sistema frena fino all’arresto della vettura e, in via preventiva, tende le cinture di sicurezza. I fari bixeno con Dynamic Light Assist rilevano i veicoli provenienti in senso contrario e regolano il fascio luminoso della Touareg per evitare l’abbagliamento dei guidatori, mentre la compensazione adattativa del rollio fa in modo che la vettura mantenga una ottimale tenuta di strada. Per la prima volta, la nuova Touareg viene presentata anche nella lussuosa versione “Exclusive”, curata da Volkswagen Individual. Tra gli optional della dotazione “Exclusive” sono compresi cerchi in lega leggera da 19”, inserti in legno pregiato e rivestimenti in pelle negli abbinamenti bi-colore “Dark Burgundy/Titanschwarz” o “Pepperbeige/Titanschwarz”. Sono circa 500mila gli automobilisti che hanno scelto la prima generazione Touareg. La logica prosecuzione di questo concetto è la nuova famiglia di modelli in grado di convincere ancora di più sulle capacità di riunire in un solo veicolo il meglio di un’automobile e di un fuoristrada.


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RENAULT / BASSE EMISSIONI E GRANDE AUTONOMIA NELLA NUOVA VERSIONE CLIO

Avanguardia ecologica La nuova Clio dCi 85 Renault eco2 emette soltanto 98 g di CO2 al km, pari a un consumo di 3,7 litri/100 km in ciclo misto che corrispondono a un’autonomia teorica di ben 1.486 km. Potrà essere ordinata dopo la prossima estate.

Renault eco 2 , il costruttore francese considera essenziale proporre al maggior numero di clienti le migliori tecnologie a un prezzo accessibile. L’approfondito lavoro realizzato negli anni ha permesso a Renault di imporsi, oggi, tra i costruttori più efficaci in Europa in tale ambito. La firma Renault eco2 consente di identificare i modelli più economici ed ecologici della gamma e rappresenta la sintesi di tre criteri indissociabili: emissioni di CO2 inferiori a 140 g/km, un sito industriale certificato Iso 14001, la valorizzazione dell’auto a fine ciclo al 95 per cento e l’utilizzo, fin dalla progettazione del modello, di almeno il 5 per cento di materie plastiche riciclate. PERFORMANCE SENZA COMPROMESSI

Gli ingegneri Renault hanno lavorato, in particolar modo, sulla messa a punto del propulsore dCi 85 per trarne il massimo vantaggio in termini di emissioni, senza scendere a compromessi in termini di performance. È stato innanzitutto attuato un allungamento di tutti rapporti al cambio: la coppia e la disponibilità del dCi 85 hanno permesso d’integrare le modifiche preservando un’ottima vivacità; inoltre, è stata ottenuta una significativa riduzione degli attriti della trasmissione, grazie all’adozione di lubrificanti a bassa viscosità; infine, i tecniPietro Vinci

R OMA - Una versione che compie un importante passo in a vanti sulla strada della mobilità più rispettosa dell’ambiente. È la nuova Clio 85 Renault eco2, che emette solo 98 g di CO2 al km, pari a un consumo di 3,7 litri/100km in ciclo misto che corrispondono a un’autonomia teorica di 1.486 km. Confermando la strategia di costante riduzione delle emissioni di anidride carbonica per la sua gamma, Renault presenta dunque una versione di Clio davvero all’avanguardia. Motore e auto nel suo complesso han no beneficiato di numerose evoluzioni che han-

no consentito di ottenere una riduzione del le emissioni di CO2 di 17 g/km (-15 per cento), senza compromettere la vivacità del modello. La nuova Clio dCi 85 Renault eco2 potrà essere ordinata in Italia presso la rete Renault dopo l’estate 2010. LEADERSHIP EUROPEA

Parallelamente allo sviluppo di una propria gamma di veicoli elettrici, Renault conferma il suo impegno antiCO2 sulla gamma termica, con l’obiettivo di conquistare la leadership europea delle emissioni di anidride carbonica entro il 2015. Nell’ambito della politica di sostenibilità

La nuova Clio 85 Renault eco2 testimonia la qualità progettuale della Losanga nel settore della mobilità sostenibile.

ci hanno studiato una specifica mappatura del motore, centrata sulla riduzione dei consumi e delle emissioni di CO2. Clio dCi 85 Renault eco 2 ha migliorato l’aerodinamica grazie alla lamina flessibile allungata di 15 mm sotto il paraurti anteriore, ai deflettori aerodinamici sui passaruota anteriori e alla carenatura specifica del retrotreno. I miglioramenti delle performance aerodinamiche sono stati ottenuti senza compromessi sull’estetica dell’auto, in particolare senza ricorrere ad accessori vistosi, di tipo spoiler o copricerchi pieni. Alla riduzione della resistenza al rotolamento contribuiscono i pneumatici a basso consumo Michelin 185x60 R15. L’insieme di tutte queste modifiche assicura un guadagno del 5 per cento in termini di S/Cx (0,69), proprio a vantaggio delle emissioni di CO2. I 17 g/km sono stati guadagnati senza compromettere piacere di guida, comfort e insonorizzazione. Clio dCi 85 Renault eco2 è equipaggiata con motore diesel 1.5 dCi da 63 kW/85 cv. La velocità massima è di 176 km/h e l’accelerazione 0-100 km/h avviene in 12,7 secondi. Valori che in modo evidente dimostrano quanto la nuova versione della popolare francesina mantenga inalterate le qualità dinamiche e prestazionali della famiglia Clio. In più, c’è la grande attenzione riservata all’ambiente.

Convenzione con Consip Spa per 400 esemplari di berlina e SporTour

New Laguna piace alla pubblica amministrazione ROMA - Apprezzata per il suo elevato contenuto tecnologico, la nuova Renault Laguna è sinonimo di sicurezza, comfort e piacere di guida. Doti che le hanno valso l’aggiudicazione di un lotto di 400 unità berlina e SporTour per la Pubblica Amministrazione, a seguito della convenzione siglata con Consip Spa. Consip, che ha tra le sue mission la gestione del Programma per la razionalizzazione degli acquisti nella Pubblica Amministrazione, ha scelto New Laguna per le sue caratteristiche di qualità e affidabilità, oltre che per il distintivo design fluido e dinamico. L’accordo Consip si pone in perfetta continuità con l’esperienza maturata negli ultimi anni da Renault in tema di forniture a enti pubblici: tra gli altri, accordi sono già stati stipulati con i Vigili del Fuoco, la Croce Rossa Italiana e le società che gestiscono le autostrade per le auto della Polizia Stradale. Laguna si è ormai imposta nella top 3 del suo segmento in Europa in tema di qualità del prodotto e del servizio: obiettivo perse-

guito con un’attenzione alle esigenze di manutenzione, con test e prove d’utilizzo estremi, tesi a raggiungere un comportamento di prim’ordine. Per questi motivi Renault offre oggi, di serie su New Laguna, una garanzia di 3 anni/150.000 km. La rinnovata gamma model year 2010 di New Laguna propone una riuscita sintesi tra look ed equipaggiamenti tecnologici. La semplificazione della gamma nei tre livelli Nav, Techno Nav e 4Control, è concepita nell’ottica di incrementare ulteriormente piacevolezza e comfort di guida, rendendo disponibili di serie, fin dal livello d’ingresso in gamma, numerosi equipaggiamenti valorizzanti, tra i quali il navigatore Carminat TomTom. New Laguna berlina e SporTour sono disponibili con quattro motorizzazioni Euro 5 (diesel 1.5 dCi 110 cv e 2.0 dCi 150 cv e 180 cv, tutte con filtro antiparticolato, e 2.0 16v 140 cv benzina) e con telaio 4Control a quattro ruote sterzanti. I prezzi della gamma berlina partono da 23.900 euro, quelli della gamma SporTour da 24.550 euro.


AUTORAMA Fabio Basilico ROMA - Consumi più bassi della categoria ed emissioni ridotte, maggiore potenza e comfort. Per Opel Corsa è un valore aggiunto in termini di vendite e immagine che merita costanti attenzioni e continui miglioramenti. Ecco dunque il nuovo modello, completamente rivisitato nella gamma motori, nell’assetto e nello sterzo. I consumi di carburante e le emissioni di CO2 sono stati ridotti fino al 13 per cento, senza rinunciare a nulla, anzi con un incremento della potenza nella maggior parte delle versioni. Nel nuovo modello ecoFLEX gli interventi hanno portato a risultati davvero importanti: equipaggiato con motore 1.3 CDTI 95 cv, Corsa ecoFLEX registra emissioni di soli 98 g/km, con consumi in ciclo mi sto di 3,7 litri/100 km; nel mercato, ci troviamo di fronte al diesel più potente con emissioni inferiori a 99 g/km.

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OPEL / NUOVI MOTORI E ULTERIORI EVOLUZIONI PER LA RINNOVATA GAMMA DEL POPOLARE MODELLO TEDESCO

“ Sempre in Corsa

Nuova Corsa si presenta sul mercato con un’attenta e completa rivisitazione della famiglia di propulsori, in grado di distinguersi per riduzione dei consumi e delle emissioni di CO2. Importanti miglioramenti tecnici sono stati apportati anche all’assetto e allo sterzo. Prezzi concorrenziali a partire da 11.300 euro.

LA LUNGA LISTA DELLE INNOVAZIONI Anche il nuovo motore 1.0 65 cv Euro 5 non è da meno: solo 119 g/km di CO2 con consumi nel ciclo misto di 5 li tri/100 km, il valore più basso tra le vetture benzina del segmento B. “Si tratta di un approccio ormai consolidato - ha dichiarato Roberto Matteucci, Amministratore delegato di General Motors Italia - da parte di Opel. Nella progettazione e lo sviluppo di tutti i nuovi prodotti, Opel sta ponendo estrema attenzione all’efficienza dei propulsori. Nuova Astra, appena lanciata sul mercato, è proposta con una gamma motori completamente rinnovata, che rispetto alla vecchia generazione riduce i con-

pertura delle valvole di aspirazione e scarico e garantire una combustione più efficace. La tecnologia Twinport associa il controllo variabile dell’aspirazione a un elevato ricircolo dei gas di scarico, per assicurare consumi redditizi. Inoltre, una spia di “cambiata” nel display

tenza e coppia in tutti i motori, associato a una sostanziale riduzione di consumi ed emissioni, il filtro antiparticolato aggiunge ora una spia che segnala in anticipo la necessità di adeguare temporaneamente lo stile e la modalità di guida, in modo da consentire l’autorigenerazio-

ne del filtro. Sulla nuova Corsa, i tecnici Opel sono intervenuti anche su telaio e sterzo per incrementare la sensibilità e la precisione dell’avantreno e migliorare il comfort, senza compromettere la stabilità di marcia. Ammortizzatori, molle, barre antirollio,

asse posteriore, sterzo e software del servosterzo elettrico (EPS) sono stati modificati per perfezionare il comfort dinamico della vettura e raggiungere una qualità di sterzata e di marcia tipica delle automobili di classe superiore. La nuova impostazione del telaio migliora il

comfort e l’esperienza di guida, con la garanzia di sicurezza apportata dall’EspPlus, che sin dal lancio nel 2006 è di serie su tutte le versioni di Corsa, così come su tut ti i modelli della gamma Opel. Opel è l’unica casa automobilistica di volumi superiori alle 100mila unità all’anno in Italia a offrire questo importante sistema salvavita come dotazione standard di tutti i propri modelli in gamma. UN LISTINO A PROVA DI MERCATO

Grazie a emissioni di soli 98 g/km, la nuova Corsa ecoFLEX 1.3 CDTI 95 cv è all’avanguardia nella lotta all’inquinamento. sumi e le emissioni del 12 per cento aumentando la potenza e migliorando le prestazioni”. La rivisitazione dei motori ha però riguardato tutti i propulsori in gamma della nuova Corsa. Le unità a benzina e il diesel 1.7 CDTI, al vertice della gamma, rispettano ora la normativa Euro 5 sulle emissioni. I propulsori a benzina 1.0, 1.2 e 1.4 hanno maggiore coppia ma consumi in ciclo misto compresi tra 5 e 5,5 litri/100 km ed emissioni di CO2 tra 117 e 129 g/km con l’abbinamento del cambio manuale. I motori Twinport 1.2 e 1.4 sono ora dotati di doppio albero a camme a fasatura variabile per consentire la variazione continua dell’a -

principale indica al guidatore quando cambiare marcia per ottimizzare i consumi. Il 1.2 eroga 63 kW/85 cv e 115 Nm di coppia, rispetto ai 59 kW/80 cv e 110 Nm del modello precedente. Il nuovo propulsore vanta inoltre una riduzione dell’11 per cento nel consumo di carburante e nelle emissioni di anidride carbonica (5,3 litri/100 km e 124 g/km rispetto a 5,8 litri/100 km e 139 g/km). Con la trasmissione automatica Easytronic, consumi ed emissioni risultano addirittura inferiori, con una riduzione del 13 per cento a 5,1 litri/100 km e 119 g/km, rispetto a 5,7 litri e 137 g/km. Nelle motorizzazioni a gasolio, oltre a un incremento di po-

“Anche in termini di prezzo, continua lo sforzo di Opel per introdurre nell’equipaggiamento di ogni modello tecnologie di segmenti superiori, rimanendo sempre nel cuore dei prezzi di ogni segmento”, ha detto ancora Roberto Matteucci. I miglioramenti di prestazioni, consumi ed emissioni e la totale rivisitazione dell’assetto e dello sterzo, costeranno al cliente finale solo 200 euro in più in media. Un aumento che nelle versioni Edition è ben ripagato dal miglioramento dell’equipaggiamento di serie rispetto alla precedente versione Enjoy. La versione Edition, nata per celebrare i 111 anni di Opel, aggiunge nuovi equipaggiamenti standard e dettagli estetici che ne caratterizzano lo stile in chiave più premium: volante rivestito in pelle, consolle centrale nero lucida, vetri posteriori e lunotto oscurati, montante centrale nero, fari anteriori con interno brunito, battitacco satinato, tappetini personalizzati e badge laterale con logo “Opel 111”. Il listino della nuova Corsa parte da 11.300 euro per la versione Club 3 porte con motore Euro 5 1.0 da 65 cv. Su tutte le versioni si applicano gli eco-incentivi Opel 2010 che prevedono, oltre allo sconto base, un contributo di 1.500 euro per i casi di rottamazione di veicoli Euro 0-1-2 o di acquisto di vetture alimentate a GPL/ metano.


5 Tre Tre star star della della gamma gamma Ibiza: Ibiza: FR, FR, Bocanegra Bocanegra ee Cupra Cupra

Belle e cattive

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VERONA - Variazioni sul tema. Sportivo naturalmente visto che stiamo parlando della gamma Ibiza. Seat punta sulle cattivissime e farcisce l’offerta rivolta al cliente della piccola di casa con opportunità per tutte le esigenze. Il propulsore benzina della FR è un 1.4 benzina sovralimentato da 150 cavalli: la velocità massima si attesta sui 212 km/h, mentre l’accelerazione a cento si risolve in soli 7,7”. A impreziosirne il ricco corredo tecnologico, il differenziale autobloccante elettronico e il cambio DSG a doppia frizione e sette rapporti. Passiamo alla Cupra, spinta dallo stesso 1004, potenziato però a 180 cavalli. Anche i dati migliorano notevolmente: la velocità massima è di 225 chilometri orari, mentre l’accelerazione a 100 scende a 7,2”. Per la più arrabbiata del terzetto Seat riprende spirito e nome della famosa coupé degli anni settanta, la Bocanegra, denominazione che indica la tinta utilizzata per la mascherina anteriore e la presa d’aria: rigorosamen-

AUTORAMA te nera, per l’appunto. La Bocanegra nasce per celebrare il 25° anniversario della Ibiza: si tratta di un’edizione limitata e riservata ai membri del Club Seat, che potranno ordinarla attraverso il sito www.clubseat.it. Come la Cupra, anche la Bocanegra sarà disponibile nella sola versione a 3 porte, con il 1004 proposto in versione da 180 cv. All’interno dell’abitacolo però regna un’atmosfera da gara con i sedili avvolgenti e griffati con il nome del modello. Le tre Ibiza non difettano poi, è bene ricordarlo, di tutti quegli equipaggiamenti che servono a garantire la sicurezza degli occupanti. Fanno parte del corredo di serie delle tre Ibiza il sistema di assistenza alla partenza in salita, una lista completa di airbag, il computer di bordo, il regolatore di velocità e fendinebbia con funzione cornering. Per la Ibiza FR in versione a benzina il listino parte da 20.255 euro. 23.600 sono quelli richiesti per la Cupra. Per la Bocanegra si sale a 24.990 euro chiavi in mano. differenziale autobloccante elettronico che fa un bel lavoro nell’aiutare a mantenere la traiettoria corretta.

Lino Sinari BARCELLONA - Almeno secondo i dati in possesso di Seat, l’età media di chi si lascia conquistare dalle versioni sportive di Ibiza si attesta sui trentasette anni. Sarà pure vero, ma noi al volante delle versioni lanciate la scorsa estate, stiamo parlando delle cattivissime FR, Cupra e Bocanegra, immaginiamo un cliente con qualche stagione in meno sulle spalle. Giovane sì, ma attento alla fatidica accoppiata consumi-emissioni sarà poi quello che verrà attirato dal nuovo ingresso in gamma FR, la motorizzazione a gasolio. La FR, Formula Racing, esiste dal 2004 e sebbene si parli di una vettura che più di nicchia non si può, costituendo il 5,5 per cento del le vendite delle sportive Ibiza (a loro volta limitate al 30

UNA GRAN BELLA DIFFERENZA Le sensazioni di dinamismo sono confermate anche dai dati sulla carta: la FR 2.0 TDi raggiunge i 210 km/h di velocità massima e scatta a cento all’ora in 8,2”. Anche il cambio, manuale a sei rapporti, assiste in modo più che opportuno il guidatore intervenendo con precisione e tempismo. A completare il quadro di un’automobile piacevole da guidare, una discreta insonorizzazione dell’abitacolo, che agevola i discorsi tra i passeggeri anche quando si decida di spingere il pedale dell’acceleratore. La FR con motorizzazione

SEAT / PROVATA IN ANTEPRIMA LA NUOVA IBIZA FR ALIMENTATA A GASOLIO

Diesel che più sportivo non si può Tacciano i pregiudizi: pure in versione a gasolio la Ibiza FR si rivela una protagonista indiscussa della strada. I 143 cv di potenza scatenano la vettura sui tracciati curvilinei, mentre il famoso differenziale autobloccante la incolla alla traiettoria. Da 19.510 euro. da parte dell’in di catore della benzina, dopo una giornata passata a mettere alla prova la piccola spagnola lungo un percorso disseminato di ogni tipo di curva. Piuttosto dura, come rac-

conta anche il dato sulle sospensioni, irrigidite fino al 10 per cento rispetto al modello precedente, la nuova FR a gasolio si dimostra però poi assecondante e morbida nelle esse

impegnative e nei cambi di frequenza, trasmettendo un senso di grande sicurezza al pilota e a chi gli tiene compagnia. Il merito di questo comportamento lodevole è tra gli altri del

diesel sarà disponibile da fine marzo con un listino prezzi che parte da parte da 19.510 euro per la versione SC (sportcoupé a tre porte) e da 20.090 euro per la cinque porte.

Automobile piacevole da guidare, la Seat Ibiza FR sorprende anche all’interno grazie alla cura riservata a ogni minimo dettaglio. per cento delle consegne totali), vede otto dei suoi acquirenti su dieci esigerla diesel. PRESTAZIONALE ED ECOLOGICO L’arrivo era dunque scontato, e com’è buon costume fare, il nuovo propulsore si regala tanti segni più alla voce prestazioni sfoggiando al tempo stesso una consistente riduzione di consu-

mi ed emissioni. Euro 5 e dotato di filtro antiparticolato, il motore emette solo 119 g/km di CO2 a fronte di un carattere che soddisfa tutte le aspettative nutrite nei confronti del marchio di appartenenza. Il 2.0 TDi sviluppa una potenza di 143 cv, mentre il consumo di carburante si attesta a 4,6 l/100 km, un dato che nell’esperienza di guida si traduce nella perdita di una sola tacca

La gamma Ibiza FR, acronimo di Formula Racing, esiste dal 2004 e vede otto dei suoi acquirenti su dieci optare per la propulsione a gasolio. Il 2.0 TDi ha carattere e grinta da vendere: un più che valido stimolo per gli appassionati della sportività.


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Al volante della Kia Venga

Oscar della versatilità con abito attraente MILANO - Venga, monovolume dalle dimensioni contenute (4,07 m in lunghezza, 1,76 m in larghezza e 1,60 m in altezza, con un bagagliaio da 440 a 1.486 litri e un pratico scomparto da 19 litri, sistemato sotto il pianale) va a inserirsi in un settore commerciale interessante per confrontarsi da questo mese con Fiat Idea, Lancia Musa, Renault Modus, Citroën C2 Picasso, Opel Meriva. Nasce nella moderna fabbrica Kia di Zilina nella Repubblica Ceca, con le carte in regola per figurare a testa alta sul mercato europeo, facendo leva sul massimo sfruttamento dello spazio e sulle esigenze della clientela in particolare di target familiare lasciando alla Soul il biglietto da visita dell’anticonformismo. Cinque veri posti, interessante versatilità: sedili posteriori scorrevoli di 130 mm, ricca dotazione di serie dove spicca il controllo della stabilità per tutte le versioni o la telecamera da parcheggio, abs, ebd, esc con controllo della trazione e assistenza alle partenze

in salita, 6 airbag inclusi quelli a tendina anteriori e posteriori, presa Ubs con cavo per iPod, impianto radio con MP3 e climatizzatore. E ancora rivestimenti in pelle, avviamento a pulsante, cerchi da 17, smart key per le top di gamma, materiali di ottima qualità, gradevole design della plancia e del quadro strumenti a 3 elementi circolari di impostazione sportiva. Il frontale riprende il family feeling Kia, linea di cintura alta, passaruote di dimensioni generose, dietro proiettori a filo del portellone. Prezzi compresi fra i 14.900 euro della 1.4 benzina LX ISG e i 19.800 della 1.6 CRDi VGT TX. Cinque motori euro 5, due benzina: 1.4 da 90 cv e 1.6 da 115 cv, tre turbodiesel CRDi (1.4 da 77 e 90 cv e 1.6 da 115 cv) tutti con cambio a 6 marce, velocità massime da 168 a 182 kmh, consumi da 4,7 a 7 litri x 100 km. Entro marzo anche un 1.4 benzinaGPL con omologazione a fase 2.

Una breve presa di contatto con la 1.4 diesel da 90 cv è stata sufficiente per apprezzare la validità del monovolume coreano in termini di prestazioni, insonorizzazione, riprese, comfort e tenuta di strada in un abitacolo veramente bene arredato e funzionale.

KIA / ANCORA PIÙ RICCA L’OFFERTA DI MODELLI DELLA CASA COREANA

Venga... c’è posto

Anche nella spettacolare Piazza San Pietro Kia Venga non passa inosservata. Il nuovo MPV compatto sarà commercializzato solo in Europa: l’Italia sarà il principale mercato continentale con una previsione di vendita di 7.500 unità. Vincenzo Bajardi SENAGO - È tornato il sorriso a Giuseppe Bitti, amministratore delegato di Kia Motors Italia. “Il 2009 è stato un anno da dimenticare per il mercato dell’auto per la crisi globale, per le fluttuazioni del costo del denaro e per la domanda al ribasso del le auto. Il nostro marchio però in controtendenza è riuscito nell’impresa di incrementare i risultati del pessimo 2008 grazie a cospicui investimenti, oltre 10 miliardi di dollari, da parte della Casa madre (di cui il 40 per cento speso per Ricerca e Sviluppo)”. Investimenti che han no portato al lancio di 10 nuovi modelli fra cui spiccano il nuovo Sportage che arriverà a fine anno e una nuova vettura del Gruppo B, debutto programmato per il 2011. “Positivo - ha aggiunto Bitti - il 2009 per Kia in Italia. La crescita sul nostro mercato ha preso corpo dopo la mancanza di prodotto, Picanto in primo

luogo, modello richiestissimo in Corea del Sud, tanto da chiudere l’anno con 22.400 immatricolazioni, con un incremento del 12 per cento. Siamo certi di cre scere ancora grazie alla gamma più attuale, alle nuove politiche commerciali e all’importante e strategica razionalizzazione della rete di vendita con una maggiore presenza capillare sul territorio, con una struttura più pragmatica e meno faraonica, così da essere sempre più vicino al cliente, a quanti entrano nei nostri show room. Dalle 80 concessionarie di fine 2003 siamo oggi a 116 e puntiamo di aprirne, quest’anno, altre 50 per arrivare a un tetto di 150 nel 2011 a tutto vantaggio di una migliore redditività commerciale e della soddisfazione del cliente”. In una gamma sempre più d’at tualità Venga ha un ruolo ben preciso: dopo l’originale crossover Soul fatto su misura per una giovane e anticonformista clientela, il nuovo MPV compatto, che nasce sul mede-

simo pianale, propone un comportamento e un’immagine più familiare. Un modello che sarà commercializzato solo in Europa con un design allegro e dina-

mico realizzato nel Centro Stile di Francoforte, mentre la produzione è affidata al moderno complesso industriale nella Repubblica Ceca. In Italia il seg-

Il debutto del nuovo monovolume compatto avviene in un momento in cui Kia sembra non conoscere gli effetti dirompenti della crisi. Nel 2009 incrementate le vendite nel mondo di oltre il 20 per cento e in Italia del 12 per cento. Con Venga un’altra carta vincente. mento B, dove Venga si inserisce, copre il 37 per cento della domanda totale e i monovolume ne rappresentano il 13,8 per cento. “Di riflesso - ha spiegato Giuseppe Bitti - quest’anno prevedo che in Italia, il principale mercato europeo di Venga, possiamo vendere 7.500 unità su una produzione globale di 50.000 pezzi”. Venga - il nome è di derivazione spagnola - è stata disegnata dal team di Peter Schreyer con linea di cintura alta, parabrezza inclinato, fiancata sculturata, sbalzi ridotti e valido Cx di 0,31. Ambiente interno moderno, comportamento dinamico e piacevole, elevata maneggevolezza, taratura confortevole delle sospensioni, anteriori McPherson e posteriori Dual Link, sterzo diretto, quattro freni a disco, motori elastici e silenziosi, notevole qualità dei materiali, sono queste le caratteristiche del nuovo modello. “Per il debutto di Venga - ha aggiunto Bitti - abbiamo previsto

ziare la garanzia di 7 anni o 150.000 km e di 12 anni sulla ver nice”. Offerta che la dice lunga sulla qualità dei modelli Kia, qualità che negli Usa è molto apprezzata. Sulla versione bi-fuel di Venga la garanzia sarà invece di 3 anni o 100mila km contro i due anni previsti dalla legge. Kia, marchio del Gruppo coreano Hyundai, a vele spiegate, dunque. Nel 2009 ha archiviato un ennesimo record di vendite nel mondo con 1.651.920 immatricolazioni (+20,1 per cento rispetto al 2008) guadagnando terreno in tutti i mercati principali con una punta del 69,9 per cento in Cina e un incremento del 7,7 per cento in Europa occidentale. È anche il marchio che ha realizzato i profitti netti più elevati della sua storia con 900 milioni di euro, risultato 12 vol te superiore all’esercizio precedente. Sempre all’insegna dello slogan “The Power to Surprise”, Kia estende da quest’anno la supergaranzia di 7 anni su

agevolazioni per la clientela in attesa dell’eventuale varo degli incentivi. Il lancio sarà accompagnato da un nostro bonus di mille euro. Mi preme eviden-

tutti i modelli benzina e diesel, dall’utilitaria Picanto all’ammiraglia Sorento, mentre rimane fissata in 3 anni per i veicoli alimentati a GPL.


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OPEL / LA NUOVA MERIVA FA DELLA FLESSIBILITÀ L’ASSE STRATEGICO DEL SUO SUCCESSO

La filosofia “Flex” di Opel trova in Meriva un terreno di applicazione eccezionale. La monovolume compatta propone infatti diverse soluzioni innovative che facilitano la vita a bordo e l’utilizzo della vettura, a cominciare dalle portiere posteriori incernierate all’indietro che facilitano l’accesso. Vendite a partire dalla prossima estate. Pietro Vinci

RÜSSELSHEIM - Già la si conosceva come auto versatile. Ora Meriva evolve, portando a un livello più alto il concetto di flessibilità. La seconda generazione del modello Opel, presentato in anteprima al Motor Show di Ginevra, definisce nuovi standard con numerose caratteristiche innovative studiate per ottimizzare l’utilizzo degli spazi, accompagnate da un design personale e contemporaneo. Dopo aver precorso i tempi della versatilità a bordo con la compatta sette posti Zafira nel 1999, Opel ha creato il nuovo segmento di mercato delle monovolume compatte alla portata di tutti con il lancio della prima

Spazio vitale

ombrello. Aumenta anche la sicurezza, soprattutto per le giovani famiglie. I genitori possono raggiungere più facilmente il sedile posteriore per allacciare la cintura di sicurezza, e i bambini possono essere più controllati al momento di entrare e uscire dall’automobile. Per esempio, quando le portiere anteriori e posteriori sono contemporaneamente aperte, si crea una zona di sicurezza che con sente a figli e genitori di scendere dalla vettura senza essere separati dalla portiera, riducendo il rischio che i bambini siano esposti al traffico. Entrare e uscire dall’automobile è molto più naturale ed elegante: non bisogna più piegarsi o scivolare fuori dal sedile posteriore. Il sistema FlexDoors è stato positivamente sperimentato sul mercato e valutato con clienti Meriva a partire dal 2006. UNA LINEA CHE CATTURA

Il sistema FlexDoors prevede che le portiere posteriori della Opel Meriva siano incernierate all’indietro. Con questa disposizione, facilitano l’accesso alla vettura fornendo ai passeggeri un’opportunità in più di apprezzare la versatilità del modello tedesco. generazione di Meriva nel 2003. Con il rivoluzionario sistema FlexSpace per i sedili posteriori, l’elevata posizione di seduta e l’interno spazioso, Meriva offriva flessibilità e dimensioni contenute. Una formula di successo che le ha consentito di essere costantemente leader nel segmento delle monovolume compatte, con oltre 1 milione di u nità vendute in Europa e ben oltre 180mila unità solo in Italia. INTERNI DA VIVERE La seconda generazione diventa il nuovo punto di riferimento per versatilità a prezzi contenuti. Il sistema FlexSpace è stato ulteriormente elaborato per diventare ancora più intuitivo e facile da utilizzare. Viene inoltre presentato il sistema FlexDoors, con le portiere posteriori incernierate all’indietro che facilitano l’accesso alla vettura (è la prima volta in un marchio di volume). Inoltre, la nuova Meriva dispone di molti vani portaoggetti nell’abitacolo, grazie anche al concetto rivoluzionario della console centrale fles sibile. Senza dimenticare

l’esclusivo e utilissimo sistema Opel FlexFix, il portabiciclette integrato che si richiude come un cassetto sotto il bagagliaio. La flessibilità è sottolineata dal design espressivo dell’esterno e dell’interno che riprende il nuovo e premiato linguaggio stilistico scultoreo di Opel. Il profilo da monovolume è fluido, elegante e dinamico. La gra fica dei cristalli posteriori presenta una caratteristica onda che sottolinea le FlexDoors con cerniera posteriore, migliorando allo stesso tempo la visuale dei passeggeri posteriori, in particolare dei bambini. Una maggiore flessibilità è presente ovunque nel nuovo mo dello. Nell’abitacolo, il FlexSpace consente di spostare i sedili nelle diverse posizioni o ribaltarli in modo ancora più comodo. Lo spazio di stivaggio, poi, è considerevolmente superiore, con posti comodi per gli oggetti che si portano in auto con maggior frequenza. La rivoluzionaria console FlexRail è composta da moduli sostituibili che si possono spostare su barre posizionate tra i sedili anteriori e offre spazi comodi e flessibili per qualsiasi utilizzo. Nella parte anteriore, i gran-

di sedili sono simili a quelli delle nuove Opel Astra e Insignia. L’ampiezza di regolazione si posiziona ai vertici della gamma, con 240 mm in senso longitudinale e 65 mm in altezza, consentendo a persone di tutte le altezze e di tutte le età di trovare la massima comodità durante i viaggi. Suscita curiosità la nuova

modalità di accesso ai sedili posteriori, grazie alle esclusive portiere posteriori incernierate all’indietro. A differenza dei pochi e ben noti sistemi di portiere incernierate all’indietro presenti sul mercato, le dimensioni delle portiere FlexDoors non sono ridotte e si aprono in maniera indipendente, senza bisogno di sovrapporre le portiere

anteriori. Il montante centrale tradizionale rende possibile que sta apertura indipendente, assicurando al contempo una buona rigidità alla carrozzeria e protezione dagli urti laterali. Inoltre, una maniglia facilita ulteriormente ingresso e uscita. PORTIERE INTELLIGENTI

La nuova Meriva riprende il moderno linguaggio stilistico Opel che combina dettagli di stile con la precisione tipica del design tedesco. Come già su Insignia e la nuova Astra, anche per Meriva i designer hanno creato una monovolume dinamica ed elegante.

La posizione delle cerniere della portiera sul montante posteriore lascia più spazio ai piedi dei passeggeri per passare oltre la flangia del montante centrale. Le FlexDoors si aprono a 84 gradi, molto più delle portiere tradizionali, che hanno standard di 68-70 gradi. Anche i pas seggeri anteriori possono sfruttare lo stesso angolo di apertura di 84 gradi. Le FlexDoors non solo facilitano l’accesso all’abitacolo, ma sono an che più ergonomiche e consentono ai passeggeri anteriori di aprirle più rapidamente quando ripongono dietro al sedile anteriore una giacca, una cartellina o un

All’interno e all’esterno, Me riva riprende il nuovo linguaggio stilistico Opel che combina arte scultorea con la precisione tedesca, e mostra la stessa attenzione alla qualità già presente su Insignia e nuova Astra. I designer hanno creato una monovolume dinamica ed elegante. La linea del tetto ribassata e filante associata al tipico motivo Opel a lama sulla fiancata e alla linea ondulata del finestrino posteriore conferiscono a Meriva carattere e un aspetto fresco e originale. Il paesaggio interno è fatto di linee e superfici fluide. L’avvol-

gente pannello strumenti ad ala accresce la sensazione di ampiezza e spaziosità. La consolle centrale inclinata in avanti aumenta questa percezione e aggiunge un tocco di sportività e un effetto scultoreo. Grande attenzione è stata riservata anche a finiture e comandi, con il preciso intento di soddisfare criteri tipici di automobili di classe superiore. Meriva ha un passo più lungo e carreggiate anteriori e posteriori più ampie. Migliora la maneggevolezza e il comfort di guida. La gamma dei propulsori comprende motori turbo ecologici ed efficienti con potenze a partire dai 75 cv del 1.3 CDTi. Su Meriva sarà montata una serie di cambi manuali a 5 e 6 velocità e un cambio automatico a 6 rapporti. Disegnata e sviluppata presso il centro tecnico Opel di Rüsselsheim, in Germania, la nuova Meriva viene costruita a Saragozza, in Spagna. La commercializzazione è prevista per la prossima estate.


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MERCEDES-BENZ / POKER D’ASSI PER LA CLASSE E: LA NUOVA CABRIO COMPLETA LA GAMMA

Il segreto dell’affidabilità

Fabio Basilico VAIRANO - Mercedes-Benz festeggia il 2010 con la gamma Classe E completamente rinnovata. Lo scorso marzo 2009 è arrivata la berlina, cui ha fatto seguito nel maggio successivo la coupé e a novembre la station wagon. Questo mese la gamma si completa con l’arrivo della cabriolet. La Classe E è stata al centro della giornata organizzata sul circuito di Vairano, presso l’Automotive Safety Centre: la Classe E Driving Experience ha permesso ai numerosi giornalisti intervenuti di provare su pista i modelli berlina, station wagon e coupé nonché la potente E 63 AMG e di conoscere i dettagli della partnership che lega Mercedes-Benz Italia all’ASC per quanto riguarda i corsi di guida sicura e sportiva. La Classe E berlina si distingue per il suo comfort di viaggio che nel corso delle varie generazioni del modello è sempre stato considerato esemplare. Grazie alla carrozzeria “intelligente” - che vanta una rigidità superiore fino al 30 per cento all’ottimizzazione dei sedili all’assetto di nuova progettazione con ammortizzatori in grado di adattarsi automaticamente alle diverse situazioni di marcia, la berlina tedesca oggi sul mercato rappresenta un’ulteriore evoluzione della dinamica di marcia. Al pari di sicurezza e comfort, anche l’ecocompatibilità e il contenimento dei consumi segnano un notevole passo in avanti: otto delle dieci motorizzazioni previste sono a iniezione diretta e consumano fino al 23 per cento in meno di carburante. Con la fiancata priva di montante centrale, propria di una coupé classica, e i cristalli totalmente a scomparsa, la Classe E coupé, presentata due mesi dopo la berlina, interpreta in chiave particolarmente sportiva il design dinamico della nuova Classe E. Nello stesso tempo, con la sua linea slanciata segna un nuovo record in termini di resistenza aerodinamica: un va-

Elegante, sinuosa e dinamica, la due porte scoperta della Stella si unisce alla berlina, alla station wagon e alla coupé presentate nel corso del 2009. Una nobile e poliedrica famiglia di modelli punto di riferimento sul mercato premium.

Viaggio all’insegna del piacere di guida open air con la nuova Mercedes-Benz Classe E cabriolet (sopra), nuova espressione della completa e versatile gamma Classe E, di cui fanno parte i modelli berlina, coupé e station wagon (sotto). lore di Cx di 0,24 è un autentico primato. I nuovi motori diesel e benzina a iniezione diretta affiancano all’efficienza una erogazione di potenza di tutto rispetto. Terzo modello della famiglia è la station wagon che al pari di berlina e coupé combina design innovativo e massimi livelli di sicurezza, comfort, qualità costruttiva e funzionalità. Classe E station wagon ha inaugurato oltre trent’anni fa il prestigioso segmento delle SW di prestigio. La familiare tedesca si conferma la vettura più grande e spaziosa proprio in questo segmento. Con una capacità di carico di 1.950 litri, Classe E station wagon stabilisce nuovi parametri di riferimento. Le generose dimensioni del modello prece-

Innovazione per la sicurezza: il dispositivo Attention Assist

Quando una tazzina di caffè ti salva la vita VAIRANO - Niente di più comune e riconoscibile di una tazzina di caffè. A chi potrebbe sfuggire il senso di un simbolo così comune? I tecnici Mercedes-Benz hanno proprio pensato a una tazzina di caffè quale segnale chiave d’intervento dell’Attention Assist, uno degli ultimi ritrovati in fatto di assistenza alla guida. Un dispositivo entrato a far parte del lungo elenco delle dotazioni della nuova gamma Classe E. Attraverso una serie di segnali inviati da sensori, l’Attention Assist rileva i segni di stanchezza del guidatore e lo avverte del pericolo. Il sistema legge 70 parametri dello stile di guida e segnala eventuali condizioni di affaticamento avvisando il guidatore con l’immagine di una tazzina di caffè. Chiaro il messaggio: “è il momento di fare una pausa”. Oltre alle ormai collaudate tecnologie Abs, Esp e Brake Assist, la famiglia di Classe E è dotata di una decina di sistemi di assistenza alla guida nuovi e perfezionati che contribuisce a prevenire eventuali incidenti o a ridurne la gravità. Attention Assist è tra questi. Va anche ricordato il sistema Pre-Safe, innovazione Mercedes: grazie ad esso, la protezione dei passeggeri inizia già da prima dell’impatto. In caso di pericolo d’incidente, il sistema attiva una serie di misure di sicurezza preventive, in modo tale che le cinture di sicurezza e gli airbag possano lavorare al meglio nel momento della collisione. Il Pre-Safe è in grado di riconoscere preventivamente i potenziali incidenti perchè riunisce sicurezza

passiva e attiva con un’efficace azione sinergica. È infatti collegato con il Brake Assist e l’Esp, i cui sensori rilevano le situazioni potenzialmente pericolose dal punto di vista della dinamica di marcia e le trasmettono in pochi millesimi di secondo. I dati rilevati vengono così utilizzati anche dal sistema Pre-Safe.

dente sono state ulteriormente migliorate, ad esempio nell’abitacolo. La vettura misura in lunghezza 4.895 mm, in larghezza 1.854 mm e in altezza 1.471 mm. La possibilità di utilizzare la vettura tutti i mesi dell’anno è sempre stata la priorità dei progettisti della nuova Classe E cabriolet. Lunga 4.698 mm, larga 1.786 mm e alta 1.402 mm, con la sua classica capote in tessuto la cabrio della Stella assicura un feeling di guida open-air in grado di soddisfare anche i palati più fini. La due porte scoperta ha in serbo diverse importanti novità: il frangivento automatico Aircap che riduce le fastidiose turbolenze d’aria per tutti i passeggeri, il riscaldamento per la zona della nuca Airscarf ulteriormente perfezionato, la capote in tela con spessore di 23,5 mm per un ottimale isolamento termico e acustico. La capote si apre e si chiude in modo completamente automatico nell’arco di 20 secondi, anche in marcia fino a una velocità di 40 km/h. Trova posto in

un alloggiamento dietro la paratia posteriore. Un avvolgibile orientabile se para l’alloggiamento della capote dal vano bagagli; per poter chiudere il tetto questo elemento deve essere chiu so. Se la vettura rimane scoperta, è possibile far scorrere l’avvolgibile all’indietro. In questo modo, la ca pacità del bagagliaio aumenta di 90 litri a 390 litri. La nuova cabriolet è dotata della possibilità di carico passante di serie, così come di un nuovo sistema mec canico per agevolare la salita e la discesa dei passeggeri posteriori, denominato “sistema EasyEntry”. L’Aircap è il nuovo frangivento automatico che può essere attivato con la pressione di un pulsante e riduce notevolmente le turbolenze nell’abitacolo, creando una bolla d’aria cal da all’interno. Due sono i componenti del sistema: un’aletta estraibile di circa 6 centimetri con rete nel telaio del parabrezza e uno schermo antiturbolenza tra i sedili posteriori. L’Air scarf funziona come


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La partnership Mercedes-Benz Italia e Automotive Safety Centre

Insieme per la sicurezza

Elegante e adatta a ogni occasione, la berlina è il primo modello della nuova famiglia Classe E ad apparire sul mercato. Tante e diverse le tecnologie di cui è dotata. una sciarpa invisibile in grado di riscaldare il collo e la nuca degli occupanti: è integrato negli schienali dei sedili anteriori ed emette aria calda attraverso i poggiatesta. Per Classe E Cabriolet, gli ingegneri Mercedes hanno ulteriormente perfezionato questa esclusiva innovazione.

La nuova cabriolet, che vanta un Cx da record di 0,28, è all’avanguardia anche in termini di motorizzazioni: i nuovi propulsori diesel e benzina coniugano efficienza elevata e ottimale erogazione della potenza. A disposizione c’è l’intera gamma di innovazioni per la sicurezza

firmate Mercedes-Benz Classe E. Tra gli equipaggiamenti figurano anche il sistema di rilevamento dei segni di affaticamento Attention Assist, il sistema di protezione preventiva degli occupanti Pre-Safe, la moderna tecnica di illuminazione Intelligent Light System.

VAIRANO - L’accordo tra l’Automotive Safety Centre di Vairano e Mercedes-Benz Italia ha il preciso obiettivo di rafforzare l’impegno nella divulgazione della cultura della sicurezza stradale e dell’eco-sostenibilità. La partnership prevede che i corsi di guida di ASC si svolgano con vetture Mercedes-Benz che vantano livelli di sicurezza, comfort ed eco-compatibilità all’avanguardia e in linea con la mission della scuola di Vairano. Sono 35 le auto messe a disposizione di ASC e 4 le vetture (Classe A, di cui 2 coupè) per i corsi dedicati alle persone diversamente abili al fine di migliorarne l’autonomia e il reinserimento nel mondo del lavoro. Nel 2010 ASC intende focalizzarsi su progetti formativi particolarmente innovativi, rivolgendo la propria attenzione a tematiche attuali quali l’eco-sostenibilità, la sicurezza stradale e il sociale. Il Corso di guida ecologica permette di acquisire uno stile di guida sicuro ed ecologico che permette di raggiungere un risparmio di carburante fino al 23 per cento. L’obiettivo del Corso di guida percettiva è consentire al conducente di acquisire le tecniche necessarie per mantenersi sempre lontano dalla situazione di pericolo durante la guida. I corsi per diversamente abili rappresentano un progetto innovativo per consentire ai diversamente abili di tornare alla guida di un veicolo in maniera efficace e sicura. ASC, azienda nata nel 1996 con l’obiettivo di gestire e promuovere una serie di iniziative legate al tema della sicurezza stradale, ha istituito i corsi GuidaSicura Quattroruote, FuoriStrada

e GuidaSicura Mezzi Pesanti (con il patrocinio dell’Albo Nazionale degli Autotrasportatori Organo del Ministero dei Trasporti), grazie ai quali vengono trasferite le corrette tecniche di guida, al fine di abbattere drasticamente il numero di incidenti e le vittime della strada. ASC è il primo Centro di Guida Sicura convenzionato con la Regione Lombardia e rientra tra i firmatari della Carta Europea della Sicurezza Stradale. La partnership con Mercedes-Benz Italia si inserisce in una strategia di più ampio respiro che ha l’obiettivo di creare una sinergia tra Centri di Guida Sicura e costruttori, per promuovere la cultura della sicurezza nelle varie fasi della vita dell’utente. Questa iniziativa è perfettamente in sintonia con le linee guida recentemente espresse a livello ministeriale. L’efficacia dei programmi ASC è confermata dai risultati ottenuti dai clienti, che evidenziano una rilevante riduzione del tasso d’incidentalità del 30 per cento.

SEAT / DEBUTTERÀ NEL CORSO DELL’ESTATE LA NUOVA IBIZA ST

La familiare dalla forte personalità Linea giovane, accattivante, sportiva, una spiccata funzionalità all’interno dell’abitacolo, la Ibiza ST ha debuttato al Salone dell’Automobile di Ginevra. È la prima volta che la Casa spagnola inserisce nell’offerta del suo modello di maggior successo una versione familiare. Marco Chinicò V ERONA - Porta la sigla ST la nuova versione della Ibiza con la quale Seat arricchisce la gamma del suo modello più popolare. Linea giovane, accattivante, sportiva, una spiccata funzionalità all’interno dell’abitacolo, la Ibiza ST debutterà al prossimo Salone dell’Automobile di Ginevra in programma dal 4 al 14 marzo. È la prima volta che la Casa spagnola inserisce nell’of-

ferta del suo modello di maggior successo una versione familiare, facendo della Ibiza, prodotta esclusivamente nello stabilimento di Martorell nei pressi di Barcellona, uno dei pilastri fondamentali della sua strategia commerciale. Senza dubbio il tratto che meglio identifica la Ibiza ST è l’ampio portellone posteriore che consente di incrementare notevolmente le possibilità e la semplicità di carico, mantenendo al contempo lo spirito sportivo tipi-

co dei prodotti Seat dell’ultima generazione. E questo grazie a una linea innovativa e dotata di personalità propria, opera di Luc Doncherwolke, responsabile del design Seat. Il nuovo portellone posteriore presenta un angolo di apertura molto ampio e conferisce alla Ibiza ST un’immagine distintiva. Personalità forte anche nel frontale con le linee dello stile “Arrow Design”, i gruppi ottici che si estendono verso le fiancate e la calandra del radiatore

Il tratto che meglio identifica la Seat Ibiza ST è l’ampio portellone posteriore che incrementa le operazioni di carico. Personalità forte anche nel frontale con le linee dello stile “Arrow Design”. creano una forma che rimanda alla punta di una freccia, diventata il simbolo della nuova immagine Seat. Altro elemento tipico della ST è rappresentato dalle pratiche barre sul tetto per trasportare bagagli particolarmente ingombranti. Gli interni sono caratterizzati da un’elevata spaziosità. Il vano bagagli è più ampio con i suoi 430 litri, ossia 138 litri in più rispetto al la versione 5 porte, e può essere ulteriormente ampliato abbattendo gli schienali dei sedili posteriori. L’ equipaggiamento di serie risulta completo a partire già dalla versione base, che comprende elementi quali Abs, Esp e Tcs + Eba, airbag per guidatore e passeggero, airbag anteriori laterali testa-torace, disattivazione airbag passeggero, climatizzatore, assistente alle partenze in salita, spia di controllo pressione pneumatici, servosterzo elettroidraulico, radio CD/MP3, chiusura centralizzata con telecomando, so-

spensioni comfort, segnale acustico per le cinture di sicurezza anteriori e punti di ancoraggio Isofix sui sedili posteriori più predisposizione per i punti di ancoraggio Top Tether. Tra gli optional, in particolare vi è la possibilità di dotare i due motori top di gamma da 100 cv, del dispositivo autobloccante elettronico Xds. A proposito di motorizzazioni, Ibiza ST sarà disponibile con i propulsori a benzina 1.2 da 70 cv, 1.4 da 85 cv e il nuovo aggressivo 1.2 TSI da 105 cv. Nonché con i diesel 1.6 TDI CR da 90 e 105 cv e il nuovo 1.2 TDI CR da 75 cv, tutti rispettosi della normativa sulle emissioni Euro 5. In vendita entro la prossima estate, la Ibiza ST rappresenterà la soluzione perfetta per quanti necessitano di spazio per viaggiare con la famiglia e i bagagli o per chi de sidera una vettura con grande capacità di carico per praticare i propri hobby.


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Interni più ricchi, come già era avvenuto sulla berlina, caratterizzano ora le versioni più sportive della gamma Infiniti G. Al top dell’offerta le nuove versioni Premium. Vincenzo Bajardi

ROLLE - I nuovi e ancor più ricchi interni - all’insegna della qualità dei materiali, delle lavorazioni, delle funzionalità e dotazioni di tecnologia tipiche di Infiniti - rappresentano la principale novità per i modelli sportivi del lussuoso brand, G Coupé e G Cabrio Model Year 2010 che si allineano così al ter zo modello della prestazionale gamma G, la berlina, sulla quale erano già state annunciate le modifiche previste nel 2010. G Coupé e G berlina, poi, allargano l’offerta con una nuova versione chiamata Premium, in virtù dell’equipaggiamento “all-inclusive” già introdotta da Infiniti al momento del lancio della G Cabrio e ora disponibile anche su questi modelli per rispondere alle richieste della clientela più esigente. Il nuovo look degli interni ruota attorno a una console ridisegnata, basata su quella dei crossover EX e FX, più espressivi del design Infiniti, con una maggiore enfasi sui materiali naturali e sul lavoro artigianale dei maestri giapponesi, conservando tutta l’eccellenza ergonomica di sempre. Le finiture in alluminio dell’abitacolo si ispirano alla calligrafia tradizionale giapponese. Vi è un nuovo trattamento ad alta lucentezza per gli inserti in legno di acero, mentre quadranti e display della strumentazione presentano ora sfondi dal colore bianco. La piattaforma di informa-

INFINITI / ULTERIORI RAFFINATEZZE ANCHE SULLE G COUPÉ E CABRIO zioni e intrattenimento hard disk drive (HDD) di Infiniti, Connectiviti, è ora disponibile nella Coupé per la prima volta, mentre la versione con navigatore, Con nectiviti+, è di serie sui nuovi modelli Premium. Connectiviti+ presenta molte funzionalità aggiuntive rispetto al precedente sistema di navigazione, quali la grafica 3D e un accesso esclusivo alle informazioni turistiche della Guida Michelin. È anche quattro volte più veloce nel calcolo del percorso rispetto al precedente sistema a DVD. POSIZIONE D’AVANGUARDIA Nell’ambito della multimedialità, l’intera gamma G 2010 è ora in grado di rivendicare la propria posizione d’avanguardia tra le auto di lusso in Europa, offrendo alla clientela una strumentazione fruibile e completa in alternativa agli optional multimediali, spesso difficili da usare, invariabilmente costosi e in completi offerti da alcuni

Il lusso sfrenato Sulla Infiniti berlina

Va forte l’integrale ROLLE - Su G berlina, il 44 per cento delle vendite in Europa ha riguardato la versione dotata della trazione integrale intelligente (distribuzione automatica della coppia sulle quattro ruote in funzione del fondo stradale), particolarmente apprezzata dai clienti durante questo rigoroso inverno. Per tale ragione, una nuova versione - denominata “X” - entra a far parte della gamma G berlina, denotando la dotazione specifica della trazione integrale. Nell’ambito del listino G berlina, inoltre, anche la versione con cambio automatico (sette rapporti con comando adattabile del cambio

concorrenti. Un nuovo colore per la carrozzeria, in una tonalità di grigio scuro, è stato aggiunto alla palette delle vernici per la Cou-

marcia ASC - Adaptive Shift Control - e levette al volante), è presente come modello a sè. Nonostante i significativi miglioramenti, i listini della gamma G non prevedono variazioni di rilievo. Le versioni a cambio automatico e a trazione integrale rispecchiano il prezzo precedente più il costo di quelli che in passato erano gli optional. Lo stesso vale per i nuovi modelli Premium, che si affermano quindi come eccezionalmente convenienti, viste le funzionalità aggiuntive e le migliorate funzioni di navigazione di Connectiviti+.

pé e la Cabrio 2010. Naturalmente anche questo colore è dotato della tecnologia antigraffio Infiniti che permette di cancellare magicamente i piccoli

Infiniti prevede che in Europa metà degli acquirenti della berlina sceglieranno la GT Premium mentre quattro su dieci clienti della Coupé opteranno per la S Premium. Nella gamma Cabrio le vendite della GT sono già state superate dalla GT Premium.

graffi. In tutti gli altri aspetti, entrambi i modelli a due porte rimangono invariati all’esterno, mantenendo le linee dinamiche e scattanti per le quali il nuovo marchio giapponese di auto di lusso si sta facendo conoscere in Europa. I modelli aggiornati fanno parte di un ampliamento della gamma G per il 2010, che vede nuove versioni Premium inserirsi al top della gamma. Sviluppate in base alle preferenze dei clienti, che hanno richiesto in maniera predominante la G full-optional, le versioni Premium presentano ora una “dotazione top” di serie, elevando ulteriormente la ricchezza degli equipaggiamenti che contraddistingue Infiniti, marchio che da sempre prevede completezza di contenuti, con pochissimi optional a listino. Assieme a Connectiviti+ con navigatore satellitare, i modelli Premium presentano di serie il Bose Sound System con 11 altoparlanti, completo di spazio su hard disk per memorizzare fino a 300 CD, telecamera di visione posteriore e l’innovativa tecnologia di sicurezza Infiniti, Intelligent Cruise Control (ICC). Tutte le Infiniti sono già

dotate di controllo della distanza di sicurezza (Cruise Control) - e di limitatore della velocità ma l’ICC è un sistema intelligente che utilizza sensori a laser per misurare la distanza dalla vettura di fronte. L’ultima ver sione di ICC, Full Speed Ran ge, è in grado di fermare automaticamente la vettura se necessario. VERSIONI PREMIUM Le nuove versioni Premium della berlina e della Coupé sono disponibili sia in versione lusso GT - pelle, sedili riscaldati con memorizzazione della posizione e sostegno lombare del sedile del conducente - o in una versione S più sportiva, in cui opzioni di assistenza alla guida come le quattro ruote sterzanti attive (4WAS - Four Wheel Acrive Steer), il differenziale a slittamento limitato (LSD - Limited Slip Differential) e le sospensioni, sedili e frenata sportivi sono già fornite di serie. Infiniti prevede che le versioni Premium saranno le più vendute sulla gamma G in Europa, stimando che metà degli acquirenti della berlina sceglieranno la GT Premium, mentre quattro su dieci acquirenti della Coupé op teranno per la S Premium. Nella gamma Cabrio, le vendite della GT sono già state superate dalla GT Premium. L’arricchimento degli equipaggiamenti ha permesso di ridurre l’elenco degli optional di G Coupé e berlina MY2010, rendendo la scelta per i clienti ancora più semplice. In pratica, la dotazione standard per questi modelli (che già includeva fari Xeno attivi, sensori di parcheggio, sedili anteriori e piantone di sterzo elettrici, cerchi in lega da 18”, i-Key con accesso intelligente, cruise control/limitatore di velocità e vernice antigraffio Scratch-shield) prevede ora anche i vantaggi multimediali del moderno e versatile sistema Connectiviti, con il suo stereo con 7 altoparlanti, lettore MP3, ingresso Ipod/USB e Bluetooth.


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NISSAN / IL LANCIO SUI MERCATI DELLA LEAF ZERO EMISSION ENTRA NELLA FASE CALDA

Tutto è pronto per il gran debutto L’arrivo sui mercati dell’elettrica Nissan, già preceduto da tutta una serie di iniziative, è stato organizzato in ogni dettaglio. Un assaggio della campagna, che dimostra quanto Nissan abbia a cuore il potenziale di una mobilità a emissioni zero per un mondo più pulito e vivibile, è stato presentato durante il gran finale newyorchese del Nissan Leaf Zero-Emission Tour che ha percorso ben 16mila km tra Usa e Canada. Guido Prina NEW YORK - Il Nissan Leaf Zero-Emission Tour ha raggiunto l’apice facendo il suo ingresso trionfale a fine febbraio nella città di New York. Dopo tre mesi, il tour, che ha toccato 63 tappe in 24 città, ha offerto l’opportunità a tutti gli interessati fra automobilisti, media, partner istituzionali, aziende e studenti universitari di saperne di più su Nissan Leaf e i vantaggi della mobilità a emissioni zero. Il tour è servito da trampolino per il lancio nel 2010 di Nissan Leaf, la prima auto completamente elettrica e a e mis sioni zero pensata per il mercato di massa internazionale, e ha introdotto il processo di ordinazione e acquisto del veicolo. I consumatori americani potranno acquistare o prendere in leasing Nissan Leaf, batteria inclusa, in una sola transazione seguendo una precisa procedura. Per ottenere ulteriori informazioni sul veicolo, è sufficiente registrarsi al sito www.NissanUSA.com, come hanno fatto, a oggi, quasi 50.000 utenti. I clienti registrati che intendono prenotare Nissan Leaf avranno la precedenza assoluta. Il processo di prenotazione avrà inizio ad aprile, poco dopo l’annun cio del prezzo di Nissan Leaf. Versando un acconto completamente rimborsabile di 100 dollari, gli utenti registrati sa ranno in cima alla lista per l’ordinazione del veicolo. Inoltre, Nissan accetterà i primi ordini definitivi ad agosto e le con segne avranno luogo non ap pena inizieranno le vendite sul mercato dei privati. La distribuzione nei mercati selezionati comincerà a dicembre 2010, dopodiché le auto saranno disponibili a breve in tutti i principali mercati di lancio. “Il processo di acquisto di

In concomitanza con la fase di lancio di Leaf, Nissan ha inaugurato ufficialmente la prima campagna globale di marketing “The New Car”, “La Nuova Auto”, che dimostra quanto la Casa giapponese abbia a cuore il potenziale di una mobilità a emissioni zero. Nissan Leaf - ha affermato Carlos Tavares, Presidente di Nissan Americas - è immediato, trasparente e accessibile e si basa su un approccio estremamente vantaggioso che propone ai clienti un solo punto di assistenza in cui ottenere tutto ciò che serve alla loro auto, ivi inclusi controlli e permesso d’installazione di unità di ricarica domestiche per la batteria. Desideriamo che tutti si rendano con to di avere fra le mani un’auto affidabile, divertente da guidare e rispettosa dell’am biente.” In concomitanza con questa nuova fase di lancio di Nissan Leaf, la Casa giapponese ha inaugurato ufficialmente la prima campagna globale di marke-

ting: “The New Car”, “La Nuova Auto”. Un assaggio della campagna, che dimostra quanto Nissan abbia a cuore il potenziale di una mobilità a emissioni zero per un mondo più pulito e vivibile, è stato presentato durante il gran finale newyorchese del Nissan Leaf Zero-Emission Tour. Il Nissan Leaf Zero-Emission Tour ha percorso più di 16.000 chilometri fra Stati Uniti e Canada, offrendo a oltre 100.000 persone l’opportunità di vedere, conoscere e toccare con mano in anteprima il nuovo veicolo. “Da una costa all’altra, abbiamo incontrato l’approvazione del tutto incondizionata di una grande fetta di pubblico. Ovunque - ha sottolineato Tava-

res - siamo andati, le persone hanno riconosciuto una nuova forma di mobilità, una vera e propria svolta alla quale hanno voluto prendere parte. La reazione è stata spontanea e variegata. Si sono uniti a noi sindaci e funzionari di governo, CEO, imprese di pubblici servizi, appassionati di auto, studenti, concessionari, media, ambientalisti, utenti di Twitter e anche numerose famiglie”. Il tour ha raggiunto le destinazioni più svariate, dall’università di Stanford al Kennedy Space Center. Fra le altre tappe: Phoenix il 31 dicembre, in occasione della partita del Fiesta Bowl; il Qwest Field a Seattle; il Museo della Scienza e dell’Industria dell’Oregon a Por-

Il tour di Nissan Leaf ha offerto a oltre 100mila persone l’opportunità di vedere, conoscere e toccare con mano in anteprima il nuovo avveniristico veicolo. La giusta occasione per testare i vantaggi economici e ambientali della mobilità sostenibile.

tland; un McDonald’s con stazione di ricarica a Cary (Carolina del Nord). Inoltre, il tour ha toccato la sede di Nissan Americas a Franklin (Tennesse); lo stabilimento di produzione di Smyrna (Tennessee) dove, a partire dal 2012, sarà realizzata Nissan Leaf; il centro Nissan Design Americas a San Diego. Le soste nell’area di New York hanno incluso il Madison Square Garden, il Time Warner Center e il Liberty Science Center. Dato il grande successo riscosso, sono state aggiunte al programma originario del tour anche Atlanta e Boston, per un totale di 24 città. Nissan Leaf ha già ricevuto più di 10 riconoscimenti ambientali e da parte della stampa qualificata, fra cui il premio Car Vision Award, consegnato dalla rivista Green Car Journal durante il Washington Auto Show. Nissan ha annunciato la concessione di un prestito da parte del Dipartimento dell’Energia statunitense. Il prestito ammonta a 1,4 miliardi di dollari e finanzierà le modifiche all’im pianto Nissan di Smyrna (Tennessee) necessarie per la produzione di Nissan Leaf e delle relative batterie. I lavori per il nuovo impianto di produzione del le batterie inizieranno a mag gio. Annunciata anche la sot toscrizione di un impegno con giunto con Hertz, numero uno mondiale nel settore dell’autonoleggio, per introdurre auto a emissioni zero nella rete di noleggio statunitense ed europea nel 2011. Hertz ha in programma la distribuzione di Nissan Leaf presso siti di autonoleggio selezionati in entrambi i mercati. Confermato, infine, che AeroVironment fornirà e in stallerà stazioni di ricarica do mestiche per le batterie di

Nissan Leaf, creando un unico punto di assistenza per il veicolo e i suoi sistemi di ricarica. Il tour ha raggiunto tutti i mercati interessati dal progetto EV, finalizzato alla creazione su larga scala di infrastrutture per i veicoli elettrici, un’ini zia tiva senza precedenti a livello globale. Il progetto EV, finanziato da una sovvenzione di 98 milioni di dollari dal Dipartimento dell’Energia e coordinato dal fornitore di infrastrutture per i veicoli elettrici eTec (divisione di Ecotality), coinvolge 5 mercati e si prefigge due obiettivi principali: attivare il più al to numero mai visto di stazioni di ricarica pubbliche (6.510) e dotare i proprietari di 4.700 Nissan Leaf di stazioni di ricarica private. Le stazioni pubbliche includeranno caricatori CC rapidi sia di livello 2 (240 v) che di livello 3. I mercati prescelti per il progetto sono Seat tle, Oregon, Tennessee (Knoxville, Nashville e Chattanooga), Phoenix/Tucson (Arizona) e San Diego. Il tour ha inoltre fatto da sfondo all’annuncio delle ultime partnership del gruppo con l’azienda energetica Reliant Energy di Houston, la città di Orlando e l’Orlando Utilities Com mission, la città di Houston e lo stato del Massachusetts. Tali accordi, come altri 36 stretti in tutto il mondo, nascono dall’esigenza di promuovere lo sviluppo di una rete di ricarica per gli EV e nuove politiche che incentivino un impiego sempre più massiccio di auto elettriche. Anche le partnership già esistenti hanno compiuto notevoli progressi, adottando misure quali la stipula di lettere d’intenti per l’acquisto di flotte di veicoli e l’istituzione di gruppi di lavoro e task force per favorire lo sviluppo dell’infrastruttura per i veicoli elettrici (ad esempio, il Gruppo di lavoro voluto dal Governatore del l’O re gon per la creazione di un’in fra struttura destinata ai veicoli alimentati con carburanti alternativi). Nissan ha adottato un approccio olistico alla mobilità a emissioni zero attraverso la collaborazione con stati, amministrazioni comunali, imprese di pubblici servizi e altri partner, con l’obiettivo di preparare i mercati e le infrastrutture. Nissan ha costituito oltre 18 partnership negli Stati Uniti: tra queste, con lo stato del Tennessee, lo stato dell’Oregon, la Contea di Sonoma, San Diego e San Francisco in California, Phoenix e Tucson in Arizona, Washington D.C., Seattle, la cit tà di Orlando e la Orlando Utilities Commission, con Progress Energy di Raleigh nel North Carolina, e con la città di Houston e l’azienda energetica Reliant Energy. Inoltre, Nissan ha stretto due partnership con Città del Messico e Vancouver (Canada).


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Dal 1998 Focus detta legge nel segmento C con vendite di oltre nove milioni di unità

In cerca di nuovi primati

ROMA - Dal momento del lancio, nel 1998, sono state vendute in tutto il mondo più di 9,2 milioni di Ford Focus. Per oltre un decennio Focus ha svolto un ruolo di primo piano tra le vetture del segmento C. Ford lanciò l’erede della popolare Escort in Europa e nella regione Asia-Pacifico, presentando poi nel 2000 il modello destinato al Nord America. Focus, in netta controtendenza rispetto alle linee morbide della Escort, ha rappresentato lo stile “New Edge” varato da Ford, evidente nei fanali verticali e nelle linee dinamiche e spigolose. Quel modello ha stabilito nella storia dell’automobile un nuovo riferimento in termini di dinamiche di guida per tutto il segmento. La Focus è stata candidata e poi nominata “Auto dell’Anno” sia negli Stati Uniti che in Europa (in Italia le è stato assegnato il riconoscimento nel 1999), ricevendo ben più di 100 premi importanti negli anni successivi. Dopo il debutto del 1998 al Salone di Ginevra, nell’agosto dello stesso anno viene avviata la produzione di Focus nello stabilimento di Saarlouis, in Germania. Il marzo successivo, le vendite raggiun-

gono le 100mila unità solo in Europa, con 200mila ordini in attesa. Nel 1999 inizia la produzione del modello nordamericano presso gli impianti di Wayne, in Michigan, e Hermosillo, in Messico. In quell’anno nasce la Focus WRC che sostituisce l’Escort nel Campionato Mondiale Rally. Nel 2001 inizia la produzione a Taiwan e Focus Flexi-Fuel diventa il primo prodotto europeo alimentato con bioetanolo (E85). Alla fine di quell’anno, con 917mila unità vendute, Focus diventa l’auto più venduta al mondo. Importante è anche il 2002: inizia la produzione a Saarlouis dei modelli per il mercato australiano, vengono introdotti i primi modelli ad alte prestazioni (in Nord America l’SVT e in Europa la Focus ST170 e successivamente la Focus RS), inizia la produzione russa a Vsevolozhsk, nei pressi di San Pietroburgo. Nel 2003 il Salone di Ginevra ospita l’antepri-

ma della Focus C-MAX e nel 2004 viene prodotta in Germania la duemilionesima unità e in Spagna, a Valencia, la Focus numero 1.000.000. Il 2004 è anche l’anno dell’avvio della produzione, a Saarlouis, della seconda generazione Focus. Nel 2006 viene lanciata la Focus Coupé-Cabriolet in Europa, con la collaborazione di Pininfarina. È l’anno dell’uscita dell’unità 4 milioni dallo stabilimento di Saarlouis e della conquista del titolo costruttori nel Campionato Mondiale Rally, poi bissato nel 2007. Nel 2008 la Focus venduta in Europa viene fatta oggetto di un facelift radicale, con esterni ridefiniti in base al kinetic design e interni rinnovati. Nel 2009, l’avvio, sempre in Europa, della produzione di una nuova edizione limitata della RS, la Focus da strada dalle più alte prestazioni in assoluto. Sempre l’anno scorso, a Francoforte, Ford presenta la sua prima auto europea a batteria, un prototipo della Focus elettrica. Il 2009 è anche l’anno del debutto della Focus ECOnetic, primo modello di produzione di Ford Europa con sistema Auto-Start-Stop.

sono estremamente moderni e ricordano una cabina di pilotaggio. L’elegante console centrale avvolge il driver e offre un accesso immediato ai principali comandi e pannelli di visualizzazione del veicolo. Focus avrà sotto il cofano una gamma di propulsori dalle prestazioni vivaci ma attenti ai consumi e alla riduzione delle emissioni di CO2. Saranno disponibili avanzatissimi motori turbo a iniezione diretta (DI) a quattro cilindri EcoBoost, tra cui un 1.6 e un 2 litri dotato di sistema Ti-VCT (doppio albero a camme indipendente a fasatura variabile). Il 2 litri è accompagnato dal sistema di trasmissione automatica PowerShift, a sei rapporti e con frizione a secco. Questo sistema di trasmissione si avvale di un sofisticato design a doppia frizione, che da solo contribuisce alla riduzione dei consumi fino al 9 per cento

Fabio Basilico ROMA - Sarà lanciata sul mercato nel 2011 ma già un anno prima ha debuttato al Salone di Detroit facendo molto parlare di sé. La nuova Focus si conferma punto di riferimento della gam ma Ford. La produzione della berlina quattro porte e della due volumi cinque porte verrà avviata contemporaneamente in Europa e Nord America alla fine del 2010, mentre il lancio sul mercato è previsto per i primi mesi del prossimo anno. Successivamente verrà avviata la produzione in Asia, Africa e Sud America. Autentica auto globale (verrà commercializzata in 122 Paesi), la nuova Focus è la prima di una serie di dieci mo delli costruiti sulla nuova piattaforma di vetture Ford di segmento C, che entro il 2012 produrrà ben 2 milioni di unità

FORD / SUL MERCATO TRA UN ANNO, LA NUOVA FOCUS È SEMPRE PIÙ AUTO GLOBALE

Una generazione più avanti in tutto il mondo. Una singola piattaforma globale, altamente flessibile, che sostituisce le tre attualmente in produzione e che conterà fino a 10 modelli, a cominciare dalla nuova C-MAX e dalla Grand C-MAX, in Europa dalla seconda metà dell’anno in corso. Il segmento della nuova Focus è in crescita. Un veicolo su quattro venduto nel mondo è di segmento C e le vetture appartenenti al segmento costituiscono il cuore del settore automobilistico europeo (30 per cento del totale), occupano un posto di riguardo nei mercati di Africa e Asia-Pacifico (25 per cento delle vendite) e stanno acquisendo importanza nelle Americhe (oltre il 21 per cento di quota nel 2009 negli Stati Uniti). Nuovo design, nuove tecnologie e caratteristiche a costi accessibili, con particolare attenzione ai dettagli, consumi di carburante ridotti e nuovi standard nella qualità di guida: la Focus della nuova generazione non vuole lesinare su nulla. Sia la berlina quattro porte che la due volumi cinque porte sono caratterizzate da forme sportive e dinamiche, nuova evoluzione del linguaggio stilistico del kinetic design Ford, che ha contribuito alla crescita della popolarità delle vetture Ford di piccole e medie dimensioni. L’originalità del frontale, il profilo elegante, la linea di cintura a scen dente e l’assetto atletico preannunciano un’esperienza di guida coinvolgente. Gli interni

La nuova Focus si conferma punto di riferimento della gamma Ford. La produzione della berlina quattro porte e della due volumi cinque porte verrà avviata contemporaneamente in Europa e Nord America alla fine del 2010, mentre il lancio sul mercato è previsto per i primi mesi del 2011. Successivamente verrà avviata la produzione in Asia, Africa e Sud America.

La nuova Ford Focus è caratterizzata da forme sportive e dinamiche, recente evoluzione del linguaggio stilistico del kinetic design Ford che ha contribuito alla crescita della popolarità delle vetture del marchio di piccole e medie dimensioni.

rispetto a un tradizionale sistema di trasmissione automatica a quattro rapporti. Altrettanto prestazionale è la serie di propulsori diesel common rail Duratorq TDCi: ognuno di essi garantirà una riduzione dei consumi, rispetto ai modelli precedenti, tra il 10 e il 20 per cento. Inoltre, Ford ha confermato che nel 2011 partirà, presso l’impianto di Wayne, nel Michigan, la realizzazione di un veicolo interamente elettrico a batteria destinato al Nord America. Si tratterà del primo veicolo Ford elettrico a batteria. Ampia la dotazione tecnologica, tra cui spicca la connettività di nuova generazione, denominata MyFord, che mette a disposizione del conducente una combinazione di comandi e schermate di visualizzazione per il controllo delle funzioni principali della vettura. MyFord è integrato da un nuovo pacchetto di connettività Ford Sync che include un sofisticato sistema di controllo vocale Bluetooth, un navigatore satellitare e diversi collegamenti per dispositivi esterni e lettori multimediali. In attesa di sedersi per la prima volta a bordo della nuova Fo cus, gli americani possono intanto già godersi la nuova Fiesta. Sul mercato nord americano in un anno ne arriveranno ben 100mila esemplari, tra versioni tre volumi quattro porte e due volumi cinque porte, tutte prodotte nel moderno stabilimento messicano di Cuautitlán.


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FORD / S-MAX E GALAXY INAUGURANO L’OFFENSIVA 2010 DELL’OVALE BIANCO-AZZURRO Vincenzo Bajardi BRUXELLES - L’offensiva di nuovi prodotti Ford annunciata per il 2010 entra nel vivo. All’85esimo Salone dell’auto di Bruxelles Ford ha presentato le nuove versioni di S-Max e Galaxy, con linee innovative che rispecchiano le recenti evoluzioni del kinetic design, nuovi materiali per gli interni, nuove caratteristiche, una gamma di sistemi propulsori più efficienti e numerose tecnologie concepite per aumentare sicurezza e com fort. Il debutto delle nuove S-Max e Galaxy è il primo evento di un anno ricco di novità per Ford Europa, ma soprattutto preannuncia l’arrivo di una serie di nuove tecnologie e caratteristiche all’avanguardia che, man mano che verranno introdotte nel corso dell’anno, rivoluzioneranno la percezione dei veicoli Ford da parte del pubblico in quanto a comfort ed esperienza di guida. S-Max e Galaxy sono i primi modelli europei di Ford ad avvalersi della famiglia globale di motori turbo a iniezione diretta EcoBoost, in grado di sviluppare una maggiore potenza e migliori prestazioni, mantenendo però una notevole capacità di risparmio carburante e basse emissioni di CO2. Dal 2006, anno del lancio, SMax si è rapidamente imposta come crossover sportivo, di alta qualità e ben dotato, che presenta tutti i vantaggi di un veicolo per tutti giorni ma non scende a compromessi in quanto a stile e piacere di guida. Il nuovo modello mantiene tale tradizione ed è stato aggiornato con significative modifiche ai dettagli degli esterni, tra cui un cofano dalle linee marcate e una fascia anteriore completamente rinnovata. Anche la nuova Galaxy presenta una sezione frontale dal design rinnovato e, aggiungendosi a numerosi altri dettagli rivisti in maniera significativa, rinforza il suo ruolo di vettura di lusso standard a sette posti. All’interno, la scelta bilanciata dei nuovi colori e materiali conferisce lusso e dinamicità, differenziando meglio la personalità individuale di ciascun mo dello per soddisfare i gusti e le esigenze particolari dei clienti. Su entrambe le vetture, il Ford FoldFlatSystem (sistema di sedili completamente reclinabili) è di serie per la seconda e, ove presente, terza fila di sedili. I modelli alto di gamma di S-Max presentano una nuova

Evoluzione continua “

Il debutto dei nuovi modelli è il primo evento di un anno ricco di novità per Ford Europa e preannuncia l’arrivo di una serie di innovative tecnologie e caratteristiche all’avanguardia. A cominciare dai motori turbo a iniezione diretta EcoBoost.

La nuova Ford Galaxy presenta una sezione frontale dallo stile rinnovato e rinforza il suo ruolo di vettura di lusso standard a sette posti. Il cofano dalle linee più marcate si combina con il design della fascia anteriore e con il look innovativo dei fendinebbia. console multifunzione posizionata in alto con capienti vani portaoggetti, custodia per occhiali da sole e specchietto retrovisore bambini, nonché un nuovo tettuccio panoramico in un unico pannello dotato di parasole elettrico.

Per la prima volta, poi, i modelli S-Max alto di gamma e tutti i modelli dotati di tettuccio panoramico presentano un nuovo sistema d’illuminazione dell’abitacolo a LED. Debutta il nuovissimo 2 litri

Fin dall’inizio Ford S-Max si è imposta come crossover sportivo che presenta tutti i vantaggi di un veicolo per tutti i giorni e non scende a compromessi in quanto a stile e piacere di guida. Il nuovo modello è stato aggiornato con significative modifiche ai dettagli esterni e alla dotazione degli interni.

EcoBoost SCTi di Ford, pioniere di una nuova era nello sviluppo di motori a benzina della Casa americana. Con una scocca leggera tutta in alluminio, un sistema a iniezione diretta ad alta pressione di ultimissima ge nerazione, un turbocompressore a bassa inerzia e doppi alberi a camme indipendenti a fasatura variabile, l’EcoBoost SCTi da 2 litri è dotato di un sofisticato sistema di combustione che raggiunge livelli di prestazioni e di risparmio carburante senza precedenti per i motori a benzina di questa categoria di potenza. EcoBoost SCTi sviluppa una potenza mas sima di 149 kW/203 cv a 5.500 giri/min, combinata con una coppia massima di 300 Nm raggiungibile in un ampio intervallo, da 1.750 a 4.500 giri/min. S-Max raggiunge un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 8,5 secondi (8,8 secondi per Galaxy) e una velocità massima di 221 km/h (217 km/h per Galaxy). Rispetto al precedente 2.3 litri da 161 cv, le emissioni di CO2 sono ridotte del 19 per cento, con un valore di 189 g/km, an-

che se il nuovo 2 litri sviluppa oltre il 25 per cento di potenza in più. Tutto ciò si traduce in un consumo di carburante sul misto di appena 8,1 litri/100 km. Ford ha anche sensibilmente ampliato per S-Max e Galaxy l’offerta di motori Diesel. La famiglia di motori Duratorq TDCi da 2 litri, ora potenziati, è conforme alle normative sulle emissioni Euro 5 ed è inoltre disponibile per la prima volta in tre diversi livelli di potenza: 85 kW/115 cv, 103 kW/140 cv e 120 kW/163 cv. I nuovi Duratorq TDCi garantiscono una notevole riduzione del consumo sul misto e delle emissioni di CO2. Con un consumo di 5,7 litri/100 km e una media di emissioni CO2 di 152 g/km, le nuove S-Max e Galaxy, con trasmissione manuale a sei marce, sono la prova che è possibile unire il piacere di guida e delle prestazioni a un’efficienza elevata. L’efficienza e la fluidità di cambio della trasmissione a doppia frizione PowerShift di Ford sono il complemento ideale sia per il nuovo motore a benzina a

iniezione diretta che per i motori Diesel common-rail. La trasmissione PowerShift è di serie per il nuovo motore EcoBoost SCTi e disponibile come optional per le versioni da 140 e 163 cv del Duratorq TDCi da 2 litri. Di primato in primato, le nuove S-Max e Galaxy sono le prime vetture di Ford Europa equipaggiate con il nuovo Blind Spot Information System (Blis, sistema informativo angolo cieco). Questo sistema radar spinge il conducente a prestare ancora più cautela nel controllo dello spazio intorno all’auto, av vertendolo degli eventuali veicoli che si trovano nell’angolo cieco. Inoltre, il nuovo Adjustable Speed Limiter Device (Asld, limitatore regolabile di velocità) consente al conducente di stabilire e rispettare degli specifici limiti di velocità. Ford introduce anche il sistema opzionale Rear Door Power Child Lock (portiere posteriori con chiusure di sicurezza per i bambini ad attivazione elettrica). Come i modelli precedenti, SMax e Galaxy escono dalla stessa catena di montaggio di Mondeo presso lo stabilimento Ford Europa di Genk, in Belgio.

INTERVISTA / Gaetano Thorel, Presidente di Ford Italia

“La nostra forza sta nel prodotto della rete” JEREZ DE LA FRONTERA - Gaetano Thorel, catanese di nascita, 42 primavere, 18 anni nella filiazione europea di Ford, sembra aver preso dall’Etna la sua straordinaria energia nel buttarsi nel lavoro. Una tale carica che ha permesso, tra l’altro, di garantire alla sua rete di vendita, nello scorso anno, fatturato e profitti record in un 2009 pesante per il mercato auto in tutto il mondo. “Bisogna pensare in rosa - ha sottolineato il numero uno di Ford Italia, Presidente e Amministratore delegato - e posso confermare che One Ford Italia è più forte che mai. Nulla a che vedere rispetto a tanti anni addietro. Da quando sono al timone ho avuto due obiettivi precisi, il cliente e la rete di distribuzione. Il nostro successo è la rete grazie al salto di qualità. Chi entra nei nostri saloni si rende conto che i nostri prodotti e la nostra strategia di vendita sono vincenti. Non affabuliamo ma mettiamo sul piatto modelli della massima attualità con un pieno di tecnologia e di stile. Inoltre sono in arrivo quest’anno tante sorprese, dalla C-Max 5 e 7 posti alla Focus 5 porte e Wagon”. E che dire delle imminenti S-Max e Galaxy che hanno già ammaliato i visitatori del Salone di Bruxelles in gennaio e che si accingono a recitare un ruolo importante nella gamma Ford? “Sono due modelli fondamentali e non deve sorprendere se abbiamo fatto un gran lavoro a livello di stile su S-Max, cambiandole di fatto i connotati, e sul monovolume abbiamo puntato sulla funzionalità e sull’eleganza. Una vera rivoluzione con queste due novità per

allontanare la crisi e guardare al futuro con un certo ottimismo. Inoltre, proponiamo una tecnologia doc con due motori Euro 5, fior di conio, l’EcoBoost SCTI due litri da 203 cv, scocca in alluminio, iniezione diretta, consumi ridotti di carburante (8,1 litri/100 km e - 16 per cento rispetto al passato) e di CO2 (189 gr/km, pari al 18 per cento in meno) e il Duratorq TD 2 litri da 115 e 163 cv anch’esso risparmioso con 5,3 litri/100 km (9 per cento in meno) e rispettoso dell’ambiente). E ancora nuova trasmissione a 6 rapporti, migliore efficienza del cambio meccanico e ottimale comportamento della trasmissione automatica di serie sul 2 litri EcoBoost, che è disponibile a richiesta sul 2.0 TD da 163 cv”. Quale strategia commerciale è stata impostata per questi due nuovi gioielli? “Sarà basata sulla semplicità e ritengo che nove clienti su dieci punteranno sulle versioni Titanium sulle quali spiccano cerchi in lega da 17”, vetri oscurati, retrovisori elettrici riscaldabili, sbrinatore rapido, sedili in pelle parziale, controllo velocità di crociera, computer di bordo, climatizzatore, 9 airbag, Esp, TCS. Proponiamo inoltre, secondo una nostra consuetudine, un ampio ventaglio di personalizzazioni come Titanium Pack, con tetto panoramico, keyfree system, fari alogeni, Techno Pack (sensori di posteggio), Seat Pack (sedile guida con 8 memorie) e Comfort Pack vani portaoggetti ovunque anche sotto i sedili). Personalizzazioni anche a livello audio con tre opzioni compreso il Navigator System. S-Max è leader di segmento con Mon-

deo nel mercato privati così come Galaxy. Mi preme evidenziare che S-Max è stata Auto dell’anno 2007. Dal 2006 ne sono state vendute 212.000 unità in Europa e 23.000 in Italia. Galaxy è salita sul podio più alto nel 2008 e nel 2009. Le vendite dal 1996 ad oggi in Europa sono Gaetano Thorel, state 600.000 di cui 46.000 in ItaPresidente e Amministratore lia”. delegato di Ford Italia Può descrivere ai lettori di Autorama il percorso di avvicinamento di S-Max e Galaxy? “Dopo il debutto in gennaio al Salone di Bruxelles, i primi test di guida in Spagna per la stampa specializzata internazionale, vedremo la S-Max dal 24 aprile all’8 maggio agli Internazionali di Tennis a Roma, modello che indosserà la fascia di vettura ufficiale della 34esima rassegna sportiva. Infine l’Open weekend fissato il 9 e 10 maggio. Stiamo ancora lavorando sui prezzi ma posso anticipare che per S-Max il ventaglio sarà compreso fra 29 e 32mila euro, per la Galaxy fra 31 e 34mila euro. Le versioni Titanium costeranno 1.500 euro in più rispetto alle Plus. Obiettivo per il 2010 è di venderne 6.000 unità complessive dei due modelli, stesso numero riguarderà la Mondeo”.


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SKODA / IL NUOVO SUV DEL MARCHIO CECO HA VOGLIA DI FARSI SCOPRIRE Fabio Basilico VERONA - Partita dalla sede di Ve rona di Volkswagen Group Italia, la prova su strada del nuovo Skoda Yeti ha da subito abbandonato le strade normali per “inerpicarsi” con disinvoltura su percorsi meno usuali, lungo i pendii che fanno da culla a una delle produzioni enologiche più celebri del mondo. La strada del vino che attraversa Soave e si spinge, dopo innumerevoli tornanti e strade che a volte sconfinano in tratti sterrati, fino a oltre 1.000 metri d’altitudine, è il terreno ideale per saggiare le doti del nuovo Suv compatto del marchio ceco. L’inverno non ha ancora allentato la sua morsa e in quota la neve non manca. È un invito a nozze per lo Sport utility Skoda: la creatura leggendaria chiamata Yeti non è forse meglio conosciuta come “uomo delle nevi”?

Sulle tracce dello Yeti

NOVE AIRBAG

BELLA DA VEDERE Yeti è una vettura dalla linea elegante, bella da vedere ma anche robusta, attrezzata per affrontare condizioni particolarmente difficili e trasportare in tutta tranquillità i suoi cinque passeggeri. Ma ovviamente Yeti è a suo agio anche in situazioni più normali, in strada e in città, dove sfoggia la sua livrea di Suv moderno e dai contenuti all’avanguardia per quanto riguarda comfort, sicurezza e dinamica di guida. La sua lunghezza di 4,223 m ne consente il parcheggio anche in spazi relativamente ridotti e grazie alla larghezza di 1,793 m le porte si aprono comodamente anche nei posti auto più stretti. Un vero vantaggio in ambito urbano. L’altezza della vettura è di 1,691 m e il passo misura 2,578 m. Yeti si inserisce in un seg mento dove non mancano forti concorrenti - Toyota Rav4, Nissan Qashqai, Suzuki Grand Vitara, Hyundai Tucson, Kia Sportage - da affrontare però a testa alta, potendo confidare su qualità certe. Il quinto modello della gamma Skoda mostra i tratti tipici della marca. Evidente è l’e spressiva calandra lamellare del radiatore con un listello tridimensionale cromato e il logo con la freccia alata posizionato al centro, da cui si allungano sul cofano delle nervature che ne alleggeriscono la superficie e il cui andamento è ripreso, al-

zionamento dell’Abs la frizione Haldex viene disattivata. A bordo di Yeti 4x4 basta agire sul tasto Off-Road situato sulla plancia e i sistemi di assistenza, come Abs, Asr ed Eds passano in modalità fuoristrada. L’assistente per le partenze in salita ha una maggiore rapidità d’intervento e, in discesa, su fondi sconnessi o in caso di forte pendenza, consente di mantenere una velocità costante, in modo tale che il conducente possa dedicarsi esclusivamente alla scelta della traiettoria corretta.

Trazione anteriore o integrale, Yeti è una vettura dalla linea elegante, bella da vedere ma anche robusta, attrezzata per affrontare condizioni particolarmente difficili e trasportare in tutta tranquillità i suoi cinque passeggeri. A suo agio anche in situazioni più normali, in strada e in città, sfoggia la sua livrea di sport utility moderno e dai contenuti all’avanguardia per quanto riguarda comfort, sicurezza e dinamica di guida.

l’interno, dalla consolle centrale della plancia. I due grandi gruppi ottici sono in posizione elevata. Dietro, le luci si illuminano formando la classica lettera C; il portellone verticale oscilla ampiamente verso l’alto. I cristalli laterali del portellone danno l’impressione di una superficie continua fino ai montanti centrali, ricordando il tipico aspetto dei modelli compatti Skoda. All’interno, lo spazio è generoso e i dettagli di qualità rendono l’ambiente accogliente e confortevole. Grazie al sistema VarioFlex, già sperimentato sulla Roomster, Yeti offre una versatilità ottimale. È infatti possibile ribaltare o estrarre separatamente i tre sedili posteriori, mentre i due sedili laterali possono scorrere in senso longitudinale (anche in senso tra-

sversale per 80 mm con il sedile centrale rimosso). Il volume del bagagliaio può arrivare fino a un massimo di 1.760 litri. La gamma motori è ampia e in grado di intercettare le esigenze di una pluralità di clienti finali. Per le versioni con trazione anteriore (che secondo Volkswagen Group Italia interesserà il 58 per cento degli acquirenti di Yeti) è a disposizione il benzina 1.2 TSI da 77 kW/105 cv, abbinato al cambio manuale a sei rapporti o al DSG a sette rapporti, o il 2.0 TDI CR da 81 kW/110 cv con cambio manuale a cinque rapporti e filtro antiparticolato di serie. Yeti 4x4 è proposta con il benzina 1.8 TSI da 118 kW/160 cv e cambio manuale a sei rapporti oppure con il prestazionale 2.0 TDI CR FAP, declinato non solo nella già citata potenza di 81

Fino a nove airbag proteggono i passeggeri in caso d’urto, compreso un airbag per le ginocchia del conducente e gli air bag laterali posteriori. Del resto, Yeti ha conseguito il massimo punteggio, ovvero le cinque stelle, nei test Euro NCAP. Oltre alla protezione dei passeggeri, spiccano i valori e spressi dalla vettura per quanto riguarda la sicurezza dei bambini e la protezione dei pedoni. Il telaio di Yeti presenta sull’asse anteriore un montante tipo McPherson con un braccio trasversale. L’asse posteriore è a bracci multipli. Concorrenziale il listino prezzi, che parte da 18.830 euro. Tre gli allestimenti previsti: Active, Adventure ed Experience. Le previsioni di vendita di Yeti per l’Italia sono di almeno 4.000 unità l’anno. Dopo la crescita registrata nel 2007 e 2008, Skoda ha subito, come il merca-

kW/110 cv ma anche come 103 kW/140 cv e 125 kW/170 cv. In tutti e tre i casi l’abbinamento è con il cambio manuale a sei rapporti. Perfettamente riuscita si è dimostrata l’alchimia tra il generoso 2 litri a gasolio e l’effi ciente trazione integrale: lo abbiamo potuto verificare stando al volante della versione più potente della gamma, la 170 cavalli. Yeti garantisce una guida brillante e coinvolgente. Agile nei tratti pianeggianti, il nuovo Suv Skoda rassicura conducente e passeggeri anche nelle situazioni più impegnative, dove interviene provvidenziale la trazione integrale. Il sistema comprende una frizione lamellare Haldex ad azionamento elettroidraulico. In buone condizioni di trazione, per esempio su fondi asciutti, La consolle centrale della plancia riprende l’andamento delle nervature del cofano che ne alleggeriscono la superficie. Tutti i comandi di Yeti sono a portata di mano. alle ruote anteriori viene distribuito il 96 per cento della coppia motrice; qualora i sensori riscontrino differenze nella rotazione delle singole ruote, la frizione Haldex è in grado di inviare fino al 90 per cento della coppia all’asse posteriore. Un differenziale autobloccante impedisce che una ruota posteriore con minor trazione possa a propria volta girare a vuoto. STABILITÀ RICERCATA

Yeti, quinto modello della gamma Skoda, mostra i tratti tipici della marca ceca. Anteriormente, i due grandi gruppi ottici sono in posizione elevata (in alto); dietro, le luci si illuminano formando la classica lettera C e il portellone si protende verso l’alto (sopra).

L’avanzata tecnologia della trazione integrale è pienamente compatibile con i sistemi elettronici di stabilità della vettura (Abs, Esp): in caso di attivazione dell’Esp, il controllo della frizione Haldex viene assunto dal la centralina elettronica Abs/Esp, mentre durante il fun-

to in generale, gli effetti della crisi economica del 2009. L’anno scorso sono state vendute nel nostro Paese circa 14.000 Skoda. Per l’anno in corso le previsioni sono di un ritorno alla crescita, grazie a un’interessante gamma prodotti che presenta diverse novità. Oltre a Yeti nel segmento C Suv, Skoda ha introdotto da poco la nuova Octavia station wagon (Octavia è il modello best seller del marchio) e tra pochi mesi è previsto il facelift della Fabia. Ma non è tutto: il gruppo Volkswagen è seriamente intenzionato a produrre una small car per il segmento A che avrà anche una “variante” firmata Skoda. A livello globale, il costruttore ceco del gruppo Volkswagen ha prodotto nel 2009 un totale di 680mila veicoli, di cui 120mila in Cina.


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VOLVO / I 75 ANNI DELLA STORICA PV36, FONDAMENTALE TAPPA DELL’EVOLUZIONE TECNICA

Carioca... in versione svedese Guido Prina

B OLOGNA - Nel 2010 Volvo festeggia il 75° compleanno della PV36. Visivamente diverso dalla maggior parte dei modelli della sua epoca, e totalmente diverso da tutte le altre vetture Volvo, il modello PV36, meglio noto come Carioca, rappresenta un capitolo emozionante della storia di Volvo. Tenendo conto del numero limitato di esemplari prodotti, questa vettura è anche piuttosto famosa in generale nella storia dell’automo bile. Nel ricordare la PV36, Volvo sgombra subito il campo da qualsiasi possibile illazione: la PV36 non è una copia della Chrysler Airflow. È vero che Chrysler lanciò l’Airflow sul mercato già nel 1934, ma ciò non implica automaticamente che Volvo ne abbia copiato la linea. Ciò non sarebbe stato pos sibile dal punto di vista delle tempistiche, in quanto il modello Volvo fece il suo debutto meno di un anno dopo. Tempi di sviluppo di questo genere so no impensabili oggi, e lo erano certamente 75 anni fa. Perché la vettura è stata chiamata Carioca? Carioca è semplicemente un soprannome della PV36, che è tuttavia rimasto persistentemente associato alla vettura per tutti questi anni, ed è forse più conosciuto e utilizzato della designazione corretta. Il dinamico ballo Carioca fa la sua comparsa in un film hollywoodiano del 1933, “Carioca, la danza di Venere” (titolo originale “Flying down to Rio”), che propone per la prima volta insieme sullo schermo Fred Astaire e Ginger Rogers. Si tratta di un ballo molto passionale dell’America centrale, durante il quale la fronte dei ballerini de ve toccarsi di quando in quando. PASSIONE BRASILIANA Carioca è inoltre il soprannome ufficiale delle persone originarie di Rio de Janeiro. Dato che le esportazioni di Volvo in Brasile iniziano molto presto, già nel 1933, è possibile ipotizzare che il nome Carioca sia stato utilizzato come vezzeggiativo per accattivarsi gli acquirenti del mercato brasiliano, associando tuttavia l’auto agli abitanti di Rio, piuttosto che al ballo. C’è anche da dire che alcune vetture Carioca giungono effettivamente in Brasile. Gustaf Larson, uno dei fondatori di Volvo, ne guidò un esemplare che esiste ancora oggi. La PV36, completata nella primavera del 1935, è opera di Ivan Örnberg, un ingegnere caparbio e versatile giunto in Vol vo nel 1931. Intorno al 1930, l’aerodinamica e i veicoli affusolati sono oggetto dell’atten zio ne di numerosi teorici e progettisti all’avanguardia. È l’epoca dei grandi dirigibili, la cui forma era forse la manifestazione più concreta di tali teorie, cui si affiancava un certo numero di locomotive, aeroplani e prototipi di autovetture. Benché

Un’auto che non fece grandi numeri dal punto di vista commerciale ma che ha conquistato un posto di rilievo nella storia della Volvo e dell’automobile in generale. Tante le innovazioni tecnologiche e di stile che caratterizzano la PV36, meglio conosciuta come Carioca. esistano varie versioni diverse di questi ultimi, nessuna Casa automobilistica osa avviarne la produzione, fino a quando Hupmobile e Chrysler Corporation decidono di farlo, quasi nello stesso momento. La PV36 è la prima vettura Volvo dotata di carrozzeria in acciaio pressato, montata su un telaio separato con solidi rinforzi a crociera, ma con un passo relativamente corto. Il passo di 290 cm conferisce alla carrozzeria un aspetto rotondo e paffuto ma non è in grado di trasmettere la sensazione di fluida velocità cui

mira la linea dell’auto. È interessante immaginare quale sarebbe stato il suo aspetto se Örnberg avesse invece adottato un passo di 310 o 325 cm, all’epoca entrambi stan dard presso Volvo, e impiegati per altri modelli. La PV36 gode tuttavia di un vantaggio tecnico rispetto alla concorrenza, vale a dire le sospensioni anteriori indipendenti, grazie alle quali le ruote anteriori possono muoversi verticalmente in modo indipendente l’una dall’altra, con un notevole miglioramento della maneggevolezza e della condotta

rispetto a un assale a trave. La PV36 è dotata della versione più recente del motore a sei cilindri EC da 3,67 litri e poco più di 80 cavalli, alloggiato sotto un cofano integrato con la parte anteriore della vettura, che ospita anche i gruppi ottici anteriori, situati intorno a una mascherina del radiatore tradizionale Volvo gradevolmente stilizzata, che segue la sagoma del muso, invece di essere disposta verticalmente per proprio conto come negli altri modelli Volvo. I parafanghi anteriori sono ancora quasi separati

La Volvo PV36, completata nella primavera del 1935, è opera di Ivan Örnberg, un ingegnere caparbio e versatile arrivato in Volvo nel 1931. È quella un’epoca di grandi sperimentazioni.

dalla carrozzeria, e se i fari anteriori fossero stati collocati su di essi, invece che inseriti nel mu so, sarebbe risultato difficile rendersi conto delle ambizioni aerodinamiche della vettura. La parte posteriore della carrozzeria è inclinata, con un lunotto posteriore suddiviso e un vano bagagli integrato (una novità per Volvo), mentre la ruota di scorta si trova all’esterno del portellone del baule, in un apposito involucro di acciaio. Le ultime vetture PV36 furono vendute soltanto nel settembre del 1938. Ne sono state prodotte un totale di 500 unità, a cui si aggiunge un telaio non allestito. Al momento della sua introduzione, il prezzo della PV36 è pari a 8.500 corone svedesi e taglia fuori immediatamente la maggior parte degli acquirenti di una vettura. Unito alla sua li nea, il prezzo elevato della vettura scoraggia inoltre i potenziali acquirenti che hanno i mezzi per acquistarla, ma desiderano una Volvo dall’aspetto di una Volvo. Il prezzo degli al tri modelli Volvo dell’epoca è compreso fra 5.000 e 6.000 corone svedesi. Non sorprende quin di che le vendite della PV36 procedano a rilento. L’anno successivo il prezzo viene ridotto considerevolmente. Secondo i registri delle consegne, gli acquirenti della PV36 sono per lo più persone in grado di permettersi un’auto costosa, come dirigenti, industriali, uomini d’affari, avvocati, medici e così via. Per

quanto concerne le commesse speciali, non c’è stata una grande attività; l’au to viene ordinata e prodotta un’unica versione decappottabile, realizzata a Stoccolma da Nordberg Coachbuilding Co su telaio della PV36 e acquistata da un ricco uomo d’affari. L’auto ha una carrozzeria bicolore a due porte, nella quale è stata conservata la maggior parte dei particolari originari, a eccezione del tetto. Attualmente rimangono meno di 25 esemplari della Volvo PV36, per la maggior parte in Svezia, e in condizioni variabili. PRECORRERE I TEMPI All’epoca Volvo deve accettare un triste dato di fatto: a metà degli anni ’30 per questa tipologia di vetture non esiste in realtà un mercato. Si tratta infatti di modelli che precorrevano i tempi di almeno vent’anni con le loro linee aerodinamiche e non convenzionali. Gli acquirenti delle vetture, e in particolare i clienti di Volvo, desiderano linee tradizionali, conformi ai tempi, con piccole variazioni visive. L’ultima PV36 Carioca venduta nel l’autunno del ’38 viene spedita a Teheran, in Iran, per diventare l’auto di von Heidenstam, ambasciatore svedese nel Paese asiatico. Sul mercato so no ormai disponibili già da due anni i modelli Volvo PV51 e PV52, che costituiscono la base di tutte le altre vetture Volvo lanciate in quel che restava degli anni ’30.


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SUBARU / HYBRID TOURER CONCEPT ABBINA PRESTAZIONI DI GUIDA, SICUREZZA ED ECOCOMPATIBILITÀ

Le nuove frontiere del granturismo

Fabio Basilico GINEVRA - Il futuro del granturismo è per Subaru concentrato nelle potenzialità della Hybrid Tourer Concept, esposta insieme ad altre novità della casa delle Pleiadi, all’ultimo Salone di Ginevra. Dotata delle tecnologie fiore all’occhiello di Subaru, ovvero il Symmetrical AWD e il motore boxer, la Hybrid Tourer Concept offre un abbinamento ideale fra prestazioni di guida, sistemi di sicurezza ed eco-compatibilità garantita dal suo sistema ibrido unico nel suo genere. Durante l’avvio e a una velocità estremamente bassa, viene usato il motore elettrico posteriore senza sfruttare la potenza del propulsore a combustione. Nella normale marcia, il 4 cilindri boxer è maggiormente impiegato e grazie al sistema d’iniezione diretta di benzina abbinata al turbo lo si può apprezzare in tutte le sue qualità dinamiche. Durante l’accelerazione, il motore elettrico posteriore assiste la forza motrice del propulsore anteriore per ottenere le prestazioni desiderate. Inoltre, quando si accelera in salita, il motore elettrico anteriore, che è normalmente usato come un generatore di corrente, aiuta l’asse anteriore per migliorare le prestazioni. L’attuazione di un sistema stop-engine al minimo (funzione che arresta il motore quando la vettura si ferma) riduce il consumo di carburante. L’utilizzo di una batteria agli ioni di litio ad alte prestazioni si basa sulle esperienze ingegneristiche di Subaru e sul know-how che il costruttore ha acquisito grazie alla Subaru Plug-in Stella, elettromobile lanciata lo scorso anno in Giappone (a Ginevra, Subaru ha presentato la successiva evoluzione denominata Plug-in Stella Beams, disegnata in collaborazione con il celebre store giapponese Beams). Ciò include l’uso di un preciso sistema di gestione dell’energia e di particolari freni che ne rigenerano la carica per migliorare l’efficienza di combustibile. Lunga 4.630 mm, larga 1.890 mm e alta 1.420 mm, con cepita con un design con porte ad ali di gabbiano, Hybrid Tourer Concept vuole esprimere un senso di libertà e di facilità di guida in ogni condizione e situazione ambientale. Un abitacolo lussuoso e confortevole è contenuto all’interno di linee estetiche molto aerodinamiche. Ampie superfici vetrate si alternano a un corpo che esprime solidità. Quattro posti indipendenti e comodi sono racchiusi all’interno di un ampio spazio che offre una serie di funzioni di facile utilizzo per i passeggeri. La parte superiore del cruscotto è mobile verso l’alto e verso il basso per fornire soluzioni di guida ottimali per il conducente. Il 2.0 litri boxer turbo benzina è concepito con un sistema d’iniezione diretta per ridurre consumi ed emissioni nocive a fronte di un aumento della coppia motrice. In abbinamento al “tradizionale” motore, vengono montati due motori elettrici posti rispettivamente uno sull’assale anteriore (potenza di 10

kW) e uno su quello posteriore (potenza di 20 kW) consentendo un’assistenza differente dei due assali ed esaltando così l’appeal del sistema Symmetrical AWD di Subaru. Subaru Hybrid Tourer Concept adotta il Lineartronic (CVT), nuovo cambio automatico (già montato sulle nuove Legacy e Outback) realizzato per garantire risparmi di carburante abbinati a valide prestazioni di guida. Il Salone di Ginevra ha ospi-

tato la prima europea della Hybrid Tourer Concept ma anche l’anteprima mondiale della Impreza XV. Sviluppata sulla base dell’Impreza cinque porte, Impreza XV propone un nuovo styling da crossover. Calandra e passaruote dal disegno esclusivo, barre longitudinali sul tetto e uno spoiler sopra il lunotto enfatizzano l’unicità della speciale versione dell’Impreza. Il boxer 2 litri a benzina e il boxer diesel turbo sono conformi alla norma-

tiva antinquinamento Euro 5. L’innovazione Subaru ha anche sviluppato Eyesight +, avan zato sistema di assistenza al la guida con controllo precollisione. Eyesight + è in grado di fornire un valido aiuto nella prevenzione delle collisioni grazie all’utilizzo della sua esclusiva tecnologia “telecamera-stereo”, importante evoluzione dei sistemi di sicurezza per driver, pedoni e ambiente esterno. L’evoluto sistema di ricono-

scimento ambientale delle immagini si avvale di una telecamera stereo e di uno speciale motore di elaborazione 3D in grado di identificare pedoni, ciclisti e varie condizioni di guida che all’occhio umano sarebbero di difficile comprensione. In particolare, il sistema rileva costantemente i veicoli che si muovono dentro e fuori gli angoli ciechi e consiglia chi è al volante sulle manovre di guida più adeguate.

La concept car delle Pleiadi concentra il meglio della tecnologia motoristica made in Subaru promuovendo l’utilizzo della propulsione ibrida. Accanto all’affidabile e potente 2.0 litri boxer turbo benzina agiscono due motori elettrici posti sull’assale anteriore e su quello posteriore.

MICHELIN / Anteprima mondiale per l’innovativo Pilot Sport 3

Miglioramento globale L’ultimo nato tra i pneumatici Michelin per vetture illustra la linea strategica seguita dal Gruppo, il quale decide di non sacrificare una prestazione a scapito di un’altra. Molte qualità distinte sono state migliorate contemporaneamente. Nils Ricky P ERO - Anteprima mondiale! Michelin con il nuovissimo Pilot Sport 3, il primo pneumatico che associa le alte prestazioni stra dali a qualità ecologiche senza pari nella sua categoria. Garante di un’aderenza ai massimi livelli, Pilot Sport 3 su strada bagnata offre una migliore tenuta di strada in curva e uno spazio di frenata di tre metri inferiore rispetto a quello del suo predecessore, pneumatico di riferimento nel settore dei veicoli sportivi. A questa capacità di aderenza all’asfalto, si aggiunge un’altissima precisione di risposta del volante, fonte di piacere di guida. Ciò permette a Michelin di definire il suo nuovo pneumatico ad alte prestazioni l’“amplificatore di sensazioni”. Inoltre, e in modo assolutamente inedito, questo bilancio dinamico è accompagnato da una riduzione dei consumi e da una elevata

durata chilometrica. Pilot Sport 3 si rivolge a numerose categorie di veicoli. Potrà così equipaggiare le versioni sportive delle utilitarie, delle compatte e anche delle grandi berline potenti. Equipaggerà anche i veicoli piccoli ma decisamente sportivi come le roadster o le coupé. Infine, ritroveremo il Pilot Sport 3 sui modelli non sportivi, laddove i loro proprietari hanno scelto di montare come opzione dei pneumatici sportivi (ad esempio, 18” e 19”). Nel linguaggio dell’industria automobilistica, questi veicoli coprono i segmenti che vanno dall’A all’E1. Per rispondere alla proliferazione delle tipologie di automobili, Pilot Sport3 offre un “raggio d’azione” tra i più ampi, perché questo pneumatico ha una vocazione mondiale. Infatti, la sua commercializzazione sui mercati ricambio comincia all’inizio del 2010, in tutti i continenti: dall’America all’Asia, passando per l’Europa, l’Africa e l’Oceania. Un fatto sorpren-

dente è che, mentre la distribuzione del nuovo Pilot Sport 3 è solo agli inizi, questo pneumatico è già stato omologato da numerosi costruttori automobilistici. Alcuni di loro lo hanno già adottato per equipaggiare modelli rappresentativi delle loro gamme sportive. Ad esempio, la nuova Audi A5 oppure la nuova Mercedes Classe E 63 AMG. L’ultimo nato tra i pneumatici Michelin per vetture illustra la linea strategica seguita dal Gruppo, il quale decide di non sacrificare una prestazione a scapito di un’altra. Molte qualità distinte sono state migliorate contemporaneamente. Altrimenti sarebbe impossibile pretendere di ottenere qualsiasi tipo di progresso. Per giungere a quest’equilibrio, il Michelin Pilot Sport 3 fa appello ad altissime tecnologie inedite come la Mescola Green Power, il Sistema Anti Surf e la Deformazione Programmata, sviluppate nel Centro Ricerca e Sviluppo della marca francese.


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AUTORAMA di Palermo, della famiglia Lo Bosco, con 1.300 vendite, a ribadire la forza del Regno delle Due Sicilie. Mi preme evidenziare che la quota rosa delle concessionarie gestite da donne è arrivata al 10 per cento, grazie all’arrivo di tre nuove nomine a Milano, Napoli e L’Aquila”. Una Hyundai non nuova ad andare nel... pallone, ma in senso buono? “Hyundai da anni sponsorizza i grandi avvenimenti di calcio e sarà sponsor principale dei prossimi Mondiali in Sud Africa. Sarà una visibilità a 360° come lo è stato anche in passato”.

Vincenzo Bajardi

FIUGGI - Schietto, leale, testardo, capace. La “forza dei nervi distesi” come del resto la definisce egli stesso. Romano Valente, dinamico Vice presidente di Hyundai Motor Company Italia, ingegnere napoletano molto stimato nel mondo dell’auto - avendo raccolto notevoli consensi in diversi incarichi anche in Casa Fiat (Lancia) - è sempre quel fantasioso buon figlio del “Regno delle Due Sicilie”, che ottiene successi professionali rispolverando il polso di ferro. Così come quando ha svolto con profitto una breve ma intensa carriera di arbitro di calcio in forza alla Can, sezione di Napoli, dove in passato erano usciti fior di fischietti come Marchese di Frattamaggiore e Grillo di Afragola per ricordarne i più rappresentativi. Hyundai Motor Company è risultata una delle poche multinazionali a livello mondiale

PENSATO E COSTRUITO IN EUROPA Veniamo ora a questa ix35: è il modello della svolta per Hyundai? “Esce di scena dal listino il Suv Tucson, più tagliato per le freeway Usa, e irrompe a testa alta questo modello - ha spiegato il Vice presidente - pensato e costruito in

HYUNDAI / UNA VERA E PROPRIA SVOLTA NEL SEGMENTO DEI SUV: ARRIVA IX35 a non aver subito gli effetti devastanti della crisi economica, raggiungendo per la prima volta il tetto di 3 milioni di unità vendute e confermandosi un costruttore globale. Il Gruppo coreano, di cui fa parte anche Kia, nel secondo semestre 2009 ha ottenuto la quarta posizione tra i costruttori mondiali con il brand Hyundai, che in Cina ha ottenuto incrementi vicini al cento per cento, in India del 19 per cento. Anche in Europa Hyundai ha venduto 341.837 unità (+ 27 per cento) in un mercato sceso dell’1,6 per cento. “Di riflesso - attacca Valente in un’intervista sul nuovo Suv iX35 - la nostra quota è cresciuta fino al 2,4 per cento, merito degli incentivi che hanno ravvivato il mercato tedesco con 63.884 vendite Hyundai, in Gran Bretagna e in Italia, che grazie alle 38.866 unità vendute ha guadagnato il terzo podio nel Vecchio Continente. In Italia, scendendo più in dettaglio, siamo riusciti a posizionarci dopo i Top 15 marchi storici che rappresentano l’86 per cento del mercato, con una quota dell’1,8 per cento. Una buona spinta l’hanno fornita gli incentivi statali con l’i10, che l’ha fatta da padrone con oltre il 50 per cento delle no-

Con il vento in poppa Romano Valente, Vice presidente di Hyundai Motor Company Italia, ne è certo: “In un anno pieno ne venderemo 10mila unità”. Ma la strategia di crescita passa anche dalla ristrutturazione da cima a fondo della rete di vendita: “Il cliente deve essere al centro del nostro cosmo”. stre vendite. Ma anche il GPL non è stato da meno sempre con la stessa vettura del segmento A”. STRATEGIE DI SVILUPPO Cosa tirerà fuori dal suo cilindro? “Una strategia di crescita - ha risposto il Vice presidente di Hyundai Motor Company Italia - per avvicinarci alle performance europee e riprenderci nel 2010 quel 2 per cento di quota di mercato che già ci apparteneva in passato, puntando sull’immagine e sulla notorietà del nostro marchio ma anche sulla ristrutturazione da cima a fondo della rete di vendita. A riguardo sarò inflessibile per tutelare sempre di più il

cliente, al centro del nostro cosmo”. Cartellino giallo e rosso sempre a portata di taschino per i vostri concessionari? “Certamente, chi lavora bene - il commento di Valente - rimane in... campo, chi bleffa o è scorretto lo spedisco fuori dalla nostra organizzazione

senza tentennamenti. Lo sa bene il nostro presidente Chang Seok Im: a riguardo sono severissimo e penso che Collina sia dalla mia parte. Entro l’anno tutte le nostre 130 concessionarie, di cui 44 esclusive, avranno lo Show Room Identity con delle insegne ad hoc”.

Fra i concessionari Hyundai chi merita un applauso? “Brillante performance - ha aggiunto l’alto manager della Casa coreana - quella ottenuta dalla Roby Cars di Napoli, che con 2mila vendite è salita sul podio più alto in Europa, figurando come la top in Europa, seguita da Mondo Auto

Europa con le carte in regola per soddisfare le esigenze di chi cerca un mix fra auto familiari e sportive, un crossover dei giorni d’oggi. Con questa gamma ix35 avremo la leadership continentale nel segmento per efficienza, bassi consumi e livelli di emissione”. Quali chicche ha apprezzato su questo modello? “Il design vincente, la sostanza di prodotto, il sistema di integrazione nella plancia, la telecamera posteriore, la funzione di assistenza al parcheggio”. Stime di vendite della ix35? “Diecimila unità in un anno pieno - azzarda Valente oltre 3mila quest’anno, visto che le vendite inizieranno a partire dall’open week end del 20 e 21 marzo. I motori 2 litri avranno una garanzia di 5 anni ed il controllo gratuito, assistenza stradale compresa”.

Al volante del nuovo Suv compatto ix35

Una bella carta nelle mani della rete FIUGGI - Il nuovo Suv di casa Hyundai, l’iX35, è caratterizzato da dinamismo, leggerezza, armonia e fluidità. Tutte caratteristiche evocate già in fase di progetto iniziale. “Concetti - ha ribadito Rodolfo Giusti, product marketing Hyundai Motor Company Italy che hanno preso forma nel prototipo ix-onic, presentato a Ginevra nel marzo 2009”. Prodotto a Zilina, in Slovacchia, il nuovo Suv

presenta un frontale forte, deciso nelle linee dalla spiccata personalità. Balza all’occhio la griglia esagonale, che rappresenterà il marchio di fabbrica dei futuri prodotti del costruttore coreano. In linea coi Suv di segmento C, è lungo 4.410 mm, ovvero guadagna 85 mm rispetto al Tucson, di cui 10 nel passo, ora di 2.640 mm. È largo 1.820 mm, con un incremento di 2 cm. Il tutto si traduce in migliore abitabilità e più spazio interno. L’altezza è di 1.670 mm, ovvero ridotta di 20 mm, per una migliore aerodinamicità, ma anche con effetti positivi su consumi ed emissioni. Cinque i propulsori disponibili, tutti Euro 5 e abbinati a moderne trasmissioni a sei rapporti manuali o automatiche, anche con gestione sequenziale. Tre i motori subito disponibili: 2.0 l benzina, serie Theta II da 163 cv a 6.200 giri /min, con una coppia di 19,8 Kgm; 2.0 l diesel serie R da 136 cv a 4mila giri/min, con una coppia di 32 Kgm; 2.0 l diesel serie R (alta potenza) da 184 cv a 4mila giri/min, con una coppia di 39 Kgm. I diesel sono tutti con filtro antiparticolato di serie di tipo autorigenerante, quindi senza alcun intervento o sostituzione programmata. “Il nostro sforzo ha commentato Giusti - è teso in direzione di motori sempre più performanti ma dai consumi e dalle emissioni decisamente ridotti. Il 2.0 diesel da 184 cv emette solo 159 g/km di CO2 spingendo ix35 fino a 194 km/h”. Le dotazioni di serie nella versione Classic prevedono quadro strumenti ad alta leggibilità, climatizzatore automatico bi-zona con sistema ionizzante, tetto panoramico, telecamera posteriore, sistema di assistenza al parcheggio, bluetooth, impianto audio integrato fino a sette altoparlanti, navigatore satellitare, frazionamento sedile posteriore 60/40, vano di carico che può raggiungere i 1.436 l di volume utile. Nella versione Comfort troviamo anche Cruise Control, sedili riscaldati anteriori e posteriori, rivestimento in pelle e tessuto dei sedili, vetri oscurati. Per chi vuole il massimo c’è la versione Style con cerchi in lega leggera da 18”, navigatore con retrocamera integrata, impianto audio potenziato e cruscotto ad alta leggibilità. I prezzi di lancio partono dai 20.990 euro della benzina 2WD ai 30.990 della versione Style.


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CITROËN / FERVONO I PREPARATIVI IN VISTA DELLA SVOLTA DI FINE ANNO

Tour elettrizzante con la C-Zero Massimiliano Campanella R OMA - L’interesse nei confronti dell’ambiente che nutre Citroën vede, a partire dalla fine di quest’anno, la produzione delle prime vetture elettriche: C-Zero e Berlingo First Electric. In occasione del futuro lancio di questi prodotti innovativi, Citroën ha deciso di organizzare un tour europeo che, dopo Copenhagen e Berlino, il mese scorso ha fatto tappa a Roma. Insomma, nella seconda parte del l’anno la Casa francese si de dicherà anima e corpo alla pre parazione di quello che si preannuncia come un evento rivoluzionario, destinato a rappresentare una svolta significativa nella strategia del marchio e del gruppo PSA Peugeot-Citroën. L’Electric Tour - com’è stato battezzato dal management Citroën - si pone l’ambizioso obiettivo di far conoscere non solo le nuove proposte che cominceranno a circolare sulle nostre strade a partire dalla fine del 2010, ma anche tutti i progetti che il gruppo PSA sta sviluppando per produrre vetture sempre più a impatto zero. In una politica di riduzione dei consumi di carburante e di gas a effetto serra, Citroën ha già collezionato tappe decisamente importanti con oltre il 30 per cento dei veicoli commerciali con emissioni di CO2 inferiori a 120 g per km, C3 e DS3, che propongono versioni con emis-

È passata anche da Roma l’iniziativa organizzata dalla Casa francese per far conoscere in anteprima la piccola C-Zero e il veicolo da lavoro Berlingo First Electric, due mezzi a funzionamento totalmente elettrico, e il concept car Revolte, city car compatta e ultrachic.

shi Motors Corporation, la CZero sarà la seconda offerta di veicoli elettrici della Marca, accanto a Berlingo First Electric, realizzato con Venturi. Citroën C-Zero è dotata di motore sincrono a magnete permanente da 47 kW o 64 cv CEE da 3mila a 6mila giri/min. La coppia massima raggiunge 180 Nm, da 0 a 2mila giri/min. Le batterie si ricaricano collegando il cavo d’alimentazione ad una presa da 220 V, ma è anche possibile effettuare una ricarica dell’80 per cento in soli 30 minuti con una presa da 400 V. Con una lunghezza di 3,48 m e un diametro di sterzata di 9 m, Citroën C-Zero si destreggia in ambito cittadino con estrema facilità. Le prestazioni (velocità massima di 130 km/h, da 0 a 100 km/h in circa 15 secondi e riprese da 60 a 90 km/h in 6 secondi) e l’autonomia di circa 130 km le permettono anche si av venturarsi tranquillamente fuori città. I clienti privati o aziendali attratti da C-Zero possono inserire in anteprima, nel sito www.czero.citroen.com, una richiesta di prova su strada e di prenotazione. L’altra novità di quest’anno si chiama Berlingo First Electric, veicolo commerciale che sarà commercializzato tra qualche settimana e che dispone di una catena di trazione totalmente elettrica, inserita nel vano motore, al posto della motorizzazione termica. Questo allestimento permette di conservare la capacità di carico, a beneficio

Il Concept Car Citroën Revolte

Il lusso impertinente

Un pieno di... elettricità! Citroën C-Zero sarà la seconda offerta di veicoli elettrici del Double Chevron, accanto al Berlingo First Electric, la cui commercializzazione inizierà tra poco. sioni di CO2 pari a 99 g per km, sistema Stop&Start di seconda generazione esteso nel 2010 a tutta la gamma, il lancio di una vettura full hybrid nel 2011, la DS5.

La gamma attuale propone già numerose tecnologie, alcune già da molti anni. Le motorizzazioni diesel HDi FAP combinano consumi contenuti, ridotte emissioni di CO2 e una

decisa diminuzione dell’emissione di particolato nell’atmosfera. I cambi manuali pilotati pro posti su numerosi modelli permettono di ridurre i consumi di carburante e anche lo

Fornitura Citroën all’importante società di trasporti e logistica

C-Zero per Deutsche Bahn Fuhrpark MILANO - Rolf Lübke, Ceo di DB Fuhrpark, e Frédéric Banzet, Direttore generale di Citroën, hanno siglato il mese scorso una lettera d’intenti per la fornitura da parte di Citroën di vetture C-Zero alla filiale di Deutsche Bahn. Deutsche Bahn, una delle più grandi società di trasporti e logistica in Europa, amplia la sua concezione di viaggio eco-compatibile. La combinazione di “rotaia e gomma” è destinata a diventare sem-

pre più importante per la mobilità. Con DB Carsharing e “Call a Bike”, Deutsche Bahn propone già soluzioni integrate. Da questo mese le Citroën C-Zero elettriche andranno ad arricchire le proposte di DB Fuhrpark e delle ferrovie tedesche. Questi veicoli faranno parte anche del progetto “BeMobility”, programma ufficiale per una maggiore mobilità elettrica nella città di Berlino.

ROMA - Con il concept car Revolte, Citroën si mostra ancora una volta audace e innovativa. City car ultrachic, Revolte si regala il lusso di essere impertinente. City car compatta, elude abilmente tutte le insidie del traffico urbano, esaltando la visione tradizionalmente riservata alle vetture di piccole dimensioni. Audace e chic, sposa il concetto del lusso impertinente, della tecnologia con glamour e del dinamismo pieno di vivacità. Con le tinte iridescenti e glossy, i tessuti setosi e vellutati, i materiali rari e raffinati, Revolte immerge immediatamente i suoi occupanti in un’atmosfera al femminile, che sa di cosmetici. Vivace e nervosa, elegante e sfrontata è proiettata al futuro e sceglie una modalità di propulsione ibrida. Questa tecnologia, che privilegia la modalità elettrica, offre ottime prestazioni ecologiche e contribuisce all’agilità stress, in particolare nelle aree urbane. In un evento organizzato il mese scorso alla succursale Citroën di Roma, la stampa specializzata ha potuto vedere in anteprima: C-Zero e Berlingo First Electric, due veicoli dal funzionamento totalmente elettrico, che saranno commercializzati a partire da quest’anno; il concept-car Revolte, veicolo ibrido ricaricabile, che esplora la via del veicolo urbano elegante e rispettoso dell’ambiente; la nuova C3 e DS3, le due ul time creazioni della Marca, che propongono ognuna una gamma di emissioni di CO2 a partire da 99 g/km. E veniamo alla grande novità: la C-Zero, che vuol dire zero carburante, zero emissioni di CO2, zero rumorosità. Con C-

del concept car. Tristezza, conformismo e pigrizia sono concetti che non appartengono al suo universo di riferimento. Anzi, ostenta una personalità e prestazioni che danno colore alla città e che trasportano in un universo de luxe. La crescente urbanizzazione, la rivoluzione dei mezzi di comunicazione, il moltiplicarsi delle soluzioni di mobilità mostrano quanto l’universo delle piccole vetture sia destinato ad uno sviluppo importante. Specchio privilegiato delle evoluzioni della società e degli stili di vita, la city car assiste anche alla costante evoluzione del suo status, ed amplia di conseguenza il suo raggio d’azione: auto economica, seconda auto, vettore di comunicazione, o forse accessorio di moda, la city car accentra l’attenzione, attrae ogni forma di audacia, e si rivela un terreno particolarmente fertile d’innovazione automobilistica.

Zero, Citroën amplia la sua offerta nel segmento delle piccole vetture con una soluzione cento per cento elettrica. Questa nuova city car è studiata per facilitare la mobilità urbana: sagoma ridotta, ricarica rapida e autonomia sufficiente a coprire tutti i tragitti quotidiani, il tutto in un silenzio che fa dimenticare i rumori della città. Un vero concentrato di tecnologia e creatività per affrontare sin da oggi le sfide di domani. Con oltre 5.500 veicoli elettrici già prodotti, Citroën si avvale di una ragguardevole esperienza per giocare un ruolo di primo piano in un mercato destinato ad una forte crescita negli anni a venire. Commercializzata nell’ultimo trimestre 2010, sviluppata in collaborazione con Mitsubi-

di chi utilizza questa versione elettrica. Berlingo First Electric, dotato di motore asincrono trifase con potenza massima di 53 kW e coppia massima di 180 Nm, offre un’autonomia di 100 km e arriva fino a una velocità di 100 km/h. La ricarica completa delle batterie dura otto ore, mentre per ricaricare all’80 per cento sono sufficienti cinque ore. Tali caratteristiche lo rendono adatto all’utilizzo nelle flotte aziendali, particolarmente attente a questi valori. Diversi veicoli sono attualmente in fase di test, in condizioni reali di distribuzione di posta, nell’ambito di una gara per la fornitura di 500 veicoli per i servizi postali francesi. I risultati saranno disponibili entro la fine dell’anno.


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AUTORAMA benzina è un 16 valvole da 117 cv, mentre il diesel 1.5 common rail da 110 cv assicura sulla car ta basse emissioni e una buona economia d’esercizio. Trasmissioni manuale a cinque o sei rapporti e Xtronic CVT per il turbo benzina. Lo schema della gamma di propulsori, ricapitolando, è il seguente: 1.5 dCi 110 cv diesel 2WD con cambio manuale a sei marce; 1.6i 117 cv benzina 2WD con cambio manuale a cinque marce; 1.6i 117 cv benzina 2WD con cambio Xtronic CVT; 1.6i turbo 190 cv benzina 2WD con cambio manuale a sei marce; 1.6i turbo 190 cv benzina 4WD con cambio Xtronic CVT M6. Sorta di fratello minore del Qashqai, rispetto al quale presenta un design più ardito e originale, la Juke è lunga 4,13 m, larga 1,76 e alta 1,57, per un passo di 2,53 m. Punta a diventare l’auto trasversale per eccellenza, questo almeno nei piani della Casa Giapponese. Di certo non lascia indifferenti, vero mix di generi, frontale da Suv, con fari vistosi e rotondi ai lati della calandra, silhouette da coupé. Non è un pugno in un occhio, ma al momento appare difficilmente catalogabile, di certo punta a staccarsi da tutta la concorrenza, diretta e indiretta. Secondo i manager Nissan la

Cristina Altieri PARIGI - Provaci ancora Nissan. Dopo un primo atto che ha visto in scena l’intuizione di dare vita al concetto crossover e utilizzarlo come salvacondotto per attraversare meglio di altri il medioevo automobilistico contemporaneo, è ora tempo di ampliare la gamma e guardare avanti. Sì perché a Yokohama devono ringraziare anche e soprattutto le oltre 500mila Qashqai consegnate dal 2007, anno del lancio, se i risultati degli ultimi nove mesi sono tutti in positivo, profitto, utile, quote di mercato: in Europa a gennaio i punti percentuali portati a casa sono stati ben 3,2. Forte di tali risultati, il marchio nipponico torna a scommettere sulla fusione tra universi distanti, per regalare un’alternativa a quanti al volante vogliano esprimere grinta e originalità. Assecondando ancora una volta questa filosofia nasce oggi Juke, il piccolo di gamma. SUV nel collegamento al suolo, dinamico nella metà a contatto con il cielo, guardando Juke si percepisce una felice coesione tra opposti: spazioso eppure compatto - è lungo 4.135 mm robusto ma anche sportivo. Le dimensioni sono adatte al traffi-

NISSAN / IN AUTUNNO ARRIVA NELLE CONCESSIONARIE IL PICCOLO SUV JUKE

Robusta ma anche sportiva, Juke ha dimensioni adatte al traffico cittadino, ma offre una carrozzeria a cinque porte e un abitacolo comodo per cinque persone. Tre le motorizzazioni disponibili al lancio, top di gamma sarà il nuovo 2.5 turbocompresso.

Qashqai formato baby co cittadino, tuttavia offre una carrozzeria a cinque porte e un a bitacolo comodo per cinque persone. Il ritmo della porzione inferiore è scandito da ruote massicce, gomme larghe, una buona altezza da terra. In contrasto con l’effetto coupé dato da parabrezza inclinato, linea alta di cintura, finestrini rastremati e tetto discendente. Particolari le luci, quelle posteriori a boomerang che ricordano la 370Z, quelle anteriori sdoppiate: ai lati del cofano fari allungati, mentre sul frontale un motivo circolare incornicia abbaglianti e anabbaglianti. Il nuovo modello vanta un design alquanto originale che non lo farà certo passare inosservato. Il frontale imponente, decisamente da Suv, è caratterizzato dalla presenza di due fari rotondi installati ai lati della grande mascherina, il tutto sovrastato dal cofano motore e dai lunghi proiettori anteriori dalla forma affusolata. Impossibile

poi non notare i grandi e “bombati” passaruota sulla fiancata, mentre il posteriore si caratterizza da una linea molto sfuggente, dove dominano i fari dalla forma a “V” e il lunotto quasi da coupé. All’interno finiture lucide arredano un abitacolo dominato dalla consolle centrale, bombata come il serbatoio di una motocicletta. Il tunnel ospita il Dynamic Control System, modulo che consente al pilota di impostare parametri come l’erogazione di coppia, i punti d’innesto del cambio CVT, la taratura dello sterzo, ma anche di regolare le funzioni di bordo, il climatizzatore ad esempio. La finitura lucida aggiunge un che di inusuale e divertente. Molto capiente il vano bagagli, con tanti comparti versatili dove riporre gli oggetti. Le versioni a trazione anteriore hanno sospensioni MacPher son sull’avantreno e con barra di torsione sul retrotreno, mente i modelli a trazione inte-

grale adottano un’architettura multilink al posteriore, ispirata alle sospensioni di Qashqai. Oltre alla versione a due ruote motrici, Juke è disponibile anche equipaggiato con l’All-Mo-

sale di coda e l’agilità nell’affrontare le curve è migliorata grazie alla maggiore coppia distribuita alla ruota posteriore esterna. Inoltre, ciascuna delle due ruote posteriori può avere

nuova auto incarna alla perfezione le richieste del guidatore medio europeo, essendo nata dopo attenti studi sui comportamenti degli europei al volante e per Nissan risponde a tutte le

Nissan Juke vanta un design originale che non passa inosservato. All’interno, finiture lucide arredano un abitacolo dominato dalla consolle centrale, bombata come il serbatoio di una motocicletta. de 4x4-i, ultima generazione del sistema di trazione integrale a gestione elettronica Nissan che, accoppiato alla tecnologia Torque Vectoring per il controllo del sottosterzo, promette di conferire a Juke una manovrabilità eccellente a dispetto dell’altezza da terra. “Torque Vectoring” è un innovativo sistema che oltre a ripartire la coppia tra avantreno e retrotreno è in grado di farlo pure tra la ruota di sinistra e quella di destra dell’assale posteriore, per ottimizzare le perdite di aderenza. Insomma, la ripartizione della coppia non è più solo fra le ruote anteriori e posteriori (fino a un massimo del 50:50) ma anche fra i due lati dell’as-

in totale fino al 50 per cento della coppia motrice disponibile: un’innovazione assoluta nel segmento delle small car. Il compito che il nuovo crossover dovrà assolvere è quello di rappresentare una vera e propria novità in un contesto di mer cato, il segmento B, nel qua le molti clienti volgono sempre più la loro attenzione. A metà tra un Suv e un’auto sportiva, Juke rompe gli schemi del segmento B per offrire ai clienti un’alternativa originale alle solite berline. Tre le motorizzazioni disponibili al lancio. Il top di gamma sarà il nuovo 2.5 turbocompresso a iniezione diretta da 190 cv di potenza e 240 Nm di coppia. La seconda opzione

esigenze. Questa baby-crossover si collocherà nella gamma della Casa giapponese tra la Note e la Qashqai, ma di sicuro c’è l’originalità del lavoro svolto dagli stilisti del brand nipponico. Il design riprende quello dell’innovativa concept Qazana, presentata lo scorso anno a Ginevra, e grazie a esso la Nissan intende attirare i clienti delle auto piccole che cercano qualcosa fuori dall’ordinario. Un obiettivo già centrato con successo dalla Qashqai, che nel 2007 ha rivoluzionato il settore delle compatte con un risultato di tutto rispetto: 500mila esemplari venduti in Europa, ma solo in due anni e mezzo di carriera.


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TOYOTA / IN VENDITA DA QUESTA PRIMAVERA LA NUOVA AURIS Paolo Altieri BARCELLONA - Nuovo design esterno per rafforzare l’immagine robusta e solida, maggiore qua lità dei materiali interni, maggiore ergonomia, ulteriore miglioramento della strumentazione e nuove sospensioni per un maggiore comfort di viaggio, elevata reattività di sterzata per una maggiore agilità e ampia gamma motori, con la prossima introduzione della tecnologia Hybrid Synergy Drive. Le caratteristiche ci sono tutte per proseguire l’onda lunga della Toyota Auris, lanciata in Europa nel 2007 per sostituire la Corolla nel mercato del segmento C. Oggi come allora i punti di forza sono spaziosità, comfort, funzionalità, affidabilità, sicurezza e piacere di guida. In vendita a partire da questa primavera, la Nuova Auris continuerà ad affermarsi grazie ai significativi miglioramenti per quanto riguarda lo stile, la qualità degli interni e l’ampia scelta di motori, dotati di tecnologia Toyota Optimal Drive, in grado di offrire grande piacere di guida con emissioni e consumi ridotti. Gli appassionati dell’Auris potranno inoltre beneficiare su un’automobile del segmento C della tecnologia “full hybrid” con l’Auris HSD. L’introduzione della tecnologia Hybrid Synergy Drive ne farà un modello unico nella sua categoria, a quel punto sarà il primo a offrire una scelta completa di motorizzazioni: benzina, diesel e ibrido. A livello europeo, nei primi dodici mesi di commercializzazione l’Auris ha incrementato la quota Toyota all’interno del segmento C, passando dal 3,2 per cento del 2006 del suo pre-

Onesta ma sempre poco emozionante

La leader nipponica del segmento C è stata rinnovata nel design di interni ed esterni, ma soprattutto è migliorata nella funzionalità e nel piacere di guida. Ingegneri e tecnici Toyota hanno lavorato su sospensioni e alta tecnologia nei sistemi di guida e nello sviluppo della trasmissione. profilo concavo del modello attuale a una curva più ampia e convessa. Le sospensioni della Nuova Auris sono state messe a punto per migliorare il comfort di viag gio senza compromettere l’agilità e la manovrabilità del veicolo. La sospensione anteriore presenta una variazione del montante telescopico MacPherson, conosciuto come montante MacPherson con braccio a L. Questo design compatto e molto rigido porta il montante dal pistone del cilindretto della ruota fino all’interno del veicolo, ottenendo una carreggiata

più ampia con maggiore stabilità e una straordinaria riduzione di rumore e vibrazioni. Le impostazioni dello smorzatore anteriore della Nuova Auris sono state regolate per ottimizzare ulteriormente la stabilità. Con un rapporto di 14.44:1 e soltanto 2,9 giri da un estremo all’altro, il Servosterzo Elettrico (EPS) estremamente sensibile alla velocità è stato ulteriormente sviluppato per garantire la massima interazione con il guidatore e una straordinaria agi lità del veicolo. I sensori compatti per il motore e per la coppia ad alta potenza dell’EPS

sono stati inseriti all’interno della colonna dello sterzo, ottimizzando così l’assistenza di sterzata, per un controllo più preciso dell’auto. Tutti i motori saranno dotati del sistema Toyota Optimal Drive, combinazione di diverse tecnologie e di programmi di miglioramento studiati per ottimizzare il bilanciamento tra prestazioni e piacere di guida, con un’elevata efficienza nei consumi ed emissioni ridotte. Que ste diverse tecnologie si concentrano su tre aspetti chiave dello sviluppo della trasmissione: la riduzione del peso del gruppo motore, con l’impiego di componenti estremamente compatte e leggere; la minimizzazione di perdite meccaniche, con l’adozione della tecnologia Valvematic (l’ulteriore sviluppo del sistema Dual VVT-i), sul motore benzina 1.6 l, di una nuova tecnologia relativa ai bilancieri del sistema di distribuzione, di pistoni più piccoli e leggeri, di olio a bassa viscosità e di nuove trasmissioni manuali a 6 rapporti su tutta la gamma Auris, oltre alla disponibilità della trasmissione sequenziale M-MT sul 1.6 l benzina e il 1.4 D-4D; la massimizzazione dell’ef ficienza di combustione. “L’applicazione della tecnologia Toyota Optimal Drive sulla gamma della nuova Auris - ha precisato Shinichi Yasui, chief engineer Toyota Motor Corporation - ha permesso una sensibile riduzione delle emissioni di CO2. La media totale di CO2 prodotta da questo modello si è abbassata dai 152 g/km del 2007 ai 142 g/km del 2009. Nel 2011, dopo il primo anno di vendite completo, questi numeri vedranno un’ulteriore diminuzione, fino a soli 125 g/km. Questo nuovo modello gioca inoltre un ruolo importante nella riduzione della media di CO2 dell’intero parco auto Toyota che, dopo essersi abbassata di 16 g/km dal 2008 al 2009, si attesta già oggi a soli 130 g/km”. La trasmissione completamente ibrida della prossima Auris HSD combina un motore termico benzina 1.8 l VVT-i a un motore elettrico da 60 kW alimentato da una batteria al nichel-metallo idruro da 27 kW, in grado di generare una potenza totale del sistema pari a 136 cv e offrire prestazioni paragonabili a quelle di un’automobile 2.0 l diesel tradizionale.

È possibile scegliere tra cinque motorizzazioni La nuova Toyota Auris presenta numerose novità esterne che migliorano ulteriormente il comfort e la sicurezza. La lunghezza è aumentata di 25 mm mentre il passo è rimasto invariato. decessore al 3,5 per cento nel 2008. Nel 2007 sono state vendute 156mila unità e nel 2008 oltre 163.500. Nel 2009, considerando la riduzione generale di volumi del segmento C, l’Auris ha mantenuto la propria quo ta di mercato, con circa 103mila unità. “Per il 2010 - ci ha detto Lorenzo Matthias, general manager public relation Toyota Motor Italia - stimiamo di vendere in Europa circa 101mila unità e dopo l’introduzione del modello ibrido, avendo quindi l’intera gamma motori disponibile, di aumentare ulteriormente le vendite nel 2011, arrivando a circa 130mila unità. Nel 2009 la quota del segmento C nel mercato europeo è scesa dal 22 al 17 per cento. Come conseguenza si prevede che le vendite europee in questa fascia di mercato, dopo aver raggiunto

i 4,5 milioni di unità, si stabilizzeranno intorno ai 3 milioni. Nonostante ciò, il segmento C re sta comunque un mercato chiave per i volumi. Le 3 milioni di unità continuano a rappresentare quasi il 20 per cento dell’intero mercato automobilistico europeo, e la costante e crescente competitività porterà all’introduzione di diversi nuovi modelli sia nel 2010 che nel 2011”. Con un design che massimizza lo spazio interno, la flessibilità e la praticità, la Nuova Auris presenta numerose novità esterne che migliorano ulteriormente il comfort e la sicurezza. Sono stati utilizzati nuovi materiali per gli interni e plastiche “soft touch” per il cruscotto, è stata perfezionata l’ergonomia, una nuova consolle centrale e un nuovo e più confortevole

sterzo con comandi aggiuntivi, oltre a una maggiore chiarezza della strumentazione e al nuovo design del freno di stazionamento. La Nuova Auris ha incrementato di 25 mm la lunghezza totale, raggiungendo i 4.245 mm. Mentre la lunghezza del passo, pari a 2.600 mm, resta invariata. I nuovi paraurti incrementano gli sbalzi anteriore e posteriore rispettivamente di 15 e 10 mm, raggiungendo così i 905 mm e i 740 mm. Con le novità relative al cofano, alla griglia del radiatore, ai fari, al paraurti e allo spoiler, l’intera parte anteriore di Auris è stata ridisegnata per una nuova immagine, più giovane e attraente, rafforzando anche le proporzioni ampie e muscolose del modello. La sezione centrale del cofano è stata cambiata, passando dal

A ciascuno il suo propulsore BARCELLONA - La gamma motori della Nuova Auris offre la scelta di cinque diverse motorizzazioni: un “full hybrid”, due benzina e due diesel, che garantiscono tutti prestazioni e benefici derivanti dalla tecnologia Toyota Optimal Drive. Dotata dell’innovativa tecnologia Stop & Start, l’unità benzina 1.3 Dual VVT-i genera 99 cv e una coppia massima di 128 Nm a 3.800 giri, quest’ultima paragonabile ai motori 1.4 prodotti dalla concorrenza. Queste eccellenti prestazioni dinamiche vanno a unirsi a consumi pari a solo 5,8 l/100km ed emissioni di CO2 di 135 g/km. Disponibile sia con trasmissione manuale che sequenziale M-MT con comandi al volante, entrambe a sei rapporti, il motore 1.6 l Valvematic sviluppa 132 cv e una coppia massima, ai vertici della categoria, pari a 160 Nm a soli 4.400 giri. Se equipaggiata con trasmissione manuale, l’unità restituisce nel ciclo combinato consumi pari a 6,6 l/100 km, generando emissioni di CO2 di soli 153 g/km. La trasmissione M-MT riduce ulteriormente sia i consumi che le emissioni, raggiungendo rispettivamente i 6,3 l/100 km e i 146 g/km. Disponibile sia con trasmissione manuale che MMT, entrambe a sei rapporti, il motore 1.4 l D-4D

sviluppa 90 cv e una coppia massima di ben 205 Nm in una fascia da 1.800 a 2.800 giri. Entrambe le versioni sono equipaggiate con filtro antiparticolato. Se equipaggiata con trasmissione manuale, l’unità 1.4 D-4D 90 garantisce consumi nel ciclo combinato pari a soli 4,8 l/100 km ed emissioni di CO2 pari a 127 g/km. Accoppiato a una trasmissione manuale a sei rapporti con DPF, il motore 2.0 D-4D 126 trae beneficio da tutte le migliorie della tecnologia Toyota Optimal Drive presenti anche sull’unità 1.4 D-4D 90. Esso sviluppa una potenza di 126 cv e una coppia massima di 310 Nm in una fascia da 1.800 a 2.400 giri. I consumi nel ciclo combinato sono pari a 5,2 l/100 km e le emissioni di CO2 pari a 138 g/km. Presente sul 1.3 litri benzina Dual VVT-i, il sistema Stop & Start spegne automaticamente il motore quando il veicolo è fermo. Grazie all’immediata riaccensione, senza rumori o vibrazioni da parte del motore, il sistema garantisce sensibili riduzioni delle emissioni di CO2 durante la guida urbana, riuscendo ad abbassare i consumi fino al 3 per cento, a seconda delle condizioni di guida.


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