dicembre:Layout 1
1-12-2010
17:18
Pagina 49
VEGA EDITRICE - ANNO 53 - N. 515 - Supplemento al N° 195 Dicembre 2010 Il Mondo dei Trasporti
Da marzo a dicembre il venerdì alle ore 20.30
AUTORAMA
Da marzo a dicembre il venerdì alle ore 20.30
Mensile di informazione e cultura del mondo dei motori BMW / DEBUTTA SUL MERCATO ITALIANO LA NUOVA GENERAZIONE DELLA X3
Purosangue sulla strada
Sicura continuazione della formula che ha portato al successo il primo Sav della sua categoria, la X3 edizione 2011 mette in campo un’agilità ulteriormente migliorata, un comfort di guida notevolmente ottimizzato, più spazio di qualsiasi altra vettura concorrente e innovative possibilità di personalizzazione per quanto riguarda gli equipaggiamenti; il che ne fa un punto di riferimento ancora più solido e competitivo della sua categoria. Prezzi da 41.750 a 56.600 euro. Paolo Altieri MATERA - Una location ricca di fascino per un evento in grande stile firmato Bmw. In Basili cata, la cornice misteriosa ed
emozionante dei Sassi di Matera, patrimonio dell’umanità, fanno da palcoscenico al debutto sul mercato italiano della nuova Bmw X3 che nel percorso di prova studiato nell’occasione ha avuto anche modo di
ricevere l’ideale benedizione di Santa Eufemia, la Patrona della cittadina di Irsina, nella cui Cattedrale si conserva la sua statua opera del grande Andrea Mantegna. Un deciso salto di qualità re-
gistra la nuova Bmw X3 ora prodotta nello stabilimento di Spartanburg, nel Sud Carolina (Usa) dopo che negli ultimi sette anni è uscita dalle linee di montaggio di Graz, in Austria in oltre 605mila esemplari. Dal-
l’Europa all’America e dall’America all’Europa per la nuova generazione del modello tedesco che arriva sul mercato italiano con un carico di innovazioni che ne accrescono notevolmente l’appeal.
Sicura continuazione della formula che ha portato al successo il primo Sav della sua categoria, la X3 edizione 2011 mette in campo un’agilità ultesegue a pagina 2
Suzuki / Quarant’anni da protagonista nel segmento dei 4x4 compatti
Tanti auguri Jimny! Tante qualità nella station wagon tedesca.
Suzuki Italia ha festeggiato sullo sterrato di Ceriano Laghetto lo storico anniversario di uno dei suoi modelli simbolo. La compatta 4x4 Jimny continua a essere protagonista del mercato grazie alle sue dimensioni contenute unite a una tecnologia fuoristradistica all’avanguardia.
ISTANBUL - L’Astra Sports Tourer più tecnologica e versatile debutta su strada nella metropoli ancorata a due continenti. Perché i 15 milioni di abitanti di Istanbul si dividono tra Euro-
CERIANO LAGHETTO - Non poteva che essere un 4x4 Party a celebrare degnamente i quarant’anni di un modello simbolo della gamma della giappone-
Debutta la nuova Opel Astra Sports Tourer
Sportiva familiare pa (6) ed Asia (9) e ogni giorno attraversano il Bosforo lungo due grandi ponti costruiti negli anni Settanta e Ottanta. Eccheli a pagina 4
se Suzuki, il Jimny, protagonista di successo nel segmento dei 4x4 compatti. A pagina 2
Mazda / Si chiama Twenty-Eleven la nuova generazione Mazda2 Audi / Sul mercato dal 2011 l’innovativa Q5 hybrid quattro
a pag. 14 a pag. 11
dicembre:Layout 1
1-12-2010
17:18
Pagina 50
AUTORAMA
Anno 53 N° 515 - Abbinato al N° 195 Dicembre 2010 Il Mondo dei Trasporti
2
Purosangue sulla strada segue dalla prima pagina riormente migliorata, un comfort di guida notevolmente ottimizzato, più spazio di qualsiasi altra vettura concorrente e innovative possibilità di personalizzazione per quanto riguarda gli equipaggiamenti; il che ne fa un punto di riferimento ancora più solido della sua categoria. Rispetto al modello precedente, le dimensioni della X3 sono cambiate: la lunghezza è cresciuta di 83 mm fino a un totale di 4.646 mm, la larghezza di 28 mm a 1.881 mm, l’altezza di 12 mm a 1.661 mm. Dimensioni che si traducono in più comfort per i passeggeri e in una ottimizzata abitabilità interna. La nuova X3 si posiziona così tra la X5 e la X1. DNA DELLA SERIE X Il design mostra chiaramente il tipico carattere dei modelli Bmw della Serie X con un andamento delle linee più sportivo e più slanciato, perfettamente adeguato all’immagine che la X3 ha dato di sé in questi anni. Di profilo, la combinazione di un modulo frontale basso e di una coda alta descrive una dinamica forma a cuneo che invoglia a mettersi al volante per provare emozioni tipiche di una guida sportiva. Anteriormente, la X3 offre uno styling composto dal doppio rene inclinato leggermente in avanti, grandi proiettori, una robusta minigonna e un marcato cofano motore. Le luci fendinebbia posizionate alle due estremità descrivono insieme ai doppi proiettori circolari la classica configurazione delle fonti luminose di tutti i modelli della Serie X del mar-
chio bavarese. In combinazione con i proiettori allo xeno, disponibili come optional, la luce diurna viene generata da anelli luminosi bianchi composti da unità Led. La vista posteriore accentua la robustezza della vettura. Le luci presentano la classica forma a T della X3. Con i proiettori allo xeno in optional il tipico design notturno Bmw viene generato da fasce luminose alimentate da unità Led. Saliti a bordo, ci si accorge di quanto sia generosa l’offerta di spazio ma anche di materiali pregiati e rifiniture di classe. L’ambiente è moderno e insieme sofisticato, con numerose funzionalità intelligenti. La posizione di seduta leggermente rialzata facilita l’accesso, ottimizzando contemporaneamente la vista sul traffico. I tre posti posteriori offrono un elevato comfort. Il bagagliaio, con volumetria tra 550 e 1.600 litri, si distingue per la versatilità che consente di adattare lo spazio alle esigenze personali. Lo schienale del divanetto posteriore è divisibile nel rapporto 40:20:40 e i tre segmenti sono ripiegabili separatamente oppure insieme. La nuova X3 affronta una concorrenza accresciuta di molto negli ultimi tempi con qualità ottimizzate sotto ogni punto di vista. Le motorizzazioni disponibili (il 2 litri turbodiesel quattro cilindri da 135 kW/184 cv e il 3 litri benzina sei cilindri da 225 kW/306 cv) vantano prestazioni ai massimi livelli e, grazie ai sistemi Bmw EfficientDynamics, anche un consumo di carburante e livelli di emissioni più vantaggiosi. L’unità a gasolio consente alla Bmw X3 di acce-
AUTORAMA
Mensile di informazione e cultura del mondo dei motori fondato nel 1958 Direttore Responsabile: Paolo Altieri Comitato di Direzione: Paolo Altieri, Raffaello Barbaresi, Valerio Oliveto Art Director: Renato Montino Direzione e redazione: Via Ramazzotti, 20 - 20052 Monza Parco (MI) Tel. 039/493101 - Fax 039/493102 Presidente: Luisella Crobu Direttore Editoriale: Cristina Altieri Amministrazione: Vega Editrice srl, via Ramazzotti 20, 20052 Monza Parco - Italy, Tel. 039/493101 - Fax 039/493102 PUBBLICITÀ: Vega Editrice srl, via Ramazzotti, 20 - 20052 Monza Tel. 039-493101 - Fax 039-493102 DIFFUSIONE ABBONAMENTI: GE.MA srl, Cologno Monzese (MI) COMPOSIZIONE E FOTOLITO: Varano Fotocomposizione snc, Busto Garolfo (Milano) STAMPA E LEGATORIA: Graphicscalve spa, Vilminore di Scalve (BG) Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Milano n. 133 del 3/4/1969. Una copia Euro 3,00; arretrati il doppio. ABBONAMENTO: annuo Euro 30,00, estero Euro 60,00. Versamento su c/c bancario n. 2126.76 - ABI 01030 - CAB 01605 intestato a Vega Editrice Srl (MI). Per eventuale cambiamento d’indirizzo degli abbonati, accludere 0,50 Euro in francobolli. Poste Italiane Spa -Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art. 1, comma 1, DCB Milano
Manoscritti e fotografie non richiesti non si restituiscono. Tutti i diritti riservati © by AUTORAMA.
lerare da 0 a 100 km/h in 8,5 secondi e la velocità massima è di 210 km/h. Il consumo combinato è di 5,6 litri/100 km e le emissioni di CO2 non superano i 149 g/km con cambio manuale a sei mar ce o 147 g/km con l’opzio nale automatico a otto rapporti. Il 3 litri Twin Power Turbo benzina con cambio automatico a otto rapporti spinge la X3 fino a un massimo di 245 km/h, con sprint 0-100 km/h in 5,7 secondi. Il consumo medio è di 8,8 litri/100 km e le emissioni di CO2 sono di 204 g/km. La tecnologia delle sospensioni, interamente di nuova
La nuova Bmw X3 propone una gamma unica di sistemi di assistenza del guidatore raccolti nel Bmw ConnectedDrive. concezione, agevola un netto beneficio sia in termini di agilità che di comfort di guida. La trazione integrale permanente xDrive consente di gestire la X3 nel miglior modo sui ter-
reni impegnativi. Per la prima volta il cambio automatico è stato combinato con la funzione Start Stop automatico (disponibile anche sulla X3 20d con cambio manuale dove è stata
completata dall’indicatore del punto ottimale di cambiata) che, all’arresto a un incrocio o quando ci si ferma in coda, fa spegnere il motore automaticamente. Un ulteriore aiuto alla riduzione di consumi e emissioni viene dal Brake Energy Regeneration, dal servosterzo elettromeccanico (EPS), dal costante controllo dei gruppi secondari e dai pneumatici a resistenza ridotta al rotolamento. Preziosa ai fini della dinamica di guida è anche la regolazione degli ammortizzatori attraverso il Driving Dynamic Control, per la prima volta su un modello della Serie X, che permette di variare la taratura della vettura, tra le modalità Normal, Sport e Sport+. L’equipaggiamento di sicurezza prevede airbag frontali, per il bacino e il torace, airbag laterali a tendina per la testa, cinture automatiche a tre punti in tutti i sedili, limitatori di sforzo, anteriormente tendicintura e poggiatesta attivi anticrash, dietro punti di ancoraggio Isofix per i seggiolini dei bambini. La gamma optional è
molto ampia, con la possibilità di usufruire di climatizzatore automatico a due zone, tetto panoramico in vetro, sofisticati sistemi audio e sistema di navigazione Professional con memoria a disco rigido e schermo da 8,8 pollici ad alta definizione che è il monitor di bordo più grande offerto nel segmento. Unica nel segmento è la gamma di sistemi di assistenza del guidatore di Bmw ConnectedDrive, come l’Head-UpDisplay, che consente di proiettare le informazioni più importanti sulla guida direttamente sul parabrezza, nel campo visivo diretto del guidatore; oppure l’Adaptive Light Control per un’illuminazione della strada che segue la curva. Bmw ConnectedDrive consente anche di usufruire di internet a bordo, dell’ampia integrazione dell’Apple iPhone e di altri smartphone, così come l’utilizzo di servizi basati sul web per le funzioni di navigazione e entertainment. Infine, i prezzi: dai 41 750 euro della X3 20d ai 56.600 della X3 35i.
Tanti auguri Jimny! CERIANO LAGHETTO - Non poteva che essere un 4x4 Party a celebrare degnamente i quarant’anni di un modello simbolo della gamma della giapponese Suzuki, il Jimny, protagonista di successo nel segmento dei 4x4 compatti. Suzuki Italia ha fissato l’appuntamento per i giornalisti al Crossodromo di Ceriano Laghetto, in provincia di Monza e Brianza, per divertirsi in compagnia dei fuoristrada del marchio giapponese e con Jimny in particolare. Il luogo non poteva essere più adatto, visto che la pista fangosa di Ceriano Laghetto è solitamente adibita alle gare di motocross. Quella di Jimny è una storia costruita sulle sue caratteristiche uniche e sulla sua personalità decisa, da vero fuoristrada compatto a quattro ruote motrici. Già verso la fine degli anni ’60 i progettisti del costruttore nipponico iniziano a investire molte risorse nella progettazione di veicoli 4x4 compatti, che si sono poi trasformate in realtà, alla fine del 1970, con la nascita della prima vera auto 4x4 compatta. Precorrendo i tempi, in un’epoca in cui la maggior parte dei veicoli a quattro ruote motrici sono grossi e pesanti. Questo primo veicolo viene commercializzato in Giappone con il nome di Jimny e fin dall’inizio si è presentato come un modello all’avanguardia, dal momento che Suzuki è riuscita a progettare un fuoristrada dalle dimensioni contenute ma sicuro in termini di performance fuoristradistiche, tenendo conto dei vincoli progettuali tipici delle mini car. La prima generazione di Jimny rimane sul mercato per dieci anni, dal 1970 al 1980. Il modello del 1970 monta un motore due tempi raffreddato ad aria, con due cilindri in linea e una cilindrata di 359 cc. Eroga una potenza di 25 cv. Nel 1972 un cambiamento rivoluzionario: dal motore raffreddato ad aria si passa a quello raffreddato ad acqua, un due tempi con due cilindri in linea, 359 cc ma 28 cv di potenza. I tre cilindri arrivano nel 1975, con il due tempi da 539 cc e 33 cv e nel 1977, l’ultimo modello della prima generazione è il primo veicolo Suzuki equipaggiato con motore quattro tempi e quattro cilindri, 797 cc e 41 cv. La seconda generazione abbraccia il periodo 1981-1997. Il design evolve, è caratterizzato da forme lineari, con una personalità più sofisticata e metropolitana. Il nuovo motore da 970 cc quattro cilindri in linea da 45 cv migliora le doti sportive. Nel 1984 arriva il motore da 1.324 cc, quattro cilindri da 63 cv. La terza generazione giunge nel 1988. In quell’anno, dopo aver usato la denominazione LJ e SJ, il modello destinato all’esportazione viene per la prima volta chiamato con il suo nome originale: Jimny. L’obiettivo di Suzuki è quello di rendere il suo 4x4 compatto più cittadino. Il suo stile viene ammorbidito in modo da renderlo più attraente a un pubblico più trasversale. Le motorizzazioni dispo-
nibili sono un 1.3 benzina e un 1.5 diesel. Il sistema di trazione integrale 4x4 è stato migliorato grazie all’inserimento del dispositivo Drive Action 4x4 che permette al guidatore di passare dalle due alle quattro ruote motrici anche in movimento. Nel 1998 nasce una Jimny completamente riprogettata, in grado di offrire un piacere di guida su strada e fuoristrada senza precedenti per una vettura 4x4. TRE PORTE, QUATTRO POSTI E MODERNE SOLUZIONI E oggi? A tre porte e quattro posti, Jimny continua a fare della compattezza il suo punto di forza, unitamente alla avanzata tecnologia 4x4: la lunghezza è pari a 3.645 mm, la larghezza a 1.600 mm e l’altezza a 1.705 mm. Due le versioni disponibili, JLX e Special, e due le motorizzazioni proposte: al motore a benzina 1.3 quattro cilindri 16V Euro 5 con sistema VVT (fasatura variabile della distribuzione), che fornisce una maggiore coppia a bassi regimi oltre che ridurre consumi ed emissioni di CO2, si affianca il propulsore quattro cilindri 8V turbodiesel con intercooler 1.5 DDiS, Euro 4. Il diesel, abbinato a un cambio manuale a cinque marce, eroga 63 kW/85,7 cv, registrando una velocità massima di 145 km/h, consumi in ciclo combinato di 6,1 litri/100 km ed emissioni di 162 g/km. Il quattro cilindri 1.3 VVT 16V eroga 62,5 kW/ 85 cv, con velocità massima di 140 km/h con cambio manuale a cinque marce e 135 km/h con cambio automatico a quattro rapporti. Il consumo medio è rispettivamente di 7,1 e 7,3 litri/100 km e le emissioni di CO2 di 162 e 167 g/km. L’innovativo pulsante per l’inserimento delle quattro ruote motrici e delle marce ridotte, collegato al ben collaudato sistema “Drive Select 4x4”, permette di inserire la trazione integrale (normalmente Jimny utilizza solo la trazione posteriore) senza dover fermare l’auto, percorrendo un rettilineo a una velocità inferiore ai 100 km/h. La gamma Jimny viene proposta da 15.990 euro. In occasione del suo 40esimo compleanno, Jimny è disponibile in una versione Limited Edition che oltre a una ricca dotazione di serie offre quattro anni di assistenza stradale gratuita, due tagliandi di manutenzione ordinaria gratuiti e finanziamento agevolato con possibilità di aderire a cinque anni di furto e incendio totale e parziale senza costi assicurativi aggiuntivi. Quattro anni di assistenza stradale, due tagliandi di manutenzione ordinaria e un’offerta specifica di prodotti finanziari anche per la gamma 4x4 Anniversary, contraddistinta dal logo personalizzato 40° e comprendente versioni dei modelli Grand Vitara, SX4, Swift, Jimny. Sempre in occasione del 40° anniversario, Suzuki offre a tutti i suoi clienti a partire dal 2007 un check up invernale con 40 controlli ad hoc.
dicembre:Layout 1
1-12-2010
17:18
Pagina 51
3
Anno 53 N° 515 - Abbinato al N° 195 Dicembre 2010 Il Mondo dei Trasporti
AUTORAMA
NISSAN / L’ELETTRICA LEAF A EMISSIONI ZERO UNA SPLENDIDA REALTÀ Mattia Eccheli LISBONA - Più ecologica non si può, almeno per ora. Nissan Leaf non solo è una seducente vettura elettrica di segmento C e quindi ad emissioni zero, ma il 20 per cento dei componenti è costruito con materiali di riciclo. È, in definitiva, un’auto vera lunga come una Opel Astra (4,45 metri) e con un bagagliaio che ha la stessa capienza di una Golf (330 litri). Ma anche con un prezzo (35 mila euro) quasi analogo a quello della nuova Bmw serie 3 coupé. La produzione di questo innovativo modello è cominciata il 22 ottobre nello stabilimento nipponico di Oppama (poi toccherà all’impianto americano di Smyrna, fine 2012, e quindi a quello britannico di Sunderland, inizio 2013, per una capacità produttiva totale di 250 mila mezzi l’anno) dopo che l’alleanza Nissa-Renault ha investito 4 miliardi di dollari negli ultimi 15 anni nello sviluppo di veicoli elettrici e delle relative batterie in un ambizioso progetto per una mobilità meno inquinante.
La rivoluzionaria L’alleanza Nissa-Renault ha investito 4 miliardi di dollari negli ultimi 15 anni nello sviluppo di veicoli elettrici e delle relative batterie in un ambizioso progetto per una mobilità meno inquinante. Il primo grande risultato è proprio la Nissan Leaf pronta per la grande sfida sui mercati.
TANTI SEGRETI PER LA “ECOAUTO”
ESODO DI MASSA VERSO LA CITTÀ Un progetto fondato su una “inquietante” considerazione statistica: entro il 2050, oltre il 70% dei 9,5 miliardi di abitanti del pianeta abiterà nei centri urbani. Significa che le città saranno “intossicate” dalle emissioni dei gas di scarico. Con Leaf, Nissan intende non solo incrementare i propri volumi, ma anche proporre un antidoto all’inquinamento da traffico. I primi mercati su cui il modello debutterà sono quelli giapponese e americano dove, evidentemente, la sensibilità su queste tematiche va oltre le dichiarazioni di circostanza dei politici che ammorbano i talk-show delle tv italiane. Con il mese di dicembre scatteranno le prime consegne: gli ordini già pervenuti sono 26 mila. “È già stata venduta l’intera produzione del primo anno fiscale (che nel Sol levante va da aprile a marzo, ndr)”, fanno sapere da Nissan. In Europa i primi mercati interessati saranno quelli in cui il
ti”. Ovvero persone sicuramente motivate, ma anche con determinate caratteristiche negli spostamenti. Per questo la formula sarà quella del “Pcp” (personal contract purchase), cioè una sorta di “condivisione” di responsabilità con l’acquirente. Ed i concessionari verranno istruiti in tal senso. Il risultato sarà una proposta “multipla” che alla scadenza contratto pluriennale prevede che il cliente possa decidere se prendere una vettura nuova, tenere quella che ha oppure restituirla. In aggiunta, Nissan vuole allettare gli aspiranti automobilisti elettrici con un ulteriore pacchetto di servizi con assistenza e manutenzione, noleggio gratuito e sconti e copertura assicurativa completa.
I primi mercati su cui Leaf debutterà sono quelli giapponese e americano. Dal primo trimestre 2011 i primi esemplari del modello Nissan arriveranno in Europa, in Portogallo, Gran Bretagna, Irlanda e Olanda. Poi toccherà alla vicina Svizzera. costruttore nipponico è riuscito a stipulare accordi con pubbliche amministrazioni e distributori energia a beneficio degli automobilisti che necessitano di stazioni di rifornimento. A partire dal primo trimestre del 2011, le prime Leaf arriveranno anche in Portogallo, Gran Bretagna, Irlanda e Olanda. Poi toccherà alla Svizzera. L’Italia, non solitaria ultima tra i grandi paesi perché è in compagnia della Germania, potrebbe venire coinvolta dall’operazione non prima della fine dell’anno venturo. Ma anche no. In ogni caso, nel vecchio continente sono già state registrate 13mila “manifestazioni di interesse”.
Sconsolato ma duro, il direttore della comunicazione di Nissan Italia George Alesci tuona: “Con Renault, nell’ambito dell’alleanza, abbiamo investito sulla mobilità ad emissioni zero - accusa - ma quando ci confrontiamo con le pubbliche amministrazioni italiane il panorama è desolante. Non ci sono né sensibilità né interesse”. E così, anche da questo punto di vista, l’Italia si allontana dal futuro mentre, ad esempio, il Portogallo punta su un piano che potrebbe addirittura portarlo a “colonizzare” altri paesi europei sul fronte della formula contrattuale per la distribuzione
dell’energia per autotrazione. Venticinque municipalità (su 300) hanno già aderito all’operazione “elettrica” con l’attivazione di 1.380 stazioni per fare il pieno di cui, a regime, 50 “veloci” (in mezz’ora si ricarica l’80% delle batterie). PROMOZIONE IN TUTTO IL MONDO Finora, l’alleanza RenaultNissan ha già concluso 80 diversi accordi di partnership per la promozione delle mobilità elettrica in tutto il mondo. Del resto, il costruttore nipponico aveva già costruito il primo mezzo elettrico ancora nel
1947: si chiamava Tama Electric Vehicle. Nissan era stata anche la prima ad impiegare le batterie agli ioni di litio, oggi ancora più sofisticate. Grazie ad una particolare laminatura che consente di distribuire il calore (il surriscaldamento è il principale complice dell’usura e prima causa di deperimento), l’efficienza è assicurata. Tanto che viene garantita per 5 anni. Di più: dopo un lustro l’effi cienza è ancora dell’80% e dopo due non scende sotto il 70%. “E sono stime prudenziali”, si affretta a puntualizzare uno dei manager. L’acquisto di una Leaf sarà senz’altro un’opzione quasi
Al volante della Nissan Leaf
Una normalità sconcertante LISBONA - Nissan Leaf si guida come qualsiasi altra vettura. Dimensioni, passo, potenza e linee sono quelle di una vettura “normale”, con motore termico. Per questo Nissan la definisce come “un’auto vera”. A bordo cambia poco, fatta eccezione per i diversi indicatori (molto ben visibili) sul quadro comandi e l’assenza della leva del cambio sostituita da un compatto joy-stick. Dopo aver acceso l’auto, basta spostarlo leggermente e poi schiacciare sul pedale dell’acceleratore. Silenziosa, Leaf dispone di una coppia importante, disponibile praticamente subito. È briosa, anche se ogni volta che si affonda sul gas quasi immediatamente si avverte la ripercussione sul quadrante che ricorda l’autonomia disponibile. Leaf è una vettura da impiegare prevalentemente su tratte di routine, meglio se con percorsi misti (così da recuperare un po’ energia ogni tanto). L’autonomia media è di 160 chilometri che possono diventare 220 in condizioni favorevoli (ad esempio anche senza riscaldamento o aria condizionata in funzione) ma anche scendere a 76 in autostrada. La velocità massima è di 144 chilometri all’ora che, tuttavia, se si desidera andare “lontano”, è meglio evitare di raggiungere. Nissan cerca di smontare
il pregiudizio da “ansia di autonomia” ricordando che, in Europa, il 74% degli spostamenti quotidiani è entro i 100 chilometri. Per il resto, dentro l’abitacolo c’è un grande comfort acustico. Quasi eccessivo anche per chi sta fuori, tanto che un sistema di segnalazione avvisa del suo passaggio quando la velocità è particolarmente bassa (fino ai 30 all’ora). esclusiva. Sicuramente per il prezzo che è ancora “impegnativo” ed oscilla attorno ai 35 mila euro (batteria inclusa) che possono anche scendere in base all’entità del contributo governativo che in alcuni paesi arriva a coprire un settimo del costo (5 mila euro risparmiati). Per evitare delusioni Nissan non è disposta a mettere chiunque al volante della propria vettura elettrica: “Non dei clienti e basta, ma i clienti giusti”, viene sottolineato. “Nissan non intende porre delle limitazioni su come acquistare una Leaf viene aggiunto - ma intendiamo invece selezionare gli acquiren-
Nissan Leaf è una berlina a cinque porte e cinque posti a trazione anteriore lunga 4,45 metri, larga 1,77 e alta 1,55. Ha un motore che sviluppa una potenza di 109 cavalli equivalente a quella di un benzina V6 da 2.6 litri. Il “cuore” è una set di batterie da 250 chili (l’auto ne pesa tra i 1.525 ed i 15.95) con 192 celle ed un cavo di carica di 6 metri di lunghezza (3,7 kg). Il cambio non esiste: o si va avanti (anche con un opzione “ecologica”) o si va indietro e tutto si comanda con una sorta di mini joystick collocato al posto della leva del cambio. Il quadro comandi indica in tempo reale l’autonomia, cioè quanti chilometri si possono ancora percorrere. Esiste un solo allestimento che ha tutto di serie. Tra i pochissimi optional c’è il sistema di controllo della stabilità. Le linee sono state messe a punto in Giappone con “contaminazioni” degli altri centri stile del gruppo negli Stati Uniti ed in Europa. Un’attenzione particolare è stata riservata agli attriti perché, annullato il rumore del motore, quello del fruscio risultava particolarmente fastidioso. Così, ad esempio, con un particolare disegno dei fanali, l’aria viene deviata per non impattare sugli specchietti retrovisori esterni che costituiscono una delle principali fonti di rumore. Gli interni sono curati e avveniristici. Gli spazi hanno nulla da invidiare a vetture del segmento C con le quali Leaf si può misurare almeno dal punto di vista del comfort, visto che sull’autonomia non c’è storia. Però la Nissan elettrica ha dei costi di gestione spaventosamente più bassi: con 2,07 euro si coprono 100 chilometri. Un dato che nella sua estrema evidenza non lascia dubbi sui vantaggi economici. Per percorrere la stessa distanza con motore diesel da 1.5 litri ne servono 7,7 che diventano 10,4 con un 2 litri benzina. Il bilancio annuale per 15 mila chilometri è rispettivamente di 306, 1.155 e 1.556 euro. Nissan assicura anche costi di manutenzione ridotti del 15%. Si tratta di vantaggi economici che devono contribuire ad abbattere il costo iniziale. Chi sarà al volante di una Leaf potrà tuttavia, a seconda delle città, godere anche di altri “privilegi” come l’accesso gratuito al centro o a zone altrimenti “off limits” (a Londra, ad esempio), o la possibilità di imboccare le corsie riservate ai mezzi pubblici o, ancora, posti auto riservati.
dicembre:Layout 1
1-12-2010
17:18
Pagina 52
AUTORAMA
Anno 53 N° 515 - Abbinato al N° 195 Dicembre 2010 Il Mondo dei Trasporti
4
OPEL / SULLE STRADE DI ISTANBUL IL DEBUTTO DELL’ASTRA SPORTS TOURER
Quando lo spazio è sportività Mattia Eccheli ISTANBUL - L’Astra Sports Tourer più tecnologica e versatile debutta su strada nella metropoli ancorata a due continenti. Perché i 15 milioni di abitanti di Istanbul si dividono tra Europa (6) ed Asia (9) e ogni giorno attraversano il Bosforo lungo due grandi ponti costruiti negli anni Settanta (dagli inglesi) e Ottanta (dai giapponesi). Chi può, sceglie di vivere nella parte orientale, dove gli spazi sono meno “sof focanti”, ma spesso si reca a lavorare nella parte occidentale, dove ci sono aziende e occupazioni ben retribuite. Un esodo quotidiano di massa: un abitudinario rito pagano che si sposa con quello religioso che inizia alle 6.30 del mattino con la preghiera del muezzin in stereofonia metropolitana e che si conclude dopo il tramonto così come era cominciato. Anche la rinnovata station wagon di Opel ha primati di vendite “contesi” tra due paesi, vicini ma non confinanti: Germania (quasi inevitabilmente primo mercato per Sports Tourer, soprattutto grazie alle flotte) ed Italia (che comanda la classifica nel segmento privati). La quinta generazione della familiare tedesca arriva ad un anno dal lancio della nuova Opel Astra a 5 porte che, a sua volta, ha ereditato le novità tec-
nologiche che hanno fatto grande Insignia. E, appunto, porta con sé diverse novità già molto apprezzate dagli automobilisti e, in più, ne introduce altre: “Tipiche dei segmenti premium”, assicurano i manager di Opel. NELLA METROPOLI DEI DUE CONTINENTI Nella città dei due continenti (e dei due mari, il Mediterraneo ed il Nero, separati dal suggestivo stretto del Bosforo) il tempo viaggia a due velocità e non si capisce bene quale delle due insegua (o freni) l’altra. Altissime colate di cemento e vetro decorano lo skyline della parte occidentale mentre l’occhio del visitatore che naviga nello stretto, incerto tra i due mondi, cerca i suoi punti di riferimento tradizionali: chiese, palazzi, insegne note e strade. Al posto delle prime vede delle maestose moschee ed i pinnacoli dei minareti, i secondi si affacciano non meno baroccamente sul mare, mentre delle terze e delle quarte quasi non v’è traccia. Si gira così sul fron-
“
La quinta generazione della familiare tedesca arriva ad un anno dal lancio della nuova Opel Astra a 5 porte che, a sua volta, ha ereditato le novità tecnologiche che hanno fatto grande Insignia. E, appunto, porta con sé diverse novità già molto apprezzate dagli automobilisti e, in più, ne introduce altre: “Tipiche dei segmenti premium”, assicurano i manager della Opel.
serie, fa schizzare l’autonomia (quasi 24,4 chilometri per litro) e abbatte le emissioni: solo 109 grammi di CO2 (che diventeranno 104). Un EcoFlex coi fiocchi, insomma. Questo motore è uno dei quattro diesel, tutti con Fap e turbo a geometria variabile di serie, importati in Italia che comprendono anche i due 1.7 litri da 120 e 160 cavalli ed il potente 2.0 da 160 che, comunque, vanta consumi contenuti (è accreditato di 5,1 litri per cento chilometri nel misto). Anche l’offerta a benzina è costituita da un poker di propulsori che hanno una potenza compresa fra i 100 (1.4 litri aspirato) ed i 180 cavalli (1.6 turbo). In mezzo, nella logica del downsizing, c’è l’1.4 turbo da 140 che sostituisce il “vecchio” 1.8 aspirato rispetto al quale ha guadagnato il 14% di coppia e limato del 15% i consumi. RIDUZIONE DEI COSTI DI GESTIONE
La Sports Tourer non è semplicemente un’Astra 5 porte più lunga. Ne condivide l’impostazione, come il frontale con la griglia trapezoidale e l’impronta su strada, e parte degli equipaggiamenti, ma relativamente alle forme, dal montante centrale in poi è diversa.
te orientale dove, più che altro, scorge case più basse e la stessa inconfondibile confusione edilizia. E, perfino, quasi numerosi, quelli che sembrano parchi e giardini. La nuova Sports Tourer non è semplicemente una Astra a 5 porte più lunga. Ne condivide l’impostazione (come il frontale con la griglia trapezoidale e l’impronta su strada) ed una parte degli equipaggiamenti, ma dal punto di vista delle forme, dal montante centrale in poi è diversa, con una cromatura totale ed un “arco” per i finestrini decisamente rastremato che le conferiscono, nonostante le proporzioni differenti, uno spirito equilibrato, seducente ma sempre sportivo. Per piacere sia alle imprese, che la scelgono per le flotte aziendali, ma per intrigare anche i privati, che continuano a preferirla per il tempo libero. Così, nei suoi 4,698 metri di lunghezza, gli ingegneri hanno redistribuito lo spazio interno a beneficio del passo anteriore (+5,4 centimetri) e di quello posteriore (+6,8). Invece, per la
versatilità dei suoi spazi interni (il bagagliaio soprattutto), deve conquistare proprio tutti. Proprio in quel vano (“non abbiamo inseguito il primato di capacità”, avverte l’ammini stratore delegato di General Motors Italia, Roberto Matteucci) il marchio tedesco ha “calato gli assi”. Ad esempio con un comparto più “amico” degli animali. Ma anche con un bottone miracoloso, pigiando il quale si abbatte la seconda fila di sedili (FlexFold, standard a partire dalla versione Cosmo). O il “magico” tocco che consente di ripiegare la copertura del bagagliaio (Easy Access Cover, di serie sin dall’al lestimento d’ingresso): “Siamo i primi a proporlo su una station wagon compatta”, ricordano sempre da Opel, sottolineando che si tratta di una doppia innovazione per ora unica nel segmento. E l’accessorio eventualmente di troppo si stiva comodamente nel doppio fondo del vano. Insomma: tutto è pensato per facilitare la vita a chi usa la macchina per lunghi viaggi e con tante valige.
Sfruttato al massimo delle sue potenzialità, il bagagliaio (libero da ostacoli) ha una capacità di 1.550 litri (si parte da 500) con una profondità di 1,73 metri (quasi 30 millimetri strappati in più). Senza contare la disponibilità, dal prossimo anno, del sistema “infilato” dentro il paraurti posteriore per il trasporto delle biciclette. In una parola: un vano assolutamente modulabile. Altri spazi “anticonvenzionali” sono stati rastrellati anche nell’abitacolo per un totale di 25 litri (il 50% in più rispetto alla versione uscente). E i sedili Agr, giusto per venire incontro ancora di più ai “grandi automobilisti”, cioè quelli che trascorrono ore e ore al volante, sono approvati da un’associazione tedesca di medici per la loro “salubrità”. Su questa armoniosa familiare, Opel ripropone l’esclusivo
telaio FlexRide (che fa parte dell’equipaggiamento dell’al lestimento più importante, Cosmo S) che offre non soltanto sospensioni adattative, ma anche tre modalità di guida (standard, sport e tour) per soddisfare ogni esigenza. L’impronta su strada, ricordano gli ingegneri di Rüsselsheim, è la stessa della 5 porte ma la rigidità torsionale del veicolo è lievitata del 18%. Astra Sports Tourer monta anche i fari adattativi bixeno e l’evoluto sistema OpelEye che “vede” e interpreta i segnali stradali e rileva i cambi di corsia. E pure sul fronte della sicurezza non si fa mancare niente e già con la prima delle tre versioni italiani (Elective) c’è praticamente tut to quello che serve di serie. Sotto il cofano arriva la nuova unità a gasolio da 1.3 litri da 95 cavalli (20.100 euro) che, grazie al sistema Start&Stop di
Opel ha lavorato parecchio per invogliare i potenziali clienti puntando sulla riduzione dei costi di gestione che, stimano gli esperti sulla base di una analisi delle compagnie assicurative tedesche, può arrivare a 350 euro l’anno per la sola polizza RcAuto. Un risultato ottenuto offrendo ai “periti” spese più basse in carrozzeria per via della possibilità di sostituire singolarmente i diversi componenti. Più in generale, ci sono attese anche per un più elevato valore residuo che possono spingere ulteriormente il modello: in Italia, Opel stima di venderne in 18 mila esemplari (1.500 al mese, 50 al giorno, una ogni 2 ore...) nel 2011. Questa versione dovrebbe vale circa la metà delle vendite di Astra nel Belpaese. Matteucci sintetizza in una battuta: “Astra è aumentata in tutto, ma non nel prezzo e nelle emissioni”. Il listino italiano è stato rivisto, al ribasso, mediamente di 250 euro, mentre le CO2 sono calate approssimativamente attorno al 12 per cento. Il manager ricorda che l’equipaggiamento di serie è completo a partire dal primo dei tre (Elective) che, come gli altri, può venire personalizzato con ulteriori “pacchetti” offerti con un risparmio del 35-40% sul prezzo normale.
Al volante dell’Astra Sports Tourer
Versatilità a piene mani ISTANBUL - È tutta una questione di priorità. Se chi compra Astra Sports Tourer desidera un bagagliaio comunque capiente e comodo da usare, allora questo modello fa al caso suo. Perché è veramente versatile e modulabile a seconda delle esigenze. Sull’efficienza delle unità diesel (ma anche benzina) parlano i dati che, come per ogni casa, vengono rilevati in condizioni ottimali. Tuttavia, una gestione prudente del pedale dell’acceleratore può certamente consentire di avvicinare i valori indicati. Semmai, a proposito del 2.0 a gasolio, si può dire che appare un pizzico troppo rumoroso perché quando i giri sono tanti, pur non trasferendo vibrazioni all’interno, si avverte il “lavoro” del propulsore che, in assetto normale di marcia, rientra nei… ranghi.
Niente da dire sulla trasmissione a 6 rapporti e sulla visibilità né sulla stabilità della vettura messa a dura prova sulle strade quasi da rally che circondano Istanbul (capitale europea della cultura per il 2010) inondate da una pioggia torrenziale che nasconde buche e “imperfezioni” (un eufemismo) del manto. E, a dire il vero, impedisce anche di scorgere in tempo minuscoli “greggi” di cani che presidiano oziosamente le corsie di marcia in un paesaggio (urbanisticamente parlando) che sembra ancora lontano da quell’Europa di cui la Turchia vorrebbe entrare a far parte. Semmai, ma forse è legato alle aspettative ingenerate dall’omologazione medica, i sedili Agr non sembrano così comodi. Magari, però, salubrità non fa necessariamente rima con comfort.
dicembre:Layout 1
1-12-2010
17:18
Pagina 53
5
Massimiliano Campanella MILANO - Non ha perso un attimo Letizia Moratti, Sindaco di Milano, che non aveva ancora ufficialmente ricevuto la chiave della smart fortwo electric drive dalle mani di Vittorio Braguglia, Direttore generale Mercedes-Benz Cars Italia, quando si è messa al volante per provare in anteprima assoluta l’esemplare che dal mese scorso è entrato a far parte del parco veicoli elettrici di proprietà dell’Amministrazione comunale del capoluogo meneghino. La breve cerimonia di consegna si è svolta nel cortile di Palazzo Marino. Dapprima Braguglia si è soffermato a dialogare coi cronisti della stampa specializzata intervenuti all’evento. “Quando è stata avviata la produzione di smart electric drive ha dichiarato il manager italiano della Casa di Stoccarda - la promessa che avevamo fatto è stata: ‘la mobilità elettrica non sarà solo teoria’. Così è stato. E la consegna di oggi al sindaco di Milano vuol essere l’ennesima dimostrazione che smart electric drive è una realtà concreta. Non la si vede solo negli stand a fiere e saloni, circola davvero, e direi finalmente, sulle strade italiane”.
Anno 53 N° 515 - Abbinato al N° 195 Dicembre 2010 Il Mondo dei Trasporti
AUTORAMA
SMART / UN ESEMPLARE FORTWO ELECTRIC DRIVE CONSEGNATO AL SINDACO DI MILANO
Silenzio, passa smart Letizia Moratti ha ascoltato con interesse le spiegazioni tecniche del Direttore generale Mercedes-Benz Cars Italia Vittorio Braguglia. Ma subito dopo si è messa al volante della vettura per un giro di prova ed è rimasta colpita dall’assenza totale di rumorosità. di Roma e Pisa, testimonia il supporto che le istituzioni offrono alla diffusione dei veicoli a zero emissioni anche attraverso progetti congiunti come, ad esempio, “E-mobility Italy” di smart ed Enel, il più importante a livello mondiale per lo sviluppo della mobilità elettrica”. SE LA TECNICA È ALL’AVANGUARDIA Consegnate (stavolta sì) le chiavi al Sindaco Moratti, il Direttore Braguglia è entrato nel merito degli aspetti più tecnici della smart fortwo electric
drive. Dotata di un motore elettrico a zero emissioni da 30 kW (41 CV), smart fortwo electric drive è equipaggiata con l’innovativa batteria agli ioni di litio con una capacità di 17 kWh e garantisce una percorrenza di 135 km. “smart - ha dichiarato il manager di Mercedes-Benz Italia è già protagonista globale del mondo dell’auto, quale unica vera world car. Oggi è disponibile con lo stesso marchio, modello e caratteristiche tecniche in 41 Paesi nel mondo. Da Tokio a Toronto, passando per Los Angeles e Milano, smart si
è affermata come un vero e proprio cult metropolitano, partner di viaggio preferito dalla Young Urban Generation”. L’Italia è il primo mercato al mondo per smart e, grazie al progetto “E-mobility Italy” di smart ed Enel, entro la fine dell’anno cento italiani viaggeranno con smart electric drive rifornendosi di energia certificata RECS grazie all’infrastruttura di ricarica intelligente predisposta da Enel a Roma, Pisa e Milano, le tre città coinvolte nel progetto. Il consumo di energia - pari a 750mila kWh - delle cento smart per tutti i quattro
anni di durata del progetto eviterà l’immissione in atmosfera di 600 t di CO2 che, per essere assorbite, hanno bisogno di un’area verde di 770mila mq, più o meno il doppio dell’estensione del Parco Sempione di Milano. CANONE FULL OPTIONAL Il canone mensile straordinario delle vetture del progetto “E-mobility Italy”, pari a 400 euro più IVA, comprende noleggio, manutenzione ordinaria, vettura sostitutiva, garanzia per
SUBITO AL VOLANTE Al suo arrivo il Sindaco Moratti ha ascoltato Braguglia, che l’ha accompagnata in un “tour” alla scoperta di smart electric drive. Un dialogo di qualche minuto dopo il quale la “lady di ferro” milanese ha voluto subito mettersi al volante della vettura. Dopo qualche metro in retromarcia, ha poi viaggiato brevemente alla guida della nuova auto elettrica: un saluto ai cronisti presenti e poi via per un giretto in città. “È assolutamente silenziosa ha dichiarato ai cronisti Letizia Moratti al suo rientro - Desiderio ringraziare Mercedes-Benz per l’occasione che dà al nostro Comune, e anche per avermi consentito di guidarla. Devo ammettere che dopo averla provata si farebbe fatica a salire su un’altra auto: non si avverte praticamente al cun rumore viaggiando. Quasi non sembra di essere al volante di un’auto”. “Con la consegna di oggi al Sindaco Moratti - ha dichiarato Vittorio Braguglia - smart unisce idealmente l’Italia nel segno della mobilità elettrica. Questa iniziativa, che segue le consegne avvenute ai primi cittadini
Vittorio Braguglia, Direttore generale Mercedes-Benz Cars Italia, e Letizia Moratti, Sindaco di Milano, rispondono alle domande dei giornalisti durante la breve cerimonia di consegna di smart Electric Drive svoltasi nel cortile di Palazzo Marino.
l’intera durata del progetto e, grazie alla collaborazione di Fondazione Iteralia ed UGF Assicurazioni di Unipol Gruppo Finanziario, anche un pacchetto assicurativo dedicato comprensivo di RCA e incendio e furto. “Con questa iniziativa - ha concluso il Direttore Braguglia smart conferma il carattere non convenzionale che caratterizza da sempre il marchio, in termini di comunicazione e promozione, canali di distribuzione e formule d’acquisto innovative”. LA GAMMA PIÙ ESTESA AL MONDO I veicoli elettrici a emissioni locali zero costituiscono una parte integrante della strategia Mercedes-Benz per la mobilità sostenibile del futuro. In questo ambito, il marchio di Stoccarda conferma la propria leadership con tre vetture elettriche già prodotte in serie e adatte all’utilizzo quotidiano: la nuova Classe A E-Cell, la Classe B F-Cell e il veicolo commerciale Vito E-Cell. smart fortwo electric drive, prodotta in serie dal 2009, completa la famiglia di veicoli elettrici più estesa al mondo. L’intera gamma si basa sul sistema modulare denominato E-Drive che consente l’utilizzo degli stessi componenti nelle più diverse tipologie di veicoli. Mercedes-Benz sta, inoltre, sviluppando competenze fondamentali come, per esempio, la tecnologia delle batterie. Per poter essere utilizzate quotidianamente, le vetture elettriche necessitano di determinati presupposti. La Casa della Stella è impegnata a livello globale in tutti gli aspetti relativi alla circolazione a emissioni zero, dalla tecnica automobilistica fino ai progetti infrastrutturali e di mobilità che coinvolgono l’intero panorama industriale. Per Mercedes-Benz, i vantaggi del cliente sono centrali nello sviluppo della elettromobilità. Il successo di quest’ultima dipende essenzialmente da tre fattori: idoneità all’uso quotidiano abbinata al piacere di guida, economicità e infrastrutture di ricarica o di rifornimento per elettricità e idrogeno. Basandosi su queste premesse, il costruttore tedesco sta affrontando questa nuova fase a livello globale, con l’obiettivo di realizzare una soluzione condivisa e convincente. In 125 anni di storia, Mercedes-Benz ha raccolto numerose esperienze nel campo dei veicoli elettrici. Da questa base si investe nel futuro.
dicembre:Layout 1
1-12-2010
17:18
Pagina 54
AUTORAMA
Anno 53 N° 515 - Abbinato al N° 195 Dicembre 2010 Il Mondo dei Trasporti
6
FIAT / AMPIO E OGGETTIVO STUDIO SUGLI STILI DI GUIDA IN EUROPA
I segreti dell’eco:Drive
“
Si consuma meno, si arriva prima e si diventa conducenti migliori. È quanto rivela lo studio scientifico “White Paper” eco:Drive che ha preso in esame un campione rappresentativo dei circa 50mila automobilisti europei che hanno finora utilizzato in 10 milioni di percorsi l’applicazione gratuita di Fiat scaricabile on line. Eco:Drive è oggi disponibile su un’ampia gamma di automobili Fiat e presto il sistema usufruirà di nuove importanti funzionalità.
Nils Ricky TORINO - Come si guida in Europa? La risposta ce la dà Fiat con “White Paper” eco:Drive, uno studio ampio e oggettivo per la prima volta è stato utilizzato un metodo di analisi scientifico e statisticamente rappresentativo - sugli stili di guida nel vecchio continente compiuto su oltre 400mila viaggi effettuati dagli eco:Driver della Casa torinese. La validità scientifica dello studio si basa sul fatto che non sono stati rilevati ed elaborati i pareri soggettivi degli automobilisti, ma i dati delle centraline motore. Dunque, queste informazioni rappresentano la base statistica più precisa e ampia mai esistita sugli stili di guida e sulla possibilità di migliorarli.
eco:Drive è stato selezionato un campione rappresentativo di oltre 400mila tragitti tra i 10 milioni di viaggi raccolti, effettuati da più di 5mila conducenti, nei cinque principali Paesi europei (Italia, Francia, Spagna, Germania e Inghilterra). L’ela-
borazione ha messo a confronto le prestazioni del conducente quando inizia a usare eco:Drive con le prestazioni medie al termine di 30 giorni (ovvero il periodo di tempo necessario per ottimizzare il nuovo stile di guida). L’eco:Index di sintesi ha
dato i seguenti risultati: 31 per cento per cambi marcia corretti, 29 per cento per l’accelerazione uniforme, 25 per cento per la decelerazione graduale della vettura e 15 per cento per la velocità media costante. Numeri che indicano l’influenza per-
centuale delle varie voci sul miglioramento complessivo del guidatore. Analizzando i risultati ottenuti dai migliori eco:Driver, si scopre che il sistema permette di ottenere in 30 giorni un risparmio fino al 16 per cento di
140MILA DOWNLOAD La ricerca ha preso in esame un campione significativo di tutti i dati finora raccolti dal sistema eco:Drive, l’applicazione gratuita di Fiat disponibile sul sito www.fiat.com/ecoDrive che consente all’utente di raccogliere i propri dati di guida attraverso la porta USB del sistema Blue&Me montato in vettura. “Scaricato” 140mila volte e utilizzato regolarmente da oltre 50mila automobilisti, il software ha inviato i dati di circa 10 milioni di percorsi al server Fiat che li ha processati per misurare l’efficienza di guida sulla base di quattro parametri: accelerazione, decelerazione, cambio marcia e velocità. I punteggi ricevuti in ognuna di queste quattro aree definiscono l’eco:Index, un indice che riassume la qualità di guida con un punteggio da 1 a 100. Successivamente, gli eco:Driver ricevono dei consigli personalizzati su come migliorare le proprie prestazioni in ogni area e, di conseguenza, il proprio eco:Index. Possono seguire i loro progressi nel tempo, porsi degli obiettivi e verificare i propri risparmi attraverso l’applicazione sul proprio pc. Per redigere il “White Paper”
Continua e si amplia l’impegno ecologico di Fiat
A tutto campo sull’ambiente TORINO - Eco:Drive è un esempio tangibile dell’impegno Fiat nel campo della tutela ambientale. Una mission concreta che consente al Gruppo torinese di avere la flotta più “ecologica” d’Europa. Dopo ben tre anni di leadership, questo primato è stato confermato anche nel primo semestre del 2010 grazie a un valore medio di emissioni su tutta la gamma di 123,5 g/km, oltre 4 g/km in meno rispetto al più vicino concorrente. Con eco:Drive, Fiat ha voluto pensare non solo ai propri prodotti ma anche ai propri utenti incoraggiandoli a contribuire alla riduzione delle emissioni legate al trasporto automobilistico. Senza dimenticare che da 15 anni le innovazioni tecnologiche di Fiat hanno rappresentato i punti di svolta nella
ricerca delle prestazioni legate alla sostenibilità ambientale: dal Common Rail al MultiJet di prima e seconda generazione, dal MultiAir al recentissimo TwinAir, dal concetto di downsizing dei motori all’adozione di serie sui propulsori Euro 5 del sistema Start&Stop. Un contributo fondamentale al primato ecologico in Europa è stato anche portato dalla straordinaria crescita del metano, il carburante più ecologico ed economico oggi in commercio. Una scelta lungimirante, intrapresa oltre dieci anni fa, che ha portato Fiat a conquistare la leadership mondiale nel campo delle alimentazioni alternative con 300mila vetture a metano e Gpl immatricolate negli ultimi due anni.
Secondo i dati, in 30 giorni eco:Drive consente un calo fino al 16 per cento del consumo di petrolio, la riduzione di oltre 90 milioni di t di CO2 e risparmi per 50 miliardi di euro. carburante, CO2 e denaro. Ciò significa che ognuno degli eco:Driver più bravi può risparmiare nell’arco del ciclo di vita della sua auto (calcolato in circa 7 anni e mezzo) quasi 3 tonnellate di anidride carbonica e circa 1.600 euro. Se in Europa tutti guidassimo come i migliori eco:Driver, in un anno si risparmierebbero 37 miliardi di litri
di petrolio (cioè cinque volte il petrolio prodotto dal più grande impianto di trivellazione del mondo), la riduzione di CO2 equivarrebbe a più di 90 milioni di tonnellate di CO2 (cioè le emissioni annue complessive del Portogallo) e il denaro risparmiato ammonterebbe a 50 miliardi di euro (una somma superiore all’investimento europeo totale in energie rinnovabili del 2009). Eco:Drive è uno strumento importante anche per diventare conducenti migliori, con un effetto visibile anche sui viaggi che si compiono abitualmente. Nel periodo di 30 giorni, per esempio, la distanza media (10 km) percorsa dai clienti è rimasta invariata mentre sono cambiati il tempo necessario a percorrerla (- 3,3 per cento), un leggero aumento della velocità media (+ 2,4 per cento) e, soprattutto, un drastico calo del tempo perso negli stop&go (-13 per cento, ad esempio, decelerando in anticipo quando il semaforo è rosso in modo da intercettare le “green wave”). Si consuma meno e si arriva prima. DIVERSE “CULTURE DI GUIDA” La ricerca ha anche messo in risalto che in ciascuno dei cinque Paesi presi in esame c’è una “cultura di guida” specifica: gli inglesi e i tedeschi guidano in modo più regolare e scorrevole di italiani e spagnoli mentre gli automobilisti francesi hanno migliorato le proprie performance prima e meglio degli altri. Ma è altrettanto vero che tutti gli eco:Driver europei hanno effettivamente ottenuto miglioramenti e, soprattutto, che in tutta Europa il miglioramento raggiunto persiste nel tempo. Un dato, quest’ultimo, molto importante se si considera che oltre il 50 per cento degli utenti eco:Drive ha meno di 35 anni. Tutti i Paesi migliorano nonostante gli ostacoli alla guida ecologica siano molti, a cominciare dalla congestione nei centri urbani. Infatti, il consumo di carburante in confronto alla velocità media conferma che a una velocità media troppo bassa corrisponde una efficienza del motore ridotta. Sorprende però il margine di miglioramento possibile: se in una città come Roma si potesse rendere il traffico più fluido, a un aumento della velocità media di soli 5 km/h corrisponderebbe un risparmio di consumi ed emissioni di CO2 del 9 per cento. La ricerca Fiat conferma anche che ci sono Paesi in cui è più facile applicare le regole dell’eco-driving. Ad esempio, la Germania ha la più alta velocità media (34,3 km/h) e il più basso tempo medio di fermata a motore acceso (6 minuti al giorno). Seguono praticamente a pari merito Francia e Gran Bretagna - circa 34 km/h e 8 minuti al giorno. I Paesi dal traffico più caotico sembrano invece essere l’Italia e la Spagna, con velocità medie intorno ai 31 km/h e soste non desiderate per 9/10 minuti al giorno. Se si confrontano poi i sistemi disponibili per la riduzione dei consumi e delle emissioni,
dicembre:Layout 1
1-12-2010
17:18
Pagina 55
7 Punto MyLife e il bicilindrico TwinAir da 85 cv per 500 e 500C
NOVITÀ DELLA GAMMA E GRANDI INNOVAZIONI TECNOLOGICHE
Anno 53 N° 515 - Abbinato al N° 195 Dicembre 2010 Il Mondo dei Trasporti
AUTORAMA
MERCEDES-BENZ / ANTEPRIMA ITALIANA PER LA CONCEPT F 800 STYLE
Il brillante futuro delle berline con la Stella Con la F 800 Style Mercedes anticipa il futuro dell’auto di lusso: la piattaforma multi propulsore è adattabile al Plugin Hybrid e alla trazione elettrica con pila a combustibile.
TORINO - Le vedremo anche al prossimo Motor Show di Bologna. Due novità Fiat che danno valore aggiunto alla gamma. La prima è la versione Punto MyLife, la seconda il rivoluzionario bicilindrico TwinAir da 85 cv per 500 e 500C. Punto MyLife è un nuovo allestimento che propone uno stile originale e distintivo unito alla tecnologia più avanzata al servizio del comfort, delle prestazioni e del rispetto ambientale. Commercializzata in tutta Europa, Punto MyLife è disponibile a tre o cinque porte con numerosi motori della gamma Punto. In fase di lancio, grazie alle promozioni offerte dalla Casa e al contributo della rete di concessionari, può essere acquistata, in Italia, a 9.900 euro per la versione 3 porte 1.2 da 69 cv Euro5 e Start&Stop di serie e 10.700 euro per la cinque porte, con la trasparenza del “prezzo vero Fiat”. Si tratta di un prezzo “reale”, poiché il nuovo allestimento offre già di serie tutti i principali contenuti richiesti dal mercato, senza alcun costo aggiuntivo. All’esterno, Punto MyLife si contraddistingue per gli eleganti inserti “nero lucido” “pianoblack” dei paraurti e dei montanti, per le maniglie e le calotte degli specchi retrovisori verniciate nella stessa tinta della carrozzeria e per la cornice scura dei proiettori anteriori e posteriori. Esclusività anche per gli interni dove spiccano alcuni elementi “sportivi” sulla plancia in materiale soft touch nero traforato. Il bicilindrico Turbo da 85 cv e 875 cc vanta il miglior livello di emissioni CO2 al mondo per i propulsori a benzina (92 g/km con cambio robotizzato Dualogic e 95g/km con cambio meccanico). Questo senza penalizzare le prestazioni e la piacevolezza di guida. Merito delle piccole in termini di rapporto costi-risultato, eco:Drive è la soluzione più efficiente tra tutte: il guadagno in termini di emissioni che genera è a fronte di un costo che per il cliente è pari a zero. Il sistema eco:Drive infine porta ad adottare un comportamento di guida ecologico (ad oggi oggi i circa 50.000 utenti di eco:Drive hanno risparmiato un totale di 3.500 tonnellate di CO2) e al tempo stesso aiuta il
dimensioni della turbina che, abbinate a strategie di gestione valvole dedicate, consentono di minimizzare i tempi di risposta nei transitori e contemporaneamente di mantenere elevati valori di potenza massima. In questo modo, pur con una cilindrata molto contenuta, il propulsore assicura valide performance a fronte di una sensibile riduzione dei consumi: infatti, se confrontato con il 1.2 8V, il TwinAir da 85 cv fa registrare un incremento di potenza del 25 per cento a fronte di una riduzione dei consumi del 15 per cento. Invece, rispetto al 1.4 16V, non solo le prestazioni del bicilindrico sono equivalenti ma i consumi scendono addirittura del 30 per cento. Con il motore TwinAir la 500 raggiunge la velocità massima di 173 km/h e accelera da 0 a 100 km/h in appena 11 secondi. Nel ciclo combinato i consumi si attestano su 4 litri/100 km e 4,1 litri/100 km rispettivamente con cambio robotizzato Dualogic e cambio meccanico. Inoltre, sulle Fiat 500 con TwinAir Turbo da 85 cv è disponibile il tasto ECO sulla plancia che permette di ridurre ulteriormente i consumi in città e garantisce una guida davvero “amica dell’ambiente” attraverso le due modalità di guida: Normale ed ECO. Sul TwinAir da 85 cv è di serie lo Start&Stop. Vero e proprio gioiello motoristico, il bicilindrico testimonia il livello tecnologico raggiunto da questa tipologia di propulsori sviluppati da Fiat Powertrain Technologies. Nel prossimo futuro, sarà disponibile una versione del TwinAir Fiat a metano che garantirà un’ulteriore riduzione di emissione di CO2, merito dell’adozione di una coppia di iniettori aggiuntivi a quelli per l’alimentazione a benzina sui rami dei condotti del collettore di aspirazione.
conducente a utilizzare al meglio le tecnologie innovative di cui le auto Fiat sono dotate: dai motori MultiAir o Multijet II allo Start&Stop o al cambio Dualogic. Eco:Drive è oggi disponibile su un’ampia gamma di automobili Fiat (500, 500C, Grande Punto, Punto Evo, Bravo, Croma, Qubo, New Doblò) e veicoli commerciali Fiat Professional (Grande Punto Van, Punto Evo Van, Fiorino,
Doblò e Ducato). In un prossimo futuro eco:Drive potrà collegarsi anche con dispositivi portatili, come navigatori satellitari o gli smart-phone di ultima generazione. Senza contare che a febbraio è stata lanciata anche una versione dedicata alle flotte (eco:Drive Fleet) che permette alle aziende e ai gestori delle flotte di controllare le emissioni di CO2 e i costi.
Il nuovo sito dedicato alla piattaforma Blue&Me
Sempre più in contatto con il mondo TORINO - In occasione della presentazione del “White Paper” di eco:Drive, Fiat presenta il nuovo sito dedicato a Blue&Me, la piattaforma che ha rivoluzionato il modo di intrattenersi in auto. Grazie ai comandi al volante e al vivavoce, in tutta sicurezza è infatti possibile telefonare e ascoltare la propria musica preferita e ancora integrare la navigazione portatile di ultima generazione con Blue&Me TomTom. Disponibile all’indirizzo www.BlueandMe.net e grazie a una navigazione immediata e coinvolgente, il
sito offre una serie di video che descrivono il prodotto in tutte le sue caratteristiche e accompagna l’utente a scoprire le numerose funzionalità di questa piattaforma ormai scelta da 1.500.000 di clienti nel mondo dei modelli Fiat, Lancia, Alfa Romeo, Fiat Professional e Iveco. L’ampia sezione dedicata al supporto del cliente permette di verificare disponibilità e compatibilità dei cellulari, scaricare aggiornamenti e consultare una esaustiva lista di risposte alle domande più frequenti.
MILANO - Arriverà sul mercato solo nel 2014 ma sta già facendo sognare milioni di appassionati della Stella. Lei si chiama F 800 Style e rappresenta il futuro dell’automobile di lusso secondo Mercedes-Benz: una berlina a cinque posti del segmento superiore che coniuga tecnologie di propulsione altamente efficienti con esclusive funzioni di sicurezza e comfort. Tutto ciò si unisce ad un linguaggio delle forme intenso ed emozionale che interpreta il moderno design Mercedes-Benz traducendolo in raffinata sportività. Quindi efficienza, eleganza e tecnologia “verde”, che vuol dire dal punto di vista tecnico sportività e tecnologia raffinate (Plug-in Hybrid e celle a combustibile), dal punto di vista del design lo stile delle berline Mercedes-Benz del futuro. La concept F 800 Style, che abbiamo visto in anteprima italiana nella sede di Milano di Mercedes-Benz, offre un abitacolo generoso con un sistema intelligente di sedili, comandi e strumenti di visualizzazione. Novità unica al mondo per le berline di grandi dimensioni una piattaforma multi propulsore di nuova concezione, idonea sia per un motore elettrico con pile a combustibile, che consente un’autonomia di quasi 600 km, sia per un sistema di trazione Plug-in Hybrid, in grado di percorrere fino a 30 km in modalità esclusivamente elettrica. Entrambe le versioni della F 800 Style permettono di circolare ad emissioni zero con stile, coniugando l’idoneità all’uso quotidiano al piacere di una guida dinamica. “Il nostro obiettivo - ha dichiarato Thomas Weber, membro del Consiglio Direttivo della Daimler e Responsabile Ricerca e Sviluppo Mercedes-Benz Cars - è conciliare la responsabilità per l’ambiente con gli aspetti pratici e il fascino delle automobili. La nuova concept F 800 Style unisce l’obiettivo di leadership nei sistemi di propulsione innovativi con i classici punti di forza Mercedes in termini di design, sicurezza, comfort e prestazioni eccellenti”. IL FUTURO A PORTATA DI MANO Nonostante una lunghezza esterna contenuta in 4,75 m, nella F 800 Style c’è spazio sufficiente per alloggiare ogni componente sia per sistemi di propulsione Plug-in Hybrid che per sistemi con pile a combustibile. I componenti sono alloggiati senza interferire con la vivibilità dell’abitacolo, nel vano motore e negli spazi intermedi del telaio. Entrambe le motorizzazio-
ni richiedono uno spazio di alloggiamento relativamente ridotto. Questo vale in particolare per la trazione elettrica con pile a combustibile, ottimizzata in termini d’ingombri e potenza: grazie al downsizing di tutti i componenti, nella versione F-CELL è stato possibile realizzare un modulo dell’avancorpo estremamente compatto. Il risultato è che lo spazio rimane completamente disponibile ad ospitare comodamente fino a cinque passeggeri. “Grazie alla continua attività di ricerca e sviluppo - ha dichiarato Herbert Kohler, Direttore del reparto E-Drive & Future Mobility e Responsabile per l’ambiente del Gruppo Daimler - realizziamo, ormai da decenni, concept avveniristici che creano nuove tendenze. Nel 2007 con la F 700 abbiamo fissato importanti parametri di riferimento nel segmento delle grandi berline di lusso. Le innovazioni che caratterizzano la F 800 Style hanno raggiunto già oggi uno stadio di sviluppo prossimo alla produzione in serie. Questo vale sia per la trazione elettrica con pile a combustibile che per il Plug-in Hybrid, i cui componenti provengono dai nostri gruppi modulari già utilizzati sui veicoli elettrici ed ibridi”. PLUG-IN HYBRID ALTE PRESTAZIONI Con il potente sistema Plug-in Hybrid la F 800 Style realizza in chiave dinamica il concetto di fascino e responsabilità. Il gruppo motopropulsore, composto da un motore a benzina V6 da circa 220 kW (300 cv) ad iniezione diretta di prossima generazione e da un modulo ibrido da circa 80 kW (109 cv), mette a disposizione una potenza complessiva di circa 300 kW (409 cv). La batteria agli ioni di litio con capacità di accumulo superiore a 10 kWh è ricaricabile in stazioni di rifornimento o direttamente da una presa domestica. Grazie al potente modulo ibrido, la F 800 Style può circolare in città esclusivamente a trazione elettrica e, quindi, ad emissioni zero. L’elevata coppia disponibile garantisce le stesse prestazioni di un motore V6 a benzina anche nella modalità elettrica, in cui l’autonomia della F 800 Style con Plug-in Hybrid arriva fino a 30 km. Mercedes-Benz e l’intero Gruppo Daimler si confermano ancora una volta all’avanguardia nel proporre soluzioni innovative che sappiano rispondere a esigenze di mobilità sempre più complesse e in continua evoluzione.
dicembre:Layout 1
1-12-2010
17:19
Pagina 56
AUTORAMA
Anno 53 N° 515 - Abbinato al N° 195 Dicembre 2010 Il Mondo dei Trasporti
8
“
La gara si è svolta a bordo di quattro vetture della gamma Bmw: 330i Coupé, Z4 35is, 123d e 320d EfficientDynamics Edition. Ogni giornalista ha guidato ciascuna delle vetture per circa mezz’ora, compiendo più volte il giro completo del circuito con in testa una sfida da vincere: ottenere il piacere di guida tipico Bmw con il giusto dinamismo e nel contempo la migliore performance in termini di riduzione di consumi ed emissioni.
no l’utilizzo delle funzioni del veicolo praticamente ovunque e una programmazione basata sulle applicazioni consente la migliore attualità e possibilità di ampliamento delle funzioni. Nel settore della sicurezza, le innovazioni di ConnectedDrive estendono notevolmente il campo di azione e reazione del conducente in modo tale che i sistemi di assistenza del conducente, in situazioni critiche e complicate in autostrada, in mezzo a ingorghi in città o nei parcheggi, contribuiscano a evitare situazioni difficili o incidenti o a ridurne al minimo le conseguenze. Di particolare interesse sono le situazioni in cui vengono utilizzate le funzioni ConnectedDrive e le collegano in rete alle altre funzioni della vettura, ad esempio alle misure Efficient Dynamics. Le informazioni e i dati dei sensori di ConnectedDrive completano le misure per il risparmio di carburante di EfficientDynamics. La vettura è quindi in
BMW / ALL’AUTODROMO DI MONZA LA 6 ORE BMW EFFICIENTDYNAMICS AWARD 2010
Dinamismo sì, ma con efficienza Fabio Basilico MONZA - “Piacere di guidare” è il motto che accompagna ogni prodotto Bmw. Accanto a questo il marchio tedesco ne ha da tempo coniato un altro: EfficientDynamics, che potremmo spiegare con le parole “dinamica efficiente” oppure “piacere di guidare efficiente”. In pratica, BMW Group - quindi non solo il marchio Bmw ma anche Mini che ha la sua EfficientDynamics chiamata Minimalism - dimostra la concretezza del l’equilibrio tra prestazioni e riduzione dei consumi e delle emissioni. Nessuna quadratura del cerchio e paradosso: la filosofia EfficientDynamics mette in gioco tutta una serie di soluzioni tecnologiche avveniristiche per consentire il massimo dinamismo di guida e la massima efficienza dal punto di vista economico ed ecologico. Per dare prova dei risultati raggiunti, Bmw Group Italia ha organizzato all’Autodromo di Monza la 6 Ore Bmw EfficientDynamics Award 2010. L’evento ha coinvolto la stampa italiana che si è confrontata in una sfida di EfficientDynamics Driving il cui obiettivo era quello di ottenere il minor consumo possibile ma nel contempo la massima prestazione sul giro nel circuito di Monza. I due parametri, apparentemente in contrasto tra loro, inseriti in un algoritmo in grado di stilare una classifica, rappresentano proprio il concetto di base della filosofia EfficientDynamics: vetture in grado di garantire il piacere di guidare e l’emozione di una Bmw ma nel contempo ottenere valori di consumo carburante e di emissioni allo scarico tra i più bassi della categoria. Con l’introduzione delle soluzioni EfficientDynamics sulla gamma dal 2007, Bmw Group ha contribuito in modo determinante ad abbassare le medie di flotta europea per quanto riguarda l’emissione di CO2 e nel corso del 2009 sul mercato dell’Unione Europea Bmw è risultata la marca premium con la media di flotta più bassa per quanto riguarda l’anidride carbonica e più alta per la media delle potenze in gioco. Il BMW Group ha registrato valori medi di emissione di anidride carbonica di 150 g/km
con potenze medie di 124 kW. La marca Bmw ha registrato valori di CO2 di 155 g/km e una potenza di 133 kW). L’obiettivo di Monaco è di ridurre le emissioni di CO2 di un ulteriore 25 per cento nell’arco complessivo di tempo che va dal 2008 al 2020. La 6 Ore Bmw EfficientDynamics Award 2010 svoltasi a Monza è stata organizzata dividendo i partecipanti in due Team gestiti dai piloti di GuidarePilotare di Siegfried Stohr. I giornalisti avevano a disposizione alcune vetture della gamma Bmw: 320d EfficientDynamics Edition da 163 cv con cambio manuale a sei marce, 123d tre por te da 204 cv con cambio automatico a sei marce, 330i Coupé da 272 cv con cambio manuale a sei marce e Z4 35is da 340 cv con cambio automatico a sette marce.
IN CORSA PER GRANDI PERFORMANCE Le due squadre si sono confrontate ininterrottamente per 6 ore sul celebre circuito monzese ogni giornalista ha guidato ciascuna delle vetture con turni di mezz’ora a macchina - percorrendo complessivamente 4.175 km e consumando solamente 400 litri di carburante. Al termine, le due squadre si sono trovate praticamente in una situazione di sostanziale equilibrio: solo due punti (968 contro 966) hanno permesso di assegnare la vittoria al Team 1. La vettura che è risultata più efficiente è stata la 320d EfficientDynamics Edition, che ha ottenuto un consumo medio su 160 giri complessivi limitato a 13,04 km/litro e un tempo medio sul giro di 3’22”. Come valori assoluti è stata in grado di ottenere, nella sessione migliore, un consumo superiore ai 20 km/litro e un tempo migliore di 2 minuti e 55 secondi. Hanno sorpreso anche le motorizzazioni benzina della 330i Coupé e della sportiva Z4 35is che hanno dimostrato un valido equilibrio tra dinamica ed efficienza, ottenendo consumi medi prossimi ai 10 km/litro con punte di circa 15 km/litro nelle singole sessioni. Il ruolo del conducente è fondamentale in una competizione come quella della 6 Ore Bmw
EfficientDynamics Award 2010. Per poter apprezzare al meglio la filosofia EfficientDynamics occorre avere ben chiaro il rapporto tra prestazioni e consumi. L’impegno richiesto è al massimo. La nostra prova è iniziata a bordo della Z4 35is, una vettura che esprime dinamismo in tutta la sua essenza e che si lascia facilmente guidare e apprezzare su circuito. Al termine dei 57 chilometri percorsi, abbiamo consumato 8 litri di carburante, con una media di 7,1 chilometri con un litro di benzina. La mezz’ora successiva è stata dedicata alla 330i Coupé: 46 i chilometri percorsi, con un consumo di 7 litri e una media di 6,6 chilometri con un litro di benzina. Terza prova con la 123d, con la quale abbiamo percorso 85 chilometri complessivi, con un consumo di 9 litri e una media di 9,4 chilometri con un litro di gasolio. L’ultima sessione è stata quella della 320d EfficientDynamics Edition, a bordo della quale abbiamo però compiuto una prova di circa quindici minuti: 23 i chilometri percorsi, per un consumo di 2 litri di gasolio e una media di 11,5 chilometri con un litro di gasolio. Le straordinarie potenzialità offerte dalla strategia EfficientDynamics di Bmw Group sono oggetto di un potenziamento continuo. La ricerca va avanti costantemente e giorno dopo giorno propone nuove interessanti soluzioni. Una di queste è già a portata di mano: l’unione tra EfficientDynamics e ConnectedDrive. Il sistema ConnectedDrive connette in modo intelligente i passeggeri a bordo della vettura e la vettura stessa con il mondo esterno. Questa connessione offre ai clienti del Bmw Group un valore aggiunto in termini di sicurezza, comfort e infotainment. Sia che si tratti di sistemi di assistenza alla guida, che di opzioni di navigazione o di intrattenimento personalizzato. Il valore aggiunto della connessione in rete si evidenzia anche e soprattutto quando, ad esempio, la sensorica intelligente o i dati di navigazione vengono connessi alle leve di regolazione che utilizza il sistema Efficient Dynamics per la riduzione del consumo di carburante. Funzioni simili indicano la strada verso una nuova dimensione del sistema Efficient Dynamics, con
un vantaggio a livello di consumi fino al 15 per cento. Con ConnectedDrive, Bmw Group designa già oggi un portafoglio straordinario di funzioni innovative volte ad aumentare il comfort e che consentono di vivere l’infotainment in una nuova dimensione e di accrescere significativamente la sicurezza dei
veicoli. In futuro, il sistema amplierà ancora questo portafoglio con più possibilità per nuove funzioni, che comprenderanno il collegamento in rete di conducente, vettura e ambiente esterno. Nell’area del l’infotainment, ad esempio, il collegamento a server web apre nuove prospettive. Inoltre, i terminali mobili garantisco-
grado di riconoscere gli itinerari più ecologici, il conducente, il modo di guidare e il traffico nei dintorni e riesce persino a fare previsioni con un certo margine di sicurezza. Questo permetterà, in futuro, un condizionamento ottimale dell’auto dal punto di vista energetico rispetto alle condizioni di traffico da affrontare.
Lo stato dell’arte della ricerca per la nuova mobilità
Progresso firmato 320D ED Edition MONZA - C’era anche lei nella rosa delle quattro vetture protagoniste della 6 Ore Bmw EfficientDynamics Award 2010, la nuovissima 320d EfficientDynamics Edition. Come dire: una vettura che concentra nel suo Dna tutto il mondo EfficientDynamics. Questa esclusiva berlina unisce consumi di appena 4,1 litri di gasolio per 100 km ed emissioni di 109 g/km di CO2 nel ciclo misto a una potenza di 120 kW/163 cv a 3.500-4.200 giri/min e una coppia massima di 360 Nm da 1.750 a 3.000 giri/min. Nel competitivo segmento delle berline medie, la 320d ED Edition rappresenta un’offerta premium molto attraente per il cliente veramente esigente che guarda principalmente alla grande economia e all’ambiente senza però rinunciare alle caratteristiche di guida sportiva tipiche di una genuina Bmw. La BMW 320d EfficientDynamics Edition è spinta da un due litri quattro cilindri diesel ottimizzato appositamente per offrire consumi ancora minori e una migliore gestione delle emissioni e, quindi, uno standard di efficienza di assoluto rilievo. Le caratteristiche dinamiche di guida sono confermate dall’accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 8,2 secondi e dalla velocità massima di 225 km/h. Ovviamente, la 320d EfficientDynamics Edition è dotata della gamma completa di tecnologie che servono a ridurre sia i consumi di carburante che le emissioni. Tecnologie, lo ricordiamo, peraltro già presenti come standard in altri modelli della Bmw Serie 3. La
Brake Energy Regeneration serve a concentrare la generazione di energia elettrica per la rete di bordo in fase di decelerazione e di frenata, evitando così anche il minimo aumento dei consumi. La funzione Auto Start Stop, a sua volta, spegne il motore durante una fermata anche di breve durata in mezzo al traffico, evitando inutili consumi di carburante con il motore al minimo. L’indicatore dei punti di cambio marce avvisa tempestivamente il guidatore sul momento ideale per cambiare marcia per un’efficienza ottimale. E, come il compressore disinseribile del climatizzatore, anche l’EPS (servosterzo elettronico) funziona solo quando è necessario, sempre nell’interesse della massima efficienza. Il raffreddamento attivo mediante il controllo dei deflettori dell’aria e i pneumatici con ridotta resistenza al rotolamento danno il loro contributo, insieme al filtro antiparticolato diesel posto vicino al motore. La 320d EfficientDynamics Edition soddisfa in pieno gli standard Euro 5 sulle emissioni. L’economia dei consumi e la gestione delle emissioni presenti anche negli altri modelli della Serie 3 sono affiancate nella 320d EfficientDynamics Edition da ulteriori innovazioni che, insieme alla riduzione di 10 kW/14 cv della potenza del motore della Bmw 320d, servono a ridurre i consumi e le emissioni a un livello ancora più basso, al di sotto della soglia di 110 g/km di anidride carbonica Questi ulteriori dispositivi comprendono un rapporto finale più lungo e sospensioni e telaio della vettura più bassi.
dicembre:Layout 1
1-12-2010
17:20
Pagina 57
9 Marco Chinicò
T ORINO - Disponibile dal mese scorso l’Alfa Romeo Giulietta con il 2.0 JTDM-2 da 140 cavalli, il nuovo propulsore che completa la gamma dei turbodiesel della berlina due volumi più sicura di sempre secondo Euro NCAP (cinque stelle con un punteggio globale di 87/ 100), oltre che recente “Auto Europa 2011” secondo gli esperti della UIGA (Unione Italiana Giornalisti dell’Automotive). Il 2.0 JTDM-2 da 140 cv si pone come nuovo riferimento della sua categoria sia per il contenimento di consumi, emissioni e costi di gestione, sia per la brillantezza di risposta e il piacere di guida, merito anche dell’innovativa architettura di Giulietta che fa largo uso di materiali innovativi leggeri e ultraresistenti. Il nuovo propulsore soddisfa quindi una clientela molto ampia, interessata al giusto equilibrio tra prestazioni e costi di esercizio, senza rinunciare a comfort e abitabilità. In questa fascia di potenza si concentra infatti il 30 per cento circa delle vendite del segmento C medio-alto.
Anno 53 N° 515 - Abbinato al N° 195 Dicembre 2010 Il Mondo dei Trasporti
AUTORAMA
ALFA ROMEO / SUL MERCATO LA GIULIETTA 2.0 JTDM-2 DA 140 CAVALLI
UN CUORE EQUILIBRATO
UMA THURMAN CON GIULIETTA Per consentire al pubblico di provare il 2.0 JTDM-2 da 140 cv e apprezzarlo in tutte le sue qualità, il 27 e 28 novembre scorso è stato organizzato un “porte aperte” presso la rete di vendita Alfa Romeo. Inoltre, il lancio di questa motorizzazione è stato sostenuto da una nuova campagna di comunicazione - declinata su TV, stampa, radio e internet che ha visto ancora protagonista l’affascinante attrice Uma Thurman, ma con un montaggio e una colonna sonora inediti sottolineando oltre al la tecnologia della Giulietta anche gli aspetti che i nostri cli enti stanno apprezzando nell’utilizzo quotidiano della vettura come il comfort e l’abita bilità di bordo e che rendono Giulietta una vettura funzionale oltre che sicura e divertente da guidare. Disponibile con gli allestimenti Progression e Distinctive - il prezzo di listino (chiavi in mano) è rispettivamente di 24.000 euro e 25.700 euro. Solo fino a dicembre per coloro che si recheranno a provare la vettura in concessionaria, il nuovo 2.0 JTDM-2 da 140 cv sarà proposto dalla Rete di vendita ad un prezzo di lancio di 22.300 euro (Progression) e 24.000 euro (Distinctive). In dettaglio, il 2.0 JTDM-2 140 cv è dotato del sistema Multijet Common Rail di seconda generazione, già presente sui propulsori 1.6 da 105 cv e 2.0 da 170 cv. Come noto questo sistema rappresenta la soluzione tecnologicamente più evoluta al fine di controllare elevate pressioni di iniezione (circa 1.600 bar), svincolandosi dal regime di rotazione motore e dalle quantità di combustibile iniettate. Il controllo motore, in grado di gestire l’introduzione di piccole quantità di combustibile con l’iniezione principale (quantità di combustibile iniettata per fornire la prestazione richiesta dal guidatore), garantisce un funzionamento particolarmente “morbido” del motore in tutte le situazioni. Questa tecnologia, abbinata ad un turbocompressore a
Il nuovo propulsore soddisfa quindi una clientela molto ampia, interessata al giusto equilibrio tra prestazioni e costi di esercizio, senza rinunciare a comfort e abitabilità. In questa fascia di potenza si concentra infatti il 30 per cento circa delle vendite del segmento C medio-alto. geometria variabile controllata elettronicamente, garantisce un’erogazio ne eccellente di coppia: 350 Nm a soli 1.750 giri (con il selettore DNA in posizione Dynamic) e 320 Nm a 1.500 giri/min (in Normal). Oltre a questo valore straordinario, Alfa Romeo Giulietta 2.0 JTDM-2 da 140 cv fa registrare altre performance ai vertici della sua categoria: emissioni di CO2 e consumi ridotti (rispettivamente 119 g/km e 4,5 litri/100 km nel ciclo combinato), velocità massima di 205 km/h e accelerazione 0 a 100 km/h di 9 secondi.
stezza e l’efficienza mediante un lavoro accurato sui singoli componenti, è sufficiente effettuare i tagliandi solo ogni 35.000 km. In concomitanza con il debutto del 2.0 JTDM-2 da 140 cv, la gamma di Alfa Romeo Giulietta si è anche arricchita del nuovo “Style Pack” -
esclusivo dell’allestimento Distinctive - che propone: cerchi in lega 17” sportivi con design a turbina e pneumatici 225/45, calotte degli specchietti satinate, proiettori con finizione scura, minigonne, ambiente interno scuro e inserto plancia con alluminio brunito, sospensioni con as-
setto sportivo. Infine, sempre da oggi il cliente può scegliere su Giulietta il nuovo navigatore Blue&Me-TomTom realizzato appositamente dall’azienda leader mondiale della navigazione portatile e abbinato alla speciale predisposizione in plancia che consente un flusso di dati com-
pleto dalla vettura al dispositivo, permettendo di tenere sotto controllo tutti i principali parametri di guida. Alfa Romeo Giulietta testimonia nei piccoli come nei grandi dettagli quanto sia alto il livello di progresso raggiunto dall’industria dell’automobile.
RISPETTO AMBIENTALE All’insegna del rispetto ambientale, il propulsore è omologato Euro5 ed è dotato di serie di DPF e Start&Stop. Sono sta te inoltre utilizzate innovative tecnologie di trattamento dei gas di scarico quali la trappola per il particolato ravvicinata (Close Coupled Diesel Particulate Filter) e il sistema EGR (Exhaust Gas Recirculation) integrato, che migliora il controllo della temperatura e il flusso dei gas, garantendo al contempo minori emissioni e riduzione dei consumi. Infine, il motore 2.0 JTDM-2 vanta un intervallo di manutenzione particolarmente lungo minimizzando così gli interventi necessari sulla vettura nel suo ciclo vita e riducendone i costi di gestione. A testimonianza dell’elevata qualità raggiunta e degli sforzi profusi per migliorare ulteriormente la robu-
Il 2.0 JTDM-2 da 140 cv si pone come nuovo riferimento della sua categoria sia per il contenimento di consumi, emissioni e costi di gestione, sia per la brillantezza di risposta e il piacere di guida, merito anche dell’innovativa architettura di Giulietta.
dicembre:Layout 1
1-12-2010
17:20
Pagina 58
AUTORAMA
Anno 53 N° 515 - Abbinato al N° 195 Dicembre 2010 Il Mondo dei Trasporti
10
SEAT / SI RINNOVA LA FAMIGLIA DI PROPULSORI DELL’INTERA GAMMA Pietro Vinci BARCELLONA - Non una ma più novità tecnologiche portano al centro della ribalta Seat. Si tratta dell’introduzione in gamma di nuove motorizzazioni unite da un denominatore comune: più prestazioni e minori consumi ed emissioni. Coinvolti sono i modelli Ibiza, Leon, Altea ed Exeo. Incominciamo con la nuova Ibiza 1.2 TSI da 77 kW/105 cv a 5.000 giri/min, che coniuga la sportività tipica delle vetture Seat con l’efficienza. Il compatto e potente motore high-tech da 105 cv è disponibile per tutte le varianti di carrozzeria - Ibiza, Ibiza SC e Ibiza ST in abbinamento al cambio manuale a cinque marce o al DSG a doppia frizione con sette rapporti e con la possibilità di una versione Ecomotive dotata di start/stop e cambio manuale: in ciclo combinato quest’ultima consuma 5,1 litri/100 km con emissioni di CO2 di soli 119 g/km. Rispetto al modello precedente la riduzione è del 19 per cento, poiché i valori relativi della Ibiza 1.6 facevano segnare rispettivamente 6,3 litri/100 km e 149 g/km. Negli altri il consumo medio sale ma di poco a 5,3 litri/100 km con emissioni pari a 124 g/km.
TECNICA VINCENTE “
La nuova gamma Ibiza 1.2 TSI, la Leon 2.0 TDI e poi ancora Altea, Altea XL e Altea Freetrack 2.0 TDI e infine Exeo ed Exeo ST 1.8 TSI 120 cv: la Casa spagnola fa il pieno di tecnologia proponendo sul mercato una serie di innovative motorizzazioni che ampliano le caratteristiche di qualità dei suoi modelli sia dal punto di vista prestazionale che di riduzione dei consumi.
DOWNSIZING DI SUCCESSO Il nuovo motore quattro cilindri, 1.197 cc di cilindrata, testimonia il successo della strategia di “downsizing” grazie alla quale le piccole cilindrate con iniezione diretta di benzina e sovralimentazione turbo raggiungono un grado di efficienza particolarmente interessante. Il peso contenuto di soli 89,5 kg, il basso attrito interno e l’otti mizzazione della gestione termica per garantire la brevità del tempo di riscaldamento sono ulteriori elementi che dimostrano le capacità del 1.2 TSI, che naturalmente rispetta la normativa Euro 5. La coppia massima di 175 Nm è raggiunta già a 1.550 giri e rimane costante a questo livello fino a 4.100 giri. Ciò consente di passare da 80 a 120 km/h in quinta marcia in soli 13,7 secondi, tre secondi in meno rispetto al propulsore 1.6. Per toccare i 100 km/h il tempo impiegato è di 9,8 secondi. Per tutte le versioni la velocità massima è di 190 km/h. Il DSG permette di passare da una marcia all’altra in pochi centesimi di secondo, con una fluidità di innesto tale da rendere i passaggi quasi impercettibili. I consumi sono pressoché identici a quelli rilevati con il cambio manuale e le prestazioni beneficiano decisamente della tecnologia del cambio a doppia frizione: da 0 a 100 km/h in 9,7
secondi e accelerazione da 80 a 120 km/h in quinta marcia in soli 12,6 secondi. Il listino prezzi Ibiza con le nuove motorizzazioni parte con le versioni Ecomotive: Ibiza SC è proposta da 14.565 euro, Ibiza da 15.065 euro e Ibiza ST da 15.715 euro. La compatta e sportiva Leon viene proposta con la nuova motorizzazione quattro cilindri 2.0 TDI 103 kW/140 cv a 4.000 giri/min a iniezione diretta common rail di ultima generazione. Coppia elevata (320 Nm da 1.750 a 2.500 giri/min e prestazioni di livello superiore (accelerazione 0-100 km/h in 9,5 secondi e velocità massima di 205 km/h) si uniscono a comfort elevato e grande efficienza. La Leon 2.0 TDI vanta consumi nel ciclo combinato di appena 4,8 litri/100 km (con cambio manuale a sei rapporti), con una riduzione del 15 per cento circa rispetto al propulsore precedente. Le emissioni sono pari a 125 g/km.
La Leon è disponibile anche con cambio DSG a sei rapporti. Le prestazioni sono identiche a quelle della versione con cambio manuale, mentre il consumo nel ciclo misto sono di 5,3 litri/100 km con emissioni di CO2 di 139 g/km. La tecnologia TDI è una delle soluzioni di maggior successo al mondo sul fronte dell’efficienza dei consumi e il nuovo Turbodiesel quattro cilindri a iniezione diretta si presenta nella sua versione più moderna. Il carburante viene introdotto con la massima precisione grazie a iniettori ottimizzati e in ciascun ciclo di combustione gli iniettori sono in grado di effettuare fino a sei iniezioni parziali di carburante, rendendo il motore notevolmente più silenzioso rispetto al precedente iniettore pompa. Il design ottimizzato del sistema di ingresso dell’aria, unitamente al turbocompressore a geometria variabile capace di generare una cop-
Una gamma costantemente aggiornata: in alto la Seat Altea Freetrack 2.0 TDI 140 cv. Sopra, la Ibiza 1.2 TSI 105 cv e a destra l’avanzato motore 1.8 TSI 120 cv che equipaggia la gamma Exeo.
pia alta a bassi regimi, permettono di disporre di un propulsore decisamente efficiente in termini di consumi e prestazioni. Tutte queste migliorie - un sistema di iniezione preciso, il perfezionamento del flusso dell’aria unitamente all’intercooler con ricircolo del gas di scarico, oltre all’incor porazione del filtro per il particolato - assicurano il rispetto degli standard europei relativi alle emissioni. Il listino prezzi della Leon 2.0 TDI parte da 21.350 euro. Il 2.0 TDI contribuisce a rendere la già versatile gamma Altea ancora più interessante: la potenza di 103 kW/140 cv viene erogata a 4.200 giri/min e la coppia massima di 320 Nm da 1.750 a 2.500 giri/min. Con un consumo medio di soli 4,9 litri/100 km (ciclo combinato) ed emissioni di CO2 di 129 g/km, Altea e Altea XL 2.0 TDI rappresentano ulteriori esempi della strategia del marchio spagnolo per la
riduzione di consumi ed emissioni. Il 2.0 TDI permette infatti un risparmio di 0,8 litri di carburante rispetto al propulsore precedente, pari a una riduzione del 14 per cento circa. Nessun compromesso in fatto di prestazioni sportive: per Altea, l’accelerazione 0-100 km/h in 9,7 secondi è migliore rispetto a quello della versione precedente, e la velocità massima continua a essere di 201 km/h, la stessa registrata da Altea XL, che consente lo sprint 0100 km/h in 9,8 secondi. Per Altea Freetrack 4x4 il consumo combinato è di 5,9 litri/100 km, con emissioni pari a 155 g/km. L’accelerazione 0-100 km/h avviene in 10,2 secondi e la velocità massima è di 193 km/h. Anche le nuove versioni del la Altea 2.0 TDI possono essere dotate a richiesta di DSG a sei rapporti. Le prestazioni sono identiche a quelle delle versioni a cambio manuale di Altea e Altea XL: velocità
massima di 201 km/h, accelerazione 0-100 km/h in 9,7 secondi per Altea e 9,8 secondi per Altea XL. Il consumo si attesta a 5,5 li tri/100 km, con emissioni di 144 g/km. La gamma Altea con i nuovi propulsori viene proposta sul mercato a partire da 21.650 euro.
UN MODERNO PROPULSORE 1.8 TSI Per Exeo ed Exeo ST c’è il modernissimo 1.8 TSI. Il motore benzina a iniezione diretta e sovralimentazione turbo è disponibile con una potenza di 88 kW/120 cv da 3.650 a 6.200 giri/min e sostituisce il precedente 1.6 102 cv aspirato a iniezione multipoint (MPI). Il nuovo 1.8 fa parte della famiglia dei motori TSI longitudinali e permette di ottenere miglioramenti significativi in termini di consumi ed emissioni di anidride carbonica. Seat ha introdotto la versione trasversale di questo tipo di motore sul 1.8T per Leon e Altea. Ci sono state poi evoluzioni fino a quella introdotta ora nella gamma Exeo. Il sensibile miglioramento sul fronte della dinamica di marcia risulta evidente se si confronta il motore attuale con il suo predecessore. La coppia massima del 1.8 TSI è di 230 Nm tra 1.500 e 3.650 giri, rispetto ai 148 Nm a 4.000 giri del precedente 1.6 MPI 102 cv. Il tempo necessario per passare da 0 a 100 km/h è migliorato di due secondi scendendo a 10,6 mentre la velocità massima è passata da 190 a 202 km/h. Sono valori riferiti alla Exeo berlina. La Exeo ST segna una velocità massima di 196 km/h e accelerazione 0-100 km/h in 11,1 secondi. I consumi sono diminuiti di circa il 3 per cento, come dimostrano i 7,3 litri/100 km necessari alla Exeo e i 7,4 litri/100 km della Exeo ST. Le emissioni di CO2 sono rispettivamente di 169 e 172 g/km. La gamma Exeo 1.8 TSI viene proposta sul mercato a partire da 21.800 euro.
dicembre:Layout 1
1-12-2010
17:20
Pagina 59
11
Anno 53 N° 515 - Abbinato al N° 195 Dicembre 2010 Il Mondo dei Trasporti
AUTORAMA
AUDI / È LA PRIMA FULL HYBRID DEI QUATTRO ANELLI E SARÀ DISPONIBILE DAL 2011
Verso il futuro con Q5 hybrid quattro Fabio Basilico INGOLSTADT - In Casa Audi sono giustamente orgogliosi. La ricerca per la mobilità ecosostenibile continua a dare i suoi preziosi frutti. Questa volta addirittura con un primato a suggellare l’indiscusso valore della strategia perseguita. Dopo tre generazioni di Audi duo, la Q5 hybrid quattro è il primo modello ibrido dei Quattro Anelli a utilizzare due motori. Sarà disponibile presso i concessionari nel corso del 2011. Con la forza di un V6 e il consumo di un TDI a quattro cilindri, la prima full hybrid di Ingolstadt monta il propulsore benzina 2.0 TFSI e un motore elettrico, con una potenza complessiva di 180 kW/245 cv e una coppia di 480 Nm. Entrambi i motori si caratterizzano per una dinamica di guida sportiva e un consumo medio inferiore a 7 litri ogni 100 km. Le emissioni di CO2 sono pari a 160 g/ km. Q5 diventa il Suv ibrido più sportivo del mercato, in grado di percorrere, con una velocità di marcia di 60 km/h, circa 3 km a emissioni zero, oppure di raggiungere una velocità massima di 100 km/h nella modalità puramente elettrica. Grazie alla batteria agli ioni di litio, potente ma leggera, e a molti altri accorgimenti tecnici, la Q5 hybrid quattro merita tutte le attenzioni che si dedicano alle innovazioni vincenti. Il 2.0 TFSI e il motore elettrico fungono da sistema ibrido parallelo e sono montati, con una soluzione tecnica stabile ed efficiente, in successione diretta. L’accelerazione da 0 a 100 km/h della Q5 hybrid quattro si attesta su 7,1 secondi e la velocità massima è di 222 km/h. Il capiente serbatoio da 75 litri assicura un’autonomia elevata, paragonabile a quella di un TDI.
VALVOLE BEN REGOLATE Il 2.0 TFSI eroga 155 kW/ 211 cv e una coppia massima costante di 350 Nm a un regime compreso tra 1.500 e 4.200 giri. Il quattro cilindri unisce l’iniezione diretta alla sovralimentazione turbo, una scelta fedele alla filosofia del “downsizing” adottata da Audi, in cui la riduzione della cilindrata è compensata dall’impiego di un turbocompressore. L’“Audi valvelift system” (AVS) contribuisce ad aumentare ulteriormente potenza, coppia ed efficienza energetica, regolando su due livelli l’alzata delle valvole di scarico in base al carico e alla coppia. Alcune caratteristiche del 2.0 TFSI sono state modificate per poter impiegare il motore nella Audi Q5 hybrid. La centralina del motore integra il cosiddetto “hybrid manager”, un sistema creato completamente da Audi per consentire un passaggio morbido ed efficiente fra le due modalità di trazione. La trasmissione è assicurata da un tiptronic a otto rapporti intensamente modificato e senza convertitore di coppia. La funzione di quest’ultimo è espletata dal motore elettrico stesso, combinato a una frizione a dischi in bagno d’olio. La frizione ha il compito di collegare o separare il motore elettrico dal TFSI. L’innovativo innesto funziona in ogni situazio-
“
Il meglio del Suv Q5 abbinato all’efficienza energetica assicurata dall’ottimale utilizzo del propulsore a benzina 2.0 TFSI e da un motore elettrico di tipo sincrono a eccitazione permanente. La potenza complessiva è di 180 kW/245 cv, con un consumo medio inferiore a 7 litri per 100 km. ne con precisione, comfort e rapidità. Fa la sua parte anche il cambio ibrido, grazie all’ampia spaziatura dei suoi otto rapporti. Quando il 2.0 TFSI è disinserito, il livello della pressione dell’olio nell’impianto idraulico è mantenuto costante da una pompa elettrica, che assicura così la piena operatività della funzione Start&Stop. L’impianto elettronico di potenza, collegato alla batteria e al motore elettrico tramite cavi di alta tensione, è alloggiato nel serbatoio dell’acqua del vano motore. Si tratta di un inverter a pulsazioni che funge da regolatore fra la batteria, che eroga corrente continua, e il motore elettrico che funziona con corrente alternata. Audi ha contenuto il volume e il peso di questo sistema, raffreddato ad acqua da un circuito a bassa temperatura. Il sistema integra un convertitore DC/DC che collega e alimenta gli altri utilizzatori elet-
trici della rete di 12 Volt di bordo. Il motore elettrico è del tipo sincrono a eccitazione permanente. Funge da motorino di avviamento e, in fase di rilascio dell’acceleratore, anche da alternatore. Sviluppa una potenza massima di 33 kW/45 cv e una coppia di 211 Nm. Il motore elettrico è incluso nel circuito di raffreddamento del motore endotermico.
MASSIMA SICUREZZA L’accumulo di energia per il motore elettrico è gestito da una batteria agli ioni di litio di 38 kg. L’unità compatta con volume di 26 litri è collocata in una zona a prova d’urto sotto il pianale del bagagliaio e riduce solo minimamente la capienza di quest’ultimo. È composta da 72 celle, ha una tensione di 266 Volt, un valore energetico nominale di 1,3 kWh e una potenza di 39 kW. La batteria agli ioni di litio viene raffreddata ad aria in due modi differenti a seconda delle esigenze. Quando la sollecitazione termica è bassa, la batteria utilizza l’aria temperata convogliata da una ventola ubicata nell’abitacolo. Quando la temperatura sale oltre un determinato valore viene attivato un impianto di raffreddamento proprio. Quest’ultimo è accoppiato al climatizzatore automatico principale della vettura e utilizza un evaporatore separato.
Questa del raffreddamento attivo è una caratteristica che distingue la Audi Q5 hybrid quattro dalle altre vetture ibride. L’impianto di raffreddamento contribuisce in modo determinante alla maggiore disponibilità della componente elettrica nel sistema ibrido. Con il suo sistema ibrido parallelo, Q5 hybrid quattro può funzionare in ben cinque modi diversi. Può muoversi solo con il motore a combustione, solo con quello elettrico o nella modalità ibrida. Può inoltre recuperare energia e mettere in atto la funzione boost. A vettura ferma, prima della partenza o a un semaforo, entrambe le fonti di trazione sono disattivate. Il sistema Start& Stop comfort consente al climatizzatore automatico di rimanere attivo. Non appena il conducente rilascia il pedale del freno, la vettura riparte elettricamente. Con la trazione esclusivamente elettrica, si viaggia con una rumorosità pressoché impercettibile e zero emissioni. Il conducente ha la possibilità di scegliere fra tre programmi diversi. La mappatura EV per la città predilige la trazione elettrica, il programma D utilizza entrambi i propulsori mirando a ottimizzare i consumi, mentre la modalità S, così come la selezione manuale delle marce del tiptronic, punta a uno stile di guida sportivo. Quando il guidatore spinge a
Con il suo sistema ibrido parallelo, Audi Q5 hybrid quattro può funzionare in ben cinque modi diversi: solo con il motore a combustione, solo con quello elettrico o nella modalità ibrida.
La nuova mobilità al centro delle priorità
Eco-sostenibilità in movimento INGOLSTADT - Audi sta lavorando intensamente al futuro della mobilità. Oltre al lancio sul mercato della Q5 hybrid quattro, alla fine del 2012, il costruttore tedesco produrrà in piccola serie la compatta e-tron, sportiva a trazione integrale elettrica presentata al Salone di Francoforte del 2009. La e-tron monta quattro motori elettrici per una potenza complessiva di 313 cv e una coppia massima di 4.500 Nm. Nello sviluppare e adottare sistemi alternativi, Audi sta considerando in quali scenari ciascuna soluzione sarà in grado di dare i migliori risultati. L’attuale tecnologia full hybrid viene considerata una soluzione perfetta per ridurre i consumi. Quando invece sono richieste maggiori percorrenze in modalità puramente elettrica, gli ibridi di tipo plug-in possono far valere i loro punti di forza. I veicoli puramente elettrici, invece, sono la risposta perfetta alle esigenze di mobilità urbana, dove la guida a emissioni zero è fondamentale. Audi, inoltre, sta continuando ad approfondire il tema della trazione elettrica generata da fonti di energia come le celle combustibile e l’idrogeno. Ogni anno la Casa di Ingolstadt investe circa due miliardi di euro in ricerca e sviluppo, dedicati al miglioramento dei propulsori a combustione interna e al progresso della mobilità elettrica. È importante anche sottolineare che quando parla di mobilità sostenibile Audi intende l’intero bilancio energetico. Le auto elettriche della marca sfrutteranno energia prodotta in maniera sostenibile e proprio per raggiungere questo risultato Audi sta sovvenzionando la costruzione di impianti per lo sfruttamento dell’energia solare e di quella eolica.
fondo l’acceleratore, è il motore a combustione a fornire la forza di trazione. Il funzionamento del motore elettrico viene regolato di conseguenza in base a una strategia di comando volta alla massima efficienza e al minimo consumo. Premendo l’acceleratore vigorosamente subentra la funzione boost e il motore elettrico interviene a supporto del TFSI. A tutto gas nella modalità S, per brevi momenti è messa a disposizione tutta la potenza del sistema. La propulsione ibrida assicura pertanto la capacità di ripresa di un potente motore aspirato, ma con un’efficienza energetica di altro livello. Al rilascio del pedale dell’acceleratore, il motore elettrico funziona da alternatore e recupera energia. Il TFSI in questo caso è disaccoppiato nella maggior parte delle situazioni dalla trasmissione per non generare perdite da slittamento. La corrente elettrica che il motore elettrico recupera in questa fase e durante le frenate viene immagazzinata temporaneamente nella batteria agli ioni di litio. Quando il conducente frena solo leggermente, la decelerazione è
effettuata unicamente dal motore elettrico; quando le frenate sono più energiche, invece, interviene parallelamente anche l’impianto frenante idraulico. Nella strumentazione di bordo della Q5 hybrid quattro è stato introdotto un sistema di visualizzazione completamente nuovo, che rende chiari e percettibili i singoli stati di funzionamento del sistema di propulsione ibrida. La trazione integrale permanente quattro trasferisce sulla strada le forze di entrambi i motori in modo sicuro. In condizioni normali presenta caratteristiche sportive che privilegiano il retrotreno, ma all’occorrenza trasferisce il grosso delle forze sull’asse con la trazione migliore. L’autotelaio elaborato presenta molti componenti in alluminio che ne riducono il peso. Il Suv ibrido può essere sollecitato sul gancio con un carico massimo trainabile di 2.000 kg. Nonostante disponga di un equipaggiamento di serie molto ricco, Audi Q5 hybrid quattro ha peso a vuoto inferiore alle 2 t ed è il Suv ibrido più leggero al mondo. Il peso aggiuntivo del sistema ibrido non supera i 130 kg.
dicembre:Layout 1
1-12-2010
17:20
Pagina 60
AUTORAMA
Anno 53 N° 515 - Abbinato al N° 195 Dicembre 2010 Il Mondo dei Trasporti
12
VOLKSWAGEN / CAMPAGNA PER LA GUIDA EFFICIENTE E LA CONSAPEVOLEZZA AMBIENTALE
Pensa in blu! Continua “Think Blue.”, la campagna di comunicazione che Volkswagen ha da tempo attivato per consentire a tutti, nella vita quotidiana, di dare il proprio contributo alla salvaguardia dell’ambiente. Un messaggio forte e un insieme di consigli utili e immediatamente concretizzabili a favore della mobilità sostenibile: il tutto sviluppato partendo dall’etichetta ecologica “BlueMotion”, ormai nota in ambito automobilistico. Nils Ricky VERONA - La mobilità sostenibile è ormai parte integrante delle strategie aziendali di tutte le case costruttrici di automobili. Volkswagen l’ha messa al vertice delle sue priorità e per questo ha da tempo ideato “Think Blue.”, la campagna a sostegno della guida efficiente e della consapevolezza ambientale. Proteggere l’ecosistema in cui viviamo è doveroso e semplice: ciascuno può dare il proprio contributo nella vita quotidiana. È questo il tema conduttore della campagna di comunicazione. Un messaggio forte e un insieme di consigli utili e immediatamente concretizzabili a favore della mobilità sostenibile: il tutto sviluppato partendo dall’etichetta ecologica “BlueMotion”, applicata a diversi modelli della Casa. Volkswagen è all’avanguardia: non solo aspetti produttivi e tecnologici ma anche un ampio ventaglio di soluzioni che mettono in evidenza il comportamento responsabile dell’azienda in quanto a ecolo-
Proteggere l’eco-sistema in cui viviamo è doveroso e semplice: ciascuno può dare il suo contributo nella vita quotidiana. È questo il tema conduttore della campagna “Think Blue.” di Volkswagen. gia. Da una produzione che salvaguardi l’ambiente e le risorse ai veicoli ad alta efficienza ener getica, fino a giungere ai nuovi campi d’azione in tema di sostenibilità. “Think Blue.” è
una filosofia costantemente presente. Per quanto riguarda il prodotto, Volkswagen riunisce nelle “BlueMotion Technologies” le sue migliori soluzioni eco-
compatibili attuali. L’ultima generazione della monovolume Sharan, per esempio, è dotata per la prima volta di porte posteriori scorrevoli ed è in grado di percorrere 100 chilometri
con 5,5 litri di carburante, segnando la migliore performance fra le monovolume della categoria (Sharan 2.0 TDI da 140 cv). Un altro esempio è la nuova Touareg ibrida in commercio, dotata di motore 3.0 V6 TSI abbinato a un motore elettrico. Il blu è la tinta predominante della campagna “Think Blue.”: un colore presente da tempo sia nel logo della marca Volkswagen sia nello stesso sigillo “BlueMotion”. La Casa tedesca ha scelto di mantenere la “tradizione” abbinando ora il blu a ulteriori elementi innovativi e facendolo diventare, di fatto, il nuovo verde, ovvero la nuova tinta che identifica l’eco-compatibilità. L’obiettivo di Volkswagen è affermare il concetto “Think Blue.” come espressione della filosofia di marca e come tratto distintivo di tutte le attività ecologicamente sostenibili del brand. È stato deliberatamente scelto uno slogan internazionale perché la tutela dell’ambiente non conosce confini nazionali e riguarda tutti gli abitanti del pianeta. La campagna mette in
contatto passato e futuro: riprende il filone della pubblicità “Think small” che negli anni Ses santa ha accompagnato il suc cesso internazionale del Maggiolino come “auto del popolo”. Lo slogan “Think small” simboleggiava la conquista della democratizzazione della mobilità nel mondo. La vera sfida del futuro sta invece nel creare una mobilità efficiente e sostenibile per tutti. E in questo Volkswagen vuole essere leader. Quindi, “Think small” diventa “Think Blue.”, in omaggio alle nuove esigenze di consapevolezza ambientale che sono progressivamente maturate nel corso degli ultimi decenni. In Italia, la campagna “Think Blue.” prosegue sfruttando innovativi mezzi di comunicazione, tra cui internet, straordinario veicolo per lo scambio globale di informazioni. “Think Blue.” è anche su www.volkswagen.it: basta cliccare sull’area “innovazioni”. Attraverso un divertente gioco interattivo verranno proposte le regole di un nuovo stile di guida eco-sostenibile.
Il perfetto stile di guida alla base della mobilità sostenibile
NOVE BUONI CONSIGLI PER RISPARMIARE DI PIÙ E INQUINARE DI MENO VERONA - La tecnologia moderna è uno dei due elementi che favoriscono la guida eco-sostenibile. L’altro è lo stile di guida dell’automobilista, che sta alla base di tutto. Volkswagen fornisce nove semplici e utili consigli per migliorare lo stile di guida e rendere più efficienti le tecnologie dell’automobile.
1.
Guidare rilassati fa bene alla salute e all’ambiente. La guida aggressiva è snervante e aumenta il consumo di carburante. Piede sull’acceleratore, cambi di corsia, frenate e accelerate… Il discorso cambia se si guida in modo prudente e previdente: muovendosi in modo calmo e senza bruschi cambi di marcia, azionando meno i freni e seguendo l’andamento del traffico si consuma meno carburante e il viaggio risulterà più sicuro e rilassato. Questo stile di guida contribuisce sia a evitare incolonnamenti che a far assaporare il piacere del viaggio, con benefici per la salute e per l’ambiente.
2.
Puntare in alto, anche con la marcia. Il concetto che la guida a bassi regimi danneggia il motore è dunque un mito da sfatare. I moderni motori TDI e TSI funzionano al meglio con la terza marcia inserita quando si procede a 30 km/h, erogando una sorprendente potenza di trazione già a partite da 2.000 giri/min. C’è ancora qualcosa di importante che un guidatore di una vettura con cambio manuale può fare: all’avvio del motore, basta inserire la seconda marcia non appena il veicolo si è mosso per un tratto pari alla sua lunghezza; successivamente, passando alle marce superiori, ci si può sentire liberi di saltare una marcia se la situazione del traffico lo consente. Quando si guida nel traffico è consigliabile inserire sempre la marcia più alta possibile: l’effetto positivo sarà immediatamente percepibile. Procedere a 50 km/h in quinta non è assolutamente un problema per molti dei veicoli prodotti attualmente e contribuisce a ridurre in modo significativo anche l’inquinamento acustico oltre al consumo di carburante. Per chi guida vetture con cambio automatico, va evitato l’effetto kickdown e va tolto brevemente il piede dall’acceleratore. Il cambio automatico inserirà la marcia immediatamente superiore, facendo risparmiare carburante. Il DSG Volkswagen esegue la funzione automaticamente: stabilisce il punto ideale di cambio delle marce e riduce i consumi fino al 20 per cento rispetto a un cambio automatico convenzionale.
3. La vettura avanza anche per inerzia. C’è un segreto per ottenere un 6. Caldo è meglio. Meglio i viaggi lunghi. Il motore a freddo consuma “consumo istantaneo” di 0 litri/100 km. Facendo avanzare la vettura per inerzia con la marcia inserita. L’esclusione del carburante in fase di rilascio interrompe l’alimentazione del motore e durante questo periodo di tempo non viene utilizzata neanche una goccia di carburante. Il momento migliore per applicare questo metodo è quello in cui si beneficia anche dell’azione frenante del motore, quindi su una pendenza in discesa oppure quando ci si avvicina a un semaforo rosso. Si può anche risparmiare disinnestando la frizione. Ciò è particolarmente efficace se si fa avanzare la vettura per inerzia su un lungo tratto di strada anche in discesa, senza ostacolare il traffico che segue.
4. Gli equipaggiamenti vanno utilizzati con parsimonia. Gli equipaggiamenti di cui le auto moderne sono particolarmente ricche rendono la guida più confortevole ma anche più costosa se non utilizzati con moderazione. Il climatizzatore, ad esempio, aumenta il consumo di carburante e in piena estate arriva a consumare fino a 2 litri/100 km a bassi regimi. In alternativa si può ridurre la temperatura, e i relativi consumi di carburante, tenendo aperte le porte della vettura prima di intraprendere io viaggio e partire tenendo aperti i finestrini per far uscire il calore. Anche il riscaldamento dei sedili e il lunotto termico consumano: è meglio spegnere il riscaldamento appena il lunotto è pulito e i sedili sono caldi. In generale, durante un viaggio è buona regola controllare gli equipaggiamenti che si stanno utilizzando, assicurandosi di averne veramente bisogno.
5.
Da tenere sempre sotto pressione: gli pneumatici. La buona salute del pneumatico è elemento di sicurezza ma anche di risparmio. Si risparmia carburante controllando la pressione delle gomme: la resistenza al rotolamento può influire fino al 15 per cento sul consumo totale. Se gli pneumatici sono stati gonfiati alla pressione consigliata per il pieno carico, la resistenza al rotolamento sarà minore e di conseguenza lo sarà anche il consumo. In fase di acquisto della gommatura, è consigliabile scegliere gli pneumatici con la resistenza al rotolamento minima possibile: faranno risparmiare un ulteriore 3 per cento di carburante, garantendo nel contempo una maggiore silenziosità.
molto carburante. Se si fanno frequentemente viaggi brevi i consumi possono aumentare fino a 30 litri/100 km, un valore decisamente considerevole. È dunque possibile risparmiare organizzando i propri impegni in un unico tragitto. In questo modo il motore avrà tutto il tempo di raggiungere la temperatura d’esercizio e consumerà meno carburante. Lasciare il motore in funzione per riscaldarlo non riduce i consumi, ma al contrario li aumenta ed è anche tecnicamente inutile.
7.
L’olio giusto è quello a bassa viscosità. Quando il motore viene ben lubrificato produce minori emissioni. Un elemento molto importante nei casi di avviamento a freddo o quando si percorrono brevi tragitti. Un buon olio motore deve pertanto fare una cosa in particolare: circolare rapidamente. Gli oli a bassa viscosità sono la giusta soluzione. Sono in grado di ridurre il consumo di carburante fino al 5 per cento rispetto agli oli convenzionali. Il prezzo di acquisto, leggermente più alto, viene rapidamente ammortizzato non appena l’olio circola all’interno del motore.
8. Perchè resistere all’aerodinamica? Una buona linea aerodinamica è fondamentale per ridurre i consumi di carburante, in particolare a velocità elevate. Un vantaggio che viene però neutralizzato dagli accessori posti sul tetto, come ad esempio portabiciclette o box portacarico. Siccome, però, si tratta pur sempre di accessori necessari in determinate occasioni, è bene utilizzarli in modo appropriato. Un aumento del 33 per cento della resistenza aerodinamica aumenta i consumi di oltre 2 litri/100 km a 160 km/h di velocità. Conviene rimuovere il portasci o il portabiciclette dal tetto tra due weekend dedicati allo sci o alla mountain bike. Le qualità aerodinamiche della vettura saranno ripristinate per i viaggi quotidiani.
9. I vantaggi della leggerezza. Ogni kg di bagaglio costa carburante. Un peso di 100 kg può far aumentare il consumo di 0,3 litri/100 km. È consigliabile controllare periodicamente il contenuto del bagagliaio della propria vettura. È proprio necessario portarsi in giro tutto l’anno la racchetta da tennis, la borsa della palestra o la sacca con le mazze da golf?
dicembre:Layout 1
1-12-2010
17:21
Pagina 61
13
Anno 53 N° 515 - Abbinato al N° 195 Dicembre 2010 Il Mondo dei Trasporti
AUTORAMA
OPEL / AVVIATE LE PRENOTAZIONI PER AMPERA, VENDITE DALL’ULTIMO TRIMESTRE 2011 Fabio Basilico RÜSSELSHEIM - Opel lancia la sfida per la mobilità elettrica. Sono già partite le prenotazioni per l’Ampera 2011, il primo veicolo E-REV, cioè ad autonomia estesa (40-80 chilometri) in Europa. È ormai stato detto in tutti i modi che la mobilità elettrica è la miglior soluzione per ridurre le emissioni generate dalle automobili e la dipendenza dal petrolio. Ma secondo Opel se si vuole che i veicoli elettrici abbiano un impatto significativo sull’ambiente e la società, devono rivolgersi a un’ampia fascia di utenti e non solo a chi abita in città, ovvero in quei contesti dove l’abbattimento delle emissioni inquinanti è di importanza vitale. Questa ambiziosa strategia del costruttore tedesco appare molto più concretizzabile proprio grazie all’arrivo sul mercato dell’Ampera, proposta a un prezzo di vendita suggerito dal produttore per tutta Europa per il modello base di 42.900 euro, compreso il 20 per cento di Iva per un totale netto di 35.750 euro. Dato che gli allestimenti varieranno da mercato a mercato, nei vari paesi i prezzi potrebbero essere diversi. Le vendite inizieranno, anche in Italia, nell’ultimo trimestre del 2011. Maggiori informazioni su Ampera sono reperibili su www. opel-ampera.it. AVANTI CON L’ELETTRICO Secondo Opel, la maggior parte dei clienti troverà più facile accettare una vettura elettrica come l’Ampera dal momento che, in aggiunta alle potenti batterie a ioni di litio da 16 kWh, la cinque porte con trazione anteriore è dotata di un originale sistema di propulsione elettrica che è in grado di estendere la propria autonomia. Pur mantenendo tutti i benefici dei veicoli più avanzati a batterie elettriche, ossia zero emissioni e ottimali prestazioni, le innovazioni di Ampera non vengono compromesse dagli svantaggi classici di questo tipo di vetture, come l’autonomia limitata o le lunghe ore di immobilità necessarie per ricaricare la batteria. Questo rende il modello
L’elettrica ad autonomia estesa
“
In aggiunta alle potenti batterie a ioni di litio da 16 kWh, la cinque porte con trazione anteriore è dotata di un originale sistema di propulsione elettrica ed è in grado di estendere la propria autonomia fino a oltre 500 km. Le innovazioni di Ampera non vengono compromesse dagli svantaggi classici di questo tipo di vetture, come l’autonomia limitata o le lunghe ore di immobilità necessarie per ricaricare la batteria.
Opel a quattro posti la prima auto elettrica europea che offre ai suoi proprietari la libertà di guidare ovunque e ogni qualvolta intendano farlo, senza preoccuparsi di rimanere bloccati a causa di una batteria esaurita. Alcune Case automobilistiche hanno scelto di dividere in due la propria offerta di auto elettriche: un prezzo di base per la vettura e un canone di leasing per la batteria. Ciò fa apparire interessante il prezzo di vendita, perché non si evidenzia il canone di noleggio della batteria. Tuttavia, questi soldi vengono versati ogni mese per diversi anni, quindi il costo totale è più o meno lo stesso delle vet-
ture il cui prezzo totale comprende auto e batteria. La proposta Opel elimina tutto ciò, evidenziando il costo totale di auto e batteria. La Casa tedesca sta inoltre studiando le preferenze dei clienti relativamente ai programmi di finanziamento e leasing per Ampera. Opzioni che verranno annunciate in un secondo momento. La nuova elettrica Opel è in grado di funzionare in ogni condizione meteorologica e di guida, con la tranquillità di non rimanere mai bloccati a causa di una batteria scarica. In ogni momento e a qualsiasi velocità, Ampera è alimentata da energia elettrica. Per i primi 40 -80 km l’energia viene fornita dall’elet-
Grandi novità sul palcoscenico del Motorshow di Bologna
Occhi puntati su Opel BOLOGNA - Due anteprime mondiali e un’anteprima italiana. Opel approfitta del Motorshow di Bologna 2010 per ribadire il suo ruolo di protagonista dell’industria automobilistica mondiale. La popolare kermesse motoristica ospita la premiere internazionale della Nuova Corsa facelift e della Nuova Antara facelift. Non solo. Sarà presentata in anteprima italiana anche la sportiva Astra Sports Tourer e verranno esposte l’Ampera e l’accattivante prototipo GTC Paris dalle cui forme e linee nascerà l’Astra Coupé. GTC Paris è equipaggiata con un motore 2.0 turbo compresso di quattro cilindri. Inoltre, monta un cambio manuale a 6 rapporti. Il potente motore dispone di una potenza di 213 kW/290 cv. A Bologna sarà possibile ammirare l’intera gamma Opel, arricchita da prodotti completamente nuovi oltre che da concept innovativi e all’avanguardia che esprimono il nuovo linguaggio stilistico, fondato sull’idea che “l’arte scultorea incontra la precisione tedesca” e sulla cui scia sono stati progettati tutti i nuovi modelli a partire da Insignia nel 2009. A completamento delle numerose novità, verranno presentate, in anteprima italiana e mondiale, nuove tecnologie verdi orientate al rispetto dell’ambiente di cui saranno dotati i modelli Opel concepiti soprattutto per l’uso cittadino. Intanto è già stato comunicato il listino prezzi dell’Astra Sports Tourer. Con una strategia già adottata al lancio di Nuova Astra cinque porte e Nuova Meriva, anche per Astra Sports Tourer, a fronte di innovazioni profonde nell’estetica e nella sostanza, i prezzi restano invariati rispetto al modello precedente. Come la versione cinque porte, anche Astra Sports Tourer si presenta con tutte le caratteristiche di design, tecnologia,
fino a oltre 500 chilometri con il serbatoio pieno. Questo sistema per estendere l’autonomia di guida rende l’Ampera adatta a essere utilizzata senza preoccupazioni tutti i giorni dall’intera famiglia. Tutti sono anche convinti che se si vuole ampliare il più possibile i benefici ambientali che i veicoli elettrici producono, que-
efficienza dei motori e posizionamento di prezzo per attrarre un crescente consenso da parte del pubblico e confermarsi nuovo punto di riferimento nel segmento. Le versioni diesel, equipaggiate con il motore 1.7 CDTI nelle versioni da 110 e 125 cv sono offerte rispettivamente a 21.100 e 21.850, lo stesso prezzo del modello precedente nelle medesime motorizzazioni. A un prezzo ancora più basso, 20.100, è possibile accedere all’efficiente motore 1.3 CDTI da 95 cv con Start&Stop, che si caratterizza per ridotti consumi di 4,1 litri/100 km nel ciclo combinato ed emissioni CO2 al livello di 109g/km. Un prezzo inferiore di 500 euro rispetto al modello precedente è, invece, richiesto per le versioni benzina: 18.100 per Astra Sports Tourer Elective 1.4 100 cv e 19.100 per la versione 1.6 115 cv. Con 750 in più rispetto al motore 1.6 115 cv è possibile accedere all’innovativo 1.4 Turbo da 140 cv, offerto a 19.850 euro. Astra Sports Tourer conta su più di mezzo secolo di esperienza Opel nel campo dello sviluppo e del design delle station wagon. Opel è stata la prima Casa costruttrice in Europa a introdurre questo tipo di carrozzeria, precisamente con la Rekord Caravan nel 1953. Negli ultimi 15 anni Astra SW è sempre stata sul podio delle vendite del segmento compatto sia in Europa che in Italia. Dopo la Germania, il nostro Paese è il mercato più importante per Astra Sports Tourer: le vendite Astra nella carrozzeria wagon pesano circa il 16 per cento sul totale volumi europei di Astra SW. E se, tradizionalmente, sul totale delle vendite Astra le station wagon pesano circa il 25 per cento in Europa, in Italia questo valore sale a circa il 50 per cento, dato di gran lunga superiore alla media del segmento compatte, nel quale le station wagon pesano solo per il 17 per cento.
In alto, la nuovissima Ampera che arriverà sulle strade europee verso la fine del prossimo anno. Sopra, la GTC Paris. tricità accumulata nel gruppo di batterie agli ioni di litio da 16 kWh. Sfruttando l’energia elettrica della batteria, Ampera ha emissioni di CO2 pari a zero. MOBILITÀ QUOTIDIANA Secondo alcuni studi indipendenti, circa l’80 per cento degli automobilisti europei percorre meno di 60 chilometri al giorno, quindi Ampera rappresenta una soluzione ideale per le loro esigenze di mobilità. Quando la carica della batteria scende sotto un determinato livello, può essere ricaricata in circa tre ore a 230V inserendo la spina a bordo della vettura in una normale presa domestica. Data la velocità di ricarica della batteria, è probabile che la maggior parte delle Ampera funzioneranno praticamente sempre a batteria. Se si deve affrontare un percorso più lungo, un piccolo generatore di elettricità alimentato a benzina è in grado di estendere l’autonomia
sti debbano essere venduti in grandi quantità. Un semplice ragionamento logico che però deve trovare delle semplici soluzioni per essere concretizzato. Una vettura elettrica come Ampera può rappresentare il modo più rapido per raggiungere questo significativo obiettivo, dato che non richiede grandi cambiamenti nel modo di vivere. Inoltre, la vettura Opel si presenta con un design moderno ed esteticamente attraente, potendo vantare il Dna del nuovo linguaggio stilistico Opel con una griglia pronunciata, il logo aziendale in evidenza e gli aggressivi gruppi ottici a boomerang. Ogni elemento è stato progettato e analizzato per fare di Ampera uno dei veicoli più aerodinamici e a minor consumo sul mercato. All’interno, il modello tedesco propone tante soluzioni premium. Ampera ha già ottenuto riscontri positivi e premi dagli specialisti di tutta Europa. Ora tocca agli automobilisti dimostrarne tutto il valore.
dicembre:Layout 1
1-12-2010
17:21
Pagina 62
AUTORAMA
Anno 53 N° 515 - Abbinato al N° 195 Dicembre 2010 Il Mondo dei Trasporti
14
MAZDA / IL FACELIFT DELLA SECONDA GENERAZIONE MAZDA2 IN ITALIA DA FEBBRAIO
La formula Twenty-Eleven
“
La nuova versione dell’elegante ultracompatta Mazda ha ora un aspetto più sportivo, è più confortevole e più ecologica grazie alla gamma motori Euro 5 che fa economia di consumi ed abbatte le emissioni di CO2. I prezzi non sono ancora disponibili ma Mazda Europe assicura che la Mazda2 Twenty-Eleven costerà come il modello che va a sostituire. Una carta in più per poter giocare ancora un ruolo di primo piano sul nostro mercato nel segmento di riferimento. Shigeo Mizuno Responsabile del Programma Mazda2
Paolo Altieri M ONTECARLO – L’anno chiamata “Twenty-Eleven” e già assume una connotazione di originalità rispetto al più semplice 2011. Stiamo parlando del facelift della seconda generazione della Mazda2 lanciata nel 2007. La Mazda2 edizione 2011 debutta in Europa e in Italia dal prossimo febbraio. Da noi, la Mazda2 ha consuntivato oltre 365mila immatricolazioni delle complessive 1.180.000 unità prodotte dal 2003 a oggi. Il nuovo progetto Twenty-Eleven è ambizioso. Lo confermano le parole di Shigeo Mizuno, Responsabile del Programma Mazda2: “Per questo progetto di miglioramento abbiamo svolto vaste ricerche di mercato per cercare di realizzare una vettura che fosse esattamente in grado di soddisfare i desideri dei nostri clienti”.
bili, ma i responsabili di Mazda Europe hanno affermato che la vettura costerà come il modello che va a sostituire. Quindi avrà i numeri necessari per incuriosire positivamente la clientela. Per la presentazione della Mazda2 Twenty-Eleven è stato approntato il palcoscenico reale di Montecarlo sulle cui strade abbiamo avuto modo di toccare con mano l’ottimo lavoro fatto dai progettisti Mazda per conferire alla “2” nuova grinta e soprattutto una più forte personalità. Mazda2 Twenty-Eleven viene ancora offerta nelle ver-
sioni a tre e cinque porte, ma l’evoluzione sportiva è ben visibile. La nuova griglia superiore sfoggia il logo alato Mazda, che in precedenza era disponibile solo per l’allestimento sportivo, e la griglia inferiore a cinque punte è più ampia e maggiormente scolpita. Le cornici dei fendinebbia presentano una nuova forma e rispecchiano l’aspetto dinamico del volto di famiglia. Sono rimaste invariate la linea di cintura rialzata e le dimensioni compatte (la lunghezza è inferiore ai 4 metri, la larghezza pari a 1,69 m, l’altez-
za 1,47 m e il passo misura 2,49 m) che conferiscono alla sagoma di Mazda2 una sensazione di movimento anche da ferma. Il settore design di Mazda, con a capo Ikuo Maeda, ha voluto che la Twenty-Eleven mantenesse l’esclusivo rivestimento esterno scolpito di Mazda2 su cofano, fiancate e parte posteriore, che crea un interessante gioco di luci e ombre unico ed esclusivo. Ovviamente, per la versione Twenty-Eleven è disponibile un allestimento sportivo con speciali spoiler laterali e uno spoiler posteriore sul
tetto. Sono anche disponibili cerchi in lega di alluminio da 15 e 16 pollici, di nuova concezione, dalla forma ancora più sportiva. Anche la copertura dei cerchi in acciaio da 15 pollici presenta adesso una forma più dinamica. All’interno, Mazda2 TwentyEleven propone un design del cruscotto che va assottigliandosi alle estremità e che conferisce al modello una sensazione di spaziosità. A ciò si aggiungono nuovi materiali delle superfici ed elementi decorativi volti a intensificarne l’aspetto e la carica emozionale. Il bagagliaio ha una capacità di carico estensibile da 250 a 787 litri con la seconda fila di sedili abbattuta. Pur avendo un aspetto compatto e dinamico, Mazda2 Twenty-Eleven offre ampio spazio per testa, spalle e gambe, sia anteriormente che posteriormente. La marcia se ne avvantaggia, diventando confortevole e divertente. Il sedile di guida è regolabile in altezza su tutti i modelli. Grazie all’abbina mento con l’inclinabilità del volante di guida e il posizionamento elevato della leva del cambio sulla parte inferiore della consolle centrale, la guida diventa agevole anche durante i viaggi a lunga percorrenza. Mazda2 è provvista di diversi pratici vani portaoggetti in tutto
SPORTIVA ED ECOLOGICA La nuova versione dell’elegante ultracompatta Mazda ha ora un aspetto più sportivo, è più confortevole e più ecologica. Nella parte anteriore è stato adottato un nuovo design che conferisce maggiore sportività ad esterni già di per sé non privi di dinamismo. Inoltre, Mazda2 è ora ancora più piacevole, con una migliore sensazione di qualità espressa dagli interni e sempre più comfort di marcia. E dato che tutti i motori (ovvero i due benzina 1.3 e 1.5 nonché il diesel 1.6) sono conformi alla norma Euro 5, la vettura consuma una quantità di carburante pari o inferiore al modello precedente e produce una minore quantità di CO2, presentando bassi costi operativi e un ottimale rapporto qualità/prezzo. I prezzi non sono ancora disponi-
Per la presentazione della Mazda2 Twenty-Eleven è stato approntato il palcoscenico reale di Montecarlo sulle cui strade abbiamo avuto modo di verificare l’ottimo lavoro fatto dai progettisti Mazda per conferire alla “2” nuova grinta e soprattutto una più forte personalità.
l’abitacolo. Per ricaricare o utilizzare dispositivi elettrici, a bordo è presente una pratica presa da 12 V; inoltre, un jack AUX a parte consente agli utenti di collegare dispositivi digitali come un lettore MP3 o un iPod. Tutti i motori sono economici ed ecologici ma non lesinano in quando a divertimento di guida a bordo della Mazda2 Twenty-Eleven. Il 1.3 benzina, sobrio e vivace, viene offerto in due versioni di potenza: 55 kW/75 cv e 62 kW/84 cv. Le emissioni di anidride carbonica in entrambi i casi sono state ridotte del 5 per cento circa, sino a 119 g/km, mentre i consumi di carburante sono stati migliorati del 2 per cento circa, con soli 5,1 litri ogni 100 km nel ciclo misto. In abbinamento c’è un cambio manuale a cinque rapporti. La velocità massima è di 168 km/h in presenza del 1.3 da 75 cv e 172 km/h con il 1.3 da 84 cv. L’accelerazione 0-100 km/h avviene rispettivamente 13,4 e 12,6 secondi. DIVERTIRSI ALLA GUIDA Al vertice della gamma benzina c’è il 1.5 da 75 kW/102 cv abbinato o a un cambio manuale a 5 rapporti (consumo medio di 5,8 litri/100 km, emissioni di CO2 di 135 g/km, velocità massima di 188 km/h e accelerazione 0-100 km/h in 10,4 secondi) o a un automatico a 4 rapporti (consumo di 6,3 litri/100 km/h, emissioni CO2 di 146 g/km, velocità massima di 170 km/h, 0100 km/h in 11,9 secondi). Mazda2 Twenty-Eleven offre anche una versione aggiornata del turbodiesel da 1.6 litri: eroga 70 kW/95 cv (5 cavalli in più) e una coppia massima di 205 Nm a regimi che vanno da 1.750 a 3.000 giri/min, intervallo più esteso rispetto alla versione precedente. Il consumo in ciclo combinato è di soli 4,2 litri/100 km, le emissioni di CO2 si fermano a 110 g/km. La velocità massima è di 175 km/h e lo sprint 0-100 km/h richiede 11,5 secondi. Per Mazda2 Twenty-Eleven sono state perfezionate le sospensioni anteriori a schema McPherson e le sospensioni posteriori a barra di torsione, per ottenere una maggiore rigidezza locale al fine di offrire un migliore comfort di marcia senza andare ad influire sull’agilità di manovra della vettura. L’impianto frenante fa uso anteriormente di dischi ventilati da 258 mm e, posteriormente, di tamburi da 200 mm. Tutto questo funge da base per l’ABS e la ripartizione elettronica della forza frenante (EBD). Inoltre, Mazda2 Twenty-Eleven può essere dotata di controllo dinamico della stabilità e della trazione (DSC/TCS). Su Twenty-Eleven è presente un tipo di servofreno modificato che, in caso di emergenza, con una forza frenante insufficiente, aumenta la frenata meccanica sino al limite massimo del servofreno a vuoto (EBA). Il modello offre fino a sei airbag (anteriori, laterali e a tendina anteriori e posteriori) e attacchi Isofix per il seggiolino dei bambini da posizionare sui sedili posteriori.
dicembre:Layout 1
1-12-2010
17:21
Pagina 63
15
Anno 53 N° 515 - Abbinato al N° 195 Dicembre 2010 Il Mondo dei Trasporti
AUTORAMA
LAND ROVER / DAL 2011 IL NUOVO MODELLO CINQUE PORTE DELLA RANGE ROVER
Che sorpresa la bella Evoque! Disponibile sul mercato dalla prossima estate, la nuova Evoque cinque porte si affianca alla già presentata coupé per offrire il meglio dello stato dell’arte Range Rover in quanto a dinamismo e funzionalità. Un’auto da vivere per tutta la famiglia, prestazionale ed ecologica, proposta per la prima volta anche in versione 4x2. Guido Prina ROMA - Il nuovo anno ormai alle porte riserva una interessante sorpresa in Casa Land Rover. Si tratta della Range Rover Evoque cinque porte, una vettura dal fascino coupé che offre la giusta versatilità propria di una berlina per la famiglia. Range Rover Evoque sarà commercializzata in ben 160 Paesi dalla prossima estate ma ha già debuttato in prima mondiale all’Auto Show di Los Angeles il mese scorso. Land Ro ver ha fatto bene i calcoli: la nuova Range Rover Evoque 5 porte aggiunge al fascino della linea sportiva una praticità extra che la rende maggiormente desiderabile per le famiglie costituendo, insieme alla coupé già presentata, una gamma in grado di trasformare il segmento delle SUV compatte di lusso. Evoque è la più piccola Range Rover mai prodotta. E come la coupé, la cinque porte rispecchia l’innovativo LRX, concept car Land Rover, offrendone una nuova interpretazione. RICHIAMO EMOTIVO La 5 porte abbina la dinamicità delle linee della cross coupé originale alla funzionalità propria di questa soluzione. I designer Land Rover sono partiti dall’idea che la cinque porte dovesse esercitare lo stesso richiamo emotivo della coupé, con in più la praticità di un veicolo per la famiglia. Lunghezza e larghezza restano identiche, come anche il linguaggio stilistico, con la nuova interpretazione dei classici stilemi Range Rover, la caratteristica scalfatura del cofano, il tetto sospeso e il posizionamento delle ruote ai quattro angoli del veicolo. Per ampliare lo spazio interno, la linea del tetto è stata lievemente variata nella sezione posteriore, guadagnando 30 mm di altezza in più rispetto alla coupé. I tratti principali restano inalterati - la linea di cintura decisamente inclinata, la robusta spalla che corre per tutta la lunghezza della scocca, e la rastrematura del tetto sospeso - ma con il tetto portato leggermente più in alto
nella parte posteriore. Gli interni riprendono i materiali di elevata qualità della Range Rover tradizionale, rielaborandoli in maniera più sportiva e attuale. Come nelle Range Rover più grandi, il fulcro stilistico dell’abitacolo è l’intersezione dei solidi elementi orizzontali del pannello strumenti con le decise linee verticali della consolle centrale. Un tetto opzionale in cristallo è a disposizione di quanti amano inondare di luce naturale l’abitacolo. Nella seconda fila trovano comodamente posto tre passeggeri, per ognuno dei quali è presente la cintura di sicurezza a tre punti e il poggiatesta. Inoltre, la seconda fila è divisibile e ripiegabile in rapporto 60/40 per aumentare il volume di carico a disposizione, che può arrivare a 1.440 litri a sedili abbattuti. Con 4.350 mm di lunghezza, Evoque 5 porte è più corta della Range Rover Sport di ben 430 mm e grazie alla linea coupé del tetto più bassa di 150 mm. Con il modello coupé condivide una gamma di motori turbocompressi benzina e diesel raffinati, con ampia riserva di potenza e elevati valori di coppia. Tutti sono accoppiati a una trasmissione a sei rapporti che può essere automatica o manuale sulla versione diesel e solo automatica su quella a benzina. Il propulsore a benzina è il quattro cilindri 2 litri Si4 da 240 cv che consente una riduzione di consumi e una diminuzione delle emissioni del 20 per cento rispetto a quelle dei motori tradizionali a benzina, della stessa potenza ma di cilindrata più elevata. Si guadagna anche in peso, visto che il compatto quattro cilindri in alluminio è sostanzialmente più leggero di un motore convenzionale di pari potenza. Ad esempio, il 2 litri pesa circa 40 kg in meno dell’i6 3.2 litri da 233 cv. I turbodiesel 2.2 sono disponibili nelle versioni da 190 cv (SD4), da 150 cv (TD4) e nella supereconomica 150 cv (eD4). La gamma è stata completamente aggiornata per erogare una maggiore potenza, una curva di coppia ottimale, con livelli di rumorosità ancora ridotti e minori emissioni di anidride
carbonica. Di conseguenza, più del 60 per cento dei componenti sono nuovi o sostanzialmente modificati. Le unità con trasmissione manuale a sei rapporti saranno equipaggiate con il sistema Stop-start per ridurre di un ulteriore 8 per cento i consumi e le emissioni. Evoque non è solo la più piccola Range Rover mai prodotta. È anche la prima della famiglia a offrire l’opzione 4x2 che si affianca alla 4x4. La 4x2 è ideale per quei clienti non fondamentalmente interessati alle rinomate qualità all terrain Range Rover, ma puntano soprattutto sulla riduzione dei consumi e delle emissioni. Con il peso inferiore di 75 kg rispetto al la 4x4 e l’efficienza del gruppo motore/trasmissione, la 4x2 permette alla Evoque cinque porte di toccare valori sostanziosamente ridotti di emissioni di CO2. La versione 4x2 con emissioni inferiori a 135 g/km
tura di ogni componente delle sospensioni indipendenti e del sistema di servosterzo elettrico (EPAS) con assistenza variabile in funzione della velocità, tarato per garantire una risposta immediata intorno alla posizione centrale e un comportamento preciso e lineare. Per incrementare ulteriormente la precisione, la cremagliera è solidamente montata sul subtelaio anteriore. Su Evoque cinque porte sarà disponibile anche il nuovo sistema Adaptive Dynamics, che monta gli avanzati ammortizzatori MagneRide a taratura di risposta continua. Con i MagneRide, che generalmente equipaggiano vetture sportive ad alte prestazioni, il sistema Adaptive Dynamics garantisce un equilibrio ottimale fra agilità e comfort. I MagneRide™ offrono un’ammortizzazione variabile senza soluzione di continuità fra due estremi: morbido (com-
tizzante. Il sistema Adaptive Dynamics controlla i movimenti della scocca almeno 1.000 volte il secondo, reagisce agli input del guidatore o della strada in modo virtualmente istantaneo, e consente un maggior controllo della scocca minimizzandone il rollio e mantenendola livellata. Il sistema riconosce le condizioni di fuoristrada e ottimizza automaticamente la risposta degli ammortizzatori. Il guidatore può inoltre selezionale, tramite il Terrain Response, la modalità Dynamic che modifica il comportamento ammortizzante e controlla ancora più strettamente la scocca, mantenendola livellata e offrendo una risposta più secca. La trasmissione 4x4 impiega un sistema intelligente innovativo che varia continuamente la suddivisione della coppia fra gli assali, con l’impiego di un giunto Haldex a controllo elettronico, ottenendo una motricità
Evoluzioni del design: con 4.350 mm di lunghezza, Range Rover Evoque 5 porte è più corta della Range Rover Sport di ben 430 mm e grazie alla linea coupé del tetto più bassa di 150 mm. monta l’economico diesel eD4 da 150 cv con cambio manuale. Gli ingegneri Land Rover hanno molto lavorato sull’ottimizzazione della rigidità del telaio e della scocca, proseguendo poi con una meticolosa tara-
fort) e rigido (sportivo) e impiegano uno speciale fluido ammortizzante che contiene particelle metalliche. Quando il fluido è soggetto a un campo magnetico diventa più viscoso, incrementando l’effetto ammor-
ottimale e il migliore equilibrio nelle condizioni di guida in atto. I dispositivi di sicurezza per gli occupanti comprendono un sistema di ritenuta ottimizzato con airbag per guidatore e pas-
seggero, airbag per le ginocchia, airbag a tendina e per il torace. Particolare attenzione è stata data anche alla sicurezza dei pedoni con un’estesa ottimizzazione di numerose zone quali il frontale, il paraurti, il cofano, per assicurare che la struttura potesse contenere al minimo eventuali danni. Range Rover Evoque cinque porte monta un potente sistema frenante a quattro dischi. E come tutte le Range Rover, Evoque è equipaggiata con freno di stazionamento elettronico. TUTTO AI VERTICI Complemento del sistema frenante è l’ultima generazione di sistemi di sicurezza attiva, fra cui ABS, ripartitore elettronico della forza frenante EBD, luci di frenata di emergenza EBL, assistenza alla frenata di emergenza EBA, controllo della frenata in curva CBC. La sicurezza attiva è ulteriormente incrementata da tutta una gamma di sistemi di controllo della trazione e della stabilità, come i sistemi Dynamic Stability Control, Roll Stability Control, Hill Start Assist, Trailer Stability Assist (assistenza alla stabilità del rimorchio), Traction Stability Control, controllo automatico della velocità in discesa HDC e Gradient Release Control (controllo rilascio freni su gradienti), Engine Drag Control (controllo della coppia in partenza). Auto moderna e tecnologicamente avanzata, Range Rover Evoque cinque porte offre il meglio in fatto di connettività e infotainment. Per la prima volta su una Range Rover è disponibile l’assistenza avanzata al parcheggio ma sono proposti anche i fari adattivi bixeno con assistenza abbaglianti. Infine, come la coupé, anche la cinque porte vanta tre diversi temi di design esterno - Pure, Prestige e Dynamic - ognuno con il suo carattere distintivo e ognuno con il proprio interno coordinato. La gamma Range Rover Evoque, coupé e cinque porte, verrà prodotta negli stabilimenti di Halewood, in Gran Bretagna.
dicembre:Layout 1
1-12-2010
17:21
Pagina 64