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VEGA EDITRICE - ANNO 54 - N. 516 - Supplemento al N° 196 Gennaio/Febbraio 2010 Il Mondo dei Trasporti
Da marzo a dicembre il venerdì alle ore 20.30
Da marzo a dicembre il venerdì alle ore 20.30
Mensile di informazione e cultura del mondo dei motori Con Ypsilon Collection 2011, Musa 5th Avenue nonché le novità Delta costituite dalla serie speciale “Hard Black” e gli innovativi 1.4 MultiAir da 140 cv e 1.4 T-Jet 120 cavalli, Lancia coniuga al meglio raffinatezza di stile e avanguardia tecnologica. LANCIA / TANTE SORPRESE PER IL 2011 DA YPSILON, MUSA E DELTA
Eleganza e dinamismo per tutti Fabio Basilico TORINO - Delta, Ypsilon e Musa. Le tre amazzoni Lancia inau gurano un 2011 ricco di sorprese per gli appassionati del marchio. Ha debuttato in prima mondiale al Motorshow di Bologna la Ypsilon Collection 2011, ultima erede di una storia di successo costruita su design originale, cura artigianale del dettaglio e lusso accessibile. Viene ora presentata una razionalizzazione dell’offerta e alcu-
ne novità estetiche. La Ypsilon Collection 2011 offre interessanti novità nel campo dello stile (esterni e interni) e dei motori (benzina e diesel). La collezione è disponibile a partire da febbraio in Italia e successivamente negli altri Paesi europei. Rimangono inalterati i punti di forza della fashion car Lancia i riusciti abbinamenti di colore, le molte possibilità di personalizzazione, la compattezza delle dimensioni e la posizione di guida alta - mentre i nuovi proiettori con parabola a cannoc-
chiale e gli specchi retrovisori esterni neri aggiornano il look della vettura per un maggior “fa mily feeling” con gli altri modelli Lancia. Due i livelli di allestimento - Diva e Platinum che si differenziano, all’esterno, per le rispettive targhette distintive sui montanti. Altra peculiarità estetica della nuova vettura è la rinnovata gamma colori composta da 12 tinte di carrozzeria e 7 abbinamenti “Bcolore”, di cui 2 con vernice opaca. Gli interni accolgono passeggeri e guidatore in un ambiente
CHEVROLET / Al via le vendite della nuova Orlando
emotivamente coinvolgente, ma anche in un abitacolo funzionale grazie alla flessibilità d’uso dei sedili. Particolare la cura prestata ai dettagli, l’impiego di materiali pregiati e la creazione di raffinati ed eleganti accostamenti cromatici tra le tinte della carrozzeria e quelle dei rivestimenti interni. L’allestimento ba se Diva propone un nuovo tessuto tecnico nero (Tecnocity) mentre la versione top di gamma Platinum si contraddistingue per la selleria realizzata in Pelle e Castiglio che, sulla parte
centrale del sedile, presenta una composizione grafica tridimensionale basata sulla scritta “Lancia”. Disponibile in colore nero e purple, questa selleria è poi impreziosita da cuciture a contrasto con cadenini in pelle color ghiaccio. L’ebanisteria interna è rivestita di simil pelle in tinta ghiaccio che conferisce alle superfici un tocco raffinato e ne accentua la sensorialità al tatto. Lancia Ypsilon Collection 2011 propone tre motorizzazioni Euro 5: il benzina 1.2 da 69 cv e il 1.4 da 77 cv bi-fuel (ben-
zina/Gpl), entrambi con emissioni di CO2 pari a 114 g/km sul ciclo combinato. Si aggiunge poi il 1.3 Multijet da 75 cv con DPF di serie che fa registrare appena 109 g/km di emissioni di CO2. Da tre anni Lancia Musa è la monovolume più venduta in Italia. La Concept Musa 5th Avenue unisce il comfort, lo spazio e la classe di una limousine all’agilità e alla compattezza di una city car. La serie speciale segue a pagina 2
JEEP / In Italia la quarta generazione dello storico Suv
FAMILY FEELING Nuova star Grand Cherokee VALENCIA - Orlando, Florida. La città del Walt Disney World Resort presta il suo nome alla nuova crossover europea di Chevrolet, presentata a Valencia, in Spagna. Con l’inizio del 2011 - anno in cui Chevrolet festeggia il suo centenario - partono ufficialmente le vendite di Orlando anche in Italia: il listino prezzi, altamente concorrenziale, parte da 19.600 euro.
ROMA - Sulla cresta dell’onda dal 1992, Jeep Grand Cherokee non smette di far parlare di sé. Giunto alla quarta generazione, il top di gamma Jeep è stato com pletamente rinnovato nel de sign degli esterni, degli interni e nei contenuti tecnici fissando un nuovo equilibrio tra prestazioni stradali e fuoristradistiche.
Basilico a pagina 16
Vinci a pagina 7
Mercedes-Benz / Nuova Generazione della best seller Classe C Bmw / I 25 anni della trazione integrale del marchio premium
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Anno 54 N° 516 - Abbinato al N° 196 Gennaio/Febbraio 2011 Il Mondo dei Trasporti
Eleganza e dinamismo per tutti La Ypsilon Collection 2011 offre interessanti novità nel campo dello stile esterno e interno nonché dei motori benzina e diesel. La collezione è disponibile a partire da febbraio in Italia e successivamente negli altri Paesi europei.
segue dalla prima pagina ha l’obiettivo di riportare le sensazioni dell’alta gioielleria su una vettura attraverso l’utiliz zo di materiali preziosi all’interno e colori “senza tempo” all’esterno. Musa 5th Avenue presenta una carrozzeria bicolore (bianco Angelico e tetto nero Masaccio) con nuovi proiettori e specchi retrovisori neri che, da una parte, riflettono le attuali tendenze del mercato, dall’altra par te sottolineano, anche in questo caso, il “family feeling” con gli altri modelli Lancia. La concept propone anche un logo specifico, vetri privacy, cerchi bicolore da 16” e un’originalissima serigrafia sui montanti che riprende una skyline newyorchese. Ricercatezza ed eleganza anche all’interno della serie speciale, come dimostra il prezioso
rivestimento in pelle Poltrona Frau per la plancia e i sedili con distintivo effetto “capitonné” (imbottitura lavorata completamente a mano e finora riservata all’arredamento più raffinato): è un’assoluta novità nel campo automobilistico. La serie speciale può essere equipaggiata con il 1.4 8V bi-fuel (ben zi na/Gpl) che eroga una potenza massima di 77 cv nonché con il 1.3 Multijet da 95 cv e il 1.4 16V da 95 cv benzina. La gamma Musa comprende anche il 1.6 Multijet da 120 cv, che completa la serie propulsori tutta Euro 5 con Start&Stop di serie su benzina e diesel. Ultime novità della gamma Delta sono la serie speciale “Hard Black” e il nuovo propulsore 1.4 MultiAir da 140 cv Start&Stop Euro 5, in concomitanza del quale viene lanciato il 1.4 T-Jet 120 cv Euro 5. La nuova Delta “Hard Black” è ca-
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Mensile di informazione e cultura del mondo dei motori fondato nel 1958 Direttore Responsabile: Paolo Altieri Comitato di Direzione: Paolo Altieri, Raffaello Barbaresi, Valerio Oliveto Art Director: Renato Montino Direzione e redazione: Via Ramazzotti, 20 - 20052 Monza Parco (MI) Tel. 039/493101 - Fax 039/493102 Presidente: Luisella Crobu Direttore Editoriale: Cristina Altieri Amministrazione: Vega Editrice srl, via Ramazzotti 20, 20052 Monza Parco - Italy, Tel. 039/493101 - Fax 039/493102 PUBBLICITÀ: Vega Editrice srl, via Ramazzotti, 20 - 20052 Monza Tel. 039-493101 - Fax 039-493102 DIFFUSIONE ABBONAMENTI: GE.MA srl, Cologno Monzese (MI) COMPOSIZIONE E FOTOLITO: Varano Fotocomposizione snc, Busto Garolfo (Milano) STAMPA E LEGATORIA: Graphicscalve spa, Vilminore di Scalve (BG) Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Milano n. 133 del 3/4/1969. Una copia Euro 3,00; arretrati il doppio. ABBONAMENTO: annuo Euro 30,00, estero Euro 60,00. Versamento su c/c bancario n. 2126.76 - ABI 01030 - CAB 01605 intestato a Vega Editrice Srl (MI). Per eventuale cambiamento d’indirizzo degli abbonati, accludere 0,50 Euro in francobolli. Poste Italiane Spa -Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art. 1, comma 1, DCB Milano
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2 Vetrina italiana per Grand Voyager Limited e 300C Touring SRT Design
Prestigio americano TORINO - In occasione dell’ultima edizione del Motorshow di Bologna, le vetture Lancia e Chrysler sono state ospitate in un contesto suggestivo, all’insegna dei valori che accomunano i due brand: dall’eleganza all’innovazione tecnologica, dalla storia secolare alla volontà di eccellere in futuro. A Bologna, la Casa americana legata a Fiat Group Automobiles ha esposto due interessanti vetture: una Grand Voyager Limited e una 300C Touring SRT Design. La prima vettura è l’autentica espressione della “stress-free experience” del marchio, un modello innovativo che ha rivoluzionato la mobilità americana creando nel 1983 il segmento dei minivan e diventandone il punto di riferimento. Con 13 milioni di esemplari venduti in tutto il mondo e i suoi 5,14 metri di lunghezza, che la rendono la più grande monovolume sul mercato, Chrysler Grand Voyager si conferma leader nel segmento per comfort, versatilità e piacere di guida. La versione Limited è equipaggiata con il motore 2.8 litri turbodiesel common-rail da 163 cv, cambio automatico a sei velocità e sistema di configurazione
ratterizzata da alcune importanti novità estetiche e di prodotto disponibili su tutte le motorizzazioni (eccetto la 2.0 Multijet da 165 cv) e da oggi sul nuovissimo 1.4 MultiAir da 140 cv. All’esterno, troviamo una particolare carrozzeria nera con trattamento opaco: è la prima vettura, prodotta in serie non limitata, a vantare questa verniciatura esclusiva che prevede un lungo processo di lavorazione (oltre 4 ore per auto). La nuova tinta di carrozzeria è abbinata al tetto nero lucido e impreziosita dalle calotte degli specchi cromate, dal doppio terminale di scarico cromato e dai cerchi in lega da 18” (a richiesta è possibile scegliere gli inediti cerchi in lega da 18” “Hard Black” in tinta carrozzeria). All’interno, invece, spicca la preziosa selleria in pelle e Alcantara Starlite di colore nero. Inoltre, l’esclusiva versione propone di serie
alcuni dispositivi innovativi al servizio del comfort e del piacere di guida come le sospensioni elettroniche a smorzamento variabile “Reactive Suspension System”, il climatizzatore automatico bizona e il sistema Blue&Me. Oltre al nuovo 1.4 MultiAir da 140 cv, la serie speciale può essere equipaggiata anche con i propulsori più prestazionali della gamma Delta: il 1.8 Di TurboJet da 200 cv e il 1.9 Twin Turbo da 190 cv. Il 1.8 è un innovativo motore a iniezione diretta di benzina, dotato di turbocompressore e doppio variatore di fase continuo. Abbinato a un cambio automatico a 6 marce denominato Sportronic, consente a Lancia Delta di aggiungere una velocità massima di 230 km/h e di passare da 0 a 100 km/h in soli 7,4 secondi; allo stesso tempo, la vettura si distingue per i bassi consumi (7,8
dei sedili Stow ’n Go con terza fila ripiegabile a comando elettrico. La seconda vettura è una versione SRT Design di Chrysler 300C Touring. Cerchi da 20 pollici, sedili avvolgenti e dettagli da Gran Turismo arricchiscono di sportività l’efficienza del propulsore 3 litri V6 turbodiesel common-rail da 218 cv montato sulla 300C, abbinato alla trasmissione automatica a cinque velocità con modalità Autostick. Il look sportivo della versione SRT Design è completato da sedili avvolgenti con inserti in pelle scamosciata e logo SRT ricamato sullo schienale, volante sportivo ed esclusive finiture con motivo a fibra di carbonio sui rivestimenti interni e sul cruscotto. La società finanziaria FGA Capital, joint venture tra Fiat Group Automobiles e Crédit Agricole specializzata nel settore automobilistico, è operativa in Italia, con i marchi Sava e Savarent, e in Europa con la mission di supportare le vendite di autoveicoli di tutti i marchi Fiat Group Automobiles e Chrysler attraverso prodotti finanziari innovativi e completi di servizi ad alto valore aggiunto dedicati alla rete dei concessionari, ai clienti privati e alle aziende.
litri per 100 km), per le ridotte emissioni di CO2 (185 g/km) e per l’omologazione Euro 5. Il 1.9 Twin Turbo MultiJet con due turbocompressori consente una velocità massima di 222 km/h e uno sprint 0-100 km/h in 7,9 secondi. Il 1.4 MultiAir Euro 5 è uno dei migliori motori benzina al mondo nel rapporto emissioni/potenza (solo 132 g/km nel ciclo combinato), oltre ad essere “best in class” in termini di consumi e disponibilità di coppia nella relativa fascia di potenza: 5,7 litri/100 km nel ciclo combinato e coppia massima di 230 Nm a 1750 giri/min. Confrontato con un tradizionale motore a benzina di pari cilindrata, il propulsore Multiair assicura un incremento di potenza (fino al 10 per cento) e coppia (fino al 15 per cento), oltre a una sensibile riduzione di consumi (fino al 10 per
cento) ed emissioni di CO2 (sino al 10 per cento). Il vero spirito Multiair è racchiuso nel nuovo sistema elettro-idraulico di gestione delle valvole. Grazie a un controllo diretto dell’aria mediante le valvole di aspirazione del motore, senza l’utilizzo della farfalla, si riescono a ridurre i consumi e le emissioni inquinanti. Ciò grazie anche all’adozione del sistema Start&Stop che gestisce lo spegnimento temporaneo del motore in ca so di sosta. Il 1.4 Multiair Turbo 140 cv è abbinato a un nuovo cambio a 6 marce manuale che offre un maggiore piacere di guida, grazie a innesti fluidi, più veloci e precisi. Rispetto al corrispondente propulsore Euro 4, il 1.4 T-Jet 120 cv Euro 5 fa registrare una conistente diminuzione delle emissioni di CO2, da 149 a 146 g/km.
VOLVO / Il 2010 si è chiuso all’insegna di novità e cambiamenti
UN PROMETTENTE FUTURO L’anno appena archiviato è stato per il costruttore svedese caratterizzato da importanti iniziative sul fronte societario. Decisiva anche l’offensiva di prodotto e la buona affermazione sui mercati mondiali con oltre 370mila vetture vendute. GÖTEBORG - Per Volvo Car Corporation il 2010 è stato un anno di importanti cambiamenti che influiranno in maniera decisiva sul futuro della Casa svedese. I negoziati tra Ford Motor Company e il Gruppo cinese Zhejiang Geely Holding hanno portato all’acquisizione da parte di quest’ultima del 100 per cento di Volvo Car Corporation. Li Shufu è il nuovo Presidente del Consiglio direttivo, Stefan Jacoby il nuovo Presidente e Ceo di Volvo Cars. Il rinnovato assetto societario va di pari passo con la positiva performance del marchio di Göteborg sui mercati internazionali: dopo due anni difficili, Volvo ha invertito la rotta e ha incrementato le vendite dell’11,2 per cento rispetto al 2009 arrivando a un totale di 373.525 vetture commercializzate nel mondo. Nell’elenco dei dieci più importanti mercati di riferimento gli Stati Uniti guidano la classifica con 53.952 vetture Volvo vendute nel 2010, seguiti da Svezia con 52.894, Gran Bretagna con 37.940, Cina con 30.522, Germania con 25.207, Belgio con 17.969, Italia con 17.509, Olanda con 14.308, Francia con 12.211 e Russia con 10.650. Il modello Volvo più venduto lo scorso anno è risultato essere la XC60 che ha totalizzato 80.723 consegne. In seconda posizione la V50 con quasi 57mila immatricolazioni. Interessanti anche i dati sulla produzione complessiva di auto del costruttore svedese. Nel 2010 dalle fabbriche Volvo sono uscite 387.802 vetture, in netto aumento rispetto alle 311.413 del 2009. La maggior parte delle automobili (223.117) sono state prodotte nello stabilimento belga di Ghent. Sul fronte delle novità di prodotto, il 2010 è stato caratterizzato dalla presentazione delle nuove S60 e V60. La prima è stata svelata al Salone di Ginevra e ha immediatamente suscitato interesse da parte del pubblico e degli specialisti. È il modello più sportivo e più dinamico mai prodotto da Volvo e propone un’avanzata serie di soluzioni tecnologiche come il Pedestrian Detection.
Anche la V60 si caratterizza per l’elevato livello di sportività all’interno del segmento delle station wagon. Tra l’altro, Stefan Jacoby ha annunciato al Salone di Parigi che i piani Volvo per il lancio della V60 ibrida nel 2012 sono confermati. La V60 plug-in hybrid registrerà emissioni di CO2 di appena 49 g/km e sarà equipaggiata da una batteria che potrà essere ricaricata in 4-6 ore con un’autonomia di 50 km con la sola trazione elettrica. La nuova S60 è anch’essa caratterizzata da una grande attenzione al contemimento dei consumi e alla riduzione delle emissioni inquinanti. Con la berlina debutta il nuovo 2 litri 5 cilindri diesel che eroga una potenza massima di 163 cv e una coppia massima di 400 Nm. Questo propulsore rappresenta in pratica l’evoluzione dell’attuale 2.4 diesel: la capacità dei cilinri è stata ridotta per ottimizzare i consumi. Con l’abbinamento al cambio manuale, questi ultimi sono scesi a una media di 5,3 litri/100 km.
La nuova Volvo S60 caratterizzata da un design fortemente dinamico.
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Anno 54 N° 516 - Abbinato al N° 196 Gennaio/Febbraio 2011 Il Mondo dei Trasporti
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FORD / IL CONCEPT È STATO SVILUPPATO DALLA NUOVA PIATTAFORMA PER IL SEGMENTO C
Con Vertrek arriva il Suv globale binati a trasmissioni a sei rapporti progettate in funzione del risparmio di carburante. Entro il 2013, tutti i veicoli Ford negli Stati Uniti saranno dotati di trasmissioni a sei rapporti nell’ambito della strategia aziendale che mira a conquistare il primato sul fronte della resa di carburante in tutti i segmenti. Un’altra caratteristica fondamentale che incrementa il risparmio di carburante è il sistema Ford Auto-Start-Stop, in grado di ridurre i consumi e le emissioni di CO2 fino al 5 per cento in condizioni di guida miste. In città e in situazioni di traffico intenso con fermate frequenti del veicolo, il risparmio può salire fino al 10 per cento.
Fabio Basilico
ROMA - La visione Ford di un Suv capace di lasciare un segno profondo nel cuore degli appassionati di questa sempre popolare categoria automobilistica si chiama Vertrek. Il concept anticipa la strategia del marchio a me ricano nello sviluppo di un nuovo Sport Utility Vehicle globale, più elegante, sportivo e sofisticato. Grazie a Vertrek, Ford si propone anche di creare un Suv di nuova generazione che sappia conquistare il primato nel segmento anche per quanto riguarda il risparmio di carburante. Vertrek è stato sviluppato a partire dalla nuova piattaforma globale Ford per il segmento C, che include la nuova gamma Focus in arrivo a inizio 2011 in Nord America ed Europa, oltre alle più recenti C-MAX e C-MAX7. Un minimo di dieci nuovi modelli saranno realizzati a partire dalla nuova piattaforma, che sostituisce le tre attualmente in produzione su scala regionale. Entro il 2012, la neonata piattaforma avrà un volume di vendite annuo superiore a 2 milioni di unità, con economie di scala senza precedenti per Ford e l’opportunità di offrire ai clienti di tutto il mondo un assortimento di nuove tecnologie e nuove caratteristiche. CRESCITA COSTANTE Il segmento dei Suv compatti è uno dei più grandi, competitivi e in rapida crescita negli Stati Uniti, dove la quota di mercato è più che raddoppiata dal 2000 a oggi. Ford è stata una delle prime Case automobilistiche a credere nelle potenzialità del settore con il modello Escape. Dal 2000 la crescita dei prodotti crossover in Europa, analogamente alla categoria dei Suv compatti negli Usa, è stata eccezionale con un +200 per cento e oltre. Fin dal suo lancio nel 2008, Ford Kuga mantiene saldamente il terzo posto nel suo segmento, dove competono tutti i principali costruttori. A livello globale, il segmento dei Suv compatti ha iniziato a manifestare una crescita a partire dal 2009, con il maggiore input proveniente da Cina e Stati Uniti. Il mercato cinese, in particolare, rispetto al 2009 sembra destinato a un incremento del 60 per cento entro fine 2011. Vertrek è stato progettato secondo le linee guida del kinetic design, l’ormai noto linguaggio stilistico globale di Ford. Una filosofia in continua evoluzione che contraddistingue la produzione dell’ovale bianco-azzurro all’insegna del dinamismo e del piacere di guida. La progettazione si prefigge innanzitutto di conferire al veicolo un assetto atletico, che ricordi vagamente un corridore ai blocchi di partenza pronto a scattare. Forme piene e pulite accompagnate da linee dinamiche completano l’effetto, accentuando il carattere musco-
TANTA ENERGIA A DISPOSIZIONE
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Anticipando la strategia Ford nello sviluppo di un nuovo Sport Utility Vehicle globale, più elegante, sportivo e sofisticato, Vertrek racchiude il meglio del know-how del marchio dell’ovale bianco-azzurro in termini di design, funzionalità e tecnologie che assicurino concreti risparmi di carburante e sostanziali riduzioni delle emissioni inquinanti.
lare e atletico della vettura. Il concept Vertrek si richiama a queste caratteristiche fondamentali del kinetic design, esaltando le proprie doti di veicolo adatto all’uso sia su strada che in impieghi off road. Il concept Ford dimostra come il progetto di creare un Suv di nuova generazione a basso consumo di carburante possa tradursi in realtà grazie a una più estesa applicazione della gamma a benzina EcoBoost e diesel TDCi (turbo diesel common-rail a iniezione diretta), in abbinamento alla tecnologia Ford AutoStart-Stop. La tecnologia EcoBoost ricopre un ruolo fondamentale nella strategia Ford volta a introdurre sistemi propulsori tecnologicamente avanzati con potenza maggiorata e cilindrata ridotta, capaci di garantire prestazioni e risparmio di carburante senza compromessi. I motori EcoBoost consentono di risparmiare fino al 20 per cento sui consumi e riducono le emissioni di CO2 anche del 15 per cento rispetto a propulsori più grandi e meno efficienti. BENZINA E DIESEL AD ALTI LIVELLI Oltre ad abbinare il turbocompressore con l’iniezione diretta, gli ingegneri Ford hanno potenziato le capacità dell’EcoBoost sul versante tecnologico introducendo la
fasatura variabile e procedendo a un controllo rigoroso di tutti gli aspetti del motore. Ford è titolare di almeno 125 brevetti relativi alla sua tecnologia EcoBoost. Vertrek è equipaggiato con il motore EcoBoost quattro cilindri da 1.6 litri che offre la stessa potenza in uscita dei sistemi propulsori con cilindrata maggiore pur garantendo prestazioni decisamente migliori in termini di risparmio carburante e riduzione delle emissioni. Entro il 2013, l’80 per cento dei modelli globali Ford e il 90 per cento dei modelli nordamericani saranno disponibi-
li in versione EcoBoost. In mercati diversi dagli Stati Uniti, Ford offre anche una va sta gamma di potenti motori Duratorq TDCi ad alta efficienza, molti dei quali potrebbero essere applicati a un futuro modello di produzione basato sul concept Vertrek. Le tecnologie diesel avanzate rivestono particolare importanza in Europa, dove il 96 per cento dei clienti che acquistano Ford Kuga scelgono la motorizzazione a gasolio. Il popolare Ford Duratorq TDCi da 2 litri è stato recentemente rinnovato in termini di prestazioni, risparmio di carburante
e perfezionamento, offrendo un’efficienza ancora maggiore. Un sistema di combustione più efficace garantisce un picco di potenza più elevato, una qualità di guida decisamente migliorata oltre a una maggiore reattività e a una potenza di trazione superiore a velocità ridotte. Inoltre, si riduce sia il consumo di carburante che le emissioni di anidride carbonica. A seconda delle applicazioni, le emissioni di CO2 sono calate fino al 7 per cento rispetto al precedente motore Duratorq TDCi da 2 litri. Questi propulsori sono ab-
È stata anche introdotta una tecnologia avanzata di ricarica per garantire che la batteria principale del veicolo sia in gra do di gestire i cicli frequenti di caricamento e scaricamento che la procedura di start-stop comporta. Ulteriori tecnologie garantiscono il mantenimento in carica della batteria secondo modalità altamente efficienti. Un sistema di ricarica rigenerativa intelligente aumenta la potenza sviluppata dall’alternatore quando il veicolo frena o decelera. L’energia cinetica del veicolo viene quindi convertita in energia elettrica senza necessità di consumare ulteriore carburante. La corrente elettrica liberata viene utilizzata per ricaricare la batteria, a cui i sistemi elettrici possono attingere in una fase successiva, ad esempio quando il motore viene spento durante una procedura di start-stop oppure quando il generatore opera in una modalità meno efficiente. La batteria è dotata di un sistema avanzato di gestione che monitora ininterrottamente il suo stato e comunica con il sistema Ford Auto-StartStop affinché la funzionalità di ricarica rigenerativa possa alimentare la batteria in modo ottimale. L’Auto-Start-Stop rileva così la quantità di carica disponibile e lascia il motore acceso se la batteria non ha sufficiente carica per effettuare l’operazione.
NISSAN / Importante cambiamento organizzativo in Europa
Peter Cornelis nuovo Vice Presidente Post Vendita ROLLE - Nissan annuncia la nomina in Europa del suo nuovo Vice Presidente Post Vendita. Si tratta di Peter Cornelis che entra a far parte di Nissan Europa e assume la carica dal 1° febbraio, prendendo il posto di Laurent L’Epine, che torna alla Renault. Cornelis, olandese, ha studiato nel suo Paese prima di entrare in Volvo per iniziare la sua carriera professionale. La sua carriera in Volvo dura 25 anni, nei quali ha ricoperto diverse posizioni in vari Paesi, tra cui Direttore Post Vendita di Volvo Cars Germania (1993-1997), Vice Presidente Mondo Servizio Clienti di Volvo Cars (1997-2001), Presidente di Volvo Cars Svizzera (2001-2005) e Presidente di Volvo Cars Overseas Corporation a Gothenburg, Svezia (2006-2008), dove è stato responsabile della notevole crescita del marchio scandinavo in Russia e in Nazioni come Brasile, Australia, Turchia e India. Nel 2008, gli è stato offerto il ruolo di Ceo alla Kroymans Corporation, in Olanda. Nel 2009 Peter Cornelis ha deciso di creare
una propria società, la Peter Cornelis Consultancy BV. che gestiva un ampio portafoglio di progetti internazionali in diversi settori come le vendite di auto, lo sviluppo del business, la gestione dell’usato, la Customer Centricity e i lanci in nuovi mercati per una società tedesca del Car Tuning. Più di recente Cornelis è entrato a far parte di FIER Automotive Consultancy in Olanda come Managing Partner, dove è stato responsabile di un grande progetto di sicurezza del traffico in India e in numerose missioni commerciali nel settore automobilistico. In Nissan Europa il neo Vice Presidente Post Vendita riporterà a Simon Thomas, Senior Vice President Sales and Marketing di Nissan Europa e avrà sede presso la Nissan International a Rolle, in Svizzera. “Siamo lieti di dare il benvenuto a Peter nel team Nissan. La sua esperienza e competenza rafforzeranno ancor di più la nostra già solida rete Post Vendita in Europa”, ha affermato Simon Thomas.
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I forti incentivi del governo brasiliano hanno convinto Fiat (e non solo) a installare un’unità produttiva che darà lavoro diretto a 3.500 persone. L’impianto avrà sede nello Stato di Pernambuco, nel Nord Est del Paese, dove sorgerà un nuovo Polo automotive. Marco Chinicò RECIFE - La Fiat guarda al Brasile come alternativa alla Cina: un investimento di tre miliardi di Reais brasiliani (oltre un miliardo e trecentomila euro) per installare una nuova fabbrica nel Pernambuco (uno Stato situato nella regione geografica del Nord Est), parte di una cifra totale di 10 miliardi di Reais (circa quattro miliardi e mezzo di euro) da investire in Brasile dal 2011 al 2014, sette miliardi dei quali saranno destinati allo sviluppo di prodotti, all’aumento di capacità produttiva e alla modernizzazione delle installazioni del Gruppo operative già dal 1976 nel Minas Gerais. Fiat Group non intende a spettare e, ritenendo il mercato brasiliano tra quelli la cui aspettativa di crescita è più forte nel medio periodo, apre il 2011 con la comunicazione di un forte investimento nel Paese dell’ex Presidente Lula, dal 1° gennaio sostituito da Dilma Rousseff.
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FIAT / IL COSTRUTTORE ITALIANO INVESTIRÀ IN BRASILE OLTRE UN MILIARDO E TRECENTOMILA EURO
In Sudamerica si vola Oggetto d’attenzione un’area precisa del Paese, il Nord Est, caratterizzato dalla presenza di strutture di comunicazione e logistica ma ancora for temente penalizzato rispetto al resto del Brasile quanto a strutture produttive in grado di aiutare la manodopera locale. “Il progetto che sarà realizzato nel Pernambuco - ha spiegato il Ceo mondiale del Gruppo Fiat Sergio Marchionne - rappresenta un passo molto importante all’interno della strategia di rafforzamento internazionale di Fiat. In Brasile riteniamo da qui al 2014 di aumentare i nostri volumi di vendita di almeno un migliaio di veicoli l’anno, ecco perché si tratta di una regione strategica per la nostra espansione”. Arriva dunque una nuova fabbrica di montaggio, al contrario di quanto è stato annunciato dalle riviste automotive brasiliane lo scorso anno. Che cosa è cambiato nel frattempo? La mossa strategica è stata attuata a livello governativo dall’allora Presidente Lula con un decreto, che di fatto detassa e regolamenta i benefici fiscali federali previsti in una legge che incentiva l’installazione di fabbriche di veicoli e componenti auto nel Nord, Nord Est e Centro Ovest del Paese. Il decreto rappresenta una buona pista di lancio per investimenti significativi, giacché prevede specifici incentivi per le aziende che investono cifre superiori a 2,5 miliardi di Reais. Stando alle comunicazioni ufficiali di Fiat, la nuova fabbrica troverà sede all’interno del complesso industriale e portuario di Suape, localizzato non distante dalla metropolitana di Recife, capitale del Pernambuco, e che dunque offre indubbi van taggi logistici, trovandosi nei pressi del maggiore porto del Nord Est. Gli investimenti di tre miliardi di Reais nel periodo da qui al 2014 consentiranno la costruzione della fabbrica, di un Centro di progettazione e sviluppo di nuovi veicoli e piattaforme anche per la for-
mazione del personale. L’unità è destinata a dare lavoro diretto a circa 3.500 persone e avrà una capacità iniziale di 200mi la unità l’anno. Un numero che negli intendimenti del management del costruttore italiano è destinato a lievitare fino a 250mila e 300mila unità negli anni seguenti. UN’AREA DI 4,4 MILIONI DI METRI QUADRATI La nuova fabbrica della Fiat si troverà al centro di un Polo industriale di 4,4 milioni di metri quadrati, riunendo tra l’altro costruttori di componentistica auto e fornitori, con l’obiettivo di consentire la crescita della competitività della produzione locale e collocare definitivamente il Pernambuco nella mappa dell’industria automotive brasiliana. “Siamo coscienti - ha dichiarato Cledorvino Belini, Presidente di Fiat Brasile e America Latina nonché presidente dell’Anfva (Associação Na cional dos Fabricantes de Veículos Automotores) - dell’importanza di contribuire allo sviluppo regionale del Pernambuco e del Nord Est, installando questa fabbrica che sarà il fulcro di un nuovo Polo industriale. Del resto essa rientra appieno nella storia pionieristica di Fiat, che da oltre trent’anni è sbarcata nel Minas Gerais, contribuendo allo sviluppo industriale, economico e sociale”. Nato a San Paolo nel 1949, Be lini è laureato in Business Administration, ha un master in Finanza e ha conseguito un MBA avanzato all’Insead, in Francia. Il manager ha iniziato la sua carriera nel 1967 presso la IRF Matarazzo Company in Brasile, lavorando nell’ente Risorse Umane. Nel 1970 ha assunto un nuovo ruolo presso l’ente Sistemi e Metodi fino al 1972. È entrato nel Gruppo in Fiat Allis Brazil, dove ha dato un importante contributo in diversi ruoli: dal 1973 al 1986 è stato, successivamente, Direttore di Pianificazione della Produzione, degli Acquisti e della Lo-
Cledorvino Belini, Presidente di Fiat Brasile e America Latina gistica; quindi, General Manager Vendite Trattori, Manager degli enti Ricambi e Sistemi e Metodi. Nel 1987 è entrato in Fiat Automóveis (Fiasa) come Responsabile degli Acquisti ed è nominato Direttore Commerciale nel 1994. In seguito, è stato promosso Presidente di Magneti Marelli Latin America, ruolo che ha ricoperto dal 1997 al 2003. Nel 2004 è nominato Presidente di Fiasa e nel 2005 ha assunto anche la presidenza di Fiat Group Latin America e di Fiat Finance Brazil. È, inoltre, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Fidis Bank Brazil ed è stato no minato membro del Group Executive Council nel settembre 2009. Un manager esperto e capace, che ha consentito a Fiat di essere tra le prime aziende ad
approfittare della legge di incentivazione, sulla cui scia diversi fornitori stanno facendo altrettanto, approfittando degli incentivi fiscali e installando impianti nel complesso industriale e portuario di Suape. Alcuni di essi hanno già cominciato. Stando a informazioni recentissime, l’impresa locale Moura, che dal 1958 produce batterie per auto a Belo Jardim, nell’area agreste del Pernambuco, intende sfruttare gli incentivi fiscali e investire 500 milioni di Reais per due nuove unità di produzione nello Stato, una delle quali nel complesso di Suape, dove già pos siede un’area terriera. Con tale espansione nel Pernambuco, Moura intende raddoppiare la sua capacità da 5 a 10 milioni di batterie l’anno entro il 2020. INCENTIVI GENEROSI Ma ci sono altre interessanti dinamiche imprenditoriali nel settore automotive pernambucano. La siderurgica “Cone Sul” ha sottoscritto un protocollo
d’intesa col governo pernambucano per installare, a Suape, un’unità di produzione con un investimento di un miliardo e mezzo di Reais. E da un momento all’altro è attesa l’ufficializzazione di una nuova fabbrica di pneumatici. I benefici della legge di incentivazione non sono una novità negli investimenti pubblici brasiliani. Nel 2009 il governo incentivò la crescita di Ford a Camaçari, in Bahia, e nel novembre 2010 ha dato avvio a nuovi progetti al fine di agevolare l’installazione della fabbrica della Fiat: una raffica d’incentivi fiscali che il governo ha però esteso a tutti gli operatori in egual misura. Tra questi ricordiamo uno sconto sull’Ipi (Imposta sui prodotti industrializzati) alle aziende automotive che presentino un progetto d’installazione nelle aree che il governo intende far crescere, ma anche altri benefici come la riduzione del 50 per cento delle imposte sull’im por ta zione di macchinari, materie prime, componenti, pneumatici, l’abbattimento del 25 per cento dell’Ipi per l’acquisto di materie prime, prodotti d’inter me dia zione e materiali d’imballaggio e defiscalizzazione delle operazioni di cambio realizzate per pagare i beni importati. L’aliquota dell’Ipi varia in funzione della natura del prodotto. Tale imposta incide pure sui prodotti fabbricati in Brasile, ma il decreto Lula l’ha significativamente abbattuta in considerazione degli incentivi verso aree e attività che promuovano l’economia e lo sviluppo del Brasile. Un ruolo indispensabile nella decisione governativa l’ha assunto il Ministero dello Sviluppo, che per convincere l’ex presidente Lula a prolungare la validità dei benefici ha realizzato uno studio sui dati relativi alla crescente perdita di competitività dell’industria automotive brasiliana, che dovrebbe essere compensata dagli incentivi grazie agli investimenti sull’innovazione. Sia la legge che il decreto presidenziale che la regolamenta rappresentano un forte elemento di convincimento: grazie agli incentivi un’azienda che dimostri innovazione tecnologica ottiene come minimo l’abbattimento dell’Ipi del 10 per cento tutti gli anni, sulla base di una valutazione del Ministero dello Sviluppo, della Scienza e della Tecnologia. L’investimento non deve necessariamente riguardare lo sviluppo di nuovi prodotti, ma anche i processi e i sistemi produttivi. Ad esempio, un’azienda dopo aver installato un impianto produttivo può proseguire il suo investimento in formazione e ricerca per coprire tale esigenza e continuare a beneficiare degli incentivi.
A sinistra, la catena di montaggio dello stabilimento brasiliano di Fiat Group a Belo Horizonte, nello Stato di Minas Gerais. Sopra, panoramica dell’impianto di Sete Lagoas.
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AUTORAMA burgring per regolare in maniera ottimale la nuova versione della trasmissione. Percorrere così tanti chilometri ad alta velocità sulla famosa Nordschleife costituisce un fattore di stress per la vettura pari a 18 volte, ossia circa 180mila chilometri di guida su strade normali. “I nostri clienti hanno e spresso di frequente il desiderio di una versione con il cambio Automatico - ha spiegato Michael F. Meyer, Responsabile Marketing di Prodotto della Opel - Abbiamo soddisfatto questa richiesta ampliando l’offerta di Insignia OPC con questa alternativa, a un prezzo molto interessante”. Esperti e appassionati dimostrano di apprezzare la carica innovativa insita nel Dna di Insignia OPC. Lo scorso autunno, Insignia OPC Sports Tourer ha vinto per la seconda volta di seguito il premio “Best Sports Car of the Year”, organizzato da Auto Bild SportsCars, pubblicazione affiliata alla rivista automobilistica tedesca Auto Bild. Circa 68mila lettori hanno votato il
Nils Ricky R ÜSSELSHEIM - Il modello di punta di Casa Opel, la Insignia OPC con potenza di ben 239 kW/325 cv, aggiunge un prezioso elemento in più alle sue già provate qualità dinamiche. Si tratta della trasmissione automatica a sei velocità che equipaggia dunque una nuova versione della Insignia OPC, dal vantaggioso rapporto quali tà/prezzo, visto che il listino prezzi parte da 42.100 euro per la berlina quattro porte e da 43.100 euro per la Sports Tourer. Insignia OPC si è fatta valere sul mercato come modello a trazione integrale dalle elevate prestazioni, guida emozionante e tanta maneggevolezza. Ora, con l’ingresso in gamma della nuova versione con trasmissione automatica a sei rapporti, aumenta l’appeal della po tente vettura firmata Opel. Una centralina per il controllo attivo della trasmissione è collegata al telaio meccatronico FlexRide e adatta ammortizza-
OPEL / TRASMISSIONE AUTOMATICA A SEI VELOCITÀ PER IL MODELLO DI PUNTA INSIGNIA OPC tori e le altre funzioni di guida alle esigenze del guidatore. Che può scegliere tra la modalità Standard, ideale per la guida di tutti i giorni, o la speciale modalità Sport, grazie alla quale le sospensioni si irrigidiscono riducendo il rollio per avere una maggiore agilità. Selezionando la modalità OPC, lo sterzo diventa più diretto, la risposta dell’acceleratore più rapida e il te laio è in modalità a elevate prestazioni. Per sottolineare ulteriormente le caratteristiche sportive, tutti gli indicatori si illuminano di rosso. La cambiata della trasmissione automatica OPC è regolata per aumentare il piacere di guida e, nelle modalità Standard e Sport, si adegua alle condizioni di guida prevalenti. La modalità OPC è ancora più sportiva: i punti di cambiata risultano al
POTENZA PIENA Dinamica di guida ancora più evoluta grazie all’introduzione del cambio automatico a sei rapporti sul modello di punta del marchio tedesco. È possibile scegliere tra la modalità Standard, ideale per la guida di tutti i giorni, la speciale modalità Sport e la prestazionale OPC. Prezzi a partire da 42.100 euro per la berlina quattro porte e 43.100 euro per la Sports Tourer. massimo dei giri durante le accelerazioni più brucianti, mentre le scalate sono molto dinamiche in caso di brusche frenate, per esempio prima di affrontare una curva. Prestazioni di guida, consumi
ed emissioni della versione Insignia OPC con la nuova trasmissione sono praticamente identici alla versione dotata di cambio manuale. I modelli con cambio automatico accelerano da 0 a 100 km/h in 6,3 secondi per la
berlina e 6,6 secondi per la Sports Tourer; la velocità massima (limitata) per tutti i modelli è di 250 km/h. Con il nuo vo cambio, consumi ed emissioni di CO2 nel ciclo combinato sono pari rispettivamente a 10,7
litri/100 km e 251 g/km per la berlina e a 11 litri/100 km e 259 g/km per la Sports Tourer. Come per tutti i modelli OPC, Opel ha condotto un test specifico, lungo ben 10mila chilometri, sul circuito del Nür-
loro modello preferito tra oltre 170 veicoli. La Sports Tourer ha dominato la categoria delle station wagon. “Insignia sta ottenendo risultati importanti che ci rendono orgogliosi di que sto modello - ha dichiarato Roberto Matteucci, Amministratore delegato di Opel Italia - Infatti è il veicolo con il minor numero di difetti, secondo i risultati del Rapporto Dekra 2011 sull’affidabilità delle auto. Con un indice del 96,1 per cento di Insignia prive di difettosità, l’ammiraglia Opel ha raggiunto il miglior risultato tra tutte le vetture prese in considerazione. Risultato che ci viene confermato anche dai nostri clienti, che hanno preferito Insignia facendole raggiungere una quota di assoluta leadership del 16,85 per cento con oltre 1.400 immatricolazioni nel mese di novembre 2010”.
RENAULT / GAMMA SEMPLIFICATA, NOVITÀ E PREZZI PIÙ COMPETITIVI CON IL MODEL YEAR 2011 ROMA - Inizio d’anno all’insegna delle novità per Renault Mégane. È stato infatti appena pre sentato il model year 2011 che riserva non poche sorprese. Per berlina e SporTour, la rinnovata gamma si articola intorno a due allestimenti, il nuovissimo Attractive e il GT Line; per la Mégane Coupé, che continua a essere proposta anche in versione RS, sono disponibili il Wave e il GT Line. Attractive e Wave, nuovo cuore della gamma Mégane, subentrano ai precedenti Comfort e Dynamique nell’ottica di rendere disponibile, a un prezzo più competitivo, lo stesso livello di qualità, sicurezza e tecnologia. Altra importante novità sono i nuovi propulsori abbinati al l’al lestimento Wave di Mégane Coupé: il benzina 1.6 da 110 cv e i diesel 1.5 dCi da 110 cavalli e 1.9 dCi da 130 cv.
Ancora più Mégane La nuova proposta della Losanga punta a rendere disponibile, a un prezzo più vantaggioso, lo stesso livello di qualità, sicurezza e tecnologia che già caratterizza la gamma Mégane. Nuovi allestimenti, nuove motorizzazioni, modifiche del design esterno e interno, nuovi equipaggiamenti: il Model Year 2011 è l’occasione giusta per scoprire o riscoprire i pregi di uno dei modelli più rappresentativi di Renault. La semplificazione della struttura di gamma e la volontà di offrire a ogni cliente la possibilità di scegliere comodamente la sua Mégane, si riflette in un’offerta commerciale semplice e vantaggiosa. Il lancio del
model year 2011 è stato accompagnato da una promozione al l’in segna della massima accessibilità: fino al 31 dicembre, è stato possibile scegliere berlina, SporTour e Coupè allo stesso prezzo. Le tre va-
rianti equipaggiate con il 1.6 110 cv, ad e sem pio, sono state proposte tutte a 14.700 euro. Entrato in vigore il listino ufficiale, Mégane viene proposta a partire da 18.500 euro per berlina e Cou pé e da 19.100
euro per la SporTour. Le modifiche al design esterno prevedono un nuovo paraurti anteriore e retrovisori nero lucido. L’Attractive si distingue per i cerchi Flexwheels da 16”, disponibili di
serie. All’interno, Mégane MY 2011 propone sellerie più ricercate e un equipaggiamento più ricco in termini di tecnologia di bordo: a richiesta ci sono dispositivi utili come il navigatore integrato Tom Tom Live 2.0, che offre la possibilità di scegliere l’offerta dei Servizi Live in abbonamento come l’HD Traffic con le informazioni sul traffico in alta definizione, la ricerca locale via Google e le previsioni meteo. Altra chicca il Bose Sound System, che permette di ricreare un suono “surround” e offre la sensazione di trovarsi in una sala da concerto. Bose ha sviluppato appositamente per Mégane (e anche per Renault Scénic) l’Energy Efficient Series, ovvero una serie di componenti il 30 per cento più compatti, il 40 per cento più leggeri, con il 50 per cento di consumo di energia in meno, ma con la garanzia 100 per cento di qualità del suono.
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KIA / LA NUOVA GENERAZIONE PICANTO RILANCIA LA SFIDA NEL COMPETITIVO SEGMENTO
In primo piano tra le compatte Il modello di successo del marchio coreano si ripropone sul mercato in una ve ste completamente rinnovata che abbina alla crescita dimensionale il perfezionamento della filosofia di base che ha consentito a Picanto di essere punto di riferimento tra le city car.
Guido Prina
SEUL - Per la popolare Picanto è arrivato il momento di cambiare. Forte di un successo che ha consentito alla compatta Kia di essere una competitiva protagonista nell’importante segmento di riferimento, Picanto fa sue le a spettative della clientela e si ripropone sul mercato con un profondo lifting che ne accentua la ricercata modernità e l’avanzamento tecnologico. Il 2011 di Picanto si preannuncia dunque pieno di positive sorprese che non manche-
ranno di suscitare l’interesse di quanti hanno già avuto modo di sperimentare le qualità della piccola coreana e di coloro che per la prima volta ne saranno attratti. UN DESIGN DALLA FORTE PERSONALITÀ Già dal primo sguardo è evidente che Picanto ha acquisito una personalità più marcata e distintiva, grazie a un design esterno più audace e più maturo. Completamente ridisegnata e ri-ingegnerizzata, la nuova Picanto è cresciuta in lun-
ghezza e passo pur rimanendo fedele alla filosofia concettuale che le ha permesso di diventare una delle protagoniste del competitivo segmento delle city car. Ora il nuovo modello intende proprio ridefinire la sua posizione all’interno del combattuto comparto automobilistico. “Dalla vista di profilo dice Peter Schreyer, capo del Design Kia - la nuova Picanto è caratterizzata da significativi dettagli stilistici e da una linea marcata. Il risultato è un riuscito equilibrio di luci e ombre che dà alla vettura una
Superfici audaci e linee moderne per la nuova generazione della Kia Picanto, compatta city car coreana protagonista del segmento e ancora in grado di farsi apprezzare dal pubblico italiano ed europeo.
sicura impronta a terra”. La nuova generazione della Picanto, che sarà ufficialmente presentata in occasione del prossimo Motor Show di Ginevra a marzo, sarà disponibi-
le sui mercati europei in versione 5 porte e 3 porte. La gamma motorizzazioni offrirà soluzioni per tutti i gusti ed esigenze, a partire dai propulsori benzina 1.0 e 1.2
litri. Saranno disponibili anche soluzioni bi-fuel e flexfuel a seconda dei mercati di riferimento. Con la nuova Picanto prosegue dunque l’offensiva di prodotto di Kia.
HYUNDAI / La nuova ammiraglia europea sarà ufficialmente presentata al Salone di Ginevra
“ CON I40 NEL SEGMENTO D Allan Rushforth - I nostri tecnici hanno sviluppato una vettura che racchiude esattamente quel che gli appassionati di automobili e tecnologia ricercano in una vettura di segmento D”.
Fabio Basilico
MILANO - Sarà presentata ufficialmente in marzo al Salone di Ginevra ma già inizia a far parlare di sé la i40, nuova “segmento D” Hyundai per l’Eu ro pa e nuovo capitolo nella storia del marchio coreano, in quanto destinata a rafforzare l’evo lu zio ne della gamma e del brand. Sul mercato la vedremo prima in versione wagon, a cui seguirà la berlina nel corso del l’an no. La i40 sfoggia un design dinamico e di classe, distinguendosi per le elevate prestazioni e una dotazione tecnica di primo livello, come le più recenti soluzioni in tema di rispetto dell’ambiente (versioni Blue Drive) e le varie motorizzazioni che si distinguono per prestazioni, ridotti consumi e basse emissioni di CO2. “Come Hyundai, abbiamo obiettivi ambiziosi per l’Europa, e la nuova i40 ci aiuterà a consolidare quel trend positivo necessario per raggiungere i tra guardi che ci siamo preposti per il 2011 - ha dichiarato Allan Rushforth, Vice Presidente di Hyundai
QUARTA NEL MONDO L’arricchimento della gamma Hyundai arriva dopo un 2010 positivo in cui il Gruppo coreano, che comprende anche il marchio Kia, ha potuto guardare con soddisfazione la sua po sizione di Motor Europe - La qua lità produttiva della nuova i40 sosterrà lo sviluppo della nostra immagine in Europa, portando nuovi clienti alla marca”. NATA IN GERMANIA La i40 è stata ideata e realizzata nel Centro R&D Hyundai di Rüsselsheim, in Germania. La nuova ammiraglia è la prima Hyundai di “segmento D” sviluppata specificatamente in Europa per i clienti europei. Adotta il
nuovo linguaggio stilistico della “Scultura Fluida”, che abbiamo già incontrato nel CSuv ix35 e nella B-MPV ix20. La griglia esagonale frontale si abbina quindi a un design estremamente dinamico, che raccorda le linee anteriori, laterali e posteriori dell’auto, conferendo alla neonata un appeal sportivo. “La i40 abbina alla perfezione quattro elementi che sono or mai diventati i core values Hyundai: stile, praticità, prestazioni ed efficienza motoristica - ha detto ancora
quarto costruttore mondiale, un traguardo raggiunto in pochi anni e che rappresenta il trampolino di lancio verso nuovi successi, visto che nel prossimo futuro verranno lanciate complessivamente ben 12 novità, fra nuovi modelli e derivati. Come il resto della gamma Hyundai, la i40 sarà commercializzata con l’esclusiva garanzia a chilometraggio illimitato “Tripla 5”, che include cinque anni di garanzia, cinque anni d’assistenza stradale e cinque anni di controlli gratuiti.
Come il resto della gamma Hyundai, la i40 sarà commercializzata con l’esclusiva garanzia a chilometraggio illimitato “Tripla 5”.
Prima Hyundai di segmento D sviluppata specificatamente in Europa per i clienti europei, arriverà sul mercato prima in versione wagon, a cui seguirà la berlina nel corso dell’anno. “Come Hyundai, abbiamo obiettivi ambiziosi per il Vecchio Continente, e la nuova i40 ci aiuterà a raggiungere i traguardi del 2011”, ha dichiarato Allan Rushforth, Vice Presidente di Hyundai Motor Europe.
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JEEP / QUARTA GENERAZIONE DEL TOP DI GAMMA DEL MARCHIO AMERICANO
Si rinnova il mito Grand Cherokee Pietro Vinci ROMA - Sulla cresta dell’onda dal 1992, Jeep Grand Cherokee non smette di far parlare di sé. Giunto alla quarta generazione, il top di gamma Jeep è stato completamente rinnovato nel design degli esterni, degli interni e nei contenuti tecnici fissando un nuovo equilibrio tra prestazioni stradali e fuoristradistiche. Diciannove anni fa Jeep introdusse per la prima volta il concetto di Luxury Large Suv con il Grand Wagoneer da cui il Grand Cherokee deriva. Dalla sua comparsa sul mercato, oltre 4,3 milioni di esemplari di Grand Cherokee sono stati venduti in tutto il mondo. Lo Sport Utility Vehicle viene commercializzato in più di 100 Paesi ed è a oggi il secondo modello più venduto della gamma Chrysler Group disponibile sui mercati internazionali. In Italia, dall’introduzione della seconda generazione nel 1999 a oggi sono state immatricolate circa 40mila unità. Dal 1999 al 2006 Grand Cherokee è stato costantemente tra i primi tre modelli più venduti nel segmento dei Large Suv. Il nuovo Grand Cherokee più lungo di 7 cm (4.822 mm) e più largo di 6,8 cm (2.154 mm) rispetto al modello precedente (il passo misura 2.915 mm e l’altezza è di 1.781 mm con sospensioni meccaniche e 1.764 mm con sospensioni pneumatiche) - presenta esterni e abitacolo totalmente rinnovati. La nuova carrozzeria è stata sviluppata per aumentare la penetrazione aerodinamica e migliorare i consumi. Il coefficiente di penetrazione aerodinamica del nuovo Grand Cherokee è pari a 0,37 rispetto a 0,404 della precedente generazione. Gli stilemi del marchio americano sono stati mantenuti: il frontale presenta la caratteristica griglia Jeep a sette feritoie, i fari arrotondati e i classici passaruota trapezoidali. Il paraurti anteriore comprende un’appendice aerodinamica rimovibile che se presente aggiunge efficienza e performance alla guida su strada e incrementa l’angolo di attacco per la guida off-road se rimossa. I gruppi ottici anteriori dal nuovo disegno presentano nuovi fari Bi-Xenon SmartBeam HID (High Intensity Discharge) autoadattativi. Questi proiettano la luce con un’intensità superiore a quella dei proiettori tradizionali, ga-
“
Il nuovo Luxury Large Sport Utility non scende a compromessi quanto a capacità stradali e fuoristradistiche, sviluppando ulteriormente le sue qualità di off road e proponendo prestazioni su fondo regolare superiori alle celebri versioni precedenti.
rantendo una migliore illuminazione. La funzione SmartBeam adatta automaticamente la luminosità e l’intensità del fascio luminoso in base alla quantità di luce esterna. Visto lateralmente, Grand Cherokee si presenta atletico ed elegante grazie al passo più lungo di 13 cm, la minore altezza da terra e i cerchi in lega satinati da 20 pollici, che so no di serie sulla versione Overland, top di gamma commercializzato in Italia a partire da 52.200 euro. I gruppi ottici po steriori proseguono dalla fiancata al posteriore conferendo un’immagine di solidità, riprendono il motivo dell’anteriore e si combinano con gli altri elementi stilistici della carrozzeria. Il nuovo portellone posteriore a comando elettrico azionabile a distanza aumenta la praticità e la semplicità di accesso all’area di carico anche grazie alla funzionalità garantita dal lunotto più ampio e dotato di apertura separata. La capacità di carico è pari a 782 litri con i sedili posteriori in posizione eretta ed equivale a un incremento dell’11 per cento rispetto a prima. La capacità di carico con i sedili posteriori abbattuti è di 1.554 litri. DETTAGLI DI PREGIO E CURA ARTIGIANALE L’abitacolo, con la plancia di nuovo disegno, è caratterizzato da materiali di pregio e da una cu ra artigianale del dettaglio. Superfici morbide al tatto impreziosiscono la nuova plancia e creano un ambiente esclusivo e raffinato. Il nuovo tetto apribile panoramico CommandView con doppi vetri offre una superficie vetrata due volte superiore rispetto a quella di un tetto apribile tradizionale. Disponibile di serie, CommandView si sviluppa su tutta lunghezza del tetto fino a comprendere la seconda fila di sedili. Il vetro panoramico anteriore si apre esternamente scorrendo verso la parte posteriore della vettura mentre il vetro panoramico posteriore è fisso e prevede una tendina parasole a comando elettrico. Grand Cherokee ospita fino a
cinque passeggeri. La gamma di motorizzazioni comprende il nuovo propulsore V6 3.6 litri Pentastar e il leggendario Hemispherical da 5.7 litri V8. Nel corso del 2011 sarà commercializzata anche la motorizzazione turbodiesel common-rail. Grand Cherokee è il primo modello del Gruppo Chrysler a essere equipaggiato con il V6 Pentastar. Il 3.6 è dotato di fasatura variabile (Variable-valve Timing - VVT), ed eroga 210 kW/286 cv e 347 Nm di coppia a 4.300 giri/min. Ciò corrisponde a una riduzione dei
Il 5.7 sviluppa 259 kW/352 cv di potenza e 520 Nm di coppia a 4.200 giri/min. L’MDS consente di passare dalla modalità a otto cilindri alla modalità quattro cilindri. Il dispositivo disattiva la metà dei cilindri durante la marcia a velocità costante e quando non viene richiesta piena potenza, consentendo di ridurre il consumo di carburante senza compromettere le prestazioni. Grand Cherokee equipaggiato con il 5.7 litri e abbinato a un cambio automatico a cinque marce anch’essa dotata di Electronic Range Se-
litri di Grand Cherokee Overland. Il dispositivo di controllo del la trazione Selec-Terrain permette di scegliere la modalità di trazione più adatta ad affrontare in sicurezza qualsiasi superficie. Il sistema coordina elettronicamente il funzionamento di 12 diversi organi nel motore, nel sistema frenante e nelle sospensioni, tra cui l’acceleratore, il cambio, il ripartitore, i sistemi Traction Control ed Electronic Stability Control (ESC). Il selettore di controllo consente al conducente di scegliere tra cinque diversi programmi quello più adatto ad affrontare la marcia su una particolare superficie. Selec-Terrain è equipaggiato di serie sul nuovo Grand Cherokee. IL MASSIMO DELLA TRAZIONE
consumi del 10 per cento (11,4 li tri/100 km il valore medio, con emissioni di CO2 pari a 265 g/km), un incremento della potenza del 38 per cento e un au mento della coppia dell’11 per cento rispetto al precedente V6 3.7 litri. È abbinato al collaudato cambio automatico a cinque velocità dotato del sistema di controllo interattivo Electronic Range Select (ERS) che consente di selezionare la modalità completamente automatica o quella sequenziale. Sulle versioni equipaggiate con il V6 Pentastar, Grand Cherokee garantisce una capacità di traino di 2.268 kg. Anche il V8 HEMI da 5.7 litri è fornito di fasatura variabile VVT a cui aggiunge il MultiDisplacement System (MDS) per garantire prestazioni di rilievo ed efficienza nei consumi (14,1 litri/100 km nel ciclo combinato, con emissioni di anidride carbonica di 327 g/km).
lect vanta capacità di traino di riferimento pari a 3.500 kg. Fanno parte dell’e qui paggiamento di serie del nuovo Grand Cherokee i nuovi avanzati sistemi Jeep Quadra-Lift e Jeep Selec-Terrain che evolvono le straordinarie capacità fuoristradistiche del brand. Le nuove sospensioni anteriori e posteriori pneumatiche Quadra-Lift consentono di variare l’altezza da terra della vettura con un’escursione massima di 10,5 cm e fino a un’altezza massima di 27 cm. Il sistema prevede cinque diverse modalità di cui due specificatamente sviluppate per la guida off road e due per garantire prestazioni ottimali nella guida su strada. Quadra-Lift consente di regolare l’altezza da terra manualmente attraverso il comando situato sulla consolle centrale. In Italia, l’avveniristico sistema è disponibile di serie in abbinamento alla motorizzazione 5.7
La dotazione tecnologica di Grand Cherokee comprende anche due sistemi di trazione integrale Quadra-Trac II e Quadra-Drive II disponibili rispettivamente in abbinamento alla motorizzazione 3.6 litri e 5.7 litri. Il Quadra-Trac II con ripartitore a due velocità si avvale del sistema di controllo della trazione BTCS (Brake Traction Control System) sull’asse anteriore e su quello posteriore. Grazie a una serie di sensori, il sistema avverte immediatamente l’eventuale slittamento di una ruota e invia le informazioni uti li ad apportare il necessario intervento correttivo. QuadraTrac II utilizza inoltre il dispositivo Throttle Anticipate, che in caso di brusche accelerazioni massimizza la trazione sulle quattro ruote al fine di evitare perdite di aderenza. Quando il sistema avverte lo slittamento delle ruote di un asse, può arrivare a trasferire fino al 100 per cento della coppia all’assale con maggiore presa. Il sistema presenta due modalità di funzionamento: la modalità integrale permanente (4WD High), in cui il sistema ripartisce automaticamente e in modo variabile la coppia sull’asse anteriore e posteriore, e la modalità a marce ridotte (4WD Low) attivabile
attraverso un pulsante sulla consolle centrale che provvede a ripartire la coppia con rapporto 50/50 sui due assi. Il Quadra-Drive II con differenziale autobloccante elettronico posteriore a slittamento limitato ELSD (Electronic Limited-slip Differential) offre il massimo in termini di trazione e prestazioni fuoristradistiche. Il cuore del sistema è rappresentato dal ripartitore centrale che prevede un pacchetto di frizioni a controllo elettronico. Su fondo stradale asciutto e in situazioni di buona trazione, il ripartitore centrale ripartisce la coppia motrice al 48 per cento sull’assale anteriore e al 52 per cento su quello posteriore mentre in condizioni di scarsa aderenza è in grado di variare automaticamente la ripartizione della coppia sui due assali. Quadra-Drive II utilizza inoltre un sistema elettronico che, in caso di brusche accelerazioni, massimizza la trazione sulle quattro ruote al fine di evitare perdite di aderenza. Grazie al differenziale autobloccante elettronico posteriore a slittamento limitato, il sistema rileva istantaneamente quando una ruota posteriore perde aderenza e interviene distribuendo la coppia alla ruota in presa. In alcuni casi, il veicolo è in grado di anticipare situazioni di perdita di aderenza e applica azioni correttive allo scopo di limitare preventivamente o eliminare completamente lo slittamento. Completano le capacità off road dei sistemi di trazione Quadra-Drive II e Quadra-Trac II i due dispositivi Hill Descent Control, per il massimo controllo su forti pendenze, e Hill Start Assist, il sistema di assistenza alle partenze in salita. Entrambi sono di serie. Gran Cherokee monta nuove sospensioni indipendenti anteriori e posteriori che migliorano il comportamento stradale e il comfort di guida. La sicurezza attiva e passiva è anche garantita da una lunga serie di equipaggiamenti, tra cui airbag multistadio frontali e laterali a tendina, airbag laterali integrati per il torace e airbag per le ginocchia del guidatore. Il nuovo Grand Cherokee è prodotto nello stabilimento di Jefferson North Assembly Plant (JNAP) di Detroit. L’impianto è stato il sito produttivo di Grand Cherokee in Nord America dalla sua prima introduzione sul mercato nel 1992.
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MERCEDES-BENZ / AMPIO RINNOVAMENTO PER LA SERIE DELLA CASA TEDESCA CON IL VOLUME DI VENDITA PIÙ ELEVATO
Nuova primavera per la Classe C
Oltre un milione di unità commercializzate a livello mondiale del modello attuale, più di 8,5 milioni gli esemplari venduti dal 1982, anno di lancio della prima generazione. La Classe C è un punto di riferimento della gamma Mercedes-Benz. In primavera arriva sul mercato la Nuova Generazione, ricca di innovazioni stilistiche e tecnologiche, con un design accattivante, comfort superiore, prestazioni di punta ed efficienza esemplare. Fabio Basilico
S TOCCARDA - Il 2011 della Classe C è all’insegna del rinnovamento. In primavera debutterà la Nuova Generazione di quella che all’interno della gam ma Mercedes-Benz è la Serie con il volume di vendita più elevato, con oltre un milione di unità vendute a livello mondiale dal marzo 2007, quando venne introdotto il modello attuale. Dal lancio sul mercato della prima Classe C nel 1982 (allora era denominata 190), Mercedes-Benz ha complessivamente venduto oltre 8,5 milioni di esemplari di questa Serie. La Classe C ha conquistato nuovamente il vertice nelle statistiche delle vetture immatricolate an che nel 2010.
delle nuove tecnologie, i sistemi telematici di nuova generazione offrono anche l’accesso a internet e la navigazione 3D. Insomma, tutto fa pensare che la nuova Classe C sia destinata a ripetere il successo del modello che l’ha preceduta.
Dal punto di vista del design, il frontale e la coda presentano ora un aspetto più incisivo, la nuova plancia, impreziosita da modanature a vista, sottolinea, in combinazione con il display a colori ad alta risoluzione integrato nella strumentazione (in op tional), il prestigio degli interni. Dal punto di vista dell’efficienza, i consumi sono stati ridotti fino al 31 per cento con interventi che comprendono, tra l’altro, motori di nuova concezione, cambio automatico perfezionato 7G-Tronic Plus e funzione Eco start/stop. Dal punto di vista del comfort e della sicurezza, debuttano su Classe C dieci nuovi sistemi di assistenza alla guida, dall’Attention Assist al Distronic Plus (Tempomat con regolazione della distanza). Dal punto di vista
DUEMILA NUOVI COMPONENTI Complessivamente, sono oltre duemila i componenti nuovi che distinguono la rinnovata Clas se C dal precedente modello. Il modello è disponibile sia in versione berlina che station wagon. In Europa, il lancio ufficiale è fissato per marzo. Ol tre all’Executive, sono proposte le versioni Elegance e Avantgarde oggi più differenziate l’una dall’altra. Entrando più nel dettaglio, il
Assistenza alla guida e telematica d’avanguardia a bordo della Classe C Nuova Generazione
TUTTO SOTTO CONTROLLO, TRANNE LE EMOZIONI STOCCARDA - Sistemi di assistenza alla guida e modernissimi sistemi telematici: la Classe C Nuova Generazione fa un passo in avanti anche su questi due fronti. Il modello della Stella raggiunge nuovi standard di sicurezza con un totale di dieci nuovi sistemi di assistenza alla guida, tra cui quello per il rilevamento del sovraffaticamento o della sonnolenza del guidatore Attention Assist e il Distronic Plus (Tempomat con regolazione della distanza). L’elenco completo comprende, oltre ai due già citati, il sistema di assistenza abbaglianti adattivi, il sistema antisbandamento e il sistema antisbandamento attivo, il Blind Spot Assist e il Blind Spot Assist attivo, lo Speed Limit Assist, il Parktronic con Active Parktronic, il sistema frenante Pre-Safe. I sistemi di assistenza alla guida sono basati sulla più avanzata tecnologia riguardante radar, sensori e telecamere e sono messi a punto in funzione delle cause di incidente più frequenti, come la distanza di sicurezza insufficiente, il sovraffaticamento di chi sta al volante, sonnolenza e oscurità. Sistemi che in situazioni di potenziale incidente talvolta si limitano ad avvisare il guidatore del pericolo e talvolta intervengono attivamente. Nuova Generazione Classe C e nuova generazione di sistemi telematici al debutto, che progressivamente sarà introdotta anche su altre Serie Mercedes-Benz. Le principali novità comprendono comfort di comando maggiore, display più ampio, trasferimento
della rubrica telefonica, visualizzazione SMS e riproduzione musicale wireless via Bluetooth nonché interfaccia USB, collocata ora nel bracciolo centrale. Il sistema multimediale Comand Online offre per la prima volta un accesso a internet, dando quindi la possibilità di navigare liberamente a vettura ferma oppure attraverso un servizio online di Mercedes-Benz, le cui pagine si caricano molto rapidamente e possono essere utilizzate facilmente anche durante la marcia. I servizi integrati comprendono, tra l’altro, le previsioni meteo e la ricerca di destinazioni speciali attraverso Google, nonché la possibilità di scaricare un percorso precedentemente configurato sul pc tramite Google Maps e inviato all’auto. Anche la navigazione di Comand Online è stata ampliata con l’aggiunta di nuove funzioni: interessante novità è la rappresentazione 3D con plastici urbani tridimensionali. C’è anche la possibilità di memorizzare percorsi effettuati e richiamarli successivamente, memorizzare destinazioni speciali personali o importarle attraverso una memory-card SD, visualizzare quattro percorsi alternativi sulla mappa, compresa una variante con consumi particolarmente bassi. Con il Becker Map Pilot è disponibile per la prima volta una soluzione di navigazione a prezzo vantaggioso per il modello base Audio 20 CD, che può anche essere montata a posteriori. I benefici rispetto alle soluzioni after-market riguardano, per esempio, i
comandi integrati tramite il Controller centrale, il monitor dell’Audio 20, la sistemazione nascosta all’interno del box portaoggetti sulla plancia e la possibilità di scaricare gli aggiornamenti attraverso un portale internet.
9 disegno del paraurti si presenta più dinamico e avvincente. Il frontale riprende il nuovo linguaggio stilistico MercedesBenz, a cominciare dalla cornice marcata della mascherina. La presa d’aria centrale si apre ver so l’alto a forma di “V”, formando così un sostegno estetico portante per la mascherina. A partire dalla sportiva parte cen trale cuneiforme del paraurti, due incisivi elementi si estendono al di sotto dei gruppi ottici fino a confluire nella linea caratteristica, collegando così il frontale della vettura con la fian cata. Le prese d’aria laterali integrate nella parte inferiore del paraurti conferiscono alla Classe C un aspetto imponente. La berlina e la station wagon sono equipaggiate con il nuovo cofano motore in alluminio che contribuisce a ridurre il peso e, di conseguenza, i consumi di carburante. La sua sagomatura all’altezza dei gruppi ottici e del la mascherina sottolinea maggiormente il profilo appuntito del frontale. In combinazione con il nuovo design dei gruppi ottici, l’espressione del frontale risulta più decisa. Gruppi ottici in vetro trasparente la cui forma è stata modificata per renderli più dinamici e imponenti. Questi elementi esprimono la loro modernità attraverso la precisione e l’alternanza di superfici opache e lucide. I fari alogeni sono disposti secondo il classico schema con gli anabbaglianti collocati più esternamente e gli abbaglianti più internamente, mentre le luci di direzione sono integrate nell’an golo esterno verso il parafango.
PARTICOLARI DI UNO STILE UNICO I listelli luminosi e le linee divisorie, inseriti nel paraurti posteriore, sono stati modificati in maniera tale da fa apparire la carrozzeria di berlina e station wagon ancora più larga. Un listello luminoso continuo sull’e stre mità superiore del pa-
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2010 da record nella produzione di autovetture con il marchio della Stella
Mercedes-Benz oltre 1,2 milioni di unità STOCCARDA - L’anno che si è da poco concluso è stato caratterizzato da un andamento positivo della produzione di autovetture da parte di Mercedes-Benz. Merito dell’andamento positivo della domanda e della ripresa dell’economia a livello mondiale. Massimo utilizzo delle capacità produttive per un record di attività industriale, dunque. La Casa di Stoccarda ha archiviato il 2010 con una produzione annua di oltre un milione e duecentomila unità. Un risultato che supera il precedente record del 2008, in cui sono stati prodotti 1.194.000 veicoli. Nell’esercizio appena consuntivato sono stati soprattutto gli stabilimenti tedeschi del marchio a lavorare ai limiti massimi delle loro capacità produttive, tanto da concordare insieme al Consiglio di fabbrica straordinari e turni di lavoro al sabato per poter soddisfare le richieste della clientela. Già alla fine di novembre 2010, la produzione è risultata superiore del 20 per cento rispetto a tutto il 2009, in cui dalle catene di montaggio sono uscite 914.900 vetture. “La nostra produzione - ha dichiarato Wolfgang
raurti posteriore, che si estende fino alla fiancata, unisce la coda alla fiancata stessa, sottolineando il carattere sportivo della coda. I gruppi ottici posteriori sono stati integrati in modo ancora più evidente nella coda grazie a un vetro di copertura che si estende su tutta la larghezza. La caratteristica curvatura sulla superficie si riflette all’interno dei gruppi ottici e rappresenta un riferimento alle Serie precedenti. Il particolare effetto ribassato dei gruppi ottici è ottenuto con l’ausilio di indicatori di direzione a Led collocati centralmente. L’aerodinamica della Classe C dimostra l’elevata efficienza della car-
Bernhard, membro del Consiglio Direttivo di Daimler AG e Responsabile della Divisione Produzione e Acquisti di Mercedes-Benz Cars - ha cominciato a girare a pieno ritmo nel secondo semestre del 2010. Sono orgoglioso di tutta la nostra squadra che ha svolto un lavoro eccellente durante questo periodo di sviluppo
mente, passando attraverso la zona davanti al passeggero anteriore, mentre il bordo inferiore della parte superiore della plancia confluisce nella linea di cintura del rivestimento delle porte, caratterizzato da una nuova zigrinatura. COMANDI PRECISI ED ERGONOMICI Nel pannello di comando dell’unità di comunicazione e informazione risulta evidente la nuova generazione di impianti con tasti rivestiti con una superficie lucida. La vocazione premium è sottolineata dal volante di nuova generazione con
I gruppi ottici posteriori sono stati integrati in modo ancora più evidente nella coda della nuova Mercedes-Benz Classe C grazie a un vetro di copertura che si estende su tutta la larghezza.
I fari bixeno dotati di Intelligent Light System (ILS), disponibili a richiesta, presentano un aspetto ribassato grazie ai moduli luminosi sovrapposti. Le luci di posizione dall’inconfondibile forma a “C” esaltano il design notturno. Dietro sono alloggiati i fari con funzione di assistenza alla svolta, che sfiorano il modulo luci principale disposto esternamente. Gli indicatori di direzione a Led orizzontali allungati fungono da base nella zona inferiore dei gruppi ottici. Le luci diurne a Led o riz zontali sono inserite nel paraurti.
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rozzeria: il Cx di 0,26 definisce un nuovo record nel proprio segmento. Con le numerose rifiniture che impreziosiscono l’abitacolo e ricordano nello stile la nuova CLS, Classe C migliora ulteriormente il suo livello di prestigio e qualità percepita. Per gli interni, i designer Mercedes-Benz hanno rielaborato la plancia portastrumenti con display centrale integrato e con una nuova zigrinatura. Le superfici dei comandi, inoltre, sono galvanizzate e con dettagli più rifiniti. La copertura che ricopre la strumentazione è stata ampliata al fine di inglobare armoniosamente anche il display centrale. Il quadro strumenti e il discreto listello luminoso si estendono fino al lato passeggero anteriore. L’ampia modanatura costituisce un elemento importante del nuovo design della plan cia. Essa si estende dalle boc chette dell’aria centrali fino alla bocchetta destra collocata più esterna-
razza centrale cromata, introdotto con la nuova CLS e ora disponibile sulla versione sportiva Avantgarde della Classe C. Maggiore potenza, minori consumi. In sintesi sono queste le principali prerogative della gamma propulsori della nuova Classe C. La riduzione di oltre il 30 per cento dei consumi è un dato che non passa certo inosservato. La funzione Eco start/stop è di serie su tutti i modelli a trazione posteriore. Inoltre, tutte le motorizzazioni portano ora in dote la nota denominazione BlueEFFICIENCY, dimostrando con il risparmio di carburante le proprie doti di efficienza ed eco-compatibilità. Le versioni con cambio automatico, con la sola esclu sione della C 300 CDI 4Matic, saranno equipaggiate con il cambio automatico a sette rapporti 7G-Tronic Plus ancora più evoluto (l’introduzione sulla C 250 CDI 4Matic avverrà in giugno). I propulsori a benzina sono
dotati di iniezione diretta. Spicca l’introduzione del nuovo V6 sulla C 350 BlueEFFICIENCY con l’innovativa e particolarmente efficiente tecnologia BlueDIRECT: vengono sviluppati 225 kW/306 cv contro i pre cedenti 215kW/292 cv. I consumi, invece, sono notevolmente diminuiti: in versione berlina e con cambio automatico, la C 350 BlueEFFICIENCY consuma in media 6,8 litri/100 km, ossia 1,5 litri in meno rispetto alla precedente C 350. Le emissioni di CO2 sono pari a 159 g/km. I dati sulle prestazioni indicano in 6 secondi il passaggio da 0 a 100 km/h e in 250 km/h la velocità
estremamente dinamico del mercato. Siamo perfettamente pronti ad affrontare le sfide del 2011, come l’avvio della produzione della nuova SLK nella fabbrica di Brema”. Oltre al record di produzione per l’anno complessivo, nel 2010 Mercedes-Benz ha registrato anche diversi record mensili. La Stella non aveva mai prodotto così tante unità nei mesi di marzo, settembre, ottobre, novembre e dicembre. Il costruttore tedesco ha ricevuto una richiesta particolarmente elevata di modelli Classe C, Classe E, Classe S, Classe A, Classe B e GLK. Per lunghi periodi dell’anno, questa domanda ha completamente assorbito le capacità produttive soprattutto delle fabbriche di Brema, Rastatt e Sindelfingen. Un sensibile miglioramento rispetto al 2009 si è evidenziato anche nella richiesta di Sport Utility Vehicles, ovvero i modelli Classe M, GL e Classe R prodotti nello stabilimento di Tuscaloosa, in Alabama (Usa): il sito produttivo di Mercedes-Benz U.S. International ha registrato uno dei tassi di crescita più elevati.
prestazioni elevate e consumi esemplari. La C 180 eroga 115 kW/156 cv, impiega 8,9 secondi per lo sprint 0-100 km/h e registra una velocità massima di 223 km/h. Il consumo medio è pari a 6,4 litri/100 km con emissioni di CO2 di 148 g/km. La C 200 ha una potenza di 135 kW/184 cv. In questo caso, 7,8 secondi sono sufficienti per accelerare da 0 a 100 km/h e la velocità massima è di 235 km/h. Consumi ed emissioni di anidride carbonica sono rispettivamente di 6,4 litri/100 km e 150 g/km. La C 250 eroga 150 kW/204 cv con consumi medi di 6,4 litri/100 km ed emissioni di CO2 di 150 g/km. L’accele-
CIENCY da 125 kW/170 cv: equi paggiata con cambio manuale e con funzione Eco start/stop di serie, consuma in media 4,4 litri di gasolio ogni 100 km, ossia 0,4 litri in meno rispetto al modello precedente. Questo equivale a 117 grammi di CO2 al chilometro. In abbinamento con il cambio automatico 7G-Tronic Plus e funzione Eco start/stop, le berline C 220 CDI BlueEFFICIENCY e C 250 CDI BlueEFFICIENCY si collocano entrambe al vertice, perché si accontentano di 4,8 litri di carburante ogni 100 km con un livello di emissioni di anidride carbonica di 125 g/km. Sempre con cambio
Al pari della berlina anche la versione station wagon della Classe C è dotata di un nuovo cofano motore in alluminio che contribuisce a ridurre il peso e, di conseguenza, i consumi di carburante.
massima. Tutti i benzina a quattro cilindri, che nel 2009 hanno compiuto un notevole passo evolutivo e che dispongono di sovralimentazione turbo, sono caratterizzati da
razione 0-100 km/h richiede 7,2 secondi e la velocità massima è di 240 km/h. Il modello più parsimonioso della Classe C New Generation, la C 220 CDI BlueEFFI-
Il volante di nuova generazione con razza centrale cromata è stato introdotto sulla nuova CLS ed è ora disponibile sulla Classe C.
automatico, la C 220 CDI impiega 8,1 secondi per passare da 0 a 100 km/h e registra una velocità massima di 231 km/h. Per la C 250 CDI i valori corrispondenti sono di 7,1 secondi e 240 km/h. La versione C 180 CDI eroga 88 kW/120 cv e le servono 10,8 se condi per lo sprint 0-100 km/h; la velocità massima è di 206 km/h. Consumi ed emissioni di CO2 sono rispettivamente di 4,9 litri/100 km e 129 g/km. Gli stessi della C 200 CDI da 100 kW/136 cv, che riduce i secondi per lo scatto da 0 a 100 km/h a 9,1 secondi e aumenta la velocità massima a 215 km/h. Oltre ai quattro cilindri, la famiglia dei diesel della Classe C comprende il V6 da 170 kw/ 231 cv della C 300 CDI che alla velocità massima di 250 km/h affianca i 6,4 secondi per il passaggio da 0 a 100 km/h; il consumo medio di questa versione è di 7 litri/100 km e le emissioni di anidride carbonica di 185 g/km.
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BMW / 25 ANNI DI TRAZIONE INTEGRALE SULLE VETTURE DEL MARCHIO PREMIUM
“ La legge del più forte
Su scala mondiale, una Bmw su quattro è equipaggiata con il sistema di trazione integrale intelligente Bmw xDrive: un risultato dovuto al successo dei modelli della Serie X ma non solo, perché anche nelle altre Serie aumenta il numero di modelli a trazione integrale. Oggi la gamma Bmw ne offre ben 45.
Giancarlo Toscano M ONACO DI BAVIERA - Sono passati 25 anni dal lancio sul mercato del primo modello Bmw a trazione integrale. Da allora il nome del costruttore tedesco del segmento premium è indissolubilmente legato al continuo perfezionamento tecnico delle quattro ruote motrici, all’insegna del massimo piacere di guida in totale sicurezza e su qualsiasi fondo stradale. Attualmente, su scala mondiale, una Bmw su quattro è equipaggiata con il sistema di trazione integrale intelligente Bmw xDrive: un trend che è essenzialmente il risultato del successo permanente dei modelli della Serie X. Non solo, perché anche nelle altre Serie aumenta il numero di modelli a trazione integrale. Oggi Bmw offre ben 45 modelli in cui il sistema xDrive distribuisce la coppia motrice in modo variabile tra le ruote anteriori e le ruote posteriori. L’ampia gamma varia dai modelli della Serie X (X1, X3, X5, X6) alla Serie 3 berlina, Touring e Coupé, dalla Serie 5 berlina, Touring e Gran Turismo fino all’ammiraglia di lusso Serie 7. Nel 1985 per la prima volta Bmw propone la tra-
La moderna trazione integrale è precisa e intelligente
xDrive votato al perfezionismo MONACO DI BAVIERA - Oggi la tecnologia della trazione integrale secondo Bmw ha un nome immediatamente riconoscibile: xDrive. Alla base c’è un concetto molto semplice: un ampio controllo delle forze che agiscono sulla vettura costituisce la base per la sicurezza e il piacere di guida. Uno sterzo preciso, freni efficienti e dosabili con precisione e sistemi di molle/ammortizzatori sensibili e veloci contribuiscono a controllare in modo ottimale le forze dinamiche trasversali, longitudinali e verticali, così che la guida particolarmente sportiva o a condizioni stradali difficili viene accompagnata da una maggiore sicurezza e contemporaneamente un maggiore divertimento. Ottimizzare sia trazione e stabilità che la dinamica di guida: la trazione integrale intelligente Bmw xDrive soddisfa questi criteri in modo unico. I sistemi tradizionali di trazione integrale sono concepiti per migliorare la trazione soprattutto sullo sterrato o in condizioni stradali invernali. Questi sistemi presentano degli svantaggi dovuti alla distribuzione inefficiente della forza che si manifesta per esempio in un comportamento di guida sottosterzante, in una scarsa precisione nella guida sportiva in curva, in una guida in rettilineo instabile e in una limitazione del comfort nelle manovre di parcheggio. Gli ingegneri della prima trazione integrale di un modello Bmw hanno fatto del loro meglio per superare l’ostacolo: il loro compito era quello di combinare in modo perfetto i pregi dell’affidabile sistema di trazione posteriore con i vantaggi della trasmissione di potenza su quattro ruote. Oggi, il perfezionamento di questa filosofia si chiama xDrive che viene introdotto nella X3 presentata nel 2003 e contemporaneamente nella X5. La trazione integrale xDrive combina la distribuzione variabile della coppia tra l’asse anteriore e posteriore attraverso una frizione a lamelle a controllo elettronico con una funzione di bloccaggio trasversale che viene generata attraverso degli interventi sui freni della regolazione della stabilità di guida DSC. L’xDrive definisce così dei parametri di riferimento nuovi di velocità e di precisione nella ripartizione della forza motrice a seconda della situazione. Inoltre, il collegamento tra xDrive e il DSC permette per la prima volta un’analisi preventiva della situazione di guida. La possibilità di riconoscere anticipatamente il rischio di slittamento nelle ruote motrici e di prevenire lo slittamento di una o più ruote attraverso una modifica della distribuzione della coppia, qualifica il sistema Bmw come trazione integrale intelligente. L’xDrive viene ottimizzato continuamente e offre delle possibilità uniche di migliorare sia la trazione che la stabilità di guida in condizioni stradali avverse e, inoltre, la dinamica di guida in curva. La taratura del sistema avviene in base al singolo modello su cui è applicato. Le caratteristiche fondamentali seguono sempre il principio di combinare le qualità della tipica trazione posteriore Bmw con i pregi della ripartizione della forza su quattro ruote. Nella guida normale, ogni modello Bmw a trazione integrale trasmette il 60 per cento della coppia motrice all’asse posteriore e il 40 per cento all’asse anteriore. Qualora necessario, la quota di distribuzione può essere adattata in frazioni di secondo alle condizioni mutate. Per calcolare la ripartizione ideale della coppia in base alla trazione, alla stabilità e alla dinamica di guida, la centralina di xDrive utilizza un numero particolarmente alto di dati che forniscono delle informazioni sullo stato momentaneo della guida. Grazie al collegamento con la regolazione della stabilità di guida DSC nell’Integrated Chassis Management (ICM), il sistema può considerare anche i dati della gestione motore, della posizione del pedale dell’acceleratore, dell’angolo di sterzo, del numero di giri delle ruote e dell’accelerazione
trasversale della vettura. L’ICM assume il ruolo d’istanza superiore di controllo e garantisce che i singoli sistemi non si ostacolino uno con l’altro, ma cooperino per garantire sempre un comportamento di guida ottimale. Il sistema considera anche le interazioni tra i singoli interventi. Se ad esempio l’xDrive sposta una parte della coppia motrice dall’asse posteriore all’asse anteriore, questo ha un impatto diretto sul comportamento autosterzante della vettura. In questo caso l’ICM verifica quali sistemi di regolazione dovrebbero intervenire e con quali attività e se i relativi comandi devono essere impartiti in modo parallelo o sequenziale. Così, può succedere che la tendenza di sovrasterzo o di sottosterzo in curva venga compensata prima da xDrive e, qualora necessario, successivamente da un intervento del DSC. Un contributo supplementare alla dinamica di guida lo apporta il Performance Control. Il sistema a controllo elettronico garantisce un intervento dosato dei freni con compensazione della coppia attraverso l’elettronica di regolazione di xDrive, collegata in rete, così da prevenire già all’inizio la tendenza al sottosterzo nella guida su fondi scivolosi o nella guida altamente dinamica in curva e raggiungere una maggiore agilità. Grazie al Dynamic Performance Control, fornito di serie nei modelli X5 M e X6 M, vengono aumentate nuovamente le possibilità di ottimizzare con xDrive la spinta a livello di stabilità e di dinamica, dato che il sistema distribuisce la forza in modo differenziato tra la ruota posteriore destra e quella sinistra.
zione integrale su un modello della Serie 3 come alternativa al la tipica trazione posteriore del marchio bavarese. Già all’epoca Bmw introduce la trasmissione di potenza a entrambi gli assi non solo per ottimizzare la trazione sullo sterrato e a condizioni meteo avverse, ma anche per aumentare la dinamica di guida in curva. Oggi, il testimone è passato all’xDrive che, grazie al collegamento in rete con l’Integrated Chassis Management (ICM), riconosce e valuta tutte le situazioni di guida, così da po ter eseguire per tempo l’intervento di correzione necessario. A differenza dei costruttori che utilizzano la trazione integrale per compensare soprattutto i deficit di trazione che si manifestano nelle vetture a trazione anteriore, Bmw conserva nella taratura dell’xDrive le caratteristiche tipiche della trazione posteriore. Nelle normali situazioni di guida, an che nei modelli Bmw a trazione integrale la quota principale della coppia motrice viene convogliata alle ruote posteriori, così che nei modelli a quattro ruote motrici la precisione di sterzo non risente d’influssi del motore. In 25 anni, la trazione integrale secondo Bmw si è trasformata da opzione riservata inizialmente a singoli modelli in un fattore che ha contribuito in modo determinante all’ampliamen to coerente della gamma. Ba sti considerare che al momento del lancio sulla Serie 3 del la seconda generazione, la trazione integrale veniva offerta esclusivamente in combinazione con un motore a benzina 2.5 litri sei cilindri in linea da 126 kW/171 cv. Oggi, la Serie 3 con xDrive è ordinabile in combinazione con tre motori a benzina a sei cilindri, un motore diesel a quattro cilindri e un motore diesel a sei cilindri.
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Un quarto di secolo di continue innovazioni all’insegna della dinamica di guida
LA PRIMA FU LA 325I ALLRAD in oltre 610mila unità. La nuova X3 segue i successi di chi l’ha preceduta, grazie a un sistema xDrive nuovamente ottimizzato nell’ambito dell’Integrated Chassis Management (ICM), alla maggiore agilità e al comfort di guida ottimizzato, così come alla maggiore offerta di spazio e alla versatilità da primato. Nella primavera del 2008 Bmw ha presentato la prima Sports Activity Coupé del mondo. Si chiama X6 ed è prodotta nello stabilimento americano di Spartanburg. Nella X6 la trazione integrale permanente xDrive è stata completata per la prima volta con il Dynamic Performance Control, regolato anch’esso dall’ICM. Il sistema permette di distribuire la potenza in modo variabile tra la ruota destra posteriore e quella sinistra posteriore, inclusa l’accelerazione attiva della ruota al lato esterno oppure interno della curva che ottimizza ulteriormente il comportamento e la sicurezza di guida in curva. Come per la X5, la X6 ha a disposizione due motori a benzina e due diesel con un range di potenza tra 180 kW/245 cv e 300 kW/407 cv. In più, la Sports Activity Coupé a trazione integrale gioca un ruolo di primo piano nell’introduzione della tecnologia ibrida di Bmw. Nella variante di modello ActiveHybrid X6 offerta dal 2010, xDrive distribuisce la coppia motrice generata attraverso la combinazione di un motore a benzina a otto cilindri con due elettromotori. Con una potenza di sistema di 357 kW/485 cv la ActiveHybrid X6 è il modello di serie più potente del mondo equipaggiato con una tecnologia ibrida. Va anche detto che la gamma di modelli Bmw M comprende dal 2009 due vetture sportive ad alte prestazioni a trazione integrale. Si tratta della X5 M e della X6 M, che trasmettono per la prima volta il tipico carattere high-performance delle automobili M ai modelli della Serie X. Il propulsore V8 con tecnologia M TwinPower Turbo, sviluppato appositamente per le due vetture sportive, eroga 408 kW/555 cv; l’xDrive con Dynamic Performance Control è tarato su misura. MONACO DI BAVIERA - La storia del matrimonio di successo tra Bmw e la trazione integrale inizia con il modello 325i Allrad, che celebrò la sua anteprima mondiale al Salone di Francoforte del 1985 con la Serie 3 Cabrio e la sportivissima M3. La 325i Allrad a quattro ruote motrici è alimentato da un nuovo motore 2.5 litri sei cilindri in linea che eroga 126 kW/171 cv. La coppia motrice viene distribuita dal sistema di trazione integrale permanente tra le ruote anteriori e posteriori nel rapporto di 37:63 per cento. Una particolarità delle automobili a trazione integrale è all’epoca il sistema antibloccaggio di serie che è in funzione a qualsiasi condizione, nonostante i sistemi di bloccaggio viscoso automatico del differenziale centrale e posteriore. Dal 1988 in poi, la Serie 3 a trazione integrale viene offerta anche come modello Touring; il nome era stato modificato in 325iX. Fino al 1993 vengono venduti complessivamente circa 30mila esemplari delle due varianti. Nel 1991 la lettera X viene introdotta per la prima volta come simbolo della tecnologia di trazione integrale anche nella gamma di modelli della Serie 5. Per la 525ix il sistema di trazione integrale è stato ampliamente ottimizzato, l’utilizzo di bloccaggi a regolazione elettronica per il differenziale del ripartitore di coppia e il differenziale posteriore mettono a disposizione una distribuzione variabile della potenza, adattata in modo ottimale alla situazione di guida del momento. La centralina del sistema di trazione integrale analizza lo stato attuale della vettura utilizzando i dati del numero di giri delle ruote del sistema antibloccaggio e i dati della gestione motore e dell’impianto frenante. A condizioni di guida normali, la forza del motore sei cilindri in linea da 141 kW/192 cv viene distribuita tra le ruote anteriori e le ruote posteriori nel rapporto di 36:64 per cento. Sullo sterrato, in condizioni di strada invernali e in situazioni di guida altamente dinamiche, la ripartizione della coppia motrice viene modificata in dipendenza del fabbisogno. Grazie agli interventi automatici e alle reazioni velocissime a eventuali variazioni delle condizioni, il sistema elettronico di trazione integrale di Bmw diviene immediatamente uno dei concetti più sofisticati proposti sul mercato. Fino al 1995 la 525ix è venduta in circa 10mila unità, sia come berlina che come Touring. UNA NUOVA CLASSE AUTOMOBILISTICA: NASCONO GLI SPORTS ACTIVITY VEHICLE Nel 1999, Bmw definisce una nuova classe automobilistica, quella degli Sports Activity Vehicle. Il primo esemplare della famiglia è la X5 presentata in quell’anno. Rispetto ai tradizionali modelli offroad, la X5 si distingue per avere una scocca autoportante e sospensioni a ruote indipendenti. Il suo sistema di trazione integrale distribuisce la coppia motrice tra le ruote anteriori e quelle posteriori nel rapporto di 38:62 per cento. Grazie all’equipaggiamento di serie con la regolazione della stabilità di guida DSC (Dynamic Stability Control), al freno automatico del differenziale ADB-X (Automatic Differential Brake) e al controllo di partenza in discesa HDC (Hill Descent Control), la X5 si dimostra adatta sia alla guida sportiva che alle sfide sullo sterrato. Nella X5 della prima generazione, la tecnica di trazione integrale con un differenziale centrale e ingranaggi epicicloidali viene combinata per la prima volta anche con un motore a benzina a otto cilindri e un propulsore diesel a sei cilindri. L’abbinamento nuovo di un sistema di trazione ad alta precisione, di dinamica e di comfort desta una forte domanda sia negli Stati Uniti che in Europa e negli altri mercati del mondo. Negli anni successivi il concetto Sav viene ripreso anche da altre Case automobilistiche.
A metà del 2005 viene prodotta la X5 numero 500mila e cinque anni dopo viene raggiunta la soglia di un milione di vetture costruite. Subito dopo il debutto di successo della X5 viene completata anche la gamma della Serie 3 con delle varianti a trazione integrale. A partire dall’autunno del 2000 il sistema montato nel primo Sav è disponibile in una forma adattata anche per la Serie 3 berlina e per la Serie 3 Touring. La trazione integrale viene combinata con due motori a benzina sei cilindri in linea e un propulsore sei cilindri diesel. Fino al 2005 Bmw vende circa 120mila unità dei modelli 325iX, 330ix e 330dx. ARRIVA LA X3 E BMW CONQUISTA UNA POSIZIONE DI RILIEVO SUL MERCATO Intanto, nel 2004, trasferendo il concetto Sav a un altro segmento automobilistico, il costruttore bavarese svolge nuovamente un lavoro da pioniere. Con le proprie dimensioni compatte rispetto alla X5 e l’agile comportamento di guida, anche la X3 si conquista una posizione di rilievo sul mercato. Con il suo debutto celebra la propria anteprima anche il sistema di trazione integrale intelligente Bmw xDrive, introdotto contemporaneamente anche sulla X5 e da allora parametro di una ripartizione della potenza precisa e sempre adeguata al fabbisogno. Il sistema xDrive non assicura solo la migliore trazione a condizioni stradali difficili, ma grazie alla regolazione elettronica e variabile della forza tra l’asse anteriore e l’asse posteriore aumenta anche la stabilità e la dinamica di guida. Anche la X3 è divenuta un trend-setter e un bestseller nel segmento di appartenenza. Fino alla consegna della staffetta al successore nell’autunno scorso, la prima generazione dello Sports Activity Vehicle è stata prodotta
IL QUARTO MODELLO DELLA FAMIGLIA DELLA SERIE X È LA X1 Dal 2009, il quarto modello della famiglia della Serie X è la X1 che propone una gamma di motorizzazioni che comprende tre propulsori a benzina e tre diesel. Parallelamente all’ampliamento della Serie X è stato incrementato sia il numero delle Serie in cui viene offerto l’xDrive che la gamma dei modelli Bmw equipaggiati con la trazione integrale. Attualmente, l’offerta comprende 45 vetture. Una varietà unica, risultato di un’offensiva di prodotto intensificata negli ultimi cinque anni e che verrà portata avanti anche nei prossimi anni. Nel 2005 sono state presentate le varianti a trazione integrale sia della quinta generazione della Serie 3 che della quinta generazione della Serie 5, introdotta poco tempo prima. Complessivamente, 15 modelli della Serie 3 sono equipaggiati con la trazione integrale. Oltre ai motori a benzina e diesel a sei cilindri, xDrive è combinabile anche con un quattro cilindri diesel. Nel 2009 la trazione integrale è stata introdotta per la prima volta anche sulla Serie 7 con i modelli 750i xDrive e 750Li xDrive alimentati da un motore V8 a benzina e 740d xDrive con propulsore sei cilindri diesel. La gamma motorizzazioni della Serie 5 Gran Turismo comprende un V8 e tre motori sei cilindri in linea: dall’autunno 2010 tutte le varianti sono disponibili anche con xDrive. Con xDrive è equipaggiata anche la Serie 5 berlina della sesta generazione: nella fase iniziale è stata offerta la 550i xDrive con propulsore otto cilindri da 300 kW/407 cv, in primavera seguiranno due modelli a sei cilindri nonché le prime varianti della nuova Serie 5 Touring dotate di xDrive. E la storia continua…
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12 Al via l’ottava stagione di Bmw xDrive Live
Appuntamento sulla neve
SAN DONATO MILANESE - È giunto il momento di Bmw xDrive Live 2011. Per l’ottava stagione consecutiva si rinnova l’appuntamento sulla neve della manifestazione itinerante che toccherà anche quest’anno alcune tra le più rinomate località sciistiche italiane e che consentirà di testare le doti dinamiche della gamma Bmw xDrive, assistiti dai piloti del Team di GuidarePilotare. L’xDrive Live 2011 inizierà ufficialmente a fine febbraio toccando due celebri località del Nord Italia, Campitello di Fassa (Tn) dal 20 febbraio al 6 marzo e Corvara-La Villa (Bz) dal 13 al 27 marzo. La permanenza nelle singole località sarà dunque di circa due settimane e prevede l’utilizzo della struttura Bmw “dome” con un percorso di prova dedicato in cui i clienti potranno ricevere da personale qualificato tutte le informazioni
della gamma Bmw e prenotare il proprio test drive. Anche nell’edizione 2011 sono previsti gli Snow Day, le giornate dedicate ai clienti delle concessionarie in cui i partecipanti hanno l’opportunità di passare una giornata sugli sci con campioni come Ghedina, Mair, Ladstaetter e Perathoner e di effettuare il test drive del top di gamma Bmw xDrive con i piloti di GuidarePilotare. Grazie alla collaborazione di Goodyear Dunlop, xDrive Live darà inoltre la possibilità di provare le ultime novità nel settore dei pneumatici invernali. Inoltre, la Rent and Go di Kurt Ladstaetter, società partner per le attività in montagna dell’xDrive Live, consentirà ai partecipanti, una volta scesi dalle quattro ruote, di testare gratuitamente i nuovi prodotti e i materiali più avanzati in campo sciistico accompagnati da grandi campioni dello sci nazionale. L’xDrive Live 2011 è stato anticipato da un pre-tour organizzato proprio dalla Rent and Go tra novembre e dicembre 2010. Giunto alla terza edizione, il pre-tour ha coinvolto 16 concessionarie dislocate in tutto il territorio nazionale con serate incentrate sull’evoluzione dello sci dal 1910 a oggi, offrendo anche l’occasione per scoprire le novità a trazione integrale
del Gruppo Bmw. Nell’edizione precedente di xDrive Live sono state effettuate 32 giornate di test con ben 1.810 prove su strada di cui 244 durante gli Snow Day. Il consuntivo delle ultime cinque edizioni di Bmw xDrive Experience, che hanno toccato più di undici località, è di oltre 196 giorni di attività, più di 6.400 test drive e una media di 40 prove al giorno. Attualmente, su scala mondiale, una Bmw su quattro è equipaggiata con Bmw xDrive. Un trend che è essenzialmente il risultato del successo dei modelli della Serie X anche se nelle altre Serie aumenta il numero di modelli a trazione integrale. Bmw offre attualmente 45 modelli in cui xDrive distribuisce la coppia motrice in modo variabile tra le ruote anteriori e le ruote posteriori. In Italia, una Bmw su tre è dotata di trazione integrale. Bmw affronta quest’inverno con una gamma prodotti rafforzata dalla trazione integrale sulla Serie 5 berlina e sulle versioni diesel della Serie 7 e Gran Turismo. Inoltre, dalla fine di novembre è disponibile la nuova X3, il modello di maggior successo in Italia della famiglia X. Importanti novità di quest’anno nella gamma xDrive, oltre alla nuova X3, sono appunto costituite dalla 740d xDrive, prima Serie 7 diesel della storia dotata di trazione integrale, e le versioni diesel della Serie 5 Gran Turismo con le nuove 530d xDrive e 535d xDrive. A novembre 2010, le immatricolazioni delle vetture Bmw dotate di trazione integrale xDrive sono arrivate a quota 18.596 unità, il 2,2 per cento in più rispetto allo stesso periodo del 2009, rappresentando il 38 per cento delle vendite del marchio in Italia.
BMW / LA NUOVA SERIE 1 M COUPÉ INTRODUCE CRITERI DI SUPERIORITÀ NEL SUO SEGMENTO Fabio Basilico SAN DONATO MILANESE -L’entusiasmo regna sovrano all’interno della gamma Serie 1. Bmw introduce il modello M Coupé e cambia le regole del gioco nel segmento di riferimento apportando una buona dose di potenza e dinamismo di guida propri di un’automobile sportiva high-performance. Nella Serie 1 M Coupé trova il giusto equilibrio il mix tra tecnologie delle alte prestazioni da una parte e agilità e leggerezza di un modello compatto dall’altra. La due porte firmata Bmw M GmbH porta con sé una dote importante: per la prima volta nel segmento è presente un’au to mobile con il dna di una vettura da corsa adatta anche alla guida giornaliera. Strizzando l’occhio in particolare al mondo giovanile. Con una lunghezza di 4 380 mm, la Serie 1 M Coupé è il modello più corto e, con un’altezza di 1.420 mm il modello più basso nella gamma Bmw M. Rispetto alla 135i Coupé la larghezza della vettura è cresciuta di 55 millimetri: i 1.803 mm sono il risultato e contemporaneamente l’espressione del la carreggiata modificata del l’asse anteriore e posteriore che è stata ottimizzata a favore di un incremento del dinamismo di guida. Il design del modulo frontale riflette in modo espressivo la consistente potenza offerta. La minigonna anteriore dal look robusto forma un’ampia superficie liscia, dominata nella sezione inferiore da tre grandi prese d’aria. PRODIGI DELLA TECNICA Per la prima volta in un’automobile di serie, l’ottimizzazione delle proprietà aerodinamiche è stata raggiunta utilizzando delle cosiddette Air Curtain. Grazie a queste aperture nella zona esterna della minigonna anteriore, l’aria aspirata viene condotta in due canali chiusi. Questi canali hanno una configurazione che convoglia il flusso d’aria lungo il lato interno della minigonna fino ai passaruota; all’uscita il flusso vie ne deviato ad alta velocità attraverso un’apertura molto stretta situata vicino ai fianchi esterni delle ruote. Il flusso d’aria fuoriuscente forma una specie di tendina davanti alle ruote anteriori, riducendo così nella zona dei passaruota
M come modernità La vettura tedesca vanta un riuscito equilibrio tra tecnologie della potenza e della dinamica di guida da una parte e l’agilità e la leggerezza di un modello compatto dall’altra. La due porte Bmw M è il primo modello high-performance nella sua classe di riferimento ed è equipaggiata con un avanzato 3 litri sei cilindri in linea da 250 kW/340 cv.
i vortici d’aria che avrebbero un influsso negativo sull’aerodinamica. La Bmw Serie 1 M Coupé è equipaggiata di serie con luci bixeno. I tipici doppi proiettori del marchio sono tagliati nella zona superiore da una striscia di luci alimentate da unità Led. Sia davanti che dietro l’attenzione cade sui passaruota fortemente bombati della coupé sportiva. I passaruota bombati lasciano apparire molto larga la coda. Nella guida ad alte velocità, sul cofano del bagagliaio un labbro dello spoiler solo accennato produce una maggiore deportanza sull’asse posteriore. Nello spoiler posteriore sono state ricavate delle aperture laterali che riprendono il disegno delle prese d’aria della minigonna anteriore. La tipica simmetria stilistica delle vetture M viene assicurata da doppi terminali di scarico tondi montati alle due estremità posteriori del l’au tomobile. Delle luci posteriori a L con co-
perchi rossi generano il classico design notturno del marchio. All’interno dei gruppi ottici, due nastri luminosi alimentati da unità Led formano la luce posteriore. Il tipico cockpit M e un concetto particolare per i colori e i materiali impiegati nell’abitacolo creano l’ambiente classico di un’automobile sportiva. I sedili sportivi di serie in pelle Boston offrono al guidatore e al passeggero un’ottimale tenuta laterale anche nella guida altamente dinamica in curva. Il volante in pelle M di serie è dotato di tasti multifunzione per il comando dei sistemi audio e di telefono. Inoltre, sulla razza destra del volante è a disposizione il tipico tasto M per caricare un setup della vettura particolarmente sportivo: una con figurazione che inserisce una linea caratteristica della gestione motore fortemente sportiva; la risposta ai comandi dell’acceleratore avviene ancora più rapidamente.
Il motore sei cilindri in linea da 3 litri combina le caratteristiche prestazionali dei motori M con una moderna efficienza. Il propulsore è stato sottoposto a una serie d’interventi di modifica per trasformarlo in un motore M e soddisfare così tutti i criteri di utilizzo, sia nella guida su strada che in circuito. La potenza erogata è pari a 250 kW/ 340 cv a 5.900 giri/min. La tecnologia M TwinPower Turbo utilizzata è composta da due compressori di dimensioni relativamente piccole. Grazie alla loro coppia d’inerzia contenuta, essi entrano in azione già a regimi motore bassi, approvvigionando ognuno dei tre cilindri con dell’aria compressa. Il risultato è una rapidità di risposta straordinaria. Già a 1.500 giri/min il 3 litri eroga la coppia massima di 450 Nm che mette a disposizione fi no a 4.500 giri/min; grazie alla funzione di Overboost, a pieno carico la coppia è potenziabile di altri 50 Nm.
Il valore massimo di 500 Nm permette di eseguire delle accelerazioni particolarmente dinamiche. La Serie 1 M Coupé accelera da 0 a 100 km/h in soli 4,9 secondi; la velocità massima è limitata da un intervento della gestione elettronica del motore a 250 km/h. È ANCORA BMW EFFICIENTDYNAMICS L’elevato rendimento del motore è anche il risultato del l’i niezione diretta di benzina che consente un approvvigionamento di carburante dosato con la massima precisione attraverso gli iniettori piezoelettrici montati centralmente tra le valvole. Inoltre, una serie d’in ter venti di Bmw EfficientDynamics, come la Brake Energy Regeneration e i gruppi secondari controllati in base al fabbisogno reale, contribuiscono a limitare il consumo medio di carburante a 9,6 litri per 100 chilometri e il valore di CO2 a 224
g/km. Il cambio manuale a sei rapporti sviluppato ex novo viene comandato con una leva M particolarmente corta. Per quanto riguarda il telaio, sia l’asse anteriore a doppio snodo che l’asse posteriore a cinque bracci della sono realizzati quasi interamente in alluminio. Le barre stabilizzatrici in costruzione tubolare, i bracci in alluminio fucinato e gli ammortizzatori in alluminio completano il concetto di costruzione leggera delle sospensioni delle ruote. La Serie 1 M Coupé è equipaggiata di serie con un blocco variabile del differenziale M. In caso di necessità, il sistema forma una coppia di bloccaggio variabile che può rag giungere anche il 100 per cento, assicurando così la trazione ottimale su tutti i fondi stradali. Il blocco variabile del differenziale M reagisce a differenze del numero di giri tra la ruota posteriore destra e quella sinistra e trasferisce la coppia motrice in frazioni di secondo da una ruota all’altra. L’impianto frenante Compound ad alte prestazioni manifesta la propria affidabilità anche in presenza di sollecitazioni estreme e si distingue inoltre per un peso particolarmente leggero. I dischi in ghisa grigia autoventilati dal diametro di 360 mm davanti e di 350 mm dietro sono uniti alla tazza del freno in alluminio attraverso degli spinotti in acciaio inox. La regolazione della stabilità di guida DSC (Dynamic Stability Control) comprende ABS, regolazione antislittamento ASC, assistente di frenata Dynamic Brake Control (DBC), assistente di partenza, Cornering Brake Control (CBC), compensazione del fading e funzione freni asciutti. Il guidatore può premere un tasto del cruscotto e attivare l’M Dynamic Mode (MDM) che aumenta le soglie d’intervento della regolazione della stabilità di guida. La Serie 1 M Coupé offre un ricco equipaggiamento di serie che ne sottolinea il carattere premium. Le praticità del concetto della due porte si manifesta nei quattro sedili, in un livello di comfort adatto a superare anche delle lunghe distanze e in un bagagliaio dalla capacità di 370 litri. Grazie anche alla gamma di optional disponibili, incluso Bmw ConnectedDrive, vengono soddisfatte tutte le preferenze personali in termini di comfort, sicurezza e infotainment.
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OPEL / LA COMPATTA COMPLETA IL PROCESSO DI RINNOVAMENTO INIZIATO NEL 2010 Pietro Vinci ROMA - Corsa continua il percorso di rinnovamento iniziato nel 2010 con gli aggiornamenti su telaio, sterzo e motorizzazioni. Ora tocca al design, con il frontale ridisegnato e dall’a spet to ora più sportivo ed e spressivo, in linea con il nuovo linguaggio stilistico Opel. Il tutto poggia sulle solide basi dell’attuale e fortunato design di Corsa per conservare il carattere elegante e dinamico. Non solo. Nella gamma fa il suo ingresso anche la nuova versione ecoFLEX 1.3 CDTI con filtro antiparticolato di serie che eroga una potenza di 70 kW/95 cv ed è dotata di tecnologia Start/ Stop di serie. Questa versione diesel della tre porte Opel consuma solo 3,5 litri/100 km di gasolio con emissioni di CO2 ridotte a 94 g/km. Nel ciclo extraurbano, la nuova Corsa ecoFLEX percorre fino a 32 chilometri con un litro.
SEMPRE DI CORSA
POPOLARITÀ SENZA CONFINI
MOTORIZZAZIONI SEMPRE AVANZATE La versione cinque porte registra 3,6 litri/100 km per quanto riguarda i consumi ed emissioni di 95 g/km. La gamma mo torizzazioni della nuova Opel Corsa va da 65 a 192 cv. La famiglia di propulsori è stata rivitalizzata lo scorso anno con nuove unità che riducono i consumi e le emissioni fino al 13 per cento, aumentando al contempo le prestazioni. La sportività della nuova Corsa viene sottolineata dalle nuove proporzioni di griglia superiore e inferiore. La griglia inferiore è più larga e più alta, e contribuisce ad allargare visivamente la vettura. Il chiaro logo Opel è integrato nella barra cromata di nuova concezione, più larga e scolpita, che evidenzia l’aspetto espressivo dell’avantreno. I nuovi gruppi ottici presentano la caratteristica forma Opel a occhio d’aquila, insieme alle tipiche luci per la marcia diurna a forma di ala, che hanno debuttato sulla Insignia e sono ora presenti su tutti i nuovi prodotti del marchio tedesco. I nuovi fari fendinebbia con lama cromata integrata sono un ulte-
permette di telefonare in sicurezza ed è compatibile con l’iPhone. Lo streaming audio è possibile, così come la visualizzazione dei titoli dei brani sullo schermo. Le funzioni di controllo e browsing degli iPOD non necessitano di cavi particolari. Sul nuovo sistema si possono utilizzare anche le chiavette USB. In linea con la filosofia Opel, Corsa è dotata anche di tecnologie innovative, tra cui i fari anteriori alogeni adattabili Adaptive Forward Lighting (AFL), l’assistenza alla partenza in salita Hill Start Assist, il tetto panoramico e il portabici integrato FlexFix.
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Lo scorso anno Corsa ha rinnovato telaio, sterzo e motorizzazioni. Ora tocca al suo abito esterno: il frontale è stato ridisegnato e ha ora un aspetto più sportivo ed espressivo, in linea con il nuovo stile Opel. Intanto, fa il suo ingresso in gamma la nuova ecoFLEX 1.3 CDTI da 95 cavalli con Start/Stop di serie.
ri per la carrozzeria prevede l’elegante bianco Guacamole con riflessi verdi. Viene introdotta la versione Color Edition che consente ai clienti di personalizzare l’aspetto della loro vettura ed esaltarne il design dinamico e sportivo grazie all’effetto bi-colore e ai particolari di design dentro e fuori la vettura. Con la serie Color Line, la famiglia Corsa continua a sviluppare modelli sportivi speciali e aggressivi. La Color Edition con il tetto verniciato nero e i cerchi neri e lucidi da 17 pollici opzionali, i colori vivaci della carrozzeria e numerosi optional, è rivolta ai giovani e rappresenta già circa il 20 per cen-
miglia Corsa in termini di prestazioni ed è stata ridisegnata per essere in linea con il resto della nuova gamma Corsa, soprattutto per quanto riguarda i nuovi gruppi ottici e la nuova griglia. Tutti gli allestimenti degli interni sono stati aggiornati con nuovi tessuti e finiture. Sono caratterizzati dal nuovo look sportivo del cruscotto, colori espressivi e una grande attenzione al dettaglio e alla qualità dell’e secuzione. In aggiunta al classico interno antracite, l’allestimento Enjoy può essere personalizzato con lo Steel Blue, oppure con il Tabasco Orange, disponibile con trattamento an-
timacchia TopTec che sfrutta la nanotecnologia a protezione del tessuto. Gli interni vivaci e colorati sono smorzati dai contrasti delle applicazioni di materiale come il bianco perla sulla consolle. Colori e disegni sulla plancia creano un effetto bicromatico e armonizzano l’aspetto generale dell’abitacolo. L’allestimento Cosmo si caratterizza per la cornice lucida sulla consolle centrale con un inserto ad ala in contrasto nella plancia strumenti, più un tessuto goffrato per i sedili che conferisce un tocco di eleganza ed esclusività. La nuova Corsa diventa punto di riferimento per l’infotainment multimediale. Il
nuovo sistema di navigazione Touch&Connect è facile e intuitivo. Lo schermo touch screen da cinque pollici è dotato di mappe in 2D e 3D (volo d’uccello) e di una scheda di navigazione SD. Un’altra novità è la possibilità di scegliere il percorso più ecologico, che consente di risparmiare carburante e rispettare l’ambiente. L’utente può anche scaricare i punti di interesse. Il sistema dispone anche di una funzione intelligente che sfrutta le informazioni TMC per proporre percorsi alternativi in caso di problemi di traffico, anche quando il navigatore non è attivo. La connessione Bluetooth
Corsa viene offerta in due versioni: la tre porte, più simile a una coupé, e la familiare e tranquilla cinque porte. La piccola Opel è sempre molto popolare in tutta Europa e costituisce circa il 27 per cento delle vendite Opel (il 35 per cento in Italia) ed è tra i modelli più popolari del segmento. Nel 2010, la quota di Corsa nel segmento delle piccole è cresciuta in molti mercati europei come Italia, Regno Unito, Spagna e Germania. L’Italia è il terzo mercato per Corsa, costituendo circa il 15 per cento delle sue vendite totali. In media, negli ultimi tre anni ne sono state vendute più di 400mila unità l’anno. La gam ma di Corsa, sempre ai primi posti sui mercati europei dal 1982, è tra le più ampie nel segmento delle piccole. Il sistema Start/Stop è presente anche su Agila 1.2 benzina da 69 kW/94 cv Euro 5. Agila 1.2 consuma 5 litri di benzina per 100 km e registra emissioni di CO2 pari a 116 g/km, il 2,5 per cento in meno rispetto allo stesso motore senza la dotazione dello Start/Stop. Nel ciclo urbano, lo Start/Stop riduce le emissioni del 4,2 per cento. Va aggiunto che la tecnologia ecoFLEX è stata montata anche sulla gamma Astra partendo dal motore 1.3 CDTI nell’ambito del progetto Start/Stop. Alla fine del 2011, tutte le principali vetture Opel saranno dotate di Start/Stop.
Antara: sul mercato il nuovo Suv di medie dimensioni della Casa tedesca
Doti fuoristradistiche e stile urbano
Con l’evoluzione delle linee Opel Corsa si presenta sul mercato forte di un look stilistico ancora più in sintonia con i tempi. riore elemento della maggiore personalità del nuovo volto di Cor sa, elemento sottolineato anche dai nuovi disegni dei cerchi in lega e dall’ampio e rinnovato logo Opel sul portellone. Aumenta l’offerta di colori e allestimenti al passo con i tempi per abitacolo e carrozzeria. Oltre a un moderno antracite, per gli interni si possono ora scegliere anche le più espressive tonalità Tabasco Orange o Steel Blue. La nuova gamma di colo-
to delle vendite Corsa in Germania. Ora Opel ha deciso di lanciare la Color Edition in tutta Europa. Inoltre, è stato creato un nuovo pacchetto “Linea” rivolto ai clienti che vogliono personalizzare la propria Corsa in senso sportivo. Il pacchetto prevede due ampie strisce bianche o nere che attraversano la carrozzeria di Corsa. Come sempre, la versione OPC da 141 kW/192 cv costituisce il vertice della fa-
ROMA - Un Suv di medie dimensioni senza dubbio elegante il nuovo Antara firmato Opel. Doti da fuoristrada e raffinatezza da sfoggiare in ambiente urbano per un modello che vanta un invidiabile rapporto qualità prezzo. La versione 2.4 benzina da 123 kW/167 cv con trazione anteriore è proposta a 23.500 euro. Antara ha una dote consistente: tre nuove motorizzazioni, trasmissioni manuale e automatica completamente rielaborate, un rinnovato assetto del telaio e interni totalmente ridisegnati per il massimo comfort. La trazione può essere anteriore o integrale. Come per Insignia, Astra, Meriva e Astra Sports Tourer, Opel è riuscita a offrire una vettura profondamente aggiornata e ottimizzata, sia nei motori che nelle sospensioni, nel design interno ed esterno, a un prezzo invariato, ma con versioni più ricche delle precedenti. Tra gli elementi che caratterizzano il design della nuova Antara ci sono la rinnovata griglia anteriore con la barra cromata e il logo Opel in evidenza, i nuovi fari fendinebbia, la protezione pedoni ben nascosta, i gruppi ottici posteriori modificati e i grandi cerchi in lega leggera da 19 pollici di serie nell’allestimento Cosmo Unlimited. Nell’abitacolo spiccano nuovi rivestimenti e materiali, una grafica ottimizzata per la strumentazione, la nuova consolle centrale con maggiori soluzioni di stivaggio e l’efficace illuminazione. È disponibile anche un nuovo allestimento premium Light Titanium con interni in pelle. Tutti i motori sono a norma Euro 5. Rispetto ai predecessori, offrono una migliore agilità e guidabilità, oltre a una sostanziale riduzione di consumi ed emissioni. Gli ultimi arrivati nella
gamma dei propulsori sono il nuovissimo turbodiesel 2.2 e il benzina 2.4. Il diesel 2.2 viene presentato con due livelli di potenza (120 kW/163 cv e 135 kW/184 cv). Anche la versione benzina è stata rinnovata ed eroga ora 167 cavalli. Il diesel da 163 cv è disponibile con trasmissione manuale a sei rapporti o automatica e con trazione anteriore o quattro ruote motrici, mentre il benzina è offerto con la medesima scelta della trazione, ma unicamente con cambio manuale. Le due versioni di trasmissione sono disponibili anche sul diesel da 184 cv, motore che dispone di serie della trazione integrale.
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RENAULT / PORTA IL NOME DEZIR LA NUOVA VISIONE DEL DESIGN DELLA MARCA PARIGINA
La guida elettrizzante “
Nils Ricky
Linee sensuali e carrozzeria rosso vivo rendono questa concept-car dal motore elettrico un’icona della passione automobilistica, dimostrando la reale possibilità di coniugare efficacemente rispetto dell’ambiente ed eleganza automobilistica.
Emozioni ed estremo dinamismo per la nuova concecpt-car elettrica di Renault. Il nome DeZir evoca il concetto della passione (désir significa desiderio) inserendo nel contempo la lettera Zeta che fa riferimento direttamente alla firma Z.E. (Zero Emissioni).
ROMA - Anteprima italiana, in occasione del recente Motor Show di Bologna, della DeZir, icona della svolta stilistica di Renault. DeZir è il primo progetto diretto da Laurens Van den Acker e illustra la nuova visione del Design Renault, caratterizzato da tre attributi chiave: semplice, sensuale, caloroso. Infatti, il Design, ispirato al la nuova firma di Marca “Drive the Change”, attinge alle radici identitarie di Renault per esprimere una dimensione stilistica maggiormente centrata sull’emozione. DeZir non prefigura nessun veicolo di serie: è la prima di una serie di concept-car che, utilizzando un nuovo linguaggio stilistico, definiranno il design dei futuri modelli Renault. Linee sensuali e carrozzeria rosso vivo rendono questa concept-car dal motore elettrico un’icona della passione automobilistica, dimostrando la reale possibilità di coniugare efficacemente rispetto dell’ambiente ed eleganza automobilistica. Infatti, il nome stesso di quest’auto evoca il concetto della passione (désir significa desiderio) inserendo, al contempo, la lettera Zeta che fa riferimento diretta-
È l’obiettivo del progetto Renault Z.E. che comprenderà ben quattro modelli
Auto zero emissioni: una possibilità per tutti ROMA - L’obiettivo dell’Alleanza Renault-Nissan di democratizzare il veicolo elettrico, dichiarato nel 2008, si concretizza con la definizione di un’intera gamma di veicoli a zero emissioni destinati alla produzione di serie. La gamma sarà costituita da 4 modelli: il piccolo veicolo urbano Twizy, la berlina compatta Zoe, la berlina Fluence Z.E. (in basso) e la furgonetta Kangoo Express Z.E. Al Motorshow di Bologna, Renault ha esposto Fluence Z.E. e, in anteprima nazionale, Twizy. A partire dal 2011, Renault introdurrà sul mercato la sua gamma di veicoli elettrici, alimentati da batterie agli ioni di litio all’avanguardia e destinati a una diffusione di massa, nell’ottica di raggiungere progressi ambientali decisivi. Renault lavora da anni per ridurre l’impatto complessivo dell’automobile sull’ambiente: l’obiettivo è ridurre tale impatto in tutte le fasi del ciclo di vita del veicolo, dalla produzione, all’utilizzo, fino al riciclo. Renault considera essenziale proporre ad un ampio pubblico le tecnologie più efficaci ad un prezzo accessibile: in quest’ottica, quindi, l’offerta Renault Z.E. sarà supportata da un modello economico innovativo, basato, fra l’altro, sul noleggio della batteria, per allineare il costo di un veicolo elettrico a quello di un veicolo a motore termico diesel. Renault stima che, entro il 2020, i veicoli elettrici rappresenteranno il 10 per cento del mercato mondiale. Nell’ambito della sua Alleanza con Nissan, Renault investe 4 miliardi di euro nel programma Zero Emissioni, con un’équipe di 2.000 persone che lavora quotidianamente sul veicolo elettrico. Derivata dalla versione termica di Renault Fluence, Fluence Z.E. è la prima tre volumi elettrica di serie e sarà commercializzata in Italia a inizio 2012, ad un prezzo (27.200 euro) paragonabile alla versione termica diesel con lo stesso livello di equipaggiamento. Proponendo una formula d’acquisto innovativa e vantaggiosa, Renault consentirà al cliente di acquistare il veicolo e, separatamente, noleggiare la batteria ed i servizi di mobilità. Infatti, Renault ha definito un modello di gestione del veicolo elettrico che consentirà al cliente di sottoscrivere un unico abbonamento mensile (a par-
tire da 79 euro IVA inclusa per un forfait di 36 mesi/10.000 km l’anno) comprensivo di noleggio della batteria, ricarica e manutenzione. Il costo di esercizio di Fluence Z.E. è paragonabile a quello di un veicolo termico e, per percorrenze annue superiori ai 15.000 km, risulta sensibilmente più contenuto rispetto allo stesso veicolo con motorizzazione termica. Inoltre, fin dall’acquisto dell’auto presso il concessionario, il cliente potrà contare su una risposta a tutte le sue esigenze, grazie alla soluzione “one stop shopping”, dall’acquisto o noleggio dell’auto al noleggio della batteria, dal finanziamento all’assicurazione e, addirittura, all’installazione di una WallBox, per la ricarica a domicilio rapida e sicura. Fluence Z.E. è una berlina distintiva che coniuga rispetto dell’ambiente e tecnologia, sedurrà clienti privati o flotte, interessati a un veicolo spazioso e confortevole. Rispetto a Fluence con motore termico, Fluence Z.E. è più lunga di 13 cm, per una lunghezza totale di 4,75 m, e si distingue dalla versione termica per la parte posteriore completamente ridisegnata, per permettere l’integrazione delle batterie dietro i sedili posteriori, senza compromettere il volume del vano bagagli di 300 decimetri cubi. IL CRUSCOTTO FORNISCE TUTTE LE INFORMAZIONI UTILI Oltre a ereditare l’insieme degli elementi adottati su Fluence a motore termico, gli interni di Renault Fluence Z.E. sono caratterizzati da un cruscotto studiato per integrare gli strumenti di controllo e di misura specifici della propulsione elettrica: al posto del tradizionale contagiri, ad esempio, è ubicato uno strumento che informa il conducente sull’autonomia chilometrica residua e sul livello di ricarica delle batterie. In particolare, l’indicatore informa sul livello di carica della batteria, l’“econometro” precisa al conducente il livello di consumo di energia, il computer di bordo è adeguato al veicolo elettrico e indica l’autonomia in km, il consumo medio e istantaneo e il numero di kWh residui, il navigatore intelligente Carminat TomTom indica, costantemente, l’ubicazione delle stazioni di ricarica più vicine o di sostituzione delle batterie. Renault Fluence Z.E. è alimentato da una batteria agli ioni di litio, di una capacità energetica di 22 kWh e di un’autonomia di 160 km. Inoltre, per non influire negativamente sull’autonomia, sono proposte nuove funzionalità, quali un sistema di pre-riscaldamento e pre-ventilazione durante il tempo di carica. Tale batteria è ricaricaricabile in tre diverse modalità, consentendo di effettuare anche ricariche standard, tramite presa tradizionale, a domicilio o sul posto di lavoro. Al momento dell’acquisto dell’auto, il cliente troverà una risposta a tutte le sue esigenze (one stop shopping): acquisto e finanziamento dell’auto, noleggio della batteria, installazione di una Wall-Box al proprio domicilio, servizi supplementari. Renault Fluence Z.E. è alimentata da un motore elettrico dalla potenza di 70 kW (95 cv), con un regime massimo di 11.000 g/min ed una coppia massima, raggiungibile immediatamente, che sviluppa 226 Nm. Il piacere di guida è garantito dalla capacità dell’auto di offrire sincere riprese, accelerazioni ai bassi regimi, nonché dall’assenza di vibrazioni nei passaggi di rapporto, associata alla silenziosità del motore. La velocità massima è stata
volontariamente limitata a 135 km/h. L’auto sarà prodotta nello stabilimento Oyak Renault di Bursa in Turchia, sulle stesse linee su cui attualmente è prodotta la versione termica di Fluence. Dal 30 settembre, sul sito www.renault-ze.com, sono state aperte le prenotazioni di Renault Fluence Z.E. Renault Twizy è un veicolo innovativo a zero emissioni, dall’originale design e dall’architettura 100 per cento elettrica, che ridefinisce i canoni della mobilità urbana. A bordo di Twizy, i suoi due passeggeri, disposti in “linea”, potranno affrontare il traffico urbano e periurbano con avviamenti e riprese energiche, per districarsi efficacemente nel traffico, con un’agilità ben superiore a quella di un’auto, grazie alle dimensioni estremamente compatte (lunghezza 2,32 m, larghezza 1,19 m, altezza 1,46 m) e al raggio di sterzata di appena 3,4 metri: Renault Twizy trova facilmente e rapidamente un parcheggio in città, in spazi esigui anche per le microcar. Affine, dunque, all’universo degli scooter per le sue doti di compattezza, Renault Twizy presenta, al contempo, le caratteristiche essenziali di un’auto: telaio a quattro ruote, volante, pedaliera e una carrozzeria protettiva oltre che la tenuta di strada e la frenata rassicurante di una vera automobile a 4 ruote. Il suo carattere trendy si esprime anche nel design dalla spiccata personalità, dalle linee morbide e moderne: sportelli ad ala di gabbiano, parabrezza e padiglione che formano una grande superficie vetrata, nonché gruppi ottici per una firma luminosa originale. Inoltre, la caratteristica carrozzeria aperta ed avvolgente, ed i deflettori laterali, consentono di guidare all’aria aperta protetti dal vento e dalle intemperie; sono, comunque, disponibili sportelli laterali complementari, per isolare meglio i passeggeri dalle condizioni climatiche esterne. La guida di Renault Twizy rappresenta una nuova esperienza, intuitiva e gradevole: le accelerazioni sono lineari, la coppia è immediatamente disponibile e il motore particolarmente silenzioso. Nello specifico: nella versione con patente di guida, l’auto è equipaggiata con un silenzioso motore elettrico di 15 kW (20 cv) che eroga una coppia di 57 Nm e garantisce linearità di accelerazione, pari a circa 4 volte la coppia disponibile su uno scooter a tre ruote da 125 cm3. Invece, la versione che non necessita di patente è dotata di una motorizzazione elettrica di 4kW (5 cv). Prodotta nello stabilimento di Valladolid, in Spagna, Twizy sarà commercializzata, in Europa, a un prezzo analogo a quello di uno scooter a 3 ruote, a partire dal secondo semestre 2011, in due versioni: Twizy (velocità massima di 75 km/h con patente di guida) e Twizy 45 (velocità massima di 45 km/h senza patente). Dotata di batterie agli ioni di litio (da 7kWh) situate sotto il sedile anteriore, Twizy ha un’autonomia di 100 km in ciclo normalizzato. La massa ridotta di Renault Twizy (soltanto 450 kg, di cui 100 kg di batterie) rappresenta un vantaggio diretto per l’autonomia del veicolo. Per la ricarica della batteria sarà sufficiente eseguire la ricarica standard, tramite qualunque tipo di presa domestica da 220 V 10 A, a domicilio o sul posto di lavoro: per effettuare una ricarica completa sono sufficienti 3,5 ore. Analogamente agli altri veicoli della gamma Renault Z.E., la proprietà del veicolo sarà separata dalla batteria e il cliente potrà sottoscrivere un abbonamento che comprende noleggio della batteria e servizi correlati.
15 mente alla firma Z.E. (Zero Emissioni). Esprimendosi in un linguaggio coerente con l’identità elettrica del veicolo, gli elementi stilistici esprimono tecnicità e leggerezza e sono fortemente caratterizzati dal contrasto tra superfici dalla pelle fluida e liscia e superfici con asperità, come i pannelli laterali in alluminio, la parte superiore del tetto e le “palpebre” dei fanali anteriori. Il disegno del frontale prefigura gli elementi distintivi della nuova identità delle future Renault: in particolare, su tutta la larghezza del frontale di Renault DeZir spicca la griglia nera della presa d’aria, disegnata intorno a una losanga ingrandita e disposta in posizione verticale. La losanga cromata, contrastando sull’aspetto scuro della presa d’aria, è maggiormente leggibile e sottolinea con orgoglio l’appartenenza alla Marca. Anche al posteriore l’emblema Renault è messo in rilievo: la losanga spicca sulla griglia posteriore, grazie a un sistema di retro-illuminazione, e sembra galleggiare al centro di questa superficie. I gruppi ottici adottano la forma di prismi retroilluminati: ciò conferisce ai fanali anteriori un aspetto particolarmente grafico, mentre i gruppi ottici posteriori formano una fa scia luminosa sospesa, su tut ta la larghezza dell’auto. STILE E FORME DA AMMIRARE Evocando l’idea e le emozioni dell’innamoramento, il design interno, dalle forme morbide e leggere, esprime al contempo passione e protezione, giocando sull’associazione di “contrasti”. Al colore bianco dominante si alternano tocchi dello stesso rosso passione dell’esterno. I ma teriali sono preziosi, come i sentimenti che evocano: pelle bianca, per i sedili, la plancia e il pianale; lacca rossa per la consolle e gli accessori. La forma dei sedili crea un’atmosfera da intimo salottino: la panchetta in pelle bianca è ritmata da una retroilluminazione sui toni del rosso che, pulsando ad intervalli regolari, suggerisce i battiti del cuore. Il posto di guida, tipo cockpit, si contrappone alla leggerezza della plancia e allo spirito da “salottino” della panchetta in pelle bianca. Le sensazioni di pilotaggio sono esaltate dalla grafica del cruscotto che evidenzia le informazioni raccolte dai sensori di accelerazione e velocità. Lo schermo centrale è tattile e integra un navigatore intelli-
gente che combina i dati relativi al percorso con quelli dell’agenda del conducente, per proporre un’ottimizzazione delle attività e dei tragitti. Un software, integrato nel cruscotto, informa il conducente delle sue performance dinamiche di gestione dell’energia, attraverso un’interfaccia ludica e una presentazione grafica ispirata ai videogiochi. EQUILIBRIO DELLE MASSE Renault DeZir è una conceptcar equipaggiata con un propulsore elettrico situato in posizione centrale posteriore, per garantire un equilibrio ideale delle masse. Il motore è alimentato da una batteria agli io ni di litio, dalla capacità di 24 kWh, installata in posizione verticale, dietro la panchetta po steriore, e consente un’autonomia di 160 km. Partendo da un motore identico a quello delle auto elettriche di serie, il propulsore di DeZir beneficia di un’evoluzione che gli consente di erogare una potenza di 110 kW (150 cv) ed una coppia di 226 Nm. Le équipe tecniche del Design Renault hanno ottimizzato l’autonomia e le performance dinamiche, lavorando su più livelli. Infatti, l’auto è alleggerita, grazie all’utilizzo di Kevlar per la scocca di DeZir e del telaio tubolare in acciaio dello stesso tipo di quello di Mégane Trophy; per un’eccellente precisione di guida, Renault DeZir dispone anche degli elementi delle sospensioni di Mégane Trophy (doppi triangoli); l’aerodinamica è stata particolarmente curata, con sottoscocca carenato e l’adozione di un diffusore posteriore; l’indice di penetrazione nell’aria (Cx) è di 0,25; le performance ottenute sono molto interessanti: accelerazione da 0 a 50 km/h in appena 2 secondi; l’alimentazione si basa an che sul recupero di energia in frenata, grazie a un dispositivo che si ispira alla logica di funzionamento del KERS (Kinetic Energy Recovery System), utilizzato in Formula 1. All’atto della decelerazione, l’energia cinetica viene recuperata ed immagazzinata nella batteria. Su Renault DeZir, tramite un comando dedicato al volante, il conducente può beneficiare di un supplemento occasionale di potenza, alla stregua di un KERS utilizzato in Formula 1. DeZir è stata sviluppata in partnership con G. Studio (Carrozziere), DuPont (Scocca in Kevlar), Michelin (Pneumatici) e l’IRCAM (Suono).
Anche nel posteriore della DeZir l’emblema Renault è messo in rilievo: la losanga spicca sulla griglia della supercar.
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SMART / PROSEGUE L’AVANZATA DELLA FORTWO ELECTRIC DRIVE, AFFIANCATA DALL’ESCOOTER ECOLOGICO
A due e quattro ruote Prosegue a ritmo sostenuto la strategia smart di diffusione della trazione elettrica. Due i modelli direttamente coinvolti: la versione electric drive della fortwo e l’innovativo escooter che esalta i punti di forza della smart elettrica, ecologica declinazione di un modello di successo in Italia e nel mondo.
Piero Zienna ROMA - È all’insegna delle due e quattro ruote la nuova offensiva di mercato di smart. In nome di efficienza ed ecologia. In occasione del recente Motorshow di Bologna, sono proseguite le consegne a importanti clienti (tra cui Arval, Autostrade per l’Italia, Mediaset, McDonald’s Italia, Vodafone Italia, Engineering e Cassa Rurale Banca di Credito Cooperativo di Treviglio) delle prime fortwo electric drive del progetto e-mobility Italy gestito in collaborazione con Enel. In contemporanea, sono state attivate, presso la sede di ogni azienda, le home station, ovvero le infrastrutture realizzate da Enel per la ricarica La versione elettrica di smart fortwo rappresenta al meglio la carica innovativa insita nella nuova generazione della compatta city car, che dopo dodici anni di incredibile successo in Italia, con oltre 325mila vetture im matricolate, è diventata un vero e proprio “cult” automobilistico. Di mobilità a emissione zero è alfiere anche la cosiddetta smart elettrica a due ruote, l’escooter. La due ruote riprende ed esalta i punti di forza di fortwo electric drive, ovvero dimensioni compatte, agilità, elevati standard di sicurezza, piacere di guida e naturalmente efficiente sistema di trazione. Nell’ambito di e-mobility Ita ly, Daimler ha fornito oltre 100 vetture elettriche a clienti di Roma, Pisa e Milano e si farà carico della loro manutenzione. Enel è responsabile dello sviluppo, della creazione e del funzionamento dell’infrastruttura con circa 400 punti di ricarica dedicati, oltre al sistema di controllo centrale. Sono stati oltre 2.200 i candidati alla guida delle prime 100 smart elettriche che si sono registrati su www.e-
mobilityitaly.it. Il canone mensile, pari a 400 euro + Iva, comprende noleggio, manutenzione ordinaria, vettura sostitutiva, garanzia per l’intera durata del progetto e, gra zie alla collaborazione di Fondazione Iteralia e UGF Assicurazioni di Unipol Gruppo Finanziario, anche un pacchetto assicurativo dedicato comprensivo di RCA e incendio e furto. Le vetture montano un motore elettrico da 30 kW/41 cv e l’innovativa batteria agli ioni di litio con capacità di 17 kWh, per una percorrenza di 135 km. La velocità massima è di 100 km/h, perfettamente adeguata all’utilizzo urbano e su strade a scorrimento veloce. Con soli 25 eu ro al mese, Iva e imposte comprese, gli automobilisti faranno il pieno di elettricità da fonti rinnovabili presso tutte le in frastrutture Enel sia private
che pubbliche. Un’offerta che comprende tutte le spese di installazione e allaccio. La nuova generazione di smart fortwo, disponibile in Italia da ottobre (listino prezzi a partire da circa 10mila euro per la coupé e da 13mila euro per la cabrio), si presenta ulteriormente rinnovata grazie a un abitacolo impreziosito, esterni più raffinati e motorizzazioni ancora più eco-compatibili. Per esempio, le emissioni di CO2 delle motorizzazioni benzina da 45 kW/61 cv e 52 kW/71 cv, ancora più evolute, sono state ridotte sotto la soglia dei 100 g/km (97 g/km per la precisione). I consumi si attestano a 4,2 litri/100 km. smart fortwo cdi da 40 kW/54 cv arriva a soli 86 g/km. Dall’introduzione sul mercato nel 1998, sono state consegnate oltre 1,2 milioni di smart fortwo in tutto il mondo: basti
Il nuovo escooter è ideale per spostarsi nelle grandi città, proponendosi come valida alternativa all’automobile.
pensare che sono ben 45 i Paesi nel mondo dove la compatta viene commercializzata; alla lista si sono aggiunti nel 2010 Argentina e Indonesia. Dalle due alle quattro ruote: escooter è ideale per spostarsi nelle grandi città, proponendosi come valida alternativa all’automobile grazie alla grande agilità e alle innovative dotazioni di sicurezza, tra cui airbag, ABS e Blind Spot Assist. e scooter ha tutte le potenzialità per essere integrato in progetti di mobilità come e-mobility. Il concept della struttura dello scooter elettrico di smart è basato sulla celebre cellula di sicurezza tridion di smart fortwo. Il telaio è in acciaio e alluminio ed è completamente rivestito da pannelli in materiali sintetici interscambiabili, proprio come la quattro ruote. Il propulsore elettrico sviluppa una potenza di 4 kW: a corrente continua, trasmette la potenza direttamente alla ruota posteriore e non necessita di manutenzione. smart escooter ha una velocità massima di 45 km/h. La corrente di trazione viene alimentata da una sofisticata batteria agli ioni di litio da 48 volt. Grazie alla ca pacità di 80 Ah è possibile raggiungere un’autonomia di ben 100 chilometri. La ricarica tramite presa domestica richiede tra le tre e le cinque ore. La ruota posteriore frena parallelamente a quella anteriore e non in modo meccanico ma elettrico. Una funzione garantita anche dal motore che agisce direttamente sul mozzo ruota, azionando i freni. In questo modo, il motore diventa un alternatore la cui resistenza fornisce il necessario effetto frenante. L’energia che ne deriva si trasforma in elettricità che si accumula nella batteria. L’escooter è dotato anche di celle solari posizionate sul frontale, che integrano la carica della batteria.
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CHEVROLET / AL VIA LE VENDITE DELLA NUOVA ORLANDO, PRIMA INCURSIONE DEL MARCHIO NEL SEGMENTO CROSSOVER
LA FAMIGLIA SI DIVERTE! Fabio Basilico VALENCIA - Orlando, Florida. Conosciuta in tutto il mondo per il Walt Disney World Resort, la città della Florida presta il suo nome alla nuova crossover europea di Chevrolet, presentata alla stampa specializzata internazionale in un altro luogo dal forte appeal, la città di Valencia, in Spagna. Con l’inizio del 2011 - anno in cui Chevrolet festeggia il suo centenario - partono ufficialmente le vendite di Orlando anche in Italia: il listino prezzi, altamente concorrenziale, parte dai 19.600 euro della versione LT 1.8 benzina e arriva a un massimo di 25.600 euro della LTZ 2.0 diesel da 163 cv con cambio automatico. In mezzo le possibilità di scelta non mancano. Perché Orlando intende comportarsi da protagonista nel segmento di riferimento, strizzando l’occhio innanzitutto alle famiglie, meglio se numerose vista la versatilità consentita dai sette posti di serie.
lia, secondo mercato continentale dopo la Russia. Da noi, il marchio Chevrolet sta attraversando un momento positivo: per esempio, la Captiva ha registrato un aumento delle vendite dell’11 per cento da gennaio a novembre 2010 nel confronto con lo stesso periodo del 2009. Abbiamo testato la nuova Or lando sia nei dintorni che den tro il perimetro urbano di Valencia, terza città della Spagna per numero di abitanti. Orlando è lunga 4,65 metri, larga 1,83 m e alta 1,63 m. Il passo misura 2,76 m. La struttura è a due volumi, in parte Mpv e in parte Suv, che trascende le categorie esistenti e adotta una linea da crossover, discostandosi dalle linee tradizionali delle monovolume sette posti compatte. Il look di Orlando sposa l’idea progettuale di un design accattivante, a cui contribuisce sicuramente l’elegante tetto ribassato. Il caratteristico frontale Chevrolet è rappresentato dalla griglia del radiatore divisa dal logo della Casa. Il cofano mu-
scoloso scorre con una linea centrale sino ai parafanghi anteriori scolpiti da archi passaruota pronunciati. Il profilo laterale propone una leggera nervatura che inizia nella parte superiore del passaruota anteriore e prosegue per tutta la lunghezza del veicolo fino al gruppo ottico posteriore. Si combina con la linea pulita del tetto che si assottiglia verso la parte posteriore per conferire alla vettura una silhouette distintiva e un atteggiamento sportivo su strada. Nella parte posteriore, Orlando mostra le caratteristiche dei più recenti contributi Chevrolet in termini di design. L’Mpv Chevrolet è progettata per avere l’aspetto solido e robusto di un crossover. A bordo, Orlando si lascia apprezzare per la qualità dei materiali e delle finiture adottate. Un ambiente da berlina sia nell’aspetto che nella guida. Ci sono la tipica consolle centrale Chevrolet a “cascata” e il cruscotto sdoppiato, sottolineato dal doppio pannello ad ala di
farfalla che dalle portiere si snoda verso il quadro della strumentazione e attraversa la consolle centrale lungo tutta la lunghezza dell’area del passeggero anteriore. Differenti finiture interne sono state scelte per distinguere i due livelli di allestimento. La versione LT ha finiture nere lucide nella parte laterale del cruscotto, lo sterzo è in pelle con comandi audio al volante e i sedili sono avvolti da un elegante tessuto. Il top di gamma LTZ si caratterizza per finiture argento nella consolle e nere intorno all’impianto audio e ai controlli del climatizzatore. Il display della consolle centrale fornisce varie informazioni tra cui le direzioni del navigatore integrato di serie. Autentica sorpresa è il geniale accorgimento pensato dai designer Chevrolet: un vano nascosto dietro il pannello frontale del sistema audio. Basta rovesciare in su il pannello frontale per stipare oggetti come un lettore MP3, occhiali da sole e
RUOLO STRATEGICO IN EUROPA Chevrolet ha affidato alla Orlando un ruolo strategico da svolgere per incrementare i volumi in tutta Europa con un’offensiva di prodotto che inizia proprio con il nuovo crossover e che proseguirà con il lancio di un totale di sette modelli nei prossimi 15 mesi (Orlando, Captiva, Aveo, Cruze 5 porte, Camaro, Corvette, Volt). Chevrolet punta a vendere un milione di unità nel medio termine nel mercato del vecchio continente, pari a una quota del 5 per cento. Sempre nel medio termine, il costruttore americano competerà nel 90 per cento dei segmenti, salendo notevolmente di quota rispetto al 50 per cento odierno. Il quarto marchio automobilistico mondiale, con 3,5 milioni di vetture vendute in 130 Paesi, punta molto sull’Ita-
Nella parte posteriore Orlando mostra le caratteristiche dei più recenti contributi Chevrolet in termini di design. L’Mpv è progettata per avere l’aspetto solido e robusto di un crossover.
por tafoglio. All’interno dello spazio è disponibile una porta USB, ideale per la connessione di un MP3 o di un iPod. Le tre file di sedili (2+3+2) sono disposte a teatro, con seconda e terza fila rialzate, e ciò consente ai passeggeri di beneficiare di una visuale migliore, sia davanti che ai lati. Sono possibili diverse configurazioni di sedili, ripiegando separatamente o insieme la seconda e la terza fila, per disporre della superficie di carico completamente piana. Entrambi i sedili laterali della seconda fila hanno una funzionalità di ribaltamento e ripiegamento: la seduta e lo schienale, resi un corpo unico, possano appoggiarsi contro gli schienali dei sedili anteriori per consentire una facile accessibilità alla terza fila. MOTORI A QUATTRO CILINDRI Ripiegate la seconda e la terza fila di sedili, il vano di carico aumenta a ben 1.499 litri. Orlando è disponibile in tre differenti motorizzazioni Euro 5, una a benzina e due diesel. Tut ti i propulsori, disposti in modo trasversale all’asse, sono a 4 cilindri e hanno caratteristiche comuni, tra cui doppio albero a camme, 16 valvole e iniezione multipoint o, sui diesel, common-rail. La prima parte del test drive l’abbiamo svolta a bordo della versione 2.0 litri diesel da 120 kW/163 cv, equipaggiata con un flessibile cambio manuale. Orlando viaggia sicura e priva di incertezze. Si apprezza immediatamente la silenziosità del motore, capace di essere generoso quando serve e fornito di buone capacità di ripresa. La velocità massima è di 195 km/h e l’accelerazione 0-100 km/h avviene in 10 secondi. Performante ma anche parsimoniosa l’Orlando: il consumo nel ciclo extraurbano è pari a 4,9 li tri/100 km, che salgono a 6 nel ciclo misto e a 7,9 nel ciclo ur-
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Abbiamo testato la Orlando sia nei dintorni che dentro il perimetro urbano di Valencia. La struttura del modello Chevrolet è a due volumi, in parte Mpv e in parte Suv, che trascende le categorie esistenti e adotta una linea da crossover. Sette posti di serie, interni raffinati per un viaggio all’insegna del comfort.
bano. Le emissioni di CO2 sono pari a 159 g/km. Il diesel da 163 cv è disponibile anche con cambio automatico. La versione del 2 litri a gasolio con potenza di 96 kW/130 cv, accoppiata unicamente al cambio manuale, registra una velocità massima di 180 km/h e un’accelerazione 0-100 km/h in 10,3 secondi. Il consumo in ciclo misto è di 6 litri/100 km con emissioni di 159 g/km. Il motore 1.8 benzina eroga 104 kW/141 cv ed è accoppiato al cambio manuale. La velocità massima per questa versione è di 185 km/h, lo sprint 0-100 km/h avviene in 11,6 secondi. N ciclo misto sono richiesti 7,3 litri/100 km di benzina con emissioni di anidride carbonica pari a 172 g/km. Il telaio di Orlando è stato ottimizzato per fornire il compromesso ideale tra comfort di guida e agilità. I montanti McPherson utilizzati per le sospensioni anteriori si servono di ammortizzatori idraulici per un ulteriore miglioramento per quanto riguarda l’isolamento dalle irregolarità dell’asfalto. Nella parte posteriore è montato un avanzato sistema di sospensioni ad asse torcente doppio strato a forma di U. I freni a disco anteriori ventilati da sedici pollici sono montati su tutta la gamma, così come i dischi posteriori solidi da sedici pollici e l’Abs, che interviene su tutte e quattro le ruote per regolare la frenata. Di serie, inoltre, su tutte le versioni è presente il sistema di ripartizione elettronica della forza frenante, che distribuisce la frenata su ciascuna ruota per garantire distanze di arresto ridotte, il con trollo della trazione, che permette di contenere gli eccessi involontari dei guidatori e aiu ta in condizioni di manto stradale bagnato o scivoloso, il controllo elettronico di stabilità e il sistema idraulico di assistenza alla frenata. Ulteriore pro tezione viene garantita da sei airbag, frontali, laterali e a tendina.
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NISSAN / GAMMA RINNOVATA E IMPORTANTI NOVITÀ FIRMATE DAL MARCHIO GIAPPONESE
Una vera aggressione al mercato Cristina Altieri C APENA - Il 2011 parte alla grande per Nissan, sull’onda dei positivi risultati ottenuti nel 2010 e con una gamma di prodotti aggiornata e novità interessanti. Per quanto riguarda que ste ultime, il costruttore giapponese, continuando sulla strada dell’innovazione e dopo la presentazione della Leaf, prima vettura elettrica a essere insignita del titolo “Car of the Year 2011”, in Italia da fine anno, propone un altro veicolo a emissioni zero, il Townpod, ideale combinazione di design accattivante e interni spaziosi e pratici. Townpod è dotata di una piattaforma semplice, che ogni utente può declinare in base alle proprie esigenze specifiche. Grazie ad accessori proprietari o prodotti da terzi, gli interni possono infatti essere adattati per qualsiasi bisogno. L’elettrico Townpod impiega la stessa tecnologia zero emissions della Leaf, con gli attacchi per la ricarica posizionati sul fascione frontale dietro a sportelli ad apertura automatica, che sembrano retroilluminati grazie ai profili verniciati in blu elettrico che si riflettono elegantemente sul “bianco stratosfera” della vernice esterna.
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Prima vettura elettrica a essere insignita per il 2011 del prestigioso premio “Car of the Year”, Leaf, che arriverà in Italia a fine anno, è la testimonial ideale del successo nelle vendite e nell’offensiva di prodotto di Nissan, che presenta sul mercato una gamma aggiornata e due interessanti novità. In Italia, le previsioni di vendita per il 2011 sono di 72mila unità, pari a una quota di mercato del 3,5 per cento.
OCCHI PUNTATI SULLA FAMIGLIA La posizione inedita dei fari conferisce al cofano una linea quasi da coupé, ma con il portellone posteriore frazionato, questo modello ha più l’aspetto di un van. Pur essendo stato creato pensando all’imprenditore moderno, Nissan Townpod è destinato ad andare oltre questa fascia di utenti rispondendo per esempio alle esigenze delle nuove famiglie impegnate a costruire casa o dei pensionati che vogliono trasformare un hobby in attività lavorativa. Dunque, tante possibilità di personalizzazione e la praticità del van, unite all’eleganza dell’abitacolo. Dopo l’anteprima mondiale al Motor Show di Tokyo 2007 e al debutto europeo nell’aprile 2009, GT-R, icona sportiva di Casa Nissan, si rinnova ulteriormente per regalare prestazioni ancora più sorprendenti. Gli esterni di GT-R 2011 offrono maggiore stabilità e resistenza, grazie a particolari interventi di design funzionali alle prestazioni e agli elementi che giovano all’aerodinamica del veicolo, mentre all’interno batte un cuore più sportivo. Le vendite del nuovo modello hanno preso il via in Giappone a metà dello scorso novembre, in Italia il suo arrivo è previsto in primavera. Le principali novità riguardano, prevalentemente, la meccanica. La potenza del motore è stata incrementata a 530 cv a 6.400 giri/min con una coppia massima di 612 Nm da 3.200 a 6.000 giri/min; è stato inoltre installato un catalizzatore ad alta efficienza e una centralina ECM con microprocessore ad alta capacità che hanno consentito la riduzione delle emissioni. La GT-R 2011 è anche caratterizzata dall’introduzione di un nuovo sistema di controllo delle
ac celerazioni da fermo con VDC in R-mode. La nuova struttura di carbonio leggera e ultrarigida presente nel vano motore è stata pensata per rendere la struttura più rigida. Così anche i rinforzi posti sulla parete divisoria del vano motore, sotto il cruscotto, studiata per eliminare ogni flessione del telaio, a beneficio del piacere di guida. Sono stati rivisti anche freni e sospensioni, per migliorare tenuta di strada e stabilità della vettura in tutte le condizioni di guida. Anche le modifiche estetiche e gli interventi stilistici
sono funzionali alle prestazioni dinamiche. L’aerodinamica si spinge a un nuovo livello: la deportanza aumenta del 10 per cento, mentre il coefficiente aerodinamico passa da 0,27 a 0,26. Nel 2011, la nuova Micra vedrà l’introduzione del secondo propulsore della gamma, un tre cilindri 1.2 benzina sovralimentato a iniezione diretta da 99 cv, capace di ridurre le emissioni di CO2 a soli 95 g/km. Affianca il già presente tre cilindri 1.2 benzina aspirato da 80 cv ed enmissioni di anidride carbonica pari a 115 g/km. La gamma dei crossover Nissan è ora al gran completo, con la recente introduzione di Juke e il nuovo Murano (ora anche diesel) che affiancano Qashqai e Qashqai + 2, da poco oggetto di un riuscito restyling. Ha fatto la sua comparsa un’importante innovazione nella dotazione del veicolo: il nuovo sistema Start/Stop sul motore a benzina da 1.6 litri. Grazie a questo sistema, la versione 1.6 riduce le emissioni di CO2 da 144 g/km a 139g/km e, nel ciclo combinato, vede i consumi scendere da 6,2 a 5,9 litri/100 km. Anche il motore dCi 1.5 è stato potenziato: ora produce 110 cv ed è dotato di filtro antiparticolato di serie. Quanto all’unità dCi 2.0, i livelli di CO2 sono scesi da 167 a 155 g/km nella versione 2WD con cambio manuale, da 177 g/km a 159 g/km in quella a trazione integrale con cambio manuale e da 191 a 184 g/km nella variante a trazione integrale e trasmissione automatica. Nissan Murano, disponibile fino a qualche mese fa solo nella versione benzina, si è arricchito di una motorizzazione diesel, una versione totalmente rivista del quattro cilindri common rail di Nissan da 2.5 litri. Pienamente conforme agli standard Euro 5, sviluppa l’11 per cento in più di potenza e di coppia rispetto al modello precedente: 190 cv e 450 Nm a soli 2.000 giri/min.
INTERVISTA / Andrea Alessi, Amministratore delegato Nissan Italia
Un anno straordinario CAPENA - Un anno da ricordare il 2010 per Nissan. Positivi risultati sono stati raggiunti sia dal punto di vista dei volumi di vendita sia della quantità di nuovi modelli introdotti sul mercato. “Il 2010 è stato per Nissan un anno straordinario - dichiara Andrea Alessi, Amministratore delegato Nissan Italia - 8 nuovi modelli lanciati sul mercato, un record assoluto per il settore automobilistico. A partire dal restyling dei nostri modelli di punta, Nissan Qashqai e Qashqai+2, introdotti in Italia nel mese di marzo. Fenomeno assolutamente insolito nel panorama automobilistico, a quasi quattro anni dal lancio, il livello di popolarità di Qashqai non ha conosciuto cali: lo scorso anno ha realizzato, in un mercato in contrazione, un volume di vendite in linea con il 2009, superiore a 31mila unità. Ad aprile Nissan ha rinnovato i due grandi dell’offroad: Navara e Pathfinder, oltre a sfoggiare un’estetica rinnovata e più elegante, possono oggi fregiarsi di una nuova unità turbodiesel 3 litri V6 a iniezione diretta, ancora più potente e raffinata. E a settembre anche XTrail è stato sottoposto a un importante restyling. Sempre nel mese di settembre, Murano, il crossover “originale” di casa Nissan, è stato ristilizzato e arricchito di una nuova motorizzazione diesel 2.5 da 190 cv e 450 Nm di coppia ed è oggi pronto a competere ad armi pari con i concorrenti nel fiorente mercato dei crossover di lusso, in un segmento in cui il diesel pesa
circa il 91 per cento del totale vendite. E nel solo primo mese di vendita, infatti, i contratti di Murano hanno superato le vendite di tutto l’anno precedente. Una delle novità assolute dell’anno è stata, tuttavia, la Nuova Juke, disponibile dallo scorso ottobre presso la nostra rete di concessionari, che ha completato la gamma dei crossover Nissan”. Con l’arrivo di Juke, Nissan apre le porte al nuovo genere di veicoli dei crossover sportivi compatti. Juke si presenta come il primo crossover per la città, in grado di abbinare l’agilità e le performance di una sportiva compatta alla sicurezza e solidità di un Suv. L’apprezzamento dei clienti per Juke è dimostrato anche dai dati di vendita: quasi mille unità immatricolate nel primo mese di lancio e circa 1.500 nel novembre scorso. “La Nuova Nissan Micra, da poco lanciata in Italia, costituisce l’ultimo tassello del piano prodotti con il quale affrontiamo il mercato nel 2011 - aggiunge il dottor Alessi - la nuova generazione della city car è, ancora una volta, avanguardia in movimento: conserva la simpatia di sempre e mantiene la sua indole “metropolitana”: Nuova Micra è la vettura perfetta per la vita convulsa delle città europee ed è destinata a tracciare nuovi standard nel segmento delle city car di piccole dimensioni”. A dicembre, Nissan Italia ha chiuso il 2010 con
oltre 61mila immatricolazioni e una quota di mercato di quasi il 3 per cento, in aumento del 13 per cento rispetto al 2009. “Un risultato incredibile per un mercato in calo dell’8 per cento - commenta Andrea Alessi - ma reso possibile dal lancio sul mercato di prodotti nuovi e di successo. Con questi prodotti, riteniamo di poter raggiungere gli ambiziosi obiettivi di vendita che ci siamo prefissati per il 2011: 72mila unità e il 3,5 per cento di quota mercato, ovvero un incremento di volumi pari al 17,4 per cento rispetto al 2010”.
AUTORAMA Marco Chinicò
ROMA - L’ingegneria motoristica continua a macinare progressi. L’ultimo eseampio ci viene fornito da Jeep, che equipaggia la gamma 2011 del Cherokee con il nuovo 2.8 litri turbodiesel common rail Euro 5, propulsore che assicura maggior potenza e nel contempo meno consumi ed emissioni di CO2. Cherokee equipaggiata con questo 2.8 litri è proposta negli allestimenti Sport e Limited con cambio manuale a sei marce o automatico a cinque velocità. Cherokee è il Medium Suv della gamma Jeep. È cresciuto nelle dimensioni interne ed è stato perfezionato nel piacere della guida su strada, negli stan dard di sicurezza, nella funzionalità, nei contenuti tecnici off-road e nel design.
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Il nuovo 2.8 litri turbodiesel common rail Euro 5 eroga 200 cv a 3.600 giri/min, il 13 per cento in più del precedente motore. Consistente la riduzione di consumi ed emissioni di CO2 che sulle versioni con cambio automatico a cinque velocità è rispettivamente del 10 e 15 per cento. Cherokee equipaggiata con questo propulsore è proposta negli allestimenti Sport e Limited anche con cambio manuale a sei marce.
COMPONENTISTICA DI ALTO LIVELLO Il nuovo 2.8 CRD è un propulsore con quattro valvole per cilindro e doppio albero a camme in testa (DOHC) con comando a cinghia. È dotato di sistema d’iniezione common rail da 1.800 bar, iniettori piezoelettrici e tur-
all’equipaggiamento della versione Sport sedili anteriori riscaldabili e regolabili elettricamente con funzione memory lato guida, sedile lato guida con supporto lombare, sistema audio a sei altoparlanti, sedili con inserti in pelle, rivestimenti in pelle per plancia e portiere, vetri oscurati, cerchi in le ga da 18”, antifurto volumetrico, sistema monitoraggio pneumatici TPM con display per singola ruota e sensore pioggia. La dotazione full optional dell’allestimento Limited offre al cliente un esclusivo vantaggio in termini di contenuti standard e prezzo, a partire da 36mila euro. La versione Sport viene offerta al prezzo di attacco di 33.500 euro. A richiesta sulla versione Limited è possibile ordinare il pacchetto “Premium Pack 2” composto da tetto apribile elettricamente, impianto audio Infinity da 368 W con 8 altoparlanti e subwoofer e sistema di intrattenimento e navigazione satellitare UConnect GPS con schermo touchscreen da 6,5”, hard disk da 20 gigabyte, porta USB, ingresso AUX e lettore DVD video. Tutta la gamma Cherokee si arricchisce delle nuove tonalità per gli esterni
JEEP / PIÙ POTENZA, MENO CONSUMI ED EMISSIONI PER IL NUOVO TURBODIESEL DEL MEDIUM SUV
Cherokee ancora più attuale bocompressore a geometria variabile. Ulteriori caratteristiche comprendono il nuovo collettore di aspirazione a materiale composito, il nuovo sistema di ricircolo dei gas di scarico (EGR), anelli di tenuta ad attrito ridotto, controllo elettronico della turbolenza, sensori della temperatura olio e gas di scarico e filtro antiparticolato diesel (DPF) di serie. Aggiustamenti e inter-
venti sull’insonorizzazione hanno permesso di ridurre rumorosità, vibrazioni e rigidità (NVH) per assicurare un maggiore comfort di guida. UNA MAGGIORE ELASTICITÀ La potenza massima è di 200 cv a 3.600 giri/min, ovvero il 13 per cento in più rispetto al precedente motore. La coppia massima è pari a
410 Nm a 2.000-3.200 gi ri/min sulle versioni equipaggiate con cambio manuale a sei marce e a 460 Nm a 1.600-2.600 giri/min con trasmissione automatica a cinque rapporti. Più piatta e disponibile a un numero di giri più basso, la coppia motrice assicura ora maggiore elasticità, reattività e piacere di guida. Anche i valori di velocità massima e accelerazione da 0 a 100 km/h risultano mi-
gliorati. Oggi, parlare di prestazioni non basta. Si preferisce coniugare le qualità dinamiche con le imprescindibili esigenze di tutela ambientale. Così, insieme all’incremento delle prestazioni, il turbodiesel di Jeep Cherokee registra consumi più efficienti e ridotte emissioni di anidride carbonica. Sulle versioni con cambio automatico il risparmio di carburante è aumentato del
10 per cento e le emissioni di CO2 sono state ridotte del 15 per cento. Oltre che per la nuova motorizzazione all’avanguardia, la gamma Cherokee 2011 si distingue per la ricca dotazione di serie che comprende sistema vivavoce Bluetooth UConnect Phone, retrovisore interno autoanabbagliante e nuovo volante in pelle con comandi integrati. Cherokee Limited aggiunge di serie
Nuova stagione all’insegna delle innovazioni di design e delle dotazioni tecnologiche
Un pieno di novità per Compass ROMA - Suv compatto del marchio Jeep, Compass propone per il 2011 una serie di interessanti novità dal punto di vista stilistico e contenutistico. Gli esterni completamente rinnovati presentano elementi stilistici ispirati al Large Suv Grand Cherokee. Le principali innovazioni comprendono un nuovo design frontale, nuovi paraurti e nuovi fari. La rinnovata griglia anteriore presenta una leggera cromatura intorno alle caratteristiche sette feritoie che contraddistinguono i modelli Jeep. Posteriormente, Compass offre un nuovo paraurti, spoiler in tinta e proiettori a Led. Cerchi in lega da 17 pollici sono di serie sulla versione Sport mentre la versione Limited propone di cerchi in lega da 18 pollici. Per gli interni viene proposto un nuovo abitacolo ancora più accogliente e confortevole. Il motivo che domina la scelta stilistica è quello tondeggiante con l’inserimento di rinnovate superfici caratterizzate da una qualità superiore in termini di materiali e finiture. Un nuovo bracciolo centrale si aggiunge al nuovo volante con comandi audio integrati che consentono al conducente di utilizzare radio, cruise control, telefono vivavoce e altre funzionalità mantenendo le mani sullo sterzo. Il nuovo Jeep Compass sarà disponibile da aprile nella nuova configurazione a due ruote motrici e nella versione a quattro ruote motrici equipaggiata con il sofisticato sistema di trazione integrale permanente Active Full-time Freedom Drive I. Il sistema è dotato di modalità di bloccaggio elettronico per assicurare la massima sicurezza in ogni condizione di utilizzo. Si dimostra ideale nell’utilizzo quotidiano e consente di affrontare in piena sicurezza anche superfici a scarsa aderenza. La dotazione off road prevederà di serie il sofisticato dispositivo di assistenza alle partenze in salita Hill Start Assist che consente partenze più morbide e sicure prevenendo l’arretramento del veicolo. Il nuovo Jeep Compass presenta inoltre una nuova taratura delle sospensioni e dello sterzo nonché una barra stabilizzatrice posteriore di maggior diametro. In Italia, Jeep Compass sarà commercializzato negli allestimenti Sport e Limited e sarà equipaggiato esclusivamente con il nuovo motore turbodiesel da 2.2 litri common-rail Euro 5. Abbinato alla trasmissione manuale a sei velocità, il 2.2 litri sviluppa 163 cv (136 cv sulle versioni a due ruote motrici) e 320 Nm di coppia a 1.400-3.600 giri/min. L’incremento della potenza erogata è pari al
16 per cento e l’aumento della coppia al 3 per cento rispetto al precedente propulsore diesel da 2 litri. Grazie al nuovo turbodiesel, le prestazioni di Jeep Compass risultano sensibilmente ottimizzate e si traducono in una migliore accelerazione (+12 per cento) e in una aumentata capacità di traino fino a 2.000 kg. Grazie al nuovo 2.2 CRD, Compass si conferma insieme a Patriot il Suv più efficiente della gamma Jeep, registrando consumi di carburante pari a 6,6 litri/100 km ed emissioni di CO2 di 172 g/km. La nuova gamma Compass prevede anche una completa dotazione per la sicurezza attiva e passiva con più di 30 dispositivi tra cui airbag laterali a tendina di serie, ESP, Electronic Roll Mitigation (ERM), Hill Start Assist e airbag laterali integrati nei sedili anteriori in optional.
Dark Charcoal e Bright White. In aggiunta ai nuovi colori carrozzeria, è disponibile sulla versione Limited il nuovo allestimento degli interni realizzato nella inedita combinazione Dark Slate Gray/Dark Tan. SISTEMA ON-DEMAND Cherokee è equipaggiata con il sistema di trazione integrale full-time Selec-Trac II inseribile shift-on-the-fly con ripartitore di coppia attivo a funzionamento elettronico a due velocità e Braketraction Control System (BTCS). Il sistema lavora ondemand e dispone di quattro modalità: a due ruote motrici (2WD), a quattro ruote motrici (4WD Auto), a quattro ruote motrici con ridotte (4WD Low) e Neutral. SelecTrac II rileva e previene lo slittamento delle ruote ridistribuendo la coppia. È ideale per viaggiare su fondi asfaltati così come per affrontare sia superfici a scarsa aderenza che condizioni stradali critiche nella massima sicurezza. L’equipaggiamento off road prevede anche i sofisticati dispositivi Hill Descent Control e Hill Start Assist. Il primo è disponibile esclusivamente sul le versioni con cambio automatico e consente di affrontare le discese su terreni accidentati o scivolosi con una velocità controllata, senza necessità per il conducente di intervenire sul pedale del freno. Il dispositivo Hill Start Assist assiste il conducente nelle partenze in salita garantendo il mantenimento della pressione applicata sui freni per un breve periodo di tempo dopo il rilascio del pedale del freno.
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CITROËN / 2011 RICCO DI DEBUTTI FIRMATI DOUBLE CHEVRON
Il fascino della mobilità Sono già in vendita la nuova C4 e l’innovativa full electric C-Zero; nel secondo trimestre arriverà la DS4, che andrà ad affiancare la DS3 all’interno della raffinata famiglia DS. Nel 2010 Citroën ha guadagnato in Italia il 2,1 per cento in termini di volumi di vendita. Ed è in commercio in Italia anche la nuova city car full electric C-Zero per la mobilità urbana ed extraurbana. In Europa, C-Zero ha già totalizzato mille ordini, che sono di buon auspicio per l’inizio della sua avventura italiana. Citroën Italia ha appena siglato un accordo con Arval per proporre un noleggio a lungo termine della vettura, con canone mensile di 548 euro per sessanta mesi e una percorrenza totale di 50mila chilometri. Nel canone è compresa la manutenzione ordinaria e straordinaria, la garanzia assicurativa RCA, copertura incendio e furto, cambio pneumatici e traino. Inoltre, la collaborazione tra Citroën ed Enel ha
Pietro Vinci M ILANO - Il 2010 è stato un anno positivo per Citroën, che ha guadagnato in Italia il 2,1 per cento in termini di volumi, posizionandosi al quinto posto tra i privati per vendite di auto e veicoli commerciali. La marca francese si è inoltre classificata al terzo posto nel segmento B grazie ai gradimenti espressi per la nuova C3, C3 Picasso, C1 e DS3. La gamma del Double Chevron è in costante rinnovamento, piena di vitalità e particolarmente attenta al pubblico giovane e alle tematiche del rispetto ambientale. La Créative Technologie dà i suoi frutti, fornendo risposte sempre più concrete ed eco-sostenibili alla mobilità automobilistica. A completamento della gamma del costruttore d’oltralpe è arrivata una linea di prodotti distintiva, raffinata e trendy, la DS, simbolo di innovazione e successo, di stile e tecnologia. La nuova DS4 verrà commercializzata nel secondo trimestre 2011 e andrà ad affiancare il primo esemplare della famiglia, la DS3, che
dal lancio ha realizzato oltre 7mila contratti. Fa la sua comparsa anche la DS3 Racing, concentrato di sportività che riprende i codici stilistici di DS3 aggiungendovi elementi racing di forte impatto. Partendo dal motore 1.6 THP, i tecnici sono riusciti a portare la potenza da 156 a 202 cavalli e la coppia da 240 a 275 Nm, contenendo le emissioni di CO2 a 149 g/km.
La tradizione sportiva continua con la DS3 WRC, anch’essa in anteprima nazionale, che parteciperà il prossimo anno al Campionato del Mondo Rally. Il motore 1.6 turbo a iniezione diretta eroga ben 300 cavalli. La nuova C4 viene ora lanciata sul mercato: e con la quale Citroën punta a conquistare il quinto posto nella classifica del segmento C delle berline. In
dato origine a un’offerta commerciale congiunta “all inclusive” per C-Zero con servizi dedicati agli automobilisti. L’offerta partirà dalle principali città italiane, tra cui Roma e Milano, e nelle città in cui Enel è già impegnata nella mobilità elettrica, per essere poi estesa al resto del Paese. Nell’ottica di semplificare l’utilizzo della vettura elet trica Citroën e soprattutto delle sue modalità di ricarica, la proposta “tutto incluso” comprenderà, oltre alla fornitura di energia, servizi dedicati quali il sopralluogo presso l’abitazione del cliente da parte di tecnici Enel per studiare la migliore soluzione per l’installazione di un punto di ricarica (home station), i relativi costi di attivazione, l’ac cesso ai punti di ricarica pubblici già esistenti. Il cliente avrà anche la conoscenza esatta, al momento dell’acquisto, di quanto sarà il costo di utilizzo della sua vettura elettrica nel corso di tutta la durata del contratto di noleggio. Sempre in tema di mobilità a zero emissioni, all’ultima edizione del Motorshow di Bologna Citroën ha presentato la Survolt, concept car che al rispetto dell’ambiente coniuga il piacere delle prestazioni pure.
Europa, il target di vendita per C4 è di 100mila unità all’anno, di cui 8mila in Italia. La nuova C4 è equipaggiata con tecnologia microibrida e-HDi, abbina il sistema Stop&Start di ultima generazione e il sistema di recupero d’energia. Un insieme di innovazioni che sarà rapidamente esteso al resto della gamma, a partire dalle nuove versioni di C5 e C4 Picasso.
MERCEDES-BENZ / AUTO DI PREGIO E POLITICA AMBIENTALE GLI ASSI STRATEGICI Paolo Altieri ROMA - Equilibrio tra prestazioni ed efficienza, dinamica di guida e riduzione di consumi ed emissioni. Per Mercedes-Benz non si tratta certo di una moda passeggera. Il marchio di Stoccarda prosegue con decisione sulla strada della mobilità emozionale e insieme eco-sostenibile: tutte le novità che arricchiscono l’offerta di gamma sono improntate a questa mission fondamentale. A cominciare dalla nuova generazione della Classe CLS, dinamica coupé a quattro porte che ha sempre trovato in Italia un pubblico di appassionati (dal lancio sul mercato della prima generazione nel 2004, ne sono state consegnate circa 9mila esemplari). Ora tocca al nuovo modello proseguire sulla strada del successo, grazie al suo design unico e inconfondibile e al giusto equilibrio tra sportività e appeal di una coupé a elevate prestazioni da una parte, e la raffinata eleganza tipica di una ber-
Nate sotto una buona Stella Il marchio di Stoccarda prosegue con decisione sulla strada della mobilità emozionale e insieme eco-sostenibile: tutte le novità che arricchiscono l’offerta di gamma sono improntate a questa mission fondamentale, dalla nuova Classe CLS alla Classe E 200 NGT a metano, dalla Classe R Facelift alla GLK MY 2011 e alla Grand Edition Classe M. lina di prestigio dall’altra. Il debutto ufficiale sul nostro mercato avviene attraverso due versioni equipaggiate con motorizzazioni sei cilindri: il benzina 350 da 225 kW/306 cv (circa 75mila euro) e il diesel 350 CDI da 195 kW/265 cv (circa 70mila euro). Entrambi i propulsori portano la firma BlueEFFICIENCY, come dire lo stato dell’arte Mercedes in fatto di prestazioni brillanti abbinate a sostanziose riduzioni di consumi ed emissioni inquinanti. In dicembre, al Motorshow di Bologna c’è stata l’anteprima italiana della E 200 NGT, l’unica berlina di lusso a gas metano
Sopra, la GLK Model Year 2011, rinnovata nello stile e con un’offerta ampliata di motori. In basso, la CLS, coupé della Stella che ha sempre trovato in Italia un pubblico di appassionati. e la più potente sul mercato con ben 120 kW/163 cv di potenza fornita dal quattro cilindri 1.796 cc sovralimentato che già equipaggia la E 200 CGI BlueEFFICIENCY. La versione bivalente (benzina/metano) della Classe E offre prestazioni da grande stradista sia in modalità benzina che in quella a gas naturale: l’accelerazione 0-100 km/h richiede 10,4 secondi e la velocità massima è pari a 224 km/h a fronte di consumi contenuti a soli 8,1 litri/100 km ed emissioni di CO2 pari a 190 g/km. In pratica, le emissioni di anidride carbonica sono diminuite di oltre il 20 per cento e ancora mag giore (oltre il 50 per cento) è l’abbatti-
mento dei costi d’esercizio. Sempre in tema di lusso, uno sguardo alle evoluzioni del prossimo futuro lo fornisce il concept F 800 Style, berlina cinque posti del segmento superiore che coniuga sapientemente tecnologie di propulsione altamente efficienti con esclusive funzioni di sicurezza e comfort. Ovviamente il tutto è incorniciato in un linguaggio stilistico intenso ed emozionale che interpreta il moderno design Mercedes-Benz traducendolo in raffinata sportività. Assoluta novità è la piattaforma multi propulsore idonea sia ad accogliere un motore elettrico con celle a combustibile, per un’autonomia di quasi 600 chilometri, sia un sistema di trazione Plug-in Hybrid, in grado di percorrere fino a 30 chilometri in modalità esclusivamente elettrica. La gamma Suv della Stella inizia il 2011 con una carrellata di novità: dalla Classe R Facelift alla Classe GLK Model Year 2011 per finire alla versione speciale Grand Edition della Classe M, il best-seller tra gli Sport utility di Stoccarda (oltre un milione di esemplari prodotti dal 1997). Dopo circa 7mila unità immatricolate in Italia dal 2005, la Classe R (prezzi da circa 55mila euro) si propone in una nuova generazione dal design ancora più ricercato e carismati-
co. Anche gli interni si fanno apprezzare per spaziosità, comfort e materiali. Grazie alle due misure di passo e alla trazione integrale 4MATIC, la nuova Classe R offre elevati livelli di versatilità. Sei le motorizzazioni disponibili, a sei e otto cilindri, con potenze da 140 kW/190 cv a 285 kW/388 cv. Dopo due anni dal debutto sul mercato e 8mila esemplari immatricolati in Italia, Classe GLK si rinnova nello stile, amplia l’offerta di motorizzazioni (quattro unità diesel e due benzina) e propone due allestimenti esclusivi per il nostro mercato, Sport e Premium, e due sistemi di trazione, posteriore e integrale 4MATIC. Il listino prezzi parte dai 34.990 euro della nuova versione 200 CDI BlueEFFICIENCY Sport da 105 kW/143 cv a trazione posteriore. La Classe M, di cui in Italia dal 2005 ne sono state vendute oltre 27mila unità della seconda generazione (circa 50mila se contiamo anche la prima generazione), offre una nuova edizione speciale e limitata denominata Grand Edition e disponibile su tutte le motorizzazioni diesel, 300 CDI BlueEFFICIENCY, 350 CDI e 350 BlueTEC. Stile distintivo, equipaggiamento completo e prezzo vantaggioso (da circa 60mila euro) sono le caratteristiche salienti di questo modello.
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VOLKSWAGEN / PASSAT E JETTA TRA LE NOVITÀ PROPOSTE SUL MERCATO DAL COSTRUTTORE DI WOLFSBURG
Piero Zienna VERONA - Le nuove Passat e Jetta danno il via all’offensiva Volkswagen nel 2011. Passat, disponibile sia in versione berlina che Variant, è giunta niente meno che alla settima generazione: un’onorata carriera (15 milioni di esemplari venduti dal 1973 a oggi, con la sesta generazione in commercio dal 2005) che giustamente continua vista la qualità complessiva del progetto. Innovazioni tecnologiche finora riservate alle vetture della catego-
Automobili da vivere Passat berlina e Passat Variant, la nuova Jetta che sbarca nel Vecchio Continente forte del successo ottenuto negli Stati Uniti: per Volkswagen il nuovo anno inizia all’insegna di una decisa offensiva di mercato con prodotti all’avanguardia. delle classi superiori e di lusso. Per quanto riguarda la nuova Jetta, la berlina compatta di gran de successo sul mercato sta tunitense (110mila unità l’anno), si propone anche per il mer cato europeo (in Italia a par tire dal primo trimestre 2011) in dimensioni maggiorate (la lunghezza è ora di 4,64 m rispetto ai precedenti 4,55 m) e non incarna più la tre volumi
ria superiore, come il provvidenziale dispositivo di rilevamento della fatica del guidatore, sono il segno che Passat ha ancora voglia di essere protagonista. Passat viene proposta con un listino prezzi che parte da 25.100 euro per la berlina e 26.200 euro per la Variant e anche in versione 1.4 TSI EcoFuel a metano da 110 kW/150 cv (da 30.150 euro per la berlina e da
31.250 euro per la Variant). Articolata l’offerta complessiva di motorizzazioni sia benzina (1.4 TSI BlueMotion Technology da 90 kW/122 cv e 1.8 TSI da 118 kW/160 cv) e diesel TDI (1.6 BlueMotion Technology da 77 kW/105 cv, 2.0 BlueMotion Technology da 103 kW/140 cv e 2.0 BlueMotion Technology da 125 kW/170 cv). Da giugno sarà disponibile an che il 2.0
de rivata dalla Golf, bensì un modello con una propria identità da berlina moderna e sportiva. Jetta va a collocarsi tra la compatta Golf (4,20 m di lunghezza) e la nuova Passat (4,76 m berlina e 4,77 m Variant). I propulsori TSI e TDI vantano caratteristiche estremamente interessanti, come il diesel 1.6 TDI da 105 cv che nella versione BlueMotion Technology con-
sente consumi nel ciclo combinato di soli 4,2 litri/100 km ed emissioni di CO2 di 109 g/km. Valida anche la motorizzazione benzina 1.2 TSI, sempre da 105 cv e BlueMotion Technology, con sovralimentazione turbo e iniezione diretta. Qui i consumi sono di soli 5,3 litri/100 km, con emissioni di 123 g/km. Le prestazioni sono di tutto rispetto: la velocità massima è pari a 190 km/h. Il 1.6 TDI e il 1.2 TSI sono le prime motorizzazioni che saranno proposte sul mercato italiano. La lista completa delle motorizzazioni della gamma comprendono anche un TDI e tre TSI che offrono potenze di 140, 122, 160 e 200 cv. Jetta viene quindi proposta esclusivamente con motori sovralimentati a i-niezione diretta high-tech. Inoltre, tutti i propulsori, con la sola eccezione del 1.2 TSI da 105 cv, possono essere abbinati su richiesta a un cambio DSG. Anche per Jetta ci sono i tre livelli di allestimento Trendline, Comfortline e Highline.
BlueTDI da 140 cv e il 1.6 TDI BlueMotion da 105 cv. Sulla gamma Passat sono disponibili il cambio automatico a doppia frizione DSG 7 marce e DSG 6 marce nonché la trazione integrale 4Motion. Gli allestimenti sono tre: Trendline, Comfortline e Highline, con una serie di innovazioni tecnologiche che raggiunge una varietà finora generalmente riservata alle vetture
AUDI / LA NUOVA A6 BERLINA TRA LE NUOVE PROPOSTE DEL MARCHIO DEI QUATTRO ANELLI
IL RICHIAMO DELL’INNOVAZIONE I sette modelli lanciati nel corso del 2010, tra cui la nuova A7 Sportback a novembre, sono inequivocabile dimostrazione della capacità innovativa del marchio tedesco. L’anno da poco iniziato riserva altre importanti sorprese, come la nuova A6 berlina, rinnovata generazione della vettura Audi di successo nella classe business. Marco Chinicò VERONA - Audi ha chiuso positivamente il 2010: in Italia la quota di mercato ha superato il 3 per cento grazie alle 60mila vetture vendute. Merito dei tanti modelli lanciati nel corso dell’anno, ben sette, come la compatta A1, di cui si è parlato molto a proposito della declinazione e-tron, lo studio che rappresenta per il costruttore tedesco del Gruppo Volkswagen lo stato dell’arte in tema di futura mobilità urbana. Spinta da un motore elettrico da 102 cv, alimentato da batterie agli ioni di litio, A1 e-tron ha un’autonomia di base di circa 50 chilometri ampliabile a ben 200 grazie alle prodezze del mo tore Wankel montato al posteriore. La A1 etron sarà prodotta in una piccola serie destinata a un progetto di test su strada nella città di Monaco di Baviera. Per quanto riguarda la gamma in commercio, la Casa dei Quattro Anelli continua a sorprendere il pubblico dei suoi estimatori. Dei sette modelli che hanno riempito le cronache automobilistiche del 2010, l’ultimo in ordine di commercializzazione (novembre) è la A7 Sportback, la nuova coupé cinque porte (prezzi a partire da 55.450
A sinistra, la nuova A6 berlina, importante novità firmata Audi. Sopra, l’innovativa A1 e-tron, spinta da un motore elettrico da 102 cavalli alimentato da batterie agli ioni di litio. euro) disponibile con quattro motorizzazioni V6 performanti e raffinate, due benzina e due TDI con potenze da 150 kW/204 cv a 220 kW/300 cv. In primavera verranno lanciate la RS3 e la R8 GT, quest’ultima disponibile in tiratura limitatissima: saranno infatti solo 10 i fortunati clienti italiani che potranno guidare il bolide tedesco da ben 560 cv. Tra gli appuntamenti importanti del nuovo anno l’ingresso sul mercato della nuova A6 berlina, di cui è già iniziata la prevendita (prezzi da 45.250 euro) e che sarà ufficialmente lanciata a marzo. Audi ripropone il suo modello di successo nella classe
business, con tante soluzioni innovative in tutti i settori tecnici: carrozzeria leggera, assetto sportivo, ampia scelta di motorizzazioni e sistemi di trasmissione, offerta di nuove soluzioni di assistenza e multimediali. L’elegante berlina tedesca è lunga poco meno di 5 metri e larga 1,87 metri ma è alta solo 1,46 metri. Misure leggiadre e proporzioni al vertice della sportività nella classe di riferimento. Il cofano motore lungo, la linea del testto bassa e slanciata e le linee pronunciate delle fiancate delineano un quadro fortemente dinamico, che non lascia indifferenti. A bordo, materiali e rifiniture sono stati cu-
rati nei minimi dettagli. Audi propone per la nuova A6 motorizzazioni prestazionali e molto efficienti dal punto di vista della riduzione di consumi ed emissioni di CO2: due benzina e tre TDI che erogano potenze comprese tra 130 kW/170 cv e 220 kW/300 cv. In tutta la gamma, i consumi della A6 sono diminuiti rispetto al modello precedente anche del 19 per cento, nonostante l’aumento delle prestazioni. Il 2.0 TDI, per esempio, si accontenta mediamente di 4,9 litri di carburante ogni 100 chilometri, con emissioni di anidride carbonica di 129 g/km. Il motore a benzina più potente è il sei cilindri 3 litri TFSI da 300
cv: lo sprint 0-100 km/h richiede solo 5,5 secondi e la velocità massima, limitata elettronicamente, è di 250 km/h. Per quanto riguarda i sistemi di trasmissione, come già per la A6 della precedente generazione, ci sono diverse alternative a seconda delle motorizzazioni: trazione anteriore e trazione quattro, cambio manuale a sei marce, multitronic a variazione continua e cambio S tronic a sette rapporti, new entry su questo modello. Tutti i propulsori dell’A6 u ti lizzano importanti tecnologie come il sistema Start&Stop, il sistema di recupero dell’energia e il sistema innovativo di gestione dell’ener-
gia termica. Come anche dimostrato dalla A1 e-tron il futuro della mobilità è dunque per Audi già iniziato. La mobilità elettrica è un tecnologia chiave, i cui primi frutti si vedranno già quest’anno, con l’arrivo sul mercato della Q5 Hybrid, la prima full hybrid del marchio, a cui seguiranno presto svariati altri modelli ibridi ed elettrici, tra cui la A6 Hybrid che proporrà l’efficiente combinazione tra il 2.0 TFSI da 155 kW/211 cv e il motore elettrico da 33 kW/45 cv. L’obiettivo di Audi è esplicito: ottenere la leadership della e-mobility del segmento premium entro il 2020.
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PEUGEOT / TECNOLOGIA E LINGUAGGIO STILISTICO NELLE NUOVE PROPOSTE DEL LEONE Paolo Altieri MILANO - Per festeggiare i suoi 200 anni, in coda al 2010 il Leone si è fatto un regalo giustamente avveniristico, rigorosamente proiettato al futuro. Si tratta della concept car EX1, progettata con l’ambizione di dimostrare che anche la tecnologia elettrica può offrire sensazioni emozionanti, da vera supercar. La roadster biposto si fa notare per lo stile anticonvenzionale, la struttura monoscocca in carbonio /nido d’ape a “goccia d’acqua” e le proporzioni davvero particolari, con un’altezza ridotta a meno di un metro e una larghezza di 1,77 m. Il risultato immediato è un abbassamento del baricentro e una maggiore efficienza aerodinamica. Ognuno dei due assali della EX1 ha un proprio motore elettrico con 250 kW/340 cv di potenza e coppia massima costante e immediatamente disponibile di 240 Nm. Un’impostazione meccanica che consente di ottimizzare la ripartizione delle masse e ottenere la motricità delle quattro ruote. La Casa francese continua dunque a impegnarsi con decisione a favore dell’ambiente. Un impegno a lar go raggio: dalla compatta iOn, la cittadina 100 per cento elettrica, alla grande stradista 3008 HYbrid4, primo modello diesel ibrido al mondo, fino alla tecnologia micro-ibrido e-HDi inizialmente proposta sulla nuova 508 berlina e station wagon e che sarà in seguito appannaggio anche di 308, 3008 e 5008. La 508 sarà lanciata sul mercato in primavera. Lunga 4,79 m nella variante berlina e 4,81 m in quella SW, la 508, anche in virtù del passo più lungo di 9,2 cm rispetto alla 407, offre un’abitabilità molto generosa
Occhi puntati sul domani Dalla futuristica concept car EX1 alla 3008 HYbrid4 passando per la nuova 508 e le altre proposte della gamma: il costruttore francese, dopo aver festeggiato i 200 anni di storia, continua a essere all’avanguardia aprendo nuovi scenari per la mobilità del futuro. elettrico genera una coppia in continuo di 100 Nm che sale a 200 Nm nella fase di picco. L’unità subentra al propulsore termico nelle fasi di minore ren dimento, soprattutto nelle partenze o nella guida a bassa velocità o in fase di decelerazione con recupero di energia. Un insieme di situazioni che corrispondono agli utilizzi più
significativamente i consumi rispetto a un cambio automatico e notevole è il gap differenziale rispetto a un cambio manuale classico. In più, va detto che il funzionamento del cambio manuale robotizzato è tanto più apprezzato con la tecnologia HYbrid4 perché il motore elettrico al posteriore si attiva durante la sele-
tipici della guida urbana. Il cambio manuale robotizzato a sei marce è stato associato al motore termico per gestire il suo automatismo e l’ottimizzazione dei consumi. La gestione elettronica permette di ridurre
zione delle marce: ciò consente di effettuare i cambi in modo più dolce per un comfort di utilizzo ottimale. HYbrid4 completerà la gamma Peugeot 3008 nel secondo semestre di quest’anno.
Sopra, la nuova 508 SW che sarà lanciata sul mercato in primavera anche in versione berlina. A destra, la suggestiva carrozzeria della concept car EX1, bolide Peugeot a tecnologia elettrica. per tutti i passeggeri. Ai tre principali livelli di allestimento - Access, Active e Allure - ne aggiunge un quarto denominato Business, studiato per le esigenze delle flotte aziendali, e un quinto, lo sportivo GT. I motori benzina sono tutti 1.6 sedici valvole: VTi da 120 cv con cambio robotizzato a sei rapporti e THP da 156 cv con cambio manuale a sei marce o automatico sempre a sei rapporti. I diesel HDi, tutti con filtro antiparticolato, partono dal 1.6 otto valvole 112 cv e cambio
manuale. A seguire troviamo il 2.0 16V da 140 cv che diventano 163 nella versione con cambio automatico a sei rapporti nonché il 2.2 16V 204 cv riservato alla versione GT. La 508, inoltre, porta al debutto l’e-HDi 1.6 112 cv equipaggiato con Stop&Start che garantisce percorrenze superiori ai 25 chilometri con un litro, con emissioni di CO2 limitate a 109 g/km. Il listino prezzi dell’intera gamma parte da 23.400 euro. La 3008 HYbrid4 utilizza congiuntamente un motore die-
sel 2.0 HDi Fap Euro 5 da 163 cv, un motore elettrico di tipo sincrono a magneti permanenti da 27 cv con picco di 37 cv, cambio robotizzato sequenziale a sei rapporti e Stop & Start di seconda generazione. Il motore
MINI / GRANDE SUCCESSO DEL LIFESTYLE COLLECTION ITALIAN TOUR 2010
La Mini ha conquistato la Penisola S. DONATO MILANESE - È partito domenica 28 novembre da Palermo il tour che in poco più di un mese ha portato le novità della Mini Lifestyle Collection fra le piazze e le vie più prestigiose di Palermo, Torino, Napoli, Roma, Firenze, Bologna, Verona, Milano e nelle località sciistiche di Courmayeur e Madonna di Campiglio. Dopo una prima apparizione al Festival Internazionale del Film di Roma nel 2007 in occasione della tappa italiana dell’Urban Style Tour, il Double Decker modello Leyland PD3 (Gran Bretagna, 1961) personalizzato Mini Collection è tornato, dunque, a far bella mostra di sé. Il pubblico e gli appassionati hanno potuto salirvi a bordo, visitare la lounge al piano superiore (completa di bar, installazioni multimediali e sound station) e soffermarsi nello showroom al primo piano, allestito con i capi e gli accessori della Mini Lifestyle Collection 2010/2011. All’interno della collezione non sono mancati capi di abbigliamento e gadget dedicati ai più piccoli, per soddisfare i desideri di tutti i componenti delle neo-famiglie che dal 2010 hanno potuto trovare nella nuova Countryman la soluzione ideale alle esigenze di spazio e sicu-
rezza che la nascita di un bambino porta con sé. A bordo del Double Decker è stato così possibile lasciarsi ispirare e trovare idee regalo originali all’insegna dell’inconfondibile stile Mini per manifestare, in ogni momento, la propria passione per la piccola di Oxford. Il Double Decker del Mini Lifestyle Collection Italian Tour
2010 è stato aperto al pubblico dalle 9.00 alle 21.00. Ad accompagnare il Double Decker è stata la nuova Mini Coun tryman che, proprio negli ultimi giorni del 2010, ha ottenuto il massimo nei risultati degli ultimi crash test Euro NCAP. La Lifestyle Collection è senza dubbio un elemento di distinzione del brand Mini ed è que-
sta la ragione per cui nel 2010 Mini Italia ha avviato una strategia volta a comunicare e promuovere i prodotti della collezione: dai Temporary Shop Mini al Designer Outlet McArthurGlen di Napoli, dalle azioni a livello locale fino al Mini Collection Italian Tour, un progetto fortemente voluto per accrescere l’attenzione sul mar-
chio e sui prodotti firmati Mini nel periodo dello shopping natalizio. Fra le proposte più interessanti della nuova collezione Mini Lifestyle spiccano gli inediti stivali Countryman Boots e il Badges Lapeer Hat, una buona soluzione per tenere calde le orecchie nei momenti più freddi dell’anno. Tra le chicche più tec nologiche non si possono non citare la Limited Edition sonoro Internet radio, che unisce lo chic urbano con un’esperienza musicale senza limiti, e la slitta Snow Rocker, destinata a offrire molte ore di divertimento sia ai ragazzi che agli adulti. Sempre presenti in collezione i “best-seller” come il Pop Style Umbrella o la nuova versione del Cuckoo Clock, con il quadrante che ricorda il tachimetro originale Mini e il rombante modellino Mini che, allo scoccare di ogni ora, fa il giro dell’intero orologio prima di ritornare in “garage”. E per i più piccoli? La Baby Racer regala il divertimento alla guida tipico di Mini ai giovanissimi piloti da 1 a 3 anni. La Mini Lifestyle Collection è disponibile anche su internet al sito www.MINI.com/shop e presso selezionati concessionari Mini.
Tra la fine di novembre e l’inizio di gennaio uno scenografico Double Decker, in linea con il più autentico british style, ha portato colore e allegria nel cuore di otto città - da Palermo a Milano, passando per Napoli, Bologna, Torino, Firenze, Roma e Verona e in due fra le più esclusive località sciistiche, Courmayeur e Madonna di Campiglio.
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KÖNIG / LA FAMIGLIA K-SUMMIT SI COMPLETA CON IL MODELLO XXL
Catene sì, ma facili da usare Ci si deve fermare una sola volta, fissare la catena a uno dei dadi originali del cerchio e, partendo, la catena si posiziona da sola sul pneumatico. Massimiliano Campanella
MOLTENO - Terminato l’orario di lavoro, facciamo rientro a casa. Ma usciamo dall’ufficio e non ci siamo accorti che una fitta nevicata nel giro di un paio d’ore ha ricoperto le strade. E allora il pensiero corre ad auto che slittano, bus che si fermano di traverso, tamponamenti a catena, ecc. Quante volte abbiamo pensato: “Le catene sono d’aiuto, ma quale modello scegliere? Ce n’è uno che non sia difficoltoso e complicato da montare?”. Obiettivo di König, leader nella produzione di catene da neve, è rispondere a tale esigenza. “Prima di acquistare catene da neve - ha spiegato Alberto Guidotti, Amministratore delegato König, che abbiamo incontrato a un workshop organizzato nella sede di Molteno, in provincia di Lecco - è necessario verificare la compatibilità con la propria autovettura: esistono catene con maglie di sezione diversa, da 7 a 12 mm. È fondamentale scegliere il giusto modello per le proprie esigenze, ricordando che a un maggiore o minore ingombro corrisponde da un lato un maggiore o minore comfort di guida e dall’altro una maggiore o minore tenuta su neve e ghiaccio. Inoltre, una grossa differenza tra i vari modelli di catene da neve è data dalla facilità d’installazione. Si va dalle catene di tipo tradizionale, dotate di cavo interno e che necessitano di una seconda fermata per ritensionare la catena, ai modelli autotensionanti che una volta montati non hanno bisogno di ulteriori interventi da parte dell’automobilista. Ancora più facili da montare sono poi le cosiddette catene esterne o “ragni”, che non van no a interferire con elementi interni allo pneumatico. L’acquisto delle catene è infine strettamente legato alle misure di pneumatico della propria auto: occorre controllare le misure dei pneumatici e assicurarsi che le catene che s’intendono acquistare siano della misura corretta per quei pneumatici”. PROTAGONISTI NEL SETTORE Marchio storico del settore catene da neve e sinonimo di e le vata tecnologia, König nasce nel 1966 da un progetto imprenditoriale lecchese e nel 2004 entra a far parte del gruppo svedese Thule, la cui gamma prodotti va dai box da tetto ai portabiciclette, dai sistemi di traino ai portapacchi e agli accessori per camper. Thule nel 2009 ha realizzato un fatturato consolidato di oltre 30 milioni di euro di cui l’Italia rappresenta il Paese più importante, con una quota di mercato superiore al 50 per cento e una posizione di leadership sia nel segmento consumer che nel segmento pro-
La pratica catena K-Summit XXL è stata sviluppata da König come risposta alla domanda specifica del mercato, proponendo un prodotto esclusivo e facile da montare per Suv di peso superiore ai 2.000 chilogrammi (massa a vuoto).
fessional. Oltre all’Italia, i principali mercati di destinazione dei prodotti König sono quelli caratterizzati geograficamente da rilievi montuosi con precipitazioni nevose, dall’Eu ro pa al Giappone e dagli Stati Uniti all’Australia: in particolare Francia, Svizzera e Germania rappresentano oltre il 30 per cen to del fatturato totale. “I punti di forza dell’azienda - ha dichiarato Guidotti - sono la Ricerca e Sviluppo interna, che garantisce innovazione continua, il processo produttivo Made in Italy completamente integrato e concentrato a Molteno, con il controllo qualità al 100 per cento sulle materie prime impiegate, sulle fasi di lavorazione, e sul prodotto finito. E la collaborazione con le Case automobilistiche per l’aggiorna mento costante sull’equipaggiamento di pneumatici e cerchi delle nuove vetture. Si affidano a König le principali Case, come Audi, Citroën, Fiat, Maserati, Peugeot, Renault e Opel, marchi che compaiono sulle confezioni delle catene, a testimonianza della stretta col-
laborazione. Tutto questo ci permette di offrire una gamma di oltre mille prodotti articolati su differenti modelli e misure nei segmenti consumer e professional. Inoltre, per alcuni tipi o misure di pneumatici come quelli per auto sportive, König è l’unica marca ad avere in gamma una speciale catena di soli 7 mm di spessore, che rappresenta la soluzione perfetta per i casi in cui ci siano ridotti spazi tra pneumatico e organi meccanici”. UNA FAMIGLIA ALL’AVANGUARDIA Nel 2008 è stato lanciato il primo modello di K-Summit, catena da neve molto facile da usare. L’anno successivo è stata presentata la versione disegnata per crossover e piccoli Suv. Nel 2010 è arrivata K-Summit XXL, sviluppata come risposta alla domanda specifica del mercato: la catena più esclusiva e facile da montare per Suv di peso superiore ai 2.000 kg (massa a vuoto). “Quando abbiamo iniziato a sviluppare K-Sum-
mit - ci ha detto Nicoletta Galleani, responsabile marketing per le catene da neve l’o biet tivo era realizzare la catena più facile da usare. E ci siamo riusciti! Ci si deve fermare una sola volta, fissare la catena a uno dei dadi originali del cerchio e, partendo, la catena si posiziona da sola sul pneumatico. Con la versione XXL la famiglia K-Summit è al completo. Tutti i tipi di auto, crossover e Suv possono avere una catena da neve davvero facile da usare”. La famiglia KSummit, con le sue tre versioni, rappresenta la linea di catene da neve esterne più flessibile sul mercato: con sole 13 misure di catena copre oltre 450 misure di pneumatico, avvantaggiando rivenditori e utilizzatori. Per il prossimo futuro? “Puntiamo - ci ha risposto Alberto Guidotti - sulla formazione permanente della rete di vendita, così da fornire sempre mag giore assistenza all’utente, in fase di pre e di post-vendita. Rafforzeremo l’impiego di mezzi di comunicazione innovativi con gli utenti finali, tra cui il nuovo sito web, pubblicato nel novembre 2010, Facebook e Youtube, da usare come una sorta di tutorial nel montaggio delle catene. Dal punto di vista del portafoglio prodotti, continueremo ad ampliare la gamma prodotti nell’ottica di una sempre maggiore attenzione ai bisogni del consumatore finale, unita ai valori distintivi del Gruppo Thule: sicurezza, design e semplicità d’uso”.
ACCORDO / MAHINDRA CONTROLLERÀ IL 70 PER CENTO DELL’AZIENDA COREANA
SSANGYONG, NASCE UN NUOVO SUV M ILANO - Fronteggiare la crisi riuscendo a proporsi sul mercato in modo propositivo, differenziandosi dai competitor in un mercato che ancora non ve de chiari di luna. È l’obiettivo di tutte le Case costruttrici, costrette alle barricate di fronte a una crisi dalla quale si stenta a vedere una via d’uscita. E quale diga migliore se non il fronte comune? Se non lo scambio di competenze (e di risorse) che consenta di offrire al mercato un prodotto concorrenziale a un costo altrettanto concorrenziale? La pensano così anche oltreoceano, tant’è che pure il costruttore sudcoreano Ssangyong ha compreso l’importanza di cer care un’intesa, per poter fare leva sulle competenze (e le risorse) di un altro costruttore, l’in diano Mahindra, in patria il produttore numero uno di veicoli fuoristrada. Il segmento al centro delle trattative tra le due aziende è quello ad alta competitività dei Suv, e le due Case, grazie a quest’intesa, si propongono come riferimento a livello internazionale. L’accordo definitivo verrà si glato entro la primavera, ma sulla base di un’intesa già firmata da Yooil Lee e Youngtae Park per conto di Ssangyong e da Pawan Goenka per conto di Mahindra, presenti i maggiori di rigenti e controllori finanziari di entrambe le aziende, il costrut-
Perfezionata l’acquisizione, con la nuova gamma del marchio sudcoreano le due aziende intendono guadagnare posizioni sul mercato mondiale.
Il Korando, modello rappresentativo dell’attuale offerta Ssangyong. La Casa coreana e Mahindra hanno come obiettivo il rafforzamento della presenza sul mercato mondiale degli Sport Utility Vehicle.
tore indiano acquisirà quello sudcoreano per la cifra di 463 milioni di dollari, di cui 378 milioni in nuove azioni e 85 milioni in obbligazioni societarie. In questo modo Mahindra controllerà il 70 per cento delle azioni.
“La possibilità di assicurarsi un solido partner - ha commentato Lee - che ha importanti risorse finanziarie ed è presente in molti mercati mondiali permetterà a Ssangyong di guadagnare posizioni sul mercato mondiale dei
Suv, grazie al rafforzamento dell’attività di ricerca e sviluppo, a investimenti in nuovi prodotti, a una maggiore competitività commerciale e all’espansione delle vendite nel mondo”. Massima soddisfazione è
stata espressa anche dal gruppo Mahindra & Mahindra. “Mahindra e Ssangyong - ha dichiarato Goenka, Presidente delle divisioni Automotive e Farm - sono destinate a diventare una presenza ancora più importante sul mercato mondiale dei Suv. Oltre alle sue risorse finanziarie, Mahindra mette in campo competenze in fatto di politica degli approvvigionamenti e di marketing, mentre Ssangyong dispone d’importanti tecnologie. Cercheremo quindi di sfruttare al meglio le nostre sinergie investendo in una nuova gamma Ssangyong che ci consentirà di approfittare del particolare momento dei mercati mondiali”. Approvato a inizio d’anno il Piano di risanamento aziendale da parte dei creditori, si tratta solo di attendere il perfezionamento dell’acquisizione, dopodiché ne sapremo di più sul Suv sudcoreano del futuro. Il marchio Ssangyong è importato ufficialmente in Italia da Symi, società del gruppo Koelliker con sede a Milano, e distribuito da oltre settanta concessionari su tutto il territorio nazionale. È partita nel 2002, quando nasce Mahindra Europe, l’attuale avventura della distribuzione dei veicoli a marchio Mahindra in Europa. Oggi la società ha sede nei pressi di Roma e dal 2005 è a tutti gli effetti filiale diretta della Mahindra & Mahindra.
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CALENDARIO PIRELLI / TRENTOTTESIMA EDIZIONE FIRMATA DA KARL LAGERFELD
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Un riuscito omaggio al mondo classico greco-romano. Un viaggio in 36 scatti in bianco e nero a ritroso nel tempo che il poliedrico artista Karl Lagerfeld ha voluto compiere insieme ai 21 protagonisti di The Cal 2011: modelle, modelli e l’attrice americana Julianne Moore raffiguranti 24 soggetti che appartengono al mondo della mitologia. Fabio Basilico
MOSCA - Si chiama “Mythology” il Calendario Pirelli 2011, sempre attuale, di tendenza, u ni co al mondo. Anche in questa trentottesima edizione firmata da Karl Lagerfeld, dedicata al mondo classico greco-romano, con i suoi miti, i suoi simboli, le sue leggende, la sua storia. The Cal 2011 è stato presentato a Mosca, presso il teatro “Stanislavsky e NemirovichDanchenko”, il prestigioso
Dodici mesi di mitologia Stilista, fotografo, editore, designer e regista: la firma di The Cal 2011
Tutto il mondo di Karl Lagerfeld MOSCA - Un artista poliedrico, capace di spaziare da una forma espressiva all’altra, mantenendo intatta la sua carica creativa. Ecco chi è Karl Lagerfeld, il fotografo del Calendario Pirelli 2011. Non solo fotografo, ma anche stilista, editore, designer e regista. Lo stile di Lagerfeld è graffiante, ultramoderno e strutturato. Affonda le radici nell’educazione cosmopolita e nella perfetta conoscenza delle lingue, che Karl Lagerfeld acquisisce ad Amburgo, dove nasce nel 1938. Appena terminati gli studi a Parigi, il giovane entra nella moda e nel 1954 conquista il Woolmark Prize. Il cappotto che ha creato per l’occasione e che ha richiamato l’attenzione della giuria viene realizzato da Pierre Balmain che riconosce il talento del neodiplomato e ne fa il suo nuovo assistente. Tre anni dopo, Lagerfeld viene nominato direttore artistico della maison Jean Patou. In un’epoca in cui il prêt-à-porter abbozza le sue prime silhouette, si lancia nella carriera di stilista freelance in Francia, in Italia, in Inghilterra e in Germania. A Parigi lascia la sua impronta su Chloé, a Roma si occupa di attualizzare la pelliccia per Fendi. La collaborazione con la griffe italiana inizia nel 1965, si estende con il passare degli anni a tutte le collezioni di prêt-à-porter e dura ancora oggi. A partire dal 1984 prende corpo la linea personale di Karl Lagerfeld, dove sono concentrati i codici dello stilista. Un anno prima l’artista viene chiamato a rivitalizzare Chanel, a poco a poco ne sconvolge i codici, ne ringiovanisce l’immagine, vi introduce una ventata d’aria fresca che permette alla griffe di riaffermare la sua supremazia sul lusso e sulla moda. Inoltre, firma di nuovo le collezioni Chloé dal 1992 al 1997, apre
palcoscenico russo che in oltre 90 anni di storia ha rappresentato opere e balletti entrati a far parte del patrimonio artistico del Pae se. Dopo la Cina immortalata da Patrick Demarchelier nel l’e dizione 2008, il Botswana ritratto da Peter Beard nel 2009 e il Brasile di Terry Richardson per il 2010, il Calendario Pirelli 2011 rende omaggio al genio creativo di Karl Lagerfeld, artista e figura poliedrica e, sempre e soprattutto, esteta acclamato in tutto il mondo. Nel suo studio parigino, La-
un nuovo capitolo con il suo nome e lancia Lagerfeld Gallery nel 1998, la maison che ritroverà il nome del suo fondatore nel 2006: Karl Lagerfeld. Accetta per primo di cimentarsi nel gioco del mass market e firma trenta modelli per H&M. Questa esperienza sarà la base per un’idea, un “nuovo inizio” di cui getta le fondamenta nel 2010 e che annuncia per il 2011 una linea dal concept inedito, un prêt-à-porter ad ampia diffusione impregnato del lusso e della qualità che caratterizzano il suo stile. Non potendosi accontentare solo dei successi che scandiscono la sua carriera nella moda, Lagerfeld amplia gli ambiti di espressione: creazione di costumi per l’opera, lifting della bottiglia Coca-Cola Light, relooking del Bearbrick di Medicom Toy o del peluche Steiff, apertura della libreria 7L nel 1999 e nascita della casa editrice che porta lo stesso nome nel 2000. Nel 1975 scrive una nuova pagina di espressione con il profumo Chloé. Il suo catalogo olfattivo si arricchirà poi con Lagerfeld pour Homme (1978), Jako (1998), Kapsule (2008) senza dimenticare Photo, nel 1991, fragranza agrumata che sembra strizzare l’occhio all’artista passato da qualche anno dietro l’obiettivo. Da allora, Karl Lagerfeld realizza personalmente tutte le campagne pubblicitarie dei marchi di cui è designer. Da questa passione per la fotografia nascono numerose opere pubblicate per le edizioni Steidl (tra cui Beauty of violence nel 2010) e, parallelamente decine di serie per le più grandi riviste di moda, i magazine di informazione e le testate specializzate. Per il cinema Karl Lagerfeld ha diretto i cortometraggi Remenber Now, Vol de Jour, Shopping fever e La Lettre.
l’uso sapiente delle luci. Sono 21 i protagonisti di questa edizione: 15 modelle, 5 modelli e l’attrice americana Julianne Moore. Le modelle so no le italiane Bianca Balti ed Elisa Sednaoui, la danese Freja Beha Erichsen, la brasiliana Isabeli Fontana (già fotografata nel Calendario 2005 di Patrick Demarchelier e in quello del 2009 di Peter Beard), le polacche Magdalena Frackowiak e Anja Rubik, l’australiana Abbey Lee Kershaw (che ha esordito nel calendario 2010 di Terry Richar-
gerfeld ha dato vita a “Mythology”, un calendario che riflette una delle sue più radicate passioni, quella per le leggende e i miti della mitologia greco-romana, per il racconto dell’origine dell’uomo e del mondo attraverso le avventure di dei e dee, eroi ed eroine. Nei 36 scatti che costituiscono il Calendario 2011 vengono raffigurati 24 soggetti che appartengono al mondo mitologico tramandatoci dai classici, con divinità, eroi e miti: Era, Zeus, Au rora, Apollo, Eco, Atena, Bacco e le Bac-
canti, i gemelli Castore e Polluce, Achille, Aiace, Orfeo ed Euridice, Tersicore, Afrodite, Marte, Artemide, Ermes... L’occhio di Lagerfeld ci propone foto “scolpite” sia dal punto di vista del rigore estetico sia per i continui richiami all’arte della scultura e ai suoi canoni classici. Tutte le fotografie sono in bianco e nero, una scelta che dà certamente carattere alle immagini, sottolinea la bellezza dei corpi attraverso il for te contrasto cromatico e dona tridimensionalità alle figure attraverso
dson), l’indiana Lakshmi Menon, le statunitensi Heidi Mount e Erin Wasson (che ha debuttato nel Calendario 2005), la russa Natasha Poly, l’olandese Lara Stone e la canadese Daria Werbowy (già scelte da Peter Beard nel 2009), l’austriaca Iris Strubegger e la giamaicana Jeneil Williams. Le 5 presenze maschili sono quelle dei francesi Baptiste Giabiconi e Sebastian Jondeau, degli statunitensi Brad Kroenig e Garrett Neff e dell’inglese Jake Davis.
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