01.Autorama526 SavCRI OK xp8:Layout 1 30/01/12 16:21 Pagina 1
AUTORAMA Mensile di informazione e cultura del mondo dei motori
2012 un anno hubcomuNicazioNe
Di noviTà
in onDA DAL 9 mArzo tutti i VenerDÌ ALLe 21.15 su oDeon24 Digitale terrestre: canale 177 satellite: canale 914 sKY
asapress.net LA primA AgenziA stAmpA AutomobiListicA itALiAnA
a
Nº 526/GeNNaio-febbraio 2012 - € 3,00
Gennaio
Febbraio
VOLKSWAGEN CC
CITROËN DS5
Marzo
Aprile
PEUGEOT 208
CITROËN C1
Sono oltre 90 i nuovi modelli attesi al debutto da qui a dicembre. Scopriamoli uno per uno per capire come le case lavorano per uscire dalla crisi
Maggio
Giugno
AUDI A3
HONDA CR-V
Settembre
Ottobre
Novembre
Dicembre
JAGUAR C-X16
MINI PACEMAN
VOLKSWAGEN GOLF VII
MERCEDES CLASSE A
SALONE DI DETROIT
IN PROVA
FORD B-MAX
IN PROVA
Presentata una Panda: vuol Dodge al gusto tornare a far di Giulietta la regina pagine 4, 5 e 6
Luglio
pagine 18 e 19
Twingo: muso nuovo, vita nuova
pagine 20 e 21
02-03.Autorama 526 News SavCRI OK xp8:Layout 1 26/01/12 16:31 Pagina 1
N E W S
A UTORAMA 2 Gennaio/Febbraio 2012
Peugeot 208
si comincia in modo speciale intanto l’elettrica abbassa il prezzo
La 208 farà la sua prima apparizione in pubblico al Salone di Ginevra e arriverà nelle concessionarie ad aprile. Tutte le versioni sono equipaggiate con sei airbag, Esp, luci diurne e cinque appoggiatesta. E, tranne che sulle Access, sono di serie anche climatizzatore, cruise control, retrovisori elettrici e display centrale da 7 pollici
La Peugeot ha ufficializzato i prezzi della gamma 208, composta da ben 27 versioni (12 a benzina e 15 a gasolio), con carrozzeria sia a tre che a cinque porte. Ma secondo quella che ormai sembra essere diventata una consuetudine - dopo i “casi di 3008
Hybrid4 e 508 RXH - in aggiunta alle versioni standard c’è anche una versione speciale disponibile in tiratura limitata. La 208 Ice Velvet - così si chiama questo modello “unico” - verrà realizzata solamente in 650 esemplari (destinati ad essere
LA GAMMA Versione Access 1.2 12V VTi 82 CV 3p Access 1.2 12V VTi 82 CV 5p Active 1.2 12V VTi 82 CV 3p Active 1.2 12V VTi 82 CV 5p Active 1.4 16V VTi 95 CV 3p Active 1.4 16V VTi 95 CV 5p Allure 1.2 12V VTi 82 CV 3p Allure 1.2 12V VTi 82 CV 5p Allure 1.4 16V VTi 95 CV 3p Allure 1.4 16V VTi 95 CV 5p Allure 1.6 16V VTi 120 CV 3p Allure 1.6 16V VTi 120 CV 5p Access 1.4 8V HDi 68 CV Fap 3p Access 1.4 8V HDi 68 CV Fap 5p Active 1.4 8V HDi 68 CV Fap 3p Active 1.4 8V HDi 68 CV Fap 5p Business 1.4 8V HDi 68 CV Fap 5p Active 1.4 8V e-HDi 68 CV Fap start&stop aut. 3p Active 1.4 8V e-HDi 68 CV Fap start&stop aut. 5p Active 1.6 8V e-HDi 92 CV Fap start&stop 3p Active 1.6 8V e-HDi 92 CV Fap start&stop 5p Allure 1.4 8V HDi 68 CV Fap 3p Allure 1.4 8V HDi 68 CV Fap 5p Allure 1.6 8V e-HDi 92 CV Fap start&stop 3p Allure 1.6 8V e-HDi 92 CV Fap start&stop 5p Allure 1.6 8V e-HDi 115 CV Fap start&stop 3p Allure 1.6 8V e-HDi 115 CV Fap start&stop 5p In rosso le motorizzazioni diesel
Prezzo (euro) 12.400 13.100 13.800 14.500 14.250 14.950 15.500 16.000 15.950 16.450 17.000 17.500 13.850 14.550 15.250 15.950 16.350 16.450 17.150 16.100 16.800 16.950 17.450 17.800 18.300 18.650 19.150
Velocità (km/h) 175 175 175 175 188 188 175 175 188 188 190 190 163 163 163 163 163 165 165 185 185 163 163 185 185 190 190
Accelerazione (0/100 km/h) 12,2 12,2 12,2 12,2 10,5 10,5 12,2 12,2 10,5 10,5 9,9 9,9 13,5 13,5 13,5 13,5 13,5 16,2 16,2 10,9 10,9 13,5 13,5 10,9 10,9 9,7 9,7
Consumo combinato (l/100 km) 4,5 4,5 4,5 4,5 5,6 5,6 4,5 4,5 5,6 5,6 5,8 5,8 3,8 3,8 3,8 3,8 3,8 3,4 3,4 3,8 3,8 3,8 3,8 3,8 3,8 3,8 3,8
distribuiti in 18 paesi europei), 100 dei quali saranno riservati all’Italia. Nata sulla base della 1.6 8V e-HDi 115 CV Fap, è disponibile esclusivamente a tre porte e può essere prenotata sul sito ufficiale della Peugeot: www.peugeot.it. Il nome deriva dalla tinta satinata con riflessi grigio ghiaccio che la caratterizza e che è stata sviluppata appositamente per questo modello. Questa 208 presenta inoltre vari dettagli cromati (profili della calandra, dei fendinebbia, del tetto panoramico e gusci dei retrovisori Dark Chrome; terminale di scarico e profili della vetratura cromo lucido), cerchi in lega da 17’’ Technical Grey e la nuova “firma luminosa” dei gruppi ottici anteriori. L’allestimento prevede anche un grande schermo touch screen per il sistema di navigazione, fari fendinebbia con funzione cornering, gruppi ottici anteriori con fari diurni a LED, climatizzatore automatico bizona, il già citato tetto ciel panoramico in cristallo con illuminazione specifica blu, sedili sportivi e un sistema start&stop di nuova generazione. In pratica la Ice Velvet monta di serie tutti gli equipaggiamenti disponibi-
seconda giovinezza per la porsche Boxster La Boxster affronta il cambio di generazione più radicale della sua storia. La nuova versione ha una nuova carrozzeria con struttura leggera, un telaio interamente rielaborato e passo, carreggiate e cerchi maggiorati, oltre al servosterzo elettromeccanico. La filosofia stilistica non è cambiata, ma il parabrezza è più avanzato e le linee sono più tese. La capote elettrica è stata riconfigurata e sparisce il coperchio che ne chiudeva l’alloggiamento. Aumenta lo spazio per i passeggeri e la parte anteriore del tunnel
A UTORAMA n.526/Gennaio-Febbraio 2012 Mensile di informazione e cultura del mondo dei motori fondato nel 1958 Direttore responsabile: Cristina Altieri cristina.altieri@hubcomunicazione.it Direttore eDitoriale: Saverio Villa saverio.villa@hubcomunicazione.it Hanno collaborato: Michele Orfino (grafica), Marco Coletto, Adriano Tosi, Renato Gallo, Massimiliano Campanella, Andrea Rapelli, Andrea Giusti consulente Di Direzione: Paolo Altieri
Che i prezzi delle auto elettriche fossero destinati a scendere progressivamente lo si sapeva. E, infatti, la Peugeot, in gennaio, non solo ha ridotto il listino della piccola iOn Active da 35.960 a 30.387 euro, ma ha anche introdotto la versione Access, senza clima né sistema di ricarica rapida, venduta a 28.318 euro. Lo stesso ha fatto ovviamente anche Citroën per la C-Zero, gemella della iOn, tagliando il prezzo della Attraction e introducendo la più economica Seduction.
La Peugeot iOn
li a richiesta per le altre 208. Il motore, che è il turbodiesel più potente tra quelli disponibili per la 208, è accoppiato a un cambio manuale a 6 marce: spinge la Ice Velvet a 190 km/h e la porta da 0 a 100 km/h in 9,7 secondi, con un consumo medio dichiarato di 3,8 l/100 km. La 208 Ice Velvet costa 22.900 euro contro i 18.650 della versione di serie Allure con lo stesso motore. Le consegne di questa serie speciale inizieranno ad aprile, contestualmente a quelle del resto della gamma.
richiama quella della Carrera GT. Due le varianti: normale ed S, con motori boxer a 6 cilindri, iniezione diretta, sistema di recupero dell’energia e start&stop. Il primo, di 2,7 litri, sviluppa 265 CV; il secondo, di 3,4 litri, ne eroga 315. Di serie sono accoppiati a un cambio manuale a sei marce, mentre la trasmissione a doppia frizione PDK a 7 rapporti è a richiesta. Con quest’ultima le Boxster ottengono le loro prestazioni migliori in termini di consumo (rispettivamente 7,7 e 8,0 l/100 km nel ciclo misto) e accelerazione da 0 a 100 km/h (5,7 e 5,0 secondi). La commercializzazione inizierà in aprile. I prezzi sono di 49.884 euro per la Boxster e 61.076 per la Boxster S.
La piccola Porsche è stata completamente rivista
reDazione e aMMinistrazione Viale dei Partigiani, 118/c 20092 Cinisello Balsamo (MI) Tel. 02.22472162 - Fax 02.700430623 redazione@hubcomunicazione.it seDe leGale Via Stresa, 15 - 20125 Milano Diffusione abbonaMenti GE.MA srl - Cologno Monzese (MI) staMpa e leGatoria Graphicscalve S.p.A.- Vilminore di Scalve (BG)
Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Milano n. 133 del 3/4/1969. Una copia Euro 3,00; arretrati Euro 6,00. ABBONAMENTO: annuo Euro 30,00, estero Euro 60,00. Versamento su c/c bancario IBAN IT74 I030 6920 7051 0000 0001 415 intestato a Hub Comunicazione Srl. Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art.1, comma 1, DCB-Milano. Manoscritti e fotografie non richiesti non si restituiscono. Tutti i diritti riservati © by AUTORAMA.
02-03.Autorama 526 News SavCRI OK xp8:Layout 1 30/01/12 16:15 Pagina 2
N E W S
AUTORAMA 3 Gennaio/Febbraio 2012
Toyota Yaris HSD
FuLL hybrid Ma anChe LOw COst La Toyota ha finalmente diffuso le prime foto ufficiali della Yaris ibrida, che verrà ufficialmente presentata a marzo, al prossimo Salone di Ginevra, e sarà commercializzata nella seconda metà di quest’anno. Questa sarà un’auto che segnerà un passo molto importante per quanto riguarda la strategia Toyota di diffusione della tecnologia “full hybrid” ed è destinata a diventare il modello ibrido di maggiore diffusione della Casa giapponese a livello mondiale. Rispetto alla Yaris normale, la HSD ha un design frontale più dinamico, grazie alla
nuova calandra trapezoidale e ai proiettori di forma diversa. Quanto alla trazione lo schema è lo stesso della Auris HSD, ma il nuovo 1.500 a benzina, unito a un motore elettrico ancora più compatto e ad una trasmissione, un inverter e un pacco batteria appositamente sviluppati, ha permesso di ridurre il peso della meccanica del 20%. Inoltre, grazie al ridimensionamento di ogni componente del sistema HSD e all’installazione di serbatoio e batteria sotto i sedili posteriori, la capacità di carico rimane identica a quella delle Yaris convenzionali,
che va da un minimo di 286 litri a un massimo di 1.365 litri con gli schienali posteriori abbattuti. La potenza complessiva del sistema propulsivo di 100 CV garantisce un bilanciamento ottimale tra prestazioni ed emissioni di anidride carbonica, ai vertici del segmento B, e dovrebbe permettere di viaggiare con maggiore frequenza in modalità elettrica (l’autonomia a emissioni zero dell’Auris non supera i 2 km). La stessa base meccanica della Yaris HSD viene già utilizzata dalla berlina Aqua - non venduta in Europa - per la quale la Toyota dichiara
Opel Mokka, la sorella avventurosa della Corsa
un consumo combinato oscillante tra i 2,5 e i 2,8 l/100 km, a seconda del ciclo di rilevamento utilizzato. Clima e trasmissione automatica faranno parte della dotazione di serie. La Yaris HSD è stata sviluppata per diventare il modello full hybrid più accessibile sul mercato e potrebbe avere un prezzo di circa 18.000 euro, fatto che la metterebbe in concorrenza con l’omologa della Honda Jazz, l’unica altra ibrida compatta oggi in commercio, caratterizzata però da una meccanica che non le consente di muoversi in modalità solo elettrica.
La Yaris ibrida ha un frontale più aggressivo rispetto a quello della versioni con motori a benzina e gasolio. Verrà costruita a Valenciennes, in Francia
Videogame sotto accusa
è a risChiO iL LiMite tra giOCO e reaLtà
Al prossimo Salone di Ginevra (818 marzo) la Opel presenterà la Mokka, con la quale si cimenterà per la prima volta nel settore delle piccole suv, che è uno di pochi in grande crescita. Nonostante i suoi 4,28 metri di lunghezza, la vettura promette spazio e comodità per cinque persone adulte. Inizialmente i motori saranno tre, tutti provvisti di sistema start&stop: un 1.600 benzina aspirato da 115 CV, un 1.400 turbo da 140 CV con 200 Nm di coppia e un 1.700 turbodiesel CDTI da 130 CV con 300 Nm. I due propulsori più potenti, in alternativa al cambio manuale
a sei marce, potranno montare anche un automatico con lo stesso numero di rapporti. Oltre a un generoso vano posteriore di carico, che può arrivare a 1.372 litri, la vettura offre anche il portabici Flex-Fix totalmente integrato nel paraurti posteriore, sul quale si possono sistemare fino a tre biciclette. La Mokka potrà essere dotata di trazione anteriore o integrale, con un sistema che trasferisce automaticamente e senza soluzione di continuità la potenza alle ruote posteriori. La nuova piccola Opel introdurrà nel segmento anche tecnologie
d’avanguardia come i fari anteriori adattabili, che si basano su gruppi ottici al bi-xenon di terza generazione, dotati del sistema di passaggio automatico dai fari anabbaglianti ad abbaglianti e viceversa. Sarà disponibile anche la telecamera anteriore Opel Eye di nuova generazione, che permette numerose funzioni tra cui l’allerta in caso di involontario superamento dei limiti di carreggiata, l’avviso di possibile collisione e l’ultima versione del sistema di riconoscimento dei segnali stradali. La commercializzazione della Mokka inizierà alla fine del 2012.
La Kia cee’d riparte con molte ambizioni La Kia ha diffuso le prime foto della sua nuova berlina di segmento C, che si differenzia notevolmente dalla generazione attuale, ma anche dalle altre vetture della gamma Kia e dalla cugina Hyundai i30, della quale ripropone interamente la parte meccanica. La cee’d 2012 ha linee più dolci e pulite, che ricordano vagamente quelle della Opel Astra e sembra anche sensibilmente più ampia, nonostante la lunghezza sia superiore solo di 4 cm rispetto alla c’eed odierna (4,30 metri contro 4,26). I motori dovrebbero essere un 1.600 a benzina (disponibile inizialmente solo in versione aspirata e successivamente col turbo) e un 1.7 litri turbodiesel. La trazione è anteriore e il cambio potrà essere manuale o robotizzato doppia frizione. La nuova cee’d sarà svelata in occasione del prossimo Salone di Ginevra del mese di marzo, ma soltanto nella versione a cinque porte, mentre la variante sportiva con carrozzeria a tre porte (che dovrebbe riproporre il nome pro_cee’d) e la station wagon debutteranno nel corso dell’anno venturo.
I videogiochi sono sempre più gettonati nella fascia di età che va dall’adolescenza alla tarda maturità. Ma secondo una ricerca realizzata da Continental, chi attraverso la consolle si proietta spesso all’interno di gare o inseguimenti tra autovetture avrebbe maggiori probabilità di incidenti, di passaggi col “rosso” e di danni per manovre sbagliate. L’indagine dice che questi automobilisti, più di altri, guidano in maniera spregiudicata, sono I videogiochi di guida, se praticati con collerici al volante e vengono fermati dalla polizia perché misura, aiutano ripetono, spesso inconsciamente, i virtuosismi da computer a tenere allenati nella realtà della guida. Ma i simulatori di guida hanno anche i riflessi, ma quando alcuni aspetti positivi: ad esempio: aumentano la capacità di se ne abusa, c’è concentrazione e la prontezza di reazione di fronte ad un il rischio che venga modificata imprevisto. Tim Baley, esperto in sicurezza per Continental, la percezione del commenta: “Se è vero che gli appassionati di videogiochi pericolo durante dimostrano di avere maggiori capacità e sicurezza al volante, la guida reale al tempo stesso dimostrano di aver bisogno di bilanciare una forte propensione al rischio. I RISULTATI DEL’INDAGINE Giocatori Non giocatori Cimentarsi nei Cause stato fermato dalla polizia 22% 13% giochi alla guida Sono Uso il cellulare mentre guido 19% 12% significa migliora- Non ho mai fatto una denuncia per un incidente 30% 15% passato con il rosso negli ultimi 12 mesi 31% 14% re la concentrazio- Sono Ho guidato nel senso di marcia sbagliato 13% 10% ne e il tempo di re- Ho urtato un ostacolo fisso durante il parcheggio 22% 13% urtato accidentalmente un’auto ma ho mantenuto la calma 19% 11% azione ma, al tem- Ho Ho corso rischi (accelerate brusche, sorpassi) 44% 21% po stesso, essere Ho gareggiato su strada pubblica 45% 22% veloce 25% 13% più esposti ai ri- Guido Ho paura quando guida un altro 26% 11% schi, rispetto a co- Numero tentativi prima di superare l’esame di guida 2 3 1 2 loro che non gio- Numero incidenti del mio veicolo negli ultimi 12 mesi cano, probabilmente per l’assoluta mancanza di consequenze, nel gioco, rispetto a manovre errate o guida spericolata. Guidare sulle strade pubbliche non è mai una gara”. E più ore si trascorrono a giocare, più si acquista sicurezza “virtuale” che produce un cattivo comportamento “reale” su strada. Chi passa oltre otto ore a settimana a “guidare” al computer è soggetto a rischi di incidenti fino a tre volte maggiori di chi gioca per meno di un’ora, è ciò è dovuto all’inconscia autoconvinzione che qualsiasi problema possa essere superato con un semplice reset, come nella realtà virtuale.
04-06.Autorama 525-Detroit SavCRI OK:Layout 1 26/01/12 17:00 Pagina 1
D etro i t Salone di
A UTORAMA 4 Gennaio/Febbraio 2012
Salone di Detroit
nella “motown” ormai si respira aria italiana
Una delle regine del NAIAS di Detroit è stata la Dodge Dart, modello realizzato partendo dalla base meccanica dell’Alfa Romeo Giulietta. Ma c’era anche una grossa monovolume che potrebbe essere declinata con il marchio Lancia. Anche oltreoceano, in ogni caso, l’uomo del momento è l’inesauribile Sergio Marchionne
Dodge Dart Passaporto USA, anima italiana. Il primo modello sviluppato in collaborazione tra Fiat e Chrysler è una berlina media lunga 4,67 metri realizzata sul pianale opportunamente modificato (passo e carreggiate più grandi, sospensioni posteriori riviste) dell'Alfa Romeo Giulietta e capace di percorrere 40 miglia per gallone (corrispondenti ai nostri 5,9 l/100 km). Grazie a questo basso livello di consumo, la Fiat ha potuto, secondo quanto stabilito dagli accordi fissati nei mesi scorsi con l’amministrazione americana, acquistare ulteriori titoli del gruppo di Detroit: ora detiene 58,5 punti percentuali del pacchetto azionario. La struttura della Dart, tra l’altro, dovrebbe essere la medesima della futura Alfa Romeo Giulia (la "segmento D" che sostituirà la 159) e sembra garantire la coesistenza di un abitacolo molto spazioso e di linee piuttosto dinamiche, quasi cattive. Rispetto alla sfortunata Caliber, che va a sostituire, la Dart si distingue per la carrozzeria a quattro porte anziché a cinque. Il suo nome riprende quello di un modello commercializzato tra il 1960 e il 1976. Il design esterno - caratterizzato da un frontale aggressivo e da una coda ispirata alle più recenti creazioni del brand
“yankee” come, ad esempio, la Charger - è molto sportivo, così come quello dell’abitacolo: la consolle centrale, nella quale spicca uno schermo touch screen da 8,4 pollici, è orientata verso il conducente e il cruscotto non ha la solita strumentazione analogica, ma un display TFT personalizzabile (soluzione già vista a bordo della Range Rover). La gamma comprende cinque allestimenti (SE, SXT, Rallye, Limited e il più
Chrysler 700 C Concept Nessuna cartella stampa, nessun dettaglio tecnico, nessuna immagine ufficiale. L'oggetto più misterioso presente al Salone di Detroit era un prototipo che anticipa le forme della probabile erede della Lancia Voyager (negli States venduta come Chrysler Town & Country). Esteticamente la vettura è caratterizzata da un originale montante centrale, dal cofano bicolore (come su alcune versioni della Ypsilon) e dalle porte posteriori scorrevoli.
grintoso, ma solo nell’estetica, R/T), dodici tinte per la carrozzeria e quattordici tipologie di rivestimenti interni mentre sotto il cofano la scelta si limita a tre unità, tutte quattro cilindri a benzina: un 1.400 Turbo MultiAir da 160 CV (lo stesso già utilizzato dalla Abarth 500 venduta oltreoceano), un 2.000 sempre da 160 CV e un 2.400 MultiAir da 184 CV. Tre anche le tipologie disponibili di trasmissione: un manuale a
sei marce, un automatico tradizionale a sei rapporti e un automatico a doppia frizione a sei rapporti denominato DDCT (Dual Dry Clutch Trasmission, meglio conosciuto da noi come TCT, già visto sull’Alfa MiTo e prossimo al debutto sulla Giulietta). La produzione inizierà in primavera nello stabilimento Chrysler di Belvidere (Illinois), ma per le prime consegne negli Stati Uniti (prezzi a partire da 16.000 dollari, equivalenti a poco più di 12.000 euro) bisognerà attendere l’estate. Durante la presentazione americana, Sergio Marchionne ha lasciato intendere che, in futuro, questo modello potrebbe essere venduto anche in Europa e prodotto in Cina.
marchionne: un terzo partner per arrivare a quota 8 milioni Per incrementare l'efficienza e ridurre i costi di produzione, Fiat e Chrysler potrebbero stringere accordi con un altro costruttore: questo ha dichiarato Sergio Marchionne (nella foto con Harald Wester, AD di Alfa, Maserati e Abarth) ai giornalisti presenti al NAIAS 2012, e l’ipotesi più verosimile riguarda il gruppo PSA Peugeot-Citroën. Secondo il manager italocanadese, un grande gruppo automobilistico deve costruire almeno 8 milioni di vetture ogni anno per sopravvivere (solo GM, Volkswagen e Toyota superano oggi questo livello), mentre le vendite del 2010 dell’asse Torino-Detroit si sono fermate a 4,2 milioni e l’obiettivo per il 2014, fissato inizialmente a 5,9 milioni, è stato poi ridimensionato a 5,7. E, comunque, l'aumento delle vendite del 26% fatto registrare da Chrysler negli USA è ben lontano dal 45% previsto da Marchionne. Secondo alcuni analisti finanziari interpellati da Bloomberg News (televisione americana specializzata in temi economici) è addirittura difficile che tra due anni le immatricolazioni del Gruppo superino i cinque milioni di auto.
04-06.Autorama 525-Detroit SavCRI OK:Layout 1 26/01/12 17:00 Pagina 2
D etro i t Salone di
AUTORAMA 5 Gennaio/Febbraio 2012
Mercedes E 300 BlueTEC Hybrid
Difficile, se non impossibile, trovare un’ammiraglia meno assetata di carburante: la versione a doppia alimentazione diesel/elettrica della "berlinona" della Stella consuma infatti solo 4,2 litri di carburante ogni 100 chilometri (il 15% in meno rispetto alla E 250 CDI) ed emette 109 g/km di anidride carbonica. Il merito va al propulsore 2.100 turbodiesel CDI da 204 CV abbinato ad un’unità ad “emissioni zero” da 27 CV alimentata da batterie agli ioni di litio da 19 kW. Il sistema ibrido è montato nell’alloggiamento della frizione tra il motore e il cambio (soluzione già vista sulla S 400 Hybrid) per limitare al massimo gli ingombri e non compromettere in questo modo l’abitabilità interna o lo spazio a disposizione delle valigie. Disponibile nelle versioni berlina e station wagon, la vettura può percorrere circa un chilometro in modalità elettrica ad una velocità massima di 35 km/h, ma sommando la spinta dei due propulsori può raggiungere i 242 km/h ed accelerare da 0 a 100 km/h in 7,5 secondi. Sono numerosi i dispositivi adottati per aumentare
l’efficienza energetica: il sistema start/stop, il recupero dell’energia in frenata, l’effetto boost permesso dal motore elettrico e la “marcia per inerzia”. Quest’ultima funzione, attiva fino a 160 km/h, quando si viaggia a velocità costante spegne il motore termico e l’andatura viene mantenuta dal solo motore elettrico, fino a quando le batterie non si esauriscono. A Detroit c’era anche la E400 Hybrid, destinata solo ai mercati americani ed asiatici: monta un propulsore 3.500 V6 a benzina da 306 CV unito ad un motore elettrico da 27 CV in grado di far raggiungere all’ammiraglia di Stoccarda i 209 km/h di velocità massima e di farla accelerare da 0 a 60 miglia orarie (97 km/h) in 6,7 secondi. Interessanti i consumi: 9,8 litri di carburante ogni 100 chilometri nel ciclo urbano, 7,6 in quello extraurbano e 8,7 nel combinato. Tra le altre novità della Stella mostrate durante la rassegna a stelle e strisce non va però dimenticata la spider SL, che vi abbiamo già mostrato nello scorso numero di Autorama: l’ultima evoluzione della roadster tedesca punta sulla
smart for-us Concept Piccola, ecologica e pratica. L'ultima concept del marchio tedesco è un pick-up lungo 3,55 metri con un ampio cassone che può trasportare due biciclette. Alcuni dettagli anticipano le forme della erede della fortwo attuale, anche se, rispetto alla smart odierna, le dimensioni del prototipo sono molto più abbondanti: il passo è superiore addirittura di 61 cm, mentre la carreggiata è più larga di 5 cm. Il motore elettrico da 75 CV - alimentato da una batteria al litio da 17,6 kWh e in grado di far superare alla vettura i 120 km/h di velocità massima - è lo stesso della fortwo electric drive, la versione a zero emissioni della city car .
leggerezza (merito dell’alluminio) e su una gamma motori al lancio composta da due unità a benzina: un 3.500 V6 da 306 CV e un 4.700 V8 da 435 CV.
Hyundai Veloster Turbo
Volkswagen e-Bugster Concept Audi Q3 Vail
Il Maggiolino più ecologico di sempre: sotto il cofano ospita un motore elettrico da 116 CV alimentato da batterie al litio in grado di offrire un'autonomia di circa 160 chilometri. Può essere ricaricato attraverso una presa domestica da 120 o 220 volt e basta mezz'ora per “riempire” l'80% del “serbatoio” sfruttando una stazione di rifornimento rapida. Questo prototipo, pur essendo molto sensibile al tema ambientale, non trascura la sportività: il frontale è più aggressivo di quello del modello attualmente in commercio e il tetto ribassato di 7,4 centimetri implica la sparizione dei posti dietro. Un'automobile con una carrozzeria così grintosa (il montante posteriore è voluminoso e poco pratico ma molto seducente) potrebbe tranquillamente sfidare le Mini Coupé e (togliendo il tetto) Roadster. A patto di avere, però, propulsori sufficientemente "cattivi" in gamma, come il 2.000 TSI (turbo ad iniezione diretta di benzina) da 200 CV già presente in listino. Comunque ricordate queste linee, perché avranno uin seguito.
Honda NSX Concept Il prototipo che anticipa il design (e i contenuti) della seconda generazione della mitica supercar firmata Honda è lungo 4,33 metri, punta ad attirare gli automobilisti alla ricerca del massimo piacere di guida e sfrutta una base tecnica (ibrida a trazione integrale) lontana anni luce da quella del modello originale. Il sistema Sport Hybrid SH-AWD consiste infatti in un motore posteriore V6 ad iniezione diretta di
La futura versione sportiva (che probabilmente si chiamerà RS) della più piccola suv dei quattro anelli avrà molto in comune con questa concept. Numerose le modifiche estetiche: vernice Red Energy, cerchi da 20”, passaruota maggiorati e tanto alluminio, utilizzato per i listelli della calandra, le protezioni sottoscocca e i mancorrenti del tetto. Il motore 2.500 TFSI (turbo ad iniezione diretta di benzina) da 314 CV consente alla proposta compatta di Ingolstadt di arrivare a 262 km/h di velocità massima e di accelerare da 0 a 100 km/h in 5,5 secondi.
La coupé a “tre porte più una” (due sul lato destro, una sul sinistro e il portellone) coreana diventa finalmente più grintosa. Al 1.600 aspirato da 140 CV (non troppo cattivo) si aggiunge una variante sovralimentata da 204 CV. Le modifiche rispetto alla versione attualmente in commercio non riguardano però solamente il motore: il nuovo frontale è caratterizzato da una griglia più aggressiva e da paraurti ridisegnati e non mancano spoiler anteriori, posteriori e minigonne che fanno aumentare la lunghezza di 2,5 centimetri e la larghezza di 1,5 cm. Da non dimenticare, inoltre, i cerchi in lega da 18” grigi con inserti cromati, la nuova vernice grigia opaca, i sedili anteriori sportivi riscaldabili e un nuovo cruscotto. La Casa asiatica ha svelato a Detroit anche il restyling della più grande Genesis Coupé a trazione posteriore. Su questa vettura i cambiamenti estetici hanno coinvolto in modo particolare il frontale e i cerchi in lega, mentre i due motori hanno beneficiato di considerevoli aumenti di potenza: il 2.000 turbo passa da 213 a 275 CV, il 3.800 V6 da 303 a 350 CV.
benzina abbinato ad un cambio automatico a doppia frizione e a tre propulsori elettrici. Due di essi sono posizionati sull’avantreno e hanno l’unico compito di garantire una tenuta di strada ottimale intervendo sulle ruote anteriori durante le curve. Le proporzioni della carrozzeria ricordano quelle dell’Audi R8 (uno dei modelli che questa vettura andrà a sfidare) ma analizzando i dettagli si notano linee più pulite e spigolose. La versione di serie verrà prodotta negli Stati Uniti e lì venduta con il marchio Acura mentre nel resto del mondo dovrebbe essere messa in commercio con il brand Honda.
07-17.Autorama 526 NOVITÀ 2012 SavCRI OK:Layout 1 26/01/12 17:06 Pagina 1
D etro i t Salone di
A UTORAMA 6 Gennaio/Febbraio 2012
Ford Fusion
La novità più imporante del Salone di Detroit, almeno per il pubblico europeo. Questa berlina “media”, lunga 4,87 metri, arriverà sul mercato americano nei prossimi mesi e quando sbarcherà nel 2013 nel Vecchio Continente e in Asia senza modifiche alla linea sarà nientepopodimeno che la quinta generazione della Mon-
deo. Lo stile sportivo è caratterizzato dal vistoso frontale che ricorda molto (troppo?) quello delle Aston Martin e che vedremo a breve su altri modelli della Casa, mentre sotto la carrozzeria si nasconde un “mare” di tecnologia. Qualche esempio? Il sistema di mantenimento
della corsia, quello di controllo adattivo della velocità (la riduce automaticamente in caso di rallentamento del traffico) e il dispositivo BLIS, che rileva la presenza di veicoli nell’angolo cieco dello specchietto retrovisore. Tre versioni (S, SE e Titanium) e una gamma motori molto ricca che comprende tre unità a benzina (2.500 da 170 CV, 1.600 EcoBoost da 179 CV e 2.000 EcoBoost da 237 CV) e due ibride: una "plug-in" (ossia ricaricabile attraverso una presa di corrente) con propulsore 1.600 ribattezzata Energi e una "normale". Quest’ultima, erede della Fusion Hybrid
(Auto dell’Anno nordamericana del 2010), utilizza un motore 2.000 a ciclo Atkinson da 185 CV e batterie agli ioni di litio. Secondo quanto dichiarato dalla Ford, questo modello consente consumi pari a solo 5 l/100 km in città e 5,3 l/100 km in autostrada. Grazie a queste innovazioni la velocità massima in modalità esclusivamente elettrica passa da 76 a 100 km/h. Sulla stessa base della Ford Fusion è stata svelata a Detroit la Lincoln MKZ Concept: il prototipo che anticipa le forme della versione lussuosa della "segmento D" americana si distingue per un design esterno più ricercato (frontale massiccio, proporzioni simili a quelle di una coupé a quattro porte, tetto panoramico in vetro e originali gruppi ottici posteriori) e per interni indubbiamente più curati, contraddistinti da quattro sedili singoli e dall’assenza della leva del cambio automatico, rimpiazzata da una serie di pulsanti. Non la vedremo nel nostro Paese, in compenso pare che il brand Lincoln sbarcherà in Russia e in altri Paesi europei entro il 2015.
Toyota NS4 Plug-In Hybrid Concept La berlina del futuro secondo la Casa nipponica: ibrida plug-in (ricaricabile attraverso una presa di corrente) con un design aerodinamico e moderno caratterizzato dall’abitacolo in posizione avanzata e tante soluzioni utili per il guidatore. Per ridurre i consumi e al tempo stesso aumentare le prestazioni, l’autonomia e lo spazio interno, il motore è più compatto rispetto a quello della Prius, mentre per incrementare la visibilità i designer hanno optato per i montanti anteriori sottili. La collaborazione con aziende hi-tech del calibro di Microsoft e Intel ha portato inoltre alla realizzazione del sistema HMI (HumanMachine Interface), che consente di monitorare i diversi parametri del veicolo (aria condizionata, stato di carica della batteria) attraverso uno schermo multi-touch, mentre il dispositivo PCS (Pre-Collision System) evita le collisioni grazie ad un radar e a due telecamere frontali. Ultimo, ma non meno importante, il cofano anteriore a sollevamento automatico che contribuisce a ridurre i danni al pedone in caso di urto.
Lexus LF-LC Concept Questa seducente coupé ibrida 2+2 lunga 4,63 metri non vedrà mai la luce della produzione di serie: il suo compito, nobile in ogni caso, è quello di svelare le forme dei prossimi modelli di serie del brand di lusso del Gruppo Toyota. Lo stile originale, un sapiente mix tra curve morbide e spigoli, è contraddistinto dal tetto in vetro unito al parabrezza e al lunotto in una soluzione quasi continua, mentre negli interni spicca il voluminoso schermo touch LCD da 12,3 pollici.
Cadillac ATS Una berlina media “premium” americana con un obiettivo ambizioso: rubare clienti a mostri sacri del segmento (principalmente provenienti dalla Germania) come la BMW Serie 3 e la Mercedes Classe C. I suoi assi nella manica? Abitabilità, qualità costruttiva (alluminio, legno e fibra di carbonio sono i materiali utilizzati per la plancia) e un piacere di guida di alto livello. Il merito di quest’ultimo elemento va alla trazione posteriore (o integrale), al telaio leggero, al differenziale meccanico autobloccante, al peso equamente distribuito tra i due assi, alle sospensioni attive e alla gamma motori composta da tre potenti unità a benzina: un 2.500 da 200 CV, un interessante 2.000 turbo da 273 CV e un 3.600 V6 da 318 CV. L’ultima nata del più prestigioso brand del gruppo General Motors arriverà negli Stati Uniti la prossima estate mentre per vederla in Europa (mercato dove verrà successivamente proposta anche con un propulsore turbodiesel dalle caratteristiche non ancora comunicate) bisognerà attendere gli ultimi mesi del 2012.
Chevy Code 130R e Tru 140S La Chevrolet ha approfittato della rassegna di casa per presentare due concept coupé adatte ai giovani, entrambe dotate di un motore quattro cilindri turbo a benzina 1.400 da 150 CV. La Code 130R (sotto a sinistra) è una 2+2 a trazione posteriore lunga 4,40
metri, a tre volumi e caratterizzata da uno stile retrò, simile a quello della BMW Serie 1 Coupé. La presenza di un sistema microibrido denominato eAssist (start/stop, recupero dell'energia in frenata e coppia supplementare in accelerazione) garantisce consumi bassi (5,9 l/100 km). La Tru 140S a trazione anteriore (il pianale è lo stesso della compatta Cruze) ha un design più moderno a forma di uovo e può ospitare comodamente quattro persone e relative valigie: merito del passo generoso (le ruote sono alle estremità della carrozzeria) e dell’ampio portellone.
07-17.Autorama 526 NOVITÀ 2012 SavCRI OK:Layout 1 26/01/12 17:06 Pagina 2
Novità2012
AUTORAMA 7 Gennaio/Febbraio 2012
Tutte le nuove auto che verranno presentate quest’anno
COME SFIDARE LA CRISI A COLPI DI NEW ENTRY
GENNAIO
Questa è l’agenda delle presentazioni dei nuovi modelli del 2012, comprendente oltre 90 new entry, a testimonianza del fatto che l’industria automobilistica vuole farsi trovare pronta a cavalcare il momento speriamo prossimo - della ripresa del mercato. In alcuni casi, specialmente per quanto riguarda gli arrivi più lontani nel tempo, potrà esserci qualche variazione
rispetto a quanto riportiamo, ma il panorama globale europeo, scandito dai due grandi momenti dei saloni dell’auto di Ginevra - in programma dall’8 al 18 marzo - e quello di Parigi - dal 29 settembre al 14 ottobre - è già ben delineato. Più facilmente, in base alla contingenza italiana, potrebbero variare le date di ingresso nelle nostre concessionarie.
CADILLAC ATS
CADILLAC ATS Per dare fastidio ad Audi A4, BMW Serie 3 e Mercedes Classe C e far dimenticare al tempo stesso la sfortunata BLS, la nuova berlina di lusso della casa americana punta tutto su un nuovo leggerissimo telaio, un corredo tecnologico all’avanguardia e soprattutto un potente propulsore due litri sovralimentato a benzina dalla potenza totale di 273 CV. Una sportiva con i fiocchi che riesce a soddisfare anche i clienti più attenti ai dettagli: gli interni sono realizzati con la massima cura. HYUNDAI i40 BERLINA
MINI ROADSTER
HYUNDAI i40 BERLINA Inverte le regole il marchio Hyundai, che della sua “segmento D” ha lanciato prima la station wagon per proporre solo oggi la versione a quattro porte. La lunghezza diminuisce di tre centimetri (4,74 metri), mentre la gamma motori, invariata rispetto alla familiare, comprende due benzina GDI (1.600 da 135 CV e 2.000 da 177 CV) e due 1.700 turbodiesel CRDi da 116 e 136 CV.
211 CV (John Cooper Works) e un 2.0 turbodiesel da 143 CV (Cooper SD). Già noti i prezzi, compresi tra 24.950 e 34.800 euro.
VOLKSWAGEN CC
MINI ROADSTER Sempre più allargata la famiglia della “piccola” anglo-tedesca, che accoglie l’ennesima variante di carrozzeria, una spider realizzata sulla base della Coupé. Ha due posti secchi, una capote essenziale in tela ad azionamento manuale ed un assetto che più rigido non si può. Quattro i motori: tre benzina 1.600 da 122 (Cooper), 184 (Cooper S) e
VOLKSWAGEN CC
La coupé a quattro porte tedesca perde il nome Passat ma l’indipendenza è solo nominale perché invece va ad allinearsi, con il nuovo frontale e i gruppi ottici a LED, al resto della gamma. La dotazione di serie prevede fari bi-xeno abbinati alle luci di svolta e il sistema di rilevamento della fatica del guidatore; tra gli optional debuttano l’assistenza al mantenimento della carreggiata e i sedili climatizzati con funzione massaggio. Motori: 1.800 TSI da 160 CV e 2.0 TDI da 140 o 170 CV. Più avanti il 3.600 V6 e la trazione integrale. Prezzi da 31.400 euro.
07-17.Autorama 526 NOVITÀ 2012 SavCRI OK:Layout 1 26/01/12 17:07 Pagina 3
Novità2012
A UTORAMA 8
febbrAIO
Gennaio/Febbraio 2012
FIAT PUNTO
AUDI A4 RESTYLING Uno sguardo attento potrebbe forse cogliere l’aria diversa di gruppi ottici e calandra: per il resto la nuova berlina di Ingolstadt è quasi identica al modello che va a sostituire. Disponibile come sempre anche nelle versioni Avant e allroad, riserva gli innesti più significativi al fronte propulsori, che accoglie cinque unità sovralimentate ad iniezione diretta di benzina TFSI (1.800 da 120 e 170 CV, 2.000 da 211 CV, 3.000 da 272 e 333 CV) e ben sette turbodiesel (2.000 da 120, 136, 163 e 177 CV e 3.000 da 204 e 245 CV).
AUDI A4 RESTYLING
HONDA CIVIC
BMW SERIE 3 BERLINA
novità sarà l’ingresso in listino del propulsore 1.600 turbodiesel dCi da 130 CV, già visto sotto il cofano della monovolume Scénic. Ma non si esclude in futuro la presenza dell’inedita unità turbo a benzina da 900 cc che dovrebbe debuttare sulla Clio.
Cambia totalmente invece il modello più venduto della Casa bavarese, con novità estetiche e tecniche a segnare una svolta decisa rispetto alla generazione precedente. E il discorso vale soprattutto per la gamma dei propulsori, composta esclusivamente da unità turbo: al lancio saranno previsti due motori a benzina (2.000 da 245 CV e 3.000 da 306 CV) e un 2.000 turbodiesel da 163 e 184 CV, mentre in seguito verranno lanciate versioni meno potenti e persino un’ibrida superecologica. I prezzi sono compresi tra 37.050 e 48.750 euro.
RENAULT SCÉNIC
BMW SERIE 3 BERLINA
CITROËN DS5 La lunghezza non è eccessiva, si ferma a 4,53 metri, eppure queste linee originali e di grande impatto - con la bella striscia cromata che collega il faro anteriore al finestrino laterale - racchiudono un salottino davvero spazioso: è la formula della nuova crossover transalpina, capace di offrire cinque posti comodi sistemati in un abitacolo elegante, oltre ad un bagagliaio che non impone sacrifici. Prezzi compresi tra 29.300 e 43.750 euro e cinque motori: due 1.600 THP sovralimentati a benzina da 156 e 200 CV, un 2.000 ibrido/diesel da 200 CV e due turbodiesel HDi (1600 da 111 CV e 2.000 da 163 CV).
FIAT PUNTO Si ritorna al nome originario e si mandano a casa le varie Grande Punto e Punto Evo: la compatta torinese avrà uno stile più simile alla prima, con il frontale molto pulito e deciso, ma conserverà gli interni della seconda, modificati solo nei rivestimenti dei sedili e per qualche inserto in più sulla plancia. L’erede della segmento B più venduta nel nostro Paese vedrà importanti ingressi non solo nella gamma colori ma soprattutto in quella dei propulsori, con due unità entrambe capaci di una potenza di 85 CV: il benzina 900 bicilindrico sovralimentato TwinAir e il 1.3 turbodiesel Multijet.
Leggero ma brioso ritocco per la monovolume compatta del marchio francese che accoglie in dotazione fari con luci diurne a LED, originali prese d’aria frontali e qualche dettaglio in più sul portellone. Sotto il cofano le novità saranno più rilevanti: a cominciare dal 1.200 turbo ad iniezione diretta di benzina TCE da 115 CV, per concludere con il già noto 1.500 dCi da 110 CV che diventerà ancora più efficiente e parco rispetto alla versione attuale.
TOYOTA AVENSIS
CITROËN DS5
HONDA CIVIC Nona serie per la giapponese, che cresce nell’offerta di spazio e fa parlare di sé per l’importante dispiegamento di tecnologia votata alla sicurezza. Il design aerodinamico è un’evoluzione di quello precedente, già molto originale, i contenuti anche. Tre i motori al lancio: due benzina, un 1.4 da 100 CV e un 1.8 da 142, e un 2.2 turbodiesel i-Dtec da 150 CV. Verso la fine del 2012 arriverà un 1.6 a gasolio da 120 CV. Prezzi? Si parte da 18.750 e si arriva a 33.050 euro.
OPEL COMBO Copia fedele della Fiat Doblò, la multispazio tedesca si concede solo una piccola personalizzazione nella
mascherina frontale e nei paraurti. L’abitacolo accoglie fino a sette persone, il bagagliaio è uno dei più grandi disponibili su un veicolo di queste dimensioni e la gamma dei propulsori è la stessa della gemella torinese: un 1.400 a benzina da 95 CV, un 1.400 a metano da 120 CV e tre turbodiesel CDTI (1.600 da 90 e 105 CV e 2.000 da 135 CV). L’unica novità sotto il cofano sarà il 1.300 turbodiesel da 90 CV.
RENAULT MÉGANE Non solo interventi al look - che dovrebbero interessare principalmente il frontale e i gruppi ottici posteriori la terza serie della compatta transalpina beneficerà soprattutto di importanti migliorie in gamma motori. La maggiore
Il restyling della berlina giapponese coinvolge estetica e contenuti. Il frontale sfoggia una griglia dalle dimensioni aumentate e gruppi ottici anteriori con luci diurne a LED: all’interno spiccano i nuovi rivestimenti e il cruscotto con illuminazione bianca. Più efficienti i motori: al lancio sarà possibile scegliere tra un 1.8 benzina da 147 CV e due turbodiesel: un 2.0 da 124 e un 2.2 da 150 CV. Prezzi da 27.600 a 30.900 euro.
VOLKSWAGEN PASSAT ALLTRACK Non deve temere lo sterrato chi in box decide di chiudere questo allestimento della station wagon di Wolfsburg. La carrozzeria si distingue per i nuovi paraurti e gli scudi sottoscocca e per le protezioni in plastica su passaruota e sottoporta, mentre dal punto di vista strutturale l’assetto è stato rialzato di qualche mm. I motori al lancio saranno quattro - due benzina (1.8 da 160 CV e 2.0 da 210) e due 2.0 TDI da 140 e 170 CV. Solo le due unità più potenti saranno 4x4.
06-17.Autorama 526 NOVITÀ 2012 SavCRI OK xp8:Layout 1 30/01/12 16:05 Pagina 4
marzo
Novità2012
AUTORAMA 9 Gennaio/Febbraio 2012
AUDI S6 La super-tedesca conferma grande insofferenza verso l’ostentazione: la carrozzeria elegante e senza eccessi ben nasconde il temperamento focoso del 4.000 V8 biturbo da 420 CV. I valori annunciati sono di tutto rispetto: si arriva a 100 orari dopo solo 4,8 secondi, qualcosina in più ci mette la Avant, 4,9 per l’esattezza. I consumi, contenuti per la categoria, si fermano a 10,3 km/litro. Merito di una serie di tecnologie come lo start/stop e il dispositivo che disattiva i cilindri quando si viaggia a basse andature.
AUDI S7 Audi monta il medesimo 4.000 V8 da 420 CV della S6 anche sulla S7, preannunciando identici comportamenti virtuosi sul fronte consumi (10,3 km/litro). Quanto al tempo impiegato per raggiungere i 100 chilometri orari partendo da fermo la coupé a cinque porte registra il medesimo scatto fulmineo della S6 station: 4,9 secondi. Più aerodinamica rispetto alle versioni con la “A” al posto della “S”, la nuova arrivata sfoggia modifiche alla mascherina frontale, ai paraurti e al diffusore. Gli interni, lussuosissimi, possono essere rivestiti con materiali pregiati come l’alluminio e il carbonio.
CITROËN C4 AIRCROSS Declinazione in salsa francese della Mitsubishi ASX, come la suv nipponica prevede la possibilità di scegliere tra la trazione anteriore e quella integrale. A differenziarla un design più originale nel frontale, coda e montanti posteriori, prezzi leggermente più elevati (ma i rivestimenti interni tradiscono una maggior cura) e possibilità di montare un turbodiesel dai costi di gestione ridotti: si tratta del 1.600 HDi da 110 CV che affiancherà il già noto 1.800 a gasolio da 150 CV e il 1.600 a benzina da 117 CV.
DACIA LODGY Quello che è certo è che la nuova monovolume compatta rumena verrà proposta ad un prezzo contenuto, e per questo diventerà la scelta ideale per le famiglie numerose senza un budget importante a disposizione: verrà costruita sul pianale della Kangoo e potrà ospitare fino a sette persone.
JAGUAR XF SPORTBRAKE Spazio in più rispetto alla sorella berlina, ma identica gamma motori per la versione station wagon dell’ammiraglia britannica: due propulsori 5.000 V8 a benzina da 385 e 510 CV e tre turbodiesel (2.200 a quattro cilindri da 190 CV e 3.000 V6 da 240 e 275 CV).
KIA CEE’D
CITROËN C4 AIRCROSS
È già tempo di cambio generazionale per la berlina coreana che in questa seconda serie adegua il frontale alle ultime creazioni del brand. Inizialmente disponibile solo nella versione a cinque porte, sarà venduta nella pratica variante station wagon a partire dall’autunno. Il pianale sarà lo stesso della Hyundai i30, così come i motori che, inizialmente, dovrebbero essere un 1.600 aspirato e un 1.700 turbodiesel.
AUDI S7
MAHINDRA XUV 500 La prima Sport Utility dotata di scocca portante prodotta dalla Casa indiana monta un 2.200 turbodiesel da 140 CV abbinato ad un cambio manuale a sei marce. Sette i posti e ricca la dotazione proposta di serie con interni in pelle, climatizzatore automatico, display touch screen e fari orientabili.
MAZDA CX-5 Muscolosa fuori, piuttosto sobria dentro - ma comoda per quattro e facilmente caricabile - la casa di Hiroshima con questa nuova compatta prova a contrastare lo strapotere di Nissan Qashqai. Lunga 4,54 metri, potrà essere acquistata a trazione anteriore o integrale. Tre i propulsori a listino in fase di lancio: un 2.000 benzina da 165 CV e un 2.200 turbodiesel SkyActiv-D da 150 e 175 CV. La leggerezza del corpo vettura dovrebbe consentire una tenuta di strada di alto livello e bassi consumi.
MAZDA CX-5
PEUGEOT 208 Nasce all’insegna del downsizing più sfrenato la nuova piccola del Leone: l’offerta motori parte infatti da due compatte unità tre cilindri a benzina da 1 e 1.2 litri, con i turbodiesel che montano invece la tecnologia microibrida e-HDi. Ma non è tutto: sarà più leggera della 207 di ben 100 kg. Merito della soppressione dei centimetri in eccesso (la lunghezza è passata da 4,03 a 3,96 metri ) realizzata senza sacrificio alcuno in termini di spazio utile nell’abitacolo e nel bagagliaio. Prezzi da 12.400 a 19.150 euro.
PORSCHE 918
MAHINDRA XUV 500
AUDI S6
OPEL ASTRA OPC
PEUGEOT 208
06-17.Autorama 526 NOVITÀ 2012 SavCRI OK xp8:Layout 1 30/01/12 15:49 Pagina 5
Novità2012
A UTORAMA 10
marzo
Gennaio/Febbraio 2012
FERRARI F152 Il design è simile a quello della 599 GTB Fiorano che manda in pensione, le differenze sono soprattutto tecnologiche e quindi celate alla vista. Per ridurre i consumi la nuova granturismo del Cavallino fa un largo uso di componenti in alluminio. Il propulsore V12 da 700 CV circa, montato in posizione anteriore e ad iniezione diretta, è abbinato ad un cambio automatico a doppia frizione. Questa coupé a due posti secchi sarà la “Rossa” più cattiva in listino, in attesa della nuova Enzo…
MERCEDES SL Il lavoro dei progettisti tedeschi si è concentrato più sui contenuti che sullo stile della nuova spider, che rimane simile a quello della precedente generazione. Le migliorie più significative si segnalano sul fronte della leggerezza e dell’aerodinamica: la scocca è realizzata interamente in alluminio e magnesio, salvo alcuni particolari come i montanti anteriori, che rimangono in acciaio. Sono scelte che riducono il peso di 100 kg e di conseguenza anche i consumi di carburante. Due i propulsori, entrambi a benzina: un 3.500 V6 da 306 CV e un 4.700 V8 da 435 CV.
OPEL ASTRA OPC
le moto ma è sicura quasi quanto una vera automobile grazie al tetto e alle quattro ruote. E’ il mezzo ideale per chi è costretto ad affrontare il traffico cittadino e deve spesso lottare per un parcheggio: rispetto alla Smart fortwo è più corta di ben 36 cm (2,34 sono i metri di lunghezza) Le batterie si ricaricano in tre ore e mezza.
RENAULT ZOE Dalla linea sportiva e affascinante, questa compatta a zero emissioni lunga 4,09 metri, garantisce un’autonomia di 160 chilometri. Costerà circa 20.000 euro (ai quali andrà però aggiunto il noleggio delle batterie) e monterà un propulsore da 80 CV in grado di portare la vettura fino a 135 km/h e di farla scattare da 0 a 100 in 8,1 secondi. Gli accumulatori posizionati sotto il pianale dovrebbero esaltare la praticità di un’auto che potrebbe diventare l’elettrica più venduta del marchio francese.
SKODA CITIGO
SEAT IBIZA RESTYLING Il ritocco coinvolge soprattutto il frontale: paraurti, calandra e gruppi ottici caratterizzati da una striscia di luci diurne a LED. Negli interni si segnala la presenza di un nuovo quadro strumenti e di tinte inedite per i rivestimenti. Tre le novità nella gamma motori: il 1.200 TSI da 105 CV Ecomotive (5,1 l/100 km), il
SSANGYONG SUT 1
Il marchio del Performance Center viene impresso tramite un motore 2.000 sovralimentato ad iniezione diretta di benzina da ben 280 CV di potenza e 400 Nm di coppia che spinge la vettura fino a 250 chilometri orari. A completare il quadro il differenziale a slittamento limitato e un’evoluzione del FlexRide, dispositivo che ottimizza la risposta di ammortizzatori, sterzo e acceleratore in base alle richieste del guidatore.
PEUGEOT 4008 Condivide il pianale e gran parte dello stile (fatta eccezione per il frontale e la coda) con la Citroën C4 Aircross e la Mitsubishi ASX e, delle tre crossover, sarà quella che si farà attendere di più. Una curiosità: in Italia e nel Regno Unito non arriverà per riguardo nei confronti della 3008. Nel resto d’Europa verrà proposta esclusivamente con la trazione integrale e con tre propulsori: un 2.000 a benzina da 150 CV e due turbodiesel HDi (1.6 da 112 CV e 1.8 da 150 CV).
PORSCHE 911 CABRIO VOLKSWAGEN UP! 5 PORTE
La primavera scopre la 911/991, che si regala una capote in tela montata su una leggerissima struttura in magnesio capace di spiegare il suo movimento in undici secondi. Verrà inizialmente lanciata con due propulsori: un 3.400 boxer a sei cilindri da 350 CV (Carrera) e un 3.600, sempre a cilindri contrapposti, da 400 CV (Carrera S). Le varianti a trazione integrale Carrera 4 e Carrera 4S arriveranno ad ottobre mentre per quelle più sportive bisognerà attendere il 2013.
VOLVO V60 PLUG-IN
PORSCHE 918 SPYDER E’ stata confermata da Zuffenhausen la produzione della supercar del futuro, che farà il suo debutto in veste definitiva a Ginevra. 918 esemplari verranno consegnati a partire da ottobre 2013 ad altrettanti fortunati che potranno permettersi di spendere 645.000 euro per questa verdissima “limited edition”. Sotto il cofano un V8 da 500 CV abbinato a due unità elettriche da 218 CV alimentate da batterie ricaricabili in tre ore, in grado di garantire un’autonomia di 25 km ad emissioni zero. Qualche numero: 320 km/h di velocità massima, 3,2 secondi per accelerare da 0 a 100 e un consumo di soli 3 l/100 km.
RENAULT TWIZY Delle quattro francesi a zero emissioni in fase di lancio, è la più economica: è mossa da un propulsore elettrico da 5 o 10 CV a seconda della versione ed è proposta ad un prezzo che parte da 6.990 euro più il canone mensile di affitto delle batterie. Ha due posti in tandem come
1.400 TSI da 150 CV disponibile anche sulla station wagon ST e il 1.200 TDI E-Ecomotive (3,4 l/100 km).
SKODA CITIGO La sorella ceca della Volkswagen up! ha una famiglia motori più corposa, la stessa della Seat Mii: un 1.000 a benzina da 60 e 75 CV e un 1.000 a metano da 68 CV. Il design è caratterizzato da un frontale elegante e dal nuovo logo color argento, mentre le dimensioni esterne sono leggermente più grandi di quelle della piccolissima di Wolfsburg: misura due centimetri in più in lunghezza e un centimetro supplementare in larghezza. Tra gli optional segnaliamo il sistema di frenata automatica che interviene a scongiurare i danni peggiori fino ad una velocità di 30 km/h.
SSANGYONG SUT 1 Erede dell’Actyon Sports, il nuovo pickup coreano sfoggia un frontale piuttosto aggressivo e monta un 2.200 turbodiesel da 155 CV. Lungo quasi cinque metri (4,99 per la precisione) e con un piano di carico di due metri quadrati, sarà disponibile a trazione posteriore o integrale e con una ricca dotazione di serie che comprenderà, tra gli altri dispositivi, il tetto apribile, la telecamera posteriore, i fendinebbia, il cruise control e i cerchi in lega.
VOLKSWAGEN UP! 5 PORTE Dotazioni di serie e propulsore (il 1.000 tre cilindri a benzina da 75 CV) sono gli stessi della tre porte, a cambiare è la versatilità che aumenta su questa piccola monovolume pensata per la città.
Il design è simile a quello della concept cross up! svelata allo scorso Salone di Francoforte, eccezion fatta per le caratterizzazioni estetiche in stile suv. In concomitanza col lancio di questo modello, verrà introdotto su tutta la gamma il cambio automatico.
VOLVO V60 PLUG-IN Abbina per la prima volta nella storia un sistema ibrido plug-in ad un motore a gasolio: il turbodiesel 2.4 da 215 CV muove l’avantreno, l’unità elettrica da 70 CV è collegata alle ruote posteriori e alimentata da una batteria agli ioni di litio alloggiata sotto il pavimento e ricaricabile in un tempo variabile da 3,5 a 7,5 ore. A gestire il tutto un automatico a sei rapporti. Prezzo: 57.000 euro.
06-17.Autorama 526 NOVITÀ 2012 SavCRI OK xp8:Layout 1 30/01/12 15:49 Pagina 6
aprile
Novità2012 BMW SERIE 6 GRAN COUPÉ Dopo Cabrio e Coupé l’ultima variante della sportiva bavarese ha quattro porte e forte di queste viene spedita a rivaleggiare con Mercedes CLS e Audi A7 Sportback. A differenza delle concorrenti la proposta di Monaco offrirà cinque posti (4+1, a dire il vero). Tre le unità che compongono la gamma propulsori: due a benzina (3.000 a sei cilindri in linea da 320 CV e 4.400 V8 da 450 CV) e un 3.000 turbodiesel a sei cilindri da 313 CV.
HYUNDAI i30 Stile più moderno rispetto alla versione che manda a riposo per la compatta coreana, che grazie al suo nuovo look potrà sfidare a testa alta mostri sacri del calibro di Volkswagen Golf e Opel Astra. La gamma propulsori sarà composta da
AUTORAMA 11 Gennaio/Febbraio 2012
tre unità a benzina (1.4 da 100 CV, 1.6 da 120 e 135 CV) e tre turbodiesel CRDi (1.4 da 90 CV, 1.6 da 110 e 128 CV). Entro la fine del 2012 potrebbe debuttare sul mercato un’inedita variante a tre porte, ma in autunno sarà sicuramente la volta della versione station wagon.
A sei anni dal lancio la suv più ingombrante della Casa di Stoccarda (è lunga 5,10 metri) si presenta in una veste completamente rinnovata. Confermati i sette posti su tre file e pure l’arrivo della versione AMG.
TOYOTA AURIS La Toyota sembrava intenzionata a resuscitare lo storico nome Corolla, portato per quasi cinquant’anni dalle sue berline compatte e, invece, notizia dell’ultim’ora, verrà riutilizzato Auris o, forse, un nome nuovo. Sarà più grande e avrà propulsori turbo e ibridi in gamma.
CITROËN C1 La “segmento A” francese viene sottoposta ad un restyling sostanzioso. Le modifiche al design riguardano soprattutto il frontale (luci diurne a LED, paraurti e mascherina), le tinte della carrozzeria e i cerchi in lega mentre la gamma motori vede il debutto di un 1.200 tre cilindri a benzina da 86 CV che vedremo anche sotto il cofano della Peugeot 208 e si affiancherà al noto 1.000 da 68 CV. Gli interventi agli ammortizzatori contribuiscono ad aumentare il piacere di guida.
MERCEDES GL
CITROËN C1
HYUNDAI I30
maggio
BMW SERIE 6 GRAN COUPÉ
AUDI A3 Più grande ma più leggera rispetto al passato, la terza generazione della compatta tedesca sarà la prima auto dell’universo VW ad adottare il pianale modulare che vedremo dal 2013 sulla Golf e su altri modelli del Gruppo. La gamma sarà più ricca rispetto ad oggi: alle già note tre porte, Sportback e Cabriolet si aggiungeranno una variante con la coda (nella foto a sinistra la concept) e forse una coupé. Due importanti “new-entry” anche nella gamma motori: un 1.2 turbodiesel a tre cilindri e un’unità elettrica.
PEUGEOT 508 RXH AUDI A3 PEUGEOT 508 RXH
La prima sensazione è di trovarsi di fronte alla variante suv della media francese, in realtà c’è molto di più, ad
iniziare da uno straordinario concentrato di tecnologia. Oltre all’assetto rialzato e alle consuete protezioni in plastica sulla carrozzeria per affrontare meglio i percorsi “off-road”, questa vettura offrirà infatti un motore 2.000 turbodiesel HDi da 163 CV abbinato ad un’unità elettrica da 37 CV. Un’ibrida a gasolio dotata di trazione integrale (il propulsore ad emissioni zero è collegato alle ruote posteriori) che consentirà di risparmiare carburante anche durante i viaggi autostradali.
SMART FORTWO RESTYLING Solo un piccolo ritocco per l’auto più compatta disponibile sul mercato, in attesa della nuova generazione progettata congiuntamente con la Renault. I cambiamenti di questa scatoletta da 2 metri e 70 riguarderanno soprattutto l’estetica: il frontale, con lo stemma spostato sulla mascherina, dovrebbe somigliare a quello già adottato dalla versione elettrica. Gli interni beneficeranno solo di leggere modifiche riguardanti la tipologia di rivestimento e i colori dei sedili.
CADILLAC XTS L’ammiraglia americana da 5,13 metri sarà disponibile con trazione anteriore o integrale e un 3.600 V6 ad iniezione diretta da 305 CV con un automatico a sei rapporti. Gli amanti della guida apprezzeranno le sospensioni sportive e i freni Brembo. Tra le chicche hi-tech la frenata di emergenza automatica. CADILLAC XTS
07-17.Autorama 526 NOVITÀ 2012 SavCRI OK:Layout 1 26/01/12 17:13 Pagina 7
Novità2012
A UTORAMA 12
giugno
Gennaio/Febbraio 2012
HONDA CR-V
CHEVROLET CRUZE STATION WAGON Sarà di sicuro una scelta oculata quella di acquistare la nuova familiare di casa Chevrolet. Le dimensioni esterne non varieranno di molto rispetto alla berlina (si parla di circa 4,60 metri di lunghezza) e anche i propulsori al lancio dovrebbero essere gli stessi già presenti in listino. Ovverosia un 1.600 a benzina da 124 CV, un 1.800 a GPL da 141 CV e un 2.000 turbodiesel da 163 CV. Il prezzo della variante più costosa a gasolio dovrebbe superare di poco i 20.000 euro.
Style. Il primo offrirà il volante regolabile in altezza, gli airbag laterali e gli attacchi Isofix, mentre il secondo aggiungerà gli alzacristalli elettrici e le maniglie in tinta con la carrozzeria. SEAT MII
SUBARU BRZ
TOYOTA YARIS HSD
Si distingue dalla gemella Toyota GT-86 solo per la presa d’aria anteriore con la sagoma a trapezio invertita. Quanto al resto, tutto uguale, anche il propulsore, un 2.0 litri 4 cilindri boxer da 200 CV e 205 Nm. Siamo di fronte ad una coupé 2+2 a trazione posteriore con ambizioni da sportiva purosangue, visto che promette un baricentro incollato a terra e ad un peso contenuto in soli 1.220 kg. Due le trasmissioni, entrambe a sei rapporti: manuale o automatica. E nel 2013 sarà la volta della turbo dalla straordinaria potenza di 270 CV.
HONDA CR-V Già da tempo in commercio negli Stati Uniti, la suv giapponese arriva finalmente anche da noi. Pur essendo diventata più corta (scelta che permette, insieme all’utilizzo di materiali leggeri, di ridurre il peso) offre più spazio per le gambe di chi si accomoda dietro. Asse portante della gamma motori destinati al Vecchio Continente sarà il 2.200 turbodiesel i-DTEC.
TOYOTA GT-86 Grande rientro nel segmento delle sportive per il marchio giapponese. La trazione di questa coupé è posteriore, il motore, posizionato sotto il cofano, è un 2.000 boxer a quattro cilindri aspirato a benzina da 200 CV. Ribassatissimo il baricentro. Sarà identica alla Subaru BRZ (le vetture sono state progettate insieme) ma dovrebbe costare di più (intorno ai 30.000 euro) per via della dotazione di serie più ricca.
LANCIA FLAVIA CABRIOLET
LANCIA FLAVIA CABRIOLET Una scoperta a quattro posti con il brand torinese sul frontale mancava dai listini da ben 45 anni. Basata sul pianale (e con lo stesso design, mascherina esclusa) della Chrysler 200 Convertible, sarà lunga quasi 4,90 metri ed elegante come poche altre rivali. La capote, in tela e ripiegabile elettricamente. La gamma motori dovrebbe comprendere, oltre al 2.400 a benzina da 175 CV, già confermato la scorsa estate, un 3.600 V6 - sempre a benzina - da 283 CV e un 2.000 turbodiesel Multijet declinato su due potenze: 140 e 170 CV.
TOYOTA YARIS HSD SUBARU BRZ
LAND ROVER RANGE ROVER Con la sua veste nuova di zecca rivendica quella ribalta prestata alla sorellina Evoque per tutto il 2011. Più leggera grazie all’ampio utilizzo dell’alluminio e con un’aerodinamica migliorata, dispiegherà una gamma motori composta da unità più parche ed efficienti. A questo proposito il turbodiesel 4.400 V8 verrà affiancato da un più compatto motore a sei cilindri a V capace di erogare una potenza di circa 300 CV. Naturalmente ci saranno anche i V8, in versione aspirata e sovralimentata e anche, più avanti, l’ibrido.
PORSCHE BOXSTER Piccola, grande rivoluzione per la entry level di Zuffenhausen. Tra le novità, il sensibile incremento del valore passo, a tutto vantaggio dell’abitabilità interna, il servosterzo che da meccanico diventa
La prima piccola ibrida della Casa giapponese sarà la rivale diretta della Honda Jazz Hybrid. Sotto il cofano monterà un 1.500 a benzina abbinato ad un’unità elettrica. I prezzi dovrebbero partire da circa 18.000 euro. Come Prius e Auris HSD potrà anche viaggiare in modalità “emissioni zero” per brevi tratti e, a richiesta, monterà pannelli solari sul tetto per alimentare il climatizzatore come quelli visti sulla concept svelata allo scorso Salone di Ginevra.
VOLKSWAGEN MAGGIOLINO CABRIO
TOYOTA GT-86
elettroidraulico e la scocca in alluminio per ridurre al minimo i pesi. Rispetto al modello attuale lo stile è più cattivo, con vistose prese d’aria sulla fiancata e un originale spoiler in coda. Motori a sei cilindri 2.700 da 265 CV e 3.400 da 315 CV ma in futuro potrebbe arrivare un compatto 2.500 sovralimentato boxer a quattro cilindri da 360 CV.
SEAT MII Il listino prezzi più contenuto rispetto alla gemella Volkswagen up! è senza dubbio uno degli highlights della citycar spagnola: partirà da meno di 9.500 euro. Non male anche la gamma motori più ricca: comprenderà un 1.000 a benzina da 60 e 75 CV e un 1.000 a metano da 68 CV. Due gli allestimenti: Reference e
Stesse linee maschili della versione chiusa sovrastate da una capote in tela che, una volta ripiegata, rimarrà visibile come da tradizione. La novità scoperta “made in Wolfsburg” sarà ricca di fascino e, a differenza della New Beetle, piuttosto pratica, con qualche centimetro in più nell’abitacolo e nel bagagliaio. Quattro i motori al lancio: tre turbo ad iniezione diretta di benzina TSI (1.200 da 105 CV, 1.400 da 160 CV e 2.000 da 200 CV) e un 1.600 TDI da 105 CV. Nei mesi successivi arriverà anche la più brillante unità a gasolio 2.000 TDI da 140 CV.
06-17.Autorama 526 NOVITÀ 2012 SavCRI OK xp8:Layout 1 30/01/12 16:07 Pagina 8
luglio
Novità2012
AUTORAMA 13 Gennaio/Febbraio 2012
FIAT 500L Avrà un design da 500 bombata l’erede della Idea. La piccola monovolume torinese verrà prodotta in Serbia e condividerà il pianale con la futura Punto prevista per il 2013. Sarà lunga circa 4,10 metri e sarà disponibile anche nella variante semi-suv 4X2 Trekking.
FORD B-MAX Tra le novità che renderanno speciale la multispazio compatta del marchio americano le porte posteriori scorrevoli, mai viste su un’auto lunga poco più di quattro metri, con l’assenza del montante centrale a migliorare notevolmente l’accesso all’abitacolo. Sviluppata sul pianale della Fiesta, avrà una gamma motori articolata su unità a benzina da 1 a tre cilindri e 1.2 litri, oltre, probabilmente, ai 1.400 e 1.600 turbodiesel TDCi da 70 e 95 CV. La linea sarà simile a quella della concept mostrata a Ginevra 2011 (sotto).
FORD FIESTA CROSSOVER
SUBARU IMPREZA
FORD B-MAX
Derivata dal pianale della berlina, la pratica baby suv nasce con l’intento dichiarato di rubare clienti a Nissan Juke e Mini Countryman. Diversificata la gamma motori che comprenderà anche il 1.000 turbo a benzina Ecoboost a tre cilindri di casa.
FORD FOCUS ST Con i suoi paraurti sportivi, lo spoiler posteriore, le minigonne e l’assetto ribassato di 10 millimetri la variante più potente e aggressiva della gamma arriverà nelle concessionarie con un motore 2.000 sovralimentato a benzina da 250 CV abbinato ad un cambio manuale a sei marce. Sarà disponibile nelle varianti cinque porte e sw con tre allestimenti: ST1 (con sedili Recaro in tessuto), ST2 (sedili Recaro parzialmente in pelle) e ST3, con sedili Recaro in pelle riscaldati e fari bi-xeno.
HYUNDAI i30 WAGON Rispetto alla versione attuale sarà più appetibile tanto dal punto di vista dello stile esterno, quanto da quello delle finiture interne. Così potrà sfidare, finalmente ad armi pari, Astra, Focus e via discorrendo. Nessuna novità in vista sul fronte motori che saranno gli stessi della berlina presentata in primavera.
RENAULT CLIO Cambia completamente rispetto alla generazione attuale, della quale conserva solamente il pianale (anche se opportunamente modificato). La quarta
edizione della francese sfoggia innanzitutto un design più aggressivo. La gamma motori vedrà invece l’ingresso di un tre cilindri da 0.9 litri e 90 CV e di due propulsori da 130 CV già visti sotto il cofano di altri modelli Renault: il 1.4 TCE a benzina e il 1.6 turbodiesel dCi. Un’altra grande innovazione riguarderà la trasmissione: è previsto infatti un cambio automatico a doppia frizione.
SUBARU IMPREZA
FORDFOCUS ST
Design più dinamico e filante, esattamente come la recente XV. Disponibile in versione berlina e hatchback, aggiunge 2,5 cm alla voce passo, a tutto vantaggio dell’abitabilità interna. Confermata, ovviamente, la trazione integrale su un’offerta motori che prevede due benzina aspirati 1.600 e 2.000, e un turbodiesel, sempre 2 litri. Ma, forse da subito, ci sarà anche un 2 litri turbo con potenze di 200 e 270 CV.
TOYOTA PRIUS+ Rispetto alla berlina, della quale condivide la meccanica, la prima monovolume ibrida della storia cresce di 15 centimetri in lunghezza, fondamentali per poter ospitare sette passeggeri a bordo. Altra novità, le batterie sono posizionate tra i due sedili anteriori anziché nel bagagliaio. Aumentata anche la potenza globale: il benzina 1.800 da 99 CV sarà abbinato ad un propulsore elettrico da 82 CV che permetterà di viaggiare per due chilometri circa in modalità “emissioni zero”. Prezzo, sui 30.000 euro. TOYOTA PRIUS+
07-17.Autorama 526 NOVITÀ 2012 SavCRI OK:Layout 1 26/01/12 17:15 Pagina 9
Novità2012
A UTORAMA 14
settembre
Gennaio/Febbraio 2012
AUDI A1 QUATTRO La trazione integrale debutta in gamma A1 abbinata al 2.000 da 256 CV della S3: con questo motore e le quattro ruote motrici la baby Audi scatta a 100 in 5,7 secondi, e raggiunge i 245 orari. La linea è molto diversa da quella della A1 standard: muso ridisegnato, grande ala posteriore e cerchi sportivi da 18”. Interminabile la lista dei contenuti di serie: si va dai sensori luci e parcheggio al sistema audio con 14 altoparlanti. 333 gli esemplari che verranno messi in commercio, tutti ad un prezzo che si preannuncia decisamente impegnativo.
BMW SERIE 1 3 PORTE Portarsi a casa il suo stile più sportivo significherà risparmiare qualche centinaio di euro rispetto alla cinque porte già in listino. Corposa la gamma motori programmata al lancio che comprende unità tutte sovralimentate: un 1.600 a benzina da 136 e 170 CV e un 2.000 turbodiesel da 116, 143 e 184 CV.
BMW SERIE 3 TOURING AUDI A1 QUATTRO
Maggiore versatilità per la versione station wagon rispetto alla berlina a quattro porte, della quale però condividerà pianale, stile classico ma filante e soprattutto famiglia motori: tutti sovralimentati e ad iniezione diretta, e abbinati al sistema start&stop per la massima efficienza. Quattro i benzina (1.600 da 136 e 170 CV, 2.000 da 245 CV e 3.0 da 306 CV), altrettanti i gasolio (2.000 da 163 e 184 CV, 3.000 a sei cilindri in linea da 204 e 245 CV). In un secondo momento la familiare di Monaco sarà disponibile anche a trazione integrale.
SEAT TOLEDO Ispirata alla bella IBL (a sinistra), presentata allo scorso Salone di Francoforte, avrà dimensioni maggiorate rispetto a quelle della Exeo con la quale coesisterà, almeno inizialmente. Sul fronte propulsori si parla di motori turbo con start&stop e iniezione diretta.
SSANGYONG REXTON
FERRARI NUOVA ENZO Il progetto è ancora avvolto dal mistero: quel che si sa è che a Maranello ci stanno lavorando e, trattandosi di una serie limitata, la data di lancio verrà decisa all’ultimo. Tra le poche certezze il motore posteriore V12 da oltre 700 CV, il Kers ispirato a quello della F1 e tanto carbonio a garantire un peso “piuma”.
FIAT PANDA 4X4 Come immaginare la citycar torinese senza una versione a trazione integrale? Arriverà in listino con due propulsori sovralimentati: il 900 TwinAir benzina da 85 CV e il diesel 1.300 Multijet da 75 CV.
FORD FIESTA RESTYLING Nuovo frontale ispirato a quello della concept ST per l’auto straniera più venduta in Italia. La gamma motori si arricchirà di un 1.0 da 100 e 120 CV e un 1.6 da 180, tutti turbobenzina Ecoboost.
KIA OPTIMA Il marchio coreano ritorna nel settore delle berline medio-grandi con
SEAT IBL CONCEPT
Si tratterà soprattutto di un aggiornamento dei contenuti e di un restyling ispirato alla nuova filosofia stilistica più sobria inaugurata con la Korando. Dalla suv potrebbe tra l’altro ereditare il nuovo 2.0 litri turbodiesel da 175 CV.
KIA OPTIMA
una proposta realizzata sulla stessa base meccanica della Hyundai i40. Negli USA, dove è già in vendita, esiste anche una versione ibrida con 206 CV.
MERCEDES CLASSE A La monovolume più amata dagli italiani si trasforma in una compatta sportiveggiante (nella foto sotto la concept presentata allo scorso Salone di Francoforte), disponibile in versione a tre e cinque porte: l’obiettivo è quello di sottrarre clienti ad Audi A3 e BMW Serie 1. I propulsori dovrebbero essere condivisi con la Classe B: al lancio l’offerta potrebbe comprendere quindi un 1.600 da 122 e 156 CV e un 1.800 turbodiesel da 109 e 136 CV. Più avanti potrebbero arrivare unità più performanti, compresa una AMG.
MERCEDES CLASSE A CONCEPT
06-17.Autorama 526 NOVITÀ 2012 SavCRI OK xp8:Layout 1 30/01/12 16:36 Pagina 10
AUTORAMA 15 Gennaio/Febbraio 2012
ottobre
Novità2012
TOYOTA PRIUS PLUG-IN
CITROËN DS3 CABRIOLET Eredita il posto della C3 Pluriel allontanandosene però con uno scarto deciso quanto a stile e filosofia. Sarà infatti priva di montanti posteriori e adotterà una tradizionale capote in tela ad apertura elettrica e ripiegamento automatico nel bagagliaio. L’arrivo di questa versione, che potrà accogliere quattro persone, sarà l’occasione per portare al debutto nelle concessionarie un nuovo propulsore: il promettente 1.200 turbo tre cilindri a benzina capace di erogare oltre 100 CV.
JAGUAR C-X16 La cattivissima coupé inglese metterà le ruote su strada in una configurazione molto simile a quella del concept ammirato negli ultimi saloni (a destra). Tra gli sfizi stilistici, è stato confermato il portellone ad apertura laterale in style E-Type. Il motore sarà un 3.000 V6 con compressore e potenza vicina ai 400 CV, coadiuvato da un sistema ibrido simile al Kers della F1 che fornisce cavalli supplementari in fase di sorpasso. Il prezzo dovrebbe verosimilmente oscillare tra i 70 e gli 80 mila euro.
JAGUAR C-X16 SEAT IBE
IBE (a sinistra) presentata a Parigi 2010, la proposta spagnola verrà declinata su un’intera famiglia, che comprenderà anche la tre porte e la station wagon.
LAMBORGHINI AVENTADOR ROADSTER
SKODA MISSION Inizialmente questa berlina da quattro metri e mezzo di lunghezza andrà ad affiancare la Octavia senza sostituirla. Il design, annunciato dal prototipo MissionL visto al Salone di Francoforte del 2011 (sotto a sinistra), segnerà una svolta nella produzione Skoda e verrà via via esteso a tutti i nuovi modelli. Sarà un’auto ben dotata ma concreta perché avrà il compito di allargare il mercato del marchio ceco nei Paesi emergenti. Il perno della gamma sarà il 2.000 turbodiesel da 140 CV.
Per mantenere la stessa rigidità della coupé farà largo uso di carbonio. Il motore sarà sempre lo spettacolare V12 da 700 CV e, rispetto alla versione aperta della Murcielago, il tettuccio sarà più consistente e non solamente un “accessorio” per le emergenze.
MASERATI QUATTROPORTE Deciso upgrade per la nuova superammiraglia italiana, che adottando le linee affusolate e seducenti della coupé Gran Turismo, abbandona il pur nobile circolo delle auto di rappresentanza per andare a dare fastidio a modelli ultrablasonati come Aston Martin Rapide e, perché no?, Bentley Flying Spur. Il motore portante della gamma sarà un V8 a iniezione diretta, parente di quello della Ferrari California ma, per il basso di gamma, potrebbe esserci anche il diesel: un V6 derivato da quello della Lancia Thema.
TOYOTA PRIUS PLUG-IN
SEAT LEON Forte del pianale della settima generazione della Golf e di una linea che prende le mosse dalla concept sportiva
SKODA MISSION L
Rispetto al modello base le differenze si noteranno soprattutto su frontale e consolle interna. Oltre naturalmente al cavo che, opportunamente collegato alla presa di corrente, ricaricherà le batterie in un’ora e mezza. L’autonomia in modalità elettrica sarà così di circa 20 km e fino ad una velocità di 85 orari. Ridotti drasticamente i consumi (oltre 47 km/litro secondo Toyota) e le emissioni di anidride carbonica (49 g/km). I prezzi di listino dovrebbero partire da circa 35.000 euro, 8.000 in più rispetto alla versione “normale”.
07-17.Autorama 526 NOVITÀ 2012 SavCRI OK:Layout 1 26/01/12 17:17 Pagina 11
Novità2012
A UTORAMA 16
novembre
Gennaio/Febbraio 2012
MINI PACEMAN
DR DR3 Il segmento delle berline compatte non è uno dei meno affollati, anzi, ma DR ci prova lo stesso con un modello che assume come base la cinese Chery A3. La linea sarà moderna e abbastanza personale, nonostante la coda evidentemente ispirata a quella della BMW Serie 1. Come su tutte le DR: finiture essenziali, dotazione completa e prezzi bassi, verosimilmente compresi tra 11 e 13 mila euro. Due i motori previsti inzialmente: un 1.300 e un 1.500 con la doppia alimentazione benzina/GPL.
MAZDA6 Al Salone di Tokyo 2011 faceva bella mostra di sé il prototipo Takeri (sotto a destra) con la sua linea elegante ed affusolata: sarà così la nuova berlinona giapponese, grande e spaziosa (sono 4,85 i metri che misura in lunghezza) e completamente progettata in funzione della filosofia costruttiva SKYACTIV, improntata al conseguimento della massima leggerezza per abbattere consumi ed emissioni. Porterà al debutto un nuovo cambio automatico a sei rapporti e, soprattutto, l’innovativo sistema di recupero di energia in frenata i-ELOOP, basato su un condensatore anziché su una normale batteria.
potenti, oltre naturalmente al nuovo 2.0 litri turbodiesel da 143 CV.
OPEL MOKKA È quello della Chevrolet Aveo il pianale utilizzato dalla Opel per realizzare questa proposta che andrà a combattere nell’agguerritissimo segmento di Mini Countryman e Nissan Juke. Disponibile quindi a trazione anteriore o integrale, i motori saranno un 1.400 turbo, un 1.600 e un 1.700 turbodiesel.
OPEL JUNIOR Concorrenti in vista per Fiat 500: la citycar di Rüsselsheim punterà sullo stile sportivo e trendy per rubarle i clienti. La gamma dei propulsori comprenderà unità a tre cilindri sovralimentate a benzina o turbodiesel e potrebbe arricchirsi in futuro con motori ibridi e addirittura elettrici.
OPEL MOKKA
MERCEDES CLS SHOOTING BRAKE Quale sarà l’impatto visivo della versione familiare della coupé a quattro porte di casa Mercedes è facile immaginarlo, basta dare un’occhiata alla concept presentata a Pechino nel 2010 (sotto a destra). Basata sul pianale della Classe E, avrà un design più filante, dimensioni esterne più generose (lunghezza intorno ai cinque metri) ed un temperamento più aggressivo. I motori saranno gli stessi della tre volumi: quattro a benzina (3.500 V6 da 306 CV, 4.700 V8 da 408 CV e 5.500 V8 da 525 e 557 CV) e due turbodiesel CDI (2.100 da 204 CV e 3.000 V6 da 265 CV).
MINI PACEMAN Rivisitazione in chiave sportiva della Countryman per l’ennesima variazione sul tema Mini: sarà una crossover a tre porte dedicato a quanti vogliano abbinare un tocco di dinamismo alle linee bombate del suv di casa. L’aspetto sarà praticamente identico a quello del prototipo già visto lo scorso anno, con una lunghezza di poco superiore ai quattro metri e una sorta di continuità tra i cristalli posteriori laterali e il lunotto. I motori saranno i 1.600 a benzina e diesel, nelle configurazioni più
MAZDA TAKERI MERCEDES CLS SHOOTING BRAKE
07-17.Autorama 526 NOVITÀ 2012 SavCRI OK:Layout 1 26/01/12 17:17 Pagina 12
dicembre
Novità2012
AUTORAMA 17 Gennaio/Febbraio 2012
FORD KUGA La suv compatta festeggia la seconda generazione regalandosi qualche centimetro in più. Stile e piattaforma sono gli stessi della Escape (penultima foto in basso), svelata lo scorso novembre al Salone di Los Angeles e destinata esclusivamente ai mercati di oltreoceano. La gamma motori è ancora in definizione mentre l’elenco degli optional dovrebbe comprendere il monitoraggio dell’angolo cieco, l’assistenza al parcheggio e l’apertura del portellone senza mani.
HYUNDAI iX45 L’erede della Santa Fe adotta la sigla dedicata ai suv di famiglia. A cambiare, oltre al nome, saranno anche stile e dimensioni, con un maggior spazio per i passeggeri in abitacolo. Monterà una nuova generazione di motori a quattro cilindri a iniezione diretta, probabilmente anche una variante ibrida e sarà disponibile con trazione 4x4 o 4x2. KIA GT
JAGUAR XS PORSCHE CAYMAN TARGA
Per spedire nel dimenticatoio la sfortunata X-Type il marchio inglese ha in fase di progettazione una piccola che potrebbe essere annunciata a fine anno. A spingerla dovrebbero essere gli stessi motori della Evoque.
La notizia non è ancora ufficiale, ma nel caso in cui questo modello venisse realmente messo in produzione verrebbe confermata la recente tendenza Porsche ad andare a coprire ogni possibile nicchia del mercato. Servirebbe anche a rivitalizzare un modello che non ha mai sfondato davvero.
KIA COUPÉ GT 4 PORTE Anticipata dal concept visto lo scorso anno, la coupé a quattro porte dovrebbe essere solo la capostipite di un’intera gamma - si parla anche di una coupé normale e di una station wagon - che sarà assimilabile alle ammiraglie tedesche per i contenuti, corrisposti naturalmente a prezzi molto più bassi. Per esaltare la dinamica di guida, la trazione sarà posteriore e debutterà anche un cambio automatico a 8 rapporti. Potrebbe essere confermato il 3.300 V6 turbo del prototipo, affiancato però da unità meno estreme, anche a gasolio.
VOLKSWAGEN GOLF VII
PORSCHE CAYMAN TARGA
MITSUBISHI COLT Un’auto importante, la nuova Colt: già presentata in Giappone con il nome di Mirage (sotto), porrà rimedio alla latitanza del marchio nel segmento delle berline compatte e in caso di successo, ne risolleverà le sorti. Sarà una vera world car, verrà prodotta in Thailandia e distribuita in quasi tutto il mondo con poche varianti specifiche per i vari mercati. Motori: un 1.000 a tre cilindri e, forse, un 1.200 a quattro, entrambi con start&stop. Entro il 2015 dovrebbe arrivare anche la versione elettrica.
VOLVO V30
FORD ESCAPE
OPEL ASTRA CABRIO
Inutile negarlo, è uno dei modelli più attesi della stagione. Avrà uno stile più moderno ma non eccessivamente originale (la compatta di Wolfsburg è e resta una vettura tradizionale) e una serie di innovazioni tecnologiche come la frenata automatica alle basse velocità fresca di debutto sulla up!. In seguito, arriveranno come sempre le varianti SW, monovolume e cabrio ma non mancheranno modelli superecologici: un’ibrida diesel abbinata al propulsore 1.600 TDI e addirittura un’elettrica. Dopo la sfortunata esperienza C30 Volvo prova ancora a dire la sua nel segmento delle auto compatte. Per riuscirci stavolta utilizza la formula delle cinque porte e il pianale della Focus, dal momento che il rapporto con la Ford è tuttora in atto. Sulla nuova proposta compariranno quindi anche i motori Ecoboost a benzina, i diesel TDCi e forse un ibrido. Dalla V30 nascerà poi la crossover compatta XC30, con uno stile ispirato a quello della trendsetter Range Rover Evoque.
Ridurre pesi e costi significa in questo caso archiviare la soluzione del tetto rigido in metallo a favore di una più pratica e leggera capote in tessuto. In questo modo si ottiene peraltro l’effetto collaterale di equilibrare meglio il posteriore. I propulsori - tutti sovralimentati - dovrebbero essere gli stessi della coupé GTC: tre a benzina (1.400 da 120 e 140 CV e 1.600 da 180 CV) e tre a gasolio (1.700 da 110 e 130 CV e 2000 da 165 CV).
MITSUBISHI COLT
18-19.Autorama 526 PANDAokmc SavCRI OK:Layout 1 26/01/12 16:51 Pagina 1
LaPROVA
A UTORAMA 18 Gennaio/Febbraio 2012
LA GAMMA 1.2 Pop 1.2 Easy 1.2 Lounge 900 Twinair Easy 900 Twinair Lounge 1.3 Mutijet Twinair Pop 1.3 Mutijet Twinair Easy 1.3 Mutijet Twinair Lounge
10.200 € 10.950 € 12.200 € 12.450 € 13.700 € 12.400 € 13.150 € 14.400 €
Fiat Panda 1.2 Easy
EREDE AL TRONO La regina delle vendite in Italia si rinnova completamente. Rispetto al recente passato, la terza generazione della Panda è più versatile e confortevole ma meno brillante e più assetata
Il bagagliaio è ampio ma per sfruttarlo al massimo è necessario acquistare a parte il pratico sedile posteriore sdoppiato. La dotazione di serie è l’unico settore nel quale la Panda lascia un po’ a desiderare, mentre la versatilità e il livello costruttivo generale sono davvero di ottimo livello per la categoria citycar
POMIGLIANO D'ARCO (NA) - Non è stata casuale la scelta della Fiat di presentare la nuova Panda a Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli. Dopo la parentesi polacca, la terza generazione della vettura torna infatti ad essere assemblata nel nostro Paese, nell’ex fabbrica Alfa Romeo campana. E l’ultima evoluzione della “baby” torinese rappresenta sicuramente un passo in avanti rispetto alla serie precedente che, comunque, rimane in listino con la denominazione Classic. La lunghezza è aumentata di 11 centimetri, da 3,54 a 3,65 metri che, per la verità, sembrano un po’ tanti per una “cittadina”. L’incremento delle dimen-
Una famiglia destinata a diventare più ricca Tre motori e tre allestimenti (Pop, Easy e Lounge): questa è, per il momento, la gamma della terza generazione della Fiat Panda. Nei prossimi mesi, però, la famiglia della citycar torinese si arricchirà con nuove varianti. Al prossimo Salone di Ginevra, in programma dall’8 al 18 marzo 2012, verrà svelata l'attesissima 4x4: pianale e sistema di trazione sarà identico a quello della serie attuale (disegno a sinistra), il cambio avrà sei marce (con la prima corta) e i motori saranno due: 900 bicilindrico TwinAir a benzina da 85 CV e 1.300 turbodiesel Mjt da 75 CV. La variante Trekking a trazione anteriore, che debutterà sempre durante la rassegna elvetica, sarà invece caratterizzata esteticamente come la 4WD ma sarà dotata del dispositivo Traction+ già visto sulla multispazio Qubo, che distribuisce la coppia alla ruota motrice con più aderenza. Entro la fine dell’anno dovrebbero anche arrivare in listino le Panda a gas: la 1.200 EasyPower a GPL da
sioni è dovuto per gran parte al muso più voluminoso, che garantisce maggiore sicurezza negli urti, però sottende anche un bagagliaio più grande: la capacità minima è di 225 litri, che diventano 870 abbattendo il divano posteriore e molti di più se si sceglie il sedile del passeggero abbattibile a tavolino (150 euro). L’ampiezza dell’abitacolo è invece rimasta PERCHè valE la PEna di PEnsaRCi PEnsaRCi
É una citycar confortevole e versatile come una vettura di categoria superiore. Può svolgere anche il ruolo di prima auto.
praticamente invariata: il passo di 2,30 metri è identico a prima, però i sedili anteriori più sottili hanno contribuito ad incrementare leggermente i centimetri per le gambe di chi si accomoda dietro. I posti di serie sono quattro, ma consigliamo di acquistare il kit 5 posti (225 euro) visto che il divano è largo. La plancia (caratterizzata dal pratico “tascone”, omaggio alla prima generazione) è più raffinata però alcuni assemblaggi interni ed esterni (accoppiamenti della carrozzeria e parti nascoste dell’abitacolo in primis) sono perfettibili. Il livello costruttivo generale, però, è buono. Così come il comfort: la posizione di seduta rialzata
69 CV e la 900 TwinAir Natural Power a metano depotenziata a 80 CV. Nel 2013 potrebbero infine aggiungersi un’inedita versione Abarth (caratterizzata da un design aggressivo e dal propulsore 900 TwinAir a due cilindri portato fino a 110 CV), un’ibrida- TwinAir abbinato ad un’unità elettrica - in grado di emettere solo 80 g/km di anidride carbonica e il cambio automatico a doppia frizione.
18-19.Autorama 526 PANDAokmc SavCRI OK xp8:Layout 1 30/01/12 16:25 Pagina 2
FiaT panDa 1.2 easY
LaPROVA
AUTORAMA 19 Gennaio/Febbraio 2012
PREZZO: 10.950 € i numeri MOTORE: benzina, 4 cilindri CILINDRATA: 1.242 cc POTENZA TOTALE: 51 kW/69 CV COPPIA: 102 Nm CAMBIO: manuale a 5 rapporti TRAZIONE: anteriore LUNG./LARG./ALT.: 3,65/1,64/1,55 mt CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 225/870 litri 0/100 KM/H: 14,2 secondi VELOCITÀ: 164 km/h CONSUMO COMBINATO: 5,2 l/100 km EMISSIONI CO2: 120 g/km
cosa c’è e cosa si paga ALZACRISTALLI ELETTRICI ANT. di serie AUTORADIO di serie CERCHI IN LEGA DA 14” 400 € CLIMATIZZATORE MANUALE 850 € ESP non disp. FENDINEBBIA 200 € SEDILE GUIDA REGOLABILE IN ALT. 100 € SEDILE POSTERIORE SDOPPIATO 175 € TETTO APRIBILE 1.000 € VERNICE METALLIZZATA 500 €
con chi se la gioca Chevrolet Spark 1.0 LS Fiat Panda Classic 1.2 Hyundai i10 1.1 Fiorucci
10.840 € 9.050 € 11.140 €
aiuta nel traffico e i comandi sono tutti a portata di mano. Se si desidera il sedile del guidatore regolabile in altezza bisogna però sborsare altri 100 euro. Il climatizzatore manuale funziona bene ed è semplice da impostare ma si paga a parte: 850 euro. Il propulsore è silenziosissimo (a differenza delle altre due unità in listino: il 900 TwinAir bicilindrico a benzina da 85 CV e il 1.300 turbodiesel Mjt da 75 CV) e le sospensioni morbide consentono di percorrere tanti chilometri senza mai affaticare. Il motore 1.200 a benzina da 69 CV - già in attività sotto il cofano di 500, 500 C, Punto e Punto Evo - offre una risposta pronta ai bassi regimi ma, rispetto alla vecchia Panda, complice il peso maggiorato, è meno scattante (14,2 secondi sullo “0-100” anziché 13,2) e, soprattutto, necessità di più carburante (5,2 litri ogni 100 chilometri invece di 4,9). La tenuta di strada è caratterizzata da un rollio evidente (a causa del baricentro alto unito agli ammortizzatori “soft”) e quando si esagera con la guida brillante bisogna fare i conti con un vistoso sottosterzo. L’ESP al momento non è disponibile ma entrerà nella lista degli optional a febbraio: un peccato, perché ha fatto perdere una stella nei crash test Euro NCAP (la Panda ne ha ricevute quattro, ma avrebbero potuto essere cinque).
La leva del cambio è giustamente manovrabile per le esigenze di una citycar e tende ad impuntarsi solo quando si guida in modo allegro, mentre lo sterzo è piacevolmente leggero in manovra ma la sensibilità decresce all’aumentare della velocità. L’impianto frenante è uno dei migliori del segmento e la sicurezza è garantita dagli airbag frontali e a tendina presenti nella dotazione standard (quelli laterali si pagano 300 euro). La visibilità posteriore eccellente (merito delle ampie superfici vetrate) rende praticamente superflui i sensori di parcheggio (300 euro), solo nelle curve strette il montante anteriore sinistro particolarmente massiccio può causare qualche problema. Il prezzo della Panda 1.2 Easy, destinata ad essere la best seller nel nostro Paese, non è molto alto: bastano 10.950 euro per portarsela a casa. La dotazione di serie, però, andrebbe integrata. Oltre agli optional già citati, segnaliamo l’opportunità di aggiungere i fendinebbia (200 euro), il sedile posteriore sdoppiato (175 euro), le fasce paracolpi laterali (125 euro) e il ruotino di scorta (100 euro). Si paga persino lo specchio di cortesia dell’aletta parasole destra: costa 75 euro ed è abbinato alle cinture anteriori regolabili in altezza, al portaocchiali lato guida e alle due maniglie d’appiglio posteriori. Marco Coletto
Tra un po’ frenerà da sola Una delle novità tecnologiche più interessanti presenti sulla nuova Fiat Panda si chiama LSCM (Low Speed Collision Mitigation). Attraverso un sensore laser installato nel parabrezza, che dialoga con l'ESP, il sistema può riconoscere la presenza di ostacoli a distanza ravvicinata, togliere la coppia al motore e frenare automaticamente (a patto che la velocità non superi i 30 km/h) mantenendo il veicolo in posizione d’arresto per 2 secondi per poi permettere al guidatore di riprendere in sicurezza la normale guida. Questo accessorio può evitare completamente un urto o ridurne le conseguenze: tutto dipende da una serie di parametri quali le condizioni del fondo stradale, la dinamica e la traiettoria del veicolo. Questo accessorio integra tre funzioni aggiuntive: l’Automatic Energy Braking (AEB) entra in azione con una frenata di emergenza dopo aver valutato la posizione e la velocità degli ostacoli, l’accelerazione laterale, l’angolo di sterzo (l’angolo di impatto deve essere inferiore a 30°) e la pressione sul pedale dell’acceleratore; il Prefill precarica il sistema frenante in modo da consentire una risposta più pronta e il Brake Assist riconosce le situazioni di emergenza e aumenta la pressione sul pedale del freno. Questo optional sarà reso disponibile nel corso del 2012 e il suo prezzo non è ancora stato reso noto.
Come su molti altri modelli Fiat, anche la Panda ha il servosterzo elettrico con funzione City: premendo l’apposito pulsante, lo sforzo da esercitare sul volante durante le manovre di parcheggio diminuisce considerevolmente. Ma, come è naturale, diminuisce anche la sensibilità del comando, quindi, qualora il conducente si dimentichi di disinserire questa modalità una volta che non ve ne sia più la necessità, la funzione si autoesclude oltre i 35 km/h di velocità
20-21.Autorama 526 TWINGO SavCRI OK:Layout 1 26/01/12 16:47 Pagina 1
LaPROVA
A UTORAMA 20 Gennaio/Febbraio 2012
Renault Twingo 1.5 dCi Live
ricomincia a muso duro perchè vale la pena di pensarci pensarci
I sedili posteriori indipendenti e scorrevoli sono un optional virtualmente obbligatorio che aumenta enormemente la versatilità e la comodità della Twingo. Del resto, se non si è disposti a spendere i 350 euro supplementari (la cifra comprende anche il sedile di guida regolabile in altezza e i poggiatesta posteriori regolabili), bisogna fare i conti con uno schienale posteriore intero, ribaltabile solo in soluzione unica
renault twingo 1.5 dci live
è molto pratica, sfruttabile e ha prezzi interessanti. In più ora ha una fisionomia definita che la distingue dalle concorrenti
Rinnovata soprattutto nella parte anteriore, caratterizzata da un look più aggressivo grazie soprattuttto ai proiettori ausiliari, ha guadagnato in personalità e riconoscibilità. E il listino prezzi è molto interessante BILBAO - Tra la prima generazione della Twingo, datata 1993, e la seconda, presentata nel 2007, c’è stata una “normalizzazione” estetica sostanziale e la parte del pubblico più attratta dalle novità è rimasta delusa da questa controrivoluzione attuata dalla Renault. Per contro, la Twingo II ha attirato molti più clienti tradizionalisti e la vettura ha raggiunto una penetrazione di mercato nel segmento A, quello delle citycar, più che doppia rispetto alla progenitrice. A quattro anni dalla nascita, però,
la Casa francese ha ritenuto opportuno dare una rinfrescata alla sua piccola aggiungendo un po' di personalità stilistica. Le modifiche, per la verità, non sono state molte: in buona sostanza sono limitate all'inserimento di due grandi proiettori ausiliari nel muso, di sapore vagamente rallystico, e a un ampliamento della fanaleria posteriore, abbinato a una sagomatura leggermente diversa del portellone. Nonostante non ci sia stato alcun stravolgimento il risultato è note-
PREZZO: 13.700 € i numeri MOTORE: turbodiesel, 4 cilindri CILINDRATA: 1.461 cc POTENZA TOTALE: 55 kW/75 CV COPPIA: 180 Nm CAMBIO: manuale a 5 rapporti TRAZIONE: anteriore LUNG./LARG./ALT.: 3,69/1,65/1,47 mt CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 165/959 litri 0/100 KM/H: 11,2 secondi VELOCITÀ: 170 km/h CONSUMO COMBINATO: 3,4 l/100 km EMISSIONI CO2: 90 g/km
cosa c’è e cosa si paga ALZACRISTALLI ELETTRICI ANT di serie AUTORADIO di serie CERCHI IN LEGA DA 15” di serie CLIMATIZZATORE MANUALE di serie CLIMATIZZATORE AUTOMATICO 300 € ESP 350 € FENDINEBBIA di serie SED. POST. SDOPPIATO/SCORREVOLE 350 € TETTO PANORAMICO ELETTRICO 800 € VERNICE METALLIZZATA 500 €
con chi se la gioca Fiat 500 1.3 Multijet Ford Ka 1.3 TDCi Smart Fortwo Coupé cdi
da 14.170 € da 12.250 € da 12.436 €
vole e ora la Twingo non è più facilmente confondibile con alcune concorrenti come in passato e, soprattutto, ha guadagnato un gradevole look sportivo che, peraltro, la Renault adotterà anche sulla imminente nuova Clio, attesa a luglio, e su altri modelli ancora di là da venire. In più ci sono numerosissime possibilità di personalizzazione estetica, con sei diversi tipi di decorazioni per il tetto, possibilità di scegliere il colore delle modanature laterali e dei gusci dei retrovisori
nel 1993 rivoluzionò il segmento a La prima Twingo venne presentata nell’autunno del 1992 al Salone di Parigi ma la commercvializzazione iniziò nel giugno dell’anno successivo. Fece subito scalpore per la carrozzeria monovolume, che all’epoca veniva utilizzata solo per veicoli di grandi dimensioni, e per il sedile posteriore regolabile longitudinalmente, che ai tempi rappresentava un’innovazione e, all’occorrenza, permetteva di ottenere un’abitabilità sconosciuta non solo alle concorrenti di allora (Autobianchi Y10, Citroën AX, Fiat Cinquecento e Panda, Ford Ka e così via), ma anche a vetture di categorie dimensionali superiori. E l’allestimento era ai minimi termini, perché la Renault sperava di imporre questo modello come erede ideale della mitica R4, che stava andando in pensione dopo oltre trent’anni di carriera. Non c’era possibilità di scelta neppure per il motore, perché era disponibile solo un 1.200 a benzina, piuttosto datato, da 55 CV. All’inizio la vettura ebbe un’accoglienza tiepida, proprio perché l’offerta venne ritenuta troppo essenziale. A poco a
poco, però, la Renault incrementò le possibilità di personalizzazione (la Twingo divenne una delle prime citycar ad offrire il climatizzatore) e le vendite presero quota, trasformando quest’auto addirittura in un’icona. La produzione della Twingo prima serie terminò nel 2007 dopo che ne furono costruiti oltre 2,3 milioni di esemplari. La versione successiva, molto meno innovativa, è stata venduta in 650 mila esemplari tra il 2007 e il 2011.
20-21.Autorama 526 TWINGO SavCRI OK:Layout 1 26/01/12 16:47 Pagina 2
LaPROVA
AUTORAMA 21 Gennaio/Febbraio 2012
Il muso della nuova Twingo, con i fari supplementari di isprazione rallystica, è quasi minaccioso. Le prestaziooni della turbodiesel, però, sono piuttosto tranquille. La foto in basso, mostra un optional che sarà disponibile più avanti: un sistema multimediale per connettere un iPhone o un iPod Touch che, grazie a un’applicazione sviluppata dalla Renault, potranno funzionare da navigatore e fornire indicazioni per mantenere una guida economica
esterni, cerchi in lega di svariati disegni. Tra le proposte per l’esterno e quelle per l’interno, secondo la Renault, sono circa 30 mila le configurazioni possibili. L'abitacolo è immutato nelle linee generali e propone solo cambiamenti di dettaglio, come i nuovi tessuti di rivestimento e altri dettagli di minore importanza I motori sono tre: un 1.200 a benzina da 75 CV che in Italia farà la parte del leone in termini di vendita ed è disponibile anche in versione Energy con emissioni di anidride carbonica ridotte da 119 a 105 g/km, un 1.200 turbobenzina da 100 CV e un 1.500 turbodiesel da 75 CV. Gli allestimenti disponibili sono due: Wave, Live e Gordini. Bisogna riconoscere che già il primo livello è molto ben fornito, visto che comprende climatizzatore manuale, cruise control, radio con comandi al volante, quattro airbag e altro ancora. Alla presentazione internazionale della nuova Twingo la Renault ha portato solo le versioni con il turbodiesel e il turbobenzina, sebbene il propulsore destinato ad essere maggiormente richiesto in Italia è il 1.200 aspirato a benzina. Il primo ha potenza sufficiente per muovere la vettura con disinvoltura (per certi mercati è disponibile anche una versione da 85 CV che, però, non viene commercializzata in Italia), è piuttosto silenzioso e ha consumi molto contenuti (la Casa dichiara 3,4 l/100 km nel ciclo misto). L’assetto della 1.5 dCi è abbastanza morbido e lascia rol-
lare la vettura in modo evidente, fatto che contrasta un po’ con il look aggressivo, ma favorisce il comfort. Il passo corto fa percepire maggiormente anche il peso supplementare del motore a gasolio che grava sull’avantreno e si traduce in un sottosterzo più evidente sui percorsi misti. La versione 1.2 TCe da 100 CV, disponibile solo con l’allestimento sportiveggiante Gordini, è sicuramente più reattiva e pimpante, anche se non esattamente “cattiva”. I prezzi della Twingo vanno da 10.950 a 13.950 euro ma per i primi mesi di commercializzazione, da gennaio a marzo, è in atto una campagna di lancio che abbatte il costo della versione entry level 1.2 75 CV Wave a 8.500 euro. Saverio Villa
a fine marzo la sportiva La versione R.S. (Renault Sport) presente nella gamma precedente, al momento non è in listino, ma si tratta di una lacuna che verrà colmata già a fine marzo. La nuova versione “cattiva” avrà una caratterizzazione sportiva ancora più spinta e sarà disponibile anche in un inedito colore giallo. Oltre alla calandra a quattro fari delle Twingo tranquille, avrà una “lama” integrata nel paraurti anteriore, che ricorda gli spoiler delle vetture di F1, un alettone posteriore montato sul portellone e un paraurti posteriore con un profilo estrattore per l’aria del sottoscocca. Gli interni avranno impunture gialle (su volante, sedili e plancia) e a richiesta sarà disponibile l’opzione R.S. Monitor, un sistema di telemetria di bordo che è già impiegato sulle verianti R.S di Clio e Mégane. Il motore sarà lo stesso 1600 aspirato della versione precedente, in grado di erogare 133 CV che, grazie al peso ridotto della struttura, sicuramente ne esalteranno le prestazioni, portandola oltre i 200 km/h e facendola scattare da 0 a 100 km/h in circa 8,5 secondi.
22-23.Autorama 526-Audi-Toyota-RangeRover Sav:Layout 1 26/01/12 16:40 Pagina 1
LaPROVA
A UTORAMA 22 Gennaio-Febbraio 2012
Audi A4 Avant 2.0 TDI 177 CV Advanced
Restyling ma non tRoppo
Ritoccata anche la s4 Sono ancora meno gli interventi sulla versione più sportiva della gamma A4, ora disponibile esclusivamente con il cambio automatico a doppia frizione S tronic. L’aspetto esterno e il servosterzo sono stati modificati, mentre il motore è rimasto lo stesso: il 3.000 TFSI (turbo ad iniezione diretta di benzina) da 333 CV è elastico nella guida di tutti i giorni e mostruosamente cattivo quando si spinge forte sul pedale dell’acceleratore. Il tutto senza consumare troppo: 8,1 litri ogni 100 chilometri. La maggior rigidezza del telaio garantisce un comportamento stradale che regala in parti uguali divertimento e sicurezza e le caratterizzazioni estetiche (praticamente solo spoiler e minigonne) sono talmente sobrie che solo un occhio esperto può distinguere la vettura dalle sorelle più “normali”. La berlina da noi provata costa 58.400 euro, mentre per la station wagon Avant ce ne vogliono 60.000.
LISBONA - Un frontale più aggressivo in cui spiccano nuove prese d’aria, una calandra single-frame con gli angoli superiori smussati e un cofano più bombato, comandi della plancia più ergonomici e propulsori meno assetati (e in qualche caso più potenti) grazie alla presenza del sistema stop&start e di un nuovo servosterzo elettromeccanico che non assorbe energia in rettlilineo: sono queste le modifiche apportate all’Audi A4 in occasione del recente restyling. La regina delle segmento D “premium” (seconda solo alla cugina più popolare Volkswagen Passat nella classifica delle immatricolazioni italiane) è un’auto che da quattro anni riscuote un successo incredibile: questo ha portato gli ingegneri di Ingolstadt ad intervenire il meno possibile (giustamente) su una vettura, giunta alla quarta generazione, che se fosse un film sarebbe paragonabile ad un “blockbuster” hollywoodiano. La versione da noi provata, la station wagon Avant 2.000 TDI 177 CV Advanced, è quella che dovrebbe conquistare il maggior numero di clienti nel nostro Paese: il propulsore ha 7 CV in più rispetto all’evoluzione precedente ma allo stesso tempo fa registrare consumi più bassi (4,8 litri ogni 100 chilometri anziché 5,5). Un valore buono, anche se non ancora all’altezza della concorrenza diretta, composta da vetture del calibro di BMW Serie 3 Touring e Mercedes Classe C SW. Le sorprese arrivano quando si parla di prestazioni: gli 8,4 secondi necessari per accele-
perchè vale la pena di pensarci pensarci
È la più spaziosa tra le station wagon “premium” del segmento D e ha un motore vivace, oltre a finiture impeccabili rare da 0 a 100 km/h sono degni di una sportiva e l’erogazione, caratterizzata da tanto brio già sotto i 2.000 giri e da un allungo incredibile (fino ad oltre quota 4.000), mettono in secondo piano tutto il audi a4 avant 2.0 tdi 177 cv advanced
Le leggere modifiche alla plancia hanno interessato le levette sul piantone dello sterzo, la chiave d’accensione e il volante, disponibile con o senza la corona appiattita nella parte inferiore. Il sistema multimediale MMI presenta inoltre comandi semplificati se paragonati a quelli del modello precedente. La gamma dei colori interni (nero escluso) e dei rivestimenti dei sedili (a destra) è stata interamente rivista: la pelle Valcona, ad esempio, è stata rimpazzata dalla Nappa fine
Poche (ma buone) le modifiche alla vettura di Ingolstadt: un frontale leggermente rivisto e un motore turbodiesel migliorato nelle prestazioni e nei consumi
PREZZO: 39.700 € i numeri MOTORE: turbodiesel, 4 cilindri in linea CILINDRATA: 1.968 cc POTENZA TOTALE: 130 kW/177 CV COPPIA: 380 Nm CAMBIO: manuale a 6 rapporti TRAZIONE: anteriore LUNG./LARG./ALT.: 4,70/1,83/1,44 mt CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 490/1.430 litri 0/100 KM/H: 8,4 secondi VELOCITÀ: 222 km/h CONSUMO COMBINATO: 4,8 l/100 km EMISSIONI CO2: 126 g/km
cosa c’è e cosa si paga ANTIFURTO 525 € FARI ALLO XENO di serie INTERNI IN PELLE 2.090 € LAVAFARI 310 € NAVIGATORE SATELLITARE 890 € RETROVISORI RIPIEGABILI ELETTR. di serie SEDILI ANT. REGOLABILI ELETTR. 1.125 € SENSORI DI PARCHEGGIO POST. 465 € TETTO APRIBILE 1.575 € VERNICE METALLIZZATA 930 €
con chi se la gioca BMW 320d Touring Mercedes C 220 CDI S.W. Volvo V60 2.0 D3
da 38.508 € da 39.112 € da 34.680 €
resto. Una sensazione quasi “racing” che non si respira solo parlando di prestazioni pure: il cambio (nonostante i rapporti un po’ troppo lunghi nelle marce alte) e, soprattutto, lo sterzo hanno una precisione e un’efficacia difficili da trovare nelle proposte delle Case rivali, i freni sono di buon livello e nelle curve è davvero difficile mettere in difficoltà il telaio. Per quanto riguarda il comfort, invece, si notano alcuni alti e bassi: se è vero che le sospensioni sono “soft” al punto giusto per affrontare lunghi viaggi autostradali senza mai affaticare il guidatore e gli altri occupanti, è altrettanto vero che quando si superano i 130 km/h il sound proveniente dalla zona anteriore della vettura diventa decisamente meno ovattato. Invariate l’elevata qualità delle finiture interne e la praticità: le dimensioni esterne abbondanti - 4,70 metri di lunghezza non sono pochi per chi deve ricoverare l’auto in box - consentono di ricavare un abitacolo molto ampio (anche se sulla seconda fila i più alti hanno la testa molto vicina al tetto) e un bagagliaio da record se paragonato a quello delle familiari medie appartenenti a brand blasonati. Il prezzo di 39.700 euro è alto ma potrebbe essere ammortizzato al momento della rivendita sul mercato dell’usato visto che la A4 Avant è un assegno circolare tra le vetture di seconda mano. La dotazione di serie potrebbe essere più completa: i cerchi in lega da 17” e i fari allo xeno sono compresi nel prezzo, però bisogna pagare a parte accessori utili come i sensori di parcheggio posteriori (465 euro) e il navigatore satellitare (890 euro). M.C.
22-23.Autorama 526-Audi-Toyota-RangeRover Sav:Layout 1 26/01/12 16:41 Pagina 2
LaPROVA
AUTORAMA 23 Gennaio-Febbraio 2012
Toyota Avensis Wagon 2.0 D-4D 124 CV
svolta oRgogliosa Linee meno anonime rispetto al passato impacchettano con stile le confermate doti del modello: comfort, silenziosità di marcia ed economia di esercizio perché vale la pena di pensarci pensarci
Ha un prezzo più contenuto di molte rivali, alle quali non ha nulla da invidiare in termini di appeal e di tecnologia toYota avensis sW 2.0 124 cv
NIZZA - Un intervento articolato su più fronti quello che Toyota ha riservato alla sua segmento D, la Avensis: il risultato prefissato e ottenuto è un saggio restyling che rende la proposta nipponica, declinata come sempre in versione berlina e station wagon, ancora più appetibile soprattutto per le flotte, il naturale destinatario di questo genere di vetture. Registriamo innanzitutto un affondo sul design, svecchiato con decisione grazie all’adozione di fari più stretti, una nuova proporzione nel disegno delle griglie frontali, bordo cromato per il portatarga e paraurti posteriore tutto ridisegnato. La qualità poi, da sempre punto d’orgoglio del marchio, è salita ulteriormente di livello, e lo si nota soprattutto negli interni, che bilanciano con compostezza sobrietà e cura per il dettaglio. Parlando di impressioni di guida, bisogna anticipare che tutti gli sforzi sono stati indirizzati a migliorare l’handling e il comfort di marcia. E infatti: se alle alte velocità le sollecitazioni che arrivano dal telaio sono contenute e si apprezza il lavoro svolto per incrementare la stabilità della vettura, le poltrone con i loro supporti laterali contengono bene il corpo del guidatore e del suo secondo anche nelle curve più strette. In ambito urbano è invece il nuovo servosterzo a farsi notare: leggero ma presente, è il complice perfetto nelle manovre più impegnative. Grande comfort dunque, e anche dal punto di vista acustico: è questo uno degli
PREZZO: 29.400 € i numeri MOTORE: turbodiesel, 4 cilindri CILINDRATA: 1.998 cc POTENZA: 91 kW/124 CV COPPIA: 310 Nm CAMBIO: manuale a 6 rapporti TRAZIONE: anteriore LUNG./LARG./ALT.: 4,78/1,81/1,48 mt CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 384 litri 0/100 KM/H: 10,0 secondi VELOCITÀ: 200 km/h CONSUMO COMBINATO: 4,6 l/100 km EMISSIONI CO2: 121 g/km
aspetti che maggiormente preme agli acquirenti di un’auto nata per macinare chilometri, soprattutto in autostrada. Dove l’abbiamo spinta fino al limite concesso dai severi radar francesi, senza dover alzare di un solo tono il volume della conversazione. L’ultima miglioria di cui vogliamo fare menzione riguarda il motore, il 2.0 turbodiesel da 124 cavalli che da solo totalizza circa il 45% delle vendite dell’intera gamma: le emissioni sono state compresse del 18%, mentre i consumi, che si attestano a 4,6 l/100 km, sono calati del 13%. Il merito è di una coppia più lineare, della centralina rimappata e della pompa di iniezione tutta nuova. Parlando di tecnologia, tra le novità principali introdotte sulla nuova Avensis va segnalato di rigore il sistema Touch & Go Plus, che equipaggia di serie l’intera gamma italiana: il suo schermo touch screen da 6,1 pollici offre informazioni sul traffico, autovelox, accesso a google search, bluetooth, comando vocale, let-
tura messaggi, e-mail e mappe cittadine in 3D. La nuova Avensis arriva nei saloni a fine gennaio. Concludiamo con i prezzi: si parte dai 27.600 euro richiesti per la tre volumi a benzina 1.8 con cambio manuale e si arriva ai 37.000 della più equipaggiata SW, la 2.2 diesel automatica Style Safety.
Ampio dispiegamento di forze sul fronte sicurezza: tra i vari dispositivi l’avviso di sorpasso rischioso, quello di cambio involontario della corsia di marcia, la telecamera posteriore e il Pre-Crash System che allerta i sistemi di protezione per ridurre gli effetti di eventuali incidenti
Cristina Altieri
Range Rover Evoque eD4
tRazione anteRioRe, RispaRmio integRale
perché vale la pena di pensarci pensarci
Consuma (e costa) meno della variante a quattro ruote motrici e non delude nell’off-road. A patto di non esagerare... sponibile con questa configurazione). La Evoque “base” (sarà il modello più economico della gamma) non ha nulla da invidiare ai modelli più costosi e meglio dotati tecnicamente, se non qualcosina per quanto riguarda le prestazioni, a causa della coppia massima ridotta di 20 Nm: 180 km/h di velocità massima (invece di 185) e 11,2 secondi (anziché 10,8) per lo scatto zero-cento. Nonostante le ruote in presa siano solo due anziché quattro, la vettura non se la cava affatto male nei percorsi in fuori-
range rover evoQue ed4
TEESDORF - La Range Rover Evoque eD4, prima Land Rover a trazione anteriore in commercio nel nostro Paese (in altre nazioni è invece già in listino una variante a due sole ruote motrici della Freelander), arriverà in Italia solo nella seconda metà del 2012. Il suo debutto nelle nostre concessionarie, inizialmente previsto per febbraio, è stato rinviato per via del grande successo di pubblico che sta ottenendo la 4WD. La variante “stradale” della suv più trendy del momento - disponibile sempre come Coupé o con cinque porte - consente di risparmiare 75 chili di peso e di consumare meno: il motore 2.2 turbodiesel da 150 CV “beve” infatti solo 5 litri di gasolio ogni 100 chilometri anziché 5,7. Merito anche del sistema start/stop di serie abbinato ad un cambio manuale a sei marce (l’unico di-
PREZZO: circa 34.000 € i numeri MOTORE: turbodiesel, 4 cilindri CILINDRATA: 2.179 cc POTENZA: 110 kW/150 CV COPPIA: 380 Nm CAMBIO: manuale a 6 rapporti TRAZIONE: anteriore LUNG./LARG./ALT.: 4,36/1,97/1,64 mt CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 575/1.445 litri 0/100 KM/H: 11,2 secondi VELOCITÀ: 180 km/h CONSUMO COMBINATO: 5,0 l/100 km EMISSIONI CO2: 133 g/km
strada leggeri (a patto di montare, naturalmente, gomme adeguate). Le uniche differenze si notano nell’ “off-road” più estremo: in queste condizioni di guida la 2WD deve fermarsi dove la 4WD passa senza problemi. Se poi amate la compatta di Gaydon per il suo lato modaiolo e per le dimensioni ideali per la città, la eD4 è la versione che fa per voi: avrà un prezzo che sarà probabilmente inferiore di circa 1.800 euro rispetto alle versioni a quattro ruote motrici ma ne conserva tutti i pregi (elevata qualità delle finiture, versatilità e comfort acustico). Ovviamente ne ripropone anche i (pochi) difetti: sospensioni posteriori piuttosto rigide, listino salato, scarsa percezione degli ingombri durante le manovre di parcheggio. Diversa la situazione se vi recate spesso su strade particolarmente innevate: in questo caso il consiglio è quello di non badare a spese e puntare sulla trazione integrale. Quest’ultima, tra l’altro, dovrebbe conservare anche un valore residuo più alto sul mercato dell’usato vista la tradizione della Land Rover nel segmenR.G. to delle 4x4.
Il 2.2 turbodiesel della Evoque a trazione anteriore è stretto parente di quello utilizzato da Ford sulla berlina Mondeo, nonché sulle monovolume S-Max e Galaxy. Fino al 2008 il marchio inglese apparteneva infatti al brand americano
www.hubcomunicazione.it
24.Autorama 526-Pubb sito OK xp8:Layout 1 27/01/12 15:34 Pagina 1
IL MONDO DELL’AUTO INTREDIMENSIONI 1
Dalla sezione del nostro sito dedicata ad Autorama è possibile consultare e scaricare tutti i numeri della rivista
Inoltre nell’area listini troverete il materiale commerciale fornito dalle Case nella forma originale e più dettagliata
2 3 L’agenzia Asapress.net fornisce aggiornamenti quotidiani su tutto ciò che avviene nel mercato
Nello spazio dedicato al settimanale Yellow potete rivedere i servizi delle puntate trasmesse in TV