01.Autorama531 Cover SavOkCRI:Layout 1 28/06/12 13:48 Pagina 1
Mensile di informazione e cultura del mondo dei motori
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Nº 531/luglio-agosto 2012 - € 3,00 DACIA SANDERO
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LA PROVA
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Lancia Flavia: arriva da lontano con un nome storico
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Questa pazza Grand Cherokee SRT
LA PROVA
LA PROVA
BRZ: la sportività secondo Subaru
iSUZU D-Max ToyoTa pRiUS + LoUnGe LexUS GS 450H F-SpoRT CHevRoLeT CRUZe Sw 1.7L DieSeL LTZ FiaT pUnTo 1.3 MjeT viRGin RaDio voLvo v40 D2 SUMMUM
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N E W S
A UTORAMA 2 Luglio/Agosto 2012
La compatta della Stella arriverà nelle concessionarie a settembre ma è già ordinabile. I prezzi - alti anche se non esagerati - sono compresi tra i 22.990 euro della 180 Executive e i 36.030 euro della 250 Premium
Mercedes Classe A
LA GAMMA Modello
Prezzo Potenza Velocità Accelerazione Consumo Emissioni (euro) (CV/kW) (km/h) da 0 a 100 km/h combinato CO2 (g/km) (secondi) (l/100 km)
180 Executive 180 Sport 180 Premium 200 Executive 200 Sport 200 Premium 250 Executive 250 Sport 250 Premium 180 CDI Executive 180 CDI Sport 180 CDI Premium 180 CDI Autom. Executive 180 CDI Autom. Sport 180 CDI Autom. Premium 200 CDI Executive 200 CDI Sport 200 CDI Premium
22.990 24.570 26.850 27.020 28.400 30.720 32.770 33.470 36.030 24.100 25.480 27.960 26.030 27.410 29.890 26.970 28.350 30.670
122/90 122/90 122/90 156/115 156/115 156/115 211/155 211/155 211/155 109/80 109/80 109/80 109/80 109/80 109/80 136/100 136/100 136/100
202 202 202 224 224 224 240 240 240 190 190 190 190 190 190 210 210 210
9,2 9,2 9,2 8,4 8,4 8,4 6,6 6,6 6,6 11,3 11,3 11,3 10,6 10,6 10,6 9,3 9,3 9,3
5,5-5,8 5,5-5,8 5,5-5,8 5,5-5,8 5,5-5,8 5,5-5,8 6,1-6,2 6,1-6,2 6,1-6,2 3,8-4,0 3,8-4,0 3,8-4,0 4,1-4,4 4,1-4,4 4,1-4,4 4,3-4,6 4,3-4,6 4,3-4,6
128-135 128-135 128-135 129-136 129-136 129-136 143-145 143-145 143-145 98-105 98-105 98-105 109-116 109-116 109-116 111-121 111-121 111-121
In rosso le motorizzazioni diesel
lA sls AmG GUADAGnA 20 cV e DiVentA Gt
591 CV anziché 571, 3,7 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h (invece di 3,8), gruppi ottici oscurati, pinze freno verniciate in rosso e dettagli neri lucidati a specchio: queste le caratteristiche principali della versione più sportiva della Mercedes SLS AMG, la GT. Gli amanti del piacere di guida non potranno inoltre non apprezzare il cambio più rapido nei passaggi marcia e l’assetto più rigido privo della modalità Comfort. Il prezzo è di 213.120 euro, che diventano 221.590 se si opta per la variante scoperta Roadster. La famiglia della supercar della Stella si arricchirà ulteriormente nel 2013 con l’arrivo dell’elettrica E-CELL.
A UTORAMA n.531/Luglio-Agosto 2012 Mensile di informazione e cultura del mondo dei motori fondato nel 1958 Direttore responsabile: Cristina Altieri cristina.altieri@hubcomunicazione.it Direttore eDitoriale: Saverio Villa saverio.villa@hubcomunicazione.it Hanno collaborato: Michele Orfino (grafica), Adriano Tosi, Marco Coletto, Renato Gallo, Massimiliano Campanella, Andrea Rapelli, Mattia Eccheli consulente Di Direzione: Paolo Altieri
il listino completo Manca poco al lancio ufficiale della Mercedes Classe A: la compatta della Stella è ordinabile già dallo scorso giugno ma per vederla in concessionaria bisognerà aspettare il prossimo settembre. In attesa del “porte aperte” la Casa di Stoccarda ha comunicato altri dettagli importanti sulla vettura: la gamma motori, ad esempio, sarà composta da tre unità a benzina (1.600 da 122 e 156 CV, 2.000 da 211 CV) e tre turbodiesel CDI (1.500 da 109 CV, 1.800 automatica da 109 CV e manuale da 136 CV) mentre le versioni saranno tre: la “base” Executive, la grintosa Sport e l’elegante Premium. I prezzi sono alti, come da tradizione Mercedes, ma non esagerati. La
180 a benzina è costosa però il prezzo della variante più lussuosa si posiziona a metà strada tra le più economiche Audi A3 Sportback 1.4 TFSI e Renault Mégane 1.2 TCE e le più care Honda Civic 1.8 e Lancia Delta 1.4 Multiair. Discorso inverso per la 200 a benzina: in questo caso la Executive e la Sport hanno un listino in linea con quello delle rivali mentre la Premium è più cara di Audi A3 Sportback 1.4 TFSI, Honda Civic 1.8, Lancia Delta 1.4 Multiair e Volvo V40 T3. La briosa 250 (disponibile solo con il cambio automatico) è parecchio costosa se abbinata al ricco allestimento Premium, il cui prezzo è sensibilmente superiore a quello di Audi A3 Sportback 2.0
TFSI e Lancia Delta 1.8 Di Turbo. Passiamo ai propulsori turbodiesel: il modello “entry-level” 180 CDI Executive è una giusta via di mezzo tra le abbordabili Ford Focus 1.6 TDCi 115 CV e Opel Astra 1.7 CDTI 110 CV e le care Alfa Romeo Giulietta 1.6 JTDm-2 e Volkswagen Golf 1.6 TDI mentre le Sport e le Premium sono più care della concorrenza. Molto interessanti le cifre necessarie per portarsi a casa la 180 CDI Automatic: le Executive e le Sport sono in linea con le rivali mentre la lussuosa Premium è addirittura più economica della Lancia Delta 1.6 MJT. Le 200 CDI “base” e “intermedia” sono care per quello che offrono, la Premium no.
Gl 63 AmG, stellA esplosiVA La famiglia delle suv Mercedes personalizzate da AMG è più numerosa grazie all’arrivo della GL 63. La variante più aggressiva dell’ingombrante (la sua lunghezza supera abbondantemente quota cinque metri) sport utility a sette posti della Stella monta un motore 5.500 V8 da 557 CV abbinato ad un cambio automatico a sette rapporti in grado di far raggiungere alla vettura una velocità massima (autolimitata) di 250 km/h, di farla accelerare da 0 a 100 km/h in 4,9 secondi e di farle consumare 12,3 litri di benzina ogni 100 chilometri. Esteticamente la AMG - che arriverà sul mercato a novembre - si distingue dalle GL “normali” per il kit aerodinamico specifico e per i due doppi terminali di scarico cromati. Il piacere di guida è invece garantito dall’assetto sportivo Ride Control con sospensioni attive pneumatiche.
per la suzuki splash è tempo di restyling Dopo quattro anni dal lancio la Suzuki Splash si rinnova: la piccola monovolume giapponese, gemella della Opel Agila, è già acquistabile (con prezzi compresi tra 11.990 e 14.290 euro) e si distingue dalla precedente per il cofano più arrotondato, per la mascherina più ampia, per i paraurti ridisegnati e per due nuove tinte metallizzate (Sparkling Blue e Bison Brown). Più lunga di 4,5 centimetri rispetto a prima (ora l’ingombro longitudinale è di 3,78 metri), monta gli stessi due motori a benzina 1.000 da 68 CV e 1.200 da 94 CV, che però ora consumano meno (con il sistema Start&Stop fanno registrare valori dichiarati rispettivamente di 4,6 e 5 litri ogni 100 km). Con 1.700 euro in più è possibile installare l’impianto a GPL mentre tutti i neopatentati che acquisteranno come prima vettura una “mille” riceveranno in omaggio, grazie al programma “Suzuki & Safe”, un corso di guida sicura.
reDazione e aMMinistrazione Viale dei Partigiani, 118/c 20092 Cinisello Balsamo (MI) Tel. 02.22472162 - Fax 02.700430623 redazione@hubcomunicazione.it seDe leGale Via Stresa, 15 - 20125 Milano Diffusione abbonaMenti GE.MA srl - Cologno Monzese (MI) staMpa e leGatoria Graphicscalve S.p.A.- Vilminore di Scalve (BG)
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N E W S la Volvo s60: 508 cV firmati da polestar La Volvo S60 Polestar è, per il momento, un esemplare unico realizzato per un committente anonimo dal team che gestisce l’attività sportiva della Casa svedese. Il motore 3.000 T6 potenziato (da 304 a 508 CV) consente alla berlina scandinava di superare i 300 km/h di velocità massima e di accelerare da 0 a 100 km/h in soli 3,9 secondi. Un’eventuale produzione in piccola serie di questo modello dipenderà dal numero di richieste.
AUTORAMA 3 Luglio/Agosto 2012
Aston Martin Vanquish
ritornA, seXY eD estremA come mAi finorA Aveva abbandonato le scene cinque anni fa ma ora torna in una veste completamente rinnovata per rubare clienti alle granturismo più esclusive del mercato, modelli che rispondono ai nomi di Mercedes CL, Ferrari FF e Bentley Continental GT. La seconda generazione dell’Aston Martin Vanquish, nata per rimpiazzare la cattivissima DBS, è più grande e spaziosa dell’antenata ed è disponibile in due varianti: due posti secchi per gli amanti del piacere di guida e 2+2 per chi non può rinunciare alla praticità offerta dalla presenza di un relativamente ampio divanetto posteriore. Il propulsore 5.900 V12 (abbinato ad un cambio automatico a sei rapporti) genera una potenza di 573 CV e consente alla
supercar britannica di raggiungere una velocità massima di 296 km/h e di accelerare da 0 a 100 km/h in 4,1 secondi. Il divertimento è garantito anche da una serie di componenti “racing” come l’impianto frenante Brembo con dischi carboceramici mentre gli interni - ricchi di metallo, legno e vetro - non deludono i clienti abituati alla massima eleganza. La nuova Aston Matin Vanquish verrà presentata ufficialmente al prossimo Concorso d’Eleganza di Pebble Beach e al Salone di Parigi (in programma dal 29 settembre al 14 ottobre), ma per vederla nelle concessionarie bisognerà attendere l’inizio del 2013. Il prezzo di listino, già noto nel Regno Unito, dovrebbe superare da noi i 235.000 euro.
International Engine of the Year 2012
TUTTI I VINCITORI
col 1.000 ecoboost forD hA fAtto centro Dal 1999, anno di nascita dell’ “International Engine of the Year”, al 2011 la Ford non era mai riuscita a conquistare un “Oscar” nel più importante premio mondiale dedicato ai propulsori. E ora, grazie al nuovo 1.000 Ecoboost da 125 CV montato dalla compatta Focus, la Casa americana è stata capace di aggiudicarsi ben tre riconoscimenti: i due più prestigiosi (“miglior motore” e “miglior nuovo motore”) e quello riservato alla categoria “sotto 1 litro”. Le doti del propulsore a tre cilindri “yankee”, che presto vedremo anche sotto il cofano della piccola Fiesta e delle monovolume BMax e C-Max, hanno convinto la giuria (composta dai più importanti giornalisti del settore automotive), che non ha avuto dubbi su chi premiare. L’unità presente sotto il cofano delle Auto dell’Anno Chevrolet Volt e Opel Ampera, un motore elettrico supportato da un 1.400 a benzina, era tra le favorite ma si è dovuta accontentare di vincere nella cate-
Il tre cilindri sovralimentato della Focus da 125 CV si è aggiudicato il più importante riconoscimento mondiale dedicato ai propulsori goria dei propulsori ecologici, mentre il 4.500 V8 della Ferrari 458 Italia ha vinto nuovamente due “statuette” (come lo scorso anno): “sportive” e “over 4 litri”. Poche novità per quanto riguarda i riconoscimenti “minori”: il 1.400 TSI Volkswagen (Golf, Polo, Tiguan, ecc...) ha conquistato per il settimo anno consecutivo la categoria “ da 1 a 1,4 litri”, il 1.600 turbo BMW-PSA (usato, ad esem-
pio, dalla Mini Countryman e dalle Peugeot 5008 e 3008) si è ripreso lo scettro “da 1,4 a 1,8 litri” perso temporaneamente lo scorso anno e il 2.000 biturbo a benzina BMW (Serie 3, X1 e X3) ha scalzato dal gradino più alto del podio della categoria “da 1,8 a 2 litri” il biturbodiesel di pari cilindrata realizzato sempre dalla Casa bavarese. Salendo di livello il 2,5 Audi montato da RS3 Sportback e TT RS, grazie soprattutto al suo sound, si è aggiudicato per il terzo anno consecutivo il premio di miglior propulsore “da 2 a 2,5 litri” mentre la BMW ha dominato nuovamente (per la dodicesima volta su 14 edizioni) la categoria “da 2,5 a 3 litri”. Questa volta con il 3.000 biturbo a benzina (Serie 1 M Coupé, Serie 3 e Z4) che ha soffiato il primato al 3.000 biturbodiesel. Dominio bavarese anche nei propulsori “da 3 a 4 litri”: il possente 4.000 V8 della M3 ha conquistato la quinta medaglia d’oro consecutiva nella categoria.
Miglior motore Miglior nuovo motore Miglior motore “verde” Miglior motore sportivo Motore sotto 1 litro Motore da 1 a 1,4 litri Motore da 1,4 a 1,8 litri Motore da 1,8 a 2 litri Motore da 2 a 2,5 litri Motore da 2,5 a 3 litri Motore da 3 a 4 litri Motore sopra i 4 litri
Ford 1.0 Ecoboost Ford 1.0 Ecoboost GM 1.4 range-extender Ferrari 4.5 V8 Ford 1.0 Ecoboost Volkswagen 1.4 TSI BMW-PSA 1.6 BMW 2.0 Audi 2.5 BMW 3.0 BMW 4.0 V8 Ferrari 4.5 V8
Il motore 1.000 Ecoboost turbo a benzina da 125 CV consente alla Focus di raggiungere una velocità massima di 193 km/h e di accelerare da 0 a 100 km/h in 11,3 secondi
...e sulla focus ottiene sedici record mondiali Lo scorso giugno sul circuito di Mortefontaine (Francia) tre Ford Focus 1.000 Ecoboost - il migliore motore del mondo secondo i giurati del premio “International Engine of the Year - hanno stabilito ben sedici record di velocità omologati dalla FIA (Federazione Internazionale dell’Automobile) nella categoria B (auto di serie), con motori a quattro tempi dalla cilindrata compresa tra 850 e 1.000 cc. Le tre vetture, guidate dal pilota di rally finlandese Jari-Matti Latvala (portacolori del team Ford nel campionato mondiale WRC) e da sette giornalisti hanno fatto registrare le velocità medie più elevate nel chilometro da fermo (113,552 km/h) e lanciato (176,168 km/h), nel miglio da fermo e lanciato, su numerose distanze (10, 100, 500 e 1.000 km, 10, 100, 500 e 1.000 miglia) e anche nelle prove “endurance” da 6, 12 e 24 ore (4.104 chilometri percorsi).
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N E W S
Opel Astra
La Opel Astra Sedan (sopra) a quattro porte non è destinata a riscuotere un grande successo nel nostro Paese, vista l’idiosincrasia degli italiani nei confronti delle compatte con la coda. La variante a cinque porte (in alto) ha un frontale più “importante” condiviso con gli altri modelli della gamma, mentre la GTC a tre porte, dotata del propulsore 2.000 biturbodiesel da 194 CV, si distingue dalle versioni “normali” per una mascherina che ricorda quella montata dalla più aggressiva OPC
reStyLing Sportivo ma anche “eco” Aria di rinnovamento per la Opel Astra. La compatta tedesca si concede un restyling importante a tre anni dal debutto: modifiche estetiche e tecniche che rendono la “segmento C” di Rüsselsheim più personale e meno “assetata”. Cominciamo dal design: il frontale ha una mascherina più pronunciata e la cinque porte ha uno spazio per la targa ridisegnato e una striscia cromata nel paraurti (come la Sports Tourer) per aumentare l’impressione di larghezza. L’abitacolo è più sportivo grazie a nuovi rivestimenti, tinte e finiture e la gamma si arricchisce con l’arrivo della variante a quattro porte Sedan. Passiamo ai propulsori: il 1.400 Turbo a benzina da 140 CV guada-
La nissan Juke diventa cattiva
Da quasi trent’anni la sigla Nismo caratterizza le Nissan più sportive. Questo brand, poco conosciuto in Europa, debutterà ufficialmente nel Vecchio Continente a gennaio 2013 per una versione “cattiva” della Sport Utility Juke caratterizzata da paraurti ribassati, parafanghi ampi, minigonne, spoiler, cerchi da 18” e il motore 1.6 turbo a benzina rivisto. Senza dimenticare le sospensioni più rigide e lo sterzo più diretto.
La compatta tedesca si rinnova: design aggressivo, motori parchi ma vivaci e un’inedita variante con la coda gna 20 Nm di coppia (da 200 a 220) e il 1.700 turbodiesel CDTI da 110 CV ecoFLEX emette solo 99 grammi per chilometro di anidride carbonica e consuma 3,7 litri di gasolio ogni cento chilometri. Pas-
siamo al top di gamma: alla sportivissima OPC (2.000 da 280 CV, 250 km/h di velocità massima e 6 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h) si aggiungerà dal prossimo autunno l’Astra diesel più potente di sempre. Il motore sarà un 2.000 a doppia sovralimentazione da 194 CV, lo stesso montato dalla berlina Insignia, e sarà disponibile con tutte le carrozzerie eccetto quella a quattro porte. All’inizio del 2013 sarà invece la volta di un inedito 1.600 ad iniezione diretta di benzina in grado di generare potenze fino a 200 CV. Non mancano gadget tecnologici già visti su Zafira Tourer e Insignia come la telecamera anteriore Opel Eye di seconda generazione con sistemi
potenziati di riconoscimento dei segnali stradali, l’avviso in caso di superamento involontario della carreggiata, l’indicatore della distanza di sicurezza e il Forward Collision Alert (che avverte il guidatore con segnali visivi e acustici di un pericolo di scontro imminente con il veicolo che precede). Segnaliamo inoltre altre “chicche” come la telecamera posteriore, il sistema di avviso dell’angolo cieco laterale, il cruise control attivo con radar e il sistema di frenata automatica che si attiva a velocità superiori a 50 chilometri orari. La Opel Astra restyling è già in listino con prezzi che partono da 18.250 euro per la variante “entry-level” a cinque porte.
Chevrolet Spark
La pinK Lady è appoSta per “Lei” La Chevrolet Spark è una citycar dallo stile aggressivo, molto apprezzata da un pubblico maschile costantemente alla ricerca di vetture dalle forme sportive. Per venire incontro alle donne la Casa americana ha lanciato una versione speciale decisamente “trendy” denominata “Pink Lady”. Tutto in questa variante è dedicato alle automobiliste: la vernice metallizzata rosa Pink Lady, le minigonne laterali in tinta con la carrozzeria e la colorazione bianca utilizzata per gli specchietti retrovisori, per i cerchi in lega da 15” e per gli adesivi “bubble”. Volendo c’è anche la possibilità di acquistarla verniciata con una più sobria - ma altrettanto modaiola - tinta bianca Olympic White con sticker pink. Lo stile pour femme è presente (naturalmente) anche negli interni: il rosa è infatti chiaramente visibile sulla strumentazione, sui tappetini, sulla consolle centrale e sugli inserti sulla plancia.
La Kia Sorento si affida al lifting e alla “dieta” La Kia Sorento si rinnova a tre anni dal lancio: la seconda generazione della grande sport utility coreana debutterà sul mercato entro il prossimo autunno con un look contraddistinto da paraurti ridisegnati, gruppi ottici rivisti (specialmente quelli posteriori), luci a LED e cerchi in lega da 19”. Disponibile a cinque o a sette posti e con un telaio riprogettato per diminuire la massa complessiva (aumentando in questo modo l’agilità riducendo
La dotazione di serie, particolarmente ricca, comprende sei airbag (frontali, laterali e per la testa), il controllo della trazione, il climatizzatore manuale, il computer di bordo e la radio CD MP3 con comandi al volante e prese Aux-in e USB. Due i motori: un 1.000 a benzina da 68 CV (154 km/h di velocità massima, 15,5 secondi per accelerare da 0 a 100 chilometri orari e un consumo di 5,1 litri di carburante ogni 100 chilometri) e una variante a GPL di pari cilindrata e potenza, capace di offrire le stesse prestazioni. La Chevrolet Spark Pink Lady è già acquistabile a 11.690 euro (13.200 per la variante alimentata a gas): prezzi che portano questo allestimento ad essere il più costoso dell’intera gamma della “baby” del Cravattino.
al contempo i consumi di carburante), è stata modificata anche nell’abitacolo, dove spiccano la plancia con materiali più soffici e un’inedita strumentazione impreziosita da un display a cristalli liquidi da sette pollici posizionato nella consolle centrale. I prezzi non sono ancora stati comunicati ma non dovrebbero discostarsi troppo da quelli attuali (da 32.750 a 38.100 euro) e anche l’unico motore presente nella gamma dovrebbe rimanere il 2.200 turbodiesel CRDi da 197 CV abbinato alla trazione integrale e ad un cambio manuale a sei marce (o automatico con una leva ridisegnata e rivestita in pelle). Tra gli optional segnaliamo il tetto panoramico e i sedili in pelle neri o beige.
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AUTORAMA 5
novità d’autunno per la Jeep BMW conquista la Londra olimpica In occasione delle Olimpiadi di Londra il Gruppo BMW (sponsor della manifestazione) ha lanciato diverse iniziative. La più importante è l’inaugurazione del primo i Store a Park Lane, una struttura che permetterà al pubblico di conoscere i futuri modelli ecologici della Casa bavarese (compresa una variante inedita più lussuosa dell’elettrica i3). La concept Mini Rocketman, già vista a Ginevra 2011, è stata invece verniciata con i colori della bandiera del Regno Unito (foto) per celebrare la nazione ospitante del Giochi estivi.
euro ncap più severo
Dal 2014 sarà più difficile conquistare le cinque stelle Euro NCAP: fra due anni, infatti, l’ente indipendente che valuta attraverso i crash test la sicurezza delle auto vendute nel Vecchio Continente terrà conto anche del sistema di frenata automatica d’emergenza, attualmente disponibile solo sul 21% delle vetture.
La giuLietta è più sportiva Wrangler Mountain (foto) e Grand Cherokee S Limited: sono queste le due versioni speciali che la Jeep lancerà sul mercato il prossimo settembre. La prima, rivolta agli amanti dell’outdoor e basata sulla versione Sport a due porte con il motore 2.800 turbodiesel CRD da 200 CV, si distingue per la mascherina nera, per il black hard top con vetri scuri e per i cerchi in lega da 17”. La seconda, derivata dalla concept “production-intent sports” mostrata allo scorso Salone di Ginevra, monta un motore 3.000 turbodiesel CRD da 241 CV e si distingue dalle varianti “standard” per lo spoiler posteriore, l’assenza delle barre sul tetto e la tinta nera lucida usata per la mascherina frontale e i cerchi in lega da 20”.
Fiat
La 500 si rinnova (non troppo) Nonostante siano passati ben cinque anni dal lancio, la Fiat 500 non intende concedersi un restyling (anche perché non he ha bisogno). In occasione del Model Year 2013 la citycar torinese si presenta con sei tinte inedite: due pastello extraserie (Giallo Sole e Beige Cappuccino) e quattro metallizzate (Blu “Dipinto di Blu”, Grigio Colosseo, Viola Dolce e Rosa Diva). Senza dimenticare le due nuove versioni: la vivace Color Therapy nella foto (cerchi da 14” in tinta bianco/cromo, specchietti bianchi), con prezzi a partire da 12.550 euro, e la grintosa Street (da 13.740 euro) con cerchi black da 16” e finiture cromo-satinate.
MDI AirOne
te bassi: 77 centesimi di euro per percorrere 100 chilometri. Zero emissioni, un semplice flusso d’aria fredda per alimentare il condizionatore e un propulsore ricaricabile attraverso una semplice presa di corrente domestica. L’alternativa alle auto alimentate dal petrolio? Non proprio. Già nel 2002 durante un test riservato ai giornalisti la vettura potè percorrere solo pochi metri a causa della formazione di ghiaccio nel motore: quando un
La nuova versione “Sportiva” dell’Alfa Romeo Giulietta, disponibile in abbinamento a tre motori (1.400 Turbo Multiair da 170 CV e 2.000 turbodiesel JTDm-2 da 140 e 170 CV), è rivolta a chi cerca il brio: assetto ribassato, cerchi in lega da 18”, freni Brembo, pedaliera in alluminio e sedili “racing” in pelle. Senza dimenticare le calotte specchietti satinate e i vetri posteriori privacy.
in arrivo La thema coupé?
Secondo il sito olandese autoblog.nl entro due anni potrebbe debuttare sul mercato una variante coupé della Lancia Thema. Negli Stati Uniti lo stesso modello rimarchiato Chrysler (e derivato ovviamente dall’ammiraglia 300) potrebbe rappresentare un’alternativa alla Cadillac CTS Coupé, soprattutto se dotato di motori Hemi V8.
La swift è più racing con x-ite
Le Basta un pieno d’aria Molti di voi ricorderanno la Eolo, la prima auto ad aria compressa della storia. Presentata al Motor Show di Bologna del 2001 e progettata da Guy Nègre (ex ingegnere francese della Williams, che negli anni ‘80 aveva ipotizzato un motore rotativo per la F1), era realizzata in alluminio tubolare, fibra di canapa e resina e raggiungeva una velocità massima di 110 km/h. Il tutto con un’autonomia di 10 ore e costi di gestione sorprendentemen-
in Breve
Luglio/Agosto 2012
Nel motore MDI l’espansione dell’aria compressa proveniente dal serbatoio viene utilizzata per muovere un pistone o una turbina collegati ad un albero
gas compresso si espande si raffredda, facendo in questo modo congelare i tubi di alimentazione. Ora la situazione sembra cambiata: la Tata (che nel 2007 ha firmato un accordo per produrre su licenza e vendere in India modelli ad aria compressa) ha terminato con successo i primi collaudi mentre la MDI ha annunciato il lancio nel 2013 del primo modello: un quadriciclo leggero per 16enni, denominato AirOne, con un propulsore da 20 CV in grado di far raggiungere alla vettura una velocità di 100 km/h. Più avanti dovrebbero invece arrivare un quadriciclo per 14enni da 10 CV (AirPod), una citycar da 34 CV (AirCity) e un van. Per maggiori informazioni: www.mdi.lu.
La linea di accessori X-ITE permette di rendere più “cattiva” qualsiasi versione della Suzuki Swift. Il kit spoiler anteriore e posteriore, ad esempio, costa 729 euro, il set di adesivi 154 euro mentre i pomelli del cambio con cuffia 164 euro. Non mancano inoltre i battitacco, i tappetini specifici e i cerchi in lega da 17” neri opachi con logo rosso, bianco o nero.
ford: cinture con airbag
La nuova Ford Mondeo sarà la prima auto in Europa a montare le cinture di sicurezza posteriori con airbag. Questa soluzione, introdotta negli USA nel 2011 dalla Explorer (e scelta dal 40% dei clienti della Sport Utility “yankee”), aumenterà la protezione di chi si accomoda dietro, soprattutto nella zona della testa, del collo e del busto.
Gli accessori X-ITE sono adatti soprattutto alle versioni sportive a tre porte ma il catalogo prevede anche componentistica per quelle a cinque porte
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N E W S
A UTORAMA 6 Luglio/Agosto 2012
Audi SQ5
suV diesel all’arrabbiata La SQ5 TDI non è la sport utility a gasolio più potente dell’Audi. Da diversi anni (dal 2008, per la precisione) è infatti presente in listino la mostruosa Q7 V12 TDI, dotata di un propulsore 6.000 a dodici cilindri da ben 500 CV. Nonostante la potenza esagerata, però, questa suv accelera da 0 a 100 km/h in 5,5 secondi, cioé è di mezzo secondo più lenta della SQ5 TDI
Dopo la Mercedes (con la C 30 CDI AMG presentata nell’ormai lontano 2002) e la BMW, che ha recentemente lanciato le versioni M (tri)turbodiesel di serie 5, X5 e X6, anche l’Audi ha deciso di utilizzare il brand che identifica i modelli più sportivi della gamma (la lettera “S”) su modelli a gasolio. La prima vettura a beneficiare di questo privilegio è la SQ5 TDI, presentata non a caso in occasione dell’ultima edizione della 24 Ore di Le Mans (vinta per la prima volta nella storia da un’ibrida, l’Audi R18 e-tron quattro diesel). La versione più aggressiva della sport utility dei quattro anelli monta un propulsore 3.000 a doppia sovralimentazione a gasolio (lo stesso adottato da A6 e A7), abbinato ad un cambio
313 CV e 5,1 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h: la variante più cattiva della 4x4 di Ingolstadt arriverà sul mercato nel 2013 automatico tiptronic a otto rapporti, in grado di generare una potenza di 313 CV e una possente coppia di 640 Nm tra 1.450 e 2.800 giri. Le prestazioni sono degne di una supercar - 5,1 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h - mentre i consumi di 7,2 litri ogni 100 chilometri sono sono addirittura inferiori a quelli dichiarati dalla versione 3.000 TDI “pre-restyling” da 239 CV. Gli amanti della guida sportiva non potranno non apprezzare alcune soluzioni
create per incrementare il divertimento: l’assetto ribassato di 30 millimetri, i cerchi in lega da 20” a cinque razze montati su pneumatici 255/45 e le pinze freno verniciate di nero, giusto per citare qualche esempio. Esteticamente non è difficile distinguere la SQ5 dalle versioni più “normali” della Q5: la calandra verniciata in grigio platino, lo spoiler posteriore, i paraurti modificati e gli specchietti retrovisori in look alluminio non lasciano spazio a
Più CV per la Porsche 911 Avete una Porsche 911 Carrera S e non vi accontentate dei 400 CV forniti dal propulsore 3.800 a cilindri contrapposti? Il Powerkit realizzato da Porsche Exclusive consente di portare la potenza fino a 430 CV. Le prestazioni migliorano 308 km/h di velocità massima e 4 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h - mentre i consumi rimangono invariati (9,5 litri ogni 100 km): merito del grande lavoro degli ingegneri di Zuffenhausen sulla mappatura, sulla testata, sull’aspirazione, sugli alberi a camme e sull’impianto di raffreddamento. Senza dimenticare gli interventi sui quattro terminali di scarico ridisegnati. Tra le altre novità segnaliamo due pacchetti di optional (Sport Design Package e Aerokit Cup) che comprendono il paraurti anteriore ribassato, l’ala posteriore fissa a becco d’anatra e le prese d’aria maggiorate.
dubbi. Disponibile con due sole tinte - blu cristallo Estoril e nero pantera - la più scattante sport utility dei quattro anelli ha interni dominati dal colore nero con cielo disponibile in argento luna e sedili sportivi a regolazione elettrica di serie rivestiti in Nappa perlata e Alcantara. Tra gli optional segnaliamo i vistosi cerchi in lega da 21” e lo sterzo dinamico a rapporto di trasmissione variabile. Bisognerà aspettare il primo trimestre del 2013 per vedere nelle concessionarie l’Audi SQ5 TDI, che verrà mostrata anche in occasione del Salone di Parigi (in programma dal 29 settembre al 14 ottobre 2012). I prezzi non sono ancora stati comunicati ma dovrebbero essere compresi tra 63.000 e 65.000 euro.
Nuovi motori per audi a1 sportback e a6
skoda raPid: aVrà la Coda e il PortelloNe Non fatevi ingannare dalla coda sporgente: la Skoda Rapid, vettura che verrà presentata al Salone di Parigi e arriverà sul mercato entro la fine di quest’anno, è una cinque porte a tutti gli effetti. L’ultima nata della Casa ceca si posizionerà a cavallo tra la piccola Fabia e la berlina Octavia e avrà il duro compito di rubare clienti a modelli che rispondono ai nomi di Ford Focus, Opel Astra e Volkswagen Golf. L’arma più grande che avrà a disposizione per riuscire nell’impresa è indubbiamente l’abitabilità: lunga quasi quattro metri e mezzo (4,48 metri per la precisione, nove centimetri meno della sorella
maggiore Octavia) e larga 1,70 metri (come la piccola monovolume Roomster Scout), promette tanto spazio ai passeggeri posteriori (merito del passo lungo) e alle valigie. Il design è caratterizzato da linee pulite: la calandra con listelli verticali è impreziosita da una cornice cromata, il profilo è filante e la zona posteriore è contraddistinta dall’ampio e versatile portellone e dai gruppi ottici con la tipica forma a C. I dettagli sui propulsori non sono ancora stati comunicati, ma si sa che la gamma motori sarà composta da cinque unità a benzina e da due turbodiesel TDI.
La gamma delle motorizzazioni Audi si allarga. La piccola A1 Sportback a cinque porte (foto) è ora abbinabile anche al 2.000 turbodiesel TDI da 143 CV (già visto sulla gemella a tre porte e sotto il cofano di A4, A5 e Q5): un propulsore in grado di farle raggiungere una velocità massima di 217 km/h, di farla accelerare da 0 a 100 km/h in 8,3 secondi e di farle consumare 4,1 litri di gasolio ogni 100 chilometri. Abbinata esclusivamente all’allestimento Ambition, costa 24.780 euro. Per la A6 (Avant compresa) debutta invece il 3.000 TFSI a benzina da 310 CV già montato dalla variante “finta suv” allroad, che rimpiazza la precedente unità da 299 CV.
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Seat Mii
controtutte
AUTORAMA 7 Luglio/Agosto 2012
Confronto in pillole
sPagNa “über alles” Ultima arrivata nel settore delle citycar, la piccola iberica, gemella della Volkswagen up! svetta sulle concorrenti dirette per praticità ed elasticità Su questo numero di Autorama debutta il nostro confronto flash che, di volta in volta, vedrà un modello di introduzione molto recente confrontato nelle sue caratteristiche principali con le sue avversarie più agguerite. Questo mese tocca alla Seat Mii, scaturita dal progetto Volkswagen che ha originato la up! e anche la Skoda Citigo. Nella circostanza prendiamo in considerazione la versione 1.0 Reference con carrozzeria a 5 porte che, innanzitutto, resta sot-
to il fatidico limite dei 10 mila euro ma, secondo noi, è anche la proposta col rapporto qualità/prezzo più interessante per il nostro mercato. Qui la spagnola sfida quattro concorrenti a benzina, comparabili per dimensioni e allestimento, che provengono da Italia, Francia e Corea. Tutte le vetture considerate hanno potenze da 60 a 70 CV e prezzi da 9.000 a poco più di 10 mila euro.
SEAT MII 1.0 5p
9.800 EURO
La gemella della Skoda Citigo e della Volkswagen up!, è rivolta a chi cerca la praticità. I due passeggeri posteriori stanno comodi: merito del divano largo e del passo di 2,41 metri. Il bagagliaio (da 238 a 951 litri), inoltre, è il più ampio del lotto. Il peso elevato per la categoria (929 kg) non agevola l'agilità mentre il motore, pur essendo il meno potente tra le vetture analizzate (60 CV), è elastico. Dotazione di serie povera: il climatizzatore si paga a parte (750 euro).
Marco Coletto
9.050 E URO
9.800 E URO
FIAT PANDA 1.2 CLASSIC
CITROËN C1 1.0 5p ATTRACTION
La vecchia generazione della citycar torinese è ancora oggi un prodotto valido e meritevole di attenzioni. Oltre ad essere il meno costoso tra i modelli presenti nella nostra "top five" è anche quello con il propulsore più vivace: ci vogliono infatti solo 13,2 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h. Il difetto più grande riguarda il divano posteriore, che è un po' strettino. Per fortuna gli ingegneri Fiat lo hanno ampliato sulla nuova versione. Il climatizzatore va aggiunto a pagamento 800 euro.
Le dimensioni esterne compatte (3,44 metri di lunghezza) aiutano in fase di parcheggio e consentono di ottenere consumi davvero contenuti: 4,3 litri di benzina ogni 100 chilometri nel ciclo misto. Leggerissima (855 kg) e quasi divertente da guidare, è penalizzata dalla carenza di spazio nel bagagliaio (139 litri che diventano 751 quando si abbattono i sedili posteriori) e nella zona della testa di chi si accomoda dietro. Dotazione di serie da arricchire: il climatizzatore costa 1.200 euro.
EURO 0 0 2 . 0 1
URO 9.930 E
FIAT PANDA 1.2 POP
CHEVROLET SPARK+ 1.0
Rispetto alla Panda Classic è molto più lunga (3,65 metri), più curata e decisamente più confortevole - merito delle sospensioni estremamente soffici - ma in tutto il resto non convince completamente. È l'unica del lotto a non essere acquistabile a meno di 10.000 euro e il propulsore silenzioso come una vettura di categoria superiore - dichiara consumi parecchio elevati per la categoria: 5,2 litri di benzina ogni 100 chilometri. Il climatizzatore si porta a casa con 850 euro.
È l'unica della cinquina ad offrire una garanzia di tre anni o 100.000 km nonché la sola ad avere cinque posti standard. Olttretutto la dotazione di serie molto ricca comprende l'autoradio, il climatizzatore e gli alzacristalli elettrici anteriori. Le cause dell'ultimo posto sono invece da ricercarsi nel motore: oltre ad essere poco vivace (15,5 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h) è rumoroso alle alte velocità, pigro ai bassi regimi (coppia massima a 4.800 giri) e debole in ripresa.
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A UTORAMA 8 Luglio/Agosto 2012
LaPROVA BMW M6 Cabrio
meno male che c’è l’elettronIca
Il poderoso 8 cilindri biturbo ha una spinta formidabile che potrebbe anche risultare incontrollabile senza i sistemi di gestione della trazione e della stabilità MISANO ADRIATICO - Basta una pressione minima sul pulsante di avviamento perché l’abitacolo venga pervaso dal borbottio dello stesso V8 biturbo che abbiamo conosciuto qualche mese fa sulla M5. Non è propriamente chiassoso, però la sonorità profonda chiarisce subito di che pasta è fatto e, di conseguenza, stabilisce immediatamente le giuste distanze tra conducente ed auto: lui deve “darle del lei”, nel qual caso, “lei” darà grandi soddisfazioni a lui. Potenza e coppia sono straordinariamente elevate - rispettivamente 560 CV e 600 Nm - e ogni volta che si esce dalle curve, anche se non si spiana l’acceleratore, il controllo di trazione deve darsi parecchio da fare evitare che l’esuberanza dell’otto cilindri biturbo crei problemi. A differenza del V10 aspirato della vecchia M6, che amava lavorare ai regimi più elevati, il nuovo motore sovralimentato ha un arco di regime utile eccezionalmente ampio, da 1.500 a oltre 7.000 giri, e la BMW sostiene che il range entro il quale la nuova M6 offre le massime prestazioni ha un ampiezza triplicata rispetto al passato.
La linea della versione M è più caratterizzata rispetto a quella della normale Serie 6 Cabrio che, invece, si distingue per pulizia, sobrietà ed eleganza. Le minigonne, le prese d’aria maggiorate e la doppia coppia di scarichi, che emettono un rombo ben avvertibile, qualificano la vettura come una supersportiva di rango
In inverno maturerà la coupé Anche in questo caso, la BMW ha deciso di sovvertire le regole e di presentare prima la M6 Cabrio e poi la coupé, che arriverà a dicembre e costerà 131.700 euro. Le prestazioni saranno fondamentalmente le stesse, anche se il peso più contenuto (1.925 kg contro 2.055) permetterà una maggiore accelerazione (4”2 da 0 a 100) e un consumo leggermente più ridotto (9,9 l/100 km nel ciclo combinato). Una delle caratteristiche principali della coupé sarà il tetto in un materiale sintetico rinforzato con fibra di carbonio (foto a destra) denominato CFRP. La Casa bavarese dispone di una grande conoscenza nella produzione e nell’uso del carbonio: lo stabilimento di Landshut realizza già dal 2003 componenti in CFRP per la produzione di serie e dal 2013 verranno costruiti con questa tecnologia anche gli
abitacoli della i3 elettrica e dell’ibrida sportiva i8. Proprio per la vecchia M6 Coupé vennero realizzati per la prima volta in produzione industriale sia il tetto che il supporto del paraurti in CFRP e da allora la produzione in carbonio è cresciuta costantemente (anche l’attuale M3 dispone di un tetto così realizzato). La costruzione leggera e straordinariamente resistente offre una rigidità notevole che permette di raggiungere un alleggerimento consistente nella zona del tetto, così da abbassare il baricentro della vettura ed aumentarne l’agilità, conservando la stessa funzionalità. Il peso del tetto in CFRP è del 50 percento inferiore a quello di un tetto in acciaio e del 30 percento più basso di un tetto in alluminio. In più, offre un comportamento esemplare in caso di crash e una lunga durata.
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bmw m6 cabrio
LaPROVA
AUTORAMA 9 Luglio/Agosto 2012
PREZZO: 139.700 € i numeri MOTORE: biturbobenzina, 8 cilindri a V CILINDRATA: 4.395 cc POTENZA TOTALE: 412 kW/560 CV COPPIA: 680 Nm CAMBIO: automatico a 7 rapporti TRAZIONE: posteriore LUNG./LARG./ALT.: 4,90/1,90/1,37 mt CAPACITÀ BAG.: 300/350 litri 0/100 KM/H: 4,3 secondi VELOCITÀ: 250 km/h CONSUMO COMBINATO: 10,3 l/100 km EMISSIONI CO2: 239 g/km
cosa c’è e cosa si paga CAMBIO AUTOMATICO SEQUENZIALE CERCHI DA 19” CERCHI DA 20” HEAD UP DISPLAY INTERNI IN PELLE M DRIVER’S PACKAGE PROIETTORI ADATTIVI SISTEMA AUDIO B&O SOSPENSIONI ELETTRONICHE VERNICE METALLIZZATA
di serie di serie 2.000 € 1.420 € di serie 2.500 € di serie 5.050 € di serie di serie
con chi se la gioca Aston Martin DB9 Volante Jaguar XKR-S Convertibile Maserati Gran Cabrio Sport
da 194.500 € 143.400 € 142.175 €
perchÉ vale la pena di pensarci pensarci
Ha il fascino delle cabrio e prestazioni spaventose, ma anche un’elettronica che la mette a portata (quasi) di chiunque Come dicevamo, il sound cupo e corposo del V8, frutto anch’esso di uno studio attento, è decisamente invitante. Anche con i controlli di trazione e stabilità regolati nel modo meno invasivo possibile l’elettronica analizza con precisione ogni situazione di guida e riconosce immediatamente ogni eventuale perdita di aderenza intervenendo di conseguenza. Il bloccaggio del differenziale varia tra lo 0 e il 100 percento e previene efficacemente i pattinamenti in caso di differenze di motricità tra la ruota posteriore destra e quella sinistra, nelle curve strette e nei cambi di direzione più rapidi. L’inserimento in curva è molto preciso e lasciando scorrere la vettura, si ottiene anche un’ottima velocità d’uscita, non bisogna però esagerare con il gas, il sovrasterzo è lì ad attenderci anche se, grazie ancora una volta al differenziale M, resta sempre molto gestibile per la gioia di chi ama la “guida spettacolo”. Il cambio robotizzato a 7 rapporti denominato Drivelogic consente rapidi passaggi di marcia senza cali di coppia e - caratteristica determinante per unavera supercar - accetta che il motore
raggiunga la “zona rossa” senza cambiare autonomamente. Il limitatore di velocità ferma la M6 Cabrio a 250 km/h (305 km/h con M Driver’s Package), mentre per passare da 0 a 100 km/h occorrono 4,3 secondi. Alle andature più elevate si apprezza anche l’ottimo lavoro dell’impianto frenante carboceramico (che, però, sarà offerto a richiesta solo dalla prossima primavera), che garantisce sempre un’eccellente modulabilità, grande resistenza e spazi d’arresto ridottissimi. Concludendo, questa nuova M6 è davvero stupefacente: se non si esagera col gas e si lascia che i controlli elettronici facciano il loro dovere mantiene una docilità impensabile in rapporto alla potenza a disposizione ma, quando richiesto, diventa brutale, richiede una grande perizia e instaura uno straordinario feeling con il conducente. A bordo si percepisce come la Casa di Monaco non abbia basato a spese per la sua nuova sportiva: pelle e inserti in carbonio valorizzano l’abitacolo e sul volante sportivo a tre razze sdoppiate trovano posto diversi comandi, tra cui i due pulsanti dell’M-drive: con essi il guidatore può memorizzare e richiamare rapidamente, ad esempio, una configurazione altamente sportiva e un particolarmente confortevole per quanto riguarda motore, cambio, sospensioni e controllo di stabilità. Renato Gallo
tutto cominciò con la cSl L’attività sportiva fa parte del Dna della BMW Serie 6. La prima M6 risale al 1987 (ed era destinata solo agli Usa) ma la sua storia comincia idealmente all’inizio degli Anni ‘70. Quando nel maggio del 1972 venne costituita la BMW Motorsport, uno dei suoi primi compiti fu lo sviluppo di una vettura da corsa per le gare di turismo realizzata sulla base della coupé 3.0 CS. Nella conseguente derivata 3.0 CSL, la “L” del nome significava “lightweight”, ovvero “costruzione leggera”, e sotto il cofano c’era un sei cilindri in linea di 3.340 cc che erogava inizialmente 360 CV. La CSL divenne l’automobile da turismo di maggiore successo della propria epoca e un vettore d’innovazioni con dettagli tecnici che influenzarono anche lo sviluppo dei modelli di serie: le porte e i cofani erano in alluminio, il cambio a cinque marce era dotato di un carter in magnesio, nel 1973 venne introdotto il primo motore a sei cilindri con le quattro valvole per cilindro e nel 1974 seguì il primo sistema antibloccaggio per l’impianto frenante. Tra il 1973 e il 1979 la 3.0 CSL vinse per ben sei volte il Campionato europeo di automobili da turismo, grazie anche a una potenza che aumentò di anno in anno. Già nel 1976, ad esempio, la 3.0 CSL venne dotata di un sei cilindri da 3.200 cc con sovralimentazione biturbo che disponeva addirittura di 750 CV.
Il rapporto tra prezzo e prestazioni della M6 Cabrio è perfino più interessante rispetto a quello di parecchie altre supersportive. Bisogna riconoscere, però, che l’allestimento di serie non è al top e può essere variamente completato. In alcuni casi, addirittura, è necessario mettere mano al portafogli: l’utilissimo frangivento posteriore (sopra) comporta, ad esempio, una spesa extra di 390 euro
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GUIDA ALL’ACQUISTO
AUTORAMA 11 Luglio/Agosto 2012
Le 10 vetture più convenienti in listino e altre soluzioni anticrisi
LOW COST VA BENE, MA NON ESAGERIAMO Risparmiare al volante si può, però non sempre spendere il meno possibile è la soluzione più conveniente. In questo servizio prendiamo in esame le dieci gamme più “low cost” e, all’interno di ciascuna, andiamo a verificare se il modello meno caro è anche il più “furbo”
Marco Coletto
Acquistate con oculatezza
La piccola rumena è perfetta per chi cerca il risparmio ma è attento anche alla qualità (garantita dall’appartenenza del brand al gruppo Renault). Il pianale è lo stesso della Logan, che a sua volta condivide molti componenti con la seconda generazione della Clio, e basta dare un’occhiata alla plancia (soprattutto al cruscotto e al devioluci) per notare molte somiglianze con i prodotti della Casa transalpina. Il divano posteriore molto largo e il bagagliaio sufficientemente ampio rendono questa vettura adatta ad una famiglia e le sospensioni morbide garantiscono PREZZO: 7.350 € un comfort di buon livello. La versione i numeri “base” è l’auto meno MOTORE: benzina, 4 cilindri in linea cara nei nostri CILINDRATA: 1.149 cc listini, ma non ci POTENZA: 55 kW/75 CV sentiamo di COPPIA: 107 Nm consigliarvela vista CAMBIO: manuale a 5 rapporti la dotazione TRAZIONE: anteriore di serie piuttosto LUNG./LARG./ALT.: 4,02/1,75/1,53 mt povera: accessori CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 320/1.200 litri indispensabili come 0/100 KM/H: 13,6 secondi il climatizzatore, il VELOCITÀ: 161 km/h sedile posteriore CONSUMO COMBINATO: 5,9 l/100 km sdoppiato e, EMISSIONI CO2: 135 g/km soprattutto, il cosa c’è e cosa si paga servosterzo non ANTIFURTO 152 € sono disponibili AUTORADIO non disp. nemmeno come CERCHI IN LEGA non disp. optional. Meglio CLIMATIZZATORE non disp. passare allo “step” ESP non disp. successivo: INTERNI IN PELLE non disp. l’allestimento Story NAVIGATORE SATELLITARE 110 € costa 8.200 euro, SEDILE POSTERIORE SDOPPIATO non disp. che salgono a 8.850 SENSORI DI PARCHEGGIO 230 € aggiungendo VERNICE METALLIZZATA 370 € il fondamentale climatizzatore.
1.2
La crisi economica sta diventando sempre più parte integrante delle nostre vite e soprattutto chi possiede un’automobile lo sta notando. Il prezzo della benzina (in costante aumento) ha raggiunto livelli impensabili fino a pochi anni fa, le polizze assicurative continuano ad essere tra le più care del Vecchio Continente e riparare una vettura comporta spesso spese elevate a causa del l’alto costo orario della manodopera (non soltanto quella dei brand “premium”). In questo “bollettino di guerra”, che comprende anche il famigerato “superbollo”, non mancano però notizie che fanno ben sperare: il calo delle immatricolazioni nel nostro Paese, ad esempio, può tradursi in una nota positiva per chi deve acquistare un’auto nuova. Moltissimi modelli si portano infatti a casa con prezzi, chiavi in mano, inferiori a 10.000 euro e basta dare un’occhiata alle innumerevoli promozioni delle Case per trovare sconti e offerte davvero interessanti su qualsiasi vettura. In questa guida prendiamo in esame i dieci modelli meno cari in commercio in Italia (e sono ordinati partendo dal meno costoso - la Dacia Sandero di questa pagina - alla più “impegnativa” Chevolet Spark): prevalentemente si tratta di citycar, anche se non mancano segmenti più prestigiosi come quello delle berline compatte e delle station wagon. Per ognuno troverete una scheda tecnica, l’elenco degli accessori più importanti - di serie o a richiesta - e la nostra valutazione perché, come vedrete, a volte, la versione meno cara è davvero troppo essenziale anche per le esigenze degli automobilisti più spartani e serve unicamente come “specchietto per le allodole”. In questo caso, naturalmente, vi suggeriamo anche quale è quella più “furba” da acquistare. Per completare il discorso, poi, abbiamo aggiunto a margine anche alcuni suggerimenti sulle altre aree dove si può ragionevolmente risparmiare qualcosa, perché non avrebbe senso disperdere altrove ciò che è rimasto nel portafoglio grazie alla scelta ponderata del modello che fa per voi. Ecco quindi quali considerazione accessorie meritano di essere fatte al momento della stipula del contratto d’acquisto, quando si ha a che fare con le compagnie assicurative o quando ci si reca al distributore.
Dacia Sandero
Prima di procedere all’acquisto di una vettura bisogna tenere conto di molti fattori: scegliere, ad esempio, un motore diesel quando si percorrono pochi chilometri può rivelarsi controproducente. Il sovrapprezzo rispetto ad una variante a benzina non viene compensato dal ridotto prezzo alla pompa del gasolio e oltretutto va detto che le vetture a ciclo Otto prevedono generalmente una manutenzione meno onerosa e, a parità di cilindrata e potenza, premi RC Auto più contenuti. Fate inoltre molta attenzione alle offerte in corso: pagando in contanti è possibile portarsi a casa la vettura ad un prezzo inferiore a quello di listino. I finanziamenti sono utili per chi non ha a disposizione nell’immediato la cifra necessaria all’acquisto, ma quelli a tasso zero solitamente vengono effettuati sul prezzo non scontato mentre quelli che prevedono interessi arrivano ad annullare lo sconto o addirittura a superare la cifra prevista. Da non sottovalutare, inoltre, le vetture usate o a chilometri zero: queste ultime sono già immatricolate dal concessionario ma sono praticamente come nuove.
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A UTORAMA 12 Luglio/Agosto 2012
Suzuki Alto
GUIDA ALL’ACQUISTO DR dr1
Nissan Pixo
1.1
Impossibile trovare PREZZO: 7.980 € in commercio un’auto con un i numeri migliore rapporto MOTORE: benzina, 4 cilindri in linea prezzo/dotazione: CILINDRATA: 1.083 cc costa meno di POTENZA: 50 kW/68 CV 8.000 euro e offre COPPIA: 90 Nm di serie optional CAMBIO: manuale a 5 rapporti che persino TRAZIONE: anteriore qualche berlina LUNG./LARG./ALT.: 3,62/1,63/1,53 m fa pagare a parte. CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 180/700 litri La citycar 0/100 KM/H: 13,5 secondi cino/molisana VELOCITÀ: 145 km/h prodotta in Asia CONSUMO COMBINATO: 4,9 l/100 km ma assemblata a EMISSIONI CO2: 114 g/km Macchia d’Isernia derivata dalla Riich cosa c’è e cosa si paga M1 (esteticamente ANTIFURTO di serie si differenzia per AUTORADIO di serie il frontale più CERCHI IN LEGA di serie elegante) non si CLIMATIZZATORE di serie accontenta infatti ESP non disp. di regalare INTERNI IN PELLE 1.000 € il climatizzatore NAVIGATORE SATELLITARE non disp. ma aggiunge SEDILE POSTERIORE SDOPPIATO non disp. “chicche” come SENSORI DI PARCHEGGIO di serie i cerchi in lega VERNICE METALLIZZATA di serie da 14”, i quattro alzacristalli elettrici e i sensori di parcheggio e con soli 1.000 euro in più è possibile impreziosirla addirittura con gli interni in pelle e i cerchi in lega da 15”. Non è però tutto oro quello che luccica: le finiture sono di bassa qualità (così come gran parte della componentistica meccanica), il divano posteriore non è sdoppiato, alle alte velocità è rumorosa e non è il massimo neanche in tema di sicurezza. Gli airbag di serie sono solo due e durante le manovre d’emergenza il comportamento su strada non è dei più rassicuranti.
La ricerca dell’assicurazione
La gemella della Suzuki Alto (identica in tutto, tranne che in qualche dettaglio estetico) ha un prezzo di accesso più elevato ma offre fin dalla versione “base” la possibilità di acquistare il climatizzatore (1.100 euro in un interessante pacchetto, assolutamente consigliato, che comprende anche la radio). Meno amata della Alto dal pubblico italiano a causa dell’assenza di una variante alimentata a GPL, condivide con la sorella i pregi (versatilità e bassi costi di gestione) e i difetti (bagagliaio piccolo e plancia realizzata con plastiche di bassa qualità e PREZZO: 8.300 € assemblate in maniera i numeri non eccelsa). MOTORE: benzina, 3 cilindri in linea La versione CILINDRATA: 996 cc intermedia Acenta POTENZA: 50 kW/68 CV (9.420 euro) ha un COPPIA: 90 Nm prezzo che rimane CAMBIO: manuale a 5 marce dentro la soglia TRAZIONE: anteriore psicologica dei LUNG./LARG./ALT.: 3,57/1,60/1,47 m 10.000 euro ed CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 129/750 litri è ordinabile con 0/100 KM/H: 14,0 secondi l’ESP (1.500 euro VELOCITÀ: 155 km/h insieme agli CONSUMO COMBINATO: 4,4 l/100 km airbag per la testa EMISSIONI CO2: 103 g/km e al climatizzatore). A cosa c’è e cosa si paga patto però che si ANTIFURTO non disp. acquisti anche AUTORADIO 1.100 € la trasmissione CERCHI IN LEGA non disp. automatica (1.000 CLIMATIZZATORE 1.100 € euro). Meglio a ESP non disp. questo punto INTERNI IN PELLE non disp. la Look (11.130 NAVIGATORE SATELLITARE non disp. euro): ha tutti SEDILE POSTERIORE SDOPPIATO non disp. gli accessori citati SENSORI DI PARCHEGGIO non disp. in precedenza e il VERNICE METALLIZZATA 360 € cambio manuale.
1.0 visia
1.0 L
Facilissima da posteggiare in città (merito delle dimensioni esterne compatte, tre metri e mezzo di lunghezza) ma anche pratica, grazie all’abitacolo abbastanza ampio (al contrario del bagagliaio) e alla presenza delle cinque porte. Il motore vivace le permette di affrontare senza problemi il traffico cittadino mentre lo sterzo manca un po’ di sensibilità. La versione “entry-level” L non è la scelta migliore, visto che non può avere l’autoradio, il climatizzatore e il sedile posteriore sdoppiato. Molto meglio l’intermedia GL, già sufficientemente ricca di accessori: PREZZO: 7.965 € ad un prezzo di 9.770 euro offre i numeri infatti gli MOTORE: benzina, 3 cilindri in linea alzacristalli CILINDRATA: 996 cc elettrici anteriori, POTENZA: 50 kW/68 CV il climatizzatore, COPPIA: 90 Nm i fendinebbia, CAMBIO: manuale a 5 rapporti la radio e persino TRAZIONE: anteriore il sedile del LUNG./LARG./ALT.: 3,50/1,60/1,47 mt guidatore CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 129/774 litri regolabile 0/100 KM/H: 14,0 secondi in altezza. VELOCITÀ: 155 km/h Il risparmio è CONSUMO COMBINATO: 4,4 l/100 km garantito anche dai EMISSIONI CO2: 103 g/km consumi dichiarati cosa c’è e cosa si paga del propulsore a tre cilindri: 4,4 litri ANTIFURTO non disp. di benzina ogni 100 AUTORADIO non disp. km non sono un CERCHI IN LEGA 712 € valore da record CLIMATIZZATORE non disp. ma rappresentano ESP 453 € un risultato che INTERNI IN PELLE 1.260 € può soddisfare chi NAVIGATORE SATELLITARE non disp. percorre tanti SEDILE POSTERIORE SDOPPIATO non disp. chilometri in coda SENSORI DI PARCHEGGIO 215 € per recarsi VERNICE METALLIZZATA 352 € al lavoro.
La RC Auto rappresenta una delle spese più importanti per l’automobilista: per questa ragione il nostro consiglio, prima di stipulare una polizza, è quello di confrontare il maggior numero possibile di preventivi. Esistono diversi modi per farlo: recandosi presso le agenzie, collegandosi ai siti Internet delle Compagnie o sfruttando i preventivatori online, siti (come quello del Ministero dello Sviluppo Economico, http://isvap.sviluppoeconomico.gov.it/prevrca/prvportal/index.php) che consentono di valutare inserendo i propri dati le differenze di premi tra una società e un’altra. Le assicurazioni in Rete (dette anche telefoniche) sono convenienti soprattutto per i guidatori virtuosi (quelli cioè in classe 1 o che non hanno causato sinistri negli ultimi cinque anni) ma anche quelle tradizionali, spesso, sono in grado di offrire condizioni altrettanto vantaggiose. Al momento della stipula alcune clausole consentono di pagare meno: la guida esclusiva, ad esempio, è utile a chi sa già che non affiderà mai la propria auto a terzi mentre sfruttando il decreto legge n° 7 del 31/01/2007 (meglio noto come “Decreto Bersani”) è possibile ottenere la stessa classe di merito di un familiare convivente senza bisogno di partire dalla più bassa. Senza contare il fatto che alla scadenza del periodo di copertura è possibile cambiare compagnia senza costi aggiuntivi.
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AUTORAMA 13 Luglio/Agosto 2012
Come risparmiare sul “pieno” Italiani, strana gente. Molti si lamentano dei prezzi dei carburanti e poi si scopre che oltre la metà dei nostri connazionali spende di più al momento del pieno perché predilige essere servita piuttosto che usare la modalità “self service”. Un altro metodo per spendere meno alla pompa è quello di rivolgersi alle “pompe bianche”: i distributori “no logo” offrono lo stesso carburante di quello dei grandi brand ma possono permettersi di farlo pagare meno in quanto liberi da vincoli di esclusiva. Ultimi, ma non meno importanti, i grandi sconti che le Compagnie petrolifere stanno proponendo ai clienti nei week-end estivi. Per risparmiare al momento di fare il pieno esiste però un altro metodo: ridurre le visite dal benzinaio. Come? Adottando uno stile di guida più tranquillo, dosando il pedale dell’acceleratore e non tirando le marce. Da non dimenticare inoltre la manutenzione periodica della vettura attraverso i tagliandi e il corretto gonfiaggio degli pneumatici.
Ford Fusion
Hyundai i10
Dacia Logan MCV
1.1 Like
Il punto di forza PREZZO: 8.750 € della citycar coreana è i numeri indubbiamente MOTORE: benzina, 4 cilindri in linea la garanzia: CILINDRATA: 1.086 cc una copertura POTENZA: 51 kW/69 CV di cinque anni COPPIA: 99 Nm a chilometraggio CAMBIO: manuale a 5 rapporti illimitato che TRAZIONE: anteriore mette al riparo LUNG./LARG./ALT.: 3,59/1,60/1,54 mt da (quasi) tutti CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 225/910 litri i problemi che 0/100 KM/H: 15,0 secondi possono VELOCITÀ: 156 km/h manifestarsi. CONSUMO COMBINATO: 4,7 l/100 km Spaziosa e EMISSIONI CO2: 110 g/km comoda, ha un design gradevole cosa c’è e cosa si paga sia all’esterno che ANTIFURTO non disp. negli interni, ben AUTORADIO di serie assemblati, e CERCHI IN LEGA non disp. monta sospensioni CLIMATIZZATORE 750 € morbide che ESP non disp. contribuiscono INTERNI IN PELLE non disp. ad aumentare NAVIGATORE SATELLITARE non disp. il rollio in curva. SEDILE POSTERIORE SDOPPIATO di serie Acquistando SENSORI DI PARCHEGGIO non disp. l’allestimento VERNICE METALLIZZATA 350 € d’accesso Like bastano 8.750 euro (più altri 750 per il climatizzatore) per portarsi a casa un’auto completa di tutti gli accessori indispensabili (l’autoradio e il sedile posteriore sdoppiato sono compresi nel prezzo) ma tutti gli alzacristalli sono a manovella. Per chi vuole qualcosa in più c’è la versione Classic: 10.250 euro, una dotazione di serie che comprende - tra le altre cose - il climatizzatore e gli alzacristalli elettrici anteriori e la possibilità di acquistare i fendinebbia (200 euro insieme alle maniglie e agli specchietti retrovisori in tinta con la carrozzeria).
La station wagon low-cost rumena è, a nostro avviso, la scelta anticrisi migliore (insieme alla “cugina” Sandero). Questo modello, in particolare, è destinato alle famiglie numerose: le dimensioni esterne ingombranti (quasi quattro metri e mezzo di lunghezza, 4,47 per la precisione) non sono d’aiuto in fase di parcheggio ma permettono di ricavare un abitacolo spaziosissimo (specialmente nella zona della testa e delle gambe di chi si accomoda dietro) e un bagagliaio immenso in grado di “trangugiare” qualsiasi valigia e che in configurazione a PREZZO: 8.950 € due posti offre una capienza degna i numeri di un furgone. Non MOTORE: benzina, 4 cilindri in linea vi basta? Il motore CILINDRATA: 1.598 cc è potente (84 CV), POTENZA: 62 kW/84 CV ricco di coppia COPPIA: 135 Nm e pronto ai bassi CAMBIO: manuale a 5 rapporti regimi ma va detto TRAZIONE: anteriore che ha una LUNG./LARG./ALT.: 4,47/1,74/1,64 mt cilindrata poco CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 700/2.350 litri accattivante 0/100 KM/H: 14,3 secondi per chi vuole VELOCITÀ: 163 km/h risparmiare CONSUMO COMBINATO: 7,3 l/100 km al momento EMISSIONI CO2: 169 g/km di stipulare una polizza RC Auto cosa c’è e cosa si paga e che consuma ANTIFURTO 277 € parecchio (7,3 AUTORADIO non disp. l/100 km). CERCHI IN LEGA non disp. La “base” è CLIMATIZZATORE non disp. povera e poco ESP non disp. personalizzabile: INTERNI IN PELLE non disp. puntate sulla NAVIGATORE SATELLITARE 110 € Story (10.700 SEDILE POSTERIORE SDOPPIATO non disp. euro) e aggiungete SENSORI DI PARCHEGGIO 209 € il climatizzatore VERNICE METALLIZZATA 370 € (650 euro).
1.6 5 posti
1.4 citY
La piccola monovolume tedesca è in commercio da ben dieci anni e verrà presto rimpiazzata dalla più moderna B-Max. Se l’anzianità del progetto (il pianale, il motore e gli interni sono quelli della vecchia Fiesta) non vi preoccupa e se avete intenzione di tenere l’auto a lungo questo modello può essere una scelta interessante. Confortevole su strada (merito degli ammortizzatori morbidi) e con un abitacolo spazioso e versatile, ha un bagagliaio con una capienza sufficiente ad accogliere le valigie di una famiglia poco numerosa. Il divertimento, invece, non è il suo PREZZO: 8.750 € forte: in curva il peso elevato i numeri penalizza l’agilità MOTORE: benzina, 4 cilindri in linea e il baricentro CILINDRATA: 1.388 cc elevato favorisce POTENZA: 59 kW/80 CV il rollio. COPPIA: 124 Nm La versione “base” CAMBIO: manuale a 5 rapporti City costa 8.750 TRAZIONE: anteriore euro ma il nostro LUNG./LARG./ALT.: 4,01/1,72/1,54 mt consiglio è quello CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 337/1.175 litri di spendere 1.500 0/100 KM/H: 14,0 secondi euro in più per VELOCITÀ: 163 km/h integrare la CONSUMO COMBINATO: 6,5 l/100 km dotazione con EMISSIONI CO2: 154 g/km l’autoradio, cosa c’è e cosa si paga il climatizzatore e l’ESP. La variante ANTIFURTO di serie UAV prevede AUTORADIO 500 € un sovrapprezzo CERCHI IN LEGA non disp. di ben 5.500 euro CLIMATIZZATORE 750 € e può essere utile ESP 250 € solo a chi non vuole INTERNI IN PELLE non disp. rinunciare al NAVIGATORE SATELLITARE non disp. divano posteriore SEDILE POSTERIORE SDOPPIATO non disp. sdoppiato (di serie, SENSORI DI PARCHEGGIO non disp. non disponibile VERNICE METALLIZZATA 550 € sulla City).
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A UTORAMA 14 Luglio/Agosto 2012
DR dr2
GUIDA ALL’ACQUISTO Fiat Panda Classic
Chevrolet Spark
1.2
Passano gli anni PREZZO: 9.050 € (nove dal debutto) ma la seconda i numeri generazione della MOTORE: benzina, 4 cilindri in linea citycar torinese CILINDRATA: 1.242 cc continua ad POTENZA: 51 kW/69 CV attirare clienti. COPPIA: 102 Nm Questo nonostante CAMBIO: manuale a 5 rapporti l’arrivo della nuova TRAZIONE: anteriore serie. Comoda e LUNG./LARG./ALT.: 3,54/1,58/1,54 mt versatile, non offre CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 206/775 litri molto spazio alle 0/100 KM/H: 13,2 secondi gambe di chi si VELOCITÀ: 162 km/h accomoda dietro, CONSUMO COMBINATO: 4,9 l/100 km ma si riscatta con EMISSIONI CO2: 113 g/km un comportamento eccezionale cosa c’è e cosa si paga nel traffico e con ANTIFURTO non disp. consumi dichiarati AUTORADIO 450 € più contenuti CERCHI IN LEGA non disp. dell’erede dotata CLIMATIZZATORE 800 € dello stesso ESP 300 € propulsore (4,9 INTERNI IN PELLE non disp. litri di benzina ogni NAVIGATORE SATELLITARE non disp. 100 km invece di SEDILE POSTERIORE SDOPPIATO 175 € 5,2). La dotazione SENSORI DI PARCHEGGIO non disp. di serie non è VERNICE METALLIZZATA 500 € molto ricca ma ha il vantaggio di essere personalizzabile: al prezzo di 9.050 euro consigliamo di aggiungere 800 euro per il climatizzatore, 175 euro per il sedile posteriore sdoppiato, 200 euro per la configurazione a cinque posti, 100 euro per i poggiatesta posteriori, 450 euro per la radio e 300 euro per l’ESP. Se poi non volete rinunciare a qualche accessorio meno utile ci sentiamo di suggerirvi le barre sul tetto (250 euro) e i fendinebbia (200 euro). Con tutti questi accessori il prezzo diventa alto ma va detto che questa vettura è un assegno circolare sul mercato dell’usato.
AUTORAMA
LA PREFERITA DI
Dacia vince e convince Le proposte Dacia, Casa da sempre fedele alla filosofia low-cost, sono a nostro avviso quelle più convincenti per chi vuole risparmiare: la Sandero 1.2 (non nell’allestimento base ma in quello Story) per chi affonta spesso gite fuoriporta e la Logan MCV 1.6 (nella stessa configurazione della sorellina) per chi “tiene famiglia”. Le citycar Hyundai i10 1.1 Like e Fiat Panda 1.2 Classic sono secondo noi le migliori soluzioni per la città, seguite a poca distanza dalle gemelle Suzuki Alto 1.0 GL (la L è troppo povera) e Nissan Pixo 1.0 Visia, più spartane nelle finiture e meno pratiche. La Ford Fusion City 1.4 è versatile ma un po’ datata, mentre la Chevrolet Spark+ 1.0 (la base è da evitare per via della dotazione di serie carente) non offre prestazioni convincenti. All’ultimo posto mettiamo le due DR, la dr1 e la più grande dr2: sono le uniche del lotto ad offrire l’utile climatizzatore di serie (sulle altre è da integrare assolutamente) ma per quanto riguarda la qualità costruttiva, i contenuti tecnici e il comportamento stradale sono un passo indietro rispetto alle rivali.
La proposta più cara fra le dieci analizzate in queste pagine conquista per la linea aggressiva, a cui non corrisponde però un comportamento stradale vivace. Il propulsore 1.000 (un po’ troppo assetato di carburante) è debole in ripresa e poco vivace ai bassi regimi e i secondi necessari per accelerare da 0 a 100 km/h (15,5) sono davvero tanti. Lo spazio nell’abitacolo è discreto, a differenza di quello a disposizione delle valigie, e il comfort è penalizzato dall’eccessiva rumorosità del motore. Non ci sentiamo di consigliarvi l’allestimento “entry-level”: offre PREZZO: 9.175 € la possibilità di montare i numeri il controllo di MOTORE: benzina, 4 cilindri in linea stabilità (355 euro) CILINDRATA: 995 cc ma non prevede POTENZA: 50 kW/68 CV nell’elenco degli COPPIA: 93 Nm optional l’utile CAMBIO: manuale a 5 rapporti climatizzatore. TRAZIONE: anteriore Lo step LUNG./LARG./ALT.: 3,64/1,60/1,55 mt successivo, CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 170/900 litri denominato + e 0/100 KM/H: 15,5 secondi disponibile a 9.935 VELOCITÀ: 154 km/h euro, è molto CONSUMO COMBINATO: 5,1 l/100 km più completo, visto EMISSIONI CO2: 119 g/km che con un sovrapprezzo cosa c’è e cosa si paga di soli 760 euro ANTIFURTO non disp. propone AUTORADIO non disp. climatizzatore, CERCHI IN LEGA non disp. alzacristalli CLIMATIZZATORE non disp. elettrici anteriori ESP 355 € e radio. I livelli LS INTERNI IN PELLE non disp. (fendinebbia) e NAVIGATORE SATELLITARE 860 € LS+ (alzacristalli SEDILE POSTERIORE SDOPPIATO di serie elettrici posteriori) SENSORI DI PARCHEGGIO non disp. sono per gli VERNICE METALLIZZATA 405 € incontentabili.
1.0
1.3
Rispetto alla “sorella” dr1 (che costa 1.000 euro in meno) è più grande (8 centimetri in più di lunghezza), più spaziosa (cinque posti anziché quattro) e più scattante: la Casa “cinomolisana” dichiara per questa citycar un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 12 secondi. E questo ne fa la vettura più briosa tra quelle analizzate in questa classifica. Non fatevi ingannare dalle forme simili a quelle di una monovolume: il bagagliaio non è particolarmente versatile, specialmente quando si abbatte il divano posteriore (non sdoppiato, purtroppo). Alla guida gli PREZZO: 8.980 € ammortizzatori soffici regalano i numeri un discreto MOTORE: benzina, 4 cilindri in linea comfort ma CILINDRATA: 1.297 cc l’insonorizzazione POTENZA: 61 kW/83 CV è poco curata e COPPIA: 114 Nm nelle curve il rollio CAMBIO: manuale a 5 rapporti è particolarmente TRAZIONE: anteriore marcato. LUNG./LARG./ALT.: 3,70/1,58/1,53 mt Disponibile CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 250/650 litri in un’unica 0/100 KM/H: 12,0 secondi versione VELOCITÀ: 156 km/h ottimamente CONSUMO COMBINATO: 5,5 l/100 km accessoriata, EMISSIONI CO2: 129 g/km è carente - come cosa c’è e cosa si paga la dr1 - sul fronte sicurezza: niente ANTIFURTO di serie ESP e niente airbag AUTORADIO di serie laterali. Chi vuole CERCHI IN LEGA di serie un tocco CLIMATIZZATORE di serie di eleganza ESP non disp. in più può optare INTERNI IN PELLE 1.000 € per il pacchetto NAVIGATORE SATELLITARE non disp. che comprende SEDILE POSTERIORE SDOPPIATO non disp. gli interni in pelle SENSORI DI PARCHEGGIO di serie e i cerchi in lega VERNICE METALLIZZATA di serie da 15”: 1.000 euro.
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LaPROVA
AUTORAMA 15 Luglio/Agosto 2012
Praticamente identica alla Toyota GT86, in un certo senso sarebbe da considerare l’originale: dal punto di vista tecnico, infatti, il progetto è firmato Subaru. A partire dal 2.0 boxer...
Subaru BRZ
la gemella omozigote perchÉ vale la pena di pensarci pensarci
Perché in un ipotetico rapporto prezzo/divertimento batterebbe auto ben più blasonate. Senza richiedere doti da pilota subaru brz
VERONA - Boxer - Rear wheel drive - Zenith. Il nome BRZ non deriva da chissà quali astrazioni dell’ufficio marketing, ma dall’anima della coupé giapponese: motore 2 litri aspirato a cilindri contrapposti e trazione posteriore. Una sorta di rivoluzione copernicana per un Marchio famoso nel mondo (oltre che sei volte Campione del Mondo rally) grazie ai motori turbo e alla trazione integrale. In questo caso, però, l’intento non era quello di conquistare mondiali, né quello di stabilire primati prestazionali. Obiettivo dichiarato era quello di divertire, puntando sulla leggerezza - 1.239 kg - e sulla propensione al sovrasterzo: il 53% della massa grava sull’avantreno. Il lavoro dei tecnici non si è però limitato al contenimento e al bilanciamento dei pesi. Ha coinvolto anche la trasmissione: le ruote posteriori sono collegate da un differenziale autobloccante, vera delizia per gli appassionati delle derapate. Disattivando il controllo elettronico di stabilità, lasciare due virgole nere sull'asfalto è infatti un gioco alla portata di molti. Basta inserire la vettura in curva con un po' di rapidità, pestare sul gas senza tanti complimenti e la “magia” si avvera. Il posteriore inizia a scivolare, mentre l'autobloccante assicura una costante spinta in avanti. Il tutto, senza costringere ad accendere un mutuo per sostituire i pneumatici: la cura dimagrante ha colpito anche qui e le gomme misurano 215/45 - 17. Una taglia al limite dell’anoressia, se si pensa che alcune compatte turbodiesel di segmento C montano con disinvoltura cerchi da 18, 19 e talvolta perfino 20 pollici. Una scelta resa possibile anche dal propulsore che, come detto, non dispone del turbo e dunque non inonda le ruote motrici di niutonmetri. L'altra faccia della medaglia è una certa pigrizia: se paragonato a un propulsore turbo, questo 2 litri latita un po' fino a 5.000 giri. Da qui in poi, però, le soddisfazioni non mancano: l’allungo sembra non voler finire mai, mentre un sistema di amplificazione della sonorità di aspirazione convoglia le note migliori del boxer direttamente in abitacolo. Non solo: anche andare alla ricerca della marcia giusta è parte del divertimento, grazie a una leva del cambio che più la usi più ti diverti. Ca-
PREZZO: 29.900 € i numeri MOTORE: benzina, 4 cilindri boxer CILINDRATA: 1.998 cc POTENZA: 147 kW/200 CV COPPIA: 205 Nm CAMBIO: manuale a 6 rapporti TRAZIONE: posteriore LUNG./LARG./ALT.: 4,24/1,78/1,29 mt CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 243 litri 0/100 KM/H: 7,6 secondi VELOCITÀ: 226 km/h CONSUMO COMBINATO: 8,1 l/100 km EMISSIONI CO2: 181 g/km
cosa c’è e cosa si paga 7 AIRBAG CLIMATIZZATORE BIZONA CONTROLLO DI STABILITÀ ESTRATTORE POSTERIORE LUCI BIXENO CON LAVAFARI PULSANTE DI AVVIAMENTO SPOILER POSTERIORE STEREO CON CD MP3 TELECAMERA POSTERIORE VERNICE METALLIZZATA
di serie di serie di serie di serie di serie di serie di serie di serie di serie optional
con chi se la gioca Hyundai Genesis Coupé 2.0 T Peugeot RCZ 1.6 THP 200 CV Toyota GT86
30.250 € 30.850 € 29.900 €
ratterizzata da innesti abbastanza contrastati, ma secchi e precisi, ha una corsa ridottissima e una resistenza ormai rara ai maltrattamenti, al pari della frizione. Quanto al comfort, la BRZ non è auto da pantofolai. Dietro, ci sono due strapuntini accoglienti solo per bambini, a patto che chi siede davanti non superi il metro e 80 cm di statura. In quel caso, per le gambe di chi si accomoda in seconda fila non resta nemmeno un centimetro. Meglio del previsto, invece, l’assetto: grazie al peso contenuto della vettura, per limitare il rollio i tecnici giapponesi non sono dovuti ricorrere a tarature marmoree. Le buche si sentono, ma solo quelle più profonde mettono alla prova le vertebre. Infine, il prezzo. 29.900 euro non sono pochi in termini assoluti, ma se si pensa alla specificità del prodotto, più unico che raro per le soluzioni tecniche adottate e per il piacere di guida che è in grado di regalare, sono ben spesi. Trovare auto più prestazionali è relativamente facile, ma di sportive così appaganti e tanto vicine alle auto di una volta (nel senso buono) ce ne sono poche, pochissime... Una sicuramente: la gemella Toyota GT86, offerta allo stesso prezzo. Come da tradizione giapponese, inoltre, la dotazione della BRZ è molto ricca. Di serie ci sono, tra gli altri, sette airbag, controllo di stabilità, stereo con lettore CD mp3, fari bixeno, vivavoce Bluetooth e climatizzatore bizona. Adriano Tosi
Rivali dalla Corea e dalla Francia Mettere a fuoco le concorrenti della Subaru BRZ non è cosa semplice. L’alternativa naturale, ovviamente, è la gemella Toyota GT86. La partita tra le due si gioca sul piano commerciale e a decretare la vittora sarà la generosità del venditore in fase di trattativa. Rimanendo in Oriente, un’altra competitor della BRZ è la Hyundai Genesis Coupé (foto sopra): più grande (4,63 metri di lunghezza, 1,86 di larghezza) e pesante (1.545 kg), offre però la medesima impostazione meccanica con motore anteriore e trazione posteriore. Il suo 4 cilindri 2 litri, turbo, eroga 213 CV, ma soprattutto 299 Nm di coppia a 2.000 giri. Come “promesso” dalla scheda tecnica, la Genesis Coupé regala sovrasterzi a volontà e un buon divertimento di guida, anche se i 300 kg in più si fanno sentire, soprattutto nei cambi di direzione. L’abitabilità? Solo per due, a causa del lunotto molto basso che lascia pochissimo spazio per la testa di chi siede dietro. Molto meno “nobile”, invece, la Peugeot RCZ; stretta parente della 308, ha la trazione anteriore e una dinamica improntata alla sicurezza: il sovrasterzo non fa parte del suo “vocabolario”, ma sa essere precisa e appagante, seppur non estrema. Ottimo il motore, sia per elasticità sia per allungo, mentre, anche in questo caso, l’abitabilità è esclusivamente per due.
Nelle due foto in alto: alettoni, spoiler e profili non hanno solo una funzione estetica, ma sono stati disegnati in galleria del vento per ottimizzare l’aerodinamica. Sopra, l’alluminio e le cuciture a contrasto conferiscono un aspetto racing all’abitacolo
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LaPROVA
A UTORAMA 16 Luglio/Agosto 2012
Lancia Flavia 2.4L
Cabrio d'oltremare
lanCia Flavia 2.4l
Con la nuova Flavia, la gamma Lancia si arricchisce di una “scoperta” comoda, ben accessoriata, piuttosto versatile e dal sapore spiccatamente americano
Anche i sedili posteriori sono dimensionati con generosità e accolgono comodamente due adulti, offrendo un adeguato spazio per le gambe, a patto che le poltroncine anteriori non siano completamente arretrate
TAORMINA - Viene prodotta dalla Chrysler nello stabilimento di Sterling Heights, Michigan; il progetto è statunitense a tutti gli effetti; nel listino ufficiale viene rimarcata la presenza del libretto di istruzioni in italiano come si trattasse di un “extra” e la conferenza stampa di presentazione ai giornalisti nostrani, svoltasi in occasione del lancio dell'auto a Taormina, è stata tenuta rigorosamente e integralmente in inglese. Nonostante questo, il materiale ufficiale distribuito nel corso dell'evento definisce la Flavia: “espressione perfetta dell'Italian way of life”. È una posizione un po' difficile e molto coraggiosa da sostenere, ma si tratta della “Marchionne-filosofia” e bisogna prenderne atto.
PERCHÉ valE la PEna di PEnsaRCi PEnsaRCi
Quanto a spazio, comodità, dotazione e versatilità non ha nulla da invidiare alle concorrenti che, però, costano ben di più
PREZZO: 37.900 € i numERi MOTORE: benzina, 4 cilindri in linea CILINDRATA: 2.360 cc POTENZA: 125 kW/170 CV COPPIA: 220 Nm CAMBIO: automatico a 6 rapporti TRAZIONE: anteriore LUNG./LARG./ALT.: 4,95/1,84/1,48 mt CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 198/377 litri 0/100 KM/H: 10,8 secondi VELOCITÀ: 195 km/h CONSUMO COMBINATO: 9,4 l/100 km EMISSIONI CO2: 221 g/km
Cosa C’è E Cosa si Paga AIRBAG ANTERIORI E LATERALI di serie CAMBIO AUTOMATICO di serie CAPOTE ELETTRICA di serie CERCHI IN LEGA DA 18” di serie FENDINEBBIA di serie FRANGIVENTO di serie INTERNI IN PELLE di serie NAVIGATORE SATELLITARE di serie SEDILI ANTERIORI ELETTR. E RISC. di serie VERNICE METALLIZZATA 1.000 €
Con CHi sE la gioCa Audi A5 1.8 TFSI Cabrio BMW 320i Cabrio Lexus IS Cabrio
da 44.370 € da 44.350 € da 53.300 €
Detto questo, la Flavia è una cabriolet confortevole, equipaggiata di tutto punto (l'unico optional è la vernice metallizzata, il resto è tutto di serie) e anche molto sfruttabile, perché dispone di quattro posti veri e di un bagagliaio che, a capote chiusa, ha una capacità (377 litri), un'accessibilità e una sfruttabilità davvero notevoli anche nell'ottica di un uso familiare. Purtroppo i sedili anteriori, che pure hanno la regolazione longitudinale elettrica, non prevedono lo scorrimento in avanti quando si inclina lo schienale per raggiungere i posti dietro, quindi l'accesso al divano può essere un po' complicato, specie a capote chiusa. Il motore è un quattro cilindri a benzina
ma negli anni ’60 la Convertibile c’era già La Flavia è stata una delle Lancia più famose degli Anni ‘60. La berlina venne presentata proprio al Salone di Torino del 1960 e suscitò un grande interesse per le tante novità che sembravano riproporre lo spirito innovativo originale di Vincenzo Lancia: trazione anteriore, motore boxer, quattro freni a disco e, dal 1965, anche iniezione di benzina. La berlina rimase in produzione fino al 1971 e tra il 1962 e il 1967 la carrozzeria Vignale curò anche la realizzazione di una versione scoperta denominata Convertibile, disegnata da Giovanni Michelotti. All’esordio montava un 1.500 da 90 CV che, però, non venne giudicato abbastanza performante per il genere di vettura, tanto che già nel 1963 venne sostituito da un 1.800 da 92 CV che, nel 1965, grazie al sistema di iniezione di cui sopra, arrivò a 102 CV. L’abitacolo aveva due posti più due di emergenza e poteva essere coperto sia con una capote ripiegabile in tela, sia con un tetto rigido. La Flavia Convertibile ebbe una produzione molto limitata (solo 1.601 unità, contro le oltre 64 mila berlina), ciononostante oggi ha quotazioni abbastanza accessibili sul mercato delle auto classiche: anche per esemplari in condizioni molto buone difficilmente vengono richiesti più di 12 mila euro.
di 2,4 litri da 170 CV certo poco in linea con le abitudini di casa nostra, però ha un'ottima coppia ai bassi regimi ed è ben accordato con il cambio automatico a 6 marce per garantire una marcia morbida e silenziosa alle andature turistiche. Tra l'altro, quando si viaggia scoperti alle velocità autostradali legali, è molto buono anche il riparo aerodinamico per i posti anteriori, per cui si può chiacchierare senza sforzo, semplicemente avendo l'accortezza di tenere sollevati i finestrini laterali. Se invece si forza l'andatura, il motore alza la voce e mostra una certa pigrizia nel prendere giri. E anche la regolazione delle sospensioni, che pure sembra sia stata rivista in funzione delle abitudini europee, si dimostra un po' troppo morbida. In ogni caso la Flavia può spingersi quasi fino a 200 all'ora e passare da 0 a 100 km/h in meno di 11 secondi, che rappresentano un buon risultato per un'auto di quasi 5 metri e prossima ai 1900 kg in ordine di marcia. La percorrenza media dichiarata dalla Lancia è di 10,6 km/litro nel ciclo combinato. Magra consolazione, per chi è critico nei confronti della deriva americana della Lancia, è il prezzo ben poco “yankee”: la Flavia costa 37.900 euro (che, francamente, non sono esagerati in rapporto all'allestimento), però oltreoceano la Chrysler 200 Convertible oscilla tra 27 e 32 mila dollari, cioè tra 21.600 a 25.600 euro. Saverio Villa
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LaPROVA
AUTORAMA 17 Luglio/Agosto 2012
Jeep Grand Cherokee SRT
la più potente di sempre
Il V8 6.4 Hemi sprigiona 468 CV. Lo 0-100 km/h viene bruciato in 5 secondi e la progressione si ferma solo a 257 km/h. A questi numeri monstre corrisponde altrettanto divertimento? Ecco la prova
gRand CHERokEE sRt
TORINO - Se il marchio Jeep non fosse legato alla Juventus, la Grand Cherokee SRT sarebbe probabilmente una delle auto più desiderate dai calciatori di serie A; almeno da quelli eccentrici. Tra cerchi da 20 pollici, pinze dei freni Brembo che “più grandi di così non ci stavano” - secondo i tecnici - branchie sul cofano motore e pa-
PREZZO: 76.000 € i numERi MOTORE: benzina, 8 cilindri a V CILINDRATA: 6.417 cc POTENZA: 344 kW/468 CV COPPIA: 624 Nm CAMBIO: automatico a 5 rapporti TRAZIONE: integrale LUNG./LARG./ALT.: 4,84/1,93/1,75 mt CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 782/1.554 litri 0/100 KM/H: 5,0 secondi VELOCITÀ: 257 km/h CONSUMO COMBINATO: 14,1 l/100 km EMISSIONI CO2: 328 g/km
raurti abbassati, la più cattiva della gamma Jeep è fatta apposta per farsi guardare. E per farsi sentire. Perché quando sì da “fiato” alle due trombe là dietro, le soddisfazioni non mancano. Gli 8 cilindri sotto il cofano regalano brividi agli appassionati del genere, ma non solo: passando nelle verdi campagne piemontesi, non sono stati rari gli incitamenti a pestare sul gas da parte di paciosissimi pensionati. Detto, fatto. La lancetta schizza verso l’alto e la Grand Cherokee si proietta in avanti, anche se non con quella cattiveria a cui ormai hanno abitutato i V8 biturbo tedeschi (di BMW X5 M, Mercedes ML 63 AMG e Porsche Cayenne Turbo). Complici la stazza di ben 2.360 kg e il cambio automatico a soli 5 rapporti di origine Mercedese, le accelerazioni e le riprese non sono impressionanti come i 468 CV e i 624 Nm di coppia farebbero pensare. Peso “massimo” e trasmissione datata tornano protagonisti non appena iniziano le curve. Anche sele-
PERCHÉ valE la PEna di PEnsaRCi PEnsaRCi
Prestazioni simili a quelle delle tedesche. E con i soldi che avanzano (40.000 €) si viaggia “gratis” per un bel po’ zionando la modalità Sport (l’assetto si irrigidisce, l’acceleratore diventa più sensibile, il cambio passa alla gestione manuale sequenziale) l’inerzia si sente in modo sensibile a causa anche di uno sterzo sempre leggero e poco “connesso” con le ruote anteriori, anche se abbastanza rapido. Non solo: tra gli input dati con i paddles dietro al volante e l’effettivo passaggio di rapporto passa sempre qualche attimo di troppo. Ecco perché, nonostante gli elevati limiti di tenuta laterale, è difficile che al volante della SRT ci si senta invogliati a spingere. Per i più esigenti, comunque, la Jeep sta già mettendo a punto lo ZF a 8 rapporti già utilizzato dalla BMW.
Quello che non mancherà mai, invece, è la voglia di viaggiare: girando la manopola posizionata sul tunnel in posizione comfort, l’assetto diventa più indulgente (soffre solo le sconnessioni secche), mentre la coppia del motore permette di viaggiare con un filo di gas e una rassicurante riserva di spinta sempre disponibile. Alla souplesse di marcia contribuisce inoltre la dotazione faraonica: a mantenere velocità e distanza di sicurezza provvede il cruise control adattivo (di serie), mentre due telecamere laterali sorvegliano l’angolo “cieco” e avvertono quando non è il momento di cambiare corsia.
Qua sopra: i richiami alle competizioni abbondano. Si va dagli inserti in vera fibra di carbonio al volante appiattito, dai paddles dietro le razze alla pedaliera in alluminio. Dietro la leva del cambio trova posto la manopola per selezionare le 5 modalità di guida: Tow (traino) - Snow Auto - Sport - Track (pista)
A.T.
Isuzu D-Max
piCk-up quasi astemio PERCHÉ valE la PEna di PEnsaRCi PEnsaRCi
Può affrontare qualsiasi percorso in fuoristrada, su asfalto è confortevole e, soprattutto, consuma pochissimo isuzu d-max CREw quasaR
MADRID - Motore 2.500 turbodiesel da 163 CV pronto ai bassi regimi, cambio a sei marce con l’ultimo rapporto “di riposo” e un eccellente lavoro aerodinamico da parte degli ingegneri: sono queste le caratteristiche che hanno permesso al nuovo Isuzu D-Max di diventare uno dei mezzi meno assetati del suo segmento, 7,4 litri di gasolio ogni 100 chilometri. La seconda generazione del pick-up giapponese - costruito in Thailandia e realizzato sullo stesso pianale dello Chevrolet Colorado venduto negli States - è un mezzo destinato a chi lavora (anche perché la legge italiana impedisce di usarlo per il tempo libero) e deve affrontare spesso percorsi in fuoristrada: le sue doti principali emergono infatti soprattutto nell’off-road, dove le marce ridotte e un efficace sistema di trazione integrale consentono di superare qualsiasi ostacolo. Su strada il propulsore è silenzioso, ma il guidatore (che beneficia di una posizione di seduta simile a quella di un’automobile, caratterizzata da un volante quasi verticale e
PREZZO: 34.848 € i numERi MOTORE: diesel, 4 cilindri CILINDRATA: 2.499 cc POTENZA TOTALE: 120 kW/163 CV COPPIA TOTALE: 400 Nm CAMBIO: manuale a 6 rapporti con ridotte TRAZIONE: posteriore + anteriore inseribile LUNG./LARG./ALT.: 5,30/1,86/1,80 mt DIMENSIONI CASSONE: 1,55 x 1,53 metri 0/100 KM/H: n.d. VELOCITÀ: 180 km/h CONSUMO COMBINATO: 7,4 l/100 km EMISSIONI CO2: 194 g/km
da comandi ben posizionati) deve fare i conti con uno sterzo poco preciso e con freni non molto potenti. Senza dimenticare le sospensioni piuttosto rigide. La versione Crew (a doppia cabina) Quasar (la più ricca, nonché quella che dovrebbe attirare il maggior numero di acquirenti) costa tanto: 34.848 euro. Il prezzo comprende però una dotazione di serie completissima: cerchi in lega da 17”, interni in pelle e climatizzatore automatico. Marco Coletto
Sono tre le varianti del D-Max: Single (cabina singola), Space (quattro posti con due piccole porte posteriori scorrevoli) e Crew, a cabina doppia, come l’esemplare delle foto. La plancia (a sinistra) è molto robusta
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Luglio/Agosto 2012
LaPROVA A poche settimane dalla presentazione della “piccola” Yaris Hybrid, arriva la Prius monovolume, con tanto spazio, sette posti comodi e consumi da turbodiesel
Toyota Prius + Lounge
Dopo l'ibriDa per tutti, l'ibriDa per tanti I posti della terza fila sembrano esigui, in realtà possono ospitare abbastanza comodamente anche due adulti. Purtroppo possono essere reclinati ma non asportati rapidamente. Sotto il piano di carico c’è un pratico doppiofondo con una capacità di 60 litri
Conversione al litio La batteria agli ioni di litio utilizzata sulla Prius + (a destra) ha la stessa potenza di quella al nichel-metallo idruro della Prius berlina, però ha il pregio di essere più compatta e questo ha permesso di sottrarre meno spazio all’abitacolo. È composta solo da 56 celle disposte verticalmente su due file e pesa 34 kg, quindi 8 in meno. Il suo prezzo, però, è molto superiore, circa 3.500 euro contro i 1.500 della batteria convenzionale. La Toyota, però, offre su questo particolare una garanzia di 5 anni o 100 mila km e, comunque, le attribuisce una vita utile identica a quella della vettura stessa. La gamma Prius si amplierà in estate con l’arrivo della berlina in versione Plug-in (a destra, in azzurro), con batterie al litio di maggiori dimensioni, ricaricabili dalla rete domestica, che le permetteranno un’autonomia elettrica di 25 km. Il suo prezzo dovrebbe restare al di sotto dei 37 mila euro.
BRATISLAVA - “A ciascuno il suo ibrido” sembra essere diventata la parola d'ordine della Toyota (e, ovviamente, del suo brand di lusso Lexus), e dopo berlina media, berlina sportiva, berlina ultralusso, suv e compatta da città, ecco anche la monovolume. La Prius +, che si legge “plus”, prende come base il pianale della versione normale, allungato però di 135 mm, il che porta la lunghezza totale al valore non esattamente contenuto di 4,65 metri. Ma c’è un’altra modifica sostanziosa: per consentire il migliore sfruttamento dello spazio interno il pacco batterie è stato spostato dalla zona posteriore all’interno del tunnel centrale e - udite, udite - si tratta di accumulatori al litio, anziché al nichel metallo idruro come quelli della Prius standard, perché a parità di prestazioni sono più piccoli e leggeri. Il risultato è un abitacolo molto ampio con tre file di sedili e sette posti: quelli delle pri-
perchÉ vale la pena di pensarci pensarci
Innanzitutto perché è l’unica monovolume ibrida del mercato e poi è ben equipaggiata e anche molto confortevole me due file sono molto confortevoli, gli ultimi due sono meno ampi ma comunque utilizzabili anche da persone adulte. Ovviamente, come accade sempre sulle monovolume di questa categoria dimensionale, l’utilizzo di tutti i sette posti comporta una drastica riduzione della capacità del bagagliaio, limitata a 232 litri, 60 dei quali in una sorta di doppiofondo. Viaggiando in cinque, però, si hanno a disposizione 784 litri e, se si è solo in due, 1.750 litri. I sedili sono tutti singoli, i tre della fila centrale scorrono in senso longitudinale e tutti hanno gli schienali regolabili nell’inclinazione. Come sulla Prius berlina, lo stile interno è futuribile, con una strumentazione digitale concentrata al centro della plancia e indicatori vari riferiti allo stato di funzionamento e ai flussi di energia del sistema Hybrid Synergy Drive. La meccanica è sostanzialmente la stessa della Prius, con un motore termico di 1,8 litri da 99 CV che funziona secondo il ciclo Atkinson, caratterizzato da un rendimento più elevato ma prestazioni più contenute, e un motore elettrico di trazione da 60 kW, corrispondenti a 82 CV. La potenza totale effettivamente disponibile è di 136 CV. Rispetto alla meccanica di origine, ci sono alcune altre modifiche, come il raffreddamento ad acqua anziché ad aria del motore elettrico, la pompa dell’acqua
toyota prius + lounge
A UTORAMA 18
PREZZO: 32.200 € i numeri MOTORE BENZINA: 4 cilindri, 1.798 cc POTENZA: 73 kW/99 CV MOTORE ELETTRICO: sincrono magneti perm. POTENZA: 60 kW/82 CV POTENZA COMPLESSIVA: 100 kW/136 CV CAMBIO: a variazione continua TRAZIONE: anteriore LUNG./LARG./ALT.: 4,61/1,77/1,60 mt CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 232/784/1.750 litri VELOCITÀ: 165 km/h CONSUMO COMBINATO: 4,1 l/100 km EMISSIONI CO2: 96 g/km
cosa c’è e cosa si paga AIRBAG ANT., LAT., ALTI AIRBAG GINOCCHIA CAMBIO AUTOMATICO CERCHI IN LEGA DA 16” CERCHI IN LEGA DA 17” CLIMA AUTOMATICO BIZONA NAVIGATORE SATELLITARE SISTEMA HI-FI TETTO PANORAMICO VERNICE METALLIZZATA
di serie di serie di serie di serie 450 € di serie da 650 € di serie di serie 500 €
con chi se la gioca Citroën C4 Gr. Picasso 1.6 HDi Ford C-Max 7 1.6 TDCi 115 cv Renault Scenic 1.6 dCi
da 24.950 € da 23.500 € da 27.750 €
elettrica, un sistema più efficace di ricircolo dei gas di scarico, il rapporto finale di trasmissione più corto e un controllo dell’erogazione di coppia del motore elettrico che provvede automaticamente a ridurre il beccheggio durante la marcia. Guidando in punta di acceleratore, lasciando che il “cervello” del sistema combini in modo ottimale il funzionamento dei motori, la Prius + è silenziosa, confortevole, molto fluida e abbastanza reattiva. Se invece si utilizza l’acceleratore con decisione, il cambio a variazione continua di rapporto fa salire molto il regime del motore termico, la rumorosità aumenta e le prestazioni crescono senza però diventare propriamente brillanti. Secondo la Toyota, la Prius + raggiunge i 165 km/h, passa da 0 a 100 km/h in 11,3 secondi e percorre mediamente 24,4 km/litro, emettendo 96 g/km di CO2. Dati che, per la maggior parte dei casi, sono più favorevoli rispetto a quelli di una monovolume a gasolio paragonabile per dimensioni e prestazioni. Siccome le batterie al litio sono state scelte solo per questione di ingombri a parità di potenza erogata (che resta di 27 kW), l’autonomia nell’uso solo elettrico rimane di circa 2 km al massimo, a velocità non superiori ai 50 km/h. La commercializzazione è già iniziata a 30.400 euro per la versione Active e 32.200 euro per la Lounge, che dovrebbe essere la preferita in Italia nel 70% dei casi, e che ha, in più, il tetto panoramico, la telecamera posteriore, l’head up display, i fendinebbia e altro ancora. Per la cronaca, i prezzi della berlina partono da 27.500 euro. Saverio Villa
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LaPROVA
AUTORAMA 19 Luglio/Agosto 2012
perchÉ vale la pena di pensarci pensarci
Ha prestazioni molto elevate, a fronte di consumi piacevolmente contenuti, ed è anche costruita con gran cura
Lexus GS 450h F-Sport
usa la Corrente per fare la sportiva
KITZBÜHEL - La Toyota sta esplorando tutte le possibili sfumature dell'ibrido e con il suo marchio di prestigio Lexus gioca la carta della grande berlina sportiva. La nuova GS 450h ha 345 CV, trazione posteriore, elettronica sopraffina per tenere a bada le prestazioni, un muso che incute rispetto - se non timore - quando ce lo si ritrova nello specchietto e, volendo, anche le ruote posteriori sterzanti. Ovviamente ogni riferimento alla BMW non è affatto casuale. Il complesso stavolta prevede un 3.500 V6 a iniezione diretta di benzina che da solo sviluppa 292 CV, abbinato a un motore elettrico insolitamente potente rispetto alla media di questo genere di applicazioni: 147 kW, ovvero 200 CV. Come sempre accade, il totale della potenza effettivamente disponibile non è la somma matematica dei due valori, ma i 345 CV complessivi dichiarati sono più che sufficienti per assicurare prestazioni elevatissime. Più che lo scatto, della GS 450h impressiona l’allungo, che sembra davvero interminabile, grazie anche alla trasmissione del tipo CVT che fa “piazzare” il V6 a un regime che la centralina elettronica di gestione del motore ritiene di volta in volta ideale, dopodiché la velocità sale senza soluzione di continuità in funzione della variazione progressiva di rapporto e della spinta del motore elettrico. Quest’ultimo permette anche una mobilità solamente a “emissioni zero”, con un’accelerazione più che sufficiente per muoversi nel traffico, anche se l’autonomia non è molta (da 2 a 4 km) e altrettanto dicasi della velocità massima raggiungibile (50 km/h). Le sospensioni adattive, di serie a partire dall’allestimento Executive, tengono la GS 450h sempre ben ancorata a terra, ma tutto il complesso sembra pensato per offrire un temperamento divertente e una elevata partecipazione alla guida. Al crescere dell’allestimento aumenta anche la dotazione tecnica e la versione F-Sport monta un sistema di sterzo ad azione variabile che coinvolge anche le ruote posteriori e, in questo caso, la reattività e la maneggevolezza della GS toccano livelli notevolissimi e degni di una “sportivona”, anche se l’assetto resta più che educato e assicura
lexus gs 450h F-sport
Questa ibrida ha prestazioni molto elevate, una guidabilità notevole e un look piuttosto aggressivo
PREZZO: 70.500 € i numeri MOTORE BENZINA: 6 cilindri a V, 3.456 cc POTENZA: 215 kW/292 CV MOTORE ELETTRICO: sincrono magneti perm. POTENZA: 147 kW/200 CV POTENZA COMPLESSIVA: 254 kW/345 CV CAMBIO: a variazione continua TRAZIONE: posteriore LUNG./LARG./ALT.: 4,85/1,84/1,45 mt VELOCITÀ: 250 km/h 0-100 KM/H: 5,9 secondi CONSUMO COMBINATO: 5,9 l/100 km EMISSIONI CO2: 137 g/km
cosa c’è e cosa si paga CAMBIO AUTOMATICO CERCHI IN LEGA DA 19” IMPIANTO HI-FI CON SINTO DAB NAVIGATORE SATELLITARE RIVESTIMENTI IN PELLE SEDILI ANT. ELETT. RISC. VENT. SOSPENSIONI ADATTIVE STERZO INTEGRALE TETTO APRIBILE ELETTRICO VERNICE METALLIZZATA
di serie di serie di serie di serie di serie di serie di serie di serie 1.300 € 1.100 €
con chi se la gioca Audi A6 2.0 TFSI Hybrid BMW Active Hybrid 5 Infiniti M35h
da 57.350 € 64.400 € da 59.750 €
sempre una comodità notevole. L’abitabilità è abbondante e così anche il bagagliaio, che grazie alla sistemazione verticale delle batterie, è nettamente aumentato rispetto a quello della precedente GS ibrida e ora ha la stessa capacità di una vettura “normale”: 482 litri. Gli arredi interni sono all’insegna del mix tra gusto classico (pelle, legno o alluminio e perfino bambù, orologio retrò) e slanci hi-tech (il display è il più grande mai montato su un’auto di serie, il sistema di infotainment è gestito da un mouse e c’è perfino una telecamera che controlla se gli occhi del conducente sono aperti). La GS viene costruita in Giappone anche in versione con solo motore a benzina, ma la Toyota Italia ha scelto di importare esclusivamente l’ibrida, perché l’obiettivo è quello di vendere nel nostro Paese solo Lexus “bimotori” entro il 2013. La
prevendita della GS 450h è già iniziata a prezzi che variano tra i 58 mila e i 75 mila secondo l’allestimento, ma le previsioni dicono che il più richiesto da noi dovrebbe essere l’Executive, che costa 67 mila euro. Avversarie di riferimento, oltre alla BMW Active Hybrid 5, sono la Infiniti M35h e l’Audi A6 Hybrid.
Manca solo la is all’appello ibrido Entro l’anno prossimo, la Lexus venderà in Italia solamente vetture ibride. Al momento l’unica linea di prodotto che non prevede ancora questa opzione è la IS, ovvero il modello intermedio della famiglia, che però verrà sostituito proprio nel 2013 e, in occasione di questo annunciato cambio generazionale, acquisirà anch’esso la doppia motorizzazione. La futura IS avrà dimensioni più ampie e un look più aggressivo, con un muso intonato proprio a quello della nuova GS, che peraltro è già stato ripreso dalla suv RX in occasione del recente restyling e che verrà a poco a poco esteso a tutti i modelli del brand di lusso della Toyota. Attualmente le Lexus ibride disponibili nel nostro Paese, oltre alla GS, sono la piccola CT200h, realizzata sulla base meccanica della Toyota Prius, che ha prezzi a partire da 29.200 euro. C’è poi la superammiraglia LS 600h, con motore V8 di 5 litri, 445 CV e un allestimento faraonico che comporta prezzi a partire da 134 mila euro. Infine troviamo la suv RX 450h a trazione anteriore o integrale da 299 CV, che in Italia ha riscosso finora un discreto successo, il cui listino parte da 55.800 euro. Per il mercato americano, poi, esiste anche la berlina ES 300h a trazione anteriore, mossa da un quattro cilindri di 2,5 litri, che dispone di 200 CV totali.
S.V.
La versione F-Sport ha una caratterizzazione aggressiva sia all’esterno che all’interno ma, soprattutto, una eccezionale guidabilità grazie allo sterzo attivo e integrale. Il display da 12,3 pollici è il più grande mai impiegato su un’autovettura prodotta in serie
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LaPROVA
A UTORAMA 20 Luglio/Agosto 2012
perchÉ vale la pena di pensarci pensarci
chevrolet cruze sW 1.7 ltz
Le sorprese stanno dove meno te l’aspetti: linee placide confezionano un’auto che su strada sa dare soddisfazioni
La SW introduce alcuni aggiornamenti estetici che verranno ripresi anche dalle sorelle di gamma: sul frontale la griglia del radiatore è stata ridisegnata, stesso discorso per i fari fendinebbia e i gruppi ottici anteriori
PREZZO: 22.050 € i numeri MOTORE: turbodiesel, 4 cilindri in linea CILINDRATA: 1.686 cc POTENZA: 96 kW/130 CV COPPIA: 300 Nm CAMBIO: manuale a 6 rapporti TRAZIONE: anteriore LUNG./LARG./ALT.: 4,68/1,80/1,48 mt CAPACITÀ BAG.: 500/1.478 litri 0/100 KM/H: 10,4 secondi VELOCITÀ: 203 km/h CONSUMO COMBINATO: 4,5 l/100 km EMISSIONI CO2: 119 g/km
cosa c’è e cosa si paga 6 AIRBAG BLUETOOTH CERCHI IN LEGA 17” CLIMA AUTOMATICO ESP IMPIANTO STEREO CD MP3 NAVIGATORE SATELLITARE SEDILE POST. ABBATTIBILE TELECAMERA POSTERIORE VERNICE METALLIZZATA
di serie di serie di serie di serie di serie di serie di serie di serie di serie 455 €
con chi se la gioca Ford Focus Wagon Peugeot 308 SX Volvo XC60
da 40.140 € da 42.000 € da 38.220 €
Chevrolet Cruze 1.7L diesel LTZ
Sulle orme di un SucceSSo Arriva a settembre con due allestimenti e quattro motorizzazioni la versione allungata della berlina a quattro porte più venduta in Italia COLONIA - Un’auto può raccontare molto del carattere del suo proprietario, delle sue esigenze, delle sue inclinazioni: ecco, prendiamo la nuova Cruze station wagon, quali considerazioni potrebbero farsi a proposito dell’eventuale acquirente? Sarebbe con tutta probabilità una persona che dall’estetica di una vettura ama essere più rassicurato che emozionato, qualcuno che mette il comfort, la funzionalità e il conte-
imbattibile in convenienza Tra le SW di segmento C, la Cruze è la più economica, con i suoi 20.600 euro per la 1.7L diesel LT: le rivali dirette, oltre a costare di più, offrono spesso potenze inferiori. La Ford Focus Wagon 1.6 TDCi 115 CV, per esempio, è proposta a 21.250 euro. 21.760 euro è invece la richiesta della Peugeot per la 308 SW 1.6 e-HDi FAP Access, con sistema microibrido di recupero dell’energia, ma meno CV: 112. Ben più care, invece, le competitor con motorizzazione intorno ai 130 CV: 25.500 euro la Renault Megane Sportour 1.6 dCi 130 CV GT Line; 22.650 euro la Opel Astra Sports Tourer 1.7 CDTI Elective da 125 CV, che condivide buona parte della meccanica con la Cruze. Per chi volesse qualcosa di “diverso” ci sono invece le crossover come la Nissan Qashqai, la Mitsubishi ASX, la Hyundai ix35 e la Kia Sportage.
nimento dei costi tra le sue priorità. Nessuna pretesa eccezionale certo, ed è infatti per questo che stiamo parlando di una cosiddetta vettura globale, un modello nato per piacere agli automobilisti di mezzo mondo, non così trasversale come la berlina - viene venduta in 4 continenti - ma comunque pensata per andare a genio ai clienti di oltre 40 Paesi. Anche l’Italia fa parte di quelle piazze che amano gli stilemi
Chevrolet: nei primi cinque mesi di quest’anno il marchio è cresciuto del 17% a fronte di un mercato globale in caduta libera. Questo naturalmente spinge il costruttore a cercare di coprire tutti i segmenti a disposizione: dal 25% del 2009 siamo arrivati all’87% di quest’anno. L’ultima novità di prodotto - siamo a 10 in 18 mesi - è dunque la familiare compatta: esteticamente qualche piccolo aggiornamento rispetto alle sorelle berlina e hatchback, che comunque beneficeranno alla prima occasione dei dettagli rinnovati sul frontale, mentre la coda specifica della giardinetta va ad innestarsi con grazia sulle linee di casa. La lunghezza è cresciuta per ospitare con più agio i cinque occupanti e alloggiare tutti i loro effetti personali in un vano di carico che da un minimo di 500 litri può arrivare fino a 1.478, considerando tutto lo spazio a disposizione dallo schienale ribaltato del divano posteriore al cielo. All’interno si soggiorna all’insegna della comodità, l’abbiamo detto, con i sedili che si rivelano accoglienti senza essere cedevoli e sosten-
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LaPROVA
Dopo la fase di lancio, sarà disponibile il nuovo sistema di infotainment MyLink con touch screen da 7” e funzioni avanzate che permettono di dialogare con gli smartphone. Sotto, i supporti per l’iPad e il bracciolo con portalattine
AUTORAMA 21 Luglio/Agosto 2012
Fiat Punto 1.3 Mjet Virgin Radio
un’utilitaria preStata al rock Pratica, parca e sicura come tutte le Punto. Ma con un impianto stereo da 360 W a cui connettere la chitarra elettrica e un look “metallaro”: ecco la versione Virgin Radio
pronto ed elastico, il propulsore si dimostra sempre all’altezza della situazione, e anche più di quanto ci si aspetterebbe, non disdegnando neppure derive sportiveggianti da parte del conducente. Che però non deve sentirsi in colpa dopo aver affondato l’acceleratore per qualche tratto perché, se chiedendo una risposta più dinamica i consumi sono un po’ più elevati rispetto ai 4,5 l/100 km dichiarati dalla Casa, i valori restano comunque i più contenuti della gamma. Se poi ci si sente in vena di risparmio, allora basta premere il pulsante “eco” e tutti i parametri della vettura vengono impostati per consumare il meno possibile. Quando poi terminano le curve e ci si rilassa in autostrada, viene alla luce un altro aspetto decisamente piacevole: la grande silenziosità che la Cruze SW è in grado di offrire anche ad andature elevate. In questo frangente, tra l’altro, viene meno la necessità di utilizzare il cambio a 6 marce e questo incrementa ancora la piacevolezza di guida, perché si tratta di una trasmissione non particolarmente reattiva e i cui rapporti risultano troppo distanziati. Cristina Altieri
fiat punto virgin radio
gono bene anche sulle lunghe percorrenze. Se il pallino di garantire il massimo agio è senza dubbio la sua missione più evidente, la Cruze SW tutela il comfort dei suoi occupanti anche mettendo a disposizione tecnologia a profusione: si va dal sistema KeyLess per accendere il veicolo, al Cruise Control, dal navigatore integrato con telecamera di retromarcia al sistema MyLink: un touch screen da 7 pollici attraverso il quale gestire smartphone e lettore Mp3, e che sarà disponibile in listino dal prossimo anno. Ma veniamo al merito più grande della Cruze SW, che senza dubbio è quello di introdurre in gamma un paio di motori davvero interessanti: il 1.400 turbobenzina da 140 CV e il 1.700 turbodiesel da 130 CV e 300 Nm. Quest’ultimo è particolarmente efficace, tanto parco nel suo rendimento da aver monopolizzato tutto il discorso “economia nei consumi” di questa tornata e aver lasciato totalmente inespresso ogni eventuale richiamo all’opzione GPL, finora uno dei cavalli di battaglia del marchio americano qui in Europa. E, ovviamente, proprio questa è la proposta che abbiamo voluto testare:
MILANO - La Punto di quarta generazione tarda ad arrivare, ma l'attuale non viene lasciata al proprio destino. Per continuare a essere l'auto di segmento B più venduta d'Italia, Fiat le ha “combinato” il matrimonio con Virgin Radio, la radio più rock dell'etere. Cerchi in lega neri o bianchi, specchi cromati, vetri posteriori oscurati e adesivi specifici la distnguono dal punto di vista estetico. Le altre novità riguardano la dotazione all’insegna del “suona che ti passa”. Di serie è previsto l’impianto Hi-Fi Interscope dalla potenza di 360 W, con amplificatore e subwoofer. Ma non è tutto: grazie all’ingresso aux del sistema Blue&Me è possibile collegare uno strumento musicale alla vettura, per diffondere le proprie note attraverso l’impianto audio. Disponibile in quattro colori: nero, rosso, bianco e grigio, la Punto Virgin Radio è proposta al prezzo promozionale di 10.700 euro (la 1,2 benzina da 69 CV) ed è lo sponsor dell’Heineken Jammin’ Festival (che quest’anno si terrà alla Fiera di Milano Rho), oltre che del contest Battle of Bands organizzato da Hard Rock Cafe. Dal punto di vista meccanico, non ci sono invece novità. I motori disponibili
PREZZO: 16.250 € i numeri MOTORE: diesel, turbo, 4 cilindri CILINDRATA: 1.248 cc POTENZA: 55 kW/75 CV COPPIA: 190 Nm CAMBIO: manuale a 5 rapporti TRAZIONE: anteriore LUNG./LARG./ALT.: 4,07/1,69/1,49 mt CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 275/1.030 litri 0-100 KM/H: 13,6 secondi VELOCITÀ.: 165 km/h CONSUMO COMBINATO: 4,2 l/100 km EMISSIONI CO2: 112 g/km
perchÉ vale la pena di pensarci pensarci
All’affidabilità e alla praticità della Punto si aggiungono un look accattivante e una dotazione più ricca, anzi più rock
sono l’1,2 da 69 CV e l’1,4 da 77 per quello che riguarda i benzina (entrambi dotati di Start&Stop), l’1,4 EasyPower (GPL/benzina) da 77 CV e l’1,4 Natural Power (metano/benzina) da 70 CV per i bi-fuel. L’unico diesel è invece l’1,3 Multijet II da 75 CV con filtro antiparticolato, che abbiamo provato in anteprima. Un quattro cilindri molto parco nei consumi di gasolio, ma anche abbastanza brillante, almeno da 1.600 giri in su. Al di sotto di tale regime, invece, la ripresa si fa un po’ attendere, costringendo a scalare marcia se si vuole effettuare un sorpasso. Sicuro e prevedibile il comportamento stradale: l’ESP è di serie, ma raramente viene chiamato in causa. Il merito è dell’assetto, un giusto compromesso fra assorbimento delle asperità e precisione di guida. Adriano Tosi
Sopra, il rivestimento Denim dei sedili è specifico per questa versione. In alto: oltre ai cerchi e alle calotte cromate degli specchietti, la Punto Virgin Radio si distingue per la stella rossa (simbolo dell’emittente) alla base del montante.
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LaPROVA
A UTORAMA 22 Luglio/Agosto 2012
Curatissima nell'estetica, raggiunge nuove frontiere nel campo della sicurezza, grazie all'airbag per i pedoni. Aggiunge un comportamento stradale sicuro e un gran comfort. Adeguati al rango i prezzi, che sono da compatta “premium”
Volvo V40 d2 Summum
sicurezza altruista mento C (4,37 metri di lunghezza) nascondono un abitacolo più da coupé che da familiare: dietro, infatti, i centimetri in altezza non sono esagerati. Se si è alti, in effetti, anche le ginocchia potrebbero sfiorare i sedili anteriori. E il bagagliaio, accreditato di 496 litri dichiarati, ha poco a che fare con quello di una wagon, soprattutto per chi è abituato alla praticità della V50. Non ci si può proprio lamentare, invece, della qualità costruttiva: i materiali in plancia sono morbidi, gli assemblaggi davvero precisi. Con quell'attenzione al dettaglio nel design che farà felice gli amanti del genere: console centrale slim, strumentazione composta da un display TFT, che offre la possibilità di scegliere fra tre modalità di visualizzazione: Elegance, Eco e Performance. Perfette per assecondare ogni lato del carattere di questa V40. Per il primo contatto su strada abbiamo scelto la 1,6 turbodiesel – D2 in lingua Volvo – spinta dal quattro cilindri proveniente dal gruppo PSA, che motorizza già un bel po’ di rivali. Ebbene, dopo qualche km, appare chiaro come il
Audi RS4 Avant
bambini, tenetevi forte ZELTWEG - V8, 4.200 cc, 450 CV: l'Audi A4 smette i panni della rassicurante SW da dirigente e indossa passaruota “anabolizzati”, cerchi da 19” e griglie a nido d'ape. 4,7 secondi baPEnsaRCi stano per fiondarsi da 0 a 100 km/h, mentre PERCHé valE la PEna di PEnsaRCi Versatile e spaziosa come una la lancetta del tachimetro si ferma a 250 km/h qualsiasi A4 Avant, prestazionale (o a 280, optional), ma solo perché l'elettronicome una Porsche 911. ca non consente di andare oltre. Per gli amanti della sintesi. Chi si compra una RS4, però, non cerca solo prestazioni da dragster. Vuole anche emozioni di guida fuori dal comune: da questo punto di vista, il lavoro degli ingegneri ha sortito gli effetti desiderati, come abbiamo potuto verificare sul circuito Red Bull Ring di Zeltweg. La RS4 dispone (a richiesta) del telaio sportivo plus con ammortizzatori regolabili DRC, grazie ai quali l'assetto può essere impostato su Comfort, Auto e Dynamic. Risultato: in Dynamic il rollio è quasi annullato e i limiti di tenuta elevatissimi. Col passare dei giri forziamo la velocità di inserimento in curva e anticipiamo il punto di accelerazione. Quello che non cambia è la precisione dell'avantreno e l'efficacia della trazione “quattro” nello scaricare la prepotenza del V8. Il differenziale centrale ripartisce il 60% della coppia al retrotreno e si sente: la RS4, pur non essendo so-
PERCHé valE la PEna di PEnsaRCi PEnsaRCi
Stile curato, elevata qualità costruttiva e consumi da dimenticare il benzinaio. Sicurezza di marcia a prova di bomba propulsore in questione sia tagliato su misura per chi punta all'economia d'esercizio, piuttosto che alla verve: la gradevolezza ai bassi regimi c'è, d'accordo, ma
PREZZO: 30.350 € i numERi MOTORE: turbodiesel, 4 cilindri in linea CILINDRATA: 1.560 cc POTENZA: 84 kW/115 CV COPPIA: 270 Nm CAMBIO: manuale a 6 rapporti TRAZIONE: anteriore LUNG./LARG./ALT.: 4,37/1,80/1,45 mt CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 335/1200 litri 0/100 KM/H: 12,3 secondi VELOCITÀ: 190 km/h CONSUMO COMBINATO: 3,6 l/100 km EMISSIONI CO2: 94 g/km
per avere un po’ di brio bisogna davvero insistere sul gas. Nel caso, la V40 mostra un carattere docile ed estremamente sicuro, soprattutto. Perché sterzo e telaio appaiono come una buona base di partenza per versioni più pepate (arriverà, infatti, una R) tuttavia il setup dell'assetto è votato alla tranquillità, con il retrotreno che non si schioda nemmeno se provocato. Ma l'imprinting Volvo, si sa, è impregnato di sicurezza: la compatta svedese introduce infatti due primizie mondiali, sotto il nome di Pedestrian Detection e Pedestrian Airbag, entrambi di serie. Il primo, grazie ad una telecamera orientata sulla strada, individua eventuali pedoni che attraversano all'improvviso e frena automaticamente, se c'è il rischio investimento e il conducente non interviene autonomamente. Inoltre, tra i 20 e i 50 km/h, se l'impatto è inevitabile, tra il cofano e il parabrezza fuoriesce in pochi millesimi di secondo un cuscino d'aria, che accoglie la testa del malcapitato investito. Diminuendo, in questo modo, i danni. Andrea Rapelli
audi Rs4 avant
VERONA - Un po’ coupé, un po’ station wagon, la Volvo V40 è tutta un'altra auto rispetto alla V40 “che fu” (cioé la familiare presentata nel ’95). Anche perché va a sostituire, in un colpo solo, sia C30 sia V50. A colpire è soprattutto lo stile, comunque tipicamente scandinavo: se il frontale è piuttosto simile a quelli delle altre Volvo la coda, con il portellone verniciato di nero, ammicca alla P1800 ES, coupé degli Anni ‘70. Le misure da seg-
vOlvO v40 d2 summum
Il posto guida ben regolabile, i sedili comodissimi e le plastiche morbide rendono la V40 un bel posto in cui stare, anche per molte ore. L'abitabilità, tuttavia, non è eccezionale, così come la capacità del vano bagagli
PREZZO: 78.500 € i numERi MOTORE: benzina, 8 cilindri a V CILINDRATA: 4.163 cc POTENZA TOTALE: 331 kW/450 CV COPPIA TOTALE: 430 Nm CAMBIO: robotizzato a 7 rapporti TRAZIONE: integrale LUNG./LARG./ALT.: 4,72/1,85/1,42 mt CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 490/1.430 litri 0/100 KM/H: 4,7 secondi VELOCITÀ: 250 km/h CONSUMO COMBINATO: 10,7 l/100 km EMISSIONI CO2: 249 g/km
vrasterzante, esce dalle curve senza allargare la traiettoria col muso. A non convincere del tutto, invece, è la risposta in frenata: l'impianto carboceramico (optional) è superbo per potenza e resistenza, ma l'avantreno affonda innescando poco rassicuranti serpeggiamenti. Nulla che comprometta la sicurezza, ma il feeling di guida risulta un po’ limitato. Quanto al motore, bisogna attendere i 2.500 giri per avere una buona spinta, ma la svolta si verifica a 5.000 giri: da qui e fino al limitatore la progressione è entusiasmante, mentre il cambio a doppia frizione snocciola i 7 rapporti con estrema rapidità. Sfogata la voglia di guidare, basta selezionare la modalità comfort per ammorbidire gli ammortizzatori, abbassare il regime di cambiata e viaggiare comodi (quasi) come su una comune A4 2.0 TDI. Il prezzo? 78.500 euro. Consegne a settembre, non è prevista la berlina. Adriano Tosi
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LoSPORT
AUTORAMA 23 Luglio/Agosto 2012
Mini Rushour
ADRENALINA E PASSIONE PER TUTTI
MUGELLO - Pareva strano, a quelli della Mini, non poter contare su un campionato monomarca in pista. Dedicato, naturalmente, alla Cooper S. Roba seria: lo dicono i 6 circuiti – Paul Ricard, Mugello, Misano, Magione, Imola e Vallelunga – sui quali si terranno sfide all'ultima sportellata. D'altronde, il modello si presta eccome. Pimpante e capace, telaisticamente, la Mini lo è sempre stata. Si trattava solo di trovare la quadra per farla correre fra i cordoli, in un campionatino che sembra modellato su misura per lei. Realizzato, sentite un po', in collaborazione con quelli di Aci Sport, che di roba così ne han vista parecchia e di esperienza ne hanno accumulata “a pacchi”: loro si occupano di tutte le questioni relative a organizzazione e regolamento. In soldoni, lo svolgimento è più o meno così: 2 sessio-
mini cooper S
La piccola peste anglo-tedesca, debitamente agghindata, fa da base per un campionato monomarca di prima classe, che comprende gare nei più bei circuiti italiani ed europei. Il tutto ad un costo niente affatto da F1 PREZZO: 24.850 € PREZZO KIT: 11.210 € i numeri MOTORE: benzina turbo, 4 cilindri in linea CILINDRATA: 1.598 cc POTENZA TOTALE: 141 kW/192 CV COPPIA TOTALE: 270 Nm CAMBIO: manuale a 6 rapporti TRAZIONE: anteriore LUNG./LARG./ALT.: 3,72/1,68/1,41 mt 0/100 KM/H: 6,8 secondi VELOCITÀ: 232 km/h CONSUMO COMBINATO: 7,1 l/100 km EMISSIONI CO2: 165 g/km
ni di prove libere, qualifiche di mezz’ora e 2 Mini-gare da 30 minuti. Il bello della cosa è che iscriversi non costa “una fucilata”: per la quota di partecipazione vanno versati 1.500 euro mentre il costo di ogni
gara è fissato in 1.220 euro (per entrambi i prezzi c'è da aggiungere l'Iva). Quindi, facendo due conti, per tutta la stagione si spendono circa 8.800 euro, ai quali bisogna aggiungere le tasse, le gomme (Pirelli PZero Trofeo) ed eventuali lavori straordinari di meccanica. Senza dimenticare la vettura, ovviamente. Con un divertimento che ha il sapore delle corse più vere, perché la Cooper S dispensa adrenalina anche nella versione stradale, agile e reattiva com'è, figuriamoci in quella pronto corsa. Senza contare che una stagione così, con appuntamenti su alcuni dei circuiti più tecnici d'Europa, può essere un bel trampolino di lancio per i piloti di domani. Ma anche per quelli di ieri, vista e considerata la presenza di un certo Giudici Gianni, che proprio un giovanotto di primo pelo non è, o di Kris Meeke, pilota IRC. Aggiungete a tutto ciò il fatto che le auto, pepate con un apposito kit racing (vedere box qui sotto) sono identiche per tutti ed avrete il motivo per cui, a spuntarla, sarà davvero il migliore. Nelle prime 4 mini-gare, infatti, al Paul Ricard e al Mugello, hanno trionfato 4 piloti diversi. Mica male come inizio... A.R.
Un kit completo che potrebbe anche andare per strada La base di partenza è la Mini Cooper S, nella fattispecie gli esemplari prodotti dal 2010 in avanti. Obbligatoria è l'installazione di un kit racing, con accessori volti a far diventare la piccola anglo-tedesca una vera e propria mangia-cordoli di professione. Tanto per cominciare, dall'abitacolo si devono asportare sedili, aria condizionata, airbag, tappezzeria e tappeti. Volendo, si possono pure eliminare le protezioni anticorrosione sulla carrozzeria e quelle relative al sottoscocca. In questo modo, è più facile raggiungere il peso minimo a secco, che deve essere pari a 1.060 kg. Il cuore della Cooper S, il 1,6 turbo da 184 CV, non si può toccare. O, meglio, il kit racing prevede che sia già installato il John Cooper Works Tuning kit N18, disponibile nella lista di accessori J.C.W, che porta la potenza a quota 192 CV attraverso un nuovo filtro aria, una mappatura della centralina di gestione più spinta e una marmitta specifica, per suonare meglio. Il prezzo? 1.596 euro. E il bello è che potete usarlo anche sulla Cooper S stradale, perché il tutto è montato direttamente da Mini con parti riconosciute dalla Casa, senza problemi di nessun genere con la garanzia. Naturalmente, anche il telaio deve reggere il gioco: gli ammortizzatori previsti nel kit sono dei Bilstein regolabili (quelli anteriori con “top mount” per variare anche la campanatura) abbinati a molle Eibach. Per questi componenti, è necessario mettere in preventivo poco più di 3.000 euro e non c’è alcun divieto all’uso sulla pubblica via. Per le pinze dei freni e i dischi anteriori, ripresi dal catalogo John Cooper Works, invece, bisogna annotare la modifica
la natura propedeutica dell'evento. Poi, anche il motorino d'avviamento, con relativo pulsante. Da segnalare, infine, che il cambio a sei marce è esattamente quello di serie. Per farla breve, all'eventuale costo di una Mini Cooper S dovrete mettere sul piatto altri 11.210 euro circa. A tutto questo restano da aggiungere gli oneri per la tuta, per il collare Hans, il casco e l'equipaggiamento tecnico omologato necessario.
sul libretto (come per il kit motore) e prepararsi a sborsare altri 1.000 euro. Infine, a scaricare la potenza sull'asfalto ci pensa un differenziale autobloccante meccanico Drexler, fornito dalla Roal Motorsport a 1.936 euro. Senza dimenticare tutte le chicche riservate all'abitacolo, fornite da Sparco: roll bar (931 euro), sedile specifico (430), impianto di estinzione (198), staccabatteria (37), volante (160), rete sul finestrino (53), cintura a 6 punti (193) e ganci sul cofano (40). Per l'allestimento dell'abitacolo sono consentiti anche materiali di marca differente, che devono essere comunque omologati e di pari caratteristiche rispetto a quelli consigliati. Ciò detto, ci sono dei punti fermi, che non si possono in alcun modo alterare: prima di tutto l'ABS, non escludibile vista
Sorpassi, staccate al fulmicotone, giri veloci: questo e tanto altro nei primi due appuntamenti del Mini Rushour, nei fantastici scenari del Paul Ricard e del Mugello. L'ultima tappa si terrà il prossimo 16 settembre a Vallelunga
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