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Mensile di informazione e cultura del mondo dei motori
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Nº 532/settembre 2012 - € 3,00
A M I S S I L I C A F , A M I S S I T N E T PO
A M I S S I R A R R E F a
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F12
ANTICIPAZIONI DEL SALONE DI PARIGI
Prime grandi novità d’autunno
pag. 2
LA PROVA
Mercedes Classe A: un calcio al passato
pag. 14
LA PROVA
Fiat 500L: grande oltre l’immaginabile
pag. 18
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N E W S
A UTORAMA 2
Anteprime del Salone di Parigi
Settembre 2012
SoTTo iL Segno deLLe comPATTe
Adam
Le novità più importanti della rassegna (salvo eccezioni del calibro di Ford Mondeo e Range Rover) hanno un elemento comune: le dimensioni contenute. Una ricetta per superare la crisi o un segnale per il prossimo futuro? In attesa di scoprirlo, cominciamo a raccontarvi cosa vedrete a Parigi dal 29 settembre al 14 ottobre
L’anti-Fiat 500 della Casa di Rüsselsheim ricorda il mitico “cinquino” nello stile (che presenta qualche somiglianza anche con l’Audi A1) e debutterà sul mercato nel 2013. Lunga 3,70 metri, realizzata sul pianale accorciato della sorella maggiore Corsa e disponibile in tre varianti (Jam, Glam e Slam), presenta per la prima volta nel segmento delle citycar i gruppi ottici anteriori e posteriori a LED. La gamma motori comprende due unità a benzina (1.200 da 70 CV e 1.400 da 100 CV), ma verrà presto arricchita da una versione a GPL.
LS restyling
Auris
Lo stile della nuova Toyota è più squadrato ma le maggiori novità si trovano sottopelle. Più lunga e più bassa (per migliorare l’aerodinamica e ridurre i consumi), ha un bagagliaio più capiente e una gamma motori composta da due unità a benzina (1.300 e 1.600), due turbodiesel (1.400 e 2.000) e un 1.800 ibrido. La vedremo entro la fine del 2012
Paceman
Ancora un rinnovamento per l’ammiraglia giapponese Lexus (nata nel 2007 e già oggetto di un lifting nel 2010). La calandra aggressiva segue le ultime tendenze stilistiche del brand di lusso della Toyota mentre l’arrivo della variante F Sport destinata agli amanti del piacere di guida porta un assetto ribassato di 10 mm, freni Brembo e il differenziale autobloccante per le versioni a trazione posteriore. Invariati i propulsori V8 presenti sotto il cofano.
Non è solo la Countryman a tre porte ma una vera e propria suv sportiva focalizzata sul piacere di guida e contraddistinta da ingombri contenuti e da un tetto spiovente. I motori dovrebbero essere gli stessi della sorella maggiore: quattro 1.600 a benzina da 98, 120, 184 e 218 CV e quattro turbodiesel (1.600 da 90 e 111 CV e 2.000 da 111 e 143 CV).
Trax e Spark restyling La novità più rilevante della Chevrolet alla rassegna transalpina è senza dubbio la Trax (a sinistra). La suv compatta gemella della Opel Mokka - lunga 4,25 metri e disponibile a trazione anteriore o integrale - ha una gamma motori formata da due unità a benzina (1.400 da 140 CV e 1.600) e da un 1.700 turbodiesel da 130 CV e sarà una rivale più economica della Nissan Qashqai. Il restyling della Spark (sopra), svelato a tre anni dal lancio, consiste in numerose modifiche estetiche riguardanti il frontale, i gruppi ottici posteriori, il design dei cerchi in lega e la strumentazione (più leggibile). Nessun cambiamento sotto il cofano: i propulsori - a benzina e a GPL - restano sempre due, un 1.000 da 68 CV e un 1.200 da 81 CV.
A UTORAMA n.532/Settembre 2012 Mensile di informazione e cultura del mondo dei motori fondato nel 1958 Direttore responsabile: Cristina Altieri cristina.altieri@hubcomunicazione.it Direttore eDitoriale: Saverio Villa saverio.villa@hubcomunicazione.it Hanno collaborato: Michele Orfino (grafica), Adriano Tosi, Marco Coletto, Renato Gallo, Massimiliano Campanella, Andrea Rapelli, Mattia Eccheli consulente Di Direzione: Paolo Altieri
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AUTORAMA 3 Settembre 2012
Panda 4x4
Debutterà nelle concessionarie a novembre l’attesissima versione a quattro ruote motrici dell’auto più amata dagli italiani. Più lunga di 3 centimetri (3,68 metri) rispetto alla variante a trazione anteriore e con due motori disponibili in listino (900 a benzina da 85 CV e 1.300 turbodiesel MJT da 75 CV), monta gomme M+S, un cambio a sei marce con prima ridotta e un sistema di trazione integrale permanente “torque on demand” con due differenziali.
note
La seconda generazione della piccola monovolume giapponese ha un design più filante, ispirato a quello della concept Invitation presentata allo scorso Salone di Ginevra. I motori dovrebbero essere gli stessi già visti sulla Micra (1.200 da 80 e 98 CV) mentre nel listino degli optional sarà presente l’interessante sistema di ausilio al parcheggio AVM (Around View Monitor), che attraverso quattro telecamere consente di ricavare una visuale dall’alto del veicolo.
S-cross Per il momento questa Suzuki è solo una concept contraddistinta da uno stile aggressivo ed emozionale, un’elevata qualità delle finiture e un’efficienza aerodinamica di alto livello, che dovrebbe consentire una riduzione delle emissioni di anidride carbonica e, conseguentemente, un calo dei consumi di carburante. Quando e se arriverà sul mercato (tutto dipenderà dal gradimento del pubblico parigino) avrà un obiettivo decisamente ambizioso: soffiare clienti alla regina del segmento, la Nissan Qashqai.
Range Rover Una vera e propria rivoluzione per la mamma di tutte le suv di lusso. A cominciare dalla struttura monoscocca in alluminio che permette di perdere fino a 420 kg di peso e di ridurre i consumi e le emissioni. Il divertimento su asfalto è garantito dalla presenza delle sospensioni pneumatiche riprogettate, mentre il sistema Terrain Response 2 Auto non deluderà gli amanti dei percorsi “off-road”. L’abitacolo è più spazioso (11,8 cm aggiuntivi per le gambe dei passeggeri posteriori) e la gamma motori comprende un V8 a benzina e due turbodiesel V6 e V8. Arriverà nel 2013.
F-Type La “sorellina” della supercar Jaguar XK sarà una spider biposto a trazione posteriore tanto leggera quanto divertente, nata per contrastare modelli che rispondono ai nomi di BMW Z4, Mercedes SLK e Porsche Boxster. Tre i motori a benzina disponibili, tutti abbinati al cambio automatico a otto rapporti e al sistema start&stop: un 3.000 V6 da 340 o 380 CV e un propulsore inedito dalla potenza ancora sconosciuta, derivato dal già noto 5.000 V8 sovralimentato. Il design sarà molto simile al prototipo C-X16, apprezzatissimo al Salone di Francoforte del 2011.
clio
La quarta serie della “piccola” Renault (è lunga 4,06 metri) ha un profilo sinuoso e un frontale aggressivo. Disponibile esclusivamente a cinque porte, è già presente nei nostri listini con prezzi compresi tra 13.500 e 17.500 euro. La gamma motori al lancio è composta da due unità a benzina (1.200 da 75 CV e 900 da 90 CV) e due 1.500 turbodiesel dCi da 75 e 90 CV. Nel 2013 arriveranno altre novità interessanti come il cambio automatico a doppia frizione EDC e un propulsore 1.200 sovralimentato da 120 CV.
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A UTORAMA 4
Anteprime del Salone di Parigi
Settembre 2012
mondeo
Arriverà nelle concessionarie nel 2013 (quando festeggerà i vent’anni di carriera), sarà più lunga di un paio di centimetri rispetto alla serie precedente e avrà il design e i contenuti identici alla berlina Fusion in vendita sul mercato nordamericano. Questa “segmento D”, giunta alla quinta generazione, ha uno stile aggressivo contraddistinto dalla mascherina simile a quella delle Aston Martin, mentre sotto il cofano ci saranno unità a benzina da 1.600 a 2.500 litri e turbodiesel TDCi.
R8 restyling Tempo di modifiche per la supercar dell’Audi. I cambiamenti al design riguardano principalmente il frontale (con la calandra rivista, il paraurti ridisegnato e i gruppi ottici a LED) , ma le novità più importanti coinvolgono il reparto tecnico. Il cambio automatico S tronic a doppia frizione rimpiazza la trasmissione robotizzata R tronic e offre prestazioni più elevate e consumi più contenuti. Da segnalare inoltre il debutto della versione V10 plus: 550 CV, numerosi elementi in fibra di carbonio (splitter frontale, gusci degli specchietti e side blades) e trasmissione S tronic standard.
golf L’auto più venduta in Europa arriva alla settima generazione. Lo stile della nuova Volkswagen non sarà troppo diverso da quello della serie attuale ma la qualità dovrebbe essere ulteriormente migliorata e, soprattutto, c’è una sensibile riduzione di peso (circa 100 kg) che consentirà di ridurre le emissioni di anidride carbonica e i consumi. Un esempio su tutti: la variante ecologica BlueMotion dovrebbe percorrere oltre trenta chilometri con un litro di gasolio (3,3 litri ogni cento chilometri dichiarati).
911 carrera 4 e 4S La famiglia della Porsche 991 si allarga con l’arrivo delle varianti a trazione integrale, facilmente riconoscibili da quelle a trazione posteriore per la fascia catarifrangente orizzontale in coda e per i parafanghi e i pneumatici più larghi. Il motore 3.400 da 350 CV della 4 permette alla coupé tedesca di raggiungere una velocità massima di 285 km/h (282 per la Cabriolet) e di accelerare da 0 a 100 km/h in 4,5 secondi (4,7 la scoperta). Più grintosa la 4S con il 3.800 da 400 CV: 299 km/h di velocità massima (296 per la Cabrio) e 4,1 secondi sullo “0-100” (4,3).
Leon e Toledo La Seat proporrà due compatte dallo spirito differente: una sportiva, l’altra low-cost. La Leon (a sinistra) è sviluppata sulla base della nuova Golf: più grande e spaziosa di prima, ha un design “cattivo” impreziosito dai fari full LED e una gamma motori composta da quattro unità a benzina (1.200 da 86 e 105 CV, 1.400 da 122 CV e 1.800 da 180 CV) e due turbodiesel (1.600 da 105 CV e 2.000 da 150 CV). Nel 2013, in concomitanza con il lancio dei nuovi diesel 1.600 da 90 CV e 2.000 da 184 CV per la Leon, arriverà in Italia la Toledo (sopra), gemella della Skoda Rapid, con cinque porte e la coda. Quattro propulsori a benzina (1.200 da 75, 85 e 105 CV e 1.400 da 122 CV) e un 1.600 TDI da 105 CV (il 90 CV arriverà pochi mesi più tardi).
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AUTORAMA 5 Settembre 2012
i 100 anni di bertone in mostra a torino
novità hi-tech per la nissan X-trail Nissan Connect e Around View Monitor: sono queste le innovazioni introdotte dalla Nissan per la X-Trail. Il primo è il sistema integrato di navigazione ed entertainment, con connettore USB e iPod, lettore CD e Bluetooth. Quanto all’Around View, microcamere sulla griglia, nel portellone e sugli specchi riproducono un’immagine a 360° del veicolo sullo schermo del Nissan Connect.
Cento anni di vita non sono un traguardo per tutti: la Bertone lo ha tagliato proprio nel 2012. Per celebrare la ricorrenza, fino al 14 ottobre sarà attiva
Smart Brabus
una “sPecial” Per il 10° anniversario
audi e-tron: record elettrico al ‘ring Auto elettrica uguale noia? Non si direbbe, leggendo i numeri della R8 e-tron: i due motori elettrici sprigionano 381 CV, ma soprattutto una coppia di 820 Nm. Addirittura, partendo da fermo, sono più di 4.900 i Nm erogati. I risultati sono uno scatto da 0 a 100 km/h in 4,6 secondi e una velocità massima, limitata elettronicamente, pari a 200 km/h. Ma oltre le prestazioni c’è di più: nelle mani di Markus Winkelhock, la e-tron ha chiuso un giro sui 20,8 km del tracciato del Nurburgring in 8’09”099, record assoluto per un’auto elettrica di serie. Già, di serie: la versione omologata per la strada arriverà infatti entro la fine del 2012.
La strana coppia festeggia 10 anni di felice matrimonio. Da un lato smart fortwo, sinonimo di praticità cittadina. Dall’altro Brabus, uno dei più rinomati tuner tedeschi, scelto dalla Mercedes per la trasformazione sportiva della citycar. Insieme, dal 2002, hanno totalizzato più di 50.000 esemplari venduti. Numeri importanti, festeggiati con la smart Brabus 10th anniversary. Basata sull'attuale fortwo Brabus, conta su 102 CV, tocca i 155 km/h e scatta da 0 a 100 km/h in 8,9 secondi. La cellula di sicurezza tridion ed i body panel sono verniciati in liquid silver, così come lo spoiler e le minigonne. Dentro, spiccano la pelle nera con cuciture artigianali e gli inserti rossi. Il volante è griffato Brabus, mentre il pulsante di avviamento è nel pomello della leva del cambio. Infine, un badge con il numero seriale ricorda l'edizione è limitata. Prezzi non ancora comunicati.
Mercedes: l’airbag nelle cinture Dopo la Ford, anche la Mercedes si appresta a lanciare l’airbag per le cinture di sicurezza. Il beltbag, questo il nome ufficiale, è riservato ai passeggeri posteriori e protegge dalle lesioni che le cinture possono arrecare alla gabbia toracica. Come? In caso di urto frontale, il nastro della cintura, gonfiandosi, triplica la superficie di contatto con il corpo e riduce le sollecitazioni a carico dello scheletro. Il nastro della cintura, realizzato in modo specifico, nei test di collaudo ha ottenuto valutazioni migliori rispetto a quello tradizionale in tema di comfort e morbidezza. Il beltbag debutterà sulla prossima Classe S, per poi allargarsi al resto della gamma della Stella.
una mostra al Museo dell’Automobile a Torino, dal titolo “Cento anni di car design”. La rassegna offre una panoramica sulla storia della Bertone attraverso i modelli più significativi, come l’Alfa Romeo Giulietta Sprint (1954), la Lamborghini Miura (1966), la Lancia Stratos HF (1972) e la Fiat X1/9.
Euro NCAP
la volvo v40 è la Più sicura
Era la protagonista annunciata e non ha deluso: la Volvo V40 ha stabilito il nuovo primato nei punteggi Euro NCAP, davanti alle BMW Serie 5 e Serie 3. Segno che il passaggio in mani cinesi non ha intaccato l’interesse della Casa svedese per la sicurezza. La compatta
ha ottenuto ottimi risultati in tutte le aree di valutazione, grazie alla resistenza della struttura, all’airbag per i pedoni e allo stuolo di dispositivi elettronici di ausilio alla guida. Cinque stelle, ma risultati meno eclatanti, anche per l’Audi A3, la Ford B-Max, la Kia cee’d e la
kia cee’d
audi a3
95% Protezione adulti
Buona protezione per il busto e per le gambe, sia nell’impatto frontale che in quello laterale contro la barriera mobile e contro il palo. La nuova Audi A3 totalizza così un 95% nella protezione per gli adulti. Non da meno è quella per i bambini, mentre per quanto riguarda la salvaguardia del pedone in caso di investimento il giudizio è discreto: il cofano motore non è troppo pericoloso sia per un adulto che 87% 74% 86% per un bambino, ma la base del parabrezza presenta qualche rischio in più. sicurezza Protezione bambini Protezione pedoni
89% Protezione adulti
92% Protezione adulti
88% Protezione adulti
83% Protezione adulti
L’impegno della Casa francese per la sicurezza è noto e nella nuova Clio gli adulti possono stare tranquilli. Nei test, emerge che solo il busto gode di una salvaguardia marginale nel severo test del palo. Non al top anche la prevenzione per il colpo di frusta; buona viene considerata la ritenzione per i bambini. Giudizi contrastanti sui pedoni: il paraurti e la parte del centrale del cofano sono giudicati 99% positivamente, peccato per 89% 66% le zone laterali e per la base del parabrezza, più dure. sicurezza Protezione bambini Protezione pedoni
volvo v40
isuzu d-MaX Nell'impatto frontale la struttura rimane stabile, anche se i manichini riportano qualche danno a livello del torace, delle ginocchia e delle tibie. Massima valutazione nell'impatto laterale e nella capacità di limitare i movimenti della testa in caso di tamponamento. Quanto ai pedoni, le lesioni maggiori si registrano a carico della parte superiore delle gambe e della testa. L'ESP è di serie, così come 71% l'avviso di cintura slacciata 67% 51% (ma solo davanti). Non disponibile il limitatore di velocità. sicurezza Protezione bambini Protezione pedoni
Giudizi in linea con le migliori concorrenti: nelle prove d'impatto, la nuova compatta coreana ha convinto, grazie alla buona tutela per gli adulti. Solo nel difficile test del palo la protezione non è al top: l'Euro Ncap giudica sufficiente quella per l'addome, non altrettanto quella per il busto. Delude, invece, il giudizio nel test dell'investimento di un pedone: il paraurti non arreca troppi danni, ma il cofano motore 61% 86% e la mascherina non riescono 88% a smorzare a dovere l'impatto contro il pedone. sicurezza Protezione bambini Protezione pedoni
renault clio
ford b-MaX La nuova MPV Ford ha ottenuto punteggi alti in tutte le aree di valutazione. La protezione è elevata per le gambe e per il bacino; per il busto, invece, nel severo test del palo la protezione offerta viene definita migliorabile. Di alto livello il controllo del colpo di frusta nei tamponamenti. I bambini? Sono trattenuti a dovere nei propri seggiolini. Quanto ai pedoni, parte centrale del cofano motore e paraurti sono 71% abbastanza “soffici”, peccato 67% 84% per la pericolosità della base del parabrezza. sicurezza Protezione bambini Protezione pedoni
Renault Clio. Quattro stelle per il pick-up Isuzu DMax che, pur non raggiungendo le 5 stelle del Ford Ranger, ha compiuto un passo da gigante: il vecchio modello non era riuscito a ottenere nemmeno due stelle, a causa di inquietanti “zone rosse” sui manichini.
98% Protezione adulti
Difficile fare meglio: gli adulti sono iper-protetti nell’impatto frontale, in quello laterale e anche in quello contro il palo. Non si segnalano problemi nei confronti dei bambini e molto alto è anche il “rispetto” verso i pedoni, grazie anche all'airbag che esce da sotto il cofano (coprendo i montanti e la parte bassa del parabrezza). L'EuroNcap l’ha giudicato efficace a diverse velocità e nei confronti di manichini di diversi altezza: ecco perché 75% 88% 100% la V40 ottiene il massimo punteggio nel test del pedone. sicurezza Protezione bambini Protezione pedoni
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A UTORAMA 6 Settembre 2012
Mazda 6
tra efficienza e design Akira Tamatani, capo designer Mazda, ha conservato molte delle idee lanciate con il concept Takeri: la Mazda 6 è bassa e larga, ha una calandra imponente e luci di posizione anteriori a LED
I gusti sono personali e non si discutono. Detto questo, è oggettiva la voglia di riscatto della Mazda, che per la nuova 6 ha ritagliato un abito più ambizioso rispetto all’attuale. Il marketing ha coniato la dicitura “Kodo Soul of Motion”, per descrivere l’impronta stilistica delle ultime auto della Casa. Trovate a parte, la prima impressione è di una vettura dalla personalità senza dubbio più marcata, oltre che dotata di interni molto più curati, con rivestimenti di una plastica più piacevole e morbida al tatto. Una particolare attenzione è stata posta anche al look, grazie al pannello strumenti con tre quadranti e numeri bianchi, anelli cromati e fondo a nido d’ape.
Tutta nuova, la media giapponese è più aggressiva ed eco-friendly. Arriverà alla fine di quest’anno Ma la terza generazione di Mazda 6 non cambia solo nell’aspetto: sotto la carrozzeria si cela infatti la tecnologia SkyActiv. In sostanza, si tratta di un pacchetto di soluzioni mirate alla riduzione dei consumi e
delle emissioni. SkyActiv sono i motori benzina e diesel: i primi utilizzano l’iniezione diretta e un rapporto di compressione elevato, a vantaggio dell’efficienza. I secondi, all’opposto, puntano sulla riduzione del rapporto di compressione, su una turbina a doppio stadio e su emissioni particolarmente basse, pur senza ricorrere ai costosissimi filtri NOx. SkyActiv sono i cambi, manuale e automatico, in grado di ridurre gli attriti e di sfruttare la meglio la coppia dei propulsori. SkyActiv, infine, sono la piattaforma e le sospensioni, entrambi costruiti con acciai ad altissima resistenza. La Mazda 6 porta inoltre al debutto i-ELOOP, il sistema di frenata rigenerativa
opel combo, una versione… “da cani” La Opel Combo Pet Lovers Edition è una versione speciale della multispazio tedesca (gemella della Fiat Doblò) creata appositamente per i proprietari di cani. La dotazione di serie comprende infatti tre accessori utilissimi per chi possiede animali e non può rinunciare a viaggiare senza di loro: la rete divisoria, il coprivano lavabile e il sistema FlexFloor che, dividendo il vano posteriore, assicura la disponibilità di spazio sia per il cane che per i bagagli. Tutti gli iscritti all'ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali, quota associativa di 20 euro) avranno a disposizione fino al 30 settembre un voucher di 800 euro per l'acquisto della vettura da sommare a tutte le altre offerte in corso. In caso di rottamazione di un usato di oltre 10 anni, insomma, bastano 13.900 euro per portarsi a casa la versione dotata del motore 1.400 a benzina da 95 CV (il listino della versione "base" Elective recita 17.700 euro). La Opel Combo offre uno spazio interno enorme in rapporto alle dimensioni esterne e si presta ottimamente anche al trasporto di animali
che, a detta dei giapponesi, segna la fase due della strategia ambientale. Quanto alle dimensioni, l’auto misura 4,87 m di lunghezza, 1,84 di larghezza e i 1,45 di altezza. Cresce di 11 cm il passo (2,83 m), per offrire più spazio dietro: +4 cm per le ginocchia. Numerosi i sistemi di sicurezza e di ausilio alla guida: si va dalla telecamera per l’angolo cieco (RVM) alle luci anteriori adattive (AFS), dalla frenata automatica d’emergenza Smart City Brake Support (SCBS) agli abbaglianti automatici (HBC) e al sistema di avviso in caso di abbandono involontario della corsia (LDWS). La commercializzazione in Italia è programmata per la fine del 2012.
il tablet bosch per le officine
Bosch presenta il tablet PC touchscreen DCU 130 che, grazie al Bluetooth, si collega senza fili alle attrezzature Bosch per la diagnosi (KTS), ai motortester (FSA), alle analisi gas di scarico (BEA) e ai banchi prova freni (SDL e BSA). La maniglia integrata, il peso ridotto e la robustezza consentono di trasportarlo e collocarlo su veicoli e truck, senza che lo sporco o gli schizzi lo possano danneggiare La praticità è garantita inoltre dalle due batterie, per non lasciare mai un lavoro a metà. Completa la dotazione una fotocamera integrata da 2 megapixel (per documentare le riparazioni) e la possibilità di collegare chiavette USB, cavo di rete e linea audio IN/OUT.
Mini Clubvan
furgone a chi? Le spedizioni si fanno chic. E sportive. Mini sta per cominciare le consegne del Clubvan. Basato sulla Clubman, il veicolo commerciale più trendy del mercato offre due posti e un vano separato dall’abitacolo e piatto. Le operazioni di carico sono facilitate dalla doppia sponda posteriore e dalla Clubdoor, la piccola porta sul lato destro della vettura. In tema di funzionalità, i cristalli laterali posteriori coperti celano il carico, mentre uno strato interno
in policarbonato li rinforza. Ancora, nel vano non mancano prese di corrente da 12 Volt e sei anelli di fissaggio lungo i bordi (per bloccare oggetti di diversa lunghezza, altezza e larghezza, così da escluderne il movimento durante la guida). Tre le versioni disponibili: One Clubvan, 98 CV (0-100 km/h in 11,1 secondi, 185 km/h, 5,5 l/100 km di consumo medio); Cooper Clubvan, 122 CV (9,8 s, 201 km/h, 5,5 l/100 km); Cooper D Clubvan, 112 CV (10,2 s, 197 km/h, 3,9 l/100 km).
Quattro ruote motrici per le Jaguar Xf e XJ Il giaguaro non teme più l’inverno. Su XJ e XF debutta infatti la trazione integrale, anche se per il momento solo in abbinamento al 3.0 benzina da 340 CV (e dunque solo negli USA). In un secondo momento, quando sarà proposto l’abbinamento col diesel, XF e XJ 4x4 saranno disponibili anche in Europa. Il sistema Jaguar AWD sorveglia costantemente l’aderenza e gli input del guidatore, assicurando la massima trazione. In condizioni di aderenza ottimale, il sistema ripartisce la trazione prevalentemente dietro. In caso di necessità, la coppia può essere distribuita al 50/50.
la polizza sulla vita by hyundai finance Si chiama “Protezione Hyundai” ed è la nuova polizza assicurativa che si può abbinare al finanziamento dell’auto. Disponibile in abbinamento a tutte le vetture della gamma - ma solo con contratto Credit Life la polizza può durare fino a 5 anni. Il cliente ha diritto a un’indennità che può raggiungere i 400 euro al mese (fino a un anno), in caso di inabilità temporanea totale da infortunio, da malattia e/o dalla perdita dell’impiego.
07. Autorama 532 Confronto MC_AT SavCRI:Layout 1 03/09/12 16:18 Pagina 2
KIA CEE’D controtutte
AUTORAMA 7 Settembre 2012
22.000 EURO Confronto in pillole
convince ma non vince
Ford Focus 1.6 TDCi 115 CV Titanium Il suo punto di forza è il motore: è il più potente del lotto, il più scattante (“0-100” km/h in 10,9 secondi) e oltretutto uno dei meno assetati e dei più elastici (potenza massima a 3.600 giri). Il sedile posteriore è largo ma quando lo si abbatte emerge il bagagliaio meno capiente in configurazione a due posti tra le vetture analizzate (1.148 litri). L’assetto è un giusto mix tra comfort e divertimento e la dotazione di serie è ricca: cerchi in lega, cruise control e fendinebbia sono compresi nel prezzo.
Spaziosa, economica e con una garanzia lunghissima: gli assi nella manica della nuova Kia cee’d sono molti ma non sufficienti per primeggiare nella sua classe
Kia cee’d 1.6 CRDi 110 CV Class 21.550 EURO
21.700 EURO
Opel Astra 1.7 CDTI 110 CV S&S Elective È la più lunga del lotto (4,42 metri) ma gli unici vantaggi si notano nell’abitacolo: il passo di 2,69 metri garantisce infatti tanto spazio alle gambe di chi si accomoda dietro. Il peso elevato (1.428 kg) penalizza le prestazioni (12,5 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h) e non contribuisce a mantenere contenuti i consumi di carburante. La dotazione di serie non è completissima (i cerchi in lega e i fendinebbia sono optional) e l’assetto è più sportivo che soft.
21.700 EURO
La garanzia di 7 anni o 150.000 km non è da sottovalutare, così come il bagagliaio (il più grande tra quelli analizzati, 380 litri che diventano 1.318 abbattendo i sedili posteriori) e il prezzo (il più basso del lotto). Il motore non è brillante ai bassi regimi (coppia massima a 1.900 giri) ma si riscatta offrendo i consumi migliori, naturalmente dichiarati, della nostra “top five” (4,1 litri di gasolio ogni 100 chilometri). Il passeggero centrale seduto sul divano non ha molto spazio a disposizione.
RO U E 0 7 2 22.
Volkswagen Golf 1.6 TDI 5p Comfortline L’auto più compatta del lotto (4,20 metri di lunghezza) è agile - complice anche il peso contenuto, 1.239 kg - ma il passo corto (2,58 metri) non agevola i passeggeri posteriori (soprattutto nella zona delle gambe). Il propulsore offre un’interessante spinta ai bassi regimi e un considerevole allungo (potenza massima a 4.400 giri) ma ha poca coppia (250 Nm) e i viaggi in autostrada (e i conseguenti consumi) sono penalizzati dalla presenza di un cambio con sole cinque marce.
A cura di Marco Coletto
Alfa Romeo Giulietta 1.6 JTDm-2 Il motore è il più ricco di coppia del lotto (320 Nm) ma anche il più assetato di gasolio (4,4 litri ogni 100 chilometri). La compatta del Biscione è divertentissima da guidare (merito di un assetto riuscito), ma non è certo l’auto ideale per chi intende risparmiare: costa tanto e in cambio offre una dotazione di serie poco generosa (cerchi in lega e fendinebbia sono optional). La praticità, oltretutto, non è il suo forte: i più alti seduti dietro rischiano di toccare il tetto con la testa.
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GUIDA ALL’ACQUISTO
AUTORAMA 9 Settembre 2012
Dieci sportive “anti-crisi”
SI ALLA SUPERCAR, NO AL SUPERBOLLO Non sempre il piacere di guida è proporzionale alla potenza. Alfa Romeo Giulietta Ecco le proposte più interessanti con meno di 185 kW (soglia oltre Quadrifoglio Verde la quale si è obbligati a pagare l’addizionale erariale). Sono tutte vetture capaci di emozionare senza chiedere troppo in cambio
re ad ogni curva. L’elenco è composto per metà da sportive (coupé e spider) ma non mancano modelli adatti ad un pubblico con un budget ridotto a disposizione (piccole grintose) e ai cultori delle “hot hatch-
Il superbollo nel dettaglio Il superbollo va pagato da tutti i contribuenti possessori di veicoli con potenza superiore a 185 kW (251,53 CV). Per possessori si intendono, oltre che i proprietari, anche gli usufruttuari, gli acquirenti con patto di riservato dominio, gli utilizzatori a titolo di locazione finanziaria così come risultano essere iscritti al Pra (Pubblico registro automobilistico). Per il versamento dell’addizionale erariale sulla tassa automobilistica bisogna usare il modello “F24 elementi identificativi”. Il pagamento va effettuato entro gli stessi termini previsti per il bollo e l’importo per le vetture con meno di cinque anni di età è pari a 20 euro per ogni kW di potenza che eccede i 185 kW. Su www.agenziaentrate.gov.it potrete trovare tutte le informazioni necessarie: basta cliccare su “Cosa devi fare” e successivamente su “Versare” e su “Addizionale erariale sulle tasse automobilistiche”.
back” (compatte pepate). Non abbiamo inoltre dimenticato i padri di famiglia: in un panorama automobilistico in cui non tutti possono permettersi di mantenere due mezzi (uno per il dovere, l’altro per il piacere) la scelta più giusta è quella di cercare automobili in grado di conciliare l’emotività e la razionalità. Per ognuna delle vetture presenti nella “top ten” troverete la scheda tecnica, l’elenco degli accessori più importanti di serie o a pagamento e una breve descrizione comprensiva di pregi e difetti. Nei box sparsi per le pagine non mancano invece tutti i dettagli riguardanti il superbollo (cifre, moduli F24, differenze di sovrapprezzo per chi possiede veicoli usati con più di cinque anni di vita) e qualche incongruenza nella norma entrata in vigore quest’anno. Analizzando in maniera approfondita il listino, abbiamo infatti scoperto modelli da 30.000 euro colpiti da questa tassa e ammiraglie da quasi 90.000 euro che invece ne sono esenti. Vi diamo il benvenuto in questo viaggio nel divertimento “low-cost”, un mondo popolato da vetture in grado di regalare piacere puro senza chiedere troppo in cambio. Pronti a partire? Allacciatevi bene le cinture... Marco Coletto
L’unica italiana nella nostra “top ten” è anche la sola (merito delle cinque porte, nessun altro modello presente nel nostro elenco le possiede) ad unire la praticità alla sportività. La variante più aggressiva della compatta del Biscione è tanto incollata all’asfalto quanto divertente: merito di un telaio riuscito, di sospensioni particolarmente rigide (ma non troppo, il comfort per eventuali passeggeri posteriori resta garantito nei lunghi viaggi) e di un motore 1.700 (anche se sarebbe meglio dire 1.750, omaggio ad una cubatura che ha fatto la storia della Casa lombarda) PREZZO: 30.200 € sovralimentato da 235 CV ricco di i numeri coppia e soprattutto MOTORE: turbo benzina, 4 cilindri in linea vivace ai bassi CILINDRATA: 1.742 cc regimi. I difetti non POTENZA: 173 kW/235 CV mancano: l’assenza COPPIA: 340 Nm del sistema CAMBIO: manuale a 6 marce start/stop è TRAZIONE: anteriore penalizzate (insieme LUNG./LARG./ALT.: 4,35/1,80/1,47 mt all’elevata potenza) CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 350/1.150 litri per quanto riguarda 0/100 KM/H: 6,8 secondi i consumi di VELOCITÀ: 242 km/h carburante e se è CONSUMO COMBINATO: 7,6 l/100 km vero che una coppia EMISSIONI CO2: 177 g/km con un figlio può cosa c’è e cosa si paga tranquillamente CAMBIO AUTOMATICO n.d. usare questa vettura CLIMATIZZATORE di serie come auto di tutti CRUISE CONTROL di serie i giorni è altrettanto FARI ALLO XENO 1.100 € vero che i più alti INTERNI IN PELLE di serie seduti dietro NAVIGATORE SATELLITARE 1.850 € potrebbero SEDILI REGOLABILI ELETTRIC. 720 € lamentare SENSORI DI PARCHEGGIO di serie la carenza di TETTO APRIBILE 1.540 € centimetri nella VERNICE METALLIZZATA 510 € zona della testa.
giulietta quadrifoglio verde
In questi tempi di crisi la parola “divertinento” sembra essere scomparsa dal vocabolario degli automobilisti. Il prezzo della benzina (e del gasolio) sempre più alto incide sull’angolazione del piede al momento di premere il pedale dell’acceleratore, i premi delle polizze RC Auto raggiungono picchi sempre più elevati e, come se non bastasse, ci si è messo pure il superbollo a popolare gli incubi dei possessori di mezzi a quattro ruote. L’addizionale erariale che colpisce indistintamente tutti i veicoli con potenza superiore a 185 kW (equivalenti a 251,53 CV) ha stravolto un mercato come quello italiano in crisi come non mai. Acquistare una vettura sportiva, o anche solo più briosa di una normale berlina media, equivale ad essere considerati evasori fiscali, nemici dell’ambiente o più semplicemente persone da tassare ulteriormente (come se non fossero sufficienti le accise sui carburanti) e per questa ragione nei parcheggi delle concessionarie non è raro trovare supercar a prezzo di saldo in costante attesa di clienti. Gli irriducibili amanti delle emozioni al volante, però, non devono disperarsi: nelle pagine seguenti abbiamo infatti selezionato dieci vetture con meno di 185 kW (e quindi non soggette al famigerato superbollo) in grado di regalare brividi di piace-
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Audi TT Coupé 2.0 TFSI Quattro
GUIDA ALL’ACQUISTO Citroën DS3 Racing
BMW 328i xDrive Divertirsi con una PREZZO: 41.550 € berlina da famiglia si può: basta avere i numeri il motore giusto MOTORE: turbo benzina, 4 cilindri in linea (un due litri CILINDRATA: 1.997 cc sovralimentato POTENZA: 180 kW/245 CV capace di offrire COPPIA: 350 Nm ben 245 CV) e CAMBIO: manuale a 6 marce un marchio sul TRAZIONE: integrale cofano da sempre LUNG./LARG./ALT.: 4,62/1,81/1,43 mt garanzia di auto CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 480 litri piacevoli da 0/100 KM/H: 5,7 secondi guidare. Nelle VELOCITÀ: 250 km/h curve è più CONSUMO COMBINATO: 6,9 l/100 km rassicurante che EMISSIONI CO2: 162 g/km agile (a differenza della sorella cosa c’è e cosa si paga minore serie 1) ma CAMBIO AUTOMATICO 2.300 € nonostante una CLIMATIZZATORE di serie lunghezza CRUISE CONTROL 480 € “importante” (4,62 FARI ALLO XENO 990 € metri non sono INTERNI IN PELLE 1.900 € pochi) si difende NAVIGATORE SATELLITARE 1.500 € ottimamente SEDILI REGOLABILI ELETTRIC. 1.350 € grazie alla trazione SENSORI DI PARCHEGGIO 500 € integrale, ad una TETTO APRIBILE 1.150 € tenuta di strada VERNICE METALLIZZATA 860 € impressionante (portatela a fare un giro in pista, non vi deluderà) e ad uno sterzo reattivo come quello di una sportiva. Il tutto con una praticità insuperabile: il bagagliaio è il più ampio tra quelli delle vetture presenti nella nostra “top ten” e i passeggeri posteriori hanno un discreto spazio a disposizione delle gambe. I lunghi viaggi autostradali, poi, non sono affatto un problema: le sospensioni hanno una taratura rigida ma non esagerata e il loro assorbimento delle sconnessioni delude soltanto in caso di asperità profonde.
tt coupé 2.0 tfsi quattro
La coupé dei quattro anelli è un po’ datata (è stata presentata nel lontano 2006 e ristilizzata, ma non troppo, nel 2010) ma nonostante questo è ricca di contenuti: quattro ruote motrici, un cambio automatico a doppia frizione rapidissimo nei passaggi marcia e un motore sovralimentato ad iniezione diretta di benzina (lo stesso della Volkswagen Golf GTI, giusto per rendere l’idea) che offre prestazioni eccezionali fin dai bassi regimi senza chiedere troppo carburante in cambio. Da non dimenticare l’elevata qualità delle finiture, uno dei punti di forza della Casa di Ingolstadt: gli PREZZO: 43.000 € assemblaggi e, soprattutto, i i numeri materiali utilizzati MOTORE: turbo benzina, 4 cilindri in linea per la plancia CILINDRATA: 1.984 cc rasentano la POTENZA: 155 kW/211 CV perfezione. COPPIA: 350 Nm Le dimensioni CAMBIO: automatico a sei rapporti esterne compatte TRAZIONE: integrale e lo sterzo preciso LUNG./LARG./ALT.: 4,19/1,84/1,35 mt non deludono gli CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 292/700 litri amanti della guida 0/100 KM/H: 5,6 secondi sportiva: VELOCITÀ: 243 km/h consigliamo a chi CONSUMO COMBINATO: 7,2 l/100 km cerca il massimo EMISSIONI CO2: 169 g/km divertimento le cosa c’è e cosa si paga sospensioni attive (1.375 euro). CAMBIO AUTOMATICO di serie La versatilità non CLIMATIZZATORE di serie è il massimo: CRUISE CONTROL 355 € il divano posteriore FARI ALLO XENO 1.050 € è presente ma INTERNI IN PELLE 1.180 € i sedili (un po’ NAVIGATORE SATELLITARE 1.210 € angusti) sono SEDILI REGOLABILI ELETTRIC. 1.065 € rivolti SENSORI DI PARCHEGGIO 470 € esclusivamente TETTO APRIBILE n.d. a dei bambini. VERNICE METALLIZZATA 765 €
Fisco: tante incongruenze
La versione stradale della vettura che sta dominando il Mondiale Rally con Sébastien Loeb è un piccolo gioiello rivolto ad un pubblico giovane. Tanto sportiva quanto chic, unisce un design esterno aggressivo a interni ottimamente rifiniti. Impossibile trovare un terreno a lei poco congeniale: nelle strade di montagna mette in mostra un’agilità sorprendente, in autostrada (nonostante degli ammortizzatori tutt’altro che soffici) sa essere confortevole e in caso di necessità si rivela anche un ottimo mezzo per circolare nel traffico, grazie alle PREZZO: 31.140 € dimensioni compatte. i numeri Il propulsore MOTORE: turbo benzina, 4 cilindri in linea spinge forte ai CILINDRATA: 1.598 cc bassi regimi ma POTENZA: 152 kW/207 CV non ha un sound COPPIA: 275 Nm particolarmente CAMBIO: manuale a 6 marce accattivante TRAZIONE: anteriore (a meno che non LUNG./LARG./ALT.: 3,96/1,72/1,44 m si arrivi alla zona CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 285/1.050 litri rossa del 0/100 KM/H: 6,5 secondi contagiri) mentre VELOCITÀ: 235 km/h il pacchetto CONSUMO COMBINATO: 6,4 l/100 km composto da EMISSIONI CO2: 149 g/km sterzo, cambio e freni merita cosa c’è e cosa si paga il massimo dei CAMBIO AUTOMATICO n.d. voti. Anche se non CLIMATIZZATORE di serie ha la trazione CRUISE CONTROL di serie integrale e i 300 FARI ALLO XENO n.d. CV della variante INTERNI IN PELLE n.d. da gara WRC resta NAVIGATORE SATELLITARE 1.015 € una delle migliori SEDILI REGOLABILI ELETTRIC. n.d. piccole pepate SENSORI DI PARCHEGGIO di serie prodotte negli TETTO APRIBILE n.d. ultimi anni. VERNICE METALLIZZATA di serie
ds3 racing
Settembre 2012
328i xdrive
A UTORAMA 10
Il superbollo colpisce soprattutto le auto “di un certo livello” ma non sempre è così. Esistono infatti ammiraglie tanto prestigiose quanto costose che sono esentate dall’addizionale erariale, tassa a cui invece sono paradossalmente sottoposti giovani clienti di compatte sportive dal prezzo abbastanza abbordabile. La lussuosissima “berlinona” tedesca Audi A8 L (a passo lungo) 3.0 TDI, ad esempio, è il classico esempio di vettura “da ricchi”: interni eleganti, dimensioni considerevoli (5,27 metri di ingombro longitudinale) e un prezzo di ben 88.550 euro. Il motore turbodiesel da 250 CV (184 kW) della “segmento F” dei quattro anelli, però, ha una potenza che lo colloca al di sotto della famigerata soglia dei 185 kW. Diversa la situazione per chi ha acquistato una delle più divertenti trazioni anteriori in circolazione (nonché una delle sportive con il miglior rapporto prezzo/contenuti: 255 km/h di velocità massima e 6 secondi per accelerare da 0 a 100 chilometri orari): la Renault Mégane RS Trophy. A causa del suo propulsore da due litri di cilindrata e 265 CV (195 kW) di potenza, oltre a dover sborsare 625,65 euro all’anno di bollo “normale”, bisognerà metterne in conto d’ora in poi altri 200. Una cifra a nostro avviso un po troppo elevata per un’auto che si porta a casa con meno di 30.000 euro (29.700, per la precisione).
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AUTORAMA 11 Settembre 2012
Salasso minore per le usate Anche chi possiede un’auto molto potente con parecchi anni di vita è soggetto al pagamento del superbollo. La cifra da sborsare, però, è sensibilmente inferiore a quella richiesta a chi acquista una vettura nuova di zecca. L’addizionale erariale della tassa automobilistica è infatti ridotta dopo cinque, dieci e quindici anni dalla data di costruzione del veicolo (bisogna versare rispettivamente “solo” 12, 6 e 3 euro in più per ogni kW eccedente i 185 kW). Prendiamo ad esempio una delle supercar più amate dagli italiani: la Porsche 911. Per una Carrera “base” del 2002 con 320 CV (235 kW) dovete pagare una cifra di 300 euro da aggiungere al normale bollo. Se fosse stato un modello appena immatricolato (o con meno di cinque anni di età) il sovrapprezzo sarebbe stato ben più consistente:1.000 euro. I possessori di auto d’epoca di prestigio possono invece dormire sonni tranquilli: il superbollo non è più dovuto decorsi vent’anni dalla data di costruzione.
Lotus Elise S
Mini Coupé John Cooper Works
Opel Corsa OPC Nürburgring Edition
coupé JoHn cooper WorKs
“Nella botte PREZZO: 33.450 € piccola c’è il vino buono”: questo i numeri detto si applica MOTORE: turbo benzina, 4 cilindri in linea perfettamente alla CILINDRATA: 1.598 cc baby sportiva POTENZA: 155 kW/211 CV inglese, un COPPIA: 280 Nm concentrato di CAMBIO: manuale a 6 marce energia racchiuso TRAZIONE: anteriore in soli 3,73 metri LUNG./LARG./ALT.: 3,73/1,68/1,38 mt di lunghezza. CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 280 litri Rispetto alla Mini 0/100 KM/H: 6,4 secondi “normale” è più VELOCITÀ: 240 km/h bassa e rigida per CONSUMO COMBINATO: 7,1 l/100 km offrire un “go-kart EMISSIONI CO2: 165 g/km feeling” superiore, ha il parabrezza cosa c’è e cosa si paga e il lunotto più CAMBIO AUTOMATICO 1.700 € inclinati, è priva CLIMATIZZATORE di serie del divano CRUISE CONTROL di serie posteriore FARI ALLO XENO 760 € (rimpiazzato da un INTERNI IN PELLE 1.135 € bagagliaio in grado NAVIGATORE SATELLITARE 605 € di accogliere senza SEDILI REGOLABILI ELETTRIC. n.d. problemi le borse SENSORI DI PARCHEGGIO di serie dei due TETTO APRIBILE n.d. passeggeri) VERNICE METALLIZZATA 465 € e monta un vistoso spoiler (che si attiva quando si superano gli 80 km/h) che contribuisce ad incrementare la stabilità. Il propulsore spinge come un forsennato, lo sterzo è uno dei più diretti in circolazione mentre i freni potrebbero essere più potenti. La plancia, realizzata con materiali di elevata qualità, è ben assemblata mentre la zona dietro i sedili, rivestita con plastiche troppo rigide che tendono a vibrare alle alte velocità o sulle sconnessioni, potrebbe essere più curata.
La versione più “cattiva” (e costosa) della piccola tedesca evoca sportività già nel nome: Nürburgring Edition, omaggio alla storica pista tedesca dove questa vettura è stata collaudata prima di essere messa sul mercato. Il pianale, derivato da quello della Fiat Punto ma opportunamente adattato per garantire il massimo piacere di guida nei circuiti (e fuori), è caratterizzato da sospensioni rigide e lo sterzo offre una precisione impressionante. Incollata alla strada e con un motore pronto ai bassi regimi, ha ancora oggi un design gradevole e aggressivo PREZZO: 24.650 € nonostante sia stata presentata i numeri ben sei anni fa. MOTORE: turbo benzina, 4 cilindri in linea Nelle curve è CILINDRATA: 1.598 cc molto agile e nelle POTENZA: 155 kW/211 CV manovre COPPIA: 250 Nm d’emergenza non CAMBIO: manuale a 6 marce va mai in difficoltà: TRAZIONE: anteriore merito LUNG./LARG./ALT.: 4,00/1,71/1,49 mt dell’elettronica CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 285/1.050 litri ma anche 0/100 KM/H: 6,8 secondi di un assetto VELOCITÀ: 230 km/h ottimamente CONSUMO COMBINATO: 7,6 l/100 km studiato. EMISSIONI CO2: 178 g/km L’abitacolo, poi, è spazioso quanto cosa c’è e cosa si paga basta per CAMBIO AUTOMATICO n.d. accogliere CLIMATIZZATORE di serie passeggeri CRUISE CONTROL di serie posteriori FARI ALLO XENO n.d. corpulenti (anche INTERNI IN PELLE di serie i più alti seduti NAVIGATORE SATELLITARE 1.060 € dietro non SEDILI REGOLABILI ELETTRIC. n.d. rischiano di SENSORI DI PARCHEGGIO 360 € toccare il tetto TETTO APRIBILE 810 € con la testa). VERNICE METALLIZZATA 540 €
corsa opc nürburgring edition
elise s
La roadster britannica non è adatta a tutti: ha un bagagliaio minuscolo (anche per chi è abituato a viaggiare su vetture scoperte), un abitacolo angusto per chiunque sia più alto di 1,80 metri e monta sospensioni talmente rigide che possono trasformarsi in un incubo per chi in auto non può rinunciare al comfort. Se in un mezzo a quattro ruote, però, cercate esclusivamente il piacere di guida la Elise è l’auto migliore tra quelle non soggette al superbollo. Pesa meno di 1.000 chilogrammi (merito dell’alluminio utilizzato per il telaio e degli interni spartani) ma ha un PREZZO: 48.950 € motore da oltre 200 cavalli: unite i numeri il tutto con un MOTORE: turbo benzina, 4 cilindri in linea assetto ribassato CILINDRATA: 1.798 cc all’inverosimile e POTENZA: 162 kW/220 CV avrete tra le mani COPPIA: 250 Nm un puro oggetto CAMBIO: manuale a 6 marce di piacere. Zero TRAZIONE: posteriore fronzoli, tutta LUNG./LARG./ALT.: 3,79/1,72/1,12 mt sostanza: un CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 112 litri veicolo rivolto 0/100 KM/H: 4,6 secondi a veri intenditori VELOCITÀ: 220 km/h (possessori, CONSUMO COMBINATO: 7,5 l/100 km preferibilmente, EMISSIONI CO2: 175 g/km di un’altra vettura) cosa c’è e cosa si paga più scattante di una Porsche 911 CAMBIO AUTOMATICO n.d. Carrera (pur CLIMATIZZATORE 1.885 € avendo 130 CV in CRUISE CONTROL 2.800 € meno) e divertente FARI ALLO XENO n.d. quasi come un goINTERNI IN PELLE 2.800 € kart. Il prezzo non NAVIGATORE SATELLITARE n.d. è dei più SEDILI REGOLABILI ELETTRIC. n.d. accessibili: è la più SENSORI DI PARCHEGGIO n.d. cara tra le vetture TETTO APRIBILE n.d. analizzate. VERNICE METALLIZZATA 920 €
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Peugeot RCZ 1.6 THP 200 Cv
GUIDA ALL’ACQUISTO Subaru BRZ La sportiva PREZZO: 29.900 € giapponese, realizzata in i numeri collaborazione MOTORE: benzina, 4 cilindri boxer con la Toyota CILINDRATA: 1.998 cc (che produce POTENZA: 147 kW/200 CV la “gemella” COPPIA: 205 Nm GT86), punta ad CAMBIO: manuale a 6 marce offrire il massimo TRAZIONE: posteriore divertimento LUNG./LARG./ALT.: 4,24/1,78/1,29 mt trazione CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 243 litri posteriore, 0/100 KM/H: 7,6 secondi baricentro basso VELOCITÀ: 226 km/h ed estrema CONSUMO COMBINATO: 7,8 l/100 km leggerezza del EMISSIONI CO2: 181 g/km corpo vettura ad un prezzo alla cosa c’è e cosa si paga portata di molte CAMBIO AUTOMATICO n.d. tasche. Il motore CLIMATIZZATORE di serie boxer con iniezione CRUISE CONTROL di serie diretta abbinata a FARI ALLO XENO di serie quella indiretta (la INTERNI IN PELLE n.d. centralina decide NAVIGATORE SATELLITARE n.d. se far intervenire SEDILI REGOLABILI ELETTRIC. n.d. una delle due o SENSORI DI PARCHEGGIO di serie entrambe) è un TETTO APRIBILE n.d. capolavoro di VERNICE METALLIZZATA 550 € ingegneria ma essendo aspirato è carente di coppia e bisogna portarlo almeno fino a 6.000 giri per divertirsi. Ci vogliono 7,6 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h (molte rivali se la cavano meglio) e oltretutto i consumi dichiarati (7,8 litri ogni 100 chilometri) sono i più alti tra quelli delle vetture analizzate nella nostra “top ten”. La presenza di una versione sovralimentata, a nostro avviso, contribuirebbe a cancellare molti di questi difetti: dovrebbe arrivare sul mercato intorno al 2013.
AUTORAMA
rcz 1.6 tHp 200 cv
La base è quella della compatta 308 e anche nell’abitacolo (molto ampio, soprattutto nella zona delle spalle, per i passeggeri anteriori) si respira un’aria più elegante che sportiva. Lo stile raffinato e seducente, poi, ricorda un mix tra l’Audi TT (montanti ad arco) e le concept firmate Zagato (la doppia gobba sul tetto) arricchito da un tocco di aggressività nel frontale. Messa così la coupé del Leone sembra un mezzo più vistoso che “cattivo” eppure non è da sottovalutare nemmeno sotto il profilo dinamico. Le sospensioni tutt’altro che “soft” PREZZO: 30.850 € e lo sterzo preciso seducono anche i numeri i più irriducibili MOTORE: turbo benzina, 4 cilindri in linea detrattori delle CILINDRATA: 1.598 cc sportive POTENZA: 147 kW/200 CV transalpine e il COPPIA: 275 Nm propulsore da 200 CAMBIO: manuale a 6 marce CV, abbinato ad un TRAZIONE: anteriore cambio a sei marce LUNG./LARG./ALT.: 4,29/1,85/1,36 mt contraddistinto CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 321/639 litri da una leva 0/100 KM/H: 7,5 secondi maneggevole, VELOCITÀ: 237 km/h regala tanta CONSUMO COMBINATO: 6,7 l/100 km vivacità (e una EMISSIONI CO2: 155 g/km sonorità cosa c’è e cosa si paga melodiosa) fin dal momento CAMBIO AUTOMATICO n.d. in cui si sfiora CLIMATIZZATORE di serie l’acceleratore. CRUISE CONTROL di serie In autostrada non FARI ALLO XENO 1.110 € delude: merito INTERNI IN PELLE 2.525 € dell’abitacolo NAVIGATORE SATELLITARE 1.850 € insonorizzato SEDILI REGOLABILI ELETTRIC. 2.525 € e dell’assenza SENSORI DI PARCHEGGIO di serie di fruscii TETTO APRIBILE n.d. aerodinamici. VERNICE METALLIZZATA 525 €
LA PREFERITA DI
Volkswagen Polo GTI
Il verdetto La proposta più completa per chi vuole divertirsi senza pagare il superbollo è la BMW 328i xDrive: oltre ad essere la più potente del lotto è anche la più versatile (trazione integrale, abitacolo spazioso e bagagliaio ampio) ma non trascura il piacere di guida. Per i giovani con un budget importante la scelta migliore è invece, a nostro avviso, la Citroën DS3 Racing: bella, agile e spaziosa anche per chi si accomoda dietro. L’Alfa Romeo Giulietta Quadrifoglio Verde può risultare interessante per chi vuole un’italiana e non può rinunciare alle cinque porte mentre la VW Polo GTI è la più riuscita per chi ha a cuore il risparmio. L’Audi TT 2.0 TFSI quattro ci convince di più della RCZ: è meno pratica ma molto più scattante. La Opel Corsa Nürburgring Edition è potentissima ma un po’ meno divertente delle concorrenti. Ultime, ma non meno importanti, le più estreme: la compatta Mini John Cooper Works è fenomenale nelle curve, la Elise è eccezionale ma poco sfruttabile nella vita di tutti i giorni e la Subaru BRZ è penalizzata dall’assenza di brio ai bassi regimi.
La piccola pepata “made in Wolfsburg” è perfetta per chi vuole risparmiare: il prezzo è il più basso del lotto, la cilindrata contenuta aiuta a contenere le spese al momento di stipulare una polizza RC Auto e i consumi dichiarati (6 litri di benzina ogni 100 chilometri percorsi) sono davvero contenuti. La trasmissione offerta di serie (un cambio DSG a doppia frizione a sette rapporti) offre passaggi marcia rapidissimi ma è soggetto a problemi di affidabilità mentre il propulsore, pur avendo “solo” 179 CV (la potenza più bassa tra tutti i modelli presenti in queste PREZZO: 21.900 € pagine) si difende bene - lo “0-100” i numeri è identico a quello MOTORE: turbo benzina, 4 cilindri in linea della sorella CILINDRATA: 1.390 cc maggiore Golf GTI, POTENZA: 132 kW/179 CV che vanta 31 CV in COPPIA: 250 Nm più - grazie alla CAMBIO: automatico a 7 rapporti grande quantità di TRAZIONE: anteriore coppia disponibile LUNG./LARG./ALT.: 3,98/1,68/1,45 mt fin dai regimi più CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 280/952 litri bassi (a 2.000 giri 0/100 KM/H: 6,9 secondi la spinta è già VELOCITÀ: 229 km/h poderosa). CONSUMO COMBINATO: 6,0 l/100 km Realizzata con EMISSIONI CO2: 139 g/km cura e con un abitacolo spazioso, cosa c’è e cosa si paga nelle curve si CAMBIO AUTOMATICO di serie rivela CLIMATIZZATORE di serie decisamente agile: CRUISE CONTROL 464 € il merito va FARI ALLO XENO 796 € all’assetto rigido INTERNI IN PELLE n.d. e allo sterzo NAVIGATORE SATELLITARE 731 € reattivo. Grazie SEDILI REGOLABILI ELETTRIC. n.d. all’elettronica SENSORI DI PARCHEGGIO 464 € la tenuta di strada TETTO APRIBILE 827 € è sempre sicura. VERNICE METALLIZZATA 450 €
polo gti 3p.
Settembre 2012
brz 2.0
A UTORAMA 12
08-13.Autorama 532 Top 10 MC_AT Sav:Layout 1 31/08/12 16:49 Pagina 6
14-15.Autorama 532 Mercedes Classe A MC_AT SavCRI:Layout 1 31/08/12 16:56 Pagina 1
LaPROVA
A UTORAMA 14 Settembre 2012
Mercedes Classe A200 BlueEFFICIENCY Sport
Rivoluzione spoRtiva
La versione Sport si differenzia dal resto della gamma grazie ai cerchi in lega a 5 razze con pneumatici 225/45 - 17, alla mascherina con doppia lamella cromata e ai due terminali di scarico ovali cromati
classe a 200 bl. sport
La Mercedes cambia completamente le carte in tavola: il suo nuovo entry level è una berlina compatta dalle linee sportive e dal carattere piuttosto brillante. Della quale, nel 2013, arriverà anche una versione AMG da oltre 300 CV PREZZO: 28.400 € i numeri MOTORE: turbobenzina, 4 cilindri CILINDRATA: 1.595 cc POTENZA TOTALE: 115 kW/156 CV COPPIA: 250 Nm CAMBIO: manuale a 6 rapporti TRAZIONE: anteriore LUNG./LARG./ALT.: 4,29/1,78/1,43 mt CAPACITÀ BAG.: 341/1.157 litri 0/100 KM/H: 8,4 secondi VELOCITÀ: 224 km/h CONSUMO COMBINATO: 5,5 l/100 km EMISSIONI CO2: 136 g/km
cosa c’è e cosa si paga CAMBIO AUTOMATICO DOPPIA FR. 2.202 € CERCHI DA 18” 605 € CLIMATIZZATORE MANUALE di serie CRUISE CONTROL 302 € ECO START STOP di serie INTERNI IN PELLE 1.754 € NAVIGATORE da 871 € SISTEMA ANTI-COLLISIONE di serie SENSORE LUCE di serie VERNICE METALLIZZATA 666 €
con chi se la gioca Audi A3 Sportback BMW Serie 1 Volvo V40
da 22.610 € da 24.600 € da 24.450 €
Ljubljana - Tutta la comunicazione Mercedes è impostata sulla sportività, utilizzando prevalentemente le immagini delle versioni con caratterizzazioni AMG, anche se la versione più venduta da noi sarà probabilmente la A180 CDI che monta un 1500 turbodiesel di origine Renault. Niente più innocua carrozzeria monovolume, ma linea bassa e dinamica e in gamma c’è fin dall’inizio una sportiva di tutto rispetto (la A250 da 211 CV), ma è
stato già annunciato ufficialmente l’arrivo, all’inizio del 2013, della A45 AMG con trazione integrale, un 2 litri turbo tiratissimo (si parla di oltre 300-350 cv) e prezzo definito “interessante”. Insomma, la Mercedes vuole dare un colpo di spugna al passato e lancia una vettura con le caratteristiche e l’immagine necessarie a far breccia anche nei succosi mercati emergenti, per partecipare a una “torta” – quella delle cosiddette compatte premium - che dovrebbe
allargarsi dai 6,6 milioni di esemplari nel mondo del 2011, ai 10,6 milioni del 2012. Ma se la vecchia Classe A era virtualmente senza concorrenti, il nuovo modello trova sulla sua strada Audi A3, BMW Serie 1, VW Golf e anche la nuovissima Volvo V40. La vettura è lunga 4,3 metri, ben 30 cm più che in passato, è aggressiva e intrigante. Il muso, ridondante nelle dimensioni, è quello della CLS, il resto si ispi-
Quindici anni sotto il segno della versatilità La vettura più anticonvenzionale degli Anni ‘90 prodotta dalla Casa più tradizionalista (la Mercedes) nasce esattamente 15 anni fa quando il brand di Stoccarda stupisce il mondo con un modello decisamente fuori dai suoi schemi (a sinistra). Carrozzeria monovolume, dimensioni esterne estremamente compatte (solo 3,61 metri di lunghezza, quattro centimetri meno dell’attuale Fiat Panda, giusto per rendere l’idea) e, soprattutto, dotato di trazione anteriore. La ricca gamma motori comprende solo unità a quattro cilindri con una cilindrata tra 1,4 e 2,1 litri e potenze racchiuse nella fascia 60-140 CV. La sicurezza sembra indubbiamente uno dei suoi punti di forza (in caso di urto il motore scivola sotto il pianale invece di penetrare nell’abitacolo) tuttavia la “baby” di Stoccarda rischia di diventare un flop poche settimane dopo il lancio, cioè quando si ribalta durante un test dell’alce (che simula lo scartamento improvviso di un ostacolo)
effettuato dai giornalisti della rivista svedese Teknikens Värld. Il problema viene immediatamente (ed egregiamente) risolto richiamando i primi 2.600 esemplari venduti e installando su tutta la gamma sospensioni molto più rigide e l’utilissimo ESP, all’epoca raro da trovare persino a bordo delle ammiraglie. In occasione del restyling del 2001 viene lanciata la versione Lunga, con un passo maggiorato di 17 centimetri. La seconda serie del 2004 (foto sotto) - più lunga (3,88 metri) e più larga di prima - è più matura nei contenuti e più “seriosa” nel design (specialmente negli interni). Disponibile anche in una più aggressiva (ma poco apprezzata dal pubblico italiano) variante a tre porte, beneficia di un restyling nel 2008. Ancora oggi in listino ma non più prodotta, ha una gamma propulsori che comprende tre unità a benzina (1.500 da 95 CV, 1.700 da 116 CV e 2.000 da 136 CV) e un 2.000 turbodiesel CDI da 82, 109 e 140 CV.
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AUTORAMA 15 Settembre 2012
perchÉ vale la pena di pensarci pensarci
Un nuovo concetto di piccola Mercedes: ha un’impostazione sportiva, è costruita con cura ed è offerta a prezzi ragionevoli
ra un po’ all’Audi A3 e un po’ alla BMW Serie 1, che poi sarà la sua avversaria più diretta. Dentro si ritrovano parecchie parentele con la Classe B del 2011, che è la base di partenza per la “A”. Dal centro della plancia, decorata con un tessuto con trama a nido d’ape, si innalza un display a immagine e somiglianza dell’iPad, mentre volante, strumentazione e bocchette di areazione si ispirano alle grandi Mercedes sportive. L’abitabilità anteriore è abbondante, mentre dietro lo spazio è quello strettamente necessario a due adulti, ma si tratta di un risultato buono, visto l’andamento del profilo del tetto. Il bagagliaio oscilla tra 341 e 1.157 litri, più che adatti a una berlina sportiva ma certo lontani dai 435/1.370 litri del passato. Finiture e sicurezza rientrano ampiamente negli standard Mercedes. La costruzione è accurata fino nei dettagli e già l’allestimento base Executive offre di serie l’Attention Assist, che rileva lo stato di affaticamento del conducente, e il Collision Prevention Assist, che avverte se la distanza dalla vettura che precede è inferiore a quella necessaria per evitare l’impatto in caso di frenata d’emergenza. Gli optional sono tanti e cari, anche
LA GAMMA MODELLO PREZZO (€) A 180 Executive 22.990 A 180 Sport 24.570 A 180 Premium 26.850 A 200 Executive 27.020 A 200 Sport 28.400 A 200 Premium 30.720 A 250 Executive autom. 32.770 A 250 Sport autom. 33.470 A 250 Premium autom. 36.030 A 180 CDI Executive 24.100 A 180 CDI Sport 25.480 A 180 CDI Premium 27.960 A 180 CDI Executive autom. 26.030 A 180 CDI Sport autom. 27.410 A 180 CDI Premium autom. 29.890 A 200 CDI Executive 26.970 A 200 CDI Sport 28.350 A 200 CDI Premium 30.670 in rosso le motorizzazioni diesel
in questo caso, come da tradizione. Per attirare il pubblico giovane, che non è mai stato intimo della Mercedes, c’è anche una compatibilità quasi totale con l’iPhone e presto sarà lo stesso anche per gli smartphone Android. Le consegne inizieranno a settembre e inizialmente i motori saranno sei, tutti con turbo e iniezione diretta. La gamma a benzina comprende un 1.600 da
122 CV (A180) o 156 CV (A200) e da un 2000 da 211 CV (A250); sul fronte diesel troviamo il 1500 da 109 CV di cui sopra (A180 CDI) e un 1800 da 109 CV (A180 CDI automatica) oppure 136 CV (A200 CDI). Coerentemente con la strategia di lancio, alla presentazione internazionale mancavano le motorizzazioni base. Abbiamo provato le A200 a benzina e gasolio, che hanno un’erogazione
molto simile, con tanta coppia in basso, una notevole silenziosità di funzionamento e un allungo lineare ma non proprio energico. L’assetto poco cedevole assicura una guida disinvolta e si apprezza anche una sensazione piacevole di leggerezza, nonostante lo sterzo diretto e rapido. Il cambio può essere un efficace manuale a sei marce oppure un doppia frizione a sette rapporti con comandi al volante, morbido e veloce, ma con alcune funzioni automatiche che permangono anche in modalità manuale. Nemmeno la A250 ha un temperamento propriamente cattivo, però spinge forte ai regimi intermedi e ha una sonorità stimolante agli scarichi. L’assetto è ulteriormente irrigidito e l’avantreno ha geometrie un po’ più spinte, in modo che i 211 CV non mettano mai in difficoltà le capacità di trazione dell’avantreno. Questa versione è disponibile solo col cambio a doppia frizione. Gli allestimenti disponibili sono tre, in ordine crescente di prezzo: Executive, Sport e Premium. Poi, ci sono i pacchetti Active, Connect e Tech che, fino al 21 settembre, vengono scontati del 40%. La nuova Classe A ha prezzi compresi tra 22.990 e 36.030 euro. Saverio Villa
In alto, l’accesso al bagagliaio è ristretto a causa della sporgenza dei fari posteriori. Sopra, il sistema Audio 20CD Tablet con Bluetooth costa 472 euro, comprensivi di specchi retrovisori ripiegabili elettricamente e autoanabbaglianti
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A UTORAMA 16 Settembre 2012
LaPROVA PERCHÉvalElaPEnadiPEnsaRCi valElaPEnadiPEnsaRCi
Eleganza, qualità e tecnologia insieme. Con l’aggiunta di uno spazio a misura di famiglia e del solito dinamismo su strada
328i touRingluxuRy
Il taglio del portellone è inconfondibilmente Touring. Come su tutte le station wagon della storia BMW, infatti, il lunotto è inclinato per conferire un look sportivo, a costo di sacrificare qualcosa in capienza
PREZZO: 43.500 € inumERi MOTORE: turbobenzina, 4 cilindri in linea CILINDRATA: 1.997 cc POTENZA: 180 kW/245 CV COPPIA: 350 Nm CAMBIO: manuale a 6 rapporti TRAZIONE: posteriore LUNG./LARG./ALT.: 4,62/1,81/1,43 mt CAPACITÀ BAG.: 495/1.500 litri 0/100 KM/H: 6 secondi VELOCITÀ: 250 km/h CONSUMO COMBINATO: 6,8 l/100 km EMISSIONI CO2: 159 g/km
CosaC’èECosasiPaga
BMW 328i Touring Luxury
La famigLia va di corSa Sportiva come sempre grazie ai motori TwinPower Turbo e allo sterzo attivo. Confortevole come mai prima d’ora grazie all’assetto regolabile
MONACO - I concessionari BMW già si sfregano le mani. In commercio da fine 2011, la nuova Serie 3 berlina si è messa dietro Audi A4 e Mercedes Classe C nella classifica italiana delle vendite. Una leadership che la versione station wagon - Touring secondo la terminologia della Casa di Monaco - non potrà che consolidare. Gli ordini sono già aperti, mentre le consegne cominceranno il 22 settembre. Per il momento è possibile prenotare sol-
tanto la 320d (2.0 turbodiesel da 184 CV), la 328i (2.0 turbo benzina da 245 CV) e la 330d (3.0 turbodiesel da 258). L’unica motorizzazione disponibile per la prova in anteprima sulle strade di Monaco di Baviera era la 328i. Al volante, tutto si direbbe, ma non che sotto il cofano c'è un “piccolo” 2.0. Merito della sovralimentazione, che regala spinta ai bassi regimi e allungo fino a circa 6.000 giri, ma anche del cambio automatico Step-
La Serie 1 perde due porte La BMW introduce in gamma anche la versione a 3 porte della Serie 1. Il design è lo stesso della sorella a 5 porte, salvo l’aumento delle dimensioni delle portiere laterali superstiti, che sono anche prive delle cornici dei cristalli. Può avere quattro o cinque posti e il bagagliaio varia da 360 a 1.200 litri. Viene offerta per la prima volta la versione base 114i, mentre nella parte alta del listino debutta la sportiva M135i (entrambe sono proposte anche a 5 porte). La 114i utilizza una variante depotenziata del 1.6 TwinPower Turbo da 102 CV. La M135i è già in listino ma verrà commercializzata nel 2013. Il suo sei cilindri di 3.0 litri eroga 320 CV e la spinge a 250 km/h autolimitati. I prezzi vanno dai 23.800 euro della 114i Joy ai 42.600 della M135i. Più avanti la gamma si arricchirà anche della 120d xDrive a trazione integrale, col 2 litri turbodiesel da 184 CV, e così, per la prima volta, anche la più piccola delle BMW offrirà l’opportunità delle quattro ruote motrici.
6 AIRBAG BLUETOOTH CAMBIO AUTOMATICO CERCHI IN LEGA 17” CLIMA AUTOMATICO ESP IMPIANTO STEREO CD MP3 NAVIGATORE SATELLITARE PORTELLONE ELETTRICO VERNICE METALLIZZATA
di serie di serie 2.300 € di serie di serie di serie di serie 1.650 € di serie 860 €
ConCHisElagioCa Audi A4 Avant Mercedes Classe C SW Volvo V60
da 31.700 € da 33.961 € da 29.970 €
tronic: con i suoi 8 rapporti riesce a tirare fuori il meglio dal quattro cilindri bavarese, oltre a essere molto rapido o vellutato, a seconda delle esigenze, nei passaggi da una marcia all'altra. Da vera BMW il comportamento stradale: il piacere di guida e il contenimento del rollio sono tra gli obiettivi primari. Grazie però all’assetto sportivo adattivo M (optional a 1.150 euro), il dinamismo di sempre si coniuga alla perfezione con una morbidezza in stile quasi francese. Tramite due pulsanti è infatti possibile scegliere 4 strategie di funzionamento: ECO Pro, Comfort, Sport e Sport+, in ordine crescente di reattività. L’ultima inibisce parzialmente il controllo di stabilità per lasciare spazio a qualche leggero sovrasterzo di potenza. Il sistema agisce inoltre sulla risposta del motore, sulla servoassistenza dello sterzo e, se presenti, sui punti di cambiata dello Steptronic a 8 rapporti e sullo smorzamento delle sospensioni. Le differenze si avvertono soprattutto da Comfort a Sport, passaggio che trasforma un tranquillo trasferimento di lavoro in una prova speciale, o quasi. L’acceleratore è più reattivo, il cambio
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LaPROVA
AUTORAMA 17 Settembre 2012
PERCHÉvalElaPEnadiPEnsaRCi PERCHÉvalElaPEnadiPEnsaRCi
Il modello più compatto della famiglia X fa risparmiare qualcosa, senza rinunciare a prestazioni e tecnologia BMW
BMW X1 xDrive25dA Sport Line
Suv per modo di dire La più piccola tra le Suv bavaresi si ritocca il trucco e parte alla conquista dei mercati americano e cinese. Il “look” cambia poco, ma i motori sono tutti più economici e “puliti” PREZZO (€) 40.600 42.600 43.500 43.500 45.500 31.850 33.850 34.750 34.750 36.950 36.200 38.200 39.100 39.100 41.300 38.700 40.700 41.600 41.600 43.600 47.300 49.300 50.200 50.200 52.000
in rosso le motorizzazioni diesel
aspetta i 5.500 giri per passare al rapporto successivo (oltre a essere più brusco) e le sospensioni tornano a essere... come BMW comanda. Il risultato? Piatta sulle quattro ruote, la Serie 3 Touring vanta limiti di tenuta da sportiva; peccato solo che lo sterzo non offra un feeling del tutto naturale con le ruote, oltre a essere poco sensibile ai piccoli angoli. Placati i bollenti spiriti e ritornati alla modalità Comfort, la 328i Touring stupisce per la silenziosità meccanica e per l'indulgenza sulle buche. Una morbidezza che, però, talvolta può apparire un po’ eccessiva: nel caso di avvallamenti affrontati sopra i 100 km/h si innesca infatti qualche rimbalzo di trop-
Adriano Tosi
MONACO - Parlare di “nuova X1” sareb-
be decisamente eccessivo. Alla piccola suv tedesca - pardon: “sav”, secondo la terminologia di Monaco - sono state apportate solo modifiche di dettaglio all’esterno e all’interno, oltre a un pugno di rivisitazioni meccaniche finalizzate soprattutto a migliorare consumi ed emissioni. Davanti e dietro aumentano le superfici verniciate a discapito di quelle in nero opaco, gli indicatori laterali di direzione sono stati integrati nei retrovisori, cambia leggermente il design dei proiettori e nell’elenco degli optional adesso compaiono anche i cerchi da 19”. All’interno, invece, c’è la console centrale ridisegnata e più orientata verso chi guida. Per ciascuna motorizzazione, poi, ci sono ora quattro linee di allestimento: base, X Line e Sport Line (il primo vagamente fuoristradistico, il secondo più giovanile, offerti allo stesso prezzo) e M Sport. La gamma motori per l’Italia è stata razionalizzata: è rimasto solo un benzina (il 2.000 turbo da 150 CV della 18i, abbinato esclusivamente alla trazione posteriore), mentre per il resto la famiglia è a tutto diesel, con l’onnipresente 2.000 a gasolio declinato nelle versioni da 116 CV (16d), 143 CV (18d), 163 CV (20d Effix1xdRivE25dasPoRtlinE
LA GAMMA MODELLO 328i 328i Sport 328i Modern 328i Luxury 328i MSport 316d 316d Sport 316d Modern 316d Luxury 316d MSport 318d 318d Sport 318d Modern 318d Luxury 318d MSport 320d 320d Sport 320d Modern 320d Luxury 320d MSport 330d 330d Sport 330d Modern 330d Luxury 330d MSport
po. Dal punto di vista aerodinamico non ci sono fruscii fino a 120 km/h; al di sopra di tale soglia i montanti generano qualche fastidioso vortice. Visto che di familiare si tratta, capitolo importante è quello del bagagliaio. Detto che le station wagon da carico pesante, come noto, non sono quelle dei marchi "nobili", la capienza della 3 Touring è pari a 495 litri (contro 480 della berlina e 460 della vecchia station wagon), mentre con gli schienali posteriori abbattuti si arriva a 1.500 litri (il modello che viene sostituito si ferma a 1.385). Più che sulla capienza in sé, la wagon tedesca punta sulla qualità del trasporto. La moquette di rivestimento è di pregevole fattura, diversi ganci e una rete elastica permettono di fissare il carico, mentre una barra telescopica permette di organizzare e vincolare i vari oggetti. Ancora, per aprire il portellone basta avvicinare la scarpa al paraurti posteriore e, per caricare gli oggetti più piccoli, il lunotto si apre separatamente. Capitolo abitabilità: ottima per quattro, un po’ meno per cinque, a causa del sedile rialzato nella parte centrale e del tunnel della trasmissione ingombrante. I 5 cm in più tra gli assi e i 9,5 in lunghezza fanno comunque sentire i propri benefici rispetto alla generazione precedente, soprattutto a livello ginocchia. Esemplare il posto guida: l'imprinting è sportivo, dunque la seduta è bassa e il volante bello alto. Quanto all'ergonomia, non si pretenda di entrare subito in confidenza con tutte le funzioni disponibili: tra BMW Online e BMW Live, Connected Drive app, My BMW Remote app, le applicazioni sono così numerose che richiedono tempo per essere sfruttate appieno.
PREZZO: 44.800 € inumERi MOTORE: diesel, turbo, 4 cilindri CILINDRATA: 1.995 cc POTENZA: 160 kW/218 CV COPPIA: 450 Nm CAMBIO: automatico a 8 rapporti TRAZIONE: integrale LUNG./LARG./ALT.: 4,48/1,80/1,57 mt CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 480/1.350 litri 0-100 KM/H: 6,8 secondi VELOCITÀ.: 228 km/h CONSUMO COMBINATO: 5,5 l/100 km EMISSIONI CO2: 145 g/km
cient Dynamics), 184 CV (20d) e 218 CV (25d). Questa scelta è stata dettata dalle preferenze espresse dal nostro mercato dove l’esperienza della serie precedente insegna che le versioni 20d e, soprattutto, 18d, hanno costituito oltre il 90% delle vendite. A dispetto di questa realtà, alla presentazione internazionale della rinnovata X1, la BMW ha portato solo esemplari di 25d, che da noi avrà un ruolo piuttosto defilato. Questa versione va sostituire la precedente 23d: la cilindrata è la stessa, ma la potenza è cresciuta del 7% e più o meno nella stessa misura è sceso il consumo combinato ufficiale. Che la X1 25d vada molto forte non stupisce, del resto con 218 CV e 450 Nm non potrebbe essere diversamente. Sorprende, invece, la morbidezza con la quale eroga la sua cavalleria, specialmente se si fa il paragone con i vecchi 4 cilindri turbodiesel della BMW, sempre piuttosto brutali. Il motore, poi, è meravigliosamente assecondato dal cambio automatico a 8 rapporti (qui di serie, a richiesta con le altre motorizzazioni), che offre tutto ciò che si può chiedere a una moderna trasmissione automatica: è veloce, morbido, ha una logica di gestione raffinata, i comandi al volante e il joystick con la logica sportiva (la scalata è in avanti). Le sospensioni sono salde e l’altezza da terra è ridotta (del resto la X1 è una Suv un po’ sui generis), quindi la vettura si presta bene anche alla guida brillante e i CV non sembrano mai eccessivi. Oltretutto, il sedile di guida basso e la posizione al volante abbastanza distesa non disincentivano certo le pulsioni sportive. I prezzi della 25d, disponibile solo 4WD, vanno da 42.700 a 47.000 euro secondo l’allestimento, ma l’entry level è la 16d a trazione anteriore, 29.250 euro. Le consegne inizieranno a settembre. Saverio Villa
Le modifiche estetiche esterne sono lievi (luci diurne a LED, minigonne e paraurti ridisegnati, inediti cerchi in lega). Gli interni beneficiano di nuovi materiali e abbinamenti cromatici variabili in base agli allestimenti: XLine, Sport Line e M Sport
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LaPROVA
A UTORAMA 18 Settembre 2012
Fiat 500L Lounge 0.9 Twinair 105 CV
ORIZZONTI ALLARGATI Arriva nelle concessionarie proprio in questo mese la nuova monovolume Fiat. Noi l’abbiamo già provata nella sua versione più potente, la TwinAir da 105 CV: spaziosa, versatile e affidabile. Ecco le nostre impressioni
La 500L è disponibile con 11 tinte per la carrozzeria, 3 diversi colori per il tetto (nero, bianco o in tinta con la carrozzeria) e 3 tonalità per i cerchi (nero, bianco e grigio), Non solo personalizzabile, ma anche molto versatile, la proposta Fiat offre un volume massimo di carico di ben 1.310 litri e la possibilità di caricare oggetti lunghi fino a 2,4 metri abbattendo il sedile anteriore destro
TORINO - Guai a crescere e perdere la voglia di divertirsi. Che sia questo il messaggio della nuova monovolume Fiat è fuor di dubbio: simpatica e sfiziosa come la 500, ma stavolta in formato familiare, regala una scelta non troppo seriosa anche a chi si deve portare appresso piccoli “replicanti” e bagagli vari. Un'informazione per tutte che rende bene il motivo ispiratore di questa cittadina lievitata è l'apposito accessorio che
permette di prepararsi il caffé in auto, del quale parliamo più dettagliatamente nel riquadrato qui sotto. Poi, naturalmente, c'è tutto il resto, a cominciare dalla linea morbida, certo non originalissima, ma comunque capace di innestare sapienti citazioni eterogenee nei tratti di successo della vettura da cui deriva. A questo punto non si pensi però che la nuova 500L sia tutta tendenza ed apparenza. Le note sfi-
ziose non mancano, è vero, ma le caratteristiche funzionali della vettura non sono da mettere in discussione. A baluardo della credibilità di questa multispazio concepita a Torino e prodotta in Serbia (a regime lo stabilimento di Kraguyevac ne sfornerà 550 al giorno) si erge innanzitutto il binomio ingombri contenuti/spazio a volontà: all’interno i centimetri sono più che abbondanti per quattro, e sufficienti per cinque passeg-
Talmente multiuso che fa persino il caffè Alcuni lo considerano un accessorio futile, altri una “chicca” sfiziosa simbolo del “made in Italy”. Per noi è uno degli optional più curiosi mai comparsi a bordo di un’automobile. Stiamo parlando della macchina da caffè espresso realizzata in collaborazione con Lavazza e integrata alla perfezione nell’abitacolo della 500L grazie ad un deck progettato appositamente da Fiat. Funziona con il sistema di cialde “A Modo Mio”, è venduta ad un prezzo di 250 euro (ma sarà ordinabile solo a partire dal mese di dicembre) e comprende un kit denominato “coffee experience” e sviluppato espressamente per la piccola monovolume torinese che comprende un set dedicato di accessori: portacucchiaini, portacialde e portazucchero. Questo “dispositivo” consentirà al guidatore e ai passeggeri di godersi la qualità del miglior caffè italiano stando comodamente seduti a bordo senza alcun cavo e in totale sicurezza. Una soluzione interessante che aumenta decisamente il già elevato comfort offerto
dall’ultima nata del brand piemontese e anche... un’alternativa simpatica ai sistemi elettronici presenti su vetture della concorrenza che prevengono i colpi di sonno alla guida attraverso dei rilevatori e dei segnali acustici. Inutile sottolineare che la Fiat 500L è la prima auto al mondo ad offrire un accessorio di questo tipo: l’idea potrà non piacere a tutti ma merita un premio per l’originalità.
geri, oggetti di pertinenza inclusi. In particolare impressiona la volumetria sopra le teste, che pare davvero smisurata. I sedili sono accoglienti, la posizione di guida offre un’ottima visibilità a tutte le altezze, merito anche delle enormi superfici vetrate e di un parabrezza ben pensato e incapace di creare zone cieche. Tornando agli orpelli, al centro della plancia si staglia il sistema multimediale touch screen, dal quale è possibile comandare la radio, l’audio cd, la presa Usb e la connessione Bluetooth. Si tratta di un impianto semplice da utilizzare e di elevata qualità, la cui resa acustica può essere ulteriormente migliorata con uno dei sistemi di amplificazione più efficaci e di tendenza del momento: il Beats by Dr. Dre. Nella colonnina della sostanza ascriviamo invece la modulabilità dei sedili che, come deve essere per una monovolume che voglia accontentare le più diverse esigenze di trasporto, si ribaltano e si ripiegano per interpretare le configurazioni più varie. In particolare si segnala per la validità il sistema idraulico per ripiegare il divanetto, comandabile attraverso una leva con un semplice gesto. E veniamo alle considerazioni raccolte durante la guida su strada, dove, ve lo diciamo subito, la nuova 500L non de-
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AUTORAMA 19 Settembre 2012
Si chiama 500 per sfruttare il filone legato a un nome commercialmente molto fortunato ma, in realtà, la vettura nasce sul pianale della Punto. Non mancano, comunque, alcuni elementi di stile che la ricollegano esteticamente alla citycar
perchÉ Vale la pena di pensarci pensarci
500l lounge 09 TWinair 105 cV
Abitabilità e comfort senza compromessi in una confezione stilosa e accattivante: perché no?
PREZZO: 19.850 € i numeri MOTORE: benzina, 2 cilindri turbo CILINDRATA: 875 cc POTENZA TOTALE: 77 kW/105 CV COPPIA: 145 Nm CAMBIO: manuale a 6 rapporti TRAZIONE: anteriore LUNG./LARG./ALT.: 4,15/1,78/1,66 mt CAPACITÀ BAG.: 343/1.310 litri 0/100 KM/H: 12,3 secondi VELOCITÀ: 180 km/h CONSUMO COMBINATO: 4,8 l/100 km EMISSIONI CO2: 112 g/km
cosa c’è e cosa si paga ACCESSORIO LAVAZZA 250 € CERCHI DA 16” di serie CLIMA AUTOMATICO BIZONA di serie RADIO CD UCONNECT di serie SISTEMA AUDIO BEATS 400 € SEDILE PASSEGG. ABBATT. TAVOLINO di serie SERVOSTERZO ELETTR. CON CITY di serie STOP AND START di serie TETTO APRIBILE ELETTRICO 1.000 € VERNICE METALLIZZATA BICOLORE 1.000 €
con chi se la gioca Mini Countryman One 1.6 98 CV Nissan Note 1.6 110 CV Skoda Roomster 1.2 105 CV
lude affatto. Abbiamo voluto provare la motorizzazione che ci incuriosiva di più, perché promette grande economia di esercizio, a fronte delle migliori prestazioni della gamma. Non ci siamo pentiti della scelta. Il bicilindrico a benzina TwinAir da 105 CV, oltre ad essere più silenzioso delle altre versioni meno potenti, è rimarchevole per il brio con cui muove la vettura, la cui massa è comunque considerevole. Non ci si aspetti una “scheggia”: la 500L ha un'impostazione tranquilla e come tale deve essere rispettata, ma tra la tranquillità e la noia la differenza ce la mette il 900 cc. Affidabile in autostrada anche a velocità sostenute, sulle curve non frustra gli affondi sull’acceleratore, a patto di chiedere il meglio quando la
LA GAMMA MODELLO PREZZO (€) 1.4 95cv Pop 15.550 1.4 95cv Pop Star 17.150 1.4 95cv Easy 17.150 1.4 95cv Lounge 18.750 0.9 TwinAir l05cv Lounge 19.850 1.3 Multijet 85cv Pop 17.750 1.3 Multijet 85cv Pop Star 19.350 1.3 Multijet 85cv Easy 19.350 1.3 Multijet 85cv Lounge 20.950 in rosso le motorizzazioni diesel
lancetta del contagiri sta nella zona centrale, senza pretendere troppo all’inizio, né andare troppo oltre. Se invece si vuole privilegiare il risparmio, allora è possibile sfruttare fino in fondo le potenzialità che la vettura offre sotto questo punto di
21.300 € 17.350 € 17.570 €
vista attraverso il pulsante Eco: riduce la coppia da 145 a 120 Nm e va a collaborare con gli altri dispositivi verdi di cui è provvista l’auto, l’indicatore di cambio marcia ottimale e lo start&stop. In questa modalità viene naturale assumere una guida rilassata, perfetta per i percorsi urbani, dove aiutano anche lo sterzo morbido, suscettibile di diventare ancora più leggero premendo il tasto “city”, e le sospensioni soffici, che disturbano invece sui percorsi veloci dove più si avverte la tendenza al rollio. In definitiva verrebbe da dire una scelta trasversale per dimensioni, caratteristiche e guidabilità. In attesa delle versioni più caratterizzate che arriveranno a breve, la 7 posti, la Trekking e la 4x4. Cristina Altieri
Idea e Multipla: due antenate, un’erede Non è semplice il compito della Fiat 500L: la piccola monovolume piemontese dovrà infatti rimpiazzare in un colpo solo ben due modelli: Idea e Multipla. La prima - disegnata da Giorgetto Giugiaro, presentata nel 2003 e oggetto di due restyling non troppo pesanti nel 2005 e nel 2008 - era la gemella più economica della Lancia Musa (ancora oggi in listino) ma non è mai riuscita ad eguagliare i risultati di vendita della sorella più lussuosa. Lunga poco meno di quattro metri (3,93, per la precisione) e con una gamma motori composta da unità da 1,2 a 1,9 litri da 77 a 120 CV, era caratterizzata da uno stile razionale e da una grande quantità di vani portaoggetti sparsi per l’intero abitacolo. La più nota Multipla ha stupito il mondo al momento del lancio nel 1998: in meno di quattro metri di lunghezza riusciva ad offrire sei posti (su due file di sedili) e un bagagliaio molto capiente. Lo stile estremamente originale (pure troppo, secondo molti) fu “normalizzato” - al punto da renderlo addirittura eccessivamente banale - in occasione del restyling nel 2004. Versatile, spaziosa, simpatica, razionale e con una gamma motori completissima: sotto il cofano erano presenti infatti unità a benzina, turbodiesel, GPL e metano (con bombole nascoste sotto il pianale per non pregiudicare l’abitabilità) con cilindrate comprese tra 1,6 e 1,9 litri e potenze racchiuse tra 95 e 116 CV.
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A UTORAMA 20 Settembre 2012
perchÉ vale la pena di pensarci pensarci
focus st
Perché c’è spazio per la famiglia (specie con la SW) e anche per il “pilota” che alberga nel papà. A una cifra più che ragionevole
PREZZO: 30.500 € i numeri MOTORE: benzina, 4 cilindri in linea, turbo CILINDRATA: 2.000 cc POTENZA: 184 kW/250 CV COPPIA: 360 Nm CAMBIO: manuale a 6 rapporti TRAZIONE: anteriore LUNG./LARG./ALT.: 4,36/1,82/1,48 mt CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 363 / 1.148 litri 0/100 KM/H: 6,5 secondi VELOCITÀ: 248 km/h CONSUMO COMBINATO: 7,2 l/100 km EMISSIONI CO2: 169 g/km
cosa c’è e cosa si paga
Ford Focus ST
i buoi davanti al carro
NIZZA - Trazione anteriore e potenza elevata non vanno d’accordo, è una questione di leggi della fisica: questo suggeriva la “saggezza automobilistica” fino a qualche anno fa. Poi arrivò la Honda con la Integra Type R, seguita parecchio tempo dopo dalla Ford con la Focus ST (senza dimenti-
c’erano una volta le cosworth
care la più cattiva RS) e dalla Renault con la Megane RS. E tutto il castello di certezze crollò, perché queste splendide eccezioni hanno dimostrato come l’adrenalina possa scorrere a fiumi anche attraverso la poco nobile trazione anteriore. Proprio la Focus ST è appena stata rinnoFord Sierra Cosworth
La Ford ha una grande tradizione nel campo della trasformazione di innocenti modelli stradali in belve stracariche di CV e per questo genere di operazione, in passato, ha usato più volte il nome Cosworth. La Cosworth, nata nel 1958 dalle menti di Mike Costin e Keith Duckworth, ha colto 155 successi in F1 - in qualità di produttore di motori, proprio in collaborazione con Ford - grazie ad assi del calibro di Clark, Stewart, Mario Andretti, Nelson Piquet e Michael Schumacher, solo per citarne alcuni. Ma la storia celebra anche trionfi nella Formula CART/Indy, nel WTCC e nel mondiale rally. Negli Anni ’80 e ’90 la collaborazione con la Casa americana era quanto mai stretta e così, nel 1982, nacque la Sierra Cosworth, prima a trazione posteriore poi anche 4x4, e nel 1992 venne il turno della Escort Cosworth. Una vettura che della Escort aveva solo l’estetica - comunque incattivita tramite parafanghi allargati e appendici aerodinamiche in ogni dove - e che sotto la carrozzeria nascondeva la meccanica della Sierra, ma con passo accorciato e carreggiate più larghe. Il motore, 2.000 turbo da 224 CV, era montato longitudinalmente e un differenziale centrale ripartiva la coppia tra gli assi: 34% davanti e 66% dietro. Soluzioni tecnologicamente molto più raffinate rispetto a quelle utilizzate oggi, non c’è dubbio. Data l’attenzione maniacale delle Case per i costi industriali, però, il risultato ottenuto oggi dalla Ford con la Focus ST è encomiabile. E il meglio - la Focus RS - deve arrivare...
vata e, come abbiamo avuto modo di provare sulle strade della Costa Azzurra, nulla del sacro fuoco è andato perduto. Ovviamente, non si parla solo di prestazioni: sulle strade ricche di curve, la compatta dell’Ovale Blu sa regalare un divertimento fuori dal comune. Guidata su e giù per il Col de Vence, vicino a Nizza, la Focus stupisce per come riesce a seguire le linee impostate con il volante, sia in inserimento di curva, sia in uscita, quando i malcapitati pneumatici anteriori devono dare la direzione e, nello stesso tempo, fare i conti con 250 CV e ben 360 Nm di coppia. Ebbene, il punto di corda si avvicina in men che non si dica e, quando si dà gas, l’avantreno traduce in velocità quanto sprigionato dal motore. Chapeau. Soprattutto perché non si deve dimenticare che tanta motricità è stata ottenuta senza ricorrere al differenziale autobloccante. La ST dispone del Torque Vectoring Control che, applicando una leggera coppia frenante alla ruota interna, riduce i pattinamenti e dunque il sottosterzo. Un sistema messo a punto egregiamente, a differenza di quanto accade su alcune con-
di serie di serie di serie 250 € di serie di serie di serie di serie 750 € 550 €
con chi se la gioca Renault Megane 2.0T 16v RS Seat Leon 2.0 TSI Cupra R Volkswagen Golf 2.0 TSI GTI
Nonostante la trazione anteriore, la Focus ST si può annoverare tra le sportive DOC. Non solo per i 250 CV, ma anche per la cura che in Ford hanno dedicato al telaio e al piacere di guida
La ST si distingue dalle Focus “normali” grazie alla pedaliera in alluminio, al volante e alla leva del cambio specifici, ma soprattutto per la strumentazione supplementare posizionata sopra la plancia.
6 AIRBAG CLIMATIZZATORE BIZONA CONTROLLO DI STABILITÀ CRUISE CONTROL LUCI BIXENO PULSANTE DI AVVIAMENTO STEREO CON CD MP3 TAPPETINI CON LOGO ST TETTO APRIBILE ELETTRICAMENTE VERNICE METALLIZZATA
29.700 € 29.850 € 28.600 €
correnti, dove l’effetto è quello di un controllo di trazione mascherato e spesso molto invasivo. Nel caso della Focus ST, l’intervento è appena accennato e lascia ampio margine al guidatore per modulare la potenza con la propria sensibilità di guida. A proposito di sensibilità, è la benvenuta quella del retrotreno al rilascio del gas, un comportamento che permette di disegnare le traiettorie col pedale dell’acceleratore. Sia chiaro: la stabilità non è mai in discussione, ma le lievi perdite di aderenza della coda regalano parecchie soddisfazioni. Se poi si hanno voglia e capacità, l’ESP si può parzialmente disinserire e, premendo a lungo il tasto, disattivare. A quel punto, tutto è nelle mani del guidatore, la cui presa deve essere salda: se da un lato il comando è molto diretto e comunicativo, dall’altro a pieno gas - tende a scartare a destra e a sinistra. Il propulsore? Ford abbandona il 5 cilindri 2.5 della vecchia ST in favore di un 4 cilindri 2 litri con iniezione diretta e doppio variatore di fase. Un’evoluzione che ha accresciuto la potenza di 25 CV, mentre i consumi sono calati del 20%; il tutto, conservando una grande spinta ai bassi così come agli alti regimi. L’unica perdita risulta essere il sound, non più così graffiante, ma comunque coinvolgente grazie al Sound Symposer, che enfatizza le sonorità di aspirazione e le convoglia verso l’abitacolo. Capitolo cambio: fatta l’abitudine alla corsa un po’ lunga, la leva si segnala per la precisione e la resistenza ai maltrattamenti. Ma la Focus ST, soprattutto se scelta con carrozzeria Wagon (disponibile per la prima volta, a 750 euro in più), è un’auto pensata anche per l’utilizzo quotidiano. Usata secondo le norme del Codice della Strada, la ST riesce a essere quasi docile, grazie alla buona insonorizzazione e all’assetto rigido, ma non marmoreo. Abitabilità e capacità di carico, infine, sono pari a quelle del resto della famiglia Focus, con in più il look racing. Adriano Tosi
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AUTORAMA 21 Settembre 2012
Dacia Dokker
grande nello spazio, piccola nel prezzo perchÉ vale la pena di pensarci pensarci
È la multispazio più versatile ma costa come una citycar. Ideale per chi è alla ricerca di spazio e non vuole spendere molto
La Dacia Dokker è assemblata nello stabilimento di Tangeri, in Marocco. Il suo nome di battesimo è una contrazione del termine inglese “dockworker”, utilizzato per descrivere gli addetti al carico e scarico delle merci nei porti
L’ultima proposta della Casa rumena ha il bagagliaio più grande della sua categoria e il listino più conveniente. Una soluzione “low-cost” adatta a famiglie e imprese dokker 1.5 dci 90 cv laurÉate
VIENNA - Più spaziosa di una Renault Kangoo, più economica di una Clio: basterebbe questo per descrivere la Dacia Dokker. L’ultima proposta della Casa rumena (appartenente, com’è noto, al gruppo Renault-Nissan) è una multispazio realizzata sulla base della monovolume Lodgy - che a sua volta condivide molti elementi del pianale con la Logan - caratterizzata, come gli altri modelli presenti nel listino del brand est-europeo da un’impostazione “low-cost”. La ricerca del massimo risparmio, che ha consentito di avere un prezzo inferiore di circa 5.000 euro rispetto alla concorrenza diretta, è chiaramente visibile: la plancia, ad esempio, pur avendo uno stile gradevole è realizzata con plastiche di bassa qualità e con assemblaggi poco precisi e il design della strumentazione e dei comandi ricorda quello di modelli di una decina d’anni fa. Anche per quanto riguarda la sicurezza è evidente la ricerca del contenimento dei costi: la dotazione di serie comprende esclusivamente gli airbag frontali e laterali e chi desidera l’ESP deve pagarlo a parte. Escludendo questi due difetti la multispazio rumena (ma assemblata in Marocco) è davvero un’ottima scelta per chi “tiene famiglia”: il bagagliaio (800 litri che diventano 3.000 quando si abbattono i sedili posteriori) è il più ampio della categoria e la praticità è inoltre garantita dalle due porte posteriori scorrevoli, dalle barre sul tetto e da una quantità impressionante di vani portaoggetti sparsa per l’intero abitacolo (molto comoda la “mensola” posizionata sopra le alette parasole). Senza dimenticare i parecchi centimetri a disposizione della testa, delle gambe e delle spalle dei passeggeri posteriori. Alla guida la Dokker si rivela una piacevole sorpresa: le sospensioni morbide garantiscono un eccellente assorbimento delle asperità e nonostante l’altezza del baricentro il rollio non è troppo marcato. Lo sterzo è un po’ troppo leggero ma i freni e il cambio meritano il massimo dei voti. Il motore 1.500 turbodiesel dCi da 90 CV (quello che dovrebbe conquistare il maggior numero di clienti) è la stessa unità ipercollaudata già montata da Lodgy e Duster (e da numerose Renault: Clio, Mégane e Kangoo): molto vivace ai bassi regimi (già sotto i 2.000 giri inizia a spingere), è un po’ troppo rumoroso alle alte velocità. Buoni i consumi dichiarati: 4,5 litri di gasolio ogni 100 chilometri. La gamma dei propulsori comprende anche due unità a benzina (l’“en-
PREZZO: circa 13.000 € i numeri MOTORE BENZINA: 4 cilindri, 1.461 cc POTENZA: 66 kW/90 CV CAMBIO: manuale a 5 rapporti TRAZIONE: anteriore LUNG./LARG./ALT.: 4,36/1,75/1,81 mt CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 800/3.000 litri VELOCITÀ: 165 km/h CONSUMO COMBINATO: 4,1 l/100 km EMISSIONI CO2: 96 g/km
senza rivali
cosa c’è e cosa si paga AIRBAG FRONTALI E LATERALI AUTORADIO CD CERCHI IN LEGA CLIMATIZZATORE ESP FENDINEBBIA NAVIGATORE SATELLITARE RETROVISORI REGOLABILI ELETTR. SENSORI DI PARCHEGGIO VERNICE METALLIZZATA
di serie 350 € optional optional optional optional 450 € di serie 300 € optional
con chi se la gioca Citroën Berlingo 1.6 HDi 92 da 20.100 € Fiat Doblò 1.6 MJT 90 CV Active da 18.750 € Peugeot Partner Tepee 1.6 HDi 92 da 18.300 €
try-level” 1.600 da 85 CV e un vivace 1.200 sovralimentato ad iniezione diretta da 116 CV) e il 1.500 turbodiesel dCi nella configurazione meno potente da 75 CV. Il listino non è ancora stato comunicato ma il prezzo della Dacia Dokker 1.5 dCi 90 CV nell’allestimento Lauréate (il più ricco nonché il più richiesto stando alle previsioni dei responsabili marketing del brand rumeno) dovrebbe aggirarsi intorno ai 13.000 euro. Una cifra incredibilmente
bassa, anche se la dotazione di serie non è completa: gli specchietti retrovisori regolabili elettricamente, il sedile del guidatore e il volante regolabili in altezza sono standard mentre vanno pagati a parte accessori fondamentali come l’autoradio con lettore CD (350 euro) e il climatizzatore manuale. Chi volesse personalizzare ulteriormente la multispazio rumena può però accedere ad un ricco elenco di optional particolarmente economici: i sensori di parcheggio posteriori costano solo 300 euro e il moderno navigatore satellitare integrato touch-screen con schermo da 7” realizzato in collaborazione con la LG costa quasi come un sistema GPS portatile (450 euro). Da non sottovalutare, infine, un altro punto di forza della Dokker, comune a tutte le altre Dacia: la garanzia di 3 anni o 100.000 chilometri. Una buona notizia, se si considera che tutte le rivali dirette offrono la copertura minima prevista per legge (due anni). Marco Coletto
Non è mai facile trovare le rivali dirette delle vetture firmate Dacia: il prezzo dei modelli della Casa rumena è talmente basso che nessun altro brand riesce ad offrire modelli dalle dimensioni e dai contenuti paragonabili con un listino così abbordabile. Anche l’ultima nata, la Dokker, non fa eccezione: la versione che dovrebbe attirare il maggior numero di clienti, la 1.5 dCi 90 CV Lauréate, si porta a casa con poco più di 13.000 euro. La sua lunghezza di 4,36 metri la pone come concorrente diretta di veicoli del calibro di Fiat Doblò, Peugeot Partner Tepee e Citroën Berlingo ma il prezzo elevato di queste multispazio (si parte da circa 18.000 euro a parità di motore) rende impossibile stabilire un vero confronto. La situazione migliora se si prende in considerazione la Fiat Qubo (il 1.300 MJT da 95 CV ha prezzi a partire da 16.550 euro) ma il furgoncino torinese è decisamente meno pratico.
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A UTORAMA 22 Settembre 2012
Ferrari F12berlinetta
TanTo facile da far paura
La potenza è spaventosa, come le prestazioni assolute. Ma la nuova coupé di Maranello ha una guidabilità che è ancora più sorprendente grazie alla qualità straordinaria del telaio e dell’elettronica
I designer hanno lavorato a stretto contatto con i tecnici aerodinamici. La F12 vanta la più alta efficienza mai ottenuta su una Ferrari stradale: nello specifico, è più che doppia rispetto a quella della 599 GTB. Un valore cui contribuisce anche il grosso estrattore posteriore, nella foto sopra
ri e, nel contempo, così “facile” da guidare su strada era impensabile. Oggi, invece, un’elettronica fantascientifica, le nuove tecnologie meccaniche e metallurgiche, senza dimenticare il progresso nel campo dei pneumatici, hanno reso possibile la realizzazione di un’auto ancora più estrema rispetto alla 599 GTB ma niente affatto apprensiva, grazie alla sua capacità di plasmarsi sul tipo di strada e sulle capacità di chi guida. Rispetto al modello che va a sostituire, la F12 è più corta e più stretta, più leggera, ha il baricentro posizionato più in basso e un’iniezione di 120 CV. La capacità di guadagnare velocità è
Tutta in alluminio e col baricentro arretrato La scocca della F12, a destra, è costruita con 12 diverse leghe d’alluminio e questo ha permesso di contenere il peso (1.525 kg a secco, 1.630 in ordine di marcia) e di aumentare la rigidità torsionale, con un guadagno, rispetto alla 599 GTB, rispettivamente di 70 kg e del 20%. Eccezionale il rapporto peso a secco/potenza: 2,06 kg/CV. Rispetto alla 599, l’accelerazione da 0 a 200 km/h richiede ben 2,5 secondi in meno; 7 metri in meno la frenata da 200 a 0. Rivisto anche il posizionamento delle masse: l’abbassamento e l’arretramento di 30 mm del V12 ha contribuito ad abbassare il baricentro di 25 mm. Le nuove regolazioni dello sterzo, poi, hanno ridotto del 20% il tempo di risposta e del 15% l’angolo volante richiesto, mentre le sospensioni magnetoreologiche hanno software e centralina più rapidi. L’evoluzione aerodinamica è evidenziata, oltre che dall’ottimizzazione dei flussi d’aria esterni alla carrozzeria, anche dall’ “Active Brake Cooling”: portelle per il raffreddamento dei freni anteriori si aprono e chiudono automaticamente in base alle temperature dei dischi. I risultati ufficiali sono il Cx di 0,299 e un carico verticale aggiuntivo di 123 kg a 200 km/h, contro i 70 della 599 GTB. Consumo ed emissioni? La versione con start&stop (a richiesta), percorre 6,7 km/litro anziché 5,6, emettendo 350 g/km di anidride carbonica invece di 490.
pazzesca ma, soprattutto, è straordinaria la linearità dell’erogazione, che consente di centellinare uno per uno tutti i cavalli da trasmettere alle ruote. E quando per distrazione, errore di calcolo o sopravvalutazione delle proprie capacità, si arriva all’eccesso, ci sono una base telaistica e una taratura dei sistemi f12berlinetta
FIORANO - I 740 CV della F12berlinetta sono un’enormità, ma non il massimo per un’auto stradale regolarmente in vendita. Così come non saranno il massimo i (presumibili) 1000 CV dell’erede della Enzo, che arriverà a fine anno. Ma la Ferrari non sembra intenzionata a rincorrere il record assoluto di potenza, quanto la piena sfruttabilità di tutta la cavalleria promessa dalla scheda tecnica. E sotto questo aspetto, la nuova F12 lascia davvero a bocca aperta. Fino a 10 anni fa, per ammissione dello stesso collaudatore storico della Ferrari - Dario Benuzzi - una vettura con questi nume-
PREZZO: 274.400 € i numeri MOTORE: benzina, 12 cilindri a V CILINDRATA: 6.262 cc POTENZA TOTALE: 545 kW/740 CV COPPIA: 690 Nm CAMBIO: doppia frizione a 7 rapporti TRAZIONE: posteriore LUNG./LARG./ALT.: 4,62/1,94/1,27 mt CAPACITÀ BAG.: 320/500 litri 0/100 KM/H: 3,1 secondi VELOCITÀ: oltre 340 km/h CONSUMO COMBINATO: 15 l/100 km EMISSIONI CO2: 350 g/km
cosa c’è e cosa si paga CAMBIO AUTOMATICO SEQUENZIALE CERCHI DA 20” CRUISE CONTROL INSERTI IN CARBONIO INTERNI IN PELLE NAVIGATORE 3D SEDILE RECARO FULL ELECTRIC SEDILI IN PELLE SEDILI IN PELLE E ALCANTARA SOSPENSIONI ELETTRONICHE
di serie di serie 805 € 5.590 di serie di serie 4.477 € di serie 3.993 € di serie
con chi se la gioca Aston Martin DBS Coupé Bentley Continental GT 6.0 V12 Mercedes SLS 6.2 AMG Coupé
254.576 € 193.600 € 193.901 €
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AUTORAMA 23 Settembre 2012
perchÉ vale la pena di pensarci pensarci
è la Ferrari stradale più potente di sempre, è perfino più veloce delle mitica Enzo, però sil lascia guidare con due dita
di guida che rimettono tutto a posto. Ma, ancora più che nel recente passato, i puristi possono stare tranquilli, perché il limite oltre il quale i computer prendono possesso della F12 è così alto che, anche in pista, nulla viene tolto al godimento del conducente e all’intima certezza di avere in mano le proprie sorti. Giocando col “manettino” sul volante si possono anche disattivare completamente i controlli di trazione e stabilità, ma sono davvero pochi coloro che, così facendo, possono trarre una sensazione di maggiore pienezza e, anche in questo caso, i vantaggi dal punto di vista del cronometro sarebbero da verificare. L’unico aspetto che, almeno inizialmente, può andare in controtendenza rispetto alla percezione di totale comunione con la F12 è il feedback dello sterzo: rapidità e precisione sono allo stato dell’arte per quanto riguarda un impianto destinato all’uso stradale, ma quello che combinano le ruote anteriori sull’asfalto non viene comunicato in modo perfettamente nitido. Si tratta comunque di una scelta tecnica, sempre finalizzata a rendere la vettura meno ansiogena possibile. Il cambio a sette marce a doppia frizione è talmente efficiente, rapido e costante nella trasmissione della coppia, che è stato necessario introdurre un leggero “bug” elettronico per limitare questa fluidità e offrire l’emozione della cambiata sportiva tanto amata dagli appassionati che, altrimenti, sarebbe an-
data perduta. C’è anche una funzione di scalata multipla (multiple downshift) che, quando si tira a fondo la paletta a sinistra del volante, determina automaticamente quanti rapporti scalare “leggendo” la pressione che si sta esercitando sul pedale del freno. Nelle decelerazioni più violente si possono anche snocciolare quattro o cinque rapporti in una volta sola e, anche in questo caso, è una funzione mutuata dalla Formula 1. La frenata, affidata a dischi carboceramici, è potentissima e non risente della fatica neppure dopo svariati giri di pista, come abbiamo potuto verificare su circuito di Fiorano. A questo proposito segnaliamo che, secondo le dichiarazioni ufficiali, sul tracciato di casa Ferrari la F12, gira in 1”23, contro l’1”25 della Enzo e l’1”26 della 599. E, tanto per dare un altro po’ di numeri: oltre 340 km/h di velocità massima, 3”1 sullo 0100, 8”5 sullo 0-200, 131 metri per arrestarsi da 200 km/h, 123 kg di deportanza sempre a 200 all’ora (contro i 70 della 599) e 2,06 kg/CV (considerando il peso a secco). Le note dolenti, come sempre, vengono dal prezzo: 274.400 euro (13.900 più della 599 GTB) anche se nella cifra sono compresi sette anni di manutenzione gratuita. Senza contare i prezzi stratosferici delle personalizzazioni: per i due nuovi colori speciali introdotti - Rosso Berlinetta e Aluminium - ci vogliono altri 18 mila euro… Saverio Villa
“cuore” in comune con la ff La F12berlinetta nasce intorno al V12 a iniezione diretta rivisitato della FF, che va doverosamente considerata la Ferrari più “di rottura” degli ultimi anni: non solo per la linea, che ha fatto, fa e farà discutere, ma anche per la meccanica, che per la prima volta propone le quattro ruote motrici. Una soluzione (insieme ai quattro posti in abitacolo) in onore della quale è stato scelto il nome: FF sta, infatti, per Ferrari Four. Ma dire trazione integrale è troppo facile. A Maranello, infatti, hanno messo a punto la PTU: Power Transfer Unit. La coppia alle ruote direzionali viene trasmessa ricorrendo a una cascata di ingranaggi, ovvero, un "pacco" di corone dentate e attuatori (spesso 17 cm e pesante 45 kg, cioé 35 in meno di una trasmissione 4WD tradizionale) calettato all'albero motore, da un lato, e collegato ai semiassi dall'altro. A trasferire le forze tra destra e sinistra provvedono due frizioni, gestite elettronicamente, in grado di inviare a ogni lato la dose giusta di Nm in base alle condizioni del fondo stradale, dello stile di guida, della posizione del “manettino” e dell'eventuale sotto/sovrasterzo. La trazione anteriore è attiva solamente nei primi quatro rapporti e questo permette alla vettura, alle velocità più elevate, di tornare a comportarsi come una normale trazione posteriore. Nonostante tutto questo, la FF costa meno della F12: 262 mila euro.
La plancia ripropone lo schema ergonomico inaugurato con la 458 Italia: gli indicatori di direzione, i fari e i tergicristalli si comandano tramite pulsanti posizionati sulle razze. Come sulla FF, inoltre, è possibile avere uno schermo di fronte al passeggero che riporta i dati principali del trip computer
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