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Mensile di informazione e cultura del mondo dei motori
AUTORAMA hubcomuNicazioNe
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Nº 533/ottobre 2012 - € 3,00
una fInEStRa SuL futuRo Volkswagen Golf Jaguar F-Type
BMW Concept Active Tourer
Fiat Panda 4x4
Mini Paceman Renault Clio RS
Crisi agli sgoccioli? allora ecco cosa ci porterà l’anno venturo
Mercedes CLS 250 CDI Shooting Brake:: un po’ coupé, un po’ SW
pag. 14
LA PROVA
Renault Clio: LA GUIDA un calcio Divertirsi al passato senza arricchire il benzinaio si può. Ecco come... pag. 18
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AUTOR
LA PROVA
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DI FERITA LA PRE AMA
Peugeot 208 GTi
pag. 9
E anCoRa: Honda CR-V 2.2 i-DtEC 4WD (PAG.16) - Hyundai Santa fe 2.2 CRDi (PAG.17) - Chevrolet Malibu 2.0L Diesel (PAG.20) ford B-Max 1.6 tDCI (PAG.21) - opel astra Sedan 1.7 CDti (PAG.22) - Seat toledo 1.6 tDI e Skoda Rapid 1.2 tSI (PAG.23)
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SALONE DI
PARI GI
A UTORAMA 2 Ottobre 2012
I VIDEO TUTTI À DI PARIGI NOVIT DELLE I TROVI SU L v.it
ellowt v www.y
un motor show molto alternativo
Bmw Concept active tourer La risposta bavarese alla Mercedes Classe B è un prototipo di monovolume compatta che prefigura lo stile della prima trazione anteriore del brand di Monaco. La show-car esposta durante la rassegna transalpina, però, è 4x4: le ruote davanti sono azionate da un 1.5 a benzina, quelle posteriori da un'unità elettrica parte di un sistema ibrido plug-in. La potenza complessiva è di 190 CV.
nissan terra Legno, metallo, idrogeno: ruota attorno a questi tre elementi TeRRA, il suv Nissan del futuro. Un 4x4 elettrico dalle linee aggressive e ben rifinito.
Elettriche, ibride e range extender, senza dimenticare gas e idrogeno: dalle citycar come la Panda alle supersportive come la Mercedes SLS AMG, l’imperativo è inquinare di meno. A Parigi rinasce anche l’iconica GTi Peugeot - con la 208 - e debutta quella che sarà la nemica giurata della futura Ferrari F70: la McLaren P1
honda Civic 1.6 i-dteC La compatta giapponese si presenta con un'unità più adatta al mercato italiano, ed europeo in generale: un turbodiesel 1.6 da 120 CV in grado di consumare 3,6 litri di gasolio ogni 100 km.
un po’ di Ferrari F70 Tutti si aspettavano l'erede della Enzo, ma a Parigi la Casa di Maranello ha svelato solo la scocca in fibra di carbonio. Il modello "intero" dovrebbe debuttare a gennaio a Detroit.
mclaren p1 honda Cr-v la prova su strada è a pag. 16
A UTORAMA n.533/Ottobre 2012 Mensile di informazione e cultura del mondo dei motori fondato nel 1958 Direttore responsabile: Cristina Altieri cristina.altieri@hubcomunicazione.it Direttore eDitoriale: Saverio Villa saverio.villa@hubcomunicazione.it Hanno collaborato: Michele Orfino (grafica), Adriano Tosi, Marco Coletto, Renato Gallo, Massimiliano Campanella, Andrea Rapelli, Mattia Eccheli consulente Di Direzione: Paolo Altieri
Ron Dennis - il boss della McLaren - ha detto: "la P1 ridefinirà i confini della sportiva, come fece la F1 20 anni fa". Una dichiarazione di guerra preventiva all’erede della Ferrari Enzo. In attesa dei dati ufficiali, il rapporto peso/potenza è di 1,67 kg/CV.
reDazione e aMMinistrazione Viale dei Partigiani, 118/c 20092 Cinisello Balsamo (MI) Tel. 02.22472162 - Fax 02.700430623 redazione@hubcomunicazione.it seDe leGale Via Stresa, 15 - 20125 Milano Diffusione abbonaMenti Cellofangraf 2000 S.r.l. - Mazzo di Rho (MI) staMpa e leGatoria Eurgraf - Cesano Boscone (MI)
Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Milano n. 133 del 3/4/1969. Una copia Euro 3,00; arretrati Euro 6,00. ABBONAMENTO: annuo Euro 30,00, estero Euro 60,00. Versamento su c/c bancario IBAN IT74 I030 6920 7051 0000 0001 415 intestato a Hub Comunicazione Srl. Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art.1, comma 1, DCB-Milano. Manoscritti e fotografie non richiesti non si restituiscono. Tutti i diritti riservati © by AUTORAMA.
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AUTORAMA 3
Range Rover
Ottobre 2012
La linea ricorda quella della generazione precedente ma sotto la pelle è tutta nuova, a cominciare dal telaio in alluminio che contribuisce a ridurre il peso (di 350 kg in media) e i consumi e ad aumentare il piacere di guida. La gamma motori comprende per il momento un 5.000 a benzina da 510 CV e due turbodiesel: 3.000 V6 e 4.400 V8. Prezzi a partire da 91.600 euro.
Lambo Gallardo restyling La longeva (nove anni di carriera) supercar del Toro si ostina a non voler andare in pensione e si presenta con il frontale e la coda leggermente modificati nella zona paraurti.
Toyota Verso
Il restyling della Verso si ispira alle linee "taglienti" dell'Auris, studiate per ridurre la percezione di altezza. Rivisti gli interni, meno assetati i motori.
Dacia Sandero La regina del "low-cost" si presenta con uno stile più moderno e interni ridisegnati e più curati. La gamma motori, completissima, comprende due unità a benzina (un 1.200 da 75 CV, disponibile anche a GPL, e un 900 da 90 CV) e un 1.500 turbodiesel dCi da 75 e 90 CV.
Toyota Auris Touring Sports Si scrive Touring Sports, si legge station wagon. Rispetto alla 2 volumi, la lunghezza cresce di 29 cm (4,55 metri in totale) a vantaggio del bagagliaio, la cui soglia è stata abbassata di 8 cm. Quattro i motori: 1.3 e 1.6 da 99 e 132 CV a benzina; 1.4 da 90 CV e 2.0 D-4D da 124 CV a gasolio. Immancabile l'Hybrid 1.8 da 136 CV.
Mercedes B Electric Drive e 200 Natural Gas La Classe B Electric Drive (sopra) arriverà nel 2014: 136 CV di potenza, 200 km di autonomia e velocità massima limitata elettronicamente a 150 km/h. La Classe B 200 Natural Gas Drive a metano, invece, sarà disponibile già dall’inizio del 2013. Capace di 156 CV, consuma 4,2 kg/100 km.
Mercedes SLS Coupé Electric Drive Auto sportiva e trazione elettrica, la coppia è ormai di fatto: la SLS AMG Coupé Electric Drive, ad emissioni zero, vanta 750 CV, 1.000 Nm e uno scatto da 0 a 100 km/h in soli 3,9 secondi. L'autonomia? 250 km, mentre le batterie al litio impiegano 3 ore per ricaricarsi. In vendita da giugno 2013 a 416.500 euro.
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SALONE DI
PARI GI
A UTORAMA 4 Ottorbre 2012
Peugeot 208 XY
La versione XY regala alla 208 la pelle color porpora sulla plancia, il padiglione del tetto panoramico in pelle nera e il sedile di guida in pelle grigia madreperlata. I motori? 1.6 VTi da 120 CV e 1.6 THP da 155 CV a benzina; 1.6 e-HDi da 92 e 115 CV a gasolio.
Peugeot Onyx
Peugeot 2008 Concept
Dall'Europa alla Cina fino all'America Latina, il team che ha sviluppato la 2008 Concept è quanto mai globale. Perché globale sarà il mercato di questa crossover di segmento B che sarà prodotta prima in Francia, poi in Cina, infine in Brasile. Lunga 4,14 m, la 2008 è un po’ suv (altezza da terra), un po' berlina (nel comportamento su strada), un po' mpv (per quanto concerne abitabilità). Sotto il cofano, un 3 cilindri turbo 1.2 a iniezione diretta da 110 CV.
Un V8 centrale turbodiesel 3.700 e un elettrico sono il cuore da 600 CV di questa supercar col telaio in carbonio che pesa solo 100 kg. Un prototipo legato alla 908 HDi che correva a Le Mans, caratterizzato da un attento studio aerodinamico e da originali parafanghi in rame.
Peugeot RCZ Restyling Le modifiche più evidenti si concentrano nel frontale, ma quella più intrigante è nascosta sotto il cofano, dove, nel 2013, troverà posto il 1.600 THP in versione da ben 260 CV.
Peugeot 208 gTi Tre lettere che per gli appassionati di “piccole cattive" suonano come musica: GTi. Tre lettere che sulla 208 significano 200 CV, prestazioni da sportiva e divertimento allo stato puro. In quest'ottica, le carreggiate sono state allargate di 36 mm, un assetto specifico garantisce aderenza e agilità, mentre un impianto frenante potenziato provvede a contenere tanta foga.
Lexus LF-CC
Il design di questa concept ibrida anticipa le scelte stilistiche della terza generazione della berlina IS attesa nel 2013. Anche il motore sotto il cofano, un 2.500 ad iniezione diretta di benzina abbinato ad un'unità elettrica, sarà prodotto in serie. La trazione è posteriore.
Jaguar F-Type Più economica di una XK ma più costosa di una Porsche Boxster: l'ultima nata della Casa britannica è una roadster di razza con un design piacevole in grado di offrire prestazioni entusiasmanti. Tre le versioni: la "normale" (motore 3.000 V6 da 340 CV), la "S" (stesso propulsore ma con 380 CV) e la "V8 S", con un 5.000 da ben 495 CV.
Reneult Clio sportour
Renault Clio Rs
Da più di 25 anni Renault sfida Peugeot tra le piccole sportive: la nuova Clio RS abbandona il 2.0 aspirato per un 1.6 turbo da 200 CV, proprio come quello della “nemica” 208 GTi. Le tarature del telaio, sportive di base, possono essere estremizzate con il pacchetto Cup.
Mini Paceman
La Paceman sta alla Countryman come la BMW X6 sta alla X5. Ovvero, tratti più sportiveggianti, tetto più basso e voglia di apparire prima di tutto. Il divano lascia il posto a due poltrone singole, le porte posteriori spariscono e il bagagliaio misura 330-1.080 litri. Lunga 4,11 metri e larga 1,79, è offerta con tre diesel (da 112 a 143 CV, anche automatica) e due benzina: 122 e 184 CV.
RenauLT CLiO La PROva su sTRada è a Pag. 18
L'attenzione è stata calamitata dalla RS, ma lo spazio Renault ha visto anche il debutto della Clio SW. Lunga 426 cm, ha un bagagliaio da 443 litri, mentre la soglia di carico è a 60 cm da terra. I motori saranno gli stessi della versione a volumi, escluso l'1.6 turbo da 200 CV.
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AUTORAMA 5 Ottobre 2012
Porsche Panamera sport Turismo
Chi non ama la Panamera potrebbe ripiegare sulla derivata di questa shooting brake concept a quattro porte (più prosaicamente: una SW sportiva). Si tratta di un'ibrida plug-in: il V6 TFSI Audi e l'unità elettrica erogano 416 CV totali, per uno 0-100 km/h in 6” e circa 3,4 l/100 km. Il tempo di ricarica è inferiore alle due ore e mezza, mentre in elettrico la velocità massima supera i 130 km/h e l'autonomia è di 30 km.
Porsche Carrera 4 e 4s
Porsche completa la gamma 911 con la "collezione invernale": Carrera 4 e 4S, ovvero 4WD. 350 CV e 284 km/h la prima, 400 CV e 299 km/h la seconda.
Porsche Cayenne s diesel
Emblema delle suv sportive, la Cayenne monta finalmente un diesel “da Porsche”: V8 4.2 biturbo che eroga 381 CV e 850 Nm di coppia. Scatta da 0 a 100 km/h in 5,7 secondi, costa 80.253 euro.
audi Rs5 Cabrio
audi Crosslane Coupé Concept audi a3 sportback Più lunga di un centimetro rispetto alla serie precedente, offre più spazio per le gambe dei passeggeri posteriori (merito del passo allungato di 6 cm) e alle valigie. A Parigi ha debuttato anche una versione a metano motorizzata con un 1.400 TFSI da 110 CV.
La A5, per ora, più potente (motore 4.200 V8 da 450 CV) si scopre: velocità massima di 250 km/h (autolimitati) e 4,9 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h.
Il prototipo che anticipa le forme di una piccola suv a tre porte rivale della Mini Paceman è ricco di tecnologia: sotto il cofano ospita infatti un 1.500 TSI ibrido/benzina plug-in con una potenza complessiva di 177 CV in grado di consumare solo 1,1 l/100 km.
audi s3
Prestazioni da urlo - motore 2.000 TFSI da 300 CV, velocità massima limitata a 250 km/h e "0-100" in 5,1 secondi - e consumi abbastanza contenuti: 6,9 l/100 km. La BMW 135i ha già una prima avversaria, in attesa della Mercedes A45 AMG.
Fiat Panda Trekking
Il design ricorda quello della 4x4 (mancano, però, le protezioni sottoscocca e i cerchi in lega non sono bruniti) e la trazione è esclusivamente sulle ruote anteriori. Monta anche un differenziale elettronico e la gamma propulsori comprende pure un'unità turbo di 900 cc a metano da 85 CV.
Fiat Panda natural Power La variante a metano dell'auto più amata dagli italiani è già in listino (con prezzi compresi tra 13.950 e 15.950 euro) e monta un 900 bicilindrico turbo da 85 CV.
Fiat Panda 4x4 Protezioni per la carrozzeria e il sottoscocca, due nuove tinte, un vano portaoggetti supplementare, pneumatici M+S, prima marcia ridotta e, naturalmente, la trazione integrale. Sono queste le caratteristiche principali dell'inarrestabile citycar torinese, disponibile con due motorizzazioni: 900 turbobenzina da 85 CV e 1.300 turbodiesel Multijet da 75 CV.
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SALONE DI
PARI GI
A UTORAMA 6 Ottorbre 2012
Hyundai i30 3 porte Decisamente più sportiva: merito dell'assenza delle porte posteriori e di una linea ancora più dinamica contraddistinta da una griglia frontale nera, dal paraurti anteriore rivisto, dai fendinebbia ridisegnati e dall'estrattore posteriore.
Chevrolet Spark Restyling
Hyundai Santa fe la pRova Su StRada è a pag. 16
Poche le modifiche: un frontale più “delicato” e leggeri interventi ai cerchi in lega, agli interni e ai fanali posteriori. Invariata la gamma motori.
Chevrolet trax La suv compatta gemella della Opel Mokka offre un abitacolo spazioso rispetto alle dimensioni esterne, tanti portaoggetti e il sedile anteriore ripiegabile che può fungere da tavolino. La gamma motori comprende un 1.400 a benzina da 140 CV e un 1.700 turbodiesel da 130 CV.
volkswagen golf vii La regina d'Europa giunge alla settima generazione. Da vera star del Salone, a Parigi è stata tra le più ammirate, nonostante il design sia all'insegna della continuità col passato. Tutto nuovo, invece, il pianale modulare MQB: crescono passo, lunghezza e larghezza, cala il peso (in media di 100 kg). I motori sono tutti a iniezione diretta e uno stuolo di sistemi elettronici assiste il guidatore.
Mitsubishi Mirage
Lunga 3,71 metri e spinta da un 1.0 3 cilindri, questa world car di segmento B consuma circa 4 litri ogni 100 km. Sarà in vendita da febbraio 2013 a poco più di 10.000 euro.
volkswagen golf gti Concept Da che Golf è Golf, la GTI non può mancare: quella vista a Parigi è un concept, ma molto vicino al modello definitivo. Il 2.0 TSI eroga 220 CV ed è abbinato a un cambio manuale o al DSG. La riduzione di peso e l'aumento della potenza promettono gran divertimento di guida.
Mitsubishi outlander pHev
Il primo suv ibrido plug-in al mondo consuma 1,6 l/100 km grazie alle batterie che si ricaricano dalla rete di casa - e percorre 55 km in modalità elettrica. Arriverà nel 2013.
ford fiesta Restyling
Poche ma sostanziose modifiche per la straniera più venduta in Italia: frontale aggressivo in stile Aston Martin simile a quello della Mondeo e motore 1.000 a tre cilindri (già visto sulla Focus e da poco nominato miglior propulsore dell'anno) anche se in versione aspirata.
ford ecoSport La suv compatta sorellina della Kuga realizzata sul pianale della Fiesta ha un design caratterizzato da forme tondeggianti e dalla ruota di scorta sul portellone.
ford Mondeo Gemella della Ford Fusion già in commercio negli Stati Uniti, è disponibile in Europa anche nella più versatile (nonché più amata) variante station wagon. Il design è caratterizzato da un frontale sportivo e da un profilo filante mentre sotto il cofano è addirittura presente un propulsore 1.000 Ecoboost a tre cilindri da 125 CV, lo stesso che sta già stupendo sulla compatta Focus.
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Citroën DS3 7 Cabrio
Ottobre 2012
Scoperta ma senza esagerare: ha un ampio tetto in tela (apribile fino ai 120 km/h) come la C3 Pluriel, ma a differenza dell'antenata non ha i montanti asportabili e, soprattutto, non prevede la possibilità di abbassare i finestrini posteriori. Le altre modifiche estetiche riguardano la coda, con un profilo cromato posizionato sotto il lunotto e gruppi ottici a led.
Citroën C3 Picasso Restyling
La piccola monovolume transalpina si rinnova ma con misura: cambiano la mascherina, il paraurti anteriore e i gruppi ottici (ora con luci diurne a led e fari di svolta integrati nei fendinebbia). La gamma dei colori si arricchisce invece di due nuove tinte.
Kia Carens Sette posti a sedere, una gamma motori - benzina e turbodiesel da 1.4 a 1.6 litri da 90 a 135 CV - con molti elementi in comune con quelli della compatta cee'd (vettura con cui condivide il pianale) e uno stile riuscito, fuori e dentro: queste le caratteristiche principali della quarta generazione della MPV coreana. Ha un obiettivo non certo non facile: rubare clienti a Ford C-Max e Opel Zafira.
Volvo V40 Cross Country
L'auto più sicura d'Europa si "veste" da suv, grazie ai paraurti protettivi e alle sospensioni rialzate di 4 cm, ma rimane fedele alla trazione anteriore (esclusa la top di gamma T5, che è 4WD). I propulsori sono gli stessi della V40 "normale".
Kia pro_cee’d La versione più grintosa della compatta asiatica cugina molto stretta della Hyundai i30 a tre porte ha una linea filante, aggressiva e affascinante ma non trascura i passeggeri posteriori, che hanno a disposizione uno spazio piuttosto ampio.
Ssangyong e-XIV I capitali indiani della Mahindra regalano ottimismo ai coreani. L'avveniristico prototipo e-XIV è spinto da un motore elettrico da 109 CV, le cui batterie sono alimentate da un piccolo motore a benzina che fa da range extender, per un'autonomia comoplessiva di 600 km (di cui 80 in elettrico).
Smart Forstars Letteralmente, "per le stelle": cioé quelle che è possibile ammirare attraverso il tetto in vetro. Questa concept elettrico biposto anticipa il futuro stile Smart e lancia un'idea originale: il proiettore cinematografico inserito nel cofano per farsi il drive-in nel proprio box.
Seat Leon Più corta e più bassa, la Leon ha un aspetto più dinamico rispetto al passato e un abitacolo più curato. Pesa 90 kg in meno e la gamma motori comprende sei unità a benzina (dall'1.2 da 86 CV all'1.8 TSI da 180 CV) e quattro a gasolio, dall'1.6 da 90 CV al 2.0 TDI da 184.
Mazda 6 Station Wagon
La variante familiare della berlina giapponese ha uno stile altrettanto sexy della berlina ma offre maggiore praticità. Invariata la gamma dei propulsori: due unità a benzina (2.000 da 150 CV e 2.500 da 192 CV) e un 2.2 turbodiesel da 150 o 175 CV.
Opel Adam Piccola fuori, grande nella personalità, l'Adam ha "invaso" lo stand Opel con un trionfo di colori. Lunga 3,70 metri, sarà in vendita da metà dicembre a partire da 11.750 euro. Due i motori (1.2 da 69 CV e 1.4 da 100), infinite le personalizzazioni.
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GUIDA ALL’ACQUISTO Dieci auto grintose ma poco assetate di carburante
AUTORAMA 9 Ottobre 2012
Una Porsche 911 alimentata a Gpl in un fotogramma del film di Checco Zalone “Che bella giornata” del 2011. Certo è una forzatura ma esemplifica bene il concetto alte prestazioni ottenute con consumi accettabili
DIVERTIRSI
Audi A1 2.0 TDI
RISPARMIANDO Tutte superano i 200 chilometri orari e coprono lo scatto da 0 a 100 in meno di 10 secondi ma, allo stesso tempo, “bevono” meno di 4,5 litri ogni 100 chilometri. Viaggio alla ricerca delle auto più amate da chi cerca la bella guida ma non ama fermarsi troppo spesso a fare visita ai “cari” benzinai cienti piccole auto a benzina, come, ad esempio, la Peugeot 208 1.2). Principalmente si tratta di berline, ma non mancano categorie adatte a chi ha un budget più contenuto a disposizione (quindi deve rivolgersi a modelli piccoli o,
Però bisogna essere critici Questo servizio è basato sui dati di consumo nel ciclo misto dichiarati ufficialmente dai costruttori che, però, bisogna riconoscerlo, non sono mai del tutto rispondenti alla realtà ma prospettano una situazione più rosea. Mantengono comunque un utile riferimento di confronto. Il motivo di queste differenze è semplice: i test in fase di omologazione vengono effettuati in laboratorio, simulando condizioni difficilmente riscontrabili nel uso quotidiano e, comunque, considerano la presenza a bordo del solo conducente. Il ciclo urbano dura 3 minuti e 25 secondi, con partenza a motore freddo, due soste intermedie con motore al minimo per simulare le pause di sosta al semaforo e un’accelerata a 50 km/h. Il tutto mantenendo una velocità media di 19 km/h (!). Nel ciclo extraurbano (durata 7 minuti e 6 secondi) si raggiungono invece una velocità media di 63 km/h e una massima di 120 km/h.
tuttalpiù, compatti) o, al contrario, a quelli che possono permettersi il massimo in termini di eleganza (ammiraglie) o divertimento (sportive). Le dieci auto briose più odiate dai benzinai sono tutte alimentate a gasolio (tre di queste - Citroën DS5 Hybrid4, Mercedes E 300 BlueTec Hybrid e Peugeot 508 RXH ottengono questi risultati grazie alla tecnologia ibrida) e appartengono principalmente a marchi tedeschi e francesi. Nessuna traccia, purtroppo, di veicoli italiani: l’auto tricolore che si avvicina di più alle caratteristiche di vivacità e sobrietà richieste in questa graduatoria - l’Alfa Romeo Giulietta 2.0 JTDm-2 da 140 CV (205 km/h di velocità massima e 9,0 secondi sullo “0-100”) - ha mancato di pochissimo l’ingresso nella nostra “top ten perché ha un consumo dichiarato nel ciclo misto di 4,5 l/100 km, pari ad una percorrenza di 22,2 chilometri con un litro di gasolio). Come sempre, qui di seguito, trovate brevi descrizioni delle vetture (con relative schede tecniche), ma anche un’analisi della fisiologica differenza tra i consumi dichiarati e quelli rilevati, l’elenco dei modelli più assetati e quelli più parchi in assoluto e una curiosità destinata presto a diventare realtà: una Porsche che beve come una citycar ma va forte come una F1. Buon divertimento! Marco Coletto
Con lei ci si diverte parecchio: merito dello sterzo diretto e di un assetto simile a quello della “cugina” Volkswagen Polo (con sospensioni maggiormente orientate verso la sportività) che garantisce un’agilità incredibile nelle curve e un comportamento rassicurante anche nei tratti percorsi ad alta velocità. Il tutto al prezzo più basso disponibile tra le vetture analizzate nella nostra “top ten”: una cifra tutto sommato alta per il tipo di vettura (seppur ottimamente rifinita), ma più contenuta rispetto a quanto offerto dalla rivale diretta Mini Cooper SD (meno pratica e, oltretutto, PREZZO: 24.100 € più assetata). Il fatto di essere più i numeri versatile della MOTORE: turbodiesel, 4 cilindri in linea piccola inglese, CILINDRATA: 1.968 cc però, non le assicura POTENZA: 105 kW/143 CV il patentino di auto COPPIA: 320 Nm adatta a tutti i giorni: CAMBIO: manuale a 6 rapporti i più alti seduti TRAZIONE: anteriore dietro rischiano LUNG./LARG./ALT.: 3,95/1,74/1,42 mt infatti di toccare CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 270/950 litri il tetto con la testa 0/100 KM/H: 8,2 secondi e il bagagliaio di 270 VELOCITÀ: 217 km/h litri è appena CONSUMO COMBINATO: 4,1 l/100 km sufficiente a EMISSIONI CO2: 108 g/km soddisfare le cosa c’è e cosa si paga esigenze di una ANTIFURTO 345 € coppia in procinto BLUETOOTH 345 € di partire per un FARI ALLO XENO 1.065 € week-end. Se siete INTERNI IN PELLE 1.380 € una coppia giovane LAVAFARI 290 € e volete figli il NAVIGATORE SATELLITARE 680 € consiglio è quello di RETROVISORI RIPIEGABILI ELETTR. 280 € rinunciare a questa SEDILI REGOLABILI ELETTR. n.d. piccola sfiziosa: SENSORI DI PARCHEGGIO 345 € sareste costretti VERNICE METALLIZZATA 555 € a rivenderla dopo poco tempo.
a1 2.0 tdi ambition
La crisi economica che non accenna a terminare e il costante aumento dei prezzi dei carburanti stanno condizionando un mercato sempre più nel baratro. La stragrande maggioranza dei pochi acquirenti di veicoli nuovi cerca quindi modelli con un prezzo di listino abbordabile ma, soprattutto, economici da gestire. Consumare poco è diventato il primo comandamento dell’utilizzatore tipo di veicoli a quattro ruote, mentre elementi come il divertimento e le prestazioni sembrano rimasti appannaggio di quei pochi privilegiati appena sfiorati dalla congiuntura economica negativa. Spulciando il listino, tuttavia, si possono trovare modelli in grado di mettere d’accordo i due emisferi del nostro cervello: quello collegato al lato emotivo e quello che invece si occupa della razionaità. In questi ultimi anni gli ingegneri dell’automotive, infatti, sembrano riusciti a mettere a punto alcune vetture capaci di offrire prestazioni vivaci e consumi ridotti. Nella guida all’acquisto di questo mese vi proporremo dieci veicoli che soddisfano queste caratteristiche: raggiungono o superano la soglia dei 200 chilometri orari di velocità massima, accelerano da 0 a 100 km/h in meno di dieci secondi ma allo stesso tempo “bevono” meno di 4,5 litri di carburante ogni 100 chilometri (lo stesso valore dichiarato da alcune effi-
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BMW 320d Efficient Dynamics
GUIDA ALL’ACQUISTO Citroën DS5 Hybrid4
Honda Civic 2.2 i-DTEC
Accomodarsi sul PREZZO: 40.850 € larghissimo divano posteriore i numeri (paragonabile MOTORE: ibrido diesel, 4 cilindri in linea a quello di CILINDRATA: 1.997 cc un’ammiraglia, sia POTENZA: 147 kW/200 CV come dimensioni COPPIA: 300 Nm sia come qualità CAMBIO: automatico a 6 rapporti costruttiva) è TRAZIONE: integrale un’esperienza che LUNG./LARG./ALT.: 4,53/1,87/1,51 mt va fatta almeno CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 325/1.145 litri una volta della 0/100 KM/H: 8,6 secondi vita. La berlina VELOCITÀ: 211 km/h transalpina seduce CONSUMO COMBINATO: 3,8 l/100 km fuori e dentro da EMISSIONI CO2: 99 g/km ferma (mai vista un’auto francese cosa c’è e cosa si paga così ben curata) ANTIFURTO 355 € ma anche BLUETOOTH di serie in movimento FARI ALLO XENO 860 € non dimentica INTERNI IN PELLE di serie di regalare LAVAFARI 860 € soddisfazioni, NAVIGATORE SATELLITARE di serie soprattutto RETROVISORI RIPIEGABILI ELETTR. di serie di carattere SEDILI REGOLABILI ELETTR. 1.750 € economico: SENSORI DI PARCHEGGIO di serie il propulsore VERNICE METALLIZZATA 710 € ibrido/diesel fa registrare infatti i consumi dichiarati più bassi tra quelli delle vetture presenti nella nostra classifica. Alla guida è sicura ma non diverte, colpa del peso aggiuntivo proveniente dalle batterie e dal motore elettrico. In compenso il comfort acustico è di buon livello, a differenza di quello proveniente dagli ammortizzatori: le sospensioni non sono idropneumatiche (il pianale è lo stesso della C4 Picasso, anche se la trazione è integrale perché le ruote dietro sono mosse dall’unità ad emissioni zero) e trasmettono troppe sconnessioni a bordo.
320d efficient dynamics sport
La prima motivazione d’acquisto di questa berlina è indubbiamente il motore, uno dei migliori turbodiesel a quattro cilindri in circolazione. Il propulsore bavarese riesce ad unire prestazioni di una sportiva a consumi degni di un’utilitaria. Il resto della vettura non è però affatto da sottovalutare, anzi: il design aggressivo è uno dei più riusciti nel segmento e il comportamento stradale offerto dalla trazione posteriore e da ammortizzatori rigidi al punto giusto è il mix corretto tra il piacere di guida e la sicurezza su strada. La versatilità è solo PREZZO: 39.050 € discreta mentre chi è abituato alle i numeri tedesche MOTORE: turbodiesel, 4 cilindri in linea “premium” non CILINDRATA: 1.995 cc rimarrà deluso POTENZA: 120 kW/163 CV dall’abitacolo: COPPIA: 380 Nm la plancia ha CAMBIO: manuale a 6 rapporti un design grintoso TRAZIONE: posteriore e moderno LUNG./LARG./ALT.: 4,62/1,81/1,42 mt e la qualità degli CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 480 litri assemblaggi 0/100 KM/H: 8,0 secondi e dei materiali VELOCITÀ: 230 km/h non lascia spazio CONSUMO COMBINATO: 4,1 l/100 km a critiche. Ultima, EMISSIONI CO2: 109 g/km ma non meno cosa c’è e cosa si paga importante, la garanzia: oltre ANTIFURTO 500 € ai due anni a BLUETOOTH di serie chilometraggio FARI ALLO XENO di serie illimitato previsti INTERNI IN PELLE 1.900 € per legge ne sono LAVAFARI di serie previsti altri due (o NAVIGATORE SATELLITARE 1.500 € 150.000 km) sulle RETROVISORI RIPIEGABILI ELETTR. 600 € parti lubrificate SEDILI REGOLABILI ELETTR. 1.350 € (sterzo, cambio, SENSORI DI PARCHEGGIO 500 € differenziale e VERNICE METALLIZZATA 860 € motore).
Migliori e peggiori in assoluto
La compatta giapponese è l’auto “più assetata” nella nostra classifica ma questo non va associato automaticamente alla parola “delusione” (anche perché arrivare nelle prime dieci posizioni di questa particolare graduatoria non è da tutti). Piuttosto il propulsore turbodiesel delude in altri due aspetti: la cilindrata elevata (nota dolente per chi intende risparmiare qualche euro al momento di stipulare una polizza auto) e una certa flemma ai bassi regimi (il vero brio inizia intorno ai 2.000 giri, la maggioranza delle rivali a gasolio si sveglia già a quota 1.500). PREZZO: 27.700 € La compatta giapponese offre i numeri un mare di spazio MOTORE: turbodiesel, 4 cilindri in linea ai passeggeri CILINDRATA: 2.199 cc e ai relativi POTENZA: 110 kW/150 CV bagagli e sa offrire COPPIA: 350 Nm un buon livello CAMBIO: manuale a 6 rapporti di godimento TRAZIONE: anteriore (lo sterzo, ma LUNG./LARG./ALT.: 4,30/1,77/1,44 mt soprattutto CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 467/1.334 litri il cambio e 0/100 KM/H: 8,6 secondi l’assetto, sono VELOCITÀ: 217 km/h stati progettati in CONSUMO COMBINATO: 4,4 l/100 km modo impeccabile) EMISSIONI CO2: 115 g/km ma l’abitacolo non convince alla voce cosa c’è e cosa si paga finiture: il design ANTIFURTO di serie moderno ha un BLUETOOTH di serie aspetto “cheap” FARI ALLO XENO n.d. che nasconde INTERNI IN PELLE n.d. la buona qualità LAVAFARI n.d. degli assemblaggi NAVIGATORE SATELLITARE di serie mentre gran parte RETROVISORI RIPIEGABILI ELETTR. di serie della plancia SEDILI REGOLABILI ELETTR. n.d. è rivestita in SENSORI DI PARCHEGGIO di serie plastica dura. VERNICE METALLIZZATA 500 €
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Ottobre 2012
ds5 hybrid4 business
A UTORAMA 10
Fino a qualche mese fa l’auto più parca in commercio era la Smart fortwo cdi (3,3 l/100 km dichiarati), poi è arrivata la Toyota Yaris Hybrid, con i suoi 3,2 litri ogni 100 chilometri. La variante a doppia alimentazione benzina/elettrica della piccola giapponese monta un propulsore da 1,5 litri con una potenza complessiva di 100 CV e grazie alle sue doti di risparmio è riuscita a mettersi dietro in classifica la citycar tedesca e numerosi modelli che riescono a consumare 3,4 litri ogni 100 chilometri (Citroën C3 e Peugeot 208 1.400 e-HDi, Renault Twingo 1.5 dCi e il trio Seat Ibiza / Skoda Fabia / Volkswagen Polo dotato del propulsore 1.200 TDI e di opportuni accorgimenti per economizzare). Parlando invece di automobili assetate non possiamo non citare la Lamborghini Aventador: sotto il cofano ospita un 6.500 V12 da 700 CV che “beve” 17,2 litri di benzina ogni 100 chilometri. Rimanendo nell’ambito delle supercar la Maserati GranTurismo S, con i suoi 16,4 l/100 km, consuma più di qualsiasi Ferrari attualmente in commercio. Da non dimenticare, inoltre, le sport utility, tanto detestate dagli ambientalisti: la “regina della sete inestinguibile” è indubbiamente la possente Mercedes G 65 AMG: il suo mostruoso 6.000 V12 da 612 CV assicura prestazioni incredibili per una fuoristrada (5,3 secondi sullo “0-100”) ma consumi da petroliera (17,0 l/100 km).
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AUTORAMA 11 Ottobre 2012
La quadratura del cerchio Corre da far paura, consuma pochissimo e non è un’utopia. Grazie ai suoi 795 CV, promette 326 km/h e solo 2,9 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h, consumando però solo tre litri di benzina ogni 100 chilometri (quindi meglio di qualsiasi altra auto sul mercato). Non stiamo parlando di fantascienza, ma della supercar ibrida Porsche 918 Spyder, caratterizzata dalla monoscocca in fibra di carbonio e mossa da tre propulsori: uno a benzina da 560 CV e due elettrici rispettivamente da 122 e 109 CV (come sempre per le ibride, però, la potenza finale vera non corrisponde alla somma delle potenze). La vettura è già ordinabile a 786.739 euro, ma prima di poterla effettivamente toccare con mano bisognerà aspettare il via della produzione (settembre 2013) e l’inizio delle consegne (2014) . Quando debutterà nelle concessionarie sarà l’auto tecnologicamente più evoluta in commercio nonché quella con il miglior rapporto divertimento/risparmio. Almeno dal benzinaio...
Mini Coupé Cooper SD coupé cooper sd
Se in un’auto PREZZO: 29.000 € cercate anche solo un briciolo di i numeri versatilità saltate MOTORE: turbodiesel, 4 cilindri in linea queste righe e CILINDRATA: 1.995 cc passate al modello POTENZA: 105 kW/143 CV successivo: la baby COPPIA: 305 Nm sportiva inglese CAMBIO: manuale a 6 rapporti ha infatti soltanto TRAZIONE: anteriore due posti e un LUNG./LARG./ALT.: 3,73/1,68/1,38 mt abitacolo angusto CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 280 litri per le spalle 0/100 KM/H: 7,9 secondi e le gambe degli VELOCITÀ: 216 km/h occupanti. Se CONSUMO COMBINATO: 4,3 l/100 km invece fate parte EMISSIONI CO2: 114 g/km della categoria degli amanti cosa c’è e cosa si paga del piacere ANTIFURTO 335 € di guida a tutti BLUETOOTH di serie i costi troverete FARI ALLO XENO 760 € in questa vettura INTERNI IN PELLE 1.135 € il mezzo adatto LAVAFARI 760 € alle vostre NAVIGATORE SATELLITARE 605 € esigenze. Piccola RETROVISORI RIPIEGABILI ELETTR. 265 € come una citycar SEDILI REGOLABILI ELETTR. n.d. e rigida come SENSORI DI PARCHEGGIO di serie il marmo VERNICE METALLIZZATA 465 € (fortemente sconsigliata a chi soffre di mal di schiena), è un puro oggetto di piacere dotato di uno sterzo preciso, di un cambio dalla leva maneggevole e di freni potentissimi. Non è briosa come la sorella più cattiva JCW, ma soddisfa ampiamente gli automobilisti alle prese con la loro prima sportiva di razza ma anche quelli più esperti. L’alettone posteriore che spunta quando si superano gli 80 km/h di velocità è tanto efficace (serve a mantenere la stabilità alle alte andature) quanto scenografico.
e 300 bluetec hybrid avantgarde
Citroën (DS5 Hybrid4) e Peugeot (508 RXH) sono state le prime Case ad offrire modelli ibridi diesel, ma non sono le uniche. La variante a doppia alimentazione gasolio/elettrica dell’ammiraglia della Stella è uno dei modelli meno conosciuti tra quelli presenti nel listino della Casa di Stoccarda ma anche uno dei più riusciti. Quando gli ingegneri tedeschi hanno unito all’ottimo 2.100 a gasolio e all’eccellente cambio automatico a sette rapporti un propulsore elettrico hanno creato un’unità potente, ricchissima di coppia e, PREZZO: 60.923 € soprattutto, decisamente i numeri pronta ai bassi MOTORE: ibrido diesel, 4 cilindri in linea regimi. CILINDRATA: 2.143 cc Le prestazioni sono POTENZA: 170 kW/224 CV paragonabili COPPIA: 750 Nm a quelle di una CAMBIO: automatico a 7 rapporti supercar di una TRAZIONE: posteriore trentina d’anni fa LUNG./LARG./ALT.: 4,87/1,85/1,47 mt e i consumi nel CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 505 litri ciclo extraurbano 0/100 KM/H: 7,5 secondi (3,4 l/100 km) sono VELOCITÀ: 233 km/h sbalorditivi CONSUMO COMBINATO: 4,2 l/100 km (a differenza di EMISSIONI CO2: 116 g/km quelli in ambito cosa c’è e cosa si paga urbano, 5,5 l/100 km). Per quanto ANTIFURTO 528 € riguarda il resto, BLUETOOTH di serie la Classe E è la FARI ALLO XENO di serie stessa auto che INTERNI IN PELLE 1.736 € tutti conoscono: LAVAFARI di serie tanto ingombrante NAVIGATORE SATELLITARE di serie quanto spaziosa RETROVISORI RIPIEGABILI ELETTR. di serie per le gambe di chi SEDILI REGOLABILI ELETTR. di serie si accomoda dietro SENSORI DI PARCHEGGIO 883 € e particolarmente VERNICE METALLIZZATA 1.053 € costosa.
Opel Insignia 2.0 CDTI ecoFLEX
Incredibile che un’auto così grossa priva dell’aiuto che riesce a dare un motore elettrico possa consumare così poco. Ancora più strano, oltretutto, che grazie alla tecnologia ecoFLEX (assetto ribassato, elementi aerodinamici ridisegnati, cambio con rapporti allungati e pneumatici a bassa resistenza al rotolamento) un propulsore da 160 CV riesca a percorrere più strada con un litro di carburante rispetto alla stessa unità meno “pompata” (130 CV), dotata anch’essa del sistema start/stop ma priva di tutti gli altri utili accorgimenti per ridurre PREZZO: 31.900 € le emissioni di anidride i numeri carbonica. MOTORE: turbodiesel, 4 cilindri in linea La berlina CILINDRATA: 1.956 cc di Rüsselsheim POTENZA: 118 kW/160 CV privilegia il design COPPIA: 380 Nm alla praticità CAMBIO: manuale a 6 rapporti (il tetto spiovente TRAZIONE: anteriore non è di grande LUNG./LARG./ALT.: 4,83/1,86/1,50 mt aiuto ai CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 500 litri passeggeri 0/100 KM/H: 9,5 secondi posteriori più alti) VELOCITÀ: 221 km/h ma riesce CONSUMO COMBINATO: 4,3 l/100 km ad offrire EMISSIONI CO2: 115 g/km divertimento e comfort in parti cosa c’è e cosa si paga uguali. Il merito ANTIFURTO 370 € va soprattutto alle BLUETOOTH 350 € sospensioni ben FARI ALLO XENO 1.000 € tarate che volendo INTERNI IN PELLE 1.000 € (e pagando: 850 LAVAFARI 1.000 € euro per il sistema NAVIGATORE SATELLITARE 1.250 € FlexRide) possono RETROVISORI RIPIEGABILI ELETTR. di serie essere regolate SEDILI REGOLABILI ELETTR. n.d. dal guidatore SENSORI DI PARCHEGGIO di serie premendo un VERNICE METALLIZZATA 610 € semplice tasto.
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Mercedes E 300 HYBRID
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A UTORAMA 12 Ottobre 2012
Peugeot 508 RXH
GUIDA ALL’ACQUISTO Renault Mégane Coupé 1.6 dCi
Volvo V40 D4
mégane coupé 1.6 dci gt line
La compatta a tre PREZZO: 25.100 € porte francese non fa risparmiare solo i numeri dal benzinaio, MOTORE: turbodiesel, 4 cilindri in linea ma anche CILINDRATA: 1.598 cc dall’assicuratore, POTENZA: 96 kW/131 CV grazie alla COPPIA: 320 Nm cilindrata CAMBIO: manuale a 6 rapporti contenuta del TRAZIONE: anteriore propulsore LUNG./LARG./ALT.: 4,30/1,80/1,42 mt (il meno potente CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 377/991 litri del lotto). Le 0/100 KM/H: 9,8 secondi sospensioni rigide VELOCITÀ: 200 km/h incrementano CONSUMO COMBINATO: 4,0 l/100 km il divertimento, EMISSIONI CO2: 104 g/km ma penalizzano il comfort e i quasi cosa c’è e cosa si paga dieci secondi ANTIFURTO 284 € necessari per BLUETOOTH di serie accelerare da FARI ALLO XENO 750 € 0 a 100 chilometri INTERNI IN PELLE n.d. orari rendono LAVAFARI 750 € questa vettura NAVIGATORE SATELLITARE 600 € la meno scattante RETROVISORI RIPIEGABILI ELETTR. di serie tra quelle SEDILI REGOLABILI ELETTR. n.d. analizzate in SENSORI DI PARCHEGGIO di serie queste pagine. VERNICE METALLIZZATA 520 € Nata per un pubblico giovane, può deludere chi si aspetta un abitacolo spazioso per i passeggeri posteriori (il divano non è particolarmente largo): meglio concentrarsi sull’ottimo comportamento stradale (le ruote sono costantemente incollate all’asfalto senza bisogno di controlli elettronici), sullo sterzo preciso, sui freni potenti e sul cambio che permette rapidi passaggi marcia grazie ad una leva ergonomica e incapace di indecisioni. Senza dimenticare l’abitacolo insonorizzato che lascia filtrare pochissimo i rumori provenienti dall’esterno.
AUTORAMA
LA PREFERITA DI
Il verdetto Diesel è bello, se è anche ibrido meglio. Tutte le vetture nella nostra “top ten” sono a gasolio, ma le uniche tre dotate anche di un propulsore elettrico sono quelle più complete e capaci di unire il piacere di guida al risparmio. Le due francesi - la Citroën DS5 Hybrid4 e la Peugeot 508 RXH - sono entrambe spaziose e parche ma è la prima a vincere in quanto consuma e costa meno e presenta finiture più curate. La Mercedes E 300 Hybrid, elegante e decisamente più briosa, è rivolta ad un pubblico facoltoso. Tra le proposte turbodiesel convenzionali la migliore, a nostro avviso, è la BMW 320d Efficient Dynamics - divertente e poco amica dei benzinai - seguita a ruota dalla Volvo V40 (l’unica capace di offrire bassi consumi con un propulsore a cinque cilindri) e dalla Opel Insignia, adattissima alle famiglie. I giovani, che non hanno bisogno di vetture pratiche, possono invece optare per modelli più sportivi come la Renault Mégane Coupé, l’Audi A1 e la Mini Coupé mentre la Honda Civic, seppur spaziosa e originale, delude nelle voci “finiture” e “elasticità”.
La “segmento C” scandinava non è solo l’auto più sicura in commercio (e già solo questo sarebbe sufficiente a prenderla in considerazione per l’acquisto) ma anche l’unica del lotto ad offrire un propulsore a cinque cilindri anziché quattro. Il pianale condiviso con la Ford Focus (l’auto più venduta del mondo nei primi sei mesi del 2012) è garanzia di qualità e di affidabilità e il sovrapprezzo (ampiamente giustificato) rispetto alla compatta “yankee” è dovuto, oltre che al particolare propulsore e all’elevato livello di sicurezza (l’airbag che protegge il pedone PREZZO: 34.000 € in caso di urto, di serie su tutta i numeri la gamma, MOTORE: turbodiesel, 5 cilindri in linea è un’esclusiva di CILINDRATA: 1.984 cc questo modello), POTENZA: 130 kW/177 CV alla qualità degli COPPIA: 400 Nm interni CAMBIO: manuale a 6 rapporti (assemblaggi e TRAZIONE: anteriore materiali utilizzati LUNG./LARG./ALT.: 4,37/1,80/1,45 mt rasentano la CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 335/1.032 litri perfezione) 0/100 KM/H: 8,6 secondi e al design VELOCITÀ: 220 km/h più personale. CONSUMO COMBINATO: 4,3 l/100 km L’abitacolo non EMISSIONI CO2: 114 g/km è molto spazioso mentre il comfort cosa c’è e cosa si paga (sospensivo ANTIFURTO 510 € e, soprattutto, BLUETOOTH 670 € acustico) è FARI ALLO XENO di serie paragonabile - se INTERNI IN PELLE di serie non superiore LAVAFARI di serie a quello della NAVIGATORE SATELLITARE 570 € sorella maggiore RETROVISORI RIPIEGABILI ELETTR. di serie S60. Insomma, SEDILI REGOLABILI ELETTR. 1.100 € un’auto da SENSORI DI PARCHEGGIO 370 € prendere in VERNICE METALLIZZATA 800 € considerazione.
v40 d4 summum
508 rxh
Ad un primo sguardo può sembrare una station wagon come tante, una di quelle convinte di essere una sport utility solo perché monta i passaruota in plastica grezza e presenta protezioni sottoscocca in alluminio. La familiare transalpina dotata di un’unità ibrida diesel, invece, in fuoristrada ci va davvero: il sistema di trazione integrale composto da un motore termico che si occupa di muovere le ruote anteriori e di un’unità elettrica che gestisce quelle posteriori consente di affrontare le strade dissestate (non chiedetele , però, percorsi offroad troppo PREZZO: 43.000 € impegnativi) e di offrire i numeri prestazioni MOTORE: ibrido diesel, 4 cilindri in linea interessanti e CILINDRATA: 1.997 cc consumi contenuti POTENZA: 147 kW/200 CV (ma un po’ alti - 4 COPPIA: 300 Nm l/100 km - nel ciclo CAMBIO: automatico a 6 rapporti extraurbano TRAZIONE: integrale dichiarato). LUNG./LARG./ALT.: 4,82/1,86/1,53 mt Questa familiare CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 560/1.598 litri è perfetta per chi 0/100 KM/H: 8,8 secondi “tiene famiglia”: VELOCITÀ: 213 km/h ha un bagagliaio CONSUMO COMBINATO: 4,1 l/100 km molto capiente EMISSIONI CO2: 107 g/km e un mare cosa c’è e cosa si paga di centimetri a disposizione ANTIFURTO 305 € per la testa BLUETOOTH di serie dei passeggeri FARI ALLO XENO 910 € posteriori. Il tutto, INTERNI IN PELLE di serie unito ad un design LAVAFARI 910 € affascinante e ad NAVIGATORE SATELLITARE di serie un comportamento RETROVISORI RIPIEGABILI ELETTR. di serie stradale sicuro SEDILI REGOLABILI ELETTR. di serie e gradevole (ottimi, SENSORI DI PARCHEGGIO di serie soprattutto, i freni VERNICE METALLIZZATA 605 € e lo sterzo).
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LaPROVA
A UTORAMA 14 Ottobre 2012
ellow www.y
Mercedes CLS 250 CDI BlueEFFICIENCY
oltre la solita station
Il suo nome è altisonante: Shooting Brake. Di fatto, si tratta della CLS familiare. Obiettivo: conquistare chi vuole qualcosa di più originale di una Classe E SW, grazie a un look “fuori dal coro” Nella pagina accanto, in alto a destra, il sedile posteriore: rispetto alla CLS “normale”, la Shooting Brake aggiunge il posto centrale. In basso, il costosissimo (5.136 euro) e delicatissimo fondo del bagagliaio in legno di ciliegio. A centro pagina, la plancia, uguale in tutto e per tutto a quella della CLS quattro porte, dunque realizzata con materiali di prima qualità e assemblata con la massima cura per il dettaglio
FIRENZE - Ciò che conta è farla "strana": dopo aver lanciato la berlina-coupé (CLS), la sport utility vehicle-monovolume-station wagon (Classe R) e dopo aver rivoluzionato la Classe A, in Mercedes hanno ancora voglia di stupire. Ecco dunque la station wagon-coupé, al secolo CLS Shooting Brake. A guardarla bene, in realtà, della coupé ha solo le portiere prive di cornici attorno ai finestrini. Per il resto la linea è senza dubbio dinamica, grazie al tetto discendente verso la coda, ma non qualcosa di rivoluzionario rispetto ad altre familiari come, per esempio, la Chrysler 300C SW. Il balzo in avanti è notevole, invece, se si parcheggia una Classe E SW accanto all’ultima nata. Imponente la prima, sfuggente la seconda, il cui obiettivo è quello di strappare qualche cliente ad Audi A6 Avant e BMW Serie 5 Touring. La base di partenza, come intuibile, è la CLS, con importanti va-
riazioni sul tema concentrate nella parte posteriore. Il portellone dà accesso a un bagagliaio da 590 litri (1.550 con i sedili posteriori abbattuti), mentre il lunotto inclinato e i montanti spessi regalano un impatto visivo di quelli che si notano. Quanto alla visibilità verso il tre quarti posteriore, Side Assist (il sistema che vigila l’angolo “cieco), Lane Assist (aiuta a evitare invasioni di corsia) e sensori di parcheggio sono di grande aiuto. La gamma motori spazia fra i 4 e gli 8 cilindri, da 2,2 a 5,5 litri di cilindrata.Va da sé che fra timore dei controlli fiscali, super bollo e congiuntura economica, il 2.2 biturbo diesel è senza dubbio la proposta più adeguata ai tempi, almeno nel nostro Paese. Grazie ai suoi 204 CV, ma soprattutto ai 500 Nm di coppia fra 1.600 e 1.800 giri, questo quattro cilindri è capace di spingere la vettura fino a 235 km/h, facendola scattare da 0 a 100 km/h in 7,8 secondi. Il tutto, in
Una denominazione storica e nobile I primi veicoli Shooting Brake (originariamente Break) non erano a motore, bensì carri trainati da cavalli. Costruiti con materiali leggeri, erano destinati a trasportare persone e relative attrezzature verso le battute di caccia (così si spiega il termine Shooting). Più tardi, precisamente negli Anni ‘60 e ‘70 del secolo scorso, arrivano le prime Shooting Brake motorizzate. Destinate principalmente a benestanti signori inglesi, derivano da coupé di grande prestigio, sulla cui base viene “gonfiata” la coda a tutto vantaggio della capacità di carico: anche fucili, selvaggina, varie ed eventuali devono trovare opportuno ricovero. Uno degli esempi più
cambio di 5,3 litri di gasolio ogni 100 km (secondo i dati dichiarati). Al di là delle prestazioni, la 250 CDI spinge con decisione da 1.400 a 4.200 giri, grazie alla doppia sovralimentazione: la turbina più piccola dona vigore ai bassi regimi, quella grande assicura allungo agli alti. Non ci sono dunque rimpianti per il V6 3.0 della 350 CDI, se non per l’aspetto acustico: sopra i 3.000, il 2.2 fa la voce un po’ grossa e inizia a vibrare un po’. Campione di fluidità è invece il cambio automatico con convertitore di coppia 7G-Tronic, che si rivela però poco adatto alla guida sportiva: rispetto ad alcuni cambi della concorrenza (lo Steptronic della BMW o l’S tronic a doppia frizione di casa Audi), i passaggi di rapporto e i tempi di risposta ai comandi impartiti manualmente risultano un po’ lenti. Una pigrizia che penalizza un temperamento per il resto piuttosto vivace: alla prontezza
emblematici di queste vetture è l’Aston Martin DB5 Shooting Brake del 1963, nella foto a destra in basso. Costruita direttamente nella fabbrica di Gaydon su esplicita richiesta di David Brown, boss della Casa britannica, è seguita da una decina di altri esemplari assemblati invece dalla carrozzeria di Harold Radford. Altro esempio illustre è la singolare Jaguar E-Type Shooting Brake, che i cinefili ricorderanno protagonista (sfortunata, dato che precipita da una scogliera) della pellicola Harold e Maude del 1971. Sono 67, poi, le Jaguar XJS trasformate dalla Lynx tra il 1982 e il 2002, mentre la Volvo P1800 ES viene prodotta in ben 8.000 esemplari tra il 1971 e il 1973. Non solo: la svedese ha fatto da “musa ispiratrice” per la definizione dello stile della coda della
merceDes cls 250 cDi BlueeFFiciencY
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PREZZO: 65.954 € i numeri MOTORE: bi-turbodiesel, 4 cilindri CILINDRATA: 2.143 cc POTENZA TOTALE: 150 kW/204 CV COPPIA: 500 Nm CAMBIO: automatico a 7 rapporti TRAZIONE: posteriore LUNG./LARG./ALT.: 4,96/1,88/1,42 mt CAPACITÀ BAG.: 590/1.550 litri 0/100 KM/H: 7,8 secondi VELOCITÀ: 235 km/h CONSUMO COMBINATO: 5,4 l/100 km EMISSIONI CO2: 143 g/km
cosa c’è e cosa si paga ATTENTION ASSIST CAMBIO AUTOMATICO CLIMATIZZATORE A 3 ZONE CRUISE CONTROL ECO START STOP FARI A LED ADATTIVI NAVIGATORE COMAND ONLINE PORTELLONE ELETTRICO SENSORE LUCE E PIOGGIA SOSPENSIONI ATTIVE
di serie di serie 916 € 302 € di serie di serie 3.098 € di serie di serie 1.367 €
con chi se la gioca Audi A6 Avant BMW Serie 5 Touring Cadillac CTS Wagon
da 43.550 € da 46.350 € da 52.855 €
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PERCHÉ valE la PEna di PEnsaRCi PEnsaRCi
Un modo nuovo di intendere la station wagon con la Stella: il design è più accattivante,la cura costruttiva alta come sempre
di risposta del motore corrisponde infatti un telaio ben bilanciato fra comodità e handling. La tenuta di strada è elevata e lo sterzo, pur non essendo dei più comunicativi, soddisfa per prontezza e precisione ai piccoli angoli, mentre i pneumatici posteriori riescono a scaricare senza problemi la potenza sull’asfalto, anche in uscita dalle curve più strette. Detto della guidabilità, da una Mercedes ci si aspetta un gran comfort: tolta la rumorosità del motore (ma solo agli alti regimi), la Shooting Brake ha tutte le carte in regola per assicurare viaggi in prima classe. A partire dall’isolamento aerodinamico e dei pneumatici, per arrivare all’assorbimento delle asperità. Le sospensioni "appiattiscono" quasi tutto quello che passa sotto le ruote e, solo se si opta per gommature particolarmente sportive, le asperità più secche della città innescano qualche scossone. Quanto agli interni, per una
Volvo C30: l’idea del portellone interamente in cristallo viene infatti da qui. La “Shooting Brake mania” non risparmia neppure la Ferrari: nel 1974 Panther & Westwinds lanciano la 365 GTB/4 Daytona. Ma è del 2011 il vero colpo di scena: il Cavallino Rampante, la cui clientela è sempre più eterogenea e globale, presenta la FF (Ferrari Four). Quattro come le persone che possono viaggiare a bordo, quattro come le ruote motrici: se non è una rivoluzione questa... Ma a colpire, ancor prima della scheda tecnica, è proprio quella coda dalle proporzioni inedite, con il portellone a celare un bagagliaio dalla capacità insolita per una Ferrari. A differenza dell’ultima nata di Casa Mercedes, però, la FF è una Shooting Brake “DOC”, ovvero a due porte.
volta vale la pena di cominciare dal fondo, da quello del vano di carico nello specifico: per capire di cosa stiamo parlando, basti dire che tra gli optional c’è un pregiatissimo rivestimento in legno di ciliegio, offerto al prezzo di ben 5.136 euro. Il legname (di quattro tipi) può essere scelto anche per gli inserti nella plancia; i più sportivi preferiranno invece il carbon look o l’alluminio. Indipendentemente dalle preferenze, i materiali migliori e la tolleranza zero nell’assemblaggio la fanno da padrone. Caratteristiche comunque non nuove, rispetto alla CLS di base. Di inedito c’è il terzo posto posteriore: la Shooting Brake è omologata per cinque, senza che al passeggero posteriore centrale siano richieste acrobazie per trovare posto. Ovvio, i due ai lati siedono più comodamente, soprattutto a causa dell’ingombro del tunnel della trasmissione, ma i centimentri non mancano. Infine, come non menzionare qualche chicca dalla lista degli optional: i sedili anteriori massaggianti con sostegni variabili in base a stile di guida e strada? 1.549 euro. La ventilazione di seduta e schienale? 1.283. Per riscaldare la schiena dei passeggeri posteriori ci vogliono 454 euro e, per un intrattenimento come si deve (2 schermi da 7" con DVD e prese USB e SD integrati, più 2 cuffie ad infrarossi), vanno messi in conto 1.767 euro. La vettura è già ordinabile, le consegne inizieranno a novembre. La trazione integrale? Il listino la prevede, ma solo in abbinamento al diesel più potente, il 3.0 V6 della 350 CDI, e alla 500: V8 a benzina da 4,6 litri di cilindrata e 408 cavalli. Adriano Tosi
Quando lusso fa rima con versatilità
LA GAMMA MODELLO PREZZO (€) CLS 350 BlueEFFICIENCY 78.301 CLS 500 BlueEFFICIENCY 92.736 CLS 500 BlueEFF. 4Matic 95.519 CLS 63 AMG 125.745 CLS 63 AMG Performance 143.682 CLS 250 CDI BlueEFFICIENCY 65.954 CLS 350 CDI BlueEFFICIENCY 73.363 CLS 350 CDI BlueEFF. 4Matic 75.964 in rosso le motorizzazioni diesel
Pochi la compreranno per caricarla molto. In ogni caso, questa Mercedes è molto attenta alla flessibilità. Qui a destra, dall’alto, le varie configurazioni possibili del bagagliaio: la prima è quella minima, ovvero al di sotto della cappelliera (590 l). La seconda mostra la capienza fino alla linea superiore dello schienale posteriore e la terza il volume disponibile sfruttando tutta l’altezza. La quarta foto illustra la generosità dell’abitacolo se si abbattono gli schienali posteriori: la lunghezza del piano tocca i 194 centimetri, la larghezza va da un minimo di 108 a un massimo di 111 cm. La quinta immagine è relativa alla configurazione che offre la massima capacità: 1.550 litri. Nessun problema, dunque, a caricare una lavatrice (penultima foto) o oggetti molto lunghi (l’ultima). Per organizzare al meglio i bagagli ci sono poi il kit di fissaggio Easy Pack (357 euro) e le guide in alluminio sul pianale di carico (1.028 euro).
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A UTORAMA 16 Ottobre 2012
PERCHÉvalElaPEnadiPEnsaRCi valElaPEnadiPEnsaRCi
Honda CR-V 2.2 i-DTEC 4WD
diverTenTe, spaziosa, ben faTTa MONACO DI BAVIERA - In netta controtendenza rispetto al disastroso andazzo del mercato, i suv di medie dimensioni tengono bene in Europa. Pare così molto naturale che Honda punti su quello che è sempre stato il suo bestseller in questa parte del mondo e cerchi di sfruttarlo fino in fondo per risalire la china lungo la quale è scesa in questi ultimi anni. La Casa giapponese, infatti, se rimane tuttora protagonista nell’avanzamento tecnologico, lo è meno nei numeri di vendita. D’altra parte il calendario chiamava il cambio generazionale per la CR-V, che si presenta dunque in questi giorni in concessionaria nell’aggiornamento 4.0, apparentemente poco modificato nelle sembianze, ma molto arricchito nei contenuti. Diciamo subito che sarà a listino anche con un’interessante declinazione a trazione anteriore espressamente dedicata a coloro che, peraltro sempre più nuEleganti gli interni, specie nell’abbinamento bicolore con la plancia divisa in due zone a contrasto. L’alloggiamento degli strumenti è ben ragionato, un po’ affollato il volante e più piccolo della media (5”) lo schermo del display touch screen che controlla le varie funzioni della vettura (audio, navi, telefono)
Arriva in questi giorni la quarta generazione di un successo globale: di CR-V ne sono state vendute finora oltre 5 milioni in 160 Paesi merosi, non vogliono rinunciare all’appeal rassicurante del suv, ma desiderino tenere sotto controllo le spese, tanto quelle di acquisto quanto quelle di gestione. E infatti con la 2WD, scegliendo l’allestimento Confort e il motore a benzina da 155 CV, è possibile schiudere le porte del proprio box ad una CR-V spendendo meno di 24 mila euro (23.900 per l’esattezza). Noi però abbiamo preferito testare la combinazione motore-trasmissione che secondo le previsioni sarà la più ri-
Ti insegna a guidare cambiando la luce Secondo la Honda, pur nell’ambito di una cosiddetta conduzione “normale” dell’auto, senza eccessi particolari, ci possono essere differenze di consumo anche del 15% legate ai differenti stili di guida. Per questa ragione, la Casa giapponese ha presentato, sulla ibrida Insight ibrida del 2009, il sistema ECO Assist, che aiuta il guidatore a mantenere alta l’efficienza di guida dandogli “suggerimenti” tramite la variazione di illuminazione della strumentazione. Quando l’auto viene guidata in modo economico, il cruscotto si illumina di verde. Se il guidatore agisce sull’acceleratore in modo non ottimale, l’illuminazione vira progressivamente dal verde al bianco. Infine, diventa completamente bianca durante le forti accelerazioni. Il sistema è stato adottato successivamente sulla CR-Z, sulla Jazz Hybrid, sull’attuale Civic e ora debutta sulla nuova generazione della CR-V.
HondaCR-v2.2i-dtECExECutivE4wd
Eleganza, qualità e tecnologia insieme. Con l’aggiunta di uno spazio a misura di famiglia e del solito dinamismo su strada
PREZZO: 37.200 € inumERi MOTORE: turbodiesel, 4 cilindri in linea CILINDRATA: 2.199 cc POTENZA: 110 kW/150 CV COPPIA: 350 Nm CAMBIO: manuale a 6 rapporti TRAZIONE: integrale permanente LUNG./LARG./ALT.: 4,57/1,85/1,68 mt CAPACITÀ BAG.: 589/1.669 litri 0/100 KM/H: 9,7 secondi VELOCITÀ: 190 km/h CONSUMO COMBINATO: 5,6 l/100 km EMISSIONI CO2: 149 g/km
CosaC’èECosasiPaga CAMBIO AUTOMATICO CERCHI IN LEGA DA 18” CLIMATIZZATORE BIZONA PORTELLONE APERTURA ELETT. RADIO DIGITALE DAB SEDILE GUIDA ELETTRICO SEDILI IN PELLE TELECAMERA POSTERIORE TETTO PANORAMICO IN VETRO VERNICE METALLIZZATA
1600 € di serie di serie di serie di serie di serie di serie 1.650 € di serie 700 €
ConCHisElagioCa Chevrolet Captiva 2.2 VCDI 4WD 34.200 € Range Rover Evoque 2.2 TD4 5p da 36.050 € Subaru Forester 2.0D X da 32.670 €
chiesta sul mercato italiano e ci siamo messi al volante del modello spinto dal turbodiesel i-DTEC 2.2 4WD. Che se costa “qualcosa” in più rispetto al già citato entry level, è anch’esso piuttosto parco grazie ai dispositivi che equipaggiano di serie tutte le CR-V: l’Eco Assist che aiuta ad adottare e mantenere uno stile di guida virtuoso e l’Idle Stop, per fermare il motore durante le soste. Senza parlare del suggeritore di cambiata e soprattutto del pulsante Econ, che agisce su vari parametri della vettura, tra cui la mappatura dell’acceleratore, il regolatore di velocità e il climatizzatore, per ottimizzare i consumi. Su strada, grazie soprattutto alla maggiore rigidità della scocca e alle sospensioni più tolleranti, la nuova CR-V mette in evidenza un piacevole compromesso tra divertimento e comfort. Il motore si dimostra elastico e utilizzabile lungo un ampio range di giri. Se nella guida veloce la vettura non si fa trovare impreparata, l’impiego più confacente alla sua natura è però quello autostradale, dove alle considerevoli velocità realizzabili sulle autobahn tedesche non si scompone e regala anche un’apprezzabile silenziosità, merito del bel lavoro svolto sull’aerodinamica. La trazione integrale è controllata elettronicamente ed è a disinserimento automatico. Preciso lo sterzo, ora servoassistito elettricamente, mentre il cambio manuale a sei marce (ma è disponibile anche l’automatico a cinque) regala innesti agevoli e piacevolmente contrastati. Anche da passeggeri il comfort non manca: non solo quello dato da uno spazio più che sufficiente per quattro occupanti e i loro bagagli (scompare però la possibilità di far scorrere il divano posteriore), ma anche quello visivo, conferito da un arredamento ben assemblato e plastiche di discreta qualità.
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AUTORAMA 17 Ottobre 2012
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Offre fino a 7 posti ed un grande bagagliaio: un razionale compromesso tra spazi e manovrabilità
Hyundai Santa Fe 2.2 CRDi Style
sanTa fe, dalla Corea Con amore Completamente riprogettata, la suv coreana è più lunga, più bassa e capiente. Dotata di un abitacolo a sette posti, ha un motore a benzina e due diesel da 150 e 197 CV. Le prime consegne a gennaio per cominciare, la Hyundai ha deciso di lasciare immutato quello del suo suv, la cui terza generazione si chiama come le precedenti, Santa Fe. E sul quale debutta un’evoluzione stilistica ribattezzata “edge storm”, al bordo della tempesta. In questo senso i nomi contano: perché il costruttore coreano, soprattutto in Europa, si tiene al largo dall’occhio del ciclone che sta inghiottendo molti concorrenti. Tant’è vero che è nel Vecchio Continente che mette a segno la crescita percentualmente più significativa: 292.000 veicoli venduti in 8 mesi con una quota del 3,5% nel mirino a fine anno. La rivisitata Santa Fe, assicura Allan Rushforth, Senior Vice President e COO di Hyundai Motor Europe, è un vero “modello globale”. Però è stata resa più “europea” nelle linee (anche se in realtà è, assieme alla Veloster ed alla i40, il terzo veicolo che viene importato direttamente dalla Corea), dopo essere già stata venduta in 2,56 milioni di esemplari nel mondo in 12 anni (38 mila in Italia). Santa Fe misura adesso 4,69 metri di lunghezza (circa 3 cm più di prima) e 1,68 di altezza (oltre 4 in meno): da una parte aumenta la spaziosità interna (con un bagagliaio che sfiora i 1.700 litri) e dall’altra migliora l’aerodinamica. Detto della provenienza asiatica, la Santa Fe per l’Europa si presenta con una specifica taratura del servosterzo, delle sospensioni e dell’assetto. Inoltre, anche la frenata è più potente. Sotto il cofano vengono proposti tre motori, uno dei quali di assai difficile commercializzazione in Italia, trattandosi di un 2.4 litri benzina da 190 CV, che dovrebbe però diventare il più venduto in Europa. Ma non è escluso che Hyundai faccia debuttare anche un’unità bifuel. Poco meno del 100% delle nuove Santa Fe verranno acquistate nel Belpaese con propulsori a gasolio: l’opzione è tra il 2 litri da 150 CV già Euro 6 (383 Nm di coppia e 159 grammi di CO2 per chilo-
HYundaisantaFE2.2CRdistYlE
DÜSSELDORF - I nomi contano. Tanto
PREZZO: 41.100 € inumERi MOTORE: turbodiesel, 4 cilindri CILINDRATA: 2.199 cc POTENZA: 145 kW/197 CV COPPIA: 421 Nm CAMBIO: automatico a 6 rapporti TRAZIONE: integrale LUNG./LARG./ALT.: 4,69/1,88/1,68 mt CAPACITÀ BAG.: 534/1.680 litri 0/100 KM/H: 9,8 secondi VELOCITÀ: 190 km/h CONSUMO COMBINATO: 6,7 l/110 km EMISSIONI CO2: 147 g/km
CosaC’èECosasiPaga 7 AIRBAG CONFIGURAZIONE 7 POSTI CERCHI IN LEGA 18” CLIMA AUTOMATICO CRUISE CONTROL ESP NAVIGATORE SATELLITARE RADIO CD MP3 VERNICE METALLIZZATA VIVAVOCE BLUETOOTH
di serie 1.200 € di serie di serie di serie di serie 1.200 € di serie 750 € di serie
ConCHisElagioCa Chevrolet Captiva Kia Sorento Peugeot 4007
da 26.100 € da 32.750 € da 34.190 €
metro) e il 2.2 turbodiesel da 197 CV (147 grammi di CO2), abbinabile anche al cambio automatico. Dal punto di vista dell’efficienza, il primo è accreditato di consumi pari a 6,1 litri per 100 chilometri. È naturalmente disponibile an-
che la trazione integrale (ma non le marce ridotte). Il listino parte dai 27.600 euro della 2.4 a benzina, disponibile solo con trazione 2WD e nell’allestimento base Classic. Per il modello “top di gamma” - l’accessoriata Style CRDi con cambio automatico e trazione integrale - la cifra richiesta ammonta a 41.100 euro. L’allestimento intermedio, chiamato Comfort e disponibile solo con i due diesel, va dai 33.600 euro della 2.0 CRDi 2WD ai 38.100 della 2.2 CRDi 4WD automatica. Il debutto nei concessionari è previsto per fine ottobre, mentre per le prime consegne si dovrà pazientare fino a gennaio. Malgrado le sue dimensioni, la Santa Fe si lascia “addomesticare” senza alcun problema: è ben bilanciata e decisamente silenziosa. Nei tracciati urbani ed extraurbani tra Düsseldorf e Duisburg, dove ha avuto luogo la nostra prova, ha messo in luce un buon dinamismo, grazie alle diverse impostazioni del sistema Flex Steer, con cui si possono modificare ed adattare le reazioni dello sterzo. Decisamente elevato il comfort a bordo: i cinque posti sono tutti comodi e perfino le due poltroncine della terza fila (fatta eccezione per le inevitabili “contorsioni” richieste per accedervi) garantiscono un certo spazio. Quanto al cambio, optate per il manuale se amate la guida sportiva: l’automatico è un po’ lento negli innesti. Mattia Eccheli
flessibilità al massimo Il bagagliaio offre 534 litri di capacità in configurazione cinque posti e quasi 1.700 con i sedili della seconda e della terza fila abbattuti. Sotto il piano di carico c’è un “pozzetto” da 48 litri per alloggiare eventuali oggetti delicati oppure sporchi. Non solo: i sedili si possono reclinare completamente o inclinare, a seconda della necessità, con quelli della seconda fila che possono anche scorrere in senso longitudinale. A beneficio della flessibilità e del comfort di bordo c’è inoltre l’ampio tetto panoramico. Quello che però gli ingegneri non son riusciti a ricavare è un piano di carico perfettamente regolare: ripiegando gli schienali dei sedili posteriori, il piano non è perfettamente piatto.
In alto e a sinistra: rispetto al modello che sostituisce, la nuova Santa Fe è decisamente più profilata e “schiacciata” verso l’asfalto. Sopra, la plancia: come su tutte le ultime Hyundai, risaltano i numerosi inserti “alu-look” e i profili cromati
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A UTORAMA 18 Ottobre 2012
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Renault Clio 1.0 TCe Energy
viRA DeCiSA veRSo il DiveRtiMeNto
Il designer olandese Laurens van den Acker ha delineato uno stile di rottura per la nuova Clio, decisamente più sportivo rispetto a quello della generazione uscente
Una Clio completamente diversa rispetto alle generazioni precedenti. Più dinamica, tecnologica e da cucirsi su misura, grazie alle ampie possibilità di personalizzazione. Per un risultato finale che convince BARBERINO DEL MUGELLO - Un milione e trecentomila esemplari venduti, in Italia, in 22 anni di onorato servizio, sono un risultato da baciarsi i gomiti. In Renault lo sanno bene e nella Clio, bestseller transalpino da 22 milioni di vetture dal 1990 ad oggi nel globo terracqueo, ripongono un sacco di belle
speranze. Le premesse ci sono tutte: anche se il telaio è ripreso dalla piattaforma B dell’Alleanza (seppur con passo allungato e carreggiate allargate) la Clio quarta generazione sfoggia una linea che prende le mosse dai dettami stilistici introdotti dalla concept DeZir. Il risultato, rispetto al passato più recente,
fa la sua bella figura: un mix di linee frizzanti soprattutto nel muso, con una losanga affetta da gigantismo, come vuole la moda più recente. I tratti del posteriore limitano la visuale interna dal lunotto ma i fianchi scolpiti vanno molto d’accordo con il frontale, stilisticamente parlando. Dentro, va detto, la
Con gli sticker potete costruirvela su misura Uno degli aspetti principali della nuova Renault Clio è la possibilità di cucirsi su misura interni ed esterni. Come? Grazie agli sticker, per esempio: ci sono 5 decorazioni esterne, 2 stripes per il tetto, tinte diamantate per i cerchi in lega e 6 tipi di decorazioni per l’abitacolo. In questo modo, ci si può sbizzarrire con la fantasia a prezzi piuttosto modici, dai 100 ai 300 euro. Diverso il discorso per le Limited Edition – Passion, Sport, Elegant, White – che comprendono dettagli interni ed
esterni, così come i cerchi diamantati o neri lucidi: qui si va da 250 fino a ben 800 euro. Non mancano, infine, altri pacchetti di accessori: tra i tanti citiamo il Premium Camera Pack+ (600 euro, solo su Energy) che comprende clima automatico, telecamera di parcheggio posteriore, alzacristalli posteriori elettrici, sensori luci/pioggia e specchi esterni regolabili e ripiegabili elettricamente. Utile anche il Premium Pack (450 euro) che offre, oltre al clima automatico, il keyless system, i sensori di parcheggio e gli alzacristalli anteriori con modalità automatica in discesa/salita.
Clio IV paga dazio in termini di centimetri utili: l’abbassamento della carrozzeria di 4,5 cm, infatti, toglie un po’ d’aria ai passeggeri posteriori. Che possono comunque contare su una discreta quantità di spazio per le ginocchia (la lunghezza cresce di 3,5 cm) e per le spalle, a patto di sedere in due (la larghezza è a quota +2,4 cm rispetto alla versione precedente). L’italianissimo Matteo Piguzzi, designer d’interni alla Renault, ha avuto il merito di confezionare la plancia con Smart Nav e RLink, una sorta di tablet che funge da navigatore e porta d’accesso al web: provate a togliere, con un po’ d’immaginazione, consolle centrale nera lucida e schermo del navi e noterete che, di colpo, l’insieme diventa piuttosto povero alla vista. Con materiali di stampo economico, anche se assolutamente non scricchiolanti nell’assemblaggio. Ma la parte più interessante della Clio di quarta generazione arriva quando si mette in moto. Il tricilindrico 900 - ottenuto, di fatto, togliendo un cilindro al 1.2 TCe - sfrutta un turbo a bassa pressione, che spinge prevalentemente nella zona mediana del contagiri: in basso tutto sommato c’è, oltrepassati i 5.000
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AUTORAMA 19 Ottobre 2012
perchÉ vale la pena di pensarci pensarci
renaulT clio 1.0 Tce energY
Look sbarazzino, guida votata al divertimento e tecnologia per tutti. Senza contare le possibilità di personalizzazione... Hi-tech e colorata, la plancia vanta un look moderno e un assemblaggio preciso. Non al top, invece, le plastiche di rivestimento. Peccato, inoltre, che le numerose superfici in plastica lucida si riflettano piuttosto nitidamente sul parabrezza, limitando un po’ la visibilità
PREZZO: 15.850 € i numeri MOTORE: benzina turbo, 3 cil. in linea CILINDRATA: 898 cc POTENZA TOTALE: 66 kW/90 CV COPPIA: 135 Nm CAMBIO: manuale a 5 rapporti TRAZIONE: anteriore LUNG./LARG./ALT.: 4,06/1,73/1,45 mt CAPACITÀ BAG.: 300/1.146 litri 0/100 KM/H: 12,2 secondi VELOCITÀ: 182 km/h CONSUMO COMBINATO: 4,5 l/100 kmkMISSIONI CO2: 105 g/km
cosa c’è e cosa si paga CERCHI DA 16” CHIAVE TIPO SMART CARD CONDIZIONATORE MANUALE CRUISE CONTROL + LIMITATORE VEL. INGRESSI AUX E USB RADIO CD MP3 STOP AND START TABLET INTEGRATO R-LINK VERNICE METALLIZZATA VIVAVOCE BLUETOOTH
150 € di serie di serie di serie di serie di serie di serie 400 € 550 € di serie
con chi se la gioca Fiat Punto 0.9 TwinAir Turbo 5p. Ford Fiesta 1.2 16v Titanium 5p. Peugeot 208 1.2 VTi Allure 5p. Volkswagen Polo 1.4 Highline 5p.
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LA GAMMA MODELLO 1.2 WAVE 1.2 LIVE 1.0 TCe ENERGY 1.5 dCi 75 CV WAVE 1.5 dCi 75 CV LIVE 1.5 dCi 90 CV ENERGY
PREZZO (€) 13.500 14.600 15.850 15.150 16.250 17.500
in rosso le motorizzazioni diesel
giri comincia a latitare. Basta saperlo e regolarsi di conseguenza. Il cambio a 5 marce contribuisce al benessere generale, con innesti precisi e sufficientemente corti. Senza dimenticare frizione morbida e dispositivo start&stop rapidissimo nel riavviare il motore dopo le soste. Il percorso, tra i saliscendi delle colline toscane, ha messo in luce un telaio tenace, un assetto ricco di grip e una reattività ottima nei veloci cambi di direzione, grazie anche al passo leggermente allungato e alle carreggiate allargate. Se a tutto ciò unite il peso contenuto (poco più di 1.000 kg in ordine di marcia) e uno sterzo preciso e piuttosto diretto, oltre che prodigo d’informazioni, avrete la misura di ciò che è in grado di fare la nuova Clio quando viene messa alle
strette. Tanto che bastano pochi km per desiderare ben altro rispetto ai 90 CV del TCe: le premesse per la RS prossima ventura sono, quindi, degne di nota. Il prezzo da pagare? Sta tutto nel comfort: se dal punto di vista acustico ci sono pochi problemi - eccetto qualche fruscio nella zona specchi a velocità autostradali - sui tombini e sulle buche la francesina tende a rimbalzare un po’ troppo, con impatti piuttosto secchi e decisi. Non va meglio sugli avvallamenti affrontati brillantemente, dove il telaio tende a insaccare gli occupanti. Ciononostante il setup generale rimane sempre neutro, con una coda che difficilmente impensierisce chi guida. Se poi dovesse farlo, l’ESP, di serie su tutte le versioni, è pronto a rimettere (molto discretamente) a posto le cose. L’impianto frenante, composto da due dischi e due tamburi, restituisce un feeling al pedale un po’ spugnoso ma non manca mai di mordente. Anche se, non lo nascondiamo, avremmo preferito dischi su tutte e 4 le ruote, almeno sui motori più prestanti della gamma. Oltre al telaio dinamicamente sano non manca una dotazione di sicurezza all’altezza: di serie, oltre agli attacchi Isofix sui sedili posteriori e all’ESP, anche 6 airbag e i fari fendinebbia. L’obiettivo, neppure tanto nascosto, è quello di conquistare le bramate 5 stelle Euro NCAP nella prova di crash. Andrea Rapelli
Un tablet in plancia e tanta buona musica Oltre allo Smart Nav (di serie a partire dall’allestimento Live), navigatore satellitare sviluppato in collaborazione con LG che comprende schermo touch da 7 pollici, vivavoce Bluetooth e presa usb, la Renault Clio potrà montare, in un secondo momento, l’R-Link. Una sorta di tablet integrato in plancia capace di aiutare il conducente nel monitoraggio dei consumi, di portare a destinazione grazie alle mappe sviluppate da TomTom e di scaricare dalla rete App dedicate create da Renault, dal traffico al meteo, dai giochi al simulatore di sound di 6 diversi motori, in piena sintonia con il pedale dell’acceleratore. Naturalmente non mancano la connettività Bluetooth, i comandi vocali, l’agenda, la possibilità di postare su Facebook o inviare e-mail e Tweet ai vostri follower e la personalizzazione della schermata iniziale con le proprie icone preferite. Il tutto per una cifra che dovrebbe rimanere – dicono in Renault – sotto i 500 euro. Di rilievo anche l’inedito
sistema Renault Bass Reflex, compreso nella dotazione di tutte le Clio: grazie alla speciale conformazione delle casse, l’impianto è in grado di ricreare la purezza sonora di diffusori da salotto da 30 litri, con un volume da appena 3. In effetti, all’orecchio la fedeltà d’ascolto ci è sembrata davvero di alto livello, quasi cristallina.
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LaPROVA
A UTORAMA 20 Ottobre 2012
perchÉ vale la pena Di pensarci pensarci
IL VIDEOROVA STA P DI QUE ROVI SU LO T tv.it
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La Malibu ha un aspetto “importante” sia fuori che dentro e non passa certo inosservata. Per il momento viene offerta solo con la carrozzeria a tre volumi, ma in futuro potrebbe arrivare anche la versione station wagon, che avrebbe sicuramente un maggiore appeal nel nostro Paese
chevrolet malibu ltZ 2.0l Diesel aut.
è gratificante nell’aspetto e nel prezzo. Offre un comfort elevato e potrebbe essere un’alternativa a Opel Insignia e VW Passat
Chevrolet Malibu LTZ 2.0L Diesel automatica
la zia d’america
Pacata, riposante, comoda: dopo oltre 9 milioni di esemplari venduti in Usa, giunge all’ottava generazione e fa il suo debutto in Europa. Con un solo allestimento molto ricco e un unico motore turbodiesel
MOTORE: turbodiesel, 4 cilindri in linea CILINDRATA: 1.956 cc POTENZA: 117 kW/160 CV COPPIA: 350 Nm CAMBIO: automatico a 6 rapporti TRAZIONE: anteriore LUNG./LARG./ALT.: 4,86/1,85/1,46 mt CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 545 litri 0/100 KM/H: 9,9 secondi VELOCITÀ: 212 km/h CONSUMO COMBINATO: 6,0 l/100 km EMISSIONI CO2: 160 g/km
cosa c’è e cosa si paga AIRBAG ANT., LAT. E ALTI AVVIAMENTO A PULSANTE CERCHI IN LEGA DA 18” CLIMA AUTOMATICO BIZONA FARI ALLO XENO INTERNI IN PELLE NAVIGATORE SATELLITARE SEDILI ANTERIORI ELETT. E RISC. SENSORI DI PARCHEGGIO POST. VERNICE METALLIZZATA
di serie di serie di serie di serie di serie di serie di serie di serie di serie 520 €
con chi se la gioca da 31.500 € da 32.500 € 34.900 €
qui arrivano gli esemplari per l’Europa, mentre il motore nasce negli impianti tedeschi della General Motors. Si tratta di un 2 litri turbodiesel da 160 CV pronto e abbastanza potente, che ai regimi alti si fa sentire nell’abitacolo, pur senza diventare effettivamente invasivo. Il cambio automatico - a sei marce come quello manuale - è tarato all’americana, quindi è molto beneducato ed efficace quando si viaggia in relax, mentre si adegua con qualche difficoltà in più alla guida brillante. In questo caso conviene selezionare manualmente i rapporti attraverso i due pulsanti montati in cima alla leva selettrice, in una posizione suggestiva ma non comodissima perché impone al braccio una posizione poco naturale. Le sospensioni sono morbide ma il rollio non è molto e lo sterzo, nonostante sia leggero, è più rapido di quel che ci si aspetterebbe. Secondo la Casa, la Malibu automatica raggiunge i 212 km/h, scatta da 0 a 100 km/h in 9,9 secondi e, nel ciclo misto, consuma 6 litri ogni 100 km. I valori della manuale, invece, sono rispettivamente: 213 km/h, 9”8 e 5,1 l/100 km. Saverio Villa
calca le strade dal 1964
1968
1973
1978
1983
1964
debutta una versione più piccola e l’epoca delle Malibu a trazione posteriore termina nel 1983. Nel 1997, dopo un’interruzione di 14 anni, debutta la nuova generazione a trazione anteriore, che viene
i numeri
Citroën C5 2.0 HDi 160 aut. Opel Insignia 2.0 CDTI 160 aut. VW Passat 2.0 TDI 170 DSG
FIRENZE - Aspetto americaneggiante e vistoso, motore ben calibrato sulle esigenze italiane e, soprattutto, rapporto molto attraente tra prezzo e allestimento: la ricetta è quasi la stessa della Cruze, che nel segmento inferiore ha avuto un successo inaspettato. La Malibu viene importata esclusivamente nell’allestimento top LTZ, che ha tutto di serie ad eccezione della vernice metallizata e del cambio automatico. Quest’ultimo, però, è virtualmente obbligatorio, visto che stiamo parlando di un’auto con una matrice filosofica americana. Il prezzo è di 31.000 euro, che salgono a 32.300 per l’automatica. La linea ha carattere e anche una sua eleganza, nonostante la leggera sproporzione tra passo e sbalzi. Il muso è pomposo come su tutte le Chevy e la fanaleria posteriore ricorda quella della Camaro. Insomma, è un’auto che su strada si fa notare. Secondo la scuola americana, l’abitacolo è ampio, confortevole e sa dare una sensazione di lusso e di ampiezza nonostante i materiali e i rivestimenti siano di una qualità che può essere definita soltanto ordinaria. La vettura viene costruita sia negli Stati Uniti che in Cina e Corea e proprio da
La Malibu nasce nel 1964 e viene offerta in versione hardtop e cabrio due porte, berlina quattro porte e SW. Nel 1968 c’è un significativo restyling e nel 1973 nasce la vera terza serie, disponibile come coupé, berlina e SW. Questa versione ottiene ottimi risultati sportivi e consente ai piloti Cale Yarborough, Bobby Allison, Darrell Waltrip e Benny Parsons di vincere 25 gare NASCAR. Per ridurre i consumi, nel 1978
PREZZO: 32.300 €
eletta “Auto dell’Anno 1997” della rivista Motor Trend. La sesta generazione debutta nel 2004 ed è realizzata su base Opel, così, come la successiva del 2007, eletta North American Car of the Year 2008.
1997
2004
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LaPROVA Le portiere posteriori scorrevoli con montante integrato facilitano l’accesso dietro. La capacità del bagagliaio non è al top, mentre il motore turbodiesel è davvero poco assetato
Ford B-Max 1.6 TDCI Titanium
una baby aperta a tutto perchÉ vale la pena Di pensarci pensarci
Difficile trovare una piccola MPV così parca. Le porte posteriori scorrevoli, poi, agevolano l’accesso ai posti dietro b-maX 1.6 tDci titanium
MONACO DI BAVIERA - Le auto innovative generano spesso grandi aspettative. La Ford B-Max, indubbiamente una delle proposte più originali degli ultimi anni, non ha fatto eccezione. La piccola monovolume basata sul pianale della Fiesta - la prima nel suo genere dotata di porte posteriori scorrevoli nonché caratterizzata dal montante centrale integrato nelle portiere (soluzione che favorisce l’accesso ai sedili posteriori) - ci ha colpito sotto molti aspetti. Tutti tranne, curiosamente, quelli sui quali nutrivamo maggiori speranze. Nonostante queste due invenzioni, infatti, la praticità non è il punto forte di questa vettura: se è vero che è facile accomodarsi nei posti dietro è altrettanto vero che uscire non è così semplice (manca un appiglio, presente invece sulla rivale diretta Opel Meriva). Senza contare che lo spazio a disposizione delle gambe non è molto (il passo, d’altronde, è rimasto quello della Fiesta), il divano posteriore scorrevole non è disponibile nemmeno come optional e il bagagliaio è piccolo e non sfruttabilissimo. Una nota positiva arriva, però, dal pratico sedile anteriore: reclinando lo schienale è possibile ricavare un piano di carico lungo ben 2,34 metri. L’abitacolo è ottimamente realizzato: la parte superiore della plancia è rivestita da plastiche morbide mentre le zone più nascoste, per le quali sono stati impiegati materiali più economici (ma in linea con quanto offerto dalla concorrenza) presentano buoni assemblaggi. La BMax è un’auto nata per accogliere una famiglia non troppo numerosa (a nostro avviso una coppia con un figlio è la “configurazione” ideale per sfruttare al meglio le doti di questa vettura) però non disdegna il piacere di guida: le sospensioni rigide ma non troppo assicurano il giusto compromesso tra comfort e divertimento, lo sterzo e il cambio reagiscono bene ai comandi
PREZZO: 20.000 € i numeri MOTORE: TURBODISEL, 4 cilindri, 1.560 cc POTENZA: 70 kW/95 CV CAMBIO: manuale a 5 rapporti TRAZIONE: anteriore LUNG./LARG./ALT.: 4,08/1,75/1,60 mt CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 318/1.386 litri VELOCITÀ: 173 km/h CONSUMO COMBINATO: 4,0 l/100 km EMISSIONI CO2: 104 g/km
cosa c’è e cosa si paga ALZACRISTALLI ELETTRICI POST. di serie CERCHI IN LEGA di serie CRUISE CONTROL di serie FENDINEBBIA di serie INTERNI IN PELLE 500 € NAVIGATORE SATELLITARE non disp. RETROVISORI RIPIEGABILI ELETTR. 250 € SEDILE POSTERIORE SDOPPIATO di serie SENSORI DI PARCHEGGIO 250 € VERNICE METALLIZZATA 550 €
con chi se la gioca Fiat 500 L 1.3 Multijet Lancia Musa 1.3 Mjt 95 CV Opel Meriva 1.3 CDTI 95 CV
da 19.350 € da 19.600 € da 19.450 €
del guidatore e i freni sono potenti anche in occasione di manovre di emergenza. Il motore 1.600 turbodiesel TDCi da 95 CV (quello che dovrebbe conquistare il maggior numero di clienti secondo il marketing Ford) non è un fulmine di guerra ed è sempre piuttosto avvertibile all’interno (quando si superano i 100 km/h si manifesta anche qualche fruscio aerodinamici) ma ha l’enorme pregio di consumare pochissimo, anche quando si tende a pigiare
forte il pedale dell’acceleratore. Le dimensioni esterne compatte (4,08 metri di lunghezza) rendono la baby MPV Ford ideale per la città e le ampie superfici vetrate garantiscono un’ottima visibilità. Chi non fosse ancora soddisfatto, può comunque optare per i sensori di parcheggio posteriori, optional a 250 euro nel pacchetto City Pack, che comprende anche gli specchietti retrovisori ripiegabili elettricamente. Chi non ha una grande forza nelle braccia potrebbe però trovare pesanti le portiere anteriori, visto che ospitano nella loro intelaiatura parte del montante centrale. I prezzi della B-Max partono da 16.250 euro. La 1.6 TDCi Titanium della nostra prova, però, è la versione più costosa della gamma - 20.000 euro - e anche quella che dovrebbe ottenere i migliori risultati in ter-
mini di immatricolazioni in Italia. Il prezzo, che può sembrare elevato (solo 1.250 euro in meno della sorella maggiore CMax dotata dello stesso propulsore ma con un allestimento meno ricco), è in realtà nella media della categoria. La dotazione di serie comprende i cerchi in lega da 16”, il climatizzatore manuale, il cruise control e i fendinebbia. A chi intende incrementare i contenuti della vettura consigliamo un optional utile come la ruota di scorta da 14” (150 euro). Il tetto panoramico (750 euro), poi, contribuisce a rendere più luminoso l’abitacolo mentre l’impianto Premium Sony System (500 euro) è dedicato agli amanti della tecnologia e comprende radio CD/MP3 con comandi al volante e Bluetooth. Marco Coletto
le anti b-max La rivale diretta della Ford B-Max (non fosse altro che per l’apertura non convenzionale delle porte posteriori, in questo caso controvento) è la Opel Meriva: ha una gamma motori composta da due unità 1.400 a benzina da 100 e 120 CV, da un 1.400 a Gpl da 120 CV e da quattro turbodiesel CDTI (1.300 da 75 e 95 CV e 1.700 da 110 e 130). Il listino prezzi parte da 16.200 euro. La Fiat 500 L è invece la più recente: realizzata sul pianale della Punto, è proposta a partire da 15.550 euro e nasconde sotto il cofano due
unità a benzina (1.400 da 95 CV e 900 bicilindrico da 105 CV) e un 1.300 turbodiesel Multijet da 85 CV. Ultima, ma non meno importante, la Lancia Musa. È ufficialmente uscita di produzione, ma è ancora oggi una delle monovolume compatte più apprezzate
e non è difficile trovare esemplari disponibili nelle concessionarie. Tre i motori in gamma: un 1.400 a benzina da 95 CV, un 1.400 a gpl da 77 CV e un 1.300 turbodiesel Multijet da 95 CV. I prezzi? Da 17.100 euro, ma con possibilità di forti sconti.
La Ford B-Max viene costruita in Romania, nello stabilimento di Craiova (ex Citroën e Daewoo). Nello stesso impianto, acquistato dalla Casa americana nel 2007, viene già assemblata la multispazio Transit Connect
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LaPROVA
A UTORAMA 22 Ottobre 2012
PERCHÉvalElaPEnadiPEnsaRCi valElaPEnadiPEnsaRCi
Una soluzione diversa rispetto a berline e familiari, con la guidabilità delle prime e la spaziosità delle seconde
Opel Astra Sedan, EcoFlex 1.7 CDTi 110 CV Elective
Presentando la versione a tre volumi, la Opel cala il poker e completa la gamma dell’Astra. La Sedan misura quasi 4,7 metri di lunghezza, ha un grande bagagliaio e allestimenti degni di una berlina di classe superiore
L’Astra Sedan ha una linea equilibrata ed elegante che potrebbe richiamare un buon numero di clienti anche in italia. Magari tra chi sta pensando di passare da una grande berlina a un modello meno impegnativo ma, comunque, dall’aspetto prestigioso
FRANCOFORTE - Opel cala il quarto asso della gamma Astra presentando la Sedan a 4 porte, già ribattezzata “la piccola Insignia”. Della sorella maggiore riprende l’eleganza delle linee per “sfondare” perfino nel nostro Paese, dove le berline compatte a tre volumi non sono gettonatissime. Ciononostante, i responsabili della filiale italiana si sbilanciano fino ad ipotizzare un 1015% di vendite sul totale, anche sulla base del gradimento ottenuto dalla rivale Chevrolet Cruze. Con questo modello la gamma Astra è ora completissima, perché la
Sedan va a sommarsi alla berlina 5 porte, alla station wagon Sports Tourer e alla sportiva GTC. Senza contare che, all’inizio del 2013, arriverà la Cascada che, nonostante il nome differente, sarà una vera a propria Astra cabriolet. La Sedan non dimostra i suoi quasi 4,7 metri di lunghezza però, proprio grazie alle dimensioni può vantare un bagagliaio che sembra non finire mai: la capacità è di 460 litri (90 in più della berlina a 5 porte) e arriva a oltre mille con lo schienale posteriore abbattuto. Sotto il cofano possono es-
serci quattro motori: due a benzina (1.4 e 1.4 Turbo da 100 e 140 CV) e due a CDTI a gasolio da 1.7 litri da 110 e 130 CV con Fap, anche in versione ecoFLEX. In questo caso, grazie allo start/stop e ad altre tecnologie che ne aumentano l’efficienza, sono accreditati di percorrenze superiori ai 27 km/litro con emissioni sotto la soglia “psicologica” dei 100 grammi di anidride carbonica, cioè 99. Come aveva fatto con Insignia, Opel trasferisce qualità e tecnologie per attirare clienti che vogliono concedersi qualche lusso in più. Su Sedan
E con il biturbodiesel diventa tutta un’altra Astra Sotto il cofano dell’Astra berlina più potente di sempre batte un cuore biturbodiesel da 195 CV (e 400 Nm di coppia) che Opel aveva lanciato su Insignia. Malgrado prestazioni di brivido - 226 km/h e 8,4 secondi per schizzare da 0 a 100 - la vettura è accreditata di consumi ragionevolissimi quando non si esagera con l’acceleratore: meno di 5 litri ogni 100 km, grazie anche al dispositivo start/stop. In Italia, questo motore sarà disponibile sulla berlina 5 porte e sulla Sports Tourer (foto a destra) ma, stranamente, non su GTC né Sedan. I due turbocompressori, sono come “gemelli diversi”, hanno dimensioni differenti e agiscono simultaneamente o meno, a seconda delle esigenze. E quando operano in coppia, beh, allora è un vero spasso stare al volante. L’80% della coppia è disponibile già tra 1.750 e 2.500 giri. Rispetto alla versione montata su Insignia, l’unità è stata adattata per poter entrare nel più piccolo vano motore. Le Astra biturbodiesel si distinguono anche dalla carrozzeria più aggressiva, con profili cromati dei finestrini, griglie sportive e, tra le altre cose, due scarichi posteriori. I prezzi dovrebbero partire da poco oltre 28 mila euro. Prime consegne in gennaio.
astRasEdan,ECoFlEx1.7Cdti110CvElECtivE
con lA codA è quAsi unA piccolA insigniA PREZZO: 22.450 € inumERi MOTORE: turbodiesel 4 cilindri CILINDRATA: 1.686 cc POTENZA: 81 kW/110 CV COPPIA: 280 Nm CAMBIO: manuale a 6 rapporti TRAZIONE: anteriore LUNG./LARG./ALT.: 4,65/1,81/1,5 mt CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 460/1.010 litri 0/100 KM/H: 12,6 secondi VELOCITÀ: 191 km/h CONSUMO COMBINATO: 3,7 l/110 km EMISSIONI CO2: 99 g/km
CosaC’èECosasiPaga AIRBAG ALZACRISTALLI ELETTRICI POST. BLUETOOTH CAMBIO AUTOMATICO CERCHI IN LEGA DA 17” PACK CON FENDIBEBBIA CLIMA AUTOMATICO ESP IMPIANTO STEREO CD MP3 PACK NAVIGATORE SATELLITARE
di serie 300 € 275 € n.d. da 680 € n.d. di serie da 800 € da 855 €
ConCHisElagioCa Chevrolet Cruze 2.0 VCDI 4p Hyundai i40 1.7 CRDI 4p VW Jetta TDI 1.6 BlueMotion
19.700 € da 24.490 € 24.400 €
sono infatti disponibili i fari Advanced Forward Lighting (AFL+) con luci al bi-xenon con funzioni avanzate come la distribuzione variabile della luce, l’illuminazione delle curve e l’assistenza agli abbaglianti, ma anche il telaio attivo FlexRide, che permette di adattare gli ammortizzatori al tipo di guida, e i sedili ergonomici per la salute della schiena di chi viaggia davanti. La 1.7 CDTI da 110 CV della prova si guida che è una favola, grazie alla distribuzione fluida della coppia, anche se non è certo un’auto per mettersi a fare le gare. L’insonorizzazione è buona, a conferma dell’impegno di Opel per offrire “qualcosa” da segmento superiore. Il listino parte da 18.750 euro (1.4 litri benzina Elective da 100 CV), ovvero sempre 500 in più rispetto alla 5 porte. Entro l’anno arriverà anche la versione a Gpl (col 1.400 da 140 CV), di grande interesse per l’Italia, dove Opel commercializza il 75% della propria produzione a doppia alimentazione. Mattia Eccheli
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AUTORAMA 23 Ottobre 2012
Seat Toledo e Skoda Rapid
TrE volumi con sorprEsA La coda prominente nasconde un grande portellone che eleva capacità di carico e versatilità a livelli al top della categoria PERCHÉvalElaPEnadiPEnsaRCi PERCHÉvalElaPEnadiPEnsaRCi
Due modelli che sembrano fatti apposta per fronteggiare la crisi: prezzi ragionevoli, costruzione solida e versatilità eccezionale ca di evidente progettazione VW, e la dotazione di sicurezza comprende per tutte le versioni sei airbag ed ESP. Rispetto alla Rapid, la Toledo ha un aspetto leggermente più classico, con la calandra meno estesa e i proiettori posteriori più sviluppati in senso orizzontale, con una parte solidale con il portellone. La commercializzazione italiana della Seat inizierà a febbraio 2013, orientativamente con prezzi da circa 17.500 euro per la 1.2 TSI 86 CV Reference. La Rapid, invece, potrebbe arrivare già entro la fine dell’anno e disporrà anche di un 1200 da 75 CV che potrebbe abbattere il livello di ingresso a circa 15 mila euro nel caso dell’allestimento Active. La versione ceca, però, avrà anche un motore top di
gamma precluso alla spagnola: l’1.4 TSI da 122 CV. I motori, tutti turbocompressi e con iniezione diretta a parte il 1.200 da 75 CV, derivano da quelli già adottati da Polo, Golf e così via. L’ 1.2 TSI a benzina, in versione da 86 e 105 CV, ha una coppia ai bassi regimi e una regolarità di funzionamento davvero inaspettate, ma nel nostro Paese una grande parte delle vendite - soprattutto nel caso della Toledo - dovrebbe essere appannaggio dei diesel: l’1.6 TDI da 105 CV (più avanti sarà disponibile anche in configurazione da 90 CV) non ha la stessa morbidezza, nè la silenziosità del TSI ma permette prestazioni adeguate allo spirito della vettura e promette percorrenze medie di circa 20 km/litro. L’assetto non è morbidissimo, fa bene il suo dovere in fatto di confort ed è alla base di un carattere rassicurante, anche se non propriamente emozionale.
In Italia le consegne della Toledo cominceranno in febbraio. La gamma di partenza prevede tre motorizzazioni (due a benzina e un diesel), potenze da 86 a 105 CV e cambi manuali a 5 e 6 marce, mentre solo in un secondo momento verrà introdotto l’automatico DSG a 7 rapporti. Due gli allestimenti disponibili: Reference e il più completo Style, destinato a riscuotere maggiori consensi da noi, mentre si prevede che oltre il 90% degli acquirenti italiani si rivolgerà al motore diesel e, specificamente, alla versione 1.6 da 105 CV
sEattolEdo1.6tdi105Cv
tre volumi sono rimaste nel limbo del mercato per parecchi anni, ma i riscontri ottenuti dalla Chevrolet Cruze hanno dimostrato che per questa nicchia può tornare ad esserci un po’ di spazio e, così, le alternative cominciano a fioccare. E non c’è solo l’Astra Sedan della pagina a fianco: infatti il Gruppo VW, sempre più determinato a saturare ogni spazio di mercato, ne sta sfornando addirittura due e, a poche settimane di distanza, ha presentato la Skoda Rapid e il suo clone Seat Toledo. Entrambe sono prodotte negli stabilimenti Skoda di Mlada Boleslav, in Repubblica Ceca, e condividono la struttura, la meccanica, la filosofia costruttiva e, probabilmente, anche i prezzi a parità di equipaggiamento e motorizzazione. La loro qualità di maggior spicco è l’eccezionale versatilità ottenuta grazie alle dimensioni abbondanti rispetto alla media della categoria (4,48 metri di lunghezza) che hanno permesso di ottenere un bagagliaio sostanzioso (capacità da 550 a 1.490 litri) e anche molto accessibile, perché la coda cela un ampio portellone. Chi siede dietro, poi, gode di uno spazio per le ginocchia e per la testa che non ha paragoni tra la concorrenza. Il divano permette di ospitare molto confortevolmente due adulti e un eventuale terzo in modo assolutamente accettabile. Le finiture sono austere nell’aspetto ma solide e ben realizzate, con molta componentisti-
PREZZO: n.d. inumERi MOTORE: turbodiesel, 4 cilindri in linea CILINDRATA: 1.598 cc POTENZA: 77 kW/105 CV COPPIA: 250 Nm CAMBIO: manuale a 5 rapporti TRAZIONE: anteriore LUNG./LARG./ALT.: 4,48/1,71/1,46 mt CAPACITÀ BAG.: 550/1.490 litri 0/100 KM/H: 10,6 secondi VELOCITÀ: 190 km/h CONSUMO COMBINATO: 4,4 l/100 km EMISSIONI CO2: 114 g/km
Saverio Villa
skodaRaPid1.2tsi105Cv
MILANO - In Italia le berline compatte a
PREZZO: n.d. inumERi MOTORE: turbobenzina, 4 cilindri in linea CILINDRATA: 1.197 cc POTENZA: 77 kW/105 CV COPPIA: 175 Nm CAMBIO: manuale a 6 rapporti TRAZIONE: anteriore LUNG./LARG./ALT.: 4,48/1,71/1,46 mt CAPACITÀ BAG.: 550/1.490 litri 0/100 KM/H: 10,4 secondi VELOCITÀ: 195 km/h CONSUMO COMBINATO: 5,4 l/100 km EMISSIONI CO2: 125 g/km
La Rapid sarà inizialmente disponibile con cinque motori (quattro a benzina, un diesel), potenze da 75 a 122 CV e cambi manuali a 5 o 6 marce e automatico a 7 marce. Tre gli allestimenti, in ordine crescente di completezza: Active, Ambition ed Elegance. L’Ambition dovrebbe essere il più in linea con le esigenze del nostro mercato, mentre il propulsore più gradito, secondo le previsioni Skoda, sarà il 1.200 TSI da 86 CV. Le vendite in Italia inizieranno probabilmente entro la fine del 2012