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Mensile di informazione e cultura del mondo dei motori
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Nº 534/NOVEMbrE 2012 - € 3,00
BERLINA DA IMPAZZIRE Con la CLA la Mercedes vuole far rinascere l’amore per le tre volumi
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4X2
Fanno tutto per “pochi” euro: ecco le 10 suv più economiche del mercato pag. 9
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AUTOR
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DI FERITA LA PRE AMA
Nuova Fiat Panda 4x4: l’integrale più amata dagli italiani
Opel Mokka: ha grinta, personalità e non è neanche tanto piccola
LA GUIDA
R 5 2.4 HOVE
LA PROVA
ale specirt spo ty utili LA PROVA
e aNcOra: Mercedes c180 cDI (PAG.13) - Fiat Panda Trekking e Natural Power (PAGG.14/15) - Suzuki Grand Vitara 1.9 DDIS (PAG.16) Lexus rX 450h (PAG.17) - Mahindra XUV500 (PAG.17) - VW Golf 2.0 TDI (PAG.18) - Mitsubishi Outlander 2.2 Diesel (PAG.19) Fiat Doblò 2.0 MJT (PAG.19) - aston Martin DB9 (PAG.22) - McLaren 12c Spider (PAG.22)
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N E W S
A UTORAMA 2 Novembre 2012
Il cofano motore è integrato nel frontale e comprende la mascherina con effetto diamante. Soluzioni destinate a sparire sul modello di serie, che conserverà comunque un design molto aggressivo
Obiettivo: far tornare di moda le tre volumi. Come? Con una linea da coupé e prezzi accessibili. Il modello definitivo si chiamerà CLA Mercedes Concept Style Coupé
il ritorno della berlina IL VIDEOROVA STA P DI QUE ROVI SU LO T wtv.it
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Si chiama Concept Style Coupé e per il momento è solo un prototipo. La versione definitiva - che prenderà il nome di CLA arriverà l'anno prossimo. Sotto una linea da coupé offrirà anche le porte posteriori e lo spazio necessario a una famiglia di quattro persone: una ricetta su cui la Casa di Stoccarda ha costruito un successo come la CLS. In questo caso le dimensioni sono ben più compatte - 4,6 metri di lunghezza, 1,89 di larghezza e 1,4 di altezza - e il “lignaggio” della vettura meno altolocato. A differenza della CLS, inoltre, i posti sono 5 e non 4. Gli uomini della Mercedes credono fermamente in questa tre volumi, tanto
alfa e Maserati sugli altari, lancia sulla... ypsilon La buona notizia è che Marchionne ha annunciato di non voler chiudere impianti in Italia. Quella cattiva è che non c’è futuro per la Lancia: se andrà bene, quella che fu un’azienda gloriosa legherà le proprie sorti alla sola Ypsilon, ma ipotesi di chiusura totale non sono purtroppo da escludere. Il n°1 del Gruppo Fiat ha rilasciato altre importanti dichiarazioni sui piani del Lingotto. Innanzitutto, ha tenuto a precisare che la produzione di Jeep non sarà trasferita dagli USA alla Cina. Poi, che il Gruppo punterà su Alfa Romeo e Maserati nell’alto di gamma, sulla Jeep nei suv e sulla famiglia 500 nei segmenti più
economici del mercato. Inoltre, Fiat cessa di essere un marchio generalista, rinunciando alle vetture più grandi. Nel dettaglio, il Gruppo Fiat presenterà 3 nuovi modelli nel 2013: un’Alfa Romeo e due Maserati, prodotte in Italia. Nel 2014 sarà il turno di 5 nuove auto, anch’esse prodotte nel nostro Paese: una Fiat, due Alfa, una Jeep e una Maserati, più un veicolo commerciale Fiat. Altri 5 modelli sono attesi nel 2015 (due Maserati e tre Alfa); nel 2016, infine, altre due Alfa Romeo e una Maserati. Un piano articolato, la cui piena applicazione resta da verificare, viste le esperienze precedenti: Fabbrica Italia su tutte.
A UTORAMA n.534/Novembre 2012 Mensile di informazione e cultura del mondo dei motori fondato nel 1958 Direttore responsabile: Cristina Altieri cristina.altieri@hubcomunicazione.it Direttore eDitoriale: Saverio Villa saverio.villa@hubcomunicazione.it Hanno collaborato: Michele Orfino (grafica), Adriano Tosi, Marco Coletto, Renato Gallo, Massimiliano Campanella, Andrea Rapelli, Mattia Eccheli consulente Di Direzione: Paolo Altieri
da arrivare a dirsi convinti che sarà l'auto che riporterà gli italiani sulle berline, di ritorno dalle più inquinanti suv e crossover. Non solo: grazie al dinamismo del design, gli strateghi della Stella sono sicuri che molti dei futuri clienti della CLA arriveranno da altre Case automobilistiche, perché in questo prodotto troveranno finalmente quello che alla Mercedes è sempre mancato. La vettura è già stata deliberata quasi del tutto (le soluzioni più azzardate tipiche da prototipo che vedete in queste foto sono state adottate appositamente per l’esposizione nei vari motorshow) e il debutto in veste ufficiale è previsto per il Sa-
lone di Ginevra di marzo 2013; le vendite inizieranno entro il semestre del prossimo anno. Quanto alla meccanica, per ora è stato annunciato solo il propulsore quattro cilindri 2.000 turbo a benzina da 211 CV, abbinato alla trazione integrale 4Matic e al cambio automatico a doppia frizione 7GDtc. Ovviamente arriveranno proposte più abbordabili (anche a gasolio), dotate della trazione anteriore e del cambio manuale. La CLA è il terzo elemento di una famiglia di compatte che già comprende Classe A e B e che arriverà a cinque modelli, grazie ai futuri debutti del SUV compatto - GLA - e della CLA Shooting Brake.
iva dal 21 al 22%: un’altra batosta per l’auto
I nuovi prezzi dei modelli più venduti Si scrive Legge di Stabilità, si legge
Modello
Prezzo attuale IVA 22% IVA 23%
Fiat Panda 1.2 Pop Fiat Punto 1.2 Pop Ford Fiesta 1.2 Ikon Fiat 500 1.2 Pop Fiat 500L 1.4 Pop Opel Astra SW 1.4 Volkswagen Golf 1.2 Alfa Giulietta 1.4 Nissan Qashqai 1.6 Ford C-Max 1.6 Plus Peugeot 5008 1.6 VW Tiguan 1.4 BMW Serie 3 316i Audi A4 Avant 2.0 TDI Mercedes C180 CDI BMW 520i Audi A6 Avant 2.0 TFSI Porsche Boxster 2.7 BMW 730d
10.200 11.650 11.750 11.850 15.550 17.400 17.800 18.770 19.160 19.250 22.370 23.200 30.200 31.700 32.357 43.400 43.550 49.884 84.400
reDazione e aMMinistrazione Viale dei Partigiani, 118/c 20092 Cinisello Balsamo (MI) Tel. 02.22472162 - Fax 02.700430623 redazione@hubcomunicazione.it seDe leGale Via Stresa, 15 - 20125 Milano Diffusione abbonaMenti Cellofangraf 2000 S.r.l. - Mazzo di Rho (MI) staMpa e leGatoria Eurgraf - Cesano Boscone (MI)
10.277 11.740 11.842 11.942 15.671 17.574 17.940 18.918 19.312 19.404 22.594 23.385 30.440 31.955 32.614 43.749 43.724 50.383 85.056
10.355 11.829 11.935 12.034 15.793 17.748 18.081 19.066 19.463 19.558 22.818 23.570 30.680 32.210 32.871 44.098 44.076 50.887 85.773
"mazzata" per il mercato dell'auto: dalla prossima estate l'IVA passa dal 21 al 22%. Una misura necessaria per ridurre il deficit italiano e i cui effetti li vedete nella tabella a sinistra: abbiamo preso i segmenti di mercato più significativi e, per ciascuno, una o due auto. Nella seconda colonna da sinistra c’è il prezzo attuale della versione base, nella terza quello a partire da luglio 2013 (salvo ritocchi delle Case ai listini) e nella quarta i prezzi con l'IVA al 23%, non ancora del tutto scongiurata. Aggravi marginali, ma che in un clima di incertezza e sfiducia penalizzeranno le vendite, con effetti tutti da valutare sulle entrate per le casse dello Stato.
Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Milano n. 133 del 3/4/1969. Una copia Euro 3,00; arretrati Euro 6,00. ABBONAMENTO: annuo Euro 30,00, estero Euro 60,00. Versamento su c/c bancario IBAN IT74 I030 6920 7051 0000 0001 415 intestato a Hub Comunicazione Srl. Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art.1, comma 1, DCB-Milano. Manoscritti e fotografie non richiesti non si restituiscono. Tutti i diritti riservati © by AUTORAMA.
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N E W S la twizy mette la testa (di chi guida) a posto
Renault Clio Collection
lunga vita alla sorella Âgée Si chiama Clio Collection, ma non si tratta di una versione per collezionisti, né di una serie limitata: è la Clio di terza generazione che rimane nei listini Renault. Una scelta razionale, per chi non insegue la novità a tutti i costi e, anzi, predilige un prodotto collaudato ed economico. Il prezzo di partenza, in Francia, è pari a 9.900 euro. In Italia il listino ufficiale non è ancora stato comunicato, ma difficilmente si discosterà di molto dalla soglia psicologica dei 10.000 euro. La Clio Collection sarà disponibile in due livelli di equipaggiamento, Alizé e Business; due sono anche le
Addio intemperie, benvenuto inverno. Non è una contraddizione, ma ciò che i tecnici Renault hanno reso possibile grazie alla copertura della parte superiore delle portiere della Twizy. Il veicolo elettrico francese, infatti, è stato finora privo di una protezione fra portiere e tetto, esponendo gli occupanti a freddo e acqua. Il montaggio richiede solo 5 minuti, si può effettuare ovunque perché non richiede attrezzi e non implica modifiche alla carrozzeria della vettura. In pratica, il tutto è composto da due parti: una cornice con anima metallica (per il fissaggio sulla porta) e un materiale trasparente, con zip sulla cornice, a protezione dell’abitacolo. Apposite aperture assicurano invece l’aerazione necessaria a evitare il formarsi di condensa interna. Resta però un dubbio: tanta facilità nel montaggio/smontaggio potrebbe tradursi in un invito al furto.
motorizzazioni: 1.200 da 75 CV a benzina e 1.500 dCi sempre da 75 CV. La prima emette 130 g/km di CO2, la turbodiesel invece non va oltre i 105 g/km. Quanto alla dotazione di serie, la Alizé offre quattro airbag, il climatizzatore manuale, gli attacchi Isofix sui sedili posteriori laterali, gli alzacristalli elettrici anteriori, il computer di bordo e la radio con lettore CD mp3. La Business aggiunge il navigatore Carminat TomTom, i comandi della radio sul piantone di sterzo, il cruise control con limitatore della velocità, i fendinebbia e gli specchietti elettrici.
Il debutto della quarta generazione l’ha fatta invecchiare parecchio. La Clio III resta comunque una delle auto più confortevoli e spaziose del segmento B
opel cascada, bentornata capote in tela
Fra gli accessori ci sono i sedili riscaldati e ventilati, la pelle Nappa e cerchi in lega fino a 20”. Weekend sugli sci? Il FlexFold abbatte gli schienali dei sedili posteriori elettricamente
Il nome, almeno in Italia, non pare dei più azzeccati. Ma la scoperta media di casa Opel (lunghezza 4,7 m, larghezza 1,84 m) torna alla capote in tela, dopo il “tradimento” dell’Astra TwinTop in favore del tetto metallico retraibile. Il nuovo soft-top completa le operazioni di apertura, in modalità elettrica, in soli 17 secondi e fino a 50 km/h. La Cascada offre quattro posti veri e un bagagliaio di 350 litri (280 con il tetto aperto), oltre a sistemi di sicurezza degni di un’ammiraglia come i fari anteriori adattivi, riconoscimento dei cartelli stradali e avviso di superamento involontario di carreggiata, indicatore della distanza e allerta incidente. Sicurezza non vuol dire scarso dinamismo, anzi: gli ingegneri tedeschi hanno adottato tutto il knowhow della Casa in fatto di handling. Il telaio HiPerStrut separa le funzioni di ammortizzazione e sterzo per migliorare trazione e precisione in curva, mentre le sospensioni a controllo elettronico Flex Ride coniugano al meglio comfort e dinamismo. I motori? 1.400 a benzina da 120 e 140 CV, il nuovo 1.600 SIDI (a iniezione diretta) ECOTEC da 170 CV e il 2.000 turbodiesel CDTI da 165 CV.
Volkswagen Maggiolino Cabriolet
si scopre nel segno della tradizione Da che Maggiolino è Maggiolino (discorso valido anche per Maggiolone e Beetle, ovviamente), la Cabriolet è una colonna portante del successo di questa vettura. Una regola cui non si sottrae l’ultimo modello della stirpe, che debutterà in versione scoperta il 30 novembre al Salone di Los Angeles e che arriverà nelle vetrine dei concessionari a partire dalla primavera del prossimo anno. Rigorosamente in tela, la capote si apre e chiude in soli 10 secondi, fino a 50 km/h e in modalità completamente elettrica. Come da tradizione, l’abitacolo ospita quattro persone, mentre il bagagliaio vanta una capacità di 225 litri e gli schienali dei sedili posteriori, abbattibili, regalano una versatilità non comune per le vetture scoperte. Gli ingegneri della Volkswagen hanno dedicato una grande attenzione al tema della sicurezza: ecco dunque un sistema di rollbar attivo, composto da due protezioni estraibili posizionate alle spalle degli schienali dei sedili posteriori. In caso di pericolo di ribaltamento, i due rollbar vengono “espulsi” in seguito al comando dell’unità di controllo degli airbag. Tempo pochi millesimi di secondo e, grazie all’azione combinata dei montanti anteriori, la protezio-
ne è massima per tutti e quattro i passeggeri. Immancabili gli airbag frontali e quelli laterali per testa e torace, compresi nella dotazione di serie al pari dell’ESP. Quanto alle motorizzazioni, sono sette le possibilità offerte dal nuovo Maggiolino Cabriolet. I propulsori alimentati a benzina partono dall’efficiente 1.200 TSI (turbo e a iniezione diretta) da 105 CV, disponibile fin dalla primavera anche nella versione a basso consumo BlueMotion Technology. Il top di gamma è rappresentato dal 2.000 TSI da 200 CV e a metà strada si colloca il 1.400 TSI da 160. La gamma dei diesel comprenderà invece l’ormai noto e collaudato 1.600 TDI da 105 CV(anche nella variante BlueMotionTechnology) e il più potente 2.000 TDI da 140 CV.
ford fiesta: frena da sola quando viaggia in città Dopo Focus e B-Max, anche sulla Fiesta arriverà l’Active City Stop, il dispositivo che evita le collisioni fino a 15 km/h e ne riduce le conseguenze fino a 30 km/h. Funziona mediante un sensore LIDAR (Light Detecting And Ranging), che misura costantemente lo spazio che separa l’auto dal veicolo che la precede, calcolando in tempo reale il rischio di collisione. Se c’è pericolo di impatto imminente, il sistema precarica i freni e, se il guidatore non frena o non scarta l’ostacolo, frena e riduce la coppia del motore, attivando le quattro frecce d’emergenza. Il prezzo dell’optional non è ancora stato comunicato.
Sono passati 63 anni, ma il design è rimasto fondamentalmente invariato, con la linea “retta” che va dal montante anteriore fino alla coda e la capote che si piega a libro dietro i poggiatesta posteriori. Sopra, i tre strumenti supplementari posizionati sulla plancia, che caratterizzano l’abitacolo della Cabriolet insieme al cassetto portaoggetti supplementare
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A UTORAMA 4 Novembre 2012
Salone di San Paolo
il futuro dell’auto è in brasile Il Paese sudamericano attualmente rappresenta il quarto mercato mondiale (ma punta a salire sul podio superando il Giappone) e quasi tutti i brand lo hanno “colonizzato” con almeno una fabbrica. Nonostante le piccole dimensioni (un solo padiglione) la più importante rassegna dell’emisfero australe ha visto tante novità. Scopriamole insieme...
VOLKSWAGEN TAIGUN Questa concept - lunga quasi 3,90 metri e realizzata sul pianale della citycar up! - anticipa le forme di una baby sport utility a trazione anteriore che potrebbe debuttare fra un paio d’anni nella gamma della Casa di Wolfsburg. Il propulsore è un 1.000 a tre cilindri turbo ad iniezione diretta di benzina da 110 CV in grado di far raggiungere alla vettura una velocità massima di 186 km/h e di farla accelerare da 0 a 100 km/h in 9,2 secondi. Eccellenti i consumi dichiarati: 4,5 l/100 km.
VOLKSWAGEN GOL 3 PORTE Da noi la conoscono in pochi, ma in Brasile è l’auto più amata: nelle immatricolazioni è prima davanti alle Fiat Uno e Palio. A San Paolo il marchio tedesco ha svelato la variante “giovane”, priva delle porte posteriori e più slanciata nelle forme. La piattaforma è la stessa della Polo (anche il design del frontale è molto somigliante) mentre la gamma motori è composta da due unità FlexFuel (alimentabili cioè con la benzina, con l’alcool o con una miscela di questi due carburanti) da 1 e 1,6 litri con potenze comprese tra 72 e 104 CV.
HYUNDAI HB20X Non è una suv in miniatura ma una variante “finta off-road” (assetto rialzato e protezioni della carrozzeria in plastica grezza) della piccola, basata sulla i20, che la Casa coreana ha progettato appositamente per il Brasile. Il motore è solo uno: un 1.600 flex-fuel da 128 CV. La versione “normale” monta invece anche il 1.000 già visto sotto il cofano della citycar i10.
MERCEDES SLS GT3 45TH ANNIVERSARY Nata per celebrare i 45 anni della AMG e realizzata in cinque esemplari (che possono circolare solo in pista), si distingue per la carrozzeria, i cerchi in lega e il roll bar verniciati con la tinta grafite opaca e per la plancia in fibra di carbonio. Prezzo inferiore a 500.000 euro.
FIAT BRAVO XTREME La novità più curiosa mostrata a San Paolo dal brand torinese (leader di mercato in Brasile), senza se e senza ma. Mascherina voluminosa con logo ipertrofico e inserti in fibra di carbonio, assetto ribassato, scarichi sportivi e un propulsore 1.400 T-Jet portato a ben 253 CV: queste le caratteristiche principali della pepata compatta di progettazione piemontese.
Thule Easy-fit
catene da record Le Thule Easy-fit sono le catene da neve più veloci da montare: non è uno slogan pubblicitario ma un dato di fatto attestato addirittura dai giudici del Guinness dei Primati. Lo scorso ottobre, presso il palazzetto del ghiaccio di Lecco, 12 impiegati e operai dell’azienda svedese di accessori auto provenienti da ogni parte d’Italia sono riusciti in un minuto a montare 81 catene su 24 Citroën C4 Aircross fornite per l’occasione: 6,75 a testa, meno di 9 secondi per ognuna. Per montare Thule Easy-fit - vincitrice nell’ottobre 2011 del prestigioso riconoscimento Innovation Award nella categoria Aftermarket alla fiera EquipAuto di Parigi e già in vendita ad un prezzo di 300 euro - sono sufficienti tre semplici manovre intuitive e veloci: si inizia allargando l’arco rigido, si prosegue calzando la catena sullo pneumatico partendo dalla parte superiore e si conclude il tutto abbassando il pedale per attivare il sistema di serraggio. Secondo Alberto Guidotti, Managing Director Thule Snow Chains, Easy-fit «è un prodotto unico che non ha eguali sul mercato».
NISSAN EXTREM Dalle forme di questa concept aggressiva nascerà quasi sicuramente la risposta giapponese alla Mini Paceman. Il design che strizza l’occhio al mondo delle coupé (così come l’abitabilità, è una 2+2), contraddistinto da un frontale cattivo e da cerchi da 19”, nasconde il pianale della piccola Micra. Sotto il cofano si trova il 1.600 DIG-T (turbo ad iniezione diretta di benzina).
RENAULT D-CROSS La Dacia Duster (in Brasile viene venduta con il marchio transalpino sul cofano) riveduta e corretta in chiave aggressiva. Questa concept, realizzata in un unico esemplare, si differenzia dalla variante “normale” per la zona posteriore nera opaca, per la mascherina più moderna che prelude ad un possibile restyling e per il portapacchi e la ruota di scorta presenti sul tetto. Senza dimenticarte la vistosa tinta verde che copre quasi tutta la carrozzeria.
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AUTORAMA 5 Novembre 2012
Fiat 500 Beach Cruiser Grazie agli interventi dei tecnici Mopar (brand dedicato alle personalizzazioni di area Chrysler ora entrato a tutti gli effetti nella galassia Fiat) la 500C diventa ancora più personale. Le modifiche sono dedicate al mondo del surf: passaruota allargati, vernice grigia opaca e cerchi in lega dallo stile retrò. Da non sottovalutare inoltre le maniglie, lo spoiler e gli specchietti retrovisori satinati, il portapacchi da tetto in alluminio e teak e, soprattutto, la coda, contraddistinta da vistose - nonché finte - feritoie ispirate a quelle del “cinquino” originale.
VWvortex Beetle Turbo Sono bastati pochi tocchi per trasformare un semplice Maggiolino in una bestia con cerchi in lega da 19” nata per aggredire l’asfalto. Gli ingegneri tedeschi hanno provveduto a prendere in prestito da una Golf R la trazione integrale, indispensabile per scaricare a terra i 500 CV provenienti da un propulsore 2.000 TSI (con una potenza originaria di “soli” 200 CV) opportunamente modificato. L’assetto è stato ottimizzato grazie alla presenza di sospensioni da corsa inizialmente progettate per l’Audi TT mentre nell’abitacolo spiccano i sedili Recaro.
Speciale
Hyundai Elantra GT Bisimoto Engineering
Ford Mustang Cobra Jet Twin Turbo Concept L’ultima evoluzione della dragster “yankee” (nata per le gare di accelerazione, non per le curve) avrà molto in comune con questo prototipo: a cominciare dal vistoso rigonfiamento sul cofano e dal motore 5.000 V8 Ecoboost a doppia sovralimentazione (che rimpiazza il precedente compressore volumetrico) dalla potenza non comunicata.
Un’interessante elaborazione su base i30 non realizzata dalla Casa coreana ma da uno dei tuner più noti della California. Grazie a numerosi interventi (pistoni forgiati, turbocompressore, iniettori ad alta pressione) il motore 1.800 a benzina è stato portato da 128 a 600 CV. Per quanto riguarda i cambiamenti estetici segnaliamo i cerchi da 18”.
esagerazioni a stelle e strisce Da quasi cinquant’anni il salone del tuning di Las Vegas - da sempre curiosamente rivolto solo agli addetti ai lavori e non aperto al pubblico - raccoglie il meglio del mondo delle elaborazioni in salsa yankee. Quest’anno, però, le personalizzazioni più convincenti sono arrivate da altri continenti: dall’Asia (Corea del Sud e Giappone) e, soprattutto, dall’Europa come dimostrano le proposte provenienti da Germania e Italia
Toyota Ultimate Fishing Tundra Il mezzo ideale per gli appassionati di pesca presenta, nella zona solitamente riservata al cassone, una cassetta degli attrezzi a scomparsa con tutti gli accessori fondamentali per praticare questo hobby. Tra le altre modifiche è impossibile non notare la vernice opaca, il verricello, l’assetto rialzato per affrontare i guadi, la consolle centrale ridisegnata e i cerchi in lega da 20”. Sotto il cofano si nasconde invece un possente propulsore 5.700 V8 a benzina sovralimentato.
Chrysler 300 Luxury Concept Anche l’ammiraglia americana (da noi meglio conosciuta come Lancia Thema) si concede qualche cambiamento in salsa tuning. Le modifiche - non troppo vistose - apportate dai tecnici Mopar (gli stessi che hanno lavorato sulla Fiat 500 Beach Cruiser precedentemente citata) su questo prototipo saranno quasi sicuramente introdotte anche sulla versione che debutterà nel 2013: cerchi in lega da 20”, listelli sottoporta illuminati, scarichi cromati e tanti altri dettagli minori.
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Novembre 2012
50 anni di James Bond
le auto di 007 in mostra a londra
Per celebrare il mezzo secolo di vita della saga cinematografica di 007 il National Motor Museum di Beaulieu (paesino nel sud dell’Inghilterra, a pochi chilometri da Southampton) ospiterà fino al 6 gennaio 2013 la mostra “Bond in Motion”, dedicata alle vetture guidate dall’agente segreto più famoso del mondo. 50 veicoli esposti (più altri tre - due moto Honda CRF250R e una Land Rover Defender provenienti dall’ultimo film Skyfall, il ventitreesimo capitolo della serie) usati da Sean Connery, George Lazenby, Roger Moore, Timothy Dalton, Pierce Brosnan e Daniel Craig che permettono ai visitatori di ripercorrere la storia motoristica, soprattutto britannica, degli ultimi cinquant’anni. La mostra è aperta tutti i giorni (eccetto a Natale) dalle 10 alle 17 e il prezzo del biglietto, che permette l’accesso all’intero museo nazionale britannico dell’automobile, è di 20 sterline (circa 25 euro). Per maggiori informazioni: www.beaulieu.co.uk
La Land Rover Defender (a sinistra) è la protagonista di un inseguimento a Istanbul nell’ultimo film di 007 “Skyfall” ma le auto più amate da Bond sono senza dubbio le Aston Martin. La Vanquish (a destra) è nota per un duello sul ghiaccio in “La morte può attendere” (2002), mentre la DBS (foto sotto) viene distrutta per ben due volte: in “Casino Royale” del 2006 (ma in realtà si tratta di una DB9) e in “Quantum of Solace” (2008)
in Breve
N E W S
A UTORAMA 6
ford Punta sul carbonio
Il futuro della Ford passerà dalla fibra di carbonio: la Casa americana ha dichiarato di voler ridurre entro il 2020 il peso delle proprie vetture di 320 kg e per questa ragione punterà su questo materiale, più leggero di oltre il 50% rispetto a un corrispondente pezzo in acciaio, meno “bisognoso” di lavorazioni e più facile da verniciare.
citroËn, torna la 2cV?
L’attesissima erede della Citroën 2CV dovrebbe debuttare al Salone di Parigi del 2014. Secondo le ultime indiscrezioni provenienti dai media transalpini la nuova vettura non avrà uno stile retrò come la Fiat 500 e la Mini ma condividerà con l’antenata il nome e la filosofia: sarà un mezzo essenziale e soprattutto con costi di gestione e di acquisto abbordabili.
Mostra “Le grandi Ferrari di Sergio Pininfarina”
pura passione rossa a maranello La mostra “Le grandi Ferrari di Sergio Pininfarina” è un evento irrinunciabile per gli amanti della Rossa. L’esposizione, aperta fino al 7 gennaio 2013 presso il Museo Ferrari di Maranello, ospita infatti in tre sale tematiche 22 modelli - undici stradali e undici da competizione, alcuni esemplari unici - frutto della collaborazione tra la Casa emiliana e l’atelier torinese. Tra le vetture più interessanti da ammirare troviamo la concept Pinin, l’unica auto del Cavallino a quattro porte mai realizzata nella storia, la leggendaria Daytona in versione spider e la 330 GTC speciale appartenuta alla principessa del Belgio Liliane de Rethy. Il reparto motorsport è invece rappresentato degnamente dalla 250 LM (l’ultima Ferrari ad aggiudicarsi la 24 Ore di Le Mans, nel 1965, con Jochen Rindt e Masten Gregory), dalla 250 GT Berlinetta passo corto con la quale Stirling Moss vinse il Tourist Trophy nel 1961 e dal prototipo di Formula 1 Sigma del 1969, creato per migliorare la sicurezza nel Circus. La mostra è aperta al pubblico tutti i giorni (escluso Natale e Capodanno) dalle 9:30 alle 18:00 e il biglietto, che garantisce l’accesso all’intero museo, costa 13 euro (11 per gli studenti e gli over 65, 9 per i bambini da 6 a 10 anni e gratuito per i disabili e i bambini fino a 5 anni). Per maggiori informazioni consultate il sito museo.ferrari.com.
manutenzione su internet
Il nuovo portale Service Car Advisor (lo trovate all’indirizzo www.servicecaradvisor.com) nasce per venire incontro agli automobilisti che hanno bisogno di manutenzione per la loro vettura e che non vogliono spendere cifre esorbitanti. Basta infatti selezionare il luogo di residenza per trovare tutte le offerte di meccanici e gommisti.
il quad-moto d’acqua con motore bmw
Si chiama Quadski l’ultima proposta del marchio americano Gibbs (noto per aver realizzato quasi dieci anni fa l’auto anfibia Aquada): un quad che in meno di cinque secondi si trasforma in una moto d’acqua dotato di un motore BMW Motorrad K1300 e capace di raggiungere una velocità di 70 km/h su qualsiasi superficie. Il prezzo si aggira intorno ai 30.000 euro.
tesla: giro del mondo La Enzo del 2002 (in alto) ha anticipato il design delle attuali Ferrari, il prototipo Pinin Concept (sopra) fu realizzato nel 1980 per celebrare i 50 anni di attività della carrozzeria Pininfarina mentre la 550 Barchetta del 2000 (a sinistra) è la variante scoperta della Maranello
Il design della nuova 2CV avrà molti elementi in comune con la concept CCactus svelata al Salone di Francoforte del lontano 2007
Il tedesco Rafael de Mestre ha effettuato il primo giro del mondo a bordo di un’automobile elettrica: una Tesla Roadster. 28.000 chilometri percorsi e tredici nazioni attraversate in 126 giorni (60 trascorsi al volante intervallati da qualche incidente). Incredibili i costi di alimentazione della vettura: sono stati infatti spesi solo 300 euro di corrente.
Il propulsore BMW K1300 a quattro cilindri ha una potenza compresa tra 173 e 175 CV ed eroga una coppia massima di 140 Nm a 8.250 giri al minuto
07.Autorama 534 Confronto Sav OK:Layout 1 12/11/12 12:35 Pagina 2
RENAULT
SCÉNIC controtutte X-MOD
AUTORAMA 7 Novembre 2012
22.450 EURO Confronto in pillole
la praticità non è tutto
Opel Meriva 1.4 GPL TECH Cosmo È l’unica del lotto ad offrire un propulsore sovralimentato (tanta coppia concentrata soprattutto ai bassi regimi, la spinta è evidente già sotto i 2.000 giri) e la cilindrata contenuta consente di risparmiare al momento di stipulare una polizza RC Auto. Versatile - merito delle porte posteriori che si aprono controvento - e ben dotata (cerchi in lega, cruise control, fendinebbia), ha sospensioni morbide che coccolano i passeggeri e un design tanto originale quanto piacevole e ancora oggi moderno.
Dopo due anni di assenza, la monovolume compatta francese torna ad offrire una variante a GPL. Nel confronto con le principali avversarie, però, non riesce a far valere la sua maggiore freschezza
24.050 EURO
24.050 EURO
Ford C-Max 1.6 GPL Plus
Volkswagen Golf Plus 1.6 BiFuel Comfortline Non è versatile come le rivali. La base è la stessa dell’attuale Golf (quella che verrà rimpiazzata a breve dalla settima generazione) e se è vero che una lunghezza di soli 4,20 metri può essere utile nel traffico, è altrettanto vero che la riduzione delle dimensioni esterne comporta necessariamente delle rinunce alla voce praticità. Il bagagliaio (395 litri) non ha una capienza convincente e il divano è stretto per tre persone. Divertente nelle curve, è cara e la dotazione di serie certo non ricca.
Il propulsore è il più potente tra quelli analizzati nella nostra “top five” (125 CV) e quando viaggia a benzina dichiara consumi bassi (6,6 l/100 km, a gas calcolate il 20% in più circa). Le dimensioni esterne sono ingombranti (4,38 metri di lunghezza per una MPV dotata di soli cinque posti sono parecchi) e non aiutano nei parcheggi; la qualità delle finiture presenta alti (nelle parti visibili) e bassi (nelle zone più nascoste della plancia). Molto sportiva: sia nel design che nel comportamento stradale.
21.700 EURO 19.550 EURO
Renault Scénic X-Mod 1.6 GPL
Seat Altea 1.6 BI FUEL Sono solo due i punti di forza della monovolume spagnola: il design (nonostante siano passati ben otto anni dal lancio) e, soprattutto, il prezzo concorrenziale. Le linee filanti penalizzano lo spazio a disposizione per la testa dei passeggeri posteriori (specialmente quelli più alti), l’accelerazione da 0 a 100 km/h (12,8 secondi) è la peggiore del lotto e la dotazione di serie è ben lontana dall’essere completa: persino i cerchi in lega e i fendinebbia (550 euro) sono optional.
A cura di Marco Coletto
Difficile trovare una MPV a cinque posti più spaziosa: i passeggeri posteriori (che hanno a disposizione tanti centimetri per le spalle, la testa e le gambe) sono ipercoccolati (merito anche di sospensioni soffici come cuscini che penalizzano però il divertimento) e il bagagliaio (437 litri) è da record. È l’unica a montare un cambio a sei marce (fondamentale nei lunghi viaggi autostradali) ma il propulsore è datato, oltre ad essere poco pronto ai bassi regimi (coppia massima a 4.250 giri).
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GUIDA ALL’ACQUISTO Per seguire la moda al tempo della crisi
AUTORAMA 9 Novembre 2012
IL VIDEOUIDA STA G DI QUE ROVI SU LO T wtv.it
LE DIECI SUV PIÙ ECONOMICHE DEL MERCATO ello www.y
Dacia Duster 1.6 4x2
Seguire la moda in tempo di crisi e non accontentarsi di un’auto come tante si può e si deve: anche chi ha a disposizione un budget contenuto può infatti acquistare una suv nuova di zecca con meno di 20.000 euro. Nelle prossime pagine vi mostreremo come fare proponendovi le dieci sport utility più economiche presenti in listino: vetture prevalentemente asiatiche (quattro giapponesi, una cinese e una coreana) contraddistinte dalla posizione di guida rialzata (niente di meglio per dominare la strada e avere un’ottima visuale del traffico circostante), da una praticità incredibile (che, come potete vedere nel box a fianco, ha permesso a questo segmento, negli ultimi dieci anni, di soffiare clienti a modelli più tradizionali come le compatte, le berline e le familiari) e da un design ispirato al magico mondo delle fuoristrada. Le vetture analizzate - tutte alimentate a benzina - sono esclusivamente a due ruote motrici (le più richieste dal pubblico) ma sono anche acquistabili a quattro ruote motrici: nei box riservati ad ogni singola automobile troverete i pregi e i difetti ma anche il prezzo di partenza della 4x4 più economica. Vi mostreremo inoltre le differenze sostanziali tra le suv 2WD e 4WD con i re-
lativi vantaggi e svantaggi. Non va dimenticato, inoltre, che i sistemi di trazione integrale presenti su questi mezzi sono meno raffinati di quelli adottati dalle vere off-road: in parole povere le “tuttoterreno” dure e pure hanno tutte e quattro le ruote costantemente in presa mentre
Un mercato in crescita Le sport utility rappresentano oggi oltre il 15% delle immatricolazioni totali nel nostro Paese (solo le piccole e le citycar fanno meglio) mentre dieci anni fa la quota delle “fuoristrada” si aggirava intorno al 5,3%. Nonostante quello che si può immaginare le suv non hanno cannibalizzato le monovolume, anzi: le mpv sono l’unico segmento (insieme alle citycar e alle 4x4) ad aver incrementato la propria quota di mercato dal 2002 ad oggi. Il cliente tipo di mezzi rialzati a due e quattro ruote motrici dieci anni fa acquistava invece vetture più tradizionali come le compatte (dal 19% al 13% nell’arco di dieci anni), le berline medie (dal 10% al 5% circa) e le ammiraglie (dal 3 all’1%).
sulle più borghesi sport utility la trazione è sempre e solo su due ruote e una frizione idraulica trasferisce la coppia alle altre due solo in caso di perdita di aderenza. Non è solo questo, tuttavia, l’elemento che segna la differenza tra le suv e le fuoristrada: non hanno le marce ridotte (fondamentali per affrontare salite importanti anche alle basse velocità) e non hanno il telaio a longheroni (tranne la Great Wall Hover 5), più adatto a sopportare usi gravosi. Insomma, le suv sono adatte alla maggioranza degli automobilisti, ma non a quelli che hanno davvero bisogno di andare ovunque. Più versatili di una station wagon, più affascinanti di una monovolume e più originali di una normale “segmento C”, le sport utility rappresentano anche una scelta razionale, ad esempio quando si tratta di rivenderle sul mercato dell’usato. Visto che sono particolarmente richieste, le loro quotazioni sono generalmente più elevate rispetto a quelle di modelli più “normali” di pari prezzo. Benvenuti dunque in questo viaggio attraverso le sport utility più abbordabili presenti nei listini italiani: alla fine dell’articolo, nel verdetto, troverete anche la nostra scelta definitiva. Marco Coletto
LA 4X4 PIÙ
ECON
Duster 1.6 OMICA 4x Ambiance 4 14.800 eu ro
È la sport utility meno cara tra quelle presenti in listino, ma non è questo l’unico elemento che le ha permesso di conquistare tanti clienti nel nostro Paese. Ha infatti un design seducente che le dona un aspetto tutt’altro che “low-cost”, un abitacolo spazioso e un bagagliaio immenso (soprattutto quando si abbattono i sedili posteriori). Senza dimenticare gli ammortizzatori morbidi che garantiscono un discreto comfort nei lunghi viaggi, un’elevata altezza da terra che le consente di dominare la strada e di PREZZO: 11.900 € affrontare percorsi leggermente sterrati i numeri anche senza MOTORE: benzina, 4 cilindri in linea le 4WD e tutta CILINDRATA: 1.598 cc la qualità della POTENZA: 77 kW/105 CV componentistica COPPIA: 148 Nm Renault. CAMBIO: manuale a 5 rapporti L’allestimento TRAZIONE: anteriore “base” costa poco LUNG./LARG./ALT.: 4,32/1,82/1,63 mt ma è da evitare visto CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 475/1.636 litri che il climatizzatore 0/100 KM/H: 11,8 secondi non è presente VELOCITÀ: 165 km/h nemmeno nel listino CONSUMO COMBINATO: 7,1 l/100 km degli optional. A chi EMISSIONI CO2: 165 g/km vuole risparmiare cosa c’è e cosa si paga il più possibile senza AIRBAG A TENDINA n.d. però rinunciare agli AIRBAG PER LE GINOCCHIA n.d. accessori essenziali ALZACRISTALLI ELETTRICI POST. n.d. consigliamo la CERCHI IN LEGA n.d. versione intermedia CRUISE CONTROL n.d. Ambiance: si porta a FARI ALLO XENO n.d. casa con 12.800 euro INTERNI IN PELLE n.d. e basta aggiungerne NAVIGATORE SATELLITARE 150 € altri 850 per entrare SENSORI DI PARCHEGGIO 230 € in possesso VERNICE METALLIZZATA n.d. del fondamentale climatizzatore.
DusTer 1.6 4x2
Hanno la posizione di guida rialzata, sono trendy ma costano meno di 20.000 euro. Viaggio alla scoperta delle sport utility più economiche del mercato: dieci versatili proposte a benzina a due ruote motrici adatte alle famiglie con un budget ridotto
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GUIDA ALL’ACQUISTO
A UTORAMA 10 Novembre 2012
DR dr5 1.6
Suzuki SX4 1.5
Nissan Juke 1.6 Visia
sx4 1.5
Nonostante siano PREZZO: 16.123 € ormai passati sei anni dal suo i numeri debutto sul MOTORE: benzina, 4 cilindri in linea mercato, è ancora CILINDRATA: 1.490 cc oggi una delle POTENZA: 82 kW/112 CV migliori proposte COPPIA: 145 Nm per chi è alla CAMBIO: manuale a 5 rapporti ricerca di una TRAZIONE: anteriore sport utility LUNG./LARG./ALT.: 4,12/1,73/1,57 mt in miniatura. CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 270/1.100 litri Il merito va al 0/100 KM/H: 11,0 secondi design (Giorgetto VELOCITÀ: 180 km/h Giugiaro) riuscito, CONSUMO COMBINATO: 6,1 l/100 km contraddistinto EMISSIONI CO2: 139 g/km da un tocco di aggressività nella cosa c’è e cosa si paga mascherina e ad AIRBAG A TENDINA n.d. un comportamento AIRBAG PER LE GINOCCHIA n.d. stradale agile ALZACRISTALLI ELETTRICI POST. n.d. (stiamo pur CERCHI IN LEGA di serie sempre parlando CRUISE CONTROL n.d. di un’auto che FARI ALLO XENO n.d. pesa poco più INTERNI IN PELLE 1.462 € di 1.100 kg). NAVIGATORE SATELLITARE 1.532 € La gemella SENSORI DI PARCHEGGIO 215 € giapponese della VERNICE METALLIZZATA 403 € Fiat Sedici (entrambe sono prodotte in Ungheria ed esteticamente si distinguono soltanto nella zona del frontale) ospita sotto il cofano un motore che offre un discreto brio senza chiedere troppo carburante in cambio ma la dotazione di sicurezza è davvero carente: gli airbag sono solo due, quelli frontali, e il controllo di stabilità non è disponibile nemmeno come optional. Se volete qualcosa in più il nostro consiglio è quello di passare alla 1.6 GLX: costa 17.534 euro, è più potente (120 CV invece di 112) e offre i cuscini laterali e a tendina e l’ESP. LA 4X4 PIÙ
LA 4X4 PIÙ
ECONOMIC A
Tra le auto analizzate in questa “top ten” è la più venduta: la sorella minore della Qashqai ha sedotto i clienti con un design tanto originale - in particolar modo nel frontale - quanto sexy caratterizzato da proporzioni simili a quelle di una coupé e dalle maniglie posteriori nascoste nel montante che contribuiscono ad incrementare la sensazione di sportività. Un mezzo divertente da vedere e da guidare: nelle curve non mette mai in difficoltà e le sospensioni hanno una taratura non troppo rigida ma neanche PREZZO: 16.950 € esageratamente morbida che i numeri consente di MOTORE: benzina, 4 cilindri in linea mescolare in parti CILINDRATA: 1.598 cc uguali due POTENZA: 86 kW/117 CV elementi COPPIA: 158 Nm apparentemente CAMBIO: manuale a 5 rapporti in contrasto come TRAZIONE: anteriore il piacere di guida LUNG./LARG./ALT.: 4,14/1,77/1,57 m e il comfort. CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 251/830 litri I difetti, però, 0/100 KM/H: 11,0 secondi non mancano: VELOCITÀ: 178 km/h il bagagliaio CONSUMO COMBINATO: 6,0 l/100 km minuscolo può EMISSIONI CO2: 139 g/km accogliere esclusivamente cosa c’è e cosa si paga le valigie di una AIRBAG A TENDINA di serie coppia senza figli AIRBAG PER LE GINOCCHIA n.d. (abbattendo ALZACRISTALLI ELETTRICI POST. di serie i sedili posteriori CERCHI IN LEGA 490 € la situazione CRUISE CONTROL n.d. migliora ma FARI ALLO XENO n.d. non troppo) e INTERNI IN PELLE n.d. il serbatoio piccolo NAVIGATORE SATELLITARE n.d. costringe a recarsi SENSORI DI PARCHEGGIO n.d. dal benzinaio VERNICE METALLIZZATA 530 € molto spesso.
juke 1.6 visia
Dr5 1.6
La suv “cino-molisana” - viene assemblata a Macchia d’Isernia ma in realtà è completamente asiatica - ha un design che ricorda molto (troppo?) quello della precedente serie della Toyota RAV4 e un abitacolo caratterizzato da finiture di scarsa qualità. Confortevole sui rettilinei asfaltati (merito di sospensioni esageratamente morbide) ma deludente nelle curve per via dell’elevato rollio e della tenuta di strada poco rassicurante, monta un propulsore che riesce ad offrire un briciolo di brio solo quando viene portato agli alti PREZZO: 13.880 € regimi, con ovvie ripercussioni sui i numeri consumi. Nei primi MOTORE: benzina, 4 cilindri in linea anni della sua CILINDRATA: 1.579 cc carriera - è nata POTENZA: 87 kW/118 CV nel 2007 - ha COPPIA: 145 Nm riscosso un CAMBIO: manuale a 5 rapporti discreto successo TRAZIONE: anteriore per via del buon LUNG./LARG./ALT.: 4,29/1,77/1,70 mt rapporto CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 315/1.275 litri prezzo/dotazione, 0/100 KM/H: 13,5 secondi ma da quando è VELOCITÀ: 175 km/h arrivata la Duster CONSUMO COMBINATO: 7,5 l/100 km (meno cara e meno EMISSIONI CO2: 174 g/km accessoriata ma cosa c’è e cosa si paga con un pedigree più nobile da poter AIRBAG A TENDINA n.d. vantare) le vendite AIRBAG PER LE GINOCCHIA n.d. hanno cominciato ALZACRISTALLI ELETTRICI POST. di serie a calare CERCHI IN LEGA di serie vistosamente. CRUISE CONTROL n.d. Colpa anche FARI ALLO XENO n.d. dei problemi INTERNI IN PELLE n.d. di affidabilità NAVIGATORE SATELLITARE n.d. dei primi esemplari SENSORI DI PARCHEGGIO di serie (pompa della VERNICE METALLIZZATA di serie frizione in primis).
ECONO
Juke 1.6 D MICA IG 4WD Tekn -T a 27.700 eu ro
dr5 2.0 4x4 16.880 eu ro
LA 4X4 PIÙ
ECONOMIC A
SX4 1.6 4WD GL 19.249 eu ro
Anteriore o integrale? Se amate le sport utility per la posizione di guida rialzata e non affrontate spesso percorsi off-road, la trazione anteriore abbinata ai pneumatici invernali (attenzione però: gli M+S prescritti dal Codice della Strada non sono invernali “puri”) garantisce una motricità adeguata sui tratti con scarsa aderenza. Un’affidabilità che è più che sufficiente per un’automobilista medio che non abita in una baita in montagna. Optare per una 4x4 significa avere più “presa”, ma comporta un prezzo di listino più elevato (a parità di motore una Mitsubishi ASX 4WD
costa 2.000 euro in più della versione spinta da due sole ruote motrici), un peso maggiorato (105 chilogrammi in più per una Skoda Yeti 4x4 rispetto ad una a trazione anteriore) e consumi più elevati. La Dacia Duster 1.6 (a sinistra) analizzata nella nostra guida all’acquisto, ad esempio, consuma 7,1 litri di benzina ogni 100 chilometri mentre la versione a trazione integrale dichiara 8,3 l/100 km. Con i prezzi attuali dei carburanti (1,836 euro al litro, valore riferito al 28 ottobre 2012) ogni 10.000 km percorsi l’acquirente di una versione a trazione integrale della sport utility rumena si ritrova a pagare 172 euro in più dal benzinaio rispetto a chi gli stessi chilometri li percorra con una 4x2 .
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AUTORAMA 11 Novembre 2012
la sport utility più estrema La Porsche Cayenne Turbo S è senza dubbio la sport utility più estrema in commercio: dotata della trazione integrale, è più adatta a girare in pista che ad affrontare tratti sterrati, anche se non mancano il differenziale centrale bloccabile e le sospensioni con funzione di sollevamento. La 4x4 di Zuffenhausen monta un motore 4.800 V8 da 560 CV che le permette di raggiungere una velocità massima di 283 km/h e di accelerare da 0 a 100 km/h in 4,5 secondi. I consumi dichiarati sono di 11,5 litri di benzina ogni 100 chilometri mentre il prezzo ammonta a 155.515 euro. Facile distinguerla esteticamente dalle altre Cayenne: le prese d’aria sono verniciate in nero laccato, così come le sedi dei gruppi ottici e le cornici degli specchietti retrovisori. La stessa tinta è anche utilizzata per la zona interna dei cerchi in lega da 21”. Negli interni spiccano invece i sedili in pelle bicolore. Per vederla nelle concessionarie bisognerà attendere gennaio 2013.
Fiat Sedici 1.6 4x2 Dynamic Prodotta in PREZZO: 17.300 € Ungheria dalla Suzuki (non a caso i numeri è uguale nelle MOTORE: benzina, 4 cilindri in linea linee alla SX4) CILINDRATA: 1.586 cc e italiana solo POTENZA: 88 kW/120 CV nel design (by COPPIA: 156 Nm Giugiaro) e nel CAMBIO: manuale a 5 rapporti marchio che TRAZIONE: anteriore ostenta sul cofano, LUNG./LARG./ALT.: 4,12/1,76/1,61 mt è molto comoda CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 270/1.100 litri nei lunghi viaggi 0/100 KM/H: 10,7 secondi su asfalto. VELOCITÀ: 185 km/h Il merito è CONSUMO COMBINATO: 6,2 l/100 km dell’assetto EMISSIONI CO2: 141 g/km tendente al soffice, di un propulsore cosa c’è e cosa si paga silenzioso come AIRBAG A TENDINA 300 € pochi altri, AIRBAG PER LE GINOCCHIA n.d. dell’assenza ALZACRISTALLI ELETTRICI POST. 250 € pressoché totale CERCHI IN LEGA n.d. di fruscii CRUISE CONTROL n.d. aerodinamici FARI ALLO XENO n.d. e di un abitacolo INTERNI IN PELLE n.d. ottimamente NAVIGATORE SATELLITARE n.d. insonorizzato. La SENSORI DI PARCHEGGIO 380 € Sedici non VERNICE METALLIZZATA 510 € disdegna gli sterrati leggeri, nonostante le due sole ruote motrici. Più sicura della sorella giapponese (gli airbag laterali e l’ESP sono di serie), ha però una garanzia più corta (due anni invece di tre o 100.000 km). Il prossimo anno darà l’addio alle scene: il suo posto verrà preso dalla 500X, variante offroad a cinque porte del “cinquino”. Sulla LA 4X4 PIÙ stessa base verrà realizzata anche ECONO Sedici 1.6 MICA una piccola suv marchiata Jeep. 4
seDici 1.6 4x2 DYnamic
Daihatsu Terios 1.5 2WD B Easy Five
Skoda Yeti 1.2 TSI Active Fresh
x4 Dynamic 19.300 eu ro
ECON
Terios 1.5 OMICA 4W B Easy Fiv D e 19.390 eu ro
Terios 1.5 2WD B easY Five
Piccola fuori (è lunga come una Fiat Punto) e non molto abitabile dentro (il divano posteriore è un po’ stretto), se la cava bene nei percorsi sterrati anche senza la trazione integrale (merito dell’elevata altezza da terra). Nonostante il baricentro elevato e un corpo vettura non molto largo è rassicurante anche nelle curve prese ad alta velocità, anche se è meglio fare molta attenzione visto che l’ESP non è disponibile nemmeno a pagamento. Il propulsore povero di cavalli PREZZO: 16.990 € e di coppia non è l’ideale per chi i numeri cerca un bricolo MOTORE: benzina, 4 cilindri in linea di brio, anche se CILINDRATA: 1.495 cc per la tipologia POTENZA: 75 kW/102 CV di vettura COPPIA: 135 Nm le prestazioni CAMBIO: manuale a 5 rapporti offerte sono tutto TRAZIONE: anteriore sommato LUNG./LARG./ALT.: 4,07/1,70/1,69 mt adeguate. Dall’1 CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 380/1.000 litri febbraio 2013 non 0/100 KM/H: 12,5 secondi sarà più in VELOCITÀ: 160 km/h commercio in CONSUMO COMBINATO: 7,1 l/100 km Italia: il prossimo EMISSIONI CO2: 164 g/km anno la più antica cosa c’è e cosa si paga Casa costruttrice giapponese AIRBAG A TENDINA n.d. di automobili AIRBAG PER LE GINOCCHIA n.d. smetterà infatti ALZACRISTALLI ELETTRICI POST. di serie di vendere vetture CERCHI IN LEGA n.d. nuove in Europa. CRUISE CONTROL n.d. Se siete interessati FARI ALLO XENO n.d. ad una delle sport INTERNI IN PELLE n.d. utility più piccole NAVIGATORE SATELLITARE n.d. (nonché affidabili) SENSORI DI PARCHEGGIO n.d. del listino VERNICE METALLIZZATA 500 € affrettatevi.
LA 4X4 PIÙ ECO Il suo segreto si trova sotto il cofano: Yeti 2.0 TD NOMICA I 110 il motore sovralimentato ad iniezione 4x4 Active CV diretta di benzina TSI ha una cilindrata 25.120 eu contenuta (utile per chi vuole ro risparmiare il più possibile al momento di stipulare una polizza assicurativa RC Auto), è vivace ai bassi regimi (la spinta si fa interessante già a quota 1.500 giri) e dichiara consumi bassi, specialmente nel ciclo urbano. Lo stile, oltretutto, è piacevole e la praticità è garantita dalle forme squadrate della zona PREZZO: 17.570 € posteriore e dal divano i numeri asportabile. MOTORE: turbo benzina, 4 cilindri in linea L’assetto CILINDRATA: 1.197 cc contraddistinto POTENZA: 77 kW/105 CV da sospensioni COPPIA: 175 Nm abbastanza rigide CAMBIO: manuale a 6 rapporti - è studiato per TRAZIONE: anteriore offrire un buon LUNG./LARG./ALT.: 4,22/1,79/1,69 mt piacere di guida, CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 405/1.580 litri le finiture 0/100 KM/H: 11,8 secondi rasentano la VELOCITÀ: 175 km/h perfezione CONSUMO COMBINATO: 6,4 l/100 km (l’appartenenza EMISSIONI CO2: 149 g/km del marchio ceco al Gruppo VW si cosa c’è e cosa si paga vede e si sente) AIRBAG A TENDINA di serie mentre la AIRBAG PER LE GINOCCHIA 280 € dotazione di serie ALZACRISTALLI ELETTRICI POST. 220 € è un po’ povera. CERCHI IN LEGA di serie È sufficiente però CRUISE CONTROL 220 € attingere al FARI ALLO XENO 840 € ricchissimo listino INTERNI IN PELLE n.d. degli optional per NAVIGATORE SATELLITARE 570 € configurare la SENSORI DI PARCHEGGIO 400 € vettura come VERNICE METALLIZZATA 550 € meglio si crede.
YeTi 1.2 Tsi acTive FresH
LA 4X4 PIÙ
08-13.Autorama 534 Top 10-Mercedes Sav Xp8:Layout 1 12/11/12 12:27 Pagina 5
GUIDA ALL’ACQUISTO
A UTORAMA 12 Novembre 2012
Great Wall Hover 5 2.4 4x2
Mitsubishi ASX 1.6 2WD Inform
SsangYong Korando 2.0 C
asx 1.6 2WD inForm
L’affidabile sport PREZZO: 19.350 € utility giapponese gemella della i numeri Citroën C4 MOTORE: benzina, 4 cilindri in linea Aircross (e della CILINDRATA: 1.590 cc Peugeot 4008, non POTENZA: 86 kW/117 CV commercializzata COPPIA: 154 Nm nel nostro Paese) CAMBIO: manuale a 5 rapporti è, a nostro avviso, TRAZIONE: anteriore una delle proposte LUNG./LARG./ALT.: 4,30/1,77/1,62 mt più riuscite del CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 442/1.219 litri segmento: ha un 0/100 KM/H: 11,4 secondi design seducente VELOCITÀ: 183 km/h e aggressivo CONSUMO COMBINATO: 6,0 l/100 km (specialmente nel EMISSIONI CO2: 139 g/km frontale, ispirato agli aerei da cosa c’è e cosa si paga guerra Zero AIRBAG A TENDINA di serie realizzati dalla AIRBAG PER LE GINOCCHIA di serie Casa dei tre ALZACRISTALLI ELETTRICI POST. di serie diamanti durante CERCHI IN LEGA n.d. la Seconda Guerra CRUISE CONTROL n.d. Mondiale), FARI ALLO XENO n.d. ingombri esterni INTERNI IN PELLE n.d. contenuti che NAVIGATORE SATELLITARE n.d. le permettono SENSORI DI PARCHEGGIO n.d. di destreggiarsi VERNICE METALLIZZATA 590 € senza problemi in città, sugli sterrati e nei viaggi lunghi senza problemi e un abitacolo abbastanza ampio. Oltretutto il propulsore, pur non potendo vantare tecnologie all’avanguardia come la sovralimentazione o l’iniezione diretta, dichiara i consumi più contenuti nel ciclo extraurbano tra i modelli analizzati in questa graduatoria. Realizzata sullo stesso pianale della sorella maggiore Outlander, non se la cava male nemmeno sui fondi dissestati: a patto, LA 4X4 PIÙ ECON OMICA però, che siano poco impegnativi. ASX 1.8 ECON
Hover 5 2 OMICA .4 Super Lux 4x4 ury 21.159 eu ro
AUTORAMA
LA PREFERITA DI
Hover 5 2.4 4x2
La proposta dell’unico marchio cinese presente in listino è anche l’unica ad avere la trazione posteriore invece di quella anteriore. Le dimensioni esterne ingombranti (che non aiutano nelle manovre di parcheggio, soprattutto considerando che i sensori non sono disponibili nemmeno come optional) hanno permesso di ricavare un abitacolo spaziosissimo (specialmente nella zona della testa e delle gambe) mentre il motore ricco di coppia (200 Nm) PREZZO: 18.134 € è penalizzato dalla cilindrata elevata i numeri che incrementa MOTORE: benzina, 4 cilindri in linea considerevolmente CILINDRATA: 2.378 cc i premi RC Auto POTENZA: 93 kW/126 CV e da consumi COPPIA: 200 Nm altissimi. Il peso CAMBIO: manuale a 5 rapporti elevato (poco meno TRAZIONE: posteriore di due tonnellate), LUNG./LARG./ALT.: 4,65/1,81/1,75 mt oltretutto, non CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 400/1.250 litri aiuta chi cerca 0/100 KM/H: n.d. un minimo di VELOCITÀ: 160 km/h piacere di guida. CONSUMO COMBINATO: 10,3 l/100 km Il design è EMISSIONI CO2: 242 g/km moderno, sia cosa c’è e cosa si paga all’esterno (da notare il frontale AIRBAG A TENDINA n.d. un po’ troppo AIRBAG PER LE GINOCCHIA n.d. simile a quello ALZACRISTALLI ELETTRICI POST. di serie della Mazda CX-7) CERCHI IN LEGA di serie che all’interno, CRUISE CONTROL n.d. ma la plancia è FARI ALLO XENO n.d. realizzata con INTERNI IN PELLE n.d. materiali di scarsa NAVIGATORE SATELLITARE n.d. qualità e presenta SENSORI DI PARCHEGGIO n.d. assemblaggi VERNICE METALLIZZATA 484 € approssimativi.
il verdetto La Mitsubishi ASX, che sarà sottoposta ad un restyling fra pochi mesi, è secondo noi la scelta migliore per chi desidera una suv ma non vuole spendere troppi soldi. Il design ha quel tocco di aggressività che non deve mai mancare su una sport utility e i consumi contenuti aiutano a ridurre i costi di gestione. La Skoda Yeti risponde con un eccellente motore ma con una dotazione povera di accessori che può essere resa più interessante solo a suon di optional. La Nissan Juke è perfetta se la praticità non è in cima alle vostre priorità, mentre la Suzuki SX4 (più della Fiat Sedici, a nostro avviso) può andare bene per chi intende risparmiare senza grosse rinunce (a cui sono invece costretti i clienti della Dacia Duster). La SsangYong Korando delude alla voce “piacere di guida” ma seduce per l’ottimo rapporto tra prezzo e dotazione. In fondo alla nostra personale graduatoria inseriamo la Great Wall Hover 5 - tanto spaziosa quanto assetata di carburante - e, soprattutto, la DR dr5, che deve reinventarsi come proposta “low-cost” dopo l’arrivo della Dacia Duster (meno cara e decisamente più riuscita). La Daihatsu Terios è compatta e agile ma l’addio del brand a partire dal 2013 lascia dubbi sulla futura disponibilità di ricambi.
DI-D 4WD Invit e 26.700 eu ro
LA 4X4 PIÙ
ECO
Korando 2 NOMICA Difficile trovare un’auto con un .0 e-XDi rapporto prezzo/contenuti così C AWD vantaggioso. La suv coreana è la più 24.200 eu ro cara della nostra “top ten”, ma è anche quella che ad un prezzo inferiore a 20.000 euro offre una dotazione di serie completissima e un motore estremamente potente. Da non sottovalutare, inoltre, il bagagliaio - talmente capiente da poter accogliere le valigie di (quasi) tutti gli occupanti - e il divano, in grado di ospitare tre persone senza PREZZO: 19.490 € problemi. Caratterizzata i numeri da un design MOTORE: benzina, 4 cilindri in linea moderno e CILINDRATA: 1.998 cc gradevole firmato POTENZA: 109 kW/149 CV Giorgetto Giugiaro, COPPIA: 197 Nm è penalizzata dalla CAMBIO: manuale a 6 rapporti carenza TRAZIONE: anteriore di comfort: LUNG./LARG./ALT.: 4,41/1,83/1,71 mt il propulsore CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 486/1.312 litri è particolarmente 0/100 KM/H: 10,0 secondi rumoroso VELOCITÀ: 163 km/h (soprattutto CONSUMO COMBINATO: 7,5 l/100 km alle velocità EMISSIONI CO2: 175 g/km autostradali) e gli ammortizzatori cosa c’è e cosa si paga rispondono in AIRBAG A TENDINA di serie maniera troppo AIRBAG PER LE GINOCCHIA n.d. secca sulle ALZACRISTALLI ELETTRICI POST. di serie sconnessioni più CERCHI IN LEGA di serie pronunciate. CRUISE CONTROL di serie Il piacere di guida FARI ALLO XENO n.d. è penalizzato da INTERNI IN PELLE n.d. uno sterzo NAVIGATORE SATELLITARE n.d. leggerissimo SENSORI DI PARCHEGGIO di serie tutt’altro che VERNICE METALLIZZATA 650 € preciso.
koranDo 2.0 c
LA 4X4 PIÙ
08-13.Autorama 534 Top 10-Mercedes Sav Xp8:Layout 1 12/11/12 12:28 Pagina 6
LaPROVA
AUTORAMA 13 Novembre 2012
La nuova versione d’ingresso alla gamma della Classe C è spinta da una versione depotenziata del 2.1 litri turbodiesel e proposta solo in versione Trend. Si risparmiano 3.500 euro ma la dotazione rimane completa
IL VIDEOROVA STA P DI QUE ROVI SU LO T .it
C 180 CDI BlueEFFICIENCY
lA MeRCeDeS “SAlvADAnAio” percHÉ vale la pena Di pensarci pensarci
È l’auto perfetta per chi non vuol rinunciare al lusso di un costruttore premium, ma deve contenere i costi di gestione merceDes c180 cDi BlueeFFiciencY
ROMA - La crisi colpisce tutti, anche i costruttori di maggior pregio come la Mercedes-Benz. Ma i tedeschi non stanno a guardare e rispondono alle difficoltà con la C180 CDI, la nuova versione di accesso alla gamma della berlina media tedesca. La novità sostanziale della vettura si trova sotto il cofano e non si tratta di downsizing: la cilindrata del quattro cilindri a gasolio rimane la stessa delle C200, 220 e 250 CDI, ovvero 2.143 cc. A diminuire è la potenza, dato che i tecnici di Stoccarda hanno messo a punto una variante da 120 CV. Pochi? No, perché la coppia, nella guida stradale, è molto più importante della potenza. Nello specifico, con 300 Nm a soli 1.400 giri, la 180 CDI non ha buchi né incertezze nella spinta. Esemplare il comportamento del cambio automatico 7GTronic Plus, soprattutto in ottica comfort: i passaggi da un rapporto all'altro sono sempre vellutati e l'elettronica che lo gestisce sfrutta al meglio la coppia, tenendo basso il regime di rotazione, a beneficio del comfort e dei consumi di carburante. Diverso il discorso in caso di guida sportiva: la rapidità d'esecuzione non è la dote migliore del 7G-Tronic Plus, né la reattività ai comandi impartiti manualmente. Non solo: in prossimità del limitatore la riduzione di potenza di questa unità viene fuori tutta, soprattutto rispetto alle C220 e C250 CDI. Per il resto, il comportamento in curva ricalca esattamente quello delle altre versioni: la Classe C predilige il comfort, ma non è pigra come le Mercedes di qualche anno fa; i limiti di tenuta sono elevati, lo sterzo abbastanza rapido e la sicurezza è garantita in ogni condizione di marcia. Altre differenze tra la 180 CDI e le altre versioni riguardano la dotazione: non sono disponibili (nemmeno a pagamento) i
.i ellowtv www.y
Esteticamente, solo la scritta 180 CDI identifica la nuova versione depotenziata. Sotto, la plancia, realizzata con la consueta cura per il dettaglio e assemblata con precisione tedesca
PREZZO: 32.357 € i numeri MOTORE: turbodiesel, 4 cilindri a iniezione diretta CILINDRATA: 2.143 cc POTENZA: 88 kW/120 CV COPPIA: 300 Nm CAMBIO: manuale a 6 rapporti TRAZIONE: posteriore LUNG./LARG./ALT.: 4,59/1,77/1,45 mt CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 475 litri ACCELERAZIONE: 10,5 secondi VELOCITÀ: 208 km/h CONSUMO COMBINATO: 4,8 l/110 km EMISSIONI CO2: 125 g/km
cosa c’è e cosa si paga ALZACRISTALLI ELETTRICI POST. AIRBAGS BLUETOOTH CAMBIO AUTOMATICO 7G TRONIC CERCHI IN LEGA DA 17” CLIMA AUTOMATICO ESP IMPIANTO STEREO CON MP3 NAVIGATORE SATELLITARE START-STOP E FAP
di serie di serie di serie 1.802 € 1.050 € di serie di serie di serie 750 € di serie
con cHi se la gioca Audi A4 BMW Serie 3
da 30.100 € da 30.200 €
fari anteriori bi-xeno e i due terminali di scarico hanno un aspetto un po' cheap. Quanto agli interni, il nuovo allestimento Trend (l'unico disponibile con questa motorizzazione) non è penalizzato da un look o da una dotazione dimessa. La cura per il dettaglio è da Mercedes-Benz
nome in codice w 201, ovvero “baby Benz” Più corta, più stretta, più leggera e più razionale nei consumi. Nel 1982, quando l'Italia del calcio sorprendeva vincendo il Mundial spagnolo, Mercedes-Benz stupiva lanciando una berlina compatta che doveva rispondere a requisiti quasi “rivoluzionari” per l'epoca. Il nome in codice del progetto era W 201, quello commerciale 190, divenuto poi Classe C. Una berlina sottoposta ad una significativa cura dimagrante: 30 cm di lunghezza in meno, 10 di larghezza e almeno 280 kg di peso in meno rispetto alla Classe E dell’epoca (W123), per raggiungere percorrenze vicine agli 8,5 l/100 km. In sintesi: un nuovo gioiello. Che gli ingegneri risolsero anche con il cosiddetto design a “taglio di diamante”, cioè linee nette e decise, come quella della pietra più preziosa, che consentirono di portare il coefficiente di resistenza aerodinamica a 0,33, il 25% in meno delle media delle altre vetture. La prima generazione “dura” oltre un decennio. La seconda arriva con il 1993: fino al 1997, quando arriva Classe A, è il modello più piccolo del costruttore di Stoccarda. Nel 2000 debutta la terza (berlina, station wagon e sportcoupé) seguita nel 2007 dalla quarta. Che lo scorso anno viene rivisitata con duemila nuovi componenti, il 31% di consumi in meno e la versione coupé.
"DOC", con tanto di volante multifunzionale rivestito in pelle, inserti nella plancia in "piano black", display a colori, vivavoce Bluetooth, impianto stereo con lettore CD mp3 e ingressi usb e aux; il tutto, offerto di serie. La C180 CDI è proposta nelle declinazioni berlina e station wagon, mentre non è prevista la coupé. La Casa della Stella, come già detto, punta sulla sola versione Trend e propone le due varianti di carrozzeria, rispettivamente, a 32.357 e 33.961 euro. Secondo quanto dichiarato, la tre volumi con il cambio manuale a sei marce richiede 4,8 litri di gasolio ogni 100 km, emettendo 125 g/km di CO2 (che diventano 139 con l'automatico 7G-Tronic),
mentre la station wagon, pur vantando consumi identici a quelli della berlina, ha valori di CO2 leggermente più alti, che salgono a 127 e 141 g/km, nell’ordine. Le prestazioni dichiarate? Non da sportiva, ma nemmeno penalizzanti: la berlina con cambio manuale tocca i 208 km/h di velocità massima, mentre nell’accelerazione da 0 a 100 km/h ferma il cronometro dopo 10,5 secondi. La familiare si ferma a 201 km/h di punta e copre lo scatto 0-100 in 10,8 secondi. Gli amanti degli sport invernali o della montagna in generale, però, non possono contare sulla trazione integrale: per averla, si deve obbligatoriamente salire fino alla 250 CDI. Mattia Eccheli
1982
1993
2000
2007
14-15.Autorama 534 Fiat Panda 4x4 Sav Xp8:Layout 1 14/11/12 13:41 Pagina 1
LaPROVA
A UTORAMA 14 Novembre 2012
Fiat Panda 4x4 0.9 TwinAir
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piccole suv crescono
ellow www.y
Sempre più sport utility vehicle, sempre meno citycar prestata alle montagne. La nuova Panda 4x4 è molto confortevole e, grazie al TwinAir turbo, se la cava bene persino in autostrada. Migliorando nell’offroad percHÉ vale la pena di pensarci pensarci
fiat panda 4x4 0.9 twinair
Offre tutto quello che si cerca nelle suv più grandi, ma con la praticità e i costi contenuti tipici della tradizione Panda
IL VIDEOROVA STA P DI QUE ROVI SU T LO v.it
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i numeri MOTORE: turbo benzina, 2 cilindri CILINDRATA: 875 cc POTENZA TOTALE: 63 kW/85 CV COPPIA: 145 Nm CAMBIO: manuale a 6 rapporti TRAZIONE: integrale LUNG./LARG./ALT.: 3,69/1,67/1,61 mt CAPACITÀ BAG.: 225/870 litri 0/100 KM/H: 12,1 secondi VELOCITÀ: 166 km/h CONSUMO COMBINATO: 4,9 l/100 km EMISSIONI CO2: 114 g/km
cosa c’è e cosa si paga AIRBAG ANTERIORI LATERALI 300 € BARRE LONGITUDINALI PORTAPACCHI 250 € CLIMATIZZATORE AUTOMATICO 1.250 € CLIMATIZZATORE MANUALE di serie ESP di serie PARABREZZA TERMICO 150 € RADIO CD MP3 di serie SEDILE POSTERIORE SDOPPIATO 175 € TETTO PANORAMICO ELETTRICO 1.000 € VIVAVOCE BLUETOOTH 300 €
con cHi se la gioca Suzuki Swift 4WD Toyota Urban Cruiser
da 15.416 € da 24.300 €
Balocco (VC) - Una suv politically correct, perfetta per gli spazi angusti della città e agile come un gatto sui sentieri di montagna? Sì, esiste e non richiede nemmeno di accendere un mutuo ogni volta che ci si ferma dal distributore. Si chiama Fiat Panda 4x4. E tutti quelli che hanno storto il naso all’accostamento tra Panda e suv sono invitati a provare l’ultima generazione della 4WD torinese. Perché ai conosciuti “ingredienti”
che ne fanno una ricetta vincente da quasi 30 anni, gli ingegneri del Lingotto hanno aggiunto dosi abbondanti di comfort e tecnologia. In questo modo, l’idea originale è attuale oggi più che mai, in tempi di austerity, spiccata sensibilità ambientale e prezzo del carburante alle stelle. Come vuole la tradizione, la 4x4 si distingue al primo sguardo sia dalle altre Panda, sia dal coro delle citycar. Innanzitutto per
l’altezza della carrozzeria - con i suoi 161 cm la torinese spicca su tutte - ma anche per l’assetto da offroad e per i massicci paraurti. Proprio questi tre elementi sono alcuni dei segreti del trentennale successo della vettura: guidare in alto infonde una rassicurante sensazione di dominio della strada; il telaio rinforzato non trema di fronte alle mulattiere, immaginarsi su pavé e dossi rallentatori; mentre la carrozzeria protetta
panda trekking per chi ama la 4x4 ma non ne ha bisogno
Sembra 4x4 ma non lo è. Un falso? No, si tratta di un modo furbo per assicurarsi i vantaggi della Panda 4WD, senza gli appesantimenti che tale soluzione comporta. Tra le altre, ci erano già arrivate la Volkswagen con la Polo Cross, per esempio; la Dacia con la Sandero Stepway; la Skoda con Fabia e Roomster Scout. L’idea è quella di offrire un look ispirato al fuoristrada, abbinato però alla trazione anteriore. I vantaggi sono quelli di una maggiore altezza da terra (a beneficio della sicurezza percepita e dell’agilità sugli ostacoli della città) e di una protezione superiore della carrozzeria (grazie ai fascioni neri che non temono i contatti da parcheggio). Non ultimo, il look offroad ha sempre un certo ascendente su una fetta importante di automobilisti. Nasce così la Panda Trekking, che in Fiat definiscono “cuv” (city urban vehicle) e che, in sostanza, propone il kit estetico della 4x4 abbinato ad una trazione anteriore dotata della tecnologia Traction+. Le ruote motrici sono cioè gestite dal sistema
di controllo della trazione che incrementa la motricità del veicolo sui fondi scivolosi, assicurando così una capacità di disimpegno in partenza superiore. Traction+ è abbinato ai pneumatici M+S - di serie - appositamente sviluppati e sfrutta l’hardware presente sulle vetture dotate di ESP. Tuttavia, sottolineano in Fiat, la sua azione non è da intendersi come una
semplice funzionalità aggiunta dell’ESP. Grazie infatti a specifici algoritmi di controllo dell’impianto frenante, la centralina di controllo simula elettronicamente l’azione di un differenziale autobloccante elettromeccanico, assicurando un intervento più progressivo rispetto ai sistemi tradizionali. Inoltre, il sistema si attiva con un apposito tasto posto sulla plancia, ed il suo
funzionamento è possibile sino alla velocità di 30 km/h. In condizioni di basso o nullo grip su una ruota motrice, se la centralina rileva il pattinamento attua un’azione frenante, trasmettendo di conseguenza coppia motrice alla ruota con maggiore attrito. Con il Multijet da 75 CV e 190 Nm di coppia, la Trekking si disimpegna agevolmente anche sui terreni più scivolosi e, su strada, offre una brillantezza insospettabile. Il 1.300 spinge costantemente da 1.200 a 4.000 giri, senza peraltro la minima vibrazione. Come la sorella 4x4, inoltre, il mix di assetto e sterzo regala un comportamento sicuro e piuttosto dinamico, ma soprattutto intuitivo e sicuro in tutte le condizioni di marcia. Sulla Trekking debutta inoltre il divano scorrevole, grazie al quale si può decidere se enfatizzare l’abitabilità posteriore o la capacità di carico, compresa tra 225 e 260 litri in configurazione 5 posti; 870 litri abbattendo i sedili posteriori. Il prezzo? 500 euro. Altri 500, poi, ocorrono per il sedile del passeggero ripiegabile a tavolino.
fiat panda 1.3 mjt trekking
I fondi a scarsa aderenza (anche più impegnativi di quello rappresentato nella foto grande) non spaventano il “Pandino”, forte della trazione integrale a inserimento elettronico, del differenziale a bloccaggio elettronco ELD e di angoli caratteristici di tutto rispetto: 21° l’attacco), 36° l’uscita e 20° il dosso
PREZZO: 16.950 €
PREZZO: 15.900 € i numeri MOTORE: turbodiesel, 4 cilindri CILINDRATA: 1.248 cc POTENZA TOTALE: 55 kW/75 CV COPPIA: 190 Nm CAMBIO: manuale a 5 rapporti TRAZIONE: anteriore LUNG./LARG./ALT.: 3,69/1,67/1,61 mt CAPACITÀ BAG.: 225/870 litri 0/100 KM/H: 13,2 secondi VELOCITÀ: 161 km/h CONSUMO COMBINATO: 4,2 l/100 km EMISSIONI CO2: 109 g/km
cosa c’è e cosa si paga AIRBAG ANTERIORI LATERALI CARGO BOX CLIMATIZZATORE AUTOMATICO CLIMATIZZATORE MANUALE ESP PARABREZZA TERMICO RADIO CD MP3 SEDILE POSTERIORE SDOPPIATO VETRI POSTERIORI OSCURATI VIVAVOCE BLUETOOTH
300 € 150 € 1.250 € di serie di serie 150 € di serie 175 € 150 € 300 €
14-15.Autorama 534 Fiat Panda 4x4 Sav Xp8:Layout 1 12/11/12 12:13 Pagina 2
AUTORAMA 15 Novembre 2012
panda natural power Due cilindri, a metano e l’ambiente sorride
che, fino a 50 km/h, frena la ruota soggetta a pattinamento, fungendo da differenziale autobloccante. Quanto al motore, al momento del lancio le opzioni sono due: 1.3 Multijet da 75 CV e 190 Nm di coppia (contro i 145 del vecchio modello) e MultiAir da 85 CV, oggetto della prova. Si tratta del bicilindrico turbo evoluto, dotato cioè del volano bimassa. Una soluzione in grado di smorzare le vibrazioni rispetto al TwinAir prima maniera, ma non del tutto. Ecco perché, per sfruttarlo al meglio, bisogna affidarsi all’indicatore di cambiata e non all’orecchio, che suggerirebbe di utilizzare sempre una marcia in meno rispetto a quanto tollerato dai 145 Nm di coppia. Quanto al comfort, convince la “solidità” della vettura, che non viene messa in crisi nemmeno sui terreni più accidentati, mentre qualche fruscio aerodinamico è inevitabile, sopra i 100 km/h, date le barre sul tetto e l’altezza da terra. Ineccepibile, come sempre, l’abitabilità: in 369 cm c’è spazio per quattro adulti più bagagli, grazie anche alla novità (disponibile anche sulle Panda a trazione anteriore) del divano scorrevole, optional a 500 euro insieme al sedile del passeggero pieghevole a tavolino. Adriano Tosi
versione 4x4. In questo modo, i due serbatoi del gas sono stati collocati sotto la vettura (per una capacità totale di 12 kg), quello della benzina ha quasi la stessa capienza delle Panda tradizionali (35 litri) e il bagagliaio ha una capacità solo di poco inferiore: 200 litri contro 225 delle Panda a benzina e a gasolio. Ultimo ma non meno importante, se si parla di tecnologia, non si può non menzionare il TwinAir. In questo caso, però, non si tratta dell’evoluzione più aggiornata, ovvero quella che ha debuttato sulla Punto 2012 e dotata del volano bimassa. Qui il volano è tradizionale e le vibrazioni trasmesse alla vettura sono molto ben avvertibili. In particolare, sotto i 2.500 giri viene sempre la tentazione di scalare una o due marce, come per aiutare il motore. La coppia invece non manca: basta non curarsi del “singhiozzo” e del tremolio innescato e affidarsi ai 140 Nm di coppia. In questo modo la velocità cresce senza troppe indecisioni, sicuramente in modo molto più rapido di quanto non accadesse sulla vecchia
Panda Natural Power spinta dal 1.400 Fire aspirato da 70 cavalli. Questo brio al pedale del gas si unisce a uno sterzo più pronto e a un assetto più riuscito rispetto a quello del vecchio modello, per una guidabilità superiore alle aspettative. Come in passato, il funzionamento è a metano: la benzina viene utilizzata solo per l’avviamento, quando il gas è terminato o se si opta manualmente (tramite interruttore) per la “verde”.
panda 0.9 twinair natural power lounge
da ampie porzioni di plastica “grezza” è la miglior polizza Kasko contro i danni da parcheggio. A proposito di danni, il City Brake (optional) frena automaticamente in caso di pericolo di tamponamento e il controllo elettronico di stabilità, ora compreso nel prezzo, è il miglior alleato per evitarli, anche se va detto che la vettura è “sana” di base, senza l’aiuto dei chip. Persino sul Misto Langhe della pista di collaudo Fiat di Balocco, la 4x4 ha messo in luce un comportamento molto equilibrato. Curve ad ampio o stretto raggio, cambi di direzione, compressioni o scollinamenti: non c’è situazione che metta in crisi la stabilità della vettura. Inoltre, anche quando ci si avvicina al limite di aderenza, il guidatore ha tutto il tempo per rendersi conto di quello che sta accadendo e, per recuperare, gli basta diminuire l’andatura. Rispetto al passato, inoltre, lo sterzo è più reattivo e comunicativo e gli inserimenti più rapidi. Non che la Panda 4x4 sia diventata una sportiva: il baricentro è alto e si sente, così come le gomme piuttosto strette (175 contro 185 della serie precedente, per tagliare i consumi di carburante e la CO2). Tuttavia, in un misto di curve su una strada di montagna si può contare su un handling nettamente superiore al passato. Se poi in altura c’è la neve, il “Pandino” ha una capacità di disimpegno impressionante. Il merito va prima di tutto ai pneumatici invernali di primo equipaggiamento, senza dimenticare gli aggiornamenti apportati alla trazione integrale. Sulla plancia si aggiunge infatti il tasto ELD, ovvero il sistema
Nel suo piccolo, la Panda Natural Power un piccolo record ce l’ha: è la prima auto di serie al mondo spinta da un bicilindrico sovralimentato e a metano. Non male, se l’obiettivo è quello di minimizzare la spesa per il carburante. Perché il gas naturale costa solo 0,98 euro al kg e un kg, la torinese, se lo fa bastare per 32,2 km. In soldoni, per fare 500 km si spendono soltanto 16,4 euro (sulla base dei dati dichiarati). Un’auto, un salvadanaio. Ok, il prezzo non è dei più contenuti: il listino va dai 13.950 euro della Pop ai 17.450 della Trekking. Non pochissimi, ma considerando i costi di esercizio ridicoli si tratta di un buon investimento. Non solo: parlando di prezzi non si può non considerare la tecnologia che un’auto a metano comporta: innanzitutto, i serbatoi devono sopportare pressioni elevatissime, fino a 200 bar. Poi, per garantire un’autonomia degna di tale nome, gli ingegneri italiani hanno adottato - come già fatto con la generazione precedente della Panda il pianale rialzato della
PREZZO: 15.950 € i numeri (funzionamento a metano) MOTORE: benzina-metano, turbo, 2 cilindri CILINDRATA: 875 cc POTENZA TOTALE: 59 kW/80 CV COPPIA: 140 Nm CAMBIO: manuale 5 rapporti TRAZIONE: anteriore LUNG./LARG./ALT.: 3,65/1,64/1,61 mt CAPACITÀ BAG.: 200 litri 0/100 KM/H: 12,8 secondi VELOCITÀ: 168 km/h CONSUMO COMBINATO: 3,1 kg/100 km EMISSIONI CO2: 86 g/km
cosa c’è e cosa si paga AIRBAG ANTERIORI LATERALI CARGO BOX CLIMATIZZATORE AUTOMATICO CLIMATIZZATORE MANUALE ESP KIT 5 POSTI RADIO CD MP3 SEDILE POSTERIORE SDOPPIATO SPECCHIETTI ELETTRICI VIVAVOCE BLUETOOTH
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IL VIDEOROVA STA P DI QUE ROVI SU LO T v.it
ellowt www.y
16-17.Autorama 534 Suzuki-Lexus-Mahindra Sav Xp8:Layout 1 14/11/12 14:25 Pagina 1
LaPROVA
A UTORAMA 16 Novembre 2012
PERCHÉvalElaPEnadiPEnsaRCi valElaPEnadiPEnsaRCi
Consuma meno e ha un frontale più elegante rispetto al passato. E per il resto continua a offrire le stesse garanzie
Secondo lifting per la longeva - è nata nel 2005 suv giapponese, resa più raffinata nella zona anteriore e meno assetata di carburante per rimanere al passo con i tempi
Suzuki Grand Vitara 1.9 DDSI
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La Suzuki Grand Vitara è una vera fuoristrada: ha un telaio a longheroni “rivestito” da una carrozzeria monoscocca. La console centrale può essere impreziosita da un navigatore: sulle 3 porte costa 1.513 euro, sulle 5 porte, invece, è di serie
tutto cominciò trent’anni fa L’avventura Suzuki in Italia inizia nel 1982, quando la Casa giapponese affida la distribuzione dei suoi veicoli alla Autoexpò di Ora (Bz). I primi modelli ad arrivare sono l’LJ80 e, nel 1984, l’SJ (foto). Nel 1988 è la volta del Samurai, evoluzione dei cosiddetti “suzukini”, della SUV Vitara e dell’economica citycar Maruti 800; nel 1990 tocca alla sportiva Swift (accreditata di ben 103 CV) mentre nel 1995 la Suzuki Motor Corporation decide di gestire direttamente il business delle vendite nel nostro Paese.
CARRARA - «I clienti della Suzuki Grand Vitara sono molto tradizionalisti e ci hanno chiesto di non cambiarla troppo»: Massimo Nalli, direttore generale della filiale italiana del marchio giapponese, spiega così le ragioni per cui il restyling (denominato pomposamente Evolution) del prodotto di punta - nonché più costoso - del brand che rappresenta ha beneficiato di modifiche estetiche meno profonde di quanto ci si sarebbe potuto aspettare da un modello nato nell’ormai lontano 2005. La sport utility compatta nipponica - disponibile come sempre a tre e a cinque porte, con una gamma motori composta da tre unità a benzina (1.600 da 106 CV e 2.400 da 166 e 169 CV) e da un 1.900 turbodiesel DDiS da 129 CV - è stata rinnovata nel frontale: la mascherina a sviluppo orizzontale dona alla vettura un aspetto più raffinato e il paraurti completamente ridisegnato regala invece un tocco di aggressività che non guasta. Il propulsore a gasolio da noi provato ha tagliato i consumi che sono passati da 7 a 6,6 litri ogni 100 chilometri. I prezzi sono leggermente aumentati: si parte da 23.490 euro (per la 1.6 benzina a tre porte) e si arriva fino a quota 34.890 euro per la 2.4 cinque porte automatica, sempre a benzina. Alla guida la versione tre porte del nostro test non è molto diversa dalla variante nata sette anni fa e già modificata una volta nel 2008 e ha conservato le caratteristiche che le hanno permesso di essere una delle 4x4 dure e pure più amate nel nostro Paese: un comportamento eccellente nei percorsi off-road, interni realizzati con materiali robusti e ben assemblati e un propulsore capace di offrire una spinta corposa già sotto i 2.000 giri e prestazioni sufficienti (12,8 secondi per accelerare da 0 a 100 chilometri orari, va detto che alcune rivali se la cavano meglio). I difetti più importanti si notano invece nella guida su asfalto: l’abitacolo poco insonorizzato lascia filtrare fastidiosi rumori provenienti da sotto il cofano, la leva del cambio è poco maneggevole e i freni
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IL VIDEOROVA STA P DI QUE ROVI SU LO T v.It
CAMBIARE MA SENZA ESAGERARE PREZZO: 27.490 € inumERi MOTORE: turbodiesel, 4 cilindri in linea CILINDRATA: 1.870 cc POTENZA: 95 kW/129 CV COPPIA: 300 Nm CAMBIO: manuale a 5 rapporti TRAZIONE: integrale permanente LUNG./LARG./ALT.: 3,87/1,81/1,69 mt CAPACITÀ BAG.: 184/964 litri 0/100 KM/H: 12,8 secondi VELOCITÀ: 170 km/h CONSUMO COMBINATO: 6,6 l/100 km EMISSIONI CO2: 174 g/km
CosaC’èECosasiPaga AIRBAG LATERALI E A TENDINA BARRE SUL TETTO CERCHI IN LEGA CLIMATIZZATORE AUTOMATICO FENDINEBBIA INTERNI IN PELLE NAVIGATORE SATELLITARE SEDILI ANTERIORI RISCALDATI SENSORI DI PARCHEGGIO VERNICE METALLIZZATA
di serie 215 € di serie di serie di serie 1.643 € 1.513 € di serie 215 € 504 €
ConCHisElagioCa Mini Paceman Cooper SD ALL4 31.500 € Mitsubishi Pajero 3.2 DI-D 3p. da 37.550 € Range Rover Evoque TD4 Coupé da 37.050 €
potrebbero essere più potenti. Il guidatore può trarre però le sue belle soddisfazioni da altri punti di vista: la posizione di seduta rialzata gli consente di dominare il traffico, il climatizzatore im-
Due novità per il compleanno In occasione dei festeggiamenti per i trent’anni di presenza della Suzuki in Italia, la Casa giapponese ha lanciato la Jimny Evolution e la Swift Outdoor. La prima si distingue per la mascherina più aggressiva ed è già in listino con prezzi compresi tra 16.990 e 17.890 euro. La seconda (prezzi da 16.616 a 17.524 euro), invece, non è altro che una variante della Swift 4x4 - dotata di cinque porte, di un motore 1.2 a benzina da 94 CV e della trazione integrale - caratterizzata da uno stile che ricorda quello delle sport utility con protezioni in plastica grezza.
piega pochissimo tempo a raffreddare e a riscaldare l’abitacolo e i comandi ergonomici posizionati sulla consolle centrale consentono di trovare facilmente i pulsanti senza mai distogliere lo sguardo dalla strada. Le dimensioni esterne compatte (3,87 metri di lunghezza, praticamente come la piccola Swift), inoltre, non creano problemi nelle manovre di parcheggio: chi ha bisogno di aiuto (la ruota di scorta sporgente può creare qualche fastidio ai meno esperti) può comunque contare sui sensori, optional a 215 euro. L’abitacolo è spazioso per i passeggeri anteriori mentre chi si accomoda dietro è costretto a qualche rinuncia: il bagagliaio - con i suoi 184 litri che diventano 964 quando si abbattono i sedili posteriori non è abbastanza capiente per ospitare le valigie di una coppia senza figli. La Suzuki Grand Vitara 1.9 DDiS 3p si porta a casa con 27.490 euro: una cifra abbastanza conveniente considerando i contenuti. La dotazione di serie, completa, comprende tanti accessori utili per la sicurezza (airbag frontali e a tendina e controllo di stabilità) e altri non meno importanti come i cerchi in lega, il climatizzatore automatico, i fendinebbia e i sedili anteriori riscaldabili. Senza dimenticare la garanzia di tre anni o 100.000 km, tipica delle auto giapponesi. Marco Coletto
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AUTORAMA 17 Novembre 2012
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È ibrida ma è tutt’altro che noiosa. Divertente da guidare, aggressiva nel design e parca nei consumi
PREZZO: 70.500 € inumERi MOTORE: ibrido benzina, 6 cilindri a V CILINDRATA: 3,456 cc POTENZA: 220 kW/299 CV COPPIA: 317 Nm CAMBIO: automatico a variazione continua TRAZIONE: integrale permanente LUNG./LARG./ALT.: 4,77/1,89/1,69 mt CAPACITÀ BAG.: 496/1.570 litri 0/100 KM/H: 7,8 secondi VELOCITÀ: 200 km/h CONSUMO COMBINATO: 6,3 l/100 km EMISSIONI CO2: 148 g/km
Lexus RX 450h F Sport
IBRIDA, pRAtICA, quASI SpoRtIvA In occasione del lifting di metà carriera la lussuosa suv giapponese guadagna un nuovo allestimento “racing” focalizzato sul piacere di guida FORTE DEI MARMI (LU) - Basta dare
un’occhiata alla RX restyling per capire come sarà il futuro della Lexus. Entro due anni il brand di lusso del Gruppo Toyota offrirà in listino solo modelli ibridi (e infatti la lussuosa SUV giapponese ha abbandonato le vecchie unità a benzina) e punterà sulla sportività, per dimostrare al mondo che un motore a benzina abbinato ad uno elettrico è amico dell’ambiente ma anche di chi cerca il piacere di guida. In occasione del lifting di metà carriera l’elegante sport utility nipponica, infatti, non si è accontentata di darsi una rinfrescata al frontale (con un’aggressiva mascherina che riprende il family feeling introdotto dall’ammiraglia GS) ma ha approfittato della situazione per reimpostare in chiave grintosa il suo scheletro. La nuova modalità Sport della trasmis-
sione automatica a variazione continua, ad esempio, sfrutta maggiormente la potenza offerta dal motore elettrico, irrigidisce lo sterzo in modo da rendere più coinvolgenti i rapporti tra il guidatore e le ruote e riduce l’invasività dei controlli elettronici di stabilità. Il tutto segnalato dal cambio di illuminazione della strumentazione (da blu a rossa). Ma non è tutto: l’inedita versione F Sport del nostro test introdotta pochi mesi fa esalta ancora di più il lato “racing” della vettura (e dell’intero brand). Tutto in lei emana aggressività, dai paraurti più pronunciati ai cerchi in lega da 19” passando per lo spoiler posteriore e per gli ammortizzatori ad alte prestazioni capaci di migliorare al tempo stesso il comfort e il piacere di guida. Al volante la Lexus RX 450h F Sport mette a tacere tutti i pregiudizi riguardanti le auto a doppia alimentazione
benzina/elettrica: tutto quanto promesso in cartella stampa (e citato in precedenza, a cominciare dallo sterzo e dalla taratura delle sospensioni) viene mantenuto e l’erogazione del propulsore sembra maggiormente orientata a far godere il guidatore piuttosto che a farlo risparmiare (anche se alla fine i consumi dichiarati restano eccezionalmente bassi: 6,3 litri dichiarati ogni 100 chilometri). Solo i freni mancano ancora di
mordente. Il prezzo di 70.500 euro non è basso ma è ampiamente giustificato dai contenuti, dalle finiture eccellenti e da una dotazione di serie degna di un’ammiraglia: fari a LED autoadattivi, impianto audio con 12 altoparlanti, navigatore, portellone posteriore ad azionamento elettrico e sedili in pelle traforata regolabili elettricamente e riscaldabili, giusto per citare qualche esempio.
L’allestimento F Sport non è il più lussuoso della gamma e nemmeno il più caro (quel ruolo è coperto dall’elegante Luxury) ma dovrebbe raccogliere il maggior numero di adesioni. L’abitacolo è facilmente riconoscibile dalla lettera F impressa sulla parte bassa del volante sportivo e dalla pedaliera traforata in alluminio
M.C.
Mahindra XUV500 W8 AWD
CARICA tutto E tuttI A poChI EuRo PERCHÉvalElaPEnadiPEnsaRCi PERCHÉvalElaPEnadiPEnsaRCi
Offre sette posti veri, la versatilità della trazione integrale e un diesel moderno. A un prezzo da saldo. raltro vibrare. Detto questo, a una SUV sette posti si chiedono comfort e sicurezza prima di tutto. La XUV500 non delude: l'assetto è morbido (anche troppo, visto che in caso di sconnessione accentuata gli ammortizzatori arrivano a fondo corsa con una certa facilità), i pneumatici sono ben isolati e i fruscii aerodinamici quasi del tutto assenti. Solo il motore fa sentire insistentemente la pro-
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ROMA - La XUV500 rappresenta per la Casa indiana una pietra miliare. Innanzitutto perché è il primo prodotto concepito per il mercato globale e non costruito sulle esigenze indiane e riadattato per essere commercializzato oltre confine. Poi perché si tratta della prima Mahindra a scocca portante. A spingerla è un quattro cilindri common rail 2.2 Euro 5 da 140 CV e 330 Nm di coppia fra 1.600 e 2.800 giri. Numeri “piccoli”, rispetto alla doppia sovralimentazione e agli oltre 100 CV/litro di alcuni rivali tedeschi, ma che se la cavano molto bene al cospetto dei quasi 2.000 kg del suv indiano. La XUV riprende bene sin dal minimo, senza pe-
PREZZO: 27.228 € inumERi MOTORE: turbodiesel, 4 cilindri in linea CILINDRATA: 2.179 cc POTENZA: 103 kW/140 CV COPPIA: 330 Nm CAMBIO: manuale a 6 rapporti TRAZIONE: integrale LUNG./LARG./ALT.: 4,58/1,89/1,78 mt CAPACITÀ BAG.: n.d. 0/100 KM/H: 12,5 secondi VELOCITÀ: 180 km/h CONSUMO COMBINATO: 7 l/100 km EMISSIONI CO2: 186 g/km
pria voce, specie fino a 70 km/h. Quanto all’abitacolo, lo spazio abbonda e la XUV è una delle poche a offrire 7 posti “veri”, mentre per ogni fila di sedili sono previste bocchette d’aerazione dedicate. Il bagagliaio? Quasi inesistente - come sulla concorrenza - in configurazione 7 posti, molto capiente con 5 sedili in posizione, “infinito” con 2. Adriano Tosi
Una versione, tutti gli optional di serie, 5 anni o 100.000 km di garanzia: difficile fare meglio. Fanno parte della dotazione: 6 airbag, ESP, clima automatico, cruise control, comandi al volante, specchi elettrici, Start/Stop, fari adattivi, navigatore...
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A UTORAMA 18 Novembre 2012
Arriva in questi giorni in concessionaria la nuova Golf, una conferma su tutti i fronti, quello del piacere di guida soprattutto
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La plancia della Golf ispira come sempre un’elegante sobrietà, ma le novità, soprattutto quelle tecnologiche, non mancano. Una per tutte il display con sensori di prossimità per attivare le voci del menu semplicemente avvicinando il dito della mano
Volkswagen Golf 2.0 TDI Highline DSG Bluemotion
la golf sbanCa Con il settebello PORTO CERVO - Siamo al settimo pitstop generazionale per la Golf, che dal 1974 ad oggi ha saputo sempre cambiare pelle senza mai tradire i suoi valori: soddisfazione di guida e affidabilità ne hanno costruito la fortuna, dalla prima edizione di Giorgetto Giugiaro a quella attuale, disegnata da Walter de Silva. Le linee si sono sapute rinnovare nel tempo e hanno scortato la tedesca attraverso i suoi 38 anni di storia aiutandola a vendere oltre 29 milioni di esemplari. Ma non sono solo l'armonia delle proporzioni e il confortante abbraccio della tradizione a convincere sulla nuova Golf. Se fosse possibile giocare al “guida e indovina che auto è”, certamente questa vettura sarebbe una delle più riconoscibili anche a occhi chiusi. Se si avvertono delle differenze rispetto alle precedenti, sono tutte considerazioni positive: cento chili di peso sottratti al computo generale da acciai speciali e da un'elaborazione intelligente della carrozzeria e della componentistica avvantaggiano il piacere di guida e il dinamismo, che delle due motorizzazioni che abbiamo provato si apprezzano mag-
Costi e prezzi più bassi e tecnologia per tutti Il nuovo pianale modulare MQB utilizzato per la Golf sarà presto in grado di coprire tutti i modelli VW dei segmenti B, C e D caratterizzati dallo schema meccanico con motore trasversale e trazione anteriore. Considerando gli oltre 220 modelli coinvolti e i più di 90 stabilimenti in tutto il mondo, è intuibile come la standardizzazione su vasta scala di componenti e processi abbia conseguenze positive sui costi di produzione e quindi sui prezzi finali al pubblico. Inoltre, il pianale offre la possibilità di integrare propulsori alternativi quali quelli a metano, ibridi o elettrici: in questo modo le tecnologie ecocompatibili diverranno convenienti anche per chi acquisterà auto nuove nei Paesi emergenti. Senza contare che l’elevata flessibilità dei sistemi modulari consente di incontrare più facilmente eventuali esigenze di personalizzazione di tipo locale.
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Per chi non ama le sorprese e nutre aspettative elevate la risposta non può che essere ancora Golf giormente sul benzina, il 1.4 TSI da 140 CV. Anche il diesel ha più di una ragione di stare sotto il cofano della Golf. Abbiamo testato il 2.0 TDI da 150 CV con il DSG a 6 marce: il motore è equilibrato, la trasmissione merita il superlativo più lusinghiero che si possa immaginare. Non la si avverte, le progressioni e le scalate vengono comandate con il pensiero, tanto che le palette al volante per passare al regime di cambiata manuale sono del tutto irrilevanti. Il diesel dunque è molto reattivo ma meno divertente del benzina, che spinge prima e più a lungo e soddisfa meglio l'eventuale inclinazione sportiva del pilota. Il comportamento stradale è comunque ineccepibile per entrambe, la tenuta composta esalta sui tratti movimentati perché la vettura comunica grande sicurezza e attaccamento all'asfalto senza per questo risultare mai affaticante: il merito è del nuovo pianale modulare che costituirà la base della futura produzione del gruppo tedesco. Inoltre, al pari di un'estrema silenziosità, la Golf 7 offre di serie su tutta la gamma il differenziale autobloccante XDS che nella versione precedente era prerogativa della sola GTI. Il lavoro di scalpello alla ricerca del peso forma ottimale, insieme alle migliorie apportate ai motori, ha comportato ovvie conseguenze sul fronte dei consumi, con il TDI che beve 3,8 litri di gasolio ogni 100 km e il benzina che, grazie anche al sistema di gestione dei cilindri (ne disattiva automaticamente due su quattro tra i 1.400 e i 4.000 gi-
ri), si accontenta di 4,7 litri. Ma non si pensi che si sia fatta economia sul fronte dello spazio a bordo e della tecnologia. Cresciuta nelle dimensioni esterne, la vettura regala centimetri supplementari ai passeggeri posteriori (in due davvero comodi, il terzo un po' penalizzato dal tunnel centrale) e al bagagliaio, ed è stata allestita con sistemi di sicurezza all'avanguardia come il fatigue detection, che rileva quando si guida in modo disattento, la frenata anticollisione multipla e la regolazione della distanza con sistema di frenata automatica già visto sulla up!. Cristina Altieri
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PREZZO: 28.200 € inumERi MOTORE: turbodiesel, 4 cilindri in linea CILINDRATA: 1.968 cc POTENZA: 110 kW/150 CV COPPIA: 320 Nm CAMBIO: DSG a 6 rapporti TRAZIONE: anteriore LUNG./LARG./ALT.: 4,25/1,79/1,45 mt CAPACITÀ BAG.: 380/1.270 litri 0/100 KM/H: 8,6 secondi VELOCITÀ: 212 km/h CONSUMO COMBINATO: 5,6 l/100 km EMISSIONI CO2: 117 g/km
CosaC’èECosasiPaga CINQUE PORTE 800 € CLIMATIZZATORE BIZONA di serie FARI BIXENO 1.600 € FATIGUE DETECTION + FRENATA MULTIPLA + DIFFERENZIALE XDS di serie PARK AUTO CON SENSORI 725 € REGOLAZ. ADATTIVA ASSETTO 1.000 € SEDILI IN PELLE E RISCALDABILI 2.240 € TOUCH SCREEN 5,8” di serie TETTO PANORAMICO IN VETRO 1.010 €
ConCHisElagioCa Alfa Romeo Giulietta Ford Focus Opel Astra
da 18.770 € da 18.500 € da 16.500 €
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AUTORAMA 19 Novembre 2012
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Offre spazio, comfort e tecnologia a volontà. Con la 4X4 che conferma le tradizionali capacità del marchio in fuoristrada
PREZZO: 31.750 € inumERi MOTORE: turbodiesel, 4 cilindri in linea CILINDRATA: 2.268 cc POTENZA: 110 kW/150 CV COPPIA: 380 Nm CAMBIO: manuale a 6 rapporti TRAZIONE: integrale LUNG./LARG./ALT.: 4,64/1,80/1,68 mt CAPACITÀ BAG.: 477/1.022 litri 0/100 KM/H: 10,2 secondi VELOCITÀ: 200 km/h CONSUMO COMBINATO: 5,3 l/100 km EMISSIONI CO2: 138 g/km La versione 2WD asseconda le esigenze di chi sia attratto dalle fattezze di queste vetture, ma debba fare i conti con il portafoglio. Il benzina a trazione anteriore costituisce l'entry level, a 27.750 euro.
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Mitsubishi Outlander 2.2 Diesel 4WD Intense 5 posti
Un’iDentitÀ Per ogni oCCasione globali che Mitsubishi si ripropone di uscire dalla crisi di idee e di risultati che l'attanaglia dai tempi del divorzio con il colosso Daimler della metà degli anni 2000. Vetture da poter esportare ovunque, esattamente come l'Outlander che va a intercettare con la sua terza generazione quella fame di crossover che continua a far ardere anche i poco appetenti mercati europei. Che si vogliono solleticare con un'offerta completa: il modello è disponibile a trazione anteriore o integrale, a cinque o sette posti (solo sulla 4x4 a gasolio), e con due motori, un 2.0 benzina con cambio CVT optional e un 2.2 turbodiesel, entrambi da 150 CV. In attesa del GPL che arriverà a fine anno e dell'ibrido plug-in che vedremo in estate. Una ricca scelta per convincere quanti più clienti possibili, con il diesel 4WD che farà sempre la parte del leone nelle vendite: la tradizione del marchio in fuoristrada ha pur un suo peso. I centimetri tolti in altezza, con tutti gli altri valori invariati, spiegano come mai la vettura appaia più slanciata di prima. Anche i proiettori e i particolari del
Versioni per tutti i gusti: così il nuovo Outlander, già in concessionaria anche con la parca variante 4x2, rilancia la Mitsu. E per le esigenze di spazio extra c’è anche la 7 posti a 33.750 euro montante posteriore concorrono a dare un'impressione di maggior dinamismo. Ma non si tratta di una mera sensazione. La nuova suv è infatti più leggera rispetto all'edizione precedente: 100 sono i chili sottratti al peso finale da acciai ad alta resistenza e da una cinematica dei sedili meno pesante e più agile da manovrare, quando si è alla ricerca della configurazione ottimale. A bordo l'atmosfera è elegante, grazie anche all’inserto carbon look presente sulla plancia, la posizione di guida è alta e dietro c'è spazio a volontà. Sulle 4x4 il tunnel ospita il comando della trazione inte-
Fiat Doblò 2.0 MJT Emotion
Un fUrgonCino tUtto matto MILANO - Il motore 2.000 turbodiesel MJT da 135
CV non è certo il più acquistato dai clienti della Fiat Doblò (che prediligono il 1.600 a gasolio da 105 CV, più economico da gestire) ma è sicuramente quello più adatto a trasformare la multispazio torinese in un’auto vivace. Chiariamo le cose: l’unità da due litri a gasolio adottata dal secondo “furgoncino” più amato dagli italiani (dopo il fratellino Qubo) non è sportiva - chi si aspetta uno scatto fulmineo rischia di rimanere deluso - ma è incredibilmente elastica. Già a 1.500 giri si avverte una spinta poderosa che si arresta però molto presto, poco sopra quota 3.500 giri. Per quanto riguarda il resto, il Doblò più potente in commercio conserva i pregi e i difetti delle versioni meno
grale a controllo elettronico con tre modalità di gestione: in Eco la spinta arriva dalle ruote anteriori ed entra in gioco il retrotreno solo quando davvero necessario; in Auto decide il sistema quale comportamento adottare; Lock è invece la modalità che simula il bloccaggio del differenziale. Proviamo il diesel 4WD lungo un adeguato percorso offroad. Con il Lock di rigore l'Outlander si disimpegna ad occhi chiusi su salite, pendenze laterali e percorsi fangosi. Testiamo invece il benzina 2WD in pista, rimanendo impressionati dalla maneggevolezza di quella che un'auto per divertirsi in pista certo non è. Eppure l'Outlander sa seguire in maniera molto fedele le direttive impartite e il controllo è soddisfacente anche in condizioni limite. Manca la prova in relax, dove meglio si sarebbe potuto apprezzare il comfort che la giapponese sa offrire e dove ci saremmo sentiti in diritto di premere il pulsante Eco System che smorza la risposta di acceleratore, clima e trazione quando si sia in vena di grandi risparmi. IL VIDEOROVA STA P DI QUE ROVI SU T LO v.it
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C.A. PERCHÉvalElaPEnadiPEnsaRCi PERCHÉvalElaPEnadiPEnsaRCi
briose: ha un abitacolo spaziosissimo Offre un mare di spazio ai (l’opzione dei sette posti costa 760 eupasseggeri e alle valigie e in più ro), un bagagliaio gigantesco monta un motore da ben 135 CV e una plancia più elastico che grintoso dall’aspetto raffinato, ma realizzata con Le ampie superfici vetrate della Fiat Doblò non plastiche rigide e assemblate creano problemi nelle in modo approssimativo. Il manovre di parcheggio pacchetto sterzo/cambio se (i sensori costano la cava egregiamente e l’as310 euro). Sono invece setto non troppo morbido resufficienti 270 euro per portarsi a casa le utili gala anche qualche soddisfabarre longitudinali zione nelle curve, mentre i per portapacchi freni potrebbero essere più potenti. Il prezzo di 23.750 euPREZZO: 23.750 € ro della Fiat Doblò 2.0 MJT inumERi Emotion è nella MOTORE: turbodiesel, 4 cilindri in linea media della cateCILINDRATA: 1.956 cc POTENZA: 99 kW/135 CV goria e la dotazioCOPPIA: 320 Nm ne di serie (alzacriCAMBIO: manuale a 6 rapporti stalli elettrici posteTRAZIONE: anteriore riori, cerchi in lega LUNG./LARG./ALT.: 4,39/1,79/1,85 mt da 16”, climatizzatore automatico e fenCAPACITÀ BAG.: 790/3.200 litri 0/100 KM/H: 11,3 secondi dinebbia) è abbastanza completa. Marco Coletto
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VAIRANO DI VIDIGULFO - è con modelli
VELOCITÀ: 179 km/h CONSUMO COMBINATO: 5,7 l/100 km EMISSIONI CO2: 150 g/km
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A UTORAMA 20 Novembre 2012
PERCHÉ valE la PEna di PEnsaRCi PEnsaRCi
Capiente (quasi) come una SW di segmento B, offre un look molto più accattivante e può avere anche la trazione integrale
La Casa tedesca dà l’assalto a uno dei pochi segmenti in attivo con una sport utility dalle dimensioni e dai prezzi ragionevoli, gradevole da guidare, che può montare i sistemi più evoluti di ausilio alla guida IL VIDEOROVA STA P DI QUE ROVI SU LO T v.it
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Opel Mokka 1.7 CDTI Ecotec 4x2 Cosmo
toglietemi tutto ma non il suv
AMBURGO - Se c'è un segmento di mercato che non sente la crisi è quello delle suv medie e piccole: in Europa hanno guadagnato il 7% di quota negli ultimi 4 anni. Opel, che non si vuole lasciar sfuggire l'occasione, ha recentemente lanciato la Mokka, di cui spera di venderne 40.000 esemplari all'anno. La tedesca è la variante europea di un progetto globale che verrà commercializzato in quasi tutti gli angoli del monL’accessibilità non è la miglior dote del bagagliaio della Mokka, a causa del gradino fra piano e soglia di carico. Di serie gli schienali posteriori abbattibili separatamente
do. Per gli automobilisti del Vecchio Continente - i più esigenti dal punto di vista della guidabilità - i tecnici della Opel hanno messo a punto un telaio che stupisce per precisione, reattività e feeling. Dato il baricentro alto non si possono pretendere i livelli di reattività dell'Astra (anche perché la Mokka non dispone del telaio a controllo elettronico FlexRide), ma nel misto ci si possono togliere parecchie soddisfazioni. Per chi
deve affrontare spesso terreni scivolosi è prevista inoltre la trazione integrale - il 40% delle preferenze in Italia - ad inserimento automatico: se necessario, i chip ripartiscono fino al 50% della coppia al retrotreno. In condizioni di aderenza ottimale, invece, la trazione è anteriore al fine di contenere i consumi. I propulsori? Sono tre: 1.600 a benzina aspirato da 115 CV (non disponibile per la prova in anteprima), 1.400 turbo
Dalla Juke alla Rav4, le rivali secondo il marketing opel Dimensioni e prezzo fanno dell'ultima nata di Casa Opel la rivale d’elezione della Nissan Juke, il crossover giapponese che tanti consensi sta riscuotendo (in Italia è attualmente il secondo Crossover più venduto). Gli uomini del marketing Opel puntano però a strappare qualche cliente anche alla Dacia Duster, alla Skoda Yeti e, addirittura, alla ben più grande Toyota Rav4, puntando su un listino mediamente più basso. Nello specifico, la versione base (disponibile solo con la motorizzazione 1.600 aspirata) è proposta a 18.450 euro. L’allestimento intermedio Ego va dai 20.200 euro della 1.6 ai 23.200 della 1.4 turbo; 22.700 euro è invece il prezzo della 1.7 CDTI. Infine, la top di gamma Cosmo è proposta a 21.700 euro - la 1.6 - a 24.700 la 1.4 turbo e a 24.200 la 1.7 CDTI. Il cambio automatico costa 2.000 euro, ma è abbinabile solo alla motorizzazione a gasolio con trazione 4x2. 2.000 euro è il prezzo anche della trazione integrale sulla 1.7 CDTI, mentre non è disponibile per la 1.6 ed è offerta di serie sulla 1.4. Quanto alla dotazione, la Ego include, tra gli altri, i cerchi in lega da 18 pollici, i fendinebbia, le luci d'ambiente, la radio con CD MP3 e ingressi Aux e Usb e il volante in pelle con comandi di stereo e vivavoce Bluetooth sulle razze. A tutto ciò, la top di gamma Cosmo aggiunge le maniglie e i profili esterni cromati, gli specchietti retrovisori ripiegabili e regolabili elettricamente, il park control anteriore e posteriore, il climatizzatore bizona e i sensori luce/pioggia. Ricca la lista optional, che include: Opel Eye (510 euro), FlexFix (750), riscaldamento sedili e volante (300), interni in pelle (1.250), navigatore satellitare (850) e luci adattive
AFL (1.000). In ambito di costi, non si può non parlare di consumi: in un percorso prettamente autostradale ed extraurbano, percorso all'andata con la diesel e al ritorno con la 1.4 turbo a benzina, il computer di bordo ha indicato rispettivamente 5,2 e 7,2 l/100 km in media. Una differenza che però non dice tutto sulle caratteristiche dei due propulsori: con la 1.7 si ha la sensazione che la richiesta di gasolio sia poco sensibile allo stile di guida. Con la 1.4, invece, non appena si richiede un po’ di brio, le percorrenze calano precipitosamente.
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a benzina da 140 e 1.700 CDTI da 130. La nostra prova inizia proprio da quest’ultimo, che in Italia raccoglierà circa il 60% dei clienti. Il primo impatto non è dei migliori: il ticchettio del diesel è forte al minimo e in accelerazione e sparisce solo quando la velocità si stabilizza. Detto questo, la spinta è lineare da 1.400 a 4.000 giri. Più silenzioso ma meno brillante il 1.400 a benzina: l'erogazione è fluida da 1.300 a 5.500 giri, ma sembra sempre un po' fiacca, rispetto a quella del 1.700. Suv piccola, abbiamo detto; certamente non nella dotazione di sistemi di sicurezza: la Mokka vanta numerosi dispositivi di assistenza, come l'Opel Eye, che legge i cartelli stradali e li riporta nel quadro strumenti; la telecamera che sorveglia la distanza di sicurezza e avverte il guidatore in caso di pericolo; il Lane Departure Assist che evita invasioni involontarie di corsia e l'AFL, che adatta il fascio luminoso alle condizioni di guida, accendendo in automatico, se necessario, gli abbaglianti. Immancabile l’ESP, che integra anche la funzione di controllo della velocità in discesa (anche sulle versioni a trazione anteriore). Capitolo abitabilità: auto come la Mokka sono alternative più trendy alle classiche e spesso austere MPV o SW di segmento B. Le esigenze di chi le compra, però, rimangono quelle di tanto spazio per i passeggeri, per i bagagli,
oPEl mokka 1.7 Cdti ECotEC 4x2 Cosmo
Novembre 2012
PREZZO: 24.200 €
LA GAMMA
i numERi MOTORE: turbodiesel, 4 in linea CILINDRATA: 1.686 cc POTENZA TOTALE: 96 kW/131 CV COPPIA: 300 Nm CAMBIO: manuale a 6 rapporti TRAZIONE: anteriore LUNG./LARG./ALT.: 4,28/1,80/1,66 mt CAPACITÀ BAG.: 356/1.372 litri 0/100 KM/H: 9,6 secondi VELOCITÀ: 190 km/h CONSUMO COMBINATO: 4,5 l/100 km EMISSIONI CO2: 120 g/km
Cosa C’è E Cosa si Paga CERCHI DA 18” CONDIZIONATORE AUTOMATICO CRUISE CONTROL + LIMITATORE VEL. PARABREZZA RISCALD. RAPIDO PORTABICI FLEX FIX RADIO CD MP3 SPECCHIETTI REG. E RISC. ELETTR. STOP AND START VERNICE METALLIZZATA VIVAVOCE BLUETOOTH
di serie di serie di serie 300 € 750 € di serie di serie di serie 580 € di serie
Con CHi sE la gioCa Dacia Duster Fiat Sedici Nissan Juke Skoda Yeti
da 11.900 € da 17.300 € da 16.950 € da 17.570 €
ma anche per "varie ed eventuali". La tedesca non delude e offre il noto FlexFix per caricare fino a tre biciclette. In pratica, si tratta di un supporto che si estrae in poche mosse dal paraurti po-
MODELLO PREZZO (€) Mokka 1.6 115 CV 4x2 18.450 Mokka Ego 1.6 115 CV 4x2 20.200 Mokka Cosmo 1.6 115 CV 4x2 21.700 Mokka Ego 1.4 Turbo 140 CV 4x4 23.200 Mokka Cosmo 1.4 Turbo 140 CV 4x4 24.700 Mokka Ego 1.7 CDTI 130 CV 4x2 22.700 Mokka Cosmo 1.7 CDTI 130 CV 4x2 24.200 Mokka Ego 1.7 CDTI 130 CV 4x4 24.700 Mokka Cosmo 1.7 CDTI 130 CV 4x4 26.200 in rosso le motorizzazioni diesel
steriore e che consente, anche con le tre bici in posizione, di aprire il bagagliaio grazie ai supporti che si inclinano. Il vano di carico offre una capacità di 362/1.372 litri: non tantissimi, se si pensa che la Mokka è lunga 428 cm e larga 180. La nuova Renault Clio, per esempio, offre 300/1.146 litri di capacità, pur con un ingombro di 406 cm. Quanto ai sedili, in quattro più un bambino si viaggia senza problemi, mentre tre adulti, dietro, rischiano di scontrarsi a livello delle spalle. Da vera tedesca (anche se è assemblata in Corea del Sud) la qualità, soprattutto per quello che riguarda l'assemblaggio, eseguito con molta cura e "solido" anche quando il fondo stradale è dissestato. Nella media dei segmenti B e C i materiali: le plastiche più in vista sono morbide al tatto e solo quelle delle porzioni inferiori della plancia e del tunnel scendono a
qualche compromesso con il contenimento dei costi industriali. A non convincere, piuttosto, è l’ergonomia dei piccoli e numerosi tasti sulla plancia. Adriano Tosi
Come vogliono le ultime tendenze, la plancia presenta un inserto centrale a contrasto
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Novembre 2012
Il muso è diventato un po’ più massiccio per rispettare le normative per la sicurezza dei pedoni ma non ha perso la sua eleganza. Come sempre, sul motore c’è la targhetta indicante il nome del tecnico che ha deliberato la conformità della vettura agli standard Aston Martin (sotto)
Aston Martin DB9 Volante
Squadra che vince Si cambia poco
NIZZA - Davanti alla classe dell’Aston Martin bisogna levarsi il cappello. Ma va anche celebrato il pragmatismo della cordata, fatta di imprenditori e fondi di investimento, che l’ha rilevata dalla Ford nel 2007. La Casa britannica è uscita dall’orbita americana portandosi dietro un bel malloppo costituito da un progetto stilistico quasi senza tempo, una struttura in alluminio molto versatile e un paio di motori molto validi, con relativo contratto di fornitura. Capofila dell’operazione, poi, è stato David Richards, boss di quella Prodrive che ha sviluppato alcune delle vetture da
Si rinnova una delle granturismo più prestigiose e distintive del mercato. La terza generazione della DB9 è frutto di tanti perfezionamenti, poco visibili ma molto percepibili corsa derivate di serie di maggior successo degli ultimi anni, e questo significa disporre di un inestimabile know how per lo sviluppo e la messa a punto. E così, miscelando variamente e saggiamente tutti questi ingredienti, l’Aston Martin continua a sfornare modelli nominal-
mente nuovi con un ritmo insostenibile per qualsiasi altro “piccolo” costruttore. A poche settimane di distanza dalla presentazione della Vanquish II, ecco quindi la terza generazione della DB9. Rispetto alla prima versione del 2004 e il facelift del 2008 non si può certo parlare di
partita doppia con la 458 Nemica giurata della Ferrari 458 Italia Spider, punta sul peso ridotto e su un V8 da 625 CV. 17 secondi per perdere la testa quello che riguarda il telaio, sia per motore e cambio. Sarà, ma non appena affondo il piede sul gas, le ruote iniziano a pattinare, in quarta e a 160 km/h. I 600 Nm di coppia (tra
PREZZO: 194.835 € i numERi MOTORE: Benzina 12 cilindri a V di 60° CILINDRATA: 5.935 cc POTENZA: 380 kW/517 CV COPPIA: 620 Nm CAMBIO: automatico a 6 rapporti TRAZIONE: posteriore LUNG./LARG./ALT.: 4,72/1,88/1,28 mt CAPACITÀ BAG.: 186 litri 0/100 KM/H: 4,6 secondi VELOCITÀ: 295 km/h CONSUMO COMBINATO: 14,3 l/100 km EMISSIONI CO2: 333 g/km
Cosa C’è E Cosa si Paga CAMBIO AUTOMATICO CERCHI IN LEGA DA 20” FRENI CARBOCERAMICI KIT CARBONIO ESTERNO KIT CARBONIO INTERNO NAVIGATORE SATELLITARE SELLERIA IN CUOIO SOSPENSIONI ELETTRONICHE STEREO BANG&OLUFSEN TELECAMERA POSTERIORE
3.000 e 7.000 giri) ci sono proprio tutti... Dopo qualche km: sulla strada statale che porta verso Ronda giro la manopola H (Handling, per la gestione di sterzo, assetto ed ESP) su Sport, stessa operazione con la manopola P (Powertrain: motore e cambio) e la voce del V8 della 12C si fa più minacciosa e alta. Nell'entroterra l'asfalto resta umido, ma meno viscido. Sfruttare tutta la coppia è ancora difficile, ma il ritmo sale in maniera incredibile, stando a quanto indica il tachimetro. E dire che non mi sembrava di andare tanto forte: correzioni? Pochissime.
di serie di serie di serie 8.722 € 5.123 € di serie di serie di serie 7.996 € 1.487 €
Con CHi sE la gioCa Bentley Continental GTC 4.0 Maserati GranCabrio 4.7 Mercedes SL 63 AMG
195.000 € da 136.125 € da 162.750 €
rivoluzione. Anzi, è francamente difficile percepirne le novità se non si ha l’occhio allenato o non si ha la possibilità di vedere le evoluzioni una di fianco all’altra. Diciamo che esteticamente cambia un po’ il muso, che è stato modificato per rispettare le normative per la sicurezza dei pedoni
PERCHÉ valE la PEna di PEnsaRCi PEnsaRCi
McLaren 12C Spider
MALAGA - "Non c'è nulla di superfluo. Ogni dettaglio, sulla 12C, assolve una precisa funzione". Una frase che dice tutto sulla scoperta inglese: rispetto alla coupé, la differenza è circoscritta esclusivamente al tetto. La monoscocca in carbonio, infatti, offre una rigidezza così elevata che non è stato necessario apportare gli irrobustimenti che da sempre appesantiscono le spider. Le premesse sono ottime, insomma, ed eccomi in Andalusia per verificarle di persona. La giornata è uggiosa e inizio a guidare in modalità Normal, sia per
aston maRtin db9 volantE
LaPROVA
A UTORAMA 22
Se guidare l’unica McLaren scoperta in circolazione - oltre alla monoposto di F1 di Hamilton e Button - vi sembra poco...
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LaPROVA
AUTORAMA 23 Novembre 2012
PERCHÉ valE la PEna di PEnsaRCi PEnsaRCi
è l’ideale per chi vuole distingursi davvero, alla faccia delle “solite” Ferrari, Porsche e Mercedes. Ha una classe inarrivabile
Viaggiando a capote aperta si può contare su un riparo aerodinamico comunque efficace e, in più, si ha l’opportunità di apprezzare a fondo la sonorità entusiasmante del 12 cilindri inglese
mClaREn 12C sPidER
e ora ha una calandra più impegnativa ispirata a quella della incredibile One-77 da 760 CV. In coda, poi, c’è un labbro aerodinamico più pronunciato e i cerchi da 20” sono diventati di serie. Anche all’interno ci sono solo variazioni di dettaglio e negli abbinamenti di materiali e colori. Il 6 litri V12, in compenso, è stato risistemato dal punto di vista dei manovellismi, dell’aspirazione, dell’iniezione, è stato abbassato leggermente e adesso eroga 517 CV anziché 576, 620 Nm invece di 600 ed emette 333 g/km di anidride carbonica contro i 345 di prima. Le prestazioni massime, però, sono quasi invariate: 2 decimi di secondo in meno da 0 a 100 km/h (ora 4”6) mentre la velocità massima addirittura è calata leggermente: da 306 a 295 km/h. La rigidità strutturale è aumentata del 20% per la coupé e del 30% per la spider Volante e un bel lavoro di sintonia fine ha riguardato lo sterzo e il sistema di sospensioni elettroniche, mentre sono di serie i freni a disco carboceramici Brembo che, da soli, contribuiscono a 12,5 dei 15 kg di peso risparmiati rispetto alla vecchia DB9. Il risultato è una GT che mantiene un’eleganza forse irraggiungibile, ma è diventata
vestila in carbonio e diventa vanquish
ancora più bilanciata, godibile quando si va piano e rigorosa alle andature più elevate. Il suono del V12 ha una timbrica entusiasmante e un’intensità che rimane sempre un gradino sotto l’eccesso. Lo sterzo è leggero e preciso; le sospensioni tengono a bada i 1785 kg senza problemi e se si seleziona il “track mode” restano compatibili con l’uso stradale però regalano qualche suggestione racing. Ma senza esagerare, perché la vettura vuole restare una granturismo. L’allungo comunque è fantastico e sia sul misto, sia in autostrada ci si possono togliere soddisfazioni incredibili. Il lato debole, se così si può dire, è il cambio auto-
matico ZF a 6 marce (montato sempre al retrotreno per consentire una distribuzione 51/49 del peso), che è sempre stato ottimo per velocità e morbidezza fino a quando non ha dovuto impallidire dinanzi al nuovo ed efficientissimo ZF a 8 marce, impiegato dai costruttori tedeschi. A conti fatti, la nuova DB9 non vuole né potrebbe confrontarsi con la spaventosa efficacia stradale della Ferrari F12. Rispetto all’italiana, però è più signorile, più snob e può giocarsela bene con la Bentley Continental GT. I prezzi della DB9 coupé e Volante sono rispettivamente di 179.581 e 194.835 euro.
La base meccanica della DB9 viene impiegata anche dalla sorella maggiore Vanquish, presentata solo poche settimane fa e disponibile esclusivamente con carrozzeria coupé, almeno per ora. Questa vettura monta sempre il V12 di 6 litri ma la potenza è di 573 CV. La struttura in alluminio, inoltre, in questo caso è rivestita da una pelle in fibra di carbonio che permette una maggiore plasmabilità rispetto al metallo. Un’altra differenza rispetto alla DB9 riguarda i comandi elettrici sulla console, che non sono “meccanici” ma del tipo touch screen a sfioramento. Tutto questo fa si che il prezzo della Vanquish arrivi a sfiorare i 256 mila euro.
Saverio Villa
PREZZO: 235.600 € i numERi MOTORE: benzina, V8, biturbo CILINDRATA: 3.799 cc POTENZA: 460 kW/625 CV COPPIA: 600 Nm CAMBIO: a doppia frizione, 7 rapporti TRAZIONE: posteriore LUNG./LARG./ALT.: 4,51/2,09/1,20 mt CAPACITÀ BAG.: 196 litri 0/100 KM/H: 3,1 secondi VELOCITÀ: 329 km/h CONSUMO COMBINATO: 11,7 l/100 km EMISSIONI CO2: 279 g/km
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L’impostazione minimalista dell’abitacolo aiuta a concentrarsi solo sulla guida. Fibra di carbonio e pelle sono gli elementi dominanti
Reazioni brusche? Zero. Merito del telaio, che sembra fatto apposta per comunicare con l'uomo, tante e dettagliate sono le informazioni che passano dallo sterzo e persino dal sedile. Un'intesa resa possibile prima
di tutto dal peso contenuto - 1.376 kg a secco, 1.474 in ordine di marcia - poi dal ProActive Chassis Control, che si basa su sospensioni a doppio triangolo e ammortizzatori adattivi e che rinuncia alle barre antirollio.
Così, l'assetto è rigido solo quando e quanto serve, di modo che sull'asfalto rotto o negli avvallamenti le gomme difficilmente mollano la presa. Finite le montagne, si aprono i cancelli del circuito Ascari. La sicurezza della pista mi permette di avvicinarmi al limite e di constatare quanto sia alto. Ciò che non cambia è la progressività delle reazioni, a vantaggio della pulizia di guida. Sfogata la voglia di guidare, apro la capote: con le sospensioni in Normal, l'inglese è più morbida persino di alcune berline e station wagon tedesche col pallino per le curve. Inoltre, l'efficacia della protezione aerodinamica consente di conversare, senza urlare, fino a 130 km/h, mentre lo spazio per i bagagli, generoso, evita alla coppia sicuri litigi. Adriano Tosi