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Mensile di informazione e cultura del mondo dei motori
AUTORAMA hubcoMuNicazioNE
in onDA DA mArzo A Dicembre
tutti i VenerDÌ ALLe 21.15 su oDeon24 Digitale terrestre: canale 177 satellite: canale 914 sKY
asapress.net LA primA AgenziA stAmpA AutomobiListicA itALiAnA
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Nº 535/dicEMbrE 2012 - € 3,00
oPel AdAm: un grosso “guAio” Per 500 e mini
tutti i colori del mondo Personalizzazioni infinite per non trovarne mai due uguali
LA PROVA
LA PROVA
EURO NCAP
dacia sandero: non alza il prezzo però la qualità sì
nuova tornata di crash test e la mokka fa un figurone
range rover: è sempre lei ma ha addosso tanti chili in meno
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E RT PA 1ª
ecco perché il web può rappresentare la salvezza per i concessionari prostrati dalla crisi del mercato
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SPECIALE
A UTORAMA 2 Dicembre 2012
Come superare la crisi del mercato dell’auto
1ª PARTE
i concessionari si salveranno solo con il web Internet Motors è stato un evento formativo dedicato ai concessionari e organizzato da Quintegia e DriveK. Tema: lo sfruttamento di internet, uno strumento che ormai è entrato a pieno regime sia nelle fasi informative, sia in quelle decisionali per l’acquisto di auto e beni correlati. Ma col web è possibile anche pianificare nuove strategie di marketing e gestione per sviluppare il proprio business e utilizzare
al meglio le risorse che ne derivano. In queste pagine, che avranno un seguito sui prossimi numeri di Autorama, riassumiamo le relazioni tenute dai massimi esperti italiani di internet e automotive, in rappresentanza di aziende come Google, Automobile.it, Autoscout24.it, Sophus3, Blogmeter e altre ancora, il cui sguardo si è proiettato soprattutto nei mercati esteri dove vengono applicati approcci innovativi e vincenti
TOMMASO BORTOLOMIOL
la selezione naturale CHI È Laureato in Economia Aziendale, ha conseguito un diploma in Entrepreneurship presso la UCLA Anderson School of Management di Los Angeles. Dal 2005 lavora per Quintegia srl dove oggi è Responsabile Corporate Relations & Brand Development in Italia e all’estero. È inoltre Project Manager di Top50 Dealer Club e dell’International Top Dealer Forum. Le principali aree di ricerca di Quintegia sono l’evoluzione e le strategie della Top50 Dealer in Italia e in Europa, l’analisi e il controllo di gestione in un’azienda concessionaria
Questo è il quadro d’insieme del mercato italianiodell’auto secondo Tommaso Bortolomiol di Quintegia: dai quasi 2 milioni e mezzo di veicoli consegnati nel 2007 - anno “drogato” dagli incentivi statali - il 2012 ha fatto registrare un desolante milione e quattrocentomila unità circa. Un calo drastico che tuttavia non rappresenta la dimensione fisiologica del nostro mercato, che secondo vari studi dovrebbe essere rappresentata da quota 1,7 milioni di unità vendute. La domanda è: quando si torneranno a toccare quei livelli? Difficile dirlo: fino a qualche mese fa si pensava che segnali di ripresa sarebbero arrivati già nel 2013 per giungere alla tanto auspicata stabilizzazione nel 2015. Ora, invece, si parla di un leggero aumento delle vendite solo dal 2014 in poi, con il raggiungimento del milione e 700.000 unità non prima del 2017. Il tutto, ovviamente, non può non aver avuto ripercussioni sui concessionari. E ancora ne avrà. Nel dettaglio, gli imprenditori si sono ridotti dai 3.450 del 2007 ai 2.250 del 2012, mentre i punti vendita sono scesi, nello stesso periodo, da 6.130
A UTORAMA n.535/Dicembre 2012 Mensile di informazione e cultura del mondo dei motori fondato nel 1958 Direttore responsabile: Cristina Altieri cristina.altieri@hubcomunicazione.it Direttore eDitoriale: Saverio Villa saverio.villa@hubcomunicazione.it Hanno collaborato: Michele Orfino (grafica), Adriano Tosi, Marco Coletto, Renato Gallo, Massimiliano Campanella, Andrea Rapelli, Mattia Eccheli consulente Di Direzione: Paolo Altieri
Chi non si adegua all’ambiente competitivo e alla congiuntura economica è destinato a sparire. Come fare? Ecco le soluzioni: virtuali, ma anche molto reali a 5.215 (come evidenziato nell’immagine numero 3, in alto a destra). Da qui al 2017, invece, saranno 750 i concessionari che abbandoneranno il campo, con la chiusura di altri 900 punti vendita. Un quadro a tinte fosche, di fronte al quale la sfida sta tutta nello strutturarsi per rimanere fra i 1.500 “superstiti”. Come? Ecco entrare in gioco internet. Il concessionario
reDazione e aMMinistrazione Viale dei Partigiani, 118/c 20092 Cinisello Balsamo (MI) Tel. 02.22472162 - Fax 02.700430623 redazione@hubcomunicazione.it seDe leGale Via Stresa, 15 - 20125 Milano Diffusione abbonaMenti Cellofangraf 2000 S.r.l. - Mazzo di Rho (MI) staMpa e leGatoria Eurgraf - Cesano Boscone (MI)
deve convincersi che la rete è sempre più in uso anche presso fasce di popolazione prima elettronicamente “analfabete” e che proprio su internet si generano le decisioni d’acquisto. Il consumatore, che deve scegliere un viaggio, un elettrodomestico o un’auto, prima di tutto consulta il web, in particolare i social media: basti pensare che, solo in Italia, 20 milioni di persone hanno un profilo Facebook. Un sito internet pensato, sviluppato e seguito a dovere permette di avere una sorta di autosalone aperto 24 ore, in cui il potenziale cliente può valutare le offerte in qualsiasi momento. Proprio per questo, le informazioni devono essere fornite in modo chiaro, si deve poter accedere ai dettagli delle varie offerte con pochissimi “click” e con tempi di caricamento pagina il più rapidi possibile. La rete deve inoltre essere usata per instaurare con il cliente un rapporto nella fase di post-vendita. Entrando nello specifico, si deve dare la possibilità di prenotare il tagliando o l’intervento in officina direttamente online e non si deve essere diffidenti verso forme di promozione come cou-
Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Milano n. 133 del 3/4/1969. Una copia Euro 3,00; arretrati Euro 6,00. ABBONAMENTO: annuo Euro 30,00, estero Euro 60,00. Versamento su c/c bancario IBAN IT74 I030 6920 7051 0000 0001 415 intestato a Hub Comunicazione Srl. Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art.1, comma 1, DCB-Milano. Manoscritti e fotografie non richiesti non si restituiscono. Tutti i diritti riservati © by AUTORAMA.
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GREGORY NOONAN
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Parola d’ordine: cambiamento Rivedere il proprio modo di lavorare, mettersi in discussione anche se si è sul mercato da decenni. È questo l’unico modo per affrontare e sfruttare a proprio vantaggio la rivoluzione in atto “Gestisci e abbraccia il cambiamento, se non vuoi che il cambiamento ti travolga”: è questo l’approccio dell’americano Gregory Noonan, profondo conoscitore dell’IT (information technology) e consulente di fama, che mette a disposizione molti dati a sostegno della sua affermazione iniziale. Prima di tutto, bisogna precisare che internet non ha accresciuto il numero di auto vendute nel suo Paese: erano 32,3 milioni nel 2007, sono state 31,4 nel 2010. Tuttavia, il web ha rivoluzionato il modo in cui le auto si vendono: gli utenti sono sempre più connessi, non solo tramite computer, ma anche e soprattutto attraverso dispositivi mobili. Negli USA, per esempio, il numero di abbonamenti per la telefonia mobile, che permettono ai possessori di essere sempre connessi, è letteralmente esploso (come evidenziato dall’ultima tabella di questo riquadrato). In conseguenza di ciò, gli investimenti pubblicitari dei dealer automobilistici hanno effettuato una vera e propria migrazione dalla carta stampata al web: nel 2001, il 53,1% delle risorse andava ai giornali, nel 2011 solo il 20%. Nello stesso periodo, la quota di internet è passata
CHI È
Oltre vent’anni di esperienza nelle aziende di servizi, dei quali gli ultimi sedici trascorsi lavorando su progetti di information technology. Un’esperienza professionale che poggia le sue basi su una formazione di primo livello: tra i suoi titoli, il “Diploma of Building Surveying” e, più di recente, il “PRINCE2” e l’ ”ITIL”. La sua esperienza va dalla consulenza a piccole aziende al supporto di enti governativi e il suo vanto è di aver tradotto complessi concetti di IT in chiavi di successo nel business
INVESTIMENTI PUBBLICITARI DEI CONCESSIONARI NEGLI STATI UNITI
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pon validi per ottenere sconti: tutto ciò che crea fidelizzazione va accettato e utilizzato al meglio. Tornando a Facebook, i social media non devono essere visti come giochi per perditempo: vanno piegati alle proprie esigenze e utilizzati per farsi conoscere, promuovere le offerte e conoscere il parere dei propri utenti. Il tutto, naturalmente, evitando lo “stalking”. Negli Stati Uniti, paese all’avanguardia da questo punto di vista, ci sono concessionari che hanno già dedicato personale (e, dunque, risorse economiche...) ai social media: si tratta di figure professionali incaricate di soddisfare le richieste dei clienti anche al di fuori dell’orario di apertura dell’autosalone. Addirittura, sono state create delle “live chat” con le quali rispondere in tempo reale a chiunque desideri, per esempio, una quotazione
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dell’usato. Si tratta di una sorta di rivoluzione culturale, un cambiamento di mentalità al quale non è semplice adeguarsi, ma che si impone in modo letteralmente vitale in una fase di crisi così profonda come quella che stiamo vivendo. Il contatto virtuale, infine, deve essere utilizzato e “catalogato” con estrema precisione, per costruirsi un database: una fase fondamentale, questa, dato che ogni contatto (o “lead”, come si definisce nel linguaggio della rete) è potenzialmente generatore di altri contatti. Non solo, l’obiettivo deve essere quello di conservare il cliente: come già detto, dopo avergli venduto l’auto ci si deve assicurare che l’assistenza non la effettuati altrove. In questo modo, ci si prepara anche il terreno per vendere la prossima auto. pagine a cura di Adriano Tosi
da un misero 4,6% al 24,8%: numeri che devono far riflettere anche gli imprenditori italiani. Non ha più senso dedicare tutte le proprie risorse a media che raggiungono un pubblico molto generico, quando, grazie a internet, si possono selezionare i canali migliori, raggiungendo potenziali clienti in modo quasi “chirurgico”. Anche questo significa gestire il cambiamento per non esserne travolti. A cambiare deve essere anche il proprio modello di business: un’espressione altisonante che nel concreto significa, in periodi di contrazione a due cifre come quello che stiamo attraversando, concentrarsi su tutto ciò che è collaterale alla vendita del nuovo (su cui peraltro i margini sono sempre più risicati, a causa anche degli sconti imposti dalle case automobilistiche). Si investa dunque nell’usato e nel post-vendita, due comparti che negli Stati Uniti hanno permesso ai concessionari più lungimiranti di superare la pesantissima crisi del 2008 e del 2009. SUL NUMERO DI GENNAIO/FEBBRAIO GLI INTERVENTI DI VINCENZO BOZZO (AUTOSCOUT24.IT) E FABIO GALETTO (GOOGLE)
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A UTORAMA 4 Dicembre 2012
Fiat 500e Amici dell’ambiente, non illudetevi: la variante elettrica del “cinquino” non arriverà mai in Europa. Progettata espressamente per il mercato americano, verrà venduta senza profitti per ragioni di immagine ma i prezzi non sono ancora stati comunicati. Monta un motore da 113 CV e batterie agli ioni di litio da 24 kWh - ricaricabili completamente in meno di quattro ore che garantiscono un’autonomia di 130 km (160 in città). Si distingue dalla 500 “normale” per la griglia bassa nel frontale, per gli specchietti retrovisori ridisegnati e per le minigonne laterali.
Salone di Los Angeles
ormai tutti sognano la california Grazie alle tante anteprime mondiali che tradizionalmente la caratterizzano, la rassegna americana è entrata di diritto nell’elenco delle più interessanti manifestazioni automobilistiche. Quest’anno le case europee si sono presentate in massa con l’obiettivo di conquistare il mercato “yankee” per superare la crisi che attanaglia il Vecchio Continente. Con una serie di proposte variegate adatte a qualsiasi tipologia di guidatore: dall’ecologista allo sportivo
smart forjeremy Questo prototipo non è altro che una fortwo electric drive (elettrica) riveduta e corretta dal noto stilista americano Jeremy Scott, celebre per gli abiti esagerati realizzati per popstar del calibro di Lady Gaga e Katy Perry. Dalla parte posteriore della carrozzeria spuntano due ali (marchio di fabbrica di questo fashion designer, già utilizzate per una serie di scarpe Adidas nel 2008) e nonostante il risultato finale sia particolarmente vistoso i responsabili della Casa tedesca non hanno escluso una produzione in piccola serie.
Toyota RAV4 Proporzioni slanciate, superfici vetrate ridotte e frontale aggressivo (simile a quello della Auris): la quarta generazione della suv giapponese ha colmato sotto il profilo del design il gap con le rivali coreane. Anche i contenuti sembrano di buon livello, a cominciare dal portellone che si apre (finalmente) verso l’alto. Più lunga di 11 centimetri, più alta e più larga di prima, vanta un bagagliaio più capiente e tanti accessori tecnologici (come il sistema che rileva la presenza di veicoli nell’angolo cieco). La gamma motori per l’Europa dovrebbe comprendere un 2.000 a benzina da 151 CV e due turbodiesel: un 2.000 da 124 CV e un 2.200 da 150 CV.
Porsche Cayman La seconda edizione della baby coupé di Zuffenhausen riprende, com’è ovvio, lo stile della Boxster da cui deriva mentre i due boxer sei cilindri di 2,7 e 3,4 litri offrrono dieci cavalli in più rispetto ai propulsori montati dalla sorella scoperta: rispettivamente 275 e 325 CV. Più lunga di tre centimetri rispetto a prima e disponibile con cerchi in lega da 18 o 19 pollici, arriverà nelle nostre concessionarie il 2 marzo 2013 con un prezzo di partenza che non dovrebbe superare la soglia dei 55.000 euro.
Lamborghini Aventador Roadster Il doppio tettuccio removibile in fibra di carbonio (alloggiabile nel bagagliaio e pesante 6 chilogrammi) garantisce una copertura migliore di quella offerta dalla fragile tela dell’antenata Murciélago Roadster. La versione scoperta dell’auto più estrema di Sant’Agata Bolognese monta lo stesso motore 6.500 V12 da 700 CV, può raggiungere una velocità massima di 350 km/h e accelerare da 0 a 100 chilometri orari in 3 secondi. Il prezzo è di 363.000 euro.
BMW i3 Concept Coupé Il prototipo che anticipa le forme della piccola elettrica bavarese a tre porte ha un design molto originale (soprattutto nella zona dei finestrini laterali) mentre i contenuti sono gli stessi della più corta e più alta sorella a cinque porte: pianale in fibra di carbonio, trazione posteriore e motore ad emissioni zero da 170 CV abbinato ad un cambio monomarcia. La versione di serie dovrebbe debuttare già al Salone di Francoforte del 2013 e questo spiega come mai la plancia di questa concept sia più “tradizionale” di quella dei precedenti prototipi.
Ford Fiesta ST
Mercedes Ener-G-Force Al momento non è prevista un’erede dell’inossidabile Classe G (in commercio dal lontano 1979) ma l’eventuale sostituta potrebbe avere molti elementi in comune con questa concept realizzata dal centro stile californiano della Mercedes. Nata per partecipare ad un concorso di design che come tema ha la creazione di un mezzo di pattugliamento della polizia americana nel 2025, non è marciante ma prevede il dispositivo Terra-Scan che scansiona il terreno e adatta le sospensioni a seconda della superficie affrontata.
L’attesissima versione sportiva della straniera più amata dagli italiani disponibile a tre o a cinque porte monta un motore 1.600 Ecoboost a benzina da 200 CV, un assetto ribassato di 1,5 centimetri, uno sterzo più diretto e cerchi in lega da 17”. Esteticamente si distingue dalle varianti standard per il paraurti anteriore più aggressivo e per la zona posteriore, dove spiccano uno spoiler e un diffusore.
Mini Countryman restyling La piccola suv inglese, che ha fatto strage di cuori nel nostro Paese, si presenta a due anni dal lancio con qualche leggera modifica all’esterno (griglia e nuove vernici) e, soprattutto, agli interni. I pulsanti degli alzacristalli elettrici si trovano ora nella portiera e il cruscotto e le bocchette d’areazione hanno beneficiato di un lifting.
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AUTORAMA 5 Dicembre 2012
Euro NCAP
tutte Promosse, tranne una
La penultima sessione del 2012 dei crash test Euro NCAP è stata una delle più ricche di sempre. L’ente indipendente che valuta la sicurezza dei veicoli in commercio nel Vecchio Continente ha infatti analizzato ben quattordici vetture: principalmente sport utility e compatte. Tutte, tranne una, hanno conquistato cinque stelle (a dimostrazione del grande lavoro svolto dagli ingegneri nel campo della protezione degli occu-
panti). L’unica bocciatura riguarda la Dacia Lodgy: la monovolume rumena ha ottenuto solo tre stelle mostrando gravi pecche in tutte e quattro le materie (“protezione adulti”, “protezione bambini”, “protezione pedoni” e “dotazione di sicurezza”). Durissime le parole di Michiel van Ratingen, segretario generale Euro NCAP: «La Lodgy è un’auto low-cost e i suoi clienti possono accettare compromessi per quanto ri-
dacia lodgy
72% Protezione adulti
Nell’urto frontale il guidatore subisce danni ai femori e ai piedi mentre il passeggero deve fare i conti con sollecitazioni violente al busto (parte del corpo coinvolta anche nel crash laterale e nel test del palo). La monovolume rumena, inoltre, non protegge dal colpo di frusta. La disattivazione dell’airbag passeggero (per montare il seggiolino sul sedile anteriore) non è adeguatamente segnalata e in caso di urto pedone 77% 44% 29% i punti più pericolosi sono il frontale e le zone laterali di cofano e parabrezza. sicurezza Protezione bambini Protezione pedoni
fiat 500l
94% Protezione adulti
ford fiesta
91% Protezione adulti
Un buon risultato per la straniera più amata in Italia. Le tibie subiscono leggeri danni nell’urto frontale e il busto del guidatore è sollecitato anche nel crash laterale e, soprattutto, nel test del palo. Ottima nella prova del colpo di frusta e nella protezione bambini, è priva del limitatore di velocità e della segnalazione delle cinture posteriori non allacciate mentre per quanto riguarda l’urto pedone i problemi 71% più seri arrivano dalle zone 86% 65% laterali del cofano e da quasi tutto il parabrezza. Protezione bambini Protezione pedoni sicurezza
96% Protezione adulti
94% Protezione adulti
93% Protezione adulti
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94% Protezione adulti
94% Protezione adulti
Perfetta nel crash laterale, nel test del palo e nella protezione dal colpo di frusta, lascia pochi danni ai manichini (busto del guidatore e tibia destra del passeggero) nell’urto frontale. Voti alti anche alla voce “bambini”. La dotazione di sicurezza è priva del rilevatore di cinture posteriori non allacciate e il limitatore di velocità non è di serie su tutta la gamma e non soddisfa le richieste Euro NCAP. La zona 71% centrale del frontale e quelle 70% 92% laterali del parabrezza sono pericolose per i pedoni. sicurezza Protezione bambini Protezione pedoni
subaru forester
91% Protezione adulti
Volkswagen golf Tibia sinistra (in caso di urto frontale) e, soprattutto, busto (nel test del palo): queste le parti del corpo del guidatore che rischiano di essere più danneggiate. I bambini sono al sicuro mentre nella dotazione di sicurezza manca il rilevatore delle cinture posteriori non allacciate. Nella prova che riguarda l’urto pedone la zona della mascherina frontale della compatta più venduta nel nostro Paese è 71% risultata sicura, al contrario delle 89% 65% parti laterali del cofano e del parabrezza. sicurezza Protezione bambini Protezione pedoni
La dotazione di serie della Sport Utility nipponica è completissima mentre alla voce “protezione adulti” si segnalano danni al busto (molto sollecitato nel test del palo) e alla tibia sinistra nell’urto frontale (e ai piedi del passeggero). I bambini possono viaggiare in massima sicurezza mentre i pedoni subiscono danni gravi - specialmente al bacino - quando entrano in contatto con diverse 83% 64% 100% componenti della vettura come la mascherina frontale e le zone laterali di cofano e parabrezza. sicurezza Protezione bambini Protezione pedoni
seat leon
seat toledo/skoda raPid Il passeggero può viaggiare tranquillo mentre il guidatore può subire danni al busto (anche nel crash laterale), alla tibia sinistra e, soprattutto, al collo (colpo di frusta). I bambini sono protetti ma è difficile capire se l’airbag passeggero è attivo e mancano informazioni sui rischi che si corrono a montare un seggiolino davanti con i cuscini in funzione. Mancano il limitatore di velocità e il rilevatore di cinture 71% posteriori non allacciate, 70% 80% il frontale e il parabrezza sono a rischio per i pedoni. sicurezza Protezione bambini Protezione pedoni
Il passeggero è completamente protetto mentre il guidatore subisce sollecitazioni al busto nel crash frontale e nel test del palo e non è ben protetto dal colpo di frusta. Il limitatore di velocità non raggiunge gli standard richiesti dall’Euro NCAP mentre per quanto concerne i bambini risulta difficile capire quando l’airbag del passeggero è disattivato. La mascherina frontale e la parte del cofano più 84% 86% vicina alla zona anteriore della 63% vettura sono particolarmente a rischio per il pedone. sicurezza Protezione bambini Protezione pedoni
mitsubisHi outlander
oPel mokka La suv tedesca è l’auto più sicura tra quelle provate in questa sessione di crash test Euro NCAP: ha una dotazione di sicurezza ricca e completa e per quanto riguarda la protezione degli adulti a bordo solo il busto del guidatore è leggermente a rischio nell’urto frontale e nel test del palo. Ultima, ma non meno importante, la salvaguardia dei bambini: impeccabile. L’intera mascherina frontale provoca 67% 90% 100% danni gravi al pedone, così come le zone laterali del cofano e del parabrezza. sicurezza Protezione bambini Protezione pedoni
Il massimo nei voti alla voce “dotazione di serie” e un comportamento quasi impeccabile (se si escludono il busto, anche nel test del palo, e la tibia sinistra del passeggero) nell’urto frontale. La disattivazione dell’airbag per accogliere un seggiolino sul sedile di fianco al guidatore non è di serie su tutta la gamma mentre per quanto concerne la salvaguardia degli utenti deboli della strada 70% 86% 100% (i pedoni) le zone più pericolose sono le parti centrali del cofano e del parabrezza. sicurezza Protezione bambini Protezione pedoni
land roVer range roVer
mercedes classe a In caso di urto frontale le tibie del guidatore e quella sinistra del passeggero non sono protette a sufficienza. I voti altissimi ottenuti nel crash laterale e nel colpo di frusta compensano i danni al busto del manichino nella prova del palo. Il limitatore di velocità (optional) non soddisfa le richieste Euro NCAP, così come il sistema CPOD che disattiva automaticamente l’airbag passeggero ma solo in caso di 81% 67% 86% montaggio di seggiolini Mercedes. Tutto il frontale e il parabrezza sono a rischio per il pedone. Protezione bambini Protezione pedoni sicurezza
Il passeggero è completamente protetto nel crash frontale mentre il guidatore può avere qualche problema al busto (anche nel test del palo). La protezione dal colpo di frusta non è delle migliori e lo stato di attivazione dell’airbag passeggero non è segnalato in modo adeguato. Il limitatore di velocità non è presente su tutta la gamma e mancano gli avvisi di allacciamento cinture per i sedili 71% posteriori. Le parti centrali del 78% 65% cofano e del parabrezza provocano seri danni al pedone. sicurezza Protezione bambini Protezione pedoni
ford kuga
Hyundai santa fe Il busto del guidatore subisce qualche leggero danno nel crash frontale e nel test del palo mentre per quanto riguarda il passeggero bisogna fare attenzione alla tibia sinistra. Deludente, invece, la protezione dal colpo di frusta. La Sport Utility coreana, eccellente nella protezione dei bambini e con una dotazione di sicurezza priva esclusivamente della segnalazione delle cinture posteriori allacciate, provoca seri 71% 89% 86% danni al pedone nelle zone laterali del cofano e del parabrezza. sicurezza Protezione bambini Protezione pedoni
guarda il comfort e le prestazioni ma non sulla sicurezza. Crediamo che gli occupanti di un veicolo debbano sempre sentirsi sicuri, indipendentemente dalla cifra spesa per acquistare un’auto». La bocciatura della Lodgy segue di poche settimane quella della Sandero nei crash-test sudamericani, in cui un esemplare (marchiato Renault ma appartenente alla prima generazione) ha ottenuto una sola stella.
Il busto (danneggiato nel test del palo) e la tibia sinistra sono le parti del corpo più sollecitate in caso di urto frontale. La protezione in caso di crash laterale è perfetta, così come il dispositivo che attiva l’airbag passeggero solo quando un adulto si accomoda a bordo. La dotazione di sicurezza è penalizzata esclusivamente dall’assenza del limitatore di velocità mentre per quanto riguarda 91% 73% 86% la salvaguardia del pedone attenzione al frontale e alle parti laterali di cofano e parabrezza. sicurezza Protezione bambini Protezione pedoni
VolVo V60 Plug-in Hybrid
93% Protezione adulti
La dotazione di sicurezza della station ibrida plug-in svedese è completissima, al punto da meritare il massimo dei voti disponibili mentre in caso di crash frontale il busto (danneggiato anche durante il test del palo) e le tibie vengono particolarmente sollecitate. Non è semplice capire se e quando l’airbag del passeggero è disattivato mentre alla voce “protezione pedone” segnaliamo diverse parti della 83% 100% carrozzeria a rischio: la parte 65% centrale del frontale e quasi tutto il parabrezza. sicurezza Protezione bambini Protezione pedoni
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A UTORAMA 6 in breve
Dicembre 2012
La Quattroporte è la prima Maserati del nuovo corso. Seguiranno la sorella minore Ghibli e la suv Levante
cLIENTI IN PRIMO PIANO
Quattroruote Advisor e Pit Stop Advisor sono iniziative nate per venire incontro al consumatore. Cliccando su advisor.quattroruote.it e su www.pitstopadvisor.com è possibile recensire le attività e i servizi legati all’auto sperimentati personalmente oppure scoprire le concessionarie, le officine e le carrozzerie ritenute più affidabili da altri utenti.
UN GIOcATTOLO PER LA sTRAdA
Maserati Quattroporte
lusso e sPort insieme La Chevrolet Camaro Hot Wheels Edition costa 46.915 euro. Una cifra che sale fino a quota 48.953 euro per la variante dotata di cambio automatico
La Chevrolet Camaro Hot Wheels, edizione limitata della supercar “yankee” ispirata alla omonima Casa di modellini, è disponibile anche in Italia. Facile distinguerla dalla versione “base”: spoiler posteriore e sezione della griglia anteriore della ZL1, splitter, appendici aerodinamiche laterali, cerchi in lega da 20” e cofano motore con dettagli in due tonalità opache.
Sarà festa grande al Salone di Detroit in programma dal 19 al 27 gennaio 2013 - per la Maserati Quattroporte. I cinquant’anni di carriera dell’ammiraglia modenese coincideranno infatti con la presentazione dell’attesissima sesta generazione, che sarà prodotta in Piemonte negli ex stabilimenti Bertone di Grugliasco, in provincia di Torino. Lo stile slanciato ha molti elementi in comune con il
Subaru Forester
GOMME: LARGO ALLE INVERNALI
Secondo un recente studio del Politecnico di Torino, l’impiego di pneumatici invernali nelle stagioni fredde è più conveniente rispetto all’utilizzo delle catene anche dal punto di vista economico. Analizzando le cinque vetture più vendute in Italia nei rispettivi segmenti è emerso un risparmio medio di oltre 40 euro su base annua.
RENAULT MéGANE: sw sPORTIVA
Nonostante l’aspetto sportivo, la Mégane SporTour GT 220 non trascura l’ambiente: ha lo start/stop e dichiara un consumo medio pari a 7,3 l/100 km
Anche le station wagon compatte possono essere “cattive”: la Renault Mégane SporTour GT 220 monta un motore 2.000 turbo da 220 CV e ha un pianale con molti elementi in comune con quello della RS. Caratterizzata da cerchi in lega da 18” e da numerose finiture nere lucide, avrà il compito di rubare clienti alla Ford Focus SW ST, al momento l’unica vera rivale.
AUdI Rs6 AVANT: sw dA PAURA L’Audi ha presentato, per ora staticamente, la nuova versione prestazionale dell’A6 che, come sempre, sarà disponibile solo come station. Monta la versione più potente del 4 litri V8 biturbo da 560 CV e 700 Nm che le consente di raggiungere, nelle versione Dynamic Plus, i 305 km/h. Il prezzo non è ancora stato reso noto.
design dell’antenata mentre i contenuti sono completamente diversi: a cominciare dal passo più lungo (che consentirà alla “berlinona” emiliana di competere con le rivali tedesche anche sotto il profilo dell’abitabilità) e continuando con il bagagliaio più capiente e con la gamma motori rinnovata (abbinata ad un cambio automatico a otto rapporti), che sarà composta al lancio da due unità sovrali-
mentate a benzina (3.000 V6 da 410 CV e 3.800 V8 e 530 CV). Il comportamento su strada sarà più agile: merito del nuovo pianale a trazione posteriore (integrale optional per la V6) derivato - ma non troppo - da quello della Lancia Thema e, soprattutto, dell’ampio uso di alluminio (specialmente nella zona della carrozzeria e delle sospensioni), materiale che contribuisce a ridurre il peso.
non sembra ma è tutta nuoVa La quarta serie della Subaru Forester - già in commercio in Giappone e attesa in Italia il prossimo anno - ha un design simile alla generazione precedente ma in realtà è un’auto completamente nuova. La sport utility nipponica ha un frontale che ricorda quello della Legacy e una plancia praticamente identica a quella della sorella minore XV. La gamma motori per il Vecchio Continente non è ancora stata definita ma dovrebbe quasi sicuramente comprendere tre unità boxer da due litri (benzina, GPL e turbodiesel) da 150 CV.
Honda: l’elettrico per la città Il futuro della mobilità cittadina sarà elettrico anche secondo la Honda. La Casa nipponica ha recentemente annunciato che dal 2013 inizieranno i test di una citycar ad emissioni zero che sarà disponibile in diverse varianti di carrozzeria (a seconda delle esigenze ell’automobilista) realizzate su un unico pianale denominato Variable Design Platform. Questi modelli, lunghi 2 metri e mezzo (come la vecchia Smart), potranno ospitare due persone, raggiungeranno una velocità massima di 80 km/h e monteranno batterie al litio da 15 kW ricaribabili in tre ore e in grado di garantire un’autonomia di 60 chilometri. Numeri uno si nasce. Oppure lo si diventa, come è successo alla Toyota nel 2009 e nel 2010, quando è diventata primo produttore mondiale (leadership che punta a riconquistare nel 2012). Riavvolgendo il nastro della narrazione agli inizi della storia l’azienda nasce, come la conosciamo oggi, nel 1937 con la AA (foto a destra). Dopo la Seconda Guerra Mondiale Kiichiro Toyoda capisce che il periodo è perfetto per le compatte e dà così il via alla progettazione di un motore da un litro a quattro cilindri che spinge la SA. Per superare la crisi degli Anni ‘50 vengono
nissan juke: ora ancHe a gPl La Nissan Juke, una delle sport utility più amate dagli automobilisti italiani, è ora disponibile anche con un impianto a GPL realizzato dalla BRC. Già ordinabile (le prime unità saranno consegnate a febbraio 2013) con prezzi a partire da 20.900 euro (2.000 in più della corrispondente variante alimentata a benzina), monta un motore 1.600 da 117 CV e un serbatoio toroidale da 58 itri. Le emissioni di anidride carbonica sono pari a 120 g/km mentre i consumi dichiarati ammontano a 7,8 litri di gas liquido ogni 100 chilometri. Nel corso del prossimo anno debutterà anche la versione “base” Visia a 18.950 euro.
Anniversario Toyota
75 anni e non sentirli implementati i metodi “just-intime” per ridurre le scorte di magazzino e “jidoka”, per bloccare il processo produttivo nel momento in cui un operaio rileva un problema. Nel 1975 Toyota diventa il primo brand estero negli USA, negli anni ‘80 conquista il segmento del lusso con il nuovo brand Lexus e alla fine degli Anni ‘90, grazie soprattutto alla Yaris, conquista anche l’Europa.
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VOLKSWAGEN GOLF controtutte
AUTORAMA 7 Dicembre 2012
Confronto in pillole
costa cara Però è Vincente Difficile trovare rivali all'altezza dell'ultima evoluzione della compatta più amata in Europa. È vivace, parca e con un bagagliaio capiente, però non ha un buon rapporto prezzo/dotazione
23.400 EURO 21.000 EURO
Fiat Bravo 1.6 MJT 105 CV Easy Nonostante i cinque anni di vita, la torinese è un'auto da non sottovalutare: ha un prezzo competitivo e offre il bagagliaio più capiente del lotto con tutti i sedili in posizione d’uso (400 litri dichiarati, un valore sufficiente per una famiglia non troppo numerosa). Senza dimenticare la linea ancora oggi piacevole e il comportamento stradale divertente e rassicurante simile a quello di una sportiva. Lo spazio per le gambe di chi si accomoda dietro, invece, non è molto.
22.250 EURO
Ford Focus 1.6 TDCi 115 CV Titanium Il sedile posteriore è abbastanza ampio, ma, quando viene abbattuto, la capienza del bagagliaio non è un granché (1.148 litri, il valore peggiore del lotto). Il propulsore potente e silenzioso non brilla invece alla voce "consumi", specialmente quelli dichiarati nel ciclo urbano (5,7 litri di gasolio ogni 100 chilometri). Confortevole nei lunghi viaggi autostradali ma capace di divertire nelle curve, ha un abitacolo realizzato con materiali di qualità, che però non sempre sono assemblati con cura.
23.320 EURO
Volkswagen Golf 1.6 TDI Comfortline 5p Piccola fuori (è lunga 4,26 metri), ha un bagagliaio immenso in configurazione a due posti (1.270 litri). Sebbene il propulsore non dichiari molta coppia e il cambio abbia solo cinque marce, spinge forte fin dai primissimi giri, consuma poco (3,8 l/100 km) e permette scatti rapidi ("0-100" in 10,7 secondi). Il prezzo è alto, specie in relazione alla dotazione di serie, ma la qualità è impeccabile. L’assetto combina magnificamente comfort e agilità. Offre una leggerezza e un relax di guida quasi da ammiraglia.
23.250 EURO
Opel Astra 1.7 CDTI 110 CV Cosmo 5p Gli ingombri esterni considerevoli (4,42 metri di lunghezza e 1,51 di altezza non sono pochi) consentono di ottenere un abitacolo immenso soprattutto per le gambe e la testa di chi si accomoda dietro - ma incidono negativamente su altri fattori. Il peso elevato limita infatti il brio (12,3 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h) e contribuisce ad incrementare i consumi: 4,1 l/100 km nel ciclo extraurbano. Dotazione di serie ricca: cerchi in lega, cruise control e retrovisori ripiegabili.
Alfa Romeo Giulietta 1.6 JTDm-2 Progression Il propulsore ricco di coppia, la taratura rigida delle sospensioni e l'ottimo comportamento del pacchetto volante-cambio-freni non possono non soddisfare gli amanti della guida sportiva, ma questi pregi non sono sufficienti alla compatta del Biscione per abbandonare l'ultimo posto del nostro gruppo. Il bagagliaio è il meno capiente tra quelli delle vetture analizzate (350 litri) e il comfort nei lunghi viaggi non è il massimo a causa della risposta secca che gli ammortizzatori offrono sulle sconnessioni più pronunciate.
A cura di Marco Coletto
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GUIDA ALL’ACQUISTO AUTORAMA DEBUTTANTI AL VOLANTE C’È MOLTO DA SCEGLIERE! Dicembre 2012
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Speciale neopatentati: dieci modelli per tutti i gusti e (quasi) tutte le tasche
la più sportiva
Alfa MiTo 0.9 TwinAir
La normativa tutta italiana che dal 2011 regolamenta il tipo di auto che può essere utilizzato per il primo anno dal momento del conseguimento della licenza di condurre, costringe molti giovani automobilisti ad accontentarsi di modelli poco vivaci e meno affascinanti di quelli rispondenti ai loro desideri o, comunque, non perfettamente in linea con le loro necessità. Anche se resta il problema di tanti padri di famiglia che sono impossibilitati a far esercitare i loro figli con l’unica auto presente nel box, colpevole di superare le limitazioni imposte da una legge che continua a generare molti dubbi. Nella “guida” di questo mese, comunque, vogliamo dimostrarvi che l’acquisto di una vettura adatta anche ad un neofita del volante non necessariamente deve comportare rinunce pesanti. Analizzando il listino, infatti, abbiamo trovato modelli per tutti i gusti e per quasi tutte le tasche, con prezzi che partono dai 12 mila euro della VW up!, appartenenti a ben sette segmenti: citycar per chi non affronta spesso gite fuoriporta, piccole adatte a chi non vuole rinunciare ad un briciolo di comfort in più, compatte perfette per i
viaggi lunghi, monovolume e multispazio da famiglie, sport utility in grado di affrontare qualsiasi superficie e persino una “scoperta” per chi non può rinunciare al fascino di viaggiare all’aria aperta. E, per
Le regole per i neopatentati Chi ha conseguito la patente dopo il 9 febbraio 2011 può guidare nel primo anno solo vetture con non più di 70 kW (95 CV) e con un rapporto potenza/tara fino a 55 kW/tonnellata (una limitazione che, però, non vale per chi trasporta una persona invalida). Per controllare se un’auto è adatta, basta consultare la carta di circolazione: per le vetture posteriori al 4 ottobre 2007 il rapporto potenza/peso è indicato al riquadro 3 alla seconda riga, mentre per quelle più anziane è necessario dividere le voci “potenza in kW” e “tara” (o “massa a vuoto”). In alternativa si può visitare il sito www.ilportaledellautomobilista.it (area utilità) per scoprire la compatibilità della vettura che si possiede.
chi subisce il fascino delle novità, ce ne sarebbe anche un’undicesima: la neonata e iperpersonalizzabile Opel Adam, alla quale, però, abbiamo preferito dedicare lo spazio spettante alle new entry alle pagine 18 e 19. Nella nostra “top ten”, composta soprattutto da modelli italiani e tedeschi, analizziamo nel dettaglio pregi e difetti di ogni singola vettura e, nell’elencazione degli accessori di serie o a richiesta, evidenziamo in rosso quelli che più attirano gli automobilisti giovani, vale a dire l’autoradio, i cerchi in lega, il navigatore satellitare, i sensori di parcheggio e il tetto apribile. Nei riquadrati di contorno, inoltre, potete trovare numerose informazioni utili o curiose su come si può scoprire se la vettura già posseduta rispetta le regole, sulle incongruenze della legge, sulle case che si sono impegnate maggiormente nel realizzare modelli appetibili per chi è fresco di patente e sui corsi di guida sicura, sempre utilissimi, se non necessari, per imparare davvero a prendere confidenza con un’automobile anche in situazioni limite senza correre rischi inutili. Marco Coletto
I giovani alla ricerca di sportività non possono non prendere in considerazione quest’auto. La piccola del Biscione non è solo la più scattante tra i modelli analizzati in questa “top ten” ma anche la più vivace tra tutte le vetture acquistabili da un neopatentato. Oltretutto il pianale (lo stesso della Fiat Punto) garantisce un comportamento stradale tanto divertente quanto rassicurante. Il propulsore bicilindrico turbo offre tanto brio ma la sua eccessiva rumorosità penalizza il comfort di marcia. I passeggeri posteriori non hanno molto spazio a PREZZO: 16.900 € disposizione: i più alti seduti dietro i numeri toccano infatti MOTORE: turbo benzina, 2 cil. in linea il tetto con CILINDRATA: 875 cc la testa. Gli amanti POTENZA: 63 kW/85 CV della COPPIA: 145 Nm personalizzazione CAMBIO: manuale a 5 rapporti possono TRAZIONE: anteriore sbizzarrirsi con LUNG./LARG./ALT.: 4,06/1,72/1,45 mt un listino degli CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 270/1.020 litri optional creato 0/100 KM/H: 11,0 secondi appositamente VELOCITÀ: 173 km/h per loro: calotte CONSUMO COMBINATO: 4,0 l/100 km specchi (85 euro) EMISSIONI CO2: 98 g/km e cornici proiettori (95 euro) cosa c’è e cosa si paga “customizzabili”, CRUISE CONTROL 290 € pedaliera sportiva FENDINEBBIA 210 € (160 euro), adesivi INTERNI IN PELLE 990 € su fiancata (180 RETROVISORI RIPIEGABILI 230 € euro) tetto (290 VERNICE METALLIZZATA 500 € euro) e cofano AUTORADIO di serie (290 euro) CERCHI IN LEGA optional e paraurti NAVIGATORE SATELLITARE 1.100 € posteriore con SENSORI DI PARCHEGGIO 360 € estrattore (550 TETTO APRIBILE 960 € euro).
mito 0.9 twinair progression
Chi ha detto che bisogna accontentarsi? In queste pagine trovate modelli di impostazione molto diversa ma tutti entro i 95 CV e con un rapporto potenza/tara che non supera i 55 kW/tonnellata, come previsto dalla legge italiana
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A UTORAMA 10 Dicembre 2012
GUIDA ALL’ACQUISTO
la più off-road
la più venduta
la più ecologica
Dacia Duster 1.5 dCi 4x4
Fiat Panda 1.2
Lancia Ypsilon 1.2 Gpl
panda 1.2 lounge
La quattro ruote PREZZO: 12.200 € più amata dagli italiani nella sua i numeri versione più ricca MOTORE: benzina, 4 cilindri in linea (nonché costosa) CILINDRATA: 1.242 cc ha una dotazione POTENZA: 51 kW/69 CV di serie COPPIA: 102 Nm abbastanza CAMBIO: manuale a 5 rapporti completa TRAZIONE: anteriore (autoradio, LUNG./LARG./ALT.: 3,65/1,64/1,55 mt climatizzatore, CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 225/870 litri fendinebbia e 0/100 KM/H: 14,2 secondi sedile guidatore VELOCITÀ: 164 km/h regolabile in CONSUMO COMBINATO: 5,2 l/100 km altezza) ma non EMISSIONI CO2: 120 g/km prevede particolari personalizzazioni cosa c’è e cosa si paga dedicate agli CRUISE CONTROL n.d. automobilisti più FENDINEBBIA di serie giovani. In città INTERNI IN PELLE n.d. è agile come poche RETROVISORI RIPIEGABILI n.d. altre e anche nei VERNICE METALLIZZATA 500 € lunghi viaggi AUTORADIO di serie si difende bene: CERCHI IN LEGA 400 € merito di un NAVIGATORE SATELLITARE 500 € motore silenzioso, SENSORI DI PARCHEGGIO 300 € di un abitacolo TETTO APRIBILE 1.000 € ottimamente insonorizzato e di ammortizzatori dalla taratura piacevolmente soft. L’abitacolo e il bagagliaio sono spaziosi: per sfruttarli al meglio consigliamo di acquistare il Pack Flex (500 euro) che comprende, tra le altre cose, il sedile posteriore sdoppiato 60/40, l’omologazione cinque posti e il sedile del passeggero abbattibile a tavolino. Quest’ultima soluzione è molto utile per chi deve caricare oggetti particolarmente lunghi.
Il mezzo ideale per gli automobilisti freschi di patente che si recano spesso in montagna: grazie alla trazione integrale inseribile (in condizioni normali è consigliabile utilizzare esclusivamente le ruote anteriori) e ad un propulsore pronto ai bassi regimi - anche se un po’ troppo assetato per chi è abituato ai bassi consumi di una vettura di piccole dimensioni - la sport utility rumena va (quasi) dappertutto e la sua affidabilità è garantita da una copertura di tre anni o 100.000 km e dalle numerose componenti prese in prestito da modelli Nissan e Renault. L’abitacolo PREZZO: 17.600 € può accogliere senza problemi i numeri cinque persone MOTORE: turbodiesel, 4 cilindri in linea (i passeggeri CILINDRATA: 1.461 cc posteriori godono POTENZA: 66 kW/90 CV di un grande spazio COPPIA: 200 Nm nella zona delle CAMBIO: manuale a 6 rapporti spalle) mentre la TRAZIONE: anteriore + posteriore inseribile dotazione di serie LUNG./LARG./ALT.: 4,32/1,82/1,70 mt è ridotta al minimo CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 443/1.604 litri indispensabile: 0/100 KM/H: 14,9 secondi climatizzatore, VELOCITÀ: 158 km/h fendinebbia CONSUMO COMBINATO: 5,3 l/100 km e alzacristalli EMISSIONI CO2: 139 g/km posteriori cosa c’è e cosa si paga a manovella. Chi cerca un po’ di CRUISE CONTROL n.d. vivacità nello stile FENDINEBBIA di serie può optare per INTERNI IN PELLE n.d. il Pack Look Dark RETROVISORI RIPIEGABILI n.d. Metallic: costa 700 VERNICE METALLIZZATA 390 € euro e comprende AUTORADIO 350 € cerchi in lega CERCHI IN LEGA 400 € da 16”, scarico NAVIGATORE SATELLITARE n.d. cromato e vetri SENSORI DI PARCHEGGIO 230 € posteriori oscurati. TETTO APRIBILE n.d.
Ypsilon 1.2 gpl ecochic gold
duster 1.5 dci 90 cV 4x4 lauréate
L’unica proposta del lotto alimentata a gas (più precisamente a Gpl) consente a molti giovani che abitano in città di sfuggire ai blocchi del traffico e permette a tutti i possessori di risparmiare parecchi soldi al momento di recarsi dal benzinaio. Rispetto alla precedente generazione può vantare due porte in più - utili per aumentare la versatilità e (scegliendo le tinte giuste) uno stile più adatto a soddisfare anche le esigenze del pubblico maschile. La piccola torinese, realizzata sullo stessa base della Fiat Panda, è rivolta a chi cerca l’eleganza al volante e il listino PREZZO: 16.000 € degli accessori a pagamento i numeri presenta MOTORE: benzina, 4 cilindri in linea numerose CILINDRATA: 1.242 cc soluzioni per chi POTENZA: 51 kW/69 CV vuole COPPIA: 102 Nm ulteriormente CAMBIO: manuale a 5 rapporti incrementare TRAZIONE: anteriore il lato chic della LUNG./LARG./ALT.: 3,84/1,68/1,52 mt vettura. Qualche CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 245/940 litri esempio? Il tetto 0/100 KM/H: 14,5 secondi apribile elettrico VELOCITÀ: 163 km/h “Gran Luce” (910 CONSUMO COMBINATO: 6,8 l/100 km euro) e il Pack via EMISSIONI CO2: 110 g/km Veneto, che a soli 550 euro offre i cosa c’è e cosa si paga cristalli posteriori CRUISE CONTROL 210 € Privacy, il cruise FENDINEBBIA 210 € control, i sensori INTERNI IN PELLE n.d. pioggia e il Magic RETROVISORI RIPIEGABILI n.d. Parking, il sistema VERNICE METALLIZZATA 500 € semiautomatico AUTORADIO di serie di assistenza CERCHI IN LEGA 550 € al parcheggio NAVIGATORE SATELLITARE non disp. utilissimo per SENSORI DI PARCHEGGIO 310 € i guidatori alle TETTO APRIBILE 910 € prime armi.
Le incongruenze della legge Basta dare un’occhiata al listino per scoprire diverse incongruenze nelle recenti normative riguardanti i neopatentati. Qualche esempio? Un debuttante al volante può acquistare (come potete vedere nella pagina seguente) una Peugeot Partner Tepee 1.600 turbodiesel HDi da 92 CV ma non la più “fiacca” (15,3 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h contro i 14,3 della multispazio del Leone) gemella Citroën Berlingo 1.600 a benzina da 98 CV, colpevole di superare di soli tre CV il limite imposto dalle leggi italiane. Esistono inoltre auto ingombranti che riescono a rientrare nell’elenco dei veicoli ammessi: l’esempio più eclatante è la Peugeot 308 SW
1.600 HDi da 92 CV. Siamo sicuri che un diciottenne fresco di patente e allenatosi in scuola guida su un’utilitaria riesca a condurre senza problemi una vettura lunga esattamente quattro metri e mezzo?
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AUTORAMA 11 Dicembre 2012
Peugeot, amica dei giovani La Casa più amica dei neopatentati è senza dubbio la Peugeot. Il brand transalpino può infatti vantare nel proprio listino una vasta scelta di prodotti rivolti a chi ha acquisito la licenza di guida da meno di un anno. Ci sono le citycar 107 e l’elettrica i0n (interessante per gli ecologisti più irriducibili, anche se non compare tra le nostre scelte per ovvie ragioni di prezzo), le piccole 206 Plus, 207 (quelle con una potenza fino a 92 CV) e 208 (a destra, ma solo quelle che non superano gli 82 CV) e la compatta 308 1.6 HDi da 92 CV. Chi “tiene famiglia” può invece optare per le 207 e 308 SW (stesse limitazioni delle versioni berlina) e per le multispazio Bipper Tepee e Partner Tepee (fino a 92 CV e con trazione anteriore). Insomma, è davvero difficile per un giovane non trovare in questa gamma un mezzo adatto alle proprie esigenze.
la più trendy
la più versatile
la più spaziosa
Mini Countryman One D
Opel Meriva 1.3 CDTi 95 CV
Peugeot Partner Tepee 1.6 HDi
countrYman one d
A differenza della Dacia Duster la piccola sport utility britannica non è adatta al fuoristrada, visto che la trazione si trova solo sulle ruote anteriori, ma è la scelta migliore per i debuttanti al volante che vogliono essere trendy e originali a tutti i costi. La qualità delle finiture è di ottimo livello (l’appartenenza del brand inglese al Gruppo BMW si vede, si sente e si tocca) però il motore 1.600 turbodiesel ha una cilindrata un po’ troppo impegnativa per chi si appresta a stipulare la prima polizza RC Auto. Spaziosa quanto basta per accogliere gli amici e dotata di un PREZZO: 22.950 € bagagliaio dalla capienza discreta, i numeri non è molto MOTORE: turbodiesel, 4 cilindri in linea confortevole nei CILINDRATA: 1.598 cc lunghi viaggi per POTENZA: 66 kW/90 CV via dell’eccessiva COPPIA: 215 Nm rumorosità del CAMBIO: manuale a 6 rapporti motore alle alte TRAZIONE: anteriore velocità. Tantissime LUNG./LARG./ALT.: 4,10/1,79/1,56 mt le possibilità di CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 350/1.130 litri personalizzazione 0/100 KM/H: 12,9 secondi adatte al pubblico VELOCITÀ: 170 km/h giovane: tra le più CONSUMO COMBINATO: 4,4 l/100 km interessanti EMISSIONI CO2: 115 g/km segnaliamo i sedili cosa c’è e cosa si paga sportivi (350 euro), le sospensioni CRUISE CONTROL 205 € dalla taratura più FENDINEBBIA 170 € rigida (235 euro), INTERNI IN PELLE 1.840 € gli specchietti RETROVISORI RIPIEGABILI 265 € retrovisori cromati VERNICE METALLIZZATA 490 € (95 euro) e lo Sport AUTORADIO di serie Button (170 euro), CERCHI IN LEGA 525 € che garantisce una NAVIGATORE SATELLITARE 605 € risposta più diretta SENSORI DI PARCHEGGIO 365 € di sterzo e TETTO APRIBILE 1.030 € acceleratore.
La multispazio transalpina - gemella della Citroën Berlingo e recentemente oggetto di un restyling - deriva da un veicolo commerciale e si vede: il bagagliaio è gigantesco in configurazione a cinque posti e quando il divano posteriore viene abbattuto può accogliere oggetti ingombranti e i passeggeri posteriori hanno a disposizione un mare di centimetri per le gambe e per la testa. Chi non dovesse accontentarsi di così tanto spazio può inoltre acquistare due sedili supplementari a 1.035 euro. I guidatori alle prime armi potrebbero però trovarsi in PREZZO: 20.100 € difficoltà a manovrare i numeri un mezzo così MOTORE: turbodiesel, 4 cilindri in linea voluminoso (4,38 CILINDRATA: 1.560 cc metri di lunghezza POTENZA: 68 kW/92 CV non sono pochi COPPIA: 230 Nm per un neofita) CAMBIO: manuale a 5 rapporti e pesante TRAZIONE: anteriore (attenzione nelle LUNG./LARG./ALT.: 4,38/1,81/1,80 mt manovre di CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 642/2.800 litri emergenza). 0/100 KM/H: 14,3 secondi Eccellente il VELOCITÀ: 165 km/h propulsore, ricco CONSUMO COMBINATO: 5,2 l/100 km di coppia, e pochi EMISSIONI CO2: 135 g/km gli accessori “stuzzicanti” per cosa c’è e cosa si paga un neopatentato: CRUISE CONTROL 505 € il pacchetto WIP FENDINEBBIA di serie Bluetooth (255 INTERNI IN PELLE n.d. euro), con presa RETROVISORI RIPIEGABILI 505 € USB e Jack e radio VERNICE METALLIZZATA 450 € CD MP3 e i sensori AUTORADIO 255 € di parcheggio (505 CERCHI IN LEGA 400 € euro) con cruise NAVIGATORE SATELLITARE n.d. control e SENSORI DI PARCHEGGIO 505 € retrovisori TETTO APRIBILE n.d. ripiegabili.
partner tepee 1.6 hdi 92 cV actiVe
meriVa 1.3 cdti 95 cV s&s electiVe
Il mezzo ideale PREZZO: 19.950 € per i giovani padri di famiglia: i numeri le porte posteriori MOTORE: turbodiesel, 4 cilindri in linea ad apertura CILINDRATA: 1.248 cc controvento POTENZA: 70 kW/95 CV consentono COPPIA: 180 Nm di agevolare CAMBIO: manuale a 5 rapporti l’accesso al divano, TRAZIONE: anteriore le sospensioni LUNG./LARG./ALT.: 4,29/1,81/1,62 mt morbide non CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 400/1.500 litri affaticano 0/100 KM/H: 13,8 secondi e il propulsore VELOCITÀ: 168 km/h turbodiesel di CONSUMO COMBINATO: 4,1 l/100 km origine Fiat (il più EMISSIONI CO2: 109 g/km potente tra quelli delle vetture cosa c’è e cosa si paga analizzate nella CRUISE CONTROL 300 € “top ten” di questo FENDINEBBIA 210 € mese) garantisce INTERNI IN PELLE 260 € prestazioni RETROVISORI RIPIEGABILI n.d. adeguate anche VERNICE METALLIZZATA 580 € nei lunghi tragitti. AUTORADIO di serie Senza dimenticare CERCHI IN LEGA 550 € i consumi NAVIGATORE SATELLITARE 875 € contenuti, SENSORI DI PARCHEGGIO 525 € paragonabili TETTO APRIBILE non disp. a quelli di un’utilitaria (merito del sistema Start&Stop compreso nel prezzo), e l’abitacolo particolarmente spazioso per cinque persone. Essendo un’auto destinata alle famiglie è difficile trovare nel listino optional di questa vettura accessori realizzati appositamente per attirare i giovani: l’unico, a nostro avviso, che può risultare accattivante è il Bluetooth con comandi al volante (250 euro).
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A UTORAMA 12 Dicembre 2012
GUIDA ALL’ACQUISTO
la più comoda
la scoperta
la più curata
Renault Mégane 1.5 dCi 90 CV
Smart fortwo cabrio cdi
Volkswagen up! 60 CV
fortwo cabrio pure cdi
Impossibile trovare PREZZO: 14.400 € in commercio un’auto più adatta i numeri alla città: è la più MOTORE: turbodiesel, 3 cilindri in linea corta del listino CILINDRATA: 799 cc (2,70 metri), la più POTENZA: 40 kW/54 CV agile nel traffico COPPIA: 130 Nm e monta il cambio CAMBIO: automatico a 5 rapporti automatico TRAZIONE: posteriore (tutt’altro che LUNG./LARG./ALT.: 2,70/1,56/1,56 mt svelto nei passaggi CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 220/340 litri marcia) di serie. 0/100 KM/H: 16,8 secondi I costi di gestione, VELOCITÀ: 135 km/h poi, sono CONSUMO COMBINATO: 3,3 l/100 km estremamente EMISSIONI CO2: 86 g/km bassi per via della cilindrata ridotta cosa c’è e cosa si paga e dei consumi CRUISE CONTROL n.d. estremamente FENDINEBBIA 197 € contenuti. I giovani INTERNI IN PELLE n.d. apprezzeranno RETROVISORI RIPIEGABILI n.d. sicuramente VERNICE METALLIZZATA 368 € la possibilità AUTORADIO 432 € di viaggiare con CERCHI IN LEGA 532 € il vento nei capelli NAVIGATORE SATELLITARE 1.022 € ma non mancano SENSORI DI PARCHEGGIO n.d. i difetti: i due soli TETTO APRIBILE di serie posti a sedere, lo scarso comfort per via delle sospensioni dure e il motore poco potente e tutt’altro che scattante. La dotazione di serie è povera, ma estremamente arricchibile: tra gli acessori più “sfiziosi” troviamo le luci diurne a led (307 euro), gli pneumatici invernali (126 euro) per affrontare la stagione fredda e compensare in parte i disagi che potrebbe provocare la presenza della trazione posteriore e la connessione per l’iPhone (fino al 4S) che costa 306 euro.
Guida sicura Non basta avere ottenuto la patente, seppur brillantemente, per potersi definire automobilisti. In questi ultimi anni stanno prendendo sempre più piede i corsi di guida sicura: sessioni in pista in compagnia di istruttori professionisti in grado di correggere gli errori più frequenti al volante e di dare consigli utili su come affrontare al meglio le situazioni di emergenza come gli ostacoli improvvisi. Un’occasione per migliorare ma anche per divertirsi su strade chiuse al traffico. I più famosi sono quelli organizzati da Andrea de Adamich (www.guidasicura.it) a Varano de Melegari (Parma) e il Driving Camp (www.drivingcamp.it). Anche le Case dimostrano di essere interessate alla sicurezza al volante: dal 2006 la BMW propone la Driving Academy mentre la Suzuki offre addirittura corsi gratis a tutti i clienti neopatentati di Alto, Splash e Swift (foto).
Nonostante le dimensioni “mignon” e il prezzo relativamente contenuto (è il più basso del lotto ma non è particolarmente conveniente in senso assoluto) la up! è una Volkswagen a tutti gli effetti. Realizzata con cura e con un design moderno firmato dal nostro Walter de’ Silva, offre un buon bagagliaio e un abitacolo abbastanza spazioso. Il propulsore è silenzioso e vivace (anche se soffre di una certa carenza di coppia) e il comportamento stradale - caratterizzato da un’elevata dose di comfort, da una leva del cambio maneggevole e da freni potenti PREZZO: 12.000 € sembra quello di una vettura i numeri di categoria MOTORE: benzina, 3 cilindri in linea superiore. CILINDRATA: 999 cc L’allestimento POTENZA: 44 kW/60 CV intermedio move COPPIA: 95 Nm up! da noi CAMBIO: manuale a 5 rapporti analizzato TRAZIONE: anteriore è abbastanza LUNG./LARG./ALT.: 3,54/1,65/1,49 mt completo CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 251/951 litri (climatizzatore, 0/100 KM/H: 14,4 secondi sedile guidatore VELOCITÀ: 160 km/h regolabile in CONSUMO COMBINATO: 4,5 l/100 km altezza e sedile EMISSIONI CO2: 105 g/km posteriore sdoppiato) ma cosa c’è e cosa si paga gli accessori CRUISE CONTROL 415 € a pagamento FENDINEBBIA 150 € per i neopatentati INTERNI IN PELLE n.d. latitano. L’unico RETROVISORI RIPIEGABILI n.d. interessante è VERNICE METALLIZZATA 400 € il pacchetto Navi & AUTORADIO di serie Sound (350 euro) CERCHI IN LEGA 680 € con Bluetooth, NAVIGATORE SATELLITARE 350 € navigatore e sei SENSORI DI PARCHEGGIO 415 € altoparlanti (4 TETTO APRIBILE 785 € davanti e 2 dietro).
up! 1.0 60 cV 5p moVe up!
mégane 1.5 dci 90 cV waVe
La compatta transalpina è, a nostro avviso, il modello più completo tra quelli presenti nella nostra “top ten”. In città non se la cava male e in autostrada è confortevole come una vettura di categoria superiore grazie ad una taratura delle sospensioni morbida ma non esagerata. Il tutto abbinato ad un design gradevole, ad un abitacolo molto spazioso per quattro passeggeri e ad una tenuta di strada rassicurante. I ragazzi freschi di patente potranno inoltre apprezzare diversi optional utili e poco costosi come l’assistente alle partenze in salita Hill Start Assist (100 euro) PREZZO: 19.800 € che mantiene ferma la vettura i numeri nella fase in cui MOTORE: turbodiesel, 4 cilindri in linea il piede destro CILINDRATA: 1.461 cc passa dal freno POTENZA: 66 kW/90 CV all’acceleratore. COPPIA: 200 Nm Da non dimenticare CAMBIO: manuale a 5 rapporti il Visio System (400 TRAZIONE: anteriore euro): rileva LUNG./LARG./ALT.: 4,30/1,81/1,47 mt la segnaletica CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 405/1.129 litri orizzontale e avvisa 0/100 KM/H: 12,5 secondi con un segnale VELOCITÀ: 180 km/h acustico quando CONSUMO COMBINATO: 4,0 l/100 km si attraversa EMISSIONI CO2: 104 g/km la linea della cosa c’è e cosa si paga carreggiata senza aver azionato la CRUISE CONTROL di serie freccia e, oltretutto, FENDINEBBIA di serie di notte effettua INTERNI IN PELLE n.d. automaticamente RETROVISORI RIPIEGABILI 600 € la regolazione VERNICE METALLIZZATA 520 € tra abbaglianti AUTORADIO di serie e anabbaglianti CERCHI IN LEGA 150 € per non infastidire NAVIGATORE SATELLITARE 520 € in maniera SENSORI DI PARCHEGGIO 160 € eccessiva gli altri TETTO APRIBILE 990 € veicoli presenti.
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LaPROVA
AUTORAMA 13 Dicembre 2012
BMW 740d Futura
perchÉ vale la pena di pensarci pensarci
Difficile trovare di meglio per comfort, tecnologia e prestazioni. Conto in banca permettendo, è un acquisto sicuro
PERUGIA - Per distinguerla dalla versione precedente ci vuole un occhio molto allenato: cambia leggermente il paraurti anteriore, i listelli della mascherina sono un po’ più distanti e, solo con i proiettori adattivi e completamente a led (optional a 2.550 euro), la cornice luminosa assume una forma più schiacciata nella parte superiore e in quella inferiore. Internamente, il display multifunzione annegato della strumentazione è ora programmabile in base ai gusti del guidatore, mentre la tecnologia “black panel” è stata ampliata e offre schermate inedite. In base alla modalità di guida, gli strumenti hanno colori e grafiche differenti e il “control display” nella plancia fornisce una rappresentazione in 3D ad alta definizione. Ancora, è stato ripensato il rivestimento dei sedili, per migliorare il contenimento del corpo in curva. Le innovazioni più interessanti si trovano in ogni caso sotto il cofano: fra i benzina, c’è un nuovo motore sei cilindri in linea per la 740i e un V8 rivisitato per la 750i. Aggiornati anche i sei cilindri diesel: 730d e 740d erogano ora una potenza superiore (+13 e +7 CV rispettivamente), accompagnata da un calo del consumo di gasolio, in entrambi i casi, pari al 17%. Sono addirittura 381, invece, i CV della 750d xDrive. A sprigionarli, il 3 litri sei cilindri diesel M Performance con tre turbine. Causa superbollo, però, sul nostro mercato è senza dubbio più interessante la 740d e su questa variante si è concentrata la nostra prova. Persino a freddo, i sei cilindri sono così silenziosi che è difficile capire che si tratta di una vettura a gasolio. Una volta in marcia, la brillantezza del propulsore fa dimenticare le quasi due tonnellate dell’ammiraglia tedesca, al punto che i 5,5 secondi per scattare da 0 a 100 km/h e i 250 km/h autolimitati di velocità massima dichiarati dalla BMW sembrano tranquillamente raggiungibili dalla 740d. Il merito è anche del cambio automatico a otto rapporti: non solo è fulmineo nel passare da una marcia all’altra, ma anche puntuale nella selezione del rapporto in base allo stile di guida e vellutato negli innesti. Il restyling della vettura ha interessato anche il telaio: gli interventi apportati sono numerosi
Grande, grossa e confortevolissima, la Serie 7 è anche molto potente e agile. Un leggero restyling ne aggiorna la linea e la dotazione tecnologica e comprendono una nuova taratura degli ammortizzatori e il sistema di smorzamento pneumatico dell’asse posteriore con regolazione del livello. Modifiche che su strada non fanno che confermare ed esaltare il comfort della vettura: il coricamento laterale rimane comunque contenuto, ma le sospensioni riescono ad assorbire le imperfezioni della strada senza generare scossoni. Il tutto, non solo in modalità Comfort e Comfort+, ma anche in Sport+: il setup più dinamico di cambio, motore e sospensioni, che rende meno invasivo l’ESP e regala più reattività all'auto (accompagnando il cambio di carattere con il cruscotto che diventa nero/rosso e digitale, anziché con lancette simulate). Ultimo, ma non meno importante - trattandosi di una BMW - il piacere di guida: fra le curve, dimensioni e peso naturalmente si fanno sentire; lo sterzo attivo unito alle quattro ruote sterzanti regala però alla Serie 7 un’insospettabile rapidità di inserimento in curva e nei cambi di direzione.
bmw 740d futura
l’ammiraglia che va di corsa
PREZZO: 98.900 € i numeri MOTORE: TwinPower Turbo diesel, 6 cilindri CILINDRATA: 2.993 cc POTENZA: 230 kW/313 CV COPPIA: 630 Nm CAMBIO: automatico a 8 rapporti TRAZIONE: posteriore LUNG./LARG./ALT.: 5,08/1,90/1,47 mt CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 500 litri ACCELERAZIONE: 5,5 secondi VELOCITÀ: 250 km/h CONSUMO COMBINATO: 5,7 l/110 km EMISSIONI CO2: 149 g/km
cosa c’è e cosa si paga 6 AIRBAG BLUETOOTH CERCHI IN LEGA DA 19” CLIMA BIZONA ESP FARI ADATTIVI A LED INTERNI IN PELLE DAKOTA NAVIGATORE SATELLITARE NIGHT VISION STERZO ATT. + 4 RUOTE STERZANTI
di serie di serie di serie di serie di serie 2.550 € di serie di serie 2.350 € di serie
con chi se la gioca Audi A8 4.2 V8 TDI quattro Jaguar XJ 3.0 D V6 Mercedes S350 BlueTEC
96.450 € da 87.650 € da 90.479 €
La plancia è ben assemblata e rivestita con materiali di qualità. Tra i sistemi di assistenza alla guida, il Night Vision riconosce pedoni, ciclisti e animali davanti alla vettura (anche fuori dal fascio dei proiettori) e, in caso di pericolo, avverte il guidatore con un’icona nel display centrale
Adriano Tosi
La moltiplicazione dei turbo Il propulsore che spinge la 750d xDrive - già utilizzato sulla M550d - è il sei cilindri in linea diesel più potente del mondo. Un primato raggiunto grazie al BMW TwinPower Turbo che funziona con una sovralimentazione a tre turbine, due delle quali a geometria variabile. Il “cervello” elettronico dei turbocompressori assicura che il 3 litri metta a disposizione l’enorme quantità di coppia (740 Nm) lungo l’interno arco di erogazione. Nel dettaglio, il primo compressore entra in azione a un numero di giri leggermente superiore al minimo, al fine di consentire un rapido riempimento delle camere di combustione. A partire da 1.500 giri si affianca un compressore ad alta pressione, grazie al quale la coppia tocca il suo apice. A partire da 2.700 g/min viene attivato il terzo turbocompressore, allo scopo di regalare allungo e spinta anche oltre i 4.000 giri: il regime di potenza massima è infatti a quota 4.400. Quanto all’alimentazione, gli iniettori sono piezoelettrici, funzionano a una pressione massima di 2.200 bar e per ogni ciclo effettuano tre pre-iniezioni, un’iniezione principale e quattro post-iniezioni. Risultato: 381 CV, 0-100 km/h in 4,9 secondi e 6,4 l/100 km di consumo medio.
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LaPROVA 40 ANNI DI MOTORSPORT
A UTORAMA 14 Dicembre 2012
Anniversario importante in Casa BMW
3.0 CSL
storia di Un’idea eravigliosa 1973
Dentro tradisce i suoi 40 anni più di quanto non dimostri l’esterno, ma il volante con le razze forate e le finiture in legno commuovono. I sedili anatomici vecchio stile contengono benissimo e sono pure comodi. Il motore ha solo 206 CV, un suono metallico e non spinge gran che, almeno secondo i parametri di oggi, ma il cambio a 4 marce, con i rapporti lunghissimi, è molto preciso. In curva si appoggia, torce un po’ ma sta attaccata alla pista. Chissà cosa doveva essere la turbo da gara da 800 CV… MOTORE: 6 cilindri in linea CILINDRATA: 3.153 cc POTENZA: 151 kW/206 CV VELOCITÀ: 230 km/h ACC. 0-100 KM/H: 7”3
M1
NORIMBERGA - All’inzio degli Anni ‘70 la BMW non aveva ancora una identità forte e non era neppure la potenza che sarebbe diventata di lì a poco. Né per quanto riguarda la produzione di serie, né in campo agonistico. Ma l’avvento di un Consiglio di Amministrazione più dinamico, presieduto da Eberhard von Kuenheim, ebbe come conseguenza un impulso importante all’attività sportiva, per ricavarne un imprinting forte per il Marchio. Il primo passo fu la costituzione, il primo maggio del 1972, della BMW Motorsport Gmbh, che rilevava le attività
1978 M635 CSi
Il reparto sportivo della BMW ha festeggiato i 40 anni con una kermesse sulla pista più difficile del mondo - il vecchio Nürburgring durante la quale abbiamo potuto provare le sue vetture più rappresentative
del vecchio reparto corse BMW per seguirle con mezzi ben superiori. Le opere prime furono, nel 1973, una 2002 preparata per i rally ma, soprattutto, la versione da pista della bellissima 3.0 CSL, con portiere e cofani in al-
luminio, alloggiamento del cambio in magnesio e una preparazione del classico sei cilindri in linea che lo portava a 3,3 litri e a 360 CV. Quell’auto dimostrò subito di essere un’arma vincente e già nel suo primo anno di gare si aggiu-
1984 M3
1986
Ma come si faceva ad andar forte su un’auto così? Il posto guida è “impossibile”, angusto e disassato e bisogna farci l’abitudine. Lo sterzo sembra poco sensibile mentre il cambio, con la prima rigorosamente all’indietro, è durissimo. Sembra che le ruote anteriori non tocchino neanche terra. Poi, si fa un atto di fede, si “tiene giù” e la M1 fa vedere di che pasta è fatta. Il motore da 277 CV urla direttamente nelle orecchie ma farlo cantare è un piacere.
Sarebbe stato un peccato se il “quattrovalvole” della M1 fosse sparito con lei e così la BMW lo mise sulla Serie 6 (e, poco dopo, sulla prima M5) regalandogli anche qualche CV in più per arrivare a quota 286. L’erogazione, però, è più morbida rispetto alla coupé biposto. Il passo lungo, il diverso bilanciamento e soprattutto i 1.500 kg, invece di 1.300, fanno il resto: la M635 è meno ansiogena e più prevedibile, pur restando velocissima. Bisogna sbracciarsi sul volantone, ma alla fine va dove vuoi tu.
Sembra una Serie 3 E30 parafangata e alettonata, in realtà sotto è molto diversa e a guidarla si sente: più rigida nella scocca e nelle sospensioni, leggera, molto ben frenata e agilissima, offre una sensazione di controllo incredibile, nonostante la posizione di guida seduta e il volante troppo orizzontale. Il quattro cilindri deriva da quello usato all’epoca in F2 e sembra incredibile che 25 anni fa si potesse fare un 2300 da 200 CV così omogeneo e capace di girare a quasi 7000 giri.
MOTORE: 6 cilindri in linea CILINDRATA: 3.453 cc POTENZA: 204 kW/277 CV VELOCITÀ: 262 km/h 0-100 KM/H: 5”6
MOTORE: 6 cilindri in linea CILINDRATA: 3.453 cc POTENZA: 210 kW/286 CV VELOCITÀ: 255 km/h 0-100 KM/H: 6”4
MOTORE: 4 cilindri in linea CILINDRATA: 2.302 cc POTENZA: 147 kW/200 CV VELOCITÀ: 235 km/h 0-100 KM/H: 6”7
M5
1988 M3
1992 M5
1998
La seconda M5 non dipende più dal motore della M1, anche se lo schema rimane lo stesso. La cilindrata aumenta un po’: 3,5 litri per 315 CV (e ancora di più nel restyling del ’92, toccando 3,8 litri e 340 CV) e il salto generazionale è evidente, perché ci sono più elasticità in basso ma anche più cattiveria in alto. L’erogazione è corposa e il suono filtrato ma tagliente. Sul ‘Ring si dondola un po’, ma per tenuta e stabilità ci si sente in una botte di ferro.
Con la seconda generazione la M3 cambia tutto: non è più un’auto solo per la pista ma una granturismo fatta e finita. Diventa più pesante (1.460 kg invece di 1.200) e meno nervosa, ma passa dal 4 al 6 cilindri e la potenza aumenta a dismisura, arrivando a 286 CV. Le prestazioni sono elevatissime e la sensazione di guidabilità è straordinaria, nonostante l’assetto un po’ cedevole. Nel ’95 arriva a 321 CV e diventa anche 4 porte e Touring.
È la M5 del salto di categoria: abbandona l’iperclassico 6 cilindri in linea per passare a un V8 da 400 CV e guadagna la sesta marcia. Fuori e dentro siamo già nei “tempi moderni” e sembra più una limousine che una sportivona. Il motore fa un gorgoglìo fantastico ma ovattato e spinge fortissimo a ogni regime senza sforzo: il mix perfetto per un’auto così. Solo i freni non sembrano progrediti proporzionalmente al resto.
MOTORE: 6 cilindri in linea CILINDRATA: 3.535 cc POTENZA: 232 kW/315 CV VELOCITÀ: 250 km/h* 0-100 KM/H: 6”3
MOTORE: 6 cilindri in linea CILINDRATA: 2.990 cc POTENZA: 210 kW/286 CV VELOCITÀ: 250 km/h* 0-100 KM/H: 6”0
MOTORE: 8 cilindri a V CILINDRATA: 4.941 cc POTENZA: 294 kW/400 CV VELOCITÀ: 250 km/h* 0-100 KM/H: 5”3
*Limitata elettronicamente
*Limitata elettronicamente
*Limitata elettronicamente
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AUTORAMA 15
I ER I
Dicembre 2012
LA GAMMA M MODELLO
dicò la sua categoria alla 24 ore di Le Mans e il campionato europeo turismo, replicando questo successo per altre cinque volte fino al 1979. E nel corso della sua carriera agonistica portò al debutto una serie di soluzioni che poi sarebbero arrivate alla produzione di serie, come le quattro valvole per cilindro, un sistema antesignano dell’ABS e la doppia sovralimentazione, con cui arrivò a disporre di circa 800 CV. Ma non si fregiava ancora del logo “M” sulla carrozzeria, come non lo esibivano neppure le 530, 533i e 535i realizzate a partire dal 1974, ovvero le prime BMW
M3 CSL
stradali con motori, assetti e freni messi a punto dalla Motorsport. Perché la “M” diventasse un marchio riconosciuto in tutto il mondo, comunque, bastò attendere il 1978 quando nacque la M1, la leggendaria coupé a motore centrale la cui costruzione, in origine, avrebbe dovuto avvenire presso la Lamborghini ma che, poi, per i problemi finanziari della Casa emiliana, fu delegata ad un pool di aziende dislocate tra Modena, Torino e Stoccarda. Da allora la “M” è diventato il marchio di fabbrica delle BMW più potenti e sportive e la sua fama è cresciuta espo-
nenzialmente grazie soprattutto alle varie generazioni di M3 e M5, alle quali hanno fatto seguito le M Roadster e M Coupé, le M6, le super suv X5M e X6M e altre ancora. Mentre a dar lustro al marchio in campo sportivo sono state, oltre alle inumerevoli vittorie dei motori di Formula 2 e delle M3 nelle gare turismo, il trionfo nel campionato mondiale di Formula 1 nel 1983 grazie alla Brabham-BMW di Nelson Piquet e due successi alla 24 ore di le Mans: nel 1995 con la McLaren-BMW F1 GTR e nel 1999 con la BMW V12 LMR.
2003 M5
Saverio Villa
Un altro step – forse il più estremo della M5 – grazie al motore V10 da 507 CV. La linea non sarà entusiasmante ma il motore ha un allungo pazzesco, perfino esagerato per un’auto che, dopotutto, pesa 1.830 kg e, quindi, non è proprio adatta alla pista. C’è elettronica dappertutto e tutto si può regolare per ritagliarsela addosso come un vestito. Anche il cambio robotizzato a 7 marce può essere educato o fulminante: dipende da come lo si setta. Fa sentire tutti campioni.
MOTORE: 6 cilindri in linea CILINDRATA: 3.246 cc POTENZA: 265 kW/360 CV VELOCITÀ: 250 km/h* 0-100 KM/H: 4”9
MOTORE: 10 cilindri a V CILINDRATA: 4.999 cc POTENZA: 373 kW/507 CV VELOCITÀ: 250 km/h* 0-100 KM/H: 4”7
*Limitata elettronicamente
*Limitata elettronicamente
2010
Brutterella, sgraziata - per lo meno rispetto alle altre – ma “ignorante” nell’aspetto, così come nel comportamento. È probabilmente il primo esempio di una vera “M” col turbo, quindi con tantissima spinta in basso e meno propensione agli alti regimi. Va usata sfruttando la coppia e, possibilmente, con i controlli elettronici allentati ma inseriti, se non si vuole essere sempre di traverso. Maneggevolissima e intuitiva ma più divertente su strada che in pista. MOTORE: turbo 6 cilindri in linea CILINDRATA: 2.979 cc POTENZA: 250 kW/340 CV VELOCITÀ: 250 km/h* 0-100 KM/H: 4”9 *Limitata elettronicamente
M3 CRT
(cc) 2.979 2.979 2.979 2.979 2.979 3.999 3.999 4.395 2.993 2.993 4.395 4.395 4.395 4.395
(kW/CV) 235/320 235/320 235/320 235/320 250/340 309/420 309/420 412/560 280/381 280/381 412/560 412/560 408/555 408/555
(euro) 42.600 43.400 46.800 47.600 54.100 71.850 79.650 106.800 87.200 89.900 131.700 139.700 115.800 119.700
Nota: tutte le BMW M in allestimento standard hanno la velocità massima limitata elettronicamente a 250 km/h In rosso le motorizzazioni diesel
2010
La variante “pro” della M3 del 2007 - la prima e, probabilmente, ultima col V8 – è una vera auto da corsa, anche se omologata per la strada. Ha 450 CV contro 420, carter secco, sospensioni completamente regolabili, roll bar al posto dei sedili posteriori, cambio a 7 marce a doppia frizione con regolazioni racing e quasi 200 kg meno della normale. Granitica, secca e poco incline a perdonare gli errori, ma terribilmente veloce. Però per godersela occorrono tecnica ed esperienza. MOTORE: 8 cilindri a V CILINDRATA: 4.360 cc POTENZA: 331 kW/450 CV VELOCITÀ: 305 km/h 0-100 KM/H: 4”4
2011 M6
La sorella civilizzata della M3 GTS ha quattro porte e un allestimento molto più ricco, di conseguenza il risparmio di peso rispetto alla “normale” M3 berlina è di soli 45 kg, ottenuti grazie a tetto, cofano e sedili in fibra di carbonio. Il motore è sempre quello cattivissimo da 450 CV ma l’assetto non è altrettanto pistaiolo. In definitiva è un’auto efficacissima ma troppo perfetta per risultare emozionale come certe sue antenate
MOTORE: 8 cilindri a V CILINDRATA: 4.360 cc POTENZA: 331 kW/450 CV VELOCITÀ: 290 km/h 0-100 KM/H: 4”44
CILINDRATA POTENZA PREZZO
2004 M3 GTS
Sì, tra le svariate versioni di M3 è la più entusiasmante, anche se, probabilmente, non la più perfetta. È una versione speciale della M3 del 2000, con motore portato da 343 a 360 CV ma soprattutto alleggerita di 185 kg grazie a tetto, plancia e pannelli porta in plastica rinforzata con fibra di carbonio. Il motore è cattivissimo, il cambio robotizzato è fulmineo e dà grandi martellate, l’assetto è quasi racing e i sedili a guscio fanno sentire tutt’uno con l’auto.
1M Coupé
M135i 3p M135i 5p M135i xDrive 3p M135i xDrive 5p M Coupé M3 V8 M3 V8 Cabrio M5 M550d xDrive M550d xDrive Touring M6 M6 Cabrio X5 xDrive M X6 xDrive M
OGGI
2012
Nel 2011 la M5 si converte al biturbo e, come logica conseguenza, lo stesso V8 da 560 CV viene poi montato anche sulle M6 Coupé e Cabrio. Potenza e coppia sono pazzesche, ma il peso è prossimo alle due tonnellate. L’efficacia dell’elettronica è totale e permette a chiunque di sfruttare quasi tutto il potenziale di questa coupé. Disattivando i controlli, invece, può diventare molto impegnativa ma non necessariamente più divertente. MOTORE: biturbo 8 cilindri a V CILINDRATA: 4.395 cc POTENZA: 412 kW/560 CV VELOCITÀ: 250 km/h* 0-100 KM/H: 4”2 *Limitata elettronicamente
16-17.Autorama 535 Range Rover SavCRI XP8:Layout 1 07/12/12 17:37 Pagina 1
A UTORAMA 16 Dicembre 2012
LaPROVA
Land Rover Range Rover TDV8 Autobiography
percHÉ vale la pena di pensarci pensarci
infangarsi sì, ma con eleganza
Irraggiungibile. La Range resta la regina indiscussa delle suv di lusso per classe, tecnologia, comfort e capacità offroad
Pelle e legno di primissima qualità sono abbinati con gran gusto. Di ottimo livello anche l’abitabilità: quattro adulti alti 1,85 metri trovano sulla RR spazio in abbondanza
land rover range rover 4.4 tdv8 autob.
Confortevole come un’ammiraglia su asfalto, inarrestabile come un’offroad dura e pura nelle condizioni più estreme e ora persino più agile nelle curve e rispettosa dell’ambiente. PREZZO: 123.600 € Peccato solo per il prezzo da monolocale... i numeri MOTORE: turbodiesel, 8 cilindri a V CILINDRATA: 4.367 cc POTENZA TOTALE: 250 kW/339 CV COPPIA: 700 Nm CAMBIO: automatico a 8 rapporti TRAZIONE: integrale LUNG./LARG./ALT.: 5,00/1,97/1,83 mt CAPACITÀ BAG.: 909/2.030 litri 0/100 KM/H: 6,9 secondi VELOCITÀ: 217 km/h CONSUMO COMBINATO: 8,7 l/100 km EMISSIONI CO2: 229 g/km
cosa c’è e cosa si paga CERCHI DA 20” CLIMATIZZATORE A 3 ZONE COMANDI VOCALI CRUISE CONTROL ADATTIVO NAVIGATORE FUNZIONE OFFROAD RIVESTIMENTO CIELO IN PELLE TELECAMERA ANGOLO CIECO TV DIGITALE VERNICE METALLIZZATA VIVAVOCE BLUETOOTH
di serie di serie di serie 2.030 € di serie 1.120 € 530 € di serie 1.120 € di serie
MARRAKECH - La Range Rover giunge alla quarta generazione, ma la sua missione è sempre la stessa: andare ovunque, in qualsiasi condizione climatica, coccolati da materiali di prima qualità e nel comfort totale. La svolta sta nella “dieta”: grazie alla monoscocca completamente in alluminio l’inglese perde fino a 420 kg. Un alleggerimento che ha reso possibile l’adozione anche di un diesel relativamente piccolo un 6 cilindri da 248 CV - non soggetto al superbollo e dunque candidato a essere il best-seller in Italia. Ma più leggera non significa meno ricca, anzi: la tecnologia ha compiuto passi da gigante e la Range rappresenta il punto d'incontro ideale tra un'auto di lusso e un’inarrestabile fuoristrada. Premendo il pulsante start si dà il via all’ “ascensione” del selettore del cambio automatico ZF ad 8 rapporti e del rotore del Terrain Response 2, che a vettura spenta restano celati nel tunnel centrale. Il sistema di gestione della trazione comprende, di serie, il differenziale centrale bloccabile tramite frizione elettromagnetica e per i più esIgenti è disponibile il differenziale posteriore autobloccante. Tornando al Terrain Response 2, è ora dotato della modalità automatica, che seleziona la taratura ideale per motore, trasmissione e assetto in base agli input provenienti dai sensori sparsi sulla vettura. Ma, ovviamente, rimane la possibilità di selezionare anche manualmente i vari setup: fango/solchi, erba/ghiaia/neve, sabbia e rocce. Le sospensioni pneumatiche garantiscono addirittura un’escursione di 60 cm, mentre il riduttore è commutabile fino a 60 km/h. E riduttore o no, è difficile arrestare il 4.4 turbodiesel (unico motore presente al lancio internazionale dell’auto) e la sua immensa coppia: 700 Nm tra 1.760 e 3.000 giri. Smessi i panni dell’offroad, nella guida su asfalto la novità più interessante è costituita senza dubbio dalle barre stabilizzatrici attive: rispetto al vecchio modello il rollio si riduce notevolmente, senza però inficiare il comfort. Completamente riprogettato anche lo sterzo, ora dotato di servoassistenza elettroidraulica e in grado di regalare un buon feeling con le ruote. Non ci si aspetti tuttavia un comportamento sportivo: per quanto migliorata, la grossa suv britannica segue i comandi di sterzo con un certo ritardo e le due tonnellate di peso si fanno sentire, soprattutto nei cambi di direzione. Chi volesse un po’ di agilità in più, sappia gli inglesi stanno finendo di mettere a punto la nuova Range Rover Sport (sulla base della sorella maggiore),
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LA GAMMA MODELLO PREZZO (€) 5.0 V8 Supercharged Vogue 116.400 5.0 V8 Supercharged Autobiog. 130.200 3.0 TDV6 HSE 91.500 3.0 TDV6 Vogue 101.500 3.0 TDV6 Autobiography 115.200 4.4 TDV8 Vogue 109.800 4.4 TDV8 Autobiography 123.600 In rosso le motorizzazioni diesel
AUTORAMA 17 Dicembre 2012
È nata quarantadue anni fa e adesso è nella leggenda
che garantirà un feeling di guida più immediato. Per il resto, la generosità di coppia dell’8 cilindri e la dolcezza di funzionamento del cambio a 8 rapporti contengono la rumorosità e invitano al massimo relax di guida. Esteticamente, a caratterizzare la nuova Range Rover sono linee pulite ed eleganti, frutto di un’interpretazione moderna degli inossidabili stilemi di famiglia. Il lussuoso abitacolo conserva il caratteristico stile della Casa, rivisitato però in chiave attuale, con superfici eleganti e nette, realizzate con pellami e legni pregiati. Particolare cura è stata riservata al comfort dei passeggeri posteriori, compresa la nuova opzione Executive Class con due sedili singoli divisi da un’ampia console rifinita in legno.
La versione provata - la 4.4 SDV8 Autobioghrapy - costa 123.600 euro e si posiziona tra la versione d’accesso 3.0 turbodiesel e la 5.0 V8 sovralimentata a benzina. Gli allestimenti Vogue e Autobiography offrono di serie molti accessori che sull’HSE sono a pagamento: tra questi, il portellone ad azionamento elettrico (610 euro sulla HSE), la TV digitale (1.020 euro), gli specchietti fotocromatici con Surround Camera System (810 euro) e il sistema Keyless Entry (1.120 euro). Con la quarta generazione la regina di tutte le 4x4 diventa così ancora più esclusiva. Unica, addirittura. E se sotto la scheda tecnica stavolta non trovate le concorrenti non è per una dimenticanza. Paolo Altieri
Il progetto di una grande fuoristrada di lusso Land Rover si concretizza nel 1970 con la prima Range a tre porte con un V8 di derivazione americana. Elegante e adatta ad ogni percorso, non disdegna lo sport: nel 1979 e nel 1981 (anno in cui debutta la variante a cinque porte) si aggiudica addirittura la Parigi-Dakar. Il motore turbodiesel arriva nel 1986. La seconda generazione del 1994 ha uno stile meno originale ma monta sospensioni pneumatiche e una gamma motori da 2,5 a 4,6 litri che comprende anche un’unità a gasolio BMW. La terza serie (la “mamma” di quella testata in queste pagine), sviluppata con la Casa bavarese, debutta nel 2002 e nel 2005 viene affiancata dalla più aggressiva Sport (simile nel design ma accorciata e realizzata sul pianale meno nobile della Discovery). Nel 2007 è la volta del sistema Terrain Response, che ottimizza le prestazioni in fuoristrada, mentre col restyling del 2010 arrivano la mascherina ridisegnata, gruppi ottici a led e un display TFT che rimpiazza la strumentazione analogica.
Sotto, ecco come la nuova Range riesce ad adattarsi a tutte le situazioni, superando ostacoli di ogni genere grazie all’altezza regolabile delle sospensioni e alla motricità garantita dal Terrain Response , giunto alla sua seconda fase evolutiva
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LaPROVA
A UTORAMA 18 Dicembre 2012
PERCHÉ valE la PEna di PEnsaRCi PEnsaRCi
Opel Adam 1.4 Jam
Il bagagliaio della Adam ha una forma regolare ma la sua capienza è limitata a 170 litri, che scendono addirittura a 95 se si opta per l’ingombrante impianto audio Infinity Premium System (400 euro) che comprende sette altoparlanti e un subwoofer. Abbattendo i sedili posteriori la situazione migliora, ma non molto: 663 litri fino al tetto
abbaia ma non morDe, per ora...
LISBONA - Ci vuole molto coraggio di questi tempi per lanciare sul mercato europeo (mai così in crisi) un nuovo modello. Ancora più eroico è produrlo con l’obiettivo di rubare clienti ad una delle auto più amate nel Vecchio Continente: la Fiat 500. La Opel Adam - che può vantare prezzi simili (compresi tra 11.750 e 15.600 euro) ma non lo stesso background della torinese nel segmento delle citycar - ha, però, una serie di assi nella manica che potrebbero attirare diversi automobilisti alla ricerca di una “cittadina” trendy, sfiziosa e
La citycar tedesca creata per sfidare la 500 è trendy, iperpersonalizzabile e ben realizzata. Le mancano solo i motori giusti in grado di esaltare l’ottimo telaio e di compensare il peso elevato. Ma è solo questione di tempo dotata di un tocco di sportività nel design. La “segmento A” tedesca (l’unica nella sua categoria prodotta in Germania) ha tutto quello che serve per sedurre il pubblico giovane, a cominciare dalle infinite possibi-
Audi A3 1.6 TDI Sportback Ambition
lità di personalizzazione. Gli allestimenti sono quattro (oltre al “base” ci sono il vivace Jam, l’elegante Glam e il grintoso Slam) e il listino degli optional comprende una serie di accessori originali come il portabi-
cinque porte ti cambiano la vita
MONTECARLO - A sei mesi
un aspetto fondaL’abitabilità è quasi colo: dalla presentazione della mentale per proporsi cotre porte, debutta, come la stessa, ma le due me “sostituta ammiraglia” prevedibile, la A3 Sport- porte in più esaltano a chi sceglie il downsizing, back a 5 porte, con passo magari per ridurre la promaggiorato di 3,5 cm, lun- la sfruttabilità. pria “visibilità” fiscale. La ghezza accresciuta di circa Costa 850 euro Sportback diventa così 7 cm e un andamento leguna confortevole quattro germente diverso del padi- più della tre porte posti, in grado di ospitare glione, che fa aumentare di anche un quinto adulto in qualche millimetro l’altezcondizioni decorosissime. za interna posteriore e di una quindicina di Gli interni ripresentano integralmente le solitri la capacità del bagagliaio (da 365/1.100 luzioni della tre porte; sono sobri ma impeca 380/1.220 litri). Ma, ovviamente, sono le cabili per finiture, materiali e assemblaggio. due porte in più a far gola, perché migliora- La dotazione di serie varia molto in funziono esponenzialmente l’accessibilità all’abita- ne dell’allestimento - Young, Attraction,
oPEl adam 1.4 87 Cv Jam
Ha un design sexy ed è ben costruita: sembra una vettura di categoria superiore. Anche durante i lunghi viaggi
PREZZO: n.d. i numERi MOTORE: benzina, 4 clindri CILINDRATA: 1.398 cc POTENZA: 64 kW/87 CV COPPIA: 130 Nm CAMBIO: manuale a 5 rapporti TRAZIONE: anteriore LUNG./LARG./ALT.: 3,70/1,72/1,48 mt CAPACITÀ BAG.: 170/663 litri 0/100 KM/H: 12,5 secondi VELOCITÀ: 176 km/h CONSUMO COMBINATO: 5,1 l/100 km EMISSIONI CO2: 119 g/km
Cosa C’è E Cosa si Paga BLUETOOTH CAMBIO AUTOMATICO CERCHI IN LEGA DA 16” CLIMATIZZATORE ESP FARI ALLO XENO FENDINEBBIA INTERNI IN PELLE SENSORI DI PARCHEGGIO VERNICE METALLIZZATA
di serie non disp. di serie di serie di serie non disp. di serie 1.000 € 300 € 500 €
Con CHi sE la gioCa Fiat 500 0.9 TwinAir Mini One 98 CV Suzuki Swift 1.2 3p.
da 13.150 € 17.150 € da 11.787 €
ci posteriore (700 euro) e il rivestimento del tetto illuminato con 64 led, una soluzione vista finora esclusivamente sulla Rolls-Royce ma che qui costa solo 300 euro. A bordo sembra di trovarsi su una vettura di caPERCHÉ valE la PEna di PEnsaRCi PEnsaRCi
Con le cinque porte può ricoprire anche il ruolo di piccola ammiraglia, visto che immagine e contenuti non le mancano certo
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AUTORAMA 19 Dicembre 2012
Una primizia dell’Adam è il sistema multimediale Intellilink con display da 7 pollici, che integra anche il navigatore e costa solamente 300 euro perché, in realtà, il suo funzionamento si basa sullo smartphone Apple oppure Android del conducente
L’analisi delle rivali: Fiat 500 e Mini
dal comportamento stradale: la citycar teutonica è incollata alla strada ma nelle curve è poco agile e sembra di viaggiare con una zavorra. La gamma motori al lancio, previsto per il 2013, comprenderà due unità a benzina: un 1.200 da 69 CV e un 1.400 da 101 CV. L’unico propulsore disponibile per il test durante la presentazione internazionale - un 1.400, sempre a benzina, da 87 CV - non sarà invece disponibile in Italia e arriverà prossimamente solo in una variante alimentata a Gpl: penalizzato da una cilindrata elevata in rap-
Ambition e Ambiente in ordine di ricchezza - e può essere arricchita da accessori da supercar come l’Audi Connect, che offre anche la possibilità di connettere fino a 8 cellulari o tablet per navigare in rete, piuttosto che il sistema di parcheggio automatico o il cambio automatico a doppia frizione. La gamma motori comprende inizialmente quattro unità, tutte turbo e con iniezione diretta: due diesel di 1.6 e 2 litri che rappresenteranno il 90% delle vendite e due benzina di 1.4 e 1.8 litri, ma nel corso del 2013 arriveranno l’1.2 a benzina da 105 CV, un 2 litri turbodiesel da 184 CV, la trazione integrale, l’1.4 a benzina da 140 CV col sistema che esclude due dei quattro cilindri quando la richiesta di potenza e la TCNG a metano. Già l’1.6 diesel da 105 CV garantisce prestazioni adeguate, grazie anche alla riduzione di peso che arriva a 90 kg rispetto alla vecchia Sportback. È pronto, silenzioso e solo ai regimi alti fa sentire la mancanza di qualche
porto alla potenza, ha un’erogazione poco convincente (la spinta inizia solo a 3.500 giri e si esaurisce già verso quota 5.500) e consumi tutt’altro che contenuti (5,1 l/100 km dichiarati, intorno ai 7,5 secondo il computer di bordo nonostante la presenza dello start/stop, optional a 350 euro). Per risolvere il problema e rendere questo modello più attraente (visto che, come abbiamo visto, le altre qualità non mancano) basterebbe l’introduzione di propulsori sovralimentati: arriveranno, ma non subito. Marco Coletto
a3 1.6 tdi sb ambition
tegoria superiore: la parte alta della plancia è in plastica morbida (nessun’altra nella sua categoria offre questa “chicca), i materiali sono ottimamente assemblati, il volante è regolabile in altezza e in profondità e pagando è possibile arricchire la dotazione di serie con soluzioni inedite nel segmento delle citycar (500 euro per il sistema di assistenza al parcheggio APA e 750 euro - o 1.000 a seconda della versione - per gli interni in pelle con volante riscaldabile). La Adam è ingombrante per essere una cittadina (3,70 metri di lunghezza, esattamente come una Mini) ma il suo bagagliaio è un po’ troppo piccolo. I passeggeri posteriori hanno invece un discreto spazio a disposizione delle gambe e delle spalle, ma quella zona dell’abitacolo è off-limits per la testa di chi è più alto di 1,80 metri. Alla guida la Adam convince invece a metà: gli ammortizzatori hanno una taratura rigida che risponde in maniera secca alle asperità dell’asfalto ma sulle superfici lisce offrono un ottimo comfort anche nei lunghi tragitti (supportato da un propulsore silenzioso e da un eccellente lavoro di insonorizzazione degli interni). Lo sterzo e i freni, poi, offrono rispettivamente un alto livello di precisione e potenza. Le note negative arrivano invece dal cambio - caratterizzato da una leva poco maneggevole - e
Evidentemente la Opel Adam è stata realizzata per soffiare clienti alla Fiat 500 (lo hanno ammesso persino gli ingegneri che hanno lavorato al progetto): la citycar torinese ha prezzi simili (da 11.850 a 16.050 euro), offre un abitacolo meno spazioso e con finiture meno curate ed è meno confortevole. In compenso può vantare una gamma motori più completa - che comprende tre unità a benzina (1.200 da 69 CV, 900 da 85 CV e 1.400 da 100 CV), un 1.200 a GPL da 69 CV e un 1.300 turbodiesel MJT da 95 CV - dimensioni esterne più contenute e più spazio per la testa di chi si accomoda dietro e per i bagagli. Senza dimenticare la superiore agilità nelle curve e la minore “sete” di carburante. Secondo i responsabili marketing della Casa tedesca la Adam può anche essere un’alternativa alla Mini: a nostro avviso, però, la piccola inglese appartiene ad una categoria superiore (pur avendo gli stessi ingombri esterni). Nelle finiture, nella gamma motori - cinque 1.600 a benzina da 75, 98, 122, 184 e 211 CV e quattro turbodiesel (1.600 da 90 e 112 CV, 2.000 da 111 e 143 CV) - e, soprattutto, nel prezzo: da 16.150 a 30.850 euro.
Gli interni e il muso sono identici a quelli della tre porte, presentata a maggio. La coda, invece, ha un profilo leggermente diverso che permette un incremento dell’altezza posteriore interna
CV in più. Promette un consumo medio di 3,8 l/100 km, con emissioni di 99 g/km di CO2. E l’assetto compostissimo e bilanciato dà una sensazione di controllo e di sicurezza difficilmente riscontrabili su altre vetture di questa classe.Abbiamo comunque avuto la possibilità di salire anche sulla 1.2 TFSI constatando, quasi con sorpresa, che anche il
PREZZO: 27.700 € i numERi MOTORE: turbodiesel, 4 cilindri in linea CILINDRATA: 1.598 cc POTENZA: 77 kW/105 CV COPPIA: 250 Nm CAMBIO: a 6 rapporti TRAZIONE: anteriore LUNG./LARG./ALT.: 4,31/1,78/1,42 mt CAPACITÀ BAG.: 380/1.220 litri 0/100 KM/H: 10,9 secondi VELOCITÀ: 195 km/h CONSUMO COMBINATO: 3,8 l/100 km EMISSIONI CO2: 99 g/km
piccolo turbobenzina muove la A3 con ottima disinvoltura, se non addirittura con una certa brillantezza, senza far rimpiangere troppo la sorella 1.400. Il tutto con un risparmio che potrebbe portare il livello di ingresso alla gamma A3 Sportback al limite dei 23 mila euro. Saverio Villa
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A UTORAMA 20 Dicembre 2012
Dacia Sandero Stepway 900 TCe Prestige
AlzA il tiro mA restA un “AffAre” Lo stile è più curato, la dotazione di serie è più ricca e c’è pure qualche optional prestigioso, ma il prezzo d’attacco rimane ancora al di sotto degli 8 mila euro La versione Stepway, già nel caso della Sandero ante-restyling, è stata quella di maggior successo nel nostro Paese. L’altezza dal suolo elevata a 207 mm consente occasionalmente anche di abbandonare l’asfalto senza timore di toccare col fondo
Chi vuole risparmiare ad oltranza deve puntare alla normale Sandero berlina in allestimento Ambiance che, comunque, offre ESP, quattro airbag, servosterzo e schienale posteriore sdoppiato. Il climatizzatore, gli alzacristalli elettrici e la chiusura centralizzata, però, sono optional. Col 1.200 a benzina da 75 CV costa 7.900 euro, tocca i 156 km/h
PERCHÉvalElaPEnadiPEnsaRCi valElaPEnadiPEnsaRCi
Perché allo stesso livello di prezzo, corrispondente a quello di una citycar, si acquista una berlina da famiglia re sentire parlare. Insomma, un bel salto. Su sutte le Sandero, fin dalla base Ambiance, diventano di serie ESP, airbag laterali, servosterzo e (finalmente) schienale posteriore sdoppiato. Poi, a richiesta o di serie secondo l’allestimento, ci possono essere climatizzatore, sensori di parcheggio, cruise control, cerchi in lega, rivestimenti in pelle e il suddetto sistema di intrattenimento e navigazione offerto a soli 450 euro (ma solo con le mappe italiane, per quelle europee ne occorrono altri 99). In Italia il motore principe continuerà ad essere il 1200 a benzina da 75 CV, specialmente nella variante a Gpl, però in gamma entra anche il nuovissimo tre cilindri turbobenzina di 898 cc da 90 CV che ha appena debuttato sull’ultima generazione di Renault Clio: brillante, potente, sorprendentemente silenzioso e con un bell’allungo che permette di raggiungere velocità elevate in rapporto alla cilindrata (la Casa dice 175 km/h) e di mantenere medie vigorose in autostrada. Tra i diesel, invece, compare una variante aggiornata del 1500 da 90 CV, che promette consumi più ridotti del 20%, però viene montata solo sulla Sandero Stepway, dal sapore vagamente fuoristradistico e più alta da terra di
in italia niente più logan e neppure logan mCV La Dacia è una Casa rumena nata nel 1966 e passata sotto il controllo della Renault nel 1999. Già negli Anni ‘80 ebbe una fugace notorietà grazie alla fuoristrada ARO che, tra l’altro, per un certo periodo venne anche assemblata nel nostro Paese. La vera diffusione, però, cominciò nel 2005 con la Logan, una berlina a tre volumi dalla linea sgraziata ma equipaggiata con i motori della Clio, che al momento dell’introduzione sul mercato italiano costava 8.000 euro. Nel 2006, poi, arrivò la ben più gradevole Logan MCV (foto a destra) che era disponibile anche nella versatilissima versione con sette posti distribuiti su tre file. In occasione del restyling della Sandero è stata riattualizzata anche la Logan berlina seguendo lo stesso approccio estetico, ma la vettura non viene più importata per lo scarso gradimento che questo genere di carrozzeria riscuote in Italia. E neppure la MCV riappare in listino ma, in questo caso, non per una scelta commerciale di Renault Italia ma perché della Logan station wagon è definitivamente cessata la produzione per lasciare campo libero alle nuove multispazio Dokker e Lodgy.
4 cm, che da noi ha avuto finora un buon seguito proprio per l’aspetto più estroverso. Questo motore, però, nonostante la medesima potenza del 900 a benzina, è meno brillante e divertente, anche se più operoso ai bassi regimi. Ed è anche un po’ più rumoroso. Se la berlina normale si muove un po’ sulle sospensioni e dà meno confidenza al primo impatto, la Stepway è più ferma e gradevole sui percorsi misti. In entrambi casi lo sterzo non è particolarmente sensibile. Nel complesso, comunque, le Sandero se la cavano bene sia in città, sia in autostrada e, grazie all’ottima abitabilità per quattro e al bagagliaio ampio (320/1.200 litri), hanno una versatilità che non ha paragoni in questa fascia di prezzo. Il listino, infatti, parte dai 7.900 euro della 1.2 16V Ambiance (+ 550 euro rispetto alla versione base ante restyling), mentre la Stepway comincia da 10.150 euro (- 950 grazie alla rivisitazione dell’offerta di allestimenti e motori). Saverio Villa
daCiasandERostEPway900tCEPREstigE
rimane sotto quota 8.000
MALAGA - All’inizio aveva fatto il voto di povertà, ciononostante se ne sono vendute un sacco, grazie a prezzi “che più d’attacco non si può”. Tanto che grazie anche alla Sandero - e alla crisi - la Dacia è arrivata a un impensabile 3% del mercato italiano. Adesso, però, evidentemente, è arrivato il momento di fare più sul serio, per andare a solleticare una clientela più esigente, quindi il modello d’ingresso del marchio rumeno di proprietà Renault ha cambiato faccia e contenuti. Il muso è stato ridisegnato in ossequio alle normative per la sicurezza dei pedoni e, facendo di necessità virtù, ha guadagnato in presenza scenica; la fanaleria posteriore segue un approccio più moderno e le fiancate sagomate vivificano la vista laterale. Niente di proiettato nel futuro, intendiamoci, però l’aspetto finale regge con più disinvoltura il confronto con la concorrenza. Dentro, c’è ora una plancia strettamente imparentata con quella della Lodgy, la monovolume che ha dato il “la” alla fase 2 della Dacia, quella che ha l’obiettivo di lasciarsi alle spalle l’immagine monastica delle origini. La strumentazione è meglio presentata, materiali e comandi hanno qualche pretesa in più e, volendo, c’è un sistema di infotaiment con navigatore e schermo touch da 7 pollici che fa invidia a concorrenti che di “low cost” non vogliono neppu-
PREZZO: 11.600 € inumERi MOTORE: turbobenzina, 3 cilindri in linea CILINDRATA: 898 cc POTENZA: 66 kW/90 CV COPPIA: 135 Nm CAMBIO: manuale a 5 rapporti TRAZIONE: anteriore LUNG./LARG./ALT.: 4,08/1,62/1,73 mt CAPACITÀ BAG.: 320/1.200 litri 0/100 KM/H: 11,1 secondi VELOCITÀ: 168 km/h CONSUMO COMBINATO: 5,4 l/100 km EMISSIONI CO2: 124 g/km
CosaC’èECosasiPaga ALZACRISTALLI ELETTRICI POST. CLIMATIZZATORE MANUALE CRUISE CONTROL DISPLAY DA 7” ESP NAVIGATORE RETROVISORI ELETTRICI SELLERIA IN PELLE SEDILE/VOLANTE REG. IN ALT. VERNICE METALLIZZATA
di serie di serie di serie di serie di serie di serie di serie 620 € di serie di serie
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20-21.Autorama 535 Dacia Sandero-Cadillac ATS-Toyota Auris SavCRI XP8:Layout 1 07/12/12 18:10 Pagina 2
LaPROVA Per distinguersi, senza rinunciare alla qualità e alle prestazioni. A condizione però di fare pochi km all’anno: manca un diesel
AmeriCAnA dediCAtA Agli europei
FRANCOFORTE - La ATS è pensata e
auRisHybRidloungE
LISBONA - Anonimato addio. Stanchi di sentirsi dire da tutti quanto l’Auris fosse affidabile, pratica e spaziosa, ma troppo poco personale per farne la propria auto, i giapponesi hanno definito un design molto più personale per la seconda generazione della loro berlina compatta. Il muso ha tratti inediti per la Casa e la fiancata ricorda quella della “cugina” Lexus CT 200h. La virata verso la sportività è decisa anche dentro: la plancia è molto più massiccia e “maschile”, oltre che realizzata
PREZZO: 24.900 € inumERi MOTORE: ibrido (benz. + elettrico sincrono) CILINDRATA: 1.798 cc POTENZA: 100 kW/136 CV COPPIA: 142 Nm (elettrico 207 Nm) CAMBIO: E-CVT TRAZIONE: anteriore LUNG./LARG./ALT.: 4,28/1,76/1,46 mt CAPACITÀ BAG.: 360 litri 0/100 KM/H: 10,9 secondi VELOCITÀ: 180 km/h CONSUMO COMBINATO: 3,9 l/100 km EMISSIONI CO2: 91 g/km
Dicembre 2012
Cadillac ATS 2.0 RWD Premium
PERCHÉvalElaPEnadiPEnsaRCi PERCHÉvalElaPEnadiPEnsaRCi
Obiettivo dichiarato: sfidare le tre volumi tedesche. Le sue armi sono il motore potente, la trazione posteriore (o integrale) e la qualità... tedesca. Però le manca un motore diesel CadillaCats2.0RwdPR.
progettata per l’Europa, ma è inconfondibilmente Cadillac da qualsiasi prospettiva la si guardi: una personalità forte delineata dalla calandra cromata che domina il muso e dai fari verticali. Il profilo del tetto da coupé e la coda raccolta regalano invece un dinamismo inedito per una 3 volumi yankee. Nelle intenzioni della Casa, la ATS si misura con Audi A4, BMW Serie 3 e Mercedes Classe C. Non tanto nei numeri - dato che le tedesche possono contare su motori e allestimenti per tutte le esigenze (mentre l’ATS ha solo un 2.0 turbo da 276 CV), su una rete commerciale molto forte e su un’immagine consolidata - quanto nella qualità e nel piacere di guida. Ecco dunque il motore longitudinale e la trazione posteriore (o integrale), garanzia, come BMW insegna, di dinamismo. Le emozioni infatti non mancano: a causa anche dell’asfalto scivoloso e del freddo del percorso di prova, la grande coppia (353 Nm fra 1.700 e 5.500 giri) trasforma la prima accelerata in una scodata improvvisa e contenuta dall’ESP solo dopo che la vettura è già di traverso. Una volta fatte le misure ci si diverte, ma in modalità Normal sarebbe stato meglio un ESP più tempestivo nelle correzioni. D’accordo che si tratta di una berlina sportiva, ma i sovrasterzi di potenza sarebbe meglio averli solo su “richiesta”, ovvero selezionando la modalità Sport. Chi predilige la guida tranquilla, in ogni caso, può optare per la trasmissiome 4x4, che assicurano una motricità praticamente a prova d’errore. Capitolo sospensioni: se la vettura è dotata del Magnetic Ride, gli ammortizzatori possono essere regolati tramite un pulsante sul tunnel: in Sport si irrigidiscono parecchio, anche se già di base offrono una resistenza più che buona al rollio. A dirla tutta, sulle asperità più secche giunge qualche scossone di troppo (complici i pneumatici ribassati). Luci e ombre sullo sterzo, che con-
AUTORAMA 21
Classico e moderno si combinano, dando origine a un design personale e riuscito. Sotto a sinistra, la plancia con sistema CUE: ogni volta che si dà un input (con comandi touch) al navigatore, al climatizzatore o alla radio, il modulo centrale della plancia emette una leggera vibrazione per dare un feedback “reale”
PREZZO: 49.510 € inumERi MOTORE: turbo benzina, 4 cilindri in linea CILINDRATA: 1.998 cc POTENZA: 203 kW/276 CV COPPIA: 353 Nm CAMBIO: automatico a 6 rapporti TRAZIONE: posteriore LUNG./LARG./ALT.: 4,64/1,81/1,43 mt CAPACITÀ BAG.: 381 litri 0/100 KM/H: 5,8 secondi VELOCITÀ: 240 km/h CONSUMO COMBINATO: 8,2 l/100 km EMISSIONI CO2: 199 g/km
vince per la prontezza, ma lascia perplessi per la leggerezza (anche in Sport) e per il poco feeling alle alte velocità. Infine, lavora bene il tandem motore-cambio automatico; il 2.0 spinge come un
forsennato già a 1.000 giri e smette solo a quota 5.500, mentre il secondo si adegua in pochi attimi allo stile di guida, oltre a essere molto vellutato nella guida di tutti i giorni.
Ma una berlina si compra soprattutto per viaggiare: la ATS offre un’insonorizzazione esemplare e un’abitabilità vicina a quella delle tedesche di cui sopra: il meglio si ottiene in quattro, dato che il quinto deve fare i conti con il tunnel della trasmissione. Nota dolente, il superbollo: 946,95 euro all’anno sono tanti e i consumi sono accettabili solo “pelando” il gas. Urge un motore diesel, già annunciato, anche se in Cadillac non si sbilanciano sulla data di lancio, né sull’unità prescelta. Adriano Tosi
Toyota Auris Hybrid Lounge
CAmbiAmento d’Auris
con materiali più gradevoli al tatto. Peccato solo che sull’altare del look siano stati sacrificati quasi tutti i portaoggetti: c’è un portalattine nel tunnel, il cassetto davanti al passeggero (non più due) e le tasche nelle portiere. Ciò che non cambia è lo spirito ecologista che anima la Toyota: la versione Hybrid debutterà a gennaio con prezzi di lancio scontati:17.900 euro per la Active, 18.700 per la Active+ e 20.200 per la Lounge, ovvero 4.700 euro in meno rispetto a quello che sarebbe il listino vero a partire da aprile 2013. La gamma per l’Italia prevede anche motorizzazioni convenzionali: 1.300 e 1.600 a benzina da 100 e 132 CV, 1.400 e 2.000 turbodiesel da 90 e 124 CV, ma la Toyota punta a vendere ben il 50% delle Auris proprio con la motorizzazione ibrida. Quest’ultima, silenziosissima come al solito nelle par-
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Affidabile ed economico, l’ibrido Toyota si veste ora (quasi) di sportivo. E fino a marzo è offerto a prezzi davvero da saldo. tenze da fermo (a patto di non schiacciare a fondo il gas) è caratterizzata dalla classica e poco sportiva sonorità “da scooter” del cambio a variazione continua. Detto questo, il lavoro fatto sul telaio (più leggero, più rigido e con centro di gravità abbassato) ha dato i suoi frutti: le risposte sono molto più reattive che in passato, mentre lo sterzo è sensibilmente più diretto. Ottima infine l’insonorizzazione aerodinamica, mentre l’assetto non è morbidissimo ma adeguato a una compatta che vuole essere dinamica. A.T.
L’abitacolo è stato ristudiato e la posizione di guida è stata abbassata di 4 cm. Il bagagliaio (più capiente del 30% rispetto a quello del vecchio modello) dispone di un piano di carico regolabile su due livelli
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A UTORAMA 22 Dicembre 2012
LaPROVA
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Divertente, scattante e parca nei consumi: come una Golf. Però a qualche migliaio di euro in meno
Seat Leon 2.0 TDI 150 CV FR
Il rIsparmIo passa dalla spagna A circa 3.000 euro meno della Golf è disponibile da gennaio la nuova Leon: stessa affidabilità e medesima qualità costruttiva. Ad essere differente è solo la percezione di marca
Tecnologia a iosa, soprattutto sull’allestimento FR. Innanzitutto, di serie, c’è la possibilità di personalizzare l’auto in base alle richieste e alle condizioni di guida con il Seat Drive Profile, grazie al quale il conducente può variare le tarature del servosterzo, del motore e, se è presente, del cambio DSG, scegliendo una delle tre modalità disponibili - Eco, Comfort e Sport - oppure configurandone una a piacere. Sulle FR più potenti il Drive Profile influirà anche sulla sonorità del motore, nonché sull’illuminazione a led dell’abitacolo. Parlando di infotainment, la FR mette a disposizione un sistema operativo chiamato Easy Connect con schermo da 5’’, tramite il quale è possibile gestire varie funzioni della vettura. Il dispositivo integra il lettore di schede SD e CD (compatibile con MP3), prevede sei altoparlanti e consente di collegare apparecchi esterni mediante Bluetooth oppure prese USB o aux-in.
vo da raggiungere entro il 2018 è quello di vendere 800.000 vetture. Se Seat ci riuscirà, sarà merito anche di quella personalità che oggi viene riconosciuta universamente come la versione gioiosa della seria affidabilità teutonica. sEatlEon2.0tdifR
Un bagno di elettronica
MALAGA - Potrebbero a prima vista sembrare inconciliabili, in realtà riescono a convivere molto bene all’interno del progetto Leon: parliamo delle due anime dell’auto, quella tedesca e quella spagnola, il cui riuscito equilibrio è poi l’assunto dal quale prende le mosse tutto l’impianto comunicativo della nuova compatta Seat. Non è un’idea scontata o di poco effetto, anche perché le austere origini del modello reinterpretate in chiave più dinamica e mediterranea, spiegano già quasi tutto della vettura. La nuova Leon condivide infatti con Golf 7 (e Audi A3) il pianale modulare appena introdotto negli impianti del gruppo e quindi quelle caratteristiche strutturali che si apprezzano poi soprattutto quando ci si ritrova al volante. Sono vantaggi che si percepiscono nella qualità e sul banco di prova della dinamica delle vetture, ma anche e soprattutto quando si considerano gli aspetti economici della produzione con i benefici effetti della standadardizzazione su vasta scala tanto sui costi sostenuti dal costruttore, quanto inevitabilmente sui prezzi finali al pubblico. Insomma, una faccia, una razza. Siamo lontani anni luce da quando le Seat venivano realizzate con standard qualitativi nettamente inferiori, e, insieme alle Skoda, andavano ad affollare la divisione parenti poveri del gruppo. La dignità di oggi nasce da precise scelte e il marchio può pianificare il futuro a testa alta: l'obietti-
PREZZO: 24.470 € inumERi MOTORE: turbodiesel, 4 cilindri in linea CILINDRATA: 1.968 cc POTENZA: 110 kW/150 CV COPPIA: 320 Nm CAMBIO: manuale a 6 rapporti TRAZIONE: anteriore LUNG./LARG./ALT.: 4,27/1,82/1,44 mt CAPACITÀ BAG.: 380 litri 0/100 KM/H: 8,4 secondi VELOCITÀ: 215 km/h CONSUMO COMBINATO: 4,1 l/100 km EMISSIONI CO2: 106 g/km
CosaC’èECosasiPaga CERCHI IN LEGA DA 17’’ DIFFERENZIALE ELETTRONICO DOPPIO TERMINALE SCARICO FULL LED ANT.+LUCI DIURNE GARANZIA 2 ANNI/120MILA KM INTERNI PELLE+SEDILI SPORTIVI SOSPENSIONI SPORTIVE START AND STOP TETTO PANORAMICO VERNICE METALLIZZATA
di serie di serie di serie 990 € 500 € 1.490€ di serie di serie 790 € 500 €
ConCHisElagioCa Ford Focus 2.0 TDCi 163 CV Mercedes Classe A 180 CDI VW Golf 2.0 TDI Highline 5p
da 26.750 € da 24.100 € da 27.100 €
Dopo aver provato poche settimane fa la Golf, non si può non fare il paragone: all’interno la Leon trasmette la medesima sensazione di cura nei dettagli e nella disposizione degli strumenti, su strada dimostra di essere un’auto ben fatta e piantata a terra. Rispetto alla Volkswagen vanta mediamente 50 chili in meno, e la sua leggerezza è infraintendibile quando se ne impugna il volante. Per la prova peschiamo dal mazzo dei turbodiesel il 2.0 TDI da 150 CV che confermiamo - dopo averlo provato sulla Golf - in grado di determinare nell’auto un comportamento piacevole, affidabile e fluido, anche se, ricordiamolo, ci vuole un po’ di pazienza perché sul far della ripresa, il turbo viene smorzato per contenere i consumi. Per il resto la Leon è attaccata all’asfalto, maneggevole e per nulla affaticante, grazie anche al sistema sospensivo multilink al retrotreno previsto sulla nostra versione, la top di gamma FR. Impegnato nelle curve, lo sterzo si dimostra diretto e preciso, mentre i trasferimenti di carico non risultano in alcun modo traumatici, neppure se affrontati a velocità sostenute, con il sistema elettronico che riproduce l’effetto del differenziale autobloccante per frenare la ruota anteriore interna in curva quando inizia a slittare rendendo più precisa e divertente la guida. Le consegne partiranno il 19 gennaio ma per chi acquisterà una Leon entro fine anno c’é un bonus di 1.200 euro. E da questa Seat nascerà presto una famiglia: il prossimo anno arriveranno le varianti “eco” - a metano o con la disattivazione dei cilindri - ma anche la wagon e la sportcoupé (la tre porte). Cristina Altieri
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LaPROVA
AUTORAMA 23 Dicembre 2012
Il V8 4.2 biturbo fa della Cayenne S diesel l’unico modo per viaggiare “un metro sopra l’asfalto” con prestazioni da Porsche d.o.c., un gran comfort e consumi più che buoni. Il tutto, accompagnato da un sound da V8 a benzina...
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Se il superbollo non vi spaventa e i controlli fiscali nemmeno, la S diesel è la sola, vera alternativa alle Cayenne a benzina
Porsche Cayenne S Diesel
GRAZ - Non sarà una "primizia" tecno-
logica come il 3.000 sei cilindri tri-turbo diesel della BMW, ma il nuovo V8 di origine Audi montato sulla Cayenne colma una lacuna che cominciava a essere pesante per la Porsche. Il diesel più potente in listino, fino a poco tempo fa era, infatti, il 3.000 V6 da 245 CV. Il nuovo 4.200 di cavalli invece ne ha 382 e, soprattutto, è capace di 850 Nm di coppia. Il motore, tengono a sottolineare i tecnici di Stoccarda, è stato rivisto in profondità rispetto a quello utilizzato dall’Audi: da qui, i 32 CV e i 50 Nm di coppia in più. A crescere non è solo la potenza, ma anche la libidine: lo scarico, inedito, emette un sound che è quasi un'istigazione a delinquere. A proposito, state attenti alla patente: vederla andare in fumo è un attimo, se non ci si cura del tachimetro. Da un lato, la Cayenne S Diesel prende velocità in maniera disarmante, dall'altro l'insonorizzazione esemplare isola a tal punto dal mondo esterno che la tedesca si proietta a velocità inquietanti senza che ci si renda conto. Il merito è anche dell'assetto, che appiattisce persino i fondi più sconnessi e regala un comfort raramente toccato persino da ammiraglie dedite ai viaggi. A voler essere pignoli, solo qualche leggero fruscio aerodinamico - oltre i 120 km/h - non consente di raggiungere la perfezione. Con quel Marchio sul cofano, però, prestazioni e comfort al top non sono sufficienti: sono richieste anche le emozioni di guida. Purtroppo la S diesel non resterà negli annali come la Cayenne più divertente, a causa della cronica lentezza di sterzo, che oltretutto è poco sensibile e comunicativo. Risultato: in modalità sport il rollio è concetto sconosciuto, i limiti di tenuta fanno impressione, ma il feeling con la vettura è scarso e la voglia di spingere viene un po' a mancare. Il meglio, la S diesel lo riserva dunque nello scatto e nella ripresa: con 850 Nm di coppia lo
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se questo è un dIesel PREZZO: 82.253 € inumERi MOTORE: biturbo diesel, V8 CILINDRATA: 4.134 cc POTENZA: 281 kW/382 CV COPPIA: 850 Nm CAMBIO: automatico a 8 rapporti TRAZIONE: integrale permanente LUNG./LARG./ALT.: 4,85/1,94/1,70 mt CAPACITÀ BAG.: 670/1.780 litri 0/100 KM/H: 5,7 secondi VELOCITÀ: 252 km/h CONSUMO COMBINATO: 8,3 l/100 km EMISSIONI CO2: 218 g/km
CosaC’èECosasiPaga AIRBAG LATERALI E A TENDINA CERCHI IN LEGA TURBO STYLE CRUISE CONTROL ADATTIVO COMANDI SUL VOLANTE LUCI BIXENO ADATTIVE NAVIGATORE PARK CONTROL (CON CAMERA) SEDILI REGOLABILI ELETTRICAM. SOSPENSIONI ELETTR. PASM VERNICE METALLIZZATA
di serie 5.148 € 2.239 € 532 € 2.220 € 3.225 € 1.561 € 1.512 € 3.557 € 1.040 €
ConCHisElagioCa Audi Q7 4.2 V8 TDI BMW X5 M50d Range Rover 4.4 SDV8
da 79.150 € da 90.700 € da 109.800 €
0-100 km/h viene bruciato in soli 5,7 secondi e lo 0-160 in 13,8, complice anche l'efficientissimo automatico Tiptronic. Rapido nella modalità sportiva, è vellutato nella guida di tutti i giorni. Grazie agli 8 rapporti, riesce inoltre a sfruttare al meglio la coppia del motore, minimizzando i consumi: durante la prova, il trip computer ha segnalato una media di 10,2 litri/100 km, non male per tanta mole e tanti CV. Quanto all’abitacolo, la tedesca è regina dell'ospitalità e cinque adulti con bagagli stanno larghi e sono coccolati da materiali di prima qualità e montati alla perfezione. Scenografico il tunnel centrale in stile aeronautico: peccato che i tasti siano tantissimi, di piccole dimensioni e talvolta nascosti. Da vera Porsche il listino, perché il prezzo di 80.253 euro, è puramente indicativo. Aggiungendo anche solo la vernice metallizzata, i sensori di parcheggio con telecamera, le regolazioni elettriche dei sedili, i comandi sul volante, il navigatore e le sospensioni PASM il conto sale di altri 11.427 euro.
Lo scarico è stato riprogettato per ottenere un sound coinvolgente fin dal minimo. Il tutto, assicurano gli ingegneri, senza ricorrere alle diavolerie elettroniche a cui, ad esempio, si affidano i cugini dell’Audi per il loro 3.0 TDI biturbo da 313 CV
Adriano Tosi
Porsche 911 Carrera 4S: divertimento integrale
I porschisti duri&puri non la considerano nemmeno: la 911, per loro, ha senso solo a trazione posteriore. Ma se oltre il 30% dei clienti la vuole 4x4 un motivo ci sarà e noi lo abbiamo compreso sull'asfalto viscido delle strade austriache (sede del test drive). Il grip sviluppato dalla tedesca è così elevato che permette di inserirsi in curva rapidi e di scaricare tutta la coppia disponibile. Grazie alla frizione a lamelle che invia la coppia all'avantreno, la 4S esce dalle curve a una velocità da brividi, offrendo un feeling di sterzo più unico che raro. Solo all'approssimarsi del limite richiede correzioni rapide e, soprattutto, rilasci del gas ben ragionati, se non si vogliono innescare rapide intraversate. Esaltante l'azione dei pulsanti Sport e Sport Plus: il secondo, in particolare, fa letteralmente "incavolare" la 911: il cambio a doppia frizione scala dalle due alle tre marce, l'assetto diventa marmoreo e l'ESP lascia più libertà al guidatore. Il prezzo? 115.163 euro.