Autorama 2015 8giugno

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AUTORAMA

Mensile d’informazione e cultura del mondo dei motori

HUB COMUNICAZIONE

n.620 / 8 Giugno 2015

FONDATO NEL 1958

MAZDA CX-3

SU ITALIA 53

Digitale terrestre: canale 53 Satellite:canale 937 SKY www.hubcomunicazione.it/yellow

ASAPRESS.NET LA PRIMA AGENZIA STAMPA AUTOMOBILISTICA ITALIANA

LA SUV COMPATTA GIAPPONESE CHE VUOLE (E PUÒ) SCONVOLGERE GLI EQUILIBRI DEL SETTORE PIÙ IN ASCESA DEL MOMENTO

JEEP RENEGADE

ARRIVANO TRE NUOVI MOTORI E L’ENTRY LEVEL SCENDE SOTTO I 21 MILA EURO

PROVA

ABARTH 595 COMPETIZIONE COL MOTORE POTENZIATO A 180 CV E LO SCARICO “APERTO” DIVENTA DAVVERO TUTTA UN’ALTRA 500


NEWS

2 AUTORAMA 8 GIUGNO 2015

8 GIUGNO 2015

JEEP/ Ora per la Renegade bastano 21 mila euro

BORGWARD Al Salone di Francoforte comincerà con un suv

SEAT Prima il suv, poi l’Ibiza crossover BARCELLONA (SPAGNA) – Quasi ufficiale: il suv Seat arriverà nel 2016 e i paparazzi lo hanno pizzicato su strada, anche se sempre ben camuffato. Al Salone di Ginevra 2015, il costruttore spagnolo aveva già esibito il concept 20V20 (nelle foto) con parecchie anticipazioni addirittura di una possibile gamma di modelli del genere. Anche il suv Seat, come il gemello di Skoda, chiamato Snowman, è basato sulla piattaforma modulare MQB, sulla quale vengono già costruiti molti modelli di diversi marchi del Gruppo VW. Anche se, a livello di prototipi, la Seat 20V20 misurava 4,66 metri conto i 4,60 della Skoda Snowman, nella realtà il suv spagnolo dovrebbe essere più corto. Oltre alla trazione anteriore, sarà disponibile quella integrale. Anche le trasmissioni saranno due: manuale o DSG a 6 rapporti. Mentre l’Italia è riuscita a “strappare” la produzione di Lamborghini Urus alla Slovacchia, la Repubblica Ceca è destinata a tenersi la produzione del nuovo suv Seat. Nei piani del gruppo Seat, comunque, c’è anche una versione crossover della top seller Ibiza, la cui produzione è prevista sempre nella Repubblica Ceca. TORINO – Tre nuovi motori per Jeep Renegade, il modello che sta facendo lievitare i volumi di del marchio americano di Fiat Chrysler Automobiles in Europa e in Italia. Si tratta delle unità 1.6 E-torQ da 110 CV con cambio manuale a cinque marce e trazione anteriore (che abbatte il prezzo d’accesso alla gamma da 23.500 a 20.800 euro), 1.4 turbobenzina MultiAir II da 170 CV con trasmissione automatica a nove marce e trazione 4x4 e 1.4 turbobenzina MultiAir II da 140 CV con cambio automatico a sei marce a doppia frizione e trazione anteriore.

L’1.6 E-torQ ha 152 Nm di coppia è disponibile con gli allestimenti Sport e Longitude. La velocità massima è di 178 km/h, con un consumo medio dichiarato di 6 l/100 km (141 g/km di CO2). Il turbo MultiAir II da 170 CV è disponibile sulla versione Limited (da 31.000 euro) con 250 Nm, 196 km/h di velocità massima e 6,9 l/100 km di consumo nel ciclo misto. È un Euro 6 con start&stop. Il turbo MultiAir II da 140 CV (Longitude e Limited) ha un listino che parte da 25.800 euro ed è il più parco dei tre motori con consumi annunciati di 5,9 l/100 km.

AUTORAMA N. 620 / 8 Giugno 2015

DIRETTORE RESPONSABILE Cristina Altieri cristina.altieri@hubcomunicazione.it DIRETTORE EDITORIALE Saverio Villa saverio.villa@hubcomunicazione.it CONSULENTE DI DIREZIONE Paolo Altieri

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PAOLO ALTIERI

ANDREA RAPELLI

ADRIANO TOSI

MATTIA ECCHELI

AUTORAMA 3

STOCCARDA (GERMANIA) – Borgward torna sul mercato con un Cross Utility Vehicle. Il rilancio è stato annunciato dal nipote del fondatore Christian Borgward e comincerà al Salone di Francoforte con un suv o, meglio, un CUV. Lo ha confermato il Ulrich Walker, l’ex manager di punta di Daimler ingaggiato dalla società finanziata con fondi cinesi. Walker ha assicurato che sono pronti sia il sito produttivo (a Pechino), sia quello per la fabbricazione dei motori. La produzione dovrebbe cominciare nel 2016. Il primo modello della seconda vita di Borgward è stato sviluppato in Germania ma esordirà in Cina, poi in altri mercati emergenti come India e Brasile prima di arrivare in Europa. L’obiettivo è di lanciare due o tre nuovi modelli l’anno.

FIAT/ Doblò Trekking con assetto rialzato a partire da 24.450 euro

E l’americana Cherokee mette il diesel che sarà dell’Alfa TORINO – Mito americano a propulsione tricolore. Su Jeep Cherokee debutta il nuovo 2.2 turbodiesel da 200 CV e 400 Nm di coppia prodotto in Campania, a Pratola Serra, che equipaggerà anche la prossima berlina Alfa di segmento D . Gli ordini sono aperti a prezzi dai 50.500 euro della Limited. È la prima volta che un modello del gruppo FCA monta questo propulsore (disponibile anche in versione da 185 CV), che può essere abbinato al cambio automatico a nove marce e alla trazione 4x4 Active Drive I o Active Drive II con riduttore. Rispetto al 2 litri Multijet da 170 CV, il nuovo 2.2 litri turbodiesel vanta accelerazione e potenza incrementate del 17% a fronte di emissioni di CO2 di 150 g/km, cioé ridotte del 3%. Nel ciclo misto, il consumo dichiarato è di 5,7 l/100 km.

NISSAN/ Daniele Schillaci (ex Alfa Romeo) diventa capo globale di vendite e marketing YOKOHAMA (GIAPPONE) Un italiano ai vertici di Nissan. Il costruttore ha annunciato che da luglio Daniele Schillaci assumerà l’incarico di direttore globale di vendite e marketing. Nissan ha “strappato” il manager a Toyota, dove Schillaci era top executive per vendite e marketing per l’Europa. Schillaci si trasferirà nel quartier generale a Yokohama, in Giappone,

dove sarà anche executive vice president e membro del comitato esecutivo. «È un executive di talento, con una solida esperienza»

ha dichiarato il CEO Carlos Ghosn. «Punterà a rafforzare i nostri marchi Datsun, Infiniti e Nissan mettendo in primo piano la costruzione del brand e un’attenzione al cliente ai vertici del settore. Schillaci aveva debuttato in Renault nel 1993, approdando poi in Alfa Romeo nel 2001 come responsabile per il mercato italiano. Nel 2002 era stato ingaggiato d Toyota.

TORINO– La nuova Fiat Doblò Trekking costa a partire da 24.450 euro e si distingue per stile, sistema di controllo della trazione “Traction+” (meno costoso rispetto alla trazione integrale) e assetto rialzato. La vettura sarà protagonista di un “porte aperte” il 20 e 21 giugno. Il look off-road caratterizza questa versione del van Fiat, accreditata di una buona manovrabilità anche su fondi a scarsa aderenza. Doblò Trekking è disponibile con il turbodiesel Euro 6 1.6 Multijet in versioone da 95 o 120 CV. Della dotazione di serie fanno parte ESC con Hill Holder, “Traction+”, climatizzatore automatico, fendinebbia, cerchi in lega da 16” specifici, protezione inferiore del motore e assetto rialzato.


4 AUTORAMA 8 GIUGNO 2015

VIDEO

LaPROVA

AUTORAMA 5 LA SCHEDA

MAZDA CX-3 1.5L 4WD EXCEED

PREZZO

26.750 euro

ALIMENTAZIONE turbodiesel MOTORE 4 cilindri in linea CILINDRATA 1.499 cc POTENZA 77 kW/105 CV COPPIA 270 Nm CAMBIO manuale a 6 marce TRAZIONE integrale DIMENSIONI 4,28/1,77/1,54 metri VOLUME BAGAGLIAIO 350/1.440 litri 0/100 KM/H 10,5 secondi VELOCITÀ 173 km/h CONSUMO COMBINATO 4,7 l/100 km EMISSIONI CO2 123 g/km

CON CHI SE LA GIOCA* MAZDA CX-3 da 18.800 euro NISSAN JUKE da 16.850 euro PEUGEOT 2008 da 15.810 euro RENAULT CAPTUR da 16.500 euro *PREZZI D’INGRESSO ALLA GAMMA

Mazda CX-3

www.mazda.it

COLPISCE CON IL LOOK, CONVINCE SU STRADA Ha una personalità molto forte, dentro e fuori. Ma quando si sale e ci si mette alla guida viene il meglio. Peccato manchi un motore a benzina di piccola cilindrata (c’è solo un 2.0)

BARCELLONA - Le crossover compatte nascono nel 2010 con la Nissan Juke, affiancata poi dalle varie Renault Captur, Peugeot 2008, Fiat 500X, Jeep Renegade... Un segmento di mercato preziosissimo, arrivato alle 400.000 unità nel 2014 e che, secondo le previsioni della Mazda, toccherà quota 800.000 nel

2017. In attesa di conoscere la risposta del mercato, siamo stati a Barcellona per una prima presa di contatto con esemplari di pre-serie. Dinamica, compatta, moderna: la CX-3 è un’auto che non ha bisogno di molte parole, basta guardarla per coglierne la validità del design, fatto di tetto discendente, montante posteriore

PERCHÉ VALE LA PENA DI PENSARCI Perché il prodotto è tra i meglio realizzati del segmento, sia per quello che riguarda la qualità degli interni, sia per il comportamento stradale. E poi c’è la soddisfazione di non avere un marchio “inflazionato”.

“camuffato” dalla verniciatura nera, linea di cintura che si alza in corrispondenza dei finestrini posteriori e frontale sporgente. Risultato: i 4,28 metri di carrozzeria sembrano ridursi “miracolosamente”, grazie anche alle nervature che muovono la fiancata. Per il resto, come le sue rivali dirette la CX-3 nasce sulla base della sorella di segmento B “tradizionale” (in questo caso la Mazda 2), di cui ripropone la plancia con la bocchetta d’aerazione rotonda al centro della plancia, affiancata da una che invece sembra volersi nascondere tra i profili orizzontali della plancia. Quanto all’infotainment, lo schermo multimediale - piacevole e ben leggibile la grafica - esce al centro e la strumentazione è raccolta sotto un’unica palpebra, con al centro il contagiri. La chicca, anch’essa già proposta sulla sorella più piccola, è invece l’Active Driving Display, ovvero l’head-up display che proietta sul parabrezza le informazioni essenziali e che dà un innegabile tocco di hi-tech e di categoria superiore. Non sorprendono plastiche e assemblaggio: i materiali sono tipicamente giapponesi, quindi dall’aspetto solido ma non raffinatissimo, mentre il montaggio è eseguito con grande cura. Capitolo abitabilità: come sulla “2” e su tutte le rivali, in quattro si

SENSATIONAL EXPERIENCE PER VENDERE AUTO Il modo di vendere auto è sempre lo stesso da troppi anni? Ecco allora la sensAtional Experience ideata da Mazda, per scoprire l’auto attraverso i cinque sensi. All’ingresso della concessionaria non c’è un venditore, bensì un kit studiato per approcciare l’auto. Primo passo: si indossano degli auricolari e una voce (non di quelle fredde da navigatore) fornisce le informazioni necessarie. Azione numero due: la voce accompagna alla scoperta della vettura con delle spiegazioni sul design; successivamente si prende posto e ci si copre gli occhi con una benda (nel kit) e si attiva il tatto. Si toccano materiali, finiture, ergonomia dei comandi, ecc.. Quanto all’olfatto, si stimola con una fragranza al tè verde contenuta nel cassetto portaoggetti. Il tutto, ovviamente, si conclude con un test drive.

Sopra, come per tutte le rivali l’abitabilità è ottima per quattro adulti, mentre il quinto è sacrificato. A sinistra, uno dei dettagli che fanno la differenza: il supporto per la mano posto al di sotto dei comandi del sistema di infotainment

viaggia al meglio; nella media del segmento la capacità del bagagliaio (350-1.260), peccato solo per la bocca d’accesso ristretta e per il gradino molto alto fra soglia e piano di carico, che non aiutano le operazioni di stivaggio. Per la nostra prova ci siamo focalizzati sull’1.5 a gasolio da 105 CV e 270 Nm di coppia. Il 4 cilindri giapponese ha tutto quello che serve per l’utilizzatore medio della CX-3: offre una buona spinta pur senza attaccare al sedile, spinge deciso fino a 4.000 giri e riprende già da quota 1.200. Il tutto, facendo sentire la propria voce solo intorno a quota 2.500: nulla di particolarmente grave, sia chiaro, ma i diesel 1.6 di Renault e soprattutto Honda sono più fluidi. Per il resto, la CX-3 rispecchia il carattere delle ultime Mazda. Piacevole fra le curve, grazie alla prontezza di sterzo e all’assetto azzeccato, la crossover giapponese è però anche ben isolata dalle buche e dai rumori esterni. Quanto ai prezzi, si parte dai 18.800 euro della 2.0 a benzina da 120 in versione Essence, mentre le più interessanti diesel costano dai 21.900 euro della Evolve a trazione anteriore ai 26.750 della Exceed con trazione integrale. Il cambio automatico è optional a 1.750 euro. Adriano Tosi (@adrtosi)


6 AUTORAMA

8 GIUGNO 2015

LaPROVA CON CHI SE LA GIOCA*

VIDEO

ABARTH 595 da 22.850 euro FORD FIESTA ST da 21.750 euro MINI COOPER da 20.800 euro OEP ADAMS 18.800 euro *PREZZI D’INGRESSO ALLA GAMMA

Abart 595 Competizione

www.abarth.it

COL MOTORE 180 IL GUSTO CI GUADAGNA La potenza della versione 595 è stata recentemente incrementata da 160 a 180 CV e questo rende la piccola Abarth ancora più divertente ma, non per questo, più impegnativa

MILANO - Un gioiellino da poco più di 25.000 euro (25.350, per essere precisis) pensato per chi vuole provare emozioni forti sulle strade di ogni giorno in grande sicurezza. Questa è l’Abarth 595 Competizione, che, lo vogliamo precisare subito, non è affatto un’auto estrema anche se l’aspetto suggerirebbe questa idea. Per sentirsi a proprio agio al volante della rossa 500 vestita da superoe non occorre avere la licenza Csai nel portafoglio. Divertente e potentissima certo, ma con la coda incollata sempre e comunque all’asfalto, complice l’impossibilità di disinserire il sistema di controllo della stabilità. Ma se l’idea non è quella di partecipare a tutti i track day in calendario, allora ce n’è a sufficienza, ad incominciare dal motore, un 1.4

T-Jet turbo, passto recentemente da 160 a 180 CV e capace di scagliare la 595 a 100 in 6,7 secondi e di farle toccare i 225 all’ora. E se comunque quello della pista rimane l’asfalto ideale per divertirsi con la Competizione, anche tra curve e tornanti “normali” il T-Jet e

Il ponte di comando è caratterizzato dal volante col fondo piatto e dal manometro del turbo che si agita ad ogni accelerata

PERCHÉ VALE LA PENA DI PENSARCI È una 500, con tutto ciò che ne consegue in termini di simpatia e immagine. Però ha “quella faccia un po’ così” e, aggiungiamo noi, anche quella “voce un po’ così” che permettono di esibirla per strada con ancora più orgoglio. E le prestazioni sono elevatissime ma a portata di chiunque.

8 GIUGNO 2015

LA SCHEDA

“500” COL PREZZO DA PORSCHE

ABARTH 595 COMPETIZIONE

PREZZO

25.350 euro

ALIMENTAZIONE benzina, turbo MOTORE 4 cilindri in linea CILINDRATA 1.368 cc POTENZA 132 kW/180 CV COPPIA 250 Nm CAMBIO manuale a 5 marce TRAZIONE anteriore DIMENSIONI 3,66/1,63/1,49 metri VOLUME BAGAGLIAIO 165/530 litri 0/100 KM/H 6,7 secondi VELOCITÀ 225 km/h CONSUMO COMBINATO 6,0 l/100 km EMISSIONI CO2 139 g/km e l’assetto rigido gestiscono a meraviglia cambi di direzione e forti pendenze senza mai perdere un colpo. Promossi anche i potenti freni Brembo, che archiviano ogni allegra discesa, prima della curva successiva con decisione e con l’ABS che lascia scomporre la tenuta quel tanto che basta a sentirsi parte del gioco. A rendere l’esperienza ancora più entusiasmante il sound dello scarico record Monza, che entra nelle orecchie del guidatore anche a finestrini sigillati, accentuando l’impressione di una spinta sempre pronta. Posizione di guida: “ni”. È la stessa dominante della 500: si guida guardando gli altri da pari, se non dall’alto. Compensano i sedili Salbelt avvolgenti e durissimi, come l’assetto che ad ogni buca trafigge le terga del guidatore. Il quale, peraltro, su questo genere di vetture di solito subisce sorridendo. Per giocare ancora più duro basta premere senza indugio il tasto “sport” attraverso il quale vengono modificati alcuni settaggi quali il contrasto dello sterzo e la velocità di risposta del gas. A questo punto, per fare meglio con una 500 tra le mani bisogna avere 10 CV e tanto carbonio in più - oltre, magari, a un “cambietto” da corsa, come nel caso dell’inarrivabile 695 biposto, della quale potete leggere qui a lato. Cristina Altieri (@cristinaaltieri)

AUTORAMA

L

a 595 Competizione non è la proprosta più estrema dell’Abarth: sopra di “lei” c’è infatti l’incredibile 695 biposto. Incredibile per il prezzo, parte da 39.900 euro ma, se si montano tutti gli optional disponibili, addirittura supera i 64 mila euro. Tra questi accessori a pagamento, il più “irrinunciabile” è il cambio da corsa a innesti frontali, fornito con il differenziale autobloccante a 10 mila euro. Ma ci sono anche tanti particolari in carbonio, il cofano in alluminio e una strumentazione elettronica ausiliaria specifica per auto da corsa. Nonostante tutto questo, però, la dotazione rimane scarna, perché trattandosi di una vettura estrema non sono previsti climatizzatore e radio.

ll motore della 695 biposto non è poi così diverso da quello della 595 Competizione: è lo stesso 1.400 turbo ma con un compressore più grande per arrivare a 190 CV. E anche il tipo di erogazione è abbastanza simile. Quello che cambia, però, è l’assetto, rigidissimo e impegnativo. E, soprattutto, cambia il tipo di guida quando si adotta un approccio davvero sportivo, perché il differenziale autoblòoccante, se da un lato permette di scaricare a terra tutta la cavalleria anche in pista, senza i tipici pattinamenti delle ruote motrici che affliggono le vetture a trazione anteriore di grande potenza, dall’altro provoca reazioni improvvise e quasi violente allo sterzo. Insomma, per godersi

il carattere racing della 695 biposto occorrono concentrazione, esperienza ed anche precisione, perché usare nella maniera giusta il cambio a innesti frontali non è facile. Ma poi, una volta entrati in confidenza con la 695 biposto le soddisfazioni diventano infinite.

Come il nome lascia intendere, la biposto manca del divano posteriore. Volendo si possono usare anche cinture di sicurezza da corsa a 4 attacchi



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