DOSSIER: Bergman 100 a cura di Giuseppe Liotta e Roberto Rizzente
Tra i maestri riconosciuti della storia del cinema, Ingmar Bergman (1918-2007) è stato anche un grande uomo di teatro. Nelle drammaturgie, nelle messinscene da Ibsen, Shakespeare, Strindberg, ha elaborato un linguaggio peculiare che muove dalla tradizione scandinava, le si oppone, attinge dal protestantesimo, per raccontare la disperazione esistenziale dell’uomo contemporaneo, il conflitto tra i sessi, tra la fede e la ragione, la realtà e la finzione, in un ascolto continuo e mai peregrino delle ragioni dell’attore.
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