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In giro per il Nord-Est
In giro per l’Islanda con Iceland Travel
In giro per il Nord-Est
Il nord-est dell’Islanda è una regione estesa con la propria serie incantevole di diversi paesaggi e superbi scenari, all’insegna della natura sovrana. Anche se priva di grandi gruppi vulcani o grosse aree glaciali, è sede di alcune attrazioni di grande bellezza e suggestione, dai molti fiumi famosi per la grande abbondanza di pesci ormai noti, diventati destinazione d’obbligo per ogni visitatore d’Islanda, come il lago Mývatn e Dettifoss, la cascata più potente d’Europa.
Poi comunque anche questa regione vanta la presenza di un importante vulcano, il Krafla, che insieme alle sue attivissime aree geotermiche costituisce il cuore caldo di questa splendida regione.
Questa regione fa parte dell’Arctic Coast Way, la prima strada panoramica islandese. Maggiori informazioni sono disponibili su arcticcoastway.is
Costa del Nord-Est
I centri abitati e le principali attrazioni del Nord-Est sono sparse in lungo e in largo in tutta la regione, con varie possibilità di itinerari sia lungo costa che negli interni. Per raggiungere la costa nord-est dirigersi da Egilsstaðir a Húsavík, abbandonando la Strada n. 1 in direzione Strada n. 917. Così entrerete in una delle zone meno frequentate dell’Islanda che vi offrirà paesaggi incontaminati di cui apprezzerete soprattutto il risuonare della sua pacifica e bella tranquillità. Con il suo isolamento nebbioso e la sua forte atmosfera di sacra solitudine, questa vasta regione può essere un magnete per coloro amano esplorare le strade meno percorse, e che potrebbe facilmente qualificarsi come la terra che il tempo ha dimenticato.
Attenzione! Non tutte le strade di questa regione sono asfaltate ed è probabile quindi che incontrerete tratti di strada sterrata. Queste strade non asfaltate possono essere difficili e pericolose, se non affrontate con cautela.
Vopnafjörður
Fondata nel tardo XIX secolo, Vopnafjörður è un pittoresco villaggio sulla costa nord-orientale, con belle cascate, coste a scogliera e spiagge di sabbia nera. Non sorprende che la sua fondazione come centro commerciale e la sua prosperità siano entrambe legate alla pesca e all’industria di trasformazione del pesce.
Tre valli lussureggianti, Selárdalur, Hosárdalur e Vesturárdalur, definiscono il paesaggio di questa zona. Le tre valli sono divise da due dei fiumi islandesi più abbondanti di salmone, il Hofsá e il Selá. Con una cattura annua complessiva di circa 2.500 salmoni questi due fiumi sono veramente una tentazione irresistibile per qualsiasi grande appassionato di pesca!
Bustarfell è un bellissimo complesso contadino costruito in tipico stile tradizionale islandese risalente al XIX secolo, essendo composta da una serie di edifici ben conservati e dalla facciata color cremisi e ricoperti da un tappeto erboso. Ospita un interessante museo, una caffetteria (Croft Café) e occasionalmente concerti.
La visita al museo vi porterà in viaggio attraverso la storia della società contadina islandese e dei cambiamenti negli stili di vita degli islandesi tra gli inizi del XVIII secolo alla metà del XX secolo. La maggior parte dei manufatti della collezione tra i quali spiccano pezzi per gli scacchi fatti a mano e una serie di stivaletti per bambino realizzati con capelli umani sono molto singolari e contribuiscono a dare un’idea abbastanza precisa della vita dei contadini islandesi nei difficili tempi passati. Aperto tutti i giorni da giugno al 20 settembre tra 10:00 e le 17:00. Bustarfell, 690 Vopnafjörður, bustarfell.is
Bakkaflói e Langanes
Dirigendosi verso nord lungo la Strada n. 85 tagliate verso l’interno e uscite nel piccolo ma vivace villaggio di Bakkafjörður con le sue calette e scogliere, i suoi faraglioni affollati di un gran numero e varietà di uccelli. Nella vicina baia di Bakkaflói sorge l’antica fattoria, con annesa chiesa, di Skeggjastaðir, risalente al 1845. Il posto è molto ben tenuto e merita almeno una visita veloce. Nella zona merita anche Stapi, un po’ più a ovest di Skeggjastaðir, dove una strana formazione rocciosa fuoriesce bruscamente dal mare.
Langanes è una stretta penisola, dalla forma singolarmente simile ad una grande oca che stia per spiccare il volo dal corpo dell’Islanda. Non ci potrebbe essere somiglianza più azzeccata visto che questa penisola è popolata conda una varietà notevole di specie
di uccelli interessanti. Nella penisola di Langanes troviamo, per esempio, colonie di oca zamperosee, re degli edredoni e uria di Brünnich. Per fare bird-watching si consiglia di andare a Lambanes (Strada n. 869), sulla costa settentrionale della penisola.
Se siete grandi appassionati di sule allora sarete molto contenti di apprendere che lo scoglio Karlinn, proprio di fronte a Skoruvíkurbjarg di Langanes c’è la più grande colonia di sule del nord-est.
NON VI PIACE IL LEGNO SIBERIANO? Le coste del Nord-Est sono “imbiancate” dai tronchi dei fiumi… della Siberia. Si, avete letto bene: si stima che in circa cinque anni il legno portato al mare dai fiumi siberiani arrivi, dopo un lungo viaggio intorno al polo nord, in Islanda, dove viene portato dalla corrente della Groenlandia orientale. Con la mancanza di legname che ha sempre avuto l’Islanda, questi trenchi sono stati molto apprezzati e utilizzati per la costruzione di case, barche e mobili. Forse le uniche persone che non hanno visto in questo tipo di legno una manna dal cielo erano le streghe e gli stregoni bruciati nei secoli scorsi sulle pire fatte di tali legni. Non è quindi un caso che il Nord-Est, con la sua ricca offerta di questo tesoro di origine marina, abbia il terribile record del maggior numero di roghi.
Þórshöfn
Annidato nella baia di Lónafjörður dell’ampio fiordo di Þistilfjörður, Þórshöfn è un piccolo ma vivace villaggio, centro servizi e punto di partenza per le escursioni nel Langanes. Prima di partire alla scoperta delle brughiere nebbiose e delle spiagge ricoperte di legni, fare una sosta al museo Sauðaneshúsið per informazioni sulla pesca, il birdwatching e le passeggiate a cavallo nella zona. Sauðanes, 681 Þórshöfn.
Melrakkaslétta
Raufarhöfn, che si trova sulle rive inghiaiate della penisola di Melrakkaslétta, è il villaggio più settentrionale dell’Islanda almeno sulla terraferma. Un tempo era al centro del settore aringhe, dando lavoro a migliaia di lavoratori stagionali, ma dal momento in cui l’aringa è stata troppo sfruttata e quindi sparita anche la popolazione della cittadina e la prosperità economica sono sparite. Nei dintorni una lussuosa varietà di bei laghi e stagni ideali per la pesca e il bird-watching. Un gradevole sentiero conduce da Raufarhöfn al lago Ólafsvatn. Il villaggio offre anche una certa varietà di buoni servizio, come quello del centro turistico presso l’Hotel Norðurljós che fornisce informazioni e risorse su tutta la regione del Melrakkaslétta. Aðalbraut 2, hotelnordurljos.is
“The Arctic Henge”: la Stonehange artica. Su una collina a nord della città è in costruzione una meridiana tipo Stonehenge di 54 m (177 piedi), ispirata al mitico mondo del Völuspá (“Profezia della Veggente”), componimento poetico che si trova nella raccolta di poesia epica altomedievale nordica denominata Edda. Una volta completata l’opera, un grande cristallo sarà posto sulla cima di una colonna di 8 m (26 ft) che getterà la luce del sole artico sulla meridiana e sulla sua serie di 72 pilastro “nani”, più piccoli di quello centrale, che segnano i vari momenti dell’ anno. Ad ogni pilastro “nano” sarà collegato un nome e un carattere e quindi i visitatori saranno in grado di individuare il “loro nano” corrispondente al periodo del loro compleanno!
Rauðinúpur. Situato sulla punta nordovest della penisola, a pochi chilometri a sud del circolo polare artico, questo impressionante scoglio color cremisi, genera nel visitatore l’impressione di essere “al limite estremo della terra”.
Tornati sulla Strada n. 85 per Húsavík, la strada sterrata curva per l’Öxarfjörður (“fiordo dell’ascia”), che assomiglia piuttosto ad una ampia baia che a un fiordo, e attraverso il piccolo borgo di Kópasker. Proseguendo verso sud (su una strada molto più agevole), attraverso i complessi laghi poco profondi di Bakkahlaup, la strada conduce a Ásbyrgi una grande gola a forma di “U” -, all’estremità settentrionale del magnifico canyon Jökulsárgljúfur.
ASBYRGI, IL BASTIONE DEGLI DEI Secondo la leggenda, le singolari caratteristiche di questa gola dalle alte pareti e dalla forma a ferro di cavallo sarebbero state opera di una creatura mitica chiamato Sleipnir, il cavallo gigante a otto zampe di Odino. Secondo la leggenda, una notte stellata, mentre il grande dio norreno Odino cavalcava il suo cavallo attraverso i cieli, scese un po’ troppo vicino alla terra, così vicino che Sleipnir toccò con uno zoccolo questo punto dell’isola, dove si creò la magnifica gola di Ásbyrgi. In alternativa, potrebbe essere stato creato da una massiccia inondazione d’epoca glaciale. A quanto pare però non ci fu nessun testimone, quindi non lo sapremo mai con certezza!
Parco Nazionale del Vatnajökull
Jökulsárgljúfur (Strada n. 864 e Strada n. 862). Fare i gargarismi con l’acqua più pura che abbiate, anche con un tocco di limone, non vi aiuterà a pronunciare il nome di questo tesoro nazionale d’Islanda. Ma comunque conviene provare: è una sfida divertente e un’attività consigliabile! Questo scioglilingua significa “glaciale-fiume-canyon”,
ovvero “canyon del fiume glaciale”, e in esso sono riassunte le caratteristiche di base di Jökulsárgljúfur, ma se vogliamo approfondire le sue qualità più distintive eccovi accontentati: è profondo 100 m (328 piedi), estendendosi a 30 km (18,5 miglie) a sud di Ásbyrgi, ed è diviso da un tratto di 35 km del possente fiume glaciale Jökulsá á Fjöllum. Situato all’interno della vasta regione del Parco Nazionale di Vatnajökull (Vatnajökull National Park), la zona è rinomata per le sue formazioni rocciose meravigliose e le fragorose cascate, come quella di Dettifoss propagandata regolarmente come la cascata più potente d’Europa. Dettifoss (Strade n. 864 e 862). Il fatto di sapere che questa è la cascata più potente d’Europa non basta per togliere forza all’impressione che si ha nel vederla. La colonna immensa di acqua bianco-schiuma che tuonando sale supra il salto di 44 metri (144 piedi) contiene 500 m3 di acqua al secondo, creando una visione magnifica e terrificante di pura forza della natura: anche le terra sotto di te trema. Si vada anche alle vicine cascate di Hafragilsfoss e Selfoss che perà, anche se accattivanti, sono notevolmente sminuite dalla forza di Dettifoss.
Hljóðaklettar (o “dirupi dell’eco”) è un grande labirinto di falesie riverberanti e formazioni rocciose di basalto, che si trova sul lato ovest del canyon (Strada n. 862). Molte di queste strutture affascinanti sono modellati con una trama geometrica a “nido d’ape”, che agiscono come processori audio e colorare il rumore del fiume con interessanti livelli di distorsione.
Per un’altra sensazionale esperienza a piedi visitate la riserva naturale di Hólmatungur, accessibile dalla stessa strada, con formazioni rocciose colorate e ricca di flora.
Húsavík
Ritornati sulla Strada n. 85 si prosegue verso ovest e si giro intorno alla penisola del Tjörnes, dove i fanatici di fossili possono fermarsi presso l’azienda agricola di Hallbjarnarstaðir e studiare la loro collezione di esemplari locali. Proseguendo, dopo circa 12 km, si raggiunge Húsavík, capitale islandese del whale watching.
Questa ridente cittadina, caratterizzata da un accogliente profumo di pesce, è situata in un fiordo pittoresco circondato da maestose montagne sormontate da neve, anche d’estate! È anche un fiorente centro commerciale che serve le aree agricole circostanti, mentre il porto è molto attivo nell’industria della pesca. Oggi, la città è famosa per il celebre film del 2020 Eurovision Song Contest: la storia dei Fire Saga. Si può prenotare un tour direttamente dall’ applicazione o sul sito icelandtravel.is.
Il Museo dei cetacei di Húsavík (The Húsavík Whale Museum), è l’unico museo sui mammiferi marini d’Islanda e fornisce informazioni sulle specie di balene, la loro evoluzione e la loro biologia. Qui potrete conoscere un po’ tutti gli aspetti di questo affascinante mondo, da come le balene si incaglino nelle reti ad un po’ di storia della caccia alle balene. Aperto da aprile a ottobre (tutti i giorni tranne sabato e domenica). Hafnarstétt 1, whalemuseum.is
Tra i bar e i ristoranti consigliati di Húsavík includiamo Gamli Baukur, che si trova proprio al molo in una caratteristica casa costruita principalmente di legno siberiano, e il ristorante Salka sulla Garðarsbraut.
Da secoli, i residenti di Húsavík sfruttano l’acqua di mare ricca di minerali fornita dall’energia geotermica. Ora, anche tu puoi godere dei benefici di queste acque calde con una visita a GeoSea, un nuovissimo bagno termale all’aperto. Mentre ti godi il bagno, assicurati di ammirare la vista spettacolare della catena montuosa a ovest e del circolo polare artico a nord. Orari di apertura e prezzi sono disponibili sul loro sito web. geosea.is
A sud di Húsavík la Strada n. 85 si divide in due nuove strade, la Strada n. 245 e Strada n. 87, che conducono entrambe alla zona di Mývatn.
Da Egilsstaðir a Mývatn
Da Egilsstaðir a Mývatn si percorre la Strada n. 1 per 167 km (104 miglia) attraverso la valle Fljótsdalur, le brughiere degli altopiani di Jökuldalsheiði, e un deserto freddo con pianure aride, coperto di cenere vulcanica e depositi glaciali.
Resti di insediamenti risalenti al 18411946 si possono vedere in questa zona, abbandonata dopo l’eruzione del vulcano Askja nel 1875 dai suoi abitanti che andarono a cercar fortuna in America.
In un giorno chiaro, la mancanza di vegtazione è compensato dalla bellezza dei paesaggi, con remoti laghi, passi rocciosi e torrenti impetuosi. Ma quando la pioggia inombra tutto, la nebbia scende oscurando la visibilità, l’atmosfera si carica di presenze inquietanti, creando quel paesaggio in cui nascono le storie di fantasmi!
Sænautasel. Per spezzare il lungo viaggio verso ovest, vi consigliamo di visitare Sænautasel (Strada n. 901> Strada n. 907), una fattoria tradizionale islandese con coper-tura di erba, ristrutturata, sulle lande desolate del Jökuldalsheiði. Situata nei pressi di un lago circondato da aree verdi, all’apparire di fronte al visitatore dà subito una piacevole sensazione di benvenuto oltre che di viaggio indietro nel tempo.
La fattoria risale al 1843 ed è stata attiva fino al 1943, con l’unica eccezione del periodo compreso tra 1875 e 1880, quando la cenere dal vulcano Askja rese il luogo inabitabile. La vita dei contadini su questi altipiani della brughiera era estremamente difficile e consisteva più o meno nel cercare di tenere in vita se stessi e le pecore di anno in anno. La fattoria è stata restaurata dalla comunità locale e viene mantenuta aperta durante l’estate. Espone i suoi oggetti d’antiquariato di altri tempi nella loro collocazione originaria.
Möðrudalur, Strada n. 901. Ad un’altitudine di 469 m (1.539 piedi) sul livello del mare, con vista sul magnifico monte Herðubreið, questa fattoria di allevatori di pecore, che risale all’età delle saghe vichinghe, è la fattoria islandese posta a maggior altitudine. Fin dai tempi della colonizzazione vichinga questa fattoria è stata molto importante nelle vicende del paese. È più volte citata nelle saghe della letteratura medievale. È stata sicuramente per molto tempo punto di riferimento per gli islandesi di passaggio in questa regione. Con il suo caratteristico Café Fjalladýrð mantiene ancora oggi la sua tradizione ed offrire buon cibo e alloggio per i viaggiatori stanchi. Nota bene: la Strada n. 901 può essere chiusa al di fuori del periodo giugno-settembre. Möðrudalur, fjalladyrd.is Dettifoss. Strade n. 864/862. Le strade interne sterrate per Dettifoss sono aperte da metà giugno a metà settembre. Se chiuse, continuate fino a Húsavík sulla Strada n. 87> 85 e girando intorno alla penisola del Tjörnes accedete dall’altro lato.
IL PARROCO MOLESTATO DAL FANTASMA DELLA EX MOGLIE L’ultimo parroco (luterano) di Möðrudalur, Bjarni Jónsson, si dice fosse perseguitato dal fantasma di ‘Manga’, Margrét, la sua prima moglie, tragicamente scomparsa durante la nascita del loro primo figlio. Prima di morire il pastore promise che non si sarebbe mai più risposato, ma quando poi ruppe tale sua promessa, il fantasma iniziò a creare continui subbugli, soprattutto alle successive mogli del pastore.
L’area di Mývatn
Mývatn è una zona straordinariamente ricca di meraviglie geologiche e brulicante di vita. Le caratteristiche uniche del lago e del suo ambiente insolito l’hanno resa una delle principali attrazioni del nord-est, in particolare per la sua combinazione di ricca varietà di uccelli, ecologia, e attività geotermica.
Durante l’estate la popolazione della fauna aviaria esplode e il lago è letterarmente coperto di una moltitude impressionante di specie, che fanno buon uso della ricca fauna e flora del lago per nidificare. L’area è protetta secondo le leggi internazionali che riguardano i luoghi di nidificazione e quindi non è proprio il posto ideale per i cacciatori dal grilletto facile! Molto più consono è praticare il più innocuo bird-watching e osservare soprattutto anatre, anatre e ancora anatre: qui tutte le specie islandesi (eccetto l’edredone) sono rappresentante.
Supponendo che siate in grado di riconoscere i vari uccelli, potreste avvistare anche la strolaga maggiore, il falaropo dal collo rosso, lo svasso, la strolaga minore e lo smeriglio. Se si è fortunati si può anche individuare uno o due girofalchi.
I MOSCERINI DI MYVATN Quando si scopre che la traduzione di Mývatn è “lago dei moscerini” capite perché alcune persone che visitano la zona hanno in testa strane reti, mentre coloro che sono meno esperti e meno alla moda sono visti muovere disperatamente le braccia intorno alle loro teste. I moscerini non pungono, ma essendo attratti dall’anidride carbonica, tendono a dirigersi su verso il naso e la bocca.
Il vulcano centrale Krafla fa parte del Grande sistema vulcanico del Krafla (una serie di faglie e fessure larga 4-10 km (2,5-6 miglia) e lunga 80 km (50 miglia) da nord a sud) e non deve essere confuso con la dolce montagna vicina che si chiama anch’essa ‘Krafla’ che ha dato il nome a entrambe le aree. La caldera (non il cratere) del vulcano Krafla si trova al centro del sistema vulcanico e il suo limite di forma circolare (che ha un diametro di 10 km, ovvero 6 miglia), è difficile da osservare da terra.
Il Krafla divenne molto famoso con i “Fuochi del Krafla”, ovvero quando negli anni ‘70 e ‘80 del secolo scorso enormi “cortine” di lava si formarono durante l’eruzione del sistema di fessure createsi nell’area dell’enorme caldera. L’Area geotermica del Kafla (Strada n. 863) si trova all’interno della caldera e include molte delle attrazioni per cui la regione è conosciuta: i fanghi gorgoglianti, i campi di fumarose di Hverir, i campi di lava fumanti di Leirhnjúkur (vedi sotto) e il cratere Víti. La parola “víti” è traducibile con “inferno”, nome legato all’antica credenza che i vulcani sarebbero le
porte d’accesso al mondo sotterraneo della dannazione eterna.
Se siete curiosi di sapere come il calore geotermico è abilmente convertito in energia elettrica, visitate la mostra alla centrale geotermica di Krafla, anch’essa sulla Strada n. 863.
Leirhnjúkur (Strada n. 863). In questa zona si può visitare surreali campi di lava ancora fumanti dall’eruzione del 1975-1984. Sotto la zona c’è una grande camera magmatica che, in alcuni punti, è vicina alla superficie terrestre non più di 3 km (1,9 miglia). Dal parcheggio, un sentiero circolare si snoda intorno al vulcano e arriva fino alla sua cima, da cui si gode una bella vista di impressionanti paesaggi vulcanici. Non lasciate comunque che le incredibili bellezze che avrete intorno vi distragghino dall’essere vigili. Fate attenzione ai punti in cui il terreno è di color più chiaro quando attraversate le aree ad alta temperatura ed indossate buone scarpe da trekking, specialmente nei giorni di pioggia, quando c’è una notevole quantità di fango (che rende la zona molto scivolosa).
Námafjall. Vicina alla Strada n. 1, a sud della regione di Krafla, questa catena montuosa è punteggiata da ribollenti vapori sulfurei. La zona è famosa per le sue colorate solfatare e fumarole, dove una raccolta di calde pozze di fango viscoso creano una colonna sonora dai ritmi gorgoglianti che accompagnano i favolosi colori e disegni che i minerali vulcanici creano sul terreno. Attenzione! Si prega di essere molto attenti nel visitare la zona: il fango è caldo bollente, i bordi delle pozze cedevoli e gli schizzi sono imprevedibili. I bagni “Natura” (Strada n. 1). Questo impianto termale è la risposta del Nord alla famosa Laguna Blu del Sud. Come la sua controparte meridionale, contiene una miscela unica di minerali, silicati e microrganismi geotermici che danno all’acqua un aspetto blu perlato. Questo relativamente nuovo
centro termale offre una vista notevole sul lago ed è il luogo perfetto, caldo e meraviglioso, per rilassarsi e assistere ad alcuni dei più sensazionali tramonti estivi islandesi. Jarðbaðshólar, 660 Mývatn, myvatnnaturebaths.is
Lago Mývatn. Ad ogni stagione l’Islanda offre sempre una faccia diversa dei paesaggi. Ed è difficile non essere colpiti da questa grande diversità dell’Islanda, sia che si tratti delle varie e belle sfumature di verdi tipiche dell’estate sia che si tratti dei contrasti abbaglianti di roccia basaltica sui rossi di fuoco e gli arancioni delle boscaglie di betulle in autunno. Il lago Mývatn, per esempio, è lussureggiante e incantevole durante i mesi estivi. In inverno, invece, quando è poco visitato, può dar vita a scenari completamente diversi, con le alture
ricoperte di neve, il fogliame coperto di ghiaccio che incorniciano l’immagine incantevole dei cigni del lago che scivolano via nella nebbia, permeata qua e là da raggi dorati di sole. Sì, contrariamente a quanto normalmente la gente crede, in inverno il sole brilla, anche se solo per poche ore.
Il lago è poco profondo ma fra i più grandi d’Islanda, con una superficie di 36 km2. È situato sul Grande sistema vulcanico del Krafla, non lontano dallo stesso vulcano Krafla ed è stato creato da una grande eruzione di lava basaltica circa 2300 anni fa. Il paesaggio circostante è dominato da imponenti formazioni vulcaniche, come gli incredibili “castelli neri” di Dimmuborgir (vedere di seguito).
Reykjahlíð. Arrivati nel piccolo villaggio di Reykjahlíð, sulla Strada n. 1, posto sulla riva nord-est del lago, potete da qui prendere un sentiero ben segnalato che collega alcune delle migliori attrazioni della regione, tra le quali Grjótagjá, Hverfjall e Dimmuborgir. Grjótagjá (Strada n. 860) è una voragine piena d’acqua all’interno di una grotta, e una volta era un luogo molto popolare per fare il bagno (fino ai “Fuochi del Krafla” citati sopra). L’acqua blu chiaro è molto attraente, ma è troppo calda per farci un tuffo. L’acqua comunque si sta lentamente raffreddando, quindi speriamo che tra qualche anno sempre più persone saranno in grado di godere di un bagno come una volta. Attenzione! I passaggi verso il basso per l’acqua possono essere difficili e rischi di crolli sempre possibili. Hverfjall è un enorme rilievo di forma circolare, costituito da materiale vulcanico vario (tefra), che assomiglia ad un cratere lunare gigante. Si è formata circa 2.800 anni fa, durante un’eruzione esplosiva nei pressi di Mývatn. Il bacino misura di diametro 1.040-1.200 m (3,411-3,936 ft) e 150 m di altezza (492 piedi). È una salita abbastanza facile fino in cima.
Dimmuborgir. Il nome significa “castelli neri” e si tratta di un magnifico paesaggio lavico, con un labirinto di grotte, rupi scoscese e strane formazioni di lava. Una delle sculture più impressionanti è un arco enorme, conosciuta come “Kirkjan” (“la Chiesa”). Ci sono tre diversi percorsi segnalati per passeggiate a piedi, ma non cercate la via del ritorno alla civiltà fuori da tali sentieri segnati! Höfði è un’area protetta con una ricca e impressionante flora, fauna e belle viste panoramiche sul lago.
Gli pseudi crateri di Skútustaðargígar. Sul lato sud del lago Mývatn c’è un gruppo di pseudo crateri colorati e ben formatai ubicati vicino a Skútustaðir. Sono facilmente raggiungibili a piedi. Il Museo dell’avifauna (Fuglasafn Sigurgeirs) è un affascinante collezione privata di uccelli islandesi, ora aperto al pubblico. Ytri Neslöndum, 660 Mývatn, fuglasafn.is
Se avete tempo libero e volete visitare la caldera di Askja, vi preghiamo di contattarci per informazioni.
Tra le caffetterie consigliate sul Mývatn troviamo Café Vogafjós (sulla Strada n. 1), ricavata all’interno di una stalla in cui è possibile osservare il processo di mungitura e provare il gusto del latte fresco crudo. Le mucche vengono munte due volte al giorno, ed anche i clienti sono incoraggiati a partecipare alla mungitura. L’enfasi è sui prodotti locali, come trota affumicata, mozzarella (fatta con il latte della fattoria), “pane di geyser” (cotto in modo unico nella terra calda).
Gamli Bærinn è un piccolo bar e un ristorante informale vicino all’ Hotel Reynihlid, con una bella atmosfera.