
10 minute read
In giro per l’Ovest
In giro per l’Islanda con Iceland Travel
In giro per l’Islanda dell’Ovest
L’Occidente dell’Islanda è caratterizzato da fiordi, valli, vulcani e crateri. Nell’Occidente l’acqua scorre dalla terra in ogni sua forma: dai fiumi di acqua minerale fresca alla sorgente calda più potenti d’Europa (Deildartunguhver). Anche la penisola di Snæfellsnes si protende verso ovest, mentre anche i Fiordi dell’Ovest si allungano in direzione nord-ovest. Ma siccome ci sono così tante cose da vedere e da fare sia nello Snæfellsnes che nei Fiordi dell’Ovest, a entrambe queste regione abbiamo dedicato ciascuno un capitolo a se (se siete interessati quindi ai Fiordi dell’Ovest o a qualsiasi cosa ad ovest della Strada n. 55 allora cercate sopra nei rispettivi capitoli).
Nei tempi antichi, l’Ovest dell’Islanda era una regione fiorente per agricola e abbondante di risorse alimentari. La sua posizione geografica l’ha infatti sempre resa un luogo partricolarmente adatto per gli scambi, gli incontri (e anche gli scontri!) tra gli islandesi del nord e quelli del sud. Molti personaggi delle saghe hanno infatti vissuto o sono passati attraverso l’Islanda dell’ovest, come prova anche l’alto numero di musei, servizi turistici, siti archeologici e storici legate alle saghe medievali islandesi.
La sorgente calda di Deildartunguhver
Deildartunguhver iè la sorgente calda più potente d’Europa e si trova appena a nord dell’incrocio tra la Strada n. 50 e la Strada n. 518. La sua portata è una delle più alte del mondo: 180 litri di acqua calda a 98°C (208 gradi Fahrenheit) al secondo. L’acqua utilizzata per il riscaldamento centrale nelle vicine città di Borgarnes e Akranes proviene in gran parte dalla sorgente di Deildartunguhver. Il condotto dell’acqua calda per Akranes è di 64 km di lunghezza (il più lungo in Islanda) e l’acqua raggiunge Akranes ad una temperatura di circa 80 gradi. Al parcheggio di Deildartunguhver è possibile acquistare pomodori freschi, coltivati nelle serre locali, e confezionati soprattutto per i viaggiatori di passaggio.
Bagni termali di Krauma
Sperimenta la natura nella sua essenza attraverso un bagno nelle acque geotermiche di Krauma. L’acqua calda che raggiunge Krauma arriva dalla più potente sorgente termale in Europa, Deildartunguhver, ad una temperatura di 100 ° C. Per ottenere la temperatura ideale, l’acqua calda viene miscelata con acqua fredda proveniente da Rauðsgil.
Krauma offre cinque rilassanti bagni geotermali naturali ed uno con acqua fredda per aiutare la circolazione sanguigna, due saune e una sala relax, dove è possibile riposarsi accanto al caminetto mentre si ascolta musica soft.
Il ristorante Krauma offre cucina islandese con freschissimi ingredienti locali. Il bar-lounge offre una vasta selezione di bevande e snack ed è l’ideale per rilassarsi e distendersi alla fine della giornata. Puoi prenotare il tuo biglietto per Krauma dalla tua applicazione o sul sito icelandtravel.is.
Reykholt
Reykholt (Strada n. 518) è un centro scolastico e uno dei luoghi più ricchi di storia di tutta l’Islanda. Snorri Sturluson (1178-1241), il più celebre scrittore di saghe islandesi, nonché studioso e capo politico, visse a Reykholt, dove avrebbe scritto i tre suoi capolavori: la Heimskringla (una raccolta di saghe con le biografie dei re di Norvegia), la Snorra Edda (un manuale per poeti) e, molto probabilmente, la Saga di Egill. L’insediamento di Reykholt si trova all’interno del Reykholtsdalur, una valle boscosa e molto geotermicamente attiva. La valle è sede di un importante progetto di rimboschimento: nel 2000 ben 281.000 alberi sono stati piantati a Reykholt (uno per ogni membro della popolazione in quell’anno). Oggi Reykholt è soprattutto un centro culturale e sede del Snorrastofa, il centro di studi medievali intitolato alla memoria di Snorri Sturluson. Snorrastofa è sede di varie mostre, tra le quali una permanente intitolata Snorri Sturluson e il suo tempo e incentrata sulla vita di questa importante figura storica e la sua opera. Il centro gestisce anche diversi progetti di ricerca e funge da ufficio di informazioni turistiche e vendita di libri e souvenir (molti dei quali correlati alla storia dell’isola). snorrastofa.is
A Reykholt c’è una chiesa del 1887 ben restaurata. I servizi religiosi però sono svolti nella più moderna chiesa che si trova davanti. Considerate che a luglio qui si svolge un importante festival di musica classica. reykholtshatid.is
Snorri Sturluson si dice che abbia speso un sacco di tempo nella sua piscina, pensando e tenendovi incontri politici.
Anche se la posizione esatta della piscina non è mai stata confermata, la ricostruzione del 1959 della Snorralaug (‘piscina di Snorri’) è oggi il più popolare sito di Reykholt. Dietro la piscina c’è una porta che conduce ad un passaggio sotterraneo, forse un tempo usato per collegare la piscina ai locali del seminterrato in cui Snorri fu ucciso.

Le cascate delle Hraunfossar e di Barnafoss
A meno di 20 km da Reykholt, le pittoresche cascate di Hraunfossar (Strada n. 518) riversano nel fiume Hvítá acqua che fuorisce da una serie di cascatelle lunga un chilometro. L’acqua delle cascate di Hraunfossar è prodotta de sorgenti fredde che si trovano in zona: un fenomeno naturale bello e insolito.
La cascata di Barnafoss, appena a monte delle Hraunfossar, è sito protetto dal 1987. In quel punto il fiume, nel corso del tempo, ha scavato verso il basso attraverso la lava e ora attraversa una gola profonda e stretta. Una volta c’era anche un arco naturale di pietra che attraversava il fiume a mo’ di ponte. Il nome Barnafoss (‘cascata dei bambini’) deriva dalla storia di due bambini che durante la notte di Natale di molti anni fa scomparvero dalla fattoria vicina a Hraunsás. Secondo tale storia i bambini sarebbero caduti nel fiume in quel punto. La madre addolorata fece distruggere l’arco e fece una maledizione contro chi avrebbe attraversato il fiume su un ponte di roccia come quello che c’era prima! (quindi attenzione!)
Le grotte di Víðgelmir e Surtshellir
Con i suoi 148.000 m3 di volume Víðgelmir è la grotta di lava più grande d’Islanda e uno delle più grandi al mondo. Ci sono formazioni rocciose molto singolari e dalle forme meravigliose, ghiacci e formazioni minerali. La grotta si trova vicino a Surtshellir, ma è possibile accedervi solo con visite guidate (durata da 1 a 4 ore) che partono dalla Fattoria di Fljótstunga sulla Strada n. 518. Il giro della grotta di Víðgelmir non è adatta ai bambini. Nel 1993 sono stati trovati all’interno della grotta di Víðgelmir dei reperti di epoca vichinga, tra i quali dei gioielli che ora sono in mostra presso il Museo Nazionale di Reykjavík. thecave.is La caverna lavica di Surtshellir non è lontana da Víðgelmir e vi si può accedere in modo indipendente (Strada n. F578, dalla Strada n. 518). Il condotto principale della grotta si estende per quasi 2 km, ma può essere più divertente esplorare i suoi stretti passaggi laterali. Procedere con estrema cautela poiché il pavimento della caverna può essere scivoloso e il buio può essere disorientante. Avrete
bisogno di scarpe adatte, vestiti caldi e una potente torcia elettrica e preferibilmente anche un casco e dei guanti. Il parcheggio si trova a cinque minuti a piedi dall’ingresso della grotta.
Un assaggio degli altipiani degli interni
La maggior parte dei viaggiatori percorrono la Strada n. 518 in cerchio e poi tornano verso la costa. Ma se l’esplorazione delle grotte di Víðgelmir e Surtshellir (sopra) ti ha fatto aumentare la voglia di avventura, considerate che seguendo la Strada n. 550 vi ritroverete ad attraverso la pista di Kaldidalur (‘valle fredda’) tra il ghiacciaio Ok a ovest e i ghiacciai Langjökull, Geitlandsjökull e Þórisjökull a est. Questa opzione è particolarmente consigliata se non avete intenzione di visitare altrove l’Islanda degli altopiani interni. La strada va bene per le auto normali in estate, ma quando c’è vento, la guida è a volte rallentata dalle tempeste di sabbia. Se deviate lungo la Strada n. 551 arrivate vicinissimi all’imponente ghiacciaio del Langjökull. Into the Glacier offre escursioni in tunnel e grotte scavate dall’uomo nel ghiacciaio. Partenze da Reykjavík e Húsafell oppure dal parcheggio ai piedi del ghiacciaio. intotheglacier.is
Borgarnes
Borgarnes (Strada n. 1) è la più grande comunità costiera in Islanda che non dipende dalla pesca. La città è costruita su un promontorio panoramico che si protende nel pittoresco fiordo di Borgarfjörður, vicino a Borg, dove il poeta e guerriero vichingo, Egill Skallagrímsson, l’eroe eponimo della Egils Saga (la Saga di Egill, appunto), una delle saghe più famose d’Islanda, visse nel X secolo.
Borgarnes è conosciuta come la capitale della contea del Borgarbyggð. Borgarnes divenne ufficialmente un centro commerciale nel 1867, quando le navi mercantili navigavano fino al Borgarfjörður, che ben presto divenne un importante centro per il commercio tra le diverse regioni dell’Islanda. La prima menzione di Borgarnes si trova nella Saga di Egill, dove è scritto che quando il nonno di Egill, Kveld-Úlfur, in viaggio verso l’Islanda con tutta la famiglia, si rese conto che sarebbe morto in mare, questi ordinò che alla sua morte la sua bara venisse gettata in mare e che si stabilisse la nuova dimora islandese della famiglia nel punto in cui la bara avrebbe toccato terra. La bara, dice la storia, arrivò a Borgarnes. Il Centro della colonizzazione vichinga di Borgarnes, inaugurato nel 2006, merita una visita. Esso fornisce maggiori dettagli sulla Saga di Egill e su altre saghe legate al territorio. Il museo è ospitato in tre edifici. Una mostra permanente si occupa esclusivamente della Saga di Egill, mentre un’altra si concentra sul fenomeno storico della colonizzazione contadina vichinga dell’Islanda. Il Centro della colonizzazione organizza anche tour nella zona, soprattutto attraverso i luoghi particolarmente legati alla Saga di Egill. Brákarbraut 13, landnam.is/eng
Akranes
Akranes (Strada n. 51) fu fondata da pescatori con barche a remi nel lontano XVII secolo, ma è solo nel corso del XIX secolo che la borgata si è sviluppata. La pesca rimane l’attività principale, ma Akranes ha anche un cementificio (attivo dagli anni ‘50) e una fonderia di alluminio che ha iniziato ad operare nel 1998. Il paesaggio è dominato dal Monte Akrafjall, sede di migliaia di gabbiani.
A Garðar, alla periferia di Akranes, c’è il Centro museale di Akranes. Il Centro è composto dal Museo popolare di Akranes, il Museo dello Sport islandese e la collezione mineralogica “Regno dei minerali”, così come una collezione di vecchie barche, esposte all’esterno. Il “Regno dei minerali” è altamente raccomandato per chiunque sia interessato a un tour petrologico dell’Islanda: ha una delle più grandi collezioni di rocce islandese e spiega la geologia che si trova dietro a tutti quegli incredibili colori che hanno le varie formazioni rocciose islandesi. Garðar, museum.is
Fiordo del Hvalfjörður
Viaggiando fra Reykjanes e Borgarnes si ha la possibilità di scegliere se prendere il tunnel del Hvalfjarðargöng (Strada n. 1) sotto l’imboccatura del fiordo di Hvalfjörður o esplorare la bellissima costa di uno dei fiordi più lunghi d’Islanda (30 km), sulla Strada n. 47. Durante la seconda guerra mondiale il Hvalfjörður fu una delle basi navali degli Alleati più importanti nel Nord Atlantico. Qui faceva rifornimento la flotta alleata. I numerosi enormi serbatoi di olio intorno al centro di Miðsandur sono i resti di questa stazione di rifornimento. Hvalfjörður si traduce come ‘fiordo della balena’, un nome che deriva dall’abbondanza di balene che veninvano trovate qui. Fino al 1986 il Hvalfjörður era sede di una delle più grandi stazioni baleniere islandesi.
Nella parte più interna del fiordo c’è il bivio per la cascata di Glymur, al secondo la cascata più alta dell’Islanda (198 m). Se si ha familiarità con la cascata di Gullfoss, ben più conosciuta, tenete presente che Glymur è cinque volte più alta di Gullfoss! Il sentiero per Glymur è difficile in alcuni punti, quindi fate attenzione. Ad un certo punto bisogna attraversare uno stretto ponte sospeso sul fiume, per cui non è consigliabile questo viaggio per i bambini. Calcolate 3 ore per l’escursione di andata e ritorno dal parcheggio sul lato est del fiume. Anche sul lato ovest c’è un sentiero che porta alla cascata: è un po’ più facile e più breve, ma la vista sulla cascata non regge il paragone con quella sull’altro lato. Glymur significa ‘tuono’ o ‘rimbombo’ e deriva dal suono naturale dell’acqua che cade più in basso, in uno stretto baratro, creando un’ottima acustica.
Sul bordo meridionale del Hvalfjörður c’è poi una zona chiamata Hvammur. Questa è una bella zona boschiva con molti percorsi da percorrere a piedi.