Nel mondo di bee bot

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Nel mondo di bee-bot Antonietta Magnesa


OBIETTIVI e FINALITA’ • recuperare la manualità come momento di apprendimento superando la consuetudine di separare teoria e pratica, regole ed esercizio; • sviluppare autonomia operativa; • sviluppare attenzione, concentrazione e motivazione; • sviluppare curiosità e desiderio di partecipazione all’attività proposta;

• fare esperienza di lavoro di gruppo; • favorire lo spirito collaborativo; • stimolare il pensiero creativo;


OBIETTIVI e FINALITA’ • sviluppare la capacità di analizzare e risolvere problemi; • acquisire un linguaggio di programmazione;

• consentire al bambino di avvicinarsi con il gioco al mondo della robotica; • sviluppare processi di apprendimento personalizzati; • favorire un apprendimento multidisciplinare;

• promuovere processi che consentono agli alunni di diventare costruttori del proprio sa-pere; • promuovere la continuità tra ordini di scuola.


METODOLOGIA •

in circle- time seduti per terra, viene posta al centro l’apina Bee-bot,

• dopo averla osservata attentantamente, i bambini vengono invitati a «conoscerla meglio», toccandola… esplorando i suoi tasti sul dorso, sperimentando personalmente cosa accade se viene premuto un tasto piuttosto che un altro; • l’apina viene poi rappresentata graficamente da tutti i bambini che vengono sollecitati a riprodurre con precisione anche i simboli raffigurati sui tasti; • ogni bambino darà poi un personale contributo all’elaborazione di una filastrocca sull’ apina e le sue capacità di movimento, al fine di, come per la rappresentazione grafica, familiarizzare maggiormente con «L’ape robottino» e interiorizzare sempre di più le sue funzioni;

• una volta spiegate e comprese le funzioni di bee-bot, gli alunni individualmente proveranno loro stessi a direzionare l’apina in un percorso predefinito


l’insegnante guiderà gli alunni a capire che: 1. Pigiando i pulsanti l’apina memorizza i comandi di movimento, ma non li esegue 2. Si possono pigiare tanti pulsanti e l’ape ricorderà la sequenza 3. Perché l’apina parta, bisogna pigiare il pulsante GO 4. Se voglio programmare un nuovo percorso devo pigiare il tasto CLEAR

5. Se premo PAUSE l’apina sta ferma per la durata di un passo”


ORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITA' • Il progetto ha interessato i soli bambini di 5 anni • Sono stati effettuati 12 incontri da 60 minuti per ogni gruppo, per un totale di 72 ore.

Gruppo1

Gruppo2

sezione gialla

Sezione verde

Gruppo3 Sezione bianca,fucsia,lilla

Gruppo 4 Sezione arancione

Gruppo 5 plesso di Tromello


Sono arrivate delle nuove amiche‌ I bambini osservano e esplorano le apine, ogni gruppo ha scelto un nome per l’ape, sul dorso sono presenti dei tasti direzionale per muoversi.


Programmazione dell’ape-robot i bambini sperimentano personalmente le capacità di movimento dell’apina


Lezione/gioco n°1:

«luoghi di vacanza» e «la giornata scolastica» Attraverso la bee-bot, i bambini raccontano i luoghi e le esperienze delle vacanze appena trascorse e ripercorrono i momenti della giornata scolastica.


Lezione/gioco n°2:

«Il taxi delle stagioni» Le regole: • I bambini a turno interpretano il ruolo del passeggero e del taxista;

• Il passeggero ha il compito di scegliere il taxista tra i compagni e comunicare in quale stagione vuole essere portato; • Il taxista dovrà da solo guidare la bee-bot verso la meta richiesta dal suo passeggero.


lezione/gioco n°3:

«il calendario dell’Avvento»

In attesa dell’arrivo del Natale, si è pensato di costruire insieme ai bambini un grande calendario dell’Avvento. Ogni bambino ha: - Scelto a piacere un simbolo del natale, presente nella griglia di percorso della bee-bot; - programmato la bee-bot fino a raggiungerlo; - Se la programmazione risulta corretta e quindi la bee- bot si trova sul simbolo scelto, allora è possibile staccare la tessera/simbolo sottostante e applicarla al calendario in costruzione. Il calendario dell’Avvento è stato ultimato inserendo dietro ogni simbolo un cioccolatino.


lezione/gioco n°4:

Trova il tuo nome e conta…» «

i bambini devono: - riconoscere il proprio nome e condurre la bee-bot sopra di esso raccogliendo il premio (la caramella) - contare quante lettere compongono il proprio nome e condurre la bee-bot sul numero giusto


Lezione/gioco n°5

Gioco con le lettereÂť ÂŤ

I bambini direzionano la beebot sulle lettere fino a comporre il proprio nome, quello di qualche compagno e/o una parolina semplice a piacere.


Lezione/gioco n°6

«Il Carnevale» Sulle note della canzoncina “Girotondo delle mascherine” i bambini dovevano ricordare la sequenza esatta del testo e portare l’apina sul personaggio nominato nel canto.


Lezione/gioco n°7:

«Freeza il numero»

Dal gruppo a turno, viene scelto un bambino che ha il compito di condurre l’apina sui numeri in progressione dall’1 al 10 aiutati anche dai compagni che in coro recitano la filastrocca dei numeri. Il gruppo si accorda per interrompere a sorpresa la filastrocca su un numero che verrà così «freezato», il bambino quindi, deve far fare una deviazione alla bee-bot fino alla casella in cui sono raffigurati tanti elementi quanti indicati dal numero «freezato».


Il software bee-bot


I bambini sperimentano alcuni giochi anche attraverso l’uso di un software


La bee-bot verrà programmata attraverso l’uso del mouse… Sopra l’apina «virtuale» si trovano le frecce direzionali, questa volta non si pigiano i tasti ma si «clicca» sopra di essi con il mouse.


E dopo la spiegazione…si comincia a giocare!!!


PROGETTO “W LE REGOLE” L’ultimo tratto di questa esperienza si è conclusa con un piccolo progetto sulle regole atto a valorizzare l’ intelligenza interpersonale e intrapersonale del bambino e a sviluppare la competenza di cittadinanza attraverso uno strumento didattico nuovo come la robotica.

Referenti del progetto le insegnanti Antonella Caruana e Antonietta Magnesa.


OBIETTIVI e FINALITA’ •

Verbalizzare esperienze secondo criteri personali

Interpretare simbologie;

individuare comportamenti giusti, sbagliati e pericolosi;

Comprendere il significato di alcuni comportamenti corretti;

Entrare in relazione con gli altri;

Conoscere l’ambiente attraverso il rispetto di alcune regole

Accrescere un atteggiamento di rispetto e salvaguardia nei confronti dell’ambiente

Sviluppare relazioni sociali positive e aperte agli altri;

Sperimentare percorsi di apprendimento relativi alla convivenza civile

Scoprire le diversità e viverle come una ricchezza


METODOLOGIA •

in circle- time seduti in cerchio, viene raccontata ai bambini la storia di «Lucilla alla ricerca delle regole»;

al racconto segue una conversazione guidata nata dalla volontà di creare tra i bambini, sulla base anche delle loro esperienze personali, un momento di confronto, condivisione e riflessione sulle regole e le leggi che vigono nella società;

Viene proposto Il gioco dell’oca sulle regole con la bee-bot: i bambini sono stati suddivisi in tre squadre le farfalle, le formiche, i pesciolini. Tutti hanno prima imparato le regole di comportamento da tenere in una gara (stretta di mano agli avversari, l’augurio di una buona gara, un tifo rispettoso di tutti i partecipanti al gioco ecc) e poi hanno ascoltato attentamente le regole del gioco dell’oca;

ogni partecipante a fine gara è stato omaggiato di una medaglia dorata in cartoncino plastificato e di una copia del racconto da poter rileggere in classe;


METODOLOGIA •

Ogni bambino della squadra vincitrice ha ricevuto come premio un simpatico sacchetto di caramelle.

La scelta di premiare solo la squadra vincitrice nasce dalla volontà di far maturare nei bambini la consapevolezza di vittoria e sconfitta in uno spirito di competizione ludica sana e sportiva che ha come obiettivo principale quello di formare nel bambino una mentalità che vada oltre alla sola vittoria e alla pura ricerca del risultato facendo leva sulla dimensione del gioco e del «piacere del fare» rispetto al valore del vincere o alla minaccia del perdere. Queste premesse fanno sì che si impari a vincere con stile, con misura, senza inutili provocazioni nei confronti dei perdenti. Ma fanno sì che si impari anche a saper perdere, mostrando dignità in condizioni avverse, evitando atteggiamenti vittimistici e autocommiserativi, restando motivati a fare meglio…del proprio meglio!


“Lucilla alla ricerca delle regole” -il racconto-

Lucilla è una bambina di sei anni che viveva in un paese senza regole. La gente si era stancata di un paese schiavo di regole e leggi dove tutto era comandato: a che ora ci si doveva alzare, a che ora bisognava recarsi sul posto di lavoro, a scuola…ai bambini veniva detto di portarsi un fazzoletto, di lavarsi i denti, di avere le mani pulite prima di toccare il cibo, di attraversare la strada sulle strisce, di non camminare in mezzo alla strada ecc.. veramente, le regole erano tante e per tutti, grandi e piccoli; perciò la gente si mise d'accordo e decise: «D'ora in avanti non ci saranno più regole!»… e così fu! Da quel giorno ognuno era libero di fare e comportarsi come più gli piaceva.


Pertanto da quando Lucilla era nata nessuno le aveva mai detto cosa si doveva o non doveva fare, a volte andava a scuola e molto spesso no tanto era sempre vuota, perché i bambini preferivano giocare tutto il giorno piuttosto che andare a scuola; si spingevano urlavano salivano sulle panchine, mangiucchiavano patatine e dolciumi tutto il giorno. Una vita senza regole! sembrerebbe tutto bello ma non era esattamente così perché i parchi e le strade erano divenuti un immondezzaio, pieni di cartacce e rifiuti in giro;

i bambini piangevano spesso perché litigando con i compagni si facevano male e nessuno li difendeva perché era tutto concesso. Accadeva inoltre che passassero molti giorni a letto: o con il mal di pancia o il mal di denti perché esageravano con cibi ricchi di grassi e zuccheri, o perchè si ammalavano uscendo in giardino anche quando il tempo non era bellissimo. Correvano, sudavano, giocavano a saltellare nelle pozzanghere e poi la sera avevano il mal di gola e il raffreddore!!! Anche tra gli adulti le cose non erano diverse, la gente senza il rispetto delle leggi, faceva quello che voleva: i gestori dei bar mettevano i tavolini in mezzo alla strada perché lì c'era più sole; alcuni ragazzi alzavano gli stereo al massimo volume, incuranti di chi voleva riposare; gli autisti parcheggiavano in doppia fila o non rispettavano i cartelli ecc ecc …era una gran confusione! Una notte un uomo esasperato si mise a suonare le campane della chiesa: la gente accorse sulla piazza e quando tutti furono riuniti l’uomo esclamò: "No, così non possiamo più vivere!". « e’ vero… BASTA COSI’ NON SI PUO’ PIU’ VIVERE», risposero tutti.


«Dobbiamo avere delle regole». «Sì, vogliamo di nuovo avere delle leggi!», ripeté in coro tutta la gente. E insieme cominciarono a riflettere….ma ahimè era così tanto tempo che vivevano senza regole e leggi che nessuno se ne ricordava una, figuriamoci i bambini che mai avevano sentito parlare di regole. Lucilla nel vedere lo sconforto di tutti scoppiò in lacrime, quando le si avvicinò una simpatica apina di nome Maya che le asciugò le lacrime e le disse: «Non piangere Lucilla non è tutto perduto….. sai io ho volato in tanti altri paesi e ho visto che le cose là vanno decisamente meglio perché non si fa ciò che si vuole, ma si rispettano regole e leggi, certo le regole necessitano di sacrifici ma la gente è felice perché senza regole vedi che è tutto un gran manicomio??…”» «Davvero ci sono paesi dove si vive con le regole?» domanda Lucilla, «Si certo» risponde l’apina « Io ci vado spesso e se devo dirti la verità anche per me la vita è più semplice» «e perché?»” chiede curiosa Lucilla? « Perché nei paesi dove ci sono le regole si ha rispetto anche di esseri viventi come me, come i fiori e le piante, non solo degli umani, i bambini non ci trattano come giocattoli da rompere, non ci torturano catturandoci in bicchierini per fare qualche terribile esperimento, i loro genitori gli hanno insegnato a rispettarci!» « ma è meraviglioso, ti prego apina portami in questi paesi così io annoto tutte le regole su un quaderno e le posso portare da noi” «ma certo» rispose l’ape, «seguimi!» … e Lucilla saltellando la seguì.


La bambina osservò tutto attentamente e vide che regnava pace e felicità, annotò tutto bene nel suo quaderno e tornò al suo paese per diffondere le regole a tutti! Da quel giorno anche il suo paese ritrovò la pace e nessuno osò più lamentarsi di nulla, certo per i bambini compresa Lucilla che non erano abituati, non fù facile rispettarle sempre e tutte ma l’apina insegnò loro un gioco per imparare a capirle!!!!


Giochiamo anche noi con Maya e Lucilla al.. “GIOCO DELL’OCA SULLE REGOLE”

Ogni gruppo ha collaborato alla costruzione del tabellone colorando e incollando le caselle raffiguranti alternativamente azioni positive e negative


Le squadre: farfalle, formiche e pesciolini Ogni gruppo è stato suddiviso in tre squadre: la squadra delle farfalle, la squadra delle formiche e la squadra dei pesciolini. I capitani delle squadre dopo una stretta di mano, hanno a turno lanciato un dado e chi ha realizzato il punteggio piÚ alto ha dato inizio alla gara!!!


Le squadre: farfalle, formiche e pesciolini Sopra ogni bee-bot sono state applicate le immagini delle squadre: a turno ogni bambino lancia il dado e programma la bee-bot autonomamente secondo il numero sorteggiato. Ogni giocatore deve riconoscere nelle caselle sotto cui si ferma la bee-bot, se l’azione raffigurata è positiva e quindi …avanzare come premio di una casella o negativa … e tornare indietro di una casella come punizione. Vince la squadra che per prima raggiunge il traguardo!


LA VITTORIA!!!! la squadra vincitrice è stata premiata con un sacchettino di golose caramelle


W le regole!!!! Al termine del gioco tutti i partecipanti hanno ricevuto una medaglia d’oro per aver dimostrato di aver compreso le regole e il loro valore, al capitano di ogni squadra è stata consegnata una copia della storia di Lucilla da rileggere a casa o in sezione con i compagni piĂš piccoli.


A fine corso‌.IL DIPLOMA!!!!!!

Diploma di merito A.................................. con grande soddisfazione si rilascia l'attestato di partecipazione al corso di robotica che nell'anno si è tenuto e che in era tecnologica di sicuro e' un buon aiuto. Dunque grazie alla Bee bot che di certo ci ha insegnato che un robot puo' far da solo ma dev'esser ben guidato. Anno Scol. 2014/2015

Al termine di tutto il percorso con la bee-bot, i bambini hanno ricevuto un vero diploma!


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