Fabrizio Bottini
Dalla Vertical Farm alle Infrastrutture Verdi
"Make no little plans;
they have no magic to stir men's blood and probably themselves will not be realized. Make big plans; aim high in hope and work." — Daniel Hudson Burnham (18461912)
10.000 anni fa circa: agricoltura e primi insediamenti umani stabili sul territorio
Gli uomini iniziano a sfruttare alcune piante selvatiche, modificandole e modificando via via l'ambiente naturale, per costruirsi una fonte piĂš affidabile di cibo. Di fatto, l'umanitĂ , allora composta da alcune centinaia di migliaia di individui sparsi su tutto il pianeta, esce dalla BIOSFERA per catapultarsi nella TECNOSFERA, a cui appartiene in un modo o nell'altro tutto il periodo successivo
Pi첫 o meno contemporaneamente si sviluppano culture agricole e urbane
Dagli Anasazi Pueblo in Nord America, agli Incas in Sud America, ai Sumeri agli antichi Egiziani, e a tantissimi altri popoli e aree geografiche, nascono insediamenti stabili che fioriranno anche per migliaia di anni sviluppando l'agricoltura e tantissime tecniche collaterali ad essa collegate
Trasformazioni territoriali e impatti ambientali
Totalmente prive della consapevolezza di dover ricercare e praticare metodi di conservazione delle risorse ambientali, molte di queste civiltĂ iniziano processi, a volte molto rapidi, di degrado territoriale, sino ad auto cancellarsi dalla faccia della terra
Il sistema culturale urbano-rurale
Contemporaneamente, lo sviluppo delle conoscenze stimolato dalla prossimitĂ negli insediamenti stabili, consente innovazioni tecniche, o anche la diffusione attraverso le pratiche religiose di sistemi piĂš efficienti di sfruttamento delle risorse naturali finite disponibili
Espansione territoriale – Concentrazione e sviluppo delle conoscenze
Con l'aumento di popolazione e lo sfruttamento intensivo delle risorse territoriali, due soluzioni complementari: espansione (guerre, conquiste), e innovazione tecnologica
Esordio dell'agricoltura urbana
Con l'espandersi degli insediamenti abitati e il progressivo allontanarsi, spaziale e non, fra contesto cittadino e rurale, si affermano anche alcune specificitĂ delle attivitĂ agricole intensive intra moenia, dallo sfruttamento e riciclo dei rifiuti prodotti dall'uomo, alle tecniche di allevamento di alcune specie animali, alla vera e propria coltura tecnologica in ambienti controllati
La frattura dell'industrializzazione
“avranno le città per abitarvi e il contado servirà per il loro bestiame, per i loro beni e per tutti i loro animali … si estenderà per lo spazio di mille cubiti fuori dalle mura della città tutt'intorno” (Libro dei Numeri:, 35:3-4)
L'esplosione produttiva e poi demografica della rivoluzione industriale accelerano enormemente i processi, sia riguardo alla specializzazione urbana, sia a quella rurale e ai suoi effetti sulla biodiversità
E delle pratiche agricole industrializzate “dodicimila anni sono un periodo bello lungo, per dimostrare senza ombra di dubbio un fallimento: quello di coltivare i suoli. Nel senso che in assenza di irrigazione e additivi (oggi prodotti chimici e macchinari) l'agricoltura non si potrebbe praticare continuativamente in un solo luogo. Il fatto è che ecologicamente non funziona. […] Gli scienziati ambientali prevedono che se le cose non cambiano, tutto crollerà sotto l'insostenibile carico di tecnologie di corto respiro. […] Ma un sistema agricolo basato sulle città ci consentirebbe di vivere senza ulteriori danni all'ambiente. E togliendo a cospicue parti di territorio il compito di produrre alimenti si otterrebbe il doppio vantaggio di avere da mangiare e al tempo stesso iniziare la rigenerazione dei servizi dell'ecosistema che avevamo poco intelligentemente compromesso occupandone lo spazio” (Dickson Despommier, The Vertical Farm)
Agricoltura a base cittadina significa collocare tecnologie avanzate, ad elevata densitĂ , in modo integrato nell'ambiente fisico e sociale circostante
Gli obiettivi paralleli di una vertical farm – comunque intesa - sono: risparmiare spazio, produrre molto, inserirsi dentro il metabolismo metropolitano dei cicli dell'acqua, dei rifiuti, dell'energia. Senza dimenticare la trasformazione e distribuzione
Vantaggi delle colture tecnologiche urbane 1 – si produce sull'arco di tutto l'anno 2 – non si rischia di perdere raccolti per questioni climatiche 3 – niente deflusso di acque usate 4 – producendo così si lascia che le superfici non più usate a questo scopo si possano ripristinare ecologicamente 5 – niente uso di pesticidi, diserbanti, fertilizzanti 6 – il consumo di acqua viene ridotto dal 70% al 95% 7 – si produce vicini ai luoghi di consumo 8 – sicurezza alimentare e sanitaria assai più controllabile 9 – si creano nuovi posti di lavoro 10 – si ricava acqua potabile 11 – si ricavano alimenti per l'allevamento di animali
Vantaggi urbani delle colture tecnologiche integrate I comuni possono sfruttare le vertical farm per riqualificare spazi, con effetto di attirare altri interventi, e risolvere anche la questione deserti alimentari. Queste attivitĂ possono anche trasformarsi in laboratori di innovazione scientificotecnologica e organizzativa, con effetti a cascata sulle innovazioni e altri settori, complementari e non
Caratteri essenziali dell'impianto Ottima illuminazione naturale per le colture PossibilitĂ di produrre e sfruttare energia elettrica Schermatura e protezione dall'ambiente esterno delle colture Massimo sfruttamento dello spazio
William McDonough & Partners Hero MotoCorp Garden Factory and Global Parts Center, Neemrana, India
Su una superficie complessiva di oltre 80.000 metri quadrati, il complesso industriale-agricolo “mescola natura e tecnologia, con la vegetazione a circondare gli spazi industriali, a penetrare la catena di montaggio, sino al tetto; e a condizionare in ogni ambiente le temperature, la qualitĂ dell'aria, le visualiâ€?
Hero Garden Factory: ambiente di lavoro Gli spazi dove si lavora garantiscono illuminazione naturale e aria pulita. Una bioparete filtra le sostanze inquinanti e arricchisce di ossigeno. La mensa a illuminazione naturale offre una pausa dal tempo di lavoro in uno spazio diverso. Altri ambienti all'aperto e terrazze ricchi di vegetazione migliorano ulteriormente la qualitĂ del termpo di pausa
Hero Garden Factory: acqua e energia
Le essenze scelte sono fra quelle che richiedono meno irrigazione e tolleranti alla siccitĂ . Anche le acque utilizzate per la produzione industriale vengono compensate da una re-immissione in falda pari a 1,8 volte il prelievo. I tetti verdi tra le serre raccolgono acqua piovana e contribuiscono a schermare dal sole, riducendo del 20% la necessitĂ di aria condizionata. Illuminazione LED e controlli digitali garantiscono efficienza energetica
Hero Garden Factory: produzione alimentare La copertura del tetto con schiere continue di serre assicura, attraverso la sperimentazione di vari metodi, una produzione alimentare anche con tecniche idroponiche. I prodotti servono in un primo tempo per la mensa della fabbrica, e in seguito si rivolgono anche
Aprilli Design Studio: Urban Skyfarm, Seul, Corea
Da un tronco centrale appoggiato alla fondamenta/radice si allargano otto diramazioni in verticale raccordate le une alle altre per motivi strutturali. Ciascun ramo sostiene 60-70 piattaforme per le colture, che si possono paragonare alle foglie dell'albero
Urban Skyfarm: funzioni e superfici 145.000 metri quadri complessivi di superficie di pavimento, di cui 44.000 destinati a colture all'aperto, e 9.000 a colture in spazi interni. Alla base della struttura impianti per depurazione e riciclo delle acque utilizzate nelle colture, e un'area dedicata alla vendita diretta dei prodotti. Sono presenti anche altri spazi pubblici, caffetterie, terrazze panoramiche, oltre a un impianto solare da 3.200 metri quadrati sul tetto per produrre elettricitĂ
Urban Skyfarm: un modello riproducibile Il modello della struttura ad albero integrata è riproducibile in qualsiasi grande città. Alla sola produzione di alimenti aggiunge il contributo a un'aria più pulita pe ril quartiere e l'area urbana, produce energia elettrica sostenibile, è uno spazio gradevole per i cittadini
Urban Skyfarm: le colture Le piattaforme di coltura sono orientate nel modo migliore per essere esposta alla luce naturale, e ciascuna è anche dotata di sistemi di riscaldamento e illuminazione LED per creare le condizioni ambientali ideali alla coltura. Invece del terreno, Skyfarm usa sistemi idroponici. Le sezioni esposte di piÚ all'esterno sono sfruttate per alberi da frutto e altri tipi di vegetali che necessitano di maggiore esposizione a aria e luce solare. Nelle fasce meno esposte, essenze che sopportano meglio la coltura all'interno, come le erbe aromatiche
Kubala Washatko Architects: Growing Power Vertical Farm, Milwaukee, Wisconsin
Edificio di cinque piani affacciato a sud, per circa 2.500 metri quadrati complessivi, con serre che consentono di produrre verdure e erbe aromatiche sull'arco di tutto l'anno
Growing Power Vertical Farm: laboratorio sociale
Alule didattiche, spazi per conferenze, impianti di trasformazione, magazzini, frigoriferi, carico e scarico merci: una sede multifunzionale di attivitĂ legate alla produzione urbana alimentare sostenibile
Growing Power Una pratica di agricoltura urbana tecnologica con funzioni di rigenerazione dei quartieri, in senso sociale, economico, ambientale
Le produzioni agricole tecnologiche ad elevata densitĂ sul territorio Il solo impianto di una vertical farm, in sĂŠ e per sĂŠ, non va oltre la pura sperimentazione tecnico-edilizia, se non si integra col resto delle dinamiche territoriali, col rischio di costituirsi in una specie di gated community sui generis
"Make no little plans; they have no magic to stir men's blood and probably themselves will not be realized. Make big plans; aim high in hope and work."
Infrastrutture verdi come sperimentato palinsesto della
trasformazione urbana e metropolitana contemporanea
Le infrastrutture verdi secondo la Town and Country Planning Association ● Mettono a disposizione di cittadini e imprese una serie di vantaggi riguardo a efficienza energetica, gestione delle acque, mitigazione degli effetti del cambiamento climatico, che ridurranno costi e miglioreranno la sicurezza da eventi meteorologici estremi. ● Offrono uno spazio gradevole a lavoratori e frequentatori, contribuendo al benessere sociale ed economico della comunità nel suo insieme. ● Aumentano i valori immobiliari. ● Favoriscono la presenza di una popolazione ad elevate qualificazione, sana e soddisfatta, con vantaggi per la produttività. ● Offrono un ambiente di elevata qualità tale da attirare nuove imprese e che si rivolge direttamente anche al turismo, al tempo libero, all’intrattenimento e ai settori legati alla salute. ● Costituiscono la base di attività economiche e innovazione: ad esempio le energie da fonti rinnovabili come i carburanti da biomassa dai boschi che fanno parte delle infrastrutture verdi, o la lavorazione e distribuzione degli alimenti prodotti localmente in modo sostenibile
Funzione produttiva alimentare, sociale e urbana delle Infrastrutture Verdi Il cibo ha potenzialmente un ruolo essenziale nella costruzione delle città e nella loro sostenibilità sul lungo periodo. Le eco-città offrono un’occasione di modello per la “rilocalizzazione” di produzione e consumo sostenibili. Perché possono formare catene di fornitura fra abitanti, produzione locale, lavorazione e distribuzione; e possono far sì che chiunque risieda in una eco-città abbia accesso a un orto, giardino, fattoria gestita dalla scuola o dal municipio,Community Supported Agriculture o altro genere di spazi per far crescere i propri alimenti. Attività come i mercati contadini locali, i centri legati agli orti comuni le cooperative di produzione alimentare saranno pure sostenute. Importante accanto a orticoltura e cereali anche l’allevamento animale locale integrato nella gestione delle infrastrutture verdi (ad esempio il pascolo). Un’attenzione alla produzione locale di alimenti può sostenere una vivace e coesa comunità, aiutando gli abitanti ad avere a disposizione la loro frutta e verdura “cinque volte al giorno”. Può sostenere negozi, coltivatori e produttori locali, contribuendo così all’economia e ad una cultura alimentare che aumenta la coesione .
Vertical farm: questioni aperte ● Inoltre o invece - Le colture tecnologiche ad elevata densità, liberano oppure no superfici dalle pratiche industrializzate, consentendo un recupero della biodiversità? ● Integrazione – Le colture tecnologiche ad elevata densità si integrano o meno, nelle reti ecologiche urbane e territoriali, nelle infrastrutture verdi, e più in generale nella composizione funzionale dei quartieri? ● Spazio pubblico vs gated community – I contenitori edilizi di colture tecnologiche ad elevata densità, sono al proprio interno funzionalmente articolati, accessibili, oppure si inseriscono nel tessuto urbano e territoriale come ambiti chiusi e autonomi, o peggio come L.U.L.U. autoritariamente imposte?
Altrimenti, stiamo parlando d'altro