giornalino 1° numero

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VOLUME 1, NUMERO 1 DATA 1° QUADRIMESTRE

Caro Dario ti vogliamo bene.sei tanto intelligente e sei un amico. Dario classe II. Sei molto speciale e simpatica. Spero saremo sempre amiche. La tua amica Eleonora. Cara Greta ti voglio bene perché quando è venuta Simona ha rotto la nostra amicizia. Ti voglio un mondo di bene, la tua amica Ginevra. A scuola ho tanti amichetti con cui giocare, io voglio tanto bene alla maestra Pina perché è tanto buona e bella. Beatrice Rossi classe II. Io voglio tanto bene ad Antonello, Dario, Filippo e Braian. Tommaso classe II. Cara Greta ti voglio un universo di bene perchè tu sei la mia migliore amica e in prima media io cambierò subito scuola e verrò da te. Ciao amica mia. Marta. Classe IV Cara Marta sei la mia migliore amica. Se tu non vuoi essere la mia amica, come mi hai detto al parco, mi si spezza il cuore e piangerò tutti i giorni, pensando a quando eravamo amiche e a tutte le cose che abbiamo fatto insieme. Bacioni la tua amica del cuore Greta. Classe IV Sei molto simpatica con me e con tutti gli altri. T.V.B. A Marta da Eleonora. Classe IV Io voglio tanto bene a Filippo, Ermanno e Paolo. Antonello. Classe II. Mi piace andare a scuola perché le mie maestre sono buonissime e gli voglio tanto bene. I miei amici sono molto importanti per me e io gioco sempre con loro. Emel. Classe II Io voglio tanto bene a Deborah, è poco che siamo amiche però è speciale per me. Un’amica come lei non l’ho mai avuta. Per Deborah da Agnese. Classe IV Io voglio tanto bene alla mia mamma perché è la più buona e la più bella del mondo, anzi dell’universo. Agnese. Classe IV Cara famiglia vi voglio tanto bene, siete i migliori e siete sempre nel mio cuore. Con affetto e tanto amore, Luciana Raffaella. Classe IV In questa scuola faccio sempre dei bellissimi lavoretti. A me piace venire a scuola perché ho una maestra bravissima e degli amici speciali. Anna . Classe II. Io voglio bene ai miei compagni e mi piace andare a scuola. Ermanno. Classe II Cara Cavilla sei la migliore amica che una persona possa desiderare, ti voglio bene, con affetto Luciana Raffaella. Classe IV. Voglio tanto bene alla maestra Pina e spero che rimanga lei in terza perché le voglio tanto bene. Sofia. Classe II. Io voglio tanto bene ai miei compagni, ma soprattutto a Antonello. Paolo. Classe II. Cara Sara non ho mai trovato un’amica come te, ti voglio tanto bene e sei simpaticissima, spero che resteremo sempre amiche! Sei unica al mondo. Anonimo Vazia Voglio tanto bene ad Antonello e spero che rimarremo sempre amici. Filippo. Classe II. A me piacciono tutte le maestre che ho. Elisa. Classe II A me piace la scuola perché imparo tante cose. Alice. Classe II A me piace questa scuola. È speciale, perché ho tanti amici e delle maestre buone. Braian. Classe II La mia maestra è molto buona, ma qualche volta si arrabbia perché noi facciamo i cattivi. Tommaso. Classe II. Daniele sei un ottimo amico. Adriano. Classe II Cara Eleonora sei simpaticissima, anche se non stiamo sempre insieme. Sei unica al mondo e sei speciali. T.V:B: anonimo Vazia A me piace andare a scuola e voglio ben alle maestre. Ermanno. Classe II

Patacchiola sei il mio migliore amico. Adriano. Classe IV Ti voglio così come sei, gentile e premurosa. Spero di non litigare mai con te. Da Eleonora per Sara. Classe IV Mi piace andare a scuola perché mi trovo bene e voglio tanto bene alle maestre e ai miei compagni. Adriana. Classe II. Marco sei un ottimo amico. Adriano. Classe IV. Cara Luciana sei una vera amica e spero che rimarremmo sempre unite. Sei speciale. Camilla. Classe IV. In questa scuola mi trovo benissimo perché ho delle maestre brave e dei buoni amici. Con i miei amici e la mia maestra faccio sempre dei bellissimi lavoretti. Benedetta. Classe II I miei amici sono bravi e intelligenti e le maestre sono importanti per me. Daria. Classe II. Tiziano spero alle medie ci rivedremo e che quando saremo grandi usciremo insieme. Anonimo . Classe IV Caro Emanuele ti voglio tanto bene, sei bravo in matematica e sei molto silenzioso. Anonimo. Classe II. Io ho tantissimi amici e una super maestra che si chiama Pina. Antonello. Classe II. Caro LucaAlessio non ho mai trovato un amico bravo, motociclista, professionista come te. Ti voglio bene. Mi raccomando, sempre prudente. Alessandro f. classe IV

Notizie di rilievo: • • •

Tematiche Tradizioni Solidarietà

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Natura Musica Sport

PER POTER CRESCERE INSIEME... Basta rinunciare a un pizzico di diffidenza e lasciarsi andare ai ritmi di un mondo, che per quanto lontano, si fa sempre più vicino: grazie alla lettura,all’arte, alla musica, allo sport,alla danza. Pertanto, ricevere e saper interpretare correttamente un messaggio elaborato me-

Io voglio un mondo di beneee a mia sorella. Vanessa. Classe IIIB. Il mio migliore amico è Roberto. Andrea D’amico. Classe IIIB. Io voglio bene a tutti e voglio che tutto il mondo sia felice. Ayyoub El Youbi. Classe IIIB. La mia migliore amica si chiama Vanessa e io le voglio tanto, tanto, tanto bene. Leydy. Classe IIIB. Siete la scuola migliore del mondo. Anonimo. Le mie amiche del cuore sono Jessica, Ilaria, Vanessa e Leyydy. Giulia. Classe IIIB. Ciao io son Michele Angelucci della IIIB fuori dalla scuola il mio migliore amico è Luca. La mia classe è molto vivace. Tra 17 bambini Emiliano è il mio migliore amico. Michele. Classe IIIB. La mia maestra è buona. Andrea D’Amico. Classe IIIB. La mia classe è tranquilla. Andrea D’Amico. Classe IIIB. Il mio migliore amico è Robert, ed è molto educato. Samuele Gunnella. Classe IIIB. I miei migliori amici sono Andre e Samuele. Alex Robert. Classe IIIB Vorrei che le guerre finissero per sempre, che il cuore delle persone si sciogliesse e che fossimo tutti più buoni. Ilaria Bucci. Classe IIIB. Il mio migliore amico è Michele. Emiliano Cavallari. Classe IIIB. Io vorrei un mondo di pace e pieno di amicizia. Francesca. Classe IIIB. Il mio migliore amico è Luca, è intelligente, bravo e anche bello. Alessandro Bercaru. Classe IIIB. Io voglio tanto tanto bene alla mia amica Giulia. Jessica Losenzo. Classe IIIB. Sono felicissima perché noi alunni delle classi quinte del 3° Circolo Didattico di Rieti saremo i primi ad inaugurare la nascente scuola Media. Spero che voi siate dalla mia parte e mi auguro di ritrovarci tutti insieme per il prossimo anno scolastico! Auguri al “Nascente Istituto Comprensivo!”. Giorgia F. classe V B Il progetto “frutta nelle scuole” è molto bello e ci aiuta ad imparare come si mangia correttamente…personalmente dico che a me è piaciuto molto e se potessi continuarlo nella scuola media sarei molto contenta!!! Elisa Giovannelli. Classe VB.

diante l’associazione di più codici significa disporre di più chiavi di lettura e di conseguenza, maggiori possibilità di comprensione, oltre che saper utilizzare competenze diversificate.

Sommario: Copertina

Pag. 1

Natale è...

Pag. 2

Il Presepe vince il Pag. 3 primo premio Caratteristiche,tematiche e tradizioni

Pag. 4

Natale di solidarietà

Pag. 5

Tradizioni a con- Pag. 6 fronto L’autunno … e un Pag. 7 Natale speciale Esperienze vissute Pag. 8 Amare la natura

Pag. 9

Noi … bravi pitto- Pag. 10 ri Un viaggio nel passato

Pag. 11

La musica in clas- Pag. 12 se Amiamo un mon- Pag. 13 do verde Le nostre attività Pag. 14

TANTE ANIME … UN UNICO OBIETTIVO: L’ACCOGLIENZA

Musica e frutta a Pag. 15 scuola Il nostro territorio Pag. 16

La scuola deve oggi affrontare il tema delle relazioni, dell’incontro con gli altri e della gestione delle d i f f e r e n ze: differenze 20

diventate oggi ingrediente innegabile della nostra vita quotidiana, in quanto chi viene da lontano porta con sé la propria lingua, la propria religione, la propria cultura … il proprio “io.

Lo sport

Pag. 17

Da Vazia … le nostre storie

Pag.18

Da Piazza Teve- Pag. 19 re … piccoli poeti

Messaggeria

Pag.20

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L’ANGOLO DELLE MANIFESTAZIONI

Il bambino e la scimmia

Un giorno un bambino di nome Mattia stava giocando a basket perché sognava che un giorno sarebbe diventato un vero giocatore. La sua casa era circondata da delle siepi. Ad un certo punto Mattia sentì un rumore e andò a cercare cosa lo avesse provocato. E cosi trovò molte bucce di banane e le seguì. Capì che quelle banane formavano un percorso e così trovo una scimmia. Vide che era ferita e le disse di seguirlo. Mattia lo portò nella sua casa, lo allevò e lo guarì. Poi le mise un nome, la chiamò

Valentina perché le ricordava suo padre. Un giorno andarono in giardino sia Mattia che Valentina, si misero a giocare,Mattia lanciò la palla a Valentina e fece un canestro. Mattia capì che Valentina aveva un talento sul basket allora andò in una scuola di basket dove Valentina faceva la mascotte della squadra. Quando Mattia stava perdendo i giocatori chiesero all’ arbitro se poteva giocare. L’arbitro acconsentì e Valentina andò dagli avversari quando avevano la palla, faceva loro il solletico sul collo, così perdevano la palla e la prendeva Mattia che la tirava a Valentino che faceva canestro e così

Successivamente si diressero verso l’Asia con le stesse intenzioni, ma si trovarono di fronte ad una potente schiera di soldati che li voleva bloccare, fu dura battaglia ma anch’essa fu distrutta. A quel RIETI E’ LA PIU’ punto mancava solo da elimiFORTE nare l’ultimo Continente, Un giorno gli alieni della l’Europa. Ci andarono e diGalassia decisero di distrussero tutti gli Stati tranne struggere la Terra e parti- l’Italia perché erano troppo rono dallo spazio con una stanchi e dissero che sarebbenavicella spaziale e arriva- ro tornati. Allora tutte le città rono dopo tre giorni in d’Italia si prepararono per lo America. scontro, ma tutte tranne Rieti Atterrati, incominciarono furono distrutte perché proa sparare con la pistola prio l’esercito Reatino riuscì laser contro la popolazio- ad eliminare gli alieni salvanne, fino a distruggerla. do una piccola parte del Dopo ciò, ripartirono e mondo permettendo così decisero di andare a diall’umanità di continuare a struggere l’Oceania e poi vivere. L’Africa. vinsero la partita. Da quel giorno continuarono a giocare sia Mattia che Valentina fino alla loro vecchiaia.

Matteo VA

Da Piazza Tevere … piccoli poeti È UNA ROSA SELVATICA DA MOLTI TANTO AMATA. HA I FIORI BELLI E DELICATI E I FIORI PICCOLI MA VIVACI. LE SUE SPINE SON PUNGENTI E LE SUE FOGLIE HANNO I DENTI. TISANE E MARMELLATE PUOI ASSAGGIARE E MOLTE CREME PUOI SPALMARE.

Torna il Mercatino di Natale del III Circolo Didattico di Rieti, nato per iniziativa degli insegnanti con l'obiettivo di rafforzare nei più piccoli e nelle loro famiglie la cultura del dono e della solidarietà. La manifestazione, quest'anno, è in programma nei giorni 17 Dicembre per Villa Reatina,19 e 21 Dicembre per Piazza Tevere, 20 Dicembre per Vazia. In vendita, lavoretti eseguiti dai bambini sotto la guida degli insegnanti, oggetti confezionati da mamme e nonne, torte e dolci artigianali.

IA PIAZZA TEVERE.

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ta. Pensando che le macchie bianche fosAlla ricerca dei bambini persero neve,e che la melma violetta non duti fosse nulla di pericoloso,addentò un funNel vuoto infinito del buio,e go. Subito svenne, batté la testa e pochi minuti dopo morì. Quando i ragazzi si nel bianco della neve, Emily,Mia, Mike, Jaden e Ke- svegliarono,non trovarono Mike,e preocvin si tenevano stretti l'uno cupati si misero a cercarlo. Jaden propose di dividere il gruppo per cercare meglio all'altro. i cinque amici si erano ritrovati nel bosco per da tutte le parti. Purtroppo,all'inizio, non cercare dei bambini dispersi trovarono alcuna traccia del loro amiproprio nel momento in cui co,ma più tardi Jaden e Kevin videro delle tracce di sangue e seguendole giunsero in aveva iniziato a nevicare. I una radura sconosciuta prima d'ora e lì ragazzi avevano cercato trovarono il corpo di Mike coperto da aiuto,ma a quell'ora e in formiche, moscerini e scarafaggi. Vicino quel luogo non c'era mai al defunto vi erano dei funghi velenosissinessuno. Così Jaden, il più grande di tutti, aveva trova- mi. Subito Jaden capì che la morte di Mito riparo dentro una grotta ke era stata causata da quei funghi. L'amolto piccola dove bisogna- mico li aveva mangiati,era caduto a terra e pochi minuti dopo era morto. Kevin va stare accucciati per non sguainò la spada e tolse gli animali dal sbattere la testa. Mia ed corpo del ragazzo. Poi prese lo zaino e Emily,le femmine del gruppo, avevano freddo e conti- avvolse il defunto in un lenzuolo. Infine nuavano a lamentarsi per la scavò una buca e con l'aiuto di Jaden coprirono Mike di terra; dissero una prescarsa comodità del luogo che le ospitava."Ho freddo, ghiera e si allontanarono tristemente per avvertire le ragazze di ciò che era accadue ho anche molta fame" diceva Emily."Questo posto to .Quando arrivarono videro Emily e Mia stese a terra. Le aiutarono ad alzarsi e mi ha fatto venire anche il torcicollo,per quanto è sco- raccontarono loro ciò che avevano visto. modo"aggiunse Mia. Jaden, Di lì a poco i ragazzi videro un meraviglioMike e Kevin erano gli unici so giardino con al centro un pozzo. Udirono delle urla provenire dal pozzo. I quatche soffrivano in silenzio, e tro amici si avvicinarono e videro dei se ne stavano sulla soglia bambini caduti nel pozzo. Uno ad uno li della caverna per dare più presero e li fecero risalire. Purtroppo alspazio alle ragazze. Finalmente quella notte di paura cuni bambini,morirono mentre stavano risalendo. I rimanenti furono salvati poifinì e con il giorno arrivò la luce. Mike fu il primo a sve- ché i ragazzi li portarono nella loro grotta e li curarono. Dopo poche settimane i gliarsi e si mise in cerca di bambini stavano di nuovo bene. Finalcibo. Poco più in là scorse dei meravigliosi funghi color mente i bambini furono riportati dalle loro mamme ,e da quel giorno i piccoli rosso fuoco con delle macnon si allontanarono più dalle loro case. chie bianche. Inoltre notò che sotto ai funghi vi era uno strato di melma violet-

Le lucertole e il gatto. Sotto una roccia c’era la città delle lucertole di nome: la città dei gatti affamati! Le lucertole andavano in una scuola più educativa e più amata: Gianlucertola di Capri. Lì le maestre insegnavano alle lucertole l’apparato respiratorio, i monti più alti e la posizione in cui si devono mettere in caso di pericolo del gatto che si trovava nel giardino della signora Elvira di Mari. Le lucertole però non presero in considerazione ciò che disse la maestra, e cioè di non andare in giardino. Così un giorno le lucertole uscirono dalla città e si recarono dal gatto. Ma proprio in quel momento uscì fuori il gatto di nome Silvestro, di colore bianco, con una macchia nera intorno all’occhio. Appena il gatto vide le lucertole si lanciò su di loro con un salto e le prese. Le altre rientrarono dando l’allarme: “allarme gatto…allarme gatto”!!! Le lucertole guerriere, armate di spini di rose e scudi di dischi di girasoli, si diressero verso il giardino. Quando il gatto vide tutte queste lucertole disse:”Avrò il cibo per pranzo, cena, colazione e anche lo spuntino di mezzanotte.” Ma quando vide che erano armati di spini di rose, pronti per pizzicare, il gatto corse più veloce della luce. Lui pensava di essere il gatto più forte, ma sulla targhetta c’era scritto: gatto pigro e impaurito!!! Il gatto si nascose sopra un albero tremando impaurito!!! VA

I particolari

LA TRADIZIONE

LAVORO SVOLTO DA:LAURA,VALENTINA E FRANCESCO

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L’AUTUNNO– L’AUTUNNO – LA FESTA DI HALLOWEENHALLOWEEN - IL NATALE I lavori realizzati dai bambini frequentanti la scuola dell’infanzia “Falcone-Borsellino” di Piazza Tevere, trattano diverse tematiche, volte alla rielaborazione delle esperienze vissute. Alcuni disegni riguardano la scoperta delle caratteristiche della stagione autunnale e delle attività ad essa legate come la spremitura dell’uva. Altre produzioni sono dedicate a feste legate al gioco e al travestimento come quella di halloween o a quella religiosa e tradizionale del Natale che tanto rallegra i bambini.

Bimbi all’opera

Halloween … la festa

Il Santo Natale

L’autunno

VINCE IL 3° PREMIO I bambini di 5 anni e quelli delle classi prime della scuola BorsellinoFalcone di Piazza Tevere hanno allestito il presepe nell’atrio della scuola. Il presepe e’ molto semplice: e’ un libro aperto che rappresenta il libro “ Folletti nell’astuccio"

IL PRESEPE HA VINTO IL 3° PREMIO NEL CONCORSO ORGANIZZATO DAL COMITATO CITTADINO “FESTA DEL SOLE“

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IL NOSTRO TERRITORIO … CONOSCERLO E … APPREZZARLO PASSEGGIATA GUIDATA Ieri mattina ero tanto emozionata perché dovevamo fare una passeggiata in collina insieme a tutte le classi seconde. Appena arrivati, ci siamo incamminati in un sentiero tutto fangoso. Lungo il percorso ho raccolto delle ghiande e delle rose canine, abbiamo osservato una famiglia di funghi e tutti i colori dell’autunno. Questa gita mi è piaciuta tanto perché mi piace osservare le foglie di diverso colore e anche perché mi piace passeggiare. Flavia Spadoni Classe II B P. Tevere

Il giorno 20 dicembre 2011 i bambini della scuola dell’infanzia e gli alunni della scuola primaria, in occasione del Natale, si sono esibiti in canti e balletti sui temi della solidarietà, della fratellanza, dell’amicizia e della pace. I bambini della scuola dell’infanzia di cinque anni e gli alunni della classe prima, in continuità, hanno formato un coro

UNA GIORNATA SPECIALE Il giorno 7 Novembre, gli alunni della classe 2° A, si sono recati nella piana reatina. La mattina abbiamo preso il pullmino insieme alle maestre e gli accompagnatori del C.A.I. e siamo arrivati vicino al torrente S. Susanna. Poi siamo scesi dal pullman e abbiamo iniziato a percorrere un sentiero fangoso vicino al torrente. Abbiamo osservato tante piante e tanti campi. In un campo abbiamo visto tanti aironi e tanti gabbiani. Il cammino è stato faticoso, ma interessante perché abbiamo osservato la quercia con le ghiande, la rosa canina con le bacche, i funghi, il noce, il corbezzolo con i frutti, il pungitopo. Un nostro compagno ha trovato un aculeo di istrice. Dopo siamo arrivati in un luogo spazioso; qui c’era un altarino con l’immagine della Madonna. Ci siamo riposati e abbiamo fatto colazione. Poi ci siamo rimessi in cammino e siamo arrivati vicino ai resti di una villa romana. Infine abbiamo attraversato una proprietà privata, c’erano anche due cavalli. La nostra passeggiata è proseguita lungo una stradina bianca “sassosa” fino al ristorante Quinto Assio dove c’era il pullman che ci ha riportato a scuola. Questa gita è stata faticosa, ma intere ssante perché siamo stati a contatto con la natura e abbiamo scoperto tante cose nuove. Testo collettivo II A P. Tevere

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Descrivo il presepe della mia scuola. Il presepe della mia scuola è realizzato così: Ha un grande telo blu con sotto Giuseppe e la Madonna con in braccio il Bambino Gesù in groppa ad un piccolo asinello grigio che fuggono in Egitto. Un po’ più in là, ci sono i tre Re Magi che portano i doni a Gesù: Il primo dono è la mirra, il secondo è l’oro, il terzo dono è l’incenso. Appesi al telo blu ci sono tre stelle rappresentano: il popolo di Abramo che emigra per raggiungere la Terra Promessa,lo spostamento degli Italiani che vanno in America e l’ultima riguarda l’’accoglienza dei nuovi profughi. Intorno al presepe c’è una scritta che dice: “Si è fatto uomo … con ogni uomo che viene e va”! A me piace tanto questo presepe perché sembra vero e mi fa commuovere!

Rieti, 20 Dicembre 2011 TRADIZIONI A CONFRONTO In classe ci sono bambini che professano religioni diverse e quindi si preparano al Natale in modo diverso, cioè, con altre tradizioni. Samir professa l’islamismo. Ci ha detto che il ventiquattro, nella sua famiglia si prepara una torta particolare che viene mangiata il venticinque con parenti e amici. In Marocco non si fa l’albero e né il presepe. Matteo non festeggia il Natale e neppure Samuele. Constantin è ortodosso; le sue tradizioni somigliano alle nostre; si prepara nella sua famiglia l’albero con i dolci; le luci e le palline, ma non si allestisce il presepe. Il giorno di Natale i bambini aspettano Babbo Natale che porta i doni e si riuniscono i parenti. Per i bambini cattolici il Natale è la festa più bella dell’anno. In tutte le case si addobba l’albero e si allestisce il presepe. Si riuniscono le famiglie, si va alla messa di mezzanotte, si gioca a tombola e si aspetta Babbo Natale con i doni. II A

LA FRUTTA, FRUTTA , PROTAGONISTA INDISCUSSA DELLA DIETA MEDITERRANEA

Si è fatto uomo … con ogni uomo che viene e va

Il presepe rappresenta il popolo di Abramo che emigra per raggiungere la Terra Promessa, lo spostamento degli Italiani che vanno in America, l’accoglienza dei nuovi profughi.

.Progetto “Frutta nelle scuo-

Abbiamo così apprezzato

le”

prodotti italiani, sani e ge-

Il progetto “frutta nelle

nuini, da sostituire alle clas-

scuole” è stato ed è molto

siche merendine.

bello e siamo rimasti tutti

Grazie perché, così facendo,

soddisfatti per la frutta di-

ci avete anche insegnato ad

stribuita che è sempre stata

apprezzarla di più!!!

gustosa e fresca, e soprattut-

Alessia 5°B

to di qualità! nare.

“Una passione che

razione con la scuola media Aver seguito nell’ultimo triennio di scuola un corso “Angelo Maria Ricci”, si è musicale di flauto sicuramente è servito a generare

unisce

Giulia Sciamanna II B

… la musica”

effettuata una manifestazio- in molti di noi, alunni di classe quinta A e B, la pasne musicale diretta dal pro- sione per la musica che speriamo di poter continuafessor Stefano Conti e dal re a coltivare negli anni successivi, come ci ha premaestro Massimo Di Vec- annunciato il nostro Dirigente scolastico, intervenuchio. Violini, chitarre, flauti to di recente nelle nostre classi. Ci auguriamo che il

Presso la scuola Primaria di

traversi e dolci … hanno III Circolo Didattico è possa diventare “Istituto

Piazza Tevere “Falcone Borsuonato in maniera entusia- Comprensivo” ben organizzato da soddisfare le esisellino”, come stabilito nel smante, rendendo lo spetta- genze di alunni e genitori. “Progetto Continuità”,…

colo migliore di quanto i

Alunni classi V A e B

… il 22 Dicembre, in occapresenti potessero immagi-

La nostra torta

sione del Natale e in collabo-

PIAZZA TEVERE

IL NOSTRO PRESEPE 6

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LE NOSTRE ATTIVITA’... Classe 2° Vazia

NOI … SEMPRE ATTENTI ALLA … NATURA

“Il mondo è un bel posto e per esso vale la pena di lottare”

IL NOSTRO MOTTO E’... “AMATE LA NATURA! ”

Classe 3° Vazia

UN NATALE SPECIALE: UN ALBERO PER AMICO

AL CENTRO LA TEMATICA DELLA CONOSCENZA E DEL RISPETTO DELLA

Vorrei poter mettere lo spirito del Natale all’interno di un barattolo e poterlo tirare fuori mese per mese, poco alla volta.

3° Vazia

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Le nostre piccole … ma grandi esperienze! Un viaggio tra laboratori, libri e musica.

I N FA N Z I A VA Z I A

Nel 1° quadrimestre dell’anno scolastico 2011-2012 con i progetti : accoglienza, continuità, ambiente e psicomotricità, gli alunni si sono espressi attraverso laboratori, sperimentando conoscenze diverse (“la rosa canina”). L’uscita didattica alla libreria Gulliver ha coinvolto i bambini di 5 anni, i quali sono rimasti entusiasti dell’esperienza. La manifestazione ha rafforzato l’unione e la continuità tra scuole primarie e infanzia. Presso la palestra gli alunni hanno offerto ai genitori uno spettacolo con i canti e coreografie, guidati dall’insegnante di danza Katia e dalle insegnanti del plesso. Grazie alla collaborazione dei genitori è stato allestito un mercatino, il cui ricavato è stato donato in benefi-

Nel mese di Dicembre, noi, bambini di 5 anni, della scuola dell’infanzia di Vazia, ci siamo recati alla libreria Gulliver dove abbiamo vissuto l’incontro con il libro.. La proprietaria ha allestito un angolo speciale per sfogliare e guardare libri illustrati e animati. Noi siamo rimasti entusiasti e per questo le insegnanti vogliono sottolineare come il libro e la lettura siano importanti, perché rappresentano una grande possibilità, un’opportunità infinita d’imparare, in un momento di relazione intensa tra

cenza. L’entusiasmo dei bambini della scuola dell’infanzia si è concluso con l’arrivo di Babbo Natale che ha donato un regalo per tutti. Scuola dell’infanzia di

L'ambiente è il luogo in cui noi viviamo: la nostra casa, le piante del nostro giardino, l'aria che respiriamo, ma è anche l'insieme dei rapporti fra queste cose e fra noi e queste cose.

Va zia .

Nome comune:: ROSA SEVATICA Genere: ROSA Specie: CANINA Esposizione: PIENO SOLE Altezza: 400 Cm Potatura: SETTEMBRE-NOVEMBRE

“L'inverno cambia in pietra l'acqua del cielo e il cuore dell'uomo”.

Gli alunni del III Circolo alla ricerca di piante spesso dimenticate

adulto e bambino. Con questa esperienza, le insegnanti, hanno potuto notare che quando leggono ai bambini ad alta voce, non trasmettono solo quello che c’è scritto nelle pagine, ma anche la disponibilità a condividere emozioni, attraverso storie e conoscenze: se amiamo leggere, noi bambini saremo contagiati dall’entusiasmo e il libro diventerà uno strumento privilegiato di interazione. Il libro è come un bambino

La rosa canina (Rosa canina L.) è la specie di rosa spontanea più comune in Italia, molto frequente nelle siepi e ai margini dei boschi. ETIMOLOGIA QUESTA PIANTA DEVE IL NOME CANINA A PLINIO IL VECCHIO, CHE AFFERMAVA CHE UN SOLDATO ROMANO FU GUARITO DALLA RABBIA CON UN DECOTTO DI RADICI. È l'antenata delle rose coltivate. DESCRIZIONE La forma biologica di questa pianta è NP - nano-fanerofita, cioè pianta legnosa con gemme svernanti poste tra i 30 cm e i 2 metri dal suolo. È un arbusto spinoso, alto 100 - 300 cm, con fusti legnosi glabri, spesso arcuati e pendenti, e radici profonde. Le spine rosse sono robuste, arcuate, a base allungata e compressa lateralmente. Le foglie, caduche, sono composte da 5-7 foglioline di 9-25 x 13-40 mm, ovali o ellittiche, con 17-22 denti sul margine. Hanno stipole lanceolate di 3 x 15 mm. I fiori, singoli o a 2-3, hanno un diametro di 47 cm e sono poco profumati. Hanno un peduncolo di 20-25 mm e sono generalmente superati dalle foglie. I sepali laciniati, lunghi da 15 a 18 mm, dopo la fioritura si piegano all'indietro e cadono in breve tempo. La corolla è formata grandi petali bilobi, rosati soprattutto sui lobi, di 19-25 x 20-25 mm. Gli steli, lanosi e allungati, sono fusi insieme in una colonnina cilindrica.

Libreria Gulliver

che ci prende per mano.

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… DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA...

VILLA REATINA

LA MUSICA IN CLASSE “Il primo passo è … andare incontro all’altro, accettando la sua differenza La musicoterapia è un percorso atto a facilitare e favorire la comunicazione, la relazione, la motricità, l’apprendimento, l’espressione e l’organizzazione al fine di soddisfare le necessità fisiche, emozionali, mentali, sociali e cognitive. Nel mese di novembre e parte del mese di dicembre, noi bambini della classe IV della scuola primaria di Vazia, abbiamo vissuto la magica esperienza di musicoterapia con l’insegnante e terapeuta Valentina. In classe è presente un bambino diversamente abile, il nostro amico L. F., che è stato posto al centro dell’attenzione da parte di tutti noi e dell’insegnate. Ogni mercoledì avevamo a disposizione un’ora, che a sua volta veniva suddivisa in mezz’ora con il primo gruppo e in un’altra mezz’ora con un secondo gruppo. Naturalmente il nostro campione F. era presente in entrambi i momenti. Le attività sono iniziate con la conoscenza di tutti noi per poi iniziare ad ascoltare della musica e farla propria. Ogni bambino si doveva muovere secondo il ritmo della musica, esplorando lo spazio nella stanza e confrontandosi con i compagni. Non è stato facile per nessuno capire il ritmo della musica e muovere il proprio corpo secondo quell’andatura che suggeriva la melodia stessa. Spesso il brano veniva interrotto e bisognava stare attenti e fermarsi sul posto dove ci si trovava. ASCOLTARE è

stata la cosa più difficile da fare, anche se è qualcosa che facciamo tutti i giorni. Valentina nel corso delle lezioni ci ha portato anche dei cerchi, in cui dovevamo entrare nel caso in cui la musica si fosse fermata e dovevamo accogliere ogni bambino che rimaneva fuori. Spesso era F., ma noi gli tendevamo la mano e lo portavamo vicino a noi… lui ci ringraziava con uno splendido sorriso. In seguito, Valentina ci ha consegnato dei foulards, due a testa, con cui dovevamo inventare una danza in base alla melodia che lei ci faceva ascoltare, sempre muovendoci nel piccolo spazio della stanza e cercando di non invadere gli altri compagni. All’inizio tutti andavamo dietro ad un altro, facevamo come un serpentone e occupavamo solo una parte della stanza. Poi Valentina ci ha fatto conoscere l’ampiezza dello spazio che avevamo a disposizione e ci abbandonavamo alla musica, muovendoci con quel ritmo. Ogni volta finivamo la lezione sedendoci a terra in cerchio, dove si faceva il gioco del “tocca, tocca”per condividere l’esperienza della settimana. I commenti sono stati sempre positivi e belli anche perché Valentina è stata molto brava e dolce. Ci ha insegnato a sentire il nostro corpo, a muoverlo nello spazio, a chiudere gli occhi,muoverci e fidarci di noi stessi e degli altri. Abbiamo imparato cosa vuol dire ascoltare, che ci sono bambini che da soli non ce la possono fare e che hanno bisogno di noi. Ci ha dato

l’opportunità di stare con F., di vivere una bella esperienza con lui e di imparare a conoscerlo di più. Forse ci ha aiutato a stare più insieme ed essere più uniti. Sicuramente ci ha insegnato a dare la mano a chi è come noi… un bambino speciale! Gli alunni della IV classe Vazia

LE NOSTRE ATTIVITÀ

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Classe I Vazia Il cielo è spesso coperto da nuvole grigie L'aria è frizzante; talvolta soffia la tramontana e passa sibilando tra i rami degli alberi. Il montagna, spesso infuria la tormenta e scrosciano le valanghe. Quando, silenziosa e leggera, scende la neve, stende un candido e soffice manto sui tetti, sulle strade, sulla campagna desolata. A volte la nebbia fascia ogni cosa , con i suoi veli opachi e il gelo della notte la trasforma in candidi cristalli di brina. Se il cielo si fa terso, appare il sole. Allora tutto si trasfigura, tra quel biancore abbagliante, sembra di vivere in un paese di fiaba

Da Vazia… un viaggio nel passato PRIMARIA

"L'arte è ciò di cui non si capisce il significato, ma si capisce avere un significato"

Il Museo Archeologico si trova all’interno dell’ex monastero di S. Lucia che risale al XII secolo, qui ha sede anche la biblioteca comunale Paroniana. Nel museo sono conservati tanti reperti risalenti a tanti secoli fa, provenienti soprattutto da scavi. Il giorno 11 Gennaio con la mia classe ci siamo recati al Museo Archeologico di Rieti. Vedendolo da fuori sembrava solo un grosso palazzo mentre al suo interno c’erano cose molto belle. Appena arrivati, una ragazza di nome Maria Cristina ci ha mostrato come trasformare un semplice mattone di terracotta (argilla cruda) in un vasetto o in una piastrella. Ognuno di noi ha scelto ciò che voleva fare e dopo varie fasi siamo riusciti a realizzare un vaso molto carino e levigato. Poi siamo entrati in una stanza circondata da volti importanti come; la testa di Menade,

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la testa di Satiro, il ritratto di Adriano… in questa stanza, la nostra guida Daniela ci ha raccontato la leggenda di Romolo e Remo: erano due gemelli, figli del Dio Marte e di Rea Silvia, sacerdotessa e figlia del re di Albalonga, Numitore. Il frate Amulio, che aveva preso il suo posto, ordinò di uccidere i figli di Rea Silvia, ma il servo non ebbe il coraggio e li abbandonò nel fiume Tevere. Questa cesta venne ritrovata da una lupa che li crebbe insieme ad un pastore e a sua moglie. Quando furono grandi e vennero a sapere della loro vera discendenza, ritornarono ad Albalonga, uccisero lo zio Amulio ridando il trono al loro nonno. Da lui ottennero il permesso di fondare una nuova città dove erano cresciuti. Decisero di osservare il volo degli uccelli: il fondatore sarebbe stato chi dei due ne avesse visto il maggior numero, con questa prova Romolo vinse e la città fu chiamata Roma. Più tardi la guida ci ha fatto fare una sfida dividendoci in due gruppi. Il gioco consisteva nel girare una ruota grande dei punti cardinali e un’altra piccola dove

erano raffigurati vari uccelli. La guida dava il punteggio in base a quello che usciva dalle due ruote e a una tabella prestabilita. Ha vinto il gruppo di Romolo e il corso della storia non è stato cambiato. Abbiamo ammirato anche la toga del re di colore rosso e bianco, un fascio littorio con scure il cui manico era sormontato da una testa barbata e un frammento di rilievo funerario. In un’altra stanza c’era invece il quadro raffigurante il rapimento delle sabine e ho visto un quadro digitale dove una sabina divideva un uomo romano da uno sabino. Questa visita è stata istruttiva e interessante perché abbiamo visto dei reperti e scoperto cose interessanti sui romani. Alunni classe IV

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