Giornalino 2013 2° numero

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ISTITUTO COMPRENSIVO VILLA REATINA A.S. 2012-2013


Visita al molino di Santa Susanna Ecco il molino con la sua ruota spinta dall’acqua del fiume S. Susanna

Il signor Marcello ci saluta e comincia a spiegare...

Ecco i chicchi di grano, pronti ad essere lavorati.

Ecco il grano lavorato con l’acqua.


Il grano lavato, asciugato, viene macinato.

Dentro la macchina si separa la farina dalla semola. Il signor Marcello ci fa vedere come si separava anticamente la farina dalla semola ( con il setaccio) La farina viene messa nelle buste di carta.

Le buste piene di farina sono chiuse, cosĂŹ potranno essere portate nei negozi e le mamme compreranno la farina.

Scuola dell’infanzia Villa Reatina


Facciamo il pane a scuola con la farina del molino di Santa Susanna

La semina — la crescita


CHICCOLINO Chiccolino, dove vai? Sotto terra, non lo sai? E lì sotto non fai nulla? Dormo dentro la mia culla! Dormi sempre, ma perché? Voglio crescere come te! Ma se tanto crescerai, chiccolino, che farai? Una spiga metterò, tanti chicchi ti darò, pane buono poi sarò!

Scuola dell’infanzia Villa Reatina


Dai miei nonni A me piace andare dai nonni, perché lì mi diverto tanto, perché gioco con la bici, a pallone, gioco con gli animali. Di solito mia nonna mi fa fare la pizza per mangiarla e mi diverto molto. III A Villa Reatina

La mia scoperta Ero andato in vacanza al mare con il mio amico Alessio. Appena arrivati ci siamo messi a fare castelli di sabbia. Dopo aver fatto i castelli io sono inciampato in un enorme scavo, sono caduto e Alessio aveva cercato di tirarmi su con una corda, ma invece è caduto anche lui. Abbiamo visto ossa di dinosauro e Alessio si è rifugiato dietro di me. Dopo, Alessio, ha visto capanne del Neolitico, tutte piene di sabbia e tanti oggetti del Neolitico, perfino barche chiamate “ piroghe”. Io ho fatto almeno un centinaio di foto e ci siamo divertiti a dare loro le date. Sono venuti dei veri archeologi e ci hanno riportato in superficie. Ci siamo divertiti molto. Gli archeologi si sono congratulati con noi per il lavoro fatto. Matteo Cosenza

III A Villa Reatina


Il mare mi trasforma

Il linguaggio del Paleolitico

Quando penso al mare io divento un gabbiano. Gli spruzzi delle onde sono le mie ali. Il grande scoglio accarezzato dal mare è il mio corpo. L’onda che lo abbraccia è il mio viso, calmo e attento. Così io volo dentro mille pensieri di acque di spruzzi, di schiuma per poi fermarsi su un grande scoglio

Non sappiamo con precisione quale linguaggio usassero gli uomini del paleolitico; ma è certo che vivendo in tribù, avevano un modo di comunicare anche prima che usassero il vero e proprio linguaggio; di sicuro esprimevano le loro sensazioni con grida, gesti ed espressioni del viso. Con la scoperta del fuoco alcune famiglie si riunivano e dovettero comunicare in quale per raccontare le battute di caccia l’uomo ”Sapiens Sapiens” imparò comunicare con un linguaggio sempre più ricco e preciso. L’uso del linguaggio permise loro di trasmettersi le conoscenze.

a scrutare l’orizzonte della libertà. Classe 3° Villa Reatina III A Villa Reatina


Una ricetta golosa: Crèpes con la nutella Ingredienti per 6 persone: 100 gr di farina; 1 uovo intero e 1 tuorlo; 250 gr di latte; 20 gr di burro; nutella q.b.; zucchero a velo q.b. Procedimento: In una terrina mettere l’uovo intero e il tuorlo, lavorarli con la frusta, unite poco alla volta la farina setacciata diluendola con il latte. Lavorate il tutto fino a ottenere una pastella perfettamente liscia e omogenea. Lasciatela riposare per un’ora in frigo. Scaldate una padellina antiaderente, ungetela con il burro fuso, versate un mestolino di composto roteando la padella in modo che la pastella si distribuisca uniformemente formando un sottile velo. Fate asciugare la crepès a fuoco moderato, rigiratele con una spatola e fatela asciugare anche dall’altra parte. Procedere fino ad esaurimento della pastella. Spalmate la nutella nelle crepés, arrotolate o ripiegate in due o quattro parti, spolverizzatele di zucchero a velo e servite ben calde. Fabio Safaci III A Villa Reatina

Sport che pratico nei pressi del fiume La mia attività preferita è correre nei pressi del fiume Velino, penso che là sia un posto perfetto perché non c’è mai nessuno. L’aria è perfetta sembra quella di montagna, con intorno la natura. Io infatti mi sento meglio a volte. Non serve nessuna attrezzatura, serve soltanto la concentrazione perché se lo fai di fretta e con forza ti viene male, ti serve solo calma e concentrazione e alla fine otterrai quello che volavi. Io lo faccio da solo, voi se volete potete farlo da soli o con gli amici e i genitori e se vuoi farlo veramente puoi farlo con un vero allenatore. Samir Essahal III A Villa Reatina


Alla cascata delle Marmore

Cascata delle Marmore

Martedì, ventitre aprile, sono andato in gita con i miei compagni di classe e la mia maestra; c’erano anche i bambini della III A con la maestra Mirella e la vicepreside. Siamo partiti verso le 8:40 a bordo di un grande autobus, con sedili molto comodi e ampi finestrini panoramici. La prima tappa è stato il castello di Labro, un paesino antico situato in provincia di Rieti. La maestra ci ha accompagnato su una scalinata che, in passato, era utilizzata dalle guardie che vegliavano sul castello. Lì vicino abbiamo visto una porticina che portava ad una stanzetta dove le sentinelle si davano il cambio, o facevano brevi pause. Una signora, la guardiana del castello, ci ha spiegato che le sentinelle, per difendere il castello, non utilizzavano mai l’olio bollente perché, a quei tempi, era preziosissimo. La seconda tappa è stata il lago di Piediluco; appena arrivati abbiamo fatto colazione e poi una breve passeggiata, ammirando il paesaggio circostante. Dopo siamo risaliti sull’autobus che ci ha portato finalmente alle cascate delle Marmore, l’ultima tappa, per me la più interessante e suggestiva. Ci siamo incamminati lungo un percorso prestabilito e siamo arrivati su una piattaforma di osservazione dalla quale abbiamo ammirato le cascate. Dopo aver scattato qualche foto, ci siamo diretti verso una grotta lunga pochi metri che portava al “balcone degli innamorati”. Di fronte a noi scorrevano le acque del Velino che effettuavano un altissimo salto prima di dar vita alle cascate più alte d’Europa. Poi siamo tornati indietro ed abbiamo acquistato alcuni souvenirs nelle bancarelle da riportare ai nostri genitori. Infine siamo risaliti sull’autobus che ci ha riportati a scuola verso le 14:30, felici come non mai di aver trascorso una giornata speciale e indimenticabile a contatto con la natura, imparando divertendoci.

Il giorno 23 Aprile con la mia classe III A e con la III B ci siamo recati alle cascate delle Marmore. La mattina siamo partiti da Rieti alle 8:40, eravamo tutti molto contenti per questa uscita che aspettavamo da tanto. La prima tappa è stata Labro dove le guida ci ha accompagnato a visitare il castello. Ci ha spiegato come i soldati difendevano la città dai nemici, nascosti dietro le mura del castello. Finiti la visita ci siamo diretti al lago di Piediluco dove abbiamo sostato con l’autobus e fatto merenda in un’area da pic-nic. Insieme alle nostre maestre abbiamo fatto una breve passeggiata lungo il lago. Dopo merenda siamo andati alla cascata delle Marmore, appena arrivati, abbiamo percorso un piccolo sentiero che ci ha condotto alla cascata. Che spettacolo! Ammirare tanta acqua che velocemente veniva giù! Le maestre ci hanno accompagnato a vedere la grotta degli innamorati e lì ci siamo tutti bagnati. Dopo aver ammirato le bellezze della cascata e del verde che la circondava ci siamo diretti verso l’autobus, per far ritorno a Rieti. È stata davvero una bella giornata. Noi bambini ci siamo divertiti molto. Non vedo l’ora di trascorrerne altre.

Federico Paolessi III B Villa Reatina

Alessandro Marchione III A Villa Reatina





IV Villa Reatina





PROGETTO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE: LA STORIA Tanto tempo fa, la piana reatina era occupata dall’antico Lacus Velinus. Nel 272 a.C. il console romano Marco Curio Dentato bonificò questo territorio creando un canale per prosciugare l’acqua del fiume chiamato “Cavo curiano” che formò le cascate delle marmore. Questa opera funzionò per tanto tempo fino al medioevo quando la piana reatina tornò di nuovo ad essere una palude. A questo punto, fecero la bonifica della piana molti architetti e ognuno di loro realizzò un canale per far defluire le acque. Questi canali presero il nome dei papi del tempo: “Canale gregoriano” dal nome del papa Gregorio 12° (XII). Quello Paolino in onore del papa Paolo 3° (III°) e quello Clementino voluto da Clemente 8° (VIII). Da questo si ottennero reali benefici perché scavarono ancora di più il vecchio canale curiano. A quel tempo nel lago, le popolazioni si insediarono ai suoi bordi e lungo i pendii delle montagne tanto che per spostarsi da un lago a un altro, usarono le barche. Si dice anche che San Francesco, nel periodo che restò a Rieti, per visitare Greccio e Poggio Bustone, si spostava con una barca. La presenza del lago trasformò i reatini in un popolo di pescatori, ma le zone paludose, minacciarono le persone per la salute, infatti ci furono grandi epidemie di malaria. Siccome poi, gli allagamenti continuavano, nel 1930, costruirono due grandi dighe per fermare le acque dei fiumi Salto e Turano. L’acqua di questi due fiumi è salata ed utilizzata per produrre energia elettrica.

III Vazia


La Festa delle Acque: Che bella giornata sulla riva del Velino!

Questa mattina, dopo diverse incertezze, a causa dello sciopero dei trasporti, siamo andati sopra al Ponte Romano per partecipare alla “Manifestazione delle Acque”. Hanno partecipato gli alunni del plesso di Villa Reatina, quindi i bambini dell’infanzia delle Elementari e delle Medie. Il discorso di apertura è stato fatto dal Signor Preside facendo presente a tutti i partecipanti l’importanza che ha l’acqua per noi uomini, per le piante e gli animali, quindi per tutto il mondo. L’acqua, ha tenuto ha sottolineare il Signor Preside, è un bene prezioso e non va sprecata. Molte popolazioni del mondo non hanno acqua potabile, per questo ci si ammala e si arriva anche alla morte. I bambini della quinta hanno recitato delle poesie preparate da loro. Hanno partecipato i Vigili del Fuoco realizzando dei salvataggi molto interessanti. Alla fine della manifestazione gli uomini delle Guardia Forestale, dalla loro jeep, hanno fatto partire un getto d’acqua creando un arcobaleno. Alle ore dodici siamo rientrati felici di aver trascorso una mattinata in riva al Velino.

Mattia Festuccia III° B Villa Reatina




III VAZIA


ALLA RISCOPERTA DEGLI ANTICHI MESTIERI


IV Villa Reatina


Giornata dell’Acqua: i ragazzi di Villa Reatina sul Velino In occasione della Giornata mondiale dell’Acqua, alcuni studenti reatini sono stati protagonisti di una intensa mattinata di approfondimento sul fiume Velino, in compagnia del Sindaco Simone Petrangeli e degli operatori dei Vigili del Fuoco e del Corpo Forestale dello Stato. La Giornata mondiale dell’Acqua (in inglese: World Water Day), è una ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 e prevista all’interno delle direttive dell’agenda 21, risultato della conferenza di Rio.

Plastico realizzato dai bambini della scuola dell’Infanzia di Vazia


ARRIVA IL “CHOCOFESTIVAL”, UN WEEKEND ALL’INSEGNA DEL CIOCCOLATO

NEL CENTRO DI RIETI È stata inaugurata nel pomeriggio la seconda edizione del “Chocofestival”, la festa del cioccolato artigianale, che animerà piazza del Comune e piazza Cesare Battisti fino a domenica sera. A tagliare il nastro, il vicesindaco di Rieti, Emanuela Pariboni, il titolare dell’azienda organizzatrice L’Opera, e la presidente del Gruppo Giovani di Ascom Rieti, Antonella Torda. In piazza Cesare Battisti è gia iniziata la vendita di prodotti al cioccolato per tutti i gusti, mentre in piazza del Comune sono stati dislocati i chocolaboratori. Gli alunni della classe terza di Vazia hanno partecipato all’evento.

Statua Terenzio Varrone in cioccolato

III Viazia





SGUARDO

UNO

D’INSIEME


LA MAMMA Mamma, stringimi al tuo cuore Un baule colmo d’amore. Come l’oro sei preziosa e con tutti generosa. Scorre il tuo sangue nelle mie vene ringrazio Dio per il tuo bene, quel bene che tu m’hai donato e del quale non t’ho mai ringraziato. Per la tua foto, oggi voglio farlo l’ho sempre pensato, ma oggi ne parlo. Alunni cl. III A Vazia


SCUOLA ..GG.. ARRIVEDERCI Io vado a scuola ad ascoltare

Quando vado a scuola

La scuola è una cosa speciale

e anche ad imparare.

Il tempo vola.

istruttiva e geniale.

Le vacanze stanno arrivando,

Nelle belle giornate di sole

Non lo nego,

gli amici se ne stanno andando,

Il vento porta via tante nuvole.

mi piace tanto

vanno al mare

sei proprio un incanto.

a riposare.

Nel cielo si vede volare una farfalla

Le vacanze stanno arrivando

Sono triste andare via

Tutta colorata e bella.

e il mare mi sta chiamando.

vorrei stare in compagnia

Quando vado al mare

Nel mare raccolgo conchiglie

con i miei compagni studiare

Mi piace molto farfalle.

che sembrano piccole biglie.

e la classe non lasciare

Ciao scuola, arrivederci

A scuola le porterò

certo, la scuola mi mancherà

Con i compagni e le compagne

quando a settembre tornerò.

ma presto Settembre tornerà. Non possiamo più vederci. Daria

Filippo Beatrice

III Vazia

III Vazia III Vazia

Manca poco che la scuola,

Io vengo a scuola per imparare,

resti sola.

e anche per studiare.

Lì son chiusi i pensieri,

Sto bene in compagnia,

allegrie desideri.

la mia classe è l’allegria.

Le vacanze stan arrivando,

Al pensiero di lasciarla,

e tutti se ne stanno andando.

mi piacerebbe rivederla.

Tutti allegramente,

Nella scuola ogni anno ci sono diversi pensieri,

al mare finalmente!

e ogni volta desideri.

Ma poi vien la noia,

Ho passato un anno fecondo,

tornare a casa che gioia! La scuola ha un segreto,

e ho guardato con gioia il mondo. A settembre però riaprirà,

del saper concreto.

e io esprimerò tutta la mai felicità!

A settembre al suono della campanella, apre la porta la signora bidella!

Elisa Benedetta III Vazia

III Vazia


Ciao scuola arrivederci,

Scuola arrivederci

non vedo l’ora di ritornarci.

Spero tanto di rivederci.

La scuola è allegria

Scuola mi mancherai

perché si sta in compagnia.

ma l’anno prossimo ci rivedrai.

Scuola mia mi mancherai?

È già finita la scuola

Ti voglio bene tu lo sai!

a pensarci il tempo vola.

È bello andare in vacanza

Abbiamo molte speranze

di giocare ha speranza,

che inizino le vacanze.

mi dispiace andare via

È una vera magia

perché mi infondi l’allegria.

stare in compagnia.

È bello stare in compagnia

non vedo l’ora di tornare

ma è brutto andare via.

per studiare ed imparare.

A settembre tornerà

ti penso ogni giorno

così tutti rivedrò.

non mi stanco mai di vederti intorno. Ermanno

Adriana

III Vazia

III Vazia

Scuola, tu sei ormai entrata nel mio cuore, Ciao scuola

non ti scordare mai del mio grande amore.

ci rivediamo a settembre,

Sei sempre nei miei pensieri

ora vado in vacanza

Il tempo è passato,

per giocare sempre.

ma sembra ieri.

Questa estate vado al mare

Ma a settembre io ritornerò

perché mi voglio abbronzare.

E con tutti i miei amici giocherò.

Tanti tuffi mi farò Tommaso III Vazia

e con le onde giocherò. Ciao ciao scuola ti saluto al prossimo autunno il benvenuto.

Antonello III Vazia


La scuola finirà e un altro anno passerà, l’ultimo giorno ci saluteremo ma a settembre ci rincontreremo. Chi al mare andrà col secchiello e paletta giocherà; chi rimarrà in città la vacanza non farà. Tre mesi di vacanza faremo ma un libro intero leggeremo.

Anna III Vazia

La scuola

Tu mi piaci tanto,

è magia

sei proprio un incanto.

mi dispiace andare via

Come l’oro sei preziosa,

e una cosa speciale

hai miei occhi tanto graziosa.

non c’è nulla di banale.

Tu graziosa lo sei tanto,

scuola

ai miei occhi un incanto.

vengo da te perché

Di cose ne insegni tante,

sei la cosa più bella che c’è.

le memorizzo in un istante. Un giorno da te tornerò Sofia

e i miei compagni rivedrò.

III Vazia Dario III Vazia


I DIRITTI DEI BAMBINI... Gli alunni della classe V di Vazia vincono lo spazio poesia a livello Nazionale

Comitato per la vita !Daniele Chianelli” - Perugia Concorso nazionale di narrativa e poesia “Scrivere per cantare l’amore per la vita” - “° edizione

E’ solo amore Cosa sente dentro al cuore, quel giovane dottore mentre visita quel bambino, che lo guarda dal lettino? E la giovane infermiera, Che lo assiste notte, giorno e sera. Cosa sente dentro al cuore? Lo sapete? : è solo amore.

Agnese Angelucci classe V Vazia


Arcobaleno Bianca la stanza, Bianca la pelle, Bianco il lenzuolo sopra le spalle.

Morbido il mondo Sopra il cuscino, Che coccola sempre ogni bambino.

Giallo è il sole Che entra spendente E illumina gli angoli della tua mente.

Verde il copriletto Sopra il tuo petto E la speranza di un mondo perfetto.

Bianco il sorriso, rosso il tuo cuore, Azzurro il cielo, Verso il tuo viso. Tutti i colori per ogni bambino Che anche se soffre, Ha avanti il destino.

La gioia piĂš forte Ăˆ la speranza, Un arcobaleno che illumina sempre La tua bianca stanza!

Elettra Torda classe V Vazia


“L’arte di mettere da parte” è il risparmio raccontato dalla creatività dei bambini di oltre 100 scuole elementari di tutte le regioni d’Italia, fra le quali la scuola primaria di Vazia e Villa Reatina, che hanno aderito al progetto ludico-formativo “Una Storia fatta apPosta”, realizzato da Poste Italiane e Cassa Depositi e Prestiti in occasione dell’88ª Giornata Mondiale del Risparmio dell’ottobre scorso.

Impariamo ad accendere la luce solo quando è necessario, sfruttare di più la luce solare. Evitare sprechi alimentari e differenziare i rifiuti, permettendo così il riciclo di materiali come plastica, l’alluminio o il vetro. Non aprire per troppo tempo il rubinetto dell’acqua e pensare che l’acqua non è un qualcosa che spesso ci fa divertire ma un bene prezioso che non dovrebbe mancare in nessuna parte del mondo. Imparare ad avere più rispetto per i soldi, non sprecarli inutilmente e pensare che con tutti i soldi che spesso vengono spesi male, in molte parti del mondo potrebbero servire ad altri scopi. Non aprire spesso il rubinetto dell’acqua calda e mettere il coperchio sulle pentole per far bollire l’acqua. Così facendo l’acqua bolle prima e si ha un risparmio sul gas.

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SARA PUSCEDDU CLASSE V VAZIA

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Nell’anno scolastico appena concluso l’attività gioco-sport ha avuto esito positivo grazie anche all’apporto dell’insegnante Adriana Catini, la quale, se pur in pensione, ha affiancato le maestre della scuola nella realizzazione delle attività sportive. Noi tutti bambini di Vazia abbiamo vissuto una fantastica esperienze nel campo scuola Guidobaldi, qui abbiamo gareggiato fra di noi e siamo stati tutti premiati come campioni con vere medaglie!!!

Infanzia Vazia


Infanzia Villa Reatina


Documento approvato dall’assemblea dei baby-sindaci (che sarà inviato alle varie istituzioni locali, nazionali e internazionali): Noi, rappresentanti dei Consigli Comunali dei Ragazzi di alcune località del Lazio, riuniti a Rieti per il nostro summit, da questo luogo, centro geografico d’Italia e cuore della “Valle Santa” cara alla memoria di san Francesco d’Assisi, vogliamo rivolgere un appello affinché, anche con il nostro piccolo contributo di bambini e ragazzi, possano realizzarsi i valori della legalità, della partecipazione, della cittadinanza attiva e responsabile. Vogliamo partire da noi stessi, dalle nostre scuole, dalle esperienze di democrazia che, come consigli comunali dei ragazzi, stiamo vivendo. Chiediamo la collaborazione del mondo degli adulti e l’attenzione delle istituzioni: aiutateci ad esercitarci a vivere in modo vero il nostro essere cittadini dei luoghi che abitiamo e solidali con le problematiche che vivono i nostri coetanei nelle diverse parti del pianeta. In particolare, in base alle esperienze svolte nelle nostre realtà di appartenenza, alle riflessioni fatte in precedenza nelle nostre scuole (che alleghiamo al presente documento), alle considerazioni emerse nell’incontro odierno, vogliamo attirare l’attenzione su alcune questioni: • aiutateci, innanzitutto con il buon esempio, ad amare la società in cui viviamo e a sentirci sempre responsabili della “cosa pubblica”, educandoci a crescere nella democrazia e nell’amore alla legalità;

siamo convinti che la pace nasca da ciascuno di noi: ci impegniamo a costruire rapporti nuovi di

concordia e amicizia a partire dal nostro quotidiano, certi che saggezza e umanità sono gli atteggiamenti fondamentali per un mondo più unito; ci sentiamo vicini a tutte le situazioni di conflitto esistenti sul nostro Pianeta, soprattutto dove sono i bambini a subirne le conseguenze;• il creato è un grande dono da salvaguardare: vogliamo crescere nel rispetto dell’ambiente, educandoci a utilizzare le risorse naturali in modo saggio e responsabile e valorizzando le bellezze


del nostro territorio, con l’impegno a maturare sin da piccoli una sensibilità ecologica; • anche nel nostro piccolo è bello e importante dare un contributo per aiutare chi si trova in difficoltà: malati, anziani, bambini bisognosi… Nelle scuole e nelle realtà locali esistono tante belle esperienze di volontariato con cui anche noi ragazzi collaboriamo, con l’intento di estendere sempre di più le iniziative di solidarietà e le occasioni in cui possiamo vivere in prima persona la vicinanza verso le situazioni di disagio. Come consigli comunali dei ragazzi, intendiamo collaborare con il mondo dei grandi, in particolare con i nostri enti locali, perché soltanto in questo modo si costruisce il vero bene comune. seguono le firme di: Matteo Bianchi baby-sindaco dell’Istituto Comprensivo di Villa Reatina – Rieti) Gianluca Massimetti baby-sindaco C.C.R. di Fiamignano (RI)) Maria Aurora Rosati baby-sindaco C.C.R. di Pescorocchiano (RI) Alessio Berti baby-sindaco C.C.R. di Cassino (FR) - assente per motivi di salute (in sua vece ha presenziato e apposto la firma la vice baby-sindaco)


A Rieti il summit dei baby-sindaci del Lazio L’assemblea dei baby-consigli ha formalmente votato e approvato un documento comune Organizzato dal baby-consiglio dell’Istituto Comprensivo di Villa Reatina (già 3° Circolo Didattico di Rieti), si è svolto oggi il summit dei baby-sindaci del Lazio, con l’assemblea di “consigli comunali dei ragazzi” ospitati nell’aula consiliare del Comune di Rieti. L’iniziativa è stata voluta – sulla scia di analoghi incontri già svolti in anni precedenti – dal consesso che, nella scolaresca di Villa Reatina (che si fregia del titolo di “scuola ambasciatrice di buona volontà” riconosciuto dall’Unicef), da diversi anni vede gli alunni protagonisti di un’esperienza di “democrazia in erba” cimentandosi ogni anno con l’elezione di un baby-consiglio e attività di partecipazione dei ragazzi nel segno della partecipazione civica, della promozione dei diritti dei minori, dell’educazione alla legalità. Hanno aderito due “consigli comunali dei ragazzi” presenti nella provincia di Rieti, esattamente nel Cicolano, quelli di Pescorocchiano e di Fiamignano (che afferiscono come realtà scolastica all’Istituto comprensivo di Petrella Salto) più quello di una località del sud della regione, Cassino, in cui opera un baby-consiglio a livello comunale che raggruppa tutte le realtà scolastiche (tre istituti comprensivi statali più una scuola paritaria) della cittadina. Gli ospiti hanno raggiunto nella prima mattinata il capoluogo reatino e sono stati accolti dai piccoli colleghi di Villa Reatina al Lungovelino Cafè per una colazione, per poi essere condotti in un breve tour in città con la guida degli allievi della sezione turistica dell’IPSSCT “Nazareno Strampelli”: i ragazzi hanno così visitato il monumento alla Lira, il Ponte Romano, la Cattedrale, i giardini sotto la Loggia del Vignola, per poi raggiungere il Palazzo Comunale dove sono stati accolti nell’aula “Calcagnadoro” dal vice sindaco Emanuela Pariboni (in sostituzione del sindaco Simone Petrangeli, che si trovava a Roma per impegni istituzionali); con lei, i colleghi di giunta Stefania Mariantoni (assessore ai Servizi sociali) e Diego Di Paolo (assessore alla Cultura). In prima fila, in rappresentanza della Prefettura il vice prefetto dott. Paolo Grieco e i vertici dell’Unicef di Rieti, con la presidente provinciale prof.ssa Mirella Lizzi. Hanno portato poi il saluto degli organismi laziali competenti il Garante regionale per l’infanzia, Francesco Alvaro, e il presidente del comitato regionale Unicef, Alfonso De Biasio Gliottone. A introdurre i lavori il dirigente scolastico dell’I.C. Villa Reatina, prof. Ercole Luigi De Rossi, che ha salutato gli ospiti e le autorità, insieme al baby-sindaco della scuola organizzatrice, il giovanissimo Matteo Bianchi, seduto al tavolo di presidenza assieme ai “colleghi” degli altri tre baby-consigli partecipanti al summit. Dopo il saluto rivolto dalle autorità “adulti”, è toccato ai “sindaci” ragazzi esporre le riflessioni su tematiche affrontate nelle realtà di provenienza, riguardanti l’ambiente, la solidarietà, l’impegno della legalità, la promozione sociale, l’attenzione al territorio. Riflessioni sintetizzate in un documento comune che l’assemblea dei baby-consigli ha formalmente votato e approvato, prima della firma apposta in calce ad esso dai quattro baby-sindaci. La mattinata si è conclusa con una visita da parte dei ragazzi alle sovrastanti sale del Museo civico, prima di consumare insieme il pranzo e chiudere questa intensa giornata di incontro e condivisione di esperienze.


Sabato 8 giugno, per la festa di fine anno, noi bambini di cinque anni della scuola dell’infanzia di Vazia, insieme ai nostri amici dell’istituto comprensivo di Villa Reatina ci siamo dati appuntamento presso il Palasoujourner. Con i nostri coloratissimi costumi guidati con passione e bravura dalle nostre insegnanti ma soprattutto dall’esperta maestra di danza Katia, abbiamo dato vita a un magnifico spettacolo, seguito con entusiasmo e applausi dal pubblico. Complimentandosi per il lavoro svolto è intervenuto il nostro dirigente scolastico che ci ha salutato con nostalgia per aver raggiunto il traguardo finale del suo iter professionale. È stata veramente una serata speciale da ricordare come un momento di condivisione scuola – famiglia molto coinvolgente.

Infanzia Vazia

Pinocchio visto dai bambini della scuola di Campoloniano


L’8 giugno noi bambini del plesso di Vazia, Villa Reatina e Campoloniano ci sono riuniti al Palasoujourner per dar vita ad un meraviglioso spettacolo. Attraverso i balletti, coreografati dalla nostra splendida maestra di danza Katia Benedetti abbiamo portato tutti gli spettatori in un magico mondo fiabesco, pieno di colori e fantasia, grazie anche all’aiuto di alcune nostre mamme per la creazione dei costumi. Hanno aperto lo spettacolo i ragazzi delle medie, attraverso vari cori e suonando con la pianola, supportati dal loro maestro di musica. Alcuni alunni delle medie hanno poi trasportato in una fiabesca biblioteca alcuni compagni dell’infanzia di 5 anni, e da lì è iniziato un meraviglioso viaggio. L’infanzia di Villa Reatina ha aperto le danze nel mondo di Pinocchio con fantastici burattini, per poi continuare con l’infanzia di Vazia e Campoloniano con dei simpaticissimi grilli. Le classi prime di Villa Reatina e Vazia hanno voltato pagina nel grande libro di Biancaneve. Tanti fiori e animaletti del bosco hanno circondato e danzato insieme ad un bellissima Biancaneve, quando poi sono stati raggiunti da tantissimi nanetti e dal grande principe. Le classi seconde, sempre di Villa Reatina e di Vazia, vi hanno trasportato nel mondo di Cenerentola, accompagnata da tanti simpatici topini, uccellini e fate celesti. Abbiamo aspettato le quinte di entrambi i plessi, per tuffarci all’interno dei camini con gli spazzacamini e le tate della meravigliosa Mary Poppins. Spaventapasseri, leoni e uomini di latta hanno invaso il Palasoujourner per portarvi nella favola del Mago di Oz, i bambini delle classi terze. Gli alunni delle classi quarte, invece, vi hanno trasportato nel magico libro della Gabbianella e il gatto, trasformandosi in gabbiani, petrolio e gatti. I ragazzi delle medie con i bambini dell’infanzia sono poi usciti da questo mondo fiabesco e hanno lasciato la biblioteca per ritornare alla realtà. Una realtà che ci ha portati tutti quanti ad un grande regalo per il Preside Ercole De Rossi, che chiude la sua carriera lavorativa con entusiasmo e commozione. Per dargli un saluto speciale sono intervenuti tutti i baby sindaci eletti durante il suo operato. La mega festa è poi finita tra applausi e gioia di tutti noi bambini, delle maestre e dei genitori, tutti pronti a lasciare anche quest’anno scolastico e tuffarsi nelle vacanze!!!



Tutti i giorni sentiamo parlare di legalità. Ma che cos’è veramente la legalità? La legalità consiste nel rispettare tutte le regole. Ma quali sono queste regole da rispettare? Esse sono contenute nei 139 articoli della Costituzione italiana, che ci richiamano in fondo tutti alla stessa cosa: rispettare chi ci è accanto ed essere solidali con loro. Per noi ragazzi per esempio solidarietà vuol dire aiutare le persone che sono in difficoltà e che hanno bisogno del nostro aiuto. Ma non è necessario però andare tanto lontano, in Africa, in Asia ecc..., per farlo basta soltanto guardarci intorno ... magari nella nostra stessa classe! Essere solidali per noi ragazzi significa allora: Aiutare chi è in difficoltà economica, risparmiando i soldi delle figurine e dando loro quanto messo da parte. Aiutare chi ha problemi fisici e di salute, aiutandolo nel quotidiano. Aiutare i compagni che sono in difficoltà, di qualsiasi tipo essa sia. Soccorrere gli animali feriti e abbandonati, adottandoli, curandoli e trovando loro una famiglia che gli voglia bene. Aiutare gli stranieri che si trovano nel nostro Paese e in particolare nelle nostre classi. Per noi ragazzi solidarietà significa soprattutto non essere razzisti e rispettare tutti i compagni, di qualsiasi nazionalità essi siano. Gli adulti invece non sembrano interessati alla solidarietà, anzi molto spesso compiono atti razzisti, offendendo chi considerano “diverso”, quando dovrebbero al contrario donare dei soldi a chi è in difficoltà, adottare un bambino a distanza, offrendogli dei soldi per vivere, andare in missione di pace, impegnarsi a stare vicino a chi ne ha bisogno. Per concludere possiamo dire che fare solidarietà e rispettare le leggi fanno parte della vita quotidiana di tutti, soprattutto di noi ragazzi, perché saremo proprio noi gli adulti del domani e dobbiamo dare il buono esempio fin da adesso che siamo ancora piccoli!!! Maria Rita Aguzzi – Alessia Algieri – Davide Corazza – Elisa Giovannelli – Angelica Marinelli IA

La legalità, serve a mantenere l’ordine nel popolo, insegna il rispetto delle leggi e induce a farle rispettare. Essa è nata con la Rivoluzione francese è fondamentale per ogni tipo di società. Purtroppo la legalità è sempre meno rispettata nel nostro Paese, per questo, ogni giorno ascoltiamo in televisione, alla radio o per strada, eventi catastrofici che accadono a causa di persone “illegali”, ossia persone che non rispettano le leggi. Come dice lo scrittore-poeta Aleksandr Solzenicyn: “Nella vita sociale, libertà e uguaglianza tendono a escludersi reciprocamente, sono antagoniste: infatti, la libertà distrugge l’uguaglianza sociale, è proprio questa una delle funzioni della libertà, perché diversamente non si potrebbe giungere”. Secondo noi questa frase, apparentemente semplice, raccoglie concetti molto complessi; vuole esprimere che la libertà è un diritto comune che nessuno, né i potenti né i prepotenti, può sottrarre ai cittadini. Nella vita, quindi, bisogna essere sempre “legali”, soprattutto noi ragazzi che a scuola, studiando la Costituzione italiana, stiamo cominciando a conoscere meglio cosa si intenda per legalità. Purtroppo però la legalità tende a diminuire, perché le azioni illegali aumentano di giorno in giorno e sono commesse da persone di tutte le età, appartenenti a tutti i ceti sociali e purtroppo, molto spesso, proprio da quelle persone che dovrebbero invece difenderla e diffonderla. A nostro parere, per indurre le persone a rispettare le leggi, bisognerebbe dare una punizione esemplare a chi non le rispetta. Inoltre, come dice il poeta Khalil Gibran: “Sarete liberi solo quando lo stesso desiderio di ricercare la libertà sarà una pratica per voi e finirete di chiamarla un fine e un compimento”; l’essere legali allora non vuol dire solo rispettare le leggi, ma anche comprenderle, farle proprie e quindi farle rispettare agli altri, in ogni momento della nostra vita, anche alla nostra età, perché solo così si è veramente liberi. Quindi se la legalità non esistesse, non ci sarebbe la libertà e sua volta non sarebbe presente nessun tipo di società. G. Reginaldi – G. Salusest – G. Tomassetti IB


Il giorno due Dicembre 2009 mia madre ha avuto un incidente stradale; è stata ricoverata tre settimane e, quando è tornata a casa, non poteva muoversi, perché era ingessata. Da quel momento ho iniziato ad aiutare in casa mio padre nelle faccende domestiche. La mattina ero io a preparare la colazione a mia madre, mentre mio padre andava a fare la spesa; poi aiutavo la mamma ad alzarsi dal letto e mettersi sul divano . Mentre lei era lì a guardare la TV, mio padre cucinava, io riordinavo la camera, pulivo i bagni e dopo mangiato lo aiutavo a lavare i piatti. Da quel momento ho capito cosa voleva dire mio padre quando mi diceva, e mi dice ancora, di rimboccarsi le maniche e collaborare tutti insieme per affrontare le difficoltà e non far sentire la mamma inutile. Io da quel giorno, quando posso e sono a casa, aiuto sempre mia madre a fare le faccende di casa e debbo dire che mi diverte molto e mi piace farle insieme a lei!

Qualche tempo fa mio padre e mio zio decisero di fare un muretto con il cemento, per dividere la nostra terra da quella di un loro zio. Papà e zio si aiutarono a vicenda: zio misurava con il metro e papà metteva delle lastre di legno che servivano a dare una forma al muretto; poi, quando fu tutto pronto, papà ordinò il cemento e dopo qualche giorno arrivò un camion pieno. Mio padre e mio zio, non potendo fare tutto da soli, ebbero bisogno dell’aiuto di mia madre e dei nonni. Da lì comincio la collaborazione in famiglia. Papà, zio e mamma prendevano le carriole piene di cemento e le portavano dove era necessario. mio fratello ed io, invece, aiutavamo nonna e nonno. Io prendevo le carriole vuote e le portavo al camion per farle riempire, mentre mio fratello prendeva il cemento che era caduto per terra e lo metteva dove serviva . Mia mamma correva di qua e di là e, per farla riposare un po’, io l’aiutai facendo quello che la stancava tanto. Mio nonno e mia nonna spostavano con un bastone il cemento, facendolo camminare fino a dove serviva . Rimasi nel cortile ad aiutare mio papà fino alle 17:00 e, anche se quando tornai a casa ero un po’ stanca , mi piacque molto collaborare con la mia famiglia e mi divertii pure! Francesca Festuccia IB

Michela Vitale IB

Io credo che la collaborazione in famiglia sia molto importante, ciò mi è stato dimostrato da un episodio in particolare. Un giorno mia sorella Sara, tornando da Roma, scese dall'autobus e fu investita da un’automobile. Quando la notizia giunse a casa, grazie ad una chiamata di mia madre che doveva prenderla alla fermata, la preoccupazione si fece sentire. Non sapevamo di preciso cosa fosse successo, sapevamo soltanto che si era fatta male ad un piede. Dopo i soccorsi e le visite al Pronto soccorso tornò a casa, ma non potendo poggiare il piede, per il gran dolore, non riusciva a camminare. Di conseguenza tutti facevano quel che potevano per aiutarla, anch’io nel mio piccolo: le prendevo le cose di cui aveva bisogno e le facevo compagnia. Di certo non potevo essere io a prenderla in braccio per portarla al piano superiore, questo poteva farlo solo papà; delle visite di controllo in Ospedale se ne occupava invece Antonella, la mia sorella maggiore, perché mamma e papà erano occupati al lavoro. Ciò oggi mi fa capire che se allora non ci fosse stata una collaborazione familiare, oltre ai problemi di salute si sarebbero aggiunti quelli di organizzazione. La disponibilità però all’aiuto familiare ci fa affrontare situazioni di difficoltà con maggiore serenità! Lisa Di Cesare IB


L’acqua è un bene prezioso, importantissimo per la vita dell’uomo, degli animali e delle piante, ma anche per le industrie, per l’agricoltura e per le vie di comunicazione. Nel 1994, nella Giornata Mondiale dell’Alimentazione, lo stesso papa Giovanni Paolo II sottolineò la necessità di “considerare l’importanza dell’acqua per la vita e la sussistenza degli individui e della comunità”. L’acqua quindi è preziosa e fondamentale per tutti gli esseri viventi, uomini, animali e piante: senza di essa sia l’uomo che gli animali morirebbero entro tre giorni. Anche le piante dipendono dall’acqua: senza di essa non avverrebbe la fotosintesi clorofilliana, senza la fotosintesi non ci sarebbe cibo per altri organismi e neanche l’ossigeno così importante per ogni essere vivente. Inoltre l’acqua è fondamentale per tutte le attività umane, agricole e industriali: la maggior parte dell’acqua è infatti consumata dall’agricoltura, seguita dall’industria e infine dall’uomo. Ma in quale modo l’uomo impiega l’acqua? Spesso l’uomo pensa che si tratti di una risorsa inesauribile, quindi ne fa usi “inutili”: sprecandola e a volte l’inquinandola, buttando rifiuti nei fiumi, nei mari e nei laghi. Forse dovrebbe pensare a quei Paesi in cui l’acqua non c’è o è pochissima e riconsiderare l’uso inadeguato che ne fa! Proprio perché in molti regioni del Pianeta essa scarseggia, questo bene prezioso dovrebbe essere gestito con più attenzione da parte di tutti! Potremmo cominciare noi, nel nostro piccolo, evitando di sprecarla, utilizzando meno prodotti chimici e meno saponi, controllando che i rifiuti tossici vengano smaltiti correttamente e legalmente e non gettati nell’acqua! Quindi da parte dell’uomo, servirebbe più attenzione e buon senso nell’affrontare il problema dell’acqua, perché, sempre secondo papa Giovanni Paolo II, “senza dei sani principi morali non si potranno mai raggiungere quegli accorgimenti necessari per preservarla e utilizzarla”. Giulia Reginaldi IB

Acqua, amica mia … Acqua, acquetta Preziosa e benedetta, se mi manchi la mattina, vado a scuola meno carina! Sei la mia bevanda preferita E se tu manchi, manca pure la vita! Maria Rita Aguzzi IA L’acqua è un bene prezioso e indispensabile per la vita dell’uomo. Oggi però nel mondo muoiono milioni di persone per aver consumato acqua di cattiva qualità. L’acqua è un elemento naturale da non sprecare, perché le persone nel mondo che la possono attingere sono veramente poche: solo il 20%! Ogni anno poi la popolazione aumenta e quindi il quantitativo pro-capite diminuisce; in alcuni Paesi l’acqua non c’è o non è sufficiente per la popolazione e quindi gli abitanti devono ricavarla da pozzanghere, fiumi o piccoli ruscelli e per questo muoiono tante persone. Secondo me, bisognerebbe allora farne un uso corretto e non sprecarla, perché è un bene prezioso indispensabile per la vita di ogni forma di vita! Alessia Algieri IA L’acqua è un bene prezioso necessario alla vita dell’uomo. L’acqua dolce, sul nostro Pianeta non è inesauribile. Ogni persona ha il dovere di preservarla, di utilizzarla con cura e di risparmiarla. Inquinarla significa creare seri danni all’uomo e agli altri esseri viventi che da essa dipendono. L’acqua infatti è una risorsa comune che ha bisogno di una cooperazione internazionale indispensabile a tutte le attività umane. Essa è la radice della vita e da queste verità bisogna partire per preservarla e non sprecarla. Bisognerebbe che tutti noi ne facessimo un uso razionale e ci impegnassimo a far diventare l’acqua la bandiera dei diritti del ventunesimo secolo. Ancora oggi purtroppo un miliardo e mezzo di persone nel mondo non hanno accesso all’acqua potabile, l’acqua però è un patrimonio comune, pertanto il suo lo spreco e inquinamento costituiscono un danno per tutti! Lisa Di Cesare – Roberto Grassi – Marco Fioravanti – Giulia Grifoni IB


L’acqua dobbiamo preservare, perché è il migliore dono che ci potevano fare! L’acqua serve veramente e non possiamo non dire niente quando la vogliono inquinare! Noi tutti insieme una sola cosa dobbiamo fare: dobbiamo protestare, e dobbiamo salvare ciò che qualcuno gratuitamente ci volle donare!! Matteo Benvenuti IA

Fin dall’antichità l’acqua fu considerata un bene prezioso, tanto che le prime grandi civiltà sorsero vicino ai fiumi. Dall’altra parte i tre quarti della Terra sono ricoperti dall’acqua, quindi essa nel nostro Pianeta è molto abbondante, ma ciò non significa che sia anche inesauribile e dovunque potabile. Bisogna allora riflettere attentamente sull’esigenza di non sprecarla e di mantenerla pulita in modo che tutti ne possano usufruire. Noi tutti allora siamo chiamati a preservarla, controllarla e, se possibile, accrescerla, come afferma il secondo principio della Carta dell’acqua. Pure noi ragazzi nel nostro piccolo possiamo contribuire a fare ciò, usandola in modo corretto; se avremo imparato a risparmiarla, miglioreremo le condizioni di vita di tutto il Pianeta e prepareremo un futuro migliore per tutti! Maria Rita Aguzzi IA


Finalmente dopo un lungo inverno è arrivata la primavera, lo si vede guardandosi attorno. I terrazzi, i giardini, i prati hanno ripreso colore perché i fiori sono sbocciati. Gli uccellini cinguettano già al mattino e le lucertole si allungano al sole. I parchi non sono più deserti i bambini li rallegrano. Le giornate sono più lunghe e le abitudini delle persone cambiano; se in inverno dopo aver fatto i compiti si guardava la televisione, in primavera si esce con gli amici, si passeggia, si va in bicicletta. La bella stagione mi rende felice perché la noia, che qualche volta mi viene dentro casa durante le giornate fredde e piovose d’inverno, lascia spazio allo svago all’aperto. Quando il primo caldo mi fa abbandonare maglione, sciarpa e cappotto, sento una tale leggerezza che mi sembra di essere più libera. Io adoro la primavera, il suo clima mi porta subito avanti nel tempo e mi fa pensare alla vita spensierata dell’estate. Lisa Di Cesare I B

Che bello, come sono felice perché è arrivata la primavera! La primavera è una bellissima stagione, perché precede l’estate, ma soprattutto perché si avvicina la fine della scuola. Questa stagione è bella anche perché c’è un risveglio della natura: fioriscono le piante quindi il paesaggio, oltre ad essere verde per l’erba che rinasce, è colorato dai bellissimi fiori delle piante. Questo però, per me e per molte altre persone allergiche ai pollini, costituisce l’unico aspetto negativo della primavera. Con l’arrivo della bella stagione ritornano le rondini che durante l’inverno erano andate nei paesi più caldi. Esse volano nel cielo cinguettando e la mattina quando mi sveglio mi rallegrano con la loro melodia. Sul tetto della mia casa stanno già costruendo i nidi per i loro piccoli. Io in questo periodo sono molto felice perché la primavera “anticipa” l’estate che è la stagione che preferisco. Già da adesso inizio a pensare alle future vacanze estive e a progettarle insieme ai miei genitori. Quest’anno ci piacerebbe tornare in crociera proprio come lo scorso anno, però cambiando itinerario. Ogni giorno ne discutiamo, perché io vorrei visitare l’Europa del Nord, mentre mia madre e mio padre vorrebbero visitare alcune città che si trovano nel Mediterraneo occidentale. Per questo motivo non abbiamo ancora deciso quale sarà la meta del nostro viaggio. In fondo non vale la pena discutere per questo, l’importante è partire! Un altro aspetto positivo della primavera è che le giornate sono più lunghe e quindi c’è il tempo per fare tutto: giocare, divertirsi, e fare i compiti; per questo io di pomeriggio posso uscire con le amiche ed andare a giocare nella piazzetta del mio quartiere. er concludere posso dire che la primavera è una stagione davvero speciale! Questa stagione ci risveglia dal “letargo” dell’inverno e ci prepara al divertimento dell’estate. Maria Rita Aguzzi IA

La primavera è quella stagione dell’anno che a me piace di più perché si passa dai giorni piovosi e grigi dell’inverno a quelli sereni e luminosi. Questa stagione è bella, perché quando mi sveglio la mattina è già giorno, mentre d’inverno è buio; gli uccelli cantano nel mio giardino, ciò non accade in inverno; gli alberi infine fioriscono e i prati si colorano di mille colori. Un altro cambiamento della primavera è la durata della giornata: in inverno ci sono poche ore di sole, con l’arrivo della primavera le giornate si “allungano” e sono più calde. La conseguenza è che finalmente si può tornare ad uscire di fuori, si gioca di meno con i videogames, computers, telefonini per uscire con gli amici e giocare a pallone o andare in bicicletta. Con la primavera cambia anche l’abbigliamento: si tolgono maglioni e cappotti per indossare indumenti più leggeri, come le mie adorate magliette a mezze maniche! La primavera mi mette di buon umore, soprattutto perché mi fa capire che l’inverno è ormai passato e sta per arrivare la stagione più bella: l’estate, e con essa la fine della scuola e l’inizio delle vacanze! Cristian Corsi IB


Il ventuno marzo è arrivata la primavera; quando arriva questa stagione sono molto contenta perché mi viene voglia di uscire e fare delle belle passeggiate e vedere il risveglio della natura e gli animali che escono dalle loro tane. Il clima è migliore ed è più mite, iniziano ad arrivare le belle giornate di sole che illuminano anche gli angoli più bui delle strade, gli uccelli vengono dai paesi più freddi, gli alberi fioriscono e i prati ritornano ad addobbarsi con tanti fiori, formando un tappeto colorato come l’arcobaleno. Iniziano a spuntare nuovi frutti e tanta è la voglia di uscire e di svegliarsi la mattina ed osservare dalla finestra la natura. In primavera le giornate si allungano e possiamo incontrarci con gli amici, con l’arrivo di questa stagione ci vestiamo più leggieri e abbandoniamo i cappotti, gli stivali, i maglioni. Anche i cani ed i gatti si stendono al sole nei giardini e si godono il bel tempo. Tutto questo è la primavera che porta gioia nei nostri cuori al contrario dell’inverno, dove tutto è grigio e cupo, i prati di color marrone, le piante con le foglie gialle, la pioggia che ci costringe a rimanere in casa. Anche le persone sono un po’ più tristi, invece con la primavera si ride di più e si sta insieme all’aperto. Ecco perché la primavera per me è una bellissima stagione.

Finalmente è arrivata la primavera tanto attesa. Dopo sei mesi di brutta stagione arrivano le belle giornate, dove le nuvole e le precipitazioni atmosferiche non sono le benvenute. Adesso le giornate cominciano a diventare più lunghe, nei parchi e lungo le vie delle città tutti gli alberi fioriscono e i prati diventano coperti di mille colori. Vedere il cambiamento dei colori delle piante da scuri e cupi ad accesi e vivaci mi mette il buon umore e mi fa sentire felice. Mi rende allegra il cinguettio degli uccelli che si vedono svolazzare lieti da ogni parte e il volo leggero delle farfalle mi fa venir voglia di volare insieme a loro. Le strade cominciano ad essere più popolate grazie al sole che invoglia la gente a uscire di casa. Purtroppo non da tutte le parti però è arrivata la bella stagione , infatti le piogge sono ancora molto numerose e c’è sempre qualche nuvola fastidiosa qua e là , ma dopotutto le temperature sono sempre abbastanza calde. La cosa poco piacevole di questa stagione è che con queste belle giornate noi ragazzi vorremmo uscire e invece siamo rinchiusi dalle otto e venti fino all’una e venti a scuola, dove i professori “pretendono” da noi tutta l’attenzione possibile, mentre noi stiamo già pianificando il pomeriggio che passeremo correndo da un parco all’altro. Dopo tutto si fa questo durante la bella stagione, soprattutto se c’è il sole! In caso contrario si sta a casa a fare i compiti. Asya Diociaiuti IB Spero che le giornate diventino sempre più calde e che le piogge e il freddo facciano definitivamente le valigie. Gaia Tomassetti IB

Finalmente è arrivata la primavera, i fiori cominciano a sbocciare e a rendere tutto armonioso. Non c’è più l’oscurità che ricopriva la terra durante i mesi più freddi, adesso c’è luce, tanta luce che sprigiona allegria e felicità. Così tutti si sentono più dinamici e capaci di fare qualsiasi cosa. La natura ormai non si rattristerà più, la vita rinascerà ed ogni animale uscirà dal letargo e, dalla sua tana, si affaccerà con tanto entusiasmo, pronto a ricominciare la sua esistenza. I fiori, man mano che passano i giorni si aprono con cautela e alla fine diventeranno la cosa migliore della primavera. Così il paesaggio circostante torna ad avere splendore e allegria, dipinto di tanti colori accesi: il giallo delle ginestre, il fucsia dei lillà, il viola degli iris, il rosso delle rose. Il verde, con le sue sfumature, è il colore dominante: in questo modo gli alberi e i prati salutano la nuova stagione. Al mattino gli uccellini ricominciano a cinguettare e a dare il buongiorno a tutti gli esseri viventi. Ovunque si sentono profumi di ogni genere: dall’erba appena tagliata ai fiori sbocciati e alle giovani foglie spuntate da poco. Anch’io faccio parte di questo “spettacolo”, perché sento che sto cambiando, mi sto dipingendo di vari colori prima di arrivare ad una felicità indescrivibile. I profumi, i suoni e i colori della primavera sembrano infatti darmi la possibilità di essere migliore. L’armonia e la pace che sento intorno a me mi danno l’energia e la forza necessaria a fare quei progressi di cui posso esserne fiera. Soprattutto mi auguro di “rinascere” come questa stagione superando le mie paure, la mia timidezza e i miei timori. Giulia Reginaldi IB


Finalmente è arrivata la primavera e sarà una gioia vedere gli alberi del mio giardino e di quello degli altri mettere dei fiori splendidi e di qualsiasi genere e colore . Ad esempio, sotto casa mia , ci sono due ciliegi i quali hanno messo dei fiori bellissimi di colore bianco acceso .Quando il vento soffia ed io sto giocando nel cortile, i petali di questi fiori si staccano e cadono giù come fiocchi di neve , ed è uno spettacolo vederli, se si pensa che solo qualche mese prima quell’albero non aveva foglie, o, se le aveva, erano marroni e cadevano giù sul prato. Quando mi affacciavo dalla finestra e osservavo le montagne circostanti, esse erano di un colore scuro, bruno, ma adesso che è arrivata la primavera hanno assunto un colore più vivace, come il verde chiaro, e si possono intravvedere i diversi colori dei piccoli fiorellini sui rami degli alberi. La mattina, quando mi sveglio, sento gli uccellini cinguettare, mentre d’inverno udivo solo le cornacchie . Il giardino del condominio dove abita mio nonno e mia nonna si è riempito di rose ;una pianta in particolare ha fiori di due colori diversi: bianca al centro e rosa fuori o bianca al centro e gialla fuori. Il prato circostante è pieno di margherite e viole. Il paesaggio è molto più allegro rispetto a prima. Adesso che cominciano le belle giornate di sole e fa caldo, penso alle vacanze estive e che cosa farò tutti quei giorni liberi senza compiti , di sicuro andrò al mare con i miei cugini che hanno l’età mia e di mio fratello ,e come la scorsa estate ,starò quasi tutti i giorni al parco dove lavora mia mamma . Anche questo è cambiato molto, d’inverno quando ci andavo, le foglie mezze gialle e mezze marroni , ricoprivano il prato , mentre adesso è ricoperto di margherite e altri fiori e sulle stradine dove camminano le persone, è pieno di petali bianchi . Io penso che la primavera e l’estate siano proprio stagioni molto speciali! Francesca Festuccia IB

Da poco è iniziata la primavera. Mi piace la primavera perché al posto delle continue piogge esce il sole, possiamo giocare all’aperto con gli amici, per esempio giocare a calcio, a basket, e rientrare più tardi a casa, perché le giornate sono più lunghe. La primavera è la stagione per prendere un buon gelato; si sta meno dentro casa a giocare con la play-station, al computer e a guardare la tv. Con la primavera torna la gioia e il buon umore; gli alberi e i balconi fioriscono, i prati si infoltiscono e le giornate all’aria aperta permettono alle persone di socializzare. L’inverno invece, con le giornate piovose e fredde, ci costringe a restare a casa e per noi bambini è più facile studiare e fare i compiti, senza il pensiero di uscire. Con la primavera vestiti leggeri e maniche corte prendono il posto di maglioni e dei cappotti. Questa stagione distrae noi studenti durante le lezioni: non riusciamo a concentrarci e le nostre professoresse ci dicono che siamo degli scaldabanchi! Per me la primavera è la stagione più bella, siamo più felici e vediamo le cose negative in modo positivo! Gabriele Trinetta IB


Voglio descrivere Rieti, la città dove vivo. Rieti, è una piccola città che ha circa 50.000 abitanti e sorge ai piedi del Monte Terminillo. Questa città “si divide” in due parti: il centro storico, che si trova all’interno delle mura medioevali, e la periferia, costituita da vari quartieri dove vive la maggior parte degli abitanti. Nel centro storico ci sono le chiese più importanti, come la Cattedrale di Santa Maria, alcuni monumenti, come la Fontana dei Delfini, il Palazzo Comunale, dove c’è anche il Museo e il Teatro Flavio Vespasiano. Questo teatro è molto bello, perché il soffitto è completamente affrescato e ogni palco è decorato con i volti in pietra di personaggi famosi di Rieti. Rieti geograficamente è il centro dell’Italia: il punto preciso che corrisponde al centro dell’Italia è Piazza San Rufo, una piccola piazzetta dove c’è una lapide che ricorda questa cosa. Al centro della piazzetta c’è un monumento dove è rappresentata l’Italia. La via più importante di Rieti per lo shopping è via Roma. E’ una via in salita che conduce fino alla piazza principale, piena di negozi sia a destra che a sinistra. Questa è la parte della città che io preferisco, perché ci sono molti negozi e perché è sempre piena di gente che passeggia e fa compere, compresa me! Secondo me, la città di Rieti è molto bella, perché non è tanto grande, per questo gli abitanti si conoscono quasi tutti e si può visitare a piedi senza camminare molto! Inoltre ci sono tutti i servizi necessari ai cittadini, molte scuole, e da qualche anno, anche l’Università. Ci sono però anche delle cose che non mi piacciono. Innanzitutto ci sono pochi spazi verdi, in cui poter camminare e parlare, senza essere disturbati dal passaggio delle auto; inoltre non è molto pulita e curata, di conseguenza nelle strade ci sono cartacce e rifiuti gettati proprio da noi cittadini. Nonostante qualche lato negativo, Rieti è comunque la mia città, dove ci sono tutti i miei ricordi, per questo non la cambierei con nessun’altra, neanche se fosse più bella! Aguzzi Maria Rita classe IA

Rieti è la mia città. Non è molto grande, ma ha un bel centro storico circondato da mura e, al di fuori di esse, si estendono vari quartieri di periferia. Ha una parte antica ed una nuova. Ci sono aspetti di Rieti che mi piacciono ed altri no. Una cosa che mi piace molto è la sua tranquillità, che permette a noi ragazzi di poter uscire senza dare preoccupazione ai nostri genitori. Apprezzo molto anche la pista ciclabile della “piana”, dove si possono fare lunghe passeggiate a piedi e in bicicletta. La città possiede anche abbastanza spazi per il divertimento dei più piccoli; ogni quartiere ha il suo parco. Nella parte più antica si può ammirare il Ponte romano, che si affaccia sul fiume Velino, e anche una Rieti sotterranea che si trova sotto la via principale, via Roma. Per quanto riguarda il paesaggio posso dire che la vista del monte Terminillo è molto bella in tutte le stagioni. La città è purtroppo carente sotto l’aspetto dei collegamenti con le città vicine. Arrivare a destinazione in orario e con comodità con l’attuale servizio bus è diventato quasi impossibile! La stazione ferroviaria, che nelle altre città è un luogo in cui si trova tanta gente, a Rieti è un posto vuoto, che dà una sensazione di tristezza, perché lo spostamento con i treni è quasi nullo. Per ora questo aspetto negativo non mi riguarda troppo, poiché non viaggio con i mezzi di trasporto pubblici per andare fuori, ma in futuro potrà diventare un problema! In conclusione voglio dire che mi piace vivere a Rieti e, se in questo momento dovessi trasferirmi altrove, mi dispiacerebbe molto! Lisa Di Cesare IB


Il paese in cui abito si chiama San Giovanni Reatino. Si trova a circa 6 km da Rieti; è un paese piccolo e tranquillo, perché la popolazione non supera i trecentocinquanta abitanti. In inverno spesso silenzioso, perché gran parte della popolazione è anziana e rimane dentro casa a riscaldarsi. Noi bambini, invece, la mattina andiamo a scuola e il pomeriggio ci dedichiamo ai compiti e alle attività sportive; solo il sabato e la domenica possiamo incontrarci presso un campo di calcetto dove giochiamo e passiamo insieme il pomeriggio. Il paese cambia aspetto a primavera, perché si colora e si anima. Gli alberi assumono tutte le varie colorazioni del verde, gli uccelli cinguettano e spesso si sentono risuonare le voci divertite dei bambini che escono all’aperto. In estate, invece, la popolazione aumenta perché, molte case rimaste chiuse durante l’anno, si aprono, dal momento che i proprietari vengono a trascorrere le vacanze estive. In questo paese tutti si conoscono e chiunque incontri ti rivolge un ciao, un buongiorno o buonasera, e, se, per caso hai un problema, qualcuno ti aiuterà di sicuro. Una cosa che non mi piace è, però, che non ci sono molti servizi pubblici, non c’è una farmacia, non ci sono le scuole e il servizio urbano è un po’ scarso. C’è solo un bar e un piccolo alimentari per cui bisogna sempre andare in città per fare la spesa. Jacopo Poscente IB Il quartiere dove vivo si chiama Vazia e si trova a Rieti. Vazia non è molto grande però ci sono parecchi negozi: parrucchiere, bar, fornai, macellerie, farmacie, tabaccherie e poi ci sono il negozio di animali, di vestiti, una ferramenta e un negozio di articoli da regalo. Ci sono anche molti edifici, come la scuola e dei capannoni dove la gente lavora. Le cose che apprezzo e che mi piacciono di più sono il parco, che noi chiamiamo “parchetto”, la chiesa e il bar che ho sotto casa. Il parco non è molto vicino, ma per andarsi a divertire vale la pena di fare un po’ di strada! Esso è sempre pieno e non c’è giorno che sia vuoto anche quando piove. Il bar invece mi piace perché i proprietari mi vogliono molto bene ed è anche un posto dove ogni tanto vengono i miei vecchi compagni delle elementari e io posso scendere e salutarli. La chiesa mi piace solo quando c’è catechismo perché il nostro educatore, dopo un’ora che ci parla di Gesù per prepararci alla Cresima, ci fa giocare tutta la mezz’ora che resta! Nel mio quartiere non c’è niente che non mi piaccia, perché è un luogo stupendo e non c’è molta confusione, anche se ci vive tanta gente. Ah Sì! C’è una cosa che apprezzo di meno: è la Domenica perché quando il bar sotto casa chiude, non c’è più nessuno in giro e Vazia diventa deserta, senza anima viva! Questo è il mio quartiere spero vi piaccia! Giorgia Alaimo IA

Io abito in un paese che si chiama Contigliano. La cosa più caratteristica è il castello che molti anni fa fu conquistato da Vitellozzo Vitelli. Questa fortezza ha molti secoli ed è cinta da enormi mura. Nel centro storico c’è un arco a volta e una bella fontana con moltissimi pesci rossi. Per arrivarci si va a piedi, perché le macchine non possono circolare, visto che le strade, che sono tutte in salita e strette, non sono asfaltate, ma fatte di sampietrini. Bisogna stare attenti alle vie che si prendono, perché altrimenti si corre il rischio di passare sempre nello sesso punto! Ci sono due bellissime chiese: una molte grande, antica e piena di dipinti, l’altra invece è più piccola ma pur sempre antica e caratteristica. Nel centro storico si può ammirare un bellissimo panorama perché si vedono tutti i Comuni di Rieti. A Contigliano si fa una vita tranquilla: al posto del traffico e dei semafori c’è molta campagna. Io ho molti amici con cui gioco; d’estate andiamo giocare a pallone al parco chiamato “Villa Franceschini”, dove ci sono anche i gonfiabili, le altalene e tanto spazio verde, oppure in piscina al “Kyalami Ranch”. C’è pure il circolo ippico “New Postiglione”, dove vado a cavallo con mia cugina. Davanti casa mia c’è un campo di calcio fatto di sabbia, in cui mi sono sempre divertito molto a beach volley; ora però è chiuso, perché alcune persone si sono lamentate per la troppa confusione e per la sabbia sopra i balconi. A me è dispiaciuto, mi divertivo tantissimo! Prima di abitare a Contigliano, abitavo a Rieti e purtroppo stavo sempre dentro casa, perché mia madre non mi faceva uscire per paura dei pericoli e per la mancanza di divertimenti vicino casa. Da quando abito a Contigliano, la mia vita è cambiata: posso uscire da solo, girare per le strade con la bicicletta e fare tante attività con molti amici e tutto questo mi fa sentire grande e responsabile! L’unica cosa che mi manca sono però i miei compagni di classi che, abitando tutti a Rieti, non posso frequentare molto, visto la distanza. Cristian Corsi IB


Io vivo nel quartiere di Campoloniano. Questo quartiere è abbastanza grande e, secondo me ,è molto bello. Una sua caratteristica è quella di non essere chiuso dalla case ed ospitare delle strade che gli passano dentro. La sua seconda caratteristica e quella di avere ben tre parchi con giochi, posizionati uno al centro ,uno a sud e uno a ovest. Quello più grande si trova al centro del quartiere ed è la Meridiana .Questo parco non solo è molto grande, ma permette di sedersi nelle panchine che ci sono intorno. È il posto di ritrovo di ragazzi , di tutte le età, sia grandi che piccoli. Gli altri due parchi sono più piccoli, ma anche essi permettono di giocare e divertirsi con gli amici. Un altro aspetto bello di Campoloniano è che ci sono due barpasticcerie quasi sempre affollati, ecco questo mi piace: che nel momento in cui fai una passeggiata, vedi le persone passarti intorno, almeno il sabato e la domenica! Ora passiamo agli aspetti che non mi piacciono, non sono molti , ma uno è quello che odio di più. A nord di Campoloniano dovevano fare un anfiteatro ma per motivi economici, il lavoro non è stato portato a termine ed è rimasto un muro bruttissimo che tutto Campoloniano chiama “il muro del pianto”. Non mi piace neanche che in alcuni parchi abbiano piantato gli alberi, che poi si sono seccati, perché non sono stati curati. Nonostante queste due cose, credo che sia un quartiere bellissimo e non lo cambierei con nessun altro! Elisa Giovannelli IA

Io vivo in un quartiere che si chiama Campoloniano ed è alla periferia di Rieti, cittadina e provincia del Lazio veramente bella. A me piace vivere a Campoloniano, perché ci sono molti miei amici ed è circondato dal verde, si vede anche il Monte Terminillo. I palazzi non sono molto alti, le strade sono per lo più disposte , a scacchiera e ci sono persino due giardini dove incontro i miei amici. Inoltre nello spazio davanti la grande chiesa del mio quartiere, il parroco, don Franco, ha creato un piccolo campo da calcio e pallavolo, ha messo a delle panchine e l’estate organizza un piccolo centro estivo, mettendo a disposizione gratuitamente anche delle stanze per giochi e lavori manuali e creativi. È un quartiere ben servito: c’è la scuola dell’Infanzia e stanno costruendo pure una scuola media; ci sono supermercati, centri commerciali, farmacie, l’Ospedale e le Poste, insomma tutto quello che ci occorre per rendere la vita più comoda, tanto che non c’è neanche l’esigenza di recarsi in centro! Amo passeggiare per le strade del mio quartiere con il mio cane e, a volte, mi reco con lui nello spazio recintato che è stato creato proprio per i cani. Vado in bici con il mio papà, e a volte con i miei amici, tranquillamente, perché le strade sono poco trafficate. Una cosa che a me piace tanto è la Meridiana, che si trova nel parco pubblico: è enorme e a terra ci sono segnatele ore e mi diverto a leggerle! Insomma non trovo nessun difetto nel mio quartiere e viverci è bellissimo! Gaia Pecoroni IB

Io abito in un quartiere che si chiama Villa Reatina, che si trova nella periferia di Rieti. Mi ritengo fortunato, perché la scuola dove vado si trova di fronte casa mia! Ci sono poi due luoghi dove ci incontriamo con gli amici: la sorgente e il circolo. Nel prato vicino alla sorgente, facciamo vari giochi: giochiamo a pallone o a carte e facciamo anche le gare in bici. Nel circolo invece c’è un campo da calcetto, dove andiamo a fare le partite e i tornei di calcetto. Vicino casa abitano i miei nonni e io e mio fratello, dopo aver fatto i compiti, andiamo a trovarli, spesso in bici oppure a piedi. Là ci sono i nostri amici con cui giochiamo. Qualche volta andiamo con nonna a fare la spesa, poi quando ritorniamo facciamo merenda, altre volte nonno ci porta al bar a prendere il gelato. Nel mio quartiere c’è il campo da calcio Vecchiarelli della mia società Sporting Rieti, dove vado due volte a settimana a fare gli allenamenti. Oltre a questo campo ci sono lo stadio di Rieti, che si chiama Stadio Centro Italia, il bocciodromo, e il pattinodromo, con la pista per pattinare, il campo da calcio, il campo da pallacanestro e i giardinetti. Dietro al pattinodromo c’è la piscina comunale; dove ho frequentato per sei anni la scuola di nuoto. Nel mio quartiere, in mezzo alle case, ci sono molti spazi verdi, in cui i bambini possono giocare. Insomma quello che mi piace di più di questo quartiere è che ci sono molti luoghi per incontrarsi e giocare con gli amici. Quello che invece non mi piace sono i giardinetti, perché molti giochi sono rotti. Nel complesso sono felice del mio quartiere, perché ho tutto a disposizione. Spero di restare a vivere sempre in questo quartiere! Andrea Appolloni IB


Il quartiere in cui vivo si chiama Campoloniano. E’ un quartiere molto grande e di recente costruzione, anche se periferico, ed abitato da molte persone. Al centro c’è un parco molto bello e vasto chiamato Parco della Meridiana. Ci sono altalene, scivoli e panchine, dove far divertire piccoli e grandi e trascorrere anche momenti per scambiare due chiacchiere. Al suo interno c’è una zona giochi con dei tappeti elastici, dove io e i miei amici spesso andiamo. Al lato del parco ci sono delle siepi basse e verdi ed alberi che in primavera mettono molti bei fiorellini. Inoltre ci sono dei cestini, dove buttare i rifiuti, e una fontanella per bere. Proseguendo verso nord troviamo una tabaccheria, un barpasticceria, un forno ed una chiesa molto bella con un parroco molto bravo e simpatico assai vicino a noi giovani. Fuori la chiesa c’è un’area riservata per chi volesse giocare a calcio o a pallavolo. Ci sono tante case, anche in costruzione e cartolibrerie, panifici e piccoli negozi. Quest’anno nel mio quartiere sono iniziati i lavori per la nuova scuola media, che forse sarà destinata anche a noi. I miei genitori mi raccontano che, quando loro hanno comprato casa, il quartiere veniva etichettato “dormitorio”, oggi le cose sono un po’ cambiate. Pian piano prende vita, i servizi sono sempre di più, è stato inaugurato il nuovo ufficio postale e una nuova banca, sono sorti nuovi ristoranti e negozi di ogni genere. La caratteristica che mi affascina di più è la bella pista ciclabile; un altro aspetto positivo è la non eccessiva presenza di traffico, infatti in queste prime giornate calde molti sono i residenti che ne approfittano per passeggiare e scambiare due parole, sia a piedi che in bicicletta. Qualcosa però si potrebbe migliorare, infatti verso la fine del quartiere stanno innalzando un muro che dovrebbe contenere una piazza adibita a zona ricreativa. Una cosa che mi auspico avvenga presto sarebbe l’apertura di un’edicola, che al momento manca, e di una biblioteca a misura di noi ragazzi! Alessia Algieri IA

Io abito nel quartiere di Campoloniano, dove sono nata, mentre i miei genitori sono venuti ad abitarci nel 1992 con mio fratello. Questo quartiere è di recente costruzione, ha appena 20 anni di vita. Mio fratello mi racconta che quando è venuto a abitarci, non erano ancora presenti i marciapiedi. Anche le abitazioni erano scarse, mentre adesso il quartiere si è ampliato tantissimo, infatti hanno costruito un asilo, dove ho conosciuto alcuni miei amici e amiche, che ho continuato a frequentare anche alle elementari e alle medie. Adesso il Comune sta costruendo una scuola media, che noi, forse, frequenteremo l’ultimo anno. Il mio quartiere è fantastico, non solo perché qui ho conosciuto i miei amici, ma anche perché possiamo fare delle passeggiate tranquille senza tanto traffico, con molto verde intorno e con impianti sportivi e parchi dove possiamo andare a divertirci. La cosa che non apprezzo molto sono le piste ciclabili, perché non ce ne sono molte e non possiamo andare a fare i giri in bici con tranquillità. Anche l’immondizia nei parchi è un fatto che non condivido, perché non ci sono abbastanza secchi, ma anche noi non siamo molto educati perché buttiamo i rifiuti dove ci capita. In ogni caso, il mio quartiere rimane sempre un posto bellissimo dove crescere, ed io continuo a viverci molto bene perché è immerso nel verde. Giulia Grifoni IB


Il quartiere in cui vivo si chiama Campoloniano. Si trova tra Villa reatina, Vazia e Piazza Tevere; a circa tre chilometri da Rieti centro. E’ un quartiere abbastanza tranquillo, abitato da molte coppie giovani con bambini e, secondo me, ha tutte le caratteristiche per essere il quartiere “perfetto” sia per gli adulti che per i bambini. Ci sono diversi parchi, uno di questi è il Parco della Meridiana, noto per la meridiana che gli dà il nome, posta al centro. Per numerosi mesi dell’anno in questo parco ci sono anche dei gonfiabili che intrattengono tanti bambini e a volte anche noi ragazzi. Parlando di sport, tra le attrazioni di Campoloniano c’è lo Stadio Centro Italia, in cui a volte la Nazionale under ventuno viene a disputare delle partite. Altre volte si può assistere alla Partita del Cuore, a cui partecipano personaggi famosi per beneficenza. Altre strutture sportive sono la piscina coperta, il pattinodromo e il Pala Soujourner. Nella piscina si effettuano regolarmente i corsi con istruttore, nuoto libero; durante l’estate c’è anche il centro estivo. La piscina è stata ristrutturata da poco e durante il weekend si può assistere alle splendide gare di nuoto sincronizzato. E’ in questa piscina che ho imparato a nuotare! Nel pattinodromo si possono prendere lezioni di pattinaggio o pattinare liberamente. Al Pala Soujourner, infine, si disputano le coinvolgenti partite di basket e si può assistere agli emozionanti saggi delle scuole. Parlando di scuole, nel mio quartiere c’è la Scuola dell’Infanzia ed è in costruzione la nuova scuola media. Spero che questa scuola sia pronta per la mia terza media! A Campoloniano ci sono anche diversi supermercati e negozi ; uffici pubblici, quali le Poste e la banca; una casa di riposo per anziani. C’è una chiesa nuova e molto ampia, nella quale sono stata battezzata e dove ho ricevuto la Prima Comunione insieme ai miei compagni. Penso che per essere un quartiere nato da poco, non ci si possa lamentare, anche se ci sono delle situazioni che vanno migliorate. ci sono infatti alcuni piccoli parchi in cui i ragazzi più grandi “si sono divertiti” a distruggere tutto, quindi andrebbero controllati meglio e ripuliti. Un’altra situazione che va migliorata è che, anche se Campoloniano non è molto distante dal centro di Rieti, per noi ragazzi è praticamente impossibile raggiungerlo senza essere accompagnati dai nostri genitori, perciò non possiamo recarci liberamente al cinema o in altri luoghi di intrattenimento. Mi piacerebbe quindi che ci fosse qualcosa del genere anche a Campoloniano. Comunque a parte questi piccoli difetti, Campoloniano per me resta il quartiere ideale in cui vivere, con tanto verde che ci circonda e abitazioni che non sono solo grandi palazzi ma anche tante piccole villette con giardino e sono felice di abitarci! Gaia Tomassetti IB


La gita, che quest'anno tutte le classi prime della Scuola Secondaria di I grado hanno fatto, è stata al Parco Nazionale del Circeo, un parco nato nel 1934. È un posto fantastico che si estende completamente in pianura e contemporaneamente in ambiente marino, l’unico in Italia e in Europa ad avere questa caratteristica. La guida che ci ha accompagnato in questa visita, ci ha spiegato che il territorio è caratterizzato da cinque habitat: la Foresta, il Promontorio, la Duna Litoranea, i Laghi e l'Isola di Zannone. La Foresta è il primo luogo che abbiamo visitato ed è ricoperto da macchia mediterranea, da alberi tipici delle zone marine e da vegetazione tipica delle aree continentali. Per questo la foresta del Circeo è un punto di incontro di specie vegetali di diverse realtà climatiche. Arrivati in mezzo alla foresta, abbiamo potuto ammirare le famose piscine, cioè aree paludose che si formano durante il periodo autunnale a causa dell'accumulo di acqua piovana. Il Promontorio spicca in lontananza, perché è la cima montuosa del Monte Circeo che ha dato il nome al parco. Si divide in due versanti: “Quarto freddo” e “Quarto caldo”. Il “Quarto freddo” è caratterizzato da un clima umido mentre il “Quarto Caldo”, affacciandosi verso sud, è ben esposto al sole per tutto l'anno. Interessante, in questo versante, è la presenza della palma nana, l’unica palma spontanea in Europa. La Duna Litoranea, invece, è una fascia costiera sabbiosa alle cui spalle si innalzano delle dune che raggiungono un'altezza massima di 27 metri. La vegetazione qui presente è importantissima per la sopravvivenza delle dune, perché le piante bloccano la sabbia con le loro radici rafforzando la duna stessa e ostacolano la forza del vento con la loro presenza. I Laghi sono quattro e sono tutti di acqua salmastra. In realtà si tratta di stagni costieri con acque poco profonde che comunicano con il mare attraverso dei canali. Ed è proprio in questi canali di acqua dolce che, come ci ha detto la guida, vive la testuggine palustre, una specie a rischio di estinzione. E guardando attentamente siamo anche riusciti a vederla! L'isola di Zannone, infine, è una piccola isola disabitata ricoperta da boschi di lecci e querce. Spettacolari sono le fioriture di erica nel periodo autunnale e migliaia sono gli uccelli che vi sostano durante le migrazioni. Insomma, come si può ben vedere, il Parco del Circeo è un luogo straordinario, dove la natura è incontaminata, perché l’uomo non è intervenuto in nessun modo o meglio è intervenuto solo per la conservazione di questo patrimonio naturale. Qui gli animali e le piante vivono indisturbati e salvaguardati dalle intromissioni umane formando un'area di ecosistemi terrestri, costieri e marini. Così, non essendoci interventi dell'uomo, sono riuscita ad assaporare i suoni e i colori della natura: il gorgoglio delle acque, il cinguettio degli uccelli, il verde delle piante … È stata una gita molto interessante ed istruttiva, in quanto ho potuto conoscere ed ammirare un paesaggio particolare ma il posto che mi è piaciuto di più in assoluto è stata l'area con le piscine di acqua salmastra: uno spettacolo davvero suggestivo! Giulia Reginaldi IB


A coronamento del progetto di educazione ambientale sviluppato nel corso di questo anno scolastico nelle classi prime medie del nostro Istituto, in alcune classi della Scuola primaria e nella classe 5 anni della scuola dell’Infanzia, noi alunni di scuola secondaria abbiamo improntato il nostro viaggio di istruzione alla conoscenza di un parco naturalistico nazionale. Driiin!! Sono le 6.00 e la sveglia suona … Mi alzo, mi lavo, faccio colazione e mi preparo. Alle ore 7.00 arrivo davanti al piazzale della scuola ed aspetto tutti i miei compagni per salire sull’autobus, perché con i professori andiamo in gita al parco nazionale del Circeo e a visitare l’abbazia di Casamari. Sono molto contenta e non vedo l’ora di partire. La prof. dice: “Ragazzi mettete le vostre cose nel bagagliaio ed uno alla volta salite sopra e prendete posto”. Alle ore 7.20 circa partiamo. Ognuno di noi fa qualcosa, quasi tutti ascoltiamo la musica e chiacchieriamo; poi ci fermiamo ad un autogrill per ristorarci. Durante il viaggio l’autista ci mette la musica e tutti insieme cantiamo allegramente. Eccoci arrivati! Finalmente dopo 3 ore di viaggio in autobus scendiamo, facciamo colazione e respiriamo aria pura. Ci raggruppiamo e con la guida ci incamminiamo nel lungo percorso del parco. La guardia della forestale, la dott.ssa Alessandra Noel, ci spiega che la foresta è un ecosistema ricchissimo ed estremamente vario; caratteristiche ad esempio sono le “piscine”, aree paludose, che si formano principalmente nella stagione autunnale. Nella foresta esistono 3 aree di riserva naturale integrale: la piscina delle Bagnature, la piscina della Gattuccia e la Lestra della Coscia. Tutta la foresta è visitabile tramite una fitta rete di sentieri, sia pedonali che ciclabili. Inoltre il sottobosco è ricchissimo di specie come bacche e piccoli frutti, cioè ghiande, pinoli ecc. Dal punto di vista della fauna, troviamo mammiferi tipici dell’area mediterranea, quali cinghiale, lepre, tasso e tanti altri. Le piscine accolgono anfibi e rettili ,legati alla presenza di acqua, come la rana verde, la rana dalmatina e la testuggine d’acqua. Nella foresta nidificano molte specie di picchi, uccelli rapaci diurni e notturni. I laghi e le zone umide circostanti costituiscono il più importante ecosistema palustre d’Italia dichiarato “zona umida di interesse internazionale”. A ridosso della duna litoranea si sviluppa un ambiente umido e lagunare costituito da 4 laghi costieri: lago di Sabaudia o di Paola, lago di Caprolace, lago dei Monaci e lago di Fogliano e da zone umide stagionalmente allagate. Sono le 14.00 circa e tutti insieme pranziamo, seduti su dei tavolini e delle panche di legno nei pressi del parco e giochiamo, corriamo e abbiamo anche la fortuna di vedere dei cinghiali molto carini! E’ ora di ripartire per andare all’abbazia, dove troviamo un monaco che ci fa da guida. La visita al monastero termina dopo 30 minuti circa e abbiamo il tempo di comprare dei souvenir da riportare ai nostri parenti. Siamo in viaggio per il ritorno a Rieti e fuori si sta facendo buio. Ci sono i nostri genitori che ci aspettano ansiosi, salutiamo i professori, i compagni e torniamo a casa stanchi ma soddisfatti di aver fatto questa bellissima unica e indimenticabile gita! Il mio parere su questa giornata è molto positivo perché ho appreso tante informazioni scientifiche sulla natura di un parco nazionale!!!! Inoltre ho avuto la possibilità di osservare dal vivo piante ed animali dei quali avevamo parlato in classe. Ho potuto “calpestare” il terreno della fascia bioclimatica “lauretum” e constatare quanto questo habitat sia diverso da quello in cui noi, giovani adolescenti, ogni giorno cresciamo e diventiamo adulti. Saremo i protagonisti che nel prossimo futuro si impegneranno a tutelare, difendere e sviluppare tutti gli ambienti, al fine di preservare la loro coesistenza equilibrata dalla quale dipende e dipenderà lo “stare bene” di tutti gli esseri viventi. Alessia Algieri IA


Il Parco Nazionale del Circeo fu istituito dall’Amministrazione Forestale per volere di Benito Mussolini nel 1934. Il Parco serviva per tutelare gli ultimi resti delle paludi pontine. E’ l’unico parco italiano ed europeo che si trova in una pianura e in una zona marina . Il Parco del Circeo è tutelato dall’ UNESCO in quanto ritenuto “ una riserva della biosfera” ed è stato candidato al titolo di “Patrimonio dell’umanità” . Il Parco tutela un insieme ricchissimo di biomi e si divide in cinque habitat ; la foresta, il promontorio, la duna litoranea, le zone umide e l’isola di Zannone. La foresta si estende per circa 3.300 ettari, è visibile tramite dei sentieri, gli alberi sia ad alto fusto che a basso fusto sono stati piantati dall’uomo e formano un quadrato. Gli alberi sono: i pini, lecci, querce da sughero. Nel sottobosco troviamo il biancospino, erica arborea, pungitopo che producono bacche e piccoli frutti, pregiata è la presenza di funghi. C’è anche un bosco di specie quercine dove si possono vedere querce tagliate da poco ed i tronchi rimasti ci testimoniano che appartenevano a grandi piante. Di caratteristico la foresta ha le “piscine “, aree paludose che si formano con l’accumulo di acque piovane . Qui vivono gamberetti, rane, girini e il trilobite, il primo progenitore dei vertebrati. Nelle foreste ci sono anche molti animali : il cinghiale, il cerbiatto, la lepre, il riccio, la volpe, i serpenti e le vipere. Il Promontorio del Circeo ha il profilo di una donna, la quale si dice fosse la maga Circe, che si innamorò di Ulisse. Qui ci sono molti uccelli come il falco pellegrino e altri che vi nidificano e che sorvolano la zona durante le migrazioni; si trovano piante come il leccio la rovella, ecc. La duna litoranea è una fascia costiera che si estende per circa 22 km. Essa è formata da un cordone dunale le cui sabbie presentano una rigogliosa vegetazione. Le zone umide infine sono i laghi costieri di Paola, Caprolace, Monaci , Fogliano, rifugio di uccelli acquatici, aironi ecc. Marco Fioravanti – Roberto Grassi IB


Il 20 aprile 2013 la nostra scuola secondaria di primo grado di Villa Reatina ha organizzato una visita di istruzione al Parco Nazionale del Circeo, una foresta di pianura, situata sulla costa laziale vicino alla città di Latina. Per tutti noi questa è stata un’esperienza bellissima e una buona occasione per stare a contatto con la natura. Gli insegnanti hanno deciso di concludere il nostro progetto dedicato alla cura dell’ambiente con questa visita di istruzione. A capo del nostro progetto è stato l’ispettore superiore Paolo Murino che è venuto nella nostra scuola per parlarci di un progetto sull’acqua. Nel parlare di questo argomento si è deciso di far partecipare la scuola secondaria alla “Giornata Mondiale dell’Acqua”. La manifestazione si è svolta sull’argine del fiume Velino il giorno 22 Marzo 2013; per questa occasione noi ragazzi abbiamo preparato un piccolo spettacolo di musica con il nostro professore. Il Parco Nazionale del Circeo viene istituito nel 1934 per conservare, tutelare e valorizzare il patrimonio naturalistico di quel territorio. In quel periodo il territorio pontino doveva essere completamente bonificato e le foreste abbattute, ma Benito Mussolini, il capo del governo di allora, decise di escludere da questo progetto una parte di quel territorio e di farla diventare il parco nazionale che è oggi. Negli anni settanta nel parco furono inclusi i laghi costieri di Fogliano, Monaci, Caprolace e l’isola di Zannone. Lungo tutto il tratto costiero sono presenti dune di sabbia che proteggono l’area interna del Parco, in modo tale che migliaia di uccelli migratori possano trovare rifugio nelle zone umide e la flora possa crescere al riparo dai venti carichi di salsedine. Una volta arrivati a destinazione, la Guardia del Parco, Dottoressa A. Noel ed i suoi assistenti Massimo e Luigi, ci hanno guidato alla scoperta delle tante varietà di fauna e flora presenti. Nel Parco sono presenti sia animali di terra che acquatici; quelli acquatici come le rane, i girini, le tartarughe, il tritone vivono in “piscine naturali“ e lagune mentre, quelli di terra come gli aracnidi, gli insetti nani e i millepiedi, vivono sulle piante o al riparo dai grandi predatori. Nascosto nella laguna abbiamo pescato con un retino il Chirocefalo, un crostaceo brachiopode che ha l’eccezionale capacità di mimetizzarsi. Non mancano poi i rettili come la vipera e diverse specie di bisce acquatiche. Nel parco sono presenti anche moltissime specie di zanzare e coleotteri, uno dei quali è il “Coleottero Cerambicide” che si riconosce per le sue lunghissime antenne e per questo viene anche chiamato “Longicorno”. Nelle zone umide del Parco ci sono molti bacini di acqua salmastra, ideali per il rifugio e la riproduzione di uccelli acquatici; sono infatti 260 le specie di uccelli acquatici che popolano i laghi e gli specchi d'acqua del Parco in primavera e in autunno. Altre specie popolano il bosco del Parco, come il tasso, l’istrice, la donnola, la volpe, il cinghiale e molti altri ancora. La flora è molto ricca e rigogliosa: nelle zone lacustri c’è una grande quantità di bambù, eucalipti e canneti; nel bosco, invece, troviamo una grande quantità di alberi diversi tra cui: cerri, frassini, lecci, ma anche le farnie, le querce più diffuse in Europa. Queste piante sono caratterizzate da notevoli dimensioni, crescita lenta, ma lunga vita, infatti, possono vivere sino a qualche secolo. Ci sono anche molte piante da frutto come il melo e il pero selvatico, il prugnolo, ma anche il pungitopo e il biancospino. Abbiamo passato una mattinata scoprendo la natura, cose viste e altre che non conoscevamo, ma basta un binocolo e un buon manuale per fare altre scoperte, magari anche più vicine a noi.

VITTORIA VILLANI 1C


Relazione scientifica sui concetti illustrati e verificati tramite osservazione diretta di flora e fauna presso la foresta e le zone umide del Parco Nazionale Del Circeo Durante questo nuovo anno scolastico,il nostro istituto ha cercato di realizzare dei progetti utili alla nostra crescita culturale ed umana. Quello che ha catturato maggiormente la nostra attenzione ,è stato il progetto legato alla tutela e alla valorizzazione del nostro ambiente naturale. A proposito di ciò, la nostra scuola ha ospitato alcuni esperti (come l’ispettore superiore Paolo Murino del C.F.S.,Comando Provinciale di Rieti)al fine di informarci attraverso argomenti e immagini sulla situazione attuale in cui si trova il nostro ambiente naturale. Anche la festa dell’acqua il giorno 22/03/2013 svoltasi sugli argini del fiume Velino è stata realizzata, al fine di promuovere la valorizzazione dell’ambiente in cui viviamo. Per completare questo progetto, la nostra scuola ha organizzato una visita di istruzione presso IL PARCO NAZIONALE DEL CIRCEO. Quel giorno eravamo molto entusiasti di essere giunti lì, appena arrivati abbiamo incontrato il Dott. Massimo e il Dott. Luigi, esperti del C.F.S. di Sabaudia, che ci hanno guidati per farci visitare una parte del Parco. Come sappiamo IL PARCO NAZIONALE DEL CIRCEO istituito nel 1934 è una delle più antiche aree naturali protette d’Italia. Quest’area è stata realizzata dall’AMMINISTRAZIONE FORESTALE, al


Esso è l’unico PARCO NAZIONALE ITALIANO ED EUROPEO ad estendersi completamente in pianura e in un ambiente marino, ed è inoltre una riserva della biosfera dell’UNESCO dal 1977. La sua foresta molto estesa, è ricoperta da macchia mediterranea e da alberi tipici delle aree marine come: querce da sughero, pini , lecci e farnie. Essa è infatti un punto di incontro di specie vegetali appartenenti a realtà climatiche diverse. Noi stessi abbiamo osservato una delle piscine che si sono formate nelle stagioni autunnali ,per l’accumulo di acque piovane (in passato infatti gli uomini hanno costruito degli argini per deviare l’acqua in eccesso).Dentro queste piscine esistono delle specie viventi di crostacei (antenati dei vertebrati) e di anfibi come i girini che noi abbiamo potuto osservare grazie al Dott. Massimo. Il clima era molto umido per la grande presenza di acqua e qualcuno di noi ha utilizzato degli spray repellenti per proteggersi dalle zanzare. Nei canali di acqua dolce si trovano molte specie animali, come la testuggine palustre e molti altri pesci che rendono importante la qualità dell’acqua. Si trovano anche molte altre specie animali come: il tasso,l’istrice, la volpe, la donnola , il riccio,il cinghiale. Numerosi sono gli uccelli che possono essere osservati nel momento della migrazione. Questo parco è stato per noi un esempio reale di ecosistema presente nel nostro territorio e soltanto l‘inizio della realizzazione di un grande progetto che speriamo continui anche nei prossimi anni all’interno della nostra scuola.

Gruppo: Alex Matteucci,Diego Petrilli,Giuseppe Russo,Luigi Binetti


Il progetto ambiente il cui scopo scolastico è di farci conoscere il nostro territorio nelle sue varietà biologiche e nella sua grandissima riserva d'acqua potabile. Dopo varie lezioni nelle aule scolastiche con l'Ispettore Superiore Paolo Murino del Comando Provinciale di Rieti e della sua collega Simona Di Placido siamo andati, in compagnia della nostra professoressa di Matematica e Scienze, Maria Luisa Iacuitto, che ha sempre partecipato con grande interesse alle lezioni dell'Ispettore Murino, a fare una dimostrazione sul campo di quello che abbiamo appreso finora al Parco Nazionale del Circeo. Il Parco Nazionale del Circeo é stato istituito nel 1934, sulla fascia del lauretum, con lo scopo di proteggere il paesaggio e i suoi animali, un parco demaniale, é una delle zone protette più antiche d'Italia e si estende per 3500 ettari, resti di un’antica pianura pontina attraversata dall'acqua dei monti Lepini. Il parco è suddiviso in 6 parti: il promontorio, la duna Litoranea, le riserve naturali, l'isola di Zannone , la foresta e le zone umide, queste ultime 2 ci interessano maggiormente. La nostra escursione è stata guidata da 2 esperti del corpo forestale dello Stato: la dottoressa Noel e un giovane biologo Massimo. La foresta, un insieme di alberi che ricoprono una vasta estensione di terreno, è ciò che rimane della ''Selva di Terracina'' e ricoperta dalla macchia mediterranea e da alberi tipici delle aree marine, 5 tipi, 3 caducifoglia e 2 sempreverdi. Le querce sono dominanti, tre tipi: roverella, quercia pubescens e la farnia sulla quale approfondiremo in seguito. La foresta é pianeggiante, ricca di sentieri e di zone che vengono allagate quando piove, ha un vasto sottobosco che produce bacche e piccoli frutti, come biancospino, prugnolo, erica arborea, pungitopo e altro. La presenza di frutti attira molti uccelli canori, dal punto di vista faunistico ci troviamo in presenza di cinghiali, ricci, lepri, tassi, volpi, donnole ecc., è nota la presenza di vipere. Nel 1977 la foresta grazie alle sue particolari caratteristiche é stata dichiarata ''riserva della biosfera'' e inserita nel programma ''MAB'' cioè ''Man and biosphere ''. Le zone umide sono piccoli bacini d'acqua salmastra dette anche piscine e ideale rifugio per svariati uccelli acquatici, stagni costieri con acque poco profonde, circa 2 metri, ricchissimi di piccoli animali invertebrati. Nella parte puramente floristica ci si trova solamente in presenza della farnia, quercia che può vivere anche 2 mesi a bagno nell'acqua perché non marcisce e non perde mai le foglie; mentre dal punto di vista faunistico ci si trova in presenza di insetti vari, rettili come la biscia acquatica, aracnidi, tartarughe palustri e crostacei decapodi. In quelle acque stagnanti vive l'inizio della vita dei vertebrati, il trilobita.


I trilobiti sono antropodi di ambiente marino esclusivi dell'era paleolitica che costituiscono la classe Trilobita. Il loro nome significa ''a tre lobi'', la loro caratteristica morfologica più evidente è di avere il corpo diviso in tre sezioni che negli animali superiori si evolveranno in capo, torace e addome. Come accennato prima, questi crostacei sono l'inizio della vita di tutti i vertebrati, i primi normalmente raggiungono pochi millimetri e il loro scheletro con morfologia complessa è composta in parte di natura organica e in parte da carbonio di calcio e sono dotati di arti con funzione deambulatoria e di supporto a strutture branchiali. Le loro origini sono parzialmente sconosciute. In base all’evidente segmentazione di tipo metamerico del corpo, si può presumere che derivino da forme ancestrali in comune con gli anellidi. Possono vivere solo in un ambiente particolare come le piscine del Circeo. Aver appreso tutto questo in una sola gita sembra impossibile, ma immergendoti in quel misterioso paesaggio, dai colori scuri e dai rumori ovattati, ti viene voglia di sapere tutto, di conoscere come tutto é nato. Quel parco dall’ odore muschiato, nel quale immagineresti soffiare una delicata brezza dal colore grigio bosco che culla dolcemente le foglie degli alberi, è un paradiso di sensazioni: gioia, nel sentire gli uccellini cantare una perfetta armonia; curiosità di conoscere, di sapere; mistero nell’entrare lentamente in un paesaggio suggestivo e ombroso; tristezza quando ti viene in mente un paesaggio inquinato o raso al suolo e pensare che anche tutto questo può andare perso; timidezza perché io nel vedere una meraviglia del genere, un puzzle armonioso, mi sono sentita infinitamente piccola. Un viaggio fantastico, ricco di sensazioni piacevoli all'insegna dello studio e della conoscenza, in cui ognuno di noi ha potuto vedere questo bellissimo parco con occhi diversi e pensieri individuali, però io sono certa che ognuno concorderà con me dicendo che in quel luogo ti sembra di immergerti in un mondo fantastico e fiabesco.

Stefania Elena Furdui Elena Angher Classe 1^C Istituto Comprensivo Villa Reatina


.. I. IN B M A B I E D I T IT I DIR DIRITTI DEI BAMBINI

POVERI BIMBI Poveri bimbi bimbi malati.

I bambini che muoiono di fame vogliono solo cibo, acqua e persone sane, non d’umore ma anche di cuore.

Poveri bimbi senza cure.

La scuola anche se poco gradita va ubbidita, diritto all’istruzione

Poveri bimbi

per una maggiore formazione.

senza mangiare.

In queste case

Poveri bimbi

c’è anche lo spazio per il gioco

senza un pò di affetto.

anche se poco. Poveri bimbi ^

(Andrea MINTEH I C)

quelli maltrattati. (Elena ANGHER I^C)

I COLORI DEI BAMBINI Il diritto all’uguaglianza è giallo sole che dà luce alla mia stanza.

Per imparare le parole ho il diritto di studiare.

I bambini del mondo hanno il diritto di mangiare tutti insieme senza litigare.

Ogni bambino ha la sua famiglia, vive come perla nella conchiglia.

(Lorenzo RICCI I^C)


I DIRITTI DEI BAMBINI

PAROLE DI SPERANZA Mi sono decisa di scrivere due parole per te e per me.

Penso che su questo mondo
c’è qualcosa che non va… che ci sono dei bambini
 senza mamma né papà.

Un incoraggiamento per andare avanti i nostri diritti sono tanti, ma da qualcuno vengono ignorati,

I bambini di tutto il mondo hanno il diritto di mangiare.

è triste, lo so…

Ma ricorda! Ogni bambino deve trovare il suo spazio per giocare,

Ci sarà sempre qualcuno pronto a darci una mano.

deve essere amato,
rispettato, adorato Non tutti sono ciechi e soprattutto ascoltato.

davanti alle nostre sofferenze, crederci però, per alcuni è difficile,

Tutti i genitori
devono essere buoni educatori,

ma basterà un sorriso, una parola, un gesto, per portare la speranza

difendere i bambini dalla violenza,

nei piccoli cuori rattristati.

donare loro salute ed assistenza. Una scintilla nello sguardo, Tutti i bambini hanno diritto
alla propria opinione, all'istruzione e
all'informazione.

un sorriso sulle labbra, una speranza nel cuore e i nostri diritti verranno rispettati.

Chi è giallo, chi è bianco, chi è nero
 ma se c’è il rispetto e la pace
 una sola famiglia è il mondo intero!

(Elena Stefania FURDUI I^C)


L’Amicizia Tutti sono uguali, se brutti o belli, bianchi o neri, bugiardi o sinceri, tutto possono entrare e nel cuore per sempre stare.

Il tesoro più grande L’amicizia è il vero tesoro, preziosa come l’oro. Se amici vuoi trovare, per il mondo non devi girare. Per trovarli serve allegria ed una buona dose di simpatia. Un amico ti devi trovare se con il broncio non vuoi stare.

Un amico Per conquistare un amico non è necessario esser fico. Qualsiasi cosa tu possa fare Il tuo amico ti potrà perdonare. Qualsiasi ostacolo troppo grande verrà superato con un cuore che arde.

VILLANI Vittoria Classe 1^ C


I BAMBINI

I bambini sono veramente molti

DIRITTI DEI BAMBINI

Ogni bambino ha il diritto di mangiare.

e sicuramente i privilegi non li hanno tutti.

Sicuramente non ne hanno nessuno,

Ogni bambino ha il diritto di giocare.

ma tu puoi ricevere da loro un grande dono.

Il sorriso di un bambino è speciale ma tu non lo puoi ignorare.

Ogni bambino ha il diritto di studiare.

Li puoi aiutare donando vestiti o giochi.

Tutti i bambini hanno il diritto di essere felici e amati.

Anche i tuoi doni verranno apprezzati

(Veronica PITONI I^C)

e sicuramente saranno ricompensati.

Vederli felici saranno i momenti piĂš belli che supererĂ la lucentezza dei gioielli.

Forse non tutti saranno felici, ma sicuramente ti sei fatto dei nuovi amici.

(Vittoria VILLANI I^C)


L’INQUINAMENTO CONTRO L’ACQUA

FONTE DI VITA L’acqua, benefica fonte di vita

Inquinamento, brutta parola e’ realtà da estirpare, come la gramigna in un prato di primavera appena smosso col piccone. E l’acqua , distrutta stremata da esso , ci trasmette messaggi tristi e inquieti, di come salvarla

ci disseta, ci rinfresca, ci darà forza ed energia. Molti la sprecano Ed altri ne hanno un bisogno penoso, altri ancora devono fare molta strada per attingerla. E quasi nulla si può fare per Riparare a questo danno, ma la aiuterebbe molto la consapevolezza di noi uomini che ce ne serviamo con cura e rispetto, verso il pianeta.

e salvarci allo stesso tempo.

CHIARA LUCANTONI

Ma noi ,inconsapevoli, costruiamo ed edifichiamo infliggendole sempre più dolore, mentre l’inquinamento si insinua con le sue profonde e robuste radici nei nostri più preziosi tesori .

Poesia sull’acqua. Un liquido molto speciale Un tesoro che molto vale; io sono fonte di vita; ma non sono una risorsa infinita. Troppo bella da sprecarmi Voi dovete preservarmi. Io sono acqua preziosa Una sostanza prodigiosa FEDERICA VACCARELLA


L’acqua

Piccoli uomini

L’acqua è un elemento che è importantissimo senza l’acqua non vivi. L’acqua non va sprecata perché ci sono bambini che non ce l’hanno: l’acqua è un bene prezioso.

Oh, uomini grandi. Oh,piccoli uomini. Cosa avete fatto alla nostra terra! Avete disboscato, avete inquinato, il clima si è ribellato! Ora un caldo assillante, ora un’acqua scrosciante, franante, allagante, frusciante è un boato assordante!

Sento

E tremi, e tremi E piangi , piangi e muori, muori.

Sento un rumore leggero! Sembra una goccia di rugiada. Sento un rumore forte! Sembra quello di una cascata d’acqua fresca Sento un rumore dolce! Vado a vedere ed èGG. il mare

Mattia D’Antonio 5 b

Francesco Maria Colasanti


IL ROMBO DELL’AMICIZIA Una ragazza di nome Sofia era una persona come tutte le altre e aveva tutto, ma le mancava l’affetto dei fratelli, la mamma decise di comprarle una pista per le macchine, ma il venditore che le aveva offerto la pista le disse di stare attenta e di non usare la macchinina color oro o le conseguenze sarebbero state terribili. Sofia tornò a casa e portò ai fratelli la pista insieme alle raccomandazioni del negoziante. Francesco, era prudente, decise di resistere alla tentazione ma Matteo, che era il più curioso dei tre, mentre i fratelli facevano merenda, usò la macchina color oro. Gli fece fare almeno cinque, sei o forse sette giri, arrivato al decimo giro la macchinina iniziò a muoversi da sola e, alla vista di quel giocattolo, Matteo lanciò un urlo che si senti per tutta la casa. Al suono di quelle urla agghiaccianti, Sofia e Francesco corsero nella stanza del fratello e, mentre la macchina color oro finì anche il ventesimo giro, che tutti avevano visto, si aprì un tornado nel centro della casa che risucchiò i bambini in un'altra dimensione. Erano atterrati davanti ad un autogrill, dove c’erano due macchine e due moto: una macchina, quella azzurra, si chiamava Sara, la seconda era rossa e si chiamava Marco, la moto era gialla e si chiamava Baz, l’ultimo veicolo, la moto più piccola, si chiamava Matilde. I bambini erano perplessi, non sapevano se ridere o se urlare, ma Sara li rassicurò dicendo loro che erano buoni e che non avevano intenzione di fargli del male. Dopo le presentazioni Marco ebbe l’idea di portare Matteo e Francesco a fare un giro sopra a Baz, mentre Sara, Sofia e Matilde sarebbero andate a fare compere nel negozio di nome “Accessori a quattro ruote”. Dopo una lunga e stancante giornata, mentre le ragazze facevano due passi, i ragazzi pensarono a un modo per riportare Matteo, Francesco e Sofia a casa, maG all’improvviso a Marco venne il colpo di genio: Baz aveva da poco ultimato la sua macchina del tempo, dove sarebbero andati i ragazzi, in modo da farli tornare indietro, al momento prima dell’acquisto della pista per le macchinine. Mentre i ragazzi cercavano le ragazze, loro si imbatterono in uno dei tanti rifugi di Bruno, la macchina più spietata e malvagia della città. Bruno lavorava insieme con una macchina viola, che si chiamava appunto Violetta e con un'altra macchina di nome Gas che, alla vista di Sofia, la rapirono e la rinchiusero nel bagagliaio di Bruno, che lasciò Sara e Matilde in una nuvola di fumo. Le ragazze non appena superato lo shock, corsero ad avvertire i ragazzi. Allora, tutti insieme, bambini compresi, corsero alla discarica, il quartier generale di Bruno per liberare Sofia. Arrivati a destinazione, trovarono la loro amica legata e imbavagliata in un angolo e così via via iniziò la guerra. Non appena Sofia fu libera non ci pensò due volte e fermò la lite proponendo un compromesso. Il compromesso consisteva nell’affrontare una spietata corsa ad ostacoli impossibili, alla quale avrebbero potuto partecipare solo Marco e Sara, contro Bruno e Violetta. Se avesse vinto Bruno, Sofia sarebbe rimasta con lui, ma se avessero vinto i suoi amici, i cattivi avrebbero dovuto andarsene dalla città, in modo che non avrebbero potuto dare fastidio a nessuno. Marco, Sara, Baz e Matilde accettarono la sfida e con una potente sgommata la gara iniziò, ma era da prevedere il gioco sporco da parte di Bruno che gettava benzina sulla strada e ci lanciava bucce di banane. Le due squadre erano in parità quando arrivarono alla rampa della morte e al burrone del destino. Bruno e Violetta lo saltarono per primi ma, a causa della benzina lasciata durante il percorso, non avevano abbastanza potenza e caddero nel burrone del destino. Intanto Sara e Marco presero coraggio, si strinsero la mano e riuscirono a superare l’ultimo ostacolo, a tagliare il traguardo e salvare Sofia. Allora fecero tutti insieme una piccola festa, ma purtroppo i tre fratelli dovettero tornare a casa e così, grazie all’invenzione di Baz, dopo un rapido saluto agli amici poterono tornare a casa con un enorme portale. Non avendo più un regalo per i fratelli, Sofia li portò al Luna Park e così fecero pace. VILLANI Vittoria 1^C


POESIA L’amicizia è un dono speciale e non è sempre materiale, di sicuro non la puoi abbandonare e di certo neanche giudicare. Che ci sia una persona vera o una macchina Gialla, rossa, verde o blu non si divideranno mai più. La puoi conoscere ovunque, anche davanti ad un autogrill qualunque. Se finisci in una discarica loro partiranno alla carica, se ti trovi davanti ad un nemico mostruoso salteranno anche un burrone spaventoso e se te ne dovrai andare loro non ti sapranno lasciare. VILLANI Vittoria 1^C



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