gennaio | 2012
COVER STORY
Il successo degli Sms nella comunicazione ai clienti
La messaggistica si afferma come lo strumento più semplice ed efficace per la promozione di prodotti e servizi. Intervista a Giorgio Nani, AD di Mobyt
intervista
Eni sulla frontiera dell’innovazione Un avveniristico Data Center, un’infrastruttura completamente virtualizzata e nuove modalità di gestione delle applicazioni. Un grande progetto di trasformazione guidato dal CIO Gianluigi Castelli
SPECIALE
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SOMMARIO 22 | 2012
EDITORIALE
Comitato Scientifico Presidente: Alessandro Perego (Politecnico di Milano)
05 Generazione BYOD (Bring your own device)
Cesare Alippi (Politecnico di Milano), Federico Barilli (Confindustria Digitale), Luigi Battezzati (Politecnico di Milano), Ugo Biader Ceipidor (Università La Sapienza), Massimo Bolchini (Indicod-Ecr), Carlo Alberto Carnevale Maffè (Università Bocconi), Carlo Maria Medaglia (Università La Sapienza), Massimo Merlino (Università di Bergamo), Stefano Novaresi (Gruppo Comifar - Consorzio Dafne), Emilio Paolucci (Politecnico di Torino), Andrea Rangone (Politecnico di Milano), Francesco Sacco (Università dell’Insubria-SDA Bocconi)
cover story 8 promozioni e servizi, il successo è via smS
di Manuela Gianni
approfondimenti 14 focus cio
L’ICT di Eni sulla frontiera dell’innovazione
di Manuela Gianni Direttore responsabile Manuela Gianni manuela.gianni@wireless4innovation.it
20 scenari
Le reti mobili verso l’LTE
di Alessandro Longo
pubblicità mara.perego@wireless4innovation.it
24 speciale
Mobile App Awards @ Smau 2011
di Andrea Ferretti
34 mobile payment
Pagamenti da cellulare al via
di Andrea Ferretti
Hanno collaborato a questo numero Romina Arata, Paola Capoferro Ronchetta, Andrea Ferretti, Alessandro Longo, Angela Malanchini, Mario Maschio, Emanuela Pala, Marta Valsecchi, Vincenzo Zaglio
abbonamenti abbonati@wireless4innovation.it Tel. +39 (02) 3657 8869 wireless4innovation è una testata di ICT and Strategy S.r.l. Via Schiaffino, 25 - 20158 Milano Rivista trimestrale distribuita in abbonamento Copyright © 2000. Testi e disegni: riproduzione vietata.
rubriche
publiredazionali
06 Ricerche dal mondo 38 RFId & Internet of Things 42 Mobile Marketing & Service 45 Mobile Force & Mobile Workspace 48 Wireless Supply Chain 51 Mobile Internet & App 54 Eventi e formazione 58 Brevi dalle aziende 62 Cambio di poltrone
31 Esselunga 35 Auriga 36 Softec
Registrazione presso il Tribunale di Milano. Autorizzazione N° 55 del 23-01-2008 Iscrizione presso il R.O.C. Registro degli Operatori di Comunicazione al n. 16446 Grafica e impaginazione ADM Studio Sas - Cologno Monzese (MI) Stampa Arti Grafiche Amilcare Pizzi Spa - Cinisello B. (MI) Immagini: copyright Thinkstock Associato a
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Organizzazione di diverse tipologie di evento (tavola rotonda a porte chiuse, evento open, smart meeting, webinar, ecc.) in una formula “chiavi in mano”, a supporto delle attività di lead generation.
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EVENT
L’ESPERIENZA DIVENTA MULTICANALE Strategie e strumenti per la creazione di valore KEYNOTE SPEAKER
Prof. Giuliano Noci
Ordinario di Marketing presso il Politecnico di Milano
PARTNER
WHEN
WHERE
08 Marzo 2011 10:00 – 13:00
Spazio Chiossetto Via Chiossetto 20, Milano
DESCRIPTION
GIULIANO NOCI è ordinario di Marketing presso il Politecnico di Milano. Dal 2007, è opinionista del TG1, TG2, SkyTg24 e Radio24. L’ultimo suo libro si intitola “Open Marketing: costruire con il cliente un’esperienza multicanale” e si propone di evidenziare i principali cambiamenti indotti nel processo di marketing dalla crescente pervasività delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e dalla sempre maggiore rilevanza giocata dal cosiddetto fenomeno del Web 2.0.
AGENDA
ICT4Event, in collaborazione con Oracle, è lieta di invitarla alla tavola rotonda “L’esperienza diventa multicanale: strategie e strumenti per la creazione di valore” che si rivolge ad un numero selezionato di Responsabili Marketing delle maggiori imprese italiane. La tavola rotonda, presieduta dal Prof. Giuliano Noci della School of Management del Politecnico di Milano, si focalizzerà sui temi del Customer Experience Management e della Multicanalità, la cui valenza strategica si sta sempre più affermando all’interno di qualsiasi impresa, grazie all’evoluzione delle esigenze dei clienti, alla diffusione sempre maggiore di dispositivi mobili Smartphone, Tablet PC, Pad, ecc. - e alla possibilità per l’impresa di sfruttare soluzioni basate sui paradigmi del Web 2.0, che consentono una partecipazione attiva dei propri clienti nel processo di co-creazione del valore.
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10.00_
Registrazione e welcome coffee
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10.30_
L’esperienza diventa multicanale: strategie e strumenti per la creazione di valore Prof. Giuliano Noci, School of Management Politecnico di Milano
11.15_
Dibattito e confronto con i partecipanti
13.00_
Fine dei lavori e light lunch
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editoriale di manuela Gianni
Generazione BYOD (Bring Your Own Device)
N
el 2011 che ci siamo appena lasciati alle spalle si è delineato un nuovo e significativo trend dell’IT, prontamente ridotto ad acronimo: BYOD, Bring Your Own Device, traducibile in italiano come “porta il tuo dispositivo”. Si intende la possibilità per il dipendente di utilizzare, per le proprie attività lavorative, dispositivi mobili che lui stesso ha scelto - pc, smartphone e tablet - acquistandoli autonomamente oppure facendoli comprare dall’azienda. Alcuni analisti statunitensi ne parlano come il più grande cambiamento dell’IT degli ultimi decenni, un cambiamento che è avvenuto nell’arco di soli due anni. La causa scatenante è da ricondursi all’esplosione dei dispositivi mobili personali, con l’avvento dell’iPhone e degli altri smartphone recenti, entrati prepotentemente nelle aziende sia per l’uso personale sia per il lavoro quotidiano. Un fenomeno chiamato anche consumerizzazione dell’IT e legato allo sfumare dei confini tra il tempo dedicato al lavoro e quello della vita privata. A conferma che non si tratta solo di un tema per convegni ci sono già molte testimonianze illustri di aziende che hanno ritenuto necessario e inevitabile affrontare il nuovo scenario, rivedendo la strategia IT nell’ottica di riuscire a gestire, in sicurezza e secondo policy definite, la pletora di dispositivi e sistemi operativi oggi disponibili, dal BlackBerry ai dispositivi Apple, dagli smartphone Windows Phone a quelli Android. L’approccio BYOD ha il vantaggio, per le aziende, di delegare all’utente – in parte o in toto – non solo l’acquisto ma anche gli oneri della manutenzione e dell’assistenza dei terminali. L’ha spiegato sullo scorso numero di Wireless4innovation il CIO di Procter&Gamble, compagnia che ha deciso di invertire la rotta passando da un approccio che assegnava a tutti i collaboratori lo stesso identico computer a uno improntato alla massima libertà di scelta, secondo criteri stabiliti e graduali. Ai neoassunti il computer non viene più
fornito dall’azienda (che però rimborsa in busta paga l’acquisto) mentre il supporto tecnico è calibrato in base al ruolo della persona in azienda. In alcuni casi, ad esempio per gli utenti mac, ci si deve affidare a una rete di auto-assistenza gestita direttamente dagli utenti. Come P&G, che ha circa 100mila dipendenti, ci sono negli Usa diverse importanti aziende che hanno avviato strategie di BYOD: si sono mosse Citrix, Kraft, VMWare e Ibm. Il trend appare dunque destinato ad arrivare nei prossimi mesi anche in Italia, nonostante le profonde differenze culturali che separano il mondo del lavoro anglosassone da quello del nostro Paese, ma al momento la reazione dei CIO sull’argomento è molto tiepida. Una ricerca pubblicata di recente dalla School of Management del Politecnico di Milano, che ha sondato l’opinione di circa 250 Chief Information Officer delle principali organizzazioni pubbliche e private del nostro Paese, evidenzia con chiarezza lo scetticismo verso le logiche del “BYOD”, prevalentemente riconducibile all’esigenza di garantire la sicurezza dei dati aziendali, eventualmente presenti sui dispositivi “personali”, e alla necessità di integrare e interfacciarsi con diversi Sistemi Operativi Mobile. Ma la spinta che viene dagli utenti è molto forte e il successo di tablet e smartphone di ultima generazione in Italia è maggiore che in altri Paesi. Mettere la testa sotto la sabbia come gli struzzi non è certo la scelta giusta.
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a cura di Andrea Ferretti
Ricerche dal mondo
In crescita gli acquisti fatti da telefonino in Italia Il Politecnico di Milano stima per il 2011 un valore di 81 milioni di euro
I
l 2011 ha fatto registrare una nuova accelerazione dell’eCommerce italiano, che supera oggi quota 8 miliardi di euro, in crescita del 20% rispetto al 2010 secondo quanto riportato dall’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm - Politecnico di Milano. In particolare, il segmento del Mobile Commerce cresce nel 2011 in tripla cifra (+210% rispetto al 2010) e vale l’1% delle vendite online. Il valore del
Mobile Commerce – inteso come il valore delle vendite al consumatore finale da parte di merchant con operatività in Italia, mediante Mobile Site o Application per smartphone – passa da 26 milioni di euro nel 2010 ad 81 milioni di euro nel 2011. I due terzi delle vendite sono di prodotti e un terzo di servizi. Nel 90% dei casi si tratta di situazioni di acquisto dove è importante cogliere una occasione
essendo online in un preciso istante. Alcuni esempi sono rappresentati dalle aste online (la cui chiusura è stabilita/regolamentata), dalle vendite a tempo (in cui la tempestività nell’acquisto è determinante viste le disponibilità limitate di prodotti), dalle prenotazioni (e/o i cambi) di biglietti per i mezzi di trasporto e di camere d’albergo, in cui l’acquisto può essere guidato da esigenze improvvise e
Il Mobile Commerce in Italia
Fonte: School of Management, Politecnico di Milano
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6.799 mln E
8.141 mln E
Mobile Commerce: Prodotti - Servizi
Mobile Commerce: Tipologia vendite
28%
34%
13%
12%
81 mln E
72%
66%
87%
88%
2011
2010
2011
2010
1%
+210% 0,4%
26 mln E 2010
6
(dato stimato)
(dato stimato)
2011
(dato stimato)
eCommerce
Servizi
Vendite tradizionali
Mobile Commerce
Prodotti
Vendite time based
non pianificate. Per le altre vendite, in cui è il cliente a decidere il momento dell’acquisto, l’utilizzo del Mobile sembra essere penalizzato per un’oggettiva “inferiorità” del device rispetto al desktop/notebook, a causa dello schermo troppo piccolo, della limitata possibilità di fruire di contenuti multimediali, della velocità di navigazione non sempre all’altezza. La maggior parte di queste vendite è riconducibile all’abbigliamento, anche grazie ad una buona propensione all’export (USA e Giappone in primis, dove il Mobile Commerce ha raggiunto buoni tassi di diffusione). Meno significativo il valore delle vendite nell’informatica ed elettronica di consumo e nell’editoria, musica ed audiovisivi, dove troviamo iniziative comunque importanti come ad esempio Amazon, Bol, Media World. Nonostante la diffusione di altri sistemi operativi (primo fra tutti Android), il Mobile Commerce sembra anche nel 2011 un business supportato prevalentemente da iOS di Apple (e quindi iPhone), che pesa nel 2011 per l’80% del valore totale delle vendite. La ragione non è riconducibile tanto alla bontà del sistema operativo (comunque indiscussa), ma ad altri due fattori. In primis, l’offerta di applicazioni è stata fino ad oggi più ricca per iOS che per Android. In secondo
La banda larga Mobile più diffusa della fissa Sono 1,2 miliardi gli utenti nel mondo Nel mondo si contano 5,9 miliardi di sottoscrizioni Mobile su un totale di 7 miliardi di abitanti, mentre è circa un terzo del totale la popolazione che ha accesso a Internet. La penetrazione globale del Mobile sulla popolazione è dell’87%, del 79% se si considerano i soli Paesi emergenti. Questo quanto emerge dal rapporto dell’ITU “The World in 2011: ICT Facts and Figures”, rilasciato in occasione dell’evento ITU Telecom tenutosi lo scorso ottobre a Ginevra. Gli utenti che accedono ad Internet tramite connessioni a banda larga mobile sono 1,2 miliardi, il doppio di coloro che accedono tramite una connessione a banda larga fissa, e sono cresciuti ad un tasso del 45% annuo negli ultimi quattro anni. La Corea del Sud, economia che da quanto emerge dal rapporto è la più avanzata al mondo in termini di diffusione delle tecnologie ICT, è anche il Paese in cui, tra i vari record, più si utilizza la banda larga mobile, con 91 sottoscrizio-
ni attive ogni 100 abitanti. In Italia tale valore è di 59 ogni 100 abitanti per il Mobile e di 22 ogni 100 per il fisso. L’Europa nel suo complesso è comunque il continente in cui più si è diffusa la connessione a banda larga sia fissa che mobile, con una penetrazione sulla popolazione rispettivamente del 26% e del 54%. Anche i Paesi in via di sviluppo sono in corsa per la banda larga; e molti di questi sono stati in grado di beneficiare delle tecnologie mobili per superare le barriere infrastrutturali e fornire l’accesso alla rete in zone prima non raggiungibili. Mentre le persone all’interno delle economie più sviluppate usano sia la connessione Mobile che quella fissa, spesso in questi Paesi quella in mobilità è l’unico metodo di connessione disponibile. In Africa, per esempio, la penetrazione della banda larga mobile è del 4%, nettamente più alta di quella relativa alla fissa, inferiore all’1%.
I Paesi con la maggiore penetrazione della banda larga nel mondo. Sottoscrizioni ogni 1000 abitanti Banda larga mobile 38,1
Korea (Rep.)
91,0
Svizzera
37,9
Giappone
87,8
Danimarca
37,7
Svezia
84,0
Korea (Rep.)
35,7
Australia
82,7
Norvegia
35,3
Finlandia
78,1
Islanda
34,1
Hong Kong, China
74,5
Francia
33,9
Portogallo
72,5
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Banda larga fissa Olanda
Fonte: ITU, ottobre 2011
luogo, la base utenti iPhone è altamente profilata e più avvezza all’utilizzo di tutte le potenzialità delle nuove tecnologie. Difficile fare previsioni sullo sviluppo del Mobile Commerce. Nei principali mercati – con l’eccezione del Giappone dove per i noti fattori socio-culturali le vendite via Mobile rappresentano il 20% del totale eCommerce – la penetrazione del mobile sul totale eCommerce è di qualche punto percentuale (5% nel 2011 in UK). «Riteniamo che la diffusione del Mobile Commerce, sia in Italia che all’estero, dipenderà dalla creazione di nuove occasioni in cui l’utilizzo dello smartphone porti dei chiari benefici per il cliente – ha commentato Riccardo Mangiaracina, responsabile dell’Osservatorio B2C Netcomm-Politecnico di Milano - come ad esempio la semplificazione del processo di acquisto mediante la ricerca dei prodotti supportata dalla macchina fotografica integrata, la soddisfazione di un bisogno nato da un impulso, ovvero l’acquisto tramite smartphone alle migliori condizioni di mercato di un prodotto identificato su punto vendita, l’integrazione con l’esperienza di acquisto in negozio, ad esempio la vendita di coupon proposti in base alla posizione del cliente rilevata tramite GPS integrato».
C
cover story
Promozioni e servizi, il successo è via Sms
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algrado l’età e i limiti del formato 160 caratteri di puro testo - l’Sms è oggi più vitale che mai. Sono ormai milioni i messaggini che viaggiano ogni giorno sulle reti degli operatori mobili e il numero è in costante crescita. Se fra i giovani l’Sms è ormai il mezzo di comunicazione prediletto, sono sempre più numerose le aziende che lo utilizzano come strumento di Marketing, in particolare per i servizi al cliente e le promozioni. Semplice e immediato, l’Sms è andato nel tempo a sostituire mezzi di comunicazione più tradizionali, come ad esempio la stampa di locandine o la distribuzione di depliant informativi. Una crescita che si riflette anche nei risultati di Mobyt, leader italiano nel Mobile messaging, che dalla sua nascita, nel 2002, ha aumentato costantemente il fatturato e il numero di clienti, espandendo la presenza a livello internazionale con l’apertura, nel 2006, di una sede nel Sud della Francia che si affianca a quella di Ferrara. Oggi sono 23mila le aziende che utilizzano i servizi di Mobyt, per un totale di 20 milioni di Sms spediti ogni mese.
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Semplice ed efficace, il messaggino è diventato il mezzo di comunicazione d’elezione per promuovere eventi e offerte speciali e per migliorare il servizio ai clienti. Ne parliamo con Giorgio Nani, Amministratore Delegato di Mobyt, società italiana specializzata nell’offerta di servizi e soluzioni di Mobile Messaging con oltre 23 mila clienti e un fatturato in costante crescita A Giorgio Nani, Amministratore Delegato della società, abbiamo chiesto le ragioni del successo del Mobile messaging. Il numero di Sms inviati dalle aziende continua a crescere. Quali sono, in sintesi, le ragioni di questo successo? L’Sms è uno degli strumenti di comunicazione “one to one” più efficaci per le aziende: garantisce sempre velocità di diffusione e certezza di lettura da parte del cliente, un vantaggio notevole rispetto all’e-mail, da sempre afflitta dallo spamming. Se per le mail il tasso di apertura è intorno al 22%, per gli Sms è del 98%, e con risultati molto positivi in termini di redemption. Nessun altro canale ha questa efficacia: per questo è lo strumento ideale per le promozioni di prodotti e servizi e per i servizi al cliente. Mobyt da
sola ha inviato nel corso dello scorso anno 170 milioni di Sms per conto dei propri clienti, per il 60% in ambito service e per il 40% in ambito promotion. In Italia gli investimenti in questo settore sono aumentati del 17% rispetto all’anno precedente, toccando i 70 milioni di euro, e Mobyt è leader di mercato con una quota del 10%. Quali tipologie di clienti ne fanno un maggiore uso? Inizialmente l’uso dei messaggi si è diffuso molto nel settore dell’entertainment, in particolare i locali e le discoteche, che avvisano i loro clienti quando vengono organizzati particolari eventi. Ma ora aziende di ogni settore, sia grandi sia piccole realtà locali, hanno creato propri database che utilizzano per l’invio di comunicazioni ai propri clienti, con contenuti sia
di Manuela Gianni
promozionali che di servizio. Per esempio nell’abbigliamento, per avvisare i clienti qualche giorno prima dell’inizio dei saldi, in modo che possano avere le migliori occasioni, o nel commercio in genere, GDO compresa, per comunicare promozioni. Un esempio di servizio è la concessionaria che avvisa quando l’auto che è stata portata a riparare è pronta. Abbiamo diversi clienti che comprano da anni, anche piccoli quantitativi acquistando un credito prepagato che poi rinnovano quando viene esaurito.
Giorgio Nani Amministratore Delegato di Mobyt
I messaggi vengono anche inviati a scopo pubblicitario a persone che non sono clienti di un’azienda? In genere i nostri clienti già dispongono di una loro rubri-
Il boom degli Sms in Italia e in tutto il mondo
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Nel 2010 in tutto il mondo sono stati inviati quasi 7 mila miliardi di Sms, pari a oltre 200 mila messaggi al secondo, di cui 85 miliardi solo in Italia. Ormai nel nostro Paese praticamente tutti coloro che hanno l’età per usare un cellulare lo possiedono, per un totale di 50 milioni di telefoni in circolazione. Un’indagine rivela che 9,7 milioni di persone tra i 15 e i 65 anni vorrebbero ricevere informazioni tramite Sms su nuovi prodotti o su sconti/ offerte speciali. Gli Sms diventano quindi sempre più parte integrante dei servizi forniti dalle aziende ai propri clienti: nel 2010, in Italia, il mercato degli Sms Bulk (inviati dalle aziende) si è attestato tra 900 milioni e 1,2 miliardi di messaggi spediti.
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cover story Kwixo, un sistema di pagamento tramite Sms
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Sviluppato da Fia Net società del gruppo Crédit Agricole, Kwixo è una soluzione di pagamento di nuova generazione. Semplice, rapida e sicura, Kwixo offre la possibilità di effettuare tutti i pagamenti quotidiani: acquisti online, spedizione di denaro tra privati, con un semplice clic, sia dal proprio cellulare che dal computer. Dovete rimborsare un amico, ma non siete davanti al computer e non avete accesso ad internet dal cellulare? Nessun problema, con Kwixo inviate il denaro via Sms. Per effettuare i pagamenti, basta iscriversi al servizio e inviare dal proprio cellulare (il numero serve da codice identificativo) un Sms ad un numero prestabilito con l’ammontare della cifra da pagare e il numero di cellulare del destinatario. A questo punto un servizio vocale chiama per avere conferma dell’effettiva volontà di effettuare il pagamento e rendere sicura l’operazione. Una volta effettuato il pagamento un Sms informa il mittente. Mobyt France, filiale della società italiana leader di mercato nei servizi Sms per le aziende, è partner del progetto da quando è stato lanciato, all’inizio dell’anno. Fornisce il numero di ricezione e gli Sms per confermare l’avvenuto pagamento. Al momento il servizio è disponibile solo in Francia, ma le intenzioni sono quelle di renderlo disponibile in tutta Europa.
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ca di contatti e su questa base clienti viene effettuata l’azione di promotion. I destinatari sono dunque persone che hanno già dato il consenso all’azienda o al commerciante, e che quindi sono interessate a ricevere la comunicazione. Diverso è il caso di messaggi pubblicitari inviati a prospect: in questo caso gli unici a poter fornire i contatti sono gli operatori di telefonia mobile, i quali hanno ricevuto il consenso da parte dei loro clienti. L’Advertising via Sms permette di inviare messaggi mirati, ad esempio a una determinata fascia di età, per regione o città specifica, ma non è possibile in questo caso sapere se queste persone possono essere interessate al prodotto o servizio che viene proposto. I tassi di apertura e la redemption per l’Advertising sono quindi molto più bassi. Quest’anno abbiamo vissuto il boom delle App, molto utilizzate anche come strumento di Marke-
ting. Il fenomeno ha influenzato il mercato del messaging? A mio avviso le App sono complementari al nostro servizio. Una ricerca di settembre relativa a 5 Paesi, Gran Bretagna, Francia, Germania, Spagna e Italia, mostra che le App e il browser si attestano al di sotto del 30% di utilizzo, mentre gli Sms superano l’80%. A dispetto dell’evoluzione tecnologica che coinvolge il Mobile, è sempre l’Sms lo strumento principe della comunicazione via cellulare, sia privata sia a scopo commerciale. A proposito di App, anche Mobyt ne renderà disponibile a breve una che permette di inviare messaggi e si interfaccia con la nostra piattaforma, rendendo possibile sincronizzare le rubriche, e questo è molto utile per chi si occupa di promotion. Gli Mms non hanno mai avuto grande diffusione: qual è oggi l’utilizzo? Non hanno mai avuto una grande diffusione perché il costo è
Promozioni e servizi, il successo è via Sms
Qual è in dettaglio il ruolo di Mobyt nella realizzazione dei servizi di Messaging per i clienti? Mobyt fornisce ai clienti strumenti completi per spedire Sms in autonomia e li supporta nella gestione del servizio e nella pianificazione della campagna promozionale. Il nostro software, sviluppato internamente e accessibile via Web, permette al cliente di caricare la propria rubrica, creare gruppi e gestire invii mirati in pochi minuti, dal proprio computer. La piattaforma tecnologica è ospitata nella server farm di INet/British Telecom a Milano, e da lì forniamo ai clienti i servizi e le connessioni agli operatori di telefonia mobile, sia per l’Italia che per la Francia. Garantiamo massima qualità e supporto,
«Nel 2010 abbiamo una crescita del 36%: credo che il mercato abbia raggiunto la consapevolezza di quanto possa essere potente questo strumento» anche nella definizione della campagna: la cura del cliente, sia grande che piccolo, per noi è fondamentale. Nel 2010 siete cresciuti del 36%. A cosa si deve questo eccezionale risultato e quali sono le previsioni per il 2011? La crescita del fatturato di Mobyt è costante da anni, in media 15-20%, e anche il 2011 è in linea con questo dato. Nel 2010 abbiamo assistito a un boom dei servizi: credo che il mercato abbia raggiunto la piena consapevolezza di quanto possa essere potente questo strumento. Il nostro fatturato è
intorno a 9 milioni di euro: abbiamo ancora ampi margini di crescita e le prospettive sono positive sia in Italia sia in Francia: prevediamo di chiudere il 2011 con 240 milioni di messaggi inviati. Ma stiamo anche pensando a una diversificazione dei canali rispetto al Mobile. Stiamo guardando altri Paesi, per continuare la crescita verso l’estero: già nel 2007 eravamo pronti a sbarcare negli USA ma in quel mercato c’erano e vi sono tuttora dei paletti normativi che finora ci hanno frenato, in particolare il fatto che al momento paga non solo chi invia ma anche l’utente che riceve il messaggio.
Fitness First comunica con i soci delle palestre con i messaggi Fitness First, multinazionale leader mondiale nella gestione diretta di fitness club, vanta più di 500 club del benessere in Europa, Asia e Australia, per un totale di 1.500.000 soci. In Italia, dove il primo centro è stato inaugurato nel 2001, Fitness First registra una crescita costante: ad oggi, infatti, sono ben 18 i club aperti. Tra questi, le quattro strutture attive della città di Milano offrono soluzioni innovative sul fronte dei servizi ai clienti, come ad esempio un Club riservato solo alle donne, con uno staff interamente femminile, e una piscina per allenarsi anche in acqua. Con l’obiettivo di creare un’occasione in più per allenarsi e incontrare gli amici, e nello stesso tempo far conoscere i propri servizi, Fitness First ha organizzato in tutti i centri d’Italia l’iniziativa “Porte Aperte” che, per un
week-end, dava a chiunque la possibilità di accedere ai servizi Fitness First e di allenarsi gratuitamente. L’avviso a tutti i soci è stato inoltrato via Sms, attraverso la piattaforma tecnologica fornita da Mobyt. Il riscontro in termini di presenze all’iniziativa, unito alla semplicità di gestione della comunicazione, è stato eccellente. L’esigenza di Fitness First di rivolgersi a una società come Mobyt è nata, infatti, proprio per rendere più immediate, più semplici, e più efficaci tutte le comunicazioni tra il club, i soci ed altri eventuali stakeholder: informare sulle promozioni, sulle nuove attrezzature inserite in sala macchine, ricordare la scadenza dell’abbonamento mensile, chiedere un feed-back a chi ha effettuato una prova in palestra e così via.
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sempre stato eccessivo: per spedire immagini o allegati conviene mandare le mail. Basta pensare che noi spediamo appena 2mila Mms al mese, a fronte di 20 milioni di Sms.
S S E R VAT O R I . N E T
ict & management
Start-up Boosting
MISSIONE
Giocare un ruolo sempre più attivo nello stimolare la nascita e lo sviluppo di nuove avventure imprenditoriali basate sull’innovazione: è questo l’obiettivo che gli Osservatori ICT & Management si pongono a partire da quest’anno, nella convinzione che ciò rappresenti un ingrediente fondamentale per il rilancio della nostra economia. Per questo motivo nasce il progetto Start-up Boosting che, attraverso il succedersi di una serie di Call for Ideas collegate ai diversi Osservatori, intende identificare le idee di business e i progetti imprenditoriali più innovativi, che saranno supportati e seguiti nel loro sviluppo dalla School of Management del Politecnico di Milano. CHI PUÒ PARTECIPARE
AMBITI DELLE CALL 4 IDEAS
Alla Call 4 Ideas possono partecipare: • persone fisiche (singole o in gruppo) in possesso di un’idea di business fortemente innovativa; • aziende in fase di start-up e con elevato potenziale di crescita; • imprese anche già avviate che abbiano sviluppato innovative idee di business.
MOBILE MARKETING & SERVICE N F C & M O B I L E PAY M E N T MOBILE BUSINESS & APP ICT SECURITY D I G I TA L M E D I A & T V
COSA OFFRE
I candidati che supereranno il processo di valutazione: • saranno supportati – dal team degli Osservatori – nella messa a punto del progetto imprenditoriale, con l’obiettivo di accelerarne lo sviluppo e il raggiungimento degli obiettivi di business; • avranno la possibilità di frequentare gratuitamente un percorso di alta formazione presso il MIP – la Business School del Politecnico di Milano – finalizzato ad accrescere le competenze e l’empowerment del gruppo imprenditoriale; • saranno supportati del team degli Osservatori nella ricerca dei capitali di rischio necessari.
SOCIAL MEDIA & WEB 2.0 M O B I L E I N T E R N E T, C O N T E N T & A P P S ICT IN SANITÀ CLOUD COMPUTING & ICT AS A SERVICE FAT T U R A Z I O N E E L E T T R O N I C A E D E M AT E R I A L I Z Z A Z I O N E GIOCO ONLINE
ECOMMERCE B2C
NEW SLOT & VIDEOLOTTERIE
INFORMAZIONI GENERALI
• la partecipazione è gratuita; • i partecipanti, inviando la propria candidatura e i documenti necessari per la partecipazione al processo di valutazione, dichiarano che le informazioni fornite sono veritiere e che ogni decisione del Comitato di Valutazione verrà accettata incondizionatamente; • tutti i documenti presentati devono essere redatti o in italiano o in inglese; • una carenza nelle informazioni inviate potrà causare l'esclusione dalla selezione.
ENTERPRISE 2.0
AUGMENTED REALITY
U N I F I E D C O M M U N I C AT I O N & C O L L A B O R AT I O N EPROCUREMENT & ESUPPLY CHAIN BUSINESS INTELLIGENCE AND ANALYTICS SEMANTIC WEB
INTERNET OF THINGS
EGOVERNMENT
D I G I TA L M A R K E T I N G
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S S E R VAT O R I . N E T
ict & management
Start-up Boosting Regolamento MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE
MODULI
Ogni candidatura, anche sottoposta da team, deve indicare un referente principale.
MODULO A
Per partecipare occorre iscriversi compilando il Form di registrazione sul sito www.osservatori.net che include una breve descrizione del progetto imprenditoriale, in cui vengono messi in evidenza: prodotti/servizi innovativi erogati, mercato target, principali concorrenti, fatturato previsto e investimenti stimati (anche solo in modo approssimato).
In seguito all'iscrizione il referente riceverà tramite e-mail la conferma di iscrizione e un codice utente identificativo.
Successivamente il referente dovrà inviare a StartUpBoosting@osservatori.net una descrizione più dettagliata del progetto imprenditoriale secondo le modalità indicate nel MODULO A , indicando nella e-mail il proprio codice identificativo.
L'organizzazione invierà al referente una conferma della ricezione della documentazione.
Le idee di business e i progetti imprenditoriali saranno analizzati e valutati da un apposito Comitato di Valutazione. I componenti del Comitato sono docenti del Politecnico di Milano con grande esperienza nel mondo dell’innovazione e dell’high-tech. Il Comitato valuterà la documentazione ricevuta sulla base dei criteri indicati nel MODULO B .
- Formato della documentazione
Ogni candidato deve inviare la propria documentazione in formato pdf stampabile, non più lunga di 30 pagine (inclusi eventuali allegati tecnici o tabelle o altri elementi utili), che descriva i seguenti punti principali: • Idea di Business: bisogni del mercato che l'impresa intende soddisfare, con quali tipi di prodotti/servizi; • Piano Strategico: analisi della concorrenza, vantaggi competitivi, strategia deliberata; • Piano di Marketing: mercato potenziale, mercato obiettivo, previsioni di vendita, scelte di marketing mix; • Piano Operativo: catena del valore, processi chiave dell'azien da, management team, risorse chiave; • Piano Economico-Finanziario: struttura finanziaria, fabbisogno di finanziamenti, sintesi dei risultati economico/finanziari attesi. MODULO B
- Valutazione delle proposte
Il Comitato valuterà la documentazione ricevuta principalmente sulla base di: • originalità dell'idea di business e del progetto imprenditoriale; • sostenibilità nel lungo termine (reali fonti del vantaggio competitivo); • potenziale del mercato obiettivo; • prospettive economico-finanziarie.
SCADENZE
Saranno inoltre valutati i seguenti criteri:
Ogni mese vengono valutate le proposte pervenute.
• fattibilità e grado di sviluppo tecnico già raggiunto; CONFIDENZIALITÀ
• appeal su scala internazionale;
Le sole persone che avranno accesso alla documentazione inviata saranno i componenti del Comitato di Valutazione, che garantiscono l'assoluta riservatezza delle informazioni e dei dati forniti.
• qualità e competenze del team imprenditoriale; • qualità e completezza dell'informazione fornita.
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focus CIO
L’ICT di Il CIO Gianluigi Castelli sta guidando la multinazionale italiana dell’energia lungo un percorso di profonda trasformazione dell’ICT, che vede il suo punto di arrivo nell’avveniristico green data center in via di realizzazione e passa per il rinnovamento completo sia dell’infrastruttura sia della gestione delle applicazioni, che saranno interamente migrate nella nuova server farm virtualizzata
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di Manuela Gianni
Eni
I
sulla frontiera
n Eni dal 2006, Gianluigi Castelli è a capo dell’organizzazione che gestisce l’ICT della multinazionale italiana. Nel suo gruppo lavorano 675 persone e il budget gestito è di 475 milioni di euro l’anno, cui si aggiunge la spesa per l’estero, circa 250 milioni di euro. Per rispondere in modo più efficace e tempestivo alle esigenze ICT di un’azienda così diversificata come Eni, dallo scorso ottobre l’organizzazione è stata rivista per macro processi aziendali (come l’esplorazione, la produzione, il commerciale…): unità integrate verticalmente e libere di adottare il modello operativo più efficace nei confronti delle linee di business con cui interagiscono. Gianluigi Castelli sta traghettando Eni lungo un percorso di trasformazione dell’IT destinato a ridisegnare completamente le modalità di erogazione dei servizi nel segno della massima efficienza e flessibilità: un nuovo Data Center, in via di realizzazione, ospiterà un’infrastruttura virtualizzata su cui poggerà la quasi totalità delle applicazioni. Un progetto molto innovativo e articolato che vedrà l’azienda impegnata per i prossimi due anni. Con il CIO ripercorriamo le tappe di questa trasformazione dell’ICT di Eni. Eni ha avviato di recente i lavori per la realizzazione del nuovo
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Green Data Center, elemento cardine del progetto di IT Transformation. In cosa consiste e qual è l’origine del progetto? Si tratta di una profonda trasformazione tecnologica e applicativa, che parte dal nuovo data center per arrivare a un ridisegno di tutta l’infrastruttura e della gestione operativa delle applicazioni. Negli ultimi anni, infatti, abbiamo progressivamente migliorato l’efficienza operativa dell’IT di Eni, ma ritengo che si possa fare di più e meglio, grazie al progetto di IT Transformation. Nel 2006 in Eni ogni applicazione aveva il suo server o i suoi server di riferimento. Non c’era una strategia chiara su cosa fondare l’infrastruttura e quindi avevamo un’elevata frammentazione: server di tutti i tipi, con costi operativi elevati e flessibilità molto bassa. Anche la continuità ne risentiva: a meno delle applicazioni più critiche, non era economicamente sostenibile una ridondanza completa. Quando si rompeva una macchina, quindi, non c’era la possibilità di migrare la relativa applicazione su un’altra in tempi brevi. Dal 2007 abbiamo iniziato un processo di consolidamento in logica di server farm, comprando macchine grandi che potevano essere partizionate. Il ridotto numero di macchine riduceva la complessità operativa, ma c’era ancora un’elevata eterogeneità. Contemporaneamente, per il mondo Wintel abbiamo avviato
dell’innovazione un esteso programma di virtualizzazione: una trentina di server molto grandi totalmente virtualizzati hanno rimpiazzato qualche centinaio di server piccoli. Adesso il passo che ci apprestiamo a fare è di cogliere l’occasione del data center nuovo per realizzare un’infrastruttura totalmente omogenea. Come sarà realizzata questa infrastruttura e quali sono i vantaggi? Tranne poche eccezioni determinate dalla natura molto specifica di alcune applicazioni, useremo quasi solo server basati su blade industry standard con sistema operativo Linux e con un livello spinto di virtualizzazione: otterremo così una maggior saturazione delle CPU, una migliore capacità di assorbire i
Gianluigi Castelli Executive Vice President Information & Communication Technology
picchi di carico - perché è possibile in ogni momento attribuire i processori alle applicazioni che ne hanno bisogno – e una migliore continuità di servizio: se si rompe un server fisico, il server virtuale e le relative applicazioni vengono migrate dinamicamente. Per la gestione delle applicazioni sui nuovi server abbiamo anche messo a punto uno schema operativo, battezzato ENI Dynamic Infrastructure. Ma questo avverrà nel 2013. Nel 2012 completeremo i muri e le parti fisiche del Data Center, poi è necessario un po’ di tempo per testare tutta l’infrastruttura, i cablaggi e la rete. Il 2013 sarà dedicato allo spegnimento progressivo dei vecchi server e all’avviamento delle applicazioni sulla nuova struttura.
Chi è Gianluigi Castelli Fiat, prima come CIO di Fiat Auto, poi come Amministratore Delegato e Direttore Generale della società di servizi software del Gruppo (GSA). Nel 1996-1997 è stato CIO di Infostrada. Dal 1978 al 1996 ha ricoperto diversi incarichi all’interno di Etnoteam S.p.A., fino a diventare direttore della Divisione di System Integration. Dal 1978 al 1997 ha anche svolto attività accademica presso il Dipartimento di Scienze dell’Informazione dell’Università Statale di Milano. Nel 1995 ha vinto l’European Commission Information Technology European Award e nel 2009 l’EUCIP Champion Award. È inoltre presidente di CIO AICA Forum, il ramo italiano di EuroCIO.
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Gianluigi Castelli è nato a Milano nel 1954 dove si è laureato in Fisica a Indirizzo Cibernetico nel 1978. Dall’agosto del 2006 è Executive Vice President ICT di Eni S.p.A. Dal 2001 al 2006 ha ricoperto diversi ruoli all’interno del Gruppo Vodafone: inizialmente come CIO di Vodafone Italia, quindi è divenuto Chief Technology Officer di Vodafone Italia unificando sotto un’unica responsabilità tutte le tecnologie IT e di Rete. Infine, è stato CIO di Gruppo, con responsabilità di governo e integrazione di tutte le funzioni IT delle società operative del Gruppo Vodafone. Dal 1997 al 2001 ha operato all’interno del Gruppo
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focus CIO I numeri di Eni Fondata nel 1953 come Ente Nazionale Idrocarburi, Eni oggi è una Società per Azioni quotata sulla Borsa di Milano e al New York Stock Exchange (NYSE). È un’impresa integrata nell’energia, impegnata a crescere nell’attività di ricerca, produzione, trasporto, trasformazione e commercializzazione di petrolio e gas naturale, presente in 79 Paesi con circa 80.000 dipendenti. Nel 2010 ha prodotto 1,8 miliardi di barili di petrolio al giorno e ha venduto 97 miliardi di metri cubi di gas. I ricavi superano i 98 miliardi di euro.
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Ha affermato che negli ultimi anni avete progressivamente migliorato l’efficienza operativa dell’ICT. Che risultati avete ottenuto finora? All’inizio del 2007 abbiamo avviato un programma di efficienza che ha portato in quattro anni a una riduzione dell’organico da 1045 a 675 persone e a un risparmio di quasi 100 milioni di euro all’anno sulla spesa esterna. Ora abbiamo stabilizzato sia il budget che l’organico, ma siamo alla ricerca costante di una ulteriore ottimizzazione dei costi, con alcuni punti fermi. Ritengo infatti che sia doveroso compra-
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re al miglior prezzo, integrato da precisi indicatori di qualità: in altre parole è giusto mettere i fornitori sotto pressione, ma esistono delle soglie al di sotto delle quali non è ragionevole scendere perché, come dico spesso “If you pay peanuts you get monkeys”. Abbiamo ben chiare quali sono le tariffe al di sotto delle quali diventa estremamente pericoloso scendere, sia perché si inquina il mercato - perché non sono reali - sia perché porta ad un decadimento della qualità. In futuro, il recupero di efficienza pensiamo di ottenerlo con la IT Transformation.
La migrazione verso il nuovo data center prevede anche un intervento sul parco applicativo? Abbiamo già avviato un grande progetto di razionalizzazione delle applicazioni. Alcune verranno eliminate, altre incorporate o sostituite: io sarei soddisfatto se riuscissimo a spegnerne un numero compreso tra 100 e 140, arrivando cioè a circa 400-450 applicazioni rispetto alle 545 oggi a portafoglio. È un progetto molto complesso: anche per la sua parte più semplice, lo spegnimento appunto, dobbiamo stare attenti perché molte applicazioni sono anche in uso presso gli altri Paesi in cui Eni è presente e dobbiamo garantire che il servizio non subisca interruzioni. Non tutte le applicazioni comunque potranno essere portate sulle piattaforme standard. Un certo numero, di tipo industriale specifico, continuerà a girare su server dedicati, perché il fornitore non le rende ancora disponibili sulle piattaforme che abbiamo scelto. State dunque realizzando una trasformazione verso una infrastruttura Cloud privata? C’è troppa enfasi attorno alla parola Cloud, ma è vero che a livello di infrastruttura si tratta assolutamente di un’Infrastructure as a Service, e a livello di piattaforma avremo una buona percentuale di Platform as a Service. Tuttavia, a livello di software applicativo non vorrei parlare di Cloud per due ragioni: la prima è che le nostre applicazioni sono tante, quindi strutturare in logica di servizio un portafoglio applicativo eterogeneo come questo è troppo oneroso. Dall’altro noi abbiamo utenti che utilizzano classi di applicazioni ben definite, quindi il beneficio del self provisioning tipico del mondo del Cloud non ci interessa. Facciamo nostri quei concetti del Cloud che ci abilitano flessibilità, continuità, miglior efficacia nella gestione della risorsa di calcolo, ma non abbiamo necessità di realizzare un vero Cloud applicativo privato. Stiamo invece investigando l’opportunità di creare un catalogo di
L’ICT di Eni sulla frontiera dell’innovazione Nel 2012 completeremo il Data Center e realizzeremo i test. Il 2013 sarà dedicato allo spegnimento progressivo dei vecchi server e alla migrazione delle applicazioni processi di business indirizzabili tramite BPaaS, ovvero Business Processes as a Service, con cui, insieme ai colleghi delle linee di business, decidere se acquistare servizi integrati e non solo IT. Naturalmente garantendo la corretta interoperabilità con le altre applicazioni presenti in Azienda. Eni è presente in oltre 7O Paesi. Come gestite l’ICT nelle diverse realtà in cui operate?
Il modo in cui siamo presenti in questi Paesi varia moltissimo, quindi un modello uguale per tutti non può funzionare. La natura e le dimensioni delle applicazioni locali possono essere molto diverse. Operiamo in vari modi. Nel Kazakistan, per esempio, esiste una forte presenza, circa 150 persone locali guidate da manager nominati da noi: l’IT è nelle mani di due italiani. Stessa cosa in Nigeria, dove ab-
biamo una sessantina di persone. In altre realtà il presidio da parte nostra è minore: è il caso dell’Egitto dove abbiamo una ventina di persone. In termini di infrastruttura, abbiamo una delle reti IP più estese in Europa e nel mondo, certamente la più grande in Italia. Su questa viaggia tutta la nostra fonia, con un beneficio sui costi molto elevato: tutte le sedi remote si attaccano alla nostra rete secondo standard definiti e governati da noi. Le reti dati spesso non sono affidabili: in molti Paesi sono molto scadenti anche perchè i nostri impianti non sono mai nella capitale, ma sono magari in mezzo alla foresta. Anche i collegamenti satellitari non sempre sono adeguati a fornire un servizio 24 per 7 e in taluni casi la latenza
Eni ha inaugurato lo scorso 3 ottobre a Ferrera Erbognone (Pavia) il cantiere che porterà alla realizzazione del nuovo Green Data Center, progettato per ospitare i sistemi informatici centrali di elaborazione di Eni attualmente dislocati sul territorio nazionale. Il nuovo centro costituirà un primato nel Paese per tipologia e dimensione e utilizzerà le più innovative soluzioni tecnologiche improntate al risparmio energetico, consentendo di ridurre notevolmente anche i costi operativi. L’efficienza energetica del nuovo centro, che sarà completato entro il 2012, si tradurrà in una riduzione di emissione di CO2 pari a 335 mila tonnellate annue (un valore pari a circa l’1% dell’obiettivo italiano contenuto nel protocollo di Kyoto). Il data center si contraddistingue per affidabilità, innovazione e sostenibilità, a partire dal luogo scelto per la sua realizzazione. L’energia per l’alimentazione verrà infatti fornita dalla vicina centrale Enipower e prodotta mediante turbogas a metano, la più pulita tra le fonti fossili di produzione di energia elettrica. La vicinanza permette inoltre di ridurre al minimo la dispersione di energia elettrica nel trasporto e garantisce la presenza costante di squadre di intervento altamente specializzate. L’azienda si pone l’obiettivo di superare il miglior risultato in termini di efficienza energetica mai raggiunto dai data center a livello mondiale, misurata con il parametro standard internazionale PUE (Power Usage Effectiveness - rapporto tra consumi totali del data center e i soli consumi degli apparati dedicati ai processi informatici).
Il Data Center di Eni raggiungerà un livello di efficienza pari a un PUE medio annuo inferiore a 1,2, migliore dell’attuale record a livello mondiale che è di 1,27 e alla media italiana che presenta valori tra 2 e 3. L’efficienza del Data Center deriva soprattutto dal particolare sistema di raffreddamento adottato, che prevede l’utilizzo dell’aria esterna per almeno il 75% delle ore dell’anno, attraverso la tecnica del free-cooling diretto, limitando l’utilizzo dei condizionatori al solo rimanente 25% del tempo, soprattutto nella stagione calda. Inoltre, la temperatura di esercizio dei server non è come di solito tra 18 e 20 gradi, ma di 24 gradi, dato che le nuove tecnologie dei processori supportano temperature superiori rispetto al passato. In caso di guasto, il singolo blade dei server può essere sostituito senza difficoltà, essendo tutta l’infrastruttura virtualizzata. Per la realizzazione del centro sono state messe a punto soluzioni totalmente innovative, come per esempio, sul fronte elettrico, i gruppi di continuità (UPS) in tecnologia off-line realizzati su commissione diretta di Eni, che, a differenza di quelli già esistenti, sono sempre spenti e si attivano rapidamente solo quando necessario. Non ci saranno, inoltre, generatori diesel di emergenza: una doppia rete di alimentazione totalmente indipendente garantisce la costante disponibilità dell’elettricità. Inizialmente verranno allestite 4 delle 6 sale macchine previste, per un investimento di 98 milioni di euro. Il pay back del data center è in meno di 7 anni se calcolato a costi costanti dell’energia, un arco temporale destinato a ridursi all’aumentare del costo dell’energia.
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Il Data Center più efficiente del mondo
focus CIO Il progetto eniWave&Moka Innovativi strumenti di comunicazione e collaborazione, in chiave 2.0, per tutti i dipendenti nel mondo Le esigenze di gestione efficiente dei flussi informativi, di condivisione delle informazioni e di utilizzo di avanzati sistemi di Knowledge Management sono da sempre elementi centrali nella strategia di Eni per il supporto alla comunicazione e collaborazione tra tutti i dipendenti operanti nel mondo. Per rispondere a queste esigenze, a marzo 2010 prende avvio il progetto eniWave, che consente la fruizione da parte dei dipendenti di servizi di collaborazione e comunicazione integrati e disponibili in qualsiasi sede del gruppo o via web. Con il semplice utilizzo del proprio laptop, è possibile visualizzare lo stato di presenza di un collega, partecipare a una videoconferenza anche dal proprio tablet in mobilità, visualizzare i partecipanti e condividere documenti o applicazioni con tutti gli utenti. EniWave ha raggiunto quasi 30.000 dipendenti Eni nel mondo e ogni giorno 17.000 persone utilizzano i servizi messi a disposizione. Nel 2011 è stato realizzato Moka, un social network interno rivolto inizialmente alla comunità ICT e poi esteso a tutto il personale di Eni. Moka consente al dipendente la definizione del
proprio profilo, l’utilizzo di una foto personale sincronizzata con le directory degli strumenti di messaging e di uno sfondo personalizzato per la propria home page, la localizzazione automatica (opzionale) presso le sedi Eni, la tracciabilità dello storico dei propri viaggi, la definizione di interessi personali e creazione del proprio Blog, la condivisione di documenti e la possibilità di costruirsi un network di relazioni indipendente dalla struttura organizzativa di appartenenza. Le due applicazioni sono perfettamente integrate, infatti tutti i servizi eniWave sono fruibili partendo da Moka, cliccando semplicemente sulla persona con cui si vuole comunicare. La combinazione di eniWave e Moka risponde alle esigenze di geolocalizzazione delle informazioni e ha favorito la creazione di dinamiche collaborative e trasversali tra i dipendenti attraverso creatività e propositività dal basso, interazione veloce e diretta tra le persone, indipendentemente da schemi organizzativi, e accesso immediato alle persone competenti e alle informazioni necessarie per prendere decisioni in tempi rapidi.
non è adeguata per certi tipi di applicazioni. In questi casi realizziamo perciò data center locali per avere quel grado di affidabilità che le reti geografiche non sempre garantiscono.
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Avete già migrato tutta la telefonia internazionale su IP? Il progetto VoIP è iniziato nel 2005 ed è stato completato nel 2010. Tutta la telefonia è IP con funzioni di least cost routing (instradamento al minor costo) basate su tecnologia Italtel: se, dall’Italia, si compone un numero di rete pubblica, ad esempio del Congo, la nostra centrale “cattura” la chiamata e la fa
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uscire verso la rete pubblica nel punto più vicino, ovvero nella nostra sede in Congo. Questo meccanismo ha prodotto svariati milioni di euro di risparmi all’anno sui costi di telefonia. Qual è il vostro approccio alla Mobility? Come e da chi vengono utilizzati in Eni gli smartphone e i tablet? Anche in Eni questi dispositivi stanno diventando sempre più comuni, ma si tratta ancora di numeri piccoli rispetto alla nostra dimensione: attualmente sono in uso un centinaio di iPad, circa 200 iPhone, sem-
pre più richiesto, altrettanti Blackberry, e un migliaio di smartphone Nokia. Stiamo pensando di sviluppare un Enterprise App Store: non vogliamo che si crei una proliferazione di App diverse, che se utilizzate per scopi aziendali ci potrebbero creare problemi di security. Un catalogo di App certificate ci permetterà di ottenere il duplice scopo di governare la spesa al meglio, senza che questa ricada sul singolo dipendente, e di garantire i più elevati standard di sicurezza. Stiamo lavorando a un’App di Business Intelligence che fornirà cruscotti e informazioni in mobilità per il top management Stiamo anche sperimentando l’uso dei tablet per applicazioni specifiche di campo, quali l’Augmented Reality per rendere più efficace la manutenzione di impianti: il tecnico manutentore con la videocamera inquadra l’impianto e sovrappone l’immagine. Bisogna considerare che dove opera Eni - in Pakistan piuttosto che in Iraq - spesso non c’è copertura. Le applicazioni devono funzionare anche se il dispositivo non è connesso: è necessario poter caricare offline l’informazione che serve, per esempio il layout dell’impianto. Per questo, stiamo valutando diversi modelli tablet con porte USB e la possibilità di usufruire di dati specifici anche in assenza di infrastrutture di rete. Nella scelta dei dispositivi va ricordato anche che nei nostri impianti ci sono molte strutture metalliche imponenti che hanno quindi forti interferenze elettromagnetiche e che nelle raffinerie il rischio di incendi è molto elevato, e quindi la sicurezza è al primo posto. Sempre in tema di Mobility, Eni ha sviluppato un’App per la lettura dei contatori, utilizzabile anche dai clienti. Da tablet è possibile anche utilizzare l’applicazione di Collaboration eniWay, che integra sulle nostre reti IP tutti i servizi di fonia e dati inclusa la videoconferenza.
BRIDGING THE GAP
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BETWEEN TECHNOLOGY & BUSINESS
IL PRIMO PROGETTO EDITORIALE ITALIANO PER GLI EXECUTIVE DI BUSINESS FOCALIZZATO SULL’IMPIEGO STRATEGICO DELLE TECNOLOGIE DIGITALI
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scenari
Le reti mobili verso verso l’
LTE
Dopo la gara per l’assegnazione delle frequenze, gli operatori italiani hanno avviato i lavori per far evolvere le reti verso la tecnologia mobile di quarta generazione, che sarà disponibile dal 2013. I collegamenti Mobile Internet saranno più capillari e veloci, un terreno ideale su cui poggeranno le applicazioni business del prossimo futuro
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a rete mobile italiana avrà un enorme sviluppo nei prossimi due anni, favorendo nuove applicazioni Internet per le aziende e i consumatori: si prepara l’alba del Mobile Cloud e dell’Unified Communications in mobilità. La svolta verrà grazie a una banda larga più
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estesa e più veloce rispetto a quella attuale. Gli operatori lavorano infatti sulla quarta generazione (LTE, Long Term Evolution), per la quale si sono aggiudicati di recente all’asta nuove frequenze per 3,94 miliardi di euro (a 800, 1800 e 2600 MHz). Creeranno nuovi siti per le antenne, e potenzieranno gli attuali; metteranno collegamenti di backhauling più veloci (tra le antenne e il resto della rete), il che migliorerà anche le prestazioni dell’attuale generazione di banda larga mobile (Umts/ Hspa). Ma non solo: gli operatori ne estenderanno anche la copertura, sfruttando per l’Umts/Hspa le frequenze finora utilizzate solo per il Gsm (900 MHz). È il cosiddetto “refarming”. Per tutto questo, dichiarano che intendono investire nella rete 6 miliardi di euro (gradualmente e in un arco di tempo variabile a seconda delle condizioni di mercato). Comunque vada, alla fine avremo una Internet Mobile più estesa e più veloce: è questo il terreno su cui si svilupperanno varie applicazioni business, che in fondo sono già disponibili ma che si sono diffuse poco anche per colpa, appunto, dei limiti della rete mobile.
Le applicazioni
Promettente è il Mobile Cloud, le cui applicazioni business saranno un mercato da 39 miliardi di dollari nel 2016 secondo Juniper Research. Secondo quest’osservatorio di ricerca, la crescita verrà soprattutto dalla spesa in servizi Unified Communications su Mobile Cloud. Sulla stessa linea un recente rapporto della School of Management del Politecnico di Milano, che descrive questi servizi nella categoria della convergenza fisso-mobile (applicazioni per accedere tramite dispositivi mobili, come
di alessandro longo
dice Neil Mawston, analista di Strategy Analytics. «La situazione cambierà e in mobilità si diffonderanno applicazioni soprattutto di Unified communications e Customer Relationship
Promettente è il Mobile Cloud, le cui applicazioni business, in particolare di Unified Communication, saranno un mercato da 39 miliardi di dollari nel 2016 secondo Juniper Research
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palmari/smartphones, netbook, notebook, tablet, a servizi e informazioni aziendali). Servizi poco diffusi - pari al 2 per cento delle pmi e al 35 per cento delle grandi aziende - ma con una buona crescita prevista, secondo il rapporto. In generale, con la nuova banda larga mobile possiamo aspettarci che decollerà l’uso mobile di tutte le applicazioni già utilizzate in ufficio. Anche quelle più sofisticate. «Per ora il 90 per cento delle aziende si limita ad avere in mobilità la mail, il browsing, telefonate ed Sms»,
Management», continua. Molti di questi servizi saranno in Cloud - non residenti quindi sul terminale mobile ma accessibili via Internet- per due motivi. Primo, smartphone e tablet hanno capacità di storage e computing limitate rispetto ai computer dell’ufficio e quindi è più congeniale che sfruttino risorse remote nella nuvola. Secondo, il Cloud permette di non tenere informazioni riservate sul terminale mobile, dove queste potrebbero cadere in mani sbagliate. Alcuni esempi: «in mobilità è possibile avere la presence online dei clienti, partner e colleghi e con loro comunicare attraverso servizi di collaboration, anche in tempo reale, ad esempio con le videoconferenze», dice Mariano Corso, docente del Politecnico di Milano ed esperto di Cloud Computing e Unified Communications. Un gruppo di lavoro può fare video conferenze e intervenire sullo stesso documento a prescindere che i membri siano in ufficio, a casa o in mobilità. Un addetto commerciale quando viaggia può accedere alla lista di clienti e fornitori, ospitata sui server aziendali. Un manager può controllare in ogni posto l’agenda e fare scelte esecutive (come l’approvazione di spese) su una piattaforma accessibile in mobilità. E ancora: «con l’LTE le aziende possono trac-
scenari ciare la flotta aziendale, per il trasporto delle merci, in modo più sofisticato rispetto al semplice GPS, tramite connessioni machine to machine su banda larga», dice Mawston. Le stesse reti permetteranno inoltre il Cloud Computing mobile per gli utenti consumer, il che sarà nell’immediato un business ancora più grande rispetto alle applicazioni aziendali: da 6,5 miliardi di dollari nel 2016, secondo Juniper. Si tratta per esempio di servizi Android, Apple e Windows Phone per lo storage e il back up online di dati presenti nel telefono (contatti, musica, video, foto…).
I piani degli operatori
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La condizione di partenza, per la crescita di questi servizi, è quindi il potenziamento delle attuali reti banda larga mobile. Gli operatori andranno avanti con gli investimenti, perché è necessario per il futuro di questo business: «o si fa così o si smette di fare gli operatori mobili», dice Oscar Cicchetti, direttore strategy di Telecom Italia. Nemmeno gli altri operatori si tireranno indietro, anche se Wind e Vodafone hanno lamentato che i tagli ai prezzi della terminazione (decisi dall’Autorità garante delle comunicazioni a novembre) potrebbero incidere sulla forza dei futuri investimenti. Telecom, Vodafone e Wind concordano che useranno le frequenze a 800 MHz (che saranno liberate dalle tv locali entro il 2012) per avere una copertura LTE estesa anche nelle zone rurali. 3 Italia sopperirà alla mancanza di frequenze a 800 MHz costruendo più antenne e sfruttando quelle a 1800 MHz e 2.6 MHz, aggiu-
Roaming, la spina nel fianco della Unified Communication È opinione comune degli esperti che le tariffe di roaming saranno uno dei principali ostacoli al decollo dei servizi Mobile Cloud e mobile UC (Unified communications), almeno per le aziende dove il personale viaggia anche all’estero. Ma c’è qualcuno che ha utilizzato l’Unified communication appunto per ridurre i costi delle chiamate a/dall’estero: Schweitzer Project, gruppo nel settore dell’abbigliamento, con sedi in Italia e in sei altri Paesi. La piattaforma UC prende in carico tutte le chiamate fatte dal personale e le indirizza sulla rete più economica (fissa, mobile, VoIP…) a seconda dei casi, dell’origine e della destinazione della chiamata. Sarà favorevole al fenomeno però anche il ruolo della Commissione Europea, che imporrà il calo delle tariffe roaming dati all’interno dell’Unione Europea. Il prezzo massimo scenderà così a 90 cent al MB da luglio 2012 e poi a 50 cent entro luglio 2014. Nel 2010 gli utenti pagavano in media 1,06 euro al MB e fino a 12 euro al MB.
dicate all’asta. Tutti gli operatori useranno queste due bande di frequenza anche per gestire i picchi di traffico nelle città, dove offrire una velocità di 100 Megabit al secondo. «Partiremo con l’LTE a inizi 2013, ma anche prima se le tv locali libereranno in anticipo le frequenze», dice Cicchetti. Simile la posizione di Vodafone: «cominceremo a offrire l’LTE nelle principali città nel 2012, ma il lancio di massa sarà nel 2013», dice Stefano Parisse, direttore strategy e new business di Vodafone Italia. «Cominceremo nel 2012, con l’obiettivo di coprire le principali città nel 2013», aggiunge Maximo Ibarra, direttore business unit consumer di Wind. «Ritengo che saremo i primi a lanciare l’LTE, nel 2012», dice Dina Ravera, Chief operating officer di 3 Italia. Quest’operatore stima
Le antenne LTE saranno poste in parte su nuovi siti e in parte su quelli già usati per l’Umts/Hspa, di cui però gli operatori dovranno potenziare il backhauling
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di investire un miliardo di euro nel 2011-2012 nella rete (Umts/ Hspa e LTE). Le antenne LTE saranno poste in parte su nuovi siti e in parte su quelli già usati per l’Umts/Hspa, di cui però gli operatori dovranno potenziare il backhauling. Se ne avvantaggerà quindi anche l’attuale tecnologia di banda larga mobile: l’Umts/Hspa potrà toccare i 42 Megabit (teorici) già nel 2012, dagli attuali 28 Mbps. «L’Italia è il primo Paese in Europa ad avviare il refarming, grazie alla spinta dell’Autorità», dice Stefano Mannoni, consigliere di Agcom (Autorità garante delle comunicazioni). Risultato, l’Umts/Hspa potrà sfruttare le frequenze a 900 MHz e quindi tenderà a raggiungere una copertura pari a quella dell’attuale Gsm (poco meno del 100 per cento della popolazione). Telecom e Vodafone hanno già avviato il refarming, nel 2011. Insomma, ben presto saranno possibili ovunque la mail mobile, lo scambio di file, l’accesso a rubrica e agenda aziendali, la presence con chat e VoIP; la videoconferenza in mobilità sarà disponibile invece in una quota crescente del territorio grazie all’LTE.
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speciale
Mobile App Awards @ Smau 2011 Si è chiuso con successo il primo concorso italiano per applicazioni tablet e smartphone business e consumer, a testimonianza del fermento imprenditoriale che anima il mondo Mobile: oltre 260 le App candidate da circa 200 tra imprese e sviluppatori indipendenti
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i è tenuta lo scorso 21 ottobre, in occasione dell’ultima giornata di SMAU Milano, la cerimonia di premiazione dei Mobile App Awards, il primo contest italiano di applicazioni Mobile organizzato dalla School of Management del Politecnico di Milano. Sono state premiate le migliori Applicazioni per smartphone e tablet: cinque nell’ambito consumer e tre nell’ambito business. I vincitori sono stati selezionati fra numerosissime candidature, a testimonianza del grande fermento imprenditoriale che il mercato delle Mobile App sta attivando anche nel nostro Paese: sono state infatti ben 188 le applicazioni consumer candidate da parte di oltre 145 aziende o sviluppatori indipendenti, e 78 le applicazioni business presentate da 65 software house. Per l’ambito business si è trattato principalmente di applicazioni per dispositivi tablet, mentre nel mondo consumer la piattaforma d’elezione è lo smartphone (in larga maggioranza iPhone). Tra i partecipanti
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al contest, molto rilevante la presenza di piccole imprese e sviluppatori indipendenti. «Il mercato del Mobile sta conoscendo un momento di espansione senza precedenti – ha affermato durante la premiazione Filippo Renga, responsabile della ricerca degli Osservatori Mobile del Politecnico di Milano – perché si è innescato un circolo virtuoso alimentato sia dall’evoluzione tecnologica, con il proliferare di device sempre più evoluti, utenti entusiasti e la disponibilità di reti cellulari di nuova generazione, sia da un’offerta che vede i grandi over-the-top spingere il mercato in questa direzione, a beneficio anche di player più piccoli. In Italia esistono numerose esperienze di successo e in questi anni è maturata una competenza molto forte su questi temi: sono molteplici, quindi, le opportunità per le aziende italiane».
La Mobile Revolution è iniziata
Nel mondo sono circa un milione le applicazioni disponibili sui principali Application Store, con un numero totale di down-
load di App pari a 30 miliardi dal momento del lancio dei primi Store. Secondo Renga, lo sviluppo di un’offerta sempre più ampia di contenuti è solo uno degli elementi che hanno scatenato un circolo virtuoso nel mercato del Mobile, che per la sua portata si potrebbe definire Mobile Revolution. Diversi sono i dati a testimonianza di questa tesi: • il numero di smartphone sta rapidamente crescendo (+50% le vendite nel 2011), anche grazie alla diffusione di dispositivi dal prezzo contenuto. Con i tassi di crescita previsti, si stima che nel giro di 3/4 anni gli smartphone (ad oggi circa 500 milioni nel mondo) supereranno in numero i PC (oggi pari a circa 1,4 miliardi); • il numero di utenti che accedono a Internet da Mobile continua a crescere a tassi elevatissimi e arriverà entro massimo tre anni a superare a livello mondiale il numero di utenti che vi accedono usando un PC; • in molti Paesi si stanno già implementando le reti cellulari di nuova generazione (LTE), che permetteranno di portare la velocità di connessione su Mobile oltre i 100 megabit al secondo (superiore di un ordine di grandezza a quella attuale, basata su tecnologia Hsdpa); • gli over-the-top - attori del calibro di Google, Amazon e Facebook - stanno adattando la loro offerta al canale Mobile con servizi e contenuti specifi-
di Andrea Ferretti
In questo contesto l’Italia, a differenza di quanto è accaduto nel più tradizionale mondo dell’Internet PC-centrico non ha nulla da invidiare alla maggior parte degli altri Paesi europei: • per la penetrazione di smartphone sul totale dei telefoni cellulari (39%), tra le più alte a livello mondiale e maggiore, per esempio, di quella degli Stati Uniti (dato comScore luglio 2011); • per la diffusione di banda larga Mobile (39%) (dato OECD giugno 2010); • per il numero di persone che navigano su Internet dal telefonino, che raggiunge quasi i 13 milioni al mese, pari alla metà del totale utenti Internet (dati Nielsen primo trimestre 2011); • per l’utilizzo poliedrico del cellulare che viene fatto dagli italiani, che va ben al di là della semplice comunicazione; • per le imprese presenti nel nostro Paese specializzate nel mondo Mobile e che possiedono competenze specifiche, con
una presenza significativa anche in altri mercati internazionali. Contando su queste solide basi, in Italia il Mobile può quindi rappresentare anche una importante opportunità per contribuire a superare il digital divide sia infrastrutturale che culturale nella fornitura di servizi, anche da parte della Pubblica Amministrazione. Data la familiarità con il mezzo non è improbabile pensare che, per esempio, nel nostro Paese ci saranno persone che utilizzeranno servizi di Internet Banking prima da Mobile che da PC.
Alla ricerca dei ricavi
Il mercato delle applicazioni è stato interessato da un tasso di crescita importante nel corso degli ultimi anni e vale a livello mondiale 3,5 miliardi di euro e in Italia circa 70 milioni. Le opportunità esistono ma gli attori devono trovare il modo di riuscire a coglierle e a convertirle in ricavi, elaborando le opportune strategie e modelli di business. Il mercato è giovane e in continua evoluzione, indicativo è per esempio il fatto che nel corso dell’ultimo anno il modello di revenues si sia completamente ribaltato: se nel 2010
Filippo il 70% delle App disponibili sugli Renga Store erano distribuite secondo Responsabile una logica di pay-per-download, della ricerca oggi questa percentuale si è ridotdegli ta al 30%, a vantaggio del moOsservatori dello - evidentemente più efficace Mobile della - dell’ “in-app billing”, per cui le School of applicazioni sono scaricate gratu- Management itamente e vengono invece forni- del Politecnico di Milano te a pagamento delle funzionalità aggiuntive da acquistare direttamente dall’applicazione.
Le App consumer
Le App business
Delle 188 App candidate il 28% appartiene alla categoria “Utilità, Strumenti e Produttività”, il 25% a “Giochi e Intrattenimento”, il 24% a “MobileMarketing & Service”, il 16% a “Informazione, Media ed Editoria” ed il 7% a “Mobile Commerce & Payment”. Tre su quattro applicazioni candidate sono state sviluppate per terminali smartphone, mentre una su quattro per tablet. Oltre il 75% delle applicazioni fa riferimento al mondo Apple, solo il 10% ed il 3% rispettivamente ad Android-Google e BlackBerry. Per quanto riguarda infine il modello di ricavo, si evidenzia una forte presenza di applicazioni gratuite (67%), mentre solo l’11% prevede un modello di revenue “in-app billing”, ovvero l’acquisto di funzionalità aggiuntive dall’interno di una App gratuita.
Tra le App candidate la metà appartiene alla categoria “Business Intelligence e Altre App Innovative”, il 32% è relativo a soluzioni a supporto della Forza Vendita (categoria “Sales ForceAutomation”) ed il restante 18% riguarda la “Work Force Automation”. A differenza delle candidature ricevute per il mondo consumer, tra le App business dominano quelle sviluppate per i dispositivi tablet (58%). Inoltre, nonostante più della metà delle App (56%) sia specifica per il mondo Apple, la quota di AndroidGoogle e BlackBerry è maggiore (rispettivamente 21% e 4%), a riprova del fatto che questi sistemi operativi rappresentano sempre più, soprattutto nel mondo business, una valida alternativa.
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ci, contribuendo alla diffusione e popolarità del mezzo e con effetti positivi che si ripercuotono sull’intera filiera
Speciale Mobile App Awards: i vincitori CONSUMER
CONSUMER
Categoria:
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Mobile Marketing & Service
Utility, Strumenti e Produttività
Danone App: Activia
DuePuntoUno App: Prezzi Benzina
Activia è l’applicazione di Danone che si propone di aiutare con programmi di fitness e benessere i suoi consumatori. Il programma fornisce semplici e utili consigli per condurre una vita sana e leggera, permette la visione di video-esercizi e mette a disposizione dell’utente un vero e proprio personal trainer, oltre ad un‘ampia lista di ricette per portare in tavola piatti saporiti ed equilibrati. Altre funzionalità prevedono la creazione di una lista della spesa personalizzata e di impostare dei “reminder” per i consigli del Programma Activia. L’applicazione, lanciata a luglio 2011 per iPhone, è stata realizzata da Kettydo, azienda fondata nel 2004 con l’intento di offrire strumenti di comunicazione all’avanguardia e soluzioni di marketing digitale. Come tutte quelle appartenenti a questa categoria l’App è scaricabile gratuitamente dallo Store di Apple. Si è aggiudicata il premio grazie alla ricchezza delle attività proposte, semplici ed efficaci, unita ad un ottimo livello di usabilità e creatività. Si tratta di un bell’esempio di applicazione di Marketing che mira a creare engagement con il cliente.
Prezzi Benzina permette, tramite l’uso della tecnologia GPS, di ricercare la stazione di benzina nelle proprie vicinanze che applica il prezzo dei carburanti più conveniente. La base dati che permette il funzionamento dell’applicazione è in parte alimentata in modo automatico, in parte dagli stessi utenti che, utilizzando la fotocamera integrata nel proprio smartphone, quando fanno benzina scattano una foto alla stazione di servizio e inviano i prezzi rilevati al sistema rendendoli disponibili alla comunità. L’applicazione, lanciata inizialmente a maggio 2010 e aggiornata costantemente con diverse release, è disponibile per diversi sistemi operativi (iPhone, Android, Symbian) ed è stata sviluppata da DuePuntoUno, Software House specializzata nello sviluppo di App per Web e Mobile grazie anche alla collaborazione con Federconsumatori e Adiconsum. L’App è scaricabile gratuitamente e ad ottobre aveva già superato i 300 mila download. L’applicativo sfrutta efficacemente le peculiarità del Mobile, quali la geo-localizzazione, la componente social e la fotocamera, fattori che ne hanno determinato la vittoria nella categoria di appartenenza.
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Anna Simonotti Digital Marketer di Danone «L’obiettivo principale è stato quello di creare un nuovo punto di contatto tra azienda e consumatori per offrire un servizio ancora più completo per quanto riguarda il programma Activia, e che permettesse di continuare l’esperienza di prodotto anche in mobilità. Siamo molto contenti dei risultati ottenuti nei download ed abbiamo progetti in corso che mirano ad una ulteriore evoluzione dell’applicativo che lo porteranno ad integrare nuove funzionalità».
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Paolo Rigamonti CEO di DuePuntoUno «L’idea è nata da un progetto universitario, ma ha da subito registrato un interessante tasso di gradimento e di diffusione che ci ha persuaso a proseguire. Molto importante è la dimensione sociale dell’applicazione: ovvero quella fetta di utenti, circa il 10% del totale, che aggiorna assiduamente il prezzo praticato dai gestori delle pompe di benzina che frequenta, rendendo di fatto possibile il funzionamento dell’App».
CONSUMER
CONSUMER
Categoria:
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Informazione, Media ed Editoria
Giochi e Intrattenimento
Altair4 multimedia App: ROME MVR
Marco Polo’s Code - Melazeta App: PetPals
Rome MVR consente di visualizzare lo stato dei principali siti archeologici di Roma e, tramite la realtà aumentata, di vederne la ricostruzione storica in grafica 3D grazie alla modalità “salto nel tempo”. Se si utilizza in loco, il sistema MVR (Mixed Virtual Reality) mostra una visione panoramica attuale e georeferenziata della zona; spostando l’iPhone, l’immagine segue i movimenti dell’utente individuando i monumenti che ricadono nel campo visivo e presentandoli così come apparivano nell’antichità. L’applicazione per iPhone è stata lanciata ad agosto 2011 da Altair4 multimedia, azienda che raggruppa diverse competenze di progettazione e sviluppo oltre che di architettura e archeologia. L’App è scaricabile gratuitamente e si basa su un modello di ricavi del tipo “in-app billing”, che prevede l’acquisto della funzionalità aggiuntiva di visualizzazione 3D dei diversi siti archeologici disponibili. Hanno determinato la vittoria le caratteristiche fortemente innovative relative all’ambito del turismo, settore estremamente rilevante per il nostro Paese, e l’efficace utilizzo di tecnologie evolute come la grafica 3D, la realtà aumentata, la tecnologia GPS e lo sfruttamento di bussola e giroscopio.
PetPals è un video-libro interattivo per bambini estratto dall’omonima pellicola cinematografica della casa di produzione Gruppo Alcuni - di cui ripropone alcuni spezzoni in 3D - che presenta una serie di puzzle da risolvere per proseguire nella trama. Attraverso la narrazione, il bambino può interagire con i personaggi e la storia, divertendosi con le funzionalità multimediali proposte, come i giochi (“Unisci i Puntini”, “Memory”, ecc.), mappe interattive (per scoprire i luoghi di ambientazione della storia), karaoke, inediti wallpaper dei “Cuccioli” protagonisti delle storie, possibilità di colorare disegni tramite touchscreen, e molto altro. L’applicazione per iPad è stata lanciata a maggio 2011 da Melazeta, una new media factory nata nel 1998 e specializzata in Rich Media, Advergames e App ed è scaricabile a pagamento al prezzo di 1,59 euro. Lara Oliveti CEO e co-founder di Melazeta «Il mercato del gaming su Mobile è ipercompetitivo, anche limitandosi ai soli contenuti pensati per bambini ci si ritrova infatti a competere con giganti come Disney. Sono però convinta del fatto che la qualità e la componente educativa dei giochi verranno in futuro sempre più visti come fattori determinanti nel processo di scelta da parte dei genitori che acquistano per i propri figli, ed è su questo che puntiamo per distinguerci».
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Stefano Moretti CEO di Altair4Multimedia «L’App nasce dalla constatazione della difficoltà di un turista a comprendere fino in fondo il valore e l’importanza dei Fori Romani nel corso di una visita, e vuole fornire uno strumento in grado di aiutarlo con una rappresentazione visiva. È dal ’91 che ci occupiamo di valorizzazione del territorio italiano, e nel tempo abbiamo maturato una certa competenza e stretto collaborazioni con importanti università italiane e straniere».
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Speciale Mobile App Awards: i vincitori CONSUMER
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Categoria:
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Mobile Commerce & Payment
Sales Force Automation
Promod App: Promod
UniCredit App: iLibrary
L’applicazione di Promod, la nota catena di abbigliamento femminile, permette di visualizzare ed acquistare ogni capo d’abbigliamento presente nella collezione scegliendo tra i vari colori e le taglie disponibili, oltre a segnalare i negozi più vicini all’utente sfruttando la geolocalizzazione. Un’ulteriore funzionalità consente di visualizzare dei modelli di look a cui ispirarsi per scegliere ed acquistare gli abiti più adatti per ottenerlo. L’App è stata lanciata a marzo 2011 ed è scaricabile gratuitamente dallo Store di Apple. I principali motivi che ne hanno determinato la vittoria sono legati alla facilità d’uso (in particolare per la navigazione tra i diversi capi), alla qualità grafica e alla possibilità di completare il processo d’acquisto in maniera rapida ed intuitiva.
iLibrary è una soluzione basata su tablet che permette ai consulenti finanziari di realizzare presentazioni personalizzate per i clienti. L’applicazione, che si trova in fase di sviluppo, grazie ad una struttura modulabile e attraverso un’interfaccia utente dedicata permette di preparare una presentazione multimediale scegliendo, oltre alle soluzioni finanziarie da proporre, una serie di contenuti aggiuntivi (video, audio, approfondimenti, presentazioni dinamiche e altro) coerenti al livello di competenza finanziaria del cliente e al suo rapporto con gli investimenti. iLibrary permetterà di offrire un servizio ancora più personalizzato, rispondendo in maniera attiva alla necessità dei clienti di comprendere scenari economicofinanziari sempre più complessi, globalizzati e interconnessi. La soluzione è stata premiata per l’ampia copertura delle funzionalità e per i nuovi paradigmi di gestione della relazione con il cliente abilitati dall’introduzione dell’App.
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Massimo Santonocito Responsabile sviluppo di Promod Italia «L’App è nata dalla necessità di avvicinarci alle esigenze dei clienti. Abbiamo lanciato a livello di gruppo questa applicazione in diversi Paesi d’Europa e l’Italia, seppur essendo partita più tardi, sta ora progredendo molto più velocemente. Si tratta di un indicatore molto importante che mostra chiaramente la propensione dei nostri connazionali a compiere questo tipo di acquisti da Mobile, e che terremo sicuramente in considerazione nella definizione della nostra strategia futura».
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Luca Agosto Responsabile Private Banking Identity & Communications di UniCredit «L’applicazione pone le sue fondamenta sulla solida base di conoscenze in nostro possesso che ci permette di accompagnare il cliente nelle scelte di investimento e nella comprensione degli scenari di mercato, attualmente molto difficili da interpretare. Quello che ci aspettiamo è che diventi sempre più semplice per il cliente affrontare queste scelte attraverso strumenti che, come iLibray, permettono di raccontare le opportunità da noi offerte in maniera molto più efficace».
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Categoria:
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Work Force Automation
BI e altre App innovative
BaseFloor App: BaseFloor Mobile
Eco-Mind App: LibroFirma
BaseFloor Mobile è un’applicazione per Nokia N900 e per Android pensata per gli operatori che effettuano la manutenzione programmata e straordinaria su ascensori e impianti di elevazione. La soluzione, sviluppata dalla software house BaseFloor, è attualmente in fase di test avanzato e si rivolge a piccole società di manutenzione di impianti elevatori. Sfruttando la tecnologia NFC, l’App permette al manutentore di identificare l’impianto leggendo un tag apposto e accedendo così ad uno storico delle attività di manutenzione svolte in precedenza, anche in assenza di connettività. A fine turno, il manutentore può inoltre aggiornare le informazioni contenute nel tag semplicemente passandoci sopra il telefono e andando così ad aggiungere all’elenco l’attività effettuata sull’impianto. L’applicazione è stata premiata per l’utilizzo della tecnologia NFC associata ai dispositivi mobili, che permette di operare anche in assenza di connettività garantendo quindi la continuità del lavoro dell’operatore.
LibroFirma è un servizio web che permette di apporre facilmente una firma digitale su qualsiasi documento, supportando diverse tipologie di certificati e di dispositivi di firma. La soluzione, realizzata da Eco-Mind, società di consulenza, progettazione e sviluppo ICT, consente ai manager di interagire a distanza con il proprio ufficio in tempo reale, permettendo di accedere in qualsiasi momento ai documenti posti alla propria attenzione, leggerli, firmarli o rifiutarli utilizzando un comune Internet browser, oppure scaricandoli sul proprio tablet iPad. LibroFirma, se configurato per utilizzare certificati di firma rilasciati da un ente certificatore accreditato, genera documenti con piena validità legale. L’applicazione è stata scelta per le potenzialità legate alla completa dematerializzazione dei processi e dei workflow aziendali.
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Vincenzo Copia System Integrator di BaseFloor «La tecnologia NFC consente notevoli vantaggi rispetto all’utilizzo dei Barcode o di altri sistemi: operatività anche in assenza di connessione, disponibilità delle informazioni storiche sul posto, identificazione semplice ed univoca dell’impianto, velocità di lettura e semplicità di utilizzo. Con l’aumento della disponibilità di terminali dotati di NFC e la riduzione dei costi di acquisto dei tag, la tecnologia è oggi alla portata di tutti».
Fabio Chinaglia Amministratore Unico di Eco-Mind « Le tecnologie, sposandosi con la normativa, permettono di creare innovazione e introdurre importanti benefici per tutti gli attori. La Pubblica Amministrazione italiana ha già intrapreso diverse iniziative, come la Posta Elettronica Certificata e la firma digitale. L’avvento del Mobile nella vita di tutti i giorni ha reso familiare la tecnologia alle persone, e non solo ai giovani. Credo quindi che i telefonini, ed in prospettiva i tablet, abbiano tutte le potenzialità per diventare il canale privilegiato della Pubblica Amministrazione per raggiungere il cittadino nel prossimo futuro».
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56%
44%
End-user
Offerta e canale ICT
I l DATABASE • Oltre 120.000 contatti profilati
La segmentazione dei contatti End-user: FU NZIO NE ICT, Sistemi Informativi Commerciale, Business Development Marketing, Comunicazione Amministrazione, Finanza, Controllo Ricerca e Sviluppo, Design Acquisti Logistica Supply Chain Produzione, Operations Risorse umane, Organizzazione Altro
| 32% | 14% | 12% | | | | |
10% 6% 5% 5% 3%
| 2% | 11%
DIMENSIONE IMPRESE (n. addetti) < 50 | 59% Da 51 a 250 | 17% > 250 | 24%
I RI SULTATI Nel corso dell’ultimo anno le attività di promozione per i nostri clienti hanno ottenuto mediamente i seguenti risultati: • Tasso medio di apertura 18%
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Le nuove Mobile App per i clienti Esselunga Curate nella grafica e ricche di funzionalità, le App per smartphone e tablet sono disponibili sullo store di Apple e su Android Market
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sselunga ha realizzato la prima App ufficiale per iPhone, iPad, smartphone e tablet Android. L’applicazione, contraddistinta dall’immagine di Mago Melino, è disponibile gratuitamente su App Store e sull’Android Market. La presenza online di Esselunga diventa quindi ancora più importante: queste App mobile si affiancano a servizi consolidati come l’Ecommerce (“Clicca il pomodoro”), l’Esselunga Music Store ed il nuovo “Esselungajob” per la ricerca di opportunità di lavoro in Azienda.
La grafica
In linea con il resto della comunicazione Esselunga, la grafica delle app è particolarmente curata. Garantire alta qualità sulla varietà di smartphone android è stata una sfida e i risultati sono più che soddisfacenti. Il massimo è comunque offerto dagli schermi HD dei tablet, che offrono un’esperienza davvero interessante.
Promozioni
Una delle vere novità dell’App è la sezione promozionale: oltre alla classica funzionalità di visualizzazione dei volantini, ottimizzati per i device mobili, l’App permette di navigare i reparti del punto vendita completi di tutti gli
articoli in offerta. È inoltre possibile filtrarli secondo la categoria di promozione oppure cercare direttamente i prodotti di proprio interesse.
Store Locator
Tramite lo Store Locator è possibile cercare il negozio preferito o farsi guidare dall’App verso quello più vicino. Nel dettaglio di ogni negozio sono consultabili gli orari di apertura ordinari e straordinari, i reparti e i servizi presenti nel punto vendita.
Notifiche
Grazie al sistema di notifiche personalizzabili, l’utente può richiedere di essere avvisato in modo puntuale sulle promozioni, scegliendo la categoria di proprio
interesse, le aperture straordinarie e l’uscita di nuovi volantini dei suoi negozi preferiti. I canali previsti sono il push, la mail e l’Sms. Tutte le notifiche sono attivabili e disattivabili.
Sezione Fìdaty
Con l’App Esselunga il saldo punti della propria carta Fìdaty sempre aggiornato è a portata di mano ed è facile scoprire nell’apposita sezione delle promozioni quali prodotti regalano più punti Fragola.
Sviluppi futuri
Nei prossimi rilasci sarà possibile visualizzare il Catalogo Fìdaty, con la possibilità di prenotare i premi dall’App, donare i propri punti a un’altra carta Fìdaty e una innovativa lista della spesa.
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LE
TECNOLOGIE
DELL'INFORMAZIONE
E
DELLA
svolgono un ruolo sempre più pervasivo e strategico in qualsiasi organizzazione, diventando una potente leva di innovazione e di miglioramento delle performance. Una corretta conoscenza di queste tecnologie e, soprattutto, del loro impatto sul business può portare una qualsiasi azienda a sfruttarle efficacemente per ottenere benefici significativi e migliorare la sua competitività. Gli Osservatori ICT & Management della School of Management del Politecnico di Milano nascono proprio con l’obiettivo di contribuire a questa conoscenza con un insieme ampio e articolato di vicende che analizzano la migliore esperienza italiana, con una forte attenzione agli scenari internazionali.
COMUNICAZIONE (ICT)
si rivolgono in particolare ai manager e ai decision maker delle aziende utilizzatrici di ICT per fornire loro informazioni sulle opportunità offerte dalle soluzioni più innovative attraverso ricerche puntuali, studi di caso, benchmark, video degli eventi, atti dei convegni, ecc.
GLI OSSERVATORI
GLI OSSERVATORI si rivolgono anche a tutte le aziende che offrono soluzioni e servizi ICT (software vendor, hardware vendor, service provider, consulenti, operatori del canale), fornendo fotografie approfondite sugli scenari di mercato in Italia, con l’intento di supportarle nella messa a punto di offerte più efficaci.
con i suoi 80 analisti e ricercatori, hanno svolto nell’ultimo anno più di 40 ricerche, analizzando oltre 3.000 imprese e pubbliche amministrazioni e organizzando circa 100 eventi tra Convegni e Workshop.
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E-COMMERCE B2C
scita dina miche di cre 1. Quali sono le principali i ne no lia ita c B2 dell’eCommerce elettronica , , mo ris ologici (tu compar ti merce i, moda , ecc.)? libri, assicurazion
MOBILE MARKETING
e del Mobil il mercato ? cresciuto ia è al to It an in u i 1. Q imi ann g negli ult Advertsin etamente ono concr ati si poss lt su g? ri n e ti h 2. C e Marke n il Mobil ottenere co
à della rea li potenzia lit 2. Quali sono le er? ail ret un r mu ltica na lità pe al meglio? essere sfr ut tate Come possono ICT & PMI
soluzioni ICT no diffuse le 1. Quanto so rvice Se a as alità erogate in mod strutturale fra in o ell (sia a liv italiane? o) nelle PMI che applicativ ndizionano i fattori che co 2. Quali sono servizi applicativi i de la diffusione ità rali in modal e infrastruttu ? e” ic rv Se “as a I C T S T R AT E G I C S O U R C I N G
1. Come stan no evolvend o di governan ce e le logich i meccanismi e contrattu per gestire ali efficacemen te i nuovi m di offerta as odelli a Service? 2. Quali sono i della deloca principali ostacoli lizzazione de i servizi IC Quali sono T? gli impatti sulla govern della relazion ance e cliente-fo rnitore?
FAT T U R A Z I O N E E L E T T R O N I C A
1. Quali sono i benefici di una soluzione di Fatturazione Elettronica e come si valutano concretamente? 2. Quali sono i principali “fattori critic i di successo” di un progetto di Fatturazio ne Elettronica?
N F C & M O B I L E P AY M E N T
1. Qua li sono i c a si d d i Mob i su ile Pay ment in ccesso e a ll ’es Ita lia tero? 2 . C he spa zio c’è in It p er i s o a lia lution Prov id e r?
M O B I L E I N T E R N E T, C O N T E N T & A P P S
1. Quanto vale il mercato delle mobile application in Italia? 2. Quali sono i comportamenti degli utenti che navigano dal telefonino? ENTERPRISE 2.0
nto in estime di inv ne alla d n io e z r t la sono i ise 2.0 in re za e li a n u te r Q r en e 1. Enterp ore di appa e ell d iv t e inizia al sett zazion sione, rnazionaliz n e im d inte llo di al live ? e d i, n azie g, wik g usi blo l networkin iff d o to son i socia o utilizzare n d a i u iz Q v 2. ser sson sting e Come si po ? podca e? iendali d z n a i ie s z s nelle a o dei proce rn all’inte
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di andrea ferretti
mobile payment
Pagamenti da cellulare al via Le numerose iniziative avviate in Italia negli ultimi mesi fanno ben sperare per il 2012
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l 2011 è stato un anno di grande fermento per il Mobile Payment. Le numerose iniziative in corso fanno ben sperare per un futuro decollo dei servizi, superando l’impasse in cui il settore si trova ormai da qualche anno. I progetti attivi oggi in Italia riguardano prevalentemente il Remote Payment, ovvero quei servizi che permettono di effettuare un pagamento a distanza tramite la rete cellulare (per esempio inviando un Sms o utilizzando un’App, magari per pagare un parcheggio o ricaricare la smart card del digitale terrestre), mentre ancora stenta a decollare il Proximity Payment, per cui il pagamento viene effettuato in prossimità, avvicinando il telefonino ad un POS abilitato, grazie in particolare alla tecnologia NFC.
Le iniziative italiane
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La piattaforma del consorzio Movincom, che ha iniziato a operare nei mesi scorsi, continua a raccogliere consensi: anche se è ancora presto per parlare di risultati in termini di numero di utenti e transazioni effettuate, si rileva un sostanziale interesse da parte degli esercenti, che aderiscono in numero sempre maggiore. Anche le Telco italiane si sono riunite in un consorzio chiamato Mobile Pay, fenomeno interessante alla luce dell’eterna rivalità e competizione che le ha storicamente contrapposte. L’obiettivo è la creazione di una piattaforma
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unica per i pagamenti via Mobile che è al momento disponibile per i soli beni digitali, ma che nel futuro non è escluso possa essere estesa ad altri prodotti e servizi. Nell’attesa che si diffondano i cellulari dotati di tecnologia NFC e i POS Contactless che li supportano, l’offerta (al momento Banca Sella, Auriga e BeMoov) sta sperimentando nuove soluzioni che permettono al mondo Remote e a quello Proximity di avvicinarsi attraverso l’utilizzo di soluzioni come i QRcode. Questo sistema permette infatti di acquistare in un contesto di prossimità attivando il pagamento attraverso un QR code da inquadrare con la fotocamera del proprio smartphone.
Il Proximity Payment
Come accennato, nel nostro Paese il Proximity Payment è ancora in una fase embrionale e si limita ad alcune sperimentazioni avviate in ambiti territoriali ristretti. Le iniziative in questa fase rivestono soprattutto la funzione di andare a creare la base infrastrutturale e di educare i consumatori in vista di uno sviluppo futuro. Tra i progetti avviati in questo ambito si segnala Paypass a Milano, progetto di carte di pagamento contactless per il quale sono già stati installati qualche migliaio di POS Contactless attivi presso gli esercenti che hanno aderito all’iniziativa, e, sempre a Milano, il progetto lanciato dall’azienda
dei trasporti ATM in collaborazione con Telecom Italia, che permette di pagare l’abbonamento ai trasporti pubblici con Paypal su un sito ottimizzato per Mobile e quindi di accedere ai mezzi semplicemente avvicinando il telefono ai tornelli. Va segnalata anche la sperimentazione avviata a fine anno da Intesa Sanpaolo, chiamata Move and Pay e basata su cellulari NFC forniti da Samsung.
Il panorama internazionale
Nel panorama internazionale esistono diversi esempi nell’ambito del Proximity Payment, come Google Wallet negli Stati Uniti, il cui lancio è stato strillato sulle prime pagine dei principali quotidiani. Si tratta di un borsellino elettronico che permette di associare la propria carta di credito al telefonino e quindi di effettuare pagamenti Contactless sfruttando la tecnologia NFC presso gli esercenti che aderiscono al circuito. In diversi altri Paesi sono stati inoltre annunciati accordi di collaborazione tra le Telco con l’obiettivo di creare piattaforme interoperabili per il Proximity Payment, come è avvenuto in Spagna, in Polonia, in Danimarca, in Germania, in Inghilterra, in Olanda e negli Stati Uniti.
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Auriga punta su PlainPay
l’innovativa applicazione di Mobile Payment multi-piattaforma
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servizi Mobile, intesi come Mobile Banking, Mobile Payment, Mobile Marketing o ora anche Mobile Security, sono un fenomeno in continua ascesa nel nostro Paese. Il loro sviluppo si basa su 3 asset principali: il crescente sviluppo tecnologico degli smartphone, la possibilità di avere connessioni a Internet molto veloci e poco dispendiose e la forte propensione del consumatore italiano a utilizzare lo smartphone nelle varie attività del vivere quotidiano: operare sul proprio conto corrente, tenersi in contatto con gli amici, ascoltare musica, etc.. Sono infatti più di 20 milioni gli utilizzatori smartphone in Italia, un numero in costante crescita e che ha anzi fatto registrare nel 2011 un +52% rispetto all’anno precedente (fonte: Nielsen, 2011). E sono 13 milioni quelli che accedono alla rete tramite dispositivo mobile. Il mercato della tecnologia mobile e la presenza capillare degli smartphone all’interno della popolazione italiana rappresentano quindi un potenziale enorme, in base al quale il mondo bancario, e non solo, anche il mondo retail e il mondo del business in generale devono tenerne conto nella definizione delle le loro strategie future. Auriga, dopo diversi anni di esperienza nel mondo bancario, ha deciso quindi di puntare su PlainPay, l’innovativa applicazione multi-piattaforma per i servizi mobile, come il mobile payment e anche il mobile security. PlainPay, oltre ad essere più versatile e completa rispetto alle altre applicazioni già presenti sul mercato, trasforma lo smartphone in un vero e proprio borsellino virtuale, sempre a portata di mano, economico in quanto non richiede nessuna apparecchiatura hardware aggiuntiva, e soprattutto sicuro. A dimostrazione dell’efficacia di
Per effettuare un pagamento è sufficiente installare l’applicazione sullo smartphone, catturare il QR Code, inserire importo e codice PIN PlainPlay il gruppo SBA, leader nel settore della fornitura di servizi di supporto bancari e strategici alle Banche socie, ha scelto di utilizzare l’applicazione di Auriga come nuovo dispositivo di sicurezza per autenticare l’accesso al proprio home banking. PlainPay non è più quindi solo un sistema di pagamento o di trasferimento di denaro, in totale sicurezza, grazie ai QR Code, diventa anche uno strumento realisticamente in grado di sostituire o affiancare gli altri sistemi di sicurezza attualmente presenti sul mercato, garantendo maggiore economicità e praticità. Progettata e sviluppata per funzionare sui principali sistemi operativi utilizzati dagli smartphone, PlainPay permette il trasferimento di denaro tra utenti (C2B, B2B, P2P) senza l’utilizzo dei circuiti convenzionati di moneta elettronica e dei contanti, ma addebitando il costo su un conto corrente o su una carta di credito o carta prepagata. È sufficiente scaricare e installare l’applicazione, catturare il QR
Code, e inserire importo e codice PIN personale per poter confermare il pagamento (Mobile Proximity e Remote Payment): è quindi facile da usare anche per le persone meno “tecnologiche”. Con PlainPay diventa più facile anche mettere in atto campagne promozionali o interattive on-line grazie al QR Code Couponing, utilizzabile attraverso vari mezzi quali le locandine, le email, pagine pubblicitarie e anche le vetrine dei negozi. Inoltre, uno dei problemi maggiormente sentiti dalle banche e dagli utenti è sicuramente il timore di frodi. Le tecniche di contraffazione diventano sempre più sofisticate ma anche sotto questo aspetto PlainPlay, dimostra tutta l’affidabilità e sicurezza, tipici dell’offerta Auriga. Infatti, gli utenti, per confermare ogni operazione, dovranno sempre inserire il proprio codice segreto di autorizzazione ovvero il PIN PlainPay (con possibilità di cambiarlo dall’app e dal portale privato). Inoltre i movimenti sono sotto controllo, in quanto c’è la possibilità di visualizzare in qualsiasi momento e in tempo reale sul proprio smartphone, e sul Portale, lo storico delle operazione in arrivo e uscita. Infine, In caso di furto, è possibile bloccare l’app del Portale o chiamando il Call Center. Scenari innovativi e sguardo rivolto al domani. Grazie a PlainPlay, Auriga rinnova la propria propensione a realizzare prodotti perfettamente in linea coi sempre più rapidi cambiamenti in corso nel mercato, aprendosi anche a nuove dimensioni e a nuovi settori.
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AlessiTab2, connubio ideale fra Un tablet di nuova concezione nato dalla collaborazione tra Alessi, che ha sapientemente creato un design dal carattere “domestico”, e Promelit, che ha messo la sua esperienza nella produzione di hardware innovativo. Softec lo ha infine dotato di intelligenza curando lo sviluppo della piattaforma software
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ensate a un mondo in cui gli oggetti sono collegati tra di loro e contribuiscono a raccogliere dati e informazioni per offrire alle persone diversi tipi di supporto e di servizio. State pensando al futuro? Non è del tutto esatto… perché la vera rivoluzione tecnologica, l’Internet of Things, è cominciata! La progettazione di oggetti collegati alla rete attraversa ormai tutti i settori e in par-
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ticolare i media. Oggi il web vede la presenza di circa 1,5 miliardi di PC e un miliardo di device mobili. Le stime ci dicono che entro 5-10 anni saranno oltre 100 miliardi i dispositivi collegati a Internet e saranno gli oggetti più semplici a dominare la scena. E non fatevi ingannare, non sta accadendo solo nei centri di ricerca delle grandi aziende, protagoniste del mercato ICT, o nei laboratori universitari; tutto questo riguarda la nostra quotidianità sempre più
caratterizzata da “cose” che, grazie al collegamento alla rete, acquisiscono un ruolo attivo. Insomma, la rivoluzione è nelle nostre case! Già oggi siamo abituati a interagire in modo nuovo con alcuni oggetti di uso comune: possiamo programmare la lavatrice per un minor consumo energetico, siamo svegliati dal caffè che ci ha preparato la nostra moka evoluta, il termostato si comporta secondo le nostre indicazioni o in base alle condizioni esterne, la tv ci ricorda
PUBLIREDAZIONALE
tecnologia e design che sta per iniziare il nostro programma preferito. Non è che l’inizio… saranno sempre più numerosi gli oggetti che si rendono riconoscibili e acquistano intelligenza grazie al fatto di poter comunicare dati su se stessi ed accedere a informazioni aggregate da altri. Presto avremo sveglie che suonano prima in caso di traffico, piante che ci comunicano quando è il momento di avere acqua, concime e sole, scarpe da ginnastica che trasmettono tempi, velocità e distanza per gareggiare in tempo reale con persone dall’altra parte del globo, vasetti di medicine che avvisano se ci si dimentica di prendere i farmaci.
piattaforma software al suo interno. Alessi, azienda di punta tra le Fabbriche del Design Italiano a livello internazionale, dopo tanti articoli per la tavola e la cucina ha voluto creare un oggetto capace di sintetizzare il connubio tra la voglia di casa e il bisogno di tecnologia. AlessiTab2 promette di diventare l’oggetto icona del Paesaggio Casalingo Alessi di nuova generazione. Rivolgendosi ad un’utenza di tipo domestico, si distingue dalle
numerose “tavolette” nate negli ultimi anni. È stato infatti progettato per essere un dispositivo semplice, intelligente e versatile, capace di andare incontro alle esigenze di tutti i componenti della famiglia: dalla casalinga in continua ricerca di nuovi spunti in cucina, al cultore di cinema e musica, dal figlio appassionato di touch technology, al genitore desideroso di avere un accesso agile e costante alle informazioni. Queste caratteristiche di semplicità e versatilità
sono nate dalla creatività di Stefano Giovannoni, designer incaricato da Alessi per questo progetto, che ha saputo realizzare un design funzionale per la fruizione della tavoletta in diverse posizioni, dall’esperienza pluriennale di Promelit nella realizzazione di sistemi multimediali, e da Softec che ha valorizzato il sistema operativo Android del tablet attraverso una soluzione basata sulla piattaforma DesktopMate® per la gestione e l’erogazione di contenuti web di diversa natura.
L’applicazione realizzata da Softec
Provate a immaginare la casa del futuro: elementi di arredo dal design essenziale piegati alla funzionalità, oggetti di uso comune dotati di intelligenza e costantemente collegati alle rete, possibilità di accedere a fonti informative contestualizzate in ogni luogo e ogni momento…
Softec ha sviluppato un’applicazione specificatamente pensata per l’utenza di tipo consumer e domestica a cui è destinata la nuova tavoletta AlessiTab. L’interfaccia grafica, sviluppata secondo principi di estrema semplicità di utilizzo, e le funzionalità presenti sul dispositivo, rispondono quindi ai bisogni di tutti i componenti del nucleo familiare.
La nuova release di AlessiTab rappresenta un passo concreto verso questa visione. Il tablet di nuova concezione è nato dalla stretta collaborazione tra Alessi, che ha sapientemente creato un design dal carattere “domestico” per uno strumento normalmente utilizzato al di fuori delle mura di casa, e Promelit che ha messo la sua esperienza nella produzione di hardware innovativo. Alessi e Promelit si sono avvalsi del supporto e della collaborazione di Softec che lo ha dotato di intelligenza curando lo sviluppo della
In particolare nella nuova release, attraverso la connessione Wi-Fi, è possibile gestire la posta personale per mezzo di video tastiera, effettuare chiamate vocali e video, riprodurre in alta definizione e condividere contenuti multimediali, sfruttare la predisposizione per ricevere la tv digitale terrestre e la web tv, accedere a 13.000 stazioni radio di tutto il mondo grazie all’accordo con Radiotime, avere notizie aggiornate e informazioni sul meteo della propria città dal sito ILMeteo.it. Non mancano poi una serie di funzionalità che rendono il nuovo AlessiTab uno strumento specifico e innovativo
per il suo utilizzo in cucina, facilitato dalla possibilità di posizionare il dispositivo a 30° e di consultarlo con una sola mano. Le icone presenti sulla schermata principale dell’applicazione consentono infatti di collegarsi one touch a servizi interattivi pensati ad hoc: una vasta selezione di ricette, ma anche contenuti editoriali con notizie in tempo reale, approfondimenti ed esclusivi contributi multimediali. Grazie alla collaborazione con prestigiose aziende quali Alessi e Promelit, Softec si conferma come azienda di riferimento per la realizzazione di applicazioni e servizi in ottica Internet of Things, Ubiquitous Computing e Virtual Workspaces per un mercato già attento alle esigenze di un futuro ormai vicino in cui, con una straordinaria inversione di tendenza, saranno gli oggetti a prendersi cura delle persone. Per ulteriori informazioni www.softecspa.it
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a cura di Emanuela Pala
RFId & Internet of Things
L’Internet of Things per la prevenzione dei disastri ambientali: l’esempio
(da imitare) di Imperia
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ecentemente si è, purtroppo, toccato con mano quanto gli eventi meteorologici rappresentino una minaccia per molti territori idrogeologicamente a rischio. In questi casi la tempestività con cui si riesce a rilevare un evento critico, quali esondazioni, smottamenti e frane o incendi, e quella con cui l’allarme viene diramato, è di vitale importanza. Un aiuto in tal senso arriva dalla tecnologia: vi sono infatti ormai diversi progetti riguardanti l’applicazione di reti di sensori per il monitoraggio ambientale anche se ancora poche implementazioni.
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Milano combatte le affissioni abusive tramite RFId L’Assessore alle infrastrutture e mobilità della Provincia di Milano, Giovanni De Nicola, ha ufficializzato un progetto, in partnership con VarGroup, Liberologico e Paypal, legato all’integrazione di un unico sistema di gestione e di controllo per il rilascio delle autorizzazioni legate alla cartellonistica pubblicitaria e alle concessioni stradali per la realizzazione di accessi privati, dai lavori di tombinatura all’occupazione di suolo lungo le strade provinciali. Per quanto riguarda la cartellonistica pubblicitaria, il sistema sfrutta la tecnologia RFId per l’identificazione dei cartelloni e la verifica della legittimità della concessione: ad ogni elemento fisico oggetto di concessione o di autorizzazione, infatti, verrà assegnato un tag univoco che permetterà, una volta letto tramite terminale portatile, di verificare la legittimità dell’affissione o l’abuso, punito con eventuale sanzione. In caso di
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affissione abusiva, infatti, lo stesso palmare scatta una foto del cartello e trasmette tutti i dati relativi, inclusa la posizione anomala georeferenziata, attivando in automatico il procedimento di generazione del verbale e trasmissione della sanzione via Postel all’impresa proprietaria del cartello. Le spese successive di rimozione del cartello abusivo saranno puntualmente recapitate al responsabile dell’abuso. Da gennaio, dunque, tutti i cartelli pubblicitari presenti lungo le strade provinciali saranno catalogati e mappati attraverso un sistema di georeferenziazione satellitare a base RFId. Per supportare la procedura, ai cantonieri e al personale della polizia provinciale sono stati dati in dotazione 50 palmari, in grado di leggere il tag ad una distanza di una decina di metri, per un investimento pari a 50mila euro.
L’NFC incontra l’arte
Al via una innovativa iniziativa dei Musei Capitolini Tag NFC (Near Field Communication) per la fruizione di contenuti culturali, arricchendo il percorso di visita all’interno del museo: è questo il tema di un nuovo progetto annunciato dai Musei Capitolini di Roma. Il sistema, inaugurato il 24 novembre in occasione dell’esposizione al pubblico di Aποξυoμενος, l’atleta del Kimbell Art Museum che i Musei Capitolini hanno ricevuto in prestito in cambio del dipinto La Buona Ventura di Caravaggio, interessa inizialmente 300 opere nelle sale di Palazzo Nuovo, Palazzo dei Conservatori e Pinacoteca. Il visitatore, grazie all’utilizzo di un cellulare NFC, personale o fornito dal museo stesso, potrà, tramite la lettura del tag NFC posizionato nelle vicinanze dell’opera, accedere a informazioni aggiuntive sulle opere d’arte e la storia che le riguarda, con approfondimenti sugli artisti, i ritrovamenti, le
recensioni e le critiche. Le informazioni per ora sono in italiano e inglese, ma al sistema saranno aggiunte nuove lingue e nuovi tag. Nei prossimi mesi, inoltre, il servizio sarà esteso alla quasi totalità delle opere esposte nelle sale dei Musei Capitolini, andando ad integrare i sistemi informativi tradizionali già presenti (didascalie e totem), con particolare efficacia nelle sale storiche dove è più problematica l’istallazione della segnaletica tradizionale a stampa. Il progetto, nato da un’idea di Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico – Sovraintendenza ai Beni Culturali, in collaborazione con Zètema Progetto Cultura, è stato implementato in collaborazione con Samsung Electronics che, oltre a supportare i Musei nello sviluppo di tutta l’iniziativa, ha messo a disposizione 200 telefoni cellulari Samsung Star NFC per i visitatori.
Pazienti sotto controllo con il sistema Zigbee
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Un esempio in tal senso lo offre il Comune di Imperia che ha adottato il sistema FloodAlert di Minteos per il monitoraggio dei livelli del torrente Impero che attraversa alcuni quartieri della città. Infatti i torrenti secondari che attraversano zone urbane sono spesso poco monitorati, nonostante presentino pericolo di esondazioni in caso di eventi pluviometrici di una certa rilevanza e possano causare la chiusura di importanti vie di comunicazione e notevoli disagi per la popolazione. Il sistema è composto da alcune sentinelle di livello, ovvero sensori wireless tarati in modo da far scattare l’allarme quando si raggiunge una soglia critica, posizionati lungo l’alveo di questo piccolo torrente, e da un gateway. Le sentinelle inviano i dati rilevati alla centrale operativa, dove vengono resi visibili tramite l’interfaccia Naturalert, tramite gateway. Oltre alla consultazione dei dati di livello in tempo reale il sistema permette di accedere ad uno storico dei dati stessi e consente di lanciare un allarme in caso di superamento di soglie pre-impostate tramite web, Sms e chiamata telefonica, allertando tempestivamente Istituzioni e squadre di intervento per interventi preventivi, quali eventuali evacuazioni o chiusure di strade e ponti.
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RFId & Internet of Things
Efficienza e accuratezza nella Supply Chain dell’abbigliamento grazie all’RFId
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ra i diversi settori interessati dall’introduzione delle tecnologie RFId, l’abbigliamento si è sempre mostrato uno dei più interessanti per la relativa facilità di implementazione e l’entità dei benefici raggiungibili. Una ulteriore conferma viene dall’esperienza di Crystal Vestimundo, produttore e retailer colom-
biano di abbigliamento, che ha appena concluso con successo un pilota di tre mesi, tra giugno e ottobre 2011, volto a testare l’impiego di tecnologie RFId per l’identificazione e la tracciabilità di capi lungo la propria supply chain. In particolare il pilota, condotto in collaborazione con LOGyCA, società di consulenza di Bogotà,
ha riguardato 5000 capi, corrispondenti a circa 50 tipologie di prodotto differenti, ed ha coinvolto il centro distributivo di Medellin, dove i capi sono stati dotati di tag UHF EPC Gen2 e due punti vendita della stessa città, dove è stato possibile verificare l’impatto della tecnologia in termini di efficienza e accuratezza dei processi di
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Veicoli interconnessi per la viabilità in tempo reale e la sicurezza stradale L’Internet of Things trova applicazione in svariati ambiti, non ultimo quello del trasporto privato, grazie alla possibilità di connettere diversi veicoli tra di loro. Un esempio in tal senso è dato dal progetto X-Netad (Cross-Network Information Dissemination in Vanets), realizzato dal Wisp italiano Guglielmo, in collaborazione con la Facoltà di Ingegneria dell’ Università di Parma e relativo al tema delle reti Wi-Fi veicolari (Wi-Fi local Vehicular Ad-hoc NETworks, VANETs appunto) applicate alla viabilità in tempo reale. X-Netad è stato sviluppato in partnership con Cellint, azienda israeliana specializzata nel monitoraggio del traffico automobilistico tramite rete 3G/4G, con lo scopo di migliorare le condizioni del traffico stradale e salvaguardare vite umane tramite la tempestiva disseminazione di informazioni e alert relativi al traffico tra veicoli adiacenti. Il si-
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stema, utilizzando il protocollo proprietario IF (Irresponsible Forwarding), sfrutta la connessione Wi-Fi per mettere in comunicazione i diversi veicoli, creando un network dove tutti coloro che dispongono di dispositivi mobili di ultima generazione (smartphone) possono ricevere e trasmettere ad altre vetture messaggi relativi alla situazione stradale in tempo reale, segnalando incidenti, lavori in corso, code e qualsiasi informazione che possa essere d’aiuto al guidatore. Per garantire a tutti di utilizzare questo servizio è stata realizzata su piattaforma Android una applicazione, che nel prossimo futuro potrà essere installata direttamente sul proprio cellulare o tablet. X-Netad è al momento rivolto principalmente al mercato della viabilità stradale estera ed è ancora alla fase iniziale di sperimentazione, ma si auspica una prossima applicazione concreta già nel 2012.
ricezione tramite l’utilizzo di palmari RFId. Come testimoniato da Laura Leal Londono, Logistics Manager di Crystal Vestimundo, il 9 novembre scorso alla conferenze “RFId Textil y Confeccion”, il pilota ha mostrato come il tempo di processamento di un collo in ingresso è passato da 24 a meno di 4 minuti, con un tasso di lettura pari al 100%. Visto il successo del pilota l’azienda ha deciso di proseguire a febbraio 2012 con un secondo pilota di dimensioni maggiori che ponga le basi per un eventuale roll-out massivo. Nel secondo pilota i capi saranno provvisti di tag integrato e la sperimentazione verrà estesa includendo l’attività di spedizione presso il Centro Distributivo e, oltre al ricevimento in negozio, l’attività di rifornimento piano vendita e la registrazione dell’item venduto alla cassa.
La tecnologia migliora la vita degli anziani a Bolzano Una rete di sensori nelle case trasmette i dati a un team di specialisti, che monitora i pazienti a distanza hanno monitorato a distanza lo stato di salute e i progressi nelle attività dedicate ad incrementare il livello di attenzione e di abilità motoria dei pazienti. Il tutto grazie a sensori wireless e apparecchiature di monitoraggio che generano allarmi e scenari comportamentali, forniti via Sms, e-mail e Twitter. Questi dispositivi hanno permesso ai pazienti di interagire con gli operatori sanitari sulle attività quotidiane programmate, consentendo agli addetti di fornire suggerimenti su una serie di attività, tra cui training fisico guidato, esercizi per allenare le facoltà mentali o di rispondere a domande sanitarie. Come risultato del progetto pilota, l’80% degli anziani si è sentito più sicuro, il 66% ha migliorato la propria mobilità grazie agli esercizi e il 50% ha imparato un nuovo modo per interagire con gli altri attraverso la tecnologia. Il progetto dimostra che, considerando anche i vantaggi economici derivanti dalla prevenzione di incidenti domestici, con una soluzione di questo tipo è possibile produrre risparmi economici fino al 31%, migliorando al
contempo la qualità di vita degli anziani, grazie ad una maggiore indipendenza e integrazione nella società. Durante la sperimentazione sono stati raccolti e analizzati più di 238.000 dati ambientali sui partecipanti e sono stati rilevati ed elaborati 541 alert. In 128 situazioni di potenziale pericolo, un team dedicato dell’Azienda Servizi Sociali di Bolzano ha monitorato il processo a distanza ed è intervenuto. Più del 22% dei cittadini di Bolzano ha più di 65 anni e vorrebbe vivere a casa propria il più a lungo possibile. «Il progetto, il primo del suo genere in Alto Adige, dà agli anziani questa possibilità e assicura i familiari che i loro cari siano sicuri a casa», spie-
ga Michela Trentini, direttrice dell’Ufficio Pianificazione del Comune di Bolzano. La soluzione è stata sviluppata da Ibm con il supporto di Tis Innovation Park, che ha fornito sostegno locale. Il sistema si basa su una rete di sensori integrati, che trasmettono i dati riguardo l’assistito e l’ambiente domestico tramite un’architettura sviluppata su un WebSphere Application Server, DB2 e MQ Telemetry Transport per una messaggistica affidabile. Le informazioni vengono visualizzate su un dashboard nella sala di controllo e sui dispositivi mobili Android dell’operatore via e-mail, Sms o Twitter. Altri partner tecnologici sono Eurotech, Huawei e PPM.
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igliorare la qualità della vita degli anziani e contenere i costi della Sanità pubblica. Due obiettivi prioritari per il nostro Paese, che deve fare i conti con i tagli della spesa pubblica e con l’invecchiamento della popolazione, e che è possibile cogliere insieme grazie all’impiego delle nuove tecnologie. Lo testimonia il successo della sperimentazione realizzata a Bolzano nell’ambito del progetto Abitare Sicuri Sicheres Wohnen, frutto di una collaborazione tra Comune, Ibm e diversi partner locali. L’iniziativa ha coinvolto trenta cittadini dai 66 agli 80 anni di età, cui è stato fornito accesso all’assistenza e all’intervento medico direttamente dalla propria casa, con la possibilità di comunicare con gli operatori sanitari, che
a cura di Andrea Ferretti
Mobile Marketing & Service
Un gioco Heineken unisce TV e iPhone
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eineken ha sviluppato Starplayer, un’applicazione per iPhone che permette di giocare in tempo reale mentre si guardano le partite di Champions League, di cui è stata sponsor ufficiale per anni. L’idea è partita dalla constatazione di un fenomeno definito “dual screen”, per il quale le persone tendono, mentre guardano la TV sedute sul divano, ad utilizzare in contemporanea il proprio smartphone o laptop, tipicamente navigando sui social network. Il fenomeno è supportato da dati concreti: durante la presentazione della cerimonia degli Oscar di quest’anno sono stati inviati oltre 1,2 milioni di tweet che la citavano, con picchi di 12.000 al minuto, mentre durante l’ultimo match del SuperBowl americano se ne è arrivati a registrare 17.000 al minuto. Il gioco funziona in real-time, ovvero interagisce con gli avvenimenti della partita in corso di cui gli utenti
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sono chiamati a fare pronostici riguardo ciò che avverrà nei successivi minuti di gioco. I giocatori possono guadagnare punti in diversi modi: prevedendo determinati eventi durante la partita, come un’occasione da goal, un calcio d’angolo, un rigore, un fallo o altro. Se si preme il pulsante “Goal”, l’opzione più difficile, ed entro 30 secondi una delle due squadre segna si guadagnano punti extra. Altro modo per guadagnare punti è rispondere alle domande che vengono poste durante il match, che mirano a testare la conoscenza dei Paesi in cui si svolge la Champions League. Quello che rende l’applicazione accattivante è che il punteggio può essere condiviso su Facebook e, sempre tramite il social network, è possibile sfidare gli amici.
Il cellulare aiuta a sconfiggere la fame in Africa Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) ha lanciato un’iniziativa che utilizza la tecnologia dei telefoni cellulari per facilitare i trasferimenti di denaro contante a 54.000 persone che vivono nei quartieri più poveri di Abidjan, in Costa d’Avorio, per aiutarli ad acquistare cibo. Più di 10.000 famiglie riceveranno un Sms sui loro telefonini che li avvertirà della transazione in modo che possano prelevare denaro dai punti MTN, che forniscono il servizio a livello locale. «Questo metodo di pagamento innovativo è particolarmente adatto per le famiglie che hanno uno scarso potere d’acquisto - dice Alain Cordeil, Direttore dell’ufficio WFP in Costa d’Avorio -. Il WFP sta rafforzando il proprio intervento sotto forma di trasferimenti di contante nelle zone urbane, dove il cibo è disponibile nei mercati, ma le persone più povere non possono permetterselo». Ai beneficiari sono state date delle schede SIM affinché possano ricevere gli Sms che li avvisano del trasferimento di contante. Per il progetto verranno versati in totale 1,6 milioni di dollari. «Il trasferimento di contante verrà reso effettivo per due mesi, durante i quali ogni famiglia riceverà un totale di 75 dollari al mese, l’equivalente del costo mensile di una razione alimentare per una famiglia di cinque persone», dice Cordeil.
Focus avvisa i propri lettori via Sms
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ocus (Gruner+Jahr/ Mondadori) è il mensile italiano di attualità, scienza e sociologia più diffuso, con più di 6 milioni di lettori. Per ovviare al problema dell’uscita del mensile in edicola sempre in date diverse, Focus ha deciso di comunicare tramite un avviso via Sms la data e il titolo dei principali articoli ai propri lettori. Grazie all’integrazione del Gateway Sms Skebby e dei servizi di Invio e Ricezione
Sms ed Sms Group, Focus ha potuto realizzare l’innovativo servizio “Memo Focus” ed in particolare: • la creazione automatica del database dei numeri di cellulare e la sua suddivisione in gruppi: l’iscrizione avviene grazie all’invio di un Sms ad un numero di ricezione con il testo “Memo Focus On” (opt-in) o “Memo Focus Stop” per cancellarsi (opt-out) nel pieno rispetto della privacy; • l’invio multiplo e massivo
di Sms ai diversi gruppi di lettori iscritti ai servizi, in concomitanza con l’uscita in edicola delle diverse riviste (Focus, Focus Storia, Focus D&R...); • l’invio a costo zero dei Memo Focus ai lettori che hanno scaricato l’applicazione Skebby Sms Gratis sul cellulare (oltre 20% del totale) co-promossa da Focus sulla rivista. Ciò ha permesso a Focus di minimizzare il costo per contatto che è risultato inferiore a 3 cent/Sms. Come
WineAmore porta la carta dei vini su tablet
spiega Sandro Boeri, Direttore di Focus, «Grazie alla innovativa piattaforma offertaci abbiamo risparmiato il 1500% sui costi di contatto offrendo contestualmente un servizio a valore aggiunto ai nostri lettori». Insieme all’invio massivo di Sms economici, Focus ha potuto creare in automatico un database consenziato di numeri di cellulare dei suoi lettori da utilizzare anche per la promozione della proprie applicazioni mobili, ad esempio Meteo Meduse.
fornire più informazioni al cliente rispetto ad una tradizionale carta dei vini, permettendo di visualizzare fotografie, etichette, mappe con l’indicazione della zona geografica di provenienza e altri contenuti multimediali. Per funzionare non necessita di alcun collegamento a Internet in quanto tutte le informazioni e i dati necessari risiedono nella memoria fisica del tablet. WineAmore è una startup con sede a Bergamo, fondata da quattro soci che vantano una notevole esperienza nelle nuove tecnologie.
A Torino il taxi si paga con il QR code Dallo scorso ottobre Radiotaxi 5730, compagnia di taxi di Torino, ha aderito al circuito Movincom, introducendo la possibilità per i propri utenti di pagare la corsa in taxi via cellulare. Movincom è un consorzio di aziende interessate ad attivarsi sul fronte del pagamento di beni e servizi tramite telefono cellulare che ha sviluppato Beemov, una piattaforma comune che permette ai consorziati di ricevere pagamenti via Mobile. Per accedere al servizio è sufficiente iscriversi al sito www.bemoov.it e, tramite una delle banche abilitate, associare il proprio numero di cellulare allo strumento di pagamento su cui si vogliono addebitare gli acquisti (ad esempio la carta di credito). Completata l’iscrizione, per effettuare il pagamento basterà inviare un Sms a un numero dedicato o, utilizzando l’appli-
cazione BuyBemoov, inquadrare con la fotocamera del proprio smartphone il codice QR presente all’interno del taxi per effettuare il pagamento, ricevendo subito dopo un messaggio di conferma. Il sistema permette di effettuare la transazione in tutta sicurezza e non richiede in alcun momento di digitare dati sensibili della carta. Radiotaxi 5730 è il primo esercente italiano ad attivare la modalità di pagamento tramite QR code. «Grazie a questo sistema siamo ora in grado di offrire alla nostra clientela un servizio ad alto contenuto tecnologico ed estremamente pratico - dice Pier Giovanni Bestente, Presidente Cooperativa Radiotaxi 5730 -. Inoltre, il servizio consente a tutti i nostri conducenti di risparmiare tempo rispetto al pagamento in contanti o con carta di credito».
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ineAmore è l’applicazione per iPad rivolta a ristoranti ed enoteche: grazie ad essa i clienti dei ristoranti non ricevono più una lista dei vini cartacea da sfogliare, bensì un iPad e possono scegliere in modo nuovo ed interattivo i vini, scoprire informazioni aggiuntive su di essi, leggere la lista ed i suoi contenuti in diverse lingue. Il ristoratore può così tenere la lista sempre aggiornata in modo semplice, fornire ai clienti una nuova esperienza di scelta del vino, consigliare al meglio gli abbinamenti ai piatti del giorno. L’applicazione è completamente personalizzabile secondo le esigenze del ristorante, e viene distribuita sia in Italia che all’estero. WineAmore consente di
Mobile Marketing & Service
Jaguar: pubblicità “in-App” per promuovere le vetture in Canada
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a casa automobilistica di lusso Jaguar si è affidata al Mobile per una campagna finalizzata a creare engagement con i propri consumatori potenziali in Canada e invogliarli a prenotare un test drive presso le concessionarie. La campagna ha previsto l’inserzione di banner pubblicitari all’interno di Poynt, App per iPhone, Android e Blackberry che dà informazioni su esercizi commerciali, concerti ed eventi in USA e Canada. I banner testuali su iPhone e Android direzionavano ad una pagina web contenente un video promozionale, mentre quelli su Blackberry ad un’altra pagina che mostrava il concessionario più vicino, invitando a prenotare un test drive. Secondo quanto rilasciato da Poynt la campagna, lanciata lo scorso anno per la durata di due mesi, ha portato risultati eccellenti, con un Click Through Rate (percentuale che esprime il numero di persone che hanno cliccato sul banner) del 7,4%, valore oltre 10 volte superiore alla media riscontrata con altri inserzionisti.
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Chi viaggia in aereo
si aspetta dalle compagnie
più servizi Mobile La tecnologia mobile è destinata a trasformare sia i servizi offerti dalle compagnie aeree sia l’esperienza di viaggio dei consumatori. Questo quanto emerge dal report “The always-connected traveller: How mobile will transform the future of air travel” commissionato da Amadeus (azienda leader nella distribuzione e nella fornitura di tecnologie avanzate per l’industria dei viaggi e del turismo) e basato sulle risposte fornite da 2.978 viaggiatori di tutto il mondo. Dalla ricerca emerge che il Mobile potrebbe intervenire in tutte le fasi del viaggio, contribuendo a migliorare l’esperienza di volo. Prima dell’imbarco, nel processo di prenotazione; in aeroporto, per risolvere eventuali problemi coi bagagli o con la prenotazione; a bordo, offrendo accesso a Internet, e una volta a destinazione, cercando di monitorare il flusso di informazioni che gli utenti riversano sui social network riguardo le loro esperienze e utilizzandolo per avere un preciso feedback sul servizio offerto. Il 16% degli intervistati usa già uno
smartphone per prenotare il proprio viaggio; nella fascia di età compresa tra i 18 e i 35 anni la percentuale sale al 18%, arrivando al 33% tra i viaggiatori abituali. Inoltre, il 3,4% dei consumatori utilizza oggi il proprio dispositivo mobile per effettuare il check-in del volo, con un picco del 7,4% tra i viaggiatori asiatici. Attualmente i vettori asiatici e nord americani sono tra i maggiori offerenti di servizi mobili per i viaggiatori, mentre i rimanenti sono ancora in una fase di sperimentazione. L’1,4% dei viaggiatori dichiara inoltre di aver acquistato tramite il proprio smartphone dei servizi ancillari - come i pasti a bordo, l’accesso a club privati e i posti premium - componente di ricavo sempre più fondamentale per le compagnie aeree ma ancora poco veicolata tramite Mobile. L’indagine ha inoltre rilevato che circa il 40% dei consumatori vorrebbe poter ricevere aggiornamenti in tempo reale relativi al bagaglio e al volo sul proprio dispositivo mobile, se il servizio fosse disponibile.
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hirlpool EMEA costituisce una delle divisioni del gruppo Whirlpool Corporation e ha centro operativo a Comerio (VA), in Italia; con 12.000 dipendenti, è presente sui mercati di oltre 30 Paesi. Nel 2002, vista l’elevata dispersione territoriale, ha avviato un progetto di Unified Communication & Collaboration che permettesse al personale dislocato nelle differenti sedi di comunicare e coordinarsi in maniera efficace ed efficiente. Il primo approccio ha previsto la condivisione dei processi lavorativi a distanza supportata da una piattaforma che consente di effettuare chiamate, utilizzare l’instant messaging, il file sharing, gestire il calendar e la posta elettronica e organizzare meeting on
line. Questa piattaforma è integrata con una soluzione che mette a disposizione degli utenti uno spazio di lavoro sul web studiato per la collaborazione in team. La società ha implementato, in un secondo momento, centralini VoIP con l’obiettivo di ridurre i costi di comunicazione: gli Headquarter del gruppo possono interfacciarsi, pertanto, in riunioni virtuali, attraverso attività di videoconference su IP e su standard ISDN. L’utilizzo di tale servizio, limitato a 10 sedi europee, verrà esteso ad altre sedi nel momento in cui si provvederà a realizzare un upgrade di banda, che consentirà di ottenere un livello di qualità maggiore. Le comunicazioni sono inoltre rese disponibili tramite teleconferenze per le quali Whirlpool si affida a provider esterni. La terza fase del progetto ha previsto, infine, l’integrazione del sistema con differenti device: ciò ha
permesso l’implementazione in alcune sedi di contact center integrati con dispositivi back end a risposta automatica e principalmente impiegati nelle attività di assistenza al cliente. Per garantire maggiore produttività ad alcune fasce aziendali si è previsto, inoltre, l’utilizzo di alcuni strumenti di Unified Communication & Collaboration tramite device mobili: a tal proposito, il senior management a livello europeo fruisce attraverso smartphone di servizi quali la posta elettronica e il calendario aziendale, mentre un numero ristretto di executive ha accesso agli stessi servizi tramite tablet. L’integrazione di strumenti di Unified Communication & Collaboration con i device mobili ha giocato un ruolo di primo piano. Gli sviluppi futuri dell’iniziativa intrapresa da Whirlpool EMEA saranno proprio in quest’ottica: nel 2012 un’evoluzione delle capability aziendali consentirà a un insieme più numeroso di utenti di integrare i device mobili personali con le applicazioni aziendali di collaboration. Si potrà, in questo modo, garantire maggiore operatività al personale e rafforzare l’immagine di innovatività che identifica l’azienda. L’obiettivo a lungo termine sarà quello di eliminare la necessità di fornire laptop a determinate figure aziendali (forza vendita, tecnici…) e dotarli solo di tablet.
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Whirlpool punta sulla Unified Communication
a cura di Paola Capoferro Ronchetta
Mobile Force & Mobile Workspace
Mobile Force & Mobile Workspace
Agenti di Utensileria Lughese più produttivi e clienti soddisfatti grazie all’iPad
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tensileria Lughese, impresa di 25 dipendenti con sede a Lugo (RA), rappresenta una delle realtà più significative del panorama della vendita e della distribuzione di utensili e macchine utensili in Emilia Romagna. Attualmente il numero di codici gestiti e inclusi nel catalogo ammonta a 315.000 (di cui il 20% a magazzino), e rappresenta un notevole elemento di complessità, sia per la gestione fisica delle giacenze a magazzino sia per quanto riguarda il processo di acquisizione ordini e presentazione dell’offerta al cliente. L’azienda ha quindi deciso di introdurre una soluzione basata su tablet a supporto del processo
commerciale per rispondere a diverse esigenze: da un lato supportare gli agenti nella gestione delle scontistiche che consentono di applicare tariffe personalizzate per ciascuno dei 3000 clienti dell’azienda; dall’altro conoscere in real time la disponibilità a magazzino o eventualmente la reperibilità dei prodotti richiesti. Infine, vi era la volontà di ridurre la complessità di gestione del centinaio di cataloghi attualmente usati. L’idea di utilizzare un’applicazione di Sales Force Automation basata su dispositivi tablet con connessione Wi-Fi e 3G è nata dall’esigenza di avere una maggiore portabilità, l’accensione istantanea e
un’interfaccia grafica user-friendly molto pratica e immediata. L’applicazione G-agent sviluppata da Gulliver per dispositivi iPad è stata fornita a tutti gli agenti a settembre, dopo un testing durato qualche mese su un utente che ha avuto esiti più che positivi. Le funzionalità disponibili vanno dalla consultazione dei cataloghi in formato pdf alla raccolta degli ordini; dalla verifica della disponibilità e reperibilità articoli alla visualizzazione dei prodotti sostitutivi in caso di mancata disponibilità. Inoltre è possibile consultare listini, promozioni disponibili, sconti personalizzati e storici di acquisto dei clienti sui tre
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La Sales Force Automation di Luxottica nel mondo passa al tablet Fondata nel 1961, Luxottica Group è oggi una multinazionale operante nel settore della produzione e distribuzione di montature da vista e da sole. Il portafoglio prodotti include sia marchi propri, tra cui Ray-Ban, uno dei brand di occhiali da sole più conosciuti a livello mondiale, sia marchi in licenza. Tra giugno e luglio 2011 l’azienda ha deciso di introdurre una soluzione di Sales Force Automation basata su dispositivi tablet. L’applicazione, attualmente in fase di testing presso la filiale italiana e americana, sarà estesa, a regime, ai 1200 agenti distribuiti in tutto il mondo. L’applicazione, sviluppata da DS Group, include molteplici funzionalità. Consente in primo luogo agli agenti di vendita di visualizzare in qualsiasi momen-
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to lo storico degli ordini del cliente e può inoltre accedere ad attributi qualitativi sul punto vendita, che permettono di orientare in modo più efficace le iniziative di marketing. La segmentazione dei punti vendita può essere eseguita su diverse dimensioni quali, per esempio, la clientela o la posizione, e nelle prossime evoluzioni la soluzione consentirà agli agenti di modificare gli attributi stessi. Oltre al progetto per la forza di vendita, Luxottica sta intraprendendo diverse iniziative volte a introdurre i tablet a supporto del management, impiegando questi dispositivi per gestire applicazioni di Business Intelligence, per svolgere videoconferenze e prendere appunti durante i meeting.
Applicazioni iPad per dirigenti, partner e commerciali di Benetton Benetton Group ha recentemente ha adottato l’iPad a diversi livelli della struttura organizzativa e a supporto dell’attività di diverse figure professionali. Come sottolineato da Aldo Chiaradia, CIO del Gruppo, «l’introduzione dell’iPad è stata vincente anche perché con il suo video calibrato è possibile avere un’ottima visualizzazione degli abiti, riuscendone ad apprezzare tessuti e colori. Per noi è fondamentale che il virtuale assomigli il più possibile al reale». Per manager e C-level sono state rese disponibili applicazioni di reportistica e business intelligence e, in alcuni casi, il tablet ha gradualmente sostituito il pc portatile. Secondo Chiaradia «l’introduzione dell’iPad ha rappresentato un’esperienza entusiasmante. Appena i manager e i C-level ne hanno riscontrato la facilità d’uso, si è passati a un’adozione “di massa” in modo dirompente e rapido, come un fiume in piena».
Per quanto riguarda la forza commerciale, sono state realizzate due diverse applicazioni New Tablet: la prima sostituisce le tradizionali cartelle colore, cataloghi e lookbook in formato cartaceo; la seconda è dedicata ai partner proprietari di negozi Benetton Group e permette loro di visualizzare la disposizione dei capi all’interno dei punti vendita. Grazie a tutto ciò, è possibile fornire agli agenti un catalogo aggiornato sempre con le ultimissime modifiche in modo tempestivo, e inserire per ciascun capo un numero maggiore di dettagli, facilmente visualizzabili attraverso il dispositivo. Inoltre è possibile compilare gli ordini direttamente sui tablet, inviandoli automaticamente al sistema informativo aziendale. La seconda applicazione consente ai partner di visualizzare in modalità 3D un “negozio tipo”, completamente navigabile, all’interno del quale viene visualizzata la disposizione per i capi della collezione.
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anni precedenti, oltre a verificare degli ordini in sospeso o inevasi. Infine, l’applicazione permette all’agente di pianificare le visite e gestire l’agenda appuntamenti, oltre a consentire la raccolta e consultazione di dati CRM. I benefici riscontrati dall’azienda riguardano, in primo luogo, la reazione dei clienti: l’immediatezza del processo di acquisizione ordini ha aumentato il loro livello di soddisfazione, che si è tradotto anche in un aumento dell’immagine di Utensileria Lughese. Anche gli agenti si sono dimostrati molto interessati al nuovo strumento di lavoro, e la loro produttività è aumentata sensibilmente.
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a cura di Romina Arata
Wireless Supply Chain
Iseo Serrature monitora l’avanzamento della produzione con l’RFId
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seo Serrature - azienda a conduzione familiare della provincia di Brescia che conta 760 dipendenti – ha adottato un nuovo sistema per il rilevamento dello stato di avanzamento della produzione interconnesso a quello per il rilevamento delle presenze in reparto sia nella casa madre che nelle principali sedi estere (tra le altre quelle di Dubai, Cina e Spagna). Grazie al nuovo sistema è possibile rilevare in maniera automatica i dati di produzione a supporto della Direzione aziendale nella definizione di precisi piani basati sull’effettivo stato di avanzamento delle lavorazioni e sul reale fabbisogno di materie prime, con un miglioramento dell’efficienza dell’intero ciclo produttivo. Alessandra Giampà, CIO del Gruppo, racconta che «il nuovo software provvede ogni due ore ad aggregare e a trasmettere al sistema gestionale i dati accumulati, per un aggiornamento progressivo sull’avanzamento della produzione giornaliera e, sulla base di tali dati, il sistema gestio-
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nale aziendale si occupa della realizzazione dei piani di produzione, allocati ai centri di lavoro coinvolti nella produzione. Gli operatori ricevono le informazioni visualizzandole sugli schermi dei terminali mobili, permettendogli di richiamare gli ordini da produrre e le informazioni circa l’attrezzaggio dei centri di lavoro». Ciascun reparto produttivo è stato infatti dotato - in collaborazione con Artech - di terminali industriali Argo collegati a un PC che si occupa della raccolta dati e della loro trasmissione al sistema gestionale aziendale. I terminali industriali sono dotati sia di lettori di tessere RFId a memoria riscrivibile con crittografia brevettata, sia di diverse porte di ingresso per la rilevazione di segnali digitali provenienti dai sensori installati sui macchinari. In tal modo, ciascun terminale raccoglie i dati di produzione calcolando automaticamente la quantità di pezzi effettivamente prodotti e rileva, attraverso la lettura delle tessere RFID in dota-
zione a ciascun dipendente, l’entrata in servizio e il cambio di reparto. Tali informazioni consentono al terminale di calcolare le ore effettive di lavoro degli operato-
ri suddivise per reparto e per tipologia (ordinarie, straordinarie ecc.), evidenziando assenze, ritardi e anomalie ai turni programmati. L’integrazione del sistema di rilevazione presenze con l’applicativo di gestione delle paghe ha semplificato i processi amministrativi e ha permesso di attuare piani di incentivazione dei dipendenti legati al rendimento, che favoriscono l’adozione e la condivisione di comportamenti virtuosi da parte del personale a beneficio dell’efficienza dei processi interni.
Hasbro Ireland innova la gestione del magazzino
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asbro Ireland, l’azienda produttrice di celebri giochi di marca quali Monopoli, Forza 4, e l’Allegro Chirurgo, ha adottato le tecnologie Mobile&Wireless al fine di ottimizzare il proprio magazzino che ha sedi a Limerick e a Dublino. In particolare, con il duplice obiettivo di ridurre i costi e migliorare la redditività, la società irlandese, che produce annualmente circa 10 milioni di giochi da tavolo, ha implementato 20 terminali veicolari Zetes di tipo touchscreen integrati con il proprio sistema gestionale Sap per l’acquisizione dei dati: ora i pallet di prodotti finiti arrivano in modo più rapido dalle linee di produzione ai container di spedizione con la possibilità da parte degli addetti di gestire un volume maggiore di operazioni di trasporto. Alla soluzione mobile di acquisizione dei dati, Hasbro ha affiancato il servizio TotalCare per la gestione dei dispositivi wireless in dotazione. In tal modo, il nuovo sistema permette di identificare a distanza la localizzazione in tempo reale dei terminali, di ricevere
notifiche di allerta in caso di problemi di sicurezza, e di aggiornare applicazioni o sistemi operativi su tutta la base installata avendo una visione completa e trasparente della scadenza delle licenze software.
Attiva in Italia da 20 anni, la multinazionale IC Intracom specialista in data communication, reti strutturate e cablaggio di reti, cavi e accessori per computer ha adottato la piattaforma software .onLog di Aton, basata su terminali industriali Wireless, per il controllo della movimentazione dei prodotti di magazzino e per automatizzare l’evasione di oltre 400 ordini giornalieri. Ora la scansione del codice a barre presente nell’ordine consente il ricevimento sul palmare (PDA) delle informazioni circa la dislocazione dei prodotti all’interno del magazzino. In tal modo, ciascun addetto è informato sulla posizione precisa a scaffale del materiale da reperire ed è in grado di procedere a siste-
ma con le operazioni di composizione ordine, imballaggio e stampa delle etichette e dei codici a barre necessari per la relativa spedizione. IC Intracom, presente in 15 paesi, grazie all’automazione dei processi ha la possibilità di ottimizzare in termini di efficienza le operazioni di picking con una riduzione dei tempi impiegati per la composizione degli ordini. L’organizzazione automatica della merce in arrivo, l’organizzazione dei pallet e lo smistamento negli scaffali e nelle zone a deposito, ha consentito di ottenere un 15% in più di spazio disponibile a magazzino con un incremento considerevole degli articoli presenti: circa il 98% dell’intero catalogo.
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Il Wireless migliora la produttività dei processi logistici di IC Intracom
Wireless Supply Chain
Acquisizione automatica dei dati per il settore dell’Entertainment & Media
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l settore dell’Entertainment & Media si dimostra un promettente ambito di applicazione delle soluzioni Mobile & Wireless per l’acquisizione automatica dei dati. Ne è un esempio Hastings Entertainment, la catena americana attiva a livello mondiale nella vendita di prodotti multimediali, libri e film, che ha adottato 750 mobile computer Skorpio Gun di Datalogic per gestire in modo efficiente le vendite al pubblico e i processi di immagazzinamento e di inventario dei suoi 147 punti vendita. Al contempo, in Gran Bretagna Sony DADC, che fornisce tecnologia per l’industria dell’intrattenimento, dell’educazione e dell’informazione, per aggiornare in tempo reale il proprio sistema di picking web-based presente nel magazzino di Enfield ha scelto 63 terminali Wi-Fi per gestire la preparazione dei singoli ordini in magazzino e 9 terminali veicolari montati sui carrelli elevatori per la gestione delle scorte. Se in precedenza la soluzione utilizzata era basata su vecchi terminali ora i nuovi mobile computer tascabili sono integrati con il sistema web-based di gestione del magazzino della Sony: in tal modo,
gli operatori sono in grado di prelevare i prodotti in modo facile e veloce in tutto il magazzino. In Francia Canal+ Group, fornitore di canali televisivi a pagamento, assegna ai negozi della propria catena di distribuzione le apparecchiature necessarie al servizio. Siccome le scorte di decoder e le tessere di abbonamento presenti in ogni singolo punto vendita sono di proprietà di Canal+ è necessaria da parte del Gruppo francese, anche per obbligo di legge, la realizzazione di inventari regolari durante l’anno, un numero che varia da 1 a 4 a seconda delle dimensioni del negozio, al fine di controllare e di regolare i livelli di stock. La società francese ha adottato per questo una soluzione che integra uno scanner portatile per la lettura dei codici a barre e un terminale GPRS per trasferire le informazioni in tempo reale e fornire un inventario aggiornato a ciascun negozio. Il terminale mobile in dotazione consente al personale di vendita tramite la scansione dei codici a barre dei prodotti a magazzino di eseguire un conteggio aggiornato del numero di decoder e di schede di sottoscrizione disponibili nel singolo punto vendita.
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Più efficienza nella vendita di libri allo stand La casa editrice spagnola Siruela Edizioni che dal 1982 cura la pubblicazione e la traduzione di opere d’arte dimenticate della letteratura medioevale europea ha scelto un nuovo sistema per automatizzare la gestione del magazzino e il processo di vendita. La casa editrice spagnola infatti ha utilizzato il sistema per interagire con i propri clienti e migliorare la qualità del servizio reso presso il proprio stand presente, come ogni anno, alla Fiera del Libro di Madrid. Ora il personale dello stand può semplicemente prendere il libro che interessa al cliente e leggendo il suo codice a barre con il terminale mobile è subito in grado di
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visualizzare sullo schermo tutte le informazioni correlate: il prezzo, l’eventuale sconto, la disponibilità e l’autore. Se il cliente decide di acquistarlo, il venditore può procedere in automatico con la stampa dello scontrino dalla stampante mobile per una conclusione rapida della vendita. Grazie alla nuova tecnologia, tutte le informazioni sono registrate in automatico in tempo reale permettendo a Siruela Edizioni un pieno controllo dello stato delle vendite effettuate alla Fiera del Libro. Il sistema è basato sull’applicazione Stockapp sviluppato da Id Jedren Soluzioni e il Mobile computer compatto Memor di Datalogic.
La strada verso la banda larga è in salita
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a strada per soddisfare le richieste della Digital Agenda europea in termini di copertura in banda larga è lunga e complessa. I passi avanti che si sono compiuti quest’anno in Italia riguardano, in primo luogo, una serie di progetti lanciati a livello locale da singole aziende e regioni. Questo grazie principalmente ai fondi approvati dalla Commissione Europea ad inizio 2011 (230 milioni di euro complessivamente)
per la banda larga in Italia, in merito al Piano nazionale per l’abbattimento del Digital Divide nelle aree rurali e ai progetti portati avanti da sei regioni: Lombardia, Piemonte, Veneto, Trentino Alto Adige, Sardegna e Toscana. Inoltre, a maggio, Telecom Italia ha vinto una gara d’appalto da 94,8 milioni di euro che consentirà di portare la banda larga a 707 comuni lombardi dove si potrà navigare fino a 20 Mb. Il progetto è ambi-
zioso e importante: in tutta la Lombardia verrà azzerato il digital divide nel corso di soli due anni. La Regione Lombardia finanzierà il progetto con circa 41 milioni di euro, mentre Telecom Italia si occuperà della parte restante (53,8 milioni). Infine, a ottobre, è stato lanciato il piano Metroweb che prevede di acquisire e sviluppare piccole reti in fibra ottica locali, nelle zone più remunerative del territorio italiano. Telecom Italia
Partnership Nokia-Microsoft: inizia a delinearsi la strategia comune A 8 mesi dall’accordo tra Nokia e Microsoft, che prevede l’utilizzo del sistema operativo Windows Phone 7 su tutti i terminali di fascia alta del device manufacturer finlandese, sono stati lanciati i nuovi terminali Nokia Lumia. Nokia continuerà invece a presidiare internamente il settore dei feature phone con i nuovi Nokia Asha destinati ai Paesi emergenti. La prima sfida di questa partnership, annunciata al Mobile World Congress del febbraio scorso, è stata quindi colta: lanciare i nuovi terminali entro il periodo natalizio. Proprio questi terminali sono stati sfruttati da Microsoft per il lancio europeo della release 7.5 del proprio software mobile, denominato “Mango”. Interessante, al fine di comprenderne la strategia congiunta, la scelta di Microsoft di appoggiarsi ad HTC per la presentazione della nuova versione del sistema operativo negli USA, senza menzionare Nokia. Nel frattempo lo store di Microsoft ha superato le 40 mila applicazioni, con una previsione di 50 mila entro inizio 2012. Questi numeri lo rendono il terzo store per ampiezza tra quelli gestiti dagli owner dei sistemi operativi, anche se molto distante dai capofila App Store e Android Market. Si profila, quindi, un 2012 particolarmente combattuto, che vedrà, inoltre, l’arrivo di Windows 8 per lanciare la sfida all’attuale duopolio anche nel settore dei tablet.
per questo progetto ha promosso sul campo l’iniziativa e siglato poco dopo un accordo per cablare 36mila edifici dell’area milanese. Azionisti e finanziatori della società sono Fastweb, Banca Intesa, A2A, F2i Fondi Italiani per le Infrastrutture SGR e la Cassa Depositi e Prestiti. Le prime città che saranno interessate dal piano sono: Bergamo, Brescia, Genova e Piacenza. Secondo alcune fonti non ufficiali, Metroweb si è detta pronta a investire 57 milioni di euro nella fibra ottica. Il piano Metroweb, seppur interessante, non risolve i problemi di copertura delle zone rurali: secondo la Comunità europea il sostegno pubblico è fondamentale per scongiurare il rischio di un ulteriore Digital Divide tra le zone urbane e le zone rurali. Non è invece andata a buon fine la possibilità di utilizzare il 50 per cento del surplus dell’asta frequenze LTE (finita a 3,9 miliardi di euro, contro una base di 2,4 miliardi) che sarebbe dovuto essere destinato ad investimenti in telecomunicazioni. La nuova bozza della legge di Stabilità dello scorso ottobre ha destinato, infatti, questi soldi al fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato e all’istruzione.
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a cura di Marta Valsecchi
Mobile Internet & App
Mobile Internet & App
Google si lancia anche nel mondo della musica digitale
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industria musicale, nell’ultimo decennio, ha risentito molto dell’impatto di internet e della digitalizzazione dei formati. La crescente diffusione della vendita di musica digitale continua, infatti, a non compensare le perdite prodotte dalla vendita di supporti musicali fisici (Cd e Lp): secondo le stime di Gartner, la musica digitale passerà dai 5,9 miliardi di dollari del 2010 ai 7,7 miliardi del 2015, mentre la componente fisica, nello stesso periodo, scenderà da 15 a 10 miliardi. C’è attesa, quindi, per comprendere se l’ingresso di un altro Over the Top come Google nell’arena competitiva velocizzerà queste dinamiche di mercato. Annunciato il 16 novembre a Los Angeles, Google Music potrebbe diventare un vero rivale per Apple, Amazon e altri siti specializzati. I fattori chiave su cui punta sono: l’archiviazione in cloud e lo streaming - gratuiti per l’utente - di 20mila tracce musicali; la possibilità di poter accedere alla propria musica in qualsiasi momento e da qualsiasi dispositivo (anche non basato su Android) sia in modalità online che offline (salvando però preventivamente i brani preferiti sui singoli device); i prezzi competitivi (il costo dei singoli brani va da un minimo di 69 centesimi ad un massimo di 1,29 dollari), nonché la disponibilità di brani inediti e tracce gratuite; la possibilità di condividere
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gratuitamente le tracce acquistate con i contatti attivi sul social network Google+; l’opportunità per musicisti indipendenti di vendere online la propria musica tramite l’apposito servizio “Artist Hub”. Con questo servizio, Google fa anche un ulteriore passo avanti nella profilazione e conoscenza del
comportamento dei propri utenti; fattori estremamente rilevanti per un’azienda basata principalmente su un modello di business pubblicitario. Il servizio è per ora attivo solo in America, ma si attende il suo arrivo a breve anche nel resto del mondo. Sarà particolarmente interessante vedere l’impatto
che avrà in Italia, dove il mercato della vendita di musica digitale fatica ancor più che all’estero, per via di una forte presenza di pirateria - che in Italia è pari al 25% secondo la Federazione Industria Musica Italiana -, della minor propensione degli utenti ad utilizzare la carta di credito per pagare sul Web e delle difficoltà causate dal digital divide in termini di banda larga.
Adobe dice addio a Flash lite Un passo avanti per HTML5 Una forte spinta verso lo sviluppo di App – è noto – è stato dato anche dalla mancanza di compatibilità con la tecnologia Adobe Flash (che supporta attualmente il 75% circa dei contenuti video presenti sul Web) da parte dei prodotti Apple. La ragione di questa scelta passa dalle risposte ufficiali a quelle ufficiose: tra le prime le eccessive risorse di sistema utilizzate e la natura “chiusa” della piattaforma di Adobe (come peraltro la maggior parte dei prodotti Apple); tra le altre, storici screzi tra le due società. Anche la crescente diffusione dell’HTML5, in grado di garantire a siti Web e Mobile Web un più semplice supporto alla riproduzione di video (senza necessità di ricorrere a plugin come Flash appunto), è stata agevolata dal successo di Apple. Ora, quindi, è la stessa Adobe a far marcia indietro con la decisione di abbandonare lo sviluppo di Flash lite, che non sarà più disponibile dopo la versione 4.0 di Android. La nuova strategia mobile sarà, quindi, incentrata sul supportare i propri sviluppatori (ci sono oltre un milione di sviluppatori Flash nel mondo, oltre il doppio degli sviluppatori Apple e quasi il doppio degli sviluppatori Java su Android, che rappresentano l’ecosistema nativo mobile più diffuso) nella realizzazione di applicazioni per smartphone basate su tecnologia Adobe AIR. Lo sviluppo e il continuo aggiornamento della tecnologia Flash rimarrà, invece, prioritario in ambito desktop. Nel frattempo Adobe garantisce un pieno supporto ad HTML5, che sta crescendo velocemente sia in ambito Web che Mobile.
Amazon sfida Apple “in verticale” su Android è la presenza di un Application store proprietario, che rimarrà completamente compatibile con quello ufficiale, l’Android Market (quindi nessun costo di porting per gli sviluppatori), ma che permetterà ad Amazon un controllo assoluto dei contenuti e degli utenti e, soprattutto, la gestione del meccanismo di pagamento: forte dell’enorme database di carte di credito utenti già registrate sul proprio Web store, Amazon andrà ad abbattere di fatto una delle principali resistenze da parte degli utenti, quello della sottoscrizione di servizi di pagamento Mobile con carta di credito per micro-pagamenti. Un modello quindi verticale, del tutto analogo a quanto
proposto da Apple: monoprodotto, mono-store e con uno stretto controllo dell’utente; se si aggiungono i rumors legati alla possibile realizzazione da parte di Amazon di uno smartphone con le medesime caratteristiche, le analogie con la strategia delineata in questi
anni dalla multinazionale di Cupertino diventano ancora più forti. Nel frattempo Amazon cresce in Italia: dopo lo Store online, è arrivato anche il Kindle al prezzo di 99 euro, con un’offerta di libri in lingua italiana iniziale pari a 16 mila titoli.
Smartphone e tablet, mercato in fermento È avvenuto nel secondo trimestre del 2011 il sorpasso degli smartphone sui feature phone in Europa Occidentale: secondo i dati di Idc, infatti, il numero di smartphone distribuiti ha superato, per la prima volta, quello dei cellulari meno evoluti, un sorpasso che rappresenta un forte segnale per le opportunità di sviluppo nei prossimi mesi. Per Idc, gli smartphone costituiscono 21,8 milioni dei 42,2 milioni di telefonini distribuiti nel secondo trimestre, segnando una crescita del 48% rispetto allo scorso anno. Nello stesso periodo, i feature phone distribuiti sono diminuiti del 29%. Per quanto riguarda i sistemi operativi, Android risulta al primo posto nelle vendite in Europa Occidentale, rappresentando il 48,5% del totale degli smartphone distribuiti nel trimestre conclusosi a giugno 2011. Sta, inoltre, riducendo il gap rispetto ad Apple in termini di download di applicazioni: nel 2011, infatti, verranno scaricate complessivamente circa 10 mld di app da App Store e 6,5 mld da Android Market (nel 2010 erano rispettivamente: 6,7 e 2,1 mld). Anche i tablet stanno registrando una notevole crescita, ma in questo segmento Android (così come gli altri player) risente ancora del ritardo iniziale rispetto ad Apple, tanto che Gartner ha ridotto di 6 mln le stime complessive di vendite di tablet. Il dominio assoluto di Apple sui tablet lo si vede anche dalle analisi fatte sul traffico Web da Mobile: l’incidenza del traffico generato da iPad sul totale traffico da tablet sarebbe del 95,5% secondo una recente ricerca portata avanti da comScore sul mercato USA e dell’88% a livello mondo secondo i dati di Statcounter. Un dato interessante riguarda anche l’incidenza del traffico generato da iOS sul totale traffico Web (compresi i Pc): superato l’1% (Mac OS X è poco sopra il 7%).
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opo il successo di Kindle, l’ebook reader a basso costo di Amazon, che ha riscontrato i favori del pubblico nei paesi anglofoni grazie al vastissimo catalogo disponibile e all’impareggiabile qualità dello schermo in fase di lettura prolungata, l’azienda americana prova ad entrare nel campo dei tablet multimediali. Per fare questo ha realizzato una soluzione, battezzata “Kindle Fire”, che va a contrapporsi direttamente ad Apple iPad e ai tablet Android, grazie allo schermo lcd multitouch da 7” e all’utilizzo della piattaforma Mobile sviluppata da Google. Quello che lo differenzierà sostanzialmente dalle altre proposte basate
Eventi e Formazione
Smau Business Roadshow A febbraio riparte
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aranno tablet, app e cloud computing le tecnologie protagoniste della prossima edizione di Smau Business Roadshow che da febbraio a giugno, in collaborazione con le Regioni di riferimento e con le filiali territoriali di Confindustria e Confcommercio, farà tappa nei distretti più attivi e promettenti d’Italia. Si partirà da Bari l’8 e 9 febbraio per poi andare a Roma il 21 e 22 marzo, Padova il 18 e 19 aprile e Bologna l’8 e 9 giugno. Anche quest’anno non mancheranno i momenti formativi dedicati alla Unified Communication & Collaboration, alla virtualizzazione e alle applicazioni di business analytics, alla fatturazione elettronica, al web 2.0, al marketing
digitale e all’innovazione nel retail, raccontati da docenti e analisti delle più prestigiose business school italiane. Tra le iniziative di maggior successo dell’edizione milanese di Smau, il Mob App Awards, avrà una declinazione territoriale e, in ogni tappa del circuito premierà le migliori App in ambito business e consumer realizzate da sviluppatori del territorio. Inoltre come sempre sarà immancabile il Premio Innovazione ICT, che consegnerà un riconoscimento ai progetti più innovativi di introduzione delle moderne tecnologie da parte delle aziende e pubbliche amministrazioni italiane. Per candidare la propria App o i progetti visitare il sito www.smau.it.
Laboratori ICT e Energia 24 gennaio Padova 26 gennaio Milano
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opo Roma, continuano i Laboratori ICT e Energia, un Roadshow itinerante dedicato alle soluzioni ICT innovative per ridurre i costi in azienda. L’evento si articola in una sessione plenaria di apertura sul tema dell’efficienza energetica per le imprese e in tre laboratori interattivi dedicati ai temi specifici del Green Datacenter, Virtualizzazione e Cloud Computing, della Unified Communication & Collaboration e della Dematerializzazione, con la partecipazione dei docenti della School of Management
del Politecnico di Milano. La formula del laboratorio consente ai partecipanti di confrontarsi direttamente con i docenti e, attraverso il loro supporto, di avvalersi di una metodologia di valutazione per misurare i risparmi raggiungibili nella propria azienda attraverso l’utilizzo delle soluzioni ICT più innovative ed efficaci. Ogni partecipante, attraverso la compilazione di un breve questionario di “diagnosi”, potrà richiedere una valutazione dei benefici ottenibili. Per ulteriori informazioni www.ict4executive.it
L’Osservatorio Internet of Things presenta
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a Milano la prima ricerca Per la prima volta si terrà a Milano il 29 febbraio il Convegno di presentazione dei risultati dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano. Nato nel 2011 dalla forte esperienza acquisita dagli Osservatori ICT & Management su tecnologie e applicazioni correlate all’Internet of Things (RFId Solution Center, Osservatorio RFId, Osservatorio Mobile & Wireless Business, etc.), il nuovo Osservatorio ha l’obiettivo di rispondere al crescente interesse verso l’Internet of Things e le sue potenzialità in un contesto caratterizzato da poca chiarezza sullo stato dell’arte delle applicazioni, sui benefici abilitati e sull’evolu-
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zione attesa del mercato. In particolare gli obiettivi della ricerca sono tre: comprendere come il paradigma Internet of Things possa impattare nella progettazione e nell’erogazione di servizi che toccano i cittadini e le aziende pubbliche e private; individuare tra i numerosi ambiti applicativi potenzialmente interessanti quelli più promettenti (per rilevanza dei benefici, per maturità delle tecnologie, per spinte esterne, per “sintonia” dei decisori, etc.); analizzare in profondità il valore creato dalle soluzioni di Internet of Things negli ambiti applicativi più promettenti. Per maggiori informazioni visitare il sito www.osservatori.net
New Media & New Internet a marzo al Politecnico di Milano con il Cefriel, presenterà a marzo i risultati della ricerca che ha posto sotto la lente d’ingrandimento l’evoluzione del mondo dei Media, a seguito dell’in-
Il 26 gennaio al Politecnico di Milano l’evento dedicato al
Mobile Marketing & Service In ottica di continuità con le edizioni precedenti, ma con la volontà di ampliare il proprio ambito di analisi, la ricerca condotta nel corso di quest’anno dall’Osservatorio, oltre ad approfondire l’analisi sull’utilizzo del telefono cellulare, punta anche a monitorare le evoluzioni degli strumenti di Mobile Marketing & Service, soprattutto in ottica multicanale, identificando i trend in atto con particolare attenzione a tutti gli strumenti più innovativi (applicazioni, qr-code, ecc.) e ai nuovi device fruibili in mobilità (e-book reader, tablet, navigatori ecc.). Saranno inoltre identificati i trend di crescita del mercato, valutati i benefici conseguibili dai clienti, analizzati i processi di azione e pianificazione dei nuovi strumenti per le aziende utenti finali e, infine, saranno definiti il grado di conoscenza, il livello di utilizzo e le competenze che hanno i player della filiera dei servizi a support della comunicazione aziendale. Per maggiori informazioni visitare il sito www.osservatori.net
Convegno dell’Osservatorio NFC & Mobile Payment, 9 febbraio
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Osservatorio NFC & Mobile Payment, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano in collaborazione con l’RFId Solution Center, presenterà il 9 febbraio i risultati del suo secondo anno di attività. L’obiettivo principale sarà analizzare i sistemi innovativi di ultima generazione, concentrandosi in particolare sui pagamenti legati al telefono cellulare mobile (sia Remote sia Proximity) e sui Contactless Payment (attraverso carte contactless). Pertanto nel corso della ricerca saranno censite e analizzate le evoluzioni più
rilevanti dello scenario applicativo nazionale e internazionale, sarà studiata la catena del valore dell’offerta, saranno analizzati il punto di vista degli esercenti e le caratteristiche della domanda di servizi di Mobile Payment. Quest’anno è inoltre previsto il consolidamento e lo sviluppo di progetti pilota come aree di test al fine di comprendere per mezzo di analisi quantitative e qualitative il punto di vista degli esercenti e degli utenti e sperimentare logiche di filiera. Per maggiori informazioni visitare il sito www.osservatori.net
troduzione delle nuove piattaforme digitali. In particolare, la Ricerca 2011/12 punta a: definire i confini del “nuovo Internet”, identificando tutti i possibili formati e definendo un framework complessivo condiviso da tutti gli attori; valorizzare le peculiarità dei nuovi mezzi e le metriche più corrette per la valutazione delle performance del “nuovo Internet” e per la valorizzazione dell’advertising; valutare quantitativamente il mercato dei New Media e del New Internet nelle sue principali articolazioni; monitorare la diffusione dei diversi device; analizzare il ruolo che sapranno giocare i Social Network nonché le modalità con cui gli Editori tradizionali sapranno rapportarsi con essi; approfondire l’evoluzione dell’utilizzo del video sui mezzi digitali; studiare lo sviluppo degli Application Store nel contesto del “nuovo Internet” multi-device; effettuare un benchmark internazionale dei Media digitali e tratteggiare alcuni possibili scenari futuri. Per maggiori informazioni visitare il sito www.osservatori.net
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L’
Osservatorio permanente New Media & New Internet della School of Management del Politecnico di Milano, in collaborazione
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Eventi e Formazione
Mobile Health Summit 2012
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al 29 maggio all’1 giugno si terrà a Cape Town il Mobile Health Summit, MHS 2012. Prendendo spunto dalla passata edizione che ha riscosso un grande successo, quest’anno l’MHS porterà l’esperienza dei principali player nel campo della salute e del Mobile, grazie anche al supporto della GSMA – l’associazione mondiale degli operatori mobili – e dell’mHealth Alliance – l’associazione che promuove l’utilizzo delle tecnologie Mobile per migliorare la qualità dei servizi sanitari. La portata globale delle iniziative gestite da queste due organizzazioni rappresenterà infatti il tramite per imbastire importanti collaborazioni e relazioni in grado di dare espressione al potenziale della Mobile Health. L’edizione
del 2012 prevede una conferenza plenaria focalizzata sui temi più caldi e i principali topic del mercato della Mobile Health, la presentazione dei prodotti e dei servizi più innova-
tivi, momenti di incontro con i leader di mercato per favorire la creazione di un network sul tema della Mobile Health -, con i C-level delle principali istituzioni sanitarie, gli
operatori di rete mobile, le organizzazioni di settore, i fornitori, nonché i legislatori e i politici. Per maggiori informazioni visitare www.mobilehealth summit.com.
14 e 15 maggio, Corso
MIP New Media e New Internet
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l 14 e 15 maggio i Manager di Media Company e i Content Provider sono chiamati a partecipare al Corso Breve “New Media: opportunità e rischi” offerto da MIP Politecnico di Milano e CEFRIEL, che fornirà loro le competenze per comprendere criticamente le opportunità e le minacce aperte dalla rivoluzione spinta dalle tecnologie digitali nel mondo media. Sotto la guida dei suoi tre direttori – Gabriele Faggioli, Andrea Rangone, Vincenzo Russi – si cercherà di comprendere
criticamente le opportunità e le minacce aperte dalla “rivoluzione” spinta dalle tecnologie digitali nel mondo dei media, le caratteristiche del “nuovo Internet” basato su più multi-device (tablet, PC, Tv), le strategie e i modelli di business dei diversi attori in gioco, le molteplici tecnologie alla base dei new media e infine fornire un quadro dello scenario legale di riferimento. Per maggiori informazioni visitare il sito www.mip.polimi.it
Technology-Enabled Business Models
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MIP Politecnico di Milano 20 e 21 giugno Il 20 e 21 giugno avrà luogo il Corso Breve “Technology-Enabled Business Models” organizzato dal MIP Politecnico di Milano per fornire ai partecipante gli strumenti indispensabili per approfondire gli aspetti concettuali dei modelli di business e acquisire le skills necessarie per crearne dei nuovi. Con i due direttori del corso - Filippo Passerini, CIO worldwide di
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Procter&Gamble, e Andrea Rangone, professore del Politecnico di Milano e fondatore degli Osservatori ICT & Management della School of Management -, si analizzeranno le forze economiche, demografiche, tecnologiche che stanno avendo un impatto sul mondo “mega trends”; si approfondiranno gli aspetti concettuali dei modelli di business, gli elementi che aumentano le pro-
babilità di successo e gli errori da evitare; si acquisiranno attraverso numerosi casi di studio le conoscenze e le “skills” necessarie per creare nuovi modelli di business, si analizzaranno le concrete opportunità imprenditoriali abilitate dalle tecnologie e i fattori critici di successo alla base di start-up hi-tech. Per maggiori informazioni visitare il sito www.mip.polimi.it
PROSSIMI EVENTI LA SCHOOL OF MANAGEMENT
La School of Management del Politecnico di Milano, con oltre 240 docenti, e circa 80 fra dottorandi e collaboratori alla ricerca, dal 2003 accoglie le molteplici attività di ricerca, formazione e alta consulenza, nei campi del management, dell’economia e dell’industrial engineering che il Politecnico porta avanti attraverso le sue diverse strutture interne e consortili. Fanno parte della Scuola il Dipartimento di Ingegneria Gestionale, le Lauree e il PhD Program di Ingegneria Gestionale e il MIP, la business school del Politecnico di Milano. La School of Management ha ricevuto nel 2007 l’accreditamento EQUIS.
GLI OSSERVATORI ICT & MANAGEMENT
Gli Osservatori ICT & Management della School of Management del Politecnico di Milano (www.osservatori.net) vogliono offrire una fotografia accurata e continuamente aggiornata sugli impatti che le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) hanno in Italia su imprese, pubbliche amministrazioni, filiere, mercati, ecc. Gli Osservatori sono ormai molteplici e affrontano in particolare tutte le tematiche più innovative nell’ambito delle ICT: B2b – eProcurement e eSupply Chain, Business Intelligence, Canale ICT, Cloud & ICT as a Service, eCommerce B2c, eGovernment, Enterprise 2.0, eProcurement nella PA, Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione, Gestione Strategica dell’ICT, Gioco Online, HR Innovation Practice, ICT & Business Innovation nel Fashion-Retail, ICT & Commercialisti, ICT & PMI, ICT Accessibile e Disabilità, ICT in Sanità, ICT nel Real Estate, ICT nelle Utility, ICT Strategic Sourcing, Information Security Management, Intelligent Transportation Systems, Internet of Things, Intranet Banche, Mobile & Wireless Business, Mobile Banking, Mobile Internet, Content & Apps, Mobile Marketing & Service, Multicanalità, New Media & New Internet, New Slot & VLT, New Tablet & Business Application, NFC & Mobile Payment, RFId, Social Network, Unified Communication & Collaboration. OSSERVATORIO MOBILE MARKETING & SERVICE
26 GENNAIO 2012
Convegno di presentazione dei risultati della Ricerca 2011
Politecnico di Milano Aula Carlo De Carli Campus Bovisa Via Durando 10, Milano
Durante il Convegno verranno presentati i risultati della nuova Ricerca che si è posta i seguenti obiettivi: ampliare l’analisi degli scenari applicativi, monitorando le evoluzioni degli strumenti di Mobile Marketing & Service, soprattutto in ottica multicanale, e identificando i trend in atto con particolare attenzione a tutti gli strumenti più innovativi (applicazioni, qr-code, ecc.) e ai nuovi device fruibili in mobilità (e-book reader, tablet, navigatori ecc.); valutare puntualmente per alcune aziende utenti finali i benefici derivanti dall’implementazione di iniziative sul Mobile, con particolare attenzione a quelle inserite in più ampi progetti di comunicazione multicanale e agli aspetti innovativi e peculiari di utilizzo del Mobile; individuare e analizzare il profilo e le caratteristiche del target di iniziative di Mobile Marketing & Service; realizzare alcune stime quantitative su specifici segmenti del mercato in Italia. La presentazione dei risultati della Ricerca sarà seguita da Tavole Rotonde a cui parteciperanno aziende che hanno implementato pratiche di Mobile Marketing & Service che racconteranno la loro esperienza, e player della filiera che si confronteranno sulle evoluzioni in atto in questo mercato.
OSSERVATORIO NFC & MOBILE PAYMENT
9 FEBBRAIO 2012
Convegno di presentazione dei risultati della Ricerca 2011 Politecnico di Milano Aula Carlo De Carli Campus Bovisa Via Durando 10, Milano
Durante il Convegno verranno presentati i risultati della nuova Ricerca che si è posta i seguenti obiettivi: monitorare ed analizzare le evoluzioni più rilevanti dello scenario applicativo nazionale ed internazionale, anche attraverso una quantificazione del Mobile Payment in Italia; studiare i Business Model del Mobile Proximity Payment con l'obiettivo di confrontare i diversi modelli di filiera (collaborativi e player centrici), comprendere i ruoli dei differenti player coinvolti e disegnare i modelli di business che potrebbero adattarsi meglio al contesto italiano; analizzare il valore per gli esercenti derivante dall’utilizzo del Mobile Payment (sia Remote sia Proximity), valutando puntualmente gli impatti delle applicazioni di Mobile Payment su alcuni esercenti mediante modelli quantitativi che stimino gli impatti (ad esempio riduzione dei costi per la gestione del contante e ottimizzazione delle code); analizzare più in profondità le caratteristiche della domanda di servizi di Mobile Remote Payment, cercando di comprendere quali caratteristiche dei servizi potrebbero spingere l’utilizzo o bloccarne l’adozione; consolidare e promuovere lo sviluppo di progetti pilota come aree di test, al fine di comprendere il punto di vista degli esercenti e degli utenti e sperimentare logiche di filiera. I risultati della Ricerca saranno discussi con i principali player di questo mercato (Telco, Banche, Service & Technology Provider, Esercenti, ecc.).
OSSERVATORIO GIOCO ONLINE
27 FEBBRAIO 2012
Convegno di presentazione dei risultati della Ricerca 2011
Politecnico di Milano Aula Carlo De Carli Campus Bovisa Via Durando 10, Milano
Durante il Convegno, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano, dall’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato (AAMS) e da Sogei in collaborazione con i principali attori della filiera, verranno presentati i risultati della nuova Ricerca, che ha avuto come obiettivi quelli di: misurare il mercato nelle sue diverse articolazioni (raccolta, fatturato, prelievo fiscale, diverse tipologie di gioco, ecc.); censire e analizzare l’offerta online (sistemi di deposito e prelievo, servizi di customer care, strumenti di interazione, ecc.); comprendere le strategie dei principali operatori e, più in generale, dei diversi attori della filiera; studiare l’approccio e il comportamento dei consumatori nei confronti dei giochi online; valutare alcuni indicatori chiave del settore (versato medio per conto di gioco, numero di conti medi per utente, conti di gioco registrati per i quali sia stato firmato il contratto, ecc.); tratteggiare i principali trend in atto e i possibili scenari evolutivi. Seguirà una Tavola Rotonda a cui prenderanno parte i principali player del settore per commentare i risultati emersi dalla Ricerca.
OSSERVATORIO INTERNET OF THINGS
29 FEBBRAIO 2012
Convegno di presentazione dei risultati della Ricerca 2011
Politecnico di Milano Aula Rogers Campus Leonardo Via Ampére 2, Milano
Durante il Convegno verranno presentati i risultati della nuova Ricerca che si è posta i seguenti obiettivi: identificare i principali ambiti di applicazione dell’Internet of Things; individuare i progetti più interessanti avviati in Italia e strutturare un confronto con lo scenario internazionale; misurare il livello di diffusione in Italia dei progetti di Internet of Things nei principali ambiti di applicazione e definire il valore dell'adozione di questo tipo di soluzioni; contribuire alla divulgazione delle soluzioni tecnologiche e dei relativi standard in grado di supportare l’Internet of Things; analizzare la struttura del processo decisionale, per chiarire quali condizioni influenzino l'adozione di tali soluzioni; comprendere le implicazioni sociali dell’Internet of Things (es. privacy); porre le basi per l’avvio di progetti pilota. La Ricerca affronta a 360° le applicazioni dell’Internet of Things e presenta approfondimenti verticali su tre ambiti applicativi specifici: Smart City, Smart Metering & Smart Grid, Smart Home & Smart Building. I risultati della Ricerca saranno discussi con i principali player di questo mercato (Telco, Service & Technology Provider, Utilities, ecc.).
P E R M A G G I O R I I N F O R M A Z I O N I V I S I TAT E I L S I T O
w w w. o s s e r v a t o r i . n e t
Brevi dalle aziende
Lo storage NetApp per le medie imprese
Lo specialista dello storage NetApp ha presentato una nuova linea di prodotti entry level studiata per le medie imprese che offre prestazioni, semplicità, valore e livelli di efficienza tre volte superiori alle precedenti versioni. Le medie imprese sono sempre più sotto pressione: tenere il passo con i cambiamenti e le evoluzioni dei mercati e fare di più con meno risorse non è facile. In molti casi le aziende utilizzano applicazioni obsolete e non possono rimandare gli investimenti per costruire un’infrastruttura IT solida e al contempo economica da sfruttare come volano per la crescita. Per questo l’azienda ha pensato a una nuova piattaforma che offra a questo comparto di aziende una gestione evoluta del dato con l’utilizzo di
tecnologie intelligenti di storage efficienty, consentendo ai clienti di crescere in base alle esigenze grazie alla scalabilità della soluzione.
Backup 2.0 da Achab e AppAssure
Achab - azienda milanese che distribuisce applicativi software per le PMI - ha siglato un accordo con l’americana AppAssure – provider di soluzioni software per il backup e il disaster recovery in ambiente Windows, VMware e HYper-V per la distribuzione sul mercato italiano delle sue soluzioni di backup 2.0. Andrea Veca, Amministratore di Achab, ha dichiarato: «Per un’azienda di qualsiasi dimensione è vitale sia la protezione dei propri dati, sia la capacità, in caso di incidente, di ripristinarli con efficacia e in breve tempo. Siamo entusiasti
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Il software motore di crescita per Ibm Continua ad aumentare il peso del software all’interno dell’offerta di Ibm, che per il 2012 si mostra ottimista, in particolare riguardo a tre ambiti applicativi: Business Analytics, Social e Collaboration, Smarter Commerce (ecommerce e Web experience). «Sono certo che in queste aree Ibm in Italia crescerà più del mercato: l’obiettivo è un aumento del 50%», ha affermato Paolo degl’Innocenti, Vice President Software, che ha ricordato come l’azienda, grazie a una lunga serie di acquisizioni e di investimenti mirati, negli ultimi anni ha costantemente ampliato il portafoglio di offerta e l’ampiezza delle soluzioni proposte. «Pur in un mercato che non è brillante – ha aggiunto il manager - la divisione sw Ibm nei primi 9 mesi dell’anno è cresciuta del 12%». L’approccio Ibm è quello del consulente di processo piuttosto che di esperto di prodotto, per risolvere le problematiche di business che più stanno a
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cuore alle aziende oggi. Con la Business Analytics, ad esempio, Ibm va ben oltre l’analisi dell’andamento storico ma porta nelle aziende Performance Management, Predictive Analytic, modelli statistici per analisi what if ed elaborazioni in real time, sempre più importanti per guardare avanti.
di rappresentare AppAssure e siamo convinti che sarà apprezzata dai nostri rivenditori». Dal canto suo Todd Frederick, Cofondatore e Executive Vice President Sales & Marketing di AppAssure, ha affermato: «Siamo contenti che sia Achab a introdurre AppAssure sul mercato italiano. Siamo fiduciosi che insieme costruiremo una significativa presenza».
Le prospettive dei pagamenti Mobile secondo Oberthur
Nella prestigiosa cornice del Grattacielo Pirelli di Milano è andato in scena l’incontro annuale di Oberthur Technologies, azienda fornitrice di soluzioni software e applicazioni basate sulle carte Sim e smart card multi-applicazioni. All’evento hanno partecipato gli esperti di Master Card, Visa, Poste Mobili e della School of Management del Politecnico di Milano, insieme al top management di Oberthur. Quest’anno l’attenzione è stata posta sull’NFC (Near Field Communication) che abilita i telefoni cellulari a transazioni contactless a breve distanza (2-4 cm dal lettore) consentendo ad esempio di effettuare pagamenti, accedere a servizi pubblici, visitare musei, parcheggiare le automobili, aderire a programmi di fidelizzazione. Nel corso dell’evento l’azienda ha anche ribadito il proprio impegno rivolto al miglioramento dell’interoperabilità tra piattaforme differenti e allo sviluppo delle specifiche orientate alla messa a punto di uno standard globale.
I dispositivi proliferano, McAfee li protegge
Paolo degl’Innocenti Vice President Software, Ibm Italia
McAfee ha pubblicato i risultati della ricerca Digital Assets Survey e contestualmente ha lanciato una nuova soluzione di protezione, che permette ai consumatori di proteggere in modo rapido e immediato il crescente numero e tipologie di dispositivi collegati a Internet. Secondo quanto rilevato dall’analisi condotta, c’è un significativo aumento del numero di dispositivi
La piattaforma ERP di Epicor sbarca in Italia
Epicor, software house americana con quasi 40 anni di esperienza nel campo delle soluzioni gestionali e un portafoglio di 20mila clienti in oltre 150 Paesi, sbarca in Italia con il suo ERP dedicato alle medie imprese. E a traghettare l’azienda statunitense è stata SOME (Suite Of Management Elements), che venderà e supporterà le soluzioni ERP di nuova generazione. «Siamo lieti di collaborare con Epicor – ha affermato il Sales Director di SOME, Franco Giannini – perché il nostro obiettivo era quello di riuscire a proporre alle medie aziende italiane qualcosa all’avanguardia, che si adattasse alla nostra realtà, ma che fosse anche web 2.0 nativo e flessibile, ovvero in grado di rispondere alle diverse esigenze che realtà variegate possono avere». La soluzione business enterprise è costruita su un’architettura service oriented (Soa) di seconda generazione, denominata Epicor Internet component environment 2.0 (Ice), e si rivolge in particolare ai settori
Indagine Axiante: la Business Intelligence diventa Mobile Axiante - società di consulenza applicativa che opera a livello internazionale – ha condotto un’indagine sui responsabili IT di 200 imprese medio-grandi attive in Italia nei settori manifatturiero, commercio e servizi sull’uso delle applicazioni di Business Intelligence, Analytics e Performance Management su tablet e smartphone. Tra le conclusioni emerse dall’indagine, è da sottolineare che il tema della BI in mobilità attira con prepotenza l’attenzione: se solo due anni fa, nel 2009, era considerato futuristico e nel 2010 era diventato un argomento di curiosità, oltre il 70% delle aziende coinvolte nell’indagine afferma che attualmente sta del manifatturiero, della distribuzione, del retail, dell’hospitality e dei servizi.
TechnoSolutions: le opportunità del Mobile di oggi e domani
TechnoSolutions, società del gruppo Pico, in collaborazione con Sedoc Digital Group, Metis Lab, Adobe e il Politecnico di Milano ha promosso l’evento “THINK MOBILE! Capire come gestire le opportunità date dal mobile oggi, saper intuire quelle di domani”, che si è tenuto a novembre presso la sede Milanese dell’Associazione Patrocinante, Assintel. L’introduzione nel mercato corporate di tablet e smartphone di nuova generazione sta rivoluzionando la gestione delle informazioni aziendali e ne derivano una serie di interrogativi in termini di quali dispositivi adottare, come gestirli in futuro, che tipo d’investimenti fare e che ritorni aspettarsi. L’obiettivo dell’evento pertanto è stato fornire gli strumenti necessari per supportare le scelte ritenute più idonee in base alle esigenze attuali, ma anche in visione pro-
pianificando la sua realizzazione. Dal punto di vista degli utenti, il ruolo fondamentale in questa evoluzione sarà svolto dai manager, che dovrebbero trascinare tutto il resto dell’organizzazione in un processo di tipo top-down. Romeo Scaccabarozzi, Presidente di Axiante, ha dichiarato: «L’indagine ci ha fornito numerosi spunti interessanti, tanto che possiamo quasi affermare che siamo di fronte a una vera e propria rivoluzione tecnologica, più che a una evoluzione sul fronte Mobile, che avrà influenze significative sia sui processi operativi Business to Business sia su quelli Business to Consumer».
spettica. Si è inoltre parlato dello scenario in cui si muove il mercato oggi e sono state presentate le possibili applicazioni della soluzione Oxigene – la suite di soluzioni, lanciata da Metis Lab e distribuita da TechnoSolutions, in grado di gestire e comunicare le informazioni relative ai prodotti con velocità, precisione su qualunque media, anche Mobile –.
Dynamics AX 2012, il nuovo ERP di Microsoft
Microsoft ha presentato Dynamics AX 2012, un’innovativa soluzione gestionale, disponibile in 25 Paesi e 23 lingue, pensata per rendere le aziende più flessibili e versatili, eliminando le barriere e i limiti tipici di sistemi ERP obsoleti. «Microsoft Dynamics AX 2012 inaugura una nuova generazione di applicazioni aziendali a supporto della competitività delle imprese di medie e grandi dimensioni, operanti in qualsiasi settore verticale - ha dichiarato Giovanni Stifano, Direttore Partner e Dynamics di Microsoft Italia -. Un’architettura flessibile, un’esperienza utente personalizzata in base ai ruoli, una
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consumer: il 25% dei consumatori a livello mondiale possiede cinque o più dispositivi digitali e il 60% ne possiede almeno tre. Inoltre, i consumatori risultano essere sempre più “coinvolti”: il 41% utilizza per oltre 20 ore alla settimana i propri dispositivi digitali per attività personali. Todd Gebhart, co-presidente di McAfee, ha affermato «La maggior parte delle famiglie oggi possiede un insieme di PC, Mac e dispositivi mobili ma non li mantiene aggiornati per proteggerli tutti in modo adeguato. Nel momento in cui prendono coscienza delle minacce per i loro dispositivi e della necessità di proteggerli, il costo e la complessità li scoraggiano. La nostra nuova soluzione consente di avere una protezione ininterrotta ovunque gli utenti si colleghino in linea con la realtà che vede il possesso e l’utilizzo di più dispositivi - smartphone, tablet, netbook, PC e Mac - collegati a Internet».
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Brevi dalle aziende
Le reti di Allied Telesis creano più valore con la consulenza La multinazionale giapponese Allied Telesis festeggia quest’anno 25 anni di età, un lungo periodo di attività durante il quale si è sempre mantenuta fedele alla propria mission iniziale. Il focus dell’offerta, infatti, resta quello del networking, con una gamma ampia adatta alle esigenze delle piccole e delle grandi aziende come dei provider, con prodotti interamente sviluppati internamente nei cinque centri di ricerca nel mondo, fra cui uno a Milano. «Vogliamo proporre architetture affidabili ma anche semplici ed economiche da gestire – afferma Antonella Santoro, Managing Director & South Europe Sales Director –. Per questo abbiamo affiancato all’offerta di prodotti una linea di servizi professionali, per l’assessment iniziale e l’ottimizzazione, che è stata molto ben accettata dal mercato. È la direzione giusta e continueremo anche in futuro». Se il networking va verso la consumerizzazione, le aziende dimostrano di avere sempre più bisogno di consulenza sui progetti, per evitare o rimediare errori nella progettazione. «Nella videosorveglianza, ad esempio – spiega la manager – la rete rappresenta il 10% del costo del progetto: ma se la scelta
Da QlikView la Business Intelligence user-driven
Antonella Santoro, Managing Director & South Europe Sales Director di Allied Telesis
non è giusta, perchè questo aspetto è sottovalutato e non viene fatta un’analisi per la gestione dei flussi video, il sistema non funziona». Proprio la gestione del video, insieme alle soluzioni in fibra ottica, è uno dei leit motiv dell’azienda giapponese, che in Italia impiega 40 persone e vanta una base installata ampia nella PA, nella Sanità ma anche in altri ambiti come il manifatturiero e i provider: fra i progetti più recenti figurano Riso Scotti e la provincia di Foggia.
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business intelligence pervasiva e funzionalità verticali integrate rappresentano asset strategici, con cui ci proponiamo di supportare la crescita delle aziende in un orizzonte di lungo termine». Grazie all’architettura flessibile della soluzione, che integra funzionalità adatte a vari settori e a diverse aree geografiche, gli utenti possono apportare facilmente e con rapidità modifiche a processi e ad attività personali al fine di soddisfare le mutevoli esigenze delle proprie aziende, indipendentemente dal livello di complessità dell’organizzazione.
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Solution – la soluzione pensata per le PMI - si compone di due proposte: Small Business, che offre l’Antivirus Business, soluzione centralizzata per la gestione dei client presenti nella rete aziendale, e Small Business Plus, che comprende anche l’Endpoint Protection dotato di Policy Manager. Questo sistema di controllo consente di applicare criteri specifici agli endpoint per impedire attacchi e fughe di dati.
G Data arricchisce l’offerta di security
G Data, azienda tedesca specializzata nella sicurezza informatica, arricchisce l’offerta con la rinnovata versione della propria suite pensata per aziende medio grandi e una nuova soluzione pensata appositamente per le PMI. Un’interfaccia più semplice da utilizzare grazie alla nuova console di amministrazione centralizzata e un sistema di scansione “intelligente” che si attiva quando l’utente non utilizza il PC, queste le principali novità della nuova generazione di prodotti G Data. Small Business
La Business Discovery, la Business Intelligence di tipo user-driven, si pone l’obiettivo di colmare il divario fra la BI tradizionale e le applicazioni isolate per la produttività aziendale. QlikView, specialista in questo ambito, ha presentato la versione 11 del prodotto, che offre l’analisi comparativa per il confronto interattivo tra raggruppamenti definiti dall’utente in tempo reale. Tra gli altri vantaggi, la semplificazione e l’accelerazione dello sviluppo applicativo e il miglioramento della gestione e della sicurezza per le aziende di grandi dimensioni. La nuova versone integra inoltre la “social business discovery”, che permette a gruppi di lavoro e team di collaborare esplorando collettivamente i dati, creando spazi di lavoro comuni e dando la possibilità di pubblicare e rispondere ad annotazioni contestuali. La nuova versione rende inoltre possibile accedere alla piattaforma in mobilità da dispositivi tablet e smartphone basati su qualsiasi piattaforma.
Unified Communication più efficace con Wildix
Wildix è una società italiana che sviluppa e produce soluzioni hardware e software di comunicazione integrata, in particolare nell’area VoIP. Tra le novità nella gamma di prodotti spicca in primo luogo Wildix Management System 2.0, un potente strumento di configurazione dotato di interfaccia Web che permette di programma-
Ibm innova l’offerta server e storage
Nel più grande aggiornamento del suo portafoglio di quest’anno, Ibm ha presentato ad ottobre più di 55 tecnologie server e storage nuove e perfezionate, che aiutano le imprese ad acquisire velocemente dai dati elementi di conoscenza, ad aumentare la capacità IT e a fornire nuovi servizi rapidamente. Le nuove offerte sono la risposta concreta ai temi strategici dell’ICT: Big Data, Cloud Computing, Business Analytics, sistemi ottimizzati e data center virtualizzati. E in questo contesto, emerge indiscusso il valore dei sistemi Ibm: nella prima metà del 2011 sono state 1.485 le aziende che hanno scelto di abbandonare piattaforme dei concorrenti per passare ai sistemi Ibm. In particolare per le PMI le novità riguardano la piattaforma Power Systems, punto di riferimento per il mercato italiano, e Storwize V7000, che integra hardware e software avanzati per gestire in maniera semplice e coerente risorse eterogenee. Per aiutare concretamente le aziende, la Ibm Global Financing ha inoltre ampliato e arricchito la gamma delle offerte finanziarie, creando una serie di proposte ritagliate su misura per le loro esigenze che rendono possibile l’innovazione, realizzando un’infrastruttura tecnologica soli-
da e flessibile, pronta a integrarsi con le soluzioni di domani, in assoluta sicurezza.
Websense e i rischi dei social media
La “Ricerca internazionale sui rischi dei Social Media” - condotta dal Ponemon Institute e sponsorizzata da Websense, fornitore di soluzioni per la sicurezza dei contenuti - ha rivelato nelle imprese di tutto il mondo pericolose mancanze nella sicurezza dei sistemi informativi. Il 63% degli intervistati (4.000 responsabili IT provenienti da 12 Paesi) riconosce che l’uso dei social media da parte degli impiegati sia un rischio per la sicurezza. Solo il 29% afferma però di effettuare i controlli necessari. Anche se le aziende hanno policy che riguardano l’uso sul posto di lavoro, il 65% afferma che non le rafforzano e che quindi non sono sicure. Il 60% degli impiegati utilizza i social media per motivi personali al massimo per 30 minuti al giorno. Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Italia e Messico sono i Paesi che più registrano un uso dei social media per motivi non professionali; al contrario le aziende tedesche sono quelle che più li usano per motivi di lavoro. I Paesi che maggiormente riconoscono i social media come strumenti importanti per raggiungere obiettivi di business sono Regno Unito, Germania, Hong Kong, India e Messico, mentre quelli che meno ne riconoscono l’importanza sono Australia, Brasile e Italia.
Una gamma completa per lo storage da Dell
Una serie di acquisizioni mirate – in particolare Compellent a inizio 2011, Exanet e Ocarina Networks (2010), EqualLogic (2008) - ha rafforzato la posizione di Dell in ambito storage e permesso alla società di presentare oggi al mercato una gamma completa e innovativa, che la pone in concorrenza diretta con Ibm, NetApp, Emc e Hitachi. «Le soluzioni storage di Dell aumen-
tano l’efficienza, sono scalabili in maniera trasparente, consentendo di comprare solo quello che serve in quel momento, e utilizzano protocolli standard – afferma Gianluca Colombo, Compellent Business Developing Manager -. I risultati sono misurabili: normalmente il costo dello storage diminuisce al crescere della capacità dei dischi e aumenta con la loro velocità. Con Compellent siamo in grado di bilanciare performance e e capacità, con riduzioni del TCO tra il 50 e l’80%. In futuro i sistemisti non dovranno più far le notti a migrare i dati, ma si potranno concentrare sulla gestione». La soluzione, Fluid Data Architecture, disaccoppia la gestione dei dati dall’HW in modo che i dati siano sempre al posto giusto, nel momento giusto e al giusto costo. La gamma Dell risponde alle diverse esigenze di dati da archiviare, che si “muovono” in modo automatico da un sistema all’altro e sono deduplicati e compressi. Inoltre, l’architettura è interamente virtualizzata, quindi è possibile anche aggiungere un disco per volta.
La crescita di Citrix passa per le PMI
Dopo 3 anni di crescita fra il 6 e l’8% l’anno, Citrix Italia ha festeggiato il 2011 con un +44% e un numero di risorse più che triplicato in un anno (da 11 a 35 persone). A spingere le vendite della società è stata certamente la virtualizzazione a livello enterprise (si segnalano due grossi progetti, uno con Telecom Italia e l’altro con un importante operatore Telco internazionale) e la filiale di Roma che attualmente rappresenta il 25-30% del business. Citrix Italia punta ora in modo importante sulle piccole e medie imprese, attraverso una soluzione di virtualizzazione all in one per il desktop, chiamata Vdi-ina-box, che non richiede l’analisi, l’assessment e le risorse (IT, storage, server) tipiche delle soluzioni più articolate quali XenDesktop e XenServer.
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re, controllare e gestire da remoto l’intero network composto da PBX (centralini privati), telefoni VoIP e media gateway targati Wildix, erogando servizi di Comunicazione Unificata in modo omogeneo a tutti gli utenti della WMS Network. Wildix fa della Ricerca e Sviluppo uno dei capisaldi delle proprie attività, rendendo così possibile proporre al mercato soluzioni e prodotti evoluti e costantemente aggiornati tecnologicamente. Ad oggi l’azienda conta una rete indiretta composta da circa 150 partner certificati e qualificati e 4.000 impianti installati in tutta Italia; nel 2011 stima di raggiungere un fatturato di 3 milioni di euro.
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Cambio di poltrone
Nuova squadra Marketing & Operations per Microsoft
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Silvia Candiani
n occasione di Smau 2011, Microsoft ha presentato la nuova squadra Marketing & Operations, guidata da Silvia Candiani (foto), che ha il compito di sviluppare il business, le strategie marketing e competitive, le linee guida a livello commerciale, le relazioni esterne, la Customer and Partner Satisfaction e le attività di Corporate
Pierfrancesco Di Giuseppe
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Country Leader di Oracle Italia
Pierfrancesco Di Giuseppe ha assunto il ruolo di Country Leader di Oracle Italia, che affianca alla responsabilità di business di Vice President Sales Oracle Applications per il mercato Communications, Media & Utilities per l’area Western Europe. Oggi, con la nomina a Country Leader, Di Giuseppe ha la responsabilità di coordinare l’indirizzo dell’offerta completa e integrata di Oracle sul mercato italiano, operando per rafforzare il valore già riconosciuto da clienti e partner. Dopo la laurea in Ingegneria Elettronica all’Università di Ancona e con un Master in Scienze Statistiche negli Stati Uniti, presso la University of Georgia, intraprende una brillante carriera nell’ICT e nelle TLC. In Oracle ha ricoperto dapprima il ruolo di Vice President Consulting; è stato inoltre Sales Director con responsabilità del mercato TLC; quindi ha assunto un ruolo europeo, con l’incarico di Vice President Sales, Western Europe Applications e Industry Leader for Communications, Media & Utilities. Di Giuseppe è stato anche Managing Director di Atlanet e Managing Director per l’Italia e President per la regione Sud Europa di Nortel Networks.
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Social Responsibility della filiale italiana sia sul fronte business che consumer. Il nuovo team ha la responsabilità di accelerare l’adozione delle tecnologie innovative nel nostro Paese, con l’obiettivo di favorire la competitività delle imprese e la digitalizzazione della PA, dei cittadini e dei consumatori. In particolare, la squadra punterà a diffondere i benefici derivanti dal Cloud Computing presso le aziende di ogni dimensione e attraverso un’ampia rete di partner. Il team è composto da Vieri Chiti, nel ruolo di Direttore della Divisione Office, Claudia Bonatti,
nella posizione di Direttore della Divisione Windows, Luca Venturelli, nel consolidato ruolo di Direttore della Divisiohne Server, Tools & Cloud, e Giovanni Zoffoli, sempre con l’incarico di Direttore Enterprise Marketing. Completano la squadra, sul fronte marketing, comunicazione e corporate social responsability, Massimo De Caro, nominato Direttore Marketing Centrale, Chiara Mizzi, Direttore Relazioni Esterne, Pierluigi Mazzuca, Direttore Customer e Partner Experience e Roberta Cocco, che assume l’incarico di Direttore Corporate Social Responsibility.
Andrea Barbano
Direttore Commerciale di IFM Group
N
ell’ambito del progetto di espansione che, grazie agli importanti investimenti di ricerca, vede il Gruppo allargare le proprie prospettive dal mercato del Contact Center e CRM alla gestione degli eventi, della videosorveglianza attiva e del M2M, IFM annuncia la nomina di Andrea Barbano a Direttore Commerciale del Gruppo. Andrea affronterà la nuova sfida, forte di una variegata esperienza nazionale ed internazionale
sviluppata in Telecom italia e poi in SIRM, azienda di prodotti e servizi ICT del settore marittimo.
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