W4I 18 - Unicredit innova il Mobile Banking

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dicembre-gennaio | 2011

COVER STORY

UniCredit innova il Mobile Banking

www.wireless4innovation.it

Al via il nuovo servizio da cellulare per i clienti italiani della Banca. Intervista ad Alessandro Colafranceschi di UniCredit (a sinistra) e Stefano Andreani di Opentech ENG

focus cio

L’ICT di Parmalat da Collecchio al mondo La strategia per l’innovazione della multinazionale alimentare nelle parole del CIO Corporate, Carlo Polese

osservatori

Il Mobile come opportunità per l’Italia La Camera dei Deputati ospita un convegno sul futuro dei servizi e contenuti per cellulare



SOMMARIO 18 | 2011

EDITORIALE 05 Cresce il ruolo di internet e Mobile negli acquisti degli italiani

di Alessandro Perego

cover story 08 il mobile banking facile e sicuro di unicredit

di Manuela Gianni

approfondimenti 34 FOCUS CIO

L’innovazione Parmalat da Collecchio al mondo

di Manuela Gianni

38 osservatori

Il Mobile come opportunità per l’Italia

di Marta Valsecchi

42 wi-fi

La strada verso il libero accesso alla Rete

di Marco Rapini e Lorenzo Giulio Morresi

46 mobile payment

L’innovazione nei sistemi di pagamento

speciale contact center 48 Gli agenti virtuali nel contact center:

Comitato Scientifico Presidente: Alessandro Perego (Politecnico di Milano) Cesare Alippi (Politecnico di Milano), Federico Barilli (Assinform), Luigi Battezzati (Politecnico di Milano), Ugo Biader Ceipidor (Università La Sapienza), Massimo Bolchini (Indicod-Ecr), Carlo Alberto Carnevale Maffè (Università Bocconi), Carlo Maria Medaglia (Università La Sapienza), Massimo Merlino (Università di Bergamo), Stefano Novaresi (Gruppo Comifar - Consorzio Dafne), Emilio Paolucci (Politecnico di Torino), Andrea Rangone (Politecnico di Milano), Francesco Sacco (Università dell’Insubria-SDA Bocconi) Hanno collaborato a questo numero Romina Arata, Paola Capoferro Ronchetta, Laura Cavallaro, Andrea Ferretti, Damiano Frosi, Angela Malanchini, Mario Maschio, Lorenzo Giulio Morresi, Emanuela Pala, Marco Planzi, Marco Rapini, Marta Valsecchi Direttore responsabile Manuela Gianni manuela.gianni@wireless4innovation.it pubblicità mara.perego@wireless4innovation.it abbonamenti abbonati@wireless4innovation.it Tel. +39 (02) 3657 8872 wireless4innovation è una testata di ICT and Strategy S.r.l. Via Schiaffino, 25 - 20158 Milano Rivista bimestrale distribuita in abbonamento Copyright © 2000.

più qualità e servizi al cliente

Testi e disegni: riproduzione vietata.

di Zdenka Rocco e Paolo Turriziani

Registrazione presso il Tribunale di Milano. Autorizzazione N° 55 del 23-01-2008

rubriche

publiredazionali

06 Ricerche dal mondo 16 Wireless Supply Chain 20 Mobile Content & Internet 23 RFId e NFC 27 Mobile Marketing & Service 30 Mobile Force e Mobile Workspace 52 Eventi e formazione 56 Cambio di poltrone

40 Ubiquity 45 Opticon 50 Cinterion

Iscrizione presso il R.O.C. Registro degli Operatori di Comunicazione al n. 16446 Grafica e impaginazione ADM Studio Sas - Cologno Monzese (MI) Stampa Arti Grafiche Amilcare Pizzi Spa - Cinisello B. (MI) Immagini: copyright Thinkstock Associato a


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editoriale di alessandro perego Presidente Comitato Scientifico Wireless4innovation

Cresce il ruolo di Internet e Mobile negli acquisti degli italiani

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l 44% dei consumatori italiani - 23 milioni di persone - interagisce in un’ottica multicanale con le aziende durante il processo di acquisto e di relazione con la marca, che si sviluppa attraverso molteplici punti di contatto e prevede un sempre maggiore coinvolgimento degli utenti. I cosiddetti “new media”, in particolare Internet e cellulare, perdono via via il connotato di novità e si registra una costante crescita nel tasso di adozione presso i consumatori di tutte le fasce di età. Il trend emerge con chiarezza da due recenti ricerche della School of Management del Politecnico di Milano: l’Osservatorio Multicanalità, realizzato in collaborazione con Nielsen, e l’Osservatorio eCommerce B2C. In particolare, i consumatori con accesso ad Internet sono cresciuti del 35% nel 2010, raggiungendo quota 35,5 milioni e segnando una netta crescita e preponderanza dei social network, cui sono iscritti il 77% dei navigatori (una quota identica a quella degli Stati Uniti). Il più diffuso in Italia è Facebook, ed è interessante notare che quasi 3 milioni di persone che utilizzano i social network sono iscritte alla pagina di un brand. In forte crescita anche il Mobile Internet, fenomeno strettamente collegato alla proliferazione di device di tipo evoluto (la cui penetrazione ha raggiunto il 50% nel segmento dei minori di 35 anni), aumentato dal primo al terzo trimestre 2010 del 13% e del 31% rispetto al primo trimestre del 2009.

il 30% del valore transato mediante cellulare. Negli altri comparti si sono rilevate un numero limitato di iniziative e una sostanziale incertezza nell’attivare progetti di natura transazionale su mobile. Oltre il 40% dei merchant intervistati ha già attivato o ha intenzione di attivare a breve servizi mobile, che non necessariamente sono di Mobile commerce in senso stretto. Un’approfondita analisi sui comportamenti d’acquisto degli italiani ha portato a scoprire che i consumatori più evoluti in ottica multicanale sono il 19% - circa 10 milioni -, ovvero quelli che interagiscono attivamente con le aziende e con gli altri consumatori formulando opinioni e giudizi sul web, e che possono potenzialmente trasformarsi in testimonial di un brand sui canali digitali. Circa le modalità di acquisto, dalla ricerca emerge come il punto vendita rimanga di vitale importanza, ma l’82% dei consumatori con accesso a Internet cerca informazioni online prima di completare l’acquisto in punto vendita, mentre il 74% confronta il prezzo dei prodotti o servizi cui è interessato presso diverse fonti prima di comprare. Un terzo, inoltre, considera le opinioni degli altri utenti – consultate su blog, social network e forum – come una fonte rilevante per decidere se comprare o meno un prodotto o servizio.

Il Mobile commerce, inteso come la somma delle vendite attraverso piattaforma Mobile mediante applicazioni appositamente sviluppate per fruizione da dispositivo cellulare, è stato stimato nel 2010 pari a circa 12 milioni di euro, due decimi di punto percentuale del totale transato eCommerce da siti italiani. L’ambito con il numero maggiore di iniziative di Mobile commerce è quello dei trasporti aerei e ferroviari (Lufthansa, Meridiana, Trenitalia, Volagratis), che rappresenta circa

Le aziende italiane non sembrano però generalmente preparate a cogliere i vantaggi derivanti da questi fenomeni: inseguono questo trend ma non sempre con un approccio strategico e una visione sistematica. Se da un lato le aziende diversificano su sempre più mezzi gli investimenti di advertising – in cui Internet ha ormai superato la radio i media tradizionali rimangono il pilastro fondante dei loro mix pubblicitari, rivelando un ritardo rispetto allo scenario rilevato dalle ricerche.

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a cura di Andrea Ferretti

Ricerche dal mondo

Sempre più numerosi gli italiani che navigano in Internet da Mobile Per le aziende un’opportunità per migliorare la relazione coi clienti

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ono 15 milioni, secondo le stime dello scorso novembre di Libero Mobile Trends, gli italiani che utilizzano la rete dal proprio smartphone. Il dato conferma il trend di crescita già rilevato lo scorso luglio dalla School of Management del Politecnico di Milano, quando gli utenti erano stimati in 11 milioni. Molti di loro, inoltre, si sono dichiarati disponibili a ricevere informazioni e offerte per gli acquisti da parte delle grandi marche. Il telefono cellulare, dunque, sta diventando sempre più una importante via di accesso al mondo Internet.

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Nel 2013, a livello mondiale, i telefonini potrebbero superare i pc come principale mezzo di navigazione. Ma le aziende lo hanno capito per ora solo in parte. Analizzando, infatti, l’andamento del mercato Mobile, notiamo che a fronte di una diminuzione del 9% della vendita di contenuti a pagamento che arriva a quota 540 milioni di Euro, si registra un timido + 6% nel Mobile Advertising a fronte di uno spiccato balzo in avanti del Mobile Internet che supera per la prima volta il valore dei contenuti a pagamento, arrivando a quota 550 milioni di euro

con una crescita del 40%. La ricerca del Politecnico di Milano rivela che i Mobile Surfer sono prevalentemente uomini (62%), giovani entro i 44 anni (80%), con un elevato grado di istruzione e in possesso di terminali di fascia alta. Interessante notare che - diversamente da quel che si potrebbe pensare - l’utente non accede ad Internet dal cellulare solo in mobilità, anzi il 31% degli utenti che navigano dichiara di accedere principalmente da casa. Anche sul fronte delle Mobile Application, cioè quelle applicazioni progettate appositamente per essere scaricate e utilizzate dal telefonino, si registra una forte crescita, con circa il 40% dei Mobile Surfer che scarica applicazioni abitualmente, ma che spesso non sono usate per più di due volte. Le aziende iniziano inoltre a capire che questa “rivoluzione” Mobile offre l’opportunità di creare nuove forme di relazione e interazione con i consumatori. Lo dimostrano diversi fenomeni in atto: la crescita delle versioni ottimizzate per il Mobile dei siti di molte imprese (di tutti i settori); la proliferazione delle applicazioni brandizzate (cioè relative ad uno specifico marchio commerciale); la crescita della pubblicità Mobile (ad esempio, display advertising sia su siti che su applicazioni

Mobile). La ricerca mette in evidenza, inoltre, il successo dei Social Network: ben il 49% di coloro che accedono ad Internet dal cellulare, infatti, dichiara di essere entrato in un Social Network almeno una volta negli ultimi 3 mesi. «Siamo convinti – afferma Andrea Rangone, Responsabile Osservatori ICT del Politecnico di Milano – che una qualsiasi azienda debba porsi molto seriamente la domanda di come sfruttare al meglio il mondo Mobile per arricchire la relazione con i propri clienti. Il cellulare, infatti, è l’unico terminale che abbiamo con noi in qualunque momento della giornata e ovunque siamo: rappresenta quindi – se ben capito e sapientemente utilizzato - un incredibile canale di relazione tra le aziende e i consumatori». La ricerca mostra che il 40% di coloro che navigano da cellulare dichiara di ricercare informazioni strettamente correlate ai propri acquisti, come i prezzi dei prodotti, gli orari di apertura dei negozi, la programmazione del cinema, gli indirizzi di ristoranti e locali pubblici, gli orari dei mezzi di trasporto, ed iniziano ad essere numerosi i Mobile Surfer che acquistano direttamente dal cellulare prodotti/servizi, come viaggi e prodotti di elettronica.


Ancora poche, ma in rapida crescita, le vendite on line da cellulare dei trasporti aerei e ferroviari (Lufthansa, Meridiana, Trenitalia, Volagratis) che rappresenta circa il 30% del valore generato dalle transazioni via cellulare. Negli altri comparti si sono rilevate un numero limitato di iniziative (ad esempio Bol, eBay, TicketOne, Yoox) e una sostanziale incertezza. Durante il convegno che il Politecnico ha organizzato per presentare i risultati della ricerca, l’interesse degli utenti e il rapido trend di crescita del transato Mobile sono stati confermati dai manager presenti alla tavola rotonda. Maurizio

all’eCommerce i 6,5 miliardi di euro, superando la soglia dell’1% sul totale delle vendite retail. A proposito del fenomeno Mobile, i ricercatori del Politecnico di Milano si dicono convinti che ci sarà in futuro una buona crescita di questo canale digitale di vendita, vista la rapida diffusione in Italia degli smartphone di ultima generazione, delle tariffe flat di navigazione da cellulare e del numero di Mobile Surfer che oggi sono in Italia 15 milioni. L’ambito con il numero maggiore di iniziative di Mobile Commerce è quello

Mln di euro 7000 6000 5000

eCommerce in Italia Comparto merceologico

6.582 Mln di euro

4000 0,2% eCommerce B2c

3000 2000 1000 Mobile commerce

0

28%

Turismo

72%

Altro (prodotti e aste online)

Tipologia di device

20%

Altri smartphone

80%

iPhone

12 Mln di euro circa 2010* 2010

2010

La fotografia del mercato Mobile Commerce in Italia nel 2010 (fonte: Politecnico di Milano)

L’80% circa deriva dalle applicazioni per iPhone D’Arrigo, Head of EU Revenue Finance di eBay, ha affermato che in Europa il volume di affari generato da cellulare è raddoppiato in un anno, con uno scontrino medio più elevato rispetto al Web. È sempre più diffuso, infatti, l’utilizzo del Mobile per seguire le aste online, che da sole valgono circa il 50% del valore generato su questo canale. Federico Marchetti, Fondatore e Amministratore Delegato di YOOX Group, ha anticipato che l’anno prossimo quasi metà dei negozi online monomarca gestiti dal gruppo fornirà il servizio di Mobile Commerce. E Maurizio Motta, Chief Operating Officer di Mediamarket (Media World), ha dichiarato di aver raggiunto quota 1 milione di accessi Mobile, con una crescita del 100% anno su anno, e che a breve partirà il servizio di mCommerce. Da sottolineare che la larga parte delle transazioni, l’80% circa, viene realizzata attraverso le applicazioni per iPhone, mentre rivestono minore rilevanza l’insieme delle operazioni realizzate dalle altre piattaforme (Android, Blackberry e altri smartphone).

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on la diffusione del nuovo paradigma del Mobile Internet e degli Application Store, inizia a prendere consistenza il Mobile Commerce, che per il momento vale appena lo 0,2% del totale del mercato eCommerce, ovvero circa 12 milioni di euro, ma è destinato a crescere. Il dato emerge dalla ricerca 2010 dell’Osservatorio eCommerce B2c della School of Management del Politecnico di Milano (www.osservatori.net) e di Netcomm, che ha quantificato la crescita delle vendite online: una crescita del 14% fa raggiungere


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cover story

IlIl Mobile Mobile Banking Banking FACILE e SICURO di UniCredit

Dopo una lunga incubazione, fatta di disegno attento, implementazione accurata e test sui dipendenti, ha preso il via la nuova offerta di servizi su cellulare di UniCredit, la banca italiana con il maggior numero di clienti online. Fra le caratteristiche innovative, un generatore di password integrato nell’applicazione, a garanzia della sicurezza, e la funzione Operazioni Veloci

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opo una fase di test realizzata con il coinvolgimento di 40mila dipendenti, lo scorso dicembre ha preso il via in Italia il nuovo servizio di Mobile Banking di UniCredit, una delle più importanti banche europee. La soluzione, pensata per le esigenze dei clienti consumer e business, si distingue per alcune caratteristiche innovative, oltre che per la vastità del mercato a cui si rivolge. Negli ultimi anni, infatti, tutti gli istituti bancari si sono interessati al tema dell’accesso in mobilità ai propri servizi, spesso considerando il Mobile come mezzo per rendere disponibile una versione ridotta dell’Internet Banking. La soluzione messa in campo da UniCredit parte invece dalla concezione del telefono come dispositivo

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personale, da sfruttare, una volta messo in sicurezza, per facilitare l’accesso ai servizi e per renderne disponibili di nuovi. Per mettere in pratica questa strategia è stato integrato negli applicativi Mobile, un generatore di One Time Password, che non rende più necessario un token fisico (cioè una scheda con i codici o un dispositivo fisico che genera le password), oltre che una modalità rapida per effettuare disposizioni frequenti, chiamata Operazioni Veloci. La soluzione, realizzata con il supporto tecnologico e creativo di Opentech ENG, offre ai clienti un accesso ottimizzato in funzione del dispositivo: un applicativo client per iPhone, Blackberry e Nokia, un mobile site per gli altri dispositivi. Ne abbiamo parlato con Alessandro Colafranceschi, Head of Global Online & Mobile Banking in UniCredit, e Stefano Andreani, Amministratore Delegato di Opentech ENG, che ci

hanno illustrato il progetto nel contesto attuale delle soluzioni di Mobile Banking. Dottor Colafranceschi, da quali esigenze e in quale contesto nasce la nuova soluzione di Mobile Banking UniCredit? UniCredit è oggi la banca italiana con il maggior numero di clienti online e una customer satisfaction superiore al 95%. Era indispensabile offrire un prodotto di Mobile Banking all’altezza delle aspettative dei clienti. L’offerta di servizi su cellulare di UniCredit ha avuto una lunga incubazione, fatta di disegno attento e implementazione accurata, con rilascio ai clienti graduale e solo dopo lunghi test. Abbiamo iniziato con la banca via SMS, prima con i servizi informativi Premium e poi con le disposizioni via SMS, per ricariche di cellulari e di carte prepagate.


di Manuela Gianni

Nel frattempo abbiamo disegnato da zero la nostra proposta di Mobile Banking, in forma di applicazione scaricabile e di sito ottimizzato per la navigazione da cellulare. Al centro del nuovo disegno sono state poste la facilità d’uso e la sicurezza. Abbiamo preferito limitare il numero di funzioni disponibili alle più comunemente usate, in modo da mantenere un’interfaccia pulita e semplice da utilizzare, anche su schermi piccoli. Abbiamo voluto integrare le Operazioni Veloci (operazioni preautorizzate che non richiedono l’inserimento di password) e la sicurezza (Mobile Token) nell’applicazione, in modo da rendere i clienti completamente autonomi quando vogliono operare dal cellulare. Inoltre, abbiamo inserito nell’applicazione un generatore di password “usa e getta” che può sostituire l’UniCredit Pass e la Password Card nelle operazioni in banca via Internet, liberando i clienti dalla necessità di portare sempre con sé la “chiavetta”. Abbiamo testato il tutto sui nostri 40.000 colleghi per parecchi mesi, prima di rilasciare il Mobile Banking sul mercato. La prudenza non è mai troppa.

Che contributo si aspetta dal Mobile nell’offerta della banca alla clientela? Il Mobile è la nuova frontiera della Banca Multicanale. Ci aspettiamo soddisfazione da parte dei clienti, aumento della retention e anche dell’attrattività per nuovi clienti. Riteniamo che la facilità di fare operazioni dal telefono possa addirittura portare ad un incremento assoluto del numero di operazioni, con clienti che faranno dal cellulare pagamenti e ricariche che oggi fanno in contanti o attraverso canali non bancari. Pensiamo anche che il nuovo

canale aprirà nuove opportunità di business, a cominciare dalla comunicazione commerciale personalizzata e in tempo reale. A differenza di altre banche, UniCredit ha scelto di offrire da subito il servizio a tutti i clienti, con una soluzione adatta sia per iPhone, sia per BlackBerry, sia per Nokia. Considerata la complessità e l’eterogeneità del mondo del mobile, quali sono i vantaggi derivanti da questo approccio? Il servizio di Mobile Banking per UniCredit non è qualcosa da mostrare per apparire all’avan-

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Qual è stata la prima risposta dei clienti al lancio dei servizi? L’applicazione iPhone è stata scaricata più di 30.000 volte nella prima settimana dal lancio, con giudizi molto buoni da parte dei clienti. In particolare vengono apprezzate la facilità d’uso, la stabilità e la sicurezza interna. La nostra applicazione è da molte settimane la più scaricata nell’AppStore tra le applicazioni di tipo Finanza. Gli accessi al Mobile Banking dall’applicazione nel primo mese hanno superato i 100.000. Nello stesso periodo sono state approvate più di 7.000 transazioni tramite la password generata dal Mobile Token integrato nell’applicazione.

Alessandro Colafranceschi Head of Global Online & Mobile Banking in Unicredit

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cover story

guardia. Crediamo veramente che il Mobile Banking sia ormai maturo per raggiungere la gran parte della nostra clientela. Per questo motivo non abbiamo voluto escludere larghe fette di clientela concentrandoci solo su poche piattaforme, e abbiamo invece affrontato la complessità dell’applicazione multipiattaforma per poter offrire il servizio al massimo numero di clienti interessati.

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Ora che avete un’infrastruttura sicura che vi permette di distribuire servizi personalizzati in mobilità, ci può anticipare quali saranno i prossimi passi? Ci sarà naturalmente un’evoluzione continua dei servizi via cellulare, dal localizzatore di filiali integrato con il GPS alla possibilità di fare trading dal telefono. In più apriremo presto al mondo imprese, estendendo anche a loro la possibilità di utilizzare il Mobile Token. Stiamo ancora valutando se e come permettere ai nostri clienti in futuro di comprare prodotti e servizi direttamente dal cellulare.

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Avete in cantiere progetti per quanto riguarda i temi emergenti del Mobile Payment e dei servizi Location Based? I servizi Location Based ci interessano e li stiamo valutando. Per il momento è in sviluppo solo il localizzatore delle nostre Agenzie e dei nostri ATM integrato con il GPS del cellulare. Stiamo però studiando anche servizi più evoluti. Nel campo del Mobile Payment, cominciamo distinguendo i pagamenti in remoto da quelli in prossimità. Sui primi, abbiamo già risposto permettendo ai clienti di operare pagamenti (bonifici e ricariche) tramite l’attuale piattaforma di Mobile Banking (applicazione, sito ottimizzato e SMS). Per ulteriori sviluppi, tuttavia, è necessario attendere che vengano definiti degli standard, che oggi ancora non ci sono. È ragionevole

attendersi servizi che sfruttino “piattaforme” già esistenti (mi riferisco per esempio a Sepa Credit Transfers); da questo punto di vista l’approccio che abbiamo seguito, con applicazioni per i diversi sistemi operativi Mobile, ci mette in una posizione ottimale. Riguardo i pagamenti in prossimità, il tema è delicato e lo stiamo studiando attentamente. Al momento non abbiamo ancora fissato una data per il lancio di questi servizi, in quanto sono troppe le variabili non definite e pensiamo che i tempi non siano ancora maturi. Ma quando lo diventeranno, UniCredit sarà pronta. Qual è la situazione di UniCredit nel resto dell’Europa per i servizi di Mobile Banking, e quali i piani di sviluppo? La situazione al momento è abbastanza eterogenea, con soluzioni diverse da paese a paese. È già iniziato un piano, però, per la standardizzazione verso un’unica soluzione globale che dovrebbe basarsi sulla piattaforma italiana. Nel frattempo continueranno gli sviluppi sulle soluzioni locali.


Il Mobile Banking facile e sicuro di UniCredit

L’esperienza di Opentech ENG nel Mobile Business

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pentech ENG, la società che ha supportato UniCredit nello sviluppo della soluzione di Mobile Banking, è una innovativa realtà italiana che si caratterizza per le proprie competenze sulla progettazione e sviluppo di applicazioni Mobile. Con Stefano Andreani, Chief Executive Officer della società, entriamo nel dettaglio della soluzione adottata da UniCredit e parliamo delle possibili evoluzioni delle applicazioni Mobile.

Stefano Andreani CEO di Opentech ENG

hanno curato le problematiche di sicurezza e infine Andrea Rescia di Organizzazione che ha avuto il delicato compito di raccordare tutti gli attori del progetto. Senza questo gioco di squadra non sarebbe stato possibile innovare prodotti e processi data la realtà complessa di una Banca come UniCredit.

La soluzione di Opentech ENG, TurnMobile, è stata scelta anche da altri importanti istituti, tra cui ING Direct, Banco Popolare, UBI Banca, Banca Popolare di Milano e Webank. Quali sono stati i fattori di successo? Opentech ENG è nata e cresciuta attorno al mondo delle telecomunicazioni, caratterizzandosi

Alla base del nuovo Mobile Banking di UniCredit c’è la tecnologia di Opentech ENG, che è intervenuta nel progetto sin dalla fase di concepting, lavorando sempre in stretta collaborazione con la Banca 11

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Quali sono state le maggiori difficoltà che avete affrontato nel progetto, e come le avete superate? La responsabilità che ci ha affidato UniCredit è stata molto ampia: il nostro lavoro è andato dal concepting creativo fino all’integrazione dei servizi. Abbiamo posto una grande attenzione alla qualità nella gestione del ciclo di produzione, poiché, per via delle dimensioni del cliente, un errore avrebbe potuto avere effetti enormemente amplificati. Il nostro forte background tecnologico in ambito Mobile e le molte esperienze in ambito banking ci hanno sicuramente aiutato a gestire tale complessità, ma ancora più importante è stato il coordinamento del progetto da parte della Banca: c’è stato un lavoro di squadra che ha coinvolto, oltre ad UGIS, i dipartimenti di Marketing e Organizzazione. Hanno dato il loro prezioso contributo Riccardo Cesarei che ha fornito, assieme ad Alessandro Colafranceschi, i requisiti lato Marketing, Paolo Dolci che ha coordinato lo sviluppo, Luigi Altavilla, Remo Marini e Sebastiano Moccia che


cover story per le proprie competenze sulla progettazione e sviluppo di applicazioni Mobile. Una missione chiara già nel 2003, molto prima dell’ingresso di Apple nel Mobile, evento che nel 2008 ha creato grande fermento nel mercato e spinto molte aziende a guardare con attenzione a questo settore.

Nel corso degli ultimi sette anni abbiamo dedicato i nostri sforzi alla creazione di una piattaforma robusta e flessibile, che permettesse di realizzare progetti Mobile rapidamente, e di tutelare l’investimento del cliente, grazie ad un costante aggiornamento rispetto al mutevole mercato delle

Gli aspetti di security del progetto Durante tutto il ciclo di vita del progetto ha rivestito un ruolo chiave il pieno coinvolgimento dei dipartimenti di Sicurezza della Banca. Le diverse soluzioni sono state disegnate, sviluppate e curate nei minimi dettagli sfruttando sia le competenze che l’esperienza maturata in questi anni nel contrasto alle minacce ICT e alle piattaforme di online banking. «Innanzitutto, si è definito un processo di istallazione capace di garantire l’identità del Cliente, evitando attivazioni illecite, furti di identità e violazioni della privacy» spiega Luigi Altavilla, Responsabile ufficio Antifrode Security Department di UniCredit, che aggiunge: «Per quanto concerne il sistema di gestione della sicurezza, si è voluto garantire la salvaguardia delle credenziali di autenticazione sul device attraverso l’utilizzo di algoritmi di cifratura AES ad elevata robustezza, oltre ad una ulteriore tecnologia innovativa a 5 fattori, che impedisce il furto dei dati, l’accesso illecito all’applicativo e altre possibili azioni malevoli. Anche in caso di smarrimento del telefono». Per quanto riguarda invece il sistema applicativo, Sebastiano Moccia, Responsabile Business Security di UGIS (UniCredit Global Information Services) spiega: «È disponibile il sistema di Mobile token che consente di generare una password monouso di tipo “event and time based”, utilizzabile per la conferma delle operazioni dispositive, sia sul canale mobile che - in alternativa al token fisico UniCredit Pass - sull’Online Banking. Tale tecnologia permette al cliente di utilizzare l’Internet banking senza avere al proprio seguito il token fisico». La sicurezza del canale di comunicazione (traffico client - server) viene garantita da un protocollo di comunicazione, sviluppato da Opentech ENG in collaborazione con le strutture interne. Il tutto è stato disegnato in un’ottica di ottimizzazione della customer experience grazie alla stretta collaborazione con le strutture Marketing, Sviluppo e Organizzazione, riuscendo così a minimizzare l’impatto sull’utilizzatore e sull’interazione di quest’ultimo con il device.

tecnologie embedded. Inoltre, la nostra soluzione integra sia mobile site che applicativi multipiattaforma, garantendo ad ogni dispositivo di accesso modalità di fruizione del contenuto ottimali. Oggi dedichiamo grande attenzione a dispositivi quali Tablet e TV interattiva, trattandosi spesso, dal punto di vista tecnologico, di evoluzioni dei sistemi operativi per telefoni. Inoltre, è riconosciuta dai nostri clienti la “responsabilità” nel consigliare la soluzione migliore, grazie anche ad una esperienza verticale su questo mercato. Ad esempio in molti casi in cui abbiamo noi stessi sconsigliato di inserire alcune funzionalità, perché non adatte ad un uso su dispositivi mobile, dando priorità alla semplicità d’uso. Altri fattori chiave del nostro successo nell’ambito delle applicazioni di Mobile business sono dati dall’attenzione alle problematiche di sicurezza e di affidabilità, che abbiamo ingegnerizzato nella nostra piattaforma TurnMobile, e dai rapporti diretti con i produttori di dispositivi; Opentech ENG, infatti, è fornitore dei maggiori vendor, tra cui Samsung, LG, Motorola, SonyEricsson, Huawei, Alcatel: le nostre applicazioni sono preinstallate su milioni di telefoni e distribuite su scala mondiale. La relazione con questi produttori di elettronica di consumo ci pone in una posizione privilegiata, permettendoci di acquisire informazioni e lavorare su dispositivi ancor prima che questi vengano lanciati sul mercato, e mettendo a nostra disposizione una casistica molto elevata di configurazioni e problematiche di interoperabilità con reti e sistemi di numerosi Paesi.

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In che modo un’azienda italiana che lavora su progettazione e sviluppo di software riesce a essere

Da sinistra: Luigi Altavilla, Responsabile Ufficio Antifrode Security Department di UniCredit; Sebastiano Moccia, Responsabile Business Security di UGIS (UniCredit Global Information Services)

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Il Mobile Banking facile e sicuro di UniCredit

Quali sono dal vostro punto di vista le nuove frontiere di sviluppo del Mobile? La nostra ricerca è attiva su vari fronti. Particolarmente significativa è la nostra attività sulle piattaforme di social networking, per trasformarle in uno strumento di Mobile business. Il nostro ottimo rapporto con i social network è certamente utile per elaborare una strategia coerente rispetto all’evoluzione di tali piattaforme. I frequenti incontri che abbiamo con il team mobile di Facebook, a Palo Alto, sono di grande aiuto in questa direzione. Facebook, d’altra parte, ha riconosciuto il nostro ruolo di “innovatori affidabili”, con forti competenze sulle piattaforme embedded, dandoci visibilità delle proprie evoluzioni strategiche, e sponsorizzando le nostre soluzioni su scala globale. A novembre è stato nominato membro dell’Executive Commit-

L’importanza del lavoro di squadra Il progetto ha presentato elementi di forte complessità derivanti dalla necessità di integrazione del canale Mobile con la piattaforma di Banca multicanale (internet, telefono, SMS) e con i processi e le procedure sia della direzione generale che del network di agenzie. È quanto evidenzia Andrea Rescia (nella foto) responsabile Multichannels Operations and Management System, che aggiunge: «Altro elemento particolarmente sfidante è costituito dal fatto che i nuovi servizi di Mobile banking sono il primo servizio rilasciato per tutti i clienti privati di UniCredit a pochi giorni dall’operazione societaria che ha interessato il Gruppo». Il gruppo Organization Italy - Multichannels Operations And Management System ha coordinato tutte le fasi di progetto e lavorato in particolare a stretto contatto con le strutture tecniche di UniCredit Global Information Services; dopo un primo step di analisi e approfondimento delle soluzioni offerte dai fornitori, è stata avviata l’analisi funzionale con l’obiettivo di individuare e pianificare tutte le attività e il percorso critico per il rilascio dei servizi nel rispetto del time-to-market. Rescia sottolinea che particolare attenzione è stata dedicata a due fasi che si sono rilevate vincenti per il successo del progetto: • l’integrazione del canale mobile all’interno dei processi di assistenza dedicata a Banca Multicanale dei Contact Center per i clienti e i colleghi di rete; • un’approfondita fase di test interno - due mesi prima della partenza del servizio - durante il quale tutti i colleghi hanno potuto utilizzare i nuovi servizi mobile e fornire i propri suggerimenti per migliorarli. tee del JCP, comitato che guida la standardizzazione delle piattaforme basate su Java, di cui fanno parte esperti internazionali. Complimentandomi per l’incarico, ne approfitto per chiederle: cosa ne pensa del futuro di queste tecnologie? Certamente è un momento molto importante per le tecnologie embedded legate a Java. Non mi riferisco solo a Java Micro Edition: le piattaforme embedded

Opentech ENG, in collaborazione con UniCredit, ha sviluppato un protocollo di comunicazione che garantisce la sicurezza e la customer experience

basate su Java sono pervasive, vanno da piccoli dispositivi fino alla complessità e ricchezza che può avere la piattaforma Android, ed equipaggiano non solo telefoni, ma tessere elettroniche, elettrodomestici, set-top-box, etc. Opentech ENG ha sempre creduto che gli standard aperti potessero rafforzare una sana competizione, e dunque migliorare il mercato; questo è il motivo del nostro coinvolgimento nei gruppi di standardizzazione. Il contributo che intendo portare nel JCP, a partire dalla riunione che abbiamo fra pochi giorni in California, è di ampliare le possibilità di distribuzione di Java sui dispositivi, evitando allo stesso tempo frammentazione tecnologica. È una sfida difficile, ma cruciale per il futuro delle tecnologie embedded.

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competitiva nel mercato globale? Domanda difficile... nel nostro caso credo che il fattore di successo è costituito dal binomio creatività / competenza tecnica. Nei miei viaggi, in cui mi sono confrontato sia con Paesi occidentali sia asiatici, ho verificato che la capacità degli ingegneri informatici italiani di gestire problemi complessi è mediamente superiore. Questa caratteristica, unita alle capacità creative del nostro Paese, ci permette di ottenere risultati qualitativamente ineguagliabili. L’area progettazione della nostra azienda è divisa in un team creativo ed uno tecnologico. I due gruppi lavorano fianco a fianco nel design dei prodotti e questo è un fattore determinante del nostro successo.

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a cura di Marco Planzi

Wireless Supply Chain

A

pple, Procter & Gamble e Cisco sono sul podio di “Supply Chain top 25”, la classifica di AMR Research che ogni anno identifica le aziende Fortune 500 che meglio gestiscono le proprie filiere logisticoproduttive. La classifica si basa sul confronto di alcuni indicatori economicofinanziari (il Return On Assets, l’indice di rotazione delle scorte e la crescita del fatturato) e su una survey condotta su circa 170 Senior Manager della funzione logistica delle aziende in panel. Nelle prime 10 posizioni, gran parte delle aziende opera nei settori Hi-Tech e Largo Consumo con Samsung, IBM, RIM, Dell, Amazon da un lato e Wal-Mart e Pepsi-Cola dall’altro. Apple si conferma leader della classifica per il terzo anno consecutivo grazie all’alto livello di integrazione verticale raggiunto, che consente di presidiare direttamente

Le 25 migliori aziende nella gestione della Supply Chain tutti gli snodi della supply chain, dalla distribuzione retail con gli Apple Store, fino alla produzione dei principali componenti. In questo quadro si colloca l’acquisizione ad aprile 2010 da parte di Apple di Intrinsity, produttore americano di semiconduttori e microchip a basso consumo per dispositivi Mobile. Al secondo posto sale P&G, da ormai sei anni stabilmente nella “top five”. P&G è una delle prime aziende nel mondo che ha colto i benefici della globalizzazione, aprendo stabilimenti moderni e altamente specializzati in paesi in via di sviluppo, aumentando la differenziazione dei propri fornitori a livello geografico ed attuando strategie finanziarie di commodity

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Società

Composite score

1

Apple

8,21

2

Procter&Gamble

5,91

3

Cisco Systems

5,43

4

Wal-Mart Stores

5,18

5

Dell

5,06

6

Pepsi Cola

4,91

7

Samsung

4,90

8

IBM

4,52

9

Research In Motion

4,49

10

Amazon.com

4,13

11

McDonald’s

3,97

12

Microsoft

3,92

13

The Coca-Cola Company

3,89

Fonte: AMR Research

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hedging per cautelarsi dalle oscillazioni dei prezzi delle materie prime. Cisco sale dal quinto al terzo posto, dimostrando di saper predisporre una supply

chain flessibile, in grado di portare sul mercato globale molti prodotti innovativi di qualità mantenendo un alto livello di servizio ai clienti.

Saragel incrementa

la redditività delle vendite di prodotti surgelati

Dal 2002 ad oggi, Saragel l’azienda della provincia di Alessandria che si occupa di distribuzione all’ingrosso e commercio al dettaglio di prodotti alimentari surgelati e freschi piemontese, ha triplicato il proprio fatturato, attualmente pari a circa 7 milioni di Euro annui, con 17 dipendenti. Con l’obiettivo di ottimizzare i tempi relativi all’acquisizione degli ordini ed alla loro evasione, Saragel ha intrapreso un nuovo progetto per dotare i propri agenti di vendita di terminali palmari con connessione GPRS. Attraverso il supporto offerto dal palmare, l’agente può connettersi ai sistemi informativi di Saragel per consultare il catalogo dei prodotti ed il profilo dei clienti da visitare, visualizzando lo storico degli acquisti effettuati ed informazioni di dettaglio circa la situazione finanziaria. Gli agenti sono così in grado di consigliare il cliente mostrando on-line i prodotti disponibili ed eventuali offerte vantaggiose in corso (campagne di up-selling e cross-selling). Ciò ha consentito di ottimizzare gli ordini, aumentandone il valore medio, con un impatto positivo su ricavi e marginalità. Inoltre, gli agenti possono visualizzare attraverso il palmare la situazione finanziaria dei clienti con informazioni sui fidi concessi da Saragel. Nel caso il cliente abbia già raggiunto l’ammontare concesso in fido, il sistema blocca l’ordine e permette di interagire con l’amministrazione di Saragel per valutare l’eventuale estensione della linea di credito. La disponibilità informazioni creditizie in tempo reale permette all’azienda verificare gli ordini in tempo reale, allo scopo di migliorare le performance finanziare dell’azienda, sensibilizzando direttamente la forza vendita su tali obiettivi.


Decathlon sceglie il voice

picking per i centri distributivi

Decathlon ha scelto di collaborare con Psion Teklogix per l’implementazione di Vocollect Voice allo scopo di incrementare la produttività dei propri centri distributivi e far fronte in maniera ottimale agli ordini degli attuali 58 negozi in tutta Italia. Sono stati adottati 30 terminali Workabout Pro G2 Speech vocali per il prelievo dei colli voluminosi e 18 per le merci in transito. Si tratta di terminali hardware su cui è installato l’applicativo Vocollect, collegati a cuffie e microfono Vocollect SR. La strumentazione può essere, a seconda delle necessità, sia indossata dal magazziniere, sia installata su un carrello elevatore. I risultati hanno visto una crescita media della produttività pari al 30% circa, considerando il personale “liberato” dalle attività di picking per essere destinato ad altre mansioni; considerando invece l’accresciuta velocità delle attività di prelievo il miglioramento delle performance si attesta attorno al 20%.

Un’applicazione basata su penna ottica per la rete vendita di Miss Bikini

L’

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offerta di Teobras - azienda romana titolare del marchio Miss Bikini - si compone di due linee di costumi da bagno, abbigliamento e accessori dedicati al pubblico femminile. I prodotti sono distribuiti attraverso una rete di 700 negozi multimarca e diversi punti vendita monomarca nelle più importanti capitali e luoghi turistici europei. Con lo scopo di migliorare la gestione dei processi commerciali, Miss Bikini ha adottato un sistema di acquisizione degli ordini attraverso penna ottica digitale, integrato con l’ERP aziendale per la ricezione in tempo reale degli ordini compilati. L’azienda ha dotato la sua rete vendita di circa trenta penne ottiche digitali. La penna è dotata di una telecamera ad infrarossi incorporata che permette la registrazione dei dati scritti durante la compilazione di un apposito modulo di raccolta ordini. Le informazioni sono poi trasmesse dalla penna al telefono cellulare dell’agente attraverso connessione Bluetooth e vengono inoltrate via GPRS all’ERP aziendale. In automatico, dall’immagine grafica PDF dell’ordine vengono rilevati, attraverso l’uso di un sofisticato sistema di riconoscimento della scrittura, i dati utili per la creazione all’interno dell’ERP aziendale. Grazie alla penna digitale l’agente, senza l’ingombro di un PC portatile, può redigere gli ordini direttamente con il cliente ed inviare i dati al termine di ogni visita. La tempestività dell’intera operazione assicura una ripercussione di efficienza su tutta la filiera. Ad esempio, il riordino delle materie prime può venire effettuato sulla base di quanto effettivamente ordinato dai clienti, con una conseguente diminuzione delle scorte di sicurezza in magazzino.

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Wireless Supply Chain

Il tablet sale a bordo degli elicotteri di soccorso alpino

U

n tablet industriale touch screen a bordo degli elicotteri per facilitare i soccorsi. È la soluzione scelta da Rega, la divisione di Swiss Air che si occupa di servizi di assistenza medica aerea sulla scena di incidenti. La maggioranza degli interventi coinvolge l’utilizzo di elicotteri, il miglior mezzo per effettuare ricerche ed evacuazioni o portare assistenza a scalatori e sciatori, con un equipaggio composto da un pilota, un paramedico, un dottore e, solo in casi particolarmente complessi, anche uno specialista di soccorso alpino. Lo spazio ed il peso a bordo sono fattori decisivi, soprattutto nei casi di soccorso ad alta quota, per i quali ogni chilo in più dedicato ad equipaggiamento, carburante o personale può risultare decisivo per il successo dell’operazione. Per questo motivo, ciascun elicottero è stato dotato del tablet industriale touch screen Motion F5.

Ciò permette di diminuire il peso della documentazione di bordo che include mappe geografiche, manuali di uso dell’elicottero, checklist operative, bollettini meteo ecc., per un totale di oltre 6 chili di materiale cartaceo. Oltre al consistente peso aggiuntivo, tali informazioni spesso non erano aggiornate. Grazie al nuovo tablet le informazioni vengono quotidianamente aggiornate in modo semplice all’interno della memoria del computer. Inoltre, la semplicità d’uso dei tablet e la navigabilità dei manuali attraverso collegamenti ipertestuali consente una miglior consultazione dei manuali, garantendo un maggior supporto operativo. Dopo due mesi dall’introduzione della nuova applicazione, piloti e paramedici hanno proposto l’estensione dell’utilizzo del tablet di bordo anche per la stesura dei rapporti medici relativi agli interventi di soccorso portati a termine.

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Magazzini efficienti per Twinings Twinings nasce oltre 3 secoli fa, nel 1706, quando Thomas Twining iniziò a vendere tè nel suo negozio di Londra, facendolo diventare, in pochi anni, la più popolare bevanda tra i sudditi di Sua Maestà la Regina d’Inghilterra. Ancora dopo dieci generazioni, il tè Twinings continua ad essere venduto in tutto il mondo. L’azienda ha recentemente ampliato la propria presenza in Europa con la costruzione di uno stabilimento produttivo in Polonia, che dovrà operare con gli stessi standard qualitativi degli esistenti stabilimenti inglesi. Proprio per questo motivo, Twinings ha adottato presso il magazzino del nuovo stabilimento una soluzione basata su terminali industriali in radiofrequenza, permettendo il controllo in tempo reale dei processi logistici, dalla ricezione e stoccaggio delle materie prime fino allo stoccaggio e spedizione dei prodotti finiti. Grazie all’utilizzo di terminali industriali palmari e veicolari, Twinings ha conseguito un

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consistente incremento della produttività degli operatori, oltre ad una riduzione degli errori di inventario ed alla visibilità in tempo reale delle giacenze di magazzino.



a cura di Marta Valsecchi

Mobile Content & Internet

I nuovi sistemi operativi scuotono il mercato mondiale degli smartphone

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L

a sfida fra sistemi operativi continua a ridefinire i contorni dell’effervescente mercato degli smartphone (+55% di unità vendute nel 2010 secondo IDC). È declino per Symbian, abbandonato da un numero crescente di vendor, principalmente a vantaggio di Android, che ha ormai raggiunto una quota del 25% delle vendite. Se nel terzo trimestre 2009 la quota di dispositivi Symbian (perlopiù Nokia) era pari al 45%, 12 mesi dopo è scesa infatti al 37% (dati Gartner). Microsoft nel frattempo è impegnata nel debutto della versione 7 di Windows Mobile, che al momento vede una quota di mercato del 3%, mentre RIM perde qualche punto percentuale scendendo al 15% e Apple iOS cresce lievemente, arrivando al 17%. I produttori di terminali sembrano sempre meno favorevoli a Symbian. Infatti, dopo che Sony Ericsson aveva annunciato l’intenzione di non sviluppare più nuovi prodotti basati su questo sistema operativo, è stata la volta di Samsung, che con un comunicato di fine settembre indirizzato agli sviluppatori ha fissato al 31 dicembre la fine del supporto al SO. Samsung d’altro canto è impegnata su più fronti: oltre ad Android, fa uso del proprio sistema operativo Bada OS, e ha già presentato diversi terminali basati su Windows Mobile 7 di Microsoft. Questi annunci hanno contribui-

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to alla decisione da parte della Symbian Foundation di effettuare un notevole ridimensionamento del personale e di limitarsi, in futuro, ad essere il soggetto giuridico responsabile della gestione delle licenze di Symbian, ma non dello sviluppo del progetto. Nokia, in controtendenza, continua invece a investire sul sistema operativo, forte della quota di mercato di maggioranza detenuta sia nel mercato complessivo dei telefoni cellulari, sia in quello delle soluzioni smartphone. In particolare, sta puntando il suo rilancio nel segmento smartphone sul nuovo modello di punta (Nokia N8) equipaggiato della versione del sistema operativo Symbian 3. Microsoft è invece tornata in corsa nella competizione con Windows Mobile 7, disponibile in Italia in prodotti di HTC, LG e Samsung, distribuiti dai principali operatori e in open market. Il nuovo sistema operativo presenta un’interfaccia grafica personalizzabile e molto intuitiva, organizzata per “hub” – piccoli riquadri animati presenti nella pagina di accesso – che permettono di integrare in modo dinamico tutte le funzionalità più utilizzate nell’intento di offrire ai consumatori un accesso rapido alle varie funzionalità. Resta ora da vedere come reggerà il confronto con i suoi più noti e agguerriti competitor.

Social Network, sempre più Mobile e Video

I

l fenomeno dei Social Network, e in particolare Facebook, sta avendo un ruolo molto importante nello sviluppo e nella crescita del Mobile Internet, stimolando tra l’altro la diffusione e la condivisione di video da parte degli utenti: la società fa sapere che ogni mese ne vengono caricati complessivamente più di 20 milioni, la maggior parte condivisi attraverso un telefonino. Inoltre gli utenti, che hanno ormai superato il mezzo miliardo, guardano circa 2 miliardi di video al mese. “Il traffico video è cresciuto lo scorso anno grazie soprattutto al fatto che sempre più persone utilizzano il cellulare per caricarli sul sito”, ha spiegato Josh Wiseman, Engineering Manager di Facebook. Forte del suo successo, Facebook ha introdotto – per ora solo in pochi Paesi – una funzionalità per la propria applicazione Mobile che permette ai punti vendita di pubblicare coupon e offerte speciali cosicché gli utenti possano conoscere le promozioni disponibili vicino al luogo in cui si trovano. Anche i blog sono sempre più Mobile. Un recente studio condotto da Technorati, ad esempio, rileva come il 25% dei


Il nuovo mercato dei Pad:

bloggers acceda principalmente al proprio sito da smartphone e che il 40% di questi abbia modificato il proprio modo di scrivere, puntando su post più brevi e scritti ad impulso. Inoltre, piattaforme di blogging come WordPress hanno lanciato applicazioni per smartphone che ne incentivano l’utilizzo in mobilità. L’importanza e il successo di questi fenomeni ha portato anche alla nascita di nuovi Social Network. Tra questi si cita Path: la sua principale caratteristica è la voluta limitatezza del numero di amici che si possono integrare alla propria lista (massimo 50). Proprio per questo, viene definito dagli ideatori “personal network”. Path nasce per ambiente Mobile e non Desktop: esiste già un’applicazione per Android, iPhone e BlackBerry. Il principale obiettivo che si pone è la condivisione di foto: lo sharing d’immagini personali risulta, infatti, un’attività da riservare alle persone più importanti della propria vita.

Anche nel nuovo mercato dei tablet Pc, è stata Apple a tracciare la strada, con un prodotto fortemente innovativo che, facendo leva sul suo presidio a 360 gradi del terminale (dall’hardware al software), offre una user experience di alto livello all’utente. Apple, su iPad, oltre all’esperienza del browsing, ha ripreso anche il modello Application store caratteristico dell’iPhone - modello che potrebbe condizionare l’evoluzione dell’accesso ai contenuti da Pc. I principali competitor - come Research in Motion, Samsung e Toshiba - stanno già proponendo soluzioni simili, cercando di differenziarsi per form factor, fascia di prezzo, feature e in alcuni casi dotando i propri tablet Pc di sistema operativo Android, che ad oggi sembra il sistema operativo per smartphone maggiormente in grado di competere con iOS. Lenovo ha deciso, invece, di puntare su un prodotto ibrido, con tastiera sganciabile che può essere quindi convertito in netbook, quando l’uso della tastiera “fisica” diventa irrinunciabile. Cisco ha invece reso noto di stare ultimando un particolare tablet business pensato per la videoconferenza e dotato di un’apposita docking station con tanto di cornetta telefonica integrata. Il device è basato su piattaforma Android, sarà disponibile da marzo 2011 e l’azienda ha dichiarato l’intenzione di lanciare un programma per sviluppatori focalizzato su una logica business e di costruire un proprio marketplace. Rimane il punto interrogativo sulla reale penetrazione che questi nuovi dispositivi riusciranno ad avere sul mercato e, conseguentemente, sul successo dei nuovi modelli di business per editori e fornitori di contenuti. I primi numeri parlano di un’esplosione dei tablet Pc nel 2010, con previsioni di vendite intorno ai 20 milioni di unità e una market share di Apple attualmente pari al 95%. Nei prossimi anni, gli analisti di Gartner si aspettano un ulteriore balzo in avanti, con vendite superiori ai 50 milioni di pezzi nel 2011 e ai 200 milioni nel 2014.

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è partita la rincorsa a Apple


Mobile Content & Internet

Neomobile acquisisce Zero9

È

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stata annunciata lo scorso 9 settembre l’acquisizione da parte di Neomobile di Zero9, uno dei principali player nel mercato del Mobile Entertainment, specializzato nei servizi di Dating e Community, con sede a Milano e una filiale in Brasile, dove nel 2010 (attraverso la sua controllata Zero9 do Brasil) ha raggiunto 2,5 milioni di utenti attivi nei servizi di Mobile Dating con il brand Club KdV. Grazie all’acquisizione di Zero9 - e alla precedente acquisizione di Arena Mobile, avvenuta nel 2009 - Neomobile rafforza il proprio posizionamento strategico ed il portafoglio prodotti a livello globale sia nei suoi comparti più consolidati (Mobile Content) che in quelli emergenti del Mobile Marketing e Mobile Payment. Secondo le proiezioni di Yankee Group, il comparto Mobile Premium Content e Application vedrà una crescita di oltre il 40% nei prossimi anni, passando dai 63 miliardi di euro del

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2009 a 90 miliardi di euro nel 2013. Secondo Juniper Research, inoltre, il mercato del Mobile Payment raggiungerà quota 236 miliardi di euro, sempre nel 2013. Gianluca D’Agostino, Amministratore Delegato di Neomobile, riguardo all’operazione ha dichiarato: “Questa acquisizione segna un’altra tappa fondamentale nella storia di Neomobile che conferma di essere un’azienda tesa alla crescita e alla creazione di valore, grazie all’intraprendenza del suo management e alla fiducia e commitment di tutti gli azionisti. Il deal Zero9 è parte integrante di una strategia di continua espansione internazionale, rivolta nel 2010 soprattutto verso i mag-

giori mercati sudamericani. La leadership in Brasile ci consentirà di valorizzare in tale mercato la partnership con gli operatori mobili e i media locali, e di giocare un ruolo chiave nel percorso di consolidamento in corso nel nostro mercato, sia a livello locale che globale”. Nel primo semestre 2010, Neomobile ha visto crescere il proprio giro d’affari di circa il 60% rispetto al 2009. L’obiettivo annunciato a inizio anno di toccare nel 2010 100 milioni di euro di fatturato, sviluppato in partnership con gli operatori mobili, sarà ampiamente superato grazie alla crescita in corso e alla finalizzazione di questa operazione.

Creare una versione Mobile del sito ora è più semplice Vista la continua crescita del numero di utenti di Mobile Internet, sempre più anche i siti Web della “coda lunga”, quelli cioè meno frequentati e di nicchia, mostrano interesse a creare un sito ottimizzato per la fruizione da cellulare. Per questo sono nati diversi servizi di creazione di siti ottimizzati e di rendering automatico dei siti per molteplici modelli di cellulari (ad es. Libero Tutti o BidADV). Ad oggi, sono già 1.500 i siti creati, ad esempio, con Libero Tutti, che potranno anche monetizzare il traffico sul proprio sito Mobile aggiungendo annunci pubblicitari dei circuiti Adsense o Admob. Tutti i siti parte del circuito, sono stati, inoltre, coinvolti in un contest intitolato “Libero Mobile Awards”, che prevede per i 7 siti vincitori un premio di una campagna pubblicitaria da 10.000 euro per promuovere il proprio sito o blog sulla homepage del portale Libero. Alla votazione partecipano sia gli utenti, che una giuria di professionisti: i primi potevano votare i propri siti Mobile preferiti con il “Mi piace” di Facebook; i secondi premieranno i 7 siti con i contenuti più originali e completi, tra i 90 più apprezzati dagli utenti.


a cura di Emanuela Pala

RFId e NFC

Securepol garantisce controllo totale su ritiro e spedizione di pacchi a valore Securpol Group Srl è una società di vigilanza e sicurezza che tramite una pluralità di servizi garantisce un controllo totale sul ritiro e sulla spedizione di pacchi a valore. Dispone di una cospicua flotta di mezzi blindati dislocati sul territorio nelle varie sedi nazionali. La continua ricerca in innovazione tecnologica è una caratteristica distintiva in Securpol perché rappresenta la leva per migliorare ogni giorno i sistemi di sicurezza offerti ai propri clienti. Un servizio innovativo di tracciabilità permette la distribuzione dei beni door to door in tutta Italia in tempi differenziati: una soluzione Web e Mobile realizzata da DAXO ha permesso di armonizzare l’intero processo logistico. I caveau, informatizzati con sistemi barcode, e le sale conta garantiscono i massimi livelli di sicurezza.

Securpol come sviluppo futuro prevede la sostituzione del sistema barcode con la tecnologia RFId. In questo scenario, con la nuova soluzione, Securpol riesce a: • certificare e gestire il ritiro del bene presso il cliente; • tracciare il bene durante gli spostamenti tra sedi Securpol; • certificare l’avvenuta consegna presso il cliente finale; • eliminare la carta e adottare un sistema informatico per ottimizzare il processo logistico, ridurre i tempi destinati al controllo e, soprattutto, eliminare la possibilità dell’errore umano. Utilizzando questa tecnologia, Securpol ha evidenziato la riduzione dei tempi di spedizione e di certificazione delle singole consegne.

Argol cerca flessibilità

e preferisce i tag RFId ai codici a barre

Le tecnologie RFId continuano a confermare il loro potenziale in ambito logistico, garantendo l’automatica identificazione e tracciabilità dei prodotti. È questo il caso di Argol, società del Gruppo Bonzano: la sua divisione Oil&Gas, che presta da oltre 10 anni il servizio di operatore logistico “3PL” per la società Nuovo PignoneGE Oil&Gas, ha scelto la tecnologia RFId per la movimentazione di tutti gli imballi in entrata pari a circa 15.000 colli e 14.000 spediti. Obiettivo del progetto è stato quello di automatizzarne le transazioni supportando le fasi di ricevimento, movimentazione interna e spedizione. Per far ciò si è valutato anche l’utilizzo di un “classico” sistema barcode: la scelta è tuttavia ricaduta sull’RFId in quanto il codice a barre, nonostante un maggior risparmio sui costi di progetto, non avrebbe garantito il grado di flessibilità desiderato. L’azienda cercava infatti una soluzione estendibile all’intera supply chain, elemento essenziale per garantire la chiave di accesso a nuovi servizi con nuovi partner e consolidare gli attuali. La soluzione prevede quindi l’applicazione di un tag UHF all’imballo per la sua identificazione univoca e di un secondo tag in terra, permanente, dove verrà registrato il nome dell’ubicazione. Il muletto pertanto al passaggio dei piazzali leggerà il tag posizione e, al carico / scarico del collo, tramite la lettura del tag su collo, ne definirà la correlazione ubicazione / nome collo. Il sistema è inoltre supportato dalla tecnologia Wi-Fi, con la copertura completa dello stabilimento. I benefici attesi sono quindi legati alla razionalizzazione delle risorse, e, a medio / lungo termine, alla possibilità di fornitura di servizi con relativo vantaggio competitivo.

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a città di Nizza si conferma ancora una volta in prima linea nella diffusione della tecnologia NFC a supporto del cittadino. Nel corso del convegno “Carte 2010”, promosso dall’Associazione Bancaria Italiana a Roma è stato infatti presentato il progetto “Cityzi”, che coinvolge Oberthur Technolo-

gies, Bouygues Telecom e Orange, che ha pianificato la vendita di 500.000 telefonini NFC entro il 2011, SFR e due banche francesi. Obiettivo del progetto, voluto e finanziato dal ministero dell’Industria, è offrire una serie di servizi completi basati su tecnologia NFC su mobile per “facilitare la vita” al cittadino; e proprio

su questo concetto gioca il nome Cityzi, città facile, storpiatura alla francese dell’inglese “easy”. L’implementazione in Nizza è solo il primo passo di un progetto più ampio che prevede l’ampliamento fino a coprire l’intero territorio nazionale nel 2012. Grazie a Cityzi sarà infatti possibile acquistare con il cellula-

re NFC titoli di viaggio del trasporto pubblico, effettuare pagamenti presso gli esercenti autorizzati e accumulare ed utilizzare punti fedeltà. Attraverso la lettura di appositi tag posizionati in diversi punti della città sarà inoltre possibile informarsi su itinerari e orari dei mezzi pubblici o acquisire informazioni turistiche.

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In Francia i cellulari NFC semplificano la vita


RFId e NFC

Antitaccheggio RFId per ridurre i furti di beni di lusso

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l tema dell’RFId legato all’antitaccheggio è quanto mai attuale specialmente in quei settori in cui ci sono tutti i presupposti per una rapida diffusione delle tecnologie RFId (es. tessileabbigliamento). Proprio del fenomeno dell’antitaccheggio si è parlato il 19 ottobre scorso, alla presentazione dei risultati del Barometro Mondiale dei Furti nel Retail 2010, indagine indipendente sul numero e la tipologia di furti commessi all’interno dei punti vendita e della Grande Distribuzione, condotta dal Centre for Retail Research di Nottingham, e patrocinata da Checkpoint Systems. La ricerca ha mostrato come proprio il settore dell’abbigliamento, in particolar modo se di lusso e per bambini, inclusi gli accessori firmati, sia al primo posto per incidenza del fenomeno. Fattori importanti nella riduzione dei furti presso il punto vendita sono risultati essere prevenzione e formazione e l’innovazione tecnologica. In quest’ultima area la possibilità di avere capi taggati alla fonte è una grande opportunità per le aziende ma allo stato attuale non sembra sufficiente, da sola, ad arginare un fenomeno dalle mille sfaccettature e in continua evoluzione, caratterizzato da una forte componente psicologica e sociologica.

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RFId Tag Yearbook 2010 È stato presentato in ottobre RFID Tag Yearbook 2010, primo database on line di tag RFId. Realizzato in collaborazione tra Loft Media Publishing e Veryfields, l’RFID Tag Yearbook 2010 raccoglie e descrive più di 700 tag RFId UHF ed HF presenti sul mercato. Le schede dei tag sono concepite in modo tale da offrire una panoramica completa dell’offerta di tag e delle loro diverse caratteristiche; ognuna di esse comprende infatti

diverse informazioni tra cui una foto, il nome del prodotto, la frequenza operativa, la tipologia di alimentazione, i protocolli supportati, le dimensioni, la resistenza termica e ambiti applicativi raccomandati. Le schede sono inoltre organizzate secondo il substrato di base ed i materiali di cui i tag sono ricoperti: Dry inlay / Label / Wet inlay, Special tag, Hard tag, Special label, Ticket / Badge, Wristband, Keyfob.


Tracciabilità e visibilità nella filiera di produzione di bottoni

di madreperla per Berbrand trasparenti, tramite tecnologia RFId. L’attività di produzione dei bottoni è infatti caratterizzata da diverse fasi di produzione, incluse numerose personalizzazioni e variabili che comportano un elevato numero di referenze (superiore a 100.000), di movimentazioni e di lavorazioni, eseguite anche in conto terzi, presso laboratori distribuiti su una vasta area geografica, dal Vietnam all’Italia. L’applicazione prevede quindi la scrittura, durante la prima fase di produzione, di un’etichetta RFId applicata direttamente ai sacchetti dagli addetti alle operazioni di imballaggio delle varie unità produttive. In questo modo è possibile tenere traccia, in primo luogo, della posizione del lotto all’interno della filiera ed, in secondo luogo, della storia del bottone (anche successiva alla consegna per semplificare la gestione del post-vendita). Terminate le lavorazioni, all’arrivo nell’unità logistica – situata in Italia – viene eseguito un controllo a scatola chiusa sulla correttezza del contenuto, accompagnato da un controllo standard di tipo qualitativo su un campione di ogni singolo lotto, evidenziando eventuali difformità rispetto a quanto atteso, sia in entrata che in uscita. Ogni lotto di prodotto, potrà quindi essere identificabile fino alla conchiglia d’origine con un semplice palmare o cellula-

re con tecnologia di lettura barcode o RFId. Inoltre, il nuovo sistema consente la velocizzazione delle operazioni di gestione della merce in ricezione/spedizione con un abbattimento del 50% dei tempi di gestione della merce in arrivo dalle unità produttive ed anche la velocizzazione degli interventi legati alla logistica, registrando automaticamente i diversi passaggi di stato e verificando la completezza delle operazioni svolte rispetto alle pianificate, aumentando il grado di visibilità e controllo sulla supply chain.

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erbrand, azienda operante nel settore della madreperla dal 2002, fa della sostenibilità e della qualità dei propri prodotti il principale punto di forza. Per questo, il monitoraggio e la certificazione degli aspetti della filiera sono da sempre temi di primario interesse. Per aumentare il grado di visibilità e controllo proprio su tali attività di produzione dei bottoni, Berbrand ha deciso di introdurre un nuovo sistema di tracciabilità: tale sistema è stato sviluppato all’interno del progetto T.O.P. (TrackingOriginalProducts) finanziato dalla Regione Lombardia. Obiettivo del progetto, che vede come partner il Politecnico di Milano nella struttura dell’RFId Solution Center, il laboratorio CATTID dell’Università La Sapienza di Roma, SAIT S.r.l., SAGE sas, TMT Emozioni Srl, Lorad Srl, Niagara Belt e Berbrand Srl, è lo sviluppo di un sistema di tracciabilità e certificazione dell’originalità di prodotto basato su tecnologie di identificazione (RFId e NFC in primis). Nello specifico, l’applicazione – vincitrice del Premio Innovazione ICT nelle funzioni Logistica, Operations e Supply Chain a SMAU 2010 (tenutosi dal 20 al 22 ottobre scorso) – prevede l’identificazione dei bottoni, confezionati e movimentati in lotti posti in appositi sacchetti plastici

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Mobile Worker è costituito da quattro moduli principali: WAREHOUSE per la a tracciabilità merci-magazzino, FIELD per pianificazione e monitoraggio attività sul campo, ASSET per identificazione ed inventario beni, DELIVERY per pianificazione e certificazione delle consegne.


a cura di Laura Cavallaro

Mobile Marketing & Service

InformAzione pianifica una campagna Mobile basata su logiche di device-targeting coli e difficoltà della vita quotidiana. La campagna Mobile, pianificata in collaborazione con Digitouch, agenzia specializzata in direct e digital marketing, prevedeva la realizzazione di banner e annunci testuali pubblicati sul portale Mobile di Google e su molti altri Mobile Site. Dalla landing page cui i banner rimandano, gli utenti potevano visionare i video dei relatori che avevano partecipato alle edizioni precedenti dell’evento,

chiamare la segreteria organizzativa o compilare un form per essere ricontattati in un secondo momento. La campagna ha puntato su una strategia di devicetargeting indirizzando la comunicazione ai soli possessori dei device riconducibili al target desiderato: infatti, identificando il target dell’evento come di provenienza business e di alto profilo culturale, la campagna è stata diretta ai possessori di Blackberry, iPhone e altri business phone.

Post-click pari al 40% per il

Mobile advertising localizzato di O2 Il tema dell’advertising localizzato è oggetto dei primi “esperimenti sul campo” misurabili. E i risultati sembrano essere soddisfacenti. Navteq ha reso pubblici lo scorso novembre i risultati della campagna pubblicitaria mobile basata sulla localizzazione realizzata per O2, operatore telefonico britannico, che promuoveva la possibilità di vincere biglietti omaggio per l’ingresso a concerti o eventi speciali. La campagna, effettuata nel Regno Unito e indirizzata ai possessori di smartphone Nokia, si è basata sulla tecnologia Navteq Location Point e sulle mappe Ovi Maps, e prevedeva l’invio di comunicazioni ad hoc agli utenti che si trovavano nelle vicinanze di una delle dodici

strutture per i concerti che fanno capo a O2 disseminate sul territorio britannico. Avvenuta la localizzazione tramite il modulo GPS, gli utenti ricevevano un messaggio. I risultati dichiarati sono più che buoni: il 20% degli utenti ha accettato di ricevere la comunicazione e, di questi, il 40% ha poi partecipato al concorso accedendo al sito e compilando un form di registrazione (funzionalità click-to-web) o ha richiesto una mappa per essere condotto all’ingresso della struttura (funzionalità click-to-store). Presupposti positivi che possono far presagire interessanti sviluppi di marketing basati su questa tecnologia, che potrebbe essere applicata a breve anche in Italia.

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D

al mondo della formazione arriva un’ulteriore dimostrazione che, sfruttando le caratteristiche peculiari del Mobile, si riescono a raggiungere interessanti target di nicchia. Per rafforzare la propria campagna di comunicazione e favorirne l’efficacia, InformAzione – azienda di formazione manageriale

– ha utilizzato una campagna di Mobile Display Advertising per promuovere l’evento “21 Minuti – I Saperi dell’Eccellenza”. L’evento, che si è svolto a Milano a fine novembre, ha ospitato sul proprio palco 21 relatori provenienti dai mondi della filosofia, dell’arte, della scienza e dell’economia, che hanno raccontato in 21 minuti quali sono state le strategie, la creatività, la visione che hanno permesso loro di superare gli inevitabili osta-


Mobile Marketing & Service

L’ingresso di Apple scuote

il mercato USA del Mobile Advertising

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opo il lancio di iAd, il sistema lanciato da Apple per veicolare messaggi pubblicitari su tutti i dispositivi iOS e le relative applicazioni, si iniziano a tirare le somme del mercato del Mobile Advertising. Secondo i dati forniti da BusinessWeek, basati su una ricerca IDC e relativi al mercato nordamericano, iAD dovrebbe

assestarsi ad una quota del 21% entro la fine del 2010, mentre Google riduce la propria dal 27% al 21%. In calo anche la quota di Yahoo, che passa dal 10% al 7%, mentre quella di Microsoft si riduce dal 12% al 9%. Queste rapide variazioni sono dovute al fatto che il mercato è ancora molto ridotto in termini di numeri assolu-

ti - appena 187 milioni di dollari complessivamente nel 2010 e 128 milioni nel 2009 - niente se paragonati ai 10,9 miliardi generati dal business delle ricerche online solo negli Usa. Secondo diversi analisti, il potenziale della pubblicità su cellulare potrebbe arrivare intorno ai 2 miliardi di dollari entro il 2014, anche se le stime sono particolarmente

ottimistiche. La posizione di Google verrà forse ora rafforzata dopo l’annuncio di fine settembre dell’azienda di avere introdotto una nuova funzionalità in Google Mobile, già ribattezzata “hyperlocal advertising”, ovvero “pubblicità iperlocale”. La funzione permetterà, sfruttando il modulo di localizzazione e la rete Internet , di visualizzare i risultati cercati identificando i più vicini alla propria posizione. Non sarà quindi più necessario specificare la via, la città o altre informazioni fino ad ora richieste per indirizzare la ricerca,

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Ringo verso il mondo Digital per instaurare una relazione di valore coi clienti Ringo ha lanciato il 1 settembre 2010 la nuova campagna “Vinci & Colleziona Ringo”, che si protrarrà fino al 31 marzo 2011, mettendo in palio diversi premi a sfondo calcistico firmati da Kakà e dando la possibilità ai partecipanti di prendere parte alla quarta edizione del torneo calcistico Do You Ringo Championship. “Abbiamo intrapreso questo cammino verso il mondo digitale con Ringo, un brand che per affinità di target e spirito di marca, più di altri si presta a sperimentare meccaniche e canali digitali - afferma la responsabile Barilla del progetto, Chiara Trabattoni -. È stata una scelta importante che oggi, giunti alla seconda edizione,

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inizia a dare i suoi frutti e mette in luce tutte le potenzialità degli strumenti di progress marketing applicati ad un’attività promozionale che si pone anche l’obiettivo di instaurare una relazione personalizzata con i suoi interlocutori“. L’iniziativa prevede un Instant Win cui si partecipa acquistando un qualsiasi formato delle confezioni di prodotti dell’azienda ed inviando il codice contenuto all’interno della confezione via sms o digitandolo nell’apposito form del sito web. In pochi secondi il partecipante scoprirà se ha vinto uno dei 1.000 palloni Ringo 2011 in palio, mentre in

caso contrario potrà comunque partecipare alla collection digitale che permette di accumulare punti virtuali per aggiudicarsi ulteriori premi. La piattaforma, generata e gestita da Advice Group, società che sviluppa soluzioni di marketing con

sede a Torino, consente inoltre di integrare il servizio clienti attivando in automatico l’info tracking mobile, attraverso il quale i vincitori sono costantemente aggiornati via sms sullo stato della consegna, alleggerendo i carichi di lavoro del call center. Il valore dell’iniziativa risiede nella strategia integrata di Customer Relationship Management con cui è stata concepita. Ringo infatti instaurerà, per tutta la durata del concorso, una relazione continuativa con i propri clienti: l’esito di non vincita nell’instant win diventa per esempio l’occasione per indicare


il saldo punti collection o eventuali informazioni accessorie alla partecipazione e alla comunicazione. Ai clienti più fedeli e “interattivi”, che rispondono alle iniziative proposte, verranno offerte a soglie intermedie ulteriori premi e punti omaggio. L’iniziativa infatti rientra in un più ampio progetto di MLM (Mobile Loyalty Management) che consente di monitorare le redemption in tempo reale, consultando le giocate, i punti accumulati, la frequenza di gioco. Inoltre, permette di misurare in progress gli effetti delle promozioni, fornendo l’opportunità di migliorare le redemption e consentendo di contenere le percentuali di abbandono della collection con azioni ad hoc.

L’applicazione smartphone di Lufthansa fa crescere il business

S

i è concluso lo scorso ottobre a San Francisco lo Smaato Mobile Advertising Award, un concorso indetto per premiare l’applicazione per smartphone che più si è rivelata un efficace strumento per la crescita del business. Tra le aziende in concorso, tra cui Hugo Boss e BMW, è stata Lufthansa ad aggiudicarsi il premio. Utilizzando l’applicazione gli utenti possono consultare in qualsiasi momento l’orario dei voli della compagnia e informarsi sulla situazione dei voli in arrivo e in partenza in tutti gli ae-

roporti. Con la funzione “Webview” si possono inoltre prenotare voli, effettuare il check-in online e scegliere il posto a bordo, ma anche utilizzare sempre e ovunque molti altri servizi che semplificano la preparazione e il corso dei viaggi in aereo. Secondo dichiarazioni della compagnia aerea, l’introduzione dell’applicazione per smartphone ha apportato importanti vantaggi al business, contribuendo in maniera significativa all’aumento del fatturato e alla fidelizzazione della clientela. www.wireless4innovation.it

dato che tutto avverrà in automatico. Google Mobile può essere utilizzato su varie piattaforme – Android, iPhone, Symbian e Windows Mobile - ed è completamente gratuito. Accedendo al link m.google. it/search dal browser del cellulare si verrà indirizzati alla versione specifica per la piattaforma posseduta. Per quanto riguarda l’Europa, si attende di valutare le conseguenze del lancio di iAd, avvenuto a dicembre con una campagna di Unilever, per capire quali impatti avrà sul mercato del Mobile Advertising.

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a cura di Paola Capoferro Ronchetta

Mobile Force & Mobile Workspace

L’

Università di Bologna, il più antico ateneo del mondo occidentale oggi esistente, consente l’accesso ad internet, ai docenti e agli studenti, con l’ausilio di un’infrastruttura allo stato dell’arte. È infatti da sette anni, ovvero da quando la rete dati di Ateneo ha cominciato a espandersi in maniera sempre più rapida, che il CeSIA (Centro Servizi Informatici dell’Università di Bologna) - in partnership con Lantech Solutions - ha disegnato e negli anni potenziato le infrastrutture a servizio dell’articolata distribuzione dei siti didattici dell’università - circa settanta sedi solo a Bologna e oltre un centinaio dislocate nelle altre città -. Per quanto riguarda la copertura wireless, nell’area di Bologna presso il 40% delle sedi è possibile collegarsi in mobilità, grazie all’installazione di circa 350 access point. Nell’area dei Poli della Romagna invece si stima una copertura wireless maggiore, in considerazione delle predisposizioni realizzate

Infrastrutture e servizi di rete veloci e affidabili per l’Università di Bologna nell’ambito di progetti più recenti. Inoltre è presente il collegamento con reti Hyperlan tra cinque sedi dislocate nell’Appennino bolognese e a Cesenatico, in cui la fibra ottica non è ancora disponibile. Le infrastrutture di rete sono in parte di proprietà dell’Ateneo felsineo e in parte, soprattutto per quanto riguarda le dorsali in fibra ottica, legate al progetto “Lepida”, la rete in banda larga promossa dalla Regione Emilia Romagna. L’Università di Bologna è, infatti, tra gli azionisti di Lepida e si avvale di questa partecipazione societaria per appoggiare la propria infrastruttura fisica sulla rete in fibra ottica Lepida, secondo quanto precisato da Riccardo Dodi, Responsabile del Settore Reti e Sicurezza del CeSIA.

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Al via il nuovo servizio di teleassistenza nella provincia di Parma A Parma è stato rinnovato il servizio di teleassistenza (telesoccorso e telesorveglianza) per gli anziani rendendolo più semplice nell’utilizzo, meno costoso e capace di rispondere alle necessità di un numero maggiore di beneficiari. Il telesoccorso, con l’utilizzo di un telefono (fisso o cellulare) e un telecomando, prevede l’invio della richiesta di soccorso a una centrale operativa, attiva 24 ore su 24, che gestisce l’avvio di un soccorso immediato (118, vigili del fuoco, familiari, ecc.). Il servizio di telesorveglianza consentente la messa in sicurezza dell’ambiente domestico tramite dispositivi di controllo ambientale: il gestore del servizio potrà offrire dispositi-

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vi diversi di telesorveglianza, ad esempio per monitorare la temperatura (caldo/freddo), le fughe di gas, di fumo e i tentativi di intrusione. La nuova teleassistenza entrerà in funzione da gennaio 2011, e per i trentuno attuali utenti della telesorveglianza e i novanta del telesoccorso il servizio sarà gratuito per 3 anni. Il Comune – dimostrando grande attenzione verso i circa quarta mila anziani della provincia di Parma che vivono in casa propria - ha destinato al nuovo servizio circa 100mila euro, cui si aggiungono ulteriori 100mila euro da destinare a contributi a nuovi assistiti in particolare situazione economica. L’obiettivo è di raggiungere i 500 utenti.


Gli agenti di Tecniwork raccolgono gli ordini con l’iPad Con l’obiettivo di migliorare il livello di servizio ai clienti, Tecniwork ha scelto di dotare la propria rete vendita di circa 26 iPad con connettività basata su rete cellulare, allo scopo di facilitare un rapporto più immediato e diretto tra venditore e acquirente. Tecniwork è un’azienda fiorentina che da più di 25 anni si occupa della commercializzazione di una vasta gamma di articoli per l’estetica professionale, grazie al lavoro di 15 dipendenti e 30 agenti, per un totale di circa 6000 clienti attivi distribuiti in Europa, Cina, Medio Oriente e Sud America. Grazie al nuovo iPad, gli agenti di Tecniwork si collegano in modo veloce con il sistema informatico B2B adottato da Tecniwork per la comunicazione e la gestione degli ordini. Inoltre, l’agente ha

la possibilità di mostrare sullo schermo touch i prodotti nuovi sfogliando insieme al cliente in modo dinamico l’intera documentazione on line presente sul sito aziendale. La comunicazione tra gli agenti commerciali e Tecniwork consente, inoltre, lo scambio di informazioni in tempo reale a beneficio di un migliore servizio al cliente. Ora gli ordini raccolti vengono inviati in azienda con un risparmio di circa due giorni nei tempi di evasione rispetto alla situazione precedente. La standardizzazione delle operazioni di stesura dell’ordine, grazie all’intuitiva interfaccia touch, ha ridotto in modo consistente gli errori relativi all’inserimento manuale a sistema dei codici prodotto, con un notevole risparmio di tempo nella preparazione di ordini corretti.

L

indt & Sprüngli, noto gruppo che opera nel mercato del cioccolato, ha deciso di adottare una soluzione M2m per il monitoraggio delle celle frigorifere dei suoi prodotti. Per un’azienda che punta sulla qualità, mantenere intatti il gusto e la freschezza rappresenta uno dei punti chiave. Per questo il gruppo ha adottato una soluzione tecnologica che consente il monitoraggio delle temperature in 25-30 Transit

Point dispersi sul territorio italiano, non di proprietà dell’azienda, ma veri e propri centri di smistamento decentralizzati dei vari distributori alimentari, riforniti da trasporti che partono dai centri produttivi della Lindt & Sprüngli. La soluzione, realizzata da Monactive, prevede l’utilizzo di una piattaforma web con pagine dedicate e dispositivi di comunicazione dati GPRS installati presso i punti di deposito. Le informazioni di temperatura, rilevate ogni minuto dai sensori, sincronizzate con l’ora assoluta e analizzate con algoritmi

dedicati, generano allarmi per il superamento delle soglie critiche e sono raccolte in un database storico per la valutazione della bontà del trattamento dei prodotti alimentari presso ciascun deposito. La soluzione permette quindi di verificare in ogni momento le temperature, di rilevare immediatamente anomale e guasti, inviando segnalazioni di allarme sia sulla schermata web dell’operatore, sia con feed RSS agli smartphone dei responsabili Lindt & Sprüngli della gestione Transit Point e al personale di servizio del singolo centro.

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Una soluzione M2m garantisce la qualità del cioccolato Lindt


Mobile Force & Mobile Workspace

Al via a Roma e Milano

la nuova rete Mobile a banda larga di Telecom

È

ai blocchi di partenza a Roma e Milano la nuova rete Mobile a banda ultra larga - 21 Mbps - di Telecom Italia. Queste due rappresentano le prime tappe di un aggiornamento completo della rete Mobile che dovrebbe essere completato nel giro di tre anni, secondo quanto dichiarato

da Oscar Cicchetti, direttore Business Strategies & International Development. Nella visione dell’Amministratore Delegato di Telecom Italia, Franco Barnabè, se da un lato la diffusione di infrastrutture e servizi broadband ad alta velocità si deve scontrare con la scarsa “cultura digitale” del nostro Paese – il concetto di banda larga è ancora poco noto alla maggior parte della popolazione italiana – dall’altro rappresenta una chiave strategica per la competitività delle imprese e conseguentemente un elemento imprescindibile per lo sviluppo economico del nostro Paese. Proprio per questo in prima battuta il servizio a 21 Mbps sarà

destinato alle aziende, che potranno usufruirne grazie a delle chiavette progettate ad hoc per questa tecnologia, per poi essere esteso anche al mercato consumer. Contestualmente Telecom Italia provvederà al potenziamento della rete con un processo che prevede un radicale rinnovamento della sua componente radio, delle infrastrutture di trasporto e dei protocolli di comunicazione per poter supportare gli incrementi di velocità ed i volumi di traffico dati. L’obiettivo è di avviare entro la fine del 2011 i servizi a 42 Mbit/s ed entro la fine del 2012 di introdurre i servizi su tecnologia LTE (4G).

La videocomunicazione

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al centro delle strategie di BT e di Cisco Le aziende che sapranno sfruttare al meglio le nuove tecnologie per collaborare avranno un vantaggio rispetto alla concorrenza, perchè potranno essere più produttive e sapranno offrire ai clienti servizi e prodotti migliori. In tempi di crisi e di budget ridotti, queste soluzioni sono destinate a prendere sempre più piede. E le principali società di Tlc, che stanno sempre più spingendo sull’acceleratore delle tecnologie di Collaboration, rivedono le strategie in quest’ottica, ponendo un focus particolare sul video. Fra queste c’è BT, che ha esteso in ottica cloud la propria offerta di servizi di Conferencing (audio, Web e video), che poggia sulla rete a larga banda estesa a livello internazionale. Il servizio fornito da BT, utilizzato da 180mila utenti in oltre 55 Paesi, copre tutte esigenze delle grandi come delle aziende più piccole, dall’analisi della soluzione alla scelta del vendor fino alla formazione e assistenza

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h24. «La nuova offerta cloud-based – ha affermato il direttore marketing di BT Italia, Enrico Campagna – BT abbatte drasticamente i costi d’ingresso, consentendo ai clienti di pagare solo per i servizi erogati, che garantiscono un miglioramento dell’efficienza produttiva, una significativa riduzione dei costi di trasferta e un maggior rispetto dell’ambiente». Anche Cisco, che un anno fa ha acquisito lo specialista di videoconferenza Tandberg, ha annunciato una nuova strategia che punta a favorire l’adozione del video in azienda, rendendolo disponibile su tutti i terminali prodotti. Cisco stima che nel 2013 il 90% del traffico in rete sarà video. «Il video è la nuova voce, sarà pervasivo in tutte le applicazioni - ha affermato Gianmatteo Manghi, Director, Collaboration Solutions Mediterranean Geography – Tra breve, comunicare senza guardarsi negli occhi diventerà anacronistico». (M.G.)


S S E R VAT O R I . N E T

ict & management

PROSSIMI EVENTI LA SCHOOL OF MANAGEMENT

GLI OSSERVATORI ICT & MANAGEMENT

La School of Management del Politecnico di Milano, con oltre 240 docenti, e circa 80 fra dottorandi e collaboratori alla ricerca, dal 2003 accoglie le molteplici attività di ricerca, formazione e alta consulenza, nei campi del management, dell’economia e dell’industrial engineering che il Politecnico porta avanti attraverso le sue diverse strutture interne e consortili. Fanno parte della Scuola il Dipartimento di Ingegneria Gestionale, le Lauree e il PhD Program di Ingegneria Gestionale e il MIP, la business school del Politecnico di Milano. La School of Management ha ricevuto nel 2007 l’accreditamento EQUIS.

Gli Osservatori ICT & Management della School of Management del Politecnico di Milano (www.osservatori.net) vogliono offrire una fotografia accurata e continuamente aggiornata sugli impatti che le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) hanno in Italia su imprese, pubbliche amministrazioni, filiere, mercati, ecc. Gli Osservatori sono ormai molteplici e affrontano in particolare tutte le tematiche più innovative nell’ambito delle ICT: B2b – eProcurement e eSupply Chain, Banche 2.0, Business Intelligence, Canale ICT, Cloud & ICT as a Service, eCommerce B2c, eGovernment, Enterprise 2.0, eProcurement nella PA, Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione, Gestione Strategica dell’ICT, Gioco Online, HR Innovation Practice, ICT & Business Innovation nel Fashion-Retail, ICT & PMI, ICT Accessibile e Disabilità, ICT in Sanità, ICT nel Real Estate, ICT nelle Utility, ICT Strategic Sourcing, Information Security Management, Intelligent Transportation Systems, Mobile & Wireless Business, Mobile Content & Internet, Mobile Finance, Mobile Marketing & Service, Multicanalità, New Media & Tv, New Slot & VLT, NFC & Mobile Payment, RFId, Social Network, Unified Communication & Collaboration. OSSERVATORIO MOBILE MARKETING & SERVICE

27 GENNAIO 2011

Convegno di presentazione dei risultati della Ricerca 2010

Politecnico di Milano Aula Carlo De Carli Campus Bovisa Via Durando 10, Milano

Durante il Convegno verranno presentati i risultati della nuova Ricerca che si è posta i seguenti obiettivi: identificare i trend in atto con particolare attenzione a tutti gli strumenti più innovativi e ai nuovi device fruibili in mobilità; valutare puntualmente per alcune Aziende Utenti finali i benefici derivanti dall’implementazione di alcune iniziative di Mobile Marketing & Service, soprattutto se inserite in più ampi progetti di comunicazione multicanale; valutare le caratteristiche del target coinvolto; realizzare alcune stime quantitative su specifici segmenti del mercato in Italia, identificando alcuni possibili trend di crescita. La presentazione dei risultati della Ricerca sarà seguita da presentazioni e Tavole Rotonde, a cui parteciperanno investitori pubblicitari che hanno implementato interessanti iniziative di Mobile Marketing & Service e player della filiera che discuteranno delle evoluzioni del mercato. OSSERVATORIO eGOVERNMENT

2 FEBBRAIO 2011

Convegno di presentazione dei risultati della Ricerca 2010

Politecnico di Milano Milano

Durante il Convegno verranno presentati i risultati della nuova Ricerca che si è posta i seguenti obiettivi: analizzare i processi di sviluppo, gestione e monitoraggio delle iniziative di eGovernment e mappare alcune tra le principali iniziative di eGovernment attive sul territorio italiano al fine di misurare i risultati raggiunti dall’implementazione di progetti di innovazione, analizzare le soluzioni organizzative e tecnologiche approntate e presentare i modelli di business e i modelli tecnologici e organizzativi costituenti best practices; approfondire le tematiche relative a pagamenti multicanale nella Pubblica Amministrazione Locale, (nello specifico dei micropagamenti effettuati da Cittadini ed Imprese nei confronti di Comuni e Province per i servizi erogati) e riguardo l’archiviazione elettronica e conservazione sostitutiva (nello specifico lo studio dei modelli di adozione degli strumenti per la dematerializzazione, dei sistemi di archiviazione elettronica e conservazione sostitutiva impiegati da Comuni e Province italiane). La ricerca ha coinvolto più di 650 Enti, tra Comuni, Province e Regioni e visto l’analisi approfondita di circa 20 casi studio condotti tramite interviste dirette.

OSSERVATORIO NFC & MOBILE PAYMENT

9 FEBBRAIO 2011

Convegno di presentazione dei risultati della Ricerca 2010 Politecnico di Milano Aula Carlo De Carli Campus Bovisa Via Durando 10, Milano

Durante il Convegno verranno presentati i risultati della nuova Ricerca basata su un articolato insieme di attività: lo studio di tutti gli oltre 80 servizi di Mobile Payment attivi in Italia, la quantificazione del transato del Mobile Remote Payment in Italia, l’analisi di 12 applicazioni internazionali, l’analisi del comportamento di acquisto di alcuni utilizzatori di Mobile Remote Payment e di titolari di carte contactless, 4 Survey su un campione di esercenti appartenenti ad alcuni settori interessanti, alcune Business case approfonditi su alcuni esercenti, l’analisi quantitativa e qualitativa sul titolari ed esercenti del progetto pilota di Contactless Payment. La presentazione sarà seguita da due Tavole Rotonde a cui parteciperanno autorevoli testimoni aziendali che discuteranno delle evoluzioni del mercato. OSSERVATORIO NEW MEDIA & TV

25 FEBBRAIO 2011

Convegno di presentazione dei risultati della Ricerca 2010

Politecnico di Milano Aula Carlo De Carli Campus Bovisa Via Durando 10, Milano

Durante il Convegno verranno presentati i risultati della nuova Ricerca, realizzata in collaborazione con il Cefriel, che si è posta i seguenti obiettivi: valutare quantitativamente il mercato nelle sue principali articolazioni; analizzare i contenuti erogati in Italia attraverso le diverse piattaforme televisive digitali verificandone l’evoluzione nel tempo; individuare i principali trend in atto e tratteggiare i possibili scenari futuri. La Ricerca intende poi approfondire alcuni temi caldi: il fenomeno dell’Editoria online analizzando i DIVERSI modelli di business; la convergenza tra le diverse piattaforme, in particolare tra mondo “televisore-centrico” e mondo Web con particolare attenzione allo studio delle possibilità offerte dai decoder di ultima generazione e dai nuovi device; i contenuti/tecnologie più innovativi. La presentazione sarà seguita da una o più tavole rotonde a cui parteciperanno i principali player del settore.

P E R M A G G I O R I I N F O R M A Z I O N I V I S I TAT E I L S I T O

w w w. o s s e r v a t o r i . n e t


F

focus cio

L’innovazione Parmalat

da Collecchio

Dalla sede in provincia di Parma, il CIO Carlo Polese gestisce i Sistemi Informativi italiani e coordina le funzioni ICT delle varie società del Gruppo alimentare, presente in 16 Paesi. Fra i progetti più innovativi in via di attuazione, un sistema di Business Intelligence previsionale, iniziative in logica Enterprise 2.0, una soluzione per il Quality Monitoring delle attività produttive. E per le nuove esigenze di Mobility dei “colletti bianchi” è in arrivo un’architettura che coniuga sicurezza e libero accesso alle informazioni

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arlo Polese ricopre il ruolo di CIO Corporate di Parmalat, una delle poche grandi multinazionali alimentari italiane, dal giugno del 2007. Laureato in Giurisprudenza all’Università di Genova, Polese ha svolto per circa dieci anni attività di docenza e ricerca dapprima presso l’Istituto di Metodi Quantitativi dell’Università Bocconi e successivamente presso l’area Sistema Informativi della SDABocconi. Dal 1990 ha abbandonato l’ambito accademico per svolgere le proprie attività direttamente in azienda ed in particolare, a partire dal 1998, ha ricoperto la posizione di CIO in diverse aziende del settore dei beni di largo consumo conducendo progetti di trasformazione dei processi e di gestione del cambiamento organizzativo, fino ad approdare in Parmalat. Dopo aver rischiato di sparire dal mercato a seguito del noto

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crack finanziario venuto alla luce nel 2003, il Gruppo di Parma è tornato oggi ad avere una posizione di leadership a livello mondiale nella produzione e distribuzione di alimenti di uso quotidiano, quale il latte, i suoi derivati (yogurt, condimenti a base di panna, dessert e formaggi, con diversi brand) e le bevande a base di frutta (con il brand Santal). Lavorano in Parmalat circa 14 mila persone per un fatturato di circa 4 miliardi di euro. Il Gruppo è presente in 16 paesi con sedi e stabilimenti produttivi e in 10 paesi con accordi di licenza. I principali, in ordine di importanza di fatturato,sono Canada, Italia, Australia, Sudafrica, Venezuela, Colombia, Ecuador e quindi Russia, Portogallo e Romania. Dottor Polese, quali solo le sue responsabilità in Parmalat? Ricopro il ruolo di CIO di Parmalat S.p.A., con la responsabilità dei Sistemi Informativi nel nostro Paese, e funzioni di coordinamento tra tutte le fun-

zioni ICT delle varie società del gruppo Parmalat, un’attività che sta assumendo via via dimensioni sempre maggiori. Il gruppo di lavoro worldwide è di circa 130 persone, una trentina in Italia. A livello organizzativo, la Funzione Sistemi Informativi riporta al CFO. Quali sono le principali iniziative su cui siete attualmente impegnati? In ambito internazionale, in particolare, operiamo secondo due direzioni principali. La prima è lo sviluppo di ciò che noi chiamiamo “famiglie professionali” che avviene sia con momenti strutturati di coordinamento tra i responsabili dei Sistemi Informativi delle varie società, con l’obiettivo di definire architetture IT e modalità di governo della funzione comuni e basate sulle “good practice” presenti nel gruppo, sia con la realizzazione di progetti di interesse comune, come ad esempio le iniziative in logica Enterprise 2.0, realizzazione di ambienti di collaborazione,


di Manuela Gianni

al mondo

Quali sono le linee strategiche di sviluppo per l’ICT? Nel turbolento contesto economico che stiamo vivendo, abbia-

Carlo Polese CIO Corporate di Parmalat

mo individuato due driver che, agendo parallelamente, guidano la strategia ICT. Per quanto riguarda la progettazione e lo sviluppo, l’accento è posto sull’integrazione dei processi, la semplificazione delle attività e l’estensione delle aree di supporto al business; per quanto concerne la gestione, invece, dalla precedente ottica di mero cost control, il focus si è spostato sul disporre di leve efficaci per il contenimento dei costi. Da ciò emerge la necessità di sviluppare una sorta di “contabilità analitica”, che alloca i costi ICT in modo dettagliato, per singolo processo di business, per permetterci di adeguare la struttura dei

costi della funzione ICT in modo coerente all’evoluzione del business. Avete dovuto affrontare una riduzione del budget a seguito della crisi economica in atto? Il primo anno in cui ci è stato chiesto un riallineamento rispetto alla proposta di budget è il 2011. Questo contenimento sarà in ogni caso compensato da investimenti fatti a livello di gruppo, di cui anche l’Italia beneficerà in parte. Nel periodo che va dal 2007 al 2010, invece, abbiamo aumentato notevolmente il livello degli investimenti fatti nel rinnovamento dei sistemi, raddoppian-

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e i portali tematici. L’altra direzione è quella del progetto che chiamiamo SAP Kernel, volto a supportare le società del gruppo nell’implementazione di questa soluzione. L’ERP porterà in prima battuta ad un’omogeneizzazione di tutti i sistemi transazionali dal punto di vista architetturale, ed in seconda battuta dovrà permettere la creazione di centri di competenze su questa piattaforma omogenei all’interno del gruppo. Per quanto riguarda l’Italia, invece, stiamo perseguendo tre obiettivi principali. Il primo consiste nella razionalizzazione dei sistemi transazionali. Il secondo contempla il potenziamento dell’area di Business Intelligence, con un focus su Analytics e Forecasting, ovvero con lo sviluppo di modelli predittivi soprattutto per l’analisi dello spending promozionale, un’area critica nel settore dei beni di largo consumo. In particolare, stiamo utilizzando un sistema di valutazione dell’efficacia promozionale, che ci permette di calcolare il ROI delle varie promozioni, mentre nel 2011 puntiamo a realizzare un modello di ottimizzazione dello spending promozionale sia a livello di categoria di prodotti che di clienti. Il terzo obiettivo prevede invece l’adozione di logiche web 2.0: ci faremo sperimentatori di alcune soluzioni da esportare poi a livello internazionale di gruppo.

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focus cio

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dolo: avevamo infatti l’obiettivo forte di colmare il gap lasciatoci dal crack finanziario che ha interessato l’azienda, e questo ha richiesto una pesante ristrutturazione. L’avvio del processo di modernizzazione ha coinvolto il mondo dei Sistemi Informativi, con l’idea di lavorare sull’aggiornamento dei sistemi correnti e parallelamente sperimentarne di nuovi. Il nostro obiettivo è quello di essere dei Fast Follower, ovvero di adottare nuove tecnologie non in veste di sperimentatori assoluti ma seguendo gli esempi di successo. Io sono arrivato in Parmalat nel 2007 e già si sentiva l’esigenza di avviare questo processo, ma mancava in parte la capacità di avviare iniziative concrete. Prima di intraprendere grandi progetti di modernizzazione è stato comunque necessario che la nostra funzione dimostrasse le propria capacità. Siamo quindi partiti da progetti di più piccola portata, che consentissero un ritorno immediato, come la revisione dei sistemi di reporting con una struttura di datawarehouse a supporto, in maniera da impostare le architetture in maniera adeguata. È poi stato il momento

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dell’iniziativa SAP for SmallBusiness: abbiamo scelto di partire da un piccolo progetto, che ha coinvolto Portogallo e Italia, per poi procedere all’implementazione del sistema SAP alla società nel suo intero. Qual è la strategia di sourcing dei servizi ICT in Parmalat? Il portafoglio di outsourcing prevede un modello selettivo, con un ampio ventaglio di fornitori, di alcuni prevalenti. La strategia a tendere è orientata verso una maggiore segmentazione e una riduzione della durata dei contratti. L’esigenza di seguire con estrema attenzione il cliente interno nei processi core ci ha indotto a internalizzare i servizi di help desk dapprima per i depositi e le reti di vendita e successivamente estendere il numero verde di supporto diretto anche agli utenti di sede e degli stabilimenti. Ci siamo dati l’obiettivo di una percentuale del 55% di risoluzione delle problematiche al primo contatto, un KPI che stiamo ottenendo anche in questo periodo di turbolenza. Abbiamo realizzato delle survey per indagare il livello di soddisfazione dei nostri clienti interni

e i risultati ci hanno confermato l’efficacia delle scelte intraprese. Qual è il vostro approccio verso le tecnologie Mobile & Wireless? In quali ambiti forniscono i maggiori vantaggi? Nel nostro settore le aree Sales e Distribution sono le più importanti e su queste evidentemente investiamo di più. Sulla parte Sales, in particolare la mobilità è un fatto storico: abbiamo un migliaio di furgoncini che quotidianamente distribuiscono i nostri prodotti, un key asset da sempre oggetto di innovazione. Una novità che abbiamo adottato di recente in questo campo è il sistema di CRM basato su tablet PC, pensato per tutta la forza vendita, non solo per chi si muove sul territorio con la merce, ma anche per i venditori tradizionali. Inoltre, recentemente abbiamo internalizzato il sistema a supporto dell’attività di rilevazione “in store”, che permette ai nostri Store Account, coloro cioè che visitano i vari punti vendita per monitorare le attività promozionali ed il posizionamento dei nostri prodotti, di fare le rilevazioni del caso in mobilità e di trasmettere le informazioni ad un punto


L’innovazione Parmalat da Collecchio al mondo

E per quanto invece riguarda le tecnologie di Mobility applicate alla logistica, qual è la vostra esperienza? Anche questo è un aspetto di grande importanza per il nostro business, per cui il livello di applicazione è alto e consolidato da tempo. Di recente abbiamo avviato un nuovo progetto di integrazione tra i Manufacturing Execution System ed i Sistemi Gestionali. Il progetto è per ora attivo in Australia ed in parte in Sudafrica, e in procinto di essere implementato in Canada e poi anche in Italia. L’iniziativa si chiama Quality Monitoring Excellence e nasce dalla collaborazione tra la funzione ICT e le varie direzioni Operations, al fine di integrare tutti i sistemi di

Abbiamo adottato di recente un sistema di CRM basato su tablet PC, pensato per tutta la forza vendita, non solo per chi si muove sul territorio controllo delle linee di produzione, con l’obiettivo di acquisire più facilmente ed in maniera integrata tutte le informazioni utili alla pianificazione e al controllo di produzione. Stiamo insomma risalendo la catena del valore verso le fasi che precedono la distribuzione per rendere più tempestivi ed efficaci i sistemi di controllo qualità e tracciabilità. Fate uso di tecnologie RFId? Abbiamo posto molta attenzione alle tecnologie RFId e abbiamo anche partecipato ad un laboratorio di ricerca su queste tematiche attivo presso l’università di Parma. Il problema per noi è ancora il costo dei Tag, che è troppo elevato in relazione al valore dei nostri prodotti. Un Tag che costa 5 centesimi rappresenta una componente di costo troppo importante su un prodotto che viene poi venduto ad 1 euro. Il rapporto costi-benefici per noi non è ad oggi favorevole. Osserviamo comunque in maniera attenta l’evoluzione di questa tecnologia e vorremo essere pronti quando sarà in grado di offrire una soluzione adeguata alle nostre esigenze. All’orizzonte si stagliano soluzioni interessanti, ad esempio delle particolari stampanti che, utilizzando inchiostri speciali, sono in grado di creare Tag passivi a bassissimo costo che possono poi essere rilevati da appositi lettori. Siete impegnati in diversi progetti che utilizzano i nuovi paradigmi di collaborazione 2.0, come l’iniziativa Kid2Kid rivolta ai giovani ad alto potenziale. Con quali risultati? Il progetto Kid2Kid ha rappresentato l’incipit delle sperimentazioni nel mondo 2.0 e nasce da una forte volontà espressa dal

CFO all’interno della funzione Amministrazione Finanza e Controllo, in cui già esisteva questo tipo di iniziativa mirata alla cura dei migliori talenti. Si è quindi colta questa opportunità nella convinzione che i più giovani siano i più ricettivi per questi strumenti, e, con la collaborazione di IBM, si è sviluppato questo piccolo incubatore. I risultati ottenuti sono molto interessanti: abbiamo ricevuto diverse idee innovative e spunti per la soluzione di problemi che, dopo aver rielaborato, sono in fase di implementazione. Sempre sul tema 2.0, a giugno abbiamo tenuto un workshop dal titolo “Technology 4 Business”, che ha raccolto il top management delle società più importanti del gruppo per discutere e fare informazione sull’evoluzione delle tecnologie nel mondo dei consumer products e delle implicazioni in ambito marketing nell’era del 2.0. Sul mercato si sono affacciate di recente nuove proposte di servizio basate sul modello del cloudcomputing, o Software as a service. Le state valutando o utilizzando? Stiamo lavorando all’introduzione di un’applicazione di Performance Management Appraisal con Success Factor: una suite in modalità Software As a Service che permette di valutare le performance del management. Stiamo ora valutando di applicarla a livello di gruppo, inizialmente per quanto riguarda il top management, per poi estenderla a tutti i whitecollars. Abbiamo anche sperimentato una soluzione di Unified Communication che consiste in una piattaforma di live meeting, ma non si è dimostrata di grande efficacia nella quotidianità: ci troviamo meglio con le tradizionali videoconferenze.

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centrale tramite una suite dedicata. Per quanto riguarda invece le soluzioni di Mobility a supporto del lavoro dei manager, che sempre più sono in movimento sul territorio, stiamo per avviare una nuova iniziativa, chiamata Knowledge Worker Mobility, che mira a definire un’architettura di mobilità e a ripensare la strumentazione. Abbiamo in programma un workshop nel quale verranno concordate le linee di evoluzione di queste tecnologie. Bisogna considerare che nella Mobility esiste un trade-off tra i vincoli di sicurezza e di privacy e la necessità di aprire i sistemi per permettere alla forza lavoro dispiegata nel mondo di avere accesso alle informazioni di cui hanno bisogno. Si tratta quindi in primo luogo di risolvere questa delicata questione, trovando il modo di coniugare queste due esigenze per sviluppare un’architettura adeguata. Senza poi trascurare le specifiche richieste che emergono da parte degli utilizzatori finali, che sicuramente sanno più di chiunque altro di cosa hanno bisogno. Il fatto è che avvertiamo la necessità di muoverci con prudenza, di programmare e studiare la nostra strategia in merito. Anziché seguire l’onda preferiamo governarla, e per farlo è necessario un momento di riflessione.

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O

osservatori

Il Mobile come opportunità per l’Italia

L

o scorso 30 Novembre, nella Sala delle Colonne della Camera dei Deputati, si è tenuto l’evento promosso dall’Associazione dei Content Service Provider AssoCSP in collaborazione con la School of Management del Politecnico di Milano, dal titolo “Dai mobile content ai nuovi servizi sul cellulare: scenari e opportunità per l’Italia”. Visto il contesto istituzionale in cui l’evento era inserito, cuore del Convegno è stato il confronto e la discussione tra player rilevanti della filiera dell’erogazione di contenuti e servizi al cittadino sul ruolo che il canale Mobile può rivestire nell’avvicinare i consumatori ai servizi digitali in tutti i settori. Ha aperto i lavori l’intervento di Filippo Renga, Responsabile delle Ricerche Mobile Consumer della School of Management del Poli-

Il mercato dei Mobile Content e dei nuovi servizi via cellulare ha ottime prospettive di crescita, ma richiede un importante sforzo a livello di regolamentazione e di definizione di business model innovativi. Se ne è discusso di recente alla Camera dei Deputati, in un evento promosso dall’Associazione dei Content Service Provider tecnico di Milano, che ha posto l’accento su alcuni numeri che evidenziano che in ambito Mobile l’Italia ha sempre avuto un ruolo guida. Siamo, infatti, il Paese con la maggior penetrazione di smartphone, superiore perfino a quella degli Usa: in Italia nel mese di settembre, secondo comScore, ad utilizzare uno smartphone sono stati il 34% degli utenti, contro il 25% degli americani. Gli utenti italiani sono molto attivi: alme-

no un italiano su quattro ha acquistato un Mobile Content tra il maggio 2008 ed il maggio 2009, il 31% dei navigatori accede a Internet dal cellulare quando è in casa e oltre la metà delle pagine viste da Mobile Internet vengono generate da connessioni Wi-Fi. Anche la Industry in Italia è rilevante: sono oltre 150 le aziende nate nell’ultimo decennio in Italia per offrire contenuti e servizi su Mobile. Alcune di queste aziende

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Mln euro 900 800 700 600 500 400 300 200 100 0

Dati Iva esclusa

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Mobile Content a pagamento

762

-2%

744 -20%

2007

2008

596

2009

Mobile Advertising

Mln euro 900 800 700 600 500 400 300 200 100 0

28 2007

+17%

32 2008

-2%

32 2009

Fonte: Osservatori Mobile Consumer 2010

la dimensione del mercato italiano


di marta valsecchi School of Management del Politecnico di Milano

Mln euro 1800 1600 1400 1200 1000 800 600 400 200 0

Rapida crescita della connettività Tot. 1.324 Mln euro

334 990

Sviluppo di molteplici servizi

Tot. 1.637 Mln euro

• Accesso all’informazione • Mobile Service: – Servizi finanziari – Servizi in ambito turistico – Servizi per la PA digitale – Servizi a supporto del trasporto della mobilità – ... • Mobile Commerce • Pagamenti elettronici • ...

392

+17%

1245

+26%

2008

2009

Connettività Mobile per Pc

Mobile Internet

Fonte: Osservatori Mobile Consumer 2010

Il Mobile è un’opportunità per superare il Digital Divide...

La penetrazione degli smartphone: il ruolo guida dell’Italia 66%

72%

75% Non smartphone Smartphone

34%

28%

25%

Italia

Europa*

USA

Base: 47 Mln utenti (da 13 anni in su)

Base: 230,5 Mln utenti (da 13 anni in su)

Base: 234 Mln utenti (da 13 anni in su)

bile Adv. di Vodafone Italia, Gian Luca Fantinuoli, Presidente AssoCSP, Giorgio Gori, Amministratore Delegato di Magnolia, Stefano Portu, Direttore Offerta Mobile & Premium Gruppo Editoriale L’Espresso, Divisione Digitale. Uno dei messaggi rilevanti emersi è l’importanza di collaborare alla definizione di nuovi standard tecnologici che consentano l’integrazione tra piattaforme diverse e l’interoperabilità dei servizi: ogni utente deve, infatti, poter accedere in maniera semplice, allo stesso contenuto, con la stessa user experience, a prescindere dal device che utilizza. Ma le potenzialità di crescita del settore richiedono

* Europa intesa come le principali 5 nazioni: Italia, Germania, Francia, Spagna, UK

anche un ripensamento della catena del valore (in particolare con il miglioramento delle condizioni commerciali a favore dei fornitori di contenuti), una ridefinizione dei modelli di business (ad esempio coniugando accesso free ed accesso premium nella formula freemium) ed una revisione dei modelli regolatori (con particolare riferimento ai diritti d’autore, alla normativa sui sistemi di pagamento e a quello sul gioco online) che permettano ad alcuni segmenti di mercato di grandi potenzialità come la musica, i micro-pagamenti, il fund raising ed i giochi di trovare il giusto spazio anche nel mercato italiano.

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100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0%

Fonte: comScore, settembre 2010

sono oggi multinazionali presenti in decine di Paesi in cui hanno esportato le proprie competenze (a livello di offerta, tecnologia, accordi di filiera, ecc.) e i propri prodotti adattandoli agli specifici contesti di riferimento. Alcune sono state acquisite da multinazionali con l’intento di aprire la propria divisione Mobile. Molte PMI ICT hanno aperto divisioni dedicate al Mobile, ed aziende multinazionali hanno centri di competenza importanti con base in Italia. Il telefono cellulare, quindi, per la propria diffusione (gli utenti di telefonia mobile sono 47 milioni secondo l’Agcom) e pervasività, potrebbe costituire un importante canale per superare il digital divide sia a livello di connettività che nell’accesso ai servizi digitali. I settori in cui le potenzialità del Mobile, se opportunamente valorizzate, potrebbero generare valore sono molteplici: un esempio è l’ambito finanziario, ove la domanda di servizi (informativi come il saldo e i movimenti sul conto corrente; di notifica o alert per controllare, ad esempio, l’effettivo accredito di un bonifico; ecc.) è già ampiamente diffusa e in forte crescita. Ma anche in ambito turistico, per la PA digitale o a supporto del trasporto pubblico e della mobilità i servizi al cittadino potenzialmente erogabili attraverso il canale Mobile in maniera efficace sono svariati: da prenotazioni (di hotel, soggiorni turistici, visite mediche, ecc.) a ricerca informazioni (su locali, ristoranti, orari dei mezzi di trasporto, condizioni della viabilità, ecc.), a contenuti e servizi localizzati (guide multimediali all’interno di musei, mappe della città, ecc.). Come riuscire ad implementare in maniera efficace servizi Mobile per il cittadino è stato oggetto del dibattito della tavola rotonda, a cui hanno partecipato alcuni degli operatori del settore: Massimiliano De Carolis, Responsabile Business Development and Mo-

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Mobile Finance e Mobile Payment La certezza e la speranza

S

ul fronte Mobile Finance, Ubiquity ha pubblicato a Novembre alcune statistiche sui servizi SMS adottati in Italia. L’analisi, uno dei primi contenuti del Progetto UbiquityLAB che ha come obiettivo di fornire alla community italiana riflessioni e spunti alla discussione in ambito digitale, si basa sul monitoraggio dei volumi generati dai servizi di messaggistica SMS offerti dalle 17 più importanti Banche Italiane, un punto di osservazione adottato da Ubiquity a fronte della sua storica posizione di leadership in Italia nella gestione dei servizi di messaggistica, quali gli Alert SMS per i correntisti gestiti per conto di primari istituti di credito (es. Intesa Sanpaolo, BancoPosta, Fineco, …). Secondo il rapporto, nei primi 9 mesi del 2010 il volume di SMS inviati dal campione di Banche Italiane monitorato, sia gratuiti che a pagamento per il consumatore (i cosiddetti servizi di messaggistica premium “etici”), ha registrato una crescita di circa il 40% rispetto allo stesso periodo 2009. Su questi volumi è stata effettuata un’analisi puntuale su quali siano le tipologie di servizi SMS utilizzati dai correntisti. L’analisi evidenzia la netta predominanza dei servizi SMS legati a Carte di pagamento, che rappresentano il 75% dei volumi generati in crescita del 34% rispetto al 2009, e Conto Corrente, che segnano un notevole incremento (+78%). I volumi e la crescita rilevanti di queste tipologie di servizi sottolineano la sempre maggiore pervasività dei canali digitali di accesso ai risparmi, non solo del canale Mobile ma anche dell’Internet Banking,

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Il progresso del settore registrato nel 2010 e il lancio del circuito Bemoov da parte di Movincom - il Consorzio nazionale di esercenti interessati a sviluppare il canale di vendita mobile – fanno presagire prospettive rosee per i servizi Mobile Finance e nuove spinte propulsive verso l’adozione realmente di massa dei servizi di Mobile Payment da parte della popolazione italiana e la familiarità degli utenti ad adottare i servizi SMS per tenere monitorati gli eventi sui propri strumenti di pagamento e movimentazione di denaro per una propria maggiore sicurezza contro le frodi. Inoltre, lo strumento SMS conferma la sua efficacia, grazie alla sua semplicità, tempestività e immediatezza, nei servizi di Alerting. Il tema sicurezza si rileva anche nella crescita importante dei servizi di Caring e Service che nei primi 9 mesi del 2010 hanno registrato una crescita del 55% rispetto allo stesso periodo del 2009. Registrano, invece, una crescita più lenta i servizi SMS di trading, pari all’11%, servizi per i quali la piattaforma SMS verrà sempre più affiancata dal paradigma delle Applicazioni Mobile per Smartphone (iPhone, android, ecc.) e per Tablet (iPad, Galaxy Tab, ecc.). Infine, il Rapporto fornisce anche una previsione di chiusura 2010, ipotizzando una crescita - rispetto al 2009 - del 40% dei volumi di SMS inviati dal campione di Banche Italiane monitorato ai propri correntisti per un

totale di circa 180 milioni di SMS, dati che colgono, seppur statisticamente e non in termini assoluti ed esaustivi, il fenomeno digitale in atto nel nostro paese e l’attenzione strategica degli Istituti di Credito Italiani per il canale SMS. Sul fronte Mobile Payment, invece, Movincom - il Consorzio nazionale di esercenti interessati a sviluppare il canale di vendita mobile - in collaborazione con Banca Popolare di Sondrio e Siteba ha lanciato ufficialmente a Dicembre Bemoov (www.bemoov.it), il sistema di acquisto e pagamento in mobilità di numerosi beni e servizi in tutta Italia: biglietti di trasporto urbano e interurbano, sosta, parcheggi, skipass, ticket per l’entrata a teatri, musei, concerti ed eventi, soggiorni in hotel in tutta Italia, pagamento alla consegna di generi alimentari, l’assicurazione per la propria attività sportiva e molto altro. Riccardo Bosio Marketing Manager Ubiquity


PUBLIREDAZIONALE

Esperienze di Mobile Payment

Fratelli Carli e trasporti di Firenze Ubiquity ha partecipato in qualità di partner al lancio di uno dei primi servizi di Mobile Payment di Movincom: Fratelli Carli. Per pagare un ordine Fratelli Carli - effettuato tramite internet, posta o telefono - basta scaricare da www.bemoov.it una semplice applicazione mobile che, avviata sul proprio cellulare, nel momento in cui il corriere effettua la consegna, attiva un SMS contenente i dati necessari per procedere con il pagamento. Basta inserire il codice di sicurezza nella schermata di pagamento Bemoov e confermare l’operazione. Un servizio interessante che consente di effettuare un pagamento alla consegna a tutti quei clienti che non desiderano pagare in anticipo, senza quindi il problema di tener pronti i contanti o di consegnarli a vicini e parenti nel caso in cui il destinatario sia fuori casa proprio al momento della consegna. In futuro sarà possibile anche ordinare e pagare a chiusura dell’ordine, tutto tramite telefono cellulare. Il 2 Dicembre inoltre è stato annunciato dal Presidente di ATAF Filippo Bonaccorsi e dall’AD di Firenze Parcheggi Marco Carrai l’accordo con Telecom e Movincom per la realizzazione del servizio di pagamento di trasporti e parcheggi via sms: la soluzione è stata fornita da Ubiquity che gestirà per conto di Telecom la piattaforma di messaggistica e l’integrazione con il circuito servizi Bemoov. Nel 2011, Ubiquity raccoglierà la sfida di affiancare Movincom nella realizzazione di altri servizi di Mobile Payment per i numerosi esercenti del consorzio, nella speranza di vedere decollare l’adozione di questi servizi in Italia.

Strategie Digitali Multicanale Ubiquity è un’azienda italiana che opera nel mercato dei new media supportando i propri clienti nella progettazione e realizzazione di strategie digitali multicanale. Ubiquity articola la propria attività su due principali linee di business: Mobile e Web. In ambito Mobile, Ubiquity si focalizza nella gestione di servizi di messaggistica “etici” in qualità di Operatore Telefonico, in particolare per il settore bancario e finanziario in cui vanta una leadership nei servizi di Alerting SMS per i correntisti. La propria offerta include numerazioni premium, servizi Sms Bulk e piattaforme carrier-grade di invio Sms quali, in particolare, UBImessaging, rivolta ad aziende con elevate esigenze di integrazione con i propri sistemi informativi, e UBImarketing, servizio in Software as a Service (SaaS) per gestire via web campagne di Mobile Marketing & Service su proprie liste di clienti. Il portafoglio Mobile è completato dallo sviluppo di M-site e Applicativi per le principali piattaforme Smartphone (iPhone, per il quale Ubiquity è Apple Registered Developer, Java, BlackBerry, Symbian e Android) e iPad. L’azienda ha, inoltre, maturato significative competenze nell’implementazione di servizi di Mobile Payment, in partnership con il consorzio di esercenti Movincom, e addebito ricorsivo su qualsiasi strumento di pagamento, ad oggi fruibili attraverso la suite di soluzioni UBIpay. In ambito Web,

Ubiquity si pone come Digital Media Agency che progetta, realizza e gestisce iniziative speciali per Large Account con obiettivi di comunicazione, loyalty, lead generation e acquisition su Social Media e Media Online tradizionali, con la capacità progettuale di completarle efficacemente su Mobile. Inoltre, Ubiquity possiede competenze distintive che vanno dalla creatività e lo sviluppo di siti ed e-commerce all’outsourcing delle soluzioni e alla capacità di creazione di traffico e visibilità per property online (SEO e Traffic building). Completa il posizionamento Web, il progetto editoriale Ubiquity relativo ad un network di Directory Online avviato con il verticale Trova-Assicurazioni che nel 2011 vedrà una sua espansione. Attualmente, i principali clienti di Ubiquity appartengono al mercato Finance, nel quale l’azienda è leader di mercato per quanto riguarda l’Alerting Sms, e alle aree Telco e Internet, Media e Retailer & FMCG. Ubiquity conta oggi circa 50 professionisti, gestisce oltre 180 milioni di Sms all’anno per i propri clienti, per un giro d’affari di circa 12 milioni di €. Per maggiori informazioni sui servizi Ubiquity, visitare il sito www.ubiquity.it. Per spunti e riflessioni sul mercato digitale, seguire su twitter @UbiquityLAB

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W wi-fi

La strada verso il libero accesso alla Rete Abrogato l’articolo del Decreto Pisanu che “frenava” la diffusione degli hot spot Wi-Fi in Italia. Si attende il disegno di legge che dovrebbe essere in grado di ridipingere in maniera più “contemporanea” il delicato equilibrio tra libero accesso ad Internet e garanzia per Magistratura e Forze dell’Ordine di ottenere le dovute informazioni

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n data 13 Dicembre 2011 il Ministro dell’Interno Roberto Maroni ha presentato una proposta di legge (n.2494) firmata assieme ai Ministri Alfano, Romani, Brunetta, Tremonti e Fitto e finalizzata a riformare il tanto discusso e criticato Decreto Pisanu (L.155/2005), emanato per regolamentare l’accesso ad Internet per esercizi pubblici e circoli privati di qualsiasi tipologia. Il decreto “milleproroghe”, riformato e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 29 dicembre 2010, sancisce, a partire dal 1° gennaio 2011, l’abolizione degli obblighi imposti ai gestori degli hotspot Wi-Fi pubblici e ai gestori di Internet Point, in tema di identificazione

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e registrazione degli utenti. Nonostante non si abbiano ancora certezze assolute, il disegno di legge dovrebbe essere in grado di ridipingere in maniera più “contemporanea” il delicato equilibrio tra libero accesso ad Internet (soprattutto tramite Wi-Fi) e garanzia per Magistratura e Forze dell’Ordine di ottenere le dovute informazioni ai fini di indagini e prevenzioni di reati legati soprattutto al terrorismo, alla criminalità organizzata, alla pedofilia e alle frodi online. È opportuno infatti ricordare che la “ratio” ispiratrice del Decreto fu diretta conseguenza dell’ondata di provvedimenti di natura preventiva emanati in conseguenza degli episodi terroristici dell’11 settembre 2001 a New York,

dell’11 marzo 2004 a Madrid e del 7 luglio 2005 a Londra. Nello specifico, i due meccanismi fondamentali del decreto riguardano da un lato l’obbligo di richiedere una licenza alla Questura per chiunque intenda aprire un pubblico esercizio o un circolo privato di qualsiasi specie e dall’altro il dovere di identificazione nei confronti degli utilizzatori di tali servizi telematici. Per una visione ancor più chiara degli oneri imposti ai diversi soggetti (oneri che con la nuova disciplina vengono meno) è opportuno porre in relazione il Decreto Pisanu con il D.M. 16 agosto 2005 del Ministero dell’Interno e con la Circolare del 29 agosto 2005 del Dipartimento della pubblica sicurezza. Tali provvedimenti integra-


di marco rapini e Lorenzo Giulio Morresi Studio Legale Rapini e Seyssel

L’obbligo di richiedere la licenza alla Questura sussiste ad oggi solo per gli Internet point mentre biblioteche, università, centri di ricerca, hotel, bar e ristoranti che offrono l’accesso non dovranno più formulare tale richiesta di accessi pubblici Wi-Fi. La matrice antiterroristica del provvedimento sembra ormai avere un peso minore rispetto ai benefici di una costante e semplificata possibilità per tutti di accedere al web, considerando che prima del venir meno dell’obbligo di identificazione, un terrorista con l’intento di delinquere in rete, sarebbe stato facilmente in grado di falsificare un documento cartaceo senza nessuna responsabilità prevista per il gestore in caso di falsa

autenticazione. Fortunatamente, le rigide formalità concepite nel passato per motivi di sicurezza, non rappresentano più un freno alla libera diffusione di internet e i cittadini italiani potranno finalmente sfruttare pienamente le possibilità offerte dal “World Wide Web” per lo scambio di informazioni personali e professionali, per la gestione dei conti bancari, per la fruizione di cultura e informazione, e per la vendita e l’acquisto di beni e servizi.

Energie alternative per l’alimentazione degli apparati Wi-Fi Un kit di alimentazione a pannelli solari per fornire energia ad apparati Wi-Fi, una proposta innovativa che permette di installare reti wireless anche nei luoghi dove le infrastrutture di alimentazione non sono presenti o sono difficilmente allacciabili. La soluzione è già stata sperimentata a Macomer in Sardegna, con una installazione alimentata da pannelli solari e pale eoliche. Lo scorso novembre a Roma, in viale Marconi, si è invece optato per l’energia solare al fine di aggirare le lungaggini burocratiche e i costi elevati che si sarebbero dovuti sostenere per compiere degli scavi in città al fine di assicurare l’alimentazione a supporto della rete wireless. Il prodotto è il risultato dell’integrazione tra tecnologie Wi-Fi Mesh di Wi-Next (una start up completamente italiana nata da un gruppo di ricerca del Politecnico di Torino e cresciuta grazie al supporto dell’incubatore d’impresa del polo universitario) e le tecnologie per l’utilizzo di fonti energetiche alternative del Gruppo Carpaneto Sati (società italiana che si occupa di servizi e prodotti per l’elettricità a livello internazionale e che ha lo scorso anno rilevato la quota di maggioranza di Wi Next). Nicola de Carne, Amministratore Delegato dell’azienda, si dice ottimista sugli impieghi futuri di questa tecnologia sia in contesti rurali, dove il sistema risolverebbe il problema dell’allacciamento elettrico per le zone più isolate, sia in un contesto urbano, vedendo importanti sviluppi nella direzione di reti wireless dotate di sensori per rilevare svariati parametri (come per esempio emissioni di Co2, livello del traffico e temperatura) e inviarle in banda larga per l’elaborazione ad una centrale. A.F.

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no e ampliano infatti la disciplina d’insieme, fornendo definizioni e chiarimenti non riscontrabili “tout court” nella L.155/2005. Alla luce di queste disposizioni e dell’abrogazione dell’art. 7 del Decreto Pisanu, (prevista all’art. 3 del disegno di legge n.2494) il quadro attuale comporta maggiore flessibilità sia per i gestori che per gli utenti. In sintesi l’obbligo di richiedere la licenza alla Questura sussiste ad oggi solo per gli Internet point, ovvero quegli esercizi pubblici in cui la connessione alla rete è il servizio principale che viene offerto alla clientela; mentre biblioteche, università, centri di ricerca, hotel, bar e ristoranti che offrono l’accesso ad Internet non dovranno più formulare tale richiesta. Per quanto riguarda gli utilizzatori invece, vengono meno l’obbligo di identificazione e gli oneri di rilevazione ad essa collegati: registrazione dei dati anagrafici, della tipologia del documento, del numero del documento, e riproduzione grafica del documento esibito. Rimane qualche dubbio interpretativo sui termini di conservazione dei dati di autenticazione (si parla senza certezza categorica di un termine di sei mesi) e sull’identificazione in caso di indagini della polizia per particolari esigenze, ma tutto sommato la strada intrapresa sembra quella giusta e, al termine dei due mesi di tempo previsti per la conversione in legge, la disciplina in materia dovrebbe risultare ancora più chiara e specifica. Ad oggi in Italia i punti d’accesso Wi-Fi sono circa 4.000, contro i 28.000 della Gran Bretagna, i 30.000 della Francia e i 75.000 degli U.S.A. (che addirittura hanno introdotto nello Stato della California il Wi-Fi libero in metropolitana); in Francia il numero di internet point è cinque volte superiore all’Italia, In Germania e in Romania la connessione è ormai gratuita e secondo l’osservatorio JiWire, il nostro paese è in fondo alla classifica per numero


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PUBLIREDAZIONALE

Opticon innova: soluzioni per i codici bidimensionali

A L’

fronte della sempre più larga diffusione dei codici bidimensionali, Opticon ha proseguito nella realizzazione di innovative soluzioni di lettura 2D, utili nelle applicazioni in cui quantità di informazioni e sicurezza danno valore aggiunto rispetto al classico barcode 1D. Datamatrix, Aztec Code, QR Code sono alcune delle simbologie 2D, che sono sempre più utilizzate nelle applicazioni di ticketing e marketing, nella gestione dei componenti elettronici, dei prodotti alimentari (tracciabilità carni), farmaceutici e di cosmetica. Dal 1976 impegnata nello sviluppo di moduli per la decodifica di codici a barre, oggi Opticon offre una linea di moduli Imager autofocus per leggere codici 1D, 2D e OCR, basati su un sistema di lenti adattative in tempo reale, supportati da una alta velocità dell’otturatore e dal controllo automatico del contrasto. Ne scaturiscono focalizzazione a lenti liquide, maggiore tolleranza alle letture in movimento, precisa capacità di puntamento e un’ampia distanza di lettura (fino a 4 metri). In due sole parole: eccellenti prestazioni! Tali moduli di lettura sono integrati in alcuni dei principali attori della vasta gamma di prodotti Opticon, per poter sfruttare questa nuova tecnologia in molteplici settori. Nel

Nuovi prodotti garantiscono maggiore tolleranza alle letture in movimento, precisa capacità di puntamento e un’ampia distanza di lettura segmento scanner brandeggiabili, il modello OPI2201 è uno scanner a cavo in cui il modulo 2D è integrato in un elegante ed ergonomico pistol grip, che rende le operazioni di lettura semplici e confortevoli, anche in situazioni in cui l’angolo di lettura è difficile da raggiungere. L’OPI-2201 ha superato i più severi test, essendo certificato a cadute da 1.8m, ha un laser per rapido puntamento e pesa solo 175g. Per la categoria dei Datacollector, il PX-35 è una assoluta novità: dotato di Bluetooth HID per l’invio dei dati in emulazione di tastiera e memoria RAM da 4MB. Mantiene le possibilità di piena programmazione mediante SDK gratuiti e tutti gli accessori tipici di questa linea di prodotti Opticon. È invece l’H15B la versione Imager autofocus che affianca il terminale H15A Laser, già presente sul mercato con buon successo di vendite. Basato su Windows CE 5.0, è dotato di Bluetooth, Wifi Cisco CCXv4, schermo da 2.4’’, tastiera alfanumerica con

tasti in resina anti-usura ed espansione della memoria con microSD ad alta capacità. Per proseguire la strada tracciata dal Palmare-Smartphone H19B (fornito a Poste Italiane nel progetto “Postino Elettronico”), un engine autofocus 2D è stato integrato nel nuovo Smartphone Opticon H21, disponibile nelle versioni con tastiera numerica o Qwerty, è dotato di Windows Mobile 6.5 Pro, Bluetooth, Wifi Cisco CCXv4, aGPS e UMTS/HSDPA. Ha superato i test di caduta da 1.5m ed è certificato IP64. E’ infine in arrivo nei prossimi mesi lo scanner fisso industriale che sfrutta questo modulo di lettura, pronto per essere integrato in macchinari nei quali movimento, distanza e contrasto sui supporti di stampa, sono variabili da tenere sotto controllo. Sempre alla ricerca di nuove idee, Opticon con il nuovo modulo 2D autofocus consente la lettura di tutte le tipologie di codici a barre, 1D e 2D, anche stampate ad alta risoluzione, aumenta la resistenza al movimento dell’utente e permette di leggere i codici da varie distanze, angolature e su supporti particolari: display di cellulari (in ambito Ticketing) e metallo (strumenti chirurgici). Opticon si appresta dunque a contribuire con successo all’innovazione portata dai codici 2D nelle più innovative applicazioni presenti sul mercato.

Per ulteriori informazioni: Opticon Sensors Italy Srl 
- Via Tosarelli 340/E 
- 40055 Villanova di Castenaso (Bo) tel. 051/6321800 - opticon@opticonitalia.it - www.opticon.com

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Mobile Payment

L’innovazione nei sistemi di pagamento si sviluppa con Auriga Auriga ha sviluppato PlainPay, una soluzione per gli utenti di smartphone che tramite una veloce scansione di un QR Code e un’applicazione web sicura consente l’invio di denaro da un utente all’altro o da un acquirente ad un esercente

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l canale del mobile banking è in continua crescita e si basa su tre asset princiapli: lo sviluppo tecnologico degli smartphone, l’innovazione dei sistemi di pagamento e la forte propensione del consumatore italiano ad utilizzare lo smartphone per operare sul proprio conto corrente. Il successo del mobile banking viene confermato dagli ultimi dati dell’ABI, secondo cui nel 2009 i conti abilitati ad operare via “telefonino” sono 6,2 milioni, pari al 19% del totale, con una crescita del 31% rispetto al 2008. Le operazioni più frequenti via Mobile sono: le richieste di informazioni (circa 6 milioni, 130 mila delle quali relative ad operazioni di trading), le ricariche telefoniche (2,1 milioni) ed i bonifici (circa 190 mila). Ad incentivare lo sviluppo di canali alternativi e’ la corsa della tecnologia. La differenza tra internet e mobile banking tende a diminuire nella misura in cui i telefoni diventano sempre piu’ simili ai computer. Secondo il Rapporto 2010 dell’Osservatorio Mobile Content & Internet, nel primo trimestre del 2010, il mercato italiano della telefonia mobile registra un trend a volume del +4%, rispetto al primo trimestre del 2009, le vendite di Smartphones sono eccezionalmente positivi, con un aumento delle unità vendute del

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210% rispetto al primo trimestre del 2009. La diffusione così alta degli smartphone ha un riflesso importantissimo sulla fruizione dei servizi di Internet Mobile: più di 10 milioni di utenti italiani utilizzano i servizi Internet Mobile, con una crescita del 17%. E’ in questo scenario, in cui la mobilità diventa un elemento centrale per

il consumatore, che l’innovazione costante del canale mobile banking diventa protagonista all’interno dei sistemi di pagamento. Nel contesto delle aziende italiane che producono innovazione, Auriga ha un posto di rilievo nel settore dell’information technology applicato ai sistemi bancari, sviluppando costantemente applicazioni e soluzioni informatiche per la banca virtuale multicanale. Lo sviluppo della funzionalità PlainPay, ultima nata in casa Auriga e ufficialmente brevettata, è la testiominanza del costante

percorso incentrato sull’innovazione. Grazie a PlainPay, infatti, è possibile effettuare pagamenti istantanei con l’addebito online, lo strumento si rivolge potenzialmente a tutti quelli che siano in possesso di uno smartphone e di un conto corrente, di una carta di credito, di una carta prepagata. L’applicazione PlainPay è disponibile per tutti i principali sistemi operativi dei diversi smartphone e si potrà scaricare dall’App Store per gli utenti iOs, da Windows Marketplace per gli utenti Windows 7 Mobile, da Android Market per gli utenti che utilizzano la piattaforma Android, da Rim Market per gli utenti BlackBerry. Grazie a PlainPay di Auriga, gli utenti possono usufruire di uno strumento di pagamento evoluto, veloce e a basso costo. Infatti, tramite una veloce scansione di un QR Code e a un’applicazione web sicura, PlainPay consente l’invio di denaro da un utente all’altro, o da un acquirente ad un esercente, nella massima sicurezza, velocità e trasparenza. Il consumatore può dunque effettuare acquisti senza contante e senza l’utilizzo dei circuiti convenzionali di moneta elettronica, riducendo notevolmente le percentuali di commissione e disponendo i pagamenti in tempo reale. La configurazione di questa che è stata già definita una killer application dagli analisti del settore, è estre-


L’applicazione PlainPay per iPhone si può scaricare direttamente dall’AppStore

privato convenzionato PlainPay, basta acquisire il QR Code del parcheggio, scegliere la durata della sosta, la targa dalla propria lista predefinita e inserire il pin dispositivo. L’addetto ai controlli di pagamento del parcheggio dovrà solo acquisire il QR Code del parcheggio, inserire la targa dell’auto dell’utente e potrà immediatamente visualizzare lo stato e la scadenza del parcheggio. Questa funzionalità di pagamento e di controllo da parte dell’esercente può avvenire anche per il pagamento del biglietto dell’autobus, per i pagamenti ordinari, per il pagamento delle rette scolastiche, per il pagamento dei bollettini e per il pagamento dei biglietti di ingresso (musei, mostre, monumenti, ecc.). Come si vede, l’applicazione PlainPay è stata pensata e realizzata per l’utente moderno, in grado di utilizzare tutti i vantaggi tecnologici che gli permettono di vivere nella massima libertà. Oltre a garantire una perfetta mobilità, l’utilizzo di PlainPay come si-

Il consumatore attiva il servizio in banca e può effettuare acquisti dal cellulare senza contante e senza l’utilizzo dei circuiti convenzionali di moneta elettronica

stema di pagamento permette di vivere al meglio anche la tematica ecologica, perchè è un vero e proprio sistema di pagamento green: non si spreca carta, non si installano apparecchiature hardware che dovranno essere smaltite e mantenute, non si usa plastica (carte di credito) e c’è una riduzione di CO2 di rilievo. Ma l’innovazione di Auriga non si esaurisce sul canale del mobile banking, anzi si focalizza su una piattaforma multicanale che consente una gestione intelligente, sicura ed integrata di tutti i canali di accesso alla banca multicanale. Un esempio di questa perfetta integrazione nell’innovazione della multicanalità è rappresentato dalla partecipazione di Auriga al Progetto pilota “Aurora - Mobile Ticketing” dell’Osservatorio NFC&Mobile Payment, realizato insieme al Gruppo SIA-SSB e a Vipera. L’obiettivo del progetto è di realizzare un sistema in mobilità che rende possibile l’acquisto di biglietti del cinema dal cellulare e semplifica l’accesso alla sala tramite l’integrazione e l’utilizzo di diversi canali: da ATM, dal Mobile e dal Portale. Grazie ad Auriga l’utente potrà selezionare i film, i posti e gli orari, prenotare, acquistare e stampare il biglietto tramite l’ATM/Self-Service. Con Auriga la multicanalità si configura all’insegna della migliore innovazione.

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mamente semplice. Il consumatore attiva il servizio PlainPay in banca, sceglie il conto corrente, fissa il plafond max (modificabile a ribasso dallo smartphone) e riceve le credenziali d’accesso per la configurazione del servizio sul suo iPhone. Dopo questo primo passaggio, l’utente può scaricare l’applicazione PlainPay direttamente dallo Store relativo alla piattaforma utilizzata (per esempioiTunes Store per gli utenti iPhone). Una volta scaricata, l’utente avvia l’applicazione, che alla prima esecuzione si collega ad un URL predisposto e inserisce le credenziali ricevute in banca. Indicherà il plafond mensile (a ribasso rispetto a quello pattuito in banca), un PIN di pagamento ed i recapiti per la notifica della transazione. Utilizzare le funzionalità dell’applicazione è estremamente semplice e intuitivo. Ad esempo, se l’utente vuole pagare un capo d’abbigliamento tramite il suo smartphone, può recarsi presso un negozio convenzionato PlainPay (l’esercente è censito con notifica via e-mail) ed effettuare il pagamento di un jeans utilizzando il suo cellulare. L’utente avvia l’applicazione e dal menu seleziona PAGA e mediante la fotocamera acquisisce i dati per il pagamento dal QR code del negozio. L’utente indica l’importo e il pin di pagamento, conferma il pagamento e riceve l’SMS di notifica mentre sul terminale dell’esercente arriva la mail di notifica del pagamento. Questo esempio è valido anche per diverse attività di pagamento, come nel caso in cui un utente voglia pagare un parcheggio

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Gli Agenti Virtuali nel Contact Center

più qualità e servizi al Cliente L’Agente Virtuale dialoga con il chiamante attraverso la comprensione del contesto e l’analisi di parole chiave e frasi

M speciale contact center

olte aziende hanno fatto significativi investimenti nel self service per migliorare il Customer Care. Soluzioni, spesso integrate con il Contact Center, che hanno diffuso l’utilizzo di sistemi Web e IVR in cui il Cliente interagisce con i servizi senza il contatto diretto con gli addetti al Customer Care.

Tempi moderni nel labirinto di un sistema Self Service

Al telefono: “Si prega di scegliere tra le seguenti otto opzioni. Ascoltate con attenzione, i nostri menu sono cambiati!“. Utenti intrappolati, molti digitano subito “0”, sperando di parlare con un operatore. Altri semplicemente riagganciano per frustrazione. Sul web, le cose non sono molto diverse: pc da “accendere” e collegare alla Rete, siti che richiedono un’attenzione particolare per “trovare” la pagina con le informazioni o il servizio d’interesse. Ancora utenti presi dal desiderio di “parlare” con qualcuno che sia in grado di

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rispondere a una domanda. Sia un IVR che un sito web hanno una struttura ad albero che utilizza un elemento d’informazione alla volta per proseguire nelle scelte. Menu IVR troppo profondi, siti web che richiedono tanti click per trovare la pagina giusta. Questi gli inconvenienti di fondo dei servizi automatici. Il Cliente con chi può parlare, chi sa ascoltarlo e comprendere le sue domande?

Agenti Virtuali e Natural Language Interactivity

Interactive Media (IM) ha raccolto la sfida e messo a

punto una Soluzione. L’Agente Virtuale (IM.VA) accoglie il Cliente con un confortante prompt “salve, come posso aiutarla?” e comprende le richieste espresse liberamente, sia al telefono che su Web. Le soluzioni tradizionali chiedono di digitare o dire un numero o una parola, e quindi fornire tante risposte a una sequenza di domande. Invece l’Agente Virtuale IM consente al Cliente di fare una domanda, anche complessa, e ottenere una risposta al primo livello di interazione. L’albero delle scelte viene “potato” ed è il sistema a capire cosa la persona dice/ vuole e non viceversa.

Gli Agenti Virtuali IM sono moduli applicativi personalizzabili, specializzati in diversi compiti, capaci anche di aiutare gli operatori del Contact Center nell’esecuzione di servizi sofisticati e flessibili. Anziché utilizzare script o software applicativo specifico, gli Agenti Virtuali IM usano il framework IM.MIND, che include metodologie e strumenti software per comprendere il linguaggio naturale e gestire le interazioni multimodali.

Cosa cambia con gli Agenti Virtuali?

Utilizzando una forma di dialogo aperta, naturale, a


La comprensione del linguaggio naturale per la gestione automatizzata dei buoni lavoro INPS (o voucher) Il servizio telefonico realizzato da IM è accessibile chiamando il Contact Center 803.164 e selezionando la voce “gestione automatizzata dei voucher”. I committenti possono attivare i buoni lavoro, i lavoratori retribuiti accedono alle informazioni relative alla propria attività. L’Agente Virtuale dialoga con flusso libero, vengono superati i tradizionali vincoli dei sistemi IVR/Web (menu troppo profondi, tediose e/o ripetitive sequenze di comandi). Non è necessario prendere appunti per navigare nel labirinto dell’IVR: IM.VA comprende vocaboli e contesto, analizza parole chiave e frasi per determinare di cosa il chiamante ha bisogno. Usa le tecniche di Natural Language Understanding (NLU), cercando nel contesto dell’eloquio i “frammenti salienti”. L’Agente Virtuale sa indirizzare una chiamata al destinatario appropriato e fornire risposte e servizi utili in modo autonomo. Ad esempio, se il cliente di una banca chiama dicendo “vorrei informazioni sul credito”, il sistema lo aiuta a chiarire se intende parlare con un funzionario esperto di “carte di credito” o di “credito sul conto corrente”. In questo modo si supera il limite di un IVR tradizionale che non sa servire una richiesta incompleta o imprecisa, quando il chiamante non sa a priori con chi o di cosa vuole parlare.

approccio naturale e aperto, comprende nomi di vie e piazze di tutto il territorio nazionale, permette l’identificazione sia del committente che del lavoratore attraverso il numero del voucher e del codice fiscale e gestisce l’accesso alle diverse funzioni disponibili.

Come nasce un Agente Virtuale IM?

La prima necessità è quella di “insegnargli” qual è la sua mansione. Questo avviene attraverso la descrizione ontologica del servizio, supportata da IM.MIND, che definisce l’ambito applicativo/funzionale. In pratica si “conferisce” all’Agente Virtuale la competenza dell’Operatore Umano per quel ruolo specifico. Il

framework genera il codice XML ottimizzato del servizio che sarà poi implementato ed eseguito sulla piattaforma IM.Meltemi® SDP.

Efficienza ed Efficacia dell’Agente Virtuale IM

L’Agente Virtuale IM è caratterizzato dalla stabilità della prestazione: una volta addestrato, svolgerà sempre

correttamente il suo compito, sarà sempre ugualmente “educato” e “disponibile” (modalità 24/7). Al telefono, l’uso delle tecnologie vocali e del linguaggio naturale permette una maggiore efficienza nell’ascolto rispetto all’Operatore Umano, migliore comprensione di eloqui veloci, minore sensibilità al rumore di fondo. Gli Agenti Virtuali rappresentano una modalità innovativa nel self service: consentono di dialogare a “mani libere” e di rendere più spedito il processo di servizio, aiutano le aziende a contenere i costi, elevano la soddisfazione di clienti e dipendenti. Capaci di interagire in ogni lingua e su ogni canale di comunicazione, sono addestrati per fornire le risposte giuste, incorporando le migliori qualità dei migliori operatori umani. L’Agente Virtuale offre una più elevata efficienza e qualità di servizio consentendo un migliore impiego delle risorse del Contact Center.

Perché un Agente Virtuale IM • Comprensione delle richieste del Cliente espresse in forma libera e personale, senza vincoli di sequenza e senza dover conoscere a priori come il sistema IVR/Web “vuole” ricevere le richieste. • Approccio “form filling” e quindi capacità dell’Agente Virtuale di chiedere solo la parte di informazioni mancante (esempio, il CAP se si sta fornendo un indirizzo e si è dimenticato di comunicarlo). • Facilitazione dell’uso del self service da parte delle persone diversamente abili. • Significativa riduzione dei costi dovuta all’automazione di processo.

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speciale contact center

di Zdenka Rocco e Paolo Turriziani


PUBLIREDAZIONALE

È CINTERION il miglior produttore di componentistica RF e Wireless in Italia

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INTERION, leader mondiale per i moduli di comunicazione cellulare Machine-To-Machine (M2M), è stata premiata dalla ASSODEL, l’associazione Italiana dei fornitori di elettronica, con il suo Award 2010 come miglior produttore di componenti RF e Wireless in Italia. Alla sua ottava edizione, l’ASSODEL Award è un riconoscimento per i migliori produttori e distributori di componentistica elettronica in Italia, dove la scelta dei vincitori si basa sulla qualità dei prodotti, sulla pregevolezza della collaborazione e sulle performance nell’intero processo di introduzione dei prodotti sul mercato. “CINTERION è ben nota per fornire i più elevati standard qualitativi nei suoi moduli M2M, unitamente ad un eccellente supporto di ingegneria e di integrazione che viene fornito al cliente in ogni paese del mondo”, ha spiegato Antonio Volpe, Branch Manager Cinterion Italy. “Siamo entusiasti di ricevere questo riconoscimento dalla ASSODEL,

La società, leader mondiale per i moduli di comunicazione cellulare Machine-to-Machine, premiata da ASSODEL con il suo prestigioso Award perchè evidenzia la nostra dedizione ed impegno nel portare I benefici della tecnologia M2M alle imprese Italiane che desiderano incrementare la produttività ed i processi di business con una efficiente tecnologia wireless”. CINTERION è stata selezionata per il prestigioso award ASSODEL da votanti che comprendono 140 membri dell’ associazione e più di 370 clienti finali provenienti dalla catena di valore della distribuzione tra cui esperti di progettazione, ingegneria, installazione ed altri professionisti. Ai votanti è stato chiesto di valutare

ciascuna nomination basandosi su criteri stringenti in riferimento al supporto commerciale, logistico e tecnico, alle iniziative di comunicazione e marketing, alla qualità delle relazioni, alla qualità dei prodotti ed alle strategie distributive. CINTERION si è aggiudicata il riconoscimento prevalendo su Telit S.p.a. ed Hittite. Per ulteriori informazioni www.cinterion.com +39 (02) 3809 3395 antonio.volpe@cinterion.com

A proposito di CINTERION Wireless Modules CINTERION Wireless Modules è il principale fornitore mondiale di moduli di comunicazione cellulare machine-to-machine (M2M), in grado di combinare un’impareggiabile esperienza ingegneristica nel M2M ed un supporto locale al cliente su base mondiale con un robusto portafoglio prodotti GSM, GPRS, EDGE, UMTS ed HSPA di alta qualità . CINTERION è un partner affidabile e stimato dai tanti clienti nei vari mercati verticali per i suoi moduli, che consentono alle macchine, agli apparati ed ai veicoli di comunicare sulle reti wireless aiutando le imprese a tagliare drasticamente i costi ed incrementare la produttività e l’efficienza. I prodotti CINTERION oltre ad essere tutti certificati FTA sono anche certificati dagli operatori ed usati per vari settori industriali tra cui la manutenzione ed il controllo remoto; i sistemi di pagamento; i PDAs industriali; i routers e gateways; i sistemi di sicurezza; la sanità; l’automotive ed i sistemi di pedaggio elettronico; il tracking and tracing; il monitoraggio ambientale ed altri. CINTERION fa parte del gruppo Gemalto (Euronext NL 0000400653 GTO), leader mondiale nella sicurezza digitale con ricavi nel 2009 per 1.65 miliardi di euro, ed oltre 10,000 impiegati che operano in 75 uffici, con centri di ricerca e servizi in 41 paesi del mondo.

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Eventi e Formazione

Mobile Marketing Association Forum EMEA 2010, Londra

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l 4 e 5 ottobre si è svolto a Londra il Mobile Marketing Forum, l’evento annuale organizzato dalla Mobile Marketing Association, che si pone come punto di incontro tra i principali player del mercato e degli investitori pubblicitari. Uno dei temi caldi che è stato toccato trasversalmente nella due giorni è stato quello delle metriche e della misurazione dei risultati delle campagne Mobile: “Se gli investitori non si fidano dei numeri, non si fideranno nemmeno del mezzo” ha dichiarato Greg Stuart, l’appena nominato CEO della Mobile Marketing Association, “ perciò, se c’è qualcosa che ha frenato la crescita del Mobile, è la mancanza di metriche”. Metriche e attenzione ai risultati: su questo secondo tema hanno insistito i molti interventi di investitori che hanno implementato iniziative di Mobile Marketing con successo e che hanno condiviso con la platea alcune best practice. Tiffany Gerhardt, marketing and emerging capabilities senior manager di Best Buy, retailer di elettronica americano, ha messo in luce i benefici ottenibili dall’integrazione del Mobile Marketing con il CRM. Se ad esempio un cliente ha effettuato un reclamo per qualunque motivo, il sistema ne tiene traccia, e non invierà in quel periodo campagne di

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marketing via sms. L’intervento di Sienne Veit, social and mobile commerce development manager di Mark & Spencer, catena di Retail britannica, ha evidenziato i benefici derivanti dall’utilizzo di un database con regole di opt in ben definite. Mark & Spencer, infatti, invia comunicazioni su promozioni e sconti al proprio database via sms, sfruttando il vantaggio di una maggiore tempestività rispetto alla posta tradizionale e soprattutto di una maggior rilevanza, in quanto permette di colpire l’utente mentre è nel punto vendita. Marc Mielau, group head of digital

media di BMW, ha sottolineato il ruolo centrale del mobile e ha ribadito l’importanza di una gestione multicanale dei mezzi di comunicazione con il consumatore. Oltre alle aziende finali, il Mobile Marketing Forum ha dato la parola anche ai centri media e alle agenzie creative che sempre più hanno e avranno un ruolo centrale nello sviluppo del Mobile Marketing. Per ulteriori informazioni sui prossimi eventi del Mobile Marketing Forum e altre iniziative della Mobile Marketing Association visitare il sito: http://www. mobilemarketingforum. com.


Milano, 9 febbraio 2011 Durante il convegno, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano in collaborazione con l’Rfid Solution Center, verranno presentati i risultati della Ricerca basata su un articolato insieme di attività: lo studio di tutti i servizi di Mobile Payment attivi in Italia, la quantificazione del transato del Mobile Remote Payment in Italia, l’analisi di alcune applicazioni internazionali di successo, l’analisi del comportamento di acquisto di alcuni utilizzatori di Mobile Remote Payment e di titolari di carte contactless, 4 Survey su un campione di esercenti appartenenti ad alcuni settori interessanti, 6 Business case approfonditi su alcuni esercenti, l’analisi quantitativa e qualitativa sul titolari ed esercenti del progetto pilota. La presentazione dei risultati della Ricerca sarà seguita da due Tavole Rotonde a cui parteciperanno autorevoli testimoni aziendali che discuteranno delle evoluzioni del mercato del Mobile Payment. Per maggiori informazioni: www.osservatori.net

Il web 2.0 come opportunità per il marketing

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i è tenuto a Milano, martedì 12 ottobre 2010 presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, il convegno dal titolo: “Dalla persuasione all’interazione. Il web 2.0 come opportunità per il marketing e la comunicazione aziendale”. L’evento è stato realizzato da DigiTouch, agenzia di marketing digitale specializzata nel direct response su web e Mobile, in collaborazione con il Centro Studi e Ricerche di Psicologia della Comunicazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e con il contributo del Forum della Net Economy, della Provincia di Milano e della Camera di Commercio di Milano. Obiettivo del convegno era offrire un’opportunità di dibattito sul tema del sostanziale cambiamento di approcci e strategie che l’avvento del Web 2.0 sta portando e dei vantaggi che ne derivano per le aziende nelle attività di promozione. Al mattino, i lavori sono stati aperti da Carlo Galimberti, docente di Psicologia sociale della comunicazione che ha messo in luce come il web 2.0 abbia portato a un cambiamento delle direttrici di comunicazione azienda-utente: nella nuova ottica 2.0 infatti si passa a relazioni orizzontali che permettono agli utenti di avere un ruolo maggiore nella definizione della realtà sociale. Come conseguenza di questo mutamento di paradigma, le aziende si trovano da un lato ad adottare una comunicazione fluida, dinamica, più simile a una conversazione naturale, caratterizzata da ascolto, pertinenza e cortesia, e dall’altro a non avere più sotto controllo diretto la reputazione del brand. A seguire si è svolta una ricca tavola rotonda nella quale sono intervenuti Paolo Mardegan, Managing Director di DigiTouch, Aldo Torchio, Responsabile della Comunicazione Internet di Vodafone, Fabiano Lazzarini, Direttore Generale di IAB Italia, Fernando Lopez Iervasi, Country Manager per Italia e Spagna, Online Sales di Google Dublin Headquarters, Vittorio Bucci, Responsabile Performance e Added Value di OMG Digital, Claudio Bosio, docente di Psicologia dei consumi e ricerca di marketing e Nicoletta Vittadini, docente di Teoria e tecnica dei nuovi media dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Per ulteriori informazioni visitare il sito: http://www.digitouch.it/eventi.html

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Convegno NFC & Mobile Payment


Eventi e Formazione

RS Components European Conference Parigi, 12 gennaio

RS Components, azienda specialista mondiale nella distribuzione di componenti elettronici e di manutenzione, ha illustrato la propria strategia per il 2011 alla stampa specialistica internazionale in un ciclo di due conferenze tenutesi a Berlino e Parigi rispettivamente l’11 e il 12 Gennaio. Forte dei risultati raggiunti nell’anno appena terminato (972 milioni di sterline di fatturato), l’azienda guarda al prossimo futuro con l’obiettivo di inserirsi nel mercato dell’est europeo – in cui sono state individuate interessanti possibilità - e di consolidare l’ottimo trend di crescita dell’eCommerce. In occasione della conferenza è infatti stata annunciata l’espansione nel mercato dell’est europeo, realizzata con l’installazione della propria presenza in Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria con un team vendite dedicato ed un massiccio supporto marketing regionale. Nei paesi interessati è stato aperto un sito di eCommerce in lingua e valuta locale, attraverso il quale i clienti potranno accedere all’imponente catalogo elettronico aziendale, che offre più di 500.000 prodotti. Attualmente il fatturato del gruppo viene realizzato per il 50% dagli ordini effettuati online, e l’intenzione per il prossimo anno è quello di portare questa quota al 70%. Il sito dedicato all’eCommerce è stato inoltre recentemente interessato da un processo di rinnovamento che ha portato all’introduzione di nuove funzionalità, fra le quali un nuovo potente motore di ricerca parametrico - attraverso il quale gli utenti potranno districarsi nel catalogo e la possibilità di visionare un modello CAD 3D con le specifiche del componente di interesse. L’azienda ha inoltre costituito lo scorso luglio DesignSpark, una comunità virtuale dedicata agli ingegneri elettronici che si configura come un utile supporto al lavoro di progettazione. Al suo interno si possono trovare informazioni dettagliate su tutti i componenti, commenti generati dagli stessi utenti e un potente tool di progettazione offerto in forma gratuita.

Convegno New Media & Tv Milano, 25 febbraio

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a School of Management del Politecnico di Milano in collaborazione con il Cefriel promuove presso l’aula De Carli del Politecnico il Convegno di presentazione dei risultati della Ricerca dell’Osservatorio New Media & Tv. La Ricerca 2010/11 intende poi approfondire alcuni temi caldi: il fenomeno dell’Editoria online analizzando i modelli di business degli Editori che affrontano i mercati digitali; la convergenza tra le diverse piattaforme, in particolare tra mondo “televisore-centrico” e mondo Web (le

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cosiddette Connected-Tv); i contenuti/ tecnologie più innovativi (come il 3D) analizzando l’intera filiera ad essi relativa: dal canale di trasmissione (etere o banda larga) ai broadcaster, dai produttori di device ai fornitori di tecnologia, dai produttori di contenuti agli advertiser. La presentazione dei risultati della ricerca sarà seguita da una o più tavole rotonde a cui parteciperanno i principali player del settore. Per ulteriori informazioni: www.osservatori.net


Mobile 2010: comprendere le nuove opportunità tuale della Turchia: il 2010 è stato l’anno della forte penetrazione del 3G - tecnologia arrivata in Turchia solo nel 2009 - e di un’elevata crescita nelle vendite di smartphone. La prima sessione si è chiusa con un confronto tra gli operatori italiani riguardo ai loro interventi in termini di sviluppo delle Reti Mobili di quarta generazione. Introdotti dal Prof. Antonio Capone - Professore Associato di Telecomunicazioni del Politecnico di Milano - sono intervenuti nell’ordine: Nadia Benabdallah (Network Engineering Director di Vodafone), Daniele Franceschini (Responsible for the Wireless Access Innovation Activities TiLab di Telecom Italia), Emilio Marchionna (Network Director di 3 Italia) e Guillaume Declerk (Direttore Strategy & Marketing di Alcatel-Lucent). Tra i temi principali è emersa l’importanza degli investimenti per la copertura LTE su tutto il territorio, ma al contempo la necessità di trovare le frequenze giuste per queste nuove reti di quarta generazione (tra le varie alternative, le più indicate risultano essere l’800 MHz e il 2,6 GHz). Importanti sperimentazioni in questo campo sono state già lanciate da Vodafone a Milano, Telecom Italia a Torino e AlcatelLucent che, in collaborazione con Verizon Wireless, porterà la copertura 4G in diverse zone di New

York. Anche il ruolo che le femtocelle potrebbero giocare nell’abilitare nuovi scenari di mercato è stato ampiamente dibattuto nel corso dell’intervento. Relativamente al tema del Mobile Banking hanno discusso Massimiliano Ugolini (Head of Online Banking di Banca Monte dei Paschi di Siena - MPS), Carlo Pannella (Direttore Commerciale di Webank) e Luca Ferrarese (Responsabile Mercato Privati di Banca Sella Holding). MPS ha seguito, negli ultimi anni, due strade innovative: da un lato l’integrazione dei canali fisico, online e Mobile con l’introduzione delle credenziali uniche; dall’altro la riprogettazione dell’internet banking Mobile lanciato a giugno 2010. Webank, invece, nata proprio con la missione di focalizzarsi solo sulla dimensione dell’internet e del phone banking, ha sviluppato applicazioni ad hoc per BlackBerry, iPhone, Motorola Razor, Nokia, Sony Ericsson, oltre ad un Mobile site; a breve verranno lanciate applicazioni anche per iPad e Android. Infine, Banca Sella Holding - che dal 1996 opera nello sviluppo di servizi di home banking, e-commerce, trading online, ecc. - ha visto crescere del 2.000% l’utilizzo dei nuovi servizi Mobile da novembre 2008 a maggio 2010, grazie allo sviluppo dei nuovi paradigmi e dispositivi Mobile. I servizi maggiormente utilizzati

via Mobile sono i bonifici, le ricariche per prepagate e le ricariche per cellulare. Gli interventi di Massimiliano De Carolis (Head of Business Development and Mobile Adv di Vodafone), Federico Rocco (Amministratore Delegato di Kettydo), Fabio De Grenet (Advertising Sales Manager di 3 Italia) e Stefano Genovesi (Direttore Marketing di RTI Interactive Media) hanno messo in evidenza come, nonostante i mercati del Mobile Internet e delle Applicazioni siano molto diffusi, vi siano ancora parecchie barriere all’adozione del Mobile come potenziale strumento di advertising. Genovesi ha citato anche i risultati in termini di download delle proprie applicazioni che sono disponibili gratuitamente per l’utente: Tgcom per iPhone: ca. 200.000 download dal lancio; Sport Mediaset per iPhone: ca 200.000 download dal lancio; Tgcom + Sport Mediaset per iPad: ca. 25.000 download dal lancio.

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i è tenuto lo scorso 29 settembre a Milano l’evento Mobile 2010 … understanding and navigating the mobile eco system, organizzato da Business International. Il Convegno, che si poneva l’obiettivo di illustrare le dinamiche più rilevanti in atto nel mercato Mobile a livello internazionale e italiano, ha toccato diversi temi chiave, che coprono le principali evoluzioni e innovazioni di reti e servizi in ambito Mobile, quali lo sviluppo del Mobile Broadband e Piano Nazionale delle Frequenze, Mobile Banking, scenari aperti dal Mobile Payment, ecosistema del Mobile Marketing e del Mobile Advertising ed evoluzione dei Mobile Content. Ha dato avvio al Convegno un interessante confronto tra due realtà europee molto diverse relativamente allo sviluppo della banda larga. Durante il primo intervento Mafalda Rodrigues Morais - Senior Manager, Mobile Regulatory and Competition Affairs di Optimus - ha mostrato come il Portogallo sia un paese all’avanguardia per lo sviluppo e la diffusione delle nuove tecnologie HDSPA, Internet Key e Modem, risultando il secondo paese europeo per penetrazione del Mobile Broadband, con una quota nel 2010 del 37%. La parola è poi passata a Cigdem Onal - Head of Regulation Polices di Turkcell - che ha esposto la situazione at-

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Cambio di poltrone

Una nuova organizzazione per Alcatel-Lucent

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Guillaume Declerck Direttore marketing & strategy per Italia, Grecia, Israele e Palestina, Malta e Cipro.

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Stefano Schiavoni Direttore commerciale per i service provider italiani

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lcatel-Lucent, vendor che vanta il più grande polo di innovazione e di R&D industriale del settore TLC in Italia, ha annunciato novità organizzative e nuovi sviluppi strategici nelle reti. Nel mutato scenario delle Tlc, caratterizzato da un forte incremento di utenti e di traffico, la società intende affiancare i clienti – operatori e aziende - per migliorare il ritorno degli investimenti e incrementare l’efficienza gestionale, concorrendo a definire nuovi modelli di business e nuovi servizi in linea con le mutate esigenze dell’utenza finale, radicalmente diverse quantitativamente e qualitativamente da quelle anche di soli pochi anni fa. Alcatel-Lucent ha quindi varato una strategia ad ampio respiro che guarda da una parte all’evoluzione delle infrastrutture di rete, fisse e mobili, all’insegna di una convergenza delle architetture e della loro capacità di adattamento nel tempo e dall’altra di piattaforme di rete aperte e partecipative, per rendere più efficiente lo sviluppo dei applicazioni e servizi per gli utenti finali. A questo scopo vengono specificamente messe a disposizione le capacità di innovazione dei Bell Labs, i cui ricercatori possono vantare il riconoscimento di ben sette premi Nobel, compreso il premio del

2009 per la Fisica, a cui si integrano le risorse di innovazione e progettazione localizzate in Italia. Il contributo di innovazione italiano è notevole: con circa 800 addetti Alcatel-Lucent esprime la più grande base di R&D industriale nel settore TLC industriale in Italia. La ricerca e lo sviluppo nel nostro Paese si focalizza sulle reti di comunicazione ottiche e fotoniche, con la divisione Optics, che a Vimercate ha il suo quartier generale mondiale. Sempre in Italia viene coordinato lo sviluppo dei radio sistemi di comunicazione wireless fisso di nuova generazione, sistemi fondamentali allo sviluppo delle reti mobili. In linea con la strategia, l’azienda ha annunciato la nomina di nuovi responsabili in due funzioni chiave: Stefano Schiavoni ha assunto la responsabilità delle attività per il mercato operatori pubblici italiani; Guillaume Declerck, già responsabile delle attività per l’operatore Wind, ha assunto la responsabilità del marketing per Italia e paesi del Mediterraneo Centrale (Grecia, Malta, Cipro, Palestina, Israele). Declerck, che ha iniziato la sua carriera professionale in Francia, è in Italia dal 1999, dove ha ricoperto incarichi con responsabilità crescente nell’ambito

delle vendite e del marketing, prima in Alcatel e poi in Alcatel-Lucent, a seguito della fusione avvenuta nel 2006. In precedenza, ha ricoperto diversi ruoli nell’ambito sia delle vendite sia del marketing per reti e applicazioni degli operatori mobili, fino a diventare direttore vendite per l’account Wind a riporto dell’Amministratore Delegato. Declerck, classe 1970, sposato con 4 figli, si è laureato in Economia e Commercio presso la Grenoble Graduate School of Business. Schiavoni, che vanta una ventennale esperienza internazionale nell’ambito delle tecnologie ottiche di Alcatel-Lucent, entra in allora Telettra nel 1990 per occuparsi di progettazione software nel campo dei sistemi di trasmissione, per passare poi nell’area di Pianificazione e Marketing. Nel 1997 inizia la sua carriera nel Product management della divisione Optics, fino a diventare Vice Presidente della Business Unit dei sistemi multi-servizio per reti in fibra ottica (Optical Multi-Service Networks – OMSN). È stato Chairman di un comitato tecnico dello European Telecommunication Standards Institute (ETSI) e membro dell’International Telecommunication Unit (ITU). Stefano Schiavoni è ingegnere elettronico, è sposato e ha 6 figli.


Anna Di Silverio

General Manager, Avanade Italy

Alberto Daprà nuovo Presidente di Assinter Italia

Alberto Daprà, Vice Presidente di Lombardia Informatica, è stato nominato nuovo Presidente di Assinter Italia, l’associazione composta dalle società regionali che operano nel settore dell’ICT. Nata nel 2008, l’associazione si propone come polo tecnico-organizzativo di collaborazione e di scambio tra le esperienze compiute nell’ambito dell’informatica per la Pubblica Amministrazione. Alberto Daprà, nasce a Milano nel 1950, si laurea in Ingegneria Elettronica al Politecnico di Milano nel 1974. Nella sua carriera è stato project leader, development manager e coordinatore di progetti di ricerca per importanti aziende quali Telettra e Zeltron. E’ stato co-fondatore della società di software TXT e-solutions, dove ha ricoperto i ruoli di Direttore Tecnico, Direttore Generale e Amministratore Delegato. Dal 2007 al 2010 è stato Presidente di Lombardia Informatica, la società di servizi diretta e coordinata da Regione Lombardia per la realizzazione di progetti negli ambiti di e-Government, e-Health ed e-Procurement.

divisione TSG di HP Italia, azienda in cui è entrata nell’aprile del 2008. A partire dal 1993, Anna Di Silverio ha maturato una lunga esperienza in Microsoft, ricoprendo diversi ruoli di responsabilità nell’area dei servizi prima come Services Director e successivamente come Public Sector Director, contribuendo con risultati eccellenti alla crescita del business e dell’efficienza nella gestione dei servizi, gestendo all’incirca 300 dipendenti. La sua carriera

professionale è cominciata nel 1988 con una breve esperienza come ricercatrice in ambito networking architecture presso il dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa, seguita dall’ingresso, l’anno successivo, in Tecsiel (Finsiel Group) inizialmente come Software Architect e successivamente come Project Manager Financial Services. Anna Di Silverio è nata a Pescara nel 1963 e si è laureata in Scienze dell’informazione presso l’Università di Pisa.

Renzo Ghizzoni Country Manager Italy - Enterasys

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aureato in Ingegneria Elettronica presso l’Università dell’Aquila, Renzo Ghizzoni ha conseguito un Master in Telecomunicazioni presso la Scuola Superiore “Guglielmo Reiss Romoli” di Torino nel 1996. Ha iniziato la propria carriera professionale nel 1996 in Telecom Italia, che ha lasciato nel 2000 per Nortel, dove ha ricoperto diversi ruoli tra cui quello di Key Account Manager per Telecom Italia, oltre a essere stato Service Account Manager e Customer Operation Leader. All’inizio del 2009 ha as-

sunto l’incarico di Territory Manager Italy Center South in Enterasys e, nell’ottobre 2010, è diventato Country Manager per l’Italia.

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novembre Anna Di Silverio è stata nominata nuovo General Manager di Avanade Italy, fornitore di servizi tecnologici aziendali e joint venture fra Accenture e Microsoft. Prima di ricoprire questo ruolo è stata Technology Services Manager della


Cambio di poltrone

Franco Errico

Country Manager Italia e Spagna di Radwin

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ranco Errico è il nuovo Country Manager per l’Italia e la Spagna di Radwin, azienda israeliana che si occupa della fornitura di apparati wireless punto-a-punto a frequenze inferiori ai 6GHz per il backhauling e l’accesso in banda larga. In questo ruolo, Errico si

Enza Fumarola

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Vice Presidente ERP Sales EMEA Southern Region, Infor Enza Fumarola è il nuovo Vice Presidente, ERP Sales in EMEA Southern Region (Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Grecia e Turchia). È alla guida di Infor Italia da più di quattro anni durante i quali ha ottenuto ottimi risultati nel ruolo di ERP Sales Regional Vice President e Country Manager per l’Italia. Fumarola vanta una grande esperienza nel software aziendale grazie alle posizioni chiave che ha ricoperto in SSA Global, Baan e in altre aziende leader nel settore software e in società di consulenza in Italia. Prima dell’acquisizione da parte di Infor, Enza Fumarola ricopriva il ruolo di Direttore Generale Italia, Grecia e Turchia di SSA Global. Dal 2001 al 2003 Enza Fumarola ha avuto il ruolo di Professional Services Director per Italia, Spagna e Portogallo di Baan. In passato, Enza Fumarola ha ricoperto il ruolo di Direttore della divisione Soluzioni & Servizi di TC Sistema e si è impegnata nella riorganizzazione della divisione finalizzata all’ingresso in Borsa del gruppo e nella gestione di importanti acquisizioni integrate. Enza Fumarola è laureata in ingegneria e ha conseguito un Master in organizzazione aziendale ed informatica.

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occuperà di promuovere l’attività della società israeliana nei due paesi. Errico ha 50 anni, una laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni e oltre venticinque anni di esperienza nel settore IT/Telco. Prima di entrare in Radwin, è stato Responsabile Firmware in ITT/Alcatel e nel Gruppo IPM, Direttore Generale e membro del consiglio di Amministrazione della ECI Telecom Italia, Direttore Sales per gli operatori mobili in Lu-

cent Technologies Italia, Responsabile di Area Sud in Atos Origin. Successivamente ha creato due società di Business Development, Astrotel, parte ora del gruppo Metoda, e SimpleAirNet. Come CEO delle due società ha seguito personalmente lo sviluppo nel mercato Italia di aziende quali Starhome, Iamba, Asem, Overit, del gruppo Engineering, Leadcom, Floware, ora Alvarion, Radware, Actelis, Locationet, Urmet e molte altre.

Carlo Marchini

Amministratore Delegato, Privatewave Italia

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i vertici di PrivateWave Italia specialista nella sicurezza delle telecomunicazioni con una soluzione cifrata per tutelare la confidenzialità delle comunicazione aziendali fisse e mobili si conferma Carlo Marchini, che guiderà un organico di circa 30 professionisti, tra dipendenti e consulenti esterni. Marchini, 34 anni, proviene da Google Italia, dove è stato responsabile della divisione Enterprise sin dalla start-up, e vanta precedenti esperienze in Microsoft ed Oracle. PrivateWave Italia S.p.A. nasce a ottobre 2010 dalla fusione per incorporazione di Khamsa Italia S.p.A. (fondata nel 2005) e zerozero39 srl, società di tele-

fonia attiva nell’offerta di soluzioni innovative Voice Over IP e Servizi Internet. La società ha scelto di operare in sinergia con le università: da qui, l’incubazione da parte dell’Acceleratore d’Impresa del Politecnico di Milano e del CPStartup dell’Università della Svizzera italiana.


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