Wireless4Innovation n21

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ottobre | 2011

COVER STORY

Mobile e contactless spingono l’innovazione dei sistemi di pagamento I nuovi scenari aperti dagli strumenti di ultima generazione: intervista a Nicola Cordone, Vice Direttore Generale e Direttore Divisione Financial Institutions di Sia

strategie

Procter & Gamble “liberalizza” gli strumenti di lavoro Gli oltre 100mila impiegati della multinazionale potranno utilizzare il computer e lo smartphone che preferiscono. Il CIO worldwide Filippo Passerini spiega perchè è tramontata l’era del pc uguale per tutti

SPECIALE

Tablet & Business App

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Sono sempre più numerose le aziende italiane che utilizzano i nuovi device touch e sperimentano i vantaggi delle Applicazioni Mobile


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SOMMARIO 21 | 2011

EDITORIALE 05 Tablet e Mobile App, aria nuova per il business. Anche in Italia

di Manuela Gianni

cover story 08 L’innovazione dei sistemi di pagamento punta sul Mobile

a cura della Redazione

approfondimenti 12 focus cio

Procter&Gamble “liberalizza” gli strumenti di lavoro

di Manuela Gianni

16 scenari

L’evoluzione della Mobility e le sfide per le Telco

di Andrea Ferretti

Digital divide, un paradosso che blocca la crescita

di Alessandro Longo

speciale tablet & business application 26 tablet e mobile app conquistano le aziende di Paolo A. Catti e Christian Mondini

29 30 32 33 34

Samsung Vodafone 01Tribe Digitouch Aton

Cesare Alippi (Politecnico di Milano), Federico Barilli (Assinform), Luigi Battezzati (Politecnico di Milano), Ugo Biader Ceipidor (Università La Sapienza), Massimo Bolchini (Indicod-Ecr), Carlo Alberto Carnevale Maffè (Università Bocconi), Carlo Maria Medaglia (Università La Sapienza), Massimo Merlino (Università di Bergamo), Stefano Novaresi (Gruppo Comifar - Consorzio Dafne), Emilio Paolucci (Politecnico di Torino), Andrea Rangone (Politecnico di Milano), Francesco Sacco (Università dell’Insubria-SDA Bocconi) Hanno collaborato a questo numero Paola Capoferro Ronchetta, Paolo A. Catti, Laura Cavallaro, Andrea Ferretti, Alessandro Longo, Angela Malanchini, Mario Maschio, Christian Mondini, Emanuela Pala, Marco Planzi, Marta Valsecchi Direttore responsabile Manuela Gianni manuela.gianni@wireless4innovation.it

20 osservatorio

Comitato Scientifico Presidente: Alessandro Perego (Politecnico di Milano)

36 38 39 40 42

Gulliver modomodo Nexus Informatica Softec TechMobile

pubblicità mara.perego@wireless4innovation.it abbonamenti abbonati@wireless4innovation.it Tel. +39 (02) 3657 8869 wireless4innovation è una testata di ICT and Strategy S.r.l. Via Schiaffino, 25 - 20158 Milano Rivista trimestrale distribuita in abbonamento Copyright © 2000. Testi e disegni: riproduzione vietata. Registrazione presso il Tribunale di Milano. Autorizzazione N° 55 del 23-01-2008

rubriche

publiredazionali

Iscrizione presso il R.O.C. Registro degli Operatori di Comunicazione al n. 16446

06 45 48 52 56 59 62 66 70

23 Ubiquity

Grafica e impaginazione ADM Studio Sas - Cologno Monzese (MI)

Ricerche dal mondo Wireless Supply Chain RFId & Internet of Things Mobile Internet & App Mobile Marketing & Service Mobile Force & Mobile Workspace Eventi e formazione Brevi dalle aziende Cambio di poltrone

Stampa Arti Grafiche Amilcare Pizzi Spa - Cinisello B. (MI) Immagini: copyright Thinkstock Associato a

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EVENT

L’ESPERIENZA DIVENTA MULTICANALE Strategie e strumenti per la creazione di valore KEYNOTE SPEAKER

Prof. Giuliano Noci

Ordinario di Marketing presso il Politecnico di Milano

PARTNER

WHEN

WHERE

08 Marzo 2011 10:00 – 13:00

Spazio Chiossetto Via Chiossetto 20, Milano

DESCRIPTION

GIULIANO NOCI è ordinario di Marketing presso il Politecnico di Milano. Dal 2007, è opinionista del TG1, TG2, SkyTg24 e Radio24. L’ultimo suo libro si intitola “Open Marketing: costruire con il cliente un’esperienza multicanale” e si propone di evidenziare i principali cambiamenti indotti nel processo di marketing dalla crescente pervasività delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e dalla sempre maggiore rilevanza giocata dal cosiddetto fenomeno del Web 2.0.

AGENDA

ICT4Event, in collaborazione con Oracle, è lieta di invitarla alla tavola rotonda “L’esperienza diventa multicanale: strategie e strumenti per la creazione di valore” che si rivolge ad un numero selezionato di Responsabili Marketing delle maggiori imprese italiane. La tavola rotonda, presieduta dal Prof. Giuliano Noci della School of Management del Politecnico di Milano, si focalizzerà sui temi del Customer Experience Management e della Multicanalità, la cui valenza strategica si sta sempre più affermando all’interno di qualsiasi impresa, grazie all’evoluzione delle esigenze dei clienti, alla diffusione sempre maggiore di dispositivi mobili Smartphone, Tablet PC, Pad, ecc. - e alla possibilità per l’impresa di sfruttare soluzioni basate sui paradigmi del Web 2.0, che consentono una partecipazione attiva dei propri clienti nel processo di co-creazione del valore.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI

Progettazione della strategia di comunicazione multicanale verso un target selezionato da un database di oltre 400.000 contatti.

10.00_

Registrazione e welcome coffee

10.15_

Benvenuto di Oracle

10.30_

L’esperienza diventa multicanale: strategie e strumenti per la creazione di valore Prof. Giuliano Noci, School of Management Politecnico di Milano

11.15_

Dibattito e confronto con i partecipanti

13.00_

Fine dei lavori e light lunch

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editoriale di manuela Gianni

Tablet e Mobile App, aria nuova per il business. Anche in Italia

I

l mercato ICT, e in particolare l’area Mobile, è attraversato da un dinamismo che ha pochi precedenti nella storia dell’informatica e delle telecomunicazioni, malgrado il quadro economico complessivo non sia dei più incoraggianti. La cronaca degli ultimi mesi è costellata di innovazioni, non solo nei prodotti lanciati sul mercato, ma anche nei modelli di business adottati dalle aziende protagoniste del settore, alcune giovanissime e già affermate, altre con una storia decennale alle spalle. E una raffica di accordi e cambi di strategia sta disegnando uno scenario competitivo inimmaginabile solo pochi anni fa: solo per citarne alcuni, l’acquisizione di Motorola Mobility da parte di Google, l’alleanza Nokia-Microsoft e l’annunciata ritirata di HP dal mercato dei PC. Se guardiamo all’area business, gli ambiti più effervescenti sono almeno tre, ed è su questi che si concentra l’attenzione dell’edizione 2011 di Smau, l’appuntamento milanese che ogni anno rappresenta il barometro degli umori dell’ICT italiana. Il primo è il Cloud computing, che insieme alla virtualizzazione (non solo dei server, ma anche dei desktop e in futuro anche degli smartphone), rappresenta la risposta, ormai condivisa da tutti, alla necessità di ridurre i costi aumentando flessibilità e semplicità di sistemi informativi troppo “pesanti” e rigidi. Gli altri ambiti che stanno oggi catalizzando interesse e investimenti sono quelli dei tablet e degli smartphone che, insieme alle App, conquistano per la loro semplicità, la flessibilità nell’utilizzo, l’estetica ricercata e gli schermi ad alta risoluzione. Se la diffusione degli smartphone è in crescita sostenuta ma graduale, il successo dei tablet è stato dirompente: solo in Italia nei primi sei mesi dell’anno ne sono stati venduti quasi 400mila. Una rivoluzione che viene dal basso, ma che arriva nelle aziende sotto la spinta di manager e dipendenti che vogliono usare strumenti di cui hanno già sperimentato la semplicità e l’efficacia.

È su questo terreno che è in atto lo scontro più acceso sul mercato ICT, con Google, ormai una corazzata con a bordo tutte le aziende che appoggiano il suo sistema operativo Android e “in pancia” l’hardware di Motorola, che punta dritto contro la rivale Apple, attualmente leader del mercato, il cui successo è testimoniato da una disponibilità di liquidità che sembra essere superiore a quella del governo degli Stati Uniti. E in Italia? L’entusiasmo ha contagiato anche il nostro Paese, con decine e decine di sviluppatori e system integrator impegnati a dar vita a soluzioni innovative per i Mobile Worker: applicazioni per la forza vendita, cataloghi multimediali, servizi per i clienti, soluzioni per migliorare la comunicazione e la produttività e via dicendo. Sul fronte consumer proliferano giochi, Utility, applicazioni di marketing, servizi editoriali e molto altro. Spesso gli sviluppi nascono da piccole e piccolissime software house, allettate dalla possibilità di ottenere buoni risultati in termini di ricavi generati dal download a pagamento delle applicazioni. C’è fermento, dunque, e la conferma arriva dall’ottimo riscontro ottenuto dal Mob App Awards, il contest promosso dagli Osservatori della School of Management del Politecnico di Milano che premierà a Smau le migliori App in ambito business e consumer. Centinaia le candidature che la giuria ha analizzato: per l’ambito business si tratta perlopiù di applicazioni tablet, mentre nel mondo consumer la piattaforma d’elezione è lo smartphone (perlopiù iPhone). Un successo, dunque, e la conferma che per sostenere la cultura dell’innovazione sia necessario attivare meccanismi virtuosi di condivisione delle esperienze di eccellenza tra sviluppatori, imprese, pubbliche amministrazioni, operatori del settore ed utilizzatori.

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a cura di Andrea Ferretti

Ricerche dal mondo

Android inarrestabile, in attesa di Windows-Nokia C’è fermento nel mercato mondiale degli smartphone, con Apple che primeggia e Google che ingloba Motorola Mobility diffusa con il 39% di market share, mentre a seguire vengono Symbian (con il 21%), iOs (con il 18%) e quindi Blackberry OS (14%) e Windows Mobile (4%). Le previsioni si spingono fino al 2015 indicando che il predominio di Android si rafforzerà ulteriormente, catturando una quota

Quote di mercato dei sistemi operativi Mobile 4%

4%

39%

18%

2011 6%

21% 14% 20%

2015 Android Blackberry OS

17% 13%

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Symbian iOS Window Phone 7 - Windows Mobile Altri

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del 44%, mentre Blackberry e iOs perderanno alcuni punti percentuali venendo scavalcati dal prorompente successo di Windows Phone di Microsoft (la nuova versione di Windows Mobile), forte dall’alleanza stretta con Nokia, che secondo gli analisti raggiungerà il 20%. Symbian scomparirà invece definitivamente dalla scena, mentre la restante fetta sarà appannaggio di piattaforme open source, fra cui sicuramente WebOs di HP. I dati trovano una generale conferma dalle previsioni diffuse dagli analisti di Gartner, che registrano 108 milioni di smartphone venduti nel secondo quadrimestre 2011 ed una quota di mercato leggermente superiore per Android, dato al 43%, e inferiore per Windows Mobile, al 2%. 44% Gli analisti rendono inoltre noto che il segmento smartphone è in continua crescita, mentre si assiste alla prima contrazione dal 2009 in quello dei feature phone (i telefonini di vecchia generazione) : i consumatori dei mercati maturi si orientano ora preferibimente su smartphone di fascia bassa basati su Android, in parte anche per la spinta promozionale sostenuta da vendor e operatori telefonici.

Fonte: IDC

S

econdo quanto rilevato ad agosto dalla società di analisi IDC, nel corso del secondo quadrimestre del 2011 sono stati venduti nel mondo 106 milioni di telefoni cellulari smartphone, il 65% in più rispetto allo scorso anno. La piattaforma Android si è affermata come la più

Considerando il mercato dei telefoni cellulari nel suo complesso, la classifica dei produttori vede in testa Nokia seguita da Samsung, LG, Apple, ZTE, RIM e HTC. Considerando invece le vendite dei soli smartphone nel secondo quadrimestre 2011, fa da padrone assoluto Apple, con una quota del 19%, seguita da Samsung (17%), Nokia (16%), RIM e HTC (entrambe con il 12%). La domanda di prodotti della Mela non accenna a diminuire e si mantiene alta anche per modelli già usciti da uno o due anni. Anche considerando i profitti del quadrimestre, Apple fa la parte del leone raccogliendo i due terzi dei ricavi totali del settore, seguita in ordine da Samsung (cresciuta molto grazie al successo del Galaxy S), RIM (che, avendo presentato pochi nuovi modelli e visto appesantirsi la concorrenza nel segmento business, ha realizzato profitti meno interessanti del precedente quadrimestre) e HTC. Nokia, Motorola, SonyEricsson ed LG hanno invece tutte chiuso in perdita. È inoltre dello scorso agosto la notizia dell’acquisizione di Motorola Mobility (che attualmente è il nono produttore mondiale di telefoni cellulari) da parte di Google per 12,5 miliardi di dollari, una mossa che potrebbe creare non pochi


Non c’è solo Apple nel futuro del mercato dei tablet 230 milioni di terminali previsti in vendita nel 2015 Nel giro di 4 anni la leadership del celebre iPad dovrà cedere spazio ai tablet basati su piattaforma Android, che nel 2015 venderanno 87 milioni di pezzi contro i 90 milioni di Apple e nel corso dell’anno successivo compieranno il sorpasso. Questa la previsione della società di analisi Informa Telecoms&Media, dal cui studio pubblicato a giugno emerge inoltre come il mercato conoscerà una crescita importante nel corso dei prossimi anni, passando dai 20 milioni di tablet venduti nel 2010 agli oltre 230 milioni previsti per il 2015. I dispositivi tablet hanno già dimostrato il proprio potenziale e la propria presa sui consumatori; il mercato è stato trainato prin-

cipalmente da Apple che attualmente ne detiene il 75%. Ma le cose sono destinate a cambiare e gli analisti prevedono che nel 2015 la situazione sarà molto diversa, con Apple al 39% incalzata dai dispositivi Android al 38%. La ricerca ha identificato alcuni fattori chiave nel determinare il successo o il fallimento di un tablet: il marchio, l’accesso ai canali di distribuzione e la qualità del prodotto, comprese le applicazioni offerte. Al momento, l’iPad è leader in tutte e tre le aree ma il vantaggio di Apple è destinato ad assottigliarsi, perché i prodotti concorrenti stanno migliorando velocemente. Android ha dalla sua un minor prezzo dei dispositivi, l’ampia diffusione del nuovo sistema operativo Android 3.0 (Honeycomb) e la possibilità che importanti player, come per esempio Amazon, si lancino sul mercato dei tablet con l’Os di Google. Più lento si prevede invece il cammino del PlayBook di Rim, ma le vendite aumenteranno con il supporto alle applicazioni Android e alla connettività cellulare attualmente non disponibile (le versioni Hspa+ ed Lte sono attese prima della fine del 2011). Una precedente ricerca di Gartner rilasciata lo scorso aprile circa gli stessi temi indicava una identica quota di mercato per i tablet targati Android nel 2015 (del 38%) ma una decisamente più alta per Apple, data al 47%.

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cambiamenti sul mercato. Da un lato Google avrà così accesso all’imponente patrimonio di brevetti posseduti da Motorola e potrà mettersi in gioco in un mercato che fino ad ora non presidiava, dall’altro ci si aspettano ripercussioni anche sul fronte della strategia degli altri produttori. Aziende come Samsung, Sony e HTC probabilmente non gradiranno il fatto di avere Google come partner e come concorrente allo stesso tempo e, anche se è improbabile che l’azienda californiana voglia chiudere la propria piattaforma Android, si prevede una strategia di differenziazione su diversi sistemi operativi, al fine di diluire il rischio e diminuire la dipendenza dal colosso di Mountain View.

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C

cover story

L’innovazione dei sistemi punta sul Mobile

I

l settore dei pagamenti elettronici è in continua evoluzione, sospinto soprattutto dall’innovazione tecnologica e dalla diffusione di strumenti di nuova generazione, come il Mobile payment. Eppure, gli italiani sembrano continuare a preferire banconote e monetine. Basti pensare che su cento pagamenti novanta sono ancora in contante e che in Europa siamo ancora quelli che usano le carte meno di tutti, con 23 operazioni l’anno contro una media di 56. Sul versante della tecnologia, contactless e cellulare rappresentano le fondamenta per nuovi strumenti di pagamento anco-

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Il mercato dei pagamenti elettronici è destinato a evolvere grazie all’avvento di strumenti innovativi come le carte contactless e il Mobile payment. Con Nicola Cordone di SIA parliamo di questo importante cambio di scenario destinato a ridurre l’elevato numero di pagamenti che ancora oggi viene effettuato in contanti 8

ra più moderni, evoluti, sicuri e semplici da usare, che potranno facilitare l’ingresso dei pagamenti elettronici anche per piccoli importi in quegli ambiti fino ad oggi presidiati dal contante, dai caselli delle autostrade ai parcheggi, dalle edicole ai bar. Degli scenari evolutivi dei pagamenti elettronici abbiamo parlato con Nicola Cordone, Vice Direttore Generale e Direttore Divisione Financial Institutions di SIA. Qual è la situazione dei pagamenti elettronici nel nostro Paese? Esiste già qualche caso di successo? La stragrande maggioranza dei pagamenti in Italia avviene ancora in contanti: circa il 90%, a fronte di una media europea che si attesta intorno al 60%. E questo in parte lo si deve principalmente all’incidenza dell’economia sommersa e allo scarso utilizzo delle transazioni Internet, che sono in crescita ma ancora modeste. Il settore bancario ha da tempo dichiarato la sua “war on cash”, visto che la gestione del denaro ha un costo elevatissimo: l’ABI stima una spesa di circa 10 miliardi l’anno per il sistema Paese, senza contare i vantaggi che derivano dalla tracciabilità dei pagamenti elettronici nella lotta al riciclaggio e all’evasione. In generale, in Italia abbiamo uno scarso utilizzo di tutti gli strumenti alternativi al contante: le carte di pagamento per esempio hanno una buona diffusione, sono circa 70 milioni, ma il loro utilizzo è davvero limitato se confrontato al contesto internazionale. Esistono tuttavia prodotti innovativi che sicuramente contri-

buiscono a ridurre l’uso del contante. Un caso di grande successo è quello delle carte prepagate, che ci vedono primi in Europa per numero di carte emesse e per il volume di business generato. Il mondo della telefonia cellulare ha abituato gli italiani al concetto di prepagato, cui è associata una elevata sicurezza percepita, perché le persone sanno che nel caso peggiore potrebbero perdere quanto ci hanno caricato. Inoltre, sono semplici in quanto non richiedono particolari conoscenze per l’utilizzo e non necessitano di un conto corrente associato. Tra le prepagate quella che gode di maggior diffusione è la carta PostePay di Poste Italiane, con cui noi collaboriamo da diversi anni. Un altro esempio interessante di innovazione tutta italiana è la Carta Conto offerta da alcuni istituti, tra cui CheBanca, che ha lanciato il prodotto per prima: si tratta di una carta prepagata che ha associato un codice IBAN e che quindi funziona sostanzialmente come un conto corrente, ma con costi più contenuti. Altre carte prepagate innovative sono quelle che permettono di limitarne l’utilizzo a specifiche categorie merceologiche. È quindi possibile dotare un dipendente di una carta ricaricabile e permettere per esempio che venga utilizzata per sole spese relative a ristorazione e hotel. È interessante inoltre rilevare l’elevato l’interesse di operatori di altri settori ad emettere carte prepagate con tecnologie innovative. Come nel caso della Smart Pass di Vodafone annunciata recentemente.


a cura della redazione

di pagamento Nicola Cordone Vice Direttore Generale e Direttore Divisione Financial Institutions di SIA

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Fra gli strumenti alternativi al contante, quali sono previsti più in crescita? Fatto 100 il numero di transazioni eseguito con strumenti alternativi, le carte occupano il 30%. Secondo gli analisti, è un segmento che cresce del 5-6% l’anno sia come numero delle carte che come volumi di transazioni. I bonifici e gli incassi veicolano attualmente il 50% del transato, e rimarranno più o meno stabili. Sono invece in netta decrescita gli assegni: in alcuni Paesi tra cui l’Inghilterra nel corso dei prossimi anni non saranno più riconosciuti. Se guardiamo invece al futuro, si prevede che nel 2020 il 25% delle transazioni diverse dal contante saranno effettuate con strumenti innovativi, come il Mobile Payment, Paypal e altri strumenti alternativi. Esistono attualmente sul mercato diverse soluzioni che sfruttano le tecnologie Internet, Mobile e contactless per abilitare soluzioni di pagamento innovative, che consentono di ridurre l’uso del contante a vantaggio di strumenti più evoluti, pratici e veloci. In questa direzione, lo sviluppo dei sistemi di pagamento per piccoli importi basati sulle tecnologie contactless e Mobile potranno certamente dare un importante contributo per lo sviluppo di una società sempre più “cashless”. Lo conferma anche una recente ricerca indipendente internazionale, da cui emerge che il 94% degli intervistati ritiene il Mobile Payment il canale di pagamento del futuro. È questo il principale terreno di innovazione ed anche il mondo dei POS comincia ad

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cover story esserne influenzato: un esempio interessante in questo ambito è Square per iPhone che con l’ausilio di una periferica, può trasformare il proprio smartphone in un piccolo POS per pagamenti con carta. Già oggi le carte Paywave di Visa e Paypass di MasterCard, con tecnologia NFC, consentono di effettuare pagamenti contactless tramite POS appositamente progettati. Sono soluzioni che riguardano perlopiù spese di importi abbastanza limitati, al di sotto di 15 euro, che avvengono in modo veloce e offline, mentre per spese più alte si richiede un pin. Anche sul fronte dell’eCommerce abbiamo alcuni esempi innovativi, come Apple iTunes e PayPal, che offrono strumenti che permettono di operare in Internet in maniera semplice e diversa dal passato. Come SIA stiamo anche lavorando a una nuova iniziativa, ormai in fase di avvio, che abilita i pagamenti eCommerce tramite bonifico. Questo tipo di soluzioni si chiamano OBeP (Online Banking enabled Payment). A lanciare questo nuovo servizio sarà EBA Clearing, l’Associazione delle Banche Europee, di cui SIA è già partner tecnologico per la piattaforma paneuropea STEP2 che gestisce gli strumenti di incasso e pagamento SEPA. Il Mobile Banking sta rapidamente affermandosi in Italia, con tutte le principali banche che hanno lan-

È necessario ora trasferire la tecnologia contactless dalle carte ai telefoni, ma serve un intermediario indipendente ciato servizi per operare sul conto da cellulare. Cosa proponete in questo ambito? Il Mobile Banking, ovvero la possibilità di operare sul conto corrente da telefonino così come si fa con l’home banking da PC per consultare il saldo, fare un bonifico, ricaricare una prepagata o un telefonino e via dicendo, sta oggi prendendo piede e tutte le principali banche italiane - come BNL, Intesa Sanpaolo, Mediolanum, Monte dei Paschi, Unicredit - hanno attivato i loro servizi con significativo apprezzamento da parte degli utenti. SIA propone una soluzione completa “White Label”, che può essere personalizzata dalla banca con il proprio logo. Oltre ad abilitare tutte le principali funzionalità, noi permettiamo anche di effettuare operazioni di Mobile Money Transfer, ovvero di trasferire denaro da un conto all’altro. È un procedimento che è molto semplice da abilitare tra utenti della stessa banca, ma più complicato per banche diverse magari in paesi differenti. I trasferimenti di denaro rappresentano un segmento di mercato sicuramente importante e in cre-

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Chi è SIA SIA, leader europeo nei servizi finanziari e nei sistemi di pagamento, fornisce soluzioni tecnologiche a banche, corporate, P.A. e istituzioni centrali nelle aree del processing delle carte di credito e debito, degli incassi e pagamenti, dei mercati di capitali e dei servizi di e rete per la connettività e la messaggistica. Il Gruppo SIA è attualmente presente in circa 40 Paesi ed opera anche attraverso società controllate in Belgio, Ungheria e Sud Africa. Con 7,5 miliardi di transazioni annue relative a carte, incassi e pagamenti, 62,4 milioni di carte gestite e 9,2 miliardi di transazioni sui mercati finanziari, SIA trasporta in rete 11,1 mila miliardi di byte di dati. Il Gruppo si compone di sette società: la capogruppo SIA, le italiane Pi4Pay (servizi di incasso e pagamento), RA Computer (soluzioni e applicazioni per banche, imprese e P.A.) e TSP (sistemi e servizi per aziende e P.A.), SiNSYS (card processing) in Belgio, Perago (infrastrutture per banche centrali) in Sudafrica e SIA Central Europe (processing transazioni e gestione terminali ATM/POS) in Ungheria.

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scita. Basti pensare che, grazie soprattutto agli stranieri che lavorano in Italia, tramite questo canale transitano circa 7 miliardi di euro ogni anno, principalmente verso l’estero. La nostra soluzione abilita anche il trasferimento tra carte: un servizio innovativo che crediamo possa svilupparsi molto in futuro. Qual è il ruolo di SIA nei servizi di carte contactless in relazione a Visa e MasterCard? Va detto innanzitutto che la strategia di SIA per il futuro punta molto sull’innovazione e che vorremmo giocare la nostra parte anche nel Mobile Payment, su vari fronti. Per quanto riguarda le carte, siamo molto attivi nell’ambito dei pagamenti contactless. Stiamo per esempio lavorando molto con le banche di Polonia e Ucraina che stanno preparando il lancio del servizio in occasione degli Europei di calcio che si terranno proprio in quei paesi a giugno del prossimo anno: finora i nostri clienti hanno già emesso circa 2 milioni di carte contactless. Il ruolo di SIA è quello di fornire alle banche tutti i servizi necessari per gestire le carte Visa e MasterCard, nel caso in cui non desiderino svilupparli internamente. Gestiamo quindi tutto il flusso delle transazioni, dal momento in cui il cliente va in filiale per firmare il contratto, fino a produrre la carta, autorizzare le transazioni, spedire l’estratto conto, gestire la prevenzione delle frodi e le eventuali contestazioni. Le informazioni di competenza sono poi inviate a Visa e MasterCard e alle banche: per esempio, quando il titolare di un conto americano viene in Italia ed effettua un pagamento, c’è uno scambio di informazioni tra SIA e Visa o MasterCard, garantendo l’interoperabilità tra sistemi diversi, in modo da controllare che il titolare


L’innovazione dei sistemi di pagamento punta sul Mobile

I servizi di pagamento NFC da cellulare si stanno sviluppando in Europa a macchia di leopardo, con diverse sperimentazioni di dimensioni contenute. In che modo, dal vostro punto di osservazione, evolverà questo scenario? È necessario ora trasferire la tecnologia contactless dalla carta al telefono. Ma per consentire a tutti i clienti di operare con qualunque banca qualunque sia il loro operatore telefonico, è necessario un intermediario indipendente che ricopra la figura del Trusted Service Manager (TSM), il cui ruolo è quello di caricare nella SIM del telefono un eWallet, la soluzione che permette di operare ovunque in Mobile Proximity tramite la propria banca, un compito cruciale e abilitante per il futuro dei pagamenti contactless. La necessità e la definizione del Trusted Service Manager sono riconosciute anche dall’EPC (European Payment Council), ma al momento non esistono ancora dei player consolidati, e noi stiamo valutando di entrare in questo ambito al servizio delle banche e degli operatori di TLC. Esistono attualmente numerosi tipi di sperimentazioni in corso, di solito tra una singola banca ed un unico operatore telefonico: a mio avviso questi progetti pilota sono utili per creare “user-experience” ma non potranno progredire senza la possibilità di interfacciarsi con un numero più ampio di soggetti. In prospettiva si sta convergendo verso una “user-experience” unificata che permetta di pagare con il cellulare in modalità contactless avvicinandolo al terminale POS, di navigare e acquistare su Internet con il cellulare con un solo click e di fare acquisti su Internet tramite personal computer e pagando sempre con il cellulare. Il fattore abilitante di tutto ciò sarà l’eWallet che permette

SIA EXPO 2011 17 ottobre, Milano “Contactless & Mobile Payments” saranno i temi di cui si parlerà nel corso di una delle tavole rotonde previste durante il SIA EXPO 2011, l’evento rivolto agli attori coinvolti nei sistemi di pagamento, che si terrà il 17 ottobre 2011 presso l’Hotel Melià di Milano. All’incontro, che si svolgerà dalle 14.15 alle 15.15, interverranno Nicola Cordone (Vice Direttore Generale e Direttore Divisione Financial Institutions, SIA), Paolo Battiston (Direttore Generale, Mastercard Europe), Davide Steffanini (Direttore Generale Italia, Visa Europe) e altri autorevoli esponenti del settore delle carte di pagamento. all’utente di concentare sul cellulare tutti i propri strumenti di pagamento, dalla prepagata al conto corrente fino alla carta di credito, per poi decidere di pagare nella modalità preferita. La sicurezza è certamente un fattore da tenere in considerazione. Per il Mobile Payment ci sono dei fattori di rischio particolari? La sicurezza sarà certamente un altro aspetto importantissimo da tenere in considerazione, anche perché gli italiani – già poco inclini all’uso di strumenti alternativi al contante come le carte – potrebbero percepire come poco affidabili transazioni fatte senza firmare ricevute né digitare codici di sicurezza. È fondamentale evitare che l’utente viva brutte esperienze utilizzando questi strumenti perché potrebbe poi decidere di abbandonarli. Noi su questo tema abbiamo investito molto, sia sul mondo dell’online - e quindi dell’eCommerce - che in quello fisico, quindi dei terminali ATM e dei POS. Le nostre infrastrutture tecnologiche sono

dotate di soluzioni molto avanzate che in tempo reale sono in grado di evidenziare se una transazione è potenzialmente fraudolenta e quindi di bloccarla o segnalarla alla banca. Ad esempio, dalla stessa carta non possono provenire richieste di transazione nel giro di un’ora da luoghi molto distanti fra loro: si tratta di controlli semplici ma allo stesso tempo molto efficaci per prevenire le frodi. Nell’eCommerce abbiamo implementato soluzioni di sicurezza seguendo le direttive di Visa e MasterCard, come 3-D Secure e SecureCode, che replicano nel mondo virtuale i controlli che già applichiamo nel mondo fisico. Il pagamento NFC da Mobile a nostro avviso è sicuro quanto un pagamento con carta classico. Per pagamenti oltre una certa soglia si attivano infatti gli stessi controlli online. Per i micropagamenti, ovvero transazioni di piccola entità, si opera offline, perchè il rischio è ridotto, ma vengono comunque attuate delle azioni in modo da garantire il massimo livello di sicurezza: per esempio ogni 3 transazioni o al raggiungimento di un importo prefissato si richiede il PIN, in maniera da limitare i possibili fenomeni fraudolenti. Ridurre il rischio significa anche andare a ridurre l’usabilità del sistema; va quindi valutato con attenzione il punto di equilibrio. D’altronde, anche ad andare in giro con i soldi in tasca più di qualche rischio lo si corre!

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di un conto corrente presso una banca americana abbia sufficiente disponibilità e si possa quindi abilitare il trasferimento.

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di Manuela Gianni

focus CIO

Procter&Gamble “liberalizza” gli strumenti di lavoro Ulteriore evoluzione per la multinazionale: si arriverà al punto in cui gli impiegati - 127mila - saranno liberi di utilizzare il pc e lo smartphone che preferiscono. Potranno scegliere fra un ventaglio di proposte, in base alla loro mansione, e verranno incoraggiati a portare in azienda i propri device. Filippo Passerini, President e CIO a livello worldwide, spiega perchè è tramontata l’era del PC aziendale uguale per tutti

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I

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mpiegati liberi di scegliere il computer e lo smartphone preferito per lavorare in azienda. È il nuovo corso strategico di Procter & Gamble per il Digital Workspace – ovvero gli strumenti di lavoro digitali dei dipendenti nel mondo,

un modello che, secondo Filippo Passerini, Chief Information Officer della multinazionale a livello worldwide, non solo è vantaggioso ma è sempre più inevitabile. Consapevole che il mondo è radicalmente cambiato nell’arco di pochi anni la Compagnia, leader nell’innovazione, sta spingendo

sull’acceleratore della digitalizzazione in ogni ambito di attività. Il Workspace riveste un ruolo particolarmente importante perchè riguarda il “fattore umano”, ovvero la produttività, efficienza ed efficacia nel lavoro: P&G si trova oggi a soddisfare esigenze molto diverse – per età, Paese di origine, cultura... - e vuole soddisfare le esigenze di tutti gli impiegati. I Digital Natives hanno aspettative, modalità di lavoro e competenze del tutto differenti rispetto anche solo dalla generazione precedente. Vale la pena, dunque, accollarsi le problematiche tecnologiche legate alla proliferazione dei terminali, perchè, afferma il CIO, «abbiamo dimostrato che è possibile, con un modello liberalizzato, aumentare la produttività delle persone e diminuire i costi, trovando il giusto punto di equilibrio fra la libertà del dipendente e le regole dell’organizzazione». Si tratta di un passo importante, perchè P&G aveva scelto, quindi-


Chi è Filippo Passerini

ci anni fa, di adottare una piattaforma unica per tutti i dipendenti, standardizzando totalmente oltre 100mila computers, ovvero adottando pochi modelli hardware e una stessa immagine software.

Spiega Passerini: «La scelta era stata fatta perché ci consentiva di fare due cose all’epoca rivoluzionarie: distribuire il software automaticamente su tutti i computer e semplificare la risoluzione dei

problemi da parte dei tecnici. Se da un lato questo ci ha permesso di ridurre i costi di manutenzione, dall’altro ha alzato la soglia della potenza minima dei computer, che spesso è molto maggiore rispetto al necessario, per le diverse mansioni». Nell’arco di tre lustri, però, l’avanzata delle tecnologie digitali ha completamente trasformato lo scenario mondiale. Tutto oggi è interconnesso, le informazioni sono immediate e i social network le diffondono a macchia d’olio, con le persone che vogliono commentare i fatti e partecipare attivamente ai dibattiti. Anche dalla prospettiva tecnologica il quadro si è ribaltato: i Sistemi Informati-

Filippo Passerini President e CIO worldwide Procter &Gamble

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Filippo Passerini, nato a Roma nel 1957, si laurea in Scienze Statistiche e Ricerca Operativa. Nel 1981 entra in Procter&Gamble dove avvia il suo prestigioso percorso professionale sempre all’interno del Gruppo, in linea con la filosofia di “promozione dall’interno” da sempre elemento strategico per P&G. Dopo i primi 7 anni in Italia si sposta prima in Turchia, poi in Inghilterra, successivamente in Sud America, poi negli Stati Uniti, con incarichi di responsabilità sempre crescente nell’ICT, che segnano di fatto il punto di non ritorno ad una carriera nazionale. Segue un periodo in Grecia, questa volta come Marketing Manager della Business Unit locale, per poi ritornare in USA nell’attuale incarico di Group President, Chief Information Officer & Global Business Services (GBS) di P&G, esempio lampante di come il nostro Paese sia in grado di esportare nel mondo una classe manageriale di eccellenza. La GBS include i servizi condivisi per tutto il Gruppo, la contabilità, i sistemi di Human Resources, la parte di Facility Management, parte del Purchasing, e la funzione dei Sistemi Informativi, denominata Information Decisions Solutions (IDS). IDS lavora a stretto contatto con tutte le Business Unit e il suo ruolo va oltre i tradizionali aspetti dell’Information Technology (“hardware and software”). Il suo obiettivo è anche quello di guidare la definizione di nuove capabilities strategiche per il business, attraverso l’integrazione di informazioni, analytics e nuovi modelli di business. L’IDS trasforma lo sviluppo tecnologico in un vantaggio competitivo per l’azienda. Filippo Passerini ha 15 riporti diretti con un totale di 7400 persone, più circa 4000 risorse esterne. Di queste, circa 3000 interni e 2000 esterni sono ICT. Nella propria carriera Filippo Passerini è sempre riuscito a coniugare le aspirazioni professionali con uno stile di vita fortemente orientato alla famiglia ed alle radici nazionali, basando il proprio successo non solo su un bagaglio di competenze elevate, ma anche su una capacità di motivare e coinvolgere persone, di creare e trasformare in valore le relazioni, di agire con intelligenza emotiva.

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focus CIO L’Application Store di P&G Sono oltre 110 le applicazioni Mobile disponibili sul PG App Store, scaricabili dai dipendenti della società esattamente come si fa con l’App Store di Apple. Fra le applicazioni, tutte pensate per risolvere specifiche esigenze evidenziate dai dipendenti della società, ve ne sono alcune commerciali e altre sviluppate internamente. Il percorso che parte dall’idea e arriva all’applicazione Mobile è strutturato, e prevede varie fasi che coinvolgono il team di sviluppo interno oppure società esterne. Un esempio è iApprove, utilizzata dai top manager per fornire le diverse approvazioni di cui necessitano i collaboratori: invece di dover accedere ad applicativi diversi a seconda del tipo di approvazione richiesta, operazione che solitamente viene fatta dalla mail, l’applicazione Mobile riesce ad aggregare le richieste, riducendo il tempo impiegato dal manager. Le Mobile App non sono liberamente a disposizione dei dipendenti: le singole Business Unit della multinazionale sono tenute a corrispondere un pagamento per il download e per la manutenzione delle App. Spiega Passerini: «Abbiamo bisogno di capire il valore delle applicazioni e il modo migliore è dargli un prezzo. Se le persone le comprano, allora vuol dire che veramente trovano un vantaggio a utilizzarle».

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vi si sono evoluti da un modello centralizzato – con il data center che era una sorta di fortezza protetta da un firewall – a uno distribuito, dove la sicurezza è sul singolo device e i device sono per tutti gusti. «Circa un terzo degli assunti – afferma il manager - sono ormai giovani che interagiscono da anni tramite social network, instant messaging e smartphone e portano con loro un modo di lavorare ormai consolidato. Questi strumenti stanno creando un cambiamento culturale, un modo diverso di collaborare che aiuta la velocità. C’è sempre più un’integrazione tra la vita lavorativa e quella privata. E mentre in precedenza al lavoro si avevano gli strumenti tecnologici migliori, ora spesso accade il contrario: a volte si hanno a casa strumenti più potenti ed efficaci di quelli disponibili sul posto di lavoro». In P&G convivono dunque persone di varie generazioni, con background anche molto differenti, e ciascuno sarà libero di utilizzare lo strumento che ritiene più efficiente per il proprio lavoro. «Crediamo che nulla vada imposto - spiega Passerini - e che non sia utile regolamentare la vita dei

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dipendenti, piuttosto cerchiamo di creare un vantaggio per gli impiegati e per l’azienda: è nell’interesse dell’impiegato essere produttivo ed efficiente, perché viene valutato sulla base dei risultati di business. Cerchiamo di aiutare le nostre persone a trovare un giusto equilibrio fra vita privata e lavorativa e in questo le tecnologie aiutano moltissimo. Sono convinto che la strategia che stiamo perseguendo possa creare un vantaggio competitivo. P&G è sul mercato da oltre 170 anni: siamo una delle più longeve compagnie al mondo e tutte le nostre decisioni strategiche sono in un’ottica di sostenibilità di lungo periodo».

Un tassello fondamentale della strategia “Going digital”

Il nuovo corso per il Digital Workspace di P&G si inserisce nella strategia “Going Digital” varata dal CEO e Chairman Bob McDonald e Filippo Passerini, managers convinti che la tecnologia possa trasformare il modo di fare business. Per questo stanno puntando ed investendo per far diventare P&G un’organizzazione sempre

più avanzata in questo senso. La strategia digitale è molto articolata, ma se ne possono individuare quattro componenti principali. La prima è rappresentata da strumenti dedicati a particolari aree di business, “tecnologie verticali” introdotte con lo scopo di velocizzare, ottimizzare e ridurre costi. La seconda riguarda le soluzioni di Business Intelligence real time, che comprendono anche l’analisi del Web. La terza componente ha l’obiettivo di digitalizzare la Supply Chain, dalla ideazione del prodotto fino allo scaffale; la quarta e ultima componente è quella che riguarda i collaboratori e i nuovi strumenti per il “Digital Workplace”, che permettono di operare in tempo reale e in maniera più efficace. Si tratta anche del tema più delicato, perchè misurare il ritorno degli investimenti, quando si parla di produttività individuale, è particolarmente complesso. Per definire i contorni del problema e arrivare a quantificare il vantaggio economico derivante dall’adozione del modello liberalizzato, P&G ha identificato alcune domande che ne sintetizzano tutti gli aspetti rilevanti. Quali sono gli strumenti giusti per massimizzare l’efficacia e la produttività dell’impiegato? Chi deve scegliere quanti e quali device gli impiegati utilizzano? La compagnia è in grado di gestire i costi, la sicurezza, la privacy e la complessità derivante dalla proliferazione dei device? È possibile permettere agli impiegati di portare al lavoro il proprio device, qualunque esso, sia? E se gli impiegati hanno la possibilità di scegliere, aumenta la loro efficienza? Quali processi o quale parte di essi deve essere portata su Mobile? Il punto di arrivo dell’analisi è una matrice sulla quale sono stati mappati i dipendenti e gli strumenti di lavoro a loro disposizione. Più in dettaglio, si tratta di una segmentazione del personale in cinque gruppi, a ciascuno dei quali è associata una dotazione tecnologica: pc e smartphone, strumenti di comunicazione (telefono fisso, chat, email e video), e


Procter&Gamble “liberalizza” gli strumenti di lavoro Sono già più di 110 le applicazioni Mobile scaricabili dai dipendenti dal PG App Store, alcune commerciali altre sviluppate internamente

Bring Your Own Device

In alcune caselle della matrice compare l’acronimo BYO, Bring Your Own: significa che per alcuni dipendenti sarà possibile portare da casa computer e cellulare.

«Oggi non c’è alcun ragazzo che vada all’università senza il proprio computer: inviteremo loro a portarlo in azienda quando vengono assunti – afferma Passerini -. Abbiamo già 300 impiegati che lo fanno, e un obiettivo di arrivare a 5000 nei prossimi 12-18 mesi. Siamo all’inizio del percorso, però abbiamo abbastanza evidenza per capire che è fattibile. Non ho dubbi che nell’arco di 3 - 4 anni, gradualmente, nella maggior

Procter&Gamble nel mondo Procter&Gamble, fondata nel 1837, è una multinazionale che sviluppa produce, commercializza e distribuisce beni di largo consumo alimentari e per la cura della persona. Impiega circa 127.000 dipendenti e opera in 80 Paesi, commercializzando oltre 300 marchi a 4.4 miliardi di clienti nel mondo, con un fatturato annuo di oltre 82 miliardi di dollari. Alcuni fra i marchi più noti sono Dash, Ariel, Ace, Braun, Duracell, Gillette, Fusion, Pantene, Olaz, Wella e Oral B. Dal 1956 il Gruppo P&G è presente in Italia, dove possiede tre stabilimenti di produzione ed un centro tecnico di ricerca ed impiega circa 3500 persone. Gli stabilimenti sono a Pomezia (Roma), dove si producono detersivi in polvere e liquidi, a Gattatico (Reggio Emilia), prodotti per la detergenza della casa e a Campochiaro (Campobasso), dove si produce la candeggina Ace. Dal 1999 Procter & Gamble è strutturata in Global Business Units (GBU); MDO (Market Development Organizations); Corporate Functions (CF) e Global Business Services (GBS). Le GBU si occupano di ricerca, sviluppo, produzione e strategie di marketing dei prodotti; le MDO (tra cui quella italiana) gestiscono la struttura commerciale, rapporti con i clienti e comunicazioni con i consumatori locali; le CF offrono servizi specifici, principalmente di governance, formazione, sviluppo di competenze funzionali specifiche; GBS ha un ruolo trasversale nei servizi e nell’Information Technology. La funzione dei Sistemi Informativi, denominata Information Decisions Solutions (IDS) è incardinata nella struttura GBS e lavora a stretto contatto con tutte le Business Unit. Il ruolo dell’IDS va oltre i tradizionali aspetti dell’Information Technology e il suo principale obiettivo è quello di guidare lo sviluppo di nuove business capabilities e business transformation.

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il tipo di assistenza cui possono accedere. Spiega Passerini: «La segmentazione garantisce che gli impiegati dispongano degli strumenti e delle giuste skills che servono per operare il più efficientemente possibile, e contemporaneamente ci permette di abbassare il costo complessivo. La nostra analisi ha evidenziato che 60mila persone hanno al momento una tecnologia sovradimensionata rispetto a quanto è necessario per svolgere la loro mansione; altri necessitano di strumenti “Mobile” più sofisticati. Tutti saranno riallocati nel giusto segmento. Per alcuni i costi aumentranno, per altri diminuiranno, ma nel complesso vedremo una diminuzione del costo totale, e strumenti più specifici per le mansioni di ognuno». È prevista anche una differenziazione del supporto: sia va dall’help desk con intervento a domicilio anche nel week end – un servizio riservato ad un segmento “top”- fino ad arrivare a una community support, fatta dai dipendenti, per esempio quella per gli utenti Apple: chi vuole usare il mac si deve affidare a questa. «Dal punto di vista pragmatico di business, persone diverse hanno un diverso costo per l’azienda, come pure diverse sono le esigenze di supporto. Un atteggiamento egualitario in questo caso non solo non funziona, ma crea minore soddisfazione con il servizio e costi più alti».

parte dei Paesi in cui operiamo questo avverrà: a quel punto noi dovremo essere pronti a far sì che ogni device sia compatibile con la nostra infrastruttura, risolvendo i problemi di sicurezza che ne derivano». Anche la gestione del software viene rivoluzionata: l’idea è quella di selezionare i principali pacchetti software, fruibili tramite una piattaforma cloud unica, e permettere ai dipendenti di aggiungere sul pc altri software a piacimento, cosa che oggi non è consentita per motivi di standardizzazione. «Il primo passo fondamentale è mettere tutte le applicazioni su web; poi possiamo creare un’infrastruttura con un layer specifico che permetta di gestire i diversi device: ma non mi aspetto che saranno un numero infinito», conclude il CIO.

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scenari

L’evoluzione della Mobility e le sfide per le Telco

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l Mobile e le sue derivazioni sono ai nostri giorni un fenomeno estramente rilevante sia a livello sociale che economico. Cambiano le nostre abitudini e la vita di ciascuno di noi si fa sempre più “digitalizzata” e affamata di connettività presente sempre e ovunque. Dieci aziende tre le prime cento per fatturato al mondo operano nella filiera delle telecomunicazioni (si pensi, per citarne alcune, a Apple, Telefonica, Microsoft, China Mobile, Vodafone) e molte di loro stanno ottenendo risultati finanziari notevoli. Se consideriamo nello specifico il mercato dei servizi di TLC italiano, si nota che i tradizionali comparti della voce e della messaggistica stanno contraendosi mentre altri, nuovi, sono interessati da una crescita esplosiva, come il Mobile Internet via Smartphone (+27%), i Premium Content innovativi – i servizi a pagamento come App e giochi (+100%), il Mobile Advertising (+15%) (Dati della School of Management del Politecnico di Milano). Si tratta di segnali che mostrano in maniera evidente la direzione in cui il mercato ICT si svilupperà nel corso degli anni a venire, determinando una serie di opportunità per le aziende che ne sapranno cavalcare l’onda. Su queste e su altre tematiche si è incentrato il discorso tenuto da

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Claudio Farina, Head of Strategy di Vodafone, durante la decima conferenza internazionale dedicata al Mobile Business che si è svolta lo scorso giugno a Como.

Un bene “necessario”: la penetrazione del Mobile nel mondo

Nel mondo vivono circa 7 miliardi di persone: di queste, 5/6 miliardi hanno accesso a servizi fondamentali come la rete idrica ed elettrica, 1 miliardo ha una linea telefonica fissa, meno di 2 miliardi un PC, ma ben 5 miliardi possiedono un telefono cellulare. Questo numero è uno specchio dell’impatto che la tecnologia mobile ha sulla vita delle persone nel Mondo. Se si dividono i Paesi del mondo in due cluster, Paesi sviluppati e Paesi in via di sviluppo, si nota che nella prima categoria la penetrazione del Mobile è molto alta, oltre il 100%, e la spesa media si aggira intorno ai 20/30 euro al mese per persona. Nei paesi in via di sviluppo la penetrazione è comunque alta, intorno al 60/70%, ma la spesa media mensile è molto più bassa, si aggira intorno ai 7 euro. Il bisogno di comunicazione Mobile è diffuso in tutto il mondo, ed è tale che le persone sono pronte a spendere anche quote rilevanti del loro reddito, nei Paesi in via di sviluppo, per accedere a questi servizi.


di Andrea Ferretti

In tutto il mondo cresce il desiderio di comunicare e si fa sempre più forte la richiesta di connettività mobile a banda larga presente sempre e ovunque. Per le Telco, motore di innovazione e di sviluppo economico, la sfida è quella di conciliare la contrazione dei ricavi e le richieste di servizi innovativi che provengono da clienti sempre più evoluti e “digitalizzati”. Claudio Farina, Head of Strategy di Vodafone, illustra la visione della multinazionale

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«Il numero di sottoscrizioni alla rete mobile - afferma Farina – ha una curva di crescita asintotica alla popolazione mondiale, così come quella dell’accesso a beni come acqua e elettricità, diversamente, per esempio, da quella relativa al possesso di un PC o delle linee fisse di telefonia, che si manterranno sempre su numeri molto inferiori». I servizi di telefonia mobile hanno insomma dei modelli di consumo del tutto simili a quello dei cosiddetti “beni necessari”: considerando la proporzione, minore è il reddito, maggiore è il consumo, mentre all’aumentare del reddito il consumo aumenta percentualmente meno. «Il nostro è un settore in cui le grandi aziende internazionali come Vodafone possono investire sia nei mercati maturi che in quelli in via di sviluppo generando adeguati ritorni sul capitale - ha commentato Farina -. Il nostro settore è basato sul conseguimento della scala, servono importanti piani di investimento di rollout delle tecnologie, ma rispetto ad altri settori che si basano su presupposti simili - scala e capitale – possiamo contare su un alto numero di leve per rientrare negli investimenti sostenuti. Si può per esempio modularizzare i piani di investimento in 2G, 3G e a breve 4G, fornendo livelli di servizio adeguati alla disponibilità di reddito dei clienti dei diversi Paesi».

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scenari Il mercato italiano e le sfide per il futuro

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Dopo anni di crescita trainata dal successo del Mobile, in Italia il mercato TLC è in moderata decrescita, del 2-3% negli ultimi 2-3 anni. I ricavi nel 2010 sono stati di circa 40 milioni, metà derivanti dalle linee mobili e metà da quelle fisse ed entrambe in contrazione, anche se i volumi stanno crescendo drasticamente. In particolare la banda larga mobile sta conoscendo un periodo di forte crescita, con un tasso medio annuo del 50%. «In Italia – ha affermato Farina – le compagnie di telecomunicazione si trovano in questo momento ad affrontare grandi sfide, con ricavi in contrazione e allo stesso tempo consumi e domanda di servizi in costante crescita». Nella visione di Vodafone, la gestione del rapporto coi consumatori sarà sicuramente una sfida per il futuro, dato che ci si troverà di fronte a clienti sempre più consapevoli e quindi più esigenti. Una maggiore consapevolezza del valore dell’uso delle nuove tecnolgie per comunicare e quindi la maggior propensione all’uso della tecnologia farà sì che sempre più spesso il cliente conosca molto bene i servizi offerti e sia sempre più esigente, e ciò impatterà in maniera significativa su come dovranno essere organizzati il servizio e l’assistenza ai clienti, che dovrà essere qualificata e fornire sempre più risposte precise e di elevato dettaglio tecnico. «I servizi fondamentali tradizionalmente forniti dalle Telco, come voce e Sms, sono ormai percepiti come sempre meno differenziabili – continua Fari-

na –. Un trend molto importante per il futuro sarà costituito dall’accesso a Internet da dispositivi mobili (oggi smartphone e tablet, domani nuovi oggetti sempre connessi), che diventerà un vero e proprio mass market. I clienti esprimono il desiderio di una connettività presente sempre ed ovunque a supporto di una vita sempre più digitalizzata: i miei video, le mie foto, le mie applicazioni dovranno essere sempre accessibili ovunque io mi trovi. Tutti ci stiamo abituando a comunicare in tempo reale con i nostri contatti e a tenere i nostri file on-the-cloud, accedendovi solo quando ne abbiamo bisogno». Questo fenomeno è dovuto almeno a tre diversi fattori: device con funzionalità sempre più sofisticate e dalle interfaccie intuitive, grandi investimenti nelle reti di telecomunicazione da parte degli operatori e la digitalizzazione della vita di tutti i giorni. Vodafone crede che la proliferazione di tablet e smartphone, che sono per definizione dispositivi che permettono di essere always-on, connessi alla rete, aumenterà considerevolmente nei prossimi tre anni, con tassi medi di crescita annui a doppia cifra, mentre i servizi e prodotti più tradizionali, come le chiavette per la connessione a Internet e i telefoni cellulari di vecchia generazione, rallenteranno la loro crescita. «Un altro importante trend per il futuro – continua Farina sarà costituito dalla diffusione della banda larga e lo sviluppo della NGN (Next Generation Network). Siamo molto vicini ad un’ondata di investimenti che interesserà sia la connetti-

«I servizi di telefonia mobile hanno modelli di consumo del tutto simili a quello dei cosiddetti “beni necessari”: considerando la proporzione, minore è il reddito, maggiore è il consumo»

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vità fissa che wireless. Le reti 4G LTE sono molto vicine, l’asta per l’assegnazione delle frequenze su cui verranno offerti questi servizi si è appena conclusa, così come il fiber-to-thehome a 100 Mbps è tecnologicamente una realtà già oggi». In Italia circa l’80% della popolazione ha accesso alla rete mobile a banda larga 3G, e l’88% alla rete fissa ADSL. Nelle zone rurali si conta un 10-12% della popolazione che non ha invece accesso nè all’una nè all’altra: si parla quindi di digital divide. «Il nostro obiettivo per il futuro è di assicurare che tutte le persone che vivono in Italia abbiano accesso a Internet in banda larga attraverso la rete mobile o fissa. Per la maggioranza di loro la connettività sarà fornita tramite rete mobile ovunque si trovino: outdoor o indoor, nelle grandi aree cittadine come nelle aree suburbane e rurali - spiega Farina –. Forniremo l’accesso secondo diversi canali a seconda della necessità e della quantità della domanda».

L’impatto sociale

Le compagnie di telecomunicazione hanno inoltre un rilevante impatto sullo sviluppo economico del Paese, generano investimenti e occupazione e sono motore di innovazione, dato che larga parte dello sviluppo tecnologico degli ultimi anni proviene proprio da questo mondo. «Le comunicazioni – spiega Farina – permettono un sostanziale aumento della produttività per le aziende, pensiamo all’impatto delle tecnologie mobili e alla diffusione del Cloud sui processi aziendali, oltre ad essere abilitatrici di sviluppo per altri settori, come per esempio accade con le comunicazioni Machine-to-machine. Non va inoltre dimenticato l’aspetto ambientale: dando possibilità di comunicare alternative alla presenza fisica, si è oggigiorno in parte ridotta la necessità di viaggiare, moltiplicando invece le occasioni di comunicazione e confronto produttivo».



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osservatorio

Digital divide un paradosso che blocca Si moltiplicano gli studi che confermano il ruolo cruciale per lo sviluppo dell’economia di una infrastruttura di rete in fibra ottica moderna e capillare. Eppure, il ritardo italiano non si sta riducendo e ancora manca una strategia nazionale che vada in questa direzione

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Italia vive un paradosso crescente, che si chiama digital divide. Il paradosso è che da una parte si moltiplicano gli studi secondo cui la diffusione della banda larga serve al rilancio dell’economia e crescono le proteste di aziende e istituzioni locali escluse dalla copertura. Dall’altra invece i piani per la banda larga procedono a ritmi insoddisfacenti. È di quest’estate l’ultimo allarme: i governatori regionali nella Conferenza delle Regioni hanno lamentato che «il nostro Paese sconta dei ritardi strutturali in termini di sviluppo della rete» e che il governo non investe abbastanza in banda larga. Soprattutto resta un’incognita lo sviluppo di una strategia nazionale per creare una «moderna infrastruttura di rete in fibra ottica in grado di portare la banda ultra larga in tutte le zone del Paese».

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Un doppio problema

In particolare quindi il problema è bifronte: c’è il digital divide base (assenza di banda larga ad almeno 2 Megabit) e poi quello più evoluto, che colpisce chi ha bisogno di una buona Adsl o, in prospettiva, di una fibra ottica. Questo secondo digital divide è complesso e richiede uno sforzo di analisi. Un primo aspetto da considerare è che «tutto sommato, il digital divide base sta per essere debellato quasi ovunque in Italia, per le famiglie. Peccato che i 2 Megabit o connessioni wireless non bastino alle esigenze delle aziende», spiega Francesco Sacco, managing director del centro di ricerca EntER dell’Università Bocconi, Milano. Non c’è solo il presente, tuttavia. Bisognerebbe guardare anche al futuro, per mantenere il passo dell’evoluzione del resto d’Europa e degli altri Paesi avanzati: e qui c’è il senso di investire in reti in fibra ottica nelle case o negli uffici (100 Megabit e ol-

tre). Questo proiettarsi verso il futuro non è campato in aria: è una necessità, anzi, sostenuta anche dalle istituzioni UE. Nell’Agenda Digitale Europea, gli obiettivi sono copertura con banda larga di base a tutti i cittadini e imprese europei entro il 2013; mentre nel 2012 la copertura totale deve essere ad almeno 30 Mbps. Per quella data, inoltre, almeno il 50 per cento della popolazione deve essere coperta da 100 Megabit o oltre. Quest’estate la Commissione Europea ha lanciato l’allarme, però: gli investimenti in fibra (Ngn, Next generation network) vanno a rilento, rispetto agli obiettivi fissati. Il problema non


di Alessandro Longo

è certo quindi solo italiano. Da noi però vive con particolare vivacità.

Le coperture

«A fine 2010 la copertura a 2 Megabit o superiore è pari al 92 per cento della popolazione, ma quella effettiva è dell’88 per cento, considerando i problemi alla rete di accesso che affliggono

alcuni utenti», spiega Cristoforo Morandini, di Between-Osservatorio Banda Larga. «La nostra previsione (sulla base dei piani degli operatori e degli interventi pubblici centrali e locali) è di arrivare nel 2012 ad incrementare tali valori di 1-2 punti percentuali al massimo». «Vale a dire che ancora fra un anno ci saranno 6 milioni di persone escluse

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la crescita

dalla banda larga base». In realtà potrebbe essere un po’ meglio di così, secondo Between, «se consideriamo anche le coperture wireless, che però sono difficili da stimare. Arriveremmo quindi nel 2012 a circa 4-5 milioni di persone escluse». Il wireless è più aleatorio un po’ perché non ci sono mappe della copertura complete e ufficiali per tutte le tecnologie (Umts/Hspa, Hiperlan/WiMax); un po’ perché è difficile, se non impossibile, dire in quali zone la velocità effettiva Umts/Hspa è di almeno 2 Megabit. Questa condizione ha conseguenze dirette, tanto che gli esperti parlano di “valore economico del digital divide”. Ed è un valore «spesso sottovalutato. Non è proporzionale alla percentuale della popolazione non raggiunta ma alle opportunità economiche che vengono così precluse ad un territorio», spiega Sacco. «Le aree industriali del Veneto e del Piemonte, più che il Sud, hanno seri problemi. Se in un paesino si possono avere soltanto 2 Mbps, possono bastare ad una famiglia con ragazzi in età scolare, ma non ad una normale impresa di dimensioni non minime», continua. «E il problema è rilevante dato che nei comuni con meno di 30.000 abitanti abita il 55% degli italiani ma vi è localizzato il 51% delle imprese. Ormai solo le sedi delle grandi imprese, per non parlare delle medie, è localizzato nelle grandi città. La produzione, soprattutto nelle cosiddette multinazionali tascabili, avviene altrove», aggiunge Sacco. Al momento, per rispettare le coperture indicate dalla Agenda Europea, lo Stato ha destinato, nell’ultima “manovra” economica di luglio, le risorse pubbliche dei Fondi strutturali europei 2007-2013 e quelle derivanti dalla riprogrammazione della spesa decisa dal Cipe lo scorso gennaio; senza quindi «nuovi o maggiori oneri per le casse dello Stato». Quanto alla copertura fibra ottica, l’Italia è ancora tra i principa-

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osservatorio li Paesi per numero di abitazioni coperte (2,5 milioni), ma non lo è più in termini percentuali. In questo senso, dominano invece i Paesi dell’Est e del Nord Europa, più il Portogallo. La Francia e la Turchia fanno meglio dell’Italia, che invece ha una diffusione della banda ultra larga maggiore di Spagna, Germania e Regno Unito. La copertura in Italia non cresce da molti anni, però; negli altri grandi Paesi europei è aumentata poco dal 2008 a oggi, nota Idate. C’è insomma un problema generalizzato di investimenti, perché si dubita del ritorno economico per chi li dovrebbe fare.

Gli studi: serve la banda larga ovunque

Eppure investire si deve: per lo sviluppo socio-economico di un Paese, confermano numerosi studi. Non solo: si sta affermando una scuola di pensiero secondo cui anche il ritorno per lo stesso investitore privato potrebbe non essere così arduo. Lo è solo se consideriamo la domanda attuale di banda larga e ultra larga. Ma secondo analisi recenti, del Cefriel (Centro di Ricerca e Formazione nei settori Ict) tra gli altri, nei campi dell’innovazione è l’offerta a creare la domanda e non viceversa. Una buona offerta suscita una domanda che, a un’analisi precedente, risulterebbe invisibile (tanto da non supportare un business plan). Il motivo è che il pubblico non può sapere di volere qualcosa di innovativo e dirompente, prima di averlo visto e provato. O per dirla con Steve Jobs, tecnologo e capo di Apple, «non puoi dare agli utenti quello che chiedono. Finché lo hai creato, quelli vorranno qualcos’altro». Tocca insomma intuire la forma che il futuro prenderà. Confidare

che l’evoluzione di internet, permessa dalla banda ultra larga, genererà servizi in grado di ripagare almeno gli investimenti privati, oltre a consentire agli operatori di risparmiare sul costo di gestione delle reti (la fibra ottica è più efficiente del rame). Fiducia nei servizi futuri e risparmi però adesso non bastano a convincere gli investitori privati; le nuove reti in fibra sono del resto una scommessa da 300 miliardi di euro, in Europa, secondo la Commissione. Ecco perché è opinione comune, in Europa, che il pubblico (Stato centrale e amministrazioni locali, come la Regione Lombardia e la Provincia autonoma di Trento) devono partecipare con forme di partenariato, per la fibra ottica. L’ha ribadito di recente Corrado Calabrò, presidente Agcom (Autorità garante delle comunicazioni), citando un’analisi dell’Osservatorio “Il costo del non fare”. Secondo cui le infrastrutture per le comunicazioni elettroniche sono al primo posto fra gli investimenti con il più alto ritorno economico e sociale. E l’Italia ha bisogno di un volano per risolvere il problema della bassa crescita economica. «Da perdere, se non si investirà, ci sarà tantissimo e si allargherà il gap con il resto del mondo sviluppato, ma anche con economie meno avanzate che sono davanti all’Europa - e all’Italia - in aree cruciali come l’innovazione e la ricerca», dice Calabrò. I vantaggi economici (per non citare quelli sociali) per il Paese, dalla banda larghissima, vengono sia dai risparmi di spesa sia dall’aumento della produttività e della concorrenza internazionale. Cioè: almeno un punto di Pil (Prodotto Interno Lordo) per ogni 10% di diffusione della banda larga (fonte: banca Mon-

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Confindustria stima in 30 miliardi l’anno i potenziali risparmi per l’Italia derivanti da telelavoro, e-commerce, e-government, e-health e altri servizi

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diale) e circa 30 miliardi all’anno, a regime per l’Italia, di risparmi grazie a telelavoro, e-commerce, e-learning, e-government, ehealth, mobile payment, e-paper, gestione energetica intelligente (fonte: Confindustria). Conferma McKinsey, in uno studio di maggio: un aumento del 10 per cento nella penetrazione della banda larga tra le famiglie fa salire dello 0,1-1,4 per cento il Pil. Secondo Booz & Company, un aumento del 10% della penetrazione della banda larga in un dato anno porta a una crescita dell’1,5% della produttività lavorativa nei successivi cinque anni. Sull’importanza di investire in Ngn lo studio più recente e completo, in Italia, è dell’Isbul. È il Programma di Ricerca “Infrastrutture e Servizi a Banda larga e Ultra Larga”, gestito da Agcom con la collaborazione di alcuni dei principali Atenei italiani - a Milano Bocconi e Politecnico, a Napoli Federico II, Università di Roma (LUISS, Roma Tre, Sapienza, Tor Vergata), Università di Siena, Politecnico di Torino e Imperial College di Londra. Investimenti in Ngn da 3, 13,3 o 15,5 miliardi di euro (con differenze di coperture e tecnologie impiegate) generano benefici diretti all’economia da 3,92, 17,38 e 20,25 miliardi di euro, più vantaggi occupazionali. Si sommano effetti indiretti, meno certi di quelli diretti: sono di almeno quattro volte superiori. «La realizzazione di una Ngn è, in una certa misura, una scelta obbligata per un’economia che voglia restare legata ai Grandi della Terra», si legge nello studio. Se ne ricava una conclusione. La sfida dei prossimi anni, per il Paese, sarà far coincidere la fiducia degli studiosi con quella di investitori pubblici e privati, nell’opportunità di investire in banda larga e larghissima. Resta da vedere che volto avrà la banda larga per l’Italia, nel lungo periodo. Magari sarà ricordata come l’occasione del rilancio finalmente colta. O come l’ennesima, forse definitiva, opportunità persa per restare tra i Paesi più sviluppati.


PUBLIREDAZIONALE

Continua la crescita degli utenti di Mobile Finance in Italia L’analisi sui servizi Sms inviati ai clienti dalle banche mostra un aumento del 44% rispetto al primo semestre dello scorso anno

L’

analisi si basa sul monitoraggio dei volumi generati dai servizi di messaggistica Sms offerti dalle 17 più importanti banche Italiane. Un punto di osservazione adottato da Ubiquity a fronte della sua storica posizione di leadership in Italia nella gestione dei servizi di messaggistica quali gli “Alert Sms” per i correntisti gestiti per conto di primari istituti di credito (es. Intesa Sanpaolo, Unicredit, Fineco, BancoPosta, …). Vediamo i risultati: nel periodo monitorato il volume di Sms inviati dal campione di banche Italiane, sia gratuiti che a pagamento per il consumatore (i cosiddetti servizi di messaggistica premium “etici”), è stato pari a 119,4 milioni di Sms, in crescita di circa il 44% rispetto al primo semestre 2010. Il numero di correntisti che fruiscono dei servizi Sms di Mobile Banking e che ricevono comunicazioni Sms dalle banche in Italia è cresciuto del 10% tra gennaio e giugno 2011 raggiungendo i 3,9 milioni di utenti (circa il 13% dei clienti bancari in Italia). I “correntisti mobile” – secondo il Rapporto - ricevono mediamente 5 Sms al mese dalla propria banca. Inoltre, l’analisi evidenzia il dominio numerico dei servizi Sms legati a carte di pagamento, che rappresentano il 69% dei volumi generati. Nel Primo Semestre 2011 si conferma il trend positivo relativo alle notifiche di Conto corrente: tale tipologia di notifiche Sms ha raggiunto il 19% dei volumi

del periodo grazie ad una crescita del 62% rispetto al Primo Semestre 2010. Gli incrementi più significativi del periodo sono relativi ai servizi Sms di trading, pari a +85%, e i servizi Sms legati alla sicurezza del proprio conto corrente online, pari a +82%, dinamiche da attribuire nel primo caso alle notifiche informative su titoli, borsa e valute, nel secondo alla crescita organica dei correntisti internet (raggiunti i 10 milioni di

utenti pari al 34% dei clienti bancari – ABI e GfK Eurisko, Aprile 2011) e al crescente ruolo del mobile nelle soluzioni di sicurezza multicanale. Il rapporto può essere scaricato gratuitamente dal blog www.ubiquitylab.it. Riccardo Bosio Marketing Manager Ubiquity

Strategie Digitali Multicanale Ubiquity è un’azienda italiana che opera nel mercato dei new media supportando i propri clienti nella progettazione e realizzazione di strategie digitali multicanale. Ubiquity articola la propria attività su due divisioni: • Ubiquity Mobile, che si occupa di gestire servizi di messaggistica “etici” in qualità di Operatore Telefonico, in particolare per il settore bancario e finanziario in cui vanta una leadership nei servizi di Alerting Sms per i correntisti, e di realizzare soluzioni di Mobile Payment; • Ubiquity Digital, che supporta i clienti Ubiquity nella definizione e realizzazione di iniziative digitali quali lo sviluppo di m-site/applicazioni per smartphone/ tablet, l’ideazione e la realizzazione di siti internet/e-commerce, servizi ed applicazioni di Web Marketing e la gestione di iniziative speciali su Social Media. Completa il posizionamento della divisione, il laboratorio digitale UbiquityLAB che si occupa di realizzare progetti di editoria digitale in ambito Web e Mobile per Ubiquity e partner terzi. Ubiquity conta oggi circa 50 professionisti, gestisce oltre 250 milioni di Sms all’anno per i propri clienti, per un giro d’affari di circa 12 milioni di euro. Per maggiori informazioni visitare il sito www.ubiquity.it

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LE

TECNOLOGIE

DELL'INFORMAZIONE

E

DELLA

svolgono un ruolo sempre più pervasivo e strategico in qualsiasi organizzazione, diventando una potente leva di innovazione e di miglioramento delle performance. Una corretta conoscenza di queste tecnologie e, soprattutto, del loro impatto sul business può portare una qualsiasi azienda a sfruttarle efficacemente per ottenere benefici significativi e migliorare la sua competitività. Gli Osservatori ICT & Management della School of Management del Politecnico di Milano nascono proprio con l’obiettivo di contribuire a questa conoscenza con un insieme ampio e articolato di vicende che analizzano la migliore esperienza italiana, con una forte attenzione agli scenari internazionali.

COMUNICAZIONE (ICT)

si rivolgono in particolare ai manager e ai decision maker delle aziende utilizzatrici di ICT per fornire loro informazioni sulle opportunità offerte dalle soluzioni più innovative attraverso ricerche puntuali, studi di caso, benchmark, video degli eventi, atti dei convegni, ecc.

GLI OSSERVATORI

GLI OSSERVATORI si rivolgono anche a tutte le aziende che offrono soluzioni e servizi ICT (software vendor, hardware vendor, service provider, consulenti, operatori del canale), fornendo fotografie approfondite sugli scenari di mercato in Italia, con l’intento di supportarle nella messa a punto di offerte più efficaci.

con i suoi 60 analisti e ricercatori, hanno svolto nell’ultimo anno più di 40 ricerche, analizzando oltre 3.000 imprese e pubbliche amministrazioni e organizzando circa 50 eventi tra Convegni e Workshop.

GLI OSSERVATORI ICT & MANAGEMENT,

QUASI 2000 CASI DI STUDIO

D I R E T TA W E B D E I C O N V E G N I 120 ORE DI VIDEO ON DEMAND

www.osservatori.net SEZIONE PREMIUM WORKSHOP DI APPROFONDIMENTO A C O N D I Z I O N I A G E V O L AT E

per avere accesso alla più ampia base di conoscenza online sugli impatti di business delle tecnologie ICT in Italia

OLTRE 120 REPORT

C I R C A 6 5 0 P R E S E N TA Z I O N I D E I R E L AT O R I A I C O N V E G N I

P E R M A G G I O R I I N F O R M A Z I O N I V I S I TAT E I L S I T O

w w w. o s s e r v a t o r i . n e t


Alcuni esempi di domande a cui gli Osservatori contribuiscono a dare risposta 1. Qu ali basate sono le op portu sul Clo nit u C A N A L E I C T agli op erator d comput à che le so luzion ing off i del c i r anale ICT? ono 2. Qu al è la reddit del C ività d anale ICT? egli o perato ri

ECOMMERCE B2C

scita dina miche di cre 1. Quali sono le principali i ne no lia ita c B2 dell’eCommerce elettronica , , mo ris ologici (tu compar ti merce i, moda , ecc.)? libri, assicurazion

MOBILE MARKETING

e del Mobil il mercato ? cresciuto ia è al to It an in u i 1. Q imi ann g negli ult Advertsin etamente ono concr ati si poss lt su g? ri n e ti h 2. C e Marke n il Mobil ottenere co

à della rea li potenzia lit 2. Quali sono le er? ail ret un r mu ltica na lità pe al meglio? essere sfr ut tate Come possono ICT & PMI

soluzioni ICT no diffuse le 1. Quanto so rvice Se a as alità erogate in mod strutturale fra in o ell (sia a liv italiane? o) nelle PMI che applicativ ndizionano i fattori che co 2. Quali sono servizi applicativi i de la diffusione ità rali in modal e infrastruttu ? e” ic rv Se “as a I C T S T R AT E G I C S O U R C I N G

1. Come stan no evolvend o di governan ce e le logich i meccanismi e contrattu per gestire ali efficacemen te i nuovi m di offerta as odelli a Service? 2. Quali sono i della deloca principali ostacoli lizzazione de i servizi IC Quali sono T? gli impatti sulla govern della relazion ance e cliente-fo rnitore?

FAT T U R A Z I O N E E L E T T R O N I C A

1. Quali sono i benefici di una soluzione di Fatturazione Elettronica e come si valutano concretamente? 2. Quali sono i principali “fattori critic i di successo” di un progetto di Fatturazio ne Elettronica?

N F C & M O B I L E P AY M E N T

1. Qua li sono i c a si d d i Mob i su ile Pay ment in ccesso e a ll ’es Ita lia tero? 2 . C he spa zio c’è in It p er i s o a lia lution Prov id e r?

M O B I L E I N T E R N E T, C O N T E N T & A P P S

1. Quanto vale il mercato delle mobile application in Italia? 2. Quali sono i comportamenti degli utenti che navigano dal telefonino? ENTERPRISE 2.0

nto in estime di inv ne alla d n io e z r t la sono i ise 2.0 in re za e li a n u te r Q r en e 1. Enterp ore di appa e ell d iv t e inizia al sett zazion sione, rnazionaliz n e im d inte llo di al live ? e d i, n azie g, wik g usi blo l networkin iff d o to son i socia o utilizzare n d a i u iz Q v 2. ser sson sting e Come si po ? podca e? iendali d z n a i ie s z s nelle a o dei proce rn all’inte


Tablet e Mobile App conquistano le aziende I nuovi device touch associati alle infinite opportunità offerte dal mondo App aprono le porte a nuovi impieghi e nuovi paradigmi per la mobility nel mondo business

L

e soluzioni Mobile & Wireless rivestono un ruolo sempre più rilevante nel favorire l’innovazione nelle imprese e nella Pubblica Amministrazione a tutti i livelli – processi, servizi, relazione con i clienti e relazione con i dipendenti. Per meglio comprendere queste opportunità, il tema può essere affrontato da tre diversi “angoli di osservazione”. In primo luogo, con riferimento all’impatto sugli individui e sui processi interni alle imprese (B2e), è ormai evidente come sempre più persone dedichino una parte crescente del proprio tempo ad attività effettuate lontano dall’ufficio e dalla postazione di lavoro fissa. Il fenomeno non è più limitato a specifiche categorie professionali, ma coinvolge una parte sempre più importante e qualificata dei

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ruoli in un’impresa. Sono i cosiddetti Mobile Worker che sentono l’esigenza di poter accedere a informazioni, applicazioni e relazioni, in ogni luogo e momento: un’esigenza che le soluzioni Mobile & Wireless supportano costituendo uno spazio di lavoro virtuale che mette “la persona al centro”. Nel

contempo vi sono enormi potenzialità di ridisegno dei processi aziendali che traggono spunto dalla possibilità di gestire parti del processo in remoto e, se necessario, in tempo reale: si pensi alle applicazioni di “Sales Force Automation” nei più svariati settori (farmaceutico, sanità, trasporti e logistica, lar-


mente e, più in esteso, di misurare e tracciare i principali parametri di stato e di flusso di oggetti e persone, costituisce un’opportunità unica per ridisegnare le relazioni tra imprese, alla

ricerca dell’efficienza e dell’efficacia. L’insieme delle soluzioni disponibili, da quelle che supportano l’interazione persona-persona o persona-sistema informativo – basate su reti cellula-

Convegno New Tablet & Business Application Martedì 25 ottobre 2011 Politecnico di Milano

go consumo, utilities, ecc.). Le soluzioni Mobile & Wireless rappresentano però anche una delle leve più significative per supportare l’integrazione e la collaborazione nei processi interorganizzativi (B2b), sia verso altre imprese sia verso la PA. La possibilità di identificare e localizzare automatica-

Durante il convegno verranno presentati i risultati della Ricerca della School of Management del Politecnico di Milano, che ha coinvolto CIO ed Executives delle più importanti aziende operanti in Italia con l’obiettivo di analizzare i principali ambiti applicativi dei dispositivi New Tablet, identificando i settori, le famiglie professionali e i processi di business maggiormente impattati. Lo studio si è anche prefisso di analizzare i nuovi Mobile Worker, comprendere le reali potenzialità del paradigma dell’Application Store, analizzare i casi di introduzione dei New Tablet a supporto dei processi di business e, infine, analizzare l’interesse degli utenti “finali” di dispositivi New Tablet in ambito business, identificando il reale grado di accettazione e le eventuali resistenze all’utilizzo e al cambiamento. Per informazioni: www.osservatori.net.

tablet & business application

Molti CIO italiani ritengono che il concetto di Application Store sia trasponibile in ambito business

speciale

di Paolo A. Catti Responsabile Area Mobile Business, Osservatori ICT & Management e Christian Mondini Senior Researcher Area Mobile Business, Osservatori ICT & Management

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speciale tablet & business application

ri, Wi-Fi, reti satellitari, ecc. – a quelle che supportano invece l’interazione diretta sistema-sistema – basate su RFId, UWB, NFC, WSN – è in continua evoluzione, e di pari passo crescono le esperienze di sperimentazione ed adozione. Le aree di impatto delle applicazioni Mobile a supporto del business sono molteplici: molte applicazioni differenti supportano processi diversi in ogni settore e i benefici sono rilevanti, come dimostrano i diversi casi analizzati in passato nell’ambito dell’Osservatorio Mobile & Wireless Business. Gli investimenti in applicazioni Mobile Business sono caratterizzati da Payback molto brevi ed indicatori di profittabilità dell’investimento molto alti; ciò nonostante non mancano le barriere all’adozione, che rallentano la diffusione delle soluzioni Mobile Business nelle imprese italiane.

Le prospettive per le aziende

L’introduzione sul mercato di nuovi dispositivi sofisticati e sempre più interattivi, l’imposizione del paradigma dell’Application Store che ha sconvolto completamente la user experience connessa con la fruizione delle applicazioni mobile, la consumerizzazione dell’IT, sono soltanto alcune delle dinamiche che negli ultimi anni hanno radicalmente trasformato il mondo del Mobile & Wireless. Per le aziende è di fondamentale importanza comprendere i nuovi trend e soprattutto prevederne l’impatto sull’ambito business: è opportuno chie-

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Le opinioni dei principali CIO italiani Gli Osservatori ICT & Management della School of Management del Politecnico di Milano hanno raccolto le opinioni e le esperienze di alcuni CIO italiani attraverso la compilazione di un breve questionario. Data la dimensione del campione (15 tra le principali aziende italiane), i risultati non hanno nessuna pretesa di generalità, anche se forniscono un’indicazione sull’orientamento delle aziende italiane. Il 40% dei CIO ha già adottato i New Tablet all’interno della propria azienda ed il 27% intende farlo nel breve termine (decisione già presa). La maggior parte dei CIO ha manifestato un forte interesse per questi nuovi device, individuando ambiti di business in cui i New Tablet danno benefici aggiuntivi rispetto ad altri dispositivi mobili (notebook, netbook, smartphone, ecc.): tra i più indicati troviamo le attività “on field” e il supporto decisionale. In molti casi, i vantaggi attesi ed ottenuti dall’impiego di questi strumenti ha indotto i CIO a considerarli come futuri sostituti dei classici PC per alcune famiglie professionali. Addirittura più del 70 % dei partecipanti ritiene che i New Tablet, a tendere, sostituiranno gli smartphone per lo svolgimento di alcune specifiche attività Mobile da parte di alcune figure professionali presenti in azienda. La seconda parte del questionario è stata dedicata al paradigma dell’En-

dersi, per esempio, come cambia la situazione dopo l’introduzione di dispositivi come i New Tablet, e come è possibile gestirli per massimizzare i benefici attesi per l’azienda, oppure quali conseguenze può avere la diffusione crescente della logica “bring your own device”. I New Tablet e le Mobile

terprise Application Store, un modello di delivery delle applicazioni mobile aziendali già adottato in alcune realtà, tra cui la multinazionale P&G. Con “Enterprise Application Store” (EAS) si intende un luogo virtuale dal quale è possibile distribuire e gestire le applicazioni Mobile (autorizzate o sviluppate ad hoc) a supporto del business, controllarne il licensing e l’aggiornamento. Gli EAS riproducono la user experience degli Application Store Consumer e possono essere gestiti dall’impresa a beneficio dei propri dipendenti oppure da attori terzi che li rendono disponibili a più imprese diverse (carrier, produttori di sistemi operativi mobili, system integrator, ecc.). Quasi il 50% dei CIO intervistati ritiene che il concetto di Application Store, già affermato a livello consumer, sia trasponibile in ambito business, anche se con alcuni elementi di attenzione. Nonostante questo approccio “entusiastico”, sembra che ci sia ancora un interesse relativamente moderato per quanto riguarda l’implementazione nella propria azienda. Le principali criticità legate all’adozione di un Application Store a livello business, secondo i CIO coinvolti, sono relative alla sicurezza e alla profilazione degli utenti, alla governance, all’impatto culturale e organizzativo della soluzione e, da ultimo, alla complessità di integrazione dei diversi sistemi operativi.

Application sembrano essere responsabili di una nuova “primavera” della mobility in azienda. In primo luogo questi dispositivi associati alle infinite opportunità offerte dal mondo Apps aprono le porte a nuovi impieghi e nuovi paradigmi per la mobility. La maggiore immediatezza ed usabilità dei

New Tablet hanno consentito di abbattere le barriere all’adozione degli utenti più scettici, conquistando allo stesso tempo i decisori aziendali. Da non trascurare infine l’opportunità di riprogettare la propria struttura di costi, sia IT sia di processo, grazie ai minori costi di adozione.


Il Galaxy Tab di Samsung si fa in quattro

I

l crescente sviluppo della banda larga mobile e la diffusione sempre più capillare di dispositivi mobili, in grado di garantire la massima flessibilità e operatività anche lontano da casa e dall’ufficio, stanno modificando profondamente le abitudini dei consumatori nella sfera personale e lavorativa, portando alla progressiva convergenza tra questi due universi. I tablet rappresentano la risposta tecnologica ultraportabile a questa tendenza e permettono di gestire entrambi gli

ambiti anche in movimento, da un unico device sempre connesso capace di garantire le stesse funzionalità e applicazioni dedicate al business e all’intrattenimento di un dispositivo fisso tradizionale. Le aziende e i professionisti necessitano sempre più di soluzioni avanzate per lavorare in mobilità senza compromettere la produttività, che riducano contestualmente tempi e costi operativi e migliorino la qualità del lavoro. Samsung – da sempre pio-

Galaxy Note, tra il tablet e lo smartphone A ulteriore completamento della propria offerta, Samsung ha recentemente lanciato Galaxy Note, inaugurando una nuova categoria di prodotto che si pone a metà strada tra smartphone e tablet e che, grazie all’ulteriore precisione nella gestione dei documenti garantita dal pennino, rappresenta il device ideale per i professionisti in mobilità. Anche questo dispositivo si distingue per le spiccate funzionalità business, ulteriormente potenziate grazie alla partnership con Juniper Networks. Infatti, Juniper’s Junos Pulse SSL VPN fornisce un accesso da remoto sicuro alle risorse di rete aziendali, mentre la VPN SSL permette alle grandi imprese e ai service provider di gestire al meglio l’alto volume di accessi alla rete e le richieste di autorizzazione, garantendo la protezione dei dati aziendali e il supporto dei dispositivi utilizzati dai dipendenti in modo efficiente.

niera nell’offerta di prodotti e soluzioni innovative in grado di soddisfare al meglio le esigenze attuali ed emergenti dei consumatori in termini di innovatività, performance, flessibilità e semplicità di utilizzo – è fortemente impegnata nel continuo sviluppo di un’offerta di smart device quanto più completa e articolata, che ad ora comprende una famiglia di tablet che abbraccia ben quattro formati: il primo Galaxy Tab da 7 pollici, le due versioni da 8.9 e 10.1 pollici e il nuovissimo da 7.7 pollici, recentemente lanciato a IFA 2011. Per garantire massima connettività, flessibilità e produttività ai professionisti in movimento l’intera gamma di tablet Samsung combina le migliori funzionalità per lavorare in mobilità e l’infinito mondo delle applicazioni business Android. In più, questa

tipologia di dispositivi offre un’esperienza multimediale e di Internet browsing eccezionale, di gran lunga superiore ai PC, rappresentando per i consumatori un reale elemento distintivo. La famiglia di Galaxy Tab si distingue per le avanzate potenzialità del multi-tasking, che garantisce la massima produttività nel gestire più attività simultaneamente, grazie ai micro-processori estremamente potenti e al sistema operativo Google Android personalizzato per i dispositivi Samsung attraverso l’interfaccia Touch Wiz 4.0. L’azienda ha sviluppato inoltre una suite di soluzioni Enterprise – in collaborazione con partner leader di settore come Cisco, Sybase, SAP e Citrix – che coinvolgono diversi ambiti: dalla sicurezza alla virtualizzazione, dalla comunicazione alla collaborazione unificata, dalla sanità alla messaggistica.

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speciale tablet & business application

La famiglia di tablet Android comprende modelli per ogni esigenza, tutti multi-tasking


speciale tablet & business application

Vodafone, un interlocutore unico per il Mobile Business

N

on solo una gamma completa di device e applicazioni aziendali, ma una soluzione completa che include la gestione dei terminali, l’assistenza, la connettività e la consulenza. Vodafone si propone come punto di riferimento unico per le aziende intenzionate a cogliere i vantaggi della Mobility adottando smartphone e tablet di ultima generazione. Sabrina Baggioni, direttore Marketing Corporate, illustra l’approccio strategico di Vodafone. Nel mondo dei clienti privati, l’utilizzo di smartphone e di tablet è in forte crescita, e sta facendo da traino all’utilizzo di applicazioni mobili. Sta succedendo lo stesso anche nel mercato business? Le aziende italiane iniziano a comprendere le potenzialità, indipendentemente dalla diffusione di smartphone e tablet, dell’utilizzo di applicazioni in mobilità e i benefici che ne possono derivare per il proprio business. Stiamo riscontrando, in particolare tra le grandi aziende, anche una domanda di applicazioni in mobilità slegata dall’”effetto traino” dell’offerta di device sempre più avanzati tecnologicamente.

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Perché le aziende dovrebbero guardare alle applicazioni per il loro lavoro in mobilità? Quali benefici potrebbero trarne? Sono per lo più benefici tangibili. Pensi ad esempio ad un’applicazione per la raccolta di ordini da device mobile: il risparmio carta e di fax è immediato ed ha degli immediati significativi sul conto economico dell’azienda, ma l’azienda realizza anche un fortel beneficio in termini di efficienza: minore possibilità di errori e scarti e tempi di delivery degli ordini che si accorciano. In alcuni casi, ci sono inoltre benefici meno tangibili, ma altrettanto importanti. Se pensiamo ad un’applicazione come il catalogo multimediale per la forza vendita, è evidente che, oltre al risparmio per la stampa in cartaceo dei cataloghi, il ritorno di immagine

per l’azienda che lo utilizza è molto forte. Quali sono i tempi per il ritorno dell’ investimento nel caso delle applicazioni mobili per aziende? Si tratta di tempi sorprendentemente brevi, nell’ordine dei pochi mesi. Il mercato delle applicazioni sembra molto affollato: system integrator, software house, gli stessi produttori di device con i loro Applications Market. Quale ruolo intende gio-

care Vodafone in questo mercato? Sono convinta che un operatore come Vodafone sia l’unico attore che possa realmente venire incontro alle esigenze delle aziende, in particolare di quelle più complesse. L’applicazione mobile, infatti, non è che una delle componenti necessarie per portare concreti benefici alle aziende, diciamo quella più “superficiale” e visibile perché ha un impatto direttoe sull’end user. Ci sono però altri tasselli altrettanto importanti che vanno inseriti nella realizzazione di un progetto di digitalizzazione e remotizzazione, in primis le applicazioni di device management, che rispondono all’esigenza delle aziende di gestire in facilità tutti device aziendali e di mantenere livelli di sicurezza sulle informazioni che circolano sui device secondo le policy previste. Si tratta di un “enabler” all’utilizzo delle applicazioni. Scendendo ancora di livello, è fondamentale la rete mobile, che deve necessariamente sostenere gli utenti nell’utilizzo dell’applicazio-

I tempi di ritorno dell’investimento sono sorprendentemente brevi, nell’ordine dei pochi mesi


ne sia in termini di capacità di banda che di copertura. Altro pezzo importante sono i tablet e gli smartphone, che devono essere scelti con accuratezza ed in funzione dell’utilizzo e dell’applicazione richiesta dall’azienda. La scelta di un tablet, infatti, va fatta in funzione del tipo di utilizzo: un tablet da 7 pollici è più adatto ad applicazioni che prevedono un utilizzo con una sola mano, come quelle utilizzate dai manutentori o gli installatori. Un tablet da 10 pollici è invece la soluzione più adatta per un’applicazione per la forza vendita perché consente di vivere un’esperienza di immagine ad alta definizione quando si è di fronte al proprio cliente. Altre variabili sono ovviamente il sistema operativo, il processore, la casa produttrice del device, il peso, ecc… Infine, ma ancora più

Sabrina Baggioni Direttore Marketing Corporate

importante, Vodafone svolge un ruolo critico per le aziende: garantire le soluzione end-to end.Esistono varie società che possono fornire uno o due dei “tasselli” descritti sopra, ma Vodafone è l’unico interlocutore in grado di gestire tutta la soluzione, con la capacità di integrare correttamente tutti i pezzi, dalla consulenza sul progettoai propri clienti, in particolare le grandi aziende, alla gestione e assistenza della soluzione implementata. In che modo? Facendo sviluppare le applicazioni dai migliori partner presenti sul mercato, offrendo la garanzia di una soluzione di device manager residente su tecnologia di ultimissima generazione, mettendo a disposizione una rete in continua evoluzione per capillarità della copertura e capacità di banda, e completando il tutto con un portafoglio di smartphone e tablet innovativi e che coprono tutte le possibili esigenze delle diverse figure aziendali, fornendo assistenza Vodafone su tutti questi prodotti come parte integrante delle attivita’ di gestione del cliente. Lo sviluppo delle applicazioni viene dunque fatto sempre da terze parti per venire incontro alle esigenze di customizzazione dei clienti. Può capitare

che una stessa applicazione venga usata da due o più clienti? In realtà, siamo convinti che nel mondo Corporate ci sia spazio per applicazioni più semplici e che non necessitano di customizzazioni particolari. Pensiamo, ad esempio, alla già citata applicazione di catalogo multimediale: basta mettere a disposizione del referente aziendale un portale web da cui creare, con pochi click, il proprio catalogo personalizzando i contenuti, e la possibilità di inviare in

autonomia i contenuti aggiornati agli utenti. Tutto questo senza necessità di integrazioni con altri applicativi o sistemi già presenti in azienda. È in quest’ottica che abbiamo appena lanciato la linea di applicazioni Vodafone Smart Apps: applicazioni Vodafone pronte all’uso e senza alcun onere di installazione, che hanno come target tutte le grandi aziende, indipendentemente dal settore merceologico. Senza bisogno di alcuna personalizzazione.

Device manager Che cos’è: infrastruttura applicativa che consente la gestione dei device da remoto. Principali funzionalità: gestione da remoto sul parco terminali aziendali sotto 4 aspetti: Sicurezza, Messaging ed e-mailing, Management, Gestione delle Applicazioni • Remote lock & Wipe • Policy • Gestione Password

Sicurezza Management

• Inventory dei device • Monitoraggio • Configurazioni

Configurazione di: • E-mail • Calendar • Rubrica

Personal Information Management Applicazioni

• Distribuzione di Software • Gestione Applicazioni

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speciale tablet & business application

L’offerta dell’operatore copre a 360 gradi le esigenze di Mobility delle aziende. Intervista a Sabrina Baggioni, direttore Marketing Corporate


speciale tablet & business application

L’approccio “design-driven” di 01tribe trasforma idee in soluzioni e anticipa i trend del mercato Mobile People, Places, Technologies - mettere in relazione persone, oggetti, dispositivi e sistemi facendo del mobile uno strumento di scambio e comunicazione tra aziende e utenti finali. L’approccio “design-driven” di 01tribe trasforma idee in soluzioni e strategie

O

1tribe si distingue da anni nel mondo italiano ed internazionale per la sua capacità di interpretare le esigenze di grandi brand nazionali ed internazionali, e trasformarle in progetti, idee, e soluzioni seguendo una strategia “design-driven” che anticipa e crea a sua volta i nuovi trend di un mercato in continua crescita. Lo scopo di 01tribe è di sviluppare soluzioni e modelli innovativi per creare la migliore User Experience, con un approccio reattivo e proattivo rispetto alle evoluzioni del mondo Mobile e alle esigenze dei clienti. La fase di progettazione e di sviluppo è condotta da un team di esperti di nuove tecnologie nell’ambito marketing, creativo, social e tecnologico. La rete di competenze nasce dall’esperienza di professionisti operanti nel campo dell’informatica e della tecnologia con forte focalizzazione sullo studio di processi di business e soluzioni softwa-

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I servizi Mobile di Alitalia Insieme a 01tribe Alitalia ha avviato due anni fa un importante progetto per lo sviluppo di una piattaforma per l’erogazione di contenuti e servizi in una logica multidevice su mobile site e applicazioni client per iOS, RIM e WP7. Alitalia è stato il primo vettore aereo europeo ad introdurre, tra le funzionalità offerte dall’applicativo, la possibilità di effettuare il booking e il

re innovative. Attraverso un primo step di discovery dei nuovi trend di mercato e delle nuove frontiere del mondo Mobile, 01tribe si pone nella veste di consulente supportando le aziende partner nella definizione di una strategia digitale multidevice

check-in direttamente da dispositivo. La carta d’imbarco elettronica viene salvata su device ed è possibile presentarsi direttamente al gate di partenza. Inoltre le recenti partnerships con TripAdvisor e ParkInGo hanno contribuito ad offrire all’utente finale ulteriori servizi che rendono l’esperienza di viaggio più piacevole e completa. Solo negli ultimi tre mesi i downloads sono stati: 290.000 su iPhone, 75.000 su iPad, e oltre 4.000 per le neonate applicazioni per PlayBook di RIM e Windows Phone 7 di Microsoft.

perfettamente integrata nel media mix. L’approccio “design-driven” accompagna la delivery di prodotti competitivi ed inediti nel mercato, mentre un supporto integrato a tutte le attività di marketing, social media, sviluppo campagne promozionali e tracking dei dati, sono volte a massimizzare e a misurare il ritorno sugli investimenti delle aziende partner, raggiungendo un target di utenza mirato

ma allo stesso tempo eterogeneo e diversificato. Smartphone e tablet su tecnologie Apple, Android, RIM e Microsoft sono gli indiscussi strumenti di marketing per le aziende partner di 01tribe, operanti nei settori del luxury, travel, finance e automotive. D&G, Bulgari, Costa Crociere, Alitalia, CartaLis, Sole 24Ore, MTV, Euronics, Infoblu, e Alfa Romeo sono solo alcune delle realtà che hanno fatto del Mobile uno strumento di crescita sul mercato italiano ed estero, con importanti riconoscimenti internazionali.


Digital Marketing Solutions

Gli esploratori del mobile! Innovazione e ricerca alla base degli ultimi prodotti sviluppati da DigiTouch

PC

ioniere nel mercato italiano del mobile marketing e advertising e sempre attenta a cogliere i trend e formulare soluzioni innovative, DigiTouch ha arricchito la propria offerta mobile con tool proprietari in grado di fornire a brand e centri media dei progetti chiavi in mano. Con sede a Milano e uno staff di 32 persone, DigiTouch opera non solo nel mobile ma anche nel direct e nel social marketing, realizzando progetti di audience (pianificazione media) e di

engagement (azioni di marketing post-click). «Il mobile è il nostro cavallo di battaglia – esordisce Paolo Mardegan, Managing Director di DigiTouch. Abbiamo messo a punto un’offerta win-win, completa di consulenza, creatività, media planning e tracking, che sfrutta due strumenti da noi creati: la Video Suite Platform e Ad-dicted». «Il primo - spiega Mardegan – è una soluzione unica sul mercato, pensata per campagne video su smartphone e tablet. Questa piattaforma consente ad aziende che investono

H22

in adv televisivo di riproporre lo spot su un device che, in quanto personale, è in grado di offrire all’utente un’esperienza emozionale forte. Oltre alla visione del video, la Video Suite Platform consente di interagire ulteriormente con la marca attraverso dei pulsanti per fare ad esempio il “like” su Facebook o ricercare lo store più vicino o sfogliare una galleria di immagini». «Con l’obiettivo di fornire un servizio di monitoraggio e tracciamento puntuale e dettagliato, - spiega Gianni Matera, President e Founder di

DigiTouch - abbiamo sviluppato Ad-Dicted, un tool che consente ai brand di tenere sotto controllo l’andamento della campagna e misurare il reale valore dell’investimento pubblicitario.» «L’offerta mobile di DigiTouch non si ferma ai minisiti, ma spazia anche al mondo delle Apps – racconta Matera. Di recente abbiamo sviluppato Vodafone Apps, un’applicazione per smartphone e tablet Android, pensata per aiutare gli utenti a orientarsi nel mare magnum delle applicazioni». Vodafone Apps permette infatti di visualizzare le migliori App selezionate da Vodafone, verificare se sono già installate sul device e se sono aggiornate. Offre inoltre all’utente la possibilità di visualizzare e approfittare delle promozioni stagionali offerte dall’operatore. «Grazie a Vodafone Apps – conclude Matera - l’operatore telefonico ha fornito alla propria clientela un comodo bookmark per rintracciare facilmente le applicazioni di proprio interesse».

Il nuovo palmare industriale per applicazioni indoor e outdoor • Automazione Forza Vendita • Trasporti e Logistica • Retail e Merchandising • Sicurezza e Servizi • Automazione Tecnici Manutentori

Design, ergonomia e robustezza • Lettore Laser 1D di codici a barre o Imager 2D Autofocus • Fotocamera a Colori 3.2 Megapixel con Flash • Grado di protezione IP 65 • Opzione RFID HF (NFC) Saremo presenti allo

SMAU DI MILANO PAD.N. 3 dal 19 al 21 ottobre 2011

Opticon Italia Via Tosarelli, 340/E - 40055 Villanova di Castenaso (BO) phone: +39 051-6321800 - fax +39 051-4177329 - www.opticon.it

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Tablet, novità o falso mito? Pantone 185 rosso M=100 Y=100 nero K=100

speciale tablet & business application

Esistono e sono utilizzati nel mondo Enterprise IT da oltre 20 anni, ma da qualche tempo sembrano essere la vera rivoluzione nel mondo consumer. Sarà un fuoco di paglia o una nuova rivoluzione tecnologica?

I

l tablet è davvero uno strumento nuovo oppure la novità sta nel nuovo modo di utilizzarlo? Ne parliamo con Giovanni Bonamigo, Marketing & Innovation Director di Aton. Giovanni Bonamigo: Il mercato dei tablet è attivo e in evoluzione dal 1987 anno in cui nacquero i modelli Cambridge Z88 e Linus Write-Top, i preistorici antenati dei moderni tablet. Dalla sua nascita il tablet PC è sempre stato pensato come un prodotto esclusivamente business fino all’introduzione, nel 2007 da parte di HP, del primo modello consumer (HP Pavilion serie tx1x00). A partire da questa data la diffusione dei tablet e

Giovanni Bonamigo Marketing&Innovation Director di Aton

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la loro presenza sul mercato hanno iniziato ad intensificarsi e a risvegliare anche l’interesse delle aziende. Se all’inizio della loro carriera i tablet erano introdotti in azienda dagli IT manager, ora la spinta verso il loro utilizzo arriva maggiormente dal business che ha iniziato ad utilizzare lo strumento nella vita privata e, complice anche la moda e la crescente attenzione dei media, lo ritiene uno strumento interessante anche per la propria azienda. I tablet di nuova generazione studiati per il mercato consumer hanno però cambiato la

logica di utilizzo diventando non solo uno strumento di lavoro, ma anche e soprattutto uno strumento di comunicazione e di marketing: esteticamente piacevoli e di design, veloci, pratici e compatti rappresentano, infatti, un’alternativa a cavallo fra un palmare ed un PC, innovativo, agile e piacevole da utilizzare. Wireless4innovation: Gli attuali tablet possono essere utilizzati come strumento per tutte quelle persone che lavorano in movimento, al pari dei PDA, o mancano loro delle caratteristiche?

Giovanni Bonamigo: Rispetto ai tablet industriali di 20 anni fa i nuovi strumenti sono in realtà dei “grandi telefoni”, non a caso fra i sistemi operativi utilizzati ritroviamo iOS e Android tipici del mondo smartphone, quindi tutto è basato sull’ottimizzazione hardware e software e sulla durabilità della batteria, elemento importante se si considera che un tablet è tipicamente e lungamente connesso alla rete via wireless. Questo tipo di tecnologia risulta ideale per un utilizzo che potremmo definire “light” e che si sviluppa soprattutto


Wireless4innovation: Parliamo di costi. Utilizzare un tablet nel mondo enterprise risulta vantaggioso? Giovanni Bonamigo: Utilizzando dispositivi consumer scende il grado di assistenza e si passa ad una logica “usa e getta”. Considerando che vengono rilasciati sul mercato nuovi modelli con elevata frequenza, si assiste ad un invecchiamento più precoce del parco hardware acquistato, in continua evoluzione e sviluppo, che si traduce in un total cost of ownership più alto: i prezzi dei tablet sono scesi, ma se con i primi tablet industriali il ciclo di vita era di 3-5 anni, e la disponibilità di parti di ricambio era assicurata, con l’utilizzo dei tablet consumer questo lasso temporale diminuisce decisamente. Inoltre la logica di questi nuovi device tecnologici è quella dell’apertura a livello

di sviluppo, ma anche di utilizzo. Non è infatti pensabile disgiungere la parte lavorativa da quella personale. Ciò significa, però, anche una nuova concezione da parte delle aziende che decidono di utilizzarli e una nuova gestione dei servizi di assistenza e di post vendita. Wireless4innovation: A differenza degli altri strumenti utilizzati nel mondo business che si basavano principalmente su Windows Mobile, il mercato dei tablet si caratterizza per la presenza di diversi sistemi operativi. Questo scenario

rappresenta una minaccia oppure un’opportunità? Giovanni Bonamigo: Effettivamente il mercato dei tablet consumer è caratterizzato dalla frammentazione dei sistemi operativi: iOS, Android, Windows. Ciò significa maggior offerta per il cliente, ma anche maggior importanza della scelta del dispositivo. Se pensiamo per esempio al tablet TouchPad di HP che in 6 mesi è sbocciato e sfiorito ci rendiamo conto che la scelta del giusto sistema operativo e quindi del giusto tablet su cui investire tempo e denaro diventa decisiva: lo sviluppo delle applicazioni, infatti,

rappresenta la voce di costo maggiore. È possibile far ricorso alle piattaforme di applicazioni enterprise mobili (MEAP) che forniscono gli strumenti e il middleware client/server per lo sviluppo di applicazioni enterprise mobili (destinati a qualsiasi tipo di applicazione mobile), multicanale (estremamente adattivi al dispositivo/sistema operativo e alla rete) e solide (offline). Ma tali soluzioni sono proprietarie e i costi di licenza sono elevati. La soluzione all’avanguardia potrebbe essere quella di sviluppare in HTML 5 o in cloud, utilizzando, quindi, lo stesso codice per tutti i dispositivi.

L’applicazione .onSales per Android I tablet sono strumenti leggeri, veloci e compatti che ben si adattano alle vendite in movimento; per questo Aton, sempre attenta alle innovazioni e all’evoluzione del mercato, sta sviluppando la propria applicazione .onSales, già disponibile per Windows Mobile e iOS, anche per Android. Sfogliare il catalogo digitale, visualizzare i dettagli del prodotto, effettuare l’ordine, gestire tutti i dati relativi al cliente (dall’anagrafica, all’organizzazione del tempo, dalla visualizzazione dello storico vendite, alle statistiche di vendita, fino alla gestione fiscale) diventeranno

operazioni più intuitive, ma soprattutto più gradevoli, grazie alle possibilità grafiche degli strumenti hardware. Anche il cliente, trovandosi davanti ad uno strumento conosciuto e familiare, sarà più coinvolto nella fase di acquisto e il processo risulterà più trasparente. Gli investimenti in ricerca ed innovazione di Aton dedicati alla business mobility puntano molto sullo sviluppo di applicazioni per Android che dimostra un trend di crescita costante e un numero maggiore di strumenti hardware dedicati all’ambito aziendale che supportano questo sistema operativo.

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in alcuni settori più sensibili all’estetica e al design come, per esempio, il mondo fashion, in cui il tablet diventa a tutti gli effetti uno strumento per comunicare e creare emozioni. Un po’ meno adatto, invece, per la Work Force Automation che avrebbe bisogno di uno strumento più robusto, in gergo “rugged”. Al momento non esiste, disponibile sul mercato, un dispositivo solido e resistente dedicato a questo settore, ovviamente si potrebbe risolvere il problema utilizzando un buon case, ma oltre alla resistenza il settore della WFA richiede anche un’assistenza post-vendita molto efficiente. Un’azienda come Aton che fornisce servizi in tutto il globo conosce molto bene le problematiche e i bisogni dei propri clienti e arricchisce e completa l’assistenza postvendita fornita dai vendor.


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L’iPad aumenta produttività ed

I

l Gruppo Miber è un’azienda italiana che produce e distribuisce calzature uomo e donna, borse ed accessori a marchio Keys; attualmente conta 30 punti vendita sul territorio nazionale, un organico di 106 persone e una forza vendita di 25 agenti commerciali. Gli agenti sono stati coinvolti, fin dall’avvio pionieristico nel 2003, in un progetto per l’automazione della forza vendita via Mobile che ha conosciuto nel corso degli ultimi anni un processo di miglioramento ed aggiornamento che ha portato, a fine 2010, a dotarli di terminali tablet iPad2 a supporto delle attività di gestione degli ordini e dei clienti. «Il progetto - spiega Carlo Cavaciocchi, Direttore Marketing e IT dell’azienda - è la naturale evoluzione della soluzione che già dal 2003 era stata implementata e sviluppata da Gulliver, basata su PC e palmari su piattaforma Symbian e poi Windows CE, in netto anticipo sui tempi. Siamo infatti stati una delle prime aziende in Italia a gestire gli ordini in mobilità». L’implementazione di terminali iPad2 si configura, dunque, come un passaggio obbligato di adeguamento all’evoluzione tecnologica degli ultimi anni, ed è stata accolta con grande entusiasmo dalla forza vendita già abituata a lavorare con strumenti in mobilità e che ne ha notato da subito i vantaggi. «La soluzione – continua Ca-

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I tablet e gli smartphone Apple a supporto della gestione di ordini e clienti del Gruppo Miber

vaciocchi - si è evoluta da semplice strumento di acquisizione ordini in un vero e proprio strumento multimediale: abbiamo infatti introdotto nuove funzionalità, come cataloghi e filmati in alta risoluzione che supportano il lavoro degli agenti sul campo, presso i clienti». Quando viene emesso un ordine, la notizia è comunicata in tempo reale al sistema gestionale ed è

inoltre immediatamente accessibile via mobile da tablet e smartphone. Un’altra soluzione di Gulliver chiamata MDC (Mobile Data

Collection) inserita come ulteriore funzionalità, permette di creare in completa autonomia e anche in meno di 24 ore semplici APP. I primi obiettivi raggiunti con MDC e l’uso dei tablet sono stati la rilevazione dell’attività degli agenti sul campo e del personale incaricato di controllare l’andamento dei negozi. L’impiego dei tablet garantisce inoltre una maggiore velocità di connessione, prima limitata dall’uso della tecnologia GPRS, ed una ridottissima necessità di manutenzione e formazione. «Con la soluzione basata sui palmari che utilizzavamo in precedenza era stato necessario mettere in piedi un centro assistenza piuttosto importante: oggi questo è stato azzerato – dichiara Cavaciocchi –. Il nuovo device è molto intuitivo ed azzera la necessità di interventi tecnici. Risolviamo internamente la maggior parte delle problematiche e limitiamo l’intervento di Gulliver alle sole situazione complesse». Il sistema si regge su un Web Service gestito inter-

Il tablet, accolto con grande entusiasmo, ha ridotto le esigenze di manutenzione e formazione


efficacia della forza vendita Gulliver Chi siamo

Gulliver, nata nel 2000, da sempre specializzata nello sviluppo di app mobile per le aziende.

Multipiattaforma

Soluzioni per BlackBerry, iPhone/iPad, Android, Windows Mobile, Symbian. Progetti ad hoc per tablet e smartphone.

Soluzioni standard e consolidate

G-AgenT, Sales Force Automation, dalla consultazione dei cataloghi alla gestione completa degli ordini, al CRM aziendale. MDC, la soluzione flessibile, multipiatta-

forma, per realizzare progetti in pochissimo tempo, sviluppando autonomamente le proprie applicazioni: dai manutentori ai trasportatori, dalla forza vendita agli informatori scientifici, dagli assistenti domiciliari agli operatori della Pubblica Amministrazione.

Integrazione, una scelta vincente

Le soluzioni di Gulliver si integrano ai più diffusi sistemi gestionali quali ad esempio SAP, Oracle, IBM AS/400, Microsoft Dynamics.

www.gullivernet.com

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namente che contiene tutti i profili e le applicazioni e a cui si collegano i device degli agenti. Ciascun device è identificato da un codice univoco e ogni nuovo terminale può essere abilitato in pochi minuti con una procedura intuitiva. Non solo, nel caso l’agente perda il proprio terminale questo può venire bloccato dalla centrale e tutti i dati sensibili eliminati, quindi l’esatta configurazione può essere ripristinata in pochi semplici passi su un nuovo device. Un’altra funzionalità riguarda l’analisi dei dati ed è accedibile sia da smartphone che da tablet, consentendo alla dirigenza di svolgere le consuete attività di business intelligence (budgeting, planning, previsioning etc.) ed in generale di consultare i dati di vendita in mobilità. L’integrazione e le procedure di alimentazione del CRM non hanno costituito un problema dato che erano già consolidate provenendo dalla versione precedente della soluzione, sempre sviluppata con Gulliver. Per il futuro l’azienda si propone di estendere la soluzione con delle App dedicate ai singoli punti vendita e per il mercato consumer, oltre a passare dall’attuale web service sviluppato internamente a supporto della soluzione in mobilità ad un modello completamente Cloud.


Informare e fidelizzare i consumatori con un’App

m

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La soluzione modomodo® per interagire con gli utenti attraverso lo smartphone, mettendo a disposizione servizi e contenuti personalizzati

odomodo® propone una innovativa piattaforma nata per creare un nuovo scenario di business tra azienda e consumatori in movimento. modomodo® fornisce a qualsiasi tipo di azienda (Retail, Finance, Utilities, Services, Turismo, Automotive, etc.) la soluzione più rapida ed efficace per poter interagire con i propri utenti/consumatori attraverso il loro smartphone mettendo a loro disposizione servizi e contenuti personalizzati e contestuali per luogo e tempo. La piattaforma di modomodo® permette alle aziende di implementare in tempi rapidi e con costi contenuti un’efficace Mobile Application Strategy aiutandole così a raggiungere i propri obiettivi di business. Questi sono alcuni dei servizi che possono essere resi disponibili nelle app realizzate grazie alla piattaforma modomodo®: store locator, programmi di loyalty, promozioni/sconti, couponing, wishlist, marketing personalizzato, online to offline, integrazione con i social network, funzionalità dispositive, infomobilità, assistenza, self caring, m-commerce e molto altro ancora. Per le aziende scegliere modomodo® significa: supporto per tutti i principali sistemi

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L’App sviluppata per Media World Media World ha scelto modomodo® per sviluppare un’App che gli consente di comunicare costantemente con i propri clienti, ovunque essi siano. Grazie all’App Media World è possibile sfogliare le offerte contenute nel volantino direttamente sul proprio smartphone e identificare, secondo un principio di prossimità, lo store in cui acquistare i prodotti in promozione. I clienti inoltre possono gestire una personale wishlist, in cui salvare i prodotti desiderati, prenotare una referenza, accedere alla propria carta fedeltà, ora “dematerializzata”, semplicemente mostrandola alla cassa dallo smartphone e consultare in tempo reale il proprio punteggio nel programma di fedeltà. L’App offre anche altre utili funzionalità tra cui la possibilità di verificare lo stato della riparazione in tempo reale semplicemente inserendo il numero della pratica del prodotto portato in assistenza, leggere le news del mondo della tecnologia, accedere al canale YouTube di Media World per visualizzare i filmati relativi ai nuovi lanci di prodotto ed essere informati sugli eventi e su tutte le

operativi mobili (le Apps saranno quindi disponibili per quasi tutte le marche e modelli di smartphone), efficace esperienza utente, rapidità e flessibilità nella fornitura ed aggiornamento del servizio, interoperabilità dei servizi, efficiente processo di distri-

novità dell’azienda. Infine, i clienti hanno la possibilità di consultare direttamente sul proprio smartphone un glossario della tecnologia costantemente aggiornato, ossia di tutti gli acronimi e le definizioni del gergo tecnologico di cui spesso s’ignora il significato.

buzione delle apps (pubblicazione e gestione su tutti i Mobile Application Store, QR Code e landing page dedicata per il download, etc.), costante aggiornamento tecnologico, report analitici sull’utilizzo delle apps e, non ultimo, nessun impatto

sui costi IT dell’azienda. Ad oggi modomodo® può annoverare tra i suoi clienti grandi aziende quali Assicurazioni Generali, Media World, Saturn, Profumerie Limoni e ATM e innovativi servizi quali MyMovies, ApertoDomenica e Parcheggi.it


iPad Sales Business, non solo tecnologia

LN’

automazione agenti è solo parzialmente un problema di distribuzione di logica e dati e trasmissione tra i terminali remoti e la Sede; incrementare l’efficacia dell’agente attraverso la disponibilità di informazioni durante il processo di vendita – in fronte al cliente - è il vero obiettivo a cui tendere. Dunque la tecnologia, non è storicamente stato il fattore determinante nelle scelte di automazione delle reti di vendita, sino all’arrivo sul mercato dell’iPad che ha “scompaginato” le carte, principalmente per due ragioni: la prima, tutti avvertivano la necessità di display più ampi e leggibili ma i primi tablet-PC non avevano costi “abbordabili” – la seconda, l’innegabile appeal che lo specifico prodotto ha dimostrato di avere (90% di marketshare in Italia, secondo gli ultimi dati) che l’ha reso non più uno strumento da imporre da parte dell’Azienda ma – al contrario – uno strumento che questa doveva supportare, anche fruendo di dispositivi già acquistati dai rappresentanti, in grande percentuale multi mandatari. Da questo l’improvvisa e maggiore urgenza da parte delle Aziende di estendere il proprio processo di auto-

mazione forza vendita a tali device. Ed ecco la sfida: identificare una soluzione che unisca la capacità di integrare la complessità del processo di vendita, una nuova tecnologia emergente ed il sistema informativo aziendale, in tempi certi e rapidi, senza scadere in una soluzione banale o eccessivamente semplice, che non si traduca in un reale vantaggio né competitivo, né operativo, per chi la adotti. Nexus Informatica ha raccolto questa sfida con iPad Sales una soluzione che è nata già nel 2010, quando ancora poco si parlava di questa nuova frontiera, sfruttando tutte

le componenti di back-end già esistenti per integrare i sistemi informativi aziendali, il ricco database che in cinque versioni e dodici anni di vita garantisce una copertura pressoché totale delle informazioni per la gestione della raccolta ordini, anche nelle declinazioni tipiche di ciascun settore di mercato. Una soluzione quindi da un lato completamente nuova, studiata per beneficiare di tutte le caratteristiche del device, dall’altro più

che collaudata a garanzia di progetti “zero-risk” e di tempi di implementazione – come detto e richiesto – certi e rapidi.

iPAD SALES, in sintesi • Scheda cliente integrata con le funzioni di mapping e posizionamento GPS, localizzazione clienti che da più tempo non ordinano, controllo fido e consultazione scaduti, integrazione email. • Catalogo prodotti per immagini e ricerca SmartSearch® per la reimpostazione dei criteri di selezione a partire da qualsiasi risultato; riproduzione della sequenza di consultazione del catalogo cartaceo, simulazione form copia commissione, inserimento rapido delle sole quantità, ricerca prodotti “promo”, “esaurimento”, “disponibili”, invio scheda per email.

• Ordine a “prezzi accurati”, consultazione ultime condizioni, sconti merce, campagne, prodotti abituali, trasmissione immediata o differita, con copia commissione via email oppure fax. • Interfaccia con il sistema informativo aziendale attraverso un configuratore integrato, senza necessità di scrittura di programmi d’estrazione dati. • Grazie alla facilità d’interfacciamento ed alla sua completezza, iPad Sales può essere testato in modalità TRY-and-BUY, in assoluta libertà per rimuovere ogni dubbio sulla applicabilità della soluzione allo specifico contesto di business.

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Una soluzione iPad con dodici anni di storia, già integrata con tutti i più diffusi ERP presenti sul mercato italiano ed oltre mille utilizzatori… Com’è possibile?


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The catalogue is on the tablet

S

oftec è specializzata nella realizzazione di soluzioni e servizi per la Global Mobility in grado di rispondere in modo efficace al sempre crescente bisogno di allargare i confini dell’azienda e lavorare, in maniera autonoma, ma allo stesso tempo complementare con le dinamiche del mondo business. Azienda giovane, sia nel board che nel management e nel personale delle diverse strutture, opera da circa quindici anni nel mercato IT e si è affermata come riferimento per alcuni dei grandi produttori e distributori di tecnologia mobile grazie alla sua offerta di soluzioni multi device per il mercato B2B e B2B2C. Le soluzioni realizzate da Softec sono infatti specificatamente pensate per agevolare il lavoro di chi opera in mobilità, realizzare lo scambio di dati e informazioni in modo sicuro e immediato, valorizzare la comunicazione tra l’azienda, i suoi collaboratori e il mondo esterno. Si tratta quindi di applicazioni dedicate al mondo business, perfettamente integrabili con i sistemi gestionali di back-end e realizzate valorizzando le caratteristiche e le potenzialità dei device di ultima generazione dotati di sistemi touch.

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Leggero e semplice Gli agenti di rothoblaas sfogliano il catalogo sul tablet

Le competenze maturate su diversi tipi di tecnologie, le partnership strategiche grazie alle quali Softec ha partecipato a eventi di portata internazionale e a prestigiosi gruppi di ricerca, sono alcu-

Le soluzioni Mobile di Softec e l’esperienza di rothoblaas che si è “convertita” alla touch technology

ni aspetti che contraddistinguono l’azienda e la rendono, non tanto il fornitore, quanto il partner ideale per coloro che riconoscono nella tecnologia, non la soluzione, ma uno strumento straordinario per traguardarla. Tra le recenti esperienze realizzate in ambito mobile, rothoblaas è forse quella

È possibile visualizzare immagini e filmati relativi al funzionamento o montaggio dei prodotti

che meglio rappresenta la semplicità con cui nuovi strumenti e nuove tecnologie possono entrare nella vita di un’azienda o di una organizzazione in modo assolutamente non invasivo, andando incontro ai bisogni di persone, dipendenti e collaboratori, sempre più esperti ed esigenti. rothoblaas è azienda leader nel commercio e nella distribuzione internazionale di sistemi di fissaggio per la carpenteria in legno, oggi presente in 17 paesi con un catalogo prodotti tradotto in altrettante lingue. Ha la sede principale nella pro-


Softec è presente anche sugli store di Apple e Rim con le app MyCompany e QNBolognaFiera come nella versione cartacea, ma con una dinamicità e interattività garantita dalla possibilità di visualizzare particolari immagini o filmati relativi al funzionamento o montaggio dei prodotti. Il tutto è corredato da informazioni e news di settore o comunicati aziendali particolarmente utili per chi è costantemente fuori sede. Un ulteriore vantaggio è senz’altro la possibilità di caricare un catalogo e pubblicarlo rendendolo fruibile in tempo reale a tutti gli agenti i quali non hanno più il problema di dover cercare gli ultimi aggiornamenti di prodotti e prezzi indispensabili per lo svolgimento del proprio lavoro. Quindi l’azienda, non è più costretta ad affrontare costi onerosi per la stampa e la distribuzione dei cataloghi e di tutto il materiale informativo con evidenti vantaggi in termini economici, di tempestività delle informazioni e di salvaguardia dell’ambiente. Una

possibile evoluzione della collaborazione tra le due aziende potrebbe concretizzarsi nell’integrazione della “Mobile Catalogue Management” con la gestione della raccolta ordini direttamente da device mobile, ulteriore task per ottimizzare l’efficienza e la produttività della sales force. L’offerta mobile di Softec, che è presente anche sugli store di Apple e Rim con le applicazioni MyCompany e QNBolognaFiere, prevede una serie di soluzioni specificatamente pensate per la field force, per il monitoraggio dei mezzi di trasporto, anche pubblico, per la fruizione di dati e informazioni destinati al management aziendale. Ogni applicazione è realizzata per le più diffuse tipologie di device mobili e può essere integrata con i sistemi gestionali già presenti nelle aziende. Da anni Softec propone soluzioni e servizi rivolte al

Mobile Catalogue Management Per saperne di più: www.softecspa.it/ mobile-cataloguemanagement

Mobile&Wireless, con un approccio orientato a una gestione integrata dei diversi tipi di dispositivi e oggetti connessi alla rete per consentire agli utenti di utilizzarli in modo ottimale. L’offerta mobile dell’azienda si colloca quindi in un quadro più ampio, il progetto So Young (http://soyoung.softecspa.it/), in cui si realizzano tecnologie di comunicazione in presenza tra dispositivi per supportare i modelli di interazione emergenti. So Young è il motore che genera la ricerca e lo sviluppo di tecnologie abilitanti di nuovi modelli di interazione che le giovani generazioni di utenti sviluppano proprio a partire dalle soluzioni e dai servizi mobile. L’attitudine crescente dei nuovi utenti a utilizzare i new tablet per la creazione, la condivisione e lo scambio di contenuti e informazioni non può essere ignorata dalle aziende poiché i ragazzi che oggi sono affamati di innovazione sono le persone che domani entreranno nelle aziende e pretenderanno di avere a loro disposizione gli stessi strumenti e le stesse modalità di interazione che utilizzano abitualmente nella propria sfera personale. rothoblaas ha compreso perfettamente questo scenario e ha riconosciuto in Softec il partner ideale per riuscire a migliorare, non solo il lavoro delle persone, ma anche altri aspetti fondamentali quali la comunicazione aziendale, la condivisione delle conoscenze e delle esperienze, la gratificazione personale e in generale l’immagine di un’azienda in crescita e pronta a scoprire attraverso le nuove touch tecnology scenari finora inesplorati.

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vincia di Bolzano ed è sul mercato da vent’anni con diverse linee di prodotti che prevedono la lavorazione del legno. Caratterizzata da concretezza e produttività, e da spiccata attenzione all’internazionalizzazione, è un’azienda per la quale non si può puntare solo sul fascino della tecnologia, ma è invece necessario far percepire in modo chiaro i vantaggi, anche quelli non tangibili, che da questa derivano. Quando Softec incontra rothoblaas sceglie di non fare presentazioni formali e altisonanti, ma preferisce un approccio più diretto e pragmatico basato sull’utilizzo del tablet e delle applicazioni. Nasce un immediato interesse verso la soluzione “Mobile Catalogue Management” che in generale permette di leggere e fruire in mobilità listini, cataloghi, brochure, newsletter, reports, manuali, libri, articoli e tutti i tipi di “pubblicazioni sfogliabili”. Nello specifico Softec propone all’azienda altoatesina una nuova modalità digitale interattiva che consente a tutti i suoi agenti di avere a propria disposizione, su qualsiasi tipo di tablet, gli strumenti per svolgere al meglio il proprio lavoro. rothoblaas ha una squadra di circa 150 agenti che operano sia in Europa che in America Latina e che hanno finalmente la possibilità di alleggerire la loro ventiquattrore eliminando una serie di cataloghi pesanti e ingombranti e il “vecchio” pc portatile, rimpiazzandoli con un unico strumento di lavoro, leggero, semplice, elegante. Ogni funzionario commerciale può consultare direttamente da tablet i cataloghi dei prodotti, sfogliandoli


Soluzioni Mobile che migliorano il business Partner storico di Rim, TechMobile sviluppa applicazioni e soluzioni per smartphone e tablet tagliate sulle esigenze dei clienti

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N

ata da un’idea di Marco Morini, manager con una lunga esperienza nel settore delle telecomunicazioni e attuale amministratore unico, TechMobile è uno dei primi partner italiani di RIM/ BlackBerry. Ne diventa da subito il braccio operativo, occupandosi di importazione di accessori e hardware, di System Integration ed infine di sviluppo di applicazioni. A partire dal 2009, l’azienda si trasforma da società di persone a società di capitali, dotandosi di un dipartimento commerciale e tecnico autonomo e iniziando a sviluppare soluzioni applicative proprietarie dedicate alle aziende che intendono massimizzare

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l’efficienza dei lavoratori in mobilità, in un’ottica di Field Force automation. Attualmente l’azienda è strutturata in due divisioni principali: una dedicata al mondo della System Integration, per tutte le

soluzioni che contemplano il push mail nelle infrastrutture enterprise e ove la piattaforma BlackBerry è la più adottata, e l’altra allo sviluppo di applicazioni Mobile B2B. «In un settore in cui il 90% dei nostri competitor sono Web Agency che hanno fiutato un’opportunità di mercato e Software House tradizionali che hanno esteso il loro business nel Mobile – spiega Morini - noi costituiamo un’eccezione e possiamo de-

Chiesi: smartphone e tablet per facilitare il lavoro degli informatori scientifici sul territorio Chiesi è un’azienda farmaceutica italiana che opera in un contesto internazionale producendo e distribuendo farmaci in oltre 60 paesi nel mondo. Conta 24 filiali dirette sul territorio, un organico composto di oltre 3200 persone e 500 informatori scientifici e un fatturato registrato nel 2010 di 1 miliardo di euro. La focalizzazione dell’azienda è nell’area della terapeutica respiratoria e delle malattie rare. Lo scorso aprile l’azienda, in collaborazione con TechMobile, ha sviluppato una soluzione per telefoni cellulari smartphone BlackBerry e tablet iPad e Android a supporto dell’attività degli informatori scientifici (ISF), il cui lavoro consiste nell’effettuare ogni giorno circa 10/12 visite presso i medici presenti sul territorio per distribuire i campioni dei farmaci. L’applicazione permette agli informatori di accedere alla scheda medico tramite il proprio terminale


zate, orientate al soddisfacimento di esigenze specifiche e completamente integrate al sistema informativo aziendale presente, in un’ottica di massima personalizzazione e soddisfazione delle richieste dei clienti. «Sviluppiamo insieme al cliente un progetto ad hoc per le sue esigenze e caratteristiche - commenta Morini - Non abbiamo mai cercato di sviluppare una soluzione standard valida per tutti i clienti. In breve tempo abbiamo collezionato diversi case history di successo con aziende importanti nel panorama italiano, come Danieli, Galbusera e Bulgari, realizzando soluzioni innovative per la gestione di centinaia o migliaia di device BlackBerry». Le soluzioni

mobile, visualizzare uno storico delle visite effettuate e dei campioni consegnati, oltre ad offrire la possibilità di inviare un report della visita in tempo reale alla sede centrale non appena questa si è conclusa, gestire le note spese, ricercare sul territorio i medici presenti nel database aziendale e fare scouting di nuovi medici, indicando la loro ubicazione e annotando altre informazioni come gli orari di visita praticati. Prima dell’implementazione della soluzione. gli informatori visitavano i medici sul territorio utilizzando un certo quantitativo di materiale cartaceo (schede tecniche del prodotto, pubblicazioni specialistiche ecc) e alla fine della visita stendevano degli appunti relativi all’incontro, inviandoli poi settimanalmente al CRM aziendale tramite PC. La soluzione ha prodotto diversi benefici funzionali, permettendo all’ISF di accedere alle informazioni rilevanti nel momento stesso in cui divengono necessarie, con eliminazione totale del supporto cartaceo e di tutte le attività da svolgere a casa a fine giornata, grazie all’invio in tempo reale delle informazione raccolte, rendendole immediatamente disponibili per uso aziendale, con una conseguente riduzione del carico di lavoro dell’help desk.

sviluppate spaziano dalle più “classiche” di Sales Force Automation, ad altre decisamente più “originali”. Grazie alla soluzione sviluppata per Chiesi Farmaceutici, lo scorso maggio TechMobile si è aggiudicata il premio Wireless Achievement Award indetto da RIM (primo caso di azienda italiana/europea che riceve il premio, promosso su scala globale), ottenendo il riconoscimento per la categoria Business Impact. La soluzione è andata a impattare la modalità con cui vengono registrati i dati negli studi clinici condotti per la registrazione di un farmaco per la cura dell’asma chiamato Foster. Lo studio è stato condotto in 22 paesi su 2000

pazienti ed ha ottenuto un tasso di redemption del 98%. Ogni paziente è stato dotato di un BlackBerry utilizzabile solo per l’App svilupata, che consisteva in un questionario da compilare ogni mattina per rilevare lo stato di salute del paziente e le sue impressioni, con recupero dati in tempo reale da parte di un medico che, ricevuto l’input, poteva cambiare la terapia e controllarne l’efficacia. Grazie alla soluzione, il costo per sostenere lo studio necessario alla registrazione del

farmaco si è abbassato dai 35 milioni a 30 milioni di euro. «Stiamo attualmente lavorando con un’azienda farmaceutica tedesca – aggiunge Morini - per proseguire nello sviluppo di questo modello di lavoro, gestendo anche dati quantitativi rilevati con appositi strumenti, come per esempio uno spirometro (utilizzato per misurare i volumi polmonari – ndr) collegato tramite connessione bluetooth». Per quanto riguarda il mondo dei tablet, TechMobile produce soluzioni su tutte le piattaforme. «Seppur nascendo da una forte amicizia con RIM – commenta Morini - ci siamo orientati verso ciò che il mercato chiede, quindi principalmente dispositivi iPad e Android, ma non solo. Abbiamo infatti appena terminato un progetto con le palestre Virgin Active che ha coinvolto gli assistenti di sala dotandoli di un PlayBook (il tablet RIM) per mostrare materiale video ai clienti durante il lavoro in palestra, accedere alle schede di allenamento e registrare i progressi». Tra le soluzioni sviluppate su tablet una significativa è quella realizzata per Chiesi (vedi box); l’azienda sta inoltre lavorando a diversi progetti basati su tablet relativi alla logistica. «Le aziende – spiega Morini - ci scelgono perché con noi sono coinvolte in tutte le fasi dello sviluppo, ne hanno il controllo totale. Se dovesse succedere che alla consegna di un’applicazione il cliente avesse bisogno di un manuale per comprenderne il funzionamento, significa che abbiamo sbagliato qualcosa. Il cliente è sempre a contatto con noi e partecipa alla realizzazione del progetto».

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finirci un’azienda “full-Mobile”, nata e cresciuta in questo ambito. La nostra non è una conoscenza web traslata su Mobile. Ci occupiamo, oltre che dello sviluppo applicativo, anche della parte di integrazione e di tutto il back end a supporto dei BlackBerry e degli altri dispositivi Mobile». TechMobile è un partner certificato BlackBerry e da due anni a questa parte il principale partner di Vodafone per la gestione dei flussi di Delivery e Assurance per tutte le piattaforme BES (BlackBerry Enterprise Server) presenti sul territorio nazionale. Dal 2009 l’azienda ha deciso di sfruttare le conoscenze maturate sul mercato dedicandosi anche allo sviluppo di applicazioni mobile verticaliz-


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a cura di Marco Planzi

Wireless Supply Chain

indossabili vi è stato un miglioramento dell’accuratezza nello stoccaggio dei pezzi dal 99,5% al 99,8%, con una conseguente riduzione del numero di errori e un’ottimizzazione delle consegne. Ora 6 operatori suddivisi su due turni e dotati di terminale indossabile e cuffie sono guidati in sicurezza dalle istruzioni vocali ricevute dal Sistema di Gestione del Magazzino. Interagendo con la cuffia inserita nell’elmetto di protezione, l’operatore viene così indirizzato direttamente verso il corretto manufatto da prelevare, con conseguenti notevoli risparmi di tempo. Inoltre, durante le operazioni di prelievo è fondamentale non commettere errori, in quanto esternamente i manufatti si differenziano per la propria composizione interna e sbagliare in questo senso può portare a rischi di costruzione. Grazie all’implementazione della tecnologia vocale, AV Strutture esercita ora un maggiore controllo delle operazioni di spedizione: gli operatori possono operare a mani libere in tutte le varie fasi della logistica e di preparazione della spedizione.

Controllo di qualità più preciso Il Gruppo Biesse ha la propria sede a Pesaro e opera nel settore della produzione di macchine per l’assemblaggio di mobili. L’azienda ha adottato il software vocale voCE di Itworks per automatizzare le operazioni di controllo qualità dei macchinari prodotti. In precedenza, il controllo del funzionamento dei macchinari pronti per la consegna al cliente veniva effettuato manualmente, valutando le performance di lavorazione e e annotando le misure effettuate su moduli cartacei. Le correzioni ai setting dei macchinari venivano poi effettuate manualmente, copiando dal modulo ai computer della macchina i parametri annotati. Ora, le operazioni vengono svolte con l’utilizzo dei comandi vocali, confermando i setting dei macchinari o registrando le correzioni con la propria

voce. Ciascuna postazione del controllo qualità è dotata di un computer con un monitor. Gli operatori indossano una cuffia cordless attraverso la quale ricevono dai sistemi informativi di Biesse le istruzioni circa la verifica del funzionamento dei macchinari e comunicano le eventuali correzioni visualizzando il risultato dei test e delle misurazioni sul monitor del PC. La nuova soluzione è in grado di riconoscere i comandi degli operatori anche negli ambienti rumorosi degli stabilimenti di Biesse e offre agli operatori la possibilità di lavorare con mani libere, senza dover annotare i risultati dei test su supporti cartacei, con una conseguente velocizzazione delle procedure di controllo qualità e una riduzione degli errori di trascrizione e settaggio delle macchine.

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per il Gruppo Biesse grazie alla tecnologia vocale


Wireless Supply Chain

Rapido riavvio per la Supply Chain delle aziende giapponesi dopo il terremoto

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danni causati dal terremoto in Giappone a marzo 2011, ancora vivi nell’immaginario collettivo, hanno messo a dura prova le imprese manifatturiere, sulla cui efficienza è basata una parte consistente dell’economia del Giappone. Le tecniche di lean manufacturing, che hanno reso famose Toyota e le grandi imprese manifatturiere giapponesi, basano parte del proprio successo sulla prevedibilità dei fattori che influenzano la Supply Chain e sulla capacità di saper rispondere in modo flessibile ai cambiamenti del contesto competitivo. In particolare, i fornitori delle Big 3, le tre grandi case automobilistiche Toyota, Nissan e Honda sono stati duramente colpiti dai danni del terremoto, con prolungati stop nella produzione di autovetture delle case madri. Per assistere da vicino i propri fornitori, i vertici delle tre case automobilistiche hanno attuato un efficace piano di collaborazione. Di comune accordo, sono stati ridisegnati in poche settimane i processi produttivi delle autovetture, per ridurre di oltre il 90% il numero di componenti caratterizzati da livelli “critici” di approvvigionamento. Per Toyota, i componenti delle autovetture caratterizzati da elevato consumo e brevi lead time di approvvigionamento sono stati ridotti da 500 a 30. In tal modo, a sette mesi

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dal disastro, sia Toyota che Nissan hanno riportato la produzione a livelli pari al 90% della situazione preterremoto nei propri stabilimenti giapponesi, mentre Honda ha manifestato un allungamento dei tempi di consegna per la sola Honda Civic. In campo tecnologico, Canon e Fujitsu rappresentano due casi di successo, poiché dopo soli cinque mesi hanno già raggiunto i livelli di produzione pre-terremoto

attraverso un piano di gestione della Supply Chain che prevede stabilimenti specializzati equamente suddivisi in diverse aree del Giappone e in Cina. Sia Fujitsu che Canon, infatti, hanno sviluppato un piano di Disaster Recovery che prevede un elevato livello di interoperabilità tra gli stabilimenti, ciascuno dei quali possiede tecnologie e competenze per realizzare più di una linea di prodotti.


Tecnologia RFId per trovare al volo i fascicoli cartacei Con l’obiettivo di semplificare il processo di gestione delle pratiche per la richiesta di incentivi governativi per gli impianti fotovoltaici, il Gestore dei Servizi Elettrici (GSE), ente controllato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha adottato una nuova piattaforma di gestione documentale. Con oltre 300 dipendenti, GSE si occupa della valutazione di oltre 130.000 richieste cartacee di riconoscimento delle tariffe incentivanti per impianti da energie rinnovabili. La nuova piattaforma di gestione documentale Trace-Doc sviluppata da Maestrale utilizza la tecnologia RFId per il controllo della movimentazione delle pratiche, la loro localizzazione e il supporto al ciclo di vita dei fascicoli cartacei. Successivamente all’inserimento dei dati nel database di

GSE, viene apposto un tag RFId univoco ad ogni pratica, che viene poi inserita in scatole. Durante la preparazione di ogni scatola, un lettore RFId controlla la correttezza dell’inserimento e verifica l’assegnazione della pratica alla scatola destinata alla commissione incaricata della valutazione. Successivamente, transitando attraverso un portale RFId, la movimentazione delle pratiche viene rilevata e registrata. Ora è possibile rilevare l’esatta ubicazione delle pratiche grazie all’uso di un palmare mobile RFId, con una consistente diminuzione del tempo dedicato alla ricerca durante l’esecuzione del processo di approvazione. Conseguentemente, è migliorata l’efficienza del personale di GSE.

L’ufficio mobile in una valigia

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a Cooperativa Latteria di Vipiteno è un’azienda che si occupa della produzione e distribuzione di yogurt, latte, panna e burro, con oltre 130.000 litri di latte lavorati giornalmente e un fatturato di oltre 62 milioni di euro all’anno. La distribuzione di tali prodotti avviene in tutta Italia tramite una rete di concessionari, mentre nei dintorni della sede, la Cooperativa Latteria di Vipiteno ha una propria organizzazione di operatori che provvedono direttamente alla distribuzione con il metodo della tentata vendita. Nel 2010 è stata adottata una soluzione basata sui prodotti software ONroad 3, terminali Intermec CN3 e stampanti termiche MP500TZ, una valigetta prodotta dal gruppo Aton che incorpora una stampante termica Zebra. La valigetta rende

più facilmente trasportabili i dispositivi ed è in grado di effettuare la ricarica delle batterie sia del terminale portatile che della stampante. Per ovviare alla sensibilità delle stampe termiche alla luce, al calore e all’umidità, il software installato sui terminali supporta la funzionalità Onroad Paperless, per permettere l’archiviazione documentale di tutti i documenti di trasporto emessi dai piazzisti, che hanno l’obbligo di conservazione minima di 5 anni. La procedura prevede la cattura della firma del cliente sul display del terminale, la stampa della stessa in calce al documento emesso, nonché la memorizzazione del documento che viene quindi passato al software di archiviazione documentale adottato da Latteria di Vipiteno.

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per i venditori della Cooperativa Latteria di Vipiteno


a cura di Emanuela Pala

RFId & Internet of Things

I tag arricchiscono la visita al Museo di Londra

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l Museo di Londra ha recentemente installato, in collaborazione con Nokia, circa 90 tag NFC nei sui due siti: il museo è infatti composto da un edificio sede del “London History Museum” e uno chiamato “London Docklands”. L’applicazione è stata sviluppata per permettere ai visitatori di accedere a informazioni aggiuntive o a speciali offerte tramite il semplice gesto di avvicinare uno smartphone

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Pazienti sotto controllo con il sistema Zigbee Il Barnes-Jewish Hospital di St. Louis, Missouri, ha avviato un progetto di ricerca in collaborazione con la sede di St. Louis della Washington University volto alla definizione e sperimentazione di un sistema per il monitoraggio continuo di pazienti critici sub-intensivi. Il target dell’applicazione è infatti costituito da pazienti che richiedono un monitoraggio continuo dei parametri vitali ma che sono altresì in grado di muoversi all’interno dell’ospedale. Il sistema sviluppato si basa su una rete di sensori Zigbee e sfrutta, al momento, un pulsossimetro indossato sul dito e un trasmettitore intorno al collo. Il progetto è stato articolato in due fasi: la prima, dal 2009 al 2010, ha visto il test dell’hardware del sistema, la seconda, tutt’ora in corso, prevede lo sviluppo e test del prototipo del sistema e lo sviluppo di algoritmi per l’analisi

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delle informazioni raccolte, così da poter determinare se un paziente richiede assistenza e se deve essere riportato in terapia intensiva o meno. La fine di tale fase di sperimentazione è prevista per l’estate del 2012. Durante la prima fase i ricercatori hanno notato come l’affidabilità dei sensori fosse il problema principale rispetto a quella della rete mesh, che non ha comportato particolari criticità. Una volta completato il progetto l’ospedale si aspetta di poter utilizzare il sistema in diversi modi, integrandolo con diversi sensori oltre al pulsossimetro attualmente testato, così da coprire una maggiore varietà di casi e necessità e migliorare la qualità delle cure offerte permettendo allo stesso tempo il monitoraggio continuo dei parametri critici e offrendo ai pazienti la libertà di muoversi.

NFC-enabled ad uno dei tag posti lungo il percorso. Ogni tag infatti contiene un identificativo univoco che richiama la specifica offerta/informazione. Ad esempio un tag posto presso la biglietteria permette di accedere al sito degli “Amici del museo di Londra” cui è possibile affiliarsi ed avere così accesso ad una serie di iniziative, informazioni su altre esibizioni e sconti. I servizi offerti tramite sistema NFC sono inoltre personalizzati a seconda della localizzazione del tag. Oltre a quello della biglietteria è quindi possibile accedere ad informazioni e foto aggiuntive lungo il percorso della mostra così come, ad esempio, ricevere uno sconto per gli acquisti effettuati nel gift shop del museo. Il sistema è stato inoltre studiato per favorire la condivisione dell’esperienza tramite social media (Facebook e Twitter in primis). In tal senso è quindi sufficiente avvicinare lo smartphone a determinati tag per condividere sul proprio profilo la pagina della mostra o un “like” ad essa. Il sistema è stato lanciato ad agosto e rimarrà in uso per circa un anno, in quanto il museo vuole testare la popolarità e l’efficacia di quella che è considerata una sperimentazione a tutti gli effetti.


La tecnologia RFId va in miniera V. M. Salgaocar & Bro, miniera indiana fornitrice di ferro per alcune delle più grandi acciaierie al mondo, sta utilizzando una soluzione basata su tecnologia NFC per tracciare i propri carrelli lungo i diversi stadi del processo. La soluzione, implementata in tre siti di Goa, ha consentito di informatizzare la raccolta di informazioni quali il peso del carico. La scelta è ricaduta su tag NFC in quanto si temeva che la forte presenza di materiale metallico potesse interferire con frequenze quali l’UHF. Inoltre la capacità di memoria stessa del tag era un fattore importante dal momento che la compagnia voleva memorizzare altre informazioni oltre all’identificativo del carrello, come la sua tara, il peso lordo, la tipologia e il percorso seguito, nonché il timestamp di ogni interrogazione. La soluzione testata prevede l’utilizzo di telefoni NFC-enabled, utilizzati dai supervisori lungo il processo, e stazioni di lettura fissa presso le stazioni di pesa del carrello. All’inizio del processo il supervisore usa il telefono per leggere il proprio badge e il tag del carrello memorizzando su questo la qualità o meno del carico e la conseguente destinazio-

Hollywood il parcheggio libero si trova con lo smartphone

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supporto nella ricerca dei posti auto liberi lungo le vie cittadine. La soluzione installata a Hollywood, proposta da Streetline, prevede che l’automobilista in cerca di

parcheggio utilizzi una applicazione per smartphone che indica su Google Maps i parcheggi liberi nei dintorni. L’applicazione, lanciata inizialmente per gli utenti iPhone (a febbraio 2011 erano già oltre 1.400 ad aver scaricato l’applicazione a Los Angeles), è da agosto 2011 disponibile anche per dispositivi Android. Dal punto di vista hardware, la soluzione (commercializzata come real-time software-as-a-service) consiste in sensori di posizione alimentati a batteria annegati nell’asfalto in grado di rilevare la presenza di veicoli parcheggiati lungo la strada. I sensori comunicano tramite rete wireless mesh con un sistema

ricevente (receiver) situato in corrispondenza dei pali della luce, che a sua volta si collega al data center centrale (ubicato a Dallas), su cui è presente una mappa dinamica della situazione parcheggi all’interno della città. La soluzione si è dimostrata molto utile nel migliorare la viabilità cittadina e i servizi al cittadino, riducendo la frustrazione degli utenti nella ricerca del parcheggio, e al contempo nella riduzione dell’inquinamento atmosferico. Il comune sta inoltre valutando la possibilità di introdurre in futuro criteri di tariffazione basati sulla domanda “reale” di parcheggi.

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na quota significativa del traffico cittadino, secondo alcuni esperti addirittura fino al 30%, è causato da automobilisti in cerca di un parcheggio libero. Per fronteggiare questo fenomeno, diverse decine di città statunitensi, tra cui il quartiere di Hollywood a Los Angeles, stanno adottando soluzioni tecnologiche volte a fornire un

ne. Il carrello può infatti essere diretto ad un’altra area o rifiutato. In caso di via libera, questo prosegue per la pesa all’uscita dalla miniera: anche in questo caso l’informazione viene memorizzata sul tag. La stessa informazione, unita all’Id del carrello, viene inoltre inviata via GPRS e memorizzata su un database centrale. Lo stesso processo viene seguito lungo il resto del percorso, ovvero presso l’impianto di lavorazione, dove il carico può essere lavorato subito, stoccato o scaricato su una chiatta ed esportato. In caso di lavorazione esso subisce una ulteriore pesatura. A fine giornata tutte le informazioni così raccolte vengono aggregate così da creare un registro delle attività della giornata. Il nuovo sistema ha permesso di eliminare la documentazione cartacea precedentemente utilizzata e il relativo data entry manuale, aumentando la tempestività dell’informazione e l’attendibilità della stessa. Visti i risultati, la compagnia sta pianificando di estendere il sistema ad altri due siti produttivi e di allargare il numero di supervisori dotati di terminale NFC.


RFId & Internet of Things

BeAware, un progetto europeo basato su sensori

per misurare i consumi energetici

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eAware è un progetto di ricerca europeo, finanziato nell’ambito del settimo programma quadro, indirizzato alla consapevolezza dei consumi energetici residenziali. Obiettivo del progetto è investigare come la tecnologia (in particolare una rete di sensori wireless) possa contribuire a creare consapevolezza sui consumi energetici domestici ed educare l’utente alla loro riduzione. Il

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La raccolta differenziata dei rifiuti diventa intelligente La Contea di Charleston, nella Carolina del Sud, ha recentemente modificato il suo sistema di raccolta rifiuti implementando l’uso di un singolo cassonetto suddiviso internamente anziché di diversi bidoni, uno per ogni tipologia (carta, plastica, etc.). Per monitorare l’efficacia di tale cambiamento e per meglio indirizzare gli interventi educativi nei confronti di chi non effettua la raccolta differenziata, la Contea sta sperimentando, da gennaio 2011, un sistema basato su tag passivi RFId UHF per la raccolta di dati in merito all’aderenza al programma. Il sistema RFId sfrutta quindi la presenza di tag sui bidoni: l’identificativo univoco di ogni tag è legato a quello del bidone stesso ed alla famiglia cui è stato consegnato, permettendo dunque di associare l’attività di raccolta con il nucleo familiare di riferimento. Durante la sperimentazione, tre camion per la raccolta dei rifiuti sono stati equipaggiati con reader RFId e due antenne: una situata nel braccio del mezzo e una nella tramoggia per la compressione dei rifiuti. Ogni volta che un cassonetto viene preso, la prima antenna lo identifica mentre la seconda

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permette di confermarne lo svuotamento, eliminando il rischio di false letture. I dati raccolti sono poi comunicati via GPRS al server centrale dove tramite l’Id del cassonetto è possibile richiamare i dati associati, registrare lo svuotamento e aggiornare il percorso del mezzo. In questo modo il sistema permette di monitorare l’attività dei camion, consentendo di rilevare eventuali problemi e di intervenire tempestivamente a riguardo. Durante i sei mesi del pilota, che ha coinvolto circa 5000 abitazioni, il sistema ha mostrato come la raccolta differenziata fosse aumentata dal 35 al 70% delle unità abitative e quali famiglie non la stessero effettuando. Rispetto ai normali sistemi che permettono di verificare il tasso di raccolta sulla base del peso dei rifiuti, il nuovo sistema RFId offre quindi informazioni utili alla pianificazione dei prossimi interventi, aiutando ad identificare il corretto target. Visto il successo del primo pilota la Contea ha esteso il programma ad altre 5000 abitazioni ad ottobre 2010 per poi includerne altre 30000 nel corso del primo quadrimestre del 2012.

consorzio è composto da un panel di università e aziende attive nel settore dell’energia di Italia, Svezia e Finlandia. Il progetto ha visto lo sviluppo di una rete di sensori per il monitoraggio dei consumi domestici e lo sviluppo di un’applicazione per l’educazione dell’utente e dell’intera famiglia. Tale applicazione, chiamata EnergyLife, è un vero e proprio gioco a livelli che offre la possibilità di competere sia intra che interfamiglia. I consumi, monitorati in real time a livello di singola apparecchiatura, sono consultabili dall’utente tramite interfaccia web sia da PC che da cellulare. Iniziato nel 2008 il progetto ha visto lo svolgimento di due piloti sul campo. ll primo, svoltosi da maggio a settembre 2010, ha riguardato la validazione dell’applicazione EnergyLife su 8 famiglie, 4 italiane e 4 finlandesi, per un totale di 24 persone, mentre il secondo, svoltosi da gennaio ad aprile 2011, ha coinvolto 12 famiglie, 5 italiane, 5 svedesi e 2 finlandesi. L’architettura tecnologica sviluppata gestisce lo scambio di dati tra il dispositivo da controllare e l’utente, nonché la lettura dei dati dai sensori e la configurazione e il controllo di alcuni dispositivi, e si basa su 3 livelli. Il “Presentation Layer”, ovvero il livello che permette la comunicazione con l’utente, si basa su interfaccia web (PC e Mobile) e device sviluppati ad hoc, quali la torcia proiettore Watt-Lite Twist (nella foto).


PROSSIMI EVENTI LA SCHOOL OF MANAGEMENT

GLI OSSERVATORI ICT & MANAGEMENT

La School of Management del Politecnico di Milano, con oltre 240 docenti, e circa 80 fra dottorandi e collaboratori alla ricerca, dal 2003 accoglie le molteplici attività di ricerca, formazione e alta consulenza, nei campi del management, dell’economia e dell’industrial engineering che il Politecnico porta avanti attraverso le sue diverse strutture interne e consortili. Fanno parte della Scuola il Dipartimento di Ingegneria Gestionale, le Lauree e il PhD Program di Ingegneria Gestionale e il MIP, la business school del Politecnico di Milano. La School of Management ha ricevuto nel 2007 l’accreditamento EQUIS.

Gli Osservatori ICT & Management della School of Management del Politecnico di Milano (www.osservatori.net) vogliono offrire una fotografia accurata e continuamente aggiornata sugli impatti che le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) hanno in Italia su imprese, pubbliche amministrazioni, filiere, mercati, ecc. Gli Osservatori sono ormai molteplici e affrontano in particolare tutte le tematiche più innovative nell’ambito delle ICT: B2b – eProcurement e eSupply Chain, Business Intelligence, Canale ICT, Cloud & ICT as a Service, eCommerce B2c, eGovernment, Enterprise 2.0, eProcurement nella PA, Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione, Gestione Strategica dell’ICT, Gioco Online, HR Innovation Practice, ICT & Business Innovation nel Fashion-Retail, ICT & PMI, ICT Accessibile e Disabilità, ICT in Sanità, ICT nel Real Estate, ICT nelle Utility, ICT Strategic Sourcing, Information Security Management, Intelligent Transportation Systems, Internet of Things, Intranet Banche, Mobile & Wireless Business, Mobile Banking, Mobile Internet, Content & Apps, Mobile Marketing & Service, Multicanalità, New Media & New Internet, New Slot & VLT, New Tablet & Business Applications, NFC & Mobile Payment, RFId, Social Network, Unified Communication & Collaboration. OSSERVATORIO NEW TABLET & BUSINESS APPLICATIONS

25 OTTOBRE 2011

Convegno di presentazione dei risultati della Ricerca 2011

Politecnico di Milano Aula Rogers Campus Leonardo Via Ampére 2, Milano

Durante il Convegno, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano, verranno presentati i risultati della Ricerca 2011, che ha coinvolto CIO ed Executives delle più importanti aziende operanti in Italia con l'obiettivo di: analizzare i principali ambiti applicativi dei dispositivi New Tablet, identificando i settori, le famiglie professionali e i processi di business maggiormente impattati; comprendere le reali potenzialità del paradigma dell’Application Store, analizzando criticamente l’effettiva fattibilità di una sua trasposizione in ambito corporate; identificare i principali “atti di moto”, analizzando i casi di introduzione (o di volontà di futura adozione) dei New Tablet a supporto dei processi di business; analizzare l’interesse degli utenti “finali” di dispositivi New Tablet in ambito business, identificando il reale grado di accettazione e le eventuali resistenze all’utilizzo e al cambiamento. Seguirà una Tavola Rotonda a cui prenderanno parte alcuni dei CIO che si sono resi protagonisti di iniziative particolarmente rilevanti di introduzione dei dispositivi New Tablet e delle Business Applications a supporto dei processi aziendali.

OSSERVATORIO ENTERPRISE 2.0

27 OTTOBRE 2011

Convegno di presentazione dei risultati della Ricerca 2011 Politecnico di Milano Aula Rogers Campus Leonardo Via Ampére 2, Milano

Durante il Convegno, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano, verranno presentati i risultati della Ricerca 2011 che ha coinvolto i CIO e i Responsabili delle Line of Business delle più importanti aziende operanti in Italia con l'obiettivo di: rilevare l’andamento degli investimenti, le priorità e gli scenari evolutivi di medio periodo; valutare lo stato di diffusione e di maturità di strumenti, applicazioni e nuovi device (tablet, slate pc, smartphone, …); analizzare gli impatti delle iniziative Enterprise 2.0, evidenziando la cultura organizzativa, la strategia di adozione, i modelli di leadership, i sistemi di Governance, le policy di utilizzo e i benefici rilevati; approfondire l’impatto sui processi di business e sui modelli di servizio delle principali Direzioni aziendali (Marketing, Commerciale, Comunicazione Interna, Operations, Acquisti, Amministrazione e Controllo). Durante il Convegno verranno premiati i vincitori dell'"Enterprise 2.0 Innovation Award", un'iniziativa dell'Osservatorio che ha lo scopo di dare visibilità e creare occasioni di conoscenza e condivisione delle iniziative più innovative in ambito Enterprise 2.0.

OSSERVATORIO E-COMMERCE B2C

10 NOVEMBRE 2011

Convegno di presentazione dei risultati della Ricerca 2011

Politecnico di Milano Aula Carlo De Carli Campus Bovisa Via Durando 10, Milano

Durante il Convegno, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano in collaborazione con Netcomm, verranno presentati i risultati della nuova Ricerca, che analizza oltre 200 studi di caso, con l’obiettivo di: fornire la valutazione preconsuntiva del mercato italiano dell’eCommerce B2c nel 2011, oltre al consuntivo del 2010; analizzare puntualmente le evoluzioni strategiche in atto; confrontare il mercato italiano con quello dei principali paesi occidentali; misurare l’utilizzo del Social Network e del canale mobile nel processo di interazione azienda-consumatore. Seguirà una Tavola Rotonda a cui parteciperanno alcuni dei principali operatori dell’eCommerce B2c italiano (tra cui Amazon, Groupon, Mediamarket, Privalia).

OSSERVATORIO UNIFIED COMMUNICATION & COLLABORATION

22 NOVEMBRE 2011

Convegno di presentazione dei risultati della Ricerca 2011

Politecnico di Milano Aula Rogers Campus Leonardo Via Ampére 2, Milano

Durante il Convegno, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano, verranno presentati i risultati della Ricerca basata sullo studio di casi, con l'obiettivo di: illustrare la diffusione e lo stato di maturità delle soluzioni di Unified Communication & Collaboration nella realtà italiana; indagare i nuovi modelli di offerta nella comunicazione unificata; individuare e comprendere le strategie di introduzione maggiormente adottate. Seguirà una Tavola Rotonda a cui parteciperanno autorevoli testimoni aziendali che discuteranno di esperienze significative nell'impiego dei sistemi di Unified Communication & Collaboration.

P E R M A G G I O R I I N F O R M A Z I O N I V I S I TAT E I L S I T O

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a cura di Marta Valsecchi

Mobile Internet & App

Facebook sfida Apple sul terreno delle App

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i chiama Spartan il progetto lanciato da Facebook che consentirebbe di aggirare i limiti imposti da Apple con il proprio App Store, grazie ad un’applicazione sviluppata in HTML5. L’obiettivo del popolare social network è offrire applicazioni e giochi agli utenti iPhone – ma anche di iPad e iPod Touch –, permettendo anche l’acquisto dei credits, senza passare da App Store e, quindi, senza versare una revenue share a Apple. È questo il cuore del progetto: in questo momento, infatti, Facebook non sta generando ricavi pay sulle piattaforme mobili; la possibilità di vendere crediti attraverso il browser web risulta, quindi, estremamente interessante. Un altro vantaggio risiederebbe nella velocità di aggiornamento e nella possibilità di rispecchiare tutti i cambiamenti della versione per browser PC del sito. Inoltre, grazie allo sviluppo in HTML5, si riuscirebbe a superare il problema che hanno le molte applicazioni presenti su Facebook – soprattutto giochi – che richiedono il supporto di Flash, e che, quindi, non funzionano su dispositivi come l’iPhone e l’iPad. Rumors – provenienti anche da Bloomberg – sostengono che Facebook voglia competere con Apple, sfruttando i suoi 750 milioni di utenti. L’o-

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biettivo più ambizioso è, probabilmente, quello di convincere sviluppatori ed utenti ad utilizzare Facebook come un canale distributivo per le applicazioni, alternativo all’App Store di Apple e all’Android Market di Google. Il progetto sta impegnando più di 80 sviluppatori

da oltre due mesi e il social network direttamente da molto tempo prima. Inoltre, diverse aziende, come Zynga e Huffington Post, stanno lavorando sullo sviluppo di applicazioni per la piattaforma che spaziano da giochi ad App che permettono la lettura di news e così via.

Numeri record per i giganti del Web I risultati di Borsa mostrano che la capitalizzazione di Apple e Google risulta pari a 381 miliardi di euro. Le due blue chip da sole capitalizzano un controvalore pari al 94,1% di quello di Piazza Affari che si attesta a 404 miliardi di euro. Apple, inoltre, si contende il primo posto della classifica S&P 500 con Exxon Mobil e alla fine del 2010 aveva quadruplicato il proprio valore di mercato in Borsa rispetto all’inizio di gennaio del 2007, anno che vide il debutto del primo iPhone. Nonostante ciò, il titolo Apple ha visto un calo pari al 4% nel mese di giugno 2011, il peggiore risultato degli ultimi tre anni, anche se gli utili della casa californiana sono aumentati del 75% nel corso degli ultimi due trimestri fiscali e nonostante le ultime indicazioni elaborate da Bloomberg indichino che i profitti di Apple nel terzo trimestre potrebbero salire del 66% a 5,4 miliardi di dollari, con ricavi in crescita del 57% a 24,7 miliardi. La spiegazione che ne danno alcuni analisti americani è duplice e coincide con l’attesa per il lancio dei nuovi prodotti - in particolare il nuovo iPhone - e la preoccupazione che regnerebbe tra vari investitori, preoccupati del fatto che l’inarrestabile ascesa di Google negli smartphone rallenti la crescita della casa di Cupertino. Qualche azionista, inoltre, sostiene che la precaria salute di Steve Jobs costituisca un problema per il futuro prossimo di Apple. Tra gli altri big, anche Facebook registra fatturati da record: 1,6 miliardi di dollari nel primo semestre 2011 con utili di 500 milioni, secondo fonti ufficiose della Reuters. La pubblicità rappresenta uno dei maggiori introiti, con stime di circa 2 miliardi di dollari nel 2010 e con trend di crescita previsti che le permetterebbero di superare addirittura Google nel settore dell’advertising. La crescita che ha subito Facebook sarebbe favorita anche dalla mancanza di “veri” rivali. Attualmente solo Google+ sembrerebbe avere le carte in regola per tentare di competere con Facebook, ma è ancora ai primi vagiti.


Sempre più traffico video su Mobile

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ome evidenziato dal sesto rapporto “MobileTrends” di Allot Communications – azienda specializzata nella gestione di rete – il consumo di banda per i dati mobili e le applicazioni offerte dagli Over The Top cresce ad un ritmo sempre più elevato. Nello specifico, si segnala una crescita nell’utilizzo di banda Mobile a livello globale pari al 77% nel 1° semestre 2011, corrispondente ad un CAGR del 213%. Tra tutte le applicazioni Mobile a livello mondiale, lo Streaming Video registra il peso maggiore, pari al 39%. In particolare, YouTube è responsabile del 22% del totale della larghezza di banda consumata, e resta il sito di video più popola-

re per lo streaming - con il 52% del traffico video mondiale. Anche il VoIP e l’Instant Messaging sono applicazioni in rapida crescita con tassi pari al 101% -, anche se rappresentano ancora solo il 4% dell’utilizzo di banda dati Mobile globale. Skype continua a guidare il mercato della telefonia Mobile VoIP, anche se registra una lieve perdita di quota, dovuta in parte alla penetrazione sul mercato di applicazioni come Viber, WhatsApp, ooVoo, ecc. Facebook e Twitter continuano a guidare le applicazioni di Social Networking, con un aumento nell’utilizzo di banda Mobile, rispettivamente pari al 166% e 297%.

Traffico dati mobile ripartito per applicazione - Primo semestre 2011 120%

VoIP & IM 4%

80% Media: 77% File sharing 29%

60% 40%

Video Streaming 39%

20% 0%

Web browsing 25%

Video Streaming

VoIP & IM

Web Browsing

File Sharing

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Tasso di crescita

100%

Altre Apps 3%

Altre Apps

Fonte: Allot Communications

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Mobile Internet & App

Google - Motorola Mobility i retroscena della fusione

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nnunciato il 15 agosto, l’accordo tra Google e Motorola prevede che il colosso californiano paghi 12,5 miliardi di dollari – 40 dollari per azione – per acquisire una delle due divisioni dell’azienda produttrice di hardware, nonché partner per l’impiego di Android. L’integrazione tra le due aziende potrebbe dare a Google la possibilità di produrre per la prima volta in proprio i telefoni,

portandola a competere direttamente con gli iPhone di Apple. Con questa operazione, però, Google si potrebbe mettere anche in diretta concorrenza con molte delle aziende che si basano sul sistema operativo Android per i propri smartphone – tra cui Samsung e HTC. In risposta a questo, il colosso ha annunciato che Android rimarrà un sistema aperto e che, anzi, sarà ulteriormente rafforzato e che

Motorola Mobility sarà gestita come un’azienda separata. Con questo accordo, infine, Google raf-

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Un canale Vodafone all’interno dell’Android Market Dopo il rilascio dello smartphone di proprietà realizzato con Android, il 4 luglio Vodafone ha comunicato ufficialmente il lancio di un canale incorporato nell’Android Market, che permetterà a tutti i clienti Vodafone di scaricare applicazioni disponibili gratuitamente o a prezzi scontati. Si tratta del primo canale di questo genere lanciato da una Telco in Europa ed offre ai clienti un’ampia gamma di servizi Vodafone aggiornati regolarmente, oltre ad applicazioni su notizie, sport, informazioni e giochi. Tutti i contenuti del canale sono frutto della collaborazione diretta tra l’operatore britannico e Google. Il nuovo canale Vodafone sarà simile a quello di Htc e Sony Ericsson ma, per il momento potranno utilizzarlo solo i possessori di smartphone Android brandizzati Vodafone e con scheda Sim Vodafone. Il canale è attivo in Italia, Regno Unito, Germania, Olanda e Spagna; per accedervi è sufficiente avviare l’applicazione dell’Android Market e selezionare l’apposita scheda - cliccando sulla nuova voce “Vodafone” che comparirà di fianco al Tab Giochi. La nuova scheda apparirà solo agli utenti connessi attraverso la rete cellulare. Sempre nel mese di luglio, Vodafone Europa ha annunciato che renderà possibile il pagamento di tutto ciò che si acquista dall’Android Market direttamente attraverso il credito telefonico. Disponibile inizialmente in Gran Bretagna e Germania, questa feature sarà però accessibile per ora solo a coloro che hanno acquistato il device Android tramite negozi Vodafone.

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forzerà il suo ruolo nel mercato del Mobile Computing. Rumors sostengono che tra gli obiettivi di Google ci fossero anche i brevetti detenuti dall’acquisita – 17.000 già concessi e 7.500 in corso d’approvazione. Il colosso di Mountain View, infatti, era stato appena sconfitto in una gara da un consorzio con Microsoft, Apple e Research in Motion per l’acquisizione delle migliaia di brevetti della software house Novell. L’annuncio ha permesso al titolo di Motorola di ottenere un balzo del 56,8% arrivando a 38,4 dollari, mantenendosi leggermente al di sotto del prezzo di 40 dollari offerto dal gruppo di Larry Page, mentre il titolo Google ha subito solo una leggera perdita (-1,1%), nonostante la “maxi-offerta”. L’operazione resta soggetta alle ordinarie condizioni sospensive, tra cui l’approvazione delle autorità competenti negli Usa, in Unione Europea e in altre giurisdizioni. La transazione dovrebbe chiudersi definitivamente entro la fine del 2011 o all’inizio del 2012.


HTML5, lo standard che può riscattare il Web

Tra i principali vantaggi dell’HTML5, vi è la possibilità di uno sviluppo “unico” che renda fruibile un’applicazione via browser indipendentemente dal sistema operativo dello smartphone, sorpassando l’attuale elevata frammentazione del mercato in piattaforme e Application Store proprietari e la necessità di download e installazione dell’applicazione. Questo consente, oltre ad una possibile riduzione dei costi di sviluppo, maggiori gradi di libertà rispetto ai vincoli imposti dagli Application Store, in termini di revenue share, condizioni di vendita delle applicazioni, tempi e requisiti legati all’ap-

I vantaggi del linguaggio che consente lo sviluppo di App fruibili via browser, indipendentemente dal sistema operativo dello smartphone provazione e pubblicazione dell’App (e dei suoi aggiornamenti) sullo Store, ecc. Un’altra importante novità è la facilitazione di un utilizzo multi-device, che rende possibile accedere via Web alla stessa applicazione – come per esempio quella di un quotidiano – prima dal proprio smartphone, e quindi di riprendere in un secondo momento la lettura dal proprio tablet o PC dallo stesso punto in cui si era lasciato, senza dover installare un’App su ciascun dispositivo (ed eventualmente pagare le relative sottoscrizioni di servizio). Il nuovo standard permette, inoltre, rispetto alle precedenti versioni HTML, di utilizzare le Web App anche in parziale assenza di collegamento alla rete, rendendo per esempio possibile scrivere una mail o preparare un post per il proprio sito o social network preferito (senza bisogno di utilizzare client) mentre la copertura di rete è momentaneamente assente ed effettuare l’invio/pubblicazione quando questa riappare. Altre novità, sempre rispetto alle precedenti

versioni dell’HTML, sono: una migliore gestione della grafica, un più semplice supporto alla riproduzione di video (senza necessità di ricorrere a plugin come Flash), la possibilità di immagazzinare molti più dati in locale – e quindi anche impostazioni personali dell’utente – e la possibilità di integrare funzionalità di localizzazione. Per avere la massima user experience, un controllo molto fine su tutto il device, la possibilità di integrare periferiche e sensori specifici (come NFC, barometro e giroscopio), o, ancora, in caso di necessità di elevate velocità e potenza d’esecuzione, di caricamento e di calcolo, lo sviluppo nativo rimane però la miglior scelta possibile.

Inoltre, nonostante il nuovo standard si ponga un obiettivo di alto livello, data la grande disuniformità tra dispositivi ed ambienti e la proliferazione di browser differenti (anche per la medesima piattaforma) non è possibile pensare ad una completa e totale trasversalità della soluzione. Fattori come la risoluzione e la dimensione dello schermo e altre differenze specifiche di ciascun device, oltre alle differenti funzionalità supportate da ciascun browser, causano, infatti, user experience e filosofie di utilizzo anche molto differenti tra loro, e pertanto l’esigenza di specifiche customizzazioni anche in ambiente Web. Edoardo Vannutelli Depoli

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L’

evoluzione dello standard HTML alla versione 5 promette una nuova modalità di fruizione delle applicazioni mobili in grado di ridurre il gap con le funzionalità e la user experience garantite dalle App native, pur continuando a garantire l’universalità dell’accesso, vero grande punto di forza del modello Browsercentrico. Per esattezza, l’HTML5 non è ancora stato ratificato da un organismo ufficiale di standardizzazione, pertanto si sta affermando come uno standard de facto, per ora con una buona coerenza di comportamento tra i differenti browser Mobile e non.

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a cura di Andrea Ferretti

Mobile Marketing & Service

A Seul si fa la spesa in metropolitana grazie ai Qr-Code

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opo un periodo di prova avvenuto in Luglio, Tesco ha lo scorso 25 agosto inaugurato il suo primo “negozio virtuale” nella stazione della metropolitana Seonreung di Seoul, tappezzandola di cartelloni pubblicitari che riproducono in maniera fedele l’ambiente di un supermercato con i diversi scaffali ed i prodotti esposti, ma con una particolarità: sotto ogni prodotto è esposto un codice QR che, se inquadrato con la fotocamera di uno smartphone, permette di effettuare l’aquisto. Tesco, gruppo di distribuzione britannico attivo a livello internazionale, è entrato nel mercato della Corea del Sud come secondo player del settore dopo eMart, che conta un numero maggiore di punti vendita, ma si è da subito posto ambiziosi obiettivi di crescita. La Corea del Sud è un mercato dalle caratteristiche molto particolari e per approcciarlo Tesco ha elaborato una strategia ad hoc che ha, tra l’altro, previsto la creazione di un nuovo brand: “Home Plus”. Secondo gli studi realizzati dall’azienda, i cittadini di questo Paese sono secondi al mondo per il tempo dedicato al proprio lavoro, odiano sprecarne e sono quindi molto attenti ad ogni innovazione che gli permetta di utilizzarlo in maniera più proficua, oltre ad essere persone generalmente molto propense all’utilizzo delle nuove

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tecnologie. Partendo dalla considerazione che durante la giornata si perde una certa quantità di tempo nelle stazioni della metropolitana aspettando il treno, l’azienda ha deciso di lanciare una campagna originale che permettesse di utilizzare questi ritagli di tempo per fare la spesa in modo semplice ed immediato. Utilizzando le tecnologie mobili si è eliminata la necessità di recarsi presso un punto vendita: è possibile ricevere la merce acquistata a domicilio il giorno stesso dell’ordine, una volta rincasati dal lavoro.

L’offerta digitale di BancoPosta

sempre più multicanale con Web, Facebook e Mobile

BancoPosta - divisione di Poste Italiane che annovera nella sua offerta conti corrente e carte di debito, credito e pre-pagate come Postepay – nell’ottica di realizzare una strategia digitale multicanale ha lanciato quattro iniziative con il supporto di Ubiquity. La prima ha previsto la gestione di una campagna pubblicitaria multicanale che ha previsto l’invio di Sms e la promozione su social media e portali web nel periodo da dicembre 2010 a marzo 2011, mirata ad acquisire nuovi clienti per il conto corrente online BancoPosta Click e promuovere il circuito Sconti Banco Posta. La seconda riguarda un’iniziativa benefica promossa da Poste Italiane e Facebook per il lancio di Facebook Deals in Italia ed Europa (1° Febbraio 2011), che ha consentito agli utenti del social network di attivare donazioni. L’iniziativa è valsa l’aumento dei fan su Facebook di oltre il 120%. La terza attività della strategia ha previsto il lancio di 3 applicazioni iPhone legate ai principali prodotti BancoPosta: iPostepay, iBancoPostaOnLine e iBancoPostaClick. Si tratta del primo step di un progetto editoriale che prevede la creazione di nuovi servizi digitali per i clienti BancoPosta dotati di smartphone. Infine, è in fase di rilascio l’applicazione Facebook Postepay Deals relativa alla creazione di gruppi di acquisto di Poste Italiane. I gruppi di acquisto rivolti alla community degli utenti Postepay - costruiti sul modello del noto sito Groupon - sono gia’ attivi sul sito


C

oca-Cola Italia è la filiale italiana di The Coca-Cola Company, di cui gestisce i marchi e le attività di marketing strategico, qualità dei prodotti, comunicazione e relazioni istituzionali. L’impiego del Mobile come strumento di marketing da parte dell’azienda si colloca in un’ottica di gestione multicanale degli strumenti di comunicazione, al fine di creare per l’utente un’esperienza di marca di valore, basata su contenuti condivisi e sulla massima diffusione possibile. Più nello specifico, il Mobile si pone in relazione specialmente ad Internet, con un’interazione volta a fornire valide connessioni tra i contenuti, sfruttando il social networking e le potenzialità multimediali trasversalmente ai diversi dispositivi ed alle piattaforme utilizzate dagli utenti. L’obiettivo di CocaCola è di creare una relazione basata sull’entertainment e sull’offerta di contenuti a valore aggiunto, sia nei luoghi virtuali della marca, sia sui principali aggregatori. Oltre ai concorsi di tipo “instant win” via Sms effettuati da tempo - che ricalcano il modello di funzionamento delle classiche cartoline promozionali a vincita immediata da grattare - in occasione della 2010 FIFA World Cup South Africa è

stato lanciato in onore del celebre calciatore Roger Milla un contest globale dal titolo “The Longest Celebration”, in partnership con YouTube. Gli utenti erano invitati a caricare via Web o via Mobile video dei propri festeggiamenti in seguito ad un goal sul canale YouTube, che venivano poi trasmessi sul sito. La partecipazione ha coinvolto milioni di utenti in più di 100 Paesi tra cui anche l’Italia, e ha consentito di realizzare numerose “mini-competition” interne gestibili dai singoli paesi con svariati premi, tra cui anche biglietti per assistere alle partite del mondiale. Coca-Cola è, inoltre, presente sull’App Store di Apple con un account istituzionale e con diversi

applicativi a brand aziendale. Ne è un esempio “Le palle con la neve di CocaCola”, App dedicata al periodo natalizio lanciata nel dicembre 2010. L’applicazione permetteva di personalizzare la propria sfera di vetro virtuale con un’etichetta con il proprio nome e di inserire all’interno una foto dei propri amici; una volta abbinata la palla di neve ad un desiderio, era possibile pubblicarla sul sito Web Coca-Cola o condividerla su Facebook, oltre a visualizzare le creazioni e i desideri dei propri amici. L’azienda definisce il proprio media mix in stretta correlazione con la tipologia di contenuti che intende veicolare e con la finalità di massimizzare la facilità di accesso da parte del consumatore. In quest’ottica considera il Mobile un prezioso strumento di interazione e condivisione dell’esperienza di marca. I telefoni cellulari di nuova generazione, in particolare, abilitano la progettazione di iniziative capaci di amplificare questi benefici, poiché permettono, in ottica multicanale, di operare in modo indipendente al tipo di dispositivo utilizzato. L’efficacia delle campagne veicolate su iPhone vengono valutate dall’azienda monitorando il numero di download e di contenuti creati e condivisi fra gli utenti.

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Coca-Cola coinvolge il consumatore attraverso il canale Mobile


Mobile Marketing & Service

McDonalds promuove i ristoranti con un videogioco su un maxischermo

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cDonalds ha lanciato nel mese di giugno una originale campagna pubblicitaria a Stoccolma, in Svezia, con la quale ha attirato l’attenzione dei passanti permettendo di giocare al celebre gioco Pong tramite smartphone su un enorme display pubblicitario collocato in una zona centrale della città. La campagna ha preso il nome di Pick n Play e non necessitava dell’installazione di alcuna App sul proprio smartphone. Per i passanti era sufficiente accedere al sito http:// picknplay.se/ e una versione in Javascript del celebre videogioco era in grado di rilevare, tramite il GPS installato sul telefono, la vicinanza allo schermo, e quindi all’area di gioco, permettendo di iniziare la partita e di seguirla direttamente sul maxischermo. Se l’abililità del passante gli permetteva di sostenere

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il gioco in difficoltà crescente per 30 secondi senza perdere, riceveva come premio un coupon elet-

tronico sul cellulare valido per una consumazione presso uno dei ristoranti del gruppo.

TotalErg migliora il servizio e fidelizza i clienti con gli Sms TotalErg S.p.A. è nata il 1 Ottobre 2010 dalla fusione tra ERG Petroli e Total Italia a seguito del perfezionamento dell’operazione di joint venture tra ERG S.p.A. e TOTAL S.A., ed è il terzo operatore italiano nel settore della distribuzione e commercializzazione di prodotti petroliferi, con una rete di oltre 3.300 stazioni di servizio e una quota di mercato di oltre il 12%. Nell’ambito del programma ERG Più, nato a fine 2008 con l’obiettivo di fidelizzare e conoscere il cliente finale, TotalErg ha inviato circa un Sms al mese con contenuti promozionali ed informativi ai sottoscrittori del servizio che hanno rilasciato l’autorizzazione al trattamento dei dati personali e all’invio di comunicazioni. Gli Sms possono essere personalizzati grazie alle informazioni richieste nel momento della sottoscrizione della carta fedeltà ERG Più (i dati anagrafici, i recapiti tele-

fonici e, a fini statistici, una stima dei km di percorrenza annui). Total Erg utilizza questo strumento con obiettivi di up selling (ovvero per indurre il cliente ad acquistare un prodotto di gamma superiore) e di customer care. In particolare, l’azienda effettua iniziative promozionali via Sms sulla propria base clienti sia indifferenziate sia mirate ad un target specifico, determinati grazie a cluster analysis (un’insieme di tecniche statistiche) sulle transazioni compiute dall’utente. Tramite Sms vengono inoltre comunicate altre tipologie di informazioni di servizio, quali ad esempio la scadenza del saldo punti, la pubblicazione di un nuovo catalogo premi, o informazioni sull’apertura, la chiusura o la sospensione dei distributori di carburante dove il cliente è solito rifornirsi. Il programma Erg Più ha registrato ottimi risultati nelle campagne in oggetto, registrando una redemption (calcolata come percentuale di coloro che implementano le azioni indicate nell’Sms nell’intervallo di tempo suggerito) che si attesta tra un minimo del 20% ed un massimo del 50%. In particolare, il valore della redemption del servizio di comunicazione della chiusura di un impianto e dirottamento dei clienti sulle stazioni più vicine è ad oggi di circa il 50%, con importanti effetti sulla limitazione del rischio di perdita del cliente. I servizi Mobile impattano inoltre positivamente sulla soddisfazione del cliente, grazie all’immediatezza e tempestività tipiche delle comunicazioni ricevute tramite Sms.


Più tempestivi gli interventi di manutenzione di Sicon-Socomec

S

icon-Socomec, gruppo industriale specializzato nella continuità, controllo e sicurezza dell’alimentazione di energia a bassa tensione, ha introdotto un sistema di gestione informatizzata della propria forza lavoro mobile che si occupa delle installazioni e delle manutenzioni. Alla base di questa decisione c’era la volontà dell’azienda di ottimizzare le attività svolte sull’intero territorio nazionale, con la possibilità di distinguere gli interventi urgenti, richiesti direttamente dal cliente, da quelli

programmati. La soluzione integrata di Work Force Automation (WFA), fornita da Aton e implementata direttamente sui notebook aziendali, consente infatti di gestire le richieste d’intervento assegnando loro una scala di priorità; fornire all’operatore sul campo tutte le informazioni necessarie per l’attività da svolgere (ad esempio le persone di riferimento, il numero di impianti, ecc.); consultare lo storico degli interventi; effettuare la registrazione immediata degli interventi; gestire la reportistica di misurazione con fogli

informatici. Tutto questo ha permesso all’azienda di ottenere dei vantaggi competitivi in termini di individuazione e risoluzione di eventuali problemi nel corso delle manutenzioni sul campo attraverso la consultazione dello storico delle attività svolte, di conteggio in modo esatto e immediato dei materiali impiegati nella manutenzione o di quelli da inviare successivamente, di visualizzazione a livello centrale di tutte le operazioni effettuate soprattutto nel caso intervengano più operatori.

a cura di Paola Capoferro Ronchetta

Mobile Force & Mobile Workspace

La clinica di riabilitazione geriatrica RSA San Giulio di Beregazzo (Como) ha adottato una soluzione di Real Time Location per il monitoraggio della posizione dei pazienti. L’obiettivo principale è prevenirne le uscite dalla struttura e le cadute notturne che rappresentano la principale causa di fratture nei pazienti anziani. Il sistema permette infatti la localizzazione precisa e univoca di pazienti – in particolare il controllo dei loro accessi e il monitoraggio dei loro movimenti notturni, segnalando tramite alert via sms quelli che si svolgono al di fuori di un perimetro di tre metri dal letto -, dello staff medico, dei visitatori, degli apparati elettromedicali e l’associazione ad ogni paziente del percorso di cura effettivamente seguito, attraverso l’integrazione con il Sistema Informativo Ospedaliero. A livello tecnologico, la soluzione prevede l’utilizzo di tag attivi sotto forma di braccialetto o badge associati ai pazienti o allo staff medico, che trasmettono

impulsi UWB (Ultra Wide Band) utilizzati per determinare la loro posizione; di sensori dislocati nell’area dell’ospedale che ricevono ed elaborano i segnali provenienti dai tag; di una piattaforma software per aggregare i dati di posizione generati e per analizzare e comunicare l’informazione agli utenti e alle applicazioni gestionali. La console è web-based e quindi vi si può accedere, previa autenticazione delle proprie credenziali tramite login, sia da postazione fissa che da portatile, tablet o smartphone. La soluzione rientra nell’ambito del progetto SURE (Sensori UWB per il Risk managEment) - finanziato dalla Regione Lombardia e a cui partecipano Italtel Eximia, COSI, Hirelia, Fondazione Lorenzini e UNIMI - per l’identificazione e la localizzazione in tempo reale all’interno delle strutture ospedaliere dei pazienti, degli asset (defribrillatori, pompe ad infusione, barelle, apparecchiature) e dei visitatori.

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In clinica gli spostamenti dei pazienti monitorati con i tag


Mobile Force & Mobile Workspace

Con il progetto ScuolaMia il Wi-Fi arriva nelle scuole italiane

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partita la liberalizzazione della connessione Wi-Fi delle scuole italiane alla rete globale, per consentire agli alunni un accesso ad internet controllato, sicuro e gratuito, grazie al progetto Scuola Mia. Promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per la Digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e l’Innovazione Tecnologica - e l’Ente nazionale per la Digitalizzazione della Pubblica Amministrazione con il supporto del partner tecnologico D-Link, il progetto ha come obiettivo rendere possibile la connessione alle reti Wi-Fi per offrire servizi innovativi,

sia di tipo didattico che amministrativo, a un numero crescente di istituzioni scolastiche. Già dal mese di luglio le scuole hanno avuto la possibilità di presentare sul sito web scuolamia.istruzione.it la richiesta per ricevere gratuitamente il Kit Wi-Fi – contente uno o più access point e uno switch per il collegamento al router/modem della scuola -, previa la compilazione di un modulo online. Dopo l’assegnazione e l’installazione sono direttamente le scuole a doversi occupare di gestire opportunamente gli accessi alla rete Internet tramite l’assegnazione di un’apposita password

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Navigazione Internet gratuita nelle filiali di Poste Italiane Poste Italiane ha attivato in 22 uffici postali delle aree Wi-Fi pubbliche per consentire ai cittadini la navigazione gratuita su Internet con il proprio pc, smartphone o tablet. La spinta al libero utilizzo della rete negli uffici postali è partita dall’apertura normativa verso questo genere di iniziative e dalla crescente penetrazione dell’uso di smartphone e tablet nella quotidianità degli italiani per comunicare nonché per lavorare. Secondo quanto dichiarato da Massimo Sarmi, Amministratore Delegato di Poste Italiane, «L’accesso a Internet è ormai un servizio di comunicazione essenziale. Sin dalla sua nascita – ha affermato Sarmi l’azienda ha fornito ai cittadini servizi innovativi di comunicazione e con questa iniziativa prosegue lungo quella missione per garantire a tutti l’accesso al web

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e ai sistemi di comunicazione digitale». Per fruire del servizio, che è stato messo a disposizione da Poste Mobile - l’operatore di telefonia Mobile del Gruppo Poste Italiane –, è necessario compilare online una form di accesso, con alcuni dati personali e un numero di telefono Mobile, per ottenere la password di connessione con un Sms. Negli spazi Wi-Fi il servizio consente oltre alla possibilità di collegarsi con i propri device anche l’uso di personal computer posti in appositi desk. Le aree già attive sono a Roma, Milano, Genova, Palermo, Bari, Bologna, Firenze, Cagliari, Taranto, Livorno, Modena, Pavia, Trento e Acqui Terme, e il numero degli uffici postali “free internet” sarà progressivamente esteso su tutto il territorio nazionale.


Con Free ItaliaWiFi nasce la prima rete federata nazionale

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l 9 settembre è stato presentato il progetto Free ItaliaWiFi, la prima rete federata nazionale di accesso gratuito ad Internet senza fili. Nata dal lavoro congiunto del Comune di Venezia, della Provincia di Roma e della Regione Autonoma della Sardegna, l’iniziativa consentirà agli utenti iscritti ad una rete aderente a Free ItaliaWiFi di navigare gratuitamente, con le stesse credenziali (user id e password) non solo nelle aree Wi-Fi pubbliche della

propria città, ma anche nelle reti Wi-Fi delle amministrazioni che hanno aderito alla rete nazionale. Il progetto ha trovato spunto dall’esperienza delle amministrazioni promotrici, che, consapevoli dell’importanza di portare l’accesso libero e gratuito ad Internet nei luoghi pubblici, hanno creato la propria rete per i cittadini del territorio di competenza. La Provincia di Roma ha avviato nel 2008 la rete “ProvinciaWiFi”, crean-

do più di 650 aree Wi-Fi dislocate nei territori di Roma e Provincia; la Regione Autonoma della Sardegna sta lavorando al progetto “SurfinSardinia”, basato sul modello e le architetture open source di Provincia di Roma, che prevede accessi WiFi in porti, aeroporti e comuni a vocazione turistica; il Comune di Venezia, nel 2009, ha dato avvio alla realizzazione della rete “Cittadinanza Digitale”, basata su fibra ottica e wireless.

consegnata dal tecnico installatore al referente dell’Istituto scolastico nel corso delle attività di collaudo. Il progetto prevede inoltre il supporto di un Help Desk telefonico per la risoluzione di eventuali problematiche tecniche. Anche se la disponibilità dei Kit è limitata e vincolata alle risorse economiche dedicate - gli apparati saranno consegnati alle scuole secondo l’ordine temporale di presentazione delle relative richieste – si tratta di un passo importante nella direzione di una scuola al passo con i tempi.

Per migliorare il servizio ai propri clienti Meliconi ha introdotto un metodo per la personalizzazione dei telecomandi universali venduti in tutto il mondo con l’utilizzo degli Sms. Gli acquirenti possono così ricevere direttamente sul proprio telefonino il codice necessario alla personalizzazione del telecomando specifico per il loro apparato televisivo. Il flusso è molto semplice e sfrutta il servizio Ricevi e rispondi Sms via API al Gateway Sms di Skebby: è stato attivato un numero dedicato per la ricezione di Sms, comunicato ai clienti da Meliconi sulle istruzioni dei telecomandi universali, al quale gli acquirenti in tutto il mondo inviano un messaggio con testo “marca e modello” del proprio televisore. Il sistema

Meliconi, ricevuto l’Sms via Internet, in automatico elabora la richiesta e risponde con un codice, inviato sempre via Sms, che digitato sul telecomando, ne permette l’immediata personalizzazione. Il servizio è accessibile tutto l’anno per 24 ore al giorno a costi irrisori (qualche centesimo di euro per Sms). Come spiega Paolo Cipri, Product Manager Consumer Electronics di Meliconi, «Il sistema Skebby ci ha permesso di mettere a punto un servizio innovativo di supporto alla programmazione dei telecomandi». Oltre ai vantaggi tangibili per i clienti dovuti all’automatizzazione e alla riduzione delle tempistiche del processo, si sono ridotti i costi derivati dalle telefonate al servizio assistenza clienti.

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Meliconi personalizza i telecomandi universali dei propri clienti via SMS


Eventi e Formazione

WhyMCA - La Mobile Revolution continua

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opo il successo della seconda edizione milanese, che ha visto la partecipazione di oltre 700 sviluppatori provenienti da tutta Italia, sono già iniziati i preparativi per l’appuntamento di maggio 2012 con WhyMCA – Mobile Developer Conference. L’evento ideato da Riccardo Bosio, attuale Marketing Manager di Ubiquity, Alfredo Morresi, Mobile Software Developer, Andrea Piovani, Web application & Mobile Developer, e Paolo Sinelli, Mobile Developer & Consultant, è stato il punto di arrivo di un percorso durato un anno che ha visto WhyMCA approdare a Roma e Bologna con degli Happy Hour dedicati al mondo del Mobile Gaming e al tema

della monetizzazione delle applicazioni. L’offerta formativa della conference, realizzata grazie al contributo delle eccellenze della community, è stata anche quest’anno significativa: 7 le track realizzate su temi come android, iOS, Mobile User eXperience, Flash, Linguaggi Crossplatform e Windows Phone 7 per un totale di 41 sessioni per oltre 34 ore di lezioni su sviluppo e design di applicazioni mobile. L’apertura della conference è stata dedicata alla presentazione delle principali novità relative alle piattaforme Microsoft, Nokia e Blackberry e alle soluzioni mobile di PayPal. La giornata è poi trascorsa, tra un workshop e l’altro, in un

clima informale e rilassato marchio di fabbrica di WhyMCA. Per favorire l’incontro tra developer e aziende, inoltre, è stata allestita un’area espositiva per gli sponsor che hanno aperto la conference oltre a Neomobile che ha presentato la piattaforma Neopowerad. Il sabato, invece, si è svolto il primo Mobile Hackathon italiano durante il quale 7 team composti da developer e creativi si sono sfidati in 8 ore di sviluppo

10 e 11 novembre, corso

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Mobile Enterprise al MIP Politecnico di Milano Il 10 e 11 novembre avrà luogo il Corso Breve “Innovare il Business con le Soluzioni Wireless: la Mobile Enterprise” organizzato da MIP Politecnico di Milano, studiato per fornire ai CIO e ai Manager operanti nelle Direzioni ICT di imprese private e PA un’ampia panoramica degli impatti e degli scenari delle diverse tecnologie Mobile e Web (Reti cellulari, WiFi, WiMax, RFId, NFC, WSN, UWB, ecc.) e delle opportunità di innovazione di business delle soluzioni M&W (Mobile Workspace e Mobile Force, Wireless Supply Chain, Mobile Marketing & Service, Unified Communication, Infomobility, M2M, ecc). Saranno inoltre trattati i modelli Discounted Cash Flow per valutare i benefici derivanti dall’adozione delle diverse soluzioni M&W e saranno approfondite le opportunità di innovazione in alcune filiere particolarmente significative (Largo Consumo, Sanità, Bancario, ecc.). Per maggiori informazioni visitare il sito www.mip.polimi.it

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su API e piattaforme messe a disposizione da svariate aziende quali PlayMe, AudioBox.fm, GoodReads, Monocle, Blomming, Nokia, PayPal, smood.it, Adobe, Microsoft e RIM. L’esito positivo della due giorni è stato possibile anche grazie al supporto dell’agenzia Rock Communications, che ha curato l’organizzazione dell’evento, e al contributo di Media e Tech partner: Ubiquity, Mobile Monday, Codemotion, Geekagenda e LBI. Ma ormai è tempo di una nuova stagione per WhyMCA. Tante le idee e i nuovi propositi. In particolare, per il 2012, WhyMCA si porrà due obiettivi: continuare a diffondere la cultura mobile tra gli sviluppatori e i creativi italiani favorendo l’emergere delle eccellenze e posizionare la Mobile Developer Conference WhyMCA tra le principali conferenze mobile europee. Obiettivi ambiziosi che verranno portati avanti attraverso alcuni appuntamenti che culmineranno con la conference di maggio 2012 a Milano. Stay tuned! Per maggiori informazioni visitare il sito www.whymca.org


A gennaio torna il convegno sul

Mobile Marketing & Service

organizzato dalla School of Management del Politecnico di Milano

Communication & Collaboration L’Osservatorio Unified Communication & Collaboration della School of Management del Politecnico di Milano, giunto al suo secondo anno di attività, presenterà il 22 novembre i risultati della ricerca 2011. L’analisi ha previsto in prima battuta la realizzazione di una survey estesa ad aziende italiane appartenenti a tutti i settori merceologici e la stesura di numerosi casi di studio di imprese che hanno adottato soluzioni di Unified Communication & Collaboration, con l’obiettivo di mettere in evidenza i principali benefici di business derivanti dall’adozione. In particolare la ricerca 2011 ha puntato a indagare tre aspetti chiave del mondo UCC: la diffusione e lo stato di maturità delle soluzioni di UCC nella realtà italiana; i nuovi modelli di offerta nella comunicazione unificata; le strategie di introduzione maggiormente adottate. La presentazione dei risultati della Ricerca sarà seguita da una Tavola Rotonda a cui parteciperanno testimoni aziendali che discuteranno di esperienze significative nell’impiego dei sistemi di Unified Communication & Collaboration. Per maggiori informazioni visitare il sito www.osservatori.net

I nuovi paradigmi del Marketing MIP Politecnico di Milano 1 e il 2 dicembre

L’

1 e il 2 dicembre i Marketing Manager, i Brand Manager, i Product manager e i Responsabili progetti internet e CRM sono chiamati a partecipare al Corso Breve “Canali Digitali e Nuovi Paradigmi di Marketing”, organizzato da MIP Politecnico di Milano. Gli obiettivi del corso sono sei: dare una visione chiara e completa dell’impatto dei canali digitali sull’attività di marketing e di relazione con il mercato delle aziende; fornire gli strumenti per comprendere gli scenari in atto in Italia a livello di In-

ternet/Web, Media & Tv digitali, Mobile Content & Service, eCommerce; comprendere criticamente gli impatti della logica “2.0” sulle attività di marketing; interpretare e gestire fenomeni di social networking; definire un approccio di marketing adatto ai mutati contesti di relazione con il mercato attraverso le reti; ridefinire le principali scelte di marketing e comunicazione alla luce dei nuovi scenari tecnologici, sociali e di consumo. Per maggiori informazioni visitare il sito www.mip.polimi.it

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Il 22 novembre al Politecnico di Milano si parla di Unified

n ottica di continuità con le edizioni precedenti, ma con la volontà di ampliare il proprio ambito di analisi, la ricerca condotta nel corso di quest’anno, oltre ad approfondire l’analisi sull’utilizzo del telefono cellulare, punta anche a monitorare le evoluzioni degli strumenti di Mobile Marketing & Service, soprattutto in ottica multicanale, identificando i trend in atto con particolare attenzione a tutti gli strumenti più innovativi (applicazioni, qr-code, ecc.) e ai nuovi device fruibili in mobilità (e-book reader, tablet, navigatori ecc.). Saranno inoltre identificati i trend di crescita del mercato, valutati i benefici conseguibili dai clienti, analizzati i processi di azione e pianificazione dei nuovi strumenti per le aziende utenti finali e, infine, saranno definiti il grado di conoscenza, il livello di utilizzo e le competenze che hanno i player della filiera dei servizi a supporto della comunicazione aziendale. Per maggiori informazioni visitare il sito www.osservatori.net

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Eventi e Formazione

A febbraio con la tappa di Bari riparte il

Roadshow di Smau

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orte del successo dell’edizione 2011, che ha registrato oltre 15.500 visitatori professionali, a febbraio torna il Roadshow di SMAU. La prima tappa sarà ancora una volta Bari, seguita a marzo da Roma, a maggio da Padova e a giugno da Bologna. Nel corso della nuova edizione saranno approfondite le tematiche del cloud computing, della unified communication e collaboration, della fatturazione elettronica e gestione documentale, del mobile e wireless, della business intelligence, accanto ai contenuti legati al web 2.0, all’e commerce e all’Innovazione per il commercio e la grande distribuzione. Anche quest’anno sarà indetto il Premio Innovazio-

ne ICT Smau Business Roadshow volto a premiare le aziende in grado di competere sul mercato grazie alle tecnologie digitali. Per maggiori informazioni visitare il sito www.smau.it

OMAT Roma 9 e 10 novembre

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Roma torna OMAT, l’evento che si pone l’obiettivo di comprendere come incanalare e sfruttare al meglio il flusso di dati digitali che ogni azienda crea e riceve. L’appuntamento riunisce aziende, istituzioni, accademici, utenti ed esperti e insieme a convegni e tavole rotonde propone anche un’area espositiva. In continuità con le passate edizioni anche quest’anno la volontà è quella di istruire una sempre più grande fetta del mercato avvicinando il maggior numero possibi-

le di persone con poteri decisionali alle soluzioni di information management. In questo processo, comunicazione e interazione saranno due elementi importanti. La linea convegnistica verrà impostata, come la trama e l’ordito di un tessuto, tenendo presente diverse esigenze: livello di conoscenza di chi ascolta, tipo di qualifica, vivacità e coinvolgimento attraverso dibattiti, focus su settori d’industria. Per maggiori informazioni visitare il sito www.omat360.it

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Al Politecnico di Milano a febbraio la seconda edizione del Convegno dell’Osservatorio NFC & Mobile Payment L’Osservatorio NFC & Mobile Payment, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano in collaborazione con l’RFId Solution Center, presenterà a febbraio i risultati del suo secondo anno di attività. L’obiettivo principale sarà analizzare i sistemi innovativi di ultima generazione, concentrandosi in particolare sui pagamenti legati al telefono cellulare mobile (sia Remote sia Proximity) e sui Con-

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tactless Payment (attraverso carte contactless). Pertanto nel corso della ricerca saranno censite e analizzate le evoluzioni più rilevanti dello scenario applicativo nazionale ed internazionale, sarà studiata la catena del valore dell’offerta di servizi di Mobile Payment identificandone le attività specifiche e i possibili modelli di business sottostanti, saranno analizzati il punto di vista degli esercenti e le caratteristiche

della domanda di servizi di Mobile Payment. Quest’anno è inoltre previsto il consolidamento e lo sviluppo di progetti pilota come aree di test al fine di comprendere per mezzo di analisi quantitative e qualitative il punto di vista degli esercenti e degli utenti e sperimentare logiche di filiera. Per maggiori informazioni visitare il sito www.osservatori.net


TOSM e ITN: l’hi-tech per recuperare competitività in Europa 16-18 Novembre 2011 | LINGOTTO FIERE - OVAL - Torino

per maggiori informazioni: www.tosm.it • www.itnexpo.com PRINCIPALI AREE DI INTERESSE

promosso da

Automotive Energia TORINO SOFTWARE AND SYSTEMS MEETING

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[ICT FOR BUSINESS]

Multimedia Turismo

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AVL/AVM // Fleet Fleet Management Management AVL/AVM/ AVL/AVM AVL/AVM / Fleet Fleet Management Management Emergency and Safety

Emergency Emergency and and Safety Emergency and Safety Safety AVL/AVM // Fleet Fleet Management Management AVL/AVM AVL/AVM infrastructure AVL/AVM // Fleet Fleet Management Management AVL/AVM / Fleet Management Emergency and and Safety Safety Emergency Emergency telematics Emergency and and Safety Safety Emergency and Safety Galileo and and GNSS GNSS Galileo & navigation Galileo Galileo and and GNSS GNSS

L’UNICA MANIFESTAZIONE EUROPEA DEDICATA ALLE INFRASTRUTTURE INTELLIGENTI E AI SERVIZI DI INFOMOBILITÀ E NAVIGAZIONE

Galileo and GNSS Green Mobility Mobility Green Green Green Mobility Mobility Green Mobility GIS 44 Mobility Mobility & & Infrastructure Infrastructure GIS GIS GIS 44 Mobility Mobility & & Infrastructure Infrastructure GIS 4 Mobility & Infrastructure Indoor Positioning Positioning & & Asset Asset Tracking Tracking Indoor Indoor Indoor Positioning Positioning & & Asset Asset Tracking Tracking Indoor Positioning & Asset Tracking

Innovators Forum Green Mobility Innovators Forum Personal Navigation Devices Personal Navigation Personal Navigation Devices GIS 4 Mobility Mobility & Infrastructure Infrastructure Personal Navigation Devices GIS 4 & Personal Navigation Devices GIS 4 Mobility & Infrastructure Devices Personal Navigation Devices Smart Infrastructures Infrastructures Smart Indoor Positioning & & Asset Trac Trac Smart Indoor Positioning Smart Infrastructures Smart Infrastructures Infrastructures Indoor Positioning & Asset Asset Trac Smart Infrastructures On-board Telematics Telematics and Car Car SS On-board On-board Telematicsand On-board On-board Telematics Telematics and and Car Car SS and Car Sensors On-board Telematics and Car S Smart ticketing ticketing and and parking parking Smart Smart ticketing Smart ticketing and parking parking Smart ticketingand Smartparking ticketing and parking and Web 2.0 2.0 & & Geocontents Geocontents Web Web 2.0 Web 2.0 & & Geocontents Geocontents Web 2.0 2.0 &&Geocontents Geocontents Innovators Forum Green Mobility Innovators Forum Innovators Forum Green Mobility Innovators Forum

partner scientifico

partner tecnici

Advanced ICT solutions from Torino Piemonte

organizzazione

Galileo and and GNSS GNSS Galileo GNSS Galileo and and GNSS

con il supporto di

nell’ambito di


Brevi dalle aziende

NetApp continua a crescere e punta sul cloud

VMware getta le basi dell’era post-PC

Supera i 5 miliardi di dollari il fatturato 2011 di NetApp: il produttore di soluzioni storage con oltre 10mila dipendenti nel mondo, ha messo a segno una crescita del 30% rispetto all’anno scorso, e ora punta a continuare a cavalcare l’onda del successo fornendo un’architettura e un set di funzionalità per lo storage e la gestione ideale per realizzare infrastrutture cloud, siano esse private, pubbliche o ibride. La strategia passa anche attraverso importanti accordi con service provider di primo piano che offrono il servizio di storage in modalità Cloud a oltre un miliardo di utenti finali.

La gestione dei PC è ormai l’incubo degli IT manager, che in tempi di budget all’osso si trovano costretti a gestire pesanti migrazioni dei sistemi operativi, aggiornamenti delle applicazioni e problemi di security, con gli utenti che vogliono utilizzare device di nuova generazione aggirando così le policy aziendali. Per interrompere questo circolo vizioso, la società leader nella virtualizzazione propone un metodo semplice per erogare ambienti desktop-as-a-service basati su Windows che consentono alle aziende di fare di più con le risorse di cui già dispongono. La strategia punta, dunque, su prodotti open per accelerare il percorso verso un nuovo modo di lavorare che vada

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IBM compie 100 anni Nella sua vita ha cambiato pelle 5 o 6 volte, ma è ancora protagonista di primo piano nel mercato ICT e gode di ottima salute, nonostante i 100 anni di età (85 in Italia). In occasione dell’importante compleanno, l’Amministratore Delegato di Ibm Italia Nicola Ciniero ha voluto evidenziare i cambiamenti che hanno permesso a Big Blue di reagire e adattarsi all’evoluzione del mercato, ma anche ciò che è rimasto invariato nel tempo. «Abbiamo una roadmap strategica molto precisa - ha detto Ciniero -. In cinque anni il peso dell’hardware sul fatturato si è ridotto dal 70% al 25%, mentre sono cresciuti il software e i servizi e abbiamo venduto PC e stampanti, per focalizzarci sulle aree a maggiore valore aggiunto. Manteniamo un grande focus sulla tecnologia: investiamo il 6% del fatturato in ricerca, anche pura, e da 18 anni abbiamo la leadership nel numero di brevetti depositati». L’hardware Ibm, un tempo proprietario, è oggi fra i più aperti sul mercato e sempre sulla frontiera dell’innovazione: basta pensare a Watson, il supercomputer

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in grado di riconoscere il linguaggio naturale ed effettuare analisi predittive e cognitive. La strategia di Big Blue è oggi focalizzata sullo Smarter Computing, un paradigma che punta a utilizzare l’intelligenza messa a disposizione dalle tecnologie per rendere le città più vivibili – come già è accaduto a Stoccolma – e trasformare al contempo i processi di business di ogni settore industriale.

Nicola Ciniero Amministratore Delegato di IBM

al di là dei desktop Windows. Un modello in cui le aziende sfruttano risorse Cloud ibride pur mantenendo un ambiente gestito e protetto, offrendo ai loro dipendenti nuove modalità per collaborare con applicazioni e dati da qualsiasi dispositivo, quando e dove necessario.

Epson alla conquista del mercato professionale

Si è svolto lo scorso maggio nella cornice dello stadio Old Stratford del Manchester United l’evento di annuncio della strategia 2011 di Epson dal titolo “Engineered for Business”. Gli obiettivi per l’area EMEA nel 2011 sono di raggiungere un fatturato di 200 milioni di euro con una crescita compresa tra il 10 ed il 20% a seconda dei diversi mercati, puntando soprattutto all’area Business con la nuova offerta di stampanti a getto d’inchiostro che – secondo Epson - permettono di realizzare importanti economie garantendo al contempo una qualità che è paragonabile alle stampanti laser di pari categoria. La crescita più importante verrà dal segmento business, dalle applicazioni per ufficio e dallo sviluppo di soluzioni verticali specifiche per diversi mercati professionali, come il retail, il finance, le stampanti CAD, l’hospitality e così via. Epson sul mercato italiano parte da un market share del 36% per le inkjet (secondo posto, dietro ad Hp), dal terzo posto con il 22% negli scanner (ma primi a valore), e da un più modesto 5,5% nel mercato laser. Il punto di forza delle nuovi soluzioni inkjet per il segmento professionale sono in primo luogo l’abbattimento dei costi di gestione (-50%) e di consumo di energia (-80% mediamente), oltre ad un’affidabilità e qualità paragonabile alle soluzioni di tipo laser. La sfida è far cambiare idea agli IT manager, ancora convinti che per determinati volumi di stampa l’unica soluzione conveniente sia la tecnologia laser. Ma il terreno su cui si gioca la


Il gruppo Formula torna a crescere con Sage

Formula, lo storico produttore italiano di sistemi Erp, ha presentato i risultati 2010 in crescita, nonché alcune novità tra cui la versione 6 italiana dell’Erp X3 dell’inglese Sage, di cui Formula è l’unico distributore nel nostro Paese, terzo fornitore mondiale di Erp dietro a Sap e Oracle. Formula si è fusa con Sage Concept Italia e con Adonix Italia, dando vita a quella che, l’amministratore delegato e vice president, Charles Tarbé chiama la “nuova Formula”. L’azienda concentra le proprie attività in tre aree: l’ERP, con la soluzione Diapason X3, l’FRP (Financial Resource Planning, un set di strumenti pensato per supportare il CFO nelle sue attività) e nel campo delle Utilities, fornendo alle aziende di settore tramite la suite FIC4U dei tool di gestione ottimizzati per il settore.

Unicredit rinnova il Mobile Banking con Opentech

Dallo scorso agosto per i clienti UniCredit è possibile scaricare la nuova versione dell’applicazione di Mobile Banking che permette di consultare il proprio conto corrente e fare le principali operazioni di

Cisco Italia: sulla Rete si gioca il futuro del Paese Il numero di dispositivi connessi alla rete eccederà i 15 miliardi entro il 2015, una cifra pari al doppio della popolazione mondiale. Questo quanto emerge dai dati contenuti nel Cisco Visual Networking Index (VNI) Forecast, in cui si prevede inoltre che da qui al 2015 il traffico internet quadruplicherà raggiungendo i 966 exabyte l’anno. In questo contesto globale l’azienda si propone con la propria azione di promuovere la cultura tecnologica, di creare nuove modalità di innovazione, dare strumenti concreti a cittadini, imprese e istituzioni così da riavviare la crescita: “l’essenziale è disporre di infrastrutture adeguate intorno a cui fare sistema - ha dichiarato David Bevilacqua, AD dell’azienda -. Da più parti si sente dire che l’Italia è un paese bloccato, debole, stanco. La difficoltà è innegabile, ma è inutile parlarne se non si ricercano attivamente soluzioni e soprattutto

pagamento attraverso il cellulare. L’App, sviluppata da Opentech ENG e già disponibile per iPhone, Blackberry e smartphone Nokia, viene ora ripresentata con il supporto per terminali basati su piattaforma Android e con un’interfaccia grafica e un sistema di navigazione completamente ottimizzati. L’apertura al sistema operativo di Google è la risposta a un importante trend di mercato: gli ultimi dati Nielsen (Nielsen Company, Giugno 2011) rilevano che in sei mesi, in Italia, Android ha triplicato la propria quota di mercato raggiungendo il 7,4% del totale degli smartphone. Il dato insegue le dinamiche che hanno caratterizzato il mercato americano nel quale, ad oggi, si registra una diffusione di smartphone Android pari al 36%. Stefano Andreani, Amministra-

se si lascia che tutto questo schiacci le idee, le spinte propulsive e le realtà positive che io ed il mio team incrociamo tutti i giorni nel nostro lavoro”. Cisco si posiziona esattamente al centro di tali sfide, grazie al proprio ruolo di leader nelle tecnologie di rete, snodo cruciale per ogni cambiamento, ed al suo costante impegno nel creare le condizioni migliori per l’innovazione. Ne è un esempio il centro Cisco Business Collaboration, aperto nel 2009 nella sede centrale di Vimercate: una struttura pensata come polo di scambio per permettere a imprese, istituzioni e mondo della ricerca di sperimentare le tecnologie più avanzate e di confrontarsi, individuando nuove strade per l’eccellenza. “Negli ultimi due anni abbiamo ospitato in quella struttura 2.000 aziende e organizzato 650 briefing; al di là dei risultati di business, sappiamo di avere creato valore” ha commentato Bevilacqua.

tore Delegato di Opentech ENG, commentando la scelta tecnologica effettuata, aggiunge: “Il nostro obiettivo è stato ottimizzare l’esperienza utente in funzione del dispositivo di accesso. La soluzione tecnologica che abbiamo integrato assieme a UniCredit Global Information Services comprende client nativi per le piattaforme più diffuse e un sito mobile compatibile con tutti i telefoni che hanno accesso ad Internet, evitando sia esclusioni sia una standardizzazione verso i dispositivi meno performanti.” www.wireless4innovation.it

vera battaglia per i costruttori di è quella della gestione dei servizi di stampa ed in cui – come ricorda Massimo Pizzocri, AD di Epson Italia - “Epson, che conta già 400 milioni di pagine sotto contratto all’interno dell’area EMEA, è in grado di intervenire con un taglio di costi che possono andare da 13 al 40 per cento. È poi la gestione dei documenti, la loro eventuale digitalizzazione con il nuovo software Event Manager, oltre alla possibilità di gestire in maniera centralizzata le stampanti specializzate e multifunzione (come nel caso delle 17 mila periferiche del Banco Santander) a fare la differenza nella proposta all’utenza aziendale”.

L’Internet delle cose italiano di Concept Reply

Progettata e realizzata all’interno di Concept Reply, il centro di R&D di Reply nato a inizio 2009 dall’acquisizione del centro di ricerche Motorola di Torino, fa il suo ingres-

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Brevi dalle aziende

so nel mercato delle applicazioni Machine-to-Machine (M2M) la piattaforma Hi Reply che raggruppa software applicativo, middleware e hardware specializzato. Tra le applicazioni presentate al pubblico nell’esposizione presentata prima dell’estate, un modulo M2M da installare nella porta dati delle auto - presente su tutte le vetture in commercio - per controllare consumi e inquinamento, sistemi per monitorare da remoto elettrodomestici vari, fino alla trasformazione di oggetti di uso quotidiano in sofisticati strumenti di rilevazione. Uno specchio intelligente è in grado di riconoscere chi si trova di fronte e, collegato ad opportune periferiche, ne controlla il peso (suggerendo anche un’eventuale dieta da seguire), l’ossigenazione del sangue, gli appuntamenti della giornata e molto altro. Tra i prototipi esiste un progetto che è invece già realtà commerciale: si tratta di un sistema di pagamento via smartphone scelto da Banca Sella che permette di effettuare transazioni via cellulare. La peculiarità è che utilizza un metodo basato sui QRcode, abilitando gli attuali registratori di cassa a stamparli tramite un semplice aggiornamento software e che, lette da uno smartphone abilitato, portano ad una pagina web visualizzata sul display del telefonino per completare il pagamento.

SAP, una strategia d’innovazione a base di Mobility e in-memory computing

Sono stati circa 1.300 i partecipanti che hanno preso parte all’edizione italiana del SAP World Tour 2011,

l’appuntamento annuale dedicato all’ecosistema SAP che si è tenuto lo scorso 23 giugno a Milano. I temi chiave, alla base della nuova strategia aziendale, sono stati la Mobility, l’In-memory Computing e l’annuncio di una partnership con Telecom Italia per l’erogazione di servizi Cloud. La consumerizzazione del’IT e la pervasività dei dispositivi mobili, che nel 2011 hanno superato le vendite dei computer, trasferiscono elementi come l’usabilità e la portabilità anche al mondo aziendale, dove la richiesta di applicazioni gestionali di nuova generazione e di soluzioni di Business Intelligence da fruire in mobilità sta aumentando considerevolmente. «Grazie all’integrazione strategica con Sybase e all’attività di ricerca e sviluppo siamo in grado di abilitare applicazioni aziendali in mobilità e analisi complesse in tempo reale in linea con le esigenze di mercato. In questo modo intendiamo contribuire alla crescita delle singole realtà aziendali e di conseguenza alla competitività di tutto il Sistema Paese», ha dichiarato Agostino Santoni, Amministratore Delegato di SAP Italia. «In Italia si contano in media due telefoni cellulari per abitante e circa 100 milioni di contratti telefonici. Il mondo della mobility rappresenta quindi una grande opportunità per il nostro Paese, e offrendo applicazioni business direttamente sui dispositivi mobili ci proponiamo di diffonderne l’utilizzo ai fini dell’efficienza e dell’efficacia aziendale, mettendo in moto una locomotiva dell’innovazione che può attraversare tutto il Paese». In particolare sul fronte della Mo-

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La richiesta di applicazioni gestionali di nuova generazione e di soluzioni di Business Intelligence da fruire in mobilità sta aumentando considerevolmente

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bility SAP mira a disaccoppiare la componente di gestione dei device da quella applicativa. Tradizionalmente device, applicazioni, sicurezza e policy aziendali rappresentano una catena di elementi guidati principalmente dai dispositivi, i cui i produttori tendono a imporre i propri standard, determinando diseconomie per i dipartimenti IT, costretti a gestire standard diversi a livello hardware e applicativo. Sul fronte dell’In-memory Computing, l’azienda intende invece fornire una risposta all’information overflow che determina la proliferazione a una velocità esponenziale dei dati rendendo sempre più difficile interpretarli e trasformarli in informazioni utili per la strategia aziendale. Grazie al motore analitico in-memory offerto dall’azienda, è possibile affrontare questa complessità informativa per analizzare enormi quantità di dati eterogenei in modo rapido e flessibile, presentandoli in forma semplice a qualunque utente ne abbia bisogno per prendere velocemente decisioni strategiche. Al centro del SAP World Tour anche un importante annuncio sul fronte del Cloud Computing: una partnership tra Telecom Italia e SAP per offrire soluzioni gestionali, e in particolare il programma Fast Start per SAP Business Allin-One, attraverso la piattaforma di Cloud Computing della Nuvola Italiana di Telecom Italia.

Fortinet: cresce l’importanza della sicurezza Mobile

Fortinet, azienda fornitrice di soluzioni per la sicurezza di rete e che opera nel campo delle soluzioni UTM (Unified Threat Management), ha divulgato i risultati della ricerca “European IT Security Survey” sulle strategie di sicurezza IT di oltre 300 società enterprise medio-grandi, con minimo 250 dipendenti. Emerge una maggiore consapevolezza della necessità di avere apparati maggiormente sicuri e, soprattutto nella definizione delle strategie dei prossimi tre anni,


Rittal compie 50 anni

Ha compiuto 50 anni Rittal, la multinazionale tedesca che opera nel settore dell’automazione industriale e delle infrastrutture IT nonchè la più grande società del Friedhelm Loh Group. Con lo slogan “Power and vision!” è arrivato tempo di fare un bilancio e pensare al futuro, continuando a puntare sul coraggio imprenditoriale, su una vision e un impegno globale che già oggi sono la base del successo di Rittal sul mercato internazionale. Le parole chiave per il futuro saranno: innovazione, standardizzazione, automazione industriale, information technology, nuovi mercati. E l’aria di rinnovamento ha influenzato le scelte strategiche anche della sede italiana - fondata nel 1993 con un fatturato superiore ai 60 milioni di euro e circa 100 collaboratori diretti – che riguarderanno la forte expertise delle rete di vendita su tutto il territorio nazionale, il miglioramento delle attività di vendita, il Channel Partner con un business congiunto

Amazon cresce in Italia e punta sul Mobile Il mercato italiano dell’eCommerce tamente accesso ai mercati inglese, cresce a doppia cifra e Amazon ap- francese e tedesco». pare intenzionata a conquistare rapi- Secondo il manager di Amazon, il damente un ruolo da protagonista. Il canale Mobile avrà un grandissimo suo store online ha aperto i battenti sviluppo in futuro nell’eCommerce, a novembre dello scorso, in tempo anche in Italia. Già oggi tutti i siti per lo shopping natalizio, mentre a Amazon sono ottimizzati per Mobiluglio ha debuttato il market place, le, e sono disponibili applicazioni per che consente alle aziende di vende- iPhone, e iPad. Negli Stati Uniti è dire i loro prodotti appoggiandosi al sponibile un’applicazione che permetsito del colosso americano. Un’op- te di fotografare con lo smartphone portunità sicuramente interessante un codice a barre e attivare un motore per le imprese italiane che vogliono di ricerca che compara i prezzi di quel avvicinarsi all’eCommerce B2c: «Nel prodotto, sia su Amazon che su altri mondo un terzo dei prodotti che siti. “In futuro basterà fotografare un vendiamo è sul market place – spiega prodotto e il sistema sarà in grado di Martin Angioni, Country Manager di riconoscerlo: se un amico ha un oroAmazon Italia –. L’offerta consente ai logio che ti piace potrai sapere subito commercianti che hanno già un sito quanto costa e dove trovarlo», afferInternet, ma che non sono ancora ri- ma Angioni. E questo anche perchè usciti ad avere abbastanza traffico e Amazon è già oggi il più completo non hanno le forze per sostenere da catalogo di oggetti del mondo, con soli i costi di marketing, di lanciare la descrizione e il prezzo: un catalogo l’attività online. È interessante anche che continua a crescere. per aziende che lavorano in nicchie Martin Angioni del mercato, con Country Manager fatturati contenuti, di Amazon Italia e non hanno la possibilità di sostenere i costi di logistica: con Amazon questo costo è variabile e il servizio di consegna è garantito. Inoltre, aprendo il conto sul marketplace italiano si ha immedia-

con la distribuzione e con i partner d‘installazione, il miglioramento delle performance logistiche, il potenziamento del reparto Sales Support Office, il forte orientamento ai nuovi mercati.

Enterasys porta la gestione delle reti sui social network

Enterasys Networks, divisione

sicurezza e infrastruttura di rete di Siemens Enterprise Communication, ha presentato Isaac, una tecnologia che permette di rilevare e risolvere i problemi delle reti in tempo reale grazie ad aggiornamenti che possono essere eseguiti tramite dispositivi mobili e le familiari interfacce di social network quali Twitter, Facebook, LinkedIn e Chatter.

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di capire come possono rispondere alla richieste dei propri dipendenti che vogliono lavorare in mobilità, garantendo un sufficiente livello di sicurezza. Nel campione di intervistati, infatti, l’88% ha indicato di avere specificatamente inserito la sicurezza Mobile nella propria strategia di sicurezza IT. Se si guarda all’Italia, emerge che è in atto un consolidamento della strategia nell’ambito della sicurezza, soprattutto per il perseguimento di una maggiore convenienza economica (44% delle preferenze). La principale motivazione poi che spinge le aziende italiane verso un cambiamento strategico della sicurezza è la “tradizionale” preoccupazione su come contrastare il livello sempre più sofisticato delle minacce e degli attacchi – citato dal 34% –, tuttavia forti pressioni derivano anche dalle attuali tendenze IT quali la mobilità (20%) e il cloud computing (18%).

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Cambio di poltrone

Barilli guida Confindustria Digitale Federico Barilli

Antonello Busetto Direttore di Assinform

F

ederico Barilli lascia la direzione di Assinform dopo 18 anni, per assumere l’incarico di primo Direttore di Confindustria Digitale, neo federazione dell’ICT, costituita nel giugno scorso da Asstel – l’associazione della filiera delle imprese di Telecomunicazioni-, Assinform in rappresentanza dell’Information Technology, Anitec - che riunisce i produttori di tecnologie e servizi di Ict e Consumer Electronics - e Aiip, l’associazione de-

Rodolfo Falcone

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Country Manager per l’Italia di Check Point Software Technologies Rodolfo Falcone è stato nominato Country Manager per l’Italia di Check Point Software Technologies, nota azienda israeliana produttrice di dispositivi di rete e software, specializzata in prodotti relativi alla sicurezza quali firewall e VPN. Nel nuovo ruolo Rodolfo riporta al Regional Director Sud Europa dell’azienda, Joaquim Reixa, e ha il compito di gestire le attività nazionali, con piena responsabilità sulle strategie operative e commerciali, con l’obiettivo di guidarne la crescita presso clienti e prospect. Falcone vanta oltre 15 anni di esperienza nel settore della sicurezza informatica. È entrato in Check Point Software dopo aver assunto la carica di Amministratore Delegato di Communication Valley Reply, società del gruppo Reply specializzata in Managed Security Services. In passato ha ricoperto incarichi con crescenti responsabilità in importanti aziende del mercato security fino a diventare, nel 2006, Country Manager Italia di Trend Micro.

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gli Internet Provider. Laureato in lettere moderne, classe 1962, Barilli porta in Confindustria Digitale l’importante esperienza professionale maturata in quasi venti anni di direttore di Assinform, periodo in cui l’associazione è passata dalle venti imprese associate del 1993 alle attuali cinquecento. Strutturare e ampliare la base associativa della nuova federazione, per costruire nell’ambito di Confindustria un grande polo di rappresentanza delle imprese della filiera dell’informatica, delle telecomunicazioni e dell’elettronica di

consumo saranno i compiti principali che il nuovo Direttore è chiamato svolgere nel prossimo periodo. A prendere il posto di Barilli è Antonello Busetto. Ingegnere, romano, classe 1951, Busetto porta in Assinform una grande esperienza nell’ambito delle relazioni istituzionali. Ha fatto parte della Segreteria tecnica del Ministro dell’Industria e dal 2002 ad oggi è stato Direttore dei Rapporti Istituzionali, Responsabile dell’ufficio Affari Legislativi e dell’ufficio di Bruxelles della Federazione Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici.

Marco Fanizzi Country Manager di EMC Italia

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arco Fanizzi è il nuovo Country Manager di EMC Computer Systems Italia. Lavorando a stretto contatto con Michele Liberato, Presidente di EMC Italia e membro del board di EMC International, Fanizzi avrà un ruolo di primo piano nella gestione delle infrastrutture informative, puntando su Big data e cloud computing. Entrato in EMC nel gennaio 2010 come District Manager per il mercato Finance, ha contribuito alla crescita della quota di mercato dell’azienda in questo ambito, identificando con precisione le necessità strategiche ed operative delle organizzazioni finanziarie e le

relative opportunità di business. Prima di entrare in EMC ha lavorato per sei anni in Symantec, dove ha ricoperto diversi ruoli da sales management fino al ruolo di District Sales Manager. Prima ancora, Fanizzi ha trascorso cinque anni in Sun Microsystems e nove anni in Italtel.



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