Wireless 24

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giugno | 2012

COVER STORY

Creatività e tecnologia per la Mobility Intervista ad Andrea Rossetti, CEO di Extra.it, società milanese che ha realizzato originali progetti per smartphone e tablet

INTERVISTA

Expo 2015, la Smart City del futuro Sarà un modello innovativo di città intelligente ad accogliere a Milano i 20 milioni di visitatori previsti. Il responsabile IT Matteo Veneziani illustra i progetti tecnologici del grande evento

OSSERVATORI

L’Internet of Things in Italia

www.wireless4innovation.it

Una ricerca del Politecnico di Milano analizza le numerose iniziative basate sul nuovo paradigma


Event ICT4EXECUTIVE SUPPORTA I PROPRI CLIENTI NELL’IDEAZIONE E NELL’ORGANIZZAZIONE DI EVENTI A VALORE RIVOLTI AD UN TARGET BUSINESS SELEZIONATO

BRIDGING THE GAP

Organizzazione di diverse tipologie di evento (tavola rotonda a porte chiuse, evento open, smart meeting, webinar, ecc.) in una formula “chiavi in mano”, a supporto delle attività di lead generation.

Executive

BETWEEN TECHNOLOGY & BUSINESS

Event Event BRIDGING THE GAP

BETWEEN TECHNOLOGY & BUSINESS

TO

R.S.V.P. |

g iu l ian o . f ain i@ ic t4 ex ec u tiv e. it

EVENT

L’ESPERIENZA DIVENTA MULTICANALE Strategie e strumenti per la creazione di valore KEYNOTE SPEAKER

Prof. Giuliano Noci

Ordinario di Marketing presso il Politecnico di Milano

PARTNER

WHEN

WHERE

08 Marzo 2011 10:00 – 13:00

Spazio Chiossetto Via Chiossetto 20, Milano

DESCRIPTION

GIULIANO NOCI è ordinario di Marketing presso il Politecnico di Milano. Dal 2007, è opinionista del TG1, TG2, SkyTg24 e Radio24. L’ultimo suo libro si intitola “Open Marketing: costruire con il cliente un’esperienza multicanale” e si propone di evidenziare i principali cambiamenti indotti nel processo di marketing dalla crescente pervasività delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e dalla sempre maggiore rilevanza giocata dal cosiddetto fenomeno del Web 2.0.

AGENDA

ICT4Event, in collaborazione con Oracle, è lieta di invitarla alla tavola rotonda “L’esperienza diventa multicanale: strategie e strumenti per la creazione di valore” che si rivolge ad un numero selezionato di Responsabili Marketing delle maggiori imprese italiane. La tavola rotonda, presieduta dal Prof. Giuliano Noci della School of Management del Politecnico di Milano, si focalizzerà sui temi del Customer Experience Management e della Multicanalità, la cui valenza strategica si sta sempre più affermando all’interno di qualsiasi impresa, grazie all’evoluzione delle esigenze dei clienti, alla diffusione sempre maggiore di dispositivi mobili Smartphone, Tablet PC, Pad, ecc. - e alla possibilità per l’impresa di sfruttare soluzioni basate sui paradigmi del Web 2.0, che consentono una partecipazione attiva dei propri clienti nel processo di co-creazione del valore.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI

Progettazione della strategia di comunicazione multicanale verso un target selezionato da un database di oltre 400.000 contatti.

10.00_

Registrazione e welcome coffee

10.15_

Benvenuto di Oracle

10.30_

L’esperienza diventa multicanale: strategie e strumenti per la creazione di valore Prof. Giuliano Noci, School of Management Politecnico di Milano

11.15_

Dibattito e confronto con i partecipanti

13.00_

Fine dei lavori e light lunch

| www.ict4event.it

Ideazione e realizzazione di contenuti a valore (presentazioni, realizzazione di casi di studio, ecc.) grazie ad una partnership con i migliori docenti universitari ed analisti delle differenti tematiche.

P ER I N F O RMAZI O N I | tel. +39 02 87 06 94 87 | info@ict4executive.it | www.ict4executive.it |


SOMMARIO 24 | 2012

EDITORIALE

Comitato Scientifico Presidente: Alessandro Perego (Politecnico di Milano)

5 Mobile App, radiografia di un fenomeno esplosivo di Manuela Gianni

cover story 10 creatività e innovazione per progetti di successo nel mobile Intervista ad Andrea Rossetti, CEO di Extra.it

di Luigi Ferro

approfondimenti 16 focus cio

Expo 2015, una Smart City del futuro

di Manuela Gianni

20 osservatori

L’Internet of Things in Italia

di Giovanni Miragliotta, Alessandro Perego e Angela Tumino

Cesare Alippi (Politecnico di Milano), Federico Barilli (Confindustria Digitale), Luigi Battezzati (Politecnico di Milano), Ugo Biader Ceipidor (Università La Sapienza), Massimo Bolchini (Indicod-Ecr), Carlo Alberto Carnevale Maffè (Università Bocconi), Carlo Maria Medaglia (Università La Sapienza), Massimo Merlino (Università di Bergamo), Stefano Novaresi (Gruppo Comifar - Consorzio Dafne), Emilio Paolucci (Politecnico di Torino), Andrea Rangone (Politecnico di Milano), Francesco Sacco (Università dell’Insubria-SDA Bocconi) Hanno collaborato a questo numero Luigi Alicante, Romina Arata, Paola Capoferro Ronchetta, Andrea Ferretti, Luigi Ferro, Alessandro Longo, Angela Malanchini, Mario Maschio, David Melazzi, Giovanni Miragliotta, Emanuela Pala, Valeria Portale, Angela Tumino, Marta Valsecchi, Vincenzo Zaglio Direttore responsabile Manuela Gianni manuela.gianni@wireless4innovation.it

25 speciale

Mob App Awards @ Smau Roma e Padova

pubblicità mara.perego@wireless4innovation.it

di Andrea Ferretti

abbonamenti abbonati@wireless4innovation.it Tel. +39 (02) 3657 8869

32 scenari

L’innovazione dei pagamenti passa dal Mobile

di Valeria Portale e David Melazzi

wireless4innovation è una testata di ICT and Strategy S.r.l. Via Schiaffino, 25 - 20158 Milano

34 scenari

Le reti cellulari verso il 4G

di Alessandro Longo

Rivista trimestrale distribuita in abbonamento Copyright © 2000. Testi e disegni: riproduzione vietata.

rubriche

publiredazionali

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Ricerche dal mondo Wireless Supply Chain RFId Mobile Internet & App Mobile Marketing & Service Smart Working Eventi e formazione Brevi dalle aziende Cambio di poltrone

modomodo Vidiemme Minteos Wolters Kluwer

Registrazione presso il Tribunale di Milano. Autorizzazione N° 55 del 23-01-2008 Iscrizione presso il R.O.C. Registro degli Operatori di Comunicazione al n. 16446 Grafica e impaginazione ADM Studio Sas - Cologno Monzese (MI) Stampa Arti Grafiche Amilcare Pizzi Spa - Cinisello B. (MI) Immagini: copyright Thinkstock Associato a

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editoriale di manuela Gianni

Mobile App, radiografia di un fenomeno esplosivo

I

l successo strepitoso delle App ha scardinato in pochi anni abitudini consolidate sia nella vita privata sia in quella lavorativa. Il fenomeno si è esteso a macchia d’olio, raggiungendo gli ambiti più disparati: c’è ormai un’App per qualunque cosa, dai giochi per bambini di due anni fino agli applicativi aziendali utilizzati dai top manager delle multinazionali. Ma quando vale, in termini di fatturato, e come è articolato questo mercato in Italia? E quali sono le opportunità per gli sviluppatori? Una recente ricerca della School of Management del Politecnico di Milano ha analizzato nel dettaglio il mercato delle Mobile App scaricabili dagli Application Store stimando nel nostro Paese un valore complessivo di 75 milioni di euro nel 2011, quasi il doppio rispetto all’anno precedente. Per la stragrande maggioranza, circa l’85%, i ricavi derivano dalla spesa degli utenti per applicazioni scaricate a pagamento, soprattutto per acquisti “in-app billing”, ovvero in quelle applicazioni a download gratuito che richiedono all’utente l’acquisto di contenuti o servizi aggiuntivi all’interno delle applicazioni stesse. Il restante 15% dei ricavi deriva dall’advertising. Il mercato è oggi teatro della grande battaglia fra Apple e Android, ma è la società della mela a dominare. E ciò nonostante la diffusione di terminali con il sistema operativo di Google abbia ormai superato quella di Apple e l’offerta di App su Google Play sia molto più simile a quella dell’App Store rispetto ad un anno fa. I ricercatori evidenziano che esistono ancora significative differenze sul livello di utilizzo dei due marketplace e che nel mondo Android manca ancora un sistema di pagamento consolidato. Analisi periodiche e puntuali sulle classifiche Top 50 di App Store e Google Play hanno anche permesso di scattare una fotografia delle Applicazioni di maggior successo. Predominano, come

noto, i giochi, con un peso superiore al 50%. Al secondo posto su entrambi gli Store si trova la categoria Utility, mentre in terza posizione su App Store vi è l’Infotainment e su Google Play la categoria Navigazione. Purtroppo, i ricavi vanno perlopiù all’estero. Sul fronte degli sviluppatori, infatti, il peso delle aziende italiane in classifica è limitato: tra il 10 e il 20% - a seconda dei periodi - su Apple e ancor meno su Google Play. Del resto, trarre profitto dalle App non è affatto un’impresa semplice. Lo rivela una survey che ha coinvolto quasi 200 sviluppatori italiani da cui emerge che molto spesso i risultati non consentono neanche di ripagare i costi di sviluppo. Infatti, circa la metà dei rispondenti dichiara di aver guadagnato dalle proprie applicazioni B2c meno di 1.000 euro in un anno. Si tratta di una conferma di quanto emerge da ricerche internazionali che evidenziano come gli Application Store abbiano ormai superato il milione e mezzo di applicazioni, ma di queste solo una minima parte riesca a ottenere risultati soddisfacenti. I casi di successo, però, sono numerosi anche in Italia: sviluppatori indipendenti e software house che, avendo compreso bene come sfruttare al meglio gli Application Store, sono riusciti a ottenere risultati molto significativi, con ricavi pari a diverse migliaia di euro al mese. L’opportunità esiste e va cercata, non solo guardando al mercato italiano, ma a quello globale.

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a cura di Andrea Ferretti

Ricerche dal mondo

Il Mobile rivoluzionario per il business di oggi come fu Internet in passato

I

l 67% dei CIO e dei professionisti IT a livello mondiale ritiene che il Mobile influirà sulle loro aziende al pari o più di quanto non abbia fatto Internet negli anni novanta. Questo quanto emerge dai risultati di una ricerca Accenture che ha coinvolto 240 professionisti in 23 paesi del mondo, condotta in parallelo a un’indagine online indirizzata agli sviluppatori di applicazioni Mobile. Lo studio ha svelato che quest’anno quasi il 70% delle aziende nel mondo destinerà più del

20% del proprio budget al potenziamento della dotazione di tecnologie mobili, con una forte differenza tra i mercati emergenti (94%) e i mercati maturi (35%). Allo stesso modo, il 48% degli intervistati nei mercati emergenti dispone di una strategia di Mobility ampiamente sviluppata, contro il solo 12% degli intervistati all’interno dei mercati maturi. Lo studio ha individuato una serie di criticità da affrontare nella gestione della Mobility, dove la sicurezza (50% degli intervistati) e

Il 70% circa delle aziende in tutto il mondo destinerà oltre il 20% del proprio budget alle tecnologie mobili, in particolare nei paesi emergenti. Una ricerca Accenture i costi (43%) sono in cima alla lista, seguiti dall’interoperabilità con i sistemi esistenti e dalla scarsa conoscenza dei vantaggi. Inoltre, nessuno dei sistemi operativi più diffusi per smartphone ha ottenuto la completa approvazione de-

gli sviluppatori in tema di sicurezza: più della metà (53%) ha affermato che iOS di Apple offre il miglior livello attualmente disponibile, mentre il 24% ha indicato come il più sicuro Android di Google. La ricerca ha poi eviden-

Mercato tablet verso il raddoppio Continua il dominio di Apple, mentre cresce Android e si attende Windows 8. Le previsioni Gartner

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ono 119 milioni i tablet che verranno venduti nel mondo nel 2012 secondo Gartner. Quasi il doppio rispetto al 2011, in cui ne sono stati venduti 60 milioni. Apple, al momento leader indiscusso, continuerà a dominare il mercato anche nell’anno in corso, aggiudicandosi una quota del 61%, malgrado l’atteso approdo di Microsoft al mercato tablet – con il prossimo lancio di Windows 8 - e la diffusione su scala internazionale dell’economico Kindle Fire di Amazon. Sembrano quindi vani i tentativi dei produttori di

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personal computer e telefoni che hanno provato ad aggiudicarsi una fetta della torta del nuovo mercato tablet, finora senza risultati. In questi primi mesi del 2012 – sostiene Gartner – sembra che i principali player abbiano deciso di aspettare le mosse di Apple, dato che sia in occasione del Consumer Electronics Show di Las Vegas che del Mobile World Congress di Barcellona gli annunci relativi a nuovi dispositivi tablet sono stati pochi. Molti produttori aspetteranno il nuovo sistema operativo di Microsoft Windows 8, puntando sulla polivalenza

di tale piattaforma per entrare contemporaneamente sia sul mercato consumer che su quello business. Gartner stima che i tablet basati su piattaforma Microsoft arriveranno a contare il 4,1% delle vendite complessive quest’anno, e l’11,8% nel 2016. Nella visione degli analisti il sistema operativo di Microsoft sarà il preferito dai dipartimenti IT delle aziende, abituate da tempo a lavorare in questo ambiente. La vendita di tablet per l’area Enterprise conterà il 35% del totale nel 2015, anche se l’acquisto potrà essere effettuato dal singo-

lo utente nell’ottica di un programma di BYOD (Bring Your Own Device), il nuovo trend che prevede l’utilizzo in azienda di dispositivi personali. I tablet, per conquistare il mercato enterprise, dovranno dunque essere accattivanti agli occhi degli utenti. Un trend che interessa sempre più anche i produttori di smartphone e che ben conoscono aziende come Blackberry. I tablet Android quest’anno conteranno per il 31,9% del mercato. Il principale problema con questa piattaforma, secondo Gartner, è la mancanza di applicazioni dedicate specificatamente ai tablet in grado di sfruttarne le caratteristiche peculiari.


gli intervistati ha dichiarato di voler utilizzare il Mobile per migliorare i processi interni e il rapporto col cliente, consentendo l’accesso istantaneo ai database e ai dati aziendali, nonché la possibilità di concludere transazioni. Gli sviluppatori hanno invece citato download (41%),

acquisti integrati nelle applicazioni (29%), pubblicità tradizionale (24%) e abbonamenti (20%) come le più importanti fonti di revenue. Lo studio ha inoltre evidenziato alcune interessanti differenze a livello geografico. Emerge, in particolare, che nei mercati emergenti, i professionisti IT sono molto

più attenti al Mobile rispetto ai mercati maturi. Il 93% dei latinoamericani e l’81% degli asiatici ha infatti affermato che esso consentirà di conseguire nuovi e significativi ricavi, mentre solo il 66% degli intervistati europei e il 56% degli americani concordano con tale affermazione.

66 miliardi le App che verranno scaricate nel 2016

S

onoapplicazioni 119 milioni i Web basate su HTML5 prenderanno E le tablet che verranno il sopravvento. Una ricerca Juniper Research venduti nel mondo

nel 2012 secondo Gartner. il travolgente successo delle App per smartphone e Quasi il doppio rispetto Continua al

tablet: una recente ricerca di Juniper Research prevede che nel 2016 saranno scaricate più di 66 miliardi di applicazioni, contro 31 miliardi del 2011. La larga maggioranza (l’87%) sarà costituito da App gratuite, anche se nel periodo di previsione le entrate degli editori inizieranno a crescere grazie alla vendita di servizi o sottoscrizioni a contenuti extra. Il trend continuerà per il momento ad essere guidato dagli smartphone, ma la società di ricerca afferma che entro il 2016 un download di App su quattro sarà per dispositivi tablet. La categoria più scaricata continuerà ad essere quella dei giochi, seguita da quella dei contenuti multimediali. Seppur attualmente ci sia una netta supremazia delle App sviluppate per particolari piattaforme, la ricerca prevede che di qui al 2016 le applicazioni Web basate su HTML5 prenderanno il sopravvento. In ottica business, tale contesto suggerisce che le App rivestono un ruolo sempre più importante all’interno delle strategie di acquisizione e mantenimento dei clienti, che richiedono un accesso sempre disponibile ai servizi retail, finance, informativi e di intrattenimento. Le aziende che operano in tali settori, per rimanere competitive, non possono prescindere dall’integrare le App nella loro strategia multicanale, elemento ormai determinante per creare engagement e creare un rapporto di valore reciproco coi propri utenti.

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ziato le difficoltà dovute alla frammentazione del mercato e al gran numero di piattaforme e dispositivi mobili esistenti, che, secondo il parere degli sviluppatori, costituiscono un ostacolo che rende più difficile la gestione delle App e la loro monetizzazione. A livello d’impresa, il 42% de-

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Ricerche dal mondo

Samsung e Apple alla guida del mercato smartphone Il colosso coreano produttore numero uno nel mondo di smartphone e “feature phone”. Le stime di Juniper Reasearch e IDC

S

amsung è in cima alla classifica mondiale dei produttori di smartphone, seguito da Apple che continua però a registrare ricavi più alti. Il vendor coreano è anche il numero uno nei telefoni cellulari “feature phone”, avendo ormai scalzato Nokia, leader di lunga data del mercato. Secondo l’ultimo report pubblicato da Juniper Research e relativo al primo trimestre del 2012, i ricavi della divisione Mobile di Apple si attestano a 22,7 miliardi di dollari tenendo conto esclusivamente degli iPhone (29,3 miliardi se vengono compresi anche gli iPad), a fronte dei 17 miliardi di dollari registrati dall’intera divisione smartphone di Samsung. Ciò testimonia il succes-

so che la casa coreana sta registrando, oltre che con i suoi modelli di punta (come il Samsung Galaxy SII e il Galaxy Note), in particolare con i terminali di fascia medio-bassa, come il Galaxy Y. Samsung e Apple rappresentano insieme il 60% delle vendite mondiali di smartphone – dice Juniper Research - con 139 milioni di pezzi (Samsung a quota 46,9 milioni, Apple a 35,1 milioni), un incremento del 14% rispetto alla quota del 46% registrata negli ultimi tre trimestri del 2011. Quote leggermente inferiori sono state fornite da IDC (Samsung 42,1 milioni e Apple 35,1 milioni). Nella classifica dei produttori di smartphone, Htc si piazza quinta, alle spalle di Nokia e Rim. Il

lancio del nuovo modello Lumia da parte di Nokia non ha alterato i trend di vendita globali della società finlandese, con 11,9 milioni di smartphone venduti nel primo trimestre – riferisce Juniper -, ovvero meno della metà dei pezzi venduti nello stesso periodo del 2011. I recenti risultati di Rim confermano inoltre il difficile periodo attraversato della casa canadese, con Blackberry che continua a perdere colpi. Juniper prevede che il mercato degli smartphone raddoppierà entro il 2017, passando da 600 milioni di pezzi venduti quest’anno a 1,1 miliardi fra cinque anni, prospettando così ottime opportunità di crescita per tutti i vendor, anche se l’imminente lancio sul

mercato del Samsung Galaxy S3 e del nuovo iPhone di Apple renderanno la vita dura ai competitor. Secondo i dati rilasciati da IDC relativi al Q1 del 2012, Samsung avrebbe superato (considerando il mercato dei telefoni cellulari nel suo complesso) anche Nokia, da lungo tempo leader indiscusso, vendendo 93,8 milioni di pezzi a livello mondiale, contro gli 82,7 milioni della casa finlandese. IDC evidenzia inoltre come nel Q2 il mercato globale degli smartphone è cresciuto del 42,5% anno su anno rispetto al Q1 2011, con 144,9 milioni di pezzi venduti, mentre il mercato dei telefoni cellulari nel suo complesso si è contratto dell’1,5% (398,4 milioni di pezzi venduti nel Q1 2012).

Top 5 produttori di smartphone nel mondo (milioni di unità, primo trimestre 2012) Differenza % 2011/2012

Samsung

42,2

29,1

11,5

11,3

267,0

Apple

35,1

24,2

18,6

18,3

88,7

Nokia

11,9

8,2

24,2

23,8

-50,8

Research in Motion

9,7

6,7

13,8

13,6

-29,7

HTC

6,9

4,8

9,0

8,9

-23,3

Altri

39,1

27,0

24,5

24,1

59,6

144,9

100,0

101,7

100,0

42,5

totale

8

Unità distribuite % mercato Unità distribuite % mercato 1° trim. 2012 1° trim. 2012 1° trim. 2011 1° trim. 2011

Fonte: IDC, maggio 2012

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Azienda


PUBLIREDAZIONALE

TotalErg spinge sull’acceleratore dell’innovazione con modomodo Sconti, assistenza stradale, ricerca dei distributori, acquisto di ricariche in un’App multipiattaforma nata per conquistare e fidelizzare i clienti

T

otalErg è il terzo operatore italiano nel settore della distribuzione e commercializzazione di prodotti petroliferi, con una Rete di circa 3.300 punti vendita (quota di mercato: circa il 12%) e vendite di carburanti pari a 3,9 milioni di mc/anno. Nel settore della distribuzione carburanti la gestione del cliente e la sua fidelizzazione sono aspetti strategici di primaria importanza. I programmi di fidelizzazione sono uno dei principali strumenti per rafforzare la relazione con il cliente, che a volte effettua acquisti di carburante presso insegne differenti o preferisce non partecipare a raccolte punti di tipo tradizionale. In quest’ottica, uno strumento che offre agli utenti una serie di vantaggi e servizi utili, informazione e intrattenimento sempre a portata di mano e nel frattempo permette di dematerializzare il programma fedeltà, rappresenta un importante fattore distintivo per l’insegna.

L’App TotalErg

TotalErg, da sempre attenta all’innovazione tecnologica come fattore distintivo della sua offerta, ha sviluppato diversi progetti Mobile con obiettivi di CRM. Il primo passo in questa direzione è stato fatto utilizzando il canale Sms per inviare ai propri clienti promozioni e sconti relativi al programma fedeltà TotalErg Più e “personalizzati” sulle esigenze delle singole tipologie di clientela. Oggi invece TotalErg spinge sull’acceleratore dell’innovazione con un’App per smartphone. Per farlo, l’azienda ha scelto modomodo, società italiana che ha sviluppato un’innovativa soluzione tecnologica che consente alle aziende di costru-

ire un’efficace strategia applicativa. L’App TotalErg è subito disponibile per tutti i sistemi operativi mobile: iOS, Android, Windows Phone, BlackBerry. È in grado di mettere a disposizione degli automobilisti informazioni e servizi utili e di veicolare sconti e promozioni dedicate; attraverso il servizio di geolocalizzazione permette di ricevere assistenza stradale (tramite un servizio erogato in partnership con Aci) e di trovare il distributore del gruppo più vicino. Attraverso l’App è inoltre possibile richiedere ricariche telefoniche Erg Mobile utilizzando i punti fedeltà accumulati, attivare traffico dati ERG Mobile omaggio (chi attiva la carta digitale ha infatti diritto a 3 mesi di traffico dati omaggio ERG Mobile) e interagire con giochi e fan page dedicate. Un elemento interessante e da sottolineare, è legato alla possibilità, acquisita grazie allo sviluppo dell’applicazione, di avviare la transizione da un programma loyalty “legacy” (quindi con carte fedeltà “fisiche”) ad

uno digitale. Infatti, gli utenti che possiedono già una carta fisica, possono digitalizzarla e trovare sull’App tutti i punti e i vantaggi accumulati, conservando comunque la possibilità di utilizzare sia l’una che l’altra. Gli utenti che scaricano l’App e non sono ancora iscritti al programma fedeltà di TotalErg, possono farlo direttamente attraverso l’App: la carta digitale sarà generata istantaneamente e potrà essere attivata ed utilizzata da subito. Grazie alla piattaforma applicativa modomodo, TotalErg è riuscita a presidiare tutti gli store e ad accedere ad un sistema di reportistica che ha reso ancora più efficaci le attività di CRM. modomodo è stata al centro di un progetto che ha visto lo sviluppo e la declinazione di una vera e propria strategia applicativa. Un progetto caratterizzato da un lato, dal coordinamento e da una forte spinta propositiva da parte di TotalErg dall’altro, da una collaborazione continua e convinta tra aziende fornitrici di varie tipologie di servizi e tecnologie: chi sviluppa e gestisce il programma loyalty e i servizi Erg mobile sui POS delle stazioni di rifornimento, chi gestisce le attività di CRM, chi sviluppa e gestisce il sito web e il concorso on line. TotalErg, che aveva già integrato tutti i suoi sistemi, ha aggiunto alla sua architettura on line il collegamento con l’App, attraverso la piattaforma applicativa modomodo. Questa nuova ed importante esperienza ha permesso anche a modomodo di sfruttare e sviluppare ulteriormente la sua competenza e la sua esperienza nell’implementazione di una mobile application strategy particolarmente innovativa.

I benefici per TotalErg

La nuova App permette di acquisire in maniera immediata nuovi clienti con i quali è possibile dialogare direttamente e consente il tempestivo aggiornamento di dati all’interno del CRM aziendale. Info: www.modomodo.com marketing@modomodo.com

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C

cover story

Creatività e innovazione per progetti di successo nel Mobile

L’

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onda del Mobile l’aveva prevista anche in anticipo e, ora che è arrivata, Extra.it riesce a cavalcarla con agilità e destrezza unendo l’anima comunicativa con quella tecnologica. La Web Agency milanese è protagonista nel mondo della comunicazione digitale in mobilità sia che si parli di App per smartphone e tablet che di m.site, con una fortissima attenzione al contenuto, come precisa il CEO Andrea Rossetti. «Già nel 2008 avevamo intuito che la fruizione dei contenuti in mobilità sarebbe stata la nuova frontiera - afferma il manager -. Incominciammo quindi a progettare la piattaforma MobileWave, una soluzione che, sfruttando diverse componenti tecnologiche, rende disponibili sui dispositivi mobili i contenuti progettati per essere fruiti su device tradizionali». Distribuita in modalità SaaS (Software as a Service), MobileWave, adottata da clienti del calibro di laRinascente, Rovagnati e lo Storico Carnevale di Ivrea, individua di fatto la tipologia di apparato mobile che sta effettuando il browsing e consente una gestione personalizzata dei contenuti. Completano la soluzione le funzionalità di Loyalty & Fide-

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Andrea Rossetti CEO Extra.it


di luigi ferro

Trasformare idee digitali originali in soluzioni concrete, che permettano ai clienti di essere più competitivi. È l’approccio di Extra.it, società milanese che unisce spirito creativo e competenze tecnologiche nello sviluppo di progetti di comunicazione integrata che spaziano dal Web al Mobile. Intervista al CEO Andrea Rossetti

lity con card e Coupon Digitali, Store Locator e QR Code. La diffusione massiva di tablet e smartphone di questi ultimi anni ha ulteriormente aperto il mercato delle App. In questo contesto nasce quindi Extra App Catalog, una piattaforma enterprise pensata e realizzata da Extra.it per agevolare e semplificare il lavoro di chi opera in mobilità. Collezioni di prodotti scorrono sulle pagine dei tablet, riducendo sensibilmente il

time-to-market, grazie anche all’introduzione di nuove funzionalità che valorizzano le caratteristiche dei device di ultima generazione. Questo permette alle aziende di ottimizzare i costi di produzione dei materiali a supporto delle forze commerciali, oltre che di valorizzare maggiormente i propri prodotti,

Rovagnati, industria alimentare leader nella produzione di prosciutti e insaccati, è da sempre attenta all’innovazione, sia nelle tecnologie di produzione sia nei sistemi a supporto del proprio business. In quest’ottica si inserisce la scelta di innovare gli strumenti ausiliari alla presentazione e alla vendita con l’adozione di un progetto per tablet, basato sulla soluzione Extra App Catalog: il catalogo multimediale di prodotto per la navigazione cross category della vasta gamma Rovagnati. La soluzione tablet propone anche una presentazione istituzionale dell’azienda e dei suoi valori oltre a contenuti multimediali di advertising. Il progetto, in fase avanzata di test, andrà a coinvolgere tutta la rete nazionale degli agenti, dotandoli di

uno strumento innovativo di branding e di supporto alla vendita, e di un canale di comunicazione tra l’azienda e la rete nazionale e internazionale. Extra.it cura da diversi anni anche tutta la comunicazione digitale di Rovagnati. A livello corporate gestisce gli aspetti di brand reputation online sui canali social e i contenuti corporate per il blog, e ha sviluppato il nuovo sito www.rovagnati.it; per quanto riguarda la comunicazione di prodotto, ha realizzato diverse iniziative speciali per la linea Panatine, tra cui Panateen nel 2010 e Panacity nel 2011 e, a breve, lancerà la nuova campagna per la linea Snello che prevede azioni di viral marketing sui social network e la pubblicazione di un’App su Apple Store per creare engagement.

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Rovagnati: i tablet innovano la vendita


cover story trasferendo a tutti gli effetti nuove emozioni ai clienti. Con la raccolta degli ordini è possibile caricare l’anagrafica clienti, il listino prezzi e l’indicazione del quantitativo che si intende acquistare, generando automaticamente un ordine che viene immediatamente trasferito in azienda e processato. Oltre all’originalità della presentazione, per l’azienda questo significa l’abbattimento dei costi grazie alla dematerializzazione, l’integrazione con i sistemi gestionali, il trasferimento di innovazione sul proprio mercato, grazie anche a elementi multimediali che supportano l’azione del venditore e la possibilità di aggiornare in modo semplice le informazioni, di prezzo o prodotto, rendendole disponibili immediatamente a tutta la rete vendita. «Siamo trasversali e abbiamo la capacità di poter offrire soluzioni a clienti che si occupano di moda, food, design e servizi. È chiaro che essendo noi partiti dal concetto di presentazione del contenuto abbiamo iniziato da aziende che hanno la necessità di presentare al meglio

«Con l’incremento della diffusione dei dispositivi mobili all’interno delle aziende la gestione dei dispositivi diventa mission critical»

prodotti di largo consumo belli da vedere», aggiunge Rossetti. Da parte sua, il venditore ha meno problemi nella gestione del campionario e, nei casi di applicazioni aziendali, ha sempre mostrato un certo entusiasmo nell’utilizzo del tablet. «Le aziende cercano funzionalità e risparmio dei costi – osserva il CEO di Extra.it –. L’ottimizzazione dei processi e il saving che ne deriva sono i driver che guidano il mercato».

Focus su Device e Application Management

«Con l’incremento della diffusione dei dispositivi mobili all’interno delle aziende ci siamo resi conto che anche la gestione dei dispositivi diventava mission critical – spiega Luca

AstraZeneca gestisce i device mobili con MaaS360

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Premiato al Mobile World Congress di Barcellona come migliore piattaforma del 2012, MaaS360 è il software di Mobile Device Management utilizzato da AstraZeneca, azienda biofarmaceutica focalizzata su scala internazionale nella ricerca, sviluppo e commercializzazione di farmaci etici. Secondo il business service manager Fabio Frezza, «la soluzione permette la fruizione in modalità SaaS con investimento legato all’implementazione pressoché nullo e un costo utente/device competitivo. Inoltre, nonostante la semplicità e la rapidità di installazione, le molteplici funzionalità sono integrate in maniera trasparente con i sistemi operativi mobili». I numeri del progetto parlano da soli: per il set up e la configurazione di tutto l’ambiente (personalizzazione, definizione delle policy e upload delle App) è bastato un giorno; in meno di cinque giorni lavorativi sono stati inizializzati e resi disponibili 650 device (iPad 2), mentre in un weekend sono stati distribuiti più di 7200 package.

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Sala, Sales Manager di Extra. it –. Gli IT manager, infatti, devono continuare a garantire il massimo livello di sicurezza e compliance anche quando i dati e le informazioni vengono utilizzate da un numero crescente di persone, all’interno e all’esterno dell’azienda». Per questo è arrivato l’accordo di partnership con l’americana Fiberlink, leader, con la sua piattaforma MaaS360, nel mercato delle soluzioni enterprise per i dispositivi mobili e la gestione sicura delle applicazioni. Extra.it è diventato quindi distributore in Italia di MaaS360,


Creatività e innovazione per progetti di successo nel Mobile

Complice la crisi, il numero di progetti e-commerce da inizio anno è aumentato in maniera significativa, grazie soprattutto alle potenzialità di Ready To Shop, la piattaforma di e-commerce sviluppata interamente da Extra.it in modalità cost & revenue sharing. Altro asset fondamentale di Extra.it è il proprio Data Center, che ospita, oltre alle applicazioni sviluppate dalla Web Agency milanese, anche importanti progetti di complex outsourcing per primari clienti sia nazionali che internazionali.

laRinascente conquista i clienti con il Mobile laRinascente, da sempre attenta alla relazione con il cliente, nel 2012 ha lanciato le versioni mobile dei propri siti, come vetrine e strumenti di informazione al pubblico nazionale e internazionale. Grazie alla piattaforma Mobile Wave, che eroga e gestisce servizi di appliance detection e content management, è stato possibile selezionare e ottimizzare i contenuti per l’utenza mobile, migliorando l’esperienza di navigazione e la fruizione di informazioni e servizi. Il progetto consente di offrire agli utenti mobile site dinamici e sempre aggiornati, in grado di comunicare gli eventi che laRinascente ospita e organizza presso i propri punti vendita (come www.hackedmilan.it, in occasione del Salone del Mobile di Milano), di fornire informazioni, servizi di stores location e contatti aziendali, utili in particolare ai visitatori internazionali, nonché di

svolgere attività di couponing e programmi di loyalty dedicati ai possessori de IaRinascentecard. Le soluzioni mobile site sviluppate nel 2012 rappresentano solo l’ultima delle attività realizzate da Extra. it per laRinascente, nell’ambito di un rapporto di collaborazione pluriennale e soddisfacente. Tra i progetti sviluppati in precedenza da Extra.it, di poco antecedente è l’e-commerce www.rinascentelistanozze.it, dedicato agli sposi e ai donatori, per la creazione e la gestione delle liste nozze. I futuri sposi, dotati di un palmare, scelgono i prodotti di loro interesse sul punto vendita; al termine di questa operazione, i barcode degli articoli selezionati vengono scaricati dal device e inseriti direttamente nella lista. Amici e parenti possono quindi acquistare i doni direttamente online, nella sezione dedicata alla coppia.

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una fra le piattaforme più innovative per MDM (Mobile Device Management) e MAM (Mobile Application Management) presenti oggi sul mercato, come testimoniato dall’ultimo report magic quadrant di Gartner che consacra il prodotto fra quelli leader.

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publiredazionale

LE

TECNOLOGIE

DELL'INFORMAZIONE

E

DELLA

svolgono un ruolo sempre più pervasivo e strategico in qualsiasi organizzazione, diventando una potente leva di innovazione e di miglioramento delle performance. Una corretta conoscenza di queste tecnologie e, soprattutto, del loro impatto sul business può portare una qualsiasi azienda a sfruttarle efficacemente per ottenere benefici significativi e migliorare la sua competitività. Gli Osservatori ICT & Management della School of Management del Politecnico di Milano nascono proprio con l’obiettivo di contribuire a questa conoscenza con un insieme ampio e articolato di vicende che analizzano la migliore esperienza italiana, con una forte attenzione agli scenari internazionali. COMUNICAZIONE (ICT)

GLI OSSERVATORI si rivolgono in particolare ai manager e ai decision maker delle aziende utilizzatrici di ICT per fornire loro informazioni sulle opportunità offerte dalle soluzioni più innovative attraverso ricerche puntuali, studi di caso, benchmark, video degli eventi, atti dei convegni, ecc.

GLI OSSERVATORI si rivolgono anche a tutte le aziende che offrono soluzioni e servizi ICT

(software vendor, hardware vendor, service provider, consulenti, operatori del canale), fornendo fotografie approfondite sugli scenari di mercato in Italia, con l’intento di supportarle nella messa a punto di offerte più efficaci.

GLI OSSERVATORI ICT & MANAGEMENT, con i suoi 80 analisti e ricercatori, hanno svolto nell’ultimo anno più di 40 ricerche, analizzando oltre 3.000 imprese e pubbliche amministrazioni e organizzando circa 100 eventi tra Convegni e Workshop.

GLI OSSERVATORI:

• B2b – eProcurement e eSupply Chain • Business Intelligence • Canale ICT • Cloud & ICT as a Service • eCommerce B2c • eGovernment • Enterprise 2.0 • eProcurement nella Pubblica Amministrazione • Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione • Gestione dei Processi Collaborativi di Progettazione • Gestione Strategica dell’ICT • Gioco Online • HR Innovation Practice • ICT & Business Innovation nel Fashion-Retail • ICT & Commercialisti • ICT & PMI • ICT Accessibile e Disabilità • ICT in Sanità • ICT nel Real Estate • ICT nelle Utility • ICT Strategic Sourcing • Information Security Management • Intelligent Transportation Systems • Internet of Things • Intranet Banche • Mobile & Wireless Business • Mobile Banking • Mobile Internet, Content & Apps • Mobile Marketing & Service • Multicanalità • New Media & New Internet • New Slot & VLT • New Tablet & Business Application • NFC & Mobile Payment • RFId • Smart Working | 18 | • Unified Communication & Collaboration

OLTRE 2000 CASI DI STUDIO

OLTRE 650 P R E S E N TA Z I O N I D E I R E L AT O R I AI CONVEGNI

160 ORE DI VIDEO ON DEMAND

www.osservatori.net SEZIONE PREMIUM

D I R E T TA W E B DEI CONVEGNI

P E R M A G G I O R I I N F O R M A Z I O N I V I S I TAT E I L S I T O

per avere accesso alla più ampia base di conoscenza online sugli impatti di business delle tecnologie ICT in Italia

WORKSHOP DI APPROFONDIMENTO A C O N D I Z I O N I A G E V O L AT E

w w w. o s s e r v a t o r i . n e t

OLTRE 140 REPORT


Alcuni esempi di domande a cui gli Osservatori contribuiscono a dare risposta

CANA

ECOM

MERC

LE ICT

• Q ua li basate sono le op po s agli o ul Cloud c rtunità che ompu perato le solu tin ri del canale g offrono zioni ICT? • Q ua l è la re del C anale dditività d egli o ICT? perato ri

C E B2

CIO

• Quali sono le priori nel 2012? • Come varia il bud

• Quali sono le dinamiche di crescita dell’eCommerce B2c italiano nei principali comparti merceologici (turismo, elettronica, libri, assicurazioni, moda, ecc.)? • Quali sono le reali potenzialità della multicanalità per un retailer? Come possono essere sfruttate al meglio?

tà di invest imento ICT

get ICT nel 2012?

MOBILE

MARKE

TING

• Quan to Adverts è cresciuto il m ing neg li ultim ercato del M obile i anni in Itali • Che r a? isultati s i ottener e con il possono con cretam Mobile ente Marke ting?

ICT & PMI

zioni ICT diffuse le solu • Quanto sono ità as a Service al erogate in mod strutturale fra (sia a livello in italiane? o) nelle PMI che applicativ ndizionano i fattori che co tivi • Quali sono ica pl ap izi dei serv la diffusione modalità in li ra tu ut e infrastr “as a Service”?

I C T S T R AT EGI

C SOURCI NG

• Come stan no evolvend oi di governan ce e le logich meccanismi e contrattu per gestire ali efficacemen te i nuovi m di offerta as odelli a Service? • Quali sono i principali os della deloca lizzazione de tacoli i servizi IC Quali sono T? gli impatti sulla govern della relazion ance e cliente-fo rnitore?

FAT T U R A Z I O N E E L E T T R O N I C A

• Quali sono i benefici di una soluzione di Fatturazione Elettronica e come si valutano concretamente? • Quali sono i principali “fattori critici di successo” di un progetto di Fatturazion e Elettronica?

MOBIL NFC &

ME E PAY

NT

o i success o i casi d n so a li li a a • Qu nt in It e P ay m e d i Mobil ? ro e a ll ’este in Ita lia a zio c’ è • Che sp v ider? tion Pro per i solu

M O B I L E I N T E R N E T, C O N T E N T & A P P S

• Quanto vale il mercato delle mobile application in Italia? • Quali sono i comportamenti degli utenti che navigano dal telefonino?

in mento ISE 2.0 investi ione alla E N T E R P R nd di z e la tr e i r li sono rprise 2.0 in artenenza e • Q ua pp ve Ente re di a zione delle ia iz in ti ne, al setto alizza n io s io n z e a dim intern llo di al live ? e aziend , wiki, rking o si blog o diffu i social netw zzare n o s d nto o utili n • Qua ng e servizi o s s sti e si po dali? podca n ? Com ziende rocessi azie a e ll e p n i e d o rn all’inte


F

focus CIO

Expo 2015 una Smart City del

N

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on solo un sito ad alto tasso di tecnologia digitale, ma una piccola città del futuro, un modello di innovazione possibile che sarà sotto i riflettori di tutto il mondo per la durata dell’evento. E che ne rappresenta anche l’eredità, la ricchezza che resterà sul territorio dopo che le luci si saranno spente. È con questo ambizioso obiettivo che si sta oggi progettando il sito espositivo di Expo Milano 2015 che accoglierà i 20 milioni di visitatori previsti: costruire una Smart city del futuro, un quartiere intelligente ed ecologico nell’uso della tecnologia e dell’energia. Accanto a questo, si lavora a un Expo virtuale, accessibile dal computer a chi a Milano non ci sarà.

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Ne parliamo con Matteo Veneziani, Direttore Sistemi Informativi Expo 2015. Quali sono i principali progetti di Expo, dal punto di vista della tecnologia? La tecnologia di Expo Milano 2015 sarà al servizio del tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Per farlo conoscere al maggior numero di persone nel mondo stiamo lavorando su due fronti. Il primo riguarda il sito espositivo, che sarà una piccola città nella città e nel quale vogliamo realizzare una Digital Smart City, in grado di accogliere i 20 milioni di visitatori previsti, consentendo loro di vivere un’esperienza unica grazie a servizi tecnologici, altamente innovativi. Il secondo fronte è rappresentato dalla Cyber Expo,


di MANUELA GIANNI

una piattaforma virtuale che consentirà alle persone che non verranno a Milano di vivere lo stesso tipo di esperienza: l’obiettivo è raggiungere un miliardo di visitatori virtuali in tutto il mondo. Il tema di Expo è infatti talmente rilevante per l’umanità che deve essere diffuso anche fuori dallo spazio e dal tempo dell’Esposizione Universale. La tecnologia può essere di grande supporto in questo… Va poi ricordato che anche la società Expo 2015 SpA ha bisogno dei sistemi informatici che tutte le aziende hanno. Qui la complessità nasce dal fatto che la società attraverserà in poco tempo varie fasi: in questo momento siamo di fatto una società di progettazione, construction e R&D/innovazione, poi diventeremo una società di logistica

e servizi che gestisce un evento che può essere per certi versi paragonato a una fiera. Abbiamo dunque la necessità di introdurre nuovi processi ogni anno, e quindi stiamo sviluppando i nostri sistemi interni tenendo conto delle esigenze di flessibilità.

Il progetto ha una durata limitata e da qui alla fine dell’evento la società dovrà cambiare pelle più volte. In che modo questi aspetti influenzeranno le scelte tecnologiche? Sul fronte dei sistemi informativi siamo partiti da un foglio bianco e questa è una grande

«Forniremo un biglietto elettronico intelligente che permetterà anche di definire il profilo dei visitatori, in modo da consentire a ogni persona di personalizzare la propria visita»

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futuro

Matteo Veneziani, Direttore Sistemi Informativi Expo 2015, racconta il grande evento dal punto di vista delle tecnologie digitali. 20 milioni i visitatori previsti a Milano, un miliardo quelli che lo seguiranno online

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focus CIO Expo Milano 2015 Dal 1 maggio al 31 ottobre 2015 Milano ospiterà l’Esposizione Universale. Il tema attorno cui si svilupperà la manifestazione è “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. In un mondo in cui oltre un miliardo di persone soffre di fame, o al contrario di obesità, e che nel 2050 sarà abitato da 9 miliardi di individui, i problemi legati all’alimentazione si impongono con urgenza. Expo Milano 2015 affronterà il tema dal punto di vista economico, scientifico, culturale e sociale, chiamando a raccolta intelligenze e competenze da tutto il mondo. I Paesi partecipanti saranno chiamati a proporre soluzioni concrete per rispondere ad alcune sfide decisive: assicurare il diritto a un’alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutti; garantire la sostenibilità ambientale, sociale ed economica della filiera agroalimentare e salvaguardare la consapevolezza del gusto e della cultura del cibo. L’obiettivo di Expo Milano è dare al mondo le linee guida, ragionate e condivise, per vincere tali battaglie. I padiglioni sorgeranno su una superficie di 1,1 milioni di metri quadrati, lungo l’asse di Rho-Fiera e di Malpensa. È un’area strategica, collegata a due autostrade, a pochi chilometri dagli aeroporti di Linate e Malpensa, servita dalla linea ferroviaria ad alta velocità e dalla metropolitana. L’esposizione e le migliaia di appuntamenti (eventi culturali e spettacoli), previsti per i sei mesi della manifestazione, porteranno a Milano più di 20 milioni di visitatori, 140 Nazioni e 10 Regioni internazionali, aziende e organizzazioni. Ad oggi Expo Milano 2015 conta 85 adesioni ufficiali (83 Paesi, più l’Italia e l’Onu).

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occasione. Possiamo permetterci di disegnare la migliore soluzione informatica possibile, senza la preoccupazione di dover salvaguardare investimenti passati. Ma abbiamo un vincolo che intendiamo tradurre in opportunità: il 31 ottobre 2015 l’Expo finirà e larga parte dei sistemi sviluppati non sarà più

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necessaria. Per questo, stiamo valutando con i nostri partner e sponsor le tecnologie che trasformeranno gli investimenti in servizi, ad esempio il Cloud computing, in particolare il software as a service, e tutto quello che ci permetterà una fruizione a tempo delle soluzioni necessarie a Expo. Inoltre stiamo

sviluppando best practice che possano essere replicate in altri ambiti, non solo della Pubblica Amministrazione: la Digital Smart City sarà un modello per le città del futuro e la soluzione informatica a supporto del Protocollo di Legalità firmato con la Prefettura di Milano potrà essere adottata da altri soggetti in circostanze differenti. Vogliamo costruire una legacy di soluzioni, di servizi, di tecnologie che Expo Milano 2015 lascerà ai propri stakeholder, che in fondo siamo tutti noi. Come saranno gestiti gli ingressi all’Expo? Forniremo un biglietto elettronico intelligente che permetterà anche di definire il profilo dei visitatori, in modo da consentire a ogni persona di personalizzare la propria visita e di avere a disposizione strumenti informativi capaci di adeguarsi ai propri interessi e personalità. Grazie a meccanismi di predictive analysis, queste informazioni consentiranno anche di risolvere il problema delle code. All’Esposizione Universale del 2010 a Shanghai i cinesi hanno fatto sei-otto ore di coda per entrare in un padiglione: nel 2015 a Milano non è pensabile. E quali dotazioni tecnologiche utilizzerete nella Smart City? Per un anno Expo 2015 sarà una “città nella città” che farà di Milano un esempio sulla sce-


Expo 2015, una Smart City del futuro È prevista una capillare rete Wi-Fi e copertura 4G. Vari sensori permetteranno di localizzare le persone, indirizzarle verso la meta prescelta e servirle na mondiale delle potenzialità delle tecnologie nel costruire le comunità del futuro. L’infrastruttura prevede reti IP di nuova generazione, una capillare infrastruttura Wi-Fi a larghissima banda e la copertura radiomobile 4G. Sensori di varia natura permetteranno di localizzare le persone, di indirizzarle verso la meta prescelta e servirle. La raccolta e la gestione di dati di questi sistemi complessi avverrà nel centro operativo dell’Expo che dovrà elaborare e incrociare in tempo reale tantissimi dati per fornire una “situation awareness” molto chiara e poter reagire tempestivamente e garantire la sicurezza. Utilizzeremo il meglio che la tecnologia può offrire sul tema dei Big Data, delle real time analytics e delle predictive analytics.

In ambito sistemi informativi aziendali il primo progetto avviato riguarda l’introduzione di un sistema ERP per la gestione di processi di base – contabilità, controllo e gestione degli acquisti - in piena trasparenza rispetto ai soci: Comune di Milano, Regione Lombardia, Provincia di Milano, MEF e Camera di Commercio. Si tratta di un aspetto fondamentale per un’azienda come Expo 2015 SpA che deve rendere conto dell’utilizzo dei fondi ricevuti dalle istituzioni. Lo stesso principio di trasparenza viene applicato per le gare, i contratti e i rapporti con fornitori di diversa natura, incluse le varie sponsorizzazioni che caratterizzano l’evento. Abbiamo poi sviluppato le applicazioni per la gestione del cantiere, della progettazione, delle commesse e degli appalti che consentiranno di moni-

torare in modo puntuale tempi e costi di costruzione. Lo scambio di documentazione tra Expo 2015, le imprese, i Partner istituzionali e gli organi di vigilanza è gestito interamente in modalità elettronica, garantendo massima tracciabilità di ogni attività. Un altro progetto importante è stato lo sviluppo della piattaforma di gestione dei Partecipanti che consente alla Direzione Affari Internazionali di collaborare con tutti i Paesi che hanno già aderito a Expo.

Matteo Veneziani Direttore dei Sistemi Informativi 2015 SpA

Il Data Center più efficiente del mondo

Quali sono, in concreto, le iniziative già avviate?

Matteo Veneziani, bergamasco, classe 1966. Si laurea in Ingegneria Elettronica, indirizzo Sistemi Informativi e Gestionali, nel 1991 e inizia a lavorare in Andersen Consulting (ora Accenture). Nel 1994 entra in Olivetti per occuparsi di organizzazione, processi e sistemi informativi nell’ambito della Direzione Amministrativa di Gruppo. Nel 1996 diventa Assistente dell’Amministratore Delegato di FIV Bianchi, azienda leader nella produzione di biciclette (Gruppo Piaggio), ed è anche responsabile della Pianificazione. In seguito alla cessione da parte di Piaggio della Bianchi, nel 1997 torna in Accenture come manager e si occupa di Shared Services Amministrativi; in particolare si occupa delle tematiche di Service Management, e ricopre il ruolo di Service Manager in Achieve (centro servizi ammi-

nistrativi del Gruppo Impregilo). Dal 2000 al 2003 è in Bain, Cuneo e Associati (ora Bain & Co. Italia) e nel 2003 entra in AEM dove progetta, realizza e gestisce il Centro Servizi Amministrativi di Gruppo e si occupa di progetti di Miglioramento Continuo. Dal 2006 al 2009, attraverso una propria società, è Direttore Sistemi Informativi del Gruppo Lombardini (temporary manager). A fine 2009 entra in Expo dove attualmente ricopre il ruolo di Direttore dei Sistemi Informativi. Socio fondatore del Lions Club Bergamo S. Alessandro, appassionato di volo a vela (brevetto di volo conseguito nel 2007), sci e nuoto.

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Chi è Matteo Veneziani


O

osservatori

L’Internet of Things

L’

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espressione Internet of Things descrive un percorso nello sviluppo tecnologico in base al quale, attraverso la rete Internet, potenzialmente ogni oggetto della nostra esperienza quotidiana acquista una sua identità nel mondo digitale. Alla base del nuovo e affascinante paradigma ci sono infatti gli “smart objects”, oggetti intelligenti che possono essere localizzati e che hanno capacità di interazione con l’ambiente circostante e di elaborazione dati. Gli oggetti sono tra loro interconnessi in modo che sia possibile scambiare le informazioni possedute, raccolte e/o elaborate: l’intelligenza quindi si spinge fin dentro alla natura della rete che li interconnette. Si tratta di un percorso di sviluppo che è partito dall’identificazione basata su tag RFId (Radio Frequency Identification) e si è sviluppato fino a comprendere reti di sensori e attuatori che collegheranno in tempo reale il mondo fisico e il mondo digitale. In questo percorso, nuove tecnologie e nuovi

La School of Management del Politecnico di Milano ha analizzato lo stato dell’arte delle applicazioni basate sugli oggetti intelligenti in Italia. Ne emerge un panorama decisamente variegato, con centinaia di progetti avviati e alcuni ambiti applicativi già consolidati, come quello dei contatori “smart” paradigmi di rete lavoreranno insieme per offrire al mondo fisico quelle caratteristiche di accessibilità, interconnessione, in definitiva di intelligenza, che oggi sono un’esclusiva dell’esperienza digitale. Gli ambiti applicativi sono innumerevoli e molti di questi potrebbero avere impatti importanti sulle attività di imprese e pubbliche amministrazioni, incidendo progressivamente sul tessuto economico e sociale di ogni nazione, modificando – in meglio, auspicabilmente – la vita della gente. Dall’autovettura che dialoga con l’infrastruttura stradale per prevenire incidenti, agli elettrodomestici di casa che si coordinano per ottimizzare l’impe-

Le soluzioni che sfruttano la comunicazione cellulare sono sempre più diffuse: a fine 2011 nel nostro Paese erano circa 3,9 milioni gli oggetti interconnessi tramite SIM

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gno di potenza; dagli impianti di produzione che scambiano dati con i manufatti per la gestione del loro ciclo di vita, ai semafori che si sincronizzano per creare un’onda verde per il passaggio di un mezzo di soccorso; dai dispositivi medicali che si localizzano nel presidio di un pronto soccorso, agli sci che inviano informazioni sullo stato della neve, o sulla severità di una caduta. Sono stati recentemente presentati i risultati della prima edizione dell’Osservatorio Internet of Things (www.osservatori.net), promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano in collaborazione con il Dipartimento di Elettronica e Informazione e con il supporto di BTicino, Engineering, Eni, Italtel, Minteos, Softec, Telecom Italia, Telit, Vodafone, Exprivia e Indesit Company. La Ricerca ha analizzato nel dettaglio oltre 350 applicazioni con l’obiettivo di definire una tassonomia non solo concettualmente corretta, ma anche empiricamente validata, e di valutare quale fosse il grado di maturità e diffusione


di Giovanni Miragliotta, Alessandro Perego e Angela Tumino School of Management del Politecnico di Milano

in Italia La maturità delle applicazioni

Il panorama delle applicazioni in Italia è decisamente variegato, ma vi sono alcuni ambiti applicativi già consolidati. Tra questi troviamo alcune soluzioni “semplici”, con oggetti dotati di una sola funzione specifica e che rispecchiano solo marginalmente le caratteristiche di apertura e raggiungibilità che caratterizzano l’Internet of Things: l’antintrusione e la videosorveglianza (Smart Home & Building, Smart City & Smart Environment), la gestione delle flotte aziendali (Smart Lo-

Il progetto Muovetevi del comune dI Cagliari CTM, azienda che opera nel settore del trasporto pubblico locale nell’area vasta di Cagliari, ha avviato nel 2002 insieme al Comune di Cagliari il progetto “Muovetevi”, finanziato dalla Comunità Europea. L’idea del progetto nasce dalla volontà di migliorare la mobilità in una città come Cagliari che vede, a fronte di circa 350.000 abitanti, il transito di oltre 180.000 veicoli al giorno. L’iniziativa ha portato alla creazione di una sala per la gestione e il controllo del trasporto pubblico e una per il controllo della mobilità privata, fortemente integrate tra loro. I dati relativi ai mezzi pubblici e al traffico sono rilevati tramite diversi dispositivi sul territorio – quali sensori ambientali, spire per rilevare il traffico e l’accesso ai parcheggi, telecamere per il controllo degli accessi alle zone a traffico limitato – connessi in rete mediante fibra ottica o sistemi GPRS. La centralizzazione dei dati provenienti da questi dispositivi ha permesso di realizzare la centralizzazione semaforica (attuando sistemi di preferenziamento semaforico per il trasporto pubblico), di comunicare la situazione del traffico ai cittadini in tempo reale tramite paline informative e di migliorare la gestione dei parcheggi, indicando il numero e la localizzazione dei posti liberi. Tutto ciò ha consentito di migliorare i servizi al cittadino, sia per quanto riguarda il trasporto pubblico – con una riduzione del tempi di percorrenza del 15% e un aumento della puntualità – sia per la mobilità privata - grazie all’aumento delle velocità medie e alla migliore gestione dei parcheggi. Il progetto è attualmente in corso di estensione all’area vasta di Cagliari. L’ing. Proto Tilocca, responsabile CTM del progetto, sottolinea che «la soluzione adottata ha portato a un approccio diverso, “manageriale”, della mobilità cittadina, che consente non solo di pianificare interventi futuri, ma anche di avere una gestione più diretta e operativa. È ora possibile svolgere utili attività di analisi e di simulazione che prima del progetto si riuscivano a fare pochissimo e senza continuità».

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nei diversi ambiti applicativi. A valle di una ricerca ampia, abbiamo poi voluto analizzare più in profondità tre ambiti applicativi che sono giustamente al centro dell’attenzione mediatica: Smart City&Environment, Smart Home&Building, Smart Metering & Smart Grid.

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osservatori Intesa Sanpaolo misura e riduce i consumi energetici

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Intesa Sanpaolo è il maggior gruppo bancario italiano presente in Italia con 5.600 filiali, a cui si aggiungono oltre 1.600 sportelli nel resto del mondo. Nel 2002 il gruppo ha avviato un progetto per il monitoraggio dei consumi energetici delle proprie filiali che ha portato nel 2007 all’inserimento di tale dotazione nei capitolati per le ristrutturazioni e le nuove filiali: attualmente sono circa 1.500 le filiali di cui viene monitorato il consumo elettrico complessivo e si sta procedendo a una graduale estensione. L’iniziativa ha portato inoltre all’implementazione di una soluzione, in collaborazione con Energy Team e Telecom Italia, attiva su un gruppo di 24 filiali, atta a monitorare oltre ai consumi elettrici totali anche quelli relativi a illuminazione, climatizzazione e delle altre utenze (ad esempio PC, stampanti, fotocopiatrici). Il progetto prevede inoltre la raccolta, tramite sensori ambientali, di informazioni relative alla temperatura interna dei locali per il monitoraggio delle condizioni di comfort. I dati relativi al consumo, sia totale che parziale, sono rilevati tramite “datalogger”, mediamente da uno a tre per edificio a seconda della dimensione e della struttura dell’impianto elettrico, che comunicano con una centrale via GPRS: a causa dei requisiti di sicurezza di un ambiente quale quello bancario è stato infatti necessario implementare una soluzione autonoma rispetto alla rete aziendale. I dati elaborati sono accessibili da remoto con diversi livelli di aggregazione (singola filiale, gruppo di filiali). La possibilità di monitorare i consumi reali delle filiali, unita all’analisi dei dati mensili delle bollette elettriche, ha permesso a Intesa Sanpaolo di creare degli indicatori di prestazione energetica di riferimento per cluster articolati in zona geografica, tipologia di impianto (caldaia autonoma a combustibile / pompa di calore) e grandezza della filiale, sulla cui base sono stati definiti dei target di consumo aggiornati annualmente. Il confronto dell’indicatore di prestazione di ogni filiale con il valore target, ne evidenzia le criticità a livello energetico. La riduzione dei consumi energetici è ottenuta agendo su due fronti: da un lato riducendo gli sprechi dovuti a guasti e/o inefficienze operative, grazie alla possibilità di rilevarli tempestivamente, dall’altro implementando azioni di adeguamento sulla base di obiettivi di miglioramento, grazie alla possibilità di individuare siti potenzialmente critici sulla base del confronto tra i consumi reali e i valori target del cluster. Recentemente le filiali vengono dotate di “datalogger” che, oltre a rilevare i consumi, gestiscono anche gli orari di funzionamento dei principali impianti, ottimizzandoli. Tali iniziative hanno portato Intesa Sanpaolo ad ottenere progressivamente una riduzione nel 2011, rispetto alla baseline 2008, pari a circa il 10% annuo dei consumi elettrici delle sue principali filiali; più in generale, l’insieme delle iniziative di carattere ambientale che Intesa Sanpaolo persegue nel tempo, nel solo 2011 hanno consentito di evitare emissioni di CO2 per 11.495 t rispetto al 2010, ovvero la quantità di CO2 assorbita in un anno da 383.167 alberi.

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gistics), la tracciabilità di “oggetti di valore”, come ad esempio apparecchiature elettrobiomedicali, e la manutenzione di dispositivi e impianti (Smart Asset Management), il monitoraggio del traffico cittadino tramite telecamere o spire conduttive e la localizzazione dei mezzi utilizzati per il trasporto pubblico (Smart City & Smart Environment, si veda Box Muovetevi – Città di Cagliari). Al gruppo degli ambiti consolidati appartengono però anche soluzioni già più “vicine” al paradigma Internet of Things, caratterizzate da una maggiore raggiungibilità degli oggetti e, in alcuni casi, dalla presenza di funzionalità di elaborazione dati in locale: i contatori intelligenti per la misura dei consumi elettrici (Smart Metering elettrico), le soluzioni domotiche per l’energy management, la sicurezza delle persone e la gestione di scenari ambientali (Smart Home & Building, si veda Box Intesa Sanpaolo), i servizi di infomobilità e i box GPS per la localizzazione dei veicoli privati e la registrazione dei parametri di guida (Smart Car). Per tutti questi ambiti sono già presenti soluzioni sul mercato e riteniamo si debba lavorare lungo le direttrici di apertura e standardizzazione; inoltre, per quelle non ancora pienamente diffuse, sarà fondamentale la comprensione del valore generato e, in alcuni casi, la ridefinizione delle strategie di comunicazione con i potenziali utenti. La maggior parte delle applicazioni più “evolute” in ottica Internet of Things si trova però ancora a uno stadio embrionale o sperimentale. Le soluzioni basate su tecnologie RFId (Radio Frequency Identification) per la gestione della supply chain (Smart Logistics), pur rappresentando i “primi passi” del concetto di Internet of Things, stentano ancora a decollare: la principale difficoltà rimane la modalità di collaborazione tra i diversi attori della filiera, situazione aggravata in taluni casi da una ripartizione non omogenea di costi e benefici e dalla conseguente necessità di trovare un modello attrattivo per tutti. Qual-


L’Internet of Things in Italia L’Internet of Things in Italia: una visione d’insieme

alto

Smart Factory

Smart Home & Building

medio

Smart City & Smart Environment Smart Car (reti di veicoli V2V e V2I) Smart Agricolture

Smart Metering (elettrico)

Smart Logistics (Gestione supply chain) Smart Home & Building

Smart Metering (non elettrico)

Allarmi antintrusione, gestione accessi e videosorveglianza Smart Logistics (Trasporto merci)

Smart asset management embrionale

Smart Car

eHealth

Smart City & Smart Environment (monitoraggio traffico, trasporto pubblico, illuminazione)

basso

Grado di aderenza al paradigma IoT

Telecontrollo riscaldamento

sperimentale

consolidato

Grado di maturità - Diffusione

che segnale incoraggiante si inizia a vedere con l’avvio di alcuni progetti pilota di filiera, seppur su piccola scala, come ad esempio il progetto i.Trace per la tracciabilità dei prodotti di elettronica di consumo ad alto valore dai centri di distribuzione italiani fino ai punti vendita. La situazione non è molto differente all’estero, con alcune significative eccezioni (ad esempio l’RFId-based Automotive Network, un articolato programma progettuale che ha l’obiettivo di sviluppare uno standard per l’utilizzo della tecnologia RFId nel settore automobilistico in Germania). In ambito eHealth l’interesse verso le soluzioni di telemonitoraggio dei pazienti nasce dalla volontà di ridurre il ricorso all’ospedalizzazione, riducendo i costi e al contempo migliorando la qualità di vita e cura dei pazienti. Le tecnologie sono disponibili ma si riscontra una certa lentezza nel passare dai pilota ai progetti esecutivi: riteniamo che in questo senso il ruolo del soggetto pubblico sia fondamentale. Vi sono infine numerosi ambiti applicativi, che abbiamo definito embrionali, in cui il valore delle soluzioni Internet of Things è stato solo immaginato a livello di concept: prevalgono quindi

sperimentazioni di piccola scala volte a mettere a punto le soluzioni tecnologiche e/o gestionali in grado di dare concretezza al concept stesso. Tra queste applicazioni, quelle più avanzate sono quelle per la gestione dell’energia all’interno degli edifici e quelle relative alle Smart Grid.

La diffusione in Italia

La rete più diffusa di oggetti connessi in Italia è certamente quella dei contatori elettrici, con oltre 34 milioni di Smart Meter installati che comunicano tramite onde convogliate, ovvero attraverso la modulazione del segnale elettrico con cui sono alimentati. Su questo fronte la copertura del territorio è ormai praticamente conclusa e la frontiera della ricerca si è spostata sull’offerta di funzionalità aggiuntive, soprattutto nell’ottica di sviluppo delle Smart Grid. In aggiunta, hanno sempre maggiore diffusione le soluzioni che sfruttano la comunicazione cellulare: a fine 2011 erano circa 3,9 milioni gli oggetti interconnessi tramite SIM, con una crescita del 13% rispetto al 2010. Lo Smart Car è l’ambito più rilevante, con un peso del 43% in termini di numero di oggetti connessi: ci attendiamo che questo valore sia destinato a crescere ulterior-

mente, sia per quanto riguarda le applicazioni di monitoraggio delle autovetture per finalità assicurative sia per quelle di infomobility. Seguono al secondo posto, con il 32%, lo Smart Metering e lo Smart Asset Management nelle Utility: vi è una netta prevalenza del settore elettrico per la trasmissione di dati di consumo da parte dei concentratori e delle cabine secondarie, mentre è ancora marginale il contributo delle altre Utility: crediamo vi sarà una forte crescita nei prossimi anni, sulla spinta delle regolamentazioni in ambito gas e calore. Al terzo posto, in termini di diffusione, si colloca lo Smart Home & Building, con una quota pari all’10%: le soluzioni più diffuse sono quelle relative ad antintrusione e videosorveglianza e, in seconda battuta, la gestione di impianti da remoto (ad esempio di riscaldamento e raffrescamento). È ancora limitata la diffusione di reti di sensori wireless: questo è un terreno chiave su cui si giocherà la partita dell’Internet of Things e su cui riteniamo che già dai prossimi anni si possano iniziare a registrare numeri interessanti, trainati inizialmente da applicazioni in ambito Smart City & Smart Environment e Smart Metering non elettrico.

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Fonte: School of Management, Politecnico di Milano

Smart Grid

La diffusione è misurata in termini relativi, ovvero rispetto al numero totale di oggetti che, in ciascun ambito, potrebbero diventare smart. Ad esempio, la diffusione dello Smart Metering elettrico è alta in quanto pressoché la totalità del parco contatori installati è smart

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PUBLIREDAZIONALE

Tablet in azienda: le risposte di Vidiemme Consulting alle domande del business

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uanti venditori utilizzano i tablet per presentare cataloghi digitali ai loro clienti? Quanti manager utilizzano quotidianamente il mobile per accedere a documentazione e applicazioni enterprise? “Sempre di più” è la risposta sotto gli occhi di tutti e i dati dell’osservatorio del Politecnico di Milano ce lo confermano, stimando che ben il 45% dei CIO abbia già introdotto i tablet all’interno delle aziende. Un fenomeno sicuramente importante, che vede coinvolta l’azienda ed i partner tecnologici che la supportano in un rapporto di partnership sempre più stretto. È così almeno per Vidiemme Consulting – leader nello sviluppo e nella consulenza in ambito mobile – che affianca già da tre anni i principali player italiani nella definizione e nell’implementazione dei loro processi su piattaforme mobili, proponendo soluzioni verticali nei principali mercati toccati dall’arrivo dei tablet. Vediamo le principali.

La società ha sviluppato soluzioni verticali specifiche per i diversi ambiti di impiego

Editoria. Sicuramente il primo settore coinvolto dal fenomeno tablet, dove FlipIt – soluzione nata nel 2006 in ambito web – si è evoluto consentendo agli editori di distribuire le proprie riviste prima su iPad, poi su tablet Android e su web con tecnologia HTML5. A partire dal debutto di Panorama

su iPad nel giugno 2010, FlipIt si è evoluto con nuove funzionalità, quali in-app purchase, subscriptions e editing tools quali evidenziatore, note e bookmark.

Company profile

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Manifatturiero. In maniera analoga al farmaceutico, il tablet è diventato strumento chiave in ottica commerciale, non solo per la presentazione dei cataloghi cartacei, ma anche per l’organizzazione del giro visite, la condivisione di listini e della documentazione commerciale e – infine – per la presa ordini, dove Vidiemme propone sia l’interazione diretta con il catalogo attraverso il modulo di m-commerce di FlipIt che con un’applicazione nativa ad hoc integrabile con il CRM del cliente.

Farmaceutico. Questo settore è stato tra i primi a vedere nei tablet un valido strumento di empowerment per la propria Field Force. Oltre alle esigenze di digitalizzazione dei contenuti, per le quali – oltre a FlipIt – sono state sviluppate applicazioni native e presentazioni digitali interattive, Vidiemme ha accompagnato le principali case farmaceutiche nell’adozione delle licenze Enterprise, nella scelta delle migliori suite di MDM e nello sviluppo dei PEAS (Private Enterprise Application Store), che permettono la distribuzione sicura e selettiva delle apps alle diverse linee di business.

Gestione eventi. Smartphone per gli invitati, tablet per lo staff. Su questa logica si basa Pass Square, la proposta di Vidiemme per le aziende che hanno deciso di passare al mobile per la gestione degli eventi, dalle sfilate di moda alle manifestazioni di settore. Veri e propri mobile ticket sviluppati in maniera cross platform in HTML5 che accompagnano l’invitato prima, durante e dopo l’evento; e iPad per la lettura degli ingressi, che avviene leggendo codici RFID, QR Code o semplici badge. Retail. Al recente Linkontro 2012 organizzato da Nielsen, Vidiemme ha presentato le sue proposte mobile per il retail: campagne multicanale che utilizzano QR Code e realtà aumentata, soluzioni di mobile couponing per portare il cliente in punto vendita, cataloghi digitali e strumenti di rilevazione in punto vendita. Un approccio completo quindi il cui successo è testimoniato da più di 100 progetti mobile in tre anni. Per ulteriori informazioni: www.vidiemme.it, info@vidiemme.it


speciale

Mobile App Awards @ Smau Roma e Padova @ Smau 2011 Le migliori App Business e Consumer premiate dal Politecnico di Milano vedrà la conclusione della sua prima edizione in occasione Smau Milano, a ottobre. Per

ulteriori informazioni sul concorso e sulle modalità di partecipazione: www.smau.it

Mob App Camp: a Smau un ciclo di incontri dedicati allo sviluppo di App Smau Roma è anche stato il trampolino di lancio di una nuova iniziativa lanciata da Smau in collaborazione con gli Osservatori della School of Management del Politecnico di Milano, il Mob App Camp, che verrà riproposto in tutte le tappe del circuito Smau Business. Un pomeriggio dedicato ai protagonisti del settore Mobile, che, in un contesto informale quale è quello di un BarCamp, hanno potuto confrontarsi sui temi più attuali legati allo sviluppo di App e ai dispositivi mobili di nuova generazione, tablet, pad e smartphone. All’evento hanno infatti partecipato come relatori imprenditori, sviluppatori e manager che operano nel settore, alimentando così un dibattito che ha messo in luce i trend più innovativi, i principali problemi di sviluppo e le opportunità della cosiddetta Mobile Revolution. Nella tappa di Roma i lavori sono stati aperti da Oscar Gutierrez Isiegas di Nokia, che ha spiegato come monetizzare le App sulla piattaforma Windows Mobile, sia con il modello In App Purchase (download gratuito della versione base e acquisto di funzionalità o livelli aggiuntivi) sia tramite banner pubblicitari. I numerosi interventi successivi hanno trattato, sia dal punto di vista tecnico sia di scenario, svariati argomenti di grande interesse: il posizionamento SEO delle App, i nuovi servizi, applicazioni e potenzialità dei terminali NFC, l’emergente tematica degli Open Data nella PA, lo sviluppo in HTML5, l’integrazione dei Social Network nelle App, la Mobility a supporto del business.

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uccesso per le tappe di Roma e Padova dei Mob App Awards, il concorso indetto dagli Osservatori della School of Management del Politecnico di Milano in collaborazione con Smau per premiare le migliori App (già funzionanti o in fase di sviluppo) basate sui dispositivi mobili di nuova generazione (tablet, pad e smartphone). Alla presenza di un numeroso pubblico, il 22 marzo scorso presso la Nuova Fiera di Roma e il 19 aprile in occasione di Smau Padova, sono stati annunciati i vincitori fra le decine di candidati in ambito business e consumer, fra cui molti giovani sviluppatori. Un interesse che conferma come la Mobile economy, e in particolare il mondo delle App, rappresentino oggi «una grande opportunità imprenditoriale per l’Italia», come ha sottolineato Marta Valsecchi del Politecnico di Milano, perché si tratta di un mercato che, seppur ancora piccolo, promette di crescere a ritmi velocissimi, e non solo per il mondo Apple ma sempre più verso altre piattaforme, Android in primis. In queste pagine presentiamo i vincitori delle tappe di Roma e Padova - business e consumer - di ciascuna delle differenti categorie previste dal bando di partecipazione. Dopo la tappa di Bologna del 6 e 7 giugno, il Mob App Awards

di Andrea Ferretti


speciale ROMA - business Categoria:

Categoria:

Altre App innovative

Dentalwave

Fattura24

di Ivano Conti e Mattia Campolese

di Fattura24

Dentalwave è un’App per tablet iPad pensata per l’organizzazione dell’attività clinica dei dentisti. Realizzata ed ideata da un odontoiatra e dal giovane ingegnere Mattia Campolese, è indirizzata a tutti i colleghi che cercano ergonomicità, semplicità e una soluzione che consenta un’organizzazione rapida, completa e precisa delle cartelle cliniche dei propri pazienti. L’applicazione è infatti organizzata come una cartella clinica cartacea, con la possibilità di archiviare e modificare per ogni paziente le varie sezioni di interesse. L’operatore sanitario ha inoltre la possibilità di scattare foto direttamente dall’iPad ed archiviarle nelle cartelle dei pazienti, oltre che di personalizzare con un’immagine e i propri dati l’intestazione di default. È poi possibile salvare ogni cartella in formato PDF e inviare il file per email, oppure stamparla direttamente con AirPrint. Anche il Preventivo terapeutico è totalmente personalizzabile e condivisibile, con la possibilità di inviare o stampare lo stesso in tempo reale in maniera molto intuitiva.

Attualmente in fase di sviluppo, è un’applicazione di nuova concezione che consente ad ogni PMI e libero professionista di disporre sul proprio tablet di un ufficio virtuale all’interno del quale gestire preventivi, fatture, tributi e controllare l’andamento del proprio business. L’utilizzo del Cloud permette di cambiare il paradigma con il quale negli ultimi decenni PMI e professionisti hanno gestito le fatture: non più localmente sul proprio computer utilizzando i più diffusi pacchetti office ma in completa mobilità e con la possibilità di condividere on-line i documenti con clienti, fornitori e il proprio commercialista. Quando un’azienda crea una fattura, il suo commercialista avrà così istantaneamente a disposizione il documento, potrà elaborarlo con il proprio strumento di contabilità e mettere a disposizione del suo cliente il tributo indicando la data di scadenza del pagamento Fattura24 permette alle le P.IVA italiane di gestire il proprio business con il massimo dell’interoperabilità tra Computer, Internet e Mobile.

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App Task-Specific

Mattia Campolese sviluppatore dell’applicazione

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Carlo Camusso Founder e Business Developer di Fattura 24


Mobile App Awards @ Smau Roma e Padova

Utility, Strumenti & Produttività

roma - consumer ALLdriver di Eustema Realizzata da Eustema e prossima al lancio, ALLdriver è un’applicazione mobile multidevice che si avvale della realtà aumentata per la navigazione indoor. Permette di visualizzare sullo schermo del proprio smartphone il percorso da seguire all’interno di siti industriali, musei, ospedali, fiere, o qualsiasi altro edificio opportunamente mappato, ricevendo una serie di informazioni addizionali relative a specifici punti di interesse. Per indivi-

Turismo

duare una specifica posizione o elaborare un percorso, il sistema sfrutta la “triangolazione” di segnali Wi-Fi provenienti da access point, la tecnologia barcode (per il costante aggiornamento di un database di Point Of Interest) e l’image processing. L’utente scatta una foto con la fotocamera del proprio dispositivo mobile, e l’applicazione provvede a calcolare il percorso e a guidarlo a destinazione,

ItalyGuides: Roma viaggio nella cultura di ComPart Multimedia e Mercedes Benz Italia

Realizzata da ItalyGuides.it e MercedesBenz, si tratta di un’applicazione per iPhone dedicata alla capitale italiana che si è posta l’obiettivo di re-inventare le audioguide tradizionali. La dinamica di fruizione, infatti, è molto coinvolgente per l’utente, grazie al ricorso a fotografie in HD, a contenuti video e multimediali di alto livello e a voci narrative di attori che raccontano la

Giochi, Intrattenimento & Media

Better di Lottomatica

Lanciata lo scorso anno ad aprile, è stata la prima applicazione “real money” disponibile in Italia dedicata alla raccolta delle Scommesse Sportive. Better App è un modo semplice per scommettere in qualsiasi momento su tutti gli eventi sportivi; inoltre, tramite l’applicazione, si possono consultare

le quote e i risultati in tempo reale e scommettere su tutti gli sport anche in modalità live. Nell’agosto 2011, è stato inserito all’interno dell’applicazione Better il gioco del Bingo. L’App, per dispositivi iPhone, è disponibile sull’AppStore di Apple e ha già registrato più di 600mila download.

The Space Cinema di XAOS systems e The Space Cinema L’azienda The Space Cinema, proprietaria di numerosi cinema su tutto il territorio nazionale, ha sviluppato questa applicazione Mobile con l’obiettivo di offrire un servizio aggiuntivo ai propri clienti attraverso un canale innovativo. L’App consente di consultare la programmazione delle sale cinematografiche del circuito e di comprare i biglietti utilizzando la carta di credito o carte prepagate del gruppo.

La scelta dei posti in sala viene effettuata direttamente dall’utente attraverso una mappa interattiva fedele alla realtà, con visualizzazione dei posti ancora disponibili e di quelli occupati. L’applicazione – lanciata inizialmente solo per iPhone - è stata resa disponibile anche per Android a novembre 2011. È stata realizzata da XAOS System e dal lancio ha registrato più di 200mila download complessivi sulle due piattaforme.

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Mobile Marketing & Payment

storia di Roma Antica. Il progetto è stato studiato in maniera approfondita a partire da circa 3 anni fa e ha l’obiettivo di diffondere la conoscenza delle bellezze artistiche italiane grazie alle più moderne tecnologie e agli strumenti più avanzati. L’App è scaricabile gratuitamente ed è stata sviluppata dalla media agency ComPart Multimedia.


speciale PADOVA - business

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Categoria:

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App “Task-Specific”

Altre App innovative

Unico3Mobile

LearningApp

di Futura Soluzioni Informatiche

di Mentis e Network Training

Unico3 Mobile è un’applicazione rivolta ai tecnici che effettuano la manutenzione degli impianti termici, totalmente integrata con il gestionale cloud Unico3 Net. Il suo obiettivo è rendere più efficiente il lavoro dell’intera azienda, permettendo ai tecnici di diventare più autonomi nello svolgere il proprio lavoro ed evitando loro di dover produrre e trasportare documentazione cartacea da inserire poi manualmente nel sistema dagli operatori in ufficio. L’App fornisce inoltre un canale di comunicazione alternativo e più efficace per essere informati di variazioni all’agenda degli interventi o per ottenere informazioni. L’applicazione è stata sviluppata con tecnologia multipiattaforma HTML5 per essere compatibile con smartphone e tablet Android e iOS. Il programma utilizza funzionalità di offline storage per permetterne l’uso anche in situazioni di assenza di copertura, adatta l’interfaccia al formato dello schermo per fornire sempre l’usabilità ottimale su tutti i device e sfrutta i sensori di posizione integrati, il riconoscimento vocale (per ricerche e inserimenti) e il sistema di navigazione.

Sviluppato da Mentis per Network Training, Learning App è un innovativo strumento di Mobile Learning, un nuovo modo di concepire la formazione aziendale. Il programma prevede che per 12 settimane i corsisti dell’azienda ricevano sul loro tablet o smartphone contenuti formativi - disponibili per la consultazione in qualsiasi luogo e momento della giornata - che esprimono concetti chiari e diretti da applicare all’attività lavorativa in maniera efficace grazie al supporto di filmati, esercitazioni e test. Lo strumento prevede di dedicare ogni giorno ad un singolo aspetto del corso e ogni settimana ad un argomento/capitolo, dando così la possibilità di fissare nella memoria i concetti formativi ed applicarli immediatamente nel lavoro quotidiano, aiutati anche da una serie di reminder e notifiche inviate tramite sms e mail. La modalità mobile permette di svolgere le sessioni formative in qualsiasi luogo e momento della giornata, sfruttando i tempi morti (in pausa, in attesa di un appuntamento…) senza dedicare giornate alla formazione d’aula o aspettare di trovarsi davanti ad una postazione per vedere un video-corso.

Massimo Grava Software Development Engineer, Futura SI

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Luigi Migliore Presidente di Network Training


Mobile App Awards @ Smau Roma e Padova

padova - consumer BikeSharing 2.0

Servizi per il cittadino

di Telecom Italia - Skil (Semantics & Knowledge Innovation Lab) Bikesharing 2.0 è un assistente per tutti gli utenti che amano usare la bicicletta in città. L’applicazione consente di visualizzare la mappa delle stazioni di bike sharing nelle proprie vicinanze e la disponibilità delle bici, creare un percorso personalizzato e condividerlo con la community, ottenere informazioni sui monumenti visibili lungo il percorso, e una lista di possibili itinerari scelti per

Mobile Marketing & Service

Mithos di Active121 Mithos è un’applicazione per smartphone che permette di gestire da remoto con uno smartphone il cronotermostato Mithos Gsm prodotto da Vemer Spa. Utilizzando l’App l’utente può facilmente spegnere ed accendere l’apparecchio, rilevare la temperatura interna ed esterna dell’ambiente in cui è posizionato, oltre ad impostarne il funzionamento (automatico/ manuale) e la temperatura desiderata.

Giochi, Intrattenimento & Media

L’App è stata lanciata ad ottobre 2011, è disponibile gratuitamente su iOS, Android e BlackBerry e si interfaccia con il sistema di messaggistica Sms di cui è dotato l’apparecchio. L’applicazione è stata lanciata da Active121, web agency presente sul mercato da oltre 10 anni, il cui core business è lo sviluppo di innovative soluzioni tecnologiche per il Web ed il Mobile.

iGyno di Mirco Bettelini (sviluppatore indipendente)

iGyno è un ginecologo virtuale che aiuta la donne a gestire tutti gli aspetti del mondo femminile, oltre ad un valido mezzo di informazione e prevenzione per la diagnosi delle malformazioni tumorali attraverso l’uso di video e immagini. L’applicazione permette di calcolare il ciclo mestruale, le date di ovulazione, i giorni fertili, oltre a gestire il proprio calendario mestruale e generare report

PDF personalizzati con tutti i dati personali da far esaminare al ginecologo. L’applicazione è stata lanciata a dicembre 2011 dallo sviluppatore Mirco Bettelini ed è scaricabile al prezzo di 79 centesimi dall’AppStore. Dal momento del lancio ha già fatto registrare quasi 500mila download e ha registrato ottimi risultati, anche in America, Inghilterra, Germania e Svizzera.

Angelo Salvavita di Davide Terranova (sviluppatore indipendente) Angelo Salvavita è un’App gratuita per iPhone pensata per avvisare familiari o amici di una situazione potenzialmente pericolosa – come una caduta - comunicando la propria posizione per essere soccorsi. L’App, tramite i sensori integrati nello smartphone, percepisce l’inclinazione del proprio corpo, del braccio o della borsa (a seconda di dove si tiene l’iPhone) e nel caso venga persa la posizione verticale attiva un allarme, informando i cono-

scenti delle circostanze con una chiamata e inviando una mail con la posizione esatta. L’applicazione è scaricabile gratuitamente dall’AppStore ed è stata sviluppata da Davide Terranova, Medico specialista in cardiologia, editore e giornalista scientifico, nonché sviluppatore di applicazioni mediche per iOS. Ad oggi, l’App ha totalizzato più di 1400 download in Italia e circa 10000 nel mondo.

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Menzione speciale

categoria, difficoltà e durata, oltre che di ricevere informazioni commerciali e sul meteo. L’applicazione, di cui si sta attualmente ultimando lo sviluppo, è stata realizzata dal laboratorio SKIL (Semantics & Kwnowledge Innovation LAB) di Telecom Italia, nato nell’Aprile 2011 a Trento e sarà scaricabile gratuitamente e disponibile per molteplici sistemi operativi su smartphone.


PUBLIREDAZIONALE

Una rete intelligente di sensori per la diga di San Nicolao a Moncenisio Enel si affida alla tecnologia Minteos per tenere sotto controllo parametri strutturali, dati meteo, temperature e livelli idrici

E

nel, in collaborazione con Minteos, ha realizzato un sistema automatizzato basato su una rete wireless di sensori intelligenti per monitorare le condizioni ambientali e strutturali della diga di San Nicolao a Moncenisio, in Piemonte. Il sistema, in grado di funzionare in modalità always-on 7 giorni su 7, 24 ore su 24 e senza necessità di intervento umano, permette di rilevare una serie di parametri, come temperatura, umidità, condizioni del vento, della struttura e livello dell’acqua, e di inviare i dati alle applicazioni gestionali/ tecniche del sistema informativo Enel. Il progetto, avviato per iniziativa dell’Ing. Fornari, Head of NW Civil Engineering Unit presso Enel Produzione, Torino, utilizza la soluzione NaturAlert sviluppata da Minteos che si basa sulla tecnologia innovativa

delle Wireless Sensor Network (WSN), attraverso il quale i sensori intelligenti sono in grado di tramettere i valori rilevati in completa autonomia senza necessità di cablaggi e collegamenti fisici. Il sistema è costituito da diverse unità di acquisizione e trasmissione dei dati. Nello specifico: 4 inclinometri ad altissima precisione e 14 estensimetri per i controlli strutturali, 1 sensore di temperatura dell’acqua e 1 stazione meteo, riscaldata per lavorare a basse temperature e in grado di rilevare

temperatura, umidità dell’aria e velocità del vento. Le misurazioni di ciascun sensore vengono trasmesse continuativamente attraverso la rete wireless ad un’unità di raccolta dati che si interfaccia al sistema locale installato su un PC presso la casa di guardia, che a sua volta si occupa di inviare i dati al sistema centrale Enel. L’azienda è così in grado di monitorare da remoto sia le condizioni strutturali della diga, sia le condizioni operative del bacino di San Nicolao senza necessità di alcun intervento umano. L’architettura garantisce inoltre una completa scalabilità: il sistema potrà infatti essere facilmente ampliato accrescendo numero e tipologia dei sensori, ad esempio inserendone di nuovi per monitorare la stabilità delle sponde adia-

Chi è Minteos Minteos nasce nel 2005 a Torino, incubata presso il Politecnico di Torino. Nel 2008, dopo tre anni di ricerca e sviluppo, lancia la propria tecnologia sul mercato: un sistema wireless M2m ad alta efficienza energetica specializzato nella prevenzione dei pericoli ambientali quali incendi, alluvioni e frane. Lo stesso anno nasce la EnvEve SA per la commercializzazione internazione della tecnologia Minteos e viene ammessa presso il Tecnopolo di Lugano. EnvEve e Minteos cominciano quindi a ottenere un crescente numero di commesse internazionali. Per informazioni: Tel +39 0110200455 - Fax +39 0114785226 Website: www.minteos.com - E-mail: info@minteos.com

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centi o il livello del manto nevoso sopra il bacino. Enel sta ora valutando la possibilità di estendere la soluzione ad altri siti dato che l’architettura wireless permetterebbe di risolvere diversi problemi. È per esempio frequente il danneggiamento della strumentazione presso alcuni siti per via delle scariche elettriche dei fulmini attirati dalle reti di cavi presenti nelle strutture. Il progetto è stato seguito per Minteos dall’Ing. Raffaele Calabrese, Project Manager dell’azienda.



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scenari

L’innovazione dei pagam Il cellulare può accelerare l’uso della moneta elettronica nel nostro Paese, dove domina il contante e dilagano gli smartphone. La strada è ancora lunga, ma c’è fermento: diversi servizi sono già attivi e di recente sono stati lanciati alcuni progetti pilota che lasciano ben sperare per il futuro

L’ www.wireless4innovation.it

Italia è il paese del contante: oltre il 90% delle transazioni avvengono in contanti (Fonte Banca d’Italia, 2010) e all’anno mediamente ogni italiano effettua solo 27 transazioni con carte di credito o debito, ovvero una transazione ogni due settimane, mentre in Francia siamo a una ogni tre giorni, in UK una ogni due (Fonte BCE, 2010). Nonostante la percezione comune, il contante costa. Al contante, infatti, sono associati costi di gestione non trascurabili per il sistema paese (conteggio, trasporto, rischio di furti, ecc) stimati in più di 10mld di euro (Fonte McKinsey/ABI, 2009), a cui si aggiunge il costo dell’evasione fiscale legata all’utilizzo del contante. Con il decreto “Salva Italia” e con interventi successivi il Governo sta cercando di limitare il problema con iniziative come il limite di 1.000 euro per qualsiasi transazione in contante e la decisione di erogare stipendi e pensioni in modalità elettronica. Queste iniziative sono un primo passo importante verso la riduzione del contante, tuttavia è ragionevole pensare che questo solo non sarà sufficiente per convertire gli italiani alla moneta elettronica.

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Il Mobile Payment in Italia

Una delle possibili risposte che potrebbe contribuire almeno in parte a ridurre l’utilizzo del contante viene dal mondo delle telecomunicazioni mobili dove l’Italia è all’avanguardia a livello mondiale. L’Italia conta 48 milioni di utenti di telefonia mobile - quasi la metà di questi dotati di smartphone -, circa 3,5 milioni di utenti iPhone, quasi 16 milioni di Mobile Surfer (Fonte Comscore, 2012) e un settore ricco di eccellenze a livello mondiale. Un mondo come quello mobile che corre da più di 15 anni (da quando fu introdotto TimCard il primo abbonamento prepagato al mondo) potrebbe trainare i pagamenti elettronici. Il Mobile Payment, attivazione del pagamento tramite telefono cellulare, è già una realtà in diverse parti del mondo. In moltissime città scandinave (ad esempio Helsinki dal 2001) è possibile acquistare il biglietto dell’autobus inviando un semplice Sms. Negli Stati Uniti l’applicazione di Fandango, la più importante catena di sale cinematografiche del paese, è stata scaricata più di 20 milioni di volte e alcuni film (ad esempio l’ultimo della saga Harry Potter) hanno visto circa il 20% dei biglietti acquistati tramite telefono cellulare.

Anche in Italia esistono diversi servizi già attivi, benché i risultati non sono comparabili ai livelli raggiunti in altri paesi. A Firenze, ad esempio, è già oggi possibile acquistare il biglietto del tram inviando un Sms sfruttando la piattaforma BeMoov, che prevede l’addebito su carta di credito, o la nuova soluzione promossa da Ericsson e dagli Operatori telefonici che permette, per la prima volta in Italia, l’addebito su credito telefonico. Le soluzioni che replicano su Mobile l’esperienza tipica dell’e-


di valeria portale e David Melazzi School of Management del Politecnico di Milano

enti passa dal Mobile

Il più grande fermento intorno alla tematica del Mobile Payment deriva però dall’introduzione della tecnologia NFC (Near Field Communication). L’NFC permette l’interazione a corto raggio (tipicamente 4 cm) tra due device abilitati. I telefoni NFC e i POS contactless si stanno diffondendo anche in Italia: si contano ormai quasi 700.000 cellulari NFC (Fonte Comscore, 2012) e più di 5.000 POS Contactless (Fonte Osservatorio NFC & Mobile Payment, 2011) già abilitati oltre a decine di migliaia dormienti. Il pagamento in prossimità con il cellulare, il cosiddetto Mobile Proximity Payment, offre un ventaglio di occasioni di uso superiore al semplice Sms o all’Applicazione; potenzialmente ovunque può essere effettuata

una transazione con una carta di pagamento, valorizzando però le peculiarità offerte dal telefono cellulare ovvero la multimedialità e l’interattività. Il consumatore, in un futuro non troppo lontano, potrà ricevere coupon sconto sul proprio cellulare, redimerli contestualmente al pagamento e vedersi contemporaneamente aggiornato il saldo punti della propria tessera fedeltà. Le opportunità sono molteplici e ancora non pienamente esplorate. Il Giappone, che per primo ha introdotto queste tecnologie di prossimità, registra oggi circa 78 milioni di telefoni abilitati e oltre 15 milioni di utilizzatori. Addirittura, alcuni ricercatori giapponesi indicano questa soluzione di pagamento come uno dei fattori che spiega il calo della quantità di denaro circolante registrato in Giappone. Anche nei paesi occidentali stanno emergendo le prime soluzioni commerciali. In Francia, gli operatori telefonici, congiuntamente alle principali banche e ad alcuni service & technology provider, hanno costruito un ecosistema atto ad abilitare servizi di prossimità riuniti sotto il brand Cityzi, offrendosi inoltre come provider di questa tipologia di tecnologie a livello mondiale. Negli Stati Uniti, invece, Google ha lanciato, nel corso del 2011, il Google Wallet su piattaforma Android e 3 dei 4 prin-

cipali operatori mobili, congiuntamente, lanceranno prima dell’estate la propria soluzione conosciuta con il nome di ISIS. Visa e Samsung, worldwide top partners dei Giochi Olimpici, doteranno tutti gli atleti che gareggeranno a Londra di un cellulare abilitato ad effettuare pagamenti in uno degli oltre 50.000 punti vendita sparsi sul suolo britannico.

Manca l’ecosistema

A differenza di molti altri paesi, europei e non, in Italia non si è ancora assistito a nessun annuncio di accordo programmatico volto a costruire un ecosistema di Mobile Proximity Payment. Tuttavia, nel corso del 2011 e dei primi mesi del 2012, sono stati lanciati alcuni progetti pilota che lasciano ben sperare per il futuro. Intesa Sanpaolo all’interno del progetto Move & Pay ha dotato 600 utenti di telefonini Samsung per effettuare acquisti nei punti Mastercard Paypass abilitati (più di 5000 in Italia). Telecom Italia e ATM hanno sperimentato una soluzione, Mobile Pass, per accedere al trasporto pubblico nel territorio milanese attraverso il telefono cellulare. Edenred, a breve, attiverà una sperimentazione per l’utilizzo dei buoni pasto Ticket Restaurant su dispositivi BlackBerry. Il mercato si sta formando e il 2012 può essere un anno di grandi novità anche per Italia. www.wireless4innovation.it

Commerce da PC - ad esempio i servizi offerti da player come eBay, Trenitalia, Yoox o Alitalia - hanno generato nel 2011 un transato di circa 80 milioni di euro, circa l’1% del totale eCommerce.

Le maggiori aspettative sono riposte nella tecnologia NFC: i telefoni abilitati sono ormai quasi 700mila, i POS contactless più di 5mila

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scenari

Le reti cellulari verso il 4G

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n Italia è partita la macchina dell’LTE (Long Term Evolution), preparandosi al debutto di fine 2012 (se tutto va bene). Fervono le sperimentazioni al pubblico, da parte di Telecom Italia (Tim) e Vodafone, con velocità di 100 Mbps in download e 50 Mbps in upload. Pure 3 Italia e Wind riscaldano i motori, con sperimentazioni interne. Sono buone notizie, ma la macchina dovrà fare i conti anche con condizioni della strada incerte. Permangono infatti incognite sulla liberazione delle frequenze necessarie all’LTE.

Piani e investimenti

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Gli operatori hanno già speso 4,2 miliardi di euro in frequenze per l’LTE e complessivamente dovranno investirne 6 miliardi nelle nuove reti nei prossimi anni. Tutti contano di fare il primo lancio commerciale tra fine 2012 e inizi 2013; eccetto 3 Italia che può già annunciare, con una certa sicurezza, un debutto entro fine anno. È il solo operatore infatti a non essere soggetto all’incognita degli 800 MHz, visto che non si è aggiudicato all’asta queste frequenze. Quello che non si sa è se effettivamente le tv locali le libereranno entro fine 2012 (come dovrebbero, in base a decreto del precedente governo). L’Italia insomma è in pista per

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Partono le prime sperimentazioni dell’LTE, mentre si avvicina il lancio commerciale, atteso per fine anno. Ma gli ostacoli lungo il cammino delle telco sono ancora molti: in primis le frequenze, occupate dalle tivù essere tra i principali Paesi europei a puntare sulla quarta generazione di reti mobili. La Germania ha già l’LTE, ma solo da quest’anno avrà una copertura di buon livello (Vodafone DE promette di raggiungere il 90 per cento della popolazione entro fine 2012). Il 4G diventerà quindi un grosso business a partire dal 2013, in Europa. Secondo un rapporto di gennaio di IHS iSuppli, la spesa in infrastruttura LTE arriverà a 20,3 miliardi di dollari nel 2013 e a 36 miliardi nel 2015, nel mondo, contro gli 8,7 miliardi del 2012.

Le incognite

Incombono però molteplici problemi sulle frequenze, lungo la strada per il lancio dell’LTE in Italia. È noto lo scontro con le tivù locali, che per altro si sta acuendo in questi giorni; ma altre questioni si affollano e adesso i vari soggetti coinvolti si apprestano ad affrontarle: le interferenze con il segnale televisivo a 800 MHz; il bisogno di attendere la liberazione dei 2.600 MHz da parte del Ministero della Difesa.

Certo, l’incognita più grave è sempre la stessa: le tivù locali libereranno i canali 61-69 delle frequenze 800 MHz, già aggiudicati dagli operatori mobili per l’LTE? Il governo richiede di farlo entro il primo gennaio 2013, ma “non ci sono le condizioni per liberare i canali 61-69” entro quella data, ha scritto il presidente di Frt, Maurizio Giunco, in una lettera al sottosegretario allo Sviluppo economico, Massimo Vari. Chiedono quindi una proroga, “almeno un mese di tempo in più”. E potrebbe essere solo l’antipasto di una battaglia più feroce, visto che comunque le locali stanno valutando qualcosa di ben più radicale di una richiesta di proroga: un ricorso contro l’ordine di liberare le frequenze. Continuano a giudicare inadeguato, infatti, l’indennizzo riservato per loro dallo Stato. Ed è televisivo anche un altro problema: le possibili interferenze che ci saranno tra segnale tivù e LTE. A riguardo, a marzo il Ministero allo Sviluppo economico ha aperto un tavolo di


di Alessandro Longo

Ultima questione: riusciranno gli operatori a ottenere le frequenze 2.600 MHz dal Ministero della Difesa prima di gennaio 2013? La loro liberazione sarebbe prevista per questa data, ma gli operatori premono per un anticipo: solo così infatti potranno lanciare l’LTE già nel 2012 nelle principali città. Hanno bisogno almeno dei 2.600 MHz, infatti, per assicurare velocità degne

della quarta generazione (100/50 Mbps per cella). I 1.800 MHzgià disponibili- non sono sufficienti: l’asta LTE ne ha assegnati solo tre lotti, da 5 MHz ciascuno (a Telecom Italia, Vodafone e 3 Italia). Com’è noto, la velocità raggiungibile è proporzionale alla quantità di spettro (MHz) a disposizione. Tanto che alcuni operatori già pensano di desti-

Una manna per i vendor Secondo un rapporto di gennaio di IHS iSuppli, la spesa in infrastruttura LTE arriverà a 20,3 miliardi di dollari nel 2013 e a 36 miliardi nel 2015, nel mondo, contro gli 8,7 miliardi del 2012. L’LTE incoraggerà la crescita del mercato delle infrastrutture wireless, che comunque già nel 2011 è salito dell’8 per cento (a 42,5 miliardi), dopo la stagnazione dei precedenti due anni. Finora la parte del leone per gli investimenti Lte l’ha fatta gli Stati Uniti. Oltre ai vendor di reti e agli operatori, un attore importante sono i produttori di terminali. I principali nell’LTE sono Samsung, Lg e Htc (nell’ordine). Il primo ha una quota del 41 per cento sui cellulari Lte (1,7 milioni di unità vendute nel quarto trimestre 2011), secondo Strategy Analytics. Ma presto entreranno in scena anche Apple e Nokia.

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lavoro con i soggetti coinvolti. Sono due gli aspetti da considerare. Primo, ci sarà un’interferenza su canali contigui e riguarderà soprattutto Wind (che ha il 60). Secondo, il segnale LTE potrebbe accecare quello televisivo saturando gli amplificatori delle antenne sui tetti. Il rischio è nelle zone in cui il segnale mobile è molto più forte di quello tivù e il motivo è che gli amplificatori amplificano entrambi. La soluzione? Un’accurata pianificazione delle reti per direzionare il segnale LTE e, come extrema ratio, montare amplificatori più sofisticati, che lo filtrino (quindi lo escludano).

nare all’LTE anche frequenze 1.800 MHz ora utilizzate per il segnale Gsm, in modo da avere maggiore capacità per la banda larga mobile. Queste incertezze fanno male ai piani di investimento degli operatori, allo sviluppo dell’innovazione. Come se ne esce? Un’opportunità, per sanare la questione delle tivù locali, potrebbe venire dall’asta del digitale terrestre (700 MHz), prevista in estate. Sulla quale però i dettagli sono ancora da definire. Già, anche la soluzione è venata di incertezze. E non è finita: da qui al 2015 l’Italia dovrà liberare uLTEriore 1 GHz di frequenze, come richiesto dall’Europa, per lasciare spazio alla banda larga mobile. Il governo ha già deciso che parte delle frequenze 700 MHz, liberate con lo switch off al digitale terrestre, serviranno a questo scopo. Altre frequenze a 700 Mhz si libereranno, per la banda larga mobile, grazie al passaggio al Dvb-t2 (futuro digitale terrestre), nel 2015 o poco dopo. Come si vede, il futuro della banda larga mobile richiede una gestione della convivenza con i segnali televisivi, su vari fronti. E spetterà alle istituzioni affrontare la questione.

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L’Erp si apre alla collaborazione Il software gestionale di Wolters Kluwer Italia, utilizzato da migliaia di piccole e medie imprese e di commercialisti, evolve verso il Cloud e la Mobility

Adriana Coletti Direttore Marketing Software Wolters Kluwer Italia

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ell’epoca della collaboration e dei social network, Wolters Kluwer Italia ridefinisce il concetto di Erp che esce dalle mura aziendali e si cala in una realtà fatta di rapporti difficili con le banche, massima attenzione alla solvibilità dei clienti, analisi dei costi di ogni operazione da fare con gli istituti di credito e un rapporto con il commercialista che si sta evolvendo. Alla ricerca di innovazione in un settore come quello degli Erp, che sembra avere detto già molto, la società, forte di un parco clienti che comprende 12mila aziende e 25mila commercialisti ha scelto di focalizzarsi sulle tematiche del momento, «in un’ottica di supporto all’azienda» come spiega Adriana Coletti, Direttore Marketing Software di Wolters Kluwer Italia, società del gruppo multinazionale Wolters Kluwer, che opera nel mercato dell’editoria professionale, del software, della formazione e dei servizi. In un momento in cui reperire risorse finanziarie è il tema caldo, è d’obbligo fornire alle aziende strumenti che permettano di migliorare il rating, puntochiave per spuntare migliori condizioni di finanziamento, ma anche di mettere a confronto le condizioni proposte dalle banche. Accanto agli strumenti di controllo e pianificazione finanziaria ci sono quelli

di business intelligence che permettono di tenere sotto controllo i parametri principali del business aziendale. Come spiega Coletti, la fruibilità dei dati e il supporto all’interpretazione sono le linee guida a cui ci si è ispirato lo sviluppo delle soluzioni software per aziende. La maggior parte dei clienti ha una media di 8-10 dipendenti. Piccole imprese dove l’imprenditore spesso concentra le funzioni di direttore commerciale, finanziario e del personale, in contesti in cui la crescente complessità rende più arduo tenere sotto controllo i dati e prendere decisioni sulla base di variabili ambientali e interne in continua evoluzione Arca Evolution è la suite applicativa base che soddisfa le diverse esigenze aziendali che vanno dalla contabilità generale al controllo di gestione, dalla logistica alla produzione, dalle vendite agli acquisti, dall’analisi dei dati alle applicazioni web. A questo si aggiungono le soluzioni applicative come FINmanager, “il software per il tesoriere aziendale”, che permettono di tenere sotto controllo e migliorare la redditività attraverso il monitoraggio dei rapporti con gli istituti di credito e dei flussi finanziari. Così se da una parte sono gli aspetti finanziari a essere messi sotto osservazione, dall’altra l’azienda può valutare in tempo reale l’affidabilità dei clienti/


PUBLIREDAZIONALE fornitori e la loro solvibilità con un collegamento diretto alla banca dati degli “eventi negativi”. «Cerchiamo di caratterizzarci grazie all’offerta di servizi per le piccole e medie imprese», aggiunge la responsabile del Marketing Software che contemporaneamente lavora sul fronte dei commercialisti, ai quali viene chiesto però un salto culturale, uno sforzo per fare evolvere il proprio ruolo. «Il professionista deve intervenire a monte della “certificazione” dei fatti contabili e fiscali – spiega Coletti – entrare nel merito della gestione». Percorso non facile perché richiede una forte proattività da parte del commercialista e un legame più diretto con l’imprenditore, che è tanto più disposto a condividere le proprie scelte quanto più il commercialista si dimostra in grado di supportarlo sul piano dell’efficienza e dell’ottimizzazione dei costi e nei rapporti con le banche. A tal fine, Wolters Kluwer Italia sta rilasciando un’applicazione per il corporate banking collaborativo che consente al professionista di collaborare con l’azienda cliente nel controllo della sua posizione finanziaria, con un occhio alla liquidità. In un mondo di “lupi solitari” come è quello delle piccole e medie imprese della Penisola non è cosa facile. Ma questa è l’era della collaborazione, dell’apertura

Le nuove soluzioni per il corporate banking collaborativo mettono il commercialista in condizione di cooperare più attivamente con le PMI

a nuove forme di interattività con gli altri attori presenti sulla scena economica che permettano di sopperire anche alle normali carenze che può avere una piccola impresa. Anche in questo modo è possibile ovviare in parte alle dimensioni ridotte delle imprese che a volte rappresentano un limite. Per il commercialista può essere una strada per allargare la gamma dei servizi, per competere non solo sul prezzo ma con un’offerta articolata che gli consente di consigliare l’imprenditore su quale banca sia meglio appoggiare le proprie linee di credito. «Non più adempimenti al miglior costo, ma servizi per evitare di infilarsi in una spirale di riduzione dei prezzi», riassume la manager di Wolters Kluwer Italia. Da parte loro, però, i professionisti temono la ritrosia delle aziende ad affrontare una situazione di questo tipo. Fondamentale è che ne capiscano i vantaggi

Il Crm va su tablet e smartphone Un tema dominante per Wolters Kluwer Italia è quello della Mobility. La consumerizzazione del mondo IT e l’automazione della forza vendita stanno cambiando gli assetti organizzativi. I nuovi device, smartphone e tablet, sono strumenti di lavoro sempre più diffusi e sempre di più dipendenti e manager lavorano da remoto con i relativi problemi di sicurezza per l’impresa. Bisogna decidere a chi dare l’accesso e a quali dati. Da qui, ad esempio, l’apertura al web della

soluzione di Business Intelligence e del CRM Player, per lavorare, analizzare i dati e prendere decisioni anche tramite tablet, e della soluzione ToCheck per la rilevazione e la gestione delle presenze. Nel mondo HR, sempre via web, l’azienda può effettuare simulazioni su costo del lavoro per avere una proiezione degli impatti sul budget del personale sia dal punto di vista quantitativo sia da quello qualitativo con i differenti costi parametrizzati sulle qualifiche degli addetti.

fra i quali vi è il fatto che l’imprenditore può concentrarsi sul core business aziendale. La collaborazione può spingersi fino all’utilizzo di Tandem, gestione aziendale condivisa, una delle proposte in Cloud Computing di Wolters Kluwer Italia. La nuova rivoluzione del mondo IT arriva fino alle piccole aziende grazie a soluzioni come questa che prevedono la condivisione degli applicativi fra professionista e impresa. In questo caso nulla deve essere installato sui pc aziendali dai quali, tramite browser, gli operatori inseriscono prima nota e presenze direttamente nell’applicativo del professionista che elabora i dati e pubblica su web, attraverso webdesk, i documenti fiscali, contabili e paghe. Anche il cedolino può arrivare direttamente nella casella di posta elettronica dei singoli dipendenti. Il filo diretto con i clienti e il costante confronto tra i dipartimenti di Ricerca e Sviluppo delle società del gruppo multinazionale Wolters Kluwer permettono di cogliere in anticipo le esigenze emergenti e indirizzare lo sviluppo dei propri prodotti. L’offerta per le aziende si sta adeguando a un mondo in continuo cambiamento dove le parole d’ordine diventano anytime, anywhere, any device. «Non è un caso - spiega Coletti - che il 60% delle nuove vendite software Wolters Kluwer Italia riguardi soluzioni in the Cloud». Le imprese si stanno muovendo verso la “nuvola” alla ricerca dell’agilità che può derivare dall’utilizzo di nuove forme di organizzazione dove se si ha bisogno di nuova potenza di calcolo bastano pochi clic per avere a disposizione un nuovo server. L’azienda estesa è ormai una realtà e gli applicativi si muovono per assecondare le mutate esigenze che vanno tutte in direzione del web.

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a cura di Romina Arata

Wireless Supply Chain

Tecnologia RFid per Patrizia Pepe

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er migliorare i flussi logistici, Patrizia Pepe ha intrapreso un progetto per l’adozione della tecnologia RFId a supporto della complessa attività di gestione e di distribuzione: dall’ingresso dei capi dalle sedi di produzione alla loro movimentazione all’interno del magazzino, dal loro prelievo e confezionamento alla distribuzione ai negozi. Il modello strategico del noto marchio (di Tessilform) prevede sia le tradizionali collezioni stagionali, sia una serie di collezioni settimanali a tiratura limitata per fornire alle boutique prodotti sempre nuovi: per questo la società - in collaborazione con Solos (System Integrator) e Idnova (Hardware RFID) - ha adottato

Il brand del fashion migliora la logistica nel magazzino passando dal codice a barre alla radiofrequenza la nuova applicazione che utilizza il codice a barre EAN 13 abbinato al tag RFID sullo stesso cartellino del singolo capo per un’evasione più rapida del prodotto. Tali cartellini pre-codificati vengono inviati ai produttori che li appongono ai prodotti finiti. Idnova ha realizzato degli appositi tunnel che assicurano la lettura di tutti i tag all’ingresso del magazzino direttamente all’interno dei cartoni ed effettuano anche la pesatura, grazie ad un apposito sistema, per un controllo ulteriore del contenuto. Se in precedenza l’azienda gestiva con la lettura del codice a barre circa 180-

Voice picking nei magazzini Guzzini

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Più velocità e meno errori con la tecnologia vocale

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er avere sotto controllo tutti i materiali dalle materie prime ai semilavorati, dai prodotti finiti ai prototipi, alle attrezzature di lavorazione per una logistica completamente integrata, F.lli Guzzini – noto marchio del design presente in 150 Paesi con 6.000 punti vendita - ha intrapreso un progetto di innovazione dei magazzini con l’introduzione del picking vocale. Grazie al terminale MX8 LXE e relative cuffiette, collegate in modalità wireless, l’operatore inizia l’attività di prelievo accedendo al sistema con un ordine vocale: l’ordine da evadere è assegnato in automatico a sistema, viene stampato da una apposita stampante di etichette e gli indica il tipo di contenitori (pallet/cartoni) per la raccolta sulla base del volume e del tipo di pezzi. Alla partenza di ciascun ordine si genera un numero che identifica il pallet per la spedizione: l’intera missione si effettua attraverso un dialogo vocale con il sistema, che prevede il raggiungimento del posto picking, la conferma con


lettura del check digit e la conferma del numero di pezzi prelevati. Il nuovo sistema installato a gennaio 2012 ha permesso un recupero di efficienza pari al 10%. Oltre ad una maggior velocità di esecuzione, il sistema vocale ha contribuito all’aumento della precisione con una diminuzione degli errori, conseguenza positiva derivata da un miglioramento da parte dell’operatore delle proprie condizioni di lavoro grazie alla possibilità di “lavorare a mani libere”. La tecnologia voice che permette, grazie ai terminali LXE ed al software vo-CE, una preparazione degli ordini ottimale influenzando profondamente i processi logistici. In particolare, è stato implementato il software di magazzino Intellimag in collaborazione con Id-Solutions Group (divisione Id-Logistics) - in veste di integratore e fornitore dei terminali di raccolta dati LXE di Honeywell - e di Itworks con il software vocale vo-CE che si trova a bordo dei terminali e che si integra direttamente con il Warehouse Management Software (WMS) di Infolog.

Il gruppo multinazionale collega in ponte radio due sedi italiane e adotta nuovi lettori di barcode GGP (Global Garden Products) - gruppo multinazionale che si occupa della produzione di macchine rasaerba, trattori e attrezzi per giardinaggio presente sul mercato da 75 anni - aveva la necessità di informatizzare la logistica di magazzino e rendere più efficiente l’automazione dell’area produzione e il collegamento dati tra i due stabilimenti situati in provincia di Treviso, a Castelfranco Veneto e a Campigo (per un totale di 75.000 mq), distanti fra loro 3 km. In collaborazione con Aton, dopo un’analisi ambientale, ha realizzato l’integrazione dell’infrastruttura radio e dotato i due stabilimenti veneti e quello slovacco di 94 terminali MC9090 Gun con lettore barcode, utilizzati dagli operatori per registrare picking e refill di merci, per un totale di 4 mila movimentazioni giornaliere. In particolare, GGP ha adottato la tecnologia Mesh di Motorola che consente di connettere tra loro punti non raggiungibili dalla rete LAN e la tecnologia MIMO (Multiple-input and multiple-output) che ottimizza l’efficacia e l’affidabilità della copertura sfruttando le onde riflesse senza ricorrere a banda addizionale per garantire un collegamento efficiente in un contesto difficile come quello di un magazzino caratterizzato da componenti metalliche (dalle scaffalature agli stessi articoli). I due stabilimenti veneti sono stati collegati tra loro attraverso un ponte radio Motorola a 54 megabit: attualmente l’intera struttura del magazzino principale di Campigo è stata replicata in uno stabilimento di GGP in Slovacchia. Grazie alla nuova infrastruttura, GGP può contare su un servizio globale che va dall’analisi iniziale ai servizi di manutenzione hardware (configurazione e sostituzione terminali) su tutto l’impianto compreso il magazzino in Slovacchia. In questo modo vengono assicurati tempi certi e la sicurezza di ottenere il ripristino in caso di crash sia della configurazione dei terminali, sia della copertura. L’attuale tecnologia RF ha consentito a GGP la diminuzione drastica dei ritardi nella consegna dei prodotti, anche conseguenza del totale azzeramento delle inefficienze produttive causate dagli errori nella fase di approvvigionamento, ha contribuito al miglioramento del servizio reso al cliente.

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200 capi all’ora in ingresso, al momento è in grado di processare con la RFID circa 380-400 capi all’ora, mentre all’uscita si è passati da 140 a 330 capi all’ora. Oggi il magazzino è gestito unicamente con la tecnologia RFID per un totale di 2,2 milioni di capi all’anno con una riduzione nell’ultima stagione degli avvisi di errore da parte dei clienti a garanzia - oltre che di un incremento dell’efficienza - anche di un miglioramento in termini di precisione. Inoltre, nei negozi di Firenze e di Roma sono stati installati totem interattivi, che, grazie ai tag, forniscono informazioni in più sugli abiti: dettagli di produzione, video delle sfilate, suggerimenti di abbinamento o accessori.

GGP unisce i magazzini in wireless


a cura di Emanuela Pala

RFId

In vacanza con l’RFId A Marina di Loano si accede ai servizi e si paga con una tessera contactless

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arina di Loano (Savona), iniziativa portuale del Gruppo Fondiaria SAI, ha attivato a partire dalla scorsa stagione un sistema basato su tecnologie RFId per agevolare la fruizione dei propri servizi a turisti e utenti della marina e minimizzare l’impatto della circolazione, in ingresso e in uscita dal porto, rispetto alla viabilità pubblica. La Marina è composta da

un porto in grado di accogliere un migliaio di imbarcazioni, una spiaggia, tre ristoranti ed uno Yacht Club, nonché diversi negozi ed attività commerciali ed un Circolo Nautico. La soluzione “Attiva & Paga Card”, sviluppata da I.P.S. Systems su componenti hardware di Softwork, si basa su tecnologie RFId HF e permette la gestione di accessi pedonali e veicolari alla

Marina, nonché il pagamento di servizi quali ristorazione e spiaggia. In particolare la tessera RFId pre-carica un importo stabilito fino ad un massimo di 300 euro che viene poi scalato tramite la lettura

della card dei lettori posti a lato delle casse. A questo, la tessera aggiunge poi speciali programmi di loyalty per i clienti, che usufruiscono così di scontistiche personalizzate in modo rapido e sicuro.

Tecnologia RFId per i Taxi a Milano Malpensa Al via un servizio che tiene lontani gli abusivi e migliora il servizio ai clienti

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Presso lo scalo aeroportuale di Malpensa è stata introdotta una soluzione che ha coinvolto 5.300 taxi accreditati presso il bacino aeroportuale e che prevede l’utilizzo di tag RFId per aumentare il livello di servizio e affrontare il problema degli abusivi. Per accedere all’area di parcheggio riservata ai tassisti in attesa dei clienti, da oggi sarà necessario essere riconosciuti alla sbarra tramite il tag apposto sul parabrezza dell’auto. Il sistema, identificato il taxi, inserisce l’informazione nel sistema ed espone su un tabellone elettronico il codice identificativo della prima vettura disponibile a partire. I tassisti, in questo modo, non potranno più rifiutare un viaggiatore perché il tragitto richiesto è troppo corto: le corse saranno infatti registrate e le code sorvegliate. Il sistema mira inoltre a risolvere il problema dei tassisti abusivi e ad evitare il ripetersi di sgradevoli episodi di ordine pubblico che si sono verificati in passato tra tassisti.

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Un tag nell’orecchio dei maiali In Danimarca conclusa con successo una sperimentazione per l’identificazione del bestiame L’identificazione del bestiame tramite tag RFId è oramai un’applicazione consolidata, nonché diffusa, grazie anche alla normativa in merito. Vista “l’ostilità” di sangue e tessuti ad alcune frequenze tali soluzioni utilizzano tag LF per l’identificazione e la tracciabilità degli animali, con una serie di limitazioni legate alla distanza di lettura ed alla difficoltà di effettuare letture multiple di animali in movimento. Proprio per superare tali limitazioni il Pig Research Centre Danish Agriculture & Food Council, Prosign RFID, RF-Labeltech e il Danish Technological Institute hanno avviato il progetto Pig Tracker, per lo sviluppo e la sperimentazione di una soluzione basata su tag UHF per l’identi-

ficazione dei maiali. La sperimentazione, durata tre anni, ha coinvolto cinque allevatori danesi per più di 3000 capi e si è appena conclusa positivamente. Il tag UHF EPC Gen2, appositamente sviluppato da RF-Labeltech e posizionato sull’orecchio dell’animale, ha consentito l’identificazione dei maiali ad una distanza di circa due metri, con un tasso di lettura del 100% in cinque diverse ambientazioni. Durante il pilota si è inoltre verificata la possibilità di utilizzare lettori palmari per la registrazione di interventi come le vaccinazioni. L’utilizzo di tag UHF permette, oltre all’identificazione dell’animale, di tracciarne gli spostamenti, localizzandolo all’interno dell’allevamento / mattatoio.

Sicurezza sul lavoro in radiofrequenza

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ssicurare la sicurezza sul luogo di lavoro è una problematica sempre attuale, in particolar modo in contesti caratterizzati dalla movimentazione carichi e dalla compresenza di mezzi in movimento e pedoni, come i magazzini. Per questo motivo diverse aziende, che vogliono al momento restare anonime, stanno sperimentando un sistema basato su tecnologia RFId per ridurre il rischio di incidenti dovuti alla collisione tra carrelli elevatori e pedoni in magazzino. In particolare il sistema, sviluppato da Transmon Engineering, crea un “perimetro elettronico” intorno

al mezzo, avvisando tempestivamente l’autista della presenza di pedoni all’interno di tale area. Il sistema prevede l’utilizzo da parte del personale, di tag attivi RFId operanti a 2,4 GHz,

e di carrelli elevatori equipaggiati con appositi reader. Il sistema è strutturato in modo da poter impostare diverse distanze di lettura (da 0.5 a 6 metri davanti e dietro il mezzo, e fino a 4

metri di lato) per altrettanti perimetri. Diverse velocità e diversi ambienti comportano infatti un grado diverso di rischio. Nel caso in cui il sistema rilevi la presenza di un tag all’interno del perimetro stabilito vengono attivati degli alert automatici (suoni, luci) e/o il mezzo decelera o frena automaticamente. Il tag a disposizione degli operatori permette inoltre, tramite un apposito pulsante, di avvisare il carrello in avvicinamento, cosa non sempre fattibile a voce data la rumorosità di alcuni ambienti, così da allertarlo del pericolo prima che venga superata la soglia perimetrale stabilita.

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Un sistema RFid per prevenire collisioni fra carrelli elevatori e pedoni



a cura di Marta Valsecchi

Mobile Internet & App

Il rilancio passa dalle nuove imprese innovative Si moltiplicano le iniziative per favorire l’imprenditorialità nel digitale e nel Mobile in Italia traverso strumenti finanziari ad hoc, in particolare il venture capital. L’importante annuncio del governo arriva in un periodo denso di interessanti novità per il mondo delle start-up. Di recente, ad esempio, ha preso il via la quinta edizione del Programma Ego 2012, attraverso il quale Ericsson si propone di aiutare giovani studenti di talento e ambiziose start-up nella realizzazione di un proprio progetto di business. Attraverso una serie di

fasi di selezione e scrematura, che accompagneranno i candidati fino al 2014, verranno proclamati tre progetti vincitori per il Premio per l’Innovazione, dedicato agli studenti universitari e ai neolaureati, e sarà pubblicata una ristretta lista delle migliori micro-imprese emergenti, per la sezione dedicata alle start-up. Altra iniziativa è Wind Business Factor, la piattaforma di business coaching e di networking rivolta a start-up e nuo-

vi imprenditori, ideata da Wind, che ha lanciato la Wind Business Factor Competition 2012, il primo ‘’campionato” italiano che consentirà a trenta gruppi di nuove aziende di accedere a un percorso di mentorship. Le 3 migliori idee di impresa e start-up avranno l’opportunità di incontrare dal vivo durante gli Investor Meeting venture capitalist, business angels e imprenditori di successo. Anche Telecom con Working Capital, giunto al suo terzo anno di attività, prosegue con il suo sostegno all’innovazione grazie a un investimento di 2,5 milioni per i prossimi tre anni. Fino a oggi l’iniziativa ha raccolto oltre 2500 business plan e progetti innovativi, contribuendo alla fondazione di 13 start up e all’avvio di altre 34, oltre al finanziamento di 58 progetti di ricerca. In piena attività è anche Start-up Boosting, iniziativa della School of Management del Politecnico di Milano: si tratta di un “call for ideas” associato agli Osservatori ICT della School of Management del Politecnico di Milano che indagano il mondo dell’innovazione, fra cui l’effervescente mondo del Mobile Internet. L’obiettivo è di aiutare almeno 20 start-up l’anno.

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l ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, ha annunciato la nascita di una task force governativa sulle start up, per arrivare a concepire un pacchetto di misure di varia natura – amministrative, fiscali, di semplificazione burocratica, di credito d’imposta e in generale di incentivi, di sostegno all’internazionalizzazione – in grado di alimentare in Italia un ambiente nuovo che incoraggi e promuova la creazione e la crescita di imprese innovative. Passera ha sottolineato che bisogna incentivare e sostenere le nuove realtà at-


Mobile Internet & App

Facebook, Groupon e Zynga a caccia di start-up nel mondo Mobile 21 le acquisizioni delle tre aziende americane nei primi mesi del 2012

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li occhi dei grandi Over the Top internazionali sono tutti puntati sul Mobile. Non stupisce, quindi, che negli scorsi mesi Facebook abbia annunciato - nel giro di poche settimane - due acquisizioni rilevanti e che aziende come Groupon e Zynga (anch’esse recentemente quotate in Borsa) spendano a ritmo sostenuto centinaia di milioni di dollari in acquisizioni di start-up del mondo Mobile. Durante i primi tre mesi del 2012 le tre aziende americane hanno comprato ben 21 start-up, più del doppio delle acquisizioni che avevano effettuato nello stesso periodo dello scorso anno. Facebook – che nel 2012 ha già effettuato ben 12 acquisizioni - a inizio aprile ha comprato Instagram, l’azienda che ha sviluppato l’omonima App di photo sharing che in un anno e mezzo ha raggiunto trenta milioni di utenti soltanto su iPhone (dato di metà aprile) e al lancio su Android, a inizio aprile di quest’anno, ha ottenuto un milione di download già nella prima giornata e oltre 10 nel primo mese. L’accordo

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vale, secondo una nota ufficiale, «circa un miliardo di dollari», inclusi titoli azionari del social network. Secondo quanto dichiarato dallo stesso CEO Zuckerberg, l’acquisizione è finalizzata ad integrare la tecnologia dell’azienda nella Mobile Strategy di Facebook, al fine di ampliare la propria presenza sul Mobile. È di inizio maggio, invece, l’annuncio dell’acquisizione di Glancee, azienda di “Geo-Social Discovering” fondata da due sviluppatori italiani e un canadese (ma con sede in California), che consente di individuare in base alla posizione dell’utente i contatti che condividono gli stessi interessi e le medesime passioni e di entrare subito in contatto con loro. Zynga, grande compagnia del social gaming, ha invece recentemente acquisito per 180 milioni di dollari Omgpop, l’azienda che ha sviluppato la nota applicazione Draw Something. Ad aprile l’App era stata scaricata da 35 milioni di utenti in sole 6 settimane e sembra generare 250.000 dollari di ricavi al giorno. Groupon, l’azienda di Chicago che propone sconti

nei negozi locali di città in tutto il mondo, ha comprato 3 aziende nei primi mesi del 2012, 7 nell’intero 2011. Ma, a differenza di Facebook e Zynga, non sta spendendo grosse somme: in tutto 28,4 milioni di dollari quest’anno. Tra le acquisizioni, rile-

vante quella di Kima Labs di febbraio, azienda operante nel settore del Mobile Payment. Secondo quanto dichiarato dall’azienda, l’acquisizione ha l’obiettivo di reperire talenti e tecnologie per costruire una nuova offerta tecnologica e di prodotto.

Termina il mandato di Calabrò: ecco il

bilancio degli ultimi 7 anni

Le TLC continuano a crescere trainate dalla telefonia mobile, ma serve più banda larga Si è tenuta il 2 maggio scorso la presentazione del Presidente dell’AGCOM - Corrado Calabrò - del bilancio di mandato 2005-2012. Tra i temi principalmente trattati Tv, Internet e Telecomunicazioni. «Dagli inizi del secolo al 2006, in anni di stagnazione dell’economia italiana, il settore delle telecomunicazioni ha continuato a svilupparsi a un tasso superiore al 6% annuo ha dichiarato Calabrò, che

ha continuato: «Il peso del settore sul PIL è oggi del 2,7%». Le telecomunicazioni rappresentano quindi una fetta importante del prodotto nazionale; a guidare il settore è soprattutto la telefonia mobile, che prevale stabilmente su quella fissa. Da parte dell’ex Presidente non è mancato però un monito importante: «Il ritardo nello sviluppo della banda larga costa all’Italia tra l’1 e l’1,5% del PIL: senza infrastrutture


Lo sviluppo di App è economicamente sostenibile? Nel 59% dei casi i ricavi non ripagano gli investimenti e nell’80% il business non è sostenibile

a banda ultra larga i sistemi economici avanzati finiscono su binari morti. L’economia Internet in Italia vale solo il 2% del PIL; la stessa stima conduce a valutare l’internet economy del Regno Unito pari al 7,2% del PIL». Nonostante l’Italia sia il Paese col maggior numero, in Europa, di telefoni cellulari e con la maggiore diffusione di apparecchi connessi – come smartphone, tablet, chiavette USB -, il nostro Paese è sotto la media europea per quanto riguarda la banda larga fissa (con 21 linee ogni 100 abitanti contro le 27 dell’Europa), per il numero di famiglie connesse a internet (62% contro il 73% dell’Europa) e per la percentuale di famiglie che accedono a internet veloce (52% contro il 67% dell’Europa).

mente dal modello di business utilizzato (pay, pay con in app billing o freemium), i ricavi generati non riescono a ripagare l’investimento necessario allo sviluppo dell’app nel 59% dei casi, ma soprattutto non consentono agli sviluppatori di avere un business sostenibile nell’80% dei casi. Il 68% degli sviluppatori intervistati guadagna al massimo 5.000 dollari dalla app di maggior successo. È anche vero però che il 52% degli sviluppa-

tori non investe nulla in marketing, nonostante il 91% sia convinto che sia necessario per il successo. Guardando all’altra faccia della medaglia – ossia a chi genera ricavi soddisfacenti – emerge che il 12% guadagna più di 50.000 euro. Spendendo però il 14% del tempo in promozione dell’app. Questa indagine ha trovato ulteriori conferme anche da interviste ad alcuni sviluppatori condotte dalla testata web Ars technica che evidenziano come

App Center di Facebook: l’Application Store si fa “social” Ora è possibile scaricare App per dispositivi mobili e Web App direttamente dal Social Network

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acebook ha lanciato l’App Center, una piattaforma basata sul social network più famoso al mondo che consentirà agli utenti di trovare applicazioni sia per dispositivi mobili sia Web App, e agli sviluppatori di accedere a un’ulteriore significativa vetrina in cui presentare le proprie creazioni. L’App Center è accessibile da qualsia-

si browser web, nonché dall’applicazione Facebook per iOS e Android. I circa 900 milioni di utenti di Facebook potranno quindi a breve scegliere da un’ampia selezione di applicazioni e giochi, gratuiti o a pagamento, direttamente dal social network. Possono entrare a far parte dell’App Center le applicazioni che si basano su Facebook e utilizzano la

funzionalità Facebook connect. Ogni App è corredata da una pagina che ne spiega nel dettaglio le caratteristiche, oltre che i commenti e le interazioni dei propri contatti. Non si tratta di un AppStore in senso stretto, quanto di un hub in cui gli utenti possono trovare una selezione di applicazioni mobili trasversali alle diverse piattaforme (iOs, Android, Web, ecc.).

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na recente ricerca condotta dall’azienda canadese AppPromo ha quantificato le difficoltà di monetizzazione per la maggior parte dei creatori di Applicazioni distribuite sulle principali piattaforme Mobile. Dall’analisi in questione emerge che, indipendente-

in realtà la percentuale di app che non raggiungono il break even point possa anche essere di molto superiore (alcuni sviluppatori sostengono addirittura il 90%)! È inoltre necessario effettuare un distinguo tra le app realizzate per Apple e quelle create per Android: la società di analisi americana Flurry ha provato a mettere a confronto i ricavi generati dai download sulle due piattaforme: se un’app sviluppata per iOs genera un guadagno di un dollaro per lo sviluppatore, per Android il corrispettivo valore è di soli 24 centesimi.


a cura di Andrea Ferretti

Mobile Marketing & Service

Mobile Advertising, in Italia funziona meglio Sono in nostri connazionali i più propensi all’acquisto dopo aver visto una pubblicità su smartphone o tablet

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opo aver visto una pubblicità sul proprio tablet, il 32% dei consumatori italiani ha deciso di effettuare un acquisto online via Pc, il 13% direttamente tramite il proprio device mobile mentre il 19% in un negozio fisico. Percentuali leggermente più basse per i possessori di smartphone: il 27% ha effettuato un acquisto da Pc dopo aver visto un annuncio, il 12% dal proprio dispositivo mentre il 18% si è recato in un negozio. Questi i risultati di una ricerca Nielsen che ha messo a confronto i comportamenti di consumatori italiani, statunitensi, inglesi e tedeschi, rivelando un’alta propensione all’acquisto da parte dei nostri connazionali. Negli Stati Uniti la propensione è in generale molto più bassa che nei Paesi europei. Per quanto riguarda i possessori di smartphone solo il 4% dei consumatori ha effettuato un acquisto usando il proprio dispositivo dopo aver visto un annuncio (contro l’8% dei tedeschi e il 7% degli inglesi) e solo l’11%, incuriosito, ha cliccato sul banner per avere maggiori informazioni, contro il 27% degli italiani, il 19% dei tedeschi e il 17% degli inglesi. Più in linea con gli italiani invece i cugini europei: il 10% dei consumatori inglesi e tedeschi ha effettuato un

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acquisto dal proprio tablet dopo aver visto un annuncio, rispettivamente il 27% e il 32% ha invece preferito usare il proprio Pc mentre il 17% degli inglesi e il 18% dei tedeschi si è recato in un negozio fisico. Più alte le percentuali per i possessori di smartphone: il 27% degli inglesi e il 34% dei tedeschi ha effettuato un acquisto da Pc dopo aver

visto una pubblicità sul proprio dispositivo, ma rispettivamente solo l’8% e il 7% ha utilizzato il proprio device, mentre il 14% degli inglesi e il dei 15% di tedeschi si è recato in un negozio. L’11% dei consumatori italiani ha inoltre utilizzato un coupon ricevuto su un dispositivo mobile per usufruire di sconti e promozioni dedicate, contro il 10%

Il cellulare aiuta a prevenire il rischio di contagio da HIV Una soluzione basata sul GSM riduce drasticamente in Mozambico la possibilità di trasmissione del virus dalle madri ai loro neonati In Mozambico è stata adottata una soluzione che permette di sfruttare la rete GSM cellulare per inviare i risultati degli esami HIV delle donne in gravidanza a distanza di pochi giorni dal test. Quasi 400 ambulatori del Paese sono stati dotati di una piccola ed economica stampante - realizzata da una collaborazione tra Telit e Sequoia Technology nell’ambito di un progetto finanziato dalla fondazione Clinton e dal Ministero della Salute del Mozambico – che, aggirando i limiti infrastrutturali del Paese e sfruttando gli Sms, è in grado di collegarsi ad un gateway cellulare GSM e così di ricevere in completa sicurezza i risultati degli esami di laboratorio. Grazie a questa tecnologia le donne incinte risultate positive al test hanno potuto assumere farmaci antiretrovirali in anticipo, riducendo la percentuale di possibilità di trasmissione del virus ai loro neonati dal 40% a meno dell’1%. Attualmente, quasi la metà dei bambini nati in Mozambico che ha contratto l’HIV muore nei primi 2 anni di vita. Le infrastrutture sanitarie in Africa sono carenti e la maggior parte degli ambulatori non può essere raggiunta dalle autovetture, non dispone di servizi e-mail e di nessuna linea telefonica: l’unico canale di comunicazione presente quasi ovunque è appunto la rete cellulare. Data l’economicità e la funzionalità del sistema, i Ministeri della Salute dei principali Paesi africani hanno già espresso il proprio interesse per la soluzione, che potrà essere utilizzata anche per ottenere i risultati delle analisi di laboratorio di altre malattie, come malaria e tubercolosi.


Generali lancia un’App per denunciare subito gli

incidenti stradali

Possibile localizzare l’officina convenzionata più vicina, richiedere soccorso stradale e verificare il proprio tasso alcolemico

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on si sa mai dove possono capitare gli imprevisti: a casa, in auto o per la strada. Per questo motivo il Gruppo Generali ha scelto di stare accanto ai propri clienti in ogni momento e di rendere disponibili i propri servizi in modo, divertente ed innovativo. ePolizza, l’app sviluppata da modomodo, è stata creata proprio con questo scopo: offrire servizi utili, e talvolta indispensabili, attraverso uno strumento pratico e familiare come lo smartphone. ePolizza permette infatti ai clienti di Alleanza, Assicurazioni Generali, Augusta,

zionata, calcolare la responsabilità di incidente. Per non limitare l’offerta di questi utili servizi solo ad una porzione ristretta della propria base clienti, le compagnie del Gruppo Generali si sono affidate alla grande flessibilità della piattaforma applicativa di modomodo, che permette di sviluppare immediatamente applicazioni compatibili con tutti i sistemi operativi mobili per smartphone (iPhone, Android, Symbian, Windows Phone, BlackBerry), tablet e Internet TV.

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degli americani e il 9% di inglesi e tedeschi. Rilevante anche il fenomeno delle applicazioni utilizzate per lo shopping (App di prodotto, cataloghi e store locator): la ricerca ha mostrato che sono diffuse tra l’81% di chi scarica applicazioni per tablet e tra il 17% di chi lo fa per smartphone. La penetrazione di utilizzo varia sensibilmente tra tablet e smartphone per via dell’esperienza utente molto differente. I dati mostrano il ruolo crescente che i contenuti veicolati tramite i dispositivi mobili hanno nell’influenzare le nostre scelte d’acquisto, evidenziando come il Mobile non possa più essere escluso dalle strategie di relazione con il cliente delle aziende.

Fata Assicurazioni, Ina Assitalia, Lloyd Italico e Toro di denunciare alla compagnia sinistri auto, malattie o incidenti domestici direttamente dallo smartphone, attraverso la semplice compilazione di un modulo e con la possibilità di allegare addirittura foto e documenti. Non mancano poi servizi estremamente utili come la possibilità di richiedere soccorso stradale, avere un’indicazione sul proprio tasso alcolemico prima di mettersi alla guida, prenotare una visita medica in una struttura conven-

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Mobile Marketing & Service

Regalare una lattina di Coca Cola con lo smartphone

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otal Erg ha sviluppato diveCoca-Cola ha lanciato a marzo in collaborazione con Google una campagna pubblicitaria basata su Mobile che - riprendendo lo slogan “buy the world a coke” coniato per una pubblicità televisiva storica del 1971– permette di regalare una lattina di Coca Cola ad un ignaro fortunato nel mondo tramite il proprio smartphone. Gli utenti Android e iOs che

Un’originale campagna internazionale di Mobile Marketing navigando su internet cliccano sul banner della pubblicità Coca Cola hanno letteralmente la possibilità di regalare una lattina di cola ad un fortunato passante che si ferma di fronte ad uno degli speciali distributori che l’azienda ha distribuito nelle principali città nel mondo. La bibita può

inoltre essere accompagnata da un messaggio per l’ignaro destinatario, che avrà la possibilità di ringraziare rispondendo direttamente dal distributore con un videomessaggio girato grazie alla videocamera integrata. L’utente può scegliere in quale città nel mondo desidera inviare la lattina

gratuita, e la piattaforma è in grado di tradurre in automatico il messaggio di accompagnamento nella lingua del ricevente. La campagna fa parte di una serie di pubblicità realizzate da Google sul calco di alcuni spot televisivi di successo degli anni ’60 e ‘70, di cui fanno inoltre parte lo spot Avis “We Try Harder” e la campagna Volvo “Drive it like you hate it”.

Uno “shopping wall” virtuale nelle strade di New York Basta inquadrare il prodotto con la fotocamera integrata nello smartphone per effettuare l’acquisto e riceverlo a casa

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Glamour – magazine statunitense di moda e bellezza – ha realizzato a New York uno “shopping wall”: un muro su cui sono rappresentati diversi prodotti di bellezza come se fossero appoggiati a degli scaffali acquistabili col proprio smartphone grazie al Qr-Code associato. L’articolo, una volta inquadrato il codice con la fotocamera integrata nel proprio smartphone e effettuato l’acquisto, verrà spedito a casa all’orario desiderato. I prodotti presenti sono di brand come John Frieda, Elizabeth Arden, Clearasil e Versace, partner pubblicitari di lunga data del magazine. L’idea è stata ispirata dall’iniziativa lanciata lo scorso anno da Tesco – nota catena di supermercati inglese in Corea del Sud, che ha allestito un reparto di supermercato virtuale nelle banchine della metropolitana per permettere ai viaggiatori di fare acquisti mentre aspettano il treno in arrivo.

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a cura di Paola Capoferro Ronchetta

Smart Working

Troppa energia per le reti 4G L’Unione Europea ricerca i modi per ottimizzare i consumi delle stazioni radio base

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n un mondo in cui dilagano smartphone e tablet il tema della riduzione delle emissioni delle reti 4G assume sempre maggior rilievo. A occuparsene è il pro-

getto EARTH a cui partecipa anche l’Italia. I servizi dati di nuova generazione consumano più energia delle chiamate tradizionali e degli sms: l’Unione Europea ha calcolato che

nel 2020 le emissioni di CO2 imputabili al settore mobile saranno il triplo di quelle attuali, pari a quelle prodotte in un anno dallo stato del Lussemburgo. Oltre all’impatto ambientale in termini di inquinamento si avrà una ricaduta anche in termini di costi aggiuntivi per operatori e consumatori. È proprio per contrastare questo scenario tutt’altro che confortante che è nato il progetto EARTH, che, finanziato dalla Ue con 10 milioni di euro, ha l’obiettivo principale di ottimizzare i consumi delle circa 5 milioni di base station 4G/LTE

presenti nel mondo – nel 2020 saranno oltre 11 milioni –, che rappresentano gli elementi più voraci di energia della rete. Al progetto hanno partecipato Alcatel-Lucent, Ericsson, Telecom Italia, DoCoMo e le università di Belgio, Francia, Finlandia, Germania, Ungheria, Italia, Portogallo, Spagna, Svezia e Regno Unito; i risultati arriveranno sul mercato nel 2014, contribuendo a ridurre la bolletta energetica degli operatori, a mantenere i costi dei servizi su livelli accettabili e a limitare l’inquinamento e le emissioni di carbonio.

Referti a portata di App L’Azienda ULSS n° 9 di Treviso ha lanciato recentemente “Referti Mobile”, un’applicazione gratuita per la visualizzazione dei referti prodotti dall’Azienda su dispositivi mobili che operano su piattaforme iOS e Android. «L’iniziativa si colloca all’interno di un percorso più ampio di dematerializzazione e di virtualizzazione degli sportelli aziendali, il progetto “Veneto ESCAPE” – spiega Claudio Dario, Direttore Generale ULSS 9 di Treviso – , che grazie ai finanziamenti del Ministero dell’Innovazione Tecnologica consente di estendere a livello regionale i servizi al cittadino, rispetto alle nuove tecnologie emergenti (smartphone e tablet), sperimentati presso l’Azienda trevigiana. Al momento possono usufruire del servizio “Referti Mobile” circa 400mila veneti ma si prevede che entro la fine dell’anno saranno 5milioni, ovvero l’intero bacino di utenza della nostra regione». Il servizio prevede che il paziente, all’atto della

prenotazione al Centro Unico Prenotazioni, riceva un promemoria cartaceo dell’appuntamento con i codici di accesso per il download dei referti (codice fiscale e codice identificativo, forniti anche in modalità QR Code). Utilizzando la fotocamera del proprio smartphone o tablet, l’utente può inserire automaticamente le credenziali per accedere al servizio, eccezion fatta per gli ultimi 5 caratteri del codice fiscale che, per motivi di tutela della privacy, devono essere inseriti manualmente. Una volta effettuato l’accesso al sistema, l’applicazione presenta una maschera di ricerca attraverso cui l’utente può visualizzare e salvare il referto sul proprio dispositivo. Con l’introduzione di questo servizio la ULSS punta ad ampliare significativamente le possibilità per un cittadino di scaricare il proprio referto da Internet in poco tempo e in qualsiasi momento della giornata. L’applicazione, già presente negli Application Store, ha fatto registrare centinaia di download.

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A Treviso i pazienti accedono ai documenti medici da dispositivi mobili


Smart Working

Roma e il Qatar collaborano per la telemedicina Una soluzione per il monitoraggio delle malattie cardiometaboliche

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oma Capitale e il Qatar Science e Technology Park (QSTP) stanno collaborando allo sviluppo di un progetto congiunto di telemedicina basato sull’innovativa piattaforma “Rasad” che consente il trasferimento veloce di dati wireless. L’obiettivo è contribuire alla prevenzione e al monitoraggio delle malattie cardiometaboliche che sempre più si stanno diffondendo nella Capitale sin dalle prime fasce di età – a 8-9 anni il 10,6% dei bambini è obeso e il 24,6% in sovrappeso – in gemellaggio con una nazione come il Qatar che sta lottando da anni contro questi disturbi – basti pensare che il 40% della popolazione è obesa e il 20% è diabetica –. L’accordo prevede l’applicazione della tecnologia Rasad a progetti di telemedicina italiani. «I progetti in corso o in fase di partenza a Roma sono quattro - spiega Luciano De Biase, professore associato di Cardiologia, università La Sapienza e responsabile dei progetti -. Il primo riguarda le ricadute dell’attività sportiva sulla salute del cuore e coinvolge una quarantina di persone che frequentano un centro sportivo del Comune. Attraverso un sensore, che registra sia il segnale Ecg, e un misuratore della quantità di attività fisica si studia cosa accade

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durante la performance sportiva. Presso le case di riposo del Comune invece 200 anziani saranno sottoposti a monitoraggio per individuare i fattori predittivi di eventi indesiderati quali cadute o mortalità e il consumo di farmaci. Una cinquantina di diabetici invece saranno telemonitorati per due anni per valutare come l’allenamento fisico possa incidere sui livelli di glicemia, di lipidi del sangue e sul consumo di farmaci. L’ultimo progetto prevede il monitoraggio dell’attività fisica di una cinquantina di bimbi degli asili nido del Comune».

Application Store a misura di azienda Le scelte disponibili e l’opinione dei CIO italiani Se in ambito Consumer la modalità di distribuzione di contenuti per smartphone e tablet che si è dimostrata vincente è quella dei grandi Application Store (come Google Play e l’AppStore di Apple), lo stesso non vale in ambito Enterprise. Le elevate necessità di personalizzazione delle aziende e la tipologia di target richiedono, infatti, sistemi differenti, come i Priva-

te Enterprise Application Store (PEAS) o i Business Application Store dei Provider. I primi sono ambienti ad accesso esclusivamente privato che le imprese dedicano ai propri dipendenti o ai propri business partner, mentre i secondi sono piattaforme di distribuzione che cercano di coniugare la logica tipica degli Store Consumer con quella delle App personalizzate di

supporto a processi specifici. Attraverso i PEAS le aziende distribuiscono applicazioni specifiche alle famiglie professionali che devono farne uso, così come applicazioni “trasversali”, discrezionali “suggerite” dall’organizzazione ai dipendenti per affrontare i processi di business - decisionali, operativi o di supporto al coordinamento. Dalla Ricerca 2011 dell’Os-


Smartphone e tablet, poca attenzione alla sicurezza

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e Pmi hanno abbracciato il lavoro in mobilità, consentono o incentivano i propri dipendenti a portarsi in giro cellulari e tablet contenenti dati importanti per l’azienda; ma a quanto risulta da una ricerca della società americana MobilSafe condotta a livello globale non hanno ancora imparato a gestire il fenomeno in modo sicuro. È quanto risulta da una recente analisi di Mobilsafe, una start up specializzata in questo settore. Ha scoperto che l’80 per cento dei dipendenti delle Pmi (su un campione mondiale) utilizza cellulari o tablet; uno ogni

servatorio New Tablet & Business Application della School of Management del Politecnico di Milano emerge come ben tre CIO su quattro intervistati ritengono che sia possibile trasporre il concetto di Application Store anche in ambito aziendale – sottolineando però, nel 60% dei casi, la necessità di considerare alcuni importanti elementi di attenzione. Tra i CIO favorevoli all’introduzione dell’Enterprise Application Store, il 7% ha già implementato un proprio PEAS (tra cui Benetton e Luxottica), mentre un altro 6% lo implementerà a

breve (tra cui Laboratoires Boiron). Il 44% ne sta valutando l’introduzione nel medio termine mentre il restante 43% a oggi pensa che non lo introdurrà affatto. I PEAS, laddove esistono o sono pianificati, nelle intenzioni dei CIO devono contenere prevalentemente applicazioni “specifiche”, in particolare, di tipo commerciale o di reportistica. Seguono le applicazioni a supporto della produttività individuale, quelle collaborative infine quelle discrezionali (23%). Altro modello è quello dei Business Application Store dei Provider (per esem-

6,6 dipendenti, in media. Ma oltre la metà (56 per cento) di questi terminali usava firmware obsoleto (quindi potenzialmente a rischio di intrusioni informatica). Ancora più preoccupante, circa il 39 per cento dei terminali che avevano credenziali per accedere ai server aziendali risultavano inattivi da oltre 30 giorni. È possibile quindi che i dipendenti li avessero persi, venduti o tenuti incustoditi da qualche parte (ipotizza Mobilesafe). Alla mercé di malintenzionati che potevano così ottenere informazioni preziose sull’azienda. Mobilsafe è arrivata a que-

pio AppExchange di SalesForce.com, Bell Business Apps Store, Cisco AppHQ Marketplace, Olivetti Application Warehouse, SAP Ecohub, ecc.). In questi “Store” si trova un numero di applicazioni molto limitato se paragonato ai Consumer Application Store che si rivolgono quasi esclusivamente al supporto dei processi di Business. Le App sono ricercabili per settore e/o per categoria di processo supportato (CRM, eCommerce, Financial Management, Office Management, Sales, ecc.) e in alcuni casi richiedono una personalizzazione.

sti risultati con un campione di 38 milioni di utenti della sua applicazione Saas (cloud computing). Le aziende (tra i 15 e i 2,500 dipendenti) possono utilizzarla per analizzare il livello di sicurezza della propria infrastruttura mobile. Anche in Italia il numero dei mobile worker ha superato il 50 per cento del totale, come rilevato da School of Management-Politecnico di Milano. La consapevolezza dei rischi si fa strada a fatica, come capita con tutti i fenomeni nuovi e dirompenti. E i problemi riguardano non solo i terminali aziendali dati al dipendente, ma anche quelli suoi personali, dove comunque possono finirci informazioni o credenziali di accesso riservate. Certo è che le aziende specializzate in sicurezza hanno capito che questa è la nuova frontiera dove puntare. Al recente Mobile World Congress di Barcellona tutti i principali marchi di software security hanno presentato nuovi prodotti e una strategia rinnovata per i terminali mobili (Symantec, Trend Micro, F-Secure, Kaspersky, tra gli altri). Il mercato dei software di sicurezza per smartphone e tablet arriverà a 3,7 miliardi di dollari nel 2016, del resto, secondo Juniper Research. Di questa quota, il 69 per cento verrà dal pubblico affari. Alessandro Longo

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Una ricerca rivela che le PMI non hanno ancora affrontato il problema della protezione dei dati


Eventi e Formazione

11 giugno - Undicesima edizione dell’evento dedicato al Mobile Internet, Content & Apps

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orna l’edizione 2012 di uno dei convegni di maggior successo organizzati dalla School of Management del Politecnico di Milano, vero e proprio punto di riferimento per chi gravita nell’universo Mobile. In un mercato caratterizzato da fortissime dinamiche di crescita sia dell’offerta di contenuti e Applicazioni, sia del loro utilizzo da parte dei consumatori, in cui sviluppatori e start-up giocano la loro partita a fianco di media company e grandi publisher, la ricerca 2012 si pone l’obiettivo di valutare approfonditamente le dinamiche quantitative del mercato Mobile Internet, Content e Application nelle sue diverse articolazioni (pay, advertising,

connettività), inquadrandole nel contesto delle evoluzioni strategiche del mercato delle telecomunicazioni mobili. La ricerca ha previsto un’analisi puntale dei temi inerenti il Mobile Internet e gli Application Store , oltre ad una precisa definizione dei ruoli dei diversi attori della filiera: Telco, Over the Top, Media company, Internet company, Sviluppatori e Software house, Mobile content & service provider, produttori di terminali e sistemi operativi. Il Convegno si terrà lunedì 11 giugno alle 9:30 presso l’Aula Carlo de Carli del Politecnico di Milano, Campus Bovisa, in Via Durando 10. Per informazioni e iscrizioni: www.osservatori.net

Start-up Boosting

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L’iniziativa che aiuta le idee di business innovative a prendere il decollo

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tart-up Boosting è un’iniziativa della School of Management del Politecnico di Milano finalizzata ad accrescere il tasso di imprenditorialità nei settori delle tecnologie e dei mercati digitali in Italia. Attraverso Call 4 Ideas collegate ai diversi Os-

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servatori, il programma si pone l’obiettivo di identificare le idee di business e i progetti imprenditoriali più innovativi e di supportarne concretamente il loro sviluppo. Alla selezione possono partecipare persone fisiche, singolarmente o in gruppo, aziende in fase

27 e 28 giugno

QUID Innovation Italy

soluzioni di identificazione automatica QUID Innovation Italy aprirà le porte il 27 e 28 giugno a Milano per la sua sesta edizione, offrendo due giorni di approfondimento e scambio per coinvolgere CIO, CTO e IT manager di istituzioni, enti e aziende italiane interessati a rendere più efficienti e produttivi i processi e i servizi di cui hanno la responsabilità attraverso le soluzioni di identificazione automatica. L’evento si offre come piattaforma per la condivisione di esperienze cross-industry e per il technology sourcing volto alla realizzazione di progetti innovativi, coinvolgendo un nume-

di start-up o già avviate in possesso di un’idea di business fortemente innovativa I candidati che supereranno il processo di valutazione saranno supportati dal team degli Osservatori nella messa a punto del progetto imprenditoriale, avranno la possibilità di

ro importante di decisori lato end-user attivi nei diversi settori verticali di mercato, nonché tutti gli attori critici del canale dell’identificazione automatica e dell’ICT specializzato. Il programma di quest’anno vede in agenda sei conferenze, due delle quali aperte gratuitamente a tutti i visitatori dell’esposizione e offre percorsi dedicati ai diversi segmenti, sia per gli approfondimenti verticali, sia per la creazione di “ponti” suggerendo nuovi contatti tra segmenti diversi. Per ulteriori informazioni: http://www.qu-id.it/

frequentare gratuitamente un percorso di alta formazione presso il MIP - la Business School del Politecnico di Milano – e saranno inoltre aiutati nella ricerca dei capitali di rischio necessari. Per maggiori informazioni visitare il sito: www.osservatori.net


Smau Business a ottobre a Milano

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i chiuderà con la Main Edition di ottobre a Milano la quinta edizione di Smau Business, il roadshow itinerante che ha portato l’innovazione ICT in scena nelle principali città italiane, di cui per ultime Bologna e Padova, rispettivamente lo scorso 6/7 giugno e 18/19 aprile. Nelle giornate dedicate all’innovazione tecnologica per il business si sono viste tra gli stand oltre 100 novità tecnologiche presentate dai principali protagonisti del settore, tra cui Adobe, Google Enterprise, Fujitsu, Amd e Hp, IBM, Infor, Intel, Microsoft, Olivetti, SAP, Telecom Italia e Xerox e dai partner del territorio che hanno proposto al pubblico prodotti e soluzioni in grado di modificare radicalmente il lavoro in azienda: dal cloud computing ai siste-

mi di unified communication & collaboration, dalle nuove tecnologie satellitari per diffondere la banda larga nelle zone in digital

divide, alla stampa digitale ai tablet e App per il business. Per informazioni e iscrizioni: http://www.smau.it

Mob App Awards e Mob App Camp @ Smau Milano a ottobre

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ob App Awards e Mob App Camp sono due iniziative realizzate dagli Osservatori della School of Management del Politecnico di Milano in collaborazione con Smau in tutte le tappe del roadshow itinerante di Smau Business, con l’obiettivo di sostenere la cultura dell’innovazione in ambito Mobile. Il Mob App Awards è un contest che premia le migliori App per smartphone e tablet in ambito business e consumer. Il progetto ha avuto inizio lo scorso ottobre in occasione di Smau Milano, quando più di 200 tra software house e sviluppatori indipendenti hanno inoltrato oltre 260

candidature. Il Mob App Camp ha preso invece il via con l’edizione di Padova e si tratta di un’iniziativa nata per creare una community di confronto sui temi più attuali legati allo sviluppo di App e ai dispositivi mobili di nuova generazione. La partecipazione all’incontro è gratuita ed è inoltre possibile candidarsi come speaker per prendere la parola insieme ad esperti del settore in sessioni dedicate ad una platea di manager, sviluppatori, consulenti e imprenditori interessati ai temi Mobile. Per informazioni e iscrizioni: http://www.smau.it/invite/smaumobapp

8 e 9 novembre, Corso MIP Politecnico di Milano: Innovare il Business con le soluzioni Wireless

La Mobile Enterprise

RFId, NFC, WSN, UWB, ecc.) e alle diverse opportunità di innovazione aperte dalle soluzioni Mobile: Mobile Workspace e Mobile Force, Wireless Supply Chain, Mobile Marketing & Service, Unified Communication, Infomobility, M2M, ecc. I docenti esamineranno le principali criticità da affrontare nell’introduzione di tali soluzioni

e mostreranno come valutarne puntualmente i benefici, oltre ad approfondire le opportunità di innovazione in alcune filiere particolarmente significative (Largo Consumo, Sanità, Bancario, ecc.) Il corso di terrà presso il MIP Politecnico di Milano l’8 e il 9 novembre Per maggiori informazioni visitare il sito www.mip.polimi.it

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Il corso intende fornire a CIO e Manager operanti nelle Direzioni ICT di imprese private e PA un’ampia panoramica circa gli impatti delle diverse tecnologie Mobile e Web nei processi di business. Nelle due giornate di formazione verranno delineati gli scenari emergenti con riferimento alle diverse tecnologie Mobile & Wireless (Reti cellulari, WiFi, WiMax,

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Brevi dalle aziende

Da Samsung un display multi-touch

Samsung ha presentato SUR 40, un display multi-touch creato per il business e basato su piattaforma Microsoft Surface. Il nuovo monitor di casa Samsung è costituito

da un ampio pannello LCD da 40” che è possibile utilizzare in verticale oppure in orizzontale grazie a quattro gambe, che all’occorrenza lo trasformano in un pratico tavolo di lavoro interattivo. Caratterizzato da funzionalità multi-touch d’a-

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Cisco: sempre più dispositivi personali e video in azienda Nel corso dei prossimi 5 anni, secondo Cisco, il mondo dell’ICT sarà interessato da tre grandi trend. In primo luogo la proliferazione dei device, in ambito consumer così come in quello business, anche se la distinzione tra i due andrà sempre più affievolendosi. Nel 2020 saranno circa 7 miliardi i dispositivi connessi in rete utilizzati da persone, 50 miliardi gli oggetti intelligenti. A ciò si aggiunge un sempre maggior quantitativo di dati, e la conseguente necessità di datacenter più capaci ed efficienti. Terzo importante trend è l’affermarsi del video come maggiore componente del traffico Internet, anche in ambito business. È stato stimato da Cisco che i dati generati da videoconferenze e video aziendali aumenteranno di 6 volte tra 2010 e 2015. «Videoconferenze e video di formazione per i dipendenti si affermeranno sempre più – spiega JeanPascal Goninet, Direttore Borderless Networks South Europe di Cisco -. Se fino a qualche tempo fa l’utilizzo era limitato, lo stato della tecnologia attuale permette di realizzare prodotti facili da usare e che offrono un’esperienza davvero realistica, incentivandone l’utilizzo». Altro importante fenomeno è quello del BYOD (Bring Your Own Device), che vede la propria causa nella crescente consumerizzazione dell’IT e consiste nell’utilizzare il proprio dispositivo personale anche sul luogo di lavoro. Una recente ricerca Cisco ha mostrato che il 70% degli impiegati nel mondo ammette di aver infranto le policy IT aziendali per svolgere il proprio lavoro, dato che gli era impedito

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di utilizzare programmi e applicazioni per loro utili. «Il ruolo della tecnologia deve essere quello di portare semplicità in un mondo complesso, quello dell’IT – continua Goninet -. Se una tecnologia non crea valore ma, al contrario, incide negativamente sulla produttività dei dipendenti, significa che qualcosa non funziona. Preso atto dei fenomeni in corso, le aziende devono munirsi della tecnologia e delle competenze necessarie per farvi fronte e trarne vantaggio». Il punto critico per l’applicazione di tale paradigma rimane la sicurezza. Il sistema deve essere in grado di stabilire policy di accesso contestualizzate rispetto a luogo, orario e modalità di accesso. Se ci si trova fuori dall’ufficio e si tenta di accedere a dati sensibili tramite un dispositivo mobile in un orario inconsueto, le policy saranno più restrittive. Viceversa, se le condizioni lo permettono, l’accesso sarà semplice e immediato.

Jean-Pascal Goninet, Direttore Borderless Networks South Europe di Cisco

vanguardia (è possibile interagire contemporaneamente con ben 52 punti di contatto differenti), consente all’utente di interagire con molteplici contenuti multimediali ed è inoltre in grado di riconoscere oggetti dotati di un apposito Tag quando questi vi vengono appoggiati. Le possibili applicazioni vanno dall’Hospitality, in cui gli ospiti di una struttura alberghiera possono per esempio utilizzarlo per verificare quali sono i servizi offerti o le attrazioni turistiche presenti in zona, al Retail, come soluzione di comunicazione visiva innovativa e coinvolgente attraverso cui, per esempio, catturare l’attenzione dei clienti mentre fanno la spesa e trasmettere informazioni come offerte speciali o confronti tra prodotti disponibili. Il nuovo display di Samsung si presta, inoltre, ad essere utilizzato in ambiente scolastico e universitario, per incentivare un approccio collaborativo e interattivo, e nel settore finanziario, come innovativo mezzo per mostrare ai clienti in filiale le opportunità di investimento e le modalità di gestione dei propri conti.

Mastercard lancia il portafoglio elettronico Paypass Wallet

Mastercard ha annunciato l’imminente lancio europeo di PayPass Wallet, un avanzato portafoglio digitale che permetterà di acquistare online e nei negozi fisici in maniera semplice e veloce anche in modalità contactless, usando smartphone e tablet PC dotati di tecnologia NFC (Near Field Communication). Punto forte del progetto sarà la sua apertura agli sviluppatori, aspetto inedito sino a oggi per una piattaforma di pagamenti digitali. L’azienda fornirà infatti delle apposite API di programmazione affinché gli sviluppatori possano realizzare soluzioni personali che integrino direttamente PayPass. In questo modo, aziende terze come portali di eCommerce e banche potranno realizzare un proprio sistema di pagamenti personaliz-


Zanox: transazioni via Mobile in crescita sul network di online advertsing

Il fatturato generato da dispositivi mobili sul circuito di Zanox - network globale di publisher che conta oltre 3800 advertiser è cresciuto del 313 percento dal 2010 al 2011. L’iPad è il device maggiormente utilizzato per effettuare acquisti in mobilità e nel periodo, in Europa, si è registrata una transazione ogni 15 secondi. Nel 2011 sono state effettuate oltre 2 milioni di transazioni via mobile attraverso il network Zanox, per un volume di affari generato pari a 120 milioni di Euro. A livello Europeo la Scandinavia è il leader nel Mobile Commerce, con la maggiore quota di fatturato veicolata tramite il canale mobile (il 3%) e seconda come tasso di crescita dal 2010 al 2011 (693 %). L’Italia ha registrato una crescita del 400% tra il 2010 e il 2011 e una quota di fatturato Mobile dell’1,6%. Per quanto riguarda i dispositivi, l’iPad ha veicolato nel 2011 il 50% del fatturato generato attraverso il canale Mobile. Il ricavo medio per operazione generato dall’iPad è superiore del 63% rispetto a quello generato dall’iPhone e il doppio di quello dei dispositivi Android.

IBM Puresystem: server, storage, virtualizzazione e networking in un unico chassis

IBM PureSystem è un sistema in cui hardware, software, virtualiz-

Verizon punta sul Cloud con Terramark Cloud, mobilità e Big Data sono i temi caldi che stanno rivoluzionando il mercato ICT mondiale, e Verizon – azienda statunitense che opera a livello globale nella fornitura di connessione di rete fissa e mobile a banda larga e servizi correlati – si sta preparando per affrontarli al meglio. La società ha circa un anno fa acquisito Terramark, e tramite essa eroga servizi in modalità Cloud. Si tratta di un mercato dall’alto potenziale: secondo le previsioni formulate dall’azienda, infatti, entro il 2012 il 45% delle aziende farà ricorso al Software-as-a-Service. “Quando si parla di servizi erogati in Cloud, la capacità di rispondere efficientemente e in tempi rapidi ai bisogni espressi dai clienti è cruciale, - ha dichiarato Karry Bailey, CIO di Verizon Enterprise Solutions - e credo che gli investimenti da noi sostenuti in questa direzione abbiano chiaramente mostrato al mercato la nostra volontà di supportarne la crescita presente e futura”. Verizon si sta sempre più spostando verso l’erogazione di servizi ed è in grado di fornire specializzazioni

zazione, management, networking, storage e le migliori pratiche di business vengono fornite in un’unica macchina. Il risultato è un sistema intuitivo da installare e poco oneroso da mantenere, sviluppato da IBM in due anni di lavoro e con un investimento di due miliardi di dollari. “Per noi questa novità segna un passaggio epocale – ha dichiarato Enrico Cereda, vice president Systems & Technology Group di IBM – per la prima volta l’hardware, il software e i servizi cloud vengono veicolati attraverso una piattaforma unica e totalmente aperta.” Pure System viene fornito con

verticali pensate per rispondere al meglio a mercati con caratteristiche diverse. L’azienda ha oggi 200 data center in tutto il mondo, nel 2011 ha fatturato 111 miliardi di dollari, conta oltre 192 mila dipendenti ed è presente in più di 150 paesi. Dopo l’acquisizione, Terramark è cresciuta sensibilmente, passando dai mille dipendenti precedenti all’integrazione ai 2.900 attuali e da una presenza in 5 paesi agli attuali 25.

Karry Bailey, CIO di Verizon Enterprise Solutions

il software necessario come il middleware e può inoltre contare su dei pattern applicativi sviluppati da IBM che raccolgono in un file di configurazione le “best practise” mondiali per l’implementazione del software da installare, derivanti dalla conoscenza delle esperienze di migliaia di clienti in tutto il mondo. La semplicità applicata ai sistemi complessi è l’obiettivo dell’azienda, che insieme a Pure System lancia anche uno store online di applicazioni business che rende semplice acquistare e installare App aziendali (dagli Erp ai software di Business Intelligence) in maniera rapida ed intuitiva.

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zato basato su PayPass a proprio marchio, oppure utilizzare la piattaforma originale Mastercard. PayPass Wallet è attivo da maggio negli Stati Uniti in versione di test, nel corso dell’estate verrà inoltre lanciato in UK e quindi in Italia entro la fine dell’anno: hanno già siglato l’accordo Intesa San Paolo e SIA, fornitore di soluzioni tecnologiche per il settore bancario e finanziario.

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Brevi dalle aziende

Acer si rinnova per mantenere la leadership nel mercato dei pc Margini ridotti all’osso, alti tassi di obsolescenza dei prodotti e vendite in calo, anche per il successo di smartphone e tablet: il mercato dei pc è sempre più complesso. E così Acer - secondo produttore di pc in Europa come unità vendute nel Q1 2012 dopo HP, secondo Gartner - ha deciso di rivedere la propria strategia, focalizzandosi sull’Execution e ridisegnando le logiche distributive e i processi di business, per mantenere la propria posizione di leadership nel mercato e chiudere i bilanci con margini positivi. E di rinnovare il management, in Europa e in Italia. «Il 2011 è stato un anno difficile spiega Oliver Ahrens, Senior Corporate Vice President e President Emea Operations - ma abbiamo imparato la lezione. In un mercato in declino, dove l’innovazione è rapidissima, non basta più spingere sulle vendite, ma serve un approccio top down, un’azione di intelligence che garantisca profittabilità e time to market». La nuova strategia è partita lo scorso anno con una politica di smaltimento delle scorte per fare spazio a una rinnovata segmentazione dei prodotti, rivolti all’85% del mercato: è esclusa la fascia più alta delle grandi aziende e quella più bassa del consumer entry level. La gamma dei notebook è oggi semplificata anche nei nomi (Aspire e una semplice sigla), con un ruolo centrale per gli Ultrabook – fra i più sottili al mondo – e mantenendo il brand

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WebSense garantisce la sicurezza dei dispositivi mobili in azienda

Marco Cappella, da luglio 2011 Country Manager Acer italy

Packard Bell per l’utenza consumer. I primi risultati sembrano premiare le scelte del management: IDC e Gartner evidenziano un incremento di share nel Q1 e la profittabilità è in crescita. A livello di Gruppo, il 2011 si era chiuso con fatturato in calo e utile negativo, per la prima volta dopo molti anni di crescita. Un importante banco di prova per la “nuova” Acer saranno le Olimpiadi di Londra (e le Paraolimpiadi dedicate ai disabili), che vedono il vendor impegnato come partner, come già era avvenuto per Vancouver 2010. Imponente lo schieramento di forze e di tecnologia: 12.500 desktop, 2000 notebook, 900 server, 8500 monitor e un team multinazionale di 350 persone sul campo. M.G.

I dispositivi mobili aziendali e l’avanzare del fenomeno bring-yourown-device (BYOD) stanno rapidamente eludendo la sicurezza e le policy IT delle aziende italiane. Da una recente ricerca del Pone-

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mon Institute è emerso che Il 92% dei 304 professionisti IT coinvolti ritiene che l’uso di dispositivi mobili sul posto di lavoro sia importante per raggiungere gli obiettivi di business, ma solo il 17% di loro mette in atto adeguati controlli di sicurezza e il 34% utilizza policy rinforzate specifiche. Durante l’ultimo anno, il 58% delle

aziende coinvolte nella ricerca ha subito una perdita di dati causata dall’uso non protetto dei dispositivi dei dipendenti, tra cui notebook, smartphone, device USB e tablet. Secondo gli addetti IT intervistati nel corso di una precedente ricerca, il 63% delle violazioni si è verificato a causa dei dispositivi mobili, mentre solo il 28% ha indicato i PC come causa. Per utilizzare dispositivi mobili in ambito lavorativo nella massima sicurezza, Websense propone Websense Triton Mobile Security, che unisce quattro elementi chiave (sicurezza Web, dati, mobile malware, App protection e funzionalità di mobile device management) in un’unica soluzione.

Easynet massimizza l’efficienza delle prestazioni di rete

Easynet Global Services - fornitore internazionale di soluzioni gestite per reti, hosting e servizi di integrazione Cloud – offre la soluzione Application Performance Audit (APA), un servizio pensato per l’ottimizzazione delle prestazioni di rete. La soluzione è in grado di gestire le problematiche relative alle prestazioni delle applicazioni e permette di individuare i colli di bottiglia che ostacolano il corretto funzionamento della rete consentendo di intervenire rapidamente per risolvere le problematiche. Secondo i risultati dello studio ‘Killer Apps 2012’ - realizzato dall’azienda in collaborazione con Ipanema Technologies sulla base di un’indagine che ha coinvolto 550 intervistati tra CIO e altri responsabili IT - le problematiche relative alle prestazioni di rete sono molto diffuse, con il 74% degli intervistati che indica come maggiormente a rischio le applicazioni aziendali critiche, quali line-of-business, ERP o CRM e applicazioni video. Secondo la ricerca, inoltre, i responsabili IT non hanno una completa visibilità delle prestazioni della propria rete e vengono a conoscenza dei malfunzionamenti solo a seguito delle segnalazioni degli utenti.


VMware, azienda che fornisce soluzioni per la virtualizzazione e per il cloud, ha rilasciato la nuova versione della piattaforma View (la 5.1) e un portafoglio aggiornato di soluzioni per l’utenza finale che mirano a rendere il contesto enterprise più agile, produttivo e connesso. Le nuove soluzioni permetteranno alle aziende di far leva su risorse cloud ibride per fornire ai loro dipendenti nuovi metodi di collaborazione tra applicazioni e dati, utilizzando qualsiasi tipo di dispositivo dove e quando necessario, pur mantenendo un elevato standard di sicurezza. “Oggi i clienti richiedono soluzioni in grado di superare le barriere tecnologiche per spostare l’attenzione

verso servizi accessibili ovunque e da qualunque dispositivo”, ha spiegato Brian Gammage, Chief Market Technologist di VMware. “VMware View 5.1, insieme al nostro sempre più ricco portafoglio di soluzioni per il personal cloud, risponde a questa richiesta di semplificazione tecnologica favorendo una gestione più efficiente e una connettività maggiore per i dipendenti”.

La Enterprise Mobility di BlackBerry apre le porte ai device di altri vendor

Dopo aver brillato per anni, la stella di BlackBerry sembra essersi appannata, offuscata dal successo di iPhone, dall’avanzata di Google con Android e dagli spiacevoli incidenti che hanno lasciato milioni

di utenti senza mail per alcune ore. «Ma la crescita della società non si è arrestata e neanche l’innovazione dei prodotti – ha affermato Franco Dradi, Enterprise Sales Director RIM-BlackBerry, in un recente incontro con i clienti organizzato a Milano -. Il fatturato di quest’anno è in linea con l’anno scorso, dato che il calo degli Usa è compensato da altri Paesi. In Europa come in Italia i clienti continuano a crescere, le soluzioni Blackberry sono considerate importanti, sicure e funzionali per il business». E in Italia i device attivi nel mondo Enterprise, ovvero le aziende che hanno almeno 200 dipendenti e che utilizzano il server BES, sono cresciuti del 32% anno su anno, e il trend si manterrà anche 2012. Oltre ai nuovi smartphone, sono diverse le novità annunciate di re-

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VMware aggiorna View a abbraccia le esigenze di mobilità

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Brevi dalle aziende

Sap, barra dritta verso la Mobility Il dilagare di smartphone, Tablet, e App sta rapidamente piattaforma di sviluppo e di esercizio della Mobility, cambiando il mondo del business. Un cambiamento che aperta a qualunque back end, che permette la sincroSap ha fatto proprio già da qualche tempo mettendo la nizzazione e la security dei device e delle applicazioni. Mobility al cuore della strategia, che punta ad accompa- Nello sviluppo di strategie di Mobility, infatti, un tassello gnare le aziende, non solo quelle che usano ERP di Sap, fondamentale è il Device Management, che garantisce nella necessaria transizione verso il lavoro lontano dalle una gestione controllata del device, anche nel rilascio di scrivanie. Negli ultimi anni, infatti, la multinazionale del applicativi corporate. Se queste soluzioni sono a disposisoftware si è profondamente trasformata, crescendo e zione di tutti, per i clienti che già utilizzano Sap ci sono ampliando il campo d’azione con una “campagna acqui- dei vantaggi ulteriori. La società ha infatti sviluppato sti” intensa, in particolare in ambito Cloud e Mobility: un portafoglio di App “out of the box” integrate con il da Business Object (2007) a Sybase (2010) passando per back end che permettono di mettere in mobilità alcuni molti altri nomi, fra cui SuccessFactors e Ariba. processi, attività che possono essere svolte dai dipen«Il parco applicativo della nuova Sap – afferma Marco denti nei tempi morti, con un’interfaccia e un approccio Galbiati, Business Sales Director di Sap Italia - è oggi grafico molto più immediato ed efficace: richiesta femolto più ampio, ricco di soluzioni di analytics e fru- rie, approvazioni, timesheet, processi di recruiting ecc. ibile ovunque in modo facile e veloAl momento di queste App light ce. La Mobility è uno dei pilastri della ne sono disponibili una quarantina strategia». Secondo il manager, molte per i processi di HR, Acquisto, Fiaziende che in passato hanno svilupnance. A questi si aggiungono circa pato applicazioni mobili specifiche 350 App sviluppate da terze parti. con investimenti importanti, ad esemSono anche disponibili App specifipio per l’assistenza sul campo tramite che per alcune attività, ad esempio terminali rugged, le stanno rivedendo una soluzione di CRM di vendita, con un approccio più strategico, ammolto richiesta perché numerose pliando le funzionalità, e sviluppando aziende stanno abbandonando i pc soluzioni più evolute, collegate fra loro a favore dei tablet. Questa App ofe che poggiano sullo stesso back end, fre un’integrazione più spinta che un approccio che l’offerta Sap rende include anche il catalogo prodotto, possibile. che consente al venditore di inserire Dal punto di vista delle soluzioni, i l’ordine, scegliendo colore, quantità Marco Galbiati, tasselli fondamentali sono Afaria e modello, oltre a poter vedere tutti i Business Sales Director di Sap Italia SUP, (Sybase Unwired Platform), la dati del CRM relativi al cliente.

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cente da Rim, che mostra di voler aprire il proprio mondo permettendo agli utenti di utilizzare il device preferito. BlackBerry Mobile Fusion, la piattaforma di Unified Device Management, oggi supporta anche altri sistemi operativi (Apple e Android per ora) e consente dunque di gestire tutti i tablet e gli smartphone in un’unica vista. Evolve anche PlayBook il tablet di Rim, che, ammette Dradi «non è stato un successo», ma nella versione 2.0 è più robusto e sicuro. La suite Balance, altra novità, risponde alla richiesta degli utenti di poter utilizzare device aziendali per le esigenze personali: consente

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infatti di isolare in maniera “stagna” il perimetro aziendale e quello personale, ad esempio impedendo l’invio di dati aziendali ai contatti della mail privata. Oppure consentendo di cancellare da remoto dati aziendali, ad esempio a un utente che ha lasciato l’azienda. Libertà totale per le persone, senza mettere a rischio il sistema aziendale.

La risposta di Alcatel Lucent Enterprise al trend inarrestabile del BYOD

Sono sempre più numerose le aziende, anche italiane, che consentono ai dipendenti di utilizzare

i dispositivi personali per il lavoro e Alcatel Lucent Enterprise rinnova offerta e strategia per aiutarle. Il vendor si propone come partner per la comunicazione aziendale, in grado di realizzare una strategia di Mobility che trasformi in opportunità il nuovo trend. «Ci sono ancora aziende che, per non affrontare la complessità tendono a non autorizzare l’uso dei dispositivi personali in azienda - afferma Moreno Ciboldi, South Europe Senior Vice President -. Ma il trend è inarrestabile, non ci si deve opporre a questa trasformazione, che porta con sè dei vantaggi. Il personal Cloud sostituirà il pc come cen-


Huawei punta sulle comunicazioni aziendali

Dopo aver conquistato il consenso degli operatori mobili italiani, per Huawei è venuto il momento di rilanciare sul mercato Enterprise. È nelle telecomunicazioni aziendali e della PA, infatti, che il colosso cinese ripone le maggiori aspettative di crescita per quest’anno, crescita che continua rapidissima in Italia come nel resto del mondo, in un mercato che, invece, è in forte contrazione. «Il 2011 è stato un anno importante – ha affermato George Zhao Ming – chiuso con 32,4 miliardi di dollari di fatturato, pari a una crescita dell’11% realizzata perlopiù fuori dalla Cina e 30 mila dipendenti assunti. Abbiamo investito 3,6 miliardi di dollari in ricerca, focalizzandoci soprattutto nello sviluppo prodotti enterprise». Parliamo dunque di router e switch per le reti aziendali, ma anche di soluzioni applicative di Unified Communication, Video, Mobility, Cloud. Il nostro Paese, dove lavorano già 550 persone che arriveranno a 700 quest’anno, è attualmente il terzo mercato europeo dopo Spagna e UK, ma è candidato alla prima posizione, dato che quest’anno ci si attende una crescita pari al 40%.

La divisione Enterprise è nata in Italia lo scorso anno, una sorta di azienda nell’azienda che punta a raggiungere i 200 milioni di euro di fatturato nel 2015. «La tecnologia Huawei - ha ricordato Roberto Loiola, Vice President Western Europe e COO Italia e Svizzera - è ormai presente nelle reti di tutti gli operatori italiani ma anche in molte aziende e Pubbliche amministrazioni: due ASL di Roma, la regione Basilicata, il Ministero dell’istruzione, le ferrovie, le poste, lo stadio olimpico, il Ministero di grazia e giustizia, la Marina USA. E molte PMI, tramite i Business Partner». Una strategia aggressiva, alla conquista del business delle tecnologie e dei servizi per le imprese. Sottraendo inevitabilmente quote ai competitor. M.G.

Il social marketing secondo Adobe

Dalla gestione dei contenuti alla loro misurazione. Il cammino di Adobe verso una nuova “esperienza digitale” trae linfa vitale dall’aggiornamento della soluzione Adobe Digital Marketing Suite, la collezione di software rivolta a publisher, professionisti di marketing e pubblicitari. Il social è un qualcosa di cui tutti parlano, molti si cimentano, ma pochi ci fanno business. Per questo Adobe ha rinnovato la Suite e in particolare le aree di marketing predittivo, social e web experience. Adobe Social è una soluzione che ha l’obiettivo di unire le funzioni di publishing e coinvolgimento sui social media con il monitoraggio e l’acquisto degli spazi pubblicitari. In ultima analisi l’idea è valutare gli impatti delle attività sui social

media con i risultati di business. Tramite Adobe Social si può ad esempio monitorare e moderare le conversazioni all’interno delle proprie community e in altri luoghi di social Web; si possono importare i dati analitici da Facebook, Twitter, Google+ o altre piattaforme social e correlare queste attività con i risultati raggiunti; creare o implementare app sociali (concorsi o moduli); misurare in che modo le interazioni e il coinvolgimento sui social media indirizzino i comportamenti di acquisto. Il vantaggio, secondo Adobe, è avere tutte queste funzionalità di gestione del social marketing mix da un’unica piattaforma. Marketing mix che si arricchisce di nuove funzioni predittive. L’idea è aiutare i professionisti del marketing a sfruttare meglio le enormi quantità di dati storici per prevedere i risultati futuri. Come? Fornendo sostanzialmente 3 cose: un’analista virtuale che rileva le metriche che presentano anomalie da investigare; un algoritmo (frutto dell’acquisizione di Efficient Frontier) usato per prevedere i risultati delle campagne e sviluppare modelli di media mix dal ritorno più elevato; una dashboard per cambiare le metriche all’interno di scenari “what-if” per osservare l’impatto potenziale dei cambiamenti. Il terzo tassello è Web Experience Management, la soluzione di Adobe che integra al suo interno un sistema di content management (per la pubblicazione di contenuti), il supporto per le applicazioni mobili in HTML5 e funzioni di Digital Asset Management (per la creazione e riutilizzo di rich media). V.Z.

Per la cinese Huawei l’Italia è attualmente il terzo mercato europeo dopo Spagna e UK, ma è candidato alla prima posizione, dato che quest’anno ci si attende una crescita pari al 40%

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tro della vita digitale delle persone: non è importante quale dispositivo si utilizza, ma come e dove». Alcatel Lucent Enterprise affronta i due aspetti della trasformazione: quello infrastrutturale, con una nuova famiglia di Lan switch in grado di identificare non il dispositivo, ma l’utente, assegnandolo ad aree della rete, e assegnando banda e priorità in base alle app utilizzate dagli utenti (Application Fluent Network). Il secondo aspetto è quello delle applicazioni, ovvero la suite Open Touch, piattaforma che abilita la collaborazione e che nella più recente release, premiata a Interop 2012, consente di trasformare un iPad in una soluzione completa di comunicazione aziendale.


Brevi dalle aziende

Nokia Siemens Network: smartphone, allarme sicurezza Sono molte le motivazioni che stanno facendo emergere il bisogno di portare la sicurezza anche sugli smartphone, come già da tempo avviene per i pc e le infrastrutture di rete aziendali. Migliaia i dispositivi persi e rubati ogni giorno, dati aziendali che non sono protetti, informazioni sensibili come quelle delle carte di credito utilizzate per il Mobile Commerce, e una diffusione crescente che alletta i malintenzionati a sviluppare malware. «Oggi solo il 23% degli smartphone è protetto, contro l’89% dei pc – evidenzia Thorsen Schneider, Head of Security Business di Nokia Siemens Network, specialista nella banda larga mobile che attraverso le infrastrutture utilizzate dagli operatori in tutto il mondo serve 3,5 miliardi di utenti - . Gli utenti sono consapevoli dei rischi ma poi non se ne curano, perché non vogliono complicarsi la vita: basta pensare che solo il 50% usa la password sullo smartphone. Il trend del Bring Your Own Device impone alle aziende di proteggere i dati aziendali. I file persi hanno un costo: stime di-

Microsoft e Telecom Italia insieme per il Cloud alle PMI

cono che in media le aziende italiane hanno speso 2 milioni di euro per dati persi, pari a 78 euro per file». Secondo l’azienda, quella della security è una grande opportunità per gli operatori mobili, che sono in una posizione ideale per poter farsi carico del problema per conto delle aziende, soprattutto le PMI. «C’è grande fermento in questo momento. Gli operatori stanno valutando le strategie e scegliendo i fornitori, molti hanno già lanciato il servizio e altri seguiranno quest’anno nel 2013», ha affermato l’esperto di Nokia Siemens Network, che ha messo a punta una proposta tecnologica e di servizio ad hoc per le nuove esigenze. Le soluzioni di security fornite dagli operatori hanno il vantaggio di non gravare sulle potenza e sulla batteria limitata del device. Si tratta di servizi offerti a canone mensile, che forniscono Device Management, possibilità da remoto di bloccare il dispositivo perso e cancellare i dati, gestione delle policy, localizzazione, antivirus, personal firewall.

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Telecom Italia e Microsoft Italia uniscono le forze per favorire lo sviluppo digitale delle piccole e medie imprese nazionali attraverso la diffusione del cloud computing. L’obiettivo è cambiare il paradigma della vendita: non più prodotti tradizionali, ma servizi, con la condivisione della catena del valore con il cliente, che spende meno e può accendere a una ampia gamma di soluzioni, inclusa la connettività. Le due aziende hanno infatti siglato un accordo che sancisce l’avvio del nuovo progetto Prospettiva Impresa, che prevede la creazione di un canale

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commerciale congiunto all’interno della rete di partner IT IS - Information Technology Impresa Semplice - che Telecom Italia dedica alle PMI, in grado di offrire un ampio portafoglio di soluzioni IT basate sull’infrastruttura di cloud computing di Telecom Italia e sui sistemi operativi, le piattaforme e i software applicativi di Microsoft. «Siamo convinti che il cloud computing rappresenti un importante fattore di crescita per l’intero paese - ha affermato Marco Patuano, Amministratore Delegato di Telecom Italia -. Attraverso questa iniziativa Telecom Italia intende mettere i propri asset distintivi, comprendenti infrastrutture ICT,

piattaforme cloud e competenze, al servizio di quei professionisti dell’Information Technology che quotidianamente operano a fianco dei 4,5 milioni di PMI italiane, supportandole nel processo di informatizzazione».

Sas alla sfida dei Big Data

Siamo nel pieno dell’era dei Big Data e la vera sfida è governare l’intero processo di gestione dell’informazione portando alla luce ciò che è davvero rilevante ai fini del business. Su questi temi si è incentrato quest’anno il Sas Forum, appuntamento annuale organizzato a Milano dalla società, da 25 anni specializzata nel software e servizi di Business Analytics che continua la sua crescita sul mercato italiano anche in questo periodo di crisi. L’aumento del volume, della velocità e della varietà dei dati spesso supera la reale capacità delle aziende di gestirli ed elaborarli. La necessità di avere informazioni sempre più accurate sul cliente è sempre più urgente. Non si tratta solo di risolvere problematiche complesse, ma di farlo velocemente e in real time, incorporando gli Analytics nei processi aziendali. In questo orizzonte, gli High Performance Analytics (HPA) fanno la differenza: sono tecnologie in grado di creare significato dalla correlazione di dati provenienti da qualsiasi fonte. Soluzioni sempre più indispensabili per raggiungere quel livello di velocità, efficienza e precisione di cui il marketing ha e avrà sempre più bisogno. Sas ha recentemente lanciato una soluzione basata su tecniche evolute come il grid computing e l’elaborazione indatabase e in-memory. Innovazioni che permettono non solo di ottimizzare le risorse computazionali e fronteggiare qualsiasi picco imprevisto o pianificato, ma anche di fronteggiare necessità di espansioni future. A tutto vantaggio dei costi.



Cambio di poltrone

Maximo Ibarra - AD Wind

M

aximo Ibarra è stato nominato Amministratore Delegato di Wind Telecomunicazioni S.p.A., terzo operatore di servizi di telefonia mobile italiano per dimensioni, con oltre 21

Renato Orsenigo

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Presidente Nokia Siemens Networks Renato Orsenigo è stato nominato Presidente di Nokia Siemens Networks Italia S.p.A., specialista di livello mondiale della banda larga Mobile. Orsenigo apporta al team di vertice dell’azienda italiana la sua lunga esperienza nella gestione e conduzione delle risorse umane maturata in diverse aziende prevalentemente nel settore dell’ ICT. Dopo la laurea in legge all’Università Cattolica di Milano inizia la carriera nella funzione HR di Digital Equipment Italia. Passa poi in Compaq Italia e successivamente in Honeywell dove ricopre la carica di direttore delle Risorse Umane Italia, alla quale si sommano poi le responsabilità delle strategie HR per l’area sud europea e la nomina a rappresentante legale dell’azienda italiana. Nel 2007, infine, l’ingresso in Nokia Siemens Networks dove gli viene affidata la direzione HR prima per la sub-regione Sud Est Europa e poi per la sub regione Sud Europa, che comprende anche Spagna e Portogallo oltre ai Paesi compresi nell’area Sud Est (Italia, Grecia, Israele, Cipro, Malta e Albania). Più recentemente assume la direzione delle risorse umane dell’intera Regione Sud Europa alla quale appartengono anche i Paesi dell’area balcanica.

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milioni di abbonati, e importante fornitore di servizi di telefonia fissa, con oltre 3 milioni di clienti voce. La compagnia telefonica fa parte di VimpelCom, una delle società di telecomunicazioni più grandi al mondo, di cui Maximo Ibarra è stato contestualmente nominato membro del Management Board. Ibarra è entrato nel settore della telefonia mobile nel 1994, lavorando per Telecom Italia Mobile nella funzione marketing, prima di entrare in Omnitel/Vodafone nel 1996, dove è diventato Direttore

Marketing della Divisione Consumer. Nel 2000, è stato nominato Direttore commerciale di DHL International e nel 2001 è diventato Vice President Strategies & Business Development della Business Unit Servizi di Fiat Auto. Nel 2003 è entrato in Benetton Group nella veste di Global Vice President Marketing & Communication. Nel 2004 è tornato nelle telecomunicazioni come Direttore Marketing Mobile e quindi Direttore della Business Unit Consumer per la telefonia mobile e fissa in Wind.

Andrea Dossena

Vice Presidente EMEA CA Technologies

A

ndrea Dossena è stato nominato Vice President of Growth Markets & Partner Sales per il mercato EMEA di CA Technologies, società di software e soluzioni per la gestione dell’IT. Dossena proviene da Postecom - la società d’innovazione tecnologica del Gruppo Poste Italiane specializzata nello sviluppo, nella gestione e nell’integrazione di servizi Internet, Intranet e di Certificazione Digitale -, dove rivestiva il molteplice ruolo di direttore vendite e di canale e di product marketing manager. Precedentemente il manager ha lavorato per otto anni in Microsoft Italia, ricoprendo per ultimo la ca-

rica di direttore vendite e customer marketing manager per il mercato Corporate Accounts. Nella sua nuova posizione, Dossena sarà in forza alla sede di Morges nella Svizzera francese e avrà la responsabilità del Mid-Market, sviluppando la collaborazione con la rete dei partner.



OGNI E S IG E NZ A DI M O NI TO R AG GI O A MBI E NT AL E POTRA’ TROVARE UNA SOLUZIONE CHE DIVENTERA’ UNA N U O VA APP LI CA ZIO NE

• ATE NE – GR ECIA MONITORAGGIO INCENDI BOSCHIVI • C ASTELFUSAN O – RO MA – ITALIA MONITORAGGIO E PREDIZIONE INCENDI BOSCHIVI, OLTRE 1000 SENSORI IN CA MPO

• SAN N IC OLA O – MON CENISIO MONITORAGGIO DIGA E BACINO SAN NICOLAO GESTITA DA ENEL PRODUZIONE SPA • ATE NE – GR ECIA MONITORAGGIO FLUSSI FOGNARI CITTADINI • BERG AMO –ITALIA MONITORAGGIO PORTATA RETE FOGNARIA

• TOR INO – ITALIA OTTIMIZZAZIONE CONSUMI ENERGETICI POLITECNICO DI TORINO

• TR ENTO – ITALIA MONITORAGGIO DELLA QUALITA’ DELL’ARIA ATTRAVERSO RILEVAZIONE DI DIVERSE TIPOLOGIE DI GAS

MONITORAGGIO E PREDIZIONE INCENDI BOSCHIVI

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