Wireless 26

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dicembre | 2012

COVER STORY

Pagamenti elettronici, innovazione necessaria per il Paese

Intervista a Massimo Arrighetti, Amministratore Delegato di SIA

INTERVISTA

Da Auchan si fa la spesa con lo smartphone Il CIO Marino Vignati racconta l’evoluzione del self scanning

OSSERVATORI

L’eCommerce diventa Mobile

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Sempre più numerosi gli italiani che acquistano on line da cellulare. Una ricerca del Politecnico di Milano


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SOMMARIO 26 | 2012

EDITORIALE 5 Nuovi modi di lavorare che aiutano il Paese a crescere di Manuela Gianni

cover story 8 Pagamenti elettronici, un’innovazione necessaria per il Paese Intervista a Massimo Arrighetti, Amministratore Delegato di Sia

di Manuela Gianni

approfondimenti 12 focus cio

Da Auchan si fa la spesa con lo smartphone

di Manuela Gianni

16 osservatori

L’eCommerce va sullo smartphone

di Alessandro Perego e Riccardo Mangiaracina

20 osservatori

Pagamenti e servizi NFC, si moltiplicano le iniziative

di Valeria Portale e David Melazzi

26 scenari

4G, ecco le novità che ci aspettano nei prossimi mesi

di Alessandro Longo

28 INTERVISTA doppia

Mobyt cresce e sbarca in America

di Manuela Gianni

32 speciale

Mob App Awards @ Smau Milano

di Andrea Ferretti

Cesare Alippi (Politecnico di Milano), Federico Barilli (Confindustria Digitale), Luigi Battezzati (Politecnico di Milano), Ugo Biader Ceipidor (Università La Sapienza), Massimo Bolchini (Indicod-Ecr), Carlo Alberto Carnevale Maffè (Università Bocconi), Carlo Maria Medaglia (Università La Sapienza), Massimo Merlino (Università di Bergamo), Stefano Novaresi (Gruppo Comifar - Consorzio Dafne), Emilio Paolucci (Politecnico di Torino), Andrea Rangone (Politecnico di Milano), Francesco Sacco (Università dell’Insubria-SDA Bocconi) Hanno collaborato a questo numero Luigi Alicante, Romina Arata, Paola Capoferro Ronchetta, Andrea Ferretti, Luigi Ferro, Alessandro Longo, Angela Malanchini, Riccardo Mangiaracina, Mario Maschio, David Melazzi, Emanuela Pala, Valeria Portale, Marta Valsecchi, Vincenzo Zaglio Direttore responsabile Manuela Gianni manuela.gianni@wireless4innovation.it pubblicità mara.perego@wireless4innovation.it abbonamenti abbonati@wireless4innovation.it Tel. +39 (02) 3657 8869 wireless4innovation è una testata di ICT and Strategy S.r.l. Via Schiaffino, 25 - 20158 Milano Rivista trimestrale distribuita in abbonamento Copyright © 2000. Testi e disegni: riproduzione vietata. Registrazione presso il Tribunale di Milano.

rubriche

publiredazionali

6 40 44 47 52 55 58 60 66

25 Wolters Kluwer Italia 37 modomodo 39 Extra.it

Ricerche dal mondo RFId e Internet of Things Mobile Internet & App Mobile Marketing & Service Smart Working Wireless Supply Chain Eventi e formazione Brevi dalle aziende Cambio di poltrone

Comitato Scientifico Presidente: Alessandro Perego (Politecnico di Milano)

Autorizzazione N° 55 del 23-01-2008 Iscrizione presso il R.O.C. Registro degli Operatori di Comunicazione al n. 16446 Grafica e impaginazione ADM Studio Sas - Cologno Monzese (MI) Stampa Arti Grafiche Amilcare Pizzi Spa - Cinisello B. (MI) Immagini: copyright Thinkstock Associato a

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editoriale di manuela Gianni

Nuovi modi di lavorare che aiutano il Paese a crescere

N

on c’è bisogno di scomodare i sociologhi per capire che le modalità di lavoro, nella gran parte delle professioni, sono profondamente cambiate nell’arco di pochi anni. E che la più importante leva del cambiamento, con il diffondersi dell’economia della conoscenza e del knowledge work, è la diffusione ormai capillare della tecnologia digitale, che con gli smartphone, i tablet e i notebook ci accompagna in ogni momento della giornata. È una spinta che arriva dal basso e che ha il potere di abbattere le barriere del tempo e dello spazio, liberando i lavoratori dai vincoli che in passato hanno tenuto rigidamente separate la vita privata e quella professionale. A vantaggio di tutti, ma con effetti più marcati sui comportamenti delle donne e dei giovani nativi digitali. Per le imprese, affrontare e gestire questo cambiamento è una grande occasione per liberare energia creativa nelle persone e, così, creare più valore: sempre più spesso, infatti, si rivelano di successo proprio quelle organizzazioni che dimostrano la loro capacità di abbandonare modelli ancorati al passato, creando condizioni di lavoro che permettano di rispondere contemporaneamente a nuovi obiettivi di business e alle esigenze delle persone. Ma non è un passaggio semplice, perché significa trasformare stili di lavoro consolidati nel tempo, e quindi policy organizzative, cultura del top management e in definitiva i comportamenti e le abitudini. La School of Management del Politecnico di Milano ha provato a tracciare un quadro della situazione italiana, coinvolgendo oltre 200 tra C-Level e Executive IT, HR e delle principali Line of Business delle principali imprese operanti in Italia,

focalizzandosi in particolare su tre aspetti che, insieme, definiscono il profilo del cosiddetto “Smart Working”: l’emergere di nuove modalità di lavoro basate sulla flessibilità dello spazio e dell’orario di lavoro, il supporto dato dagli strumenti ICT e il cambiamento degli spazi fisici all’interno delle imprese, per supportare al meglio l’evoluzione organizzativa. Quello che emerge è che nel nostro Paese ci sono sì esempi virtuosi, che confermano in pieno il successo di un approccio innovativo, ma nella maggior parte dei casi esaminati i modelli di organizzazione del lavoro restano ancora ingessati in schemi ormai obsoleti, che non prendono cioè i considerazione principi quali la collaborazione, l’autonomia e la flessibilità nella scelta degli spazi e delle metodologie di lavoro, la valorizzazione dei talenti, la responsabilità e l’innovazione diffusa. Nonostante l’ampia disponibilità di tecnologie ICT, dalla ricerca emerge che oggi solo il 5% dei lavoratori italiani può essere definito “Smart Worker”. Eppure, è proprio da queste persone che potrebbe arrivare quell’energia necessaria per spingere la crescita economica e culturale dell’Italia. Si stima, infatti, che l’adozione massiccia di modelli di Smart Working porterebbe consistenti benefici per il Sistema Paese: a fronte di un aumento di produttività medio del 25% per lavoratore, si avrebbe un beneficio in termini di costo del lavoro per 1,7 miliardi di euro, risparmio di tempo e denaro per i dipendenti, riduzione di emissioni CO2. L’innovazione del lavoro può dunque dare un grande contributo per migliorare la competitività, la produttività e la capacità di innovazione delle imprese e delle Pubbliche Amministrazioni. E chi lo ha già fatto, può confermare non solo che è possibile, ma soprattutto che i risultati positivi sono evidenti.

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a cura di Andrea Ferretti

Ricerche dal mondo

Samsung si conferma n.1 del mercato smartphone mondiale

N

el terzo trimestre 2012 sono stati venduti 157 milioni di smartphone a livello mondiale. Di questi, 56,3 milioni erano prodotti Samsung, che consolida così la sua posizione di forte leadership sul mercato, con un netto vantaggio sulla rivale Apple che ha registrato vendite per 26,9 milioni di dispositivi. Fondamentale nel successo del colosso coreano è stato il ruolo del nuovo Galaxy S3, top di gamma dell’azienda, che ha venduto circa 18 milioni di pezzi nel periodo d’analisi. In generale, secondo gli analisti di Juniper Research, Samsung si è di-

mostrata capace di comunicare a livello globale il valore del proprio brand, sfruttando in maniera ottimale la popolarità del sistema operativo Android per aggredire il mercato con device in ogni fascia di prezzo. Per Apple è comunque prevista una ripresa in seguito al periodo natalizio, favorita dal rinnovato portafoglio aziendale che include iPhone 5 e iPad Mini. Fino ad ora ZTE ha venduto 20 milioni di dispositivi nel corso dell’anno, e le sue performance nel terzo trimestre hanno superato quelle di Nokia e RIM. I dispositivi Windows Mobile targati Nokia, elogiati da

Record di vendite per l’azienda coreana nel terzo trimestre. Nokia è in stallo mentre performa bene LG. Ma ora c’è Windows 8 analisti e critici ma non in maniera apprezzabile dal pubblico, devono ancora costruirsi un consenso sul mercato. L’azienda finlandese ha infatti venduto solo 6,3 milioni di dispositivi in questo trimestre, il 63% in meno di quelli che aveva venduto nello stesso trimestre lo scorso anno. Tra i motivi, figura sicuramente l’attesa da parte del pubblico dei nuovi dispositivi con Windows

Vendite di smartphone: Samsung, Apple e Nokia QI-Q3 2012 60 52,1

56,3

50

Fonte: Juniper Research

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Unità vendute (milioni)

46,9 40 35,1 30 26,9 26

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10,2

11,9

6,3 0

Q2

Q1 Samsung

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Apple

Q3 Nokia

8 a bordo. Rimane ora da vedere come verranno accolti gli smartphone basati sul nuovo sistema operativo prodotti da Nokia, Samsung e HTC, presentati dall’amministratore delegato di Microsoft Steve Ballmer nel corso di un evento tenutosi a San Francisco lo scorso 30 ottobre. I risultati ottenuti da RIM mettono invece a nudo i problemi che l’azienda canadese incontra da qualche anno a questa parte, con 7,7 milioni di dispositivi venduti nel periodo di riferimento. Nel frattempo, i competitors di Samsung sul fronte Android – tra cui Motorola e HTC - continuano a non destare grande preoccupazione per la casa coreana. Risultati di rilievo, invece, per LG, che con questo trimestre segna una crescita del 24% sul precedente e una vendita record di 7 milioni di device. Performance interessante, anche se - nell’opinione degli analisti - affinché questa si trasformi in un presidio di mercato stabile, è necessario che l’azienda lavori sul proprio posizionamento tra i telefoni di fascia media, così da migliorare i profitti ed affrontare i competitor Huawey, Motorola e HTC.


Sicurezza dei dispositivi mobili, sale l’allerta Android e Symbian i più bersagliati dal malware I malware per Android continuano a dominare il panorama delle minacce ai dispositivi mobili, anche se quelli per Symbian non sembrano destinati a sparire ancora per un po’ di tempo. Questo quanto emerge dall’ultimo Mobile Threat Report elaborato da F-Secure relativamente al terzo trimestre del 2012. Nel periodo di riferimento sono stati segnalati oltre 51.000 casi di malware Android, un numero 10 volte superiore rispetto a quanto indicato nel Q2, il 66% di tutte le applicazioni maligne per dispositivi mobili. Di questi sono state individuate 42 nuove famiglie e varianti rispetto a quelle esistenti, ciò nonostante la creazione di Bouncer da parte di Google, una tecnologia che scansiona le applicazioni su Google Play Apps per individuare possibili malware prima del download da parte dell’utente. Sempre nel trimestre, sono state individuate 21 nuove famiglie e varianti di applicazioni Symbian maligne, con una crescita del 17%

rispetto al trimestre precedente. Sebbene i dispositivi basati sul sistema operativo abbandonato da Nokia costituiscono solo il 4,4% del mercato globale, le minacce ad esso relative raggiungono circa il 30% dei malware in circolazione. La maggior parte delle minacce per Symbian ha origine in Cina e hanno l’obiettivo di prendere il controllo del dispositivo per inviare SMS allo scopo di trarre profitto. Secondo i Laboratori di F-Secure, i malware per Symbian saranno attivi ancora per diverso tempo dal momento che molti utenti, particolarmente nei paesi in via di sviluppo, continuano ad utilizzarlo. Il 70% delle minacce nel terzo trimestre è costituito dai Trojan, che rappresentano ancora la tipologia principale di malware. Si tratta di applicazioni malevole che una volta installate sul dispositivo aprono un “buco” nel sistema, permettendo ad esterni di eseguire operazioni e sottrarre dati.

Il buono sconto va su Mobile

I

l numero di consumatori che riceverà coupon promozionali sul proprio telefono cellulare aumenterà del 30% nel corso del 2013, raggiungendo più di 500 milioni di persone. Le campagne coupon veicolate su telefoni cellulari avranno inoltre un notevole successo: dopo un iniziale periodo di rodaggio, nel 2016 il tasso di adesione medio (redemption rate) registrato da queste iniziative si attesterà intorno all’8% - valore nettamente più alto di quanto ottenuto fino ad oggi con il formato cartaceo - e saranno 600 milioni gli utenti che li useranno regolarmente, generando vendite per 43 miliardi di dollari a livello globale. Sono dati estremamente positivi quelli forniti dal report di Juniper Research, in cui si mostra che la crescita avverrà principalmente in

Nord America e in Europa Occidentale. I pionieri in questo campo sono stati i Paesi del Far East e la Cina, dove negli ultimi anni si è verificato un vero boom che ha portato, per esempio, l’App Dianping – che offre un servizio di couponing – a registrare 40 milioni di download sul mercato cinese. Secondo gli analisti il successo verrà inoltre alimentato dalla crescente integrazione con i social network e del conseguente modello virale di diffusione. Anche il recente lancio di Passbook da parte di Apple - un’App che consente di immagazzinare coupon, biglietti di viaggio, ticket, tessere fedeltà e carte di pagamento in un “borsellino virtuale” sul proprio dispositivo - funzionerà da catalizzatore, spingendo la diffusione. Sono diversi gli operatori che già

stanno muovendosi in questa direzione: Valassis, un provider di servizi di marketing che opera negli USA, ha recentemente lanciato “Red Plum Social Savings”, un’App per distribuire coupon basata sulla piattaforma di Facebook, e altri, come Codebroker, Eagle Eye, Yowza! e Valpak hanno creato delle App o siti Mobile per erogare coupon basandosi sulla nuova piattaforma di Apple. E qualcosa si sta iniziando a fare anche in Italia, dove Pittarello, noto retailer di calzature, ha attivato un sistema per smartphone iPhone e Android (basati rispettivamente su Passbook e PassWallet) che permette ai clienti di scansionare un codice QR all’interno dei negozi per ottenere un buono sconto e salvarlo sul proprio dispositivo. Per redimerlo è sufficiente mostrarlo in cassa.

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Cresce in tutto il mondo l’interesse di aziende e consumatori per la versione per cellulare dei coupon promozionali


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cover story

Pagamenti elettronici

un’innovazione necessaria per il Paese

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abitudine degli italiani a utilizzare il contante per pagamenti anche di importo rilevante è motivo di stupore per molti stranieri che visitano il nostro Paese. Se negli Stati Uniti e in gran parte dell’Europa usare le carte è la normalità, da noi resta ancora un’eccezione per un’ampia fascia della popolazione. Un ritardo che non è solo un curioso fatto di costume, ma un importante limite allo sviluppo del Paese: la gestione del contante, infatti, ha un costo significativo, oltre al fatto che la circolazione di banconote di grosso taglio è spesso sinonimo di attività poco lecite. Cosa fare, dunque? Ne parliamo con Massimo Arrighetti, Amministratore Delegato di Sia, Gruppo presente oggi in 40 Paesi e specializzato nelle aree dei pagamenti, della monetica, dei servizi di rete e dei mercati dei capitali. La società è impegnata a spingere l’innovazione nei servizi di pagamento e punta in particolare sullo sviluppo del Mobile Payment e della tecnologia NFC (Near Field Communication), soluzioni pratiche e veloci che consentono di ridurre l’utilizzo del contante e semplificare la vita dei cittadini. Il nostro Paese è in ritardo nell’uso della moneta elettronica, nonostante la diffusione delle carte di

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pagamento sia in costante crescita. Qual è la situazione? Il contante rimane lo strumento più utilizzato nella vita quotidiana: se 50 o anche 100 euro nel portafoglio per un italiano sono pochi, all’estero è normale tenere in tasca pochi spiccioli. Questo perché le carte hanno da tempo sostituito il contante, mentre in Italia stanno andando a sostituire l’assegno, che va scomparendo. Da una nostra recente indagine è emerso che il 21% degli italiani usa esclusivamente il contante, mentre il 62% della popolazione utilizza occasionalmente le carte

di debito, credito o prepagate. Ma c’è anche un 19%, perlopiù giovani, che si dichiara ben disposto ad effettuare pagamenti con il cellulare. Eppure i POS sono piuttosto diffusi… Abbastanza, molti esercizi commerciali, i ristoranti, gli alberghi non possono farne a meno. Ma molti altri spesso non li hanno, ad esempio gli studi medici. In generale, comunque, la gente li usa poco. C’è la percezione errata che l’uso della carta porti vantaggio solo a banche e fisco, che


di manuela gianni

Qualche tentativo di arginare l’uso del contante da parte delle istituzioni c’è stato, come il provvedimento del Governo Monti che ha vietato i pagamenti cash superiori ai 1000 euro. Che effetto ha avuto? Non sappiamo se c’è una vera corrispondenza di causa-effetto. I nostri dati evidenziano dal secondo trimestre di quest’anno un aumento del numero delle transazioni con carta del 15% rispetto al 2011, ma sono aumentate anche le somme prelevate al bancomat. La via dell’obbligo da sola non basta, occorre agire anche con gli incentivi. E in che modo si potrebbe incentivarne l’uso? È importante che vengano evidenziati i vantaggi che derivano dalla moneta elettronica, creando al contempo meccanismi premianti per chi la usa. Faccio alcuni esempi concreti: si potrebbe permettere di detrarre automaticamente dalle tasse le spese mediche pagate con il POS oppure consentire agli esercenti di fare in automatico la dichiarazione IVA, semplificandogli la vita. Ancora, si potrebbe introdurre nella PA l’uso di carte abilitate solo per certi usi, ad esempio per l’acquisto carburante: si avrebbe un riscontro immediato di come viene usato il denaro pubblico. Quali sono i vantaggi che i cittadini ne avrebbero? Nel medio-lungo periodo l’uso della moneta elettronica conviene a tutti, perché innesca una spirale virtuosa che in definitiva porterebbe a ridurre l’imposizione fiscale e non è solo una questione di emersione del

L’uso della moneta elettronica non solo garantisce servizi di pagamento più sicuri e comodi, ma contribuisce alla competitività e alla diffusione della cultura della legalità nel Paese. L’Italia è molto indietro, ma si potrebbe intervenire da subito senza grandi investimenti. Mentre si diffondono le carte contacless e il Mobile payment sommerso. Si pensi ai costi di produzione, trasporto e custodia delle banconote, che gravano sul sistema Paese. Per l’esercente, poi, contante o assegno vuol dire rischio di falso, scoperto, furto, rapina e quindi i costi di assicurazione, telesorveglianza, trasporto valori. Nessuno mette in conto questi costi quando fa i confronti.

Alla PA spetta in questo contesto un ruolo propulsore per la diffusione della moneta elettronica. Da dove si potrebbe iniziare? Nella PA oggi serve spingere l’innovazione di processo e organizzativa, verso la semplicità. Le tecnologie ci sono e non servono investimenti colossali: basterebbe utilizzare le infrastrutture che sono già a disposizione.

Massimo Arrighetti Classe 1957, una laurea presso l’Università Bocconi, Massimo Arrighetti è Amministratore Delegato di SIA da maggio 2010. Inizia la sua carriera nel 1981 in IBM come Sistemista e Addetto Commerciale nell’area dei grandi clienti industriali e nel 1986 entra in McKinsey & Company come Consulente fino ad assumere la responsabilità di Senior Partner, gestendo numerosi progetti strategici per il settore bancario in Italia e all’estero. Diviene anche membro attivo della “Practice” McKinsey bancaria e uno dei fondatori della “Practice” di Information Technology per le istituzioni finanziarie. Nel 1998 Arrighetti passa in Poste Italiane come Direttore di Divisione di Banco Posta e el 2002, entra in Banca Intesa come Responsabile Divisione Rete.

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chi la usa venga tracciato nelle sue attività. Alcuni si giustificano per via delle commissioni ma il problema non è la percentuale di commissione, che poi su volumi elevati scende di molto. Il problema vero è che chi non ha il POS non fa neanche la ricevuta o la fattura.

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cover story infrastrutture che sono già disponibili... Esatto, credo sia necessario iniziare a pensare in modo diverso. Una buona occasione potrebbe essere il progetto per la carta d’identità digitale. Se si parte da zero i costi rischiano di essere proibitivi. Se invece qualcuno pensasse che aziende come la nostra già oggi gestiscono in modo sicuro e protetto 63 milioni di carte con miliardi di accessi all’anno da una rete di centinaia di migliaia di terminali fissi e mobili… Ogni cittadino, ad esempio, paga una serie di adempimenti: l’Imu, la Tarsu, la mensa scolastica, le multe, il ticket sanitario... Oggi ogni ente nella PA richiede una modalità diversa: il Rav, il mav, il bollettino postale. A volte è anche necessario farsi i calcoli e pagare il commercialista. Il primo passo potrebbe essere la creazione di un sistema che raccolga tutti questi adempimenti e li renda gestibili via Internet. Immagini di collegarsi a un sito sicuro, ad esempio quello della sua banca, di avere con un solo link la visibilità di tutti i pagamenti con le relative scadenze e di poterli effettuare con un click!

Ma bisogna mettere a fattor comune tanti sistemi diversi, non è un progetto costoso e lungo? No, è qui l’errore, non servono decenni e miliardi. Utilizzando le strutture già esistenti bastano i tempi di un governo e con un costo di pochi spiccioli per transazione tutto questo sarebbe possibile. La PA ha tutte le informazioni che servono tant’è che alcune amministrazioni centrali e locali si stanno già muovendo. Il problema è il caos organizzativo e burocratico della PA: tutti vogliono fare tutto e ognuno per sè. Quindi è importante in questo momento storico fare leva sulle

In Ungheria una capillare rete per le carte contactless

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Alla fine del 2011, SIA Central Europe - la società con sede a Budapest che ha il ruolo di hub del Gruppo nell’Europa centrale - ha completato la realizzazione della rete di accettazione contactless per SPAR Hungary che è stata la prima catena retail a dotarsi di un’infrastruttura così innovativa. Si tratta del più grande network con tecnologia contacless in Ungheria, con 2.500 POS attivati in circa 3 mesi in 400 punti vendita del paese, ed uno dei più estesi dell’Europa centro-orientale.Ciò ha permesso di effettuare pagamenti di importo contenuto tramite MasterCard PayPass e Maestro PayPass in modalità “tap&go”, senza cioè digitare il PIN. Sia Central Europe ha inoltre supportato l’iniziativa che ha consentito di dotare i terminali POS della banca K&H con tecnologia contactless e di gestire la prima transazione di pagamento in Ungheria tramite carta VISA Paywave.

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Sia è impegnata in diversi progetti innovativi, con l’utilizzo di carte contactless e di cellulari NFC. Quali prospettive di diffusione immaginate per queste soluzioni? In Italia inizia a esserci un discreto numero di POS per le carte contactless che offrono ancora più sicurezza delle carte con il chip, e questa stessa infrastruttura può essere utilizzata per il Mobile Payment. L’evoluzione tecnologica è rapidissima, ma i processi di adozione sono lenti: per i ragazzi di oggi è normale utilizzare il cellulare, le premesse ci sono, ma ci vorrà qualche anno, e il Mobile Payment si affermerà solo se è più comodo e più sicuro della carta. Immagini App dove ognuno potrà vedere a colpo d’occhio lo stato dei propri pagamenti, utilizzare servizi di couponing, circuiti di sconti ecc. La sfida per noi è realizzare un servizio di pagamento veloce, facile e sicuro. Rispetto ad altre sperimentazioni in corso che sono verticali, legate a un singolo operatore, la soluzione di Mobile Payment che proponiamo noi è aperta a tutte le banche con tutti gli operatori. Grazie a Sia, infatti, è possibile virtualizzare la carta di pagamento sulla sim del cellulare per effettuare transazioni contacless presso i punti vendita abilitati con tecnologia NFC. Hanno già aderito BNL-Gruppo BNP Paribas, che ha in corso un pilota, oltre a Vodafone e 3. Tra circa un anno scadrà il termine ultimo per la conformità SEPA, la nuova area unica dei pagamenti in


Pagamenti elettronici, un’innovazione necessaria per il Paese euro. A che punto siamo? E quali saranno i vantaggi? Oggi le banche europee utilizzano una decina di sistemi di pagamento diversi: la standardizzazione renderà i servizi più efficienti agevolando la gestione degli ordini di pagamento internazionali e nazionali. L’area unica dei pagamenti in euro è stata creata per consentire a cittadini, imprese, pubbliche amministrazioni di effettuare e ricevere pagamenti in modo armonizzato, utilizzando strumenti comuni, come bonifici, addebiti diretti e carte di pagamento, con la stessa facilità e sicurezza su cui si può contare nel proprio contesto nazionale. È un grande vantaggio per le imprese, ma c’è ancora una certa inerzia al cambiamento: le banche sono pronte, le imprese non ancora, ma non credo che ci siano elementi tecnici per far slittare la data. SIA ha messo a punto un’offerta ad hoc che consente alle imprese di adeguarsi da subito alla SEPA senza dover cambiare i sistemi che oggi utilizzano.

Il Gruppo SIA Sia è leader europeo nella progettazione, realizzazione e gestione di infrastrutture e servizi tecnologici, dedicati alle Istituzioni Finanziarie e Centrali, alle Imprese e alle Pubbliche Amministrazioni, nelle aree dei pagamenti, della monetica, dei servizi di rete e dei mercati dei capitali. Il Gruppo Sia è attualmente presente in circa 40 Paesi e opera anche attraverso società controllate in Belgio, Ungheria e Sud Africa. Con 8,1 miliardi di transazioni annue relative a carte, incassi e paga-

menti, 63 milioni di carte gestite e 22,3 miliardi di transazioni sui mercati finanziari, SIA trasporta in rete 11,2 mila miliardi di byte di dati. Il Gruppo si compone di sette società: la capogruppo Sia, le italiane Pi4Pay (servizi per Payment Institution), RA Computer (soluzioni di tesoreria per banche, imprese e PA) e TSP (servizi di payment collection per aziende e PA), SiNSYS (card processing) in Belgio, Perago (infrastrutture per banche centrali) in Sudafrica e Sia Central Europe in Ungheria.

Pagare gli acquisti on line con un bonifico direttamente dal proprio home banking, senza dunque inserire i dati della carta di credito ma solo le credenziali di accesso della propria banca. È il nuovo servizio MyBank che partirà nel 2013 e che vede Sia coinvolta nello sviluppo dell’infrastruttura tecnologica che metterà in comunicazione gli esercenti online e le banche aderenti a MyBank, minimizzando i costi di sviluppo e di gestione delle applicazioni di accesso e i tempi di implementazione. Si tratta di un’iniziativa paneuropea gestita da EBA Clearing e nata su richiesta delle associazioni di eCommerce, che puntano a rendere più sicure e semplici le operazioni di acquisto. In questo modo, infatti, i consumatori potranno utilizzare le procedure che già conoscono, perché vengono dirottati direttamente sul proprio conto corrente, non devono usare la carta di credito e nemmeno registrarsi a PayPal. I vantaggi ci sono anche per il merchant, perché viene ridotto notevolmente il rischio di truffa: in questo modo, infatti, è la banca a identificare il cliente, che non potrà più disconoscere l’ordine.

Si tratta di una leva strategica che può contribuire all’aumento delle operazioni di e-commerce, come dimostra anche l’iniziativa lanciata in Olanda dove il sistema domestico iDeal, basato su bonifico online, è accettato dal 90% degli esercenti virtuali ed è lo strumento di pagamento preferito dai consumatori. In concomitanza con l’avvio della nuova piattaforma, chiamata “e-Convergence”, Sia sta già studiando le possibili evoluzioni del nuovo servizio per renderlo accessibile tramite altri dispositivi, come ad esempio smartphone e tablet, e per aggiungere ulteriori funzionalità. Infatti, con MyBank anche l’addebito diretto delle bollette sul conto corrente bancario potrebbe risultare decisamente più facile e immediato: basterebbero pochi click per pagare, in tempo reale e senza doversi recare in banca o alla posta, le utenze dal proprio home banking.

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Con MyBank l’eCommerce diventa più semplice e sicuro


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focus CIO

Da Auchan si fa la spesa con lo

M www.wireless4innovation.it

arino Vignati, manager con una lunga esperienza nel mondo della grande distribuzione, è il Direttore Sistemi Informativi di Auchan, la nota insegna presente in Italia dall’89 e che oggi opera nel nostro paese con 51 punti vendita. A lui è affidato il compito di introdurre negli ipermercati servizi innovativi con un duplice obiettivo: migliorare sempre più la shopping experience dei clienti e, al contempo, permettere all’azienda di recuperare efficienza. A Vignati abbiamo chiesto, in particolare, di raccontare in quale contesto e con quali obiettivi è stato lanciato il servizio Cassa Express, la nuova iniziativa di self scanning basata sullo smartphone dei clienti. Dott. Vignati, su cosa si focalizzano le iniziative di innovazione di Auchan in questo periodo?

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La catena di ipermercati ha lanciato il servizio che permette ai clienti di effettuare il self scanning dei prodotti e di pagare alla cassa utilizzando il proprio cellulare. Basta scaricare un’App e registrarsi, fornendo una sola volta i dati della carta di credito Siamo impegnati soprattutto nel ridisegnare i processi operativi nei punti vendita per adeguarli alle mutate condizioni al contorno. Mi riferisco a quelle attività che richiedono l’utilizzo di terminali in radiofrequenza, quali la gestione delle promo, delle collezioni e del pricing: l’obiettivo è quello di realizzare un modello più reattivo e semplice. Stiamo anche rivedendo i processi di gestione dei magazzini e sviluppando nuove applicazioni

per migliorare la shopping experience dei clienti, in particolare nel self scanning. È recente il lancio di Cassa Express, la nuova soluzione di self scanning basata su smartphone. In cosa consiste e come si inserisce all’interno delle altre iniziative analoghe realizzate da Auchan? Siamo stati i primi in Italia, nel 2003, a introdurre il self checkout, che è oggi disponibile in 500 casse. Si tratta del servi-


di manuela gianni

Siamo partiti nel punto vendita di Piacenza un anno fa e ora lo stiamo attivando a Curno e Bergamo; nel 2013 estenderemo il servizio in tutti gli 11 punti vendita che già dispongono del self scanning. Il riscontro è stato positivo, anche perché abbiamo investito tempo e risorse per comunicare la novità ai clienti, come è sempre necessario per fare decollare le innovazioni tecnologiche: abbiamo affidato a delle hostess la promozione sul punto vendita. Vogliamo essere un’azienda dinamica e innovativa, al passo con i tempi, e sappiamo che questo viene molto apprezzato dai clienti. A volte è difficile

smartphone ta del supermercato, dove si trova il dispenser dei terminali di self scanning, abbiamo posizionato un QR Code che il cliente legge prima di iniziare la spesa per creare la connessione Wi-Fi al nostro server. A quel punto può iniziare a mettere i prodotti nel carrello: il codice a barre viene letto con la telecamera dello smartphone e con il tasto “più” acquisisce il prodotto. Viene visualizzata la descrizione, l’importo, l’eventuale sconto, il totale parziale ecc. Alla fine, esattamente come avviene con i terminali dedicati, viene letto un bar code che definisce la fine della spesa e, se non c’è una rilettura di controllo, che è casuale, il cliente può pagare in modalità self. Da quanto tempo è disponibile il servizio e che riscontro avete avuto?

notare l’innovazione all’interno degli assortimenti ma è molto facile notare l’innovazione nel modo di fare la spesa.

Marino Vignati Direttore Sistemi Informativi di Auchan

Prevedete ulteriori evoluzioni? Aggiungeremo un tassello, che è quello del pagamento della spesa con lo smartphone, anche quando non è effettuata con il self scanning. A Piacenza è già partito il progetto pilota: una volta registrato, il cliente viene identificato e non dovrà più usare la carta di credito evitando così la trasmissione di dati sensibili. Una volta terminata la spesa, basta recarsi in cassa, pagare l’intero importo con il proprio smartphone ed infine ottenere la ricevuta sul telefonino, uno scontrino virtuale. Inoltre, è prevista un’integrazione fra il self scanning e la shopping list dell’App: man mano che si acquistano i prodotti, questi vengono spuntati in automatico. Stiamo pensando anche a un servizio di localizzazione, cioè alla possibilità per il cliente di individua-

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zio che consente ai clienti, dopo aver fatto la spesa, di leggere il bar code dei prodotti del carrello in autonomia, pagando sempre in modalità self, con carte o contanti. Nel 2008 abbiamo introdotto il self scanning, con un terminale portatile che permette di leggere il barcode dei prodotti mentre si fa la spesa. Ultimo step è stata l’introduzione del self scanning per smartphone, con l’applicazione Cassa Express sviluppata da RetApps. Scaricando gratuitamente un’App iOS o Android, il cliente può utilizzare il proprio cellulare direttamente all’interno del punto vendita. All’entra-

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focus CIO Auchan Auchan, gruppo nato in Francia nel 1961 e presente in Italia dal 1989, costituisce una delle principali realtà della grande distribuzione. Con 58 ipermercati, di cui 51 a gestione diretta e 7 in franchising, Auchan è attiva in ben 12 regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Marche, Abruzzo, Lazio, Puglia, Campania, Calabria, Basilicata, Sicilia, Sardegna). Conta oltre 12mila collaboratori, il 98% dei quali è anche azionista. Nel 2011 gli ipermercati Auchan hanno emesso 83 milioni di scontrini raggiungendo 3,4 miliardi di euro di vendite sotto insegna. Nel mondo il gruppo è attivo in 12 paesi tra Europa Occidentale, Europa Orientale e Asia (Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Romania, Lussemburgo, Polonia, Ungheria, Ucraina, Russia, Cina, Taiwan) con 1399 punti vendita diretti tra Ipermercati (636) e supermercati (763) e 328 centri commerciali. Conta circa 270 mila dipendenti e un fatturato del gruppo nel 2011 di 44,4 miliardi di Euro.

re la collocazione di un prodotto all’interno del punto vendita.

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Come avete gestito gli aspetti della sicurezza? Ci sono due aspetti da considerare. Il primo è la necessità di controllare che qualche cliente non faccia il furbo, per esempio scansionando un prodotto analogo a quello acquistato ma con un valore più basso, e per questo abbiamo sul punto vendita bravi supervisori del self scanning, in grado anche di utilizzare le tecnologie e capaci di aiutare i clienti e indicargli la soluzione migliore. Dal punto di vista IT, invece, l’aspetto più delicato da gestire è stato quello della sicurezza del Wi-Fi. La copertura è già disponibile in tutti i punti vendita perché viene utilizzata dal nostro personale interno e su questa rete abbiamo riservato un canale al mondo self scanning, utilizzando un firewall e applicando tutti i criteri di sicurezza del caso. In questi servizi la parte più impegnativa da sviluppare è sempre il processo che c’è dietro. Avete sviluppato anche altre Mobile App per la clientela? Sì, oltre a Cassa Express abbiamo sviluppato un’App che fornisce ai clienti informazioni sui punti vendita, con la possibilità

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di creare shopping list, visualizzare le promozioni, essere guidati per arrivare al punto vendita più vicino ecc. Al momento sono in via di sviluppo diverse iniziative di Digital Marketing sul fronte del Mobile e del Social e l’anno prossimo faremo in modo che le informazioni che sono sul Web e sull’App siano collegate fra loro: pensiamo ad esempio alla possibilità di visualizzare un voucher digitale sullo smartphone e redimerlo direttamente in cassa. Come è organizzata la direzione Sistemi Informativi di Auchan e

come è strutturato il Sistema Informativo? Siamo 50 persone, tra sviluppo applicativo, tecnologie e infrastrutture, help desk, sicurezza, metodologie, cost accounting e sourcing. Il sistema informativo è in ambiente Unix/Linux, e prevede un sistema centrale e più sistemi locali dislocati nei punti vendita. Il sistema centrale, nella sede di Milanofiori, ospita le applicazioni di controllo di gestione, finanza e gestione del personale, il catalogo referenze, i fornitori, le promozioni, i prezzi e altre. Utilizziamo poi alcuni sistemi in outsourcing, in particolare per l’amministrazione, la contabilità, il pagamento fornitori e il payroll. Nei punti vendita abbiamo una infrastruttura basata su Unix utilizzata per ordini, reporting, promo ecc. Ci occupiamo anche dei Sistemi Informativi dei punti vendita in franchising, del servizio “drive” (il cliente fa l’ordine su Internet e poi passa a ritirare la spesa direttamente in macchina – ndr) e dei 35 distributori di benzina che abbiamo presso gli ipermercati. Inoltre, gestiamo il business dell’export dei prodotti italiani nei 13 paesi dove Auchan è presente, fra cui Cina, Russia, Romania.


Event ICT4EXECUTIVE SUPPORTA I PROPRI CLIENTI NELL’IDEAZIONE E NELL’ORGANIZZAZIONE DI EVENTI A VALORE RIVOLTI AD UN TARGET BUSINESS SELEZIONATO

BRIDGING THE GAP

Organizzazione di diverse tipologie di evento (tavola rotonda a porte chiuse, evento open, smart meeting, webinar, ecc.) in una formula “chiavi in mano”, a supporto delle attività di lead generation.

Executive

BETWEEN TECHNOLOGY & BUSINESS

Event Event BRIDGING THE GAP

BETWEEN TECHNOLOGY & BUSINESS

TO

R.S.V.P. |

g iu l ian o . f ain i@ ic t4 ex ec u tiv e. it

EVENT

L’ESPERIENZA DIVENTA MULTICANALE Strategie e strumenti per la creazione di valore KEYNOTE SPEAKER

Prof. Giuliano Noci

Ordinario di Marketing presso il Politecnico di Milano

PARTNER

WHEN

WHERE

08 Marzo 2011 10:00 – 13:00

Spazio Chiossetto Via Chiossetto 20, Milano

DESCRIPTION

AGENDA

ICT4Event, in collaborazione con Oracle, è lieta di invitarla alla tavola rotonda “L’esperienza diventa multicanale: strategie e strumenti per la creazione di valore” che si rivolge ad un numero selezionato di Responsabili Marketing delle maggiori imprese italiane. La tavola rotonda, presieduta dal Prof. Giuliano Noci della School of Management del Politecnico di Milano, si focalizzerà sui temi del Customer Experience Management e della Multicanalità, la cui valenza strategica si sta sempre più affermando all’interno di qualsiasi impresa, grazie all’evoluzione delle esigenze dei clienti, alla diffusione sempre maggiore di dispositivi mobili Smartphone, Tablet PC, Pad, ecc. - e alla possibilità per l’impresa di sfruttare soluzioni basate sui paradigmi del Web 2.0, che consentono una partecipazione attiva dei propri clienti nel processo di co-creazione del valore.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI

GIULIANO NOCI è ordinario di Marketing presso il Politecnico di Milano. Dal 2007, è opinionista del TG1, TG2, SkyTg24 e Radio24. L’ultimo suo libro si intitola “Open Marketing: costruire con il cliente un’esperienza multicanale” e si propone di evidenziare i principali cambiamenti indotti nel processo di marketing dalla crescente pervasività delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e dalla sempre maggiore rilevanza giocata dal cosiddetto fenomeno del Web 2.0.

Progettazione della strategia di comunicazione multicanale verso un target selezionato da un database di oltre 400.000 contatti.

10.00_

Registrazione e welcome coffee

10.15_

Benvenuto di Oracle

10.30_

L’esperienza diventa multicanale: strategie e strumenti per la creazione di valore Prof. Giuliano Noci, School of Management Politecnico di Milano

11.15_

Dibattito e confronto con i partecipanti

13.00_

Fine dei lavori e light lunch

| www.ict4event.it

Ideazione e realizzazione di contenuti a valore (presentazioni, realizzazione di casi di studio, ecc.) grazie ad una partnership con i migliori docenti universitari ed analisti delle differenti tematiche.

P ER I N F O RMAZI O N I | tel. +39 02 87 06 94 87 | info@ict4executive.it | www.ict4executive.it |


O

osservatori

L’eCommerce va sullo smartphone Il Mobile Commerce, sempre più integrato con il sito Web di commercio elettronico, cresce nel 2012 in tripla cifra e vale in Italia il 2% circa delle vendite online, in un contesto sempre più multicanale. Tramite Mobile si vendono prevalentemente prodotti quando conta l’istante di acquisto: campagne di vendita sui club online, coupon, vendite su eBay, prenotazione di biglietti per i trasporti. Domina l’iPhone

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l Mobile Commerce – inteso come il valore delle vendite al consumatore finale da parte di merchant con operatività in Italia, mediante mobile site o Application per smartphone – passa da 74 milioni di euro nel 2011 a 180 milioni di euro nel 2012 (+142%). II 53% delle vendite via mobile è riconducibile ai prodotti e il 47% ai servizi. Il 2012 conferma la vocazione del Mobile a veicolare quegli acquisti dove è importante per i consumatori cogliere una occasione essendo online in un preciso istante. Campagne di vendita sui club online, coupon, aste su eBay, prenotazione di biglietti per i trasporti nel loro complesso valgono infatti ben l’86% del valore delle transazioni mobile Commerce. Ancora limitate le vendite in quei contesti in cui la decisione di acquisto è ponderata e/o in cui l’istante non è decisivo, con due eccezioni. La prima è costituita dalle vendite all’estero, in

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paesi come il Giappone, dove lo smartphone viene abitualmente utilizzato per effettuare acquisti online. La seconda consiste nell’utilizzo dello smartphone sul punto vendita, dove il device può giocare un ruolo decisivo nel trovare sul mercato online, alle migliori condizioni, un prodotto identificato in negozio. Nonostante la diffusione di Android, il Mobile Commerce sembra anche nel 2012 un business supportato prevalentemente da iOS di Apple (e quindi iPhone), che pesa per oltre i tre quarti del valore totale delle vendite. La ragione è riconducibile non solo alla bontà del sistema operativo (comunque indiscussa), ma ad altri due fattori. In primis, l’offerta di Applicazioni è stata fino ad oggi più ricca per iOS che per Android. In secondo luogo, la base utenti iPhone è altamente profilata e più avvezza all’utilizzo di tutte le potenzialità delle nuove tecnologie.

Approcci differenti alla multicanalità

Il sito di eCommerce è uno strumento fondamentale a supporto della relazione multicanale con i clienti. Sono sempre più numerosi i merchant che stanno ben interpretando le potenzialità dell’eCommerce a supporto della multicanalità con modelli diversi e con risultati apprezzabili. La multicanalità, definita come l’utilizzo congiunto e integrato di diversi canali a supporto del processo di interazione azienda-consumatore, è oggi una realtà sempre più affermata. I possibili percorsi di acquisto abilitati dall’affiancamento dei nuovi canali – online, smartphone, Social Network – al canale tradizionale – store – sono molteplici. Con l’obiettivo di fare chiarezza abbiamo provato a identificare i modelli più diffusi/consolidati di multicanalità, considerando in prima battuta i due canali principali,


di Alessandro Perego e Riccardo Mangiaracina School of Management del Politecnico di Milano

Quattro i modelli di multicanalità più comuni. Quello maggiormente diffuso, più o meno consapevolmente adottato da tutti i merchant censiti, è l’”InfoCommerce”, in cui sono erogate online informazioni utili per l’acquisto offline. Questo modello, oltre a garantire una maggiore efficacia nel trasferimento delle informazioni, migliora an-

che l’efficienza dei processi di vendita in negozio. Speculare al primo è l’“InfoStore”, ossia l’erogazione di informazioni in negozio a supporto dell’acquisto online, particolarmente efficace nel ridurre le vendite perse a fronte dell’esaurimento di uno

L’impiego congiunto e integrato del sito di eCommerce e del canale Mobile è una pratica ormai diffusa: 1 merchant su 2 ha sviluppato un’App o un Mobile Site

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ossia store e online. I player tradizionali, circa il 50% del nostro campione, sono evidentemente i primi che hanno puntato a cogliere i benefici derivanti dall’interazione tra canale offline e sito di eCommerce.

specifico modello, taglia o colore presso il punto vendita. Così come l’”InfoCommerce”, anche l’”InfoStore” è potenzialmente adottato da tutti i merchant con punti di vendita fisici. Il 40% dei player tradizionali con sito di eCommerce (come ad esempio Bata, Darty, Decathlon, Zara) utilizza invece l’“InStore support”, vale a dire l’acquisto online con assistenza (o consegna del reso) sul punto vendita. Questo modello è in grado di infondere al cliente maggiore sicurezza nel finalizzare un acquisto online sapendo che in caso di problemi è sempre possibile rivolgersi ad un punto di assistenza fisico. Un merchant su cinque tra i player tradizionali (tra cui ad esempio Euronics, MarcoPoloShop, Unieuro nell’Informatica ed elettronica di consumo, Oliviero nell’Abbigliamento e Bol. it nell’Editoria, musica e audiovisivi) offre il “Prenota/scegli e ritira”, cioè la prenotazione online con ritiro e pagamento sul punto vendita. Questa modalità è in grado di dare al cliente un maggior controllo sia sui tempi (è il cliente che sceglie quando andare a ritirare il prodotto evitando la mancata consegna da parte del corriere) che sul processo nel suo complesso (il cliente paga quando ha in mano il prodotto). I retailer che l’hanno adottata raccolgono ordini con questa modalità fino a due volte tanto quanto viene ordinato attraverso il puro eCommerce. Con approccio duale alcuni Pure player hanno invece attivato un

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osservatori

Fonte: School of Management, Politecnico di Milano

“loro” canale fisico, iniziando così a sfruttare le potenzialità della multicanalità, secondo due modalità operative: apertura di punti di ritiro proprietari o di terzi (tipicamente in collaborazione con corrieri espresso) oppure attraverso partnership con retailer esistenti. Nel primo caso (come ad esempio in ePlaza, ePrice e Monclick nell’Informatica ed elettronica di consumo e Saldiprivati. com nell’Abbigliamento) il modello di multicanalità è il “pick&pay”, ossia l’acquisto online e il prelievo della merce sul punto di ritiro, adottato complessivamente dal 10% circa dei Pure player. Nel secondo caso, i modelli sono analoghi a quelli sviluppati dai player tradizionali, con la differenza che i benefici vengono condivisi tra due attori diversi e non sono appannaggio del solo merchant online. L’adozione di questi modelli è ancora embrionale, con alcuni esempi notevoli (ad esempio IBS.it con Melbo-

Emerge un ruolo chiave dello smartphone nel supportare le fasi di pre e post vendita: “store locator”, buoni sconto, news, tracking dell’ordine, assistenza a distanza okstore nell’Editoria, musica e audiovisivi, e Mr.Price con Wellcome, nell’Informatica ed elettronica di consumo).

Web e Mobile vanno a braccetto

L’impiego congiunto ed integrato del sito di eCommerce e del canale mobile è una pratica ormai diffusa. 1 merchant su 2 ha infatti attivato un’iniziativa per Smartphone (App o mobile Site). Laddove è presente anche il canale offline, le potenzialità dello Smartphone sono ancora più elevate. 99 degli oltre 200 merchant inclusi nel nostro campione hanno attivato un’i-

La fotografia del Mobile Commerce in Italia Mobile Commerce: Prodotti vs Servizi

179 mln E 28%

43%

47%

53%

+142%

Mobile Commerce 74 mln E

+185%

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26 mln E 0,4%

0,9%

1,9%

eCommerce

eCommerce

eCommerce

72%

57%

2010

2011

2012

2010

2011

Mobile Commerce

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(dati stimati)

Servizi

2012

(dati stimati)

Prodotti

niziativa per Smartphone. In 37 hanno sviluppato una App, in 20 un Mobile site e in 42 sia una App che un mobile site, muovendosi con un approccio integrato. Un terzo dei merchant con un’iniziativa mobile (prevalentemente operatori multicanale) si è orientato verso soluzioni di mobile Service (solo supporto alle fasi di pre e/o post vendita), mentre i due terzi hanno sviluppato un’iniziativa di Mobile Commerce, che consente anche l’ordine di un prodotto/servizio da Smartphone. I numeri generati dal mobile Commerce, unitamente alla tipologia di vendite veicolate evidenziano un ruolo ancora marginale dello Smartphone come canale di pura vendita. Emerge invece un ruolo chiave dello Smartphone nel supportare le fasi di pre e post vendita alla luce delle funzionalità sviluppate e delle evidenze quantitative sull’utilizzo reale (dati di traffico dei mobile site e di utilizzo delle Applicazioni). Tra le funzionalità più apprezzate nel pre-vendita troviamo lo “store locator”, i volantini promozionali, l’erogazione di buoni sconto, le news sui prodotti/servizi, mentre nel post-vendita il tracking dell’ordine, l’assistenza a distanza, la gestione dei resi, la carta fedeltà. Diversi i benefici conseguiti dai merchant che hanno attivato iniziative mobile. Aumenta innanzi tutto la visibilità su prodotti/servizi; migliora poi la capacità di acquisire tutti quei clienti attivati da un bisogno e/o da una curiosità estemporanea da soddisfare in mobilità; si riesce inoltre ad approcciare un target di clienti particolarmente avvezzo all’utilizzo delle nuove tecnologie e tipicamente alto-spendente.



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osservatori Decollano in tutto il mondo progetti innovativi che utilizzano la tecnologia Near Field Communication (NFC), ormai integrata da tutti i produttori smartphone eccetto Apple. Anche in Italia le buone idee non mancano, ma siamo ancora fermi ai progetti pilota

Pagamenti e servizi NFC si moltiplicano le iniziative

L’

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NFC, o Near Field Communication, è una tecnologia a corto raggio che, integrata nei telefoni cellulari, può rappresentare una nuova sfida per il mondo delle telecomunicazioni offrendo la possibilità di trasformare il cellulare in un badge, in un portafoglio, in un telecomando per aprire la macchina. La GSMA, l’associazione degli operatori mobili internazionali, definisce questa tecnologia come la “next wave” dell’innovazione Mobile; in realtà questa tecnologia non impatta esclusivamente il mondo degli operatori Mobile, ma anche altri player, dalle banche ai retailer, dalle società per i buoni pasto alle grandi Web Company, guar-

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dano con eccezionale interesse alle possibilità aperte da questo nuovo paradigma tecnologico. Il tema dell’attesa è forse quello che più ha contraddistinto i primi anni dalla nascita di questa tecnologia che fu sviluppata ormai qualche anno fa congiuntamente da Sony e Phillips. Dopo diversi anni, nel 2012, finalmente tutti i principali produttori di telefoni cellulari hanno iniziato a produrre, su larga scala, telefonini con la tecnologia NFC integrata. Tutti eccetto Apple, il cui iPhone 5 non presenta, nonostante molti rumors e attese, l’antenna NFC tra le proprie funzionalità. Come ogni innovazione, però, la tecnologia e la sua diffusione tra gli utenti non è condizione sufficiente per il suo sviluppo, ma è piuttosto l’uso che se ne fa, in termini di servizi erogati, che ne determina il successo. A ot-

tobre 2012 erano 1,8 milioni gli italiani con in tasca un telefonino con NFC, pur non potendolo utilizzare se non per scambiarsi dati. Mancano infatti i servizi, nonostante le possibilità siano molteplici, come ha dimostrato l’NFC Mobile Payment & Service Award, il contest promosso dagli Osservatori ICT & Management del Politecnico di Milano, in collaborazione con Telecom Italia e GSMA all’interno del Mobile Money Summit tenutosi a Milano lo scorso ottobre. L’award ha raccolto oltre 80 proposte con idee brillanti e di alta qualità pervenute sia da singoli (giovani imprenditori stimolati a realizzare qualche cosa di concreto e innovativo), sia da società già affermate che vogliono aprire nuove opportunità di business. Il messaggio più importante emerso da questo contest è che il mercato italiano è


di valeria portale e david melazzi School of Management del Politecnico di Milano

Tanti nuovi progetti in tutto il mondo

Gli ultimi 18-24 mesi hanno visto un notevole fermento del mercato del Mobile Payment e dei servizi. Si sono osservati i primi lanci commerciali anche nei paesi occidentali – con la Francia a disegnare la via grazie al progetto Cityzi il cui roll out nella sola città di Nizza è datato maggio 2010 – e sono aumentate le iniziative pilota e gli annunci di partnership e collaborazione. Dopo la Francia è stata la volta della Turchia, dell’Inghilterra e degli Stati Uniti. In Turchia il

Il successo richiede la collaborazione fra i player

Se si escludono i pochi mercati fortemente concentrati nei quali gli incumbent hanno la forza per creare il business in maniera più o meno autonoma, nella maggior parte dei paesi menzionati la nascita e lo sviluppo del paradigma del Mobile NFC necessita di una stretta collaborazione precompetitiva tra i player, indispensabile per abilitare un ecosistema complesso come questo. È molto interessante andare ad osservare le forme di collaborazione che sono state attivate dai

player dell’industry. La prima è stata la Francia, con l’associazione AFSCM (Association Française du Sans Contact Mobile che riunisce banche, telco, service e technology provider. Successivamente, a fine 2010, è stata la volta di Stati Uniti e Olanda. Negli Stati Uniti, 3 dei 4 principali operatori telefonici hanno formato una Joint Venture volta ad abilitare un ecosistema proprietario telco-oriented in forte contrasto con il servizio appena lanciato da Google. Anche in Olanda è stata annunciata la creazione di una Joint Venture, chiamata “Six Pack”, frutto, questa volta, di una collaborazione tra telco e banche: il progetto olandese è però stato abortito nel corso del 2012. Altri paesi hanno poi seguito questi esempi: l’Inghilterra, con la Joint Venture “Oscar” nel giugno 2011, poi la Danimarca, con un consorzio, la Svezia, anche in questo caso una Joint Venture, la Germania, la Spagna, il Belgio e l’Ungheria; accordi, questi, volti a creare le regole e l’infrastruttura tecnologica di base per permettere una più veloce e capillare diffusione delle soluzioni. Le diverse esperienze precompetitive internazionali stanno finalmente giungendo ad un lancio commerciale. La Joint Venture svedese 4T ha emesso il proprio WyWallet a fine luglio 2012, mentre la Joint Venture americana ha lanciato, nell’autunno 2012 e dopo alcuni rinvii, il servizio Paywithisis nelle sole città di Salt Lake City e Austin. Altri player lanceranno o estenderanno le proprie soluzioni nei prossimi mesi.

1,8 milioni di italiani hanno in tasca un telefonino con NFC, ma non possono utilizzarlo se non per scambiarsi dati: i servizi ancora mancano

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estremamente attivo e non aspetta le innovazioni provenienti da oltre Oceano, siano esse di Google, Apple o Microsoft: sembra proprio che i player italiani oggi più che mai possano e vogliano svolgere un ruolo attivo in questa rivoluzione. La forte attenzione verso la tecnologia NFC si fonda in primis sul paradigma del Mobile Payment, ossia la possibilità di pagare avvicinando il telefono ad un POS, ma si estende poi ai servizi ad esso collegato collegati. Proviamo a chiarire quale è lo status quo del Mobile Payment nel mondo e in Italia.

principale operatore telefonico, Turkcell, forte della propria leadership di mercato ha lanciato, nel corso del 2011, il proprio Mobile Wallet chiamato Cep-T Cuzdan in collaborazione con alcune banche. Google, in collaborazione con Mastercard e Citibank, ha emesso, invece, il Google Wallet, particolarmente orientato verso i servizi di marketing. Barclaycard ha lanciato in collaborazione con Orange UK il servizio Quick Tap per abilitare pagamenti NFC sotto le 25 sterline. Una notizia più recente riguarda Orange, che ha esteso il numero di nazioni nelle quali ha attivato progetti commerciali di Mobile Proximity Payment aggiungendo a Francia e UK anche la Polonia attraverso un’iniziativa in collaborazione con Mastercard e mBank. Con questa iniziativa Orange si conferma essere il player maggiormente impegnato tra i paesi occidentali nel diffondere la tecnologia NFC.

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osservatori I vincitori dell’NFC Mobile Payment & Service Award Ecco le applicazioni premiate nel contest promosso dagli Osservatori ICT & Management del Politecnico di Milano, in collaborazione con Telecom Italia e GSMA, all’interno del Mobile Money Summit tenutosi a Milano lo scorso ottobre. • Best Individual: Maria Novella Loppel Paternolli, per il concept “Sistema Salvavita”, una carta di identità sanitaria ospitata nel Secure Element del telefono cellulare; Immaginare di avere tutte le informazioni del proprio stato clinico direttamente su cellulare, facilmente accessibili dagli operatori sanitari in caso di necessità e soccorso: l’identità sanitaria sempre con te, ovunque e in qualsiasi momento. • Best Start-up: Retapps, per l’applicazione “SmartBip”, che supporta il processo di acquisto presso un punto di vendita della grande distribuzione, dal supporto informativo, al self scanning, fino al pagamento in uscita. Rivoluzionare il modo di fare la spesa al supermercato: passare tra gli scaffali, ricevere velocemente le informazioni sui prodotti che si vogliono acquistare e inserirli nella shopping list, il tutto utilizzando il proprio cellulare come strumento di self scanning. Arrivare quindi in cassa e attivare il pagamento via NFC direttamente con il cellulare • BEST Corporate Project: Unicredit, per “NFC employees solutions”, una soluzione integrata che consente al dipendente di “lasciare il portafoglio a casa”, offrendo servizi di identificazione nel controllo degli accessi, utilizzo delle vending machine e pagamento dei pasti alla mensa aziendale. Questo senza più la necessità di doversi sempre portare dietro le chiavette per il caffè o il tesserino aziendale. Utilizzando il proprio smartphone aziendale i dipendenti potranno inoltre accedere a informazioni aggiuntive quali gli orari di ingresso e uscita e il computo dei buoni pasto a disposizione. • Best Ecosystem-Boost Service: Adelya, per “Adelya Platform”, una giovane società francese che ha sviluppato una piattaforma di NFC marketing con lo scopo di offrire anche ai piccoli esercenti le stesse capacità di marketing e relazione coi clienti che sono solitamente esclusiva di aziende con grandi capacità di spese. Un modo per ricevere le promozioni dei negozi sottocasa in modo rapido e veloce sul cellulare: immaginate di poter conservare il tesserino dei 10 caffè prepagati nel telefonino per essere sempre comodo o ricevere l’offerta del giorno già caricata sul mio cellulare.

NFC in Italia: al giro di boa

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Il 2011 e il 2012 sono stati contraddistinti da un susseguirsi di lanci di iniziative e annunci in quasi tutti i paesi europei e non solo. Fino all’estate 2012 l’ultimo tra i grandi paesi a mancare all’appello era proprio, purtroppo, l’Italia. Tuttavia, tra settembre e ottobre 2012, anche nel nostro Paese sono state annunciate diverse nuove iniziative di grande valenza e con una prospettiva di roll out commerciale per il 2013. Vodafone e H3G hanno lanciato un

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servizio in collaborazione con BNL e SIA come Trusted Service Manager centrale. Alcune centinaia di dipendenti e clienti di BNL sono stati equipaggiate con un telefono NFC (Samsung Galaxy SIII) dotato di SIM al cui interno è stata installata l’applicazione di pagamento di BNL. Pur essendo un semplice progetto pilota, per la prima volta in Italia l’iniziativa vede il coinvolgimento di due operatori telefonici con un attore centrale di estrazione bancaria, SIA, con il ruolo di connettore tra operatori telefonici e banche.

Vodafone ha sfruttato la medesima piattaforma per lanciare un progetto pilota che riguarda la propria carta di pagamento prepagata co-branded “Vodafone Smartpass”, emessa in collaborazione con CartaSi. Anche Telecom Italia ha presentato la propria soluzione in collaborazione con Intesa Sanpaolo, anche in questo caso in modalità pilota per un gruppo di dipendenti e clienti. PosteMobile ha annunciato a fine ottobre il lancio del proprio servizio di Mobile Proximity Payment per la fine del 2012, già a livello – prima in Italia – di roll-out commerciale, potendo sfruttare le sinergie con la controllante Poste Italiane. Infine anche Edenred Italia, fornitore della soluzione Ticket Restaurant, e Banca Popolare Emilia Romagna hanno attivato i propri progetti pilota. Da un lato Edenred ha collaborato con BlackBerry per fornire ad alcuni studenti del Politecnico di Milano un telefono in grado di pagare, tramite buono pasto elettronico, presso alcuni esercenti convenzionati; Bper invece ha attivato un progetto pilota che utilizza MicroSD NFC fornite da Oberthur Technologies. Questi annunci testimoniano da un lato il crescente interesse dei principali stakeholder del mercato verso il Mobile NFC anche in Italia, dall’altro, la frammentazione del mercato italiano che fatica a lavorare insieme in ottica precompetitiva. Per superare tale problematica i 5 principali operatori telefonici italiani (H3G, Telecom Italia, Vodafone e Wind, PosteMobile) hanno annunciato il raggiungimento di un accordo, non dissimile da quelli visti in altri paesi europei, volto ad attivare un percorso di lavoro congiunto per l’abilitazione di un ecosistema NFC diffuso e capillare anche in Italia. La strada verso il pieno rollout commerciale è ancora lunga. Tuttavia, per la prima volta dopo anni di attesa un grosso passo in avanti è stato fatto e le recenti novità fanno intuire che il 2013 potrà essere l’anno della svolta per l’NFC, anche in Italia.


27/28 Marzo 2013

3째 Edizione - www.tecnaeditrice.com Roma - Crowne Plaza - Aurelia Convention Centre & Expo


LA RIVISTA

IL S I TO

WWW.WIRE LE SS4INNOVATION.IT È il sito di riferimento per il mondo della Mobility: migliaia di news, centinaia di casi di studio italiani, articoli di approfondimento e interviste a CIO delle più importanti imprese del nostro Paese.

LA N E WS LE T T E R

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PUBLIREDAZIONALE

Un ecosistema di esperti dedicati alla “cura del cliente” a 360 gradi L’impegno di Wolters Kluwer Italia per rispondere al meglio alle nuove esigenze dei professionisti, con un approccio di partnership che ha l’obiettivo di aiutarli a sviluppare il business

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ggi quando si parla di struttura commerciale, si tende sempre di più a pensare al concetto di squadra e meno a quello del singolo venditore, e a quelle componenti consulenziali indispensabili per comprendere, assistere e consigliare al meglio i clienti. Ciò vale anche per il mercato dei professionisti (commercialisti, avvocati ecc…) alla luce dell’evoluzione della relazione studio/cliente. I professionisti stessi, infatti, sono sempre di più consulenti dei loro clienti e sempre meno erogano attività di elaborazione che con maggiore frequenza sono offerte da associazioni di categoria, service center, etc. «In un contesto di estrema competitività del mercato, caratterizzato da una crescente richiesta di servizi e prodotti che garantiscano un ritorno sull’investimento rapido e significativo del cliente stesso - sottolinea Claudio Ferrante, Direct Sales Director di Wolters Kluwer Italia, specializzata nel software per Professionisti e Aziende - continuiamo a investire per raffinare i processi commerciali, armonizzando metodologie, procedure e strumenti, allo scopo di presentare ai clienti una squadra ancora più preparata, in grado di comprendere il mercato e servirlo al meglio. Si trasla quindi da una vendita fondata sulla “relazione” a una vendita fondata sulla “relazione evoluta” che preserva il bagaglio del classico venditore - empatia, estrosità, determi-

nazione - e aggiunge competenza, conoscenza e specializzazione». A supporto della forza vendita, diretta e indiretta, la società ha riorganizzato le risorse tecniche in “famiglie professionali” specializzate, con la definizione di procedure standard per la gestione del back office e, soprattutto, l’utilizzo di strumenti CRM/SFA da parte di tutti i venditori per le attività di front e back office e la loro integrazione con gli indicatori di servizio per un continuo miglioramento. «Anche per quanto riguarda il canale reseller - afferma Stefano Ferro, Indirect Software Sales Director - da sempre puntiamo a garantire un servizio di qualità e continuità ai nostri clienti attraverso una estesa rete di selezionati agenti e rivenditori che sempre più vengono inseriti in un “concetto” di ecosistema, con un perfetto allineamento tra l’innovazione di prodotto, la conoscenza dello stesso e quindi il servizio al cliente».

E anche in questa direzione Wolters Kluwer Italia continua a investire, realizzando i programmi di formazione e certificazione delle reti commerciali, coinvolgendo direttamente i migliori rappresentati della propria rete di vendita ai tavoli di lavoro finalizzati a innovare la relazione con il cliente attraverso il prodotto di oggi e di domani, il rapporto commerciale, i servizi di pre-post vendita e di assistenza, in definitiva sostenendo la creazione di un ecosistema a garanzia della “cura del cliente”. «Favorire un’esperienza d’uso sempre più soddisfacente delle nostre soluzioni software – afferma Sara Lucifredi, Customer Service Lead - è la sfida che ogni giorno affrontiamo con la nostra organizzazione di supporto e assistenza ai clienti e a tutte le nostre reti di vendita. Abbiamo lavorato molto nell’elevare lo standard di qualità dei servizi offerti e abbiamo introdotto percorsi mirati di formazione e programmi di arricchimento delle competenze destinati a chi utilizza i nostri software». Gli esperti di Wolters Kluwer Italia, dopo un approfondito checkup della realtà dello studio o dell’azienda, redigono un percorso formativo su misura per ogni cliente che mette in luce il ritorno dell’investimento che verrà effettuato, sia in termini economici sia in termini di efficienza con particolare attenzione alla riduzione di errori e al risparmio di tempo.

Da sinistra: Claudio Ferrante, Direct Sales Director; Stefano Ferro, Indirect Software Sales Director; Sara Lucifredi, Customer Service Lead di Wolters Kluwer Italia

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scenari

4G, ecco le novità che ci aspettano nei prossimi mesi

G www.wireless4innovation.it

li operatori si preparano a settimane di graduale ma costante lavoro per diffondere l’Lte (4G) in Italia e, su queste nuove reti, sviluppare servizi nuovi per consumatori ed aziende. Cambieranno molte cose, nei prossimi mesi: anche se ci sono già stati i primi lanci Lte, bisognerà aspettare l’inizio del 2013 per entrare nel vivo della partita. L’annuncio che più ci permette di capire l’orizzonte temporale in cui si muoverà l’Lte è anche quello passato più inosservato. Marco Patuano, AD di Telecom Italia, in una conferenza con gli analisti a novembre ha dichiarato che la nuova rete di quarta generazione coprirà il 40 per cento della popolazione entro il 2014. È un investimento importante per gli operatori, che hanno già accantonato 3,9 miliardi di euro per le licenze delle frequenze Lte. Telecom spenderà ancora, per la rete, 500 milioni di euro nei prossimi tre anni, solo per la parte radio, relativi apparati e il core network, mentre 3 Italia prevede di investire 200/300 milioni di euro in 2 anni.

Telecom Italia tira la volata

E Telecom al momento sembra l’operatore più aggressivo sulla copertura: ha portato l’Lte a Roma, Milano, Torino e Napoli

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Tutti gli operatori italiani hanno annunciato il lancio del servizio cellulare di nuova generazione, ma ci vorrà ancora qualche tempo per consolidare le offerte e avere una copertura significativa. Al momento sono disponibili chiavette e tablet, con nuovi servizi offerti in aggiunta alla connessione. Intanto l’UE prepara già il passo successivo e promette 20 città entro dicembre. Vodafone è dal novembre a Milano, Roma, Napoli e Torino e raggiungerà 20 città entro marzo. 3 Italia è partita da Acuto (Frosinone) e arriverà a Roma e Milano entro fine anno. Molto avverrà a dicembre, quindi. Un primo stadio di copertura, nelle principali città italiane. Le prime offerte internet mobile per smartphone (adesso ci sono solo per tablet e chiavetta). Una spinta della concorrenza: l’ingresso di 3 Italia è sempre stato dirompente, portando in basso i prezzi. È al 2013 che dobbiamo guardare però per un primo livello di maturità dell’Lte. Da gennaio gli operatori potranno usare le preziose frequenze 800 MHz (finora patrimonio esclusivo delle tv), mentre finora hanno sviluppato l’Lte solo su quelle a 1800

MHz. L’anno prossimo scenderà in campo Wind, inoltre, l’ultimo degli operatori mobili infrastrutturati a lanciare i nuovi servizi. E allora la concorrenza sarà completa. Il secondo definitivo livello di maturità dell’Lte è previsto tra un anno o poco più: quando il 4G consentirà di fare anche le chiamate, oltre che la navigazione su internet. Bisognerà aspettare, per questo, la tecnologia VoLte (Voice over Lte). Al momento, quando un cellulare è su rete Lte e deve fare una chiamata, si appoggia rapidamente sul 3G (senza causare interruzione del segnale).

Un’offerta di servizi innovativi

Anche per i servizi dobbiamo aspettarci un’analoga roadmap evolutiva. Adesso abbiamo avu-


di Alessandro Longo

ri della nuova rete: una velocità dieci volte superiore rispetto al 3G, una latenza pari a quella dell’Lte, la possibilità di gestire classi di servizio e quindi di garantire quantitativi di banda diversi per specifici utenti o applicazioni. Il risultato di questo mix è abilitare servizi aziendali che finora hanno trovato spazio solo su rete fissa. Per esempio, videoconferenze mobili con sistemi di collaboration real time. La forza vendita potrà avere un accesso mobile garantito ai database di clienti, fornitori, offerte ospitati sui server aziendali.

L’UE pensa già al futuro

Le condizioni di base sono già pronte, per questi sviluppi. Salvo imprevisti, al momento improbabili, nel 2013 saranno

disponibili tutte le frequenze aggiudicate dagli operatori all’asta (800 MHz e 2.6 GHz, oltre alle 1800 MHz). Basteranno per circa tre anni, ma la Commissione europea già pensa al futuro. Per esempio, a novembre ha stabilito l’obbligo, per i Paesi EU, di rendere disponibili per l’Lte 120 MHz di spettro intorno ai 2 GHz, entro il 30 giugno 2014. Sono frequenze ora assegnate al 3G. Gli operatori saranno insomma liberi di gestire le proprie risorse spettrali con maggiore libertà, per il 3G o il 4G a seconda delle diverse esigenze. La tendenza, voluta dall’Europa, è di abbattere sempre più barriere normative che finora hanno regolato l’uso dello spettro e così dare alle nuove reti internet mobili tutto lo spazio di cui hanno bisogno.

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to un primo assaggio, da Vodafone e da Telecom. Nei pacchetti Lte, oltre a includere internet mobile e un dispositivo (tablet, chiavetta), hanno inserito servizi che sfruttano la nuova rete: cloud storage per archiviare i propri dati personali, accesso streaming o download di film, musica. Gli operatori hanno stabilito che il traffico generato da questi servizi non concorre a consumare la quota di GB internet mobile inclusa nel canone. È una formula commerciale utile a sottolineare la natura extra dei servizi aggiuntivi, rispetto alla normale internet. I prossimi passi sono già scritti. Gli operatori stanno già lavorando a offerte per le aziende e qui potranno sbizzarrirsi, grazie alle caratteristiche tecniche peculia-

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I

Intervista

Mobyt cresce e sbarca Prospettive e risultati della società di messaging secondo il fondatore e il manager chiamato a guidare la nuova filiale statunitense

S

di Manuela Gianni

iamo alla fine dell’anno, tempo di bilanci. Come sta andando il mercato dell’SMS bulk e quali sono i risultati attesi di Mobyt? Il mercato degli SMS bulk è in costante crescita. Mobyt continua a ottenere ottimi risultati sia in Italia che in Francia, dove è presente da oltre 5 anni. Non abbiamo ancora i dati di dicembre, che per noi è il mese migliore dell’anno, ma prevediamo di superare nel 2012 i 250 milioni di SMS inviati per conto dei nostri clienti, per un fatturato complessivo di circa 11 milioni di euro.

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Quali possibilità di espansione vedete? Ottime, dato che l’SMS continua a essere uno degli strumenti di comunicazione “one-to-one” più efficaci ed economici per le aziende, che lo utilizzano sia per le promozioni, sia per i servizi integrati che per la customer care. All’interno del marketing mix, è tra le opzioni preferibili, dati

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i budget aziendali a disposizione in questi anni. Per quello che riguarda Mobyt, vediamo ampie opportunità di espansione anche all’estero, concretizzate quest’anno nell’apertura della sede negli Stati Uniti, e nella presenza diretta a Parigi che va ad affiancare la storica sede di Marsiglia. Quali motivi vi hanno spinto verso gli Stati Uniti e la Francia ? Abbiamo fatto studi approfonditi sulla regolamentazione e le barriere in entrata, che hanno evidenziato come gli Stati Uniti rappresentino un mercato in forte crescita, su cui abbiamo deciso di puntare, aprendo una nuova filiale e affidandoci a un manager di grande esperienza. In Francia, dove abbiamo un’esperienza consolidata, stiamo lavorando per posizionarci tra i leader di mercato. Rispetto ad altri strumenti di comunicazione più innovativi, le performance degli SMS restano elevate? L’SMS garantisce sempre velocità di diffusione e certezza di lettura da parte del cliente, dato che il tasso di apertura è del 99%, decisamente superiore all’e-mail che è da sempre afflitta dallo spamming. L’SMS è un mezzo diretto e personale, con altissima redemption, che rispetto ai social network, non necessita degli ingenti investimenti aziendali dedicati alla gestione di identità e interazioni sul web. Cosa rispondete a chi considera l’SMS datato? Nel P2P forse, per le molte soluzioni di chat via Web. Ma nel B2B l’SMS resta il mezzo più personale che l’azienda può utilizzare per comunicare con i pro-

Nome: Giorgio Cognome: Nani Ruolo: Amministratore Delegato Mobyt Data di Nascita: 23 aprile 1964 Segno zodiacale: Toro Cittadinanza: italiana pri clienti e continua a registrare ottimi tassi di crescita. Può raccontarci una delle vostre best practice? Un esempio di utilizzo innovativo degli SMS è quello della squadra di Basket Olimpia Milano (Emporio Armani EA7), che, durante le partite in trasferta, aggiorna in tempo reale, via SMS i propri abbonati su punteggi e statistiche relative alle partite. Leggi l’intervista completa sul sito www.w4i.it


in America

Nome: John Cognome: Glennon Ruolo: General Manager Mobyt USA Data di Nascita: 24 maggio 1970 Segno zodiacale: Gemelli Cittadinanza: americana

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iamo alla fine dell’anno, tempo di bilanci. Come sta andando il mercato dell’SMS bulk e quali sono i risultati attesi di Mobyt? Negli ultimi tre mesi abbiamo fatto grandi passi avanti: abbiamo i primi clienti che usano le nostre piattaforme, abbiamo chiuso un accordo con una delle aziende della classifica Fortune 500, abbiamo partecipato all’Ad:Tech a New York e lanciato la nostra prima campagna marketing la scorsa settimana. C’è

Che opportunità di crescita vede nel mercato americano? Il mercato americano degli SMS è strutturato in modo molto diverso da quello europeo. In Europa la diffusione degli SMS si è avuta prima e in modo più ampio: le aziende che hanno deciso di utilizzare l’SMS Marketing hanno semplicemente applicato logiche aziendali a uno strumento di comunicazione già diffuso. Negli Stati Uniti, invece, dato il minor utilizzo dei messaggi, le imprese hanno dovuto in primo luogo stimolare l’impiego degli SMS. La grande crescita dell’uso degli SMS negli USA, quindi, si sta vedendo adesso, con aumenti del volume di traffico in ogni trimestre, che arrivano fino al 15% su base annua. È difficile trovare un’azienda che non possiamo supportare. È davvero stimolante. Quali sono le perfomance/redemption degli SMS rispetto ad altri strumenti di comunicazione? Alcuni studi mostrano come gli SMS vengano aperti nel 97% dei casi, contro il 5-10% delle e-mail. Attualmente i provider e-mail sono di fatto i nostri mercati verticali di punta: le compagnie stanno cercando di diversificare i loro contatti e di aggiungere gli SMS come canale di comunicazione aggiuntivo, in quanto permette di rimanere in contatto con le persone anche quando queste cambiano l’indirizzo e-mail o lo abbandonano. Inoltre, dato che gli SMS sono vissuti come uno strumento di comunicazione personale, i consumatori li leggono

in tempi più brevi rispetto ad altri mezzi (ben l’83% degli SMS viene aperto entro un’ora) e sono maggiormente stimolati all’azione. Cosa risponde a chi afferma che gli SMS sono datati? Sinceramente, non l’ho mai sentito. Negli Stati Uniti non è così; alle volte mi sento come se fossi il primo ad aver mai lanciato l’SMS Marketing e l’entusiasmo che provo è straordinario. É una delle cose che preferisco: c’è sempre un nuovo cliente a cui raccontare le opportunità legate ai messaggi di testo. Può raccontarci una delle vostre best practice? Ce ne sono state così tante che è difficile sceglierne una. Dal punto di vista del business la mia preferita è quella di un’agenzia interinale. Prima di rivolgersi a noi, ogni volta che dovevano coprire una posizione cercavano più e più volte telefonicamente ogni candidato. Ho creato una soluzione grazie alla quale ogni candidato invia quotidianamente via SMS gli orari in cui è disponibile (per esempio 14:00 - 23:00) in modo che il database fornisca le reperibilità non appena arriva una richiesta di lavoro. Hanno risparmiato centinaia di ore alla settimana a carico dei dipendenti, trasformandole in ricerca di nuovi clienti e sviluppo sugli esistenti per verificare le loro necessità di personale. In un anno, i loro ricavi sono aumentati del 250%. Da un punto di vista personale, la campagna presidenziale 2008 “Barack Obama for America” è stata grandiosa per come ha modificato il modo di fare le campagne elettorali negli USA, puntando sulla quantità dei donatori invece di cercare solo quelli con i portafogli più gonfi.

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ancora molta strada da fare per raggiungere il successo dei nostri colleghi europei, ma sono sicuro che abbiamo tutte le carte in regola perché il 2013 sia un anno di grandi successi.

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Conoscere l’ICT per innovare il business LE

TECNOLOGIE

DELL'INFORMAZIONE

E

DELLA

svolgono un ruolo sempre più pervasivo e strategico in qualsiasi organizzazione, diventando una potente leva di innovazione e di miglioramento delle performance. Una corretta conoscenza di queste tecnologie e, soprattutto, del loro impatto sul business può portare una qualsiasi azienda a sfruttarle efficacemente per ottenere benefici significativi e migliorare la sua competitività. Gli Osservatori ICT & Management della School of Management del Politecnico di Milano nascono proprio con l’obiettivo di contribuire a questa conoscenza con un insieme ampio e articolato di vicende che analizzano la migliore esperienza italiana, con una forte attenzione agli scenari internazionali. COMUNICAZIONE (ICT)

GLI OSSERVATORI si rivolgono in particolare ai manager e ai decision maker delle aziende utilizzatrici di ICT per fornire loro informazioni sulle opportunità offerte dalle soluzioni più innovative attraverso ricerche puntuali, studi di caso, benchmark, video degli eventi, atti dei convegni, ecc.

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speciale

Mobile App Awards

@ Smau Milano

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iù di 500 App candidate da oltre 293 aziende e sviluppatori indipendenti, da cui sono state selezionate le 8 applicazioni Consumer e le 4 applicazioni Business vincitrici alla presenza di più di 450 persone nel corso dell’ultima giornata di Smau Milano, lo scorso 19 ottobre. Sono numeri importanti quelli della tappa conclusiva di Milano dei Mob App Awards - il contest itinerante indetto dalla School of Management del Politecnico di Milano che premia le migliori applicazioni per dispositivi mobili del panorama nazionale - indice di un alto interesse di aziende, pubblico e singoli sviluppatori verso il paradigma Mobile e delle App. Nel corso dell’anno la manifestazione ha seguito tutte le tappe di Smau Business nelle principali città italiane (Bari, Roma, Padova e Bologna), accendendo i riflettori sull’innovazione e mettendo in luce promettenti realtà imprenditoriali e sviluppatori indipendenti che si sono dimostrati in grado di monetizzare il fenomeno.

La giuria ha premiato 8 applicazioni consumer e 4 business, selezionate tra più di 500 candidature

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di Andrea Ferretti

Numeri importanti quelli della tappa conclusiva di Milano dei Mob App Awards, il contest della School of Management del Politecnico di Milano e Smau che premia le migliori applicazioni per dispositivi mobili del panorama nazionale Il Mobile sta oggi assumendo dimensioni rilevanti sia nelle aziende che tra i consumatori del nostro Paese. In Italia si contano 2,9 milioni di tablet (il 107% in più rispetto allo scorso anno) e 32 milioni di smartphone, e la previsione è di raggiungere gli 11,8 milioni di tablet e i 49 milioni di smartphone entro il 2015. In particolare, molto rilevante sta diventando la componente Business: secondo Christian Mondini della School of Management del Politecnico di Milano, infatti, «Il 56% delle aziende italiane ha già adottato una soluzione basata su dispositivi tablet, nel 12% dei casi prevede di farlo a breve, mentre nel 25% nel medio-lungo periodo. Solo il 7% dichiara invece di non essere interessato». Lato consumer si assiste inoltre a un consistente aumento dei ricavi generati, che si prevede arrivino a circa 140 milioni di euro alla fine dell’anno, con una crescita di circa l’85% sul 2011.

Oltre l’80% di questi ricavi derivano dalla componente “pay” (pagamenti diretti effettuati dal consumatore per acquistare le App), ma cresce il ruolo dell’inApp billing, che prevede l’acquisto di funzionalità ulteriori per le App scaricate gratuitamente. Tra i ricavi Pay fa la parte del leone la piattaforma iOs, che convoglia oltre l’80% degli acquisti degli utenti. Le App più acquistate sono in primo luogo i giochi, seguono le Utility e App di Mappe/Navigazione. «Nonostante l’aumento dei ricavi complessivi la maggioranza degli sviluppatori indipendenti, il 51% – ha spiegato Marta Valsecchi, della School of Management del Politecnico di Milano – nell’ultimo anno ha guadagnato meno di 1000 euro, anche se è doveroso ricordare che esistono singoli casi di successo che hanno permesso di realizzare guadagni anche molto importanti, tra cui alcuni dei partecipanti al Mob App Awards».


business Sales Force Automation

Categoria:

Work Force Management

Hoya Vision Consultant

NetNavSP

Hoya

Enel Servizi ICT

Ritira il premio: Anna Maria Nicolini, Marketing Manager Hoya Italia

Ritira il premio: Marco Altigieri, Project Manager WFM Enel ICT

Hoya, multinazionale giapponese leader nel settore delle lenti da vista, ha lanciato un’App per iPad pensata per mostrare ai portatori di occhiali - o a chi deve indossarli per la prima volta - come si vede la realtà circostante con diversi tipi di lente e aiutarli così nella scelta. La dimostrazione viene effettuata tramite la videocamera dell’iPad. Accedendo all’applicazione, una volta individuata la lente più adatta per la correzione del difetto visivo, l’ottico imposta i valori del portatore, che potrà così capire come sarà vedere la realtà attraverso le lenti prescelte. L’App permette poi di effettuare confronti con diverse tipologie di lenti progressive, per uso in interni o monofocali, evidenziando i vantaggi di lenti realizzate con tecnologie differenti. Hoya Vision Consultant ha anche un modulo pensato per illustrare i vantaggi delle lenti antiriflesso, mostrando tutte le caratteristiche del trattamento (resistenza ai graffi, antistaticità, idrorepellenza e facilità di pulizia).

L’App è stata sviluppata da Enel Servizi ICT per il rinnovo tecnologico del sistema di Work Force Management di Enel Distribuzione, che prevede di dotare tutto il personale operativo di dispositivi Android. NetNavSP consente ai tecnici la consultazione della cartografia di rete elettrica anche in assenza di copertura di rete e permette di navigare ed interrogare la mappa grafica costituita da un layer stradale e da uno di rete elettrica, estratti dai dati proprietari di Enel Distribuzione. I dati a disposizione comprendono gli elementi delle reti di media e bassa tensione, estendendosi sino ai singoli utenti di circa 4 province. Nonostante le grandi cardinalità in gioco (in media 1.500.000 utenti e altrettanti nodi elettrici) e l’alto livello di sicurezza necessario per i dati, l’App si distingue per l’estrema reattività e per l’ottima esperienza d’uso. Introduce inoltre benefici logistici ed operativi derivanti dalla disponibilità di uno schema di rete elettrica aggiornato, interattivo e integrato con un navigatore stradale.

«Riteniamo di aver sviluppato uno strumento di estrema utilità per i clienti, – ha commentato Anna Maria Nicolini, Marketing Manager di Hoya Italia – in grado di rivoluzionare l’esperienza di acquisto all’interno dei nostri negozi e costruendo così un elemento di differenziazione rispetto ai nostri competitor. Il punto di forza dell’App è il realismo della simulazione della visione, che propone in modo trasparente e fedele come si potrà vedere con i propri occhiali nuovi».

«I driver che ci hanno convinto a realizzare questo progetto sono principalmente la riduzione dei tempi di intervento e una maggiore efficienza dell’interno processo, anche per via degli standard imposti dall’Authority – ha commentato Marco Altigieri, Project Manager WFM di Enel ICT –. Il nostro personale si è poi dimostrato da subito entusiasta e non ha opposto alcuna resistenza all’implementazione dei nuovi dispositivi, dimostrandosi anzi fortemente propositivo».

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speciale business Intelligence e Altre App Innovative

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Categoria:

Healthcare

Pdf Note&Sign

Doctor Office

SATA

Macwin

Ritira il premio: Marco Barbi, Software Architect and Developer di Sata

Ritira il premio: Michele Grassi, Responsabile Software Settore Sanitario di Macwin Srl

I cosiddetti tablet resistivi, dotati di una penna e di un digitizer che, oltre al segno effettuato sul display, catturano variabili biometriche quali la posizione nel tempo, la velocità e la pressione esercitata, permettono di raccogliere firme biometriche su documenti PDF con validità legale, molto utili nell’ambito di processi di firma elettronica avanzata. L’App per dispositivi Android sviluppata da Sata, Pdf Note&Sign, si inserisce in questo contesto ed è una soluzione già commercializzata ed operativa (è attualmente in uso presso i commerciali di Unimatica). L’architettura prevede un componente client per raccogliere le firme e un componente server per completare il processo attraverso un certificato, anche qualificato. In questo modo la sicurezza è assicurata anche in caso di furto o smarrimento del tablet.

L’App per dispositivi Apple creata da Macwin vuole offrire un supporto nello svolgimento in mobilità delle procedure eseguite dagli operatori sanitari (tecnici, infermieri e medici). Doctor Office permette di lavorare in ufficio, al letto del paziente, in piedi, con l’ausilio di una sola mano o con l’uso di guanti sterili, modalità ricorrenti nello svolgimento delle professioni sanitarie. Si tratta della seconda versione della soluzione ed ha introdotto importanti novità tecniche e grafiche, come l’interfaccia utilizzabile su monitor di tutte le dimensioni e la gestione di dati multimediali come immagini, filmati e registrazioni vocali. Tra le altre funzionalità, la possibilità di utilizzare il dispositivo come un block notes per prendere appunti, un sistema di fatturazione e di prenotazione e l’agenda per gestire gli appuntamenti. Doctor Office è un potente gestionale organizzato ma non specializzato, e permette di essere personalizzato secondo le esigenze del singolo professionista. Si utilizza su un solo computer o in una rete di computer (in ambiente Windows o MacOs), e contemporaneamente su iPad e iPhone.

«Da diversi anni la nostra azienda lavora e investe in soluzioni di dematerializzazione, e il Mobile ci è sembrato la piattaforma ideale per sviluppare una soluzione semplice da utilizzare ma dalle ampie potenzialità di diffusione e valore aggiunto – ha dichiarato Marco Barbi, Software Architect and Developer di Sata –. Gli ambiti applicativi che ne possono beneficiare sono diversi: in cima alla lista si trovano sicuramente quelle figure professionali che maggiormente si spostano sul territorio nel corso delle loro giornate lavorative, come la forza vendita, i manutentori e gli agenti assicurativi».

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«L’idea per l’App è nata dall’esigenza personale di gestire il mio studio medico – ha spiegato Michele Grassi, Responsabile Software Settore Sanitario di Macwin Srl –. Ho poi condiviso l’idea con alcuni colleghi che si sono dimostrati da subito entusiasti, spronandomi a perfezionarlo con diversi suggerimenti. I medici che più hanno dimostrato di apprezzarla sono i cardiologi e gli ortopedici».


Mobile App Awards @ Smau Milano consumer Ce l’ho te lo presto

di Jiki Comunicazione e Marketing Ritira il premio: Fabrizio Vindigni Ricca, Web Area & Creative Director di Jiki Comunicazione e Marketing L’App permette di condividere e mettere in prestito una serie di oggetti con i propri amici di Facebook. Effettuando l’accesso, l’utente compila la lista di oggetti che è intenzionato a prestare, corredandoli di descrizione e foto, e li mette così a disposizione. L’App, è svi-

Giochi e Intrattenimento

Old School Race di Creeo Studio Ritira il premio: Stefano Magni, Multiscreen Actionscript Developer di Creeo Studio Old School Race è un gioco per dispositivi tablet che si ispira alle vecchie piste di automobili, in cui le macchinine sfrecciavano su un binario alimentato a corrente. Non richiede nessuna particolare abilità: si guida infatti con un dito ed è quindi adatto a tutte le età. Grazie alla funzionalità multiplayer si possono poi sfidare fino a quattro amici sullo stesso tablet.

Informazione, Media ed Editoria

L’applicazione, lanciata a ottobre 2011, è stata sviluppata da Creeo Studio, agenzia creativa di Lecco specializzata in progetti di comunicazione digitale. Funziona su tablet iOs, Android e Blackberry ed è scaricabile gratuitamente dai relativi store, su cui ad oggi ha totalizzato circa 200.000 download. I principali motivi che hanno spinto a premiare l’applicazione sono l’estrema semplicità di utilizzo, l’alto livello di engagement e la grafica curata.

BoingApp di Turner Broadcasting System Italia per Boing Ritira il premio: Massimiliano De Micheli, Interactive Manager di Turner Broadcasting System Italia App innovativa da usare mentre si guarda la TV che consente di “catturare” i contenuti con un semplice “touch“ sullo smartphone, ma solo mentre il canale Boing trasmette lo spot di Bo e BoBo. L’utente, scuotendo lo smartphone, può iniziare a giocare con i personaggi, muovendoli e deformandoli. Si

Mobile Commerce & Payment

luppata da Jiki Comunicazione e Marketing, agenzia creativa specializzata in Web Marketing e sviluppo. Sarà gratuita e disponibile per tutte le principali piattaforme. I principali motivi che hanno spinto a premiarla sono l’innovatività dell’idea, la valorizzazione di Facebook come elemento Core e lo sfruttamento del Mobile come mezzo efficace e immediato per fotografare e caricare le informazioni sugli oggetti.

basa sulla tecnologia “Acoustic Fingerprint”, che permette il riconoscimento di un jingle e l’attivazione delle animazioni. L’App è gratuita ed è sviluppata da Turner Broadcasting System Italia per Boing. Ad oggi ha raggiunto i 50.000 download ed è stata premiata per il design curato e la capacità di catturare nuove modalità di interazione col mezzo televisivo: sempre più spettatori utilizzano infatti il proprio smartphone come “second screen” mentre guardano la Tv.

Auchan CassaXpress Mobile di RetApps Ritirano il premio: Marino Vignati, IT Manager di Auchan, e Alessandro Tiretta, CEO e Founder di RetApps App che consente all’utente che si trova all’interno di un punto vendita Auchan di usufruire di una serie di servizi innovativi, proprio mentre effettua la spesa, tra cui la possibilità di trasformare il proprio smartphone in un dispositivo di Self Scanning per “scannerizzare” i prodotti che si intende acquistare. Per farlo è

sufficiente fotografare il Bar Code posto sulla confezione e, una volta in cassa, si può decidere di effettuare il pagamento direttamente dal proprio dispositivo. Realizzata a febbraio da RetApps e disponibile per iOs e Android, è attualmente in fase di testing in un solo punto vendita, dove è utilizzabile la funzione di self-scanning. I motivi che hanno spinto a premiarla sono l’elevato grado di innovatività e le potenzialità future per il mondo del retail.

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Community e Social


speciale consumer Mobile Marketing & Service

SGTM (Salone Internazionale del Gusto e Terra Madre) di Sinbit Ritirano il premio: Luca Bernardini, Responsabile della comunicazione al Salone del Gusto e Terra Madre, e Pierluigi Grillo, Amministratore di Sinbit L’App ufficiale del Salone Internazionale del Gusto e Terra Madre di Torino permette di creare il proprio biglietto d’ingresso virtuale e di essere guidati all’evento grazie alla geolocalizzazione. Ha inoltre altre numerose fun-

Pubblica Amministrazione e Servizi al cittadino

Turismo

iMonzino di Razorfish Healthware Ritirano il premio: Alfredo Pascali, Consulente Marketing Eventi e Internet per il Centro Cardiologico Monzino, e Anna Dina Bove, Senior Account Manager di Razorfish Healthware L’App nasce per consentire ai pazienti del Centro Cardiologico Monzino di accedere ai principali servizi della struttura tramite smartphone. Usandola, è possibile ricevere news e accedere a informazioni generali di contatto, come le indicazioni per raggiungere le sedi, prenotare e

L’App unisce il contenuto di una guida turistica cartacea alla possibilità di ottenere itinerari personalizzati. ITinera Florence profila l’utente sulla base alle proprie preferenze in e fornisce l’itinerario più conforme ai suoi gusti. Permette poi di visualizzare gli itinerari e i luoghi di interesse nelle vicinanze, facilitando così gli spostamenti e offrendo una

L’App consente di ordinare a domicilio tra gli oltre 600 locali convenzionati catalogati per tipologia di cucina. È sufficiente inserire il CAP di appartenenza o attivare il servizio di geolocalizzazione per visualizzare i ristoranti nella propria zona. Per ogni locale viene presentata una scheda di dettaglio che prende in considerazione qua-

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visuale delle attrattive raggiungibili, anche in modalità off-line. Realizzata dalla start up di Lecco Gobi Labs, l’App è stata lanciata a settembre 2012 ed è disponibile per iPhone. È utilizzabile gratuitamente per gli itinerari del centro di Firenze, ma prevede la possibilità di acquistare itinerari differenti con modalità in-app billing. È stata premiata per l’innovatività dell’idea, la grafica curata e l’attenzione ad un aspetto rilevante per i viaggiatori all’estero come il funzionamento off-line.

JustEat di JustEat Italy Ritira il premio: Benvolio Panzarella, Direttore Generale di JustEat Italy

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disdire visite specialistiche ed esami diagnostici e ottenere informazioni sul personale medico della struttura. L’applicazione per iPhone è scaricabile gratuitamente ed è stata realizzata dall’agenzia di comunicazione digitale Healthware. I principali motivi che hanno spinto a premiarla sono l’efficace interpretazione delle esigenze dell’utente (in particolare per le funzioni di prenotazione e di dettaglio dei medici) e la buona user experience offerta.

ITinera Florence di Gobi Labs Ritira il premio: Alessio Gambetta, Founder di Gobi Labs

Utility, Strumenti e Produttività

zionalità, tra cui la possibilità di consultare la mappa del salone, il programma e la lista degli espositori. Sviluppata da Sinbit, l’App è stata lanciata a settembre per sistemi iOs ed Android, ed è stata premiata per via dell’elevata user experience, per la ricchezza delle informazioni offerte e per la scelta di rendere disponibili contenuti differenti in funzione del momento specifico (prima del salone, durante i giorni del salone e dopo la chiusura).

lità del cibo, servizio, puntualità e valutazioni degli altri utenti. Effettuato l’ordine si riceve una email ed un Sms di conferma, mentre il pagamento avviene in contanti alla consegna. L’App, realizzata da JustEat Italy, circuito di affiliazione di locali e ristoranti attivo in Italia dal 2007, è nata con il brand ClickEat ed poi stata acquisita dall’internazionale JustEat. È stata premiata per la facilità d’utilizzo, la grafica curata e l’efficace valorizzazione delle peculiarità del Mobile.


PUBLIREDAZIONALE

Grazie a modomodo la strategia applicativa di Media World si estende a Windows 8 L’App presenta contenuti di interesse per i clienti e sfrutta appieno le potenzialità del nuovo sistema operativo Microsoft

T

ra le applicazioni più importanti presenti nello Store di Windows 8 e Windows RT, l’app ufficiale di Media World. L’app è stata realizzata da modomodo, azienda italiana leader nel Life Process Marketing, che ha sviluppato un’innovativa piattaforma applicativa, grazie alla quale le aziende interagiscono con i propri consumatori attraverso i dispositivi di nuova generazione come smartphone, tablet, Internet TV e desktop application. L’app, gratuita e progettata secondo le specifiche funzionalità del sistema operativo, permette una user experience mai provata. All’avvio offre una visione panoramica delle diverse funzioni e presenta

contenuti nuovi e interessanti relativi a quattro aree tematiche: • Ultime Offerte: basta un semplice gesto per essere sempre informati sulle offerte e promozioni in corso, per navigare tra le categorie o per condividere il prodotto con gli amici attraverso i canali social • News: aggiornamenti sempre a disposizione su tutte le novità di settore. • Video: il miglior modo per conoscere da vicino i prodotti di nuova generazione, attraverso filmati e videointerviste • Punti vendita: dettagli, foto, mappe, orari e aperture straordinarie di ogni megastore L’app per Windows 8, il nuovo sistema operativo Microsoft basato su un concept mobile, con un’interfaccia pensata

per una navigazione di nuova generazione, ne sfrutta appieno le potenzialità. Un paio di esempi su tutti, le nuovissime funzionalità Share Contract e Search Contract, che permettono rispettivamente di condividere un dato da una applicazione all’altra e di cercare le informazioni anche ad applicazione chiusa. Anche l’utilizzo delle push notification, in tutte le modalità offerte dal sistema operativo Windows 8 consente a Media World di informare i propri consumatori in tempo reale, dando visibilità ad offerte mirate, iniziative, news e molto altro ancora: tutto ciò rende esclusiva la customer experience. La disponibilità dell’app Media World sulla piattaforma Windows 8 rientra nella strategia di multicanalità della catena, che vede il cliente sempre al centro e in grado di connettersi con il brand in qualsiasi momento attraverso molteplici canali. L’app, alla prima release per Windows 8, verrà progressivamente arricchita con nuove funzionalità. Info: www.modomodo.com marketing@modomodo.com

Chi è modomodo modomodo ha sviluppato una piattaforma applicativa che consente alle aziende di comunicare e interagire con i propri consumatori attraverso un approccio multicanale integrato che include smartphone, tablet, internet TV e desktop application. La piattaforma include centinaia di funzionalità facilmente adattabili alle specifiche applicative delle aziende e supporta tutti i sistemi operativi mobili. Le App sono quindi disponibili da subito per tutte le marche e modelli di smartphone, tablet, Internet TV e laptop, fornendo sofisticati strumenti di analisi integrabili con CRM aziendali.

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IL PRIMO PROGETTO EDITORIALE ITALIANO PER GLI EXECUTIVE DI BUSINESS FOCALIZZATO SULL’IMPIEGO STRATEGICO DELLE TECNOLOGIE DIGITALI

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Il progetto si declina in un trimestrale cartaceo, in una serie di newsletter digitali verticali e in un insieme di siti tematici, che si rivolgono a specifiche community di Manager, Professional ed Executive. Le tematiche coperte sono molteplici e includono, tra le altre, Cloud Computing, Dematerializzazione, Supply Chain, Logistica, Acquisti, Sanità, Piccole e Medie Imprese, Internet of Things, Digital Marketing, Canale ICT.

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PUBLIREDAZIONALE

Nakyma App, addio al listino cartaceo

Debutta nel mondo dell’ottica la prima applicazione per iPad come strumento di supporto e di vendita per le lenti oftalmiche

L

’innovativa applicazione per iPad Nakyma App è stata sviluppata da Extra.it per Vision Group, il più grande network distributivo italiano del settore dell’ottica con sedi a Milano, Roma, Torino, Genova e Foggia che conta 1.500 punti vendita in tutta Italia ed è proprietario di due linee di prodotti a marchio, le montature Contemporary Heroes e la gamma di lenti oftalmiche Nakyma. E proprio per queste ultime è stata sviluppata l’App. In dotazione in esclusiva agli affiliati Vision Group cui sono riservati gli housebrand dell’insegna, Nakyma App è uno dei

ExtraApp Catalog di Extra.it Nata nel 1996, Extra.it ha consolidato la propria esperienza nella gestione dei media digitali. Il team affronta ogni progetto in coerenza con i propri valori: creatività, tecnologia, innovazione e sperimentazione. Le soluzioni in mobilità sviluppate da Extra. it stanno ricoprendo un ruolo strategico nel percorso dei bisogni delle aziende, grazie al framework ExtraAppCatalog, piattaforma erogata in Cloud per la gestione dei contenuti su Tablet.

numerosi vantaggi offerti a coloro che hanno aderito al sistema di pianificazione Lenti Oftalmiche. L’applicazione di supporto alla vendita fa parte del programma “Strumenti per una prescrizione di successo”, il cui obiettivo è fornire consulenza al consumatore finale, motivandolo concretamente, e incrementare l’upselling. Il punto di forza di Nakyma App sta nella rottura degli schemi di vendita“frontale”, poiché la consulenza viene fatta a fianco del proprio cliente, iPad alla mano, senza l’utilizzo di listini cartacei. Nakyma App permette, infatti, di utilizzare un’unica applicazione che collega la guida al benessere visivo Nakyma alla consulenza e alla Realtà Aumentata: l’ottico può selezionare il prodotto, verificarne il prezzo e la disponibilità nella griglia di costruzione della lente, senza l’ausilio di listini cartacei. Viceversa, dalla disponibilità del

prodotto si può direttamente passare a una dimostrazione virtuale della lente scelta. Nakyma App è collegata al server di proprietà di Vision Group ed è scaricabile dagli affiliati che hanno aderito al progetto con il supporto di una guida all’utilizzo one-to-one, oltre alla consulenza telefonica. L’applicazione si divide in due aree: Realtà Aumentata, con dimostrazione live sui benefici di tutti i tipi di lente, dalle antiriflesso e alle polarizzate fino alle monofocali evolute, e guida al benessere visivo, con sei sezioni catalogate in base alle esigenze del consumatore finale (tra le quali lenti da ufficio, per bambino, contro lo stress visivo), con brevi clip dimostrative.

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a cura di Emanuela Pala

RFId e Internet of Things

Una Smart Grid per l’elettricità in Svizzera I magazzini frigoriferi di una catena di supermercati serviranno da ammortizzatori dei picchi di energia prodotti da sole e vento

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U

na Smart Grid per il bilanciamento dei carichi della rete elettrica basata interamente su fonti rinnovabili. È quanto verrà sperimentato in Svizzera all’interno di FlexLast, progetto finanziato con fondi forniti dall’Ufficio federale dell’energia (UFE) svizzero. Il progetto, che entrerà nella fase pilota nel 2013, vede la partecipazione di IBM, Migros, la più grande catena svizzera di rivenditori e supermercati, BKW, il fornitore di elettricità del Canton Berna, e Swissgrid, il gestore di rete nazionale. Il progetto potrà contribuire alla realizzazione degli obiettivi di politica energetica in Svizzera: aumentare la percentuale di elettricità prodotta da energia rinnovabile di 5.400 GWh entro il 2030, ovvero il 10% degli attuali consumi del paese. Obiettivo della sperimentazione è utilizzare i magazzini frigoriferi come ammortizzatori per aiutare a bilanciare le variazioni di energia generate dalla disponibilità di energia elettrica derivante da sole e vento, dimostrandone la fattibilità tecnica e gli impatti sui diversi attori. Utilizzando i dati raccolti dai

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sensori di temperatura dei magazzini e dalla logistica di Migros, i dati energetici in tempo reale di BKW e Swissgrid e il software e gli algoritmi sviluppati da IBM, il progetto pilota intende quindi ottimizzare l’equilibrio tra produzione e consumo di energia, re-

golando il funzionamento delle unità di condizionamento dell’aria in base all’energia disponibile. In tal senso i magazzini frigoriferi si aggiungerebbero quindi alla lista di tecniche utilizzabili per bilanciare la domanda e l’offerta sulla rete, come

già sperimentato all’interno di altri progetti con veicoli elettrici, elettrodomestici e abitazioni. «Oltre a dimostrare le funzionalità della tecnologia che sta dietro il progetto, speriamo anche di illustrare come i consumatori di energia a livello

L’Internet delle cose per le situazioni di emergenza Al MIT si sperimenta una soluzione che crea mappe istantanee in caso di calamità naturale Sulla scia dell’uragano Sandy diverse città stanno rivalutando la prontezza dei propri piani in caso di calamità naturali: in questo contesto l’Internet of Things può giocare un ruolo non secondario nel supportare la tempestività e l’accuratezza dell’intervento delle forze della protezione civile, o nell’informare i cittadini su quanto sta accadendo, fornendo dati in tempo reale su una determinata situazione a forze dell’ordine e – grazie all’utilizzo di device portatili – a singoli utenti in mobilità, determinandone anche la posizione tramite GPS o mezzi alternativi, tuttora oggetto di ricerche, in caso di indisponibilità del sistema, come ad esempio accade all’interno di un edificio. In tal senso i ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (MIT) stanno lavorando ad una soluzione volta a rivoluzionare le modalità di risposta ad una situazione di emergenza creando mappe istantanee. Il cuore del sistema, attualmente in fase di sperimentazione, è un sensore portatile che permette di costruire una mappa digitale in tempo reale di un edificio o ambienti simili monitorando i movimenti di una persona al suo interno. Ad esempio, per testare il sistema, uno studente ha fatto il giro del campus con addosso il prototipo sviluppato mostrando come la mappa venisse creata man mano in base ai suoi movimenti ed alla sua posizione.


Pasti caldi e prontezza di servizio grazie all’RFId Il personale del locale è in grado di identificare il tavolo da servire su uno schermo posizionato nei pressi della cucina

industriale, come Migros, possono riprogettare i loro processi per un’integrazione ottimale nel sistema elettrico – è una soluzione finanziariamente vincente per tutti, spiega Wolf-Christian Rumsch, Project Manager di BKW. Per Swissgrid, una motivazione chiave alla partecipazione è il potenziale contributo di FlexLast a migliorare la stabilità della rete, che avrà un impatto positivo sulla sicurezza delle forniture energetiche». Mantenere la temperatura interna ai magazzini Migros (200.000 metri quadrati) comporta infatti un dispendio notevole di energia: le merci deperibili sono difatti mantenute costantemente a -28 C° per un consumo pari a circa 500.000 chilowattora al mese, equivalenti a quello di quasi 1.500 abitazioni.

al momento dell’ordine l’inizializzazione del “Table Tracker”, device portatile dotato di reader RFId incorporato, con un numero di identificazione dell’ordine. Una volta scelto il tavolo l’avventore vi appoggia il device che, tramite la lettura di tag RFId passivi posizionati sotto di esso (circa 20 per tavolo per assicurante la lettura indipendentemente dal posizionamento del reader), ne legge l’identificativo univoco. L’informazione viene quindi trasmessa al sistema centrale tramite rete Zigbee, dando il via ad un contatore per il monitoraggio dei tempi di attesa. Il sistema permette infatti di impostare una serie di alert al superamento di soglie di attesa prefissate. Una volta localizzato il tavolo e consegnato l’ordine il cameriere registra il

fatto che il cibo sia stato servito leggendo tramite il Table Tracker il tag RFId identificante un device a sua disposizione (Clearing Unit), fermando il contatore. Aaron Day, CEO di Blue Lemon, riporta come da quando il sistema è stato implementato (a giugno 2012) il tempo medio di consegna al tavolo si è ridotto anche di cinque minuti, a seconda del numero di avventori e della dimensione del ristorante. Egli inoltre ha dichiarato come l’investimento (pari a circa 8-10.000 $ a ristorante) sia già stato ripagato grazie all’aumento della soddisfazione dei clienti che, oltre ad essere serviti più in fretta, ricevono piatti più caldi e più freschi, e alla riduzione del tempo perso dai camerieri girando tra i tavoli.

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U

n sistema basato su tecnologie RFId per aumentare il livello di servizio ai tavoli e la soddisfazione degli avventori: è quanto implementato in Utah da Blue Lemon, catena che serve sandwich artigianali, insalate e piatti caldi, nei suoi tre punti vendita. L’applicazione sfrutta la tecnologia RFId per determinare il tavolo a cui si sono seduti gli avventori dopo aver ordinato al banco e misurare i tempi di attesa, supportando il personale di sala nel servizio. Prima della sua implementazione l’identificazione del tavolo era demandata ad un numero, dato al cliente al momento dell’ordine, da posizionare sul tavolo prescelto. Ciò comportava che spesso, al momento del servizio, il cameriere dovesse girare tra i tavoli alla ricerca di quello giusto, spesso dichiarando ad alta voce i piatti preparati nella speranza che l’ordine fosse riconosciuto, con conseguente spreco di tempo e raffreddamento delle pietanze. Col nuovo sistema invece il personale è in grado di identificare il tavolo da servire su uno schermo posizionato nei pressi della cucina. Il sistema, sviluppato dall’americana LRS (Long Range Systems), prevede

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RFId e Internet of Things

A Orlando una smart city nella city Un nuovo progetto edilizio prevede lo sviluppo progressivo di una serie di servizi per la community riguardanti i trasporti, la sanità, gli edifici Ultimamente si è sentito parlare molto di Smart City e di come le tecnologie, tra cui gioca un ruolo di primo piano l’Internet of Things, possano contribuire a rendere intelligente una città, migliorando la qualità di vita dei suoi cittadini. Nel panorama nazionale e internazionale vi sono ormai diverse iniziative in tal senso: da progetti finanziati per la Smart City a singole implementazioni volute da città innovative. In questo contesto una nuova iniziativa riguarda Lake Nona, progetto edilizio del gruppo Tavistock, volto a costruire nell’area sud-est di Orlando una vera e propria città nella città: il nuovo complesso avrà infatti al suo interno tutti i principali servizi, come scuole e università, un centro di ricerche mediche correlato di ospedale, negozi, abitazioni ed un vasto parco. Visto l’ambizioso progetto, Lake Nona sta lavorando con Cisco per

creare la prima città americana interamente interconnessa secondo l’iniziativa “Smart+Connected cities” di Cisco. Lake Nona e Cisco lavoreranno insieme per almeno 15 anni per sviluppare progressivamente una serie di servizi per la community riguardanti i trasporti, la sanità, gli edifici. Alcuni esempi di applicazioni riguardano il telemonitoraggio domiciliare di parametri vitali, o l’implementazione di smart meter. Oltre a ciò il complesso avrà un occhio di riguardo nei confronti della sicurezza dei propri abitanti, in termini sia di safety che di security. Le informazioni raccolte saranno infatti condivise tra diversi attori quali forze dell’ordine, sistema giudiziario e protezione civile. Tutte le applicazioni sviluppate si baseranno su una infrastruttura comune costituita da diversi device tra cui sensori di campo, videocamere, sistemi di tracciabilità.

L’RFId fa buon sangue Un progetto Usa di tracciabilità dal donatore al paziente

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S

i è finalmente conclusa la parte di sperimentazione sul campo del progetto pilota portato avanti dal Transfusion Medicine RFID Consortium, consorzio americano che vede la partecipazione di diversi centri trasfusionali, università, reti sanitarie, produttori software, hardware e system integrator, volto a testare l’utilizzo di tecnologie RFId per la tracciabilità di sangue ed emoderivati dal donatore al ricevente

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finale. Il progetto, avviato nel 2007, dopo un primo studio sull’impatto dell’RFId su sangue ed emoderivati (2008-2010), ha ottenuto l’autorizzazione della FDA americana all’avvio di un progetto pilota sul campo a novembre 2011. La sperimentazione, finanziata dal National Institutes of Health (NIH) è iniziata a marzo 2012 ed ha riguardato l’apposizione di tag RFId passivi HF su sacche e contenitori adibiti al trasporto per la loro

identificazione lungo l’intero percorso trasfusionale (donazione, lavorazione, stoccaggio, assegnazione, trasfusione) tramite varchi o terminali portatili a seconda della necessità. La sperimentazione, condotta presso diversi centri di donazione, presso il BloodCenter del Wisconsin e presso l’UIHC, ha mostrato come la tecnologia abbia contribuito a ridurre del 33% le problematiche legate alla gestione delle sacche presso il punto di raccolta

(registrazione sacche, check out) e dell’87% quelle presso il quartier generale del Blood Center of Winsconsin (registrazione in entrata, collocazione nelle celle frigo, picking). Oltre a ciò le attività di gestione inventariale svolte presso il centro hanno subito un incremento di efficienza pari al 63%. In ospedale gli operatori hanno infine riscontrato un aumento di visibilità sulle operazioni, per un totale di 144 trasfusioni eseguite senza alcun errore. Visto il successo dell’iniziativa il consorzio ha chiesto l’autorizzazione FDA per lo sviluppo e l’introduzione sul mercato dell’applicazione sviluppata all’interno del progetto di ricerca.



a cura di Marta Valsecchi

Mobile Internet & App

Gamification e Mobile: è solo una moda? Le tecniche di design dei giochi invadono App e siti per cellulare per renderle più appealing

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N

el 2010, il famoso Game Designer Jesse Schell ha introdotto per la prima volta un termine destinato a entrare nel linguaggio comune di chi si occupa quotidianamente di strategie Mobile e Online: Gamification. Con questo termine si intende l’utilizzo di tecniche di design proprie dei giochi per arricchire e incrementare l’appeal e la capacità di suscitare engagement nelle audience. Negli ultimi anni, le aziende hanno cominciato ad utilizzare queste dinamiche attraverso App e Mobile site. Sono molteplici anche le start-up e le grandi aziende che stanno cavalcando il fenomeno della Gamification; alcune integrandola nei propri business model come Foursquare, SCVNGR e shopkick; altre offrendosi come fornitori per terze parti, come Badgeville, BigDoor e Bunchbal. Tuttavia, questa tendenza ha ricevuto ultimamente una pesante critica da par-

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te di Gartner che nel mese di novembre ha dichiarato che l’80% delle App che adottano tale strategia non riuscirà a raggiungere i propri obiettivi di mercato nel 2014, principalmente a causa di un design dell’iniziativa inadeguato. Sotto accusa non le strategie in sé, ma le modalità con cui le tecniche di Gamification sono state finora implementate: ci si è limitati, infatti, ai meccanismi più ovvi dei giochi, come ad esempio punti, badge e classifiche, piuttosto che sui più sottili e più importanti elementi del game design, come il bilanciamento di competizione e collaborazione, o la definizione di una significativa economia di gioco. Non si tratta di un fenomeno solamente consumer: Gartner prevede, infatti, che in ambito business, entro il 2015 il 40% delle prime 1000 organizzazioni globali useranno strumenti di Gamification per aumentare la produttività dei propri dipendenti.

Tapjoy, pubblicità in cambio di contenuti per le App

È

interessante osservare come a fianco di modelli di Mobile Advertising più “classici” siano nate su Mobile realtà con modelli di business innovativi. Uno di questi è Tapjoy che non gode dei favori di Apple, che nelle ultime settimane è tornata fortemente alla carica nel cercare di bloccare i fenomeni di incentivazione al download di app.

Tapjoy, infatti, si propone come aggregatore di investimenti pubblicitari volti a incrementare il numero di download delle applicazioni o l’awareness di un brand offrendo in cambio un regalo all’utente. In particolare offre la possibilità agli utenti di scaricare gratuitamente contenuti in-app all’interno delle app che utilizzano l’SDK di Tapjoy a patto che gli uti-


Google Music e iTunes Match, la musica si ascolta in Cloud Si apre un nuovo fronte nella guerra fra Apple e Google Anche Google entra nel mercato della musica. Proprio come iTunes Match lanciato da Apple un anno fa, Google Music offre la possibilità di effettuare la sincronizzazione della propria libreria musicale per rendere disponibili in cloud i propri brani musicali ed ascoltarli da tutti i dispositivi associati al proprio account. Su entrambi gli store, oltre a poter inserire i propri brani musicali, è ovviamente possibile procedere all’acquisto di nuovi brani che vengono inseriti quindi nella libreria e resi disponibili all’utente. La sostanziale differenza tra i due riguarda il fatto che iTunes Match prevede la sottoscrizione di un abbonamento annuale al costo di 24,99 euro. La scelta della società di Cupertino di

offrire il servizio a pagamento riguarda il fatto che nel momento in cui si effettua l’upload dei propri brani nella nuvola, iTunes provvede automaticamente a “convertire” il brano sostituendolo con la versione disponibile sullo Store. Tale scelta persegue l’obiettivo di sostituire i brani scaricati illegalmente con le versioni certificate da iTunes e normalmente disponibili sullo Store. Per quanto riguarda Google, invece, il servizio è completamente gratuito e non vi sono al momento limitazioni per l’upload dei brani. L’introduzione di questi servizi apre un nuovo fronte di competizione tra i due principali player del mondo Application Store e nuove opportunità in termini di servizi per gli utenti.

Successo per il nuovo modello di Advertising che chiede agli utenti guardare video o App denominate “Pay-to-install” ti meccanismi di ranking dello Store. Mentre rimane aperta la battaglia con Apple, le cui mosse sono ancora poco chiare, la società con sede a San Francisco sta nel frattempo ottenendo eccellenti risultati anche sul mondo Android. Le stime effettuate analizzando tutte le app coinvolte nel modello Tapjoy sono oltre 20.000 per un totale uti-

lizzatori che supera i 700 milioni. Inoltre Tapjoy, forte degli investimenti dei principali Venture Capital statunitensi come J.P. Morgan Asset Management, Rho Ventures e molti altri, ha anche stretto nell’estate scorsa una partnership con Kontagent per il lancio di un nuovo sistema di Analytics le cui caratteristiche non sono ancora state svelate.

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lizzatori delle applicazioni siano disposti a scaricare applicazioni denominate “Pay-to-install”, a guardare video promozionali o ancora a sottoscrivere servizi a pagamento. Tale modello viene osteggiato da Apple, in quanto il meccanismo utilizzato consente alle applicazioni “Pay-to-install” di scalare velocemente le classifiche, falsando quindi i consue-

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Mobile Internet & App

Cresce in tutto il mondo il Mobile Advertising Ma il vero boom continua a farsi attendere: vale appena l’1 della spesa pubblicitaria

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ontinua la crescita, da parte delle aziende, di investimenti in Mobile Advertising, non solo in Italia - dove i valori assoluti rimangono comunque ancora limitati – ma in tutto il mondo. Secondo eMarketer,

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infatti, nel 2012 saranno 6,4 miliardi di dollari gli investimenti complessivi – non vengono qui conteggiati gli SMS e MMS pubblicitari, ma solo il Display advertising su applicazioni e mobile site, e la Search -, con una crescita sul 2011 di oltre il 60%. La società di ricerca stima inoltre che il mercato globale potrebbe arrivare a circa 25 miliardi di dollari entro il 2016. Il mercato, trainato dagli USA – che hanno registrato crescite a 3 cifre negli ultimi anni - e dal Giappone, vede il Regno Unito primo in Europa, con investimenti che crescono di circa il 70% sul 2011, e l’Italia fanalino di coda insieme alla Spagna nella classifica dei principali paesi investitori nel nostro continente. Nonostante i notevoli tassi di crescita che registra il mercato, attualmente il Mobile Advertising rappresenta solo l’1% del totale della spesa pubblicitaria in tutto il mondo. Questa percentuale è già decisamente maggiore in UK – pari a 2,3% - e si stima possa superare il 10% del totale spesa in advertising entro il 2016. Questo mercato è caratterizzato da molte novità introdotte negli ultimi anni, come l’uso di Display Rich Media e Video - che coin-

volgono maggiormente l’utente e offrono una user experience accattivante -, nonché nuove tecnologie - che per ora stanno crescendo soprattutto sul web - chiamate Real Time Bidding, ovvero aste in real time che permettono di assegnare gli spazi pubblicitari al miglior acquirente in funzione di KPI inizialmente definiti. Sempre secondo eMarketer, il mercato del Mobile Advertising rimane comunque in mano a pochi grossi ad-network, come Google, che da solo copre il 56% di tutti gli investimenti pubblicitari in Display Adv – con Google AdMob – e il 96% della componente di Search. Anche Facebook, che da poco ha introdotto il modello pubblicitario anche su Mobile, ha dichiarato che nel terzo trimestre ha guadagnato con questo nuovo canale 150 milioni di dollari, pari al 14% del totale ricavi da pubblicità (si consideri che nel trimestre luglio/settembre la società ha fatturato complessivamente 1,26 miliardi di dollari, di cui 1,06 da Advertising). Basti pensare che il 60% del totale utenti Facebook accede già da cellulare per capire l’importanza del Mobile anche sui ricavi pubblicitari del famoso social network.


a cura di Andrea Ferretti

Mobile Marketing & Service

La pagina di giornale prende vita grazie all’iPad Una innovativa pubblicità cartacea di Toyota sfrutta l’iPad per costruire un ponte tra il mondo della promozione cartacea e quella digitale, animando una pubblicità su carta stampata. Mettendo un iPad collegato alla pagina Web lexus.

com/stunning sotto la pagina cartacea di advertising, la pubblicità prende vita, innescando una serie di effetti audio e video. L’auto raffigurata cambia colore e di volta in volta ne vengono messe in

evidenza caratteristiche diverse con coinvolgenti animazioni. Il tutto è reso possibile dalla tecnologia “CinePrint”, realizzata appositamente per lo scopo dalla casa automobilistica.

StartCup, il primo

Un Sms per sostenere Obama

Stappando una Strongbow con tecnologia RFId integrata partono gli effetti speciali

Inviando un messaggio di testo è stato possibile donare fino a 50 dollari al mese per supportare la campagna del candidato

tappo di bottiglia digitale

Strongbow, l’azienda inglese che produce sidro e distribuisce anche in Italia, sta sperimentando nuove forme di promozione e comunicazione applicando la tecnologia RFId ai tappi delle bottiglie della propria bevanda. Stappando una bottiglia, il tag RFId si attiva si innescano le azioni desiderate per animare un evento in un locale. È possibile accendere particolari luci ad effetto, interagire con lo smartphone per effettuare un check-in su Foursquare e far vedere agli amici dove ci si trova, far partire una sigla musicale o ancora altri effetti spettacolari, come un cannone che spara cartoncini colorati sulla folla. Il progetto è ancora un prototipo, ma l’azienda rende noto che, dopo la prima sperimentazione avvenuta lo scorso settembre in un bar di Budapest, presto si vedrà l’iniziativa animare eventi in diversi locali europei. La prima città ad ospitarla sarà Roma. Nel frattempo Strongbow ha lanciato un contest sul proprio canale Facebook (“What would you start with Startcap?”) per stimolare gli utenti a proporre effetti spettacolari da innescare grazie al tappo tecnologico.

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ella raccolta fondi per la corsa alla rielezione di Barack Obama è stato per la prima volta usato il Mobile. Inviando un sms con la scritta “GIVE” al numero 62262 (che corrisponde a “Obama” nella digitazione T9 utilizzata per comporre messaggi di testo), era infatti possibile donare fino a un massimo di 50 dollari al mese, scalandoli direttamente dal proprio credito telefonico residuo o addebitandoli sul proprio conto. Si tratta di un meccanismo molto utilizzato nella raccolta fondi a scopo sociale sia negli Stati Uniti che in Italia (per esempio nelle campagne di sostegno alla popolazione terremotata nel nostro Paese e alla Red Cross negli US), il cui utilizzo per fini politici è stato recentemente sdoganato dalla FEC (Federal Election Commission) su sollecito dei legali dei due candidati alla presidenza. La piattaforma tecnologica che ne ha permesso il funzionamento e la compatibilità con i principali operatori telefonici statunitensi (Verizon, Sprint, T-Mobile e AT&T) è quella di Payvia, azienda con sede a Los Angeles attiva nel settore dei pagamenti di beni e servizi digitali.

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er il lancio di un nuovo modello del lussuoso brand Lexus, la casa automobilistica giapponese Toyota ha realizzato un’originale campagna su Sports Illustrated di ottobre che


PROSSIMI EVENTI LA SCHOOL OF MANAGEMENT

La School of Management del Politecnico di Milano, con oltre 240 docenti, e circa 80 fra dottorandi e collaboratori alla ricerca, dal 2003 accoglie le molteplici attività di ricerca, formazione e alta consulenza, nei campi del management, dell’economia e dell’industrial engineering che il Politecnico porta avanti attraverso le sue diverse strutture interne e consortili. Fanno parte della Scuola il Dipartimento di Ingegneria Gestionale, le Lauree e il PhD Program di Ingegneria Gestionale e il MIP, la business school del Politecnico di Milano. La School of Management ha ricevuto nel 2007 l’accreditamento EQUIS.

GLI OSSERVATORI ICT & MANAGEMENT

Gli Osservatori ICT & Management della School of Management del Politecnico di Milano (www.osservatori.net) vogliono offrire una fotografia accurata e continuamente aggiornata sugli impatti che le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) hanno in Italia su imprese, pubbliche amministrazioni, filiere, mercati, ecc. Gli Osservatori sono ormai molteplici e affrontano in particolare tutte le tematiche più innovative nell’ambito delle ICT: Agenda Digitale, B2b – eProcurement e eSupply Chain, Business Intelligence, Canale ICT, Cloud & ICT as a Service, eCommerce B2c, eGovernment, Enterprise 2.0, eProcurement nella PA, Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione, Gestione dei Processi Collaborativi di Progettazione, Gestione Strategica dell’ICT, Gioco Online, HR Innovation Practice, ICT & Business Innovation nel Fashion-Retail, ICT & Commercialisti, ICT & PMI, ICT Accessibile e Disabilità, ICT in Sanità, ICT nel Real Estate, ICT nelle Utility, ICT Strategic Sourcing, Information Security Management, Intelligent Transportation Systems, Internet of Things, Intranet Banche, Mobile & Wireless Business, Mobile Banking, Mobile Internet, Content & Apps, Mobile Marketing & Service, Multicanalità, New Media & New Internet, New Slot & VLT, New Tablet & Business Application, NFC & Mobile Payment, RFId, Smart Working, Unified Communication & Collaboration.

OSSERVATORIO CANALE ICT

19 OTTOBRE 2012

Convegno di presentazione dei risultati della Ricerca 2012 Durante il Convegno, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano all’interno di SMAU 2012, verranno presentati i risultati della nuova Ricerca volta ad analizzare e valutare approfonditamente le principali problematiche che caratterizzano il Canale ICT in Italia, i cui operatori stanno attraversando un profondo processo di trasformazione e consolidamento, alla ricerca di un ruolo non più scontato e, soprattutto, di modelli di business sostenibili. Alla presentazione dei risultati seguirà una Tavola Rotonda a cui parteciperanno alcuni tra i principali player del settore ICT.

SMAU 2012 Fieramilanocity Milano

OSSERVATORIO E-COMMERCE B2C

25 OTTOBRE 2012

Convegno di presentazione dei risultati della Ricerca 2012

Politecnico di Milano Aula Carlo De Carli Campus Durando Via Durando 10, Milano

Durante il Convegno, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano in collaborazione con Netcomm, verranno presentati i risultati della nuova Ricerca dell’Osservatorio, che si è posta i seguenti obiettivi: monitorare l’evoluzione del commercio elettronico in Italia, evidenziando il valore di mercato, i trend e i modelli di business di riferimento; discutere criticamente le opportunità di sviluppo dell’eCommerce B2c, sulla base dei dati raccolti e del confronto con i dati dello scenario internazionale; esplorare le frontiere del commercio elettronico, identificando e analizzando i fenomeni emergenti. La presentazione dei risultati della Ricerca sarà seguita da una Tavola Rotonda a cui parteciperanno alcuni dei principali operatori dell’eCommerce B2c italiano.

OSSERVATORIO SMART WORKING

21 NOVEMBRE 2012

Convegno di presentazione dei risultati della Ricerca 2012

Politecnico di Milano Aula Rogers Campus Leonardo Via Ampère 2, Milano

Durante il Convegno, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano, verranno presentati i risultati della prima Ricerca dell’Osservatorio che si è posta l'obiettivo di comprendere l’evoluzione dei workspace aziendali e dei nuovi modelli di lavoro nelle organizzazioni, attraverso l’analisi di diffusione e di maturità delle applicazioni di Smart Collaboration e della loro fruibilità con differenti device (mobile, tablet, notebook, …) e in diverse location (ufficio, casa, …). La Ricerca, attraverso il coinvolgimento delle principali Direzioni aziendali (IT, HR, …), ha voluto identificare i principali benefici derivanti dall’adozione del modello di Smart Working nelle aziende e l’impatto che questo ha sui processi di business.

P E R M A G G I O R I I N F O R M A Z I O N I V I S I TAT E I L S I T O

w w w. o s s e r v a t o r i . n e t


Mobile Marketing & Service

Offerte speciali su Mobile quando si entra in negozio Un nuovo servizio permette di inviare ai clienti in automatico le promozioni dello store sullo smartphone, attraverso il Wi-Fi ricevere in tempo reale offerte promozionali contestualizzate. Tra le funzionalità aggiuntive offerte ai retailer, la possibilità di accedere a un servizio di comparazione prezzi per prodotti simili a quelli da loro offerti e sulla base dei risultati ottenuti proporre offerte mirate ai clienti dello store. Al momento il servizio è utilizzato in un negozio di scarpe a New York ed è in via di installazione in altri retailer: sono previsti 300 store entro fine anno.

Negli USA shopping dal divano mentre si guarda la TV

Con l’App di eBay è possibile comprare articoli relativi ai programmi in onda

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are shopping dal divano usando il proprio iPad per comprare oggetti usati, indossati o relativi ai protagonisti e ai programmi TV che si stanno guardando. È questo il concetto su cui eBay ha costruito “Watch With eBay”, l’App per iPad che funziona da assistente

personale mentre si guarda la TV, facendo da guida televisiva e proponendo l’acquisto di articoli relativi ai programmi di proprio interesse. La versione originale è stata lanciata a novembre 2011, ma a oggi è evoluta con differenti novità. Secondo i dati riportati dal colosso

del commercio elettronico, è sempre più rilevante il fenomeno del cosiddetto “second screen”, per cui i telespettatori utilizzano un dispositivo mobile – smartphone o tablet – mentre sono di fronte alla televisione, per completare l’esperienza di intrattenimento. Il 70% dei possessori di smartphone statunitensi nelle 5 ore che in media trascorre ogni giorno di fronte alle TV (dati Nielsen) - lo fa almeno una volta alla settimana, il 49% ogni giorno. Nel corso di un programma televisivo, più del 60% degli utenti controlla il proprio smartphone almeno una volta, mentre il 15% rimane connesso a Internet via Mobile per tutta la durata. Sul mercato americano i programmi televisivi che più hanno funzionato stimolando acquisti su eBay durante la visione sono, in ordine, The Mentalist, The Big Beng Theory, America’s Got Talent e Two and a Half Men.

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D’ora in avanti i cittadini statunitensi potranno ricevere sul cellulare offerte contestualizzate e localizzate relative ai negozi che stanno visitando nello stesso momento in cui ci entrano. È questa la nuova frontiera dell’advertising geolocalizzato, resa possibile dalla piattaforma Webbased sviluppata da Swarm, una start-up newyorkese. Il servizio è offerto ai retailer in Cloud: quando il visitatore entra nel negozio e accede alla rete Wi-Fi dello stesso, può aprire l’applicazione senza bisogno di installazioni e


Mobile Marketing & Service

Alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano

le opere si raccontano grazie all’NFC

Avvicinandolo ai tag a lato di quadri e manufatti, lo smartphone si trasforma in una guida multimediale

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a Pinacoteca Ambrosiana di Milano e la Sacrestia del Bramante si aprono all’innovazione abbracciando la tecnologia Near Field Communication e consentendo così ai visitatori nuove modalità di fruizione dei tesori artistici che compongono la sua collezione. Le centinaia di visitatori che ogni giorno varcano le porte della pinacoteca possono ora infatti accedere a informazioni e contenuti multimediali tramite il proprio smartphone NFC - come testi, video e immagini - con un semplice gesto. Dopo aver installato l’apposita App gratuita (disponibile sull’AppStore di Samsung) basterà avvicinare il dispositivo ad uno degli oltre 50 tag presenti accanto alle opere più importanti in esposizione per ricevere informazioni di supporto alla visita. La tecnologia permet-

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te così di “dare vita” alle opere di Leonardo, Raffaello, Caravaggio, Botticelli, Tiziano e tanti altri che

da secoli continuano ad emozionare i visitatori del museo. Per chi fosse sprovvisto di un proprio smartphone NFC, presso le biglietterie sono disponibili dei Samsung Galaxy III per il noleggio al prezzo di 3 euro. Inoltre, grazie alla collaborazione con Ingenico Italia, sarà a breve possibile sfruttare la tec-

nologia NFC anche per acquistare i prodotti editoriali relativi alle opere in mostra, direttamente dallo smartphone nel corso della visita. Il progetto ha visto la partecipazione di Mobile People Italia, società IT che realizza soluzioni Mobile basate su tecnologia NFC, e di Samsung in veste di partner tecnologico.

È il pubblico a decidere la trama dello spot Mercedes in TV Votando tramite Twitter da Mobile i telespettatori influenzano il finale della storia Mercedes ha lanciato una campagna cross-piattaforma per promuovere il lancio della nuova Classe A che permette agli utenti che vedono lo spot della casa automobilistica in televisione di decidere come continuerà la storia raccontata. La pubblicità è composta da tre parti e alla fine di ciascuna i telespettatori possono votare utilizzando l’apposito hashtag su Twitter, influenzando il finale direttamente dal divano, utilizzando uno smartphone o un tablet. Ad esempio, sta agli utenti decidere se il protagonista dello spot, inseguito dalla polizia in auto, debba iniziare una frenetica fuga o provare a nascondersi nelle vicinanze. In base alle votazioni ricevute la storia continuerà nei giorni successivi con un nuovo spot. L’idea nasce dalla considerazione che sempre di più i consumatori affiancano dispositivi mobili alla TV come “second screen” durante la visione di film e programmi. Secondo quanto dichiarato dall’azienda, l’iniziativa fa parte di una strategia di branding che, con questo ed altri strumenti, intende posizionare il marchio Mercedes come giovane, dinamico ed innovativo.


S S E R VAT O R I . N E T

ict & management

Start-up Boosting

MISSIONE

Giocare un ruolo sempre più attivo nello stimolare la nascita e lo sviluppo di nuove avventure imprenditoriali basate sull’innovazione: è questo l’obiettivo che gli Osservatori ICT & Management si pongono nella convinzione che ciò rappresenti un ingrediente fondamentale per il rilancio della nostra economia. Per questo motivo nasce il progetto Start-up Boosting che, attraverso il succedersi di una serie di Call for Ideas collegate ai diversi Osservatori, intende identificare le idee di business e i progetti imprenditoriali più innovativi, che saranno supportati e seguiti nel loro sviluppo. CHI PUÒ PARTECIPARE

AMBITI DELLE CALL 4 IDEAS

Alla Call 4 Ideas possono partecipare: • persone fisiche (singole o in gruppo) in possesso di un’idea di business fortemente innovativa; • aziende in fase di start-up e con elevato potenziale di crescita; • imprese anche già avviate che abbiano sviluppato innovative idee di business.

MOBILE APPS FA C E B O O K E C O S Y S T E M E-COMMERCE B2C MOBILE MARKETING & SERVICE SOCIAL MEDIA & WEB 2.0

COSA OFFRE

I candidati che supereranno il processo di valutazione: • saranno supportati nella messa a punto del progetto imprenditoriale, con l’obiettivo di accelerarne lo sviluppo e il raggiungimento degli obiettivi di business; • avranno la possibilità di frequentare gratuitamente un percorso di alta formazione presso il MIP – la Business School del Politecnico di Milano – finalizzato ad accrescere le competenze e l’empowerment del gruppo imprenditoriale; • saranno supportati nella ricerca dei capitali di rischio necessari.

ICT SECURITY D I G I TA L M E D I A & T V N F C & M O B I L E PAY M E N T ICT IN SANITÀ CLOUD COMPUTING & ICT AS A SERVICE FAT T U R A Z I O N E E L E T T R O N I C A E D E M AT E R I A L I Z Z A Z I O N E

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE

• La partecipazione è gratuita. • Per iscriversi compilare il Form di registrazione sul sito www.startupboosting.com che include una breve descrizione del progetto imprenditoriale, in cui vengono messi in evidenza: prodotti/servizi innovativi erogati, mercato target, principali concorrenti, fatturato previsto e investimenti stimati (anche solo in modo approssimato). • Ogni mese vengono valutate le proposte pervenute.

GIOCO ONLINE

MOBILE BUSINESS

ENTERPRISE 2.0

AUGMENTED REALITY

U N I F I E D C O M M U N I C AT I O N & C O L L A B O R AT I O N E - P R O C U R E M E N T & E - S U P P LY C H A I N

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BUSINESS INTELLIGENCE AND ANALYTICS SEMANTIC WEB E-GOVERNMENT

INTERNET OF THINGS D I G I TA L M A R K E T I N G


a cura di Paola Capoferro Ronchetta

Smart Working

I Tablet innovano i processi nel Gruppo Poste Italiane I device, con sistema operativo Windows 8, sono utilizzati in via sperimentale dal personale di vendita e all’interno degli uffici postali

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ruppo Poste Italiane ha adottato in anticipo Windows 8, entrando a far parte del programma FirstWave, che ha coinvolto 15 aziende a livello globale. Per Poste Italiane è stata un’occasione per inaugurare nuovi scenari di collaborazione identificando opportunità di miglioramento organizzativo a partire dal nuovo sistema operativo e dai nuovi device. «Insieme a Microsoft abbiamo provato a re-immaginare il nostro modo di lavorare, sperimentando nuove opportunità, ad esempio introducendo i tablet per ripensare alcuni processi aziendali», ha dichiarato Vincent Santacroce, Responsabile Ricerca e Innovazione di Poste Italiane. «Facendo leva su Windows 8, abbiamo definito quattro scenari d’implementazione che hanno coinvolto le nostre risorse in un percorso destinato a innovare il nostro servizio per ottenere vantaggi di business e misurarsi con successo in un mercato ormai altamente competitivo». Uno dei progetti pilota ha coinvolto il personale di vendita a cui sono stati forniti dispositivi dotati del nuovo sistema opera-

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tivo per ottimizzare i tempi di lavoro e la modalità d’interazione con i clienti. A tal fine sono state sviluppate App per accedere in mobilità al Document Management System, al Customer Management System e agli strumenti di collaborazione come instant messaging e video conferencing. Questo scenario ha interessato non solo gli addetti alle vendite responsabili del mercato privati, dell’utenza business e della PA, ma anche i portalettere in una

logica di evoluzione della figura professionale. Un ulteriore progetto ha interessato Poste Shop con l’implementazione di tecnologie innovative come touchscreen e Kinect per rendere più piacevole la user experience all’interno

Virtual meeting per ridurre le trasferte in Elmec La dotazione alla forza vendita di tablet, finanziati dall’azienda ma di proprietà del dipendente, consente il risparmio di chilometri e tempo Elmec ha ridisegnato le proprie modalità di lavoro con il progetto Zero Miglia, riducendo le trasferte non necessarie e sostituendole con sessioni di web o audio conference. L’iniziativa si declina in due filoni: Zero Miglia

Virtual Team e Zero Miglia Club. Il primo è un progetto a supporto della mobilità e prevede la dotazione alla forza vendita di tablet per il recupero immediato delle informazioni del personale di pre-vendita,

quando ci si trova dai clienti, attivando una sala riunioni virtuale. Per stimolare l’utilizzo di tali tecnologie, l’azienda effettua delle campagne di incentivazione che consistono nel rimborso del 50% del costo dei devi-


Nuovi modelli di lavoro in Heineken Italia In via di sperimentazione un progetto di Home Work con impatti positivi su tempi e qualità delle attività svolte

degli uffici postali. Grazie all’introduzione di tablet, si è puntato alla sostituzione dei cataloghi cartacei di Poste Shop per consentire di visualizzare in modo intuitivo i prodotti e procedere direttamente all’acquisto.

ce (tablet, accessori) che vengono acquistati dal dipendente a cui rimane la proprietà dei dispositivi. Il secondo è invece uno strumento che tiene traccia dei chilometri non percorsi dalle persone valorizzandoli in termini di mancate emissioni di CO2 e di risparmio per l’azienda. Da inizio 2012 sono stati così risparmiati oltre 650.000 Km e circa 1.600 ore uomo in termini di spostamenti evitati. Inoltre l’utilizzo di queste tecnologie ha permesso all’azienda di essere più

flessibile e di ridurre sensibilmente l’esigenza di pianificazione di alcune attività, come ad esempio le visite presso i clienti: se prima queste venivano svolte da 2 persone (commerciale e pre-vendita), oggi, con i virtual meeting, è sufficiente mobilitarne soltanto una. Oltre a questi benefici si aggiungono quelli legati al miglioramento della qualità della vita lavorativa delle persone, che possono ridurre i loro spostamenti a parità di efficacia del proprio lavoro.

do con i sindacati e con un forte committment da parte delle Direzioni Sistemi Informativi e Risorse Umane, è partita la prima fase del progetto per identificarne i fattori chiave, rilevare le esigenze interne e definire quindi il modello di riferimento per l’implementazione efficace di un modello di Smart Work. La seconda fase, avviata a luglio 2012, ha previsto il coinvolgimento di 5 persone della Direzione Sistemi Informativi e 2 persone delle Line of Business che hanno sperimentato un modello di Home Work di 2 giorni fissi a settimana concordati con il proprio responsabile. Ogni persona è stata dotata di PC portatile, token OTP per accedere ai sistemi Heineken e chiavetta UMTS da utilizzare come backup di rete in caso di malfunzio-

namenti della connessione internet. La terza fase, ancora in corso, prevede la valutazione del progetto pilota e il consolidamento del modello di Smart Work con gli obiettivi di diffondere tale modello alle Line of Business non ancora coinvolte e aumentare la partecipazione all’interno delle Direzioni già coinvolte. Con Heineken Smart Work è aumentata produttività delle persone, che si sono concentrate maggiormente e quindi hanno svolto le proprie attività in tempi più brevi e con un livello qualitativo maggiore. Lo Smart Work ha, inoltre, impattato positivamente sulla qualità della vita dei dipendenti che hanno dichiarato un risparmio di tempo e, in alcuni casi, anche di costi e un aumento della soddisfazione personale.

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eineken Italia ha avviato il progetto “Heineken Smart Work”, con l’obiettivo di valutare le possibili applicazioni di nuovi modelli di lavoro in azienda, come ad esempio l’Home Work. Il tutto nell’ottica di «un aumento della consapevolezza e della responsabilizzazione delle persone - come ha dichiarato Mara Maffei, ICT Manager di Heineken Italia -. Perché per crescere è necessario essere innovativi e partire da un cambiamento culturale all’interno dell’azienda, dando seguito alle esigenze rilevate». A marzo 2012, in accor-


Smart Working

Gruppo Amadori apre la porta al Byod Libertà di utilizzo per i dispositivi mobile dei dipendenti: più produttività e grande soddisfazione degli utenti

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l Gruppo Amadori, nota azienda del settore agroalimentare italiano, ha promosso il progetto GoMobile, in tema di consumerizzazione e Byod (Bring Your Own Device). In linea con le strategie di business dell’azienda e dato il crescente interesse dei dipendenti verso l’utilizzo di device personali e strumenti consumer per accedere a cartelle, dati e applicazioni aziendali, il Gruppo ha deciso di veicolarne l’utilizzo lanciando il nuovo progetto che è stato articolato in tre fasi. «L’utilizzo di strumenti personali consente di aumentare la produttività dei lavoratori - ha affermato Francesco Fabbri, ICT Project Manager di Gruppo Amadori -. Il progetto GoMobile è una risposta, in tempi brevi, a una specifica richiesta di business». Il primo passo ha visto la nascita di una piattaforma di Mobile Device Management (MDM) per gestire i device mobili aziendali e personali, mantenendo il controllo di tutte le iniziative e garantendo la sicurezza e l’integrità dei dati aziendali. A tal proposito sono state definite anche policy specifiche per l’utilizzo dei device mobili in azienda. La seconda fase - partita con un progetto pilota rivolto a 15 dirigenti e 5 dipendenti possessori di tablet personali e particolarmente influenti nei confronti di altri colleghi - ha previsto l’adozione di una

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soluzione di virtualizzazione delle applicazioni e dei dati aziendali all’interno di un framework applicativo, consentendo l’accesso da qualsiasi tipo di device utilizzato dai dipendenti. In questo modo tutte le applicazioni aziendali sono state rilasciate in tempi rapidi senza dover riscrivere neanche una riga di codice. La soluzione adottata per-

mette inoltre all’azienda di essere molto più flessibile in quanto non costringe a scegliere uno specifico device o sistema operativo. Per monitorare il livello di soddisfazione degli utenti del pilota, Amadori ha realizzato una survey interna che ha confermato un forte entusiasmo da parte degli utilizzatori, che hanno apprezzato la possibilità di

accedere a tutte le applicazioni aziendali effettuando un unico login e la possibilità di lavorare ovunque essi si trovino. Come ultimo passo, l’IT di Amadori sta effettuando il roll out a tutti gli utenti che richiedono l’accesso a questo servizio, a prescindere dal fatto che abbiano un device personale o aziendale.

L’organizzazione delle squadre di vigilanza migliora con lo smartphone Gruppo Battistolli aumenta tempestività e efficacia delle pattuglie Rangers, istituto di vigilanza del Gruppo Battistolli, ha introdotto l’utilizzo di una suite completa di soluzioni per la gestione delle operazioni svolte in mobilità dal proprio personale. I Rangers, utilizzando un dispositivo Blackberry, possono visualizzare i dettagli delle attività che devono svolgere in giornata, effettuare la ricerca dei servizi svolti per data e l’elenco dei servizi del proprio turno con tutte le informazioni di dettaglio, nonché ricevere direttamente sul display del terminale segnalazioni di allarme da prendere in carico in tempo reale, allineando la centrale sullo stato di gestione dell’allarme. Il progetto, che è stato avviato nel luglio del 2010, ha previsto una fase pilota durata circa 24 mesi e ha coinvolto 8 persone. Utilizzata oggi da 20 pattuglie, la nuova soluzione consente alla centrale operativa di gestire i processi decisionali con una maggiore tempestività, e inoltre perseguire l’efficacia nei processi, la certificazione del servizio mediante il controllo delle pattuglie in servizio e la riservatezza delle comunicazioni tra centrale e pattuglie.


a cura di Romina Arata

Wireless Supply Chain

Controllo di gestione integrato per Nupigeco, anche in mobilità Il personale di vendita può controllare via iPad lo stato di avanzamento degli ordini e le giacenze di magazzino manualmente il materiale richiesto e quindi effettuava la spedizione. L’introduzione della nuova piattaforma ha permesso una razionalizzazione dei magazzini, ora strutturati per celle a seconda degli articoli più richiesti e con-

trassegnati da un numero di stoccaggio. I dipendenti negli uffici inviano una lista di prelievo sui terminali industriali mobili in dotazione ai magazzinieri, che procedono a comporre la spedizione. L’azienda può

ora coordinare l’intero ciclo della movimentazione delle merci dall’entrata all’uscita assicurandosi un controllo costante dei processi, dal ricevimento materiale allo stoccaggio e dal prelievo merce alla spedizione.

Un sistema basato su RFiD per migliorare il rifornimento

negli ospedali

Grazie ad appositi tag sui prodotti, Euroclone riceve informazioni sulla loro disponibilità e può provvedere al reintegro Euroclone opera nel settore delle biotecnologie e della diagnostica ed ha deciso di dotarsi di un sistema basato su tecnologia RFiD per la gestione dei propri asset. L’azienda è ora in grado di registrare il prelievo delle confezioni e delle provette dai frigoriferi dislocati presso i

clienti finali (ospedali e laboratori) e di monitorare le date di scadenza, provvedendo al reintegro delle scorte. I prodotti di laboratorio sono contrassegnati da tag RFiD e, quando passano attraverso l’apposito varco, vengono automaticamente riconosciuti. Quando l’operatore preleva un prodotto, l’informazione viene inviata contestualmente alla sede di Euroclone per la fatturazione e il reintegro delle scorte. Tra i benefici, un’eliminazione dei tempi di registrazione e dei possibili errori relativi con un significativo impatto sul business , anche in termini di qualità del servizio al cliente finale. A ciò si aggiunge la possibilità di pianificare lo stock sulla base dei consumi aggiornati in tempo reale, grazie ad un resoconto giornaliero dei prelievi.

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upigeco – azienda di Varese specializzata nella progettazione, produzione e commercializzazione di tubi e raccordi termoplastici – ha recentemente adottato un nuovo sistema gestionale, accessibile anche in mobilità con iPad, per coordinare e controllare simultaneamente tutti i depositi di materie prime e prodotti finiti in Italia e all’estero. La rete di vendita può così controllare in tempo reale mentre si trova sul territorio lo stato di avanzamento degli ordini e le giacenze disponibili nei vari magazzini. Prima dell’introduzione del sistema, Nupigeco non aveva una soluzione di gestione degli ordini e del magazzino, operazione che veniva gestita manualmente: il processo iniziava con la ricezione dell’ordine in formato cartaceo, l’addetto procedeva con la preparazione della merce prelevando


Wireless Supply Chain

Voice Picking per la gestione dei centri di smistamento di Plus Retail Grazie al nuovo sistema produttività aumentata del 10% e azzerati gli errori nella preparazione degli ordini

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lus Retail, azienda olandese a struttura cooperativa che riunisce circa 270 commercianti sul mercato del Food & Beverage, ha intrapreso un progetto per ottimizzare i costi della movimentazione delle merci presso i propri 4 centri di smistamento in cui lavorano oltre 1.000 dipendenti. L’azienda ha introdotto una procedura di voice picking per migliorare le procedure logistiche, che in passato venivano gestite con liste cartacee e scansione di barcode. Grazie al nuovo sistema, la produttività è stata incrementata di cir-

ca il 10 % e gli errori sono stati quasi annullati (ridotti del 99,8 %). Il management di Plus Retail ha calcolato che il ROI è stato raggiunto in 6 mesi (risparmiando su risorse, carta ed etichette, camion e costi amministrativi) e la qualità del servizio è stata migliorata lungo tutta la filiera, rafforzando la fiducia e riducendo i reclami dei punti vendita e dei clienti. Gli stessi operatori sono soddisfatti della soluzione, dato che gli permette di lavorare con mani e occhi liberi rendendo l’attività di prelievo meno complicata e più rapida.

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Tracciabilità completa di filiera per Tereos Syral Un sistema integrato assicura un controllo di filiera totale, dalla produzione alla spedizione

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on l’obiettivo di migliorare la gestione delle risorse interne, Tereos Syral - produttore europeo di prodotti amidacei - ha adottato una soluzione di tracciabilità globale, attualmente presente e attiva nelle sedi francese, belga e spagnola. L’azienda si occupa della trasformazione dei cereali e produce un’ampia varietà di prodotti amidacei per l’alimentazio-

ne, l’industria farmaceutica, chimica e cartaria. La nuova soluzione integra elementi software e hardware per un controllo ed una tracciabilità completi, dalla produzione alla spedizione. Nelle zone di riempimento delle fabbriche (l’azienda produce sacchi di materiale di peso tra i 25 e i 1000 kg) ogni unità logistica riceve un identificatore che ne consente il riconoscimento

durante i processi. Le unità convergono quindi verso la zona d’ispezione e ripresa, dove il codice viene riconosciuto; i dati sono poi controllati ed elaborati dal sistema e inviati all’applicatore automatico di etichette. I camion su cui predisporre i pallet ospitano a bordo terminali wireless che comunicano in tempo reale con il sistema per ricevere l’ordine di carico. I pallet vengono


Il Gruppo Roche digitalizza il processo di gestione dei documenti Usando un iPad gli informatori scientifici possono presentare ai medici la documentazione di supporto dei farmaci

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poi associati al numero di carico del camion, e tutti i dati acquisiti sono elaborati dal programma di esecuzione, aggiornati in SAP e inviati al magazziniere esterno, che in tal modo sa esattamente cosa riceve. Grazie alla nuova soluzione l’azienda è ora in grado di soddisfare l’aumentata richiesta di informazioni dei clienti sull’origine e qualità dei prodotti.

Il Gruppo Roche – importante casa farmaceutica presente in Italia dal 1897 – a partire dal 2011 ha dotato la propria forza lavoro di dispositivi iPad per permettere di consultare e inviare rapidamente documenti e articoli scientifici relativi a studi clinici, aggiornamenti congressuali e farmaci da presentare ai medici sul territorio. Gli informatori scientifici si rivolgono al personale medico (oncologi, ematologi, reumatologi, etc.) presentandogli i prodotti della casa farmaceutica e necessitano di varia documentazione di supporto. Grazie al nuovo sistema, è ora loro possibile farlo utilizzando un tablet iPad. Precedentemente, la documentazione veniva acquisita dalle business unit in collaborazione con l’area medica, ricevuta in forma cartacea, analizzata e suddivisa e poi spedita fisicamente ai singoli richiedenti: un processo spesso di lunga durata che comportava la gestione di archivi cartacei. Grazie all’App “Roche Reprint”, tali processi sono stati completamente digitalizzati: i documenti vengono acquistati in formato elettronico PDF e gli informatori possono consultarli liberamente e condividere con i medici, inviando agli interessati una mail che contiene le credenziali per accedere al documento direttamente dal portale della casa editrice. Il progetto ha permesso un’importante ottimizzazione dei costi generali con un miglioramento in efficacia ed efficienza dell’intero processo, riducendo inoltre la necessità di stampare con sensibile riduzione dei costi inerenti ai consumi, all’archiviazione e allo smaltimento della carta.

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Eventi e Formazione

Smau 2013 riparte da Bari il 6 e 7 febbraio Di nuovo al via il roadshow che porta in scena l’innovazione nelle principali città italiane

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icomincia con la tappa pugliese di febbraio Smau, l’evento dedicato alle tecnologie digitali per il business che nel corso dell’anno risalirà la penisola toccando le più importanti città italiane. L’evento prevede la partecipazione di tutte le principali aziende del settore (Adobe, Google, Fujitsu, AMD, HP, IBM, Infor, Intel, Microsoft, Olivetti, SAP, Telecom Italia, Xerox…) con prodotti e soluzioni innovativi in grado di modificare radicalmente modalità e qualità del lavoro in azienda. Le tematiche trattate sono ampie e vanno dal Cloud

Computing ai sistemi di Unified Communication & Collaboration, dalle tecnologie satellitari ai fenomeni in corso nel mondo della Mobility, con smartphone, tablet e App che rivoluzionano il modo di lavorare e fare business, e molto altro ancora. L’evento dedicherà uno spazio allo Smart City Roadshow, iniziativa dedicata al tema delle città intelligenti che per ogni sua tappa prevede un appuntamento istituzionale per delineare lo scenario di mercato, la valorizzazione dei migliori casi in Italia e dei protagonisti della Pubblica Amministrazione

Locale. Non mancheranno inoltre i Premi realizzati in collaborazione con la School of Management del Politecnico di Milano proprio per diffondere la cultura dell’innovazione attraverso la condivisione dei casi di eccellenza delle imprese italiane. L’edizione 2012 si è chiusa con grande successo a ottobre con la tappa di Milano, registrando oltre 53.000 visitatori, oltre 500 novità in mostra e un fitto programma di incontri con circa 600 workshop animati da professionisti delle più innovative aziende del panorama nazionale e dai ricercatori della School

of Management del Politecnico di Milano. Dopo la tappa di Bari del 6 e 7 febbraio, il tour continuerà a Roma a Marzo, a Padova ad aprile, a Torino a maggio, a Bologna a giugno e quindi ancora a Milano ad ottobre. Per maggiori informazioni e per iscriversi all’evento: www.smau.it

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Presentazione dei risultati della ricerca - 30 gennaio Osservatorio Mobile Marketing & Service L’Osservatorio Mobile Marketing & Service della School of Management del Politecnico di Milano, giunto alla sua sesta edizione, si occupa di analizzare gli scenari applicativi, le evoluzioni e gli strumenti che riguardano l’utilizzo di dispositivi mobili per veicolare servizi informativi e iniziative promozionali. Particolare riguardo è posto a quei fenomeni dirompenti che stanno prendendo posto nella vita dei consumatori e nelle strategie di marketing delle aziende, come smartphone sempre più evoluti e diffusi, tablet, funzionalità avanzate di geolocalizzazione e altre iniziative innovative. Obiettivo ultimo dell’analisi è quello di valutare i benefici derivanti dall’implementazione di progetti di Mobile Marketing & Service con il supporto di casi

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reali estrapolati dall’esperienza di importanti aziende italiane, con particolare attenzione alle iniziative inserite in più ampi progetti di comunicazione multicanale e agli aspetti innovativi e peculiari di utilizzo del Mobile. La presentazione dei risultati sarà seguita da autorevoli tavole rotonde che coinvolgeranno sia aziende utenti, chiamate a raccontare le proprie esperienze, che player della filiera, stimolati a confrontarsi sulle evoluzioni in atto in questo mercato. Il Convegno si terrà il 30 gennaio presso il Politecnico di Milano. Per maggiori informazioni www.osservatori.net


Convegno dell’Osservatorio Internet of Things

Osservatorio NFC & Mobile Payment

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ualcosa si sta muovendo nel mondo del Mobile Payment in Italia, in diversi ambiti. I progetti pilota NFC sono ormai numerosi e i continui annunci degli operatori e le alleanze strette lasciano ben sperare per lo sviluppo prolifico di un ecosistema che, tramite un’efficiente collaborazione tra tutti gli attori coinvolti (istituti bancari, compagnie telefoniche, esercenti, aziende di servizio, technology provider ecc.), possa portare ad una rapida crescita e diffusione di questa innovativa modalità di pagamento. A lato dei servizi più innovativi esistono poi altre realtà già consolidate nell’ambito dei Remote Payment, abilitati da sms o altri mezzi, principalmente per il pagamento della sosta

o dei mezzi pubblici nelle città. L’Osservatorio NFC & Mobile Payment della School of Management del Politecnico di Milano - in collaborazione con l’RFId Solution Center - studia lo stato attuale dei sistemi di pagamento Mobile del panorama nazionale e internazionale, concentrandosi in particolare sui pagamenti attivati attraverso il telefono cellulare (sia Remote sia Proximity) e sui pagamenti Contactless abilitati da carte NFC. Oltre a fornire una panoramica sulle evoluzioni più rilevanti dello scenario, l’Osservatorio elabora una stima del valore del transato del Mobile Payment in Italia. L’appuntamento è per il 21 febbraio presso il Poltecnico di Milano. Per maggiori informazioni: www.osservatori.net

L’Osservatorio Internet of Things nasce nel 2011 dalla forte esperienza acquisita dagli Osservatori ICT & Management su tecnologie e applicazioni correlate a questo mondo (RFId Solution Center, Osservatorio RFId, Osservatorio Mobile & Wireless Business, etc.). L’obiettivo è quello di rispondere al crescente interesse di aziende appartenenti a diversi settori verso l’Internet of Things e le sue potenzialità, in un contesto caratterizzato da poca chiarezza sullo stato dell’arte delle applicazioni, sui benefici abilitati e sull’evoluzione attesa del mercato. Tramite survey e analisi di casi concreti, l’Osservatorio vuole comprendere come il paradigma Internet of Things può impattare nella progettazione e nell’erogazione di servizi che toccano i cittadini e le aziende pubbliche e private, individuando tra i numerosi ambiti applicativi quelli più promettenti in termini di rilevanza dei benefici e maturità delle tecnologie. A ciò si aggiunge un’analisi del valore creato da tali soluzioni, la loro diffusione e il valore del mercato complessivo in Italia. Il convegno di presentazione dei risultati della ricerca 2012 si terrà presso il Politecnico di Milano il 6 marzo. Per maggiori informazioni: www.osservatori.net

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21 febbraio: presentazione 6 marzo dei risultati della ricerca Politecnico di Milano


Brevi dalle aziende

ZTE sbarca sul mercato italiano e punta al terzo posto nel mercato smartphone mondiale

L’azienda, fornitore globale di prodotti e servizi per le telecomunicazioni che collabora con 500 operatori di TLC in oltre 140 pa-

esi del mondo, ha annunciato lo scorso ottobre l’ingresso in Italia con un portafoglio di smartphone e telefoni cellulari a proprio brand. «Secondo i dati recentemente diffusi da IDC, attualmente siamo il quarto produttore mondiale per volumi nel mercato smartphone – ha commentato Al-

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Nav 2013, il gestionale di Microsoft per le medie aziende si rinnova Arriva in Italia Nav 2013, la nuova versione del gestionale di Microsoft per le medie aziende, un ERP che è al contempo “globale ma particolarmente adatto a un contesto locale”, come ha spiegato Giovanni Stifano, Direttore Partner e Dynamics di Microsoft Italia. Nella nuova versione sono state migliorate le funzionalità rivolte al business, senza trascurare gli aspetti IT, come la facilità di deployment e personalizzazione, e l’interfaccia intuitiva. Il nuovo software della famiglia Dynamics ha il vantaggio di essere fortemente integrato con i vari prodotti Microsoft: Office, in primo luogo, con la possibilità di collegare e aggiornare in automatico i fogli Excel, ma anche con SQL Server per la Business Intelligence, con le soluzioni di Mobility (ma sono supportati anche tutti i principali sistemi operativi concorrenti a Windows per i tablet e gli smartphone), per arrivare alle funzionalità di collaborazione di Lync e di Skype, fino ad Azure per il Cloud: si tratta infatti di un sofware “Cloud ready”. Il lancio della nuova versione è stata anche l’occasione per far conoscere i positivi risultati che Microsoft sta ottenendo in questo ambito di mercato. «La famiglia Dynamics conta oggi 350mila clienti e 10mila partner: è l’ERP più diffuso al mondo e continua a crescere – ha affermato

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Stifano -. Il mondo delle Business Application risente della congiuntura negativa, perché si tratta di progetti pluriennali che assorbono molte risorse, quindi le aziende ci pensano bene prima di avviarli. Nonostante ciò la nostra crescita è stata estremamente interessante, anche nell’ultimo anno abbiamo guadagnato market share». Per quanto riguarda nello specifico l’Italia, «Nav va perlopiù a sostituire soluzioni proprietarie che sono ancora molto presenti, ma vengono via via rimpiazzate da prodotti internazionali». E la battaglia per la conquista dei clienti, è in primo luogo con Sap.

Giovanni Stifano, Direttore Partner e Dynamics di Microsoft Italia

berto Bevilacqua, Terminal Sales Director per l’Italia –. La strategia a livello di gruppo è ora quella di crescere, anche attraverso l’entrata diretta in nuovi mercati come l’Italia, e di raggiungere il terzo posto nella classifica dei produttori, sorpassando RIM e posizionandoci dopo Samsung e Apple». I nuovi dispositivi presentati includono il Grand X Classic, modello di punta con processore Dual Core da 1 GHz e ampio display touch di alta qualità, oltre ai modelli Skate e Atlas, pensati per rispondere alle esigenze di comunicazione in mobilità di diverse tipologie di clienti, sia business che consumer.

PayPal scommette sui pagamenti da cellulare

Fare acquisti e pagare con il cellulare sarà presto una consuetudine diffusa: le transazioni decolleranno in breve tempo come è avvenuto con l’eCommerce. I segnali già ci sono e sulla scorta di questa convinzione PayPal, la società di eBay che fornisce il noto sistema di pagamento online, ha focalizzato la sua strategia proprio sul Mobile. «In Italia sono già 3 milioni i clienti che hanno acquistato attraverso cellulare - afferma Giulio Montemagno, fondatore di eBay Italia e oggi General Manager Western Europe di PayPal -. Forrester prevede che il Mobile Commerce in Italia crescerà ad un tasso del 45,8% nei prossimi 5 anni. Noi stiamo avendo molto successo e cresciamo più velocemente del mercato». A livello globale, quest’anno PayPal prevede di gestire sulla sua soluzione un volume di pagamenti via mobile pari a 10 miliardi di dollari: erano 4 miliardi nel 2011. E sono 23 milioni i clienti che utilizzano regolarmente PayPal attraverso dispositivi mobile, pari al 22% del totale.


Il mondo dell’ICT dà una mano all’ambiente

Secondo Montemagno, l’opportunità è grande ma i retailer italiani sono ancora restii a coglierla. I consumatori, invece, sono pronti, perché si tratta di una soluzione semplice e veloce. Per questo, PayPal si propone come consulente per supportare i merchant nello sviluppare le solu-

Arienti, AD di Sap Italia, aprendo i lavori del secondo Sustainability Forum, evento organizzato nella sede milanese della società di software che ha avuto come keynote speaker l’economista Jacques Attali -. Impegnarsi in questo senso è un dovere per le imprese e ancor di più per le imprese IT, che possono innovare prodotti e servizi avendo come obiettivo il miglioramento dell’ambiente e della qualità della vita delle persone: è nostra ferma volontà allargare la squadra che ci accompagna in questo percorso avviato tempo fa». L’impegno di Sap è concreto a partire dalla sede Sap di Vimercate (MI), un palazzo ispirato ai massimi criteri di ecosostenibilità oggi disponibili. Inoltre, con il coinvolgimento dei dipendenti Sap sono attivi diversi progetti sul campo che utilizzano la tecnologia come leva per lo sviluppo, realizzati in collaborazione con ONG locali in Ghana, in Brasile e in India, come ha illustrato Tiberio Tesi, Chief Sustainability Officer di Sap Italia e Head of Human Resources for Emerging Markets EMEA. In questo quadro si inserisce una nuova e importante iniziativa che vede Sap nel ruolo di apripista e modello di riferimento per il mondo ICT italiano. È stata infatti annunciata la firma un accordo di collaborazione con il Ministro dell’ambiente Clini che punta a

zioni, anche attraverso partner specializzati. «Invece di inserire la carta di credito, con PayPal si può completare l’acquisto in 2 clic. E abbiamo verificato che il tasso di conversione del carrello nel Mobile Commerce è superiore: è il 70% su PC e l’80% via mobile» Fra le aziende che già offrono ai

Luisa Arienti, AD di Sap Italia

promuovere iniziative di sostenibilità ambientale per la riduzione e neutralizzazione dell’impatto sul clima provocato dalle aziende del settore dell’Information Technology. Si tratta di un accordo volontario che vedrà esperti del Ministero e dipendenti Sap lavorare fianco a fianco nel diffondere modelli sostenibili di produzione e consumo nella riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra su due fronti: da un parte per gli impatti diretti sul clima delle attività proprie di Sap nelle due sedi di Roma e di Vimercate, dall’altra per i benefici indiretti generati dall’implementazione presso le imprese clienti di soluzioni tecnologiche Sap per gestire in modo responsabile il proprio business.

clienti l’acquisto da cellulare con Paypal ci sono Vodafone, che permette di effettuare le ricariche telefoniche, Luisa via Roma, negozio storico di Firenze di alta moda che vende online in tutto il mondo, e Fendi, che con il supporto di Filoblu, specializzata nell’eCommerce, ha realizzato un negozio pop up on line, cioè

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La sostenibilità ambientale e l’inclusione sociale sono lussi che in tempi di crisi non ci possiamo più permettere? Il dubbio aleggia nella mente di molti manager e imprenditori, impegnati a far quadrare i conti delle loro aziende in una congiuntura particolarmente difficile. Ma la risposta, certificata da autorevoli studi di settore tra cui l’RGA responsibility Report 2012 è: assolutamente no. Anzi, l’attenzione a queste tematiche non è solo un dovere morale, perché è ormai noto a tutti che le risorse del Pianeta sono in rapido esaurimento e non possiamo far finta di non saperlo, ma è anche economicamente conveniente. Solo che i ritorni in termini di competitività non sono immediati, quindi è necessario un impegno strategico, che guardi cioè al lungo periodo, un approccio che purtroppo in Italia solo poche imprese virtuose hanno adottato. Fra queste, tra le altre, ci sono Arval, Assicurazioni Generali, Ducati Energia, Expo, Fiat, Inps, Terna, e, nel mondo IT, c’è Sap che da tempo porta avanti molteplici iniziative a favore dell’ambiente e dell’inclusione sociale, coinvolgendo dipendenti, partner e clienti. «Coniugare profitto con trasparenza e responsabilità è assolutamente possibile, anzi è un’opportunità per sviluppare il business in modo sostenibile - ha affermato Luisa

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DEM IDEAZIONE E PROGETTAZIONE DI CAMPAGNE DI DIRECT EMAIL MARKETING SU UN TARGET SELEZIONATO DI ICT E BUSINESS DECISION MAKER

UN DATABASE DI OLTRE 140.000 CONTATTI PROFILATI

La segmentazione dei contatti End-user FU NZIO NE ICT, Sistemi Informativi Commerciale, Business Development Marketing, Comunicazione Amministrazione, Finanza, Controllo Ricerca e Sviluppo, Design Acquisti Logistica Supply Chain Produzione, Operations Risorse umane, Organizzazione Altro

| 32% | 14% | 12% | | | | |

10% 6% 5% 5% 3%

DIMENSIONE IMPRESE (n. addetti) < 50 | 51% Da 51 a 250 | 22% > 250 | 27%

56% End-user

| 2% | 11%

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44% Offerta e canale ICT


Brevi dalle aziende

Dell: sempre più labile il confine tra dispositivi personali e di lavoro

L’ambiente e le modalità di lavoro stanno cambiando rapidamente. Secondo i dati divulgati da Dell, oggi negli Stati Uniti il 50% dei lavoratori utilizza gli stessi dispositivi (mobili e non) sia per lavoro che per uso personale. Il boom dei device mobili non

Trovare con Google i dati e le informazioni che fanno crescere il business Le aziende accumulano un quantitativo sempre più grande di dati relativi a mercati, vendite, fornitori e clienti, costruendo un patrimonio informativo di estremo valore per l’impresa, che tramite essi può operare sui mercati effettuando scelte consapevoli e con maggiori probabilità di successo. Esistono poi determinati tipi di business per cui questo fenomeno è particolarmente rilevante, detti “document-intensive”, la cui attività comporta cioè la generazione di un volume molto elevato di documenti. Un esempio classico è rappresentato dalla PA, dai corpi di Polizia, dalle telco, dalle banche e da molte altre realtà. Google ha rilasciato ad ottobre Google Search Appliance 7.0, la nuova versione della soluzione che

accenna il 2016 miliardi “smart”,

poi a diminuire: entro verranno venduti 1,84 di dispositivi mobili e in particolare 96 mi-

porta nel mondo Enterprise la potenza dell’algoritmo del motore di ricerca più usato a livello globale. Si tratta di una soluzione hardware, un “rack” fisico da installare all’interno della rete aziendale in grado di indicizzare in tempo reale fino a 1 miliardo di documenti (per singolo rack) provenienti dalle più disparate fonti: database (Oracle, MySQL, Microsoft SQL Server, IBM DB2, Sybase) e Content Management System (EMC Documentum, FileNet, Open Text LiveLink, Microsoft SharePoint), in molteplici formati (html, pdf, documenti office, video ed immagini). L’utente può così ricercare con tempi inferiori al secondo le informazioni di cui necessita visualizzandoli in più di 60 lingue diverse.

lioni di tablet in ambiente enterprise. Il rinnovato portafoglio prodotti presentato a ottobre da Dell nasce dall’elaborazione di queste considerazioni attinenti il paradigma del BYOD (Bring Your Own Device), ed è quindi pensato per permettere a utenti con esigenze sempre meno definibili come “consumer” o “business” di fruire di contenuti multimediali e di intrattenimento e di esprimere la propria creatività, oltre che di fornire un valido supporto alla produttività lavorativa, da casa e in ufficio. I nuovi prodotti presentati includono XPS10, un tablet da 10 pollici basato su Windows 8, XPS Duo 12, che combina in un unico dispositivo un Ultrabook e un tablet dalle alte performance e il Pc di alta gamma XPS One 27 allin-one con display Full HD presto disponibile anche con funzionalità touch.

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temporaneo e con una gamma limitata di prodotti. Accessibile da pc, tablet e smartphone, il negozio on line vende in 7 mercati, incluso Giappone, e consente il pagamento in varie valute. L’obiettivo di Paypal è ora quello di spingere il maggior numero di retailer verso l’adozione delle soluzioni di Mobile Commerce. Ma l’azienda resta agnostica rispetto alla soluzione tecnologica prescelta. «Siamo impegnati con numerose sperimentazioni nel mondo e con tutte le soluzioni disponibili, come i QR Code, l’NFC, i POS mobile. Non sappiamo quale avrà successo ma se si affermeranno saremo pronti».

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Brevi dalle aziende

Da IBM l’IT che guida l’evoluzione della funzione Marketing Sono essenzialmente quattro le sfide che occuperanno il tempo e le energie dei Direttori Marketing nel corso dei prossimi anni: la crescita esponenziale dei dati, i social media, la proliferazione di canali e dispositivi e l’evoluzione dei consumatori. E sono tematiche che riguardano da vicino il mondo dell’IT quelle indicate come priorità dai Direttori Marketing di aziende di tutto il mondo coinvolte da una survey di IBM. Il risultato ultimo di questi fenomeni, infatti, è un quantitativo esponenziale di dati destrutturati, che vanno gestiti, elaborati e interpretati da chi si occupa di marketing per elaborare la strategia aziendale del futuro. Per farlo non si può fare a meno di chi in azienda è impegnato sul fronte tecnologico, soprattutto

in ambito software, ora che l’hardware viene concepito e trattato come una commodity. È sull’onda di queste considerazioni che Ibm ha sviluppato e continua a investire in soluzioni concepite per l’elaborazione e l’interpretazione dei dati. «Il marketing deve evolvere da un approccio tipicamente operativo che ancora è presente nella maggior parte delle aziende - e divenire strategico, prendendo spunto e forza da un adeguato supporto tecnologico – spiega Maria Cristina Farioli, direttore Marketing, Comunicazioni & Citizenship Ibm Italia -. Dalle nostre ricerche emerge un trend positivo per gli investimenti delle aziende in nuove tecnologie e advanced analytics, stimato in circa il +40% nel corso dei prossimi anni».

Innovazione digitale, in Italia è ancora un argomento per addetti ai lavori

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Il Governo Monti si è occupato, finalmente, dell’Agenda Digitale, ma gli italiani ne sanno ancora poco. La conoscenza è scarsa, anche se le aspettative verso la digitalizzazione sono positive, secondo quanto risulta da un sondaggio realizzato da Ispo e commissionato da Cisco. I risultati sono stati presentati da Renato Mannheimer in un convegno a Milano, dove esperti e rappresentanti delle istituzioni hanno evidenziato ancora una volta l’urgenza di puntare la barra dritta sulla digitalizzazione del Paese. «Il tema dell’Agenda Digitale risulta almeno per ora appannaggio di una minoranza “informata” - ha affermato Mannheimer -: il 63% della popolazione am-

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mette di non averne mai sentito parlare. Nonostante ciò la maggioranza dei cittadini (52%) crede che la digitalizzazione cambierà in meglio la loro vita. Bisogna parlarne in modo più concreto, serve più informazione». Una parte dei cittadini appare quindi refrattaria all’innovazione, perlopiù avanti con l’età, ma c’è anche un folto gruppo, più giovane e istruito, di entusiasti innovatori. Che in Italia ci sia ancora molto da fare è un fatto noto, confermato da numerose ricerche, tanto che Francesco Sacco, docente dell’Università Insubria – Centro Ricerca Enter/Università Bocconi e fra i promotori dell’iniziativa Un’agenda Digitale per l’Italia, ha auspicato un “Rinascimento Digitale”, una fase cioè di rilancio che faccia uscire il paese dal Medioevo tecnologico attuale. «Per recuperare il gap ci sono due vie: investire molto di più,

ma sappiamo che non ci sono risorse, o imboccare una strada completamente diversa, realizzando un cambio sostanziale di paradigma. L’Agenda Digitale non può diventare un obiettivo, ma uno strumento per combattere la troppa corruzione, eliminare le sacche di ineficienza, rendere l’azione di governo più partecipata». E ha ricordato che in Italia il problema della produttività è essenzialmente legato alla tecnologia, e che Internet è una grande opportunità per l’occupazione giovanile. Anche l’AD di Cisco, David Bevilacqua, ha manifestato la sua preoccupazione: «Il 46% della popolazione non ha internet: è un dato drammatico, serve un’azione importante per invogliare gli italiani all’uso della rete. In questi ultimi 10 anni non c’è stato in Italia nessun investimento nelle infrastrutture, abbiamo perso posizioni in Europa, e anche per questo gli investimenti delle aziende nel nostro Paese sono decresciuti. Ho il timore che la banda ultralarga seguirà lo stesso iter dell’alta velocità, che c’è solo tra Milano e Roma: ma in rete non

David Bevilacqua, ex AD di Cisco, ora Vice President South Europe


Il 46% della popolazione non ha Internet: è un dato drammatico, serve un’azione importante per invogliare gli italiani all’uso della rete concorrenza internazionale e che ha dunque bisogno di servizi innovativi per attrarre le persone. Al ministro dell’istruzione e della ricerca Profumo, ex rettore del Politecnico di Torino è stata affidata la conclusione dei lavori. Secondo Profumo, che con il colleghi dell’esecutivo è artefice del decreto che ha introdotto l’Agenda Digitale nella legislazione (ma ancora mancano i passaggi operativi), digitalizzare l’Italia è difficile perché «alla base di tutto

c’è un grande problema culturale. Siamo un Paese poco istruito e con un’età media elevata». L’unico Paese al mondo più vecchio di noi è il Giappone, in una regione avanzata come il Piemonte, ad esempio, c’è solo il 12% di laureati. «Bisogna partire dalla scuola, con iniziative come il progetto “i nonni a scuola”: un processo di educazione che parte da 8 milioni di studenti ha riflesso su metà Paese», ha affermato.

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possono esistere cittadini di serie A e serie B». L’AD ha anche chiesto pubblicamente di sospendere la prassi tipicamente italiana dei progetti pilota nella PA, che «non costano nulla alle amministrazioni e servono ad andare sui giornali, ma poi non procedono e sono quindi inutili. Servono, invece, progetti di rilevanza nazionale». Un grande progetto nazionale ad alto tasso di innovazione e una grande occasione per l’Italia è l’Expo 2015, come ha ricordato Giuseppe Sala - CEO della società. La speranza è che l’iniziativa, con i suo 20 milioni di visitatori attesi, possa contaminare positivamente non solo Milano ma tutta l’Italia, restituendo al mondo un’immagine d’avanguardia che incentivi tutta l’industria del turismo, che subisce una forte

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Cambio di poltrone

Pierpaolo Taliento

alla guida di CA Technologies nel Sud Europa

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A Technologies ha annunciato la nomina di Pierpaolo Taliento a Vice President e General Manager Southern Europe. Taliento, nato a Milano, classe 1964, sposato e padre di quattro figli, vanta una consolidata esperienza nel settore IT, maturata all’interno delle più importanti multinazionali del settore, quali Poste Italiane, Microsoft, BroadVision, HP e IBM, dove ha ricoperto incarichi di responsabilità sia a livello nazionale che interna-

Angelo Meregalli

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Country Manager di PayPal Italia

Da novembre 2012 Angelo Meregalli è Country Manager di PayPal Italia, ruolo che prevede la gestione dell’organizzazione, delle strategie e delle operazioni di PayPal nel nostro Paese. Meregalli si unisce a PayPal dopo undici anni di esperienza nel Gruppo UniCredit, dove ha avuto diverse responsabilità in Italia e internazionali in ambito credito al consumo e carte di pagamento, tra cui l’ultima in ordine cronologico in qualità di Head of Global Families and Small Medium Enterprise Payments. In precedenza, tra il 1999 e il 2001, ha lavorato presso Booz Allen & Hamilton (oggi Booz&Co.), società leader nella consulenza strategica. Meregalli ha conseguito la laurea in Ingegneria Aeronautica presso il Politecnico di Milano e un MBA presso l’Università SDA Bocconi di Milano.

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zionale. Inizia la sua carriera nel 1985 in IBM Italia, dopo un’esperienza come imprenditore, dove ricopre negli anni ruoli di crescente responsabilità, inizialmente sul mercato nazionale delle PMI, poi negli Stati Uniti e successivamente a capo della business unit dedicata ai grandi clienti in area banking. Dopo due anni trascorsi in HP Italia come Senior Account Exe-

cutive, nel 1999 assume la carica di Direttore Generale in Broad Vision Italia. Nel 2003 entra poi in Microsoft Italia, come direttore della divisione Enterprise and Partner, ed assume successivamente il ruolo di Business and Marketing Officer. Dal 2011 fino al suo ingresso in CA Technologies, Taliento è stato Direttore dei Servizi Integrati e Digitali di Poste Italiane.

Stefano Zenti

al vertice di Canon e Océ Italia

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on la nomina di un unico Amministratore Delegato prosegue, anche a livello italiano, l’integrazione delle due aziende. Stefano Zenti, Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato di Canon Italia dal 2011, è stato nominato anche Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato di Océ Italia. Zenti in Canon ha ricoperto diversi incarichi a livello europeo: prima ad Amsterdam nel 2004, presso Canon Europe NV, in qualità di Chief of IT (CIO) and Supply Chain, posizione che lo ha visto protagonista nell’introduzione del sistema di gestione aziendale adottato da tutte le filiali continentali; poi a Vienna nel 2008, con il ruolo di Managing Director

di Canon Central Eastern Europe con l’obiettivo di sviluppare i mercati emergenti dell’Europa dell’Est. Unendo la sua esperienza nella fornitura di soluzioni di imaging per le aziende e i consumatori a quella di Océ, uno dei principali fornitori per il document management e per i professionisti della stampa, Canon può ora offrire ai propri clienti una gamma completa di prodotti e soluzioni dedicati alla stampa professionale.



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