Wireless4Innovation 20

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giugno | 2011

COVER STORY

L’impegno di Telecom Italia per lo sviluppo delle PMI Un “ecosistema” di professionisti per portare soluzioni IT allo stato dell’arte nelle Piccole e Medie Imprese italiane. Intervista a Pietro Labriola, Responsabile Clientela Business

osservatori

Mobile Internet, Content & Apps: il laboratorio della Digital Economy La fotografia di un mercato in grande fermento in una ricerca della School of Management del Politecnico di Milano

scenari

Il futuro dei servizi in mobilità

www.wireless4innovation.it

Gli sviluppi che ci attendono illustrati da Maurizio Dècina


Event ICT4EXECUTIVE SUPPORTA I PROPRI CLIENTI NELL’IDEAZIONE E NELL’ORGANIZZAZIONE DI EVENTI A VALORE RIVOLTI AD UN TARGET BUSINESS SELEZIONATO

BRIDGING THE GAP

Organizzazione di diverse tipologie di evento (tavola rotonda a porte chiuse, evento open, smart meeting, webinar, ecc.) in una formula “chiavi in mano”, a supporto delle attività di lead generation.

Executive

BETWEEN TECHNOLOGY & BUSINESS

Event Event BRIDGING THE GAP

BETWEEN TECHNOLOGY & BUSINESS

TO

R.S.V.P. |

giuliano.faini@ict4executive.it

EVENT

L’ESPERIENZA DIVENTA MULTICANALE Strategie e strumenti per la creazione di valore KEYNOTE SPEAKER

Prof. Giuliano Noci

Ordinario di Marketing presso il Politecnico di Milano

PARTNER

WHEN

WHERE

08 Marzo 2011 10:00 – 13:00

Spazio Chiossetto Via Chiossetto 20, Milano

DESCRIPTION

AGENDA

ICT4Event, in collaborazione con Oracle, è lieta di invitarla alla tavola rotonda “L’esperienza diventa multicanale: strategie e strumenti per la creazione di valore” che si rivolge ad un numero selezionato di Responsabili Marketing delle maggiori imprese italiane. La tavola rotonda, presieduta dal Prof. Giuliano Noci della School of Management del Politecnico di Milano, si focalizzerà sui temi del Customer Experience Management e della Multicanalità, la cui valenza strategica si sta sempre più affermando all’interno di qualsiasi impresa, grazie all’evoluzione delle esigenze dei clienti, alla diffusione sempre maggiore di dispositivi mobili Smartphone, Tablet PC, Pad, ecc. - e alla possibilità per l’impresa di sfruttare soluzioni basate sui paradigmi del Web 2.0, che consentono una partecipazione attiva dei propri clienti nel processo di co-creazione del valore.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI

GIULIANO NOCI è ordinario di Marketing presso il Politecnico di Milano. Dal 2007, è opinionista del TG1, TG2, SkyTg24 e Radio24. L’ultimo suo libro si intitola “Open Marketing: costruire con il cliente un’esperienza multicanale” e si propone di evidenziare i principali cambiamenti indotti nel processo di marketing dalla crescente pervasività delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e dalla sempre maggiore rilevanza giocata dal cosiddetto fenomeno del Web 2.0.

Progettazione della strategia di comunicazione multicanale verso un target selezionato da un database di oltre 400.000 contatti.

10.00_

Registrazione e welcome coffee

10.15_

Benvenuto di Oracle

10.30_

L’esperienza diventa multicanale: strategie e strumenti per la creazione di valore Prof. Giuliano Noci, School of Management Politecnico di Milano

11.15_

Dibattito e confronto con i partecipanti

13.00_

Fine dei lavori e light lunch

| www.ict4event.it

Ideazione e realizzazione di contenuti a valore (presentazioni, realizzazione di casi di studio, ecc.) grazie ad una partnership con i migliori docenti universitari ed analisti delle differenti tematiche.

PER INFORMAZIONI | tel. +39 02 36 57 88 71 | info@ict4executive.it | www.ict4executive.it |


SOMMARIO 20 | 2011

EDITORIALE 05 la mobile revolution è cominciata

di Alessandro Perego

cover story 08 un “ecosistema” di professionisti per far crescere le PMI

a cura della Redazione

approfondimenti 34 osservatori

Mobile Internet, Content & Apps: il laboratorio della Digital Economy

di Andrea Rangone, Filippo Renga e Marta Valsecchi

38 scenari

40 Scenari Le sfide per le Telco Mobili

Hanno collaborato a questo numero Paola Capoferro Ronchetta, Laura Cavallaro, Andrea Ferretti, Angela Malanchini, Mario Maschio, Emanuela Pala, Marco Planzi, Filippo Renga, Marta Valsecchi

pubblicità mara.perego@wireless4innovation.it abbonamenti abbonati@wireless4innovation.it Tel. +39 (02) 3657 8869

44 internet of things Cosa pensano gli oggetti di Daniele Gentili

46 speciale contact center

Assistenti Virtuali Conversazionali: personalità al telefono e su web

Cesare Alippi (Politecnico di Milano), Federico Barilli (Assinform), Luigi Battezzati (Politecnico di Milano), Ugo Biader Ceipidor (Università La Sapienza), Massimo Bolchini (Indicod-Ecr), Carlo Alberto Carnevale Maffè (Università Bocconi), Carlo Maria Medaglia (Università La Sapienza), Massimo Merlino (Università di Bergamo), Stefano Novaresi (Gruppo Comifar - Consorzio Dafne), Emilio Paolucci (Politecnico di Torino), Andrea Rangone (Politecnico di Milano), Francesco Sacco (Università dell’Insubria-SDA Bocconi)

Direttore responsabile Manuela Gianni manuela.gianni@wireless4innovation.it

Il futuro dei servizi in mobilità

Comitato Scientifico Presidente: Alessandro Perego (Politecnico di Milano)

di Paolo Turriziani e Zdenka Rocco

wireless4innovation è una testata di ICT and Strategy S.r.l. Via Schiaffino, 25 - 20158 Milano Rivista bimestrale distribuita in abbonamento Copyright © 2000. Testi e disegni: riproduzione vietata. Registrazione presso il Tribunale di Milano. Autorizzazione N° 55 del 23-01-2008

rubriche

publiredazionali

Iscrizione presso il R.O.C. Registro degli Operatori di Comunicazione al n. 16446

06 Ricerche dal mondo 14 Wireless Supply Chain 18 RFId e NFC 22 Mobile Internet, Content & App 26 Mobile Marketing & Service 29 Mobile Force e Mobile Workspace 52 Eventi e formazione 54 Brevi dalle aziende 58 Cambio di poltrone

25 Ubiquity 33 Mobyt 43 Auriga 48 Eletecno 51 Mobilead

Grafica e impaginazione ADM Studio Sas - Cologno Monzese (MI) Stampa Arti Grafiche Amilcare Pizzi Spa - Cinisello B. (MI) Immagini: copyright Thinkstock Associato a

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editoriale di alessandro perego Presidente Comitato Scientifico Wireless4innovation

La Mobile Revolution è cominciata

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a tempo in queste pagine diamo evidenza del crescente successo delle soluzioni Mobile & Wireless in molteplici ambiti applicativi, sia consumer sia business. Un’onda lunga che è andata crescendo rapidamente e che ha subìto un’accelerazione negli ultimi mesi, attivando un circolo virtuoso che ci induce a parlare oggi di una vera rivoluzione Mobile. Le evidenze sono molteplici e concomitanti. Mentre le vendite di smartphone continuano ad aumentare a doppia cifra, calano quelle dei pc, facendo prevedere agli analisti il sorpasso, a livello mondiale, nell’arco di un paio d’anni. Cresce di conseguenza il Mobile Internet, ossia la connettività da telefono cellulare/smartphone, grazie anche all’introduzione delle tariffe flat da parte delle Telco. Un recente studio sui Mobile Surfer italiani rileva che ormai navigano in media 30 minuti al giorno, benchè la navigazione sia ancora concentrata su pochi siti e tendenzialmente sempre gli stessi. Sempre in Italia, si registra una buona crescita del Mobile Advertising, la raccolta pubblicitaria specifica sul canale Mobile, anche se in termini assoluti vale ancora molto poco rispetto ai canali tradizionali. Sul fronte delle Applicazioni Mobile, si registra in tutto il mondo un grandissimo fermento, con enormi numeri riguardanti l’offerta nei vari Store e i download effettuati dagli utenti. I ricavi sono ancora limitati, ma è chiaro che le grandi sperimentazioni in atto - in termini di contenuti e modelli di business innovativi - rappresentano un incredibi-

le laboratorio a cielo aperto che condizionerà pesantemente l’evoluzione anche degli altri ambiti digitali. Stiamo dunque vivendo un cambiamento epocale. I nuovi device mobili consentono di sfruttare peculiarità rivoluzionarie: geo-localizzazione, ubiquità, immediatezza d’uso, socialità, interattività. E rivoluzionario è l’impatto che il Mobile avrà sul comportamento del consumatore, che utilizza sempre di più il telefono cellulare come canale preferenziale per accedere – sempre e ovunque – a qualsiasi contenuto e servizio digitale. La rivoluzione, inoltre, sta impattando sempre più anche le imprese e le pubbliche amministrazioni, che ora hanno a disposizione un nuovo potente canale di gestione della relazione con i propri clienti/utenti. In questo scenario, le potenzialità per l’Italia sono elevatissime. La leadership tutta italiana nella diffusione dei terminali e anche degli innovativi modelli di smartphone pone le aziende del nostro Paese nella possibilità di giocare un ruolo di primo piano, non solo nel mondo dei Mobile Content come storicamente è stato, ma anche in quello delle Applicazioni e del Mobile Web, dove l’arena è globale e molto competitiva.

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a cura di Andrea Ferretti

Ricerche dal mondo

Il mercato dei sistemi operativi per smartphone nel 2011 Vola Android, iOS (Apple) raggiunge il suo apice e per Windows Mobile grandi opportunità all’orizzonte. Le previsioni di Gartner

L

e vendite mondiali di smartphone cresceranno fino a raggiungere 468 milioni di unità nel 2011, registrando un incremento del 58% rispetto all’anno precedente. Secondo quanto emerge da una recente ricerca Gartner, alla fine dell’anno Android si affermerà come il siste-

ma operativo più popolare a livello mondiale: partendo dalla quota del 23% del 2010 (in cui era secondo a Symbian) crescerà fino a raggiungere il 38% nel corso dell’anno (pari a 180 milioni di unità vendute) e quindi conquisterà ulteriori 9 punti percentuali entro il 2012. Gli analisti annuncia-

Quote sistemi operativi del mercato smartphone 2010 e previsioni per il 2011 Altri Microsoft 4% 4%

2010

iOs 16%

Symbian 37%

RIM 16% Android 23%

Microsoft 6%

Altri 4% Symbian 19%

RIM 13%

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Android 39%

Fonte: Gartner

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2011

iOs 19%

no che, a fine, 2011 i device basati su sistemi operativi di tipo “open” (ovvero per i quali vengono resi disponibili ai programmatori gli strumenti necessari a realizzare applicazioni per tale piattaforma) rapresenteranno il 26% sulle vendite mondiali di telefoni cellulari, mentre arriveranno a quota 1 miliardo di pezzi nel 2015, quando conteranno per il 47% del mercato totale ed il prezzo medio di uno smartphone si assesterà intorno ai 300 dollari. I prezzi dei dispositivi basati su Android sono destinati a scendere nel futuro come risposta ad un mercato ipercompetitivo, a tutto vantaggio del consumatore. Android manterrà la sua posizione leader nel segmento degli smartphone di fascia alta, ma le più grandi potenzialità nel generare volumi di vendita nel medio lungo periodo verranno dai dispositivi di fascia medio-bassa, soprattutto nei mercati emergenti. La quota di Apple crescerà di 4 punti percentuali nel corso dell’anno fino al 19% del mercato (pari a 90 milioni di iPhone), raggiungendo il proprio apice e iniziando quindi a scendere leggermente negli anni a seguire, mantenendosi comunque in seconda posizione dopo Android. Secondo gli analisti l’azienda punterà infatti a salvaguardare i propri

margini piuttosto che rivedere la propria politica di prezzi per conquistare maggiori quote di mercato. Research In Motion (Blackberry) scenderà nel corso dell’anno fino a toccare quota 13% (era del 16% nel 2010). Anche se in valore assoluto le vendite sono in forte crescita, la quota continuerà nel declino anche negli anni a seguire subendo la concorrenza degli altri vendor soprattutto sul segmento consumer. Si attende la migrazione ad un nuovo sistema operativo per il 2012, QNX, che aiuterà il vendor a rilanciare i propri dispositivi sia smartphone che tablet, creando un’esperienza continua tra i due tipi di device e che verrà sicuramente apprezzata da utenti e sviluppatori. Symbian vedrà la propria quota diminuire drasticamente fino a scomparire dal mercato nel 2015, come risultato della recente alleanza Nokia/Microsoft e della decisione della casa finlandese di abbandonare gradualmente questa piattaforma a favore di Windows Mobile. Secondo le previsioni i device basati sulla nuova piattaforma Microsoft chiuderanno l’anno con una quota di quasi il 6% del mercato per poi crescere sensibilmente toccando l’11% nel 2012 e conquistando ulteriori 9 punti percentuali entro il 2015.


Gli acquisti si concentrano su smartphone e tablet, mentre diminuiscono le vendite globali di PC

N

el primo quadrimestre del 2011, secondo recenti stime di IDC, sono stati venduti 80,5 milioni di Personal Computer a livello globale, registrando un calo del 3,2% rispetto allo stesso periodo del 2010 e segnando il primo declino del mercato anno su anno da 6 quadrimestri a questa parte. Gartner in una ricerca analoga rivela un trend negativo per il settore più lieve, segnando un -1,1% e un totale di 84 milioni di PC venduti nel mondo. Nonostante l’inizio dell’anno sia tradizionalmente un periodo non florido per il mercato dei PC (e sia necessario considerare altri elementi contestuali come il sisma in Giappone e la situazione in Medio Oriente) gli analisti mettono in evidenza come ciò possa essere interpretato un segnale di un trend negativo più ampio, da collegarsi alla proliferazione dei dispositivi tablet e smartphone ed ai mutati comportamenti di acquisto dei consumatori correlati a questo fenomeno. La principale causa dello stallo del settore è infatti il crollo della domanda lato consumer, un’utenza non più attratta dalle politiche

di prezzi competitivi dei produttori e che, in particolare per quanto riguarda i notebook (che per gli ultimi 5 anni hanno da soli rappresentato circa il 40% della crescita totale del mondo PC) non ha il desiderio di acquistare un ulteriore Personal Computer, ma preferisce piuttosto orientarsi verso altri tipi di device, come un iPad. Il rimpiazzo dei parchi macchine aziendali nel segmento professional aveva in un primo momento sminuito l’effetto della decrescita, e continuerà a farlo parzialmente anche nel corso del 2011 e forse fino agli inizi del 2012, seppur con differenze significative all’interno dei diversi mercati e regioni. Ci troviamo forse all’inizio del declino dell’era dei Personal Computer? I segnali sono diversi: un’altra ricerca Gartner ha previsto che entro il 2013 il numero di smartphone nel mondo supererà quello dei PC: 1,82 miliardi contro 1,78, e ciò senza considerare i tablet. Piper Jaffray, una banca d’affari statunitense, ha calcolato che nel corso del 2010 sono stati venduti 14,5 milioni di iPad, più circa un altro milione di dispositivi

tablet prodotti da altri vendor, mentre Forrester prevede che entro il 2015 82 milioni di americani possederanno e utilizzeranno un tablet. Anche l’utilizzo di internet in modalità Mobile è in continua crescita: ad oggi il 59% degli americani utilizzano internet dal proprio cellulare, mentre sono 11 milioni gli italiani. Da recenti ricerche Doxa emerge che gli italiani utilizzano il proprio dispositivo Mobile per accedere a internet anche quando si trovano a casa nel 73% dei casi, confermando come questi device siano utilizzati anche quando si ha a disposizione un PC tradizionale. I nuovi tablet e smartphone hanno raggiunto un livello di performance ritenuto accettabile dalla larga maggioranza degli utenti, che con essi possono svolgere buona parte delle attività tradizionalmente effettuate da PC in maniera soddisfacente. Mentre gli attuali smartphone hanno già potenzialmente rimpiazzato una serie di dispositivi monofunzione come lettori MP3, fotocamere, navigatori GPS e videogiochi portatili, le logiche imperanti del Cloud

Computing permetteranno presto all’utente di traformare il proprio tablet in un super-computer virtuale, accedendo alle informazioni e alle risorse di cui necessita tramite la rete. La nuova classe di dispositivi mobili assolve inoltre in pieno alle necessità di connettività derivanti dal successo dei social network, permettendo di essere sempre online, non solo quando ci si trova seduti dietro ad una scrivania. I mercati di questi dispositivi godono inoltre di un fermento non paragonabile a quello saturo dei PC, in cui la concorrenza si è ormai tradotta in efficienza di distribuzione e competitività dei prezzi. Il mercato degli smartphone si muove secondo logiche diverse, con le quali gli operatori si sono inseriti con importanti specificità: RIM Blackberry si è aggiudicata la clientela Business grazie ad una perfetta integrazione con la mail aziendale, Apple ha costruito la propria forza su facilità d’utilizzo, grafica curata e design, mentre Android sulla piena compatibilità con un alto numero di produttori e sul supporto di device di gamma diversa.

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La voglia di Mobile cambia i comportamenti dei consumatori


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a cura della redazione

cover story

Un “ecosistema” ecosistema di professionisti per far

crescere le PMI

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ietro Labriola è dal 2009 responsabile della funzione Business - nell’ambito della direzione Domestic Market Operations - di Telecom Italia, che, attraverso il concept d’offerta di Impresa Semplice, si rivolge alle Piccole e Medie Imprese con un portafoglio dedicato comprendente servizi di TLC e soluzioni ICT integrate. Da diversi mesi Labriola è impegnato a guidare Telecom Italia in un percorso di rinnovamento che, in linea con l’evoluzione del mercato ICT e delle esigenze delle PMI italiane, ha portato a espandere l’offerta di soluzioni IT integrate e innovative rivolta a questo specifico segmento. Un vero cambiamento di marcia che ha coinvolto tutta la catena del valore dell’offerta, dando vita a un “ecosistema” di professionisti in grado di supportare concretamente le aziende su tutto il territorio italiano, fornendo loro non solo tecnologie ma competenze e soluzioni “chiavi in mano” e allo stato dell’arte per migliorare il loro business. Il progetto si chiama IT IS (IT come Information Technology e IS come Impresa Semplice) e intende aiutare il più importante segmento produttivo italiano, le Piccole e Medie Imprese, a stare al passo con i tempi, anzi ad anticiparli, trasferendo

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Telecom Italia, con il concept d’offerta “Impresa Semplice”, è impegnata nella creazione di una rete di consulenti e agenzie qualificati in grado di portare servizi IT innovativi alle Piccole e Medie aziende italiane, facendo leva sulla propria esperienza, competenza e presenza capillare sul territorio nazionale. Pietro Labriola, Responsabile Clientela Business, spiega gli obiettivi del progetto IT IS loro capacità, competenze e professionalità che Telecom Italia ha creato per le grandi aziende e per le proprie necessità. Telecom Italia sta cambiando pelle, con l’obiettivo di diventare il partner di riferimento per tutte le esigenze ICT delle PMI e delle microimprese, il tessuto della nostra economia, purtroppo ancora caratterizzato da un tasso di adozione dell’IT troppo basso. Qual è dal vostro punto di vista lo scenario? Le Piccole e Medie Imprese in Italia hanno oggi più che mai bisogno di un rilancio tecnologico ed economico per affrontare con successo un mercato competitivo e globale, dove rapidità e flessibilità sono leve indispensabili per emergere. L’innovazione tecnolo-

gica, come dimostrano tanti casi di successo che nel nostro Paese non mancano, è una grande opportunità da cogliere e il nostro obiettivo è di supportare le imprese in questo percorso di crescita. Basti pensare, come rivelano recenti studi, che la metà delle PMI utilizza sistemi gestionali obsoleti e limitati, non in grado di supportare in modo flessibile ed efficace i processi di business in continua evoluzione. I sistemi CRM non sono quasi mai utilizzati, malgrado tutti siano consapevoli dell’importanza del customer care. Ancora, la grande maggioranza delle imprese non gestisce le proprie risorse umane con strumenti informatici, affidandosi alla carta per le pratiche di amministrazione del personale, presenze, note spese, trasferte e


Quali sono le barriere da superare per accelerare l’innovazione nelle PMI? A seconda della dimensione, del settore di appartenenza e della tipologia del business, i fabbisogni IT sono molto eterogenei, ed è per questo che crediamo sia necessario che ad affiancare le PMI sia un partner locale che conosce da vicino l’imprenditore, la sua attività e le sue esigenze. In generale, nelle PMI spesso i processi operativi sono poco strutturati e manca un reparto IT competente, a volte anche la figura stessa del responsabile IT.

Pietro Labriola Responsabile Clientela Business di Telecom Italia

Anche le modalità di acquisto di hardware, software e servizi non sono strutturate all’interno dell’azienda, ma vengono affidate a un fiduciario “tuttofare”. Le PMI, inoltre, sono in continua trasformazione ed evoluzione, soggette a mercati che oggi si allargano e si contraggono con grande flessibilità, e ciò rende difficile identificare e strutturare il fabbisogno IT, considerando anche che gli investimenti in quest’ambito hanno ritorni nell’arco di alcuni anni. Per venire incontro a queste esigenze, si sta passando da un modello di acquisto “classico”, cioè con

un investimento in hardware e software e un piano di ammortamento pluriennale, a servizi a canone “all inclusive”, che garantiscono maggiore flessibilità e aggiornamento costante. Chiaramente c’è anche un fattore culturale, legato a un errore di percezione dell’imprenditore e/o del direttore generale sulle potenzialità legate all’utilizzo di soluzioni ICT. È fondamentale la presenza di un “pivot” efficace, un promotore del cambiamento di fiducia, che supporti l’imprenditore nell’individuazione delle soluzioni IT che possono sostenere e accelerare il busi-

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via dicendo. Oltre alle applicazioni, anche le infrastrutture informatiche sono spesso antiquate, a partire dai pc. Esiste quindi un grande potenziale e le previsioni degli analisti dicono che, superato il momento più duro della crisi, il mercato IT nelle PMI ha ripreso a crescere: Sirmi prevede un tasso medio del 5% nei servizi IT fino al 2013, ma i tassi di crescita nei comparti del Cloud Computing arrivano anche al double digit. In questo contesto, Telecom Italia ha deciso di scendere in campo con un’offerta IT pensata ad hoc per le PMI, consapevole che è in atto un cambiamento nei loro modelli di acquisto. Pensiamo di avere le carte in regola per giocare questa partita e di poter mettere a disposizione delle PMI le competenze e le professionalità maturate operando con le più grandi realtà del Paese, oltre a un’offerta all’avanguardia e una presenza capillare sul territorio. L’evoluzione delle reti di TLC sta cambiando il mercato IT: al crescere dell’intelligenza della rete, diventano sviluppabili nuovi servizi e modelli di business e si apre un mondo di nuove opportunità per gli operatori e i loro partner.

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cover story

ness e risolvere le complessità operative.

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Il canale IT, ovvero l’insieme di interlocutori che ogni giorno affiancano le aziende nelle decisioni di investimento, sembra essere in difficoltà nello svolgimento del suo importante ruolo. Quali sono gli elementi di criticità secondo la vostra esperienza? Il canale IT oggi è frammentato, distratto dalle mille sirene dei vendor che vogliono rafforzare la presenza sui mercati locali per affermare questo o quel prodotto. Al contempo, l’evoluzione sempre più rapida delle tecnologie e degli standard IT, il proliferare dell’offerta di soluzioni, la necessità di mantenere competenze e capacità sempre aggiornate su tutta la filiera tecnologica IT - dalla connettività all’applicazione informatica - creano una forte tensione sugli operatori di canale, che tendono a chiudersi rispetto al nuovo e a focalizzarsi sui clienti acquisiti, limitando le opportunità di crescita. Alla naturale limitazione legata all’area geografica in cui operano, si aggiunge anche la difficoltà ad aumentare lo spettro di soluzioni proposte ai clienti acquisiti, spesso dovuta alla difficoltà di mantenere aggiornate le competenze. Il portafoglio di offerta del canale, in sostanza, tende a non crescere in modo coerente con la crescita del fabbisogno delle PMI. Lo scenario è in forte evolu-

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zione. Se in passato gli operatori del canale informatico erano abituati a grandi investimenti iniziali e a periodi di assistenza fino al rinnovamento tecnologico, secondo un ciclo della durata tipica di 3/5 anni, oggi il modello più apprezzato dai clienti è quello dell’erogazione di un servizio all inclusive e dello sviluppo graduale di nuove funzionalità legate ai fabbisogni. Come è caratteristico nel nostro Paese, le aziende piccole si fidano molto del partner “amico”, ma se questa figura non riesce a rinnovare ed ampliare le proprie competenze e il portafoglio d’offerta, finisce per frenare l’innovazione. Noi stiamo lavorando proprio per mettere la nostra esperienza a disposizione dei fiduciari delle PMI, aiutandoli ad accrescere competenze e portafoglio, rispettando a pieno il loro ruolo. Qual è il partner ideale per guidare le PMI in questo cammino? Oggi i rivenditori si sentono minacciati dal proliferare di soluzioni innovative basate su tecnologie emergenti, proposte direttamente da grandi aziende internazionali come da piccoli service provider IT e sono alla ricerca di partner che siano in grado di offrire soluzioni e tecnologie alla portata delle PMI, senza mettere a rischio le relazioni che hanno creato con i propri clienti e la loro fonte di rendita basata su servizi professionali specifici e caratteristici

della filiera IT. Noi crediamo che oggi serva un modello innovativo nel relazionarsi con i clienti, che coinvolga attori diversi in una collaborazione in ottica sistemica, per creare le soluzioni dal basso. Non vogliamo fermarci agli slogan: è necessario trovare una coniugazione concreta per i partner e tangibile per i clienti. È proprio per rispondere all’esigenza di integrare le offerte e migliorare l’”ecosistema” che nasce il nuovo programma IT IS e che si sviluppa la componente IT di Impresa Semplice, con un’offerta dedicata al mercato business che include il Cloud Computing e i servizi Web, messaggistica e collaboration, archiviazione e sicurezza, applicativi e soluzioni verticali, pc con software e assistenza e servizi in data center. L’”ecosistema” cui accennavo è portante per lo sviluppo dell’innovazione tecnologica nelle PMI, per trasformare l’IT da mero strumento di lavoro ad acceleratore dei processi di business e artefice dello sviluppo dell’impresa. Si parla molto di Cloud Computing per le PMI. Quali sono le reali opportunità? Ormai è evidente, dopo un’iniziale diffidenza, che il Cloud non è uno dei tanti trend del momento, una moda passeggera, ma è invece destinato a rivestire un ruolo sempre più importante soprattutto per lo sviluppo delle PMI, proprio per “liberarle” da sistemi rigidi e arretrati che frenano la competitività. La “nuvola” presenta vantaggi che vanno al di là del puro


Un “ecosistema” di professionisti per far crescere le PMI

stata progettata per ospitare, appunto, le applicazioni informatiche e i software di piattaforma dei partner. In questo modo è l’”ecosistema” IT stesso ad arricchire di applicazioni informatiche e di soluzioni web la suite. Con questa modalità “aperta” di arricchimento Ospit@ Suite è in grado di offrire ai nostri partner IT IS le soluzioni informatiche di maggior successo proprio perché riconosciute dal mercato delle stesse PMI, lasciando al partner il ruolo di fiduciario del cliente attraverso la console di gestione. Il Mobile Internet, i nuovi smartphone e i tablet stanno rivoluzionando il modo di lavorare e di accedere alle informazioni. Qual è il ruolo delle soluzioni Mobile nella vostra proposta?

Accedere alla posta e navigare in Internet dal proprio smartphone sono ormai abitudini consolidate di ogni imprenditore, venditore o professionista. L’accesso alle applicazioni business si allarga dal fisso al mobile, cambiando il modo di lavorare. La componente Mobile è un tassello chiave nell’offerta di Impresa Semplice. Oggi le PMI fanno un uso della tecnologia del tutto integrato, che nasce dall’incrocio tra i modelli “tradizionali” delle esigenze B2B con quelli “impulsivi” del mondo consumer, da cui provengono tante innovazioni. Crediamo che la possibilità di fornire soluzioni a 360° complete di device e applicazioni convergenti sia uno dei plus che una Telco può vantare sugli altri attori di mercato.

Il programma IT IS IT IS è il programma di Telecom Italia che riunisce le migliori Agenzie IT Impresa Semplice insieme a Consulenti IT del mercato Business per garantire l’accesso a servizi innovativi e sviluppare il core business dei clienti, attraverso soluzioni di Information Technology. IT IS permette di rispondere alle esigenze delle PMI supportandole con professionisti esperti e di fiducia nell’adozione di nuove soluzioni informatiche, anche in modalità Cloud. I protagonisti del progetto IT IS sono Telecom Italia, l’Agenzia IT e il Consulente IT. Qual è il ruolo di un’Agenzia IT Impresa Semplice? • Sviluppare la rete sul territorio con le proprie risorse e con l’aiuto di Telecom Italia • Coordinare l’azione commerciale dei Consulenti • Diventare il punto di riferimento dei Consulenti • Diventare il punto di riferimento dell’attività di post vendita sull’area di riferimento.

Quali sono i vantaggi di partecipare al progetto IT IS? • Sviluppare un nuovo Business rafforzando il proprio brand • Ampliare la rete di contatti commerciali • Incrementare le quote di mercato e la penetrazione sul portafoglio clienti massimizzando la creazione di una rendita duratura nel tempo • Facilitare l’adozione di nuove tecnologie e un più ampio portafoglio di offerta ottimizzando i costi di formazione e di gestione. Alcuni dei servizi a disposizione: • Uso del marchio Telecom Italia e Impresa Semplice • Sessioni di formazione e certificazione • Attività per il recruiting • Accesso alla Business Community E-Volution • Materiali di comunicazione ad hoc • Assistenza dedicata erogata tramite il Competence Center di Telecom Italia, per supportare i Consulenti IT e i clienti del network IT IS Per informazioni http://it.impresasemplice.it

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aspetto tecnologico, facilmente comprensibili anche a chi non si intende di tecnologia, quali il risparmio economico e la flessibilità. Non si tratta solo dell’evoluzione, peraltro già da tempo in atto, verso architetture informatiche in cui risorse standardizzate vengono rese fruibili in maniera condivisa dagli utenti. Le piccole imprese possono cogliere da subito ottimi risultati ricorrendo al Software as a Service, poiché le esigenze di personalizzazione circoscritte e la bassa integrazione con sistemi preesistenti consentono loro di utilizzare molteplici applicazioni informatiche con costi e tempi contenuti. Le PMI sembrano aver compreso queste potenzialità: in un recente sondaggio del Politecnico di Milano emerge che, a fronte di un livello di adozione ancora limitato, il 20% delle PMI italiane si dice fortemente interessato al Software e il 30% alle infrastrutture “as a Service”. Perché il Cloud Computing possa diffondersi, è fondamentale che la relazione con il cliente sia gestita nel modo migliore. La tecnologia è di supporto, ma serve un modello di business basato sulla triangolazione tra cliente, canale e service provider (Impresa Semplice). Dalla fine del 2009 in Impresa Semplice abbiamo avviato l’offerta di soluzioni IT basate sul Cloud Computing. Si tratta della famiglia di offerta che oggi si chiama Ospit@ Suite che comprende al suo interno soluzioni infrastrutturali (IaaS), piattaforme IT (PaaS) e soluzioni applicative complete (SaaS). Per ognuno di questi ambiti abbiamo predisposto, appositamente per il modello di canale IT IS, una console di gestione e di amministrazione IT strutturalmente integrata nell’offerta di servizio. Attraverso la console il partner IT IS o il fiduciario del cliente finale ha la possibilità di gestire e amministrare in completa autonomia e in tempo reale tutti i parametri di funzionamento della soluzione garantendo al cliente la massima disponibilità delle sue applicazioni. In aggiunta la Suite Ospit@ è


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svolgono un ruolo sempre più pervasivo e strategico in qualsiasi organizzazione, diventando una potente leva di innovazione e di miglioramento delle performance. Una corretta conoscenza di queste tecnologie e, soprattutto, del loro impatto sul business può portare una qualsiasi azienda a sfruttarle efficacemente per ottenere benefici significativi e migliorare la sua competitività. Gli Osservatori ICT & Management della School of Management del Politecnico di Milano nascono proprio con l’obiettivo di contribuire a questa conoscenza. DELLA COMUNICAZIONE (ICT)

si rivolgono in particolare ai manager e ai decision maker delle aziende utilizzatrici di ICT per fornire loro informazioni sulle opportunità offerte dalle soluzioni più innovative attraverso ricerche puntuali, studi di caso, benchmark, video degli eventi, atti dei convegni, ecc..

GLI OSSERVATORI

rivolgono anche a tutte le aziende che offrono soluzioni e servizi ICT (software vendor, hardware vendor, service provider, consulenti, operatori del canale), fornendo fotografie approfondite sugli scenari di mercato in Italia, con l’intento di supportarle nella messa a punto di offerte più efficaci.

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con i suoi 60 analisti e ricercatori, hanno svolto nell’ultimo anno più di 40 ricerche, analizzando oltre 3.000 imprese e pubbliche amministrazioni e organizzando circa 50 eventi tra Convegni e Workshop.

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1. Qu ali basate sono le op portu s nità c CANALE ICT opera ul Cloud c he le o tori d so el can mputing o ale IC ffrono luzioni T? agli 2. Qu al del C è la reddit ività d anale ICT? egli o perato ri

ECOMMERCE B2C

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MOBILE MARKETING

del Mobile il mercato è cresciuto Italia? in i n 1. Quanto an i m g negli ulti Advertsin mente o concreta i si posson at lt ? su ri ng ti 2. Che Marke n il Mobile ottenere co

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MOBILE PAYMENT

SSERVATORI.NET

ict & management

ICT & PMI

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1. Come stan no evolvend o i meccani governance smi di e le logiche contrattual efficacemen i per gestire te i nuovi m od Service? elli di offerta as a 2. Quali sono i principali ostacoli della delocalizza zione dei se rvizi ICT? Quali sono gli impatti sulla govern della relazion ance e cliente-fo rnitore?

FATTURAZIONE ELETTRONICA

1. Quali sono i benefici di una soluzione di Fatturazione Elettronica e come si valutano concretamente? 2. Quali sono i principali “fattori critici di successo” di un progetto di Fatturazion e Elettronica?

1. Quali sono i c a di Mob ile Paym si di successo ent in It e all’est ero? alia 2. Che spa per i so zio c’è in Italia lution P rovider?

MOBILE CONTENT & INTERNET

1. Quanto vale il mercato delle mobile application in Italia? 2. Quali sono i comportamenti degli utenti che navigano dal telefonino? ENTERPRISE 2.0

in mento a investi all end di zione tr la i e r o in ae li son ise 2.0 ppartenenz r p r 1. Qua te ve En re di a zione delle iniziati ne, al setto a zz sio ionali dimen di internaz o ll e v li al e? iki, aziend log, w ing iffusi b ial network e d o n o c s ar o s z to i li n d a ti i u z 2. Qu ng e serviz ssono o p i s ti s e podca ? Com i aziendali? ziende ss nelle a o dei proce n r te n ’i ll a


a cura di Marco Planzi

Wireless Supply Chain

Una soluzione Mobile garantisce la tracciabilità della pelletteria Braccialini

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raccialini è una nota azienda di Scandicci (FI) specializzata nella produzione di pelletteria, ha adottato una soluzione basata su RFId per combattere il cosiddetto grey market, ovvero la violazione delle politiche commerciali da parte della catena distributiva, dai trasportatori ai grossisti, fino ai singoli negozianti. L’azienda fattura circa 70 milioni di euro l’anno e gestisce vari marchi, fra cui Vivienne Westwood, Gherardini e Biasia. I negozi considerati a rischio, che potrebbero cioè commercializzare prodotti di Braccialini senza una relazione commerciale diret-

ta con l’azienda, vengono sottoposti a controllo dagli ispettori: tale controllo è stato rafforzato grazie all’introduzione di tag Rfid in tutti i capi di produzione. Per adottare tale soluzione,

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Il governo americano punta sulla radiofrequenza per la sicurezza alimentare Con il Food Safety Modernization Act del 4 gennaio 2011, il governo americano ha delineato le normative legate all’adozione di un sistema di tracciabilità condiviso tra tutti gli attori della filiera del settore alimentare. Infatti, secondo il Center for Disease Control americano, nel 2010 sono stati 48 milioni i casi di avvelenamento da cibo, un dato che ha spinto il governo imporre all’industria l’adozione dell’Rfid. I sistemi in radiofrequenza, infatti, possono contribuire notevolmente ad aumentare il controllo di ogni singolo alimento a ogni livello della filiera, riducendo la cause del deterioramento del cibo legate soprattutto alle variazioni della temperatura di conservazione. I progetti che sono stati al momento definiti dalla Food and Drug Administration (FDA), l’ente americano che controlla la sicurezza di medicine e prodotti alimentari, stanno coinvolgendo alcuni partner importanti, tra cui la United Fresh Produce Association (associazione dei produttori del fresco) e l’American Meat Insitute (associazione dei produttori di carne).

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l’azienda ha compiuto un investimento in termini di sviluppo tecnologico dei prodotti, poiché alcuni di essi sono stati modificati per permettere l’inserimento del tag al loro interno. Oggi gli ispettori di Braccialini utilizzano uno smartphone Blackberry e un lettore RFId Bluetooth che consente loro di collegarsi in pochi secondi con i sistemi informativi della sede e sapere con certezza, in tempo reale, se il capo sospetto, venduto in un negozio non autorizzato, è effettivamente un prodotto originale.


Falco migliora le performance logistiche

con RFId e barcode Wireless Attiva nella produzione di contenitori in banda stagnata per l’industria alimentare e chimica, la Falco di Miradolo Terme (PV) ha adottato le tecnologie Wi-Fi e RFId per migliorare l’efficienza dei processi logistici interni con la collaborazione di Incas Group. A ciascun prodotto finito viene applicata un’etichetta RFId e barcode su due lati opposti. Le etichette vengono lette al passaggio attraverso appositi varchi dotati di scanner e fotocellule. Le informazioni su ciascuna unità di carico vengono poi inviate al software gestionale aziendale attraverso la connessione Wi-Fi di magazzino, che comunica agli addetti la postazione per il deposito dei prodotti finiti. Analogamente, in

caso di spedizione della merce ai clienti, i prodotti prelevati attraversano un varco elettronico di uscita dal magazzino. Il software gestionale confronta gli ordini in preparazione con i prodotti in uscita, segnalando eventuali discrepanze. Grazie alla nuova soluzione, tutti i passaggi di materiale da un reparto all’altro sono gestiti attraverso le procedure del gestionale di magazzino che garantiscono la completa tracciabilità dell’intero processo produttivo. Conseguentemente sono diminuiti sia gli errori nelle attività di carico dei mezzi in uscita dal magazzino, sia l’impatto sui processi aziendali di attività manuali di inserimento dei dati.

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inea Service, azienda che si occupa del noleggio di bagni chimici, ha implementato una soluzione di Fleet Management per il controllo puntuale della sua flotta, dislocata complessivamente in sei regioni italiane. La necessità della società era quella di certificare e verificare le attività di manutenzione effettuate, aumentando il livello di servizio offerto ai propri clienti, rappresentati per la maggior parte da cantieri edili e altri eventi e manifestazioni momentanei. In passato Linea Service aveva già implementato una soluzione basata su tag RFId installati sui bagni, letti dagli operatori durante lo svolgimento delle proprie attività attraverso un dispositivo portatile che inviava le informazioni al sistema centrale a fine turno. Tuttavia furono riscontrate molte difficoltà nella fase di sincronizzazione, che si traducevano nella

perdita dei dati e, di conseguenza, nell’impossibilità pratica di utilizzare la soluzione stessa. Per questo motivo, nel 2008 è stato deciso di adottare una soluzione di Fleet Management, implementata da WAVE SRL (Gruppo GuardoneItalia www.guardoneitalia.it; www.goforwave.com) e basata su box Machine-to-Machine installati sui veicoli. L’applicazione permette la rilevazione automatizzata degli eventi di spurgo, per la certificazione delle attività svolte e il controllo di gestione, e la localizzazione dei mezzi, tramite tecnologia Gps; le informazioni raccolte vengono inviate alla sede centrale, in provincia di Milano, tramite rete cellulare (nello specifico, Gprs). Tutti i dati trasmessi al server centrale sono fruibili attraverso un portale web, con accessi differenziati per tipologia di utente aziendale, e permettono il tracciamento del mezzo in tempo reale e

la visualizzazione della reportistica dettagliata delle attività svolte. Oltre a verificare le operazioni effettuate, l’introduzione dell’applicazione ha permesso di ottimizzare il percorso dei mezzi e la gestione degli interventi non pianificati, grazie alla conoscenza in “real time” dei veicoli sul territorio. Inoltre è stato possibile migliorare tutte le attività di manutenzione dei mezzi operativi, che ora vengono pianificate sulla base della percorrenza chilometrica dei singoli furgoni calcolata in modo automatico dal sistema centrale. Infine, secondo Luca Gnoli, amministratore di Linea Service, la certificazione delle attività svolte, grazie all’acquisizione in automatico della posizione dell’automezzo e dell’ora di inizio e fine attività, ha aumentato il livello di servizio offerto ai clienti, riducendo allo stesso tempo il numero di contenziosi.

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Il Machine-to-Machine a supporto della manutenzione di Linea Service


Wireless Supply Chain

Cresce l’interesse delle imprese per le applicazioni Mobile as a Service

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DC Research ha condotto una survey su 155 imprese europee e nord americane sul possesso di competenze nella Funzione IT per l’adozione, la personalizzazione e la manutenzione di applicazioni e piattaforme Mobile. Tutte le imprese intervistate credono di possedere adeguate competenze per la gestione di applicazioni Mobile e il 57% ritiene di particolare interesse l’adozione di soluzioni Mobile in modalità pay per use, erogate secondo il paradigma del Software as a Service. Infatti, i CIO intervistati sottolineano che i dipendenti hanno sempre maggior confidenza

con gli strumenti Mobile, anche grazie all’utilizzo quotidiano di Smartphone e delle relative applicazioni nella propria vita privata. Mentre tale aspetto può facilitare l’adozione di soluzioni Mobile nelle grandi imprese, i CIO intervistati sottolineano che la proliferazione dei sistemi operativi può rappresentare un freno all’innovazione, poiché costringe le Funzioni IT a prevedere lo sviluppo di competenze tecniche interne su più piattaforme, con conseguente aumento nella complessità nello sviluppo, integrazione, roll out e manutenzione delle applicazioni.

Le soluzioni vocali per il picking

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nei magazzini sempre più attrattive per le aziende Aberdeen Group ha recentemente pubblicato una ricerca sulla diffusione delle soluzioni di Voice Picking, da cui emerge che circa il 14% delle oltre 150 aziende che hanno partecipato all’indagine ha implementato all’interno dei propri magazzini le soluzioni vocali per aumentare l’efficienza dei processi operativi. La quota sale al 20% se si considerano anche le aziende che hanno avviato analisi di fattibilità e progetti che prevedono l’introduzione della tecnologia nei prossimi 12 mesi. Il settore di appartenenza non sembra giocare un ruolo significativo sul tasso di adozione delle soluzioni di Voice Picking: i risultati della ricerca mostrano infatti come la distribuzione delle aziende nei due casi risulti pressoché identica. Dalla survey emerge invece come la necessità di far fronte a variazioni sempre maggiori dei volumi di vendita, di ottimizzare l’utilizzo del personale operativo e di migliorare l’accuratezza degli ordini evasi siano i fattori chiave che spingono verso l’adozione delle soluzioni vocali. Questi fattori spiegano facilmente il ruolo chiave che tali soluzioni assumono in relazione alle aziende che

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intraprendono iniziative di eCommerce. I magazzini “tradizionali”, utilizzati per la distribuzione dei prodotti ai punti vendita, spesso risultano inadeguati per far fronte alla domanda dei consumatori finali, che comporta un forte aumento del numero di ordini di piccole o piccolissime dimensioni. In un contesto di questo tipo emerge come la capacità di garantire l’efficienza e l’accuratezza delle attività di picking assuma un ruolo chiave per la sostenibilità e la profittabilità stessa del business, avendo un impatto diretto sia sul livello di servizio offerto ai clienti sia sulla marginalità dell’iniziativa. A titolo di esempio, Aberdeen propone i risultati ottenuti da un retailer statunitense leader nella vendita di articoli per le feste che ha recentemente intrapreso una iniziativa di eCommerce. L’introduzione delle tecnologie Voice Picking , unita ad una opportuna progettazione delle aree di magazzino, ha consentito di raggiungere un significativo incremento della produttività del prelievo della merce (+56% del numero di ordini gestiti all’ora, + 78% di unità prelevate all’ora), con un tempo di ritorno dell’investimento di poco inferiore all’anno.



a cura di Emanuela Pala

RFId e NFC

A Torino forme di formaggio “taggate” per esaltarne la qualità

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i è conclusa da poco la prima fase del “Progetto di Monitoraggio del Formaggio”, sponsorizzato dalla Camera di Commercio di Torino con l’obiettivo di incentivare la crescita economica della provincia di Torino attraverso uno dei suoi punti di forza: la qualità dei suoi prodotti gastronomici. Il progetto, realizzato in collaborazione con la Fondazione Torino Wireless, ha coinvolto l’Università di Torino, che si è occupata di ricerca in merito alla qualità dell’erba e del latte, e il laboratorio chimico della Camera di Commercio del capoluogo piemontese, portando alla realizzazione di un sistema RFId per la tracciabilità di prodotti caseari, formaggi in primis. Il sistema, sperimentato presso due aziende agricole della zona, è ora passato alla seconda fase, coinvolgendo venditori e consumatori, con l’obiettivo di offrire a questi ultimi l’accesso a caratteristiche e informazioni su ingredienti e processo di produzione del formaggio, aumentandone il valore. Durante la sperimentazione le forme di formaggio sono state dotate di tag passivi HF. All’atto della loro apposizione, il fatto-

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re, tramite palmare RFId, ne legge l’identificativo univoco, associandolo alle informazioni sulla qualità di latte dell’area precedentemente elaborate e memorizzare su un apposito server webbased. Oggi, nella seconda fase del progetto, il negoziante, sempre tramite palmare RFId, registra la presa in carico del formaggio, così come la sua esposizione sul piano vendita. Il consumatore poi, tramite chiosco RFId potrà

La UE disegna le linee guida dell’RFId a tutela della Privacy In ambito RFId la privacy rimane una tematica “calda”, seppur con toni sempre più moderati man mano che aumenta la consapevolezza sull’argomento. Col diffondersi delle tecnologie RFId in ambiti che investono la sfera personale delle persone (trasporti, pagamenti, per dirne alcune) vi è infatti il rischio, se non adeguatamente indirizzato, di esporre dati personali all’accesso non autorizzato da parte di terzi. Conscia di tale problematica la Commissione Europea ha sottoscritto con l’ENISA (European Network and Information Security Agency), il “Privacy and Data Protection Impact Assessment Framework (PIA) for Radio Frequency Identification Applications”, sviluppato in stretta collaborazione con l’industria, con l’obiettivo di fissare

una serie di linee guida destinate alle imprese nell’intento che le implicazioni poste dalle etichette intelligenti sul piano della protezione dei dati siano trattate prima della loro commercializzazione. L’accordo appena siglato stabilisce quindi che le imprese svolgano una valutazione globale dei rischi per la privacy associati ad ogni nuova applicazione RFId, e adottino misure per farvi fronte prima che questa sia introdotta sul mercato. Udo Helmbrecht, Direttore Esecutivo dell’ENISA, sottolinea come il PIA sia un grande successo per l’Europa, in quanto stabilisce un approccio proattivo per contrastare eventuali usi impropri di applicazioni RFId, coinvolgendo direttamente i principali stakeholder del settore.


In cerca di nuove porzioni di spettro

visualizzare le informazioni relative alla specifica forma, quali il luogo di provenienza e la qualità dell’aria, dell’erba e quindi del latte utilizzato. I proprietari dei negozi avranno poi la possibilità di utilizzare il sistema RFId per gestire il proprio inventario, determinando automaticamente il fabbisogno di nuovi prodotti, mentre gli allevatori potranno servirsi di questi dati per il processo di spedizione e ricezione dei loro prodotti.

UHF

L’Europa, soprattutto se paragonata al resto del mondo, offre un ben ridotto ammontare di spettro UHF per applicazioni RFId. A titolo esemplificativo basti notare come in Europa siano previsti 2 MHz utilizzabili per applicazioni RFId (865.6 – 867.7 MHz), suddivisi in 10 canali con larghezza di banda di 200 kHz, mentre negli USA sia disponibile la banda 902 – 928 MHz, per un totale di 50 canali da 500kHz. Questo, a parere di molti, rappresenta un freno allo sviluppo ed alla diffusione di applicazioni RFId; in tal senso l’ECO (European Communication Office) ha pubblicato ad agosto 2010 il report “The Dynamic Evolution of the RFId Market” dove si segnala come frequenze aggiuntive possano risultare necessarie in futuro, funzionalmente allo sviluppo del mercato ed al miglioramento delle applicazioni stesse. In risposta a ciò il presidente dell’ECC (Electronic Communications Committee) del CEPT (European Conference of Postal and Telecommunications Administrations) ha avviato un tavolo di lavoro per esaminare la necessità di ampliare lo spettro di frequenze disponibili per l’RFId ed altri dispositivi a corto raggio. Un gruppo ad hoc, formato sia da utilizzatori che da membri istituzionali, si è quindi riunito ad inizio aprile per discutere dei possibili passi da intraprendere per allargare lo spettro UHF disponibile in Europa.

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e tecnologie RFId si integrano sempre più col mondo mobile: sono ormai numerosi, infatti, i progetti che esplorano le opportunità offerte dal connubio tra smartphone e RFId. Un esempio in tal senso è offerto da due sperimentazioni in corso negli Stati Uniti, dove due diverse realtà stanno testando un nuovo sistema per la localizzazione ed il monitoraggio “esteso” di device e merci, superando i limiti degli attuali sistemi RTLS (Real-Time Locating System) che non oltrepassano i confini della struttura in cui sono implementati. Il sistema, sviluppato da Ekahau, utilizza uno smartphone come reader di tag WiFi e come mezzo per la comunicazione dei dati rilevati tramite rete cellulare. La prima sperimentazione riguarda un’azienda sanitaria che intende utilizzare il sistema per monitorare l’equipaggiamento a bordo delle ambulanze. Il cellulare, posizionato nella cabina di guida, funziona come nodo WiFi rilevando i device posti nel retro del mezzo, dotati di

tag RFId WiFi attivi, e comunicando i dati al sistema di back-end. L’azienda ha così la possibilità di vedere quali asset si trovano nell’ambulanza e quali siano invece stati rimossi. Associando l’informazioni sulle presenza al timestamp ed al tracciato GPS è possibile inoltre determinare la localizzazione dell’asset e/o il momento e il luogo della sua rimozione dalla vettura. La seconda sperimentazione riguarda invece un’azienda che gestisce materiali pericolosi; l’architettura del sistema è analoga alla precedente e prevede la taggatura dei contenitori in cui si trovano le merci. In questo caso il sistema può essere impostato in modo da generare un alert in caso di rimozione non programmata del contentenitore. Si sta inoltre valutando di integrare il sistema aggiungendo la possibilità di monitorare la temperatura del contenitore/mezzo, sfruttando sempre il cellulare come mezzo per la comunicazione del dato.

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L’RFId diventa sempre più Mobile


RFId e NFC

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ort Saskatchewan, cittadina canadese di 18.000 abitanti, sta utilizzando la tecnologia RFId a supporto delle attività di manutenzione di aree verdi ed asset municipali. Il sistema, basato su tag passivi UHF EPC Gen 2, è stato dapprima implementato per la registrazione delle attività di manutenzione effettuate sugli alberi cittadini e gradualmente esteso ad altri ambiti quali la manutenzione di parchi giochi, cassonetti e parchi municipali. La città infatti affida a terzi tali servizi e necessita quindi di un modo efficace per verificare la correttezza e completezza degli interventi svolti.

L’RFId garantisce controllo e trasparenza nella PA Prima di implementare il nuovo sistema, ad esempio, l’unico modo per verificare la potatura di un albero o il suo stato di salute era effettuare un controllo visivo. Grazie al nuovo sistema è invece possibile visualizzare tramite interfaccia web le informazioni relative ad ogni singolo albero (o asset), e la sua “storia”. Per far ciò su ogni nuovo albero viene apposto un tag RFId e, una volta piantato, ne

viene letto l’identificativo univoco tramite palmare RFId, associandogli informazioni quali età, specie e dimensioni. Ad ogni attività svolta (es. potatura, concimazione, innaffiamento) il tag viene quindi letto, sempre tramite palmare, e l’attività selezionata da un menu precompilato. Il dato viene quindi trasmesso tramite rete Wi-Fi o via rete cellulare (GSM) al sistema di back end, rendendolo ac-

GDF Suez identifica i tubi

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sottoterra con la radiofrequenza Una delle problematiche che un’azienda operante nel settore energia si trova ad affrontare riguarda la gestione delle proprie reti di condutture, siano esse oleodotti, gasdotti, o altro. In tal senso GDF Suez, azienda energetica francese che opera nel settore della produzione e distribuzione di energia elettrica, nel settore del gas naturale e dell’energia rinnovabile, sta testando un sistema che permette l’identificazione (e la localizzazione) tramite tecnologia RFId delle tubature in polietilene, utilizzate per di più per il trasporto di gas e acqua. L’azienda è infatti proprietaria della rete distributiva del gas ed è importante per essa poterne localizzare le tubature in maniera semplice ed economica. Attualmente molte aziende utilizzano mappe per la localizzazione delle proprie reti, cosa non solo scomoda ma anche potenzialmente pericolosa. Spesso, infatti, le informazioni risultano inaccurate e non è inusuale che una tubatura possa essere inavvertitamente urtata e/o rotta. Le condutture in metallo possono essere localizzati tramite metal detector mentre tubature

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in materiale plastico rappresentano una sfida per le aziende. In quest’ottica GDF Suez ha quindi voluto testare un sistema che permettesse ai propri addetti l’identificazione automatica delle condutture tramite palmari RFId semplicemente camminando lungo la rete. Il sistema, sviluppato da RYB, società produttrice di condutture in polietilene e dall’istituto di ricerca CEA-Leti, permette quindi la lettura dei tag in ambienti urbani e rurali, indipendentemente dalle caratteristiche del suolo (asfalto, sabbia, roccia, terreno asciutto o bagnato, per dirne alcuni), ad una distanza di circa 1,5 metri sottoterra e la loro scrittura. In tal modo è possibile registrare informazioni quali la data della rilevazione, il materiale trasportato dalla rete, le dimensioni, la data di installazione etc. Fin’ora i test hanno mostrato un tasso di lettura di circa 90%. Per proteggere il tag dalla pressione del suolo e/o da quella derivante dal movimento di gas ed acqua al proprio interno il gruppo ha lavorato alla realizzazione di un sistema integrante il tag direttamente nella tubatura, inserendolo tra due strati della sua parete.

cessibile alla municipalità tramite autenticazione su un apposito sito. In questo modo è possibile controllare lo stato di avanzamento dei lavori, così come verificare l’appropriatezza delle attività svolte. I palmari sono inoltre dotati di un modulo GPS integrato, cosicché è possibile registrare luogo e orario dell’intervento. Il sistema offre alla municipalità un grande ammontare di informazioni che possono essere condivise e utilizzate in diversi modi, ad esempio per giustificare le spese effettuate di fronte al consiglio comunale, o per motivare richieste di ulteriori fondi. Il sistema permette infatti di conoscere la quantità di lavoro spesa su un singolo task e di monitorare i risultati ottenuti. Oltre al miglioramento della qualità del servizio, grazie a tale sistema è possibile rispondere in maniera più appropriata ad eventuali lamentele e/o segnalazioni da parte dei cittadini.


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a cura di Marta Valsecchi

Mobile Internet, Content & App

Google Android Market si rinnova per sfidare Apple Store

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ra le criticità relative ad Android, oltre all’alto tasso di frammentazione della piattaforma (oltre 300 dispositivi presenti sul mercato che si differenziano sia dal punto di vista hardware che software), gli utenti hanno da tempo evidenziato un livello di user experience dello store inferiore a quello di App Store. Nel corso degli ultimi mesi sono già state rilevate alcune modifiche nell’algoritmo che genera le classifiche nell’Android Market (che ha superato le 200 mila applicazioni disponibili), ma è stato in occasione dell’annuale convegno “I/O” di Google dedicato agli sviluppatori, tenutosi a San Francisco il 10 e 11 maggio, che sono state presentate numerose novità che hanno modificato in maniera significativa l’aspetto dell’Application Store. Oltre al lancio di Android 3.1 per tablet e 2.4 per smartphone (con pieno supporto alla tecnologia NFC) in quell’occasione, sono infatti stati introdotti 5 nuovi elementi su cui si baserà lo store: la classifica “top app” (divisa tra “pay”, “free” e “più interessanti”), geolocalizzata in base al paese di provenienza dell’utente; “editor’s choice”, che presenta applicazioni selezionate direttamente dallo staff di Google; “top developers”,

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che cataloga gli sviluppatori; “better related apps”, che introduce un meccanismo simile a “Genius” di Apple, in grado di suggerire applicazioni all’utente in base alle sue preferenze; “trending apps”, che mostra le applicazioni con il maggior tasso di crescita come numero di download. A queste modifiche “strutturali” si aggiungono nuove funzioni tra le quali lo storage e la fruizione in cloud di brani musicali e il noleggio di film, servizi attualmente disponibili però solo per il mercato Nord Americano.

Proliferano gli Application Store non ufficiali Sono diversi gli Application Store che si affiancano a quelli legati agli owner dei sistemi operativi. Da una parte possiamo trovare le stesse telco, che provano a reagire ai grandi player mondiali come Apple e Google lanciando propri store (come nel caso di Tim Store) e dando vita ad un progetto congiunto molto ambizioso e “di frontiera” nato dal WAC (Wholesale Application Community) che si pone l’obiettivo di creare piattaforme trasversali a diversi produttori di terminali e sistemi operativi. Dall’altra parte troviamo attori in parte provenienti dalla “vecchia” filiera come Handango e GetJar (fondata in Lituania nel 2004), in grado di creare store alternativi a quelli ufficiali, distribuendo applicazioni spesso rifiutate dagli store ufficiali; nel caso dell’azienda di Vilnius, lo store è riuscito già a generare oltre un miliardo di download grazie a circa 75 mila applicazioni a catalogo per il solo Android. A questi attori si aggiungono realtà completamente nuove, quali, ad esempio, la community CrackBerry per i device RIM o portali non autorizzati come Cydia per Apple che permette, dopo lo sblocco del telefono (jailbreak), di installare applicazioni su iPhone, iPod touch e iPad senza passare dallo store ufficiale.


Smartphone, tablet, netbook, Pc: quali terminali domineranno il mercato? Secondo IDC nel primo trimestre 2011 sono stati venduti 99,6 mln di smartphone (contro i 55,4 milioni del 2010), grazie soprattutto alla spinta di Android (e conseguentemente dei device manufacturer che si appoggiano a tale OS, in primis Samsung e HTC), che si stima raggiungerà nel 2011 un marketshare pari al 39,5%. Questo gli permetterà di imporsi su Nokia (sorpassata nelle vendite nel corso dell’ultimo trimestre 2010, ma ancora leader complessivo del comparto lo scorso anno) che scenderà al 20,9%. Seguiranno Apple (15,7%), BlackBerry (14,9%) e Windows Mobile 7 (5,5%, in costante crescita e previsto da Gartner al secondo posto tra le piattaforme entro il 2015). Per quanto riguarda il mercato dei tablet, il trend di crescita sarà ancora maggiore, passando dai 18 milioni di device venduti l’anno scorso (di cui ben 15 erano Apple iPad), a volumi stimati tra i 45 e i 70 milioni di pezzi nel 2011.

Se nel 2010 le vendite di smartphone sono state ancora inferiori a quelle dei Pc (302,6 milioni contro 346,2), già nel 2011 le posizioni sono destinate ad invertirsi. Si stima saranno venduti, infatti, circa 450 milioni di device Mobile, contrapposti ad un mercato desktop e notebook che, dopo gli ultimi anni di leggera ma costante crescita, trainata dal buon successo di Windows 7, hanno subito un calo complessivo del 3,2% nel corso del primo trimestre 2011 secondo IDC. Stando a quanto riportato da Bill Koefoed, General Manager of Investors Relations di Microsoft, il crollo nel mercato consumer è dovuto alla cannibalizzazione da parte dei tablet e in parte degli stessi smartphone, che garantiscono ormai prestazioni hardware comparabili a quelle dei migliori netbook e mettono a disposizione software (come ad esempio Google Docs, introdotto a metà maggio per Android) in grado di svolgere attività fino a pochi mesi fa relegati alle sole soluzioni Pc.

Internet in mobilità vola a quota 40 mega Italia, lo scorso 18 aprile, ha lanciato una nuova offerta commerciale per utilizzare internet in mobilità fino a 42.2 Mbps, grazie alla nuova internet key con tecnologia HSPA+ (High Speed Packet Access), nelle città di Roma, Milano, Napoli, Torino, Bari, Genova, Catania, Venezia, Palermo, Padova, Cagliari, Verona, Bologna, Perugia, Firenze e Brescia. Con la tecnologia HSPA+, i clienti Vodafone avranno prestazioni in download e upload che permettono la fruizione di contenuti audio-video e di servizi interattivi di alto livello.

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ome emerso dalla ricerca dell’Osservatorio Mobile Internet, Content & Apps della School of Management del Politecnico di Milano, il contesto del Mobile Broadband in Italia è caratterizzato da una forte crescita dei servizi di connettività Mobile, relativi sia ai telefonini sia ai Pc, pari rispettivamente al 27% e al 21%. Ma queste dinamiche impongono alle Telco importanti investimenti per l’incremento della banda e l’efficientamento del traffico sulle reti attuali, oltre che per lo sviluppo delle nuove reti LTE. E’ proprio in questo contesto che Vodafone

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Mobile Internet, Content & App

Le acquisizioni dominano la scena Mobile

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ono almeno tre le acquisizioni significative che hanno caratterizzato il mercato mobile nel corso dei primi mesi del 2011. Prima tra tutte, l’acquisizione da parte di Microsoft di Skype avvenuta il 10 maggio per la cifra di 8,5 miliardi di dollari cash, rilevando inoltre il debito dell’azienda, che è pari a 686 mln di dollari. Fondata nel 2003, Skype fu prima acquisita da eBay nel settembre 2005, e poi da un gruppo di investitori guidato da Silver Lake, nel novembre 2009. Emerge chiaramente da questa operazione l’interesse da parte di Microsoft di integrare Skype all’interno di tutti i propri prodotti: Xbox, Windows Phone, Messenger, Hotmail, Office, ecc. In molti si sono contesi questo “affare”: da un lato Facebook, interessato per abilitare l’integrazione nel social network di strumenti di comunicazione sempre più efficaci; dall’altro Google per il quale un’acquisizione simile avrebbe significato acquisire una community significativa e un’azienda con un elevato know how tecnologico. L’operazione annunciata il 18 aprile, del valore di 28,5 milioni di euro, conferisce invece a Buongiorno Spa il 100% delle attività di Dada.net. L’acquisizione comprende anche le partecipate dislocate nei 16 paesi del mondo

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in cui operava Dada.net. In tutto un giro di affari pari a 76 milioni di euro per il 2010 e un utile di 10 milioni. Buongiorno ha commentato l’operazione come pienamente in linea con i suoi obiettivi strategici che mirano ad una crescita dimensionale garantita sia dall’aumento delle quote di mercato nei servizi B2C e B2B “tradizionali”, sia dallo sviluppo di nuovi servizi, orientati agli smartphone e al mondo degli App Store.

Infine, annunciato ormai da mesi, ha preso vita il 15 aprile il nuovo gruppo nato dalla fusione tra VimpelCom e Wind Telecom. L’operazione ha fatto nascere il sesto operatore mondiale di telefonia mobile con una presenza in 20 paesi e 181 milioni di clienti al 31 dicembre 2010. VimpelCom ora possiede, attraverso Wind Telecom, il 51,7% di Orascom Telecom Holding e il 100% di Wind Telecomunicazioni.

Le Telco italiane alleate per semplificare i pagamenti col cellulare Tim, Vodafone, Wind, 3 Italia, PosteMobile e Fastweb hanno annunciato il lancio di una piattaforma unica condivisa, disponibile per i clienti di tutti gli operatori, per pagare contenuti e servizi digitali utilizzando il credito telefonico. La soluzione sarà multi-device - permettendo di effettuare acquisti da cellulare, smartphone, tablet e pc - ed utilizzerà il numero di telefono come chiave di autenticazione per abilitare servizi di pagamento. Per effettuare l’acquisto sarà sufficiente un click nel caso si acceda dal proprio telefonino o, nel caso di accesso da altri dispositivi (Pc e tablet), sarà necessario digitare una password. Gli acquisti sono garantiti dai più avan-

zati standard di sicurezza che gestiscono i dati in modo criptato. Il servizio sarà disponibile per tutte le aziende che vogliono sviluppare un’offerta di contenuti o servizi digitali che potranno così contare su sistema di pagamento unico che offre accesso immediato a tutti gli operatori di telecomunicazioni per un totale di 46,6 milioni di italiani che possiedono una o più SIM (dati Assinform). Tra i primi interessati ad utilizzare questa soluzione in Italia figurano aziende come Gruppo Caltagirone Editore, Class Editori, Guida Monaci, Gruppo Editoriale L’Espresso, Il Sole 24 Ore, La Stampa, Microsoft Italia, Mondadori, Monrif/Poligrafici Editoriale, Paperlit, RCS, Shenker, L’Unione Sarda.


PUBLIREDAZIONALE

Mobile Finance, in forte crescita l’utilizzo degli Sms L’analisi sui servizi di messaggistica offerti dalle principali banche italiane mostra un incremento del 44% nel primo trimestre dell’anno

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cco i risultati dell’analisi sui servizi Sms di “mobile finance” in Italia relativi al Primo Trimestre 2011. L’analisi si basa sul monitoraggio dei volumi generati dai servizi di messaggistica Sms offerti dalle 17 più importanti banche Italiane. Un punto di osservazione adottato da Ubiquity a fronte della sua storica posizione di leadership in Italia nella gestione dei servizi di messaggistica quali gli “Alert Sms” per i correntisti gestiti per conto di primari istituti di credito (es. Intesa Sanpaolo, Unicredit, Fineco, BancoPosta, …). Vediamo i risultati: nel Primo Trimestre 2011 il volume di Sms inviati dal campione di banche Italiane monitorato, sia gratuiti che a pagamento per il consumatore (i cosiddetti servizi di messaggistica premium “etici”), è stato pari a 57,1 milioni di Sms, in crescita di circa il 44% rispetto al Primo Trimestre 2010. L’analisi evidenzia la netta predominanza dei servizi Sms legati a carte di pagamento, che rappresentano il 68% dei volumi generati. Nel Primo Trimestre 2011 si conferma il trend positivo registrato nel 2010 relativo alle notifiche di Conto corrente: tale tipologia di notifiche Sms ha raggiunto il 19% dei volumi del periodo grazie ad una crescita del 70% rispetto al Primo Trimestre 2010. Registrano la crescita più rilevante del periodo i servizi Sms di trading, pari al 110%, una dinamica da attribuire in particolare alle notifiche informative su titoli, borsa e valute.

Nel Primo Trimestre 2011 cresce sensibilmente l’uso del canale Sms da parte delle banche monitorate per promuovere nuovi servizi presso la propria base clienti: gli invii Push di marketing aumentano del 76% rispetto allo stesso periodo del 2010, registrando un peso del 7% sui volumi complessivi, valore superiore ai dati annuali 2010 e 2009.

Il rapporto è scaricabile dal blog www. ubiquitylab.it. Nella prima settimana di Luglio, pubblicheremo i risultati dell’analisi del Secondo Trimestre 2011. Riccardo Bosio Marketing Manager Ubiquity

Strategie Digitali Multicanale Ubiquity è un’azienda italiana che opera nel mercato dei new media supportando i propri clienti nella progettazione e realizzazione di strategie digitali multicanale. Ubiquity articola la propria attività su due divisioni: • Ubiquity Mobile, che si occupa di gestire servizi di messaggistica “etici” in qualità di Operatore Telefonico, in particolare per il settore bancario e finanziario in cui vanta una leadership nei servizi di Alerting SMS per i correntisti, e di realizzare soluzioni di Mobile Payment; • Ubiquity Digital, che supporta i clienti Ubiquity nella definizione e realizzazione di iniziative digitali quali lo sviluppo di m-site/applicazioni per smartphone/ tablet, l’ideazione e la realizzazione di siti internet/e-commerce, servizi ed applicazioni di Web Marketing e la gestione di iniziative speciali su Social Media. Completa il posizionamento della divisione, il laboratorio digitale UbiquityLAB che si occupa di realizzare progetti di editoria digitale in ambito Web e Mobile per Ubiquity e partner terzi. Ubiquity conta oggi circa 50 professionisti, gestisce oltre 180 milioni di Sms all’anno per i propri clienti, per un giro d’affari di circa 12 milioni di euro. Per maggiori informazioni sui servizi Ubiquity, visitare il sito www.ubiquity.it. Per spunti e riflessioni sul mercato digitale, seguire su twitter @UbiquityLAB o il blog www.ubiquitylab.it

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a cura di Laura Cavallaro

Mobile Marketing & Service

Peugeot lancia una campagna pubblicitaria “iperlocale” su smartphone

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eugeot ha recentemente lanciato in Francia una campagna di Mobile Marketing basata sul sistema LocationPoint di Navteq, una soluzione definita “iperlocale” in quanto permette di recapitare messaggi pubblicitari e offerte promozionali agli utenti di telefonia mobile nel momento in cui si trovano nelle vicinanze di un determinato punto vendita. Infatti, nel momento in cui un utente - che stia utilizzando la funzionalità di navigazione integrata nel proprio telefono equipaggiato con cartografia Navteq - si avvicina all’area definita per una determinata campagna promozionale, riceve un messaggio contenente la comunicazione ed in cui sono integrate funzionalità interattive, come il “click to map” che aiuta a raggiungere passo dopo

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passo il punto vendita pubblicizzato con l’ausilio di una mappa. I messaggi della campagna pubblicitaria invitano gli utenti di telefonia mobile a fare visita alla concessionaria Peugeot più vicina per un test drive della nuova Peugeot RCZ, evidenziando in particolare l’offerta speciale sul finanziamento a rate di 299 euro al mese. La campagna si rivolge a tutti gli utenti che transitano nelle vicinanze di una delle 428 concessionarie Peugeot presenti in Francia. “La scelta del mezzo pubblicitario riflette lo spirito tecnologico del nostro marchio, inoltre questa campagna si integra perfettamente in un piano di comunicazione più ampio ideato per il lancio del modello RCZ”, ha spiegato Marc Giulioli, responsabile marketing di Peugeot France.

Con ePolizza di Generali l’assicurazione è Mobile Nasce ePolizza, l’applicazione per cellulari gratuita del Gruppo Generali per offrire informazioni e servizi in tempo reale. Una funzionalità dell’applicazione permette, in caso di incidente stradale, di segnalare immediatamente il sinistro e inviare una foto dei danni attraverso il proprio smartphone. Inoltre, grazie a un sistema di geolocalizzazione, gli utenti potranno individuare l’agenzia più prossima al punto in cui si trovano, ottenere indicazioni sulla carrozzeria convenzionata più vicina - unitamente all’itinerario stradale per raggiungerla - e l’elenco degli installatori di scatole nere visualizzabili sulla mappa, oltre ai dati necessari per contattarli. Infine, l’applicazione consente di compiere la ricerca della clinica convenzionata con la specializzazione e la tipologia di servizio medico di proprio interesse e le informazioni sul traffico in tempo reale. ePolizza è compatibile con tutti i sistemi operativi mobili (iPhone, Symbian, Android, Windows Phone 7 e BlackBerry) e tutti i modelli di cellulare presenti sul mercato. L’applicazione permette di accedere ai servizi offerti dalle Compagnie del Gruppo Generali (Alleanza, Assicurazioni Generali, Augusta Assicurazioni, Fata Assicurazioni, INA Assitalia, Lloyd Italico e Toro) ed è scaricabile gratuitamente dalla pagina di supporto www.epolizza. it e da tutti i Mobile Application Store (Apple Store, Android Market, BlackBerry App World, Nokia Ovi Store, Windows Marketplace).


I supermercati Divella Group fidelizzano i clienti con promozioni sul cellulare colta punti sul cellulare: ad ogni acquisto, il cliente riceve una card usa e getta, con un codice univoco associato alla spesa appena effettuata e attivabile via Sms, web o IVR (con la prima attivazione il cliente si iscrive automaticamente al programma; l’anagrafica può essere completata al momento della richiesta dei premi). In seguito ad ogni operazione l’utente riceve il saldo punti via Sms. Le maggiori criticità si sono verificate all’introduzione della nuova rac-

colta punti, dovuta alla novità, ma l’assenza di tessere fisiche e il vantaggio di avere il saldo punti aggiornato sul cellulare sono stati in seguito molto apprezzati dai clienti. Divella ha inoltre riscontrato benefici di immagine e di aumento del fatturato (mediamente +20% nel 2010 in tutti i punti vendita, dipendente complessivamente dalle strategie di differenziazione messe in atto dall’azienda). L’iniziativa Sms è misurata valutando gli scostamenti nella

rotazione dei prodotti in promozione in assenza di comunicazione, confrontando i valori relativi allo stesso periodo dell’anno precedente. I risultati si dimostrano immediati ed estremamente positivi. Il programma fedeltà viene valutato, invece, in termini di iscrizioni (di cui il 35-40% avvenute immediatamente, all’introduzione del nuovo sistema, mentre ad oggi superano il 70% dei clienti) e con un sensibile aumento dello scontrino medio.

Un’App per iPhone per ordinare

la pizza a domicilio Pizza Boys, pizzeria di Roma con consegna a domicilio, ha adottato l’applicazione per iPhone PizzaInTown che permette di trasferire sul canale Mobile i servizi del sito internet ClickEat.it, il portale Web che consente agli utenti iscritti di ordinare online i pasti presso i locali affiliati al portale stesso. PizzaInTown fornisce un servizio di localizzazione tramite Gps, consentendo all’utente di trovare i locali più vicini alla propria posizione. In alternativa, è possibile inserire il CAP della zona di interesse e ricevere l’elenco dei locali presenti: ad oggi sono state realizzate quattro versioni dell’applicativo per le città di Milano, Roma, Torino e Bologna e sono stati raggiunti i 10.000 download, per un totale di 5.000 nuovi utenti registrati e oltre un migliaio di clienti che hanno già effettuato almeno un ordine tramite l’applicativo. I locali che hanno già aderito

all’iniziativa sono circa 200. L’introduzione del servizio ha inciso sul miglioramento della gestione degli ordini: si azzera il rischio di errori da parte della pizzeria nel ricevere o trascrivere l’ordine telefonico e si riduce il tempo di ricezione dell’ordine. Inoltre, l’ordine risulta completo di tutte le informazioni necessarie e viene direttamente schedulato a video. Pizza Boys ha infine una maggiore visibilità (il 15% delle nuove ordinazioni proviene da aree esterne alla zona di consegna normalmente raggiunta della pizzeria) e, considerando che la pizzeria riceve in media 100 ordini al mese da ClickEat.it, di cui circa il 33% proviene dall’applicativo Mobile, si è stimato che il canale Mobile ha consentito un incremento del 5% del fatturato annuo. Per il cliente i vantaggi riguardano la velocità per ordinare e la riduzione delle code.

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er differenziare l’immagine della propria catena di supermercati, Divella Group ha potenziato la propria strategia competitiva di fidelizzazione del cliente attraverso due campagne mirate di Mobile Marketing. L’insegna della GDO è presente in Basilicata e in Puglia, con maggiore concentrazione nella provincia di Bari, e con due tipologie di punti vendita Divella City (“superette”) e Divella Discount e Diesse Discount (punti vendita di medio-grandi dimensioni) La prima iniziativa consiste nell’invio di Sms su database proprietario con obiettivi di advertising e promotion. La sperimentazione, condotta per il momento in una sola tipologia di punto vendita, ha portato alla sostituzione del 50% dei volantini settimanali cartacei con un Sms che evidenzia alcuni prodotti in promozione, per stimolare da parte dei clienti la visita in punto vendita, dove troveranno altre promozioni. L’Sms viene inoltre utilizzato per comunicare “offerte orarie”, condizioni promozionali attive nel giorno dell’invio in una determinata fascia oraria. In parallelo, il Gruppo Divella ha aderito, insieme con altre attività commerciali, ad un programma di fedeltà, Fidelity Point, che costituisce la prima rac-


Mobile Marketing & Service

Costa Crociere si affida al Mobile Marketing per costruire una relazione diretta coi clienti

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osta Crociere, il più grande gruppo turistico italiano e la prima compagnia di crociere in Europa, utilizza il Mobile per attività di marketing con un approccio fortemente multicanale e innovativo. Il canale, utilizzato a partire dal 2004 per l’invio di Sms a prospect, è inserito in modo strategico nel media mix dell’azienda, che lo utilizza per raggiungere target precisi coerentemente alla propria immagine aziendale. Nel 2010 Costa ha realizzato molteplici iniziative di Mobile Advertising. In ottica di awareness, ha inviato Sms ed Mms al database degli operatori Vodafone e 3 Italia, rivolgendosi a giovani di età compresa tra 18 e 34 anni (il target definito dall’azienda “New Generation”) per lanciare una tariffa nuova a loro riservata. L’azienda ha inoltre proseguito con l’uso del Qr-code, utilizzato nel 2009 in ottica di engagement in collaborazione con la testata Panorama, dotando il nuovo catalogo annuale 2011 di approfondimenti video per arricchire la consultazione. Nel corso dell’anno ha poi potenziato la propria presenza online attraverso lo sviluppo di applicazioni ed M-site. Una prima applicazione per iPhone e iPod Touch,

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realizzata con finalità di engagement, è dedicata alle 14 navi della flotta: è gratuita, disponibile in 6 lingue e offre un tour virtuale a bordo delle navi Costa. Ogni ambiente delle navi può essere esplorato attraverso un tour a 360°, mentre un sistema interattivo di geolocalizzazione permette di seguire in tempo reale gli itinerari delle navi e di connettersi con le webcam di poppa o di prua. L’applicazione offre inoltre le informazioni necessarie alla prenotazione. Una seconda applicazione gratuita, per iPhone e iPod Touch, è “Happy Hour Costa – Shake Your Emotions”, che permette di simulare la preparazione di

8 cocktail: 4 selezionati attraverso un sondaggio dai fan della pagina Facebook di Costa, e 4 della ricca selezione di cocktail Costa Crociere. Il gioco consiste nel memorizzare gli ingredienti del cocktail e, in un tempo prestabilito, procedere con la preparazione. Ogni partecipante potrà migliorare la propria abilità di esecuzione, scalare la classifica nazionale e condividere il proprio punteggio sui Social Network. L’applicazione sfrutta tutte le potenzialità del device: ad esempio per versare gli ingredienti nel bicchiere e shakerarlo occorre inclinare lo smartphone e agitarlo, utilizzando i sensori di movimento.


Telemedicina per i pazienti della residenza sanitaria Sim-patia

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a residenza sanitaria (RSD) e centro diurno (CDD) per persone disabili Sim-patia ha

adottato una soluzione di telemedicina, che rientra in un più ampio progetto di appartamenti domotici che consentono a soggetti diversamente abili di compiere nuovamente azioni quotidiane, rese impossibili a causa delle limitazioni imposte dalla loro condizione fisica. La soluzione adottata - Easylife di Cap - consente il monitoraggio da remoto delle condizioni cliniche della persona e permette di ridurre il numero delle visite da effettuare in ospedale o in ambulatorio. Il funzionamento è semplice e si basa sull’utilizzo di una fascia toracica Blueto-

oth – che permette la rilevazione e la trasmissione dei dati preventivamente registrati (temperatura corporea, elettrocardiogramma, frequenza cardiaca e frequenza respiratoria) al cellulare -, un software installabile sui principali cellulari e un’applicazione Web fruibile da PC o smartphone. Per utilizzare il servizio è sufficiente indossare la fascia ed il medico da remoto può visualizzare tramite PC o smartphone i dati trasmessi. In questo modo la persona monitorata può essere “visitata” ovunque si trova, senza doversi recare ogni volta dal medico.

a cura di Paola Capoferro Ronchetta

Mobile Force & Mobile Workspace

L’Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL) - Ente Pubblico erogatore di servizi dotato di personalità giuridica - ha intrapreso il progetto INAIL Mobile, che consente di usufruire direttamente su terminali mobili dei servizi erogati dall’Istituto. Le applicazioni Mobile, insieme ai siti Web - hanno lo scopo di rendere più diretta la comunicazione con i cittadini e di supportare le categorie professionali di riferimento (consulenti del lavoro, datori di lavoro, Patronati, ecc.). Vittorio Balocco, responsabile IT, afferma che «l’INAIL punta - in tal modo - a diversificare i canali di comunicazione istituzionale fornendo all’utenza professionale ed al cittadino un’opportunità di aggiornamento in tempo reale sui servizi e le attività dell’Istituto: il canale Mobile estende, così, la possibilità di accesso alle informazioni e le amplia, integrandole con gli strumenti messi a disposizione dai

terminali mobili come, ad esempio, gli Sms, per una comunicazione chiara, diretta ed esaustiva». Nella realizzazione di INAIL Mobile, si è scelto di percorrere tre strade differenti: sito Mobile multipiattaforma; siti Mobile per specifiche piattaforme e PDA Application. È possibile visualizzare sul proprio palmare le informazioni nelle sezioni INAIL Comunica e Ufficio Stampa, e visitare diversi link come, ad esempio, l’elenco dei bandi di gara. Oltre ai contenuti di carattere informativo, sono state realizzate delle applicazioni per i professionisti che collaborano e comunicano con INAIL e fruibili previa registrazione: ciascun consulente del lavoro ad esempio - direttamente sul proprio terminale - può consultare lo stato delle pratiche inviate (in lavorazione, accettata, respinta, smarrita ecc.). Infine, è ora attivo anche il servizio di richiesta moduli di pagamento relativo all’assicurazione per le casalinghe: viene spedito a casa il bollettino postale precompilato.

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INAIL migliora i servizi con il Mobile


Mobile Force & Mobile Workspace

È

partito il progetto del Comune di Milano WiMi: un’area wireless che si estende nella zona del centro che va da San Babila al Castello e che permette ai cittadini di collegarsi in maniera illimitata ai siti internet di servizio del Comune e, per un’ora al giorno, al web. I siti di servizio cui è permesso l’accesso illimitato sono siti di pubblico interesse che forniscono informazioni sui trasporti pubblici, sugli eventi, sui servizi per il turismo e per la mobilità. Il progetto è stato disposto dal Comune in collaborazione con l’Atm, l’azienda del trasporto pubblico, e nel prossimo mese di giugno sarà esteso anche alla zona di San Siro e a Villa Scheibler, mentre in settembre arriverà anche sui navigli. La navigazione sui siti di pubblico interesse è accessibile auto-

A Milano Wi-Fi gratuito in centro e un’App per chi utilizza i mezzi pubblici maticamente, basta collegarsi alla rete WiMi, mentre per andare su web bisogna completare una procedura di registrazione fornendo il numero del telefonino sul quale verrà inviata la password. È possibile iscriversi anche utilizzando cellulari non italiani, ma in questo caso bisogna rivolgersi all’Atm Point di Piazza

del Duomo fornendo un documento d’identità. Il Comune intende inoltre arricchire l’offerta rivolgendosi ad altri enti pubblici o a privati interessati a partecipare all’iniziativa. In un secondo tempo, è prevista anche la copertura di tutte le scuole milanesi. A Milano il wireless gratuito esisteva fino ad oggi solo al Museo del Novecento, nelle biblioteche e all’anagrafe di via Larga. Lanciato anche Expo Free Wi-Fi, una rete wireless del tutto analoga a quella WiMi, per ora accessibile solo dalla sede dell’Expo, in Via Rovello, ma che in futuro verrà estesa.

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Cresce la domanda di soluzioni di Mobile printing Il numero di Mobile Worker è in crescita a livello mondiale e stanno emergendo nuovi bisogni legati al miglioramento dell’efficienza e della produttività durante le trasferte di lavoro. Una survey condotta negli Stati Uniti da IDC evidenzia che il 39% delle persone viaggiano abitualmente per lavoro. Il 52% di esse utilizza quotidianamente smartphone e tablet come strumenti di Mobile Office e desidererebbe poter stampare documenti che, in molti casi, sono di difficile

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interpretazione attraverso i ridotti schermi dei terminali mobili. Tale esigenza è più sentita dalle persone che viaggiano moderatamente e che hanno l’abitudine di stampare documenti durante l’abituale lavoro di ufficio. Inoltre, secondo IDC, la crescente diffusione nelle imprese di notebook e tablet in sostituzione dei tradizionali pc desktop accelererà ulteriormente la crescita della domanda di soluzioni di Mobile printing nei prossimi cinque anni.

Il servizio è stato realizzato in partnership con Enter ed è organizzato in modo del tutto analogo a WiMI: navigazione libera sul web per un’ora e illimitata sui siti istituzionali. Poche settimane fa, l’Atm aveva anche annunciato ai milanesi una nuova applicazione Mobile, disponibile per Android, BlackBerry, iPhone, Nokia e Windows, che consente di avere informazioni sull’utilizzo dei mezzi pubblici, calcolare un percorso, conoscere i tempi di attesa e via dicendo.


Un piattaforma 2.0 per la cura del diabete

all’Ospedale Fatebenefratelli di Roma Presso l’Ospedale Fatebenefratelli di Roma è in fase di sperimentazione un innovativo modello di supporto telematico per la cura del diabete. Il pilota è nato nell’ambito del progetto Extended Health, frutto della partnership tra Noverca, operatore mobile virtuale italiano che fa parte del Gruppo Acotel, e l’Ospedale ed ha l’obiettivo di garantire un’attività costante di monitoraggio dei pazienti affetti da diabete, dando la possibilità agli utenti di accedere alle proprie informazioni sanitarie attraverso più canali (SMS, Web, applicazioni per smartphone) nonché condividerle con altri, come medici e famigliari, per una maggiore prevenzione. Al centro del sistema - attualmente in fase di speri-

mentazione su 30 pazienti – c’è il dispositivo MiniMAU (Management Automation Unit), che funziona come punto di accesso al network GSM e che si interfaccia (via IrDA, Bluetooth o USB) con i dispositivi medici in uso dai pazienti, e una SIM, che permette al MiniMAU di colloquiare con la piattaforma centrale. A questo punto la piattaforma elabora i dati relativi ai livelli di glucosio o di altri indicatori medici del paziente e rende disponibile una serie di analisi utili a fini diagnostici e terapeutici, inviando automaticamente allarmi via SMS e/o via e-mail in caso di necessità, così da permettere alle strutture mediche di intervenire direttamente e, in tempo reale eventualmente, modificare la terapia.

Unified Communication & Collaboration a supporto della crescita di Came ration introdotta ha puntato molto sull’aspetto infrastrutturale, basandosi su una rete Wi-Fi che offre servizi per i laptop, per i lettori dei tag RFId del magazzino e per la telefonia VoIP, che dopo il completo trasferimento del personale degli uffici direttivi viene utilizzata da 70 utenti. La connessione alla rete Wi-Fi è profilata a livello centralizzato con policy differenti, consentendo anche un accesso dedicato ad eventuali ospiti che devono collegarsi alla propria rete con una VPN. La presenza di una rete Wi-Fi – la cui copertura interessa anche le aree esterne tra le due sedi - ha permesso inoltre agli utenti dotati di laptop

di utilizzare il proprio PC come telefono VoIP, grazie a un apposito software, rendendo possibile la portabilità del proprio numero telefonico sia all’interno della sede sia in mobilità, anche nello spostamento da una sede all’altra. Questa soluzione è stata implementata anche nelle sedi di Napoli, Gessate, Dubai, Singapore, Mosca,

Miami, Messico, e a breve sarà introdotta nella sede di Padova e nella sede brasiliana, con l’obiettivo di estendere la soluzione a tutte le altre sedi entro il 2012. Uno dei primi passi sarà la concentrazione di tutti i servizi classici: il sistema gestionale, la posta elettronica, le risorse condivise, l’attivazione della presence degli utenti.

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C

ame Cancelli Automatici, azienda del Gruppo Came, ha deciso di adottare una soluzione di Unified Communication & Collaboration (UCC) a seguito della costruzione di un nuovo polo logistico. Un magazzino completamente automatizzato distante circa 250 metri dalla sede principale ha fatto percepire l’esigenza di introdurre un sistema che potesse gestire in modo accentrato e integrato diversi servizi di comunicazione avanzata, usufruibili da dipendenti che spesso cambiano postazione e si muovono da una sede all’altra. La soluzione di Unified Communication & Collabo-

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S S E R VAT O R I . N E T

ict & management

PROSSIMI EVENTI LA SCHOOL OF MANAGEMENT

GLI OSSERVATORI ICT & MANAGEMENT

La School of Management del Politecnico di Milano, con oltre 240 docenti, e circa 80 fra dottorandi e collaboratori alla ricerca, dal 2003 accoglie le molteplici attività di ricerca, formazione e alta consulenza, nei campi del management, dell’economia e dell’industrial engineering che il Politecnico porta avanti attraverso le sue diverse strutture interne e consortili. Fanno parte della Scuola il Dipartimento di Ingegneria Gestionale, le Lauree e il PhD Program di Ingegneria Gestionale e il MIP, la business school del Politecnico di Milano. La School of Management ha ricevuto nel 2007 l’accreditamento EQUIS.

Gli Osservatori ICT & Management della School of Management del Politecnico di Milano (www.osservatori.net) vogliono offrire una fotografia accurata e continuamente aggiornata sugli impatti che le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) hanno in Italia su imprese, pubbliche amministrazioni, filiere, mercati, ecc. Gli Osservatori sono ormai molteplici e affrontano in particolare tutte le tematiche più innovative nell’ambito delle ICT: B2b – eProcurement e eSupply Chain, Banche 2.0, Business Intelligence, Canale ICT, Cloud & ICT as a Service, eCommerce B2c, eGovernment, Enterprise 2.0, eProcurement nella PA, Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione, Gestione Strategica dell’ICT, Gioco Online, HR Innovation Practice, ICT & Business Innovation nel Fashion-Retail, ICT & PMI, ICT Accessibile e Disabilità, ICT in Sanità, ICT nel Real Estate, ICT nelle Utility, ICT Strategic Sourcing, Information Security Management, Intelligent Transportation Systems, Internet of Things, Mobile & Wireless Business, Mobile Internet, Content & Apps, Mobile Finance, Mobile Marketing & Service, Multicanalità, New Media & New Internet, New Slot & VLT, New Tablet & Business Applications, NFC & Mobile Payment, RFId, Social Network, Unified Communication & Collaboration. OSSERVATORIO HR INNOVATION PRACTICE

14 GIUGNO 2011

Convegno di presentazione dei risultati della Ricerca 2011

Politecnico di Milano Aula Rogers Campus Leonardo Via Ampère 2, Milano

Durante il Convegno verranno presentati i risultati della nuova Ricerca che ha coinvolto i Direttori HR delle principali aziende operanti in Italia con l'obiettivo di: identificare le priorità di investimento della Direzione HR; comprendere l’evoluzione del ruolo e delle competenze della Direzione HR; illustrare l’evoluzione dei processi di gestione e sviluppo delle Risorse Umane grazie all’utilizzo di strumenti ICT innovativi; approfondire i nuovi modelli organizzativi e le scelte di Outsourcing. Seguiranno la consegna dei premi “HR Innovation Award” alle aziende che hanno innovato i processi di gestione e sviluppo delle Risorse Umane attraverso iniziative di introduzione di strumenti ICT e una tavola Rotonda a cui prenderanno parte alcuni dei principali attori dell’Offerta in ambito HR.

OSSERVATORIO CANALE ICT

21 OTTOBRE 2011

Convegno di presentazione dei risultati della Ricerca 2011

Durante il Convegno, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano all’interno di SMAU 2011, verranno presentati i risultati della nuova Ricerca volta ad analizzare e valutare approfonditamente il ruolo che gli operatori del Canale ICT stanno giocando e potrebbero giocare in relazione al nuovo paradigma di erogazione di soluzioni hardware e software abilitato dal Cloud Computing. Alla presentazione dei risultati seguirà una Tavola Rotonda a cui parteciperanno alcuni tra i principali player del settore ICT.

SMAU 2011 Fieramilanocity Milano

OSSERVATORIO ENTERPRISE 2.0

26 OTTOBRE 2011

Convegno di presentazione dei risultati della Ricerca 2011 Politecnico di Milano Aula Carlo De Carli Campus Bovisa Via Durando 10, Milano

Durante il Convegno verranno presentati i risultati della nuova Ricerca che ha coinvolto i CIO e i Responsabili delle Line of Business delle più importanti aziende operanti in Italia con l'obiettivo di: rilevare l’andamento degli investimenti, le priorità e gli scenari evolutivi di medio periodo; valutare lo stato di diffusione e di maturità di strumenti, applicazioni e nuovi device (tablet, slate pc, smartphone, etc.); analizzare gli impatti delle iniziative Enterprise 2.0, evidenziando la cultura organizzativa, la strategia di adozione, i modelli di leadership, i sistemi di Governance, le policy di utilizzo e i benefici rilevati; approfondire l’impatto sui processi di business e sui modelli di servizio delle principali Direzioni aziendali (Marketing, Commerciale, Comunicazione Interna, Operations, Acquisti, Amministrazione e Controllo). La presentazione dei risultati della Ricerca sarà seguita da una Tavola Rotonda a cui prenderanno parte alcuni dei Responsabili dei Sistemi Informativi e delle Line of Business che si sono resi protagonisti di iniziative di eccelenza nell’ambito Enterprise 2.0.

OSSERVATORIO ECOMMERCE B2C

NOVEMBRE 2011

Convegno di presentazione dei risultati della Ricerca 2011

Politecnico di Milano

Durante il Convegno saranno presentati i risultati della nuova Ricerca, promossa dalla School of Management del Politecnico di Milano in collaborazione con Netcomm, che si è posta i seguenti obiettivi: fornire la valutazione preconsuntiva del mercato italiano dell’eCommerce B2c nel 2011; fornire la valutazione del consuntivo del 2010; analizzare puntualmente tutte le principali evoluzioni strategiche in atto.La presentazione dei risultati della Ricerca sarà seguita da una Tavola Rotonda durante la quale interverranno alcuni dei principali operatori dell’eCommerce B2c italiano.

P E R M A G G I O R I I N F O R M A Z I O N I V I S I TAT E I L S I T O

w w w. o s s e r v a t o r i . n e t


PUBLIREDAZIONALE

Mobyt punta su servizi e business continuity nel Mobile Marketing

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li SMS diventano, sempre più, parte integrante dei servizi che le aziende forniscono ai propri clienti. A conferma di questo dato, anche la crescita degli investimenti negli short messages che, nel 2010, sono aumentati in Italia del 17% rispetto all’anno precedente, toccando i 70 milioni di euro. Mobyt è al centro di questo processo di crescita settoriale: nel primo trimestre 2011 l’azienda ha inviato 48 milioni di SMS, “Questo dato - dichiara l’Amministratore Delegato Giorgio Nani - se proiettato sull’intero 2011 e in considerazione della crescente stagionalità del business negli ultimi trimestri dell’anno, porta ad una previsione annuale di oltre 200 milioni di SMS inviati.“ Una performance che migliorerebbe ulteriormente i 170 milioni inviati nel 2010. A questa crescita prospettica a due cifre si arriverà tramite un fatturato che vede l’uso del mezzo in ambito servizi incidere per il 60% e l’uso in ambito promozioni per il 40%. L’aumento degli smartphone e il crescente successo delle app, quindi, non hanno arrestato l’incremento dell’uso degli SMS e la fiducia delle aziende che investono nel Mobile messaging.

La società gestisce l’invio di milioni di SMS garantendo certezza della consegna dei messaggi, protezione dei dati e capacità di assistenza

Ma come risponde Mobyt, a livello operativo, alla crescente domanda di servizi da fornire alle aziende nel comparto del mobile marketing?

“Il nostro servizio è basto su una triplice affidabilità insita nella certezza della consegna dei messaggi, nella protezione dei dati e nella capacità di assistenza. - dichiara il Direttore Tecnico Sandro Edelvais –. In particolare per noi la business continuity è un aspetto fondamentale, declinato tramite la scelta di partner tecnologici di provata affidabilità, il dimensionamento dell’infrastruttura il

Mobyt fornisce tecnologie, know-how e piattaforme complete basate su standard aperti (SMPP, HTTP, SSL ed FTP) sotto forma di software proprietari installabili sui computer dei clienti, applicazioni

web ed integrazioni tramite API ai sistemi informativi dei clienti.

capacity planning delle risorse Telco, e l’adozione di procedure codificate”.

“Inoltre, la moltitudine e la qualità delle relazioni tecnico-commerciali in essere tra Mobyt ed il mondo Telco ci consentono di poter gestire con sicurezza e rapidità le più diverse richieste dei nostri acquirenti” - assicura Giorgio Nani.

“Per costruire una realtà industriale così solida – spiega Sandro Edelvais – è stato necessario partire da una base solida, e infatti l’intera infrastruttura di Mobyt è ospitata presso la business factory di INet/BT di Settimo Milanese, realtà ai massimi livelli europei quanto ad eccellenza in materia di sicurezza fisica, connettività Internet ed affidabilità generale. E gli aspetti applicativi non sono da meno, la core-platform di Mobyt è dimensionata per processare volumi superiori a 50 milioni di Sms per giorno, rendendo possibile la consegna di grandi volumi di SMS senza sovraccaricare i sistemi.”

La qualità del servizio ai clienti e la capacità di adattarsi alle loro esigenze in tutti i settori (tra i quali PA, abbigliamento, informatica, GDO, servizi bancari e assicurativi) rappresentano dunque un punto fermo per Mobyt.

La ricetta del successo di Mobyt è, quindi, un mix tra esperienza tecnica e supporto al cliente in tutte le fasi del servizio, che permette il raggiungimento di grandi volumi di SMS e garantisce invii di alta qualità e il conseguimento della soddisfazione delle aziende che investono in questo mezzo.

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O

osservatori

Mobile Internet, Content & Apps: il laboratorio della Digital Economy Le dinamiche in atto e gli scenari futuri di un mercato in grande fermento, dove si stanno sperimentando nuovi modelli che condizioneranno pesantemente l’evoluzione anche degli altri ambienti digitali

N www.wireless4innovation.it

el mondo delle Telecomunicazioni mobili sono in atto incredibili innovazioni: la rapida affermazione del nuovo paradigma del Mobile Internet e degli Application Store, la diffusione di smartphone sempre più sofisticati ed efficaci anche per accedere a Internet, lo sviluppo delle reti di nuova generazione (LTE), il lancio di molteplici applicazioni innovative capaci di sfruttare le caratteristiche specifiche del telefono cellulare, la messa a punto di nuovi modelli di business che puntano su nuovi format di pubblicità e su nuove forme di ricavo pay. Tutto ciò ci induce a parlare di Mobile Revolution: siamo convinti, infatti, che il Mobile trasformerà pesantemente il mondo digitale nei prossimi anni. Queste innovazioni sono alla base di un circolo virtuoso che sembra oramai inesorabilmente avviato grazie alla reciproca influenza di quattro elementi principali: la crescente penetrazione degli smartphone, l’aumento del numero di utenti che accedono ad Internet da cellulare, l’incre-

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mento della banda disponibile, lo sviluppo di un’offerta sempre più ampia di contenuti e servizi specificatamente pensati o ottimizzati per il cellulare.

L’impatto sul consumatore e sulle imprese e pubbliche amministrazioni

Questa rivoluzione sta profondamente cambiando il comportamento del consumatore che vede sempre di più nel telefono cellulare un canale che gli consente – sempre e ovunque – di accedere a qualsiasi contenuto e servizio digitale. Infatti, sempre più nelle abitudini dei consumatori il cellulare sta diventando uno strumento non solo per comunicare (chiamare e “messaggiare”), ma anche per leggere news, ascoltare musica, vedere video, accedere ai social network, navigare il Web, giocare, effettuare pagamenti, comprare prodotti e servizi, accedere al proprio conto corrente, ecc. Ovviamente questa trasformazione del ruolo del cellulare per il consumatore ha importanti implicazioni anche sul mondo

delle imprese e delle pubbliche amministrazioni: fornendo loro un nuovo potente canale di gestione della relazione con i propri clienti/utenti.

La situazione taliana

L’Italia in ambito Mobile – a differenza di quanto è accaduto nel più tradizionale mondo dell’Internet Pc-centrico, in cui siamo da sempre il fanalino di coda rispetto ai principali Paesi internazionali – non ha nulla da invidiare alla maggior parte degli altri Paesi europei:


di andrea rangone, filippo renga e marta valsecchi School of Management del Politecnico di Milano

to a tanti altri Paesi (Stati Uniti in primis), è fondamentale accelerare il più possibile i tempi dello sviluppo della nuova rete LTE. Sono quindi estremamente critici i tempi relativi sia alla chiusura dell’asta sulle nuove licenze per l’assegnazione delle frequenze (attualmente prevista per fine Settembre 2011), sia alla connessa liberalizzazione dello spettro attualmente utilizzato dalle emittenti televisive locali. L’importanza della tempestività è fortemente enfatizzata anche dalla velocità con cui gli altri Paesi si stanno muovendo in questa direzione: speriamo proprio di non diventare – anche in questo ambito – il fanalino di coda dell’Europa!

Il mercato Mobile Internet, Content & Apps torna a crescere Per tutte queste ragioni, il Mobile può rappresentare un’importante opportunità per l’Italia per contribuire a superare il digital divide sia infrastrutturale – legato alla incompleta copertura del territorio della connettività a banda larga basata sulla rete fissa – sia culturale – rappresentato dalla scarsa diffusione presso le famiglie del Pc e della connessione ad Internet. Proprio per questo e per non perdere la posizione di vantaggio che l’Italia storicamente ha avuto in ambito Mobile rispet-

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• per la penetrazione di smartphone; • per la diffusione di broadband Mobile; • per il numero di Mobile Surfer; • per l’utilizzo poliedrico che viene fatto del cellulare dagli italiani, che va ben al di là della semplice comunicazione; • per le imprese che ci sono nel nostro Paese specializzate nel mondo Mobile, con una presenza significativa anche in altri mercati internazionali.

Focalizzando l’attenzione sul mercato del Mobile Internet, Mobile Content & Apps a pagamento e Mobile Advertising, la Ricerca 2011 dell’Osservatorio Mobile Internet, Content & Apps mostra che, dopo un 2009 in calo, nel 2010 torna a crescere: +7%. Questa crescita è l’effetto di un forte incremento del Mobile Internet e di una ulteriore riduzione dei Mobile Content & Apps a pagamento (a cui si aggiunge una buona crescita del Mobile Advertising, anche se in termini assoluti vale ancora molto poco). Il risultato di queste dinamiche

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osservatori Mobile Internet, Content & Apps: le dinamiche di mercato 1.200

Mln €

Tot. 1.136

-7%

32 744

+3%

+7%

Tot. 1.052

Tot. 1.121 38

+15%

545

33 596

1.000

800

Mobile Advertising, si investe nei nuovi formati

-9%

Il mercato del Mobile Advertising cresce nel 2010 del 15%, tasso evidentemente positivo, anche se – considerando i valori assoluti di partenza ancora molto piccoli – non così entusiasmante. Interessante sottolineare che nel 2010 per la prima volta la spesa in Mobile Advertising fatta dagli investitori dei comparti “tradizionali” supera quella fatta dagli operatori del comparto dei Mobile Content – investitori storici nel mezzo – 62% vs 38%.

-20%

600 538

Fonte: School of Management, Politecnico di Milano

400

423 360

+27%

200

+17%

0 2008

2009

2010

3%

3%

3% 32% 65%

Mobile Advertising

40% 57%

Mobile Content & Apps a pagamento

così asimmetriche è che il peso del volume d’affari del Mobile Internet arriva al 48% (era il 32% due anni fa), avvicinandosi notevolmente al peso dei Mobile Content & Apps a pagamento, pari al 49% (era pari al 65% nel 2008).

Mobile Internet in continua crescita

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Focalizzando l’attenzione sul volume d’affari del Mobile Internet, il 2010 ha fatto registrare una crescita pari al 27%. Questa dinamica molto positiva è confermata dalla forte crescita del numero di Mobile Surfer avvenuta nel 2010 e del loro utilizzo della Rete da cellulare: navigano in media 30 minuti al giorno, anche se la navigazione è concentrata su pochi siti e tendenzialmente sempre gli stessi.

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ancora molto limitati. Relativamente a questi “nuovi” contenuti, le dinamiche di crescita si dimostrano forse più lente di quelle che qualcuno ipotizzava, visto il boom degli ultimi due anni degli smartphone venduti e delle Applicazioni sviluppate.

Gli snodi per il futuro 48%

49%

Mobile Internet

Mobile Content & Apps in diminuzione

Ancora un segno meno per il mercato dei Mobile Content & Apps a pagamento, anche se meno negativo dell’anno scorso: -9% nel 2010 contro -20% nel 2009. La dinamica negativa è l’effetto combinato di due trend opposti – oramai in atto da due anni: da una parte, la continua contrazione dei ricavi derivanti dai contenuti più tradizionali (loghi e suonerie, giochi java, infotainment via Sms, dating via Sms, voting televisivo, ecc.) basati sui tipici canali Telco-centrici (Numero breve e Mobile portal in primis); dall’altra, la crescita dei contenuti erogati tramite i nuovi paradigmi del Mobile Internet e degli Application Store, anche se in valore assoluto rimangono

Alcuni dei fattori che potranno influenzare pesantemente il futuro di questo comparto sono: • il modello di distribuzione e di fruizione dei contenuti; • la battaglia tra i molteplici sistemi operativi; • il ruolo dei diversi sistemi di pagamento; • la generazione di ricavi e i diversi modelli di revenue. Il modello di distribuzione e di fruizione dei contenuti

Quale sarà il modello prevalente nella distribuzione e fruizione dei Mobile Content & Apps? Prevarrà una logica distributiva basata sulle Applicazioni oppure una logica basata sul Web, che nel frattempo si innova con l’HTML5? E all’interno del mondo delle Applicazioni, prevarranno pochi grandi Mega-Store oppure molteplici piccoli Retailer di contenuti digitali? E tra i Mega-Store, domineranno quelli gestiti dagli owner del sistema operativo oppure riusciranno a ritagliarsi un ruolo rilevante anche quelli gestiti da terze parti (come Telco, Web company, ecc.)?


Mobile Internet, Content & Apps: il laboratorio della Digital Economy È in atto una grande battaglia tra due differenti mondi Internet: quello “nuovo” Applicationcentrico e quello “vecchio” Browser-centrico, che si innova con la versione 5 di HTML La battaglia tra i molteplici sistemi operativi

Le previsioni di diversi analisti sembrano far presagire un futuro Mobile dominato da molteplici sistemi operativi, con Android leader di questo mercato. Ma sarà davvero così? Resisteranno davvero 4/5 Sistemi Operativi su Mobile a differenza di quel che è successo su Pc? Il ruolo dei diversi sistemi di pagamento

Il terzo snodo riguarda l’evoluzione dei differenti sistemi di pagamento. L’incognita più forte è rappresentata da quale peso le Telco riusciranno a guadagnare in questo ambito, visto l’asset di grandissimo valore che dispongono: il conto telefonico dell’utente. In tutti i Paesi del mondo, la diffusione dei cellulari, e quindi del

Mobile Content & Apps a pagamento: piccole applicazioni crescono... 100%

Mln €

Tot. 744

Fonte: School of Management, Politecnico di Milano

90%

-20%

Tot. 596

-9%

Tot. 545

>400% +113%

80% 70% 60% 50% 40% 30%

-22%

20%

-13%

10% 0%

2008

Contenuti a pagamento basati su Mobile Web e Application Store

2009

2010

Contenuti a pagamento tradizionali

conto telefonico (sia prepagato che in abbonamento), sulla popolazione è superiore alla penetrazione di qualsiasi altro sistema di pagamento (in Italia, ad esempio, sono 47 milioni i proprietari di telefoni cellulari contro i circa 25 milioni di possessori di carte credito, incluse le prepagate). Nel frattempo, un plauso va sicuramente alla iniziativa sistemica delle Telco italiane recentemente annunciata, volta ad offrire, mediante un unico brand, un nuovo canale di pagamento (basato su credito telefonico) che abilita gli acquisti tramite Mobile, ma anche da Internet “tradizionale”. La generazione di ricavi e i diversi modelli di revenue

Quale sarà l’entità delle diversi fonti di ricavo? Riuscirà il canale Mobile a generare ricavi consistenti pay nella nuova dimensione del Mobile Internet e degli Application Store? Riuscirà l’intera filiera dell’advertising a far comprendere agli investitori pubblicitari il reale valore di questi nuovi canali di comunicazione - anche attraverso nuovi formati pubblicitari specifici per il Mobile? Una cosa è certa: su Mobile si sta sperimentando il futuro della Digital Economy attraverso la sperimentazione di innovativi modelli di business basati sia su nuovi format pubblicitari sia su nuove forme di ricavo premium. Modelli che condizioneranno pesantemente l’evoluzione anche degli altri ambienti digitali. Il successo dell’iPad e la rapida diffusione dei nuovi Tablet, l’introduzione del paradigma delle Applicazioni anche nel mondo dei Pc e in quello delle Televisioni sono, infatti, la chiara evidenza di come il Mobile stia già contaminando il mondo dell’Internet tradizionale e delle Tv digitali.

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È in atto una grande battaglia tra due differenti mondi Internet: quello “nuovo” Application-centrico e quello “vecchio” Browser-centrico. È una battaglia tra due concetti di Internet completamente diversi tra loro, non solo per l’architettura tecnologica che sottendono ma anche per i principi che li ispirano: il primo, quello App-centrico, si basa su un insieme di Application Store, ognuno dei quali rappresenta un walled garden; il secondo, Browser-centrico, si basa invece sull’universalità del Browser. Il Web, infatti, si innova con la versione 5 di HTML che consente di superare molti dei limiti del Browsing tradizionale, migliorando le opportunità per gli sviluppatori e avvicinando la user experience delle Applicazioni: pur non riuscendo a garantire tutti i vantaggi delle Applicazioni sviluppate nativamente per lo specifico sistema operativo, le Web App hanno il grande vantaggio della trasversalità e di non richiedere, quindi, uno sviluppo ad hoc per ciascuna piattaforma. La battaglia è, quindi, solo agli inizi!

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S

scenari

Il futuro dei servizi in

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Maurizio Dècina, uno dei massimi esperti italiani, tratteggia gli scenari futuri dei Mobile Service. Internet of Things, Mobile Payment, Mobile Health e Augmented Reality i temi caldi

L

a telefonia mobile batte Internet: recenti dati parlano di 5,3 miliardi di utenti di cellulari contro 2 miliardi di utilizzatori della Rete nel mondo. E il futuro sarà sempre più Mobile. Se il traffico che transita su Internet fisso dal 2009 al 2014 è previsto in crescita del 34% (e il numero di utenti del 50%) per quanto riguarda il Mobile la crescita media anno su anno dal 2010 al 2015 sarà del 92%. Il 40% dei dati che viaggiano

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turo di Internet. Una è l’Internet delle cose e l’altra è la ricerca semantica, con la quale sarà possibile fare ricerche online più sofisticate di quelle attuali, basate sulla sintassi, ovvero non sulle singole parole ma sul significato delle stesse nel contesto generale del discorso.

sulla Rete sono generati in un ambiente domestico, il 35% in mobilità mentre il 25% dagli uffici: i due terzi del traffico sono insomma generati indoor, e ciò non può che far focalizzare l’attenzione sull’uso delle femtocelle e delle picocelle, per ora inspiegabilmente snobbate dagli operatori di telecomunicazione. Se questo è lo scenario attuale, secondo Maurizio Dècina, professore di telecomunicazioni del Politecnico di Milano, due fatti importanti stravolgerenno il fu-

“Nel 2008 gli utenti di telefonia cellulare erano 2 miliardi, nel 2010 più di 5 e nel 2017 saranno 7,4, esattamente tanti quanti gli esseri umani. E nel frattempo esploderà l’Internet delle cose, l’Embedded Mobile Technology, per il quale il GSMA prevede che ci saranno 50 miliardi di dispositivi interconnessi entro il 2025 - spiega Dècina -. L’Internet of Things ha una capacità di espansione molto superiore all’Internet delle persone, perché i campi di applicazioni sono infiniti e altrettanti i dipositivi che potenziamente potranno essere connessi alla rete. In un futuro prossimo è verosimile pensare di essere in


di andrea ferretti

mobilità “L’Internet delle cose magnifica il cyberspazio sovrapponendolo alla realtà che ci circonda, filtrando tra il mare di informazioni disponibili quelle più rilevanti per l’utente - commenta l’esperto -. Affinchè questi servizi funzionino c’è bisogno di un’imponente base dati e di una elevata capacità di Analytics dei profili, in modo che il fornitore del servizio possa sapere cosa piace ed interessa all’utente imparando dalle sue attività, dai suoi movimenti”.

Crescita del traffico Mobile Internet 92% CAGR (tasso annuo medio di crescita) 2010-2015 7k

21%

66% 3,5k

VoIP Gaming M2M P2P

0%

Web/Data Video ’10

’11

’12

’13

’14

’15

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Altro ambito che offre delle buone opportunità in campo Mobile è l’mHealth, l’utilizzo di strumenti medicali - come bilance, misuratori di battiti cardiaci e pressione - dotati di tecnologia Near Field Communication. “Un telefonino può per esem-

Anche l’Augmented Reality costituirà un importante scenario di sviluppo futuro. Questa tecnologia ci permette di identificare gli oggetti e gli edifici che ci circondano inquadrandoli con la fotocamera del nostro telefonino e quindi integrando la realtà con informazioni e servizi aggiuntivi, per esempio specificando che

tipo di esercizi commerciali – hotel, ristoranti, bar - ci sono nei paraggi, offrendo la possibilità di prenotare, di fare una visita tridimensionale all’interno dello spazio o di vedere il menù. Il telefono cellulare diventerà insomma il nostro agente personale.

Fonte: Cisco

“Ritengo che la vera sfida della mobilità del futuro saranno i pagamenti NFC (Near Field Communication), un mercato che in Giappone è già una realtà dal 2003, con 50 milioni di utilizzatori. Il mercato è promettente e fa gola a molti: Telco, operatori Internet e produttori di dispositivi, con Android che lo ha integrato tramite Gingerbread e Apple che si è dichiarata interessata a farlo nel prossimo futuro”, commenta Dècina.

pio leggere il tag RFId integrato nella confezione di un medicinale, riconoscerlo e quindi permettere all’utilizzatore di rilevare in autonomia i parametri e trasmetterli al centro di controllo per interagire con del personale medico – continua Dècina -. Queste opportunità possono essere colte da una molteplicità di attori, telco e operatori Internet, l’importante è muoversi con tempestività”.

Petabyte al mese

grado di chiedere a Google in una ricerca su web ‘dove sono finite le mie chiavi di casa?’ e tramite l’ausilio di un tag RFid integrato nelle chiavi ottenere la risposta in pochi secondi.” In Cina, molto progredita per quanto riguarda questo ambito e che pianifica anche a 30 anni i propri interventi ed investimenti, l’Internet delle cose si è concretizzata in Wuxy: una città che è un prototipo di “smart city” dove tutto è connesso. Il potenziale delle applicazioni è enorme: impianti industriali, case e veicoli intelligenti e smart sensor che controllano il traffico ed i livelli di inquinamento. Tutto è reso possibile dall’utilizzo di una serie di tecnologie abilitanti già disponibili come l’RFid e le comunicazioni wireless, arrivate attualmente con le connessioni LTE ad una velocità di 100 megabit/s e che presto raggiungeranno 1 gigabit/s con l’LTE di seconda generazione.


S

scenari

Le sfide per le

Telco mobili

Mentre continua la contrazione dei ricavi derivanti dalla voce, gli operatori sono chiamati a fronteggiare l’esplosione del Mobile Internet e a ricercare nuovi servizi a valore aggiunto che garantiscano la sostenibilità del business

D

a diversi anni continua il trend negativo dei ricavi dei servizi di telecomunicazione mobile, che nel 2010 sono diminuiti del 2,9% seppur registrando dinamiche molto diverse per i singoli operatori. La ricerca 2011 dell’Osservatorio Mobile Internet, Content & Apps della School of Management del Politecnico di Milano ha evidenziato che, come per gli anni scorsi, il calo è il risultato di due trend di segno opposto: da un lato la continua riduzione dei servizi Voce (meno 6%), dovuta al calo dei prezzi al consumatore finale, e dall’altro la buona crescita, pari al 7%, dei servizi Dati.

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Analizzando il trend positivo del mondo Dati, si evidenziano molteplici fenomeni, a partire da una forte crescita dei servizi di connettività Mobile, relativi sia ai telefonini (Mobile Internet), sia ai Pc (Internet Key). Nel 2010, in particolare, i ricavi del Mobile Internet sono aumentati del 27% rispetto all’anno precedente, mentre i servizi legati alle “chiavette” hanno registrato un +21%. Sempre nel mondo

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dei Dati, sul fronte dei servizi di messaggistica Sms/Mms i ricavi si mantengono stabili, come effetto della notevole crescita dei volumi scambiati che arriva quasi a compensare il costante calo del prezzo medio. All’interno di questo scenario, la strategia delle Telco si sta focalizzando lungo due direttrici principali: da un lato l’incremento della banda e l’efficientamento del traffico sulle reti attuali, per riuscire a far fronte al continuo aumento dei dati, garantire un’adeguata qualità del servizio e quindi non rallentare la crescita dei ricavi da connettività Mobile; dall’altro la ricerca di nuovi servizi a valore aggiunto – che non siano l’erogazione diretta di contenuti – che consentano loro di non appiattirsi al mero ruolo di carrier. Estremamente complessa si prospetta la gestione diretta di un proprio Application Store, visti anche i primi insuccessi in questo ambito. Una strada che potrebbe invece essere promettente è quella legata ai sistemi di Mobile Payment, su cui tutte le Telco si stanno già muovendo, e la gestione di sistemi evoluti di profilazione e di customer intelligence.

Su questi scenari si sono confrontati in una tavola rotonda i rappresentanti delle quattro Telco mobili nazionali, in occasione del convegno organizzato dalla School of Management del Politecnico di Milano per presentare i risultati della Ricerca. “In Telecom Italia crediamo che sia il momento di muoversi per entrare in mercati paralleli - ha affermato Cesare Sironi, Group Senior Vice President Innovation & Industry Relations di Telecom Italia -. Il Mobile Broadband cambia radicalmente il modo di fare business. Siamo abituati a sviluppare servizi che si trovano all’interno della rete di nostra proprietà, mentre oggi i servizi sono all’esterno e si rende necessario creare degli ecosistemi, il che richiede tempo. Un elemento cruciale per il successo è la personalizzazione intorno all’utente e gli Overthe-Top come Google e Facebook stanno già lavorando molto bene in questa direzione, costruendo algoritmi eccezionali a disposizione degli sviluppatori, che sfruttano queste informazioni per costruire applicazioni molto avanzate. Se noi ritardiamo il nostro ingresso di ulteriori due-tre anni non avremo nessuna chance”.


Anche secondo Wind è importante presidiare i nuovi mercati delle applicazioni Mobile, ponendo al contempo particolare attenzione alla gestione del core business. “Credo che la priorità sia affrontare il tema degli investimenti in infrastruttura e della sostenibilità del business - ha affermato Maximo Ibarra, Direttore della Business Unit Consumer di Wind -. Restiamo focalizzati sulle attività core: i nostri asset, ovvero il CRM, il billing al cliente e quindi tutta la relazione con esso, saranno sempre fondamentali. Oggi gli operatori di telefonia non stanno facendo bene il proprio lavoro, perché, a fronte di una elevata richiesta di mercato, i ricavi delle Telco sono in diminuzione, mentre gli investimenti si prospettano in crescita”. Dina Ravera, COO di 3 Italia, è convinta che sia importante innanzitutto ricavare valore dai servizi dati: “La sfida che abbiamo davanti è trasformare quanto si è creato in un business sostenibile. Per questo, ritengo che il prossimo anno sarà dedicato alla ridefinizione degli aspetti di pricing”.

Nell’implementazione delle strategie delle Telco esistono due snodi che avranno effetti importanti nel prossimo futuro: il primo riguarda le tempistiche e gli importi in gioco relativamente all’asta sulle nuove licenze per l’assegnazione delle frequenze per le reti LTE. Il secondo riguarderà invece l’evoluzione dell’acceso dibattito sulla governance futura di Internet: se continuerà a prevalere l’attuale logica basata su Net neutrality e best effort oppure se si andrà verso una segmentazione e differenziazione dei servizi che le Telco potranno offrire sia agli utenti finali che agli Over-theTop (con diversi livelli di banda “garantita” e, conseguentemente, di prezzo pagato). “La telefonia mobile in Italia è un business di eccellenza a livello mondiale - ha affermato Dina Ravera di 3 Italia - ma basta una mossa sbagliata nei prossimi sei mesi da parte del nostro governo riguardo l’LTE per mandare all’aria una posizione di leadership. È un momento delicato. Oggi più che mai bisogna fare sistema, dopodichè ci sarà lo spazio per competere”. La competizione che più preoccupa sembra essere però quella con gli Over-the-Top, anche perché sembrano avere regole del gioco (ad esempio su privacy e sicurezza dei dati) diverse dalle Telco nazionali. “Si fa molto parlare di Net Neutrality, ma non ho mai sentito nessuno menzionare l’Application Neutrality - ha affermato Cesare Sironi -. Ci troviamo in una situazione di sostanziale disparità: come è evidente che noi non possiamo “ammazzare” i protocolli che girano sulla nostra rete o chiudere servizi agli Over-theTop, è anche evidente che loro devono essere aperti alle nostre App come a quelle di tutti, invece non è così”.

Cesare Sironi, Group Senior Vice President Innovation & Industry Relations di Telecom Italia

Roberto Larocca, Direttore della divisione Consumer di Vodafone Italia

Maximo Ibarra, Direttore della Business Unit Consumer di Wind

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Vodafone sembra pronta a nuove iniziative, sulla scorta dell’esperienza maturata sul campo: “Abbiamo già avuto una nostra piattaforma di produzione e distribuzione di contenuti - ha affermato Roberto Larocca, Direttore della divisione Consumer di Vodafone Italia -. Non crediamo più in questo modello perché abbiamo partner che sono in grado di produrli molto meglio di noi, ma siamo fermamente convinti di possedere asset molto importanti da giocare in ottica di distribuzione, che ci consentono di fornire un servizio di migliore qualità rispetto agli Over-the-Top, che non conoscono precisamente i propri clienti, non sanno dove si trovano e di cosa hanno bisogno”.

Dina Ravera, Chief Operating Officer di 3 Italia

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Massima accessibilità nell’Home Banking con Auriga

L

a Rete mette a disposizione del navigatore un numero incommensurabile di informazioni e servizi, tale da essere diventata parte integrante della nostra vita. Sono molteplici le opportunità offerte da Internet, anche grazie allo sviluppo delle tecnologie che hanno fatto di questo strumento una fonte catalizzatrice delle nostre attività. Ma rimane un problema di fondo che affligge l’intera virtualizzazione dei servizi e dei contenuti: l’accessibilità. Infatti ci ritroviamo molto spesso dinanzi a casi in cui la Rete non facilita l’accesso a intere categorie di persone che convivono con qualche forma di disabilità. Ci sono milioni di persone che hanno disabilità tali da influire sulla loro fruizione del Web e d’altra parte la maggior parte dei siti e dei servizi online hanno delle vere e proprie barriere che rendono ancor più difficile la fruibilità degli stessi da parte di queste persone. Ripensare ad un Web “accessibile” significa che tutte le persone disabili o meno, possano navigare, interagire e contribuire alle possibilità che Internet mette a disposizione. È necessario, quindi, un connubio tra usabilità e accessibilità dell’intera Rete perché di fatto le tecnologie esistenti permettono sia l’accessibilità tecnologica che l’usabilità dei contenuti e dei servizi per tutte le persone. É un concetto molto semplice ed in linea sia con la Legge Stanca del 9 gennaio 2004, per l’accessibilità dei contenuti informatici, sia con le linee guida della Web Accessibility Initiative, iniziativa per l’Accessibilità dei contenuti web del consorzio W3C, orga-

La società italiana ha sviluppato SimplyBank Web WAI, una soluzione che abbatte le barriere che impediscono a molti disabili di accedere al Web nismo deputato alla standardizzazione delle tecniche per il web. Ed è proprio sul concetto di “massima accessibilità” che Auriga ha lavorato strategicamente alla realizzazione di SimplyBank Web WAI, una piattaforma di Internet Banking veramente accessibile. La “responsabilità sociale” è per Auriga un vero e proprio valore aziendale e questa nuova applicazione ne è la prova. SimplyBank Web WAI assicura anche agli utenti disabili una facile fruizione di un comodo e prezioso strumento di gestione finanziaria a distanza, eliminando quelle barriere digitali che in passato ne inficiavano l’accessibilità e l’usabilità. Auriga testimonia orgogliosamente l’importanza dell’“etica informatica” in quanto il prodotto SimplyBank Web WAI è stato sviluppato seguendo le specifiche WCAG AAA, ovvero le più rigorose su una scala di tre livelli. L’applicazione quindi risulta accessibile indifferente-

mente dalla periferica utilizzata per l’inserimento dei dati, in modo da garantire l’accesso e l’uso mediante la sola tastiera, o tastiera Braille, o dispositivi vocali, o qualsivoglia ulteriore strumento di puntamento. I contenuti sono realizzati in modo da permettere modifiche al colore, il ridimensionamento, la focalizzazione, la visualizzazione a contrasto e, di conseguenza, una navigazione facilitata. Come del resto la stessa struttura, comprensibile agli screen reader utilizzati dai non vedenti. La nuova applicazione di Auriga SimplyBank Web WAI soddisfa pienamente tutti gli utenti, utilizzando a pieno le possibilità che le specifiche di accessibilità consentono. Questo tipo di applicazione sposa le esigenze di tutti gli utenti e va a favorire anche gli istituti bancari. Tra i principali benefici per le banche, si possono annoverare l’allargamento del target cui rivolgere la propria offerta, la riduzione della banda occupata e il minor affaticamento del server della banca, senza dimenticare il miglioramento della reputazione e dell’intera brand awareness. Vantaggi di ordine commerciale da un lato, e vantaggi diretti alle persone dall’altro. Auriga dimostra ancora una volta di impegnarsi strategicamente nella ricerca e nello sviluppo di servizi per una banca realmente centrata sul cliente, rendendo sempre più sicuri e fruibili i servizi messi a disposizione sui vari canali, compreso l’ Internet Banking.

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I

internet of things

Cosa pensano gli oggetti

La Rete si estende agli oggetti, come il frigorifero di casa o gli pneumatici dell’auto, che possono fornire informazioni senza l’intervento dell’uomo. Internet of Things è ormai alle porte

I

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l mondo dell’Information & Communication Technology è noto per essere caratterizzato da un ritmo evolutivo sempre più rapido: famose in tal senso sono le “leggi” enunciate da alcuni importanti protagonisti del settore, come Gordon Moore e William Joy, che già alcuni decenni fa prevedettero un tasso esponenziale nella crescita delle capacità elaborative dei computer. Se pensiamo ai cambiamenti e alle innovazioni che hanno caratterizzato l’ultimo decennio non possiamo che stupirci del fattore di accelerazione con cui la tecnologia è cresciuta, si è evoluta e sempre di più ha pervaso il nostro quotidiano. L’avvento di internet e subito dopo il cellulare (termine ormai obsoleto) hanno radicalmente cambiato il nostro modo di lavorare, di comunicare e interagire non solo con le persone, ma spesso anche con gli “oggetti”. In un contesto in così rapida e costante evoluzione, pervaso a tutti i livelli dalla presenza, a volte eccessiva, di dispositivi “intelligenti” di ogni tipo, siamo ormai abituati, gioco forza, a ragionare per sigle e continui neologismi: ASP, SaaS, Cloud Computing, Ubiqui-

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tous Computing; Social networking, E2.0; RFId, Tablet, Smartphone, addirittura Superphone... Si potrebbe continuare per ore. In tutta questa Babele di nomi, ce n’è uno che più di altri può rappresentare ciò che probabilmente costituirà il prossimo importante passo nell’evoluzione dell’Information & Communication Technology: “Internet of Things.” Come spesso accade, benché solo recentemente sia diventato più familiare al grande pubblico, il termine non è affatto nuovo: la sua paternità viene attribuita a Kevin Ashton, che lo coniò nel 1999 come titolo di una sua presentazione aziendale in P&G, dove all’epoca lavorava. Come ammette lui stesso, in quel momento era poco più di un modo efficace per attirare l’attenzione dei manager che lo ascoltavano. Il concetto, tuttavia, era e resta molto potente, e si basa sul fatto che tecnologie come l’RFId, utilizzate per identificare prodotti ed altri oggetti fisici in luogo dei tradizionali codici a barre ottici, consentono ai computer di riconoscerli automaticamente ed, entro certi limiti, comunicare con loro, senza bisogno della media-

zione umana per catturare le informazioni. Si apre quindi la strada verso una rete di computer che non si limitano più ad elaborare dati e informazioni comunque introdotte e mediate dall’uomo, ma si estende agli oggetti e alle informazioni che questi riescono a fornire direttamente. Se la rete che conosciamo può essere concepita come “Internet delle idee”, ecco che le nuove tecnologie consentono di far nascere una nuova “Internet delle cose.” A partire da tale concetto, sono state fornite diverse definizioni di “Internet of Things” (IoT). Una delle più efficaci a mio avviso è quella fornita dai coordinatori della prima conferenza internazionale sul tema, tenutasi a Zurigo nel 2008, che nella prefazione al volume che ne racchiude gli atti, affermano: “Il termine Internet of Things è utilizzato per descrivere una varietà di tecnologie e ambiti di ricerca che consentono alla rete Internet di estendersi al mondo reale e degli oggetti fisici”. Tale definizione mette in evidenza il fatto che la tecnologia elettronica, e soprattutto la sua continua miniaturizzazione a parità di capacità di calcolo, rappresenta il fattore abilitante dell’IoT.

I device agiscono come una specie di “prolunga” dei nostri sensi, amplificando in modo esponenziale le nostre capacità di comunicazione e relazione


di Daniele Gentili Partner and Chief R&D Officer Softec

La tecnologia RFId ha avuto il merito di dare inizio alla rivoluzione, tant’è che ancora si tende spesso a confondere la Internet of Things con la realizzazione di applicazioni più o meno articolate di questo tipo di tecnologia. Tuttavia, più in generale si può parlare di IoT ogni qual volta (in effetti sempre più spesso) oggetti fisici sono in grado di connettersi in rete per contribuire in qualche misura ad una elaborazione più estesa: questo rappresenta, in fin dei conti, la vera rivoluzione, poiché consente al “mondo degli oggetti” – senzienti, connessi e in qualche modo “coscienti” – di arricchire ed estendere il “mondo delle idee” con dati ed informazioni aggiornate automaticamente e in tempo reale in base alla situazione.

In Softec da tempo mi occupo, con uno staff di “giovani visionari”, di tematiche connesse all’Internet degli oggetti. Lavorando ormai da anni su soluzioni e piattaforme rivolte al Mobile&Wireless, l’approccio che seguiamo è orientato a una gestione integrata dei dispositivi elettronici ed altri oggetti connessi, al fine di consentire agli utenti un’interazione efficace e un utilizzo ottimale dei servizi e delle funzionalità che essi sono in grado di fornire. Abbiamo ideato e realizzato la

piattaforma DesktopMate® in grado di riconoscere automaticamente dispositivi e oggetti capaci di connettività, rilevandone le funzionalità principali, e configurando quindi “collezioni” di “dispositivi virtuali” da assegnare agli utenti, che possono, in modo integrato e sinergico, avere, da un lato informazioni aggiornate sullo stato degli oggetti e dall’altro, intervenire in base alle proprie competenze o autorizzazioni. Abbiamo abilitato scenari dove elettrodomestici “intelligenti” sono collegati tra di loro tramite DesktopMate e con una serie di device, tra cui: lo smartphone della “mamma-manager” che può monitorare la lavastoviglie, programmata in modo coordinato con il forno, in modo da non sovraccaricare l’impianto elettrico ed anzi sfruttare le fasce orarie più convenienti; il tablet del tecnico installatore e manutentore di fiducia che riesce a monitorare, attraverso DesktopMate, tutte le lavatrici dei suoi clienti; i sistemi della casa produttrice che, sempre

attraverso la nostra piattaforma, possono censire tutta una serie di informazioni relative ai propri prodotti. Abbiamo ideato la lampada interattiva, che saluta quando si rientra a casa illuminando il salotto con le immagini scattate da altri dispositivi. Abbiamo immaginato l’auto del futuro che tramite DesktopMate riesce a interagire con il centro di revisione per programmare interventi ordinari o straordinari, si fa riconoscere dal basculante del garage che si apre al suo arrivo, paga la sosta in base al tempo di permanenza con un meccanismo di credito a scalare. Non sono più scene di un film di fantasia, ma situazioni che presto diventeranno parte del nostro quotidiano, in cui i device agiscono come una specie di “prolunga” dei nostri sensi amplificando in modo esponenziale le nostre capacità di comunicazione e relazione. Un mondo in cui gli oggetti e le persone possono interagire e i sensori diventano i nuovi media.

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Da qui nascono gli scenari più intriganti legati alla IoT. Ad esempio: • Avere pneumatici che informano direttamente delle loro condizioni rispetto all’asfalto • Disporre di un antifurto in grado di riconoscere il proprietario ed aprirgli automaticamente la porta di casa o dell’auto senza bisogno di chiavi • Poter cercare su Google gli occhiali smarriti • Avere un frigorifero che quando sta per svuotarsi provvede autonomamente ad ordinare la spesa al supermercato

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Assistenti Virtuali Conversazionali

Personalità al telefono e sul web Nel Customer Care, gli Assistenti Virtuali consentono di offrire un servizio personalizzato e sofisticato contenendo i costi

speciale contact center

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el self-service interattivo (web o telefono che sia) ciò che spesso manca è un servizio “personale” che aiuti a semplificare la ricerca e individuazione di quello che ci occorre. La tecnologia degli Assistenti Virtuali Conversazionali può aiutare a colmare questa lacuna per fornire al Cliente un servizio personalizzato, amichevole e specializzato. L’Assistente Virtuale rappresenta il modo per fornire al Cliente un percorso privilegiato nel Customer Care. Infatti si comporta come una persona: è intelligente, capace di sostenere una conversazione - non una semplice sequenza di domande/risposte, di comprendere e servire una richiesta. L’evoluzione della tecnologia consente all’Assistente Virtuale di analizzare il contesto in cui opera e riconoscere le intenzioni del Cliente. È quindi capace di intraprendere o lasciarsi coinvolgere in una conversazione, di interagire sia attraverso la parola che attraverso la comunicazione non verbale. Se rappresentato da un avatar, l’assistente può adottare un comportamento espressivo, mostrare emozioni

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attraverso il viso e il tono della voce, assumendo una personalità adeguata al contesto dell’interazione. La tecnologia di comprensione del linguaggio naturale (Natural Language Understanding, NLU) è la base affinché un Assistente Virtuale Conversazionale comprenda e interpreti significato e contesto di una richiesta, risponda alle domande, fornisca link a risorse e informazioni, registri richieste di intervento, effettui prenotazioni, aggiorni un database. Tutto questo in modo efficiente e contenendo i costi del servizio. Al telefono, con interfaccia vocale, il Cliente non è più obbligato a rispondere a una lunga serie di domande per fornire le informazioni necessarie a trovare risposta alle sue esigenze. Un Assistente Virtuale accoglie il Cliente con un confortante prompt “salve, come posso

aiutarla?” e comprende le richieste espresse liberamente con un dialogo aperto e naturale. Su web, piuttosto che navigare attraverso pagine e pagine di strutture complesse, superando l’inefficienza di on-line help e FAQ , il Cliente scrive o pronuncia la sua richiesta e l’Assistente Virtuale lavora preciso e rapido per

fornire la risposta. Contenere sia al telefono che su web la durata dell’interazione selfservice implica una significativa ottimizzazione delle funzioni e delle strutture di Customer Care. I Clienti trovano ciò che cercano e il personale dell’Assistenza Clienti può essere dedicato a compiti più produttivi per l’azienda.

Buongiorno Signora Masini, come posso aiutarla? Per immaginare come potrebbe essere il futuro dell’Assistenza Clienti basata su Assistenti Virtuali Conversazionali, invitiamo alla lettura e all’ascolto del profetico racconto di Stefano Benni “Fratello

Bancomat” (L’ultima lacrima, Feltrinelli, 1994): all’indirizzo http://www.imnet. com/en/dive/video/258-futuro-presente.html è disponibile una narrazione da parte di un attore “reale”.


di Zdenka Rocco e Paolo Turriziani

Benefici

Il Customer Care utilizza processi di servizio automatici e assistiti. Il personale necessario al servizio assistito è costoso ma capace di gestire richieste complesse e importanti. Un sistema self-service IVR/Web è più economico ma gestisce le transazioni più semplici. Tuttavia, il processo complessivo rimane abbastanza costoso, anche quando si usano tecnologie vocali (vedi figura). Gli Assistenti Virtuali permettono invece di ottenere significativi risultati in termini di bilanciamento tra riduzione dei costi e sofisticazione del servizio. Addestrato per compiti specifici, basato su un modello di linguaggio calibrato sul servizio, l’Assistente Virtuale Conversazionale incorpora le migliori caratteristiche del

migliore assistente clienti dell’azienda. E si comporta sempre nello stesso modo cortese ed efficiente in cui è stato formato. Le informazioni scambiate tra Cliente e Assistente Virtuale sono riservate e i dati personali protetti. Grazie alla sentiment analysis riesce a percepire lo stato d’animo del Cliente ed è quindi capace, ad esempio, di “decidere” quando trasferire la chiamata all’assistenza clienti.

Avatar

Gli esseri umani comunicano attraverso una gran varietà di modi: parole, espressioni facciali, postura, gesti. La comunicazione non verbale accompagna il fluire dell’eloquio, è correlata ai termini, alle sillabe più o meno accentate e alle pause tra le frasi (Kendon, 1974, Scheflen,1964). Assieme a un’accattivante interfaccia grafica, l’Assistente Virtuale deve saper integrare e sfruttare appieno l’intelligenza artificiale per avere l’abilità a “ragionare” con i Clienti, conversando con loro

Gli Avatar conversano con i clienti con quelle capacità comunicative ed emozionali che sono proprie degli esseri umani servendosi di quelle capacità comunicative ed emozionali che sono proprie degli esseri umani. Associando le funzionalità di un Assistente Virtuale Conversazionale con un avatar 3D si possono erogare servizi di alto valore su web come su smartphone (iPhone, Android e BlackBerry) e tablet. I canali mobile e Internet possono sostanzialmente utilizzare le stesse modalità di interazione grazie alla possibilità offerta dalle reti mobili 3G+ di gestire i canali dati e voce separatamente. Pertanto le stesse applicazioni di servizio, con pochi aggiustamenti mirati, possono essere rese disponibili sia su web per PC che su terminali mobili. La capacità di operare

Perché un Assistente Virtuale? • Comprende le richieste del Cliente espresse in forma libera e personale, senza vincoli di sequenza e senza dover conoscere a priori come il sistema IVR/ Web “vuole” ricevere le richieste.

Cost x transaction Human Agents Speech Apps

in contesti Web 2.0, interagire con sistemi CRM, sistemi di backoffice e database attraverso le più comuni interfacce standard, gestire più canali contemporaneamente (web, voce, email, sms, …), rendono un Assistente Virtuale il paradigma ottimale per la realizzazione di servizi multimodali. Un servizio interattivo multimodale, soprattutto in un contesto di mobilità, è molto efficace e fruibile: il Cliente è in grado di formulare domande e richieste all’Assistente Virtuale tramite la voce, attraverso un meccanismo di push-to-talk, con SMS, chat o email e di ricevere le risposte sui diversi canali anche sotto forma di tabelle, grafici, immagini, filmati, testi.

• Capace di chiedere solo le informazioni mancanti, per esempio, il CAP se si sta fornendo un indirizzo e si è dimenticato di comunicarlo (approccio form-filling).

Virtual Assistants

DTMF Transaction complexity

• Facilita l’uso del self service da parte delle persone diversamente abili. • Permette una significativa riduzione dei costi grazie all’automazione dei servizi.

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speciale contact center

L’approccio “salve, come posso aiutarla?” e la comprensione del linguaggio naturale fanno sì che il Cliente non debba conoscere il “gergo” dell’azienda o la sua logica di “parole chiave”: l’Assistente Virtuale Conversazionale parla la lingua del Cliente e comprende il suo linguaggio.


b2b hardware specialist

Esistono ancora gli IT specialist?

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n un mercato IT ormai allo stremo, dovuto alla crisi economica di questi ultimi anni, ai pochi investimenti dedicati al settore e alla sempre maggiore presenza di offerte sottocosto proposte al mercato consumer, le aziende specializzate nel settore hardware stanno drasticamente scomparendo dalla scena nazionale. Esistono tuttavia delle eccezioni. Eletecno – b2b hardware specialist brianzola - fa parte di queste mosche bianche: fin dalla sua nascita nell’ormai lontano 1994, il fondatore Alex Crapelli ha sempre creduto che poter offrire alla propria clientela una elevata competenza tecnica a livello hardware fosse il futuro: e il tempo gli ha dato ragione. L’azienda è in forte crescita sebbene il periodo non sia dei migliori: sono sempre in aumento i clienti che quotidianamente si avvalgono delle competenze e della professionalità che fanno parte del dna di Eletecno: multinazionali e grandi imprese nazionali operanti nei settori benessere, medicale, progettazione meccanica, farmaceutica, alimentare, industria, petrolifero, estetica, energia e trasporti; pubblica amministrazione locale, regionale e statale nonché università ed enti di ricerca. Il sito della società, www.eletecno.net, illustra con immagini e metafore ironiche ed efficaci la filosofia dell’azienda, che punta su serietà, qualità dei prodotti, capacità di fornire una consulenza personalizzata: “Il nostro sito web può sembrare strano se non assurdo – spiega Crapelli -, ma fa capire traslando il significato delle immagini in nostro modo di operare; tanti nuovi clienti ci hanno chiesto se non avessimo un ecommerce: è bastata una vendita per apprezzare questa mancanza fortemente

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Competenza e professionalità sono alla base del successo di eletecno, specialista nella vendita alle imprese di Hardware IT, in un mercato dove l’agguerrita concorrenza sul prezzo è spesso accompagnata a pratiche poco corrette

voluta, espressamente pensata per rendere il rapporto di lavoro umano, con un contatto con una persona fisica reale, basato sulla reciproca stima, fiducia e voglia di crescere”. Prosegue Crapelli: “Trattiamo solo ed esclusivamente materiale con garanzia Italia, sebbene il prodotto garanzia Europa possa avere apparentemente un prezzo più vantaggioso: ma non sempre ciò significa un risparmio economico”. Basti pensare ad un banalissimo problema hw con una garanzia Europa: il prodotto anziché essere riparato in Italia, potrebbe dover essere riparato in un centro al di fuori dei confini nazionali; ciò comporta

già solo un fermo macchina di 2 giorni + 2 giorni per i tempi del corriere, potrebbe non essere disponibile un supporto telefonico tecnico in lingua italiana e ancora il costo della spedizione a carico del cliente…. Inoltre il prodotto Europa potrebbe non avere delle certificazioni necessarie o specifiche tecniche per il mercato italiano. I siti ecommerce, generalmente si appoggiano a servizi ‘preconfezionati’: basta inserire il logo, i dati societari ed il gioco è fatto. Si può cominciare a vendere anche senza avere nessuna competenza né tecnica né informatica. “Quante volte – commenta Crapelli - ho visto siti che oltre a computer vendono piscine, lavatrici e profumi: dove è la serietà? Noi di Eletecno siamo IT specialist, conosciamo i prodotti, li testiamo e siamo in grado di guidare il cliente a scegliere il prodotto giusto per le sue reali specifiche esigenze; quando necessario, organizziamo l’incontro tra produttore e cliente finale sia presso la sede di uno o dell’altro, di modo da poter a seconda del caso, dare la possibilità al cliente di testare i vari prodotti o cercare un punto di incontro su di una trattativa particolare, facendoci garanti sia dei diritti di una che dell’altra parte. Un altro aspetto a cui teniamo molto sono le politiche di vendita dei prodotti: alcuni di


PUBLIREDAZIONALE essi possono essere venduti solo ad una determinata tipologia di clientela oppure secondo una specifica formula o ancora in un determinato periodo temporale: acquistare ad esempio un software nella versione errata, corrisponde ad averlo ‘piratato’ con tutte le conseguenze che ne derivano; lavoriamo perciò a stretto contatto con gli specialist dei vari brand per poter dare al cliente una sicurezza in più, per farlo ‘dormire’ fra due guanciali”. Da non tralasciare anche la configurazione hardware, sia essa del singolo pc che dell’intera infrastruttura: un personal computer deve essere configurato in base all’uso specifico a cui è destinato, mantenendo un giusto equilibrio fra tutti i componenti utilizzati e adottando per quanto possibile nuove tecnologie. Col passare dei minuti, ci accorgiamo che le competenze non sono solo tecniche, ma anche in campo economico, finanziario e anche un’ottima conoscenza del mercato. Parliamo lungamente della crisi, di tassi finanziari, costo del denaro e delle politiche di vendita adottate da diversi brand, dalle offerte sottocosto e alle soluzioni in cloud. “Siamo pienamente consapevoli che l’utenza è fortemente attratta dal prezzo più basso, ma siamo riusciti in questi anni a far capire ai nostri clienti che questo non è l’unico parametro da considerare durante l’acquisto. Ciononostante, riusciamo a garantire nel 90% delle vendite il costo globale assoluto più basso ri-

spetto alla concorrenza, anche prendendo in considerazione i siti di ecommerce. Per noi il costo di acquisto è dato non solo dal prezzo in se stesso, ma da tutto quello che viene sia prima che dopo. Il tempo che impiega il responsabile edp alla ricerca del prodotto, l’eventuale comparazione con altri prodotti equivalenti, il costo di spedizione, eventuali oneri aggiuntivi (quali assicurazione, contrassegno), costi logistici e amministrativi e quant’altro….. Se prendiamo in considerazione tutto, capiamo bene come nell’acquisto di un notebook il 25% del costo sostenuto non è realmente visibile, ma è comunque sostenuto dall’azienda. Ci teniamo a precisare che per garantire il costo più basso non ricorriamo ad escamotage, come ad esempio vendere prodotti ricondizionati o uso fiera e/o demo come nuovi e tantomeno prodotti provenienti da mercati illegali. Può bastare anche una sola lettera in un part numer alfanumerico agli occhi

Per contattare Eletecno sito web: www.eletecno.net Posta elettronica: main@eletecno.net Telefono: 3487819613

di un esperto per capire di che prodotto stiamo parlando». Crapelli spiega che una lettera R in un part number di un noto brand comporta una notevole differenza del prezzo di acquisto. “Per quanto riguarda i brand – conclude Crapelli - siamo stati certificati dalle maggiori case produttrici. Ma nell’ottica di dare un servizio sempre più completo ai nostri clienti, ancora prima che si parlasse in tv e sui media delle cosiddette ‘liberalizzazioni del mercato, abbiamo deciso di abbandonare le certificazioni, in quanto vengono richiesti determinati numeri di vendita, un determinato fatturato e magari delle esclusive, ciò a discapito del libero arbitrio di scelta nel proporre il miglior prodotto al cliente e non il brand trattato. Possiamo così nell’ottica di offrire il miglior prezzo al cliente, mettere in concorrenza fra di loro i brand per spuntare il miglior prezzo, per poi fare lo stesso con i distributori, andando a lavorare sulle condizioni contrattuali. Il tutto a beneficio della nostra clientela. Mentre, per i prodotti trattati, andiamo dal cavo cat 6 utp alla realizzazione completa della sala server, dal netbook utilizzato dal venditore alla workstation xeon six core destinata alla progettazione di parti di aerei, dal software oem venduto in abbinamento al pc alle multilicenze. Siamo dunque in grado di operare con competenze approfondite e con una gamma di prodotti estesa, per coprire tutte le necessità della nostra clientela”.

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3-4 NOVEMBRE 2011 CENTRO CONGRESSI MILANOFIORI - MILANO

INNoVAZIoNE: ICT, TRACCIAbIlITà E sICuREZZA QUID: 1° Salone dell’identificazione automatica per l’innovazione dei processi e dei servizi in Italia

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In concomitanza con il decimo

Organizzato da:


PUBLIREDAZIONALE

Raccogliere lead e interviste con la massima facilità su dispositivi iPad e Android Sviluppata dalla web agency Intesys, MobiLead è un’applicazione ideale per stand, fiere, eventi, manifestazioni e punti vendita per memorizzare informazioni quali anagrafiche, mail, contatti telefonici, dati di survey

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ntesys, web agency innovativa che integra competenze tecnologiche con quelle strategiche di marketing on-line, ha realizzato la nuova soluzione MobiLead che ha come obiettivo quello di raccogliere lead ed interviste con massima facilità e rapidità tramite dispositivi iPad e Android, anche in assenza di connettività.

Ideale per stand, fiere, eventi, manifestazioni e punti vendita, Mobilead permette di raccogliere profili utenti in mobilità (anagrafica, indirizzo mail, contatti telefonici), dati di survey/interviste, offrendo anche la consultazione ed analisi in tempo reale delle statistiche sui dati raccolti con la programmazione dell’eventuale recall automatico (es. invio SMS o email).

Il processo non necessita inoltre della presenza di Hostess o di operatori dedicati, in quanto i dispositivi mobile possono essere integrati in espositori opportunamente brandizzati che permettono anche di creare dei corner informativi interattivi, anche senza connessione. Inoltre le caratteristiche più tecniche di Mobilead (il dato è generato subito in formato elettronico) superano i limiti della tradizionale raccolta dati cartacea (sui quali si lamentavano tempi lunghi nella raccolta del dato, problemi di lettura della calligrafia tipici della raccolta profili/ interviste cartacea, oltre all’inevitabile tempo necessario al riprocesso del dato per l’archiviazione in DB).

MobiLead è disponibile all’interno dell’App store in una versione gratuita sulla quale Intesys eroga di volta in volta account dedicati per garantire la sicurezza dei dati che andranno a salvare, oltre che una mappatura delle raccolte dati più efficaci (permettendo dunque di risalire a quale evento / location / operatore sono da ricondurre precise performance di lead generation). Mobilead è una soluzione scelta da BMW Italia, Gardaland, Air Dolomiti, GIVI e Orthofix.

Per Info www.intesys.it/MobiLead/

Pensiamo ad esempio a Road Show oppure open weekend nell’ambito dell’automotive, ma non solo, anche ad inaugurazione di flagship store e di nuovi Punti Vendita. Con Mobilead installato su uno o più iPad (oppure su un dispositivo Android) il numero di lead generabili durante un evento diventa potenzialmente incrementabile grazie in primis alla novità ed interesse per il device unito all’usabilità della App stessa che trasformano l’accredito o la registrazione in un meccanismo quasi spontaneo e senza barriere.

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Eventi e Formazione

Nella Sanità italiana l’innovazione è ancora in cerca d’autore

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Mariano Corso Politecnico di Milano

i è tenuto lo scorso 3 maggio il convegno “ICT in Sanità: l’innovazione in cerca d’autore” dell’Osservatorio ICT in Sanità, promosso dalla School of Management con il contributo dell’ICT Institute del Politecnico di Milano e in collaborazione con Senaf/Exposanità. Durante il convegno sono stati presentati i risultati della Ricerca 2011 che, coinvolgendo CIO, Direttori Generali, Amministrativi e Sanitari delle principali realtà operanti nel nostro Paese, ha stimato il valore complessivo e l’evoluzione del budget ICT delle strutture sanitarie italiane, ha approfondito alcuni ambiti chiave per l’innovazione

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Prospettive rosee per il Cloud Computing in Italia L’Osservatorio Cloud & ICT as a Service, uno tra gli ultimi nati della School of Management del Politecnico di Milano, ha presentato nel corso del convegno “Cloud & ICT as a Service: fuori dalla nuvola!” i risultati della Ricerca 2011. L’intera giornata è stata dedicata all’incontro fra i principali attori delle Direzioni dei Sistemi Informativi di aziende della domanda, i fornitori del mercato IT, ricercatori e docenti della School of Management, e ha offerto un’occasione di confronto e analisi della situazione attuale dell’utilizzo del Cloud Computing nel mercato italiano, tema che oggi risulta essere particolarmente caldo. In particolare la ricerca presentata si è posta i seguenti obiettivi: comprendere il fenomeno del Cloud nella sua forma più estesa e i suoi impatti in termini di trasformazione del settore ICT, analizzare l’offerta di mercato ed i suoi scenari evolutivi, lo stato di adozione del Cloud, le motivazioni e le barriere alla sua diffusione, gli impatti organizzativi e architetturali identificando possibili approcci all’adozione, gli impatti sulle competenze distintive della direzione ICT che abilitano una migliore adozione del paradigma del Cloud Computing. Il rapporto completo sarà disponibile sul sito www.osservatori.net

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ICT in Sanità - Cartella Clinica Elettronica e Fascicolo Sanitario Elettronico, dematerializzazione dei documenti, soluzioni a supporto della Clinical Governance, soluzioni a supporto della medicina sul territorio e dell’assistenza domiciliare, integrazione del Sistema Informativo aziendale, servizi digitali al cittadino e sistemi a supporto dell’erogazione del servizio, ecc. -, e ha fotografato lo stato dell’arte dei progetti ICT a livello regionale. Nel pomeriggio sono state organizzate quattro sessioni verticali che hanno trattato le seguenti tematiche: ICT e integrazione delle informazioni cliniche del paziente, la Dematerializzazione dei documenti clinici, l’informazione direzionale in Sanità: dal reporting alla Business Intelligence, l’ICT per un migliore servizio al Cittadino. Inoltre, durante tutta la giornata si è potuto accedere a un’Area Espositiva dove è stato possibile incontrare alcuni dei principali fornitori del mercato IT del settore sanitario. Il rapporto completo sarà disponibile sul sito www.osservatori.net


Mobile Internet, Content & Apps Il 10 maggio la community del Mobile in Italia si è riunita per il decimo appuntamento con il convegno annuale dell’Osservatorio Mobile Internet, Content & Apps, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano in collaborazione con l’ICT Institute e il MEF - Mobile Entertainment Forum. L’evento, intitolato “Mobile Internet, Content & Apps: il laboratorio della Digital Economy!” e suddiviso in due momenti - la presentazione dei risultati della ricerca dell’Osservatorio nella mattinata e il confronto con i vertici delle Telco Mobili italiane il primo pomeriggio -, ha cercato di rispondere alle principali domande legate a un contesto di fortissima crescita del segmento smartphone, di grande fermento nell’offerta di contenuti e applicazioni, di importanti trasformazioni nel settore Telco, ma anche di tanti punti interrogativi su come creare valore sostenibile per l’intero ecosistema. In particolare sono state mostrate le dinamiche quantitative del mercato Mobile Internet, Content e Application nelle sue diverse articolazioni permettendo il loro inquadramento nelle evoluzioni strategiche complessive in atto nel settore delle Telecomunicazioni mobili e l’approccio degli utenti italiani al Mobile Internet e alle Mobile Application. Inoltre, sono stati analizzati il ruolo e le strategie dei diversi attori operanti nella filiera – Media company, Internet company, Mobile content & service provider, Produttori di terminali, Telco – e tratteggiati i principali trend in atto e i possibili scenari evolutivi. Il rapporto completo sarà disponibile sul sito www.osservatori.net

Smau Business torna a Milano dal 19 al 21 ottobre

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al 19 al 21 ottobre avrà luogo presso la Fiera di Milano, Smau 2011, il più importante appuntamento fieristico del mondo ICT per il business. L’evento arriva nel capoluogo lombardo dopo aver fatto tappa in diverse città italiane, raccogliendo consensi crescenti da parte di pubblico ed espositori: a Bari il 9 e 10 febbraio, a Roma il 23 e 24 marzo, a Padova il 4 e 5 maggio e a Bologna l’8 e 9 giugno. Anche questa volta l’obiettivo prioritario dell’evento sarà facilitare l’incontro tra i principali fornitori di soluzioni ICT – sia nazionali che locali – e gli imprenditori e i decisori aziendali delle imprese e pubbliche amministrazioni locali, nonchè raccontare tutte le principali novità in ambito tecnologico e le connesse implicazioni per il business derivanti dall’adozione di tecnologie digitali. In particolare la tappa milanese rappresenta uno dei momenti di (in)formazione preferiti dagli imprenditori, dai manager, dai funzionari della Pubblica Amministrazione e dagli operatori del Canale ICT e quest’anno, con un format sempre più mirato sulle loro esigenze, prevede percorsi di visita personalizzati che, grazie ad un sistema di profilazione on line, segnalano i momenti formativi, i casi di successo e i fornitori di soluzioni tecnologiche di interesse per ciascun visitatore. L’evento sarà suddiviso in due aree ben distinte: Smau Business dedicata a manager e decisori aziendali, non solo IT, e rappresentanti delle pubbliche amministrazioni centrali e locali, e Smau Trade, rivolta agli operatori del canale ICT, ovvero a rivenditori, VAR, ISV, system integrator, software house, ecc. Come sempre, sarà presente un’area espositiva con le ultime soluzioni a servizio del business e un calendario di decine di workshop e laboratori a cura delle più prestigiose Business School italiane e di numerosi analisti di mercato - tra cui la School of Management del Politecnico di Milano. Protagonista dell’apertura di Smau 2011 sarà il Premio Nazionale Innovazione ICT che verrà conferito ai progetti più innovativi di introduzione delle moderne tecnologie da parte delle aziende italiane. Tra le 400 candidature di progetti innovativi raccolte gratuitamente (il bando è aperto online sul sito www. smau.it) ci saranno anche quelle delle imprese che hanno partecipato alle edizioni 2011, nell’ambito dello Smau Business Roadshow.

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A Milano la decima edizione del convegno


Brevi dalle aziende

SAS Forum 2011: “Il futuro è già qui”

Si è svolto lo scorso 17 maggio a Milano nella struttura del MIC Plus l’edizione 2011 del SAS Forum Italia - intitolata “Il futuro è già qui” - che ha visto la partecipazione di oltre 1.300 top manager, esperti di settore, analisti di business e professionisti dell’IT. Nel convegno di apertura, Marco Icardi, Amministratore Delegato di SAS Italia, ha delineato i tratti distintivi che hanno permesso

all’azienda di diventare partner strategico delle più importanti realtà italiane: la longevità sul mercato, la capacità di offrire al cliente un network di esperienze e di competenze, la leadership negli strumenti di analisi e modellizzazione che permettono di innovare processi e prodotti. E ancora la capacità di valorizzare gli asset com-

petitivi, di permettere alle aziende private e pubbliche di focalizzarsi sulle attività “a valore”, oltre agli evidenti ritorni sugli investimenti e l’ottimizzazione sui costi. “Lo dimostrano i successi dei nostri clienti che, per fare solo qualche esempio, hanno puntato sul Campaign Management aumentando anche del 12% la redemption delle

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A Bonn T-Systems manda in scena il futuro Alla T-Gallery di Bonn, la visione della “connected life and work” di T-Systems - provider ICT operante a livello globale appartenente a Deutsche Telekom - prende vita e si concretizza in oltre 100 prototipi di prodotti e soluzioni pensati per la casa, l’ambiente di lavoro e la mobilità del futuro. La galleria espositiva si snoda lungo un percorso che ricrea l’ideale ambito di applicazione di queste innovazioni; si parte entrando in un’ipotetica casa, in cui l’accesso avviene tramite una chiave digitale contenuta in uno smartphone, accedendo al salotto. L’ambiente è futuristico: schermi a 360° e prodotti HiTech avvolgono le pareti. Seduti sul divano lo smartphone – o un tablet - diventa il nostro telecomando con cui controllare la televisione, l’illuminazione, lo stereo ed il riscaldamento, con impostazioni personalizzabili per ciascun membro della famiglia. A complemento di ciò intervengono sofisticati sensori di movimento e sonori che ci permettono di controllare l’elettronica della casa semplicemente “parlandoci” o riconoscendo i nostri movimenti. È quindi possibile letteralmente “dire” al televisore quale film desideriamo vedere e cercarlo secondo diversi parametri dall’archivio rigorosamente On-The-Cloud, quindi comprarlo e procedere con la visione. Mentre si guarda il proprio programma preferito alla Tv si può accedere ai Social Network, sapere quali amici sono sintonizzati sullo stesso programma e comunicare con loro. Si esce quindi di casa e si entra in un secondo ambiente, dove tramite l’utilizzo del nostro smartphone dotato di tecnologia NFC acquistiamo un biglietto per il treno semplicemente avvicinandolo all’apposito reader. Nella successiva ambientazione è stata invece ricreata la carrozza di un treno dove, appoggiando il proprio smartphone nell’apposito alloggio, si viene riconosciuti e si accede ad una serie di servizi personalizzati: si può ripren-

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dere la visione del film iniziata a casa dallo stesso punto in cui l’avevamo lasciato, controllare se ci si è ricordati di spegnere le luci ed il riscaldamento e prenotare un’auto a noleggio per quando si arriva a destinazione, scaricando la chiave digitale per usarla. Una volta arrivati si entra nell’automobile presa a noleggio e si colloca il cellulare sull’apposito supporto accedendo a tutte le nostre informazioni; il sistema intelligente di navigazione letteralmente “dialoga con noi”, ci chiede dove vogliamo andare, calcola il percorso migliore e può essere interrogato sugli edifici e oggetti che incontriamo lungo il percorso per ottenere maggiori informazioni, proiettandole sul parabrezza o comunicandocele a voce. Il sistema ci informa sulla situazione del traffico e, in caso di eventuali blocchi o rallentamenti, suggerisce un’alternativa. L’esperienza continua conducendoci in un ufficio: siamo a una riunione ed abbiamo precedentemente preparato una presentazione (che si trova On-The-Cloud), il sistema della sala ci riconosce tramite il nostro smartphone e ci dà accesso ai nostri file, selezioniamo la presentazione e ci colleghiamo in videoconferenza con dei colleghi che si trovano altrove. T-Systems crede fermamente che i paradigmi del futuro si poggino sui pilastri del Cloud e della mobilità ed investe in questa direzione, sviluppando le soluzioni che ci accompagneranno nella quotidianità a casa, sul posto di lavoro ed in ogni possibile momento del nostro prossimo futuro che si configura come sempre più pervaso dalla tecnologia.


Da CartaSi e Buongiorno una soluzione per la gestione dei pagamenti e delle transazioni online

Arriva sul mercato italiano una soluzione completa di pagamento per il commercio elettronico targata CartaSi (Gruppo ICBPI), fra i leader nel mercato delle carte di credito e Buongiorno, multinazionale specializzata nell’offerta di servizi e soluzioni in campo Mobile. L’offerta in partnership permette agli esercenti che aderiscono all’iniziativa di offrire ai propri clienti tre diverse modalità di pagamento online: carta di credito, tramite il POS virtuale di CartaSi, Sipay, il borsellino elettronico che permette di attivare tramite la propria mail un conto virtuale da cui inviare o ricevere pagamenti, e Cashlog, la soluzione di Buongiorno che facilita i micro pagamenti da cellulare per contenuti digitali fino ad un

Trend Micro protegge nella nuvola i dati delle PMI Lo specialista mondiale della security Trend Micro ha presentato SafeSync for Business, soluzione di back up automatico che permette alle aziende più piccole di salvare e condividere i file da remoto, senza necessità di acquistare nessun hardware o software. Il servizio, ricco di funzionalità avanzate e in grado di garantire la sicurezza dei collegamenti e dei dati, viene infatti fornito con un prezzo per utente che

massimo di 15 euro tramite addebito su credito telefonico. Gli esercenti che si doteranno di questo sistema potranno quindi offrire i propri beni e servizi ai titolari di carta di credito, ai clienti non bancarizzati e a tutti coloro che preferiscono pagare attraverso il proprio credito telefonico. “L’obiettivo della soluzione è di contribuire allo sviluppo dell’eCommerce italiano, conquistando con la propria semplicità e sicurezza d’uso i milioni di utenti mobili italiani e le decine di migliaia di merchant nazionali e internazionali che a questa enorme audience offrono una gamma sempre più ampia di contenuti e servizi digitali”, ha commentato Matteo Montan, Head of New Business di Buongiorno.

I nuovi servizi di Seat PG per il Marketing online delle PMI italiane

Seat Pagine Gialle - storica editrice delle Pagine Gialle e Media Agency che conta un network di 140 agenzie sul territorio nazionale - ha annunciato l’evoluzione dell’offerta dedicata alle PMI per qualificarne la presenza sul web e far leva sulle potenzialità delle nuove tecnologie per accrescere efficienza e competitività sui mercati locali, naziona-

include 50 GB di storage, a partire da 66 euro per 5 dipendenti. La soluzione si aggiorna in automatico, garantisce la sincronizzazione dei dati condivisi ed è accessibile via Web da qualsiasi dispositivo, anche Mobile. Una buona occasione - a un prezzo accessibile a tutte le PMI e i professionisti - per proteggere i propri dati di business e condividerli con colleghi e partner in modo immediato.

li ed internazionali. Il pacchetto proposto alle imprese permetterà loro di sviluppare applicazioni per smartphone, Advertising sui Social Media e Couponing, tramite sconti e promozioni vantaggiose da proporre agli utenti per un periodo limitato di tempo su web e Mobile. I nuovi servizi vanno ad aggiungersi all’offerta dell’azienda rivolta alle PMI, che già prevedeva la creazione di siti personalizzati, lo sviluppo di contenuti multimediali, l’attività di Search Engine Optimization per migliorare la visibilità sui motori di ricerca, la realizzazione di piattaforme per eCommerce e la presenza su Mobile tramite la realizzazione di siti ottimizzati. Il percorso di crescita nell’ambito dei servizi per l’online ha portato l’azienda ha realizzare nel 2010 un fatturato internet di 266 milioni (+37% rispetto all’anno precedente) di cui 100 di servizi di Marketing online (+84% sul 2009). “Dopo un percorso che ci ha visti affermare come la principale Local Marketing Communication Agency italiana - ha commentato Maria Bruna Oliveri, Direttore Web & Mobile - vogliamo oggi offrire ai nostri interlocutori, caratterizzati da una capacità di spesa contenuta e dalla mancanza di competenze specifiche nella gestione di campagne di marketing online, una

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campagne multicanale, o sul Risk Management per diminuire drasticamente l’esposizione al rischio, pur incrementando i volumi del credito concesso”, ha specificato Marco Icardi. All’evento è intervenuto Vito Di Bari, futurologo e innovation designer, la cui tesi, in estrema sintesi, sostiene che il futuro non arriva mai inaspettato: è necessario però saperne coglierne i segnali. “Il futuro è come il balzo del giaguaro, che coglie di sorpresa la sua vittima. Ma prima del balzo, precedono una fase di avvistamento ed una di immobilità. Ed è proprio in questa fase che bisogna leggere i segnali deboli, per creare quel vantaggio competitivo che permetterà di sopravvivere”. Impresa non semplice, perché le informazioni disponibili crescono a ritmo esponenziale: ogni 2 giorni vengono prodotti 5 exabyte (10 alla potenza di 18) di dati. In questo quadro, acquistano tutta la loro importanza quegli strumenti, come i Business Analytics, che permettono di filtrare i dati per ricavare conoscenze, creare valore, accelerare le decisioni.

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Brevi dalle aziende

presenza web sempre più efficace nell’era dei Social Media e del dialogo continuo coi propri clienti”.

Si arricchisce l’offerta di IBM per il Cloud Computing

Sull’onda del successo del primo Cloud Forum di San Francisco, IBM ha presentato in Italia nuovi servizi e tecnologie per il Cloud che permettono alle aziende di creare valore di business e innovazione, ridurre i costi e aumentare la flessibilità. Queste soluzioni sono pensate per permettere alle aziende di definire come integrare i servizi Cloud, pubblici o privati, nelle loro attività operative quotidiane, sia che si tratti di infrastrutture web, di Software-as-a-Service, di Business Analytics, di ERP oppure di interi processi di business. Nello specifico, le novità riguardano Smart Business Cloud – la nuova versione della piattaforma Cloud di classe enterprise che con-

Cloud ed a definire degli standard condivisi dai diversi fornitori.

Da McAfee il secondo rapporto sulla protezione delle infrastrutture nei settori elettrico, petrolifero, gas e idrico

McAfee - società recentemente acquisita da Intel Corporation che sviluppa e commercializza prodotti e servizi di sicurezza - ha presentato la seconda edizione del report sulla protezione delle infrastrutture critiche dal titolo “Minacce nell’ombra. I settori delle infrastrutture critiche affrontano gli attacchi cibernetici”. Redatto con il Center for Strategic and International Studies (CSIS), il rapporto si focalizza sull’infrastruttura critica civile che più dipende dai sistemi di controllo industriali; i dati d’indagine, le ricerche e le interviste sono stati raccolti per delineare una panoramica dettagliata dei rischi cibernetici nei settori elettrico,

L’iniziativa La Mia Impresa Online permette di creare il proprio sito, di promuoverlo online e di attivare una piattaforma di e-commerce gratuitamente

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sente l’ottimizzazione dei costi e la scalabilità del Cloud pubblico, con in più la sicurezza, l’affidabilità e i servizi di supporto di un ambiente privato – e Cloud Workload Deployer – un software basato su un’intuitiva interfaccia grafica pensato per sviluppare ed integrare i servizi di Cloud Computing all’interno della propria azienda o per fornirli ai propri clienti. L’evento è stato inoltre l’occasione per annunciare la costituzione del Cloud Standards Customer Council (CSCC), un’alleanza tra IBM e 25 aziende leader mondiali del settore (quali AT&T, Lockheed Martin, ADP e North Carolina State University) volta a promuovere l’adozione del

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petrolifero, gas e idrico. Condotta su 200 responsabili della sicurezza IT di aziende nel settore delle infrastrutture elettriche in 14 nazioni, l’indagine ha rilevato che il 40% dei responsabili ritiene che la vulnerabilità del loro settore è aumentata; circa il 30% ritiene che la propria azienda non sia preparata per un attacco cibernetico e oltre il 40% si aspetta un attacco cibernetico significativo entro il prossimo anno. Il dato più rilevante riguarda la forte diffusione ancora oggi degli attacchi: l’80% di coloro che hanno risposto ha affrontato un attacco DDoS (Distributed Denial of Service) mentre un quarto ha riportato attacchi DDoS quotidiani

o settimanali e/o è caduto vittima di estorsioni attraverso attacchi di rete. Inoltre è interessante rilevare come l’Italia, insieme a Cina e Giappone figuri tra le nazioni più consapevoli della sicurezza.

Google, Pagine Gialle. it, Register.it e Poste Italiane unite per lanciare sul web le PMI

È nata “La Mia Impresa Online. it”, una piattaforma semplice e gratuita per offrire alle PMI la possibilità di cogliere le opportunità di business offerte dal web. A questo progetto hanno collaborato, per la prima volta unite, Google, Seat PG con PagineGialle.it, Register.it e Poste Italiane, che con lo slogan “La Mia Impresa Online.it, il web che fa crescere il tuo business” cercano di guidare le PMI italiane ad andare online, per promuoversi e vendere. L’idea principale è supportare le imprese a mettere a frutto il proprio potenziale, in termini di opportunità di business, che resta inespresso attraverso Internet, soprattutto se si considera che ancora oggi in Italia - secondo i dati di Eurisko - ha un sito solo quasi il 25% dei 4 milioni e mezzo di aziende italiane - di cui circa 4 milioni sono piccole imprese sotto i dieci dipendenti -, percentuale che scende al 20% per quelle con meno di dieci dipendenti. Tuttavia, lo studio Fattore Internet, commissionato da Google a The Boston Consulting Group, mostra che le piccole e medie imprese attive su Internet fatturano di più, assumono di più, esportano di più e sono più produttive di quelle che sulla Rete non sono presenti o hanno solo un sito vetrina. Ecco da dove è nata l’idea di offrire una soluzione semplice, che previa la registrazione permette alle imprese di creare il proprio sito, di promuoverlo con pubblicità online e di attivare una piattaforma di e-commerce in forma totalmente gratuita. Inoltre, sarà possibile avvalersi del supporto


Uno spin off da Wind per l’adversing on line e le soluzioni Cloud: nasce Libero srl

Wind ha completato lo spin off di Libero, il ramo dell’azienda che comprende le attività del portale Libero e dell’Internet Service Provider ITnet. Libero.it, nato nel 1999 come primo portale ad offrire una email gratuita in Italia, vanta la più vasta Internet community italiana: 12 milioni di visitatori unici al mese, uno share di audience del 45%, 2 miliardi di page view al mese ed è secondo solo a Facebook in termini di tempo di permanenza sul sito. L’asset principale del portale è la posta elettronica, con 8.3 milioni di account email, un patrimonio di utenti che per Libero potrebbe risultare decisivo sul fronte della raccolta pubblicitaria, comparto che - per quanto riguarda il mercato su Internet - vede l’Italia come fanalino di coda in Europa. La nuova azienda si chiama Libero s.r.l. e controlla al 100% ITnet; impiega 180 persone dislocate in 5 sedi in Italia, ha realizzato un fatturato nel 2010 pari a 55 milioni di euro e farà parte di una holding, la Weather Investments II, di proprietà di Naguib Sawiris. L’Amministratore Delegato Antonio Converti ha annunciato gli obiettivi che l’azienda si propone per il futuro: il primo è quello di conquistare la leadership del mercato italiano dell’advertising online attraverso la costruzione di un network di siti in grado di accogliere un’ampia audience; il secondo è lo sviluppo del mercato dei servizi al consumatore e alle aziende basati su tecnologie di Cloud Computing, facendo leva sull’infrastruttura e sulle soluzioni ad hoc basate sui cinque Data Center di proprietà di ITnet.

Alcatel-Lucent presenta a Barcellona le nuove soluzioni di comunicazione Enterprise Ha avuto inizio lo scorso 4 aprile a Barcellona il Dynamic Tour 2011, evento mondiale itinerante organizzato da Alcatel-Lucent al fine di aggiornare con le proprie strategie e soluzioni partner e clienti, che sono oltre 250.000 nel mondo. Durante l’evento, dal titolo “Change the conversation”, si è parlato di telefonia su rete IP, di Contact Center, di video e di Unified Communication e si è data dimostrazione delle funzionalità dell’ampio portafoglio aziendale che offre soluzioni che si pongono l’obiettivo di trasformare le varie comunicazioni che intercorrono tra clienti, dipendenti e partner - secondo diverse modalità e canali - in conversazioni che si traducano in valore aggiunto per il business. In particolare, Genesys è la suite per il Customer Service che offre una soluzione completa per permettere alle aziende di massimizzare il valore delle interazioni con i clienti. La suite collega in modo dinamico i clienti con l’operatore interno più appropriato ed offre la possibilità di monitorare tutti gli aspetti della

relazione, attraverso i diversi canali sui quali questa si sviluppa. In particolare, le aziende sono ora in grado di ottimizzare l’efficienza operativa, ma anche di rendere il contact center uno strumento efficace per migliorare i propri obiettivi di business creando un collegamento tra Contact Center e Back Office. La soluzione permette alle aziende di selezionare e monetizzare il fiume di informazioni generato dai nuovi canali digitali affiancando alla gestione dei più tradizionali canali di contatto tools che consentono di monitorare Social Network, Web e Mobile. La suite OpenTouch è invece una soluzione ad architettura convergente per le comunicazioni in ambito Enterprise per gestire comunicazioni audio/video, condividere file multimediali in tempo reale e interfacciarsi ad hardware di terze parti. Il software è multi-piattaforma ed accessibile da PC, da notebook, da smartphone o da tablet, garantendo il passaggio da un dispositivo all’altro nel corso della conversazione.

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di un call center in tutte le fasi del processo. L’offerta sarà valida per 12 mesi, durate i quali ciascuna impresa potrà scegliere di attivare tutti o alcuni dei servizi offerti, in base alle proprie esigenze.

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Cambio di poltrone

Marco Galbiati

Line of Business Sales Director di SAP

M

arco Galbiati è stato nominato Line of Business Sales Director di SAP Italia nota azienda che opera nelle soluzioni software per il business. Laureato in Scienze dell’Informazione all’Università Statale di Milano e con un master in Marketing con-

Umberto Cairo

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Direttore Commerciale di Siemens Enterprise Communications Da aprile Umberto Cairo è il Direttore Commerciale di Siemens Enterprise Communications, società operante a livello mondiale nei sistemi di comunicazione aziendale end-to-end.Laureato in ingegneria meccanica al Politecnico di Milano nell’aprile del 1980, Cairo arriva in Siemens Enterprise Communications dopo aver condotto nel 2010 il business di Groupcom, società consortile specializzata nella fornitura e nei servizi di TLC e ICT sul territorio nazionale. Sposato, con una figlia, vanta un background maturato nel settore delle telecomunicazioni: nel 1983 entra in Olivetti in qualità di salesman per poi passare nel 1987 nell’area Marketing della società, dove ricopre il ruolo di product manager per le reti geografiche WAN nell’ambito del mercato nazionale. Nel marzo del 1987 passa in Ericsson, dove assume la direzione della filiale di Milano per la società svedese. Dal 1994 al 2005 è in Matra Communications dove assume cariche dirigenziali: prima come Direttore Generale e in seguito, dal ’95, come Amministratore Delegato della filiale italiana. Dal novembre 2005 è in Fimm, società specializzata in ingegneria e impiantistica delle telecomunicazioni, in qualità di Direttore Generale.

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seguito alla SDA Bocconi, ha iniziato la sua carriera professionale in Etnoteam in cui è rimasto per dieci anni. Nel 1997 è entrato a far parte di Scopus, società americana che si occupa si soluzioni per Call Center, in qualità di Country and Sales Manager e a seguito dell’acquisizione dell’azienda da parte di Siebel Systems, ha lavorato in ambito vendite per le soluzioni software CRM, ricoprendo ruoli di crescente responsabilità, sia per la filiale italiana che a

livello EMEA. Dopo l’acquisizione di Siebel Systems da parte di Oracle nel 2006 ha proseguito il suo percorso professionale all’interno della società, dapprima come EMEA Application Sales Director Master Data Management e in seguito assumendo il ruolo di Software Applications Sales Director Italia e Spagna, occupandosi della gestione della direzione vendite di prodotti applicativi software per i mercati manufacturing, retail and distribution.

Anna Maria Ricco Direttore Generale di i-Faber

A

nna Maria Ricco è il nuovo Direttore Generale di i-Faber, società del Gruppo UniCredit tra i capofila mondiali nella gestione di processi e soluzioni per il procurement. Laureata in Scienze dell‘Informazione presso l’Università di Milano, tra il 1997 e il 2000 è Senior Consultant in Andersen Consulting, quindi in Origin Italia. È in McKinsey & Co. dal 2000 al 2005, anno in cui entra in UniCreditGlobal Banking Services Division con il ruolo di project manager, dove assume ruoli di responsabilità in diversi progetti di integrazione. Dall’ottobre 2007 è stata capo dello staff del Chief Operating Officer Paolo Fio-

rentino del gruppo UniCredit e dell’unità di Internal Customer Satisfaction. Anna Maria è membro di UWIN – UniCredit Women’s International Network” e partecipa al gruppo di lavoro sulla flessibilità dell’associazione “Valore D”, in qualità di rappresentante di UniCredit.


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