Frappi: «Il mio tocco fra le idee e i negozi»
Covid19: la banca dati delle immagini
Una storia d’amore e di commercio
e la chiamano
Estate
Verso la bella stagione con l’incognita di una nuova ondata virale. Turismo ed eventi da ripensare
periodico di informazione in distribuzione gratuita
n. 28 giugno 2020
Editoriale Pronti per il ritorno alla normalità? No, tranquilli non è ancora il momento, si sono solo riaperti i confini regionali e così possiamo andare a passeggio in riva al Lago Trasimeno senza autocertificazione, oppure fare un salto in Riviera, ma dobbiamo stare ancora a distanza di sicurezza ed utilizzare la mascherina, ormai entrata a tutti gli effetti a far parte del nostro guardaroba. Andiamo in stampa mentre autorevoli virologi affermano che Covid19 sia «clinicamente inesistente». Tuttavia ancora nei reparti ci sono delle persone ricoverate, non manca chi in Italia continua a morire a causa del contagio da Sars Cov2. Per settimane abbiamo tessuto le lodi degli operatori sanitari, «gli angeli in corsia» e adesso non ci possiamo riprendere tutta la libertà. Lo dobbiamo soprattutto a queste persone, inoltre non abbiamo alcuna certezza sul prosieguo della pandemia: ci sarà un colpo di coda? Il virus tornerà in autunno insieme alla normale influenza? Non lo sappiamo. Nostro dovere è portare rispetto a chi ha rischiato in prima linea in questa battaglia, a chi ha perso un proprio caro, anche a tutti coloro che sono deceduti non per il Sars Cov2, ma perché il sistema sanitario non è riuscito a dare le risposte che dava in precedenza. Per comprendere tutto questo vi rimandiamo alla penultima pagina, dove ospitiamo l’intervento del Calcit Valdichiana.
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Indice In questo numero proviamo a capire come potremo allietare le nostre serate estive e quali opportunità di svago ci offrirà il territorio. Le politiche culturali e le iniziative per lo spettacolo sono motori dell’economia e non solo per il turismo. Non illudiamoci di riuscire ad attrarre i visitatori della scorsa estate, quello purtroppo è impossibile, non ci sono i modi e nemmeno i tempi. Crediamo però che gli appuntamenti e la riapertura dei luoghi d’arte costituiscano il primo passo per ridare vitalità ai territori. Sarà «un’estate italiana», ma saranno anche weekend fatti per i visitatori a corto raggio e allora non dobbiamo inventarci nulla, con le poche risorse che restano a disposizione abbiamo il compito di ridare la spinta ai negozi, ai locali e ai ristoranti delle nostre città. Cortona in questo senso, con il suo orientamento commerciale esterofilo, è l’emblema della crisi da sconfiggere. Nelle prossime pagine vi parliamo anche di una donna di Castiglion Fiorentino che ha saputo mettere a frutto il proprio talento e la voglia di lavorare, qui a fianco invece abbiamo raccolto una sorta di «all the best» fra le citazioni e le frasi che abbiamo letto e ascoltato nei mesi della quarantena, che potremo definire come il primo isolamento collettivo della storia a banda larga.
Buona lettura Massimo Pucci
il mensile della valdichiana - n. 28 giugno 2020
4 IL PERSONAGGIO DEL MESE Martina Frappi
7 CASTIGLION FIORENTINO
L’impegno per l’economia locale
8 CORTONA
La promozione al centro del rilancio
9 MARCIANO
Uno speciale benvenuto per i bebè
10 LUCIGNANO
Scuola antisismica pronta a settembre
11 FOIANO
Insieme per sostenere il commercio
12 THE COVID-19 VISUAL PROJECT È online l’archivio della pandemia
13 INCHIESTA
E la chiamano Estate
18 ANNIVERSARI
Una storia d’amore e di commercio
19 ARTE
Quando la cultura fa bene alla salute
20 LO STUDIO
Una ricerca per l’ambiente e il lavoro
21 SERVIZI
Un fondo speciale per gli utenti deboli
22 FISCO
Come funziona il superbonus 110%
22 SOLIDARIETÀ
Non si muore solo di Covid
Opinioni
Le più belle frasi della quarantena
Sono state settimane di relazioni a distanza e molti ne hanno approfittato per leggere o vedere qualcosa di interessante, magari prendendo appunti
Libri, film, serie tv: cosa avete «salvato» durante il lockdown?
Libri, fumetti, cartoon, ma anche film e serie tv. Quanti ne abbiamo consumati durante il periodo dell’isolamento? Reduci dal lockdown della prima pandemia che ha colpito il genere umano istruito e connesso, quindi capace di leggere, scrivere e di mantenere relazioni a distanza, abbiamo chiesto ad alcuni di voi qual è stata l’esperienza narrativa più interessante della quarantena e qual è la frase che più vi ha colpito. Per la prima volta nella storia l’uomo si è ritrovato chiuso in casa munito però di libri e film o comunque in grado di scaricarli dalla rete. Non è certamente andata così durante l’epidemia di «Spagnola» di un secolo fa. di Luca Amodio e Martina Concordi «Cos’è davvero, in fondo, il potere. Importanza? Rispetto? Non sentirsi il peggiore? Il potere è entrare nelle vite altrui. Interferire. Cambiarle» cit. Hannah Arendt
«Se tieni a mente il tuo destino, ogni attimo di vita diventa un’opportunità per avvicinarti ad esso» cit. da Memorie di una gheisa
«Sono le scelte che facciamo che dimostrano quel che siamo veramente, molto più delle nostre capacità» cit. da Harry Potter
L’ispirazione si può trovare anche in un cartoon, come Rick and Morty: «Ogni cosa andrà bene alla fine, Morty. E se non lo è, non è ancora la fine»
La serie «Containment» mi ha segnato. Ho capito che molto spesso sottovalutiamo troppo i nostri cari e non gli diamo le attenzioni che si meritano
La frase «Ti amo 3000», è quanto mi ha colpito di più guardando il film «Avengers_ Endgame» e non servono altre descrizioni
Nella quarantena non sono mancati i grandi classici della cinematografia americana «Un Vodka Martini agitato, non mescolato» da 007
«Anch’io veleggio verso un porto... ma, per quanto mi sembri che esso cambi posto, finirò tuttavia col guarire, toccando la sponda» da Il viaggio in Italia, Goethe
«Questo profondo bisogno dell’uomo è il bisogno di superare l’isolamento, di evadere dalla prigione della propria solitudine» L’arte di amare, E.Fromm
«La gente ci ha sempre visti come due rivali, ma lui mi piaceva, era una delle poche persone che apprezzavo e resta l’unico che abbia invidiato», da Rush di Ron Howard
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Il personaggio
«Il mio tocco fra le idee e i negozi»
La designer Martina Frappi è ormai una milanese di adozione, ma da casa ha portato quel senso pratico che si respira in famiglia
«Sono figlia di imprenditori e ho usato il pragmatismo del mio dna» «A 19 anni, subito dopo la maturità, decido di partire. Direzione? Milano, la capitale della moda». Martina Frappi, 34 anni di Castiglion Fiorentino, traghettata soavemente dalla sua immemore passione, nonché talento, per la creatività e il business, decide di abbandonare la domestica atmosfera chianina per coronare il suo sogno specializzandosi, all’Istituto Marangoni, in Fashion styling. «Sin da piccola non mi interessavano quei banali giocattoli per bambini! Io volevo, solo e soltanto, foglio e matita per disegnare. Ma non mi accontentavo: dopo aver illustrato i vestiti che avevo in mente, oschestravo nella mia immaginazione un vero e proprio mercato in cui immaginavo addirittura di venderli. Ed ecco che mi divertivo a creare un autentico allestimento con tanto di barattoli di riso colorati ad ornare il mio banchino. Penso che sia stato allora che tutto è nato».
Effettivamente ancora oggi la nostra Martina fa questo: produce idee, le crea e le vende. Ma adesso sul serio. Già al secondo anno del suo
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soggiorno milanese, il suo profilo professionale non è passato inosservato: subito assunta quale mediatrice tra designer e produttori, ovvero tra chi sta fra l’idea e il fare. «Nella mia prima esperienza ero essenzialmente una spola tra stilisti e fabbriche; dovevo infatti comprendere la realizzabilità di certi progetti di determinati uffici e condurre, all’occorrenza, una ricerca sui materiali oppure proporre idee e modifiche». L’attività di consulenza della
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nostra Martina è proseguita, ma adesso seguendo il progetto a 360 gradi: dal suo concepimento alla suo effettivo sviluppo. Tuttavia la designer castiglionese non era ancora sazia: «L’idea di rimanere trincerata in azienda a disegnare non si confa al mio carattere: mi definisco una persona dinamica, che adora relazionarsi, che ama viaggiare e che vuole che ogni giorno sia diverso. Così ho registrato Jeni, il mio marchio di gioielli (e qui si vede l’aretinità, ndr.) che attualmente
vendo in boutique sia in Italia che all’estero. Questo marchio prende il nome dalla mia nonna materna che nel suo piccolo aveva un laboratorio in cui insegnava a cucire e a fare gli abiti, un sogno che ha sempre avuto nel cuore ma che mai, visti i tempi, ha avuto modo di concretizzare». In questo ulteriore passo ha certamente giocato un ruolo decisivo il suo background familiare: «Sono nata in una famiglia di imprenditori e di conseguenza, sono stata impregnata sin dalla
Il personaggio tenera età di una certa pragmaticità. Il negozio di abbigliamento di mia madre mi ha permesso anzitempo di immergermi sin da adolescente in questo fantastico mondo consentendomi di entrare a contatto sia con i vari showroom sia di imparare a rapportarmi con il cliente. Non dimentichiamoci che le pubbliche relazioni sono la chiave di volta della mia professione». Questo passaggio è stato accompagnato da un mutamento della forma mentis: da allora infatti ogni sua idea doveva essere ancor più
raffrontata con le logiche e con il funzionamento del mercato, altrimenti si sarebbe rivelata un fallimento.
Infine, siamo stati particolarmente colpiti dalla sacralità con cui la nostra interlocutrice raccontava l’importanza della componente del viaggio: «viaggiare per me è indispensabile, permette alla mia mente di volare. Innanzitutto è la mia prima fonte di ispirazione in quanto le varie peculiarità di ogni territorio e di ogni cultura mi offrono spunti costanti in termini vuoi
cromatici vuoi geometrici. Oltretutto, in termini strettamente economici, è il miglior modo per comprendere le esigenze di mercato, anzi dei mercati. Raramente un prodotto può essere concepito tale e quale per ogni paese ed esser prodotto in maniera standardizzata. Sono necessari i dovuti accorgimenti e le opportune declinazioni. Infine va
anche detto che, soltanto spostandosi si ha modo di allargare il proprio ventaglio di conoscenze (distributori,direttori commerciali…)». Insomma c’è poco da fare. Einstein ci disse: il talento è l’1%, il resto è duro lavoro. Chi ce lo può spiegare meglio se non la nostra ambiziosa Martina? Luca Amodio
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Castiglion F.no
L’impegno per l’economia locale
«Una nuova primavera»: le misure contro l’emergenza Coronavirus L’amministrazione comunale in concomitanza con la partenza della fase 2, al fine di dare sostengo e rilanciare l’economia locale, ha approvato e messo in opera con risorse proprie una serie di misure di sostegno immediato al tessuto economico e sociale della Città. Dopo le precedenti azioni di sospensione e rinvio dei tributi e dei servizi erogati dal Comune, «con questa prima manovra di rilancio denominata ‘Castiglion Fiorentino, una nuova primavera’ s’intende favorire il settore economico e produttivo affinché possa superare questo difficile momento e iniziare, così, a pianificare, anche attraverso investimenti, le azioni necessarie per affrontare i prossimi mesi» dichiara il vicesindaco con delega a Finanze e Tributi, Devis Milighetti (nella foto a lato con il sindaco Mario Agnelli). Oltre dieci i punti approvati, che vanno dalla rimodulazione della ztl per consentire una miglior gestione del take away (dell’asporto) da parte degli esercizi commerciali
all’attivazione dell’e-commerce www.botteghecastiglionesi.it; dal posticipo al 31 Luglio del 1 acconto Tari 2020 per consentire la relativa rimodulazione all’estensione facoltativa dei giorni e degli orari di apertura delle attività commerciali e artigianali per l’anno 2020 per proseguire, poi, con una riduzione immediata degli affitti di immobili di proprietà comunale locati ad attività commerciali o artigianali fino al 31/12/2020. Di maggior rilievo dal punto di vista economico, al via già dalla metà di questo mese di Maggio, l’attivazione sia
«Giovani vs Covid19»
Storie di impegno verso il prossimo
Sulla pagina facebook «Politiche giovanili Comune di Castiglion Fiorentino» è visibile il racconto dell’esperienza sul campo dei ragazzi impegnati a fronteggiare l’emergenza Coronavirus. L’iniziativa è della consigliera delegata, Beatrice Berti: «Nella speranza - afferma che in molti prendano ad esempio questi ragazzi, posso dire che il nostro futuro con loro, è in buone mani».
del contributo comunale in conto interessi per le attività economiche che hanno richiesto finanziamenti per emergenza Covid-19, che del buono denominato «nuovaprimaveracastiglionese», presente all’interno del portale e-commerce con il quale il Comune supporterà il commercio con un apposito, appunto, contributo. Già prevista anche una rimodulazione della Tosap (Tassa di Occupazione Suolo Pubblico) con agevolazioni e riduzioni per le attività economiche e commerciali, in attesa di comprendere l’attuazione di eventuali esenzioni previste nel prossimo Dpcm. «L’amministrazione ha ben chiaro le leve economiche su cui intervenire per dare sostegno al nostro territorio ma tali scelte dovranno obbligatoriamente avvenire a step, in attuazione dei vari decreti e atti che Governo e Regione emaneranno» dichiara il vice sindaco Milighetti. Dopo il contributo in conto interessi alle imprese del territorio di 40 mila euro in grado di soddisfare oltre 4 milioni di euro di richieste di finanziamento, l’amministrazione comunale rende nota l’ordinanza, emessa
a sostegno del tessuto produttivo locale, che dà facoltà alle attività inerenti ai servizi alla persona come acconciatori ed estetiste di restare aperti al pubblico, tutti i giorni della settimana (domenica e festivi compresi), dalle ore 7,00 alle ore 23,00 sempre nel rispetto del protocollo anti-contagio e delle linee guida adottate per tali tipi di attività dalle vigenti disposizioni nazionali e regionali. Il titolare dell’esercizio che
si avvale di tale facoltà ha l’obbligo di rendere noto al pubblico l’orario di effettiva apertura e chiusura, mediante l’esposizione di idoneo cartello leggibile dall’esterno. «Dopo questo lockdown l’amministrazione comunale è stata vicina ai piccoli e medi imprenditori, mettendo in campo obiettivi e strumenti per facilitare e sostenere la ripresa delle loro attività. E’ stato un periodo duro sia da un punto di vista economico che sanitario. La riapertura del 18 maggio di tutte le attività commerciali e pubblici esercizi deve essere considerata un punto di partenza e di sostegno per questa nuova e difficile fase; è per questo che l’amministrazione cerca di trovare a breve e medio termine azioni e strumenti strategici per questo nuovo inizio scegliendo anche di non inasprire le ordinanze regionali e nazionali» dichiara Francesca Sebastiani, assessore alle Attività Produttive.
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Cortona
La promozione al centro del rilancio
Meoni: «le strategie per sostenere il nostro comparto turistico» Quello del turismo è un settore che ha risentito pesantemente dell’emergenza sanitaria, i cui riflessi stanno avendo conseguenze notevoli sull’intera economia cortonese. Per il turismo, con tutto l’indotto che esso muove, l’emergenza Covid 19 ha comportato non solo un danno economico nell’immediato, ma il rischio di una corsa contro il tempo per capire in quale modo il comparto potrà risollevarsi. Il coronavirus si è abbattuto sulla città cortonese bloccando qualsiasi tipo di attività: alberghi, bed & breakfast, ristoranti, agriturismi, musei, manifestazioni, eventi con un effetto senza precedenti. «Quest’anno – afferma il sindaco Luciano Meoni – per la prima volta già da febbraio, Cortona aveva il tutto prenotato. Le strutture ricettive avevano ricevuto una lunga serie di adesioni dall’Italia e dall’estero e le prospettive stagionali sarebbero state su livelli di eccellenza. Poi l’arrivo della pandemia e il diffondersi del contagio, in ambito nazionale e internazionale, hanno interrotto tutto. Come se non bastasse – prosegue il sindaco - la fase due del settore turistico è ancora incerta perché poco chiare sono le regole che saranno imposte prima della riapertura delle strutture». «Per quanto ci riguarda – tiene a precisare Meoni cercheremo di fare la nostra parte cercando di sostenere tutte le aziende, in base alle disponibilità offerte dal bilancio comunale e con altre agevolazioni. Abbiamo intenzione, per esempio, e mi piace ricordalo, di incrementare il numero dei metri
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quadrati di suolo pubblico, senza altri costi, in favore di quegli esercizi che lavorano con i tavolini esterni al locale. Siamo consapevoli che la situazione è molto impegnativa ma, con il contributo di tutti gli operatori, riusciremo a superarla»
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Il sindaco Luciano Meoni e l’assessore alla cultura Francesco Attesti si stanno impegnando, già adesso, nella promozione di Cortona su tutto il territorio italiano. Da una prima analisi, infatti, è emerso che il turismo capace di
sostenere quest’anno la città etrusca sia in prevalenza nazionale, alla luce della situazione che l’emergenza sanitaria ha determinato negli scambi con i paesi stranieri. L’emergenza Covid-19, oltre a creare una situazione complessa dal punto di vista strettamente sanitario, ha avuto, dunque, pesanti ripercussioni anche sul piano economico, mettendo in difficoltà le varie attività produttive presenti sul territorio. Dopo un periodo di fatturato zero e d’incassi mancati, i titolari delle imprese stanno mettendo in campo il loro spirito imprenditoriale e la loro buona volontà per creare le condizioni della ripartenza. Una delle problematiche più avvertite in questa difficile congiuntura rimane il costo elevato degli affitti dei locali. I commercianti e gli artigiani, le cui attività hanno sede in fondi affittati, a causa dei mancati incassi di questo periodo, non sono in grado di fare fronte ai pagamenti delle quote di affitto ai proprietari dei fondi stessi. Meoni, rivolge, dunque, un invito ai possessori dei fondi, chiedendo loro di individuare una forma di accordo con gli affittuari. Meoni suggerisce di ridurre l’ammontare del canone da versare, o di permettere di rateizzare il suo pagamento. «Ricordo che la chiusura delle attività, oltre al danno economico che essa comporta – afferma il sindaco - determina anche un danno al decoro e all’immagine del territorio. In una fase particolare come quella che stiamo vivendo, è doveroso che ognuno faccia la propria parte».
Marciano
Uno speciale benvenuto per i bebè A tutti i neo genitori di quest’anno è in arrivo il «Pacco nascita» A tutti i neo genitori è in arrivo il «Pacco nascita», un’iniziativa dell’amministrazione comunale a cui hanno aderito numerose aziende. A Marciano è in arrivo uno «speciale benvenuto» a tutti coloro che hanno festeggiato il lieto evento. La nascita di un bambino è un momento di straordinaria importanza, per le famiglie, ma anche per tutta una comunità. Per questo il Comune di Marciano, su iniziativa dell’assessorato alle Politiche sociali, ha pensato di proporre qualcosa che potesse celebrare un momento così bello. L’iniziativa riguarda tutte le famiglie naturali, ma anche coloro che ricevono in adozione un bambino, senza distinzioni di sorta. Il «Pacco nascita» è un omaggio per tutti i neo genitori e sarà consegnato a tutti coloro che hanno avuto
figli quest’anno e alle famiglie che lo diventeranno nei prossimo mesi del 2020. «Il Pacco nascita – spiega l’assessore al Sociale Leonardo Magi (foto)– è un piccolo pensiero di ringraziamento da parte del sindaco e dell’amministrazione alle famiglie residenti del nostro comune e un segno di speranza di cui in
questo momento il nostro paese ha particolarmente bisogno per guardare con fiducia al futuro». Nel corredo sono presenti prodotti per la pulizia del bebè come saponi e salviette particolarmente utili nei primi giorni del nascituro, ma anche letture e giochi che possono essere utilizzate anche più
a lungo per il divertimento e la crescita del bambino. Allegato al pacco anche l’offerta di servizi dell’asilo nido di Cesa. «Vogliamo ringraziare anche le aziende che hanno collaborato come Aboca, la Libreria Giunti, la farmacia di Pozzo, lo scatolificio Santa Vittoria e Bianca Bennati che ha realizzato le decorazioni della confezione – ha dichiarato il sindaco Maria De Palma – speriamo che sia di buon auspicio per il nostro territorio in questo momento non facile».
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Lucignano
Scuola antisismica pronta a settembre
Lavori da 330 mila euro con fondi ministeriali. Partito il cantiere zioni armate, l’adeguamento del solaio ai carichi presenti, la demolizione e ricostruzione di alcune pareti e il consolidamento di altre attraverso la realizzazione di intonaci armati. L’edificio di fine anni ‘50 otterrà un rinforzo grazie a inserimento di acciaio, mentre nella parte più recente verranno Sono partiti in anticipo i lavori alla scuola materna di Pieve Vecchia. L’amministrazione comunale di Lucignano ha accelerato la partenza del cantiere vista l’impossibilità di concludere l’anno educativo a causa della pandemia. Lo scorso 8 maggio i lavori sono stati affidati, il tutto è stato possibile grazie all’acquisizione di un finanziamento del Ministero dell’Istruzione che ha portato nelle casse del comune oltre 330 mila euro,
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ovvero quanto necessario per l’opera in questione. «Grazie all’azione dell’assessorato ai Lavori pubblici e degli uffici comunali – spiega il sindaco Roberta Casini – abbiamo avuto accesso a questo finanziamento statale del bando ‘scuole antisismiche’, per noi la sicurezza dei nostri edifici pubblici è una priorità e questo risultato va apprezzato perché in questa fase di crisi darà un contributo anche alla nostra economia». «Si tratta di un intervento
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di adeguamento strutturale e antisismico della nostra scuola dell’infanzia – afferma l’assessore Juri Sicuranza – l’obiettivo è quello di avere l’edificio pronto a settembre, auspicando la possibilità di riaprire le scuole di ogni ordine e grado. Questo complesso otterrà una completa riqualificazione dal punto di vista strutturale, sia nella parte più datata che in quella più recente che risale alla fine degli anni ‘90». Il progetto prevede la realizzazione di sottofonda-
rinforzati i pilastri esistenti e ne saranno realizzati due nuovi, verranno rinforzati i nodi trave-pilastro e alcune porzioni di fondazione. Completano l’opera i nuovi infissi, la ricostruzione di tramezzature, con nuovi rivestimenti, intonaci e impianti.
Foiano
Insieme per sostenere il commercio
Dal portale e-commerce ai nuovi spazi di vendita in centro
Sono più di 20 i commercianti che hanno deciso di affacciarsi sul sito web «Botteghe di Foiano», l’iniziativa sostenuta dall’amministrazione comunale. L’idea è partita dagli stessi esercenti che attraverso i portavoce Fabio Reali e Marido Giannini (nella foto insieme all’assessore alle Attività produttive, Jacopo Franci), hanno espresso questa richiesta. L’amministrazione comunale ha anche presentato ai negozianti del centro il nuovo piano del
suolo pubblico, una novità che ha visto il ridisegno e l’ampliamento degli spazi all’aperto, una modalità che ha trovato il forte incoraggiamento grazie al Governo che ha garantito la compensazione della Tosap, ovvero il suolo pubblico gratis per il 2020. Le procedure di iscrizione al nuovo portale sono state attivate a fine aprile e ormai da circa un mese è possibile effettuare shopping online. Sono stati contattati tutti i negozianti del territorio e
chi ancora vuole aderire può farlo effettuando l’iscrizione che richiede solo qualche semplice passaggio, i propri prodotti possono essere venduti senza alcun onere o commissione, salvo quelle previste nel caso in cui si utilizzi un sistema di pagamento elettronico. Il sito può funzionare sia da semplice vetrina, ma anche
come piattaforma di vendita e quindi con la modalità dell’asporto (per i pubblici esercizi) o comunque della consegna a domicilio della merce o il ritiro in negozio. L’iniziativa è stata voluta dai rappresentanti dei commercianti Marido Giannini e Fabio Reali con la collaborazione di Stefano Scricciolo di Confcommercio nel periodo del lockdown, ma resta una piattaforma utile anche dopo le restrizioni. L’a m m i n i s t r a z i o ne comunale ha individuato la piattaforma consapevole che questo strumento non risolverà da solo i problemi che i commercianti hanno accumulato nel periodo della chiusura, il sito si trova all’indirizzo www. botteghedifoiano.it
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È online l’archivio delle memorie d
Cortona on the Move ha lanciato «The Covid19 Visual Project» una ba Teniamo a mente ciò che stiamo passando, coltiviamo la memoria e selezioniamo le informazioni più importanti, le immagini più rappresentative, i momenti che hanno contrassegnato la pandemia da Sars Cov2. È stato presentato il 9 maggio scorso in video conferenza da Cortona, ma con collegamenti con tutto il mondo, «The Covid-19 Visual Project», l’iniziativa di On the Move, l’associazione che da 10 anni organizza il festival nella città etrusca. Il sottotitolo del progetto è «A Time of Distance» e secondo gli ideatori «si propone di essere un archivio permanente in costante aggiornamento sulla pandemia da coronavirus e che, attraverso i linguaggi del visual narrative (foto, video, testi, suoni), ne documenta le conseguenze sulla vita di milioni persone nel mondo». Nel comunicato di presentazione troviamo anche la «data di conclusione» del progetto: «La piattaforma – scrive On the Move – continuerà ad essere aggiornata fino a che non sarà trovato un vaccino per il Covid-19». Una scommessa che potrebbe rendere perpetuo l’aggiornamento e la documentazione su questo temibile ospite, non è detto che infatti possa esistere un vaccino per il virus Sars Cov2, come non lo è stato ancora trovato per l’Hiv. Non è detto nemmeno però che questo Coronavirus mantenga o addirittura renda ancora più forte la sua letalità, molti sperano che il Sars Cov2 si trasformi in un «banale raffreddore come tanti altri simili virus». Per il momento invece nel mondo sono stati registrati 5,5 milioni di casi, 230 mila in Italia e poco più di 10 mila in Toscana. I morti, sempre mentre mandiamo in stampa questa rivista, sono circa 400mila nel pianeta, più di 32mila nel Paese e oltre mille nella nostra regione.
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Le foto in questa pagina, da qui sopra e poi in senso orario: Edoardo Delille, piazza Santa Croce Firenze, Alex Majoli (foto grande) Il sacerdote che benedice le bare di Bergamo, Harsha Vadlamani: la circonvallazione di Hyderabad, Mattia Crocetti con la condivisione di spazi di una coppia bolognese Gabriele Galimberti con l’immagine di una storica gastronomia torinese che si aggiorna con il delivery, quindi Luis Cobelo con un foto montaggio delle lenzuola alle finestre e Simon Norfolk con una Londra desolata.
della pandemia del nuovo millennio
anca dati visuale per documentare la vita ai tempi del virus SarsCov2
Visita il sito covid19visualproject.org
Ci troviamo in quel momento in cui non abbiamo ancora capito se la riduzione dei contagi, del numero di pazienti gravi e dei morti, sia merito della quarantena trascorsa oppure di un mutamento che ha reso meno letale il Sars Cov2. Nel frattempo i locali riaprono, la vita lentamente e qualche volta non proprio lentamente, riparte verso una nuova normalità fatta di mascherine e distanza personale. La paura è quella di poterci permettere solo qualche mese di pausa dalla pandemia e che tutto questo possa ripartire con una seconda ondata, perché non riusciamo a mantenere la distanza, oppure perché con il prossimo autunno il virus riprenderà forza. L’immagine che più di ogni altra racconta il dramma europeo della pandemia è la benedizione delle bare di Bergamo, una foto di Alex Majoli che racconta la frontiera più sanguinosa della guerra al Sars Cov2, quella dove sono arrivati i mezzi militari a portare via i caduti. Sempre dall’Italia, la desolata piazza Santa Croce a Firenze, normalmente affollata di turisti, nell’immagine di Edoardo Delille. Più in basso un altro insolito scenario, quello che ha immortalato a Londra Simon Norfolk. Siamo nel capitolo del «vuoto urbano» anche con Harsha Vadlamani con uno scatto dalla circonvallazione di Hyderabad, una città indiana che conta quasi 7 milioni di abitanti. Molto ricca la sezione del «lockdown» da dove peschiamo un’immagine di Mattia Crocetti, quella di Stefano e Laura, una coppia bolognese, oppure gli scatti dalla Spagna nel fotomontaggio di Luis Cobelo, dove si fa prendere aria alle lenzuola o ancora nella foto del castiglionese Gabriele Galimberti dove Ezio Ferrero della Gastronomia Ferrero di Torino si attrezza per il delivery.
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Inchiesta
E la chiamano Estate Ecco la bella stagione, ma senza tanti fronzoli. Eventi in tono minore e fondi al contagocce. Riaprono i musei, incognita turisti
Quali tipi di esperienze culturali sono possibili a distanza di sicurezza? Vedere una mostra di fotografia, assistere ad uno spettacolo teatrale all’aperto, passeggiare in un centro storico mentre vanno in scena performance diffuse, visitare un museo o un parco. Quella del 2020 sarà ricordata come la stagione più complessa per la sostenibilità delle politiche culturali. Ma qualcuno deve pur farle
«E la chiamano estate» o «Un’estate italiana», quando ci domandavamo come titolare questo numero della rivista ci sono tornate alla mente queste due canzoni del repertorio nostrano. Da Bruno Martino a Bennato & Nannini. Dal 1965 al 1990, da quando il Paese entrava nel boom economico alle «Notti magiche inseguendo un gol», di quel Mondiale di calcio giocato in Italia in cui le illusioni della Nazionale si infransero in una terribile semifinale. Curiosamente gli anni ‘90 coincidono anche con la conclusione di quella crescita economica che iniziò trent’anni prima, quando ancora
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la maggioranza della popolazione lavorava e il Pil aumentava, ma questa è un’altra storia. Arriviamo a commentare la prima estate, meglio definita come la stagione della pace o della tregua, dopo il conflitto globale contro il virus. Cosa si potrà fare in questa «stagione da dopoguerra» lo sapremo solo cammin facendo, nella speranza che il contagio si riduca ancora di più e che anche i flussi extra regionali o nazionali non creino focolai, altrimenti tutto è destinato a saltare. Le amministrazioni comunali, proprio mentre andiamo in stampa, stanno decidendo come impiegare le risorse disponibili
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a bilancio per gli eventi e gli spettacoli. È inevitabile che i capitoli di spesa si siano ridotti per fare largo alla possibilità di intervenire sul fronte sociale, ma è anche opportuno che i Comuni non dimentichino le politiche culturali e non trascurino anche le possibilità di svago che tradizionalmente si coniugano nella bella stagione. Sono legate ad esse anche le fortune delle attività commerciali che hanno tutto l’interesse affinché un territorio faccia ogni sforzo possibile per essere vivo e accogliente. In questo caso «la musica è diversa» e la «ascoltiamo» dalla nostra angolazione, abbiamo scelto il
brano anni ‘60 perché crediamo e speriamo che il turismo straniero non si scioglierà al sole. Ci sono molte persone che dall’estero hanno fatto qui la loro seconda casa e che muoiono dalla voglia di tornare per passare il periodo bello dell’anno. Tuttavia, questa non sarà la solita estate, mancheranno tante cose, la prima è la possibilità di partecipare ad uno di quei bagni di folla che caratterizzano i luoghi dello spettacolo. Lo scorso anno Jovanotti faceva esplodere le spiagge, quest’anno teniamo gli ombrelloni a distanza di sicurezza. Il 2019 alle nostre latitudini è stato anche l’ultimo anno
di alcuni festival che, nel bene o nel male, hanno caratterizzato questo territorio. Il Mix è stato dichiarato out ben prima della pandemia e Cortona non ha fatto in tempo a lanciare un festival di musica classica che è stata costretta dal virus a tirare i remi in barca. Se ne riparla il prossimo anno, intanto questa estate si rispolverano un paio di luoghi: il primo è il parterre dove sono in corso i lavori di riqualificazione, forse ad agosto, cioè a stagione quasi conclusa, si potrà utilizzare come palcoscenico all’aperto. È qui che il Comune di Cortona vuole realizzare incontri con autori e visioni di film, appuntamenti che però hanno una vocazione da intrattenimento per il popolo di zona e non tanto una eco di richiamo a lungo raggio. Anche l’opzione naturalistica con gli interventi sulla pineta di Sant’Egidio si configura come un iniziativa di promozione a filiera corta, altra cosa sono invece i «prodotti turistici omogenei» previsti dalla Regione Toscana, come i vari itinerari o cammini, ad esempio la via Francigena e la via Romeo Germanica che possono essere promossi attraverso risorse previste dalla Regione, mediante i canali dell’Ambito Turistico. Intanto sempre il Comune con l’Accademia Etrusca e il comitato tecnico del Maec riapre il museo e rilancia il parco archeologico del sodo. Come è stato affermato durante la conferenza stampa del 29 maggio, l’area si presta anche per spettacoli e attività extra-archeologiche. È in questo senso che abbiamo rispolverato una fotografia per la copertina di questo mese che ritrae il riuscito esperimento
del 2019, quando il Mix Festival portò a suonare al Sodo l’Orchestra Regionale della Toscana diretta da Daniele Giorgi con la fisarmonica di Giorgio Battiston. Quella «puntata zero» tornerà utile anche per questa estate, seppur con protagonisti diversi nel programma che è previsto a partire dal prossimo 15 giugno. La possibilità di fare eventi pubblici all’aperto, mantenendo le distanze – sempre che tutto fili liscio – tornerà infatti possibile a partire dalla metà di questo mese. Ottimismo per il ritorno di Cortona on the Move, la «premiata ditta» che organizza il festival da dieci anni nella città etrusca ha lanciato un progetto dedicato al Covid19. A questo esperimento abbiamo dedicato il paginone del giornale, l’iniziativa in questione oltre a campeggiare in home page sul principale sito di informazione italiano (Repubblica. it), è stata ricondivisa da tantissime organizzazioni e media internazionali. La rassegna «The Covid-19 Visual Project» è stata presentata ad inizio maggio in versione web, ma verrà declinata in mostra vera e propria nella prossima edizione di Cotm. Mentre andiamo in stampa non conosciamo ancora i dettagli ufficiali, ma è stato già anticipato che il festival di narrativa visuale – seppure in tono minore – tornerà a luglio e si terrà negli spazi di palazzo Capannelli e alla Fortezza del Girifalco. La situazione cortonese è molto complessa rispetto a quella di altri territori, il centro storico appende gran parte delle proprie economie all’afflusso dall’estero. Ben oltre la metà di chi soggiorna
FORMULA RIDOTTA Per Cortona on the Move sarà comunque un’edizione importante, perché si tratta della decima. Oltre a palazzo Capannelli (foto) le mostre saranno anche alla Fortezza del Girifalco. L’inizio del festival, senza eventi ed inaugurazioni, è previsto per metà luglio. Il tema sarà quello del Covid-19 Visual Project.
ARCHEOPALCO Sarà l’area del Sodo di Cortona, come già avvenuto lo scorso anno, ad ospitare alcune attività pubbliche e spettacoli all’aperto. Il Comune e l’Accademia Etrusca hanno fatto riferimento alla data del 15 giugno per la pubblicazione di un calendario.
VISITATORI A CORTO RAGGIO Per far funzionare le proprie attività fra i Comuni è partita la gara ad attrarre i «turisti di giornata». Castiglion Fiorentino punta a offrire un centro senza auto e a guadagnare il favore di chi predilige la «zingarata».
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Inchiesta nelle strutture cortonesi non è italiano e in questo scenario si annuncia un’estate di lacrime e sangue, anche perché nel frattempo – oltre alle storiche attività ricettive – si sono affacciati numerosi apprendisti del turismo da «new economy», quel genere di attività che vivono in simbiosi con le piattaforme online di prenotazione. Insomma se lo scorso anno le «fette della torta» si erano già ridotte di dimensione, nel 2020 la lancetta segna rosso perché la torta è diventatà un bignè. Cortona è ormai un centro storico pressoché mono tematico, la quasi totalità delle attività è rivolta a non residenti e le immagini che sono circolate a
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maggio, con molti locali sbarrati, sono impietose di come un luogo e il suo sistema economico si siano appiattiti sull’effimera certezza di poter campare in eterno sugli afflussi dall’estero. Forse la pandemia ci permetterà di capire se Cortona riuscirà a trovare una nuova dimensione, meno esposta ai flussi turistici e più rivolta alle proprie radici, peraltro antichissime. Fra i primi Comuni a preparare una bozza degli eventi d’estate c’è Castiglion Fiorentino che dopo aver annullato il «Maggio» ha saputo lanciare i messaggi più forti a livello mediatico. La trovata della torre del Cassero Tricolore, con le foto e il video che
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hanno realizzato tantissime condivisioni, ne è un esempio e adesso l’aver già messo in campo iniziative di sostegno alla propria economia, fanno di quel Comune colui che ha svolto nel modo più rapido il compito di ricollocarsi con un’immagine forte nel momento post pandemico. È partita l’iniziativa «car free» con un percorso di tavolini in centro storico appositamente studiato per i locali e la possibilità di sfruttare gli spazi all’aperto anche in luoghi come i giardini comunali. Castiglion Fiorentino ha saputo di fatto coniugare le esigenze del distanziamento con quelle dello svago, è stato il primo Comune a riaprire il museo, con la possibilità
di visitarlo ogni giorno su prenotazione oppure dal venerdì alla domenica nei consueti orari mattina e pomeriggio. Castiglion Fiorentino questa estate presenterà appuntamenti cinematografici, la previsione è quella di organizzare serate con film all’aperto, valorizzando alcuni scorci della cittadina. Il calendario punta al periodo fine agosto-settembre, l’ipotesi è quella di offrire proiezioni in più spazi, in modo da consentire la partecipazione al maggior numero di pubblico. Per il solito periodo la città del Cassero intende organizzare un maxi bazar dei libri usati, l’idea è quella di prevedere due giorni di fiera all’aperto in cui
si possono acquistare a prezzi simbolici volumi che altrimenti andrebbero al macero. Sul fronte degli eventi, il Comune sta lavorando anche al ritorno del Vintage Festival, ma qui l’organizzazione è più complessa e ancora non siamo in grado di anticipare la formula, né se sarà riproposto. Anche Lucignano ha dato le prime risposte ai propri operatori turistici con l’assegnazione di suolo pubblico, ma è da comprendere quali tipi di iniziative pubbliche saranno fatte questa estate, probabilmente ci si affiderà all’estro dei locali. Intanto il Comune ha riaperto il museo con una nuova gestione che prevede la possibilità di visite ogni giorno, festivi compresi, salvo il martedì. Poi ci sono eventi in cerca di autore, sta procedendo l’organizzazione del Festival delle Musiche di Officine della Cultura che vede come capofila il Comune di Monte San Savino e che anche quest’anno troverà la sua declinazione anche a Marciano con «Suoni dalla torre», la rassegna di musica antica che invece che nell’auditorium si svolgerà molto probabilmente in spazi all’aperto della cittadina della Valdichiana. Per quei giorni è prevista la mostra di strumenti musicali dall’antichità nella torre, che sarà riaperta ai visitatori, mentre le performance musicali si svolgeranno in maniera diffusa nel centro storico. Il Festival delle Musiche approderà molto probabilmente in altre piazze, come Civitella, Castiglion Fiorentino e a Foiano. Nel paese del Carnevale il Comune sta lavorando insieme ai locali del centro per organizzare serate di richiamo e
alternative per trascorrere insieme – anche se a distanza – le notti d’estate. Tutta da comprendere la sorte di una serie di eventi che nel corso degli ultimi anni sono riusciti a promuovere un certo coinvolgimento. A Cortona sono andate bene le edizioni recenti della «Jazz Night» e poi ci sono le «notti bianche» che si sono moltiplicate fra Camucia, Castiglion Fiorentino e altre località Altro patrimonio artistico lo offre Sosta Palmizi (in basso le foto di di due performance di «Secret Pieces» nel 2017 a Cortona), una delle residenze più importanti nel panorama della danza a livello nazionale. L’associazione diretta da Raffaella Giordano e Giorgio Rossi ha sede a Cortona ed ha già fissato alcuni appuntamenti fra Arezzo e Castiglione del Lago. «Nell’incertezza dettata dall’emergenza sanitaria per ciò che riguarda la ripresa dello spettacolo dal vivo – scrive Sosta Palmizi – stiamo predisponendo per l’estate 2020, la 6^ edizione della rassegna CinemaèDanza che dal 2014 propone sul territorio di Arezzo una selezione di film dedicati al movimento e alle espressioni del corpo. La regolamentazione relativa a teatri e cinema al momento sembrerebbe favorire un’attività da svolgere all’aperto, che nel caso del nostro territorio è anche aiutata dal fascino delle bellissime location a disposizione (come Rocca Cinema a Castiglion del Lago). Sono al vaglio per questa edizione, tutte le possibilità di location e collaborazione con enti e comuni, a partire da Arena Cinema Eden, Rocca Cinema di Castiglion del Lago e ci auguriamo anche al parterre di Cortona».
IN DIECI PER VOLTA AL MUSEO Nonostante le limitazioni dovute al distanziamento personale, questa estate ci sarà la possibilità di visitare i principali luoghi d’arte, tutti riaperti con le precauzioni del caso.
LO STAFF DI «OFFICINE» Insieme agli amministratori del Comune di Monte San Savino, ente capofila del festival che anche questa estate proporrà più date in vari paesi.
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Anniversari
Una storia d’amore e di commercio
I novant’anni del mitico negozio di Foiano della Chiana
C’è una coppia di innamorati all’inizio di questa storia e c’è un esempio di commercio e di lavoro che continua. «Castiglionesi 48 dal 1930» ha festeggiato 90 anni di attività, il sindaco di Foiano Francesco Sonnati, l’assessore alle Attività produttive Jacopo Franci e il delegato Confcommercio Stefano Scricciolo, hanno reso omaggio a Neda e Cristina che portano avanti questo storico negozio (foto grande). «Castiglionesi 48 dal 1930» ha deciso di festeggiare que-
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sto novantesimo compleanno con un’iniziativa che vuole andare incontro a tutti i clienti. Fino al 30 di giugno la merce sarà infatti in vendita con uno sconto del 20 per cento, ma riavvolgiamo il nastro. Tutto iniziò quando Vincenzo Elio Castiglionesi (foto in basso a destra) si innamorò di Annunziata Baini, per l’allora giovane carabiniere fu una passione talmente travolgente che decise di lasciare la divisa dell’Arma per poter sposare quella ragazza. I militari al tempo non potevano prendere moglie nel paese dove prestavano servizio, ma «sor Elio» aveva le idee chiare e decise di iniziare la sua nuova vita e la sua avventura di commerciante con lei a Foiano. Era il 5 maggio del 1930 quando per 32.900 lire Castiglionesi acquistò il Bazar 48 l’America dal signor Giardini (foto della cartolina in basso a sinistra). Purtroppo per Elio la vita militare non si interruppe
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perché venne richiamato per la campagna d’Albania durante la Seconda Guerra mondiale, ma qualche anno prima la coppia mise al mondo le due figlie Lidia e Neda. Durante il conflitto il locale venne danneggiato dai militari tedeschi in ritirata e pure saccheggiato, al suo ritorno dalla guerra Elio divenne un personaggio di grande popolarità, tanto da meritarsi una citazione nel Testamento di Re Giocondo, più avanti per lui è anche arrivata l’Aquila d’oro per i quarant’anni di attività dalla Fenacom-Confcommercio. Intanto la figlia Lidia va a vivere a Sinalunga, mentre Neda porta avanti l’attività anche dopo la scomparsa del «sor Elio», grazie all’aiuto del marito Angiolino, detto «Gingillino» ed oggi con la figlia Cristina. L’esempio dei «Castiglionesi» è quello di una leva di commercianti-lavoratori che pensano al bene della pro-
pria attività e del proprio paese, senza correre dietro ai guadagni facili, nonostante la crescita e la concorrenza aggressiva di altre mega strutture o dei giganti dell’e-commerce. Quello che va da Elio fino a Cristina, passando per tutti coloro che hanno animato questa attività, è un messaggio pieno di valore e di amore, perché acquistare nei negozi tradizionali dei centri storici rafforza ed è segno di appartenenza alla vita sociale e civile del paese.
Arte
Quando la cultura fa bene alla salute
Il Maec ha riaperto: ecco tutte le novità per visitare il museo
Dopo quasi tre mesi di chiusura, a seguito delle disposizioni governative per limitare gli effetti della pandemia, Cortona offre di nuovo ai suoi cittadini e ai visitatori italiani e stranieri alcuni dei suoi principali motivi di attrazione: il Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona ed il Parco archeologico. La riapertura, pur con alcune necessarie e doverose limitazioni, è avvenuta a partire da venerdi 29 maggio e per tutto il periodo del week-end di inizio giugno; le aperture seguiranno poi un calendario ridotto e limitato al solo fine settimana, fino a che la situazione sanitaria ed in genere le possibilità di spostamento delle persone non saranno maggiormente definite, così da dare indicazioni più precise. Tale è stata la decisione del Comitato Tecnico che gestisce il Museo e il Parco, supportato in tal senso dal Comune di Cortona e dall’Accademia Etrusca.
Grande aiuto e fattiva collaborazione è stata garantita in tutto ciò da AION Cultura che gestisce i servizi di accoglienza nelle due strutture. «Appare di grande importanza questa riproposizione, in quanto Cortona sta soffrendo, come in genere tutte le città turistiche, gli effetti del coronavirus ed in particolare le conseguenze di chiusure e blocco di movimenti - spiega il vice lucumone P a o l o Bruschetti certamente non si dovrà sottovalutare la grande attenzione necessaria per la sicurezza del personale e dei visitatori, ma con i protocolli che sono stati attuati, le visite e gli accessi potranno avvenire nella massima sicurezza, dovendo peraltro contare sulla fattiva collabo-
razione di tutti coloro che accederanno al museo e al parco». I fruitori delle strutture potranno godere di un Museo in parte rinnovato, grazie ai lavori che erano stati avviati nella seconda parte del 2019 e che nel frattempo sono stati completati; il Parco sarà accessibile nella sua più completa accezione di luogo in cui l’ammirazione di monumenti archeologici di straordinario valore si associa alla possibilità di camminare in una natura incontaminata e in spazi finalmente aperti e senza problemi di distanziamenti fisici. Nel Museo sono illustrate le precauzioni anti contagio, è preferibile la prenotazione on-line, ma è possibile anche l’accesso diretto; tuttavia il numero dei visitatori
presenti contemporaneamente è limitato, ma questo è un sacrificio accettabile, in considerazione della maggiore attenzione che si può così riservare ai capolavori che il museo presenta; non è ancora possibile effettuare visite guidate o al bookshop, ma si auspica che anche queste limitazioni siano solo temporanee. Verrà presentato nelle prossime settimane un calendario di iniziative che il Comitato Tecnico intende proporre sia al Museo che soprattutto al Parco, specialmente in considerazione che la stagione estiva invita maggiormente a soffermarsi all’aperto. «In ogni caso – afferma Bruschetti - le proposte «virtuali» che sono state offerte in questi mesi di chiusura ne danno certezza – chi entra in Museo e chi accede al Parco potrà vedere situazioni sempre nuove ed originali, osservare i capolavori con un’ottica anche diversa dal solito».
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Lo studio
Una ricerca per l’ambiente e il lavoro
Dodici mesi di confronto fra persone esposte e non all’impianto
C’è una nuova ricerca riguardo l’impatto dell’impianto di San Zeno, i risultati dello studio sono stati presentati lo scorso 29 maggio durante la videoconferenza sul tema Cibo, ambiente, rifiuti, che trae spunto dalla recente pubblicazione del libro di Fabrizio Diolaiuti, dal titolo «Intervista: cibo,
dalla piattaforma web Arezzo Crowd Tv ed erano presenti il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli e il presidente di Aisa Impianti Giacomo Cherici (foto a sinistra) che hanno richiesto questa indagine. Durante l’incontro è stato presentato il monitoraggio biologico effettuato su soggetti esposti e non esposti alla lavorazione dei rifiuti, curato dal professor Clini. Lo studio ha avuto una durata di 12 mesi e si è basato sul oltre 6 mila report.
spreco, rifiuti». Dopo l’intervento del conosciuto giornalista e scrittore sono intervenuti il professor Claudio Clini (foto a destra), Direttore generale della Fondazione HBT, già docente presso la seconda Università di Napoli e l’Università di Roma Tor Vergata e il professor Giorgio Prantera, Coordinatore del Corso di Dottorato in Genetica e Biologia Cellulare dell’Università della Tuscia. Il meeting è stato ospitato
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Sono stati presi in esame i dipendenti di Aisa Impianti che operano nella centrale di recupero e lavorazione dei rifiuti di San Zeno, tutti si sono sottoposti volontariamente agli screening, dall’altra parte un campione di persone che invece non vive, né lavora nei pressi della struttura e che quindi può definirsi «non esposto». Scopo della ricerca è quello di valutare le condizioni di salute dei dipendenti, attraverso l’esame di tutta una serie di parametri sensibili.
In particolare i lavoratori Aisa Impianti sono stati sottoposti ad uno screening basato su analisi del sangue e delle urine. Riguardo la parte ematologica sono stati effettuati degli interventi per isolare dna ed rna al fine di ricercare la presenza dell’attivazione di determinati geni e sulla consistenza di questo fenomeno. Il professore Clini ha fatto riferimento a St13, un gene che viene attivato in processi ossidativi. Sulle urine le analisi hanno riguardato la presenza di metalli pesanti, l’esame dei parametri rilevati ha portato ad un esito in cui i dipendenti Aisa Impianti, ovvero gli «esposti», riportano livelli del tutto simili se non inferiori rispetto ai «non esposti». Il dato è stato commentato favorevolmente dal sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli, che ha ribadito le caratteristiche strategiche di San Zeno
nella filiera della lavorazione e recupero dei rifiuti, oltre che dal presidente di Aisa Impianti Giacomo Cherici che ha ricordato come molto spesso invece siano gli impianti a finire nel mirino di certo ambientalismo e non il traffico di tir che trasportano dall’Italia in Europa o altrove tonnellate di rifiuti quotidianamente. Un traffico che comporta l’emissione di quantitativi di inquinanti ben superiori.
Servizi
Un fondo speciale per gli utenti deboli
Nuove Acque: agevolazioni, posticipo bollette e ripartono i cantieri Anche il gestore idrico aretino è stato in prima linea durante la pandemia. Fra i servizi essenziali da garantire ai cittadini c’è quello della funzionalità dell’acquedotto. Per questa ragione abbiamo rivolto alcune domande a l l ’a m m i n i s t r a t r i c e delegata di Nuove Acque spa, Francesca Menabuoni (foto). Quali iniziative ha messo in campo Nuove Acque per venire incontro alle fasce più deboli della popolazione nel periodo della pandemia? «Nuove Acque ha introdotto da subito alcune agevolazioni per gli utenti, come la possibilità di richiedere rateizzazioni delle bollette e posticipo di 30 giorni del pagamento per quelle in scadenza. Consapevoli delle difficoltà nella distribuzione postale e nella consegna da parte dei corrieri nelle settimane del lockdown, abbiamo eliminato gli interessi di mora per le bollette arrivate in ritardo.
A fine aprile abbiamo rinnovato le agevolazioni tariffarie per le utenze socialmente deboli e per le famiglie numerose. Considerata la particolare situazione, il Cda ha adottato una misura straordinaria costituendo con risorse proprie un fondo di 150mila euro a
disposizione dei Comuni». Quali accorgimenti sono stati adottati per la sicurezza dei tecnici? «Anche durante la fase di lockdown, Nuove Acque ha garantito il servizio di pronto intervento h24 e la conduzione degli impianti e reti, attività necessarie a garanti-
re acqua potabile nelle nostre case e la depurazione dei reflui. Durante gli interventi ordinari e straordinari, i tecnici si sono mossi sempre utilizzando i DPI compatibili con i presidi di sicurezza lavorativa già adottati dal nostro personale, evitando contatti diretti e sempre rispettando la distanza interpersonale. Gli impiegati hanno lavorato in modalità smart working». Quali tipi di attività sono state sospese e quali riprenderanno o sono già riprese nella fase 2? «Dopo aver chiuso le agenzie territoriali per evitare assembramenti, già nei primi giorni dell’emergenza abbiamo rinforzato il call center e i servizi online. Da poco abbiamo riaperto le agenzie di Arezzo e Sinalunga ma solo su prenotazione e in modalità tale da garantire la presenza di un utente per volta. Da qualche giorno abbiamo riaperto tutti i cantieri per i lavori previsti dal piano di investimenti».
COVID-19: IL NOSTRO DISTRETTO SANITARIO È IL PRIMO IN TOSCANA A OTTENERE IL RISULTATO
La Valdichiana ha azzerato i contagi
I numeri: 45 casi su 52 mila abitanti. Quattro persone decedute Lo scorso 29 maggio è avvenuta l’ultima guarigione e da allora i cinque comuni che fanno parte del distretto sanitario hanno visto azzerarsi i casi positivi di Covid19. Il distretto della Valdichiana Aretina chiude, si spera definitivamente, la situazione con questi dati di contagio: 20 casi a Cortona, 16 a Castiglion Fiorentino, 4 a Foiano, 3 a Lucignano e 2 a Marciano. Quattro le persone decedute per il Covid 19, si tratta di due donne di Castiglion Fiorentino e Cortona e di due uomini, i primi che risultarono contagiati a Foiano. Era il 7 marzo quando è circolata la notizia di un 60enne
e alcuni giorni dopo di un 77enne, amico del primo malato. Pochi giorni prima a Foiano era avvenuto il bagno di folla del Testamento di Re Giocondo. Ma non sono solo queste le persone che ci hanno salutato durante la pandemia, ci sono infatti altri decessi dovuti alla riduzione dei servizi sanitari. Impossibile fare cifre certe, ma è altrettanto vero che tante persone cardiopatiche o oncologiche non hanno potuto trovare le stesse risposte che avrebbero trovato in un sistema sanitario nel normale regime di funzionamento.
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Fisco
Come funziona il superbonus del 110% Nuove detrazioni per riqualificazioni energetiche e antisismiche
È incrementata al 110% l’aliquota della detrazione spettante per interventi di riqualificazione energetica, riduzione del rischio sismico, installazione di impianti fotovoltaici e installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici. Le misure sono contenute nel cd. «decreto rilancio» e comprendono le spese sostenute dal primo luglio a tutto il 2021. La detrazione vale interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali di un edificio (almeno il 25%) sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti
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centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, ma anche gli interventi sugli edifici unifamiliari. L’aliquota del 110% si applica anche a tutti gli altri interventi di riqualificazione energetica come ad esempio, l’installazione di pannelli o schermature solari, a condizione che siano eseguiti congiuntamente ad almeno uno degli interventi sopraelencati. Esistono vari limiti di spesa per la detrazione in funzione dell’intervento da eseguire. Stesse scadenze anche per gli interventi antisismici e per l’installazione di impianti solari fotovoltaici
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connessi alla rete elettrica su edifici, oltre che per l’installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici. I soggetti che sostengono, negli anni 2020 e 2021, spese per determinati interventi possono optare, in luogo dell’utilizzo diretto della detrazione, alternativamente per lo sconto in fattura o per la cessione della detrazione . Fra le tipologie di interventi agevolati c’è la possibilità di cedere la detrazione fiscale o di optare per lo sconto sul corrispettivo riguarda gli interventi di recupero del patrimonio edilizio effettuati su tutte le parti comuni degli edifici residenziali di
manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia; effettuati sulle singole unità immobiliari residenziali di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia; riqualificazione energetica; adozione di misure antisismiche; recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti, ivi inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna; installazione di impianti solari fotovoltaici e installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici. Stefano Capaccioli
Solidarietà
«Garantire il servizio Scudo» Calcit Valdichiana: appello alla Asl e ai Comuni La forzata interruzione Progetto Scudo è stato il primo punto in discussione del cda Calcit Valdichiana, un servizio garantito per 15 anni è naturale che lasci tra la popolazione preoccupazioni e dubbi anche per il futuro. «Con rammarico dobbiamo dire che le nostre raccomandazioni alla Asl e amministrazioni locali sembrano cadere nel vuoto anche se il presidente della Conferenza dei sindaci Luciano Meoni, ha promesso che le criticità da noi segnalate verranno portate all’attenzione dei vertici Asl in un prossimo incontro della conferenza dei sindaci», spiega il presidente del Calcit Valdichiana, Giovanni Castellani (foto). Tra le conseguenze più evidenti c’è quella per cui a pagare le deficienze della sanità pubblica non sono stati solo i malati di Coronavirus ma in modo più evidente
proprio i malati di tumore a causa dell’interruzione di esami e talvolta anche per la mancanza di un posto letto di terapia intensiva. Una serie di criticità che hanno aggravato il malato sia nel fisico ma anche nel morale. In particolare la Valdichiana dopo la chiusura dell’hospice di Foiano per far posto a pazienti dal Valdarno ha visto dirottare i malati su Nottola e Arezzo facendo mancare quel rapporto con i propri cari necessario nei momenti di difficoltà. «Si è convenuto di chiedere quanto prima il ripristino del servizio a Foiano ma in futuro anche la possibilità di aprire alcuni letti al Santa Margherita - afferma Castellani - Come Calcit non abbiamo la pretesa di sostituire le strutture amministrative politiche o imprenditoriali del territorio ma vorremmo lavorare insieme per trovare fondi
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affinché l’Ospedale Santa Margherita venga dotato di nuove apparecchiature per la prevenzione e l’individuazione del tumore, in particolare la diagnostica per immagini, la mammografia, e un centro oncologico secondo gli standard di oggi». Durante il periodo di pandemia è stata rinnovata la convenzione per la Borsa di studio triennale (ultimo anno scadenza 31 Marzo 2021) con la psicologa oncologa Lucia Pitti che ha fatto pervenire un report molto dettagliato sul lavoro svolto fino ad oggi. Si evince dal numero dei pazienti e dagli incontri avuti, che i tempi sono maturi per una presenza fissa del professionista non scartando l’ipotesi di aumentare le ore di presenza e l’estensione del servizio, se necessario, anche alla famiglia.
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VENERDÌ 19 GIUGNO 18:00 Lectures - dott. Marcello Caremani – La “Spagnola” ciclo “Celebri pandemie del passato: cause, contenimento, conseguenze”
SABATO 6 GIUGNO 15:00 Guests – Damiano e Margherita Tercon (Mia sorella mi rompe le balle – una normale storia di autismo)
MARTEDÌ 23 GIUGNO 15:00 Storie Buone Come il Pane – Venghino, signori! Venghino! 17:00 Men/Go Cult – Ospite di livello nazionale
LUNEDÌ 8 GIUGNO 18:00 Hive Mind – Intimità – con ospiti a cura di Urban Creativity Lab
MERCOLEDÌ 24 GIUGNO 18:00 Crowd Festival [Young Stars] – Gloria Carovana (protagonista serie Netflix Luna Nera)
MARTEDÌ 9 GIUGNO 15:00 Storie Buone Come il Pane – La scelta del Principe Starbonus per bambini da 4 anni in su MERCOLEDÌ 10 GIUGNO 18:00 Crowd Festival [Young Stars] – Giulio Corso e Federica de Benedictis (Il Paradiso delle Signore) GIOVEDÌ 11 GIUGNO 17:00 Men/Go Music Talk /Arezzo Che Spacca Presenta - EFIX [band] 19:00 Men/Go Music Talk - Giorgio Poi in collaborazione con Rolling Stone VENERDÌ 12 GIUGNO 18:00 Lectures – dott. Andrea Rinnovati – La peste del Decameron ciclo “Celebri pandemie del passato: cause, contenimento, conseguenze” SABATO 13 GIUGNO 15:00 Crowd Festival [Do It Yourself] – Paco Mengozzi: come si fa inventa un festival musicale? MARTEDÌ 16 GIUGNO 15:00 Chef Shady Food Experience – Crocchiona (polpetta patate e finocchiona) MERCOLEDÌ 17 GIUGNO 18:00 Crowd Festival [Incontri Letterari] – Andrea Berneschi, autore di sword and sorcery GIOVEDÌ 18 GIUGNO 17:00 Men/Go Music Talk /Arezzo Che Spacca Presenta – Band locale 19:00 Men/Go Music Talk – Artista di livello nazionale in collaborazione con Rolling Stone
GIOVEDÌ 25 GIUGNO 17:00 Men/Go Music Talk /Arezzo Che Spacca Presenta – Artista locale 19:00 Men/Go Music Talk – Artista di livello nazionale in collaborazione con Rolling Stone VENERDÌ 26 GIUGNO 18:00 Lectures – prof. Giulio Firpo – La peste “antonina” nell’Impero romano ciclo “Celebri pandemie del passato: cause, contenimento, conseguenze” SABATO 27 GIUGNO 15:00 Crowd Festival [Do It Yourself] – Virginia Forlani: produrre cultura, teatro, grandi eventi (da Bob Wilson a Peter Greenaway ad Achille Bonito Oliva) LUNEDÌ 29 GIUGNO 18:00 Hive Mind –Lavoro MARTEDÌ 30 GIUGNO 15:00 Chef Shady Food Experience – Polpette di melanzane alla Parmigiana 17:00 Men/Go Cult – Ospite di livello nazionale MERCOLEDÌ 1 LUGLIO 18:00 Crowd Festival [Incontri Letterari] – Lucrezia Lombardo, autrice di poesia, saggistica e narrativa GIOVEDÌ 2 LUGLIO 17:00 Men/Go Music Talk /Arezzo Che Spacca Presenta – Artista locale 19:00 Men/Go Music Talk – Artista di livello nazionale in collaborazione con Rolling Stone VENERDÌ 3 LUGLIO 18:00 Lectures – dott. Andrea Rinnovati – La peste dei Promessi Sposi ciclo “Celebri pandemie del passato: cause, contenimento, conseguenze”