Il Mensile della Valdichiana 50-22 - La ripresa a singhiozzo

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La ripresa a singhiozzo


Segnalazioni per inviarci le segnalazioni:

redazione@sr71.it

a cura di Francesca Scartoni

Fare del paese un Un parco per i cani punto di ritrovo

Abito a Foiano e mi piacerebbe poter tornare a vivere il paese come accadeva in passato quando, fuori dalle tantissime iniziative organizzate da comune e proloco, una passeggiata nel centro diventava occasione di incontro tra amici

Un arredo d'arte

A Castiglion Fiorentino, c'è un percorso chiamato "il Sentiero della Salute". Insieme ad un gruppo di artisti pensavamo che sarebbe veramente bello se questo luogo venisse arricchito con "un arredo d'arte". L'idea sarebbe quella di associare le installazioni per l'esercizio fisico ad alcune sculture e anche una bacheca con delle poesie.

Ci vorrebbe un oratorio

Sarebbe una bellissima cosa se Cortona avesse un oratorio, perché non c'è mai stato; un posto dove i bambini e ragazzi si possano incontrare, giocare e fare i compiti, guarda la tv o film, ascoltare musica e dipingere, sarebbe un sogno!

Care lettrici e cari lettori, siamo ad un punto di svolta, questo è l’ultimo numero de «Il Mensile della Valdichiana». Arrivati alla 50esima uscita, preso atto dell’incremento dei costi tipografici e in particolare del prezzo della carta, il nostro periodico gratuito saluta il pubblico. Vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questa pubblicazione, dalle istituzioni agli sponsor, dai collaboratori agli edicolanti che hanno garantito la diffusione sul territorio. Sono stati cinque anni intensi, anche quando sembrava impossibile, anche durante i mesi più

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difficili della pandemia, siamo arrivati ai nostri lettori. Quello che non è mai mancato è l’impegno e la voglia di fare informazione e di essere una piccola scuola di giornalismo. Vogliamo continuare ad esserlo, ma al momento il supporto cartaceo non è più sostenibile, i costi sono aumentati dell’80%. E' un passo necessario per evitare che questi oneri impediscano di fare quegli investimenti che ci hanno garantito, sul fronte social e web, la capacità di essere sempre innovativi. Siamo la prima testata giornalistica locale che ha puntato

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Abito a Marciano da 5 anni. Da 4 anni ha fatto ingresso nella nostra famiglia un bellissimo Labrador che avrebbe bisogno di un parco agility dove poter correre in sicurezza e libertà. Sarebbe bello se Marciano si arricchisse di un parco per i nostri amici a quattro zampe.

Concerti e corsi di musica

Sarebbe bello se a Cortona, si realizzassero iniziative musicali, come concerti e lezioni di musica per bambini in età prescolare, ossia da zero fino ai 6 anni. È comprovato che l'avvicinamento alla musica permette la socializzazione, facilita la parola, aumenta la concentrazione e la memoria; tutti strumenti utili per la crescita che andrebbero stimolati fin dalla nascita. su Instagram e Facebook, stiamo sfruttando tutte le potenzialità che la piattaforma Meta mette a disposizione dei produttori di contenuti. È un addio alla carta? Noi ci auguriamo di no, speriamo che in un prossimo futuro le condizioni tornino ad offrire un terreno praticabile. Per il momento ci prendiamo una pausa con l’obiettivo di continuare a sfruttare le opportunità di diffusione delle notizie offerte dai social network. Su queste piattaforme, in pochi anni, puntando quasi esclusivamente sulla Valdichiana, abbiamo raggiunto un numero di follower superiore a quello

di testate storiche a vocazione provinciale. Si tratta di un dato che tutti possono verificare «social alla mano». Siamo la prima testata giornalistica locale che ha puntato su Instagram e Facebook. Abbiamo una redazione giovanissima: in tanti hanno inviato i loro curriculum per entrare a farne parte, la squadra di aspiranti giornalisti continua a crescere. Come cresce ancora la voglia di essere con voi, care amiche e cari amici di Sr71 vie di comunicazione, sempre al passo con i tempi. Luca Amodio - direttore Massimo Pucci - fondatore


Cultura

Tre mesi dedicati a Pietro da Cortona

«Del Barocco Ingegno», dal 18 giugno la mostra al Maec Fra le sale del MAEC – Sala del Biscione, Galleria dei Globi, Sala Medicea e Sala del Tempietto – il percorso propone preziosi studi autografi di Pietro Berrettini da Cortona, del quale sono presenti anche modelli tridimensionali di tre capolavori: la chiesa dei SS. Luca e Martina nel Foro Romano, il progetto del palazzo Chigi nella piazza Colonna a Roma, il progetto per la Reggia del Louvre per il Re di Francia Luigi XIV. Arricchiscono il percorso numerosi disegni di architettura barocca studiati per l’occasione da diverse Università italiane e dai maggiori specialisti del settore, e numerosi inediti progettuali di apparati effimeri ideati per celebrazioni religiose e granducali. Gli studiosi che si sono cimentati nelle analisi di questi disegni si sono anche interrogati sul lungo percorso che essi hanno seguito, dagli atelier degli artisti, come testimonianze interlocutorie di complessi lavori progettuali, fino all’attuale raccolta, passando evidentemente per un collezionismo secolare ed erudito tutto ancora da ricostruire. La mostra, a cura di Sebastiano Roberto (Università di Siena) con la collaborazione di Mario Bevilacqua (Università di Firenze) e Massimo Moretti (Sapienza Università di Roma), è promossa dall’Accademia Etrusca di Cortona d’intesa con il Centro di Studi sulla Cultura e l’Immagine di Roma e la collaborazione scientifica del’Istituto Centrale per la Grafica. Si avvale inoltre del Patrocinio del Comune di Cortona

e dell’Accademia Etrusca, ed è sostenuta da Banca Popolare di Cortona ed MB Elettronica, Del Brenna Jewelry, con la partnership tecnica di Hotel San Michele. La raccolta di disegni della collezione Gnerucci, di elevata qualità grafica e ricchezza documentaria, oltre al riconoscimento dei citati studi autografi di Pietro da Cortona, ha permesso di intraprendere uno studio scientifico e organico sulla presenza di raffinate botteghe di scalpellini e architetti attivi nel Seicento a Cortona e nel suo territorio più prossimo, informati sulle emergenti novità romane e fiorentine dell’epoca. Ricostruzioni alle quali si aggiungono piccole ma preziose testimonianze riconducibili all’ingegno di architetti granducali operanti sia a Firenze che a Roma. Le opere provengono da: MAEC, Biblioteca del Comune di Cortona e dell’Accademia Etrusca, Galleria degli Uffizi di

Firenze, Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi di Firenze, Biblioteca Marucelliana di Firenze, Accademia Nazionale di San Luca, Centro di Studi sulla Cultura e l’Immagine di Roma - Sapienza Università di Roma. “Ospite d’onore” della mostra è il dipinto proveniente dalla Galleria degli Uffizi di Firenze: il celebre Autoritratto di Pietro da Cortona. Realizzato tra il 1664 e il 1665 per desiderio di Leopoldo de’ Medici, il dipinto mostra il grande artista al culmine della sua straordinaria carriera, esprimendo nel volto la fermezza d’animo e lo spirito del suo ingegno, attraverso lo sguardo vivace rivolto all’osservatore. Le sezioni. Le botteghe architettoniche cortonesi dei Radi e dei Berrettini, che ebbero diffusione nel territorio cortonese e nell’area circostante realizzando le più importanti opere di aggiornamento “linguistico” e rappresentativo degli edifici religiosi.

La chiesa di S. Francesco a Cortona e la vicenda della realizzazione del prezioso reliquiario della Croce Santa, iniziata nel primo Cinquecento, nell’ambito della cultura artistica raffaellesca, e conclusasi negli anni Trenta del Seicento con la progettazione della monumentale “macchina” architettonica dell’altare maggiore, a opera di Bernardino Radi. Gli esordi di Pietro da Cortona disegnatore di architetture e figure dall’Antico, dopo il suo trasferimento nella Roma pontificia, con due straordinari rilievi di studio condotti dal vero sulla Colonna Traiana, qui per la prima volta ed eccezionalmente mostrati al pubblico. Per la prima volta in mostra a Cortona il cosiddetto “Codice Berrettini” conservato nella Biblioteca Marucelliana di Firenze, ovvero la raccolta di rilievi e di schizzi progettuali di Filippo Berrettini. Non mancano gli studi progettuali, i modelli dei progetti e delle realizzazioni architettoniche, le raffinate adesioni della cultura cortonese al linguaggio barocco. Cortona centro nazionale e internazionale di promozione culturale. Tra la fine del Seicento e la prima metà del Settecento Cortona vede la nascita dell’Accademia Etrusca e l’emergere di personaggi, intellettuali e architetti, fra cui Alessandro Galilei e Marcus Tuscher, i quali daranno un grande contributo all’aggiornamento architettonico della città, documentato da alcuni disegni presentati nella Mostra.

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L’intervista

Voglio raccontare il Medio Oriente I libri «scomodi» della giornalista aretina Sara Lucaroni. Il sogno di tornare là dove c'è stata la svolta professionale e di vita

«Ero l'unica giornalista italiana nel Kurdistan iracheno» “Nei periodi di crisi la mafia si muove cercando di investire il più possibile. Dopo il primo lockdown in una Firenze stremata dal covid, e dal conseguente azzeramento del turismo, molte attività in difficoltà hanno ricevuto chiamate per richieste di cessioni dell’attività, di quote societarie. Lo fanno semplicemente tramite intermediari come commercialisti o studi legali, oppure anche direttamente: il contatto arriva da fondi finanziari o società. Dietro, spesso non si sa chi c’è e di chi sono i soldi. E’ la “zona grigia” che impegna di più Guardia di Finanza e Direzione Investigativa Antimafia: metodi leciti per operazioni che lecite fino in fondo non lo sono perché nascondono operazioni di riciclaggio. Anche nei momenti di crisi, chi ha sempre soldi e liquidità, sono le mafie e queste fanno affari. Mi spiega Sara Lucaroni, giornalista aretina, saziando una mia curiosità riguardo un suo articolo per l’Espresso dove scriveva di infiltrazioni mafio-

se in Toscana. Lucaroni, ha firmato reportage e inchieste per L’Espresso, Avvenire, Speciale TG1, SkyTG24. Ha lavorato come inviata per il programma “Fuori Onda” su La7 ed “M” di Michele Santoro, in onda su Rai e ha anche realizzato alcuni reportage in Iraq e Afghanistan. Sara, tutto è iniziato un po’ di anni fa facendo la cronista presso varie emittenti della zona, sia nella valdichiana aretina sia ad Arezzo: cosa ti ha insegnamento il giornalismo locale? Come spesso si dice mi ha insegnato a “stare sulla strada”, citando Papa Francesco “consumate la suola delle scarpe”. Insomma “stare sul pezzo”, cercare e approfondire la

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notizia, relazionarsi, coltivare le fonti, insomma: vivere fuori dalla redazione che è un po’ l’anima del giornalismo. Ma ricordiamoci anche l’altro lato della professione: un giornalista deve studiare tanto e sempre, a partire dalla conoscenza dei suoi doveri deontologici. E com’è arrivato il salto di qualità? Secondo te c’è una differenza qualitativa tra testate locali e testate nazionali? Secondo me il giornalismo è una questione di metodo: conta saper fare bene il proprio lavoro, non conta se ti occupi di notizie locali o inchieste. Cambia magari la difficoltà, ma il metodo è quello. Comunque nel 2011 sono arrivata a Tv2000 a Roma - pensa

che si trattava di una sostituzione estiva! - e lì ho iniziato a lavorare per un Tg nazionale e a realizzare i primi servizi sulle primavere arabe, ad esempio sulle proteste di piazza Tharir in Egitto. Finita l’esperienza la passione per gli esteri è rimasta: ho preso un volo per Malta a inizio 2014 per incontrare i profughi siriani rimasti sull’isola dopo i terribili naufragi di fine 2013. Non lavoro più in tv, il contratto era scaduto. Ho aperto un nuovo capitolo della mia vita professionale. E’ allora che ho realizzato il mio primo reportage a Malta, con una macchina fotografica prestata da un mio caro amico che mi incoraggiava tanto. Da lì a poco si sarebbe intensificata la mia collaborazione con Avvenire, per il quale di fatto ho iniziato occupandomi soprattutto di flussi migratori. E dopo sono arrivati i reportage in medio oriente Il 2014 è stato l’anno di svolta per me. Dopo Malta, a settembre, mi arriva la chiamata dal kurdistan iracheno di un combattente della minoranza yazida, una popolazione curdofona che vive nel Sinjar, tra Siria ed Iraq a nord. Era la popolazione rapita e decimata dallo Stato Islamico che aveva occupato quei territori, e questo combattente mi chiede aiuto, dicendomi che “i bambini non hanno nemmeno le scarpe”. Ho iniziato quindi a scrivere pezzi quasi quotidia-


L’intervista ni per Avvenire su quello scenario di guerra: sì, una svolta, non solo per la mia professione ma anche per la mia vita, è stato intenso sotto il profilo personale e professionale. Poi, quando ci sono state le condizioni di sicurezza sono partita e ho raggiunto i combattenti. Era il 2015 e da lì ho firmato reportage per Avvenire, L’Espresso e Sky Tg24. Ero l’unica giornalista italiana presente in quel momento nell’area. Nel Sinjar sono tornata anche negli anni successivi per raccontare l’evolversi del genocidio della minoranza Yazida, intrecciatosi con alcune delle fasi più cruente della guerra siriana e il fenomeno dell’espansione dell’Isis. E arriviamo a parlare del tuo altro filone di interesse, il giornalismo investigativo: nel 2021 è uscito “il buio sotto la divisa”, dove affronti le morti misteriose tra le forze dell’ordine, specie i suicidi. Direi che è un libro che ha smosso un po’ le acque Non si parla volentieri di questo tema: sia perché il suicidio è un argomento tabù sia perché si parla di

forze dell’ordine che sono, tra virgolette, dei sistemi chiusi, nel senso che è difficile capire certe dinamiche se non si vivono in prima persona: pensiamo alle regole dell’ordinamento militare, le pressioni a cui sono sottoposti, il carico psicologico. I numeri delle morti sono inquietanti e tante questioni meritavano di essere approfondite; pensavo questo fosse solo un libro di nicchia e invece è finito sulla libreria di molti e ti dirò di più: in tanti via mail o attraverso i social mi hanno inviato per mesi segnalazioni di situazioni controverse vissute in prima persona.

Il ritorno del fascismo è forse tra i grandi leitmotiv della storia italiana, in molti, anche intellettuali di spessore, paventano questo rischio. Nel tuo ultimo libro, “Sempre lui, perché Mussolini non muore mai” hai deciso di affrontare questo tema spinoso, qual è la tua tesi? A mio avviso non c’è il pericolo di ritorno del fascismo, come invece suppongono storici che ho intervistato nel mio libro come Luciano Canfora. Penso tuttavia che ci sia il riproporsi di forme e “atteggiamenti” fascisti nella società, comunque pericolosi: pensiamo

all’attacco squadrista alla sede della CGIL o al proselitismo e le azioni violente anti-sistema di certi movimenti che si definiscono neo-ascisti. Ma per “fascismo” di ritorno io intendo violenza, rifiuto della società multiculturale, sovranismo, omofobia, rifiuto della giustizia sociale. Inoltre, quando si parla di fascismo dovremmo fare attenzione con questa etichetta: è stato un fenomeno tutto italiano, con la sua storia e con le sue caratteristiche, e dunque non sono troppo d'accordo quando si applica a fenomeni, diciamo, non “occidentali” o quando si affibbia l’aggettivo “nazista” alla Russia che attacca l’Ucraina.

Ci sono tante forme di dittature, nazionalismi, autocrazie, dovute talvolta ad una “crisi” dei valori democratici. Ad esempio, tornando alla Siria, il regime di Assad viene talvolta definito “fascista” ma io sono più incline a definirlo tale nei metodi e non nella dimensione puramente politica. La Siria, come la Turchia o la Russia, hanno storie “geopolitiche” peculiari. Quali sono i tuoi prossimi progetti? Per adesso mi occupo di inchieste italiane. E poi chissà, se ci fosse la possibilità di tornare in Medio Oriente… Luca Amodio

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Lucignano

Una passeggiata fra gusto e bellezza C'è un menù da leccarsi i baffi a «Camminmangiando» “Camminmangiando”, è una passeggiata enogastronomica organizzata a Lucignano dall’Associazione Pro-Loco con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale e Strada del vino terre di Arezzo. L’appuntamento è per domenica 19 giugno, quando dai Giardini Pubblici partiranno i gruppi di partecipanti I partecipanti si dirigeranno quindi verso Poggiospinoso, splendida tappa inserita in una radura tra boschi di querce e di lecci, con una vista sulla intera Valdichiana da un lato e sui primi contrafforti dei colli senesi. Qui sarà possibile gustare crostini misti e salumi di Lucignano, una sorta di primo assaggio di incontri ravvicinati con le meraviglie della cucina e del vino locale. La

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tappa

successiva

ci

giungendo proprio davanti alla cinquecentesca chiesa realizzata su disegno di Giorgio Vasari. Nello spazio antistante il santuario ci sarà un altro momento conviviale con pietanze.

condurrà a Belvedere, un posto la cui denominazione spiega da sola la felice posizione strategica per visioni mozzafiato su territori ricchi di fascino. Poiché il percorso sarà risultato particolarmente impegnativo, si renderà opportuno provvedere ad un pronto reintegro fisiologico a base di carboidrati: quindi con la pasta al sugo della nonna. Ci troveremo all’interno di una zona boschiva di

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assoluto pregio ovvero al Santuario della Madonna della Querce. Qui è prevista infatti la degustazione di una grigliata ai sapori della Chianina. Un vero autentico trionfo di una specialità che ha fatto di questa terra il suo luogo privilegiato. Dopo un tratto relativamente lungo in mezzo ad un paesaggio che esalta la bellezza di questi luoghi, si arriva quasi in cima alla collina lucignanese

La passeggiata termina alle Fortezze Medicee, ove assaporando cantucci e vinsanto potremo gustare la vista forse più suggestiva sul centro storico lucignanese. Qui, accompagnati dalle emozioni di un viaggio alla scoperta di valori e tradizioni si concluderò questa esperienza che parla non solo alle gambe e allo stomaco dei partecipanti, ma lascia a tutti il vago sapore di un magico viaggio nei luoghi del cuore. Per info, costi e prenotazioni rivolgersi alla Proloco di Lucignano: 0575837723 o prolocolucignano@alice.it


Marciano

Qui non ci sono rincari della Tari

Il Comune spiega l'azione per evitare aumenti, la tariffa scende C’è una mosca bianca nel panorama dei rincari della Tari, secondo i dati dell’assemblea di Ato dello scorso maggio, il Comune di Marciano è l’unico che anziché aumentare i costi li riduce. Una circostanza unica, in un panorama di amministrazioni locali che registrano incrementi fino al 5%, il municipio di piazza Fanfulla fa segnare un -3,39% che in termini assoluti equivale ad una diminuzione di 24.255 euro. Si tratta della differenza fra il Pef (piano economico finanziario) del 2021 con quello di quest’anno, ovvero 713.926 - 689.702 mila euro. Il Pef è il documento che riporta i costi che ciascun Comune deve rifondere al gestore dei rifiuti Sei Toscana ed è un tassello fondamentale per il calcolo

della Tari. La tariffa viene praticata alle famiglie e alle imprese nel territorio comunale, ciascun Comune poi decide le aliquote sulla base delle tipologie degli immobili e sul numero di abitanti, per le imprese l’aliquota può essere differente da una categoria merceologica ad un’altra. Al Comune spetta l’onere

della riscossione del tributo che nei fatti transita verso il gestore. Il Comune di Marciano è l’unico in provincia di Arezzo a non incrementare il costo dei servizi ambientali, nel grossetano e nel senese invece c’è una situazione differente e molte amministrazioni sono riuscite a contenere le cifre.

«Il risparmio sulla Tari è avvenuto grazie ad un’attenta opera di ottimizzazione dei costi, mantenendo tutti i servizi - dichiara l’assessore al Bilancio, Monica Cardini - per questo occorre apprezzare il lavoro degli uffici. La nostra situazione è del tutto peculiare, da alcuni anni stiamo affrontando un’operazione di risanamento che ci preclude alcune possibilità. Tuttavia, grazie ai fondi accantonati nel 'fondone Covid' riusciremo ad alleggerire ulteriormente la Tari per le famiglie e le imprese. Grazie ad uno stanziamento di 37mila euro effettureremo un intervento di sconto a pioggia per abbattere gli importi, sia per le utenze domestiche, sia per quelle non domestiche».

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Foiano

I giorni più emozionanti dell'anno Il Carnevale e una scia di eventi: torna la Biennale di pittura Ci sono voluti due anni di attesa, ma finalmente il borgo del carnevale più antico d’Italia, quello di Foiano della Chiana (Ar), dal 5 al 19 giugno potrà celebrare la sua 483esima edizione che sarà ricordata come quella della ripartenza e della festa delle centinaia di persone che animano da decenni questa antica tradizione che si tramanda di padre in figlio e che a causa della pandemia aveva subito un forzato stop. Appuntamento quindi al 5 giugno, giorno della prima uscita dei carri allegorici. Alle ore ore 10.00 l’apertura dei cantieri e la presentazione al pubblico per la prima volta dei quattro giganti di cartapesta. Alle ore 16.00 al via la prima sfilata dei carri nelle strade centro storico. Si riparte poi il sabato 11 giugno quando il carnevale si

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Intanto, sabato 28 maggio ha preso il via la Biennale di Pittura. I risultati finali del concorso verranno decretati domenica 19 giugno alle ore 10,30. Al termine sarà realizzato anche un catalogo, con l’elenco di tutti i partecipanti e le immagini delle opere. trasforma nella versione estiva, con sfilate dei carri in notturna, dj set con la collaborazione di “dj for children”, schiuma party, flash mob e divertimento fino a tarda notte. Domenica 12 giugno poi la terza sfilata di carnevale, con il raduno di Harley Davidson, grandissima scoriandolata e disco music. Domenica

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19 giugno, quarta e ultima sfilata dei carri, raduno moto e auto d’epoca, rievocazione storica del carnevale rinascimentale con la collaborazione d e l l ’A s s . Scannagallo, chiusura della 482° edizione con la tradizionale rificolonata e la lettura del testamento di Re Giocondo che annuncia anche il verdetto finale.

Sono due gli eventi collaterali: nella Sala Carbonaia di via Solferino 7 è allestita la mostra personale “Carnevale delle anime” di Marco Cipolli (foto); all’ingresso della Galleria Comunale “Furio del Furia” è di scena un omaggio a Mario Tozzi (1895/1979) in collaborazione con l’Archivio Mario Tozzi. Entrambe le esposizioni sono curate da Marco Botti. Sabato 11, domenica 12, sabato 18 e domenica 19 giugno, sono previste visite speciali dell’Archivio Mario Tozzi, guidate dal suo curatore Roberto Tiezzi.


Cortona

Una festa in nome della Costituzione La Giornata della Legalità, i progetti delle scuole cortonesi Un teatro pieno di giovani per celebrare la Giornata della Legalità, nel 30esimo anniversario della strage di Capaci i protagonisti a Cortona sono stati gli studenti del progetto dedicato alla Costituzione a fumetti. «Studenti, legalità e Costituzione» è un’iniziativa dell’Amministrazione comunale a cui hanno partecipato tutti gli istituti scolastici cortonesi con circa 600 giovani dalle scuole elementari alle superiori. Ad aprire la giornata è stato l’intervento del sindaco Luciano Meoni che ha ricordato la figura dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino a cui è stato dedicato un minuto di silenzio. L’assessore all’Istruzione Silvia Spensierati ha illustrato il progetto dedicato alla Costituzione e ha ringraziato tutti gli studenti e i docenti per

blica Sergio Mattarella dagli alunni dell’istituto comprensivo Cortona 2.

aver aderito con passione alle ore di lezione e alla realizzazione degli elaborati finali. Nel corso della mattinata sono intervenuti Alfonso Celotto, professore ordinario di Diritto costituzionale all’Università Roma 3; Anton Giulio Lana, avvocato specializzato in diritti umani; Anna Maria Meo, quale direttore generale del Teatro Regio di Parma sul tema della cultura nella

Costituzione e Raffaello Sestini, magistrato del Consiglio di Stato che insieme al professor Celotto ha curato il volume «Viaggio a fumetti nella Costituzione». È stata questa la guida che ha accompagnato i bambini e i ragazzi cortonesi alla scoperta della nostra Carta Fondamentale. Fra i momenti più emozionanti c’è stato quello della lettura delle lettere inviate al presidente della Repub-

È stata la segreteria del Quirinale a complimentarsi telefonicamente con il sindaco Meoni per questa iniziativa. Il presidente Mattarella ha voluto trasmettere il proprio apprezzamento per le parole contro la guerra utilizzate dagli alunni e per un’iniziativa che ha nel proprio dna la promozione dei valori della Costituzione. Primi sul podio gli studenti della 1C della media di Montecchio, la classe ha voluto documentare la l'iniziativa di pulitura dai rifiuti svolta fra Santa Margherita e la Fortezza del Girifalco. Seconda piazza per la 2C del Liceo Artistico, terso posto per la 1B della scuola media di Camucia.

Sinergia fra i nuovi festival e i commercianti Nume e Kilowatt incontrano i rappresentanti di Confesercenti e Confcommercio Nume e Kilowatt incontrano i rappresentanti dei commercianti a Cortona. Su iniziativa dell’Amministrazione comunale i due nuovi festival dell’estate cortonese hanno avviato un rapporto di collaborazione con Confcommercio e Confesercenti. Sono stati il sindaco di Cortona Luciano Meoni e l’assessore alla Cultura Francesco Attesti a invitare i direttori artistici dei due nuovi eventi (Luca Ricci e il direttore organizzativo Alessandro Marini per Kilowatt e Natalie Dentini per Nume Academy & Festival) insieme a Carlo Umberto Salvicchi

e Lucio Gori che rappresentano i commercianti. Durante l’incontro si è parlato delle ricadute economiche dei festival sul territorio e delle possibili collaborazioni. Sono già centinaia le prenotazioni dei posti letto nelle strutture ricettive che sono state attivate grazie all’arrivo di queste rassegne culturali.

Nume Academy & Festival, dal 6 al 12 giugno presenta un’agenda di concerti con nomi della classica mondiale, oltre ad essere un appuntamento di alta formazione musicale che prevede esibizioni dal vivo di giovani musicisti. Basti pensare che di circa 250 candidature, poco più di 20 sono state selezionate.

Kilowatt Festival sarà a Cortona dal 20 al 24 luglio (dopo la prima parte a Sansepolcro) e sarà contrassegnato da oltre 30 spettacoli fra danza, arti multidisciplinari, circo contemporaneo e musica nel «dopo festival», oltre a una tre giorni di convegno che porterà a Sant’Agostino alcuni dei più importanti organizzatori di festival culturali europei. Kilowatt ha già stabilito collaborazioni operative a Cortona con l’associazione Cautha e con il Consiglio dei Terzieri per lo sviluppo di parti del festival e di ulteriori progetti.

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Castiglion F.no

«Investiamo anche sul personale»

Franceschini commenta il progetto della Asl con il Pnrr sore alla Sanità, Stefania Franceschini, che afferma “accogliamo con favore ciò che la Conferenza Integrata dei Sindaci aveva condiviso con la Direzione Generale e del Distretto Valdichiana dell’Azienda Sanitaria, per quanto riguarda la nostra Casa della Salute.

All’indomani dell’annuncio della Asl Toscana Sud Est circa la nascita all’interno dell’attuale “Casa della Salute”, prima struttura aperta in Toscana, della “Casa della Comunità HUB” arrivano le dichiarazioni dell’asses-

Era stata, infatti, prospettata e prevista la sua trasformazione e riqualificazione, grazie ai fondi del PNRR, in ‘Casa della Comunità HUB’. Denominazione, questa, data dal PNRR alle nuove strutture o a quelle già esistenti ma ammodernate per rispettarne i requisiti, che sono destinate a diventare lo strumento attraverso cui coordinare tutti i servizi sanitari ed anche socio-sanitari offerti sul territorio, e ad implementarli.

Ecco proprio su questo aspetto, e cioè su quello dell’implementazione dei servizi offerti, merita porre una particolare attenzione. Infatti se agli investimenti strutturali non si accompagnano investimenti anche dal punto di vista del personale necessario a far si che il progetto possa dare i suoi frutti e le risposte che si aspetta la popolazione, rischiamo di avere un bel ‘contenitore’ al quale però non si accompagna

un altrettanto buono funzionante ‘contenuto’.

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Auspichiamo pertanto che parallelamente o conseguentemente agli interventi di cui si parla si focalizzi l’attenzione anche sulla formazione e sul potenziamento del personale necessario a far sì che queste nuove strutture siano davvero di supporto al cittadino per la loro ‘vicinanza’ e per la loro ‘immediata risposta”.

Nuovo canale per informazione e promozione Anche su Youtube le notizie e i video dal Comume, ecco come iscriversi Il Comune di Castiglion Fiorentino approda anche su YouTube con un canale istituzionale dedicato alla comunicazione con i cittadini. Sono molteplici i canali d’informazione messi in campo dall’amministrazione comunale castiglionese, in un’ottica di informazione costante e puntuale dei propri cittadini: si va dai comunicati stampa giornalieri inviati ai mezzi di comunicazione al canale Telegram, dal gruppo Whatsapp alle pagine social, Fb e Instagram. Per l’esattezza, esisteva già il canale YouTube “Consiglio Comunale Castiglion Fiorentino”,

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utilizzato per trasmettere la diretta streaming dell’assise comunale ed ora si aggiunge questa nuova ed ulteriore possibilità: il canale “Città di Castiglion Fiorentino”, un vero e proprio racconto di quanto avviene in terra castiglionese attraverso le immagini e la narrazione dei protagonisti. Una sorta di archivio virtuale delle principali iniziative ed eventi, ma

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anche delle notizie più utili e di rilievo che riguardano e interessano la cittadinanza. “Invitiamo i nostri concittadini ad iscriversi al canale “Città di Castiglion Fiorentino” – dichiara il sindaco Mario Agnelli – “è uno strumento digitale accessibile a tutti, è gratuito e immediato. E consente di rimanere costantemente informati e aggiornati su quanto accade nel nostro territorio”.

Per iscriversi, è semplicissimo: basta cercare nella barra YouTube il canale “Città di Castiglion Fiorentino” https://www. yo ut ub e.com/chann e l/ UC-dY8oZtaMNGAORv8l6zHnQ, cliccare sul comando “Iscriviti” e selezionare la campanella che compare vicina al pulsante per l’iscrizione, per ricevere in tempo reale tutte le notifiche ogniqualvolta verrà pubblicato un nuovo video.


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inserto de il Mensile della Valdichiana

Il comunicato dell’Ente Palio di Castiglion Fiorentino L’attrice, conduttrice, Anna Falci sarà la madrina del Palio dei Rioni Città di Castiglion Fiorentino. Lo ha annunciato il sindaco, nonché presidente dell’Ente Palio, Mario Agnelli durante la presentazione ufficiale della manifestazione tenutasi sabato 28 maggio al Teatro Spina. “Voglio ringraziare tutti i membri delle 5 commissioni dell’Ente Palio, Palio, Folklore, Sport, Drappo e Comunicazione, per aver lavorato in


RIONE CASSERO

Un solo grido: «Che la battaglia cominci» Sembra incredibile poter parlare nuovamente di rione, di Palio, di eventi in programma. Sembra incredibile, e invece il Cassero è in piena corsa verso la terza domenica di giugno. Il gruppo si sta concentrando sulla gara dei musici e sbandieratori, il rione intero serra i ranghi in vista della Festa Medievale Biancazzurra, i ragazzi del circolo mettono a punto l’organizzazione delle serate della settimana pre-palio…è di nuovo vita rionale! Frenesia, allegria, disorientamento, sono questi i sentimenti più vivi nei Casserini che si avvicinano al Palio 2022, finalmente si torna stare insieme, ad organizzare, a correre come matti, perché alla fine il tempo non basta mai, e le cose da sistemare sembrano infinite. E’ stato difficile poter programmare il riavvio delle attività nella situazione di completa incertezza che si parava davanti, per questo il Cassero ha cercato di ripartire dal fondamento della sua realtà: l’aggregazione. Il rione è tornato a fare socialità, a mettere insieme le persone, a farle condividere esperienze semplici - come una cena in compagnia ma che negli ultimi tempi erano mancate come l’aria. Si torna quindi a vivere di rione, si torna a vivere di Palio. Il Palio è certamente il coronamento di un anno di lavoro, e i Casserini puntano a riportare il Cencio sotto la Torre, perché dopo due anni di digiuno dalla Corsa, capirete, la fame è tanta. A questo punto la palla passa in mano al nuovo consiglio direttivo, guidato dal presidente Michele Falomi e dal capitano Mirko Baroncini, i giorni corrono e la Terza domenica di giugno si avvicina, finalmente.

speciale Palio dei Rioni

Presidente: Michele Falomi (nella foto a lato) Vicepresidenti: Vanessa Menci e Federico Milighetti Segretario: Carlo Nocentini Cassiere: Brilli Roberta, Daniele Gadani Capitano: Mirko Baroncini (foto in basso) Commissione Palio: Luca Paglicci, Francesco Filippi, Daniele Gadani Sede rionale e museo: Francesca Rinaldi Danilo Serafini Beni mobili e immobili: Gabriele Casucci, Alessandro Menci Tesseramento soci: Palombi Christian Giovani: Nello Gallorini Gruppo Storico Musici e Sbandieratori: Francesca Rinaldi Responsabile Uscite: Danilo Serafini Corteggio storico: Francesca Rinaldi Comunicazione e pubbliche relazioni: Irene Mennini Gruppo femminile: Brilli Roberta

Il territorio è la parte alta del centro storico e la zona compresa tra le località Foce e Mammi fino alla Val di Chio. Il motto è «Turris magna est». Al Rione appartengono le antiche casate dei Bartoli, Chiari, Dragomanni, Lombardi, Paglicci e Tizzi. Vittorie: 14 Ultimo successo 2019


PORTA ROMANA

Cresce la voglia di vincere: priorità ai giovani

Quando il Mensile della Valdichiana ci ha chiesto un intervento siamo andati a rileggere cosa avevamo scritto nel 2019. Così, per mera curiosità. “I giovani ci danno la spinta per credere in questo percorso di crescita: il fine è quello di ridare vitalità e centralità a Porta Romana, intesa non solo come ‘ente’ ma anche e soprattutto come quartiere”. Così avevamo scritto. Il percorso subì poi una violenta frenata. E non per colpa del Palio che manca ormai, ahinoi, da sei anni; anche se l’astinenza si fa sentire, anche se qualcuno – nel lungo periodo di letargo – ha avuto il tremendo pensiero che saremmo stati costretti a ripartire da zero. Il consiglio direttivo presieduto da Francesco Buccelletti, in carica dal 2015, ha chiesto all’assemblea dei rionali (e ottenuto) il prolungamento del mandato di un solo anno, e si presenta al Palio 2022 con la stessa squadra e la stessa “cattiveria agonistica” di tre anni fa. Sebbene sia diventata una formula retorica un po’ abusata negli ultimi mesi, a Porta Romana crediamo con orgoglio che la volontà di tenere in piedi alcune attività durante la pandemia, seppur simboliche e seppur limitate, sia stato un segnale forte e disinteressato della nostra appartenenza al vessillo giallorosso sì, ma anche al nostro territorio. Abbiamo aggiornato lo statuto e realizzato il restyling allo stemma; abbiamo lavorato con i più piccoli, fra campus estivi e battesimi della sella; abbiamo riscoperto i tesori della nostra natura, fra eventi sportivi, camminate e momenti conviviali come la inedita e molto partecipata Cena Agreste di metà maggio. E crediamo che avvicinarsi a piccoli passi alla grande festa del Palio, mai così atteso e agognato, sia il più buon profumo di primavera che potessimo provare. Adesso, davvero, è venuta l’ora di cogliere i frutti.

Presidente: Francesco Buccelletti (foto a lato) Vicepresidente: Luca Trippi Capitano: Stefano Meacci (foto in basso) Tesoriere: Maurizio Bertocci Segreteria: Luisa Meacci e Sabina Fabianelli Pubbliche Relazioni: Diletta Sguerri Logistica: Tommaso Brognara Associazione Il Lupercale: Jacopo Barbagli Folklore: Lucia Casagni (coll. Bonanni, Pancini e Turchi) Magazzino: Barbara Sadotti e Marco Redi Sede: Alex Fabiani Cucina: Giacomo Bennati e Ciro Sannino Consiglieri senza carica: Luca Borghesi; Margherita Turchi; Dario Pancini Tesseramento: Maurizio Bertocci Stalla: Nicola Tanganelli Chiarine: Valentina Bertocci Tamburini: Jacopo Barbagli Sbandieratori: Gennaro De Angelis Il Rione comprende la parte sud-occidentale della città, oltre alla zona di centro storico adiacente alla porta. Ne fanno parte anche le frazioni di Montecchio Vesponi, Castroncello, Brolio, La Nave, Pozzo Nuovo, Pievuccia e Santa Lucia. Le antiche casate sono: Lambardi di Tuori, Castelli, Portagioia e Nocci. Vittorie: 13 Ultimo successo 2016

IL NUOVO POSTO dove

FARE LA SPESA speciale Palio dei Rioni


Inchiesta

PORTA FIORENTINA

Il cuore del terziere batte forte Priore: Federico Golini (foto a sinistra) Vicario: Giacomo Turchi Capitano: Simone Divulsi (Foto in basso) Cancelliere: Simone Baldi Provveditore: Martina Serboli Camerlengo: Gianluca Bucchioni Economo: Emanuele Materazzi Consiglieri: Federico Golini , Alessandro Ferravante, Emanuele Materazzi, Francesca Fierli, Andrea Asta, Giacomo Turchi, Gianluca Bucchioni, Lorenzo Fabianelli, Loris Fanelli, Nicolas Concettoni, Rossano Gallorini, Loris Menci, Filippo Fabianelli, Martina Serboli, Simone Baldi. STALLA Alessandro Nucci e Mirko Pancioni (responsabili stalla & barbareschi), Lisa Lucani, Dennis Rosini, Luca Gemini e Fabio Cirelli barbareschi Mangini: Stefano Lucani, Nicolas Concettoni, Rossano Gallorini, Matteo Giommoni

Il Terziere si estende dalla porta verso le aree urbane di nord ovest, includendo alcune frazioni e piccoli centri fino a Cozzano e Manciano. Le antiche casate sono: Acquisti, Onesti e Paglicci Reattelli

Quest’anno come non mai vogliamo goderci ogni singolo momento. Vogliamo affrontare tutte le manifestazioni prima del Palio con la massima serenità dove il divertimento deve essere il chiodo fisso di tutti noi. Dai tornei di calcio a 5, passando dalla gara musici e sbandieratori fino ad arrivare alla terza di giugno, prenderemo tutto quello che di buono verrà con la consapevolezza che anche nei momenti di fermo obbligato, abbiamo lavorato al meglio per farci trovare pronti e preparati in tutti i campi. Che cominci il periodo più bello dell’anno tornando ad assaporare tutte quelle emozioni che la vita rionale sa regalare, ne avevamo troppo bisogno, divertiamoci !

Vittorie: 14 Ultimo successo 2018

...segue dalla copertina tutto questo periodo per la realizzazione dell’evento” ha poi aggiunto il sindaco Agnelli in apertura dell’incontro che ha visto la presenza, tra gli altri, del mossiere Andrea Calamassi e del magistrato, Dino Cirelli, oltre che tutto l’organigramma dell’Ente Palio. Durante la conferenza sono state elencate sia tutte le fasi che porteranno alla settimana più calorosa e colorata della città che alcune novità nell’organizzazione. Si va dal rinnovo del protocollo sul decoro che vieta l’uso del vetro “alla partecipazione diretta del comune nell’allestimento della pista” ha sostenuto Agnelli. “Molto contento e onorato di essere a Castiglion Fiorentino” - ha detto Calamassi che ha aggiunto “mi auguro che sia un Palio combattuto perché vuol dire che c’è passione”.

Il programma:

Gara Musici e Sbandieratori

sabato 11 giugno ore 21 - piazza del Municipio

Finale torneo calcio a 5

lunedì 13 giugno ore 21,45 - Pala Meoni

Prove

venerdì 17 giugno ore 18 sabato 18 giugno ore 17 piazza Garibaldi

Paliotto

sabato 18 giugno

ore 18 - piazza Garibaldi

Palio

domenica 19 giugno ore 10 benedizione - chiesa Rivaio ore 15,30 corteo storico ore 19 corsa del Palio - piazza Garibaldi

speciale Palio dei Rioni


Economia

«Una crescita solida e prudente»

Banca Popolare di Cortona: 900mila euro di utili. Ok al bilancio

L’Assemblea dei Soci della Banca Popolare di Cortona, ad oggi la più antica banca popolare italiana, ha approvato domenica 22 maggio il bilancio dell’esercizio 2021, con un utile netto di euro 904.567 in aumento rispetto allo scorso anno del 11,41%. «Quest’anno afferma il Presidente Giulio Burbi - abbiamo deciso di tornare in presenza per dare un piccolo segnale di normalità ai nostri Soci e Clienti. Anche nell’ultimo esercizio, la Banca ha proseguito il suo percorso di solida e prudente crescita, confermando buoni risultati in tutti i principali indicatori economici e patrimoniali, compreso il numero dei Soci, cresciuto nell’anno di altre 30 unità al netto delle uscite. A questi, che continuano a supportare lo sviluppo di questa

nostra Banca fondata nel 1881, va un dividendo di euro 0,30 ad azione». «L’esercizio 2021 - sottolinea il Direttore Roberto Calzini - si è chiuso con una crescita del prodotto bancario complessivo (la somma di impieghi e raccolta totale) del 7,15%, Gli impieghi netti per cassa alla clientela crescono del 4,27%. La raccolta diretta da clientela registra un progresso del 6,25%, mentre per la raccolta indiretta il progresso è del 16,07%. Sul fronte reddituale, il margine di interesse registra un incremento del 5,62% e le commissioni nette del 8,68%, mentre l’aggregato dei costi operativi registra una diminuzione del 1,03%, in virtù principalmente di minori accantonamenti ai fondi rischi e oneri. Il rapporto tra i costi

operativi e il margine di intermediazione subisce un aumento passando dal 72,11% al 73,93%. Sul fronte della solidità patrimoniale, il tasso di copertura dei crediti deteriorati si mantiene sempre su buoni livelli, pure a seguito di operazioni di cartolarizzazione e di write-off contabile di crediti verso la clientela effettuate nel corso dell’anno, passando dal 46,52% al 39,11%, mentre l’incidenza degli stessi non performing loans migliora passando dal 9,27% al 7,30% (considerando anche le esposizioni creditizie verso banche il dato è ancora migliore, al 6,30%). Cresce il patrimonio netto contabile (+ 0,77%), mentre i Fondi Propri si riducono del 2,94%. I ratios patrimoniali si mantengono su buoni livelli, ben al di sopra dei coefficienti

minimi di vigilanza, con CET1 ratio, TIER1 ratio e TCR al 15,64%». «L’Assemblea ordinaria prosegue il Presidente Giulio Burbi - ha approvato tutti i punti previsti all’Ordine del giorno, compresa la nomina degli Amministratori». Per gli esercizi 2022 – 2023 – 2024 sono stati nominati il Dott. Giulio Burbi e la Dott.ssa Michela Camorri; per l’esercizio 2022 il Prof. Christian Cavazzoni. All’Assemblea ha partecipato anche il Segretario generale dell’Associazione nazionale delle Banche Popolari Dott. Giuseppe De Lucia Lumeno, che è intervenuto sottolineando la genesi e l’importanza del Credito Popolare e del ruolo fondamentale ed insostituibile delle banche di Comunità.

il mensile della valdichiana - n. 50 giugno 2022

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Inchiesta

La ripresa a singhiozzo Male il 2020, bene il 2021, non classificabile il 2022. E’ questa la sentenza unanime del mercato, dei numeri e delle istituzioni rispetto l’andamento economico per quest’anno. Dopo la pandemia, il nuovo miracolo italiano è stato ridimensionato ad una ripresa a singhiozzo, fatta di momenti positivi ma anche di tanta incertezza e insicurezza. Pesa la guerra in Ucraina ma anche la mancanza di personale .

soprattutto grazie al traino esercitato dall’export che ha visto un’importante valore aggiunto”, aggiunge. «Il 2022 si caratterizza invece per forti elementi di criticità e incertezza a causa della guerra in Ucraina che ha accelerato alcune sintomatologie come il caro prezzi delle materie prime e delle bollette energetiche tant’è che, se i settori più colpiti sono sicuramente quelli energivori, la crisi

“Il 2020 è stato l’anno della crisi pandemica, il 2021 quello della ripartenza, il 2022? L’anno dell’incertezza” è il giudizio di Giuseppe Salvini, segretario generale della camera di commercio di Firenze che fa un po’ il quadro della situazione in Toscana. “Il 2021 ha visto un grandissimo boom in termini di prodotto interno lordo,

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il mensile della valdichiana - n. 50 giugno 2022

si dimostra effettivamente trasversale», aggiunge Salvini. Lettura che condivide in pieno Luca Fabianelli, amministratore delegato dell’omonimo pastificio, «se dovessi guardare la domanda, quindi le richieste nei nostri confronti, dovrei essere ottimista ma in questo contesto i veri problemi sono i costi dell’energia, che per il gas hanno visto un aumento del 700%, e della logistica, pensa che

un container ha dei prezzi quintuplicati e spesso ci sono problemi organizzativi per cui spesso gli ordini pianificati non partono, un bel problema per un'azienda come la nostra che esporta l’80% dei prodotti». Complicazioni che le previsioni della Camera di Commercio per il 2022 confermano plasticamente “a causa del conflitto in Europa, le nostre previsioni si fermano ad un +1,6% per il 2022, già ridotto ad un terzo rispetto al +3,8% stimato lo scorso ottobre”, spiega il presidente della sezione aretina Massimo Guasconi. Guardando i numeri interni ai singoli settori, l’agricoltura, l’industria e i servizi, avevano visto un recupero quasi proporzionale nel 2021 rispetto ai colpi subiti nell’anno della pandemia; invece, nel 2022 il trend di


recupero verrà parzialmente ridimensionato seppur rimanendo in positivo, salvo nell’ambito delle costruzioni. Rispetto al settore agricolo, Lidia Castellucci, presidente Coldiretti Arezzo, evidenzia alcune preoccupazioni “l’annata produttiva sembrerebbe buona ma ad essere un prpblema sono sicuramennte le fonti energetiche e i fertilizzanti”, poi aggiune “le complicazioni riguardano soprattutto il settore dell’allevamento dove,oltre al problema del sovrapprezzo dei mangimi e della loro reperibilità, con la peste dei cinghiali è stata bloccata l’esportazione di salumi in Cina e Giapponese”. Guardando altre variabili, chiosa il segretario generale dell’ente camerale Marco Randellini, “il reddito disponibile delle famiglie aretine, dopo la flessione del 2020, dovrebbe proseguire il suo percorso di recupero per tutto il 2022 (+2,8%) e per il 2023 (+3,3%)” poi aggiunge “così come la spesa per i consumi finali delle famiglie che dovrebbe mostrare segnali di recupero, anche se fortemente condizionata dalle spirali inflazionistiche”. Stabili invece i valori per quanto riguarda gli occupati anche se aumenta l’unità di lavoro, un parametro che misura il volume di lavoro prestato. Una difficoltà riscontrata anche da Confesercenti con Lucio Gori che così ci spiega la situazione “sia le strutture ricettive che il mondo della ristorazione e delle cerimonie sta ripartendo molto bene ma, oltre al caro prezzi, c’è la questione del personale”. “Ci sono interi settori che non possono lavorare a pieno regime perchè manca il personale, dagli esercenti alle strutture ricettive è un problema generale”, ci dice Gori, “il problema è stato amplifi-

cato dal reddito di cittadinanza che, o sulla persona o sul nucleo familiare ha degli effetti, ma anche dal covid che ha un po’ rimodellato la mentalità rispetto al lavoro”. Altro punto interessante da analizzare è l’andamento demografico delle imprese. Le aziende che attualmente hanno sede in provincia di Arezzo sono, a fine marzo, 36.861 unità in lieve flessione (-0,5%) rispetto il 2021. Ad avere segno negativo nel saldo tra iscrizioni e cessazioni sono sia le aziende agricole che le attività manifatturiere, specie il settore orafo e la moda. Numeri in deficit anche per il terziario se si guarda ai servizi di alloggio, il commercio all’ingrosso, i trasporti e i servizi di ristorazione mentre sono in crescita le attività professionali, scientifiche e quelle finanziarie e assicurative. Tuttavia, secondo Salvini, il territorio ha delle carte importanti da giocare e ancora una volta la qualità può essere la scelta vincente “le chances che possiamo avere si riferiscono a prodotti di alta gamma sia nell’abbigliamento che nel settore tessile, passando per l’agroalimentare e il vincolo ma anche per la meccanica di precisione e il farmaceutico: tutti settori dove le nostre eccellenze sono apprezzate in tutto il mondo”. Insomma c’è ancora voglia di Toscana che in ambito turistico “La stagione turistica sta ripartendo eccome, specie per la componente americana che era mancata. Ecco perché le previsioni di preannunciano roseee e, se la paura della guerra non avrà la meglio, la stagione sarà migliore della passata » aggiunge Castellucci che è anche titolare di vari agriturismi in Valdichiana Luca Amodio il mensile della valdichiana - n. 50 giugno 2022

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Medioevo

Alla conquista della verretta d'oro

Torna il 12 giugno la Giostra dell'Archidado, tutte le novità

Torna, con la 27ª edizione, la giostra dell'Archidado. Tante sono le novità presentate a partire dal nuovo banditore che in questa edizione, la prima post covid, vedrà Tommaso Banchelli sostituire la voce storica di Claudio Lanari. Cambio di scena anche per la coppia di sposi che impersoneranno Francesco Casali e Antonia Salimbeni; a scendere in piazza, quest'anno, saranno Chiara e Marco Arcuri. Novità anche sul fronte tecnico, con l'arrivo di un nuovo maestro di campo a sostituire Carlo Umberto Salvicchi. Non sarà un cortonese l'uomo che farà rispettare le regole del gioco, ma il volterrano Alessandro Benassai, presidente della Compagnia Balestrieri di Volterra ed esperto balestriere nonché ottimo conoscitore delle regole.

rioni. Nessun quintiere è disposto a svelare i nomi della coppia che si contenderà la verretta d'oro. Chissà se i balestrieri che abbiamo visto sfilare durante le rievocazioni del mese di maggio saranno quelli che effettivamente scenderanno in piazza il 12 giugno. Dopo tutto un po' di strategia e pure un pizzico di scaramanzia non guasta. Tuttavia se è vera la regola che: "Squadra vincente non si cambia", il quintiere di Peccioverardi avrebbe dichiarato il vero schierando a Maggio i coniugi Falomi, campioni in carica e vincitori in coppia di cinque verette d'oro.

E se da un lato non si fa nessun mistero sulle new entry, la stessa cosa non si può dire per i nominativi dei balestrieri dei cinque

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Avrà invece giocato la carta del terrore il quintiere di Sant'Andrea, schierando i "Fratelli terribili" che in coppia hanno vinto ben sei verrette d'oro e che con undici verrette in totale, detengono il primato di maggiori vittorie? E il quintiere di San Marco e Poggio avrà schierato i balestrieri ufficiali oppure come si vocifera, ci sarà il ritorno di qualche balestriere vincitore delle passate edizioni? Chissà quali strategie avrà studiato il quintiere di San Vincenzo detentore di una sola verretta d'oro e

pure il quintiere di Santa Maria che all'attivo ha due verrette, l'ultima conquistata nel 2018 dai balestrieri Ferdinando Graziani e Andrea Petrucci. Con la scomparsa di Ferdinando detto "Nando", avvenuta pochi mesi dopo la vittoria della giostra, a causa di un malattia improvvisa, il quintiere ha decido che la balestra di Graziani, "la Sirena", chiamata così perché porta intarsiata una sirena, scenderà sempre in piazza per tutte le edizioni, indipendentemente dal balestriere che gareggerà; un bell'omaggio per ricordare uno dei balestrieri storici della giostra, una persona eccezionale. E se i nomi dei balestrieri rimarranno celati fino al 12 giugno, ciò che invece non può rimanere nascosta è la bellezza degli abiti dei figuranti, la bravura degli sbandieratori e dei musici che dal 1994 rendono ancora più suggestiva questa rievocazione storica. Francesca Scartoni


Libro

I figli mancati della Grande guerra «In memoria dei morti di Castiglion Fiorentino nel 1915-18» È stato il nonno Domenico classe 1913, ad iniettarmi la passione per la Storia. Lui, che ha vissuto tutto il ‘900 ed un pezzetto dei 2000, conosceva sì la piccola storia della gente comune, ma anche la grande storia con la S maiuscola. Quanto adoravo ascoltare le sue storie, come quando, il 4 novembre 1918, sentì le campane della Collegiata annunciare la nostra vittoria contro l’Austria! Però è anche merito della mamma di mio babbo, maestra della Val di Chio per oltre 30 anni e introdotta al mestiere dal maestro Gino Grifoni, guarda caso soldato volontario al fronte sin dal 24 maggio 1915. Solo dopo la Maturità ho deciso di rendere questa passione il mio lavoro. Lì partì un’ambiziosa ricerca storiografica iniziata nel 2015 proprio a 100 anni esatti da quando il maestro Grifoni, insieme ad un altro milione

e mezzo di Italiani, partiva per le trincee-in occasione della stesura della tesi di laurea magistrale in Storia. Qualche tempo dopo, quegli appunti e quelle ricerche tornarono preziosi quando, da collaboratore del Sistema Museale Castiglionese, da neodot tore in Storia sarei stato curatore delle due mostre in omaggio, prima, ai 100 anni da Caporetto e, poi, ai 100 anni da Vittorio Veneto. Fu in quell’occasione che ebbi modo di ampliare il mio lavoro e trasformarlo in un libro. Quel libro è “Come siamo arrivati a Trento e Trieste”.

Sempre nel corso della suddetta collaborazione, mi era stato gentilmente fornito dal personale della Biblioteca Comunale un testo prodotto nel 1920 da Anchise Castellini, all'epoca Segretario Comunale del Comune di Cas tiglion Fiorentino. Egli aveva scritto un commosso ricordo su 337 soldati castiglionesi caduti nel corso della Grande Guerra, come tributo al loro coraggio e consolazione alle loro famiglie. Per quasi un secolo, dopo questa parentesi, quel testo era rimasto dimenticato negli archivi comunali. In un lavoro durato quasi due anni, le vicissi-

tudini del periodo appena trascorso mi avevano, però, costretto a rinviare la pubblicazione. Questo, sino al 6 maggio, quando ho presentato il frutto delle mie fatiche, “In memoria dei morti di Castiglion Fiorentino nella guerra italiana del 1915-1918”. Non posso quindi che ringraziare i rappresentanti di quegli enti ed associazioni di Castiglion Fiorentino che hanno voluto essere presenti al mio fianco, tra cui voglio citare l’Amministrazione Comunale, la Pro Loco, la Misericordia, la Banca Tema, i tre rioni di Cassero, Porta Fiorentina e Porta Romana, il Rotary Club Cortona Valdichiana, Tiemme S.P.A. nonché Spazio Aperto, e concludere con le parole di Ivo Biagianti mia preziosa guida in questo immane compito. Anton Giulio Banelli

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Ambiente

Accadueò, scuola e università insieme Al via laboratori didattici con Scienze della formazione primaria Al via la convenzione fra Nuove Acque, Università degli Studi di Firenze e Ufficio Scolastico Regionale della Toscana – Ufficio VI Arezzo per la realizzazione di laboratori didattici o altre attività didattiche nell’ambito del corso di studi in Scienze della formazione primaria (Dipartimento FORLILPSI dell’UniFi), dove vengono formati i futuri insegnanti, in particolare relativamente all’insegnamento di geografia. A giugno verrà avviata una prima sperimentazione, mentre a ottobre inizieranno ufficialmente anche i laboratori ordinari, dove i futuri insegnanti saranno formati sulle tematiche relative all’acqua in generale e sul mestiere del gestore del servizio idrico, con nozioni relative anche alla potabilizzazione e depurazione che poi verranno diffuse all’interno delle classi della scuola primaria.

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L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto Accadueò, la campagna di educazione ambientale nata nel 2004/2005 in collaborazione con l’allora A.A.T.O. 4 Alto Valdarno, ora A.I.T. Autorità idrica toscana, svolta da Nuove Acque e rivolta a tutti gli Istituti comprensivi e plessi scolastici dell’Ambito Territoriale n. 4 Alto Valdarno, del quale Nuove Acque è gestore del servizio idrico integrato.

formazione primaria e rappresentano la funzione di ponte tra gli insegnamenti e l’esperienza di tirocinio. L’Università di Firenze ha individuato nella persona di Matteo Girolamo Puttilli, professore associato di geografia, la figura di Docente responsabile del laboratorio e dell’insegnamento didattico. Il prof. Puttilli, in collaborazione con la dott.ssa Nocentini e i tutor universitari, predisporrà la programmazione di ciascun laboratorio. Gli argomenti dei laboratori saranno legati alla didattica della geografia nella scuola primaria e ai campi di esperienza nella scuola dell’infanzia. Nuove Acque metterà a disposizione le competenze dei propri operatori al fine di formare l’esperto che condurrà i laboratori. Il materiale didattico è stato realizzato con la collaborazione di Giunti Editore.

Gli obiettivi dei laboratori didattici, che saranno condotti dall’esperto esterno individuato da Nuove Acque nella dott.ssa Tiziana Nocentini, sono legati al piano di studi del corso di laurea in Scienze della

“L’avvio dei laboratori – spiega Paolo Nannini, presidente di Nuove Acque – rappresenta un altro tassello importante del più ampio progetto Accadueò, al quale come Nuove Acque teniamo in

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maniera particolare, con il quale rinnoviamo il nostro impegno per l’educazione e la sensibilizzazione sul tema idrico. Ringraziamo l’Università degli Studi di Firenze e l’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana, con i quali continueremo a collaborare anche in materia di studi, ricerche e sperimentazioni nell’area della didattica per le scuole primarie e dell’infanzia”. “Prosegue l’attenzione di Nuove Acque – ha dichiarato Francesca Menabuoni, amministratore delegato di Nuove Acque – verso l’ambiente e il territorio in cui lavoriamo. Il progetto Accadueò in questi anni ci ha permesso di avvicinarci agli studenti che rappresentano il futuro del nostro territorio. Con questa convenzione abbiamo la possibilità di collaborare direttamente con chi forma i prossimi insegnanti che avranno lo scopo di educare i ragazzi anche su temi importanti e delicati come quelli legati all’acqua”. “La geografia ci insegna – spiega Matteo Puttilli, docente presso il Corso di laurea in Scienze della

formazione primaria dell’Università di Firenze – che l’educazione alla sostenibilità e alla transizione ecologica non può avvenire in modo astratto, ma deve cogliere le opportunità che i diversi territori offrono per sviluppare esperienze di apprendimento autentiche. Ringrazio pertanto Nuove Acque e l’USR Toscana per questa interessante opportunità formativa, che sono certo offrirà i futuri e le future insegnanti della scuola primaria competenze rilevanti per insegnare geografia in modo innovativo e stimolante”. “L’Ufficio Scolastico ha promosso con entusiasmo l’iniziativa – ha reso noto il Dott. Curtolo, Dirigente dell’USR - vista l’importanza della forma nel sistema educativo ma anche rispetto alla didattica laboratoriale promossa dai laboratori che andrà a rafforzare e consolidare il “saper fare” dei nostri ragazzi e le loro competenze facendo conoscere le realtà e dando a loro gli strumenti per orientarsi nella vita futura e nel percorso formativo che vorranno andare ad intraprendere.”


Agricoltura

Agreste: l'agroalimentare al centro Coldiretti «scende in campo» al Maggio di Castiglion Fiorentino L’agroalimentare al centro, nel cuore di Castiglion Fiorentino, è andata in scena in “Agreste” una iniziativa di Coldiretti Arezzo in collaborazione con il Comune ed il Rione di Porta Romana nata con l’obiettivo di tessere una rete di collaborazioni sul territorio per promuovere il comparto e valorizzare il centro storico . La giornata è cominciata alle 10 con il mercato straordinario di Campagna Amica, alle 11 è proseguita con il convegno “L’Agricoltura che verrà”. Il confronto moderato dal Direttore di Coldiretti Raffaello Betti si è aperto con i saluti da parte della Presidente di Coldiretti Lidia Castellucci, del Vicesindaco del Comune di Castiglion Fiorentino Devis Milighetti e del Presidente del Rione di Porta Romana, Francesco Buccelletti. “Abbiamo voluto valorizzare con questa giornata ancora una volta il nostro agroalimentare partendo proprio da Porta Romana, in antichità il primo accesso alla cittadina dalle campagne – commenta Lidia Castellucci – durante il momento di confronto, è stato aperto il dialogo sul pacchetto di proposte da parte di Coldiretti per gli agricoltori e l’intera filiera agroalimentare, legato soprattutto alle sfide odierne e future”. L’Italia è il secondo Paese manifatturiero europeo, il primo per valore aggiunto nell’agroalimentare proprio per questa ragione sono stati dibattuti numerosi temi: dalle politiche energetiche al cibo sintetico, alla sostenibilità e poi ancora l’indipendenza energetica,

il rapporto con Campagna Amica ed il nuovo Mercato Coperto di Arezzo, l’importanza degli accordi di filiera come quello di interesse locale stipulato con Pastificio Fabianelli, l’etichettatura di tutti gli alimenti, gli ungulati, l’ innalzamento dei prezzi, il PNRR e la Ristrutturazione dei debiti. “Siamo passati dall’essere meri fornitori di materia prima all’industria produttrice di cibo a produttori noi stessi di cibo, fornendo un carattere distintivo al nostro p r o d o tto agricolo che nessun’altra agricoltura a livello mondiale possiede – prosegue Castellucci - il tema del cibo sintetico ha una natura antropologica, sociale, interessa non solo cosa vogliamo mangiare ma anche che tipo di società vogliamo, per questo come Coldiretti chiediamo un impegno preciso per una grande campagna di comunicazione a favore del cibo italiano, contro quello iperprocessato e contro quello di sintesi – continua Lidia Castellucci - stiamo

puntando e continueremo a farlo su Campagna Amica per innescare un’autentica presa di consapevolezza delle coscienze collettive e circolarizzare l’intero processo produttivo, dalla campagna alla campagna, per la campagna”. Moltissimi gli ospiti che hanno portato il loro contributo: il Presidente ed il Direttore della Camera di Commercio di Arezzo – Siena Massimo Guasconi e Marco Randellini, il Sottosegretario al Lavoro T i z i a na Nisini, l’On. Chiara Gagnarli, i Consiglieri regionali Vincenzo Ceccarelli e Gabriele Veneri, Silvia Chiassai Martini, Presidente della Provincia di Arezzo, il Sindaco di Foiano della Chiana Francesco Sonnati, il Vicesindaco di Castiglion Fiorentino Devis Milighetti e l’Assessore all’agricoltura Francesca Sebastiani. “Un doveroso ringraziamento all’associazione Coldiretti, al rione di Porta Romana e a tutte quelle persone che a vario titolo hanno partecipato alla

giornata che ha messo in luce tematiche importanti del mondo dell’agricoltura e delle nostre tradizioni enogastronomiche – spiega Francesca Sebastiani Assessore all’Agroalimentare - con questo evento, abbiamo voluto rivalutare le piazze del nostro centro storico. Castiglion Fiorentino ha sempre accolto favorevolmente le richieste pervenuteci dalle varie associazioni diventando anche la cassa di risonanza per problemi che affliggono il comparto agro-alimentare come quello relativo al contenimento degli ungulati, dei prezzi dei prodotti alimentari e tematiche ambientali come i cambiamenti climatici. Nel nostro territorio ci sono 534 aziende agricole professionali, pertanto l’amministrazione comunale è sempre attiva per cercare un dialogo con la Regione e con le associazioni affinchè il nostro territorio riesca a conservare e mantenere quelle tradizioni agricole che lo hanno reso fertile e prosperoso negli anni”. Nel pomeriggio, in piazza del Collegio è stata la volta dell’agrisfida ai fornelli “Te lo racconto dal campo alla tavola”, dove la giunta del comune di Castiglion Fiorentino ha sfidato i giornalisti a suon di piatti davanti alla giuria ed animata dai Cuochi Contadini di Terranostra, l’agriturismo di Campagna Amica a cominciare da Ilaria Salvadori e dal giornalista Luca Amodio. La giornata di Agreste si è poi conclusa con una Cena a km 0 a cura del Rione di Porta Romana con protagonisti i prodotti delle aziende di Campagna Amica.

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Tecnologia

Borghi hi-tech, nuovi investimenti Marciano è fra i primi a beneficiare della banda larga Open Fiber

Viviamo in un mondo dove tutto si muove alla velocità della luce e dove la lentezza è un difetto più che un pregio. E sebbene sia diffusa l'opinione che a volte un po' di lentezza non ci farebbe male è altresì vero che per alcune cose essere veloci è fondamentale, soprattutto se la velocità alla quale facciamo riferimento è quella della connessione dati. Nei due anni di emergenza sanitaria abbiamo capito quanto sia importante avere una connessione internet particolarmente veloce. Dad e smart working ci hanno messo di fronte a una problematica che in Valdichiana era passata in secondo piano: se fino a quel momento l'idea di avere una connessione internet più o meno veloce ci sembrava un problema secondario, dopo i due anni di covid, è diventato un argomento di grande interesse. E' stato il periodo covid a dare una bella accelerazione ai progetti di OpenFiber, la società pubblica della banda larga, chiamata a portare internet veloce anche laddove le condizio-

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ni di mercato non sono favorevoli. A fare da apripista è Marciano della Chiana dove la banda ultra larga è già attiva, pronta a collegare case e aziende alla rete internet ad alta velocità. "Un risultato importante realizzato in breve tempo - come ha dichiarato il sindaco di Marciano, Maria De Palma - ottenuto grazie alla collaborazione tra regione Toscana e Open Fiber azienda che opera all'ingrosso nel mercato italiano delle infrastrutture di reti".

il mensile della valdichiana - n. 50 giugno 2022

"Un territorio ad oggi non connesso è un territorio sul quale non si possono immaginare nuove prospettive - ha dichiarato l'assessore regionale alle infrastrutture della regione Toscana, Stefano Ciuoffo - in questo mondo dove le modalità comunicative tra cittadini e istituzioni sono cambiate e tutto si muove su via telematica, è necessario far si che questa nuova forma di linguaggio sia più agile e spedita". La nostra Valdichiana, così ricca di cultura

e tradizioni, ha bisogno di un ammodernamento tecnologico, dopo tutto anche i cittadini dei piccoli centri urbani hanno diritto ad avere le stesse opportunità di chi vive nelle grandi città se non vogliamo uno spopolamento eccessivo. L' ADSL , per tanto tempo strumento utile, è ormai diventata una tecnologia obsoleta; la velocità che si può ottenere muovendo la connessione su fili in fibra è decisamente migliore rispetto a quella che si muove per mezzo dei cavi di rame. In Casentino, come a Monte San Savino e Lucignano, la banda ultra larga di «Open Fiber» è già attiva, mentre in altri paesi come Cortona e Castiglion Fiorentino si sta ancora progettando. L'obiettivo è quello di avere nei prossimi anni più "caselli autostradali" possibili per permettere, ad aziende e privati cittadini, di connettersi alla rete ultraveloce. A Open Fiber il compito di costruire "l'autostrada" e ai singoli operatori quello di creare il collegamento tra le utenze e i caselli. Francesca Scartoni


Pescare per stare insieme Sport: un gruppo di amici racconta la loro passione

C'è un legame fra le antiche origini della Valdichiana e il gran numero di appassionati di pesca? Chissà. C'è da dire che sono numerosi i bacini d’acqua in cui è possibile anche praticare questo sport. Andando in visita in uno dei tanti luoghi adibiti alla pesca in Val di Chiana, un gruppo di ragazzi ci ha raccontato la loro passione per questo sport. «Mio padre - dichiara Francesco Velucchi - ha sempre avuto un gran passione per la pesca; infatti, da piccolo ogni tanto andavo con lui, poi piano piano abbiamo smesso. Poi, 2 anni fa circa, ho ritrovato le canne da pesca per puro caso, ho chiesto ai miei amici se volessero provare a conoscere questo sport e da lì siamo partiti. In Val di Chiana andiamo nei laghetti a pagamento, e ogni tanto ci capita di frequentare anche

il vicino Lago Trasimeno. Purtroppo, la pesca non è sempre fortunata, e capita di pescare cose insolite anzi che pesci. Con il gruppo lo consideriamo al 100% un divertimento e una valvola di sfogo durante il weekend dopo una frenetica settimana di lavoro. In questo sport troviamo la giusta tranquillità e ovviamente ci divertiamo tra amici. Il consiglio che vi posso dare è che bisogna essere pazienti perché il più delle volte non peschiamo nulla. Per noi l’importante è stare insieme in quelle ore e farci due risate». Nonostante la pesca non sia lo sport che contraddistingue il nostro territorio è bello vedere quante persone lo praticano, usufruendo di bacini d’acqua appositi e per passare del tempo insieme. «Siamo un gruppo di amici che si sposta sempre in gruppo - dice Niccolò Casucci - anche

se io mi sono aggiunto più tardi mi sono subito appassionato. Certo non è che ho pescato pesci fin da subito, anzi ho trovato tutt’altro nel laghetto, però è divertente perché stai sempre in compagnia dei tuoi amici. Abbiamo fatto anche la patente dilettantistica, che non permette di fare gare, proprio perché noi ci vogliamo solo divertire e passare un fine settimana un po' diverso dal solito. Lo consiglio sicuramente ai gruppi di amici, vi divertirete senz’altro, anche se negli ultimi tempi ho notato che gli strumenti utili a questo sport sono sempre più costosi. Abbiamo anche già organizzato la stagione stiva. L’anno scorso siamo andati verso la diga di Montedoglio, quest’anno ci sposteremo verso Firenze. Tra l’altro, abbiamo avuto anche una pesca fortunata stamattina». Martina Concordi

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