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Piscina alla Selva dei Pini chiusa quest’anno
Piscina chiusa alla Selva dei Pini
Cittadini 'delusi' per la mancata apertura della struttura, il tam tam sui social: “Era perfetta per l'estate”
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L
a piscina della Selva dei Pini quest'anno purtroppo non aprirà. Sin dai primi giorni di giugno i cittadini, vedendo la struttura chiusa e praticamente in stato di 'abbandono', avevano iniziato ad interrogarsi sui social sui motivi della mancata apertura. In effetti, specie per la sua posizione e per i modici prezzi praticati, la piscina era molto gettonata fino allo scorso anno: tante le presenze giornaliere, con le famiglie – ma anche tanti ragazzi – che la sceglievano per concedersi qualche momento di relax e far fronte all'afa estiva senza doversi spostare dalla città. Con in più il vantaggio di essere immersi nel verde nella splendida riserva naturale della Sughereta.
Il caso
Quest'anno però la brutta sorpresa. Piscina vuota, locali dismessi e nessun segno della ripresa delle attività. Le discussioni in merito iniziano prestissimo, già i primi giorni di giugno. “Gira voce che quest'anno non aprirà per nulla. Mi sembra una follia, però...”, scriveva un cittadino aprendo una discussione che attira subito commenti e reazioni. “Avendo visto com'è ridotta, purtroppo temo sarà così”, la pronta risposta. Ma soprattutto arrivano le lamentele: “Ma che follia è?! L'unica piscina della città e non apre?! Con queste temperature?!”, aggiunge un'altra cittadina. Sì perché in effetti, un'altra struttura con le caratteristiche sopra citate in città non c'è. Qualcuno allora avanza l'ipotesi: “Ci sono stati problemi con il Comune ecco perché non è stata riaperta”. Anche lo scorso anno, in effetti, l'apertura era arrivata soltanto a ridosso di luglio ma quantomeno, alla fine, si era riusciti a partire. A differenza di quest'anno.
Il sopralluogo
Per accertarci della situazione ci siamo recati sul posto. Non prima però di aver telefonato alla struttura con il numero riportato sul web. Apprendiamo quindi che la piscina, fino allo scorso anno, era gestita da una palestra di Pomezia la quale ci conferma che in effetti, “a causa di alcuni problemi sorti con il Comune molto probabilmente quest'estate resterà chiusa”. Insomma, un pessimo tempismo considerando il caldo eccezionale di questo primo mese e mezzo estivo. Sul posto in effetti è tutto abbandonato come mostrano le foto. Non mancano però le macchine – o le persone che magari corrono a piedi – che passano, osservano, e vanno via delusi. La domanda è sempre la stessa? “Ma quest'anno non apre?”. Sulla ringhiera c'è ancora affisso il cartello dello scorso anno che indica l'apertura per il 26 giugno. Dentro invece la desolazione più totale.
Risponde il Comune
Per saperne di più ci siamo allora rivolti al Comune di Pomezia. Molti cittadini hanno lamentato la mancata apertura quest'anno della piscina alla Selva dei Pini. Da quanto raccolto sembrano siano sorti con il Comune alcuni problemi legati ad alcune autorizzazioni. E' così? Cosa è successo in caso nello specifico? “Non c’è alcun problema di autorizzazioni comunali per la piscina del Selva dei Pini. Si tratta di un bene di proprietà pubblica, affidato in concessione. Quest’anno, evidentemente, il concessionario ha deciso di non aprire la struttura nonostante i solleciti del Comune, questo porterà evidentemente a un processo di decadenza e nuova assegnazione, perché i beni pubblici vanno resi fruibili, a maggior ragione quando questi sono affidati a un privato”. Ci sono possibilità che la piscina riapra quest'anno? In caso contrario, cosa può fare l'Ente per evitare che il luogo – molto apprezzato dai cittadini soprattutto per la sua posizione – non resti abbandonato? “Speriamo fino all’ultimo che la struttura venga aperta e resa fruibile per la stagione e di mantenere rapporti di collaborazione con il concessionario. L’alternativa, come detto in precedenza, sarà una nuova assegnazione per la prossima stagione”.
Il Comune: “Nessun problema di autorizzazioni, il concessionario nonostante i solleciti ha deciso di non aprire. Questo porterà a un processo di decadenza e ad una nuova assegnazione”
Luca Mugnaioli
“L’incrocio della morte” già segnalato al Comune
Il tratto della Pontina Vecchia dove è morta la 43enne di Genzano già teatro di diversi incidenti
U
n incrocio tra tre strade altamente pericoloso e già scenario di gravi sinistri stradali. Stiamo parlando dello snodo che interseca Via Pontina Vecchia, Via Strampelli e Via della Pescarella dove purtroppo, lo scorso 25 luglio ha perso la vita Chiara Costantini, 43enne di Genzano. Fatale per lei si è rivelato lo scontro con un'autovettura. Ma quello di fine luglio è soltanto l'ultimo di una lunga serie di incidenti stradali verificatisi in quello specifico incrocio, alcuni dei quali anche con feriti gravi: eppure, negli anni, non è stato preso alcun intervento per renderlo più sicuro. Ma c'è di più: la pericolosità dello snodo era stata segnalata al Comune di Ardea in tempi recenti, poco meno di tre mesi fa. Anche in questo caso però l'appello alle Istituzioni è caduto nel vuoto.
Il caso
L'incrocio del resto è pericoloso soprattutto perché, come vedremo, è mal segnalato. Chi procede ad esempio da direzione Pomezia verso direzione Aprilia, si ritrova infatti l'incrocio dopo una curva cieca e in leggera pendenza, quindi la velocità talvolta è più sostenuta e la probabilità di impattare una seconda vettura che ha già impegnato l'incrocio dalle strade parallele è molto alta. Ma il pericolo c'è anche nel senso opposto, come accaduto nel caso della 43enne che procedeva in sella al suo scooter da Via Strampelli, con l'auto che invece da Ardea era diretta a Pomezia.
I precedenti
Ma questo come detto è soltanto l'ultimo di una lunga sfilza di incidenti verificatisi in quel tratto. Come ad esempio nel 2013, quando due auto si scontrarono all'incrocio e una finì ribaltata. O come nell'aprile 2017 quando a seguito di un altro sinistro tra due vetture fu richiesto
L’incrocio visto da Via della Pescarella: la segnaletica orizzontale è assente L’appello al Comune di Ardea di “gestire l'elisoccorso per una ragazza. E ancora: in modo celere la situazione al fine di marzo 2019, nuovamente due macchine evitare altri incidenti gravi” è rimasto coinvolte, nuovamente una che finisce ribalinascoltato tata.
(continua)
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I PRECEDENTI
Nella zona negli anni si sono verificati altri incidenti gravi. Nel 2013 un’auto finì ribaltata in uno scontro tra due veicoli. Nel 2017 intervenne l’elisoccorso per una ragazza rimasta coinvolta in un grave sinistro. A marzo 2019 ancora una macchina ribaltata a seguito di un incidente all’incrocio
Ad aprile scorso era stata inviata al Comune di Ardea una lettera per chiedere interventi urgenti per quell’incrocio. La segnalatica orizzontale è infatti completamente assente e gli svincoli non sono adeguamente segnalati
(segue) La segnalazione
Proprio per sollevare la questione della pericolosità una lettera inviata all'aprile scorso ribadiva al Comune la situazione. Nella missiva venivano “chiesti interventi urgenti anche a nome dell'incolumità di tutti coloro che transitano in quella zona”. Ma cosa potrebbe aiutare? Nel testo si menziona ad esempio “un'adeguata segnaletica verticale e orizzontale decisamente più visibile e l''installazione di dossi per obbligare il rallentamento”. Il testo concludeva con un appello chiedendo “una gestione celere vista la palese situazione di pericolo. Nessuno di noi ovviamente vuole altri feriti ne tanto meno decessi”. Purtroppo però a questa segnalazione, come immaginiamo ce ne siano state altre in passato, non è stato prestato il giusto ascolto.
Il sopralluogo
A distanza di qualche giorno dall'incidente mortale ci siamo recati sul posto anche noi per sincerarci dello stato dei luoghi. Chi passa quotidianamente lungo la Pontina Vecchia è consapevole della situazione così come, è inutile girarci attorno, anche il Comune. In effetti non possiamo che confermare di come lo snodo sia davvero scarsamente segnalato: sia in Via della Pescarella che in Via Strampelli, come mostrano le foto, è rimasto soltanto un cartello “top” La segnaletica orizzontale è invece completamente assente. In egual misura su Via Pontina Vecchia l'incrocio non è adeguatamente segnalato. Per tale motivo chiediamo anche noi, come fatto dai cittadini, che il Comune di Ardea prenda in carico la situazione al più presto apponendo quanto meno della cartellonistica idonea a segnalare il pericolo. Nella speranza che l'incidente di fine luglio, gravissimo nel bilancio, sia stato l'ultimo.
Nelle foto: Chiara
Costantini, la 43enne di Genzano morta lo scorso 25 luglio
Luca Mugnaioli
Anche noi, come i cittadini, rivolgiamo l’appello al Comune di provvedere quanto prima alla messa in sicurezza di un incrocio così importante per la viabilità locale
L’incidente mortale avvenuto a fine luglio: la coppia a bordo dell’auto, sotto choc dopo l’impatto, è rimasta illesa