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Discariche abusive, è emergenza..............pp

Discariche abusive, emergenza ad Ardea

Ancora tantissimi gli abbandoni di rifiuti sul territorio, i cittadini tornano a chiedere interventi

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on c'è davvero pace ad Ardea sul fronte delle discariche a cielo aperto presenti sul territorio, nemmeno durante le vacanze. Anzi, semmai è il contrario: è proprio nei mesi estivi che si concentrano i maggiori abbandoni i quali, c'è da dire, sono per la maggior parte circoscritti più o meno nelle stesse zone. Non mancano però anche le “new entry”, come ad esempio Via Piacenza, alla Nuova Florida: basta infatti l'accumulo di uno o due sacchetti che improvvisamente lo 'zozzone' di turno si sente autorizzato a buttarci anche i propri rifiuti. E così le discariche abusive crescono e si diffondono a macchia d'olio.

La strada sbarrata dai rifiuti

C'è il caso ad esempio di Via Pisa, sempre alla Nuova Florida. Qui i rifiuti hanno creato un vero e proprio sbarramento impedendo addirittura il transito dei veicoli. Passandoci a piedi è possibile trovare di tutto: elettrodomestici, una collezione completa di VHS, mobili di vario genere, componenti elettroniche, vernici. A bordo strada ci sono anche i resti bruciacchiati di sacchi della spazzatura che ovviamente non si sa cosa contenevano.

Lo zozzone col...reddito di cittadinanza

Poco distante c'è la discarica di Via Piacenza, menzionata in apertura, diventata “famosa” ad agosto perché tra i sacchi della spazzatura lanciati in strada è stato rinvenuto un modulo del reddito di cittadinanza con tutti i dati del proprietario. La strada scelta dallo 'zozzone' distratto, si è

già riempita di rifiuti d’ogni sorta, tra sacchi di indifferenziato, resti di GLI INCIVILI lavori edilizi e perfino sanitari.

STANNO VINCENDO Giorni fa inoltre, anche qui, Il Comune sta perdendo la un incendio ha mandato in battaglia contro gli ‘zozzoni’ fumo parte della spazzatura che infischiandosene di ogni presente sprigionando fumi regola usano le strade come tossici. le proprie discariche (continua) personali Via Pisa: un’intera strada bloccata dalla spazzatura, le auto non possono passare

Nelle foto:

(a sx) uno ‘zozzone’ distratto ha lasciato dentro i sacchi un suo documento in

Via Piacenza

Le situazioni più critiche (ma non le uniche): Via Pisa, Via delle Salzare e Via Pavia. Segnalazioni anche da Via Lecce e Via Piacenza. Ma in tanti punti del territorio è possibile vedere sacchi abbandonati lungo strade e fossi

(segue) Via Pavia e Via delle Salzare

Nella famigerata area dove dovrebbe sorgere l'isola ecologica, questione che si trascina da anni, l'abbandono dei rifiuti non si è mai fermato nonostante gli interventi di pulizia nel tempo da parte del Comune. Accanto al new jersey che indica la chiusura della strada (che invece è aperta) campeggiano scarti di ogni tipologia e genere compreso resti di quello che un tempo era un divano. Continuando il nostro “tour” situazione invariata in Via delle Salzare, dove invece l'isola ecologica c'è ed è operativa, dove i rifiuti continuano ad essere presenti a bordo strada costituendo un grave pericolo per chi deve transitarvi.

Via Lecce e Via Reggio Emilia

Un lettore ci scrive infine per “segnalare l'accumulo, sempre più consistente, di rifiuti abbandonati all'incrocio tra Via Lecce e Via Reggio Emilia in prossimità del boschetto della Chiesa”. «Si tratta di materiale facilmente infiammabile (foglie, arbusti, stralci, plastica, cemento, carta etc) che oltre a rappresentare un grave rischio igienico sanitario per le case in prossimità (alcune delle quali hanno già avuto dei topi in giardino), comporta anche un potenziale pericolo di incendio, vista la prossimità con il bosco e le abitazioni», aggiunge il cittadino. La richiesta, ma vale per tutte le altre segnalazioni, è sempre la stessa: un duplice intervento del Comune che consenta da un lato di bonificare in fretta tutte queste discariche abusive, dall'altro prevedere interventi di prevenzione come ad esempio l'installazione di foto-trappole.

Cinque anni fa il terremoto ad Amatrice

LA STRAGE - Era il 26 agosto del 2016, sarebbe dovuta essere una giornata estiva come tante altre, ma ad Amatrice quella notte, alle 3.36, la terra ha tremato e si è portata con sé tante, troppe persone, rimaste vittime di quel terremoto di magnitudo 6.0. Un terremoto che ha distrutto il borgo di Amatrice e ha devastato altri 140 comuni limitrofi, arrivando a coinvolgere fino a 600.000 cittadini. 303 i morti, 299 di loro hanno perso la vita sotto le macerie, in quelle case senza più un ricordo. Vite distrutte in pochi attimi, sacrifici vanificati in pochi istanti. IL RICORDO A POMEZIA - Sotto le macerie, tra i corpi ritrovati quel maledetto 26 agosto di 5 anni fa, molti abitavano lungo il litorale romano, 12 di loro erano di Pomezia. E’ ancora vivo, nonostante siano passati anni, il ricordo della quattordicenne Elisa Cafini, del cuginetto Gabriele Pratesi di appena 8 anni e delle nonne Irma Rendina e Rita Colaceci. A perdere la vita a causa del terremoto anche i pometini Andrea Cossu e Arianna Masciarelli, i coniugi Valentini, Wilma Piciacchi e Paolo dell’Otto. Erano di Torvaianica, invece, Federico Ascani, 60 anni, e sua moglie Giuliana Cellini di 64. “Una ferita ancora aperta – commenta il Sindaco Adriano Zuccalà – Oggi ricordiamo le tante vittime che persero la vita ad Amatrice cinque anni fa, tra loro anche alcuni concittadini di Pomezia. L’amministrazione comunale e la città tutta si stringono attorno ai loro familiari e all’intera comunità di Amatrice in questa triste ricorrenza”.

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