galletto 1537 del 12 febbraio 2022

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Attualità

Sabato 12 Febbraio 2022 Il Galletto

Borgo San Lorenzo

Gabriele Timpanelli: “La segreteria del Circolo del PD non ritiene urgente convocare una discussione politica”. L’ex assessore della Giun-

Timpanelli chiede al PD una discussione politica

ta del comune di Borgo San Lorenzo ha scritto venerdì 4 febbraio un post sulla sua pagina personale Facebook: “Qualche settimana fa, come

Borgo San Lorenzo Pieroni a Timpanelli: “Assemblea? Ci hai screditato perché non è arrivata nei tuoi tempi”

Irene Pieroni della Segreteria del PD di Borgo San Lorenzo ha risposto a Gabriele Timpanelli. La Pieroni ha espresso la sua risposta sulle considerazioni fatte dall’ex assessore sulla sua pagina Facebook: “Nel primo post che hai scritto un minuto dopo esserti dimesso, hai incentrato il discorso sulla mala gestione dell’amministrazione riguardo alle piscine comunali. Il giorno dopo è arrivata una lettera finita nella spam della posta della segretaria del circolo di Borgo, segretaria che, lo ribadisco per chi non lo sappia, è il frutto di un lavoro di settimane per arrivare a un nome unitario, in cui si chiedeva un’assemblea per parlare della dimensione politica delle tue dimissioni: segretaria che non è mai stata informata di questa dimensione ne’ prima ne’ tantomeno dopo le tue dimissioni. Anzi, sono arrivati giudizi come “la segreteria Pd rappresentata da 5 persone chiuse in una stanza”: ora mi chiedo, al netto delle richieste, se tutto questo era necessario. Se anche screditare 5 persone legittimamente nominate, tra cui la sottoscritta, perché l’assemblea non è arrivata nei tempi che hai voluto. Se parlare attraverso questi canali faccia bene a qualcuno, al partito soprattutto, e invece i comunicati stampa, i “monologhi”, (in che senso, un post su fb non lo è?) come li chiami tu, invece siano il male. E dispiace, mi dispiace, perché unitamente alla stima politica e umana che ho sempre avuto e continuo ad avere tuttora per te, io in questo partito ci credo, e ci crederò sempre, molto di più che agli scontri di corrente”.

Scarperia e San Piero La commemorazione del Giorno del Ricordo

Il comune di Scarperia e San Piero, anche quest’anno, non dimentica una delle pagine nere della storia dell’Italia contemporanea. Giovedì (10 febbraio) presso la lapide collocata ai giardini pubblici lato viale Kennedy a Scarperia c’è stata la commemorazione degli italiani gettati nelle foibe in Istria dal 1943 al 1945, con la presenza del sindaco Federico Ignesti, delle altre autorità e degli alunni dell’Istituto Comprensivo di Scarperia e San Piero. Un appuntamento fisso e irrinunciabile dal 2014, da quando la lapide commemorativa fu inaugurata dal Commissario Prefettizio, in attuazione della decisione assunta dal Consiglio Comunale dell’ex comune di Scarperia dell’anno precedente. La lapide é stata oggetto di ripetuti atti di vandalismo sia alla fine del 2015 che durante le festività natalizie del 2017. L’Amministrazione Comunale ha ricollocato la lapide in tempi brevi per dare un messaggio chiaro e netto a tutti i cittadini.

Borgo San Lorenzo Giorno del Ricordo: bandiere a mezz’asta e comune illuminato

Giorno del Ricordo a Borgo: bandiere a mezz’asta e comune illuminato per la ricorrenza del 10 febbraio. Il sindaco borghigiano Paolo Omoboni: “La memoria delle atrocità che la storia ci ha consegnato non deve mai venire meno. Pagine tragiche come quella che sono stati costretti a vivere gli italiani d’Istria, Dalmazia e Venezia Giulia, le terribili sofferenze non possono e non devono essere mai più dimenticate, ignorate, negate”. La presidente del Consiglio Comunale Laura Taronna: “Celebrare questa giornata significa fermarsi per dare spazio alla memoria, al ricordo doloroso, straziante, delle persecuzioni e delle violenze di tutte le vittime delle foibe e dell’esodo italiano dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia. Quanta indicibile sofferenza, una ferita che ha segnato profondamente il nostro Paese, vicende complesse, troppo a lungo ignorate o negate. Non possiamo dimenticare!”

molti sanno, ho deciso di dimettermi dalla Giunta del comune di Borgo. Non per motivi personali, naturalmente, ma per questioni politiche. Ci sono stati comunicati stampa, “interviste” e soprattutto monologhi ma

ad oggi però purtroppo non sappiamo cosa rispondere a tutte quelle persone che in queste settimane aspettano una discussione pubblica e trasparente per affrontare le cose che secondo noi non vanno, e trovare una so-

luzione. Insieme. La segreteria del circolo ci ha risposto, dopo lettere, mail, telefonate, che non ritiene importante e urgente convocarla. Comunque noi non molliamo: chiederemo gli spazi del Circolo per fare una bel-

la discussione, trasparente e aperta a tutti. Perché il Partito Democratico è primo di tutto questo: un luogo aperto alla discussione dove non si teme il confronto con gli altri”.

Alto Mugello

Il Cdx: “Risposte concrete sulla remunerazione del latte” Il Cdx Alto Mugello: “Risposte concrete sulla remunerazione del latte”. Per Paola Gandola, consigliere metropolitano e Rodolfo e Mauro Ridolfi “ci vuole subito l’intervento della Istituzioni”. Anche la Città Metropolitana “scenda in campo al fianco degli allevatori del mugello per dare loro sostegno nella battaglia con la quale richiedono un prezzo del latto adeguato al momento storico del tutto particolare che stiamo vivendo, con costi di produzione nettamente aumentati rispetto ai mesi scorsi”: lo richiede Paolo Gandola, consigliere metropolitano di Forza Italia nel

Centrodestra per il cambiamento, dopo la sollecitazione del capogruppo all’Unione dei Comuni del Mugello, Rodolfo Ridolfi, e di Mauro Ridolfi coordinatore comunale di Forza Italia a Marradi e anch’egli consigliere all’Unione dei Comuni. Nei giorni scorsi è stata presentata un’apposita interrogazione all’amministrazione dell’Unione. La situazione che “stanno affrontando gli allevatori è davvero preoccupante. I costi di produzione negli ultimi mesi sono lievitati e la risposta al momento da parte delle istituzioni è stata pressocchè assente, sebbene qualche tavo-

lo e riunione inconcludente si sia effettivamente svolta”. “Quello che chiediamo - prosegue Gandola - è che le Istituzioni più vicine al territorio si facciano sentire e interpretino con azioni dirette e incisive nei confronti di Regione Toscana le legittime richieste proveniente dagli allevatori. Nelle scorse settimane abbiamo sentito che ci sarebbe una disponibilità di

massima di due grandi gruppi della media e grande distribuzione a parlare di aumenti di remunerazione agli allevatori, così come dalla stessa Mukki, bene si passi dalle parole ai fatti”. Gandola fa sapere inoltre che interesserà della questione gli altri colleghi in Commissione Affari Generali presso la Città Metropolitana di Firenze.

Toscana

“Alziamo il prezzo minimo del latte agli allevatori!” Crisi del Latte, Francesco Torselli (capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano) e Giampaolo Giannelli (esponente FdI e consigliere Anci Toscana) scrivono congiuntamente: “Allevatori costretti, ancora, a vendere il latte a 36 centesimi al litro. Alziamo il prezzo!”. Nello specifico “la situazione vissuta dai nostri allevatori è a dir poco paradossa-

le. Il prezzo del latte continua a crescere nei supermercati, mentre gli allevatori sono costretti a venderlo alla solita cifra: 36 centesimi al litro. Nel solo Mugello, negli ultimi anni, hanno chiuso circa il 25% delle imprese del settore agricolo. La politica miope portata avanti per decenni dalla sinistra, assieme al prezzo fisso del latte e ai vertiginosi rincari delle mate-

rie prime e dell’energia, rischia di essere un de profundis per centinaia di allevatori se non interveniamo subito. Con una mozione chiediamo al governatore Giani di adoperarsi nella conferenza Stato-Regioni affinché sia rivisto il prezzo minimo del latte. Proponiamo inoltre di costituire un marchio unico regionale del latte, solo così riusciremo a sostenere le tipicità locali. In questo

modo sarà possibile garantire un incentivo produttivo agli allevatori che si impegnano a rispettare un disciplinare di produzione concordato con i caseifici e trasformatori locali. L’istituzione di un marchio toscano risolverebbe, inoltre, l’annoso problema del surplus delle produzioni grazie alla rete di produttori della materia prima e di caseifici che andrebbe a costituirsi”.

Toscana

Giannelli: “C’è chi vuol negare lo sterminio delle Foibe”

Giampaolo Giannelli: “C’è chi vuol negare lo sterminio delle Foibe”. Il coordinatore regionale per la Toscana dell’Unione degli Istriani, ha commentato delle scritte apparse a Firenze. “Manca un pugno di giorni al 10 febbraio, il Giorno del Ricordo. Per quei pochi che dovessero (colpevolmente) ignorarlo, si tratta della ricorrenza in cui si rinnova la memoria dei massacri di quindicimila tra uomini e donne gettati vivi nelle Foibe (cavità carsiche) della Venezia Giulia dopo la fine della seconda guerra mondiale e dell’esodo giuliano dalmata, vale a dire l’emigrazione forzata di circa trecentomila italiani caccia-

ti dalle proprie terre dai comunisti di Tito. Scritte, vergognose, come quella apparsa in questi giorni a Firenze, si commentano da sole e meriterebbero solo di essere ignorate, visto lo squallido livello culturale da cui provengono”. Prosegue Giannelli: “Non riesco ad ignorarle e le condanno duramente solo per un motivo. Perché la cosa che più mi ripugna è che questi signori che negano l’evidenza storica lo fanno con cattiveria e senza rispetto alcuno per le vittime, i loro parenti e per gli esodati. Io mi chiedo: ma che gusto c’è a farsi del male tra italiani? Una domanda alla quale dovrebbero rispondere an-

che quelle amministrazioni comunali, quelle associazioni che hanno ancora il coraggio di organizzare eventi, convegni, manifestazioni giustificazionisti e/o negazionisti. Sempre meno, per fortuna, perché anche in Toscana in questi ultimi anni stiamo facendo passi da gigante e sono sempre più le amministrazioni comunali, di ogni colo-

re politico, che stanno dando il giusto significato e la giusta applicazione alla legge 92 del 2004, istitutiva del Giorno del Ricordo. La direzione intrapresa è quella giusta; speriamo che anche il Sindaco Nardella stigmatizzi queste ignobili scritte. Perché le istituzioni non possono rimanere in silenzio di fronte ad attacchi così vigliacchi”.


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