42 minute read

A PAG

Next Article
A PAG

A PAG

Borgo San Lorenzo Timpanelli chiede al PD una discussione politica

Gabriele Timpanelli: “La segreteria del Circolo del PD non ritiene urgente convocare una discussione politica”. L’ex assessore della Giunta del comune di Borgo San Lorenzo ha scritto venerdì 4 febbraio un post sulla sua pagina personale Facebook: “Qualche settimana fa, come molti sanno, ho deciso di dimettermi dalla Giunta del comune di Borgo. Non per motivi personali, naturalmente, ma per questioni politiche. Ci sono stati comunicati stampa, “interviste” e soprattutto monologhi ma ad oggi però purtroppo non sappiamo cosa rispondere a tutte quelle persone che in queste settimane aspettano una discussione pubblica e trasparente per affrontare le cose che secondo noi non vanno, e trovare una soluzione. Insieme. La segreteria del circolo ci ha risposto, dopo lettere, mail, telefonate, che non ritiene importante e urgente convocarla. Comunque noi non molliamo: chiederemo gli spazi del Circolo per fare una bella discussione, trasparente e aperta a tutti. Perché il Partito Democratico è primo di tutto questo: un luogo aperto alla discussione dove non si teme il confronto con gli altri”.

Advertisement

Borgo San Lorenzo Pieroni a Timpanelli: “Assemblea? Ci hai screditato perché non è arrivata nei tuoi tempi”

Irene Pieroni della Segreteria del PD di Borgo San Lorenzo ha risposto a Gabriele Timpanelli. La Pieroni ha espresso la sua risposta sulle considerazioni fatte dall’ex assessore sulla sua pagina Facebook: “Nel primo post che hai scritto un minuto dopo esserti dimesso, hai incentrato il discorso sulla mala gestione dell’amministrazione riguardo alle piscine comunali. Il giorno dopo è arrivata una lettera finita nella spam della posta della segretaria del circolo di Borgo, segretaria che, lo ribadisco per chi non lo sappia, è il frutto di un lavoro di settimane per arrivare a un nome unitario, in cui si chiedeva un’assemblea per parlare della dimensione politica delle tue dimissioni: segretaria che non è mai stata informata di questa dimensione ne’ prima ne’ tantomeno dopo le tue dimissioni. Anzi, sono arrivati giudizi come “la segreteria Pd rappresentata da 5 persone chiuse in una stanza”: ora mi chiedo, al netto delle richieste, se tutto questo era necessario. Se anche screditare 5 persone legittimamente nominate, tra cui la sottoscritta, perché l’assemblea non è arrivata nei tempi che hai voluto. Se parlare attraverso questi canali faccia bene a qualcuno, al partito soprattutto, e invece i comunicati stampa, i “monologhi”, (in che senso, un post su fb non lo è?) come li chiami tu, invece siano il male. E dispiace, mi dispiace, perché unitamente alla stima politica e umana che ho sempre avuto e continuo ad avere tuttora per te, io in questo partito ci credo, e ci crederò sempre, molto di più che agli scontri di corrente”.

Scarperia e San Piero La commemorazione del Giorno del Ricordo

Il comune di Scarperia e San Piero, anche quest’anno, non dimentica una delle pagine nere della storia dell’Italia contemporanea. Giovedì (10 febbraio) presso la lapide collocata ai giardini pubblici lato viale Kennedy a Scarperia c’è stata la commemorazione degli italiani gettati nelle foibe in Istria dal 1943 al 1945, con la presenza del sindaco Federico Ignesti, delle altre autorità e degli alunni dell’Istituto Comprensivo di Scarperia e San Piero. Un appuntamento fisso e irrinunciabile dal 2014, da quando la lapide commemorativa fu inaugurata dal Commissario Prefettizio, in attuazione della decisione assunta dal Consiglio Comunale dell’ex comune di Scarperia dell’anno precedente. La lapide é stata oggetto di ripetuti atti di vandalismo sia alla fine del 2015 che durante le festività natalizie del 2017. L’Amministrazione Comunale ha ricollocato la lapide in tempi brevi per dare un messaggio chiaro e netto a tutti i cittadini.

Borgo San Lorenzo Giorno del Ricordo: bandiere a mezz’asta e comune illuminato

Giorno del Ricordo a Borgo: bandiere a mezz’asta e comune illuminato per la ricorrenza del 10 febbraio. Il sindaco borghigiano Paolo Omoboni: “La memoria delle atrocità che la storia ci ha consegnato non deve mai venire meno. Pagine tragiche come quella che sono stati costretti a vivere gli italiani d’Istria, Dalmazia e Venezia Giulia, le terribili sofferenze non possono e non devono essere mai più dimenticate, ignorate, negate”. La presidente del Consiglio Comunale Laura Taronna: “Celebrare questa giornata significa fermarsi per dare spazio alla memoria, al ricordo doloroso, straziante, delle persecuzioni e delle violenze di tutte le vittime delle foibe e dell’esodo italiano dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia. Quanta indicibile sofferenza, una ferita che ha segnato profondamente il nostro Paese, vicende complesse, troppo a lungo ignorate o negate. Non possiamo dimenticare!”

Alto Mugello Il Cdx: “Risposte concrete sulla remunerazione del latte”

Il Cdx Alto Mugello: “Risposte concrete sulla remunerazione del latte”. Per Paola Gandola, consigliere metropolitano e Rodolfo e Mauro Ridolfi “ci vuole subito l’intervento della Istituzioni”. Anche la Città Metropolitana “scenda in campo al fianco degli allevatori del mugello per dare loro sostegno nella battaglia con la quale richiedono un prezzo del latto adeguato al momento storico del tutto particolare che stiamo vivendo, con costi di produzione nettamente aumentati rispetto ai mesi scorsi”: lo richiede Paolo Gandola, consigliere metropolitano di Forza Italia nel Centrodestra per il cambiamento, dopo la sollecitazione del capogruppo all’Unione dei Comuni del Mugello, Rodolfo Ridolfi, e di Mauro Ridolfi coordinatore comunale di Forza Italia a Marradi e anch’egli consigliere all’Unione dei Comuni. Nei giorni scorsi è stata presentata un’apposita interrogazione all’amministrazione dell’Unione. La situazione che “stanno affrontando gli allevatori è davvero preoccupante. I costi di produzione negli ultimi mesi sono lievitati e la risposta al momento da parte delle istituzioni è stata pressocchè assente, sebbene qualche tavolo e riunione inconcludente si sia effettivamente svolta”. “Quello che chiediamo - prosegue Gandola - è che le Istituzioni più vicine al territorio si facciano sentire e interpretino con azioni dirette e incisive nei confronti di Regione Toscana le legittime richieste proveniente dagli allevatori. Nelle scorse settimane abbiamo sentito che ci sarebbe una disponibilità di massima di due grandi gruppi della media e grande distribuzione a parlare di aumenti di remunerazione agli allevatori, così come dalla stessa Mukki, bene si passi dalle parole ai fatti”. Gandola fa sapere inoltre che interesserà della questione gli altri colleghi in Commissione Affari Generali presso la Città Metropolitana di Firenze.

Toscana “Alziamo il prezzo minimo del latte agli allevatori!”

Crisi del Latte, Francesco Torselli (capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano) e Giampaolo Giannelli (esponente FdI e consigliere Anci Toscana) scrivono congiuntamente: “Allevatori costretti, ancora, a vendere il latte a 36 centesimi al litro. Alziamo il prezzo!”. Nello specifico “la situazione vissuta dai nostri allevatori è a dir poco paradossale. Il prezzo del latte continua a crescere nei supermercati, mentre gli allevatori sono costretti a venderlo alla solita cifra: 36 centesimi al litro. Nel solo Mugello, negli ultimi anni, hanno chiuso circa il 25% delle imprese del settore agricolo. La politica miope portata avanti per decenni dalla sinistra, assieme al prezzo fisso del latte e ai vertiginosi rincari delle materie prime e dell’energia, rischia di essere un de profundis per centinaia di allevatori se non interveniamo subito. Con una mozione chiediamo al governatore Giani di adoperarsi nella conferenza Stato-Regioni affinché sia rivisto il prezzo minimo del latte. Proponiamo inoltre di costituire un marchio unico regionale del latte, solo così riusciremo a sostenere le tipicità locali. In questo modo sarà possibile garantire un incentivo produttivo agli allevatori che si impegnano a rispettare un disciplinare di produzione concordato con i caseifici e trasformatori locali. L’istituzione di un marchio toscano risolverebbe, inoltre, l’annoso problema del surplus delle produzioni grazie alla rete di produttori della materia prima e di caseifici che andrebbe a costituirsi”.

Toscana Giannelli: “C’è chi vuol negare lo sterminio delle Foibe”

Giampaolo Giannelli: “C’è chi vuol negare lo sterminio delle Foibe”. Il coordinatore regionale per la Toscana dell’Unione degli Istriani, ha commentato delle scritte apparse a Firenze. “Manca un pugno di giorni al 10 febbraio, il Giorno del Ricordo. Per quei pochi che dovessero (colpevolmente) ignorarlo, si tratta della ricorrenza in cui si rinnova la memoria dei massacri di quindicimila tra uomini e donne gettati vivi nelle Foibe (cavità carsiche) della Venezia Giulia dopo la fine della seconda guerra mondiale e dell’esodo giuliano dalmata, vale a dire l’emigrazione forzata di circa trecentomila italiani cacciati dalle proprie terre dai comunisti di Tito. Scritte, vergognose, come quella apparsa in questi giorni a Firenze, si commentano da sole e meriterebbero solo di essere ignorate, visto lo squallido livello culturale da cui provengono”. Prosegue Giannelli: “Non riesco ad ignorarle e le condanno duramente solo per un motivo. Perché la cosa che più mi ripugna è che questi signori che negano l’evidenza storica lo fanno con cattiveria e senza rispetto alcuno per le vittime, i loro parenti e per gli esodati. Io mi chiedo: ma che gusto c’è a farsi del male tra italiani? Una domanda alla quale dovrebbero rispondere anche quelle amministrazioni comunali, quelle associazioni che hanno ancora il coraggio di organizzare eventi, convegni, manifestazioni giustificazionisti e/o negazionisti. Sempre meno, per fortuna, perché anche in Toscana in questi ultimi anni stiamo facendo passi da gigante e sono sempre più le amministrazioni comunali, di ogni colore politico, che stanno dando il giusto significato e la giusta applicazione alla legge 92 del 2004, istitutiva del Giorno del Ricordo. La direzione intrapresa è quella giusta; speriamo che anche il Sindaco Nardella stigmatizzi queste ignobili scritte. Perché le istituzioni non possono rimanere in silenzio di fronte ad attacchi così vigliacchi”.

Vicchio Bagarre nell’aula comunale Il M5S racconta e fa i nomi

Bagarre nell’aula del consiglio comunale di Vicchio dello scorso 27 gennaio. Il consigliere del M5S Paolo Cioni nella tarda serata di giovedì 3 febbraio ha inviato un comunicato agli organi di stampa, raccontando la sua versione dell’ultimo consiglio, riportando i nomi dei protagonisti. Qui di seguito riportiamo un estratto del suo comunicato, la versione integrale potrete leggerla sul nostro sito www.ilgallettomugello. com. Cioni spiega: “L’ultimo degli interventi per le consuete comunicazioni e domande di attualità è stato quello del Consigliere Gasparrini che nel precedente Consiglio aveva acceso la vicenda. Invece, di un suo ravvedimento attaccava di nuovo il nostro Consigliere affermando che con il nostro comunicato lo avevamo minacciato di querela e pertanto si voleva limitare la sua libertà di esprimere quello che lui pensava. Dichiarava inoltre che la cosa era di una gravità assoluta perché le sue erano state solo considerazioni e critiche politiche dovute al fatto che la lettera inviata ai Consiglieri era firmata da un avvocato. Subito dopo interveniva il Consigliere Cioni ribadendo che: - le accuse del Gasparrini erano state ben precise ma prive di fondamento; - l’avvocato giurista ambientale aveva firmato solo il suo parere sulla Convenzione; - la lettera era stata firmata da Paolo Cioni Consigliere Comunale M5S a Vicchio. Cioni proseguiva l’intervento dicendo che si sarebbe aspettato delle scuse dall’altro Consigliere e lo tranquillizzava comunicandogli che, come gruppo M5S, avevamo deciso di non dare nessun seguito legale alla vicenda. Molto opportunamente interveniva il Consigliere Emiliano Salsetta di Officina 19 che ricordava a tutto il Consiglio che, per una sua dichiarazione, era stato, da parte di un Consigliere-Assessore della maggioranza, minacciato di querela. Minaccia confermata addirittura in una lettera di uno studio legale che lo invitava, per non procedere, a ritirare quanto detto. Sembrava concluso il dibattito ma il peggio doveva ancora avvenire. Il Consiglio continuava i suoi lavori esaminando e discutendo ben due interrogazioni e due mozioni in una normale tranquillità. A seguire il Consigliere Cioni ha esposto la nostra mozione presente nell’ordine del giorno e subito dopo il Capogruppo del Centrosinistra per Vicchio, Francesco Tagliaferri, chiedeva di intervenire e invece di parlare della mozione, in maniera del tutto anomala e irregolare, partiva con un comunicato del suo gruppo riguardante la discussione fra Gasparrini e Cioni. Il Tagliaferri non veniva interrotto né dal Presidente del Consiglio né dal Segretario Comunale e poteva indisturbato completare il suo intervento ribadendo quasi con le stesse parole le argomentazioni del Gasparrini, dandogli piena solidarietà e concludeva che il gruppo Centrosinistra per Vicchio nonostante fosse d’accordo con la mozione del M5S si sarebbe astenuto nella votazione come forma di contestazione al comportamento del gruppo M5S nella vicenda. Seguivano gli interventi di Cioni e Salsetta: il primo ribadiva le stesse argomentazioni esposte nella replica al Gasparrini e rimaneva sconcertato dal comportamento del gruppo di Centrosinistra per Vicchio; il secondo esprimeva il suo forte disappunto nel modo di fare politica del gruppo di maggioranza ed evidenziava il comportamento politicamente corretto del suo gruppo (Officina 19) nel discutere gli atti presentati nel tempo dalla maggioranza anche dopo il ricevimento della lettera dello studio legale. Tutto quanto è avvenuto dispiace al nostro gruppo perché abbiamo sempre cercato di collaborare con tutte le forze politiche avendo come fine il bene comune dei nostri concittadini e fino ad adesso ciò è avvenuto in maniera fattiva oltre che con le altre minoranze anche con alcuni componenti della maggioranza (…)”.

Valdarno e Valdisieve Approvato il bilancio dell’Unione dei Comuni

13 milioni per servizi e progetti. Nei giorni scorsi è stato approvato il bilancio preventivo per l’anno 2022 dell’Unione dei Comuni ‘Valdarno e Valdisieve’. Per l’anno già in corso le risorse disponibili per l’ente, che ha una fondamentale funzione per i comuni aderenti, in particolare sul fronte del sostegno delle gestioni associate, sono 13.428.178 di euro provenienti dai trasferimenti dei comuni e dalla regione. Le restanti entrate, circa 600.000 euro, sono proprie dell’ente e provengono dal settore forestale, 200.000 euro, dalla gestione e dagli utenti degli impianti di teleriscaldamento di Vallombrosa, Pomino e Castagno d’Andrea, 70.000 per diritti e pratiche amministrative, 45.000 per la vendita di biglietti e abbonamenti del servizio tpl per i comuni di Londa e San Godenzo e 100.000 euro per la compartecipazione degli utenti dei servizi sociali. Per quanto riguarda gli impieghi il 40% di questi saranno utilizzati per la gestione dei servizi di assistenza sociale svolti per i comuni, questa funzione sarà gestita dall’Unione fino al 30 giugno per poi divenire di competenza della Società della Salute sud est. Inoltre 2.800.000 euro serviranno per il sostegno delle gestioni associate, tra queste il Tpl per i comuni di Londa e San Godenzo, il servizio politiche abitative, la redazione del piano strutturale intercomunale, il servizio di protezione civile, Polizia Municipale per i comuni di Rufina, Londa e San Godenzo e lo Sportello Unico delle attività produttive. Oltre a questo 1 milione di euro sono impiegati per le competenze delegate dalla regione per la gestione del patrimonio forestale e del complesso demaniale di Rincine. Sempre il settore forestale dell’Unione si occupa della gestione di alcuni progetti con finanziamenti speciali, tra questi il più importante per il 2022 è quello finanziato all’interno del Bando Clima del Ministero dell’Ambiente che prevede 456.000 euro per la realizzazione di interventi di ripristino, manutenzione ed integrazione del patrimonio forestale, finalizzati alla mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. I 270.000 euro destinati agli investimenti saranno utilizzati per la manutenzione del patrimonio dell’ente e del demanio regionale. MAIDA “Quello che abbiamo approvato è un bilancio equilibrato – spiega il presidente dell’Unione Vito Maida – che conferma ancora una volta come l’unione sia uno strumento di grande utilità per i comuni che vi aderiscono. Un ringraziamento va anche ai consiglieri dell’Unione che hanno mostrato una importante collaborazione nella redazione del documento”.

Barberino “Rendere l’area del lago di Bilancino attrattiva. Ecco come”

“Per rendere attrattiva l’area del lago Bilancino servono infrastrutture efficienti. Altrimenti il progetto di paesaggio ‘Territori del Mugello’ è proprio un bel libro dei sogni”. Lo ha detto il capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale della Toscana, Francesco Torselli che aggiunge: “Rendere Bilancino attrattivo dal punto di vista turistico e commerciale, è indubbiamente un macro-obiettivo a cui non ci si può opporre. Trasformarlo in un polo attrattivo del turismo escursionistico, è sicuramente una ottima idea. Purtroppo, come si suol dire, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Leggendo l’informativa della giunta regionale, balza agli occhi il fatto che si facciano solo mere ipotesi sulle fonti di finanziamento del progetto. Non è questo il momento di indicare le risorse precise, ma ci aspettavamo che la Giunta avesse almeno le idee più chiare! Ci preme infine far presente alla Giunta Giani, che l’area del lago di Bilancio per diventare attrattiva dal punto di vista turistico ed economico, avrebbe bisogno soprattutto di infrastrutture efficienti”. Torselli poi si sofferma sulla realtà dell’A1 tra Barberino di Mugello e Calenzano: “La situazione della A1 tra Calenzano e Barberino di Mugello è scandalosa: dal 2009 ci sono i cantieri per realizzare la terza corsia. Il bello è che il governatore si è addirittura permesso di dire che i cittadini dovranno pazientare ancora perché i lavori proseguiranno fino al 2024. Nonostante la vicinanza all’autostrada del Sole, il territorio vicino al Bilancino sconta un gap infrastrutturale che lo rende poco appetibile. Grazie alle miopi politiche della sinistra, se si continua di questo passo, nessuno vorrà più investire in Toscana”.

Toscana Elisa Tozzi: “La ‘riforma della Regione’= una beffa”

Elisa Tozzi, consigliera regionale (Gruppo Misto) esprime un’opinione in un comunicato: “Ciò che è andato in scena oggi (mercoledì 9 febbraio ndr) in consiglio regionale è profondamente irrispettoso dei cittadini toscani. Di quelli che sono o erano dipendenti Fimer, Gkn, Laika, Ortofrutticola Marradi, San Ginese, Bekeart. Dei cittadini inoccupati, precari, sfruttati”. La Tozzi prosegue: “Cittadini costretti anche a subire la beffa di sentirsi dire che, con questa ‘riforma’, non ci sarà aumento dei costi e che le innovazioni apportate andranno a loro vantaggio, per rispondere ai maggiori compiti assegnati alla Regione dopo la riforma delle province e alle esigenze determinate dalla pandemia. Falso!”. La consigliera regionale si è così espressa in merito all’allargamento dell’ufficio di presidenza da due a quattro membri e alla creazione del sottosegretario alla presidenza, approvati nel corso della seduta odierna del consiglio Regionale con i voti del PD (senza la partecipazione al voto del presidente della prima commissione Bugliani), Forza Italia e M5S.

Borgo San Lorenzo Appuntamento (on line) con BorgoProssima Giovani

Giovedì c’è stato un nuovo appuntamento (on line) con “BorgoProssima – Spazi ai giovani”, il percorso di formazione e co-progettazione con giovani under 35, voluto dal comune di Borgo San Lorenzo per dare insieme nuova vita agli spazi in disuso diffusi nel territorio comunale. Un evento che permette di scoprire nuovi dettagli riguardo al programma di formazione previsto per marzo. Sono stati presentati alcuni degli spazi in disuso mappati dal progetto e sarà illustrato il programma delle giornate di formazione e co-progettazione previste per il mese di marzo. Da giovedì (10 febbraio) fino al 28 febbraio sarà possibile iscriversi al percorso e sarà importante comprendere quali siano i requisiti e le modalità di adesione. Per partecipare agli è necessario iscriversi tramite Eventbrite al link: https://spazi-ai-giovani-2.eventbrite.it Il 13 gennaio si è tenuto il primo incontro (in partenariato con la cooperativa Convoi e finanziato dall’Autorità Regionale per la Garanzia e la Promozione della Partecipazione), dopo i saluti dell’Assessora alla cultura Cristina Becchi e della consigliera con delega alla cittadinanza attiva Irene Pieroni, il team di LAMA ha presentato il progetto che potete trovare a questo link https://borgoprossima.it/wp-content/uploads/2022/02/Presentazione-Spazi-aigiovani_13_01_22.pdf

Sant’Agata Voleva catturare le volpi con una trappola. Colto sul fatto. Denunciato

Voleva catturare le volpi con una trappola. I Carabinieri della Stazione Forestale di tale di Borgo San Lorenzo, sulla base di una segnalazione e della collaborazione della Polizia Municipale Unione Mugello Distretto di Scarperia e San Piero, hanno effettuato un accertamento in località Sant’Agata del comune di Scarperia e San Piero. È intervenuta anche una pattuglia della Polizia Municipale che constatava la presenza di una volpe morta, catturata ad un laccio e, in prossimità della stessa, di una trappola di cattura disattivata. Il luogo di rinvenimento era posto lungo la recinzione di un terreno dove erano allevati animali da cortile. I Carabinieri forestali si recavano allora nella predetta località ma la volpe non era più presente, la trappola in ferro era ancora disattivata ed era stato “armato” un laccio in acciaio lungo la recinzione, in un punto dove vi era un leggero avvallamento del terreno che permetteva alla fauna selvatica di introdursi nel recinto. I militari, constatato che non vi era nessuno nelle vicinanze, procedevano a disarmare il laccio. La situazione appariva chiara: il laccio era stato sistemato per catturare i predatori che si volevano introdurre nel recinto dove erano allevate galline, piccioni e conigli. I Carabinieri forestali si appostavano per osservare il sito e notavano avvicinarsi un uomo, che si dirigeva all’interno del recinto e, con fare circospetto, lungo la recinzione, si soffermava nel punto in cui era ubicato il laccio. Dopo pochi istanti si chinava, nel punto esatto in cui era collocato il laccio, armeggiava con le mani, risollevandosi dopo pochi secondi, continuando a ispezionare la recinzione. Nel momento in cui si stava per allontanare, i militari intervenivano, appurando che il laccio era stato armato. L’uomo è stato identificato e ha ammesso l’uso del laccio, giustificandosi per le continue predazioni dei suoi animali da cortile da parte dei selvatici. Indicava anche il punto in cui era presente la carcassa della volpe che aveva precedentemente catturato. I carabinieri forestali asportavano il laccio (filo di acciaio) e prelevavano la carcassa della volpe, che venivano sottoposti a sequestro. L’uomo veniva quindi segnalato all’AG per uso di mezzi non consentiti (laccio di acciaio) per la cattura della fauna selvatica, in violazione alla legge sulla caccia, e per aver cagionato la morte, con crudeltà e senza necessità, di una volpe catturata con un laccio in acciaio, secondo l’art. 544 bis del codice penale.

Dicomano Vandali all’area cani Intervengono Passiatore e Giannelli

Un residente del comune di Dicomano ha scritto: “La domenica all’area cani”. Il residente allega al messaggio le foto della mattina di domenica scorsa (6 febbraio) all’area cani, foto che si commentano da sole. Le foto sono state pubblicate su un gruppo Facebook, è nato un dibattito 0sotto al post. È intervenuto anche il sindaco di Dicomano, Stefano Passiatore, che più volte ha ribadito la sua contrarietà all’installazione di telecamere come unica soluzione per risolvere il problema, bensì il sindaco spiega che l’unica soluzione sarebbe “l’educazione”. Il primo cittadino di Dicomano: “Come abbiamo più e più volte detto, è un’area troppo appartata da poterla controllare. Domani verrà pulita. Sulle telecamere mi sono già espresso e la richiesta di metterle ovunque è ovviamente una non soluzione”. Il sindaco Passiatore prosegue: “Basterebbe fermarsi un attimo a pensare. I costi sarebbero molto elevati e la probabilità ti “beccare” la notte, in un gruppo di ragazzi, colui che lascia una bottiglia in terra è pressoché nulla. Pensate che l’operatore che poi dovesse controllare le immagini possa riconoscere (in quelle condizioni di oscurità) semplicemente qualcuno? Pensate che ci sia un software di riconoscimento facciale come in Cina? Chi dice il contrario non sa di cosa parla evidentemente. Rimane poi il problema di fondo: vorreste vivere in un paese videosorvegliato in ogni angolo 24 ore su 24? Io no. La soluzione sta nell’educazione e solo lì”. È intervenuto anche Giampaolo Giannelli, capogruppo Centrodestra a Dicomano: “Le zone in cui vengono fatti questi gesti simpatici sono sempre le stesse due o tre. Quindi trincerarsi sempre con questa risposta mi pare un modo semplicistico di non voler affrontare il problema. Metterle ovunque non è impossibile ma in quelle tre zone sì. Comunque andiamo avanti così via. Tante amministrazioni di sinistra mettono le videocamere nelle zone sensibili. Con ottimi risultati. Le videocamere sono utilissime la scusa del “volete vivere sotto un paese video controllato” è troppo facile. Vogliamo vivere in un paese dove la gente si comporta bene. E certo che la via maestra sarebbe l’educazione ma purtroppo molti non sono né educati ne rispettosi e tutti ne subiscono le conseguenze”.

Tel. 0558402262 - Cell. 327/1377343 Viale Europa Unita Borgo San Lorenzo

Borgo San Lorenzo Caro Bollette: mozione congiunta di Cambiamo Insieme e M5S

Cambiamo Insieme e M5S, un nuovo comunicato congiunto: “Caro bollette, la nostra mozione che raccoglie le preoccupazioni delle famiglie”. L’atto a firma dei consiglieri Luca Margheri, Claudio Ticci e Francesco Atria (per la Lista Civica ‘Cambiamo Insieme’) e del consigliere Marco Giovannini (del M5S) verrà presto portato in Consiglio Comunale. Il testo del comunicato: “Aumentano i costi, diminuiscono i consumi, lievitano i prezzi e a rimetterci sono esercenti e cittadini. Prima il lockdown, poi l’arrivo della variante Omicron, infine il “Caro Bollette”. Speriamo nel breve arrivi una collettiva e decisa spinta verso la realizzazione di comunità energetiche nel nostro territorio”. I consiglieri spiegano: “La nostra mozione raccoglie le preoccupazioni delle famiglie e le realtà economiche per gli spropositati balzelli in corso, esprime la preoccupazione per le difficoltà che dovranno affrontare i Comuni nell’erogazione dei servizi pubblici a causa dei costi maggiorati di gas e luce. Una mozione congiunta sul tema per realizzare i seguenti obiettivi comuni: 1 - *Promuovere l’autoconsumo* collettivo attraverso la promozione e creazione di comunità energetiche e di autoconsumo. Una scelta che secondo noi anticiperebbe le conseguenze della crisi energetica e il caro bollette che già sta mettendo in ginocchio le attività commerciali e le famiglie. 2 - *Ridurre i costi per chi vive nel disagio economico* prevedendo il coinvolgimento dei cittadini residenti e l’impiego di aree o edifici di proprietà comunale per generare benefici diretti come riduzione dei costi in bolletta per i cittadini con maggiore disagio economico che ricadono o rischiano di ricadere nella condizione di povertà energetica”. Secondo Cambiamo Insieme e M5S le “Comunità Energetiche” sono associazioni di cittadini, commercianti, enti locali o imprese che uniscono le forze dotandosi di impianti per la produzione e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili e sostenibili con il territorio anche da un punto di vista paesaggistico e ambientale. Tutti i soggetti coinvolti si possono trovare in un perimetro anche più ampio di un condominio, ma devono essere collegati alla stessa cabina di trasformazione dell’energia, affinché non costituisca l’attività commerciale principale. Si parla invece di “Autoconsumo Collettivo”, invece, quando a mettersi in società sono le famiglie e altri soggetti che si trovano nello stesso edificio o condominio. Ora è il momento”.

Borgo San Lorenzo PD e Gruppo Civico sul caro bollette: “Urgente un intervento del Governo”

Il PD di Borgo San Lorenzo e il Gruppo Civico hanno inviato un comunicato stampa sul caro bollette: “Urgente un intervento del Governo”. Il comunicato a firma dei capigruppo Niccolò Grifoni e Caterina Santelli lanciano l’allarme: “Bisogna scongiurare i danni di un’emergenza sociale che graverà anche sulle famiglie, imprese e comuni”. Il testo del comunicato: “All’aumento dei prezzi delle materie prime sui mercati internazionali, iniziato dagli ultimi mesi del 2020, nel 2021, si è aggiunta l’impennata del gas naturale in Europa, che oggi è il prodotto primario che mostra di gran lunga il maggior rincaro (+723%). La situazione attuale continua a mettere in seria difficoltà le famiglie, le aziende, gli enti locali e le associazioni. I costi energetici non sono chiaramente gli unici da sostenere ma si sommano al caro vita sostenuto quotidianamente delle famiglie e, nei casi delle aziende ad esempio, a quelli delle materie prime. È un’emergenza sociale che rischia di abbattersi sulle famiglie, dopo due durissimi anni di pandemia. Molte famiglie non riescono già a pagare nei tempi e negli importi le bollette di servizi essenziali quali elettricità e riscaldamento. La situazione è drammatica e sempre più preoccupante. Per questo riteniamo non più rimandabile un intervento del Governo attraverso l’utilizzo della leva fiscale, erogazioni dirette per calmierare il caro bollette e prevedere fondi specifici che consentano ai soggetti in difficoltà la possibilità di accedere ad eventuali bonus con modalità accessibile e veloce”. Il PD di Borgo e il Gruppo Civico chiedono “inoltre al Governo di intervenire a sostegno dei Comuni che stanno subendo le conseguenze dell’aumento delle tariffe delle utenze che rischiano di creare difficoltà nella prosecuzione dell’erogazione di molti servizi come, ad esempio, la gestione impianti sportivi e l’utilizzo degli edifici scolastici. E alla Regione Toscana di sostenere, attraverso appositi bandi, le associazioni, culturali, sportive, ricreative e di promozione sociale che operano in diversi ambiti e che in questo momento non riescono a far fronte all’aumento delle tariffe rischiando di dover cessare la propria attività lasciando un vuoto nell’ aggregazione dei cittadini”.

Mugello Meccanica e CNA: “Costi energetici, l’ultima stangata”

Le opinioni di Meccanica Mugello e CNA Mugello vengono riassunte in un titolo: “Costi energetici, l’ultima stangata. E le piccole imprese sono le più penalizzate”. “Una situazione insostenibile, frutto di mancate scelte in materia di politiche energetiche – spiega Natascia Galeotti del Cda di Meccanica Mugello – Abbiamo stretto un nuovo contratto con un altro gestore, ma la previsione di spesa rimane quella di 11/12.000 euro al mese, almeno fino a maggio: non è certo da un mese all’altro che l’Italia può trasformarsi in un paese autosufficiente da un punto di vista energetico. Costi che si vanno a sommare a quelli, anch’essi in crescita, delle materie prime. Basti pensare all’alluminio che, nel giro di un anno, è passato da 2,65 a 6 euro al chilogrammo. Siamo stati tra gli ultimi, ma abbiamo dovuto fare ciò che un imprenditore non vorrebbe fare mai: ritoccare i listini. Il futuro? Lo vediamo con preoccupazione perché se è vero che abbiamo le spalle solide, vero è anche che, fermo restando così le cose, alla lunga il fiato diventa corto a tutti”. 6.000/6.500 euro al mese fino a giugno/luglio, poi l’escalation. 9.800 euro a settembre, 12.400 a ottobre, 12.600 a novembre e 14.700 a dicembre. Si tratta dei costi della bolletta elettrica sostenuti negli ultimi mesi dalla Meccanica Mugello srl di Borgo San Lorenzo, con un incremento di circa il 130% in soli 4 mesi. “Si tratta di ostacolo particolarmente peso per le pmi italiane che pagano un costo per l’energia superiore del 33% rispetto alla media europea. Non bastasse, i piccoli imprenditori sono ancor più penalizzati perché a loro l’elettricità costa 4 volte di più rispetto a una grande industria a causa dell’assurdo meccanismo ‘meno consumi, più paghi’ applicato agli oneri parafiscali in bolletta, che gonfia del 35% il costo finale dell’energia per le piccole imprese. Così le Pmi devono finanziare la maggiore quota di oneri per le componenti della bolletta dedicate al sostegno delle energie rinnovabili, di categorie come le ferrovie e i bonus sociali” spiega Massimo Capecchi, presidente di CNA Mugello”. Una vera e propria emergenza che, nei casi più gravi, ha visto triplicare la bolletta delle imprese. CNA chiede che si affronti la revisione della disciplina delle agevolazioni alle imprese a forte consumo di energia, limitando i benefici alle sole aziende che abbiano effettivamente realizzato interventi di efficienza energetica.

Mugello Nasce il Distretto Rurale. Ignesti: “Vi spiego cos’è e i vantaggi”

Sancita la nascita del Distretto Rurale del Mugello. Federico Ignesti: “Vi spiego cos’è e quali sono i vantaggi del Distretto Rurale, non solo nell’agricoltura ma anche nel turismo”. Federico Ignesti sindaco di Scarperia e San Piero che è anche assessore all’Agricoltura e Patrimonio Forestale all’Unione dei Comuni, oltre che del Turismo. È intervenuto mercoledì scorso (9 febbraio) a Telegram (Toscana Tv). “Abbiamo costituito il Distretto Rurale nello scorso fine dicembre, la Regione ieri ci ha dato l’ok. Un Distretto con i territori dell’Unione dei Comuni del Mugello, quindi gli otto comuni, più il comune di Londa, di San Godenzo e di Vaglia insieme a tre associazioni di categoria Coldiretti, Cia e Unione Agricoltori. Potremo sviluppare le progettazioni su questo territorio che riguardano tutto quello che è il sistema legato alle parti dell’agricoltura, agroalimentare, della sostenibilità. Può diventare un’opportunità per i centri abitati perché si possono sviluppare progetti che poi possono coinvolgere anche i nostri centri storici”. Ignesti spiega quali sono i vantaggi: “Sui distretti ci sono delle misure importanti. Si accede a dei bandi di finanziamento dove chi è costituito in distretto ha delle esclusività di potervi partecipare. Può essere uno stimolo per tutto il territorio e nel valorizzare il prodotto agricolo, le tecniche di coltivazione e quello che riguarda la sostenibilità ambientale. Può essere anche un’opportunità di sviluppo per quello che può divenire anche un sistema produttivo dal mondo dell’agricoltura. Poter sviluppare quello che sono i processi di trasformazione che oggi sarebbero anche le opportunità se sostenute da un progetto sia finanziario che di valorizzazione del prodotto. Potrebbero dare anche una remunerazione economica maggiore per i nostri produttori agricoli e per chi lavora nel mondo della filiera”. Il primo cittadino di Scarperia e San Piero conclude: “Nel Distretto c’è una democraticità della partecipazione, tutte le aziende possono partecipare. Ci saranno i filoni dedicati, uno degli obiettivi è andare a costituire il distretto biologico. Valorizzeremo le nostre tipicità. Lavoreremo sulle nostre potenzialità, mantenimento e preservazione del territorio. Valorizzeremo i nostri borghi, vedere un territorio curato e con la produzione agricola, la possibilità delle degustazioni permette anche di valorizzarlo anche turisticamente”.

Borgo San Lorenzo Attacco Hacker ad Alia. La Tari si paga a marzo

Attacco Hacker ad Alia. Tari di Borgo: bollette e pagamenti slittano a marzo. Il comunicato dell’Ufficio Tributi del comune di Borgo San Lorenzo: “Si informano i cittadini che la bolletta di febbraio della Tari, che riguarda il saldo 2021, slitterà al prossimo mese di marzo. Lo spostamento, sia per l’arrivo della bollettazione agli utenti che per la scadenza del pagamento, è dovuto ai disagi provocati dall’attacco hacker che Alia Servizi Ambientali ha subito nello scorso mese di dicembre. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi all’Ufficio Tributi del Comune di Borgo San Lorenzo (Tel 055 84966256 – 271 – 293 tributi@comune.borgo-san-lorenzo.fi.it)”.

Borgo San Lorenzo Incontro sull’Ospedale del Mugello nella sala del Consiglio Comunale

Focus sull’Ospedale del Mugello nella sala del Consiglio Comunale di Borgo. Oggi, sabato 12 febbraio, dalle 9.30 alle 12 prenderà il via l’incontro nella Sala del Consiglio Comunale borghigiana, il primo della serie di incontri tematici a cadenza mensile sui percorsi di cura e assistenza dell’ospedale e del territorio della zona Mugello. L’appuntamento dal titolo “La rete di cura e assistenza nella zona Mugello” è organizzato in collaborazione tra l’Ospedale e la Società della Salute Mugello. L’incontro è aperto al pubblico, nel rispetto delle norme vigenti anti Covid. Interverranno tra i tanti (tutti i nomi nell’articolo sul nostro sito www.ilgallettomugello.com) la direttrice sanitaria dell’Ospedale, Claudia Capanni, il sindaco di Borgo San Loren-

zo, Paolo Omoboni, Filippo Carlà Campa e Marco Brintazzoli rispettivamente il presidente e il direttore della SdS Mugello. Inoltre Geri Toccafondi per Acot Mugello e Gianluca Galeotti (per l’assistenza infermieristica) il direttore di zona. Borgo San Lorenzo Omoboni e Ignesti donano il sangue:

“Chi può doni sangue o plasma”

Omoboni e Ignesti hanno donato il sangue: “Appello ai mugellani: chi può doni sangue o plasma”. Il sindaco Paolo Omoboni di Borgo San Lorenzo e il sindaco Federico Ignesti di Scarperia e San Piero in prima

Mugello La curva Covid in discesa

Scende la curva Covid nel Mugello, dopo i dati raccolti nell’ultima settimana. Da un totale di 966 casi, in questo report si passa a 608. Pressoché dimezzati i casi settimanali a Borgo San Lorenzo (da 267 a 127) anche negli altri comuni mugellani cala l’incidenza della diffusa variante Omicron. Campanello d’allarme a Firenzuola che, dopo aver mantenuto numeri bassi nel corso delle ultime settimane, ha registrato una risalita mercoledì 9 febbraio con 26 casi. Da ieri (11 febbraio) cambiano le regole anti contagio: via all’obbligo della mascherina all’aperto. La curva resterà stabile?

Margherita Di Pisa

persona per sensibilizzare alla donazione. “Il Covid ha avuto ed ha ripercussioni negative anche sulle donazioni del sangue. La situazione è critica soprattutto per alcuni gruppo sanguigni. Chi può prenoti una donazione. Basta rivolgersi alle associazioni di volontariato (Avis, Crs, Fratres) o al Centro Trasfusionale dell’Ospedale del Mugello” hanno detto i sindaci. IMPORTANTE: Il Centro Trasfusionale è aperto dal lunedì al sabato dalle ore 8.30 alle ore 10.30 presso l’Ospedale del

Mugello. Si consiglia comunque la prenotazione. È consigliabile telefonare dal lunedì al venerdì al numero 0558494118, un volontario risponderà per prenotare l’appuntamento. Bisogna ricordarsi che non è necessario essere digiuni ma è consentita una leggera colazione con caffè o tè con qualche biscotto secco (NO latte). Chi può donare? Avere un’età tra i 18 e i 65 anni, Pesare almeno 50 kg, Essere in buona salute, Non avere rapporti sessuali a riValdisieve

schio, non fare uso di droghe. Le donne non possono donare durante i giorni del ciclo mestruale.

Il Dr. Giannuzzi in pensione Come scegliere il nuovo medico

Termina l’attività del Dr. Lucio Giannuzzi. Da sabato scorso, 5 febbraio, si è conclusa l’attività ambulatoriale del Dottor Giannuzzi, medico di famiglia nell’ambito territoriale comprendente i comuni di Pontassieve, Pelago e Rufina. Gli assistiti del Dr. Giannuzzi possono scegliere il nuovo medico per l’assistenza primaria tra quelli disponibili nell’ambito di resi-

Borgo San Lorenzo Omoboni: “529 positivi. Ma calano le quarantene”

Paolo Omoboni: “A Borgo San Lorenzo sono 529 cittadini positivi. Calano le quarantene: 184”. In effetti, lo scorso punto settimanale indicava 312 quarantene. Il sindaco di Borgo San Lorenzo ha pubblicato i dati aggiornati settimanali Covid del suo comune, il capoluogo del Mugello. “Per quanto riguarda i vaccini, dati aggiornati al 7 febbraio, terza dose per 11.029 residenti (61 % del totale della popolazione) di Borgo San Lorenzo (erano 10.512 una settimana fa), 15.428 con due dosi fatte (15.224 una settimana fa), 16.118 prime dosi (16.053 una settimana fa)”. Nello specifico: “Prima dose per la fascia 5-11 al 48%. Terza dose: coperto il 42% della fascia 12-17 anni, il 51% della fascia 1829. L’Hub vaccinale del Centro Piscine Mugello ha già somministrato 8.452 dosi vaccinali”.

Mugello I volontari dello SPI all’Hub Vaccinale

Le volontarie e i volontari del Sindacato Pensionati Italiani (SPI – Cgil) di Borgo San Lorenzo, Vaglia e Vicchio saranno presenti all’Hub Vaccinale del Mugello (nel comune borghigiano, al Centro Piscine) mercoledì 16 febbraio. Lo SPI-Cgil intende “dare una mano a questo importante presidio della lotta contro il Covid del nostro territorio”. Saranno presenti nei tre turni: dalle 8 alle 12, dalle 12 alle 16, dalle 16 alle 20. denza, optando tra varie modalità. L’invito da parte dell’Azienda è a prediligere i sistemi messi a disposizione on line, evitando di recarsi agli sportelli. LINK Il cambio medico può essere effettuato on line tramite pc, smartphone o tablet utilizzando il servizio della Regione Toscana accessibile tramite la piattaforma Open Toscana https:// open.toscana.it/servizi . L’accesso alla scelta avviene tramite l’autenticazione con tessera sanitaria attiva, oppure con il sistema di identità digitale SPID. Sul sito della Ausl Toscana centro tutte le informazioni seguendo il percorso Home/ServizieAttività/ Medicodifamiglia/Sceltaecambiodelmedicodifamiglia. Altra modalità on line è App Toscana Salute di Regione Toscana per smartphone e tablet. Disponibile e scaricabile gratuitamente all’interno dei market dei principali sistemi operativi per smartphone e tablet. In particolare, per Android può essere scaricata dal PlayStore, mentre per IPhone è disponibile su Apple Store. È possibile anche recarsi direttamente al presidio territoriale del Poliambulatorio di San Francesco di Pelago (via E. Bettini n.11) dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.

Dicomano Camper GiovaniSìVaccinano all’Istituto Desiderio da Settignano

Martedì 8 febbraio a Dicomano è arrivato il Camper GiovanSìVaccinano presso l’Istituto comprensivo Desiderio da Settignano. Sono state somministrate le prime dosi di vaccino ad accesso libero nella fascia d’età dai 5 agli 11 anni. A chi ha deciso di vaccinarsi sarà rilasciata la prenotazione per la seconda dose dedicata il 1° marzo presso l’Hub di Borgo San Lorenzo. Necessari la tessera sanitaria, documento di identità, modulo di consenso dei genitori già firmato, presenza di almeno uno dei genitori e delega dell’altro se impossibilitato. “Con soddisfazione assistiamo ancora una volta alla grande sinergia fra enti del territorio – commenta il presidente della Società della Salute Mugello, Filippo Carlà Campa – Andiamo tutti nella stessa direzione per portare a compimento il più velocemente possibile il percorso delle vaccinazioni perché la pandemia possa concludersi quanto prima, il sistema economico ripartire e la sanità territoriale tornare a normalizzarsi”. La nuova data a Dicomano del camper della Regione Toscana trova la collaborazione del Comune di Dicomano, della Società della Salute Mugello e della Asl Toscana centro. “Un ringraziamento particolare va alla dirigente scolastica dell’Istituto, professoressa Simona Andrei, che ha fin da subito aderito all’iniziativa”.

Marradi Il Sindaco: “Dr. Bonomi, non c’è sostenibilità ambientale quando si pugnalano i territori”

“Dr. Bonomi, non c’è sostenibilità ambientale quando si pugnalano i territori”. Un messaggio chiaro del sindaco di Marradi, Tommaso Triberti, rivolto al Dottor Andrea Bonomi, presidente del fondo Investindustrial (proprietario con Italcanditi della Fabbrica), durante la manifestazione di sabato scorso. Una camminata che ha visto la partecipazione di diverse istituzioni, locali e regionali, e chi si è conclusa davanti al presidio dell’Ortofrutticola del Mugello. Il sindaco Triberti: “È un’immagine bella e emozionate, il 28 dicembre c’è stato detto della chiusura della Fabbrica, non era possibile e non potevamo accettarlo. Le lavoratrici e i lavoratori hanno attivato e mantenuto un presidio, anche sotto la pioggia e sotto la neve, questa manifestazione di oggi e il supporto al presidio è stato possibile grazie a voi, Marradi vi dice grazie perché tutto questo è stato importantissimo. Un grazie alla Città Metropolitana di Firenze e alla Regione, c’hanno messo la faccia insieme a noi, e non ci hanno mai abbandonato. Questa non è una battaglia di Marradi ma è una battaglia di territorio, di principio, del lavoro e oggi siamo a ragionare di una possibilità di guardare avanti. La camminata è stata l’abbraccio di una comunità a questi lavoratori che se lo sono meritato. Qualcuno mi ha chiesto: come mai vi state impuntando sul Marron Glacè? Noi non ci stiamo impuntando sul Marron Glacè, ci stiamo imputando sul diritto di avere un lavoro dignitoso, di rimanere sul proprio territorio, il diritto di aree e di persone che abitano in montagna e nelle aree interne e di poterci rimanere e costruire dei percorsi di vita. Non è possibile oggi raccontare della fragilità dei territori e poi dopo abbandonarli e desertificarli. Questa camminata l’abbiamo fatto con loro non per loro, ma anche per Italcanditi e il fondo Investindustrial, questo territorio accoglie chi vuole investire. Il Dottor Bonomi si è sempre dimostrato attento alla cura dell’ambiente e agli investimenti sociali e sono convinto che non conoscesse quello che stava succedendo, perché portare il lavoro dalla montagna alla città e abbandonare la montagna non è una sostenibilità ambientale, non c’è sostenibilità quando si pugnalano i territori”.

Filippo Ciampolillo

Marradi

Una manifestazione solidale

“Giù le mani dalla Fabbrica dei Marroni”. Ancora una manifestazione in difesa delle lavoratrici e lavoratori dell’Ortofrutticola del Mugello. Sabato 5 febbraio, a Marradi è stata organizzata una manifestazione da FLAI Cgil, FAI Cisl e dal comune di Marradi. PROGRAMMA Il ritrovo era in piazza Scalelle presso il comune, poi la partenza del corteo (chi è arrivato in treno si è unito all’altezza della stazione ferroviaria), alle 12 l’arrivo al presidio permanente davanti alla Fabbrica, dove sono intervenuti lavoratrici, lavoratori, i segretari generali di Flai Cgil e Fai Cisl e il sindaco Tommaso Triberti. Chi non è riuscito a partecipare al corteo (percorso di oltre 5 km) ha raggiunto direttamente il presidio a fine mattinata. Hanno aderito alla manifestazione la Camera del lavoro di Firenze e la Cisl Firenze-Prato. Hanno spiegato la Flai Cgil e la Fai Cisl: “Non è tardi per il proseguimento nel 2022 dell’attività produttiva del Marron Glacé con un piano industriale serio, che valorizzi il territorio e la filiera del marrone, garantendo agli stagionali contratti di una durata che permetta una sopravvivenza economica. Non accettiamo, infatti, la scelta di Italcanditi di spostare subito la produzione a Pedrengo, un piano di reindustrializzazione poco credibile, il contratto di soli 4 mesi per gli stagionali, la sostituzione delle linee di produzione”.

Ortofrutticola del Mugello Saccardi: “Regione al fianco dei lavoratori”

Ortofrutticola del Mugello. Per la politica regionale la vertenza è, e deve rimanere, un tema di estrema attualità. Si parte con la vice presidente della Regione Toscana, Stefania Saccardi: “La Regione continuerà a tenere alta l’attenzione su questa crisi. Continuerà a stare al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori – spiega la Saccardi che è anche assessore all’agricoltura – delle organizzazioni sindacali e delle istituzioni locali che si stanno battendo per difendere i posti di lavoro e una produzione importante per il territorio e per l’economia di tutta la zona”. TORSELLI “La produzione del Marron Glacé non deve essere delocalizzata altrove, deve rimanere a Marradi. Altrimenti sarebbe come portare via l’amaretto da Saronno. L’offerta di Italcanditi, al momento, non è sufficiente. Per preservare, anche in futuro, lo stabilimento di Marradi occorre fissare fin da ora dei punti fondamentali” ha detto Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano. GANDOLA “La politica è fatta di partecipazione e gesti concreti e dopo il consiglio comunale straordinario del gennaio scorso ho partecipato alla manifestazione per richiedere, ancora una volta, lo sviluppo di un piano industriale serio che valorizzi il territorio e la filiera corta, garantendo la salvaguardia occupazionale” ha detto Paolo Gandola, consigliere metropolitano di Forza Italia nel Centrodestra per il cambiamento. CAPPELLETTI “Sono poco chiare le motivazioni economiche del trasferimento. Valutare attentamente il Piano industriale. Il piano industriale presentato da Italcanditi e dal Gruppo De Feo, prevede che tutta la produzione venga trasferita nello stabilimento di Bergamo adducendo motivazioni economiche legate ai costi di produzione troppo elevati dello stabilimento mugellano rispetto a quelli dello stabilimento bergamasco di Italcanditi” hanno dichiarato Cecilia Cappelletti, consigliera metropolitana della Lega nel Centrodestra per il cambiamento e Andrea Bandelli, responsabile regionale economia della Lega.

Marradi “Quello che racconta la proprietà dell’Ortofrutticola non ci convince”

C’è una dichiarazione che spicca: “Quello che racconta la proprietà dell’Ortofrutticola non ci convince”. Giovedì 3 febbraio è stato un ulteriore giorno di vicinanza alle lavoratrici e lavoratori della Fabbrica dei Marroni di Marradi. Le filiere vincenti sfilano di fronte all’Ortofrutticola del Mugello. Un incontro organizzato da Coldiretti Firenze Prato. Il nuovo piano industriale non convince: “Non ci fidiamo” ha ribadito Roberto Nocentini, presidente di Coldiretti Firenze Prato e della Cooperativa Agricola Firenzuola. Una posizione sostenuta da tutte le principali filiere del territorio: dalla filiera della carne con la Cooperativa Agricola Firenzuola a quella del Pane del Mugello con il Granaio dei Medici, da quella del latte con il Consorzio Granducato al Marrone IGP naturalmente. A supportare le imprese, e gli occupati, è arrivato anche la vicina Coldiretti Ravenna, altro territorio vocato alla castanicoltura, pronta a dare una mano se serve, rappresentata dal presidente, Nicola Dalmonte e dal direttore, Assuero Zampini. “Condividiamo la preoccupazione ma anche la necessità di trovare una soluzione che non penalizzi il territorio, l’occupazione e le imprese agricole. Non è un caso che siano qui, oggi, le principali filiere di questo territorio perché sono un esempio di sostenibilità anche economica, legame con il territorio e centralità dell’agricoltura, occupazione e tutela del paesaggio. Quello che la proprietà dell’Ortofrutticola ci raccontano non ci convince e non ci fa stare tranquilli per il futuro”. PARTECIPANTI Insieme a Nocentini hanno partecipato al presidio il Direttore di Coldiretti Firenze Prato, Barbara Battistello, Tommaso Triberti (Sindaco di Marradi), Federico Ignesti (assessore Unione dei Comuni), Alessio Serra (Direttore Caf), Francesco Bugoloni (Consorzio Marroni IGP) e Paolo Parrini (Granaio dei Medici), segretari di zona, soci di Coldiretti e dipendenti della Fabbrica. RAVENNA “La filiera castanicola ci coinvolge. Viviamo a due passi da qui – ha detto il presidente di Coldiretti Ravenna, Dalmonte – Con la nostra presenza vogliamo esprimere la nostra vicinanza ma anche per offrire una mano sul fronte dell’occupazione mettendo a disposizione posti di lavoro nelle nostre imprese che operano qui vicino. Noi tutti auspichiamo un epilogo positivo per questa vicenda”. BILLI Per Fabio Billi, vice presidente del Consorzio Marrone IGP “il progetto industriale è molto fumoso. Non ci convince per niente. Bisognerà vedere se dietro queste parole e queste idee vaghe ci sia un progetto solido e strutturato che riesca ad assorbire la forza lavoro. E’ necessario trovare formule o attività integrative che possano coprire il vuoto che si verrà a creare. Il futuro senza la fabbrica è triste. Era il fiore all’occhiello per questa zona”. Il presidio è stato accompagnato dall’esposizione dei prodotti delle filiere vincenti del territorio e da un pranzo collettivo a base dei prodotti del territorio.

Marradi Le voci delle dipendenti: Marina Bambi e Sonia Alpi

Marina: “Lasciateci i Marrons almeno per quest’anno”. Sonia: “Non accontentateci con le briciole”. Marina Bambi e Sonia Alpi sono salite sul palco (sabato scorso, 5 febbraio) davanti al presidio della Fabbrica dei Marroni, dopo la manifestazione, precedendo l’intervento del sindaco di Marradi, Tommaso Triberti. Marina Bambi: “Siamo commosse da questa grande partecipazione da parte anche di chi non ci conosce ma vi siete uniti a noi in questa battaglia che è iniziata il 31 dicembre, Italcanditi voleva chiudere l’azienda il 31 gennaio e gli operai a tempo indeterminati si sarebbero dovuti trasferirsi a Bergamo. Abbiamo iniziato il presidio con gli stagionali, siamo qui l’azienda a oggi non ci ha dato una riposta certa, vogliono portarci via i Marron Glacé, noi abbiamo iniziato qui 36 anni fa e siamo arrivati a dei livelli di produzione alta e di valore, vogliamo continuare almeno quest’anno ci lascino i Marrons Glacés, introducendo nuove lavorazioni come dicono loro ma che non ci convincono. Anche nel 2021 nonostante la pandemia abbiamo chiuso in attivo. Non vediamo il motivo per cui la vogliono portare a Bergamo, quando il Marrone di Marradi è di casa qui, noi lo trasformiamo, questa azienda è il cuore di Marradi”. Sonia Alpi: “Abbiamo il sostegno di tutti, siamo qui perché vogliamo lottare, perché questa Fabbrica rimanga a Marradi, è stata costruita qui e c’è un motivo. Abbiamo lavorato tanto in quest’azienda, con i vecchi proprietari e siamo arrivati a questo livello. Ce la vogliono portare via e non ci devono neanche accontentare con le briciole, noi le briciole non le vogliamo”.F.C.

This article is from: