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PAG
Barberino Una panchina rossa a San Gavino
A San Gavino non solo festa. Nella prima domenica in cui l’estate improvvisamente dà una spallata alla primavera, il 15 maggio a Barberino di Mugello è stata una mattinata di riflessione seria, profonda, sui diritti delle donne. Tra i quali per fare un esempio, anche quelli di interrompere una relazione sentimentale senza essere minacciate, seguite o picchiate da uomini che non sopportano l’idea dell’abbandono. Motivi che scatenano episodi di “violenza sulle donne”. Un fenomeno sommerso. Che si pensa relegato solamente ai gravi episodi di femminicidio che appaiono nelle cronache nazionali. Ma che invece si annida ovunque. Tutti i giorni, anche nel tranquillo e operoso territorio mugellano. Come testimonianza di attenzione e di solidarietà verso tutte le vittime degli abusi di genere, ieri mattina ai piedi della chiesa diSan Gavino Adimari è stata posizionata e inaugurata una panchina rossa. Un movimento, quello delle panchine rosse, che a Barberino è già molto esteso. Come ha confermato la vicesindaca Sara Di Maio: “Lavoriamo tanto sulla cultura del rispetto; testimoniata anche dalla sensibilità di un gruppo nutrito di donne “Un filo di…”. Si organizzano tante iniziative all’educazione e al rispetto. Nel nostro comune abbiamo altre panchine rosse proprio per pubblicizzare e dare visibilità ai centri antiviolenza. Quello che si può fare è educare alla non violenza. Il rispetto è una questione culturale. È importante avere dei simboli, gesti apprezzati che produrranno poi i frutti. Dobbiamo seminare la cultura del rispetto”. Siamo stati accolti da Eleonora Puro e della presidente del gruppo Centro Turistico Giovanile gruppo Terza Punta, Patrizia Bonacchi. La Puro che ha accompagnato la vicesindaca nel taglio del nastro della panchina rossa, dichiara che questo “è un luogo privato ma in questo modo speriamo possa diventare pubblico. È sufficiente vederla per capire l’attenzione che noi rivolgiamo su questo tema”. Una panchina rossa posizionata nella propria casa di accantonamento “San Gavino Adimari” perché soprattutto i più giovani che la frequentano “riflettano sulle violenze delle donne fino all’omicidio; sui rapporti uomo donna; sulla necessità di un cambiamento vero nei rapporti”. All’interno di questa struttura c’è il CTG che ogni anno ospita iniziative di giovani, grazie alla sua capienza (circa 70 posti letto), alle sue cucine, ai suoi spazi e alla “pace” che la natura offre, per ritrovare l’equilibrio. BONACCHI: Patrizia Bonacchi, presidente del gruppo CTG Terza Punta che gestisce la Pieve di San Gavino: “L’iniziativa che il Gruppo sta portando avanti insieme alla fondazione CRF si intitola “Il Pranzo della Domenica”. È rivolto ad anziani soli affinché possano passare una domenica diversa, in compagnia. Noi offriremo il pranzo e la “compagnia”, ad uno o due anziani per domenica e ad un loro eventuale accompagnatore. È rivolto agli anziani residenti prevalentemente in Mugello; in collaborazione con le associazioni di volontariato e le parrocchie. Sono queste, infatti, che conoscono le realtà territoriali. Gli anziani o le associazioni possono chiamarci al numero del nostro segretario Riccardo 3477747044; o mandando una mail:gruppoctgterzapunta@ gmail.com. La struttura è accessibile anche per persone con motilità ridotta o in carrozzina. Inoltre, la nostra struttura accoglierà nella prima settimana di luglio un Campus Rock tenuto da una scuola di musica. È ormai il quarto anno consecutivo che accogliamo questi ragazzi. E li abbiamo proprio visti crescere anche musicalmente. Saremo contenti se verrete ad ascoltarli”.
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Filippo Ciampolillo
Borgo San Lorenzo Pandemia e Infodemia
LUTTI
Ezio Galeotti
Tutto è iniziato il 24 agosto del 1956 al Pozzo Ronta, in panoramica, che hai fatto le lezioni negli stalletti degli animali che possedeva la tua famiglia e che hai iniziato a fare il meccanico molto presto, imparando il mestiere tra elogi e rimproveri. Nel 1980 finalmente hai aperto la tua officina in un vecchio garage; sei sempre stato molto ambizioso e questo ti ha portato ad avere una grande azienda, una delle più grandi nel Mugello, grazie anche al tuo spirito di sacrificio. In questi anni hai costruito anche una bellissima squadra di dipendenti, che ti hanno aiutato a diventare quello che sei ora; titolare severo, come i buoni padri di famiglia , ma nello stesso tempo sempre disponibile. Tantissimi clienti, dal più semplice al più puntiglioso, trattati sempre con onestà , rispetto e trasparenza, era questo il tuo motto. Ti sei sempre fatto in quattro per trovare lavoro per te e per i tuoi dipendenti, lavorando fino all’ultimo senza mai staccare, anche quando questo tremendo male non ti dava tregua, ma poi alla fine ha vinto lui. Ora porteremo avanti il tuo immenso progetto insieme ai tuoi figli, con la speranza che ci continui ad aiutare da lassù.
Ti vorremo sempre bene I tuoi dipendenti e figli
È scomparso Ezio Galeotti Giovedì è scomparso Ezio Galeotti. Persona stimata e conosciuta da molti, è morto nella notte alla giovane età di 65 anni. Galeotti era lo storico titolare della carrozzeria autorizzata Fiat; dal 1981 uno dei punti di riferimento nel campo delle riparazioni auto nel capoluogo del Mugello e in provincia di Firenze. A Rabatta, frazione di Borgo, la carrozzeria ed autofficina effettua anche servizio di soccorso stradale. La Redazione porge alla sua famiglia, nel tragico momento che ci trova uniti, le più sentite condoglianze.
Pietro Mercatali
sant’Agata “Tre favole di un nonno”
“Buongiorno, vorrei farvi conoscere questo delizioso volumetto nato dal cuore di un nonno di Sant’Agata”. Una lettrice, che chiede di rimanere anonima, ci ha inviato questa richiesta che abbiamo scelto di accogliere. “Sono tre deliziose favole coronate da un’introduzione che spiega come nasce un nonno. Il libro è acquistabile su questo sito https://www.booksprintedizioni.it/libro/Racconti%20 brevi/tre-novelle-per-tre-nipoti” conclude la lettrice. La Sezioni Soci di Borgo San Lorenzo UNICOOPFIRENZE e BIBLIOCOOP di Borgo San Lorenzo, in collaborazione con l’Associazione Culturale I colori delle stelle, con il patrocinio del Comune di Borgo San Lorenzo e del Consiglio Nazionale della Ricerche, hanno organizzato il 13 maggio nella Saletta “Pio La Torre” di Borgo San Lorenzo alla presenza degli autori, la presentazione del libro edito dalla collana Le chiavi di lettura di Zanichelli Editore: Pandemia e infodemia. Come il virus viaggia con l’informazione, scritto dal Capo Ufficio Stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche Marco Ferrazzoli e dal virologo e Direttore dell’Istituto di Genetica Molecolare del Consiglio Nazionale delle Ricerche Giovanni Maga. Per rimanere nell’attualità tra Covid-19 e guerra è sempre infodemia. Marco Ferrazzoli, Capo Ufficio Stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche e giornalista, insegna Teoria e Tecnica della Comunicazione della Conoscenza all’Università di Roma Tor Vergata. È direttore responsabile dell’Almanacco della Scienza e di Cnr Web Tv ed è, tra gli altri, coautore di Parola di scienziato (Universitalia, 2014) e Il superdisabile (LuCe Edizioni, 2019). Giovanni Maga, Direttore dell’Istituto di Genetica Molecolare del CNR di Pavia, studia i meccanismi di propagazione dell’informazione genetica nelle cellule umane e nei virus per sviluppare nuove terapie. Autore di centinaia di pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali, è incluso nella classifica Top Italian Scientists e in quella internazionale di PLos Biology. Per le Chiavi di lettura ha pubblicato Occhio ai virus (2021), Quando la cellula perde il controllo (2019) e Batteri spazzini e virus che curano (2016) La presentazione è stata moderata dal giornalista Ezio Alessio Gensini, vice-Presidente dell’Associazione Culturale I colori delle stelle, già dipendente del Consiglio Nazionale delle Ricerche dove si occupava di comunicazione. Con gli autori, analizzato il libro, si è tentato di mettere a fuoco due aspetti: Il ruolo della scienza nelle società contemporanee (limiti, difficoltà di dialogo con gli altri soggetti pubblici e con i cittadini) e l’infodemia (Il sovraccarico informativo, con tutto quello che ne sussegue fino ad arrivare alla fake news). Nello specifico ricerca scientifica e multimedialità e gli importanti riflessi sulla società e conoscenza. Inevitabilmente si aprono quattro scenari: scienza, conoscenza, comunicazione e società. Aspetti che Marco Ferrazzoli e Giovanni Maga, hanno monitorato fin dagli esordi della pandemia con attenzione. Come scritto in varie recensioni, il libro parte dall’esperienza diretta dei due autori, che hanno seguito dal principio - ognuno dal punto di vista dettato dal proprio ruolo professionale e dalla propria formazione - l’evolversi della pandemia da Covid-19 e dell’infodemia, cioè l’eccesso di informazioni, più o meno fondate, che il virus ha portato in primo piano: oggi, per rimanere nell’attualità, come ribadito sopra, tra Covid19 e guerra, è sempre infodemia. Gli autori anche sollecitati dalle domande dei presenti, non si sono discostati dai contenuti del libro, che avvalora la profonda ricerca e analisi che gli autori hanno affrontato in ogni dettaglio affrontato. Due ore di conoscenza e crescita, peccato la modesta partecipazione del pubblico mugellano. Oltre che la totale assenza degli amministratori. Cosa importante gli utili della vendita del libro, d’accordo con Paolo Annunziato (Direttore del Consiglio Nazionale delle Ricerche dal luglio 2012 al febbraio 2016) saranno devoluti all’AISLA-Associazione Italiana per la SLA.
Ezio Alessio Gensini
Borgo San Lorenzo Presentazione libro di Cipriani
È uscito per leedizioni “Solfanelli” il libro “Napoli città del Trono e dell’Altare: omaggio alla Capitale del Regno delle Due Sicilie” con una lettera del Principe Carlo di Borbone, la prefazione di don Gabriele D’Avino e la postfazione di Ascanio Ruschi (foto di Filippo Balugani) pagg.96 Euro 11. Il libro verrà presentato venerdì 27 maggio a Borgo San Lorenzo alle ore 17,30 presso la Sala Comunale “Pio La Torre”. Di seguito riportiamo la recensione al libro di Guido Scatizzi: «Perciò io, passeggiando nella vecchia via Toledo, meta prediletta da tanti napoletani purosangue nei giorni in cui Napoli era Napoli, ho sentito spesso il peso dolce di una eredità così nobile ed ho guardato con pietoso dolore tanti figli del popolino venduti a tutte le piazze delle mode europee dalle vuote minoranze di pseudo intellettuali. Ultimo napoletano nell’intimità del mio spirito mi sentivo l’unico figlio spirituale della Tradizione napoletana tra gente che, non solo l’ignorava, ma si vantava di ignorarla. Solo dall’anima del popolino, disprezzata da tali minoranze, traspariva la genuinità sepolta della Napoli mia e dei miei avi». Queste righe appassionate, tratte da La Monarchia Tradizionale di Francisco Elías de Tejada, possono a buon diritto sunteggiare l’omaggio reso da Pucci Cipriani alla capitale del Regno delle Due Sicilie con il suo ultimo libro, Napoli. Città del Trono e dell’Altare (Solfanelli, Chieti 2022, pp. 92, Euro 11,00). In effetti, proprio come cronache di romantiche passeggiate per la città, scolpite nel cuore prima che nel calamaio, i capitoli si susseguono conducendo il lettore a farsi carico del «peso dolce di una eredità così nobile», nascosta, quasi celata, dall’incuria di una modernità che non sembra in grado di corrispondere alle vette di quanto immeritatamente ricevuto. In tal modo, come già de Tejada, l’Autore s’incarica di dis-velare l’anima profonda e immortale di Napoli, che diviene ancora oggi una Nea Polis, una città nuova, non solo per la strategica collocazione geografica, crocevia di civiltà e di culture, ma soprattutto per la capacità di plasmare con intelligenza creativa il patrimonio tradizionale, anzitutto di fede, e renderlo la cifra caratteristica di un intero popolo. Una fede incarnata e temprata nel sangue dei martiri, da cui il titolo di uno dei capitoli più commoventi del saggio (“I martiri di Napoli”), che i sovrani aragonesi, già in epoca rinascimentale, vollero additare a modello per la città, mediante la traslazione, prima nella chiesa di Santa Maddalena, poi, nel 1497, in quella di Santa Caterina a Formiello, delle reliquie dei martiri di Otranto, trucidati dai turchi nel 1480 per essersi rifiutati di rinnegare la propria fede innanzi agli invasori. Tributi di fedeltà coraggiosa, come quello offerto dal giovane carabiniere napoletano Salvo D’Acquisto, immolatosi nel corso della Seconda Guerra Mondiale a vantaggio di ventidue vite innocenti, dimostrando singolare generosità nell’adempimento dei proprî doveri di stato, le cui spoglie riposano nella centralissima basilica di Santa Chiara, custodia tra l’altro delle salme degli ultimi sovrani borbonici. La figura leggendaria di José Borjes, ultimo eroe romantico, il quale, impegnato nelle imprese carliste, prontamente si lasciò coinvolgere in quella che percepì come l’ultima battaglia controrivoluzionaria, la difesa del Regno delle Due Sicilie, riemerge dal racconto di Pucci Cipriani in tutta la sua drammatica eroicità, devoluta al servizio disinteressato e intrepido verso Dio, la Patria e il Re. Il capitolo conclusivo, dedicato all’epopea di Civitella del Tronto, ultima sentinella del Regno del Sud, riassume in sé lo spirito dell’intero testo, riallacciando le fila che sin dal sottotitolo avvertono il lettore sulla consonanza che in queste pagine si va cercando e narrando: l’ideale della Controrivoluzione, che sposa Trono e Altare come braccia di un medesimo e ben ordinato corpo, a garanzia materiale e spirituale della persona umana e del suo previdente sviluppo.
ASSOCIAZIONE SOLIDARIETA’ MISSIONARIA ODV/ETS CODICE FISCALE 90022660485
Barberino “Sono partito in bici per girare l’Italia”
Ho 27 anni e abito a Barberino di Mugello. Nella vita mi sono sempre dato da fare tranne che a scuola. Lavorativamente parlando ho sempre unito più attività e competenze, dal commesso al cameriere. Nel tempo libero pratico tantissimi sport e ultimamente mi sono reso conto di essere ormai dipendente da tutto ciò che riguarda il movimento: gioco a calcio e a tennis, vado in mountain bike e in skate, e mi alleno a corpo libero. Mi è bastato farmi una settimana a casa in quarantena per assaporare pienamente il concetto di “depressione da troppo divano”. È proprio per questo e da qua che vi scrivo queste brevi righe. Ho tante belle amicizie e una ragazza che abita lontano, a Grenoble, in Francia e che raggiungerò il prima possibile. Nonostante questo, provo una voglia di evadere e di fare esperienze pazzesca. Un po’ di sana libertà dopo due anni di pseudo-reclusione penso la desiderino tutti, non è così? Ed è proprio per questo che voglio mettermi in gioco e dare libero sfogo a quel “richiamo della foresta interiore” che, per carattere, mi sono sempre riconosciuto e che da ormai troppo tempo si è assopito. Ho voglia di scoprire nuovi posti, fare nuove esperienze e conoscere più persone possibili. Per fare tutto questo, per realizzare il mio progetto, ho però bisogno di voi e del vostro aiuto. Vi spiego brevemente. Sono partito per la mia prima grande avventura con l’obiettivo di conoscere e scoprire l’Italia in tutte le sue sfaccettature da Nord a Sud, dalla bellissima Sardegna ai monti del Trentino, per giungere fino agli angoli più remoti della Sicilia, e vorrei farlo pedalando in bici. In questo momento ho già il supporto del “Bike store Mugello”, che mi aiuterà nel mio progetto, facendomi da sponsor (grandissimi ragazzi e gran bel negozio super fornito a Borgo San Lorenzo: vi consiglio di seguirli). Inoltre ho in programma di scrivere un diario di bordo così da poter condividere in tempo reale la mia esperienza con chi avrà voglia di seguirmi, anche solo virtualmente. Il super mezzo che renderà possibile quest’esperienza, oltre alle mie possenti gambe (:D), è la “Blue Train Locomotive”, versione Gravel, da me ribattezzata “Sonic” come il porcospino blu in cerca di avventure in tutto il mondo. Durante il mio viaggio in bici lungo tutta la penisola vorrei dormire prevalentemente in tenda. Mi sono dunque prefissato un budget giornaliero di circa 20 €. Considerato però che la mia intenzione sarà quella di assaporarmi il viaggio senza un limite di tempo, vi chiedo un piccolo aiuto per godermi appieno quest’esperienza. Da Mugellano mi piacerebbe far “sentire il Mugello” in tutta Italia, in tutte le sue più belle realtà. Se vi piace l’idea, e volete condividere anche solo qualche tappa insieme, ne sarei super felice. E se vi piace la mia filosofia e mi aiuterete economicamente per alleggerirmi il tutto, ne sarei super felice. Se avete consigli da darmi, perché sarà la prima volta che mi metterò davvero in gioco – un semplice itinerario che vi è rimasto impresso, un luogo dove ritenete che mi debba fermare a mangiare ad ogni costo (economico ovviamente) – ne sarei super felice. Se invece non vi va di aiutarmi, pazienza, vorrà dire che ci avrò provato e voi avrete impiegato (e non perso) 5 minuti del vostro tempo per un qualcosa che spero possa, anche solo minimamente, esser stato d’ispirazione, così che possa spronare anche voi a mettervi in gioco in qualsiasi tipologia di progetto voi pensiate vi possa rendere entusiasti. Io ne sarei super felice. Quindi ricapitolando: sono partito in stile “Forrest Gump” o, come diciamo nel mio paese, “Miccia Gump”, da Barberino di Mugello per iniziare a scoprire l’Italia. E poi, una pedalata alla volta, spero anche tutto il resto del Mondo. Indi per cui…senza alcun obbligo morale ma solo passionale… Qualcuno ha voglia di unirsi a me e aiutarmi con uno sponsor o una semplice donazione? Son riuscito a comprare una gopro per fare ottime riprese e sto cercando fondi per un drone. A breve uscirò con tutte le mie tappe, e niente spoiler per adesso. Per qualsiasi domanda / dubbio / curiosità non esitate a contattarmi. La mia mail: leo. fani@libero.it Ah dimenticavo: sono un super appassionato di Manga e Anime, e da vero nerd il mio “credo ninja”, “la ricerca del One piece” si racchiudono in un mio motto che ultimamente mi ripeto spesso “PLUS ULTRA”. Leonardo Fani