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Gallo
Anno XXI, numero 21 (598) - 22 ottobre/4 novembre 2016- www.ilgallo.it - info@ilgallo.it
Il Salento al metro quadro Listino prezzi. Dallo Ionio all’Adriatico la spesa media per l’acquisto di un’abitazione
11 Comprare casa in provincia: i prezzi medi al metro quadro COMUNE
al mq
Casarano
762
Galatina
868
Tricase
996
Maglie
1.119
Otranto
1.968
Tra sabato 29 e domenica 30
TOrNa l’Ora sOlarE
Malattie infettive e discriminazioni
Tricase: condannati primo cittadino e giunta
Scoppia la polemica
Gestione sinistri La Corte dei Conti: “Delibera illegittima. Gli amministratori ripaghino il danno al Comune”. L’opposizione: “Tutti a casa, restituiscano dignità al paese”. Il sindaco Antonio Coppola: “Faremo ricorso”
Salute Salento e medici la sparano grossa: “Diffuse soprattutto tra gay e stranieri”. LeALiberamente: “Omofobi e razzisti! Chiedano scusa”
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Ruffano: tutti buoni per... il bonus I premiati e tutte le cifre Premi di produttività al massimo e per tutti. Il Pd attacca: l’operato lo valuta l’Organismo Indipendente di Valutazione ed “il suo unico componente è stato nominato dal sindaco, e quindi dalla maggioranza. Quando occorre struingre la cinghia occorre che lo facciano tutti!”. Il sindaco Carlo Russo si difende: “I dipendenti sono pochi e tutti meritevoli”
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Cup all’ospedale “Panico”: telefono libero 5
0833/1830652. Disagi sulla linea telefonica del Centro Unico di Prenotazione nei primi giorni di ottobre dopo le 15. Il direttore sanitario Pierangelo Errico: “Problemi tecnici, ora risolti. Il servizio è ristabilito ed è tornato a pieno regime”
TrOVa I GallETTI Martedì 25 dalle 9,30, telefona allo 0833/545777. Tra i primi 50 che prenderanno la linea, sarà sorteggiato un voucher per una notte in una delle strutture ricettive “Caroli Hotels”. In palio anche i biglietti per il cinema e tanti altri premi. a pagina 23
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trasporti
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poli opposti
La Puglia si prende al volo
Aeroporti in crescita. Incremento costante del traffico sia a Bari che a Brindisi
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piccano... il volo i numeri degli aeroporti pugliesi che continuano a registrare incrementi costanti del traffico. Nei primi nove mesi del 2016, infatti, i passeggeri sugli aeroporti di Bari e Brindisi sono stati 5.105.314, pari al +7% rispetto allo stesso periodo del 2015. Di questi 1.530.612 (+13,8%) sono stati i passeggeri di linea internazionale che nel 2015 erano stati 1.345.417; bene anche la linea nazionale con 3.469.694 passeggeri, in crescita del + 4,5% rispetto allo scorso anno. Il Karol Wojtyla di Bari chiude i primi nove mesi del 2016 con 3.280.523 passeggeri, +8,7% rispetto ai 3.018.571 del 2015. Buona la crescita, + 6,4%, per i passeggeri di linea nazionale, passati da 1.947.645 dello scorso anno ai 2.072.896 dei primi nove mesi del 2016. Un incremento percentuale maggiore, +14,8%, è stato invece registrato per i passeggeri di linea internazionale: 1.145.042 quest’anno a fronte dei 997.179 del 2015. Andamento pressoché simile nelle dinamiche anche per l’Aeroporto del Salento di Brindisi, dove il consuntivo riferito ai nove mesi è stato di 1.824.791 passeggeri, + 3,8% rispetto all’anno prima. Di questi 1.396.798, + 1,6%, i passeggeri di linea nazionale, cui si aggiungono i 385.570 passeggeri di linea internazionale, in aumento del + 10,7% rispetto ai 348.238 passeggeri dello scorso anno. Per Brindisi c’è anche da registrare l’eccellente risultato ottenuto dal charter, in crescita del 26,7% (31.577 i passeggeri dei primi nove
Sul trenino come al rally! Macchinista co-pilota. Per evitare il limite di 50 km/h i macchinisti a bordo dei treni Sud Est saranno due e pronunceranno ad alta voce i segnali da rispettare
mesi 2015 contro i 40.029 di quest’anno). L’esame del dato del mese di settembre ricalca l’andamento annuale, con incrementi che si attestano al +7,1% per la rete (650.362 passeggeri), al + 8,6% per Bari (415.977 passeggeri) e al + 4,4% (234.385 passeggeri) per Brindisi. La linea internazionale, quindi, si conferma quale segmento strategico del traffico passeggeri. E proprio per i collegamenti internazionali si annunciano le prime novità per la prossima stagione estiva. Sul fronte incoming, una prima novità riguarda il raddoppio della frequenza settimanale del collegamento tra Bari e Vienna di Austrian Airlines, cui si aggiungerà, da fine marzo a fine ottobre e sempre dal capoluogo regionale, un bisettimanale per Norimberga operato da Ryanair. Infine, per l’outgoing, Volotea ha già annunciato, sempre per la prossima estate, il nuovo collegamento Bari – Preveza (Lefkada).
Da qualche giorno anche i macchinisti delle Ferrovie Sud Est, come i piloti rally, hanno un co-pilota. Non si tratta di un vero e proprio navigatore, ma di un secondo macchinista che legge ad alta voce i segnali da osservare lungo il percorso, per poi ascoltare il suo collega fare la stessa cosa subito dopo di lui. No, non è rally, non è gara tra treni e non è follia, anche se poco ci manca. È il metodo escogitato dalle FSE per aggirare l’ostacolo impostogli dall’Ansf. Per chi nei giorni scorsi non fosse stato travolto dalla vicenda, che ha scatenato vagonate di polemiche, l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie ha stabilito, con una circolare del 5 agosto entrata in vigore ad ottobre, che i treni che non dispongono di Sistema di Controllo Marcia non possono superare i 50 chilometri orari. Un dispositivo di sicurezza che è anche sinonimo di ulteriore rallentamento ai già lentissimi spostamenti su binario per 11 linee regionali, tra cui anche le nostrane Lecce - Gallipoli, Zollino - Gagliano del Capo, Zollino - Maglie, Novoli - Gagliano del Capo e Novoli - Casarano. Ecco allora la soluzione: se non si possono ammodernare i treni, si raddoppiano i macchinisti e il controllo di marcia lo si fa ad alta voce. In questo modo il limite di velocità passa dai 50 agli 80 all’ora e il secondo mac-
chinista ha il compito di dichiarare, a voce alta, l’aspetto dei segnali da rispettare che gli dovrà essere ripetuto dall’agente alla guida. Risolto così non solo il problema rallentamenti, ma anche quello del rischio di abolizione delle tratte più lunghe, profilatosi proprio a causa dell’andatura troppo lenta per le lunghe distanze. Neanche a dirlo però che sorgono nuove grane: il personale scarseggia e avere due macchinisti per treno non è una passeggiata. Laddove non disponibili, quindi, i “co-piloti” saranno rimpiazzati dal capotreno che, espletata la sua funzione di controllo sui passeggeri, raggiunge la cabina per l’appello dei segnali. Insomma gli utenti possono stare tranquilli: non ci saranno nuovi ritardi ma si torna a quelli cui erano già abituati. Intanto, piovono critiche anche sulla Regione Puglia per il controllo effettuato sulle linee ferroviarie. È l’Unione Europea a muoverle, accusando il governo regionale in merito all’incidente sul tratto ferroviario Andria-Corato in cui sono morte 27 persone. “Una Regione che non si occupa di 20 km di ferrovie a rischio è una Regione che non sa fare il suo mestiere”, tuonano alcuni funzionari Ue, commentando la scelta di rinviare gli interventi per la messa in sicurezza delle linee più pericolose.
ora parlo io
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via M
ari na
Se rra
via M arina Porto
parola d’architetto
“Cosimina”
In rosso i raccordi di nuova realizzazione
La 275 non passi dalla “Cosimina” La proposta. Meglio un nuovo tracciato, rispettando l’attuale direttice “Montesano-Alessano” e realizzando degli opportuni by pass a raso a ridosso di Lucugnano e Alessano
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recente pubblicazione della Delibera del Presidente dell’Anac Cantone sul raddoppio della S.S. 275 ha riavviato il dibattito in maniera a volte eccessiva, dovuto oggettivamente all’importanza che assume l’infrastruttura per l’intero territorio del Capo di Leuca, in ogni ambito e ad ogni livello. Affrontiamo l’argomento con l’ingegner Vincenzo Ruberto: “Partiamo da un dato di fatto: il nuovo tracciato della Maglie-Leuca, secondo il dettato dalla Legge Obiettivo, assume tecnicamente un unico progetto per la cui realizzazione è prevista un’unica gara per l’affidamento dei relativi lavori. Di conseguenza, se si vuole procedere ad una revisione del tratto di strada da Montesano in poi, occorrerà attendere la redazione di un nuovo progetto generale”. Con bilanci e tempi di approvazione che ne conseguono. “Esattamente. A meno che non si levi forte ed unanime la voce delle istituzioni territoriali e dei nostri rappresentanti al Governo, affinchè lo inducano a procedere con i lavori di ammodernamento della 275 sino a Montesano in attesa di una “rivisitazione” del tracciato più a sud che possa salvaguardare il paesaggio, l’archeologia e l’antropologia di questo tratto di territorio”. Per Tricase questo cosa comporterebbe? “Da tricasini, ma senza campanilismo, a questo punto c’è innanzitutto da capire quale soluzione vogliamo che si adotti per ciò che riguarda il passaggio della 275 sul nostro territorio. Le posizioni assunte in merito dai vari comitati, dalle Associazioni, dai rappresentanti politici e dagli amministratori locali, sono oramai note a tutti: chi vuole che il tracciato rimanga tale e quale, al limite con qualche variante nel tratto a sud di San Dana, e chi, invece, intende proseguire con nuovi tracciati a raso o utilizzare in parte quelli già esistenti, mettendoli in sicurezza. Bisogna quindi partire col decidere, immediatamente e senza alcun indugio, se riproporre un nuovo tracciato rispettando l’attuale direttice “MontesanoAlessano” (ma, rispetto al progetto approvato, realizzando degli opportuni by pass a raso a ridosso di Lucugnano e Alessano), oppure, come da alcuni palesato, deviare la circolazione dei mezzi sulla circonvallazione est di Tricase e procedere con opportune “circonvallazioni leggere” sui territori di Tiggiano ed Alessano”. Qual è il suo parere in merito alle due opzioni? “A mio modo di vedere, quest’ul-
tima soluzione sarebbe quella meno opportuna da prendere in considerazione, perché creerebbe comunque rilevanti conseguenze a Tricase e alle cittadine di Tiggiano e Corsano in termini di sicurezza e consumo del suolo. Il tracciato dell’attuale circonvallazione non è idoneo, dal punto di vista della sicurezza e della viabilità, a sostenere un aumento di traffico che soprattutto d’estate diventa più sostenuto e pericoloso. Ciò determina
sarEbbE UN ErrOrE Il passaggio dalla Cosimina creerebbe grosse conseguenze a Tricase, Tiggiano e Corsano in termini di sicurezza e consumo del suolo
il dover realizzare tutti quei necessari accorgimenti tecnici e strutturali per renderlo idoneo e in sicurezza, come: l’ampliamento, se pur modesto, della sezione stradale; la realizzazione, perché attualmente privo, delle necessarie bretelle di raccordo con le vie di Tricase Porto (da Tricase in direzione Lecce) e Marina Serra (da Tricase in direzione Leuca); la costruzione di un sovrappasso che colleghi il centro abitato con il comprensorio di “San Luciano” (prolungamento via ex tribunale); la realizzazione di un adeguato impianto di illuminazione pubblica per l’intero tracciato o quanto meno partendo dalla rotatoria che conduce al cimitero nuovo e sino al comprensorio di “S. Luciano”. E soprattutto: la costruzione di un raccordo con la conse-
“Il tracciato non si tocca”
”
Francesco De Nuccio. Il portavoce del Comitato Associazioni Pro 275: “È vergognoso che il tema delle discariche venga strumentalizzato per motivare pretese di modifica, o addirittura di stralcio, del tratto a sud di Montesano”
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uro intervento del portavoce del Comitato Associazioni Pro 275, Francesco De Nuccio, dopo il consiglio comunale allargato svoltosi a Tricase lo scorso 17 ottobre: “È andato in scena l’ennesimo circo equestre sulla S.S. 275. Intanto è singolare che i “promotori” dell’iniziativa non abbiano avvertito la necessità di invitare al tavolo le associazioni aderenti al comitato pro 275, le quali, avendo mobilitato in tante occasioni migliaia di cittadini esprimono una rappresentanza territoriale almeno pari a quella del comitato di segno opposto, in realtà più contenuto e territorialmente circoscritto”. Nel merito dell’argomento, De Nuccio a nome del Comitato, ribadisce che: “Anas ha anticipato l’intenzione di rifare la gara per l’aggiudicazione dei lavori, non di procedere ad una revisione del tracciato!”. De Nuccio fa poi notare che “derogare al tracciato significherebbe violare le decisioni democraticamente assunte a suo tempo da tutti gli enti preposti, determinando con ciò ulteriori ed inevitabili ricorsi”. Secondo il portavoce del Comitato “È vergognoso che il tema allarmante delle discariche (di cui è pieno il Salento) venga da taluni strumentalizzato per motivare le pretese di modifica – o addirittura di stralcio – del tratto a sud di Montesano, che semmai ha il merito di consentire la bonifica di quei siti inquinati”. De Nuccio ringrazia poi il sindaco di Gagliano Carlo Nesca “per avere responsabilmenteevidenziato come ogni modifica di tracciato rappresenterebbe una violazione delle deliberazioni assunte a suo tempo dai Consigli Comunali e, non ultimo, dell’accordo siglato a Roma nel 2011 tra ANAS, Ministero, Regione Puglia e Provincia di Lecce. Questi sono i passaggi cruciali nei quali gli enti rappresentativi del territorio hanno cristallizzato la volontà di approvare il progetto definitivo di ammodernamento da Maglie a S. Maria di Leuca, con lesignificative mitigazioni e riduzioni di tracciato (da quattro a due sole corsie) negli ultimi 7 km”. “In più occasioni”, sostiene De Nuccio, “è stato dimostrato che ipotesi di varianti verso Specchia o ad est di Tiggiano e Corsano, cioè a ridosso del Parco Otranto-Leuca, risulterebbero più impattanti sul piano paesaggistico – ambientale, meno sicure e meno funzionali al collegamento dei centri urbani. Chi le propone”conclude il portavoce pro 275, “continua ad alimentare demagogia e retorica ambientalista ipocrita, che in concreto sottende miseri campanilismi, lotte correntizie di partito e gli interessi di taluni privati espropriati (già soccombenti in tutti i loro ricorsi contro il progetto)”.
guente nuova circonvallazione est di Tiggiano (che nulla avrebbe a che vedere con quella “interna” esistente). A questo occorre aggiungere, come conseguenza, i problemi relativi: alla sicurezza, essendoci una maggiore affluenza di traffico e soprattutto di mezzi pesanti; all’inevitabile inquinamento acustico a ridosso del vicino centro abitato (e del centro storico); all’elevata produzione delle cosiddette “polvere sottili” (emissioni della combustione dei motori dei veicoli, residui dell’usura del manto stradale, dei freni e delle gomme delle vetture, ecc.); all’inquinamento luminoso (non scordiamoci le critiche che piovvero al momento della realizzazione dell’impianto di illuminazione pubblica lungo la via per Tricase Porto”. Il passaggio dalla tangenziale di Tricase poi avrebbe una ricaduta anche sul traffico di Tiggiano e Corsano. “Coinvolgere la ‘Cosimina’ infatti idurebbe le amministrazioni comunali di Tiggiano e Corsano a dover approvare la realizzazione, sul loro territorio, delle necessarie circonvallazioni ai loro centri abitati, determinando di conseguenza ulteriore consumo del suolo e generando loro identico problema che la tangenziale di Tricase ha causato dopo la sua realizzazione, ossia ostacolare la regolare espansione urbanistica (a danno di una pianificazione generale) verso quel versante territoriale (quello costiero) che nel tempo è divenuto fonte di sviluppo economico legato alla ricettività turisticobalneare; impedendo inoltre, agli abitanti di Tiggiano e Corsano, la possibilità di raggiungere in sicurezza: per i bagnanti le rispettive località marine, per gli agricoltori il loro fondi agricoli, per i residenti in campagna o al mare le loro abitazioni”. E il vecchio tracciato della 275 a sud di Montesano, che fine farebbe? “I residenti dei centri abitati di Alessano-Montesardo, Lucugnano e Specchia continuerebbero ad utilizzarlo, riproponendo, di conseguenza, gli stessi problemi già esistenti su questo tratto di strada inerenti la sicurezza stradale”. Quale la soluzione, quindi? “Occorre, in tempi brevi, riunire intorno ad un tavolo gli amministratori, le associazioni, gli enti preposti e soprattutto i tecnici, per individuare insieme una proposta progettuale che pur salvaguardando il territorio risponda agli interessi di questo lembo di territorio che, al bando ogni campanilismo, giunge comunque, comprendendola, sino a Leuca”.
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la polemica
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22 ottobre/4 novembre 2016
Botrugno
Sit-in e striscioni contro il tempio crematorio La protesta. Mentre continua il botta e risposta mediatico, sempre più cittadini si oppongono alla realizzazione dell’impianto nella zona del cimitero
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ontinua a Botrugno il botta e risposta mediatico tra maggioranza amministrativa, Movimento Civico Apertamente e Comitato No Forno Crematorio. Tanti cittadini continuano ad esprimere il proprio dissenso anche per mezzo di striscioni esposti fuori dalle loro case con scritto “No al Forno”. Scritte che iniziano a comparire anche nel vicino Comune di San Cassiano. Questa iniziativa popolare è una delle tante emerse dal dibattito che ha caratterizzato le ultime due assemblee partecipate, promosse dal Comitato No al Forno Crematorio di Botrugno. Tra le altre, il sit-in che si è tenuto nel pomeriggio di domenica 9 ottobre nei pressi della S.S. 275, durante il quale sono comparsi degli striscioni con scritto “No al Forno Crematorio”. “Il progetto del tempio crematorio non è stato preceduto da alcuno studio epidemiologico, come invece meriterebbe qualunque atto e decisione che abbia ripercussioni dirette su salute pubblica e ambiente. Una valutazione da parte del tavolo tecnico va fatta adesso, ad aggiudicazione provvisoria avvenuta e non alla fine di tutto l’iter tecnico-amministrativo così come l’Amministrazione Barone intende fare. Insomma, per noi, il tavolo tecnico posticipato ha il sapore di una farsa”, dichiarano i consiglieri di minoranza Maria Simona Schiattino, Fabio Di Bari e Claudia Vergari. E continuano: “Se non fosse stato per il consiglio comunale aperto del 15 febbraio scorso, promosso da noi ma richiesto da tanti cittadini, l’Am-
ministrazione Barone avrebbe continuato a tacere su questo progetto e ci saremmo trovati direttamente con un forno crematorio nel nostro cimitero. In questo paese continua a mancare la democrazia, il coinvolgimento e il confronto diretto con i cittadini”. Tanti gli interrogativi: “Perchè l’Amministrazione Comunale non ha mai reso partecipi i cittadini di un progetto così importante? Perché il Sindaco Barone fa sua l’introduzione della clausula di salvaguardia, quando questa è invece prevista per qualsiasi bando di gara?”. E precisano: “Il nostro No non è una presa di posizione politica, non è un No ideologico rispetto al rito della cremazione e non ha alle spalle solo dubbi sull’aspetto ambientale, bensì anche sulla ricaduta economica ed occupazionale per la comunità. E non ci sono chiari i motivi che stanno spingendo alla realizzazione del forno crematorio proprio a Botrugno”. Concludono col referendum: “La maggioranza ha cercato in tutti i modi di ostacolare la nascita di questo regolamento. Dal 15 febbraio ad oggi, la commissione ha esaminato il regolamento per il referendum solo dopo 8 mesi dal consiglio comunale che l’ha proposto e solo dopo 3 richieste ufficiali depositate dalla consigliere di minoranza Claudia Vergari. Non è quindi vero che, come dichiarato dal Sindaco Barone, la commissione ci sta da tempo lavorando” e concludono: “Continueremo a fare il nostro lavoro di informazione e tutela della cittadinanza”.
oltre i 100 Marittima: Zio Emilio fa 102
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rioso e sorridente, in piedi sulle gambe ed in giacca e cravatta. Come un ragazzino Emilio Nuzzo ha festeggiato, nel giorno della festa dei nonni, il suo 102esimo compleanno. Noto nel suo paese, Marittima di Diso, come “zio Emilio”, è un pozzo di saggezza per oltre 60 nipoti ripartiti su cinque generazioni. Quella
dello scorso 2 ottobre è stata una festa grande cui in tanti si sono uniti, di persona e indirettamente: zio Emilio, nato nel 1914, ha spopolato anche sui social network, dove numerosi hanno condiviso la sua foto davanti alle candeline per augurargli il meglio. Auguri cui anche la Redazione de “il Gallo” si unisce.
Castrignano: 101 anni per Nonno Damiano
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amiano Schirinzi di Castrignano del Capo ha compiuto 101 anni! È nato il 13 ottobre del 1915 e, dopo aver attraversato un secolo di storia, si mostra, oggi, sorridente e fiero dei suoi anni. I solchi sul viso raccontano di una vita non sempre facile, trascorsa nei campi e segnata da avvenimenti spiacevoli, l’ultimo, un anno fa quando ha perso l’amata Addolorata: la sua dolce metà lo ha lasciato poco prima di compiere un secolo di vita, all’età di 99 anni e 3 mesi.Lavoratore instancabile, marito premuroso, padre e nonno amorevole; sorride davanti ad una macchina fotografica, si sistema il
cappello e ironizza sulla sua ritrovata giovinezza. Curato e ben vestito conserva gelosamente le salutari abitudini: la barba il sabato, il taglio dei capelli ogni 15 giorni, la chiacchierata quotidiana con i vicini; accoglie gli ospiti con gioia e si rallegra delle piccole cose. Scherza, sorride e annuisce alla ricerca di una nuova fidanzata perchè l’amore non ha età e a 101 anni si ritorna un po’
bambini. Nato all’alba della Grande Guerra ha toccato con mano il terrore, la paura, la fame, la rinascita e poi ancora la Guerra che lo ha visto protagonista in armi. Circondato dai figli, dai nipoti e dai pronipoti gode oggi i frutti di un passato fatto di fatiche e sacrifici ma anche di grandi soddisfazioni.A chi gli chiede come si sente, risponde sempre nello stesso modo: bene! Ottimista e vitale soffia sulle sue candeline con l’entusiasmo di un ragazzino di 10 anni. Nonno Damiano, con la sua tenerezza e dolcezza, rappresenta per tutti un esempio da imitare e un modello da seguire. Luana Prontera
“sul forno solo menzogne” La difesa. Le società Altair, Edilver e Futurcrem attaccano il Movimento ApertaMente: “Sbandierano dati falsi facendo leva sulla credulità popolare”
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società Altair srl, Edilver srl e Futurcrem srl, prendono la parola per smentire alcune dichiarazioni circolate in merito al loro progetto: “Ci vediamo costretti a intervenire sulle polemiche degli ultimi giorni da parte del movimento civico ApertaMente di Botrugno che in maniera strumentale e menzognera inveisce contro il nostro progetto che invece rispetta i rigidi parametri dettati dai regolamenti nazionali e sovranazionali in materia di emissioni. È gioco facile”, pungono, “fomentare il popolo con argomentazioni che cavalcano eventuali danni alla salute provocati da fantomatiche emissioni nocive, ed è tanto facile quanto indegno, nonché penalmente rilevante, soggiogare le persone magari per finalità politiche. Come già detto il Salento è sprovvisto di un impianto crematorio a servizio dei cittadini ai quali è così precluso il diritto alla cremazione che resta sempre e comunque una scelta personale da rispettare. Proprio a loro è indirizzato il tempio, a chi sceglie la cremazione come ultimo atto della propria esistenza terrena“.
“Fanno disinformazione” L’accusa che le tre società muovono nei confronti del movimento ApertaMente riguarda anche la corretta informazione sul progetto: “ApertaMente dimostra di non conoscerne affatto le peculiarità perché, come è dato leggersi sugli organi di stampa, fa ancora riferimento alla proposta iniziale di project financing quando invece è disponibile a tutti il progetto con le migliorie apportate dalla partecipazione al bando. All’apertura delle buste di gara erano sempre presenti i componenti del movimento ApertaMente i quali hanno avuto modo di constatare le migliorie presentate. Invece oggi sbandierano dati falsi e tendenziosi, a quale scopo? Infatti, il 4% di royalty per il Comune è diventato 7,5%, i 30 anni di affidamento sono scesi a 25, i botrugnesi (nonché altri cittadini convenzionati) pagheranno l’80% in meno della tariffa di cremazione. Il cimitero esistente verrà dotato di servizi igienici
oggi inesistenti, di un impianto fotovoltaico che abbatterà i costi delle lampade votive e di altre migliorie consultabili pubblicamente. I benefici economici del Comune andranno ben oltre i 15mila euro fino a raggiungere e superare i 70mila euro annui, soldi destinati al bene dell’intera comunità, anche di coloro che oggi falsificano i dati oggettivi a proprio uso e consumo“.
“Abuso della credulità popolare” Per Altair srl, Edilver srl e Futurcrem srl quello del Movimento Civico ApertaMente è un “abuso della credulità popolare che, oltre a essere deprecabile dal punto di vista morale, è anche passibile di sanzione amministrativa; diffondere paure su fantomatiche emissioni pericolose non vuol dire rendere un buon servizio alla comunità ma instaurare timori senza fondamento che potrebbero bloccare il naturale sviluppo del territorio e turbarne l’ordine costituito. I templi crematori sono presenti in tutto il mondo da decenni e non hanno mai destato preoccupazioni tra i residenti (altrimenti non si sarebbero diffusi così tanto) e resta un handicap il fatto che il Salento ne sia ancora sprovvisto. Il movimento Apertamente è stato rassicurato dal sindaco Barone, primario del reparto di pneumologia dell’ospedale di Tricase, circa l’assenza di possibili ricadute ambientali negative. Oltretutto il progetto esecutivo nascerà da un tavolo tecnico ampiamente partecipato, voluto e votato all’unanimità anche dal movimento durante un consiglio comunale aperto“.
“Discutiamone correttamente” E concludono con un invito: “Invitiamo il movimento civico Aperta;ente a una discussione seria sui reali contenuti del progetto e li diffidiamo dal continuare sulla via delle menzogne e del terrore, specialmente quando parlano di cancro. Le malattie sono una cosa seria da non sbandierare al momento del bisogno politico. La ragione è ciò che differenzia noi dagli animali, cerchiamo di utilizzarla“.
sanità
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dito puntato
Sifilide, Tbc e Hiv: Sos malattie infettive
di Lorenzo Zito
Salento in allarme. L’associazione Salute Salento spara a zero contro migranti e omosessuali L’associazione LeA-Liberamente non ci sta e denuncia: “Omofobia e razzismo preoccupanti”
I medici: “Gay e stranieri infetti”
“Le
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alattie infettive come la sifilide, la cui trasmissione è principalmente sessuale, lasciano alle loro spalle, oltre alla patologica sofferenza, uno strascico di polemiche e di patimento psicologico derivante dall’onta sociale che gli si accompagna. E oggi che preoccupanti statistiche ne segnano le tracce di un evidente ritorno negli ultimi 23 anni in provincia di Lecce, si punta il dito contro potenziali capri espiatori, un po’ come accadeva nel Medioevo. All’epoca, la scia di sifilide che l’esercito di mercenari di Re Carlo VIII si lasciò alle spalle nel 1495 dopo aver raggiunto Napoli, affibbiò al male un doppio nome: al di qua delle Alpi divenne mal français, mentre al di là è ancora chiamato mal napolitain. Nel terzo millennio, parola di esperti, si teme ancora “l’invasione” straniera. Ma non solo: gli si accompagna, senza mezzi termini, quella turistica e quella dell’omosessualità.
cause della diffusione per il momento sono solo ipotesi supportate dai dati”, mettono le mani avanti dall’associazione Salute Salento, presieduta da Cesare Mazzotta, prima di stilare la lista nera: “Al reparto Malattie infettive del Vito Fazzi, i sanitari sono convinti che l’impennata dei ricoveri acuti per Hiv e sifilide si registri in estate e a settembre. Nel mirino dei sospetti c’è il turismo-spazzatura dei tossicodipendenti che, secondo gli infettivologi, favorisce la diffusione delle malattie sessualmente trasmesse”. Anche se non sono esenti le persone anziane, gli occhi degli esperti sono puntati su discoteche e “vita brava”: il piacere,
la vita sessuale libera e sfrenata, soprattutto dei giovani all’arrembaggio del Salento, sarebbero secondo i medici tra le principali cause della diffusione dei Anacleto virus. “L’anno scorso”, ri- Romano porta Salute Salento, “nei due reparti ‘Infettivi’ di Lecce e Galatina (in odore di chiusura) sono finiti tra i 40 ed i 50 pazienti. In tutto il territorio gli ambulatori della Asl seguono circa 250 pazienti, di cui almeno 15, in un solo anno, al Fazzi. Con in media 2-3 decessi all’anno”. Tra gli aspetti che di più impensieriscono i professionisti, in tema di malattie infettive, c’è
anche l’esodo di migranti verso l’Italia e l’Europa. Fenomeno che veicolerebbe la tubercolosi bacillifera: “La Tbc (malattia che si credeva ormai debellata) sta diventando un problema serio”, spiega Anacleto Romano, primario dell’ospedale Vito Fazzi. “Molti degli ammalati sono extracomunitari e di colore”, continua, “noi li ricoveriamo in isolamento, li negativizziamo, poi escono dall’ospedale e magari non hanno il medico curante che li segua nei 6 mesi successivi. Oppure non hanno la possibilità di avere i farmaci, non fanno la terapia orale per-
ché non ci pensano più e quindi contagiano qualcuno”. È ancora Salute Salento a riportare numeri relativi al nosocomio leccese: “Nel 2014, l’anno boom, nel reparto ‘Infettivi’ sono stati ricoverati 19 soggetti affetti da Tbc, di cui 11 stranieri. Nel 2015 gli stranieri con Tbc al Fazzi sono stati otto. Nel 2016, fino a settembre, i casi acuti sono stati nove”. Ma gli esperti non temono solo il rischio contagio portato dai migranti e puntano il dito anche contro gli omosessuali: “Le indicazioni più evidenti”, per Salute Salento, “si concentrano sui dilaganti rapporti tra persone dello stesso sesso, sulla mancanza di misure di prevenzione e sulla non conoscenza dei rischi”.
“Stereotipi e pregiudizi: chiedete scusa”
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arole forti che Gaia Barletta, presidente di LeALiberamente (associazione salentina che difende e promuove i diritti delle persone omosessuali, transessuali e intersessuali) respinge al mittente: “Quello che preoccupa di più, in realtà, sono queste affermazioni piene di stereotipi e pregiudizi riguardo le possibili cause dell’aumento delle malattie. Grazie alla ricerca scientifica, all’informazione e alla sensibilizzazione, sono per fortuna finiti i tempi in cui si credeva che le malattie sessualmente trasmissibili fossero prerogativa esclusiva delle persone
omosessuali”, aggiunge, “ma dalle affermazioni dei medici e di Salute salento comunicato si evincono solo luoghi comuni legati ad etichette di stampo omofobo e razzista”. Una risposta secca ed un invito: “Chiediamo a Salute Salento di porgere le proprie scuse per il linguaggio utilizzato e di fornire un’analisi socio-sanitaria da cui far emergere una lettura obiettiva che non lasci spazio a stigmatizzazioni. Invitiamo inoltre l’associazione ad un momento di confronto con la nostra realtà associativa al fine di costruire dei momenti di sensibilizzazione ed informazione condivisi”.
Ospedale di Tricase: il Cup ora è a pieno regime
Gaia Barletta
Tricase raccolta fondi in memoria di Giovanni biasco
Il direttore sanitario. “Disagi solo nei primi giorni di ottobre”
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umerose le segnalazioni giunte in Redazione riguardo la difficoltà di raggiungere il Centro Unico di Prenotazione (CUP) dell’Ospedale “Card. Panico” di Tricase. Le prenotazioni attraverso il CUP possono essere fatte anche telefonicamente per agevolare gli utenti ed evitargli di dover prendere l’auto e recarsi fino alla struttura sanitaria di riferimento. Vista la bontà e l’utilità del servizio in una struttura che solo nell’ultimo anno ha aumentato il numero di prestazioni complesse (prestazioni che contemplano un day surgery ed un day hospital o prestazioni multidisciplinari all’interno delle lungodegenze come ad esempio le tante esecuzioni di interventi complessi in chirurgia laparoscopica – chirurgia mininvasiva senza cicatrice) del 27,27%, toccando quota 28 mila (da 22mila). Abbiamo voluto verificare in prima persona l’attendibilità di quanto segnalatoci: trovata conferma, abbiamo chiesto lumi al direttore sanitario dell’Ospedale Pierangelo Errico che ci ha confermato delle “difficoltà nella prima parte del mese ottobre, quando abbiamo dovuto ridurre l’operatività per motivi tecnici: il servizio invece di terminare come al solito alle 19 veniva interrotto alle 15”. I disagi sono seguiti al passaggio di potenziamento dell’orario stabilito dopo il periodo estivo quando si è allungato l’orario proprio fino alle 19. Ora, però, il pro-
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blema pare risolto anche se il direttore sanitario avverte: “L’attesa media è di almeno 3-4 minuti; il sistema è meccanizzato e mette in coda le telefonate a seconda dell’orario di arrivo. Chiaro che se sono in tanti a telefonare nello stesso momento l’attesa si prolunga. Ecco perché consiglio, se possibile di chiamare anche in orari diversi rispetto alla metà mattinata, fase della giornata nella quale di solito si accavallano le telefonate”. Ricordiamo che il numero del Cup dell’Ospedale tricasino è lo 0833/1830652 ed è accessibile dalle 8,30 alle 19 dal lunedì al venerdì e dalle 8 alle 13 il sabato (salvo diverso avviso registrato in segreteria). Tra accettazione e Cup il personale sempre operativo non è mai inferiore alle 9 unità e di queste fino alle 15, tre o quattro sono impegnate al Centro prenotazione. g.c.
nvece di pubblicare post stupidi per rispetto a chi lotta o ha lottato contro il cancro, donate dei soldi per la ricerca, è decisamente più utile”. Lo scriveva, qualche mese fa, Giovanni Biasco, giovane imprenditore che nei giorni scorsi, ad appena 38 anni, quella dura e lunga battaglia l’ha persa, a testa alta. Originario di Alessano, Giovanni aveva saputo farsi amare anche a Tricase, dove col fratello gestiva un locale, il Ma’n’gio, in pieno centro storico. Gli amici, in sua memoria, hanno deciso di promuovere una raccolta fondi, da destinare alla ricerca contro il cancro. Chiunque voglia partecipare può farlo con Postepay e Paypal, inviando una copia della ricevuta di versamento a francescaferillicassiano@gmail.com: – postepay: nr 4023 6006 0544 7590 intestata a Salvatore Nuzzo NZZSVT78L25G751F – PAYPAL : francesca_fc@hotmail.it In quattro giorni dalla creazione della relativa pagina-evento su Facebook: “Raccolta fondi per donazione Airc “Amici di Giovanni Biasco”, sono stati raccolti oltre 4mila euro. Cifre e partecipazione insperate che hanno spinto gli organizzatori a prolungare a data da destinarsi la raccolta. La scadenza era stata inizialmente fissata al 20 ottobre: l’evento su Facebook quel giorno sparirà, ma la possibilità di contribuire resta viva.
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attualità
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22 ottobre/4 novembre 2016
progetti
Vino in carcere e detenuti-sommelier
Scuola e Comune. Riqualificazione del primo polo scolastico mentre Intanto si accelera lo spostamento degli Uffici comunali nell’ex Tribunale
Il corso. A Borgo San Nicola “Il vino oltre ogni barriera”, progetto per l’arricchimento personale ed il reinserimento lavorativo post detenzione
Con un milione Galatina Il ristruttura. E poi trasloca...
Un
milione di euro per il primo polo scolastico di Galatina. Il progetto stilato dal Settore Lavori Pubblici e presentato lo scorso anno dall’amministrazione Montagna alla Regione Puglia, è stato accolto con Delibera di Giunta 1115 del 2016: un finanziamento di 1 milione di euro verrà destinato, senza oneri per il Comune galatinese, a lavori di ristrutturazione dell’edificio scolastico. L’istituto comprensivo sarà interessato da interventi volti a garantire sicurezza strutturale antisismica, sicurezza antincendio ed adeguatezza impiantistica rispetto alle norme igienico-sanitarie. Un ambito, quello scolastico, su cui l’ammini-
strazione guidata dal sindaco Montagna aveva riposto molta attenzione, promettendo una riqualificazione che ora verrà messa in atto anche in loro assenza. Nel frattempo, sempre parlando di strutture, ma non per messa in sicurezza bensì per trasferimento, il commissario prefettizio Guido Aprea sta accelerando l’iter per lo spostamento degli uffici comunali nell’ex tribunale di via Montebianco. Libera ormai da tempo da oneri giurisprudenziali (seppur non ancora da tutti i documenti che dovrebbero esser a breve trasferiti al Foro di Lecce), l’ex sede giudiziaria potrà garantire al Comune un considerevole risparmio della
spesa pubblica ed un vantaggio in termini dimensionali, essendo il dismesso tribunale più grande del Municipio. I suoi duemila metri quadri circa, spalmati su due piani, possono ospitare fino ad una quarantina di uffici. Si pensa infatti al trasferimento di Polizia Municipale, Suap, Lavori Pubblici, Urbanistica ed anche Anagrafe. Aprea ha firmato nei giorni scorsi la richiesta al ministero della Giustizia per il rilascio del parere favorevole per la destinazione finale dell’immobile a finalità diverse da quelle giudiziarie. Nell’arco di 60 giorni dalla richiesta, il ministero dovrà dare risposta al Comune di Galatina.
Tracce di Pink Floyd nel salento
reinserimento in società, dopo una scarcerazione, parte dal primo giorno di detenzione. È un lungo percorso che non può muovere i primi passi una volta fuori dalla cella, ma che deve far tesoro del tempo passato in carcere che, spesso, rischia di diventare un pezzo di vita gettato al vento. Questa convinzione oggi passa anche attraverso le maglie della legge italiana, che tutela il reinserimento lavorativo dei detenuti, altrimenti scoglio insormontabile da superare, e dà spazio a lodevoli iniziative che danno un senso alla vita carceraria. Tra queste, dal 12 ottobre, il penitenziario Borgo San Nicola di Lecce ne annovera una dal gusto particolare: detenuti, uomini e donne, hanno avviato la partecipazione al corso di sommelier “Il vino oltre ogni barriera”. Una volta a settimana, esperti del mestiere condivideranno loro conoscenze sulla coltivazione della vite, la vendemmia e le tecniche di vinificazione, fino ad analizzare i vitigni pugliesi, le modalità giuste per conservare il vino e per servirlo, ed i principi e le tecniche di abbinamento. Un percorso questo che è anche un esperimento, fortemente voluto dalla direttrice di Borgo San Nicola, Rita Russo, e organizzato grazie all’impegno dell’Associazione Italiana sommelier, che ha messo a disposizione i propri docenti. L’idea di fondo è quella di andare
oltre il mero tracciato del reinserimento lavorativo, puntando forte sull’arricchimento personale. Un progetto abbozzato da tempo ma rimasto inespresso fino ad oggi, come spiega l’amministratore della collaborante cantina Feudi di Guagnano, Gianvito Rizzo: “Forse per pudore intellettuale o forse perché molte volte non si sa nemmeno da dove iniziare, la cosa è rimasta sospesa nonostante da un po’ di anni fossimo stuzzicati dall’idea di consentire agli ospiti di un carcere di imparare a degustare i grandi vini del nostro territorio e a conoscerne la storia. Poi la direttrice del carcere di Lecce ha aperto le porte a quello che forse è il primo corso per sommelier rivolto a detenuti, uomini e donne, realizzato in Italia. Siamo convinti che questa esperienza sarà straordinaria ed unica, non solo per questi studenti speciali ma anche per tutti noi”.
Rimini e Gallipoli siglano la pace Nasce la Costa Est. Unità d’intenti verso la stesura di un Protocollo per la crescita del turismo salentino e rivierasco
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Wish They Where Here. Un viaggio nelle musiche della band britannica col concerto di due protagonisti delle loro tournèe: la corista McBroom ed il percussionista Wallis
Il
Salento si prepara a celebrare i Pink Floyd in un’esclusiva mondiale. Sabato 29 ottobre alle 21,30 il Teatro Italia di Gallipoli ospiterà il concerto di due musicisti di caratura internazionale, già con i Pink Floyd nei loro ultimi progetti dal vivo e in studio. Si tratta della corista statunitense Durga McBroom, che ha cantato anche nell’ultimo album della storica band inglese, The Endless River, e del percussionista inglese Gary Wallis, turnista per la band durante il Delicate Sound of Thunder Tour (1988) e il Pulse Tour (1994), esibitosi anche nelle ultime tournée dal vivo dei Pink Floyd, per poi suonare con artisti di fama internazionale quali Style Council, Jean Michel Jarre e Mike & The Mechanics. Ad accompagnarli sul palco ci sarà una delle migliori tribute band italiane, i pugliesi Ohm. Il pubblico sarà protagonista di un viaggio all’interno della musiche senza tempo dei Pink Floyd come i classici Shine On you Crazy Diamond, One Of These Days, Time, Comfortably Numb, Money, The Great Gig In The Sky, Sorrow e altri ancora. L’evento sarà realizzato utilizzando effetti luci e scenografici degni della tradizione “pinkfloydiana”. Ghiotta opportunità per i fan dislocati in tutta Italia, che già stanno prenotando i pochi biglietti a disposizione, di poter assistere ad un vero e proprio evento internazionale. Il costo del biglietto è di 20 euro (poltrone numerate), ma per maggiori informazioni ci si può rivolgere al numero telefonico 331/9394120. Le prevendite sono disponibili a Gallipoli, al Teatro Italia, in corso Roma 217, e a Lecce presso “Musicarte” in piazza Ariosto 15.
ue opposti poli dello stesso mondo si incontrano. Diventate le simboliche capitali del turismo estivo (una a onor del vero più giovane e attraente a discapito dell’altra, dall’appeal ormai in declino) Gallipoli e Rimini si incontrano. E fanno… la pace. Dopo le battutine e le frecciatine tra salentini e romagnoli, culminate nella sfida dialettica e social della scorsa primavera a suon di “Ma che ne sa Gallipoli?” e “Ma che ne sa Riccione?” (che è pur sempre in provincia di Rimini), lo scorso 14 ottobre le due città si son strette la mano. Lo hanno fatto nell’incontro organizzato dall’on. Sergio Pizzolante in occasione della visita del sindaco gallipolino Minerva, insieme ad alcuni tra i più importanti imprenditori jonico-salentini, nella Riviera Romagnola. Occasione in cui istituzioni, imprenditori e associazioni di categoria, sia della Riviera che della Città Bella, si son confrontate e han posto le basi per il lancio di un’offerta turistica capace di andare oltre i propri confini territoriali. Un tavolo di dialogo, insomma, che rappresenta una svolta, un’unione per quella che è stata ribattezzata la “Costa Est”, ovvero l’asse Salento-Riviera, focalizzata sulla crescita e sulla costruzione di un pensiero comune. I sindaci delle due città han fissato una serie di punti per la realizzazione di un Protocollo d’intesa con alcuni step da seguire all’unisono. Ne è emersa la volontà di creare un Osservatorio sull’Economia della Notte, progetto di Confcommercio Nazionale che potrebbe allargarsi ad altre categorie romagnole e salentine. “La notte è un’espressione della destinazione turistica e non un elemento residuale del giorno”, ha spiegato nell’occasione il docente Iulm Andrea Pollarini. “Va quindi fatto un ragionamento sistemico che com-
prenda tutti i soggetti coinvolti che non sono solo i titolari dei locali notturni”. Su proposta del sindaco di Rimini Andrea Gnassi si è deciso di fissare l’incontro per formalizzare il “Protocollo della Costa Est” nel mese di maggio 2017, in occasione della seconda edizione di “Tenera è la notte” al Mir. La delegazione gallipolina presente al tavolo ha preso di buon grado la proposta, accogliendo la costruzione di prodotti turistici da offrire a livello internazionale e mondiale. “Gallipoli si apre al mondo e guarda al futuro: la scelta di collaborare e di andare oltre i confini fisici è la giusta occasione per fare rete e costruire nuove economie”, ha asserito il sindaco Stefano Minerva, aggiungendo che “l’integrazione tra i sistemi porterà un vantaggio ad entrambe le parti, e collaborare è la giusta azione da intraprendere oggi. È arrivato il momento di dimostrare quanto vale la nostra città e quanto il nostro territorio. Da parte nostra non solo vi è la più totale disponibilità a costruire insieme un nuovo modello valido e proficuo, ma intendiamo anche garantire il nostro impegno affinché queste non rimangano solo intenzioni. Sono molto orgoglioso di quanto accaduto a Rimini”.
dai Comuni
22 ottobre/4 novembre 2016
ilgallo.it
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al verde
Censiamo gli alberi di pregio Nel Capo di Leuca. Cittadini di Corsano, Morciano, Salve e Tiggiano chiamati a segnalare alberi di particolare rilevanza per tutelarli in difesa della biodiversità locale
P
arte il progetto “Proteggiamo gli alberi e difendiamo la nostra biodiversità” dell’associazione Legambiente Salve con Gaia Corsano e Proloco di Tiggiano. Nell’ambito del bando per la promozione e la formazione del volontariato, il progetto invita tutti i cittadini di Corsano, Morciano di Leuca, Salve e Tiggiano (ma ovviamente anche chi, di altri paesi, volesse collaborare) a segnalare alberi di particolare pregio nel territorio dei loro Comuni, individuandoli nelle tre seguenti tipologie. Quelli dal pregio naturalistico, che può essere individuato nell’età e nelle dimensioni, nel portamento e nella forma, nella rarità botanica o nell’architettura vegetale. Quelli dal particolare pregio paesaggistico. Ed infine quelli dal rilevante pregio storico-religioso. Chiunque conoscesse un albero da censire, da proteggere e da tutelare, lo può segnalare ai seguenti contatti: per Corsano 3281424495 (Corrado); per Morciano 3495810837 (Lorenzo); per Salve 3476651520 (Giovanni); per Tiggiano 3351374907 (Massimo). C’è poi una scheda da compilare, che è possibile scaricare anche dal sito www.ilgallo.it, con apposito modulo di segnalazione degli alberi. Vi si devono indicare alcuni dati identificativi, l’altezza stimata, la circonferenza ad 1,30 metri da terra, il diametro stimato della chioma e la sua forma (espansa, pendulare, colonnare, piramidale ecc), l’età approssimativa, la posizione rispetto ad altri alberi, l’ubicazione, la proprietà, l’ambiente in cui è collocato e, ovviamente, la motivazione della segnalazione. Un piccolo impegno dal forte senso civico per la cittadinanza. Un’opportunità per difendere attivamente la biodiversità del nostro territorio e poter sperare di non doverci sempre e solo ritrovare a parlare di estinzione ma, una volta tanto, di tutela e valorizzazione.
Premi “Green” ad Aradeo, Carpignano e Melissano Il riconoscimento. I tre comuni si aggiudicano la “Miglior Politica GGP” grazie all’impegno nella diffusione delle buone pratiche e degli acquisti sostenibili
La
decima edizione del Forum Comp r a Ve r d e - B u y Green, il più importante evento Internazionale sugli Acquisti Verdi (Green Public Procurement o GPP), premia tre enti salentini. A Roma, presso il Salone delle Fontane dell’EUR, gli scorsi 13 e 14 ottobre, i Comuni di Aradeo, Carpignano Salentino e Melissano hanno ricevuto un riconoscimento per le loro politiche “Green” grazie al coordinamento e ai piani triennali sugli acquisti verdi predisposti dal Team “GPP Salento” di Collepasso. L’evento, promosso dalla Fondazione Ecosistemi e dal Coordinamento Agende 21 Locali Italiane, in collaborazione con il Ministero dell’ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Unioncamere, Iclei e la sponsorizzazione di Banca Etica, ha visto la partecipazione dei rappresentanti della Regione Lazio e di Roma Capitale e di diversi rappresentanti delle istituzioni europee, tra cui il Commissario all’Ambiente dell’Unione Europea, Kar-
menu Vella. Nello specifico, i tre Comuni leccesi sono stati premiati con la menzione “Migliore politica di GPP”, un riconoscimento alle pubbliche amministrazioni che si sono distinte per il loro impegno nella diffusione delle buone pratiche e degli acquisti sostenibili. I Piani triennali del Green Public Procurement (acquisti pubblici sostenibili) sono obbligatori in base alla normativa regionale pugliese, senza contare che l’entrata in vigore del nuovo Codice degli appalti ha introdotto l’obbligo di applicare gli acquisti verdi in determinate categorie di appalti di beni, lavori e servizi, ponendo
nuove sfide alle pubbliche amministrazioni. La Regione Puglia ha previsto che la redazione dei Piani triennali di GPP costituisce condizione preferenziale per accedere a finanziamenti o erogazioni di contributi regionali destinati a consentire interventi in campo ambientale; i piani, inoltre, sono menzionati tra le buone pratiche che, in abbinamento al raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata, permettono di ottenere l’applicazione dell’aliquota agevolata del 2013 per l’ecotassa con indubbi vantaggi per le casse comunali e i cittadini.
Volontariato e CSI, Levante fa unione così Caprarica di Lecce. La genuinità di un progetto che insegna valori ai ragazzini attraverso lo sport
Un
fenomeno sempre presente, attivo e mai quiescente, ora addirittura in crescita, è quello del volontariato nei piccoli centri. Troppo spesso associato al solo significato di beneficenza o carità, il volontariato è in verità anche un occuparsi a tutto tondo del proprio spazio vitale, ri-creando e facendo crescere. Oggi scriviamo di una splendida realtà. Per pure ragioni di territorialità e senza nulla togliere alle altre migliaia di associazioni sportive e culturali che operano lodevolmente nei tantissimi paesini salentini ed italiani, con molto piacere riproponiamo la mai uguale a se stessa “Levante” di Caprarica di Lecce. Oltre ai tanti appuntamenti ed eventi a cui non ha fatto mancare il suo apporto, la sua partecipazione attiva nella comunità è ben identificata col gioiellino che ha creato e che ha riportato tanto entusiasmo ed attenzione per lo sport. “Dal 2014 lavoriamo con i ragazzini. Cerchiamo di formare il calciatore partendo dalle basi tecniche. Ma, principalmente, la nostra scuola-calcio ha uno scopo più nobile, ha un carattere sociale. Siamo un’associazione di volontariato e con una quota d’iscrizione annuale stracciata (dai 70 ai 100 euro, ndc), permettiamo a ragazzi da 18 anni in giù di divertirsi, per il solo gusto di farlo”: è un fiume in piena Pier Paolo Morello, presidente e responsabile della società, classe 1993. Levante partecipa ai campionati di Calcio a 5 del C.S.I. (Centro Sportivo Italiano), ambiente che pullula di oratori e club laici, in cui la presenza della Chiesa non è ingombrante, ma si limita allo scopo educativo dello stare insieme. Temutissima, pesante, senza dubbio giusta, è la regola del
“cartellino blu”, da quest’anno, a onor del vero, un po’ più tenera: due minuti fuori dal campo e successivamente due turni di squalifica (ora eliminati e sostituiti dalla validità equivalente a due cartellini gialli e diffida nel computo della recidiva in ammonizioni) da scontarsi immediatamente, per chi bestemmia. Questa norma sui campi della più potente FIGC non potrà mai essere presa in considerazione: siamo pronti a stimare che la metà di professionisti e dilettanti, rispondenti alle categorie “lingualunga” (portieri, centrali difensivi e allenatori, su tutti) lo scorso anno non avrebbero giocato più di quattro partite nel campionato Csi! “Essendo un ente di promozione sportiva fondato su una visione cristiana dell’uomo e dello sportivo e sul volontariato, noi, da laici e volontari, siamo fieri di prender parte al Csi”. Certo, i campionati Figc hanno il loro fascino ed il loro blasone, il numero delle squadre iscritte è maggiore, ma lo sono anche i costi di tesseramento. La Federazione Italiana Giuoco Calcio non
è sempre attenta alle esigenze dei piccoli club, già strozzati da costi di gestione societaria elevati. Il Centro Sportivo Italiano assume quindi un fascino di un’altra età, quello di un calcio praticato su campi malmessi, su sintetici consumati, in impianti parrocchiali che non hanno spogliatoi o illuminazione. È però un calcio più autentico, forse con un pubblico genitoriale meno presuntuoso, più corretto, mentalmente più evoluto rispetto agli incivili frustrati che la domenica mattina invitano il figlio a spezzare le gambe all’avversario e all’arbitro. Questo la dice lunga sull’impoverimento culturale dell’attuale “calcio che conta”. In più, non è una novità che in alcuni settori giovanili e scolastici Figc allenino gli “amici degli amici delle società”, alleni “chi porta lo sponsor”, al cospetto di tecnici preparati, in costante aggiornamento, che amano il calcio, ma rischiano di restare disoccupati, vista l’assenza di tutele. Spesso sfonda chi ha un buon procuratore, che a volte non ha interesse nel bene dell’assistito. Tutto finisce per sfinimento, all’ennesima eccessiva richiesta di denaro, in cambio della certezza di un posto da titolare in squadre di buon livello. Il risultato è una perdita di credibilità ed una scadenza tecnica palpabile. Se la misura non è colma, poco ci manca. Sicché, “ormai molti ragazzi scelgono di divertirsi in un campionato del Centro Sportivo Italiano, pur essendo molto validi e magari pronti per giocarsi le proprie carte altrove. Da noi, lo spirito è quello del divertimento allo stato puro, le ambizioni di essere campioni le lasciamo ad altri”.
Levante ha rigenerato un senso d’appartenenza, ha dato dimostrazione di fratellanza in occasione del terremoto del Centro Italia raccogliendo beni in collaborazione con Croce Rossa Italiana, evidenziando un forte coinvolgimento emotivo da parte di un popolo intero. Sperimentare e mettersi in gioco sono le basi: rispondendo attivamente alla richiesta di decoro cittadino della nuova amministrazione, “è partito un progetto di addobbi natalizi con materiali da riciclo. Ma l’aspetto più significativo è l’incarico per la gestione, a titolo gratuito, del campo sportivo “A. Garrisi”, la nostra casa, che ci vede impegnati praticamente ogni giorno. È stato bellissimo vedere grandi e piccoli darsi da fare tutti insieme nel rimettere a lucido il campo, la scorsa domenica 25 settembre”. Morello chiude con sentiti ringraziamenti “all’amministrazione comunale che ci permette di divertirci, ai nostri sponsor, ai fidatissimi soci e alle associazioni ActionAid, Allegra Officina e Protezione Civile, che ci hanno aiutato nell’organizzazione del Torneo “Caprarica Unita”: diciannove squadre, tutte rigorosamente capraresi, si sono sfidate nella notte fra l’8 ed il 9 ottobre, in un clima goliardico, fatto di improbabili parrucche, cravatte, papà con disegni dei propri figli disegnati sulle maglie, premi bizzarri, tutto senza prendersi sul serio. Siamo riusciti a far mettere da parte scaramucce e soliti dissidi politici e sociali, almeno per una sera”. Non è poi così difficile ripartire tutti insieme, in ogni ambito, per fare del bene comune … Stefano Verri
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dai Comuni
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22 ottobre/4 novembre 2016
la sentenza
Tricase, gestione sinistri: condannati sindaco e giunta
di Giuseppe Cerfeda
“Delibera illegittima”. Insieme alla dirigente del settore Affari Istituzionali dovranno rimborsare al Comune i soldi versati alla Società A.S. S.r.l. per la gestione dei danni da insidie stradali
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icordate la vicenda dell’affidamento con delibera di Giunta alla Società A.S. S.r.l. dell’assistenza nelle pratiche di risarcimento danni derivanti da sinistro stradale? All’epoca, era la primavera del 2014, si sollevò un polverone anche politico per un affidamento secondo il Capogruppo dell’Opposizione Nunzio Dell’Abate illegittimo. Ora è arrivata la sentenza della Corte dei Conti che ha condannato il sindaco Antonio Coppola, gli assessori Maria Assunta Panico, Giacomo Elia, Adolfo Scolozzi e Sergio Fracasso, insieme alla dirigente del settore Affari Istituzionali, Maria Rosaria Panico, a risarcire in parti uguali al Comune di Tricase il danno di euro 5.478,75; più rivalutazione interessi maturati e 900,60 euro di spese giudiziarie. In pratica i giudici hanno accertato che è stato provocato “un danno erariale per l’avvenuto pagamento a soggetto esterno di prestazioni che per legge devono essere svolte da personale appartenente al Corpo di Polizia Municipale e/o da personale in servizio presso il Comune di Tricase…”. E ancora: “Si deve tener presente che i sinistri in questione sono in numero non particolarmente rilevante, in quanto sono solo quelli trattati in via amministrativa e non giudiziaria, e rientranti entro la franchigia di euro 10mila, perché sopra tale importo il Comune
aveva in corso copertura assicurativa. La delibera della giunta comunale che ha stabilito di affidare alla As srl la gestione dei sinistri”, come ritenuto dalla Procura della Corte dei Conti, “contiene solo la locuzione che il Comune “manca di figure tecniche esperte in grado di supportare adeguatamente l’ufficio competente(…). In realtà prima di affidare compiti che dovrebbero essere svolti dal personale del Comune all’esterno, occorre una preventiva verifica dell’effettiva assenza all’interno dell’ente delle professionalità adeguate ed in grado di far fronte alle esigenze, mediante una reale ricognizione della quale nella Delibera non c’è traccia; a tal fine è del tutto insufficiente una generica affermazione di insufficienza dell’organico. In realtà”, secondo la Corte dei Conti, “le figure tecniche ne-
cessarie erano presenti all’interno del Comune, per la presenza di un ufficio lavori pubblici e del Corpo di Polizia Municipale, al quale è demandata la rilevazione dei sinistri (…). Risulta inverosimile sostenere che all’interno dell’intero Comune di Tricase non esistevano impiegati in grado di seguire le non particolarmente complesse pratiche di richiesta stragiudiziale di risarcimento danni da insidia stradali”. Ricordato che “l’affidamento alla As srl non riguardava solo l’assistenza amministrativa alle pratiche stragiudiziali di risarcimento, bensì anche report fotografici indicanti lo stato dei luoghi, indagini conoscitive sull’accaduto attraverso misurazioni e rilevamenti, escussione delle parti interessate e di eventuali testimoni, nonché perizie medico-legali”, la Corte sottolinea come “tali attività hanno costituito un aspetto rilevante del servizio affidato. Il testo della delibera della convenzione chiaramente affida gli accertamenti diretti, sul luogo degli incidenti con l’escussione dei testimoni, per tutti i sinistri stradali senza limitazioni, quindi anche quelli caratterizzati dalla presenza dei reati; tali rilevazioni, quindi, ricomprendendo anche le ipotesi di raccolta sul luogo di elementi di prova sui reati nonché dichiarazioni dei testimoni, costituiscono indubbiamente esercizio di attività di polizia giudiziaria”. Tutto
questo mentre, secondo i magistrati, “la ricerca di cose e tracce pertinenti al reato” e “la ricerca di persone in grado di riferire”, con straordinaria assonanza al testo della convenzione, “può essere svolta solo da soggetti qualificati e non certo affidata ad una società privata”. “Accertata l’illegittimità della delibera e del conseguente affidamento” e precisato che: “l’ente danneggiato”, cioè il Comune, “non ha tratto nessuna utilità”, nel dispositivo si conclude, “risulta palese che tali atti hanno prodotto un danno al Comune pari all’intero esborso effettuato (€ 5.478,75), conseguente all’ingiustificata spesa posta a carico del bilancio comunale per un affidamento illegittimo”. E “relativamente al sindaco ed agli assessori presenti all’atto deliberativo”, si legge ancora, “non c’è dubbio che ciascun partecipe ha inciso sulla causazione del fatto dannoso”, attribuendo agli amministratori “la colpa grave per non aver ravvisato gli evidenti elementi di illegittimità della delibera”. Allo stesso modo è riconosciuta “la responsabilità di Maria Rosaria Panico per aver espresso parere di regolarità tecnico-giuridica”. La sentenza ha quindi accolto in pieno la tesi della Procura condannando al risarcimento sindaco, assessori e dirigente comunale.
“Coppola faccia un passo indietro per dignità” L’opposizione: “Ha coinvolto la comunità in gravi vicende giudiziarie e di bassa corte su cui avevamo allertato i cittadini”
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consiglieri comunali di minoranza del Comune di Tricase, Nunzio Dell’Abate, Gianluigi Forte, Pasquale Scarascia e Vito Zocco incalzano la maggioranza dopo la sentenza. “Il provvedimento della Corte non lascia scampo”, scrivono in una nota, “si parla di accertata illegittimità della delibera e del conseguente affidamento: risulta palese che tali atti hanno prodotto un danno al Comune, pari all’intero esborso effettuato in favore dell’AS srl, in quanto l’ente danneggiato non ha tratto alcuna utilità. Ora”, continuano, “dovranno restituire di tasca propria alle casse comunali, e quindi ai cittadini di Tricase, circa 6mila euro, oltre a pagare le spese di giudizio”. La Magistratura contabile ha sancito infatti, in modo perentorio, l’illegittimità dell’incarico di gestione delle pratiche da insidie stradali conferito direttamente dalla giunta alla società AS srl. I consiglieri tornano poi sull’intervento del Procuratore Cataldo Motta sulla vicenda, questione che proprio poche settimane fa,
sul numero 19/2016 de “il Gallo”, aveva tenuto banco in una lettera di risposta dell’amministrazione stessa al consigliere Dell’Abate. “I lettori ricorderanno come la questione suscitò persino l’ira del Procuratore della Repubblica Cataldo Motta“, sottolineano dall’opposizione, “che, con una ferrea nota contestò al Sindaco Coppola “l’illegale affidamento”, riservando “la valutazione in sede penale del contenuto della citata deliberazione” e disponendo di non proseguire nella convenzione con AS srl per i profili di illegittimità nella stessa contenuti”. Circostanze che i consiglieri di minoranza ricordano di aver “dapprima sollevato, inutilmente, in via informale e bonaria e poi a gran voce, nel corso di una accesa seduta consiliare. Tutte, come sempre, dal Sindaco rispedite con dileggio e arroganza al mittente. Stesso trattamento usato allorchè puntammo il dito contro il dato più inquietante della vicenda. A.S. srl è una società unipersonale, il cui socio unico (proprietario del-
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l’intero pacchetto di quote sociali) risulta essere l’attuale consigliere comunale di minoranza, già candidato Sindaco alle scorse amministrative per il PDL che sappiamo bene per chi si schierò al ballottaggio diventando determinante”, rimarcano riferendosi ad Antonio Scarcella. “Oggi”, concludono dai banchi dell’opposizione, “è stata ripristinata la legalità violata e chi ha causato danni alla comunità, nell’amministrare la cosa pubblica e nel perseguire evidentemente interessi di altra natura, è giusto che paghi di tasca propria. Così come è giusto riconoscere il merito al Comandante della Polizia Locale di aver avuto il coraggio di non chinare la testa e di denunciare questa squallida vicenda. Ma ciò che chiediamo a Coppola è se Tricase merita tutto questo, se non ritenga più utile fare un passo indietro e restituire dignità ad una comunità ingiustamente coinvolta in gravi vicende giudiziarie e di bassa corte”.
“Faremo ricorso”
Il sindaco Coppola
A
ntonio Coppola si mostra amareggiato ma anche deciso a far valere le proprie ragioni. “Probabilmente”, dice, “non siamo stati bravi a produrre le nostre controdeduzioni per motivare la scelta di conferire all’esterno il servizio”. Poi ribadisce la sua convinzione: “Più che un danno al Comune abbiamo garantito un enorme risparmio ed una riduzione dei costi grazie al lavoro dei periti”. Entrando nel merito aggiunge: “Vero che alcuni aspetti del servizio potrebbero essere curati dalla Polizia municipale, ma ricordo male o, come aveva denunciato il loro comandante, sono sotto dimensionati rispetto al lavoro da svolgere? Il corpo di polizia locale”, aggiunge, “dovrebbe collaborare con l’amministrazione alla ricerca di una soluzione per arginare il fenomeno della richiesta di rimborsi non sempre motivati. Il loro comandante dovrebbe dipendere direttamente dal sindaco”, rincara la dose, “ma non l’ho mai visto organizzare un servizio o
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Antonio Coppola: “Altro che danno! Al Comune abbiamo garantito un risparmio ed una riduzione dei costi” fare delle proposte in merito per arginare la valanga di richieste di rimborsi”. Sull’opposizione il primo cittadino dice: “Dispiace la voglia di sangue da loro dimostrata. Se dovremo pagare, pagheremo. Ma la loro felicità per la sentenza di condanna ne misura lo spessore umano…”. Il sindaco Coppola poi ipotizza una reazione a catena dopo la sentenza della Corte dei Conti: “Quell’incarico non è molto diverso da tanti altri conferiti da altri Comuni o dalla stessa Provincia di Lecce. Ora cosa accadrà? Condanneranno tutti?”. Infine, sibillino, Antonio Coppola esterna un suo sospetto: “Tutta quest’azione pare quasi sia stata fatta ad arte per evitare che qualcuno mettesse i bastoni tra le ruote a chi veramente ci guadagna per lavoro in questi casi”. Chiaro il riferimento a chi di mestiere fa l’avvocato… Sindaco, assessori e funzionaria inoltreranno ricorso alla Sezione Giurisdizionale Centrale di Appello di Roma della Corte dei Conti.
dai Comuni
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Tricase
Giochi di vandalismo
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andalismo e ancora vandalismo a Tricase. Son passati pochi giorni dall’attacco alle campagne ed alle pajare sulla collinetta della Madonna di Fatima, di cui vi abbiamo raccontato sul precedente numero. Pochi ma sufficienti, per gli ignoti vandali, per tornare a colpire indisturbati, stavolta nel boschetto biotopo sulla via di campagna che dalla chiesa della Madonna di Costaninopoli (chiesa dei diavoli) porta a Tricase Porto, Borgo Pescatori. Non è possibile sapere se l’autore della devastazione sia lo stesso che ha colpito in collina. Di certo, gli stessi sono gli epiteti che si potrebbero usare per descriverli. Nel Bosco di Tricase, da qualche anno, era collocato uno dei pochi e più belli angoli di divertimento per bambini. Un parchetto con giochi in legno che sono stati completamente distrutti. Lasciamo alle foto la descrizione dell’accaduto.
Tornano le panchine sutta all’orologiu
Il
sindaco di Tricase, Antonio Coppola, risponde coi fatti al nostro lettore, Marcello De Carlo, che dalle colonne de “il Gallo” numero 19 del 2006 lo aveva attaccato, assieme all’amministrazione tutta, per la rimozione di due “frequentatissime” panchine del centro storico. Motivo della collera era lo spostamento delle suddette panchine da via Martiri del 15 maggio 1935 alla vicina piazza Pisanelli. Poche decine di metri che fanno la differenza perché quell’angolo che ne era rimasto sprovvisto, è un punto di ritrovo da sempre per la comunità tricasina, noto a tutti come “sutta l’orologiu”. De Carlo aveva chiesto spiegazioni al governo cittadino, protocollandole in Comune. Il silenzio ricevuto in risposta lo aveva spinto a paragonare la gestione della cosa pubblica tricasina ad una “puteca de mieru”, in ragione anche dell’assenza di un provvedimento riguardante lo spostamento in questione. A distanza di qualche settimana, chissà se anche spinto dalla lettera dell’ex panchinaro in pensione (così si era definito), il sindaco Coppola risponde con il ritorno della panchine sotto all’orologio. Per giunta nuove. Senza quindi riprenderle da piazza Pisanelli, dove la sera di posti a sedere liberi per chi volesse passare del tempo nel “salotto” del paese ne restavano spesso pochi.
Bike sharing… a km 0: “Per colpa di chi?” Cornuti e mazziati. Trapassate tutte le scadenze date dal sindaco di Tricase: le ciclostazioni presto compiranno un anno, ma delle bici nemmeno l’ombra
Prendi Posizione... sulla costa tricasina
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oche settimane ancora e il bike sharing di Tricase potrà spegnere la sua prima candelina. Chi volesse unirsi ai festeggiamenti, davanti ad una delle colonnine, è pregato di portarsi la bici da casa. Sì perchè a distanza di dieci mesi (era lo scorso dicembre) le colonnine fan bella mostra di sè, ma biciclette zero e pedalate men che meno. Potremmo ironicamente definirlo il miglior servizio a chilometro zero della storia. Se solo avessimo voglia di scherzare. La nostra attenzione era ricaduta sul bike sharing già prima dell’installazione delle stanziocine nelle piazze di Tricase. Entusiasti di un’idea (che sia una) che smuovesse le acque dell’impasse tricasina e della sua piattissima offerta turistica, non sposavamo appieno il parere di chi si scagliava contro la collocazione delle ciclostazioni, accusandole di deturpare la bellezza del centro storico e definendole dei mostri. Forse, perché convinti una volta tanto che il fine giustificasse i mezzi. Non mancando comunque di dare spazio sulle nostre colonne a tutte le voci, contrarie e favorevoli, la nostra esaltazione aveva iniziato a claudicare quando, a gennaio (eravamo proprio impazienti) le attesissime bici non comparivano. Alla spiegazione del sindaco Coppola: “Il servizio sarà avviato ad aprile”, avevamo risposto con la più semplice delle domande: a che serve esporre l’impianto alle intemperie ben cinque mesi prima? Se il sindaco era convinto che “è fatto per stare all’aperto”, noi non dormivamo su sette cuscini. In fin dei conti, anche un carro armato è fatto per lavorarci all’aperto, ma in un modo o nell’altro è pur sempre soggetto a usura, come tutto su questa Terra.
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Alzate poi le mani dinanzi alle più classiche impellenze burocratiche (“Dovevamo contabilizzare l’opera entro il 2015”) e compreso che i finanziamenti da intercettare sono evidentemente l’unico sinonimo di fretta in municipio, avevamo atteso la scadenza dataci per tornare a disturbare. L’ultima delle spiegazioni è stata delocalizzata: “Non dipende da noi, ma da Castrignano del Capo”, con la cui scorsa amministrazione il progetto Talassa (questo il suo nome) è stato ideato. “Se non son pronti loro, non possiamo partire noi”. Inutile scendere nel dettaglio delle responsabilità, che siano di uno o dell’altro comune. Ed inutile tornare a bussare alla porta dell’amministrazione, purché non si voglia sentire una nuova frottola: ogni scadenza è ormai trapassata e Castrignano le sue bici le ha già in strada. Le colonnine di Santa Maria di Leuca non son deserte come quelle del porto tricasino. Cosa manca quindi? Non ci è dato saperlo. “Per colpa di chi”, come Zucchero, cantano i tricasini. La certezza è che il bike sharing resta fantasma. Ed i cittadini, cornuti e mazziati. Lorenzo Zito
Associazione Prendi Posizione – Tricase propone di rivedere il Piano Coste. Facendo seguito all’invito rivolto alle associazioni e alla cittadinanza dall’Amministrazione Comunale, la neonata associazione tricasina ha organizzato e tenuto in proposito una pubblica assemblea alla quale hanno preso parte anche alcuni amministratori comunali. “A seguito della discussione“, spiegano da Prendi Posizione, “pur condividendo alcune delle indicazioni presenti nel piano proposto dall’Amministrazione Comunale, abbiamo evidenziato diverse criticità, proponendo, pertanto, la revisione dell’intero Piano, anche alla luce delle normative regionali e del Piano Regionale delle Coste”. Secondo i rappresentanti dell’associazione, vanno evidenziate in primis le caratteristiche della costa tricasina: “Pur estendendosi per 9,04 km, il tratto di costa si presenta inaccessibile per lunghi tratti e interessata da potenziali crolli in diverse e ampie aree, tanto da essere classificato per l’82% ad alta sensibilità ambientale e media per il restante 18%, con alta e media pericolosità geomorfologica. La stessa costa presenta lunghi tratti sprovvisti di aree destinate a parcheggio ed alcuni di essi perfino privi di camminamenti sicuri per i pedoni. A tutto ciò va aggiunto che sulle marine di Tricase insiste oltre alla popolazione locale, quasi 18mila abitanti, anche la popolazione dei comuni limitrofi“. In considerazione di ciò, e in rapporto a
quanto previsto dal Piano Comunale così come proposto, Prendi Posizione lancia l’allarme: “C’è il serio e potenziale rischio che le poche area accessibili alla cittadinanza siano totalmente o parzialmente privatizzate, rendendo di fatto poco fruibile l’accesso pubblico e gratuito alla costa. Nello specifico si mette in evidenza che seppure soltanto il 17% dei 9 km sia destinato a SB (stabilimenti balneari) e SLS (spiagge libere con servizi), in concreto queste aree sono per la maggiore individuate in quelle poche zone accessibili. Di fatto resterebbero SL (spiagge libere) le aree non accessibili o limitatamente accessibili”. “Ci preme evidenziare inoltre“, continuano, “che le superfici SB sono da intendersi come totalmente date in concessione e che le SLS prevedono servizi a pagamento e una concessione fino al 50% della superfice al potenziale gestore. Inoltre, la realizzazione dei servizi previsti in queste aree porterà a un ovvio incremento di fruitori, che al momento non avrebbe alcuna risposta in termini di aree a parcheggio e di ricettività“. La richiesta avanzata all’amministrazione è pertanto di “aprire una seria e approfondita valutazione sull’impostazione totale del Piano al fine di reimpostarlo lasciando come Spiagge Libere i luoghi ad oggi accessibili e indicando come SB e SLS tutte quelle aree al momento non accessibili, affinché vengano rese tali e usufruibili dai potenziali imprenditori che vorranno farne richiesta“.
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speciale
in casa il Gallo (num. 597) - 22 ottobre/4 novembre 2016 - www.ilgallo.it - info@ilgallo.it
Comprare nel Salento: ecco quanto costa G
allipoli è un nome che sta diventando un marchio, sinonimo di estate, turismo e vacanze in tutta Italia ed anche oltre. Se persino dagli Stati Uniti si muovono (in anonimato) multinazionali a caccia di un qualsiasi immobile da acquistare in zona (vedi articolo a pagina 14), Gallipoli non può che farla da padrone nel mercato immobiliare della provincia di Lecce. È qui che si concentra la maggior richiesta di abitazioni, di vario tipo, anche se i valori immobiliari, nella prima parte del 2016, sono stabili. La domanda di seconda casa, a lungo bloccata dalla crisi, è invece in ripresa, in particolare sui piccoli tagli, monolocali e bilocali, ricercati sia per realizzare case vacanza, sia per realizzare acquisti ad uso investimento destinati all’affitto turistico. Il budget messo in conto per il più classico degli immobili ricercati (un bilocale con vista mare) si aggira sugli 80-90 mila euro. L’attenzione è principalmente catalizzata dalle case tipiche del posto, in pietra leccese e con caratteristiche volte a stella o a botte. Zona calda per il mercato immo-
biliare è anche la fascia costiera tra Gallipoli e Santa Maria di Leuca. In queste aree marittime si vendono principalmente soluzioni indipendenti, con circa 80 mq di abitazione e 100 mq di giardino circostante, che se nuove hanno prezzi che si aggirano sui 100mila euro. Con unica eccezione la marina di Racale, Torre Suda, dove il mercato immobiliare è caratterizzato da importanti ville patronali, col prezzo medio che di conseguenza si alza sopra i 140mila euro. In questa fascia costiera, negli ultimi anni, c’è stato un discreto sviluppo edilizio che ha interessato soprattutto le aree più interne, a circa 700 metri dal mare. Chi compra in quest’area apprezza la maggior tranquillità rispetto alla ressa dei centri più gettonati. In crescita è poi anche l’attrattività di centri storici come quelli di Alliste, Racale e Taviano dove è aperta la caccia a case tipiche, di pietra leccese e con volta a stella, possibilmente da ristrutturare. In questo caso infatti per un’abitazione con 3 camere e giardino il prezzo non supera i 40mila euro. (dati Tecnocasa)
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el Capo di Leuca, il centro più popolato, Tricase, racchiude una singolare situazione immobiliare, con l’ago della bilancia che restituisce una misura figlia sia dell’interesse turistico legato alle marine, sia alla tipica vendita “da entroterra”. PaEsE Qui gli immobili residenziali, a settembre 2016, Tricase hanno un costo medio di Maglie 996 euro per metro quaOtranto dro, contro i 912 registrati un anno prima. Galatina Un aumento che dimoCasarano stra un crescente interesse anche verso l’area tricasina (+9,20%). Nel corso degli ultimi 24 mesi, il prezzo richiesto all’interno del comune di Tricase ha raggiunto il suo massimo nel luglio 2016, con 997 euro al metro quadro. Prezzi comunque di molto cresciuti rispetto al punto più basso degli ultimi anni, toccato nel gennaio 2015, quando per acquistare un metro quadro, in media, erano necessari 841 euro. Piccolo paradosso il mercato della ricercatissima Otranto, oggi assestatosi sui 1.968 euro per metro quadro (settembre 2016), in linea coi 1.919 di settembre 2015, prezzi molto più bassi di quelli praticati nel 2014, quando a ottobre si vendeva al valore di 2.568 euro al metro quadro.
Listini in crescita invece a Maglie dove lo scorso settembre è stato il mese più caro degli ultimi 24, con prezzi per gli immobili residenziali arrivati alla media di 1.119 euro per metro quadro, contro i 925 dell’anno precedente. Un netto +20,95% nel giro di appena un anno. Sembra lon€ al Mq tanissimo ottobre 2015 quando si acquistava un im996 mobile al prezzo medio di 1.119 909 euro al mq. 1.968 Galatina ha vissuto un crollo, un vero e proprio 868 salto nel vuoto, nella scorsa 762 primavera: ad aprile 2016 il costo medio di un immobile si assestava sui 906 euro a mq, nei mesi di maggio e giugno si è scesi rispettivamente a 768 e 762 euro (il punto più basso degli ultimi 24 mesi). Ora l’asticella è in rialzo e fa segnare 868 euro al metro quadro, in linea con gli 889 di un anno fa. Pochi scossoni al mercato di Casarano invece negli ultimi 24 mesi in cui si è viaggiati sui circa 850 euro al metro quadrato. Piccole variazioni nell’ultimo periodo: prezzi più alti nel febbraio 2016 (1.095 euro al mq) e più bassi quelli attuali, con settembre che ha fatto segnare 762 euro, in calo di un 11,16% rispetto all’anno scorso. (dati Immobiliare.it)
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per risparmiare
Infissi e serramenti: tutte le novità Complementi d’arredo. Per evitare l’inquinamento acustico ed i superconsumi di gas e energia elettrica
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nfissi e serramenti sono i complementi d’arredo più importanti nella gestione di luce e calore delle nostre case e quindi per il risparmio energetico. Gli infissi e i serramenti sono tra i manufatti ad alto impatto energetico più importanti dell’ingegneria edile e dell’architettura moderna. Essi, infatti, sono fortemente implicati nella gestione di luce e calore i quali, a loro volta, vanno a contribuire in modo importante sulle nostre bollette e sull’inquinamento. Avere dei buoni infissi e serramenti in casa, perciò, è garanzia di risparmio energetico e di ottima coibentazione degli ambienti: si evitano così i super-consumi di gas e energia elettrica e lo stress da inquinamento acustico. Quali sono le novità sui serramenti e gli infissi da prendere in considerazione nell’ottica di un reale risparmio energetico? La prima strategia è, come si sa, l’uso del vetro camera, che negli anni ha permesso la realizzazione di infissi e serramenti sempre più isolanti rispetto al calore, al freddo ed ai rumori. Oggi sarebbe praticamente impossibile avere una casa che guardi al risparmio energetico e che non sia dotata di vetro camera, in quanto i vetri singoli veicolano la fuoriuscita del calore e l’ingresso del freddo-caldo dall’esterno. Altra novità assoluta è la creazione di serramenti a doppio materiale. Il legno all’interno e il PVC all’esterno, ad esempio, consentono di avere il comfort del legno in casa e l’isolamento del PVC all’esterno. Ovviamente, le finestre e tutti i serramenti devono essere perfettamente installati per avere un vero isolamento.
legno - alluminio, accoppiata vincente Un’altra novità è la finestra sul tetto che diventa un balcone: ha la struttura divisa in due: quella sopra si apre verso l’alto fino a 45° e quella sotto che forma il parapetto su 3 lati. Avvolgibili a scomparsa nel vetro con sensori e aumento dello spessore del vetro (materiale isolante per eccellenza) di oltre il 20%, consentono di avere sempre più isolamento termoacustico con conseguente minori uso di riscaldamento e raffreddamento delle case. Finestre fotovoltaiche, o vetro camera a tre strati con gas argon nelle camere d’aria, sono infine tra i serramenti più innovativi che si possono scegliere per la propria casa. La gamma è vasta e, date le agevolazioni della legge di stabilità, è certamente conveniente rimodernare gli infissi, pensando al futuro. Tuttavia, è sempre bene rivolgersi ad un architetto che sappia consigliare sui serramenti e le finestre migliori, in base al tipo di casa che abbiamo o che stiamo costruendo.
L’
interesse e la domanda di mercato rispetto ai sistemi di finestra e portafinestra in legno-alluminio è in costante crescita per una soluzione d’eccellenza per l’isolamento termico e acustico. Con questo tipo di serramento, infatti, è possibile rinnovare la propria casa e migliorare l’efficienza energetica dell’abitazione avvantaggiandosi dell’ecobonus. La soluzione del legno-alluminio gode di caratteristiche uniche nel suo genere: la parte esterna del serramento, grazie appunto all’utilizzo del rivestimento in alluminio, garantisce la massima resistenza possibile alle intemperie, al sole, all’acqua e al vento. La parte interna è invece quella classica del serramento in legno, di per sé inimitabile sotto il profilo estetico ma anche durevole nel tempo in virtù degli odierni processi di verniciatura. Con i serramenti in legno-alluminio la coibentazione termica sarà ottima, ossia mediamente superiore a quella ottenuta coi normali infissi in legno, grazie allo spessore maggiorato e soprattutto alle quattro guarnizioni: dalla finestra singola alla portafinestra fino al portoncino d’ingresso, questi serramenti sono completamente conformi alla più recente normativa in materia di efficienza energetica e garantiscono quindi pieno diritto alla detrazione IRPEF del 65% (nota anche come “sconto fiscale per risparmio energetico”).
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bollette
Fine anno? Aumenta il gas! Ultimo trimestre. Calo dei costi della luce ed aumento di quelli del gas
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quest’ultimo trimestre 2016, si registrerà un calo dei costi della luce ed un aumento invece di quelli del gas che, in ultima analisi, porteranno ad un risparmio globale di circa 100 euro l’anno per ogni famiglia italiana. In realtà il risparmio vero e proprio è di 96 euro di media rispetto all’anno 2015, considerando il ribasso della tariffe per l’energia elettrica fissato all’ 1,1% e l’aumento dell’1,7% per quelle del gas, relativi come detto agli ultimi 3 mesi del 2016. Tali variazioni sono state decretate dall’Autorità per l’Energia fissa, organo adibito a tali disposizioni. Su decisione dell’Autorità per l’Energia, nell’ultimo trimestre la bolletta dell’energia elettrica diminuirà, mentre quella del metano subirà un aumento. Quest’ultimo accadimento non è visto di buon occhio dalla Federconsumatori (Federazione nazionale di consumatori ed utenti), che punta il dito sulla strategia di rincari associata all’inevitabile incremento dei consumi, che ovviamente coincide con la stagione fredda. Tuttavia sulla scia di ciò che è il prospetto attuale, a conti fatti, c’è da rallegrarsi! Infatti il 2016 sarà per le famiglie italiane un anno di risparmio, in particolare ben 96 euro rimarranno nelle tasche dei consumatori. Tale cifra risulta essere composta essenzialmente dai 91 euro, frutto dell’utilizzo ridotto del gas nei primi 9 mesi del 2016, rispetto al medesimo periodo nel precedente anno solare e, per quanto riguarda l’elettricità, dai 5 euro in meno (-1,1%) rispetto al 2015.
”
Ciò che non torna sono però la bUONa NOTIZIa l’azienda Terna gli aumenti relativi al mese S.p.A.. di luglio 2016, con un incre- A conti fatti il 2016 In seguito ad alcune mento del 4,3% relativo alla per le famiglie segnalazioni da luce e del 1,9% per il gas, parte di Confinduitaliane si chiuderà che meritano un’analisi più stria è stata aperta come un anno di approfondita. un’inchiesta da Ciò che ha portato, in risparmio: ben 96 euro parte dell’Autorità quest’ultimo trimestre del rimarranno nelle tasche per l’Energia, che 2016, ad una diminuzione dei consumatori mira a sopprimere dei costi della luce è essenogni eventuale conzialmente un ri-allineadotta illecita inemento delle tariffe in seguito ad alcune rente al mercato della fornitura elettrica. manovre “anomale” registrate nei preceAttualmente quindi si è pensato di amdenti 9 mesi. Infatti, esaminando il tutto mortizzare eventuali spese extra dei in modo analitico, il prezzo del servizio consumatori con un calo delle tariffe è dato, in sostanza, dai costi sostenuti della luce in questo fine 2016, in attesa per la distribuzione all’ingrosso e da che si confermino o si smentiscano tali quelli per la messa in equilibrio e soprataccuse e che quindi si possa, o meno, tutto in sicurezza dell’intero sistema di procedere ad effettuare le azioni di legitapprovvigionamento, azioni attribuibili timo rimborso nei confronti delle famial gestore dell’intera rete, ossia alglie italiane. “Una goccia nel mare” potrà
dire qualcuno, ma comunque una presa di posizione e un’azione concreta a favore dei sempre più tartassati cittadini, che intravedono finalmente la buona volontà degli organi adibiti alla tutela dei loro interessi. A tal proposito, inoltre, i giudici amministrativi coinvolti nel caso hanno imposto all’Autorità per l’Energia di istituire un fondo adibito ai suddetti rimborsi, da sbloccare non appena la situazione sarà chiarita e ben delineata, per un’attesa che si protrarrà almeno sino a febbraio 2017. L’attacco del Codacons è di quelli da “pugno di ferro” e mira a scoprire tutti i nomi di coloro che, a cuor leggero, hanno speculato sulla buona fede dell’italiano medio, sempre più in balia degli eventi e sempre più spaesato dinanzi a manovre complesse e, il più delle volte, taciute alle masse.
Il Mercato Libero dell’Energia Può essere più conveniente rispetto alla fornitura ufficiale, con tariffe concorrenziali e soprattutto fisse, per un periodo che può arrivare sino ai due anni. Scegliere una compagnia più economica, soprattutto in questo periodo di rincaro del prezzo del metano associato all’arrivo della stagione fredda, può far risparmiare ben 250 euro sulla bolletta, considerando sia la luce che il gas. Una bella cifra per chi, durante l’anno, si trova a dover arrivare a fine mese con i soldi contati. Ecco perché una bella ricerca online, relativa alle varie compagnie presenti sul panorama della fornitura di energia, non risulterà tempo perso, ma un sicuro investimento!
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22 ottobre/4 novembre 2016
Salento in vendita?
Gli americani comprano tutto? Agenzia Usa. Multinazionale a stelle e strisce cerca immobili di ogni tipo nell’area Jonica Resta anonima, ma è interessata ad acqusitare qualsiasi tipologia di immobile
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na musica di sottofondo, che è quasi uno squillo di trombe, accompagna un annuncio singolare su YouTube: “Un’importante multinazionale americana operativa nel settore alberghiero e ricettivo con sedi anche in Europa, e a breve in Italia a Roma, investe nel Salento”. In soldoni: dollari alla ricerca di case salentine. Un annuncio avvolto da un alone di mistero sull’identità di questa importante multinazionale ma che ha ugualmente catalizzato l’attenzione prima sui social network e poi su YouTube, facendo partire la corsa alla cessione di immobili. Facendo base a Matino, dove ha come punto di riferimento un’agenzia immobiliare del posto che ci ha confermato l’indiscrezione, l’azienda americana fa sapere di essere interessata ad acquistare immobili in particolare nell’area Jonica, nei comuni dell’hinterland gallipolino e nella stessa Gallipoli. I centri in particolare interessati sono Sannicola, Tuglie, Alezio, Parabita, Matino, Casarano, Taviano, Melissano e limitrofi. Il contesto, ovviamente, è prettamente turistico, ma come si legge nell’annuncio non predilige una specifica location: “Al mare, in campagna, in periferia, in centro e nel centro storico di ogni comune. Le tipologie spaziano dagli immobili da ristrutturare, rustici, a quelli usati e di nuova costruzione. Gli appartamenti in condominio sono inclusi. Qualsiasi metratura. Altre tipologie sono i terreni agricoli, quelli edificabili ed anche con progetti approvati. Sono richieste anche strutture turistiche alberghiere e similari anche da realizzare in tutta l’area del Salento. Sono richiesti casolari, tenute, ville, masserie, ecc”. Insomma, un vero e proprio compro tutto. A giudicare da quanto preannunciato, una piog-
MUTUI: aNDaMENTO lENTO Salento ok. I finanziamenti in provincia di Lecce doppiano quelli di Brindisi e della Bat
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gia di fondi d’oltreoceano pronta a ricoprire il gallipolino, alla ricerca di centinaia di posti al sole nella terra delle vacanze italiane del terzo millennio. Alle orecchie di chi vuol vendere, lo scopo della multinazionale risulta anche superfluo. Ciononostante, a scanso di diffidenze da “bufala”, viene resa nota la volontà di: “creare una ricettività diffusa e non solo, concentrata all’interno di un unico contesto”. Per questo motivo l’azienda “è interessata al mantenimento della tipicità del territorio, al recupero urbano, al recupero agricolo con manodopera solo locale e anche da formare”. Gli “anonimi americani” comprano a prezzo di mercato perché “se si dovesse vendere dopo aver comprato, si potranno ricollocare sul mercato le proprietà o parte di esse senza subire perdite importanti”. Per chi non si accontentasse e volesse sapere chi ha di fronte, la risposta è secca: “Il nome della società non può essere reso pubblico, ed è per questo che è stata interessata questa Agenzia Immobiliare (NdR, un’agenzia locale a Matino) che come per legge è garante della trattativa”. l.z.
mutuo va ancora di moda? Secondo i dati a disposizione sul 2016 sì, ma con impeto sempre minore: crescono i volumi ma più lentamente. La domanda di mutui infatti non è più in aumento come in passato e le erogazioni mensili non sono ai livelli dell’anno scorso. I volumi dei finanziamenti sono in aumento da due anni ed han fatto segnare i 10 miliardi di euro erogati per il quarto trimestre consecutivo, ma la loro crescita sta rallentando, dando i primi timidi segnali di tentennamento. Le famiglie italiane, nel primo trimestre 2016, hanno ricevuto 11 miliardi di finanziamenti per l’acquisto dell’abitazione: un 55% in più rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, per un controvalore di 3.904,7 milioni di euro. Di questi, 575,5 milioni di euro sono andati in Puglia, regione all’ottavo posto per totale erogato in Italia, con un’incidenza del 5,23%. Nel confronto col primo trimestre 2015, la variazione è pari ad un +67,5%. Un controvalore di +231,9 milioni di euro. Mentre sull’arco degli ultimi 12 mesi, in Puglia, il volume dei finanziamenti è di 2 miliardi e 323 milioni di euro, un 5,15% del totale italiano. Stringendo il campo alla provincia di Lecce si calcolano, nel primo trimestre 2016, erogazioni di mutui per 81,2 milioni di euro. Un +72,9% rispetto allo stesso trimestre targato 2015. Si tratta della provincia che più di tutte in regione, dopo Bari, si affida a questo tipo di finanziamento. Tolto il barese, che fa segnare un netto 251,3 nella casella dei milioni erogati, le altre città pugliesi si mettono in fila dietro a Lecce. È Taranto la più vicina, con 77,8 milioni. Poi Foggia con 68,9 e distaccate, quasi doppiate, Barletta-Andria-Trani (49,1 milioni) e Brindisi (47,1). L’importo medio del credito erogato in Puglia ammonta a 99mila e 100 euro. In calo rispetto al primo trimestre di un anno fa quando in media venivano erogati 2mila e 300 euro in più, per un totale quindi di 101mila e 400 euro. Finanziamenti che in media sono nettamente più bassi della media nazionale: ben il 9% in meno.
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Ruffano, bonus per tutti Premi di produttività. Il Pd alza il polverone sui riconoscimenti in denaro corrisposti ai dirigenti amministrativi: “Li assegna un organo nominato dal sindaco e sono in costante crescita”
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iflettori puntati, a Ruffano, sui premi di produttività. L’attenzione del Pd locale è stata catalizzata dalla costante crescita negli ultimi anni dell’importo di questi riconoscimenti, che altro non sono che denaro corrisposto ai dirigenti delle pubbliche amministrazioni su base di definiti criteri di valutazione meritocratici. A determinato punteggio conseguito nella persecuzione di un obiettivo, corrisponde una determinata retribuzione. Si tratta di emolumenti previsti dai contratti collettivi nazionali e dal contratto decentrato, la cui corresponsione dipende da parametri a carattere oggettivo, quali il livello di professionalità, la capacità di iniziativa, l’impegno partecipativo alla realizzazione degli obiettivi in un determinato arco temporale. Insomma, migliore è il lavoro del dirigente ed il coinvolgimento dei suoi collaboratori, maggiore sarà il risultato in graduatoria. Gli obiettivi poi, nel caso delle amministrazioni comunali, vengono divisi per settori e stabiliti dalla Giunta. E l’operato chi lo valuta? Un organo terzo, ovviamente, indipendente dalla politica: l’Organismo Indipendente di Valutazione. Che però in questo caso, come sottolinea il Partito Democratico di Ruffano sul suo blog, ha una peculiarità: “Il suo unico componente è stato nominato dal Sindaco, e quindi dalla maggioranza, con decreto numero 2 del 13 aprile 2015”. È qui allora che il Pd affonda il colpo, dimostrando coi numeri che al singolare rischio di scarsa imparzialità corso in questo caso, si accompagna una preoccupante crescita dei riconoscimenti in denaro: “Facciamo notare come negli anni 2012 i premi di rendimento siano stati destinati sia ai dipendenti (per un totale di 17.772,76 euro), sia ai titolari di posizione organizzativa (16.880,33 euro) e al segretario generale (8.039,39 euro) per un totale di 42.692,48 euro. Nel 2013 ai dipendenti 22.999,25 euro, ai dirigenti 16.459,70 euro, al segretario generale 7.904,90 euro, per un totale di 47.363,85 euro. Nel 2014 invece 24.487,69 euro per i dipendenti, 15.723,21 euro per i dirigenti, e 7.684,36 euro per il segretario generale, per un totale di 47.895,26 euro”, scrivono sul blog. Nel 2015 invece il Comune di Ruffano, nella persona del Sindaco Carlo Russo, ha valutato l’operato dei suoi 9 dirigenti (con decreto numero 3 e 4 del 6 ottobre 2016) riconoscendo premi di produttività che il Pd ruffanese quantifica nel seguente modo: “Marialuisa Olivieri (segretario comunale) - 8.065 euro; Loredana Daniele - 9.493 euro; Marianna Gnoni - 8.396 euro; Raffaella Rizzo - 9.830 euro; Federico Perrone - 11.814 euro; Antonella Falcone - 9.493 euro; Maria Alida Miccoli 10.423 euro; Francesco Orlando - 7.263 euro; Rocco Frisullo - 7.118 euro. Per un totale di 81.895 euro”. Alla ricerca di spiegazioni sui trend in ascesa, il Pd accosta le sue conclusioni: “Ci riesce difficile, in piena emergenza occupazionale, ambientale, di mobilità e di servizi, immaginare di parlare di premialità e di risultato. Senza per questo voler intaccare le professionalità, per altre esigenze vitali i capitoli di spesa sono stati ridotti drasticamente. Riteniamo che quando occorre stringere la cinghia occorre che lo facciano tutti”. Lorenzo Zito
Il sindaco Carlo russo: “Pochi dipendenti e molti oneri”
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on si fa attendere la risposta del sindaco Carlo Russo che spiega: “L’Organismo Indipendente di Valutazione (OIV) è stato sì nominato con decreto del Sindaco, ma a conclusione di una procedura comparativa ad evidenza pubblica, espletata sulla base delle regole stabilite dalla delibera n.12/2013 della Commissione indipendente per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche (CIVIT) e conclusasi nell’aprile del 2015”. E precisa: “La valutazione della partecipazione effettiva dei dipendenti all’attuazione del piano annuale degli obiettivi è avvenuta, quindi, per il 2015 come per gli anni passati, sulla base della metodologia adottata con deliberazione del Commissario Straordinario n. 64 del 29/12/2011, con la quale è stato approvato il “Sistema di misurazione e valutazione della Performance”. Il primo cittadino punta poi il dito contro le norme introdotte per il blocco della contrattazione nazionale e decentrata, la riduzione del turn over ed il divieto di superare il trattamento economico ordinariamente spettante per l’anno 2010. Nuove regole che hanno il chiaro obiettivo di ridurre i costi del personale pubblico: “Questi limiti, se da un lato hanno effettivamente contribuito a ridurre la spesa a carico dei bilanci, dall’altro hanno determinato una dotazione di risorse e competenze in grado di svolgere le attività e le funzioni istituzionali, sottodimensionata rispetto al necessario. Facendo gravare, quindi, tutti gli oneri sull’esiguo numero di dipendenti in servizio. A Ruffano”, precisa il sindaco, “i dipendenti a tempo indeterminato sono 33, quando stando al decreto del Ministero dell’Interno del 24 luglio 2014 (“Rapporti medi dipen-
Sottodimensionati. “I dipendenti potrebbero essere 64, sono appena 33” denti popolazione validi per gli Enti in condizioni di dissesto, per il triennio 2014-2016”) che fissa la media nazionale per i Comuni con popolazione da 5mila a 9.999 abitanti in un dipendente ogni 151 abitanti, potrebbero essere ben 64”. Dipendenti che, inoltre, secondo Carlo Russo “si trovano ad operare in un contesto di crescente incertezza e di continuo cambiamento del quadro normativo, come capita nella maggior parte degli enti di pari dimensioni”. Trova giustificazione in tutto ciò quindi, per il primo cittadino di Ruffano, la crescita dei premi di produttività, di cui tra le altre cose smentisce l’importo indicato dal Pd sul blog: “Le determinazioni nn.808, 814 e 815 del 2016, regolarmente pubblicate nell’albo pretorio online del Comune, indicano il reale importo dei premi del 2015, diverso da quelli pubblicizzati dal Pd ruffanese”. A questo punto non resta che controllare. A onor del vero, tutt’altro che una passeggiata: una gincana tra rimandi e controrimandi in cui, se si voglion ricavare le schiette cifre, c’è da spremere carte, documenti ed anche meningi. Le determinazioni indicate dal sindaco, effettivamente, compaiono nell’albo pretorio comunale. Come è facile aspettarsi, però, non indicano l’ammontare dei premi. Qui si può trovare la misura di retribuzione in termini percentuali rispetto al salario già percepito dal personale dirigente del comune. Ecco allora che il segretario comunale riceve una retribuzione di risultato pari al 10% del suo salario, mentre tutti gli altri dirigenti (quelli indicati a monte, nell’elenco del Pd) il 25% del rispettivo salario. È importante a questo punto sapere che quel 10% e quel 25% sono il tetto massimo che segretari comunali e dirigenti possono ricevere come pre-
mio. Regola che i cittadini apprendono solo scavando, con pazienza e attenzione, tra le varie disposizioni ed i vari rimandi alle leggi indicate nelle famose determinazioni pubblicate in albo. Appurato che a Ruffano vengon tutti premiati col massimo dei voti, si può passare alla quantificazione? Serve ancora pazienza. Per farlo, è necessario individuare, una per una, le retribuzioni dei dirigenti comunali, pubblicate nell’amministrazione trasparente sul sito istituzionale del Comune di Ruffano (alla voce Personale) e calcolarvi le suddette proporzioni. Quello che magicamente vien fuori è che i numeri resi noti dal Pd ruffanese, che prima di noi aveva avuto la pazienza di saltare da un documento all’altro, sono veri. Il sindaco quindi si ritrova smentito dalla sua stessa risposta. Forse un errore di distrazione. O forse la convinzione che i cittadini, cui vengon date in pasto delle percentuali, si perdano tra le scartoffie prima di arrivare al sodo (come noi abbiamo rischiato di fare). O ancor più semplicemente mandino a quel paese tutto e tutti, non avendo mezza giornata da perdere per conoscere ciò che più conta, ossia i numeri di un’amministrazione trasparente solo per chi ha voglia e tempo di metterla alla prova. l.z.
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sport
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in forma
Maglie ricomincia a nuotare Al via la stagione. Ripresi tutti i corsi. La novità aquafitness-circuit
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vviate a pieno ritmo tutte le attività a Maglie presso l’impianto natatorio della Fimco Sport per l’inizio della stagione 2016/2017: sono partiti tutti i corsi didattici, come previsto dalla programmazione della Scuola Nuoto Federale che comprende la scuola nuoto, il nuoto agonistico e preagonistico, il nuoto sincronizzato, la pallanuoto, il nuoto master, la rieducazione funzionale in acqua, i corsi per gestanti, l’acquagym, l’hydrobike, l’acquaticità neonatale, i corsi per assistenti bagnanti. “Siamo pronti per iniziare una nuova annata”, osserva il direttore delle Piscine comunali di Maglie e presidente della Fimco Sport, Gigi Mileti, “all’insegna di quella che è la nostra politica aziendale e che ci contraddistingue ormai da anni, una vasta gamma di attività e corsi per soddisfare tutti i nostri clienti, unendo la qualità dei servizi alla professionalità e competenza del nostro personale. Ormai le attività in acqua rivestono un ruolo di primissimo piano nella pratica sportiva, sono sempre di più le persone che si avvicinano al “pianeta acqua”, proprio per le svariate possibilità offerte e per i numerosi benefici che ne derivano. Sono infatti ben note ed anche per questo
consigliate dai medici, le tante proprietà salutistiche del movimento in acqua, oltre al benessere fisico altrettanta importanza riveste il relax ed il beneficio psichico classico dell’immergersi in acqua ad una temperatura gradevole e
soprattutto in pieno inverno. Insomma sarebbe davvero riduttivo pensare alla piscina come se si trattasse solo di fare una semplice nuotata visto che ci offre tanto altro ancora. Tra l’altro è un’attività che fa bene ed è adeguata a tutte le
fasce d’età, dai bambini fino agli adulti ed agli anziani, passando per le mamme in dolce attesa ed i piccolissimi che già da tre mesi iniziano un importante percorso di crescita ed ambientamento grazie ai corsi di acquaticità neonatale. Naturalmente tutte queste attività fanno parte della nostra programmazione nell’ottica di un servizio di alta qualità ed al passo con i tempi e con le richieste di una clientela giustamente sempre attenta ed esigente”. Da quest’anno un’altra importante novità arricchisce il programma didattico della Fimco, l’aquafitness-circuit, un’attività che sfrutta i vantaggi di hydrobike, acquastep ed acquagym con l’utilizzo di più attrezzi, tra cui le bande elastiche, usufruendo dei benefici di tutte queste attività in una seduta unica. Si uniscono infatti allenamenti coordinativi e training cardiovascolare con l’interessamento di arti inferiori e superiori, utilizzando come detto vari attrezzi, il tutto con un mix di musica che rende la lezione sempre intensa e divertente. Info: Fimco Sport Piscine Comunali Maglie, via Madonna di Leuca 10; 0836/426384; mail: piscinamaglie@fimcosport.it; sito internet: www.fimcosport.it
Maglie: Martina sulla scia della Pennetta Tennis. Giovanissima e promettente, la Cudazzo vince il torneo di Campobasso e si piazza tra le prime otto Under10 al Master Nazionale
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hissà che tra qualche anno il Salento non possa vantare una nuova campionessa di tennis, sulla scia della felice carriera dell’amatissima Flavia Pennetta. Tra i piccoli talenti che crescono sui campi di provincia, spicca una giovane magliese: Martina Cudazzo, di appena 10 anni. Martina ha fatto valere la sua racchetta prima al torneo di Campobasso e poi al Master Nazionale Macroarea FIT-Babolat. Risultati consequenziali che l’hanno vista prima vincere la competizione del capoluogo moliMartina con la sua maestra, sano e poi, proprio grazie a l’ex Top-200 Wta Irina Buryachok questo successo, qualificarsi al Master Nazionale Under10 tenutosi alla Canottieri Mincio di Mantova. Qui Martina ha sfidato i migliori giovani tennisti italiani delle varie categorie Under, vincitori dei tornei di Macroarea delle rispettive regioni di provenienza. Tra le 26 ragazze del suo gruppo, la giovane promessa magliese si è classificata tra le prime otto dopo avere superato, in sequenza, Giuliana Maria D’Amico (Tennis Project Roma) per 6-1 6-0, e Chiara Davì (TC Palermo) per 6-7 6-0 7-1. Nel terzo incontro ha sfidato Noemi Basiletti (AT Piombinese), poi vincitrice del torneo, venendo superata per 6-7 6-4 6-8 dopo una lunga e combattuta partita nella quale la salentina ha avuto il match-ball nel tie-break conclusivo sul 6-5, prima di gettare la spugna. Orgoglioso (e non poteva essere altrimenti) il presidente del Circolo Tennis Maglie, Carlo De Iaco: “Siamo certi che la nostra Martina, crescendo, diventerà fortissima. D’altra parte, lei è la conferma che il gruppo pre-agonistico giovanile del CT Maglie è molto fecondo e in questo momento, per rimanere nel solo settore femminile, annovera altre ragazze forti dalle quali giungeranno sicuramente risultati importanti nei prossimi mesi. Tra loro citiamo Emma Quarta, Ginevra Puce, Asia Pellegrino, Guendalina Schito, Silvia Romano”.
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festa e fiera
Alliste onora il suo Patrono francese
Or.Vi. il maiale fatto in casa di Ortelle e Vignacastrisi
San Quintino. Tre giorni di festa attorno alla piazza e alla chiesa che prendono il nome del martire romano vissuto in Gallia nel terzo secolo
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ra un cittadino romano, visse nel III secolo d.C., fu perseguitato perché predicava il Vangelo ad Amiens, cittadina francese che oggi conta 137mila abitanti di cui era originario, e fu per questo martirizzato nella sua Gallia. San Quintino ebbe un’esistenza esemplare e tormentata, ma poche e frammentarie sono le testimonianze storiche sulla sua vita terrena. Di generazione in generazione, si è tramando il racconto della sua fine: venne incarcerato, incatenato e torturato ripetutamente perché ripudiasse la fede cristiana, ma senza successo. Riuscì a fuggire ma fu ripreso, torturato, decapitato e i suoi resti furono gettati nelle paludi della Somme. La leggenda vuole che una sua immagine sia poi arrivata ad Alliste grazie ad un soldato francese al tempo degli Angioini. La scelta di elevarlo a patrono della città rimane però avvolta da un alone di mistero. Forse, fu conseguente al ripetuto salvataggio della comunità allistina peste nel corso dell’Otto-
cento. Per quanto leggendaria, la storia di San Quintino resta esempio unico di fede inamovibile, cui i cittadini di Alliste rendono onore ogni anno sul finire di ottobre. La festa di San Quintino si apre domenica 30 ottobre. La giornata sarà allietata dalle note della banda “Città di Alliste” che, assieme ad una fiaccolata pirotecnica, accompagnerà il corteo che porterà il simulacro del santo in Processione per le vie del paese. Dopo la santa messa mattutina di lunedì 31, cui prenderà
parte anche il Vescovo, ci sarà il bacio della reliquia. Le bande che si susseguiranno suonando per le vie allistine saranno la “Città di Racale” e la “Città di Conversano”. In serata, dopo le 22, l’atteso momento dei fuochi pirotecnici, a cura di due diverse ditte. Ultimo giorno di festa martedì 1 novembre quando, dopo una nuova esibizione della banda “Città di Racale”, piazza San Quintino accoglierà la rinomata fisorchestra di Castelfidardo.
Fiera di San Vito. Gastronomia, convegni e concerti: il programma del fine settimana
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rtelle torna al centro dell’attenzione con la tradizionale Fiera di San Vito, una delle più antiche del sud Italia, meta ogni anno di decine di migliaia di visitatori provenienti da tutto il meridione. La “Manifestazione Fiera Regionale” è annoverata tra le Fiere più antiche del sud Italia ed è divenuta nel tempo un appuntamento imperdibile per espositori, produttori e, soprattutto, estimatori del maiale la cui carne viene preparata e servita in molteplici modalità, dalle più tradizionali alle più originali, che ne valorizzano sapore e proprietà. Protagonista indiscussa è la carne suina Or.Vi. prodotta da animali allevati nel territorio di Ortelle e Vignacastrisi (da cui l’acronimo) con antiche tecniche di allevamento secondo un disciplinare a cui aderiscono l’Associazione degli allevatori di Ortelle, il Comune di Ortelle, la Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Teramo e la ASL di Maglie. Punto di forza e di garanzia per il consumatore è la filiera controllata per la produzione del maiale Or.Vi., che inizia dall’identificazione del capo e dall’accertamento dell’alimentazione utilizzata nei vari allevamenti e si conclude sul luogo di degustazione del prodotto finito. Anche quest’anno tanti i convegni su temi di grandi interesse, dall’agroalimentare al sociale, dall’ambiente alla cultura. Il programma dei quattro giorni di fiera (iniziata giovedì 20) prosegue sabato 22, alle 11, presso l’Open Space “Luigi Martano”, con Promozione del territorio, risultati e prospettive. Il ruolo delle Pro Loco; nello stesso luogo, alle 16,30, “Le mani che sanno”. Arte e artigianato tra tradizione e innovazione a proposito dell’edizione 2016 della Summer School. Videoproiezione del documentario “Il cibo giusto”. A seguire dibattito. Alle 17,30, trasporto statua in Chiesa Madre e celebrazione Santa Messa. Processione con la statua di San Vito dalla Chiesa Madre alla cappella di San Vito. Alle 19,30, all’Open Space “Luigi Martano” incontro su “Welfare e Servizio Civile, quale futuro”. Alle 20,30 nel padiglione istituzionale, presentazione del libro di Loredana De Vitis, “Amori in cottura”. A seguire, reinterpretare la tradizione: degustazione di una salsa proposta dallo chef Uccio Cretì. Alle 21,30, nell’area concerti, Stella Grande e Anime Bianche. Domenica 23, Sante Messe alle 7 e alle 18 nella Cappella San Vito e alle 8 Chiesa Madre. Alle 17, nel padiglione istituzionale, incontro su “Un Salento senza olivi? La canapa: una coltivazione da riprendere” e “Il melograno, ormai una realtà”. Alle 18,30 nell’Open Space Luigi Martano, premiazione del 7° Concorso fotografico “Luigi Martano”. Alle 20 si torna nel padiglione istituzionale per “L’olio: valori nutritivi e simbolici”. A seguire degustazione dell’Olio dei Messapi. Alle 20, nell’area concerti: Vocalist, Viaggio nella storia della musica; alle 22, Freezap.
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dai Comuni
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appuntamenti d’autunno a Parabita l’arte è al lavoro (con)temporanea. Al via la rassegna d’arte organizzata presso luoghi di lavoro
Bagnolo in festa con gli Zzucari Mater Domini. La fiera riempie il centro storico di Zzuche, antico prodotto dell’artigianato locale, creato dall’intreccio di fibre vegetali
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endere un luogo di lavoro intimo e confidenziale: nasce da questo intento (con)temporanea, la rassegna d’arte pensata dall’agenzia “Ideazione” di Parabita. L’arte e la sua essenza possono rappresentare la chiave di volta di una nuova impostazione di luoghi generalmente destinati esclusivamente al lavoro, in un’ottica di apertura e accoglienza. (con)temporanea prevede, quindi, una serie di esposizioni che si susseguiranno nella sede dell’agenzia in via Giuseppe Ferrari 14, a Parabita, dedicate al mondo dell’arte contemporanea in tutte le sue sfaccettature. Il “con” del nome della rassegna, appositamente evidenziato, intende esprimere la volontà di condividere e la voglia di accogliere, anche solo “temporaneamente”, in un’ottica di continua rotazione di artisti e situazioni. Ad aprire la rassegna, Simone “Monè” Corvaglia accompagnato dal suo socio Andrea “Reà” Mariano, con NEEA Bros, un progetto estetico-creativo sperimentale, indipendente e non formalizzato, nato nel 2009 con l’intento di produrre azioni artistiche a 360° e di diffonderle in maniera capillare sul territorio. Si definiscono “artificieri in missione per conto di Dio”: chi entra a visitare l’esposizione (ovviamente in maniera del tutto gratuita) si sente avvolto da un’atmosfera mistica, che lascia senza fiato. Con eleganza ed estro hanno saputo trasformare un luogo, mettendo in atto il loro progetto “Where is neeaisnoise?”, un concept ideato su un gioco di contrasti e paradossi legati al brand NeeaBrossiano della Neeaisnoise. “Siamo felici e altrettanto convinti della nostra scelta” il commento di Laura Stefanelli, responsabile di agenzia. “Lavorare nel nostro territorio in un’ottica di cooperazione è un obiettivo che vogliamo perseguire: lavorare al sud, nel nostro sud, in un ambito come la comunicazione, per noi spesso rappresenta un punto a sfavore, per collegamenti, impostazione, mentalità. Ma al contempo siamo convinti che questo possa rappresentare un punto a nostro favore e di tutti i giovani che hanno deciso di rimanere e ritornare, per fare impresa qui, in questa terra che ci ha visti nascere e che deve vederci crescere. Per questo, da giovani, abbiamo deciso di impostare questa nuova esperienza di (con)temporanea, in un’ottica di scambio reciproco tra noi e i giovani artisti, spesso alla ricerca di luoghi dove esprimersi”.
almente antica e longeva, da esser nata un anno prima dell’Unità d’Italia. La Fiera Mater Domini è dal 1860 l’orgoglio di Bagnolo del Salento. Un evento che riunisce il piccolo centro di Terra d’Otranto e richiama anche gli abitanti dei paesi limitrofi. Da sempre celebrata nella prima domenica di novembre, la festa ha intrecciato indissolubilmente la fede religiosa con la vendita di prodotti tipici della zona, su tutti quelli legati all’artigianato delle fibre vegetali. Il mercato che popola piazza San Giorgio e le vie del centro storico, infatti, è noto come quello degli “Zzucari”, ossia coloro che lavorano la
cosiddetta “zzuca”, una fibra molto resistente intrecciata a mano, ricavandone contenitori, tappeti, mollette, ricami e tanti altri caratteristici oggetti. Dalle prime ore del mattino di domenica 6 novembre ci si potrà quindi perdere tra bancarelle ed esposizioni che faranno da cornice alla piccola chiesa “Mater Domini” di origine bizantina, che per l’occasione rimarrà aperta per i visitatori. Dal 2013 la festa vive nuovi fasti ed una particolare attenzione che rispecchia la volontà, di cittadini e amministrazione, di conservare l’antica tradizione tramandandola ed insegnandola alle nuove generazioni.
Castagne e vino a Melendugno
In gemellaggio. Torna l’evento “ponte” con la Basilicata, in compartecipazione con Latronico ed i suoi prodotti tipici
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na festa-ponte con la Basilicata riempirà per tre giorni il centro di Melendugno del tipico profumo autunnale di castagne. Venerdì 28, sabato 29 e domenica 30 ottobre, tornerà in Piazza Pertini la “Festa della Castagna e del vino salentino”. Oltre alla Pro Loco di Melendugno, l’organizzazione dell’evento è garantita dalla Pro Loco di Acermons, della città lucana di Latronico. Una collaborazione figlia di un’amicizia che per il quarto anno culmina nella partecipazione alla festa di uno stand coi prodotti tipici latronicesi (ricavati anche dalle castagne) i cui “gestori” vestono abiti d’epoca. Ad arricchire l’appuntamento di quest’anno, la partecipazione degli ospiti lucani al
mercatino del gusto che, tra gli stornelli, si aprirà la mattina di domenica 30 e accompagnerà l’arco dell’intera giornata. Un’opportunità per le due comunità di condividere gusti e valori, nonché tre serate di speciale compagnia. La scelta di realizzare un evento attorno alla castagna, che richiede una collocazione in calendario nelle prime settimane di freddo in avvicinamento all’in-
verno, è dettata dalla volontà della Pro Loco di Melendugno di destagionalizzare l’offerta turistica. Una scommessa (anche dal punto di vista meteorologico) volta a diversificare la classiche proposte salentine che troppo spesso, tra sagre e manifestazioni, si legano all’estate anche nel gusto e nelle tradizioni. Gli organizzatori spiegano di trovare una spinta alla realizzazione dell’evento “nelle tante persone che hanno partecipato all’edizione 2015”; e che gioca un ruolo fondamentale anche “la presenza nel periodo estivo di tanti cittadini della Basilicata sulle nostre marine, scelte per trascorrere le ferie dopo che amici e parenti se ne sono innamorati prendendo parte al nostro evento”.
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con l’acquolina in bocca
Agro.Ge.Pa.Ciock, il festival del gusto Salone nazionale. Della gelateria, pasticceria, cioccolateria e dell’artigianato agroalimentare di qualità Parco espositori sempre più ricco, ospiti di grande fama e tanti eventi collaterali
Si
svolgerà dal 5 al 9 novembre, presso il Centro Fiere di Lecce in Piazza Palio, la XI edizione di Agrogepaciok, salone nazionale della gelateria, pasticceria, cioccolateria e dell’artigianato agroalimentare di qualità. È l’unica manifestazione di settore del Sud Italia. Numerosissimi i professionisti provenienti da tutto il centrosud in visita al salone, che suscitano di anno in anno l’entusiasmo degli espositori in rappresentanza di numerosissimi marchi a livello nazionale ed internazionale. Un parco espositori sempre più ricco, ospiti di grande fama e tanti
Forum di cucina
Forum pizzeria
Sabato 5, alle 17,30 buffet inaugurale a cura dell’Associazione Cuochi Salentini. Domenica 6, dalle 10,30 alle 18,30, corsi di scultura di margarina e vegetali a cura dello chef Donato Micaletto. Martedì 8, dalle 10,30 alle 18, terza edizione del contest Birrangolo. Il concorso nazionale vuole mettere alla prova capacità e creatività di giovani talenti culinari. Ai concorrenti è richiesto un personale accostamento tra birra e cibo, con l’intento di dar vita ad una serie di ricette uniche, frutto dell’arte del foodpairing e degli accostamenti intriganti. Mercoledì 9, Shoowcooking con lo chef “2 stelle Michelin” Claudio Sadler che rivisiterà piatti della tradizione mediterranea. Nel corso della manifestazione (5, 6, 7, 8 novembre) Agro.Ge.Pa.Ciok e l’Associazione Cuochi Salentini organizzano degustazioni di pasta all’amatriciana (dalle 13 alle 15) con ticket di 5 euro; lunedì 7 (dalle 11 alle 18) Giornata in rosa: le Chef donna del Salento prepareranno un menu degustazione al costo di 30 euro (prenotazioni allo 0832/457864). Il ricavato delle iniziative sarà devoluto ad un ristoratore colpito dal sisma di Amatrice.
Sabato 5, alle 17, buffet inaugurale; alle 18, preparazione in diretta e degustazione di pizza a cura degli allievi della scuola dell’Associazione Pizzalioli Salentini (Apisa). Domenica 6, alle 10, Corso dimostrativo di pizze e focacce salentine a cura di Simone Ingrosso; alle 16 preparazione e degustazione di sfizierie da buffet, snack da antipasto e aperitivo a base di pasta sfoglia, pasta pizza e pasta pane a cura di Giuseppe Lucia, presidente Apisa. Lunedì 7, alle 11, assemblea dei soci
Forum di pasticceria Sabato 5 alle 17, buffet di benvenuto a cura dell’Associazione Pasticceri Salentini. Domenica 6, dalle 10,30, Concorso professionale “Dolci Talenti in Puglia”, aperto a studenti e pasticcieri under 25. Lunedì 7, alle 10, “Le Olimpiadi del Gelato Mediterraneo”, competizione per gelatieri professionisti. Martedì 8, direttamente da “Il più grande pasticcere” di Rai2, ospite Roberto Rinaldini, maestro pluripremiato, Campione del mondo di gelateria 2006 e 2008, miglior artigiano d’Italia per il cioccolato, miglior pasticciere per l’innovazione, nel 2014 eletto pasticcere dell’anno e nel 2016 vincitore a Parigi del MondialdesArtsSucres come manager della squadra italiana. Mercoledì 9 dalle 10,30, lezione dimostrativa sui dolci a cucchiaio di Loretta Fanella. Dalle 13 il Concorso “Dolci Tradizioni”, Premio Andrea Ascalone. LAssociazione Pasticcieri Salentini di Confartigianato Imprese predisporrà un salvadanaio dove conferire un’offerta libera a favore di un pasticciere di Amatrice.
Forum panificazione Sabato 5, alle 11, preparazioni dal vivo di prodotti da forno; alle 16, degustazione di sfiziosità gastronomiche del fornaio (calzoni, panini, focacce ripiene). Domenica 6, alle 10, lavorazione di focacce con lievito naturale e di pani con cereali diversi; alle 16, degustazioni di grissini e crackers. Lunedì 7, alle 10, lavorazione e degustazione di lingue alle verdure e formaggi e lavorazione di pani a lievito naturale; alle 16, lavorazione di focacce con lievito naturale. Martedì 8, alle 10, lavorazione di pani ai cereali; alle 16, degustazione di grissini e crackers. Mercoledì 9, Le scuole in vetrina: preparazione in diretta di un pane da colazione a cura degli alunni delle scuole professionali.
eventi collaterali, sono gli ingredienti che portano un valore aggiunto alla fiera, potenziando ed ampliando l’indirizzo vincente intrapreso sin dalla prima edizione. Una prestigiosa vetrina di materie prime ed ingredienti composti, macchinari, impianti, attrezzature, arredamento, accessori, decorazioni, servizi, editoria e comunicazione per la gelateria, pasticceria, ristorazione, pizzeria e panificazione artigianali. Professionisti italiani e stranieri del settore ed ospiti illustri arricchiscono il programma dei vari forum (dedicati ai settori Pasticceria, Cucina, Panificazione, Pizzeria)
Apisa aperta a tutti sul tema delle innovazioni, del futuro dell’associazionismo e del mondo della pizzeria; interverranno il direttore di Confartigianato Imprese Lecce Carmine Mandorino e il presidente di APISA Giuseppe Lucia. A seguire presentazione di Lol, applicazione di prenotazione telefonica dedicata al mondo della pizzeria a cura di Giuseppe Disabato, direttore generale “Pizza lol”. Alle 16, corso dimostrativo e degustazione di prodotti fritti come calzoni, crocchette, arancini, le pittule e stuzzicherie varie preparati con impasti alternativi. Martedì 8, alle 10, corso dimostrativo di pizza napoletana a cura di Francesco
rafforzando il connubio tra esposizione e formazione. Il tutto all’interno di una struttura accogliente e funzionale, il Centro Fiere di Piazza Palio, nata nel 2010 nel cuore di Lecce, attrezzata e costruita ad hoc per ospitare eventi in grande stile. Oltre alla conferma dei Forum, l’edizione 2016 vedrà la realizzazione di nuovi ed interessanti eventi collaterali con l’obiettivo di accrescere sempre più l’interesse di un pubblico di settore nei confronti di una manifestazione che, in pochi anni, è divenuta uno dei punti di riferimento del panorama fieristico nazionale.
Cassiano; alle 16, corso dimostrativo e degustazione di pizza classica e impasti alternativi. Mercoledì 9, alle 10, preparazione di pizza, focaccia e focaccia barese; alle 16, corso dimostrativo e preparazione in diretta di prodotti a base di pasta sfoglia. Nel corso della manifestazione, Apisa predisporrà un salvadanaio dove conferire un’offerta libera a fronte della degustazione dei prodotti offerti nel corso della manifestazione. Il ricavato sarà devoluto a favore di un pizzaiolo di Amatrice e sarà destinato all’acquisto di macchinari/attrezzi da lavoro.
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cronaca
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www.ilgallo.it Tricase: cede grata, passante cade nel vuoto
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ragedia sfiorata a Tricase. Una donna è precipitata nel vuoto nei pressi della sua abitazione, mentre percorreva a piedi via Costantino, nella zona 167. La malcapitata si trovava a passare su una grata in ferro che ha improvvisamente ceduto, sfondandosi e lasciandola cadere da una altezza di circa due metri in una sorta di scantinato-intercapedine. Il forte impatto, per fortuna, non è stato fatale, ma avrebbe
senz’altro potuto esserlo, considerata tanto l’altezza della caduta quanto la sua imprevedibilità. La donna è stata prontamente soccorsa dai vigili del fuoco del distaccamento di Tricase, che si sono calati dalla strada e l’hanno estratta dalla “trappola” nella quale era finita. Consegnata ai sanitari del 118, poi, la signora è stata trasportata in ospedale, non in pericolo di vita.
Corteggiamento trappola aeroporto: uomo defeca in pista e coppia litiga condannato 22enne
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Choc nel Foro: avvocati in manette
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ue avvocati salentini nei guai per truffa aggravata, auto riciclaggio, falso in atto pubblico e patrocinio infedele. Si tratta di Francesco D’agata (dello “Sportello dei Diritti”) e Graziano Garrisi. I due sono finiti rispettivamente in carcere e ai domiciliari, con i conti correnti bancari sequestrati. I provvedimenti restrittivi sono a firma del gip Cinzia Vergine su richiesta del sostituto procuratore Massimiliano Carducci, sono stati operati dalla guardia di finanza. Le indagini che han portato ai due fermi son partite da una vicenda giudiziaria collegata ad una donna senegalese, vittima di un grave incidente stradale. Era D’Agata a curare gli interessi della donna che, secondo una sentenza del Tribunale di Trieste, avrebbe dovuto percepire un risarcimento danni per il sinistro di ben 636mila euro. Soldi che la vittima ha visto solo in piccola parte: D’Agata, mentendo sulla sentenza, avrebbe trattenuto per sé 283mila euro, di cui 160mila già incassati e gli altri salvati in extremis col bloccaggio del conto ad opera degli inquirenti. Con quei soldi D’Agata, dopo averli trasferiti su un conto bancario aperto a nome della stessa donna senegalese ma a tutti gli effetti gestito da lui, avrebbe effettuato una serie di spese, sia professionali che personali, tra cui anche l’acquisto di mobilio per la sua abitazione e di un ombrellone in un lido a San Cataldo. Il marcio è venuto a galla grazie ad una terza persona, una donna vittima di mobbing nel torinese e assistita sempre da D’Agata. La donna ha iniziato a sentir puzza di bruciato quando l’avvocato, cui si era rivolta per un ricorso in Cassazione, le ha raccontato che il ricorso era stato respinto (quando in realtà non è mai stato presentato) e le ha chiesto di versare 4mila euro proprio sul conto intestato alla signora senegalese, la quale ovviamente era all’oscuro di tutto, sin dai fatti che la interessavano in prima persona riguardo il suo contenzioso. A quel punto le autorità hanno bloccato il famigerato conto bancario e, come previsto, allo sportello si è presentato a reclamare proprio Francesco D’Agata, assieme al collega Graziano Garrisi, il quale poi si è difeso affermando di aver un ruolo marginale nella vicenda, di “semplice”cassiere.
Gioca 4 euro, ne vince 22 mila
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on sempre cattive notizie. La fortuna, ogni tanto, fa tappa in Salento.La portano con sé sei ambi, quattro terni e una quaterna, le combinazioni che han gonfiato il portafogli di un giocatore del LottoPiù di Casarano. Con una puntata di 4 euro in una ricevitoria di via Poerio, il fortunato giocatore ne ha portati a casa ben 22mila. Non una vincita milionaria, ma senz’altro un gioia da accogliere a braccia aperte.
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ondannato per tentata estorsione con rito abbreviato a 3 anni e 10 mesi. È l’esito del processo per sequestro di persona, poi derubricato e conclusosi per tentata estorsione, ai danni di Cosimo Giorgino, 22enne di Casarano, protagonista di un corteggiamento-trappola ai danni di una ragazza, col fine di spillarle del denaro.Il giovane si incontrò con la sua vittima, dopo essersi presentato due mesi prima sotto falso nome, nella periferia tra Casarano e Collepasso. A margine dell’incontro, Giorgino avrebbe bloccato la ragazza pretendo da lei la somma di 10mila euro. Alla negativa risposta della giovane, che dichiarò di non avere tutto quel denaro, il 22enne le sfilò il bancomat e fece il giro di vari sportelli bancari di Casarano per tentare di prelevare la somma richiesta. Tentativi vani che si conclusero con la liberazione della ragazza ma proseguirono a distanza, via sms e con minacce, nelle ore seguenti. Dal racconto della stessa, ascoltato per primi dai carabinieri di Neviano dove l’indomani si recò a sporgere denuncia, partirono le indagini con l’accusa di sequestro di persona. Il sostituto procuratore Cataldi aveva invocato una pena di 12 anni ma il racconto spesso contradditorio della vittima ha fatto propendere la sentenza verso quanto descritto da “persone informate dei fatti” più che dalla stessa ragazza. Giorgino è stato quindi condannato per tentata estorsione. Gli inquirenti risalirono alla sua identità (si era presentato, come detto, sotto mentite spoglie) organizzando un finto appuntamento per la consegna di 500 euro contanti. Fu arrestato in quel frangente nel luglio 2015. Ora dovrà anche risarcire in sede civile la vittima e pagare una multa di 800 euro.
T
eatro di avventure singolari l’aeroporto del Salento negli ultimi giorni. Teatro, pur se non shakespeariano, con attori inglesi. A distanza di poche ore, nell’aeroporto di Brindisi, un uomo ha defecato sulla pista ed una coppia ha litigato a bordo di un aereo. Il primo episodio è senz’altro il più assurdo. Un 68enne inglese, proveniente da Manchester, appena sceso a terra si è defilato per espletare i propri bisogni en plein air. Tra l’incredulità degli altri passeggeri, l’uomo si è abbassato i pantaloni ed ha defecato tra la pista e l’ingresso per i cittadini provenienti da aree “extra-Schengen”. Prontamente raggiunto dagli agenti di polizia, è stato sanzionato con una multa da 3.333,30 euro, notificatagli presso l’albergo dove alloggiava. Il tutto si è chiuso col pagamento della stessa, il giorno dopo. Nella lite di qualche giorno dopo, invece, i protagonisti son stati due, sempre britannici. Una coppia, marito e moglie, che aveva litigato a bordo del volo “Thomas Cook” proveniente dal Regno Unito e diretto a Corfù. L’aereo, sulla rotta per la Grecia, ha fatto uno scalo tecnico nell’aeroporto brindisino. Quale migliore occasione per il 50enne marito della coppia di chiedere di scendere a terra per tornare a casa? Suo malgrado però, data la delicata situazione, il Comandante di volo ha preteso che entrambi i passeggeri, marito e moglie, lasciassero l’aereo, per evitare che turbassero la regolarità della navigazione verso la Grecia. Per l’uomo è anche scattata una denuncia a piede libero all’autorità locale, dopo che si era scagliato contro una hostess per allontanarsi deliberatamente dall’aeromobile, sperando di lasciarvi a bordo la consorte.
leuca: altro veliero carico di migranti
U
nità navali del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Bari e mezzi impiegati nella missione “Triton” 2016 dell’Agenzia Frontex, hanno intercettato, a circa trenta miglia al largo di Santa Maria di Leuca, un veliero diretto verso le coste italiane, che per caratteristiche e per rotta di provenienza ha da subito insospettito gli uomini delle Fiamme Gialle. Seguita a distanza dalle unità della Guardia di Finanza, l’imbarcazione sospetta è stata abbordata, nonostante le pessime condizioni meteomarine, da una vedetta del Corpo nelle acque territoriali italiane. Una volta saltati a bordo i Finanzieri han trovato sottocoperta 52 migranti, tutti maschi tra cui 11 minori, di presunta nazionalità pakistana, e bloccato due skipper che conducevano il natante. L’imbarcazione, lunga 15 metri, denominata “KISS”, battente bandiera statunitense del compartimento “Delaware” è stata scortata nel porto di Leuca ove, in banchina, erano presenti i dispositivi di accoglienza e assistenza sanitaria predisposti dalla Prefettura di Lecce. I due scafisti, di 21 e 26 anni, rispettivamente di nazionalità moldava e russa, sono stati tratti in arresto per favoreggiamento del-
l’immigrazione clandestina. La barca a vela, sottoposta a sequestro. Immediate indagini, a cura del Pool antimmigrazione della Procura della Repubblica di Lecce, saranno indirizzate a far luce sulla dinamica del viaggio e su eventuali appoggi attivati dai trafficanti di esseri umani sul territorio nazionale. Sono 6 le imbarcazioni da diporto, a vela e a motore, che trasportavano migranti verso le coste della Puglia, sequestrate dal primo settembre ad oggi; 13 gli scafisti arrestati.
Miggianese minaccia di farsi esplodere in aria
“Il
tribunale mi vuole portare via la casa, io la faccio finita facendomi saltare in aria con il gas qui nella mia abitazione”. Ha chiamato il 112 ed ha spiegato senza mezzi termini le sue intenzioni, Luigi Carbone, 51enne originario di Miggiano ma residente a Villalta, frazione di Cesenatico. È quanto accaduto nel weekend nel paese romagnolo dove, dopo la telefonata, i carabinieri si son precipitati sotto l’abitazione del salentino, con-
tattando anche i vigili del fuoco. Blindato nell’appartamento già saturo di gas, con tre bombole aperte, Carbone ha messo a rischio non solo la sua vita, ma quella dei suoi vicini di casa. Gli uomini del 112 e del 115 infatti hanno fatto evacuare tutti coloro che abitano nel raggio di 200 metri: 30 persone circa. Per circa un’ora si è lavorato per mettere in sicurezza la zona, consapevoli che sarebbe bastata una scintilla per innescare la tragedia. I militari poi si
sono introdotti in casa di Carbone e lo hanno immobilizzato. Portato in caserma e poi in ospedale, a Cesena, il 51enne è stato ricoverato in Psichiatria. Si prospettano guai penali per lui, già noto alle cronache per essersi accampato un anno fa sotto l’androne del Municipio a Cesenatico, convinto di essere perseguitato dalla giustizia. Sulla sua abitazione si leggono delle scritte a caratteri cubitali riportanti le ingiustizie delle quali si ritiene vittima.
tempo libero
22 ottobre/4 novembre 2016
ilgallo.it
in programmazione al cinema LECCE - MuLTISALA MASSIMo TEL. 0832/307433 Sala 1
18,10 - 20,20 - 22,30
Sala 1
Sala 2
qualcosa di nuovo Sala 3
piuma Sala 4
GALATINA - CINEMA TARTARo TEL. 0836/568653
16,30 - 19,25 - 22,20
17,30 - 19,30 - 21,30
pets - vita da animali
Sala 2
16,45 - 19,15 - 21,40
17,30 - 20,30 - 22,20
Sala 3
19,50 - 22,30
Sala 4
Sala 1
Sala 5
16 - 18,15 - 20,25
cicogne in missione
inferno
MAGLIE - MuLTISALA MoDERNo TEL. 0836/484100
Sala 6
17 - 19,30 - 22
Sala 2
18,30 - 20,30 - 22,30
Sala 1
Sala 7
16,40 - 19,05 - 21,30
Sala 3
18 - 20,15 - 22,30
Sala 2 / 18: cicogne in missione 20 - 22: i baby sitter
Sala 8
21,50
Sala 3 / 18: cicogne in missione (3D) 20 - 22: qualcosa di nuovo
Sala 9
inferno
bad moms
16 - 18,50 - 21,40
inferno
17,15 (sab/dom/merc) - 19,30 - 21,30
inferno TRICASE - CINEMA AuRoRA TEL. 0833/545855
i baby sitter
17,30 (sab/dom/merc.) - 19,30 - 21,30
i baby sitter
Jack Reacher: never go back
pets - vita da animali
TRICASE - CINEMA PARADISo TEL. 0833/545386
GALLIPoLI - CINEMA SCHIPA TEL. 0833/568653 18,30: qualcosa 20,30 - 22,30: piuma
Cerca tra le pubblicità, individua i 3 galletti “mimetizzati” e telefona martedì 25 ottobre dalle 9,30 allo 0833/545777. Tra i primi 50 che prenderanno la linea sarà sorteggiato UN VOUCHER PER UN PERNOTTAMENTO in una delle strutture ricettive CAROLI HOTELS (Leuca e Gallipoli, con la formula un ospite gratuito ed uno pagante). In palio anche: i BIGLIETTI per i CINEMA; 1/2 kg di MIGNON offerti dalla pasticceria DOLCEMENTE di Tricase; COLAZIONE PER DUE offerta da GOLOSA a TRICASE; APERITIVO SALENTINO con calice di vino a scelta con prodotti tipici salentini offerto dall’ENOTECA LE VIGNE DEL SALENTO ad ALESSANO; un ANTIPASTO CON BEVANDA offerti da LA CANTINA DE LU CEDDHRU a DISO; un LAVAGGIO PIUMONE MATRIMONIALE CON DETERGENTI
(asciugatura esclusa) offerta dalla LABLU TIFFANy a MARITTIMA; 90 minuti di gioco a PAINTBALL completo do tutta l’attrezzatura per una persona (gruppo minimo di 6) presso il DEBI GREEN DI ALESSANO; CORNETTO e CAPPUCCINO offerto dal CAFFÈ PISANELLI DI TRICASE; CORNETTO e CAPPUCCINO offerto dal BAR LEVANTE di TRICASE; DUE APERITIVI al Bar MENAMÈ di TRICASE PORTO; DUE APERITIVI presso DOLCI FANTASIE di SAN CASSIANO; BUONO SCONTO di EURO 50 da applicare sull’acquisto di occhiali da sole o da vista presso OTTICA MORCIANO di TRICASE, ANDRANO, TIGGIANO e CASTRO. E BUSTA
VANDERIA
18 - 20,15 - 22,30
Jack Reacher: never go back
17,30 - 20 - 22,15
TRICASE - CINEMA MoDERNo TEL. 0833/545855
GALLIPoLI - CINEMA ITALIA TEL. 0833/568653
18,30 - 21 (dal 10 al 12)
i baby sitter
inferno
la verità sta in cielo
Jack Reacher: never go back
18,10 - 20,20 - 22,30
17 (sab/dom) - 19 - 21,30
19 (dom) - 21 (lunedì chiuso)
american pastoral 19,10 - 20,50 - 22,30
CASARANo - CINEMA MANZoNI TEL. 0833/505270
CALIMERA - CINEMA ELIo TEL. 0832/875283
qualcosa di nuovo
i baby sitter Sala 5
telefona martedì 25 ottobre
inferno 19,10 - 20,50 - 22,30
Trova i Galletti
dal 20 ottobre
SuRBo - THE SPACE CINEMA TEL. 0832/812111
inferno
di nuovo
NoN soNo ammessi gli stessi viNcitori per almeNo 3 coNcorsi coNsecutivi.
NoN si accettaNo NomiNativi della stessa famiglia
17,30: cicogna in missione 19,30 - 21,30: pay the ghost
Telefona martedì 25 ottobre dalle ore 9,30: 0833/545 777
le pagelle dello Zodiaco Ariete
5-
Bollicine e champagne…che stan per finire. Ultimi botti di un ottobre in festa. Basta produrre idee, è ora di metterle in atto
Bilancia
Gemelli 6,5
Cancro 4,5
Leone 5,5
Momento disordinato. Sfuggono tempo e denaro. Serve un plan, una tabella di marcia. Ripartite dalla forza che vi danno amore e ormoni
La Luna passa da casa vostra e promette incontri e occasioni. La notte è serena, se saprete gestire il risveglio da contro-letargo invernale, potrete trovare ciò che cercate, dal lavoro all’eros
Malinconici e inconcludenti, vi perdete dietro alle fantasie anziché adempiere ai vostri doveri. Ne risentono impegni e piacere. Dov’è il tasto Reset?
Mal di pancia amoroso? Con un messaggio o una bella lettera si chiarisce tutto. In affari occhio a ciò che luccica: prima di apporre una firma pretendete chiarezza
Sagittario 5,5
Capricorno 7,5
Non avete bevuto e non vi siete sballati. Se siete sfasati è colpa di Luna e Nettuno che vi travolgono con un fiume di emozioni che non fa per voi. Restate a galla, passerà
Un giorno più bello dell’altro: una fase così non vi capitava da un po’. Afferrate le occasioni al volo e lasciatevi andare in amore: è il momento giusto
Scorpione 8 Eccolo il vero scorpione: trovate geniali e energie infinite per metterle in atto. Siete dei cecchini, chi vi sfida non ha scampo
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5
Vi han messo in mezzo con un doppio gioco. Rimandate progetti e partenze: è ora di far chiarezza e capire di chi fidarsi
il
Toro
23
Vergine
7+
L’umore ballerino vi rende incerti in ufficio e a letto. Una ventata d’aria nuova la porta novembre, aprite le braccia e preparatevi al decollo
Pesci
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Siete il segno d’acqua che se la cava di più, ma non è comunque ancora tutto a posto. Siete perfezionisti e ok coi denari, ma il vostro obiettivo deve ancora arrivare
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