Gallo
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Anno 18, numero 22 (522) - 2/15 novembre 2013 - www.ilgallo.it - info@ilgallo.it
LISTE D’ATTESA
Salento Stato Sovrano? Movimento separatista e monarchico
Sospetto tumore? Controlli tra 17 mesi!
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Piano delle Coste “I Comuni ora si sbrighino” Intervista all’assessore regionale Leo Di Gioia: “Quei Comuni che manteranno una sorta di inerzia verranno commissariati per questa attività”
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Tricase, la Vallonea Sua maestà la quercia rischia di morire
(CHE VERGOGNA!) ... dopo che le è stata diagnosticata la presenza di una “neoformazione extrassiale con base d’impianto durale sullo sfenoide”, in pratica una formazione tumorale nella scatola cranica. Dire che siamo ai limiti della decenza è un eufemismo, anche perché la malcapitata, qualora la patologia dovesse essere di grave natura, a quella data pottrebbe anche non arrivarci...
C’è chi vorrebbe costituire un nuovo Stato indipendente, collocato fuori dell’Unione europea e dell’Euro, come la Svizzera e comprendente anche la Grecia. Si suggerisce anche il nome del nuovo Re...
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È affetta da un fungo che si propaga ogni qualvolta il terreno viene calpestato. Intanto la burocrazia impedisce la recinzione dell’area...
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REGOLAMENTO A PAG.
si gioca al MARTEDÌ
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dalle ore 9
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pubblicitĂ
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ora parlo io
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ilgallo.it
“Salento Stato Sovrano”!
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Movimento separatista. Per costituire proprio un nuovo Stato sovrano indipendente e collocato fuori dell’Unione europea e dell’Euro, come la Svizzera, e comprendente anche la Grecia
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movimento separatista del Salento si sta sviluppando tra la popolazione di questa terra e potrebbe portare a serie conseguenze. Il contesto in cui esso si alimenta è quello della degenerazione sociale, economica e perfino etnoantropologica in cui si è indirizzato il pianeta da troppi anni senza mostrare segni di saperne uscire e, in più, per l’Italia, quello dato da una classe politica squalificata e dedita ad eliminare con congiure antidemocratiche gli uomini migliori che vorrebbero offrirsi a salvare il Paese. Il suddetto movimento, dopo aver preso atto che la visione del mondo che ha il Salento è ormai inconciliabile con quella del resto d’Italia (Nazione con la quale pertanto il Salento non vuole avere più nulla a che fare), non tende più, come correva voce anni fa, a costituire una Regione Salento facente sempre parte dell’Italia, bensì a costituire proprio un nuovo Stato sovrano indipendente e collocato fuori dell’Unione europea e dell’Euro, come la Svizzera e comprendente anche la Grecia. Il Movimento dà, infatti, per scontato che la Grecia uscirà dall’Euro, che l’Unione europea scomparirà a breve per l’incompatibilità delle sue anime e i vizi della sua costruzione e che, per inciso, Paesi succubi come il resto d’Italia avranno tutto da guadagnare ad abbandonare l’illusione della moneta unica dell’euro e la direzione europea della propria politica nazionale e del potere d’acquisto del denaro dei propri cittadini. Il movimento considera ormai il suolo del Salento non più suolo della Repubblica italiana. Nella visione del movimento, l’economia del nuovo Stato, indipendentemente dall’Europa, si reggerà sul turismo (la cui qualifica e perfezione devono occupare in maniera basilare l’attenzione di qualunque suo governo) e su un sistema bancario improntato sul modello svizzero col più assoluto rispetto del suo segreto e alimentato con l’attrazione di ogni capitale, interno o estero, mediante la costituzione del più spinto paradiso fiscale e con l’attrazione di yacht e panfili da tutti i mari del mondo, esentasse, nei porti della Grecia e del Salento, a quel punto dotati delle migliori strutture ricettive immaginabili che produrranno, fra l’altro, molti posti di lavoro. Inoltre si punterà sull’incentivazione e la protezione in particolar modo dell’agricoltura e del suo ambiente e l’abbattimento di ogni tassa per i cittadini del nuovo Stato, ai quali, tutt’al più e solo nei momenti in cui occorresse, applicare un’Irpef di due sole aliquote, l’8% e l’11%. Le spese militari sarebbero ridotte quasi azero, lasciando solo quelle necessarie alla difesa dei confini, ancora sull’esempio della Svizzera. Quindi nessuna partecipazione a missioni militari all’estero e nessun acquisto di cacciabombardieri USA. L’enorme risparmio su queste spese sarebbe invece destinato, in parte, a costituire stormi di Canadair capaci di raggiungere immediatamente qualsiasi luogo colpito da incendio (…). Poiché la Penisola salentina comprende anche le parti di in-
feriori delle province di Taranto e Brindisi, il Movimento interpellerebbe queste terre se volessero far aprte del progetto separatista. In caso affermativo, il confine del nuovo Stato sarebbe costituto dall’asse Taranto-Brindisi; in caso contrario tale confine sarebbe costituto da quello attuale della provincia di Lecce. nel caso di inclusione di Taranto, sorgerebbe il problema della destinazione del porto militare, base navale strategica per tutto il Mediterraneo e struttura esorbitante rispetto alle ridotte esigenze militari del nuovo Stato. Sarebbero perciò interpellati gli Stati Uniti per un eventuale affitto: potrebbe essere concessa loro a peso d’oro, così da consentire, con l’affitto di un solo anno, la bonifica non di una ma di cinque Ilva. Poiché il nuovo Stato non intende sottostare alla bomba demografica dell’invasione dell’Europa da parte dell’Africa, particolare attenzione sarebbe dedicata alla difesa dei suoi confini. Quindi, in caso di fabbisogno di manodopera forestiera, sarebbero stipulati precisi accordi bilaterali con gli Stati d’origine, oltre ai quali si attuerebbero controlli rigorosissimi e respingimenti sia alla frontiera di terra Taranto-Brindisi (con disdetta degli accordi di Shengen ed richiesta di passaporto anche per gli italiani) sia, soprattutto, nelle acque territoriali marittime, con pattugliamento assiduo delle stesse e intimazione di ritorno indietro a tutti gli scafi di immigrati in avvicinamento, prevedendo anche l’apertura del fuoco su di essi in caso di rifiuto. Se valutazioni economiche indicassero una convenienza a coprire l’offerta turistica per tutto l’arco dell’anno con un’organizzazione ricettiva che comprendesse anche gli sport invernali della neve, il nuovo Stato potrebbe prendere in considerazione l’eventualità di comprendere anche l’Albania. Il Movimento esamina poi il percorso istituzionale per poter iungere legittimamente alla formazione del nuovo Stato e si rifà al principio dell’autodeterminazione dei popoli, che è garantito da tutti gli organismi internazionali, compresa l’ONU, di cui intenderebbe far parte. Individua nel plebiscito lo strumento per evitare, nella fattispecie, l’insurrezione ed esamina quali possano essere i principi fondamentali della nuova Carta costituzionale (ad esempio l’affermazione della laicità dello Stato). Contrariamente all’ossessione degli Stati Uniti che in ogni Paese in cui mettono il naso vogliono eliminare la monarchia, il Movimento propone di celebrare un referendum far i cittadini affinché scelgano quale forma di Stato preferiscono: monarchico o repubblicano. In caso di scelta della monarchia, il movimento individua in Aimone d’Aosta, figlio dell’attuale Duca d’Aosta, l’esponente più adatto a cui affidare il ruolo di Re del nuovo Stato, considerato che egli è un Savoia, cioè un appartenente alla dinastia che ha regnato sul Salento nel tempo del Regno d’Italia e, inoltre, che egli ha casa nel Salento e ha sposato una principessa reale greca. Francesco Pizzolante Leuzzi - Ruffano
AIMONE D’AOSTA RE DEL SALENTO... Il movimento individua in Aimone d’Aosta, figlio dell’attuale Duca d’Aosta, l’esponente più adatto a cui affidare il ruolo di Re del nuovo Stato
Non sono d'accordo con quello che dici, ma darei la vita perché tu possa dirlo...
C
ome d’abitudine sulle nostre colonne diamo ospitalità a tutte le opinioni, anche quando queste sono lontane o lontanissime dalla linea editoriale. Anzi: a maggior ragione, vista la nostra convinzione che la diversità, a qualunque dimensione essa appartenga, sia una ricchezza e mai un impedimento. Sorvolando su nostalgie monarchiche, duchi, principi e principesse, lo scritto del nostro lettore ci pone importanti spunti di riflessione su argomenti di grande attualità: dalla crisi economica ai pruriti separatisti sempre più forti sia a nord che a sud, dalla moneta unica all’esodo dei popoli dall’Africa verso l’Europa (a proposito di diversità e arricchimento…). Quello che proprio non riusciamo a far scendere giù senza dire la nostra è quel proposito di “intimazione di ritorno indietro a tutti gli scafi di immigrati in avvicinamento, prevedendo anche l’apertura del fuoco su di essi in caso di rifiuto”. Posizione peraltro non molto diversa da quella di tanti repubblichini, progressisti, ecc. Anche senza uno Stato indipendente tutto salentino, non solo l’Italia, ma tutto il Mondo cosiddetto civilizzato (magari sotto il controllo di quell’ONU sempre meno impegnata in quel ruolo per il quale è stata fondata), invece di investire denari ed energie per affrontare l’emergenza dell’esodo o addirittura respingere chi è in difficoltà, si dovrebbe impegnare a realizzare corridoi umanitari da quei Paesi che non danno possibilità di scampo ai loro stessi figli. Per non lasciare quei “poveri cristi” (chi dice che son tutti delinquenti vuole solo mettere a tacere la coscienza davanti alla propria ignavia) in balìa di organizzazioni criminali dedite al traffico umano e, soprattutto, per evitare “vergogne” (non lo diciamo noi ma Papa Francesco!) come quella di Lampedusa, con centinaia di uomini, donne e bambini inghiottiti dal mare. Riflettere e discutere di tali argomenti, non può che essere salutare perché, piuttosto che chiuderci in un Salento che è tutt’altro che un’isola felice in un mondo in sofferenza (figurarsi dovesse lottare da solo contro tutte le congiunture internazionali…), dovremmo avere piena coscienza di quello che ci accade intorno e, nel nostro piccolo, contribuire a cambiare le cose. Giuseppe Cerfeda
rifiuti
4 ilgallo.it
2/15 NOVEMBRE 2013
Centrale di compostaggio?
di Stefano Verri
In zona “Scaliddra”. La notizia scatena l’ira degli ambientalisti, del web, degli imprenditori agricoli. L’assessore Verri di Caprarica : “Scelta del sindaco di San Donato incorerente”
La
questione rifiuti tiene sempre banco in Salento. Il problema dello smaltimento può aprire strade alternative nel tentativo di sfruttare a dovere le sostanze di rifiuto solo apparentemente non riciclabili. Ma il “sistema-spazzatura” da sempre rappresenta un’ottima fonte di guadagno (per pochi) e (storicamente e senza cenno alcuno alle vicende che stiamo per raccontare, su cui si esprimeranno il tempo e i fatti) una delle occasioni migliori per arricchire le casse di chi specula parecchio sulla salute delle persone. Premesso: compostare i rifiuti organici per ottenerne energia pulita sembra un bel modo per ovviare alla spinosa circostanza dell’accumulo di esorbitanti quantità di “monnezza”. Ma non è così semplice. O, perlomeno, non lo è sempre, se le cose non sono fatte come si deve. Come un fulmine la notizia è rimbalzata da parte a parte, percorrendo la brevissima distanza che intercorre tra San Donato e Caprarica di Lecce, 5 km e 6 minuti di automobile, passando per Galugnano, frazione del primo Comune ma separato dal secondo da pochi appezzamenti di terreno e da una lunga discesa. La popolazione è in subbuglio e c’è grande preoccupazione per l’imminente avvenire. Potremmo dire che, in fondo, la notizia era nell’aria, perché parte da lontano. La ditta IGECO aveva inoltrato, in tempi non sospetti, la proposta della costruzione di una centrale di compostaggio per il trattamento di rifiuti organici. Il gigantesco sito si svilupperebbe in due frammenti, il compostaggio dei rifiuti e la produzione di energia elettrica, una fase aerobica e una anaerobica. L’impero dei rifiuti, che dovrebbe sorgere in zona “Scaliddra” (nelle zone rurali site nei pressi di Caprarica e Galugnano, ma in territorio di San Donato), sta scatenando l’ira degli ambientalisti, del web, degli imprenditori agricoli e di molti cittadini; non quella, però, dell’amministrazione del Comune di San Donato, che fa capo al sindaco Ezio Conte. Si mostra molto preoccupato in proposito l’assessore del Comune di Caprarica ed esponente della sezione PD locale, Oronzino Verri: “Rimaniamo stupiti: proprio il sin-
daco Conte, insieme al quale, in passato, abbiamo sostenuto battaglie ambientaliste contro i cattivi odori provenienti dalla discarica della vicina Cavallino, ora fa una scelta molto incoerente. E, anche se egli stesso si dice “favorevole, nel rispetto della normativa”, speriamo in un totale ripensamento”. 16 ettari di terreno, 30000 tonnellate (trenta milioni di chilogrammi) di rifiuti l’anno, un costo di realizzazione di 23 milioni di euro: solo alcune delle cifre legate a questo impianto! “Ma non è questo il punto nodale. Qui si parla di benessere dei cittadini: la cosa che non riusciamo a comprendere è come questa struttura possa sorgere a circa 400 metri dall’abitato di Galugnano e a neanche 1 Km da quello di Caprarica! La legge parla chiaro: questo tipo di centrale deve distare almeno 2000 metri dai centri abitati (da tutti: non solo da quello di San Donato!!!, ndc) e 2500 metri dai siti sensibili come scuole, asili, strutture sanitarie con degenza, case di riposo. Il fatto che addirittura i lavori stiano già iniziando –e non riusciamo a capirne i motivi- significa che qualcuno non sta rispettando la legge”. Da registrare la posizione favorevole al progetto, espressa pubblicamente dal Sindaco e da alcuni Assessori di un Comune, quello di San Donato, già circondato da centri di stoccaggio e/o trasformazione dei rifiuti come quello di Cavallino (maleodorante soprattutto in alcuni giorni dell’anno: solo discarica, non tratta l’umido, pensate se lo trattasse!) e non lontano dalla centrale a biomasse di Calimera, sorta pochi anni fa, che tratta ramaglie e risulta comunque di dimensioni ben ridotte rispetto a quello che nascerebbe a Galugnano/Caprarica. Si avrebbero in circa 12 Km tre impianti di deposito dei rifiuti: non è un’esagerazione? “Immaginate i miasmi: la puzza sarebbe eccessiva a così poca distanze dalle case. La rabbia dei cittadini sarebbe amplificata dal fatto che l’impianto non dovrebbe proprio starci in quel punto! La questione è molto seria. Ciò che è “tangibile” è l’odore, non certo un bel profumino, inevitabilmente emanato dall’umido in decomposizione, ma durante la fase finalizzata alla produzione di
Quella della Zona Scaliddra è l’area individuata per la costruzione di una centrale di compostaggio per il trattamento di rifiuti organici. Il gigantesco sito si svilupperebbe in due frammenti, il compostaggio dei rifiuti e la produzione di energia elettrica, una fase aerobica e una anaerobica. L’assessore Verri: “Immaginate i miasmi: a cosi poca distanza dalle case, la puzza sarebbe eccessiva”
energia elettrica l’inquinamento dell’aria potrebbe esser tale da mettere in pericolo la salute delle persone” continua Oronzino Verri, che si aspetta “un intervento da parte della Provincia: questo tipo di cose dovrebbero essere evitate perché ledono palesemente il benessere”. Ci pensa Dario Corsini, responsabile del Servizio Ambiente della Provincia di Lecce a rasserenare, almeno per il momento, gli animi dei battaglieri pro-salute: “Non è stato presentato alcun progetto (al giorno 26 ottobre 2013, ndc), ergo non ci sono state autorizzazioni. Quando e se questo sarà
Al Salone dello Studente in cerca di futuro A Bari i maturandi salentini. “Una grande occasione per avere coscienza delle varie opportunità di proseguire gli studi universitari e anche per orientarci nel mondo del lavoro”
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er tre giorni Bari è diventata la capitale dei giovani. Nel capoluogo pugliese si è svolto, infatti, il “Campus Orienta” del Salone dello Studente, evento studiato e organizzato da Class Editori per supportare ed orientare i giovani nelle loro scelte pre e post universitarie. L’evento, che ha attratto 15mila studenti, è stato organizzato in collaborazione con la Direzione per lo studente e comunicazione del Miur e la Regione Puglia. Il Salone si rivolge ai giovani maturandi per offrire loro la mappa più completa possibile delle molteplici opzioni universitarie. Sono, infatti, presenti, gli stand delle università più prestigiose e attrattive, non solo italiane ma anche straniere, a dimostrazione che i giovani pugliesi sono aperti al mondo e sanno che, nella stagione della globalizzazione, non esistono più confini. Gli stand del Salone dello Studente non propongono infatti solo i percorsi formativi universitari tradizionali di tutte le università italiane che contano e che non si sono lasciate perdere questa occasione, ma anche quelli più innovativi e moderni. Una grande Fiera del sapere e della crescita, capace di incuriosire e di motivare. Una serie di incontri, convegni e workshop si sono concentrati nei 3 giorni della manifestazione con l’obiettivo di contenere il fenomeno della dispersione scolastica e pre-
parare il giovane pubblico presente al futuro percorso formativo e professionale. Più di 70 stand di atenei, accademie, enti di formazione ma anche stand di aziende che si sono rivolte al pubblico presente: studenti tra i 17 e i 25 anni, target particolarmente ambito e ricercato, fatto di giovani profilati e di cultura, che rappresentano uno spaccato della società, oggi particolarmente strategico, in quanto futura classe dirigente del nostro Paese. Tra di loro abbiamo incontrato anche moltissimi studenti salentini, giunti a Bari in cerca di varie opportunità per studio e lavoro. Oltre che dagli istituti di istruzione superiore di Lecce, sono arrivati anche da Maglie, Casarano, Gallipoli e Galatina, tutti con le proprie speranze e le proprie aspettative. “Siamo venuti a Bari”, dicono alcuni ragazzi del Liceo Capece di Maglie, “per avere coscienza delle varie opportunità di proseguire gli studi universitari e anche per orientarci nel mondo del lavoro. Questa é una grande occasione di chiedere informazioni direttamente alle università e alle aziende senza dover ricorrere ad internet, risparmiando sicuramente tempo e ascoltando le varie proposte e offerte formative dalla viva voce degli addetti ai lavori”. Massimo Alligri
la rivolta
2/15 NOVEMBRE 2013
ilgallo.it
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Caprarica e Galugnano in subbuglio
SOS Ambiente. Passabì: “ Non si discute l’importanza e necessità dell’impianto, ma la sua ubicazione, a 400 metri dalle prime case di Galugnano e ad 1 km da quelle di Caprarica!” I numeri dell’Impianto di compostaggio: 16 ettari di terreno, 30.000 tonnellate (trenta milioni di chilogrammi!) di rifiuti l’anno ed un costo di realizzazione di 23 milioni di euro. Dario Corsini responsabile del Servizio Ambiente della Provincia: “Non è stato ancora presentato alcun progetto. Quando e se questo verrà fatto, si valuteranno conzioni, rischi e pericoli”
ambientale, paesaggistico e storico-archeologico. È già incredibile che il nuovo PPTR la tuteli solo in parte…”. Molti cittadini di San Donato, Galugnano e Caprarica sono indignati e cercheranno di far sentire la propria voce su una questione così delicata e di interesse pubblico. La polemica intanto è divampata sulla rete dove tantissimi “amanti della vita” iscritti a “SOS Ambiente” (consultabile anche sul gruppo Facebook) sostengono un’agguerrita lotta per la salute e per il territorio. Sperano di dimostrare finalmente come gli interessi di poche persone (davvero una minoranza) siano nulla in confronto al vivere bene, che è sostenuto dai
più, ma che purtroppo in Salento latita da parecchio. Affinché la terra “a ddu nc’è sempre lu Sule” dei Sud Sound System non sia terra oscurata dall’ombra di poco nobili interessi economici, “difendila, la terra toa, amala e difendila”: una centrale di compostaggio di quella portata e in quel punto non è certo un toccasana, oltre che espressamente vietata dai regolamenti. La situazione è ancora in fase embrionale e in continua evoluzione, qualcosa potrebbe cambiare da un giorno all’altro, perciò condannare già da ora qualcuno sarebbe fin troppo prematuro. Ci auguriamo davvero di “esserci fasciati la testa prima di rompercela”...
Il sindaco di San Donato di Lecce Ezio Conte sull’impianto
“Favorevole solo alla sua tipologia”
La precisazione. “Ma dovrà rispettare tutti i parametri di legge, comprese le distanze da Galugnano e dai paesi confinanti”
La
fatto si valuteranno condizioni, rischi e pericoli”. Contrari gli uomini e le donne della sezione LILT di San Donato (alcuni dei quali hanno passato sulla propria pelle il dramma di un tumore e di certo consiglierebbero di evitare una nuova “occasione di malattia”), contrarissimo Massimo Passabì, presidente del comitato cittadino “SOS Ambiente”: “Non si discute l’importanza e necessità di questa tipologia di impianti per il completamento dei ciclo dei rifiuti, ma l’ubicazione, a soli 400 metri dalle prime case di Galugnano e appena 1 km da quelle di Caprarica. La zona su cui si vuole operare, oltretutto, è di inestimabile valore
replica del sindaco di San Donato di Lecce, Ezio Conte, non si è fatta attendere: “Sono stato e continuo ad essere uno strenuo difensore dell’ambiente”, dice il primo cittadino, “e le mie lunghe battaglie contro la discarica di Cavallino sono e continueranno ad essere incisive e costanti. È bene però precisare, che in questo caso non parliamo assolutamente di una discarica, bensì di un impianto di compostaggio che deve accogliere la frazione umida dei rifiuti che altrimenti andrebbe in discarica. Gli impianti di
compostaggio possono costituire, oggi, una concreta soluzione. Da amministratori non possiamo continuare ad evitare il problema posponendolo di giorno in giorno e sperando che si risolva da sé; dobbiamo intervenire scegliendo una soluzione che non danneggi il nostro territorio. Il mio parere favorevole”, conclude Ezio Conte, “è quindi rivolto esclusivamente alla tipologia di impianto, fermo restando che siano rispettati tutti i parametri di legge, comprese le distanze da Galugnano e dai paesi confinanti”.
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rifiuti
ilgallo.it
2/15 NOV
2013
Compostaggio a Casarano: si va verso il referendum Decide la gente. Il sindaco Gianni Stefàno si oppone alla realizzazione dell’impianto e il Consiglio comunale sancisce che ad esprimersi sarà la popolazione
Ci
sono delle notizie che, parafraglie, avanzi alimentari) e sia in grado, mediante un processo interamente naturale, di trasando il grande De Andrè, non sformarlo in concime utilissimo per gli avrebbero bisogno di alcun usi agricoli. Detto così, già si capisce giornale e volan veloce che l’obiettivo è più che nobile se di bocca in bocca ma, e questo si sa, tanto da divenirne un non addirittura auspicabile, visto gioco di società, ad ogni bocca di pasche porterebbe due vantaggi consaggio le notizie si arricchiscono o si creti: un generico ed ideale contriimpoveriscono di dettagli tanto che buto alla natura ma anche un poi, alla fine, sono del tutto travisate. È concreto aiuto economico, visto che più o meno quello che sta accadendo le tonnellate in discarica (che sono tra i casaranesi quando l’argomento poi le uniche che paghiamo) sarebcade sulla “discarica” che dovrebbe bero molte di meno. Dove sono essere realizzata nella Zona Induquindi i problemi? Per capirlo ricostriale della città e che appunto sta instruiamo brevemente la storia di Fra tutti i pensieri, i sospetti generando delle voci che tra la gente si quel che è successo: il 1° agosto sono come i pipistrelli fra rincorrono frenetiche ed incontrollabili dello scorso anno la ditta Ge.Co. tutti gli altri uccelli: portando ovviamente con se perplesambiente presenta il progetto chievolano nel crepuscolo sità e timori. dendo la cosiddetta valutazione di Tutti ormai sappiamo che i rifiuti che impatto ambientale. Sin qui nessuna produciamo possono essere riciclati, ovviamente se opportuna- “stranezza” se non per il fatto che questa Società è riconducibile mente selezionati, ed a Casarano la raccolta differenziata è già ad un’altra e quest’altra ad un’altra ancora e tutte a loro volta ristata avviata ormai da anni con la formula del porta a porta, con conducibili alle famiglie Rosafio-Scarlino che hanno non pochi dei risultati anche abbastanza lusinghieri considerata la gran- problemi con la giustizia, proprio per attività connesse alla gedezza della città. Com’è noto però, la raccolta non prevede una stione dei rifiuti. A questo punto è la Provincia che deve espriseparazione dell’umido che viene invece smaltito in discarica mersi sull’autorizzazione e per farlo chiede il parere all’Ufficio insieme al materiale che non è riciclabile nella cosiddetta “in- Tecnico Comunale che, candidamente, si esprime in maniera fadifferenziata”. Fatta questa breve premessa, partiamo con il dire vorevole perché, dice, non ci sono abitazioni nelle immediate che il progetto non prevede la realizzazione di una discarica di vicinanze. Sulla scorta di quanto detto dall’Ufficio Tecnico, la rifiuti indifferenziati ma un impianto di compostaggio, cioè un Provincia a sua volta autorizza tale impianto aggiungendo pure qualcosa che prenda solo la parte organica dei rifiuti (bucce, fo- che, bontà sua, per trattare le oltre 15mila tonnellate all’anno di
“
di Antonio Memmi rifiuti, non c’è bisogno di alcuna valutazione di impatto ambientale (salvo poi mandarti la Polizia Provinciale se ti trovi dietro ad un albero in campagna e proprio… ti scappa); così come non ha battuto ciglio sulla produzione di quel liquido maleodorante che si chiama percolato e che non fa certo bene alle falde acquifere, o sul fatto che nell’aria verrebbero immessi comunque dei gas e la stessa ARPA (quando fu chiamata ad esprimersi sulla centrale a biomasse dei fratelli De Masi) ebbe a dire che in quella zona, già fortemente stressata, è da evitarsi qualunque impianto che possa aver impatto con la qualità dell’aria. E poi oltretutto le abitazioni, vicino al luogo dove dovrebbe sorgere l’impianto, ci sono eccome! Anche a dispetto di quel che dice l’Ufficio tecnico. Per fortuna a dirlo non solo a parole ma a metterlo per iscritto in una nota ufficiale, c’è l’onestà intellettuale di una Dirigente del Comune che, sollevando il problema, frena un po’ un iter autorizzativo che sembrava avviato in discesa e senza intoppi. A questo punto il sindaco Gianni Stefàno, che nel frattempo Assessore provinciale non è più, si è opposto alla realizzazione dell’impianto e l’ultimo Consiglio comunale ha sancito che ad esprimersi sarà direttamente la popolazione con un referendum che verrà realizzato a spese proprio della stessa Società che vorrebbe realizzare l’impianto. In realtà noi non sappiamo quale sarà l’esito del referendum (anche se una certa idea possiamo già farcela) e rimane sempre il fatto che il progetto in sé non è un qualcosa di criminale ma al momento possiamo già tirare un primo sospiro di sollievo riguardo al fatto che è stata quantomeno rallentata una procedura burocratico-amministrativa che aveva preso una piega piuttosto “anomala”; occorre prima di tutto far piena luce, su tutto! Perché… “Fra tutti i pensieri, i sospetti sono come i pipistrelli fra tutti gli altri uccelli: volano nel crepuscolo”.
sanità
2/15 NOVEMBRE 2013
ilgallo.it
Liste d’attesa: siamo alla vergogna!
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di Massimiliano Alligri
CHE SCANDALO!
È
Formazione tumorale nella scatola cranica: richiesta visita specialistica neurologica che, all’atto della prenotazione, è risultata essere prevista per il 25 settembre 2014. Dire che siamo ai limiti della decenza è un eufemismo, anche perché è molto probabile che la malcapitata, qualora la patologia dovesse essere di grave natura, a quella data non ci arriverà...
un fatto ormai risaputo che per una prestazione spe- Le critiche alle liste di attesa arrivano da tutte le parti: cittadini, cialistica alla Asl di Lecce occorre attendere tempi bi- partiti politici, ma anche dagli stessi operatori sanitari. “Le liste di attesa sono al di fuori degli standard di decenza nablici dovuti alle chilometriche liste d’attesa. È pur vero che c’è un piano di rientro impozionali e degli standard fissati dal ministero”, dichiara il direttore generale della Asl di Lecce, sto dal Ministero della Salute e che c’è Valdo Mellone, “e non solo le liste per la risoanche il blocco del turn over che impedisce milioni di Euro nanza dell’encefalo, che ha avuto gli onori della nuove assunzioni di personale, ma tutto ciò non giustifica il fatto che per una visita neurochirur- È quanto pagano ogni cronaca di recente, ma un po’ per tutte le prestazioni. Questo dipende prima di tutto da un algica bisogna aspettare un anno e mezzo! È anno i pugliesi per tissimo livello di inappropriatezza delle quanto è accaduto ad una signora di Copertino ricevere in cambio prestazioni che da una parte deriva da “medicina cui ad aprile scorso, a seguito di una risonanza maservizi sanitari difensiva”. Cioè, il medico di base o lo specialista gnetica, è stata diagnosticata la presenza di una “neoprende le sue precauzioni e decide che è meglio fare un formazione extrassiale con base d’impianto durale sullo sfenoide”, in pratica una formazione tumorale nella scatola cra- esame in più perché, in caso di contestazione di un errore in nica. A seguito della diagnosi, il medico di base ha prontamente sede giudiziaria, si può dimostrare di aver richiesto una Tac e prescritto una visita specialistica neurologica che, all’atto della non bisogna invece spiegare perché non si è ritenuto di dover prenotazione, è risultata essere prevista per il 25 settembre 2014. fare una Tac. Se fosse un buon medico, invece, la diagnosi la Dire che siamo ai limiti della decenza è un eufemismo, anche farebbe senza ricorrere alla Tac, che, a quel punto, potrebbe perché è molto probabile che la malcapitata, qualora la patolo- essere solo una conferma. La seconda ragione è l’inadeguagia dovesse essere di grave natura, a quella data non ci arriverà. tezza delle attrezzature per le quali sono state avviate le gare
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per l’acquisto di quattro nuove Tac e due Risonanze. Un terzo problema riguarda la possibilità di utilizzo delle tecnologie che però richiede un incremento di personale che in questo momento non è disponibile per il blocco del turn over. Inoltre, abbiamo adottato il “Piano aziendale per la riduzione delle liste di attesa”, attraverso la “prioritarizzazione” delle prestazioni”. Per dovere di cronaca va anche detto che il governatore della Puglia, Nichi Vendola, in otto anni di amministrazione regionale ha più volte garantito che avrebbe prima dimezzato poi addirittura azzerato le liste d’attesa. Se a questo si aggiunge il fatto che l’addizionale regionale che i cittadini pugliesi pagano regolarmente ammonta a ben 338 milioni di euro l’anno per ricevere in cambio servizi sanitari praticamente inesistenti, la situazione della sanità pugliese assume dei contorni veramente drammatici. Sarà anche un caso che nell’arco di poco più di un anno sono cambiati ben tre assessori regionali alla Sanità? Si tratta di spartizione di poteri o riconoscimento del fallimento della politica di governo vendoliana? In ogni caso non ci resta che augurare alla nostra signora copertinese di “sopravvivere” fino alla data della visita specialistica.
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Associazione “Amici Insieme” di Nardò in collaborazione con il Polo Professionale “Luigi Scarambone” di Lecce e con il patrocinio della Provincia di Lecce, organizza un corso di formazione per “Assistente alla Comunicazione L.I.S.” suddiviso in tre livelli di studio. Tale corso di studi ha l’obiettivo di formare la figura dell’assistente alla comunicazione prevista della legge 104/92’, il cui ruolo è quello di “facilitare la comunicazione” tra la persona sorda, i docenti e i compagni di classe, cooperando affianco di due altri docenti: l’insegnante curricolare e di sostegno. Il corso è strutturato in moduli in cui è analizzato il linguaggio dei segni nella sintassi, nel lessico e nella grammatica. Nella parte teorica inoltre, sono previste ore dedicate allo studio della psicologia dell’handicap uditivo e nozioni di legislazione sociale per meglio identificare questa figura professionale e le leggi che tutelano i sordi. Oltre alla teoria, il corso prevede anche ore di pratica o di stage in cui i corsisti sono invitati a comunicare diret-
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tamente con i sordi ospiti, mettendo in pratica quanto imparato. Inoltre, l’Associazione “Amici Insieme” propone un Corso di Braille ovvero un corso per lo studio del sistema di scrittura e lettura a rilievo per non vedenti ed ipovedenti anch’esso strutturato in tre livelli, svolto da una docente esperta Tiflologa. Al termine dei corsi verrà rilasciato un Diploma formativo. Vi potrà accedere al corso chiunque è interessato al mondo del sociale e desidera sinceramente aiutare chi soffre per questo tipo di disabilità, ed è in possesso di diploma di scuola media inferiore e/o superiore. È obbligatoria la presenza per almeno il 75% delle ore del corso. Le domande di iscrizione verranno accolte venerdì 15 novembre alle ore 17 presso il Polo Professionale “Luigi Scarambone” di Lecce (via Dalmazio Birago) che sarà la sede stessa dei corsi. Per ulteriori informazioni contattare l’ associazione “Amici Insieme”: tel. 389/5858806; e-mail: amiciinsieme@libero.it; su Facebook, www.facebook.com/ass.amici.insieme
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si cambia
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Piano Regionale delle Coste:
L’assessore regionale Leo Di Gioia. “Il PRC mette delle prescrizioni ed indica una serie di opportunità per tutto il patrimonio del demanio marittimo regionale” di Giuseppe Cerfeda
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Piano Regionale delle Coste (PRC), è uno strumento concepito per conoscere e difendere il territorio, per assicurare lo sviluppo delle attività legate al turismo e per utilizzare al meglio le risorse ambientali e paesaggistiche della regione. In pratica il PRC è lo strumento che disciplina l’utilizzo delle aree del Demanio Marittimo, con le finalità di garantire il corretto equilibrio fra la salvaguardia degli aspetti ambientali e paesaggistici del litorale pugliese, la libera fruizione e lo sviluppo delle attività turistico ricreative. Nel più generale modello di gestione integrata della costa, esso persegue l’obiettivo imprescindibile dello sviluppo economico e sociale delle aree costiere attraverso criteri di eco - compatibilità e di rispetto dei processi naturali. Il PRC è anche strumento di conoscenza del territorio costiero e in particolare delle dinamiche geomorfologiche e meteomarine connesse al prioritario problema dell’erosione costiera, la cui evoluzione richiede un attento e costante monitoraggio e interventi di recupero e riequilibrio litoraneo. Costituisce altresì uno strumento di pianificazione, in relazione al recente trasferimento di funzioni amministrative agli Enti locali (rilascio di concessioni demaniali marittime), il cui esercizio in modo efficace ed efficiente può essere garantito solo da un’azione coordinata e coerente da parte della Regione. In tal senso il PRC fornisce le linee guida, indirizzi e criteri ai quali devono conformarsi i Piani Comunali delle Coste (PCC). In pratica, per dirla come Leonardo Di Gioia, assessore regionale al Bilancio, con delega anche a Demanio e Patrimonio, “la Regione ha realizzato la cornice, ora i Comuni ci devono disegnare la tela. Il Piano Regionale delle Coste”, spiega Di Gioia, “tende a valorizzare, con delle prescrizioni ed indicando una serie di opportunità per tutto quello che è il patrimonio del demanio marittimo regionale. Si parte dalla logica che la Regione, avendo un patri-
Crollano i ricavi delle imprese salentine
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iminuiscono i ricavi delle imprese pugliesi soggette agli Studi di settore. In particolare, le società di capitali registrano una flessione del 3,5 per cento, le società di persone del 2,6 per cento, le persone fisiche (liberi professionisti e lavoratori autonomi) dell’1,1 per cento. A rilevarlo è il Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia che ha elaborato gli ultimi dati del Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia. I contribuenti soggetti agli studi di settore, per l’anno d’imposta 2011, sono stati 196.016 (l’anno precedente erano 195.660). Gli incassi medi dichiarati ammontano a 193mila. Il valore più alto si registra a Bari (214mila). Al secondo posto c’è la provincia di Barletta-Andria-Trani (207mila). Poi Taranto (189mila), Brindisi (188mila), Foggia (176mila) e, triste ultima, la provincia di Lecce (169mila). In dettaglio, i ricavi medi delle società di capitali della Puglia
Vodafone di Tricase all’EXPO di Miggiano: ecco i vincitori Ha riscosso grande successo l’iniziativa della Vodafone di Tricase di mettere in palio uno smartphone tra i visitatori dello stand alla Fiera di Miggiano.
Nelle foto i vincitori un Nokia Lumia 520 messo in palio della Vodafone di Tricasedi tra gli oltre 5mila visitatori dello stand all’EXPO 2000
monio così consistente e vitale per l’economia, debba, tramite una legge, disegnarne l’utilizzo, individuare le possibilità di sviluppo e guardare un po’ nell’insieme tutte quelle regole che devono essere alla base dell’utilizzo di questo fantastico meraviglioso patrimonio. La legge ora c’è, quel che manca è il Piano Comunale delle Coste, cioè un sotto piano coerente con il PRC e che viene affidato ai singoli Comuni, i quali devono fissare le programmazione, la progettazione, la pianificazione puntuale del proprio territorio. Individuando, giusto per fare un esempio pratico, quelle che devono essere le spiagge libere, quelle in concessione, quelle attrezzate, quali caratteristiche devono avere eventuali manufatti che insistono sulla spiaggia, ecc. Tutta una serie di indicazioni che possono anche sembrare restrittive ma che sono, invece, la strada giusta per un corretto sviluppo di tutte le aree”. La Regione ha dunque fatto il suo. E i Comuni? “Nessuno Comune in Puglia ha ancora adempiuto con quest’obbligazione che nasce da una norma regionale che, a sua volta, trae ispirazione da un legislazione nazionale. Per questo è stato necessario adottare una delibera di Giunta nella quale prevedere una sorta di crono-programma degli adempimenti: quei Comuni che mantengono una sorta di inerzia in questa attività per questa singola situazione subiranno un commissariamento ad acta”. Comuni, quindi, già in ritardo sulla tabella di marcia? “Hanno incontrato delle difficoltà tecniche e pratiche, non credo sia soltanto cattiva volontà. Di recente c’è stato un incontro nel corso del quale abbiamo fatto una ricognizione sulle possibili problematiche; ora avvieremo la notifica dei termini di cui parlavamo prima. Insieme abbiamo assunto l’impegno di attuare una sorta di pianificazione: la Regione mette a disposizione quelle che sono le proprie conoscenze, tutto il patrimonio delle informazioni e degli studi effettuati, che
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I COMUNI FACCIANO PRESTO È stato necessario adottare una delibera di Giunta nella quale prevedere una sorta di crono-programma degli adempimenti e far sì che quei Comuni che mantengono una sorta di inerzia in questa attività vengano per questa singola situazione commissariati ad acta
scendono di circa 22mila euro (da 626mila a 604). Nel Salento si registra la performance peggiore: -5,1 per cento (579mila a 549)! Riguardo alle società di persone, i ricavi medi diminuiscono di quasi 7mila euro (da 261mila a 254). Nella provincia di Lecce (altro record negativo dell’intera Puglia!) si passa da 250mila a 239, con un tasso negativo del 4,3. In merito alle persone fisiche (liberi professionisti e lavoratori autonomi), i compensi medi restano, nel complesso, quelli dell’anno precedente. Lieve la contrazione a Lecce e provincia (-0,1). Gli studi di settore sono uno strumento del Fisco al fine di rilevare i parametri per la determinazione dei redditi di lavoratori autonomi e imprese. Costituiscono la naturale evoluzione di precedenti meccanismi di determinazione dei ricavi ovvero del reddito dei contribuenti di minori dimensioni. Le finalità sono quelle di contrasto e lotta contro l’evasione fiscale.
L’Antica Fiera di Bagnolo
Dal 1860. La Mater Domini è l’evento più importante ed antico
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Bagnolo del Salento, da venerdì 1 a domenica 3 novembre si svolge la “Fiera Mater Domini”, promossa dal Comune di Bagnolo del Salento e dalla società Maison de Créatif. La Fiera Mater Domini risale al 1860 ed è l’evento più importante ed antico di Bagnolo del Salento. Una tradizione che si ripeterà anche quest’anno, con alcune novità legate ad un progetto di recupero, rivalutazione e innovazione degli antichi mestieri tipici di Bagnolo, come l’intreccio di “zzuche”, la tessitura e il ricamo. Appuntamenti con l’antica Fiera, dunque, venerdì 1° novembre alle 18, in piazza San Giorgio per l’inaugurazione della Mostra di ricammo e zzucche, con la benedizione del sacerdote, Don Gino Lanzillotto e i saluti del sindaco Sonia Mariano. Intervengono: Irene Chilla, assessore alle Politiche giovanili e Territorio; Marinagela De Carlo della Maison de Créatif. La mostra resterà aperta sabato 2 e domenica dalle 9 alle 13 e dalle 16,30 alle 21. Dalle 10,30 alle 11,30 e dalle 18 alle 19 laboratori gratuiti aperti a tutti. Domenica 3, infine, l’apertura dell’Antica Fiera Mater Domini.
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l’intervista
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un altro vincolo o un’opportunità?
Ora tocca ai Comuni. “Entro la prossima primavera metteremo tutti i Comuni nelle condizioni di essere prossimi all’adozione del Piano e pronti ad un primo passaggio in Consiglio” sono alla base del PRC; i Comuni avvieranno quanto prima le loro procedure. L’intento è ovviamente quello di riuscire a portare la totalità degli Enti ad avere il Piano delle Coste per poter tutelare, difendere ed anche sviluppare il nostro litorale”. Possiamo fare una previsione sui tempi? “Entro 30 giorni i Comuni dovranno spiegare qual è l’iter fino ad oggi portato avanti; negli ulteriori 60 giorni verrà attivato un procedimento secondo il quale chi non lo ha fatto dovrà dare vita almeno agli atti propedeutici; negli ultimi 4 mesi dovremo ultimare la procedura per avere un primo passaggio in
Consiglio comunale per ognuna delle città e dei paesi. un lato si mette in sicurezza quello che c’è, dall’altro Il tutto ha una serie di clausole di salvaguardia sui si crea l’opportunità per quello che non c’è”.E per tempi per l’acquisizione dei pareri, per l’interfaccia- quanto riguarda i porti? “Anche in questo caso la Remento con gli Uffici Paesaggio ed Ambiente della Re- gione esercita poteri di controllo ed ha la facoltà di attivare per mezzo dei Comuni quelle conferenze dei gione, ecc.”. servizi da cui scaturiscono le costruzioni In primavera il PRC sarà prossimo alla luce? “Ritengo che entro la prossima primadi porti turistici, ecc. Il PRC si rende vera metteremo tutti i Comuni nelle complementare alla pianificacondizioni di essere prossimi alzione sulla progettazione dei l’adozione del Piano. Sarebbe porti ed è, quindi, ancor di LE SPIAGGE già un risultato importantispiù, uno strumento necessasimo perché chi amministra rio e di estrema utilità”. Le concessioni non possono deve sempre conoscere prima Sono previste anche erogaessere più date senza criterio di poter decidere. Non è conzioni di denaro a favore dei e un ristoro per la collettività. divisibile, invece, che le conComuni? “Le spese di processioni delle spiagge possano gettazione saranno a loro caDobbiamo aprire a nuove essere date senza un criterio, rico (“si tratta di cifre non opportunità e tutelare senza una sorta di ristoro per la elevate perché la maggior parte ciò che abbiamo collettività. Storicamente finora delle informazioni sono già disposono state assegnate solo per ordine nibili e messe gratuitamente a dispocronologico o seguendo altri criteri. Noi sizione dalla Regione”); per eventuali dobbiamo aprire a nuove opportunità e, contempora- opere si potrà sempre attingere a fondi comunitari, a neamente, questo sistema ci consentirà di immaginare quelli indirizzati alla difesa del suolo e al rifacimento anche la tutela di quello che abbiamo. Speriamo di delle spiagge. La Regione potrà intervenire e agevocorrere a velocità massima, mantenendo standard di lare questo processo ma solo quando avrà un quadro completo e conoscendo le priorità, sempre tenendo un qualità alti”. Cosa cambierà concretamente a PRC completato per le atteggiamento di buon padre di famiglia per tutti i sinspiagge e le discese a mare? “I Comuni decideranno, goli territori”. Vogliamo esorcizzare il luogo Comune nei limiti delle prescrizioni della Regione (40% spiag- che descrive il PRC solo come un nuovo vincolo? “È gia libera, 40% spiaggia concessa, una buona porzione invece una grossa opportunità di crescita come tutte di spiaggia libera con attrezzature), individuando ed ot- quelle pianificazioni coerenti e rispettose della sostetimizzando tutte le aree, tenendo sempre conto di tutti nibilità nel tempo. Abbiamo il compito di ricordarci e quelli che sono i vincoli posti dall’autorità di bacino. ricordare a tutti che i nostri beni, anche le spiagge, Al tempo stesso saranno autorizzati alla delocalizza- non sono eterni, se non sottoposti a cure ed attenzioni zione, alla rivalorizzazione di alcune aree finora non che possono scaturire solo dalla conoscenza e dalfruite. Potranno aprire ai privati che vorranno parte- l’applicazione ad essa delle migliori opportunità e cipare alle gare per eventuali ulteriori concessioni. Da delle adeguate risorse”.
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nuove barriere
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Ugento: la piazza negata
di Giuseppe Aquila
Dissuasore elettronico. Installato un paletto meccanico di circa un metro di altezza che, di fatto, impedisce ai diversamente abili l’accesso alla Cattedrale
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iò che è accaduto ad Ugento, in pieno centro storico precisamente in piazza San Vincenzo, sede delle Curia Vescovile. Sembra la sceneggiatura dei uno dei film di Peppone e don Camillo dove tra il serio ed il faceto si descriveva la realtà sociale del dopoguerra italiano. Il tutto nasce dalla decisione da parte dell’Amministrazione comunale di installare un dissuasore elettronico con telecomando, un paletto meccanico di circa un metro di altezza, che di fatto impedisce ai diversamente abili l’accesso alla Cattedrale dedicata ai patroni Cosma e Damiano. Sino a poco tempo piazza San Vincenzo era teatro di parcheggi selvaggi che hanno recato non pochi danni alle antiche strutture monumentali presenti degradandole in molte loro parti. Quando si è deciso il suo rifacimento, con annessi divieto di sosta, ad eccezione di soli due residenti e della Curia vescovile, si è pensato bene (?) di rivestirla con perico-
losi basolati medievali e di isolarla con dissuasori che, di fatto, permettono l’accesso solo ai normodotati, ghettizzando di fatto i disabili. Questa decisione ha fatto scoppiare il caos in città dove si alzata forte la protesta di tutte le associazioni di volontariato che tutelano gli interessi dei disabili con attacchi ben precisi all’Amministrazione comunale e ai responsabili della Curia. Secondo le associazioni, con questa nuova trovata, per di portatori di handicap è praticamente impossibile raggiungere la Chiesa, anche perché oltre a non trovare un parcheggio intorno alla piazza occupata dalle auto dei fedeli è stata anche tolta la sosta consentita ai disabili nelle immediate vicinanze della stessa . E poi si parla di abbattimento delle barriere architettoniche... “Chi sarà mai stato questo genio che ha avuto questa trovata? Merita il premio Nobel per il genialità!”, gridano i diversamente abili. È stato fatto notare il problema agli Amministratori comunali di Ugento che hanno prontamente risposto, a nome del sindaco Massimo Lecci, informando che presto sarà apposto un cartello con scritto dei numeri di telefono ai quali risponderà un addetto al servizio che provvederà a gestire il paletto di entrata. Ma al Comune stanno pensando anche, come accade in molti Paesi europei, alla digitalizzazione del servizio a tutela dei diversamente abili. Non bisogna dimenticare che Ugento è uno dei pochi
Comuni d’Italia che ha previsto la figura del garante del disabile, nella persona di Francesco Urso, che si è già fatto carico di intercedere tra il mondo politico, di cui è espressione, ed il mondo della curia, ancora se finora purtroppo i suoi tentativi non hanno avuto grande senza successo. Così Salvatore Carluccio uno dei responsabili dell’associazione USMIC di Ugento spiega il suo disappunto: “La ragione del cilindro dissuasore è ormai nota: il Sindaco per primo ed anche il vescovo “amano” vedere la piazza San Vincenzo libera da auto parcheggiate! Ma quando la vedono se entrambi sono sempre chiusi nei loro bunker? La piazza prima l’hanno distrutta riducendola ad uno scandaloso parcheggio, ora non vogliono neppure questo… ma perchè devono subire le conseguenze di queste “capricciose” decisioni i disabili e gli an-
ziani sofferenti, in particolare quando il meteo è inclemente? Sono decisioni cervellotiche o prese con i piedi anzichè con la testa. Mi chiedo da quale mente geniale è scaturita questa decisione! Non per sterile polemica (“come è solito ripetere il Sindaco”), ma il problema è davvero serio: infatti, con questa nuova trovata è praticamente impossibile per i portatori di handicap raggiungere la chiesa. Già il Padreterno ci ha assegnato, per i suoi imperscrutabili motivi, una croce da portare a vita, se poi qualche umano ne aggiunge altre sotto forma di barriere architettoniche, allora la vita quotidiana dei diversamente abili diventa ancora più tragica! Anche l’ipotetica soluzione di dotare ogni disabile di un “pass” (come già è stato fatto per il parroco don Rocco e per alcuni residenti in zona) non mi pare facilmente praticabile, in quanto si dovrebbero assegnare centinaia di “pass”, quanti sono i disabili ad Ugento. Non si comprende, poi, a quanti verrebbero assegnati e in base a quale criterio: se si usasse lo stesso metodo dell’assegnazione del contrassegno da apporre sul parabrezza delle auto dei disabili sono convinto che il numero dei disabili sul territorio… triplicherebbe!”. Intanto, secondo indiscrezioni, sarebbe già pronta una petizione per comunicare il tutto, corredato dalla raccolta firme, alla Procura della Repubblica ed al Ministero di riferimento.
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golosità
Dolcemente vincenti
Salvador Dalì. I salentini Antonella Biasco e Andrea
Ferraro: dolcezze ispirate al grande pittore surrealista
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è svolto questi giorni a Lecce il primo concorso nazionale a quattro mani che vedeva protagonista per la prima volta in Italia la coppia pasticcere - cake designer insieme… Il concorso si chiamava “Bello è Buono” e l’intento era proprio quello, dimostrare che una torta monumentale in pasta di zucchero può non essere solo bella, ma soprattutto buona… È partito così questo contest che vedeva sfidarsi tre coppie, ciascuna con la propria opera da realizzare in 7 ore ispirata al maestro del surrealismo Salvador Dalì. La giuria composta da pasticceri e cake designer di fama nazionale ha vigilato l’intera giornata sull’operato dei partecipanti, sotto l’occhio acuto e vigile del grandissimo campione mondiale di pasticceria Leonardo Di Carlo. Il concorso ha visto trionfare la coppia formata dai due giovanissimi Andrea Ferraro (pasticcere) e Antonella Biasco (decoratrice), che hanno sbaragliato tutti aggiudicandosi il premio assoluto della giuria, il premio giuria per il gusto e anche quello per l’estetica. Per loro anche l’importantissima qualificazione alla Coppa Italia del Cake Design che si terrà al Sigep di Rimini nel prossimo gennaio. In quell’occasione dovranno portare un’altra opera ispirata questa volta al “Rinascimento Italiano”. I due ragazzi, titolari della pasticceria “Dolcemente” (in corso Roma a Tricase), hanno voluto portare in gara uno dei loro cult, una torta molto fresca composta da pan di spagna tradizionale senza lievito, crema chantilly, fragoline di bosco e croccante al cioccolato bianco e
cocco. E pare proprio che la giuria abbia voluto premiare questa loro ricerca dei sapori rispetto alle altre due torte che richiamavano di più i gusti anglosassoni maggiormente in voga nel cake design. Andrea ed Antonella (26 e 28 anni), coppia nel lavoro ma soprattutto coppia nella vita mettono sempre grande passione in tutto quello che fanno. Hanno frequentato molti corsi importanti di pasticceria, hanno studiato tantissimo e hanno voluto aprire, giovanissimi, una pasticceria in un periodo in cui tutti gli dicevano di non fare nulla “perché non è il momento”. Loro caparbi e fermi nelle loro idee ci hanno provato ugualmente e pare proprio che i fatti gli stiano dando ragione. Il loro locale infatti sembra essersi ben affermato a Tricase. “Dolcemente” non è solo cake design: offre una pasticceria di qualità a 360°. Crede molto nell’utilizzo di materie prime di qualità quali panna fresca e non vegetale, burro e non margarina, cioccolato e non surrogato, etc… Tutto ciò si tramuta nell’alta digeribilità dei loro prodotti, dai meravigliosi croissant al burro, al pasticciotto, alle delicatissime parigine… Qualità e freschezza, insomma: e per Natale arrivano i panettoni artigianali, con gusti personalizzati e soprattutto con la possibilità di averli all’olio extra-vergine di oliva per chi ha problemi di colesterolo. E subito dopo, a gennaio, c’è la Coppa Italia a Rimini: neanche a dirlo faremo il tifo per questi due giovanissimi salentini che porteranno i nostri sapori sul tavolo del più prestigioso concorso nazionale di pasticceria.
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Salento al verde
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La Vallonea ingabbiata dalla burocrazia
Paradosso italiano. Un’ordinanza del Sindaco di Tricase intima al proprietario la recinzione dell’area e il ripristino dello stato dei luoghi. Ma arrivano i Vigili e scatta il sequestro... In Bici sulla strada dell’olio d’oliva
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errarossa propone una domenica mattina (13 novembre) tra lento pedalare, momenti di lavoro e convivialità alla riscoperta della coltura che ha caratterizzato per secoli la storia ed il paesaggio del Salento, consentendo la sussistenza delle sue genti e che oggi è rischio di abbandono. In bici tra gli oliveti monumentali in area Parco; in campo per partecipare alla raccolta e per assistere alla molitura delle olive raccolte. Per l’ora di pranzo un pic-nic autogestito e la degustazione dell’olio prodotto. Partenza in bici alle 9,30 da Piazza Pisanelli. Per chi non ha la bici è disponibile il nolo gratuito, prenotandolo entro sabato mattina al 3207709937. I più pigri o per chi ha mobilità ridotta, chiamando lo stesso numero nel corso della mattinata potranno riceverete le informazioni per raggiungere il resto dle gruppo in auto. L’iniziativa rientra nel calendario di eventi gratuiti DiscoveringPuglia di PugliaPromozione nell’area del Parco Naturale Regionale Costa Otranto – Leuca e bosco di Tricase.
Da
la strada provinciale né si poteva semplicemente qualche tempo la “Quercia dei sgomberare perché la struttura rimasta in piedi cento cavalieri”, a tutti comuera pericolante e quindi un potenziale pericolo nemente nota come “Quercia per gli avventori. Così abbiamo dato vita ad una Vallonea”, del XII secolo, simbolo di Tricase ma anche candidata ad essere SCIA (Segnalazione Certificata Inizio Attività) per ricostruire tale e quale la struttura così come predichiarata bene dell’umanità da parte delvisto dalla legge e, come indicato dal Sindaco l’Unesco, è tristemente in gabbia. Cosa sta sucnella sua Ordinanza del 19 aprile scorso, per rafcedendo? Un’ordinanza del Sindaco di Tricase forzare la recinzione e migliorare la protezione intimava al proprietario del terreno la messa in delle aree realizzando una rete provvisoria di sicurezza di un antico “lamione” crollato in secantiere che innalzasse di un metro la recinzione guito ad un temporale e la recinzione della esistente. Abbiamo realizzato i lavori seguendo zona. Il proprietario ha adempiuto dando vita pedissequamente le prescrizioni dell’ordinanza ai lavori ma subito dopo la Polizia Locale ne sindacale sia per l’altezza della rete (amovibile) ha disposto il sequestro in quanto l’intervento che per la larghezza delle sue maglie Quando necessitava di autorizzazione edilizia e paeperò abbiamo cominciato a liberare la strada dalle pietre e a saggistica che a quanto pare non c’era. La Procura della Repubrimettere in piedi il fabbricato, abbiamo ricevuto la visita della blica ha convalidato il sequestro ed aperto il fascicolo penale SUA MAESTÀ Polizia Locale che ha disposto il sequestro perché non viera a carico del proprietario, Francesco De Nitto, che racconta le sue vicissitudini: “La Quercia è affetta da un fungo (Si tratta È IN GINOCCHIO! autorizzazione edilizia e paesaggistica. La Procura della Redell’Armillaria spp che ha già distrutto i lecci di Castro e in- Un fungo rischia di pubblica ha convalidato il sequestro ed aperto il fascicolo penale. Ora lo studio legale dell’avv.Franco Bortone sta taccato le vallonee nei pressi della Torre di Tiggiano sulla comprometterla: seguendo per nostro conto la vicenda e aspettiamo di litoranea e delle altre querce, sempre di Tiggiano, per le quali per questo è conoscere la decisione del Giudice. Nel frattempo tutto ciò ci il Comune ha già fatto intervenire un esperto per arginare il necessario è costato poco meno di trentamila euro. Si tenga presente che fenomeno, Ndr) che si propaga ogni qualvolta il terreno viene isolare calpestato. Il fungo fu scoperto dagli agronomi dell’Istituto la Vallonea è già stata attaccata dal venefico fungo e corre il Agronomico Mediterraneo di Bari che, dopo aver rilevato i camserio rischio di essere irrimediabilmente compromessa”. Evidenl’area pioni, hanno spiegato come l’unico rimedio fosse quello di non far temente nei meandri della burocrazia non ci perdiamo solo noi comuni passeggiare alcuno intorno al secolare albero. Altri rimedi purtroppo non mortali, considerato che la circostanza vede coinvolti anche Comune, Province ne sono: si può solo lasciar crescere l’erba ai piedi della Quercia perché cia, Parco Otranto-S.M di Leuca ed anche l’Unesco! Rimane comunque un questa fa da barriera ed impedisce al fungo di propagarsi ulteriormente. Se paradosso che alcuni autorizzino ed altri vietino. Tutto ciò potrebbe aver scorproprio l’erba non ricresce si può utilizzare la calce vergine. Sempre evi- aggiato De Nitto e la figlia Mila, perito agrario e biologa marina, che da anni tando di far entrare le persone. Ci è stato quindi chiesto di erigere una sta lottando con i denti e con le unghia per salvare la Quercia Vallonea. Qualrecinzione. Dalla Provincia ci hanno fatto sapere che ciò era possibile solo cuno ha ipotizzato anche un’eventuale vendita del terreno con la Quercia. Ci con un’ordinanza del Sindaco. Nel frattempo abbiamo incassato anche il sono potenziali compratori? “Per concludere un affare”, spegne sul nascere parere favorevole del Parco di Otranto-Santa Maria di Leuca”. Ma l’im- ogni illazione De Nitto, “non basta l’acquirente è necessario anche che il ponderabile era dietro l’angolo: nello scorso gennaio un violento temporale proprietario voglia vendere”. Intanto sua maestà la quercia resta la vera vitha causato il crollo di un vecchio lamione che insiste proprio sul terreno che tima di un nuovo paradosso tutto italiano. ospita sua Maestà la Quercia: “Non si potevano certo lasciare i detriti lungo g.c.
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“Chi semina utopia raccoglie realtà” A Castiglione e Spongano. Seconda edizione della semina
collettiva di antiche varietà di cereali con metodi biologici
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idare vita ai terreni abbandonati, ripopolare le campagne, scuole, coltiverà un grande fondo in contrada Le More, a Sponfare economia sostenibile. E, soprattutto, rafforzare i vin- gano. In entrambi i casi, le protagoniste saranno loro, le sementi coli di comunità. La sfida di Castiglione d’Otranto si rin- delle specialità di primo farro, farro dicocco, grano tenero Gentil nova, sotto il segno di “Chi semina utopia raccoglie Rosso, Gentile Marzaiolo, Mentana, Ardito, Damiano Chiesa, realtà”, la seconda edizione della semina collettiva di anPoulard di Ciano, grano duro Virgilio e Senatore Captiche varietà di cereali, rigorosamente con metodi pelli. Quest’anno, inoltre, Castiglione e Spongano biologici. L’appuntamento è per domenica 3 diventano anche campi di sperimentazione per novembre alle 8,30 in Piazza della Libertà, alcune varietà completamente scomparse: da cui si raggiungerà il fondo Curteddra, Scorsonera (conosciuta come Capiniura), VARIETÀ SCOMPARSE su via Vecchia Lecce, alla periferia del Timilia e Russello. Le sementi sono paese. È da lì, da dove a giugno è stata Castiglione e Spongano campi di state messe a disposizione gratuitalanciata la prima petizione provinciale mente dalla Stazione Consorziale Spesperimentazione per Scorsonera contro i pesticidi, che parte la nuova rimentale di Granicoltura per la Sicilia, (la Capiniura), Timilia e Russello. stagione agricola della “Casa delle struttura che sorge in seno all’assessoE poi a pranzo insieme con frise, rato per le Risorse Agricole della ReAgriculture Tullia e Gino”, l’associazione che da tempo pratica il ritorno alla gione Sicilia. legumi, brodino de terra su terreni incolti e concessi in comoPer tutta la mattinata, si susseguiranno paparussi e pane con dato d’uso gratuito. L’evento nasce anche pratiche agricole e spiegazioni tematiche, in lievito madre con la collaborazione del Comitato Notte un clima di festa affidato anche alle note e agli Verde e del Parco regionale Otranto - Santa Maria stornelli del cantastorie P40. Alle 12.30, Castiglione di Leuca. e Spongano faranno festa insieme, per sancire “la fratellanza Per l’intera giornata, si praticherà la semina “a ventaglio” o “a della terra”. In zona Curteddra, si terrà il “pranzo del contadino”: mano aperta”, come si faceva una volta. E quest’anno si raddop- frise, legumi, “brodino de piparussi” e pane con lievito madre. Popia: la positiva “contaminazione” è in atto: in contemporanea, sate e piatti, non in plastica, vanno rigorosamente portati da casa! anche l’associazione “PresentE’futuro”, con l’ausilio delle Info: 320/0710681
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ambiente
Allarme: un batterio sta uccidendo i nostri ulivi XYLELLA FASTIDIOSA.
Provoca un essiccamento progressivo delle piante fino al completo disfacimento. Il presidente di Confindustria Lecce, Piernicola Leone de Castris: “Rischiamo di perdere un patrimonio inestimabile e non solo economico ma anche di storia e di cultura”
Un fondo straordinario di intervento per supportare gli olivicoltori?
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ono diversi mesi che il Salento ha lanciato l’allarme sulla moria degli ulivi secolari: già 8.000 ettari sono stati contagiati dal batterio fungino Xylella fastidiosa, provocando un essiccamento progressivo delle piante fino al completo disfacimento. Per questo si è tenuto un incontro tra gli olivicoltori salentini per fare il punto sulla situazione. “È una situazione che desta notevole preoccupazione e che richiede la massima attenzione”, afferma il presidente di Confindustria Lecce, Piernicola Leone de Castris, “poiché rischiamo di perdere un patrimonio inestimabile di storia, di cultura nonché un volàno importante per l’economia del territorio. Il nostro Salento è rinomato per gli ulivi secolari, per cui siamo esposti ad uno stravolgimento completo di ciò che lo rende unico ed inimitabile”. Gli ulivi secolari colpiti da questi batteri, infatti, si stanno progressivamente distruggendo, provocando un’alterazione del paesaggio salentino, cantato nei secoli da poeti, descritto da prosatori, affrescato da pittori. Ed il rischio concreto è lo svellimento delle piante. Di fronte a questa grave emergenza la Sezione Industrie Alimentari di Confindustria Lecce che annovera al proprio interno alcune delle eccellenze olivicole terri-
toriali, “sta avviando”, come dice il suo presidente Maurizio Zecca, “un confronto per contribuire ad arginare la situazione e intervenire per la salvaguardia del patrimonio olivicolo locale. Stiamo lavorando per creare un Comitato di emergenza con le altre Sezioni Agroalimentari delle confindustrie regionali, che si potrà interfacciare con la task force istituzionale, poiché quello che sembra essere un problema legato esclusivamente al Salento, potrebbe ben presto allargarsi alla Puglia ed al Paese, con tutte le conseguenze deteriori che possiamo immaginare. Su questa problematica presto convocherò un’assemblea con il coinvolgimento anche degli altri attori interessati”. Confindustria Lecce sollecita un’azione congiunta con le altre organizzazioni datoriali a sostegno del comparto olivicolo, per salvare, laddove possibile, le piante, e, soprattutto, arginare la diffusione del fungo anche ad altre colture. In tale ottica, come sostenuto dal senatore Dario Stefàno e dall’assessore regionale alle Politiche Agricole, Fabrizio Nardoni, è necessario predisporre un fondo straordinario di intervento per supportare gli olivicoltori colpiti dalla moria delle piante e bloccare la diffusione del batterio killer.
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E c’è ancora chi brucia foglie e ramaglie! È UN REATO GRAVE. Previsto anche l’arresto!
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on l’arrivo dell’autunno riSPECCHIA: i ragazzi giocano a tornano, ogni anno più densi e fastidiosi, i fumi calcetto e respirano fumi nocivi che provengono dalle campagne. Sedicenti contadini (i veri contadini sono quelli che rispettano la terra e le piante) ammucchiano filari o cumuli di foglie d’ulivo per dargli fuoco, spesso usando combustibili quali olio di motore bruciato. Ancora pochi hanno compreso che quei fumi fanno male, che, se vengono respirati per ore intere (anche quando stiamo in casa, perché penetrano dalle finestre) possono provocare varie patologie ai polmoni. Bisogna finirla con questa pratica sconsiderata e per nulla legata ad una buona agricoltura. Quando impariamo che i residui vegetali devono essere lasciati sul terreno per la decomposizione perché le sostanze in essi contenute possano tornare alla terra? E che il compost derivante dalle foglie di ulivo è il migliore in assoluto? Che se si lasciano sul terreno e vengono arate con esso si può enormemente limitare la concimazione? E ancora, che se non vengono accesi i fuochi e i terreni non vengono diserbati, ritroviamo le nostre migliori erbe, quelle commestibili che fanno parte della nostra tradizione contadina e ritroviamo tutti gli animali necessari all’ecosistema in cui viviamo? Bruciando e diserbando distruggiamo tutto…. Di grazia tutto questo cui prodest? Vale anche la pena ricordare che la legge vieta di bruciare foglie e ramaglie: è un reato penale, ed è previsto l’arresto! Il D.Lgs. n. 205 del 3/12/2010, di recepimento della direttiva n. 2008/98/CE, modificando l’art. 185 del D.Lgs. 152/2006 stabilisce che “paglia, sfalci e potature, nonché altro materiale agricolo o forestale naturale non pericolosi…, se non utilizzati in agricoltura, nella selvicoltura o per la produzione di energia mediante processi o metodi che non danneggiano l ambiente o mettono in pericolo la salute umana devono essere considerati rifiuti e come tali devono essere trattati”. La Suprema Corte di Cassazione, e molti Giudici di Merito hanno stabilito che “bruciare sul terreno i residui vegetali integra il reato di smaltimento non autorizzato di rifiuti speciali non pericolosi (art.256, comma primo, lett. a, D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152): si rischia la pena una da tre mesi a un anno di reclusione o l’ammenda da duemilaseicento a ventiseimila euro se si tratta di rifiuti non pericolosi. Si può integrare anche il reato di cui all’art. 674 del codice penale (…“chiunque nei casi non consentiti dalla legge provoca emissioni di gas, di vapori o di fumi atti ad offendere o ad imbrattare o molestare persone”). “Lo scorso 19 ottobre”, raccontano dall’associazione ambientalista ECOSPO, “Specchia era immersa in una coltre di fumo stagnante che rendeva l’aria irrespirabile. L’unica a muoversi è stata la nostra Associazione”, denunciano, “le forze dell’ordine intervenute e da noi chiamate, non sapevano che fare…. Sono reati gravi! Vogliamo cominciare a perseguirli? Vogliamo tutelare la salute e la sicurezza delle persone oltre alla amenità di un territorio ancora, per nostra fortuna, visitato da tanti turisti?”.
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dai Comuni
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Tricase: polemiche a... senso unico
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ta creando non poche polemiche la definizione di nuovi sensi unici tra Sant’Eufemia e Tutino. Il 22 ottobre scorso l’assessore all’Urbanistica Giacomo Elia, coadiuvato dal Comando della Polizia Municipale ha dato vita all’esperimento del piano traffico tramite l’immissione di sensi unici di circolazione sulle seguenti strade: via Dante Alighieri (direzione S.Eufemia – Corso Roma), via Angiulli (direzione via Dante Alighieri – Tutino), via E. Fusco (direzione via Angiulli – via Sant’Agostino), Via Sant’Agostino (arteria principale, direzione Dispensario – via Dante Alighieri), via G.B. Vico (direzione via E. Fusco - via Dante Alighieri). Quello che i cittadini inviperiti hanno lamentato alla nostra Redazione è che “come già avvenuto in passato vengono prese decisioni senza tener conto dell’opinione popolare”. Secondo alcuni di loro “la sperimentazione ha causato moltissimi disagi agli automobilisti che, per poter raggiungere la loro abitazione o il luogo di lavoro con i propri mezzi, sono costretti effettuare un largo giro con conseguenti emissione di gas di scarico nell’ambiente già saturo”. Inoltre si segnalano “i grandi disagi causati alle varie attività commerciali presenti in zona”. Inoltre autisti di pullman di linea nonché autisti di camion ed autoarticolati, lamentano “lo spazio ristretto di manovra per le auto parcheggiate sui lati della carreggiata. Gli autoarticolati provenienti dalla direzione della Stazione dei treni o dalla circonvallazione proveniente da Tiggiano sono impossibilitati a manovrare il proprio mezzo nei vari sensi unici e quindi costretti a percorrere in senso vietato via Dante Alighieri – via Sant’Agostino (il senso di marcia originale) per dirigersi ad Alessano o per la Lucugnano – Specchia”. Anche nel rione di Tutino non sembra ben accetto dai residenti il divieto di accesso posto tra Piazza Castello e la chiesa della Madonna delle Grazie. Secondo molti di loro “si dovrebbe invertire il senso unico, cioè da Piazza Castello verso l’uscita del paese, e porre il divieto d’accesso tra via Credaro e via Madonna delle Grazie, usando come ingresso per il paese Via Olimpica o la stessa via Credaro”. Intanto alcuni commercianti e residenti hanno organizzato una petizione popolare per riportare al sindaco Antonio Coppola le lamentele di cui sopra e le loro proposte. g.c.
Tricase, IMU: boccata d’ossigeno per i genitori?
“Equiparatele!”. Le abitazioni concesse in comodato
ai parenti in linea retta entro il primo grado, in sostanza tra padre e figlio, all’abitazione principale
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elle mani del Comune una bombola di ossigeno che potrà mitigare gli effetti della seconda rata dell’IMU sulle famiglie. “La recente legge di conversione del D.L.31 agosto 2013 n.102 ha introdotto l’art.2-bis che attribuisce ai Comuni la facoltà di assimilare, ai fini IMU, le abitazioni concesse in comodato ai parenti in linea retta entro il primo grado, in sostanza tra padre e figlio, all’abitazione principale”, ha spiegato il Capo Gruppo Consiliare di minoranza Nunzio Dell’Abate, che ha già protocollato l’istanza per sollecitare la convocazione della Commistione Bilancio. “Con tale equiparazione”, prosegue, “l’abitazione in comodato riceve lo stesso trattamento delle abitazioni principali non solo in termini di aliquota, ma anche di eventuale esonero dal pagamento della seconda rata. Difatti, se verrà confermata l’esclusione, anche della seconda rata, per le abitazioni principali, pure le abitazioni in co-
Nozze d’Oro per Tetta e Peppi Quella di giovedì 7 novembre sarà una data da ricordare per Tetta Panico, 74 anni, e Giuseppe (Peppi) Giudice, 78 anni, di Tricase. Taglieranno, infatti, il traguardo dei 50 anni di matrimonio e la loro vita in comune può essere un esempio per tutti coloro che iniziano a vivere insieme. I figli Rocco, Teo, Vito e Anna, le nuore e i nipoti li abbracciano “con particolare affetto in questa vostra festa che in fondo è anche un po’ la nostra e per la meravigliosa famiglia che avete costruito in tutti questi 50 anni di matrimonio”.
“Mi hanno ridotto così”
Tricase. “Sono stato aggredito in garage”
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uardate come mi hanno ridotto. Ho paura, anche per chi vive con me”. A parlare è Antonio Calò che vive nella Zona 167 (nel famigerato “Bronx”) di Tricase e che mostra il suo volto ancora tumefatto. “Sono stato preso selvaggiamente a pugni, non mi sento tranquillo neanche più in casa mia. Lo scorso 10 ottobre”, racconta, “ho udito dei rumori provenienti dal garage sotto la mia stanza. Sono sceso ed ho notato quattro persone che conoscevo, una delle quali seduta sulla mia Lancia Y da tempo ferma nel box. C’è stato uno scambio verbale e,
mentre satvo andando via, uno di loro mi ha sferrato tre pugni in rapida successione. Ho avvertito immediatamente un fortissimo dolore e son caduto a terra. Pur avendo perso
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molto sangue son riuscito comunque a rialzarmi, uscire e chiedere soccorso. In seguito mi hanno detto che sono stato accompagnato in ospedale da un mezzo privato. Ero sotto shock, di quei frangenti non ricordo nulla. Quello che non posso dimenticare è che in seguito all’aggressione ho subito un intervento chirurgico per la riduzione di una frattura zigomatico orbito-mascellare sinistra con una prognosi di due mesi”. Fin qui la versione dei fatti di Antonio Calò che ha già provveduto a sporgere denunciaquerela presso i Carabinieri, i quali ora stanno svolgendo le loro indagini per far luce sull’accaduto.
modato si vedranno abbonata la seconda rata”. L’abitazione in comodato dovrà essere ovviamente utilizzata dal parente come abitazione principale, quindi con residenza anagrafica e dimora. “Ora il Comune deve esercitare tale facoltà, a pena di decadenza, entro il 30 novembre”, insiste Dell’Abate, “adottando apposita delibera consiliare, che a sua volta dovrà essere pubblicata sul sito istituzionale entro il 9 dicembre. Ecco perchè, come Gruppo consiliare di minoranza, abbiamo sollecitato per iscritto il Presidente della Commissione Bilancio affinché porti rapidamente l’argomento in Commissione per poi essere posto all’ordine del giorno del Consiglio entro fine mese. Siamo certi”, conclude Dell’Abate, “che la maggioranza consiliare non resterà impassibile dinanzi ad una simile preziosa possibilità che rende valore ai sacrifici dei tanti genitori che si sono prodigati una vita pur di dare una casa ai propri figli”.
Specchia: confermata condanna ex sindaco Lia
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Corte d’Appello di Lecce ha confermato integralmente la sentenza di condanna di 1° grado con cui il Tribunale di Lecce, 1^ sez. penale, aveva condannato Antonio Lia alla pena di mesi nove di reclusione e all’interdizione dai pubblici uffici per la durata di un anno, con conseguente condanna a risarcire il danno alla parte civile e a pagare le spese legali della stessa. Lia era accusato di abuso d’ufficio per aver, in data 05/12/2006, adottato un atto di sospensione del permesso di costruire regolarmente rilasciato dall’Ufficio Tecnico Comunale del Comune di Specchia, al sig. Martino Vincenti. Lia voleva che, ad ogni costo, il Vincenti non realizzasse la trasformazione da finestra in balconcino nell’abitazione di proprietà dello stesso Vincenti prospiciente su Piazza degli Artisti. Lia aveva cercato di costringere il tecnico Comunale, arch. Baglivo a revocare tale permesso di costruire, e di fronte al rifiuto del Baglivo, aveva egli stesso adottato illegittimamente l’atto di sospensione. Vincenti dapprima adiva il TAR Lecce, dopo di che Lia revocava la sua prima sospensione a condizione che Vincenti eseguisse il lavoro come aveva indicato lo stesso Lia. Ma il Vincenti, non sottostando al sopruso, cominciava a realizzare l’opera secondo il progetto originario, quello cioè regolarmente assentito. Lia però continuò a dare fastidio al Vincenti mandando i vigili a controllare e poi un fotografo di sua fiducia a scattare delle foto. Solo a quel punto il Vincenti, ormai esausto dei continui tentativi del sindaco Lia di ostacolarlo in qualsiasi modo, decideva di sporgere denuncia per abuso d’ufficio. La Corte d’Appello di Lecce ha, perciò, messo anche la sua parola, conclamando la illiceità della condotta del Lia e i continui atteggiamenti persecutori nei confronti di questo cittadino. Lia era difeso dall’avv. Luigi Piccinni, mentre la parte civile era difesa dall’avv. Anna Laura Remigi.
fiere d’autunno
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Parabita: mensa scolastica e scuolabus... due mesi dopo!
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inalmente a Parabita è partito il servizio della mensa scolastica e dello scuolabus. Dovrebbe essere un fatto pressoché normale e scontato, invece (se ne stiamo parlando) è perché il fatto costituisce una vera e propria notizia. Con un anno scolastico iniziato ai primi di settembre e con un congruo numero di famiglie Alberto che hanno scelto la formula Cacciatore del tempo pieno per garantire ai propri figli un’offerta formativa più completa, o semplicemente per consentire ai genitori che lavorano una maggiore libertà d’azione, sino quasi a ridosso del mese di novembre nulla ancora si sapeva riguardo al giorno di attivazione dei servizi di mensa e trasporto. Sono state oggettivamente molte le segnalazioni che sono giunte da parte delle famiglie, mentre dal comune si piangeva la miseria di casse sempre più vuote, e non si conosceva l’orizzonte temporale di quando i soldi sarebbero stati trovati. Ora invece, come detto, i servizi son ripartiti ma c’è ancora qualche perplessità ad esempio per il servizio mensa; che è in regime di proroga da un bel po’ di tempo, mentre per il servizio scuolabus, che è in predicato di esser rammodernato, le perplessità sono legate al fatto che l’Ente dovrebbe ancora procedere a saldare la Cooperativa che ha prestato il servizio nello scorso anno scolastico. “Questi servizi così basilari, sono dei servizi cosiddetti “calendarizzati”, cioè si sa perfettamente il giorno preciso in cui (dovrebbero) cominciare”, ci dice Alberto Cacciatore, ex assessore ed ora consigliere comunale, “invece, come sempre, si verificano questo genere di ritardi che penalizzano principalmente i cittadini. È chiaro che questo fatto denota l’incapacità di questa Amministrazione di porre in essere la pur minima programmazione. Non è, infatti, condivisibile il ritardo con il quale ogni anno tali servizi siano messi a disposizione della collettività, e mi auguro, che gli stessi non solo non presentino sorprese nei costi, ma che gli stessi, possano avvicinarsi a soddisfare quanto più possibile, le reali esigenze delle famiglie e dei bambini che li utilizzano”.
ilgallo.it
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San Martino: la festa di Taviano
Dal 10 al 12 novembre. La Città dei Fiori celebra il suo Patrono
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on ha lesinato il energie ed impegno il comitato organizzatore della festa per mettere in cantiere un programma di tutto rispetto per onorare il Santo patrono della città di Taviano: San Martino Vescovo di Tour, uno dei primi santi nella storia della chiesa cristiana sotto l’impero di Costantino il Grande. Tre giorni di festa, dal 10 al 12 novembre, in cui i tavianesi potranno vivere a fondo il loro culto per il Santo non disdegnando di regalarsi tre giorni di festa dando grande risalto alla tradizione della enogastronomia locale. Si parte domenica 10 novembre, alle ore 18,30, con la solenne Processione per la strade principali della città dei fiori; nel corso della serata,nella grande piazza dedicata al Santo la sera si terranno i concerti della Banda Città di Racale, diretta da Grazia Donateo, e della Banda di Lizzano diretta da Gaetano Cellamara. Lunedì 11, giorno dedicato a San Martino, da non perdere la grande fiera mercato su Corso Vittorio Emanuele II, in pieno centro, e i fuochi pirotecnici a partire dalle ore 20,30. Martedì 12, a partire dalle 21, in piazza San Martino, il concerto dell’idolo delle teen agers, Valerio Scanu, già vincitore del talent Amici nel 2009 e del Festival di Sanremo del 2010. Martino di Tours, in latino Martinus (Sabaria, 316 o 317 – Candes-Saint-Martin, 8 novembre 397), è stato un vescovo e confessore francese, venerato come santo dalla Chiesa cattolica, dalla Chiesa ortodossa e da quella copta. È uno tra i primi santi non martiri proclamati dalla Chiesa. Era nativo di Sabaria Sicca (l’odierna Szombathely), in Pannonia (oggi Ungheria). La ricorrenza cade l’11 novembre, giorno dei suoi funerali a Tours. Martino nacque in un avamposto dell’Impero Romano alle frontiere con la Pannonia, l’odierna pianura ungherese. Il padre, tribuno della legione, gli diede il nome di Martino in onore di Marte, il dio della guerra. Ancora bambino, Martino si trasferì coi genitori a Pavia, dove suo padre era stato destinato, ed in quella città trascorse l’infanzia. A quindici anni, in quanto figlio di un militare, dovette entrare nell’esercito. Come figlio di veterano fu subito promosso al grado di circitor e venne inviato in Gallia, presso la città di Amiens. Il compito del “circitor” era la ronda di notte e l’ispezione dei posti di guardia, nonché la sorveglianza notturna delle guarnigioni. Durante una di queste ronde avvenne l’episodio che gli cambiò la vita (e che ancora
oggi è quello più ricordato e più usato dall’iconografia). Martino incontrò un mendicante seminudo. Vedendolo sofferente, tagliò in due il suo mantello militare e lo condivise con il mendicante. La notte seguente vide in sogno Gesù rivestito della metà del suo mantello militare. Udì Gesù dire ai suoi angeli: «Ecco qui Martino, il soldato romano che non è battezzato, egli mi ha vestito». Quando Martino si risvegliò il suo mantello era integro. Il mantello miracoloso venne conservato come reliquia ed entrò a far parte della collezione di reliquie dei re Merovingi dei Franchi… Il sindaco di Taviano Carlo Portaccio ricorda come “l’11 novembre torna la festa di San Martino e noi tavianesi, da tempo immemorabile, festeggiamo ed onoriamo il nostro amato protettore. La festa del Santo ha segnato e caratterizzato la vita dei nostri padri, dei nostri nonni e dei nostri avi: l’estate di San Martino ancora oggi è l’ultimo momento prima dell’inverno, si spilla il vino, la campagna è ormai ferma e i contadini fanno i conti con l’annata. Ma la nostra non è più una civiltà contadina, abbiamo nuovi stili di vita, le condizioni sono diverse e, purtroppo, quello che è ancora vivo di questa tradizione rischia di scomparire. Ringrazio pubblicamente il parroco don Antonio Verardi, il presidente del comitato organizzatore della festa Dario Meneleo e tutti i componenti del direttivo per il loro prezioso impegno e la buona riuscita della festa”. Giuseppe Aquila
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pubblicitĂ
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p a S e i l c e EDILIZIA il Gallo (522) - 2/15 novembre 2013 - www.ilgallo.it - info@ilgallo.it
Lo S.A.I.E. che...?
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Proroga al 31 dicembre 2014 Per ampliamenti volumetrici, demolizioni e ricostruzioni con premi di cubatura
Odore di ripresa. Da Bologna l’impegno dell’edilizia italiana
che vuole ripartire. A cominciare dal nuovo Piano Casa...
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ono 84.370 i visitatori che al termine dei quattro giorni sono arrivati a BolognaFiere dal 16 al 19 ottobre, per visitare la 49ma edizione del Salone dell’Innovazione edilizia che si è chiuso oggi, con la nuova formula 2013, che ha riunito assieme in un’unica grande piattaforma quattro Saloni: Smart City Exhibition, organizzato assieme a Forum PA, Ambiente Lavoro dedicato alla salute e alla sicurezza sui luoghi di lavoro, e Expo Tunnel rivolto alle tecnologie per il sottosuolo. “Un bilancio veramente positivo al di là delle nostre previsioni, una nuova formula vincente” – ha detto Duccio Campagnoli, presidente di BolognaFierem “abbiamo vinto la sfida di creare un nuovo SAIE e una nuova piattaforma fieristica per il mondo delle costruzioni, con l’impegno comune con i costruttori di ANCE, il mondo della ricerca e tutti i professionisti dell’edilizia, in collaborazione con i Consigli nazionali degli Ingegneri, degli Architetti, dei Geologi e dei Geometri. Con l’innovazione anche nel mondo fieristico, realizzando un laboratorio di lavoro che il SAIE ha voluto rappresentare e che ha portato a una più stretta collaborazione con Ance i professionisti dell’edilizia e il mondo della politica che è tornato a BolognaFiere come non avveniva da anni. Grazie alla presenza delle istituzioni in questi giorni BolognaFiere è stata la sede in cui si sono fatti enormi passi avanti per l’industria edilizia italiana e per il Paese; basti pensare al rilancio del Piano Casa e di un piano per le Città metropolitane annunciato dai Ministri Lupi, Delrio, D’Alia e Giovannini e la prossima realizzazione di un certificato antisismico per gli edifici pubblici e privati, come l’anno scorso proprio a SAIE hanno chiesto i protagonisti del settore costruzioni durante il Forum “Ricostruiamo l’Italia”. Il SAIE è già pronto rilanciare l’edizione del 2014 in cui compirà 50 anni, assieme anche all’inaugurazione dell’Autostrada del Sole: stiamo lavorando per festeggiare il duplice anniversario aprendo un nuovo cinquantennio all’insegna della sostenibilità e della riqualificazione”.
PIANO CASA
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Giungla di norme Per l’efficienza energetica
Cittadini disorientati fra testi di legge incomprensibil, alla disperata ricerca di un punto fermo per capire come funziona il meccanismo degli incentivi e delle detrazioni fiscali
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Tutti con... l’APE Per l’Ecobonus al 65% Per accedere al bonus fiscale è necessario l’Ape, l’attestato di prestazione energetica: detraibili le spese per la compilazione. Esclusi gli infissi per le piccole unità immobiliari
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Piano Casa per tutto l’anno
speciale edilizia
NUOVA PROROGA.
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Energia: la produciamo ma non la consumiamo
Nel Salento. Si consumano 2.235,1 gigawatt: 930,9 nelle
Slitta al 31 dicembre 2014 il termine per la presentazione delle Dia e dei permessi di costruire per la realizzazione di ampliamenti volumetrici, demolizioni e ricostruzioni con premi di cubatura
uova proroga per il Piano Casa della Puglia. La Legge Regionale 26/2013 ha fatto slittare al 31 dicembre 2014 il termine per la presentazione delle Dia e dei permessi di costruire per la realizzazione di ampliamenti volumetrici e demolizioni e ricostruzioni con premi di cubatura. La norma ha modificato solo la data di scadenza, mentre resta confermata la possibilità di ampliare gli edifici residenziali fino al 20% e di demolirli per ricostruirli con un premio di cubatura fino al 35%. L’ultima proroga della versione iniziale del Piano Casa risale alla Legge Regionale 18/2012 che aveva prorogato i termini al 31 dicembre 2013. La norma dello scorso anno ha introdotto anche altre modifiche. Rispetto alle previsioni iniziali, sono stati rimossi i limiti al cambio di destinazione d’uso abbinati agli interventi del Piano Casa. È infatti diventato possibile il cambio d’uso in caso di lavori di aumento delle cubature. La variazione resta invece vietata quando l’intervento prevede la demolizione dell’edificio e la sua ricostruzione con ampliamento. Il divieto di eseguire gli interventi sugli edifici di valore storico,
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case, 885,7 per il terziario, 348,1 per l’industria e 70,3...
culturale e architettonico, inoltre, non si applica agli interventi che rientrano tra quelli contenuti nell’Allegato 1 del Dpr 139/2010, Regolamento sul procedimento semplificato di autorizzazione paesaggistica per gli interventi di lieve entità. Si tratta di: incremento volumetrico non superiore al 10% e ai 100 metri quadri, demolizione e ricostruzione con rispetto del volume e della sagoma preesistente, interventi sui prospetti degli edifici esistenti, interventi sulla copertura, adeguamento alla normativa antisismica, realizzazione di autorimesse fuori terra o parzialmente interrate, costruzione di manufatti accessori di volumetria inferiore a 10 metri cubi, interventi per il superamento delle barriere architettoniche, installazione di pannelli solari di superficie fino a 25 metri quadri, modifica dei muri senza aumento delle altezze e realizzazione di cancelli o recinzioni . In seguito, la Legge Regionale 6/2013 ha ammesso la possibilità di reperire spazi per parcheggi pertinenziali in aree diverse da quella in cui è realizzato l’intervento di ampliamento o di pagare al Comune una somma commisurata al costo di acquisizione delle aree.
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83,5 per cento dell’energia prodotta in Puglia risulta in eccedenza. Dagli impianti idroelettrici, termoelettrici, eolici e fotovoltaici, installati su tutto il territorio regionale, sono stati prodotti ben 37.611,9 gigawatt (un gigawatt corrisponde ad un milione di chilowatt), ma il fabbisogno dei pugliesi si è fermato a 20.501 gigawatt. Il bilancio del 2012 è di 17.110,9 gigawatt in più rispetto a quelli consumati. A rilevarlo è il Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia che ha elaborato i dati Terna, gestore della rete di trasmissione nazionale. In particolare, l’industria pugliese ha bruciato 8.827,7 gigawatt, l’agricoltura ne ha assorbiti 570,2, il terziario 4.613,3 e il settore domestico 4.415,5, per un totale di 18.426,7 gigawatt (nel 2011 era di 18.546). Bisogna aggiungere, poi, quelli delle Ferrovie dello Stato per la trazione dei propri mezzi (190 gigawatt), oltre alle perdite di trasmissione e distribuzione in rete, stimate in 1.955,3 gigawatt. Il fabbisogno dei pugliesi è, dunque, di 20.501 gigawatt. Analizzando i singoli comparti, i consumi dell’industria sono diminuiti del 5 per cento (da 9.288,1 gigawatt a 8.827,7), mentre crescono quelli dell’agricoltura del 4,5 per cento (da 545,8 a 570,2), del terziario del 2,4 per cento (da 4.622 a 4.732,3) e dell’ambito domestico dell’1,6 per cento (da 4.346,3 a 4.415,5). Questi aumenti, però, non sono sufficienti a compensare, in termini assoluti, l’arretramento del manifatturiero (inglobato nel macro comparto dell’industria) che esprime valori più grandi. Questo il quadro per ciascun settore in Puglia: siderurgico (-1,4 per cento), metalli non ferrosi (-24,1), chimico (-0,5), materiali da costruzione (-17,4), costruzioni (-14), cartaria (-2,5), alimentare (-4,5), tessile, abbigliamento e calzaturiero (-17,7), meccanica (-8,5), mezzi di trasporto (-3,8), lavorazione della plastica e
della gomma (-5,2), legno e mobilio (-17,1), energia ed acqua (-16,8), raffinerie e cokerie (-22,9), elettricità e gas (-67). Solo l’estrazione dei combustibili non arresta. Anzi, cresce del 4,3 per cento. “I consumi di energia elettrica”, commenta Francesco Sgherza, Presidente di Confartigianato Imprese Puglia, “sono diminuiti a causa di un arretramento complessivo dell’economia. I dati elaborati dal nostro Centro Studi Regionale vanno letti alla luce dell’effetto combinato di due fattori: la recessione, con la relativa contrazione degli ordini e delle commesse e il costante aumento dei prezzi dell’energia, che amplifica ulteriormente gli effetti della crisi. Come Confartigianato”, prosegue il Presidente, “ci stiamo impegnando a fondo affinché il conto energetico dei nostri associati possa essere sempre più sostenibile. In questa direzione va l’adesione ad un Consorzio nazionale per l’acquisto di energia sul mercato libero che consente non soltanto agli imprenditori aderenti, ma anche alle loro famiglie, di usufruire di vantaggiosi sconti sulla bolletta energetica”. La provincia più energivora è Taranto. Consuma 6.929,5 gigawatt; segue la provincia di Bari con 4.173,9 gigawatt e al terzo posto c’è il Salento con 2.235,1 gigawatt, di cui 930,9 nelle case, 885,7 per il terziario, 348,1 per l’industria e 70,3 per l’agricoltura. La Puglia si conferma tra le più “sacrificate” nella produzione di energia per il Belpaese che produce ben 285.116,4 gigawatt, ma ne “assorbe” persino di più: 328.219,8. In Italia, il disavanzo di 43.103,4 gigawatt, pari al 13,1 per cento, è coperto dall’estero. Così, la bolletta elettrica resta sensibilmente più costosa rispetto a quella pagata dai competitori europei.
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speciale edilizia
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Efficenza energetica? “Non ci si capisce nulla...” L’indagine. Dall’Osservatorio sull’efficienza energetica:
i cittadini, così come le piccole imprese, sono disorientati dalle troppe norme e dai continui cambiamenti di rotta...
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roppe norme sull’efficienza energetica, che si accavallano fra di loro. Troppo repentini i cambiamenti. E, soprattutto, troppe previsioni, difficili da decifrare. Alla fine, anziché agevolare il settore, si finisce con il correre il rischio di rallentare e penalizzare il mercato di chi lavora per la aumentare sostenibilità del patrimonio immobiliare. A fotografare il disagio dei cittadini, disorientati fra testi di legge incomprensibili e articoli di giornale in contrasto, alla disperata ricerca di un punto fermo per capire davvero come funziona il meccanismo degli incentivi e delle detrazioni fiscali per chi investe sul risparmio in edilizia, è la seconda edizione dell’indagine realizzata dall’Osservatorio sull’efficienza energetica. L’analisi è redatta dall’Istituto per gli studi sulla pubblica opinione, guidato dal professor Renato Mannheimer, ed è stata commissionata da Domotecnica - la prima rete in franchising indipendente delle aziende di installazione che operano nel campo dell’efficienza - in partnership con Accenture, Axpo, BNL ed Eni. I dati sono stati diffusi questa mattina a Torino, in occasione del 15simo Congresso
nazionale di Domotecnica, che è in corso fino a domani mercato potenziale di 10,2 miliardi, afferma di avere nei piani futuri l’intenzione di effettuare in casa lavori di riqualificanegli spazi del Lingotto. “I risultati”, spiega Luca Dal Fabbro, presidente di Do- zione”. Certo la crisi economica qualche impatto lo ha avuto. Permotecnica - “servono a mettere in luce opportunità e pro- ché l’84% degli intervistati fra le famiglie e l’88% fra le imprese blemi per far sì che operatori, aziende e istituzioni e i piccoli esercizi del commercio ritiene che non sia questo il mopossano portare avanti al meglio il proprio impegno a fa- mento di effettuare investimenti, mentre il 75% degli italiani vore della sostenibilità”. Proprio per questo, ciò che emerge esclude di voler cambiare le proprie abitudini o mettere mano alla dalla ricerca dell’Ispo, condotta a luglio su un campione di fa- propria casa, anche se a consigliarglielo fosse un tecnico, dopo miglie e piccole imprese, è un punto su cui riflettere. aver effettuato un check-up delle prestazioni energetiche delScorrendo le pagine dell’analisi, il primo dato che l’abitazione. salta all’occhio è che il 76% del campione interC’è comunque un 39% che valuterebbe con atvistato denuncia norme sugli incentivi e tenzione le proposte e prenderebbe in consisgravi troppo mutevoli nel tempo, il 75% derazione di attuarne alcune. dichiara di non riuscire a comprendere la Mentre molti sarebbero disposti a camsoluzione migliore da adottare per la biare idea di fronte alla possibilità di otPOCA CHIAREZZA propria casa e il 72% mette in luce tenere un finanziamento bancario per Per il 76% del campione come il tema dell’efficienza energeeffettuare un intervento di efficienza tica sia ad oggi territorio riservato alla energetica e, soprattutto, di poter deintervistato, norme su incentivi sola comprensione di addetti ai latrarre dalle tasse gli interessi del e sgravi troppo mutevoli nel vori. “I cittadini, così come le piccole mutuo stesso. Rispetto alle grandi imtempo; il 75% non riesce a imprese”, spiega Mannheimer, prese, infine, la maggioranza delle percomprendere la soluzione “sono dunque disorientati dai contisone contattate dichiara di avere nui cambiamenti di rotta. Normalfiducia piuttosto nelle realtà più piccole migliore per la propria casa; mente, quando si effettua un’indagine e artigiane. Sia in termini di consulenza per il 72% l’efficienza sulla conoscenza o meno di una norma, e informazione, che in termini di prevenenergetica riguarda la maggioranza degli intervistati è portata tivi, acquisti e installazione dei prodotti. solo gli addetti a rispondere di sì per timore di fare cattive “Istituzioni ed aziende”, conclude pertanto figure. Ciò nonostante, il 58% delle famiglie Luca Dal Fabbro, “devono mettere in campo ai lavori e il 35% delle piccole aziende ci ha detto di non tutte le risorse necessarie affinché il messaggio avere nozione alcuna circa la proroga degli incentivi non solo arrivi ai cittadini, ma lo faccia in modo cordel 50% e 65%, entrata in vigore lo scorso giugno”. retto ed efficace. La formazione dell’ultimo miglio, ciò di coloro Una vera occasione perduta. A cui si potrebbe mettere riparo con che poi sono l’interfaccia vera con i cittadini, è fondamentale. una corretta comunicazione. “Anche perchè”, spiega ancora Man- Domotecnica nel corso di 20 anni di attività ha sempre promosso nheimer , “come già era emerso lo scorso anno, la gente è at- la cultura dell’efficienza energetica e con l’Osservatorio, realiztenta ai temi dell’efficienza energetica. Tutte le percentuali a zato insieme a partner autorevoli, abbiamo voluto dare un ulteriguardo sono in crescita. Mentre il 12% delle famiglie, cioè un riore contributo allo sviluppo del settore”.
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speciale edilizia
L’ecobonus al 65% viaggia in... APE DETRAIBILI SPESE PER LA COMPILAZIONE
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Come si è evoluta la normativa di settore. L’Enea ha ricordato che, in base al Dlgs 192/2005, modificato dal Dlgs 311/2006, per ac-
Pannelli solari con agevolazione
Doppia opportunità. O il 65% di detrazione fiscale o il contributo del Conto termico
Sono esclusi dall’obbligo di presentazione dell’Ape l’installazione di pannelli solari, la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale e i lavori per la sostituzione di infissi nelle singole unità immobiliari
al 4 agosto 2013 per accedere al bonus fiscale del 65% è necessario l’Ape, attestato di prestazione energetica, e le spese per la sua compilazione sono detraibili. Lo ha spiegato all’interno delle sue faq l’Enea, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, che ha ripercorso l’evoluzione normativa del settore. Quando è richiesto l’Ape. In realtà, l’Ape è obbligatorio solo per ottenere gli incentivi in seguito ad alcuni interventi indicati dalla Finanziaria 2007, come quelli grazie ai quali si consegue un risparmio energetico del 20% nella climatizzazione invernale, la coibentazione delle strutture opache e la sostituzione degli infissi in contesti diversi dalle singole unità immobiliari. Sono invece esclusi dall’obbligo di presentazione dell’Ape l’installazione di pannelli solari, la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale e i lavori per la sostituzione di infissi nelle singole unità immobiliari.
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65% di detrazione
È
cedere agli incentivi e alle agevolazioni previste per gli interventi che migliorano la prestazione energetica degli edifici, in alcune tipologie di lavori era richiesto l’Ace, Attestato di certificazione energetica. Fino al 25 luglio 2010, cioè dopo dodici mesi dall’emanazione delle Linee guida nazionali sulla certificazione energetica degli edifici, è stato possibile sostituire l’Ace con l’Aqe, Attestato di qualificazione energetica. L’Ace è stato utilizzato dal 26 luglio 2010 fino al 3 agosto 2013. Il 4 agosto, infatti, è entrata in vigore la Legge 90/2013, che ha sostituito l’Ace con l’Ape. Anche se il modulo per la redazione dell’Ape è cambiato, si può continuare ad usare quello dell’Ace solo se la certificazione serve a richiedere le detrazioni fiscali. In questi casi, il modulo può essere compilato e sottoscritto anche da un tecnico abilitato coinvolto nei lavori, mentre nella norma il tecnico che redige l’Ape non deve aver preso parte agli interventi eventualmente realizzati in precedenza. L’Enea ha infine spiegato che l’Ape va conservato e le spese per la sua compilazione sono detraibili perché obbligatorie per ottenere l’agevolazione fiscale. (edilportale.com)
previsto il 65% di detrazione fiscale anche sulle spese sostenute dal 6 giugno 2013 (data di entrata in vigore del Dl 63/2013) al 31 dicembre 2013, per l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda per usi domestici o industriali e per la copertura del fabbisogno di acqua calda in piscine, strutture sportive, case di ricovero e cura, istituti scolastici e università. Il valore massimo della detrazione è di 60.000 euro.
Il Conto termico
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empre per l’installazione di pannelli solari vi è l’opportunità del Conto Termico. In questo caso non si parla di detrazione fiscale, ma di un contributo alle spese sostenute, direttamente erogato dal GSE (l’ente Gestore dei Servizi Energetici), previa accettazione della domanda. Nel caso specifico di installazione di pannelli solari, l’ammontare dell’importo ero-
gato dipende da due fattori principali: dal tipo di pannelli solari installati e dalla loro superficie. Prendendo come esempio l’intervento più diffuso eseguito per un’abitazione (quindi scegliendo dei pannelli senza sistemi di solar cooling e con una superficie totale installata inferiore ai 50 mq), l’ammontare dell’incentivo è pari a 170 euro all’anno per ogni mq di pannelli solari. Questo incentivo è fisso, non dipende dalle spese sostenute e non viene applicata alcuna percentuale su di esse. Nel caso analizzato di un’abitazione, l’incentivo sarà erogato per 2 anni consecutivi. Il Conto termico, a differenza del 65%, non ha validità temporale. Per gli interventi realizzati da soggetti privati sono stati stanziati 700 milioni di euro. Trascorsi 60 giorni dal raggiungimento di tali impegni di spesa, non saranno accettate nuove domande di accesso all’incentivo.
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l’evento
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Salento Express: gita a Gallipoli col treno storico
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Dieci anni senza Monsignore
Poggiardo. Anniversario della scomparsa del parroco che ha
lasciato una traccia indelebile nella memoria della comunità
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no speciale viaggio verso la città vecchia di Gallipoli con il Treno Storico. Sabato 2 novembre il Salento Express partirà da Lecce alle 10, raggiungerà il centro storico della cittadina ionica attraverso l’antico tronco ferroviario che giunge direttamente al porto gallipolino. È una tappa interamente dedicata alla famiglia poichè è strategicamente programmata in una data “ponte”, compresa tra la festività di Tutti i Santi e domenica 3, giornata in cui le scuole saranno chiuse e in pochi effettueranno servizio lavorativo. Durante il viaggio sono previste soste per far salire i viaggiatori a San Donato di Lecce, Galugnano, Zollino, Galatina e Nardò Centrale. Al Porto di Gallipoli, accanto alle bancarelle per la vendita del pesce, si giungerà alle 11,20 e, proprio attraverso il mercato ittico, si salirà nel borgo antico, dove sarà possibile visitare tutte le bellezze artistiche e architettoniche che di esso fanno parte, dalla moltitudine di chiese ai numerosi vicoli che conducono ai maestosi bastioni, dal frantoio ipogeo al museo diocesano, prima di pranzare in uno dei ristoranti tipici che per l’occasione offriranno dei menù turistici al sapore di mare. Nel pomeriggio ci sarà poi uno zoom sul mestiere del pescatore e non si escludono particolari sorprese. Il rientro a Lecce è previsto alle 17,25. Il servizio di guide è affidato ai professionisti del Gruppo Archeologico Di Terra d’Otranto. Nei viaggi del Treno Storico “Salento Express” è possibile partecipare al concorso fotografico “Fotografando in Terra d’Otranto”; in palio due biglietti omaggio per il viaggio successivo da scegliere (secondo le comodità del vincitore) tra una delle due tappe verso il Presepe Vivente di Tricase (28 Dicembre Lecce-Tricase via Zollino-Maglie; 4 Gennaio Lecce-Tricase via Novoli-Casarano-Gagliano). Il contributo richiesto è pari a € 15,00 a persona. Per i bambini di età compresa tra i 7 e i 10 anni è previsto un prezzo pari a 10,00 €. I bambini fino a 6 anni viaggiano gratis. Nella cifra sono compresi: viaggio di andata e ritorno in treno storico; assistenza a bordo; servizio di guide ad opera del Gruppo Archeologico di Terra d’Otranto; ingresso al Museo Diocesano; ingresso al Frantoio Ipogeo; partecipazione al concorso fotografico; sconto per pranzo in esercizi convenzionati. I biglietti sono in distribuzione al Museo Ferroviario di Lecce. È possibile acquistarli nei giorni di apertura del museo ovvero nelle giornate di martedi, giovedi, sabato e domenica dalle 9,30 alle 12,30.
Gallo PERIODICO
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arlare di Don Salvatore Rausa signibeneficio della comunità. Per 25 anni egli fu, fica attraversare mezzo secolo di stoinfatti, presidente dell’Ospedale di Poggiardo ria di Poggiardo, almeno la seconda alla realizzazione del quale lavorò sin dalmetà del ‘900, periodo in cui da autenl’inizio con grande abnegazione superando tico Pastore ha scortato il suo gregge in anni molte difficoltà e che, dopo varie fasi di codifficili ma intensi nei quali la cittadina, grazie struzione ed ampliamento, inaugurò il 12 giuanche al suo impulso, ha conosciuto un certo gno 1975 alla memorabile presenza del sviluppo che ne ha sancito il ruolo di punto di Presidente del Consiglio Aldo Moro. Inoltre riferimento per i paesi vicini. volle fortemente la realizzazione dell’OratoErano anni in cui Poggiardo poteva contare su rio San Luigi, impegnandosi per circa dieci guide salde ed autorevoli in ogni contesto, su anni nella raccolta dei fondi necessari per la figure carismatiche – e Don Salvatore era cer- Mons. Salvatore Rausa, costruzione di un luogo di aggregazione per tamente una di queste – di Politici dello spes- parroco di Poggiardo adolescenti e giovani e per la loro formazione sore di Egidio Grasso (Presidente della dal 1951 al 1993 riuscendo nell’impresa culminata con l’inauProvincia di Lecce dal 1965 al 1975), Frangurazione della struttura il 25 giugno 1988. cesco Rausa (Deputato della Repubblica dal 1968 al 1976), Re- Fu peraltro Presidente per molti anni della Casa di riposo “Ignanato Circolone (Consigliere Provinciale nel decennio 70-80 per zio Guarini” di Botrugno e molteplici furono i suoi incarichi in il PSI del quale ne fu Segretario Provinciale per un lustro), Raf- seno alla comunità ecclesiale tanto che acquisì l’onorificenza del faele Pascarito (Sindaco di Poggiardo dal 1964 al 1979) o Mae- titolo di Monsignore. stri del calibro di Nino Della Notte, Direttore del locale Istituto Pur gravato da tanti impegni quotidiani, la sua fervida curiosità d’Arte negli anni ‘60. In quegli anni Don Salvatore assunse il lo spingeva a studiare ed approfondire la storia di Poggiardo e ruolo di guida spirituale della sua comunità: ordinato sacerdote Vaste cui dedicò una tetralogia frutto di una minuziosa ricerca il 13 luglio 1941, venne nominato parroco di Poggiardo dopo soli condotta con doti non solo teologiche ma anche storiografiche e dieci anni (il 1° settembre 1951) e da allora condusse incessan- di ricercatore e che resta fonte di inesauribile valore e testimotemente il suo magistero con dedizione ed entusiasmo e con l’alto nianza “viva” del suo amore per la sua terra. senso di responsabilità che sente un padre di una grande fami- Non faceva mistero di essere particolarmente legato alla figura glia nella quale riveste il ruolo di guida, di educatore, di esempio. materna della Vergine Maria per la quale nutriva autentica veneÈ stato senza dubbio un uomo poliedrico, autorevole formatore razione tanto che nel suo testamento spirituale donato nel giorno e fine oratore invidiato e citato come esempio in tutta la Diocesi; del suo commiato da parroco a Lei si rivolgeva affinché vegliasse memorabili le sue omelie della messa domenicale “del fanciullo” “sempre materna sulla sua Poggiardo, civitas mariana”. nelle quali interagiva con i bambini spiegando le parabole evan- La sua vita terrena cessò il 20 ottobre 2003 ed a distanza di dieci geliche con chiarezza ed in modo leggero, quasi ludico, che con- anni il ricordo è talmente vivo che la sua presenza si avverte ansentiva ai più piccoli di apprendere il mistero della Fede ed cora tra coloro che lo hanno conosciuto ed apprezzato ricevenappassionarsi a Gesù vivendolo come un amico. Grazie allo stu- done in cambio sostegno, conforto, preziosi insegnamenti e vive dio e ad un aggiornamento continuo riusciva ad essere sempre emozioni. I familiari hanno voluto celebrare una messa in suforiginale ed a non ripetersi nei suoi sermoni; la sua versatilità gli fragio proprio sabato 20 ma il suo successore Don Gino De Vito consentiva di improvvisare e riannodare abilmente il filo del di- ci anticipa che “tenendo presente il grande spessore di prete e scorso con una lucidità ammirevole. Peraltro il trasporto e la pas- di cittadino di Don Salvatore, la comunità parrocchiale sta pensione che metteva e trasmetteva nei suoi racconti lo portavano sando ad un momento celebrativo più significativo per ricortalvolta a commuoversi sinceramente ed a far commuovere i fe- darne l’importante figura poliedrica: egli è stato, infatti, un deli che dalle sue parole ne hanno spesso tratto conforto ed inse- uomo di Fede e di cultura sempre attento al sociale ed ai bisognamento di vita. Dotato di un’intelligenza e di una preparazione gni della gente ed ha saputo coniugare al meglio il proprio imteologica fuori dal comune, ha sfruttato queste sue doti per cer- pegno nella vita ecclesiale e quello nella vita cittadina senza care instancabilmente nuove strade, sforzandosi di inventare dimenticare il suo ruolo diocesano. Ed è stato in particolar nuovi modi di presenza evangelica attuando appieno la sua mis- modo un coltivatore delle cose belle”. Anche il sindaco Giusione sacerdotale e raggiungendo le persone anche al di fuori seppe Colafati ricorda la figura del prelato e ne traccia un prodella Chiesa. Alla sua vocazione spirituale, Don Salvatore unì filo accurato: “Don Salvatore è stato una personalità poi un’eccezionale operosità nel campo civile: oltre ad aver prov- importante, dotata di grande carisma ed un punto di riferiveduto al restauro della Chiesa parrocchiale della “Trasfigura- mento non soltanto religioso ma anche culturale essendo stato zione del Signore” e ad aver organizzato le celebrazioni per il un grande studioso. A lui si devono monografie che hanno deterzo centenario della morte di San Giuseppe da Copertino le cui scritto in modo mirabile la storia di Vaste e Poggiardo, a cui spoglie furono per la prima volta ospitate a Poggiardo nel 1963, era legato da un amore viscerale, e delle persone che le hanno si adoperò per erigere un monumento civico alla Madonna Im- abitate. Alla sua opera incessante nella nostra comunità è domacolata in Piazza Umberto I nel 1967 e profuse le sue incom- veroso da parte nostra tributare un sentito riconoscimento”. mensurabili energie nella realizzazione di opere sociali a Carlo Quaranta
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tempo libero
2/15 NOVEMBRE 2013
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mazione in program bre dal 31 otto LECCE - MULTISALA MASSIMO TEL. 0832/307433 Sala 1
17,30 - 19,15 - 21 - 22,45
sole a catinelle
captain Phillips 19,45 - 21,30
sole a catinelle Sala 4
Sala 1
Quello non è il turno della visita... è l’anno!!!
Che fortuna! Siamo il 17...
17,30 - 20 - 22,25
Sala 3
GALLIPOLI - CINEMA ITALIA TEL. 0833/568653
vignette sul web
17 - 18,45 - 20,40 -22,30
Sala 2
Al cinema
UN SORRISO ON LINE
sole a catinelle
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Sala 2 16,45 (fest.)- 18,45-20,45-22,45
cani sciolti Sala 3
17,45 - 20,15 - 22,45
captain Phillips
16 (fest.)-18,10-20,20-22,25
ender’s game Sala 5
GALLIPOLI - CINEMA SCHIPA TEL. 0833/568653
20,35 - 22,30
una piccola impresa meridionale
16,15 (fest.) - 18,15 - 20,30 - 22,45
ender’s game SURBO - THE SPACE CINEMA TEL. 0832/812111 Sala 1
18,10 - 20,25 - 22,40
sole a catinelle Sala 2
17,20 - 20 - 22,35
di Eugenio Musarò (www.eugeniomusaro.it)
17,35 - 20
Sala 4
Plutone e Giove in quadratura persistono, ma Urano vi stimola sul piano pratico e sentimentale: valutate bene le vostre scelte.
Toro Plutone è sempre in trigono: continuate con i vostri progetti e lanciatevi anche in amore. Molti, però, sono ancora confusi da Nettuno in quadratura.
Gemelli
17,10 - 19,25 - 21,40
La quadratura di Venere potrebbe rendervi poco tolleranti in amore. Urano continua a favorirvi sul piano pratico.
Sala 5
una piccola impresa meridionale
MAGLIE - MULTISALA CINEMA MODERNO TEL. 0836/484100
16,30 - 19,15 - 22
Sala 7
Sala 1
17,35 - 19,50 - 22,10
Sala 8
Sala 3
16 - 19 - 22
Scorpione
Sagittario
Molti appartenenti a questo segno, devono ancora fare i conti con la quadratura di Plutone e l’opposizione di Urano: rimandate le decisioni importanti.
Molti scorpioni viaggiano ad alta velocità grazie al bel sestile di plutone, al trigono di Nettuno e alla congiunzione di Saturno: è il momento di osare.
Urano sempre in trigono, continua ad essere una garanzia per molti di voi. La quadratura di Nettuno, però, continua a frenare la prima decade.
sabato 2 domenica 3 mattina
Bilancia
17 - 19,15 - 21,30
17,15 - 19,30 - 21,45
sole a catinelle
- settegiorni
pomeriggio
L’opposizione di Nettuno potrebbe creare dei malumori nel rapporto col vostro partner, ma Plutone vi sostiene sempre alla grande sul piano pratico.
TRICASE - CINEMA PARADISO TEL. 0833/545386
sole a catinelle
Vergine
Saturno continua a mettervi i bastoni tra le ruote, anche se Urano in trigono vi stimola a repentini cambiamenti: ponderate le vostre scelte.
captain Phillips
Sala 2 - 17,30: cattivissimo me 19,30-21,30: una piccola impresa...
16,20 - 18,40 - 21
Sala 9
17,45 - 20 - 22,15
17,30 - 20 - 22
sole a catinelle
sole a catinelle sole a catinelle
Venere in trigono mette in primo piano i sentimenti. L’opposizione di Plutone, però, frena molte vostre iniziative: pazientate.
TRICASE - CINEMA AURORA TEL. 0833/545855
ender’s game
sera
Leone
sole a catinelle
la vita di Adele
captain Phillips
Cancro
17,45 - 19,30 - 21,45
21 19,35 - 22
Sala 6
TRICASE - CINEMA MODERNO TEL. 0833/545855
CALIMERA - CINEMA ELIO TEL. 0832/875283 (lunedì chiuso)
cattivissimo me 2 (3D) sole a catinelle
Ariete
sole a catinelle
cattivissimo me (3D)
Sala 3 dal 2 al 15 2013 o n vembre
17 - 19 - 21 - 22,30
17 - 19 - 21
cani sciolti
lo dicono le stelle
CASARANO - CINEMA MANZONI TEL. 0833/505270
GALATINA - CINEMA TARTARO TEL. 0836/568653
lunedì 4
martedì 5 mercoledì 6
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venerdì 8
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15°
15°
15°
TROVA
I
GALLETTI,
IL REGOLAMENTO
Cerca tra le pubblicità e individua i 3 galletti “mimetizzati”,
Si gioca martedì 5 novembre dalle ore 9 Capricorno
Acquario
Saturno (il vostro pianeta) e Nettuno in sestile gettano le basi per solidi cambiamenti. Attenti ad Urano in quadratura che potrebbe creare complicazioni.
Urano (il vostro pianeta) in sestile vi incita a tentare vari cambiamenti. Prestate attenzione, però, perché Saturno contro è sempre in agguato.
Pesci Non c’è l’ombra di un transito negativo, a parte la congiunzione di Nettuno alla prima decade che potrebbe destabilizzarvi un po’.
Puoi vincere 1/2 kg di MIGNON offerti dalla pasticceria DOLCEMENTE di Tricase. .In palio anche i BIGLIETTI per i CINEMA ; DUE APERITIVI al MENAMÈ di TRICASE
PORTO; DUE APERITIVI al BAR MAL GLEF a MIGGIANO; DUE APERITIVI presso DOLCI FANTASIE di SAN CASSIANO; BUONO SCONTO di EURO 50 da applicare sull’acquisto di occhiali da sole o da vista presso OTTICA MORCIANO di TRICASE, ANDRANO, TIGGIANO e CASTRO; 2 bottiglie da un litro di VINO da LE VIGNE DEL SALENTO di SALVE e TRICASE; CORNETTO e CAPPUCCINO al BAR LEVANTE di TRICASE. NON SONO AMMESSI GLI STESSI VINCITORI PER ALMENO 3 CONCORSI CONSECUTIVI. NON SI ACCETTANO NOMINATIVI DELLA STESSA FAMIGLIA
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NOVEMBRE
dalle ore 9: 0833/545 777
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