Gallo
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Anno 18, numero 06 (506) - 23 marzo/5 aprile 2013 - www.ilgallo.it - info@ilgallo.it
I riti della Settimana Santa nel Salento da pagina 6
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23 MARZO/5 APRILE 2013
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Anno 18, numero 06 (506) - 23 marzo/5 aprile 2013 - www.ilgallo.it - info@ilgallo.it
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No alla Centrale
Galatone e Nardò. Il Comitato Cittadini, Associazioni e Industriali ha presentato un esposto in Procura, con oltre 500 sottoscrizioni
TROVA I GALLETTI E VINCI
Trova i galletti e telefona lunedì 11, alle ore 9, tanti i premi in palio REGOLAMENTO A PAGINA 21
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Comune di Casarano: accende mutui, paga le rate e non ritira il capitale!
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In meno di 4 anni (dal 2005 al 2008) il Comune ha acceso 25 (!) mutui per opere pubbliche. Mentre in altri uffici si tagliava il panettone, nel dicembre 2006, ne sono stati accesi 2: uno da 930mila e l’altro da 263mila euro. Dal mese successivo sono state regolarmente pagate le rate ma in sette anni, non è... mai stato ritirato dalla banca il capitale!
MIGGIANO
La prima stazione di servizio elettrica pugliese
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la peregrinatio
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San Giuseppe da Copertino a Poggiardo
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Il “ritorno”. Le Sacre Spoglie del Santo dei Voli nella cittadina in cui fu ordinato sacerdote nel 1628
Don Gino ai giovani: “Camminare con Gesù ci conduce ad una vita piena anche se segnata dalla Croce” dono di Papa Francesco, che ha già conquistato il mondo con la Sua straordinaria semplicità e che in virtù della sua umiltà ha scelto il nome del Santo di Assisi, in questi giorni popola e rinfranca i cuori di tutti, anche di coloro che, complici la crisi economica e di valori, non riuscivano a vedere la luce in fondo al tunnel. E con eccezionale coincidenza di tempi, Poggiardo si appresta a vivere in questo periodo uno straordinario evento di Fede e devozione che affonda le proprie radici nella storia, la storia di San Giuseppe da Copertino del quale quest’anno ricorre il 350° anniversario della morte. Anch’egli, come il nuovo Pontefice argentino, nella Sua vita terrena aveva scelto di rifarsi alla figura del Poverello di Assisi (era infatti un francescano conventuale) col quale condivideva l’amore per la povertà ma anche il dono di comunicare con gli animali. Proprio nel corso di una Processione in onore di San Francesco, il 4 ottobre 1630, si sollevò da terra dando vita alla prima levitazione che in seguito gli valse l’appellativo con il quale è comunemente noto, ovvero il “Santo dei voli”. Il suo legame speciale con Poggiardo si consolidò definitivamente 385 anni fa quando proprio nella Chiesa del SS. Salvatore ricevette l’ordinazione sacerdotale. Dopo la distruzione di Castro per mano turca, nel 1572 il vescovo Luca Antonio Resta trasferì a Poggiardo la residenza vescovile e il 28 marzo 1628, grazie anche ad una serie di fortunate coincidenze, fra Giuseppe, senza nemmeno sostenere l’esame e con scarsa preparazione teologica, divenne sacerdote. Per questo episodio viene indicato anche come Patrono degli studenti e degli esaminandi. Così, in occasione della “peregrinatio” delle sacre spoglie del Santo, la comunità poggiardese, guidata dal Parroco don Gino De Vito, si è candidata ad ospitare per due giorni il suo Patrono secondario e già da alcuni giorni si sta preparando all’appuntamento: già lo scorso 17 marzo, presso la Chiesa Madre si è avuta la presentazione dell’inno a San Giuseppe da Copertino e la rappresentazione teatrale a cura di un gruppo di ragazzi di Copertino; il 20 marzo, invece, ha avuto luogo l’approfondimento culturale “Il modello di santità di San Giuseppe da Copertino” alla presenza di docenti ed esperti. Il programma prosegue venerdì 22 quando, alle 17,30, è previsto l’arrivo dell’urna con le Sacre Spoglie del Santo con la relativa cerimonia d’accoglienza seguita dalla Processione verso
che a Lui si sono rivolte o ai quali è apparso mentre erano in situazioni di vita disperate, persino in coma. Ecco perché l’attesa è di quelle palpabili, da evento storico, anche perché in quest’anno ricorrono vari anniversari: dal 350° della morte, al 385° dell’ordinazione sacerdotale, al 50° della prima e finora unica visita del Santo a Poggiardo nel 1963, per volere del parroco di allora Don Salvatore Rausa del quale, peraltro, ricorre il decimo anniversario della morte.
la Chiesa Madre, dalla Santa Messa e dalla Veglia di preghiera animata dai giovani della Parrocchia. Sabato 23, dopo la Santa Messa delle 7,30, gli studenti potranno venerare le Sacre Spoglie e partecipare alla Messa delle ore 10, mentre alle 11.30 vi sarà la Solenne Celebrazione Eucaristica presieduta dall’Arcivescovo di Otranto, Mons. Donato Negro alla quale parteciperanno fedeli inabili e ammalati. Nel pomeriggio, alle 16, un momento di preghiera per i ragazzi del Catechismo e, alle 18,30, dopo la celebrazione dei Primi Vespri della Domenica delle Palme, la cerimonia di commiato in piazza Umberto I. Le iniziative in onore di San Giuseppe proseguiranno fino a metà giugno: dal 7 al 25 aprile, infatti, presso il Palazzo della Cultura, sarà allestita la mostra fotografica iconografica “San Giuseppe da Copertino nel mondo” a cura di Franco Copparo; dal 13 maggio al 15 giugno, lo stesso Palazzo ospiterà la mostra di pittura itinerante “Il Santo dei voli agli occhi del mondo” a cura di ArcheoClubCopertino. Tre mesi di appuntamenti, dunque, per ricordare e venerare un Santo da sempre legato alla comunità poggiardese e che ancora oggi offre segni tangibili della propria presenza. Tanta è la devozione nei confronti del Santo dei voli che si percepisce già da diversi giorni la crescente trepidazione tra la gente, tanti i racconti di grazie ed intercessioni ed alcune testimonianze di apparizioni e veri e propri miracoli a beneficio di persone viventi
“Per la nostra comunità si tratta di un evento straordinario”, conferma il parroco, don Gino De Vito, “desiderato sin dal primo momento in cui è stata decisa la “peregrinatio” delle Sacre Spoglie mortali di San Giuseppe da Copertino. Con il sostegno dell’Arcivescovo, Mons. Donato Negro, infatti, ci siamo attivati da subito e, grazie alla comunità dei frati di Copertino, anche Poggiardo è stata inserita tra le tappe della “peregrinatio Josefina”. Quest’evento si inserisce nella celebrazione dell’Anno della Fede voluto da Papa Benedetto XVI: San Giuseppe da Copertino ritorna in mezzo a noi, dopo cinquant’anni, per spronarci a rendere la nostra fede in Gesù Crocifisso e Risorto sempre più vera, forte, gioiosa e decisa. La presenza del Corpo del Santo ci aiuta altresì ad accogliere l’appello del nuovo Papa Francesco che ci invita a confessare la Fede in Gesù crocifisso di cui San Giuseppe da Copertino, come sappiamo, è innamorato, tanto da essere raffigurato sempre con la Croce. L’auspicio della nostra comunità è che l’esempio di San Giuseppe da Copertino diventi un appello rivolto ai giovani: “camminare” con Gesù ci conduce ad una vita piena anche se segnata dalla Croce. “Come nelle monete, per mettere l’impronta del principe c’è bisogno di martellate, così Gesù Cristo dona la sua impronta ai suoi servi per via di martellate di varie tribolazioni”, diceva San Giuseppe”. Anche l’Amministrazione Comunale si è adoperata per la buona riuscita di questo avvenimento storico. “Per la nostra Città”, sottolinea il Sindaco Giuseppe Colafati, “è un grande onore accogliere le sacre spoglie di San Giuseppe da Copertino che proprio a Poggiardo venne ordinato sacerdote nel 1628. La comunità si è preparata da tempo a vivere un momento di serena riflessione e gioia”. Carlo Quaranta
Scuola: alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES)
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nostro Paese è stato il primo in Europa ad introdurre l’inclusione scolastica generalizzata degli alunni con disabilità, e con le Linee Guida del 4 agosto 2009 ha riordinato i principi della stessa. Nel 2011 poi, a seguito della Legge 170/2010 sono state emanate le linee guida relative all’inclusione scolastica degli alunni con DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento). Lo scorso gennaio il Miur ha pubblicato la direttiva contenente indicazioni sugli strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) e sull’organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica. Si tratta di una direttiva di notevole importanza in quanto il Ministero fornisce indicazioni organizzative anche sull’inclusione scolastica di quegli alunni che non siano classificabili e quindi certificabili né come disabili (tutelati dalla Legge 104/92) né come DSA (tutelati dalla Legge 170/2010), ma che abbiano difficoltà di apprendimento dovute a svantaggio personale, familiare, socio-ambientale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e lingua italiana perché appartenenti a culture diverse, che possono essere gravi o lievi, permanenti oppure soltanto transitorie. Anche questi alunni hanno il diritto di essere aiutati a realizzare pienamente le loro potenzialità e la direttiva del MIUR del gennaio scorso estende
CLAUDIO MARULLI (SNALS - CONFSAL)
anche a questi alunni i benefici delle citata Legge 170/2010 e della Legge 53/2003. Mentre per gli alunni con diagnosi di disabilità e di DSA resta l’obbligo della presentazione della relativa certificazione per l’esercizio dei diritti conseguenti, e’ compito doveroso dei Consigli di Classe indicare in quali altri casi sia opportuna e necessaria l’adozione di una didattica personalizzata ed eventualmente delle misure compensative e dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni. Individuare in una classe i Bisogni Educativi Spe-
“Anche questi alunni hanno il diritto di essere aiutati a realizzare pienamente le loro potenzialità: si attivino iniziative di formazione per i docenti curriculari sull’inclusione scolastica”
ciali non significa “costruire” alunni “diversi” per poi emarginarli o discriminarli in qualche modo; significa invece rendersi bene conto delle varie difficoltà, grandi o piccole, per sapervi rispondere in modo adeguato. Non farlo, quello si che sarebbe discriminante, sarebbe incuria. Come sarebbe discriminante doversi obbligatoriamente sottoporsi ad una diagnosi medica per ottenere qualche risorsa in più. Gli alunni con bisogni educativi Speciali hanno necessità di interventi mirati alla loro situazione di difficoltà e dei fattori che la originano; inter-
venti che possono essere i più vari nelle modalità (interventi tecnici oppure informali), nelle professionalità coinvolte, nella durata, nel grado di “mimetizzazione” all’interno delle regolari attività scolastiche. Una scuola davvero inclusiva dovrebbe essere in grado di individuare tutti i Bisogni Educativi Speciali nella loro molteplicità, e predisporre tutte le risorse adeguate a dare le risposte necessarie. Molto importante è quindi un’adeguata formazione dei docenti. Il Miur dopo un accordo con le Università ha attivato già dall’anno accademico scorso dei corsi/master in “Didattica e psicopedagogia dei disturbi specifici di apprendimento” in tutto il territorio nazionale. Altre iniziative sono previste per il futuro. Sarebbe però opportuno che in ogni scuola si attivassero dei corsi di primo livello in modo che ogni insegnante curriculare abbia un’adeguata formazione per affrontare le situazioni di difficoltà così come sarebbe opportuno che ogni scuola nomini un referente che si interfacci con i Centri Territoriali di Supporto (CTS) e informi docenti, alunni e genitori sulle risorse tecnologiche disponibili e preveda iniziative di formazione sull’inclusione e sui BES. Facendosi carico dei BES, la recente direttiva pubblicata dal MIUR appare come un progetto meritorio, ma esso potrà divenire un obiettivo realmente perseguibile soltanto se libero dalle logiche finanziarie dei tagli alle risorse destinate alle scuole. Claudio Marulli (SNALS-CONFSAL)
Liste d’attesa sanità: bisogna far presto! 23 MARZO/5 APRILE 2013
ora parlo io
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Teresa Bellanova. “Quando si costringe ad attendere 7-8 mesi per un esame, fino a raggiungere
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i dieci mesi per una risonanza magnetica, si va ben al di là dei limiti di tolleranza della civiltà” ono dati in chiaro-scuro quelli che ci vengono forniti riguardo alle liste d’attesa nelle nostre strutture sanitarie. Come è noto si tratta, purtroppo, di un problema atavico della nostra sanità, ed essere riusciti a ridurre i tempi e razionalizzare le liste in alcuni ambiti, nonostante le ristrettezze imposte dal piano di rientro tra tagli e blocco del turnover, rappresenta sicuramente un segnale positivo ed incoraggiante. Quando però si costringono i cittadini ad attendere in alcuni casi 7-8 mesi per un esame, fino a raggiungere i dieci mesi per una risonanza magnetica, mi sembra che ci si addentri in un territorio situato ben al di là dei limiti di tolleranza della civiltà. Ci sono purtroppo patologie per le quali l’imperativo è
solo uno: far presto. Ed è proprio sulla tempistica di alcuni controlli medici che molto spesso si giocano le vite dei cittadini. Ecco, io credo che proprio alla luce di queste considerazioni tutti noi siamo chiamati a lavorare sodo per ricondurre i tempi di attesa nei limiti della tollerabilità. Questo a mio parere dovrà rappresentare, insieme ad altre drammatiche emergenze come quella occupazionale, uno degli obiettivi prioritari del governo regionale da qui alla fine della legislatura. Qualche preoccupazione in meno rispetto ad equilibri e prospettive politiciste e migliori garanzie di efficienza nella tutela della salute dei cittadini. Questo, a mio parere è ciò che ci chiedono i cittadini pugliesi. Teresa Bellanova (deputata PD)
Castellino? Un panettone da 20 milioni di euro
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erve un salvifico panettone per poter attuare la corretta post gestione della discarica di Castellino? Ovviamente no! Una favoletta raccontata tante volte e da tante fonti che un po’ tutti, amministratori in primis, si sono convinti, o forse sono stati convinti, che questo panettone s’ha da fare. Il costo di tale panettone, circa 20 milioni di euro, è tale, da destare l’appetito di molti. L’ultima emergenza rifiuti portò le autorità competenti a concedere una sopraelevazione definitiva di circa dieci metri rispetto al piano campagna. Tale concessione prescriveva di sagomare il profilo della discarica conferendole una forma trapezoidale (esemplificando, a panettone), onde garantire le pendenze utili ad un corretto displuvio delle acque meteoriche. Una prescrizione, cui, a suo dire, per forza maggiore la società concessionaria non poté ottemperare, per l’intervenuta anticipata chiusura. Ciononostante, alla discarica vennero comunque assicurate delle idonee pendenze, che a quanto pare, sino ad oggi, nonostante lo stato di abbandono in cui e stata lasciata, hanno adeguatamente garantito il displuvio delle acque meteoriche; qualche piccolo ristagno di acqua piovana, attualmente rilevabile sulla superficie della discarica, è la riprova della tenuta stagna delle guaine stesse. Ecco la genesi della favoletta, scaturita evidentemente da una letterale, quanto interessata, interpretazione lessicale. In effetti, nessuna legge parla di forme trapezoidali o a panettone, peraltro difficilmente rinaturalizzabili e integrabili armonicamente al paesaggio, anche a distanza di decenni, bensì di assicurare le pendenze. L’ultima ipotesi avallata e finanziata dalla Regione che ipotizza la
risagomatura della discarica con le eco balle provenienti da Cavallino, è inaccettabile, in quanto, tale soluzione comporterebbe, di fatto, inevitabilmente la riapertura della discarica che tanto si è lottato per chiudere; inoltre, se tali balle sono frutto di un idoneo processo di lavorazione del rifiuto perché non vengono destinate allo scopo per cui sono state prodotte (CDR - combustibile da rifiuto), e perché non vengono conferite alla termovalorizzazione? Anche la risagomatura con inerti sarebbe quanto mai inopportuna e, nell’arco di qualche anno, si andrebbe a ripresentare il problema, in quanto i rifiuti tendono a degradarsi abbassandosi in spessore, invece lo spessore degli inerti rimarrebbe pressoché invariato; ciò andrebbe a variare nel giro di qualche anno nuovamente il profilo, vanificando lo scopo dell’intervento e provocherebbe delle tensioni sulle guaine che inevitabilmente nel giro di qualche anno si andrebbero a lacerare con le gravi conseguenze che ne deriverebbero. Tutti gli autorevoli tecnici consultati dai componenti della Consulta dell’ambiente concordano sull’inopportunità dell’intervento in parola e lo definiscono un ennesimo inutile scempio di risorse economiche. Risorse che dovrebbero essere recuperate dagli oneri di ristoro ambientale mai versati dai comuni conferitori e che qualora, ma la forma dubitativa è d’obbligo, dovessero essere recuperate, potrebbero, anzi dovrebbero, essere più proficuamente impiegate nelle tante necessarie opere di ripristino e riqualificazione ambientale di cui abbisogna il nostro martoriato territorio. Massimo Vaglio (M5S Nardò)
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Il Salento e i riti della S verso Pasqua
Gallipoli: sette giorni di Passione
Riti della settimana Santa a Gallipoli iniziano il venerdì che precede la Domenica delle Palme, quando la Confraternita di Santa Maria del Monte Carmelo, porterà in processione il simulacro della Madonna Addolorata. Venerdì 22 marzo, Processione nella Memoria dei Dolori di Maria, comunemente chiamata “a Prucissione ta Matonna”. Alle 12 in punto il simulacro della Madonna Addolorata varcherà la soglia della Chiesa confraternale di Santa Maria del Monte Carmelo (in via Carmine Fontò) per raggiungere la cattedrale e, dopo la messa e l’esecuzione dell’oratorio sacro sui dolori di Maria e la Passione del Cristo, la Processione percorrerà tutta la città. Il simulacro della Madonna Addolorata ha abito in stoffa nero con ricco ricamo in oro, segno evidente della dominazione spagnola e per tradizione, veniva abbigliato dalle donne della famiglia Ravenna, nella cappella del palazzo omonimo antistante la Chiesa del Carmine, prima dell’inizio del solenne settenario di preparazione alla festività. La lunga e suggestiva Processione, culminerà all’imbrunire, con la suggestiva benedizione del mare e delle imbarcazioni da pesca sul Bastione che domina il Porto Mercantile, il tutto assorto in un silenzio quasi mistico, interrotto al termine della benedizione dal suono delle sirene delle imbarcazioni e dal clacson delle auto. Il 24 marzo, Domenica delle Palme, alle 9,30 Processione con i rami d’ulivo; alle 10 solenne celebrazione in Cattedrale ; alle 20, Rievocazione meditata itinerante della Passione e Morte di Cristo, realizzata dalla Parrocchia di Sant’ Agata. Giovedì 28 marzo (Giovedì Santo), alle 18, 30 solenne Messa in coena domini in Cattedrale; alle 20, in alcune chiese verranno aperti al pubblico i “Sapurchi”: gli altari della Reposizione. All’imbrunire inizierà il pio pellegrinaggio in abito confraternale al suono del tamburo, della tromba e della “trozzula”delle confraternite di Santa Maria del Monte Carmelo, del SS. Sacramento, di S Maria ad Nives, del Rosario e di S. Giuseppe, che compiono la visita agli altari della Reposizione. Le confraternite di Maria SS. Immacolata e della SS. Trinità e Anime del purgatorio lo compieranno il Venerdì mattina.
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di Francesca Fontò
Il 29 marzo, Venerdì Santo, Processione dei Misteri e della Tomba di Gesù. Alle 18, in riviera N. Sauro, sul sagrato della chiesa del Crocifisso, al suono della trozzula, si snoderà mestamente la Processione dei Misteri e della Tomba di Cristo. Suggestivi sono i confratelli incappucciati e coronati dalla corona di spine vere, intrecciate in asparagina selvatica. Dopo il passaggio delle cinque statue dei misteri, il culmine sarà l’arrivo dell’”Urnia”, composta da una portantina portata a spalla da “squadre” di 10 caricatori per volta, sui cui viene allestita la scena delle deposizione di Gesù (artistica scultura lignea), sorretta da figure di Angeli o Santi, in base al modello che anno per anno viene scelto dalla confraternita. Seguono i confratelli di S. Maria degli Angeli in abito confraternale, con il simulacro della Madonna Addolorata che, costeggiando il mare sulla riviera, saluterà il tramonto. La Processione si snoderà per tutto il tessuto urbano fino al prime ore del Sabato, quando le statue allineate sul bastione del Giardino di fronte alla chiesa del Crocifisso aspettano la benedizione del sacerdote e silenziosamente rientrano in chiesa fino al prossimo anno. L’alba del Sabato Santo (30 marzo) saluterà la processione di Maria Desolata, organizzata dalla confraternita di S. Maria della Purità. Gli incappucciati, con saio e cappuccio bianco, mozzetta giallo paglierino e cingolo rosso, precedono le statue del Cristo Morto, adagiato in un’urna dorata e di Maria Desolata. Quest’ultima ha l’appellativo di Desolata perché ha la caratteristica di essere seduta ai piedi della Croce, ed è una pregevole manifattura in cartapesta del XIX sec. La Processione prenderà le mosse intorno alle 3 del mattino, nel buio della notte squarciato solo dai quattro lampioni, dallo squillo lacerante della tromba e dal lugubre rullare del tamburo. Il momento più suggestivo e toccante della processione è quando la Madonna ed il Cristo Morto si incontreranno al largo della Chiesa per l’estremo saluto, con il mare e la spiaggia della Purità a far da sfondo ad una folla immensa commossa ed orante quasi il silenzio riuscisse a trasmettere tutta la religiosità di questo popolo. Si chiuderà in tal modo la lunga settimana santa gallipolina, in un
rincorrersi di riti e tradizioni che da secoli scandiscono il cammino della popolazione verso la Pasqua.
Domenica di Pasqua: Scoppio della Caremma. La Caremma è una figura di donna vestita in gramaglie che simboleggia l’astinenza e la mortificazione del corpo. Da qualche anno questa antica usanza di appendere ai crocicchi delle strade questo fantoccio di donna il mercoledì delle ceneri è tornata, non solo nel borgo antico ma in tutta la città. La caremma nella tradizione popolare è una figura propiziatoria ed esorcizzante, viene raffigurata con in mano il fuso e la conocchia a simboleggiare la laboriosità e lo scorrere del tempo. Ai suoi piedi è legata una marangia (arancia amara), il cui sapore acre rappresenta la sofferenza, l’afflizione e il penti-
Nardò e Gallipoli: Luce fra nuvole in fuga
Il Canto della Passione. Arte e musica live, evento musicale che si tinge dei colori della carità
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Percorso artistico-musicale ideato e tracciato sulle note e parole de “La Buona Novella” di De Andrè uce fra nuvole in fuga”, l’evento musicale che si tinge dei colori della carità e della prossimità sarà in scena a Nardò, presso il Teatro Comunale (Via Vittorio Emanuele II) lunedì 25 marzo alle ore 19,30 e due volte a Gallipoli: domenica 24, ore 19,30, presso la Parrocchia San Gabriele dell’Addolorata (via Berlinguer) e mercoledì 27, ore 19,30, presso il Teatro Garibaldi (centro storico Gallipoli).
Un percorso artistico-musicale ideato e tracciato sulle note e parole dell’album “La Buona Novella” del cantautore genovese Fabrizio De Andrè, liberamente interpretato, con alcune canzoni del cantautore cristiano don Piero Nestola e del genio artistico di Renato Zero. Eseguito e realizzato dai musicisti e dal Coro della Parrocchia San Gabriele dell’Addolorata, in Gallipoli con la direzione artistica di don Piero Nestola, il concerto artistico-musicale si presenta come una riflessione forte e provocante sul senso del mistero pasquale. Il ricavato della serate, frutto
esclusivo della generosità dei partecipanti, raccolto attraverso un obolo volontario, sarà interamente devoluto a sostegno della Caritas Diocesana e in particolare per la Mensa-Caritas di Gallipoli e per le opere sociali delle Suore Marcelline, in Nardò. Luce tra nuvole in fuga:
per cantare la Luce di un Evento che ha cambiato È la luce che rifulge da una storia già ascoltata il corso della storia ed ha liberato il cielo dalle ma sempre nuova e che oggi si incarna nella crisi nuvole della condanna, del giudizio, della paura. socio-economica per offrire una possibilità di La Luce del Risorto per dissipare ancora oggi le comprensione e di salvezza: all’uomo lacerato, nuvole presenti nel cuore dell’uomo: nuvole che tra le nuvole instabili di una vita smarrita, si offre seminano panico, incertezza lavorativa, crisi fa- la possibilità della luce della Fede, l’unica Luce miliare, immoralità affettiva, infedeltà coniugale. capace di dissipare le tenebre e radicare la vita di ciascuno nell’Amore stabile e sicuro del Cristo Nuvole che costruiscono sempre più riRisorto. fugi alternativi per tutti quei Con alcune giovani che non intravedono canzoni del cantautore L’evento, patrocinato dal Comune prospettive di vita per un cristiano don Piero di Gallipoli e in collaborazione futuro sempre più lontano Nestola e del genio con l’Assessorato alla Cultura e e dai contorni marcati all’Istruzione del Comune di dalla sfiducia. artistico di Renato Nardò, andrà in scena: domenica, 24 Zero marzo, ore 19.30, presso la Parrocchia Nuvole colorate dalle diverse sfumature di grigio con i pennelli del rancore, del “San Gabriele dell’Addolorata”, in Gallipoli; lupregiudizio, dell’orgoglio, della diffidenza e del- nedì 25, ore 19:30, presso il Teatro Comunale, l’ipocrisia. Nuvole che riguardano tutti gli stati via Vittorio Emanuele II, in Nardò; mercoledì 27, di vita e in cui tutti, loro malgrado, possono tro- ore 19.30, presso il Teatro “Giuseppe Garibaldi” vare tratti offuscati di una libertà sciupata. Per nel Centro Storico di Gallipoli. tutte queste nuvole solo una Luce può accendere Luce fra nuvole in fuga… per ascoltare e vivere la speranza e narrare con i fatti la via da seguire. un’emozione che lascia il segno!
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riti & tradizione
A corollario della Settimana Santa una serie di eventi, tutti gratuiti e patrocinati dal Comune di Gallipoli. L’Associazione Gallipoli Nostra presenta la Mostra fotografica sulle composizioni dell’Urnia (la Tomba di Cristo). La mostra potrà essere visitata dal 16 marzo al 2 aprile, dalle10 alle 12 e dalle 16 alle 19, presso il Museo Diocesano di Gallipoli Attraverso la riproduzione e stampa dei modelli della Tomba degli ultimi 40 anni, la mostra è una ricostruzione storica delle diverse composizioni allestite dalla confraternita del SS.Crocifisso per la processione del Venerdì Santo.
(foto tamixvideo)
mento. Sulla superficie del frutto sono infilzate sette penne di cappone, come le sette settimane di Quaresima per giungere alla Pasqua. Ogni settimana di Quaresima che passa viene tolta una penna fino al giorno della risurrezione quando, tolta l’ultima penna, alle 12 in punto ( mezzogiorno) di Pasqua, la Caremma viene bruciata a simboleggiare la fine del tempo di Quaresima come rito salvifico e di purificazione. Essa si identifica nelle nostre tristezze nei nostri affanni, nelle nostre pene che devono esser eliminate col fuoco per poter godere a pieno la Pasqua.
Sabato 23 il Convegno sulla “Settimana Santa e devozione popolare”, presso il Museo Diocesano alle 18, con la partecipazione del priore della Confraternità del SS. Crocifisso. Gallipoli360 propone Percorsi alla scoperta della devozione popolare: dal 28 al 31 marzo quattro visite guidate con l’ausilio di una guida esperta volte alla valorizzazione della bellezze storico artistica della città, immergendosi nella devozione popolare e nei riti della Settimana Santa a Gallipoli. La Domenica di Pasqua per lo Scoppio della Caremma, nell’Antico fossato del Castello, l’Associazione Fideliter excubat ripropone quest’antica usanza e vi aggiunge un’esposizione dei dolci pasquali tradizionali. Gallipoli360 e Fideliter Excubat infine presentano: Pasqua ed i Giochi di una volta, alle16, nell’Ex Mercato Coperto: laboratori manuali per la costruzione di Aquiloni e degli antichi giochi di una volta. Come è facile costruire con oggetti che sembrano ormai inutili, simpatici giochi, come con le carte colorate delle uova pasquali sarà possibile realizzare dei coloratissimi aquiloni.
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A Matino la Passione è... Vivente
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uello di Matino è uno degli appuntamenti più suggestivi con decine di figuranti che, sabato 23 marzo, nelle piazze e nelle vie del paese insceneranno le scene più importanti delle ultime ore di vita di Gesù: dall’ultima Cena fino alla crocifissione che sarà rappresentata lungo la strada per Casarano. In caso di maltempo la manifestazione sarà posticipata a domenica 24. Venerdì 29, dopo la liturgia per la Passione e la Morte di Cristo che si celebrerà in Chiesa Madre, avrà inizio intonro alle 20, la Processione del Venerdì Santo con le statue del Cristo Morto e della Madonna Addolorata ch,e dopo aver raggiunto piazza San Giorgio rispettivamente dalla Chiesa Matrice e dalla Chiesa del Carmine, attraverseranno le strade del paese accompagnate dalle confraternite e dal Concerto bandistico.
Cerfignano rivive i dolori di Maria
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enerdì 22 la frazione di Santa Ceasrea “rivive” i dolori di Maria. La Statua della Vergine lascia la Chiesa dell’Immacolata per essere intronizzata nella Chiesa Madre. Nel pomeriggio, dopo la tradizionale vestizione della statua “a macinula”, la Vergine sarà portata in Processione, accompagnata dal concerto bandistico e dai confratelli. Al rientro in Chiesa, meditazione e preghiere prima della Processione dei Misteri del Venerdì Santo, quando sfileranno le statue del Cristo nell’Orto, del Cristo alla Colonna, dell’Ecce Homo, del Cristo con la Croce e del Crocifisso. La Processione che attraverserà il paese adornato di fiaccole e candele, è organizzata dalla Confraternitra dell’Immacolata ed avrà inizio alle 20,30, con il tradizionale richiamo della “trozzula”. Alla fine della Processione la Statua tornerà in Chiesa in attesa della veglia pasquale.
Maglie: “Ora pro nobbi”
Processione di Venerdì Santo, il 29 marzo alle ore 17, parte dalla Chiesa Madre. Un tempo, era aperta dal gruppo dell’Ora Pro Nobis, ovvero una ciurma di vivaci ragazzi con la testa coronata di spine che trainavano un carretto con un calvario e tre croci urlando “Ave Maria ora pro nobbi, nobbi, nobbi”. Le statue dei misteri rappresentano: Cristo all’orto, Cristo alla Colonna, Cristo tra Pilato ed un Pretoriano, Ecce Homo, Cristo in Croce, Gesù che incontra la madre, La Pietà. Le fanciulle, velate di nero, accompagnate dalle note della banda cantano il monotono, struggente e ritmato lamento dell’inno di sedici versi senari composto nel 1888 da Luigi Visconti, compositore salernitano. Gli uomini in nero furono introdotti dal maestro artigiano Giuseppe Panarese primo presidente del Comitato dal 1924 al 1968. La divisa da cerimonia è composta da smoking con petti lucidi, colletto inamidato, gilet bianco, cravattino nero a farfalla,
bottone gemello, guanti di pelle bianchi, calze nere e scarpe lucide.
La Processione prende il via da tre chiese: Collegiata di San Nicola, Chiesa della Madonna delle Grazie, Chiesa della Madonna Addolorata. Dalla Chiesa della Madonna delle Grazie, accompagnata dai fratelli della Confraternita, esce la bara di Gesù Morto scortata da quattro Carabinieri in alta uniforme per avviarsi in processione verso la Chiesa Collegiata; dalla Chiesa della Madonna Addolorata, accompagnata dai Fratelli della Congregazione e da un gruppo di “piccole Addolorate” esce la statua dell’Addolorata per avviarsi verso la Collegiata; da qui escono le Statue dei Misteri. Così composta la Processione si avvia in religioso silenzio per le strade del centro storico, dove la gente può apprezzare la solennità dei movimenti scanditi dal maestro cerimoniere del Comitato, dal lamento delle donne in nero ed un tempo anche dal frastuono della ciurma di ragazzini.
Salve: la trozzula chiama a raccolta 8
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Settimana Santa
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elle 5 settimane di Quaresima che precedono la celebrazione pasquale, in alcune famiglie, si usa seminare, in piattini di creta o in coppette di plastica, diversi tipi di semi: ceci, orzo, lenticchie, grano e lupini. Chiamati “Sabburchi”, si depongono negli angoli più bui e asciutti della casa, e, dopo poco tempo, producono germogli di forme diverse. Decorati con fiori, e nastri colorati, vengono portati in chiesa e completano l’addobbo dell’altare della reposizione , che i fedeli cominciano a visitare dopo la celebrazione dell’Ultima Cena.
Giovedì 28 marzo: alle ore 18, in Chiesa Madre inizia la Celebrazione dell’Ultima Cena del Signore, in questo giorno le campane smettono di suonare. Riprenderanno a suonare la notte di Pasqua. Per annunciare le funzioni religiose i chierichetti percorrono le strade del paese suonando la“trozzula”. Durante la messa si svolge la lavanda dei piedi ai dodici Apostoli, impersonati dal sindaco con alcuni componenti dell’Amministrazione Comunale di Salve, i giovani, gli adulti e gli anziani, vestiti con lunghe tuniche bianche. Al termine della messa spetta a loro distribuire il pane benedetto a tutti i fedeli presenti. Alle ore 22 davanti all’altare della reposizione avrà inizio l’ Adorazione Eucaristica comunitaria.
29 marzo, Venerdì Santo: tutto il paese, raccolto in preghiera, partecipa alla solenne processione con le quattordici tappe della “Via Crucis”. Prima di attraversare le strade in corteo, alle ore 18:00 in Chiesa Madre ha inizio l’Azione Liturgica della Passione del Signore, comunemente chiamata“Missa Scerrata” (messa scordata), così chiamata perché
non presenta l’abituale sequenza della celebrazione, manca la Consacrazione del pane e del vino e i fedeli ricevono la comunione con le ostie consacrate la sera del Giovedì Santo. Alle 19:30 uscirà la processione per le strade del paese con le statue del Cristo alla Colonna, la Madonna e san Giovanni ai piedi del grandissimo Crocefisso ligneo del 1600, l’Addolorata e il Cristo morto. Il corteo è accompagnato dalle marce funebri eseguite dal Complesso Bandistico “Città di Salve”.
La Settimana Santa si conclude il 30 marzo, Sabato Santo, con la Solenne Veglia Pasquale che inizia alle 22,30. Al momento della Risurrezione di Cristo avviene la caduta del telo nero che durante la veglia copre il presbiterio della chiesa nascondendo la statua del Risorto. Le campane riprendono a suonare, la statua della Madonna Addolorata vestita con abiti di festa entra trionfante dalla porta principale della chiesa e va incontro al Cristo Risorto. La Domenica di Pasqua le Sante Messe sono alle 8, 10, 11 e un quarto e 17,30.
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Le “discipline” di Botrugno
Confraternita dell’Assunta ha conservato, sino ad alcuni anni addietro, alcuni riti interni per il periodo della Quaresima. Durante ogni sabato, i suoi soci si riunivano nella Congrega e partecipavano ad alcuni riti, che venivano chiamati “discipline”. Quando il Padre Spirituale intonava l’inno: “Gesù mio, con dure funi chi crudel ti rilegò?”. I confratelli, muniti di rudimentale cilicio, chiamato appunto “disciplina”, partivano dalla porta centrale e giungevano sino all’altare maggiore battendosi le spalle con tale arnese ripetendo: “Sono stato io l’ingrato, Gesù mio, perdon pietà”. Alla Confraternita spettava anche l’organizzazione della processione del Venerdì Santo. La partecipazione ufficiale della Confraternita ai riti della Settimana Santa aveva inizio la sera del giovedì, durante la predica della passione. Nella chiesa gremita di popolo, il predicatore esordiva invocando, anzitutto, la Croce, che il sacerdote e due chierichetti trasportavano dal presbitero sull’altare. Avveniva poi la presentazione dell’Ecce Homo, cioè della statua che rappresentava il Cristo denudato dopo la flagellazione. Intanto, fuori dalla chiesa, vicino al portone centrale, sostavano in processione i membri della Confraternita con la statua della Madonna Addolorata, che avevano trasportato dalla Congrega. Ad un certo punto, il predicatore, con voce solenne e altisonante, rivolgeva l’invito: “Entra Maria, Ecco tuo Figlio, tutt’insanguinato…”. I fedeli, che stavano in chiesa, si alzavano tutti in piedi, si spalancava la porta centrale e la Madonna veniva fatta entrare in chiesa e col-
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locata vicino all’Ecce Homo. Fuori, un triste motivo era eseguito dalla tromba, accompagnata dal rullo lugubre di un tamburo. In chiesa, vecchi e bambini, nel silenzio delle campane e dell’organo, riproducevano i rumori del caos battendo le scarpe e agitando le “trenule” (raganelle) col loro rauco suono. Alla fine della predica, la Madonna veniva riportata nella Congrega, dove è allestito il sepolcro.
Nella notte del Venerdì Santo, tra le due e le tre antelucane, la tromba, accompagnata dal rullo del tamburo, percorreva le vie del paese, eseguendo una lentissima e struggente melodia. Secondo la tradizione, lo squillo della tromba rappresentava il pianto della Vergine e il rullo del tamburo il mormorio del popolo in tumulto. Sabato 30, alle 6 del mattino, le statue del Cristo Morto e della Vergine Addolorata lascieranno la Cappella dell’Assunta per attraversare il paese in Processione e tornare in sede alle 8,30 circa per la benedizione del parroco.
Specchia: il Cristo Morto nel Borgo antico 23 MARZO/5 APRILE 2013
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all’insegna della spiritualità e della tradizione popolare ciò che accade in occasione della Processione del Venerdì Santo a Specchia, valorizzando maggiormente il ricco patrimonio antropologico salentino. A sera, una partecipata processione attraversa il borgo antico e si snoda per le strade principali della cittadina, quando i “fratelli”, con i propri “abiti confraternali” con alle spalle una mantellina nera o azzurra, colori tradizionali rispettivamente delle Confraternite di S. Antonio da Padova e della Madonna Assunta in cielo, trasportano sulle spalle la statua del Cristo Morto, un’opera di cartapesta di pregevole fattura, adagiata su di una bara,seguita a poca distanza da quella della Madonna Addolorata, con un abito nero, esprimendo nel volto un condensato di dolore, fede ed estasi. In questo momento liturgico molto sentito dalla gente di Specchia, viene perpetrato uno dei riti secolari arrivati fino ai nostri giorni, al centro tra le due lunghe file di consorelle e fratelli, che con le lanterne accese precedono le statue, prendono posto i “penitenti” che coperti in volto da un cappuccio abbassato e “abito” con i colori della relativa Confraternita, con il cordone bianco con tre nodi da legare alla vita e da far pendere sul lato destro ed a piedi nudi, richiamo alle con rozze tuniche di lino o di juta, l’abbigliamento della penitenza di biblica memoria, trasportando sulle spalle una pesante croce in legno d’ulivo, percorrono tutto il tragitto della processione per espiare i propri peccati o per manifestare pubblicamente il loro impegno di espiazione per i peccati del mondo e di pacificazione sociale, senza far conoscere la propria identità ai numerosi fedeli che se-
Settimana Santa
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guono o che aspettano il passaggio della processione lungo le strade di Specchia. Questi individui, in segreto, liberamente contattano con anticipo il Priore della Confraternita interessata, per comunicarli la propria volontà a ricoprire tale ruolo e poco prima di raggiungere la Chiesa Madre per prendere parte al rito religioso, a seconda dei casi, lontani da occhi indiscreti, nelle sagrestie o della Chiesa di S. Antonio da Padova o della Madonna Assunta in Cielo, indossano il vestito e il copricapo, con il colore rosso per la prima e bianco per la seconda, per emulare Cristo nel suo cammino verso il Golgota, rappresentando un momento del dolore della Passione pasquale. Per la Santa Pasqua 2013, l’appuntamento con la fede e l’antica tradizione è fissato per venerdì 29 marzo, alle 20, quando dalla Chiesa Madre prenderà avvio la Solenne Processione.
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Tricase: Processo a Gesù... al Paradiso
appresentato per la prima volta nel 1955, il capolavoro di Diego Fabbri (1911-1980), scritto dopo una lunga gestazione dal 1952 al 1954, ha trionfato sui palcoscenici di tutto il mondo. L’idea nacque in Fabbri dal processo “politico” che un gruppo di giuristi anglosassoni aveva fatto nel 1933 a Gerusalemme e che si era concluso con l’assoluzione di Gesù. Da tale spunto l’opera di Fabbri divenne un’indagine serrata ed emozionante su una società che aveva perso la speranza della salvezza, la fiducia nei propri valori, soprattutto la fiducia nella condivisione e nell’amore, rifugiandosi nell’individualismo e nell’edonismo. La visione cattolica del drammaturgo non ha nulla di consolatorio e pietistico, ma nasce e si nutre della drammaticità di Dostoevskij, di Pascal, di Manzoni, e dei grandi scrittori francesi come Bernanos, Mauriac, Péguy, Claudel; Il dramma è diviso in due tempi con un intermezzo; la scena è semplice e si presenta a sipario alzato. Prendendo spunto dal teatro pirandelliano più tipico, i personaggi, non casualmente con nomi biblici (Elia, Rebecca, Sara e Davide), si presentano agli spettatori, tra i quali è già nascosto qualche attore che in un secondo tempo interverrà direttamente nell’azione scenica, annunciando la messa in scena di un processo a Gesù, una sorta di sacra rappresentazione che cerca di scoprire se Gesù fosse innocente o colpevole, se fu condannato ingiustamente o meno. La durata dello spettacolo è di poco più di due ore. “Si pensi”, ha spiegato Pasquale Santoro, “che, nella versione originale, si superavano ampiamente le tre ore di rappresentazione. È stato necessario, quindi, adattare e ridurre il testo originario. Rappresentare questo testo non è un gesto di sciocca presunzione o ambizione di essere chissà cosa o chissà chi, è solo il desiderio concretizzato di una sincera, comune passione per il teatro. “PiccoloTeatroParadiso” è una compagnia amatoriale, che coltiva però il proprio dilettantismo con rigorosa disciplina e dedizione. Siamo consapevoli”, conclude, “della difficoltà dell’impresa, ma ci auguriamo che il nostro pubblico apprezzerà i nostri sforzi”.
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“Prefetto, fermi la centrale a biogas” 10
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Galatone e Nardò. Allarme a 5 stelle: “Il canale Asso confluisce nelle vore naturali, le quali, com’è noto, rappresentano un importante contatto con le falde sottostanti” ormai a buon punto la realizzazione della Centrale a Biogas in agro di Galatone, al confine con l’agro di Nardò. Per richiamare l’attenzione dei media, delle istituzioni sulla questione, i cittadini aderenti al MoVimento 5 Stelle di Nardò e Galatone hanno manifestato la propria contrarietà davanti ai cancelli della costruenda centrale. Ciò che si contesta, in larga parte, è la “assoluta mancanza di coinvolgimento delle popolazioni in queste scelte così fortemente impattanti; da una parte Nisi e dall’altra Risi, sembrano non essere molto informati sulla vicenda, visto che, a loro dire, tale centrale non necessita di specifiche autorizzazioni locali”. Il Comitato Cittadini, Associazioni e Industriali di Galatone e Nardò ha presentato un esposto in Procura, a firma di oltre 500 cittadini, nel quale si evidenziano almeno decine di lampanti incongruenze amministrative, prima ancora che ambientali. La manifestazione, cui hanno preso parte i volontari
Salento Finibus terrae o Caput Mundi?
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el vasto panorama culturale italiano, fatto di piccole realtà volte a proteggere i particolarismi locali, sta prendendo velocemente forma una nuova realtà dinamica e carica di entusiasmo, in quel lembo di terra spesso definita come l’ultimo baluardo dei confini meridionali: il Salento. Terra in cui è approdata la civiltà greca per fondare le proprie colonie nell’ Italia meridionale e luogo in cui, secondo una leggenda popolare, è sbarcato San Pietro nel corso del suo viaggio verso l’Antica Roma pagana, il Salento è sempre stato definito - dai locali e non - “De finibus terrae”, il posto in cui finisce la terra e comincia il mare. La neo-costituita associazione culturale “Salento Caput Mundi”, nata da un’idea di Manuel Pitton e Barbara Miele, si propone di demolire la convinzione che le terre salentine sono in fondo a tutto: non si tratta infatti dei luoghi dove finisce la terra, ma dei luoghi in cui la terra, e quindi anche la cultura, comincia. Per questo l’Associazione di promozione sociale e culturale “Salento Caput Mundi” si pone l’obiettivo di promuovere e valorizzare il territorio, la cultura, le memorie e le tradizioni salentine a livello
della Guardia Nazionale AEZA ed altri esponenti di associazioni ambientaliste, si è poi mossa dai cancelli della Centrale a biogas verso quelli del Depuratore, posto a pochissimi metri di distanza ed intervallato da un campo fotovoltaico. Anche sullo sversamento di queste acque, che si presume siano depurate, nel corso del canale Asso, i manifestanti hanno espresso i loro timori, legati sempre “all’impossibilità di essere informati sui metodi e tecniche della depurazione. Il canale Asso, infatti, confluisce nelle “vore” naturali, le quali, com’è noto, rappresentano un importante contatto con le falde sottostanti”. Il timore dei manifestanti è che, “ancora una volta, si prediliga l’aspetto speculativo a quello della difesa del territorio. L’incremento di patologie sembra, infatti, tristemente legato a queste forme di abuso della natura. Seguiranno altre forme di protesta”, giurano gli attivisti del MoVimento 5 Stelle, ”allo scopo di aprire un dibattito politico in cui i cittadini siano artefici del propri futuro”.
nazionale e internazionale, attraverso attività ed iniziative che spaziano dall’arte all’editoria, alla musica, al teatro, alla cinematografia, alla fotografia e in generale con tutto ciò che abbia a che fare con la libera espressione e gli scambi culturali in tutte le loro manifestazioni. Il primo progetto è già stato messo in cantiere dal Consiglio Direttivo ed è denominato “Salento Cosa, Dove, Quando”, un libro che vuole essere una guida per un turismo di qualità, sostenibile. Che mette in evidenza le particolarità e le eccellenze del territorio, nel rispetto dei luoghi, della popolazione e delle tradizioni della cultura salentina e nello specifico di Lecce e provincia. Chiunque condividesse l’ideologia e gli obiettivi dell’Associazione “Salento Caput Mundi” può sostenerla attraverso piccole donazioni oppure associandosi alla stessa usufruendo dei servizi che offre agli artisti nei loro rispettivi ambiti. Per info, visitare il sito internet www.salentocaputmundi.org o inviare una mail a salentocaputmundi@virgilio.it
Casarano: i retroscena del dissesto 23 MARZO/5 APRILE 2013
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dai Comuni
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Che scandalo! Nel dicembre 2006 sono stati accesi 2 mutui, dal mese successivo ad oggi pagate regolarmente le rate ma, in sette anni… non è stato ritirato dalla banca il capitale!
ualcuno dice che sia stata la cultura dell’efficienza ad aver concepito e realizzato i campi di sterminio mentre invece sarà la perfetta incompetenza a salvare il mondo! Onestamente non ricordo il maestro che possa aver partorito cotanto profondo pensiero ma se guardiamo un po’ attentamente la professionalità di alcuni funzionari ed impiegati del Comune di Casarano, ci rendiamo conto che… possiamo star tranquilli che taluno in grado di salvarci di sicuro c’è. Casarano ha le proprie casse in una situazione che sfiora il dissesto; questo lo sappiamo e spesso ne abbiamo parlato additando i politici che, nell’ultima decina d’anni abbondante, hanno occupato le poltrone del potere, quali responsabili principali di questo stato di cose. E questo è infatti; ci mancherebbe altro ma, come in ogni puntata di “quarto grado”, dopo aver parlato dei colpevoli è bene occuparsi anche dei complici. E che ci fossero dei complici (senza mai pensare al dolo) nella gestione così sballata del Comune, lo avevamo intuito quando abbiamo dovuto pagare 22mila euro di consumo d’acqua per bagni pubblici chiusi da anni o quando ci si accorge che fra la presentazione di un’istanza in campo edilizio e la relativa autorizzazione, passano più di 10 mesi o, peggio, quando (come spesso abbiam ripetuto) riusciamo a sforare il patto di stabilità durante il periodo di commissariamento; forse perché i Commissari individuati dal Prefetto non erano poi delle punte di diamante ma anche perché chi avrebbe dovuto tenere i conti, probabilmente ha sbagliato a farlo. Prima però di parlare di “quelli che lavorano sul Comune”, la precisazione che non ci riferiamo a tutti i funzionari ed impiegati ma solo ad alcuni, non è solo un atto dovuto di carattere cortese e formale ma la verità. Ci sono Vigili Urbani che sono sempre al lavoro anche sotto l’acqua, impiegati che aprono l’ufficio anche di sabato per una carta d’identità urgente anche se non sei l’amico dell’Assessore ma solo perché sono disponibili, o funzionari che hanno ancora ferie da fruire
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chi scrive) si è armato di determinazione e santa pazienza e si è andato a controllare uno per uno questi mutui (cosa che magari avrebbero potuto/dovuto fare gli impiegati preposti), e di questi residui ne ha trovati qualcosa come un milione e 600mila euro!!! Ma dalle carte impolverate firmate in quegli anni davanti al notaio è uscito anche qualcosa di veramente incredibile: a dicembre del 2006, mentre negli uffici si tagliava il panettone, sono stati accesi 2 mutui: uno da 930mila e l’altro da 263mila euro. Dal mese successivo sino ad oggi abbiamo regolarmente pagato le rate ma, da sette anni… non abbiamo ritirato dalla banca il capitale! Questi soldi non possono andare a coprire i debiti perché per legge devono necessariamente essere impiegati per opere pubbliche ma vi rendete conto di quante strade si sarebbero potute asfaltare con tutti questi soldi che invece sono rimasti in banca? E chi incolpare di tutto ciò e del milione e seicentomila di cui abbiamo detto se non l’incuria, il E chi incolpare da due anni perché non possono asmenefreghismo e soprattutto l’incomdi tutto ciò, se non l’incuria, sentarsi. Ma… ci sono anche gli petenza di chi avrebbe potuto leg“scalda sedie” che, quando va bene, il menefreghismo e soprattutto gere quelle carte e non lo ha fatto e non fanno nulla ma che, quando quindi quegli impiegati e quei funl’incompetenza di chi avrebbe vengono colti da voglia di fare… zionari? Ai politici, che una volta potuto leggere quelle carte e combinano guai. tanto non sono i diretti responsabili, non lo ha fatto, e quindi il rimprovero e la raccomandazione è Un esempio concreto è rappresentato quegli impiegati e invece un altra: partendo dal presuppodai mutui che gravano sul Comune. In sto che in Italia non è possibile cacciare a quei funzionari? meno di 4 anni (dal 2005 al 2008) il Copedate i responsabili di ciò, quello che la mune ne ha accesi ben 25 (!) per l’effettuazione gente normale si chiede e vi chiede è almeno di di opere pubbliche. Dovete sapere che il mutuo si acnon premiarli con i cosiddetti “premi di produzione”; sacende per l’importo presunto dei lavori; in sede di gara, le ditte rebbe come chiamare un idraulico, pattuire con lui il prezzo fanno ovviamente delle offerte al ribasso per aggiudicarsi l’ap- per un lavoro e poi dargli una lauta mancia perché quel lavoro palto e gli “sconti” producono dei risparmi che potrebbero es- lo ha fatto davvero! Senza pensare che poi, in questo caso, il sere utilizzati per fare del’altro. lavoro non è stato fatto proprio… Antonio Memmi, Presidente del Consiglio (solo omonimo di Antonio Memmi
“Per favore non sfrattateci”
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dai Comuni
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Tricase. La storia di Anna che, per dare un tetto al suo bambino, ha occupato abusivamente un alloggio popolare...
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pesso il nostro lavoro ci porta a confrontarci con realtà vamente una Casa Popolare a Tricase Porto. Non potevo perche tutti, indistintamente, immaginiamo erroneamente mettermi l’affitto con i costi che ci sono in giro e sapevo che (o volutamente) distanti, come se non ci appartenes- quell’appartamentino era disabitato. So che è ho sbagliato e sero. Ci commoviamo quando seguiamo storie simili sono pronta a prendermi le mie responsabilità”. davanti alla tv, film, fiction o reality che siano ma, Infatti Anna non si è nascosta, anzi si è immediatamente recata quando nella vita di ogni giorno ci imbattiamo in storie vere, dai Carabinieri e poi dalla Polizia Locale, per autodenunciarsi: con persone vere che soffrono, non attori che interpretano una “Lungi da me l’intenzione di fare un torto a chiunque sia in parte, facciamo spallucce, quasi infastiditi. Eppure come un re- attesa all’assegnamento di un alloggio popolare. Sono cocente sondaggio Eurispes - CSV ha verificato, il 90% dei sa- sciente di aver commesso un reato e sono pronta ad affronlentini si dichiara credente. Per chi crede, però, uno dei cardini tare le conseguenze. Tutto quello che ho fatto è per amore di fondamentali della Fede dovrebbe essere la carità cristiana. In- mio figlio e per il desiderio di dargli un tetto ed una vita dignitosa come ogni bambino merita”. La burocrazia, vece, persone come Anna (che avrà anche sbagliato ma però, ha fatto il suo corso e il 28 febbraio Anna è prendendosi le sue responsabilità) e congiunti stata raggiunta da un’ingiunzione di sfratto. vengono abbandonati al loro destino. La si“Mi è stato detto”, ricorda sconfortata, gnora Anna Ruberto, di Tricase, ha alle “che se non lasciavo la casa, rischiavo spalle una vita difficile, con il destino che IL SINDACO di vedermi portato via il bambino. Ma le ha riservato amare sorprese. Laureata Nei limiti del lecito, non se poi non ho un tetto da dare a mio in Chimica Farmacologica, ha lavorato figlio, il Tribunale dei Minori che a lungo in Germania per il colosso farlasceremo nulla di intentato fa? Non me lo porta via lo stesso? maceutico Bayer. Un giorno ha deciso per trovare una soluzione Grazie anche agli alimenti versati di tornare nel paese natio, con il desidefinitiva, soprattutto in dal mio ex compagno (“che però non derio di avviare un’attività che le conbasterebbero se dovessi pagare l’afconsiderazione della sentisse anche di rendersi utile per la fitto”), fino ad oggi non ho mai fatto sua comunità. Così avvia una Cooperapresenza di mancare nulla a mio figlio e continuerò tiva di servizi socio-assistenziali ed educaun minore” a fare di tutto perché continui ad essere così. tivi, attività che sembra prendere saldamente Lotterò con tutte le mie forze per restare insieme piede. L’imponderabile, però, è dietro l’angolo: al mio bambino”. La situazione era, ed è, piuttosto difdal 2007 una serie di eventi, che intaccano anche e soprattutto la sfera personale, avvia un vortice nel quale Anna è ficile. Ecco perché Anna ha chiesto “a tutte le Istituzioni, allo tuttora imprigionata. Per una serie di vicissitudini si ritrova sola IACP (l’istituto che gestisce le Case Popolari), al Sindaco di con un figlio (minore) a carico e senza un’occupazione stabile. Tricase ed a quanti altri abbiano la facoltà di intervenire, di “Ho cercato in tutti i modi di trovare lavoro”, ci dice con pu- non fermarsi davanti alla mera burocrazia ed aiutarmi ad dore, “ma questo non è un periodo facile. In un modo o nel- avere un’opportunità”. l’altro”, aggiunge con orgoglio, “a mio figlio non ho fatto mai Il 14 marzo la svolta, speriamo decisiva. Ad Anna è stata offerta mancare nulla, dandogli la possibilità di vivere come tutti i una alternativa provvisoria, “in attesa di una soluzione diversa suoi coetanei”. Già in un modo o nell’altro… il nodo è proprio e duratura. Nel frattempo mi preme ringraziare per la paqui. Perché “vistami alle strette nel 2012 ho occupato abusi- zienza e l’impegno profuso, il sindaco Coppola, il vice sindaco
ed assessore ai Servizi sociali, Maria Assunta Panico, ed il comandante della Polizia Locale, Luigi Muci”. Proprio il sindaco Antonio Coppola che ha seguito, non senza umanissime tribolazioni personali, l’intera vicenda ci ha riferito: “Felici innanzitutto di aver momentaneamente risolto la cosa senza nessuna conseguenza seria nè per la mamma né per il bambino. La situazione era delicata e la Legge non ci consentiva grandi margini di manovra. Garantisco che, nei limiti del lecito, non lasceremo nulla di intentato per trovare una soluzione definitiva, soprattutto in considerazione della presenza di un minore”.
Dura lex, sed lex”, è vero: la legge va sempre e comunque rispettata, per quanto dura possa essere o crudele apparire. Non ci azzarderemmo mai da queste colonne di giustificare un reato o di istigare altre persone in difficoltà ad emulare la protagonista di questa storia. Le conseguenze, è bene ribadirlo e sottolinearlo, sono pesanti e, come la stessa signora Anna ha riconosciuto, alla fine il conto dovrà comunque essere saldato. Quello che possiamo dire, però, è che, accarezzati da un infantile e forse ingenuo sogno, ci piacerebbe vivere in una società in cui lo Stato, le Istituzioni, la collettività, si impegnassero a soccorrere chi, per una questione o per l’altra, è rimasto indietro ed è in difficoltà. Soprattutto se questi ha in tutela un minore. Vana speranza? Un Sindaco, la sua Vice, un Comandante della Polizia Locale e alcuni rappresentanti dello IACP, con il loro atteggiamento costruttivo, ci hanno detto che si può fare. La speranza è sempre l’ultima a morire… Giuseppe Cerfeda
Tricase e i B&B: Dell’Abate chiama Coppola dai Comuni
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La proposta del capo gruppo all’opposizione. “Uniamoci per scongiurare un eccessivo
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ed ingiustificato rigore normativo che non arrecherà certo beneficio alla nostra città”
in corso di esame presso la IV Commissione della Regione Puglia il progetto di legge sulla disciplina dell’attività ricettiva di bed and breakfast. Il dibattito, sia in sede di Commissione che all’esterno tra gli addetti ai lavori, si è fatto particolarmente acceso a causa delle forti limitazioni che si intendono normare a discapito dell’operatività dei B&B, ulteriormente aggravata dalla recente presentazione di un pacchetto di emendamenti (riduzione delle stanze e dei posti letto, eliminazione della figura dei B&B professionali, obbligo della residenzialità anagrafica, ecc). “La nostra città”, sottolinea il capogruppo dell’Opposizione Nunzio Dell’Abate, “si
basa quasi esclusivamente su questo tipo di ricettività, per certi versi affabile e comunque apprezzata dall’utenza turistica, che ben si amalgama con le caratteristiche morfologiche del territorio; rappresenta di fatto un segmento produttivo di un certo rilievo ed è di intuibile ritorno per tutte le attività economiche del paese. Una forte compromissione del raggio di azione dei B&B”, continua Dell’Abate, “sarebbe dannosa per Tricase, già in forte debito di rilancio territoriale”.
E poi ecco l’invito al sindaco Antonio Coppola: “Pur concordando sulla necessità di disciplinare tale attività ricettiva nel-
l’ottica di un turismo sostenibile e di un’ospitalità autentica in ambito familiare tesa a favorire la conoscenza della nostra cultura e tradizione”, dice Dell’Abate, “sarebbe opportuno far sentire la nostra voce istituzionale in Regione attraverso un’azione bipartisan di sensibilizzazione. Sono certo”, aggiunge rivolgendosi al primo cittadino, “che condividerà il pensiero e le iniziative più utili a praticarsi per scongiurare un eccessivo ed ingiustificato rigore normativo che non arrecherà certo beneficio alla nostra Tricase. Come Gruppo Consiliare”, conclude, “ci muoveremo in questa direzione e saremo ben lieti di farlo assieme”.
Una legge per la Cooperativa di Comunità
Forum aree interne, nuove strategie per la programmazione 2014-2020. Nuova legge per
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tutelare cooperative di comunità consegnata dal Sindaco di Melpignano al ministro Barca na nuova legge per la tutela delle cooperative di Comunità. La richiesta è stata consegnata al ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca, dal sindaco di Melpignano, Ivan Stomeo, Presidente dell’Associazione nazionale Borghi Autentici d’Italia, nell’ambito del “Forum aree interne, nuove strategie per la programmazione 2014-2020 della politica di coesione territoriale”. Per “aree interne” si fa riferimento a “una parte ampia del Paese, circa tre quinti del territorio e poco meno di un quarto della popolazione, assai distante da grandi centri di agglomerazione e di servizio e con traiettorie di sviluppo instabili ma al tempo stesso dotata di risorse che mancano alle aree centrali, rugosa, con problemi demografici ma al tempo stesso fortemente policentrica e con forte potenziale di attrazione”; al Forum si è discusso dei principali fattori di sviluppo (risorse naturali e culturali e sistemi agro-alimentari di qualità) e delle condizioni minime necessarie a costruire una vera strategia: servizi per l’istruzione, salute e mobilità”. Stomeo, che rappresenta i 200 Comuni della rete nata a tutela dei borghi, ha spiegato nel suo intervento durante il forum la necessità di disciplinare attraverso una legge il rapporto tra pubblico e privano, nello specifico tra
l’Ente, cioè il Comune, e la Cooperativa di Comunità composta dai cittadini. Il progetto delle cooperative di Comunità è comune a diversi borghi della rete in tutta Italia che, attraverso la partecipazione diretta dei cittadini, sono riusciti ad attivare una micro-economia interna fonte che alimenta le diverse realtà. Per questo il presidente Stomeo ha portato al forum l’esempio della cooperativa di Melpignano, che si occupa di energie rinnovabili. “Abbiamo creato una cooperativa con 71 soci guidati dall’amministrazione comunale e abbiamo iniziato a lavorare al progetto dell’energia rinnovabile”, ha spiegato, “coinvolgendo professionalità e maestranze del posto, grazie anche al coordinamento di BAI, siamo riusciti a creare una comunità virtuosa. Grazie a questa iniziative le famiglie che hanno aderito hanno azzerato le bollette dell’Enel e in più hanno avuto la possibilità di investire gli utili per migliorare la qualità della vita di Melpignano”. Purtroppo però il presidente dei Borghi Autentici ha evidenziato che “da novembre alla cooperativa non possono essere affidati servizi, e per questo stiamo lavorando con Legacoop e Borghi Autentici d’Italia a un progetto di legge, per fare in modo che queste cooperative possano ricevere gli incarichi dai Comuni”.
Il sindaco di Melpignano Ivan Stomeo
L’auto elettrica si ricarica a Miggiano
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dai Comuni
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23 MARZO/5 APRILE 2013
Primi in Puglia. A dotarsi di una stazione di ricarica per veicoli elettrici alimentata da un impianto fotovoltaico. Il Sindaco Giovanni Damiano: “Orgogliosi di questo primato” Tricase: dove la carne è a km 0
Una macelleria aziendale con filiera corta (km 0) a Tricase. La nuova apertura di Agriservice, dei F.lli Pispero, è in via San Giovanni Bosco, 16. Che differenza c’è rispetto ad un supermercato o ad una normale macelleria? “Alleviamo i nostri animali da oltre 40 anni tenendo conto della tradizione locale”, dicono da Agriservice, “la carne bovina venduta nella nostra macelleria proviene esclusivamente dal nostro allevamento. L’alimentazione degli animali”, continuano, “è ottenuta esclusivamente dalle nostre coltivazioni. Questa cura per l’animale, per la sua alimentazione, si traduce in una carne di qualità e genuinità superiore. Ed è proprio per poter offrire tutto questo”, concludono, “che abbiamo creato la nostra macelleria aziendale”. Info: 328/2614498 e 328/6590637
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iberarsi dalla dipendenza assoluta da fonti energetiche destinate ad esaurirsi come il petrolio è oramai da considerarsi un diktat imposto dalla loro non rinnovabilità che induce a considerarla più che una scelta, una priorità irrinunciabile. Tale necessità appare ancora più impellente dal fabbisogno di energia dalla quale il progresso del nostro mondo sempre più tecnologico ci rende dipendenti. Complice il costo dell’energia elettrica che sale in maniera indiscriminata si è assistito al moltiplicarsi di azioni mirate alla ricerca di soluzioni versatili e ingegnose. Un aiuto concreto è rappresentato dalle fonti rinnovabili: fotovoltaico e non solo. L’energia solare rappresenta un’importante realtà nell’ambito di quelle fonti energetiche rinnovabili la cui diffusione su scala mondiale è considerato un obiettivo di sostenibilità ambientale ed economica. L’acqua, il vento, ma soprattutto il sole, dunque, per produrre, attraverso la tecnologia fotovoltaica, energia pulita e sicura. “Nessun paese utilizza tanta energia quanta ne arriva quotidianamente sulle nostre case in forma luminosa” (Denys Hayes, ex direttore del Solar Eenrgy Research Institute del Governo degli Stati Uniti). Questa affermazione da sola basterebbe per motivare le politiche di promozione ed incentivazione dell’energia solare. Il fotovoltaico dunque quale interlocutore tecnologico di prestigio in svariati campi compreso quella della mobilità. La mobilità diventa finalmente sostenibile, dunque, attraverso la centralina fotovoltaica per la ricarica di veicoli elettrici, una soluzione intelligente anche
per le Pubbliche Amministrazioni che vogliano rendere più vivibili le loro città promuovendo ed incentivando l’utilizzo di questo tipo di vetture ecologiche. In tal senso Miggiano risponde presente al fondamentale appello della salvaguardia dell’ambiente e della sostenibilità delle soluzioni. Mostrandosi particolarmente attenta alle tematiche ambientali ed allo sviluppo sostenibile ha raccolto la sfida per un’energia pulita e presenta l’imminente installazione di un impianto ad hoc che consente di concretizzare un risparmio energetico con una fornitura “green”: un sistema per la ricarica dei veicoli elettrici sia pubblici che privati. In un mercato ormai in pieno fermento la diffusione di veicoli elettrici, a basso impatto ambientale, può essere sostenuta attraverso l’installazione di stazioni di ricarica elettrica. Per Miggiano c’è la voglia di essere parte attiva di un’efficace idea di cambiamento, a carattere rivoluzionario: essere tra i primi a fare la mossa giusta. “Il Comune di Miggiano punta sull’ecosostenibile, sul rispetto dell’ambiente e sul risparmio dei costi dell’energia sia per il funzionamento degli impianti pubblici sia per i cittadini. Siamo orgogliosi di annunciare che il nostro Comune sarà il primo in Puglia a dotarsi di una stazione di ricarica per veicoli elettrici alimentata da un impianto fotovoltaico”. Lo rende noto il Sindaco di Miggiano, Giovanni Damiano, che spiega: “L’impianto fotovoltaico avrà una potenza di 18,30 kWp e sarà installato a copertura di una pensilina ombreggiante che
avrà molteplici funzioni: sul tetto ci saranno pannelli che produrranno energia elettrica per alimentare la Sede Municipale e lo spazio sottostante sarà un parcheggio coperto per autoveicoli, ospiterà molti stand espositivi in occasione della nostra Fiera Regionale EXPO 2000, sarà sede di spazi destinati all’informazione o alla pubblicità su pannelli luminosi e, soprattutto, sarà una stazione di ricarica per veicoli elettrici e mezzi comunali come auto, scooter, bici e così via. Intendiamo inoltre attrezzare un punto di accesso ad una rete Wi-fi, illuminazione notturna mediante luci a led; schermi informativi con monitor a led e touchscreen“. Dalla realizzazione di questo impianto multifunzionale, molti saranno i vantaggi per la Pubblica Amministrazione e per i cittadini di Miggiano e del territorio circostante, tra cui la riduzione di ben 13 tonnellate all’anno di emissione di CO2, incentivi economici di 7mila euro all’anno per 20 anni grazie al Conto Energia e possibilità per i cittadini di acquistare veicoli elettrici, usufruendo degli incentivi previsti dal Governo nazionale, con il doppio vantaggio di risparmiare carburante e di poter comodamente ricaricare il veicolo elettrico sotto casa. “Questa realizzazione”, conclude il Sindaco di Miggiano, “testimonia ancora una volta l’attenzione di questa Amministrazione sia per l’ambiente ed il territorio, sia per le tasche dei cittadini, posto che uno dei vantaggi più immediati derivanti dalla entrata in funzione di questo impianto, sarà il risparmio dei costi dell’energia e di funzionamento dei mezzi della Sede Municipale, mentre in prospettiva offriamo a tutti i cittadini del nostro territorio la possibilità di poter utilizzare mezzi di trasporto elettrici con risparmio per le loro tasche e benefici per l’ambiente”... Donatella Valente
Montesano riscopre il Santuario di San Donato 23 MARZO/5 APRILE 2013
questione di Fede
ilgallo.it
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Il progetto. Prevista un’opera di rigenerazione riguardante un’area di circa 9000 metri quadri
e interventi di recupero attraverso pavimentazioni, parcheggi, verde attrezzato e illuminazione
Anche in questo paese risuona forte e chiara la coscienza della necessità di proteggere, conservare, valorizzare il patrimonio storico-architettonico, inteso quale responsabilità tanto indispensabile quanto imprescindibile nei confronti dei suoi cittadini e non solo. Rilanciare l’immagine di un paese significa dare nuova forza ai suoi luoghi simbolo che permettano di proiettarlo al futuro, restando però saldamente legati alle radici del territorio attraverso il recupero del patrimonio materiale e culturale. In quest’ottica il “Santuario San Donato” è di certo più di un luogo simbolo per gli abitanti di Montesano. In estate, infatti, si svolge in tale spazio la tradizionale fiera all’interno della festa patronale particolarmente cara alla comunità che in tale occasione esprime tutta la sua devozione al Santo Patrono. L’intervento previsto perseguirà gli obiettivi di rivalutazione funzionale del complesso dell’area di San Donato, che potrebbe essere considerata un po’ la porta del Sud Salento per chi arriva da Maglie, con sviluppi pratici e efficienti di collegamento di quest’area periferica con il resto del centro urbano: saranno realizzate alcune strade ed altre già esistenti saranno adeguate in modo da poter usufruire di percorsi alternativi alla strada statale 275.Il progetto (finanziato nell’ambito del P.O. FERS – Azione 7.2.1. – Lavori di Rigenerazione Urbana e Territoriale – per un importo di circa 600.000 Euro), è entrato, dopo diverse vicissitudini, nella sua fase esecutiva. Esso prevede un’opera di rigenerazione riguardante una vasta area, di circa 9000 mq, in cui sono previsti interventi di recupero attraverso pavimentazioni, creazione di parcheggi, sistemazione a verde attrezzato e illuminazione che renderanno fruibile l’area in oggetto e amplieranno in maniera consistente gli spazi attrezzati destinati alla Fiera di S. Donato. Si realizzerà una nuova viabilità dell’area che permetterà di raccordare al meglio la Fiera con la parte ovest (uscita per Ruffano) e collegare con il centro abitato una zona periferica ormai altamente urbanizzata denominata “ Pitine”. “Con la realizzazione di questo progetto”, commenta il Sindaco Eusebio Ferraro, “si raggiunge un duplice obiettivo; da un lato si sistema e si valorizza una grossa area che crea i presupposti logistici per il definitivo decollo della Fiera di San Donato, già divenuta in questi anni Fiera Regionale, dall’altro creerà una nuova viabilità che permetterà agli abitanti
mento del centro storico, ovvero la pavimentazione in basolato di parte di via S. Donato, dei Palmenti e delle vecchie corti. Come Amministrazione Comunale siamo davvero orgogliosi di questi risultati”, conclude il Sindaco.
della zona “Pitine” di raggiungere il centro abitato attraverso una via comunale senza dover necessariamente, come succede adesso, percorrere la S.S. 275, i cui rischi, purtroppo, son ben noti alla nostra comunità. È una grande opportunità che si concretizza per il nostro Comune che, a breve, si coniugherà con l’altro progetto di Rigenerazione Urbana, già finanziato e prossimo alla cantierizzazione, riguardante il completa-
Festa di laurea
Discutendo una Tesi in Medicina Interna dal titolo “Acidi grassi plasmatici ed eritrocitari e determinanti del rischio cardiovascolare” si è laureata in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Bologna, EMANUELA CALÒ. Papà, mamma, Alessandro ed Elisa, con affetto, formulano alla neo Dottoressa i migliori auguri di una radiosa e soddisfacente carriera.
In sostanza il progetto prevede di operare sui quattro sub sistemi principali individuati all’interno dell’ambito “Santuario San Donato”. Largo Fiera: posta a nord-est dell’area interessata. Questa zona, adiacente al Santuario di San Donato e al cimitero comunale, si trova in pessime condizioni, non essendo fornita di adeguata pavimentazione. Gli interventi riguardano la realizzazione di zone per gli espositori in pavimentazione in prato carrabile in grigliato, mentre per i percorsi che collegano tali spazi saranno utilizzati dei masselli autobloccanti. Il resto dell’area sarà realizzato con apporto di stabilizzato naturale. Davanti alla chiesa si pavimenterà con basoli di pietra di Soleto unito ad una zona fornita di terreno vegetale seminato con un tappeto erboso. Zona Teatrino (a sud del Largo Fiera). In tale area di competenza del teatrino comunale all’aperto, vista la buona manutenzione della struttura e l’utilizzo frequente che se ne fa, non si prevede nessun tipo di intervento. Villetta comunale a confine col centro abitato. In tale area il degrado è molto evidente e necessita, in sostanza, di adeguato ripristino a verde della parte centrale (piantumazione di diverse specie autoctone), vista la scarsa vegetazione arborea in modo da poter realizzare uno spazio sufficiente per lo sviluppo di rapporti sociali. Verranno installate panchine con schienale, fioriere di forma circolare e portabiciclette. Pineta campo di calcio (sud-ovest, nord-ovest dell’ambito). In tale area sono previsti percorsi pedonali nella zona pinetata in modo da raggiungere, con un unico percorso, tutte le varie funzioni dell’ambito, dal teatrino, al largo fiera, al chiosco esistente e il tutto verrà realizzato con apporto di stabilizzato naturale. L’intervento da realizzare nel largo del campo sportivo riguarda la realizzazione di parcheggi in pavimentazione carrabile comprensivi di percorsi pedonali. L’area sarà attrezzata anche di idoneo arredo urbano con panchine, tavoli pic-nic e portabiciclette. d.v.
T. S. Giovanni: “Non intossicate la nostra terra”
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dai Comuni
ilgallo.it
23 MARZO/5 APRILE 2013
La denuncia. “Scaricano nelle campagne acque reflue che emanano un odore nauseabondo
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e mettono a repentaglio la salute di chi pensa di mangiare incontaminate prelibatezze” ntere colture a rischio contaminazione. È l’allarme lanciato da Antonio Casciaro agricoltore proprietario di un terreno di circa duemila metri quadri a Torre San Giovanni, in pieno parco naturale, nella cosiddetta “Zona 2”. “Si sta avvicinando la bella stagione”, ci ha detto Casciaro, “e non vorrei proprio si ripresentasse per il quarto anno consecutivo l’indegno spettacolo di fango melmoso e maleodorante al quale abbiamo assistito nelle estati trascorse. E questo nonostante le mie tante denunce agli Enti preposti e i tanti sopralluoghi effettuati da ARPA (Agenzia regionale per l’Ambiente), Asl, Guardia di Finanza, ecc.”. Ma ciò che davvero preoccupa il nostro agricoltore è il fatto che “come altri nella zona nel terreno di mia proprietà coltivo pomodori, verdure e quant’altro. Tutti
prodotti di assoluta genuinità. Ma come potremo continuare a farlo se continua questo scempio? Si tenga presente che già l’ASL, come verbalizzato, aveva verificato la presenza di indicatori microbiologici di contaminazione fecale. Chiedo alle autorità preposte ai controlli”, prosegue l’agricoltore ugentino, “di continuare a vigilare affinché tutto questo non avvenga più: nessuno deve più sversare acque reflue e schifezze maleodoranti in quel posto!”. Casciaro coltiva quel terreno da 40 anni e prima di lui l’avevano fatto la mamma e il papà della mamma. Dopo 100 anni ora il rischio è serio: “Vogliamo forse rovinare un angolo di paradiso mettendo a repentaglio la salute di chi pensa di mangiare le incontaminate prelibatezze della nostra terra?”. Uomo avvisato…
XX anniversario del Dies Natalis di don Tonino
Il Vescovo invita i giovani. “Partecipate, accogliete il messaggio spirituale di don Tonino e diventate “sentinelle del mattino, prigionieri della speranza, messaggeri di pace”
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eso noto il programma delle manifestazioni in occasione del XX anniversario del “dies natalis” del servo di Dio don Tonino Bello, Vescovo. La chiesa di Ugento – Santa Maria di Leuca, in fraterna comunione con la Fondazione don Tonino Bello propone un itinerario che lasci trasparire la testimonianza di fede di don Tonino. Dopo il pellegrinaggio dello scorso 17 marzo del Vescovo dfi Molfetta, mons. Luigi Martella, persso la Tomba di don Tonino, venerdì 12 aprile, alle 18, si terrà l’inaugurazione della Scuola di Formazione politica. Interverrà il prof. Giovanni Moro, sociologo politico presso la Sede della Scuola di Pece di Alessano. Mercoledì 17, in occasione del centesimo anniversario della nascita di mons. Michele Mincuzzi, alle 18,30, si terrà, nell’Auditorium Don Tonino Bello, un convegno sul tema: “I giorni della Speranza”. Interverranno: mons. Salvatore Palese e il
prof. Giovanni Invitto. Presiederà il Vescovo, mons. Vito Angiuli. Venerdì 19, il Signor Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione dei santi, presiederà l’Eucarestia per il “dies Natalis”, di don Tonino, presso la Chiesa Collegiata del SS. Salvatore di Alessano. Sabato 20, alle 18, celebrazione eucaristica presso la tomba di don Tonino, al cimitero, presieduta dal Vescovo, mons. Angiuli. Domenica 21 aprile, alle 19, presso la chiesa di Samt’Antonio di aledssano, rappresentazione del Gruppo Teatrale “Scuola di Teatro Giovanni Paolo II”. “Invito tutti, soprattutto i giovani”, ha detto il Vescovo, mons. Angiuli, “a partecipare a questi importanti appuntamenti della vita diocesana perche, accogliendo il messaggio spirituale di don Tonino, diventino “sentinelle del mattino, prigionieri della speranza, messaggeri di pace”.
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guardiamoci intorno
Febbraio: cassintegrazione alle stelle
23 MARZO/5 APRILE 2013
Giusto per saperlo
DONNA RITROVA FIGLI DOPO 27 ANNI!
Grazie a Facebook Francescas di Padova, 66 anni, ha ritrovato i figli dati in adozione 27 anni fa. La donna all'epoca era stata considerata non idonea al ruolo di genitore a causa della sua "condotta hippy", motivo per cui il tribunale aveva disposto l'adozione dei figli. Tutto è iniziato grazie alla sponsorizzazione del libro di Enrico Zorzato, dedicato alla storia della donna: "Paglì, una storia hippy". La figlia della donna ha subito riconosciuto la storia e ha contattato gli editori che l'hanno messa in contatto con la madre e con i due fratelli, anche loro dati in adozione. All'appello manca ancora il quarto figlio della donna.
HARLEM SHAKE, IL NUOVO TORMENTONE
Accantonato (finalmente!) il rapper coreano Psy, "Gangnam Style" ecco un altro tormentone che nell'ultimo periodo ha decisamente invaso il web: "Harlem shake". Si tratta di un vero e proprio video virale: per i primi secondi una persona balla tra la generale indifferenza. Poi d'improvviso tutti si agitano scatenandosi sulle note della hit del dj Baauer. Il virus dell’Harlem Shake ha contagiato anche la Juventus ed è addirittura entrato nella “sacralità di una conferenza stampa (nella foto da sinistra Bonucci, Vidal e Quagliarella).
SESSO IN STRADA, NIENTE PRIVACY
Si sono appartati in un vicolettodi Manchester, convinti di essere al sicuro da sguardi indiscreti, ma l'obiettivo impietoso di Google Street View li ha immortalati. Così una coppia di amanti, clandestini o colti da un irrefrenabile raptus di passione, è finita in rete, vista da centinaia di migliaia di utenti del motore di ricerca più usato al mondo.I visi e... qualcos’altro sono stati oscurati ma i due protagonisti inglesi restano comunque ben riconoscibili.Pare che Google, accortosi della gaffe, abbia già oscurato l'immagine, anche se, per il protagonista dello 'scatto fatale' colto con i pantaloni abbassati insieme a una moretta provocante, il guaio potrebbe già essere stato fatto.
TABLET AL BIMBO E 2MILA EURO GETTATI IN FUMO IN 10 MINUTI
Quasi duemila euro. Questo quanto un bambino di 5 anni di Bristol è riuscito a spendere in 10 minuti! Il tutto è sucesso su uno store per il download di app. Il bimbo, intento a giocare con un tablet, ha chiesto al padre di inserire la password per il download gratuito di un'applicazione. Il giorno dopo, i genitori si sarebbero accorti del misfatto, con un'ondata delle notifiche per acquisti in app, il cui prezzo andava da pochi centesimi a 70 euro...
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alzo in avanti della cassa integrazione a febbraio. Rispetto al primo mese dell’anno, le richieste di questo ammortizzatore sociale da parte delle aziende salentine sono aumentate del 238,5%: il monte ore complessivo è passato da 156.913 a 531.199. Nel dettaglio, secondo lo studio effettuato dalla Uil sui dati Inps, la richiesta di cig ordinaria è passata da 155.533 ore a 294.359 (+89,3%); la cig straordinaria, da zero a 16.017 ore; la cig in deroga, da 1.380 a 220.823. “La febbre è ancora troppo alta”, commenta il segretario generale della Uil di Lecce Salvatore Giannetto, “la condizione del nostro territorio, dal punto di vista economico, ma non solo, è sempre più precaria. I dati sulle richieste di ore di cassa integrazione rispecchiano perfettamente la situazione del nostro sistema produttivo. Crescita nulla, imprese in difficoltà, impatto sulla quantità e qualità del lavoro immediata. Ad una costante crescita del numero di disoccupati, del calo degli occupati, si affianca il fortissimo utilizzo del principale ammortizzatore sociale: la cassa integrazione. L’aumento della cassa ordinaria”, prosegue Giannetto, “indica, pur in presenza di meno giornate lavorate a febbraio, che altre aziende si affacciano sul bacino delle difficoltà e della crisi. Infatti, se confrontiamo le richieste di cig nel primo bimestre 2013 con quelle 2012,
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balza all’occhio un altro dato preoccupante: +10,6 %. Complessivamente, nei primi due mesi dell’anno le ore autorizzate sono state 688.112 a fronte delle 621.913 dei primi due mesi del 2012. Insomma”, osserva ancora il segretario Uil Lecce, “i dati raccolti ci dicono che lo stato di crisi continua ad aggravarsi, ma nel frattempo il mondo politico, a livello nazionale e regionale, continua inspiegabilmente a giocare al rinvio, senza garantire alcuna stabilità di governo. Nel Salento come in tutta la Puglia, la situazione è ormai al limite del collasso: se non riprende l’economia, l’emorragia di posti di lavoro, anche se temporaneamente protetti dalla cassa integrazione, sarà inevitabile. Nell’immediato”, sostiene Giannetto, “occorre sostenere finanziariamente lo strumento che in questi anni ha evitato che si trovasse nella disoccupazione senza ritorno un grande numero di lavoratrici e lavoratori. Dare certezze delle risorse per la cassa in deroga oggi, più che mai, è un imperativo che anche un Governo “provvisorio” dovrà garantire. Resta tuttavia intatto e prioritario”, conclude il segretario UIL; “il tema della costruzione di politiche attive, formazione e non solo, per gli oltre 7 mila lavoratori salentini in cassa integrazione, per consentire loro un rapido rientro nel sistema produttivo”.
Crisi di liquidità? Vola il factoring
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on tutti soffrono la crisi. Da quando è iniziata la recessione, sono cresciuti gli affari di rottamatori e riciclatori di rifiuti. Anche insospettabili raccolgono gli elettrodomestici abbandonati nelle campagne o lasciati vicino ai cassonetti e li portano nelle aziende che li reinseriscono nella catena di produzione. Le banche hanno adottato questo stesso “ciclo di smaltimento”, da quando i debitori hanno iniziato ad avere difficoltà nel pagamento delle fatture. Per ripulire i bilanci da queste “scorie” ci si affida sempre più spesso a società specializzate di recupero crediti che mettono sotto pressione famiglie ed imprese. Se c’è crisi di liquidità, “vola” il factoring e gli utili di queste società crescono vertiginosamente. A rivelarlo è il Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia che ha elaborato gli ultimi dati della Banca d’Italia. Se la pubblica amministrazione ritarda nei pagamenti e i fornitori non riescono a riscuotere in tempi brevi i loro crediti, l’alternativa al fallimento è la stipula di un contratto di “factoring” con una società che si occupa di gestioni creditizie. Il factoring è un contratto attraverso il quale l’azienda-cliente cede ad una società specializzata i propri crediti, sia quelli già maturati sia quelli futuri. Oltre alla riscossione, la società garantisce una serie di servizi, a cominciare dall’anticipazione di una somma rispetto alla data d’incasso. A conti fatti, considerato il panorama rarefatto del credito, questa operazione si è rivelata un’ottima occasione di finanziamento per le imprese pugliesi. Un’occasione che in molti hanno colto. Al 30 settembre scorso, ammontavano a 532 milioni di euro tali crediti, di cui 64 milioni “pro soluto” (quando la società di factoring si accolla anche il rischio di insolvenza dell’impresa) e 468 “pro solvendo” (cioè salvo buon fine, quando anche l’azienda-cliente rischia in caso di mancato incasso). Di questi 144 milioni sono a carico delle banche e ben 388 a carico degli intermediari finanziari, autorizzati ad operare in virtù degli articoli 106 o 107. La differenza tra questi ultimi due organismi è che il 107 si occupa direttamente dei servizi di incasso, pagamento e trasferimento di fondi. Per usufruire del factoring, si paga una commissione e, se si chiede un anticipo sulle somme da riscuotere, si devono corrispondere pure gli interessi che variano in base alle condizioni di mercato. Alla fine dell’anno scorso, i tassi d’interesse applicati dalle banche sulle nuove operazioni di prestito alle imprese risultavano più alti rispetto al passato. Questo ha permesso alle società di factoring di muoversi meglio sul mercato e di incassare di più. Inoltre, contrariamente a quanto accade nel credito, le società di factoring non valutano solo l’impresa che cede i crediti, ma anche la “qualità” dei crediti stessi e quindi dei debitori. I rischi che corrono sono dunque più contenuti. “In un periodo di prestiti delle banche con il contagocce, tempi di pagamento dilatati e una mole di fatture da riscuotere, sempre più imprese scelgono lo strumento del factoring”, spiega il presidente di Confartigianato Imprese Puglia, Francesco Sgherza. “Occorre monitorare l’effettiva applicazione e il rispetto da parte degli enti pubblici della direttiva comunitaria entrata di recente in vigore”, che fissa a un massimo di trenta giorni i tempi di pagamento da parte delle pubbliche amministrazioni. Inoltre, “bisogna affrontare il nodo del debito pregresso e coordinare le norme esistenti con quelle sui tempi di pagamento”. Per il presidente, “la crescente insolvibilità spinge le imprese a ricorrere alle società di factoring, ma le banche e gli intermediari devono ridurre le commissioni e gli interessi applicati su questo tipo di operazioni”. In provincia di Lecce banche ed intermediari tengono in carico 59 milioni di euro, di cui 20 a carico delle banche e 39 a carico degli intermediari. Rappresenta poco più dell’11 per cento.
CORRISPONDENTI Massimo Alligri Giuseppe Aquila Gianluca Eremita Vito Lecci Fiorella Mastria Antonio Memmi Carlo Quaranta Donatella Valente Stefano Verri
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Le novità dal Salone in concessionaria
LaFerrari, la nuova attesissima serie speciale limitata, prodotta in soli 499 esemplari è stata l’indiscussa regina del Salone Internazionale dell’Auto di Ginevra. 963 CV per la prima ibrida nella storia del Cavallino con perfomance da record: da 0 a 100 km/h in meno di 3 secondi e da 0-200 Km/h in meno di 7. Ed ha tagliato di ben il 50% le emissioni di Co2! Vettura straordinaria destinata ai collezionisti, con soluzioni tecniche che in futuro saranno applicate ai modelli della gamma.
BMW Serie 4
LaFerrari
Rispetto alla 3, la nuova Serie 4 si mostra con uno stile più aggressivo e ricercato, una linea più elegante e dinamica con volumi ben proporzionati Anche se si tratta di una concept car, le forme saranno quasi identiche sulla versione di serie. La gamma a benzina sarà composta dalle versioni BMW 420i 2.0 da 184 cavalli, BMW 428i 2.0 da 245 cavalli e BMW 435i 3.0 da 306 cavalli. Sul fronte dei diesel ci saranno le BMW 420d 2.0 litri da 184 cavalli e BMW 430d 3.0 da 258 cavalli.
Vettura molto leggera che dovrebbe perdere circa 70 kg e raggiungere performance ed efficienza di assoluto livello. L’ ibrida (Audi A3 e-tron 2013), grazie alla propulsione combinata tra motore termico ed elettrico, riesce a coniugare prestazioni elevate a consumi ridottissimi. La casa dei quattro anelli dichiara un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 7,6 secondi ed una velocità massima di 222 km/h. Grazie al motore elettrico, l’Audi A3 e-tron può percorrere 100 km con appena 1,5 litri di benzina!
Audi S3 Sportback
Mercedes CLA
23 MARZO/5 APRILE 2013
Con il nuovo Modello la Casa di Stoccarda vuole fondere la praticità di una vettura da famiglia allo stile di una filante coupé. Le dimensioni sono molto generose: pensate che la CLA è lunga 4 metri e 62 centimetri, quasi come una Classe C, tanto per capirci. Anche gli interni riprendono lo stile dell’abitacolo della Classe A, mentre per quanto riguarda le motorizzazioni le due vetture avranno una gamma del tutto analoga. Il prezzo di partenza del modello CLA 180 BlueEfficiency sarà di 29.900 euro.
La seducente 2 posti si è svelata gli occhi del mondo durante la presentazione ufficiale al Salone di Ginevra. Rivelata anche l’esclusiva “Launch Edition”, un’edizione numerata e prodotta in serie limitata, disponibile solo in 400 esemplari destinati a Europa, Africa e Middle East, 500 in Nord America e 100 nel resto del mondo. Potrà anche essere ordinata ad un prezzo di 60.000 euro. Per la commercializzazione della 4C bisognerà attendere ancora qualche mese.
Skoda Octavia
Alfa Romeo 4C
Sarà 9 cm più lunga e 5più larga e sembrerà quindi più piantata a terra. Grazie ai gruppi ottici anteriori con bordo di colore nero ed alle nervature sul cofano, il nuovo modello risulterà più aggressivo del precedente. Motori tutti turbo ad iniezione diretta, quattro a benzina e due diesel: 1.2 TSI da 86 e da 105 cavalli, 1.4 TSI da 140 cavalli, 1.8 TSI da 180 cavalli alimentati a verde ed i 1.6 TDI da 105 cavalli e 2.0 TDI da 150 cavalli a gasolio. Verrà venduta a partire da aprile a circa 20.000 euro.
dell’auto di Ginevra in concessionaria
23 MARZO/5 APRILE 2013
La nuova GTD migliora sotto tutti i punti di vista: più leggera grazie al telaio MQB e più performante grazie al nuovo motore. Sotto il cofano troviamo un TDI common rail 2 litri quattro cilindri che può contare su 184 cv di potenza a 3.500 giri al minuto ed una coppia di 380 Nm erogata costante da 1.750 giri a 3.250: accelerazione da 0 a 100 km/h in 7,5 secondi e velocità max di 230 chilometri orari. Migliorano anche i consumi: la casa dichiara un consumo nel ciclo misto di appena 4,1 litri di gasolio.
Jepp Compass
Nuova VW Golf GTD
Per l’americana nuova trasmissione automatica a sei rapporti, offerta sulle motorizzazioni a benzina 2.0 e 2.4 litri, le quali producono rispettivamente 156 e 170 cv di potenza. Il motore diesel 2.2 litri eroga invece 136 e 163 cv ed è disponibile solo con il cambio manuale a sei marce. Il modello Limited presenta una griglia rivista, nuovi fari antinebbia, fari posteriori oscurati e cerchi in lega da 18 pollici. Tutti i modelli sono equipaggiati dalla telecamera posteriore ParkView.
Un piccolo SUV che non rinuncia a voler sembrare un vero fuoristrada. Il frontale si caratterizza per una grossa presa d’aria centrale con delle cromature di decorazione. I gruppi ottici sono a sviluppo orizzontale e danno un’aria abbastanza accigliata al muso. Gli interni hanno il tipico stile futuristico del costruttore americano. I motori: 1.0 EcoBoost tre cilindri a benzina, con 125 cavalli; 1.6 TDCi turbodiesel da 95 CV ed il 1.6 aspirato da 105 CV a benzina abbinato al cambio automatico Powershift.
Ford Ecosport
Opel Cascada
ilgallo.it
Vettura media scoperta lunga 4.697 mm e larga 1.840 mm., va a posizionarsi nella nicchia di mercato già occupata dalla base di gamma di BMW Serie 3 Cabriolet e Audi A5 Cabriolet. Per affrontare la sfida con le “colleghe” tedesche l’Opel Cascada fa affidamento su una elevata rigidità della scocca unita all’avantreno HiPerStrut, su una buona gamma di motori che includono il nuovo 1.6 SIDI Turbo ECOTEC a benzina e su un soft top elettrico azionabile fino a 50 km/h.
È un crossover, che “cattura” il meglio della monovolume, della berlina, del SUV: un’offerta molto interessante sul mercato italiano. Captur ha delle dimensioni molto compatte, una vettura di 4 metri e 12, solo 6 cm più lunga di una Renault Clio. Vettura con una grande abitabilità, con il divano posteriore scorrevole di 16 cm per offrire diverse possibilità di abitabilità e poi tanta tecnologia come il sistema multimediale e l’ultima generazione dei motori Energy Stop&Start del Gruppo Renault.
Dacia Logan MCV
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Renault Captur
La SW che può arrivare ad ospitare fino a sette passeggeri, riceverà gli stessi aggiornamenti già visti sulla berlina: i fanali presentano profili squadrati e sono uniti da un’ampia mascherina; il posteriore si basa su soluzioni più elaborate e moderne. Notevolmente migliorati gli interni. Spicca il nuovo sistema multimediale dotato di touch screen, anche se lo stile si mantiene nel complesso sobrio e razionale. I prezzi, invece, dovrebbero rimanere gli stessi non sconvolgendo il profilo low cost del marchio.
S p o rt
Anche nel calcio è tempo di... passione
il Gallo (506) - 23 marzo/5 aprile 2013 - www.ilgallo.it - info@ilgallo.it
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Si decidono i campionati. In Lega Pro il Lecce doveva fare un solo boccone degli avversari invece... Le speranze di Nardò e Gallipoli, l’enigma Tricase e le ansie del Casarano asqua è in arrivo, è tempo dei consueti bilanci per le squadre salentine, che si apprestano ad affrontare la parte finale, la più avvincente nonché più impegnativa, dei rispettivi campionati. Il bimestre conclusivo della stagione agonistica è quello decisivo, ma anche quello in cui emergono i dubbi maggiori. Le opinioni di appassionati e protagonisti si dividono fra chi afferma che “in due altri mesi può succedere di tutto” e chi si rassegna con un perentorio “ormai i giochi sono fatti”. Siamo però sicuri che, come ogni anno, all’emissione dei verdetti ultimi non mancheranno le sorprese. A partire dalla Lega Pro, la prima divisione nazionale a vedere impiegata una salentina, il discontinuo Lecce, sino ai “bassifondi” dei campionati dilettantistici, in cui il divertimento è assicurato dal calore della gente che ogni domenica riempie le gradinate nonostante il freddo... e la pay-tv!
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Lecce, Serie B diretta? Sì, col cannocchiale
2 settembre scorso, quando i giallorossi aprivano le danze ospitando la Cremonese, nessuno avrebbe immaginato un cammino così sofferto e irto di insidie, nell’inferno della terza serie. 3-0 al termine del primo tempo e risultato (quasi) al sicuro, salvo due disattenzioni ad inizio ripresa e 3-2 finale, con i lombardi che sfiorarono l’impresa: fu il primo campanello d’allarme, il segnale che in Lega Pro non esistono certezze. Chi, in estate, con molta presunzione tranquillizzava tutti dicendo “Il Lecce stravincerà il campionato, mano sul fuoco”, può ben ritirare quella mano. La situazione non è delle migliori: conduce il Trapani con 49 punti, Lecce staccato di una sola lunghezza ma con una gara in più rispetto ai sici-
si chiede quale destino attenda il Tricase, fermo a 19 punti e falcidiato da una crisi societaria senza fine che sembra essere in parte risolta dall’approdo del presidente Buccoliero. I risultati deludenti e il clima di sfiducia regnante negli ambienti rossoblù dall’inizio della stagione non danno certo spazio a presagi postivi. Non se la passa meglio il Manduria, a 22 punti, mentre il tranquillo Galatina, a quota 34, ha abbandonato qualsiasi velleità di play-off dopo lo 0-4 di San Severo. Ci sperano ancora Gallipoli e Copertino, a tre e quattro lunghezze dalla “zona verde”.
liani. Troppe le incertezze per una compagine candidata inizialmente al ruolo di dominatrice assoluta del girone A. Nemmeno la cura Toma, subentrato in panca al posto di mister Lerda, sembra aver donato serenità e continuità, perfette sconosciute in questa travagliata stagione. A sette giornate dal termine Giacomazzi e compagni dovranno ricambiare la fiducia del pubblico, che ha sempre donato il suo sostegno, conquistando il primo posto, valevole per la promozione diretta senza passare dai play-off: gente come Benassi, Jeda, Memushaj ed Esposito meritano senza dubbio tutt’altro palcoscenico.
Serie D, speranza Nardò
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ambio in corsa per i granata, forti ora di mister Vito Sgobba alla guida tecnica, in so-
stituzione del dimissionario Luca Renna. La linea-giovani offre valide e solide basi su cui costruire la salvezza, ma la zona play-out dista la pochezza di due punti. I neretini, a 33, dopo la sconfitta per 2 a 1 in terra ischiana, dovranno rimboccarsi le maniche e ripartire dalla sfida interna contro il Trani che occupa la penultima piazza del girone H. La crescita del giovane Mirarco fra i pali, la qualità di Corvino e l’esperienza di Vetrugno lasciano presupporre la terza salvezza consecutiva nella “massima serie dilettante”.
Tricase, enigma d’Eccellenza
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on il Racale ormai condannato alla retrocessione, a quattro turni dal termine, ci
È
Promozione: Casarano, attento all’Ostuni
sfida a due fra Casarano e Ostuni, in testa al girone B di Promozione con 61 e 60 punti (i brindisini hanno però una gara in più). Decisamente staccate, Virtus Francavilla (a 55) e Leverano (51) stanno comunque disputando una grande stagione, ben oltre le aspettative. Più giù, il Martano (26) continua a costruire la sua salvezza a piccole dosi, a suon di 0-0, parimenti allo Scorrano (27) e all’insicuro San Cesario (23). Con più di due mesi d’anticipo Maglie (35) e Otranto (41) possono dirsi già salve. Azzardare pronostici sarebbe però una perdita di tempo: l’interminabile campionato, su cui calerà il sipario il 9 giugno, rimane aperto a qualsiasi scenario. Stefano Verri
la novità
23 MARZO/5 APRILE 2013
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ilgallo.it
mazione in program zo dal 21mar LECCE - MULTISALA MASSIMO TEL. 0832/307433 Sala 1 16,45 (dom)-18,40-20,35-22,30
Al cinema
UN SORRISO ON LINE La foto - vignetta
GALLIPOLI - CINEMA ITALIA TEL. 0833/568653 Sala 1 16,30 (fest)-18,30-20,30-22,30
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l o dic ono l e st e ll e
di Eugenio Musarò (www.eugeniomusa.com)
Ariete
La primavera per molti arieti si rivela un po’ pesante sotto vari aspetti, i transiti negativi non mancano e voi dovete continuare a pazientare.
Toro
I nati tra la prima e la seconda decade restano sempre i super favoriti dal trigono di Plutone. Gli altri per ora sono esenti da transiti importanti.
17,15 - 20,15 - 22,30
gli amanti passeggeri arzo dal 23 m 2013 le ri p a al 5
Gemelli
Continuano Giove congiunto e Urano in sestile per molti gemelli: è un momento favorevole e bisogna approfittarne. Fate la vostra parte.
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benvenuto presidente
il grande e potente Oz (3D) Sala 4
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sinister (v.m. 14 anni) 17,30 - 20
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the croods (3D) Sala 8
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arbitrage - la frode Sala 9
Bilancia
Scorpione
Sagittario
Plutone, Nettuno e Saturno a favore della prima decade possono aiutare a realizzare progetti. Gli altri meno favoriti,ma senza transiti negativi.
Capricorno
Acquario
Saturno, vostro pianeta personale, vi stimola a realizzare qualcosa di concreto e a lasciarvi alle spalle ciò che non serve. Urano, però, vi blocca.
Saturno prosegue con la sua azione frenante. Urano, il vostro pianeta, vi incita a cambiare qualcosa nella vostra vita. Ponderate le vostre scelte.
Urano continua a stimolarvi e vi incita a repentini cambiamenti su vari fronti. Attenti all’opposizione di Giove che potrebbe indurvi a spese extra.
Pesci
Plutone e Nettuno, continuano con la loro azione costruttiva: sotto con i progetti. Attenti, però, alla quadratura di Giove e controllate il conto bancario.
TRICASE - CINEMA AURORA TEL. 0833/545855 17,30 (sab e dom) - 19,30 - 21,45
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the croods (3D)
the croods (3D)
- settegiorni
sabato 23 domenica 24 lunedì 25 martedì 26 mercoledì 23 giovedì 28 venerdì 29 mattina
Giove e Nettuno sono in posizione negativa e possono creare confusione mentale e rischi di spese extra. Plutone favorisce solo prima e seconda decade.
Plutone in quadratura e Urano in opposizione: continua il momento grigio per la prima decade Rimandate i progetti. Gli altri più liberi di muoversi
MAGLIE - MULTISALA CINEMA MODERNO TEL. 0836/484100
il principe abusivo
pomeriggio
Per il vostro segno, la primavera procede benino,con possibili interessanti novità. Attenti alla quadratura di Saturno e valutate bene le scelte.
benvenuto presidente
educazione siberiana
Vergine
Plutone continua la sua corsa in opposizione e Urano quella in quadratura che frenano la vostra vita su vari fronti. Saturno, però, vi protegge.
17,30 (sab e dom) - 19,30 - 21,45
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16,30 - 22,20
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CALIMERA - CINEMA ELIO TEL. 0832/875283 (lunedì chiuso)
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sera
Leone
17 (sab. e dom.) - 19 - 21
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17,30 (sab e dom) - 19,30 - 21,45
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Cancro
CASARANO - CINEMA MANZONI TEL. 0833/505270
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TROVA
I
GALLETTI,
IL REGOLAMENTO
Cerca tra le pubblicità e individua i 3 galletti “mimetizzati”, telefona lunedì 25 marzo dalle ore 9 potrai vincere una CERAMICA PASQUALE in porcellana o una ANTIPASTIERA IN PORCELLANA offerte da STG (Strada statale 275 Lucugnano-Alessano, km 23,5). E poi: i BIGLIETTI per i CINEMA di GALLIPOLI, GALATINA, MAGLIE, CASARANO e TRICASE; due aperitivi al BAR MAL GLEF a MIGGIANO; DUE APERITIVI presso DOLCI FANTASIE di SAN CASSIANO; BUONO SCONTO DI EURO 50 da applicare sull’acquisto di occhiali da sole o da vista presso OTTICA MORCIANO di TRICASE, ANDRANO, TIGGIANO e CASTRO; 1/2 KG DI MIGNON o 1/2 KG DI PRALINE E CIOCCOLATINI presso la nuova pasticceria AROME DE CACAO di CORSANO; un LITRO DI VINO SFUSO offerto da LE VIGNE DEL SALENTO di SALVE; PUCCIA E BIBITA offerto da PANDIVIA a TRICASE; CORNETTO E CAPPUCCIO al BAR LEVANTE di TRICASE. NON SONO AMMESSI GLI STESSI VINCITORI PER ALMENO 3 CONCORSI CONSECUTIVI. NON SI ACCETTANO NOMINATIVI DELLA STESSA FAMIGLIA
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