Gallo
il
Anno 18, numero 09 (509) - 4/17 maggio 2013 - www.ilgallo.it - info@ilgallo.it
scomparsi!
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Misteri salentini
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In Italia sono oltre 25mila gli scomparsi dal febbraio 1974, con una crescita annuale di 800-1.000 persone. Di questi, 1.651 sono bambini italiani e ben 8.153 stranieri. I corpi di persone ritrovate sono 795, dei quali si attende ancora il riconoscimento del DNA e l’archiviazione in una banca dati. 809 sono i cadaveri non identificati. Nel SALENTO dal 1977 ad oggi sono almeno sei le persone che sembrano essere svanite nel nulla: dal caso del piccolo Mauro di RACALE (1977) a quelli di Concetta Maria di MATINO (1988), di Anna Carmela di CASTRÌ (1995) e Roberta di TORRE SAN GIOVANNI. Fino ai due casi più recenti ed ugualmente senza risposte: quelli di Ivan di MATINO e Sonia di SPECCHIA. In un’epoca in cui la comunicazione arriva ovunque e la fa da padrona, nessuna certezza sulla sorte dei nostri conterranei.
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SERVIZI DA PAGINA
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LA DIOCESI PER IL LAVORO
Il quadrilatero maledetto
ELEZIONI
Work in progress: intervista a Mons. Angiuli
Corigliano, Cutrofiano, Galatina, Soleto
Ad Alessano il 1° Laboratorio diocesano per il lavoro. Il Vescovo di Ugento-S.M. di Leuca: “Proviamo a mettere insieme domanda e offerta. La forza è nel ritrovarsi, nel parlarsi, nel non rimanere isolati”
La denuncia: “Asfissiati da un iperconcentrazione di opifici insalubri, cementifici, bitumifici, fonderie, zincherie, cave per estrazione mineraria, alcuni di questi a ridosso dei centri abitati...”
tutti i
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comunali
CANDIDATI all’interno
I GALLETTI AL MARTEDÌ Trova i galletti tra le pubblicità e telefona martedì 7 maggio, dalle 9, tanti premi in palio REGOLAMENTO A PAGINA
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4/17 MAGGIO 2013
Leva: le 4 elle del mobile
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ora parlo io
4/17 MAGGIO 2013
Cara Sud-Est, ti scrivo…
ilgallo.it
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Le corse della domenica. Cara Sud-Est, perchè non metti all’ordine del giorno il ripristino delle corse nei giorni festivi, domeniche e feste comandate?
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onna Marianciala e zia Lucia arrivavano la domenica mattina, di buonora, alla stazione di Ruggiano-Salve: avevano preso la littorina delle 7. Portavano i grossi mandarini del loro giardino, d’inverno, e d’estate i “pasuli piccinni” (fagiolini), peperoni, melanzane che coltivava zio Vito alli “Sauli” (fra Taviano e Gallipoli). Portavano anche un mazzo di fiori per il nonno che era sepolto al vecchio cimitero di Alessano. La domenica successiva andavamo noi, io, mio padre e mia madre: partivamo più o meno alla stessa ora dalla stessa stazione. Portavamo cavoli enormi, cicorie, verze: li coltivava Cosimu, mio padre. Era sempre una festa. La nonna era piccola ma energica: mi sbaciucchiava come fossi un bambolotto. Da lei, attraverso mio padre, ho ereditato un quinto di una “cisura” (campo) a est di Santa Barbara: quand’è tramontana si vedono le montagne dell’Albania e a sud Fanos e Corfù. La nonna era la più piccola di cinque sorelle. Coltivavo patate, rape, fave, piselli e prima ancora cavoli e cicorie: prima perchè i cacciatori le rubavano e ho dovuto smettere. La favola finì il “giorno dei Morti” di non ricordo che anno: io ero “discipulu” (allievo) del falegname del paese e stavamo, guarda caso, montando porte, finestre e bussole a Ruggiano, il paese di Santa Marina. Dal secondo piano dell’enorme casa nuova di un emigrante tenevo d’occhio la stazione, l’arrivo delle littorine. Potevo vedere i passeggeri scendere e andare per i fatti loro. Mamme e bambini soprattutto. Verso le 11 mi resi conto che la nonna e la zia, sorella di mio padre che non si era sposata per accudire Marianciala, non sarebbero più venute. Gli anni erano passati e i malanni fisici erano arrivati a impedir loro di viaggiare. Un mondo finiva per sempre… Non sappiamo quando la Sud-Est ha deciso di abolire le corse nei giorni festivi: una scelta aziendale assurda perché è nei festivi che si viaggia per andare a trovare i parenti e i turisti si spostano per visitare le nostre bellezze. Si, sappiamo che ci sono un paio di corse suppletive, in autobus, ma non è lo stesso. Quanto pil perde il territorio per
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Dal secondo piano dell’enorme casa nuova di un emigrante tenevo d’occhio la stazione, l’arrivo delle littorine. Potevo vedere i passeggeri scendere e andare per i fatti loro...
questa assurda decisione dei mandarini della Sud-Est? Cara Sud-Est ti scrivo, così mi distraggo un po’… E non penso a quel mondo passato in cui tutti eravamo felici di poco ma non lo sapevamo; volevamo crescere per essere felici e non sapevamo che forse non lo saremmo stati mai più. Di solito i potenti non rispondono alle petizioni popolari, per spocchia e strafottenza: questo accadeva prima, ma adesso c’è Grillo a fare le pulci a tutti, a lottare contro sprechi e follie: il tempo è cambiato, è arrivato quella della “responsabilità” e se il M5S mette mano anche a queste assurdità magari, chissà, le risolve. Cara Sud-Est, perchè non metti all’ordine del giorno il ripristino delle corse nei giorni festivi, domeniche e feste comandate? Che cos’è questa abitudine nata da una visione distorta e assistita, parassitaria della vita e dell’economia di adattare la realtà ai nostri capricci? Nei Paesi e nelle democrazie serie e moderne avviene l’esatto contrario: ci si adegua all’economia e anche al buon senso. Cara Sud-Est, la modernità richiede scelte coraggiose: in questo caso il ritorno al passato migliore, quando c’era più militanza e solidarietà, senso di servizio alle istituzioni e di appartenenza al proprio territorio che veniva sopra tutto e tutti. Cara Sud-Est, torna a farci viaggiare la domenica, a Santo Stefano, Capodanno, Ferragosto, Pasquetta, la Domenica in Albis, il 25 aprile, il Primo Maggio… Non ci sono soldi? Beh, se cancelliamo tutte le opere faraoniche inutili, che finanziano la corruzione politica, la Maglie-Otranto, la Direzionale 8, la SS 275 Maglie Leuca e altri scempi e massacri del paesaggio in progress, il budget si trova, le risorse ci sono, bastano e avanzano per tornare al mondo civile: noialtri possiamo andare a trovare le vecchie zie (salveranno il mondo?) e i turisti a vedere anche la domenica la Cattedrale di Otranto, la Basilica della Madonna di Leuca, il delizioso centro storico di Gallipoli, ecc. Contribuiremmo a migliorare l’aria con meno emissioni e magari, chissà, in questa terra di emigrazione, ieri con la valigia di cartone, oggi col trolley, chissà, potrebbero anche nascere nuovi posti di lavoro… Francesco Greco
scomparsi!
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Che fine
IVAN GIORGIO REGOLI
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Età: 29 (al momento della scomparsa) Statura: 1,72 Occhi: castani Capelli: neri Abbigliamento: maglietta nera con disegno viola; bermuda neri; scarpe ginnastica bianche Scomparso da: MATINO il 12 settembre 2011
SONIA MARRA
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Età: 25 (al momento della scomparsa) Statura: 1,60 Occhi: castani Capelli: neri Abbigliamento: giubbotto nero corto con il cappuccio, jeans blu e scarpe da ginnastica Di SPECCHIA è scomparsa da Perugia il 16 novembre 2006
ROBERTA MARTUCCI
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Età: 28 (al momento della scomparsa) Statura:1,65 Occhi: castani Capelli: castani Abbigliamento: indossava gonna nera a fiori, scarpe con il tacco alto e giubbino grigio. Scomparsa da: TORRE SAN GIOVANNI il 20/08/1999
4/17 MAGGIO 2013
Misteri salentini. Dai casi più recenti di Ivan (Matino), sempre ancora soluzione di Anna Carmela (Castrì), Ivan Giorgio Regoli scomparso dal 12/09/2011
Di
Ivan Giorgio Regoli, 29 anni, si sono perse le tracce il 12 settembre 2011. Intorno alle 18, uscendo di casa, disse alla mamma che si sarebbero sentiti più tardi. Con se non aveva né documenti né denaro, solo le chiavi di casa e dello scooter, che non ha utilizzato, infatti è rimasto sotto casa. Aveva con sé anche un cellulare Motorola. L’ultima volta che è stato visto, sempre il pomeriggio del 12 settembre 2011, Ivan si era fermato a chiacchierare con degli artisti di strada presenti in paese. Da quel momento buio assoluto. Segni particolari: piccola cicatrice sulla fronte; tatuaggi: sul braccio destro un grosso tribale a forma di fiamma con le iniziali “i” e “t”; sul braccio sinistro tribale con cuore e una “r”, un tatuaggio con le iniziali “i” e “r” e un tatuaggio raffigurante un bracciale; una stella tatuata sul polso sinistro vicino al palmo della mano; sul collo ha le iniziali “i” e “g”; sulla mano sinistra tra il pollice e l’indice ha una piccola stella.
Sonia Marra scomparsa dal 16/11/2006
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ll’epoca aveva 25 anni, viveva a Perugia dove studiava Medicina. Il 16 novembre 2006, come ogni sera la madre al chiama al telefono ma il cellulare risulta spento. Avvertita dalla madre anche Anna sorella di Sonia, che vive a Roma col suo findanzato Paolo, prova ripetutamente a chiamarla senza successo. La mattina dopo Paolo va a Perugia. Arrivato all’appartamento dove Sonia vive da sola trova la porta chiusa e avverte un forte odore di gas, non entra e chiama i Vigili del Fuoco. I pompieri rompono un vetro della finestra ed entrano, ma nell’appartamento non c’è traccia di Sonia. “Secondo un testimone”, riporterà la nota trasmissione tv “Chi lì’ha visto?”, “la sera della scomparsa, intorno alle ore 20, una macchina si è fermata sotto l’abitazione di Sonia. Dalla vettura di colore chiaro è sceso un uomo che si è diretto verso l’appartamento della ragazza posto al primo piano dello stabile. Ha aperto la porta con le chiavi, senza forzare la serratura. Si sono sentiti dei rumori all’interno della casa; poi questo individuo è uscito, è salito sulla macchina e se ne è andato”. Da allora indagini a tappeto concluse con il fermo di Umberto Bindella. Il 20 ottobre, presso la corte d’assise di Perugia, inizia il processo a suo carico
per l’omicidio e l’occultamento del cadavere di Sonia Marra. Nello stesso procedimento rinviato a giudizio per occultamento di cadavere o falsa dichiarazione il finanziere che a Bindella aveva fornito un alibi, poi ritrattato così: “Posso dire di ricordarmi che una sera, nel novembre 2006, io mi incontrai con Umberto Bindella. Sino ad oggi ho sempre dato per scontato detta data del 16 perché fu Bindella, quando mi preannunciò l’eventuale audizione da parte dei carabinieri, ad indicarmela”. Secondo l’avvocato Alessandro Vesi, legale della della famiglia Marra, potrebbe avere un peso rilevante al processo una conversazione telefonica di Bindella con un amico. Nell’intercettazione Bindella diceva all’amico che “è successo un casino” e alla domanda “l’hai messa incinta?” lui avrebbe risposto: “No, non si tratta di questo, è una cosa più grossa di me e di te”. Nella puntata del 30 novembre 2009 di “ Chi l’ha visto?”, Bindella ha dichiarato di aver conosciuto Sonia Marra nel 2005, presso la scuola di Montemorcino, quando lui frequentava un corso di teologia e lei lavorava in segreteria ed entrambi alloggiavano nella foresteria della scuola. Dopo un anno, ha spiegato, il loro rapporto si “è evoluto in un incontro più intimo… non ero il fidanzato”, negando però ogni rapporto sessuale. Dopo questa smentita un’amica della ragazza scomparsa ha riconfermato che lei le aveva parlato di una relazione con un certo Umberto e dell’intimità che c’era stata fra loro. Bindella ha ammesso di avere acquistato lui il kit del test di gravidanza, mai ritrovato dagli inquirenti, che avrebbe dato un risultato negativo. Secondo quanto scritto da “Il giornale dell’Umbria”, dalle carte emergerebbe “un dettaglio importante per inquadrare la relazione tra Sonia Marra e Umberto Bindella. Lei avrebbe aggiunto al curriculum scolastico di Bindella un esame che lui non aveva mai sostenuto”. Il 14 ottobre il quotidiano umbro ha reso noto che “sono spariti i tabulati relativi a tutte le telefonate fatte e ricevute dal 1 al 14 novembre del 2006 dal cellulare di Sonia Marra. Dopo la richiesta della Procura della Repubblica di Perugia il gestore Wind li aveva inviati al comando provinciale dei carabinieri. I dati non sono risultati tecnicamente recuperabili dal computer dove erano memorizzati e, nel frattempo, il gestore ha dovuto distruggerli, essendo tenuto a farlo dopo due anni. La procura di Perugia aveva inoltre disposto l’intercettazione dell’utenza della Scuola Teologica di Montemorcino, che non è stata mai messa sotto controllo. Infine, nonostante la procura avesse chiesto l’acquisizione dei tabulati dell’utenza di Bindella dall’ottobre del 2005, risultano agli atti
scomparsi!
4/17 MAGGIO 2013
hanno fatto? Sonia (Specchia) e Roberta (T. S. Giovanni), a quelli Concetta Maria (Matino) e del piccolo Mauro (Racale) solo quelli dall’ottobre del 2006”. Sulla vicenda dei dati spariti la procura ha aperto un’indagine che si è conclusa con un’archiviazione. Nell’udienza del processo a carico di Umberto Bindella ha testimoniato suor Roberta Vinerba, all’epoca confidente di Sonia Marra. La religiosa ha raccontato che “due giorni prima di sparire, la studentessa le fece vedere un sms. Ricordo bene che lei coprì il mittente con il pollice. Il messaggio diceva tipo “bevi, bevi molto”. Io le ho detto, “ma è lui il padre?” Lei mi disse di “si”. L’ultima volta che si incontrarono, il giorno prima della scomparsa, lei mi disse: “Mi sono successe più cose in questi ultimi quindici giorni che in tutto il resto della mia vita”. Per suor Roberta la ragazza appariva come “una persona affranta dai sensi di colpa, come se avesse un peso addosso”. La suora ha ricordato che, sempre la mattina del 15 novembre, Sonia Marra le comunicò con un messaggio di non essere incinta. “Noi chiedevamo a Sonia se era innamorata. Ma Sonia era sfuggente affermava una cosa ma poi la negava. Le facevamo domande per farla parlare. Era riservatissima. Questo accadde il 14 novembre. Il 15 mattina invece mi mandò un messaggino in cui mi diceva che non era incinta. Io le dissi che ero sollevata, lei invece mi disse che quasi era dispiaciuta di non aspettare un bambino”. Il processo è ancora in corso. La svolta sembrava arrivata il 2 ottobre 2007 ma secondo gli inquirenti era un bluff il presunto ritrovamento della fossa in cui sarebbe stato seppellito il corpo di Sonia. L’area interessata si trova a Montemorcino, a poche centinaia di metri dall’abitazione della ragazza ma della buca non ci sono tracce evidenti ed è difficile affermare che quello sia il luogo della sua presunta sepoltura. Sempre lì sarebbero stati rinvenuti pezzi di un braccialetto in plastica che la giovane utilizzava per legarsi i capelli, ma quella zona è frequentata anche da altra gente e quindi quei frammenti potrebbero anche non appartenere a lei. Insomma, niente di concreto, come ha confermato, con un comunicato, la Procura di Perugia. Ad oggi, in paatica, non è emerso alcun fatto in grado di fornire attendibili informazioni circa la sorte della giovane.
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Anna Carmela Loforese scomparsa dal 1°/8/1995
nna Carmela era nata e lavorava presso uno studio professionale, a Melendugno. C’è chi dice per una delusione d’amore, chi per aver incontrato le persone sbagliate nel momento sbagliato, fatto sta che un giorno la storia della sua vita è
drammaticamente cambiata. Il 1° agosto 1995 si è allontanata di casa e da allora di lei non si sa più niente. Le ultime sue notizie risalgono al 1995, quando conviveva con un uomo più grande di lei a Castrì. Sua madre che le faceva spesso visita cercava di convincerla a tornare a casa. Da quel 1° agosto però non l’ha più trovata. Da allora ha continuato a cercarla anche nei luoghi frequentati dagli sbandati, mostrando fotografie ormai vecchie di dieci anni, le uniche che le sono rimaste. Il garage di Lecce, di proprietà della famiglia è forse stato l’ultimo rifugio di Anna Carmela prima di sparire nel nulla: le sue serrande sono state divelte e le ultime tracce della giovane donna scomparsa cancellate. Alcuni testimoni avrebbero visto Anna Carmela alla stazione di Bari ma queste testimonianze non hanno mai trovato conferma.
Mauro Romano scomparsa dal 23/01/1988
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ra il primo giorno dell’estate 1977 quando si persero le tracce di Mauro Romano che all’epoca aveva appena sei anni. Il 19 giugno i genitori andarono a Poggiomarino (Napoli) per i funerali del nonno paterno. Lasciarono i loro due figli maschi con i nonni materni a Racale. Quando fecero ritorno, il 22 giugno, scoprirono che Mauro era scomparso dalla sera precedente. Era stato visto l’ultima volta intorno alle 17,45 del 21 giugno, giocava a nascondino. Ad un certo punto sembrava ci fosse una svolta nelle indagini ma, secondo il sostituto procuratore, Giuseppe Capoccia, durante il supplemento d'indagine disposto dal gip non sono stati trovati elementi utili a sostenere l’accusa in giudizio per Vittorio Romanelli, barbiere amico della famiglia Romano, unico indagato con l'accusa di omicidio. Gli uomini della Squadra Mobile di Lecce hanno anche ascoltato Vito Paolo Troisi, boss della Sacra Corona condannato all'ergastolo. Era stato proprio Troisi, che da piccolo conosceva il piccolo Mauro e giocava spesso con lui, ad annunciare al gip di avere importanti rivelazioni da fare sul caso, chiedendo poi di essere ascoltato dal Procuratore Motta. Il Procuratore non ha però accolto la richiesta e le dichiarazioni fatte da Troisi ai poliziotti, secondo il Pm Capoccia, nulla hanno aggiunto al quadro indiziario.
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ANNA CARMELA LOFORESE Età: 33 (al momento della scomparsa) Statura: 1,65 Occhi: castani Capelli: biondi Scomparsa da: CASTRÌ l’1 agosto 1995
missing missing CONCETTA MARIA MARSANO Età: 33 (al momento della scomparsa) Statura: 1,65 Occhi: castani Capelli: castani Scomparsa da: MATINO il 23 gennaio 1988
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MAURO ROMANO Età: 6 (al momento della scomparsa) Scomparso da: RACALE, il 21 giugno1977
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che fine hanno fatto?
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Roberta e Concetta Maria: misteri irrisolti Scomparse nel nulla. Tra i tanti casi in Italia anche quelli di Roberta Martucci e Concetta Maria Marsano: due storie diverse ma accomunate dall uscita per fare shopping a Gallipoli... Roberta Martucci scomparsa dal 20 agosto1999
Le
ultime notizie di Roberta Martucci, operatrice in un centro sociale per anziani, risalgono a poco dopo le 20 del 20 agosto 1999 quando è uscita dalla sua casa di Torre San Giovanni a bordo della Fiat Uno bianca di sua mamma. Ha dato un passaggio alla sorella che, in macchina, l’ha sentita dire a qualcuno, al suo telefonino, “sto arrivando”. Quel qualcuno è stato appurato dalle indagini dei Carabinieri fosse tale Rita, una sua amica alla quale Roberta avrebbe detto di avere un appuntamento a Gallipoli con un’altra amica. Così come ha confermato la terza ragazza che però ha anche aggiunto di aver atteso invano e di aver provato a chiamare la Martucci ma il suo cellulare sarebbe risultato spento. E alle 23, preoccupata, le avrebbe inviato un sms con su scritto: “Roberta per favore non fare scherzi. Chiamami”. Entrambe avevano appena ritirato lo stipendio e dovevano fare shopping. Roberta però quella sera aveva anche detto alla sorella di essere stata invitata ad una festa. Infatti, aveva indosso una gonna e scarpe con tacchi alti al posto dei jeans che era solita indossare. Anche la madre di Roberta quella notte ha tentato invano chiamarla al cellulare. Altro particolare, verso le 3, il telefonino è risultato libero ed ha squillato per tre volte. Poi il vuoto. Quattro giorni dopo la Fiat Uno è stata trovata parcheggiata a Gallipoli. Un conoscente ha riferito che, secondo lui, la ragazza scomparsa aveva una relazione con l’amica e collega che non permette che si faccia più il suo nome. Sotto la lente degli investigatori il ruolo dell’amica Rita e un presunto giro di festini a base di sesso e droga. Secondo una sorella della Martucci, Roberta potrebbe essersi sentita male durante uno di questi festini e il suo corpo sarebbe stato fatto sparire. I Carabinieri di Casarano, che hanno condotto le indagini, e il Sostituto Procuratore della Repubblica dr.ssa Elsa Vignone hanno
g n i s s i m confermato che, non avendo avuto altri elementi per proseguire le indagini, il caso è stato archiviato dopo pochi mesi, pur ritenendo che la scomparsa della giovane non sia da attribuire ad allontanamento volontario ma a sequestro di persona e probabilmente al suo omicidio. Come rivelato in una puntata della trasmissione Rai “Chi l’Ha visto?” e riportato sul sito Rai, “le due amiche si sono molto preoccupate di minimizzare i rapporti che avevano con la ragazza scomparsa, anche contro l’evidenza dei tabulati telefonici che invece documentano contatti assidui. In una agenda della Martucci, i Carabinieri hanno trovato un biglietto con l’indicazione di giorni e orari in cui poter chiamare e la scritta in stenografia “Ti amo mio dolce amore”. Un altro biglietto stenografato era stato prelevato in precedenza da una delle due amiche, che dice di averlo gettato via. Il proprietario del bar di fronte al quale è stata trovata la Fiat Uno è sicuro che il giorno prima l’auto non era lì. Non sarebbe stato possibile rilevare impronte, né è stato fatto l’esame del Dna su alcuni capelli che erano all’in-
terno. L’amica Rita avrebbe comunque chiamato la famiglia Martucci subito dopo il ritrovamento, per ricordare che la sera prima della scomparsa Roberta le aveva fatto guidare l’auto”. Uno spettatore, che ha preferito non apparire ma che ha reso deposizione ai Carabinieri, aveva chiamato quando ‘Chi l’ha visto?’ si è occupato della vicenda la prima volta, dichiarandosi certo di aver visto Roberta Martucci più volte in un luogo piuttosto isolato di Gallipoli. Alternativamente in compagnia di un’amica, a volte di Rita, a volte dell’altra, sarebbe scesa dalla Fiat Uno per salire su una Mercedes bianca con a bordo un giovane dai capelli lunghi. Roberta Martucci saliva davanti, abbracciando il guidatore, l’amica dietro. La Mercedes partiva poi in direzione di Lecce, per tornare circa tre ore dopo. La scena si sarebbe ripetuta diverse volte dal mese di luglio alla fine di agosto del 1999. L’ultima volta le ragazze avrebbero pianto”. Le amiche di Roberta Martucci negano di essere mai state nel luogo indicato. La madre e le sorelle di Roberta Martucci hanno chiesto che vengano riaperte le indagini e hanno rinnovato il loro rammarico per il disinteresse e la presa di distanza dalla vicenda da parte delle amiche e, in particolare, dell’ex fidanzato.
Concetta Maria Marsano scomparsa dal 23/01/1988
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Concetta Maria Marsano non si hanno più notizie dal 23 gennaio 1988, quando, dopo aver lasciato l’ufficio dove lavorava, intorno alle 17, è tornata a casa sua a Matino. Qui ha preso la propria automobile dicendo che sarebbe andata a Gallipoli a fare shopping… Da Gallipoli però non è più tornata. La sua macchia è stata ritrovata sulla Gallipoli Lecce ed aveva chiari segni di effrazione. Secondo quanto trapelato dalle indagini pare che Concetta Maria Marsano avrebbe avuto una relazione con un uomo sposato e che di lui fosse rimasta incinta. Il mistero della sua scomparsa resta però irrisolto.
elezioni comunali
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Spongano: tre opzioni per il dopo-Zacheo IMPEGNO E
RINASCITA DI
COERENZA
SPONGANO
Cand. sindaco Antonio Candido Maria Immacolata Corvaglia Filippo De Luca Stefano Donandeo Carla Marra Antonio Marti Matteo Marti Vincenzo Tarantino
Cand. sindaco Salvatore Donno Gabriele Bonavoglia Oronzo Carluccio Maria Vittoria Lazzari Ilaria Maggiore Giovanni Marti Salvatore Picci Giovanni Rizzelli
S
SPONGANO
pongano è chiamata a voltare pagina dopo dieci anni in cui l’Amministrazione comunale è stata guidata da Luigi Zacheo. Come prevede la legge, Zacheo, completati i due mandati non può ricandidarsi. Saranno tre i candidati che si contenderanno la poltrona più importante di Spongano: Antonio Candido (“Impegno e coerenza”), Salvatore Donno (“Rinascita di Spongano”) e Felice Gerardo Rizzelli (“Spongano si rinnova”).
SI RINNOVA
Cand. sindaco Felice Gerardo Rizzelli Fabio Casarano Carlo Catamo Corrado Corvaglia Giuseppe Maggiore Daniela Martella Paolo Paiano Giovanna Rizzello
Salve: Chirivì tra Passaseo e Villanova SALVE CHE
CON NOI PER SALVE
CAMBIA
Cand. sindaco Carmelo Chirivì Sabina Cosi Giovanni Pepe Giuseppa (Pina) Salvadore Antonio Nuccio Patrizia Pizzolante Francesca Panese Alessio Olimpio
INSIEME PER SALVE Cand. sindaco Vincenzo Passaseo Massimo Chirivì Simona Conte Nicola De Lecce Irene Dongiovanni Nicola Passaseo Antonio Romano (Enzo) Luigi Villanova (Gino)
Cand. sindaco Francesco Villanova Riccardo Buffelli Sergio De Giorgi Giovanni Lecci Massimo Meli Angelo Giuseppe Perrone Giuliano Quaranta Silvana Simone
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Alezio: poker di candidati UNITI PER ALEZIO
IN ALEZIO
Cand. sindaco Vincenzo Romano
Cand. sindaco Otello Milauro
Paola De Mitri Walter De Santis Ivan Ferrari Luigi Gaetani Vittorio Grazioli Guido Sansò Margherita Tito Emanuele Romano Dario Urso Sonia Aiello
Martina Aquila Donatello Blanco Giovanni Bramato Cosimo Caroppo Damiana Cosima Carroccia Rocco Corciulo Flavio Cotardo Nicola De Donati Grazia Lagetto Giorgio Maggiore
PDL PER LUCHINA
MOVIMENTO
Cand. sindaco Rocco Luchina
Cand. sindaco Cosimo Petronelli
Andrea Barone Federico Contaldo Elisa Conversano Rocco De Santis Gianpaolo Sansò Claudia Cataldi Eleonora Romano Fabiola Margari Sergio De Pascali Marco Sergi
elezioni comunali
Santa Cesarea: Continuità e Sviluppo o Cambiare si può? CAMBIARE
CONTINUITÀ E
SI PUÒ
SVILUPPO
Cand. sindaco Pasquale Bleve Giuseppe Maggio Salvatore Damiano Massimiliano Cristiano Sergio Antonio Denotarpietro Antonio Giunco Simone Calora Paola Pispico
Cand. sindaco Daniele Cretì Sergio Frangillo Silvia De Giuseppe Antonio Calcagnile Sergio Bono Serena Mangia Giampiero Nutricato Domenica Martella
Sannicola: Piccione o Scorrano per il dopo Nocera?
5 STELLE
Tiziano Cataldi Riccardo Contaldo Francesco Daliano Veronica Del Gottardo Giuseppe Iannotta Mario Leopizzi Luigi Martignano Teresa Ottaviano Pierpaolo Ronzino Matilde Scialpi
“il Gallo”, vista la Legge n. 28 del 22/02/2000 e delibere n. 58/’04 e 60/’04 della Commissione dell’Autorità per le Garanzie della Comunicazione, COMUNICA di aver redatto un documento analitico messo a disposizione, presso la Redazione di Via Aldo Moro, a Tricase, di quanti volessero diffondere “messaggi politici elettorali” a pagamento per le elezioni comunali del 26 e 27 maggio 2013. Termine per la prenotazione e la consegna dei materiali, almeno 8 giorni prima della
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pubblicazione. Saranno pubblicati tutti gli annunci pervenuti nei termini indicati, nel rispetto delle condizioni stabilite nel documento analitico. Le tariffe verranno applicate a tutti i partiti e movimenti politici e ai rispettivi candidati. Il pagamento dovrà essere sempre anticipato. Il criterio di accettazione delle prenotazioni si basa sul principio della progressione temporale. Agli aventi diritto sarà assicurata la parità di accesso agli spazi.
IL CENTROSINISTRA
SANNICOLA
PER
CAMBIA
SANNICOLA
Cand. sindaco Danilo Scorrano Stefano Bidetti Cosimo Cataldi Fabarizio Falcone Elisabetta Fiorito Wilma Giustizieri Claudio Greco Elisabetta Leo Valerio Nocera Giovanni Saccomanno Fernando Tempesta
Cand. sindaco Mino Piccione Mary Cataldi Luigi Colella Maria Greco Antonio Ingrosso Marco Mancò Marzio Molle Giuseppe Monteduro Ilenia Petrachi Lavinia Pisanello Graziano Scorrano
elezioni comunali
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Vernole: corrono in cinque Cinque candidati Sindaco! E 50 aspiranti ad uno scranno in Consiglio Comunale IDENTITÀ E RESPONSABILITÀ
Cand. sindaco Fulvio Antonio Greco Cesare Barrotta Pierluigi Carofalo Stefano Cucigliato Salvatore Giannone Luigi Palumbo Mirko Luigi Pastore Maria Gabriella Petruzzi Pantaleo Mangè Lucia Spedicato Lara Valzano 6 CON VERNOLE Cand. sindaco Franco Leo Chiara Calderaro Dino Corvino Giacomo Maria De Mitri Emanuela Febbraro Massi Leo Maria Rosaria Marini Sergio Miggiano Cristian Antonio Mulino Salvatore Pichierri Stefano Taurino
C
ome già anticipato da queste colonne sono insolitamente tanti i candidati per un Comune come Vernole che, Acaya, Acquarica, Pisignano, Strudà e Vanze compresi, conta 7.404 abitanti. Fulvio Antonio Greco, consigliere di maggioranza uscente, è il candidato Sindaco della lista “Identità e Responsabilità”. Luca De Carlo è sostenuto dalla lista “Punto e a capo”. “Con Vernole”, invece, sosterrà Franco Leo. “Nuove idee in Comune” è il nome della lista a sostegno di Cristian Verri, anche lui consigliere di maggioranza uscente. “L’alternativa”, infine, sostiene la candidatura dell’assessore uscente Lucia Papa Pascali.
NUOVE IDEE IN COMUNE Cand. sindaco Cristian Verri Alessandro Antonaci Cristina Attanasi Antonio Bernardini Gianluca Cannoletta Luigi Carrisi Marcello Donato Corsano Silvia Doria Domenico Savio Fasiello Osvaldo Ungaro Anna Lisa Vizzino
PUNTO E A CAPO
Cand. sindaco Luca De Carlo Serena Buccarella Daniela Cannoletta Francesco Cannoletta Gigi Cavallo Mauro De Carlo Angelo De Pascali Barbara Longo Giancarlo Longo Maria Grazia Margiotta Santino Perrone L’ALTERNATIVA
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Giurdignano: chi dopo Fanciullo? INSIEME VERSO IL FUTURO
Cand. sindaco Monica Gravante Gabriella Vilei Donato D'Aurelio Agostino Rizzo Maurizio Quintana Immacolata Vizzino Antonio Vizzino
UNITI PER GIURDIGNANO Cand. sindaco Pasquale Rizzo Donato Fanciullo Giovanna Accoto Cristian De Giuseppe Carlo Paglialunga Salvatore Pagliara Francesco Ricchiuto
San Donato di Lecce: Savonitti sfida Conte PER SAN DONATO
LIBERTÀ
E GALUGNANO
Cand. sindaco Lucia Papa-Pascali Marco Capone detto Boccetta Valeria Margiotta Salvatore De Dominicis Luana Di Stefano Mauro Carofalo Luca Zito Chiara Cannoletta Danny Serafino Anna Puce Andrea Attanasi
Cand. sindaco Andrea Savonitti Maria Grazia Conte Loredana Ancora Davide Grande Ada Mastrolia Francesco Serafino Gabriele Tucci Riccardo Pellegrino Donato Rollo Federico De Blasi Agostino Sbriglio
Cand. sindaco Ezio Conte Emanuele Dell’Anna Pietro Dell’Anna Samuela Foggetti Tommaso Grande Vito Francesco Perrone Miriam Rollo Armando Rotondo Giuseppe Serra Cesare Taurino Maria Rosaria Tucci
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iniziative
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A Casarano son Tutticampioni!
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edicolante, le bustine, l’impazienza di aprirle, l’ansia di trovare la più ricercata e l’accenno di delusione per i doppioni. Scene normali, scontate e quotidiane fra i ragazzini e le ragazzine di tutta Italia. A Casarano però, da alcune settimane, le stesse scene vedono come protagonisti non solo quei ragazzini ma anche (e forse soprattutto) i loro genitori e spesso i loro nonni. Una vera e propria frenesia infatti sembra aver colpito i casaranesi che si trovano spesso a parlare di doppioni e scambi vari di figurine e questo fenomeno porta il nome di “Tutticampioni”. L’idea è semplice e forse sta proprio qui la genialità della cosa; tutti gli atleti di Casarano, senza distinzione di età, sono stati fotografati e di essi ne è stata realizzata la classica figurina numerata da appiccicare ovviamente su di un album come la più classica delle raccolte. Unica condizione è il livello dilettantistico che gli atleti devono necessariamente possedere e questo proprio per lasciare tutti, democraticamente, sullo stesso piano. Ed allora ballerini, ciclisti, pallavolisti, karateca e tennistavolisti, sino ai più classici calciatori, riempiono le pagine di questo album, che è ormai divenuto un fenomeno di costume, confermato anche dagli edicolanti che spesso terminano le loro scorte di bustine. “Il progetto Tutticampioni è una realizzazione unica ed originale che vuole documentare l’attività di tutti coloro che praticano lo sport a livello amatoriale”, ci dice Francesco Arnesano, ideatore del progetto, “questo album però ha anche una valenza “storica”. Siamo sicuri infatti che in molti, tra qualche anno, sfoglieranno ancora con piacere queste pagine, andando alla ricerca di volti più o meno noti e, chi lo sa, magari tra essi vi sarà anche qualche campione vero che sarà bello rivedere ragazzino”. È bene precisare che l’album Tutticampioni è stato realizzato senza alcun contributo a copertura delle spese di realizzazione, né da parte degli atleti, né da parte del Comune. Indubbiamente una bella iniziativa che dimostra che i campioni dello sport nascono sempre da storie comuni, semplici, fatte di allenamento ma soprattutto di passione e che da la possibilità a tutti di sentirsi campioni nel proprio mondo quotidiano. Che dire allora… contattatemi per scambiarci i doppioni! a.m.
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Aeromodelli su Supersano
Gruppo Aeromodellistico Salentino. Domenica 19 presso l’aviosuperficie “Macrì” il 2° Raduno Aeromodellistico
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eder volare fianco a fianco il più moderno eurofighter ed un antichissimo biplano della prima guerra mondiale può essere solo il frutto di una qualche diavoleria che vien fuori dai moderni computer di grafica. Eppure domenica 19 maggio, presso l’aviosuperficie “Macrì” di Supersano, si potranno vedere dal vivo alcuni fra questi bizzarri accostamenti. Si svolgerà infatti proprio lì il 2° Raduno Aeromodellistico del “Gruppo Aeromodellistico Salentino (G.A.S.)” che vedrà la partecipazione di tantissimi appassionati del settore che arriveranno da tutto il sud Italia. L’evento riveste una notevole importanza in quanto è uno dei pochissimi appuntamenti che funge da momento di aggregazione fra le varie Associazioni Aeromodellistiche e che permetterà il confronto fra le tecniche di volo dei vari appassionati. “E’ un evento veramente molto sentito fra gli appassionati del settore”, ci dice Fernando Fattizzo, Presidente nonché uno dei soci fondatori del G.A.S., “ed è una delle
rare occasioni in cui sarà possibile ammirare, in contemporanea, così tanti aeromodelli dalle così differenti caratteristiche. L’appuntamento non si sarebbe potuto organizzare senza il prezioso apporto di pluriennali esperti come Marcello Mileo, Luigi Fracasso e Luigi De Marco, così come importantissimo sarà il supporto tecnico-logistico fornito dall’Aviosuperficie “Macrì”, conclude Fattizzo, “a cui va il mio sentito ringraziamento”. Evoluzioni di aerei quindi, ma anche di elicotteri acrobatici, nonché la presenza di modernissimi droni dotati di sofisticate apparecchiature elettroniche. L’ingresso sarà gratuito con orario continuato dalle 9 alle 18. Antonio Memmi
IN BACHECA Specchia. Vendesi in centro avviata pizzeria d’asporto con forno a legna. 320/0513833 e 0833/535261
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Salento: ciak si gira
Girati da noi. I lungometraggi di Ferzan Ozpetek, Edoardo Winspeare, Giulio Manfredonia e Davide Barletti
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Apulia Film Commission finanzia cinque produzioni attraverso l’Apulia National Film Fund, il fondo per le produzioni cinematografiche da realizzarsi in Puglia: i lungometraggi di Ferzan Ozpetek, Edoardo Zinspeare, Giulio Manfredonia e Davide Barletti - Lorenzo Conte e il cortometraggio di Andrea Simonetti. Quattro nuovi film per altrettante storie ambientate in Puglia, quattro nuovi racconti che interpretano, dalla parte del cinema, la nostra regione (insieme a un cortometraggio di Andrea Simonetti intorno all’Ilva e ai suoi guasti). Una coppia e il composito sistema di relazioni familiari e amicali che li circonda con Ferzan Ozpetek, la battaglia quotidiana per il recupero delle terre confiscate alla mafia con Giulio Manfredonia, il ritorno alla campagna di una famiglia della provincia pugliese perseguitata dalla crisi con Edoardo Winspeare e la “guerra” tra due bande di ragazzini, i “signuri” e i “cafuni” nell’estate del 1975 con Davide Barletti e Lorenzo Conte, sono i temi dei quattro lungometraggi finanziati da Apulia Film Commission. L’investimento totale è di 760.390,12 euro, la cui ricaduta economica sul territorio sarà pari a 6.150.880,68 euro. Ferzan Ozpetek, dopo il successo di “Mine Vaganti”, torna a girare in Puglia il suo nuovo film “Allacciate le cinture” (R&C Produzioni e
Faros Film). Il lungometraggio ottiene un finanziamento di 268.964,92 euro per 54 giorni da girare tra Lecce, Otranto e Maglie. “Madre Terra” (Lumiere & Co), il nuovo film del regista Giulio Manfredonia, autore di pellicole come “Si può fare”, “Qualunquemente” e “Tutto tutto niente niente”, ha ottenuto un finanziamento di 230.522,00 euro per 48 giorni da girare interamente in Salento. “In grazia di Dio” (Saietta Film) segna il ritorno alla regia di Edoardo Winspeare, con un’altra storia ambienta in Salento così come accaduto in passato per “Pizzicata”, “Sangue vivo” e “Galantuomini”. La pellicola, da girare in 30 giorni tra Lecce, Casarano, Maglie, Tricase, Corsano, Giuliano, ottiene un finanziamento di 90.245,60 euro. Sempre in Salento è ambientata la vicenda raccontata dal film “La guerra dei cafoni” (Classic) di Davide Barletti e Lorenzo Conte, autori del film “Fine pena mai” e con i Fluid Video Crew del docufilm “Italian Sud Est” e di numerosi e premiati documentari. Alla pellicola, che sarà girata per 45 giorni tra Manduria e le province di Taranto e Lecce, vengono erogati 150.657,60 euro. Infine, il cortometraggio “Alle corde” (Overlook Production) di Andrea Simonetti, film breve che racconta la vicenda di un pugile dilettante operaio all’Ilva di Taranto, ottiene 20mila euro per 6 giorni di lavorazione a Taranto.
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Tricase: restaurati dipinti secenteschi
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resentazione a Tricase di due bei dipinti secenteschi, illeggibili da lungo tempo a causa del loro cattivo stato i9 cui lavori di restauro sono stati seguiti da Giuseppe M. Costantini, esperto restauratore di beni culturali e docente di Tecniche Esecutive e di Restauro dei Dipinti Murali - Master TeCoRe presso l’Università di Bologna. Si tratta dei dipinti “olio su tela” secenteschi, “Sant’Oronzo”, di Giovanni Andrea Coppola (ca. cm 508X44), e “Educazione della Vergine”, di Niccolò De Simone (ca. cm. 203X152). La presentazione avverrà presso la Chiesa di San Michele Arcangelo della Parrocchia Natività della Beata Vergine Maria, alle ore 19,30.
l’iniziativa
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Lavoro: sogno o realtà?
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di Donatella Valente
Alessano, Work in Progress: Laboratorio Diocesano per il Lavoro. Mons. Vito Angiuli: “Di fronte ai mali bisogna mettersi insieme ed insieme elaborare possibili soluzioni”
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avoro”… questo sconosciuto! Purtroppo … E la crisi? Fin troppo nota. Un mix letale che sta stringendo in un nodo sempre più soffocante la gola di milioni di persone in tutta la nostra penisola. Soprattutto qui da noi, nel sud del sud, dove la crisi c’era già prima che assumesse carattere “nazionale”. Il lavoro che nobilita l’uomo che ce l’ha, mentre mortifica le speranze, i sogni, i desideri di tutti coloro che si affannano nel cercarlo, nell’inseguire ciò che appare sempre più una chimera. Sono i giovani, però, a pagare il prezzo più alto di questa macabra giostra di occasioni mancate, di azioni fallite, di sforzi vanificati. E meno male che dovevano essere i giovani la speranza del futuro! Ma come fanno ad esserlo se invece della speranza nel futuro vedono una gigantesca ombra da cui scappare? A far sentire meno soli i giovani nell’intricato percorso della ricerca del lavoro e a rimarcare quanto i fatti siano molto più importanti delle infinite parole che si possono spendere sull’argomento ci sono le lodevoli iniziative ideate da menti illuminate, dalla volontà di fare del bene concretamente, creando condizioni di incontro e di dialogo che permettano di cogliere possibilità. In quest’ottica è stato concepito il convegno “1° Laboratorio Diocesano per il Lavoro” in programma per venerdì 17 e sabato 18 maggio presso l’auditorium Benedetto XVI di Alessano. “L’iniziativa”, spiega Don Lucio Ciardo, Parroco di Tiggiano e presidente del Banco delle Opere di Carità Puglia, “è stata fortemente voluta dal nostro Vescovo Mons. Vito Angiuli come attenzione, in questo momento così particolare, ai giovani disoccupati che non riescono ad avere speranza nel futuro. Il convegno”, continua Don Lucio, “è l’inizio di un cammino. Cominceremo col fare visita a quelle aziende sul territorio diocesano che hanno dato la disponibilità a trasmettere il loro how know. I giovani poi si confronteranno con le organizzazioni che gratuitamente si impegneranno a dare una mano per passare dall’idea all’azione. Saranno presenti anche alcune agenzie interinali che raccoglieranno i curricula dei giovani che cercano lavoro dipendente. Questa iniziativa”, aggiunge Don Lucio, “scaturisce nella Diocesi di Ugento - Santa Maria di Leuca dall’esperienza del Progetto Policoro nato il 14 dicembre 1995 come proposta della Chiesa italiana per affrontare la disoccupazione giovanile al Sud ma che oggi coinvolge anche molte Diocesi del Nord Italia, in modo particolare in Emilia Romagna e Piemonte. È un progetto che interessa tre uffici diocesani: Caritas, Servizio Pastorale Giovanile e Pastorale Sociale e del Lavoro oltre a molte altre associazioni di categoria che hanno nel loro statuto un riferimento alla Dottrina Sociale della Chiesa, quali, Coldiretti, Confocooperative, Acli, Confartigianato, Ucid, Cisl, Banca etica. Certamente queste organizzazioni così come la Fondazione Mons. Vito De Grisantis con il Progetto Tobia per il microcredito e anche l’Associazione Formami per la formazione professionale sono di supporto gratuito per aiutare i giovani o coloro che hanno perso il lavoro ad… autointraprendere. Con questa iniziativa si vuole far comprendere ai giovani che non sono soli, che ci sono dei compagni di viaggio, incoraggiandoli a stare sul nostro territorio e a sentirsi supportati nel costruire il loro futuro”.
“La
DISFIAMO LE VALIGIE! Il lavoro per quanto possibile è meglio viverlo nel proprio territorio cogliendo le opportunità, cogliendo le occasioni, cogliendo quelle piccole aperture che ci sono nei diversi settori
gli scritti, gli appelli, del mio predecessore, spiccata sensibilità Mons. De Grisantis, ho colto che il proper il problema del blema ha radici lontane. Stiamo vivendo lavoro giovanile una grande difficoltà che adesso si è mostrata dal Veacuita ancora di più ed ha coinvolto un scovo Mons. Vito maggior numero di persone e di famiglie. Angiuli trapela Si tratta una crisi che ha assunto dimenchiaramente dall’intersioni planetarie. Da noi, assistiamo ad vista a noi rilasciata proprio da Sua Ecceluna nuova forma di emigrazione che coinlenza. volge i giovani: alcuni si spostano per moCom’è nata l’idea di questo convegno? tivi di studio altri per esigenze di lavoro. “È evidente che abbiamo tenuto conto della grande crisi che interessa l’ambito sociale e Certo il nostro territorio è depauperato lavorativo e crea una situazione di disagio dalle forze nuove Si tratta di una molto forte. Come Chiesa di Ugento – S. “fuga” che bisognerebbe arrestare.”. Maria di Leuca non abbiamo certo la preIn questo particolare momento di crisi sunzione di risolvere un problema di così del Paese come la Chiesa può fungere da vaste dimensioni. D’altra parte abbiamo la collante tra le necessità della popolazione e convinzione che non esistano formule magile possibili risposte sociali? che capaci di creare lavoro. Vogliamo sempliNon scoraggiamoci, “Compito della Chiesa è di stare accanto cemente mettere in contatto il mondo dei alle persone in difficoltà, non in maniera anche i nostri nonni, consolatoria ma operando nell’ambito del giovani con la realtà lavorativa evidenziando i nostri padri possibile per cogliendo le opportunità che tutte le potenzialità che sono presenti nel nostro territorio ”. hanno vissuto si presentano mettendo in sintonia tutte le Il convegno, invece, ha uno scopo ben momenti di forze disponibili . preciso… grandi Cosa si potrebbe fare di più per dare un aiuto “Il convegno ha lo scopo di realizzare concreto ai bisogni della gente? difficoltà “Ancora una volta ritorno al leit motiv di un incontro tra la domanda e l’offerta, ovvero, tra i giovani che chiemettere insieme domanda e offerta, orgadono di entrare nel mondo del lavoro nismi deputati nel campo del lavoro con i e gli organismi, le associazioni, gli giovani: la forza è nel ritrovarsi, nel parimprenditori che pur non potendo offrire attualmente una possibilità larsi, nell’interrogarsi, nel non rimanere isolati perché l’isolamento di lavoro, possono indicare le condizioni per poter dare almeno la spe- crea disperazione, senza comunque creare illusioni. Né creare illuranza che, con la creatività, con l’inventiva, si possa in qualche modo sioni né lasciare nell’isolamento ma sapere che c’è una difficoltà da cercare di arginare, se non di risolvere, questa difficile crisi occupa- affrontare insieme con qualche piccola soluzione possibile”. zionale”. A questo punto chiediamo a Sua Eccellenza il suo pensiero sulla crisi Quali sono le aspettative per questo convegno in termini di partecipa- che stiamo vivendo. zione delle associazioni coinvolte, di pubblico, ecc.? “È una crisi che riguarda l’intero sistema. Certamente è di carattere “Sono state coinvolte molte associazioni: la Coldiretti, la Confindu- economico e sociale. Ma ha anche radici più profonde. È una crisi stria, la Confcooperative, il Confartigianato, le ACLI, ecc. Ciò per noi etica e culturale. Tuttavia dobbiamo vivere in questa realtà, senza scoè motivo di grande soddisfazione. Ripeto la premessa: non abbiamo la raggiarci, pensando che anche in passati i nostri antenati hanno dobacchetta magica per risolvere il problema. Tuttavia mettersi insieme, vuto affrontare situazioni di grande difficoltà. bisogna affrontare la passare dalla denuncia alla possibile proposta è già un grande gua- crisi, con coraggio, speranza e impegno concreto. Bisogna trovare sodagno. Di fronte ai problemi attuali mali bisogna mettersi insieme luzioni possibili nell’ambito del territorio: nell’agricoltura, nell’artied insieme elaborare possibili soluzioni, tenendo conto che questo no- gianato, nel turismo nel servizio alla persona, ecc. Non troveremo la stro territorio ha una sua specificità: dall’agricoltura, all’artigianato, soluzione al problema se i giovani non saranno educati a una nuova alle piccole e medie imprese; ovviamente ci deve anche essere un’edu- cultura del lavoro.. cazione dei giovani al lavoro”. La disponibilità di Mons. Angiuli è totale. Non si tira indietro neanche In che modo la Diocesi è attiva sul territorio per cercare di dare una ri- quando gli chiediamo un messaggio per giovani in difficoltà. sposta alle necessità incombenti? “Cari giovani abbiate la consapevolezza che siamo in un momento “Soprattutto sul piano del raccordo delle agenzie del lavoro. La difficile, ma non scoraggiatevi: occorre non solo denunciare le cose Chiesa non ha la possibilità di risolvere il problema. Intende solo rac- che non vanno, ma anche cambiare l’atteggiamento nei riguardi del cordare e invitare i giovani ad una nuova cultura del lavoro, che non lavoro. Accettate anche lavori che non sono quelli auspicati, ma che è soltanto quella del posto fisso ma anche quella di lavorare in altri aprono possibilità di impiego. Nello stesso tempo lavorate ad una masettori più confacenti alla realtà territoriale. Per quanto possibile è turazione morale, ad un etica diversa che non porti alla fuga e allo meglio cercare il lavoro nel proprio territorio cogliendo le opportu- scoraggiamento, ma che ci faccia guardare con minore apprensione nità, le occasioni, le piccole aperture che ci sono nei diversi settori. al futuro pur sapendo che siamo in un momento molto delicato e difNel convegno abbiamo individuato i seguenti ambiti: agricoltura, tu- ficile. Quanto avvenuto a Roma (l’uomo che ha sparato a due cararismo e ambiente (I settore), tecnologia ed innovazione (II), artigia- binieri, Ndr) è indice della gravità della situazione. nato (III), servizi alla persona (IV). Sono campi ai quali prestare Non possiamo, però, alimentare una sorta di linciaggio delle istituattenzione. Sia ben chiaro, non vogliamo dare l’idea di essere solutori zioni. Dobbiamo invece infondere speranza, concretezza, fiducia, acdi problemi che hanno ben altre radici, ma solo evidenziare la vo- compagnamento delle persone, perché ognuno si assuma la sua lontà della Chiesa di dare il suo contributo anche in questo campo”. responsabilità e si orienti in questo contesto, non amplificando la proCome ha visto cambiare la situazione sociale nel corso degli anni del blematica che già è grande, ma riconsegnandola ad una sorta di reasuo Ministero Vescovile nella Diocesi di Ugento? E’ palese l’accresci- lismo delle cose e di fiducia, di coraggio, di speranza. Questo è il messaggio della Chiesa: uniamo le forze per dare concretizza ai promento della povertà causato dalla crisi? “Abbiamo avuto un trend di difficoltà economiche sempre crescente. getti di cambiamento superando la facile illusione che i problemi si Sono Vescovo di questa diocesi solo da due anni e mezzo. Leggendo possano risolvere da soli”.
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riti & tradizioni
La festa della cranàra
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Tra Calimera e Martignano. Tutto come tanti anni fa quando i vecchi carbonai...
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Contrada Madonna del Mantovano, al confine dei feudi di Calimera e Martignano si svolgerà la festa della Cranàra organizzata dalle Pro Loco Kalimera e “A. Martano” di Martignano con la collaborazione dei Comuni di Calimera e Martignano e dalla Grecìa Salentina. La “Festa della cranàra” vuole riproporre le varie fasi di preparazione e i momenti di vita quotidiana che ruotavano attorno alla vita lavorativa dei cosiddetti “macchiarùli”. Ancora oggi Calimera è definita terra di carbonai. L’attività dei macchialuri è brillantemente descrita da Franco Corlianò in “Kinita 2000”, numero unico calimerese in occasione della Festa di S. Brizio. “I carbonai venivano distinti in “partitàri” (coloro che producevano il carbone con gli scarti della legna di ulivi rimon dati) o “macchialùri” (quelli che facevano il carbone con gli arbusti e le radici della macchia mediterranea: ristìncu, mortèddhra, scìnu, alìzza, rùsciulu...). C’è da precisare che, mentre gli arbusti e le radici (rìze) della macchia venivano usati tutti per la carbonaia, dell’ulivo invece solo il legno di scarto, non buono per il camino, veniva trasformato in carbone. Già alle prime luci dell’alba i “macchiarùli” erano sul posto di lavoro, pronti a spaccarsi la schiena fino al tramonto... e poi c’era da assistere la carbonaia, giorno e notte, a turno, con qualunque condizione atmosferica. Appena si aveva notizia di una macchia o di un bosco da disboscare, i “padrùni” si davano da fare per accaparrarsi il lavoro e per assumere i “craunàri” più fidati. Per contratto, il padrone doveva dare ai lavoranti, oltre al salario (bassissimo: un tot per ogni sacco di carbone prodotto), anche una sacchetta di piselli secchi ed un fiasco d’olio con cui condirli... non più di una croce d’olio per volta! La macchia o il bosco da disboscare spesso si trovavano a parecchi chilometri da Calimera ed i carbonai erano costretti a recarsi sul posto di lavoro in bicicletta o a piedi. Talvolta, per l’eccessiva distanza e per la continua assistenza che la carbonaia richiedeva, i poveri “macchiarùli” erano costretti a stare lontani da casa anche più di un mese (quarantena). Portavano con sé la “sacchetta” delle scorte che la moglie aveva amorevolmente preparato: frise, pane d’orzo, pomodori, fichi secchi, qualche fazzoletto (makkalurài), un tovagliolo (sparìddhra) ed un asciugamano (mandilài). I carbonai dormivano sotto gli “ambràkki”, che erano capanne fatte di rami e frasche ed erano ricoperte da teli ottenuti tessendo al telaio delle striscioline di stracci (“rakanèddhre” o “strazzàre”). Vicino all’ingresso dell’ambràkkio c’era sempre il fuoco acceso, giorno e notte, per cucinare la pi-
gnata di legumi (fsukkàli) e per tenere lontano animali e zanzare. La prima cosa che i carbonai facevano, una volta giunti sul nuovo terreno da disboscare, era quella di conficcare nel terreno un grosso palo di legno, che avrebbe costituito il foro centrale della carbonaia. Una volta preparato il terreno, togliendo i sassi e le erbacce presenti, il carbonaio si apprestava a sistemare la legna o le radici degli arbusti intorno al palo: la legna veniva disposta in cerchio, il cui diametro diminuiva man mano che si andava in alto, e, naturalmente, si partiva con i pezzi di legna più grossi fino ad arrivare a quelli più piccoli. Per fare una “cranàra” occorrevano circa 300 quintali di legna. Si dice che il rapporto tra carbone e legna fosse di 1 a 5, cioè, da 1 quintale di legna verde si potevano ricavare circa 20 kg. di carbone. Il cumulo di legna veniva quindi ricoperto da uno strato di fascine dello spessore di circa 10 cm. e da uno strato di 25 cm. di terra umida, per consolidare la catasta e per impedire che il fuoco si propagasse all’esterno. A questo punto il carbonaio prendeva con il badile la brace da un fuoco che il garzone aveva precedentemente preparato e, dall’alto del foro, la buttava nella carbonaia e la alimentava con degli scarti di legna (le “sfundatùre”). Questo procedimento andava avanti per circa 4 ore, secondo l’esigenza, fino a quando il carbonaio riteneva opportuno tappare la cranàra con un pezzo di legno ricoperto di terra. Aiutato dal garzone, si apprestava quindi a praticare dei fori intorno alla carbonaia alla distanza di 25 cm. l’uno dall’altro e all’altezza di circa 50 cm. da terra. Questi fori orizzontali nella carbonaia servivano a far passare la minima quantità d’ossigeno necessaria a favorire una lentissima e continua combustione. La carbonaia necessitava di cure continue e, se i fori di areazione di fossero tro-
vati improvvisamente contro vento, dovevano essere tappati quanto prima con sassi o frasche. Ogni dieci o dodici ore, bisognava alimentare la carbonaia con altre “sfundatùre” e quindi, servendosi di una scala a pioli appoggiata allo strato di terra che ormai era diventato una crosta dura, il carbonaio riapriva per pochi istanti il foro centrale per poi richiuderlo, immediatamente. La cottura del carbone andava seguita sempre, osservando attentamente il fumo (grigio scuro, grigio chiaro o blu). Il carbone sarebbe stato pronto quando, circa 15 giorni dopo l’accensione della carbonaia, dai fori laterali fosse uscito il fumo di un caratteristico colore azzurrognolo. Bisognava comunque stare molto attenti a non respirare i gas di combustione, perché erano molto nocivi alla salute se non addirittura velenosi! A volte poteva accadere che, se il carbone non reggeva il peso della terra, la “cranàra” crollasse in alcuni punti e in quel caso il carbone rovente veniva spento con la stessa terra sbriciolata e messo da parte con un rastrello. Questo carbone si diceva “temperato”, perché “sonava” con un tipico suono metallico. Quando il carbone era finalmente cotto, la carbonaia cedeva in senso verticale e, cedendo, venivano a chiudersi automaticamente i fori laterali di areazione. A questo punto si lasciava riposare la “cranàra” per 24 ore e poi, molto lentamente per non farle subire repentini sbalzi di temperatura, si iniziava a recuperare il carbone (Se lu carbone pija ventu se sfrìgula e nò mantene lu focu! – Se il carbone prende vento si sgretola e non mantiene il fuoco. Certamente, raccontato così, il lavoro del carbonaio può apparire meno faticoso di quanto realmente fosse, ma bisogna tener presente che, non appena la carbonaia era pronta, si passava subito a costruirne un’altra. Quindi, aiutato dal garzone, il carbonaio doveva tenere a bada fino a 15 o 20 carbonaie in una volta. Spesso si era costretti a fare dei turni di riposo ed il riposo non durava più di due o tre ore! E tutto questo per poche lire ed in condizioni igieniche e ambientali veramente pessime”. Nella riproposizione di quest’anno la cranàra sarà costruita a partire da martedì 7 maggio, accesa ed alimentata fino a sabato 11, giornata conclusiva nella cui festa serale si procederà all’estrazione dei carboni prodotti dalla stessa cranàra. Per l’occasione sarà possibile degustare i legumi preparati alla maniera dei vecchi carbonai nei pressi dell’ambràkkiu (il rifugio notturno dei carbonai). Tutte le serate saranno animate da ronde musicali spontanee con canti e balli; la serata finale di sabato 11 vedrà l’esibizione del gruppo Ta Korassia.
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s.o.s. ambiente
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Parabita, Madonna della Coltura: 100 anni fa... 1913 – 2013. Giubileo della posa della prima pietra del Santuario della Madonna della Coltura. Era il 4 Maggio 1913 quando il vescovo diocesano Nicola Giannattasio...
Un’
intensa settimana di festeggiamenti, tra solennità e devozione popolare, quella che si concluderà domenica 5 maggio per la comunità parabitana. La città delle Veneri si appresta, infatti, a festeggiare il primo giubileo dalla posa della prima pietra del Santuario, oggi Basilica Minore Pontificia, dedicata alla Madonna della Coltura. Era il 4 Maggio 1913 quando il vescovo diocesano Nicola Giannattasio dava simbolicamente il via all’edificazione di un grandioso tempio da dedicare alla Madonna della Coltura, santa patrona di Parabita. Grande commozione, dunque, a 100 anni di distanza da quel giorno, sia nella comunità domenicana che abita e custodisce il santuario dal lontano 1955, che per l’intero paese, che di quel tempio ha fatto una delle cartoline più belle con le quali presentarsi al mondo. Il via ufficiale al ricco calendario sarà dato lunedì 29 Aprile con una celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Filippo Santoro, arcivescovo metropolita di Taranto, alla quale seguirà il concerto pianistico del M° Annalisa Cocciolo, in onore di S. Caterina da Siena. A seguire, mercoledì 1 Maggio una nutrita delegazione parabitana di oltre duecento persone presenzierà all’udienza generale di Papa Francesco in Piazza San Pietro, dove per l’occasione verrà portata un’effigie della Vergine che beneficerà della consacrazione e delle preghiere del Pontefice. Di nuovo a Parabita, poi, il giorno successivo, una S. Messa presieduta da Mons. Domenico Caliandro, arcivescovo di Brindisi-Ostuni e, subito dopo, un recital mariano della Compagnia teatrale “La Calandra” di Tuglie. Ancora, venerdì 3 maggio, presso i locali del convento attiguo al Santuario, si terrà una conferenza tenuta da P. Sergio Catalano o.p. su “Il santuario della Madonna dell’Agricoltura - La posa della prima pietra, significato e valore di un edificio sacro”. A presiedere le celebrazioni eucaristiche del 3, 4 e 5 maggio saranno, nell’ordine, Mons. Vincenzo Pisanello, vescovo di Oria, e il Cardinale Giovanni Lajolo, presidente emerito del Governatorato della Città del Vaticano. A chiudere il programma del centenario sarà, poi, il coro polifonico “M. SS. della Coltura” diretto dal M° Graziano Caggiula con il concerto “Omaggio a Maria”.
Il programma di sabato e domenica
Il
programma della settimana Mariana per gli ultimi due giorni di celebrazioni prevede per sabato 4, alle 19, la Celebrazione Eucaristica presieduta da Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Giovanni Lajolo, Presidente emerito del Governatorato della Città del Vaticano. Per l’occasione verrà benedetta la Lampada votiva realizzata dall’I.I.S.S. “Enrico Giannelli” di Parabita. Sempre sabato 4, dalle 16 in poi, in occasione del centenario della posa della prima pietra del San-
tuario dedicato a Maria SS. della Coltura, verrà timbrato l’Annullo Postale Speciale sulle cartoline realizzate appositamente. Al termine del Solenne Pontificale in piazza Regina del Cielo ci sarà un’agape fraterna offerta dai pasticceri parabitani. Domenica 5: alle 19, Celebrazione Eucaristica presieduta dal Cardinale Giovanni Lajolo. Alle 20,30, Concerto di omaggio alla Madonna della Coltura, a cura del Coro Polifonico “Maria SS. della Coltura”, diretto dal M° Graziano Caggiula.
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la ricorrenza
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Basta morire a… norma di legge
MoVimento 5 Stelle Soleto. “No alle morti per i fumi industriali. Concentrazione di inquinamento tangibile in tutte le ore del giorno e della notte con serie conseguenze su ambiente e salute”
CORIGLIANO
Si sono puntati i fari su una “vera e propria emergenza sanitaria in corso, che da anni si riscontra sul territorio, determi- comunale di Soleto che a breve raddoppierà la produzione e nata da un’impennata di casi di cittadini colpiti da malattie con essa le emissioni insalubri, propagandole ben oltre il teraltamente degenerative per lo più di natura oncologica, che ritorio comunale”. sempre più spesso conducono a morte certa”. Su questa cala- Infatti l’accento posto dai relatori e dagli esperti medici e ricermità sanitaria sono stati chiamati a relazionare importanti catori è stato proprio verso tale rischio, “riscontrato scientifiesperti, medici e ricercatori tra i quali il dott. Maurizio Porta- camente: quello del prodursi, sul perimetro maledetto, di altri luri, medico Radioterapista del reparto Oncologico di Brindisi, addensamenti e miscele di sostanze altamente tossiche e ine la dott.ssa Cristina Mangia, ricercatrice dell’ISAC CNR di quinanti, in un ambiente già saturo. Il bioaccumulo di soLecce, esperta di inquinamento atmosferico sulla salute a breve stanze nocive giustifica un repentino quanto risoluto e lungo termine, in particolare in aree urbane industrializzate. intervento, atto a interrompere la pericolosissima immissione Sono intervenuti anche Oreste Caroppo, del Forum Ambiente delle stesse nella catena alimentare e nella falda acquifera, con la conseguente contaminazione dei cibi, oltre e Salute del Grande Salento, e Alfredo Melisad aria, acqua e suolo, così come tristesano, dell’Associazione socio culturale mente dimostrato nella scandalosa viNuova Messapia, entrambi impegnati cenda della Copersalent, da tempo su tematiche ambientali l’inceneritore di Maglie dove e di tutela del territorio. Tutelate le aziende locali centinaia di capi di bestiame, Il quadro che è emerso è inTrovarsi il veleno nel piatto, proprio ovini e caprini sono stati quietante: “Soleto è letteralin quei prodotti di produzione locale, soppressi per la presenza mente asfissiata da della cancerogena diosvanto di genuinità e salute, prodotti dalla decenni, da un iperconsina, ritrovata nella carne e centrazione di opifici insanostra filiera agro-alimentare e che danno nel latte”. lubri, cementifici, sostentamento a tantissime famiglie... bitumifici, fonderie, zincheCome si può sapere se le ottime La preoccupazione di moltisrie, cave per estrazione minemozzarelle prodotte a Soleto, simi cittadini è proprio quella di raria, alcuni di questi a ridosso sono o non sono “trovarsi il veleno nel piatto e padel centro abitato, tali da costiradossalmente attraverso quei procontaminate? tuire, tra la zona di Soleto, Galatina, dotti di produzione locale, vanto di Corigliano, Cutrofiano, un vero e proprio genuinità e salute, prodotti dalla nostra filiera quadrilatero maledetto. Qui”, fanno sapere i grillini, agro-alimentare che danno sostentamento a tantissime fami“la concentrazione dei fumi inquinanti è tangibile in tutte le glie, il cui scopo sarebbe invece quello di tutelare la salute e ore del giorno e della notte, considerato che i camini delle cil’ambiente: Ma come si può sapere se le ottime mozzarelle prominiere fumano 24 ore su 24 e per 365 giorni l’anno, con le dotte a Soleto, sono o non sono contaminate?”, si chiedono i note conseguenze sull’ambiente e sulla salute. L’esasperacittadini preoccupati. Difatti tantissime aziende agricole e di alzione e la rabbia dei cittadini”, continuano gli attivisti a 5 levamento vivono proprio a fianco degli opifici, e molte di loro Stelle, “è esplosa definitivamente, alla notizia del via libera si sono mobilitate e opposte ai fumi industriali e all’incenerialla quintuplicazione di una zincheria proprio sul territorio
”
SOLETO
“
Nel QUADRILATERO MALEDETTO iperconcentrazione di opifici insalubri, cementifici, bitumifici, fonderie, zincherie, cave per estrazione mineraria
G A L AT I N A
Il
MoVimento 5 Stelle di Soleto rivendica “il sacrosanto diritto alla Salute e il Diritto di respirare: da anni i cittadini di Soleto sono vittime di una vera e propria calamità sanitaria che porta malattie degenerative e mortali, a causa delle sostanze altamente nocive emesse dalle ciminiere a ridosso del paese”. Proprio sull’argomento si è appena svolto il dibattito pubblico organizzato dal Movimento Cinque Stelle Soleto, dal titolo inequivocabile: “Aria Pubblica – Il Diritto di Respirare” e al quale hanno partecipato medici oncologi e ricercatori del CNR. E come riportano i grillini “unanime è stato l’appello che si è levato dai cittadini accorsi: “Si fermi il mastodontico ampliamento dell’inquinante zincheria di Soleto, e tutti gli ampliamenti di cava e si facciano monitoraggi a tappeto su tutte le emissioni inquinanti”.
CUTROFIANO
mento dei rifiuti di quello che risulta essere il cementificio più grande d’Europa, presente proprio a Galatina. È stata firmata, infatti, da ben 51 aziende agricole e di allevamento, operanti sul territorio salentino, una petizione rivolta alle istituzioni locali e regionali, “per spezzare definitivamente l’insana politica di distruzione sistematica di territorio e salute e tutelare quelle aziende che da anni hanno intrapreso il percorso virtuoso di produzione di qualità, ottenendo certificazioni di prodotti DOC, DOP e IGT apprezzatissimi in tutto il mondo, tutelando e promuovendo agricolture di prodotti tipici, di cui Galatina e Zollino ne vantano la presenza, come filiera di agricoltura biologica”. Cosa fare ora, lo hanno chiarito in modo inequivocabile proprio i relatori presenti all’incontro: “I cittadini devono sapere e quindi si devono mobilitare; i cittadini devono chiedere a tutte le Istituzioni, in primis al Sindaco, massima autorità sanitaria locale (“Ma all’incontro era assente nonostante l’accorato invito di organizzatori e cittadini”), di intervenire urgentemente per bloccare ogni autorizzazione all’aumento di emissioni e fonti di inquinamento; attivarsi per fermare l’ampliamento dell’insalubre zincheria di Soleto, e rigettare fermamente la richiesta di maxi-ampliamento di cava, avanzata dall’inquinante bitumificio, la cui ubicazione si incunea proprio tra le case di Soleto, i cui abitanti lamentano da anni odori nauseabondi e provenienti da certe emissioni di fumi fortemente venefiche; chiedere urgentemente il monitoraggio trasparente, chiaro e condiviso con tutti i cittadini, di aria, acqua, suolo e delle matrici animali con relativi valori e rischi di bioaccumulo di sostanza nocive tenendo conto anche delle pericolosissime nanoparticelle, ponendo centraline di controllo a tutti i camini industriali per un monitoraggio in continuo; conoscere e rendere nota la situazione sanitaria locale, attraverso puntuali campagne di studi epidemiologici partendo proprio, ahinoi, dal computo dei numerosi cittadini che nel corso degli anni si sono ammalati di malattie degenerative e di quelli che, purtroppo, ne sono stati vittime”.
Cursi: gioielli d’epoca in passerella
A
nche quest’anno, l’Assessorato a Cultura- Turismo – Sport, organizza il Raduno di auto e moto d’epoca con Mercatino di Scambio, giunto ormai alla sua quarta edizione, e che si terrà venerdì 19 maggio nella centralissima Piazza Pio XII di Cursi, luogo del ritrovo dei partecipanti a partire dalle ore 8.La manifestazione è realizzata in collaborazione con il Comitato Provinciale AICS di Lecce e mira a far vivere, ai tanti appassionati e curiosi che giungeranno da ogni parte del Salento, una giornata trar i “mezzi d’epoca”, veri e propri gioielli di assoluta bellezza. Questa è un’iniziativa, inoltre, che mira a valorizzare il patrimonio artistico – culturale di Cursi. Il programma prevede, infatti, dopo le relative iscrizioni e l’apertura del Mercatino di Scambio, una visita guidata del centro Storico del Paese dove sarà possibile visitare e conoscere alcuni dei luoghi più caratteristici della cittadina della pietra leccese: Il Frantoio Ipogeo, Le Case e Corte, Il Convento degli Agostiniani, la Torre dell’orologio, La Chiesa Matrice ecc. Divertimento anche per i più piccoli che potranno sorridere e meravigliarsi dinanzi all’illusionismo e alla Magia del Mago Luis, ospite della manifestazione, che terrà uno spettacolo apposta per loro. Grande attesa per il corteo per le vie della cittadina che permetterà così agli appassionati di poter dare lustro dei loro pezzi pregiati. Infine, le premiazioni del club più numeroso e più lontano e dell’auto e della moto più antica, concluderanno una giornata ricca di sorprese. l.b.
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dal pulpito
ilgallo.it
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“Con la Cresima i nostri ragazzi
Parola di don. Abbiamo chiesto ad alcuni parroci del territorio di rivolgere, dalle nostre colonne un-ultima raccomandazione ai prossimi cresimandi
“F
are la Cresima” vuol dire confermare, cioè dire di sì, in modo consapevole e maturo, al proprio Battesimo; significa sentirsi maturi e responsabili verso Dio e i fratelli e significa scegliere di vivere da figli di Dio. Concetti all’apparenza semplici ma che spesso appaiono sfuggire ai nostri ragazzi alle prese con questo importante Sacramento. Abbiamo chiesto ad alcuni parroci del nostro territorio quali potrebbero essere le loro raccomandazioni ai giovani cresimandi
“L‘uomo delude, Dio no!”
D
on Antonio Riva, segretario vescovile della Diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca: “Con il mio ministero presbiterale, esercitando il servizio di segretario vescovile, ho la possibilità di partecipare alle celebrazioni del Conferimento della Santa Cresima in tutte le Parrocchie della nostra Diocesi. Ciò che emerge dal volto, dai saluti, dalla partecipazione dei cresimandi, ma anche dai rispettivi genitori, padrini e madrine, è spesso un atteggiamento carico d-attesa, da parte degli stessi, nei riguardi del Vescovo, dei Parroci, dei catechisti, della Comunità Parrocchiale! È come se aspettassero dai più grandi un incoraggiamento, un aiuto nel discernere la loro giovane vita e a comprenderne il significato pieno della stessa. Caro giovane che ti stai accostando al Sacramento della Cresima, quello che ti voglio dire, augurare e sperare è proprio
questo: non stancarti mai di guardare con anelito particolare a coloro che ti sono stati posti accanto come guide, esempio e sostegno, alimenta questo desiderio di ricerca anche quando noi più grandi ti potremo deludere. Ricorda sempre che: “L‘uomo delude, Dio non delude mai!” La vita nella quale ti stai apprestando ad entrare con una visione più adulta e consapevole è bella e semplice se accolta nei suoi valori umani e spirituali perciò rimuovi tutto ciò che è superfluo e che può essere una zavorra nel tuo dispiegare le ali della vita. Rivéstiti della tua umanità e fortificati con la Grazia dei Sacramenti, per questo Gesù è vero Uomo e vero Dio! Questo Sacramento ti introduce nell’età adulta della fede, ti chiama a rispondere in prima persona, a “dare ragione della tua fede”, ad incarnarla nelle tue scelte, nelle tue relazioni, nel tuo tempo libero e di svago, nello studio e nel lavoro. Ricorda che come tu attendi dai più grandi, dalla famiglia, dalla Chiesa, dalle Istituzioni il bene, con lo stesso anelito guarderanno a te i più piccoli. Auguri giovane Uomo Cristiano!”
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“Siate protagonisti di tempi migliori”
on Antonio Scotellaro, della Parrocchia San Nicola Vescovo di Caprarica di Lecce: “Un forte abbraccio ai cresimandi. Ragazzi, Voi siete la speranza della nostra comunità, la gioia delle vostre famiglie, di papà e mamma. Noi, come i vostri genitori ed educatori, vi vogliamo bene. Desideriamo vedervi sereni, felici, gioiosi, inseriti nella vostra adolescenza. È tempo di mettere in pratica le vo-
stre capacità nella parrocchia. Siate i protagonisti di tempi migliori! Gioite del nuovo Vescovo di Roma, sappiate ascoltarlo come un padre, come un nonno: egli vi ama teneramente. Seguite gli esempi di vita nella Chiesa, nella scuola, in famiglia e nello sport e soprattutto… Non scoraggiatevi! Siate testimoni della Speranza che è in voi. Dio è con noi. Non abbiate paura di ascoltarlo. Tantissimi auguri per la Cresima”.
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“La Cresima rende testimoni del Risorto”
on Donato Bleve, Parroco della Chiesa di Sant’Antonio di Tricase: “La Cresima è un sacramento: strumento e dono di santificazione per chi lo riceve e conferma del Battesimo e della propria fede nel Signore Risorto. Tale Sacramento esige che il Cristiano sia Testimone cosciente della sua gioia nel mondo in cui vive. Gesù stesso ha affidato questo dono e questo impegno: “Mi sarete testimoni in tutto il mondo”. I Ragazzi ricevono la Cresima in un’età in cui sono chiamati a fare delle scelte importanti, come la scelta di nuovi indirizzi scolastici. Sono quindi capaci di un certo discernimento e di conoscere ciò che gli viene offerto dalla propria fede. Purtroppo non sono molto aiutati, né prima né dopo la Cresima, dai loro genitori a vivere con coerenza la fede ricevuta già nel Battesimo, proprio perché gli stessi genitori in gran parte non sono degli autentici testimoni per i loro figli di una fede che richiede il coraggio e la gioia di esprimerla, con l’orgoglio che deve contraddistinguere il “Cristiano”. Dopo aver ricevuto il dono dello Spirito Santo, i ragazzi nella maggior parte credono di aver ri-
cevuto la licenza di abbandonare la Chiesa, buttando per aria anni di preparazione e sacrifici affrontati dalla Parrocchia, che non risparmia lavoro né sussidi dei catechisti, del parroco e dell’intera Comunità. Ci sono anche coloro che continuano ad essere presenti e ad offrire la loro disponibilità nelle attività della Parrocchia (vedi Oratorio) per continuare a ricevere formazione cristiana e dare segni positivi della loro coscienza di Chiesa, ma sono una minima parte, purtroppo”.
parlano i parroci
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diventano adulti nella fede”
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Don Antonio Riva, segretario vescovile. “Caro giovane, non stancarti mai di guardare con anelito a coloro che ti sono stati posti accanto come guide, esempio e sostegno...
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“Siate ragazzi e ragazze coraggiosi”
on Rocco Frisullo Cappellano dell’Ospedale “Panico” di Tricase: “Rivolgo il mio augurio a tutti i ragazzi che in questo tempo stanno celebrando il sacramento della Confermazione, ricevendo l’effusione dello Spirito Santo che nel giorno di Pentecoste fu mandato dal Signore risorto sugli Apostoli. Auguri! In questa vostra età, in cui prepotentemente avvertite il maturare della vo-
stra personalità, è bello sapere che siete il tempio dello Spirito Santo! Questo tempio fatto di corpo, anima e psiche, sarà lo strumento con il quale porterete Cristo al mondo intero. La Cresima vi dà lo Spirito Santo perché siate davanti a tutti testimoni della vita e della risurrezione di Gesù. Dovete mostrare nella vostra vita la forza trasformante del Vangelo. Ovviamente, per testimoniare il Vangelo bisogna conoscerlo. E questo avviene anzitutto partecipando attivamente alla vita della vostra comunità parrocchiale, ai gruppi dei giovanissimi, alla Messa domenicale, centro vitale della Chiesa dove tutti ci nutriamo della Parola del Vangelo e del Corpo di Cristo. La Cresima, ragazzi, vi rende missionari e vi affida il compito di condurre anzitutto i vostri compagni/e a Cristo che ci mostra, come ricorda continuamente Papa Francesco, che la misericordia del Padre è un dono unico per ciascuno di noi. La Cresima, infine, vi chiede di essere ragazzi e ragazze coraggiosi, capaci di amare veramente i vostri genitori e familiari, il vostro paese, la scuola, le persone che entrano nel cerchio della vostra libertà e tutto il mondo perché la vostra presenza sia segno di riconciliazione, rifiuto di ogni tipo di violenza e segno della vera pace. Auguri!”.
“Testimoni della bellezza della fede”
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on Quintino Pecoraro, Parroco di Montesano Salentino: “Carissimi ragazzi, voi siete i cristiani scelti dal Signore per
essere testimoni della bellezza della fede con gioia e freschezza di vita a voi famigliare. Il dono dello Spirito Santo sia per tutti voi il principio di una realtà nuova carica di senso. Lo Spirito Santo é il dono che Gesù ha fatto perché solo in Lui è possibile la ricerca della verità sulla nostra vita e il senso di un’esistenza piena di felicità e serenità. È sempre lo Spirito Santo che permette di accelerare quel processo di immersione nella vita di Gesù che come una calamita attrae a se divenendo il nostro centro gravitazionale dove è possibile trovare tutto ciò di cui si ha bisogno. Abbiate il coraggio di lasciarvi andare all’iniziativa di Dio e la vostra vita si riempirà di positività, di splendore, di semplicità, di allegrezza, di fantasia creativa. Solo nello Spirito di Dio è possibile scoprire e comprendere che Gesù è il Figlio di Dio venuto sulla terra per insegnarci a puntare in alto lo sguardo dell’anima, cioè sulle cose che veramente contano, valgono sul serio e hanno il sapore della pienezza di vita. Auguri di vero cuore. Lo Spirito Santo vi doni la forza e l’energia per abbracciare e vivere con grande passione il vostro Presente. Come diceva Santa Faustina Kowalsska: “O momento presente, tu mi appartieni completamente. Desidero utilizzati per quanto è in mio potere”.
“Scelta personale, libera, responsabile”
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on Gino De Vito, parroco di Poggiardo: “Prima di tutto le raccomandazioni le farei agli adulti: genitori, padrino e madrina di battesimo per responsabilizzarli in modo tale che aiutino i ragazzi ad appropriarsi del dono che ricevono con il battesimo. Affinché i cresimandi giungano a fare una scelta personale, libera, responsabile, consapevoli di appartenere al Signore e di celebrare col Sacramento della Confermazione il compimento di questo percorso nel quale, da un dono ricevuto quando si è piccoli grazie ad un atto d’amore da parte dei genitori, si passa ad un dono accolto. La responsabilità che ne deriva è quella di testimoniare con la propria vita la presenza del Signore Gesù. Questa è la cosa importante nella Cresima, altrimenti poi si corre il rischio di fare come tanta gente che celebra il sacramento della confermazione solo perché arriva l’età in cui tutti lo fanno. La raccomandazione può essere dunque quella di uscire da una “logica commerciale” dell’attendersi il grosso dono per questo evento e predisporsi invece a “farsi dono” per il Bene proprio e di tutti”. Donatella Valente (con la collaborazione di Stefano Verri e Carlo Quaranta)
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aiutamolo!
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Alessano: “Un sorriso per Chico”
“Il Seme Della Speranza”. Serata di beneficenza e cabaret per sensibilizzare, informare e raccogliere fondi per Chico Forti, l’italiano condannato ingiustamente all’ergastolo negli Usa
L’
Associazione “Il Seme Della Speranza Onlus” in collaborazione con il Comitato “Una Chance per Chico” presenta domenica 12 maggio presso l’Auditorium Benedetto XVI di Alessano “Un sorriso per Chico”, serata di beneficenza e cabaret volta a sensibilizzare, informare e raccogliere fondi per la causa Chico Forti, l’italiano condannato ingiustamente all’ergastolo. In italia tutti sanno chi sia Amanda Knox, pochi chi sia Chico Forti.
U
STORIA
Al processo sono state manipolate le testimonianze, costruite ad arte “prove circostanziali”, e fuorviata la giuria con false dichiarazioni.La criminologa ed esperta in psicologia forense, Roberta Bruzzone, da due anni si occupa senza sosta del caso di Chico Forti ed è riuscita a raccogliere nuove prove e portare alla luce nuove contraddizioni riguardanti il caso. Ne ha fatto un report, firmato tra gli altri dal giudice Imposimato. Report completo in cui, con dovizia di particolari e ampie argomentazioni, si demoliscono punto per punto le accuse che hanno portato alla condanna di Chico. Ora la vicenda è entrata in una nuova fase e ad un nuovo studio legale americano è stato assegnato il compito di chiedere la revisione del processo. La giustizia americana è diversa da quella italiana e gli appelli non sono sempre concessi ma, nel caso vengano presentate nuove prove, è possibile ottenere una riapertura del caso. E questo potrebbe essere l’ultimo tentativo disperato di ottenere una revisione del processo. “Purtroppo”, spiegano dall’Associazione “Il Seme Della Speranza” , “sappiamo che i tempi sono difficili per tutti noi, ma vi chiediamo di provare a mettere un valore sulla vita di un uomo e della sua libertà. La vita di un uomo è la vita dell’umanità”.
ASSURDA
na storia assurda quella di Chico Forti: ex campione di windsurf, produttore di cortometraggi, era a Miami all’epoca dell’omicidio dello stilista Versace e del suicidio di Cunanan; pensò di realizzare un filmato sulla morte di Cunanan avvalendosi della collaborazione di un investigatore della polizia di Miami. Dopo tre mesi dalla realizzazione de “Il sorriso della medusa” (è su youtube) fu ucciso, con la stessa modalità di Versace, l’australiano Dale Pike, figlio di un albergatore con cui Chico era in affari ed era giunto a Miami suo ospite, per una vacanza. Chico fu interrogato per rispondere dell’omicidio Pike senza l’assistenza di un legale e senza che venisse informata l’ambasciata italiana (in violazione della convenzione di Vienna); un investigatore gli stracciò la foto dei figli asserendo che non li avrebbe rivisti mai più: una sentenza già scritta prima ancora che venisse firmata dal giudice. Diversi test (dna e macchina della verità) provarono l’estraneità di Chico all’omicidio ma l’accusa suppose che fosse il mandante senza esibire alcuna prova né un movente attendibile, solo sospetti. Ciò nonostante Chico fu condannato all’ergastolo e da 13 anni è detenuto in Florida. Nella sua città natale, Trento, è nata una fondazione per finanziare le ingenti spese legali; sono stati presentati quattro appelli, rifiutati senza motivazione né opinione. Nel marzo 2009 il sen. Giacomo Santini ha presentato al Senato l’ennesima interrogazione parlamentare ed ha informato il
Ministro degli Esteri Frattini, segnalando un caso che ha più il sapore della vendetta da parte del giudice che si è occupato del caso VersaceCunanan, piuttosto che di un clamoroso errore giudiziario. Chico ha perso tutto quello che aveva: suo padre morì di crepacuore nel 2001 ad un anno dal suo arresto, sua moglie lo ha lasciato perdendo le speranze di rivederlo libero, lui non ha più rivisto i suoi tre figli, i suoi parenti hanno devoluto tutti i beni per pagare le salatissime parcelle dei legali, senza il minimo risultato.
SARANNO
M
AD
ALESSANO
olti personaggi dello spettacolo sostengono la causa Forti tra questi Fiorello, Red Ronnie, Jovanotti. L’Associazione “Il Seme della Speranza” contribuirà a sensibilizzare e a raccogliere fondi per il caso Chico nella serata di domenica 12 maggio durante la quale si esibiranno artisti di fama nazionale: I Fratelli Lo Tumolo, comici finalisti di Italia’s Got Talent 2013; Aldo Nicolini alias Zio Potter, mago illusionista finalista di Italia’s Got Talent 2010; I MalfAttori, gruppo comico salentino.
attualità
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ilgallo.it
A Tricase l’Accademia Filarmonica Romana
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Il concerto. Nell’ambito delle celebrazioni per il 50° anniversario della morte del Card. Panico si esibirà il Coro del Vaticano diretto dal Mons. Pablo Colino
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ell’ambito delle celebrazioni per il 50° anniversario della morte del Card.Giovanni Panico si esibirà a Tricase il Coro dell’Accademia Filarmonica Romana, diretto dal Mons. Pablo Colino. Questo il programma di sabato 11 maggio. Alle 11,30, piccolo concerto per gli ospiti di Casa di Betania; alle 18,30, santa messa (vespertina del sabato) in suffragio del Card.G.Panico presso la Chiesa della Natività della Beata Vergine Maria di Tricase, concelebrata da Mons. Pablo Colino, direttore del Coro, e dal parroco don Flavio Ferraro. Durante la celebrazione il coro eseguirà i brani liturgici. Alle ore 19,30 (subito dopo la messa) il concerto con brani di D. Thermignon, R. Casimiri, L. Perosi, J. Valdes, T.L. de Victoria, A. Lotti, G. Verdi, R. Wagner. “Sarà l’occasione”, fanno sapere gli organizzatori, “per rinnovare il ricordo del Card. Panico che tanto amava
la musica, nell’occasione proposta da un coro di fama internazionale, più volte esibitosi dinanzi al Papa e annuale protagonista del “Concerto di Natale” in Vaticano”. Il Card. Giovanni Panico, infatti, suonava il pianoforte ed era solito, durante la frequentazione del se-
Le donne possono difendersi da sole KRAV MAGA. A Tricase corso pratico di autodifesa
Si
sente parlare di più di aggressioni e tentativi di violenza a ragazze o donne che circolano nelle strade. Da tutto questo nasce la consapevolezza che bisogna misurarsi con un fenomeno sociale chiamato “sicurezza”, intesa come spazio per poter coltivare i propri diritti individuali e collettivi. La difesa personale è una filosofia più che una disciplina marziale adatta a tutti specialmente ai più deboli e alle vittime “predestinate” di questa società. Lo studio della stessa intende dare una conoscenza per evitare le violenze; innanzitutto con una grande attenzione agli atteggiamenti preventivi. Per questi soggetti a rischio (soprattutto le donne, le più esposte alle violenze di tutti i giorni) imparare la filosofia e le tecniche della difesa personale non servirà soltanto nell’eventualità di una loro applicazione pratica: servirà soprattutto sotto il profilo psicologico; servirà a restituire quella tranquillità e quella fiducia in sé che sono il bene più prezioso (e più minacciato) per la qualità della vita. Durante questo studio legato alla pratica dell’Arte Marziale si ridurranno notevolmente quelle che sono le paure, l’insicurezza e la sfiducia in se stessi, e assieme gran parte dei potenziali rischi di subire un’aggressione. L’esigenza di strutturare un progetto di difesa personale al femminile, nasce perché potenzial-
Gallo PERIODICO
Presso la Palestra Catarsi Tricase si effettuano corsi di difesa personale “Krav Maga” riservati a personale di Polizia, Militare, Civile e ragazzi. Corso antibullismo per ragazzi da 8 a 14 anni Martedì e Giovedì dalle ore 19,30 alle ore 20,30. Corso per adulti uomini e donne. Martedì e Giovedì dalle ore 20,30 alle ore 22, Corso Police. Lunedì e Mercoledì dalle ore 14.30 alle ore 16,Corsi di tutela e scorta, antiviolenza femminile, guida operativa, corsi privati difesa personale, corsi di tiro operativo e da difesa da concordarsi.
Direttore Responsabile L UIGI Z ITO _ liz@ilgallo.it Coordinatore di Redazione
INDIPENDENTE
DI CULTURA, SERVIZIO ED INFORMAZIONE DEL
SALENTO
G IUSEPPE C ERFEDA _ gicer@ilgallo.it In Redazione E LISA B RAMATO _ elisa@ilgallo.it
REDAZIONE TRICASE
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L’acqua del Parco
Con Puglia Promozione. Alla scoperta della
costa e dei culti misterici della valle del sacro
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iornata free con Puglia Promozione, per conoscere i luoghi più suggestivi della nostra area protetta, grazie all’Associazione GAIA e ai Cavalieri del Salento. Ritorna, dunque, come ogni domenica, l’appuntamento con le giornate gratuite di Puglia Promozione. Domenica 5 maggio due gli eventi in calendario nel Parco Costa Otranto Santa Maria di Leuca – bosco di Tricase: BluParco- passeggiata sugli antichi tratturi, con immersioni subacquee anche per disabili, dell’Associazione GAIA e Bicicletta e Sciarabbà - itinerario storico-culturale a Spongano con i Cavalieri del Salento. La prima gita apre le porte ai segreti di uno dei sentieri più suggestivi del Parco, le vie del Sale, dando l’opportunità a tutti di conoscere il fascino potente e ipnotico dei nostri fondali marini, veri scrigni di biodiversità declinati in tutte le note del blu. Mentre il secondo evento condurrà, lungo la valle del sacro a Castiglione d’Otranto, attraverso luoghi antichi e misteriosi , dove il sentimento religioso si intreccia alla storia dell’uomo lasciandone traccia. La “Cripta dello Spirito Santo”, la “Cappella di S. Maria Maddalena”, “Largo Trice”, il “cimitero di Castiglione” e un menhir, enigmatico laccio tra la nostra preistoria e quella dei Celti di Bretagna, assieme ad altri monumenti, offriranno un viaggio nel tempo, misterico e profondo, legato dal culto dell’acqua. Per info e prenotazioni: Corrado Russo (Associazione Gaia) 328/1424495 Giuseppe De Matteis (Associazione Cavalieri del Salento) 329/5373764
CORRISPONDENTI Massimo Alligri Giuseppe Aquila Gianluca Eremita Vito Lecci Fiorella Mastria Antonio Memmi Carlo Quaranta Donatella Valente Stefano Verri
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mente potremmo essere vittime di qualche “testa calda” visto il contesto sociale in cui viviamo. Allora parliamo di difesa personale, delle tecniche di difesa antistupro e antiviolenza e di atteggiamenti di allerta. L’insegnamento della difesa personale è basato sull’acquisizione di tecniche semplici ma efficaci, applicabili da chiunque, anche senza avere avuto precedenti esperienze motorie o di arti marziali. Il metodo non si basa su schemi rigidi, ma di adattamento di volta in volta alle situazioni che si verranno a creare. Il lavoro in gruppo favorirà la socializzazione tra donne e sarà un mezzo per acquisire una riflessione delle condizioni della donna nella società attuale.
minario superiore di Roma, accompagnare le messe dei seminaristi sedendosi all’armonium. Per questo il Comitato ha ritenuto di cogliere l’occasione della presenza in Puglia del prestigioso coro della Accademia Filarmonica Romana, per organizzare una sua tappa anche a
Tricase. L’idea è piaciuta subito a Mons. Pablo Colino, direttore e anima del coro, ed egli ha dato piena disponibilità assieme ai componenti (18, tra i quali Maria Adalgisa Ottaviani, pronipote del Card. Alfredo Ottaviani, grande amico del Card.Panico, e figlia di una tricasina sposatasi a Roma): al punto che le esibizioni in Tricase saranno due nell’arco della stessa giornata. Il Comitato sottolinea come “il nome del Card. Panico ed il segno delle opere che sono l’eredità tangibile del suo insegnamento costituiscano collante saldo ed immediato di una disponibilità a tutto tondo non solo degli artisti, ma anche di varie imprese locali che, grazie al loro contributo, hanno reso possibile l’evento”. Il Card. Panico sarà ricordato nella messa che verrà celebrata in suo suffragio, e sarà lo stesso Mons. Colino ad accompagnare i presenti lungo il percorso musicale da lui scelto.
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Sport
il Gallo (508) - 4/17 maggio 2013 - www.ilgallo.it - info@ilgallo.it
Calcio criminale
di Stefano Verri
Pierpaolo Romani e Francesco Toldo nel Salento. “Il calcio deve tornare ad essere puro. Bisogna inculcare già nei piccoli praticanti dell’attività fisica l’etica dello sport pulito”
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artite truccate. Scommesse illecite. Puntate sospette. Flussi anomali. Mafia nel mondo del pallone. Loschi interessi sulle scuole calcio. Osservatori assassini. Concussione. Bagarinaggio. Ecco i vermi del male, che filtrano e si instaurano nei meandri delle società professionistiche e non. Nomi che rimbombano nella mente afflitta di ogni amante dello sport. È inutile nasconderci dietro a facili illusioni: l’universo pallonaro è in crisi da tempo. E qui non si tratta di economia. La vera defezione riguarda i valori e il prestigio di una nicchia dello sport che tragicamente affonda. Dalle domeniche allo stadio si è passati troppo rapidamente alle domeniche nei centri Francesco Toldo tra i ragazzi di Caprarica scommesse. Si scommette su tutto: dal primo marcatore, sino a chi batterà il calcio di inigine “Calcio criminale” (ed. Rubbettino), zio. Il tempo della classica schedina, con Società di Lega Pro e Pierpaolo Romani, già coordinatore di tredici risultati fissi da scegliere fra 1X2 è finito. Una serie di interessi si dilettantistiche del settentrione Avviso Pubblico, associazione che si batte a favore della diffusione di una abbatte inesorabilmente sulle ricevisono coinvolte in scandali di cultura della legalità: “Il mio lavoro, torie, sempre più “luoghi del detipo mafioso. Dal Veneto alla anticipato da una prefazione di un silitto”, a causa di pochi “uccisori Lombardia alla Liguria, gnore del calcio come Damiano Tomdello sport” che minano la credibilità masi, presidente AIC, è frutto della dei campionati e del calcio in genela criminalità colpisce passione che ho sempre nutrito per querale. Intorno alle scommesse proliferano ovunque, cibandosi sto sport. Il calcio deve tornare ad essere attività illecite che vanno a costituire un dello sport puro, il mio obiettivo è cercare una soluzione. calderone ingestibile: basti pensare che da Alla fine della mia pubblicazione auspico una ripoco è possibile “puntare” su partite di Serie D, ovvero la massima serie… dei dilettanti (sic!). E nonostante le presa. Bisogna inculcare già nei piccoli praticanti dell’attività aspre polemiche che si scatenano sul web, i più incalliti scom- fisica l’etica della sport pulito. Dovremmo imparare noi genimettitori hanno accolto favorevolmente la novità. Sorge spon- tori a formare dapprima il cittadino, poi il calciatore”. Protataneo chiedersi come si farà a controllare e assicurare il regolare gonisti di “Calcio Criminale” sono anche i bambini, annichiliti e onesto svolgimento delle gare in una categoria con nove gironi e minacciati da un sistema di interessi marci, una bettola di tada diciotto club cadauno, in cui alla trentaquattresima giornata lent-scout che senza vergogna scendono a patto con la criminanon è insolito trovare squadre in fondo al gruppo con pochi mi- lità, che a sua volta corrompe presidenti scellerati e depravati. seri punti, retrocesse magari da dieci turni, che, senza nulla più “Le giovani promesse del calcio futuro stimolano l’attenzione da chiedere al proprio campionato, “lasceranno la partita” agli di questi osservatori spietati, che conducono alla rovina del avversari del caso, in corsa per la promozione o per la salvezza. bambino, l’uomo del domani, e del piccolo sportivo, il calciaPensare che le scommesse illegali, portate in auge dai media tore professionista del domani”. E notate bene: i tentacoli della negli ultimi anni con le inchieste Last Bet e Golden Goal, siano piovra, ignorantemente considerati fenomeni prettamente mesolo la punta di diamante di un movimento fatto di sudiciume e ridionali, hanno raggiunto ormai da tempo il Nord Italia. “Alfeccia criminale, fa rabbia e rende gli amanti dello sport, quello cune società di Lega Pro e dilettantistiche del Settentrione vero, vogliosi di una dolce vendetta nei confronti di mafia e sono coinvolte in scandali di tipo mafioso. Dal Veneto alla compagnia annessa. Ne parla egregiamente nel suo libro-inda- Lombardia alla Liguria, la criminalità colpisce ovunque ci-
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bandosi dello sport”. Romani, nel presentare il suo libro ha fatto tappa nel Salento, in quel di Melendugno e Caprarica di Lecce, nell’ambito di un’encomiabile iniziativa sul tema della legalità promossa dall’associazione “Nomeni per Antonio Montinaro”, operante sul territorio. Era accompagnato da un campione nella vita e nello sport, la dimostrazione vivente di come il calcio non sia solo mafia e oscurità, ma possa essere sinonimo di correttezza e lealtà: Francesco Toldo, ex uomo volante di Inter e Fiorentina, con alle spalle una lunga esperienza in azzurro. Con la stessa determinazione ed esemplare rettitudine che lo ha contraddistinto nelle sue oltre seicento partite, solo con qualche capello grigio in più, “ToldOne” si è rivolto ai più giovani, ben amalgamato fra essi, e non ha usato mezzi termini nello spiegare che “si può dire di no alla criminalità solo stando uniti. Spesso del calcio si sottolineano gli aspetti negativi, perché fanno notizia, trascurandone quelli straordinariamente positivi, e ce ne sono tanti, ve lo assicuro”. Rispondendo alle domande dei ragazzi, l’adesso dirigente nerazzurro sottolinea l’importanza di una delle sue attività: “Inter Campus è uno dei progetti di cui l’Inter è maggiormente orgogliosa. Utilizziamo il calcio come strumento educativo cercando di restituire ai bambini più disagiati il diritto al gioco. L’età va dagli 8 ai 12 anni, non è previsto scouting. Garantiamo loro un abbinamento con l’istruzione. Siamo stati ricevuti dall’ONU per esporre il progetto mondiale, essendo presenti, fin dal 1997 in 25 paesi del mondo. Ultimamente abbiamo aperto anche a Milano in una comunità Rom allo scopo di reintegrare nella società quei bambini emarginati e vittime di razzismo”. Se un bambino dagli occhi innocenti prende il microfono in mano e gli domanda quali emozioni si provino nel vincere la Champions League, Toldo sorride: “Era il momento in cui ho capito che… poteva bastare. Sono soddisfatto della mia carriera calcistica dalla quale ho ottenuto ottimi risultati, frutto di tanta dedizione, sacrifici sportivi e un pizzico di fortuna che però non viene per caso: la devi cercare e meritare”. Infine: “Tutti i bambini del mondo hanno il diritto di giocare. La vita sottopone alla selezione naturale, nello sport come nel lavoro. Ed è dalle sconfitte che s’impara a migliorarsi. Cercate di credere fermamente nei vostri obiettivi, ricordando però che l’unico modo per arrivarci è studiare, la cultura è fondamentale”. Il calcio? “Sia divertimento!”.
tempo libero
4/17 MAGGIO 2013
ilgallo.it
mazione in program gio dal 2 mag LECCE - MULTISALA MASSIMO TEL. 0832/307433 Sala 1
GALLIPOLI - CINEMA ITALIA TEL. 0833/568653
Finanziamenti ai partiti secondo Vauro
viaggio sola Sala 2
Al cinema
UN SORRISO ON LINE
17,15 (dom.)-19-20,40-22,20 17,15 (dom.)-19-20,40-22,20
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le avventure di Taddeo... Sala 2
il cecchino Sala 3
23
18,30 - 20,30 - 22,30
effetti collaterali 18,30 (2D) - 20,50 (3D)
iron man 3
Sala 3
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Hansel & Gretel
18,40 - 20,40 - 22,35
Hansel & Gretel, cacciatori... Sala 5
18,30 - 20,30 - 22,30 GALLIPOLI - CINEMA SCHIPA TEL. 0833/568653
18,30 - 20,30- 22,30
effetti collaterali
17 - 20 - 22,30
iron man 3 SURBO - THE SPACE CINEMA TEL. 0832/812111 Sala 1
19,20 - 22,15
iron man 3 Sala 2
17,30 - 20 - 22,30
di Eugenio Musarò (www.eugeniomusa.com)
dal 4 al 17 013 maggio 2
Sala 3
Giove in sestile vi aiuta ad alleviare la pesantezza della quadratura di plutone. Urano vi incita a repentini cambiamenti ma non aspettatevi miracoli!
Toro Nonostante il freno di Saturno, Plutone e Nettuno continuano a favorire la prima decade che può ancora sperare in qualcosa di buono sul piano pratico.
Gemelli Urano in sestile e Giove congiunto, sono transiti straordinari, ottimi per dare una svolta decisiva alle vostre aspirazioni.
17,25 - 20,30
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MAGLIE - MULTISALA CINEMA MODERNO TEL. 0836/484100
17 - 19,15 - 21,30
Sala 7
18 - 20 - 22
18 - 20,15 - 22,30
Bilancia
Scorpione
Sagittario
I nati tra la prima e la seconda decade sono sotto pressione e forse dovranno fare i conti con problemi legali e tributari. Gli altri sono più liberi di muoversi.
Saturno congiunto continua a mettervi con le spalle al muro, invitandovi a fare pulizia di tutto ciò che non serve nella vostra vita.
Giove, il vostro pianeta guida, è senpre in opposizione e potrebbe incrementare le uscite in denaro. Per il resto, avete sempre Urano a sostenervi alla grande!
Capricorno
Acquario
Nettuno in sestile favorisce la prima decade. La seconda nonostante Saturno in sestile è frenata da Urano. La terza è libera di muoversi.
Avete transiti positivi,come il sestile di Urano e il trigono di Giove, ma Saturno sempre in quadratura frena le vostre aspettative.
Pesci Plutone, Nettuno e Saturno vi sostengono alla grande: è il momento opportuno per impegnarsi a cambiare qualcosa.
TRICASE - CINEMA PARADISO TEL. 0833/545386
scary movie
il cecchino
17,30 - 20 - 22,15
18 - 20,15 - 22,30
19,30 - 21,30
irno man 3 (3D)
Hansel & Gretel (3D)
- settegiorni sabato 4 domenica 5
sera
pomeriggio
Giove è sempre in quadratura, pertanto cercate d’ora in poi di limitare le spese solo alle cose essenziali. Questo transito in genere, comporta perdite economiche.
attacco al potere
snitch l’infiltrato
iron man 3 (3D) Sala 8
19,30 - 21,45
19,30 - 21,30
18,30 - 21,30
Vergine
A parte la quadratura di Saturno che riguarda i nati tra la prima e la seconda decade, i transiti sono positivi già da tempo. Cercate di sfruttare questo momento.
TRICASE - CINEMA AURORA TEL. 0833/545855
scary movie 5
Sala 9
Plutone in opposizione, Nettuno e Saturno in trigono e Urano in quadratura, sono transiti ambigui. Ponderate bene le vostre scelte.
iron man 3 (3D)
la città ideale
Hansel & Gretel (3D)
mattina
Leone
19,15 - 21,45
19 (sab e dom) - 21
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Sala 6
TRICASE - CINEMA MODERNO TEL. 0833/545855
CALIMERA - CINEMA ELIO TEL. 0832/875283 (lunedì chiuso)
iron man 3 (3D)
il commissario Torrente....
Cancro
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bianca come il sole, rossa...
attacco al potere
Ariete
18,30 - 21
17,30 (sab e dom) - 19,30 - 21,30
effetti collaterali
lo dicono le stelle
CASARANO - CINEMA MANZONI TEL. 0833/505270
GALATINA - CINEMA TARTARO TEL. 0836/568653
lunedì 6
martedì 7 mercoledì 8
giovedì 9 venerdì 26
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TROVA
I
GALLETTI,
IL REGOLAMENTO
Cerca tra le pubblicità e individua i 3 galletti “mimetizzati”, telefonamartedì 7 maggio dalle ore 9 potrai vincere una CERAMICA PASQUALE in porcellana o una ANTIPASTIERA IN PORCELLANA offerte da STG (Strada statale 275 Lucugnano-Alessano, km 23,5). E poi: i BIGLIETTI per i CINEMA di GALLIPOLI, GALATINA, MAGLIE, CASARANO e TRICASE; due aperitivi al BAR MAL GLEF a MIGGIANO; DUE APERITIVI presso DOLCI FANTASIE di SAN CASSIANO; BUONO SCONTO DI EURO 50 da applicare sull’acquisto di occhiali da sole o da vista presso OTTICA MORCIANO di TRICASE, ANDRANO, TIGGIANO e CASTRO; un LITRO DI VINO SFUSO offerto da LE VIGNE DEL SALENTO di SALVE; CORNETTO E CAPPUCCIO al BAR LEVANTE di TRICASE. NON SONO AMMESSI GLI STESSI VINCITORI PER ALMENO 3 CONCORSI CONSECUTIVI. NON SI ACCETTANO NOMINATIVI DELLA STESSA FAMIGLIA
TELEFONA
MARTEDÌ
7
MAGGIO DALLE ORE
9: 0833/545 777
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ultima
4/17 MAGGIO 2013