Gallo
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Anno 18, numero 18 (518) - 7/20 settembre 2013 - www.ilgallo.it - info@ilgallo.it
La Giustizia si allontana
“Tribunalini” tagliati. Sancita la chiusura delle sezioni distaccate di Casarano, Gallipoli e Tricase. Prorogate quelle di Nardò e Maglie per smaltire le cause civili già in corso
Suona la campanella Parlano i Dirigenti scolastici Cosa si devono aspettare i nostri ragazzi dal nuovo anno scolastico? Come se la passano le nostre scuole? Il nostro viaggio tra gli Istituti superiori della provincia inizia da Gallipoli, Otranto e Tricase
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IL GRANDE CINEMA I Festival di Otranto e Tricase
Per tutto il “penale” e le nuove cause civili ci tocca andare a Lecce!
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Ed ora tutti fanno ricorso
Settembre ritrova l’Otranto Film Fund Festival e il Salento International Film Festival di Tricase
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ora parlo io
Gallipoli: giu le mani dall’Happy Hour
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23 agosto si è riunito il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica negli uffici della prefettura di Lecce. Il prefetto, Giuliana Perrotta, apre la riunione con queste parole: “Girano bottiglie di superalcolici da dieci litri, con violazioni, tra l’altro, della normativa fiscale. Situazioni che poi finiscono col generare episodi di violenze sessuali, presunte o meno che siano, ai danni di ragazze che vengono travolte da tutto questo”. Bene, individuato il problema si prospetta la soluzione, come formulata la diagnosi si stabilisce la terapia. In questo caso la soluzione terapeutica sarebbe lo stop totale agli aperitivi (con annessa e connessa distribuzione di superalcolici) del tardo pomeriggio che hanno caratterizzato il litorale salentino, in questi ultimi due anni in particolare. Soffermandosi un attimo sulle considerazioni espresse dal Prefetto, commettendo quella che i semiotici definiscono “fallacia della brutta china”, si può opinare a sua Eccellenza la mancanza manca di una dimostrazione della sequenzialità dei passaggi che condurrebbero dalla tesi iniziale, cioè l’assunzione di superalcolici, alla conseguenza negativa futura, ossia gli stupri, scadendo in un allarmismo totalmente fuori luogo in un Paese dove l’alcool è legalmente reperibile in ogni dove. Al di là dell’input o dello stimolo che una droga, come l’alcool è, può dare all’eccessivo o all’esaltato di turno perché compia un atto estremo e di grave rilevanza penale come quello dell’abuso sessuale, il problema è e resterà sempre chi lo commette. Soffocare la movida pomeridiana di Gallipoli in virtù di quelle che da alcuni organi di informazione sono state definite denunce di stupro “sulle quali stanno facendo luce gli investigatori”, e
cioè ancora non accertate, potrebbe significare approvare e sostenere una teoria che avrebbe potuto far breccia nella mente delle persone, magari, nel Medioevo. Ma non nel 2013, dove abbiamo gli strumenti, anche solo meramente intuitivi, per comprendere come la reazione sia del tutto spropositata. E che l’assunzione di superalcolici, da che mondo è mondo, non genera irrimediabilmente stupri come conseguenza diretta e ineluttabile, fatale si potrebbe dire, della loro assunzione. Sopprimere gli happy hour gallipolini significa troncare alla radice uno dei motivi principali che l’hanno resa una meta così nota e ambita: la possibilità di bere qualche drink low cost, al calar del sole in spiaggia accompagnati da un po’ di musica. Stop. Per molti è un “rito” che serve a scaldare gli animi prima della discoteca nelle tarde ore serali. Chi possiede un locale risentirà non poco di questa limitazione. Tutto il turismo ne risentirà. E non ci si potrà lamentare quando, per l’ennesima volta, il popolo aduso e assiduo a certe dinamiche e logiche di divertimento e svago, sarà stimolato da queste restrizioni e limitazioni ad andare a spendere i suoi soldi altrove, magari all’estero, dove al posto di regimi di terrore, come quello salentino forse aspira a diventare, troveranno organizzazioni impeccabili, incidenti ai minimi storici e, com’è giusto che sia, un po’ di controllo ex ante. Non certo la repressione made in Italy che stronca la libertà di svago senza risolvere in alcun modo il problema alla radice. Soluzioni repressive come quelle varate dalla Prefettura risultano qualcosa di avventato e inappropriato messe in atto al solo scopo di produrre facili vie di fuga che non mirano a risolvere i problemi, ma semplicemente a mostrare che “stanno per essere risolti”. Alessandro De Blasi
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L’uso smodato del telefonino fa male!
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er dimostrare il legame tra telefoni cellulari e lo sviluppo del cancro, i ricercatori dell’Università di Tel Aviv hanno studiato la saliva di 20 persone che utilizzano i loro telefoni da 30 a 40 ore al mese. Hanno poi confrontato con quello di persone sorde che non dispongono di un computer portatile o che lo utilizzano solo per mandare SMS. Secondo le spiegazioni del direttore dell’equipe di ricercatori, un’eccessiva esposizione alle onde elettromagnetiche da cellulare causa dello stress ossidativo sui tessuti delle ghiandole salivari vicino all’orecchio. Tuttavia, se ci si riferisce alla sua definizione, lo “stress ossidativo” non ha nulla a che fare con lo stress psicologico. Si tratta di un attacco chimico sui costituenti del nostro corpo a causa di un eccesso di radicali liberi. Queste molecole particolarmente dannose, che provengono da l’ossigeno che respiriamo, causano l’ossidazione che distorce la nostra membrana cellulare e il DNA. La conseguenza sarebbe una mutazione genetica che si sviluppa in tumori. Portando spesso il cellulare vicino all’orecchio, questo stress ossidativo colpisce le ghiandole salivari. La saliva poi favorirebbe l’avvento di tumori. Vi è da specificare che le conclusioni dell’indagine sono tutt’affatto definitive e che lo studio effettuato non stabilisce un chiaro nesso causale tra l’uso dei telefoni cellulari e il cancro. Ma, in ogni caso, aiuta a mettere in evidenza che questo uso può avere effetti negativi sulla salute. Per affinare la ricerca,
il team ha annunciato che continuerà il suo lavoro su scala più ampia e analizzerà, per esempio, la saliva di una persona prima e dopo l’utilizzo del telefono. Questa non è la prima ricerca del genere effettuata nel mondo che mostra il rischio dei telefonini. Sempre in Israele uno studio del Weizmann Institute ha dimostrato che il 50% dei dispositivi telefonici portatili aumenta il rischio di tumori delle ghiandole salivari. Un rischio ancora maggiore se l’apparecchio è sempre posto nello stesso orecchio. Ha inoltre evidenziato: una chiamata per più di dieci minuti può causare cambiamenti chimici nelle cellule cerebrali. Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ricorda che due anni fa, l’ Organizzazione Mondiale della Sanità, attraverso la sua Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC), aveva alzato il livello di allerta sull’utilizzo dei cellulari. Mentre nel 2011, ha inserito nell’elenco dei fattori più cancerogeni i campi elettromagnetici di frequenza definendoli “come possibilmente cancerogeni”. Ossia ha messo più o meno sullo stesso livello il telefono cellulare con i vapori di benzina. Cioè il “livello 2B”, uno dei cinque livelli di classificazione dell’OMS per le sostanze cancerogene. Si raccomanda in particolare di evitare il cellulare all’orecchio, preferibilmente utilizzando un kit vivavoce e l’invio di “sms”.Due metodi che riducono dieci volte l’esposizione alle onde elettromagnetiche.
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a Lecce per forza!
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Tribunali, tribunalini e ricorsi
di Giuseppe Cerfeda
Chiudono tutti! Il Ministero ha decretato la chiusura, dopo il 13 settembre, di tutte le sezioni distaccate, eccezion fatta per Maglie e Nardò, per le quali ci sarà una proroga di due anni solo per il “civile”. Tutto il contenzioso penale ed il nuovo civile andranno direttamente a Lecce
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Gallipoli, Casarano, Tricase: ricorrono tutti
Le
S
ta per iniziare una vera e propria rivoluzione dei tribunali italiani: a partire da mezzanotte di venerdì 13 settembre, dalla cartina geografica spariranno formalmente 947 uffici giudiziari, pari al 47,27% di quelli esistenti, quasi uno su due. Cesseranno di esistere 30 tribunali, 30 procure, 220 sezioni distaccate e 667 sedi di giudice di pace (che però avranno un “bonus” fino alla prossima primavera per consentite ai Comuni di verificare se potranno farsi carico del mantenimento degli uffici). Non ci saranno né esuberi né messa in mobilità: nelle sedi che accorperanno quelle soppresse saranno trasferiti 7.300 dipendenti amministrativi e oltre 2.700 magistrati (di cui 265 giudici e 112 pubblici ministeri delle 30 sedi prossime alla chiusura, circa 500 “toghe” ordinarie delle sezioni distaccate e 1.900 tra giudici onorari di tribunale e vice procuratori onorari). I risparmi calcolati dal ministero della Giustizia ammontano, a regime, a circa 80 milioni di euro l’anno, cui vanno sommati i tagli di circa il 25% di spese per acqua, luce, gas etc. Il vero senso della riforma, a sentire i promotori, non starebbe nell’abbattimento dei costi (il Real Madrid per comprare dal Thottenam il calciatore Garreth Bale ha speso di più, Ndr), quanto nell’obiettivo di recuperare efficienza e di avere magistrati più specializzati. “E’ una riforma epocale”: il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri, ha usato gli stessi termini del suo predecessore, Paola Severino, che un anno fa aveva avviato con tenacia un percorso ad ostacoli, tra le proteste dell’avvocatura e della politica locale, e non solo. Resistenze, queste, che non sono venute meno e con le quali Cancellieri dovrà ancora confrontarsi. Non chiude al dialogo, il ministro, ma è decisa ad andare avanti senza cedere ad alcuno slittamento nell’avvio della riforma. A dare ulteriore impulso alla decisione di andare avanti è stato anche il verdetto della Corte Costituzionale, che il mese scorso ha respinto le decine di ricorsi contro il taglio ai “tribunalini”. L’unica sede salvata dalla Consulta è stata quella di Urbino. Per il resto, i giudici costituzionali sono stati categorici: la nuova geografia non comporta alcun “impedimento o limitazione”. Anzi, garantirà una “giustizia complessivamente più efficace”. L’unica soluzione-ponte per non provocare scossoni in vista del 13 settembre è rappresentata dallo strumento delle proroghe previsto dall’art.8 del decreto legislativo sui ”tribunalini”, che permette di mantenere, per non più di cinque anni, gli immobili degli uffici soppressi al servizio dell’ufficio giudiziario accorpante. Un modo per consentire la conservazione temporanea di vecchi archivi oppure lo smaltimento delle cause pendenti, mentre quelle future saranno incardinate nelle nuove sedi. I decreti di proroga firmati dalla Cancellieri sono fino ad ora 42, di cui 22 per gli archivi.
ultime notizie ci dicono che Tribunale”. Il Sindaco ribadisce altresì come il Ministero ha decreanche nelle ultime settimane non siano mantato la chiusura, cati “incontri e riunioni con la “Camera Forense Gallipolitana” al fine dopo il 13 settemdi individuare le strategie più idobre, di tutte le Non per difendere una nee per sostenere le ragioni del sezioni distaccate, eccezion casta, come da più parti si va fatta per Maglie e Nardò, per Tribunale di Gallipoli”. Per quefarfugliando, ma per difendere le quali ci sarà una proroga di sto motivo, per il Sindaco l’atto due anni solo per il “civile”. il diritto di ogni cittadino ad adire la licenziato dalla Giunta rappreCon il Decreto Ministeriale “la conseguenza diretta giustizia quando si subiscono soprusi senta della volontà manifestata daldell’8 Agosto, infatti, il Midi varia natura, e il diritto degli l’Amministrazione Comunale nistero ha confermato la di tutelare sino in fondo il Trisoppressione delle sezioni Avvocati di difendere il normale distaccate di Tribunale e, con e legittimo esercizio di una nobile bunale di Gallipoli”. la dicitura di utilizzare i locali Su questa falsa riga anche Casaprofessione che è posta a giudiziari di Nardò e Maglie, rano ha annunciato ricorso al baluardo e garanzia trasferisce il contenzioso penTAR. Intanto a Tricase, il Comidente di Casarano e Gallipoli a tato degli Avvocati, l’associazione della difesa dei diritti Nardò, ed il contenzioso civile penPro Finibus Terrae ed il Comune hanno di ognuno dente di Tricase a Maglie. I due uffici giudeciso di “contrastare fermamente il Decreto ministeriale con iniziative mediatiche e diziari di Nardò e Maglie saranno ancora proponendo ricorso al TAR di Lecce, e, se necessario, operativi per altri due anni. Tutto il contenzioso penale ed il nuovo contenzioso civile andrà direttamente a anche con manifestazioni ed altro”. Per questo hanno Lecce. conferito incarico agli Avvocati Nicolardi e Cafiero per Intanto il TAR di Bari ha sospeso il provvedimento di sop- intraprendere al più presto l’azione giudiziaria che mira pressione della Sez. distaccata di Bitonto e questo avrebbe a sospendere gli effetti del decreto ministeriale. “Il riulteriormente incoraggiato nuovi ricorsi al Tribunale re- corso al TAR di Lecce si farà”, fanno sapere i promogionale. tori, “in quanto il decreto ministeriale è immotivato, ed è stato emesso in violazione della normativa preceIl Sindaco di Gallipoli: “Tuteleremo dente. Inoltre è palesemente ingiusto in quanto crea una forte discriminazione tra i cittadini e, di fatto, imfino in fondo il nostro Tribunale” pedisce alle popolazioni del basso Salento il corretto uso del servizio giustizia”.
Gli avvocati di Tricase: “Impedire lo scempio di tali immotivate decisioni”
Il Il Tribunale di Gallipoli
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Gallipoli, con una recente delibera di Giunta, l’Amministrazione comunale ha deciso di impugnare presso la giustizia amministrativa il decreto con cui il Ministro di Grazia e Giustizia ha decretato la chiusura del Tribunale gallipolino, che verrebbe così accorpato per i prossimi due anni agli uffici giudiziari di Nardò. Il ricorso al Tar contro il provvedimento del Ministro rappresenta l’ultimo atto, in ordine di tempo, con cui l’esecutivo guidato dal sindaco Francesco Errico ha posto in essere azioni a tutela del polo giudiziario gallipolino. “Ricordo”, ha detto il primo cittadino, “che uno dei primi atti quando ci siamo insediati è stato quello di portare all’attenzione del Consiglio comunale la questione del nostro Tribunale. Poi con altri atti deliberativi, riunioni e note ufficiali nei confronti degli organi preposti, in cui abbiamo dato massima disponibilità e soluzioni alternative e pratiche attraverso cui ottenere il risultato sperato, abbiamo sempre sostenuto e difeso con forza le ragioni del nostro Tribunale. Per questo motivo la decisione di questi giorni non fa altro che indirizzarsi su di un sentiero ben preciso tracciato dall’esecutivo e volto alla tutela del nostro
Comitato degli Avvocati di Tricase sarà costantemente attivo nei prossimi giorni “sia per seguire le vicende, sia per impedire, per quanto sarà possibile, lo scempio di simili immotivate decisioni. la speranza è che la popolazione tutta e gli organismi politici ed istituzionali si rendano conto al più presto della gravità della situazione e scendano accanto agli avvocati per lottare al fine di preservare al meglio il servizio Giustizia. Stiamo lottando”, concludono, “non per difendere una casta, come da più parti si va farfugliando, ma per difendere il diritto di ogni cittadino ad adire la giustizia quando si subiscono soprusi di varia natura e il diritto degli Avvocati di difendere il normale e legittimo esercizio di una nobile professione che è posta a baluardo e garanzia della difesa dei diritti di ognuno”.
Il Tribunale di Tricase
7/20 SETTEMBRE 2013
attualità
Casarano: il mistero dei radiofarmarmaci Oggi. L’impianto in questione risulterebbe essere stato trasferito di competenza in violazione della convenzione contratto che regola la cessione dell’area alla Sparkle...
In
un angolo nascosto della zona industriale di Casarano c’è una costruzione moderna che, a differenza dei capannoni desolati e desolanti che creano un’atmosfera da città fantasma, sembrerebbe un opificio attivo ed operante, se non fosse però per le erbacce che sorgono qua e là e per l’assenza di qualunque segno di attività “umana”. L’insediamento industriale a cui ci riferiamo, è quello che fa capo alla Sparkle S.r.l, una società marchigiana specializzata in produzione di radio farmaci che a Casarano è presente ormai da qualche anno, anche se in maniera così “discreta” da suscitare perplessità. In realtà questo fantomatico centro di produzione ha sempre avuto intorno a se un certo ché di “misterioso”, talmente tanto misterioso da incuriosire anche la Procura della Repubblica che notoriamente dei misteri invece non si fida e vorrebbe vederci un po’ più chiaro. C’è, infatti, da spiegare un po’ di dettagli che a prima vista sembrerebbero quantomeno singolari e che vanno da una concessione (che prevedeva, ricordiamolo, manipolazione di materiale radioattivo) assegnata nell’aprile 2007 nel tempo record di quattro giorni (di cui un sabato ed una domenica) tanto da essere la punta di diamante dell’efficienza burocratica nazionale (peccato però che solo per accedere alla documentazione ce ne vollero poi 65). Così come c’è da chiarire quella singolare coincidenza che, fra tanti appartamenti che ci sono a Casarano, la sede legale della Sparkle era nello stesso studio (guarda alcune volte il caso) del progettista del PIT9, nonché Direttore Generale e Coordinatore del consorzio Area Sistema (da cui vennero fuori i soldi – 4milioni di euro) e che ha come socia anche colei che ha fornito le autorizzazioni record. Dire conflitto d’interessi sembra davvero un eufemismo. Ma saltando a piè pari le polemiche che si sono succedute negli anni successivi, veniamo ai giorni nostri quando, il 21 marzo scorso, dall’Agenzia Italiana del Farmaco è stata sospesa l’autorizzazione alla produzione di medicinali proprio all’officina farmaceutica di Casarano, rilasciata alla Sparkle, anche perché (come si è poi appreso dalla stampa), nell’azienda, stando agli ultimi accertamenti condotti dagli investigatori, sarebbero stati condotti test di sterilità su radio farmaci non compresi fra quelli autorizzati. L’Associazione “Idee Insieme”, sin dalla prima ora particolarmente attenta alle vicissitudini della Sparkle in terra salentina, con una nota indirizzata al Sindaco ed a tutta l’Amministrazione, segnala in maniera formale anche il
fatto piuttosto grave che né i Vigili del Fuoco, né tantomeno i responsabili dell’ASL sono stati posti dall’azienda nelle condizioni di poter accertare la sicurezza dell’impianto che di sicuro da un bel po’ non produce, con tutti i dubbi sulla gestione dei rifiuti speciali pericolosi e del materiale radioattivo. Questo è un fatto indubbiamente grave di cui il sindaco Gianni Stefàno si è subito fatto carico assicurando attenzione, raccolta dettagliata delle informazioni e soprattutto trasparenza verso i cittadini. Ma c’è un altro fatto che risulta essere particolarmente “spinoso” ed a cui un’inchiesta giornalistica a firma di Danilo Lupo aveva già fatto riferimento e che viene ora ripresa proprio dall’Associazione “Idee Insieme”: l’impianto in questione risulterebbe essere stato trasferito di competenza in violazione della convenzione-contratto che regola la cessione dell’area alla Sparkle. In poche parole l’area fu assegnata a patto che mai, da parte della stessa società, sarebbe stata ceduta o affittata ad altri mentre invece l’immobile sarebbe stato ceduto ad una società di leasing. Questo potrebbe far revocare la concessione di cessione del terreno su cui è sorto l’opificio da parte del Comune, così come è già successo con lo stadio ed arrivare sino al punto di acquisire l’immobile. L’amministratore della Società in questione, in un’intervista, dopo aver assicurato che l’attività dell’officina farmaceutica casaranese avrebbe presto riaperto i battenti, si è anche lamentato del fatto che sin dalla prima ora non si è sentito ben accettato nel nostro territorio e forse dichiarandolo pensava proprio alle attenzioni che l’Associazione “Idee Insieme” ha sempre (vivaddio) riservato al suo operato sin dalla prima ora. E mentre di notte ormai non si accendono neanche più le luci esterne sul fabbricato di Contrada Calò, come se quello fosse un magazzino qualsiasi di attrezzature agricole e non un deposito di materiale radioattivo, mi tornano in mente le parole di un Sindaco di qualche anno fa quando, vantando le gesta future di questa ditta che aveva scelto proprio noi (pensa la fortuna) per avviare questa innovativa attività, parlava di una sorta di immigrazione al contrario in cui gente dal nord avrebbe trovato lavoro qui da noi. E penso che in un certo senso il tempo gli abbia dato ragione, perché sino ad ora Magistrati e Guardia di Finanza, ovviamente non tutta del luogo, di lavoro ne hanno trovato un bel po’. Antonio Memmi
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La Diocesi di Ugento: “No alla guerra in Siria”
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diocesi di Ugento-S.M. di Leuca con il papa per “la pace senza se e senza ma. Mai più guerra. Violenza chiama violenza”: E’ il grido angosciato che Papa Francesco ha rivolto al mondo intero Domenica 1 settembre durante l’Angelus in Piazza San Pietro. Per questo motivo il Papa ha indetto per il prossimo 7 settembre, vigilia della natività della Madonna, una giornata di digiuno e di preghiera per la pace in Siria, in Medio Oriente e nel mondo intero perché “l’umanità”, ha spiegato Francesco, “ha bisogno di vedere gesti di pace e di sentire parole di pace”. Dalle 19 alle 24, ha annunciato il Papa, “ci riuniremo in preghiera in piazza San Pietro in spirito di penitenza per implorare il dono della pace. Chiedo alle Chiese particolari sparse nel mondo di fare lo stesso”. Accogliendo l’appello del Papa anche la nostra Chiesa diocesana, che ha dato i natali al Servo di Dio Tonino Bello profeta della nonviolenza attiva, unita al suo Pastore il Vescovo, Mons. Vito Angiuli, si riunirà in preghiera la sera di sabato 7 settembre nella Basilica di Leuca a partire dalle ore 21.00 per una veglia di preghiera per la PACE in Siria, nel Medio Oriente e nel mondo intero. Una lettera del responsabile della pastorale don Stefano Ancora e del Vicario Generale don Beniamino Nuzzo è stata inviata a tutti i Parroci, Sacerdoti, Diaconi, Religiosi, Religiose e Responsabili delle Aggregazioni Laicali per invitare i fedeli alla partecipazione a questo momento di preghiera che ci unisce in Cristo, Principe della Pace, al Papa e a tutta la Chiesa sparsa nel mondo. La Vergine Maria De Finibus Terrae accompagni la nostra umile preghiera.
Montesano Salentino: Bolleta della luce da 33 centesimi! PARADOSSI ITALIANI
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osa pensereste se vi arrivasse a casa una bolletta dell’energia elettrica per l’ammontare di 33 centesimi? Non vi verrebbe subito in mente che forse tra consumo di carta e spese di corrispondenza tutto l’ambaradam alla fine costerà ben di più? È quello che ha pensato un operaio di Montesano Salentino che all’apertura della busta non sapeva se meravigliarsi o scandalizzarsi. Tanto più che appena due giorni prima aveva ricevuto un assegno di € 22,50 a conguaglio per una precedente bolletta. Non avrebbero potuto stornare i 33 centesimi e spedire l’assegno per la differenza? Troppo logico e troppo poco italiano!
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Mense scolastiche nel Salento: un disastro!
Il primo giorno di scuola
SERVIZIO IGIENE DEGLI ALIMENTI. La Asl rende noti i risultati dei controlli effettuati: molte le infrazioni rilevate e le denunce alla Procura della Repubblica
Parlano i dirigenti scolastici. Del “Vespucci” di Gallipoli, del Liceo “Comi” di Tricase”, e dell’Alberghiero di Otranto
Il
primo giorno di scuola rappresenta per tutti un momento in cui si concentrano aspettative ed emozioni; tanti e contrastanti sono i sentimenti che ci animano in una fase storica delicata come l’attuale, in un’Italia interessata, purtroppo, da una forte crisi economica. È proprio potenziando l’impegno nei confronti dell’educazione delle nuove generazioni che potremo guardare al futuro con maggiore fiducia. Ma cosa si devono aspettare i nostri ragazzi? Come se la passano le nostre scuole? Il nostro viaggio tra tra gli istituti superiori della provincia inizia da Gallipoli, Otranto e Tricase, con gli interventi di tre dirigenti scolastici.
ISTITUTO VESPUCCI DI GALLIPOLI
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el 2010 a seguito di controlli ufficiali effettuati dal SIAV (servizio igiene alimenti di origine animale) della ASL Lecce in una scuola di Maglie, oltre ad alcuni inconvenienti igienici, è stato rilevato il mancato rispetto delle caratteristiche merceologiche dei prodotti alimentari: in particolare carne, prodotti ittici e formaggi, previsti dalle tabelle dietetiche predisposte dallo stesso SIAV sulla base delle linee guida della Regione Puglia e dall’Istituto Nazionale della Nutrizione e fatte proprie dai vari Comuni nei rispettivi capitolati di gara. Sulla base di tali controlli ufficiali si ritenne di disporre ulteriori controlli su tutte le scuole del territorio e per avere omogeneità negli interventi e comportamenti i controlli furono effettuati da un solo gruppo di personale. Da tali verifiche venne fuori che solo in pochissimi casi venivano rispettati i capitolati di gara con le relative tabelle ed in particolare è risultato: delle carni rosse solo il 5% era conforme; delle carni bianche solo il 45 % era conforme; dei prodotti ittici solo il 18% era conforme; dei formaggi solo il 41 % era conforme; dei prodotti biologici solo il 50 % era conforme; solo delle uova era conforme il 95%. Quasi tutti i gestori del servizio di refezione scolastica furono oggetto di informative alla Procura della Repubblica per ipotesi di frode in pubbliche forniture. Tale attività ha comportato anche l’emissione di provvedimenti per non conformità igienico sanitarie ai sensi del regolamento CE 882/2004 per tutte le cucine delle scuole. Tale attività è proseguita nell’anno scolastico 2012-2013 riscontrando la stessa situazione relativa alle caratteristiche merceologiche degli alimenti con informative alla Procura della Repubblica, mentre i provvedimenti ai sensi del regolamento CE 882/2004 sono notevolmente diminuiti. Sulla base di tale situazione, sollecitato dal direttore del SIAV, Corrado Denotarpietro e condiviso appieno dal Direttore del Dipartimento di Prevenzione, Gianni De Filippis, si è costituito un gruppo di lavoro con il preciso compito di uniformare le tabelle dietetiche, prevedendo le relative caratteristiche merceologiche degli alimenti uniformi su tutto il territorio provinciale in linea con le norme legislative vigenti, tenendo presente i valori nutrizionali che devono essere garantiti per le varie fasce di età e dai quali la ASL non può prescindere. Tale lavoro è stato trasmesso ai Sindaci di tutti i Comuni.
L’
Istituto Vespucci di Gallipoli anche per il prossimo anno scolastico proporrà un’ampia offerta formativa per gli studenti del basso Salento. I diversi indirizzi di studio, quali commerciale, nautico, turistico ed i servizi commerciali della sede associata di Collepasso garantiranno una vasta formazione scolastica, che punterà a sviluppare non solo le competenze di base, ma anche ad inserire l’allievo nel mondo lavorativo. A tal fine il Vespucci garantirà come ogni anno: l’attivazione di stage aziendali; l’organizzazione di attività marinaresche; alternanza scuola-lavoro; studi di consulenza commerciale-tributaria; studio della volta celeste attraverso il planetario in possesso dell’istituto; il conseguimento della patente nautica ed europea d’informatica; certificazioni di lingua inglese, francese e tedesco. L’Istituto considererà fondamentali i collegamenti con il territorio e la realtà operativa attraverso la collaborazione attiva di Enti quali l’Agenzia delle Entrate, la Banca Popolare Pugliese, le strutture ricettive ed imprese industriali, Capitaneria di Porto, Guardia di Finanza, scuole ed università. Il dirigente scolastico Antonio Fachechi
ISTITUTO ALBERGHIERO DI OTRANTO
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al prossimo anno scolastico l’Istituto Alberghiero di Otranto (oggi I.P.S.S.E.O.A., acronimo di Istituto Professionale Statale per i Servizi Enogastronomici e l’Ospitalità Alberghiera) potrà utilizzare anche la sede della ex Scuola Elementare di Otranto, soluzione che “provvisoriamente” risolve un atavico fabbisogno di aule, conseguenza di un trend positivo e ormai irreversibile di nuove iscrizioni. Tra le cause del nostro successo, la ristrutturazione della Formazione Professionale che ha favorito nel tempo l’attuazione di reti di relazione e di partnership istituzionali, formative, sociali, culturali ed economiche, per la promozione e l’efficace attuazione delle attività formative fortemente innovative: dall’alternanza Scuola-Lavoro alle
diverse forme di raccordo tra istruzione e mercato del lavoro; dalla pratica laboratoriale alla simulazione aziendale, esperita quest’ultima attraverso la metodologia dell’imparar facendo e nuove forme di insegnamento e di apprendimento in contesti non tradizionalmente scolastici: l’azienda ricettiva, ristorativa, turistico, alberghiera. La soggettivizzazione della domanda formativa ha costituito la premessa teorico-pratica di tutti i processi formativi. È da tener presente che gli studenti che scelgono l’Istituto Alberghiero di Otranto sono ragazzi che per lo più preferiscono iniziare a sperimentare la loro professione già durante il percorso scolastico e, pertanto, da quest’anno sono stati attivati con le aziende salentine i tirocini formativi. Le attività di stage all’estero inoltre hanno permesso di migliorare le competenze in lingua inglese e confrontarsi con le strutture turistiche europee che spesso hanno ritenuto opportuno avvalersi della loro professione e quindi alla loro assunzione. Da quest’anno, avendo conseguito l’accreditamento come Ente di Formazione da parte della Regione Puglia, l’Istituto Alberghiero potrà ampliare la proposta formativa per allievi ed adulti e rispondere alla notevole richiesta degli addetti al turismo di meglio qualificare la loro professione. Il dirigente scolastico
ISTITUTO COMI DI TRICASE
Luigi Martano remesso che bisogna dare atto al neo ministro della Pubblica Istruzione di aver autorizzato, anche se sul filo di lana, l’immissione in ruolo di oltre 12.000 unità di personale, restano non poche criticità a livello nazionale che, di riflesso, colpiscono anche la scuola che ho l’onore di dirigere per il terzo anno consecutivo. Tali criticità si possono così riassumere. Organico ATA insufficiente a coprire le esigenze della scuola, che riesce dopo tutto a conservare un trend di iscrizione elevato negli anni. Altro elemento critico è l’avvicendarsi dei direttori dei servizi amministrativi, che restano a volte in servizio per un solo anno. Mentre il corpo docente è abbastanza stabile nel tempo e questo a tutto vantaggio della continuità didattica e della programmazione a lungo termine. I tagli effettuati dalla Finanziaria hanno inciso pesantemente sul bilancio di tutte le scuole. Tuttavia, l’abnegazione e lo spirito di servizio di tanti docenti (tra l’altro per buona parte residenti in zona) hanno permesso finora di ridurre al minimo le conseguenze negative sulla didattica e sull’offerta formativa che il “Comi” ancora oggi riesce a offrire ai suoi alunni. La nostra scuola è conosciuta in tutto il territorio circostante per l’adeguata accoglienza rivolta ai ragazzi diversamente abili. Questi ragazzi trovano qui un ambiente favorevole alla loro crescita umana e formativa in vista del loro inserimento nel mondo del lavoro e della realizzazione del loro “progetto di vita”. Veri punti di forza del Liceo “ G. Comi “ sono gli ampi spazi riservati all’attività motoria, i laboratori multimediali, i corsi di preparazione agli esami ECDL ed alle certificazioni in lingua straniera. Altresì sono molto curati gli scambi culturali con l’estero e le attività di alternanza scuola-lavoro. il dirigente scolastico Giovanni Parente
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l’iniziativa
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Uggiano a Denominazione… comunale Marchio De.Co. Parte il progetto di Luigi Veronelli per la tutela e valorizzazione dei prodotti agroalimentari, enogastronomici e artigianali locali. Il Sindaco Piconese: “È una vera svolta!” Gli insuperabili di Galatina
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ncora pochi i posti disponibili per partecipare a “Insuperabili”, il progetto pilota-finanziato dalla Regione Puglia per incrementare la partecipazione ad attività motorie e sportive da parte delle persone con disabilità. L’Associazione di Promozione Sociale “San Francesco d’Assisi”, ente proponente, si avvale della collaborazione tecnica del Centro Sportivo Italiano, Comitato di Terra d’Otranto, per le attività polisportive (equitazione, atletica, scherma, tennis-tavolo, bocce, bigliardino) rivolte ai destinatari del progetto: minori, adolescenti, giovani e over diversamente abili. L’ampia offerta polisportiva prevista dal progetto, organizzata in base al programma definito dall’equipe multidisciplinare, valorizza le diverse abilità e le preferenze di ogni singolo utente. Si concluderà l’11 settembre il Campus estivo promosso e organizzato dal CSI, che ha ospitato i minori dai sei ai quattordici anni, promuovendo l’inclusione sociale e l’integrazione tra normodotati e diversamente abili. Proseguono gli appuntamenti presso la Pineta dei Cavalli, partner del progetto, che coinvolge gli utenti nelle passeggiate a cavallo e nella preparazione atletica nella Pineta di Sogliano Cavour. A conclusione di progetto è prevista la “Tappa della solidarietà”, una podistica organizzata dal CSI il prossimo 22 ottobre, che vedrà la partecipazione degli atleti normodotati e diversamente abili, coinvolti, questi ultimi, nella fase preparatoria e/o competitiva, in base alle abilità sviluppate nel corso degli allenamenti. Il progetto Insuperabili si avvale della collaborazione dei seguenti partner: Ambito Territoriale Sociale di Galatina, “A.N.P.I.S.” (Associazione Nazionale Polisportive Dilettantistiche per l’Integrazione Sociale), Società Cooperativa Sociale “L’Adelfia” e “La Pineta dei Cavalli” di Alessandro Arcadi. Per maggiori informazioni e iscrizioni è possibile rivolgersi alla segreteria organizzativa attiva a Galatina, nei giorni di martedì e giovedì, dalle 18,30 alle 20, presso il complesso polisportivo San Domenico Savio di via Gorizia. Tel/fax 0836.562977 – e-mail: stampa.terradotranto@libero.it profili fb: terra.dotranto e san francesco. Anna Lisa Marinello
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Consiglio comunale di Uggiano La Chiesa ha approvato all’unanimità il “Regolamento per la tutela e valorizzazione dei prodotti agroalimentari, enogastronomici e artigianali locali e istituzione della Denominazione Comunale (De.Co.). La seduta si è svolta alla presenza dei rappresentanti istituzionali dei comuni “gemellati” e ospiti della “Gran Festa del Pane e dell’olio”, svoltasi subito dopo l’adunanza comunale, tra cui: Cerchiara di Calabria (CS), Fossacesia (CH), Ostra Vetere (AN), Andria, Canosa di Puglia, Fasano, Presicce, Caprarica di Lecce e Martano. Inoltre, ha partecipato anche il Prof. Roberto De Donno, consulente di marketing e studioso delle De.Co. in ambito nazionale. Il Regolamento punta alla tutela e alla valorizzazione delle produzioni agroalimentari, enogastronomiche e artigianali, al fine di promuovere il territorio comunale e la IL SINDACO tradizione storico-culturale locale. Tutto ciò avverrà attraverso l’istituzione della De.Co., voluta dall’Amministrazione Comunale (in particolare dai consiglieri Silvio Merico, delegato alle Politiche Agroalimentari e Alessandro Zezza, delegato alle Politiche del marketing territoriale), la quale attesterà l’origine del prodotto certificandone la provenienza comunale. Difatti, il progetto di Luigi Veronelli, ideatore delle Denominazioni Comunali, mira a “certificare” la produzione territoriale, identificando realmente il luogo di origine del manufatto agroalimentare, enogastronomico e artigianale. Si tratta di un percorso che il Comune por-
terà avanti nominando, così come previsto dal suddetto Regolamento, la “Commissione di Valutazione comunale per la De.Co.”, formata, oltre che dal Sindaco e dai consiglieri e/o assessori con le deleghe alle politiche agroalimentari, del commercio e del turismo, anche da 3 esperti in ambito agroalimentare e artigianale, storico-culturale e del marketing. Infine, durante la “Gran Festa del Pane e dell’Olio” è stato presentato ufficialmente il nuovo marchio De.Co. di Uggiano La Chiesa, il quale potrà essere utilizzato dalle aziende che rispetteranno il singolo disciplinare di produzione del manufatto certificato come Denominazione Comunale.
Raggiante il sindaco Salvatore Piconese: “La Denominazione Comunale rappresenta un punto di svolta per le attività produttive locale, poiché è uno strumento efficace di tutela e di promozione delle produzioni agroalimentari e artigianali di un PICONESE territorio. Da oggi in poi possiamo definire l’origine dei nostri prodotti più Da oggi in poi rappresentativi apponendo sulla confepossiamo definire zione il marchio De.Co. del Comune di l’origine dei nostri Uggiano La Chiesa. prodotti più Si tratta di una percorso storico di riappropriazione del rapporto con la prorappresentativi apponendo sulla confezione il marchio De.Co. del pria memoria collettiva e con la cultura materiale di una comunità. Alla ComComune di Uggiano La Chiesa. missione comunale che si insedierà tra Si tratta di una percorso storico qualche settimana, per stabilire le di riappropriazione del rapporto De.Co., indicheremo i due prodotti da e valorizzare: il Pane di San con la propria memoria collettiva tutelare Giuseppe e i tappetti lavorati al telaio e con la cultura materiale di una alla Fondazione Le Costantine”.
comunità
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turismo
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Salento grand’appeal! Gallipoli meglio di Riccione! La città bella seconda località più richiesta in tutta Italia Lecce e il suo lussuoso barocco restano meta irrinunciabile per chiunque venga da noi classifica località più richieste*
LECCE
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Santa Maria al Bagno
1
Lecce
25
Specchia
2
Gallipoli
26
Galatone
3
Otranto
27
Alliste
28
Pescoluse
GALLIPOLI
OTRANTO
4
Porto Cesareo
5
Santa Maria di Leuca
29
Martano
6
Nardò
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Uggiano La Chiesa
7
Ugento
31
Torre Pali
8
Torre San Giovanni
32
Morciano di Leuca
9
Tricase
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Torre Vado
10
Galatina
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Alessano
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Taviano
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San Cataldo
I turisti preferiscono i centri alle marine
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Leverano
risi o no il Salento si conferma la meta preferita dai turisti per il periodo che abbraccia il cuore dell’estate e si protrae fino a settembre. Resta da analizzare la durata della vacanza e la capacità di spesa di chi trascorre le sue vacanze da noi ma come ha rivelato i dati il sito specializzato “Trivago”, che ha analizzato le ricerche effettuate dagli italiani, l’appeal del nostro salento resta altissimo. Naturalmente la fa da padrona Lecce con il suo lussuoso barocco meta irrinunciabile per tutti coloro che mettono piede in provincia. Boom anche per Gallipoli che a carattere nazionale ha addirittura conquistato la seconda posizione, appena dietro Rimini, scalzando addirittura la rinomata Riccione! In effetti la Città Bella è sold aut
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Lido Marini
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Cavallino
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Castrignano del Capo
41
Matino
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Presicce
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Corigliano
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Gagliano del Capo
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Alezio
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Parabita
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Patù
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Melendugno
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Santa Cesarea Terme
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Castro
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Torre dell’Orso
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Salve
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Maglie
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Sannicola
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San Foca
19
Torre Lapillo
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Casarano
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Cutrofiano
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Vernole
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Castro Marina
* fonte: tripadvisor
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ormai da diverse settimane. Anche TripAdvisor sottolinea il successo del brand Salento. Il più grande motore di ricerca per i viaggi propone anche un’analisi delle preferenze all’interno della provincia leccese (vedi tabelle a fianco). Nessuna sorpresa sui tre gradini del podio dove “gongolano” Lecce, Gallipoli ed Otranto. Ma è interessante anche vedere l’indice di gradimento delle altre località sottolineando come spesso, mvuoi per capacità di accoglienza, vuoi per costi più abbordabili i paesi dell’entroterra rendono meglio delle marine: così in questa particolarissima graduatoria, Castro è tredicesima mentre Castro Marina è addirittura ventitreesima. Così anche Torre San Giovanni (8) è un gradino più sotto di Ugento (9).
Il salentino che fa impazzire la Svizzera Roberto Brigante. I suoi fans crescono ogni giorno di più: le radio trasmettono spessissimo le sue canzoni e il suo CD ha venduto un numero davvero impressionante di copie
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iciamolo subito, Roberto Brigante è un emigrante vero. Non è andato in giro per il mondo alla ricerca della piena soddisfazione lavorativa, come molti giovani di oggi, che dopo aver studiato a Oxford con i soldi di papà hanno poi soggiornato a Londra con i soldi dei nonni e ora vivono a New York facendo le fotocopie nello studio dei legali più famosi del mondo (e serve ancora il contributo di papà per arrivare a fine mese). Non aveva neanche la possibilità di stare sei mesi in India a respirare filosofia orientale, poi tornare e fare l’impiegato dell’ASL o l’artista alternativo. Niente di niente, terre rosse da innaffiare, qualche partita in tv e qualche ceffone. Roberto è andato via a 16 anni da Tutino di Tricase, con la semplice motivazione di scappare dalla miseria e dalla immane fatica che iniziava la mattina prima della scuola e finiva la sera in sella alla bicicletta, tentando di vendere cicorie e finocchi. Ma proprio due chili di verdura, quelli che ci andavano dentro una malandata cassetta di legno poggiata sul parafango di una bici da donna. Ha preso il treno per la Svizzera, dove ormai agli albori degli anni ’80 non ci andava più nessuno e lì è rimasto, ha messo
su famiglia e un’aziendina di pavimenti e intonaci. La città dove vive è Thun, cantone di lingua tedesca di Berna, circa quaranta mila abitanti, sull’omonimo lago fra colline, fiumi e montagne, insomma una Svizzera esattamente come te la immagini. In questi trent’anni Roberto Brigante ha iniziato a tessere rapporti e amicizie, a vivere la vera socialità della sua città, a intraprendere nuove attività e soprattutto a coltivare la sua passione più grande, la musica. Una passione che viene da lontano, dagli zii, dal padre, dalle loro fisarmoniche, dal fratello Salvatore, dai geni che gli hanno dato una voce forte e chiara, dalle cantate collettive a squarciagola mentre si raccoglieva tabacco e pomodori. Ora Roberto è un ragazzone (bello e simpatico, direi) che compone in svizzero e in italiano, uno che è conosciuto, intervistato da tutte le tv, che è invitato alle feste nazionali, che canta davanti al pubblico selezionato per le feste ufficiali, ma anche nelle grandi piazze, davanti ai suoi fans che crescono ogni giorno di più, con le radio che trasmettono le sue canzoni e con un CD che ha venduto un numero davvero impressionante di copie. Qualche settimana fa Roberto Brigante ha compiuto 50 anni e
io ho avuto l’onore di partecipare alla sua festa, che si è tenuta a Thun, organizzata a sua insaputa dalla moglie e dai fratelli. C’erano i parenti, gli amici e le personalità della città: il Dindaco, il giudice, il famoso chirurgo, il generale e tanti altri. La cosa più sorprendente e più divertente è stata la canzone intonata da questi concittadini svizzeri sulle note di una sua composizione, con sano e puro senso di amicizia, lì a cenare e a ridere senza alcun imbarazzo, senza barriere e distanze. Una grande festa, importante nella sua semplicità. Roberto insegue da sempre un sogno ingenuo e al contempo ambizioso: diventare un cantautore famoso riuscendo a vivere la totalità delle passioni della sua nuova città senza rinnegare le proprie origini, operazione complessa tenendo conto di tutti i presupposti. Le sue canzoni melodiche (non segue la moda della pizzica e del dialetto) sono un mix di semplicità, nostalgia per il Salento, amore per la donna amata, osservazione della realtà circostante. Non comporrà musiche come i Pink Floyd, né testi come De André, ma certamente è più sincero, più reale dei giovani che escono dai patinati talent-show di tutto il mondo. E poi ha avuto l’umiltà di sapersi circondare da un gruppo di giovani che producono, suonano e arrangiano i suoi pezzi in modo impeccabile. Ora a Roberto manca la consacrazione in patria e sono convinto che prima o poi arriverà, basta solo crederci. E allora anche noi tutti in coro canteremo “Muchacha, muchacha”. Alfredo De Giuseppe
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acqua azzurra...
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Corsano: in mare... piove di tutto Alla Guardiola. Col maxi temporale del 22 agosto lo splendido specchio d’acqua si è colorato sinistramente: la pioggia ha trascinato con sé di tutto. E il divieto di balneazione dov’era?
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dei tubi. Non vorrei che avessero sversato opo il più classico (e violento) temporale estivo, bagno alla Guardiola chissà cosa”. Naturalmente il primo pensiero corre al famoso depuratore che, dopo tante (marina di Corsano): il classico battaglie condotte in prima fila dall’asso“acqua di sopra e acqua di ciazione Sos Costa Salento e l’impegno sotto”, questa volta, però… con sorpresa. “Eravamo in mare, come preso dai sindaci di Corsano, Alessano al solito limpidissimo”, racconta Giusy e Tiggiano, a partire da quest’anno non sversa in mare da giugno ad ottobre. InPedone che vive a Milano e che quest’anno villeggia a Specchia, “all’imfatti i Sindaci dei tre comuni interessati provviso, però, nell’acqua pulita è sono riusciti a fare attivare, per il moAltrove si arrivato un fiume di schifezze davvero immento con contributi economici dai propri bifa così... pressionante. Si è subito formata un’ampia lanci, la fase di affinamento delle acque del chiazza che si è progressivamente espansa. Non fossimo depuratore di Corsano, che serve la stessa Corsano, usciti per tempo avremmo praticamente fatto il bagno nella Alessano e Tiggiano, le quali adesso potranno essere distrifogna. Qulacuno dei miei amici ha raccontato di aver visto buite ai contadini delle campagne limitrofe. Abbiamo mobilidegli uomini arrivare con una Fiat Panda e armeggiare con tato subito proprio il presidente di Sos Costa Salento Luigi
Russo e, dopo le prime indagini, il mistero è stato subito svelato: nonostante il colore e l’aspetto preoccupante si trattava “solo” di acqua piovana, condita di tutto quello che si è trascinato dietro nel suo percorso. “È un fenomeno”, spiega proprio Russo, “che si ripete 30-40 volte l’anno e non solo a Corsano”. E la straordinaria precipitazione piovosa del 22 agosto scorso ha sicuramente amplificato il fenomeno: “Erano 40-50 metri cubi di acqua colorata dalla terra rossa”, dice Luigi Russo, “fossero stati liquami quanti camion ci sarebbero voluti?”. Resta però un problema e non di poco conto: la legge prevede che “ogni volta che piove in zone come quella della Guardiola o del Canale del Rio dovrebbe vigere il divieto temporaneo della balneazione per l’apertura degli scarichi a mare”. Eh già... chi può provveda! Giuseppe Cerfeda
Castro: l’acqua scarseggia e... Erogazione d’acqua insufficiente. Il Sindaco: “Una situazione intollerabile per l’immagine della città”. L’AQP promette: “Potenzieremo il servizio e ne monitoreremo l’effettiva portata”
È
stato affrontato in Provincia il delicato problema degli episodi di carenza di fornitura d’acqua agli utenti di Castro, che soprattutto nella stagione estiva si moltiplicano a dismisura, creando dei momenti di difficoltà nell’erogazione costante dello stesso quantitativo d’acqua per ogni singola abitazione estiva o attività commerciale e turistica. A Palazzo Adorno il presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, ha ricevuto il sindaco di Castro, Alfonso Capraro e il dirigente di Acquedotto Pugliese, Vincenzo Salinaro, che ha assicurato il costante impegno di AQP, affrontato nel tempo e soprattutto negli ultimi mesi affinché ogni singolo disagio venisse superato rapidamente e con successo dai tecnici dell’Acquedotto Pugliese. “Una situazione che è stata lungamente intollerabile per l’immagine della città”, ha ricostruito il Sindaco, che ha anche scritto di suo pugno più volte all’AQP, “poiché, a fronte di canoni regolarmente pagati dagli utenti e dal Comune, l’Acquedotto Pugliese non ha corrisposto un servizio così vitale e fondamentale come l’utilizzo di un sufficiente flusso d’acqua, utile a consentire l’attività di centinaia di abitazioni turistiche, di strutture ricettive, ristorative, alberghiere e turistiche”.
Da parte sua Acquedotto Pugliese ha ricostruito punto per punto la vicenda con il suo Dirigente Vincenzo Salinari: “tutti gli interventi sulla rete portati avanti in maniera capillare dai suoi tecnici, per potenziare il servizio e monitorarne l’effettiva portata, attribuendo il problema ad una diminuzione della pressione d’acqua (pur nei limiti previsti dai protocolli) in relazione a improvvisi superiori prelievi di particolari zone residenziali e turistiche della cittadina salentina, in orari di maggiore affluenza e utilizzo”. In alto da sin.: il dirigente AQP Vincenzo Salinaro il sindaco di Castro Alfonso Capraro e il presidente della Provincia, Antonio Gabellone
Tuttavia AQP monitora e continuerà a monitorare costantemente la situazione su Castro, per consentire sempre un sufficiente e abbondante afflusso d’acqua alle abitazioni, anche al cospetto di un boom di presenze turistiche in estate. Si è detto soddisfatto dell’incontro il Presidente Gabellone, che ha ricordato “l’enorme valore turistico, economico e dunque anche lavorativo della stagione estiva lungo il litorale di Castro, che deve giustamente essere supportata da un’adeguata fornitura di servizi necessari a confermare il Salento e la splendida perla salentina tra le mete regine dell’estate e di un turismo che deve senza dubbio puntare alla qualità”. g.c.
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aziende che crescono
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Il Centro Quadrifoglio ad Alessano
Quadrifoglio, in linea con la nuova era Fiat Operazione qualità. “Eravamo preparati alle nuove scelte del gruppo Fiat e così abbiamo subito accettato questa nuova sfida, in perfetta linea con la nostra storia e la nostra mission”
È
in atto nuova era per il gruppo Fiat. Aldilà delle sue propensioni storiche, verso l’innovazione tecnologica dei prodotti e dei processi produttivi, oggi più che mai, in vista delle nuove sfide mondiali, il gruppo ha deciso di elevare lo standard di produzione del parco macchine e di conseguenza adeguare quelli che sono i servizi resi al cliente finale. Questa nuova vision del gruppo si è tradotta in un’offerta dedicata a quanti sul territorio rappresentano il gruppo Fiat, invitando gli stessi, tutti indistintamente, in linea con la “nuova era del gruppo”, ad elevare quelli che erano gli standard offerti alla clientela: investimenti in innovazione, accettazione, assistenza, vendita, relazioni con i clienti. Questa nuova scelta ha prodotto un naturale processo di evoluzione che ha investito, in modo trasversale, tutto il comparto dei concessionari e dei rappresentanti Fiat. Noi consapevoli di questo epocale cambiamento, siamo andati a fare una chiacchierata con chi sul territorio del Sud Salento ha optato per questa nuova scelta. Abbiamo chiesto lumi al responsabile operativo del Centro Quadrifoglio, (sito sulla S.S. 275, contrada Matine, ad Alessano), Salvatore Imperato, le ragioni di tale scelta. “Da 30 anni”, ha detto Imperato, “rappresentiamo il gruppo Fiat. Abbiamo sempre creduto nel prodotto italiano ed in quello che rappresentava. Ancor di più oggi abbiamo ritenuto opportuno sposare le nuove scelte che il Gruppo, indirizzato verso una nuova era. ha operato. Inoltre, crediamo fermamente in quella che è la mission della Casa Madre e l’impegno che ne deriva: investire cioè in innovazione in modo sostenibile, mettendo al primo posto le persone, la società e l’ambiente. Il risultato? Un minor impatto ambientale, veicoli sicuri e connessi, prodotti sempre più competitivi”.
Avete dovuto sostenere degli investimenti per il nuovo corso? “Certo. La nostra attività, nata nel 1983, è andata via via specializzandosi per garantire servizi adeguati ad un automobilista accorto alle necessità della propria auto. Da sempre il nostro motto è “miglior servizio al giusto prezzo”, che significa garantire efficienza e garanzia del valore dell’auto nel tempo. Per questo negli anni ci siamo adeguati, operando degli investimenti mirati per essere sempre più competitivi ed al passo con i tempi. Mi preme sottolineare che, quando la Fiat ha deciso di cambiare strategia, eravamo già preparati: non ci abbiamo pensato un attimo ed abbiamo subito accettato questa nuova sfida, anche perché in linea con la nostra storia e la nostra mission”.
IL GRUPPO FIAT Fiat è un Gruppo automobilistico internazionale che progetta, costruisce e vende veicoli di grande diffusione con i marchi generalisti Fiat, Alfa Romeo, Lancia, Abarth e Fiat Professional, oltre che automobili di lusso e sportive con i brand Ferrari e Maserati. L’Azienda ha accresciuto la sua presenza globale grazie all’alleanza con il gruppo Chrysler, la cui gamma prodotto include vetture dei marchi Chrysler, Jeep, Dodge, Ram, Street and Racing Technology e i servizi aftersales di Mopar. Il Gruppo Fiat opera anche nel settore dei componenti con Magneti Marelli e Teksid e nel comparto dei sistemi di produzione con Comau
Quindi, al Centro Quadrifoglio, massima attenzione alle esigenze del cliente? “Indubbiamente. Il nostro personale è qualificato e preparato ed offre un servizio professionale, in linea con i canoni della Casa Madre. In modo trasparente, con cortesia e cordialità, seguiamo il cliente dall’acquisto dell’auto fino al raggiungimento di fine vita del veicolo, garantendone così sicurezza, efficienza, risparmio di tempo e denaro”. Cosa vi ha spinto a credere in questo nuovo corso? “Anche noi sosteniamo che oggi innovare sia la strada da seguire ma, mi creda, non è semplice come bere un bicchiere d’acqua. Nonostante tutto, abbiamo scelto di seguire le indicazioni del Gruppo. Questo vorrà dire che ancora una volta ci rimboccheremo le maniche e ce la metteremo tutta, così come sempre avvenuto, per trovare le giuste motivazioni, offrire un eccellente servizio e non deludere le aspettative. Abbiamo un elevato standard di manodopera, professionalità da vendere e grande rispetto delle regole. Anche per questo credo la strada tracciata per il futuro possa essere questa e solo questa. Non possiamo più confrontarci con la piccola/media autofficina, dobbiamo puntare a misurarci con i servizi offerti dalle concessionarie, coccolare il cliente e, dopo avergli offerto un’ottima autovettura, seguirlo anche e soprattutto nella fase successiva all’acquisto. In una parola fidelizzarlo”. Centro Quadrifoglio è sulla Strada statale 275, in contrada Matine ad Alessano. http://www.officinequadrifoglio.com mail: info@officinequadrifoglio.com Tel/Fax 0833/522456 – 640019 Cell. 335.396213
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dai Comuni
Lo sballo più bello è poterlo raccontare Valeria Caracuta per la sicurezza stradale. La campionessa di volley testimonial per la campagna di sensibilizzazione ideata da Mingo: “Orgogliosa di essere un modello”
La
campagna di sensibilizzazione per la sicurezza stradale, ideata da Mingo De Pasquale, attore e storico inviato di ‘Striscia La Notizia’, realizzata con la collaborazione delle Officine Cantelmo e dell’Assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Lecce, si impreziosisce in questi ultimi giorni di una testimonial d’eccezione: la giocatrice della nazionale di pallavolo Valeria Caracuta. La giovane campionessa salentina, palleggiatrice nel River Volley Piacenza, si dichiara orgogliosa di indossare la maglietta che riporta la frase “Lo sballo più bello è poterlo raccontare”, slogan della campagna di comunicazione: “Il tema, purtroppo, è molto attuale e coinvolge tantissimi giovani, che perdono la vita sulle strade o rimangono vittime di conseguenze drammatiche. Non ho la presunzione di credere che la mia partecipazione possa cambiare questa grave situazione, ma se con questo progetto sarà stato possibile anche solo salvare una vita o aprire gli occhi rispetto ad una problematica così impellente, allora sarà stato un grande successo, ancor più prestigioso di un trofeo o di una medaglia sportiva”. “La partecipazione di Valeria alla campagna di comunicazione”, dichiara Alessandro Delli Noci, assessore alle Poli-
tiche Giovanili del Comune di Lecce, “è importante e quanto mai suggestiva. Con i suoi ideali e i suoi successi sportivi, è indiscutibilmente un esempio positivo per tutti, perché trasmette l’amore per la vita e per le proprie passioni. L’obiettivo primario di questa campagna di comunicazione è proprio quello di invitare ad una riflessione profonda sull’importanza e il rispetto per la propria vita e per quella degli altri”. Senza dimenticare che Lecce sta per candidarsi a Capitale della Cultura 2019: “Non ci si può definire Capitale della Cultura”, conclude Delli Noci, “senza possedere una cultura della vita e dei suoi valori”.
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Anna e Pasqualino: nozze d’oro Anna Ardito e Pasqualino Casamassima di Tricase festeggiano le nozze d’oro: 50 anni felicemente insieme. Sabato 7 settembre, alle ore 19 la Santa Messa celebrata dal parroco Don William Del Vecchio, nel santuario della Madonna di Fatima. Ad Anna e Pasqualino i figli Stefano e Roberto con le mogli Rosanna e Patrizia e le nipoti Chiara Stefania Martina e Noemi, augurano “una vita ancora lunga e piena di gioia. L’oro è il metallo prezioso così come voi lo siete per noi. Oggi l’augurio che vi facciamo è quello di raggiungere il diamante”. E poi: “Ancora un grazie per le meravigliose famiglie di cui voi siete le colonne portanti”.
A proposito della candidatura, gli fa eco Mingo, promotore dell’iniziativa: “Sono entusiasta degli esiti di questa campagna di comunicazione e della partnership con il Comune di Lecce. Nell’ambito del processo di candidatura a Capitale Europea della Cultura prolungheremo la campagna per tutto l’inverno e organizzeremo una serie di iniziative, in collaborazione con le Officine Cantelmo e l’Assessorato alle Politiche Giovanili. Ringrazio il sindaco di Lecce Paolo Perrone e l’assessore Alessandro Delli Noci per la sensibilità e la disponibilità dimostrate, e ci auguriamo insieme di poter andare avanti in questo progetto importante per tutti”.
La firma? Prima il nome e poi il cognome!
In
Italia quando si firma un documento bisogna mettere prima il nome e poi il cognome ed in presenza di un secondo nome lo stesso va inserito tra il primo ed il cognome. Quindi le firme saranno ad esempio Giuseppe Rossi e Antonio Giovanni Rossi nel caso di doppio nome. Assolutamente sbagliato apporre firme come Rossi Giuseppe o Rossi Antonio Giovanni o ibridi come Antonio Rossi Giovanni. Nella firma non devono essere inseriti titoli professionali (ingegnere, avvocato, ecc.) L’uso della regola nome + cognome non è solo una questione di correttezza linguistica, ma è documentato anche da precise disposizioni legali: nel nuovo Codice Civile (Libro primo, articoli 6 e 93) e nella legge sull’Ordinamento dello Stato Civile si stabiliscono disposizioni concernenti le notizie personali, viene sempre indicato prima il nome e poi il cognome. Come riporta l’Accademia della Crusca, vi è una ragione storica nella regola nome-cognome. Giovanni Nencioni, linguista fiorentino, nel 1995 scrive infatti che il cognome nasce come specificazione aggiunta al nome proprio della persona, segnalando in molti casi una sua particolare caratteristica: l’essere figlio di (per esempio, Dante Alighieri stava per Dante figlio di Alighiero), oppure l’esercitare una certa professione (es. Barbieri), avere una particolare caratteristica fisica (es. Ricci) o il luogo di provenienza (es. Greco).
Addio Don Pino, l’uomo di Quarta Caffè Lutto. Scomparso l’ultimo dei discendenti di Antonio Quarta, fondatore di Quarta Caffè, che insieme ai fratelli si è occupato dell’azienda familiare nata nella Lecce degli anni cinquanta
Ci
sono persone che se ne vanno non lasciando vuoti ma eredità morali, insegnamenti e stili di vita fatti di sobrietà, semplicità e umiltà. Se ne è andato così don Pino Quarta, l’ultimo dei discendenti di Antonio Quarta fondatore di Quarta Caffè, che insieme ai fratelli Carlo e Gaetano si è occupato dell’azienda familiare nata nella Lecce degli anni cinquanta. Tutto partì una piccola torrefazione artigianale con bar degustazione. Una storia, la loro, nata nel pieno centro della città con un tostino della portata di 5 kg e una miscela per soddisfare le poche decine di clienti, almeno sino a quando questo bar non diventa punto di riferimento per i leccesi e per l’intero Salento, e non solo. Se ne è andato in silenzio, accompagnato da un cielo nuvolo, un filo di vento che asciugava le lacrime della moglie Rita, dei figli Andrea, Luca, Simona e Stefania e dei nipoti, affetti che hanno rappresentato sempre i punti cardine della sua vita. Se n’è andato accompagnato da un feretro lineare, simbolo del suo modo di essere, una persona essenziale, discreta ed elegante, che non amava le parole in più, almeno quanto non amava gli sprechi o gli eccessi. Una persona che con la stessa semplicità arrivava dritto al cuore dei clienti come anche dei dipendenti e degli amici. Forte e toccante il ricordo dei figli: “Un grande imprenditore, un grande uomo, un grande marito, un grande papà anche
Don Pino in una foto storica del Quarta Caffè e, nel riquadro, in una foto più recente
nei momenti di fatica e di ombra. È difficile riassumere in poche parole quello che è stato “don Pino” per tanti, papà per noi: un uomo che ha saputo essere esempio di correttezza, altruismo, bontà, disponibilità, rispetto e umiltà aldilà di ogni parola detta. Giovedì la Chiesa di San Lazzaro non è riuscita a contenere l’affetto che tante persone provavano per papà e ringraziando per il calore e l’affetto che ci ha circondato, vorremmo condividere una riflessione: quando chiedevano a papà come ha fatto a crescere quattro figli lui diceva sempre:
amando il più piccolo. E noi siamo convinti che amando, pregando e vivendo con i suoi principi si possa cambiare il mondo, perché crediamo siano i “piccoli uomini” che con le loro “grandi azioni di tutti i giorni” facciano la differenza”. Raccogliamo così poche battute anche da parte degli amici di sempre che descrivono la sua vita: una vita spesa con passione per il suo lavoro, una vita di “fede testimoniata” animata da quell’aiuto per il prossimo, quello in cui la mano destra non sa quello che fa la mano sinistra, quello che lo ha portato a scegliere di essere al fianco di Don Mario nella fondazione della Communità Emmanuel. Anche in questo”, racconta chi l’ha conosciuto, “don Pino lascia un’eredità che dovrebbe essere rammentata a quanti fanno della carità un investimento pubblicitario”. Un uomo di fede con “cinture ai fianchi e lucerne accese”, e ironizzava lui sul fatto di dover essere pronti sempre, quindi sulla necessità di dimagrire per poter entrare in quella stretta porta del regno dei cieli. Così, dopo una celebrazione essenziale un applauso spontaneo e fragoroso gli ha reso omaggio all’uscita del feretro dalla Chiesa di San Lazzaro nella sua Lecce, dove si sono svolti pomeriggio i funerali. Un applauso lungo il giusto per arrivare lì su in quel cielo, fattosi sgombro dalle nuvole e diventato dello stesso colore dei suoi occhi dolci e penetranti. Viviana Bello
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Salento Grande Cinema
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7/20 SETTEMBRE 2013
OFFF! ciak, scena quinta Otranto Film Fund Festival. Tre serate di film, incontri e appuntamenti con registi, attori e critici cinematografici, per raccontare il rapporto tra cinema e territorio
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rinnova per il quinto anno consecutivo l’appuntamento con OFFF - Otranto Film Fund Festival, organizzato dall’Amministrazione comunale in collaborazione con la Fondazione Apulia Film Commission e la direzione artistica e organizzativa di Chiara Eleonora Coppola. Tre serate di film, incontri e appuntamenti con registi, attori e critici cinematografici, per raccontare il rapporto tra cinema e territorio. OFFF si propone infatti come rassegna delle migliori produzioni cinematografiche internazionali realizzate con il sostegno di Film Fund Regionali e Film Commission, attori che rappresentano un tassello fondamentale del sistema di finanziamento dell’audiovisivo costituendo un legame forte tra le regioni e le produzioni cinematografiche che, con la settima arte, valorizzano le specificità dei singoli territori: il loro ricco patrimonio di storie, luoghi, identità. Location del Festival OFFF sono gli spazi suggestivi del Castello Aragonese e di Porta Alfonsina (già set cinematografici) luoghi deputati alle proiezioni e agli incontri di approfondimento: workshop, dibattiti sul cinema, incontri culturali, proiezioni, educational tour e percorsi esperienziali. Anche per l’edizione 2013 si riconferma l’assegnazione del Premio Cinema e territori attribuito all’opera cinematografica che meglio ha documentato il rapporto tra cinema e storia culturale, sociale, politica ed economica dei territori cui fa riferimento. La rassegna si apre venerdì 6 settembre alle 18, presso il Castello Aragonese (Sala triangolare), con il workshop organizzato in collaborazione con la Fondazione Apulia Film Commission. Referenti di Film Commission, intellettuali indipendenti, esperti e critici, registi e autori, amministratori locali, riflettono sul ruolo del cinema e delle Film Commission nelle strategie di sviluppo locale e di cooperazione culturale. lle 20, presso Largo A Luigi Lo Cascio Porta Alfonsina, il il Premio Cinema Premio Cinema e e Territori 2013 Territori 2013 a Luigi Lo Cascio per il suo ultimo successo “La città ideale” (2012), vincitore del premio “Vittorio De Sica” per la miglior opera prima, del Premio della critica ai Rencontres du Cinéma Italien de Toulouse e del Premio
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“La nave dolce” di Daniele Vicari
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serata, alle 21,30 a Porta Alfonsina, il regista Daniele Vicari e il produttore Ilir Butka presenteranno il film “La nave dolce” (2012) una produzione italo-albanese, realizzata con il sostegno Apulia Film Commission e presentata alla 69ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Dolce è, nel documentario di Vicari, la nave Vlora che l’8 agosto 1991, carica di ventimila persone, giunge nel porto di Bari. A chi la guarda avvicinarsi appare come un formicaio brulicante, un groviglio indistinto di corpi aggrappati gli uni agli altri. Le operazioni di attracco sono difficili, qualcuno si butta in mare per raggiungere la terraferma a nuoto, molti urlano in coro “Italia, Italia” facendo il segno di vittoria con le dita. È una marea incontenibile di uomini, ragazzi, donne, bambini. Storie, speranze, vite che approdano in Puglia. Il mattino dopo, ad attendere la Vlora c’è una città incredula e stordita e uno stadio di calcio vuoto, dove, dopo lunghissime operazioni di sgombero del porto, gli albanesi vengono rinchiusi prima del rimpatrio. Sono passati ventidue anni da quel giorno. La maggior parte di coloro che salirono sulla nave vennero rispediti in Albania ma gli sbarchi continuarono e qualcuno tentò ancora la traversata. Oggi vivono in Italia quattro milioni e mezzo di stranieri. omenica 8 la se- Omaggio della rata conclusiva Città di Otranto a della rassegna si Giovanni Veronesi apre alle 18, presso il Castello Aragonese (Sala triangolare) con l’Omaggio della Città di Otranto al regista Giovanni Veronesi che dialogherà con Giovanni Albanese (regista e artista) sull’evoluzione della commedia italiana. Veronesi ha scelto Otranto come set cinematografico per alcune riprese di “Una donna per Amico” (titolo provvisorio del film finanziato da Apulia
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CORRISPONDENTI Massimo Alligri Giuseppe Aquila Gianluca Eremita Vito Lecci Fiorella Mastria Antonio Memmi Carlo Quaranta Donatella Valente Stefano Verri
Film Commission e prodotto da Fandango, la cui uscita in sala è prevista nel febbraio 2014), film che attraverso l’analisi tragicomica di una storia si interroga sull’esistenza dell’autentica amicizia tra uomo e donna. Tra gli interpreti: Letitia Casta, Fabio De Luigi, Valentina Lodovini, Valeria Solarino, Adriano Giannini, Geppi Cucciari, Virginia Raffaele, Monica Scattini. Il cast sarà ad Otranto durante l festival per lo shooting del film. Letitia Casta, (nella foto), Fabio De Luigi, e tutto il cast di “Una donna per Amico” ad Otranto durante il festival per lo shooting del film
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prosegue a Porta Alfonsina, alle 20, con la proiezione del film “La grande bellezza” (2013) di Paolo Sorrentino, una co-produzione italo-francese realizzata con il contributo della Roma Lazio Film Commission, della Regione Lazio e del MiBAC. Il protagonista, Jep Gambardella (Tony Servillo), scrittore e giornalista, dolente e disincantato, assiste alla sfilata di un’umanità vacua e disfatta, potente e deprimente. Dame dell’alta società, parvenu, politici, criminali d’alto bordo, giornalisti, attori, nobili decaduti, alti prelati, artisti e intellettuali veri o presunti tessono trame di rapporti inconsistenti, fagocitati in una babilonia disperata che si agita nei palazzi antichi, le ville sterminate, le terrazze più belle della città. “La grande bellezza”, interpretato da Toni Servillo, Carlo Verdone e Sabrina Ferilli, ha portato, per la quinta volta, Paolo Sorrentino in Concorso al Festival di Cannes. La serata prosegue alle 22, con la sezione Short Films & Documentaries e la proiezione del documentario “Slow Food Story” (2013), di Stefano Sardo, realizzato con il sostegno del Piemonte Doc Film Fund e del MiBAC. Il film è la narrazione visiva della rivoluzione gastronomica lenta (slow) che va avanti da 25 anni sotto la guida del suo leader maximo, Carlo Petrini, detto Carlin. La rassegna si conclude alle ore 23 con il concerto degli Almoiraima. L’ingresso alla rassegna e agli eventi è libero.
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Arca CinemaGiovani per il miglior film italiano alla Biennale di Venezia 2012. Il protagonista del film, Michele Grassadonia (Luigi Lo Cascio), è un fervente ecologista che, lasciata Palermo per trasferirsi a Siena, da lui considerata la città ideale, sperimenta nel suo appartamento la possibilità di vivere in piena autosufficienza, senza dover ricorrere all’acqua corrente o all’energia elettrica, prima di rimanere coinvolto in una serie di accadimenti dai contorni confusi e misteriosi. Da questo momento la sua esperienza felice di integrazione gioiosa nella città ideale comincerà a vacillare. La serata prosegue alle 22,30 con la sezione Short Films & Documentaries e l’incontro con il regista Paolo Pisanelli e l’attore Michele Riondino che presentano il progetto Buongiorno Taranto, l’idea di un documentario che racconta tensioni e passioni di una città immersa in una nuvola di smog prodotta dagli altoforni dell’ILVA, il più grande stabilimento siderurgico d’Europa. Le rabbie e i sogni degli abitanti sono raccontati da una radio-web fatta di parole, musica e immagini, che scandisce il ritmo dei giorni e insegue gli eventi tra rumori alienanti e odori irrespirabili. Il film è un viaggio sur-reale ritmato da esplosioni di bellezza sommersa e ipnotici tramonti sul lungomare. Cosa pensano e cosa fanno le persone che vivono tra polveri rosse e nere in questa città pregiata e sfregiata della Magna Grecia, dimenticata per anni dalla politica e depredata da speculazioni criminali, costretta ora a rompere il silenzio tragico sulle proprie malattie per scegliere tra salute e lavoro? Taranto è lo specchio di un’Italia in crisi esistenziale, che dopo aver puntato sul processo di industrializzazione deve scegliere una linea politica per progettare il futuro. È una scelta cruciale, che potrebbe anche resuscitare la politica, intesa come res publica: cosa di tutti. Infine, alle 23, per la sezione European Landscape, il produttore George Poulidis introduce il cortometraggio “Le lacrime rubata alla democrazia” (2013) di Adriano Foraggio, realizzato con il sostegno della Comunità ellenica di Napoli e della Campania. Un video di protesta per la chiusura della radiotelevisione pubblica Ellenica, l’ERT, un messaggio di solidarietà e di sostegno dai Greci e filelleni di Napoli e dell’Italia. La mattina di sabato 7 è dedicata all’innovativo percorso esperienziale dell’OFFF Movie tour, itinerario ciclo-cine-turistico attraverso le più suggestive location cinematografiche della Terra d’Otranto, in collaborazione con l’Associazione Salento Bicitour (partenza ore 9 da Largo Porta Alfonsina-Otranto, obbligatoria la prenotazione ai numeri 346-0862717 e 392 1144073).
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Salento Grande Cinema
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Tricase: SIFF da 10 e lode Salento International Film Festival. Il SIFF festeggia 10 anni di cinema
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indipendente. Tra gli ospiti d’eccezione il regista algerino Rachid Benhadj
Salento International Film Festival fa cifra tonda. Quella che prenderà il via sabato 7 settembre a Tricase è un’edizione importante perché il SIFF festeggia 10 anni di cinema indipendente, nel corso dei quali non solo è riuscito a creare un vero contatto tra pubblico e registi, operatori e fruitori, ma ha anche saputo guadagnarsi popolarità e prestigio in Italia e all`estero grazie alla qualità dei contenuti e all`innovazione della formula, portando avanti un progetto artistico di rilevanza internazionale che raggiunge Londra, Zurigo, Dublino, Hong Kong, Mosca e San Pietroburgo con grande successo di pubblico e di critica.
Il concerto di Larry James Ray un regalo per i 10 anni del SIFF
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omenica 8 si entra nel vivo della kermesse con la proiezione dei film in concorso. Alle 21, in anteprima italiana il film messicano “L’Amoroso Pancho Villa” diretto da Maria Lourdes Deschamps & Juan Andres Bueno. Il film è basato sul romanzo “Itinerario di una Passione“ e racconta gli amori del generale Pancho Villa, dei suoi 19 matrimoni e delle lotte rivoluzionarie in nome del suo paese. Dopo il subdolo omicidio alla periferia di Parral, Chihuahua, tutta la città piange la sua morte. La veglia per l’eroe rivoluzionario è tenuta dai suoi più stretti collaboratori. Tra i dolenti spiccano le quattro donne con cui Villa stava avendo rapporti intimi al momento della sua morte. Una storia di passione, gelosie e dolore che trascende la figura istituzionale del centauro del nord e ci lascia intravedere un ritratto intimo e umano dell’amatissimo eroe popolare messicano. Incontro con la regista Maria De Lourdes Deschamps e il produttore Agustin Garcia dopo il film.
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ialogando: tra culture e Religioni Diverse” apre la decima edizione del SIFF. È un omaggio ad uno dei registi più interessanti ed acclamati del cinema di ricerca internazionali, il regista algerino Rachid Benhadj, con cui hanno lavorato attori come Gerard Depardieu, Vanessa Redgrave e Monica Guerritore, quest’ultima protagonista del celebre film Mirka. Nato ad Algeri nel 1949, studia a Parigi, dapprima architettura nell’École nationale supérieure des arts décoratifs (dove si laurea nel 1973), e poi cinema all’università. È anche pittore. A partire dal 1979 realizza numerosi telefilm e documentari. Si stabilisce poi in Italia dove vive tuttora. Nel 1997 intraprende la lavorazione del film per la televisione L’albero dei destini sospesi, storia della relazione tra una donna italiana e un giovane migrante marocchino. L’ancoraggio a un preciso contesto storico-sociale contraddistingue film quali “Il Pane Nudo” (2006), tratto dall’omonimo romanzo autobiografico dello scrittore marocchino Mohamed Choukri, “Touchia” (Cantique des femmes d’Alger, 1993) e il recente “Parfums d’Alger” (2012), dove, a partire dalla traiettoria di alcuni personaggi femminili, si scruta l’Algeria nella fase terminale della guerra di liberazione, all’inizio degli anni Novanta. Con “Mirka” (2000), la narrazione è immersa in uno spazio tempo non definito, seppure fortemente allusivo, in cui echeggia lo scenario del conflitto serbo-bosniaco, con la devastante eredità delle pulizie etniche e degli stupri di massa nel travaglio della ripresa. Il regista incontrerà il pubblico sabato 7, dopo la proiezione de “Il Pane Nudo”, alle 21,15 circa.
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dopo festival si svolge tutte le sere dalle 23: spettacoli dal vivo, feste a tema, degustazioni e incontri fino a tarda notte presso Catamo Le Dolci Fantasie sotto i portici dell’Hotel Callistos in Piazza Marinai d’Italia a Tricase. Sabato 7, alle 23, a conclusione della retrospettiva dedicata al regista algerino Rachid Benhadj, appuntamento con “La notte araba, Mille e una notte”, con i sapori ed i profumi orientali!
Domenica 8, la “Fiesta Mexican Party”, una fiesta muy Caliente! Dopo la proiezione del film messicano “L’Amoroso Pancho Villa” , serata caratterizzata da sapori intensi e vari della cucina Messicana (per entrambe le serate prenotazione obbligatoria: € 16,00 a persona, tel. 0833 771821).
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er la festa dei 10 anni il SIFF ha voluto regalarsi e regalare alla “sua” gente un momento di grande musica internazionale per il concerto che tradizionalmente chiude ogni edizione del festival. Arriva a Tricase, per il concerto conclusivo del SIFF, Larry James Ray la bandiera degli storici Drifters, Larry esecutore di brani intramontabili Ray come “What a wonderful world”, “Georgia on my mind” e “Summertime”. Un artista che cavalcando la forza emotiva delle note sa essere ancora rappresentativo, arrivando a coinvolgere più di una generazione. Una storia che somiglia a molte di quelle incastonate nella galassia del blues, del soul, del jazz. Un’origine povera, poverissima, una famiglia di lavoratori neri nella North Carolina, ben sette tra fratelli e sorelle. Pochi quelli che si salvano dalla necessità del lavoro, la legge assoluta che grava sulla testa di chi è nato senza averi: contribuire alla sopravvivenza dei propri cari. Ma Larry James Ray intuisce molto presto, a sei anni appena, che la musica potrà affrancarlo dalla mortale fatica alla quale sono costretti gli uomini e le donne della propria famiglia. Promettente cantante di gospel nelle chiese, a 12 anni si avvia già a una brillante carriera. Fonda il suo primo gruppo, The Gates of Harmony e si esibisce nei locali di varie città, tra le quali Miami e New York. Non è ancora maggiorenne quando si avvia ad affrontare il suo primo tour mondiale. La consacrazione giungerà poco dopo, quando Larry James Ray incrocerà il destino dei Drifters con i quali incide un classico intramontabile come “Stand by me” in una versione che ha fatto storia e che si colloca appena dopo quella del suo autore, Ben King. Ma non è la sola: “Save The Last dance For Me” e “Saturday Night At the Movies“ sono ancora ineccepibili testimonianze delle vette raggiunte da questo interprete unico nel suo genere. Nei Drifters Larry James Ray trascorrerà 23 anni. Le sue doti gli hanno permesso di cantare anche con altri gruppi di rilievo assoluto come The Platters e The Temptations. Barry White, Gloria Gaynor, Santa Esmeralda e altri artisti irripetibili della soul-funky music lo hanno accompagnato in un’irripetibile carriera trentennale. Domenica 15 settembre, Larry James Ray arriva in Italia a Tricase con un concerto dal sapore intimo, raccolto, presso la Villa del Conte Rosso (ore 22,30) in Viale Stazione, con contorni funky jazz e ritmiche blues ben delineate in un concerto vibrante, tutto improntato sul jazz, il blues e il soul, rivisitando le suggestive tappe di pezzi intramontabili. Domenica 15 Settembre – ore 22:30 Villa del Conte Rosso – Viale Stazione-Tricase (Per informazioni & Prenotazioni Tavoli. Tel 0833/771821)
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riti & folklore
Taurisano festeggia la Madonna della Strada Una tradizione secolare. Si racconta che nel basso
Medioevo la Madonna, invocata e apparsa, avrebbe salvato la comunità da una terribile epidemia di peste...
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rinnova il plurisecolare culto per la festività della Natività di Maria che a Taurisano ricorre sotto il singolare titolo di Madonna della Strada. Questo è un importante evento per il grande fervore religioso e partecipazione popolare, tanto da essere considerata per i taurisanesi la Compadrona del paese. Questa devozione popolare ruota intorno ad un monumento sacro, oggi Santuario a vocazione Ecumenica, edificato tra la fine della dominazione sveva e gli inizi di quella angioina (intorno alla seconda metà del sec. XIII) ed in origine dedicato alla Natività di Maria che ricorre secondo il rito ortodosso 8 settembre, giorno dei festeggiamenti. Sulle origini della chiesa e sul “Culto” millenario la tradizione ci ha tramandato due leggende. La prima recente e romantica, risalente con ogni probabilità al 1700, narra che un ricco mercante di oggetti preziosi viene salvato per apparizione della B.V. Maria dai briganti assalitori mettendoli in fuga, per la sua intercessione e in segno di riconoscenza il mercante edificò l’edificio sacro e lo cinse con un cordone ricavato dalla fusione degli oggetti preziosi che trasportava. La seconda, antica e con ogni probabilità dovrebbe avvicinarsi alla realtà, racconta che nel Basso Medioevo la Madonna, invocata e apparsa, ha salvato la comunità di Taurisano da una terribile epidemia di peste. Per questo fatto miracoloso dovuto all’intercessione della Vergine fu edificato l’edificio religioso, e donato un cordone d’oro, poi d’argento dalla collettività per lo scampato pericolo. Questo singolare culto, presenta notevoli analogie con la tradizione della Madonna del Santo Cordone, venerata a Valenciennes (Fiandre francesi), secondo la quale nel 1008, la Madonna salvò
dalla peste gli abitanti cingendo la città a protezione con un cordone miracoloso. Con ogni probabilità questo culto fu introdotto dai pellegrini, che dal nord Europa dalla via “Francigena” venivano verso l’Italia attraversando la via “Romea” giungevano in Puglia, per poi recarsi, tramite la via della “Perdonanza” o “Misteriosa”, all’importante Santuario de Finibus Terrae di S. Maria di Leuca, questo nel periodo della dominazione Francese per opera degli angioini che presero possesso di Taurisano sin dal 1269. L’8 dicembre, giorno in cui la cristianità festeggia la Natività della Madonna, si usa cingere con un cordone, durante la solenne Messa, l’edificio religioso a ricordo dell’antica millenaria tradizione. Domenica 8, alle 19,30, la solenne Processione, con il trasporto per le vie principali della città dell’ottocentesco gruppo statuario ligneo della Vergine col mercante. Il corteo religioso sarà accompagnato dal Concerto Bandistico Associazione G. Verdi. In serata, alle 21, in Piazza Fontana, il concerto degli Alla Bua con la partecipazione di P40.
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Il Premio Barocco torna a casa GALLIPOLI. La 44ma edizione nel centro storico della città bella
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orna a gran voce il Premio Barocco alla sua 44ma edizione. Gallipoli con il Teatro Italia la culla che accoglierà artisti e premiati giovedì 12 settembre alle 21. Prevista, come sempre, la diretta televisiva in prima serata, quest’anno affidata al Gruppo Norba. Autorevoli i nomi dello spettacolo e della cultura che saranno insigniti della Galatea Salentina firmata, come tradizione, dal maestro Egidio Ambrosetti di Anagni. Un’edizione, quella del 2013, che si è fatta apparentemente attendere, ma volutamente organizzata nel mese di settembre per la tanto anelata questione della destagionalizzazione turistica. “Programmare l’evento nel mese di settembre ci ha concesso la possibilità di lavorare più serenamente e in modo più programmato, oltre a stipulare degli accordi con gli operatori turistici del Salento”, il commento del patron della manifestazione, Fernando Cartenì, “sono stati stilati veri e propri pacchetti, già da tempo divulgati su scala nazionale. Ogni anno, infatti, riceviamo decine e decine di richieste, da parte di appassionati provenienti da tutta Italia, interessati a partecipare in prima persona al Premio”. Una nuova esperienza per lo storico evento, nato nel lontano 1969 quale omaggio ad alcuni emeriti attori del panorama culturale salentino e, nel tempo, protagonista di una sempre crescente escalation grazie alla volontà dei suoi organizzatori e al sostegno di uomini lungimiranti che hanno creduto nelle potenzialità di una manifestazione che ha visto, tra i suoi premiati e protagonisti, illustri personalità di calibro internazionale.
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La Madonna di Sanarica
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devozione di Sanarica per la Madonna delle Grazie è molto antica. Nel Catasto onciario del 1749 è presente la Chiesa della Madonna della Reuma e della Sciatica. Attraverso gli anni il luogo sacro è stato intitolato proprio alla Patrona, la Madonna delle Grazie. La tradizione fa risalire al 1300 l’origine dell’attuale Santuario che, nel 1712, fu rifatto, ampliato e inaugurato nel 1716, come si evince dall’iscrizione presente sul frontone. La facciata tripartita, in conci di pietra leccese con fregio superiore e acroterio, è in stile barocco. La porta principale è sormontata dalla statua della Madonna delle Grazie. Anticipata dal Solenne Novenario che si conclude venerdì 6 set-
tembre con le Celebrazione del snato Rosario e la Santa Messa alle 19,30 sul piazale del Santuario, si entra nel clima di festa vero e proprio con la tradizionale Sagra te lu Lacciu in programma sempre venerdì 6. In serata la musica dell’Orchestra del Mare. Sabato 7, alle 19, la solenne Processione con annesso spettacolo pirotecnico. Alle 20,30 la Messa solenne in Piazza Martini. Alle 22,30 spazio alla musica popolare con i bravissimi Crifiu. Domenica 8, alle 10,30 la Processione; alle 11,30 la Santa Messa. Dalle 21 Gran Concerto Bandistico Grecìa Salentina, diretto dal M° S. Tarantino, e del Coro Polifonico Città di Santa Cesarea Terme. In chiusura gran spettacolo pirotecnico.
Niceta, il Santo unico Calimera, che premio! Il Martire. In Italia è protettore di Melendugno, Teknè. All’opera pubblica più confacente
l’unica cittadina che ne vanta il patronato
ai canoni di contestualizzazione urbana
an Niceta il Goto (circa 340 – 370) è stato un martire di nazionalità gota la cui memoria liturgica è fissata al 15 settembre. Il suo nome deriva dal verbo greco nicao che significa vincere. Nato sotto il regno dell’Imperatore Costantino I, era un uomo nobile e guerriero, convertitosi al cristianesimo con l’evangelizzazione del vescovo dei Goti, Teofilo. Si adoperò in prima linea alla diffusione della fede cristiana. Atanarico, sovrano visigoto e pagano, perseguitò i cristiani per costringerli a ritornare al paganesimo. Il rifiuto di Niceta determinò il suo martirio e fu arso vivo nel 370. Il giorno della morte rimane sconosciuto; il 15 settembre è il giorno della deposizione delle reliquie nella basilica di Mopsuestia, l’attuale Mamistra, nel 375. Dal Martirologio Romano: “Sulle rive del Danubio, San Niceta il Goto, martire, che fu messo al rogo per la sua fede cat-
orna anche q u e st’anno, il Premio Tekné – Città di Calimera. Il progetto, giunto alla sua IX edizione, consolida un successo di pubblico e di attenzione sempre più significativo. L’evento è da considerarsi come un vero e proprio concorso di idee e proposte, al termine del quale, nel corso di una serata di spettacolo e intrattenimento, il Comune di Calimera assegnerà il Premio Tekné all’opera pubblica giudicata più interessante e confacente ai canoni di contestualizzazione urbana, attraverso l’insindacabile giudizio di una commissione tecnica appositamente costituita. Il concorso conta quest’anno sulla partecipazione di decine di nuovi progetti presentati da numerosi Comuni
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tolica per ordine del re ariano Atanarico”. Il culto di San Niceta si diffuse a Costantinopoli, dove fu edificata una chiesa. In Italia il martire è protettore di Melendugno, l’unica cittadina che vanta il Patronato di San Niceta il Goto: a lui è dedicata anche l’Abbazia di San Niceta del XII secolo. Qui si conserva una reliquia del braccio sinistro. Domenica 15, alle 19, la Processione, accompagnata dalla Banda Città di Racale, prenderà il via da Piazza Dante fino al rientro in Piazza Durante dove il Sindaco consegnerà al santo le chiavi della città. Alle 21, al campo sportivo, lo spettacolo piromusicale. Lunedì 16, alle 5 del mattino, la tradizionale messa presso l’Abbazia di San Niceta. Nel corso della giornata i concerti bandistici Città di Conversano e Città di Francavilla Fontana. Da Piazza Pertini il classico lancio di palloncini aerostatici.
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della Provincia di Lecce, i quali hanno presentato le opere pubbliche portate a termine nel corso degli ultimi mesi. I Comuni finalisti della IX edizione del Premio Teknè saranno: Acquarica del Capo; Bagnolo del Salento; Botrugno; Cannole; Giuggianello; Giurdignano; Lecce; Minervino di Lecce; Monteroni di Lecce; Morciano di Leuca; Nardò; Nociglia; Otranto; Parabita; Salve; San Donato di Lecce; Sanarica; Sogliano Cavour. Nel corso della consueta serata di spettacolo (domenica 8 settembre, alle 20,30, in Piazza del Sole), con musica, danza e cabaret verrà assegnato anche il “Premio Città di Calimera” che si suddivide in quattro sotto–sezioni riservate alla Cultura, alla Grecìa Salentina, ai Giovani emergenti e allo Sport.
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Madonna dell’Uragano: La grande festa è festa a Diso e Cocumola di Santa Cesarea Nel 1832. La Vergine risparmiò i due centri da Processione in mare. Come da tradizione, il una violenta tempesta scatenatasi il 10 settembre, mietendo diverse vittime nei paesi vicini
peschereccio San Rocco accoglierà la statua della Vergine e la condurrà con se in alto mare
culto per la Madonna dell’Uragano, praticato principalmente a Cocumola e a Diso, in provincia di Lecce si diffuse a partire dal 1832, quando, secondo la tradizione locale, la Vergine risparmiò i due centri salentini da una violenta tempesta che si era scatenata nella giornata del 10 settembre, mietendo nei paesi circostanti diverse vittime. Si racconta che in questi due paesi il maltempo non recò alcun danno.
esaria Vinciguerra, nacque in un di- colare a Francavilla Fontana (Brindisi) che alcembre del secolo XIV da Luigi e Lu- cune tradizioni classificano come patria d’oricrezia, dopo una attesa di oltre dieci gine della Santa. anni dal matrimonio e al termine di una pia pratica delle devozioni sabatine, sug- Santa Cesarea festeggia la sua patrona l’11 gerita dall’eremita Giuseppe Benigno. settembre di ogni anno, data tradizionale delRimasta orfana della madre quando era ancora l’evento della fuga di Cesarea, con una proadolescente, Cesarea fu costretta ad abbando- cessione che dopo aver percorso tutte le vie nare la casa dei genitori, per sfuggire alle in- della cittadina termina con un corteo di barsane tentazioni del padre; secondo la che alla grotta dove sarebbe vissuta e morta. leggenda, si rifugiò in una grotta della marina di Castro, sotto un colle roccioso presso La caratteristica Processione in mare si terrà Otranto. Qui visse la sua vita di privazioni e di mercoledì 11: alle 18 il via al corteo dalla preghiera, votata ad una totale dedizione a Chiesa Madre fino al Lungomare, località Dio, divenendo una eremita la cui fama si Fontanelle, dove il Peschereccio San Rocco, da tradizione, accoestese in tutta la Terra Il peschereccio San Rocco glierà la statua della d’Otranto. Dopo la sua con a bordo la Vergine Vergine e la condurrà morte avvenuta nella con sé in alto mare. La grotta da dove non era processione di barche, più uscita, sempre nel dopo la Benedizione secolo XIV, fu eretta dell’Adriatico, farà riuna chiesa sul posto, torno in paese e la stache divenne centro del tua della Madonna suo culto fin dal secolo sarà condotta al PiazXVII. Nel 1924 essa zale delle Terme per la fu affidata ai FranceSanta Messa. Alle 23 scani che la sostituispettacolo pirotecnico. rono con una nuova, Giovedì 12 musica eretta poi in parrocchia con la Arbore Tribute nel 1954. In onore di Band e cabaret con le Santa Cesarea sorsero divertentissime Ciciri altre chiese nei centri e Tria. del Salentino, in parti-
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La Madonna dell’Uragano a Cocumola
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Cocumola un pittore che stava in chiesa per dipingere, vide sul finestrone principale l’immagine della Madonna che con le braccia aperte proteggeva il paese e i suoi abitanti. Sabato 7 sin dal primo mattino presterà servizio la Banda Don Tonino Bello di Specchia che avrà anche il compito di “accompagnare” la solenne Processione in programma per le 18,30. Alle 21 lo spettacolo di fuochi d’artificio e l’apertura della trentaquattresima Fiera della Madonna dell’Uragano, con annessa Festa del Maiale e la possibilità di degustare carne suina. Sempre in serata la musica salentina con gli Ariacorte. Domenica 8, sin dalle 7 del mattino la Fiera Mercato. Dalle 17, pomeriggio dedicato agli appassionati di cavalli con il campionato regionale di Borrel Racing e Pole Bending. Alla sera protagonista ancora la carne di maiale, mentre sul palco si alterneranno la Macedonia Band ed il cabarettista Piero Ciakky.
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Diso, invece, il programma civile prevede per lunedì 9, in piazza delle Rimembranze, alle 21 il concerto dei Rewind. Martedì 10, dopo il tradizionale suono delle campane, la Processione per le vie del paese, al termine la messa celebrata dal parroco don Adelino Martella. Nel corso della giornata presterà servizio la Banda di Racale. La serata di mercoledì 11 sarà dedicata allo spettacolo: musica con i Kiss & The Gang e Claudia Casciaro e cabaret con le Ciciri e Tria.
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Auto e moto d’epoca a Miggiano Made in U.S.A. Per la prima volta in un Raduno nel sud Salento ci saranno anche le auto storiche americane. Auto a stelle e strisce conosciute in tante serie Tv e tanti film
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svolgerà a Miggiano, nella mattinata di domenica 8 settembre, il primo Raduno di Auto e Moto d’Epoca “Città di Miggiano”, manifestazione organizzata dall’omonimo comitato con la collaborazione della A.s.d. “SalentoMotori” di Tricase e delle Associazioni “Maggiolini Salentini” di Cutrofiano, “Amico del Cane” di Salve e con il Patrocinio del Comune di Miggiano e dell’Unione dei Comuni “Terra di Leuca Bis”. Il ritrovo dei partecipanti è previsto a partire dalle ore 8,30 in Piazza Giovanni Paolo II, dove ci sarà anche un gazebo con il Dj Carlo Aprile che si occuperà di intrattenere il pubblico e curerà le dirette sulle frequenze di MondoRadio e Radio Aurora. Alle 10,15 è prevista una dimostrazione cinofila a cura dell’Associazione “Amico del Cane”. Un’ora dopo i partecipanti lasceranno la Piazza per effettuare una passeggiata tra le strade di Miggiano. La manifestazione si concluderà alle 12,15, sul piazzale antistante la Reception dello spendido complesso turistico Borgo Cardigliano di Specchia, con la premiazione del conducente più anziano, di quello più giovane, del gruppo più numeroso, dell’auto più bella e del motociclo più bello. Successivamente verranno assegnati anche alcuni riconoscimenti speciali. Per la prima
volta in un Raduno nel sud Salento ci saranno anche le auto storiche americane. Auto a stelle e strisce particolarmente note perchè immortalate da tante serie Tv e da tanti film, come la Pontiac Firebird, meglio conosciuta come “Supercar” (protagonista dell’omonima serie) o K.I.T.T. e guidata negli anni ottanta da David Hasselhoff o la Cadillac De Ville vista in “Starsky & Hutch”, “Magnum P.I.” ed “A-Team”. Al loro fianco ci saranno anche i maggiolini ed i maggioloni dell’Associazione “Maggiolini Salentini” di Cutrofiano. Altra novità importante è lo spazio dedicato alle auto storiche da competizione: nello stand loro dedicato un prototipo Alfa Boxer, una Fiat 128 in configurazione Rally ed una Alfa Romeo 33 preparata per slalom e salite. Entusiasti gli organizzatori per la partecipazione al Raduno dei motociclisti dei Carabinieri che, grazie alla collaborazione del Comando Provinciale dell’Arma e della Compagnia Carabinieri di Tricase, faranno anche da “apripista” alla passeggiata per le vie della cittadina. In caso di maltempo la manifestazione verrà rinviata a domenica 15 settembre. Per informazioni è possibile consultare il sito web ufficiale www.salentomotori.it oppure inviare una e-mail a radunomiggiano@libero.it o telefonare al 331/43.33.555. Gianluca Eremita
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La Festa di Collepasso
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appuntamenti
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ome da tradizione il paese di Collepasso al termine dell’Estate apre i festeggiamenti in onore della Madonna Santissima delle Grazie, protettrice del Paese. Venerdì 7 settembre, alle 9 inizia il Giro per le vie del paese del Concerto bandistico “Città di Squinzano”. Alle 19, Santa Messa; alle 19,30, Solenne Processione con il simulacro della Santa Vergine per le vie del paese accompagnata dal Concerto bandistico “Città di Squinzano”. Alle 21,30, Concerto Bandistico “Città di Squinzano” diretto dal Maestro Gerardo Garofalo. Sabato 8, in mattinata, celebrazione SS. Messe secondo l’orario festivo. Dalle 9, in piazza Dante, presterà servizio il Concerto Bandistico “Grecìa Salentina”. Alle 11, Solenne Celebrazione Eucaristica del Vicario Generale della Diocesi di Otranto, Mons. Quintino Gianfreda, con la partecipazione del Coro “Le Voci del Cuore”, del Maestro Direttore Concertatore Prof. Ilario Marra. Alle 12,30, spettacolare fuoco diurno a cura della Ditta Luigi Dario da Matino. Dalle 21,30, in piazza Dante, Serata di Gran Gala con l’Associazione Musicale “Grecìa Salentina” ed il Coro Polifonico “Città della Musica” diretti dal Maestro Salvatore Tarantino. Domenica 9, alle 21,30, al Palazzo Baronale, Spettacolo Piromusicale “Angeli e Demoni”, ideato dal designer Telesforo Morsani da Rieti. Alle 22, in Piazza Dante, il concerto de “I Parsifal”, Pooh Official Tribute Band. La festa sarà trasmessa in diretta sul web su festapatronalecollepasso.it
7/20 SETTEMBRE 2013
La Madonna delle Grazie: la “preferita” dei sannicolesi Storia di Fede. La volontà popolare era quella di dedicare la nuova chiesa alla Madonna delle Grazie, che da tempo nella devozione aveva superato di gran lunga San Nicola...
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ingolare la storia della Chiesa di Sannicola e della devozione alla Madonna delle Grazie, come riportato dal sito internet www. anticasannicola.it. Alla fine del XVIII secolo, in tanti erano scontenti poiché, per ricevere i Sacramenti, erano costretti a spostarsi presso l’unica parrocchia allora esistente, quella della Lizza ad Alezio. Lo stesso problema si ripresentava in occasione dei funerali e delle sepolture. Nel 1788 gli abitanti del posto hanno provveduto ad inoltrare una supplica al re per l’istituzione di una vera e propria Parrocchia, “dotata di entrate sufficienti per il sostentamento di un Economo curato e di un sacerdote coadiutore”. Richiesta che fu esaudita appena due anni dopo, quando fu costituita la “nuova Parrocchia succursale di San Nicola”. Restava da risolvere la questione dell’ingrandimento della chiesetta, non abbastanza grande per contenere tutti i fedeli. Nel 1792 perciò i residenti chiesero il permesso per l’ampliamento, e lo ottennero dopo un complesso iter. Fu in occasione dei successivi lavori, eseguiti tra il 1793 ed il 1797, che venne abbattuto il muro con l’antica abside contenente l’affresco di S. Nicola. La volontà popolare era di dedicare la nuova chiesa alla Madonna delle Grazie, che da tempo nella devozione aveva superato di gran lunga San Nicola. I signori Munittola (eredi dei Musurù), nel cedere gratuitamente nel 1793 la proprietà della chiesa e delle stanze adiacenti alla Parrocchia di San Nicola, vollero che fosse comunque riservato un altare al Santo di Mira, per ricordare la precedente intitolazione. Al termine dei lavori fu inaugurato il nuovo edificio, intitolato appunto a S. Maria delle Grazie, la quale divenne così ufficialmente la patrona di tutti i sannicolesi. L’ultimo ampliamento avvenne agli inizi del secolo XX, sempre per ragioni di spazio insufficiente; la chiesa fu notevolmente allungata dal lato dell’abside. Nella stessa negli anni ‘50 il parroco Franza, scavando sotto al pavimento per il rifacimento dello stesso,
rinvenne molte ossa risalenti a vecchie sepolture. Vicino all’altare laterale di sinistra fu rinvenuto anche un concio di pietra affrescato, raffigurante una Madonna con Bambino, che, secondo le ricerche del prof. Musca, è la stessa immagine che nel 1714 il Vescovo Filomarini ordinò di far trasferire da una cappella in contrada Meforie a quella di San Nicola. Più di recente la chiesa è stata ulteriormente abbellita, mediante la sostituzione dei vecchi finestroni con delle artistiche vetrate istoriate. Da ultimo è stato restaurato il grande quadro dell’altare principale, realizzato nel 1911. Esso raffigura la Madonna delle Grazie che aleggia sul paese di Sannicola, così come esso si presentava in quell’epoca. Sabato 7, alle 20, la Processione con la statua della Madonna delle Grazie e quella di San Nicola in capo al corteo accompagnato dal Concerto bandistico Città di Squinzano e dalla Filarmonica Città di Gallipoli. Domenica 8, alle 10, la tradizionale sfilata dei carrettieri. Nel corso della giornata presterà servizio il Concerto Bandistico Città di Racale. Lunedì 9, intorno alle 21, preceduto dai fuochi d’artificio, l’atteso concerto di Nek in Piazza della Repubblica.
riti & folklore Gagliano del Capo La Madonna di Costantinopoli
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La Madonna del Passo: Specchia fa festa
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Gagliano del Capo, in Via Roma, sorge la cappella dedicata alla Madonna di Costantinopoli che venne costruita nei primi anni del XVII secolo per volontà della famiglia Bleve. Abbandonata e usata nel corso del XIX secolo come fienile e ovile, venne recuperata e riaperta al culto il 7 maggio 1961 per volere dei devoti e del parroco di allora, Padre Ubaldo Galiero. L’originario tetto ad incannucciato e tegole fu sostituito con una copertura a volta piana. Nella nicchia dell’altare maggiore è custodita la statua della Madonna di Costantinopoli. Domenica 8 settembre, giorno della festa, in Piazza Caduti di Nassirya, alle 18:00 la recita del Santo Rosario; alle 19, la Santa Messa campale presieduta da Padre Angelo Buccarello, Parroco della Parrocchia “San Rocco Confessore”. Dopo la Santa Messa spettacolo di fuochi pirotecnici in onore della Madonna.
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ei giorni 8 e 9 settembre, a Specchia, organizzata dall’omonimo Comitato, si svolgerà la Festa della Madonna del Passo, chiamata così perché la cripta a lei dedicata, che gli esperti indicano come “laura basiliana”, si trova su una strada anticamente molto utilizzata, essendo un sito di notevole importanza strategica militare e commerciale del Capo di Leuca. La scoperta della cripta è legata a una leggenda, che narra di un’antica cripta, scoperta da un pastore che aveva smarrito una pecora, la più grossa e la più generosa di latte. Egli cominciò a cercarla, ma non riusciva a trovarla, cercando ancora per qualche giorno, finché sentì un belato che proveniva da una grotta. Entratovi, trovò la sua pecora inginocchiata davanti all’immagine di una Madonna affrescata su una parete. Felicissimo tornò a Specchia e raccontò a tutti l’accaduto, sicché si decise di erigere in quel posto un luogo sacro dedicato alla Madonna del Passo. Essa entrò subito nel cuore e nella devozione degli specchiesi, che a lei si sono rivolti, soprattutto, durante l’ultima guerra. La festa avrà un prologo nella serata di
ilgallo.it
Lucugnano C’è Mal per la Festa della Madonna
sabato 7 settembre in Piazza del Popolo, con “Ballando sotto le stelle”, organizzata dall’Associazione “La vita è bella” con balli di gruppo, liscio, latino americani e pizzica, a cura della Scuola di Ballo “Social Dance”. Il programma religioso prevede per la mattinata di domenica 8 la celebrazione di Sante Messe nella cripta; nella serata, alle 18, solenne C oncelebrazione Eucaristica presieduta da Mons. Vito Angiuli. Il Vescovo di Ugento - S. Maria di Leuca parteciperà anche alla successiva solenne Processione che, percorrendo le vie principali della cittadina dove saranno lanciati palloni aerostatici, riporterà la statua della Madonna nella Chiesa Madre, in Piazza del Popolo, addobbata
con suggestive luminarie. Sempre presso la cripta, nella mattinata di domenica 8, si svolgerà la tradizionale Fiera, d’istituzione secolare, con mercatino etnico e agro-alimentare, dell’usato e dell’antiquariato. Per tutta la giornata presterà servizio il Concerto Bandistico “Rocco Zippo - Città di Specchia”. Nella serata, esibizione del gruppo musicale “Fantasy Band” e del cabarettista Piero Ciakky. Nella giornata di lunedì 9 presterà servizio il Gran Concerto Bandistico “Città di San Giorgio Jonico”, diretto dal Maestro Prof.ssa Anna Ciaccia e, alle 23, spettacolo di fuochi pirotecnici con premio finale, a cura delle ditte Fireworks Salento di Corsano e Pirotecnica Napoletana di Matino.
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terza domenica di settembre si caratterizza a Lucugnano per il tradizionale appuntamento con i festeggiamenti in onore della Madonna Addolorata, patrona della frazione tricasina. A far da prologo alla giornata dedicata alla solennità della Vergine ci sarà la “Serata dell’Allegria” di venerdì 13 dedicata alla musica (canti popolari e pizzica), ai canti e ai balli di ogni tipo in Piazza Comi. La vigilia di sabato 14 prevede la celebrazione della Messa alle 18, al termine della quale, circa un’ora dopo, si snoderà la Processione, al cui rientro si terrà lo spettacolo dei fuochi pirotecnici presso il Calvario e poi il Panegirico a lode della B.V. Addolorata in Piazza Comi. Per tutta la giornata si esibirà il Concerto Bandistico della Regione Puglia. Alle 21 spazio alla musica leggera; prima con i ragazzi di “Ti lascio una canzone” programma tv condotto da Antonella Clerici; intorno alle 22 il clou con il concerto di Mal. Dalle prime luci di domenica 14 avrà luogo l’attesissima Fiera, mentre le celebrazioni liturgiche si terranno ad ogni ora dalle 6 alle 10 nel Santuario; alle 11 ed alle 17,30 in Chiesa Madre. Nel corso della giornata presteranno servizio il Gran Concerto Bandistico Città di Squinzano e la Grande Orchestra di Fiati Città di Rutigliano. Solita appendice una settimana più tardi, domenica 22, con la “Ottava della Festa”: alle 19 la Processione dalla Chiesa Madre al Calvario, dove sarà celebrata Messa; in seguito, sparo dei fuochi d’artificio e accompagnamento solenne della statua della Madonna Addolorata nel suo Santuario.
20 ilgallo.it Costanza Rainò: giovane cantante in… MOVevents
“M
OVevents” è una nuova Costanza produzione salentina che Rainò opera per i giovani artisti a livello regionale. Il progetto è un’idea dell’Associazione Culturale Sfl Impronte Giovani, grazie agli ideatori e curatori Simone Perrone, Manuela Liguori e Guido Oliva; l’obiettivo è quello di dare spazio ai giovani che vogliono fare musica pur non vedendo spiragli in questo territorio sempre più abbandonato e oppresso dalla crisi. Del resto il Salento negli ultimi anni ha dimostrato di avere un forte fermento artistico, soprattutto nella musica, tant’è che vengono da qui alcuni dei nomi di spicco del panorama musicale italiano come Alessandra Amoroso, Emma e i Negramaro. “Nonostante il bando del concorso fosse già in corso”, fanno sapere da MOVevents, “abbiamo deciso di dare possibilità immediata a chi già ha un seguito territoriale e dimostra padronanza nell’ambito musicale. Tutto ciò deve essere ovviamente accompagnato dalla qualità vocale ed è proprio quello che abbiamo trovato in Costanza Rainò”. Costanza Rainò 20 enne di Taviano (musicista di pianoforte e cantante) è già nota per le sue collaborazioni artistiche e per i concorsi nazionali che l’hanno vista partecipe con ottimi risultati. Costanza ora è al lavoro per un inedito interamente scritto e composto da lei. “Testo e musica”, racconta la giovane artista di Taviano, “vengono dal mio cuore: quello che ho dentro ho cercato di esprimerlo in una canzone, quando sono ispirata mi basta avere una penna in mano, un foglio e il mio pianoforte. Ho cercato di dare me stessa in un brano interamente mio, sono veramente orgogliosa del percorso che sto facendo con la mia insegnante Serena Quarta che ringrazio perché mi è sempre accanto in tutto quello che faccio”. Nel corso dell’estate Costanza si è più volte esibita accreditandosi grandi consensi (decisamente azzeccate anche le coreografie della scuola di ginnastica artistica Doria Gym); particolarmente toccante l’esibizione del 29 agosto scorso a Lecce con la quale ha accompagnato al pianoforte la sua insegnante Serena Quarta. Orgogliosi della scelta a MOVevents: “Ci regalerà certamente grandi emozioni con la sua voce del timbro caldo ed unico, il palco sembra essere suo e ciò le permettere di regalare a chiunque abbia la fortuna di ascoltarla brividi ed emozioni impagabili”.
riti & folklore
7/20 SETTEMBRE 2013
Taviano: Cappeddha e fischietti Attesissima. La festa più tradizionale, quella che la città sente più sua. E poi c’è la grande Fiera della Terracotta...
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er i tavianesi la Fiera della Cappeddha di sabato 7 e domenica 8 settembre è uno degli appuntamenti più attesi dell’anno. La festa più tradizionale, quella che la città sente più sua. Quest’anno l’Amministrazione comunale del sindaco Carlo Portaccio ha voluto fare le cose in grande con un programma tutto da vivere nei due giorni dell’evento. Si parte sabato 7 alle 20,30 con il concerto della Banda Città di Taviano che in Piazza San Martino si esibirà con musiche tratte dalle più importanti colonne sonore dei film. Alle 21,30, sul sagrato della Chiesa Immacolata, il concerto di pizzica del gruppo Il Vento del Sud. Domenica 8, la mattina, tutti su corso Emanuele II per la grande Fiera della Terracotta. Sarà possibile acquistare monili, vasi, fioriere, quadri, tutto in terracotta o ceramica e, vera manna per i bambini, i tradizionali fischetti, opera degli artigiani locali che rappresentano gli spaccati più vari della società: dal caratteristico carabiniere agli animaletti, dai cartoni ai fiori, tutto diventa uno rumoreggiare in onore della festa. Così ci raccontano i libri di storia sulle origini della Cappeddha: “Ogni anno, da 181 anni, si celebra questo rito popolare pieno di colori, odori, suoni e vite che si incrociano lungo le vie vicine alla vecchia chiesetta del ‘600, c sconsacrata dopo il 1870, che oggi ospita la biblioteca comunale. Tutto nacque intorno ad una piccola cappelluccia (da qui il nome) dedicata alla Madonna delle Grazie dove si celebrava la festa della “Perdonanza”. Si racconta di molti fedeli ad affollare il piccolo luogo sacro e di qualche miracolo, occasione imperdibile per i commercianti che si sistemavano nelle vicinanze per vendere i loro prodotti artigianali”. Entusiasta l’assessore delegato Leonardo Tunno: “Quest’anno abbiamo voluto fare qualcosa in più per dare maggiore visibilità ad una delle feste più tradizionali della nostra comunità, la Cappeddha. Oltre alla musica e alla pizzica”, continua, “abbiamo cercato di stimolare la partecipazioni degli artigiani della terracotta che sono in via di estinzione, purtroppo sempre meno giovani sposano questo settore. In questo modo si rischia davvero di far sparire dal
nostro calendario la festa più variopinta, conosciuta in tutta Italia come la festa dei fischietti. Noi abbiamo il dovere politico ma soprattutto morale di salvaguardare quello che la storia ci ha consegnato nei secoli”. Marina La Madonna Rei
Addolorata
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distanza di una settimana a Taviano sarà ancora festa con le celebrazioni in onore della Madonna Addolorata che avranno il loro clou con la Processione di domenica 15 che porterà tra le vie del paese il simulacro della Vergine, vestita di nero. Al rientro del corte, alle 21,30 circa, si esibirà il Concerto Lirico Sinfonico Città di Taviano. Alle 23, fuochi d’artificio. Lunedì 16, in Largo Convento, dopo l’esibizione dei ragazzi dell’ASD Colibrì (ginnastica artistica, ritmica e danza sportiva), l’atteso concerto di Marina Rei e, direttamente da Zelig Circus, la comicità di Migliaccio e Carlino. Giuseppe Aquila
Sport
il Gallo (516) - 7/20 settembre 2013 - www.ilgallo.it - info@ilgallo.it
Ti amo campionato...
di Stefano Verri
Calcio, la stagione delle salentine. Il Lecce sempre alla ricerca di se stesso. Fra i dilettanti si respira sempre grande entusiasmo a suon di goal, di cori da stadio e di spettacolo L’analisi di Massimo Fortunato, neo-collaboratore del settore giovanile del Copertino Calcio, nonché “corrispondente per passione” di “PugliaCalcio24” e di “Mondo Radio”, vero intenditore del calcio nostrano
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ale la febbre per l’inizio della stagione calcistica. Fra i dilettanti si respira sempre grande entusiasmo. La voglia di ben figurare è enorme per tutte le squadre delle “serie minori”, pronte a darsi battaglia a suon di goal, di cori da stadio e di spettacolo. Scendendo di categoria le emozioni non diminuiscono! E non è necessario avere un campo verde-vernice, tribune alte e quaranta telecamere di altrettante emittenti televisive per parlare di calcio. Il calcio, quello fatto di passione e sacrificio, di incombenze lavorative (e, nondimeno, di enormi difficoltà di conciliazione fra gli impegni familiari, extracurriculari e sportivi) inizia dalla Serie D. Proprio la “massima serie dilettante” che ha aperto i battenti già dal 1° settembre è pronta a far vivere agli appassionati un percorso entusiasmante. La storica riforma per la stagione 2014/2015, che prevede l’unificazione dei campionati di Prima e Seconda Divisone di Lega Pro (ex Serie C) in un’unica categoria composita di tre gironi da venti squadre, rimette in gioco tutto, in termini di obiettivi prefissati. Sognare una promozione fra i professionisti è ora una prestigiosa ambizione di molti club dilettanti che sino allo scorso anno puntavano ad una salvezza, magari raggiunta per il rotto della cuffia. Difficile azzardare pronostici con nove mesi davanti, ma quella di assistere ad un campionato finalmente livellato verso l’alto, con molte squadre pronte a gio-
Fabrizio Miccoli
carsi la vetta sino alla trentottesima giornata, è più di una speranza. Le motivazioni sono enormi! “Auguriamoci da salentini veraci che il Nardò, dopo l’inizio convincente, sia riuscito a superare definitivamente la crisi societaria degli ultimi anni. I goal del suo uomo di punta, Vincenzo Corvino, saranno più che mai fondamentali. I fattori ambientali conteranno parecchio, soprattutto nelle trasferte in terra campana. Matera, Monospolis, Puteolana, ma anche Brindisi e Taranto sono tra le favorite per la vittoria finale del Girone H”. Ai nastri di partenza è questa l’analisi di Massimo Fortunato, neo-collaboratore del settore giovanile del Copertino Calcio, nonché “corrispondente per passione” di “PugliaCalcio24” e di “Mondo Radio”, un vero intenditore del calcio nostrano: “Dopo le significative esperienze da direttore a San Cesario e Martano, due ottime piazze, è un vero piacere far parte del progetto dei rossoverdi. Si respira una bella aria, anche grazie alla grande fiducia che la società e l’attuale direttore sportivo Andrea Corallo da sempre ripongono nei confronti dei propri ragazzi, pronti ad aggregarsi alla prima squadra in Eccellenza”. Soddisfacente il precampionato: prima ella sconfitta di misura nell’andata di Coppa Italia in casa del valido Galatina, va registrata una bella vittoria per 2-1 in amichevole contro il “superiore” Taranto. E la squadra guidata da mister Volturo
non ha mica sfigurato contro il ben più forte Lecce, nonostante lo 0-4: “Al di là della bella prova, colpisce l’armonia con cui lavorano ogni giorno atleti e tecnici. Un pensiero per il “nostro” Lecce, che si ricandida per un campionato di vertice dopo la delusione ancora bruciante dello scorso giugno: tutto dipenderà dalla capacità di galvanizzare l’ambiente da parte dei due salentini doc, Moriero e Miccoli. Il loro immenso carisma sarà fondamentale in un girone così ostico come il B della Prima Divisione”. Intanto il campo parla già di sconfitta all’esordio contro la Salernitana ma c’è ovviamente tutto il tempo per riparare.
ECCELLENZA I tifosi del Casarano in curva
Da
Casarano ed Andria, compagini blasonate, un lusso per il campionato di Eccellenza, ci si aspetta la vetta. “Ma non dimentichiamo il vecchio caro Gallipoli che sta allestendo un organico di tutto rispetto per la categoria. E, naturalmente, la matricola Virtus Francavilla”. E il Copertino? “Obiettivo principe sarà nuovamente la permanenza in Eccellenza, la massima divisione regionale”, non si sbilancia Fortunato, “Il presidente Fanuli, che è da dieci anni al timone della barca, la merita pienamente. Un vero esempio di signorilità: non a caso il Copertino vince da due anni di seguito la Coppa Disciplina”.
“il Gallo” a portata di iPhone
Al
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La
PROMOZIONE
Promozione nasconde sempre rebus irrisolvibili, se non altro per la varietà di squadre pronte a darsi battaglia. Fra tanti punti di domanda spicca... il Fragagnano: “Credo che i tarantini, allenati da Gidiuli, siano per ora i più accreditati alla vittoria finale. Ben attrezzate Tricase, Otranto e Maglie (con la speranza che non si perdano come, già accaduto in passato, lungo il cammino..., ndc). Con propositi di salvezza si presentano Scorrano e il bentornato Galatone; notizie di buone squadre giungono da San Cesario e Novoli, che può contare su un pubblico molto passionale, la vera arma in più. Farà bene il Leverano di mister Branà, nonostante le defezioni societarie che hanno portato alla formazione di due squadre nella stessa comunità”. Dopo aver augurato una buona stagione a tutti gli sportivi e aver ringraziato “gli amici de “Il Gallo” per l’opportunità di parlare del movimento dilettantistico locale”, Massimo Fortunato porta con sé un ricordo speciale: “E’ doveroso un abbraccio a dirigenti, tecnici e calciatori del Martano Calcio 2012/2013, ambiente purtroppo scomparso, con i quali ho trascorso un’annata dai forti contenuti umani. Sono quelli, molto più dei risultati, che rendono bello questo sport!”. Stefano Verri I tifosi del Tricase
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Tricase: Riparte la passione Intervista al presidente Buccoliero. “Puntiamo ad una salvezza tranquilla valorizzando i giovani del nostro territorio. Ma soprattutto vogliamo riportare la gente allo stadio”
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iparte la passione”. E’ questo lo slogan scelto dalla nuova società dell’Atletico Tricase, del presidente Antonio Buccoliero, per ricominciare quasi da zero. Dopo una stagione tutta da dimenticare (dove vicissitudini societarie, incertezze e malumori l’hanno fatta da padrona, tanto da renderne inevitabile la retrocessione) e il respingimento della richiesta di ripescaggio in Eccellenza, si ricostruisce il tutto dalle fondamenta. Si parte dalla decisione (per metà forzata) di adottare una politica differente, rispetto a quella che in linea di massima viene adottata da un buon numero di compagini dilettantistiche e che viaggia (a volte inspiegabilmente) sulla stessa lunghezza d’onda dei team professionisti. “I tempi del mecenatismo sono finiti”, questa è la frase che appare sin da subito in un comunicato della società, fatto circolare lo scorso febbraio, il giorno successivo alla nomina di presidente del consigliere regionale Buccoliero, al posto di Alfredo Stefanelli e che riappare anche nel primo comunicato della stagione 2013/2014. “Abbiamo aperto la stagione facendo appello alle forze imprenditoriali del Capo di Leuca, affinché ci dessero una mano a gestire la squadra”, dichiara il Presidente, “speriamo nel corso dell’annata di riuscire ad avere dei sostenitori sia perché la Promozione è comunque costosa, sia perché si vuole progettare una società in grado di rappresentare l’intero Capo di Leuca non solo nel nome, ma anche nei fatti, considerato che stiamo arruolando principalmente atleti della zona”.
La rosa del Tricase (FotoAndrea)
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Qualche contatto è già stato anni ’90, il secondo storico avviato, ma si attendono capitano, saranno affiannovità, riguardo alle cati dal preparatore dei adesioni ufficiali. Inportieri Vito De FranVogliamo progettare tanto, è stato comunicesco e dal preparauna società in grado di cato che lo sponsor tore atletico Maurizio rappresentare l’intero Sciurti. ufficiale sarà la “BCS Capo di Leuca non solo nel istituto di vigilanza” Quanto alla rosa, al momento è un cantiere con sede a Poggiardo. nome ma anche nei fatti, Chiaro e inequivocaancora aperto: sono arruolando principalmente stati confermati alcuni bile, l’intento di fare calatleti della zona cio, puntando sulla elementi della scorsa stacollaborazione di forze locali gione come Maurizio e sulla valorizzazione di giovani Striano, Marco De Braco e Jonas atleti del territorio (finalmente!). Da qui la Rizzo, e tra i nuovi innesti, vi sono Andrea scelta di Rocco Errico allenatore e Totò Caz- De Benedictis, Luca Mastria, Francesco Pelzato direttore sportivo: le icone del calcio tri- legrino, ai quali si è aggiunto qualche setticasino, il primo uno dei calciatori di “punta” mana fa il bomber Vittorio Botrugno. In porta del passato della società rossoblù, a cavallo tra è stato confermato Gabriele Nutricato, ma la seconda metà degli anni ’80 e la prima degli sono in prova altri tre portieri. “Stiamo cer-
cando di completare la rosa, con quei giovani atleti che in passato erano stati messi da parte”, sostiene Buccoliero, “aiutandoli ad avere un ruolo di prim’ordine in un contesto che gli appartiene”. Il precampionato, ha lanciato segnali incoraggianti, in vista dell’imminente inizio di stagione: due buone prestazioni con squadre di categoria superiore come Casarano e Galatina (entrambe chiuse con una sconfitta di 2-0) una vittoria contro l’Otranto per 3-0 e la conquista del quadrangolare dedicato a Salvatore Fitto (ex presidente della Regione Puglia), battendo il Ruffano (4-1) e il Toma Maglie (1-0). Da domenica 8, però, iniziano le gare ufficiali, i rossoblù di Errico sono attesi dall’Otranto, per la Coppa Italia di Promozione. E dal 15 settembre inizia, il campionato e alla prima gironata il Tricase ospiterà il Galatone, fischio d’inizio alle 15,30. Ma qual è l’obiettivo stagionale? “Ne abbiamo almeno tre”, precisa Buccoliero, “valorizzare i nostri giovani, fare un campionato dignitoso con una salvezza tranquilla e, cosa più importante, riportare la gente allo stadio”. A tal proposito, lo scorso 2 settembre è stata aperta la campagna adesioni, attraverso la vendita della Fidelity Card, dal costo di 100 euro, che consentirà all’associato di assistere a tutte le gare interne (non solo di campionato)e di usufruire di alcuni vantaggi negli acquisti, all’interno di punti commerciali convenzionati con la Società, che sono ancora in via di definizione. Tutti coloro che sono interessati, possono richiederla al numero 338 7393589. Valerio Martella
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lo dicono le stelle di Eugenio Musarò (www.eugeniomusaro.it)
Sala 3 dal 7 al 20 2013 settembre
Giove e Plutone continuano a frenare molti dei vostri progetti. A parte la seconda decade, stimolata da Urano, gli altri devono armarsi di pazienza.
Toro Molti transiti sono favorevoli: è il momento giusto per prendere iniziative importanti. Solo la seconda decade dovrebbe essere più prudente.
Gemelli La prima decade ancora bloccata da Nettuno. La seconda, può sfruttare il bel sestile di Urano, pianeta dei cambiamenti. La terza, per ora, deve pedalare da sola.
turbo
17,30 - 22 - 22,30
Sala 4
17,45 - 20,15 - 22,40
17,30 - 19,30 - 21,30
chiusura estiva
Sala 5 Sala 6
MAGLIE - MULTISALA CINEMA MODERNO TEL. 0836/484100
19,50
19,30 - 21,30
Sala 7
17,15 - 19,50 - 22,25
chiusura estiva
17,20 - 19,55 - 22,35
chiusura estiva
17,05 - 19,45 - 22,25
chiusura estiva
La prima decade è ancora bloccata da Nettuno, ma gli altri possono sfruttare sempre gli ottimi transiti di Saturno e Plutone.
Bilancia
Scorpione
Sagittario
La prima e la terza decade sono libere prendere iniziative varie senza eccessivi ostacoli. La seconda, invece, deve fare sempre i conti con Urano e Plutone.
I transiti per voi continuano ad essere ottimi, non c’è nemmeno l’ombra di un transito negativo. Portate avanti i vostri progetti con fiducia.
Anche per voi i transiti sono un po’ contraddittori: molti sono favoriti dallo splendido trigono di Urano ma altri sono bloccati da Nettuno.
Capricorno
Acquario
Saturno, Nettuno e Plutone sono a voi favorevoli. Attenti però ad Urano negativo: ponderate bene le vostre scelte.
La prima e la terza decade non sono oggetto di transiti particolari, pertanto, possono camminare da sole. La seconda, invece, è frenata da Saturno.
Pesci Persistono i bei transiti per il vostro segno così romantico, sognatore, sensibile e intuitivo. Datevi da fare e non resterete delusi.
elysium
elisyum Sala 8
TRICASE - CINEMA PARADISO TEL. 0833/545386
l’evocazione Sala 9
19,30 - 21,30
comic movie
- settegiorni sabato 7 domenica 8
sera
pomeriggio
I transiti sono un po’ contraddittori: il trigono di Urano vi favorisce in molti campi ma contemporaneamente è attiva la quadratura frenante di Saturno.
TRICASE - CINEMA AURORA TEL. 0833/545855
in trance
Vergine
Nettuno continua a favorire la prima decade. Momento di stallo, invece, per la seconda a causa di Urano e Plutone. La terza, è più libera di muoversi.
One Direction: this is us (3D)
19,15 - 22,10
la città d’ossa - shadow hunters
mattina
Leone
TRICASE - CINEMA MODERNO TEL. 0833/545855
CALIMERA - CINEMA ELIO TEL. 0832/875283 (lunedì chiuso)
One Direction: this is us (3D)
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Cancro
chiusura estiva
17,30 - 19,15 - 21
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Ariete
CASARANO - CINEMA MANZONI TEL. 0833/505270
GALATINA - CINEMA TARTARO TEL. 0836/568653
lunedì 9 martedì 10 mercoledì 11 giovedì 12 venerdì 13
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GALLETTI,
IL REGOLAMENTO
Cerca tra le pubblicità e individua i 3 galletti “mimetizzati”, telefona lunedì 9 settembre dalle ore 9 In palio 4 INGRESSI GRATUITI per la MOSTRA “GIORGIO DE CHIRICO - MISTERO E POESIA”, presso il CASTELLO ARAGONESE di OTRANTO. In palio inoltre i BIGLIETTI per i CINEMA ; due coppie di APERITIVI offerti da GASTROSTERIA 24RE, presso Villa Ramirez A LEUCA; ; DUE APERITIVI al MENAMÈ di TRICASE PORTO; DUE APERITIVI al BAR MAL GLEF a MIGGIANO; DUE APERITIVI presso DOLCI FANTASIE di SAN CASSIANO; BUONO SCONTO DI EURO 50 da applicare sull’acquisto di occhiali da sole o da vista presso OTTICA MORCIANO di TRICASE, ANDRANO, TIGGIANO e CASTRO; 2 bottiglie da un LITRO DI VINO da LE VIGNE DEL SALENTO di SALVE E TRICASE; CORNETTO E CAPPUCCINO al BAR LEVANTE di TRICASE. NON SONO AMMESSI GLI STESSI VINCITORI PER ALMENO 3 CONCORSI CONSECUTIVI. NON SI ACCETTANO NOMINATIVI DELLA STESSA FAMIGLIA
TELEFONA
LUNEDÌ
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SETTEMBRE DALLE ORE
9: 0833/545 777
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ultima
7/20 SETTEMBRE 2013