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Anno 17, numero 21 (494) - 6/19 ottobre 2012 - www.ilgallo.it - info@ilgallo.it

SOLO LA QUALITÀ PUÒ SALVARCI

Il Presidente della Camera del Commercio di Lecce, Alfredo Prete: “Puntando su turismo e agricoltura si può pensare di trovare la via per lo sviluppo futuro della nostra terra. Ma abbiamo l’obbligo di cercare sempre la qualità”. PAG. 17

Crisi: come uscire

FUORI dal TUNNEL? TANTO MICA PAGO IO! I bagni pubblici di Casarano

Speciale Fiera di Miggiano DA PAG. 8

Trova i Galletti e vinci Telefona lunedì 8 ottobre, dalle ore 9. In palio i biglietti per i cinema e tanti altri premi. Regolamento a pag. 23

L’Acquedotto Pugliese, per i bagni pubblici di via San Domenico, mai utilizzati ed addirittura chiusi da due anni, vanta un credito di 22.000 euro maturato nell’arco di una diecina di mesi!!! L’arrivo di tali bollette avrebbe dovuto far saltare dalla sedia i vari 17 dirigenti, tecnici o impiegati. Invece...

CHIEDIAMO AIUTO ALLA STORIA

Agli imprenditori “storici” della provincia chiamati a resistere ed a lottare, abbiamo chiesto il loro punto di vista e la loro strategia per non farsi inghiottire dalla crisi. E abbiamo scoperto che... PAGG. 18-19


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Un fiorentino in Salento ora parlo io

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Prepotenze e arroganza. Se una spiaggia è libera, come può essere anche attrezzata? Tutto perché un arrogante gestore ha deciso di ricavare soldi senza esserne autorizzato

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ato a Firenze 60 anni fa e bat- mia famiglia era proprietaria di un villino tezzato “nel mio bel San Gio- in una zona residenziale della nota cittavanni” (come direbbe Dante), dina versiliese. Vi chiederete: “A noi che padre Lucugnanese (il mio co- c’interessa?”. È presto detto. Non sto a gnome ne è riprova) e madre sottolineare i prezzi esosi che nulla hanno fiorentina ho trascorso le mie ferie estive da invidiare a Viareggio, benché il luogo per ben 32 anni in quel del Salento. Ho menzionato non abbia gli stessi servizi da visto svilupparsi Torre Vado da unico ag- offrire, ma tengo a rimarcare i termini glomerato urbano della zona che si affac- “prepotenze” e “arroganze”. Non è forse cia sul mare a cittadina caotica degli prepotenza appropriarsi di una spiaggia ultimi anni. È stato proprio per evitare il libera con ombrelloni e lettini in un area caos crescente che anno dopo anno pian- denominata “spiaggia libera attrezzata”? tavo il mio ombrellone sempre più a nord, Non è forse arroganza delimitare tale area per evitare intromissioni di bagnanti che in direzione di Gallipoli. Ultima tappa potrebbero piantarvi il loro di questa peregrinazione è ombrellone? Svolgo la stata la località di Pemia opera lavorativa scoluse. Io, mia presso il Comune moglie e figli Non è forse prepotenza di Firenze Direormai grandi zione Urbaniavevamo appropriarsi di una spiaggia libera stica e proprio trovato il con ombrelloni e lettini in un area per la specifi“buon ridenominata “spiaggia libera cità del mio p o s o ” attrezzata”? Non è forse arroganza lavoro ho lungo il lispesso contatti torale supedelimitare tale area per evitare con tecnici del rati gli intromissioni di bagnanti che Demanio. Interaccessi agli potrebbero piantarvi il loro pellato uno di que“stabilimenti” ombrellone? sti tecnici, peraltro ex tanto strombazzati compagno di studi, ho dai cartelloni pubbliciavuto modo di apprendere che tari lungo la strada litoranea. Proprio in detto loco ho riscontrato la dicitura: “spiaggia libera attrezzata” le prepotenze e le arroganze legalizzate non esiste nella casistica delle concespiù vergognose. Faccio presente che i sioni marittime demaniali. Sono inoltre miei primi 28 anni di villeggiatura li ho venuto a sapere che la pubblica amminitrascorsi in quel di Viareggio, poiché la strazione di riferimento, in questo caso il

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Comune di Salve, ha competenza su tutto il territorio limitrofo fatta eccezione per la fascia di rispetto del litorale, che varia di ampiezza da luogo a luogo. Infatti tale competenza il demanio marittimo la demanda alle Capitanerie di Porto del luogo. A questo punto mi viene spontaneo una domanda che a qualunque essere raziocinante sorgerebbe: “ma se la spiaggia è libera, come può essere anche attrezzata?”. Le risposte possono essere molteplici anche senza scomodare i vari codici. Se la spiaggia è libera mi ritengo nel giusto se pianto il mio ombrellone nel punto che più mi aggrada. Se la spiaggia è attrezzata (ma lo sono anche le dog beach) mi sottoporrò alle illegittime vessazioni dei gestori che arrogano diritti su una proprietà demaniale in assenza di concessione. Vorrei far presente che le proprietà demaniali, essendo di proprietà dello Stato, sono per antonomasia di proprietà di tutti i cittadini. Quindi per la regola del contrappasso dovrei pagare la mia sosta sulla spiaggia, che è anche di mia proprietà, solo perché un arrogante gestore ha deciso di ricavare soldi senza esserne autorizzato. In conclusione mi duole dirlo, perché amo il Salento come la mia Firenze, ma con mia moglie stiamo prendendo in forte considerazione di non trascorrere più le ferie in quella terra meravigliosa, nella quale il cielo attinge il colore azzurro dall’acqua del mare. Paolo Minerva (Firenze)

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D oppi a

Zeta

Ma quale ritorno alla Lira!

italia fuori dall’Euro? Non diciamo eresie! Nonostante un deciso passo avanti dell’economia finanziaria, le famiglie vedono sempre nero. E la fiducia nell'Ue è crollata al 36 per cento. I dati, riportati da Repubblica denunciano come il 38 % degli italiani ritenga che la moneta unica abbia drasticamente peggiorato la qualità della propria vita; soltanto il 13% ritiene che l’abbia migliorata. Inoltre gli italiani sono sempre meno europeisti, sia perché ritengono che l’euro ha peggiorato la qualità della vita, sia perché l’Unione Europea tutto sembra tranne che unita. In ogni caso il partito anti euro è salito al 25%. Anche dal sondaggio Demos, emerge come il 39% degli elettori italiani ritenga che l’euro abbia peggiorato la propria vita. Il 47% sembra rassegnato a dover sostenere un male necessario. Realisticamente non crediamo sia possibile un ritorno alla lira, soprattutto non crediamo sia utile. Abbandonare l’Euro vorrebbe dire monetizzare il debito, ovvero passare attraverso una forma di default mascherato. Questo, per un Paese come il nostro, avrebbe costi enormi: pensiamo al costo del debito che schizzerebbe alle stelle o al costo dei beni importati: il petrolio per esempio, che ci farebbe rimpiangere la benzina a 2 euro... llllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllll


Esodati nel Salento: la spedizione dei mille 6

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attualità

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Alla Fiera di Miggiano con Vodafone Tricase: vinci un Tablet Samsung Galaxy 7.0 Wi Fi

Legge Fornero. Secondo la SPI Cgil sono molti di

più gli interessati in provincia di Lecce rispetto ai 453 persone individuate attualmente dall’Inps Sono 453 le lavoratrici e i lavoratori della provincia di Lecce che dall’INPS hanno ricevuto o riceveranno nei prossimi giorni comunicazione per verificare i requisiti di diritto alla pensione. Si tratta di lavoratrici e di lavoratori cosiddetti “esodati” che nel 2012 possono accedere al pensionamento, in deroga al nuovo sistema in vigore dal primo gennaio di quest’anno. La legge di riforma, che porta il nome della Ministra Fornero, ha modificato drasticamente la normativa precedente in materia, portando l’età di accesso alla pensione a 67 anni, non prevedendo alcuna gradualità nella fase applicativa. Chi sono le lavoratrici e i lavoratori beneficiari delle deroghe? Si tratta di persone collocate in mobilità ordinaria per chiusura dell’azienda o che volontariamente hanno accettato la mobilità lunga per riduzione di personale; di coloro i quali hanno sottoscritto con l’azienda un accordo individuale e si sono dimessi riscuotendo un incentivo all’esodo; di chi ha smesso di lavorare ed è stato autorizzato dall’INPS al versamento di contributi “volontari” per perfezionare, con la vecchia normativa, i requisiti di pensione; inoltre, di chi è stato esonerato dal lavoro per assistere un figlio disabile o percepisce l’assegno straordinario dal fondo di solidarietà perché dipendente da un ente pubblico o azienda privata che eroga un servizio di pubblica utilità in fase di ristrutturazione (aziende di Credito e Credito Cooperativo, Esattorie, Monopoli di Stato e Poste Italiane); infine, se dipendente pubblico, è stato esonerato dal ser-

vizio. Queste le categorie di lavoratrici e lavoratori che nell’anno 2012 possono andare in pensione con i requisiti di età e di contribuzione pre-riforma. A giudizio della SPI Cgil Lecce però “le persone che possono godere delle deroghe sono di gran lunga più numerose, almeno il triplo delle circa 120mila individuate dal Ministero e destinatarie della lettera a firma del Direttore Generale INPS, dott. Mauro Nori”. Una stima che, anche a livello territoriale, secondo il Sindacato dei pensionati della provincia di Lecce, “va ben oltre le 453 persone individuate attualmente dall’Inps: a nostro avviso infatti sono circa un migliaio i lavoratori che rischiano di finire nel limbo degli “esodati”, pensiamo soltanto ai tanti lavoratori in mobilità in deroga nel Sud Salento, in particolare quelli delle aziende del settore Tac”. “La normativa medesima”, sostengono alla Cgil, “non facilita l’individuazione immediata dei soggetti beneficiari. Anche gli uffici preposti delle sedi INPS territoriali non danno risposte univoche. Per facilitare la verifica della posizione personale”, la CGIL, assieme al sindacato pensionati SPI CGIL e al Patronato INCA ha messo a disposizione i propri sportelli comunali di informazione e assistenza previdenziale, “presso i quali gli interessati possono rivolgersi per tutto quanto necessario: visualizzare l’estratto contributivo, verificare i requisiti, presentare l’autorizzazione e la domanda di pensione”.

Vodafone, azienda leader nel settore della telefonia mobile, quest’anno è all’Expo 2000 di Miggiano, da giovedì 18 a domenica 21 ottobre. Per i lettori de “il Gallo” una sorpresa: basta ritagliare il cuopon in basso a sinistra come indicato nella pubblicità e consegnarlo presso il personale allo stand Vodafone; avrete la possibilità di vincere un Tab Samsung Galaxy 7.0 WiFi messo in palio dal punto vendita di Tricase. Un motivo in più per visitare lo stand Vodafone e la Fiera di Miggiano. Per maggiori informazioni Vodafone Tricase, Piazza Cappuccini, tel. 0833/772121

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Casarano: bagni pubblici o centro benessere? 6/19 OTTOBRE 2012

la scoperta

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Via San Domenico. L’Acquedotto Pugliese, per quei bagni pubblici mai utilizzati e chiusi da due anni, vanta un credito di 22mila euro maturato nell’arco di una diecina di mesi...

C’

di Antonio Memmi

era un tempo in cui gli sprechi ed i disservizi facevano notizia; così come c’era un tempo in cui anche i burocrati, vuoi per principio morale, vuoi più banalmente per becera applicazione delle norme, facevano quel minimo indispensabile per guadagnarsi quel compenso che la collettività gli riconosceva per quel minimo che veniva loro richiesto di fare. Come dire: nessuno statale si è mai ammazzato di lavoro ma quantomeno la maggior parte dello stipendio era guadagnata. Poi i tempi sono cambiati per tutti: è arrivato un nuovo concetto di politica, di Amministrazione della cosa pubblica e della burocrazia e questo ha comportato da un lato una parvenza di modernità ma dall’altro il precipitare definitivo di una situazione già di per sé critica. Capita così che oramai è pressoché impossibile dare una notizia che scandalizzi o meglio indigni i propri lettori che sono ormai quotidianamente informati delle peggio zozzerie che i vari politici di ogni ordine e grado sono capaci di fare coi soldi e con i beni di tutti. Ma i fatti e le zozzerie continuano ad esistere indipendentemente dall’indignazione che ne consegue e quando vengon fuori, devono quantomeno esser denunciate. In via S. Domenico a Casarano, ci sono i bagni pubblici. Una prima notizia potrebbe esser quella che, a memoria d’uomo, pur essendo sino a non molto tempo fa custoditi, nessuno si ricorda di averne mai beneficiato e questo per una singolare

l’arco di una diecina di mesi!!! L’arrivo di tali bollette avrebbe dovuto far saltare dalla sedia i vari dirigenti, tecnici o impiegati… in realtà è passato nella più totale indifferenza per più di mezzo anno, come se l’impennarsi del mille per cento di una bolletta dell’Acquedotto (oltretutto per dei bagni chiusi da anni) non fosse un problema. Allora delle due l’una: o le bollette che arrivano non vengono nemmeno lette o, se vengono lette, vengono bovinamente manDELLE DUE L’UNA forma di “rivedate avanti nella macchina renza” nei conburocratica comunale, O le bollette che arrivano non fronti del custode senza nemmeno domanvengono nemmeno lette o vengono che purtroppo darsi il perché di un aubovinamente mandate avanti nella ora è passato a mento vertiginoso di un macchina burocratica comunale, miglior vita. Una importo (“tanto i soldi non senza nemmeno domandarsi il perché seconda notizia li caccio io”). Noi non sapdi un aumento vertiginoso di un potrebbe ad esempiamo quale delle due sia la importo, tanto i soldi non pio essere quella che, verità (comunque inquietante) ormai da quasi un paio ma se pensiamo che quella di Cali caccio io... d’anni, detti bagni pubblici sarano è l’unica Amministrazione sono mestamente chiusi costrinche è stata talmente abile da sforare il patto gendo gli eventuali turisti (che tanto cerchiamo di di stabilità anche durante il periodo di Commisinvogliare a visitarci) ad un penoso peregrinare sariamento (caso mai sentito prima a livello natra i bar del centro per i propri bisogni. In realtà la zionale) l’idea su quel che possa essere vera notizia è quella che probabilmente quei successo… ci viene. bagni sono in realtà l’ingresso segreto a qualche Al momento pare che l’arcano sia stato svelato e centro benessere sotterraneo dotato di piscina e che, nascosto nei sotterranei di Piazza S. Domefaraoniche vasche con idromassaggio e che nes- nico, non vi sia un ultra moderno centro benessuno se ne sia mai accorto. sere ma una più banale ma pur sempre deleteria falla nelle condutture che, prima o poi, verrà riA far venire il dubbio però ci ha pensato l’Ac- parata. Quel che probabilmente sarà difficile riquedotto Pugliese che, per quei bagni pubblici parare è la mentalità fatta di pigrizia mista ad mai utilizzati ed addirittura chiusi da due anni… incompetenza di molti burocrati che noi pavanta un credito di 22.000 euro maturato nel- ghiamo per amministrare la nostra città.

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FIERAmente Miggiano l’evento

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di Donatella Valente

Crocevia. Un’occasione per aprirsi a nuovi mercati ed allacciare

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La tradizione resta uale storia locale racconta la fiera di Miggiano? “La Fiera di Miggiano” che si svolgerà nella mattinata di domenica 21 ottobre, è nota tradizionalmente come “Fera de Miscianu ci boi”. È una Fiera che risale agli inizi del secondo millennio; ogni anno in quella data gli allevatori e i contadini del Salento nonché greci ed albanesi si incontravano a Miggiano per scambiarsi sementi e animali. Raggiungere Miggiano a quei tempi non era facile, considerando i mezzi di trasporto e le distanze percorse, pertanto, arrivavano il sabato sera e consumavano il loro pasto con carne lessa di maiale. I maiali venivano allevati dai contadini del luogo nei loro cortili e venivano macellati in occasione della fiera, per offrire agli ospiti un gustoso ristoro. La “Sagra del Maiale”, che avrà luogo sabato 20 ottobre, si svolgerà secondo un’antica tradizione che risale all’XI secolo: in enormi pentole di rame rosso si prepara la “carne de porcu ndalessata” con il contorno di “foie reste” che in passato venivano offerti agli avventori delle osterie insieme al classico bicchiere di vino locale.

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proficui scambi commerciali, soprattutto per piccole e medie imprese ronti? Via! Anche quest’anno, da giovedì 18 a domenica 21 ottobre, appuntamento con uno dei più grandi avvenimenti dell’autunno salentino, la Fiera di Miggiano, oramai nota come Fiera Regionale “Expo 2000: Industria, Artigianato, Agricoltura del Salento”. Frutto di uno straordinario impegno organizzativo da parte dell’Amministrazione comunale di Miggiano, guidata dal sindaco Giovanni Damiano, Expo 2000 si preannuncia come un appuntamento di sicuro successo caratterizzato dalle due imprescindibili caratteristiche che ne identificano il carattere: tradizione e novità. Storia ed innovazione, passato e futuro, dunque, si incontrano in un evento che ha saputo tenere il passo dei tempi che cambiano ma che allo stesso tempo ha continuato a mantenere inalterati i tratti di una manifestazione storica. La vecchia e bella “Fera de Miscianu”, quella che abbiamo amato da bambini, è da tempo finita. L’avvenimento si è via via trasformato negli ultimi 10 anni, adeguandosi al modello dei sistemi fieristici internazionali, tanto da diventare un vero e proprio evento, un’autentica “campionaria” seconda solo alla Fiera del Levante, la più importante di sicuro dell’intera area del Capo di Leuca. Tutto ciò premia la scelta che l’Amministrazione comunale ha fatto negli anni, ovvero quella di puntare tutto sull’evento Fiera, facendolo diventare fiore all’occhiello non solo della cittadina di Miggiano ma di tutto il Salento: la manifestazione fa registrare un’inversione di tendenza

nel contesto economico–produttivo salentino fortemente provato dalla crisi, continuando a produrre benefici e ricadute positive. Nota e frequentata a livello regionale, e negli ultimi anni anche nazionale, la Fiera Regionale Expo 2000 rappresenta un punto di incontro tra diverse realtà economiche. Nei quattro giorni di esposizione essa diche offre anche tante opporventa di fatto imtunità d’acquisto alle miprescindibile Vanta un’area gliaia di visitatori che crocevia per attendono con entusiacommercianti, espositiva totale di smo l’annuale appuntaoperatori ecomento. L’ingresso ; oltre nomici, indulibero, inoltre, consente striali e più di a questi ultimi, e in paroperatori della ticolar modo alle famidistribuzione visitatori e circa glie, di visitare la Fiera più rappresentando volte e scegliere con tranquilespositori una concreta occalità tra i numerosi e diversificati sione per aprirsi a nuovi prodotti in mostra. Saranno presenti le mercati ed allacciare proficui scambi commerciali per tutti gli operatori aziende del settore tessile e pelletteria, sidel settore, ma soprattutto per le piccole e gnificativo il numero di quelle d’arredamento, di complementi di arredo e di cucine medie imprese. componibili, dell’oggettistica, dei casalinExpo 2000, che vanta un’area espositiva to- ghi, termosanitaria, ma anche produttori di tale di oltre 45.000 mq, interessa un bacino macchine agricole, concessionari di autod’utenza estremamente vasto, tanto da rag- vetture e di materiale edilizio, insieme agli giungere oltre 100.000 visitatori e circa 270 espositori di infissi, di tappeti d’oriente, di espositori. Essa si caratterizza, dunque, antiquariato e di prodotti agro-alimentari. CONTINUA A PAG. 11 quale ampia e qualificata vetrina di prodotti

Expo 2000

45.000 mq 100.000

270


A Cutrofiano il festival degli Ucci 6/19 OTTOBRE 2012

attualità

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L’evento. Quattro giorni ricchi di mostre, convegni, incontri, workshop, arte, ecc. concerto finale per ricordare, nella sua città natale, il grande cantore Uccio Aloisi

Cutrofiano, va in scena la seconda edizione de Li Ucci Festival: fino a domenica 6 ottobre, quattro giorni di convegni, workshop, mostre, estemporanee di pittura, presentazioni di libri e concerti per ricordare i cantori dello storico gruppo salentino, custode delle tradizioni popolari degli “stornelli”, dei canti d’amore e di lavoro, spesso improvvisati al ritmo del tamburello. Uccio Bandello e Uccio Aloisi sono stati depositari e interpreti di una tradizione raccolta e coltivata da una nuova generazione di musicisti, cantori e ricercatori. Nel corso degli anni, il gruppo ha coinvolto, oltre ai due cantori di Cutrofiano, anche Uccio Melissano, Narduccio Vergaro, Uccio Casarano, Uccio Malerba, Pippi Luceri, Giovanni Avantaggiato e Ugo Gorgoni. Il Festival (organizzato da Sud Ethnic con la direzione artistica e organizzativa di Antonio Melegari e con il contributo di Comune di Cutrofiano, Istituto Diego Carpitella, Grecìa Salentina, Fondazione Notte della Taranta, Fondazione Notte di San Rocco e con il Patrocinio di Provincia di Lecce, Regione Puglia e Università del Salento), coinvolgerà anche quest’anno un centinaio tra studiosi, musicologi, musicisti e musiciste, cantanti, danzatrici e si chiuderà sabato 6 ottobre con un concertoevento per celebrare, nella sua città natale, la figura di Uccio Aloisi, straordinario interprete della musica tradizionale salentina, scomparso il 21 ottobre 2010. Sul palco allestito in Piazza Municipio si alterneranno i Vecchi Cantori di Zollino, Antonio Amato, Enza Pagliara, Antongiulo Galeandro, Antonio Castrignanò, Zimbaria, Carlo Canaglia ensemble, Melegari & i suoi compari, Gianluca Longo, Gianni De Santis, Su’ d’est, Menamenamò, Dario Muci, Le Sorelle Gaballo, Giancarlo Paglialunga, Kamafei, Triace, Puccia from Apres la classe, Massimiliano Morabito, Cardisanti, Orchestra Sparagnina, Alessia Tondo, Emanuela Gabrieli, Edo Zimba, Canzoniere Grecanico Salen-

tino, Annacinzia Villani, Giovanni Avantaggiato, Andrea Stefanizzi, Paolo Pacciolla, N.Scott Robinson, Silvia Perrone, Maristella Martella, Giulio Bianco, Emanuele Licci, Mauro Durante, Stefano Calò e molti altri ancora. Dopo aver suonato per più di trent’anni al fianco di Uccio Bandello (scomparso nel 1998), Uccio Aloisi ha continuato a proporre i suoi stornelli in tutta Italia e sul palco della Notte della Taranta. Negli ultimi anni Uccio è stato “trait d’union tra le forme dell’espressività tradizionale e le nuove pratiche reinventive dei patrimoni tradizionali”, come sottolinea il coordinatore artistico della Notte della Taranta e consulente scientifico dell’Istituto Diego Carpitella Sergio Torsello che ricorda: “Uccio Aloisi era un personaggio chiave del “paesaggio sonoro” salentino che tuttavia, negli anni dell’iperbolico revi-

val della pizzica, s’era reinventato un ruolo, una “identità”, rimanendo sempre fedele a se stesso, alla sua appartenenza a un mondo culturale che ormai non c’è più. Uccio Aloisi era così. Un maestro senza cattedra, un sontuoso “albero di canto” cresciuto in una terra amara ma ricca di colori e di suoni. Che grazie a lui non morirà”. Da sottolineare il workshop di tamburi a cornice tenuto nei giorni del festival dal percussionista statunitense N. Scott Robinson (Tecnica lap style), da Andrea Stefanizzi (tamburello) e Paolo Pacciolla (tecniche di improvvisazione in India e Tecniche di composizione per ensemble), che coordinano l’ensemble di tamburi a cornice “Battere nuovi ritmi” che si esibisce venerdì 5 ottobre in Piazza Cavallotti (per iscrizioni e informazioni: info@liuccifestival.it - 3290399779 - 3807025709). Sabato 6 spazio anche al seminario di danze popolari in collaborazione con Tarantarte tenuto da Maristella Martella (per info e iscrizioni 3394492300). L’articolato programma ospita inoltre il convegno Battere nuovi ritmi: il tamburello (mercoledì 3 ottobre), numerose mostre (tra le quali “Cornici dal mondo” di Francesco Paolo Manna, in collaborazione con La Società italiana tamburi a cornice, e l’Arte nel piatto, dedicata alla lavorazione e decorazione della terracotta), il concerto “Ricordando Uccio Bandello” con la partecipazione dei Cardisanti, di Lina Bandello, figlia del cantore, di Uccio Casarano (storico organettista del gruppo Li Ucci) e altri ospiti (sempre mercoledì 3 nel Parco Verde) e l’esibizione dei Kamafei (giovedì 4 al Jack’n’Jill). Il festival ospita inoltre Bar-Cultura con la partecipazione di Nandu Popu (ancora giovedì 4) e del suo romanzo d’esordio “Salento, fuoco e fumo” (Laterza) e la presentazione dei due volumi “Ricci i tuoi capelli” (Le Donne di Cannole) e “Io Scrivo la realtà” (Cici Cafaro) pubblicate da Kurumuny.


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“L’orgoglio di Miggiano” la Fiera

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Da ogni dove. “Oltre a quelle provenienti da ogni parte della Puglia,

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richieste da Umbria, Sardegna, Toscana, Veneto, Calabria, Sicilia”

xpo 2000 è sempre più l’orgoglio di Miggiano e il sindaco Giovanni Daminao sottolinea come “la Fiera Regionale Expo 2000 abbia varcato i confini della nostra regione già da qualche anno: le richieste che ci sono pervenute vanno infatti al di là del territorio provinciale e regionale”. Gli fa eco Vincenzo Bramato, consigliere comunale con delega alla Fiera: “Oltre a quelle provenienti da ogni parte della Puglia, aziende dell’Umbria, Sardegna, Toscana, Veneto, Calabria, Sicilia hanno chiesto di poter usufruire di uno spazio espositivo nella nostra manifestazione”. “Nonostante siamo alle soglie dell’evento”, riprende il Sindaco, “abbiamo una serie di richieste che purtroppo non riusciremo a soddisfare, perché gli spazi sono stati ormai da lungo tempo prenotati. Questo la dice lunga su Expo 2000: a dispetto della crisi che sta attanagliando il settore dell’industria, dell’artigianato e delle piccole e medie imprese, la nostra è una Fiera appetibile. La grande volontà da parte delle aziende di essere presenti, lascia supporre che la manifestazione assicurari un certo ritorno economico”. A proposito di crisi: avete avuto maggiori difficoltà rispetto agli anni scorsi ad organizzare la Fiera? “Sentendo quello che è avvenuto in altre realtà, non ultima la Fiera del Levante di Bari che ha registrato una riduzione drastica degli espositori, il nostro evento non ha subito danni dal punto di vista del numero degli espositor. A questo proposito c’è da dire che quest’anno ci sarà grande attenzione per le aziende che producono macchine agricole”. Approfondisce il tema Bramato: “Diverse

“Ci hanno lasciati soli”

Niente aiuti da parte di Provincia, Regione o Governo. Le risorse scarseggiano e questo è un grosso problema

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aziende che vengono dalla provincia di Bari, grosse aziende, hanno chiesto di essere presenti in fiera, anche se gli spazi sono quelli che sono. Per quello che sarà possibile cercheremo di soddisfare il maggior numero di richieste”. Continua lo sforzo per fornire più qualità, più servizi in termini di fruizione semplificata da parte dei visitatori, anche relativamente al piano del traffico finalizzato soprattutto a non creare disagi ai residenti. “Grazie alla competenza del Comando di Polizia Locale non abbiamo quasi mai avuto problemi sul piano del traffico, in più quest’anno abbiamo realizzato un nuovo spazio di circa 5.000 mq a ridosso della Fiera, da utilizzare come zona parcheggio e che produrrà un miglioramento sul piano della sicurezza e della tranquillità”. Cosa si potrebbe fare per estendere a vari periodi dell’anno la funzione catalizzatrice di interesse della Fiera? “Stiamo cercando di non finalizzare l’evento solo ad Expo ma il periodo che stiamo vivendo non è dei migliori. Il nostro sforzo resta massimo per coinvolgere anche altri enti, altre istituzioni ed avere l’op-

portunità di realizzare qualcosa di diverso. L’obiettivo è quello di sfruttare gli spazi anche per altri eventi. Ci sono molte richieste a riguardo, ma avendo l’obbligo di un tornaconto per le casse comunali, spesso non c’è intesa tra domanda ed offerta”. Potrebbe l’evento servire alle imprese e dunque al lavoro anche al di là della sola settimana di esposizione? Potrebbe diventare una stabile piattaforma pubblica di incontro tra domanda ed offerta? “Potrebbe, ma è un problema di difficile risoluzione. Avevamo pensato, al di là della campionaria di ottobre, di creare momenti singoli in modo da finalizzare l’evento su uno specifico settore; la nostra posizione decentrata di sicuro non aiuta, ma lo sforzo in questo senso continua”. Quali saranno gli ospiti della serata inaugurale? “L’evento verrà inaugurato dal Prefetto di Lecce, Giuliana Perrotta. Sarà il Prefetto a tagliare il nastro, perché riteniamo che la sua presenza dia molto lustro alla manifestazione, considerato anche quanto sia attenta ai vari eventi che si svolgono sul territorio. Per quanto riguarda la politica, purtroppo, devo dire che le istituzioni lasciano solo a noi l’incombenza, gravosa, di realizzare questa grossa manifestazione. Purtroppo non abbiamo aiuti da parte delle istituzioni, Provincia, Regione o Governo che siano. Spiace pensare che per altri eventi si spendano centinaia di migliaia di euro, mentre per questa manifestazione che non serve soltanto a pubblicizzare Miggiano ma anche a dare una mano alle tante aziende che lavorano sul territorio salentino, regionale e anche nazionale,

da diversi anni non vengono erogati contributi! E questo, in un piccolo Comune come il nostro in cui le risorse scarseggiano, è un grosso problema”. Come nelle altre edizioni, nella serata inaugurale verrà consegnato il “Premio Miggiano” per il quale sono state già individuate delle figure che saranno rese note nel corso della manifestazione. Quali, invece, le novità del 2012? Vincenzo Bramato ne segnala alcune: “La gradita presenza della Polizia Penitenziaria per la prima volta in Fiera; sabato 20 ottobre, durante la “Sagra del maiale” gli operatori dell’ASL leccese saranno presenti con un’unità mobile ed interagiranno con i visitatori della Fiera allo scopo di informare e sensibilizzare sul rischio connesso all’uso di sostanze e all’abuso di alcol. È previsto l’uso dell’etilometro per coloro che spontaneamente decideranno di sottoporsi a tale test. Un’altra pregevole novità sarà la presenza di uno stand del “Made in Carcere”. Il marchio “Made in Carcere” nasce nel 2007, grazie a Luciana Delle Donne, fondatrice di Officina Creativa, una cooperativa sociale, senza fini di lucro. Sono prodotti “utili e futili”, confezionati da donne ai margini della società: 20 detenute, alle quali viene offerto un percorso formativo, con lo scopo di un definitivo reinserimento nella società lavorativa e civile. Lo scopo principale di “Made in Carcere” è diffondere la filosofia della “seconda opportunità” per le detenute e della “doppia vita” per i tessuti. Un messaggio di speranza, di concretezza e solidarietà, ma anche di libertà e rispetto per l’ambiente. Donatella Valente


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La Volìa Cazzata a Martano 6/19 OTTOBRE 2012

appuntamenti

Una festa lunga oltre vent’anni. I visitatori potranno gustare gratuitamente le tipiche olive schiacciate, oltre, naturalmente, ai prodotti della tradizione agroalimentare locale

L’

associazione Culturale “Cosimo Moschettini”, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Martano organizza la XXIII edizione della Sagra de la Volia Cazzata a Martano da giovedì 18 a domenica 21 ottobre. Una festa lunga oltre vent’anni. Tanti ne conta fra lodi e successi, la Sagra de la “Volia Cazzata” che si prepara ad accogliere in un caloroso e saporito abbraccio, migliaia di estimatori del suo frutto pregiato, L’oliva e non solo. Una sagra che anno dopo anno si è guadagnata la fama di evento clou dell’autunno salentino, una manifestazione che nel corso degli anni, è cresciuta sotto gli aspetti commerciali ed economici, sia sotto quelli squisitamente turistici. I visitatori potranno gustare gratuitamente le tipiche “volie cazzate” (le olive schiacciate), oltre naturalmente ai prodotti della tradizione agroalimentare locale come legumi, cicoreddhe (verdure selvatiche) preparate secondo le tipiche ricette della tradizione locale, il bollito di maiale, gli arrosti, a cui quest’anno si aggiungerà, una selezione di formaggi tipici di alcune aziende casearie della Grecìa Salentina. Il tutto naturalmente accompagnato dall’ottimo vino dell’enoteca

della “Volia Cazzata”, dove si potranno assaggiare alcuni dei migliori vini prodotti dalle aziende del territorio martanese e salentino. Si rinnova anche quest’anno la collaborazione con gli amici della Festa del risotto di Villimpenta (Mantova): un abbinamento più che consolidato che specifica ulteriormente l’evento, determinando un “unicum” difficilmente confrontabile con manifestazioni similari. Si potranno così gustare il risotto, la polenta, i salumi mantovani e il rinomato lambrusco. Tutte le serate saranno accompagnate dalla musica popolare salentina e

dalle musiche anni 70/80 italiane e straniere. Novità 2012 la nuova tendocopertura da oltre 2000 mq che permetterà lo svolgimento della sagra anche in caso di pioggia. Non mancherà il tradizionale appuntamento con il pranzo di degustazione della domenica che, come ogni anno, si svolgerà presso gli stand della sagra: sarà aperto a tutti coloro che volessero pranzare in compagnia dello staff della Sagra: Per prenotare basta telefonare al 388/8598193. Un momento di festa e di gioia, dove si potranno degustare i prodotti della tradizione locale sia salentina che villimpentese.

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Nardò: approdo d’arte con Mirjam Steffens

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enerdì 5 ottobre alla Galleria L’Osanna di Nardò, la III edizione di “Approdi d’Arte” dedicata a Mirjam Steffens . Approdi d’Arte è l’appuntamento di fine estate della Galleria L’Osanna, VENERE IN CARPARO E PIETRA LECCESE per rendere omaggio agli artisti ospiti del Salento. Sono in tanti gli artisti che negli ultimi decenni si sono stabiliti qui per viverci e per lavorare immergendosi con lo spirito e con l’arte in terra salentina, eletta a loro seconda patria. Quest’anno si rende omaggio a Mirjam Steffens, personaggio tra i più interessanti dell’immigrazione culturale nel Salento. Scultrice, ma anche pittrice, disegnatrice e performer che coniuga motivi antropologici e antropici delle culture nordiche arcaiche, con la cultura mediterranea alla ricerca di una autentica comunicazione con la gente del luogo. Dal 1993 vive a Presicce in località Spigolizzi che fu di Norman Mommens con cui ha vissuto un intenso sodalizio culturale nel nome della scultura, della natura e dell’ambiente. Mirjam si sente salentina e predestinata a vivere in Terra d’Otranto attratta dalle sue pietre che utilizza per la scultura e che narrano di dolmen, menhir e delle selci preistoriche di Spigolizzi. La sua ricerca artistica essenziale e rigorosa tende a socializzarne i risultati soprattutto in difesa delle donne e dell’ambiente. Il lavoro della Steffens indaga sulle radici “ultime” che accomunano le culture sui grandi temi dell’umanità con un interesse particolare per le religiosità popolari ed i loro riti. Suggestiva la sua teoria che rimanda al mito della dea creatrice, figura primordiale della donna-madre da cui derivano sia l’immagine della purezza della Madonna Immacolata, sia l’immagine oscura ed inquietante della strega. Del lavoro e della personalità di Mirjam Steffens ha scritto autorevolmente la storica dell’arte Marina Pizzarelli nel volume “Verso Sud” (AnimaMundi Edizioni, 2008) che sul linguaggio espressivo della Steffens annota che: “Per le sue icone e le sue installazioni, pregne di una sorta di archetipica energia, Mirjam va a scegliersi i materiali tra le pietre, i legni usurati dalla natura e dall’uomo, gli oggetti della cultura materiale del luogo. Ne derivano una sensibilità informale ed insieme un pathos espressionista”. La Galleria L’Osanna dal 5 ottobre proporrà alcune significative opere di Mirjam Steffens sui temi dell’artista di particolare pregnanza espressiva. La mostra, curata da Marina Pizzarelli, dopo l’inaugurazione di venerdì 5 ottobre (ore 19) resterà aperta sino al prossimo 31 ottobre e potrà essere visitata dal martedì al sabato, dalle 17 alle 21.


Ottobre, un mese che profuma d’olio

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attualità

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6/19 OTTOBRE 2012

Oro giallo. Dalle bottiglie di extravergine per Michelle Obama a “BenvenOlio”, alla prima banca

Un

dati dell’olivicoltura. Coldiretti Lecce inaugura una serie di iniziative dedicate all’olio salentino

mese dedicato all’oro giallo del Salento. Si accendono i riflettori sull’olio extravergine d’oliva che quest’anno si appresta a scrivere una straordinaria stagione all’insegna della qualità, come dimostra l’apertura anticipata dei frantoi di Terra d’Otranto. A tagliare per primo il traguardo, il frantoio di Giovanni Melcarne, a Gagliano del Capo, che con il suo olio “Forestaforte” ha sbancato i concorsi nazionali, oltre ad aver conquistato gli scaffali dei prestigiosi magazzini “Harrods” di Londra. Al via anche “BenvenOlio”, un contenitore di eventi e attività organizzati da Coldiretti Lecce e Repubblica Salentina per celebrare e dare il benvenuto all’olio nuovo. Per tutto il mese di ottobre e novembre sono previste iniziative, degustazioni, visite guidate, raccolta delle olive e masserie didattiche presso i migliori frantoi del territorio, con l’obiettivo di accendere i riflettori sull’olivicoltura salentina. Nell’ambito del “Niurumaru” festival, il 20 e 21 ottobre, nel centro storico di Lecce, riflettori

sugli extravergine novelli 2012 con “Le strade dell’olio”. L’evento clou sarà però sabato 27 ottobre quando, in occasione del “Michelle Obama Med-Italian Diet Day”, saranno raccolte le olive dall’albero “La Regina” (assegnato in primavera alla First Lady Usa) e sarà prodotto e imbottigliato l’olio extravergine destinato alla Casa Bianca. L’evento avrà luogo nelle campagne di Vernole e presso la Cooperativa Sant’Anna con la partecipazione, oltre a Coldiretti Lecce, della Provincia, della Camera di Commercio, della Cooperativa Sant’Anna, della proprietaria Ines Maria Antonucci, dell’Istituto Galilei Costa, dei Comuni di Lecce e Vernole e del consorzio olivicolo Unaprol che certificherà la tracciabilità dell’olio con il marchio IOO, Alta qualità italiana. Sempre nel mese di ottobre sarà infine avviato il progetto di ricerca sulla caratterizzazione degli oli “Dop Terra d’Otranto”, in collaborazione con Università del Salento, Cnr, Azienda Speciale Multilab sotto la regia di Coldiretti Lecce, che interesserà tutte le aziende olivicole del

Salento che si sono avviate sui percorsi di qualità. Sono previste una serie di attività in campo: prelievi fogliari per la caratterizzazione del Dna delle piante, censimento degli ulivi, micro-moliture per la verifica della maturazione delle olive, analisi chimico-fisiche-organolettiche degli oli prodotti nei frantoi. Tutto questo servirà a costituire la prima banca dati dell’olivicoltura leccese. “Marchi prestigiosi del nostro Paese lasciano il dubbio se continueranno a restare nel nostro Paese”, osserva il direttore di Coldiretti Lecce, Benedetto De Serio, “l’olivicoltura per secoli emblema della storia imprenditoriale continua invece a riflettere sulle proprie prospettive, sforzandosi di trovare un esito favorevole ai sacrifici di intere generazioni che da millenni investono in questo settore”. “Nonostante i magri aiuti statali”, gli fa eco il presidente di Coldiretti Lecce, Pantaleo Piccinno, il comparto rurale si conferma la forza che si sta impegnando più di tutte a traghettare il Paese fuori dal guado, l’unico settore ad aver indicato un modello di sviluppo concreto e sostenibile e tutto italiano. Ed in questo sforzo è coinvolto a pieno il Salento dell’extravergine di qualità”.

Si parla salentino al Rallylegend di San Marino

Ci

sarà anche un pezzo del sud Salento al “Rallylegend” in programma a San Marino da giovedì 11 a domenica 14 ottobre: tra i partecipanti alla kermesse, che raccoglie centinaia di piloti e auto “dal passato glorioso” provenienti da tutta Europa, figurano anche Claudio e Fabrizio D’Amico. I fratelli casaranesi porteranno in gara la loro Lancia Delta HF Gruppo A del 1991, la stessa con la quale hanno vinto, lo scorso novembre, il “1° Rally del Barocco Salentino” (nella foto). “Siamo onorati” spiegano i D’Amico, “di poter prendere parte, per la seconda volta consecutiva a quella che è più di una gara: è una festa

che vede protagonista il mondo del rally a trecentosessanta gradi. Inoltre, il tasso di emozione è elevatissimo: non capita tutti i giorni di correre davanti a migliaia di persone che ti incitano ed è un sogno, per noi appassionati, poter stare a contatto con tanti campioni del mondo rally, e tutti in una volta. Speriamo di riuscire a portare a termine la gara visto che la nostra prima partecipazione, lo scorso anno, si è conclusa con un ritiro dopo poche prove speciali”. Giunto alla decima edizione il “Rallylegend” fa registrare numeri da capogiro: nel 2011 sono stati oltre 50mila gli spettatori hanno seguito le evoluzioni dei 122 iscritti e

oltre 200 i giornalisti che ne hanno raccontato le gesta. Tra le tante novità del 2012 anche il debutto mondiale della Volkswagen Polo R Wrc guidata dallo spagnolo Carlos Sainz, ex Campione del Mondo Rally. Tra gli iscritti è d’obbligo annoverare anche la presenza di uno dei decani del rallysmo nostrano: il leccese Marco De Marco, habitué della manifestazione all’ombra del Titano. A “navigare” De Marco, che vanta due ottimi sesti posti assoluti ottenuti nelle ultime due edizioni, sulla Ford Escort Cosworth del 1993 ci sarà il concittadino Paolo Potera. Gianluca Eremita


Agro.Ge.Pa.Ciok.: non solo dolci 6/19 OTTOBRE 2012

attualità

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VII Edizione. Dal 13 al 17 ottobre, presso il Centro “Lecce Fiere” di Piazza Palio, il Salone della Gelateria, Pasticceria, Cioccolato e dell’Artigianato Agroalimentare

È

ormai conto alla rovescia per la settima edizione di Agro.Ge.Pa.Ciok, il Salone nazionale della Gelateria, Pasticceria, Cioccolateria e dell’Artigianato Agroalimentare che torna a Lecce da sabato 13 a mercoledì 17 ottobre nel centro fieristico di piazza Palio. Nel corso della cinque giorni, la fiera presenterà le novità più interessanti riguardo a materie prime, impianti e attrezzature, arredamento e servizi per gelateria, pasticceria, ristorazione, pizzeria e panificazione artigianali. Non solo. Anche quest’anno, professionisti italiani e stranieri del settore saranno ospiti nei vari Forum - dedicati ai settori Pasticceria, Cucina, Panificazione, Pizza - rafforzando il connubio tra esposizione e formazione, da sempre caratteristica principale di Agrogepaciok. La sfida a colpi di spatola e cacao all’interno del Forum Pasticceria, sarà l’attrazione clou della fiera. Si tratta della preselezione per il Campionato italiano di cioccolateria la cui finale si svolgerà a Rimini in occasione del Sigep 2013, valida per il World Chocolate Masters 2013 di Parigi a cura di Barry Callebaut, la più importante competizione internazionale di cioccolateria dedicata all’uso creativo del cioccolato in tutte le sue forme. I concorrenti si daranno battaglia in spettacolari prove ispirate dal tema “L’Architettura del gusto”. Per rea-

lizzare le loro dolci opere al cioccolato fondente ed al latte, avranno a disposizione poco più di cinque ore, nelle giornate del 15 e 16 ottobre. Sempre all’interno del Forum Pasticceria, domenica 14 si svolgerà la prima edizione della competizione professionale “Dolci Talenti…in Puglia”, rivolta a studenti e pasticceri under 25. I concorrenti proporranno la rivisitazione in chiave moderna di un dolce tipico italiano, da presentare sia nella formula originale, sia reinventata. Altra novità di questa edizione è il Cake design Lab, ideato e curato da MoMo (in collaborazione con Eventi, rivolto a professionisti ed appassionati dell’arte della decorazione delle torte: dal 14 al 16 ottobre, cinque affermati cake designer - Fiorella Balzamo, Toni Brancatisano, Antonio Campeggio, Michela Di Bari e Giusy Verni si alterneranno tenendo corsi e workshop aperti a tutti e per tutti i livelli (info allo 0832 457864 o su www.agrogepaciok.it). Il laboratorio è realizzato in media partnership con la rivista Pasticceria Internazionale, il portale Cake Design Italia e l’Associazione Italiana Cake Designers (Aicd). E ancora, da non perdere, gli appuntamenti nel Forum Pizza, a cura dell’Associazione Pizzaioli Salentini (Apisa), che dedicherà un’in-

tera giornata (domenica 14) all’importante tema del cibo senza glutine, con una dimostrazione di elaborazione piatti dall’antipasto al dessert. Non mancheranno, poi, momenti didattici e competizioni alla presenza di esperti come Antonio Spanò, Massimiliano Stamerra e Simone Ingrosso. Tra i workshop in programma, il “Food cost e marketing” introdotto da Cesare Biagioni su come minimizzare i costi in pizzeria; “Abbinamenti sulla pizza” e “La pizza dessert” a cura di Gianni Calaon; e ancora, Francesco Cassiano presenterà la più popolare “pizza napoletana”, infine, Simona Lauri si occuperà di “Biga/lievito naturale”. Lo spettacolo è garantito con il sesto Trofeo internazionale “Elisabetta Pellegrino” Due Mari: pizza per tutti, il secondo Campionato internazionale “Best World Pizza Champions” (per le iscrizioni, contattare 3394514276) e la straordinaria esibizione del Team Acrobatic Salento “New Entry”. Agrogepaciok è promosso da Camera di Commercio, Confartigianato Imprese, Confcommercio, Confesercenti, Cna, UnionAlimentari Confapi e Coldiretti di Lecce, con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Regione Puglia, UnionCamere Puglia, Provincia di Lecce, Comune di Lecce, Corpo Consolare Puglia Basilicata Molise. È realizzato con l’attiva collaborazione di: Associazione Pasticceri Salentini, Associazione Panificatori Salentini e Associazione Pizzaioli Salentini aderenti a Confartigianato Imprese Lecce, e Associazione Cuochi Salentini di Confcommercio Lecce. L’organizzazione è a cura di Eventi Marketing & Communication.

Vignacastrisi si veste a festa

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ome ogni anno, e da secoli, si rinnova a Vignacastrisi l’appuntamento con la festa della Madonna del Santissimo Rosario. Dagli archivi storici parrocchiali e da quelli comunali risulta, infatti, tale devozione per la Beata Vergine Maria del SS. Rosario, patrona e protettrice del paese, risalente al XVII E XVIII secolo. Quest’anno i festeggiamenti si preannunciano particolarmente corposi. Infatti, accanto alla devozione per la Beata Vergine - che si estrinsecano con la Novena di messe e prediche e con la Processione del dì di festa – ci saranno luminarie, fuochi d’artificio, concerti bandistici e di musica popolare di ottimo livello. Nella giornata di venerdì 5, vigilia della festa, suonerà il Concerto Bandistico Città di Squinzano, diretto dal maestro Giuseppe Gregucci, mentre alle ore 19,30 uno spettacolo pirotecnico musicale accenderà le splendide luminarie dei maestri De Cagna da Scorrano. Alle 21 infine, spettacolare gara pirotecnica. Sabato 6 altro spettacolo pirotecnico alle ore 11, al termine della Processione. In serata alla Banda di Squinzano si affiancherà quella della Grecìa Salentina, diretta dal maestro Salvatore Tarantino, per allietare con dolci note la centrale Piazza Umberto. Domenica 7, infine, il gran finale spetta al concerto dell’Ensemble Notte Della Taranta, composta da tanti artisti del concertone finale del grande evento di agosto a Melpignano, i quali portano in giro in tutta l’Italia (e anche oltre i confini nazionali) la musica etnica e popolare salentina. Deodato Giovanni Guida


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Le compostiere al cimitero di Minervino

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gni chilogrammo di rifiuto che riusciamo a non avviare a smaltimento in discarica ci aiuta a risparmiare e diventa indispensabile anche per raggiungere gli obbiettivi di Raccolta Differenziata fissati dalla Regione”. Parte da questa affermazione, il sindaco Ettore Caroppo, per giustificare la decisione di introdurre la Raccolta Differenziata anche nel Cimitero comunale, utilizzando persino le compostiere che prenderanno il posto dei cassonetti. Scompariranno, inoltre, i vari “boccioni” in plastica, utilizzati per il cambio dell’acqua nei portafiori, che verranno sostituiti da “innaffiatoi di latta” o in vetroceramica. Appare evidente che la decisione di attivare il compostaggio nel Cimitero targata Caroppo, sindaco di Minervino, susciterà non poche “attenzioni”. Ma il Sindaco non sembra preoccuparsene più di tanto anzi rilancia: “Il nostro obiettivo è quello di sensibilizzare i nostri concittadini sulle problematiche ambientali, ma sono certo che questo varrà anche per coloro che faranno visita ai loro defunti e che non sono residenti a Minervino. Utilizzare la Compostiera significa produrre meno rifiuti e questo consentirà di pagare meno Tasse e rispettare l’ambiente abbattendo, inoltre, il quantitativo di emissioni di CO2 prodotte per lo smaltimento dei rifiuti”. Vale la pena ricordare che il Comune di Minervino applica un incentivo del 10% di sconto sulla TARSU per chi ha deciso di utilizzare la Compostiera domestica (ad oggi le famiglie che hanno richiesto il beneficio sono circa 120). Un numero però ancora lontano dalle 500 compostiere che l’Amministrazione ritiene debba essere il giusto numero che consentirebbe di ridurre in maniera sensibile il quantitativo di umido da inviare a smaltimento. Prossimo obbiettivo sarà quello di introdurre il compostaggio nelle attività ristorative che in particolare a Cocumola “pesano” sul totale dei quantitativi di rifiuti prodotti.

Le Note Fiorite di Borgagne dai Comuni

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Eventi di prestigio. Nella bella frazione di Melendugno il

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concorso d’Arte Floreale, Floral Design Awards, e il Seminario Florcert per la Certificazione Europea di Floral Design

Comune di Melendugno e l’Ateneo Europeo di Arte Floreale, organizzano, per mercoledì 12 e giovedì 13 ottobre, nella caratteristica frazione di Borgagne, Note Fiorite 2012.

Una giuria qualificata, del Team di FlorCert valuterà e premierà le opere eseguite. Il programma prevede, mercoledì 12 ottobre, intrattenimenti con gruppi musicali e stands enogastronomici per degustazioni di prodotti tipici e non, al fine di soddisfare i palati più esigenti ed allestisti dalle varie associazioni di Borgagne.

Il piccolo borgo salentino, nell’ambito di Note Fiorite, ospiterà due eventi di prestigio e di caratura internazionale: il Concorso di Arte Floreale Floral Design Awards e il Seminario Florcert per la Certificazione Europea di Floral Design, quest’ultimo evento interamente finanziato dalla Commissione Europea. Tutti gli scorci emblematici e caratteristici elaborati in un concorso itinerante Tutti gli scorci emblematici e caratteristici del paese, attraverso le prove dei concorrenti che arriveranno da diversi paesi Europei, Svezia, Grecia, Olanda, Finlandia, Croazia, Slovenia, Spagna, ecc..., verranno elaborati in una sorta di concorso itinerante. La prima fase del concorso consiste proprio in un allestimento floreale al-

l’aperto degli angoli del paese con la creazione di coinvolgenti e particolari scenografie. La seconda fase riguarderà il tema intrigante e sempre attuale del bouquet da sposa. Nella terza fase verranno realizzati abiti vegetali che sfileranno con modelle del posto insieme ad un defilé di abiti da sposa dove verranno presentati i bouquet realizzati dai concorrenti.

Nella sera seguente, giovedì 13, previsto un ricco spettacolo musicale caratterizzato e valorizzato da sfilate di particolarissimi abiti vegetali realizzati dai maestri fioristi, abiti da sposa con appropriati bouquet floreali e verranno premiati I vincitori del concorso. Naturalmente, non mancheranno gli stands enogastronomici. Tutti i fiori e imateriali tecnici per la realizzazione dell’Evento, sono stati sponsorizzati da aziende internazionali e da aziende salentine. La direzione artistica dell’intero evento è stata affidata a Stefania Dima di Borgagne, coadiuvata da Luca Guarascio (Merine) e Andrea Sanzò (Cavallino), già collaudati professionisti che hanno curato con successo, la direzione artistica per l’Ateneo Europeo di Arte Floreale, di altri eventi del genere a livello nazionale.


“Puntiamo su turismo e agricoltura” 6/19 OTTOBRE 2012

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fuori dal tunnel

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di Giuseppe Cerfeda

Intervista ad Alfredo Prete. Il Presidente della Camera del Commercio di Lecce: “Comparti che ci ha donato nostro Signore: dalla bellezza delle nostre coste alle opportunità della nostra terra” lfredo Prete ha avuto “la fortuna e l’onore”, per dirla come lui, di essere il Presidente della Camera del Commercio nell’anno della ricorrenza del 150° anniversario: “Un momento celebrativo molto importante per la storia della Camera del Commercio leccese. Essere stato tra i protagonisti di quel momento mi dà grandissima soddisfazione. E poi resto convinto che dal passato si gettino le basi per costruire il futuro”. Appunto. Perché insieme all’onore di essere il Presidente del 150° anno, c’è l’onere di un mandato che deve fare i conti con la triste congiuntura economica mondiale. La Camera del Commercio ha appena reso noti i dati del Sistema informativo “Excelsior” che fornisce annualmente una previsione sull’andamento del mercato del lavoro e sui fabbisogni professionali e formativi delle imprese. L’allarme occupazione suona più forte al Sud: su 70 province nelle quali il calo dell’occupazione dipendente andrà al di sotto della media nazionale (-1,1%), 35 sono del Meridione. Il contesto, quindi, tende a penalizzare ulteriormente le aree più deboli del Paese, a cominciare dal Mezzogiorno (oltre 42mila i posti di lavoro in meno, con un tasso di -1,7%). Tra movimenti e tassi occupazionali previsti dalle imprese nel 2012, solo 9 province in Italia sono messe peggio di quella leccese che denuncia un saldo negativo del 2,3%. “I risultati sui dati previsionali, realizzata dalla Camera del Commercio attraverso delle interviste agli imprenditori, non ci fanno certo esultare. In classifica la nostra ha la classifica peggiore tra tutte e cinque le province pugliesi. Purtroppo i dati rispecchiano fedelmente la crisi che sta attanagliando il territorio e vede tante aziende chiudere definitivamente”.

S

Come uscire dal tunnel?

embra un tunnel di cui non si vede mai l’uscita. Appunto cosa si può fare per non restare al buio? “Purtroppo la crisi è mondiale e non interessa solo il Salento. Le strategie quindi vanno cercate dai Governi a livello internazionale. In ogni caso noi potremo fare la nostra parte puntando su turismo ed agricoltura, comparti che ci ha donato nostro Signore: dalla bellezza delle nostre coste (“che ogni tanto ci permettiamo pure di depauperare”) alla bellezza dell’entroterra. Senza trascurare la terra, culla dei nostri olivi secolari che producono un ot-

SULL’AGRICOLTURA I nostri olivi secolari producono un ottimo olio e le nostre vigne un vino che non teme rivali.

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E SUL TURISMO Dobbiamo stare molto attenti: quella del turismo è una scommessa molto importante che ci stiamo giocando e va puntata su qualità e professionalità

timo olio e le nostre vigne per un vino che non teme rivali. A questo si aggiunga l’industria di trasformazione che ci consente in agricoltura di essere produttori al 100%. Puntando su questi due comparti si può pensare di trovare la via per lo sviluppo futuro della nostra terra”.

Q

Olio e vino di qualità

uali sono i settori che soffrono di più in questa fase delicata? “Quello messo peggio è sicuramente il TAC (Tessile Abbigliamento Calzaturiero): sempre meno aziende riescono a reggere. Anche quelle importanti, che erano riuscite a ritagliarsi col loro marchio una fetta importante nel mercato segnando la moda a livello nazionale e mondiale, come l’industria Romano con “Meltin’ Pot”, stanno patendo la crisi. E se soffrono loro, aziende grosse, affermate e capaci di sfondare sui mercati esteri, figurarsi le piccole aziende che, una volta finito il mercato del fasonismo, non sono riuscite a creare un proprio marchio ed un proprio prodotto”.

C

“TAC ai minimi termini”

’è qualche settore che soffre un po’ meno? “Sicuramente il turismo che, nonostante la contrazione dei consumi, regge. Anche se quest’anno, forse, abbiamo avuto flussi turistici di quantità piuttosto che di qualità. Aspettiamo i dati, ma credo che alla fine il comparto abbia mantenuto, al limite anche con una leggera flessione. Ha la fortuna di essere un settore totalmente trasversale che si tira dietro altri comparti complementari come l’artigianato tipico, l’agroalimentare ed l’enogastronomia. Sul turismo bisogna continuare a puntare con decisione prediligendo, come del resto dovrebbe essere anche per gli altri settori, la qualità. Purtroppo, invece, c’è ancora tanta ma tanta improvvisazione. Abbiamo avuto imprenditori improvvisati che pensano che col turismo si facciano soldi facili. Così non è, anzi. È un settore che ti obbliga a grandi investimenti per offrire servizi di qualità e professionalità. Sono convinto che nessuna campagna proporzionale valga il passaparola e, se un turista da noi è stato maltrattato o “spennato”, non potrà certo dire meraviglie del Salento. Così tanti suoi amici non verranno mai. Dobbiamo stare molto attenti: quella del turismo è una scommessa molto importante che ci stiamo giocando e va puntata esclusivamente sulla qualità e sulla professionalità”.


fuori dal tunnel

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Aziende storiche della provincia di Lecce AZIENDA

CITTÀ

ATTIVITÀ

SETTORE

AVVIO

Agricola Conti Zecca

Leverano

Produzione e commercio vini

Agricoltura

1500

Apollonio Casa Vinicola

Monteroni

Produzione e commercio vini

Agricoltura

1870

Armafer del dr. Michele Morelli

Lecce

Arredamenti Plantera

Casarano

Duca Carlo Guarini

Scorrano

Impresa agricola

Agricoltura

1065

Az. De Pascalis Olio Claudio

Castrì

Produzione e commercio olii

Agricoltura

1870

Carne e latticini

Agricoltura

1889

Padulano - Masseria Corigliano Vecchia Peschiulli d’Otranto Banca Popolare Pugliese

Matino

Clemente Candido e Figli

Maglie

CVA - Colopi Vito Antonio

Galatone

Danieli Srl Pasticceria Alvino

Lecce

Raffaele De Giorgi & figli

Maglie

Ditta Rag. Francesco De Filippi

Lecce

Editrice Salentina

Galatina

Fratelli Colì

Armamento ferroviario, Industria edilizia

1903

Ebanisteria e Artigianato arredi su misura

1880

Risparmio, credito servizi bancari

Servizi

Vendita dettaglio Commercio abbigliamento Trasporti Commercio

1888 1859

Commercio

1899

Caffetteria, gelateria Agricoltura pasticceria, rosticceria

1911

Commercio

1880

Monopolio, cartoleria Commercio sali, tabacchi

1909

Merceria

Tipografia e legatoria

Commercio

1868

Cutrofiano

Produzione articoli Artigianato terracotta

1650

Fratelli Greco

Lecce

Vendita dettaglio Commercio abbigliamento

1889

F.lli Parisi di Rocco e Torquato

Taurisano

Labbate

Ugento

Addobbatori di luminarie

Artigianato

Olio extravergine Agricoltura di oliva

1876 1092

S

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“Così la pensiamo

econdo Davide Ascalone della Pasticceria Andrea Ascalone di Galatina, che addolcisce le nostre giornate sin dal 1745, “è molto difficile dare una risposta a questa domanda. Magari avessi la soluzione! Per ciò che riguarda la mia situazione lavorativa, posso umilmente dire che nonostante questo arduo periodo economico, ho cercato di difendermi puntando sulla qualità del prodotto e non sulla quantità come si è di solito predisposti ad operare. Quindi mi sento di consigliare a tutte le attività commerciali di avere come obiettivo non solo il lato finanziario (comunque importante) ma soprattutto l’aspetto qualitativo; perché, forse, in questo modo, cercando di essere il più possibile onesti, si soffrirebbe meno l’attuale situazione economica”.

Luciano Colopi, della CVA (Colopi Vito Antonio) Srl, azienda di Galatone, dedita ai tasporti e al commercio dal 1899, riflette sul fatto che “spesso nei periodi di crisi ti ritrovi a chiederti come mai la tua azienda, quella per la quale hai trascurato gli affetti più cari, hai trascorso notti insonni e che ti ha regalato grandi soddisfazioni, possa oggi essere quasi paragonata ad un malato terminale. Causa di ciò sono state la miriadi di disposizioni alle quali il nostro Paese è stato costretto ad adeguarsi per essere alla pari degli altri facenti parte della CEE. Come il voler continuare a non comprendere che l’Italia, pur essendo una, vive realtà molto diverse tra nord e sud. Per non parlare della burocrazia e della “stretta” delle banche che non concedono più credito. Proprio quest’anno, grazie al premio ricevuto dalla Camera di Commercio, quale azienda storica, mi sono reso conto di quanto sia bello ed importante poter continuare ad avere lo stesso nome e la stessa partita IVA per anni, perché ciò significa che non bisogna nascondersi da nulla e non dovere nulla a nessuno. A mio avviso la causa principale del perché molte aziende oggi si trovano o rischiano di trovarsi in ginocchio, è proprio il fatto che un protesto, un fallimento, non rappresentano più una vergogna, un’umiliazione, bensì un modo per andare avanti, continuare a stare sul mercato nonostante non si abbiano né capacità né requisiti. Sembrerà assurdo ma per me la medicina per un’azienda malata è acquisire la consapevolezza che l’onestà, il non

COME SE NE ESCE? L’Italia, complice anche una congiuntura internazionale sfavorevole, sta vivendo il periodo economicamente più difficile dal dopoguerra. E molte aziende rischiano di ritrovarsi in ginocchio. Abbiamo chiesto agli imprenditori di alcune delle aziende storiche del territorio come se ne può vernire fuori

voler a tutti i costi sempre di più, l’imparare a vivere in base alle proprie possibilità siano l’unica strada possibile. Spero che questo mio umile parere sia di monito a molti imprenditori che ancora oggi cercano sotterfugi per non pagare i debiti. La causa della crisi va ricercata nel modo di essere di noi italiani, tutto il resto è solo una conseguenza logica. E chi, come noi, ha ricevuto il riconoscimento di “Impresa storica” vanno i miei complimenti e l’augurio che il riconoscimento possa diventare normalità e non un evento”. Laconico ma ficcante Francesco Zecca dei Conti Zecca, azienda di Leverano che produce e commercia vino sin dal 1500: “Se non si provvede ad eliminare tutte le infinite spese inutili ma politicamente di comodo che, oltre alle tasse, succhiano quel che è rimasto dell’economia italiana, non ci sarà più tempo per la rinascita del nostro Paese”. Franz Cavalieri di Pitton Cavalieri a Tricase non crede “di poter apportare grandi soluzioni, non avendone tra l’altro le qualità, al grave problema economico che attanaglia l’Europa, la Nazione e la nostra regione. Ascolto invece una parte del mondo imprenditoriale italiano, con il quale ho contatti quotidiani per via del mio lavoro e provo mentalmente a comparare le difficoltà con quelle del Salento. Come molti sanno, sono succeduto nella


fuori dal tunnel

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noi imprenditori”

azienda che rappresento e nella vita a chi in questa Nazione ha creduto, ha combattuto due guerre donando sacrifici e un pezzo lungo della propria vita e avrebbe detto anche grazie nel morire per essa. Le fortune italiane dell’ultimo dopoguerra sono dovute alla voglia di riscatto e, diciamolo, anche agli aiuti che copiosissimi sono giunti dal piano americano di ricostruzione, anche se ancora oggi non si conosce chiaramente con quale criteri siano stati impiegati. Proprio per la prima e la seconda parte del cognome che porto, è lontana da me l’idea del meridionale lagnone che attende che il fico caschi dall’albero direttamente in bocca, di colui che cerca l’assistenza e il mantenimento ad ogni costo. Questo Paese è il più ricco al mondo, con le persone più laboriose e argute, mai e poi mai sarebbe dovuto arrivare all’accattonaggio, perdendo ogni prospettiva di futuro. Il dito lo punto sulle migliaia e migliaia di personaggi “passati” dalla Regione Lazio, Calabria, Lombaria o Puglia...”. Non voglio essere presagio di sventure ma la misura è colma,un pensionato, un artigiano, un coltivatore diretto, un imprenditore, un libero professionista, e forse neppure i prelati, hanno spazio per muoversi, percepisco che non si ha più la voglia di risorgere, di tenere duro, di puntare sul futuro, di gioire del proprio orgoglio nel fare che ha da sempre mosso il mondo. Tempo fa, Stefano, un giovane pacato amico e grandissimo imprenditore siderurgico del bresciano, amante della nostra terra, mi ha detto: “Due mesi fa ho avuto il secondo figlio, io ho 40 anni: potremmo vivere bene io e la mia famiglia e i miei figli in futuro. Ma non voglio dare ai miei figli questo Paese, vendo tutto, e mi trasferisco con l’azienda in Canada”. Mi sembrava di rivedere la bellissima scena finale del film “Mediterraneo” di Salvatores ed ho risposto: Stefano, hai coraggio, vorrei seguirti”.

Angelo Mega dell’omonima ditta di Scorrano, specializzata in fuochi d’artificio e fondata nel 1784, segnala gli otto punti secondo lui fondamentali per voltare pagina: “Una (ri)lettura della Costituzione da parte dei parlamentari e degli uomini che a tutti i livelli rappresentano lo Stato. Un esame di coscienza da parte di chi ha amministrato in nome del popolo italiano. Rivisitazione delle leggi che regolano i tetti di spesa delle Autonomie locali. Un maggior controllo da parte della Corte dei Conti suRegioni ed Enti (carrozzoni) statali. Espulsione dai partiti dei condannati per reati penali in secondo grado. Candidabilità da parte dei partiti dei soli soggetti incensurati, oppure a secondo grado di giudizio terminato. Aumento delle pene previste per il reato di corruzione e per tutti i reati legati all’Amministrazione pubblica. Rivisitazione dei Regolamenti parlamentari di Camera e Senato, con attribuzione di potere al Capo dello Stato di fissare i tetti di spesa per entrambi i rami del Parlamento”. Torquato Parisi dei F.lli Parisi, di Taurisano, addobbatori di luminarie sin dal 1902: “Tutte le Società vorrebbero una ricetta per uscire dall’incertezza economica. Purtroppo non esiste un vademecum da seguire, ma sicuramente ci sono alcune azioni che aiuterebbero il sistema. Occorrerebbe investire con attenzione su aspetti tangibili quali specializzazione del personale e attrezzature aziendali sempre più efficienti. Occorrebbe soprattutto investire sulla tecnologia e l’informatizzazione, per conoscere sempre meglio cosa si sta facendo e dove si sta andando, per sfruttare ogni opportunità che il mercato offre ma che molti imprenditori non riescono a cogliere”. Antonio Catamo titolare dello storico Caffè Alvino (1911) in Piazza Sant’Oronzo a Lecce, oltre che di Dolci Fantasie a San Cassiano non ha dubbi: “L’unica via d’uscita e lasciare un po’ di respiro alle aziende. Mi riferisco innanzitutto all’aspetto fiscale: il 16 di ogni mese è un calvario, chi ha dei dipendenti rischia di affogare! E poi le banche dovrebbero riaprire i rubinetti. Non chiediamo certo delle donazioni, ma solo che si possa tornare ad investire. Da parte nostra invece dovremmo, tutti, impegnarci a dare sempre maggiore qualità, l’unico modo che conosco per sopravvivere a questa triste fase”.

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Aziende storiche della provincia di Lecce AZIENDA

CITTÀ

ATTIVITÀ

SETTORE

AVVIO

Leopizzi 1750

Parabita

Edilizia e restauro monumentale

Industria

1750

MarianoLight

Monteroni

Luminarie feste civili e religiose

Artigianato

1898

Martano Editrice

Lecce

Tipografia e legatoria

Industria

1904

Mega Angelo

Scorrano

Fuochi d’artificio

Artigianato

1784

Oreste Troso di Mario Molendini

Lecce

Gioilelli, argenti e orologi

Commercio

1899

Niccolò Coppola

Gallipoli

Uve e vini, Agricoltura ospitalità turistica

1489

Pasticceria Andrea Ascalone

Galatina

Produzione pasticceria

Artigianato

1745

Pastificio Benedetto Cavalieri

Maglie

Pastificio

Industria

1872

Pietra Marrocco Pi. Mar.

Cursi

Cava e segheria, pietra leccese

Industria

1880

Santi Dimitri Azienda Agricola

Galatina

S.I.C.A.

Vernole

Commercio di carni

Industria

1894

Stella Cosimo

Martano

Biscotti e dolciumi

Artigianato

1881

Teatro Politeama Greco

Lecce

Teatro, prosa, cinema concerti, balletto

Servizi

1884

Tipografia Scorrano

Lecce

Tipografia e legatoria

Industria

1886

Turrisi Giorgio

San Cataldo (Lecce)

Turistico balneare

Servizi

1875

Unione Sportiva Lecce

Lecce

Calcio professionistico

Servizi

1908

Vestas Risorgimento Resort

Lecce

Attività alberghiera

Servizi

1884

Vincenzo Maglio

Maglie

Agricoltura, Agricoltura vitivinicola, olearia

1800

Cioccolato, pasticceria, Commercio 1875 ristorazione Servizi

L’agroalimentare salentino sbarca a Dubai La spedizione. ASSRI e Camera di Commercio di Lecce allo Speciality Food Festival&Seafex

A

ppuntamento a Dubai, dal 19 al 21 novembre, con la Fiera culinaria Speciality Food Festival and Seafex, dedicata alle aziende del settore agroalimentare di qualità. L’Azienda Speciale per i Servizi Reali alle Imprese (Assri) della Camera Commercio di Lecce - in collaborazione con la Camera di Commercio Italiana negli Emirati Arabi Uniti, impegnata da anni nella promozione del food italiano, e con l’Università del Salento Area valorizzazione della ricerca - parteciperà all’evento fieristico ospitato dalle sale dell’International Convention and Exhibition Center di Dubai. La delegazione salentina sarà costituita da imprese dell’agroalimentare, dell’ittica e degli spin-off della Ricerca e Sviluppo. Alle aziende partecipanti verrà offerto uno spazio

espositivo, nello stand Assri-Camera di Commercio di Lecce ubicato nel padiglione Italia, dove tenere gli incontri con gli operatori che saranno accompagnati da interpreti di lingua inglese e araba. Gli incontri seguiranno un’agenda prestabilita. La partecipazione all’evento è gratuita per le imprese di Lecce interessate (i costi di viaggio ed alloggio sono

invece a carico dei partecipanti). Gli Emirati Arabi con la loro posizione strategica e le eccellenti infrastrutture rappresentano l’ottavo mercato di sbocco dei prodotti italiani a livello mondiale al di fuori dell’Unione Europea. Il settore agroalimentare è uno dei settori trainanti dell’export italiano negli Emirati. Il 2011 si è chiuso con un incremento del 14% rispetto al 2010 (oltre 110 milioni di euro di esportazioni), un trend che prosegue ancora nel 2012 (30 milioni di euro di esportazioni negli Emirati arabi nei soli primi 3 mesi dell’anno). Per partecipare all’evento occorre inviare la scheda di adesione (scaricabile dal sito www.le.camcom.gov.it) entro l’8 ottobre. Per ulteriori informazioni contattare l’Assri (martellotti.assri@le.camcom.it; tel. 0832.684219).


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ilgallo.it

Il capolavoro ligneo di Enzo Fasano

N

Macrotarsia da record artigianato artistico

“Salento nel tempo”.

Nella sede della Camera del Commercio di Lecce la più grande tarsia del mondo (5,5 metri x 3) di Enzo Fasano. Così scriveva il prof. Donato Valli....

on tutti sanno che nell’androne della sede della Camera del Commercio di Lecce, in viale Gallipoli, è esposta la più grande tarsia del Mondo: l’opera intitolata “Salento nel tempo” è stata realizzata da Enzo Fasano, uno dei più apprezzati intarsiatori di tutto il panorma mondiale, capace di riportare in auge tecniche antichissime. La “giganto-tarsia” è stata inaugurata nel maggio 1996 dopo due anni di lavoro praticamente senza sosta. “Salento nel tempo” è stata fortemente voluta dall’allora presidente della Camera del Commercio di Lecce, l’indimenticato Salvatore Leone De Castris, in ricordo del magliese Salvatore Fitto, presidente della Regione Puglia dal 1985 al 1988. Un’opera così importante, così bella, meritava una presentazione “illuminata” come quella del Prof. Donato Valli, Rettore Emerito dell’Università degli Studi di Lecce. A destra vi proponiamoproprio la presentazione di Valli che fotografa alla perfezione il capolavoro di Enzo Fasano

Si

può affermare con ragionevole certezza che la grande tarsia lignea costituente il pannello che sovrasta lo scalone di ingresso della Camera di Commercio di Lecce rappresenti una sintesi organica, programmata, dell’itinerario artistico di Enzo Fasano e della continua sua ricerca per adeguare tecnicamente il materiale usato all’intuizione poetica che intende esprimere. La superficie del pannello è tale che, se da una parte consente all’autore di spaziare lungo le tappe di questo suo itinerario artistico, impone tuttavia una enorme amplificazione degli elementi strutturali e materiali dell’insieme da tramutare in accorgimenti tecnici congruenti col sentimento che l’artista/artigiano intende imprimere all’inerte mezzo di cui si serve. […]. È evidente che la concezione fantastica insiste su tutto l’universo di autoctonia culturale ed etnica che Enzo Fasano è andato costruendo durante la sua oramai lunga attività di maestro intarsiatore. Al centro su un paesaggio di terreno argilloso, salentino, fatto per lo più di rocce affioranti, si innalza, quasi trofeo vittorioso del tempo, un grande arco irregolare che è insieme simbolo delle grotte rupestri e alveo materno di culture e religioni preistoriche. La nostra civiltà salentina sembra avere origine da lì, da quella oscura origine materna, dove essa ha avuto la lunga e necessaria incubazione.Il segreto si annida in quei segni misteriosi dipinti nelle grotte di Porto Badisco, fantasticamente ricreate nel simbolo dell’arco istoriato di disegni esoterici, sacrali, in fondo al quale campeggia un sole sorgente all’orizzonte. Siamo cioè all’inizio di una civiltà impersonata da esseri eterei, incorporei, dalle inarca ture flessuose, quasi anima di se stessi, risvegliati, per magia dell’arte, dal loro sonno eterno. […]. La fede e la semplicità artigianale di Enzo Fasano lo hanno salvato dalla rabbia e dall’ironia bodiniana. Quei fantasmi ricreati si animano di vita propria e compiono gesti arcaici di lavoro, di passione, di preghiera

Enzo Fasano (foto d’archivio)

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purificati nel segno impresso nel legno. In primo piano una trozzella messapica rappresenta il suggello della nuova era che segna il passaggio dalla preistoria e dal mito alla storia, alla nostra storia di terra di porta d’oriente, culla di civiltà; per essa l’artista trasforma i segni dell’antica cultura moderna dei segni. A sinistra di chi guarda l’arco/arcobaleno di questa civiltà ctonia salentina, tale cultura dei segni evoca altri emblemi radicali, documenti d’una storia non scritta ma viva nella memoria archetipica, etnica della gente di Puglia. Questi emblemi conincidono anch’essi con la evoluzione ideale dell’arte di Fasano: da una parte una stele dauna solenne come un menhir, con il suo linguaggio non ancora del tutto decifrato, con i suoi graffiti ambigui di gloria e di morte […]. Ma siffatto mondo di civiltà aggrumate […] si chiarisce nel riferimento agli strumenti quotidiani del lavoro contadino: canestri di vimini colmi dei frutti della terra e l’umile orcio di terracotta, panciuto sui fianchi ed esile nel collo dell0’antica matrona, l’agreste ‘mbile. Tutto un mondo di simboli/segni che preludono all’epifania, in primo piano, del personaggio protagonista di questa secolare civiltà: il contadino col frutto della sua quotidiana e arsa fatica: le stagioni della falciatura e della vendemmia, oggettivate nella fascina di grano e nei tralci di vite. Pane e vino, alimenti fondamentali di una società agricola, mediterranea, solare che Fasano esalta e alla quale si sente essenzialmente, culturalmente legato. A destra di chi guarda si stende con i suoi inconfondibili punti di riferimento la campagna salentina. Gli alberi di ulivo sullo sfondo, una rustica capanna circolare di pietre a secco, tralci di vite, pale di fichi d’india, vasi di terracotta, grandi cesti di vimini per la raccolta delle olive […]. E ancora una volta le eroine di questo impietoso lavoro dei campi: le donne contadine, una col paniere della raccolta l’altra con l’ombrello a significare che il lavoro delle raccoglitrici non ammette

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soste né per gelo né per pioggia, la terza, infine, col suo gruzzolo d’oliva amorosamente custodito in grembo come un fanciullo appena nato. Visi assorti, sguardo fisso per la fatica e la stanchezza, ma anche tanta ieratica solennità e rassegnata dolcezza. L’epopea della storia umile, non raccontata, si condenza in una atmosfera che ha qualcosa di sacro e di immutabile, di ontologico. Il contrasto o piuttosto flusso vitale delle linfe del legno sapientemente utilizzate dà un insieme di armonia strutturale e di dolcezza sentimentale, nelle quali è difficile non riconoscere la specificità della tecnica di Fasano. Egli sa usare gli effetti cromatici del legno senza innaturali forzature e con una perizia di gusto e di stile che a volte sembra sfiorare il calligrafismo, il virtuosismo, ma quello che più mette conto sottolineare è la fedeltà assoluta dell’artista/artigiano alla materia utilizzata. Intendo dire che Fasano non si propone do emulare la pittura, non ricorre a quelle tinteggiature che segnarono nel Cinquecento la decadenza estetica dell’intarsio ligneo. Egli sa che il suo mondo è il legno e da questa materia egli fa sortire ogni effetto d’arte.; ha ricondotto la tecnica espressiva alla sua origine, purificandola e sublimandola, operando una perfetta simbiosi tra materia e segno, tra materia e messaggio. Il significato umano e sociale che ne viene fuori non è sovrapposto alla materia, ma casomai è l’opposto; è, cioè, il legno con le sue varietà, le sue sfumature, il suo spessore, le sue vibrazioni fatte di tempo e di succhi primordiali, in una parola è il legno con tutta la sua vita vegetale e spirituale a dettare, a suggerire il tono, l’atmosfera, la qualità del discorso, della scenica presentazione. Merito di Fasano è quello di lasciare parlare il legno, di restituirlo alla sua dignità di essere vivente, sia pure a livello vegetale, di rendergli, se credete, la sua disarmata verità di testimone della storia spirituale dell’uomo e, in ultima analisi, di francescana creatura dell’eterno soffio di Dio. Donato Valli (da “Terra d’Otranto - Dic. 1996)

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Otranto aperta tutto l’anno attualità

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La conferma. Turni di apertura per bar e ristoranti nel centro

storico per evitare la chiusura generale a fine stagione estiva

resso il Centro don Tonino Bello, l’Amministrazione comunale ha voluto incontrare gli operatori commerciali e turistici e i cittadini per fare, a caldo, il punto della situazione sulla stagione turistica che volge al termine e per discutere delle novità normative che in questi anni hanno inciso sulla regolamentazione del settore delle attività produttive. Di particolare interesse nella riunione alcuni temi relativi agli esercizi di vicinato e pubblici esercizi di somministrazione. In particolare, l’Amministrazione comunale ha confermato la volontà di replicare i provvedimenti amministrativi che stabiliscono turni di apertura per bar e ristoranti nel centro storico, in modo da evitare la chiusura generale degli esercizi a fine stagione estiva, per garantire così un minimo di servizi alla cittadinanza e a quei turisti che scelgono di venire in vacanza nei periodi di bassa stagione. Associate a tali provvedimenti anche altre iniziative immaginate per stimolare un più lungo periodo di apertura durante l’anno. Nello specifico, la possibilità di ottenere l’intero suolo pubblico avuto in concessione l’anno precedente solo nel caso si garantiscano 270 giorni di apertura l’anno. Anche la possibilità di ottenere permessi per la sosta di propri veicoli nella ZTL del centro storico da parte di quegli operatori che dimostreranno di essere rimasti aperti anche in inverno.

Un momento dell’incontro tra Amministrazione comunale, operatori commerciali e turistici e cittadini al centro “Don Tonino Bello” di Otranto

Non potendo intervenire con atti imperativi per obbligare ad un’apertura prolungata gli esercizi di vicinato, si è pensato di vincolare il rilascio dell’autorizzazione per l’occupazione del suolo pubblico con vetrine-espositori esterni solo a quegli operatori che assicurino l’apertura del proprio negozio per almeno 250 giorni l’anno. Altro argomento di particolare interesse è stato quello relativo alla gestione dei rifiuti solidi urbani prodotti dagli esercizi commerciali: l’Amministrazione comunale auspica che, con la soppressione delle Ato, si possa tornare ad assumere una maggiore titolarità nei rapporti contrattuali con le ditte, per meglio organizzare i servizi di raccolta e spazzamento. Resta fermo, però, l’obbligo per tutti gli operatori e i cittadini di adeguare i propri comportamenti e gli obblighi previsti in materia dall’Ordinanza sindacale emessa prima della stagione estiva.

Per rispondere alla novità normativa introdotta dal decreto sulla liberalizzazione, l’Amministrazione comunale ha valutato e discusso, insieme agli operatori presenti, una proposta di deliberazione che sarà portata all’attenzione del prossimo Consiglio comunale e che prevede di poter limitare l’apertura di nuovi esercizi di somministrazione, bar e ristoranti, almeno nel centro storico. Una decisione dettata da ragioni di tutela dell’ambiente e del patrimonio storico-culturale cittadino che in caso di aperture selvagge, potrebbe venire seriamente compromesso. La soluzione tecnica immaginata, prevede che, a richiesta, si possa ottenere l’autorizzazione all’apertura di un ristorante o di un bar, solo se si accumula un punteggio minimo dato da una serie di requisiti qualitativi che il richiedente si impegna a garantire per tutta la durata dell’attività, pena la decadenza del titolo dell’autorizzazione. V.V.

I 20 anni dell’ADMO pugliese

In

occasione del ventennale dell’Associazione Donatori di Midollo Osseo, si svolgerà a Lecce, fino all’7 ottobre, il XXXVIII Consiglio Nazionale dell’ADMO con il Corso di Formazione. Da segnalare due appuntamenti presso l’Hotel Hilton Garden Inn (via Cosimo De Giorgi, 62): sabato 6, dalle 16 alle 18, il corso di formazione, “Volontario e donatore, un patrimonio dell’umanità”; domenica 7, alle 11,30, “Vent’anni di ADMO Puglia, gli uomini e le donne nella storia dell’Associazione”. L’ADMO pugliese quest’anno festeggia i suoi vent’anni di attività. E’ dal 1992, infatti, che si adoperano per: sensibilizzare i giovani alla donazione; raccogliere le adesioni dei potenziali donatori; sostenere la ricerca nel settore delle malattie interessate dal trapianto di midollo osseo e di cellule staminali; supportare il donatore rivelatosi compatibile con un paziente in attesa di trapianto di midollo o di cellule staminali; aiutare chiunque abbia problemi inerenti il trapianto di midollo allogenico o di cellule staminali; fornire sostegno alle strutture sanitarie regionali, alla ricerca e finanziamento di borse di studio per giovani ricercatori. “Siamo fieri di presentare i nostri risultati”, ha dichiarato il presidente di ADMO Puglia, Roberto Masciopinto, “e lanciare nuove sfide per il futuro. I potenziali donatori di Midollo Osseo pugliesi sono poco più di 17.000 e fino ad oggi le donazioni totali sono state 71. La Puglia, quindi, è una regione molto attiva ed i numeri ci danno conforto; infatti dal report annuale di IBMDR (il Registro Italiano dei Donatori di Midollo Osseo) risultiamo la regione italiana col maggior incremento di neo iscritti al registro con un bilancio positivo, tra neo-iscritti e soggetti cancellati per sopraggiunti limiti di età, di 621 unità, rispetto lo scorso anno. Questi risultati hanno permesso alla nostra Associazione di ottenere un importante riconoscimento a livello nazionale. Ho, quindi, il piacere di comunicare che ADMO Puglia organizzerà, per la prima volta sul territorio regionale, il Consiglio Nazionale di ADMO Federazione Italiana (il 5, 6 e 7 ottobre) e, contestualmente, festeggerà, con una cerimonia dedicata, i suoi vent’anni di attività”. Domenica 7 ADMO Puglia premierà tutti i suoi reali donatori e le persone che hanno contribuito in maniera significativa alla crescita dell’Associazione.


Nandu Popu, la voce del Salento 22

l’intervista

ilgallo.it

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di Stefano Verri

Sciamu moi ‘ntra la lettura! L’ormai affermato cantante dei Sud Sound System si riscopre nelle vesti di scrittore e presenta il suo libro che mette in risalto il lato oscuro del Tacco dello Stivale

ciamu moi ‘ntra la lettura!”: potrebbe essere questo l’inno di battaglia di Nandu Popu, al secolo Fernando Blasi da Trepuzzi. Una bandiera del reggae e del raggamuffin italiano, l’effigie del Salento, la voce del popolo. L’ormai affermato cantante dei Sud Sound System si riscopre nelle vesti di scrittore e presenta il suo libro “Salento Fuoco e Fumo” (Editori Laterza): un impegno che lo porta in giro per le piazze, nei bar, nelle librerie e nelle scuole a discutere, a presentare il suo lavoro, a confrontarsi con la gente che gli riserva sempre un tributo speciale. All’esordio letterario non manca di professare il suo credo ambientalista e pone l’accento sui tristi casi di “avvelenamento territoriale”, che solo ultimamente stanno venendo a galla, strillati dalla cronaca, sollevando problematiche in realtà esistenti da decenni: “Il rispetto per l’ambiente è un ideale che tengo fortemente a sottolineare. Io, da cittadino, non posso deturpare la mia Terra, insozzandola e infamandola, a forza di fumi e polveri generati da ciminiere assassine”. È chiaro il riferimento alle questioni quanto meno scabrose dell’Ilva di Taranto e della centrale termoelettrica a carbone di Cerano. Affacciarsi dal davanzale e scorgere in lontananza fumo e torri “criminali” è deprimente per qualsiasi abitante della Terra… non per uno sfrontato imprenditore allettato dal turpe denaro: “Storia vecchia come il mondo. Arricchirsi a discapito della Gente salentina, la propria Gente, che muore e continuerà a morire

stroncata da tumori è assurdo. Inaccettabile”. I dati parlano chiaro (e non mentono): + 12% di decessi a causa di tumori nella sola area tarantina, addirittura + 306% di morti per mesotelioma! “Le associazioni ambientaliste fanno un gran lavoro di informazione e di contestazione, qualcosa finalmente si sta muovendo soprattutto tra i giovani, non più disposti ad accettare di ammalarsi a causa di lerci interessi. Questo mi riempie di speranza. Occorre il sostegno di tutti, la nostra Terra e il nostro popolo meritano di più!”.

ormai! Scrivendo questo libro ho voluto precisare e spiegare equivoci che in una canzone non potrei mai esprimere, perché spesso la gente canta i nostri brani senza comprenderne il significato profondo, che è celato dalla musica trascinante e dall’onda travolgente del reggae”.

ruote motrici dell’imminente domani. “Penso che il fatalismo del Sud stia scomparendo, sebbene lentamente, magari non saremo noi ad assistere al cambiamento. Questo fa ben sperare per l’avvenire. Chissà, forse stiamo imparando a coniugare il futuro, cosa rara a queste latitudini perché il dialetto salentino non consente di coniugare alcun verbo al futuro (provate pure a dimostrare il contrario!, Ndc)”. Eppure è d’obbligo un riferimento al passato, “quello dei nonni, della semplicità e del vivere sani. Mangiare legumi e prodotti dei campi non era motivo di povertà, era quotidianità… e benessere. Benedettu lu mieru, benedetta la terra!!! Si viveva a contatto con il suolo, giornate intere nelle campagne, era lì che si facevano le migliori esperienze.

“Salento Fuoco e Fumo” mette quindi in risalto il lato oscuro del Tacco dello Stivale. Nandu Popu, con tutta la sua rabbia e la sua espeUrlo di dolore “SPERIAMO NEI NUOVI ADULTI” rienza ci dimoChissà, forse stiamo imparando a coniugare il Una storia vecchia stra che non è futuro, cosa rara a queste latitudini perché sempre oro come il mondo: arricchirsi quello che il dialetto salentino non consente di a discapito della Gente luccica. coniugare alcun verbo al futuro...” salentina, la propria Gente, “Forse qualche muore e continuerà cuno non si è Nandu parla al Oggi abbiamo addirittura vergogna a racconaccorto, o non presente, ma non tare questi estratti di vita vera. Ma vergogna di a morire stroncata da vuole accornasconde la sua fi- cosa? Del nostro passato? Dovremmo antumori è assurdo. gersi, che il Saducia nelle genera- darne orgogliosi, magari traendone spunti inInaccettabile! lento non è solo zioni che verranno. I teressanti”. mare, coste bellissime giovani, i “nuovi adulti”, Nandu Popu, che con i suoi compagni dei SSS e paesaggi fiabeschi, ulivi, sono i primi destinatari del suo contribuisce a diffondere la cartolina del Sacampagne, sagre, feste paesane e racconto, nonché i veri protagonisti lento in tutto il mondo, invita i ragazzi a non pizzica. È fallace e fuorviante, come tante, la della musica dei Sud Sound System, che pos- farsi sopraffare, a credere in se stessi con tutte storiella che dice come qui sia tutto stupendo. sono vantare la presenza ai loro concerti di una le loro forze: “Solo così porterete alto il nome Basta cu ‘sti luoghi comuni, n’amu fatti randi marea di adolescenti scatenati. Saranno loro le della vostra Terra!”.

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Il Cantagiro si è fermato a Poggiardo

P

er la prima volta nella sua storia si è svolta a Poggiardo in piazza Giovanni Paolo II la finale regionale del Cantagiro, una delle più prestigiose e longeve manifestazioni canore d’Italia che proprio quest’anno festeggia i cinquant’anni di vita. Mezzo secolo di musica che ha visto protagonisti al Cantagiro alcuni dei più grandi musicisti della musica italiana come Adriano Celentano, Peppino Di Capri, Rita Pavone, Gianni Morandi, Claudio Villa, Massimo Ranieri, Caterina Caselli, Lucio Battisti, Little Tony, i Pooh, Gianni Nazzaro, Amedeo Minghi, Wilma Goich, Edoardo Vianello, Domenico Modugno. La formula non è cambiata e così, dopo il tour in varie città e paesi della Puglia, la lunga carovana canora con i 22 selezionati nelle tappe estive è giunta a Poggiardo per disputare la finale regionale che ha decretato i tre semifinalisti che accederanno alla finale nazionale in programma a Roma nel mese di novembre. I semifinalisti sono scaturiti dalle tre sezioni standard dedicate a interpreti, cantautori e band alle quali si è aggiunta in questa edizione una novità assoluta: la sezione lirico pop per voci che si sono esibite con cover liriche e inediti. Il compito della giuria non è stato semplice poiché le interpretazioni di tutti i protagonisti sono state all’altezza di una finale ma al termine dell’esibizione sono stati incoronati la giovanissima Rossana De Pace, 15enne di Bitetto (col brano intitolato “Invio”) la quale sul podio della sezione “cantautori” ha preceduto i tarantini Noemi Marchitelli e Daniele Russo aggiudicandosi anche il primo Trofeo “Cav. Gaetano Quarta” consegnato personalmente dalla Signora Quarta al miglior can-

tautore e la 17enne di Nardò, Giulia Marzano (col brano “Dimmi come”) che nella sezione “interpreti” è arrivata prima davanti a Lorenza Pellegrino, 15 anni, di Galatone ed al tarantino Paolo Di Bartolomeo. Alla Marzano è stato assegnato anche il premio CRIS, consistente in un corso di informatica con patente europea offerto dal centro universitario CRIS di Poggiardo, al migliore interprete. Per la nuova sezione “lirico pop”, infine, ha trionfato il soprano Rossana Piccaluga, 22enne di San Severo che ha interpretato il difficile brano del maestro Andrea Bocelli, “Il canto della Terra”. Alla serata, patrocinata dall’Amministrazione Comunale di Poggiardo e presentata da Virginia Barret, direttore organizzativo del Cantagiro, hanno partecipato inoltre il patron attuale dello storico marchio Enzo De Carlo e i Sindaci dei comuni che hanno ospitato le tappe delle selezioni pugliesi ai quali è stata consegnata un’opera originale autografa realizzata in un

numero limitato di copie dal Maestro Elvino Echeoni, dal titolo “Momenti Musicali”, impreziosita da foglia d’oro per ricordare “le nozze d’oro” del Concorso. Tra gli ospiti la nuova splendida voce salentina, Claudia Casciaro, Massimo Liaci (una delle voci più interessanti del panorama lirico) e il cantautore Mauro Maglio. Insomma, una serata piacevole e riuscitissima che ha fatto restare soddisfatti gli organizzatori. “C’era un’atmosfera meravigliosa”, ha affermato al termine un’entusiasta Virginia Barret, “con una sana competizione tra i ragazzi ed una bellissima accoglienza, davvero rara da trovarsi, da parte degli amministratori che ci hanno onorato di belle parole oltre che della massima disponibilità. Ciò si è ripercosso sulla manifestazione svoltasi in un clima davvero festoso sebbene il compito della giuria sia stato difficile e piuttosto impegnativo. Inoltre, attraverso il Cantagiro, ci facciamo promotori di un’iniziativa nazionale che coniuga sicurezza stradale e musica denominata “strasicuri”che premia la migliore canzone a tema sociale”. Del medesimo tenore anche le dichiarazioni del Presidente Regionale del Cantagiro, il poggiardese Valentino Tarsilla per il quale si è trattato di “una grande soddisfazione portare nella piazza di Poggiardo la finale di una rassegna così prestigiosa, per giunta proprio nel 50° anniversario, che ha visto la partecipazione di ragazzi di tutta la Puglia i quali hanno dimostrato grande professionalità. Peraltro all’unanimità, genitori, tecnici ed ospiti vari hanno apprezzato l’ospitalità e le bellezze di Poggiardo”. Carlo Quaranta


tempo libero

6/19 OTTOBRE 2012

mazione m a r g o r p in bre dal 4 otto

18,45 - 20,30 - 22,15

l’era glaciale 4 (3D) Sala 2

Smettere di fumare è facile. Mia moglie ci sta riuscendo coi cerotti. Vero cara?

18,30 - 20,30 - 22,30

Ted Sala 3 17,15 (dom.) - 19 - 20,45 - 22,35

all’ultima spiaggia Sala 4

23

Al cinema

UN SORRISO ON LINE La vignetta

LECCE - MULTISALA MASSIMO TEL. 0832/307433 Sala 1

ilgallo.it

GALLIPOLI - CINEMA ITALIA TEL. 0833/568653 Sala 1

18,15 - 20,30 - 22,45

Ted Sala 2

18,15 - 20,30 - 22,45

reality Sala 3

18,45 - 20,45 - 22,45

l’era glaciale 4

18,25 - 20,30 - 22,35 HMF HMF

reality Sala 5

20,45 - 22,35

GALLIPOLI - CINEMA SCHIPA TEL. 0833/568653

il rosso e il blu

18,45 - 20,45 - 22,45

step up 4 revolution SURBO - THE SPACE CINEMA TEL. 0832/812111 Sala 1

16,35 - 19,10 - 21,40

l’era glaciale 4 (3D) Sala 2

lo dic ono l e ste l le

di Eugenio Musarò (www.eugeniomusa.com)

Ariete

Saturno ha finito la sua opposizione che vi ha frenato sotto molti aspetti e il 5 ottobre entrerà nel segno dello scorpione.

Toro

Saturno dal 5 ottobre sarà in opposizione alla prima decade. Comincerà un periodo più pesante. Gli altri sono più liberi di agire.

17,10 - 19,55 - 22,35

dal 6 al 19 012 ottobre 2

Gemelli

L’opposizione di Marte, può rendervi pigri e un po’ nevrotici, ma i bei transiti attivi sul piano pratico persistono senza sosta.

l’era glaciale 4 17,40 - 20,10 - 22,40

Sala 4

17,15 - 19,55 - 22,35

21 (lunedì chiuso)

Ted Sala 5

pietà

17,20 - 19,55 - 22,30

Step up revolution (3D) Sala 6 Sala 7 Sala 8

18 - 20 - 22

16,45 - 19,25 - 22,15

Scorpione

Sagittario

A parte la prima decade, martoriata da Plutone e Urano, gli altri stanno per liberarsi del peso di Saturno, che li ha messi a dura prova.

Capricorno

Saturno, il vostro pianeta guida, ha finalmente smesso di ostacolarvi. Resta sempre Urano di traverso, ma avete un peso in meno.

Comincia un periodo di prove, perché Saturno sta per entrare nel vostro segno. Tutto ciò che è inutile, sarà spazzato via col tempo.

Acquario

Il trigono di Saturno terminerà il 5 ottobre: è durato 2 anni e vi ha permesso di costruire tanto. Restano favorevoli Giove e Urano.

La solita opposizione di Giove ed anche Saturno ha smesso di favorirvi: ora è in posizione neutrale. Resta il Urano a sorreggervi.

Pesci

Sta per cominciare un periodo molto costruttivo, grazie al trigono di Saturno che durerà per molto tempo. Occhio alle spese folli.

TRICASE - CINEMA PARADISO TEL. 0833/545386

reality 18 - 20 - 22

20,15

17,30 - 19,30 - 21,45

il rosso e il blu

sabato 6 domenica 7 mattina

Bilancia

17,30 (sab. e dom.) - 19,30 - 21,45

reality

l’era glaciale 4 (3D)

reality

pomeriggio

Nei vostri confrontiSaturno si posizionerà in sestile, un bel transito, molto costruttivo in tutti i campi e che durerà per molto tempo.

TRICASE - CINEMA AURORA TEL. 0833/545855

18 - 20 - 22

17,30 - 20

l’era glaciale 4 (3D)

sera

Il sestile costruttivo di Saturno, terminerà il 5 ottobre, ma restano transiti favolosi, come il trigono di Urano e il sestile di Giove.

l’era glaciale 4 (3D)

all’ultima spiaggia

Vergine

Il vostro segno sta un po’ penando a causa di transiti ostili (Urano, Plutone). Saturno però, non vi darà più fastidio.

17,30 - 19,30 - 21,45

MAGLIE - CINEMA MODERNO TEL. 0836/484100

17,30 - 20 - 22,30

candidato a sorpresa

Leone

TRICASE - CINEMA MODERNO TEL. 0833/545855

CALIMERA - CINEMA ELIO TEL. 0832/875283

resident evil 5 (3D)

Sala 9

Cancro

17 (sab e dom) - 18,30 - 20,30

l’era glaciale 4

17,30 - 19,30 - 21,45

magic Mike Sala 3

CASARANO - CINEMA MANZONI TEL. 0833/505270

GALATINA - CINEMA TARTARO TEL. 0836/568653

lunedì 8

step up 4 (3D)

- settegiorni

martedì 9 mercoledì 10 giovedì 11 venerdì 12

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TROVA I GALLETTI,

IL REGOLAMENTO

partecipa lunedì 8 ottobre (ore 9) e vinci i biglietti del cinema e tanti altri premi Cerca tra le pubblicità e individua i 3 galletti “mimetizzati”, telefona lunedì 8 ottobre dalle ore 9 potrai vincere: i BIGLIETTI per i CINEMA di GALLIPOLI, GALATINA, MAGLIE, CASARANO e TRICASE; una CONFEZIONE DI VINI offerta da ENOTECA VANTAGGIATO a TRICASE; due aperitivi al BAR MAL GLEF a MIGGIANO; un PUPAZZO DI PALLONCINI da BALLOON SHOP a RUFFANO; DUE APERITIVI presso DOLCI FANTASIE di SAN CASSIANO; BUONO SCONTO DI EURO 50 da applicare sull’acquisto di occhiali da sole o da vista presso OTTICA MORCIANO di TRICASE, ANDRANO, TIGGIANO e CASTRO; una BOTTIGLIA DI VINO offerta da LE VIGNE DEL SALENTO di SALVE; CORNETTO E CAPPUCCIO al BAR LEVANTE di TRICASE. NON SONO AMMESSI GLI STESSI VINCITORI PER ALMENO 3 CONCORSI CONSECUTIVI. NON SI ACCETTANO NOMINATIVI DELLA STESSA FAMIGLIA

TELEFONA

LUNEDÌ

8

OTTOBRE DALLE ORE

9: 0833/545 777


24 ilgallo.it

ultima

6/19 OTTOBRE 2012


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