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Anno 17, numero 21 (494) - 6/19 ottobre 2012 - www.ilgallo.it - info@ilgallo.it
SOLO LA QUALITÀ PUÒ SALVARCI
Il Presidente della Camera del Commercio di Lecce, Alfredo Prete: “Puntando su turismo e agricoltura si può pensare di trovare la via per lo sviluppo futuro della nostra terra. Ma abbiamo l’obbligo di cercare sempre la qualità”. PAG. 17
Crisi: come uscire
FUORI dal TUNNEL? TANTO MICA PAGO IO! I bagni pubblici di Casarano
Speciale Fiera di Miggiano DA PAG. 8
Trova i Galletti e vinci Telefona lunedì 8 ottobre, dalle ore 9. In palio i biglietti per i cinema e tanti altri premi. Regolamento a pag. 23
L’Acquedotto Pugliese, per i bagni pubblici di via San Domenico, mai utilizzati ed addirittura chiusi da due anni, vanta un credito di 22.000 euro maturato nell’arco di una diecina di mesi!!! L’arrivo di tali bollette avrebbe dovuto far saltare dalla sedia i vari 17 dirigenti, tecnici o impiegati. Invece...
CHIEDIAMO AIUTO ALLA STORIA
Agli imprenditori “storici” della provincia chiamati a resistere ed a lottare, abbiamo chiesto il loro punto di vista e la loro strategia per non farsi inghiottire dalla crisi. E abbiamo scoperto che... PAGG. 18-19
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Un fiorentino in Salento ora parlo io
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Prepotenze e arroganza. Se una spiaggia è libera, come può essere anche attrezzata? Tutto perché un arrogante gestore ha deciso di ricavare soldi senza esserne autorizzato
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ato a Firenze 60 anni fa e bat- mia famiglia era proprietaria di un villino tezzato “nel mio bel San Gio- in una zona residenziale della nota cittavanni” (come direbbe Dante), dina versiliese. Vi chiederete: “A noi che padre Lucugnanese (il mio co- c’interessa?”. È presto detto. Non sto a gnome ne è riprova) e madre sottolineare i prezzi esosi che nulla hanno fiorentina ho trascorso le mie ferie estive da invidiare a Viareggio, benché il luogo per ben 32 anni in quel del Salento. Ho menzionato non abbia gli stessi servizi da visto svilupparsi Torre Vado da unico ag- offrire, ma tengo a rimarcare i termini glomerato urbano della zona che si affac- “prepotenze” e “arroganze”. Non è forse cia sul mare a cittadina caotica degli prepotenza appropriarsi di una spiaggia ultimi anni. È stato proprio per evitare il libera con ombrelloni e lettini in un area caos crescente che anno dopo anno pian- denominata “spiaggia libera attrezzata”? tavo il mio ombrellone sempre più a nord, Non è forse arroganza delimitare tale area per evitare intromissioni di bagnanti che in direzione di Gallipoli. Ultima tappa potrebbero piantarvi il loro di questa peregrinazione è ombrellone? Svolgo la stata la località di Pemia opera lavorativa scoluse. Io, mia presso il Comune moglie e figli Non è forse prepotenza di Firenze Direormai grandi zione Urbaniavevamo appropriarsi di una spiaggia libera stica e proprio trovato il con ombrelloni e lettini in un area per la specifi“buon ridenominata “spiaggia libera cità del mio p o s o ” attrezzata”? Non è forse arroganza lavoro ho lungo il lispesso contatti torale supedelimitare tale area per evitare con tecnici del rati gli intromissioni di bagnanti che Demanio. Interaccessi agli potrebbero piantarvi il loro pellato uno di que“stabilimenti” ombrellone? sti tecnici, peraltro ex tanto strombazzati compagno di studi, ho dai cartelloni pubbliciavuto modo di apprendere che tari lungo la strada litoranea. Proprio in detto loco ho riscontrato la dicitura: “spiaggia libera attrezzata” le prepotenze e le arroganze legalizzate non esiste nella casistica delle concespiù vergognose. Faccio presente che i sioni marittime demaniali. Sono inoltre miei primi 28 anni di villeggiatura li ho venuto a sapere che la pubblica amminitrascorsi in quel di Viareggio, poiché la strazione di riferimento, in questo caso il
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Comune di Salve, ha competenza su tutto il territorio limitrofo fatta eccezione per la fascia di rispetto del litorale, che varia di ampiezza da luogo a luogo. Infatti tale competenza il demanio marittimo la demanda alle Capitanerie di Porto del luogo. A questo punto mi viene spontaneo una domanda che a qualunque essere raziocinante sorgerebbe: “ma se la spiaggia è libera, come può essere anche attrezzata?”. Le risposte possono essere molteplici anche senza scomodare i vari codici. Se la spiaggia è libera mi ritengo nel giusto se pianto il mio ombrellone nel punto che più mi aggrada. Se la spiaggia è attrezzata (ma lo sono anche le dog beach) mi sottoporrò alle illegittime vessazioni dei gestori che arrogano diritti su una proprietà demaniale in assenza di concessione. Vorrei far presente che le proprietà demaniali, essendo di proprietà dello Stato, sono per antonomasia di proprietà di tutti i cittadini. Quindi per la regola del contrappasso dovrei pagare la mia sosta sulla spiaggia, che è anche di mia proprietà, solo perché un arrogante gestore ha deciso di ricavare soldi senza esserne autorizzato. In conclusione mi duole dirlo, perché amo il Salento come la mia Firenze, ma con mia moglie stiamo prendendo in forte considerazione di non trascorrere più le ferie in quella terra meravigliosa, nella quale il cielo attinge il colore azzurro dall’acqua del mare. Paolo Minerva (Firenze)
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Ma quale ritorno alla Lira!
italia fuori dall’Euro? Non diciamo eresie! Nonostante un deciso passo avanti dell’economia finanziaria, le famiglie vedono sempre nero. E la fiducia nell'Ue è crollata al 36 per cento. I dati, riportati da Repubblica denunciano come il 38 % degli italiani ritenga che la moneta unica abbia drasticamente peggiorato la qualità della propria vita; soltanto il 13% ritiene che l’abbia migliorata. Inoltre gli italiani sono sempre meno europeisti, sia perché ritengono che l’euro ha peggiorato la qualità della vita, sia perché l’Unione Europea tutto sembra tranne che unita. In ogni caso il partito anti euro è salito al 25%. Anche dal sondaggio Demos, emerge come il 39% degli elettori italiani ritenga che l’euro abbia peggiorato la propria vita. Il 47% sembra rassegnato a dover sostenere un male necessario. Realisticamente non crediamo sia possibile un ritorno alla lira, soprattutto non crediamo sia utile. Abbandonare l’Euro vorrebbe dire monetizzare il debito, ovvero passare attraverso una forma di default mascherato. Questo, per un Paese come il nostro, avrebbe costi enormi: pensiamo al costo del debito che schizzerebbe alle stelle o al costo dei beni importati: il petrolio per esempio, che ci farebbe rimpiangere la benzina a 2 euro... llllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllll
Esodati nel Salento: la spedizione dei mille 6
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attualità
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Alla Fiera di Miggiano con Vodafone Tricase: vinci un Tablet Samsung Galaxy 7.0 Wi Fi
Legge Fornero. Secondo la SPI Cgil sono molti di
più gli interessati in provincia di Lecce rispetto ai 453 persone individuate attualmente dall’Inps Sono 453 le lavoratrici e i lavoratori della provincia di Lecce che dall’INPS hanno ricevuto o riceveranno nei prossimi giorni comunicazione per verificare i requisiti di diritto alla pensione. Si tratta di lavoratrici e di lavoratori cosiddetti “esodati” che nel 2012 possono accedere al pensionamento, in deroga al nuovo sistema in vigore dal primo gennaio di quest’anno. La legge di riforma, che porta il nome della Ministra Fornero, ha modificato drasticamente la normativa precedente in materia, portando l’età di accesso alla pensione a 67 anni, non prevedendo alcuna gradualità nella fase applicativa. Chi sono le lavoratrici e i lavoratori beneficiari delle deroghe? Si tratta di persone collocate in mobilità ordinaria per chiusura dell’azienda o che volontariamente hanno accettato la mobilità lunga per riduzione di personale; di coloro i quali hanno sottoscritto con l’azienda un accordo individuale e si sono dimessi riscuotendo un incentivo all’esodo; di chi ha smesso di lavorare ed è stato autorizzato dall’INPS al versamento di contributi “volontari” per perfezionare, con la vecchia normativa, i requisiti di pensione; inoltre, di chi è stato esonerato dal lavoro per assistere un figlio disabile o percepisce l’assegno straordinario dal fondo di solidarietà perché dipendente da un ente pubblico o azienda privata che eroga un servizio di pubblica utilità in fase di ristrutturazione (aziende di Credito e Credito Cooperativo, Esattorie, Monopoli di Stato e Poste Italiane); infine, se dipendente pubblico, è stato esonerato dal ser-
vizio. Queste le categorie di lavoratrici e lavoratori che nell’anno 2012 possono andare in pensione con i requisiti di età e di contribuzione pre-riforma. A giudizio della SPI Cgil Lecce però “le persone che possono godere delle deroghe sono di gran lunga più numerose, almeno il triplo delle circa 120mila individuate dal Ministero e destinatarie della lettera a firma del Direttore Generale INPS, dott. Mauro Nori”. Una stima che, anche a livello territoriale, secondo il Sindacato dei pensionati della provincia di Lecce, “va ben oltre le 453 persone individuate attualmente dall’Inps: a nostro avviso infatti sono circa un migliaio i lavoratori che rischiano di finire nel limbo degli “esodati”, pensiamo soltanto ai tanti lavoratori in mobilità in deroga nel Sud Salento, in particolare quelli delle aziende del settore Tac”. “La normativa medesima”, sostengono alla Cgil, “non facilita l’individuazione immediata dei soggetti beneficiari. Anche gli uffici preposti delle sedi INPS territoriali non danno risposte univoche. Per facilitare la verifica della posizione personale”, la CGIL, assieme al sindacato pensionati SPI CGIL e al Patronato INCA ha messo a disposizione i propri sportelli comunali di informazione e assistenza previdenziale, “presso i quali gli interessati possono rivolgersi per tutto quanto necessario: visualizzare l’estratto contributivo, verificare i requisiti, presentare l’autorizzazione e la domanda di pensione”.
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Casarano: bagni pubblici o centro benessere? 6/19 OTTOBRE 2012
la scoperta
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Via San Domenico. L’Acquedotto Pugliese, per quei bagni pubblici mai utilizzati e chiusi da due anni, vanta un credito di 22mila euro maturato nell’arco di una diecina di mesi...
C’
di Antonio Memmi
era un tempo in cui gli sprechi ed i disservizi facevano notizia; così come c’era un tempo in cui anche i burocrati, vuoi per principio morale, vuoi più banalmente per becera applicazione delle norme, facevano quel minimo indispensabile per guadagnarsi quel compenso che la collettività gli riconosceva per quel minimo che veniva loro richiesto di fare. Come dire: nessuno statale si è mai ammazzato di lavoro ma quantomeno la maggior parte dello stipendio era guadagnata. Poi i tempi sono cambiati per tutti: è arrivato un nuovo concetto di politica, di Amministrazione della cosa pubblica e della burocrazia e questo ha comportato da un lato una parvenza di modernità ma dall’altro il precipitare definitivo di una situazione già di per sé critica. Capita così che oramai è pressoché impossibile dare una notizia che scandalizzi o meglio indigni i propri lettori che sono ormai quotidianamente informati delle peggio zozzerie che i vari politici di ogni ordine e grado sono capaci di fare coi soldi e con i beni di tutti. Ma i fatti e le zozzerie continuano ad esistere indipendentemente dall’indignazione che ne consegue e quando vengon fuori, devono quantomeno esser denunciate. In via S. Domenico a Casarano, ci sono i bagni pubblici. Una prima notizia potrebbe esser quella che, a memoria d’uomo, pur essendo sino a non molto tempo fa custoditi, nessuno si ricorda di averne mai beneficiato e questo per una singolare
l’arco di una diecina di mesi!!! L’arrivo di tali bollette avrebbe dovuto far saltare dalla sedia i vari dirigenti, tecnici o impiegati… in realtà è passato nella più totale indifferenza per più di mezzo anno, come se l’impennarsi del mille per cento di una bolletta dell’Acquedotto (oltretutto per dei bagni chiusi da anni) non fosse un problema. Allora delle due l’una: o le bollette che arrivano non vengono nemmeno lette o, se vengono lette, vengono bovinamente manDELLE DUE L’UNA forma di “rivedate avanti nella macchina renza” nei conburocratica comunale, O le bollette che arrivano non fronti del custode senza nemmeno domanvengono nemmeno lette o vengono che purtroppo darsi il perché di un aubovinamente mandate avanti nella ora è passato a mento vertiginoso di un macchina burocratica comunale, miglior vita. Una importo (“tanto i soldi non senza nemmeno domandarsi il perché seconda notizia li caccio io”). Noi non sapdi un aumento vertiginoso di un potrebbe ad esempiamo quale delle due sia la importo, tanto i soldi non pio essere quella che, verità (comunque inquietante) ormai da quasi un paio ma se pensiamo che quella di Cali caccio io... d’anni, detti bagni pubblici sarano è l’unica Amministrazione sono mestamente chiusi costrinche è stata talmente abile da sforare il patto gendo gli eventuali turisti (che tanto cerchiamo di di stabilità anche durante il periodo di Commisinvogliare a visitarci) ad un penoso peregrinare sariamento (caso mai sentito prima a livello natra i bar del centro per i propri bisogni. In realtà la zionale) l’idea su quel che possa essere vera notizia è quella che probabilmente quei successo… ci viene. bagni sono in realtà l’ingresso segreto a qualche Al momento pare che l’arcano sia stato svelato e centro benessere sotterraneo dotato di piscina e che, nascosto nei sotterranei di Piazza S. Domefaraoniche vasche con idromassaggio e che nes- nico, non vi sia un ultra moderno centro benessuno se ne sia mai accorto. sere ma una più banale ma pur sempre deleteria falla nelle condutture che, prima o poi, verrà riA far venire il dubbio però ci ha pensato l’Ac- parata. Quel che probabilmente sarà difficile riquedotto Pugliese che, per quei bagni pubblici parare è la mentalità fatta di pigrizia mista ad mai utilizzati ed addirittura chiusi da due anni… incompetenza di molti burocrati che noi pavanta un credito di 22.000 euro maturato nel- ghiamo per amministrare la nostra città.
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FIERAmente Miggiano l’evento
6/19 OTTOBRE 2012
di Donatella Valente
Crocevia. Un’occasione per aprirsi a nuovi mercati ed allacciare
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La tradizione resta uale storia locale racconta la fiera di Miggiano? “La Fiera di Miggiano” che si svolgerà nella mattinata di domenica 21 ottobre, è nota tradizionalmente come “Fera de Miscianu ci boi”. È una Fiera che risale agli inizi del secondo millennio; ogni anno in quella data gli allevatori e i contadini del Salento nonché greci ed albanesi si incontravano a Miggiano per scambiarsi sementi e animali. Raggiungere Miggiano a quei tempi non era facile, considerando i mezzi di trasporto e le distanze percorse, pertanto, arrivavano il sabato sera e consumavano il loro pasto con carne lessa di maiale. I maiali venivano allevati dai contadini del luogo nei loro cortili e venivano macellati in occasione della fiera, per offrire agli ospiti un gustoso ristoro. La “Sagra del Maiale”, che avrà luogo sabato 20 ottobre, si svolgerà secondo un’antica tradizione che risale all’XI secolo: in enormi pentole di rame rosso si prepara la “carne de porcu ndalessata” con il contorno di “foie reste” che in passato venivano offerti agli avventori delle osterie insieme al classico bicchiere di vino locale.
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proficui scambi commerciali, soprattutto per piccole e medie imprese ronti? Via! Anche quest’anno, da giovedì 18 a domenica 21 ottobre, appuntamento con uno dei più grandi avvenimenti dell’autunno salentino, la Fiera di Miggiano, oramai nota come Fiera Regionale “Expo 2000: Industria, Artigianato, Agricoltura del Salento”. Frutto di uno straordinario impegno organizzativo da parte dell’Amministrazione comunale di Miggiano, guidata dal sindaco Giovanni Damiano, Expo 2000 si preannuncia come un appuntamento di sicuro successo caratterizzato dalle due imprescindibili caratteristiche che ne identificano il carattere: tradizione e novità. Storia ed innovazione, passato e futuro, dunque, si incontrano in un evento che ha saputo tenere il passo dei tempi che cambiano ma che allo stesso tempo ha continuato a mantenere inalterati i tratti di una manifestazione storica. La vecchia e bella “Fera de Miscianu”, quella che abbiamo amato da bambini, è da tempo finita. L’avvenimento si è via via trasformato negli ultimi 10 anni, adeguandosi al modello dei sistemi fieristici internazionali, tanto da diventare un vero e proprio evento, un’autentica “campionaria” seconda solo alla Fiera del Levante, la più importante di sicuro dell’intera area del Capo di Leuca. Tutto ciò premia la scelta che l’Amministrazione comunale ha fatto negli anni, ovvero quella di puntare tutto sull’evento Fiera, facendolo diventare fiore all’occhiello non solo della cittadina di Miggiano ma di tutto il Salento: la manifestazione fa registrare un’inversione di tendenza
nel contesto economico–produttivo salentino fortemente provato dalla crisi, continuando a produrre benefici e ricadute positive. Nota e frequentata a livello regionale, e negli ultimi anni anche nazionale, la Fiera Regionale Expo 2000 rappresenta un punto di incontro tra diverse realtà economiche. Nei quattro giorni di esposizione essa diche offre anche tante opporventa di fatto imtunità d’acquisto alle miprescindibile Vanta un’area gliaia di visitatori che crocevia per attendono con entusiacommercianti, espositiva totale di smo l’annuale appuntaoperatori ecomento. L’ingresso ; oltre nomici, indulibero, inoltre, consente striali e più di a questi ultimi, e in paroperatori della ticolar modo alle famidistribuzione visitatori e circa glie, di visitare la Fiera più rappresentando volte e scegliere con tranquilespositori una concreta occalità tra i numerosi e diversificati sione per aprirsi a nuovi prodotti in mostra. Saranno presenti le mercati ed allacciare proficui scambi commerciali per tutti gli operatori aziende del settore tessile e pelletteria, sidel settore, ma soprattutto per le piccole e gnificativo il numero di quelle d’arredamento, di complementi di arredo e di cucine medie imprese. componibili, dell’oggettistica, dei casalinExpo 2000, che vanta un’area espositiva to- ghi, termosanitaria, ma anche produttori di tale di oltre 45.000 mq, interessa un bacino macchine agricole, concessionari di autod’utenza estremamente vasto, tanto da rag- vetture e di materiale edilizio, insieme agli giungere oltre 100.000 visitatori e circa 270 espositori di infissi, di tappeti d’oriente, di espositori. Essa si caratterizza, dunque, antiquariato e di prodotti agro-alimentari. CONTINUA A PAG. 11 quale ampia e qualificata vetrina di prodotti
Expo 2000
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“L’orgoglio di Miggiano” la Fiera
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Da ogni dove. “Oltre a quelle provenienti da ogni parte della Puglia,
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richieste da Umbria, Sardegna, Toscana, Veneto, Calabria, Sicilia”
xpo 2000 è sempre più l’orgoglio di Miggiano e il sindaco Giovanni Daminao sottolinea come “la Fiera Regionale Expo 2000 abbia varcato i confini della nostra regione già da qualche anno: le richieste che ci sono pervenute vanno infatti al di là del territorio provinciale e regionale”. Gli fa eco Vincenzo Bramato, consigliere comunale con delega alla Fiera: “Oltre a quelle provenienti da ogni parte della Puglia, aziende dell’Umbria, Sardegna, Toscana, Veneto, Calabria, Sicilia hanno chiesto di poter usufruire di uno spazio espositivo nella nostra manifestazione”. “Nonostante siamo alle soglie dell’evento”, riprende il Sindaco, “abbiamo una serie di richieste che purtroppo non riusciremo a soddisfare, perché gli spazi sono stati ormai da lungo tempo prenotati. Questo la dice lunga su Expo 2000: a dispetto della crisi che sta attanagliando il settore dell’industria, dell’artigianato e delle piccole e medie imprese, la nostra è una Fiera appetibile. La grande volontà da parte delle aziende di essere presenti, lascia supporre che la manifestazione assicurari un certo ritorno economico”. A proposito di crisi: avete avuto maggiori difficoltà rispetto agli anni scorsi ad organizzare la Fiera? “Sentendo quello che è avvenuto in altre realtà, non ultima la Fiera del Levante di Bari che ha registrato una riduzione drastica degli espositori, il nostro evento non ha subito danni dal punto di vista del numero degli espositor. A questo proposito c’è da dire che quest’anno ci sarà grande attenzione per le aziende che producono macchine agricole”. Approfondisce il tema Bramato: “Diverse
“Ci hanno lasciati soli”
Niente aiuti da parte di Provincia, Regione o Governo. Le risorse scarseggiano e questo è un grosso problema
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aziende che vengono dalla provincia di Bari, grosse aziende, hanno chiesto di essere presenti in fiera, anche se gli spazi sono quelli che sono. Per quello che sarà possibile cercheremo di soddisfare il maggior numero di richieste”. Continua lo sforzo per fornire più qualità, più servizi in termini di fruizione semplificata da parte dei visitatori, anche relativamente al piano del traffico finalizzato soprattutto a non creare disagi ai residenti. “Grazie alla competenza del Comando di Polizia Locale non abbiamo quasi mai avuto problemi sul piano del traffico, in più quest’anno abbiamo realizzato un nuovo spazio di circa 5.000 mq a ridosso della Fiera, da utilizzare come zona parcheggio e che produrrà un miglioramento sul piano della sicurezza e della tranquillità”. Cosa si potrebbe fare per estendere a vari periodi dell’anno la funzione catalizzatrice di interesse della Fiera? “Stiamo cercando di non finalizzare l’evento solo ad Expo ma il periodo che stiamo vivendo non è dei migliori. Il nostro sforzo resta massimo per coinvolgere anche altri enti, altre istituzioni ed avere l’op-
portunità di realizzare qualcosa di diverso. L’obiettivo è quello di sfruttare gli spazi anche per altri eventi. Ci sono molte richieste a riguardo, ma avendo l’obbligo di un tornaconto per le casse comunali, spesso non c’è intesa tra domanda ed offerta”. Potrebbe l’evento servire alle imprese e dunque al lavoro anche al di là della sola settimana di esposizione? Potrebbe diventare una stabile piattaforma pubblica di incontro tra domanda ed offerta? “Potrebbe, ma è un problema di difficile risoluzione. Avevamo pensato, al di là della campionaria di ottobre, di creare momenti singoli in modo da finalizzare l’evento su uno specifico settore; la nostra posizione decentrata di sicuro non aiuta, ma lo sforzo in questo senso continua”. Quali saranno gli ospiti della serata inaugurale? “L’evento verrà inaugurato dal Prefetto di Lecce, Giuliana Perrotta. Sarà il Prefetto a tagliare il nastro, perché riteniamo che la sua presenza dia molto lustro alla manifestazione, considerato anche quanto sia attenta ai vari eventi che si svolgono sul territorio. Per quanto riguarda la politica, purtroppo, devo dire che le istituzioni lasciano solo a noi l’incombenza, gravosa, di realizzare questa grossa manifestazione. Purtroppo non abbiamo aiuti da parte delle istituzioni, Provincia, Regione o Governo che siano. Spiace pensare che per altri eventi si spendano centinaia di migliaia di euro, mentre per questa manifestazione che non serve soltanto a pubblicizzare Miggiano ma anche a dare una mano alle tante aziende che lavorano sul territorio salentino, regionale e anche nazionale,
da diversi anni non vengono erogati contributi! E questo, in un piccolo Comune come il nostro in cui le risorse scarseggiano, è un grosso problema”. Come nelle altre edizioni, nella serata inaugurale verrà consegnato il “Premio Miggiano” per il quale sono state già individuate delle figure che saranno rese note nel corso della manifestazione. Quali, invece, le novità del 2012? Vincenzo Bramato ne segnala alcune: “La gradita presenza della Polizia Penitenziaria per la prima volta in Fiera; sabato 20 ottobre, durante la “Sagra del maiale” gli operatori dell’ASL leccese saranno presenti con un’unità mobile ed interagiranno con i visitatori della Fiera allo scopo di informare e sensibilizzare sul rischio connesso all’uso di sostanze e all’abuso di alcol. È previsto l’uso dell’etilometro per coloro che spontaneamente decideranno di sottoporsi a tale test. Un’altra pregevole novità sarà la presenza di uno stand del “Made in Carcere”. Il marchio “Made in Carcere” nasce nel 2007, grazie a Luciana Delle Donne, fondatrice di Officina Creativa, una cooperativa sociale, senza fini di lucro. Sono prodotti “utili e futili”, confezionati da donne ai margini della società: 20 detenute, alle quali viene offerto un percorso formativo, con lo scopo di un definitivo reinserimento nella società lavorativa e civile. Lo scopo principale di “Made in Carcere” è diffondere la filosofia della “seconda opportunità” per le detenute e della “doppia vita” per i tessuti. Un messaggio di speranza, di concretezza e solidarietà, ma anche di libertà e rispetto per l’ambiente. Donatella Valente
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attualità
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Piattaforma intermodale a Melissano
La rabbia del Sindaco
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sindaco di Melissano Roberto Falconieri “non potendone più” dei ritardi nella realizzazione della piattaforma intermodale ha preso carta e penna e scritto una lettera indirizzata a: presidente della Regione Nicki Vendola; assessore regionale alle Infrastrutture strategiche e mobilità - Infrastrutture strategiche, Sistema Integrato dei Trasporti, Programmazione Vie di comunicazione, Guglielmo Minervini; vice presidente Loredana Capone; Direzione Regionale delle Ferrovie Sud-Est; presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone; Presidente di Area Vasta Sud Salento, Antonio Fitto; al sindaco di Casarano, Comune Capofila di Area Vasta Sud Salento, Gianni Stefàno; al presidente della Camera di Commercio di Lecce, Alfredo Prete; al presidente di Confindustria, Piernicola Leone De Castris e al Prefetto della provincia di Lecce, Giuliana Perrotta.
“L’auspicio coltivato in questi mesi trascorsi”, scrive Falconieri, “era quello che le Istituzioni preposte raccogliessero l’invito, più volte manifestato come Amministrazione Comunale, di riprendere in modo deciso e risoluto la discussione e, soprattutto, il completamento dei lavori della ‘Piattaforma Logistica Intermodale di Melissano’. In assenza di pronunciamenti significativi e concreti, ben venga quindi, l’intervento dell’autorità investigativa che ha richiamato all’attenzione delle Istituzioni la gravità di una situazione che potrebbe configurarsi come elemento di spreco di risorse pubbliche, di inefficienza ed inadeguatezza delle Istituzioni e dei loro rappresentanti, con grave ricaduta negativa sul territorio del basso Salento. L’opera di cui trattasi, già finanziata con il primo stralcio di € 2.800.000,00 nell’ambito del PIT 9, è di grande utilità e, per alcuni versi, determinante per offrire un valido sostegno agli insediamenti produttivi del Basso Salento in particolare, cercando di colmare un deficit strutturale e sviluppando la logistica integrata e il trasporto intermodale. Quale amministratore pubblico non potevo restare inerte di fronte a “disattenzioni”, “amnesie” e “sottovalutazioni” da parte di chi aveva intrapreso una valida iniziativa indispensabile per un vasto territorio a supporto delle imprese locali del manifatturiero, dell’industria e dell’agricoltura e dei servizi. Non tanto e non solo per sventare l’ennesima “cattedrale nel deserto” o, peggio, l’ennesima “incom-
piuta”, ma soprattutto perché tale infrastruttura riveste un carattere altamente strategico, forse l’unico, nell’ambito di Area Vasta Sud Salento, così come riportato nello stesso Piano Strategico che prevede altri finanziamenti per il completamento della Piattaforma, tali da avere una struttura adeguata e ottimale per la movimentazione delle merci prodotte”.
“Ero e resto profondamente convinto”, continua il primo cittadino, “dell’utilità e dell’efficacia di tale investimento, finalizzato ad esaudire la domanda di trasporto dei prodotti ottenuti dalle lavorazioni locali e ad una riduzione dell’impatto ambientale, attualmente essenzialmente centrato sul trasporto su gomma, individuando nell’intermodalità la vera “chiave di volta” per raggiungere i mercati, nonché “volano” per lo sviluppo dell’intero apparato socio-economico-produttivo. Diversi e tutti importanti sono gli obiettivi da conseguire quali, per esempio, l’incremento della competitività del sistema produttivo locale e la creazione di nuova occupazione, anche con l’impiego di professionalità specifiche. Lo stesso Ministero dello Sviluppo Economico, nell’ottobre 2011, ha pubblicato, tramite propri esperti ministeriali, una valutazione ex-post del PIT salentino, secondo la quale la Piattaforma logistica da realizzarsi in agro di Melissano rappresenta l’investimento materiale più ambizioso dal punto di vista della discontinuità che vorrebbe indurre nell’economia locale e, allo stesso tempo, l’infrastruttura dalla più chiara natura di bene pubblico che attraverso il PIT si vorrebbe porre in essere. […]. Pertanto, ribadisco la disponibilità del Comune di Melissano, in quanto territorialmente competente, ad accettare il ruolo di Ente gestore del processo sia nella individuazione delle forme di governance più appropriate, sia nel coordinamento per la progettazione-esecuzione dei nuovi lotti riferiti al completamento della Piattaforma”.
“Ad ogni buon fine”, conclude il Sindaco di Melissano, “vi invito a coinvolgere questo Ente in maniera completa e costante come interlocutore al tavolo del negoziato istituzionale Area Vasta – Autorità di Gestione Regionale, non ritenendo in alcun modo ammissibile ogni ritardo e non potendo correre il rischio di trovarsi un’opera infrastrutturale grande quanto incompiuta”.
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Risorse rurali: proroga dei termini
Gruppo di Azione Locale “Capo S. Maria di Leuca” comunica che in attuazione del Piano di Sviluppo Locale “Capo di Leuca 2015” nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale Puglia 2007 – 2013 è stato pubblicato il Bando MISURA 312 -Sostegno allo sviluppo e alla creazione delle imprese, e che è prorogato il termine della prima scadenza bimestrale per la presentazione ad ogni GAL delle domande di aiuto dei beneficiari relativamente al suddetto bando entro e non oltre le ore 12 di martedì 16 ottobre. Ricordiamo inoltre che con l’Azione 1, il Bando si rivolge al settore dell’artigianato tipico locale basato su processi di lavorazione tradizionali del mondo rurale, con l’Azione 2 al commercio esclusivamente relativo ai prodotti tradizionali e tipici del territorio, al fine di favorire la creazione di aggregazioni di microimprese per l’attivazione di una rete di distribuzione locale, infine, con l’Azione 3 si rivolge ai servizi alla popolazione locale soprattutto per la prima infanzia e gli anziani (creazione di ludoteche, baby-sitting, centri ricreativi per anziani) e servizi attinenti il tempo libero (biblioteche, piccoli centri ricreativi, centri adibiti alla presentazione di produzioni cinematografiche e/o spettacoli, attività di intrattenimento e di sport). Possono presentare domanda d’aiuto le microimprese esistenti o di nuova costituzione che operano, ossia che hanno sede operativa in uno dei seguenti 18 Comuni: Acquarica del Capo, Alessano, Castrignano del Capo, Corsano, Gagliano del Capo, Miggiano, Montesano Salentino, Morciano di Leuca, Nociglia, Patù, Presicce, Ruffano, Salve, Specchia, Taurisano, Tiggiano, Tricase e Ugento. Le modalità per inoltrare domanda d’aiuto e la documentazione da allegare alla stessa sono dettagliate nel Bando MISURA 312 (in allegato), pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia, e scaricabile sul sito www.galcapodileuca.it–Sezione “Documenti in evidenza”. Per maggiori informazioni in merito al Bando occorre rivolgersi allo Sportello Informativo presso la sede del GAL “Capo S. Maria di Leuca” in Piazza Pisanelli (Palazzo Gallone) a Tricase - Tel. 0833.545312, Fax 0833.545313,e-mail: gal@galcapodileuca.it, aperto dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 13,30 e dalle ore 17 alle 19 (venerdì sera chiuso).
Tricase: €uro polemica in Consiglio dai Comuni
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L’accusa. Dall’opposizione Nunzio Dell’Abate attacca: “Hanno aumentato l’IMU, rimpinguato le loro indennità e regalato soldi non difendendosi in tribunale” ura presa di posizione del Capo Gruppo consiliare di opposizione Nunzio Dell’Abate nei confronti del sindaco Coppola e alla sua Amministrazione. Dell’Abate, in particolare punta l’indice su aliquote IMU, indennità di sindaco ed assessori e un debito fuori bilancio di 200mila euro. “Nell’ultimo Consiglio comunale”, attacca il Consigliere d’opposizione, “l’Amministrazione Coppola ha aumentato le aliquote IMU ed ha anche eliminato le agevolazioni che la legge lascia in facoltà agli Enti Locali. Difatti, ho proposto: l’applicazione dell’aliquota per la prima casa agli iscritti all’A.I.R.E. (anagrafe italiana residenti all’estero), già in vigenza nella normativa I.C.I., che altrimenti andrebbero a pagare l’aliquota base; la riduzione allo 0,38% dell’aliquota relativa ai cosiddetti “bene merce” posseduti dalle imprese costruttrici e non ancora locati o venduti, consentendo in tal modo di dare respiro al comparto edilizio in seria difficoltà; l’indicazione di una tariffa agevolata per le unità immobiliari, non locate, di proprietà o in usufrutto degli anziani o disabili ricoverati presso istituti o strutture sanitarie; la tutela delle categorie sociali disagiate nella forbice dallo 0,20 allo 0,60 dell’aliquota agevolata. Ma non c’ è stato verso”, rincara la dose l’ex
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zione pubblica per altre € 30.000. Non “si aggiustano i conti” sempre unilateralmente”, attacca ancora Dell’abate, “motivando con le esigenze di riequilibrio del bilancio; occorre inventarsi di tutto -copiare, all’occorrenza, le pratiche virtuose degli altri enti-, privarsi di tutto l’inutile, ma di non far sempre piovere sul cittadino che ormai non ha manco più l’ombrello per ripararsi”. Ma non è finita! Perché per dirla come il Capogruppo delNon si aggiustano l’opposizione, “il Sindaco ha poi presentato l’ennesimo conto: il i conti sempre riconoscimento di un debito fuori biunilateralmente lancio che supera 200.000 euro. Ha motivando con le riferito che il debito proviene da una esigenze di riequilibrio prevesentenza di condanna, ma ha taciuto deva l’apche nel giudizio l’Amministrazione non si del bilancio plicazione è difesa, è rimasta contumace, in poche padell’aliquota agerole se ne è infischiata. E sapete di quale Amvolata per la prima casa ai fabbricati concessi ministrazione si tratta? La seconda in affitto con contratto regolarmente regi- Amministrazione Coppola, basta leggere la cistrato, con intuibili ripercussioni sul mercato tazione in causa notificata in Municipio il 5 settembre 2006. E badate, a ricorrere contro il locatizio e sull’economia locale”. Non basta, perché Dell’Abate denuncia che “la Comune, per delle opere pubbliche eseguite, maggioranza ha rimpinguato il capitolo delle è una Cooperativa in liquidazione coatta, indennità al Sindaco ed agli Assessori che quindi un soggetto giuridico che, se opportuadesso costano al Comune oltre 100.000 euro namente contattato, sarebbe addivenuto a più all’anno; ha incrementato le posizioni di di- miti consigli. Ma vi è di più! Senza una norigenza e le consulenze esterne con un aggra- stra difesa, il Magistrato ha dimezzato le previo di circa € 30.000; ha aumentato le spese tese della Cooperativa, figuriamoci se ci di funzionamento degli uffici e di illumina- fossimo difesi! Ricordo che la competenza a candidato Sindaco, “tutte proposte rigettate! E, quel che è peggio, la maggioranza ha votato la cancellazione dell’art.18 del Regolamento IMU, approvato di recente dal Commissario Prefettizio, che
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di Giuseppe Cerfeda
costituirsi in giudizio, a sostenere le ragioni del Comune, spetta al Sindaco ed alla sua Giunta. A questo punto mi chiedo, ma se avessero fatto causa personalmente all’Ing.Coppola, per una somma così elevata di danaro, se ne sarebbe ugualmente infischiato o sarebbe corso subito da un avvocato, rimanendo sulle spine sino alla decisione del Giudice? Eppure un vero Amministratore dovrebbe “sentire” la cosa pubblica come se fosse cosa propria. Ma questo “sentire” non ha mai fatto breccia nell’animo del nostro Sindaco. Nella precedente Amministrazione”, è la stoccata finale di Nunzio Dell’Abate, “nello scorcio di mandato da assessore al contenzioso, mi ritrovai a fare i conti con un fardello di cause lasciateci dal governo Coppola, risultato di una politica poco accorta alla gestione delle controversie e all’ adozione di atti di indirizzo finalizzati a evitare il ricorso al magistrato e a contenere i costi, ma soprattutto un andazzo veramente inconcepibile a rimanere contumaci, a scegliere scientemente di non costituirsi, a fregarsene, tanto è cosa pubblica... Basta pensare che il nostro Sindaco non ha mai voluto un’Assessore in tale settore; eppure il contenzioso è “la falla” di ogni ente locale e merita un’attenzione particolare, altrimenti sarà sempre questo il risultato. Anche se poi mi chiedo: ma non vale più che “chi sbaglia paga”?”.
La replica. Il sindaco Coppola: “Sull’IMU dobbiamo trovare un punto di equilibrio che non penalizzi alcune fasce. Aumentate le indennità? Siocchezze! E sul debito fuori Bilancio...”
iù tasse? Il Sindaco non ci sta e respinge al mittente le accuse: “L’IMU sulla prima casa al 4,5 era già stato ipotizzato dal Commissario prefettizio e ci consente, tra sconto di 200 euro e agevolazioni per figli a carico, praticamente di escludere dal pagamento tutte le prime case di dimensioni contenute. Ed anche gli altri pagheranno di meno di quanto facevano in passato con l’ICI. Per quanto riguarda la seconda casa eravamo di fronte ad una scelta. Dobbiamo comunque garantire un equilibrio di bilancio perché il Comune mantenga la sua funzione di ente erogatore di servizi, almeno quelli minimi indispensabili, vista la situazione economica in cui versano le casse di tutti gli Enti locali. Escludere i residenti all’estero ci avrebbe costretto ad aumentare il parametro per altre categorie comunque degne di attenzione: dagli anziani che dopo tanti sacrifici hanno realizzato e donato una o più abitazioni ai figli mantenendo l’usufrutto, ai militari o altri lavoratori che tornano a Tricase solo la domenica o comunque per pochi giorni all’anno, ecc. Abbiamo l’obbligo di trovare un punto di equilibrio che non rischi di penalizzare in modo molto pesante solo alcune fasce. Senza fare passi di cui pentirci, abbiamo chiesto alla Commissione Regolamenti, presieduta proprio dall’avvocato Dell’Abate, di esaminare nel dettaglio tutto il gettito fiscale e capire che tipo di agevolazioni proporre. Se Dell’Abate davvero ritiene che si possiamo risolvere i problemi di bilancio modificando l’IMU, che faccia le sue proposte in Commissione e queste verranno valutate con la massima attenzione”. Dell’Abate sostiene anche che avete “rimpinguato le indennità di Sindaco ed Assessori”: “Assolutamente falso, sono sciocchezze. Quello visto in Bilancio non è l’impinguamento del capitolo che è stato invece fortemente ridotto. Nella precedente Amministrazione gli Assessori erano sette, ora sono quattro anche se potevano essere cinque… Non ci sono stati incrementi: quelli che lui vede in più sono appena 7mila Euro, re-
lativi al momento della redazione del Bilancio che risale a febbraio. Quando ancora non si conosceva la data precisa delle elezioni e il Direttore di ragioneria aveva fatto i calcoli, pensando che le elezioni sarebbero arrivate ben dopo il mese di maggio. E se così fosse stato, l’importo sarebbe stato minore perché bisognava pagare solo il Commissario”.
il Commissario straordinario Rosa Maria Simone… fino ad oggi, non hanno alcuna responsabilità. Lo si rileva anche da una nota ufficiale del responsabile dell’Ufficio tecnico, consultabile presso gli uffici comunali. […]. Il Consigliere Dell’Abate sostiene che, se il Comune nell’aprile 2007 si fosse costituito avremmo potuto pagare di meno. Con i se e con i ma non si risolve nulla. E perché non dice che vi sarebbe, in questa logica, anche la responsabilità del Commissario Straordinario Rosa Maria Simone, che pure avrebbe potuto costituirsi in giudizio nel novembre 2007? E se vi dicessi che a volte, quando si ha la certezza di essere soccombenti in giudizio, quando si sa di non avere speranze di vittoria, è forse meno oneroso non costituirsi, è forse più utile per la collettività? Il giudizio è stato perfetto, non è stato riconosciuto alcun ulteriore danno ai ricorrenti.
Riguardo il debito fuori Bilancio di 200 mila euro, Coppola aveva già fatto conoscere la sua posizione sul proprio profilo Facebook: “A maggio 2012, prima che fossimo eletti, il Tribunale ha emesso una sentenza definitiva che obbliga il Comune di Tricase a pagare un Nel 2008 il Comune debito. In Consiglio pur avendo vinto una causa abbiamo deliberato pagò al proprio legale il di pagare quanto doppio del danno richiesto Un dato è certo, e la sentenza ce lo dimostra: abbiamo ha deciso il tribufatto bene se non altro perché non abbiamo dovuto sostenale. Quando si ha Chi era quell’avvocato? nere altre spese legali. In una causa contro il Comune di un debito, oltretutto Nunzio Dell’Abate... Tricase, dei cittadini avevano chiesto il riconoscimento di un se è il Tribunale a stadanno quantificato in £ 23.430.450. Parlo di Lire non Euro. bilirne l’entità, si è obbliSapete quanto ha pagato il Comune nel 2008, pur avendo gati a pagare. Cosa si ottiene vinto la causa, all’avvocato che ci ha difesi? € 19.350,80 non pagando? Il Tribunale dispone il recupero coatto delle somme, con importi ancora maggiori e (Euro, non Lire), quasi il doppio del danno richiesto. Sapete con obbligo di pagare tutto e subito, senza nessuna possibilità chi era quell’avvocato? Nunzio Dell’Abate. Se il Comune di rateizzare o dilazionare i pagamenti. A quando risale il de- avesse pagato per intero l’importo ai ricorrenti avrebbe speso bito? Al 1997. Di chi è la responsabilità? Per saperlo bisogna quasi la metà. Forse gli Amministratori di allora sono stati riguardare tutta la documentazione. Se, si è in malafede si dice consigliati male. Capite adesso perché Nunzio Dell’Abate ci che, comunque, la responsabilità è del sindaco Coppola, come accusa di non aver agito bene? E non credo che i suoi occhi sua è la responsabilità del diluvio universale. Se si conoscono abbiano versato lacrime pensando a quanto sarebbe costato le leggi, e un avvocato dovrebbe conoscerle, si capisce che il ai poveri cittadini di Tricase che non hanno alcuna colpa per sindaco Ecclesia prima e poi il sindaco Antonio Coppola, e poi questo, mentre intascava la parcella”.
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Ottobre, un mese che profuma d’olio
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attualità
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6/19 OTTOBRE 2012
Oro giallo. Dalle bottiglie di extravergine per Michelle Obama a “BenvenOlio”, alla prima banca
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dati dell’olivicoltura. Coldiretti Lecce inaugura una serie di iniziative dedicate all’olio salentino
mese dedicato all’oro giallo del Salento. Si accendono i riflettori sull’olio extravergine d’oliva che quest’anno si appresta a scrivere una straordinaria stagione all’insegna della qualità, come dimostra l’apertura anticipata dei frantoi di Terra d’Otranto. A tagliare per primo il traguardo, il frantoio di Giovanni Melcarne, a Gagliano del Capo, che con il suo olio “Forestaforte” ha sbancato i concorsi nazionali, oltre ad aver conquistato gli scaffali dei prestigiosi magazzini “Harrods” di Londra. Al via anche “BenvenOlio”, un contenitore di eventi e attività organizzati da Coldiretti Lecce e Repubblica Salentina per celebrare e dare il benvenuto all’olio nuovo. Per tutto il mese di ottobre e novembre sono previste iniziative, degustazioni, visite guidate, raccolta delle olive e masserie didattiche presso i migliori frantoi del territorio, con l’obiettivo di accendere i riflettori sull’olivicoltura salentina. Nell’ambito del “Niurumaru” festival, il 20 e 21 ottobre, nel centro storico di Lecce, riflettori
sugli extravergine novelli 2012 con “Le strade dell’olio”. L’evento clou sarà però sabato 27 ottobre quando, in occasione del “Michelle Obama Med-Italian Diet Day”, saranno raccolte le olive dall’albero “La Regina” (assegnato in primavera alla First Lady Usa) e sarà prodotto e imbottigliato l’olio extravergine destinato alla Casa Bianca. L’evento avrà luogo nelle campagne di Vernole e presso la Cooperativa Sant’Anna con la partecipazione, oltre a Coldiretti Lecce, della Provincia, della Camera di Commercio, della Cooperativa Sant’Anna, della proprietaria Ines Maria Antonucci, dell’Istituto Galilei Costa, dei Comuni di Lecce e Vernole e del consorzio olivicolo Unaprol che certificherà la tracciabilità dell’olio con il marchio IOO, Alta qualità italiana. Sempre nel mese di ottobre sarà infine avviato il progetto di ricerca sulla caratterizzazione degli oli “Dop Terra d’Otranto”, in collaborazione con Università del Salento, Cnr, Azienda Speciale Multilab sotto la regia di Coldiretti Lecce, che interesserà tutte le aziende olivicole del
Salento che si sono avviate sui percorsi di qualità. Sono previste una serie di attività in campo: prelievi fogliari per la caratterizzazione del Dna delle piante, censimento degli ulivi, micro-moliture per la verifica della maturazione delle olive, analisi chimico-fisiche-organolettiche degli oli prodotti nei frantoi. Tutto questo servirà a costituire la prima banca dati dell’olivicoltura leccese. “Marchi prestigiosi del nostro Paese lasciano il dubbio se continueranno a restare nel nostro Paese”, osserva il direttore di Coldiretti Lecce, Benedetto De Serio, “l’olivicoltura per secoli emblema della storia imprenditoriale continua invece a riflettere sulle proprie prospettive, sforzandosi di trovare un esito favorevole ai sacrifici di intere generazioni che da millenni investono in questo settore”. “Nonostante i magri aiuti statali”, gli fa eco il presidente di Coldiretti Lecce, Pantaleo Piccinno, il comparto rurale si conferma la forza che si sta impegnando più di tutte a traghettare il Paese fuori dal guado, l’unico settore ad aver indicato un modello di sviluppo concreto e sostenibile e tutto italiano. Ed in questo sforzo è coinvolto a pieno il Salento dell’extravergine di qualità”.
Si parla salentino al Rallylegend di San Marino
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sarà anche un pezzo del sud Salento al “Rallylegend” in programma a San Marino da giovedì 11 a domenica 14 ottobre: tra i partecipanti alla kermesse, che raccoglie centinaia di piloti e auto “dal passato glorioso” provenienti da tutta Europa, figurano anche Claudio e Fabrizio D’Amico. I fratelli casaranesi porteranno in gara la loro Lancia Delta HF Gruppo A del 1991, la stessa con la quale hanno vinto, lo scorso novembre, il “1° Rally del Barocco Salentino” (nella foto). “Siamo onorati” spiegano i D’Amico, “di poter prendere parte, per la seconda volta consecutiva a quella che è più di una gara: è una festa
che vede protagonista il mondo del rally a trecentosessanta gradi. Inoltre, il tasso di emozione è elevatissimo: non capita tutti i giorni di correre davanti a migliaia di persone che ti incitano ed è un sogno, per noi appassionati, poter stare a contatto con tanti campioni del mondo rally, e tutti in una volta. Speriamo di riuscire a portare a termine la gara visto che la nostra prima partecipazione, lo scorso anno, si è conclusa con un ritiro dopo poche prove speciali”. Giunto alla decima edizione il “Rallylegend” fa registrare numeri da capogiro: nel 2011 sono stati oltre 50mila gli spettatori hanno seguito le evoluzioni dei 122 iscritti e
oltre 200 i giornalisti che ne hanno raccontato le gesta. Tra le tante novità del 2012 anche il debutto mondiale della Volkswagen Polo R Wrc guidata dallo spagnolo Carlos Sainz, ex Campione del Mondo Rally. Tra gli iscritti è d’obbligo annoverare anche la presenza di uno dei decani del rallysmo nostrano: il leccese Marco De Marco, habitué della manifestazione all’ombra del Titano. A “navigare” De Marco, che vanta due ottimi sesti posti assoluti ottenuti nelle ultime due edizioni, sulla Ford Escort Cosworth del 1993 ci sarà il concittadino Paolo Potera. Gianluca Eremita
Agro.Ge.Pa.Ciok.: non solo dolci 6/19 OTTOBRE 2012
attualità
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VII Edizione. Dal 13 al 17 ottobre, presso il Centro “Lecce Fiere” di Piazza Palio, il Salone della Gelateria, Pasticceria, Cioccolato e dell’Artigianato Agroalimentare
È
ormai conto alla rovescia per la settima edizione di Agro.Ge.Pa.Ciok, il Salone nazionale della Gelateria, Pasticceria, Cioccolateria e dell’Artigianato Agroalimentare che torna a Lecce da sabato 13 a mercoledì 17 ottobre nel centro fieristico di piazza Palio. Nel corso della cinque giorni, la fiera presenterà le novità più interessanti riguardo a materie prime, impianti e attrezzature, arredamento e servizi per gelateria, pasticceria, ristorazione, pizzeria e panificazione artigianali. Non solo. Anche quest’anno, professionisti italiani e stranieri del settore saranno ospiti nei vari Forum - dedicati ai settori Pasticceria, Cucina, Panificazione, Pizza - rafforzando il connubio tra esposizione e formazione, da sempre caratteristica principale di Agrogepaciok. La sfida a colpi di spatola e cacao all’interno del Forum Pasticceria, sarà l’attrazione clou della fiera. Si tratta della preselezione per il Campionato italiano di cioccolateria la cui finale si svolgerà a Rimini in occasione del Sigep 2013, valida per il World Chocolate Masters 2013 di Parigi a cura di Barry Callebaut, la più importante competizione internazionale di cioccolateria dedicata all’uso creativo del cioccolato in tutte le sue forme. I concorrenti si daranno battaglia in spettacolari prove ispirate dal tema “L’Architettura del gusto”. Per rea-
lizzare le loro dolci opere al cioccolato fondente ed al latte, avranno a disposizione poco più di cinque ore, nelle giornate del 15 e 16 ottobre. Sempre all’interno del Forum Pasticceria, domenica 14 si svolgerà la prima edizione della competizione professionale “Dolci Talenti…in Puglia”, rivolta a studenti e pasticceri under 25. I concorrenti proporranno la rivisitazione in chiave moderna di un dolce tipico italiano, da presentare sia nella formula originale, sia reinventata. Altra novità di questa edizione è il Cake design Lab, ideato e curato da MoMo (in collaborazione con Eventi, rivolto a professionisti ed appassionati dell’arte della decorazione delle torte: dal 14 al 16 ottobre, cinque affermati cake designer - Fiorella Balzamo, Toni Brancatisano, Antonio Campeggio, Michela Di Bari e Giusy Verni si alterneranno tenendo corsi e workshop aperti a tutti e per tutti i livelli (info allo 0832 457864 o su www.agrogepaciok.it). Il laboratorio è realizzato in media partnership con la rivista Pasticceria Internazionale, il portale Cake Design Italia e l’Associazione Italiana Cake Designers (Aicd). E ancora, da non perdere, gli appuntamenti nel Forum Pizza, a cura dell’Associazione Pizzaioli Salentini (Apisa), che dedicherà un’in-
tera giornata (domenica 14) all’importante tema del cibo senza glutine, con una dimostrazione di elaborazione piatti dall’antipasto al dessert. Non mancheranno, poi, momenti didattici e competizioni alla presenza di esperti come Antonio Spanò, Massimiliano Stamerra e Simone Ingrosso. Tra i workshop in programma, il “Food cost e marketing” introdotto da Cesare Biagioni su come minimizzare i costi in pizzeria; “Abbinamenti sulla pizza” e “La pizza dessert” a cura di Gianni Calaon; e ancora, Francesco Cassiano presenterà la più popolare “pizza napoletana”, infine, Simona Lauri si occuperà di “Biga/lievito naturale”. Lo spettacolo è garantito con il sesto Trofeo internazionale “Elisabetta Pellegrino” Due Mari: pizza per tutti, il secondo Campionato internazionale “Best World Pizza Champions” (per le iscrizioni, contattare 3394514276) e la straordinaria esibizione del Team Acrobatic Salento “New Entry”. Agrogepaciok è promosso da Camera di Commercio, Confartigianato Imprese, Confcommercio, Confesercenti, Cna, UnionAlimentari Confapi e Coldiretti di Lecce, con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Regione Puglia, UnionCamere Puglia, Provincia di Lecce, Comune di Lecce, Corpo Consolare Puglia Basilicata Molise. È realizzato con l’attiva collaborazione di: Associazione Pasticceri Salentini, Associazione Panificatori Salentini e Associazione Pizzaioli Salentini aderenti a Confartigianato Imprese Lecce, e Associazione Cuochi Salentini di Confcommercio Lecce. L’organizzazione è a cura di Eventi Marketing & Communication.
Vignacastrisi si veste a festa
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ome ogni anno, e da secoli, si rinnova a Vignacastrisi l’appuntamento con la festa della Madonna del Santissimo Rosario. Dagli archivi storici parrocchiali e da quelli comunali risulta, infatti, tale devozione per la Beata Vergine Maria del SS. Rosario, patrona e protettrice del paese, risalente al XVII E XVIII secolo. Quest’anno i festeggiamenti si preannunciano particolarmente corposi. Infatti, accanto alla devozione per la Beata Vergine - che si estrinsecano con la Novena di messe e prediche e con la Processione del dì di festa – ci saranno luminarie, fuochi d’artificio, concerti bandistici e di musica popolare di ottimo livello. Nella giornata di venerdì 5, vigilia della festa, suonerà il Concerto Bandistico Città di Squinzano, diretto dal maestro Giuseppe Gregucci, mentre alle ore 19,30 uno spettacolo pirotecnico musicale accenderà le splendide luminarie dei maestri De Cagna da Scorrano. Alle 21 infine, spettacolare gara pirotecnica. Sabato 6 altro spettacolo pirotecnico alle ore 11, al termine della Processione. In serata alla Banda di Squinzano si affiancherà quella della Grecìa Salentina, diretta dal maestro Salvatore Tarantino, per allietare con dolci note la centrale Piazza Umberto. Domenica 7, infine, il gran finale spetta al concerto dell’Ensemble Notte Della Taranta, composta da tanti artisti del concertone finale del grande evento di agosto a Melpignano, i quali portano in giro in tutta l’Italia (e anche oltre i confini nazionali) la musica etnica e popolare salentina. Deodato Giovanni Guida
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“Puntiamo su turismo e agricoltura” 6/19 OTTOBRE 2012
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fuori dal tunnel
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di Giuseppe Cerfeda
Intervista ad Alfredo Prete. Il Presidente della Camera del Commercio di Lecce: “Comparti che ci ha donato nostro Signore: dalla bellezza delle nostre coste alle opportunità della nostra terra” lfredo Prete ha avuto “la fortuna e l’onore”, per dirla come lui, di essere il Presidente della Camera del Commercio nell’anno della ricorrenza del 150° anniversario: “Un momento celebrativo molto importante per la storia della Camera del Commercio leccese. Essere stato tra i protagonisti di quel momento mi dà grandissima soddisfazione. E poi resto convinto che dal passato si gettino le basi per costruire il futuro”. Appunto. Perché insieme all’onore di essere il Presidente del 150° anno, c’è l’onere di un mandato che deve fare i conti con la triste congiuntura economica mondiale. La Camera del Commercio ha appena reso noti i dati del Sistema informativo “Excelsior” che fornisce annualmente una previsione sull’andamento del mercato del lavoro e sui fabbisogni professionali e formativi delle imprese. L’allarme occupazione suona più forte al Sud: su 70 province nelle quali il calo dell’occupazione dipendente andrà al di sotto della media nazionale (-1,1%), 35 sono del Meridione. Il contesto, quindi, tende a penalizzare ulteriormente le aree più deboli del Paese, a cominciare dal Mezzogiorno (oltre 42mila i posti di lavoro in meno, con un tasso di -1,7%). Tra movimenti e tassi occupazionali previsti dalle imprese nel 2012, solo 9 province in Italia sono messe peggio di quella leccese che denuncia un saldo negativo del 2,3%. “I risultati sui dati previsionali, realizzata dalla Camera del Commercio attraverso delle interviste agli imprenditori, non ci fanno certo esultare. In classifica la nostra ha la classifica peggiore tra tutte e cinque le province pugliesi. Purtroppo i dati rispecchiano fedelmente la crisi che sta attanagliando il territorio e vede tante aziende chiudere definitivamente”.
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Come uscire dal tunnel?
embra un tunnel di cui non si vede mai l’uscita. Appunto cosa si può fare per non restare al buio? “Purtroppo la crisi è mondiale e non interessa solo il Salento. Le strategie quindi vanno cercate dai Governi a livello internazionale. In ogni caso noi potremo fare la nostra parte puntando su turismo ed agricoltura, comparti che ci ha donato nostro Signore: dalla bellezza delle nostre coste (“che ogni tanto ci permettiamo pure di depauperare”) alla bellezza dell’entroterra. Senza trascurare la terra, culla dei nostri olivi secolari che producono un ot-
SULL’AGRICOLTURA I nostri olivi secolari producono un ottimo olio e le nostre vigne un vino che non teme rivali.
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E SUL TURISMO Dobbiamo stare molto attenti: quella del turismo è una scommessa molto importante che ci stiamo giocando e va puntata su qualità e professionalità
timo olio e le nostre vigne per un vino che non teme rivali. A questo si aggiunga l’industria di trasformazione che ci consente in agricoltura di essere produttori al 100%. Puntando su questi due comparti si può pensare di trovare la via per lo sviluppo futuro della nostra terra”.
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Olio e vino di qualità
uali sono i settori che soffrono di più in questa fase delicata? “Quello messo peggio è sicuramente il TAC (Tessile Abbigliamento Calzaturiero): sempre meno aziende riescono a reggere. Anche quelle importanti, che erano riuscite a ritagliarsi col loro marchio una fetta importante nel mercato segnando la moda a livello nazionale e mondiale, come l’industria Romano con “Meltin’ Pot”, stanno patendo la crisi. E se soffrono loro, aziende grosse, affermate e capaci di sfondare sui mercati esteri, figurarsi le piccole aziende che, una volta finito il mercato del fasonismo, non sono riuscite a creare un proprio marchio ed un proprio prodotto”.
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“TAC ai minimi termini”
’è qualche settore che soffre un po’ meno? “Sicuramente il turismo che, nonostante la contrazione dei consumi, regge. Anche se quest’anno, forse, abbiamo avuto flussi turistici di quantità piuttosto che di qualità. Aspettiamo i dati, ma credo che alla fine il comparto abbia mantenuto, al limite anche con una leggera flessione. Ha la fortuna di essere un settore totalmente trasversale che si tira dietro altri comparti complementari come l’artigianato tipico, l’agroalimentare ed l’enogastronomia. Sul turismo bisogna continuare a puntare con decisione prediligendo, come del resto dovrebbe essere anche per gli altri settori, la qualità. Purtroppo, invece, c’è ancora tanta ma tanta improvvisazione. Abbiamo avuto imprenditori improvvisati che pensano che col turismo si facciano soldi facili. Così non è, anzi. È un settore che ti obbliga a grandi investimenti per offrire servizi di qualità e professionalità. Sono convinto che nessuna campagna proporzionale valga il passaparola e, se un turista da noi è stato maltrattato o “spennato”, non potrà certo dire meraviglie del Salento. Così tanti suoi amici non verranno mai. Dobbiamo stare molto attenti: quella del turismo è una scommessa molto importante che ci stiamo giocando e va puntata esclusivamente sulla qualità e sulla professionalità”.
fuori dal tunnel
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Aziende storiche della provincia di Lecce AZIENDA
CITTÀ
ATTIVITÀ
SETTORE
AVVIO
Agricola Conti Zecca
Leverano
Produzione e commercio vini
Agricoltura
1500
Apollonio Casa Vinicola
Monteroni
Produzione e commercio vini
Agricoltura
1870
Armafer del dr. Michele Morelli
Lecce
Arredamenti Plantera
Casarano
Duca Carlo Guarini
Scorrano
Impresa agricola
Agricoltura
1065
Az. De Pascalis Olio Claudio
Castrì
Produzione e commercio olii
Agricoltura
1870
Carne e latticini
Agricoltura
1889
Padulano - Masseria Corigliano Vecchia Peschiulli d’Otranto Banca Popolare Pugliese
Matino
Clemente Candido e Figli
Maglie
CVA - Colopi Vito Antonio
Galatone
Danieli Srl Pasticceria Alvino
Lecce
Raffaele De Giorgi & figli
Maglie
Ditta Rag. Francesco De Filippi
Lecce
Editrice Salentina
Galatina
Fratelli Colì
Armamento ferroviario, Industria edilizia
1903
Ebanisteria e Artigianato arredi su misura
1880
Risparmio, credito servizi bancari
Servizi
Vendita dettaglio Commercio abbigliamento Trasporti Commercio
1888 1859
Commercio
1899
Caffetteria, gelateria Agricoltura pasticceria, rosticceria
1911
Commercio
1880
Monopolio, cartoleria Commercio sali, tabacchi
1909
Merceria
Tipografia e legatoria
Commercio
1868
Cutrofiano
Produzione articoli Artigianato terracotta
1650
Fratelli Greco
Lecce
Vendita dettaglio Commercio abbigliamento
1889
F.lli Parisi di Rocco e Torquato
Taurisano
Labbate
Ugento
Addobbatori di luminarie
Artigianato
Olio extravergine Agricoltura di oliva
1876 1092
S
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“Così la pensiamo
econdo Davide Ascalone della Pasticceria Andrea Ascalone di Galatina, che addolcisce le nostre giornate sin dal 1745, “è molto difficile dare una risposta a questa domanda. Magari avessi la soluzione! Per ciò che riguarda la mia situazione lavorativa, posso umilmente dire che nonostante questo arduo periodo economico, ho cercato di difendermi puntando sulla qualità del prodotto e non sulla quantità come si è di solito predisposti ad operare. Quindi mi sento di consigliare a tutte le attività commerciali di avere come obiettivo non solo il lato finanziario (comunque importante) ma soprattutto l’aspetto qualitativo; perché, forse, in questo modo, cercando di essere il più possibile onesti, si soffrirebbe meno l’attuale situazione economica”.
Luciano Colopi, della CVA (Colopi Vito Antonio) Srl, azienda di Galatone, dedita ai tasporti e al commercio dal 1899, riflette sul fatto che “spesso nei periodi di crisi ti ritrovi a chiederti come mai la tua azienda, quella per la quale hai trascurato gli affetti più cari, hai trascorso notti insonni e che ti ha regalato grandi soddisfazioni, possa oggi essere quasi paragonata ad un malato terminale. Causa di ciò sono state la miriadi di disposizioni alle quali il nostro Paese è stato costretto ad adeguarsi per essere alla pari degli altri facenti parte della CEE. Come il voler continuare a non comprendere che l’Italia, pur essendo una, vive realtà molto diverse tra nord e sud. Per non parlare della burocrazia e della “stretta” delle banche che non concedono più credito. Proprio quest’anno, grazie al premio ricevuto dalla Camera di Commercio, quale azienda storica, mi sono reso conto di quanto sia bello ed importante poter continuare ad avere lo stesso nome e la stessa partita IVA per anni, perché ciò significa che non bisogna nascondersi da nulla e non dovere nulla a nessuno. A mio avviso la causa principale del perché molte aziende oggi si trovano o rischiano di trovarsi in ginocchio, è proprio il fatto che un protesto, un fallimento, non rappresentano più una vergogna, un’umiliazione, bensì un modo per andare avanti, continuare a stare sul mercato nonostante non si abbiano né capacità né requisiti. Sembrerà assurdo ma per me la medicina per un’azienda malata è acquisire la consapevolezza che l’onestà, il non
COME SE NE ESCE? L’Italia, complice anche una congiuntura internazionale sfavorevole, sta vivendo il periodo economicamente più difficile dal dopoguerra. E molte aziende rischiano di ritrovarsi in ginocchio. Abbiamo chiesto agli imprenditori di alcune delle aziende storiche del territorio come se ne può vernire fuori
voler a tutti i costi sempre di più, l’imparare a vivere in base alle proprie possibilità siano l’unica strada possibile. Spero che questo mio umile parere sia di monito a molti imprenditori che ancora oggi cercano sotterfugi per non pagare i debiti. La causa della crisi va ricercata nel modo di essere di noi italiani, tutto il resto è solo una conseguenza logica. E chi, come noi, ha ricevuto il riconoscimento di “Impresa storica” vanno i miei complimenti e l’augurio che il riconoscimento possa diventare normalità e non un evento”. Laconico ma ficcante Francesco Zecca dei Conti Zecca, azienda di Leverano che produce e commercia vino sin dal 1500: “Se non si provvede ad eliminare tutte le infinite spese inutili ma politicamente di comodo che, oltre alle tasse, succhiano quel che è rimasto dell’economia italiana, non ci sarà più tempo per la rinascita del nostro Paese”. Franz Cavalieri di Pitton Cavalieri a Tricase non crede “di poter apportare grandi soluzioni, non avendone tra l’altro le qualità, al grave problema economico che attanaglia l’Europa, la Nazione e la nostra regione. Ascolto invece una parte del mondo imprenditoriale italiano, con il quale ho contatti quotidiani per via del mio lavoro e provo mentalmente a comparare le difficoltà con quelle del Salento. Come molti sanno, sono succeduto nella
fuori dal tunnel
6/19 OTTOBRE 2012
noi imprenditori”
azienda che rappresento e nella vita a chi in questa Nazione ha creduto, ha combattuto due guerre donando sacrifici e un pezzo lungo della propria vita e avrebbe detto anche grazie nel morire per essa. Le fortune italiane dell’ultimo dopoguerra sono dovute alla voglia di riscatto e, diciamolo, anche agli aiuti che copiosissimi sono giunti dal piano americano di ricostruzione, anche se ancora oggi non si conosce chiaramente con quale criteri siano stati impiegati. Proprio per la prima e la seconda parte del cognome che porto, è lontana da me l’idea del meridionale lagnone che attende che il fico caschi dall’albero direttamente in bocca, di colui che cerca l’assistenza e il mantenimento ad ogni costo. Questo Paese è il più ricco al mondo, con le persone più laboriose e argute, mai e poi mai sarebbe dovuto arrivare all’accattonaggio, perdendo ogni prospettiva di futuro. Il dito lo punto sulle migliaia e migliaia di personaggi “passati” dalla Regione Lazio, Calabria, Lombaria o Puglia...”. Non voglio essere presagio di sventure ma la misura è colma,un pensionato, un artigiano, un coltivatore diretto, un imprenditore, un libero professionista, e forse neppure i prelati, hanno spazio per muoversi, percepisco che non si ha più la voglia di risorgere, di tenere duro, di puntare sul futuro, di gioire del proprio orgoglio nel fare che ha da sempre mosso il mondo. Tempo fa, Stefano, un giovane pacato amico e grandissimo imprenditore siderurgico del bresciano, amante della nostra terra, mi ha detto: “Due mesi fa ho avuto il secondo figlio, io ho 40 anni: potremmo vivere bene io e la mia famiglia e i miei figli in futuro. Ma non voglio dare ai miei figli questo Paese, vendo tutto, e mi trasferisco con l’azienda in Canada”. Mi sembrava di rivedere la bellissima scena finale del film “Mediterraneo” di Salvatores ed ho risposto: Stefano, hai coraggio, vorrei seguirti”.
Angelo Mega dell’omonima ditta di Scorrano, specializzata in fuochi d’artificio e fondata nel 1784, segnala gli otto punti secondo lui fondamentali per voltare pagina: “Una (ri)lettura della Costituzione da parte dei parlamentari e degli uomini che a tutti i livelli rappresentano lo Stato. Un esame di coscienza da parte di chi ha amministrato in nome del popolo italiano. Rivisitazione delle leggi che regolano i tetti di spesa delle Autonomie locali. Un maggior controllo da parte della Corte dei Conti suRegioni ed Enti (carrozzoni) statali. Espulsione dai partiti dei condannati per reati penali in secondo grado. Candidabilità da parte dei partiti dei soli soggetti incensurati, oppure a secondo grado di giudizio terminato. Aumento delle pene previste per il reato di corruzione e per tutti i reati legati all’Amministrazione pubblica. Rivisitazione dei Regolamenti parlamentari di Camera e Senato, con attribuzione di potere al Capo dello Stato di fissare i tetti di spesa per entrambi i rami del Parlamento”. Torquato Parisi dei F.lli Parisi, di Taurisano, addobbatori di luminarie sin dal 1902: “Tutte le Società vorrebbero una ricetta per uscire dall’incertezza economica. Purtroppo non esiste un vademecum da seguire, ma sicuramente ci sono alcune azioni che aiuterebbero il sistema. Occorrerebbe investire con attenzione su aspetti tangibili quali specializzazione del personale e attrezzature aziendali sempre più efficienti. Occorrebbe soprattutto investire sulla tecnologia e l’informatizzazione, per conoscere sempre meglio cosa si sta facendo e dove si sta andando, per sfruttare ogni opportunità che il mercato offre ma che molti imprenditori non riescono a cogliere”. Antonio Catamo titolare dello storico Caffè Alvino (1911) in Piazza Sant’Oronzo a Lecce, oltre che di Dolci Fantasie a San Cassiano non ha dubbi: “L’unica via d’uscita e lasciare un po’ di respiro alle aziende. Mi riferisco innanzitutto all’aspetto fiscale: il 16 di ogni mese è un calvario, chi ha dei dipendenti rischia di affogare! E poi le banche dovrebbero riaprire i rubinetti. Non chiediamo certo delle donazioni, ma solo che si possa tornare ad investire. Da parte nostra invece dovremmo, tutti, impegnarci a dare sempre maggiore qualità, l’unico modo che conosco per sopravvivere a questa triste fase”.
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Aziende storiche della provincia di Lecce AZIENDA
CITTÀ
ATTIVITÀ
SETTORE
AVVIO
Leopizzi 1750
Parabita
Edilizia e restauro monumentale
Industria
1750
MarianoLight
Monteroni
Luminarie feste civili e religiose
Artigianato
1898
Martano Editrice
Lecce
Tipografia e legatoria
Industria
1904
Mega Angelo
Scorrano
Fuochi d’artificio
Artigianato
1784
Oreste Troso di Mario Molendini
Lecce
Gioilelli, argenti e orologi
Commercio
1899
Niccolò Coppola
Gallipoli
Uve e vini, Agricoltura ospitalità turistica
1489
Pasticceria Andrea Ascalone
Galatina
Produzione pasticceria
Artigianato
1745
Pastificio Benedetto Cavalieri
Maglie
Pastificio
Industria
1872
Pietra Marrocco Pi. Mar.
Cursi
Cava e segheria, pietra leccese
Industria
1880
Santi Dimitri Azienda Agricola
Galatina
S.I.C.A.
Vernole
Commercio di carni
Industria
1894
Stella Cosimo
Martano
Biscotti e dolciumi
Artigianato
1881
Teatro Politeama Greco
Lecce
Teatro, prosa, cinema concerti, balletto
Servizi
1884
Tipografia Scorrano
Lecce
Tipografia e legatoria
Industria
1886
Turrisi Giorgio
San Cataldo (Lecce)
Turistico balneare
Servizi
1875
Unione Sportiva Lecce
Lecce
Calcio professionistico
Servizi
1908
Vestas Risorgimento Resort
Lecce
Attività alberghiera
Servizi
1884
Vincenzo Maglio
Maglie
Agricoltura, Agricoltura vitivinicola, olearia
1800
Cioccolato, pasticceria, Commercio 1875 ristorazione Servizi
L’agroalimentare salentino sbarca a Dubai La spedizione. ASSRI e Camera di Commercio di Lecce allo Speciality Food Festival&Seafex
A
ppuntamento a Dubai, dal 19 al 21 novembre, con la Fiera culinaria Speciality Food Festival and Seafex, dedicata alle aziende del settore agroalimentare di qualità. L’Azienda Speciale per i Servizi Reali alle Imprese (Assri) della Camera Commercio di Lecce - in collaborazione con la Camera di Commercio Italiana negli Emirati Arabi Uniti, impegnata da anni nella promozione del food italiano, e con l’Università del Salento Area valorizzazione della ricerca - parteciperà all’evento fieristico ospitato dalle sale dell’International Convention and Exhibition Center di Dubai. La delegazione salentina sarà costituita da imprese dell’agroalimentare, dell’ittica e degli spin-off della Ricerca e Sviluppo. Alle aziende partecipanti verrà offerto uno spazio
espositivo, nello stand Assri-Camera di Commercio di Lecce ubicato nel padiglione Italia, dove tenere gli incontri con gli operatori che saranno accompagnati da interpreti di lingua inglese e araba. Gli incontri seguiranno un’agenda prestabilita. La partecipazione all’evento è gratuita per le imprese di Lecce interessate (i costi di viaggio ed alloggio sono
invece a carico dei partecipanti). Gli Emirati Arabi con la loro posizione strategica e le eccellenti infrastrutture rappresentano l’ottavo mercato di sbocco dei prodotti italiani a livello mondiale al di fuori dell’Unione Europea. Il settore agroalimentare è uno dei settori trainanti dell’export italiano negli Emirati. Il 2011 si è chiuso con un incremento del 14% rispetto al 2010 (oltre 110 milioni di euro di esportazioni), un trend che prosegue ancora nel 2012 (30 milioni di euro di esportazioni negli Emirati arabi nei soli primi 3 mesi dell’anno). Per partecipare all’evento occorre inviare la scheda di adesione (scaricabile dal sito www.le.camcom.gov.it) entro l’8 ottobre. Per ulteriori informazioni contattare l’Assri (martellotti.assri@le.camcom.it; tel. 0832.684219).
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ilgallo.it
Il capolavoro ligneo di Enzo Fasano
N
Macrotarsia da record artigianato artistico
“Salento nel tempo”.
Nella sede della Camera del Commercio di Lecce la più grande tarsia del mondo (5,5 metri x 3) di Enzo Fasano. Così scriveva il prof. Donato Valli....
on tutti sanno che nell’androne della sede della Camera del Commercio di Lecce, in viale Gallipoli, è esposta la più grande tarsia del Mondo: l’opera intitolata “Salento nel tempo” è stata realizzata da Enzo Fasano, uno dei più apprezzati intarsiatori di tutto il panorma mondiale, capace di riportare in auge tecniche antichissime. La “giganto-tarsia” è stata inaugurata nel maggio 1996 dopo due anni di lavoro praticamente senza sosta. “Salento nel tempo” è stata fortemente voluta dall’allora presidente della Camera del Commercio di Lecce, l’indimenticato Salvatore Leone De Castris, in ricordo del magliese Salvatore Fitto, presidente della Regione Puglia dal 1985 al 1988. Un’opera così importante, così bella, meritava una presentazione “illuminata” come quella del Prof. Donato Valli, Rettore Emerito dell’Università degli Studi di Lecce. A destra vi proponiamoproprio la presentazione di Valli che fotografa alla perfezione il capolavoro di Enzo Fasano
Si
può affermare con ragionevole certezza che la grande tarsia lignea costituente il pannello che sovrasta lo scalone di ingresso della Camera di Commercio di Lecce rappresenti una sintesi organica, programmata, dell’itinerario artistico di Enzo Fasano e della continua sua ricerca per adeguare tecnicamente il materiale usato all’intuizione poetica che intende esprimere. La superficie del pannello è tale che, se da una parte consente all’autore di spaziare lungo le tappe di questo suo itinerario artistico, impone tuttavia una enorme amplificazione degli elementi strutturali e materiali dell’insieme da tramutare in accorgimenti tecnici congruenti col sentimento che l’artista/artigiano intende imprimere all’inerte mezzo di cui si serve. […]. È evidente che la concezione fantastica insiste su tutto l’universo di autoctonia culturale ed etnica che Enzo Fasano è andato costruendo durante la sua oramai lunga attività di maestro intarsiatore. Al centro su un paesaggio di terreno argilloso, salentino, fatto per lo più di rocce affioranti, si innalza, quasi trofeo vittorioso del tempo, un grande arco irregolare che è insieme simbolo delle grotte rupestri e alveo materno di culture e religioni preistoriche. La nostra civiltà salentina sembra avere origine da lì, da quella oscura origine materna, dove essa ha avuto la lunga e necessaria incubazione.Il segreto si annida in quei segni misteriosi dipinti nelle grotte di Porto Badisco, fantasticamente ricreate nel simbolo dell’arco istoriato di disegni esoterici, sacrali, in fondo al quale campeggia un sole sorgente all’orizzonte. Siamo cioè all’inizio di una civiltà impersonata da esseri eterei, incorporei, dalle inarca ture flessuose, quasi anima di se stessi, risvegliati, per magia dell’arte, dal loro sonno eterno. […]. La fede e la semplicità artigianale di Enzo Fasano lo hanno salvato dalla rabbia e dall’ironia bodiniana. Quei fantasmi ricreati si animano di vita propria e compiono gesti arcaici di lavoro, di passione, di preghiera
Enzo Fasano (foto d’archivio)
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purificati nel segno impresso nel legno. In primo piano una trozzella messapica rappresenta il suggello della nuova era che segna il passaggio dalla preistoria e dal mito alla storia, alla nostra storia di terra di porta d’oriente, culla di civiltà; per essa l’artista trasforma i segni dell’antica cultura moderna dei segni. A sinistra di chi guarda l’arco/arcobaleno di questa civiltà ctonia salentina, tale cultura dei segni evoca altri emblemi radicali, documenti d’una storia non scritta ma viva nella memoria archetipica, etnica della gente di Puglia. Questi emblemi conincidono anch’essi con la evoluzione ideale dell’arte di Fasano: da una parte una stele dauna solenne come un menhir, con il suo linguaggio non ancora del tutto decifrato, con i suoi graffiti ambigui di gloria e di morte […]. Ma siffatto mondo di civiltà aggrumate […] si chiarisce nel riferimento agli strumenti quotidiani del lavoro contadino: canestri di vimini colmi dei frutti della terra e l’umile orcio di terracotta, panciuto sui fianchi ed esile nel collo dell0’antica matrona, l’agreste ‘mbile. Tutto un mondo di simboli/segni che preludono all’epifania, in primo piano, del personaggio protagonista di questa secolare civiltà: il contadino col frutto della sua quotidiana e arsa fatica: le stagioni della falciatura e della vendemmia, oggettivate nella fascina di grano e nei tralci di vite. Pane e vino, alimenti fondamentali di una società agricola, mediterranea, solare che Fasano esalta e alla quale si sente essenzialmente, culturalmente legato. A destra di chi guarda si stende con i suoi inconfondibili punti di riferimento la campagna salentina. Gli alberi di ulivo sullo sfondo, una rustica capanna circolare di pietre a secco, tralci di vite, pale di fichi d’india, vasi di terracotta, grandi cesti di vimini per la raccolta delle olive […]. E ancora una volta le eroine di questo impietoso lavoro dei campi: le donne contadine, una col paniere della raccolta l’altra con l’ombrello a significare che il lavoro delle raccoglitrici non ammette
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soste né per gelo né per pioggia, la terza, infine, col suo gruzzolo d’oliva amorosamente custodito in grembo come un fanciullo appena nato. Visi assorti, sguardo fisso per la fatica e la stanchezza, ma anche tanta ieratica solennità e rassegnata dolcezza. L’epopea della storia umile, non raccontata, si condenza in una atmosfera che ha qualcosa di sacro e di immutabile, di ontologico. Il contrasto o piuttosto flusso vitale delle linfe del legno sapientemente utilizzate dà un insieme di armonia strutturale e di dolcezza sentimentale, nelle quali è difficile non riconoscere la specificità della tecnica di Fasano. Egli sa usare gli effetti cromatici del legno senza innaturali forzature e con una perizia di gusto e di stile che a volte sembra sfiorare il calligrafismo, il virtuosismo, ma quello che più mette conto sottolineare è la fedeltà assoluta dell’artista/artigiano alla materia utilizzata. Intendo dire che Fasano non si propone do emulare la pittura, non ricorre a quelle tinteggiature che segnarono nel Cinquecento la decadenza estetica dell’intarsio ligneo. Egli sa che il suo mondo è il legno e da questa materia egli fa sortire ogni effetto d’arte.; ha ricondotto la tecnica espressiva alla sua origine, purificandola e sublimandola, operando una perfetta simbiosi tra materia e segno, tra materia e messaggio. Il significato umano e sociale che ne viene fuori non è sovrapposto alla materia, ma casomai è l’opposto; è, cioè, il legno con le sue varietà, le sue sfumature, il suo spessore, le sue vibrazioni fatte di tempo e di succhi primordiali, in una parola è il legno con tutta la sua vita vegetale e spirituale a dettare, a suggerire il tono, l’atmosfera, la qualità del discorso, della scenica presentazione. Merito di Fasano è quello di lasciare parlare il legno, di restituirlo alla sua dignità di essere vivente, sia pure a livello vegetale, di rendergli, se credete, la sua disarmata verità di testimone della storia spirituale dell’uomo e, in ultima analisi, di francescana creatura dell’eterno soffio di Dio. Donato Valli (da “Terra d’Otranto - Dic. 1996)
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6/19 OTTOBRE 2012
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Otranto aperta tutto l’anno attualità
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La conferma. Turni di apertura per bar e ristoranti nel centro
storico per evitare la chiusura generale a fine stagione estiva
resso il Centro don Tonino Bello, l’Amministrazione comunale ha voluto incontrare gli operatori commerciali e turistici e i cittadini per fare, a caldo, il punto della situazione sulla stagione turistica che volge al termine e per discutere delle novità normative che in questi anni hanno inciso sulla regolamentazione del settore delle attività produttive. Di particolare interesse nella riunione alcuni temi relativi agli esercizi di vicinato e pubblici esercizi di somministrazione. In particolare, l’Amministrazione comunale ha confermato la volontà di replicare i provvedimenti amministrativi che stabiliscono turni di apertura per bar e ristoranti nel centro storico, in modo da evitare la chiusura generale degli esercizi a fine stagione estiva, per garantire così un minimo di servizi alla cittadinanza e a quei turisti che scelgono di venire in vacanza nei periodi di bassa stagione. Associate a tali provvedimenti anche altre iniziative immaginate per stimolare un più lungo periodo di apertura durante l’anno. Nello specifico, la possibilità di ottenere l’intero suolo pubblico avuto in concessione l’anno precedente solo nel caso si garantiscano 270 giorni di apertura l’anno. Anche la possibilità di ottenere permessi per la sosta di propri veicoli nella ZTL del centro storico da parte di quegli operatori che dimostreranno di essere rimasti aperti anche in inverno.
Un momento dell’incontro tra Amministrazione comunale, operatori commerciali e turistici e cittadini al centro “Don Tonino Bello” di Otranto
Non potendo intervenire con atti imperativi per obbligare ad un’apertura prolungata gli esercizi di vicinato, si è pensato di vincolare il rilascio dell’autorizzazione per l’occupazione del suolo pubblico con vetrine-espositori esterni solo a quegli operatori che assicurino l’apertura del proprio negozio per almeno 250 giorni l’anno. Altro argomento di particolare interesse è stato quello relativo alla gestione dei rifiuti solidi urbani prodotti dagli esercizi commerciali: l’Amministrazione comunale auspica che, con la soppressione delle Ato, si possa tornare ad assumere una maggiore titolarità nei rapporti contrattuali con le ditte, per meglio organizzare i servizi di raccolta e spazzamento. Resta fermo, però, l’obbligo per tutti gli operatori e i cittadini di adeguare i propri comportamenti e gli obblighi previsti in materia dall’Ordinanza sindacale emessa prima della stagione estiva.
Per rispondere alla novità normativa introdotta dal decreto sulla liberalizzazione, l’Amministrazione comunale ha valutato e discusso, insieme agli operatori presenti, una proposta di deliberazione che sarà portata all’attenzione del prossimo Consiglio comunale e che prevede di poter limitare l’apertura di nuovi esercizi di somministrazione, bar e ristoranti, almeno nel centro storico. Una decisione dettata da ragioni di tutela dell’ambiente e del patrimonio storico-culturale cittadino che in caso di aperture selvagge, potrebbe venire seriamente compromesso. La soluzione tecnica immaginata, prevede che, a richiesta, si possa ottenere l’autorizzazione all’apertura di un ristorante o di un bar, solo se si accumula un punteggio minimo dato da una serie di requisiti qualitativi che il richiedente si impegna a garantire per tutta la durata dell’attività, pena la decadenza del titolo dell’autorizzazione. V.V.
I 20 anni dell’ADMO pugliese
In
occasione del ventennale dell’Associazione Donatori di Midollo Osseo, si svolgerà a Lecce, fino all’7 ottobre, il XXXVIII Consiglio Nazionale dell’ADMO con il Corso di Formazione. Da segnalare due appuntamenti presso l’Hotel Hilton Garden Inn (via Cosimo De Giorgi, 62): sabato 6, dalle 16 alle 18, il corso di formazione, “Volontario e donatore, un patrimonio dell’umanità”; domenica 7, alle 11,30, “Vent’anni di ADMO Puglia, gli uomini e le donne nella storia dell’Associazione”. L’ADMO pugliese quest’anno festeggia i suoi vent’anni di attività. E’ dal 1992, infatti, che si adoperano per: sensibilizzare i giovani alla donazione; raccogliere le adesioni dei potenziali donatori; sostenere la ricerca nel settore delle malattie interessate dal trapianto di midollo osseo e di cellule staminali; supportare il donatore rivelatosi compatibile con un paziente in attesa di trapianto di midollo o di cellule staminali; aiutare chiunque abbia problemi inerenti il trapianto di midollo allogenico o di cellule staminali; fornire sostegno alle strutture sanitarie regionali, alla ricerca e finanziamento di borse di studio per giovani ricercatori. “Siamo fieri di presentare i nostri risultati”, ha dichiarato il presidente di ADMO Puglia, Roberto Masciopinto, “e lanciare nuove sfide per il futuro. I potenziali donatori di Midollo Osseo pugliesi sono poco più di 17.000 e fino ad oggi le donazioni totali sono state 71. La Puglia, quindi, è una regione molto attiva ed i numeri ci danno conforto; infatti dal report annuale di IBMDR (il Registro Italiano dei Donatori di Midollo Osseo) risultiamo la regione italiana col maggior incremento di neo iscritti al registro con un bilancio positivo, tra neo-iscritti e soggetti cancellati per sopraggiunti limiti di età, di 621 unità, rispetto lo scorso anno. Questi risultati hanno permesso alla nostra Associazione di ottenere un importante riconoscimento a livello nazionale. Ho, quindi, il piacere di comunicare che ADMO Puglia organizzerà, per la prima volta sul territorio regionale, il Consiglio Nazionale di ADMO Federazione Italiana (il 5, 6 e 7 ottobre) e, contestualmente, festeggerà, con una cerimonia dedicata, i suoi vent’anni di attività”. Domenica 7 ADMO Puglia premierà tutti i suoi reali donatori e le persone che hanno contribuito in maniera significativa alla crescita dell’Associazione.
Nandu Popu, la voce del Salento 22
l’intervista
ilgallo.it
“S
6/19 OTTOBRE 2012
di Stefano Verri
Sciamu moi ‘ntra la lettura! L’ormai affermato cantante dei Sud Sound System si riscopre nelle vesti di scrittore e presenta il suo libro che mette in risalto il lato oscuro del Tacco dello Stivale
ciamu moi ‘ntra la lettura!”: potrebbe essere questo l’inno di battaglia di Nandu Popu, al secolo Fernando Blasi da Trepuzzi. Una bandiera del reggae e del raggamuffin italiano, l’effigie del Salento, la voce del popolo. L’ormai affermato cantante dei Sud Sound System si riscopre nelle vesti di scrittore e presenta il suo libro “Salento Fuoco e Fumo” (Editori Laterza): un impegno che lo porta in giro per le piazze, nei bar, nelle librerie e nelle scuole a discutere, a presentare il suo lavoro, a confrontarsi con la gente che gli riserva sempre un tributo speciale. All’esordio letterario non manca di professare il suo credo ambientalista e pone l’accento sui tristi casi di “avvelenamento territoriale”, che solo ultimamente stanno venendo a galla, strillati dalla cronaca, sollevando problematiche in realtà esistenti da decenni: “Il rispetto per l’ambiente è un ideale che tengo fortemente a sottolineare. Io, da cittadino, non posso deturpare la mia Terra, insozzandola e infamandola, a forza di fumi e polveri generati da ciminiere assassine”. È chiaro il riferimento alle questioni quanto meno scabrose dell’Ilva di Taranto e della centrale termoelettrica a carbone di Cerano. Affacciarsi dal davanzale e scorgere in lontananza fumo e torri “criminali” è deprimente per qualsiasi abitante della Terra… non per uno sfrontato imprenditore allettato dal turpe denaro: “Storia vecchia come il mondo. Arricchirsi a discapito della Gente salentina, la propria Gente, che muore e continuerà a morire
stroncata da tumori è assurdo. Inaccettabile”. I dati parlano chiaro (e non mentono): + 12% di decessi a causa di tumori nella sola area tarantina, addirittura + 306% di morti per mesotelioma! “Le associazioni ambientaliste fanno un gran lavoro di informazione e di contestazione, qualcosa finalmente si sta muovendo soprattutto tra i giovani, non più disposti ad accettare di ammalarsi a causa di lerci interessi. Questo mi riempie di speranza. Occorre il sostegno di tutti, la nostra Terra e il nostro popolo meritano di più!”.
ormai! Scrivendo questo libro ho voluto precisare e spiegare equivoci che in una canzone non potrei mai esprimere, perché spesso la gente canta i nostri brani senza comprenderne il significato profondo, che è celato dalla musica trascinante e dall’onda travolgente del reggae”.
ruote motrici dell’imminente domani. “Penso che il fatalismo del Sud stia scomparendo, sebbene lentamente, magari non saremo noi ad assistere al cambiamento. Questo fa ben sperare per l’avvenire. Chissà, forse stiamo imparando a coniugare il futuro, cosa rara a queste latitudini perché il dialetto salentino non consente di coniugare alcun verbo al futuro (provate pure a dimostrare il contrario!, Ndc)”. Eppure è d’obbligo un riferimento al passato, “quello dei nonni, della semplicità e del vivere sani. Mangiare legumi e prodotti dei campi non era motivo di povertà, era quotidianità… e benessere. Benedettu lu mieru, benedetta la terra!!! Si viveva a contatto con il suolo, giornate intere nelle campagne, era lì che si facevano le migliori esperienze.
“Salento Fuoco e Fumo” mette quindi in risalto il lato oscuro del Tacco dello Stivale. Nandu Popu, con tutta la sua rabbia e la sua espeUrlo di dolore “SPERIAMO NEI NUOVI ADULTI” rienza ci dimoChissà, forse stiamo imparando a coniugare il Una storia vecchia stra che non è futuro, cosa rara a queste latitudini perché sempre oro come il mondo: arricchirsi quello che il dialetto salentino non consente di a discapito della Gente luccica. coniugare alcun verbo al futuro...” salentina, la propria Gente, “Forse qualche muore e continuerà cuno non si è Nandu parla al Oggi abbiamo addirittura vergogna a racconaccorto, o non presente, ma non tare questi estratti di vita vera. Ma vergogna di a morire stroncata da vuole accornasconde la sua fi- cosa? Del nostro passato? Dovremmo antumori è assurdo. gersi, che il Saducia nelle genera- darne orgogliosi, magari traendone spunti inInaccettabile! lento non è solo zioni che verranno. I teressanti”. mare, coste bellissime giovani, i “nuovi adulti”, Nandu Popu, che con i suoi compagni dei SSS e paesaggi fiabeschi, ulivi, sono i primi destinatari del suo contribuisce a diffondere la cartolina del Sacampagne, sagre, feste paesane e racconto, nonché i veri protagonisti lento in tutto il mondo, invita i ragazzi a non pizzica. È fallace e fuorviante, come tante, la della musica dei Sud Sound System, che pos- farsi sopraffare, a credere in se stessi con tutte storiella che dice come qui sia tutto stupendo. sono vantare la presenza ai loro concerti di una le loro forze: “Solo così porterete alto il nome Basta cu ‘sti luoghi comuni, n’amu fatti randi marea di adolescenti scatenati. Saranno loro le della vostra Terra!”.
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Il Cantagiro si è fermato a Poggiardo
P
er la prima volta nella sua storia si è svolta a Poggiardo in piazza Giovanni Paolo II la finale regionale del Cantagiro, una delle più prestigiose e longeve manifestazioni canore d’Italia che proprio quest’anno festeggia i cinquant’anni di vita. Mezzo secolo di musica che ha visto protagonisti al Cantagiro alcuni dei più grandi musicisti della musica italiana come Adriano Celentano, Peppino Di Capri, Rita Pavone, Gianni Morandi, Claudio Villa, Massimo Ranieri, Caterina Caselli, Lucio Battisti, Little Tony, i Pooh, Gianni Nazzaro, Amedeo Minghi, Wilma Goich, Edoardo Vianello, Domenico Modugno. La formula non è cambiata e così, dopo il tour in varie città e paesi della Puglia, la lunga carovana canora con i 22 selezionati nelle tappe estive è giunta a Poggiardo per disputare la finale regionale che ha decretato i tre semifinalisti che accederanno alla finale nazionale in programma a Roma nel mese di novembre. I semifinalisti sono scaturiti dalle tre sezioni standard dedicate a interpreti, cantautori e band alle quali si è aggiunta in questa edizione una novità assoluta: la sezione lirico pop per voci che si sono esibite con cover liriche e inediti. Il compito della giuria non è stato semplice poiché le interpretazioni di tutti i protagonisti sono state all’altezza di una finale ma al termine dell’esibizione sono stati incoronati la giovanissima Rossana De Pace, 15enne di Bitetto (col brano intitolato “Invio”) la quale sul podio della sezione “cantautori” ha preceduto i tarantini Noemi Marchitelli e Daniele Russo aggiudicandosi anche il primo Trofeo “Cav. Gaetano Quarta” consegnato personalmente dalla Signora Quarta al miglior can-
tautore e la 17enne di Nardò, Giulia Marzano (col brano “Dimmi come”) che nella sezione “interpreti” è arrivata prima davanti a Lorenza Pellegrino, 15 anni, di Galatone ed al tarantino Paolo Di Bartolomeo. Alla Marzano è stato assegnato anche il premio CRIS, consistente in un corso di informatica con patente europea offerto dal centro universitario CRIS di Poggiardo, al migliore interprete. Per la nuova sezione “lirico pop”, infine, ha trionfato il soprano Rossana Piccaluga, 22enne di San Severo che ha interpretato il difficile brano del maestro Andrea Bocelli, “Il canto della Terra”. Alla serata, patrocinata dall’Amministrazione Comunale di Poggiardo e presentata da Virginia Barret, direttore organizzativo del Cantagiro, hanno partecipato inoltre il patron attuale dello storico marchio Enzo De Carlo e i Sindaci dei comuni che hanno ospitato le tappe delle selezioni pugliesi ai quali è stata consegnata un’opera originale autografa realizzata in un
numero limitato di copie dal Maestro Elvino Echeoni, dal titolo “Momenti Musicali”, impreziosita da foglia d’oro per ricordare “le nozze d’oro” del Concorso. Tra gli ospiti la nuova splendida voce salentina, Claudia Casciaro, Massimo Liaci (una delle voci più interessanti del panorama lirico) e il cantautore Mauro Maglio. Insomma, una serata piacevole e riuscitissima che ha fatto restare soddisfatti gli organizzatori. “C’era un’atmosfera meravigliosa”, ha affermato al termine un’entusiasta Virginia Barret, “con una sana competizione tra i ragazzi ed una bellissima accoglienza, davvero rara da trovarsi, da parte degli amministratori che ci hanno onorato di belle parole oltre che della massima disponibilità. Ciò si è ripercosso sulla manifestazione svoltasi in un clima davvero festoso sebbene il compito della giuria sia stato difficile e piuttosto impegnativo. Inoltre, attraverso il Cantagiro, ci facciamo promotori di un’iniziativa nazionale che coniuga sicurezza stradale e musica denominata “strasicuri”che premia la migliore canzone a tema sociale”. Del medesimo tenore anche le dichiarazioni del Presidente Regionale del Cantagiro, il poggiardese Valentino Tarsilla per il quale si è trattato di “una grande soddisfazione portare nella piazza di Poggiardo la finale di una rassegna così prestigiosa, per giunta proprio nel 50° anniversario, che ha visto la partecipazione di ragazzi di tutta la Puglia i quali hanno dimostrato grande professionalità. Peraltro all’unanimità, genitori, tecnici ed ospiti vari hanno apprezzato l’ospitalità e le bellezze di Poggiardo”. Carlo Quaranta
tempo libero
6/19 OTTOBRE 2012
mazione m a r g o r p in bre dal 4 otto
18,45 - 20,30 - 22,15
l’era glaciale 4 (3D) Sala 2
Smettere di fumare è facile. Mia moglie ci sta riuscendo coi cerotti. Vero cara?
18,30 - 20,30 - 22,30
Ted Sala 3 17,15 (dom.) - 19 - 20,45 - 22,35
all’ultima spiaggia Sala 4
23
Al cinema
UN SORRISO ON LINE La vignetta
LECCE - MULTISALA MASSIMO TEL. 0832/307433 Sala 1
ilgallo.it
GALLIPOLI - CINEMA ITALIA TEL. 0833/568653 Sala 1
18,15 - 20,30 - 22,45
Ted Sala 2
18,15 - 20,30 - 22,45
reality Sala 3
18,45 - 20,45 - 22,45
l’era glaciale 4
18,25 - 20,30 - 22,35 HMF HMF
reality Sala 5
20,45 - 22,35
GALLIPOLI - CINEMA SCHIPA TEL. 0833/568653
il rosso e il blu
18,45 - 20,45 - 22,45
step up 4 revolution SURBO - THE SPACE CINEMA TEL. 0832/812111 Sala 1
16,35 - 19,10 - 21,40
l’era glaciale 4 (3D) Sala 2
lo dic ono l e ste l le
di Eugenio Musarò (www.eugeniomusa.com)
Ariete
Saturno ha finito la sua opposizione che vi ha frenato sotto molti aspetti e il 5 ottobre entrerà nel segno dello scorpione.
Toro
Saturno dal 5 ottobre sarà in opposizione alla prima decade. Comincerà un periodo più pesante. Gli altri sono più liberi di agire.
17,10 - 19,55 - 22,35
dal 6 al 19 012 ottobre 2
Gemelli
L’opposizione di Marte, può rendervi pigri e un po’ nevrotici, ma i bei transiti attivi sul piano pratico persistono senza sosta.
l’era glaciale 4 17,40 - 20,10 - 22,40
Sala 4
17,15 - 19,55 - 22,35
21 (lunedì chiuso)
Ted Sala 5
pietà
17,20 - 19,55 - 22,30
Step up revolution (3D) Sala 6 Sala 7 Sala 8
18 - 20 - 22
16,45 - 19,25 - 22,15
Scorpione
Sagittario
A parte la prima decade, martoriata da Plutone e Urano, gli altri stanno per liberarsi del peso di Saturno, che li ha messi a dura prova.
Capricorno
Saturno, il vostro pianeta guida, ha finalmente smesso di ostacolarvi. Resta sempre Urano di traverso, ma avete un peso in meno.
Comincia un periodo di prove, perché Saturno sta per entrare nel vostro segno. Tutto ciò che è inutile, sarà spazzato via col tempo.
Acquario
Il trigono di Saturno terminerà il 5 ottobre: è durato 2 anni e vi ha permesso di costruire tanto. Restano favorevoli Giove e Urano.
La solita opposizione di Giove ed anche Saturno ha smesso di favorirvi: ora è in posizione neutrale. Resta il Urano a sorreggervi.
Pesci
Sta per cominciare un periodo molto costruttivo, grazie al trigono di Saturno che durerà per molto tempo. Occhio alle spese folli.
TRICASE - CINEMA PARADISO TEL. 0833/545386
reality 18 - 20 - 22
20,15
17,30 - 19,30 - 21,45
il rosso e il blu
sabato 6 domenica 7 mattina
Bilancia
17,30 (sab. e dom.) - 19,30 - 21,45
reality
l’era glaciale 4 (3D)
reality
pomeriggio
Nei vostri confrontiSaturno si posizionerà in sestile, un bel transito, molto costruttivo in tutti i campi e che durerà per molto tempo.
TRICASE - CINEMA AURORA TEL. 0833/545855
18 - 20 - 22
17,30 - 20
l’era glaciale 4 (3D)
sera
Il sestile costruttivo di Saturno, terminerà il 5 ottobre, ma restano transiti favolosi, come il trigono di Urano e il sestile di Giove.
l’era glaciale 4 (3D)
all’ultima spiaggia
Vergine
Il vostro segno sta un po’ penando a causa di transiti ostili (Urano, Plutone). Saturno però, non vi darà più fastidio.
17,30 - 19,30 - 21,45
MAGLIE - CINEMA MODERNO TEL. 0836/484100
17,30 - 20 - 22,30
candidato a sorpresa
Leone
TRICASE - CINEMA MODERNO TEL. 0833/545855
CALIMERA - CINEMA ELIO TEL. 0832/875283
resident evil 5 (3D)
Sala 9
Cancro
17 (sab e dom) - 18,30 - 20,30
l’era glaciale 4
17,30 - 19,30 - 21,45
magic Mike Sala 3
CASARANO - CINEMA MANZONI TEL. 0833/505270
GALATINA - CINEMA TARTARO TEL. 0836/568653
lunedì 8
step up 4 (3D)
- settegiorni
martedì 9 mercoledì 10 giovedì 11 venerdì 12
18°
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27°
TROVA I GALLETTI,
IL REGOLAMENTO
partecipa lunedì 8 ottobre (ore 9) e vinci i biglietti del cinema e tanti altri premi Cerca tra le pubblicità e individua i 3 galletti “mimetizzati”, telefona lunedì 8 ottobre dalle ore 9 potrai vincere: i BIGLIETTI per i CINEMA di GALLIPOLI, GALATINA, MAGLIE, CASARANO e TRICASE; una CONFEZIONE DI VINI offerta da ENOTECA VANTAGGIATO a TRICASE; due aperitivi al BAR MAL GLEF a MIGGIANO; un PUPAZZO DI PALLONCINI da BALLOON SHOP a RUFFANO; DUE APERITIVI presso DOLCI FANTASIE di SAN CASSIANO; BUONO SCONTO DI EURO 50 da applicare sull’acquisto di occhiali da sole o da vista presso OTTICA MORCIANO di TRICASE, ANDRANO, TIGGIANO e CASTRO; una BOTTIGLIA DI VINO offerta da LE VIGNE DEL SALENTO di SALVE; CORNETTO E CAPPUCCIO al BAR LEVANTE di TRICASE. NON SONO AMMESSI GLI STESSI VINCITORI PER ALMENO 3 CONCORSI CONSECUTIVI. NON SI ACCETTANO NOMINATIVI DELLA STESSA FAMIGLIA
TELEFONA
LUNEDÌ
8
OTTOBRE DALLE ORE
9: 0833/545 777
24 ilgallo.it
ultima
6/19 OTTOBRE 2012