Ilgallonumero23 2013

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Gallo

il

Anno 18, numero 23 (523) - 16/29 novembre 2013 - www.ilgallo.it - info@ilgallo.it

Alessandro va veloce

Maglie e Nardò

Giornata ONU per le vittime della strada Domenica 17, giornata mondiale del ricordo. A Maglie una serie di manifestazioni per sensibilizzare sulla sicurezza stradale e la proposta di creare un gruppo di ascolto per i familiari. A Nardò sarà inaugurata una stele alla memoria

Speciale Sposi

Moto: sulle orme dei più grandi Alessandro Nocco, 16 anni, il centauro che corre con il casco griffato “Salento”, vice campione d’Europa della Super Stock 600, festeggiato nella “sua” Taviano: “Il mio vero sogno? La Moto GP!”. Con Valentino Rossi e Marco Marquez...

inserto da pag. 17

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si gioca al LUNEDÌ

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dalle ore 9

Polpette avvelenate per il Salento?

IL TERRIBILE SOSPETTO. Traffici illeciti di rifiuti operati dalla camorra,

in particolare dal clan dei Casalesi che, insieme ai loro compari della sacra corona unita, avrebbero utilizzato anche il Salento per interrare e smaltire rifiuti tossici e radioattivi provenienti dal nord Italia e dal resto d’Europa. Per Cataldo Motta non ci sono i presupposti per aprire un’inchiesta, anche se una nota della Procura precisa: “Perdura l’azione di vigilanza del territorio ionico-salentino con la mobilitazione continua della polizia giudiziaria per la rilevazione di ogni notizia riguardante reati che offendano il diritto dei cittadini alla salute e alla salubrità dell’ambiente”. Intanto le “voci di popolo” su zone, rifiuti e movimenti strani si accavallano vorticosamente. Sarebbe interessata in particolare la dorsale che da Cutrofiano giunge fino ad Ugento. Passando per Supersano, Casarano, Acquarica del Capo e Taurisano. Ma non è escluso il Capo di Leuca... ARTICOLI ALLE PAGINE 4 E 5


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Riassumetelo!

ora parlo io

GALATINA. Il Giudice del Lavoro di Lecce ordina al Centro Salento Ambiente l’assunzione definitiva di un ex dipendente a tempo determinato. Per il magistrato il contratto a termine, non giustificato, va convertito in contratto a tempo indeterminato

È

questo il principio con cui il Giudice del Lavoro di Lecce (Dott.ssa Ferreri) ha accolto il ricorso proposto da un ex dipendente della Società partecipata del Comune di Galatina (la Centro Salento Ambiente Spa), che si occupa, tra l’altro, anche della raccolta dei rifiuti urbani. La vicenda, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, traeva origine da un ricorso proposto da un ex lavoratore della partecipata con la qualifica di netturbino che, dopo essere stato assunto dal CSA con contratto a tempo determinato per la prima volta nel 2007, ha poi ottenuto delle proroghe, sempre a tempo determinato, solo sino al 2011. Da qui il ricorso al Giudice del Lavoro, per il tramite dello Studio Legale Matranga, con cui il ricorrente ha lamentato la nullità del contratto a tempo determinato chiedendone la trasformazione dello stesso a tempo indeterminato, atteso che il datore di lavoro non aveva specificato le ragioni di tale assunzione a termine. In particolare, nel ricorso l’ex dipendente sosteneva che il CSA aveva proceduto alla stipulazione dei diversi contratti di la-

voro a tempo determinato adducendo a giustificazione delle generiche esigenze organizzative del servizio e non meglio specificando le ragioni generatrici di tali esigenze. Il Giudice del Lavoro, accogliendo in pieno tesi del difensore del ricorrente, ha statuito che il CSA nulla ha precisato in ordine alle concrete ragioni che hanno condotto all’assunzione a tempo determinato dell’istante nel periodo in esame, né ha indicato i motivi dell’assunzione e dell’impiego temporaneo con riguardo alla realtà lavorativa in cui il dipendente è stato inserito, se non attraverso la mera ripetizione di previsioni astratte. Pertanto, il Giudice ha dichiarato la nullità del termine apposto al contratto di lavoro sottoscritto in data 31.10.07, perché privo di motivazione così come richiesto dalla legge e dalla giurisprudenza anche comunitaria, e la conversione dello stesso in contratto di lavoro a tempo indeterminato, condannato il CSA al pagamento a titolo di risarcimento di tre mensilità in favore del lavoratore e condannando altresì la Società al pagamento delle spese legali, liquidate in € 1.200,00 oltre accessori di legge con distrazione in favore del difensore.

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Diso: “Consiglio in naftalina”

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L’opposizione. Da sei mesi non viene convocata la massima assise comunale

Ha

perduto ogni efficacia la guida del sindaco di Diso, Antonella Carrozzo (Pdl) a guida del Comune, da maggio 2011, addormentando sia il capoluogo Diso che la frazione di Marittima. Le sedute della massima assise comunale non vengono convocate da sei mesi, perché la maggioranza non trova argomenti, questioni di interesse e progetti tali da coinvolgere tutti i consiglieri eletti e le comunità dei due centri abitati. Il gruppo di opposizione di centrosinistra “Rinnovamento democratico” nel frattempo ha tentato, più volte, di spronare la maggioranza attraverso manifesti, interrogazioni e sollecitazioni. Mai una degna risposta! È certo, però, che l’amministrazione in carica si fregia di un bel primato conseguito in questi ultimi tempi poiché, a memoria d’uomo, mai si è svolto un consiglio comunale dopo sei mesi dal precedente. Dopo il 15 maggio, da quando il consiglio si occupò di deliberare 5 argomenti, si è verificato un buio totale. Dove sta la partecipazione e il coinvolgimento di tutti i consiglieri? Al bando anche le assemblee con i cittadini per informarli sull’operato del sindaco dopo circa 3 anni di gestione. Ammuffite anche tutte le interrogazioni rivolte dal mese di maggio scorso da questo gruppo di opposizione. Tra gli argomenti posti ricordiamo la scarsa illuminazione in diverse strade del centro urbano ed eccesso di corpi luminosi in zone campestri. Vale la pena ricordare anche: la possibilità di utilizzo di fondi ministeriali per impianti sportivi; i disservizi in aree di interesse turistico lungo la fascia costiera

Il Municipio di Diso

della marina di Marittima; la dislocazione abusiva su suolo pubblico in area PIP di numerosissimi blocchi in cemento; il degrado e abbandono della struttura del mercato coperto di Marittima; lo sversamento di liquami a cielo aperto lungo la provinciale Marittima – Acquaviva; la pericolosità lungo il costone roccioso della marina di Marittima tra zona “Chianca liscia e Arenosa”, che richiede una rapida messa in sicurezza. Il Comune di Diso può vantarsi solo di aver indossato il triste primato della maglia nera per la mancanza totale di programmazione politica, amministrativa e sociale, che penalizza tutta la comunità. Il Gruppo consiliare di opposizione fa notare che la maggioranza pur avendo vinto le elezioni per un (1) solo voto, si comporta con l’opposizione come se avesse vinto con lo scarto di mille voti. Della situazione di stallo politico-amministrativo sarà informato il Prefetto di Lecce, Giuliana Perrotta. I consiglieri di opposizione Antonio Bortone, Giuseppe Greco e Antonio Nuzzo.


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rifiuti tossici

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Cosa hanno fatto

IL NOE: “INCHIESTA AUSPICABILE”

MAGGIORE NICOLA CANDIDO. “Si spiegherebbero tante situazioni preoccupanti dal punto di vista medico-sanitario”

A

nche il Salento avvelenato da rifiuti tossici? Traffici illeciti di rifiuti operati dalla camorra, e in particolare dal clan dei Casalesi, che avrebbero utilizzato anche il Salento per interrare e smaltire rifiuti tossici e radioattivi provenienti dal nord Italia e dal resto d’Europa. Questo è il drammatico quanto sconcertante quadro che emerge dai verbali relativi all’audizione che il pentito Carmine Schiavone, affiliato al potentissimo clan dei Casalesi, concesse nel 1997 alla Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti. Il documento, coperto dal segreto di Stato, è stato reso noto soltanto nei giorni scorsi per un segnale di trasparenza e attenzione da parte dell’Ufficio di Presidenza della Camera nei confronti delle popolazioni della Campania colpite dal dramma dei rifiuti tossici. Leggendo le dichiarazioni di Schiavone, si evince che l’intreccio di traffici di rifiuti tossici e radioattivi, provenienti dalle fabbriche del nord Italia ma anche dall’Europa, aveva il suo centro in Campania e si ramificava poi in tutto il Paese, dove le scorie avrebbero trovato posto anche nel Salento, zona in cui la camorra ha messo piede con l’aiuto della malavita locale. Al momento attuale, però, le parole del collaboratore di giustizia non trovano ancora conferme. Il procuratore aggiunto di Lecce, Antonio De Donno, chiarisce: “Abbiamo appreso la notizia dai giornali. Dobbiamo capire bene di cosa stiamo parlando, e approfondiremo la questione. Dobbiamo capire cosa intende Schiavone quando parla del Salento. Un’inchiesta? È ancora presto per stabilirlo”. Le dichiarazioni di Schiavone sono, infatti, molto generiche e bisogna soprattutto cercare di capire quali sono le zone dove sarebbero stati interrati i rifiuti e quali i terreni avvelenati. È pur vero che non è la prima volta che si parla di rifiuti tossici nel Salento. Qualche anno fa un pentito della Sacra corona unita aveva già rivelato agli inquirenti la posizione (nell’agro di Supersano, Ndr) di un sito dove erano stati interrati rifiuti tossici. La zona, che da quanto si è appreso da fonti vicine alla Procura, non è stata sottoposta a sequestro, si trova nelle campagne nel Sud Ovest del Salento, ed è un’area così vasta da rendere impossibile la verifica della tipologia di rifiuti interrati che, a quanto è dato di sapere, sarebbero ancora lì. Sol-

tanto gli accertamenti potrebbero dire se si tratta degli stessi terreni di cui ha parlato Schiavone davanti alla commissione parlamentare. Per il Maggiore Nicola Candido, comandante del Nucleo Operativo Ecologico (Noe) dei Carabinieri, le dichiarazioni di Schiavone potrebbero essere plausibili anche se mancano di indicazioni precise: “Si tratta sicuramente di dichiarazioni che destano preoccupazioni”, dichiara l’ufficiale, “ma da qui a dire che la Puglia possa diventare come la Campania ne passa. Schiavone ha fatto dichiarazioni piuttosto generiche sul Salento. Certo è che in quel contesto è possibile, se non addirittura probabile, che sia accaduto qualcosa del genere. Obiettivamente, però, non si può avviare un’inchiesta sulla base di poche frasi. Schiavone, tra l’altro, non dà una connotazione precisa dei posti. È vero, però, che nel corso del tempo i collegamenti tra camorra e sacra corona unita ci sono stati. Ma è poco per aprire un’inchiesta: servono ulteriori elementi di riscontro. Anche perché sostanzialmente si tratta di scavare e, senza indicazioni precise sull’area interessata, non si possono certo fare controlli ad ampio spettro perché il territorio è troppo vasto. Nel concreto, nel corso delle operazioni svolte dal Noe negli ultimi anni, non sono emersi elementi che possono far pensare ad un traffico di rifiuti tossici verso la Puglia. Certo”, conclude Candido, “è auspicabile comunque un’indagine: sarebbe il caso di verificare e recuperare i rifiuti. Si spiegherebbero tante situazioni preoccupanti dal punto di vista medico-sanitario che affliggono questo territorio”. Ed è proprio per questo che l’oncologo Giuseppe Serravezza, presidente della Lega contro i tumori di Lecce, ha lanciato da tempo l’allarme sull’aumento progressivo dei tumori nel Salento, sollecitando indagini sui terreni: “Come Lega contro i tumori di Lecce”, ha detto Serravezza, “ci aspettiamo che anche su questo problema partano indagini serie e che venga fatta luce, in particolare, su quello che per noi rappresenta una situazione di grande preoccupazione, ossia il grave sospetto di una enorme quantità di rifiuti speciali sotterrati nei terreni, che aggraverebbe senza dubbio il rischio di ammalarsi di cancro per tutti i cittadini”. Massimo Alligri

“CHI SA PARLI. E DENUNCI!”. MOTTA

“Un

n buon capro espiatorio vale quanto una soluzione”: la tecnica utilizzata dai politici, soprattutto quelli più navigati, quando arriva il giorno in cui si è con le spalle al muro, è da sempre quella di trovare qualcuno su cui riversare le proprie inefficienze ed inettitudini, siano esse colpose o dolose. Come uno di quei fulmini inattesi, è scoppiata la bomba dei rifiuti tossici. Non c’è giornale, televisione locale, sito internet o angolo di bar in cui non si parli delle enormi quantità di fusti contenenti le peggiori sostanze chimiche mortali per il nostro territorio e le nostre vite. Un tipo di mezza età che di cognome fa Schiavone e che viene da Casal di Principe, ha parlato, ha detto che ci stanno e gli ha fatto eco anche un suo feudatario della zona, indicando grosso modo anche i siti dove questi veleni si troverebbero. Si sono formati movimenti spontanei di protesta ed anche un comitato per affrontare in maniera più organica la vicenda; i Sindaci sono scesi in trincea per capire, sollecitare, sensibilizzare, auspicare ma soprattutto… è stato trovato il capro espiatorio: il Procuratore Generale Cataldo Motta. È perfetto per il ruolo, non è un politico, ha quell’alone di rispettabilità che è sempre un piacere poter attaccare e cercare di scalfire e soprattutto, per il ruolo che riveste, parla poco e non scende a battibecchi sulla carta stampata o nelle interviste. Meno male che lo abbiamo trovato! Da quando, infatti, ha detto di non ritenere di avere elementi sufficienti per aprire un’inchiesta, il Procuratore Motta s’è candidato da solo al ruolo di capro espiatorio. Su facebook si sono scatenati in maniera massiccia con lui come raccoglitore preferito degli strali e delle rimostranze di un campionario umano più che variegato e tutto molto più che competente che va da chi ad esempio sta per scrivere alla Corte di Strasburgo e chi invece ha già scritto al Papa. Una bella occasione la si è avuta anche lo scorso 10 ottobre quando, presso l’auditorium comunale, con la partecipazione dei Sindaci di Gallipoli, Cutrofiano, Supersano ed il vice-Sindaco di Casarano, nonché del Prof. Giuseppe Serravezza, Presidente provinciale della Lega per la lotta ai Tumori, si è tenuta un’assemblea pubblica per parlare del problema. L’incontro, ben moderato dal giornalista Alberto Nutricati, è stato però una mezza occasione persa perché per molti tratti è stata solo una passerella politica del tipo: “noi abbiam fatto


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rifiuti tossici

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al nostro Salento?

“IO CONTO E VOI VERIFICATE!”

CATALDO MOTTA: “NESSUNA INCHIESTA!”

CHI PUÒ INDAGHI. “Come

IL PROCURATORE GENERALE. “Perdura però l’azione di vigilanza

restare in silenzio quando è in gioco il futuro dei nostri figli?”

del territorio ionico-salentino per la rilevazione di ogni notizia”

Il

procuratore capo Cataldo Motta è stato chiaro: “Non rincorriamo i fantasmi”. Questo potrebbe voler dire che nessuna inchiesta sarà istruita in merito all’eventualità che rifiuti tossici siano stati interrati nel Salento. Ritenute troppo generiche e troppo lontane nel tempo le dichiarazioni del pentito. Altro snodo importante: la Commissione parlamentare ha ritenuto irrilevante l’indicazione fornita nel 1997 da Carmine Schiavone (pentito già ritenuto scarsamente credibile). Una nota ufficiale del procuratore generale di Lecce, Giuseppe Vignola specifica che trattasi di “un generico riferimento al Salento quale territorio di destinazione di rifiuti provenienti da altre zone, posto che l’autorità giudiziaria non ne era stata neanche informata, evidentemente perché del tutto generica e priva di contenuto concreto e di qualsivoglia dettaglio suscettibile di sviluppi investigativi”. La nota è stata diffusa dopo l’incontro dei procuratori della Repubblica di Lecce, Brindisi e Taranto, del procuratore generale (Giuseppe Vignola), degli avvocati generali della Repubblica, Antonio Maruccia e Ciro Saltalamacchia, del procuratore aggiunto Ennio Cillo e del sostituto Elsa Valeria Mignone. In pratica un’ulteriore conferma dell’assenza di presupposti per una nuova inchiesta. Ciò non toglie che, come recita un’ulteriore nota “perdura l’azione di vigilanza del territorio ionico-salentino con la mobilitazione continua della polizia giudiziaria per la rilevazione di ogni notizia riguardante reati che offendano il diritto dei cittadini alla salute e alla salubrità dell’ambiente”. Considerazioni a margine: un’inchiesta ufficiale avrebbe un riverbero eccezionale sui media nazionali ed internazionali con un riflesso immaginabile sul nostro turismo che andrebbe ad intaccare ulteriormente un’economia già in prognosi riservata. Siamo portati a pensare (anche in virtù dell’ultima nota sulla “mobilitazione continua della polizia giudiziaria …”), che le indagini continuino senza clamore ma con la determinazione di arrivare ad un punto fermo. O almeno ce lo auguriamo, perché turismo, economia e quant’altro contano, ma se non c’è la salute... g.c.

CAPRO ESPIATORIO, E I POLITICI A ROMA? e ancora faremo” dei politici, mentre dalla platea le rimostranze erano le solite beghe di cortile colorate di appartenenza politica. E anche in quest’occasione, bersaglio preferito, “l’inerzia” del Procuratore Motta che “non vuole guardare ai fatti”. Cerchiamo allora di guardarli anche noi questi fatti, cercando di usare la testa con oggettività e non l’emotività della pancia. Sedici anni fa quel tizio di Casal di Principe ha parlato e lo ha fatto dinanzi ad una Commissione Parlamentare (e quindi a dei politici). Questi signori, pur venendo a conoscenza di queste scottanti verità, non si sono minimamente preoccupati di fare nulla! Senza nemmeno inviare le deposizioni alla Procura e men che meno avvisare almeno uno straccio di Sindaco o una ASL o... almeno un parroco… nessuno! E questo per 16 anni! Dopo tutti questi anni poi, c’è voluto il “Movimento 5 Stelle” per chiedere all’on. Laura Boldrini di togliere il segreto e rendere disponibili queste zozzerie che solo il merito dei giornali ha reso pubbliche. Laborioso quindi trovare in tutto ciò le responsabilità di Motta; lui applica le norme e tali norme dicono che si può (e si deve) procedere sulla base di elementi oggettivi, che al momento evidentemente non ci sono. Nel Salento siamo in centinaia di migliaia e in fondo basterebbe che uno solo di noi andasse a fare una deposi-

zione giurata dicendo di sapere con certezza qualcosa di circostanziato e la Procura l’inchiesta sarebbe obbligata ad aprirla. Di contro, appare quantomeno singolare che nessuno abbia tirato in ballo proprio quei politici che stanno a Roma, che hanno saputo ed hanno taciuto, che possono decidere di intervenire con degli studi e delle indagini e non lo fanno, che potrebbero finanziare delle bonifiche e non lo fanno, che potrebbero intervenire sulle aziende che si sa che inquinano, ma non ne hanno il coraggio perché ne hanno la convenienza. Nella nostra terra si muore, questo è un dato di fatto e probabilmente quei maledetti fusti sono sotterrati chissà dove, oppure chissà quale altra criminale causa ne è responsabile, ma non ha senso trovare capri espiatori e soprattutto non hanno alcun senso i discorsi colorati di politica. Questi comitati sono un bene per le nostre comunità perché almeno smuovono le acque stagnanti della nostra pigrizia, possono fare pressione sulle Istituzioni, sensibilizzare l’opinione pubblica… ma la tutela del nostro territorio non può essere delegata, deve partire da ognuno di noi. Quando veniamo a conoscenza di qualche reato (e capita), bisogna denunciare, non mettere la testa sotto terra come fanno gli struzzi (anche perché tra un po’ sotto la nostra terra la testa non la metteranno più neanche loro) perché altrimenti… i mafiosi siamo noi! Antonio Memmi

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La

bufera dei rifiuti tossici che sarebbero stati interrati dalle nostre parti sta imperversando in lungo e in largo per tutto il Salento. Sono tante le segnalazioni, le indiscrezioni, i “si dice” VOCE DE POPOLU, che riguardano i diversi siti distribuiti in tutta VOCE DE DIU… la nostra provincia dove la camorra, in collaborazione con la criminalità organizzata Da Cutrofiano fino ad nostrana, avrebbe tombato rifiuti tossici e Ugento. Passando per radioattivi provenienti dal nord Italia ed Supersano, Casarano, anche da altri Paesi europei. Per ora nesAcquarica del Capo e suna inchiesta ufficiale, quindi nulla di conclamato: ci dobbiamo, perciò, limitare a Taurisano. Ma non è raccontare il sommerso, quello che si vociescluso il Capo di Leuca. fera, neanche tanto a bassa voce, nei nostri E a Tricase... paesi, incrociandoloo con quello che è emerso dalle dichiarazioni dei pentiti e dai ritrovamenti e dalle bonifiche degli anni passati. La dorsale maggiormente interessata sarebbe quella che attraversa il centro del Salento, scendendo da Cutrofiano fino ad Ugento, passando per Supersano, Casarano, Acquarica del Capo e Taurisano. Ma, come dicevamo, i rumors indicano anche altre località sarificate all’infimo e venefico scopo, senza risparmiare neanche il Capo di Leuca. Voce di popolo vorrebbe anche che i camion carichi delle “polpette avvelenate”, protetti dal buio, facessero sosta durante la notte nella incompleta Zona Industriale di Tricase, in attesa di ricevere indicazioni per scaricare altrove il loro carico di veleni. Veleni che risponderebbero in particolare al nome di PCB, Poli Cloruro Bifenile, utilizzato per il raffreddamento dei trasformatori elettrici e letale per terreni, falde d’acqua e soprattutto frutta e verdura che quotidianamente frequentano le nostre tavole. Ribadiamo, per ora trattasi solo di “pettegolezzi” perché, come avete letto a fianco, non supportati da nessuna inchiesta. Ma, quando i “pettegolezzi” diventano così insistenti, viene da pensare al detto dei nostri nonni “voce de popolu, voce de Diu…”. Più di qualche paura insomma resta. Per questo il comitato civico “Io Conto” di Ugento (confluito nel Comitato Intercomunale denominato “Liberi Dai Veleni” promotore dell’incontro di Casarano) chiede ad alta voce di indagare. “Ritengo indispensabile”, ci ha detto Vito Rizzo di del comitato ugentino, “verificare tutte le situazioni emerse dalle dichiarazioni dei pentiti, sia del camorrista Carmine Schiavone che del salentino Silvano Galati. La storia recente ci insegna che siamo tutt’altro che esenti da tale fenomeno. Non è forse vero che a Cutrofiano hanno bonificato 51 cave ipogee sulle 167 esistenti, perché riempite di quintali di pellame, scarto di calzaturifico? E la discarica Burgesi? Nel 2000 hanno bonificato la superficie da enormi fusti: il loro pericoloso contenuto che fine ha fatto? Perché non sospettare, come logica impone, che sia stato interrato? E ancora”, insiste Rizzo, “nessuno ricorda che, con una sentenza sulla vecchia Burgesi, il sostituto procuratore Elsa Valeria Mignone fece condannare l’allora direttore della Discarica e il laboratorio chimico che sottoscrisse i certificati di trasporto, equiparando i rifiuti tossici a quelli urbani? Tutto questo”, conclude Rozzo, “dovrebbe lasciarci tranquilli? Chi può garantire che quelli certificati siano i soli rifiuti illegalmente sotterrati nel Salento? Come possiamo restare in silenzio quando è in gioco il nostro futuro e quello dei nostri figli?”. Giuseppe Cerfeda


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attualità

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2/15 NOV

2013

Tassi usurari in banca: la rivolta di Codacons Si

Melendugno: Rina Durante, il mestiere del narrare

La novità. Lanciata azione contro i tassi usurari

su mutui e prestiti: possibile recuperare gli interessi illegali versati e non pagare quelli futuri

Le

banche concedono come noto finanziamenti applicando diversi tipi di tasso d’interesse, ma troppo spesso anche tassi usurari. La legge anti-usura n.108/1996 vieta espressamente il superamento del limite rilevato trimestralmente dal Ministero dell’Economia e dalla Banca d’Italia e ultimamente la Corte di Cassazione ha ribadito l’importante principio secondo il quale, nel calcolo ai fini della legge sull’usura, devono essere prese in considerazione tutte le spese e le voci di costo relative all’erogazione di una somma di denaro in prestito, compresi gli interessi di mora. “Invitiamo tutti i cittadini della Puglia che hanno acceso un mutuo o un finanziamento”, fanno sapere dal Codacons, “a verificare se, al momento della stipulazione del contratto, il tasso soglia dell’usura sia stato superato o meno, sommando il tasso d’interesse di base con le altre spese e con l’interesse di mora. Se la banca ha applicato tassi d’interesse usurari, si può chiedere la restituzione degli interessi già versati e corrispondere per il futuro la sola quota capitale”. Infatti, l’art. 1815, secondo comma c.c. prevede che: “Se sono convenuti interessi usurari, la clausola è nulla e non sono dovuti interessi”. Grazie all’azione lanciata dal Codacons, tutti i cittadini della regione che hanno pagato interessi a tassi usurari potranno agire, forti di una sentenza della Corte di Cassazione che ha condannato un istituto di credito aprendo la strada ad azioni risarcitorie da parte dei titolari di mutui. Seguendo la procedura indicata sul sito www.codacons.it l’associazione analizzerà i contratti e la possibilità di chiedere alla banca la restituzione di tutti gli interessi corrisposti nonché il pagamento per il futuro della sola quota capitale.

aprono a Melendugno, lunedì 18 novembre alle ore 15,30, presso il Nuovo Cinema Paradiso, i lavori del Convegno Nazionale di Studi dedicato a Rina Durante. I lavori proseguiranno martedì 19, presso la sala del rettorato dell’Università del Salento, a partire dalle ore 9. Il Convegno fa parte di un percorso di studi, della durata di un anno, finalizzato all’approfondimento e alla valorizzazione della scrittrice Rina Durante, cui Melendugno diede i natali. Il progetto “Rina Durante: il Mestiere del Narrare”, finanziato dal Cuis (Consorzio Universitario Interprovinciale Salentino), è stato promosso e cofinanziato dal Comune di Melendugno e sarà realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università del Salento. La Supervisione scientifica del progetto è del Prof. Antonio Lucio Giannone, Docente di Letteratura Italiana Contemporanea del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università del Salento

Il Senso dell’Incanto a Lecce

“Il

Senso dell’incanto” alla conquista di Lecce: “L’Officina delle parole”, infatti, ha organizzato un incontro culturale dedicato alle opere pittoriche di Laura Petracca sui versi di Pina Petracca, racchiusi in un prezioso volume (“Il Senso dell’incanto” - edizioni Libellula) già dalla scorsa estate in libreria, che sarà sfogliato durante la serata di sabato 16 novembre, a partire dalle 18,30, nel prestigioso Da sinistra: Laura Petracca, salone della Galleria Maccagnani, in Corso Paola Pitagora e Pina Petracca Vittorio Emanuele. Il libro e le 15 opere pittoriche dell’artista di Specchia, Laura Petracca, racchiuse nel volume e che verranno allestite negli spazi della Galleria, saranno i protagonisti indiscussi assieme alla musica e alla voce della poesia che si snoda lungo le pagine della poetessa Pina Petracca. Il libro racchiude anche un pensiero scritto dall’attrice Paola Pitagora. Durante la serata interverranno: l’autrice-pittrice Laura Petracca; la giornalista Pompea Vergaro e l’antropologa Elisabetta Opasich; Alessia Ferreri, consigliera di Parità della Provincia di Lecce; il musicista Marco Pecoraro e la poetessa Pina Petracca. L’appuntamento costituirà, in un continuo dialogo tra le arti, un momento di riflessione sul valore, e nello stesso tempo, un vero e proprio elogio della cultura, sullo slogan “La cultura è l’unica droga che crea in-dipendenza”


l’iniziativa

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Maglie e Nardò per le vittime della strada

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Giornata mondiale. Indetta dall’ONU il 17 novembre per ricordare le Vittime della Strada A Maglie manifestazione di sensibilizzazione; Nardò inaugura una stele alla memoria

G

iornata mondiale del ricordo delle vittime della strada anche a Maglie, domenica 17 novembre, in Piazza Aldo Moro, organizzata dall’associazione A.I.F.V.S. (associazione italiana e familiari vittime della strada ONLUS). In vari punti strategici del territorio magliese saranno installati gazebo informativi, manifesti dell’associazione e, inoltre, sarà possibile leggere articoli di giornale riguardanti incidenti avvenuti sul manto stradale e saranno esposti diversi mezzi che, avranno come fine ultimo, la sensibilizzazione circa la sicurezza stradale che, ormai, nel territorio Salentino è un numero in netto rialzo. Intorno alle ore 12 sarà osservato un minuto di silenzio per le persone che non ci sono più e, alle ore 19, presso la Chiesa SS Immacolata di Maglie, si terrà una messa celebrativa in ricordo delle vittime della strada celebrata da don Giuseppe Mengoli. Il Presidente dell’associazione A.I.F.V.S. di Maglie, Eva Ruggeri, protagonista della “battaglia di sensibilizzazione” che ormai porta avanti da diversi anni, ricorda come ci sia “molta solitudine nelle persone che hanno perso un figlio, una figlia, un familiare o ad un amico” e per questo vorrebbe istituire “un gruppo d’aiuto in modo da creare una situazione di sollievo a tutti coloro che, ormai, da quel fatidico giorno non riescono a dormire la notte o a

EVA RUGGERI

Un gruppo d’aiuto per dare sollievo a tutti coloro che da quel fatidico giorno non riescono più a dormire la notte o a darsi una risposta

darsi una risposta concreta, proprio perché una risposta non potranno mai darsela. Vorrei organizzare con il Parroco della Chiesa Immacolata don Giuseppe Mengoli”, continua l’avv. Ruggeri, “una messa mensile dedicata a tutte le vittime della strada, di modo che, le famiglie si possano non sentire più sole ma, potranno comunicare con tante altre persone che, come loro, vivono costantemente un incubo che li attanaglia da ormai tanto tempo. Sarebbe bello”, conclude Eva Ruggeri, “istituire un gruppo d’aiuto, proprio perché spesso dietro i drammi c’è tanta solitudine e nostalgia di un tempo passato che non tornerà più”. Domenica 17 novembre, dunque sono invitati tutti i cittadini magliesi e dell’hinterland a prendere parte alla manifestazione per verificare ulteriormente a cosa può portare la non curanza delle leggi stradali, la disattenzione per un telefonino o, sempre più spesso, l’eccessiva superficialità nell’uso di alcool o sostanze stupefacenti quando ci si deve mettere alla guida: nessuna morte è giustificabile e la prevenzione è l’unica arma realmente efficace per salvare la vita di tanti noi. Eleonora Marsella

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nche quest’anno Associazione “Alla Conquista della Vita per le vittime della strada di Nardò”, in occasione di tale ricorrenza, celebra la giornata con le Associazioni (che costituiscono il Forum Provinciale delle “Associazioni di tutela per le vittime della strada”) con un convegno e con l’inaugurazione di una “Stele” in una piazza cittadina a solenne ricordo dei Nostri Cari, Vittime della Strada. Questo evento, unico in tutta la Provincia di Lecce, ha luogo a Nardò ed organizzato dalla Associazione “Alla Conquista della Vita per le vittime della strada” di Nardò, patrocinato dal Comune di Nardò e dalla Provincia di Lecce, con la compartecipazione delle Associazioni: A.G.U.V.S. Lecce, Gigi e Stefy”, Angeli tra Cielo e terra

Carpignano Salentino e Andrea Mazzotta “Vittime della Strada” S. Pietro in Lama che costituisco il “Forum” Provinciale, si articola in due giornate (14 e il 17 novembre) con tre momenti significativi. Dopo il convegno del 14 novembre su “Il Ruolo delle Associazioni per la tutela delle Vittime della Strada e delle loro Famiglie nel contesto Sociale Nazionale e Salentino”, domenica 17, alle 10, presso la Cattedrale di Nardò, si terrà la Santa Messa, Celebrazione Solenne con la presenza di S.E. Mons. Fernando Filograna Vescovo di Nardò-Gallipoli. Alle 11,45, nella Piazzetta tra via Regina Elena e Piazza Umberto I°, inaugurazione e benedizione del Monumento dedicato alle Vittime della Strada.


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l’intervento

16/29 NOVEMBRE 2013

“Non vendete le nostre spiagge”

Teresa Bellanova. “Si avvii un confronto serio con i concessionari. La sdemanializzazione

di porzioni di litorale e spiagge e politicamente inaccettabile e tecnicamente sbagliato”

No

alla vendita delle spiagge ai privati, sì ad interventi che razionalizzino l’istituto delle concessioni, permettendo alle imprese di programmare investimenti tesi alla qualità dei servizi e considerando i lidi privati un segmento strategico del turismo e dell’accoglienza nel nostro paese e nella nostra regione. Questo il punto di vista di Teresa Bellanova, parlamentare del Partito democratico, sulla questione che nelle ultime ore ha visto un confronto assai vivace all’interno del Pd, e tra i due più importanti partiti di governo. “Concordo pienamente e totalmente”, sottolinea Bellanova, “con la posizione già espressa sulla questione dal Ministro Orlando, quando afferma che le norme che paiono emergere dal confronto parlamentare e che propongono la sdemanializzazione di porzioni di litorale e spiagge sono politicamente inaccet-

STRADA SBAGLIATA

In questo Paese rischiamo di avallare una strana idea dell’iniziativa e dell’investimento privato, legittimando azioni di favore a danno della collettività e dei beni comuni come se fosse l’unico modo di sostenere lo sviluppo economico

tabili e tecnicamente sbagliate. So bene”, spiega la deputata Pd, “che la questione è antica e che bisogna capire come evitare che la normativa europea impatti negativamente su imprese che producono servizi e occupazione, ma non si può affrontarla svendendo un pezzo del patrimonio culturale e paesaggistico, né tantomeno beni comuni. Credo invece più serio, e anche strategicamente più opportuno, un confronto serrato con i concessionari, per comprendere come il Governo possa sostenere un segmento importante del turismo italiano e pugliese. In questo Paese rischiamo di avallare una strana idea dell’iniziativa e dell’investimento privato, legittimando azioni di favore a danno della collettività e dei beni comuni come se fosse l’unico modo di sostenere lo sviluppo economico. Credo”, conclude Bellanova “che sia invece il modo peggiore, un modo che droga crescita e sviluppo, e alla fine produce, come abbiamo registrato troppo spesso, pericolose e devastanti bolle”.


l’intervista

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Poggiardo: “Sindaco dimettiti!”

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A metà mandato. L’Associazione La Voce: “Amministrazione Colafati vergognosa con lacune

in diversi settori della cosa pubblica: dai beni culturali e ambientali all’aumento delle tasse

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ono passati esattamente due anni e mezzo da quando la lista “Libertà è Impegno” ha vinto le elezioni amministrative e si è presa la responsabilità di governare il Comune di Poggiardo. Siamo dunque esattamente a metà mandato ed è arrivato il momento di tracciare un primo bilancio per quanto concerne l’attività amministrativa del Sindaco Giuseppe Colafati e della sua squadra. Per farlo abbiamo preso spunto da un lato da un manifesto affisso sui muri della cittadina nei giorni scorsi ad opera dell’associazione culturale “La Voce” e dall’altro dalle parole di un protagonista dell’impegno della Giunta comunale, l’assessore Giuseppe Orsi.

di Carlo Quaranta

“Lor signori la smettessero di nascondersi” AMATORE PAIANO. “Forse il Sindaco ha paura di verificare che i cittadini non sono più tanto soddisfatti di averlo votato” Amatore Paiano

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econdo quanto scritto sul manifesto de “La Voce” uscito lo scorso 9 novembre l’azione politico - amministrativa della Giunta Colafati sarebbe disastrosa e ciò sarebbe dimostrato da lacune in diversi settori della cosa pubblica, “a partire da quello dei Beni culturali e ambientali sul quale si dovrebbe puntare decisamente e laddove invece si registra l’incuria in cui versa la zona archeologica, la chiusura del Museo di Vaste, del Museo degli affreschi e della Cripta Santa Maria degli Angeli. A ciò si aggiunge la chiusura del punto informativo turistico, la mancata gestione della pineta “Mari Rossi” e del boschetto “Marulli” (per i quali pure sono stati fatti degli investimenti). Passando alla questione biostabilizzatore e rifiuti si evidenzia la “persistenza delle puzze da rifiuti in attesa che lo sbandierato ristoro ambientale serva a ridurre la tassa sui rifiuti. E inoltre cattivi odori di fognatura si avvertono anche in viale della Repubblica. Non sono stati ridotti i costi per l’illuminazione pubblica e manca l’attenzione al mondo dello sport manifestatasi nell’incapacità

a mantenere la squadra di calcio locale e nella situazione di incuria dei campetti da tennis”. Anche per quanto riguarda il mondo della Scuola ci sarebbe “poca attenzione” e si denunciano i “ritardi nell’avvio della mensa scolastica e del servizio di trasporto alunni”. Anche le problematiche di giovani ed anziani sarebbero “trascurate mentre i contributi ad associazioni, circoli ecc. sono stati erogati in modo assolutamente discrezionale trascurando servizi essenziali. A questo si aggiunga l’aumento di tasse IMU, IRPEF, accise sull’energia elettrica, tassa sui rifiuti e non vi è nessun merito nemmeno per i mancati allagamenti in caso di piogge torrenziali né per il completamento di nuovi 14 alloggi case popolari, perché resi possibili da finanziamenti dal lontano 2009. Sempre per quanto riguarda i tributi, l’Amministrazione Colafati viene accusata di “non riuscire ancora a mettere in sicurezza i conti di bilancio 2013 tanto che si parla con insistenza di “debiti fuori bilancio” (debiti non autorizzati dagli uffici competenti e contratti senza copertura finanzia-

ria). Anche la mancata rappresentanza nel consiglio direttivo del Consorzio per il Piano di Zona e la perduta presidenza del C.E.A. (Centro Educazione Ambientale) vengono addebitati principalmente al Sindaco Colafati che viene additato quale principale artefice di ciò ed invitato a dimettersi. A rincarare la dose è il presidente dell’Associazione Amatore Paiano, già amministratore nelle Giunte Astore e Gianfreda negli anni ’90, che chiama ancora in causa direttamente il sindaco Colafati: “Come mai il primo cittadino è chiuso nella sua stanza anziché andare in piazza a spiegare ai propri cittadini il suo operato che in campagna elettorale aveva detto di voler rendere trasparente? Forse ha paura di verificare che gli stessi non sono più tanto soddisfatti di averlo votato?” Infine sferra un attacco congiunto al sindaco ed al suo vice, Giacomo Carluccio: “Lor signori la smettessero di nascondersi dietro la cattiva gestione della precedente Amministrazione della quale hanno fatto parte fino al 2008 o dietro alla mancanza di risorse finanziarie”.

Orsi: “Con noi cambiamento concreto”

L’ASSESSORE. “Avviata valorizzazione risorse umane nella struttura amministrativa e eliminazione degli sprechi”

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ul versante della Giunta Comunale è l’Assessore con delega a Personale, Pubblica istruzione e Politiche Giovanili, Giuseppe Orsi, rappresentante della Sinistra in seno alla maggioranza, a spiegare l’operato dell’Amministrazione: “Sul piano politico occorre ricordare che per oltre vent’anni il Comune di Poggiardo è stato retto da una classe dirigente che ha prodotto un modello culturale ed un sistema di valori che hanno determinato un inquinamento sociale e forme di imbarbarimento nelle relazioni umane. Proprio muovendo da tali presupposti, è nata la nostra aggregazione che è riuscita a fornire agli elettori un’autentica alternativa politica ed una sponda democratica. Sin dall’insediamento abbiamo dato vita al nostro Progetto politico avviando un’opera di risanamento delle finanze pubbliche ed una bonifica di tutta quella sedimentazione pregressa. In virtù di ciò abbiamo iniziato a produrre un’idea di cambiamento concreto

del paese, costruendo un’azione politica tendente a valorizzare le risorse umane presenti nella struttura amministrativa e soprattutto eliminando gli sprechi. Le precedenti Amministrazioni, attraverso una gestione poco accorta, ci hanno lasciato in eredità diversi debiti fuori bilancio, frutto soprattutto di costosissimi contenziosi. Da parte nostra, in due anni e mezzo, non abbiamo prodotto debiti fuori bilancio se non in via eccezionale, per poche migliaia di euro e per ragioni di sicurezza. Anzi, grazie agli introiti rivenienti dall’importante risultato dell’ottenimento del ristoro ambientale, potremo strutturare il bilancio degli anni futuri. Per quanto concerne la scuola, gli interventi sono andati nella direzione della tutela e della salvaguardia dei plessi scolastici e, proprio in questi giorni, saranno ultimati i lavori per la collocazione dell’ascensore presso la scuola primaria allo scopo di abbattere le barriere architettoniche. Per ciò che riguarda la mensa scolastica,

non solo non ci sono stati ritardi, ma le famiglie pagano un importo inferiore rispetto al passato e sono stati abbattuti anche i costi relativi al trasporto. L’impulso derivante dalla nostra attività è peraltro testimoniata dalle presenze registrate nei mesi estivi rilevate da indagini demoscopiche che premiano Poggiardo col quinto posto nella classifica dell’intera Provincia. Ovviamente c’è ancora tanto da fare e siamo continuamente protesi al futuro: tra le altre cose stiamo producendo anche uno sforzo per la pianificazione del personale da assumere nei vari settori e che dovrà potenziare gli uffici da qui ai prossimi anni garantendo efficienza amministrativa. Se qualcuno grida “al lupo, al lupo” per poi strozzare l’agnello o qualcun altro sente il richiamo della foresta o il canto delle sirene”, conclude l’assessore Orsi, “ciò non è altro che il frutto di un atteggiamento egoistico che porterebbe Poggiardo in quell’oscurantismo che, purtroppo, abbiamo già avuto di conoscere”.

Giuseppe Orsi


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il ricordo

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Giuseppe Cortese pioniere dello sviluppo industriale di Tricase

Illuminò il paese. “Un meraviglioso esempio di energia individuale, di volontà creatrice, fattiva, benefica”. Nel 67° anniversario della sua morte si rinnova la richiesta al Comune di Tricase di intitolargli una strada del paese sul paese addormentato. “E nelle case, nei palazzi, nei tuguri dell’epoca sfavillavano rossastre fiammelle ondeggianti ad ogni movimento e tanto spesso quelle fiammelle per un nonnulla si spegnevano provocando nelle famiglie, specialmente quelle povere, imprecazioni”.

di Vito Cassiano

Grazie all’intraprendenza di Cortese la prima illuminazione pubblica venne inaugurata nel febbraio del 1926. Come ci ricorda Giuseppe Pisanelli nel suo articolo apparso su “Lu Lampiune”, Tricase fu addobbata a festa, come avviene per la ricorrenza del Santo Patrono. Tricase si mise a festa per la felicità che lo sviluppo tecnologico dell’epoca nuova, quella della scienza e della tecnica, approdò anche nell’estrema terra del Capo di Leuca. Chiese alla mamma il piccolo Pisanelli, che scriverà poi sul ricordo di questo evento, il perché di tutto quell’apparato. E la madre rispose: “Era l’inaugurazione della centrale elettrica di don Peppino Cortese”, era la città di Tricase e tanti forestieri sopraggiunti dal territorio che tributavano omaggio di riconoscenza a “Giuseppe Cortese, il simpatico gentiluomo e l’ardito industriale che ha arricchito Tricase di impianti elettrici davvero perfetti”.

Nella foto in alto: la centrale elettrica di via XX Settembre, ora via Filippo Bottazzi In basso: Giuseppe (Tommaso) Cortese (1875 - 1946): nel 1926 portò l’illuminazione elettrica a Tricase

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ertamente tra i cittadini più illustri di Tricase della fine dell’ottocento e la prima metà del novecento bisogna annoverare Giuseppe Cortese di cui ricorre il 67° anniversario dalla morte avvenuta l’11 novembre 1946. Si tratta, infatti, come ebbero a dichiarare due suoi coevi, i consiglieri Girasoli e Dell’Abate nel consiglio comunale tenuto sei mesi dopo la sua morte: “di un cittadino benemerito, l’uomo più amato dal popolo, il più popolare della sua Tricase, colui che diede la luce elettrica in Tricase, quando questa era al buio e la Società Pugliese era lungi dal sorgere, e la sua vita fu un travaglio di sofferenze per l’altrui bene”. Queste parole esprimevano veramente il sentimento popolare di quel tempo e tanto basta perché noi tricasini postumi sentiamo oggi il dovere di ricordarlo e di sentirci onorati della sua esistenza e della sua opera. Fu un uomo dinamico, creativo, intraprendente e generoso. Giuseppe Cortese, nasce a Tricase il 6 aprile 1875 da Alessandro Cortese originario di Lecce e Giuseppina Colosso. Sposò l’aretina Bianca Italia Zanchi. Ebbe sette figli. Diversi pronipoti sono parte vivente e attiva della comunità tricasina di oggi. Dispiegò la sua creatività come imprenditore e di tutte le attività quella per la quale ebbe notorietà in tutto il paese e che rimane memoria indelebile della sua storia fu l’illuminazione elettrica. Fino al 1926 Tricase aveva le sue notti lunghe appena appena illuminate dai fiochi bagliori dei lampioni a petrolio o acetilene. Il cronista dell’epoca ci ricorda che “i mezzi pubblici illuminanti” erano pochi e davano scarsa luminosità. Nella Piazza principale di Tricase c’erano appena quattro lampioni e le strade più frequentate ne avevano installato uno all’inizio e uno alla fine del percorso, nelle altre vie un solo lampione centrale. Rimanevano accesi per qualche ora e poi si spegnevano. Sicché solo la luna e il lucore stellare, quando il cielo era limpido, poteva spargere nel pieno della notte un tenue bagliore

Il Sindaco dell’epoca, Barbara Spiridone, nel discorso di inaugurazione dà merito a Cortese “che con la sua volontà veramente di ferro, superando i più difficili e impreveduti ostacoli, da solo, ha sostenuto la grande impresa che onora il paese” e che consentì un passo decisivo nel progresso civile di tutto il territorio. Ma come avvenne per tanti uomini e donne del ventennio fascista, nonostante le iniziali rassicurazioni e la costante e immutata riconoscenza dei tricasini, dieci anni dopo la realizzazione dell’opera, il Cortese ebbe a subire persecuzioni da parte del regime fino al processo e al confino per due anni. Ciò si verificò a causa dei contrasti sorti tra l’attività industriale dell’ingegnoso tricasino e la potente Società Generale Pugliese di Elettricità che, sostenuta dal governo centrale fascista, voleva ed otteneva in pochi anni il monopolio del servizio elettrico in tutta la regione. Già nell’anno precedente, nel corso dei tragici eventi dello sciopero del 1935, il Cortese fu ferito, sembra da un proiettile vagante sparato dalla forza pubblica, imprigionato e poi prosciolto. In seguito a questi avvenimenti la sua attività subì un improvviso rallentamento e la centrale, anche per carenze finanziarie e tecniche, dopo un periodo di decadimento funzionale, fu chiusa. Ma questo inevitabile sbocco non annulla l’importanza dell’opera e dell’iniziativa di Giuseppe Cortese, pioniere dello sviluppo tecnologico delle nostre terre marginali ed emarginate del Basso Salento. Il suo esempio fu seguito da altri paesi del Capo di Leuca, ed altre imprese avrebbe sicuramente messo in essere, come egli stesso annunciò nel suo discorso programmatico, in cui dichiarò “l’illuminazione elettrica è solo il primo passo verso il risveglio di Tricase, in quanto una nuova industria ancor più importante e di utilità generale si ha intenzione di mettere in opera al più presto”. Le vicissitudini e i contrasti con il potere politico non gli consentiranno di attuare gli altri progetti che gli rimasero nel cassetto. E quando con l’avvento dell’era repubblicana, gli mancò un solo voto per diventare sindaco della città, sembra per la defezione di un suo consigliere, il suo animo si rattristò al punto da morire poco dopo. E da quel giorno Tricase gli rimane debitrice di riconoscenza, debito che potrebbe essere sanato almeno con il ricordo di una strada a lui intitolata.


Tricase

16/29 NOVEMBRE 2013

Fiera e focareddha per Sant’Andrea

Caprarica. Festeggiamenti autunnali per il patrono del rione tricasino

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aprarica del Capo si prepara alla ricorrenza autunnale delle celebrazioni in onore di Sant’Andrea Apostolo, Patrono del rione. Come ogni anno, dopo la classica festa patronale estiva (quest’anno organizzata i primi giorni di agosto per farla coincidere con l’evento della riapertura della chiesa restaurata), l’appuntamento è negli ultimi giorni di novembre, fino a sabato 30, giorno scelto dalla chiesa per commemorare l’apostolo di Gesù Cristo. I riti religiosi, avranno inizio giovedì 21 novembre con la “novena di preparazione” che durerà fino a venerdì 29. Per sabato 30 è prevista la Santa Messa alle ore 7, il Santo Rosario alle 16,30 e, a partire dalle 17, la Processione con la statua del santo per le vie del quartiere. Al rientro del corteo religioso, la Santa Messa con Panegirico. Nel programma civile, organizzato dal “Comitato festa Sant’Andrea Apostolo - Madonna di Fatima”, spiccano come di consueto due tradizionali appuntamenti: quello della Fiera, che si svolgerà nell’intera mattinata di domenica 24 novembre e della Focareddha, con accensione prevista sabato 30, intorno alle ore 20. La Fiera, come sempre ampia e variabile, offrirà

agli avventori la possibilità di trovare diversi generi di merce e coinvolgerà ben quattro strade del rione: corso Apulia, via Ciro Menotti, via Caduti del lavoro e via Vittorio Emanuele II, oltre alla più nota piazza Sant’Andrea. L’intera giornata di sabato 30 sarà allietata dal concerto bandistico “Città di Scorrano”, che percorrerà le strade degli istituti scolastici del rione, via Apulia e via Pertini e si recherà presso la Scuola Materna “Regina Pacis”, oltre ad accompagnare la statua del Santo durante la Processione. Non mancheranno le luminarie (a cura dei “Fratelli Parisi” di Taurisano) e lo spettacolo pirotecnico (della ditta “Francesco Mega” di Scorrano), al quale si potrà assistere subito dopo la Santa Messa serale. La giornata del 30 novembre si concluderà con l’intrattenimento della musica di un gruppo locale che farà da piacevole sottofondo ad una serata dallo sfondo suggestivo, nel corso della quale si potrà pregustare l’atmosfera natalizia, con la degustazione delle pittule (anticamente pietanze tipiche di Natale) e del buon vino paesano. Il tutto illuminato dalla caratteristica “luce” della Focareddha. Valerio Martella

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Zona 167: i cittadini verificano i lavori

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Comitato dei cittadini della zona 167 di Tricase, già firmatario della petizione pubblica dell’inizio di marzo 2013 con la quale si chiedeva il blocco e il ripensamento riguardanti il progetto di sistemazione dell’intera area, si autoconvoca in un’assemblea da tenersi domenica 17 novembre, alle ore 15,30, nei pressi dei lavori effettuati alla fine di via Aldo Moro per verificare lo stato dei luoghi, la sistema-

zione attuale e le eventuali modifiche da proporre per iscritto all’Amministrazione comunale. Sono invitati tutti i cittadini di Tricase,che potranno vedere e giudicare lo stato dei lavori e le dinamiche di spesa dei soldi pubblici. Si invitano soprattutto tutti i cittadini della zona 167 a non mancare, a far sentire la loro presenza attiva, che per troppi anni è rimasta nell’ombra.

“A pensar male ci si azzecca sempre” RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO.

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roprio alla vigilia della pubblicazione dei bandi di concorso pubblico per il reclutamento di tre unità nella Polizia Locale, la Giunta Comunale (delibera n.214 del 17 ottobre) ha avvertito la necessità di apportare significative modifiche al “Regolamento per l’ammissione agli impieghi e la valorizzazione delle risorse umane” in vigore dal 23.10.2002. La modifica riguarda il punteggio attribuibile ai titoli dei candidati che da 20 passa a 10 e viene giustificata con la necessità di osservare le prescrizioni del lontano DPR 09/05/1994 n.487. Tale ritocco di fatto aumenta, anzi raddoppia, la discrezionalità della Commissione esaminatrice che avrà maggiore libertà nella valutazione dei candidati. È singolare che la Giunta avverta solo oggi la necessità di adeguare il Regolamento comunale alla normativa statale, non avendo avuto uguale remora neppure in occasione del recente concorso pubblico per l’assunzione di quattro agenti di Polizia Locale a tempo determinato svoltosi secondo la precedente disciplina. Ma ancor più strana appare la circostanza che ha visto la Giunta procedere al dimezzamento del punteggio riservato ai titoli non in modo lineare, ossia riducendo proporzionalmente le sottocategorie “titoli di studio”, “titoli di servizio”, “titoli vari”, “curriculum formativo e professionale”, conservando in tal modo l’impianto originario del testo regolamentare, ma discrezionalmente aumentando alcuni parametri (“titoli di studio”) e riducendo oltremodo i titoli di servizio che da 8 punti vengono ridotti appena a 2 . Il drastico abbattimento dei titoli di servizio, accompagnato dalla riduzione dei titoli vari (ossia i “titoli che hanno attinenza con la professionalità connessa al profilo da ricoprire”), mortifica e umilia le professionalità di coloro i quali hanno faticosamente maturato esperienze come Agenti provvisori nei Corpi di Polizia Locale e che, muniti di idoneo titolo di studio di base, giustamente ambiscono ad entrare nella Pubblica Amministrazione in via definitiva, avendo finalizzato negli anni, a proprie spese, la formazione in vista di tale obiettivo. Di contro, la minima riduzione dei titoli di studio “generici” (passati da 4 a 3 punti), a fronte del più che dimezzamento dei titoli “specifici” (da 8 a 2), avvantaggia chiaramente i candidati che non hanno mai avuto esperienze di lavoro né formative nella Polizia Locale, con grave pregiudizio per il Corpo, privato della possibilità di avere al suo interno persone che, se vincitori, aggiungerebbero un’utilità in più per l’esperienza di lavoro a tempo determinato maturata nella P.A. e per l’investimento di risorse in corsi di formazione in ambito specialistico. Queste le ragioni che hanno determinato noi della minoranza a presentare un’interrogazione consiliare con l’auspicio che la Giunta riveda l’inopportuno metro di valutazione. Restano sempre ferme le nostre forti perplessità a procedere all’assunzione di un altro funzionario (Vice Comandante) part time, piuttosto che, con gli stessi soldi, un Agente a tempo pieno! Nunzio Dell’Abate

Tricase, rifiuti: protesta a 5 stelle

Nuova richiesta. Oltre 300 firme a supporto di di una richiesta di incontro pubblico con l’Amministrazione comunale tricasina capofila del nuovo A.R.O. 8 Gli attivisti a 5 Stelle di Tricase tornano all’attacco “dopo aver protocollato invano quasi due mesi fa una richiesta di incontro pubblico sul tema rifiuti indirizzata al sindaco Antonio Coppola. Abbiamo montato banchetti in giro per la città”, ci dicono, “e in poche ore di attivismo raccolgono più di 300 firme di cittadini che si uniscono al motto “+ ambiente – discariche – tasse!”, supportando la richiesta di incontro pubblico con l’Amministrazione del Comune capofila del nuovo A.R.O. LE/8 (Tricase, Alessano, Castrignano del Capo, Corsano, Gagliano del Capo, Morciano di Leuca, Patù, Salve, Tiggiano)”. I grillini ricordano poi “Capannori, Comune lucchese che, grazie ad una illuminata gestione improntata alla logica “rifiuti-zero”, è riuscito in qualche anno a liberare milioni di risorse pubbliche da destinare al potenziamento del welfare e a far risparmiare i cittadini”. La loro richiesta prende corpo al termine dell’estate, quando secondo i 5 Stelle “l’Amministrazione sta tentando di avviare nel silenzio la nuova programmazione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, pubblicando in pieno periodo di ferie (14 agosto) un bando per la manifestazione di interesse da parte di tecnici intenzionati ad occu-

parsi della nuova programmazione esecutiva del servizio”. In quell’occasione gli attivisti si adoperano “per la divulgazione della notizia, nel tentativo di evitare che passi all’attenzione di pochi “fortunati” tecnici… risultato: dalle poche domande attese ne vengono protocollate quasi quaranta”. Il meetup “Cinque Stelle per Tricase” formula allora una richiesta di incontro pubblico “ricordando al Sindaco come sia la stessa Regione Puglia a raccomandare una programma-

La mostra dei Funghi del Salento

L’

Associazione Micologica Bresadola, con il patrocinio del Comune di Tricase organizza per sabato 23 e domenica 24 novembre la XV Mostra dei Funghi del Salento, presso le scuderie del Castello Comunale in Piazza Pisanelli Tricase. Durante la mostra saranno proiettate delle lezioni per la raccolta e il riconoscimento dei funghi tenute dal dott. Antonio Errico. La mostra potrà essere visitata: sabato 23 dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 20; domenica 24 dalle 9 alle 12,30 e dalle 15 alle 20.

zione e una gestione partecipata da parte della cittadinanza, ma non riceve risposta, facendo innescare il piano B: mobilitare i cittadini”. Le ragioni di tanta insistenza i 5 Stelle le spiegano così: “le pubbliche Amministrazioni lasciate libere di programmare autonomamente il ciclo di gestione dei rifiuti tendono a conservare lo status quo, caratterizzato da circuiti politici e mafiosi che invece di mettere in pratica la logica combinata del risparmio di risorse/tutela dell’ambiente, preferiscono continuare a puntare sul conferimento in discarica (voce preponderante dei costi del servizio di smaltimento che potrebbe essere quasi annullata da una gestione del rifiuto come risorsa) o magari sull’incenerimento nocivo per la salute. Portando gli amministratori in piazza si può innescare un circuito virtuoso di informazione ed educazione, in cui con esempi concreti alla mano, da un lato, si possono esercitare le giuste pressioni sulla politica e, dall’altro, si possono motivare i cittadini al perseguimento di comuni obiettivi di risparmio e tutela dell’ambiente”. Ora come dicevamo son tornato all’attacco scrivendo direttamente al primo cittadino di Tricase ribadendo le loro ragioni e chiedendo “che l’Amministrazione comunale di Tricase provveda ad organizzare uno o più incontri/dibattiti con la cittadinanza sulla tematica delineata, in data/e compatibile con i tempi di deliberazione amministrativa”.


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dai Comuni

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Pesticidi e tumori: convegno a Specchia

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convegno su “Pesticidi e tumori”: organizzato da ECOSPO, si terrà sabato 16 novembre, alle 18, a Specchia presso la cappella dei Francescani Neri. Si parlerà del rapporto esistente tra l’uso di pesticidi, fitofarmaci, diserbanti, e tumori. Interverranno: Eugenio Cazzato, docente dell’Università di Bari, Dipartimento Scienze agro-ambientali e territoriali; Ernesto Durini, oncologo; Cosimo Prontera, ingegnere chimico; Enrico Vincenti, vice sindaco di Specchia. Coordinerà il dibattito Anna Laura Remigi, presidente di Ecospo; collaborerà Luigi Marzo, titolare della ditta Pollice Verde di Specchia. Interverrà anche il parroco, don Antonio De Giorgi. Al termine del convegno, buffet per l’inaugurazione della sede ECOSPO, presso il Convento dei Francescani Neri.

Specchia: condannato l’uomo che, in pieno centro, sparò ad un cane

È

stato condannato ad un anno e 4 mesi (con patteggiamento della pena) e a 900 euro di multa, Pietro Scupola, l’uomo che, nel febbraio 2012, nel centro del paese, sparò in pieno volto, con un fucile da caccia detenuto illegalmente, una cucciola di 5 mesi. La cucciola fu successivamente battezzata “Nella” da Ilaria Chiriatti, l’animalista che ha soccorso il cane su richiesta dei funzionari comunali, in quanto i veterinari ASL, erano al momento impegnati. Nella, spinta dalla fame, si era avvicinata pericolosamente alle galline dell’uomo, così Scupola ha pensato bene di inseguirla nella piazza antistante il Comune e l’ufficio postale, dove spesso giocano i bambini, e di spararla con un fucile da caccia calibro 12 detenuto illegalmente: quasi un esecuzione di stampo mafioso. Nella è ormai stata adottata dalla Chiriatti, è orribilmente sfigurata, tanti pallini sul volto e sul collo ed uno conficcato dietro l’occhio. Ma perlomeno è salva.

16/29 NOVEMBRE 2013

Alliste: i bimbi ora hanno una palestra

Inaugurata. Nella scuola elementare di via

Montello. Servirà anche per le società sportive e per i corsi gratuiti di ginnastica dolce per anziani

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ei giorni scorsi il sindaco Antonio Ermenegildo Renna, ha tagliato il nastro della nuova palestra comunale di Alliste, all’interno della scuola elementare di via Montello. Sono intervenuti alla cerimonia gli assessori comunali, il Capogruppo della maggioranza, il Dirigente scolastico Filomena Giannelli, oltre ovviamente ad alunni e genitori. I più felici sono apparsi proprio i bambini delle scuole elementari, davanti agli entusiasti commenti dei genitori e dei nonni presenti, in merito ai lavori effettuati che hanno riguardato sia la zona degli spogliatoi che quella di gioco. Nei piani dell’Amministrazione comunale, la palestra servirà non solo gli alunni della locale scuola elementare, ma anche la cittadinanza, con la partecipazione di alcune società sportive e la riattivazione dei corsi comunali gratuiti di ginnastica dolce per anziani. Ora che la palestra ha aperto i battenti, il Sindaco Renna, rileva con soddisfazione come “siamo finalmente riusciti a soddisfare le legittime aspettative dei cittadini di Alliste che attendevano da oltre quattordici anni quest’opera. Questo dimostra che, anche in una fase di pesante crisi economica e finanziaria, quando i soldi pubblici sono ben amministrati, si riescono a fare interventi im-

portanti. Una nuova realizzazione questa che consentirà ai ragazzi delle scuole di praticare educazione fisica in un ambiente nuovo, funzionale, sicuro e ben attrezzato ed ai cittadini di Alliste di poter fare attività motoria in una bella struttura vicina alle loro case. Auspico che questo nuovo spazio, oltre a qualificare ulteriormente il patrimonio sportivo di Alliste e Felline, possa anche contribuire alla crescita dell’associazionismo sportivo locale che, con l’incremento degli spazi disponibili, avrà l’opportunità di proporre nuove offerte di sport per tutti sul territorio comunale. Quella di Alliste è un’Amministrazione che continua ad investire nelle scuole, confortata dai livelli di eccellenza raggiunti dalle stesse e dimostrati dal continuo aumento degli iscritti, soprattutto dai paesi limitrofi, e dall’attività del Dirigente scolastico, Prof.ssa Filomena Giannelli, culminata nell’attribuzione, in estate, del Premio Kallisto”. Dal canto suo, la Dirigente Scolastica Filomena Giannelli, sempre in occasione dell’inaugurazione della struttura, ha confermato l’attivazione, nell’ambito dell’offerta didattica dell’Istituto comprensivo, di corsi di pallavolo e di tennis indoor. g.a.


ambiente

16/29 NOVEMBRE 2013

Tre novità per la Città dei Fiori

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Taviano. Promossi i progetti per i percorsi sulla promozione turistica, il Centro di Informazione (per un importo di 300mila Euro). Varato il nuovo Piano Commerciale di Giuseppe Aquila

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re progetti che troveranno l’approvazione in questi giorni, gli iter sono stati tutti definiti. Due del Gal Serre Salentine, sulla Promozione Turistica e sul nuovo Centro di Informazione, per un importo che sfiora i 300.000,00 euro, ed il tanto atteso nuovo Piano Commerciale che la stessa Amministrazione comunale ha già varato e che promuoverà l’apertura di nuovi esercizi. L’Amministrazione del sindaco Carlo Portaccio, in un periodo di profonda crisi economica finanziaria globale, che ormai da tempo attanaglia anche gli Enti Locali che si vedono di giorno in giorno ridurre i trasferimenti statali, ha cercato nuovi orizzonti di sviluppo, guardando a quelle che sono le caratteristiche endogene e peculiari del territorio locale, e proponendo dei modelli di sviluppo capaci di riflettere quello che il territorio maggiormente offre. È proprio in quest’ottica che l’assessore alle Attività Produttive, Leonardo Tunno, ha avviato e fortemente promosso una fase di rilancio che consenta agli operatori locali di esprimere tutte le loro capacità di sviluppo territoriale. “In un periodo come questo, è fondamentale che una Amministrazione”, spiega l’assessore Leonardo Tunno, “da sempre vicina alle esigenze del proprio territorio, offra opportunità di sviluppo attraverso il coinvolgimento diretto degli operatori, cercando di capire quali siano le loro potenzialità e le loro aspettative e facendo una sintesi delle stesse. Se è vero, come è vero che in ogni settore ormai vi è una competizione globale, un territorio non può pensare ad uno sviluppo individuale, ma occorre cercare di coordinare l’offerta attraverso la cooperazione tra i vari operatori di ogni settore. In questo direzione”, continua l’assessore Tunno, “è individuabile l’iniziativa di creare dei percorsi gastronomico – culturali nel nostro centro storico, e di un centro di accoglienza turistica all’interno del nostro Palazzo Marchesale. Tali progetti, realizzati dal tecnico, dr. Luca Liviello, sono in iter di finanziamento per un im-

LEONARDO TUNNO

Già in fase di approvazione il nuovo Piano Comunale per il Commercio sulle aree Pubbliche, che oltre al consolidamento della situazione mercatale esistente, prevede l’introduzione di un nuovo mercato bisettimanale nella Marina di Mancaversa, destinato alla vendita di prodotti tipici locali

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il Gallo pubblicherà un articolo gratuito a chi ci contatterà: info@ilgallo.it - 0833/545 777

La

crisi c’è, è sotto Hai aperto un l’occhio di tutti. nuovo negozio? Famiglie che tiHai inaugurato rano la cinghia per arrivare una nuova a fine mese ed imprese che attività? sopravvivono a stento. Ma Contattaci nonostante la sofferenza, tante nostre aziende riescono comunque, grazie alla loro elasticità, a resistere ed anche a programmare. E c’è pure chi, grazie alle proprie competenze, alla caparbietà ed anche con una buona dose di coraggio, se ne infischia del periodaccio e decide di avviare comunque una nuova attività. E proprio per premiare questo spirito, fondamentale per la ripresa dell’intera nostra economia, invitiamo tutte le aziende di nuova apertura o aperte di recente a contattarci. Scriveremo gratuitamente della loro attività dalle nostre colonne: sarà, se si vuole, anche una forma di pubblicità indiretta ma, soprattutto, la volontà di indicare un esempio ed una speranza. Indicate tipologia di attività, data di apertura, Comune e numero di telefono ad info@ilgallo.it e sarete richiamati. Oppure contattateci direttamente in Redazione: 0833/545 777

porto complessivo pari a euro 268.000.00. Inoltre, è già in fase di approvazione il nuovo Piano Comunale per il Commercio sulle aree Pubbliche che, oltre al consolidamento della situazione mercatale esistente, prevede l’introduzione di un nuovo mercato bisettimanale da attuarsi nella Marina di Mancaversa, destinato alla vendita di prodotti tipici locali, al fine di una loro promozione ottimale e di favorire un’aggregazione tra le ditte produttrici. Con questo”, conclude l’assessore Tunno, “non si è voluto trascurare ma incentivare il settore trainante dell’economia locale che rimane sempre l’agricoltura, per questo saranno previsti e riservati ai produttori agricoli diretti nuovi spazi nei mercati, e nelle aree comunali”. Rilancio delle tradizioni e delle caratteristiche locali, cooperazione e destagionalizzazione: è questo il solco tracciato da Leonardo Tunno per il Comune di Taviano, che attraverso i percorsi gastronomico – culturali, prevede di rilanciare il centro storico e i suoi monumenti, le sue attività commerciali e artigianali, promuovendo eventi promozionali con degustazioni in concomitanza dei raccolti agricoli (olio, vino, agrumi, ecc..) che caratterizzano fortemente l’economia della comunità, offrendo così occasioni di visibilità ai prodotti, alle aziende ma soprattutto alle persone. Così il sindaco Carlo Portaccio: “Abbiamo centrato un nuovo obiettivo per noi prioritario quello di realizzare progetti di finanziamento sui percorsi gastronomico – culturali, centri di accoglienza turistica per un importo così importante nella convinzione di valorizzare il nostro centro storico e di destagionalizzare l’offerta turistica. Tutto questo ed il nuovo Piano Commerciale, che approveremo a giorni, dimostrano come abbiamo a cuore il mondo della promozione turistica, monumentale, delle tradizioni artigianali, dell’agricoltura, del commercio, questi fattori essenziale per lo sviluppo complessivo della nostra comunità e delle future generazioni”.

Tricase. Piazzetta dei Mandorli vendo negozio minimarket - generi alimentari. Vero Affare. 347/7646974 Cerchiamo estetista diplomata e collaboratrice parrucchiera da inserire nel nostro centro. Si richiedono spiccate doti di comunicazione e vendita. Beauty Hair Center, Patù. 347/8856853 Ripetizioni e aiuto compiti per bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie a Tricase e dintorni. Esperienza, risultati garantiti 328/0261098 Cerco lavoro come autista. Patente B con esperienza, patente C, D, E. 339/3644723 Specchia. Vendesi pizzeria da asporto con forno a legna. In centro, ben avviata. 320/0513833 e 0833/535261

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dai Comuni

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Il Santo del sorriso sbarca a Gallipoli L’evento. Soggiorno nella città bella delle Sacre Spoglie di San Gabriele dell’Addolorata

Traslazione mercoledì 20 novembre e, fino al 24, quattro giorni ricchi di iniziative ed eventi A Patù il primo incontro dei poeti salentini

Il

Circolo Culturale “Mario Luzi” di Boccheggiano-Montieri (GR) e la Pro Loco di Patù, con il patrocinio dell’Assessore alla Cultura e del Comune, organizzano il primo incontro dei poeti salentini che si svolgerà domenica 24 novembre presso il salone delle manifestazioni di Palazzo Liborio Romano, a Patù, a partire dalle 19,30. La manifestazione è aperta a tutti gli amanti della poesia, giovani e meno giovani, di Patù e paesi vicini che intendono partecipare all’evento. I partecipanti dovranno inviare via email e con cortese sollecitudine da un minimo di 2 ad un massimo di 6 loro composizioni al seguente indirizzo di posta elettronica: santoro3000@alice.it. Insieme alle composizioni andranno inviate anche una brevissima biografia con le generalità, un recapito telefonico ed il titolo di eventuali volumi pubblicati o di antologie letterarie alle quali l’autore ha partecipato. Gradita anche la segnalazione dei premi conseguiti a seguito della loro partecipazione a Concorsi Letterari. Coloro che non sono nelle condizioni di inviare via email le loro opere potranno consegnarle a mano o inviarle per posta al Presidente della Pro-Loco di Patù, Michele Milo (tel. 347.7940561). Le migliori liriche saranno ammesse all’incontro e gli autori invitati a declamarle personalmente se lo desidereranno. Alla manifestazione possono partecipare anche amici musicisti dei concorrenti disponibili a collaborare a titolo gratuito ad una buona riuscita della manifestazione.

R

itornano mercoledì 20 novembre, ad undici anni di distanza dall’ultimo soggiorno nella città bella, le Sacre Spoglie di San Gabriele dell’Addolorata, in occasione del Centenario del Miracolo compiuto dal Santo ad un cittadino gallipolino. Proprio il falegname, Luigi Parisi, nel lontano 1913, chiese con devozione all’allora Beato Gabriele l’intercessione per la malattia che lo aveva colpito e ottenne la guarigione, acclamando così al miracolo. Un Santo umile, San Gabriele, che visse con semplicità ed entusiasmo, trasmettendo con il suo sorriso il profondo amore per il Padre e la devozione alla Passione del Redentore. L’arrivo delle sue Sacre Spoglie rappresenta un evento straordinario ed emozionante, che coinvolge tutta la cittadinanza, in particolare la Parrocchia a Lui dedicata; è reso possibile grazie al forte sostegno della diocesi Nardò - Gallipoli e dei Frati Passionisti del Santuario di San Gabriele dell’Addolorata di Isola del Gran Sasso d’Italia (TE). La traslazione delle Sacre Spoglie a Gallipoli avrà inizio mercoledì 20, alle ore 16, arriveranno nei pressi dell’Ospedale “Sacro Cuore di Gesù”, dove, dopo il saluto delle autorità religiose e civili, si svolgerà la solenne celebrazione Eucaristica presieduta dal S. E. Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardò - Gallipoli e l’affidamento al Santo dei malati e degli operatori sanitari. Seguiranno quattro giorni ricchi di iniziative ed eventi: dopo il mercoledì dedicato a tutti gli ammalati e operatori sanitari, giovedì 21, sarà dedicato alle visite delle scuole e alle famiglie, con un omaggio canoro a San Gabriele da parte del Coro Polifonico della Parrocchia San Gabriele dell’Addolorata; venerdì 22 sarà dedicato all’associazionismo e al laicato: il Santo e la sua reliquia, infatti, raggiungeranno la Basilica Concattedrale di Sant’Agata nella città vecchia, accompagnate in pellegrinaggio dalle confraternite; sabato 23, in onore dei giovani, si presenterà una riflessione musicale sulla vita di San Gabriele ideata ed eseguita dal parroco don Piero Nestola, noto cantautore cristiano. Il commiato del Santo, infine, avverrà domenica 24, giornata dedicata ai bambini, dopo la solenne Celebrazione

Eucaristica presieduta S. E. Mons. Fernando Filograna presso la Parrocchia San Gabriele dell’Addolorata. Tante le iniziative collaterali che preparano all’evento e intendono coinvolgere tutta la cittadinanza sul senso profondo della santità, nel contesto di questo Anno della Fede: esperienze di evangelizzazione famigliare, a cura di una Suora Marcellina, dell’Istituto di Nardò; centri di ascolto nelle famiglie; messe di quartiere, una mostra didattica sulla santità allestita in parrocchia. Nell’arco delle cinque giornate sarà possibile visitare le Spoglie del Santo e partecipare alle diverse celebrazioni liturgiche previste dalle 8 alle 22. Il soggiorno delle Sacre Spoglie di San Gabriele sarà una gioia ed un’emozione grandissima che consentirà a quanti hanno caro il ricordo della Sua venuta di rivivere quei momenti straordinari; scatenerà un’ amore a prima vista in quei pochi che non hanno goduto di quegli attimi intensi. In ogni modo l’arrivo del Santo del Sorriso sta diventando un momento sempre più atteso da tutti quegli animi sensibili che il caro San Gabriele riesce a commuovere ed infiammare. Sul sito internet www.parrocchiasangabrielegallipoli.it è possibile visionare il programma completo dell’evento. Si può, infine, telefonare ai seguenti numeri 0833.273840 – 333.5855866 per ogni ulteriore informazione.


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in campagna

Otranto: la Barbatella cresce bene

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Passo importante. Sottoscritto l’atto pubblico per l’istituzione dell’ATS, Progetto “Interventi per la competitività del comparto vitivivaistico salentino”

È

stato sottoscritto l’atto pubblico per l’istituzione dell’Associazione Temporanea di Scopo (ATS) per l’attuazione del progetto “Interventi per la competitività del comparto vitivivaistico salentino”, tra il Comune di Otranto, la Provincia di Lecce, l’Unioncamere di Puglia, la Camera di Commercio, Industria, Artigianato, Agricoltura di Lecce, il Centro di Ricerca, Sperimentazione e Formazione in Agricoltura “Basile Caramia”, il Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, l’Istituto di Virologia Vegetale, U.O.S. di Bari del CNR, il Consorzio Vivaisti Viticoli Pugliese e la Regione Puglia. Il protocollo d’intesa prevede una serie di interventi: la riorganizzazione ed il potenziamento del Nucleo regionale di premoltiplicazione della vite; il potenziamento delle capacità produttive ed il miglioramento delle capacità competitive del Consorzio; il miglioramento e l’ampliamento dell’offerta vivaistica re-

gionale; il miglioramento qualitativo delle produzioni e l’organizzazione di un sistema di controllo della qualità dei materiali; il miglioramento della capacità di penetrazione e posizionamento commerciale in nuovi mercati, ivi compresa l’internazionalizzazione; la costituzione, promozione e valorizzazione del Marchio della “Barbatella di Terra d’Otranto”; la formazione e l’aggiornamento professionale e il trasferimento delle innovazioni nel settore vivaistico pugliese. “Con la sottoscrizione dell’atto pubblico”, dichiara l’Ass. Daniele Merico, “ci dotiamo finalmente dello strumento dell’aggregazione temporanea di scopo, necessario per dare il via alla fase operativa di un progetto importante nel nostro settore viti-vivaistico, in cui l’Amministrazione comunale ha creduto fortemente sin dall’inizio. Insieme agli altri Enti intervenuti, e soprattutto con le nostre aziende che hanno deciso di aggregarsi in un unico consorzio, investiamo risorse per migliorare le nostre produzioni, puntando sempre più alla qualità del materiale commercializzato, che grazie a questo progetto potrà arricchirsi di nuovi cloni che caratterizzeranno ancor più l’identità del vivaismo viticolo del nostro territorio. Colgo l’occasione, anche, per smentire alcune notizie, veicolate in questi giorni, relative all’attacco subito dagli ulivi nel Salento, da parte di un batterio. Dai diversi riscontri e analisi effettuati si è appurato che le piante della vite non subiscono l’aggressione, per cui possiamo essere più tranquilli circa gli effetti sui nostri vivai. Ringrazio tutti quanti si sono spesi, sin qui, per il buon esito dell’iniziativa, che, da parte nostra, continueremo a seguire e ad accompagnare affinché possano realizzarsi tutti gli obiettivi prefissati”.

Melpignano sventola bandiera verde BANDIERA DELL’AGRICOLTURA. Riconoscimento per aziende agricole, Regioni, Province, Comuni, Comunità montane e Parchi che si sono particolarmente distinti nelle politiche di tutela dell’ambiente e del paesaggio

D

opo i premi, “Klimaenergy” e “Spendere Senza Soldi” e la prestigiosa candidatura del Sindaco Stomeo al premio “Luisa Minazzi – ambientalista dell’anno”, il Comune di Mepignano potrà orgogliosamente sventolare la “Bandiera Verde Agricoltura 2013”, riconoscimento conferito dalla CIA (Confederazione Italiana Agricoltori). “Bandiera Verde Agricoltura” è un riconoscimento attraverso il quale si premiano aziende agricole, Regioni, Province, Comuni, Comunità montane e Parchi che si sono particolarmente distinti nelle politiche di tutela dell’ambiente e del paesaggio anche a fini turistici, nell’uso razionale del suolo, nella valorizzazione dei prodotti tipici legati al territorio, nell’azione finalizzata a migliorare le condizioni di vita ed economiche degli operatori agricoli e più in generale dei cittadini. Il concorso-premio Bandiera Verde Agricoltura nasce nel 2003 su iniziativa di Marco Giardini, allora presidente della Cia della provincia di Ancona, diventando premio interregionale nel 2006 e premio nazionale dal 2007. Il premio, che consiste nell’assegnazione di una bandiera verde con il marchio agricoltura, è suddiviso in varie sezioni: province, comuni, aziende agricole singole o associate, altri fuori concorso. I requisiti essenziali sono: la storia, le azioni svolte, i capitoli di spesa per gli enti locali e i piani di investimento per le imprese tesi a salvaguardia, a valorizzazione e promozione dell’agricoltura, dell’ambiente e della qualità e tipicità agricole ed enogastronomiche locali. Il conferimento al Comune di Melpignano arriva a riconoscimento delle politiche e dei progetti di impronta ambientale portati avanti, dalla più apprezzata Coop di Comunità, che grazie alla diffusione del fotovoltaico diffuso sui tetti ha ridotto il consumo improprio di terreni agricoli ai fini dell’istallazione dei grandi impianti; all’efficientamento energetico degli edifici pubblici, al sistema di raccolta differenziata spinta e alla creazione di parchi comunali e infrastrutture per la mobilità sostenibile. Il sindaco Ivan Stomeo ha ritirato il premio lo scorso 11 novembre presso la Sala Protomoteca del Campidoglio a Roma, dal Presidente dal Comitato Promotore di CIA, alla presenza di Ignazio Marino, sindaco della Capitale.


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attualità

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Diamo il giusto valore alla pietra

Maglie promuove il baratto

Il progetto. Per scoprire nuovi itinerari e degustare pietanze caratteristiche, scoprire nuovi sapori e associarli ad altri ingredienti, a volte sconosciuti delle cucine salentina e greca

M

aglie ha inaugurato un interessante progetto denominato “V.I.S, Valorization of common Identity around the Stone”: valorizzazione di identità comuni intorno la pietra che, partirà proprio dal Salento, nello specifico da Maglie (Comune capofila) insieme a Miggiano, Caprarica e Gagliano del Capo per poi arrivare e toccare la Grecia: Municipalità di Cefalonia e Regione delle Isole Ionie, interessati anch’essi all’elemento protagonista dell’iniziativa. Il progetto, che, si concluderà ad aprile 2014, ha come primo obiettivo la realizzazione di itinerari turistici che si snodano tra la Grecia e il Salento dove i protagonisti saranno la gastronomia e tutto ciò che concerne il mondo della pietra: da cosa è composta, le varie tecniche di lavorazione, cos’è possibile realizzare con tale elemento e perché è così importante e presente in tutti quei territori toccati da popoli nomadi e ricchi di storia e storie, proprio come il territorio salentino o quello greco. Le priorità del progetto V.I.S. sono fondamentalmente tre: rafforzare la competitività e l’innovazione; migliorare l’accessibilità ai servizi, sviluppare reti sostenibili e migliorare la qualità della vita e, infine, sostenere la protezione dell’ambiente ed accrescere la coesione sociale e culturale dei territori coinvolti. Pertanto, grazie a questo progetto, sarà possibile scoprire nuovi itinerari intorno all’elemento principe e

Piazza Aldo Moro a Maglie

Lo degustare piatti tipici, pietanze caratteristiche del territorio, scoprire nuovi sapori e associarli ad altri ingredienti, delle volte, sconosciuti, delle cucine salentina e greca. Il progetto” V.I.S.” ha inoltre partecipato a due importanti fiere del settore turistico a livello internazionale: quella di ottobre a Rimini e la “World Travel Market” di Londra, fiera del settore turismo/viaggi che, ogni anno, assegna un premio a una personalità che si è distinta per il suo operato in questo campo (la vincitrice di quest’anno, Vittoria Cisonno, ha origini pugliesi). Infine, il progetto lanciato dal Comune di Maglie prevede, nella fase conclusiva del prossimo aprile, un’importante esposizione di creazioni di pietra leccese con i più importanti artisti e artigiani del settore. Eleonora Marsella

impone il buon senso prima ancora della crisi: niente sprechi, utilizzare tutto quello che si ha, e se una cosa non serve, non si butta nella spazzatura, ma la si baratta. Su questo principio si basa il Mercatino del Baratto, iniziativa promossa dal Centro Italiano Femminile di Maglie, che si terrà domenica 17 novembre, nell’ingresso del mercato coperto di Piazzetta Rosetta Palma, dalle 10 alle 13. Tutti sono invitati a partecipare portando al massimo 5 pezzi da barattare (nuovi o usati in buone condizioni). Gli oggetti da scambiare saranno valutati e avranno un codice che permetterà il baratto durante il Mercatino del 17 novembre o nei successivi appuntamenti. Oltre al risparmio e alla lotta agli sprechi il Mercatino ha anche una valenza educativa perché si propone di insegnare a considerare gli oggetti non esclusivamente per il loro valore economico, ma in relazione all’utilità e all’uso che se ne vuole fare. Il Cif si propone di ripetere l’iniziativa ogni mese dando anche la possibilità ai bambini di scambiare i loro giocattoli.

Nardò, Operazione Batticuore: ecco il defibrillatore Consegnato! Al dirigente scolastico dell’Istituto Superiore “Ezio Vanini”. Acquistato con i 1.540 euro raccolti tra i cittadini su iniziativa promossa dal MoVimento 5 Stelle

C

onsegnato al dirigente scolastico dell’Istituto Superiore “Ezio Vanini” di Nardò, il defibrillatore acquistato con il prezioso contributo dei cittadini, grazie alla “Operazione Batticuore” promossa dal MoVimento 5 Stelle di Nardò. È stata raccolta la cifra importante di € 1.540,00 che ha consentito l’acquisto dell’apparecchio elettromedicale oltre alla formazione di tre operatori per l’utilizzo dello stesso. Il predetto Istituto, uno dei più frequentati della città con circa 700 tra alunni e docenti, è stato selezionato a seguito di una attenta analisi sul territorio dei luoghi ad alta fruizione. Il portavoce del MoVimento 5 Stelle di Nardò, Cristian Casili, ringrazia “il gruppo di lavoro del progetto “Operazione Batticuore” per l’impegno profuso al fine di sensibilizzare i cittadini e l’opinione pubblica alla cultura del soccorso e nello specifico un’azione concreta contro il fenomeno delle morti cardiache improvvise. I recenti fatti di cronaca, purtroppo, molto spesso ci hanno informato di carenze strutturali in termini di sicurezza per la salute e la persona, che ci rende orgogliosi di poter dotare il primo Istituto cittadino di un DAE, meglio noto come defibrillatore. Auspico che questa nostra iniziativa serva da input per l’attuazione di un progetto PAD (Public Access Defibrillation) con il coinvolgimento di tutti gli attori locali, volontari e personale medico. Ringrazio pubblicamente tutti gli attivisti del MoVimento 5 Stelle di Nardò, Marco Indraccolo, Andrea Rizzo, Florindo Cefalo, Federico Felline e Giovanni Agrosì, per il prezioso lavoro svolto e che ha reso possibile questa lodevole iniziativa. È sicuramente”, conclude Casili, “un momento importante per la nostra comunità”.

Foto ricordo al momento della consegna del defibrillatore al dirigente dell’Istituto Superiore “Ezio Vanini”

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p a S e i l c e SPOSI il Gallo (522) - 16/29 novembre 2013 - www.ilgallo.it - info@ilgallo.it

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La scelta dell’abito

Accessori, bomboniere, bouquet... L’uso dell’abito bianco era sconosciuto in Europa almeno fino al 1600; sembra abbia fatto la sua comparsa in Inghilterra nell’800

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La location

Ristorante, villa o agriturismo? Una location accogliente, bella e funzionale è il primo passo per un ricevimento nuziale bello e sorprendente

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LOW COST

Si può fare anche senza rovinarsi Sposandosi in una chiesetta di campagna con pochi intimi e col ricevimento organizzato in un caratteristico ristorantino locale


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speciale sposi

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L’abito fa la sposa

L’abito bianco. Sconosciuto in tutta Europa ha fatto la sua comparsa in Inghilterra nell’800 Oggi la la tendenza è per le tonalità che vanno dal panna, all’avorio, all’écru...

La

tradizione che vuole la sposa in bianco il giorno delle nozze, a simboleggiare il candore e la purezza, non risale a tempi tanto antichi come si è portati a credere. L’uso dell’abito bianco, infatti, era sconosciuto in tutta Europa almeno fino al 1600 e sembra anzi che abbia fatto la sua comparsa in Inghilterra nell’800. Oggi comunque, la maggior parte delle ragazze che si sposa in chiesa desidera avere il classico abito bianco, anche se in realtà la tendenza è quella di scegliere tra varie tonalità che vanno dal panna all’avorio all’écru fino a delicate tinte pastello, e dedica alla sua scelta una cura e un’attenzione particolari. I sarti, gli stilisti e i negozi specializzati saranno sicuramente prodighi di consigli con la fidanzata, alle prese con una lunga serie di modelli, ma al momento della scelta la futura sposa deve avere le idee ben chiare su alcuni punti. La sposa è la protagonista delle sue nozze ed è giusto che spicchi per grazia, eleganza e bellezza. Stia attenta però a non strafare per non uscire dai confini, molto incerti e sottili, del buon gusto. L’abito deve andarle a pennello ed adattarsi alla sua figura: se decisamente non è alta e slanciata dovrà rinunciare a modelli fascianti o a balze che l’accorcerebbero ulteriormente, mentre se lo è allora sceglierà un modello che riempia e arrotondi le sue forme. Sono da evitare gli abiti eccessivamente sexy o scollati che non si addicono alla serietà di una cerimonia che - non si dimentichi - ha un profondo significato religioso. L’abito, inoltre, dovrebbe essere conforme al tenore della cerimonia. L’etichetta prescrive che per un matrimonio molto elegante e formale la sposa indossi un abito lungo con strascico di tessuto particolarmente pregiato. Indispensabili sono anche il velo e i guanti. Per un matrimonio meno formale la sposa, sempre in abito bianco lungo, può tralasciare lo strascico e il velo, mentre per una cerimonia in tono minore opterà per un abito corto o alla caviglia e al velo sostituirà una bella acconciatura. In ogni caso avrà in mano il bouquet offerto dallo sposo il mattino delle nozze. All’abito da sposa si deve accordare naturalmente il vestito dello sposo: tight nel primo caso,

mezzo tight nel secondo, completo grigio ferro o blu nel terzo. Se oggi i grandi matrimoni sontuosi con lo sposo in tight sono piuttosto rari o comunque limitati ad un certo ambiente, le ragazze non intendono per questo rinunciare all’abito lungo che hanno sempre sognato. Ecco allora che, con un piccolo strappo alle regole del galateo, nella maggior parte dei casi la sposa si presenta all’altare in lungo e lo sposo in abito scuro.

Accessori e consuetudini

A

lcune spose preferiscono il velo, altre un’acconciatura: la scelta è libera, ma deve essere fatta comunque sulla base del vestito, della figura e del taglio di capelli di ognuna. Se si ha la fortuna di possedere un velo di famiglia che si tramanda di madre in figlia, sarebbe un vero peccato rinunciarvi. In questo caso allora sarà l’abito a dover essere scelto in funzione del velo, soprattutto per quanto riguarda il colore. In un tessuto antico, infatti, l’originario candore lascia quasi sempre il posto ad una tinta avorio o écru, a cui l’abito deve uniformarsi. I guanti aggiungono un tocco di raffinatezza all’insieme. Sono di pelle scamosciata o di raso, della stessa tonalità del vestito. Con un abito a manica lunga saranno corti, fino al gomito con un abito a manica corta. Anche le scarpe sono bianche, di pelle o dello stesso tessuto del vestito. Qualche centimetro di tacco, poi, contribuirà senz’altro a slanciare la figura, ma senza esagerare se non si è abituati a portarli o se lo sposo non è molto alto. La tradizione vuole che la sposa, andando all’altare, non porti gioielli, ma possono essere ammessi dei piccoli orecchini di perle o un girocollo sempre di perle. Toglierà invece l’anello di fidanzamento dall’anulare sinistro e, se proprio desidera tenerlo, lo passerà alla mano destra. Le mani devono essere ben curate e le unghie in ordine, al

naturale o coperte da un velo di smalto trasparente. Il trucco è molto leggero e, possibilmente, water proof per evitare che a causa della commozione si trasformi in un mascherone. Se la sposa ha scelto la stagione fredda per celebrare il suo matrimonio dovrà soffrire in silenzio e ripararsi meglio che può con maglia e calzamaglia di lana nascoste sotto il vestito. Anche se ha un soprabito, infatti, dovrà toglierlo prima di entrare in chiesa. Un altro accessorio celato sotto l’abito, che secondo la tradizione o più precisamente una consuetudine, porta fortuna alla sposa, è una giarrettiera bianca o azzurra. A questa credenza se ne ricollega un’altra, di origine inglese, secondo la quale la sposa il giorno delle nozze deve avere qualcosa di nuovo, qualcosa di vecchio, qualcosa di prestato, qualcosa di azzurro (e una monetina).

Matrimonio civile

Il

matrimonio celebrato in municipio è senz’altro meno formale e impegnativo. La sposa indossa un elegante abito, da mattina o da pomeriggio a seconda dell’ora, del colore che preferisce con una acconciatura o un cappello al posto del velo. Non le mancherà il bouquet offerto dallo sposo, il quale indosserà un normale abito da cerimonia grigio ferro o blu scuro.


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circa

220.000

matrimoni celebrati quest'anno in Italia Secondo matrimonio

P

er il secondo o terzo matrimonio, anche se celebrato in chiesa, la sposa non può indossare l’abito bianco. Questo simbolo di verginità e purezza non potrebbe essere portato da una donna che è già stata sposata, neppure nel caso in cui il primo matrimonio sia stato annullato. E se molte ragazze al loro primo matrimonio lo indossano, pur compiendo un piccolo atto di ipocrisia, per le seconde nozze se ne sconsiglierebe l’uso. Le spose alla loro seconda esperienza matrimoniale, le vedove o le nubili di una certa età scelgono un abito più o meno elegante, a seconda del tenore della cerimonia, della foggia e del colore che preferiscono. Per le più giovani sono indicate le tinte pastello, mentre alle più attempate si addicono colori più scuri.

L’abito per lo sposo

La

scelta dell’abito da parte dello sposo è sicuramente meno complicata che per la futura moglie. Se il matrimonio è molto importante ed elegante lo sposo non può fare a meno di indossare il tight. Si quindi all’altare con giacca a code grigio scuro o nera e pantaloni grigi a righe. Sotto al gilet grigio chiaro la camicia sarà bianca e la cravatta a plastron grigio perla; calze e scarpe nere. Completeranno l’abbigliamento guanti scamosciati grigi, cilindro nero o grigio e un garofano bianco all’occhiello. Per una cerimonia un po’ meno in pompa magna lo sposo rinuncia a guanti e cilindro, vestendo così un mezzo tight. Se però giudica superflua la spesa del tight, la cerimonia è più intima e si svolge in tono minore, lo sposo può optare per un abito grigio ferro o blu scuro, camicia bianca e cravatta grigio perla. E se proprio la sposa ci tiene che lui sia in tight, potrà prenderlo in affitto, senza vergognarsene minimamente, presso una sartoria specializzata. I padri degli sposi e i testimoni devono vestire come lo sposo. Se lui è in tight hanno l’obbligo di indossarlo anch’essi, altrimenti scelgono un completo scuro.

speciale sposi

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Dire grazie con le bomboniere

Le

bomboniere sono un ringraziamento e un ricordo a tutti coloro che hanno fatto un regalo o inviato dei fiori agli sposi. La scelta e l’acquisto spetta alla sposa che deve provvedervi con un certo anticipo e con larghezza: le è impossibile infatti prevedere quanti regali riceverà, ma non può neppure correre il rischio di restare senza bomboniere. Nelle settimane dopo la cerimonia, mentre gli sposi sono in viaggio di nozze, le madri penseranno a spedirle o a recapitarle. La bomboniera tradizionale è un piattino, ma la scelta può indirizzarsi anche verso altri oggetti, più o meno utili: una scatolina portapillole, un cucchiaino o una pinzetta per lo zucchero, un tagliacarte, un segnalibro, un posacenere, ecc. Sulle bomboniere, soprattutto se d’argento, gli sposi faranno incidere le loro iniziali.

Alcuni fidanzati scelgono, spesso per ragioni economiche, due tipi di bomboniere: una più importante per chi ha fatto un regalo e una più semplice per chi ha inviato dei fiori. Inoltre alcuni ordinano delle bomboniere particolari, molto preziose, per i testimoni e i parenti più stretti. Di qualunque valore o importanza siano, le bomboniere contengono un numero dispari di confetti - tre o cinque - rigorosamente bianchi. All’interno si trova anche un bigliettino, dello stesso cartoncino e con lo stesso carattere della partecipazione, con il nome dello sposo a sinistra e quello della sposa a destra. Come abbiamo detto le bomboniere non vengono date il giorno delle nozze, ma quel giorno comunque non mancheranno certo i confetti. Verso la fine del ricevimento la sposa passerà tra gli invitati con un vassoio di confetti e li distribuirà ad ognuno, sempre in numero dispari. In alternativa il cesto con i sacchettini in tulle sarà sistemato ben in vista, in modo che tutti possano prenderli.

Chi prenderà il bouquet?

II

bouquet per antonomasia è quello che la sposa tiene in mano avviandosi all’altare. La consuetudine vuole che sia lo sposo a sceglierlo e a farlo recapitare a casa della sposa prima della cerimonia, in modo che i fiori siano freschissimi. I fiori bianchi come mughetti, gigli, garofani, fiori d’arancio e roselline possono essere uniti ad altri dai tenui colori rosa, giallo o azzurro, per formare una composizione delicata ed elegante. All’uscita dalla chiesa o, più comunemente, dopo il ricevimento la sposa dona il bouquet alla damigella d’onore o alla sua più cara amica, ancora nubili oppure, per non far torto a nessuna, lo lancia in aria: secondo la tradizione, la fortunata che lo prende al volo si sposerà entro l’anno.

La sera prima si fa baldoria

La

sera prima o anche alcuni giorni prima del matrimonio i futuri sposi possono invitare gli amici più cari ad un ricevimento per festeggiare rispettivamente l’addio al celibato e al nubilato. Alla festa generalmente sono invitato solo uomini e solo donne, rispettivamente per lo sposo e per la sposa. Mentre una volta la festa traeva

origine dal fatto che un tempo gli uomini consideravano il matrimonio quasi una prigione e prima di esservi rinchiusi per sempre desideravano divertirsi per l’ultima volta ,con situazioni che a volte potevano arrivare a trascendere il buon gusto, oggi il matrimonio ha perso questa connotazione negativa e anche la festa di addio al celibato non ha più lo stesso significato, tanto che sempre più di frequente i promessi sposi decidono di organizzare un’unica festa riunendo tutti gli amici di entrambe i sessi.


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speciale sposi

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La scelta del ristorante Cerimonia low cost

La location. È il primo passo per un ricevimento Per risparmiare. Occorre uscire un po’ dagli schemi tradizionali nuziale bello e sorprendente

Q

È

molto difficile scegliere la location del ricevimento e accontentare proprio tutti, genitori e parenti inclusi! Ristorante, villa o agriturismo? Una giusta attenzione ai vostri ospiti impone inoltre di scegliere la location tenendo conto anche delle loro esigenze, non solo delle vostre. È probabile che occorrerà perdere molto tempo per trovare la location giusta, ma sarà tempo ben speso: una location accogliente, bella e funzionale è il primo passo per un ricevimento nuziale bello e sorprendente. La prima scelta da fare è sulla tipologia di location vorremmo utilizzare: una villa con giardino? Un ristorante? Un agriturismo? La scelta dipende da molti fattori ma in definitiva è quella che dovrà guidare la vostra ricerca, tenendo conto del vostro stile, della stagione del matrimonio e di altri fattori. Se avete già fissato la data di nozze, a questo punto la data diventa un fattore fondamentale per la scelta della location. Scartate da subito tutte le location occupate nella data che vi interessa. Una volta definito dove vi sposerete, provate a delineare un’area entro la quale restare per individuare la location adatta. Cercate di non spingervi troppo lontano dal luogo della cerimonia: mezz’ora, un’ora al massimo sono quello che i vostri ospiti possono tollerare come viaggio per raggiungere il luogo della cerimonia. Considerate anche che il numero di ospiti che si perde lungo la strada è direttamente proporzionale alla distanza, quindi se è raggiungibile a piedi meglio ancora! È fondamentale definire un budget almeno indicativo ed il numero degli invitati che prevedete. Una volta definito il budget di spesa sarete in grado di capire quanti ospiti potrete accogliere, tenendo conto che se scegliete una soluzione con catering esterno, questo andrà aggiunto al costo della location. A questo punto organizzate un giro di appuntamenti presso alcune location individuate, in modo da farvi un’idea più precisa di costi, menu, ser-

vizi previsti e quant’altro. È probabile che durante questo giro dovrete ritornare su qualche delle scelte fatte in precedenza, rivedere il budget o il numero di invitati che prevedete di accogliere. Volete un ricevimento dove gli ospiti possano mangiare al meglio e chiaccherare tranquillamente seduti al tavolo, magari a lume di candela? Preferite una festa all’aperto con qualche piatto veloce ed un buffet informale? Ci saranno musica e balli? È importante pensare al taglio che desiderate dare al vostro ricevimento per assicurarsi che le location che vedrete abbiano i requisiti giusti: volete ballare? Assicuratevi che ci sia uno spazio sufficientemente ampio per evitare che i nonni si trovino qualcuno che balla sui loro tavoli. Delineate il tipo di menu che vorrete offrire ai vostri ospiti. Testate un paio di location della vostra “short list” andandoci a cena, magari con amici e/o parenti così da farvi un’idea del tipo di cucina proposta. Valutate gli abbinamenti con i vini, anche in base agli ospiti che prevedete di avere a tavola. Alla fine di questo giro, dopo aver messo su qualche chilo, cercate di capire come strutturare il pranzo di nozze e (soprattutto) quanto vi costerà. Definite le 2-3 location che potrebbero fare al caso vostro, non resta che versare una caparra. Contrattare sul prezzo può consentire di… trovare spazio per qualche invitato in più!

uante spose sono disposte veramente ad organizzare le proprie nozze facendo veramente delle vere rinunce? Il sogno di ogni donna è quello di avere un matrimonio da favola, ma biosgna fare i conti coi tempi che corrono: l’ideale sarebbe trovare il modo di ridurre i costi senza rinunciare a nulla. La chiave di volta potrebbe essere quella di uscire un po’ dagli schemi tradizionali: sposarsi in una chiesetta di campagna con pochi intimi e il ricevimento organizzato in un ristorantino caratteristico locale tutto per voi. Con questa soluzione si può azzardare ad aumentare di qualche unità il numero degli invitati anche se non è la quantità dei commensali a rendere più o meno bello il proprio matrimonio. Se invece si vuole organizzare un matrimonio con taglio più classico, purtroppo si deve essere disposti ad affrontare ad una serie di rinunce quali: sposarsi in un giorno infrasettimanale, scegliere un periodo dell’anno di bassa stagione, che generalmente sono i mesi invernali, ridurre al minimo gli invitati. Ci sono molte sartorie che mettono a disposizione dei bellissimi abiti a prezzi di affitto molto contenuti. Evitare le bomboniere con oggetti troppo costosi; al loro posto potreste pensare a dei graziosi sacchetti o scatoline di stoffa. Tanto per dare un cadeaux simbolico agli invitati. Chiedere al fotografo per il giorno delle nozze di provvedere solo agli scatti evitando così la fase post produzione cioè il ritocco delle immagini e la stampa delle stesse per l’album. In questo modo otterrete un notevole risparmio. Magari dopo il matrimonio, quando l’economia familiare risalirà si potrà pensare di far realizzare il classico album. Il video? Incaricate qualche vostro amico, magari chiedetelo come regalo di nozze. Evitate liste di nozze ricche di oggetti e magari agli invitati più intimi potreste chiedere un regalo in denaro. Ma non basate l’ organizzazione del matrimonio su un ipotetico budget in entrata: potreste incappare in brutte sorprese. Lo zio di turno all’ultimo momento potrebbe decidere di non darvi più i soldi ma regalarvi un oggetto per la casa. Per l’auto, poi,o c’è sempre l’amico che ne possiede una.


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cine... music

Stabat Mater: quanti applausi per Franco Simone! Dal backstage nelle cave di Acquarica del Capo. Da sinistra, in piedi: Michele Cortese, Franco Simone, Gianluca Paganelli

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rande entusiasmo in occasione della conferenza stampa del Premio Videoclip 2014 “Il cinema incontra la musica”, organizzato da Francesca Piggianelli per il videoclip dello “Stabat Mater” di Franco Simone. Il videoclip realizzato dal regista di Alezio, Federico Mudoni per la Springo Film (al quale partecipano anche Naike Rivelli e la mamma Ornella Muti), sarà premiato il prossimo 2 dicembre, presso il Nuovo Cinema Aquila, con la motivazione della commissione selezionatrice “Il cinema incontra la cultura in musica“. Saranno presenti due dei tre interpreti dell’opera: Franco Simone (che ne è anche l’autore) ed il tenore Gianluca Paganelli. Assente giustificato, a causa di altri impegni, Michele Cortese, il rocker salentino già vincitore con gli Aram Quartet della prima edizione di X Factor. Presentato in anteprima in mondovisione il 12 ottobre dal Santuario romano del Divino Amore, questo “Stabat Mater”, composto da Franco Simone, rappresenta il brano di apertura dell’opera rock sinfonica, dall’omonimo titolo, che sarà pubblicata, completa, in cd e dvd, nella primavera del 2014. L’anteprima del brano ha già suscitato un vasto interesse internazionale, per il valore musicale, l’originalità, le qualità vocali dei tre interpreti ed anche per la scelta della lingua latina, amata e studiata in molti angoli del pianeta. Stupisce il fatto che, per la prima volta nei tempi moderni, una lingua considerata “morta” risulti così attuale e cantabile. Cre-

PREMIATO. Grande entusiasmo e pioggia di elogi all’anteprima del videoclip al Festival del Cinema di Roma

ando le sue melodie sul testo originale del XIII secolo di Jacopone da Todi, l’autore Franco Simone ha avuto modo di spaziare dal mondo della musica classica, di cui è un appassionato conoscitore, fino alle soluzioni rock che caratterizzano la migliore musica del presente. La collaborazione col tenore Gianluca Paganelli e col rocker Michele Cortese ha aggiunto credibilità ed ha impreziosito l’intero progetto. Gli arrangiamenti, sontuosi, sono del maestro Alex Zuccaro. Per raccontare anche paesaggisticamente il dolore della Madonna ai piedi della Croce, è stata scelta una location tanto suggestiva da sembrare essa stessa impregnata di religiosità: le “Tajate”, cave di tufi di Acquarica del Capo, mai utilizzate prima per usi simili. Il regista Federico Mudoni, con tutto lo staff della Springo Film, ha cercato pazientemente gli attori che, con la loro intensità espressiva, richiamano e rendono attuale il dolore della Vergine Maria. In linea col significato più autentico della crocefissione, pur nella drammaticità dell’opera, i colori riconoscibilissimi del paesaggio salentino suggeriscono un’idea di redenzione e di speranza. A giudicare dall’accoglienza data dal pubblico presente alla conferenza stampa del Premio Videoclip 2014 e dalle recensioni già apparse sui più diffusi quotidiani nazionali lo Stabat Mater sarà un’autentica perla: un nuovo clamoroso successo per il poliedrico Franco Simone, per il cantautore e il regista salentini Michele Cortese e Federico Mudoni e per il tenore Gianluca Paganelli.

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Da Galatina un piano da… export

il pianistra Luigi Fracasso di Galatina

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rande successo a Rathaus Gardelegen, in Germania, per il concerto del pianista di Galatina, Luigi Fracasso, che si è esibito proponendo, dinanzi ad un pubblico colto e raffinato, brani di Mozart, Chopin, Liszt, Beethoven e Casella. Il concerto ha avuto un grande successo di critica e di pubblico, pur essendo la prima volta che il pianista salentino si esibisse all’attenzione dei tedeschi, pubblico molto severo e amante della cultura e della musica. Ammirato da Aldo Ciccolini, che ha scritto di lui: “…è un musicista vero, agguerritissimo, con idee sane sulla nostra arte e con un vivo senso della logica strumentale. …”, Luigi Fracasso svolge una significativa attività concertistica in Italia, Belgio, Francia, Grecia, Polonia, Portogallo, Spagna, Messico, Australia, ecc., ospite di importanti istituzioni, suonando come solista e camerista (ha suonato in duo con illustri musicisti, quali Lya De Barberiis, Roberto Fabbriciani, Vincenzo Mariozzi). Da solista con orchestra, ha suonato con la Orquesta Sinfónica del Estado de México, con la Brussels Philarmonic Orchestra, con I Solisti Aquilani, con la Fondazione I.C.O. “T. Schipa”, con la FVG Mitteleuropa Orchestra, ecc. È stato allievo di Marcella Crudeli, Lya De Barberiis e Riccardo Brengola ed ha studiato presso il Conservatorio di Musica di Stato “T. Schipa” di Lecce, l’École Normale de Musique “A. Cortot” di Parigi e l’Accademia Musicale Chigiana di Siena. Luigi Fracasso è fondatore e direttore artistico della prestigiosa stagione concertistica salentina “I Concerti del Chiostro” di Galatina, giunta alla XVI edizione, tiene masterclass ed è regolarmente invitato a far parte di giurie in Concorsi Pianistici Nazionali ed Internazionali.


Sport

il Gallo (523) - 16/29 novembre 2013 - www.ilgallo.it - info@ilgallo.it

Taviano: Alessandro Nocco vice campione d’Europa

Il pilota col Salento in testa

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aviano rende onore al suo campione su due ruote: il sedicenne Alessandro Nocco, vice Campione d’Europa nella moto super stock 600 cc. Non si poteva scegliere giorno più appropriato, la festa del Santo Patrono di Taviano (San Martino), la scenografia più suggestiva, Piazza San Martino, il momento più idoneo, la presenza di tante autorità, per chiamare a raccolta tutta la Città dei fori per rendere onore e gloria al suo giovane campione. Capelli alla Marco Simoncelli, modi gentili ed educati, figlio orgoglioso della sua terra. Al suo fianco, come sempre in ogni gara in tutti i circuiti europei, mamma Tina e papà Luigi, visibilmente emozionati per la dimostrazione di affetto dedicata al loro figliuolo. Una cerimonia preparata in ogni dettaglio dall’Amministrazione comunale di comune accordo con il comitato organizzativo della festa, nella quale sono stati consegnati targhe, riconoscimenti e fiori all’adorata mamma. Il comune di Taviano ha voluto fare la sua parte sino in fondo con la consegna al suo giovane campione di una targa da parte dell’assessore allo sport Luigi Corvino, di un piatto di terracotta con lo stemma della città consegnato dal sindaco Carlo Portaccio e di un mazzo di fiori (una composizione dei produttori locali) consegnato dal consigliere Letizia Di Mattina alla mamma Tina. Presente all’evento anche il presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, che a sua volta ha consegnato al giovane campione una targa al merito. Giusto ricordare che l’ente

provincia ha sostenuto Nocco, dietro convinta sollecitazione dell’Amministrazione comunale di Taviano con 10.000,00 euro di contributo come sponsor Salento d’Amare apposto sul casco del campioncino nostrano. “Sono commosso per come la città sta manifestando il suo amore nei miei confronti”, ha detto un meravigliato Nocco, “non pensavo che tanta gente seguisse uno sport come il motociclismo. Ringrazio di cuore le istituzioni che mi sono state vicine, l’Amministrazione comunale e la Provincia di Lecce, senza dimenticare gli sponsor, fattore essenziale per la mia professione. Soprattutto lasciatemi ringraziare i mie tanti tifosi…”…. Abbiamo chiesto ad Alessandro l’importanza della sua famiglia nelle sue scelte. Pronta la risposta: “Mamma e papà sono tutto, sono la mia vita: sono loro che ogni giorno con i loro consigli mi fanno sempre fare meglio. Mio papà è un appassionato di moto ed io sin da piccolo l’ho seguito”. Il secondo posto è stato un grande risultato. Rimpianti per il gradino più alto del podio? “Ho fatto il possibile, ho anche vinto tre gran premi tra i più importanti del circuito. Giacomelli non si è dimostrato più forte ma più esperto, sapendo gestire il vantaggio accumulato in classifica. Sono molto contento di quello che ho fatto, alla mia età non si poteva chiedere di più, almeno credo”. Intanto la prossima stagione si presenta ancora più impegnativa… “Il prossimo anno correrò più solo in Europa ma farò il circuito mondiale della Moto GP Moto2 600 cc. Correrò per la “Seed Up Italia”, scuderia nuova di zecca e tra pochi giorni sarò in partenza per conoscere i nuovi circuiti sparsi un po’ per il mondo. Speriamo che arrivino i risultati per poi puntare a quello che è il mio vero sogno: la Moto GP”. A giudicare dalle qualità e dalla determinazione di Alessandro non ci risulta poi tanto difficile immaginarlo un giorno non tanto lontano lottare gomito a gomito con Valentino Rossi, Marco Marquez e Jorge Lorenzo. Giuseppe Aquila


tempo libero

16/29 NOVEMBRE 2013

ilgallo.it

mazione in program bre em dal 14 nov LECCE - MULTISALA MASSIMO TEL. 0832/307433 Sala 1

Al cinema

UN SORRISO ON LINE

GALLIPOLI - CINEMA ITALIA TEL. 0833/568653

vignette sul web

Sala 1 16,45 (dom)-18,45-20,45-22,45

17 - 18,45 -20,40 - 22,30

sole a catinelle Sala 2

RIFIUTI TOSSICI

18,10

planes Sala 3

stai lontana da me Sala 2

17,30 - 19,15 - 21 - 22,45

planes 18,10 - 20,20 - 22,30

Sala 3

l’ultima ruota del carro Sala 4

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16 (dom)-18,15-20,30-22,45

l’ultima ruota del carro

17,15 - 19 - 20,40 - 22,20

stai lontana da me Sala 5

17 - 18,50 - 20,40 - 22,30

GALLIPOLI - CINEMA SCHIPA TEL. 0833/568653

Salento

venere in pelliccia

17,30 - 19,15 - 21 - 22,45

sole a catinelle SURBO - THE SPACE CINEMA TEL. 0832/812111 Sala 1

18,10 - 20,25 - 22,40

sole a catinelle Sala 2

15,35 - 17,45

planes

lo dicono le stelle di Eugenio Musarò (www.eugeniomusaro.it)

Sala 3 29 dal 16 al 2013 re b m e v o n

Giove e Plutone persistono in quadratura: si tratta di due pianeti legati tra l’altro al denaro, pertanto, limitate il più possibile le spese.

Toro Il trigono di Marte vi rende più determinati e pieni di energia. Altri transiti favorevoli: approfittatene. Prudenza per la seconda decade.

Gemelli La quadratura di Marte potrebbe rendervi poco tolleranti nei confronti del prossimo, un po’ nervosetti, pigri e stanchi.

15,30 - 17,40 - 19,55 - 22,10

MAGLIE - MULTISALA CINEMA MODERNO TEL. 0836/484100

18,45 - 22

Sala 7

16,50 - 19,10 - 21,30

sole a catinelle

Sala 1

Bilancia

Scorpione

Sagittario

I nati tra la prima e la seconda decade sono sempre bloccati da Urano e Plutone: rimandate le decisioni importanti. Gli altri sono più liberi di agire.

Agli ottimi transiti planetari che già da tanti mesi avete, ora si aggiunge anche il sestile di Marte ad incrementare la vostra determinazione e voglia di fare.

Marte in quadratura può togliervi un po’ la voglia di fare, rendendovi pigri e affaticati. Il trigono di Urano continua a regalare cambiamenti a molti di voi.

stai lontana da me

sole a catinelle Sala 2

sole a catinelle

stai lontana da me

Sala 9

16,55 - 19,40 - 22,25

Sala 3

17 - 19 - 21

TRICASE - CINEMA PARADISO TEL. 0833/545386 17,15: planes (3D) 19,15 - 21,30: jobs

17 - 19,15 - 21,30

sole a catinelle

- settegiorni sabato 16 domenica 17 lunedì 18 martedì 19 mercoledì 20 giovedì 21 venerdì 22 mattina

Marte in congiunzione sarà una ventata di energia fisica, sarete più cocciuti e determinati e forse sentirete il bisogno di praticare un po’ di sport.

17,30 - 19,30 - 21,30

17,30 - 20 - 22

16,20 - 18,40 - 21

Sala 8

pomeriggio

Il malefico Saturno( come molti lo definiscono) in quadratura persiste, creando a molti di voi problemi lavorativi e sentimentali.

TRICASE - CINEMA AURORA TEL. 0833/545855

captain Phillips

Vergine

L’opposizione di Venere potrebbe favorire incomprensioni col partner, mentre Plutone in opposizione colpisce ancora tra la prima e la seconda decade.

sole a catinelle

martedi 17, ore 21,30: a Rina Durante...

stai lontana da me

sera

Leone

17,15 - 19,30 - 21,45

21: Zoran, il mio nipote scemo

Sala 5 15,35 - 17,50 - 20,10 - 22,30 Sala 6

TRICASE - CINEMA MODERNO TEL. 0833/545855

CALIMERA - CINEMA ELIO TEL. 0832/875283 (lunedì chiuso)

17,10 - 19,25 - 21,40

l’ultima ruota del carro

Cancro

sole a catinelle

17,15 - 19,30 - 21,45

sole a catinelle

Ariete

17 - 19 - 21

sole a catinelle

sole a catinelle Sala 4

CASARANO - CINEMA MANZONI TEL. 0833/505270

GALATINA - CINEMA TARTARO TEL. 0836/568653

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TROVA

I

GALLETTI,

IL REGOLAMENTO

Cerca tra le pubblicità e individua i 3 galletti “mimetizzati”,

Si gioca lunedì 18 novembre dalle ore 9 Capricorno

Acquario

Saturno, Nettuno, Marte e Plutone sono tutti schierati a vostro favore. Solo i nati alla fine della seconda decade, dovrebbero essere più prudenti.

Saturno picchia ancora in quadratura in contemporanea al sestile di Urano. Riflettete sulle vostre scelte onde evitare di sbagliare.

Pesci I transiti positivi non mancano, ma l’opposizione di Marte in questi giorni potrebbe incrementare la pigrizia e rendervi un po’ nervosetti.

Puoi vincere 1/2 kg di MIGNON offerti dalla pasticceria DOLCEMENTE di Tricase. .In palio anche i BIGLIETTI per i CINEMA ; DUE APERITIVI al MENAMÈ di TRICASE

PORTO; DUE APERITIVI al BAR MAL GLEF a MIGGIANO; DUE APERITIVI presso DOLCI FANTASIE di SAN CASSIANO; BUONO SCONTO di EURO 50 da applicare sull’acquisto di occhiali da sole o da vista presso OTTICA MORCIANO di TRICASE, ANDRANO, TIGGIANO e CASTRO; 2 bottiglie da un litro di VINO da LE VIGNE DEL SALENTO di SALVE e TRICASE; CORNETTO e CAPPUCCINO al BAR LEVANTE di TRICASE. NON SONO AMMESSI GLI STESSI VINCITORI PER ALMENO 3 CONCORSI CONSECUTIVI. NON SI ACCETTANO NOMINATIVI DELLA STESSA FAMIGLIA

Telefona

LUNEDÌ

18

NOVEMBRE

dalle ore 9: 0833/545 777


24 ilgallo.it

ultima

16/29 NOVEMBRE 2013


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