ilGallo_Numero24_2012NordSalento

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Gallo

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Anno 17, numero 24 (497) - 17/30 novembre 2012 - www.ilgallo.it - info@ilgallo.it

Dacci oggi il nostro Pacco Re c u p e ra

Tra Lecce e Brindisi impegnate 40.000 persone che aiutano annualmente 50 mila bisognosi. Tre depositi tra Tricase, Alessano e Squinzano. 6 milioni di chili di alimenti distribuiti in un anno. Don Lucio Ciardo, parroco di Tiggiano e responsabile del Banco delle Opere di Carità Puglia: “Tanta gente di buona volontà che mi piacerebbe fosse da esempio anche per i giovani spesso distratti da altro”. E poi: “Presto una mensa per i poveri a Tricase“ 8/9

Va l o r i z z a

Oggi sposi. E Domani?

Dona

MAGLIE: BUFERA SUL PIANO Modifiche al PRG e ambientalisti in rivolta Secondo il Coordinamento civico per la Tutela del Territorio e il Forum Ambiente e salute “un’annunciata devastazione-sfigurazione di centro urbano e campagna”

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Scuola: Casarano da... poli

Lo speciale da pagina 17

TROVA I GALLETTI E VINCI

Telefona lunedì 19 novembre, dalle ore 9. In palio i biglietti per i cinema e tanti altri premi. Vedi a pag. 23

Rischia un’unico mega-polo per 2000 alunni!

Ci vogliono almeno 900 alunni per mantenere un Polo didattico e dopo i pasticci degli anni passati si teme un’altra pazza decisione. 11


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ora parlo io

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PPOOSSSSI A AM MOO FAR RC E L A A

Le aziende resistono così

“La

nostra azienda è sul mercato da quasi cinquanta anni e anche i periodi di boom edilizio sono stati intervallati spesso da pause e flessioni. Stavolta però sembra una crisi di sistema, in cui le basi Nella foto: stesse della nostra economia sono messe Giorgio Orlando in discussione da irreversibili congiunture internazionali. La nostra azienda cerca di sopperire al fisiologico calo nel settore della ceramica con un deciso incremento nel settore del riscaldamento con energie alternative. Nella fattispecie ci stiamo specializzando con continui corsi di formazione per i nostri venditori e installatori presso le sedi dei nostri partner e fornitori. D’altronde da molti anni ormai riusciamo ad avere sempre un lento ma costante aumento di fatturato, anche se con redditività sempre minore, sia per le continue spese sia per sempre minori ricarichi, oltre che per la sempre maggiore mancanza di liquidità da parte dei clienti. In cinese la parola crisi è identificata da due ideogramma che significano Pericolo e Opportunità. D’altronde tutti gli imperi sono destinati prima o poi a cadere (e dalle loro ceneri altri ne risorgono). Dopo il comunismo toccherà al capitalismo?”. Giorgio Orlando

Edilorlando è a Corsano e si occupa di edilizia, ceramiche e arredo bagno.

“La

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nostra azienda è stata e continua ad essere, sempre molto attenta alla qualità del prodotto, quindi ai materiali, alle rifiniture, e anche al servizio che, deve essere pronto e soddisfacente. Questi sono i principali criteri, che, stiamo Craff è un’industria di cucine portando avanti da quando siamo nati e, ci hanno componibili con contraddistinto. Il momento, na- sede a Nociglia turalmente, non è dei migliori e Nella foto: si cerca, anche, di trovare la proCandida Rizzo mozione appropriata o analizzare meglio i costi per cercare, di ridurre i prezzi ma, senza però tralasciare l’essenza del prodotto e il nostro dinamismo”. Candida Rizzo

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Separati e discriminati dalla Chiesa La domanda. Perché ai separati non è concesso di partecipare all’Eucaristia, cresimare, battezzare o iscriversi ad Associazioni Cattoliche per l’educazione dei ragazzi?

È

da tanto tempo che assisto e rifletto su una questione probabilmente abbondantemente discussa da molti: la separazione. Faccio parte anch’io della ormai grande “categoria” di “persone di serie C” ma non per questo mi reputo una cattiva persona. Sono stata cresciuta ed educata con sani principi e valori ma questo non esula nessuno dal dover affrontare situazioni che mai si sarebbero neanche lontanamente immaginate, quale anche la separazione. Detto questo vorrei dire a tutti (sacerdoti, separati, conviventi, sposati, insomma a tutte le persone), perché. Perché questo siamo, tutti umani in grado di sbagliare ma anche di dare a prescindere dallo Stato civile. Personalmente la mia Fede mi ha aiutato tantissimo, mi ha sostenuto, rincuorato in molte

vicende tristi della vita. Ora, perché ai separati non è concesso di partecipare all’Eucaristia? Perché non è concesso cresimare, battezzare o iscriversi ad Associazioni Cattoliche per l’educazione dei ragazzi? Mia nonna, buonanima, mi ripeteva spesso un detto popolare: “fai come

il prete dice...”. Non potrebbe valere la stessa cosa anche per i separati? In fondo si dovrebbe parlare ai ragazzi secondo l’insegnamento di Gesù‘ e non secondo il nostro esempio che, ahimè, nostro malgrado non è dei migliori e per questo renderemo conto a Dio, come tutti. Io penso che bisognerebbe smettere di pensare, guardare, criticare i separati come fossero delle “non persone”, non degne di vivere, comunque, una vita da Cristiani. Gesù non ci ha insegnato, né tanto meno ha scritto da qualche parte che i separati non possono dare perché non hanno nulla da dare e quindi incapaci di trasmettere ad altri testimonianza di Fede e Amore. Attraverso la semplice voglia e l’entusiasmo di voler dare con l’ascolto, il confronto, il voler capire i giovani e trasmettere per mezzo delle proprie soffe-

renze il valore di cosa realmente conti nella vita. Credo che quando una persona (che sia separata, convivente, sposata, ecc.) parla col cuore non centri nulla lo Stato civile, quello non conta, conta solo quello che riesce a trasmettere di buono. Concludo dicendo che Gesù ci ha dato un compito e il nostro carissimo Don Tonino lo scrisse in una sua meravigliosa poesia: abbiamo il compito di abbracciare il fratello e aiutarlo a volare anche quando questi ha un’ala sola. A noi separati non è concesso “volare” perché la Chiesa (non Gesù) ha deciso così… Spero di cuore che queste poche righe riescano quanto meno a far riflettere al fine di porre fine alle vittime dell’ipocrisia, quell’ipocrisia che salva i principi e uccide le persone. una condannata come tanti


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PACCHI GETTATI NELLE CAMPAGNE

solidarietà

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Banco delle Opere Don Lucio Ciardo. “Sosteniamo 50 mila persone in un momento in cui tante famiglie hanno bisogno d’aiuto”

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Questo non dovrà mai più accadere!

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he fine fanno gli aiuti CEE? Chi dovrebbero essere i beneficiari? Si parla tanto di crisi, famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese, quindi spesso padri disoccupati, impossibilitati a fare la spesa ad un supermercato per l’acquisto di generi alimentari di prima necessità. La Caritas locale fa del suo meglio, cercando di venire incontro a queste situazioni con la consegna di generi alimentari indispensabili, specie se vi sono anziani o bambini. Bisogna stare attenti e guardare cosa veramente si verifica e forse più di qualcuno se lo chiede: A chi viene consegnato il “pacco”, com’è chiamato dagli operatori preposti che siano essi volontari e non? Questo dubbio scaturisce dalla visione delle foto allegate che non ha bisogno di commenti. Transitando su una arteria abbastanza trafficata di Tricase, ad un incrocio si possono vedere più confezioni con la scritta “Aiuti Cee, prodotti non commerciabili”, gettati sul ciglio della stessa tra i rovi. Questo dovrebbe farci riflettere e sensibilizzare i responsabili di queste associazioni in modo tale che gli aiuti contenuti nel “pacco” possano finire nelle mani di chi ha veramente bisogno. Lettera firmata

occasione di parlare del Banco delle Opere di Carità c’e l’ha data una situazione non certo piacevole ma sicuramente rimediabile o che quantomeno può servire da lezione perché determinati atteggiamenti non abbiano più a ripetersi. Segnalazioni corredate da foto sono giunte da parte dei nostri lettori in merito a pacchi di aiuti CEE con la scritta “Prodotti non commerciabili” gettati sul ciglio della tangenziale di Tricase (strada nota come “Cosimina”) e nelle campagne delle cosiddette “Cinque Vie” di Tiggiano. Della questione ne abbiamo parlato con don Lucio Ciardo, responsabile regionale del Banco delle Opere di Carità (oltre che parroco di Tiggiano), al quale abbiamo anche mostrato le foto che documentano la malefatta: “Mi pare di capire”, ha subito commentato don Lucio, “che trattasi di pacchi di riso liofilizzato (della Findus), alimento non molto gradito alle nostre latitudini nonostante. Ovviamente questo non giustifica chi si è reso protagonista di questo spreco. Anche perché si tratta comunque di prodotti genuini. Come del resto tutti quelli da noi distribuiti che giusto per chiarire non sono certo prodotti sca-

duti o scartati per qualsivoglia motivo. Comunque ne parleremo e faremo in modo che la cosa non si ripeta più anche perché alle spalle di quei pacchi malamente gettati via c’è il lavoro di tante persone ed il gesto di chi si è privato di qualcosa per aiutare gli altri”. A don Lucio abbiamo chiesto come funziona il tutto. “Come Banco delle Opere di Carità svolgiamo il servizio di recupero e distribuzione degli alimenti. La maggior parte di questi arrivano dalla AGEA (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura) e sono aiuti della Comunità europea per gli indigenti”. Chi è che si occupa della distribuzione dei generi alimentari? “Mensilmente vengono da noi gli Enti caritativi, (le Caritas parrocchiali, le Associazioni, le Vincenziane, alcune cooperative sociali, ecc.) che distribuiscono anche settimanalmente. Per quanto mi riguarda, a Tiggiano, distribuisco direttamente alle famiglie in parrocchia il sabato mattina. E, nel nostro piccolo, abbiamo fatto la scelta di aiutare le famiglia giovani alle prese con la carenza di lavoro e col precariato: una scelta di fondo a mio avviso appropriata. Ma anche i pensionati con un reddito minimo hanno bisogno del nostro aiuto”.

L’organizzazione che fa capo a Don Lucio, cura l’area che copre la provincia di Lecce e parte di quella di Brindisi e, come lo stesso parroco, dice “sosteniamo quasi 50 mila persone in un momento così particolare, con tante famiglie che hanno bisogno d’aiuto”. Chi vi segnala le famiglie in difficoltà? “Soprattutto le Parrocchie ed i Comuni. Fino a qualche tempo


l’intervista

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di Carità: la carica dei 40 mila Tre magazzini. Uno di 1.200 mq ad Alessano, un altro di 300 a Lucugnano ed un terzo di 700 a Squinzano. “E stiamo pensando, con le parrocchie di Tricase, ad una mensa per i poveri” di chili di alimenti, più dell’Ipercoop!”. Come raccogliete tutti questi alimenti? “Una parte ci arriva dall’Agea, poi ogni primo sabato di marzo celebriamo la “Giornata della raccolta alimentare”, appostandoci fuori dai supermercati e chiedendo sostegno ai clienti dello stesso. E infine puntiamo molto sul sostegno delle aziende, purtroppo anche loro alle prese con un periodo storico non proprio favorevole”. Le aziende che vi aiutano sono salentine? “La merce ci arriva anche da Varese, Salerno, Bologna, ecc. Tra le aziende saTRA LECCE lentine posso invece citare E BRINDISI Scarlin Pizza, Martinucci, Forno Pronto di Tricase, Scarlino Wurstel, che non hanno mai fatto mancare persone impegnate. il loro sostegno”.

40.000

Don Lucio ci mostra i pacchi da consegnare agli Enti caritativi custoditi nel deposito di Lucugnano (Tricase) fa, anche per un pizzico di orgoglio, il famoso pacco non era accettato di buon grado; oggi però è diverso, questo piccolo aiuto può davvero dare una mano a quelle famiglie che vivono condizioni drammatiche. Tanto che stiamo pensando, con le parrocchie di Tricase, di mettere su una mensa per i poveri”. Lo sforzo del Banco per aiutare le famiglie indigenti è davvero notevole e i numeri sono spaventosi: “Alla fine di quest’anno avremo distribuito più di 6 milioni

Don Lucio Ciardo responsabile del Banco delle Opere di Carità Puglia

Ovviamente tutto questo ha anche dei costi. “Abbiamo tre magazzini in provincia, uno di 1.200 metri quadri nei pressi del campo spor“Dateci un po’ d’olio” tivo di Alessano; un altro di di chili di alimenti 300 metri nella sede dei nostri oi don Lucio ci fa nodistribuiti in uffici a Lucugnano (Tricase), tare un paradosso per una un anno vicino all’ex tabacchificio, ed un terra come la nostra, famosa terzo di 700 metri a Squinzano. Ovviain tutto il mondo anche per gli splendidi ulivi: “Sapete cosa ci manca? L’olio d’oliva! Di- mente raccogliere, stoccare e distribuire ha un stribuiamo l’olio di semi dell’Agea ma, anche costo e non solo dal punto di vista dell’impegno se siamo nel Salento, non abbiamo olio d’oliva. di noi tutti”. Quante persone collaborano col Proprio in questi giorni sto richiedendo ad Banco delle Opere di Carità Puglia? “Tra la proun’azienda del Sud Italia se può donarci un po’ vincia di Lecce e parte di quella di Brindisi sono d’olio. Lo stesso tenteremo di fare con lo zuc- coinvolti quasi 4 mila Enti caritativi, ognuno chero, altro prodotto che l’Agea, che pur forni- dei quali, in media, poggia sull’impegno di una sce 13-14 prodotti, non passa. Altra sofferenza decina di persone”. Il conto è presto fatto: sono è sui secondi piatti per i quali stiamo cercando in 40 mila! “Tanta gente di buona volontà che mi piacerebbe fosse da esempio anche per il soluzioni nuove”.

6 milioni

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mondo giovanile molto spesso distratto da altro. Forse anche perché i nostri ragazzi sono abituati ad avere tutto. Ovviamente c’è anche chi si dà da fare, come gli scout e i ragazzi dell’azione cattolica. Ma ce ne vorrebbero di più con la voglia di sporcarsi le mani e aiutare il prossimo”. Gli indigenti del posto ma non solo, ultimamente stanno partendo aiuti anche per la Grecia: “Un tir per Corfù è già partito ed un altro andrà ad Atene. Oltre lo Ionio la situazione è ancora peggiore della nostra e siamo pronti, nei limiti del possibile, a dare una mano”.

Chi aiuta va aiutato. Sempre!

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oi don Lucio torna sul motivo che ci ha permesso di incontrarci: “Episodi come quelli dei pacchi abbandonati non devono scoraggiare né chi si impegna per aiutare il prossimo né chi dona. Sono spiacevoli e non devono ripetersi ma non facciamo l’errore di generalizzare e pensare che gli aiuti non arrivino a destinazione perché così non è”. Gettare quei pacchi qualunque cosa contenessero è stato sbagliato, da tutti i punti di vista. E don Lucio ne ha fatto ammenda, ribadendo più volte nella nostra chiacchierata che una cosa del genere non dovrà mai più ripetersi. Ma utilizzare tale episodio come scusa per non aiutare più chi si prodiga per tanti bisognosi sarebbe semplicemente delittuoso. Quella del Banco delle Opere di Carità e di tutti quelli che al suo interno si impegnano senza nulla a pretendere, resta un’opera meritoria e da sostenere. Sempre e comunque. Giuseppe Cerfeda


Maglie: “Giù le mani dal P.R.G.!” 8

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dai Comuni

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Ambientalisti in rivolta. “Con le modifiche al Piano Regolatore annunciate devastazione di Donatella Valente e sfigurazione del centro urbano di Maglie, e della sua campagna” splendide cittadine salentine sono spesso un autentico museo a cielo aperto, reso unico dalla ricchezza del patrimonio artistico, naturalistico ed ambientale. Ma troppo spesso viene dimenticato, lasciato a se stesso, vittima dell’incuria. O peggio, viene oltraggiato dalle logiche distruttrici in cui prevalgono l’incultura e l’indifferenza verso lo sterminio dei beni ambientali ed architettonici. Malgrado il capitale ambientale, artistico, storico ed architettonico di una città ne connoti la fisionomia, ne tracci la struttura, ne qualifichi la dimensione fino ad identificarla in tratti unici ed indistinguibili, è fatto sempre più spesso oggetto della furia cieca e devastatrice di politiche innaturali. Lotta alla pratica della “cementificazione scriteriata e uni formatrice”, allo “smantellamento dell’antico per far posto a costruzioni dal dubbio gusto e completamente avulse dal contesto dell’architettura urbana”, denuncia di una città che ha “perso i propri connotati originari, i propri margini, polverizzandosi in campagne sempre più intensamente urbanizzate con conseguente consumo di suolo ed erosione dei paesaggi rurali”, questo e molto altro è quanto gridato dal Coordinamento Civico apartitico per la Tutela del Territorio, della Salute e dei Diritti del Cittadino e dal Forum Ambiente e Salute del Grande Salento – Rete Apartitica, nel quale si denunciano le scelte decisionali intraprese dall’Amministrazione comunale che comporterebbero “un’annunciata devastazione-sfigurazione del centro urbano di Maglie, e della sua campagna, a seguito delle ipotesi di modifica del Piano Regolatore Generale (PRG)”. Pur sottolineando con toni aspri e polemici le “ipotesi di variante al PRG” che se attuate, affermano, “potrebbero comportare catastrofiche conseguenze” per il territorio magliese urbano e non, gli ambientalisti vanno oltre il mero proposito di critica asettica e fine a se stessa e propongono una “contestazione costruttiva dei punti di criticità indicando con precisione quali invece le modifiche da fare proprie al fine di fare recepire agli amministratori una road-map della virtuosità strutturata in 15 punti”. Una condanna senza attenuanti riguarda innanzitutto la volontà di voler realizzare “ex-novo edifici, difficile persino definire architettonici, che con il loro

cemento ed il loro progetto-disegno alieno a tutto deturpano la Città”, sottolineando invece “l’importanza di preservare nelle zone B, connotate da una maggioranza di edifici realizzati in locale pietra leccese e in linee architettoniche gentili, in stile neoclassico e liberty, l’uso di tale tipico materiale locale, degli stili, nonché di tutte quelle altre soluzioni che insieme connotano quello che è il Genius loci consolidato della tradizione estetico-architettonica cittadina e salentina, tanto dei centri storici quanto della ruralità”. Mettono in evidenza, inoltre, “la necessità di vincolare e preservare le aree verdi pubbliche e private, giardini, persino aree agricole, fondamentali per l’assorbimento dell’acqua piovana in una città portata dall’eccessiva impermeabilizzazione da asfalto e cemento a trovarsi in condizioni di gravissima pericolosità idro-geologica da alluvioni”. Traspare, poi, forte e chiara, la tenacia con cui si chiede di “fermare la cementificazione assurda e speculativa del paese che divora il suolo, un bene non rinnovabile, per avviare una nuova politica della decementificazione, bonifica delle aree inquinate, restauro-rico- struzione-rinaturalizzazione e rimboschimento con piante autoctone naturali No Ogm” in armonia con l’oramai consolidato e “riconosciuto principio della buona politica nazionale di Stop al Consumo del Territorio”, che le associazioni ambientaliste si auspicano sviluppi il Comune di Maglie “anche forte della sua appartenenza di diritto nel regionale meraviglioso Parco naturale dei

Paduli-Foresta Belvedere, cuore del basso Salento, al centro del nuovo virtuoso Piano Paesaggistico Territoriale della Regione Puglia, e la cui elevata importanza naturalistica è ribadita nel PTCP della Provincia di Lecce”. L’invito, in sostanza, è quello di un’inversione di tendenza, per poter passare “da un’ epoca di auto-distruzione e auto-distrazione, di smarrimento di ciò che conta davvero, ad un’epoca di ritrovata Dignità”. Quest’ultima, affermano, “passa, tra l’altro, dal restauro dei due beni culturali simbolo dell’incuria e di una decennale insopportabile disattenzione, due dei tanti gioielli culturali che impreziosiscono la ruralità, il Dolmen “Chianca” in contrada Poligarita, e il la Cripta laura basiliana medioevale di “Santa Maria de Mallia” in contrada Franite”, oltre che dal recupero “della gentilizia Villa Casina, una “Reggia di Caserta” in feudo di Maglie, con i suoi immensi giardini, gradevolissima cartolina arborea della Città dai mille diversi colori in ogni stagione da tutelare massimamente”. Le linee guida della virtuosità, inoltre, pongono l’accento sulla promozione della naturalità localizzata e diffusa nel territorio cittadino tanto da intenderlo “come un esteso orto botanico in cui puntare sulla biodiversità, evitando piante ibride commerciali e minimizzando le esotiche, affinché sia divulgata la cultura naturalistica della flora autoctona del Meridione”. Particolare rilievo viene dato, in aggiunta, al valore immenso degli “antichi tratturi di campagna mai asfaltati dall’uomo, recanti spesso persino tracce delle antiche carrarecce, che devono restare tali, poiché essi stessi beni culturali da includere nella Carta Archeologica di Maglie”. Preservare, valorizzare e rendere fruibile il patrimonio architettonico e ambientale di una città dunque inteso come “un insieme di riferimenti culturali” da trasferire alle generazioni future rappresenta sempre più un fattore chiave per migliorare la qualità della vita. Ciò si realizza attraverso la tutela, valorizzazione e la promozione di tutte le sfaccettature di una realtà territoriale tanto variegata quanto rara, fertile e, allo stesso tempo, pregiata nelle sue manifestazioni. Questo il messaggio. Questa la battaglia delle associazioni ambientaliste. Ma chi vincerà la guerra?


Copertino: in arrivo nuova stangata! dai Comuni

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La brutta notizia. Deliberata la regolarizzazione del pagamento degli oneri di urbanizzazione e

dei costi di costruzione per tutti coloro che negli ultimi dieci anni hanno edificato opere edilizie

in arrivo una nuova e pesante mazzata per le tasche dei cittadini copertinesi. Infatti, nel corso dell’ultimo Consiglio comunale svoltosi il 30 ottobre, l’Amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Rosafio ha deliberato la regolarizzazione del pagamento degli oneri di urbanizzazione e dei costi di costruzione per tutti coloro, costruttori o semplici cittadini, che negli ultimi dieci anni hanno edificato opere edilizie. Il tutto in seguito alla “dimenticanza” nell’aggiornamento delle tariffe previsto in base alla legislazione vigente. Il contributo di costruzione – che è una spesa posta a carico del costruttore a titolo di partecipazione ai costi delle opere di urbanizzazione – è un’obbligazione contributiva collegata all’emanazione del titolo edilizio da parte dei Comuni, la quale si compone, per l’appunto, degli oneri di urbanizzazione e dei costi di costruzione. Per completezza di informazione va anche detto che per la corresponsione e quantificazione delle somme dovute, la legge prevede che l’inci-

denza degli oneri di urbanizzazione debba essere stabilita dai Comuni in base a tabelle parametriche definite da ciascuna Regione; inoltre, ogni cinque anni i Comuni devono provvedere ad aggiornare gli oneri di urbanizzazione, in conformità alle disposizioni regionali, in relazione ai riscontri e prevedibili costi delle opere di urbanizzazione; in più, nei periodi intercorrenti tra le determinazioni regionali, il costo di costruzione deve essere adeguato annualmente, ed autonomamente, in ragione dell’intervenuta variazione dei costi di costruzione accertata dall’ISTAT. Proprio per accertare la rispondenza ai parametri previsti, il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Lecce ha avviato nell’aprile 2011 un’importante inda-

Santu Ronzu nella terra degli uragani

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gine amministrativa denominata “Operazione Polis” a tutela della spesa pubblica locale su tutti i 97 comuni della provincia, dalla quale è emerso che il comune di Copertino risulta debitore nei confronti dell’Erario di una cifra che sfiora i 2,7 milioni di euro. E da qui, in seguito anche alla segnalazione effettuata dai finanzieri alla Procura Regionale della Corte dei Conti di Bari, è scaturita la decisione di procedere al recupero delle somme dovute dai costruttori. Comunque siano andate le cose e di chiunque sia la colpa adesso a farne le spese saranno quei malcapitati che in buona fede hanno pagato gli oneri concessori in base alle tabelle non aggiornate. E c’è chi non ci sta e fa la voce grossa nei confronti degli amministratori co-

23 novembre 1884. Un uragano smantellò Caprarica

di Lecce, villaggio contadino, abitato da gente umile... Salento è storicamente una terra di uragani. Sebbene i vortici tempestosi non abbiano riportato danni eccellenti (almeno da quanto si accerta dalle fonti) e non si ripetano con la stessa tragica continuità di quelli americani e indonesiani, fanno ormai parte della memoria culturale della nostra penisola. Non ultimo, il violento turbine del settembre 2006 ha generato molta preoccupazione, e non sono certo mancate le invocazioni e le preghiere per scongiurare effetti devastanti. La gente, di fronte alla grandezza della natura non fa che alzare le mani e sperare nella Provvidenza divina… o in un gran colpo di fortuna! Natura e fede, come timore degli agenti atmosferici e implorazione di grazia, vanno a braccetto: è così da quando l’uomo ha messo piede sulla Terra, lo è tutt’oggi. La natura spaventa e l’uomo cerca rifugio in qualcosa che sia al di sopra della natura, in una sconfinata ricerca di salvezza. È esattamente quanto accadde a Caprarica di Lecce il 23 novembre del 1884, quando un potente uragano smantellò quel poco che costituisse il villaggio contadino,

abitato da gente umile, che viveva di ciò che il suolo offrisse, che scovava le sue uniche ricchezze nella prole e nel bestiame: possiamo ben capire, anche in un’era così “avanzata” come la nostra, quanto fosse preoccupante all’epoca la minaccia di una tempesta, la tragicità di dovere rinunciare alle uniche sorgenti di sussistenza e di vita. Il popolo, riunendosi nella chiesa matrice, chiese all’unanimità l’aiuto di Sant’Oronzo: la sola, quasi disperata, speranza di uscire indenni dalla spietata forza della natura. Come quando si aprono gli occhi e ci si risveglia da una brutto sogno, i capraresi ebbero la piacevole sorpresa della salvezza: infatti, alla fine dell’ “incubo”, non si registrarono decessi. Sarà stato il potere miracoloso di Sant’Oronzo? Un puro caso? Rispondiamo con la solita

frase fatta: non lo sapremo mai. I fedeli hanno reso grazie al proprio patrono dedicandogli una festa liturgica il 23 novembre di ogni anno: una ricorrenza, vecchia ormai centoventotto anni, che prende il nome di Santu Ronzu te lu ‘Racanu. Tra gli aneddoti quasi grotteschi che si narrano a proposito, è memorabile quello che racconta di un giovanissimo pastorello protetto solo da un semplice muretto a secco mentre badava alle caprette: ebbene, quel pastorello morì molti anni più tardi alla veneranda età di anni novantanove! O quella di un malato sul letto di morte: del suo tetto crollò tutto, ad eccezione della parte sovrastante il suo capezzale! Nel corso dei decenni il ricordo dell’uragano è diventato spensierato, forse anche per esorcizzarne l’arrivo di un altro più distruttivo, ma ciò non toglie che sia stato un momento di grande sofferenza e paura. I fuochi che vengono sparati alle 13, orario in cui si pensa l’uragano sia avvenuto, rappresentano i tuoni, le urla di dolore e, perché no, anche i battiti del cuore di chi, impaurito, è grato al proprio protettore. Stefano Verri

munali. Si tratta dell’associazione politico-culturale AlbaNuova & Copertino MeetUp la quale, attraverso un manifesto affisso per le vie cittadine, rende noto il proprio dissenso. «Il mancato aggiornamento di una fonte d’entrata così importante per un Comune – si legge nel comunicato – costituisce un’anomalia del sistema che, meglio di ogni parola, può spiegare il modo superficiale di gestire la cosa pubblica da parte di quella classe dirigente che siede ancora oggi tra le comode poltrone di Palazzo Briganti. Oltre al danno la beffa: gli onesti contribuenti devono sapere infatti che gli stessi amministratori che oggi chiedono ancora soldi, in questi quattro anni non sono stati in grado neanche di recuperare il dovuto da coloro che, per gli oneri, risultano ancora morosi. Da questa vicenda sicuramente ci perde Copertino che avrebbe potuto avere le opere di urbanizzazione garantite a tutti i cittadini, strade praticabili, parchi attrezzati, piste ciclabili e molto altro». Massimo Alligri

Una nuova ambulanza per la Misericordia di Aradeo

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Il veicolo è stato donato per potenziare il servizio di assistenza verso le persone più bisognose

na nuova ambulanza per la Confraternita della Misericordia di Aradeo che potenzierà i servizi che l’associazione offre alle persone bisognose da oltre 20 anni. La benedizione del nuovo mezzo si è tenuta lo scorso 11 novembre sul piazzale antistante della parrocchia “San Nicola V.” di Aradeo durante la Santa Messa. “L’evento è stato organizzato”, ha dichiarato Marco Minerba, presidente dell’associazione, “a riconoscimento dell’impegno e della dedizione di uno dei soci fondatori scomparso l’anno scorso che voleva fortemente potenziare il nostro servizio di assistenza. L’ambulanza e la nuova sede dell’associazione saranno intitolate alla sua memoria perché è un pezzo della nostra storia”. L’acquisto del veicolo, infatti, è stato possibile grazie alla generosità dei suoi familiari che hanno voluto realizzare il suo sogno con questa importante donazione. L’ambulanza sarà, inoltre, dotata di un defibrillatore, strumento essenziale ma assente nel vecchio mezzo a disposizione dell’Associazione.

La donazione è un prezioso riconoscimento alle azioni solidali della Misericordia di Aradeo (la prima nata nella provincia di Lecce) che fin dal 1987 mette a disposizione della comunità aradeina, e non solo, un supporto alle persone più bisognose per trasporti sanitari e per strutture ospedaliere, dimissioni e ricoveri ospedalieri, trasporti dializzati, presidi per manifestazioni sportive e con la preparazione del soccorritore grazie alla formazione di personale qualificato. L’organizzazione di volontari assiste, inoltre, oltre 300 persone bisognose attraverso l’aiuto umanitario con viveri puntualmente monitorato dai volontari.


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Tricase: un libro su Pisanelli

cultura

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La mostra dei Funghi del Salento

L’Amministrazione Comunale di Tricase, in collaborazione con la Sezione di Tricase della Società di Storia Patria per la Puglia e l’Associazione Pro Loco di Tricase, nella ricorrenza del 200° anniversario della nascita di Giuseppe Pisanelli, illustre giurista tricasino, presenta, sabato 17 novembre, alle 18, presso la Sala del Trono di Palazzo Gallone, il volume di Antonio Scarascia dal titolo: “Giuseppe Pisanelli. Ottimo italiano. Con le lettere inedite ai familiari dall’esilio” (Edizioni dell’Iride).

L´Associazione Micologica Bresadola Gruppo Tricase, con il patrocinio del Comune di Tricase organizza per sabato 17 e domenica 18 novembre la XIV Mostra dei Funghi del Salento inl programma presso la Sala del G.A.L. Capo Santa Maria di Leuca nel Castello Comunale di Piazza Pisanelli. La mostra sarà visitabile il sabato dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 20 e la domenica dalle 9 alle 12,30 e dalle15 alle 20.

La “Città del Libro” compie 18 anni

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A Campi Salentina. Da Benni a Gifuni: tante novità per l’edizione dedicata a Carmelo Bene Da mercoledì 21 a domenica 25 novembre spazio alla cultura nel cuore del Salento

poliedrico Stefano Benni, il filosofo Umberto Galimberti, Spyros Theodoris, primo vincitore del talent show MasterChef Italia, la salentina Annalisa Bari: sono solo alcuni dei nomi che renderanno unica l’edizione 2012 della “Città del Libro”, la Rassegna Nazionale degli Autori e degli Editori, in scena da mercoledì 21 a domenica 25 novembre a Campi Salentina. Un’edizione molto particolare per la kermesse culturale del Salento, nata nel 1995 per volontà dell’Amministrazione comunale di Campi ed organizzata dalla Fondazione Città del Libro, che quest’anno compie 18 anni. Maturità anagrafica, e non solo, per la manifestazione dedicata quest’anno al genio di Carmelo Bene, nativo di Campi Salentina, e patrocinata dalle più importanti Istituzioni nazionali e locali: Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dei Beni Culturali, Regione Puglia, Assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, Università del Salento, Provincia di Lecce, Città di Lecce, Città di Campi Salentina, Città di Taranto, Città di Brindisi, Masserie Didattiche, Terra D’Arneo, Arif, Camera di Commercio di Lecce, Unione Comuni del Nord Salento e Fondazione Città del Libro. “La Città del Libro compie 18 anni e già questo avvenimento può essere considerato un grande successo”, ha affermato il Presidente della Fondazione Maria Novella Guarino, “ abbiamo sul fuoco un bel po’ di emozioni che spero riusciremo a regalare a tutti coloro che verranno a trovarci”. Tante le novità in programma, a partire dall’ampio spazio dedicato ai più piccoli. Grande coinvolgimento delle scuole,

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DI S T R I B U Z I ON E G R A TU I TA P O R TA A P O R TA I N TU T TA L A P R OV I N C I A D I L E C C E

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protagoniste attive degli incontri del mattino: “Quest’anno la ‘Città dei ragazzi’, così mi piacerebbe titolarla, è dedicata alle scolaresche”, continua Maria Novella Guarino, “saranno gli stessi ragazzi a presentare gli autori. C’è grande fermento da parte delle scuole che continuano a chiamare per prenotare libri, anche di case editrici un po’ più piccole. Credo che il nome “Rassegna nazionale degli Autori ed Editori del Mediterraneo sia a tutti i livelli riconosciuto”. Una “Città” itinerante che per la prima volta approda nel capoluogo salentino, e lo fa con una rassegna davvero speciale. Presso le Officine Cantelmo di Lecce, difatti, da venerdì 23 a domenica 25 novembre sarà ospitato il “Folk Books”, la prima rassegna delle produzioni culturali nate intorno al “movimento” della musica di tradizione: “Abbiamo voluto estenderci con le nostre piccole forze, e con l’aiuto del curatore Vincenzo Santoro, espertissimo della tradizione salentina, della musica popolare di tradizione, con reading, presentazione degli ultimi libri e concerti. Una serie di eventi tutti ad ingresso gratuito”, conclude Guarino, “perché si continui a parlare di pizzica e Salento anche oltre il mese di agosto”. Immancabili i grandi eventi serali: venerdì 23 novembre 2012, ore 21.30, presso l’auditorium della XVIII edizione “Città del Libro”, Fabrizio Gifuni, uno degli attori più affermati del panorama italiano, teatrale e cinematografico, legge “Quer pasticciaccio brutto di Via Merulana” di Carlo Emilio Gadda. Uno spettacolo nello spettacolo: l’attore, difatti, omaggerà Carmelo Bene con un reading davvero particolare (Info: 0832.720681 – info@cittadellibro.net).

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Casarano: basta pasticci a scuola 17/30 NOVEMBRE 2012

dai Comuni

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Poli scolastici. Comune, Provincia, Regione... c’è il rischio di avere un unico mega-polo di oltre 2.000 fanciulli ed un’offerta formativa senza pluralità e senza concorrenza OF, PON, USR… manca BANG e SLURP per dare l’idea che stiamo parlando di fumetti; in realtà, i primi tre acronimi, insieme a tantissimi altri, sono ormai il gergo in codice della scuola di questi anni. Una scuola che si confronta con l’Europa, si potrebbe dire, ma anche una scuola che deve fare i conti con i continui tagli ma anche con gli amministratori pubblici che, in ogni cosa che toccano, riescono a far danni ed a prendere decisioni tanto cervellotiche, quanto illogiche. Per spiegare l’accaduto bisogna fare una piccola premessa che cercheremo (e non è facile) di rendere il più possibile comprensibile. Per quanto riguarda la scuola primaria (i bimbi nella fascia che va dall’asilo alle scuole medie), ormai da anni si è statisticamente visto che il cosiddetto bacino d’utenza casaranese si aggira intorno alle 2.100 / 2.200 unità. Negli anni passati, presi forse da una dose eccessiva di smanie di grandezza, pur avendo a disposizione questo bacino d’utenza, si decise di costituire ben 4 Poli Didattici (via Ruffano, via Messina, piazza S. Domenico e via IV novembre) e quindi 4 offerte formative differenti (gran bella cosa), ma anche 4 dirigenti, 4 segretari, insomma 4 contabilità da finanziare per lo Stato (e quindi uno spreco). Fu così che, primi nella Regione (con l’Amministrazione De Masi), alcuni anni fa si decise di precorrere i tempi e di sopprimere il 4° polo per unificarlo al 3°, riuscendo così a risparmiare qualcosina. L’operazione non fu certo indolore, ci furono mobilitazioni da parte di insegnanti e genitori che trovarono svariati modi di manife-

600? La dimostrazione che non è certo la logica a caratterizzare i politici, sta proprio nel fatto che l’affidamento in regime di reggenza è stato affidato alla Prof.ssa Salento che è Dirigente del polo 2 e che quindi per quest’anno ha la responsabilità su quasi 1.600 alunni.

DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO: ci vogliono almeno 900 alunni per mantenere in vita un Polo didattico stare il proprio dissenso, ma alla fine la fusione si fece, anche se, ancora oggi, a distanza di anni, vi è qualche strascico contabile nelle segrete delle segreterie. Quello che però sino ad allora era un buon proposito “facoltativo”, dettato da ragioni di opportunità, ben presto divenne un obbligo e la legge decise di fissare a 600 il numero minimo di iscritti per mantenere in vita un polo didattico. Casarano in realtà ha una suddivisione non omogenea degli iscritti e mentre il polo 2 ha ben più di 1.000 iscritti, il polo 3 si è “salvato” per il rotto della cuffia superando di solo 18 unità lo sbarramento dei 600. Chi invece è stato dalla sorte beffato, è stato il polo 1 che, fermo a 597 iscritti, per sole

3 unità, ha già perso lo scorso anno l’indipendenza amministrativa ed è stato affidato ad un cosiddetto “reggente” in attesa di essere inesorabilmente inglobato in un altro Polo il prossimo anno. Ora, già la prima decisione presa dai soliti politicanti ha dimostrato un certo che di “irrazionale”. Dovendo infatti affidare la reggenza di un Polo Didattico (per un solo anno prima della fusione con un altro) composto da 600 bambini, i loro insegnanti, il personale parascolastico e tutti gli annessi e connessi, ad uno dei due Dirigenti presenti a Casarano, voi, affidandovi alla sola logica, lo avreste affidato a quello che ne ha già più di 1.000 da gestire o a quello che ne ha solo

Ma il vero problema è arrivato dopo. Dovendo trovare ulteriori soluzioni necessarie a fare ancor più economia e risparmio, la soglia che solo qualche tempo fa fu fissata a 600, è stata ora innalzata a ben 900 unità. Questo vuol dire una sola cosa: che ad oggi neanche il polo 3 ha il numero minimo per “sopravvivere” all’ennesimo taglio di “Edward mani di forbice Monti”. Io sono più che sicuro che la logica che alimenta voi lettori ha già trovato una soluzione al problema e cioè formare due poli composti da 1.000 alunni cadauno; non tanto per avere una soddisfazione tutta campanilistica di poter affermare che Casarano ha due poli didattici, quanto piuttosto avere la possibilità di poter avere almeno due offerte formative e con esse la possibilità di poter avere anche una sana competizione fra due poli per spingerli a far sempre meglio. Io sono sicuro che ognuno di voi agirebbe con logica, ma il timore è che i politici seguano altre labirintiche strade, con la conseguenza che Casarano si potrebbe trovare ad avere un unico mega-polo di oltre 2.000 fanciulli ed un’offerta formativa senza pluralità e senza concorrenza. Chi deve decidere è ai classici diversi livelli: Comunale, provinciale e regionale… e l’appello è ovviamente a tutti: una volta tanto… fate funzionare il cervello! Antonio Memmi


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l’intervista

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di Massimo Alligri

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Galatina: Montagna

Intervista al Sindaco. Arrivati a Palazzo Orsini molti problemi ci sono venuti addosso. Primo fra tutti quello del Centro Salento Ambiente per la raccolta dei rifiuti solidi urbani

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neoeletta Amministrazione comunale di Galatina sta lavorando per l’attuazione del programma elettorale che, nel giugno scorso, le ha permesso di ottenere la fiducia dei cittadini. Dopo poco più di quattro mesi dalla sua elezione abbiamo incontrato il sindaco Cosimo Montagna per tracciare un quadro della situazione e per chiedergli di aggiornarci sui punti sui quali si intende impiegare le forze per il raggiungimento di certi obiettivi e sui quali si vorrà lavorare in futuro. Quali sono state le difficoltà di inizio mandato? “Nel momento in cui siamo andati a Palazzo Orsini molti problemi ci sono venuti addosso. Primo fra tutti quello del Centro Salento Ambiente per la raccolta dei rifiuti solidi urbani laddove vi è un contenzioso in atto con la società partecipata iniziato già con la gestione del commissario straordinario. Abbiamo, inoltre, dovuto affrontare il grosso problema dell’Ente Fiera che attualmente è in fase liquidatoria”.

Il punto nascita

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uali sono stati i primi provvedimenti? “Il primo atto della mia azione amministrativa è stato quello di condurre una grossa battaglia per la difesa del punto nascita dell’ospedale di Galatina, un bene comune per eccellenza che dovremmo tutelare e conservare. Inoltre, siamo riusciti a realizzare una stagione estiva degna di tutto rispetto, anche con l’aiuto delle as-

sociazioni esistenti nel territorio comunale, dando l’impressione che Galatina possa ridiventare un centro culturale e turistico”. Qual è il suo rapporto con il Consiglio comunale? “Da evidenziare sicuramente lo spirito di squadra che c’è in Giunta e con tutta la maggioranza. Il rapporto è ottimo anche con l’opposizione che considero il sale della democrazia”.

Gli imprenditori

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ello svolgimento del suo ruolo, lei incontra abitualmente il tessuto imprenditoriale locale? E quali sono i maggiori motivi di confronto e collaborazione? “Gli imprenditori, come hanno già dimostrato nella questione Fiera, non sono insensibili e vanno opportunamente e continuamente stimolati per la ricerca di un rapporto collaborativo ottimale”.

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Le scuole

he rapporti ha con le istituzioni scolastiche e di formazione? Oltre gli abituali rapporti tra Comune e scuola, sono state già avviate delle collaborazioni, delle iniziative, dei progetti particolari? “Nell’ambito di un progetto più ampio, stiamo cercando di sviluppare un’opera di sensibilizzazione sul delicato tema della raccolta differenziata”. Avete presentato o vi sono stati finanziati dalla Regione o dalla Provincia dei progetti particolari per lo sviluppo del territorio? “Ci stiamo rapportando con la Regione per la

realizzazione di un progetto per la costruzione di un edificio scolastico a Noha. Inoltre, abbiamo deliberato un bando per la ristrutturazione di 33 immobili sempre nella frazione di Noha perché pensiamo sia molto importante partire dalla riqualificazione delle periferie”. Ci sono iniziative volte a valorizzare il patrimonio esistente e a creare occupazione? “La valorizzazione del patrimonio e la creazione di nuova occupazione vanno di pari passo. L’inserimento all’interno del centro storico di realtà artigianali e commerciali, oltre a rappresentare un punto di partenza per lo sviluppo urbanistico, è mirato a far restare all’interno della città le risorse lavorative esistenti”.

Lavoro

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olendo prevedere azioni mirate a sostenere lo sviluppo locale quali tipi di interventi ritiene possano essere più urgenti? E dovendo pensare ad un possibile bacino occupazionale qui nel Comune, c’e qualche potenzialità che se sfruttata o valorizzata, potrebbe offrire opportunità occupazionali ai giovani? “Ritengo che la riqualificazione dell’ex mercato coperto possa essere considerato come un contenitore importante affinché i giovani galatinesi possano trovare sbocchi occupazionali. All’interno di questo contenitore, sviluppando le opportune tecnologie e con un adeguato livello di esperienza, si possono creare punti di aggregazione

giovanile ed una minima attività occupazionale”. Quali sono i progetti per il futuro? “Ci stiamo attrezzando per trasformare la volontà politica in momenti operativi”. Lei utilizza la tecnologia informatica? “Utilizzo molto internet. Attraverso la posta elettronica rispondo a tutti i cittadini che mi scrivono. Inoltre, sono in contatto con i miei elettori anche tramite Facebook. Ormai, grazie a questi moderni strumenti, mi è più facile mantenere i rapporti interpersonali sia istituzionali che privati”.


dai Comuni

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quattro mesi dopo Sinergia. Tutto il tessuto sociale della città si deve mettere a disposizione della collettività e del bene comune TRA LA GENTE “Il dialogo con i cittadini è fondamentale. Viviamo i problemi della gente anche se a volte ci sentiamo impotenti rispetto alle soluzioni che possiamo dare, perché non tutto è riconducibile alla scelta politica.

« Ritiene che la tecnologia telematica possa costituire un valido supporto alla partecipazione attiva dei cittadini e delle strutture alle istituzioni? “Stiamo lavorando ad un progetto a lunga percorrenza di “Smart City” in maniera tale da rivalutare il centro storico e legarlo alle nuove tecnologie per ragionare sullo sviluppo di una città intelligente in modo che Galatina possa dare una risposta di programmazione più lunga”. Quali sono i suoi rapporti con gli organi di informazione? “Il ruolo dell’informa-

SMART CITY

“Stiamo lavorando ad un progetto a lunga percorrenza di “Smart City”, in maniera tale da rivalutare il centro storico e legarlo alle nuove tecnologie, per ragionare sullo sviluppo di una città intelligente

zione, soprattutto in una realtà locale, è importantissimo nel fare da tramite tra l’amministrazione e i cittadini. Ritengo che il ruolo della comunicazione e dell’informazione vada sicuramente potenziato”. Qual è il suo rapporto con i cittadini? “Il dialogo con i cittadini è fondamentale. Viviamo i problemi della gente anche se a volta ci sentiamo impotenti rispetto alle soluzioni che possiamo dare perché non tutto è riconducibile alla scelta politica. Penso che tutto il tessuto sociale della

città si debba mettere a disposizione della collettività e del bene comune ed in questo momento esiste una sinergia e un dialogo che sta dando i suoi frutti”.

Il Sindaco visto da Montagna

Se

lei fosse un comune cittadino come definirebbe il sindaco Cosimo Montagna? “Un Sindaco popolare che sta tra la gente”. Dopo tre tornate elettorali in sei anni, è la volta buona per Galatina? “Stiamo lavorando affinché sia la volta buona”.

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Cinema: “Eppideis” per il Salento

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partire da oggi, lunedì 12 novembre e per quattro settimane, tra la provincia di Lecce e Oria (provincia di Brindisi), sono iniziate le riprese del film “Eppideis” di Matteo Andreolli, con protagonista Gianmarco Tognazzi. “Eppideis” è un film corale, che si svolge in due epoche temporali diverse. La vicenda racconta di un gruppo di ragazzini degli Anni ‘80 che si trova di fronte alla morte di un uomo, forse un omicidio. Trent’anni dopo, ormai adulti, dovranno fare i conti con i problemi irrisolti della loro adolescenza. Accanto a Tognazzi, che interpreta il ruolo di maresciallo dei Carabinieri che indaga su quel vecchio caso ancora aperto, gli attori Michele Venitucci (Massimo), Rosaria Russo (Eva), Nicola Nocella (Nicola), Gianluca De Marchi (Fabio), Gianluca delle Fontane (Michele), Anna Gigante (Saturnina), Luca Cirasola (Spillo). Il film, scritto da Lucio Gaudino (produttore della pellicola) e Giovanna Guidoni, è prodotto da Habanafilm, con la produzione esecutiva di Alessandro Contessa e il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e di Apulia Film Commission.


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Prospettive e aspettative delle imprese salentine soldi & lavoro

“Un

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Confindustria. Assemblea annuale pubblica col presidente Giorgio Squinzi nuovo sistema socioeconomico. Le prospettive e le aspettative delle imprese”: questo il tema dell’Assemblea Annuale Pubblica di Confindustria Lecce, che si terrà lunedì 19 novembre, alle 10,30, presso il Teatro Paisiello di Lecce, alla quale interverrà il presidente di Confindustria, Giorgio Dai cambiamenti Squinzi. del mondo dobbiamo L’evento si colloca ripartire, per trovare nuove in un momento particolarmente internazioopportunità di crescita. Che delicato per le imnali. I nuovi diano speranza, anzi certezza, prese e per il tessistemi di di futuro alle imprese, alle suto economico e comunicasociale: la crisi ha famiglie, ai lavoratori, zione, il profatto sentire la gravità gresso tecnoloai giovani” dei suoi effetti, di fronte ai gico, la ricerca spinquali è necessario individuare stragono i Paesi, che fino a qualtegie chiare e condivise che consen- che anno fa venivano definiti tano al sistema nel suo complesso di emergenti, ad essere i nuovi protarecuperare una visione di futuro. gonisti del mercato globale. Da “Le trasformazioni del sistema eco- questo mondo cambiato, dobbiamo nomico mondiale”, afferma il presi- ripartire per trovare nuove oppordente di Confindustria Lecce tunità di crescita, che diano spePiernicola Leone de Castris, ranza, anzi certezza, di futuro alle “hanno impresso un’accelerazione imprese, alle famiglie, ai lavoratori, straordinaria ai meccanismi che re- ai giovani”. golavano le relazioni e gli scambi “Occorre”, continua Leone de Ca-

tori ai docenti di ogni ordine e grado - è chiamata a trovare soluzioni che rimettano il Paese nelle condizioni di competere e di creare occasioni di sviluppo. Importante, per tali ragioni, il confronto con il presidente Squinzi, il quale, dalla sua ottica privilegiata, sono certo, porterà numerosi spunti di riflessione, alimentando il dibattito ed evidenziando i nodi che strozzano la nostra economia, con l’obiettivo, magari, di tentare di scioglierli”.

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stris, “una reale presa di coscienza che quello che si è verificato fino ad oggi, nel modo in cui è accaduto, non ci sarà più. Sia dal punto di vista economico che sociale. Il Paese ha bisogno di nuove regole, del rispetto delle stesse, di leggi chiare e durevoli nel tempo, di tagli netti ai costi della politica, di innovazione in alcuni istituti del welfare, di minore pressione fiscale, di un sistema bancario che creda e per questo investa nell’imprenditoria, di opportunità per i giovani. Con grande senso di responsabilità la nostra classe dirigente – dai politici, agli amministratori di enti pubblici e privati, dagli imprendi-

Il programma della manifestazione prevede: alle 10,30 la registrazione dei partecipanti: alle 11 i saluti di Paolo Perrone (sindaco di Lecce), Giuliana Perrotta (Prefetto di Lecce) e Angelo Bozzetto (Presidente Confindustria Puglia). Seguiranno la relazione del presidente di Confindustria Lecce Piernicola Leone de Castris e gli interventi del presidente della Regione, Nichi Vendola, del presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone e del Rettore dell’Università del Salento, Domenico Laforgia. Le conclusioni saranno affidate al presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi. Modererà il giornalista Rai Marcello Favale.


Frantoi aperti a Morciano di Leuca appuntamenti

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Sabato 17 e domenica 18. Due giorni da leccarsi le dita

Morciano di LeucaDue giorni da leccarsi le dita, senza spremere le meningi, solo… le olive. Al Centro di Documentazione Museo del Territorio di Morciano di Leuca, sabato 17 e domenica 18 novembre si svolgerà “Frantoi Aperti” evento organizzato dal Consorzio Pro Loco Capo di Leuca presieduto da Antonio Renzo. L’evento ha il patrocinio del Comune di Morciano di Leuca, dell’Accademia dei Georgofili, dell’Associazione Dottori in Scienze Agrarie e Forestali della Provincia di Lecce, da Coldiretti Lecce, Cia Lecce e Italia Nostra Lecce e di Oliva Service Lecce. Sabato 17, alle ore18, si potrà assistere alla molitura delle olive in piazza Giovanni Paolo II e degustare l’olio extravergine appena prodotto mentre si svolgerà la visita delle Autorità ai frantoi oleari di Morciano di Leuca. Alle 19,30 il convegno “L’olivicoltura: una risorsa per lo sviluppo del Capo di Leuca”. Interverranno: Giuseppe Picci, sindaco di Morciano di Leuca; Giuliana Perrotta, Prefetto di Lecce; Giuseppe Mauro Ferro, accademico dei Georgofili; An-

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tonio Bruno, presidente dell’Associazione dei Dottori in Scienze Agrarie e Forestali ADAF Lecce; Angelo Amato, presidente dell’Associazione “I Custodi di Olivinopoli”; il Marcello Seclì di Italia Nostra Sud Salento. Modererà Antonio Renzo, presidente del Consorzio delle Pro Loco del Capo di Leuca. Domenica 18, dalle ore 9,30 alle 12, presso il Centro di Documentazione Museo del Territorio si svolgerà il Corso di assaggio di olio extravergine d’oliva tenuto da dott. Angelo Amato, presidente Olivinopoli. Alle 19, la presentazione del libro: “Dove va l’economia leccese?”. Interverranno Giuseppe Picci, sindaco di Morciano e l’autore, Mauro Ragosta. Introduce Francesco Renzo. Morciano di Leuca offrirà un suggestivo weekend da non perdere per ritrovare il “gusto” della scoperta di un prodotto unico come è possibile definire l’olio extravergine di oliva. Sabato 17 e domenica18 novembre, presso i frantoi oleari di Morciano di Leuca, sarà anche possibile acquistare l’olio extravergine d’oliva con uno sconto del 10%.

Tricase: I Sogni son desideri... con Enrico Gambera alute e bellezza. Martedì 20novembre la Farmacia Scardia e la boutique Tricks organizzano l’evento “I Sogni son desideri”; il make up di Enrico Gambera e gli abiti di Tricks saranno gli ingredienti di una giornata speciale dedicata alle donne e non solo. Appuntamento presso la Tricks in via T.Schipa 4, dalle 10 alle 12,30 e dalle 15 alle 18.

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SANT’ANDREA: PAESI IN FESTA

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Lu tambureddhru sveglia Presicce

ome da tradizione, “lu tambureddhru” annuncia a Presicce l’attesissimo appuntamento con la grande festa patronale in onore di Sant’Andrea Apostolo, il 29 e 30 novembre. Nei nove giorni precedenti, infatti, alle primissime ore del mattino, i musicisti suonano il tamburello per le vie del paese annunciando l’inizio della prima funzione religiosa della giornata: i cittadini contraccambiano aprendo le loro porte di casa ed offrendo loro caffè e latte per riscaldarsi. La processione è in programma nel pomeriggio di giovedì 29. Al rientro, fuochi pirotecnici ed accensione della “focareddra”. Seguirà la sagra del pesce fritto in Piazza del Popolo e zone limitrofe. Giorno di festa anche mercoledì 30 con la Diera nella Zona 167 e il Concerto Bandistico che si esibirà per tutta la gironata sulla cassarmonica.

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Tricase: la festa è a Caprarica

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Salignano riflette sul “Credo”

Caprarica di Tricase sono la Parrocchia ed il Comitato omonimi ad organizzare i festeggiamenti per Sant’Andrea. Ad aprire il tutto sarà la tradizionale e visitatissima Fiera, in programma dalle prime luci di domenica 25 novembre. Poi si entrerà nel vivo della ricorrenza religioso giovedì 29, con il Rosario alle 17,30 e la Messa alle 18,30. Venerdì 30, le Messe saranno celebrate alle 9,30 ed alle 18 e dopo quest’ultima si snoderà la processione, al rientro della quale ci sarà l’accensione della tradizionale “focareddha”. Sarà in funzione uno stand gastronomico.

Salignano, frazione di Castrignano del Capo, ritorna il grande appuntamento per la festa in onore del Santo Protettore. Dal 21 al 29 novembre si svolgerà in Chiesa Madre la Novena in onore di Sant’Andrea Apostolo. Alle 17 Santo Rosario, alle 17,30 Recita del Vespro e alle 18 Santa Messa. In occasione dell’Anno della Fede alcuni sacerdoti aiuteranno i presenti a riflettere sul “Credo”. Clou della festa venerdì 30: alle ore 16 partirà la Processione che s’incamminerà per le principali strade del paese. Seguirà in Chiesa Madre la solenne celebrazione eucaristica presieduta da mons. Vito Angiuli, Vescovo della Diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca. Subito dopo avrà inizio lo spettacolo pirotecnico. In serata la festa proseguirà presso la Casa Canonica con un momento di musica e di allegria.


Nardò: il dialogo funziona Gallipoli, Parco: L’intervento. Gabellone (A.C.dV.): “Migliorata la comunicazione tra Amministrazione e Associazioni” ecco la Consulta

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dai Comuni

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tico, che auspichiamo possa migliorare la situazione dell’illuminazione pubblica sulla viabilità, la gara per le manutenzioni stradali rappresentano una inversione di tendenza concreta rispetto al “quasi” immobilismo delle passate amministrazioni.

Finalmente, si avverte l’impressione che ci sia un interlocutore disponibile all’ascolto pur tra i tanti problemi e la penuria di risorse, del resto anche le risposte date su alcuni social network da esponenti dell’Amministrazione alle istanze dei cittadini, costituiscono un dato importante ed ineluttabile. Non abbiamo mancato di criticare quando c’era da criticare, siamo stati in prima fila quando si è trattato di lanciare grida di allarme sullo stato di pericolosità di alcune strade su condotte elusive di automobilisti e centauri al codice della strada meritevoli di maggiori controlli, abbiamo bacchettato tutte le volte che c’è stato bisogno di farlo

Apprendiamo dalla stampa che, la Giunta sta valutando uno studio di fattibilità finalizzato a monitorare i tratti di strada di maggiore percorrenza e di maggiore pericolosità con l’ausilio anche in questo caso di tecnologia avanzata. Come associazione riteniamo siffatta iniziativa lodevole e meritevole di una rapida conclusione nell’interesse della città, ridurre la velocità su strade del nostro territorio con alta incidenza di sinistrosità è un obiettivo per il quale ci stiamo spendendo da molti anni, conseguirlo con l’uso di tecnologie innovative e con partners privati affidabili ci sembra una scelta responsabile e non più procrastinabile, salvare anche una sola vita umana è un omaggio all’umanità, per questo diciamo a questa Amministrazione avanti così, insieme, alla conquista della vita. Walter Gabellone (Presidente A.C.dV.)

egistriamo come associazione “Alla conquista della vita” - che da anni si batte sui temi afferenti alla sicurezza dei trasporti e della mobilità sostenibile ad un sostanziale cambio di passo della odierna Amministrazione sulle stesse tematiche. Per un verso è decisamente migliorato il canale di comunicazione tra la nostra Associazione, ma anche altre associazioni portatrici di interessi diffusi come “Sfida”, che si impegna per l’abbattimento delle barriere architettoniche ed altre ancora con l’Amministrazione.

e stiano pur certi tutti che continueremo a farlo, ma registriamo che nella cabina di comando tengono le orecchie ben aperte. Gli interventi realizzati per marginalizzare il fenomeno delle buche stradali, l’intervento su alcune strade sterrate con i ripristini a fondo naturale, l’intervento sulle radici dei pini sulla strada di Santa Caterina, per le quali l’Ente per la prima volta chiederà la rifusione delle spese ai privati responsabili, il reperimento delle risorse per le strade rurali e la grande pianificazione sull’efficientamento energe-

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on una recente delibera, l’Amministrazione Comunale ha approvato l’avvio delle procedure per la costituzione della Consulta del Parco Naturale “Punta PizzoIsola di S. Andrea”, già prevista nello Statuto dell’Area naturalistica, approvato con delibera del Commissario Straordinario nel maggio scorso. La Consulta, va ricordato, ha compiti consultivi e propositivi sulla vita del Parco Naturale ed e’ atto propedeutico alla costituzione della Comunità del Parco. “Si tratta di un atto”, ha commentato il sindaco, Francesco Errico, che tra le sue deleghe ha anche quella al Parco Naturale, “finalizzato a dare attuazione compiuta ad una realtà naturalistica che per la nostra comunità cittadina rappresenta un valore aggiunto a livello ambientale ma anche culturale e che pertanto va valorizzato in pieno, anche per poter esplicare le sue enormi potenzialità in armonia con l’intero tessuto urbano”. Va ricordato che a norma dello Statuto la composizione della Consulta del Parco sarà formata da quattro rappresentanti delle associazioni ambientaliste

operanti sul territorio, da quattro rappresentanti degli operatori economici presenti sul territorio (uno per il settore turistico, uno per il settore agricolo, uno per il settore dell’artigianato e del commercio ed uno per il settore della pesca), da un rappresentante delle organizzazioni sindacali più rappresentative in ambito provinciale, da un rappresentante della Pro Loco o dell’A.P.T. (azienda promozione turistica) preferibilmente in alternanza, da un rappresentante dei Centri di Educazione Ambientale esistente nell’area e da due rappresentanti del mondo della ricerca e dell’istruzione, scelti tra esponenti dell’Università, di enti di ricerca e degli Istituti presenti sul territorio. Pertanto, al fine di rendere attuativo il deliberato della Giunta, l’Ufficio Tecnico ha provveduto a pubblicare uno specifico avviso per i soggetti interessati a segnalare per iscritto la propria disponibilità a far parte della Consulta del Parco Naturale “Punta Pizzo-Isola di S. Andrea”. Tali istanze vanno presentate entro le ore 12 di lunedì 17 dicembre all’indirizzo presso gli uffici comunali. d.t.


M a t ri m o n i o e d i nto rn i

Oggi Sposi...

Inserto de “il Gallo” - Anno 17, numero 23 (496) - 17/30 novembre 2012 - www.ilgallo.it - info@ilgallo.it

CALANO I MATRIMONI Sempre più divorzi soprattutto al Sud 18-19

E DOMANI?


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Matrimonio all’italiana Rilievi ISTAT. Sempre meno unioni: in soli due anni se ne registrano 30mila in meno

I

matrimoni celebrati in Italia sono stati 230.613 nel 2009 e poco più di 217 mila nel 2010 (anno del più recente rilievo analitico ISTAT). Si tratta di 3,6 matrimoni ogni 1.000 abitanti. In soli due anni si registrano quasi 30 mila matrimoni in meno: nel 2008 erano stati 246.613, pari a 4,1 ogni mille abitanti. La tendenza alla riduzione delle nozze è in atto dal 1972, ma nel biennio 2009-2010 il calo è stato particolarmente accentuato. Infatti, la variazione media annua ha raggiunto il -6%, un valore decisamente al di sopra del -1,2% registrato, in media, negli ultimi 20 anni. La diminuzione delle nozze nel biennio 2009-2010 ha interessato tutte le aree del Paese. Tra le grandi regioni, quelle in cui il calo è stato più marcato sono Lazio (9,4%), Lombardia (-8%), Toscana (-6,7%), Piemonte e Campania (-6,4% in entrambi i casi). A diminuire sono soprattutto le prime nozze tra sposi entrambi

di cittadinanza italiana, 175.043 celebrazioni nel 2009, 10.706 in meno rispetto al 2008; questa differenza spiega da sola il 67% della diminuzione osservata per il totale dei matrimoni tra i due anni (-16 mila). Un altro 30% della diminuzione 2008-2009 è dovuto ai matrimoni in cui almeno uno dei due sposi è di cittadinanza straniera: nel 2009 sono state celebrate 32 mila nozze (pari al 14% del totale dei matrimoni), quasi 5 mila in meno rispetto al 2008 e i dati del 2010 suggeriscono una ulteriore contrazione. Nell'ambito dei matrimoni in cui almeno uno dei due sposi è straniero, sono quelli misti (in cui un coniuge è italiano e l'altro straniero, oltre 21 mila celebrazioni nel 2009) a far registrare la riduzione più marcata (3.191 in meno rispetto al 2008). Nel 2009 l'incidenza dei matrimoni in regime di separazione dei beni è pari al 64,2% e supera la quota di quelli in regime di comunione dei beni in tutte le ripartizioni.

I numeri confermano la crescita dell’instabilità coniugale

Le

separazioni sono state 88.191 e i divorzi 54.160. Rispetto al 1995 le separazioni sono aumentate di oltre il 68% e i divorzi sono praticamente raddoppiati. A partire dalla metà degli anni ’90 si è registrata una progressiva crescita della propensione a interrompere un’unione coniugale: nel 1995 si verificavano in media circa 158 separazioni e 80 divorzi per ogni 1.000 matrimoni, nel 2010 si registrano, rispettivamente, 307 separazioni e 182 divorzi ogni 1.000 matrimoni

Più frequenti al Nord, ma crescono più al Sud

er l’analisi della geografia e delle principali caratteristiche dell’instabilità coniugale è utile fare riferimento alle separazioni legali, le quali P rappresentano in Italia l’evento più esplicativo del fenomeno dello scioglimento delle unioni coniugali considerando che non tutte le separazioni legali si convertono successivamente in divorzi. A titolo di esempio si consideri che su 100 separazioni pronunciate in Italia nel 1998, poco più di 60 sono giunte al divorzio nel decennio successivo. Per i divorzi concessi l’intervallo di tempo intercorso tra la separazione legale e la successiva domanda di divorzio è stato pari o inferiore a cinque anni nel 67,8% dei casi. Il fenomeno dell’instabilità coniugale presenta situazioni molto diverse

sul territorio: nel 2010 si va dal valore minimo di 213,4 separazioni per 1.000 matrimoni che caratterizza il Sud al massimo osservato nel Nordovest (383,4 separazioni per 1.000 matrimoni). Gli incrementi più consistenti si sono osservati nel Mezzogiorno, dove i valori sono più che raddoppiati.

La crisi della coppia è massima tra 35 e 44 anni…

N

el 2010 all’atto della separazione i mariti avevano mediamente 45 anni e le mogli 42. Analizzando la distribuzione per età si nota come la classe più numerosa sia quella tra i 40 e i 44 anni per i mariti (18.452 separazioni, il 20,9% del totale) e per le mogli (19.063 pari al 21,6%). Solo dieci anni fa il maggior numero delle separazioni ricadeva nella classe 35-39. L’ innalzamento dell’età alla separazione è il risultato sia della sempre maggiore propensione allo scioglimento delle unioni di lunga durata, sia di un processo di invecchiamento complessivo della popolazione dei coniugati. La drastica diminuzione delle separazioni sotto i 30 anni (sia per gli uomini che per le donne) è, infatti, la naturale conseguenza della riduzione dei matrimoni nella stessa fascia di età: meno di un matrimonio su quattro vede attualmente entrambi gli sposi sotto i 30 anni.

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La coppia che scoppia Sempre più divorzi. Separazioni in crescita soprattutto al Sud

…ma non risparmia gli ultrasessantenni

P

arallelamente le separazioni delle classi di età più elevate, con almeno uno sposo ultrasessantenne. Nell’ultimo decennio le separazioni che riguardano uomini ultrasessantenni sono passate da 4.247 a 8.726 (dal 5,9% al 9,9% del totale delle separazioni). Per le donne ultrasessantenni, nello stesso periodo, si registra un valore più che raddoppiato delle separazioni: dalle 2.555 del 2000 (pari al 3,6%) alle 5.677 del 2010 (6,4%).

Crescono separazioni coniugi con titoli di studio

La

maggior parte dei mariti ha il diploma di scuola media inferiore (40,3%) o di scuola media superiore (40,5%); per le mogli la distribuzione è simile, ma più sbilanciata a favore del diploma di scuola media superiore (44,2% rispetto al 34,6% di quello di scuola media inferiore). Il 15,2% delle mogli possiede un titolo universitario, contro il 12,7% dei mariti. Se si rapporta il numero di separati per sesso e titolo di studio alla popolazione con lo stesso titolo si ottiene un quoziente che misura la propensione a sciogliere il matrimonio (con una separazione) per livello di istruzione. Tale propensione è tendenzialmente più elevata per i titoli di studio più alti; aumentato a partire dagli anni ’90, questo fenomeno si è poi stabilizzato nell’ultimo decennio. Si consideri che nel 2010 si sono registrate 4,4 separazioni per

1.000 uomini con più di 16 anni e un alto livello di istruzione (laurea o altro titolo universitario) e solo 1,3 per coloro che hanno al massimo la licenza elementare contro un dato medio pari a 3,6 separazioni per 1.000 uomini con più di 16 anni; quindici anni prima le separazioni per 1.000 uomini con più di 16 anni e un alto livello di istruzione erano il 3,1, contro un valore complessivo pari al 2 per 1.000. Andamento abbastanza simile si riscontra anche per le donne. Le mogli con un titolo di studio medio-alto (diploma di scuola media superiore e titolo universitario) sembrano mostrare una maggiore propensione alla separazione (4,5 per 1.000 contro un valore complessivo pari a 3,3 per 1.000 e allo 0,7 per 1.000 registrato tra le donne che hanno al massimo la licenza elementare) ed anche incrementi più consistenti: nel 1995, infatti, si avevano 2,9 separazioni per 1.000 diplomate e 3 per 1.000 laureate. Molto più stabile nel tempo appare, invece, il quoziente delle separate con titolo di studio basso che è passato dallo 0,5 per 1.000 del 1995 allo 0,7 per 1.000 del 2010. La scarsa diffusione delle separazioni nel segmento della popolazione con il livello di istruzione più basso contribuisce a mantenere bassi i tassi di instabilità complessivi rispetto alla maggior parte dei paesi europei dove le persone con un titolo di studio non elevato si rivelano, invece, maggiormente a rischio di rompere il proprio matrimonio. Analizzando la distribuzione congiunta per titolo di studio dei separati, si osserva una prevalenza di coppie con lo stesso livello di istruzione, dovuta alla forte omogamia che caratterizza gli sposi al momento dell’unione matrimoniale: a presentare lo stesso titolo di studio sono il 60,8% dei separati nel 2010. La quota di omogamia per titolo di studio si presenta abbastanza stabile nel tempo.

In media, ci si separa dopo 15 anni…

N

el 2010, la durata media del matrimonio al momento dell’iscrizione a ruolo del procedimento di separazione è pari a 15 anni. Considerando per lo stesso anno i soli provvedimenti di divorzio, il matrimonio dura mediamente 18 anni. La crisi coniugale coinvolge sempre più frequentemente le unioni di lunga durata: rispetto al 1995 le separazioni sopraggiunte dal venticinquesimo anno di matrimonio in poi sono più che raddoppiate, mentre quelle al di sotto dei cinque anni sono aumentate molto meno (da 12.752 a 15.589). Questo fa sì che, in termini relativi, nel 2010

sia aumentata la quota delle separazioni riferite ai matrimoni di lunga durata (dall’11,3% al 17,1%) e diminuita quella delle unioni interrotte entro i 5 anni di matrimonio (dal 24,4% del 1995 al 17,7% del 2010).

…ma i matrimoni recenti durano sempre meno

P

er una corretta interpretazione di questi dati si deve considerare che le separazioni registrate in un anno di calendario corrispondono a diverse durate di matrimonio e sono il risultato del comportamento di coppie che si sono sposate in anni diversi (coorti di matrimoni): di conseguenza, vanno messe in relazione anche al totale iniziale dei matrimoni di ciascuna coorte. Per capire come cambia la propensione a sciogliere le unioni in relazione alla durata del matrimonio occorre spostare l’ottica di analisi dall’anno di rottura a quello di inizio dell’unione, considerando la quota di matrimoni sopravviventi alle diverse durate per alcune coorti di matrimonio. Dopo 10 anni di matrimonio sopravvivevano 954 nozze su 1.000 celebrate nel 1975 e 876 su 1.000 celebrate nel 2000; in altri termini le unioni interrotte da una separazione sono più che triplicate, passando dal 4,6% della coorte di matrimonio del 1975 al 12,4% osservato per la coorte del 2000. Si osserva, inoltre, una decisa tendenza all’anticipazione delle separazioni man mano che si considerano le coorti di matrimonio più recenti. Ad esempio, alla durata di 5 anni, sopravvivono 942,6 matrimoni su 1.000 celebrati nel 2000; per scendere a un simile livello di matrimoni sopravviventi, la durata da considerare è di 7 anni per la coorte del 1990 e di 12 anni per la coorte del 1975. Riassumendo, sono in atto due variazioni molto evidenti: un sempre maggior ricorso alle interruzioni delle unioni coniugali ed una loro progressiva “anticipazione” rispetto alla durata del matrimonio.

Consensuale gran parte di separazioni e divorzi

La

tipologia di procedimento prevalentemente scelta dai coniugi è quella consensuale: nel 2010 si sono chiuse con questa modalità l’85,5%, delle separazioni e il 72,4% dei divorzi. Prendendo in considerazione le sole separazioni giudiziali, il 79,7% di queste è concesso per intollerabilità reciproca della convivenza, il 16,7% con addebito al marito e il 3,6% con addebito alla moglie.

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La coppia che scoppia (segue)

Le

Più diffusa separazione giudiziale nel Mezzogiorno

coppie che risiedono nel Mezzogiorno ricorrono al rito giudiziale più frequentemente di quelle residenti nel Centronord: esso riguarda il 21,5% delle separazioni e il 32,7% dei divorzi. Il tipo di procedimento è condizionato da vari fattori, tra cui molto rilevanti sono la durata della causa e i costi da sostenere. La procedura che porta alla separazione consensuale o al divorzio congiunto è più semplice, meno costosa e si conclude in minore tempo. Un procedimento consensuale di separazione si esaurisce mediamente in 150 giorni e uno di divorzio in 165, mentre se si chiude con il rito contenzioso occorrono, in media, rispettivamente 891 e 641 giorni. Per questa ragione, non sempre una causa di separazione o divorzio termina con lo stesso rito con cui è iniziata. Nel 2010 il 12,7% delle separazioni e il 14,0% dei divorzi si sono chiusi con un rito diverso da quello di apertura.

C

… e nelle coppie con titolo di studio basso

on l’aumentare del titolo di studio diminuisce il ricorso al rito giudiziale. Se a livello complessivo, infatti, il procedimento giudiziale viene scelto nel 14,5% di tutte le separazioni, tale quota sale al 18,8% e al 21,2% nel caso in cui, rispettivamente, il marito o la moglie abbiano al massimo la licenza elementare. Questa relazione si osserva anche a parità di ripartizione geografica e sembra accentuarsi nel Mezzogiorno, dove un procedimento di separazione su quattro viene esaurito con rito giudiziale se almeno uno dei due coniugi ha conseguito al massimo la licenza elementare. A livello medio nazionale, la quota di separazioni esaurite con rito giudiziale è massima nel caso in cui entrambi i coniugi abbiano un livello di istruzione basso (20,7%), mentre le percentuali più esigue si registrano nel caso opposto in cui ad un titolo di studio alto della moglie corrisponda un titolo alto o medio del marito (rispettivamente, l’8,9% e l’8,3%).

N

In metà delle separazioni e in un terzo dei divorzi è coinvolto un figlio minore

el 2010 il 68,7% delle separazioni e il 58,5% dei divorzi hanno riguardato coppie con figli. I figli coinvolti nella crisi coniugale dei propri genitori sono stati 103.478 nelle separazioni e 49.853 nei divorzi. La metà (49,4%) delle separazioni e un terzo (33,1%) dei divorzi riguardano matrimoni con almeno un figlio minore di 18 anni. Il numero di figli minori che sono stati affidati nel 2010 è stato pari a 65.427 nelle separazioni e a 23.545 nei divorzi. Nelle separazioni, il 56,7% dei figli affidati ha meno di 11 anni. In caso di divorzio i figli sono generalmente più grandi: la quota di quelli al di sotto degli 11 anni scende al 34% del totale.

Il matrimonio? A Specchia! oggi sposi

17/30 NOVEMBRE 2012

Wedding planners da tutto il mondo

L’

Associazione Living Specchia ha accolto e accompagnato una delegazione di organizzatori di matrimoni provenienti da Turchia, Spagna, Inghilterra, ecc. nella visita al borgo di Specchia e alle sue meraviglie architettoniche. La delegazione, accompagnata da Nadia Fortunato di Pugliapromozione, l’agenzia regionale organizzatore dell’educational, è stata accolta dalla Presidente dell’Associazione “Living Specchia”, Federica Francesca Ricchiuto e dalla vice Presidente, Assunta Scarcia, e dopo un breve messaggio di benvenuto del sindaco di Specchia, Antonio Biasco, i wedding planners hanno visitato Palazzo Protonobilissimo, reso ancora più suggestivo dall’allestimento floreale curato da Golden Flowers di Luigi Perdicchia, e il Convento dei Francescani Neri, per valutarne il possibile utilizzo come locations di cerimonie in grande stile organizzate dalle agenzie da loro rappresentate. Alla fine della visita, gli ospiti hanno potuto gustare alcune pietanze salentine, presso il ristorante “Al Convento”, dove gli chef dell’Associazione: Pietro Scarcia, Massimo Sanapo e Walter Indino, hanno allestito un gustoso buffet, grazie anche all’Azienda Agricola “San Rocco” e ai prodotti da forno tipici salentini di Vincenzo Polimena. La buona riuscita dell’iniziativa è stata possibile grazie alla sinergia e alla collaborazione tra l’Associazione “Living Specchia”, Pugliapromozione e l’Amministrazione Comunale, con l’importante contributo del Sindaco, Antonio

Iniziativa per entrare in un mercato diverso in grado di riposizionare la destinazione turistica ponendola all’attenzione di un nuovo target più elevato e ponendo le basi per la destagionalizzazione

Biasco, e dell’assessore, Rocco Pagliara, una sinergia spesa per la promozione del territorio specchiese con l’obiettivo di entrare in un mercato diverso, quello delle agenzie di wedding planners, in grado di riposizionare la destinazione turistica, ponendola all’attenzione di un nuovo target più elevato e ponendo le basi per la destagionalizzazione del mercato turistico. Inoltre, l’inserimento di Specchia nei cataloghi delle Agenzie di Wedding Planners, potrebbe dare un nuovo impulso a tutto l’indotto economico e commerciale. Pugliapromozione è lo strumento operativo delle politiche della Regione Puglia in materia di promozione dell’immagine unitaria della Regione, fa riferimento alla programmazione regionale e opera d’intesa con il sistema delle Province e dei Comuni nell’ottica dello sviluppo sostenibile, durevole e integrato, facendo perno sui valori dell’accoglienza, dell’ospitalità e della qualità. L’Associazione “Living Specchia” è un sodalizio composto da 15 soci, titolari di attività operanti a Specchia nei servizi: di alloggio, di ristorazione e di servizi al turismo, costituitosi il 20 giugno 2011. Nato dalla passione per il turismo e dall’amore per il Salento, il sodalizio intende offrire un prodotto turistico integrato, con elevati standard qualitativi, frutto di una sinergia tra operatori turistici di vari settori che hanno maturato un’ampia e consolidata esperienza in quello che ritengono essere uno dei lavori più belli del mondo.


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“Aiutateci a tutelare il bene comune” attaulità

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Appello ai cittadini. L’invito arriva dall’Associazione O.R.A.A. Onlus - Obiettivo Recupero

“Il

Animali e Ambiente che da aprile gestisce il servizio di dog-toilet del Comune di Lecce Bene Comune non può essere tutelato demandando agli altri”. È con queste parole che Paola Rollo, presidente dell’Associazione O.R.A.A. Obiettivo Recupero Animali e Ambiente, ha lanciato un invito ai cittadini leccesi a collaborare alla buona riuscita del servizio di dog-toilet. Dopo un primo periodo di rodaggio il Comune di Lecce ha affidato all’odv iscritta all’Albo delle associazioni di volontariato e all’albo delle associazioni per la protezione degli animali, la gestione e la cura dei cestini per raccogliere le deiezioni dei cani. Una scelta che, oltre a portare un notevole risparmio per le casse comunali, ha fatto sì che il servizio fosse gestito con la cura e l’impegno che appartiene ai volontari. “Ci preoccupiamo di svuotare i cestini e abbiamo rinforzato l’informazione sul corretto utilizzo dei sacchetti in distribuzione”, commenta Rollo, “ma c’è bisogno della collaborazione di tutti i cittadini affinché il servizio funzioni davvero”. Secondo l’esperienza dei volontari, infatti, in molti

prelevano dai contenitori i sacchetti in dotazione per farne un uso diverso. Un gesto che denota una mancanza di sensibilità nei confronti del servizio, dannoso per la salute in quanto i sacchetti in distribuzione, per esempio, sono nocivi se si conservano alimenti e un inutile spreco a danno del Comune e quindi di tutti . “Deve crescere, innanzitutto, l’utilizzo del dog-toilet in quanto sono ancora in molti a lasciare i bisogni del proprio cane sui marciapiedi, nelle aiuole con un notevole danno per l’ambiente e per i nostri amici animali, il cui passaggio risulta invasivo per il resto della comunità e per il decoro urbano”. L’Associazione O.R.A.A. lavora da anni sul territorio per coniugare l’attenzione e la cura degli animali (con la lotta soprattutto al randagismo) alla tutela dell’ambiente con numerose attività tra cui le “Giornate del Microchip Gratuito” in giro per i Comuni del Salento. Un progetto che sta riscuotendo un forte successo: il prossimo appuntamento è previsto per domenica 18 novembre nella piazza centrale di Uggiano La Chiesa.

Residenza a 5 Stelle Otranto Bandiera per gli anziani Verde dell’Agricoltura

Complesso residenziale. Con 80 posti

letto, bagni privati e i più moderni confort, si colloca in un ampio parco naturale

S

arà inaugurata domenica 18 novembre a Miggiano la Residenza Socio Sanitaria Assistenziale “San Vincenzo”. A renderlo noto il gruppo “Salento Salute” che ha realizzato la struttura, la prima della società, “nata da un’intuizione dell’imprenditore brindisino Luca Screti”. Il complesso residenziale, provvisto dei più moderni confort si colloca in un ampio parco naturale e conta 80 posti letto con bagni privati. La struttura, alla quale fanno da cornice le splendide campagne della cittadina salentina dagli immensi spazi aperti, è destinata ad ospitare, ed allietare la permanenza, di anziani autonomi ma anche con problemi di salute. “L’idea innovativa posta alla base del progetto lancia un nuovo modo di intendere la terza età: oltre alle migliori cure assistenziali assicurate dal personale altamente qualificato, la RSSA San Vincenzo offre spazi dedicati alla socializzazione dell’anziano che permettono di garantire una rinnovata vitalità dei soggiornanti”, spiegano. “Accanto al benessere psico-fisico garantito dai medici, terapisti, infermieri ed operatori socio sanitari”, aggiungono dal gruppo Salento Salute, “la residenza del gruppo Salento Salute garantirà agli utenti una nuova vita ricca di serenità e felicità”. A garanzia di un elevato livello di efficienza e professionalità, oltre che di rigore medico-scientifico e serietà, si pone la direzione sanitaria della struttura affidata al dott. Francesco Sanapo, già direttore dell’Asl di Lecce, “figura nota ed apprezzata nell’ambiente scientifico pugliese per il suo prestigioso curriculum”. Assicurare una vita serena, piacevole, attiva e in piena relazione con gli altri: questo l’obiettivo della Salento Salute, ovvero, che la RSSA San Vincenzo possa diventare per gli Ospiti una seconda casa. L’appuntamento è dunque per domenica 18 novembre alle ore 11 con la Santa benedizione del Vescovo della Diocesi di Ugento-S.M di Leuca, Mons. Vito Angiuli, a cui seguirà il saluto delle autorità locali, provinciali e regionali e la presentazione dell’azienda.

Il Sindaco Luciano Cariddi. “Un’attestazione del nosto impegno sui temi dell’agricoltura, dell’ambiente e della sostenibilità”

La

Città di Otranto ha ottenuto la Bandiera Verde dell’Agricoltura e il Sindaco Luciano Cariddi si è recato oggi a Roma per ritirare il riconoscimento presso il Campidoglio. Sono solo due i comuni pugliesi ad essere stati premiati, Otranto e Locorotondo. Bandiera Verde Agricoltura è un riconoscimento attraverso il quale si premiano aziende agricole, regioni, province, comuni, comunità montane e parchi che si sono particolarmente distinti nelle politiche di tutela dell’ambiente e del paesaggio anche a fini turistici, nell’uso razionale del suolo, nella valorizzazione dei prodotti tipici legati al territorio, nell’azione finalizzata a migliorare le condizioni di vita ed economiche degli operatori agricoli e più in generale dei cittadini. “Un nuovo riconoscimento per la nostra Città che rappresenta per noi un’attestazione dell’impegno che l’Amministrazione comunale costantemente ha cercato di garantire ai temi dell’agricoltura, dell’ambiente e della sostenibilità”, dichiara il Sindaco Cariddi. “Ci fa piacere anche perché è riconosciuto dalla Cia (Confederazione Italiana Agricoltori), un’associazione di categoria dei produttori che premia anche la vitalità dimostrata negli anni dal mondo degli imprenditori agricoli otrantini, un settore che per il nostro territorio rappresenta ancora oggi una delle principali risorse dell’economia cittadina. Mi piace pensare che sia stata premiata la capacità di rinnovarsi e di trovare risposte adeguate da una parte della classe imprenditoriale otrantina, in gran parte costituita dalle nuove generazioni, quelle che sono

le nuove situazioni produttive e di mercato in epoca di globalizzazione. Importante, in particolare, la buona tenuta registrata in questi ultimi anni dal settore trainante della nostra agricoltura”, prosegue il primo cittadino, “quello del vitivivasimo, che dimostra di aver raggiunto ormai un elevato grado di specializzazione. Siamo soddisfatti anche per gli apprezzamenti che la Cia fa sul nostro territorio riguardo alle valenze ambientali e paesaggistiche. E’ innegabile il forte connubio tra il mantenimento di presidi aziendali sul territorio con la salvaguardia del nostro paesaggio rurale, che rappresenta uno dei valori più alti anche per la nostra offerta turistica”. E conclude: “Così come per altre attestazioni già ricevute in passato dalla nostra Città, anche la Bandiera Verde Agricoltura fungerà da stimolo affinché si prosegua su percorsi virtuosi di crescita che consentano di far convivere al meglio la tutela ambientale, la salvaguardia delle tradizioni e il progresso economico”. Soddisfatto per il riconoscimento anche l’Assessore alle Politiche Agricole ed al Turismo, Daniele Merico: “Sicuramente un premio che condividiamo con tutta la comunità, ma soprattutto con tutti coloro che vivono di agricoltura nelle mille difficoltà del momento. Agricoltura di qualità e tutela del territorio sono elementi sui quali sicuramente bisogna puntare per superare il periodo di crisi in cui viviamo. La Bandiera Verde Agricoltura certifica la bontà, il lavoro svolto negli ultimi anni e ci indica la strada da seguire. Tuttavia, oltre a gratificarci, ci sprona a fare di più e meglio”. V.V.


tempo libero

17/30 NOVEMBRE 2012

mazione m a r g o r p in bre dal 15 otto

LECCE - MULTISALA MASSIMO TEL. 0832/307433 Sala 1

ilgallo.it

16 (dom.)-18,10-20,20-22,30

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Al cinema

UN SORRISO ON LINE La vignetta

GALLIPOLI - CINEMA ITALIA TEL. 0833/568653 Sala 1

16 (dom.) - 18 - 20,15 - 22,30

the twilight-breaking dawn 2

LA CRISI HA I

twilight breaking dawn 2

Sala 2

GIORNI CONTATI ANCHE LEI NON ARRIVA

Sala 2 16,30 (dom.)-18,30-20,30-22,30

18,10 - 19,50 - 21,30

hotel transilvania Sala 3

ALLA FINE DEL MESE?

18,10 - 20,20 - 22,30

paranorman Sala 3

argo

17,45 - 20,15 - 22,45

venuto al mondo

Sala 4

18,10 - 20,20 - 22,30

red lights Sala 5

GALLIPOLI - CINEMA SCHIPA TEL. 0833/568653

18,20 - 20,20 - 22,30

viva l’Italia

16,30 (dom.) - 18,30 - 20,30 - 22,30

il matrimonio che vorrei SURBO - THE SPACE CINEMA TEL. 0832/812111 Sala 1

16,40 - 19,30 - 22,20

the twilight-breaking dawn 2 Sala 2

lo dic ono l e ste l le

di Eugenio Musarò (www.eugeniomusa.com)

Ariete

Plutone e marte negativi frenano i progetti della prima decade. Gli altri non sono ostacolati ma dipenderà tutto da loro.

Toro

Continua l’opposizione di Saturno alla prima decade che vi blocca su vari fronti, nonostante il trigono di Plutone. Gli altri sono più liberi di muoversi.

15,35 - 18,45 - 22

007 skyfall 30 dal 17 al 2012 novembre

Gemelli

A parte i nati nei primi 2-3 giorni del segno, frenati da Nettuno, gli altri possono godere di buoni transiti grazie a Urano e Giove.

the twilight - breaking dawn 2

Sala 4

15,40 - 18,30 - 21,20 17 - 19,45

Sala 7

19,10 - 22

the twilight-breaking dawn 2 Sala 8

16,10 - 19,05 - 22

argo

Scorpione

Sagittario

Capricorno

Marte in congiunzione migliora la vostra forma fisica, un po’ provata dalla quadratura di Urano. Non è però il momento di fare scelte importanti.

Marte, Mercurio, Plutone e Nettuno sono tutti favorevoli al vostro segno. Portate avanti i vostri progetti con fiducia.

Acquario

Saturno è sempre in posizione negativa alla prima decade, anche se Urano vi sorregge. E’ come un tiro alla fune. Gli altri sono favoriti da Giove.

Il trigono di Urano promette cambiamenti radicali a lla prima decade. Gli altri subiscono l’opposizione di Giove, pertanto, occhio alle spese.

Pesci

Marte e Plutone sono in sestile e vi agevolano sul piano pratico. Giove negativo, però, potrebbe ancora influire sulla gestione del denaro.

venuto al mondo

the twilight - breaking dawn 2 18,30 - 21,15

TRICASE - CINEMA PARADISO TEL. 0833/545386

19,30 - 21,30

17,30 - 19,30: hotel transilvania (3D) 21,15: 007 skyfall

007 skyfall

16 - 19 - 22

alla ricerca di Nemo

sabato 17 domenica 18 lunedì 19 martedì 20 mercoledì 21 giovedì 22 venerdì 23 mattina

Bilancia

17,15 - 19,30 - 21,45

17,30 - 19,30 - 21,30

- settegiorni

pomeriggio

Il trigono di Marte e di Mercurio vi regaleranno una buona forma fisica, tanta determinazione e lucidità mentale.. Approfittatene per fare un po’ di sport.

TRICASE - CINEMA AURORA TEL. 0833/545855

doc sportivo few words

Vergine

Saturno è in quadratura alla prima decade e frena i buoni propositi del trigono di urano. Gli altri sono favoriti da Giove in sestile.

Non cambiano ancora le cose per la prima decade, frenata da Urano e Plutone. Gli altri per ora possono godere dei favori più limitati di Giove.

MAGLIE - CINEMA MODERNO TEL. 0836/484100

19,10 - 21,30

Sala 9

I nati nei primi 2-3 giorni del segno sono messi bene grazie al trigono rigenerante di Nettuno. Gli altri fanno i conti con Plutone e Urano.

the twilight - breaking dawn 2

il comandante e la cicogna

red lights Sala 6

17 - 19 - 21

21 (lunedì chiuso)

the twilight-breaking dawn 2 Sala 5

TRICASE - CINEMA MODERNO TEL. 0833/545855

CALIMERA - CINEMA ELIO TEL. 0832/875283

hotel transilvania

sera

Leone

17 (sab e dom.) - 19,15 - 21,30

twilight breaking dawn 2

17 - 19,15 - 21,45

Sala 3 15,45-18 (3D)-20,20-22,35 (3D)

venuto al mondo

Cancro

CASARANO - CINEMA MANZONI TEL. 0833/505270

GALATINA - CINEMA TARTARO TEL. 0836/568653

12°

12°

12°

13°

12°

13°

13°

20°

20°

16°

19°

19°

19°

18°

12°

12°

14°

13°

13°

13°

13°

TROVA I GALLETTI,

IL REGOLAMENTO

partecipa lunedì 19 novembre (ore 9) e vinci i biglietti del cinema e tanti altri premi Cerca tra le pubblicità e individua i 3 galletti “mimetizzati”, telefona lunedì 19 novembre dalle ore 9 potrai vincere: i BIGLIETTI per i CINEMA di GALLIPOLI, GALATINA, MAGLIE, CASARANO e TRICASE; una CONFEZIONE DI VINI offerta da ENOTECA VANTAGGIATO a TRICASE; due aperitivi al BAR MAL GLEF a MIGGIANO; un PUPAZZO DI PALLONCINI da BALLOON SHOP a RUFFANO; DUE APERITIVI presso DOLCI FANTASIE di SAN CASSIANO; BUONO SCONTO DI EURO 50 da applicare sull’acquisto di occhiali da sole o da vista presso OTTICA MORCIANO di TRICASE, ANDRANO, TIGGIANO e CASTRO; una BOTTIGLIA DI VINO offerta da LE VIGNE DEL SALENTO di SALVE; CORNETTO E CAPPUCCIO al BAR LEVANTE di TRICASE. NON SONO AMMESSI GLI STESSI VINCITORI PER ALMENO 3 CONCORSI CONSECUTIVI. NON SI ACCETTANO NOMINATIVI DELLA STESSA FAMIGLIA

TELEFONA

LUNEDÌ

19

NOVEMBRE DALLE ORE

9: 0833/545 777


24 ilgallo.it

ultima

17/30 NOVEMBRE 2012


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